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È un controsenso, ma accade: crescono i pagamenti digi- tali, eppure il peso del contante in Italia resta alto. È an- cora di 10 miliardi l’anno il costo di gestione di monete e banconote, ha stimato The European House-Ambrosetti. Allo stesso tempo «si è finalmente superato nel 2016 il tetto dei 200 miliardi di euro di pagamenti con carta di credito, di debito, Pagobancomat», dice Paolo Battiston, presidente per Italia e Grecia di Mastercard. Il punto è che capita ancora di sentirsi rispondere «Non abbiamo il lettore del Bancomat» nei piccoli negozi (per esempio ad Aosta), benché il termina- le Pos sia obbligatorio per legge (ma non ci sono sanzioni per chi trasgredisce). E alcuni costi del denaro di plastica per i consumatori non accennano a diminuire. La convenienza del web Secondo le ultime rilevazioni per L’Economia dell’équipe di Stefano Ca- selli, prorettore dell’Università Bocconi (al 25 maggio fra 21 emittenti), il canone medio della carta di credito è ancora di 35 euro, come in novembre (29 euro nel luglio 2016), con picchi di 80 euro (Amex): non lo fanno pagare solo in due, le online Ing Direct e Iw Bank (Bnl l’ha appena alzato). Anche la commis- sione per l’anticipo di contante resta sa- lata: in media il 3,6% dell’importo prele- vato, con un minimo sui 3 euro. Signifi- ca che se si prelevano 100 euro se ne la- sciano alla banca quasi quattro. E se si ritirano anche solo 20 euro se ne devono pagare tre. Cinque emittenti su 21 (Mps, Poste, Credem, Santander, Iw Bank) chiedono ancora la commissione sul carburante, che tocca un euro e mezzo al Santander. Nella grande distribuzione la carta più conveniente è del Carrefour e tra le finanziarie si se- gnala Findomestic che non fa pagare il prelievo di contanti. Anche in banca il costo delle transazioni senza contante re- sta elevato. Secondo l’analisi de L’Economia fra i conti cor- renti per famiglie di dieci istituti (Intesa, Ubi, Mps, Banco Bpm, Credem, Carige, Cariparma, Bnl, Unicredit e Poste, dati a fine marzo) è di 8,40 euro il canone annuo medio di una carta prepagata, che può arrivare a 12 (Unicredit, Cariparma), mentre per ricaricarla si spendono in media 80 centesimi via Internet e 1,20 euro all’Atm. Un assegno costa in media 20 PATRIMONI & FINANZA LA LOTTA AL CONTANTE C rescono i tassi delle carte di cre- dito revolving, quelle con il rimborso a rate, anche se qual- che aggiustamento qua e là evidenzia un mercato in assestamento. È in me- dia del 18,67% il tasso annuo effettivo lordo (Taeg) delle dieci società emit- tenti analizzate per L’Economia dal- l’équipe di Stefano Caselli, prorettore dell’Università Bocconi: leggermente in aumento dal 18,29% del novembre scorso. Il minimo è il 10,52% di Fineco (Carta extra), il massimo il 24,03% del- la diffusa Carta Aura di Findomestic. Con questa forbice si spendono tra i 1.600 e i 1.730 euro per rimborsare un prestito da 1.500 euro con una rata da 100, secondo la simulazione Bocconi. Rispetto a sei mesi fa ci sono state quattro variazioni, tre al rialzo e una al ribasso. Risulta aumentato il Taeg di American Express, di oltre cinque punti (dal 18,25% al 23,69% la Carta Blu che ora restituisce l’1% della spesa a fi- ne anno); di Bnl, quasi due punti (da 20,50% a 22,24% la carta Credit che si appoggia a Findomestic). E di circa un punto la stessa Findomestic Aura (dal 22,92% al 24,03%). L’ha tagliato invece di molto Carige, dal 24,16% al 19,72%. Pagare a rate un acquisto fatto con la con carta di credito, insomma, ha sempre un costo elevato, ma il tasso non è l’unico disincentivo. C’è anche la difficoltà di tenere sotto controllo la spesa. Le carte revolving possono es- sere comode per rateizzare un acqui- sto impegnativo, ma andrebbero usate il meno possibile e per un obiettivo. Non è un caso che stia aumentando l’offerta delle carte a opzione, che per- mettono sia il saldo sia la rata: +24,4% i volumi transati nei primi nove mesi del 2016, contro la calma piatta (+1,1%) delle revolving pure. Lo dice l’ultimo Osservatorio Assofin-Crif-Prometeia, che sottolinea come «una parte non trascurabile delle operazioni» con le carte a opzione sia regolata a saldo. Si sta imparando insomma a usare con- sapevolmente le revolving, diventate anche meno rischiose per le banche. A. PU. