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Anno XXII - N. 3 - giugno-luglio 2015 - Pubblicazione bimestrale dell’Associazione Nazionale Maestri di Ballo - Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 306/2011 del 27/10/2011 - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - 70% Roma Aut. n. C/RM/05/2013 La Danza giugno_luglio 2015:Layout 1 21/07/15 17:35 Pagina 1

La Danza n. 3 2015

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Eccezionale report sull'evento dell'anno. Il FestivalDanza benedetto dall'amore torna a primeggiare sulle cover dei campioni di ballo. WDC European Championship Professional Ballroom WDC World Championships Professionale over 40 Latin, Ballroom e 10 Dance... God bless the dance...

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Agenda

News

Magazine

Ballroom

4. Il caso Mariafrancesca Garritano6. Vivere una vita felice

10.FestivalDanza 2015 – Successo mondiale per la XXII edizione12. XII FestivalDanza : un ritorno al passato con stile ed eleganza 14. Vi racconto la storia di una ballerina: la mia …16. L’assistenza alla terza età…18. Tango Argentino: un ballo da vivere20. Vacanze: Itinerario “ballerino” a Città della Pieve

22. Il balletto del Sud24. La danza Cristiana26. Presentato il nuovo Thriller 2015 , Michael Jackson rivive ad Imperia 27. In cucina con Fabio Campoli28. Make-up i consigli di Mauri Menga

foto copertina:

30. Report fotografico XXII ed. FestivalDanza 40. Chi è de ?

Pubblicazione bimestrale

dell’Associazione Nazionale Maestri di Ballo

numero 3giugno-luglio 2015

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• L’ANMB è una Associazione di categoria Professionale, nata il 14 Novembre 1945, che promuove ed in-coraggia la diffusione del Ballo e Danza rendendone manifesta l’arte in tutte le sue forme.

• Il suo primo obiettivo è riunire tutti i Professionisti del Ballo e Danza organizzando corsi di aggiorna-mento nelle varie discipline e campionati nazionali e internazionali.

• ANMB promuove e incoraggia i rapporti con Associazioni e Federazioni Professionali e Amatoriali na-zionali e internazionali.

• Dal 1945 al 31 dicembre 2013 ANMB ha diplomato oltre 12.000 Professionisti.

• ANMB è Membro fondatore della World Dance Council (WDC) Professionisti con sede in Inghilterra.

• Nel 1998 ANMB ottiene il riconoscimento del Ministero degli Interni come Ente di Categoria Professio-nale con Personalità Giuridica ed Eretta in Ente Morale.

• ANMB, grazie all’impegno e all’alta qualità tecnica e competitiva dei suoi associati, vanta il secondo posto a livello mondiale per numero di titoli acquisiti (Campionati del Mondo, Campionati Europei).

• Da settembre 2007 ANMB è membro del Consiglio Internazionale Danza -Unesco (CID-Une-sco).

• Da settembre 2007/2011 ANMB è membro fondatore del Consiglio Italiano Danza (CID).

• ANMB è Membro della National Dance Council Italy (NDC Italy) unico Membro Effettivoin Italia per la WDC da maggio 2011.

• Da luglio 2012 ANMB, ha stipulato un regolare Protocollo d’Intesa con F.I.D.A., la qualegli affida l’esclusività per il settore Tecnico/Professionale – Ufficiale di Gara, Segretario diGara, Verbalizzatore di Gara. FIDA è iscritta all’Ente di Promozione Sportiva Centri Spor-tivi Aziendali ed Industriali (C.S.A.IN.) riconosciuta dal CONI e con il Patrocinio delMinistero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca MIUR.

• A marzo 2012 ha firmato un accordo con Association S.I.L. (Sensual Inspiracion Latino),un protocollo d’Intesa con Concorso danza “Non Solo Danza” e con la Compagnia Bal-letto del Sud (Lecce).

• Nell’anno 2013 ha sottoscritto un Protocollo d’intesa con C.C.S.V.I. nella Sclerosi Mul-tipla sul territorio della Regione Calabria, con il Ballet Folkloristico de Cuba “ALAFIA”e con Arerbaijan Dance Council (AZDC).

