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CNA 18/10/2016
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Compilazione degli allegati obbligatori alla Dichiarazione di Conformità
per gli impianti termoidraulici
GUALTIERO FIORINACNA INSTALLAZIONE IMPIANTI
18 OTTOBRE 2016MANTOVA
La Dichiarazione di Conformità
Si intende con questo termine TUTTA LA DOCUMENTAZIONE che viene realizzata per un prodotto o un opera eseguita, per comprovare che questa è stata compiuta in conformità a norme particolari o a specifiche tecniche
L’ambito che si vuole prendere in esame è la Dichiarazione di conformità ai sensi del DM 37 del 2008 ovvero la documentazione da produrre al termine della realizzazione di un impianto al servizio degli edifici
Introdotta con la legge 46/90
Riproposta col DM 37/2008
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Percorso storico della Di.Co.
Modificata nel 2010 con l’aggiunta della voce «attestazione di conformità per impianto…… realizzato con materiali o sistemi non normalizzati»
Ultima modifica col decreto semplificazioni DL 5/2012 (Governo Monti)
Art. 9. (Dichiarazione unica di conformità degli impianti termici)
1. Con decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti è approvato il modello di dichiarazione unica di conformità che sostituisce i modelli di cui agli allegati I e II del decreto del Ministro dello sviluppo economico 22 gennaio 2008, n. 37, e la dichiarazione di cui all’articolo 284, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. 2. La dichiarazione unica di conformità e la documentazione allegata sono conservate presso la sede dell’interessato ed esibite, a richiesta dell’amministrazione, per i relativi controlli. Resta fermo l’obbligo di comunicazione ai fini del rilascio del certificato di agibilità da parte del comune o in caso di allacciamento di una nuova fornitura di gas, energia elettrica o acqua.
MA IL DECRETO NON E’MAI ENTRATO IN VIGORE
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Cosa prevede il DM 37/08Art. 7. Dichiarazione di conformità – comma 1
al termine dei lavori, previa effettuazione delle verifiche previste dalla normativa vigente,
comprese quelle di funzionalità dell'impianto,
l'impresa installatrice rilascia al committente la dichiarazione di conformità degli impianti realizzati nel rispetto delle norme di cui all'articolo 6.
Di tale dichiarazione, resa sulla base del modello di cui all'allegato I, fanno parte integrante la relazione contenente la tipologia dei materiali impiegati, nonché il progetto di cui all'articolo 5, ed il libretto d’uso e manutenzione dell’impianto.
LEGGE 6 dicembre 1971, n. 1083 Norme per la sicurezza dell'impiego del gas combustibile. (GU n.320 del 20-12-
1971 ) Articolo 1
Tutti i materiali, gli apparecchi, le installazioni e gli impianti alimentati con gas combustibile per uso domestico ed usi similari devono essere realizzati secondo le regole specifiche della buona tecnica, per la salvaguardia della sicurezza.
Articolo 3
I materiali, gli apparecchi, le installazioni e gli impianti alimentati con gas combustibile per uso domestico e l'odorizzazione del gas, di cui ai precedenti articoli, realizzati secondo le norme specifiche per la sicurezza, pubblicate dall'Ente nazionale di unificazione (UNI) in tabelle con la denominazione UNI-CIG, si considerano effettuati secondo le regole della buona tecnica per la sicurezza. Le predette norme sono approvate con decreto del Ministro per l'industria, il commercio e l'artigianato.
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Termine dei lavori
L’impianto può considerarsi finito quando si è nella condizione di poterne provare il suo
corretto e sicuro funzionamento
L’impresa installatrice
La dichiarazione di conformità DEVE essere rilasciata dall’impresa che ha realizzato l’impianto
ma soprattutto
PUO’ essere rilasciata Solo ed unicamente da chi ha realizzato l’impianto
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Cosa prevede il DM 37/08Art. 7. Dichiarazione di conformità
COMMA 3 - In caso di rifacimento parziale di impianti, il progetto, la dichiarazione di conformità e l'attestazione di collaudo ove previsto, si riferiscono alla sola parte degli impianti oggetto dell'opera di rifacimento,
ma tengono conto della sicurezza e funzionalità dell'intero impianto. Nella dichiarazione di cui al comma 1 e nel progetto di cui all'articolo 5, è espressamente indicata la compatibilità tecnica con le condizioni preesistenti dell'impianto.
