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La nascita delle monarchie nazionali Il declino degli imperi

La nascita delle monarchie nazionali

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Ipertesto multimediale sul declino degli imperi e la formazione delle monarchie nazionali.

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Page 1: La nascita delle monarchie nazionali

La nascita delle monarchie nazionaliIl declino degli imperi

Claudia Troci III F Liceo Scientifico G. Brotzu anno 2012

Indice

1.1 Federico I di Svevia

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La nascita delle monarchie nazionali

1.2 Federico I e i comuni 1.3 La sconfitta del Barbarossa 1.4 Innocenzo III 1.5 La crociata contro Costantinopoli 1.6 Il contrasto fra Inghilterra e Francia 1.7 Le conseguenze di Bouvines in Francia 1.8 Le conseguenze di Bouvines in Inghilterra 1.9 Le conseguenze di Bouvines nel Sacro impero romano germanico 1.10 La politica di Federico II 1.11 Sconfitta di Federico II Galleria immagini: Federico II Bibliografia e Sitografia

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Battaglia di Bouvines

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La nascita delle monarchie nazionali

1.1Federico I di Svevia

Morte di Enrico IV e successione al trono.

Conseguenze del concordato di Worms

Obbiettivi di Federico I

1.2 Federico I e i comuni

I comuni in Italia.

Federico entra nella politica Italiana.

Milano e la libertà.

Reazione di Federico I.

Alla morte di Enrico V il trono passò a suo figlio, che morì senza eredi, ciò determinò l estinzione della dinastia di Franconia. La lotta per la successione divise i feudatari tedeschi in due fazioni, i Welf sostenitori dei duchi di Baviera e i Wibelingche sostenevano i duchi di Svevia (i nomi delle due fazioni tedesche diedero il nome alle due fazioni italiane che si diedero battaglia nei comuni italiani).Nel 1152, dalla lotta emersero vincitori i ghibellini, che portarono sul Trono Federico I di Svevia detto il Barbarossa.Federico I aveva intenzione di riaffermare la sua superiorità anche sul papato, seguendo le orme di Ottone I e di Enrico IV, ma i suoi progetti vennero ostacolati dal concordato di Worms.

Il concordato di Worms ebbe conseguenze negative per i sovrani, infatti causò un ulteriore indebolimento del potere imperiale. I vescovi continuarono a svolgere la funzione di conte, ma l’imperatore non poté più contare sulla loro lealtà, perché non essendo investiti da lui non gli dovevano nessuna fedeltà.

Inoltre Federico I mirava a riunire l’Impero germanico alla penisola Italiana, riaffermando la sua autorità sul regno d’Italia, riducendo all’obbedienza il papa e togliendo il Regno di Sicilia ai Normanni.

I Comuni toscani e padani, ormai indipendenti e orgogliosi della loro libertà, pur sapendo di appartenere formalmente all’ imperatore tedesco, battevano moneta per conto proprio, non pagavano tasse e si facevano guerra quando e come volevano.

Federico I ebbe l’opportunità di entrare negli affari italiani inseguito ad una contesa fra il comune di Lodi e quello di Milano, il comune di Lodi richiedeva l’intervento dell’imperatore tedesco.Federico inviò subito a Milano un suo ambasciatore che venne messo in fuga.

L’ambasciatore venne cacciato da Milano perché la posta in gioco era molto alta, si trattava della libertà comunale, quella che l’avevano resa una città ricchissima, la sua ricchezza era basata sell’abbattimento dei concorrenti e anche all’equilibrio perfetto tra allevamento e colture intensive.

Federico prima di attaccare i comuni decise di inviare dei giuristi a cui chiese di compilare una lista di regaliè, cioè di diritti regi.

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Concordato di WormsAccordo che pose fine alla lotta per le investiture, nel quale l’imperatore rinunciava all’ investitura dei vescovi e riconosceva al papa e al clero il monopolio della sacralità.

Concordato di WormsAccordo che pose fine alla lotta per le investiture, nel quale l’imperatore rinunciava all’ investitura dei vescovi e riconosceva al papa e al clero il monopolio della sacralità.

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La nascita delle monarchie nazionali

Reazione dei comuni e l’ira di Federico.

1.3La sconfitta del Barbarossa

La Lega lombarda.

Federico scende in Italia.

La battaglia di Legano e la pace di Costanza.

Nell’autunno del 1158 l’imperatore si recò fra i Lombardi e convocò il Consiglio di Roncaglia, nel quale espose le regalie, che comprendevano la nomina dei magistrati cittadini, la riscossione delle imposte, e la funzione di tribunale supremo, ai rappresentanti di quattordici comuni.

