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LA GABBIANELLA DEPONE IL SUO UOVO

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I NOSTRI LAVORI. LA GABBIANELLA DEPONE IL SUO UOVO. Classi prime. E’ NATA FORTUNATA. ZORBA E I SUOI AMICI LEGGONO IN BIBLIOTECA. GRAZIE A ZORBA E AI SUOI AMICI UMANI FORTUNATA HA IMPARATO A… VOLARE!!!. Alla fine ho imparato che……… - PowerPoint PPT Presentation

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LA GABBIANELLA DEPONE IL SUO UOVO

E’ NATA FORTUNATA

I NOSTRI LAVORI

Classi prime

Page 3: LA GABBIANELLA DEPONE IL SUO UOVO

ZORBA E I SUOI AMICI LEGGONO IN BIBLIOTECA

GRAZIE A ZORBA E AI SUOI AMICI UMANI FORTUNATA HA IMPARATO A… VOLARE!!!

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Alla fine ho imparato che……… Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, ……………………………….È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale.………………….art.3 Costituzione italiana.

GLI ALUNNI DELLE CLASSI PRIME “B. CROCE”LE DOCENTI: DI MARZO, LUONGO, SELLITTO

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I Circolo Didattico di Casavatore“Il calcio… fa bene a tutti”

Laboratorio di Informatica a.s.2009/2010Classe IIA plesso B. Croce

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1. Allo stadio è bello andarci insieme2. Allo stadio non si gettano cartacce per terra3. Al gol non si tirano petardi in campo4. La squadra che fa gol va applaudita5. Se l‘arbitro fischia il fallo, non si protesta 6. Il gol è merito di tutta la squadra7. Al termine della partita si applaude 8. Per entrare o uscire dallo stadio non si spinge 9. Durante la partita non si corre sugli spalti 10. Non segna solo l’attaccante

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LE PAROLE DEL BUON TIFOSO

ALLEGRIA COLORI BANDIERA CANTI RISPETTO CULTURA PASSIONE TROMBETTA APPLAUSI COLLABORAZIONE DIVERTIMENTO FAIR PLAY

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LO SAPEVATE CHE…

Più di 2000 anni fa in Cina era

diffuso un gioco chiamato tsu

chu che significa: “colpire con il

piede una palla”.

Uno dei più antichi antenati del

calcio!

La stella è il distintivo di cui

possono fregiarsi solo le

squadre che hanno vinto 10

scudetti.

Ogni 10 scudetti, una stella!

I giocatori di calcio indossanooggi magliette e pantaloncini.Agli inizi del Novecento,solitamente, i giocatoriindossavano il berretto,pantaloni lunghi sotto ilginocchio, la camicia e spessoanche la cravatta!

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Lo stopper è un difensore: il suo nome derivadal verbo inglese to stop che significa“fermare”. Il compito dello stopper è appuntoquello di fermare l’azione d’attacco degli avversari

I cartellini gialli, ammonizione

e rossi espulsione, furono

inventati da un arbitro che

si ispirò ai colori del

semaforo: giallo”

attenzione”; rosso “ stop”!

Per molto tempo non sono esistite nel calcio le sostituzioni.Se si infortunava il portiere veniva sostituito da unom degli altri giocatori.

Per molto tempo, se un incontro terminava in parità anche dopo i tempi supplementari, veniva ripetuto dopo due giorni, oppure veniva sorteggiata la squadra vincitrice facendo testa o croce con una moneta.

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I numeri sulle maglie

vennero introdotti per

permettere all’arbitro e agli

spettatori di distinguere a

colpo d’occhio i calciatori.

Il calcio è nato in Inghilterra nel 1880. Proprio in quel secolo l’Inghilterra aveva la più grande flotta mercantile del mondo e le sue navi arrivavano ovunque. Anche nei luoghi più sperduti i marinai piazzavano due porte sulle banchine dei porti, diffondendo il nuovo gioco.

Lo scudetto è il simbolo a forma

di scudo con i colori della

bandiera italiana che viene

portato sulla divisa della

squadra che ha vinto il

campionato l’anno precedente.

