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Letture quotidiane – settembre 2013 LA PAROLA DEL MESE DI SETTEMBRE 2013 Testi quotidiani delle Sacre Scritture secondo il calendario liturgico della Chiesa Cattolica con rito romano * * * Questo eBook è pubblicato dai curatori del sito www.LaParola.it da dove può essere scaricata liberamente. L’opera non ha un prezzo, tuttavia ha un costo! Se trovi quest’opera di un certo interesse e desideri che continuiamo a pubblicarla mensilmente, considera la possibilità di inviarci una donazione. Per maggiori informazioni, visita la pagina web: www.laparola.it/ebooks.php * * * Pag. 1/105

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Letture quotidiane – settembre 2013

LA PAROLA DEL MESE DI SETTEMBRE 2013

Testi quotidiani delle Sacre Scritturesecondo il calendario liturgico della Chiesa Cattolica

con rito romano

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Questo eBook è pubblicato dai curatori del sito www.LaParola.it da dove può essere scaricata liberamente.L’opera non ha un prezzo, tuttavia ha un costo!Se trovi quest’opera di un certo interesse e desideri che continuiamo a pubblicarla mensilmente, considera la possibilità di inviarci una donazione.Per maggiori informazioni, visita la pagina web: www.laparola.it/ebooks.php

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Letture quotidiane – settembre 2013

1 settembre 2013 – DomenicaS. Egidio abate22.a Tempo Ordinario - II

PREGHIERA DEL MATTINOPadre pieno d’amore, non ti loderemo mai abbastanza! Per riscattare uno schiavo, hai sacrificato il tuo Figlio prediletto, che si è offerto lui stesso in sacrificio per noi e per la nostra salvezza. Concedici la grazia di diventare, almeno un po’, consapevoli dell’immensità di ciò che hai fatto. Questa presa di coscienza faccia cadere le montagne costruite dal nostro orgoglio e ci spinga a vederti e a servirti in ciascuno dei nostri fratelli e sorelle. Non possiamo essere i primi ad amarti e a servirti, ma possiamo essere i primi ad amare i nostri fratelli. Concedici questa grazia, Dio amatissimo, per l’intercessione del tuo Figlio prediletto, che vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

ANTIFONA D’INGRESSOAbbi pietà di me, Signore, perché ti invoco tutto il giorno: tu sei buono e pronto al perdono, sei pieno di misericordia con chi ti invoca. (Sal 86,3.5)

COLLETTAO Dio, che chiami i poveri e i peccatori alla festosa assemblea della nuova alleanza, fa’ che la tua Chiesa onori la presenza del Signore negli umili e nei sofferenti, e tutti ci riconosciamo fratelli intorno alla tua mensa. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Sir 3,19-21.30-31)Fatti umile e troverai grazia davanti al Signore.Dal libro del SiracideFiglio, compi le tue opere con mitezza, e sarai amato più di un uomo generoso.Quanto più sei grande, tanto più fatti umile, e troverai grazia davanti al Signore.Molti sono gli uomini orgogliosi e superbi, ma ai miti Dio rivela i suoi segreti.Perché grande è la potenza del Signore, e dagli umili egli è glorificato.Per la misera condizione del superbo non c’è rimedio, perché in lui è radicata la pianta del male.Il cuore sapiente medita le parabole, un orecchio attento è quanto desidera il saggio.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 67)R. Hai preparato, o Dio, una casa per il povero.

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Letture quotidiane – settembre 2013I giusti si rallegrano,esultano davanti a Dioe cantano di gioia.Cantate a Dio, inneggiate al suo nome:Signore è il suo nome. R.Padre degli orfani e difensore delle vedoveè Dio nella sua santa dimora.A chi è solo, Dio fa abitare una casa,fa uscire con gioia i prigionieri. R.Pioggia abbondante hai riversato, o Dio,la tua esausta eredità tu hai consolidatoe in essa ha abitato il tuo popolo,in quella che, nella tua bontà,hai reso sicura per i povero, o Dio. R.

SECONDA LETTURA (Eb 12,18-19.22-24a)Vi siete accostati al monte di Sion, alla città del Dio vivente.Dalla lettera agli EbreiFratelli, non vi siete avvicinati a qualcosa di tangibile né a un fuoco ardente né a oscurità, tenebra e tempesta, né a squillo di tromba e a suono di parole, mentre quelli che lo udivano scongiuravano Dio di non rivolgere più a loro la parola.Voi invece vi siete accostati al monte Sion, alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste e a migliaia di angeli, all’adunanza festosa e all’assemblea dei primogeniti i cui nomi sono scritti nei cieli, al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti resi perfetti, a Gesù, mediatore dell’alleanza nuova.Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO (Mt 11,29ab)R. Alleluia, alleluia.Prendete il mio giogo sopra di voi, dice il Signore,e imparate da me, che sono mite e umile di cuore.R. Alleluia.

VANGELO (Lc 14,1.7-14)Chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato.+ Dal Vangelo secondo LucaAvvenne che un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo.Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cedigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto.

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Letture quotidiane – settembre 2013Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».Disse poi a colui che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».Parola del Signore.

OMELIA“Chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato”. I grandi maestri dicono che sarebbe meglio non darsi subito come obiettivo l’umiltà. Fissare questo obiettivo fin dall’inizio, significa scivolare impercettibilmente verso una sottile “sufficienza”. Ciò può portare in seguito ad una eccessiva considerazione di se stessi, mentre l’umiltà consiste essenzialmente nel volgere il proprio sguardo al di fuori di se stessi, verso Gesù e verso le grandi realtà della fede, come la grandezza di Dio e la piccolezza dell’uomo, l’eternità e la limitatezza del tempo, la speranza del paradiso e la minaccia proveniente dalle nostre debolezze, la bellezza della santità e l’orrore del peccato.“Chi si umilia sarà esaltato”. Per diventare umili, bisogna cominciare ad amare. È quello che ha fatto Gesù. L’amore misericordioso l’ha fatto scendere dal cielo. L’amore l’ha spinto sulle strade della Palestina. L’amore l’ha condotto a cercare i malati, i peccatori, i sofferenti. Lo stesso amore l’ha portato, senza indugi, alla sua meta, il Calvario, dove “umiliò sé stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce” (Fil 2,8).L’umiltà è stata la forma esteriore della sua carità divina e il suo accompagnatore esterno. L’umiltà è stata un atteggiamento proprio della santa Madre che, per la sua purezza, fu a Dio gradita e, per la sua umiltà, attirò Dio a sé, perché Dio “resiste ai superbi; agli umili invece dà la sua grazia” (Gc 4,6). Maria era umile perché amava la volontà di Dio e delle persone che erano intorno a lei.“Chi si umilia sarà esaltato”. Come possiamo noi mettere in pratica questa frase del Vangelo? Dovremmo darci come obiettivo la carità primordiale del Vangelo e cercare di servire tutti quelli che incontriamo. Ogni persona è nostro Signore, e in ognuna di esse noi abbiamo il privilegio di servire Gesù.

PREGHIERA SULLE OFFERTESantifica, Signore, l’offerta che ti presentiamo, e compi in noi con la potenza del tuo Spirito la redenzione che si attua nel mistero. Per Cristo nostro Signore.

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Letture quotidiane – settembre 2013ANTIFONA ALLA COMUNIONE“Chiunque si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato”. (Lc 14,11)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONEO Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa, fa’ che questo sacramento ci rafforzi nel tuo amore e ci spinga a servirti nei nostri fratelli. Per Cristo nostro Signore.

MEDITAZIONEEcco le parole che Apa Orsisio rivolse loro in quel momento: “Vedo alcuni tra di voi che desiderano ricevere titoli gerarchici, divenire capi della casa, o altre cose. Costoro vogliono la vana gloria. L’incarico è buono e lodevole, ma quando si chiede a qualcuno di accettarlo e non quando lo cerca egli stesso. All’epoca in cui ci governava nostro padre Pacomio, non vi era nessuno che desiderava gli fosse dato un titolo, perché si temeva “di essere dichiarati inferiori nel regno dei cieli”. E io stesso, all’epoca in cui Abba Petronio mi designò, piansi, fui sconvolto al punto che me ne andai e che nessuno mi trovò, poiché temevo il pericolo delle anime che mi venivano affidate.In effetti non solo io, ma tutti i santi hanno avuto questo timore: prima Mosè, che fu mandato per il popolo, rifiutò modestamente, e non fu che a causa dell’irritazione di Dio che egli accettò la missione di liberare il suo popolo. Dobbiamo dunque allora cercare degli incarichi senza tener conto degli ostacoli imprevisti e dei fossati? Ognuno di noi non conosce forse la sua debolezza nel domare la propria anima? Non sapete forse che se si mette un mattone nelle fondamenta di una casa vicino ad un fiume, non passerà un giorno prima che si sciolga? Ma se lo si mette prima nel fuoco e lo si lascia cuocere, la sua natura cambia: da polvere esso diventa pietra e resiste all’umidità dell’acqua. Accade così agli uomini che non hanno mortificato il loro corpo e che non si sono difesi, come Giuseppe, per mezzo della parola di Dio, come lo Spirito Santo ricorda nei Salmi.Quando un uomo avrà ottenuto l’autorità, sarà perduto perché sarà soggetto a molte prove e tentazioni.È meglio per l’uomo riconoscere le proprie forze e rifiutare il governo, nel timore di fare un passo falso, e pensare alla parola del santo Vangelo: ‘‘Chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà innalzato’’”.SANT’ORSISIO

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Letture quotidiane – settembre 2013

2 settembre 2013 – LunedìS. Elpidio vescovo22.a Tempo Ordinario - II

PREGHIERA DEL MATTINO“Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò”. Per la prima volta, si vuole mandare a morte colui che è la vita, e, per di più, nel suo paese, perché i suoi non l’hanno riconosciuto. Tu passasti in mezzo a loro grazie alla sola forza della dolcezza di Figlio di Dio, tu passi come un angelo immateriale attraversando il mondo materiale. Non ti si prende la vita, perché te ne disfi tu stesso per offrirla in dono. Non è ancora giunto il tempo in cui tu debba essere consegnato nelle mani degli uomini. Concedici di non temere per la nostra vita, Signore, e di passare invece attraverso i pericoli con calma, sicuri della nostra fede.

ANTIFONA D’INGRESSOAbbi pietà di me, Signore, perché ti invoco tutto il giorno: tu sei buono e pronto al perdono, sei pieno di misericordia con chi ti invoca. (Sal 86,3.5)

COLLETTAO Dio, nostro Padre, unica fonte di ogni dono perfetto, suscita in noi l’amore per te e ravviva la nostra fede, perché si sviluppi in noi il germe del bene e con il tuo aiuto maturi fino alla sua pienezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (1Ts 4,13-18)Dio, per mezzo di Gesù, radunerà con lui coloro che sono morti.Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai TessalonicesiNon vogliamo, fratelli, lasciarvi nell’ignoranza a proposito di quelli che sono morti, perché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. Se infatti crediamo che Gesù è morto e risorto, così anche Dio, per mezzo di Gesù, radunerà con lui coloro che sono morti.Sulla parola del Signore infatti vi diciamo questo: noi, che viviamo e che saremo ancora in vita alla venuta del Signore, non avremo alcuna precedenza su quelli che sono morti. Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell’arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo; quindi noi, che viviamo e che saremo ancora in vita, verremo rapiti insieme con loro nelle nubi, per andare incontro al Signore in alto, e così per sempre saremo con il Signore.Confortatevi dunque a vicenda con queste parole.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 95)

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Letture quotidiane – settembre 2013R. Il Signore viene a giudicare la terra.Cantate al Signore un canto nuovo, cantate al Signore, uomini di tutta la terra.In mezzo alle genti narrate la sua gloria, a tutti i popoli dite le sue meraviglie. R.Grande è il Signore e degno di ogni lode, terribile sopra tutti gli dèi.Tutti gli dèi dei popoli sono un nulla, il Signore invece ha fatto i cieli. R.Gioiscano i cieli, esulti la terra, risuoni il mare e quanto racchiude;sia in festa la campagna e quanto contiene, acclamino tutti gli alberi della foresta. R.davanti al Signore che viene: sì, egli viene a giudicare la terra; giudicherà il mondo con giustizia e nella sua fedeltà i popoli. R.

CANTO AL VANGELO (Lc 4,18)R. Alleluia, alleluia.Lo Spirito del Signore è sopra di me;mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio.R. Alleluia.

VANGELO (Lc 4,16-30)Mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio… Nessun profeta è bene accetto nella sua patria.+ Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, Gesù venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno di grazia del Signore».Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!”». Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto

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Letture quotidiane – settembre 2013nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidòne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.Parola del Signore.

OMELIA“Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udito con i vostri orecchi”. Gesù si presenta. Egli è l’inviato, il Messia, colui sul quale è lo Spirito, colui che viene per liberare l’uomo. Non è più soltanto il figlio di Giuseppe. Non è un medico o un consolatore qualsiasi. Egli è il Cristo, l’Unto di Dio. È lui il Messia promesso e annunciato. La salvezza è giunta. E, quando Dio si rivela, l’uomo, ogni uomo assume una nuova dimensione.“Oggi si è adempiuta questa scrittura che voi avete udito con i vostri orecchi”. L’accoglienza del consacrato dallo Spirito Santo fa sì che l’uomo che accoglie la parola prenda parte a questa consacrazione. La rivelazione di Gesù nel suo ruolo di Messia e di Salvatore è la rivelazione dell’uomo giustificato dallo Spirito.L’uomo che accoglie la parola, che crede, diventa, in lui, a sua volta, ciò che egli è. Sì, oggi si è compiuta questa parola della Scrittura che voi avete ascoltato, può compirsi se credete che Gesù di Nazaret è colui che è stato inviato da Dio.

PREGHIERA SULLE OFFERTESantifica, Signore, l’offerta che ti presentiamo, e compi in noi con la potenza del tuo Spirito la redenzione che si attua nel mistero. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONEQuant’è grande la tua bontà, Signore! La riservi per quelli che ti temono. (Sal 31,20)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONEO Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa, fa’ che questo sacramento ci rafforzi nel tuo amore e ci spinga a servirti nei nostri fratelli. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERAL’Agnello passa e nessuno può toccarlo. Che cosa vedono nel suo volto, che cosa leggono nel suo sguardo così da abbassare le loro mani, proprio come

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Letture quotidiane – settembre 2013coloro che volevano lapidare la donna adultera? Gesù non è riconosciuto come profeta, ma come agnello, venuto nel suo paese non con la potenza dei miracoli, ma con la dolcezza dell’oblazione pasquale. In lui grida il sangue liberatore e quelli tacciono senza capire? La sua innocenza non ha messo in luce la loro violenza e il loro peccato? Agnello di Dio che togli il peccato del mondo, abbi pietà di noi.

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Letture quotidiane – settembre 2013

3 settembre 2013 – MartedìS. Gregorio Magno22.a Tempo Ordinario - II

PREGHIERA DEL MATTINO“Lo Spirito infatti scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio”. Tu hai fatto di noi un popolo di profeti che riempi di Spirito Santo. Se solo prestiamo attenzione a questo mistero e se viviamo secondo lo Spirito, tu ci concedi di partecipare al piano divino. Sulle ali della preghiera noi giungiamo al cuore della Trinità; noi preghiamo infatti attraverso lo Spirito di Cristo. Così, in modo prodigioso, noi scrutiamo l’altezza, la profondità e tutta l’estensione del suo amore. Signore, fa’ di noi degli uomini come quelli di cui è scritto: Adonai non fa nulla senza prima parlarne ai suoi servi, i profeti.

ANTIFONA D’INGRESSOAbbi pietà di me, Signore, perché ti invoco tutto il giorno: tu sei buono e pronto al perdono, sei pieno di misericordia con chi ti invoca. (Sal 86,3.5)

COLLETTAO Dio, nostro Padre, unica fonte di ogni dono perfetto, suscita in noi l’amore per te e ravviva la nostra fede, perché si sviluppi in noi il germe del bene e con il tuo aiuto maturi fino alla sua pienezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (1Ts 5,1-6.9-11)Gesù Cristo è morto per noi, perché viviamo insieme con lui.Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai TessalonicesiRiguardo poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; infatti sapete bene che il giorno del Signore verrà come un ladro di notte. E quando la gente dirà: «C’è pace e sicurezza!», allora d’improvviso la rovina li colpirà, come le doglie una donna incinta; e non potranno sfuggire.Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, cosicché quel giorno possa sorprendervi come un ladro. Infatti siete tutti figli della luce e figli del giorno; noi non apparteniamo alla notte, né alle tenebre.Non dormiamo dunque come gli altri, ma vigiliamo e siamo sobri. Dio infatti non ci ha destinati alla sua ira, ma ad ottenere la salvezza per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. Egli è morto per noi perché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui. Perciò confortatevi a vicenda e siate di aiuto gli uni agli altri, come già fate.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 26)R. Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei

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Letture quotidiane – settembre 2013viventi.Il Signore è mia luce e mia salvezza:di chi avrò timore?Il Signore è difesa della mia vita:di chi avrò paura? R.Una cosa ho chiesto al Signore,questa sola io cerco:abitare nella casa del Signoretutti i giorni della mia vita,per contemplare la bellezza del Signoreed ammirare il suo santuario. R.Sono certo di contemplare la bontà del Signorenella terra dei viventi.Spera nel Signore, sii forte,si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore. R.

CANTO AL VANGELO (Lc 7,16)R. Alleluia, alleluia.Un grande profeta è sorto tra noi.Dio ha visitato il suo popolo.R. Alleluia.

VANGELO (Lc 4,31-37)So bene chi sei: il Santo di Dio!+ Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, Gesù scese a Cafarnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità.Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!».Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male.Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.Parola del Signore.

OMELIA“Che abbiamo a che fare con te, Gesù Nazareno?”. Perché Dio è venuto ad immischiarsi nei nostri affari? La vita dell’uomo, bene o male, trova sempre un suo equilibrio. Ed ecco che Dio si immischia e sconvolge tale equilibrio: fa ciò con autorità, come se ne avesse il diritto.

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Letture quotidiane – settembre 2013Infatti, anche nel peccato, l’uomo può dare un certo equilibrio alla propria vita. Perciò la fede, l’intervento di Dio nella vita dell’uomo creano sempre un movimento di reazione, paura. All’uomo non piace essere spinto. “Sei venuto a rovinarci?”. Solo la fede che si muove con fiducia può permettere di superare l’ostacolo, perché se Dio interviene, non lo fa solo per rompere l’equilibrio dell’uomo, ma per farlo partecipare alla sua pienezza. “E il demonio uscì da lui, senza fargli alcun male”.

PREGHIERA SULLE OFFERTESantifica, Signore, l’offerta che ti presentiamo, e compi in noi con la potenza del tuo Spirito la redenzione che si attua nel mistero. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONEBeati gli operatori di pace: saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per causa della giustizia: di essi è il regno dei cieli. (Mt 5,9-10)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONEO Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa, fa’ che questo sacramento ci rafforzi nel tuo amore e ci spinga a servirti nei nostri fratelli. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERA“Taci, esci da costui!”. Quando è ormai giunto il momento della lotta, il dialogo non conta più, il certame oratorio con il diavolo, come sul monte della tentazione, è ormai superato. La guerra è apertamente dichiarata e tu, Signore, la porterai avanti fino a quando vedrai Satana cadere dal cielo come una stella, fino a quando potrai dire: “Tutto è compiuto”, fino a quando tu ci rivelerai: “Nel mondo dovrete soffrire, ma fatevi coraggio poiché ho vinto il mondo”. Noi viviamo in questa vittoria, di chi allora avremo paura?

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Letture quotidiane – settembre 2013

4 settembre 2013 – MercoledìS. Rosa22.a Tempo Ordinario - II

PREGHIERA DEL MATTINO“Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto”. Hai passato tutta la notte a guarire, a dare conforto, a cacciare il demonio e vuoi ritirarti come se la tua umanità fosse stanca di questo lavoro di ri-creazione. E questo per riprendere forza, come si pensa spesso? Proprio come quando noi facciamo un ritiro per riprendere forza spirituale. Tu ti ritiri innanzi tutto per rendere a Dio la gloria che gli è dovuta. Tu fai salire al Padre, come ringraziamento, tutta la grazia manifestata nelle opere di misericordia, tutte le lodi del popolo guarito. La tua vita non è forse un’Eucaristia?

ANTIFONA D’INGRESSOAbbi pietà di me, Signore, perché ti invoco tutto il giorno: tu sei buono e pronto al perdono, sei pieno di misericordia con chi ti invoca. (Sal 86,3.5)

COLLETTAO Dio, nostro Padre, unica fonte di ogni dono perfetto, suscita in noi l’amore per te e ravviva la nostra fede, perché si sviluppi in noi il germe del bene e con il tuo aiuto maturi fino alla sua pienezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Col 1,1-8)La parola di verità è giunta a voi, come in tutto il mondo.Dalla lettera di san Paolo apostolo ai ColossesiPaolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Timòteo, ai santi e credenti fratelli in Cristo che sono a Colosse: grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro.Noi rendiamo grazie a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, continuamente pregando per voi, avendo avuto notizie della vostra fede in Cristo Gesù e della carità che avete verso tutti i santi a causa della speranza che vi attende nei cieli. Ne avete già udito l’annuncio dalla parola di verità del Vangelo che è giunto a voi. E come in tutto il mondo esso porta frutto e si sviluppa, così avviene anche fra voi, dal giorno in cui avete ascoltato e conosciuto la grazia di Dio nella verità, che avete appreso da Èpafra, nostro caro compagno nel ministero: egli è presso di voi un fedele ministro di Cristo e ci ha pure manifestato il vostro amore nello Spirito.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 51)

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Letture quotidiane – settembre 2013R. Confido nella fedeltà di Dio, in eterno e per sempre.Come olivo verdeggiante nella casa di Dio,confido nella fedeltà di Dioin eterno e per sempre. R.Voglio renderti grazie in eternoper quanto hai operato;spero nel tuo nome, perché è buono,davanti ai tuoi fedeli. R.

CANTO AL VANGELO (Lc 4,18)R. Alleluia, alleluia.Il Signore mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,a proclamare ai prigionieri la liberazione.R. Alleluia.

VANGELO (Lc 4,38-44)E’ necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato.+ Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò. E subito si alzò in piedi e li serviva.Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. Da molti uscivano anche demòni, gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era lui il Cristo.Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. Egli però disse loro: «È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato». E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea.Parola del Signore.

