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LA FUNZIONE DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE

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LA FUNZIONE DI PIANIFICAZIONE E

CONTROLLO DI GESTIONE

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• L'azienda è una struttura composita formata da risorse di

diversa natura, organizzata nelle sue varie parti, per

conseguire, attraverso un processo di produzione di ricchezza,

finalità ed obiettivi, strumentali al raggiungimento del suo

scopo ultimo quale risulta dalla vision aziendale.

Page 3: LA FUNZIONE DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE

• Nel formulare la propria mission l'azienda definisce

la sua meta specificando:

– il ruolo sociale che intende svolgere;

– i confini entro i quali intende muoversi;

– i principi etici a cui intende ispirare le sue scelte di

governo ed i suoi comportamenti (mission).

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Il tutto dev'essere finalizzato a garantire nel tempo una

conveniente ed adeguata remunerazione degli stakeholder.

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Gli stakeholder sono tutti i portatori di interessi

direttamente o indirettamente coinvolti

nell'attività d'impresa:

– Azionisti

– Lavoratori

– finanziatori reali e potenziali

– Clienti

– Fornitori

– Comunità sociale

– Pubblica Amministrazione

Page 6: LA FUNZIONE DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE

• Il soddisfacimento degli interessi istituzionali può

realizzarsi solo se l'azienda è in grado di svolgere la

sua attività economica in condizioni di tendenziale

equilibrio economico.

• La sostenibilità di tale equilibrio è legata alla capacità

dell'azienda di aumentare il suo valore economico.

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• Il principio dell'economicità ed il principio del valore sintetizzano,

dunque, le condizioni necessarie a soddisfare le attese degli stakeholder

e rappresentano due parametri di riferimento alla luce dei quali valutare

le modalità di svolgimento della combinazione produttiva.

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• Tali principi devono trovare applicazione nelle relazioni che si

vengono ad instaurare tra l'impresa e l'ambiente circostante.

• Ciò implica che le decisioni e le azioni poste in essere da chi governa

l’azienda devono essere volte a coniugare l'efficienza della

combinazione produttiva con il soddisfacimento delle attese degli

stakeholder ed in particolare con quelle del cliente.

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• In sintesi, il sistema aziendale dev'essere efficace ed efficiente, ossia deve rispondere alle esigenze del mercato e dell'ambiente utilizzando al meglio le risorse disponibili.

• OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE

• DECISIONI

• AZIONI

• RISULTATI

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VISION AZIENDALE

(meta e domini)

MISSION AZIENDALE

(principi)

OBIETTIVI

(traguardi quantitativi)

• Reddito

• Valore

FINALITA’

(traguardi qualitativi)

• Migliorare la tecnologia

• Aumentare la dimensione

• Migliorare il know-how, la coesione

e la motivazione

• Migliorare la capacità relazionale e

informativa

INDIVIDUAZIONE DI UNA STRATEGIA

CONTROLLO

Page 11: LA FUNZIONE DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE

Per raggiungere i traguardi di lungo periodo l’azienda deve

propedeuticamente conseguire, nel breve periodo, target ed

obiettivi quantitativi e qualitativi, che, pur nel loro continuo

adattarsi ai cambiamenti delle variabili interne ed esterne,

devono risultare coerenti rispetto alla meta prefissata.

Page 12: LA FUNZIONE DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE

• A seguito di queste circostanze gli obiettivi aziendali si

distinguono a seconda della loro diversa dimensione temporale in:

obiettivi di breve termine

obiettivi di medio-lungo termine

• Le due tipologie di obiettivi delineano due differenti domini di

riferimento delle scelte aziendali le quali, si distinguono in

decisioni di breve e di lungo periodo.

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Per facilitare il raggiungimento dei risultati e delle finalità aziendali occorre

innescare un circuito virtuoso tra:

• l'attività di governo volta a definire gli obiettivi, a decidere attraverso quali

percorsi raggiungerli e come attuarli

• la creazione di un contesto lavorativo favorevole, in cui si condividano gli

obiettivi e le scelte aziendali, si acquistino consensi e si attraggano risorse.