I delegati sembrarono convinti e accettarono le regalie, ma i concittadini non adempirono a nessuno degli obblighi presi.L’imperatore allora scatenò la sua ira sui comuni lombardi, che per quattro anni la Lombardia fu assediata e data alle fiamme.

Nel 1167, sedici Comuni costituirono la Lega lombarda,di questa lega facevano parte i comuni lombardi, piemontesi, veneti (Venezia non mandò uomini armati ma finanziò le operazioni di guerra) ed emiliani, più i Milanesi, nonché i Comuni nemici, obbligati con le minacce a partecipare.

Nel frattempo a Roma era stato eletto Alessandro III, la sua elezione riaccese la lotta fra papa e imperatore, Federico primo sosteneva la fazione opposta.Papa Alessandro si alleò con la lega e Federico I decise di scendere in Italia per punire il pontefice.

Arrivato a Roma fu costretto a ritirarsi perché un epidemia decimo il suo esercito, proprio mentre tornava in Germania, venne sorpreso dalle milizie lombarde che sbaragliarono l’esercito imperiale nella battaglia di Legnano.Federico fu costretto a chiedere una pace la Pace di Costanza, nella quale riconobbe la Lega lombarde concesse ai comuni le libertà di cui avevano goduto fino ad allora.In cambio otteneva un risarcimento iniziale e un irrisorio tributo annuo.

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1.4 Innocenzo III e la chiesa

Morte di Federico I.

Enrico VI.

Guelfi e Ghibellini.

Dopo la disfatta subita in Italia, Federico I decise di intraprendere una crociata, ma prima per consolidare il potere della sua famiglia nella penisola, fece sposare suo figlio Enrico VI con Costanza d’Altavilla , che avrebbe ereditato il regno di Sicilia.Federico dopo aver accolto la crociata contro Saladino sovrano egiziano che aveva conquistato Gerusalemme.

Il successore di Federico fu suo figlio Enrico VI che avrebbe ereditato due corone, quella di imperatore di Germania e quella di re di Sicilia, questo fatto impensieriva molto la chiesa che temeva Enrico VI e il potere acquistato.Enrico però morì improvvisamente, lasciando come erede suo figlio Federico di soli 2 anni.

La situazione consentì ai nemici della casa di Svevia di farsi avanti, si scatenò uno scontro tra Guelfi e Ghibellini, che lottavano per far eleggere i propri capi.Dallo scontro uscì vincitore il capo dei guelfi tedeschi, Ottone IV, che salì al potere dopo aver promesso a papa Innocenzo III che non avrebbe mai unito le due corone che gli spettavano.

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Innocenzo IIIInnocenzo III fu eletto papa da un conclave di vescovi-cardinali i quali si riunirono a porte chiuse e senza contatti con l’esterno, per evitare le influenze delle potenti famiglie romane.Salì al trono pontificio nel 1198 e regnò fino al 1216.Innocenzo trasformò la chiesa medievale in chiesa modera.Il nucleo della trasformazione che compì fu la separazione della sfera ecclesiastica dalla sfera laica, per far ciò differenziò il clero, con le sue regole di ubbidienza e umiltà, dalla massa di fedeli e dagli incarichi politici.

Saladino

Saladino, chiamato Ṣalāḥ al-Dīn al-Ayyūbi, fu sultano di Egitto, Siria e Hijaz dal 1174 alla sua morte, viene ricordato come un grande stratega.Saladino iniziò la conquista dell'area siro-palestinese nel maggio del 1174, e nel novembre dello stesso anno riuscì a conquistare Damasco.Nel 1187 conquisto Gerusalemme e dovette far fronte alla crociata bandita per riconquistare la terra santa.

Saladino sultano d'Egitto

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1.5 La quarta crociata

Importanza storica della crociata contro Costantinopoli.

Cosa sarebbe dovuto succedere.

Cosa successe in realtà.

Conseguenza della crociata per Venezia.

Conseguenze della crociata per l impero bizantino.

Conseguenze della crociata sul piano religioso.

La quarta crociata non raggiunse mai i Luoghi Santi, ma segnò l’inizio del dominio incontrastato dei Veneziani sul Mediterraneo orientale e la fine dell’Impero romano d’Oriente.