OMELIA“Chinatosi su di lei, intimò alla febbre, e la febbre la lasciò”.Gesù arriva direttamente al male che rode il cuore dell’uomo. La sua diagnosi è chiara. È il peccato e, attraverso il peccato, l’Avversario che è il male dell’uomo. È a lui che Gesù si rivolge. Egli va direttamente allo scopo. E interviene con autorità. L’Avversario non si sbaglia. Il suo regno nel cuore dell’uomo è effimero. Non resiste alla presenza di Gesù. Dio è più forte del male. Dio è al di là del male.“Da molti uscivano demoni gridando: ‘‘Tu sei il Figlio di Dio!’’”. Se l’uomo

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Letture quotidiane – settembre 2013riconosce che il suo male ha un nome, che si chiama “peccato”, che è il rifiuto della salvezza, se proclama: “Tu sei il Figlio di Dio”, la salvezza lo raggiunge nel più profondo dell’essere.

PREGHIERA SULLE OFFERTESantifica, Signore, l’offerta che ti presentiamo, e compi in noi con la potenza del tuo Spirito la redenzione che si attua nel mistero. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONEBeati gli operatori di pace: saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per causa della giustizia: di essi è il regno dei cieli. (Mt 5,9-10)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONEO Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa, fa’ che questo sacramento ci rafforzi nel tuo amore e ci spinga a servirti nei nostri fratelli. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERAAl termine di questa giornata, vorrei, Signore, alzare le mani verso di te, verso la tua santa dimora perché tu hai visitato il tuo popolo, tu hai ascoltato le nostre preghiere, anche quelle che non vediamo ancora esaudite. Non ci siamo dati da fare invano perché il tuo Spirito opera fino alla fine del mondo. Tu hai reso fecondi i nostri poveri sforzi. Benedetto sei tu, Signore, Padre Onnipotente. Tuo è il regno, la potenza e la gloria nei secoli dei secoli.

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Letture quotidiane – settembre 2013

5 settembre 2013 – GiovedìS. Vittorino vescovo22.a Tempo Ordinario - II

PREGHIERA DEL MATTINOTu manifesti la tua gloria e la tua potenza e Simon Pietro esclama: “Signore, allontanati da me che sono un peccatore”. La tua luce risplende, non per schiacciarci e spingerci di nuovo verso le tenebre, ma per trasfigurarci con te. La tua risposta al primo degli apostoli significa: non guardare te stesso, poiché, se è vero che tu sei indegno, non c’è nessuno che non lo sia. Non guardare la tua miseria: volgi invece a me il tuo sguardo e io ti farò pescatore di uomini. Le reti sono nelle nostre mani: fa’ che distogliamo lo sguardo da noi stessi perché tu possa mostrarci l’immensità del compito da svolgere.

ANTIFONA D’INGRESSOAbbi pietà di me, Signore, perché ti invoco tutto il giorno: tu sei buono e pronto al perdono, sei pieno di misericordia con chi ti invoca. (Sal 86,3.5)

COLLETTAO Dio, nostro Padre, unica fonte di ogni dono perfetto, suscita in noi l’amore per te e ravviva la nostra fede, perché si sviluppi in noi il germe del bene e con il tuo aiuto maturi fino alla sua pienezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Col 1,9-14)Ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore.Dalla lettera di san Paolo apostolo ai ColossesiFratelli, dal giorno in cui ne fummo informati, non cessiamo di pregare per voi e di chiedere che abbiate piena conoscenza della sua volontà, con ogni sapienza e intelligenza spirituale, perché possiate comportarvi in maniera degna del Signore, per piacergli in tutto, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio.Resi forti di ogni fortezza secondo la potenza della sua gloria, per essere perseveranti e magnanimi in tutto, ringraziate con gioia il Padre che vi ha resi capaci di partecipare alla sorte dei santi nella luce.È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore, per mezzo del quale abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 97)R. Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza.

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Letture quotidiane – settembre 2013Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.Egli si è ricordato del suo amore,della sua fedeltà alla casa d’Israele. R.Tutti i confini della terra hanno vedutola vittoria del nostro Dio.Acclami il Signore tutta la terra,gridate, esultate, cantate inni! R.Cantate inni al Signore con la cetra,con la cetra e al suono di strumenti a corde;con le trombe e al suono del cornoacclamate davanti al re, il Signore. R.

CANTO AL VANGELO (cf. Mt 4,19)R. Alleluia, alleluia.Venite dietro a me, dice il Signore,vi farò pescatori di uomini.R. Alleluia.

VANGELO (Lc 5,1-11)Lasciarono tutto e lo seguirono.+ Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini».E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.Parola del Signore.

OMELIA“Ma sulla tua parola getterò le reti”. E il miracolo si compì.

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Letture quotidiane – settembre 2013Che miracolo? Una pesca inattesa, certo, ma soprattutto una trasformazione, un cambiamento radicale della vita di questi rudi pescatori della Galilea. “D’ora in poi sarai pescatore di uomini”. Si tratta di un gioco di parole, ma lo stesso termine ha qui un senso pregnante. Significa il passaggio da una vita a misura d’uomo a una vita a misura di Dio. Dall’orizzonte umano all’orizzonte divino. Perché Dio nutre sempre più ambizioni sull’uomo di quanto l’uomo possa nutrire sulla sua esistenza. “Sulla tua parola”. Perché vivente è la parola di Dio. Se io acconsento a gettare le reti ogni giorno, ogni giorno diventerà un “d’ora in poi” e la mia vita assumerà orizzonti divini.

PREGHIERA SULLE OFFERTESantifica, Signore, l’offerta che ti presentiamo, e compi in noi con la potenza del tuo Spirito la redenzione che si attua nel mistero. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONEBeati gli operatori di pace: saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per causa della giustizia: di essi è il regno dei cieli. (Mt 5,9-10)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONEO Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa, fa’ che questo sacramento ci rafforzi nel tuo amore e ci spinga a servirti nei nostri fratelli. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERASignore, tu ci hai fatto a tua immagine e somiglianza. In questa notte che sta per giungere, non lasciare che soccombiamo alle tenebre del peccato e della morte; sollevaci come hai fatto con Pietro; la tua grazia ci inondi, la tua dignità ci avvolga, la tua umiltà e la tua misericordia ci pervadano nel sonno. Fa’ che arriviamo nella gioia fino al tuo mattino eterno, fino al giorno eterno in cui canteremo senza fine la lode del tuo nome santissimo.

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Letture quotidiane – settembre 2013

6 settembre 2013 – VenerdìS. Petronio22.a Tempo Ordinario - II

PREGHIERA DEL MATTINOSignore, padrone della messe, sposo delle nozze, tu inebri i tuoi invitati perché i tuoi moti d’amore sono migliori del vino. Noi ci inginocchiamo di fronte alla tua maestà. Primogenito di tutte le creature, primizia dei risorti dai morti, tua è la priorità in ogni cosa. Vero uomo e amico degli uomini, amante della loro anima e vero Dio tornato nella gloria del Padre, noi ci avviciniamo a te con la familiarità amorosa degli amici dello Sposo il cui solo timore è quello di essere separati da lui.

ANTIFONA D’INGRESSOAbbi pietà di me, Signore, perché ti invoco tutto il giorno: tu sei buono e pronto al perdono, sei pieno di misericordia con chi ti invoca. (Sal 86,3.5)

COLLETTAO Dio, nostro Padre, unica fonte di ogni dono perfetto, suscita in noi l’amore per te e ravviva la nostra fede, perché si sviluppi in noi il germe del bene e con il tuo aiuto maturi fino alla sua pienezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Col 1,15-20)Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui.Dalla lettera di san Paolo apostolo ai ColossesiCristo Gesù è immagine del Dio invisibile, primogenito di tutta la creazione, perché in lui furono create tutte le cose nei cieli e sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potenze.Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui.Egli è prima di tutte le cose e tutte in lui sussistono.Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa.Egli è principio, primogenito di quelli che risorgono dai morti, perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose.È piaciuto infatti a Dio che abiti in lui tutta la pienezza e che per mezzo di lui e in vista di lui siano riconciliate tutte le cose, avendo pacificato con il sangue della sua croce sia le cose che stanno sulla terra, sia quelle che stanno nei cieli.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 99)R. Presentatevi al Signore con esultanza.Acclamate il Signore, voi tutti della terra,servite il Signore nella gioia,

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Letture quotidiane – settembre 2013presentatevi a lui con esultanza. R.Riconoscete che solo il Signore è Dio:egli ci ha fatti e noi siamo suoi,suo popolo e gregge del suo pascolo. R.Varcate le sue porte con inni di grazie,i suoi atri con canti di lode,lodatelo, benedite il suo nome. R.Buono è il Signore,il suo amore è per sempre,la sua fedeltà di generazione in generazione. R.

CANTO AL VANGELO (Gv 8,12)R. Alleluia, alleluia.Io sono la luce del mondo, dice il Signore;chi segue me avrà la luce della vita.R. Alleluia.

VANGELO (Lc 5,33-39)Quando lo sposo sarà loro tolto, allora in quei giorni digiuneranno.+ Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, i farisei e i loro scribi dissero a Gesù: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno preghiere, così pure i discepoli dei farisei; i tuoi invece mangiano e bevono!».Gesù rispose loro: «Potete forse far digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora in quei giorni digiuneranno».Diceva loro anche una parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo su un vestito vecchio; altrimenti il nuovo lo strappa e al vecchio non si adatta il pezzo preso dal nuovo. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spaccherà gli otri, si spanderà e gli otri andranno perduti. Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi. Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: “Il vecchio è gradevole!”».Parola del Signore.

OMELIAEssere invitato alle nozze, essere ammesso al banchetto nuziale: questa è la vocazione dell’uomo, questa è la situazione del battezzato. Perché Dio ha pensato, nel suo amore, di aprire a tutti coloro che vogliono il banchetto delle nozze di suo Figlio con l’umanità.A Cana, il Figlio di Dio celebra ciò che la sua Incarnazione significava e realizzava, ma teneva nascosto: le nozze di Dio con l’umanità tutta e con ogni singolo uomo.

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Letture quotidiane – settembre 2013“Beati gli invitati alla mensa del Signore”. Nell’Eucaristia, l’ora di Cristo, si ha il banchetto sempre aperto, a cui ogni uomo è invitato, il banchetto in cui lo Sposo, Cristo, è con loro. Allora tutto si rinnova. Dio non ha strappato un pezzo da un vestito nuovo per attaccarlo a un vestito vecchio. L’uomo è invitato a bere il vino nuovo della Nuova Alleanza. La profezia di Isaia si è realizzata. “Il Signore degli eserciti preparerà su questo monte un banchetto di grasse vivande, per tutti i popoli... Rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza” (Is 25,6.9).

PREGHIERA SULLE OFFERTESantifica, Signore, l’offerta che ti presentiamo, e compi in noi con la potenza del tuo Spirito la redenzione che si attua nel mistero. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONEBeati gli operatori di pace: saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per causa della giustizia: di essi è il regno dei cieli. (Mt 5,9-10)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONEO Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa, fa’ che questo sacramento ci rafforzi nel tuo amore e ci spinga a servirti nei nostri fratelli. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERAGesù, ci rallegriamo di dividere le delizie del banchetto e di festeggiare la presenza del nostro dolce Sposo. Gesù, ci rallegriamo anche di digiunare nella speranza della tua venuta nella gloria, di digiunare preparandoci al banchetto escatologico, di digiunare perché la sposa sia bella, senza macchie né rughe per quando tu apparirai. Come potremmo essere tristi? Tu hai piantato l’albero della croce e noi con gioia attingiamo l’acqua alla sorgente della salvezza. Possa la nostra gioia dimorare in tutti, di fronte al mondo.

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Letture quotidiane – settembre 2013

7 settembre 2013 – SabatoS. Regina22.a Tempo Ordinario - II

PREGHIERA DEL MATTINO“Noi stolti a causa di Cristo, voi sapienti in Cristo”. Signore, rinnova la tua Chiesa con veri e propri “stolti a causa di Cristo”, con uomini ebbri di te, che accettino di essere dati in spettacolo agli uomini e agli angeli. Mandaci gli apostoli degli ultimi tempi. Concedi a tutti quelli che hanno ricevuto l’incarico di apostoli nella Chiesa di diventare per il nostro tempo veri e propri imitatori di Paolo. Da’ forza ai vescovi e, in particolare, a quelli che soffrono la fame e il freddo, la povertà, la violenza e la mancanza di libertà.

ANTIFONA D’INGRESSOAbbi pietà di me, Signore, perché ti invoco tutto il giorno: tu sei buono e pronto al perdono, sei pieno di misericordia con chi ti invoca. (Sal 86,3.5)

COLLETTAO Dio, nostro Padre, unica fonte di ogni dono perfetto, suscita in noi l’amore per te e ravviva la nostra fede, perché si sviluppi in noi il germe del bene e con il tuo aiuto maturi fino alla sua pienezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Col 1,21-23)Dio vi ha riconciliati per presentarvi santi e immacolati.Dalla lettera di san Paolo apostolo ai ColossesiFratelli, un tempo anche voi eravate stranieri e nemici, con la mente intenta alle opere cattive; ora egli vi ha riconciliati nel corpo della sua carne mediante la morte, per presentarvi santi, immacolati e irreprensibili dinanzi a lui; purché restiate fondati e fermi nella fede, irremovibili nella speranza del Vangelo che avete ascoltato, il quale è stato annunciato in tutta la creazione che è sotto il cielo, e del quale io, Paolo, sono diventato ministro.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 53)R. Dio è il mio aiuto.Dio, per il tuo nome salvami,per la tua potenza rendimi giustizia.Dio, ascolta la mia preghiera,porgi l’orecchio alle parole della mia bocca. R.Ecco, Dio è il mio aiuto,il Signore sostiene la mia vita.Ti offrirò un sacrificio spontaneo,

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Letture quotidiane – settembre 2013loderò il tuo nome, Signore, perché è buono. R.

CANTO AL VANGELO (Gv 14,6)R. Alleluia, alleluia.Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore.Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.R. Alleluia.

VANGELO (Lc 6,1-5)Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?+ Dal Vangelo secondo LucaUn sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani.Alcuni farisei dissero: «Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?».Gesù rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?».E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato».Parola del Signore.

OMELIA“Il Figlio dell’uomo è Signore del sabato” e ha il potere di perdonare i peccati sulla terra. In quanto pienamente dipendente dalla volontà del Padre, Cristo è pienamente indipendente da ogni istituzione, sia pure divina come il sabato, da ogni male, compreso il peccato.Nella sua adesione alla volontà del Padre, suo “cibo”, Gesù trova la fonte della perfezione e della libertà, prerogativa essenziale dell’uomo.Perché la vera ragione di ogni asservimento, di ogni schiavitù si situa nel cuore dell’uomo piuttosto che nel contesto della sua esistenza. Egli è venuto a liberare proprio il cuore dell’uomo. L’uomo trova la sua libertà solo se aderisce, come Gesù, alla volontà del Padre, perché aderire alla volontà del Padre significa amare Dio, gli altri e se stessi con il cuore libero di Dio.Libertà, amore e volontà del Padre sono complementari e sono per l’uomo la sola fonte di vera gioia, così come lo furono per Gesù, che non esitò a lasciare che i suoi discepoli cogliessero e sfregassero le spighe di grano nonostante fosse sabato, sapendo che il loro cuore era fisso in Dio. È la sola cosa che conti, è il solo comandamento che libera perché è il comandamento dell’amore.

PREGHIERA SULLE OFFERTESantifica, Signore, l’offerta che ti presentiamo, e compi in noi con la potenza del tuo Spirito la redenzione che si attua nel mistero. Per Cristo nostro Signore.

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Letture quotidiane – settembre 2013

ANTIFONA ALLA COMUNIONEBeati gli operatori di pace: saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per causa della giustizia: di essi è il regno dei cieli. (Mt 5,9-10)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONEO Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa, fa’ che questo sacramento ci rafforzi nel tuo amore e ci spinga a servirti nei nostri fratelli. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERAGioia di tutti gli afflitti, avvocato di chi subisce ingiustizie e persecuzioni, di chi è imprigionato, bastone dei ciechi, città di rifugio e terra d’asilo, noi ti invochiamo, noi ti imploriamo, gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Madre, tu che sei stata colmata di gioia nel mattino di Pasqua, aiutaci a celebrare la vittoria del tuo Figlio nelle sofferenze e nelle privazioni, in tutto ciò che i suoi servi devono sopportare a causa del suo bel nome.

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Letture quotidiane – settembre 2013

8 settembre 2013 – DomenicaNatività della B.V. Maria (f)23.a Tempo Ordinario - III

PREGHIERA DEL MATTINOO Signore, aiutami a saper trasformare l’ardente desiderio di seguirti in capacità di farlo. Rendimi capace di riconoscerti, amarti e servirti in tutti i miei fratelli, in tutte le mie sorelle.Fa’, o Signore, che nello spirito del “farmi prossimo” io sia attento e partecipe alla croce che portano coloro che incontrerò, e che, nel modo di vivere quella che tu oggi mi donerai, possa aiutarli a comprendere il tuo grande disegno di amore che passa per il mistero della morte, la gioia della risurrezione e la speranza della gloria.

ANTIFONA D’INGRESSOTu sei giusto, Signore, e sono retti i tuoi giudizi: agisci con il tuo servo secondo il tuo amore. (Sal 119,137.124)

COLLETTAO Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo, guarda con benevolenza i tuoi figli di adozione, perché a tutti i credenti in Cristo sia data la vera libertà e l’eredità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Sap 9,13-18)Chi può immaginare che cosa vuole il Signore?Dal libro della SapienzaQuale uomo può conoscere il volere di Dio? Chi può immaginare che cosa vuole il Signore?I ragionamenti dei mortali sono timidi e incerte le nostre riflessioni, perché un corpo corruttibile appesantisce l’anima e la tenda d’argilla opprime una mente piena di preoccupazioni.A stento immaginiamo le cose della terra, scopriamo con fatica quelle a portata di mano; ma chi ha investigato le cose del cielo?Chi avrebbe conosciuto il tuo volere, se tu non gli avessi dato la sapienza e dall’alto non gli avessi inviato il tuo santo spirito?Così vennero raddrizzati i sentieri di chi è sulla terra; gli uomini furono istruiti in ciò che ti è gradito e furono salvati per mezzo della sapienza».Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 89)R. Signore, sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione.

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Letture quotidiane – settembre 2013Tu fai ritornare l’uomo in polvere, quando dici: «Ritornate, figli dell’uomo».Mille anni, ai tuoi occhi, sono come il giorno di ieri che è passato, come un turno di veglia nella notte. R.Tu li sommergi: sono come un sogno al mattino, come l’erba che germoglia;al mattino fiorisce e germoglia,alla sera è falciata e secca. R.Insegnaci a contare i nostri giorni e acquisteremo un cuore saggio.Ritorna, Signore: fino a quando? Abbi pietà dei tuoi servi! R.Saziaci al mattino con il tuo amore: esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio: rendi salda per noi l’opera delle nostre mani, l’opera delle nostre mani rendi salda. R.

SECONDA LETTURA (Fm 1,9b-10.12-17)Accoglilo non più come schiavo, ma come un fratello carissimo.Dalla lettera a FilemoneCarissimo, ti esorto io Paolo, così come sono, vecchio, e ora anche prigioniero di Cristo Gesù. Ti prego per Onèsimo, figlio mio, che ho generato nelle catene. Te lo rimando, lui che mi sta tanto a cuore.Avrei voluto tenerlo con me perché mi assistesse al posto tuo, ora che sono in catene per il Vangelo. Ma non ho voluto fare nulla senza il tuo parere, perché il bene che fai non sia forzato, ma volontario. Per questo forse è stato separato da te per un momento: perché tu lo riavessi per sempre; non più però come schiavo, ma molto più che schiavo, come fratello carissimo, in primo luogo per me, ma ancora più per te, sia come uomo sia come fratello nel Signore. Se dunque tu mi consideri amico, accoglilo come me stesso.Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO (Sal 118,135)R. Alleluia, alleluia.Fa’ risplendere il tuo volto sul tuo servoe insegnami i tuoi decreti.R. Alleluia.

VANGELO (Lc 14,25-33)

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Letture quotidiane – settembre 2013Chi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo.+ Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro: «Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».Parola del Signore.

OMELIAVoler essere discepoli del Cristo significa avere scelto e deciso di seguirlo, significa avere scelto Cristo come unico punto di riferimento della e nella nostra vita.Lo seguiamo perché lo amiamo e perché abbiamo fondato su di lui, e solo su di lui, il nostro progetto di vita.Vivremo, nonostante tutto, infedeltà ed errori quotidiani, ma non saranno questi a troncare la nostra sequela se sapremo accettarli e viverli come limite e quindi come parte della croce che ogni giorno ci è chiesto di portare. Una croce fatta di grandi e piccole sofferenze e miserie, ma è proprio l’adesione alla “nostra” croce la via per divenire e rimanere suoi discepoli.La Chiesa, oggi e sempre, è costruita da chi ha il coraggio di affidarsi soltanto a Dio e seguire Gesù con totale abbandono e senza nessun compromesso.

PREGHIERA SULLE OFFERTEO Dio, sorgente della vera pietà e della pace, salga a te nella celebrazione di questo mistero la giusta adorazione per la tua grandezza e si rafforzi la fedeltà e la concordia dei tuoi figli. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE“Chi non porta la propria croce e non viene dietro di me, non può essere mio discepolo”. (Lc 14,27)

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Letture quotidiane – settembre 2013PREGHIERA DOPO LA COMUNIONEO Padre, che nutri e rinnovi i tuoi fedeli alla mensa della parola e del pane di vita, per questi doni del tuo Figlio aiutaci a progredire costantemente nella fede, per divenire partecipi della sua vita immortale. Per Cristo nostro Signore.

MEDITAZIONESono tanti i calcoli e i progetti che facciamo e disfacciamo ogni giorno della vita. Molto spesso fare calcoli si trasforma in una parte, non trascurabile, del nostro vivere quotidiano, un vivere affannato e forse anche angosciato.Gesù ci dice che per iniziare una costruzione occorre sedersi e fare i calcoli necessari, se vogliamo portarla a compimento. E quale può essere per noi la costruzione più importante di quella della nostra vita? La vita che ci è affidata perché, realizzando il disegno che Dio ha su di noi, contribuiamo alla costruzione del regno.Ecco allora che c’è un calcolo che dovremmo fare prima di tutti gli altri, un calcolo che se sarà esatto ci condurrà inevitabilmente a costruire tutta la nostra vita su Cristo. Una volta fatta la scelta giusta, tutto verrà di conseguenza.Scoraggiamento e paura non ci mancheranno ma non spetta a noi nemmeno il giudizio su noi stessi, perché abbiamo scelto di rinunciare a tutti i nostri averi e quindi siamo dei “poveri”, degli “affidati”. Ci siamo affidati a Cristo Via, Verità e Vita e ci riaffidiamo a lui, costantemente, nella grande certezza che solo da lui prende luce ogni istante del nostro esistere e tutto il nostro progetto. Questa è la grande ricchezza di noi poveri!EMMA CAVALLARO

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Letture quotidiane – settembre 2013

9 settembre 2013 – LunedìS. Pietro Claver (mf)23.a Tempo Ordinario - III

PREGHIERA DEL MATTINOSignore, in questo nuovo giorno accogli le preghiere e le offerte di coloro che incontrano grossi ostacoli a causa del tuo nome. Essi annunciano, insegnano e pongono ogni sforzo in questa lotta per annunciare il vangelo. In loro agisca la tua potenza. Molti li respingono e vanno erranti, attratti da false dottrine, nella vanità dei loro ragionamenti e della loro misera ricerca. Concedi loro di incontrare te, il Redentore, perché ottengano il dono di una comprensione piena, perché possano toccare te, Cristo, “nel quale sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della scienza”.

