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LA PALLAMANO

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Successivamente furono introdotte nuove regole e nel 1936 vi fu il primo vero riconoscimento alle Olimpiadi di Berlino, sebbene con un torneo solo dimostrativo. Solo nel 1982 entrò ufficialmente a far parte dei giochi olimpici. Le origini del gioco sono incerte: pare in Germania ad opera di Max Heiter nel 1915, che mise insieme le regole del calcio e del basket , con le squadre da 11 giocatori, utilizzando un campo da calcio.

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Le origini del gioco sono incerte: pare in Germania ad opera di Max Heiter nel 1915, che mise insieme le regole del calcio e del basket , con le squadre da 11 giocatori, utilizzando un campo da calcio. Successivamente furono introdotte nuove regole e nel 1936 vi fu il primo vero riconoscimento alle Olimpiadi di Berlino, sebbene con un torneo solo dimostrativo. Solo nel 1982 entrò ufficialmente a far parte dei giochi olimpici.

Il campo di gioco, di forma rettangolare che misura 40 metri di

lunghezza e 20 metri di larghezza, è formato da due metà campo identiche, al cui interno si trovano un’area di gioco e due aree di

porta, di forma quasi semicircolare, con raggio di 6 metri nella parte tondeggiante, all'interno della quale si può trovare solo il portiere; i giocatori si schierano in difesa solitamente lungo il perimetro dell'area e non possono entrare al suo interno.

• La porta è posta al centro della linea di

fondo e misura all'interno 2 metri di

altezza e 3 metri di larghezza.

La linea di tiro di punizione è formata da una linea tratteggiata tracciata a 9 metri dalla porta, parallelamente alla linea dell'area di porta, e termina all'intersezione con le linee laterali. Da questa linea vengono battuti i tiri di punizione per falli commessi fra la linea stessa e l'area di porta. La linea del tiro di rigore si trova a 7 metri dalla porta.

Ogni squadra è composta da 12 giocatori di cui 2 portieri; in campo scendono 7 giocatori compreso il portiere. Le sostituzioni sono illimitate; il cambio deve avvenire da un apposito spazio del campo. La numerazione della squadra è libera. Il portiere deve indossare una maglia di colore diverso da quello dei compagni di squadra e dai componenti della squadra avversaria.

Una partita è composta da 2 tempi di gioco effettivo che possono

variare da 20 a 30 minuti a seconda della categoria.

Il tiro d’inizio è eseguito dal centro del terreno di gioco in qualsiasi direzione (passaggio al compagno di squadra) entro 3 secondi dal fischio dell’arbitro. Il giocatore che esegue il tiro deve trovarsi con almeno un piede sulla linea mediana fino a che il pallone non ha lasciato al sua mano. Gli attaccanti possono superare la linea mediana dopo il fischio dell’arbitro.

In campo i giocatori in attacco si passano il pallone cercando di creare spazi e liberare un giocatore per il tiro. Lo scopo del gioco è far entrare il pallone oltre la riga di porta, nella rete, alle spalle del portiere. Vince naturalmente chi segna il maggior numero di reti alla fine dei 2 tempi di gioco.

Dopo la segnatura di una rete il gioco deve riprendere prontamente dal centrocampo (nei campionati giovanili il gioco riprende dal portiere!).

L'arbitraggio è affidato solitamente a 2 (due) arbitri, ma può anche arbitrare una sola persona in alcuni casi.

per spostarsi con la palla per più di 3 passi bisogna palleggiare e non si può trattenere la palla in mano più di 3 secondi; una volta ripresa in mano la palla dopo uno o più palleggi si possono ancora fare 3 passi e poi passare o tirare; si può toccare la palla con le parti del corpo sopra al ginocchio; quando la palla esce dalle linee laterali e di fondo viene rimessa in gioco da un atleta della squadra opposta a quella che ne ha causato l'uscita; non si può occupare l’area di porta con scopo né difensivo né offensivo: è però possibile ricadere nell’area in seguito ad un tiro.

ATTACCANTI

PORTIERE:

Solo il portiere può sostare nell'area di porta; il portiere può parare usando qualsiasi parte del corpo; il portiere può uscire e rientrare nell’area di porta solo se non è in possesso della palla; se il portiere invia la palla sul fondo non c’è tiro d’angolo, ma il gioco riprende dal portiere stesso; non si può passare il pallone indietro al portiere, se questo si trova all'interno dell'area dei 6 metri.