• ANMB, a gennaio 2014 ha stipulato un Protocollo con l’Arthur Murray International (USA), inoltre hasteso un accordo di collaborazione con l’ICCDS (Israeli Council for Culture and Dance Sport) e conBULDO (Belgische Unie van Leraren in Dans en Omgangsvormen).

• A marzo 2014 ha confermato un Protocollo di Collaborazione ANMB - Camping Città di Angera (VA).

• Nell’aprile 2015 ha stipulato un Protocollo di collaborazione con Associazione “MagicMicheal”.

• ANMB riconosce e certifica annualmente l’alta qualità tecnica e didattica dei propri associati attraversoil “Progetto Accademico ANMB”.

• ANMB annovera migliaia di associati, Professionisti del Ballo e Danza che svolgono la loro attività diMaestri, Giudici di gara, Direttori di gara, Preparatori Esame, Commissari Esame e Assistente del MaestroANMB nel rispetto delle regole deontologiche e professionali.

• ANMB, attraverso i suoi associati, promuove e sviluppa sul territorio - nelle scuole di danza, nelle asso-ciazioni sportive dilettantistiche e similari - tutte le attività programmate attraverso l’insegnamento dellaDanza sia sociale e sia competitiva spaziando dalle Discipline di Coppia alle Danze Artistiche, attentaalle esigenze della collettività e al passo con i tempi.

• ANMB istituzionalmente è una struttura complessa e organizzata: Consiglio Direttivo Nazionale, ConsigliRegionali, Gruppi di Lavoro e Commissioni Tecniche dove, tutti i Soci, sono sempre alla ricerca di stra-tegie nuove per raggiungere una capillare presenza sul territorio.

• ANMB, leader istituzionale nel mondo del Ballo e Danza, è sinonimo di qualità e di esperienza.

MODENA

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Nell’augurarvi BuoNe vAcANze

la sede ANMB vi informa che riaprirà il primo settembre

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Agenda

Breaking Dance … casey sogna di diventare una ballerina di successo e insieme agli amici ama creare

coreografie che pubblica sul suo canale YouTube, nella speranza che qualcuno si accorga della loro

bravura. La grande occasione arriva quando Quinn, un manager in cerca di talenti, scova un loro

video in rete e la contatta per offrirle una preziosa opportunità che dovrà però giocarsi da sola,

senza il suo gruppo. casey dovrà quindi prendere una decisione: tradire gli amici o rinunciare al

proprio sogno?

Il sogno di mezza estate: diventare ballerina…

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Patrizia Mior

“Il caso del licenziamento che ha subito la prima balle-rina della Scala Francesca Garritano è entrato nella Sto-ria della Giurisprudenza Italiana ed internazionale. A

darne comunicazione è la stessa ballerina che sulla sua paginadi facebook scrive: “Su due delle più importanti riviste di Di-ritto del Lavoro, sono state riportate per intero la sentenza diCorte D'Appello ed una Nota che scardina totalmente la sen-

tenza di Primo Grado. I fatti che io conosco nel dettaglio sonoconsultabili da chiunque voglia sapere ciò che è emerso dallavoro di ricerca fatto da me, i miei legali e tutti coloro chehanno contribuito alla divulgazione della verità. Sono feliceperché stiamo facendo la storia e forse un giorno qualcunone beneficerà. Ancora in attesa di reintegro e in attesa dellaCassazione, dedico questo traguardo agli Avvocati AlessandroRusso e Simone Pietro Emiliani: i vostri studi e sacrifici nonsono stati vani...AD MAJORA SEMPER!”

Dal prossimo 13 Giugno la casa editrice gruppo editoriale Via-tor non rinnova l’attuale contratto della seconda edizione de“La verità, vi prego, sulla danza”. Il libro, per ora ancora reperibile in Ebook, non sarà più distri-buito in Italia.

Nonostante la casa editrice Viator non abbia rinnovato il con-tratto per la seconda edizione di “La verità , vi prego, su ladanza” Maria Franceca Garritano continuna a raccontarsi amodo suo.