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” COS’ E’ LO “STADIO”

Uno spazio organizzato e limitato formato da tribune che circondanoun campo di gioco.

Il primo stadio fu lo spazio ellittico delimitato da gradinate in pietra pergli spettatori dove ad Olimpia, si svolse nel 776 a.C. la prima gara

sportiva, la corsa . Da allora ,in greco,”stadio” indicò una misura lineare,corrispondente

alla lunghezza (un po’ meno di 200 metri) del campo di Olimpia.Da allora lo stadio, e con lui giochi, atleti e spettatori, ne hanno fatta di

strada…Lo stadio oggi ha una grandissima varietà di forme architettoniche e

tantissimi spettatori per gli innumerevoli usi “ludici”: sport professionistici, giochi sportivi, concerti, manifestazioni benefiche

Due sole cose non cambiano mai: allo stadio i protagonisti sono gliattori, sul campo, e gli spettatori, sugli spalti, uniti dal… divertimento!

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Il Gioco è…

FIDARSI

MIGLIORARSI

DIVERTIRSICONCENTRARSI

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DARSI DELLE REGOLE

CONOSCERSI

COOPERARE

PROVARE

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Noi … nel nostro laboratorio

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“Vivere la Costituzione nell’esperienza della quotidianità:

i diritti fondamentali dell’uomo”

ACQUA DIRITTO ALLA VITA E

BENE COMUNELaboratorio di Cittadinanza e Costituzione

Circolo Didattico B. Croce CasavatoreDirigente Scolastico Dott.ssa Abete Silvana

Insegnanti: Casazza M.G.- Cennamo S.- Iavarone M.- Marinelli M.- Pelliccia M.L. – Rosa R.

Classi terze sezioni A-B-C-D-Ea.s. 2009/2010

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“L’acqua è una risorsa indispensabile per il nostro organismo e per l’intero pianeta,

la sua cattiva gestione può causare catastrofiche conseguenze ambientali e sociali.”

Da questa considerazione è scaturito il nostro progetto che ha avuto lo scopo di sensibilizzare i nostri giovanissimi utenti a conoscere, amare e proteggere questa preziosa fonte di vita e ad adottare comportamenti improntati alla sua tutela e salvaguardia. Nostro obiettivo è stato valorizzare l’acqua come fonte di vita e indurre la riflessione su di essa come risorsa preziosa, ma esauribile .Gli alunni hanno imparato a conoscere ed apprezzare le caratteristiche di questo elemento in tutti i processi vitali e nella quotidiana esistenza umana, attraverso la lettura e la rielaborazione di miti, storie e leggende, articoli e Documenti legislativi. Partendo da elementari considerazioni sulla necessità di usarla in modo razionale, di riciclarla e di depurarla, si è arrivati al concetto, più complesso ed articolato, di diritto-dovere dell’umanità verso essa intesa come bene di cui ognuno deve poter disporre nella misura adeguata al suo fabbisogno e verso cui tutti sono obbligati ad assumere atteggiamenti orientati alla sua preservazione. Il filo conduttore di tutte le attività sono stati gli artt. 2 e 9 della Costituzione Italiana, il primo perché essa rappresenta, come dicevamo poc’anzi, un diritto-dovere dell’umanità ed il secondo perché essa, in quanto tale diventa patrimonio dell’umanità e come tale va tutelata e salvaguardata. L’accostamento degli alunni ad un testo così importante, ha voluto sollecitare l’idea dell’esistenza di un riferimento valido per tutti i cittadini Italiani,di un punto fermo che quotidianamente può essere faro nelle loro azioni e nelle loro scelte garantendone la legalità e il riconoscimento dei loro diritti e dei loro doveri. Attraverso il nostro percorso laboratoriale abbiamo anche cercato di promuovere una nuova “cultura dell’acqua”, fornendo agli alunni e, attraverso loro, alle loro famiglie strumenti funzionali all’assunzione di comportamenti responsabili atti a sviluppare una coscienza consapevole e rispettosa delle problematiche ambientali, incidendo, lì dove possibile, nel vissuto quotidiano. Abbiamo allargato i confini presentando un testo, quale la carta Europea dell’Acqua , scoperto l’esistenza della Giornata mondiale dell’Acqua, affrontato la tematica dell’inquinamento delle acque , individuato un decalogo per essere risparmiatori d’acqua e ancora attraverso svariate attività di gruppo o individuali , sollecitato le piccole coscienze degli alunni affinchè in loro resti traccia e sensibilità per il tema affrontato.