Un impianto può essere realizzato nelle sue parti essenziali
da diversi soggetti abilitatianche in tempi diversi
ROSSI IMPIANTI Impianto Interno
BIANCHI IMPIANTI Camino canna /fumaria
VERDI IMPIANTI Aperture di ventilazione/aerazione
NERI IMPIANTI Realizzazione scarico condensa
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Dichiarazioni ParzialiIn tutti i casi, ognuno dei soggetti è tenuto
ad eseguire le necessarie verifiche e a rilasciare, dopo aver eseguito le
prove/verifiche
la dichiarazione di conformità relativa ai lavori eseguiti completa di allegati
Dichiarazione di RispondenzaArt. 7. Dichiarazione di conformità
COMMA 6- Per gli impianti esistenti primadell'entrata in vigore del presente decreto27/03/2008 nel caso in cui la dichiarazione diconformità prevista dal presente articolo, salvoquanto previsto all'articolo 15, non sia stataprodotta o non sia più reperibile, tale atto èsostituito - da una dichiarazione di rispondenza,che può essere rilasciata da
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Per gli impianto soggetti ad obbligo di progettoda un professionista iscritto all'albo professionale per le specifiche competenze tecniche richieste, che ha esercitato la professione, per almeno cinque anni, nel settore impiantistico a cui si riferisce la dichiarazione, sotto personale responsabilità, in esito a sopralluogo ed accertamenti.
per gli altri impianti
da un soggetto che ricopre, da almeno 5 anni, il ruolo di responsabile tecnico di un'impresa abilitata di cui all'articolo 3, operante nel settore impiantistico a cui si riferisce la dichiarazione.
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Cosa prevede il DM 37/08Art. 7. Dichiarazione di conformità
COMMA 2 - Nei casi in cui il progetto è redatto dal responsabile tecnicodell'impresa installatrice l'elaborato tecnico è costituito almeno dallo schema dell'impianto da realizzare, inteso come descrizione funzionale ed effettiva dell'opera da eseguire eventualmente integrato con la necessaria documentazione tecnica attestante le varianti introdotte in corso d'opera.
Cosa prevede il DM 37/08Art. 7. Dichiarazione di conformità
In sostanza il DM mi dice:
◦ Che al termine di ogni lavoro devo fare una Dichiarazione di Conformità solo dopo aver fatto tutte le verifiche e provato l’impianto
◦ Che devo fare una Dichiarazione di Conformità sulla base di un modello proposto (allegato I)
◦ Se intervengo su un impianto esistente il mio lavoro deve essere compatibile con l’impianto esistente e devo documentarlo
◦ Alla dichiarazione devo allegare:
◦ Progetto/Schema
◦ Relazione Tecnica
◦ Se l’impianto esistente realizzato prima del 2008 è privo di documentazione posso fare una Dichiarazione di Rispondenza
Ma non mi definisce come devono essere fatti
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Chi definisce gli Allegati?Tipologia Impianti Norma
A Elettrici CEI 0-3; CEI 0-3V1 (abrogate 11/04/2008)
B Elettronici CEI 0-3; CEI 0-3V1 (abrogate 11/04/2008)
C Riscaldamento Climatizzazione ?
D Idrico Sanitario ?
E Gas Delibera 40 /04
Proposta CIG
Proposta Italgas
F Sollevamento ?
G Antincendio ?
www.impiantienergie.it
CNA Installazione Impianti ha prodotto tutta la modulistica che serve per fare la Di.Ri facendosi garante del modulo prodotto (www.impiantienergie.it – sezione Modulistica)
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Modulistica Prodotta da CNAper idrico e riscaldamentoRel.Tipologica dei materiali Idrico
Rel. Tipologica Riscaldam/Climat.
Che allegati posso utilizzare?Si può continuare a utilizzare la modulistica prodotta da CNA
Si può produrre modulistica personalizzata che soddisfi le richieste del DM 37 ovvero:◦ uno schema
◦ una relazione tipologica dei materiali utilizzati
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Compilazione della Di.Co.
