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La gestione delle grandi emergenze
«l’evento, la resilienza, le capacità»
L’Aquila, 14 – 15 novembre 2014
Workshop di medicina veterinaria
«La Veterinaria Pubblica tra interessi economici,
benessere animale e tutela della Sanità Pubblica»
Dott. Rodingo Usberti – Direttore Area Sanità Pubblica Veterinaria – Ausl della Romagna - Forlì
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XV Congresso Nazionale AIMC
Primo intervento:
• Identificazione degli allevamenti interessati dall’evento
• Identificazione delle priorità
• Organizzazione delle squadre di interevento
• Collaborazione con i veterinari liberi professionisti
• Collaborazione con le associazioni allevatori
• Collaborazione con le associazioni animaliste
2
Organizzazione dei Servizi per la gestione delle
emergenze
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Attività da garantire
• Presa in carico degli
animali non curabili o
non gestibili
• Trasferimento degli
animali in strutture non
colpite dall’evento
• Alimentazione e
abbeveraggio
• Mungitura
• Gestione del latte
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Attività da garantire
• Vigilanza igienico-sanitaria
• Rimozione e distruzione
della carcasse
• Sorveglianza
epidemiologica
• Cattura animali vaganti
• Organizzazione dei ricoveri
e assistenza per gli animali
da compagnia
• Sinergie coi liberi
professionisti
• Sinergie con associazioni
animaliste
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Attività da garantire
Medio periodo :
• Valutazione dei danni
• Valutazione dello stato sanitario della popolazione animale
• Valutazione della qualità delle produzioni zootecniche
• Ripristino della distribuzione dei mangimi e foraggi
• Gestione e assistenza degli animali di affezione a seguito
dello sfollamento dei proprietari
• gestione del cani vaganti
• Gestione delle colonie feline
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Attività da garantire
Organizzazione delle squadre di intervento:
In collaborazione con : Protezione Civile, Vigili del fuoco;
Esercito Italiano, Marina Militare ,Carabinieri ,Polizia di Stato
Guardia di Finanza ,Corpo Forestale dello Stato ,Capitaneria di
Porto ,Gruppi nazionali di ricerca scientifica ,Croce Rossa Italiana,
Organizzazioni di volontariato .
Occorre che il comparto veterinario in un ambito di
protezione civile sia dotato di una struttura di pronta
risposta capace di dare soluzioni in tempi brevi che
devono essere compatibili con il fatto che gli animali
oggetto del nostro soccorso sono esseri vivi e senzienti.
A differenza dell’industria manifatturiera, che
utilizza materie prime, macchinari e strutture
di supporto, l’attività zootecnica non può
fermarsi.
Non è possibile lasciare sotto le macerie gli
animali, perché oltre ad essere esseri
senzienti, hanno delle necessità fisiologiche
che devono essere soddisfatte, quindi se
sono “vivi” vanno recuperati nel più breve
tempo possibile.
COSA SUCCEDE IN STRUTTURE COLLASSATE
DESTINATE ALL’ALLEVAMENTO DI ANIMALI:
Stalle da latte:
Assicurare lo sgombero degli animali e la loro collocazione in
sicurezza, utili i recinti elettrificati e l’allestimento di strutture
provvisorie utilizzando materiale aziendale, come balloni di
paglia e fieno
Verificare la disponibilità di energia elettrica poiché i sistemi di
mungitura altrimenti non possono funzionare. E’ importante che
non trascorrano più di 12 ore tra l’ultima mungitura fatta in
condizioni normali e quella fatta in condizioni di emergenza, in
quanto le mammelle delle vacche specializzate nella produzione
del latte, vanno incontro a danni irreversibili
Verificare la disponibilità di sistemi mobili di mungitura da
mettere a disposizione delle aziende in cui le attrezzature di
mungitura siano andate perdute o siano collassate.