DIFENSORI: Si può fermare il giocatore avversario bloccandone la penetrazione frontalmente, senza movimenti violenti e senza particolare irruenza; in caso di contatto con un giocatore che già era passato oltre il difensore si punisce la difesa con un tiro di rigore

È proibito cinturare, strattonare, strappare la palla di mano, sbarrare la strada; in caso di contatto di difesa particolarmente irruento e violento si può sanzionare il difensore con un cartellino giallo o con un esclusione temporanea di 2 (due) minuti; dopo due cartellini gialli scatta automaticamente l'esclusione temporanea di 2 (due) minuti; dopo 3 esclusioni temporanee di 2 (due) minuti scatta automaticamente il cartellino rosso e la relativa espulsione del giocatore

I FALLI

Esiste anche una esclusione permanente dal gioco per falli particolarmente gravi o comportamenti antisportivi molto gravi (l'arbitro incrocia le braccia davanti al petto verticalmente); questo tipo di punizione comporta l'esclusione definitiva del giocatore e per tutta la durata della partita la squadra rimane con un giocatore in meno.

I fondamentali individuali sono:

• palleggio • passaggio • ricezione • tiro

Il palleggio Il palleggio va effettuato con una mano sola, che colpisce la palla dall’alto verso il basso; può essere basso quando l’avversario è vicino, normale quando l’avversario è lontano, alto nel contropiede individuale per accelerare l’azione. Il palleggio non è molto usato perché la pallamano è un gioco basato su passaggi ed azioni veloci.

Il passaggio Il passaggio deve essere sempre preciso e veloce; la palla deve essere passata al compagno all’altezza del petto in modo che chi riceve possa a sua volta passare o tirare immediatamente. Esistono più tipi di passaggio: lasciando la palla all’altezza della spalla, del fianco, del ginocchio, lateralmente sopra la testa, dietro la spalla o la schiena, rovesciando indietro il palmo della mano.

Nel tiro è importante riuscire a tenere la palla con una

sola mano per imprimere più forza.

Può essere effettuato:

IL TIRO

• in doppio appoggio su tutti e due piedi

con un’ accentuazione del piegamento

della gamba anteriore opposta al braccio

che tira

• in elevazione per superare, con una

fase di volo seguita allo stacco, la difesa

piazzata;

• in estensione e caduta simile al salto in

lungo con il pallone in mano con stacco

dall'esterno dell’area di porta verso il portiere

lasciando il pallone prima di ricadere al suolo

cosa che causerebbe un'invasione e quindi la

perdita del possesso di palla.

•In tuffo permette di accorciare la distanza fra il lanciatore e la porta ritardando l'abbandono del pallone, il quale avviene appena prima del contatto col suolo. Lo si effettua sia in tiri da fermo che durante le azioni di gioco. Spesso è usato anche nei tiri dai 7 metri, il rigore, per ritardare il tiro e deconcentrare il portiere.

Il tiro di punizione Il tiro di punizione è eseguito dalla squadra che ne beneficia del punto in cui è stato commesso il fallo senza attendere il fischio dell'arbitro. Se questo punto si trova tra la linea dei 6 metri e quella dei 9 metri, il tiro di punizione si esegue dai 9 metri.

Il tiro dai sette metri (rigore) Il tiro dai sette metri viene accordato per comportamento irregolare in qualsiasi parte del campo se: • il fallo è nei confronti di un giocatore che sta per segnare una rete • il portiere porta il pallone dal campo nella propria area di porta • un giocatore passa la palla al proprio portiere (nell'area di porta) • un difensore difende un tiro dall'interno dell'area di porta

Al momento dell'esecuzione di un tiro di rigore i giocatori avversari devono essere ad almeno 3 metri di distanza da chi tira e gli attaccanti devono essere dietro la linea dei 9 metri.

Nel tiro dai sette metri, come nel tiro di punizione, almeno una parte di un piede del tiratore deve rimanere a contatto con il suolo e non deve oltrepassare o calpestare la linea del rigore.