Nel 1201, i crociati per rispondere alla chiamata del pontefice, che voleva riconquistare Gerusalemme, decisero di affittare delle navi e intraprendere il viaggio per via marittima.La potenza marittima più adatta sembrò Venezia, che accettò l incarico dietro pagamento di una cifra esorbitante, Venezia prometteva di armare 50 navi da guerra i cambio di metà del bottino finale.

In realtà, il numero di guerrieri radunatosi a Venezia fu molto ridotto rispetto alle previsioni, e il denaro raccolto non bastò a coprire le spese. I Veneziani decisero di far partire ugualmente le navi, ma decisero di far scalo a Zara, sull’Adriatico, che dopo essere stata saccheggiata dai crociati divenne un importante colonia veneziana.A Zara i crociati vennero a sapere dei gravi disordini scoppiati a Bisanzio e decisero di approfittarne.Dopo un breve assedio ebbe inizio il grande saccheggio, nel quale i crociati diedero prova di raggelante cinismo, compiendo razzie, barbarie e violenze senza nessun contegno, i veneziani invece si concentrarono su oggetti di grande valore.La pazzia generale durò all’incirca quattordici giorni, dopo i quali si ebbe la spartizione del bottino, alcuni storici pensano che equivalga a molte centinaia di milioni di euro.

Durante il viaggio di ritorno, i Veneziani occuparono decine di isole greche che Bisanzio non era più in grado di difendere e ne fecero colonie commerciali, difese militarmente e dotate di porti, cantieri navali, magazzini ecc.

L’impero bizantino, invece, iniziò un lento declino. Gli imperatori non riuscirono a risollevare il loro prestigio, entrarono in conflitto con il clero e con la popolazione e non furono più in grado di difendere i territori rimasti.

Sul piano religioso la quarta crociata fu un disastro, infatti se le Crociate erano nate anche con la speranza di una riconciliazione fra ortodossi e cattolici, dopo il saccheggio il Grande Scisma divenne insanabile (e lo è tutt’ora).

1.6 I

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CattedraleLa cattedrale è la chiesa principale di una diocesi. Il nome deriva dal trono, del vescovo,situato nell’abside, in modo che il celebrante guardi il popolo. Nella cattedrale hanno luogo le funzioni più solenni.

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1.6 Inghilterra e Francia

Rapporti fra Francia e Inghilterra.

Lo scontro fra la politica reale e la chiesa

Riccardo Cuor di Leone e Giovanni Senza Terra

Le premesse dello scontro.

Mentre in Germania Guelfi e Ghibellini lottavano per il controllo del potere imperiale, tra Francia e Inghilterra iniziò un conflitto creatosi per la rivendicazione di alcuni possedimenti inglesi in territorio francese.La conquista della corona inglese da parte di Guglielmo duca di Normandia e successivamente il passaggio al trono di Enrico II, che controllava oltre alla Normandia, la contea di Angiò e l’Aquitania, complicò i rapporti tra Francia e Inghilterra.

Per riuscire a mantenere il controllo anche sulle terre francesi, Enrico II accentuò la sacralità del potere imperiale.Ciò causò anche l’aumento del conflitto con il papato e con la Chiesa, tra gli oppositori della politica di Enrico ci fu Thomas Becket . Enrico decise di eliminare Becket, nel 1170 Becket venne assassinato nella cattedrale di Canterbury, l’assassinio provocò la scomunica del re d’Inghilterra.

Enrico II venne successo da suo figlio maggiore Riccardo cuor di Leone, che preferì dedicarsi a combattere in Terra Santa piuttosto che occuparsi delle faccende politiche del regno d’Inghilterra che ormai era diventata uno degli stati più importanti d’Europa.Durante l’assenza di Riccardo il trono venne gestito da suo fratello, Giovanni, soprannominato Senza Terra.

Nel 1214 si arrivò allo scontro decisivo fra le tre potenze europee, l’esito di questo scontro determinerà il futuro di tutti i principali stati europei.Infatti il 27 luglio del 1214 si ebbe a Bouvines lo scontro finale, che vide schierati da una parte la Francia e dall’altra l’Inghilterra supportata da dall’Impero germanico.

1.7Fr

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Origine delle università

L'università si sviluppa nel XII secolo. Il termine "università" deriva da”universitas societas magistrorum discipulorumque”.In Italia le università sono nate da corporazioni di studenti che chiamavano maestri idonei a insegnare una disciplina, e nominassero un rettore che stava a capo della corporazione.In genere le università comprendevano queste quattro facoltà: facoltà delle arti, medicina, diritto, teologia. Solo ad Oxford furono istituite due facoltà di diritto.Nelle università veniva riscoperta la cultura classica. Nel 1300 vi erano già in Europa almeno 20 università: dieci in Italia, cinque in Francia, due in Inghilterra, due in Spagna e l'università di Lisbona in Portogallo.Le più importanti furono: Bologna, Parigi, Montpellier, Oxford, Padova, Salamanca e Cambridge.