Ciao Francesca tu sei Nata a Cosenza e ho letto che inizia-sti gli studi di danza proprio li all’età di due anni… La tuadeterminazione sin da piccola è invidiabile, ti va di rac-contarti?

È iniziato sicuramente per gioco: mia madre decise di por-tarmi in una scuola di danza per fare compagnia ad un'ami-

chetta e vedendomi predisposta almovimento e alla musica, come tutti i bimbidel resto, pensò che mi sarebbe piaciuto. Fucosì perchè la mia amica si ritirò ed io decisidi restare. La passione aveva preso il soprav-vento anche sul gioco!

La prima volta che hai messo le “punte”?Emozioni, sensazioni tutto quello che ti favenire in mente…Tenere in mano le prime scarpette da puntaè sempre una forte emozione, è un sognoche sta per avverarsi: poi quando le metti aipiedi capisci che fanno molto male, almenoall'epoca non ero ancora esperta di tutti imetodi che ci sono per la preparazione dellescarpette. Usavamo il cotone per proteggerele dita, ma faceva ben poco e conobbi sin dasubito le vesciche. Ricordo i pediluvi di

acqua e sale con il libro di scuola sulle ginocchia!

Hai ancora le tue prime scarpette???Mio padre incorniciò le prime scarpette di pelle, di quandoero molto piccola, quelle da punta temo siano andate perdutecon i tanti traslochi che ho fatto.

A cosa si deve rinunciare per diventare Mary Garret?Ad essere benvoluti da tutti! Si sa che nel mondo della danza,almeno quello Italiano, prevale il timore di accostarsi ad unpersonaggio come me. Convenienze e falsità sono all'ordinedel giorno, come in ogni ambiente. Se si vuole proteggere lapropria unicità si deve essere disposti ad accettare che non sipuò piacere a tutti e che non sempre i compromessi richiestisono accettabili.

Cosa consiglieresti a chi vuol fare questo mestiere?Di non chiudersi in una sala ballo pensando che il mondo fi-nisca tra quelle quattro mura. L'arte della danza, come qual-siasi disciplina artistica ha bisogno di attingere dalla vita ditutti i giorni, dalla normalità, dalla conoscenza, lo studio,

“Il caso di licenziamento che ho subito è entratonella storia della giurisprudenza italiana e internazionale”… Maria Francesca Garritano si racconta a noi de “la Danza”…

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l'esperienza. Bisogna ricordare che si è principalmente degliesseri umani e come tali lavorare per proteggere la propriadignità.

Il momento migliore e il mo-mento peggiore della tua car-riera?Il migliore è stato il periodo in cuiho interpretato il ruolo di Clara ne“Lo Schiaccianoci” di R. Nureyev. Afine recita ero davvero soddisfattadel mio lavoro, mi sentivo preparatae serena al tempo stesso ed erofiera dei sacrifici che io ed il miopartner di allora avevamo fatto, la-vorando anche fuori orario di la-voro con il maestro Villanova chenon tralasciò nulla e ci preparò siadal punto di vista tecnico che chealimentare e psicologico. Il peg-giore? Decisamente il Licenzia-mento da parte del Teatro allaScala. Il giorno in cui arrivò la letteradi sospensione dall'attività lavora-tiva, che precedette quella del li-cenziamento di quasi un mese, e'tra i più brutti ricordi che ho. E an-cora peggio e' l'attuale situazione,nella quale mi viene rifiutata la rein-tegrazione.

Si è fatto un gran parlare riguardo al tuo libro e ai fatti sca-tenatisi in seguito, quel che vorrei sapere non è quello cheposso trovare su internet o sui giornali, vorrei saperecome hai vissuto tu questa cosa? E come ti senti ora?