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il costo delle 10 revolving Fonte: Stefano Caselli-Università Bocconi per L'Economia, dati al 25/5/2017 Pparra Fineco-Carta Extra 10,52% Unicredit-Flexia Classic 14,82% Banca Sella-Visa Inchiaro 15,50% Banco Bpm-Extra Plus (Agos) 16,12% Santander-Carta Revolving 19,65% Carige-Valea 19,72% Agos Ducato-Carta Attiva 20,44% American Express-Blu 23,69% Bnl Credit (Findomestic) 22,24% Findomestic - Aura 24,03% Emittente e carta Tasso annuo effettivo lordo MEDIA 2017 18,67% MEDIA 2016 18,29% Il costo del rimborso Spesa di 1.500 euro con rata da 100 euro Da 1.600 euro a 1.730 euro Taeg min. Taeg max Il caso «revolving» Rimborsi a rate, li scelgono in pochi e li pagano tanto Così fate la spesa Canone annuo La mappa delle spese Ing Direct Visa Oro zero 4% - min. 3 euro Agos Mya 30 4% CartaSi Si Base 35 4% - min. 0,52 euro Compass Compass Gold 40 4% Findomestic Nova 48 zero Amex Verde 80 3,9% - min. 1,25 euro Carrefour Cartapass Mc 15 3% Esselunga Fidaty Plus 23 3% Auchan (by Unicredit) Auchan 36 4% - min. 2,50 euro Fineco Black 19 2,90 euro CheBanca! Mc 24 4% - min. 2,50 euro Credem Ego Classic Visa 31,50 4 % - min. 2,50 euro Poste Italiane Bancoposta Classica 37 4 % Unicredit Flexia Card Classic 38 4% - min. 2,50 euro Bnl BNL Classic 40 4% - min. 2,58 euro DB Prestitempo Classic Visa 40 4% Mps Mps Classic 40,50 4,10% - min. 0,50 euro Santander Santander Classic 50 4% - min. 2,58 euro Banco Bpm Cartimpronta Classic 50 3% - min. 3 euro Intesa Sanpaolo Carta Blu 60 4% - min. 2,50 euro Iw Bank IW Credit zero 3 % - min. 3 euro (1) 15 euro + 1,25 euro mensili in caso di saldo da pagare; (2) 3,99 euro mensili di spese di gestione amministrativa, solo nei mesi in cui esiste un saldo a debito; (3) zero se l'utilizzo è pari ad almeno 5 mila euro Finanziarie Grande distribuzione (1) (3) (2) Stima Mastercard 200 miliardi di euro Il totale delle transazioni con carte nel 2016 Media 35 3,60% La spesa in banca per le transazioni senza contante Le commissioni nei conti correnti per famiglie con media operatività bancaria in 10 istituti*, media in euro Fonte: elaborazione L'Economia su fogli informativi e Comparaconti.it al 22/3/2017 Canone annuo carta prepagata Ricarica carta prepagata via Internet Ricarica carta prepagata allo sportello automatico Costo max di un assegno Bonifico allo sportello con addebito in conto Bonifico online su altra banca (2) (1) * Intesa Sanpaolo, Ubi, Mps, Banco Bpm, Credem, Carige, Cariparma, Bnl, Unicredit, Poste Italiane (1) Su altra banca; (2) va aggiunta l'imposta di bollo di 1,50 euro per l'assegno trasferibile in forma libera Banche e Poste Carta Anticipo contante 8,4 0,8 1,2 0,2 3,6 1 Fonte: elaborazione Stefano Caselli-Università Bocconi per L'Economia, dati al 25/5/2017 centesimi, un bonifico 3,60 euro se allo sportello con addebi- to in conto e un euro se online , con punte di oltre 2 euro. Il boom delle prepagate Se spostare denaro virtuale per le operazioni bancarie conti- nua dunque a essere abbastanza oneroso, fare la spesa senza contanti sta diventando invece una pratica più diffusa, anche perché pagare con la carta di credito, canone a parte ed evi- tando i prelievi di denaro, non costa niente al consumatore. Lo stesso per il Bancomat. I terminali Pos attivi, usati o meno, sono ormai in Italia 2,226 milioni, +48% in due anni, dicono i dati della Banca d’Italia diffusi a metà maggio. Negli ultimi due anni (2014-2016) si sono impennate del 30% le operazioni con PagoBancomat (a 115,4 miliardi di euro) e sono cresciute del 15% quelle con carta di credito (ferme però a 62,3 miliar- di). Sono crollate del 14% quelle con as- segni bancari e diminuite del 4% quelle con i bonifici. È boom per le prepagate: ormai sono il doppio delle carte di cre- dito, +17%. «Ogni adulto fa 60 transazio- ni l’anno con la carta di pagamento, la metà della media europea, ma c’è una crescita significativa», dice Battiston. Un caso è Unicredit, che ha appena fir- mato l’accordo con Apple per i paga- menti via iPhone. In marzo, sostiene, il 90,8% delle sue operazioni di pagamen- to è stato su canali non fisici, come la banca via Internet o i Bancomat evoluti. È chiaro che app e fintech sono una stra- da nella lotta al contante, purché abbassino i costi per gli esercenti. Secondo Altroconsumo oggi su uno scontrino bas- so, di 5 euro, le commissioni incidono fino all’8-9% con Ban- comat e carte di credito, zero con Satispay. «Il problema è che c’è solo una moral suasion verso chi non accetta le carte — dice Paolo Martinello, presidente dell’associazione —. E pa- gare o no in contanti resta una questione fiscale». Per Mauri- zio Pimpinella, presidente dell’Aiip, l’Associazione italiana degli istituti di pagamento, «manca l’educazione finanziaria per accompagnare le vecchie generazioni». Perciò «serve una spinta pubblica, lo Stato capisca che questo è un servizio». Ma la sua vera domanda è: «Chi ci assicura che Apple o Face- book non si prendano tutto il circuito dei pagamenti?». © RIPRODUZIONE RISERVATA Il canone medio è rimasto fermo a 35 euro con picchi di 80 Per prelevare 20 euro se ne pagano tre DENARO DI PLASTICA Carte di credito ancora care Ma adesso si usano di più di Alessandra Puato 40 CORRIERE DELLA SERA LUNEDÌ 29.05.2017