L’interesse suscitato è stato apprezzabile e tangibile la partecipazione alle diverse proposte operative, vuoi anche per i contenuti proposti al punto che gli stessi alunni hanno chiesto di digitalizzare in Word tutti i testi che sono stati trattati. Gli alunni hanno saputo, inoltre, anche al di fuori del tempo laboratoriale, far proprie informazioni e conoscenze, ricollegandole a fatti di cronaca recenti, a semplici avvenimenti domestici o ad altre esperienze disciplinari con naturalezza e immediatezza.

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FINALITA’Rispettare l’ambiente, conservarlo, migliorarlo, ricordando che e’ patrimonio a disposizione di tutti e, adottare i comportamenti piu’ adeguati per la salvaguardia della sicurezza propria e degli altri in condizioni ordinarie e straordinarie di pericolo.

Conoscere i propri diritti e i propri doveri per esprimere rispetto e cura della natura e del patrimonio del proprio ambiente di vita e dell’ umanità.

CONTENUTIL’acqua fonte di vita e risorsa della terra nel rispetto della Costituzione italiana.

COMPETENZE ATTESE•Individua comportamenti corretti per salvaguardare la risorsa idrica•Propone eventuali soluzioni relative alla salvaguardia della risorsa idrica•Rispetta le regole negli ambienti in cui vive quotidianamente

Risultati attesiIl 70% dei partecipanti raggiunge almeno 2 competenze attese

OBIETTIVI SPECIFICI•Conoscere gli artt. 2 e 9 dei principi fondamentali della Costituzione Italiana attraverso lettura •Conoscere l’acqua e le sue caratteristiche •Riconoscere le cause che determinano l’inquinamento delle acque•Acquisire consapevolezza delle conseguenze ambientali e sanitarie dell’inquinamento o spreco idrico •Individuare soluzioni condivise in relazione ai problemi trattati •Sviluppare e applicare atteggiamenti utili alla salvaguardia dell’ambiente •Costruire relazioni stabili con le istituzioni in ordine alle problematiche esaminate •Conoscere la carta europea dell’acqua•Conoscere le motivazioni della proclamazione della giornata mondiale dell’ acqua

IL PIANO OPERATIVO

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ATTIVITA’•Lettura e scrittura degli artt. 2 e 9 dei principi fondamentali della Costituzione Italiana •Filastrocche relative a 2 artt. tratte dal libro “la Costituzione raccontata ai bambini” di Anna Sarfatti, •illustrazione e commenti scritti•Discussioni di gruppo sul significato dei diritti e dei doveri•Produzione di un testo e illustrazione del percorso che compie l’acqua dalla sorgente al mare, analizzando i vari ambienti geografici coinvolti •Lettura del libro “il mistero dell’acqua scomparsa”•Visione del DVD ”il mistero dell’acqua scomparsa”•Letture e discussione di gruppo sull’inquinamento idrico•Produzione di un cartellone collettivo avente come tema “l’inquinamento idrico”•Produzione di un testo inerente l’inquinamento idrico•Letture e discussione di gruppo sulle strategie da adottare sul risparmio dell’acqua•Produzione di un cartellone collettivo avente come tema “come risparmiare l’acqua”•Produzione di un testo inerente il risparmio dell’acqua•Produzione di un decalogo collettivo del “perfetto risparmiatore d’acqua”•Ricerche in internet •Scrivere, commentare e illustrare la “Carta Europea dell’acqua” e la proclamazione dell’ONU della “Giornata mondiale dell’acqua”.• Digitalizzazione in Word degli argomenti trattati.