ANTIFONA D’INGRESSOTu sei giusto, Signore, e sono retti i tuoi giudizi: agisci con il tuo servo secondo il tuo amore. (Sal 119,137.124)

COLLETTAO Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo, guarda con benevolenza i tuoi figli di adozione, perché a tutti i credenti in Cristo sia data la vera libertà e l’eredità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Col 1,24 - 2,3)Sono diventato ministro della Chiesa per portare a compimento il mistero nascosto da secoli.Dalla lettera di san Paolo apostolo ai ColossesiFratelli, sono lieto nelle sofferenze che sopporto per voi e do compimento a ciò che, dei patimenti di Cristo, manca nella mia carne, a favore del suo corpo che è la Chiesa. Di essa sono diventato ministro, secondo la missione affidatami da Dio verso di voi di portare a compimento la parola di Dio, il mistero nascosto da secoli e da generazioni, ma ora manifestato ai suoi santi. A loro Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza di questo mistero in mezzo alle genti: Cristo in voi, speranza della gloria.È lui infatti che noi annunciamo, ammonendo ogni uomo e istruendo ciascuno con ogni sapienza, per rendere ogni uomo perfetto in Cristo. Per questo mi affatico e lotto, con la forza che viene da lui e che agisce in me con potenza.Voglio infatti che sappiate quale dura lotta devo sostenere per voi, per quelli di Laodicèa e per tutti quelli che non mi hanno mai visto di persona, perché i loro cuori vengano consolati. E così, intimamente uniti nell’amore, essi siano arricchiti di una piena intelligenza per conoscere il mistero di Dio, che è Cristo: in lui sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza.

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Letture quotidiane – settembre 2013Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 61)R. In Dio è la mia salvezza e la mia gloria .Solo in Dio riposa l’anima mia:da lui la mia speranza.Lui solo è mia roccia e mia salvezza,mia difesa: non potrò vacillare. R.Confida in lui, o popolo, in ogni tempo;davanti a lui aprite il vostro cuore:nostro rifugio è Dio. R.

CANTO AL VANGELO (cf. Gv 10,27)R. Alleluia, alleluia.Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,e io le conosco ed esse mi seguono.R. Alleluia.

VANGELO (Lc 6,6-11)Osservavano per vedere se guariva in giorno di sabato.+ Dal Vangelo secondo LucaUn sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo.Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo.Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita.Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.Parola del Signore.

OMELIA“Ma Gesù era a conoscenza dei loro pensieri”. A Dio non piace chi sillogizza perché egli non è un arido ragionatore. La sola cosa che gli importi è che l’uomo viva. “Alzati...”. Egli è Amore e l’amore non vuole raziocinare troppo. È una questione seria quella che ci viene posta qui. I nostri rapporti con Dio non sono forse fatti di ragionamenti per saper fino a che punto possiamo donare noi stessi? Dio non sarà troppo esigente? Non ci chiede forse troppo? E poi la nostra vita privata. Che diritto avrebbe Dio di intervenire nella nostra vita?La nostra fede è un luogo in cui ragioniamo con Dio oppure è il luogo della nostra più grande libertà, il luogo più intimo, il cuore in cui ci abbandoniamo a

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Letture quotidiane – settembre 2013colui che vuole far vivere? La nostra fede è un abbandono, un dono di noi stessi nell’amore? La nostra fede è un credito fatto a Dio: “È permesso?”. Sì, è permesso d’amare.

PREGHIERA SULLE OFFERTEO Dio, sorgente della vera pietà e della pace, salga a te nella celebrazione di questo mistero la giusta adorazione per la tua grandezza e si rafforzi la fedeltà e la concordia dei tuoi figli. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE“Io sono la luce del mondo, dice il Signore, “chi segue me non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”. (Gv 8,12)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONEO Padre, che nutri e rinnovi i tuoi fedeli alla mensa della parola e del pane di vita, per questi doni del tuo Figlio aiutaci a progredire costantemente nella fede, per divenire partecipi della sua vita immortale. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERASignore, chiamami questa sera come chiamasti l’uomo del Vangelo dalla mano inaridita. Tutto il mio essere si spezza nel suo slancio e guarda con paura verso l’avvenire. Ordinami di alzarmi e di stare in piedi davanti a te. Tu non vuoi saperne dei miei discorsi. Del resto, perché parlare quando tu mi guarisci con l’imposizione del sigillo indelebile della tua mano?Io ti seguirò sempre; ormai la paura non può nulla su di me. Io esco dal mondo chiuso dei timori sterili e mi trovo proiettato nell’amore che libera.

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Letture quotidiane – settembre 2013

10 settembre 2013 – MartedìS. Nemesio23.a Tempo Ordinario - III

PREGHIERA DEL MATTINOEccomi di fronte a quest’alternativa: sarò oggi ben radicato e fondato in te, saldo nella fede... abbondando nell’azione di grazie? O sarò invece prigioniero dei vani sogni del mondo? Mi lascerò guidare dal suo spirito menzognero? Con il battesimo sono divenuto tuo figlio, Padre. Io ho così optato per la vita, per Cristo in cui “abita corporalmente tutta la pienezza della divinità”. Non dico nulla di più, essendo stretto al vuoto: dove andrò io, povero vagabondo che non ha casa? Ma ecco che tu mi prepari all’imprevedibile: tutto andrà bene perché tu, con Cristo, mi hai dato la vita.

ANTIFONA D’INGRESSOTu sei giusto, Signore, e sono retti i tuoi giudizi: agisci con il tuo servo secondo il tuo amore. (Sal 119,137.124)

COLLETTAO Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo, guarda con benevolenza i tuoi figli di adozione, perché a tutti i credenti in Cristo sia data la vera libertà e l’eredità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Col 2,6-15)Con Cristo Dio ha dato vita anche a voi, perdonandoci tutte le colpe.Dalla lettera di san Paolo apostolo ai ColossesiFratelli, come avete accolto Cristo Gesù, il Signore, in lui camminate, radicati e costruiti su di lui, saldi nella fede come vi è stato insegnato, sovrabbondando nel rendimento di grazie. Fate attenzione che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo.È in lui che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità, e voi partecipate della pienezza di lui, che è il capo di ogni Principato e di ogni Potenza. In lui voi siete stati anche circoncisi non mediante una circoncisione fatta da mano d’uomo con la spogliazione del corpo di carne, ma con la circoncisione di Cristo: con lui sepolti nel battesimo, con lui siete anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti.Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti a causa delle colpe e della non circoncisione della vostra carne, perdonandoci tutte le colpe e annullando il documento scritto contro di noi che, con le prescrizioni, ci era contrario: lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce. Avendo privato della loro forza i Principati e le Potenze, ne ha fatto pubblico spettacolo, trionfando

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Letture quotidiane – settembre 2013su di loro in Cristo.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 144)R. Buono è il Signore verso tutti.O Dio, mio re, voglio esaltarti e benedire il tuo nome in eterno e per sempre.Ti voglio benedire ogni giorno, lodare il tuo nome in eterno e per sempre. R.Misericordioso e pietoso è il Signore, lento all’ira e grande nell’amore.Buono è il Signore verso tutti, la sua tenerezza si espande su tutte le creature. R.Ti lodino, Signore, tutte le tue opere e ti benedicano i tuoi fedeli.Dicano la gloria del tuo regno e parlino della tua potenza. R.

CANTO AL VANGELO (cf. Gv 15,16)R. Alleluia, alleluia.Io ho scelto voi, dice il Signore,perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga.R. Alleluia.

VANGELO (Lc 6,12-19)Passò tutta la notte pregando e scelse dodici ai quali diede anche il nome di apostoli.+ Dal Vangelo secondo LucaIn quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.Parola del Signore.

OMELIA

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Letture quotidiane – settembre 2013“Gesù se ne andò sulla montagna a pregare e passò la notte in orazione”. Che cosa aveva da chiedere a Dio, lui che era il Figlio di Dio, il Figlio dell’uomo, signore del sabato e che poteva perdonare il peccato? Temeva forse di sbagliarsi nella scelta degli apostoli, prevista per l’indomani? Doveva chiedere consiglio al Padre suo? In queste domande proiettiamo la debolezza della nostra preghiera. In questo momento, capitale nella realizzazione della sua missione (scegliere i Dodici significa infatti posare le fondamenta della Chiesa), la preghiera di Gesù è preghiera di comunione e di contemplazione del Padre. Gesù si ritira: Luca situa spesso quest’atteggiamento prima di un avvenimento importante. Tale atteggiamento è testimonianza della comunione di Gesù col Padre. La preghiera di Gesù è gratuita: è contemplazione, ammirazione del Padre. È espressione del suo slancio d’amore in quanto Figlio.Seguiamo allora i suoi passi e, nonostante la nostra debolezza, impariamo a “ritirarci”, per ascoltarci, per voler essere figli, con Gesù, in uno slancio d’amore per il Padre. “Padre...”: ecco la preghiera di Gesù e la nostra preghiera.

PREGHIERA SULLE OFFERTEO Dio, sorgente della vera pietà e della pace, salga a te nella celebrazione di questo mistero la giusta adorazione per la tua grandezza e si rafforzi la fedeltà e la concordia dei tuoi figli. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE“Io sono la luce del mondo, dice il Signore, “chi segue me non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”. (Gv 8,12)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONEO Padre, che nutri e rinnovi i tuoi fedeli alla mensa della parola e del pane di vita, per questi doni del tuo Figlio aiutaci a progredire costantemente nella fede, per divenire partecipi della sua vita immortale. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERAGesù, quante volte ti ho accolto, nell’Eucaristia, con cuore poco devoto! Senza averti desiderato a lungo nell’orazione e per tutto il giorno, invocandoti a gran voce, come la folla che invocava la tua misericordia cercando di toccarti con fiducia. Da te usciva infatti una forza che sanava tutti. Di’ soltanto una parola e io sarò salvato! Il mio cuore vuole essere solidale con te e si pente della sua debolezza, veleno dell’anima. Tutto il mio essere si lascerà allora colpire e salvare da te.

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Letture quotidiane – settembre 2013

11 settembre 2013 – MercoledìS. Diomede martire23.a Tempo Ordinario - III

PREGHIERA DEL MATTINOIn questa vita nascosta in Dio, io sono già seduto alla destra del Padre. Il mio spirito è già attratto verso le cose di lassù e tu mi hai spogliato dell’uomo vecchio e mi hai rivestito dell’uomo nuovo. Non ci sei che tu, Cristo, tutto in tutti. Ti prego, questa mattina: radicami per sempre in quella vita che rifiuta di essere tributaria dello spirito malvagio, degli inganni molteplici della tentazione. Perché prolungare la mia vita di peccatore, quando la tua voce dolce mi chiama a una vita pura, secondo il Vangelo? Ogni giorno io voglio benedire e lodare il tuo nome, ora e sempre.

ANTIFONA D’INGRESSOTu sei giusto, Signore, e sono retti i tuoi giudizi:agisci con il tuo servo secondo il tuo amore. (Sal 119,137.124)

COLLETTAO Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo, guarda con benevolenza i tuoi figli di adozione, perché a tutti i credenti in Cristo sia data la vera libertà e l’eredità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Col 3,1-11)Siete morti con cristo: fate morire dunque ciò che appartiene alla terra.Dalla lettera di san Paolo apostolo ai ColossesiFratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra. Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria.Fate morire dunque ciò che appartiene alla terra: impurità, immoralità, passioni, desideri cattivi e quella cupidigia che è idolatria; a motivo di queste cose l’ira di Dio viene su coloro che gli disobbediscono. Anche voi un tempo eravate così, quando vivevate in questi vizi. Ora invece gettate via anche voi tutte queste cose: ira, animosità, cattiveria, insulti e discorsi osceni, che escono dalla vostra bocca.Non dite menzogne gli uni agli altri: vi siete svestiti dell’uomo vecchio con le sue azioni e avete rivestito il nuovo, che si rinnova per una piena conoscenza, ad immagine di Colui che lo ha creato. Qui non vi è Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro, Scita, schiavo, libero, ma Cristo è tutto e in tutti.

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Letture quotidiane – settembre 2013Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 144)R. Buono è il Signore verso tutti.Ti voglio benedire ogni giorno, lodare il tuo nome in eterno e per sempre.Grande è il Signore e degno di ogni lode; senza fine è la sua grandezza. R.Ti lodino, Signore, tutte le tue opere e ti benedicano i tuoi fedeli.Dicano la gloria del tuo regno e parlino della tua potenza. R.Per far conoscere agli uomini le tue imprese Il tuo regno è un regno eterno, il tuo dominio si estende per tutte le generazioni. R.

CANTO AL VANGELO (Lc 6,23ab)R. Alleluia, alleluia.Rallegratevi ed esultate, dice il Signore,perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo.R. Alleluia.

VANGELO (Lc 6,20-26)Beati i, poveri. Guai a voi, ricchi.+ Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, Gesù, alzati gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: “Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete. Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti. Ma guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione. Guai a voi, che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete. Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti”.Parola del Signore.

OMELIALe Beatitudini? Il culmine dell’insegnamento di Gesù, l’annuncio della Nuova Legge... Certo, ma ancor di più la proclamazione, oserei dire, la “descrizione” del nostro Dio. Il nostro Dio è un Dio beato perché è la pienezza, l’Amore, la Trinità, cioè la famiglia. Ancora di più: egli è povero d’amore, ha fame e sete

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Letture quotidiane – settembre 2013d’amore: ecco perché in Gesù, suo Figlio, egli piangerà, sarà odiato, insultato e cacciato. Eppure anche in ciò egli esulta di gioia, si rallegra perché c’era bisogno della croce, delle lacrime e delle sofferenze di un Dio per invitare l’uomo alla beatitudine divina.Il nostro Dio è pienezza della beatitudine e della gioia. La nostra vocazione è di partecipare a tale beatitudine, a tale gioia: se davanti a lui noi siamo poveri e affamati, allora la nostra gioia sarà perfetta.

PREGHIERA SULLE OFFERTEO Dio, sorgente della vera pietà e della pace, salga a te nella celebrazione di questo mistero la giusta adorazione per la tua grandezza e si rafforzi la fedeltà e la concordia dei tuoi figli. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE“Io sono la luce del mondo, dice il Signore, “chi segue me non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”. (Gv 8,12)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONEO Padre, che nutri e rinnovi i tuoi fedeli alla mensa della parola e del pane di vita, per questi doni del tuo Figlio aiutaci a progredire costantemente nella fede, per divenire partecipi della sua vita immortale. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERADio mio, abbi pietà questa sera di coloro che hanno vissuto secondo i criteri dello spirito del mondo, disprezzando, perché ricchi, i poveri, sempre più numerosi. Abbi pietà per coloro che sono schiavi di ogni sorta di vizi, che distruggono la dignità dell’uomo. Abbi pietà per coloro che hanno affari ben avviati, che hanno buona reputazione e dicono male degli altri, fomentando il male nel loro cuore. Per loro pronunci con le tue sante labbra queste parole: “Guai a voi... perché sarete afflitti e piangerete”.Ascolta le nostre preghiere per tutti e lascia che ripetiamo con il santo: “Dio mio! Che cosa ne sarà dei peccatori, di cui io sono il primo?”.

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Letture quotidiane – settembre 2013

12 settembre 2013 – GiovedìSs. Nome di Maria (mf)23.a Tempo Ordinario - III

PREGHIERA DEL MATTINODio mio, insegnami, nel tuo Figlio, icona perfetta della tua bontà, ad essere dolce, buono, umile, mite e paziente. Egli perdoni per me coloro da cui ho subito ingiustizia, se io non so farlo. Egli mi insegni ciò che mi sembra impossibile e mi spinga verso i fratelli che ho ferito. Padre, fa’ che io, come il tuo servo san Francesco d’Assisi, ami la pace e la gioia, ed esprima la mia lode in canti e intima riconoscenza. Allora, al di sopra di tutto, vi sarà la carità, che è “il vincolo della perfezione”.

ANTIFONA D’INGRESSOTu sei giusto, Signore, e sono retti i tuoi giudizi: agisci con il tuo servo secondo il tuo amore. (Sal 119,137.124)

COLLETTAO Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo, guarda con benevolenza i tuoi figli di adozione, perché a tutti i credenti in Cristo sia data la vera libertà e l’eredità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Col 3,12-17)Rivestitevi della carità.Dalla lettera di san Paolo apostolo ai ColossesiFratelli, scelti da Dio, santi e amati, rivestitevi dunque di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità, sopportandovi a vicenda e perdonandovi gli uni gli altri, se qualcuno avesse di che lamentarsi nei riguardi di un altro. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi.Ma sopra tutte queste cose rivestitevi della carità, che le unisce in modo perfetto. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E rendete grazie!La parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza. Con ogni sapienza istruitevi e ammonitevi a vicenda con salmi, inni e canti ispirati, con gratitudine, cantando a Dio nei vostri cuori. E qualunque cosa facciate, in parole e in opere, tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie per mezzo di lui a Dio Padre.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 150)R. Ogni vivente dia lode al Signore.

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Letture quotidiane – settembre 2013Lodate Dio nel suo santuario, lodatelo nel suo maestoso firmamento.Lodatelo per le sue imprese, lodatelo per la sua immensa grandezza. R.Lodatelo con il suono del corno, lodatelo con l’arpa e la cetra.Lodatelo con tamburelli e danze, lodatelo sulle corde e con i flauti. R.Lodatelo con cimbali sonori, lodatelo con cimbali squillanti.Ogni vivente dia lode al Signore. R.

CANTO AL VANGELO (1Gv 4,12)R. Alleluia, alleluia.Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noie l’amore di lui è perfetto in noi.R. Alleluia.

VANGELO (Lc 6,27-38)Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.+ Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:«A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi.Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».Parola del Signore.

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Letture quotidiane – settembre 2013OMELIAChe audacia quella di Gesù! Ma conosce il mondo in cui viviamo? Chi non si difende viene ben presto schiacciato. E, inoltre, molto presto non lo si terrà più in considerazione. Sono i forti, quelli che sanno lottare, che vengono rispettati.“Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano”. È posta qui la questione della potenza dell’amore. È l’odio più forte dell’amore? Sì, eccetto che nel mondo dei figli dell’Altissimo, poiché essi hanno in se stessi l’amore di Dio per poterne vivere e per poterne essere testimoni; è un dono che ci è stato fatto, che ci viene da Dio, ed è la presenza stessa dell’amore di Dio nel cuore dell’uomo, amore che dobbiamo lasciare crescere.Amare con il cuore di Dio: ecco quanto possono realizzare coloro che, tramite il battesimo, sono figli dell’Altissimo. Dio ama ogni uomo, Gesù ha amato anche coloro che lo condussero a morte. Tramite il battesimo, all’uomo “giustificato” viene dato l’amore stesso di Dio in tutta la sua potenza, la sua forza, la sua bontà. Ciò che Cristo domanda a noi, figli dell’Altissimo, non è al di sopra delle nostre forze: lasciare che il suo amore traspaia nella nostra vita. Allora il nostro mondo sarà il mondo dell’amore.

PREGHIERA SULLE OFFERTEO Dio, sorgente della vera pietà e della pace, salga a te nella celebrazione di questo mistero la giusta adorazione per la tua grandezza e si rafforzi la fedeltà e la concordia dei tuoi figli. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONECome il cervo anela ai corsi d’acqua, così l’anima mia anela a te, o Dio: l’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente. (Sal 41,2-3)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONEO Padre, che nutri e rinnovi i tuoi fedeli alla mensa della parola e del pane di vita, per questi doni del tuo Figlio aiutaci a progredire costantemente nella fede, per divenire partecipi della sua vita immortale. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERASolo la bontà non può morire. Niente può rovinarla: essa è intoccabile. Niente esaurisce la sua fonte, che è sempre in offerta. Tale è il cuore del mio Signore che, tramite il Verbo che si è fatto carne, mi insegna la sovrabbondanza del suo amore: amare i propri nemici, pregare per i propri calunniatori, offrirsi sempre totalmente, non fare mai del male, amare coloro che non ci amano, essere miti con tutti. O infinita tenerezza di Dio, che ci dici di non giudicare né condannare, ma di donare e di perdonare! Trascinami in questa pienezza di vita fin da quaggiù.

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Letture quotidiane – settembre 2013

13 settembre 2013 – VenerdìS. Giovanni Crisostomo (m)23.a Tempo Ordinario - III

PREGHIERA DEL MATTINOQuesta mattina, per mezzo del tuo instancabile apostolo Paolo, tu mi ripeti: guai a te se non predicassi il Vangelo! In seguito al battesimo tu sei sacerdote, profeta e re, e, in seguito alla cresima, tu porti il sigillo indelebile che ti fa testimone di Dio fino alla morte. Ogni battezzato deve testimoniare con la parola e con la sua vita. Rifiuterai il mio invito? La mia parola è spada di fuoco, conforto dei deboli, luce nelle tenebre che si fa strada anche fra le brutture del peccato. Se tu tieni per te ciò che sai, chi parlerà? Se nessuno parla, chi mi amerà, chi mi conoscerà?

ANTIFONA D’INGRESSOTu sei giusto, Signore, e sono retti i tuoi giudizi: agisci con il tuo servo secondo il tuo amore. (Sal 119,137.124)

COLLETTAO Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo, guarda con benevolenza i tuoi figli di adozione, perché a tutti i credenti in Cristo sia data la vera libertà e l’eredità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (1Tm 1,1-2.12-14)Prima ero un bestemmiatore, ma mi è stata usata misericordia.Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a TimoteoPaolo, apostolo di Cristo Gesù per comando di Dio nostro salvatore e di Cristo Gesù nostra speranza, a Timòteo, vero figlio mio nella fede: grazia, misericordia e pace da Dio Padre e da Cristo Gesù Signore nostro.Rendo grazie a colui che mi ha reso forte, Cristo Gesù Signore nostro, perché mi ha giudicato degno di fiducia mettendo al suo servizio me, che prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma mi è stata usata misericordia, perché agivo per ignoranza, lontano dalla fede, e così la grazia del Signore nostro ha sovrabbondato insieme alla fede e alla carità che è in Cristo Gesù.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 15)R. Tu sei, Signore, mia parte di eredità.Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu,solo in te è il mio bene».Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:

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Letture quotidiane – settembre 2013nelle tue mani è la mia vita. R.Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;anche di notte il mio animo mi istruisce.Io pongo sempre davanti a me il Signore,sta alla mia destra, non potrò vacillare. R.Mi indicherai il sentiero della vita,gioia piena alla tua presenza,dolcezza senza fine alla tua destra. R.