LA LOTTA AL CONTANTE Cos fate la spesa senza … economia.pdf · comat e carte di credito, zero con Satispay. ÇIl problema che ... caso che, delle 20 ÇWhatsAppÈ dei pagamenti censite

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È un controsenso, ma accade: crescono i pagamenti digi-tali, eppure il peso del contante in Italia resta alto. È an-cora di 10 miliardi l’anno il costo di gestione di monete

e banconote, ha stimato The European House-Ambrosetti.Allo stesso tempo «si è finalmente superato nel 2016 il tettodei 200 miliardi di euro di pagamenti con carta di credito, didebito, Pagobancomat», dice Paolo Battiston, presidente perItalia e Grecia di Mastercard. Il punto è che capita ancora disentirsi rispondere «Non abbiamo il lettore del Bancomat»nei piccoli negozi (per esempio ad Aosta), benché il termina-le Pos sia obbligatorio per legge (ma non ci sono sanzioni perchi trasgredisce). E alcuni costi del denaro di plastica per iconsumatori non accennano a diminuire.

La convenienza del webSecondo le ultime rilevazioni per

L’Economia dell’équipe di Stefano Ca-selli, prorettore dell’Università Bocconi(al 25 maggio fra 21 emittenti), il canonemedio della carta di credito è ancora di35 euro, come in novembre (29 euro nelluglio 2016), con picchi di 80 euro(Amex): non lo fanno pagare solo indue, le online Ing Direct e Iw Bank (Bnll’ha appena alzato). Anche la commis-sione per l’anticipo di contante resta sa-lata: in media il 3,6% dell’importo prele-vato, con un minimo sui 3 euro. Signifi-ca che se si prelevano 100 euro se ne la-sciano alla banca quasi quattro. E se siritirano anche solo 20 euro se ne devono pagare tre. Cinqueemittenti su 21 (Mps, Poste, Credem, Santander, Iw Bank)chiedono ancora la commissione sul carburante, che toccaun euro e mezzo al Santander. Nella grande distribuzione lacarta più conveniente è del Carrefour e tra le finanziarie si se-gnala Findomestic che non fa pagare il prelievo di contanti.Anche in banca il costo delle transazioni senza contante re-