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• Il meccanismo operativo che permette il funzionamento del circuito è il

sistema di controllo in quanto consente di svolgere in sequenza logica

le tre fasi fondamentali in cui si articola l'attività di direzione:

– Definire le condizioni per realizzare e mantenere l’equilibrio

economico-finanziario nel medio lungo periodo (pianificazione);

– determinare gli obiettivi di breve termine volti ad orientare il

comportamento di chi detiene responsabilità direttive

(programmazione);

– verificare il raggiungimento degli obiettivi stabiliti e la loro validità

rispetto alle mutevoli situazioni di operatività generate dal dinamismo

ambientale (controllo)

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• Il controllo è un meccanismo operativo finalizzato ad

orientare i comportamenti individuali ed organizzativi verso

il raggiungimento degli obiettivi aziendali.

• Tale finalità è perseguita mediante:

– misurazioni analitiche

– responsabilizzazione su parametri-obiettivo

Page 16: LA FUNZIONE DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE

• Le misurazioni utilizzate nell'ambito del controllo, inteso nella

sua accezione più ampia, possono essere:

• di natura economico-finanziaria

• di natura fisico-tecnica

.… e possono essere

– a supporto delle decisioni da prendere

– a supporto dei comportamenti umani

– a supporto delle valutazioni dei risultati

Page 17: LA FUNZIONE DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE

• Le misurazioni economico-finanziarie possono essere di tipo:

– quantitativo - monetario

(es. reddito, capitale economico, costi, ricavi);

– quantitativo non monetario

(es. rendimenti, tempi);

– qualitativo

(es. soddisfazione del cliente, credibilità nei confronti degli interlocutori aziendali)

Page 18: LA FUNZIONE DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE

• Tra le varie tipologie di misurazioni che abbiamo ricordato

particolare rilevanza è riconosciuta a quelle:

1. di natura economico-finanziaria,

2. esprimibili in termini quantitativo -monetari

3. aventi come oggetto redditività e valore

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• Il controllo può essere:

– Controllo strategico, verifica la validità delle strategie in conformità ai cambiamenti ambientali

– Controllo manageriale, verifica che l'organizzazione aziendale sia sufficientemente motivata, condivida le scelte aziendali e raggiunga i risultati desiderati;

• Effetti del controllo sull'organizzazione:

– Migliora l'informazione verso i dipendenti;

– Motiva i dipendenti

– Verifica che sussistano le capacità e le competenze necessarie per svolgere le funzioni assegnate

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• Come evitare i problemi del controllo:– eliminazione delle attività aziendali (Outsourcing);

– automazione;

– centralizzazione;

– condivisione del rischio con soggetti esterni.

• La necessità di un controllo di gestione formalizzato nasce

soprattutto nelle seguenti situazioni:

– crescita dimensionale (strutturale e/o operativa);

– aumento della turbolenza ambientale;

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• Oggetto del controllo possono essere:

– le azioni: gli strumenti utilizzati agiscono direttamente su

comportamenti dei dipendenti;

– i risultati: gli strumenti utilizzati tendono a responsabilizzare i

soggetti sugli esiti delle loro attività e a gratificare coloro che

migliorano le loro performance

Page 22: LA FUNZIONE DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE

• Il controllo dei risultati si identifica con il controllo di gestione e consiste

nel responsabilizzare gli individui (o gruppi di individui) sugli esiti delle loro

attività.

• L'obiettivo è quello di motivare i soggetti aziendali a perseguire i risultati

indicati dall'alta direzione (è utile formalizzare un sistema di incentivazione

legato ai risultati).

• Tali controlli incoraggiano i dipendenti ad intraprendere le azioni più idonee

per raggiungere i risultati desiderati

Page 23: LA FUNZIONE DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE

• Responsabilizzare significa:

– Far conoscere ai vari responsabili le aree di risultato critiche per l'azienda;

– Fornire elementi di motivazione affinché i soggetti raggiungano i risultati

fissati dall'alta direzione

– assicurare un nesso tra la responsabilità assegnata al soggetto e le leve

su cui esso può esercitare il suo potere decisionale.