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La copertina del nostro laboratorio

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Che cos’è la Costituzione?

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Io, La Costituzione (A.

Sarfatti)

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Alla scoperta della Costituzione… l’articolo 2

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Alla scoperta della Costituzione…l’articolo 9

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Una seria minaccia: l’inquinamento.Le varie forme di inquinamento delle acque.

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L’attenzione all’Acqua

22 marzo 2010La giornata mondiale dell’acqua

La Carta Europea dell’acqua

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Consigli per un uso consapevole: nasce il nostro decalogo

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I nostri cartelloni

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Alcuni nostri test di valutazione

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Così ho scoperto di essere un eroe del risparmio

idrico!!!!

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…e finalmente ho ottenuto il mio attestato di merito

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I nostri momenti di attività

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Vivere la Costituzione nell’esperienza della quotidianità

Classe: IV Scuola: B. CroceAnno scolastico: 2009/2010Insegnanti: Pezzella Anna – Pezzella Rachele – Di Vuolo Maria – Guida Rosanna – Mallardi Immacolata – Zucchero Immacolata

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Per cominciare bene…una poesia

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Testo poetico non si può essere soli

Non si può essere solimeglio in due che uno solo.Se uno cade l’altro lo aiuta Se due dormono insiemeinsieme si riscaldano.Non si può essere solimeglio in dueSe uno è cieco l’altro lo guida.Non sembra nemmeno faticail duro lavoro di sempre.Se due camminano insiemela strada sembra più bella.Non si può essere solimeglio in due.Se uno chiama l’altro risponde.

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Alle quattro è suonato il citofono. Sono andata a rispondere

e ho detto alla mamma: - È la mia nuova compagna, è venuta

a fare i compiti da noi.

La mamma ha continuato a leggere.

- Questa è Maribel - ho annunciato, dopo averla fatta accomodare.

- Buongiorno seniora.

La mamma ha alzato gli occhi dal suo libro e l'ha guardata incuriosita.

- Buongiorno - ha risposto.

lo e Maribel ci siamo ritirate in camera mia e ci siamo messe subito al lavoro. Dopo una mezz'oretta, la mamma ci ha

chiamate, per comunicarci che era pronto il tè.

È rimasta lì, sul divano, a guardarci mangiare, con un bel sorriso stampato sulle labbra. Ha chiesto a Maribel da dove venisse,

e quando ha saputo

che era nata e cresciuta in _Perù è stata felicissima, perché una volta aveva visitato quel paese. lo non sapevo niente di quel

viaggio e la mamma ci ha raccontato

che era stato "un secolo fa", prima di sposarsi, una vacanza bellissima, con due sue amiche. Anche Maribel era contenta:

ascoltava con interesse la mamma raccontare di luoghi e di situazioni a lei familiari. II clima asciutto, le montagne altissime,

l'antica Machu Picchu, la necropoli di Chan Chan che aveva affascinato tanto mia madre, il centro storico di Lima e per ultimo

le bidonvilles, che l'avevano invece sconvolta. A un certo punto l'ho interrotta, perché dovevamo finire i compiti.

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II problema di Maribel è la lingua. È vero che molte parole

italiane sono simili a quelle spagnole, ma una certa differenza c'è, e un brano da riassumere può divenire uno scoglio insormontabile per la

mia nuova amica. All'inizio mi dava fastidio che Maribel copiasse da me, ma quando le ho detto: - Prova a descrivere lo stesso concetto con

parole tue - e Maribel mi ha guardata perplessa e mi ha risposto: - Posso scrivere in spagnolo? - allora ho capito quanto doveva essere dura

per lei.

Così l'ho lasciata copiare e quando ha finito ho cercato di spiegarle, con dei disegni o indicando certi oggetti, il significato delle parole che

aveva scritto nel suo tema.

Siccome Maribel, una volta che le era chiaro il concetto, lo esprimeva nella sua lingua, mi è venuta un'idea: io avrei insegnato l'italiano a lei, e

lei lo spagnolo a me. Così ho preso due quaderni, uno per ciascuna, e abbiamo cominciato a scrivere le parole nuove che via via imparavamo.