sta elevato. Secondo l’analisi de L’Economia fra i conti cor-renti per famiglie di dieci istituti (Intesa, Ubi, Mps, BancoBpm, Credem, Carige, Cariparma, Bnl, Unicredit e Poste, datia fine marzo) è di 8,40 euro il canone annuo medio di unacarta prepagata, che può arrivare a 12 (Unicredit, Cariparma),mentre per ricaricarla si spendono in media 80 centesimi viaInternet e 1,20 euro all’Atm. Un assegno costa in media 20

PATRIMONI & FINANZALA LOTTA AL CONTANTE

C rescono i tassi delle carte di cre-dito revolving, quelle con ilrimborso a rate, anche se qual-

che aggiustamento qua e là evidenziaun mercato in assestamento. È in me-dia del 18,67% il tasso annuo effettivolordo (Taeg) delle dieci società emit-tenti analizzate per L’Economia dal-l’équipe di Stefano Caselli, prorettoredell’Università Bocconi: leggermentein aumento dal 18,29% del novembrescorso. Il minimo è il 10,52% di Fineco(Carta extra), il massimo il 24,03% del-la diffusa Carta Aura di Findomestic.Con questa forbice si spendono tra i1.600 e i 1.730 euro per rimborsare un

prestito da 1.500 euro con una rata da100, secondo la simulazione Bocconi.Rispetto a sei mesi fa ci sono state

quattro variazioni, tre al rialzo e una alribasso. Risulta aumentato il Taeg diAmerican Express, di oltre cinquepunti (dal 18,25% al 23,69% la Carta Bluche ora restituisce l’1% della spesa a fi-ne anno); di Bnl, quasi due punti (da20,50% a 22,24% la carta Credit che siappoggia a Findomestic). E di circa unpunto la stessa Findomestic Aura (dal22,92% al 24,03%). L’ha tagliato invecedi molto Carige, dal 24,16% al 19,72%. Pagare a rate un acquisto fatto con la

con carta di credito, insomma, ha

sempre un costo elevato, ma il tassonon è l’unico disincentivo. C’è anche ladifficoltà di tenere sotto controllo laspesa. Le carte revolving possono es-sere comode per rateizzare un acqui-sto impegnativo, ma andrebbero usateil meno possibile e per un obiettivo. Non è un caso che stia aumentando

l’offerta delle carte a opzione, che per-mettono sia il saldo sia la rata: +24,4% ivolumi transati nei primi nove mesidel 2016, contro la calma piatta (+1,1%)delle revolving pure. Lo dice l’ultimoOsservatorio Assofin-Crif-Prometeia, che sottolinea come «una parte nontrascurabile delle operazioni» con le carte a opzione sia regolata a saldo. Sista imparando insomma a usare con-sapevolmente le revolving, diventateanche meno rischiose per le banche.

A. PU.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il costo delle 10 revolving

Fonte: Stefano Caselli-Università Bocconi per L'Economia, dati al 25/5/2017 Pparra

Fineco-Carta Extra 10,52%Unicredit-Flexia Classic 14,82%Banca Sella-Visa Inchiaro 15,50%Banco Bpm-Extra Plus (Agos) 16,12%Santander-Carta Revolving 19,65%Carige-Valea 19,72%Agos Ducato-Carta Attiva 20,44%

American Express-Blu 23,69%Bnl Credit (Findomestic) 22,24%

Findomestic - Aura 24,03%

Emittente e carta Tasso annuo effettivo lordo MEDIA 2017

18,67%MEDIA 2016

18,29%

Il costo del rimborsoSpesa di 1.500 euro con rata da 100 euro

Da 1.600euro

a 1.730 euro

Taeg min. Taeg max

Il caso «revolving»

Rimborsi a rate, li scelgono in pochi e li pagano tanto

Così fate la spesa senza soldi (fisici)Canoneannuo

La mappa delle spese

Ing Direct Visa Oro zero 4% - min. 3 euro

Agos Mya 30 4%

CartaSi Si Base 35 4% - min. 0,52 euroCompass Compass Gold 40 4%Findomestic Nova 48 zeroAmex Verde 80 3,9% - min. 1,25 euro