COSA SUCCEDE IN STRUTTURE COLLASSATE
DESTINATE ALL’ALLEVAMENTO DI ANIMALI:
Stalle da ingrasso per bovini, equini,
ovi-caprini e porcilaie
Assicurare lo sgombero degli animali e la loro
stabulazione in condizioni di sicurezza, recinti
elettrificati, disponibilità di alimento e di acqua;
in questo settore l’azione può essere condotta in più
giorni, in quanto la detenzione anche all’aperto di
animali appartenenti a queste categorie non
determina gravi problemi né alla salute, né alle
condizioni di benessere.
COSA SUCCEDE IN STRUTTURE COLLASSATE DESTINATE ALL’ALLEVAMENTO DI ANIMALI:
• Allevamenti intensivi avicoli e cunicoli:
Tale tipologia di allevamento non consente l’attività al di fuori dei manufatti, per cui in caso di collasso va presa in considerazione la necessità di ricorrere all’eutanasia degli animali sopravissuti se non vi sono le condizioni di una loro rapida evacuazione presso un impianto di macellazione in condizione di sicurezza.
Nelle condizioni di emergenza occorre poi fare riferimento al
collasso delle strutture di stoccaggio dei reflui
zootecnici con rischi di contaminazione di falde freatiche,
di corsi d’acqua superficiali; da ultimo non va dimenticato
un fenomeno recentissimo che vede nella produzione delle
energie alternative strutture che utilizzando vari
sottoprodotti, compresi liquami ed altri scarti, in presenza di
una condizione catastrofica possono essere alla base di
gravissimi problemi ambientali.
Gestione e assistenza degli animali da compagnia a
seguito dei proprietari
• Coordinamento, attraverso gli Ordini provinciali, dell’attività di assistenza degli animali da compagnia ,
soprattutto se ospitati in strutture di prima
accoglienza.
• Gestire le eventuali donazioni di medicinali e presidi
medico chirurgici
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Nell’esodo delle popolazioni a seguito di catastrofi, si ha anche l’esodo degli animali domestici, che vivevano nelle
case insieme alle persone; da qui la necessità di collocarli in quanto svolgono una funzione importante nella “ripresa”
della normalità e quindi
Gestione e assistenza degli animali da compagnia a
seguito dei proprietari
Occorre garantire la vicinanza degli animali domestici, come cane gatto e altri ai rispettivi proprietari per l’importante appoggio psicologico che gli stessi danno nel frangente dell’emergenza.
Creare strutture molto semplici da ubicare nelle immediate vicinanze delle tendopoli ove collocare gli animali d’affezione.
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ALLESTIMENTO DI STRUTTURE VETERINARIE DI PRONTO
SOCCORSO
Nelle emergenze che coinvolgono la staticità degli edifici, essendoci la
possibilità di reperire sotto le macerie persone ancora in vita, normalmente
si impiegano cani da ricerca che svolgono la loro azione in un ambiente che
facilmente può arrecare loro lesioni anche importanti.
Da qui la necessità che questi animali vengano prontamente assistiti, curati in
loco senza dover attendere tempi lunghi o dover subire spostamenti di lunga
durata per essere trattati.
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1. L’INCARICO L’AQUILA 27/08/2009
FORLI’ 30/08/2009
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DA FORLI’:
3 VETERINARI
10 VOLONTARIE ANIMALISTE
DA L’AQUILA:
2 VOLONTARI L.A.V.
2 ALPINI A.N.A. E.-ROMAGNA
ORGANIZZAZIONE DI FORLI’
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MATERIALE IN DOTAZIONE AL PERSONALE
PER VITA DA CAMPO
TUTTO DEVE STARE NELLO ZAINO! Per tenere in ordine lo zaino dividere il materiale in sacchetti opportunamente
identificati!