È stato divertentissimo. Maribel ha messo da parte la sua timidezza, scoppiando addirittura a ridere tutte le volte che ripetevo le parole in

spagnolo, storpiandole regolarmente.

Alle sette la mamma ci ha chiamate. Ha invitato Maribel a cena, ma lei ha rifiutato perché sua madre le aveva chiesto di rientrare a casa

presto.

Prima di congedarci, però, mi ha abbracciata, - Grazie! - mi ha sussurrato all'orecchio. Avrei voluto dirle che anch'io le dovevo molto, ma

ormai era entrata in ascensore.

Sonia Coloru, Ogni giorno un giorno nuovo, Edizioni EL

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Rispondi.

Chi è Maríbel? ………………………………………………………………………….

Qual è il suo

problema?...................................................................................................

In quale modo la sua compagna cerca di

aiutarla?..............................................................................................................

...................................................

Secondo te, un/una ragazzo/a straniero/a che frequenta la scuola italiana

quali problemi deve

affrontare?...........................................................................................................

...

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Regolamento della classe IV ADiritti Esprimere la propria opinione Avere una palestra Fare intervallo Non essere disturbato dai

compagni Capire quello che spiega

l’insegnante Non essere esclusi dai giochi e dai

compagni.

Doveri Non fare i dispetti Non correre per scale e corridoi Non litigare Non spingere i compagni Non copiare Non dondolarsi sulla sedia Non stare scomposti Non buttare carte per terra Non tirare oggetti Non salire sulle sedie Alzare la mano prima di parlare Ascoltare quando l’insegnante spiega Essere sempre puliti e ordinati Eseguire i compiti Rispettare gli orari scolasticistici

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I diritti dei bambini

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1° PERCORSO: “VIVERE INSIEME” – EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZAMa perché ci sono

bambini che vivono soli per strada,se uno dei

diritti fondamentali dei bambini è quello di

vivere in una casa con servizi igienici e acqua potabile per crescere

sani?

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Giocare, per noi bambini,è

importantissimo perché aiuta il nostro

sviluppo fisico e mentale!

I bambini hanno anche il diritto di andare a scuola…

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BRAIN STORMING

VALOREGIUSTIZIA

UGUAGLIANZASOLIDARIETA’

L’art. 3 della Costituzione dice che tutti i cittadini

hanno pari dignità sociale e sono uguali

davanti alla legge

Molti però non sanno esporre le proprie idee o ragioni, né difendere i

propri diritti

Page 48: LA GABBIANELLA DEPONE IL SUO UOVO

2° PERCORSO: “LA SCUOLA”- EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA

Anche gli insegnanti “svolgono dei compiti”:ci aiutano a crescere

e a formarci e ,per farlo bene, devono tenersi sempre

aggiornati!

Noi studenti abbiamo diritto ad una scuola pulita,sicura e con luoghi idonei allo scopo

a cui sono destinati…..

Page 49: LA GABBIANELLA DEPONE IL SUO UOVO

La Costituzione dice che la scuola è aperta a

tutti….

Andare a scuola, è un diritto fondamentale del

fanciullo!

Page 50: LA GABBIANELLA DEPONE IL SUO UOVO

3° PERCORSO:”Per…filare dritti!”- EDUCAZIONE STRADALE

Con il soccorso di

Pietro e Stefy,sopra

vvivero?

Questa è una posizione laterale di sicurezza

Page 51: LA GABBIANELLA DEPONE IL SUO UOVO

Ho imparato che esistono segnali

stradali orizzontali, verticali e luminosi. Ora sto disegnando

quelli verticali

Utilizzando i segnali di pericolo, precedenza e

divieto, proviamo a simulare un percorso….

Page 52: LA GABBIANELLA DEPONE IL SUO UOVO

Stiamo per creare un ingorgo

spaventoso…

….Tanto per far arrabbiare la

maestra!

….comunqueè andata meglio delprevisto…….

Page 53: LA GABBIANELLA DEPONE IL SUO UOVO

La Costituzione della Repubblica italianaè formata da 139 articoli in tutto.