È difficile spiegarlo in poche righe ma le parole che mi ven-gono in mente sono delusione e rabbia per un' ingiustizia eper l'ipocrisia di chi mi circondava. Ho continuato a riceverepugnalate su pugnalate anche da chi non avrei mai immagi-nato. Ci sono stati momenti di grande sconforto nel vedereche un comune cittadino come me, senza santi in paradiso,non aveva altro che la speranza a cui aggrapparsi. Ho dovutotenere duro per non farmi vincere dalla stanchezza mentalee fisica. Ma la convinzione di combattere una battaglia giusta,gli attestati di stima e di affetto di tantissime persone e la fi-ducia nella giustizia mi hanno aiutato a guardare avanti. Oggiinvece che mi viene rifiutato il reintegro sento quella stan-chezza prendere il sopravvento.

Ti va di parlarci di “nutriamoci di vita” e del tuo impegnocon questa associazione?L’Associazione si chiama MI NUTRO DI VITA e mi ha nominataSocio Onorario nel 2012 dopo il licenziamento. Ho fatto da te-stimonial per loro e per tutti coloro che mi hanno invitatacome relatrice nei convegni, seminari e programmi dedicatial tema dei disturbi alimentari. Sembra che non siano molti ipersonaggi disposti a parlare di queste tematiche con spon-taneità e il mio caso è emblematico, visto quello che è suc-cesso. Ho ricevuto numerosi riconoscimenti per il mio"coraggio" come se parlare della salute psicofisica dei danza-

tori, come priorità assoluta, fosse la cosa più straordinaria delmondo... ancora oggi non mi capacito di quanto è accadutoe continua ad accadere!

Progetti breve – medio – lungotermine?C’è solo una cosa cui penso sem-pre: poter tornare a ballare inquello che considero il mio teatroe al quale ho dedicato tutta la miavita, e aspetto ogni giorno di es-sere richiamata dalla Scala. In que-sta attesa ho pero' avuto lapossibilita' tornare nella mia citta'con "Mary Garret & Billy the Kid" lospettacolo in cui io e mio fratelloMassimo Garritano ci esibiamo in-sieme portando in scena le nostrespecificità e la nostra storia. La di-rezione artistica è di Michele Villa-nova e sono fiera di lavorare con lepersone che più stimo. Abbiamodebuttato a Torino nel 2013 e ci ri-chiedono lo spettacolo anche perle scuole, unitamente ai dibattitisulle tematiche che affronto nelmio libro. Alcune piccole realtà dicompagnie italiane mi invitano apartecipare alle loro produzioniartistiche e mi fa piacere scoprireche si cono molti talenti nascosti

in questo ambiente. In attesa del reintegro al mio posto di la-voro cerco quindi di continuare a fare quello che ho semprefatto in questi ultimi anni.

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Giovanni Ginnetti

La felicità, la vita vissuta nell’amore, sono le vie privilegiate peraccedere all’umiltà e alla sapienza. Essa è priva di paure: nonha obblighi di punizione, è linfa di serenità, dolcezza e vitalità

per il nostro essere vivente.La felicità può avere duplici effetti sull’individuo: per conoscerli, bastaanalizzare le molteplici sfaccettature che la caratterizzano. Poniamo

un esempio. Siamo in auto e stiamo percorrendo un’autostrada; bastauna distrazione per farci uscire fuori carreggiata. Se invece le nostreidee sono chiare, limpide e decise, facendo attenzione e mettendocura in ogni nostra azione, possiamo intraprendere il percorso desi-derato e raggiungere l’obiettivo di crescere interiormente, stabiliz-zando l’autocontrollo del nostro stato d’animo. È però importanteconsiderare anche l’altra faccia della medaglia: esistono persone ingrado di influenzarci per i loro scopi; queste persone ci portano a cre-dere a cose diverse dalla realtà, e all’improvviso può crollarci tutto ad-dosso, al punto da farci ritenere circondati dalla malasorte e dallanegatività. In questi casi la mente si crogiola in pensieri tragici o sem-plicemente infelici, prospettandoci una crescita in negativo. Si sente spesso dire: “Tutto è finito! Non ho più forze!”“Non ho saputo gestire tale situazione!”“È colpa mia!” Sono proprio queste le affermazioni che ci portano a cadere in unaspecie di pozzo nero e profondo, allontanandoci dal nostro percorso.Quando capitano certe cose non bisogna abbattersi, bensì mantenerel’autocontrollo al fine di restare pieni di vita e vivacità. Essa è la migliormedicina, quella che ci porta a riflettere su dove ci siamo diretti. Lamente deve essere sempre proiettata al pensiero positivo, non dob-biamo mai perdere il sorriso. Ci può essere d’aiuto pensare che le feritesi possono tranquillamente chiudere, e possiamo sempre rimetterciin carreggiata, tracciando un nuovo itinerario. Una persona viva ha