Carrefour Cartapass Mc 15 3%Esselunga Fidaty Plus 23 3%Auchan (by Unicredit) Auchan 36 4% - min. 2,50 euro

Fineco Black 19 2,90 euroCheBanca! Mc 24 4% - min. 2,50 euroCredem Ego Classic Visa 31,50 4 % - min. 2,50 euroPoste Italiane Bancoposta Classica 37 4 %Unicredit Flexia Card Classic 38 4% - min. 2,50 euroBnl BNL Classic 40 4% - min. 2,58 euroDB Prestitempo Classic Visa 40 4%Mps Mps Classic 40,50 4,10% - min. 0,50 euroSantander Santander Classic 50 4% - min. 2,58 euro

Banco Bpm Cartimpronta Classic 50 3% - min. 3 euroIntesa Sanpaolo Carta Blu 60 4% - min. 2,50 euro

Iw Bank IW Credit zero 3 % - min. 3 euro

(1) 15 euro + 1,25 euro mensili in caso di saldo da pagare; (2) 3,99 euro mensili di spese di gestione amministrativa, solo nei mesi in cui esiste un saldo a debito; (3) zero se l'utilizzo è pari ad almeno 5 mila euro

Finanziarie

Grande distribuzione

(1)

(3)

(2)

Stima Mastercard

200miliardi di euroIl totale delle transazioni con carte nel 2016

Media 35 3,60%

La spesa in banca per le transazioni senza contanteLe commissioni nei conti correnti per famiglie con media operatività bancaria in 10 istituti*, media in euro

Fonte: elaborazione L'Economia su fogli informativi e Comparaconti.it al 22/3/2017

Canone annuo carta prepagataRicarica carta prepagata via InternetRicarica carta prepagata allo sportello automaticoCosto max di un assegnoBonifico allo sportello con addebito in conto Bonifico online su altra banca

(2)

(1)

* Intesa Sanpaolo, Ubi, Mps, Banco Bpm, Credem, Carige, Cariparma, Bnl, Unicredit, Poste Italiane

(1) Su altra banca; (2) va aggiunta l'imposta di bollo di 1,50 euro per l'assegno trasferibile in forma libera

Banche e Poste CartaAnticipocontante

8,40,81,20,23,6

1

Fonte: elaborazione Stefano Caselli-Università Bocconi per L'Economia, dati al 25/5/2017

centesimi, un bonifico 3,60 euro se allo sportello con addebi-to in conto e un euro se online , con punte di oltre 2 euro.

Il boom delle prepagateSe spostare denaro virtuale per le operazioni bancarie conti-

nua dunque a essere abbastanza oneroso, fare la spesa senzacontanti sta diventando invece una pratica più diffusa, ancheperché pagare con la carta di credito, canone a parte ed evi-tando i prelievi di denaro, non costa niente al consumatore.Lo stesso per il Bancomat. I terminali Pos attivi, usati o meno,sono ormai in Italia 2,226 milioni, +48% in due anni, dicono idati della Banca d’Italia diffusi a metà maggio. Negli ultimidue anni (2014-2016) si sono impennate del 30% le operazionicon PagoBancomat (a 115,4 miliardi di euro) e sono cresciutedel 15% quelle con carta di credito (ferme però a 62,3 miliar-

di). Sono crollate del 14% quelle con as-segni bancari e diminuite del 4% quellecon i bonifici. È boom per le prepagate:ormai sono il doppio delle carte di cre-dito, +17%. «Ogni adulto fa 60 transazio-ni l’anno con la carta di pagamento, lametà della media europea, ma c’è unacrescita significativa», dice Battiston.Un caso è Unicredit, che ha appena fir-

mato l’accordo con Apple per i paga-menti via iPhone. In marzo, sostiene, il90,8% delle sue operazioni di pagamen-to è stato su canali non fisici, come labanca via Internet o i Bancomat evoluti.È chiaro che app e fintech sono una stra-

da nella lotta al contante, purché abbassino i costi per gliesercenti. Secondo Altroconsumo oggi su uno scontrino bas-so, di 5 euro, le commissioni incidono fino all’8-9% con Ban-comat e carte di credito, zero con Satispay. «Il problema è chec’è solo una moral suasion verso chi non accetta le carte —dice Paolo Martinello, presidente dell’associazione —. E pa-gare o no in contanti resta una questione fiscale». Per Mauri-zio Pimpinella, presidente dell’Aiip, l’Associazione italianadegli istituti di pagamento, «manca l’educazione finanziariaper accompagnare le vecchie generazioni». Perciò «serve unaspinta pubblica, lo Stato capisca che questo è un servizio».Ma la sua vera domanda è: «Chi ci assicura che Apple o Face-book non si prendano tutto il circuito dei pagamenti?».