All’inizio sono illustrati i 12Principi fondamentali

Si chiamano “fondamentali”perché si riferiscono ai principi

che sono il fondamento di tutte le norme successive

Page 54: LA GABBIANELLA DEPONE IL SUO UOVO

ARTICOLO 1“L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.

L’Italia è un Paese dove non c’è il re ma il Presidente che viene eletto dai rappresentanti scelti

dal popolo,per questo è una Repubblica

democratica fondata sul lavoro, cioè tutti gli italiani

devono lavorare

Page 55: LA GABBIANELLA DEPONE IL SUO UOVO

ARTICOLO 2“La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”.

Se sono da soli o con gli altri gli Italiani hanno tanti diritti…

Page 56: LA GABBIANELLA DEPONE IL SUO UOVO

…e specialmente hanno tanti doveri

perché devono rispettare gli altri

Page 57: LA GABBIANELLA DEPONE IL SUO UOVO

ARTICOLO 3“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rinnovare gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”

Tutti i cittadini italiani possono

esprimere la propria opinione e

devono vivere bene.

Page 58: LA GABBIANELLA DEPONE IL SUO UOVO

ARTICOLO 4“La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. “

Ogni cittadino ha il diritto di avere un

lavoro!

Se non lo trova lo Stato lo aiuta a

trovarlo

Page 59: LA GABBIANELLA DEPONE IL SUO UOVO

Una volta ottenuto, il

cittadino ha il dovere di

svolgerlo bene per il bene dell’Italia

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ARTICOLO 5“La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento.”

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L’Italia è una, con un solo Presidente…

… ma questi, non potendo interessarsi a tutto ciò che avviene nei tantissimi Comuni, delega altre persone…

..come il Sindaco, a “comandare” nei singoli comuni.

Page 62: LA GABBIANELLA DEPONE IL SUO UOVO

ARTICOLO 6“La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche”.

La Repubblica accetta tutte le lingue parlate in Italia, anche se a parlarle sono piccoli gruppi.

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ARTICOLO 7“Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti, accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale. “

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Lo Stato italiano non dipende dalla Chiesa

e la Chiesa non dipende dallo Stato,

cioè ognuno ha le sue leggi stabilite dai Patti

Page 65: LA GABBIANELLA DEPONE IL SUO UOVO

ARTICOLO 8“Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano. I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.”

L’Italia accetta tutte le religioni

…basta che abbiano leggi

permesse dalla nostra

Costituzione.

Page 66: LA GABBIANELLA DEPONE IL SUO UOVO

ARTICOLO 9“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.”

La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura, della ricerca scientifica e tecnica.Protegge il paesaggio, i musei e i monumenti.

Page 67: LA GABBIANELLA DEPONE IL SUO UOVO

ARTICOLO 10“L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali. Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge. Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici. “

Page 68: LA GABBIANELLA DEPONE IL SUO UOVO

Se lo straniero è bravo, gli Italiani sono tenuti ad accettarlo

e a rispettarlo secondo alcuni patti fatti con altri Paesi.

Se invece ha fatto qualcosa di grave, il popolo è obbligato a rimandarlo nel suo Paese.

Page 69: LA GABBIANELLA DEPONE IL SUO UOVO

ARTICOLO 11“L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.”

Page 70: LA GABBIANELLA DEPONE IL SUO UOVO

L’Italia è contro la guerra e manda i soldi ai Paesi in

difficoltà.

Page 71: LA GABBIANELLA DEPONE IL SUO UOVO

ARTICOLO 12“La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni. “

La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso.

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E POI

per star bene con se stesso e con gli altri

Da rispettare

Diritti

RegoleNorme

Doveri

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Progetto Cittadinanza e Costituzione

A cura di:

Aruta RitaD’Orsi Santa

Iaccarino TizianaPezzella Rachele

Classi quinte

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PremessaL’uomo, è un buon cittadino, se ha consapevolezza delvalore della persona umana e se sa vivere in manieraintegrata e armonica con l’altro.