vivere una vita felice

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sempre la possibilità di inaugurare un nuovo inizio, perché nella vitatutto ha un inizio, ma anche una fine: quando si chiude una porta, au-tomaticamente se ne apre un’altra più grande. Spesso, quando regaliamo dei nuovi giocattoli ai bambini, questi cigiocano un po’, ma poi all’improvviso, quando per un motivo o un’al-tro i giocattoli si danneggiano, cominciano a lamentarsi arrivando

anche a piangere. Quando però le madri li consolano comprando loronuovi giocattoli ancora più belli, i bambini tornano a essere felici e ri-prendono a giocare. In egual modo, l’uomo deve essere in grado dipercepire dentro di sé l’innocenza, la purezza e la meravigliosa felicitàdi un bambino per continuare a sorridere senza rimuginare sul pas-sato.

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News

Mark osborne (già regista di  Kung Fu Panda poteva essere la persona giusta per trasferire sul grande

schermo il piccolo/grande libro di Antoine de Saint exupéry Il piccolo princicpe. osborne e i suoi sceneg-

giatori Irena Brignull e Bob Persichetti hanno racchiuso le vicende del biondo principe e dell'aviatore all'in-

terno di una storia che vede la piccola protagonista destinata ad un precoce adultismo.

Il piccolo (grande) Pricipe… un opera raffinata per adulti e bambini…

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Elena Botti & Aurelia Realgar

unMai palazzetto dello sport è stato così animato comein questo evento, importante, direi grandioso, cosmo-polita in quanto ha riunito diverse nazioni (Italia, Rus-

sia, Ucraina, Polonia, U.S.A, Canada, Francia, Germania,Giappone, Moldavia, Olanda, Belgio, Austria, Spagna, Israele,Lussemburgo, Repubblica Ceca, Azerbaijan, Danimarca, RegnoUnito, Lituania), che si sono confrontate nel nome della danza.Una festa di colori, vestiti, luci, balli, musiche, con la partecipa-zione dell’orchestra del Maestro Simone Mezzapesa a rendereancora più emozionante questo evento. Per quattro giornitutto ha preso vita, ha pulsato al ritmo dei diversi stili di danza.Si sono alternati nel corso delle giornate vari eventi, all’internodel grande “contenitore”, che ci hanno divertito, emozionato,commosso e che rimarranno nei nostri cuori.Abbiamo incontrato, nei “meandri” del palazzetto, come in un“dietro le quinte”, tanti competitori: chi aveva già ballato, chiera in attesa di farlo, chi aveva appesa al collo, con orgoglio,una medaglia, chi mordeva un panino, chi era in fila per un

caffè, chi per qualche bustina di zucchero (forse per non sve-nire!). Dappertutto si sentivano parlare tante lingue, rappre-sentanti di Stati e mondi diversi, uniti per una grande festa inonore del ballo.Il via alle danze, è proprio il caso di dirlo, giovedì 25 giugno, inun palazzetto di Cervia scintillante e vestito a festa con un“elegante abito rosso”!Liscio, Standard, Latini per adulti e soprattutto bambini, cuc-cioli bravi e disinvolti come se la pista fosse stata la loro culla.Esordio in questo giorno della Pro/Am American Smooth,Pro/Am Argentine Tango, Pro/Am International Ballroom, di-scipline in cui il professionista si esibisce con l’amatore; hannoballato diversi stili: ballo da sala, combinata argentina, stan-dard, decisamente interessante e piacevole. Per le Danze Ar-gentine, una coppia si è esibita nel Tango, un’altra nellaCombinata e nel Tango Escenario, trasportandoci nelle calientiatmosfere del paese sudamericano.L’esibizione di Antonio Clemente e Loris Prini di Polka chinata