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Il canone medio è

rimasto fermo a 35 euro con

picchi di 80Per prelevare 20 euro se ne

pagano tre

DENARO DI PLASTICA

Carte di credito ancora careMa adesso si usano di più

di Alessandra Puato

40CORRIERE DELLA SERA LUNEDÌ 29.05.2017

Davide Bruzzese

transazioni con carta, permettendo di abbattere i costi.

Come funziona il «peer to peer»È il cosiddetto peer-to-peer (p2p), che consente di trasferire

piccole somme di denaro via dispositivo mobile, tramite unbonifico in tempo reale, con disponibilità immediata sulconto di un amico o del negoziante. Per questo «il p2b (doveb sta per business, ndr.) è la vera svolta nei pagamenti via mo-bile», chiosa Tessitore. Il problema è che gli operatori devonoinvestire nello sviluppo della rete di accettazione. Non è uncaso che, delle 20 «WhatsApp» dei pagamenti censite daL’Economia, tutte permettano i trasferimenti tra privati — acosti tra zero e 75 centesimi per singola transazione, vedi ta-bella —, ma solo quattro già di pagare nei negozi. Satispay, fresca di un aumento di capitale da 14,5 milioni,

vanta una rete di 16 mila esercizi conven-zionati, compresi marchi noti come Be-netton, Total Erg e Kasanova. IntesaSanpaolo è appena partita con un pro-getto pilota che coinvolgerà, entrol’estate, alcuni supermercati Esselunga.«Il nostro obiettivo — dice Tessitore —è raggiungere anche chi in genere nonutilizza i sistemi di pagamento digitale,come tassisti, edicole, bar». Intesa è unodei 14 aderenti a Jiffy, la piattaforma p2pdi Sia. Il cui amministratore delegatoMassimo Arrighetti dichiara: «La plateadei potenziali utilizzatori è oggi di 4 mi-lioni di correntisti italiani, puntiamo ai

10 milioni entro fine anno. Il p2b darà il massimo per facilitàd’uso con l’ecommerce via mobile». Intanto Satispay, Sia eHype hanno integrato le rispettive funzioni di pagamento neiPos fisici di Ingenico. C’è anche la Tinaba di Matteo Arpe, ap-pena partita con il p2b su un centinaio di negozi milanesi. Quanto costa il servizio agli esercenti? Nulla su Tinaba. Zero

con Satispay, per importi sotto i 10 euro, poi 20 centesimi adoperazione. È lo 0,25% del transato con Hype. Fino a 10 euro,il p2b di Intesa sarà gratuito, oltre si pagherà una commissio-ne, inferiore però a quella per strisciare la carta. E la sicurez-za? «I pagamenti digitali la garantiscono al massimo — diceRenato Martini, direttore Payments & Atm di Icbpi —. E que-sto vale sia per il contactless, sia per i pagamenti p2p e p2b».

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L o sbarco recente di Apple Pay in Italia non scateneràun’improvvisa corsa ai pagamenti digitali. Per adesso,riguarda solo i clienti di Unicredit, Carrefour Banca e

Boon che possiedono un iPhone 6 (o successivo) o l’AppleWatch. Ma entro l’anno arriveranno anche Banca Mediola-num, Fineco, Widiba, Hype (Banca Sella) e American Ex-press, tra gli altri. «E non conta solo la platea degli attuali uti-lizzatori, ma anche l’effetto contagio», dice Valeria Portale,direttore dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce delPolitecnico di Milano. Apple Pay attira l’attenzione dei consu-matori, per la facilità di utilizzo (basta avvicinare l’iPhone aun Pos contactless e autorizzare l’operazione con il sensore diimpronte digitali). Incalza gli altri produttori di smartphone.E chiama le banche a una scelta di campo. «Entro fine anno partirà l’accordo con Samsung Pay», di-

chiara Massimo Tessitore, responsabile multicanalità inte-grata di Intesa Sanpaolo. Nel 2018, poi,arriverà Android Pay. E l’ingresso dei trepesi massimi darà un’inevitabile scossaal mercato. «Oggi gli acquisti tramitesmartphone valgono 3,3 miliardi l’an-no», calcola Portale.