CANTO AL VANGELO (Gv 17,17)R. Alleluia, alleluia.La tua parola, Signore, è verità;consacraci nella verità.R. Alleluia.

VANGELO (Lc 6,39-42)Può forse un cieco guidare un altro cieco?+ Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola:«Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro.Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».Parola del Signore.

OMELIA“Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro”. La misericordia: il troppo amore che si riversa dal cuore di Dio sul mondo. L’amore di Dio è sovrabbondante, Dio non può contenere il proprio amore. Così l’ha riversato nei nostri cuori. Il mondo non crede spontaneamente all’amore. Ma, solo l’amore può trasformare il mondo. Esso può fondere il metallo più resistente e spezzare i materiali più forti. La misericordia è il culmine dell’amore, la perfezione dell’amore. È Dio che ama al di là dell’amore, se ciò è possibile. Dio ci invita ad amare fino al punto in cui l’amore diventa misericordia. Solo la misericordia può fare sì che noi non giudichiamo e non condanniamo. Il nostro mondo ha bisogno di cristiani misericordiosi, proprio come Dio è misericordioso. Saremo testimoni della misericordia, della sovrabbondanza d’amore che c’è in Dio, nei confronti di ogni uomo? Sì, se lasceremo che cresca in noi il dono della carità, che è l’amore di Dio nel cuore dell’uomo. È al cuore

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Letture quotidiane – settembre 2013di Dio che dobbiamo attingere l’amore misericordioso a cui siamo invitati da Cristo. Esso è un dono che, se lo chiediamo, Dio non può rifiutarci.

PREGHIERA SULLE OFFERTEO Dio, sorgente della vera pietà e della pace, salga a te nella celebrazione di questo mistero la giusta adorazione per la tua grandezza e si rafforzi la fedeltà e la concordia dei tuoi figli. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE“Io sono la luce del mondo, dice il Signore, “chi segue me non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”. (Gv 8,12)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONEO Padre, che nutri e rinnovi i tuoi fedeli alla mensa della parola e del pane di vita, per questi doni del tuo Figlio aiutaci a progredire costantemente nella fede, per divenire partecipi della sua vita immortale. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERAQuesta sera mi rivolgo a te spossato. Ho raccolto argomentazioni, ho voluto assolutamente aver ragione e non ho saputo frenare la mia lingua. Mi è sembrato di vedere una pagliuzza nell’occhio di mio fratello, e invece offuscato era il mio sguardo. Sono cieco, mi prostro davanti a te: sono un peccatore, ti ringrazio di mostrarmi il mio spirito indomito. Mi inginocchio davanti a te, l’“Ecce Homo” che io avrei dovuto riconoscere nel mio fratello sofferente. Perdonami se mi sono atteggiato a giudice quando invece tu volevi da me uno sguardo innocente e ti aspettavi che appoggiassi il lembo del tuo mantello sul male.

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Letture quotidiane – settembre 2013

14 settembre 2013 – SabatoEsaltazione della Santa Croce (f)23.a Tempo Ordinario - P

PREGHIERA DEL MATTINOSignore Gesù, tu hai accolto la croce come un letto nuziale poiché là sono stati versati l’acqua e il sangue delle nozze di una nuova Cana. Ti hanno coricato nudo, come Noè nel giorno della sua ebbrezza, ti hanno coricato affinché tu ti addormentassi nella morte, ebbro d’amore, nel torchio della croce. Essa è ora il segno della riconciliazione che abbraccia il mondo celeste e il mondo terreno in una sola amicizia. Quale invenzione del tuo amore, quando le parole dei profeti, che gridavano l’amore del Padre, erano inchiodate alle loro bocche dai colpi e dal disprezzo di un popolo adultero. Gesù “con la tua croce tu hai distrutto la morte, hai aperto il paradiso ai ladroni, hai asciugato le lacrime delle donne sante; hai mandato i tuoi apostoli a predicare la tua risurrezione, Cristo Dio, dando al mondo la tua grande misericordia”.

ANTIFONA D’INGRESSODi null’altro mai ci glorieremo se non della Croce di Gesù Cristo, nostro Signore: egli è la nostra salvezza, vita e risurrezione; per mezzo di lui siamo stati salvati e liberati. (cf. Gal 6,14)

COLLETTAO Padre, che hai voluto salvare gli uomini con la Croce del Cristo tuo Figlio, concedi a noi che abbiamo conosciuto in terra il suo mistero di amore, di godere in cielo i frutti della sua redenzione. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Nm 21,4-9)Chiunque sarà stato morso e guarderà il serpente, resterà in vita.Dal libro dei NumeriIn quei giorni, il popolo non sopportò il viaggio. Il popolo disse contro Dio e contro Mosè: «Perché ci avete fatto salire dall’Egitto per farci morire in questo deserto? Perché qui non c’è né pane né acqua e siamo nauseati di questo cibo così leggero».Allora il Signore mandò fra il popolo serpenti brucianti i quali mordevano la gente, e un gran numero d’Israeliti morì.Il popolo venne da Mosè e disse: «Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te; supplica il Signore che allontani da noi questi serpenti». Mosè pregò per il popolo.Il Signore disse a Mosè: «Fatti un serpente e mettilo sopra un’asta; chiunque sarà stato morso e lo guarderà, resterà in vita». Mosè allora fece un serpente di bronzo e lo mise sopra l’asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se

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Letture quotidiane – settembre 2013questi guardava il serpente di bronzo, restava in vita.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 77)R. Non dimenticate le opere del Signore!Ascolta, popolo mio, la mia legge,porgi l’orecchio alle parole della mia bocca.Aprirò la mia bocca con una parabola,rievocherò gli enigmi dei tempi antichi. R.Quando li uccideva, lo cercavanoe tornavano a rivolgersi a lui,ricordavano che Dio è la loro rocciae Dio, l’Altissimo, il loro redentore. R.Lo lusingavano con la loro bocca,ma gli mentivano con la lingua:il loro cuore non era costante verso di luie non erano fedeli alla sua alleanza. R.Ma lui, misericordioso, perdonava la colpa,invece di distruggere.Molte volte trattenne la sua irae non scatenò il suo furore. R.

SECONDA LETTURA (Fil 2,6-11)Cristo umiliò se stesso, per questo Dio lo esaltò.Dalla lettera di san Paolo apostolo ai FilippesiCristo Gesù, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce.Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre.Parola di Dio.

CANTO AL VANGELOR. Alleluia, alleluia.Noi ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo,perché con la tua croce hai redento il mondo.R. Alleluia.

VANGELO (Gv 3,13-17)Bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo.+ Dal Vangelo secondo Giovanni

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Letture quotidiane – settembre 2013In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».Parola del Signore.

OMELIAL’esaltazione della santa Croce ci fa conoscere un aspetto del suo cuore che solo Dio stesso poteva rivelarci: la ferita provocata dal peccato e dall’ingratitudine dell’uomo diventa fonte, non solo di una sovrabbondanza d’amore, ma anche di una nuova creazione nella gloria. Attraverso la follia della Croce, lo scandalo della sofferenza può diventare sapienza, e la gloria promessa a Gesù può essere condivisa da tutti coloro che desideravano seguirlo. La morte, la malattia, le molteplici ferite che l’uomo riceve nella carne e nel cuore, tutto questo diventa, per la piccola creatura, un’occasione per lasciarsi prendere più intensamente dalla vita stessa di Dio.Con questa festa la Chiesa ci invita a ricevere questa sapienza divina, che Maria ha vissuto pienamente presso la Croce: la sofferenza del mondo, follia e scandalo, diventa, nel sangue di Cristo, grido d’amore e seme di gloria per ciascuno di noi.

PREGHIERA SULLE OFFERTECi purifichi, o Padre, da ogni colpa il sacrificio del Cristo tuo Figlio, che sull’altare della Croce espiò il peccato del mondo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE“Chi crede nel Figlio di Dio, non muore, ma ha la vita eterna”, dice il Signore. (cf. Gv 3,16)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONESignore Gesù Cristo, che ci hai nutriti alla mensa eucaristica, fa’ che il tuo popolo, redento e rinnovato dal sacrificio della Croce, giunga alla gloria della risurrezione. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

PREGHIERA DELLA SERA“Io non son degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola ed io sarò salvato”. È la fede viva che ti tocca, come lo Sposo del Cantico è commosso dallo sguardo dell’amata. Ah! Possa io invocarti con la fiducia di chi

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Letture quotidiane – settembre 2013si sente amato, poiché tu mi hai riscattato a prezzo del tuo sangue! E dovrò temerti ora? Rinnova il mondo e fa’ che le menzogne del Maligno non ci ingannino più. Medica le nostre ferite con il tuo Corpo eucaristico, mandaci lo Spirito che indirizzerà la nostra volontà di guarire verso l’unico medico delle anime moribonde.

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Letture quotidiane – settembre 2013

15 settembre 2013 – DomenicaB.V. Maria Addolorata (m)24.a Tempo Ordinario - IV

PREGHIERA DEL MATTINODonaci, Spirito Santo, di comprendere in questa domenica nella quale celebriamo il mistero della risurrezione di Gesù, di conoscere meglio la persona di Gesù; donaci quella sublime conoscenza per la quale san Paolo lasciava perdere tutto, pur di giungere a lui, di essere in comunione con le sue sofferenze, di partecipare alla sua gloria. Te lo chiediamo per intercessione di Maria, madre del tuo Figlio e madre nostra, che conosce Gesù con la perfezione e la pienezza della madre e con la perfezione e la pienezza di colei che è piena di grazia....

ANTIFONA D’INGRESSODa’, o Signore, la pace a coloro che sperano in te; i tuoi profeti siano trovati degni di fede; ascolta la preghiera dei tuoi fedeli e del tuo popolo, Israele. (cf. Sir 36,15-16)

COLLETTAO Dio, che hai creato e governi l’universo, fa’ che sperimentiamo la potenza della tua misericordia, per dedicarci con tutte le forze al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Es 32,7-11.13-14)Il Signore si pentì del male che aveva minacciato di fare al suo popolo.Dal libro dell’EsodoIn quei giorni, il Signore disse a Mosè:«Va’, scendi, perché il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra d’Egitto, si è pervertito. Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicato! Si sono fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostrati dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: “Ecco il tuo Dio, Israele, colui che ti ha fatto uscire dalla terra d’Egitto”».Il Signore disse inoltre a Mosè: «Ho osservato questo popolo: ecco, è un popolo dalla dura cervice. Ora lascia che la mia ira si accenda contro di loro e li divori. Di te invece farò una grande nazione».Mosè allora supplicò il Signore, suo Dio, e disse: «Perché, Signore, si accenderà la tua ira contro il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra d’Egitto con grande forza e con mano potente? Ricòrdati di Abramo, di Isacco, di Israele, tuoi servi, ai quali hai giurato per te stesso e hai detto: “Renderò la vostra posterità numerosa come le stelle del cielo, e tutta questa terra, di cui ho parlato, la darò ai tuoi discendenti e la possederanno per sempre”».

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Letture quotidiane – settembre 2013Il Signore si pentì del male che aveva minacciato di fare al suo popolo.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 50)R. Ricordati di me, Signore, nel tuo amore.Pietà di me, o Dio, nel tuo amore; nella tua grande misericordia cancella la mia iniquità.Lavami tutto dalla mia colpa, dal mio peccato rendimi puro. R.Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo.Non scacciarmi dalla tua presenza e non privarmi del tuo santo spirito. R.Signore, apri le mie labbra e la mia bocca proclami la tua lode.Uno spirito contrito è sacrificio a Dio; un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi. R.

SECONDA LETTURA (1Tm 1,12-17)Cristo è venuto per salvare i peccatori.Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a TimoteoFiglio mio, rendo grazie a colui che mi ha reso forte, Cristo Gesù Signore nostro, perché mi ha giudicato degno di fiducia mettendo al suo servizio me, che prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma mi è stata usata misericordia, perché agivo per ignoranza, lontano dalla fede, e così la grazia del Signore nostro ha sovrabbondato insieme alla fede e alla carità che è in Cristo Gesù.Questa parola è degna di fede e di essere accolta da tutti: Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, il primo dei quali sono io. Ma appunto per questo ho ottenuto misericordia, perché Cristo Gesù ha voluto in me, per primo, dimostrare tutta quanta la sua magnanimità, e io fossi di esempio a quelli che avrebbero creduto in lui per avere la vita eterna.Al Re dei secoli, incorruttibile, invisibile e unico Dio, onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen.Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO (cf. 2Cor 5,19)R. Alleluia, alleluia.Dio ha riconciliato a sé il mondo,affidando a noi la parla della riconciliazione.R. Alleluia.

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Letture quotidiane – settembre 2013VANGELO (Lc 15,1-32) Ci sarà gioia in cielo per un solo peccatore che si converte.+ Dal Vangelo secondo Luca[In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova?Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».]Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. Si alzò e tornò da suo padre. Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa.Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il

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Letture quotidiane – settembre 2013vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”. Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”».Parola del Signore.

OMELIA“Si avvicinarono a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano: Costui riceve i peccatori e mangia con loro. Allora egli disse loro questa parabola...” (Lc 15,1-2).A un uditorio di mormoratori Gesù racconta le tre parabole dei perduti ritrovati. Quale nuova idea di Dio ci rivelano? Tra tutte le parabole sono indubbiamente le più sconvolgenti perché ci insegnano anzitutto che Dio si interessa di ciò che è perduto e che prova grande gioia per il ritrovamento di ciò che è perduto. Inoltre, Dio affronta le critiche per stare dalla parte del perduto: il padre affronta l’ira del figlio maggiore con amore, con pace, senza scusarsi. Gesù affronta le critiche fino a farsi calunniare, critiche che si riproducono continuamente e quasi infallibilmente. Perché tutte le volte che la Chiesa si ripropone l’immagine di Dio che cerca i perduti, nasce il disagio. E ancora, Dio si interessa anche di un solo perduto. Le parabole della pecorella perduta e della donna che fatica tanto per una sola dramma perduta, hanno del paradossale per indicare il mistero di Dio che si interessa anche di uno solo perduto, insignificante, privo di valore, da cui non c’è niente di buono da ricavare. Ciò non significa evidentemente che dobbiamo trascurare i tanti, però è un’immagine iperbolica dell’incomprensibile amore del Signore. Per questo l’etica cristiana arriva a vertici molto esigenti, che non sempre comprendiamo perché non riusciamo a farci un’idea precisa della dignità assoluta dell’uomo in ogni fase e condizione della sua vita (da Perché Gesù parlava in parabole, EDB-EMI 1985, pp. 125ss).

PREGHIERA SULLE OFFERTEAccogli con bontà, Signore, i doni e le preghiere del tuo popolo, e ciò che ognuno offre in tuo onore giovi alla salvezza di tutti. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE“Facciamo festa, perché mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. (Lc 15,24)

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Letture quotidiane – settembre 2013PREGHIERA DOPO LA COMUNIONELa potenza di questo sacramento, o Padre, ci pervada corpo e anima, perché non prevalga in noi il nostro sentimento, ma l’azione del tuo Santo Spirito. Per Cristo nostro Signore.

MEDITAZIONELa liturgia odierna ci fa leggere le tre parabole della misericordia. Gli uditori, per i quali Gesù le racconta, sono mormoratori , quindi un po’ invidiosi, perché non mormoriamo se non c’è in noi anche una punta di invidia. La terza parabola, quella del figlio prodigo, evidenzia meglio questa invidia. Vi invito perciò a meditare brevemente sulla invidia nella Chiesa, una forma di invidia che può essere qualificata anche come occhio cattivo. Non possiamo infatti nasconderci che all’interno delle nostre comunità cristiane c’è della invidia: tra gruppi diversi, tra movimenti, tra parrocchie, tra movimenti e parrocchie. È un immenso campo che dà luogo alla possibilità dell’occhio cattivo. Specificando meglio, possiamo parlare di risentimento e tristezza per il bene altrui, anche spirituale e apostolico: non solo si ha tristezza perché l’altro è più ricco, ha più case, ha una macchina più bella, ma perché ha dei beni spirituali, culturali, apostolici di successo che io non ho.Questo genera un risentimento che nasce dal profondo della psiche.Frutto di tale tristezza è l’altro atteggiamento parallelo e collaterale: la gioia per il danno altrui: gli sta bene, se lo meritava, si vedeva che c’era troppo di gonfiato!Sentendo descrivere questi sentimenti, avvertiamo che sono meschini, vili e ci riteniamo certi che non entreranno mai nel nostro cuore. In realtà, se ci esaminiamo con attenzione, ci accorgiamo che operano anche in noi, a livello di giudizio o di scelta. È dunque importante ascoltare l’ammonizione del Vangelo: invidia c’è pure in noi perché siamo gente di casa e perché siamo gente religiosa che si sente abbastanza a posto.Quale il rimedio? Io credo che se impariamo a lodare e a riconoscere in numerosissimi fatti della nostra vita, non il merito nostro, ma il dono senza limiti di Dio, saremo portati a riconoscerlo altrove perché è dono dello stesso Signore. Quanto più invece ci appropriamo personalmente di qualche cosa quasi fosse nostra, frutto dei nostri sforzi, tanto più siamo portati a invidiare altri che magari con meno fatica sembrano aver avuto di più. Il Signore ci propone quindi come rimedio all’invidia la contemplazione della infinita misericordia e tenerezza di Dio che ci colma di beni tali da non aver niente da invidiare a nessuno. Possiamo allora ringraziarlo per ciò che ci ha dato, ci dà e ci darà, e lodarlo nei doni dei nostri fratelli (da Perché Gesù parlava in parabole , EDB-EMI).Card. CARLO MARIA MARTINI

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Letture quotidiane – settembre 2013

16 settembre 2013 – LunedìSs. Cornelio e Cipriano (m)24.a Tempo Ordinario - IV

PREGHIERA DEL MATTINOSignore, quest’oggi, proteggi nelle tue braccia l’universo che geme nelle doglie del parto. Soffre, dall’uno all’altro polo, per lo scompiglio provocato dal peccato originale, che è causa di rottura nell’armonia da te creata. Consuma nel fuoco del perdono tutte le dispute e le guerre; concedi ai capi di Stato di essere lievito perché nulla è impossibile, nulla è troppo meraviglioso per te. Tramite Gesù, nostro mediatore, siano innalzati fino al tuo volto i cuori di coloro che guidano i propri fratelli, affinché noi possiamo vivere nella calma e nella sicurezza, come uomini religiosi e seri.

ANTIFONA D’INGRESSODa’, o Signore, la pace a coloro che sperano in te; i tuoi profeti siano trovati degni di fede;ascolta la preghiera dei tuoi fedeli e del tuo popolo, Israele. (cf. Sir 36,15-16)

COLLETTAO Dio, che hai creato e governi l’universo, fa’ che sperimentiamo la potenza della tua misericordia, per dedicarci con tutte le forze al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (1Tm 2,1-8)Si facciano preghiere per tutti gli uomini a Dio, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati.Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a TimoteoFiglio mio, raccomando, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo condurre una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio. Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità.Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti. Questa testimonianza egli l’ha data nei tempi stabiliti, e di essa io sono stato fatto messaggero e apostolo – dico la verità, non mentisco –, maestro dei pagani nella fede e nella verità.Voglio dunque che in ogni luogo gli uomini preghino, alzando al cielo mani pure, senza collera e senza contese.Parola di Dio.

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Letture quotidiane – settembre 2013

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 27)R. Sia benedetto il Signore, che ha dato ascolto alla voce della mia supplica.Ascolta la voce della mia supplica, quando a te grido aiuto, quando alzo le mie mani verso il tuo santo tempio. R.Il Signore è mia forza e mio scudo, in lui ha confidato il mio cuore. Mi ha dato aiuto: esulta il mio cuore, con il mio canto voglio rendergli grazie. R.Forza è il Signore per il suo popolo, rifugio di salvezza per il suo consacrato.Salva il tuo popolo e benedici la tua eredità, sii loro pastore e sostegno per sempre. R.

CANTO AL VANGELO (Gv 3,16)R. Alleluia, alleluia.Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito;chiunque crede in lui ha la vita eterna.R. Alleluia.

VANGELO (Lc 7,1-10)Neanche in Israele ho trovato una fede così grande.+ Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, Gesù, quando ebbe terminato di rivolgere tutte le sue parole al popolo che stava in ascolto, entrò in Cafarnao. Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire. Il centurione l’aveva molto caro. Perciò, avendo udito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servo. Costoro, giunti da Gesù, lo supplicavano con insistenza: «Egli merita che tu gli conceda quello che chiede – dicevano –, perché ama il nostro popolo ed è stato lui a costruirci la sinagoga».Gesù si incamminò con loro. Non era ormai molto distante dalla casa, quando il centurione mandò alcuni amici a dirgli: «Signore, non disturbarti! Io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto; per questo io stesso non mi sono ritenuto degno di venire da te; ma di’ una parola e il mio servo sarà guarito. Anch’io infatti sono nella condizione di subalterno e ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa».All’udire questo, Gesù lo ammirò e, volgendosi alla folla che lo seguiva, disse: «Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!». E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito.

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Letture quotidiane – settembre 2013Parola del Signore.

OMELIA“Egli merita che tu gli faccia questa grazia”, dicono gli anziani. Il centurione dice invece: “Io non son degno”. C’è una grande differenza fra il merito, cioè il diritto che noi avremmo su Dio, e la povertà espressa dal centurione. Perché mi succede questo? Io chiedo, ma non ho risposta. L’elenco dei nostri tentativi di mercanteggiare con Dio potrebbe essere lungo. L’uomo, di fronte alla propria impotenza e alla propria miseria, si rivolge a Dio, nel quale vede realizzata la totalità dei propri bisogni, e, in un atteggiamento che è già molto bello, ma anche vicino in certo senso al paganesimo, l’uomo si consola pensando che Dio non possa fare a meno di rispondergli concedendogli tutto ciò di cui ha bisogno. Perciò l’uomo è sempre tentato di mercanteggiare con Dio. L’uomo pensa spontaneamente che la preghiera generi una sorta di “dovuto” da parte di Dio.Dio è Padre. Conosce i nostri bisogni e, poiché ha un cuore di padre, gli è gradito che noi li esprimiamo. Ma si aspetta da noi un atteggiamento filiale, fatto di fiducia assoluta. Un figlio aspetta tutto dal proprio padre. Un adolescente rivendica dei diritti, un adulto riconosce la propria nativa povertà di fronte a colui da cui dipende. Questa è la nostra situazione con Dio: “Io non son degno”, per poi sentirci rispondere: “Neanche in Israele ho trovato una fede così grande!”. Perché la fede non è esigenza da parte dell’uomo nei confronti di Dio. Essa è fiducia nella sua onnipotenza, capace di realizzare molto di più di quanto è espresso nei nostri desideri. “E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito”.