Nome: Thomas BecketNazionalità: ingleseData Di Nascita: 21 dicembre 1118Luogo Di Nascita: LondraAttività: arcivescovoVita: Becket fu un grande oppositore delle politica imperiale intrapresa da Enrico II, venne assassinato a Canterbury nel 1170.

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1.7 Francia: Le conseguenze

La vittoria della Francia.

La nuova figura del re, Luigi IX.

1.8 Inghilterra:Le conseguenze

Dopo Bouvines.

La Magna Charta.

Rapporto contrattuale fra i signori e il sovrano.

La Francia vinse lo scontro, Filippo Augusto conquistò quasi tutti i territori contesi, riuscì anche ad annettere la contea di Tolosa.Ciò portò Filippo Augusto ad avere sotto il suo controllo un territorio vastissimo, che gli permise di prevalere sui baroni.

Per mantenere il controllo su un territorio tanto vasto i re francesi proposero l’immagine del re al popolo come re garante della giustizia e protettore dei deboli, quasi una figura paterna.Ci furono addirittura re francesi canonizzati dalla chiesa un esempio è Luigi IX, che per rimediare alla sua precedente cattiva condotta, compì importanti azioni come: impedire guerre interne, limitare l’usura, punire la bestemmia e l’adulterio, vietare i giochi d’azzardo e creare appositi quartieri per le meretrici.

In Inghilterra la situazione dopo la sconfitta subita precipitò. Infatti i sempre più potenti baroni approfittarono della debolezza del re per prevalere su di esso.Il rapporto di vassallaggio era un patto a bilaterale, non solo il vassallo doveva garantire lealtà e supporto al sovrano, ma anche il sovrano doveva essere in grado di dare protezione ai suoi vassalli e alle sue terre.

Dopo Buovines queste condizioni vennero a mancare, l’immediata conseguenza di questa mancanza fu la perdita di prestigio da parte del sovrano.I baroni quindi ebbero il potere di porre fine agli abusi subiti fino ad allora, l’evento decisivo si verificò nel 1215, quando i baroni obbligarono Giovanni Senza Terra a firmare la Magna Charta, nella quale il potere del re veniva sottoposto a rigidi e ben precisi limiti.

Nel regno d’Inghilterra i rapporti fra l’autorità e i vassalli divennecontrattuale, questa componente divenne indelebile e immutabile.

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La magna Charta

E’ un documento nel quale vengono posti limiti ben precisi all’autorità reale come:divieto per il sovrano di imporre nuove tasse;un regolare processo, da parte di una corte di pari;l'istituzione di una commissione di venticinque baroni che controllava l’operato del sovrano.

La magna Charta

E’ un documento nel quale vengono posti limiti ben precisi all’autorità reale come:divieto per il sovrano di imporre nuove tasse;un regolare processo, da parte di una corte di pari;l'istituzione di una commissione di venticinque baroni che controllava l’operato del sovrano.

King John the lackland

Filippo Augusto

Luigi IX

La nascita del parlamento Inglese

La Magna Charta aveva ormai imposto limiti inviolabili al sovrano che ormai aveva perso la maggior parte dei suoi poteri.Nel 1258 a causa di un nuovo conflitto, re Enrico III, fu costretto a cedere alle pressioni dei baroni, concesse loro le provvisioni di Oxford, dopo le quali venne stabilito che al fianco del re sarebbero restati stabilmente 15 baroni che avevano il compito di controllare e consigliare il re.Questo ristretto gruppo di baroni può essere definito il primo nucleo della camera dei Lords, mentre per la camera dei comuni bisogna ricercare le origini più tardi nel 1275, quando Edoardo I che decise di convocare un'altra assemblea coinvolgendo anche i ceti borghesi, sperando di limitare il potere dei baroni.Edoardo I inoltre introdusse l’abitudine di convocare l’assemblea a Westminster.Da Edoardo in poi venne sancito il principio secondo il quale il re non poteva imporre tasse senza il consenso del parlamento.Il parlamento divenne un vero e proprio organo legislativo, che contribuiva attivamente alle decisioni del re.Il clero decise di non formare una terza camera a se stante, pensando di poter controllare meglio la situazione prendendo parte alla camera dei Lords, questo però causò un lento processo di esclusione della chiesa dal parlamento e dalla gestione dello stato.