Il valore della multiculturalità e del rispetto del “diverso”,costituisce il necessario punto di partenza, per imparare avivere insieme e costruire in armonia qualsiasi società.

Lo studio della Costituzione Italiana, dà modo di conoscere leistituzioni locali e nazionali e di analizzare i valori sui quali lanostra comunità si costituisce.

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La storia del nome ITALIA

Il nome Italia deriva dal vocabolo Italòi termini con i quali i Greci designavano una popolazione dell’odierna Calabria.

A poco a poco, il nome venne esteso a tutta la parte meridionale del Paese dal 3°secolo a.C, dopo le prime vittorie dei Romani.

Con il termine Italia , si indicarono gradualmente il territorio centrale del Paese e in seguito anche le regioni settendrionali.

Intorno al 90 a.C. , gli italici, una popolazione dell’Italia centrale, coniarono la prima moneta della storia in cui era riportato il nome ITALIA .

Nel 1861 a Torino, viene proclamato il Regno d ’Italia.

Nel 1946 nasce la REPUBBLICA ITALIANA

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La bandiera italiana

Nella Costituzione all’art. 12, si legge: “La Bandiera della Repubblica Italiana è il Tricolore: verde, bianco e rosso a tre bande verticali di eguale dimensione”.Il significato dei tre colori è:Verde = Il colore delle nostre pianure.Bianco = La neve delle nostre cime.Rosso = Il sangue dei caduti.COLORA LA BANDIERA ITALIANA (DETTATO sul tricolore)

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La CostituzioneLA COSTITUZIONEE’ LA LEGGE PIU’ IMPORTANTE DELL’ITALIA.Questa LEGGE è nata il 1° gennaio 1948, quando i nostri nonni erano dei bambini come te ed era appena finita una lunga guerra, che aveva portato: DISORDINE, CAOS, INGIUSTIZIA; la nuova LEGGE ha invece portato :

ORDINE, GIUSTIZIA, UGUAGLIANZA PACE E LIBERTA’ a tutti gli Italiani.

Nella foto accanto, vediamo il Presidente Enrico De Nicola che firma la Costituzione.

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La Costituzione italiana ha 139 articoli, essi comprendono:I principi fondamentali della Repubblica.I diritti e i doveri dei cittadini.L’ordinamento della Repubblica.Il Governo.La Magistratura.Gli Enti localiLe Garanzie Costituzionali

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Art.3La libertà personale è

inviolabileArt.21

Tutti hanno diritto a manifestare liberamente il loro pensiero con la parola,lo scritto e ogni altro mezzo

di diffusione.La stampa non può essere

soggetta ad autorizzazioni o censure.

Art.32La repubblica tutela la

salute come fondamentale diritto dell’individuo

Art.34La scuola è aperta a

tutti.

Impariamo alcuni articoli ……

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Scrivi sotto ogni immagine quale diritto rappresenta.

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Rispettare le leggi: brain storming

La legge è

Una regola di comportamento

Una regola che migliora l’Italia

Una norma sociale

Una regola per il nostro

benessere

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Un percorso democratico

Osserva attentamente lo schema: comprenderai come tutta l’organizzazione dello stato parte dai cittadini.

Il popolo italiano

elegge

deputati senatoriFormano il Parlamento che elegge il Presidente della

RepubblicaNomina il capo del governo, che sceglie i ministri

Presiede il Consiglio della Magistratura

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Diventa un cittadino consapevoleRifletti e segna quella che a tuo giudizio è la risposta giusta I partiti … Sono necessari per organizzare una società libera e democratica. Sono inutili e a volte dannosi.

I sindacati … Difendono gli interessi di chi comanda Servono perche difendono gli interessi dei lavoratori.

Lo sciopero … È un diritto dei lavoratori. Deve essere abolito.

I giornali … Sono troppi: ne basta uno solo. Devono riportare commenti e punti di vista diversi.

Le elezioni … Devono essere controllate dai partiti. Devono essere libere e a scrutinio segrete.

Un impiegato dello Stato … Può iscriversi liberamente al partito che gli piace Deve essere iscritto al partito che governa