FeSTIvALDANzA 2015 : Successo mondiale per laXXII edizione firmata Arzenton – Francia… Tra un campionato e l’altro c’è stato tempo ancheper una richiesta di matrimonio coram populo…

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ha entusiasmato il pubblico: un ballo particolare, tecnico emolto divertente che ha “trascinato” quanti gremivano le gra-dinate in quel di Cervia.L’intervento della Vice Presidente dell’ A.N.M.B Caterina Ar-zenton ha ricordato il ballerino Luca, morto prematuramente,con un filmato. Un pensiero intenso e commovente che ha di-mostrato la sua grande sensibilità e umanità. La stessa Arzen-ton ha poi consegnato una borsa di studio, intitolata a Luca,ad una coppia di ballerini di talento che studieranno in Ame-rica, a Los Angeles.La seconda giornata, venerdì 26 giugno, si è aperta con i gio-vani, piccoli talenti, bravissimi e determinati. È seguito lo spet-tacolo, perché di questo si è trattato, della WDC WorldChampionship e Championship European Professional Bal-lroom e Latin over 18 e over 40: abbiamo assistito ad un ballodi alto livello, energico e vivace, con ballerini eleganti, bravis-simi, leggiadri, energici. Le esibizioni che si sono alternate allecompetizioni, sono state ben eseguite ed emozionanti.È stata poi la volta di Elena Travaini e Antony Carollo i qualihanno eseguito “Ballare al buio” che ha coinvolto il pubblico,emozionandolo: lui ha infatti danzato con una benda sugliocchi per entrare in sintonia con lei non vedente. L’altra esi-bizione dei vice campioni europei Debora Maccaruso e Da-niele Fumagalli ha invece trattato un tema sociale (la malattia)con un’ottima tecnica di danza contemporanea. Vi è stata infine la suggestiva cerimonia delle bandiere, nelcorso della quale una coppia per ogni paese rappresentato alFestivaldance ha sfilato portando la propria bandiera.La terza giornata, sabato 27 giugno, è iniziata con l’esibizionedi Hip Hop, del gruppo di Milano campione italiano, che haproposto una coreografia tecnica, vivace e brillante. È seguitala performance dei ballerini di Standard e Latini di F1, F, E,adulti e bambini, i quali hanno dimostrato tutta la propria bra-vura e preparazione. L’altra esibizione di Hip Hop del gruppo ASD DISC’N ROLLDOS di Gallipoli di 15 ballerini preparati dagli insegnanti Mat-tia Morciano, Daniel Cataldi e Sara Antonaci, è stata interes-sante per la peculiarità delle luci cucite sugli abiti. Moltoimpegno e preparazione hanno dimostrato questi giovanidella Puglia, terra che ha dato molto al ballo, grazie anche alMaestro Pierluigi Petracca che ha incentivato sempre la pas-sione per la danza in questa regione.L’intervento del Vice Presidente A.N.M.B Caterina Arzenton hamesso in evidenza la funzione del ballo che diventa collante,favorendo l’unione delle famiglie nella condivisione di unapassione comune. La Arzenton ha ricordato ancora una voltail ballerino scomparso prematuramente, riproponendo il fil-mato con in sottofondo la musica di Eric Clapton, Tears in Hea-ven. Sono state successivamente assegnate altre tre borse distudio, intitolate a Luca, a tre giovani coppie di talento che po-tranno così andare a studiare in America, presso la scuola diJohn Kimmins.

La quarta giornata, domenica 28 giugno – “Passione, anima,cuore, corpo!” – esordisce lo speaker: è tutto un pro-gramma. Infatti abbiamo visto ballare il WDC World Cham-

pionship 2015 – Coreographic Team (Sincronizzato,Coreografico, Show): in un palazzetto acceso e colorato, gio-vane e competitivo, tecnica sì……ma soprattutto amore! Lecoreografie hanno trattato argomenti riconducibili alla Storia(metafore della dittatura) o proiettati verso il futuro (extrater-restri) o con excursus storici sull’arte o sulla musica classica.