La crescitaI numeri di chi utilizza il telefonino per

saldare il conto al ristorante, pagare lebollette, o il biglietto della metro sonoancora modesti, ma crescono del 63%l’anno. E sono destinati a salire graziesoprattutto a due sistemi di pagamento.Da un lato, c’è il contactless, a sfioro, in tre modelli differenti:la funzione di pagamento può essere memorizzata nella simdel telefono, come con Vodafone (funziona con tutte le carte),BancoPosta e Ubi; nello smartphone, come in Apple Pay; onel cloud, la nuova informatica: la tecnologia scelta da Intesa,CartaSi (gruppo Icbpi) e Sia, capofila di alcuni progetti pilota.A prescindere dalla formula utilizzata, è più o meno come in-collare una carta contactless sul telefonino. Con i relativi pro:può contare su un milione di Pos abilitati ai pagamenti senzacontatto, la metà di quelli in circolazione, senza obbligo diinserire il pin sotto i 25 euro. E i contro: il contactless si ap-poggia ai circuiti delle carte di credito e quindi incorpora lastessa struttura di commissioni a carico degli esercenti. L’al-tro sistema di pagamento, invece, aggira l’architettura delle

Solo 1 su 5 delle «WhatsApp»

per spedireil denaro

con il cellulare consente di pagare nei negozi

Così fate la spesa senza soldi (fisici)Pp

arra

Le 20 app per inviare denaro con il cellulare Valori in euro

Satispay Satispay 1.000 1.500 1.500 zero zero

Carige InviaDenaro 100 500 1.000 zero 0,25Bnl Jiffy 250 250 1.500 zero 0,30

Mps Jiffy nd 150 1.500 zero 0,50Pop. Vicenza BPVi MoneyGo! 250 250 1.500 zero 0,50

Banca Sella Hype Start 1.000 nd 2.500 zero zero

MediolanumSend Money Paypal 1.000 1.000 1.000 zero 0,35Jiffy 250 250 1.500 zero zero

Società/Banca Servizio

Singola transazione

Algiorno

Almese

Canone annuo

Costosingola transaz.

Importo max trasferibile

+48%La crescita dei terminalidi accettazione delle carte di pagamento in Italia (Pos nel 2014-2016)

Le transazioni senza contante in Italia nel 2014-2016

Fonte: elaborazione L'Economia su dati Banca d’Italia, maggio 2017

Tinaba Tinaba 100/1.000 200/1.000 500 in su zero zero (1)

2Pay 2Pay 1.000 1.000 2.500 zero zero (4)

Intesa Sanpaolo JiffyPay 150 500 1.500 zero zero (2)

Banco Posta Postepay2postepay nd nd nd zero zero (3)

Banco Popolare Chat&Cash 60 120 nd 1 zero (11)

Cariparma Nowpay 100 250 1.500 3 zero (11) (12)

Creval Zac 100 200 1.000 zero 0,20 (6)

Widiba MoviPay by Jiffy 250 250 5.000 zero 0,25 (6)

Veneto BancaJiffy 100 200 1.000 zero zeroZac 100 200 1.000 zero 0,10

(5)

Bpm/Webank Dailypay (Jiffy) 250 1.500 1.500 zero 0,50 (6)

Unicredit Send Money 100 200 1.000 zero 0,75 (6)

Ubi Banca Ubi Pay 250 250 1.500 0/3 0,25 (9) (9) (10) (10)

CheBanca! Jiffy nd 1.000 2.500 zero 0,25Send Money Paypal 1.000 nd 2.500 zero 0,80

(7)

(8)

*Con carte di debito su Pos (PagoBancomat)

(1) L'importo massimo varia in base ai livelli di servizio; (2) per importi fino a 50 euro. Poi 1 euro; (3) sotto i 25 euro al giorno. Sopra, 1euro; (4) costo bonifici in uscita: 1euro; (5) per importi fino a 10 euro e 0,30 euro per importi tra 10 e 50 euro, olre 0,75euro; (6) gratis fino al 30/06/17; (7) i primi 5 trasferimenti sono gratis; (8) per transazioni fino a 200 euro, oltre 1,20 euro; (9) il massimale scende a 50 euro se il ricevente non ha aderito al servizio; (10) servizio Basic: canone zero euro, costo transazione 0,25 euro. Servizio top: canone 3 euro, transazioni gratis. Tutti i costi sono

azzerati per i primi 3 mesi; (11) gratuito il primo anno; (12) 15 operazioni incluse, poi 0,25 euro a transazione