Nella Prima Parte della DiCo. occorre inserire i dati dell’impresa che ha realizzato l’impianto
In merito al protocollo non è un dato richiesto dal modello ministeriale ma lo si è inserito per maggior tutela con lo scopo di legare gli allegati alla Di.Co. :
◦ Deve essere univoco
◦ non è necessario che sia progressivo alla data della Di.Co
◦ Può avere varie forme (il suggerimento è quello di indicare l’anno di realizzazione e un numero progressivo)
Nr. 2012-07
Del 25/02/2012
Nr. 2012-08
Del 25/03/2012
Nr. 2012-09
Del 15/03/2012
Compilazione della Di.Co.
Nella sezione “Esecutrice dell’impianto:” occorre indicare l’opera eseguita e nel caso di impianti a gas il tipo di gas distribuito
Nella sezione “inteso come” occorre indicare:
◦ Nuovo impianto - nel caso di nuova realizzazione o rifacimento totale
◦ Trasformazione - nel caso l’impianto venga trasformato per altri usi
◦ Ampliamento - nel caso di aggiunta di una nuova porzione di impianto
◦ Manutenzione Straordinaria - nel caso di interventi di ripristino, adeguamento
miglioramento dell’impianto
◦ Altro - nel caso l’opera svolta non sia riconducibile alle voci precedenti: Messa inservizio
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Compilazione della Di.Co.
• Nella sezione “Commissionato da” occorre indicare gli
estremi del cliente che ha commissionato il lavoro
(praticamente colui che mi pagherà la prestazione)
• Nel campo “di proprietà di” occorre indicare i riferimenti
del proprietario e il suo indirizzo
• I successivi campi sono relativi all’ubicazione
dell’immobile dove ho realizzato l’impianto– In merito al campo “Installato nei locali siti nel comune di” il comune che verrà indicato sarà
anche il comune al quale si dovrà (se previsto) consegnare la Dichiarazione di Conformità
• Nella Sezione “In edificio ad uso” occorre specificare fra
le opzioni il tipo di edificio
Via delle rose, 7 – 47122 Forlì (FC)
Compilazione della Di.Co.
Nella sezione “Dichiara” occorre barrare sempre le seguenti voci:
◦ Rispettato il progetto…. Specificando se questi è stato realizzato da un progettista iscritto all’albo o se lo ha realizzato lo stesso Responsabile dell’impresa
◦ Seguito la Norma tecnica…. Indicando la norma o e le norme che si è seguito e rispettato (indicando le norme correttamente l’impresa si solleva di buona parte delle responsabilità sull’impianto)
◦ Installato componenti e materiali adatti al….
◦ Controllato l’impianto……
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Progetto Il progetto dell’impianto gas
è sempre obbligatorio
e deve essere redatto da un PROFESSIONISTA ABILITATO nei seguenti casi:
Impianto gas (comprensivo di predisposizioni per l’evacuazione dei p.d.c.) avente portata termica > 50 kW;
Canna fumaria collettiva (asservita ad apparecchi aventi portata termica complessiva > 50 kW;
Canna fumaria collettiva ramificata;
Impiego di materiali/componenti e/o tipologie di posa/realizzazione non normalizzate o non previste da specifiche norme di prodotto e/o installazione.
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in tutti gli altri casi dal il progetto deve essere redatti dal
RESPONSABILE TECNICO
dell’impresa cioè molto probabilmente
DEVE ESSERE REDATTO DA VOI
Principali norme UniUNI 7129 - Impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione. Progettazione, installazione e manutenzione. Edizione 2015
UNI 10683 – Generatori di calore alimentati a legna o da altri biocombustibili solidi. Requisiti di installazione.
UNI 7131 - Impianti a GPL per uso domestico e similare non alimentati da rete di distribuzione - Progettazione, installazione e messa in servizio. Edizione 2012
UNI 11528 - Impianti a gas di portata termica maggiore di 35 kW - Progettazione, installazione e messa in servizio. Edizione 2014
UNI 11071- - Impianti a gas per uso domestico asserviti ad apparecchi a condensazione e affini - Criteri per la progettazione, l'installazione, la messa in servizio e la manutenzione
UNI 11137-2012 - Impianti a gas per uso domestico e similare - Linee guida per la verifica e per il ripristino della tenuta di impianti interni - Prescrizioni generali e requisiti per i gas della II e III famiglia
UNI 10389- 2012 – Generatori di calore. Messa in opera del rendimento di combustione.