PREGHIERA SULLE OFFERTEAccogli con bontà, Signore, i doni e le preghiere del tuo popolo, e ciò che ognuno offre in tuo onore giovi alla salvezza di tutti. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE“Il Padre mio non perdonerà a voi, se non perdonerete di cuore al vostro fratello”. (cf. Mt 18,35)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONELa potenza di questo sacramento, o Padre, ci pervada corpo e anima, perché non prevalga in noi il nostro sentimento, ma l’azione del tuo Santo Spirito. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERA“Io non son degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola ed io sarò salvato”. È la fede viva che ti tocca, come lo Sposo del Cantico è commosso dallo sguardo dell’amata. Ah! Possa io invocarti con la fiducia di chi

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Letture quotidiane – settembre 2013si sente amato, poiché tu mi hai riscattato a prezzo del tuo sangue! E dovrò temerti ora? Rinnova il mondo e fa’ che le menzogne del Maligno non ci ingannino più. Medica le nostre ferite con il tuo Corpo eucaristico, mandaci lo Spirito che indirizzerà la nostra volontà di guarire verso l’unico medico delle anime moribonde.

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Letture quotidiane – settembre 2013

17 settembre 2013 – MartedìS. Roberto Bellarmino (mf)24.a Tempo Ordinario - IV

PREGHIERA DEL MATTINOSignore, degnati di rinnovare nella loro elezione coloro che tu hai scelto come papa, cardinali, vescovi, sacerdoti, diaconi, così come ogni responsabile di comunità, affinché, ben provvisti di guide, possiamo servirti con animo pacificato e gioioso. Per mezzo della spada della tua parola, si ergano contro gli abusi e vigilino perché nessuno sia tratto in errore. Ricreino delle vie alla pace e all’unità. Ricoprili della tua unzione, così come Eliseo ricevette il mantello d’Elia e i due terzi del suo spirito. O Spirito Santo, guida la tua Chiesa!

ANTIFONA D’INGRESSODa’, o Signore, la pace a coloro che sperano in te; i tuoi profeti siano trovati degni di fede;ascolta la preghiera dei tuoi fedeli e del tuo popolo, Israele. (cf. Sir 36,15-16)

COLLETTAO Dio, che hai creato e governi l’universo, fa’ che sperimentiamo la potenza della tua misericordia, per dedicarci con tutte le forze al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (1Tm 3,1-13)Bisogna che il vescovo sia irreprensibile; allo stesso modo i diaconi conservino il mistero della fede in una coscienza pura.Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a TimoteoFiglio mio, questa parola è degna di fede: se uno aspira all’episcopato, desidera un nobile lavoro. Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola donna, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare, non dedito al vino, non violento ma benevolo, non litigioso, non attaccato al denaro. Sappia guidare bene la propria famiglia e abbia figli sottomessi e rispettosi, perché, se uno non sa guidare la propria famiglia, come potrà aver cura della Chiesa di Dio? Inoltre non sia un convertito da poco tempo, perché, accecato dall’orgoglio, non cada nella stessa condanna del diavolo. È necessario che egli goda buona stima presso quelli che sono fuori della comunità, per non cadere in discredito e nelle insidie del demonio.Allo stesso modo i diaconi siano persone degne e sincere nel parlare, moderati nell’uso del vino e non avidi di guadagni disonesti, e conservino il mistero della fede in una coscienza pura. Perciò siano prima sottoposti a una prova e poi, se trovati irreprensibili, siano ammessi al loro servizio. Allo stesso modo le donne siano persone degne, non maldicenti, sobrie, fedeli in tutto. I diaconi siano

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Letture quotidiane – settembre 2013mariti di una sola donna e capaci di guidare bene i figli e le proprie famiglie. Coloro infatti che avranno esercitato bene il loro ministero, si acquisteranno un grado degno di onore e un grande coraggio nella fede in Cristo Gesù.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 100)R. Camminerò con cuore innocente.Amore e giustizia io voglio cantare, voglio cantare inni a te, Signore.Agirò con saggezza nella via dell’innocenza: quando a me verrai? R.Camminerò con cuore innocente dentro la mia casa.Non sopporterò davanti ai miei occhi azioni malvagie, detesto chi compie delitti: non mi starà vicino. R.Chi calunnia in segreto il suo prossimo io lo ridurrò al silenzio; chi ha occhio altero e cuore superbo non lo potrò sopportare. R.I miei occhi sono rivolti ai fedeli del paeseperché restino accanto a me:chi cammina per la via dell’innocenza,costui sarà al mio servizio. R.

CANTO AL VANGELO (Lc 7,16)R. Alleluia, alleluia.Un grande profeta è sorto in mezzo a noi:Dio ha visitato il suo popolo.R. Alleluia.

VANGELO (Lc 7,11-17)Ragazzo, dico a te, alzati.+ Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Nain e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla. Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei.Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!». Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!». Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre.Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo». Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante.

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Letture quotidiane – settembre 2013Parola del Signore.

OMELIAIn questo brano, Luca ci parla di “Gesù” dicendo che si reca a Nain, ma “Gesù” diviene “il Signore” nel momento in cui incontra il corteo funebre. Questo cambiamento di denominazione ci spinge a vedere in Gesù il Signore della vita.La morte, la sconfitta dell’uomo risultano insopportabili a Dio, poiché lo scacco dell’uomo è anche lo scacco di Dio. Dio ha fatto l’uomo per la vita, poiché egli è Vita. In Gesù Cristo, egli ci rivela che la morte non solo gli è insopportabile, ma anche che egli è in grado di far sorgere la vita dalla morte stessa.La pietà del Signore della Vita non è qui un vago sentimento umano, anche se nella sua natura umana Gesù di Nazaret soffre di vedere la vedova di Nain piangere il proprio figlio: la sua pietà esprime un grido profondo del Vivente in grado di trasformare in vita ciò che il peccato dell’uomo ha fatto sì che divenisse morte. Per Dio la morte è un sonno: “Dico a te, alzati!”. La nostra speranza è in questa fede che fa sì che Gesù sia per noi il Signore. Dio è più forte del male e della stessa morte. Il Signore è in grado di fare di ogni situazione una risurrezione.

PREGHIERA SULLE OFFERTEAccogli con bontà, Signore, i doni e le preghiere del tuo popolo, e ciò che ognuno offre in tuo onore giovi alla salvezza di tutti. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE“Il Padre mio non perdonerà a voi, se non perdonerete di cuore al vostro fratello”. (cf. Mt 18,35)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONELa potenza di questo sacramento, o Padre, ci pervada corpo e anima, perché non prevalga in noi il nostro sentimento, ma l’azione del tuo Santo Spirito. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERASignore, ti lodo perché hai detto alla vedova di Nain: “Non piangere!”. Capisco così che tu hai compassione di tutte le lacrime. La tua pietà di uomo di Dio non si limita a qualche parola buona, ma tu tocchi le nostre bare, ed ecco il miracolo: ciò che è morto nei nostri deserti freddi e muti si rialza vivo. Una letizia senza nome si prepara a risalire dalle profondità delle nostre amarezze e si dispiega liberamente in lode della tua gloria. Questa sera, tocca ancora ciò che sembra irrimediabilmente morto, ma che segretamente spera l’indicibile fruscio della tua divina presenza di Verbo fatto carne.

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Letture quotidiane – settembre 2013

18 settembre 2013 – MercoledìS. Sofia martire24.a Tempo Ordinario - IV

PREGHIERA DEL MATTINOSii benedetto per la tua Chiesa indivisa, “colonna e sostegno della verità”. In essa la nostra fede è confortata, la speranza ravvivata, la carità infiammata. In essa riceviamo il Corpo e il Sangue prezioso dell’Agnello, che ci preservano dal portare amari frutti e riempiono invece la nostra vita della realtà gioiosa della risurrezione. Chiesa, Corpo di Cristo, fonte inesauribile di gioia, Chiesa senza macchie né difetti, Chiesa uscita dal Cuore dell’Unigenito, in te io respiro profondamente; di te io dico senza reticenza che sei santa e bella e che nel tuo grembo materno io ricevo il puro dono venuto dal cielo, lo Spirito Santo.

ANTIFONA D’INGRESSODa’, o Signore, la pace a coloro che sperano in te; i tuoi profeti siano trovati degni di fede; ascolta la preghiera dei tuoi fedeli e del tuo popolo, Israele. (cf. Sir 36,15-16)

COLLETTAO Dio, che hai creato e governi l’universo, fa’ che sperimentiamo la potenza della tua misericordia, per dedicarci con tutte le forze al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (1Tm 3,14-16)Grande è il mistero della vera religiosità.Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a TimoteoFiglio mio, ti scrivo tutto questo nella speranza di venire presto da te; ma se dovessi tardare, voglio che tu sappia come comportarti nella casa di Dio, che è la Chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità.Non vi è alcun dubbio che grande è il mistero della vera religiosità: egli fu manifestato in carne umana e riconosciuto giusto nello Spirito, fu visto dagli angeli e annunciato fra le genti, fu creduto nel mondo ed elevato nella gloria.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 110)R. Grandi sono le opere del Signore.Renderò grazie al Signore con tutto il cuore, tra gli uomini retti riuniti in assemblea.Grandi sono le opere del Signore:le ricerchino coloro che le amano. R.Il suo agire è splendido e maestoso,

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Letture quotidiane – settembre 2013la sua giustizia rimane per sempre.Ha lasciato un ricordo delle sue meraviglie:misericordioso e pietoso è il Signore. R.Egli dà il cibo a chi lo teme,si ricorda sempre della sua alleanza.Mostrò al suo popolo la potenza delle sue opere,gli diede l’eredità delle genti. R.

CANTO AL VANGELO (cf. Gv 6,63c.68c)R. Alleluia, alleluia.Le tue parole, Signore, sono spirito e sono vita:tu hai parole di vita eterna.ma ascoltate la voce del Signore.R. Alleluia.

VANGELO (Lc 7,31-35)Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non avete pianto.+ Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, il Signore disse: “A chi posso paragonare la gente di questa generazione? A chi è simile? È simile a bambini che, seduti in piazza, gridano gli uni agli altri così: “Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!”.È venuto infatti Giovanni il Battista, che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e voi dite: “Ecco un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori!”.Ma la Sapienza è stata riconosciuta giusta da tutti i suoi figli”.Parola del Signore.

OMELIASiamo degli stolti. Per tutta la nostra vita, per tutto il giorno, Dio ci chiama e noi non ci accorgiamo di nulla.Siamo degli stolti. Per la strada, la vecchia che fa fatica a portare le borse della spesa. Nel nostro palazzo, i bambini a cui prestiamo la nostra attenzione solo per dire loro che fanno troppo rumore. Al lavoro, l’uomo che arriva un mattino più felice del solito. Sono tutti figli di Dio per mezzo dei quali Dio ci fa un cenno. I segni di Dio sono sempre inattesi e provocano stupore. Solo raramente corrispondono a quello che ci possiamo aspettare. “È venuto infatti Giovanni il Battista che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: ha un demonio. È venuto il Figlio dell’uomo che mangia e che beve, e voi dite: Ecco un mangione e un beone...”.I segni di Dio sono altrettante grazie, doni gratuiti di Dio.

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Letture quotidiane – settembre 2013Noi chiediamo: “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”. Dio è là, ogni giorno egli ci fornisce nutrimento per la nostra fede e noi passiamo oltre senza accorgerci di nulla. Cerchiamo allora di non comportarci più come degli stolti e stiamo invece più attenti. Dio ci conceda la sapienza, il suo modo di vedere tutto e tutti, il suo modo di vedere la nostra stessa vita. Infatti la sapienza è Dio stesso in azione, Dio che si rivela nel suo disegno d’amore. Concedimi, Signore, la sapienza che siede accanto a te.

PREGHIERA SULLE OFFERTEAccogli con bontà, Signore, i doni e le preghiere del tuo popolo, e ciò che ognuno offre in tuo onore giovi alla salvezza di tutti. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONEIl calice della benedizione che noi benediciamo è comunione con il sangue di Cristo; e il pane che spezziamo è comunione con il corpo di Cristo. (cf. 1Cor 10,16)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONELa potenza di questo sacramento, o Padre, ci pervada corpo e anima, perché non prevalga in noi il nostro sentimento, ma l’azione del tuo Santo Spirito. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERASignore, concedimi di vedere in te il Figlio di Dio, l’Altissimo rivestito della nostra carne, che fu disprezzato e coperto di ingiurie. Con le tue braccia inchiodate sulla croce hai dato le dimostrazioni più evidenti dell’amore del tuo cuore, Agnello sacrificato. Molti si sono rifiutati di vedere in te il Signore. Fa’ che io non mi fermi alle apparenze per quanto riguarda il tuo purissimo corpo, la Chiesa composta di peccatori. Nessuno nutra nei suoi confronti una diffidenza irriducibile. Concedici invece di entrare nel movimento d’amore che, in essa, ci conduce a te.

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Letture quotidiane – settembre 2013

19 settembre 2013 – GiovedìS. Gennaro (mf)24.a Tempo Ordinario - IV

PREGHIERA DEL MATTINOQuesta mattina mi inviti a non trascurare il dono della grazia che è in me. Grazia del battesimo, grazia della cresima, grazia di tante riconciliazioni e comunioni, grazia di pietre vive della Chiesa, miei fratelli, grazia della tua parola fecondatrice, infinite grazie segrete che solo il Re conosce e dono ricevuto per mezzo dei profeti. Tu vuoi che tutti si accorgano dei miei progressi. Dio, preservami dalla tiepidezza! Fammi riprendere slancio affinché i tuoi doni copiosi possano svilupparsi, raggiungendo una pienezza finora sconosciuta.

ANTIFONA D’INGRESSODa’, o Signore, la pace a coloro che sperano in te; i tuoi profeti siano trovati degni di fede; ascolta la preghiera dei tuoi fedeli e del tuo popolo, Israele. (cf. Sir 36,15-16)

COLLETTAO Dio, che hai creato e governi l’universo, fa’ che sperimentiamo la potenza della tua misericordia, per dedicarci con tutte le forze al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (1Tm 4,12-16)Vigila su te stesso e sul tuo insegnamento: così facendo, salverai te stesso e quelli che ti ascoltano.Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a TimoteoFiglio mio, nessuno disprezzi la tua giovane età, ma sii di esempio ai fedeli nel parlare, nel comportamento, nella carità, nella fede, nella purezza.In attesa del mio arrivo, dèdicati alla lettura, all’esortazione e all’insegnamento. Non trascurare il dono che è in te e che ti è stato conferito, mediante una parola profetica, con l’imposizione delle mani da parte dei presbìteri.Abbi cura di queste cose, dèdicati ad esse interamente, perché tutti vedano il tuo progresso. Vigila su te stesso e sul tuo insegnamento e sii perseverante: così facendo, salverai te stesso e quelli che ti ascoltano.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 110)R. Grandi sono le opere del Signore.Le opere delle sue mani sono verità e diritto,

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Letture quotidiane – settembre 2013stabili sono tutti i suoi comandi,immutabili nei secoli, per sempre,da eseguire con verità e rettitudine. R.Mandò a liberare il suo popolo,stabilì la sua alleanza per sempre.Santo e terribile è il suo nome. R.Principio della sapienza è il timore del Signore:rende saggio chi ne esegue i precetti.La lode del Signore rimane per sempre. R.

CANTO AL VANGELO (Mt 11,28)R. Alleluia, alleluia.Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi,e io vi darò ristoro, dice il Signore.R. Alleluia.

VANGELO (Lc 7,36-50)Sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato.+ Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo.Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!».Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene».E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco».Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».Parola del Signore.

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Letture quotidiane – settembre 2013

OMELIALa misericordia, la gioia di Dio che ama fino al perdono, la gioia di Dio che vede questa donna compiere un atto di fede nel suo amore. Credere all’amore. Credere alla misericordia per essere testimoni dell’amore, della misericordia, perché il nostro mondo ha bisogno proprio di questa testimonianza. Il nostro mondo è duro. Non crede all’amore gratuito, all’amore che si fa dono, alla misericordia. Nel dire ciò noi non ci lamentiamo della durezza dei tempi perché la misericordia di Dio è operante. Io ne sono la prova vivente, perché per me Cristo ridice di nuovo la storia della peccatrice.Essere consapevoli di essere frutto della misericordia di Dio. Cristo ci ha dato un segno della sua dolce misericordia col sacramento della penitenza. È per noi abitualmente fonte di vita? Lasciamo regolarmente a Cristo la gioia di perdonarci? Questo è infatti il sacramento della penitenza: un atto di fede nell’amore. Molto spesso ci teniamo lontani da questo sacramento. Noi pensiamo innanzi tutto alla confessione dei nostri peccati: la confessione è certamente di capitale importanza. È un’azione dell’uomo libero che si riconosce povero e peccatore di fronte a Dio. Dovremmo invece pensare di più alla gioia di Dio che, ogni volta che un uomo, in un atto libero e bello della sua volontà, si rivolge a lui per essere perdonato, si vede riconoscere Amore misericordioso.Grazie al sacramento della penitenza, il battezzato si sente divenire oggetto del perdono e potrà allora essere soggetto della misericordia. Potrà testimoniare che Dio è amore, se lui stesso si lascia rigenerare nell’amore. Il sacramento della penitenza è la realizzazione della profezia: “Vi darò un cuore nuovo”. La penitenza è un cambio di cuori. L’uomo dà a Dio il proprio cuore indurito dal peccato e Dio lo rigenera, lo riscalda con il perdono. Il battezzato potrà allora amare e a sua volta perdonare.

PREGHIERA SULLE OFFERTEAccogli con bontà, Signore, i doni e le preghiere del tuo popolo, e ciò che ognuno offre in tuo onore giovi alla salvezza di tutti. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONEQuanto è preziosa la tua misericordia, o Dio! Gli uomini si rifugiano all’ombra delle tue ali. (Sal 36,8)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONELa potenza di questo sacramento, o Padre, ci pervada corpo e anima, perché non prevalga in noi il nostro sentimento, ma l’azione del tuo Santo Spirito. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERA

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Letture quotidiane – settembre 2013Oppresso dal peso dei miei peccati, mi inginocchio davanti a te e, proprio come la peccatrice, ti bacio i piedi. Ah! Concedimi questa sera le lacrime copiose del suo pentimento, lacrime nate da un grande amore, dal rimorso infinito di aver offeso te che sei la bellezza, l’unica gioia che sazia. Voglio cancellare il mio passato carico di peccati, voglio offrirtelo come olio profumato mescolato alle lacrime. Mi stavo perdendo e tu sei venuto, Dio mio, e la mia miseria è stata riassorbita dal tuo cuore che perdona tutto. Alleluia!

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Letture quotidiane – settembre 2013

20 settembre 2013 – VenerdìSs. Andrea Kim Taegon e compagni24.a Tempo Ordinario - IV

PREGHIERA DEL MATTINOPadre, tu mi chiedi di fuggire l’amore per il guadagno, per il denaro, “radice di tutti i mali”, di fuggire come un serpente “la febbre di cavilli e di questioni oziose” e di tendere “alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza”, combattendo “la buona battaglia della fede”. Fa’ che io non abbia un cuore falso, che il mio amore non si spenga, poiché tu ci chiedi di essere radicali nel dono, qualunque sia la nostra condizione di vita. Tu mi dici di non rifiutare nulla del tuo Vangelo: “Ascolta, Israele, uno è il Signore, e tu l’amerai con tutte le tue forze”.

ANTIFONA D’INGRESSODa’, o Signore, la pace a coloro che sperano in te; i tuoi profeti siano trovati degni di fede; ascolta la preghiera dei tuoi fedeli e del tuo popolo, Israele. (cf. Sir 36,15-16)

COLLETTAO Dio, che hai creato e governi l’universo, fa’ che sperimentiamo la potenza della tua misericordia, per dedicarci con tutte le forze al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (1Tm 6,2-12)Tu, uomo di Dio, tendi alla giustizia.Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a TimoteoFiglio mio, questo devi insegnare e raccomandare. Se qualcuno insegna diversamente e non segue le sane parole del Signore nostro Gesù Cristo e la dottrina conforme alla vera religiosità, è accecato dall’orgoglio, non comprende nulla ed è un maniaco di questioni oziose e discussioni inutili. Da ciò nascono le invidie, i litigi, le maldicenze, i sospetti cattivi, i conflitti di uomini corrotti nella mente e privi della verità, che considerano la religione come fonte di guadagno.Certo, la religione è un grande guadagno, purché sappiamo accontentarci! Infatti non abbiamo portato nulla nel mondo e nulla possiamo portare via. Quando dunque abbiamo di che mangiare e di che coprirci, accontentiamoci. Quelli invece che vogliono arricchirsi, cadono nella tentazione, nell’inganno di molti desideri insensati e dannosi, che fanno affogare gli uomini nella rovina e nella perdizione. L’avidità del denaro infatti è la radice di tutti i mali; presi da questo desiderio, alcuni hanno deviato dalla fede e si sono procurati molti tormenti.

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Letture quotidiane – settembre 2013Ma tu, uomo di Dio, evita queste cose; tendi invece alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza. Combatti la buona battaglia della fede, cerca di raggiungere la vita eterna alla quale sei stato chiamato e per la quale hai fatto la tua bella professione di fede davanti a molti testimoni.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 48)R. Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.Perché dovrò temere nei giorni del male,quando mi circonda la maliziadi quelli che mi fanno inciampare?Essi confidano nella loro forza,si vantano della loro grande ricchezza. R.Certo, l’uomo non può riscattare se stessoné pagare a Dio il proprio prezzo.Troppo caro sarebbe il riscatto di una vita:non sarà mai sufficienteper vivere senza finee non vedere la fossa. R.Non temere se un uomo arricchisce,se aumenta la gloria della sua casa.Quando muore, infatti, con sé non porta nullané scende con lui la sua gloria. R.Anche se da vivo benediceva se stesso:«Si congratuleranno, perché ti è andata bene»,andrà con la generazione dei suoi padri,che non vedranno mai più la luce. R.

CANTO AL VANGELO (cf. Mt 11,25)R. Alleluia, alleluia.Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra,perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.R. Alleluia.

VANGELO (Lc 8,1-3)C’erano con lui i Dodici e alcune donne che li servivano con i loro beni.+ Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, Gesù se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio.C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.

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Letture quotidiane – settembre 2013Parola del Signore.