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La nascita delle monarchie nazionali

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La camera dei Lords

La Camera dei Lords è considerata la Camera alta del Parlamento britannico. Nacque come Camera dei Pari, che aveva il significato derivato dalla Magna Charta, che riconosceva ai baroni inglesi il diritto a essere giudicati dai propri uguali, fu denominata House of Lords a partire dall’epoca di Enrico VIII. I pari erano tutti i feudatari diretti della corona, con funzioni consultive. L’imposizione dei tributi. L’assemblea ebbe la funzione di suprema istanza giudiziaria e poi un ruolo in materia di legislazione. Assolve tuttora in parte le originarie funzioni giudiziarie. I suoi membri sono di nomina reale a vita; fino al 1999 i seggi erano trasmessi per via ereditaria.

Parlamento Inglese

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1.9 Germania: Le conseguenze

Dopo Ottone IV:Federico II.

Federico II e l’Italia.

1.10 La politica di Federico II

Differenze fra il Barbarossa e Federico II.

Il progetto di Federico II.

Sovrano vicario di Dio.

Lo studio del diritto romano.

Insieme all’Inghilterra venne sconfitto anche il Sacro impero romano germanico, guidato da Ottone IV.Ottone non fu più in grado di tenere il controllo sull’impero e ciò permise a Federico II di rafforzare il suo potere fino a prendere il posto di Ottone, diventando anche sovrano del regno di Sicilia, fece di Palermo la propria corte.Federico II fu un’importante mecenate di poeti e pensatori, infatti nella sua corte si sviluppò la scuola siciliana.

Federico II capì che in Germania ormai il potere dei signori era talmente radicato che era impossibile per l’imperatore imporre il proprio potere su di essi, decise allora di concedere grande autonomia ai signori. Nel 1231, Federico concentrò la sua attenzione sull’Italia, con la costituzione di Melfi tolse ai grandi signori siciliani il potere sia in campo militare che in campo politico, imponendo con la forza la propria autorità.

La politica di Federico II si differenziò principalmente da quella del Barbarossa principalmente per una scelta, il Barbarossa infatti, pensava di poter riuscire ad unire sotto il suo potere non solo l’Italia ma anche la Germania, mentre Federico abbandonò l’idea di imporsi in Germania e scelse di imporre la propria autorità su tutta l’Italia.

Il suo progetto era quello di sfruttare la terra più ricca e fiorente di tutta l’Europa, non solo per l’agricoltura meridionale, ma anche i commerci del Nord.Federico II voleva trasformare l’Italia in uno stato monarchico.

Per mantenere il controllo sulla popolazione Federico II riprese la figura del sovrano divino, investito da Dio e per questo suo vicario in terra, un nuovo messia con il ruolo di far rinascere e salvare l’umanità.

Federico II comunque cercò altre giustificazioni per la sua politica dispotica e assolutistica.Trovò supporto nel diritto romano, grazie al lavoro svolto dai giuristi dell’università di Bologna, Federico sosteneva che dopo Augusto il popolo romano aveva affidato tutto il potere all’imperatore, solo il sovrano era “L’onnipotente ed esclusivo depositario della sovranità”.

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Federico II di Svevia

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1.11 Sconfitta di Federico II

Morte di Federico II.

Manfredi e Carlo d’Angiò.

I signori riacquistano il potere.

I Francesi in Sicilia.

L’Italia.

La Germania

Le grandi monarchie nazionali una nuova era

Federico non riuscì a realizzare il suo progetto, i comuni forti del sostegno papale riuscirono a prevalere sull’imperatore.Federico II morì nel 1250 in Puglia dopo una battuta di caccia con il falcone.

Dopo la morte di Federico II le sorti del regno di Sicilia passarono a suo figlio Manfredi, che dovette affrontare tre papi animati dallo stesso odio per la casata di Svevia.L’ultimo dei tre Clemente IV convinse Carlo d’Angiò fratello del re di Francia a conquistarsi il regno di Sicilia.

Nel 1266 Manfredi venne sconfitto a Benevento e morì in battaglia.Il vincitore, Carlo d’Angiò, si vendicò con ferocia con tutti i suoi oppositori, mentre concesse ai cavalieri che l avevano sostenuto numerosi feudi, i signori insomma poterono riacquistare il potere che gli era stato tolto da Federico.