UNI 10845 - Impianti a gas per uso domestico. Sistemi per l'evacuazione dei prodotti della combustione asserviti ad apparecchi alimentati a gas. Criteri di verifica, risanamento, ristrutturazione ed intubamento. Edizione 2010
UNI 10738 - Requisiti di sicurezza degli impianti domestici e similari alimentati da gas combustibile. Procedure, verifiche e controlli. Edizione 2012
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VERIFICHE
CNA VARESE - CNA FORLI'
Compilazione della Di.Co.
Nella sezione “Allegati obbligatori” occorre barrare sempre le seguenti voci:
◦ Progetto o Schema
◦ Progetto se è stato realizzato da un progettista iscritto all’albo
◦ Schema Se il progetto è stato realizzato dal responsabile tecnico dell’impresa
◦ Relazione con la….. Relativo all’elenco dei materiali installati e della loro ubicazione
◦ Copia del certificato ..Requisiti… Relativo alla visura dei requisiti dell’impresa rilasciata dalla CCIAA
Le altre voci da barrare solo se necessario:◦ Riferimento a dichiarazioni ..Precedenti… nel caso si intervenga su un impianto esistente (si suggerisce
all’impresa di tenere copia di tale dichiarazione)
◦ Attestazione di conformità….non normati da utilizzarsi solo se si realizza un impianto o parte di impianto ove non sia prevista una norma italiana
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Compilazione della Di.Co.
Nella sezione “Allegati facoltativi” occorre indicare◦ Libretto uso e manutenzione dell’impianto come richiesto dal Dm 37
◦ Tale libretto può essere scaricato gratuitamente dal sito www.impiantienergie.italla sezione mosulistica
◦ Può essere realizzato direttamente dall’impresa prendendo spunto dal libretto proposto da CNA
Per quanto concerne le firme del documento ci sono diverse interpretazioni l’unica indicazione che CNA si sente di fare e quella di specificare correttamente e firmare per esteso la sezione o relativa al responsabile Tecnico
◦ Il timbro dell’impresa deve essere posto solo nella casella “il Dichiarante”
Compilazione della Di.Co.
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Esempio di Dichiarazione Completa
Dichiarazione Conformità
Allegati Obbligatori
Libretto uso e manutenzione
Certificato CCIAA dei
requisiti dell’impresa
Pprogetto/Schema
Eventuale document. Integrativa
Relazione
+ + + +
Validità del Certificato Req.Prof.CCIAA
Il certificato dei requisiti tecnico professionali della camera di commercio ha una validità di 6 mesi dalla data del rilascio. Tuttavia la sua validità può essere estesa apponendo nel certificato la seguente dicitura, seguito dalla data della Di.Co. + Timbro dell’impresa e firma leggibile del titolare:
Si dichiara ai sensi dell’art. 41 del DPR 445/2000 che le informazioni contenute nel presente documento non hanno subito variazioni dalla data del rilascio.Treviso 16/04/2012
16/04/2012
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A chi va consegnata la Di.Co.Per:
NUOVI IMPIANTI
RIFACIMENTI
Di.CoLa conserva l’Impresa
Di.Coal Cliente/Committente
(chi paga)
Di.CoAllo Sportello U. EdiliziaDel Comune dove a sede l’impianto
Allegati della Di.CoLi conserva l’Impresa
Allegati della Di.CoAl Cliente/CommittenteAllegati della Di.Co
Allo S.U.E. Comune
Copia Di.CoAlla C.C.I.A.ADell’Impresa
NO Allegati della Di.Co
Copia Di.CoAl Distributore Energia
Allegati della Di.CoAl Distributore Energia
A chi va consegnata la Di.Co.TRASFORMAZIONI
AMPLIAMENTI
MANUTENZIONI STRAORDINARIE
ALTRO
Di.CoLa conserva l’Impresa
Di.Coal Cliente/Committente
(chi paga)
Allegati della Di.CoLi conserva l’Impresa
Allegati della Di.CoAl Cliente/Committente
eventuale Copia Di.CoAl Distributore Energia
Allegati della Di.CoAl Distributore Energia
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Quesiti
Cosa fare in caso di mancato completamento dell’impianto?