1. NELLO ZAINO: giacca a vento, poncho, maglione di lana, cappellino, zainetto piccolo.
2. SACCHETTO NOTTE: pigiama o tuta da ginnastica.
3. SACCHETTO RICAMBI: mutande, canottiere, calzini e calzettoni, divise da lavoro, 2 maglie e 2 paia di calzoni.
4. SACCHETTO PULIZIA: spazzolino da denti, dentifricio, asciugamano, telo, pettine, sapone con portasapone, shampoo.
5. SACCHETTO CALZATURE: sandali o ciabatte, scarpe da ginnastica, scarponi, lacci di scorta.
6. SACCHETTO VARIE: torcia elettrica con batterie
di ricambio, fazzoletti da naso, autan.
7. SACCHEETO VUOTO: per biancheria sporca.
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ESEMPIO DI PROGRAMMA GIORNALERO
07.00 SVEGLIA AL CAMPO
07.00-07.45 LAVAGGIO E COLAZIONE
07.45-08.00 ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
08.00-08.05 CERIMONIA ALZA BANDIERA
08.05-13.00 STERILIZZAZIONI
13.00-15.00 PAUSA PRANZO E SIESTA
15.00-20.00 STERILIZZAZIONI
20.00-20.05 CERIMONIA AMMAINA BANDIERA
20.05-21.00 CENA
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GATTILE
SALA CHIRURGICA
CAVO ELETTRICITA’
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2
5
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2
6
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CONSIDERAZIONI DELL’ESPERIENZA ACQUISITA
1. COSTITUZIONE DI NUCLEI PRONTI ALL’OPERATIVITA’ NELL’AMBITO DI POCHE ORE: L’ESERCITO SVIZZERO E QUELLO ISRAELIANO HANNO LE ARMI LEGGERE IN DOTAZIONE DIRETTA AI MILITARI E QUELLE PESANTI NELLE CASERME. STESSA COSA DOVREBBE ESSERE FATTA NEL CASO DEGLI INTERVENTI SANITARI IN EMERGENZA. (ES. IN EMILIA ROMAGNA CI SONO 8 AZIENDE AUSL, SE OGNI AZIENDA ORGANIZZA UN SETTORE E DEDICA A QUESTO ALCUNI “UOMINI” MEDICI E OPERATORI PARAMEDICI ATTIVABILI CON UNA SEMPLICE PAROLA CONVENZIONALE POSSIAMO AVERE NELL’INSIEME UNA STRUTTURA DI GRANDE EFFICACIA CHE INCIDE POCO SULLA OPERATIVITA’ DELLA STRUTTURA D’ORIGINE).
2. ECONOMIA DELL’EMERGENZA: SOPRATTUTTO PER SISTEMI ECONOMICI DEBOLI COME QUELLO AGRICOLO E ALLEVATORIALE. OCCORRE CHE VI SIA QUALCUNO CHE GESTISCA L’EMERGENZA SOTTO IL PROFILO ECONOMICO PER GARANTIRE LA CONTINUITA’ DEL CAMMINO, UNA VOLTA RIPRISTINATA LA NORMALITA’.
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CONSIDERAZIONI FINALI
Dopo un certo numero di anni l’esperienza ci porta a fare alcune considerazioni
1. Organizzazione di un sistema modulare da parte del DSP pronto ad integrarsi nelle strutture di Protezione Civile, dotato di attrezzature autonome, di rapida mobilizzazione ed utilizzabili anche per i compiti ordinari
2. Continuità di un sistema formativo – pratico del gruppo organizzativo delle emergenze con partecipazione ad esercitazioni sia specificatamente veterinarie che di protezione civile in genere
3. Contenimento dei costi e ottimizzazione totale delle risorse limitate
4. Collegamento del sistema DSP con le sale operative di protezione civile e delle prefetture.
5. Da ultimo ricordare sempre che la prossima emergenza riguarderà qualcosa che non abbiamo mai né provato né ipotizzato
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UN NUOVO NEMICO SI STA AFFACCIANDO
«IL CLIMA»
31 COSA CI ASPETTA DIETRO L’ANGOLO?
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE
CON LA SPERANZA DI AVERE SEMPRE UN’ARCA A DISPOSIZIONE (PROTEZIONE CIVILE)