OMELIA“Il cristiano, testimone della risurrezione”: ecco il titolo che potremmo dare a questo breve brano di Luca. La risurrezione è infatti la vita di Dio nel cuore dell’uomo, che lo deve portare alla sua completa trasformazione, fino al giorno in cui i nostri corpi diverranno simili al suo, come dice san Paolo. Ma questo passaggio alla vita di Dio nell’uomo è già operante in noi. Gesù per le strade di paesi e città annuncia il lieto messaggio del regno di Dio nel cuore dell’uomo. E, rischiando di provocare sorpresa, non esita a farsi accompagnare da donne, e precisamente da donne che erano state guarite dal peccato. Le avevano viste possedute da spiriti malvagi; ecco che Cristo le ha ormai liberate. Così partecipano ora alla vita di libertà e di gioia in Cristo, vita che Cristo può estendere a chiunque si unisca a lui nella fede e nell’amore. Queste donne sono già testimoni della risurrezione, della vita nuova. Testimoniano che la parola di Gesù è una realtà, che il regno è già presente, che è possibile all’uomo.Io le vedo risplendere della gioia che Dio pone nel cuore dell’uomo quando lo fa vivere della sua vita. Accompagnare Gesù Cristo, testimoniare la sua parola di vita, grazie alla gioia dell’uomo liberato, che ognuno di noi è.

PREGHIERA SULLE OFFERTEAccogli con bontà, Signore, i doni e le preghiere del tuo popolo, e ciò che ognuno offre in tuo onore giovi alla salvezza di tutti. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONEIl calice della benedizione che noi benediciamo è comunione con il sangue di Cristo; e il pane che spezziamo è comunione con il corpo di Cristo. (cf. 1Cor 10,16)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONELa potenza di questo sacramento, o Padre, ci pervada corpo e anima, perché non prevalga in noi il nostro sentimento, ma l’azione del tuo Santo Spirito. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERAChi troverà la donna perfetta? Benedette siano le donne che erano con te e con gli apostoli quando percorrevi città e villaggi proclamando il lieto messaggio del regno di Dio. Lodato sii per tutte le donne, spose o consacrate, che ti hanno servito e ti servono nei poveri, nella tua Chiesa, senza mai rinunciare alla loro offerta primordiale, nell’estrema carità del cuore in cui culmina la compassione della madre. Concedi a ogni donna gli occhi della Theotokos, la madre di Dio, per vedere su tutta la superficie della terra i volti muti e strazianti della miseria.

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Letture quotidiane – settembre 2013

21 settembre 2013 – SabatoS. Matteo (f)24.a Tempo Ordinario - P

PREGHIERA DEL MATTINOBeato apostolo Matteo, dicci cosa è avvenuto tra te e Gesù, perché alla sua chiamata hai lasciato tutto per seguirlo subito, parlaci del suo sguardo, che ti ha convinto più delle sue parole. Prega il Figlio di Davide perché noi possiamo incontrarlo come tu l’hai incontrato, perché ci mettiamo sempre al suo seguito e gli proviamo il nostro amore nella radicalità delle esigenze evangeliche. Dio è venuto alla tua tavola, e certamente era quella dei peccatori, ma era soprattutto la tua anima peccatrice che egli si è degnato di visitare, mangiando e comunicando con te. Intercedi presso Dio clementissimo perché noi incontriamo la misericordia, e perché, cessando di allinearci con quelli che si scandalizzano, non esitiamo più ad andare incontro all’umanità più peccatrice, più reietta, più malata, per annunciarle che il medico delle nostre anime è vivo.

ANTIFONA D’INGRESSODice il Signore: “Andate, predicate il Vangelo a tutte le genti, battezzatele e insegnate loro a osservare tutte le cose che vi ha comandato”. (cf. Mt 28,19-20)

COLLETTAO Dio, che nel disegno della tua misericordia, hai scelto Matteo il pubblicano e lo hai costituito apostolo del Vangelo, concedi anche a noi, per il suo esempio e la sua intercessione, di corrispondere alla vocazione cristiana e di seguirti fedelmente in tutti i giorni della nostra vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Ef 4,1-7.11-13)Cristo ha dato ad alcuni di essere apostoli, ad altri di essere evangelisti.Dalla lettera di san Paolo apostolo agli EfesiniFratelli, io, prigioniero a motivo del Signore, vi esorto: comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell’amore, avendo a cuore di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace.Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti.A ciascuno di noi, tuttavia, è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. Ed egli ha dato ad alcuni di essere apostoli, ad altri di essere profeti, ad altri ancora di essere evangelisti, ad altri di essere pastori e maestri, per

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Letture quotidiane – settembre 2013preparare i fratelli a compiere il ministero, allo scopo di edificare il corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, fino all’uomo perfetto, fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 18)R. Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio.I cieli narrano la gloria di Dio,l’opera delle sue mani annuncia il firmamento.Il giorno al giorno ne affida il raccontoe la notte alla notte ne trasmette notizia. R.Senza linguaggio, senza parole,senza che si oda la loro voce,per tutta la terra si diffonde il loro annuncioe ai confini del mondo il loro messaggio. R.

CANTO AL VANGELOR. Alleluia, alleluia.Non ti lodiamo, Dio, ti proclamiamo Signore;ti acclama il coro degli apostoli.R. Alleluia.

VANGELO (Mt 9,9-13)Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori.+ Dal Vangelo secondo MatteoIn quel tempo, mentre andava via, Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: Misericordia io voglio e non sacrifici. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».Parola del Signore.

OMELIAMistero di questa chiamata, come di ogni vocazione, tanto più che ci troviamo qui all’ultima fase di un processo interiore di una certa durata. Il “Seguimi” pronunciato da Gesù trova in ogni caso il terreno preparato, dal momento che la risposta è immediata: “Egli si alzò e lo seguì”. E Matteo subito si unì al gruppo degli apostoli, in cui il suo arrivo dovette destare sorpresa: un

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Letture quotidiane – settembre 2013pubblicano fra questi uomini del popolo, alcuni dei quali erano zeloti, e quindi della fazione opposta! Uno che, per mestiere, trafficava col denaro, un uomo fraudolento come tutti i suoi colleghi, fra pescatori che, invece, guadagnavano duramente la loro vita! Ma si doveva pur dare inizio alla Chiesa, che è conciliazione degli opposti. Da parte sua Matteo cerca di trascinare i suoi colleghi verso Gesù, e così quest’insolito gruppo si mette a tavola con i discepoli. Per i farisei, che sono venuti a spiare, il Signore ha fallito la sua prima prova: come potrebbe un uomo di Dio frequentare questa gentaglia? Ma Gesù riesce a dominare la situazione, con una parabola sensata e un passo di Osea: il medico va agli ammalati, come è suo dovere; e a tutti i sacrifici Dio predilige la misericordia. Probabilmente perché la misericordia è il sacrificio che ci costa di più: ecco perché la trascuriamo così spesso...

PREGHIERA SULLE OFFERTEVeniamo a te, Signore, con offerte e preghiere, celebrando la memoria di san Matteo; guarda benigno la tua Chiesa e custodiscila nella fede, che gli Apostoli hanno propagato con l’annunzio del Vangelo. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONEDice il Signore: “Non sono venuto a chiamare i giusti ma i peccatori”. (Mt 9,13)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONEO Padre, tu ci fai rivivere nell’Eucaristia l’esperienza gioiosa di san Matteo, che accolse come ospite il nostro Salvatore; fa’ che possiamo sempre ricuperare le nostre energie alla mensa di colui che è venuto a chiamare a salvezza non i giusti, ma i peccatori, Gesù Cristo, nostro Signore. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

PREGHIERA DELLA SERA“Mehr Licht...”, “Più luce!”, esclamava Goethe, il grande poeta tedesco in punto di morte. Reclamava che aprissero le finestre perché non voleva morire nell’incertezza della penombra. Sentendo ormai prossimo il crepuscolo della sua vita, il poeta voleva vedere, capire...Signore Gesù, stammi vicino, sii misericordioso: concedimi la luce eterna della fede, che mi illumini e mi conduca a te durante tutta la mia vita. E, quando scenderà per me l’ultima notte, la tua luce mi conduca alla casa del Padre.

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Letture quotidiane – settembre 2013

22 settembre 2013 – DomenicaS. Maurizio martire25.a Tempo Ordinario - I

PREGHIERA DEL MATTINOO Signore, anche oggi in un modo o nell’altro dovremo lavorare per vivere, e per vivere abbiamo anche bisogno di guadagnare dei soldi. Fa’ che resistiamo alla tentazione di credere che essi siano tutto. Donaci la grazia della libertà del cuore e la sapienza di capire che essere attaccati al denaro è essere attaccati al niente, che non ci salva dalla morte e non compra la vita eterna. Come tu ti sei fatto povero per farci ricchi, rendici appassionati dei poveri. Concedici in questo giorno la gioia di compiere un gesto d’amore. Amen.

ANTIFONA D’INGRESSO“Io sono la salvezza del popolo”, dice il Signore, “in qualunque prova mi invocheranno, li esaudirò, e sarò il loro Signore per sempre”.

COLLETTAO Dio, che nell’amore verso di te e verso il prossimo hai posto il fondamento di tutta la legge, fa’ che osservando i tuoi comandamenti meritiamo di entrare nella vita eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Am 8,4-7)Contro coloro che comprano con denaro gli indigenti.Dal libro del profeta AmosIl Signore mi disse: «Ascoltate questo, voi che calpestate il povero e sterminate gli umili del paese, voi che dite: “Quando sarà passato il novilunio e si potrà vendere il grano? E il sabato, perché si possa smerciare il frumento, diminuendo l’efa e aumentando il siclo e usando bilance false, per comprare con denaro gli indigenti e il povero per un paio di sandali? Venderemo anche lo scarto del grano”».Il Signore lo giura per il vanto di Giacobbe: «Certo, non dimenticherò mai tutte le loro opere».Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 112)R. Benedetto il Signore che rialza il povero.Lodate, servi del Signore, lodate il nome del Signore.Sia benedetto il nome del Signore, da ora e per sempre. R.Su tutte le genti eccelso è il Signore,

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Letture quotidiane – settembre 2013più alta dei cieli è la sua gloria.Chi è come il Signore, nostro Dio, che siede nell’altoe si china a guardare sui cieli e sulla terra? R.Solleva dalla polvere il debole, dall’immondizia rialza il povero,per farlo sedere tra i prìncipi, tra i prìncipi del suo popolo. R.

SECONDA LETTURA (1Tm 2,1-8)Si facciano preghiere per tutti gli uomini a Dio il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati.Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a TimoteoFiglio mio, raccomando, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo condurre una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio. Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità.Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti. Questa testimonianza egli l’ha data nei tempi stabiliti, e di essa io sono stato fatto messaggero e apostolo – dico la verità, non mentisco –, maestro dei pagani nella fede e nella verità.Voglio dunque che in ogni luogo gli uomini preghino, alzando al cielo mani pure, senza collera e senza contese.Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO (cf. 2Cor 8,9)R. Alleluia, alleluia.Gesù Cristo, da ricco che era, si è fatto povero per voi,perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.R. Alleluia.

VANGELO (Lc 16,1-13)Non potete servire Dio e la ricchezza.+ Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli: «Un uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamò e gli disse: “Che cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare”.L’amministratore disse tra sé: “Che cosa farò, ora che il mio padrone mi toglie

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Letture quotidiane – settembre 2013l’amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farò perché, quando sarò stato allontanato dall’amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua”.Chiamò uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: “Tu quanto devi al mio padrone?”. Quello rispose: “Cento barili d’olio”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquanta”. Poi disse a un altro: “Tu quanto devi?”. Rispose: “Cento misure di grano”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta”.Il padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce.Ebbene, io vi dico: fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne.[Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza».]Parola del Signore.

OMELIAVi è prima una parabola e poi una serie di ammonimenti che commentano un elemento della parabola stessa e cioè l’uso del denaro. La parabola, come è ovvio, non loda il fattore perché è disonesto, ma perché ha la chiarezza e la decisione di imboccare l’unica via di salvezza che gli si prospetta. Si sa che l’arte di cavarsela è molto applicata nelle ambigue imprese di questo mondo. Lo è molto meno nella grande impresa della salvezza eterna. Perciò Gesù ci rimprovera di essere più pronti a salvarci dai mali mondani che dal male eterno, lui che da parte sua ha fatto di tutto perché fossimo salvati, fino a salire in croce per noi. Non ci decidiamo a credere che, se non portiamo il nostro peccato davanti a Dio, siamo perduti. Cominciamo le nostre Messe confessando i peccati che abbiamo commessi, ma usciti di chiesa ricominciamo a parlare di quelli altrui.Un “test” decisivo dell’autenticità della nostra decisione cristiana è proprio l’uso del denaro.Non è disonesta la ricchezza in sé, né maledizione la ricchezza esteriore. Ma lo è la ricchezza come idolo, innamoramento e progetto, come deformazione interiore del cuore e della mente, che vogliono a tutti i costi essere produttori di potenza e quindi di potere economico.Occorre decidersi a scegliere: o mammona o Dio; cioè: o essere il signore per signoreggiare o servire il Signore e godere della sua onnipotenza d’amore.

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Letture quotidiane – settembre 2013C’è un solo modo di liberarsi dalla schiavitù della ricchezza: farsi “amici” per mezzo di ciò che si ha, cioè con l’impegno della solidale condivisione.

PREGHIERA SULLE OFFERTEAccogli, o Padre, l’offerta del tuo popolo e donaci in questo sacramento di salvezza i beni nei quali crediamo e speriamo con amore di figli. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE“Non potete servire a Dio e a mammona”, dice il Signore. (Lc 16,13)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONEGuida e sostieni, Signore, con il tuo continuo aiuto il popolo che hai nutrito con i tuoi sacramenti, perché la redenzione operata da questi misteri trasformi tutta la nostra vita. Per Cristo nostro Signore.

MEDITAZIONEFacciamoci degli amici in cielo: mandiamo delle opere buone a precederci; invochiamo i santi; non arriviamo alla porta dell’eternità con le mani vuote. Un principe diceva: “Morirò, andrò in un paese in cui non conosco nessuno!”.Noi risponderemo del tempo perso, di ogni minuto, dei nostri beni, della nostra salute, delle grazie di cui avremo abusato, del bene che avremmo potuto fare e che non abbiamo fatto.Oh! Come rimpiangeremo, al momento della morte, il tempo che avremo perso nei piaceri, nelle conversazioni inutili, nel riposo invece di averlo impiegato nella preghiera, nelle opere buone, nel pensare alla propria miseria, nel piangere i propri peccati! È in quel momento che ci si rende conto di non aver fatto nulla per il cielo! Quando consideriamo tutto ciò che hanno fatto i santi... e che noi facciamo così poco, quasi nulla, come possiamo sperare di andare in cielo? Ah! Come capivano meglio di noi l’importanza e il valore di un’anima, e come amavano meglio di noi il Buon Dio! Vedete, figli miei, bisogna riflettere che abbiamo un’anima da salvare e un’eternità che ci aspetta. Il mondo, le ricchezze, i piaceri, gli uomini, passeranno, ma il cielo e l’inferno non passeranno mai... Noi diamo la nostra giovinezza al mondo e il resto al Buon Dio, che è buono e che accetta di accontentarsene. Fortunatamente non fanno tutti così...SAN GIOVANNI MARIA VIANNEY, curato d’ARS

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Letture quotidiane – settembre 2013

23 settembre 2013 – LunedìS. Pio da Pietrelcina (m)25.a Tempo Ordinario - I

PREGHIERA DEL MATTINOIl sole sorge all’orizzonte. All’inizio di questa nuova giornata, unisco la mia lode ai canti dei pellegrini, lodo il tuo nome, o Gesù Cristo, luce per l’uomo d’oggi, che vieni sulla terra per tutti i poveri che sperano. Giungi fino a me e risana la mia cecità; tocca i miei occhi affinché possano vedere verso quale amore tu ci guidi.

ANTIFONA D’INGRESSO“Io sono la salvezza del popolo”, dice il Signore, “in qualunque prova mi invocheranno, li esaudirò, e sarò il loro Signore per sempre”.

COLLETTAO Padre, giusto e grande nel dare all’ultimo operaio come al primo, le tue vie distano dalle nostre vie quanto il cielo dalla terra; apri il nostro cuore all’intelligenza delle parole del tuo Figlio, perché comprendiamo l’impagabile onore di lavorare nella tua vigna fin dal mattino. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Esd 1,1-6)Chiunque appartiene al popolo del Signore, salga a Gerusalemme e costruisca il tempio del Signore.Dal libro di EsdraNell’anno primo di Ciro, re di Persia, perché si adempisse la parola che il Signore aveva detto per bocca di Geremia, il Signore suscitò lo spirito di Ciro, re di Persia, che fece proclamare per tutto il suo regno, anche per iscritto: «Così dice Ciro, re di Persia: “Il Signore, Dio del cielo, mi ha concesso tutti i regni della terra. Egli mi ha incaricato di costruirgli un tempio a Gerusalemme, che è in Giuda. Chiunque di voi appartiene al suo popolo, il suo Dio sia con lui e salga a Gerusalemme, che è in Giuda, e costruisca il tempio del Signore, Dio d’Israele: egli è il Dio che è a Gerusalemme. E a ogni superstite da tutti i luoghi dove aveva dimorato come straniero, gli abitanti del luogo forniranno argento e oro, beni e bestiame, con offerte spontanee per il tempio di Dio che è a Gerusalemme”».Allora si levarono i capi di casato di Giuda e di Beniamino e i sacerdoti e i leviti. A tutti Dio aveva destato lo spirito, affinché salissero a costruire il tempio del Signore che è a Gerusalemme. Tutti i loro vicini li sostennero con oggetti d’argento, oro, beni, bestiame e oggetti preziosi, oltre a quello che ciascuno offrì spontaneamente.

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Letture quotidiane – settembre 2013Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 125)R. Grandi cose ha fatto il Signore per noi.Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion, ci sembrava di sognare.Allora la nostra bocca si riempì di sorriso, la nostra lingua di gioia. R.Allora si diceva tra le genti: «Il Signore ha fatto grandi cose per loro».Grandi cose ha fatto il Signore per noi: eravamo pieni di gioia. R.Ristabilisci, Signore, la nostra sorte, come i torrenti del Negheb.Chi semina nelle lacrime mieterà nella gioia. R.Nell’andare, se ne va piangendo, portando la semente da gettare, ma nel tornare, viene con gioia, portando i suoi covoni. R.

CANTO AL VANGELO (cf. Mt 5,16)R. Alleluia, alleluia.Risplenda la vostra luce davanti agli uomini,perché vedano le vostre opere e rendano gloria al Padre vostro.R. Alleluia.

VANGELO (Lc 8,16-18)La lampada si pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce.+ Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, Gesù disse alla folla: «Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce. Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce.Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere».Parola del Signore.

OMELIALuce. Parola semplice, parola meravigliosa. Per ognuno di noi è una parola carica di ricordi... Il lampo nella notte fa paura, i primi raggi del sole all’alba ridanno coraggio e speranza. C’è forse uno spettacolo più bello, un momento più esaltante di quando si raggiunge la cima di una montagna mentre spunta il

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Letture quotidiane – settembre 2013sole? Come ogni avvenimento importante anche questo è preceduto da alcune prove. Dapprima la notte, una notte buia e fredda, a volte glaciale, resa ancora più penosa dai venti. Il momento tanto atteso tarda a giungere, bisogna aspettare, bisogna saper aspettare. Mentre le stelle sbiadiscono lentamente, l’orizzonte lontano si copre dolcemente di un alone chiaro, che si fa rosa col passare del tempo. Il momento atteso arriva, infine, quando una riga rossa sottile si staglia nel cielo e si ingrandisce a vista d’occhio verso l’est. Si leva il giorno. La luce della fede, questa luce preziosa, si accende nelle nostre anime allo stesso modo, se sappiamo aspettarla, sollecitarla con la preghiera. E la grazia segue la luce, la luce diventa grazia. Dio è presente. Con il battesimo noi abbiamo ricevuto questa piccola luce nel nostro cuore, nell’intimo della nostra anima. Ma può capitare che, col passare degli anni, la fiamma di questa piccola torcia diminuisca e tenda a spegnersi. Dobbiamo allora fare molta attenzione, vegliare e non accettare che si spenga definitivamente. Dobbiamo ravvivarla e conservarla sempre al centro della nostra vita in balia di dubbi e domande. Dobbiamo proteggerla e tenerla sempre accesa affinché possa illuminarci, guidarci nelle nostre scelte, nelle nostre decisioni o nelle nostre azioni, ed inondi tutta la nostra vita. Dobbiamo proteggerla e tenerla sempre accesa affinché la nostra vita sia essa stessa una luce per tutti quelli che incontriamo e che, come noi, cercano Cristo, fonte di ogni vera luce grazie al suo Amore infinito.

PREGHIERA SULLE OFFERTEAccogli, o Padre, l’offerta del tuo popolo e donaci in questo sacramento di salvezza i beni nei quali crediamo e speriamo con amore di figli. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE“Gli ultimi saranno i primi, e i primi gli ultimi”, dice il Signore. (Mt 20,6)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONEGuida e sostieni, Signore, con il tuo continuo aiuto il popolo che hai nutrito con i tuoi sacramenti, perché la redenzione operata da questi misteri trasformi tutta la nostra vita. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERA“Mehr Licht...”, “Più luce!”, esclamava Goethe, il grande poeta tedesco in punto di morte. Reclamava che aprissero le finestre perché non voleva morire nell’incertezza della penombra. Sentendo ormai prossimo il crepuscolo della sua vita, il poeta voleva vedere, capire... Signore Gesù, stammi vicino, sii misericordioso: concedimi la luce eterna della fede, che mi illumini e mi conduca a te durante tutta la mia vita. E, quando scenderà per me l’ultima notte, la tua luce mi conduca alla casa del Padre.

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Letture quotidiane – settembre 2013

24 settembre 2013 – MartedìS. Pacifico da Sanseverino Marche25.a Tempo Ordinario - I

PREGHIERA DEL MATTINO“Mia madre e i miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica”. Eppure, a chi potremmo rivolgerci se non a te, Vergine Maria, Madre di Dio e degli uomini, quando cerchiamo di fare la volontà di Dio mettendo in pratica l’insegnamento di suo Figlio? Tu, Madre degli uomini, hai saputo trovare a Cana le parole giuste per attirare l’attenzione di tuo Figlio sulla mancanza di vino, affinché nessuna ombra turbasse la luminosa felicità dei giovani sposi, alle soglie di una nuova vita. Sii nostra interprete presso tuo Figlio, nostro Signore. Chiedigli di guardarci con occhi comprensivi. Veda la nostra miseria, perdoni le nostre debolezze, ci sostenga con la sua grazia nei nostri sforzi per diventare suoi veri discepoli.

ANTIFONA D’INGRESSO“Io sono la salvezza del popolo”, dice il Signore, “in qualunque prova mi invocheranno, li esaudirò e sarò il loro Signore per sempre”.