◦ L’impresa al termine del suo operato deve comunque rilasciare una dichiarazione di conformità con indicato in descrizione lo stato dell’impianto◦ Parziale realizzazione di……
◦ Impianto incompleto in quanto…….
Cosa fare in caso di subentro per il completamento di un impianto provvisto di Di.Co. rilasciata dalla precedente impresa?
◦ Controllare l’idoneità della parte già realizzata
◦ Completare l’impianto;
◦ produrre la propria Di.Co.
◦ richiamare e allegare copia della Di.Co. Dell’impresa precedente
QuesitiPosso usare la Dichiarazione di Rispondenza per impianti senza documentazione eseguiti dopo il 2008?
◦ NO
Alcuni enti chiedono la Di.Ri se la Di.Co è più vecchia di 10… la richiesta è lecita? Come mi devo comportare?
◦ La Di.Co. non ha scadenza
◦ Se l’impianto corrisponde alla documentazione che è stata prodotta all’epoca, l’impresa esegue le verifiche di funzionalità, dei dispositivi, della messa a terra etc… e rilascia solo una relazione di verifica dell’impianto
◦ Se l’impianto NON corrisponde alla documentazione che è stata prodotta all’epoca, l’impresa dopo aver ispezionato l’impianto produce la Di.Ri. Allegando anche la vecchia Di.Co
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Suggerimento
Cosa fare in caso di subentro per il completamento di un impianto senza Di.Co. rilasciata dalla precedente impresa?
◦ Il committente deve fare una lettera di incarico all’impresa richiedendo di verificare e completare l’impianto parzialmente realizzato dalla precedente impresa (dovrà indicarne gli estremi) richiedendo infine di produrre la Di.Co.Complessiva
◦ L’impresa Controlla l’idoneità della pare già realizzata
◦ Produce un allegato con l’elenco del lavoro già eseguito richiamando la lettera d’incarico
◦ Completare l’impianto;
◦ produrre la propria Di.Co.
◦ richiamare e allegare copia della documentazione precedentemente prodotta (relazione e lettera incarico)
Nuova Norma UNI 10738:2012Impianti alimentati a gas, per uso domestico, in esercizioLinee guida per la verifica dell’idoneità al funzionamento
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UNI 10738 : 2012
− Entrata in vigore il 20 settembre 2012
− Sostituisce la UNI 10738 : 1998che aveva come limite l’applicabilità sugli impianti realizzati precedenti alla legge 46/90
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
• La presente norma stabilisce i criteri per verificare la sussistenza dei requisiti di sicurezza degli impiantidomestici e similari per l’utilizzazione dei gas combustibili, indipendentemente dalla data dellaloro realizzazione, al fine di stabilire se l’impianto gas verificato può continuare ad essere utilizzatonello stato in cui si trova, senza pregiudicare la sicurezza, ai sensi della leggi vigenti.
• Si applica agli impianti per uso domestico o similare alimentati a gas combustibili appartenenti alla I , II eIII famiglia di gas di cui alla UNI EN 437, distribuiti a mezzo rete (UNI 7129) o distribuito mediantebombole/piccoli serbatoi (UNI 7131), asserviti ad apparecchi di utilizzazione con singola portatatermica nominale ≤ 35 kW.
• Si applica a tutti i componenti relativi all’impianto e all’installazione degli apparecchi.
• Si applica per pressioni di alimentazione degli apparecchi non > 40 mbar per gas con densità relativa ≤0,8 e > 70 mbar per gas con densità> 0,8.
• Tratta esclusivamente gli aspetti di verifica degli impianti e pertanto non può essere utilizzata comenorma di progettazione, né d’installazione, né per l’adeguamento degli impianti.
• Non si applica agli impianti o a parti di essi soggetti all’applicazione del Decreto Ministeriale 12 aprile1996.
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VERIFICHE
• Chi esegue le verifiche?
• Ai fini della presente norma, le attività di verifica, ispezione e controllo degli impianti devono essere
eseguite esclusivamente da operatori aventi specifica competenza tecnica.
• In presenza dell'utilizzatore o di chi ne fa le veci purché maggiorenne.
• In cosa consistono le verifiche?