Page 24: LA FUNZIONE DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE

Il controllo di gestione

È, quindi il processo attraverso il quale i

responsabili ai vari livelli si assicurano che le

risorse vengano acquisite ed impiegate in

modo efficace ed efficiente per il

conseguimento degli obiettivi d'impresa

Page 25: LA FUNZIONE DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE

Il controllo di gestione

• Il sistema di controllo è nel contempo:

– Un metodo di lavoro direttivo mediante il quale l'azienda si dota di

strumenti idonei a migliorare la qualità decisionale.

– Un sistema di misura e valutazione delle performance aziendali in

quanto gli obiettivi assegnati ai vari responsabili costituiscono i

parametri per valutare la loro capacità.

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Il controllo di gestione

PROCESSO PRODUTTIVOOUTPUT

RISULTATI ATTUALI

REGOLATOREconfronto tra il budget e il

consuntivo

INPUT

COME DA BUDGET

FEEDBACK FEEDBACK

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Controllo di Feedback e Forward

• Il FEEDBACK CONTROL riguarda il monitoraggio delle differenze

tra i risultati desiderati e risultati ottenuti. Su queste informazioni si

fondano le azioni correttive da apportare al piano/programma.

• Con il FORWARD CONTROL le previsioni e quindi il piano

programma viene elaborato sulla base delle informazioni acquisite

confrontando i risultati attesi con quanto si vorrebbe ottenere in un certo

filtro. Gli interventi correttivi sono finalizzati a ridurre queste differenze.

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Fasi del controllo di gestione• Definizione degli obiettivi da raggiungere entro un certo

periodo di tempo.• Elaborazione ed approvazione di un programma

opportunamente articolato e coordinato per il raggiungimento di tali obiettivi.

• Rilevazione delle informazioni consuntive sull'andamento effettivo della gestione.

• Confronto tra risultati raggiunti e programmati.• Analisi delle cause di scostamento.• Adozione di adeguati provvedimenti "correttivi".

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• I soggetti coinvolti nel CG sono :

– L’Alta Direzione (pianificazione, programmazione e controllo);

– tutti i manager, fino ai livelli inferiori della struttura, che necessitano di informazioni per prendere decisioni utili per il buon funzionamento dell'impresa (programmazione e controllo);

– gli specialisti del controllo (controller);

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Gli elementi del sistema di controllo di gestione

STRUTTURA ORGANIZZATIVA

MODALITÀ DI DISTRIBUZIONE E

ASSEGNAZIONE DELLE RESPONSABILITÀ

ECONOMICHE ALL’INTERNO

DELL'AZIENDA

STRUTTURA TECNICO-CONTABILE

CONTABILITÀ GENERALE

CONTABILITÀ ANALITICA

BUDGET

COSTI STANDARD

REPORTING

STRUTTURA DIREZIONALE

DEFINIZIONE OBIETTIVI

MODALITÀ DI CONTROLLO LORO RAGGIUNGIMENTO

PREDISPOSIZIONE AZIONI CORRETTIVE

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• Le dimensioni (variabili) del controllo:

– ECONOMICO-FINANZIARIO E VALORE

– ORGANIZZAZIONE (COESIONE E MOTIVAZIONE)

– KNOW-HOW INTERNO

– CAPACITÀ RELAZIONALE CON L'ESTERNO

– CLIENTI

– VIGILANZA

– AMBIENTE

– ETICA

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Gli oggetti dei CG• L'intero sistema aziendale mediante il monitoraggio dei risultati

globali (Bilancio).

• Specifici sub-sistemi aziendali mediante il monitoraggio dei risultati

dei sub-sistemi più significativi. In quest'ultimo caso è importante

individuare le diverse modalità di disaggregazione della gestione

globale al fine di scegliere quella più consona alle esigenze della

direzione.