I francesi sfruttarono senza riguardo le terre siciliane, fino a che il popolo stremato da tanta violenza si rivolse al re d’Aragona, che aiutò i siciliani per entrare nello scenario politico ed economico mediterraneo.

Con la pace di Caltabellotta la Sicilia passò sotto il dominio aragonese.La morte di Federico II fu simbolo delle frammentazione italiana, infatti l’Italia perse la possibilità di trasformarsi in una monarchia nazionale.

Allo stesso modo la Germania non diventò una monarchia nazionale, anzi, quasi tutti i sovrani furono insignificanti.

La forza politica ed economica era ormai passata nelle mani delle grandi monarchie nazionali, come la Francia e l’Inghilterra, che avevano a disposizione risorse economiche, demografiche e agricole con la quale svolsero una politica in continua evoluzione.Con il sorgere di queste nuove potenze si apre una nuova epoca.

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Guelfi e Ghibellini in Italia

Il più implacabile nemico di Federico II fu papa Gregorio IX, in continua lotta per accaparrarsi il favore dei comuni.Il papa per distogliere Federico dalla politica Italiana gli ordinò di partire pela Sesta Crociata, pena la scomunica.Federico partì ma il suo esercito venne sterminato da un epidemia e fu costretto a tornare indietro, nonostante ciò il papa decise di non accettare la giustificazione di Federico e lo scomunicò ugualmente.Da quel momento in poi nonostante Federico avesse onorato la promessa fatta partendo per la Crociata iniziò una vera e propria lotto di annientamento, che vide sempre vittorioso Federico.Dopo la battaglia di Cortenuova dove vennero attaccati i comuni Guelfi e la distruzione della flotta Genovese nel 1241, il morale della lega lombarda era davvero provato.Quando ormai Gregorio IX era con le spalle al muro proclamò contro tutta l’Italia una crociata contro i ghibellini, Gregorio iniziò una propaganda contro Federico definendolo l’anticristo in persona.I frutti della crociata contro i ghibellini vennero raccolti dal successore di Gregorio Innocenzo IV.Molte città ghibelline divennero guelfe, le armate di Federico vennero ripetutamente sconfitte, fino al saccheggio dell’accampamento imperiale.Un altro duro colpo inflitto a Federico fu la cattura di Enzo il suo Figlio prediletto, da parte di Bologna (città guelfa).Nel 1250 Federico morì in Puglia a soli cinquantasei anni.

Guelfi e Ghibellini in Italia

Il più implacabile nemico di Federico II fu papa Gregorio IX, in continua lotta per accaparrarsi il favore dei comuni.Il papa per distogliere Federico dalla politica Italiana gli ordinò di partire pela Sesta Crociata, pena la scomunica.Federico partì ma il suo esercito venne sterminato da un epidemia e fu costretto a tornare indietro, nonostante ciò il papa decise di non accettare la giustificazione di Federico e lo scomunicò ugualmente.Da quel momento in poi nonostante Federico avesse onorato la promessa fatta partendo per la Crociata iniziò una vera e propria lotto di annientamento, che vide sempre vittorioso Federico.Dopo la battaglia di Cortenuova dove vennero attaccati i comuni Guelfi e la distruzione della flotta Genovese nel 1241, il morale della lega lombarda era davvero provato.Quando ormai Gregorio IX era con le spalle al muro proclamò contro tutta l’Italia una crociata contro i ghibellini, Gregorio iniziò una propaganda contro Federico definendolo l’anticristo in persona.I frutti della crociata contro i ghibellini vennero raccolti dal successore di Gregorio Innocenzo IV.Molte città ghibelline divennero guelfe, le armate di Federico vennero ripetutamente sconfitte, fino al saccheggio dell’accampamento imperiale.Un altro duro colpo inflitto a Federico fu la cattura di Enzo il suo Figlio prediletto, da parte di Bologna (città guelfa).Nel 1250 Federico morì in Puglia a soli cinquantasei anni.

Battaglia di Bouvines

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La nascita delle monarchie nazionali

Bibliografia

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La nascita delle monarchie nazionali

Corso di Storia, Chiaroscuro 1 – dall’età feudale al seicento.

Spazio e Storia 1 – medioevo ed età moderna.

Sitografia Wikipedia Storia Libera .it Enciclopedia Treccani

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La nascita delle monarchie nazionali

Galleria immagini: Federico II.

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Federico II si allea con i mussulmani per suscitare l'irritazione del papa.

Ritratto di Federico II di Svevia Sigillo imperiale

Stema di Federico II

Regno di Federico IIBattaglia di Cortenuova