Chi sale Chi scende

+30%

+15%

(1) a 115,4 miliardi nel 2016; (2) a 62,3 miliardi nel 2016

(3) a 7.004 miliardi nel 2016(4) a 319,7 miliardi nel 2016

-4%

-14%

Con bonifici

Con assegni bancari

(1)

(2)

(3)

(4)

Con PagoBancomat*

Con carte di credito

Fonte: elaborazione L'Economia su dati forniti dalle banche o tratti dai fogli informativi, dati aggiornati al 25/05/2017

APP E FINTECH

La corsa delle app è partitaFino a 1 euro per inviare liquidi

Giovanni Sabatini (Abi)

«Con la concorrenza smart i prezzi scenderanno»

AnalisiGiovanni Sabatini, direttore generale dell’Associazione bancariaitaliana (Abi) e presidente del Consorzio Bancomat

L o scontrino medio del Pagobanco-mat «è sceso a 57 euro dai 64 del2015»: un buon segnale per Giovan-

ni Sabatini, presidente del consorzio Ban-comat e direttore generale dell’Abi, per-ché il sistema «comincia a essere usatoper transazioni più piccole e i giovani so-no i più pronti». E se si affollano sul mer-cato gli stranieri fintech come la franceseHiPay, oltre naturalmente a Apple, Face-book e Amazon, «saranno proprio la con-correnza e l’innovazione a spingere versouna riduzione del costo del denaro di pla-stica» dice il dirigente dell’Associazionebancaria italiana. Che suggerisce al gover-no un primo passo per accelerare la lotta

al contante (e l’emersione del «nero»):«Usare l’estratto conto della carta di credi-to, anziché gli scontrini, per la deduzionefiscale delle spese», come i medicinali. C’è ancora un problema in Italia sul

contante? Costa 10 miliardi al Paese.«Sì, c’è un problema e la stessa Commis-

sione Ue a inizio anno ha rimarcato gli ef-fetti negativi del contante per finalità ille-cite. Dice che i pagamenti per cassa sonolo strumento più usato per le attività ter-roristiche, il riciclaggio, l’evasione. L’usodelle carte, comunque, cresce. In Italia laquota rilevante è delle prepagate, collega-te ai pagamenti su Internet, poi le carte didebito. Nel 2016 su 2,3 milioni di opera-

zioni sul circuito Bancomat 1,5 milioni so-no transazioni con i Pos, il resto prelievi. Ela carta di credito è ancora la meno utiliz-zata nel nostro Paese». Perché il canone della carte resta caro?«È l’innovazione a spingere verso la ridu-

zione dei costi. Gli emittenti tradizionalidovranno sempre più rispondere allaconcorrenza di altri sistemi di pagamen-to, le app che girano sullo smartphone oaltri dispositivi intelligenti. I tassi di cre-scita degli strumenti diversi, alternativi alcontante, sono più elevati. Alla fine ilmeccanismo di tutela per gli utenti sarà latrasparenza. E la concorrenza».Ci sono ancora negozi che non accetta-

no i Bancomat, benché sia obbligato-rio. Gli esercenti lamentano ancora co-sti troppo alti. Eppure sono scese lecommissioni sui pagamenti con cartafra una banca e l’altra.«Le commissioni interbancarie sono in

continua evoluzione anche per effetto delregolamento europeo. Il resto è un rap-porto tra negoziante e banca e qui è que-stione di concorrenza. Sempre più spessosi vedono bancarelle che accettano i Ban-comat, basta passare per piazza Farnese».Non è il caso di multare chi non lo fa?«Gli obblighi funzionano di rado, me-

glio gli incentivi diretti e indiretti, comein Corea dove il contante è stato ridottocosì. Va reso conveniente l’uso del denarodigitale per clienti e negozianti. Certo ser-ve la copertura, ma usare l’estratto contodella carta di credito per le spese deduci-bili sarebbe un primo passo indolore».

A. PU.© RIPRODUZIONE RISERVATA

di Pieremilio Gadda

LUNEDÌ 29.05.2017 CORRIERE DELLA SERA

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