• Tutte le modalità di disaggregazione consentono di individuare aree

di risultato, ossia sub-sistemi di cui misurare l'efficienza o l'efficacia

Page 33: LA FUNZIONE DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE

• Non tutte le aree di risultato sono aree di responsabilità o centri di

responsabilità, ossia degli insiemi di operazioni sottoposti alla

responsabilità di un preciso soggetto nell'ambito della struttura

organizzativa

• Sono aree o centri di responsabilità le funzioni aziendali o le sub-

funzioni. Le aree di risultato possono essere centri di

responsabilità solo se nell'ambito della struttura organizzativa

sono previste delle figure che presidiano tali aree (project manager,

product manager, process manager etc.)

Page 34: LA FUNZIONE DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE

• L'individuazione ed il monitoraggio dei sub-sistemi è necessario per:

– ridurre la complessità dell'azienda

– risalire alle vere cause dei risultati aziendali e alle fondamentali "leve" per influenzarli

– individuare i soggetti a cui compete la responsabilità dei risultati stessi

Page 35: LA FUNZIONE DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE

• Centri di costo• Sono le aree di responsabilità in cui i responsabili sono in grado di influenzare

in modo diretto ed in misura significativa solo i costi.

• Centri di ricavo• Sono i centri di responsabilità in cui le azioni dei rispettivi responsabili

influenzano in modo diretto ed in misura significativa:A) ricavi di vendita;B) costi di funzionamento del centro stesso.

• Centri di profitto• Sono unita' organizzative dotate di ampia autonomia decisionale nelle quali i

managers con le loro azioni sono in grado e influenzare in modo diretto ed in misura significativa il risultato economico (ricavi-costi) di particolari combinazioni produttive

Page 36: LA FUNZIONE DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE

Strumenti contabili del controllo di gestione

• Il controllo di gestione si avvale di adeguati strumenti

contabili, cioè di un sistema informativo per il controllo

economico-finanziario della gestione:

– la COGE e il BILANCIO DI ESERCIZIO

– la CONTABILITA' ANALITICA

– il BUDGET ed i COSTI STANDARD

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CONTABILITA’ GENRALE E BILANCIO

D’ESERCIZIO

CONTABILITA’ ANALITICA PER CENTRI

DI COSTO E PER ATTIVITA’

BUDGET ED ALTRE MISURAZIONI A

PREVENTIVO

RILEVAZIONI EXTRACONTABILI

REPORTING

Strumenti contabili ed extracontabili del controllo di gestione

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Il processo logico del controllo di gestione

CONTABILITÀ GENERALE

CONTABILITÀ ANALITICA BUDGET

SISTEMA DI REPORTING

MANAGEMENTESTERNO

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• LE MISURAZIONI DELLE PERFORMANCE risultano

da due fondamentali modelli di determinazione

quantitativa:

1.Il modello del bilancio

2.Il modello della creazione del valore

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Il modello del bilancio e l'analisi economico-finanziaria

• Obiettivi conoscitivi:

– comprendere la validità del modello come strumento di misurazione

delle performance aziendali;

– individuare un quadro di indicatori che consenta di esprimere un

giudizio sull'economicità aziendale;

– condurre un'analisi di gestione basata sugli indici e sui flussi

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Il bilancio• Il sistema informativo è il principale mezzo di comunicazione delle

informazioni economiche aziendali all'ambiente di cui l'impresa è parte.

• Ogni informazione contenuta nel sistema bilancio-relazione trova la sua ragion d'essere nel rendere più comprensibile l'evoluzione dell'assetto reddituale, finanziario e patrimoniale d'insieme.

• Il sistema bilancio-relazione è l'occasione per presentare e diffondere:

– le linee ispiratrici del progetto strategico d'impresa, lo stile di comportamento, i tratti essenziali della sua attività, i modi per realizzarla;

– il modo m cui sono state gestite le risorse acquisite da terzi e quelle proprie;

– la collocazione dell'impresa in prospettiva, sui mercati e nell'ambiente economico sociale, per ciò che è e per ciò che si propone di essere