• Le verifiche stabilite dalla presente norma sono finalizzate ad accertare:
- l’assenza di anomalie tali da pregiudicare la sicurezza e la pubblica incolumità;
- la sussistenza dei requisiti essenziali di sicurezza;
al fine di poter formulare un giudizio sull’idoneità al funzionamento o la non idoneità al
funzionamento dell’impianto.
VERIFICHE
CNA VARESE - CNA FORLI'
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ESITO DELLE VERIFICHE
• Al termine delle verifiche l’operatore formula un giudizio sulla idoneità al funzionamento
dell’impianto e lo riporta nell’ RTV.
Che cos’è l’ RTV?
• E’ il Rapporto Tecnico di Verifica, documento composto da tre sezioni, nelle quali sono riportate:
- i dati identificativi e le informazioni disponibili sull’impianto (Sezione 1);
- i controlli eseguiti sull’impianto e i risultati conseguiti (Sezione 2);
- la sintesi dei risultati e il giudizio complessivo sullo stato di sicurezza dell’impianto (Sezione 3).
ESITO DELLE VERIFICHE
• RTV – Sezione 1 “dati identificativi e le informazioni disponibili sull’impianto”
• Dati anagrafici dell’impianto
• Documentazione Disponibile
• Apparecchi Installati
• Schema dell’impianto
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ESITO DELLE VERIFICHE
• RTV – Sezione 2 “controlli eseguiti sull’impianto e i risultati conseguiti”
• Verifica Impianto Interno
• Controllo del Percorso
• Controllo dei materiali
• Controllo Stato di Conservazione
materiali
• Controllo di Tenuta dell’impianto
…. (Segue sezione 2�)
ESITO DELLE VERIFICHE• RTV – Sezione 2 “controlli eseguiti sull’impianto e i risultati conseguiti”
• Verifica Apparecchi – Bombole
• Controllo apparecchi
• Controllo bombole
• Controllo Collegamenti
• Controllo Ventilazione
• Controllo Areazione
• Stato di Conservazione
apparecchio
• Funzionamento apparecchio
…. ( Continua sez.2) …. (Segue sezione 2�)
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ESITO DELLE VERIFICHE
CNA VARESE - CNA FORLI'
• RTV – Sezione 2 “controlli eseguiti sull’impianto e i risultati conseguiti”
• Verifica sistemi Evacuazione
• Materiali
• Compatibilità locali
• Criteri di posa
• Posizionamento dei terminali
• Stato di conservazione
• Compatibilità apparecchi rispetto
al sistema evacuazione
• Controllo sistema Scarico
Condensa
…. ( Continua sez.2)
ESITO DELLE VERIFICHE
• RTV – Sezione 3 “sintesi dei risultati e il giudizio complessivo sullo stato di sicurezza
dell’impianto ”
• Dati Anagrafici dell’operatore
• Dati informativi e riepilogativi
dell’impianto
• Dati dell’utilizzatore
• Riepilogo Verifiche e Esito
• Giudizio Conclusivo
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IMPIANTO IDONEO AL FUNZIONAMENTO
• Tale giudizio è determinato dall’assenza di anomalie e
permette l’utilizzo dell’impianto senza la necessità di
alcun intervento.
IMPIANTO IDONEO AL FUNZIONAMENTO TEMPORANEO
• Tale giudizio è determinato dalla presenza di anomalie che
non costituiscono pericolo immediato e consente l’utilizzo
dell’impianto per un periodo di tempo stabilito dall’operatore
entro il quale l’impianto deve essere messo adeguato. Gli
interventi necessari per l’adeguamento devono essere
eseguiti in conformità alle leggi vigenti. In ogni caso
l’operatore è tenuto a diffidare formalmente l’utilizzatore
dall’utilizzare l’impianto oltre i termini stabiliti (massimo 30
giorni )
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IMPIANTO NON IDONEO AL FUNZIONAMENTO
• Tale giudizio è determinato dalla presenza di anomalie
che, in caso di utilizzo dell’impianto, possono costituire
pericolo immediato. In tal caso l’operatore deve
immediatamente mettere fuori servizio l’impianto e
diffidare formalmente l’utilizzatore dall’utilizzare
l’impianto fino ad avvenuto adeguamento.