COLLETTAO Dio, che nell’amore verso di te e verso il prossimo hai posto il fondamento di tutta la legge, fa’ che osservando i tuoi comandamenti meritiamo di entrare nella vita eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Esd 6,7-8.12b.14-20)Portarono a compimento la costruzione del tempio e celebrarono la Pasqua.Dal libro di EsdraIn quei giorni, [il re Dario scrisse al governatore e ai funzionari della regione dell’Oltrefiume dicendo:] «Lasciate che lavorino a quel tempio di Dio. Il governatore dei Giudei e i loro anziani costruiscano quel tempio di Dio al suo posto. Ed ecco il mio ordine circa quello che dovrete fare con quegli anziani dei Giudei per la costruzione di quel tempio di Dio: con il denaro del re, quello delle tasse dell’Oltrefiume, siano integralmente sostenute le spese di quegli uomini, perché non vi siano interruzioni. Io, Dario, ho emanato quest’ordine: sia eseguito integralmente».Gli anziani dei Giudei continuarono a costruire e fecero progressi, grazie alla profezia del profeta Aggeo e di Zaccarìa, figlio di Iddo. Portarono a compimento la costruzione per ordine del Dio d’Israele e per ordine di Ciro, di Dario e di Artaserse, re di Persia. Si terminò questo tempio per il giorno tre del mese di Adar, nell’anno sesto del regno del re Dario.Gli Israeliti, i sacerdoti, i leviti e gli altri rimpatriati celebrarono con gioia la

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Letture quotidiane – settembre 2013dedicazione di questo tempio di Dio; offrirono per la dedicazione di questo tempio di Dio cento tori, duecento arieti, quattrocento agnelli e dodici capri come sacrifici espiatori per tutto Israele, secondo il numero delle tribù d’Israele.Stabilirono i sacerdoti secondo le loro classi e i leviti secondo i loro turni per il servizio di Dio a Gerusalemme, come è scritto nel libro di Mosè.I rimpatriati celebrarono la Pasqua il quattordici del primo mese. Infatti i sacerdoti e i leviti si erano purificati tutti insieme, come un sol uomo: tutti erano puri. Così immolarono la Pasqua per tutti i rimpatriati, per i loro fratelli sacerdoti e per se stessi.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 121)R. Andremo con gioia alla casa del Signore.Quale gioia, quando mi dissero:«Andremo alla casa del Signore»!Già sono fermi i nostri piedialle tue porte, Gerusalemme! R.Gerusalemme è costruitacome città unita e compatta.È là che salgono le tribù,le tribù del Signore. R.Secondo la legge d’Israele,per lodare il nome del Signore.Là sono posti i troni del giudizio,i troni della casa di Davide. R.

CANTO AL VANGELO (cf. Lc 11,28)R. Alleluia, alleluia.Beati coloro che ascoltano la parola di Dioe la osservano.R. Alleluia.

VANGELO (Lc 8,19-21)Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica.+ Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, andarono da Gesù la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla.Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti».Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».

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Letture quotidiane – settembre 2013Parola del Signore.

OMELIAL’amore è uno dei più grandi misteri della vita dell’uomo, se non il più grande. È indispensabile a tal punto che una vita senza amore non è più una vita.Il Vangelo celebra spesso la grandezza dell’amore.Con la sua presenza alle nozze di Cana, Cristo ha benedetto l’unione di una giovane coppia. La sua compassione per i malati, la sua simpatia per i poveri occupano tutte le pagine dei Vangeli. Il suo amore per gli uomini l’ha condotto al sacrificio supremo nell’obbedienza al Padre. Questa obbedienza ha le sue radici nell’amore. L’amore di Gesù per sua madre ci è rivelato alla croce, quando, prima di morire, l’affida a Giovanni, il discepolo prediletto. Eppure, nel brano che abbiamo letto del Vangelo di Luca, Gesù sembra “rinnegare” sua madre. Ma lo fa davvero? No: si tratta di altro. In realtà la frase chiave: “Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica” è la sintesi dell’amore supremo che egli ci insegna.Dio è Amore. Colui che professa quest’amore e lo mette in pratica fa già parte della grande famiglia di Cristo, del suo regno sulla terra, regno che sta per annunciare e costruire con il suo insegnamento e con il suo esempio, Vangelo vivo.Gesù non rinnega allora la famiglia, ma la ingrandisce, l’allarga. Di qui l’importanza del secondo elemento della sua affermazione: “e la mettono in pratica”, in cui si riferisce a coloro che traducono la parola di Dio in atti, che la vivono quotidianamente, costruendo giorno dopo giorno il regno di Dio, la cui legge fondamentale è l’amore.L’amore non può allora essere un mero slogan di qualche ideologia, né una teoria bella ma senza realtà. L’amore è vita. Grazie all’amore ogni vita comincia, cresce, si arricchisce e si compie. San Paolo, più tardi, avrebbe celebrato la gloria dell’amore.

PREGHIERA SULLE OFFERTEAccogli, o Padre, l’offerta del tuo popolo e donaci in questo sacramento di salvezza i beni nei quali crediamo e speriamo con amore di figli. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE“Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore, e le mie pecore conoscono me”, dice il Signore. (Gv 10,14)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONEGuida e sostieni, Signore, con il tuo continuo aiuto il popolo che hai nutrito con i tuoi sacramenti, perché la redenzione operata da questi misteri trasformi tutta la nostra vita. Per Cristo nostro Signore.

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Letture quotidiane – settembre 2013

PREGHIERA DELLA SERAEcco giunta l’ora di chiudere la nostra giornata. Ci viene in mente l’immagine della Vergine Maria quando ascolta suo Figlio e questo ci invita alla preghiera. Pregheremo con san Francesco d’Assisi: “Salve Maria, Regina, Santa Madre di Dio. Tu sei la Vergine divenuta Chiesa, scelta dal Padre nei cieli, consacrata da lui, come un tempio, con il suo Figlio prediletto e con lo Spirito Paraclito... Guidaci a tuo Figlio. Amen”.

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Letture quotidiane – settembre 2013

25 settembre 2013 – MercoledìS. Aurelia25.a Tempo Ordinario - I

PREGHIERA DEL MATTINOIl nostro cuore è assetato della tua parola, Signore. Tu hai dato agli apostoli il compito esaltante di proclamare la tua parola e quello di condurci al tuo regno. Questa mattina, concedici la grazia che le nostre orecchie siano attente e i nostri cuori sensibili, affinché nessuna delle tue parole si perda. Fa’ che l’insegnamento da esse proclamato cada nel terreno delle nostre anime e vi produca frutti spirituali, garanzie di eternità.

ANTIFONA D’INGRESSO“Io sono la salvezza del popolo”, dice il Signore, “in qualunque prova mi invocheranno, li esaudirò e sarò il loro Signore per sempre”.

COLLETTAO Dio, che nell’amore verso di te e verso il prossimo hai posto il fondamento di tutta la legge, fa’ che osservando i tuoi comandamenti meritiamo di entrare nella vita eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Esd 9,5-9)Nella nostra schiavitù il nostro Dio non ci ha abbandonati.Dal libro di EsdraIo, Esdra, all’offerta della sera mi alzai dal mio stato di prostrazione e, con il vestito e il mantello laceri, caddi in ginocchio e stesi le mani al Signore, mio Dio, e dissi: «Mio Dio, sono confuso, ho vergogna di alzare la faccia verso di te, mio Dio, poiché le nostre iniquità si sono moltiplicate fin sopra la nostra testa; la nostra colpa è grande fino al cielo. Dai giorni dei nostri padri fino ad oggi noi siamo stati molto colpevoli, e per le nostre colpe noi, i nostri re, i nostri sacerdoti siamo stati messi in potere di re stranieri, in preda alla spada, alla prigionia, alla rapina, al disonore, come avviene oggi.Ma ora, per un po’ di tempo, il Signore, nostro Dio, ci ha fatto una grazia: di lasciarci un resto e darci un asilo nel suo luogo santo, e così il nostro Dio ha fatto brillare i nostri occhi e ci ha dato un po’ di sollievo nella nostra schiavitù. Infatti noi siamo schiavi; ma nella nostra schiavitù il nostro Dio non ci ha abbandonati: ci ha resi graditi ai re di Persia, per conservarci la vita ed erigere il tempio del nostro Dio e restaurare le sue rovine, e darci un riparo in Giuda e a Gerusalemme».Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Da Tb 13)

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Letture quotidiane – settembre 2013R. Benedetto Dio che vive in eterno.Benedetto Dio che vive in eterno, benedetto il suo regno; egli castiga e ha compassione. R.Fa scendere agli inferi, nelle profondità della terra, e fa risalire dalla grande perdizione: nessuno sfugge alla sua mano. R.Lodatelo, figli d’Israele, davanti alle nazioni, perché in mezzo ad esse egli vi ha dispersoe qui vi ha fatto vedere la sua grandezza. R.Date gloria a lui davanti a ogni vivente, poiché è lui il nostro Signore, il nostro Dio, lui il nostro Padre, Dio per tutti i secoli. R.Vi castiga per le vostre iniquità, ma avrà compassione di tutti voi e vi radunerà da tutte le nazioni, fra le quali siete stati dispersi. R.

CANTO AL VANGELO (Mc 1,15)R. Alleluia, alleluia.Il regno di Dio è vicino;convertitevi e credete nel Vangelo.R. Alleluia.

VANGELO (Lc 9,1-6)Li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi.+ Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, Gesù convocò i Dodici e diede loro forza e potere su tutti i demòni e di guarire le malattie. E li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi.Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche. In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite. Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro».Allora essi uscirono e giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia e operando guarigioni.Parola del Signore.

OMELIA“Egli allora chiamò a sé i Dodici e diede loro potere e autorità su tutti i demoni e di curare le malattie. E li mandò ad annunziare il regno di Dio e a guarire gli infermi”. Ecco qual è la missione dei dodici apostoli, secondo quanto ha stabilito Cristo duemila anni fa. Dopo la morte e la risurrezione di Cristo, sotto

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Letture quotidiane – settembre 2013l’impulso dello Spirito Santo, i Dodici si sono messi all’opera. Poi, dopo un certo tempo, si sono dati dei successori, che a loro volta hanno trasmesso il loro potere e il loro dovere di conservare e di proclamare la fede.I successori degli apostoli, con a capo il successore di Pietro, continuano ancor oggi l’evangelizzazione del mondo e formano la gerarchia della Chiesa. Ma i poteri e i doveri sono rimasti gli stessi. Fa bene, ogni tanto, ricordare queste verità elementari, poiché l’opinione diffusa - e spesso anche la nostra - vorrebbe attribuire ai pastori della Chiesa altri compiti che appaiono più utili o più urgenti.È incontestabile che alcune deviazioni sono oggi molto alla moda. L’opinione pubblica, il famoso “parere della maggioranza”, si esprime nei voti o nei sondaggi, e tende a considerare questi risultati come “verità”. Ma la verità è raramente il frutto dei voti di una maggioranza già nella vita corrente, e non lo è mai in materia di religione o di fede. La Chiesa di Cristo non è una repubblica parlamentare. Le sue leggi non vengono dal consenso dei suoi componenti, ma da Dio e dall’insegnamento di suo Figlio, che noi ritroviamo nei Vangeli.I vescovi, successori degli apostoli, hanno ricevuto in consegna questo insegnamento con il duplice incarico di serbarlo puro e di proclamarlo, a qualsiasi prezzo. Molti sono coloro che hanno pagato con la loro vita questa fedeltà. Nell’esercizio del loro apostolato, sacerdoti e vescovi meritano la nostra stima e il nostro rispetto. Noi siamo solidali con loro nella proclamazione - nell’annuncio - della parola di Dio. Siamo tutti chiamati a quest’opera, ognuno secondo il proprio carisma. La differenza stessa dei carismi mostra che dobbiamo essere complementari e non opposti in questo incarico. La cooperazione è la nostra forza, la divisione sarà la nostra rovina. Il nostro motto deve allora essere: “Viribus unitis”, con tutte le nostre forze unite nel servizio del regno.Ma è davvero sempre così?

PREGHIERA SULLE OFFERTEAccogli, o Padre, l’offerta del tuo popolo e donaci in questo sacramento di salvezza i beni nei quali crediamo e speriamo con amore di figli. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE“Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore, e le mie pecore conoscono me”, dice il Signore. (Gv 10,14)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONEGuida e sostieni, Signore, con il tuo continuo aiuto il popolo che hai nutrito con i tuoi sacramenti, perché la redenzione operata da questi misteri trasformi tutta la nostra vita. Per Cristo nostro Signore.

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Letture quotidiane – settembre 2013PREGHIERA DELLA SERASignore, tu che hai dato agli apostoli il potere di conservare e di proclamare fedelmente il Vangelo su tutta la terra, a tutti i popoli, concedici un cuore docile e un’anima attenta affinché, ascoltando il loro insegnamento, lo viviamo fedelmente durante tutta la nostra vita, per avere, nella dimora del Padre, il posto che hai promesso ai servi fedeli. Amen.

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Letture quotidiane – settembre 2013

26 settembre 2013 – GiovedìSs. Cosma e Damiano (mf)25.a Tempo Ordinario - I

PREGHIERA DEL MATTINOLascia che ci rivolgiamo a te, Signore Dio, con le parole del salmista; inonda, questa mattina, i nostri cuori del tuo amore, affinché passiamo la nostra giornata nella gioia e nella lode al tuo nome. “Sia su di noi la bontà del Signore, nostro Dio: rafforza per noi l’opera delle nostre mani, l’opera delle nostre mani rafforza” (Sal 90,17). Perché questa terra sia più bella e gli uomini diventino migliori, fa’ di noi, Signore, degli strumenti della tua pace.

ANTIFONA D’INGRESSO“Io sono la salvezza del popolo”, dice il Signore, “in qualunque prova mi invocheranno, li esaudirò e sarò il loro Signore per sempre”.

COLLETTAO Dio, che nell’amore verso di te e verso il prossimo hai posto il fondamento di tutta la legge, fa’ che osservando i tuoi comandamenti meritiamo di entrare nella vita eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Ag 1,1-8)Ricostruite la mia casa, in essa mi compiacerò.Dal libro del profeta AggeoL’anno secondo del re Dario, il primo giorno del sesto mese, questa parola del Signore fu rivolta per mezzo del profeta Aggeo a Zorobabele, figlio di Sealtièl, governatore della Giudea, e a Giosuè, figlio di Iosadàk, sommo sacerdote.«Così parla il Signore degli eserciti: Questo popolo dice: “Non è ancora venuto il tempo di ricostruire la casa del Signore!”».Allora fu rivolta per mezzo del profeta Aggeo questa parola del Signore: «Vi sembra questo il tempo di abitare tranquilli nelle vostre case ben coperte, mentre questa casa è ancora in rovina? Ora, così dice il Signore degli eserciti: Riflettete bene sul vostro comportamento! Avete seminato molto, ma avete raccolto poco; avete mangiato, ma non da togliervi la fame; avete bevuto, ma non fino a inebriarvi; vi siete vestiti, ma non vi siete riscaldati; l’operaio ha avuto il salario, ma per metterlo in un sacchetto forato. Così dice il Signore degli eserciti: Riflettete bene sul vostro comportamento! Salite sul monte, portate legname, ricostruite la mia casa. In essa mi compiacerò e manifesterò la mia gloria, dice il Signore».Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 149)

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Letture quotidiane – settembre 2013R. Il Signore ama il suo popolo.Cantate al Signore un canto nuovo;la sua lode nell’assemblea dei fedeli.Gioisca Israele nel suo creatore,esultino nel loro re i figli di Sion. R.Lodino il suo nome con danze,con tamburelli e cetre gli cantino inni.Il Signore ama il suo popolo,incorona i poveri di vittoria. R.Esultino i fedeli nella gloria,facciano festa sui loro giacigli.Le lodi di Dio sulla loro bocca:questo è un onore per tutti i suoi fedeli. R.

CANTO AL VANGELO (Gv 14,6)R. Alleluia, alleluia.Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore.Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.R. Alleluia.

VANGELO (Lc 9,7-9)Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?+ Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, il tetràrca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risorto dai morti», altri: «È apparso Elìa», e altri ancora: «È risorto uno degli antichi profeti».Ma Erode diceva: «Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?». E cercava di vederlo.Parola del Signore.

OMELIAErode, tetrarca della Galilea, venne a sapere quanto accadeva e non sapeva che cosa pensare... Nel suo animo sorgevano pensieri contraddittori sull’identità e sulla missione di Cristo. La comparsa di Cristo nella sua vita lo sconvolge e lo devia. Non capisce e vorrebbe invece conoscere la verità. Gli piacerebbe anche capire: sa, sente che la verità gli è vicina, ma lui non riesce ad afferrarla.Se si trattasse di Giovanni Battista, mandato a morte da lui, che ora è risorto, Erode non potrebbe evitare la propria condanna. Se si trattasse, invece, di Elia, la posizione di Erode non sarebbe comunque migliore: Elia fu profeta di Dio, le sue parole devono essere considerate parole di Dio. Erode si chiede allora come potrebbe giustificarsi davanti a Dio. Se, infine, si trattasse di un altro degli

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Letture quotidiane – settembre 2013antichi profeti tornato nella persona di Gesù, ancora una volta Erode si troverebbe in una situazione delicata, perché, in ogni modo, dovrebbe rendere conto delle sue azioni nel nome della verità.L’interesse di Erode nei confronti di Cristo è risvegliato e guidato dalla curiosità, ma anche dal timore che si scopra la sua responsabilità nell’assassinio di Giovanni Battista. Egli ne serba sempre un certo rimorso; del resto come potrebbe liberarsene?L’irruzione di Cristo nella nostra vita provoca anche in noi delle domande fondamentali. La sua vita e, soprattutto, il suo insegnamento, le sue leggi, i suoi principi, le sue esigenze morali non possono lasciare nessuno indifferente e insensibile. Cristo ci interpella e ci spinge a cercare la nostra verità. Ci incita ad un esame di coscienza severo riguardo la nostra posizione e il nostro comportamento di fronte a lui e al suo insegnamento. Noi non possiamo rimanere inattivi e muti.Prima di formulare una risposta, dobbiamo sapere se vogliamo rimanere nell’ambito di una curiosità puramente intellettuale, teorica, o se vogliamo andare più a fondo nelle cose cercando di scoprire, dietro il legislatore-filosofo, il Figlio di Dio venuto fra noi a portare il lieto messaggio, promotore di una Nuova Alleanza, ma anche costruttore del regno di Dio, fondato sulla pietra angolare dell’amore. Siamo capaci di seguirlo su questa via?

PREGHIERA SULLE OFFERTEAccogli, o Padre, l’offerta del tuo popolo e donaci in questo sacramento di salvezza i beni nei quali crediamo e speriamo con amore di figli. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE“Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore, e le mie pecore conoscono me”, dice il Signore. (Gv 10,14)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONEGuida e sostieni, Signore, con il tuo continuo aiuto il popolo che hai nutrito con i tuoi sacramenti, perché la redenzione operata da questi misteri trasformi tutta la nostra vita. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERAConcedici, Signore, la sapienza e il coraggio dei tuoi profeti, fa’ che riconosciamo l’amore di tuo Figlio e, ascoltando il suo insegnamento, vivendo secondo il Vangelo, imitando il suo amore, fa’ che contribuiamo con i nostri modesti mezzi, alla diffusione del suo insegnamento, alla costruzione del tuo regno e a preparare così il nostro posto nella dimora eterna.

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Letture quotidiane – settembre 2013

27 settembre 2013 – VenerdìS. Vincenzo de' Paoli (m)25.a Tempo Ordinario - I

PREGHIERA DEL MATTINO“Manda la tua verità e la tua luce; siano esse a guidarmi, mi portino al tuo monte santo e alle tue dimore” (Sal 43,3). Era già una preghiera del tuo salmista. Signore, tu ci hai insegnato, nella vita e tramite la vita del tuo Figlio diletto, che su questa montagna fu eretta una croce e che il cammino che porta ad essa è pieno di sofferenze.Concedici, Signore, la luce della tua verità, affinché essa ci illumini in mezzo alle menzogne e alle tentazioni del mondo e vinca le nostre debolezze, perché possiamo percorrere il cammino che conduce a te senza cadute e senza tradimenti.

ANTIFONA D’INGRESSO“Io sono la salvezza del popolo”, dice il Signore, “in qualunque prova mi invocheranno, li esaudirò e sarò il loro Signore per sempre”.

COLLETTAO Dio, che nell’amore verso di te e verso il prossimo hai posto il fondamento di tutta la legge, fa’ che osservando i tuoi comandamenti meritiamo di entrare nella vita eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Ag 1,15b - 2,9)Ancora un po’ di tempo e io riempirò questa casa della mia gloria.Dal libro del profeta AggeoL’anno secondo del re Dario, il ventuno del settimo mese, per mezzo del profeta Aggèo fu rivolta questa parola del Signore:«Su, parla a Zorobabele, figlio di Sealtièl, governatore della Giudea, a Giosuè, figlio di Iosadàk, sommo sacerdote, e a tutto il resto del popolo, e chiedi: Chi rimane ancora tra voi che abbia visto questa casa nel suo primitivo splendore? Ma ora in quali condizioni voi la vedete? In confronto a quella, non è forse ridotta a un nulla ai vostri occhi?Ora, coraggio, Zorobabele – oracolo del Signore –, coraggio, Giosuè, figlio di Iosadàk, sommo sacerdote; coraggio, popolo tutto del paese – oracolo del Signore – e al lavoro, perché io sono con voi – oracolo del Signore degli eserciti –, secondo la parola dell’alleanza che ho stipulato con voi quando siete usciti dall’Egitto; il mio spirito sarà con voi, non temete.Dice infatti il Signore degli eserciti: Ancora un po’ di tempo e io scuoterò il cielo e la terra, il mare e la terraferma. Scuoterò tutte le genti e affluiranno le ricchezze di tutte le genti e io riempirò questa casa della mia gloria, dice il

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Letture quotidiane – settembre 2013Signore degli eserciti. L’argento è mio e mio è l’oro, oracolo del Signore degli eserciti. La gloria futura di questa casa sarà più grande di quella di una volta, dice il Signore degli eserciti; in questo luogo porrò la pace». Oracolo del Signore degli eserciti.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 42)R. Spera in Dio, salvezza del mio volto e mio Dio.Fammi giustizia, o Dio,difendi la mia causa contro gente spietata;liberami dall’uomo perfido e perverso. R.Tu sei il Dio della mia difesa:perché mi respingi?Perché triste me ne vado,oppresso dal nemico? R.Manda la tua luce e la tua verità:siano esse a guidarmi,mi conducano alla tua santa montagna,alla tua dimora. R.Verrò all’altare di Dio,a Dio, mia gioiosa esultanza.A te canterò sulla cetra,Dio, Dio mio. R.

CANTO AL VANGELO (Mt 10,45)R. Alleluia, alleluia.Il Figlio dell’uomo è venuto per serviree dare la propria vita in riscatto per molti.R. Alleluia.

VANGELO (Lc 9,18-22)Tu sei il Cristo di Dio. Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto.+ Dal Vangelo secondo LucaUn giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto».Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo –disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».Parola del Signore.

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Letture quotidiane – settembre 2013

OMELIAI pareri della massa sulla vera identità di Gesù sono molto diversi. Alcuni lo considerano Giovanni Battista risorto, altri Elia o uno degli antichi profeti. Dopo avere ascoltato questi pareri, Cristo si rivolge direttamente agli apostoli: “Ma voi chi dite che io sia?”. La risposta di Pietro è pronta e sicura: “Il Cristo di Dio”.Possiamo supporre che la condizione stessa di Pietro gli offriva molte possibilità di rispondere subito e senza alcuna esitazione. Noi, come tutti i nostri contemporanei, non abbiamo sempre un atteggiamento così sicuro, una convinzione così assoluta. I dubbi ci avvolgono. Inoltre, bisogna dirlo, nella maggior parte dei casi i nostri contemporanei non hanno convinzione alcuna in proposito. Si perdono nella folla degli “ismi” di moda. Eppure la questione di chi sia Cristoviene posta continuamente e ha ancora tutta la sua importanza.Il nostro mondo non è certo pronto a dare una risposta chiara ed esauriente. E questa incapacità si fa via via più grande. Perché?L’insegnamento filosofico delle nostre scuole ne è la causa nella maggior parte dei casi. Un tale insegnamento ci fornisce infatti strumenti atti alla ricerca, che si rivelano però inefficaci se applicati a questa questione. Esso ci insegna a porci infinite domande, al punto che finisce per porre tutto in dubbio, compresi i valori più antichi che pure sembravano immutabili. Si arriva al punto di porci talmente tante domande, che ci si dimentica della ragione che le aveva generate e del fine stesso della nostra indagine.L’insegnamento dei maestri d’oggi semina il dubbio nei nostri cuori al punto che ne dimentichiamo la verità. Limitando il nostro sguardo alla terra e ai suoi confini, trascuriamo il soprannaturale, giungendo anzi a negarlo. Disumanizziamo e, peggio, despiritualizziamo la vita umana. L’uomo d’oggi ha la sensazione di essere condannato a non poter soddisfare il suo desiderio di verità.Bisogna tornare alla fonte, interrogare di nuovo il Vangelo e la tradizione della Chiesa che contengono il “deposito” della fede. Le domande e i dubbi non devono farci paura. Dobbiamo saper cercare la verità dove essa è stata rivelata. Non corriamo dietro ai falsi profeti e ai dottori della legge che si sono autoproclamati tali: solo le parole di Vita possono fornirci le risposte giuste. Ritorniamo a Gesù Cristo e al suo Vangelo.

PREGHIERA SULLE OFFERTEAccogli, o Padre, l’offerta del tuo popolo e donaci in questo sacramento di salvezza i beni nei quali crediamo e speriamo con amore di figli. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE

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Letture quotidiane – settembre 2013“Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore, e le mie pecore conoscono me”, dice il Signore. (Gv 10,14)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONEGuida e sostieni, Signore, con il tuo continuo aiuto il popolo che hai nutrito con i tuoi sacramenti, perché la redenzione operata da questi misteri trasformi tutta la nostra vita. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERAIl nostro cuore è inquieto, Signore, e non potrà trovare pace se non in te. Mostraci il tuo volto, pacifica i nostri cuori, illumina i nostri spiriti. Fa’ che le nostre orecchie siano attente alla tua voce che ci chiama, fa’ che sappiano distinguere la tua voce da quella dei falsi profeti che ci stanno intorno e che cercano di allontanarci da te, che sei Verità e Vita. Nella nostra disperazione, vienici in aiuto.

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Letture quotidiane – settembre 2013

28 settembre 2013 – SabatoS. Venceslao (mf)25.a Tempo Ordinario - I

PREGHIERA DEL MATTINOOgni mattina è come una finestra aperta sull’ignoto. Noi abbiamo, certo, dei progetti, delle speranze e dei sogni da realizzare in questa parte di vita che è una giornata. Tuttavia resta una parte importante di ignoto e di inatteso. Noi ti preghiamo, Signore, toglici quest’angoscia di fronte all’ignoto, al futuro, e dacci la forza di porre tutta la nostra fiducia in Dio.

ANTIFONA D’INGRESSO“Io sono la salvezza del popolo”, dice il Signore, “in qualunque prova mi invocheranno, li esaudirò e sarò il loro Signore per sempre”.

COLLETTAO Dio, che nell’amore verso di te e verso il prossimo hai posto il fondamento di tutta la legge, fa’ che osservando i tuoi comandamenti meritiamo di entrare nella vita eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Zc 2,5-9.14-15)Io vengo ad abitare in mezzo a te.Dal libro del profeta ZaccariaAlzai gli occhi, ed ecco un uomo con una fune in mano per misurare. Gli domandai: «Dove vai?». Ed egli: «Vado a misurare Gerusalemme per vedere qual è la sua larghezza e qual è la sua lunghezza».Allora l’angelo che parlava con me uscì e incontrò un altro angelo, che gli disse: «Corri, va’ a parlare a quel giovane e digli: “Gerusalemme sarà priva di mura, per la moltitudine di uomini e di animali che dovrà accogliere. Io stesso –oracolo del Signore – le farò da muro di fuoco all’intorno e sarò una gloria in mezzo ad essa”.Rallégrati, esulta, figlia di Sion, perché, ecco, io vengo ad abitare in mezzo a te. Oracolo del Signore. Nazioni numerose aderiranno in quel giorno al Signore e diverranno suo popolo, ed egli dimorerà in mezzo a te».Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Ger 31,10-12.13)R. Il Signore ci custodisce come un pastore il suo gregge.Ascoltate, genti, la parola del Signore,annunciatela alle isole più lontane e dite:«Chi ha disperso Israele lo radunae lo custodisce come un pastore il suo gregge». R.

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Letture quotidiane – settembre 2013Perché il Signore ha riscattato Giacobbe,lo ha liberato dalle mani di uno più forte di lui.Verranno e canteranno inni sull’altura di Sion,andranno insieme verso i beni del Signore. R.La vergine allora gioirà danzandoe insieme i giovani e i vecchi.«Cambierò il loro lutto in gioia,li consolerò e li renderò felici, senza afflizioni». R.

CANTO AL VANGELO (2Tm 1,10)R. Alleluia, alleluia.Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la mortee ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.R. Alleluia.

VANGELO (Lc 9,43b-45)Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato. Avevano timore di interrogarlo su questo argomento.+ Dal Vangelo secondo LucaIn quel giorno, mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini».Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento.Parola del Signore.

OMELIACristo annuncia agli apostoli la Passione: “Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato in mano degli uomini”. All’annuncio di questa disgrazia, gli apostoli restano senza parole: “Avevano paura a rivolgergli domande su tale argomento”, dice l’evangelista. L’oppressione, la persecuzione dei giusti, la loro morte risulta sempre incomprensibile. Eppure questa ingiustizia è sempre attuale.Per le nostre origini, per la creazione, noi siamo tutti fratelli, creature e figli dello stesso Padre, chiamati ad un alto destino, poiché l’uomo è la corona della creazione. Come accettare allora che l’uomo possa diventare un pericolo per il proprio fratello? “Homo homini lupus”, dicevano gli antichi, cioè l’uomo è lupo per il suo simile.Quando si disprezza l’uomo fino a perseguitarlo e a minacciarlo di morte, si nega la creazione, si disonora la parola di Dio. Rinnegando un fratello, l’uomo rinnega la sua dignità di uomo. È un tradimento del proprio destino.Cristo, Figlio di Dio - e nostro fratello - è venuto fra noi per correggere questa

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Letture quotidiane – settembre 2013grave corruzione dei rapporti interpersonali. Egli accetta le sofferenze della croce per riparare l’offesa a Dio, arrecata da questo grave attentato alla sua creazione e per darci l’esempio supremo dell’amore fraterno dando la vita per i fratelli.Insegnamento ed esempio: alla violenza Cristo oppone la dolcezza, alla collera la sopportazione, all’odio l’amore, alla morte la vita.Il Padre ha manifestato il suo amore tramite la creazione e nella creazione. Il suo amore è la garanzia stessa della vita. Il Figlio, per amore, è divenuto solidale degli uomini. Dio è amore e carità. Con questo duplice impegno il Figlio ha riscattato l’uomo caduto e ha rinnovato la vita, facendo il bene, ovunque sia passato nella sua vita terrena. La sofferenza del povero, per lo più provocata dall’uomo, resta sempre inammissibile ed incomprensibile, ed anzi intollerabile. In questo ambito si impone un cambiamento radicale. L’ispirazione ci deve venire dall’insegnamento e dall’esempio di Cristo. Anche a costo di sacrifici. Certo, ciò richiede un certo superamento di se stessi, un superamento dell’umano. L’inno alla carità cantato da san Paolo può darcene precise indicazioni. Ogni infelice mediti su Geremia. Questo profeta deve dare l’esempio di un uomo che, colpito dalla sofferenza, è spinto a ribellarsi contro Dio, ma che finisce poi per abbandonarsi a colui che solo allora, tramite la sofferenza, egli giunge a conoscere.

PREGHIERA SULLE OFFERTEAccogli, o Padre, l’offerta del tuo popolo e donaci in questo sacramento di salvezza i beni nei quali crediamo e speriamo con amore di figli. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE“Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore, e le mie pecore conoscono me”, dice il Signore. (Gv 10,14)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONEGuida e sostieni, Signore, con il tuo continuo aiuto il popolo che hai nutrito con i tuoi sacramenti, perché la redenzione operata da questi misteri trasformi tutta la nostra vita. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERAÈ bene ricordarci delle parole di un canto parrocchiale: “Se la speranza ti ha fatto avanzare più della paura, avrai gli occhi aperti. Allora, potrai resistere fino al sole del nuovo giorno”. Un detto popolare assicura che dopo ogni inverno arriva la primavera, o che dopo il venerdì santo c’è sempre una Pasqua... Concedimi, Signore, questa speranza perché, in mezzo alle prove e alle sofferenze, i miei occhi non ti abbandonino mai e possano vedere il tuo sole e la tua grazia.

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Letture quotidiane – settembre 2013

29 settembre 2013 – DomenicaSs. Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele (f)26.a Tempo Ordinario - II

PREGHIERA DEL MATTINOO Signore, fammi riconoscere i tanti Lazzaro che oggi busseranno alla mia porta. Aiutami a curare le loro piaghe, spirituali e materiali. So che sarò ripagato con la stessa misura di amore che avrò dimostrato: voglio uscire dal mio egoismo perché non desidero altro che imitare te, che per me hai versato tutto il tuo sangue.

ANTIFONA D’INGRESSOSignore, tutto ciò che hai fatto ricadere su di noi l’hai fatto con retto giudizio; abbiamo peccato contro di te, non abbiamo dato ascolto ai tuoi precetti; ma ora glorifica il tuo nome e opera con noi secondo la grandezza della tua misericordia. (Dn 3,31.29.30.43.42)

COLLETTAO Dio, che riveli la tua onnipotenza soprattutto con la misericordia e il perdono, continua a effondere su di noi la tua grazia, perché, camminando verso i beni da te promessi, diventiamo partecipi della felicità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Am 6,1a.4-7)Ora cesserà l’orgia dei dissoluti.Dal libro del profeta AmosGuai agli spensierati di Sion e a quelli che si considerano sicuri sulla montagna di Samaria! Distesi su letti d’avorio e sdraiati sui loro divani mangiano gli agnelli del gregge e i vitelli cresciuti nella stalla. Canterellano al suono dell’arpa, come Davide improvvisano su strumenti musicali; bevono il vino in larghe coppe e si ungono con gli unguenti più raffinati, ma della rovina di Giuseppe non si preoccupano. Perciò ora andranno in esilio in testa ai deportati e cesserà l’orgia dei dissoluti.Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 145)R. Loda il Signore, anima mia.Il Signore rimane fedele per semprerende giustizia agli oppressi, dà il pane agli affamati. Il Signore libera i prigionieri. R.il Signore ridona la vista ai ciechi,

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Letture quotidiane – settembre 2013il Signore rialza chi è caduto, il Signore ama i giusti,il Signore protegge i forestieri. R.Egli sostiene l’orfano e la vedova, ma sconvolge le vie dei malvagi.Il Signore regna per sempre, il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione. R.

SECONDA LETTURA (1Tm 6,11-16)Conserva il comandamento fino alla manifestazione del Signore.Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a TimoteoTu, uomo di Dio, evita queste cose; tendi invece alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza. Combatti la buona battaglia della fede, cerca di raggiungere la vita eterna alla quale sei stato chiamato e per la quale hai fatto la tua bella professione di fede davanti a molti testimoni.Davanti a Dio, che dà vita a tutte le cose, e a Gesù Cristo, che ha dato la sua bella testimonianza davanti a Ponzio Pilato, ti ordino di conservare senza macchia e in modo irreprensibile il comandamento, fino alla manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo, che al tempo stabilito sarà a noi mostrata da Dio, il beato e unico Sovrano, il Re dei re e Signore dei signori, il solo che possiede l’immortalità e abita una luce inaccessibile: nessuno fra gli uomini lo ha mai visto né può vederlo. A lui onore e potenza per sempre. Amen.Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO (2Cor 8,9)R. Alleluia, alleluia.Gesù Cristo da ricco che era, si è fatto povero per voi,perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.R. Alleluia.

VANGELO (Lc 16,19-31)Nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni; e Lazzaro i suoi mali; ma ora lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti.+ Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, Gesù disse ai farisei: «C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe.Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del

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Letture quotidiane – settembre 2013dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”.Ma Abramo rispose: “Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi”.E quello replicò: “Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. Ma Abramo rispose: “Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro”. E lui replicò: “No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”. Abramo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”».Parola del Signore.

OMELIACon questa parabola Gesù ci richiama l’irreparabile eternità delle pene dell’inferno. È un discorso duro, ma viene dalle labbra di Gesù. Il ricco Epulone, che durante la vita terrena non ha praticato la carità, soffre irrimediabilmente nell’oltrevita. Egli, come i suoi fratelli, conosceva la legge e le profezie che specificano i modi della giustizia divina: forse riteneva che per lui si sarebbe fatta un’eccezione, e invece tutto si compie alla lettera. Siamo avvertiti anche noi: non possiamo edulcorare la legge di Cristo, affidarci a una “misericordia” che non trovi corrispettivo nella nostra carità. Finché siamo quaggiù abbiamo tempo per compiere il bene, e in tal modo guadagnarci la felicità eterna: poi sarà troppo tardi. Gesù dà un senso anche alle sofferenze di Lazzaro: le ingiustizie terrene saranno largamente compensate nell’altra vita, l’unica che conta. Abbiamo il dovere di far conoscere a tutti, cominciando dalle persone che amiamo, la logica della giustizia divina: e questa è la forma più squisita della carità.

PREGHIERA SULLE OFFERTEAccogli, Padre misericordioso, i nostri doni, e da quest’offerta della tua Chiesa fa’ scaturire per noi la sorgente di ogni benedizione. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE“Il povero fu portato dagli angeli nel seno di Abramo, il ricco nell’inferno tra i tormenti”. (Lc 16,22-23)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONEQuesto sacramento di vita eterna ci rinnovi, o Padre, nell’anima e nel corpo, perché, comunicando a questo memoriale della passione del tuo Figlio, diventiamo eredi con lui nella gloria. Per Cristo nostro Signore.

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Letture quotidiane – settembre 2013

MEDITAZIONEFratelli, ricchi o poveri, sforziamoci di imitare Lazzaro! Lui che dovette sopportare non una disgrazia, non due, non tre, ma una moltitudine: povertà, malattia, abbandono, anche di tutti coloro che avrebbero dovuto soccorrerlo.Egli ha sofferto fino a giunger nella casa che meglio poteva liberarlo da tutti questi mali; ma nessuno si è degnato di accordargli la più piccola consolazione. Egli ha visto colui che lo disdegnava ristorarsi di mille piaceri, e, nonostante una vita indegna, non essere oggetto di alcun incidente sgradevole. Non ha potuto appoggiarsi a un altro Lazzaro, né trovare la sua forza nell’insegnamento che viene nel dogma della risurrezione.A tutto ciò si aggiunge la cattiva opinione che la gente aveva di lui, e questo non per uno o due giorni, ma per tutta una vita, in cui egli si è visto nella disgrazia di fronte alla fortuna del ricco.Se dunque Lazzaro ha sopportato con una grande forza d’animo una tale prova, potremmo essere scusati noi, che non abbiamo il coraggio di soffrire molto meno? È perciò che Cristo ha, in qualche modo, esposto all’attenzione di tutti l’esempio del giusto Lazzaro. Così potremo, se cadiamo a nostra volta nella disgrazia, meditare sulle sue prove, e trarre dalla sua saggezza e dalla sua sapienza incoraggiamento e consolazione. Dottore universale, Lazzaro è sempre presente agli occhi di colui che soffre; egli si mostra a tutti, egli che tutti sorpassa...Rendiamo grazie a Dio che ama tanto gli uomini, per questo insegnamento, e raccogliamo un frutto utile. Nelle nostre assemblee, nelle nostre case, in pubblico, ovunque, portiamo con noi il ricordo di Lazzaro. Sforziamoci di cogliere la sua testimonianza, il senso di questa parabola; calpestando le miserie della vita presente, noi potremo conquistare i beni a venire. Conceda Dio che noi tutti possiamo essere giudicati degni della grazia di Gesù Cristo, al quale vanno onore e gloria, nei secoli!SAN GIOVANNI CRISOSTOMO

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Letture quotidiane – settembre 2013

30 settembre 2013 – LunedìS. Girolamo (m)26.a Tempo Ordinario - II

PREGHIERA DEL MATTINOSignore, tu ci hai dato come esempio un bambino, perché solo se saremo umili e semplici entreremo nel tuo regno. Allontana da noi ogni tentazione dell’orgoglio e concedici di vedere il tuo volto in ogni uomo, affinché lo serviamo con amore.

ANTIFONA D’INGRESSOSignore, tutto ciò che hai fatto ricadere su di noi l’hai fatto con retto giudizio; abbiamo peccato contro di te, non abbiamo dato ascolto ai tuoi precetti: ma ora glorifica il tuo nome e opera con noi secondo la grandezza della tua misericordia. (Dn 3,31.29.30.43.42)

COLLETTAO Dio, che riveli la tua onnipotenza soprattutto con la misericordia e il perdono, continua a effondere su di noi la tua grazia, perché, camminando verso i beni da te promessi, diventiamo partecipi della felicità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Zc 8,1-8)Io salvo il mio popolo dalla dall’Oriente e dall’Occidente.Dal libro del profeta ZaccariaLa parola del Signore degli eserciti fu rivolta in questi termini: «Così dice il Signore degli eserciti: Sono molto geloso di Sion, un grande ardore m’infiamma per lei.Così dice il Signore: Tornerò a Sion e dimorerò a Gerusalemme. Gerusalemme sarà chiamata “Città fedele” e il monte del Signore degli eserciti “Monte santo”.Così dice il Signore degli eserciti: Vecchi e vecchie siederanno ancora nelle piazze di Gerusalemme, ognuno con il bastone in mano per la loro longevità. Le piazze della città formicoleranno di fanciulli e di fanciulle, che giocheranno sulle sue piazze.Così dice il Signore degli eserciti: Se questo sembra impossibile agli occhi del resto di questo popolo in quei giorni, sarà forse impossibile anche ai miei occhi? Oracolo del Signore degli eserciti.Così dice il Signore degli eserciti: Ecco, io salvo il mio popolo dall’Oriente e dall’Occidente: li ricondurrò ad abitare a Gerusalemme; saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio, nella fedeltà e nella giustizia».Parola di Dio.

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Letture quotidiane – settembre 2013SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 101)R. Il Signore ha ricostruito Sion ed è apparso nel suo splendore.Le genti temeranno il nome del Signoree tutti i re della terra la tua gloria,quando il Signore avrà ricostruito Sione sarà apparso in tutto il suo splendore.Egli si volge alla preghiera dei derelitti,non disprezza la loro preghiera. R.Questo si scriva per la generazione futurae un popolo, da lui creato, darà lode al Signore:Il Signore si è affacciato dall’alto del suo santuario,dal cielo ha guardato la terra,per ascoltare il sospiro del prigioniero,per liberare i condannati a morte. R.I figli dei tuoi servi avranno una dimora,la loro stirpe vivrà sicura alla tua presenza,perché si proclami in Sion il nome del Signoree la sua lode in Gerusalemme,quando si raduneranno insieme i popolie i regni per servire il Signore. R.

CANTO AL VANGELO (Mc 10,45)R. Alleluia, alleluia.Il Figlio dell’uomo è venuto per serviree dare la propria vita in riscatto per molti.R. Alleluia.

VANGELO (Lc 9,46-50)Chi è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande.+ Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, nacque una discussione tra i discepoli, chi di loro fosse più grande.Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un bambino, se lo mise vicino e disse loro: «Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande».Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non ti segue insieme con noi». Ma Gesù gli rispose: «Non lo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi».Parola del Signore.

OMELIA

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Letture quotidiane – settembre 2013Chi è il più grande fra loro? Questa domanda assilla molto gli apostoli. Gesù ha risolto questo problema in un modo molto semplice: prendendo come esempio un bambino, con la sua semplicità, con la sua umiltà, con la sua dipendenza da qualcun altro. Gesù voleva così insegnare che i valori del regno di Dio sono completamente diversi da quelli terreni, perché essi vanno oltre la logica umana.Questo brano del Vangelo è una lezione per ogni uomo. Ma, ad avere sete di potere per dominare gli altri e mettersi al di sopra degli altri, non è soltanto l’individuo. Interi popoli hanno queste aspirazioni. Che cosa sono le guerre, se non l’espressione tragica della volontà, da parte di un popolo, di essere più potente degli altri? I popoli più indifesi sono vittime delle aspirazioni orgogliose dei più potenti, dei più forti. Preghiamo Dio perché sia fatta pace nel rispetto di tutti. Ogni uomo è figlio di Dio.

PREGHIERA SULLE OFFERTEAccogli, Padre misericordioso, i nostri doni, e da quest’offerta della tua Chiesa fa’ scaturire per noi la sorgente di ogni benedizione. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONEDa questo abbiamo conosciuto l’amore di Dio: egli ha dato la sua vita per noi, e anche noi dobbiamo dar la vita per i fratelli. (1Gv 3,16)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONEQuesto sacramento di vita eterna ci rinnovi, o Padre, nell’anima e nel corpo, perché, comunicando a questo memoriale della passione del tuo Figlio, diventiamo eredi con lui nella gloria. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERASignore, guarisci tutti gli individui e tutti i popoli che vogliono imporsi agli altri per dominarli e renderli schiavi. Ti prego per tutti i popoli oppressi. Concedi inoltre agli oppressori la grazia della conversione.

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Letture quotidiane – settembre 2013

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