Alcuni balli ci hanno portato in Spagna (flamenco), altri aCuba (la rumba cubana).È stata la volta poi delle danze caraibiche che si sono impos-sessate del palazzetto con abiti coloratissimi e musiche sca-tenate, che hanno richiamato terre lontane. Grandi emozioni,sensualità, passione, acrobazie! Dai piccolini alle classi piùavanzate fino al Campionato Mondiale, tutti ci hanno rapitoe incantato, fatto sognare e fantasticare.Hanno concluso la serata i ballerini di Kizomba, ballo sensuale,eccitante, emozionante, tecnica e dolcezza.Possiamo quindi chiudere il FESTIVALDANZA – Cervia 2015:abbiamo assistito a spettacoli di ottima qualità, inconsueti, anuove performances, a esibizioni di alto livello, a continue sor-prese (addirittura ad una richiesta di matrimonio “coram po-pulo”, con tanto di genuflessione ed anello del ballerino perla sua compagna durante la premiazione); abbiamo vissutomomenti di commozione, di gioia, di divertimento, di emo-zione, di allegria: insomma non c’è mancato nulla!Un grazie quindi agli organizzatori che, per attivare una mac-china così perfetta, hanno sicuramente profuso energie permolti giorni: Stefano Francia, Giovanni Nicoli, Caterina Arzen-ton e l’intero staff che ha lavorato con loro. Ringraziamo inol-tre Stefano Ripepi dj di giovedì, venerdì e sabato, DenisGargano direttore di gara, Claudio Martinelli speaker e Giu-seppe Sparacio dj, tutti dell’ultima giornata.Il prossimo appuntamento sarà a settembre a Modena esiamo curiosi di conoscere ciò che organizzeranno! Grazie dicuore a tutti.

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eanche quest'anno il FESTIVALDANZA con i suoi organiz-zatori Stefano Francia e Caterina Arzenton ha dato ap-puntamento a tutti i suoi amici nel bellissimo palazzetto

di Cervia nei giorni 23-28 giugno. Essere tornata a Cervia dopomolti anni mi ha fatto ricordare tanti bei momenti del passato,che hanno lasciato un segno indelebile dentro il mio cuore.L’organizzazione è stata impeccabile sotto ogni punto di vista, aincominciare dalla location, deliziosamente abbellita dal colorerosso così da creare un'atmosfera calda e accogliente, dove tuttii ballerini hanno avuto la sensazione di danzare in un teatro.Nei giorni 23-24 giugno è stato organizzato un Congresso per

poter dare a tutte le coppie interessate l'opportunità di miglio-rare il proprio ballo, ascoltando le lecture di molti maestri di li-vello internazionale come Carmen, Bryan Watson, Hans Galke,Sergey Surkov, Melia, Hannes Emrich, Roberto Villa, AugustoSchiavo, Greg Smith, Janet Gleave, John Kimmins e la sottoscritta.Circa un centinaio di coppie hanno aderito al Congresso e si èevidenziato il loro benessere nel venire istruite da così tanti cam-pioni del passato.Terminato il Congresso, siamo stati tutti invitati alla cena di ben-venuto che si è svolta in un bellissimo ristorante molto esclusivo,con una vista mozzafiato che si affacciava sulle colline a destra esul mare a sinistra, il tutto accompagnato da una cena sublime emolto raffinata, deliziati da una musica live stile jazz-blues, per

terminare con i fuochi d'artificio che hanno dato il benvenuto esancito l'inizio della competizione che prendeva il via il giornoseguente.Inizio del FESTIVALDANZA 2015 ulteriormente arricchito dall'or-chestra del Maestro Simone Mezzapesa con i suoi 24 orchestrali,i quali hanno riempito le competizioni con brani meravigliosi,suonati con estrema professionalità è bravura.A questo punto hanno avuto inizio le gare e i circa 70 giudici

provenienti dall'Italia, U.S.A., Polonia, Germania, Inghilterra,Olanda, Danimarca, Sud Corea, Russia, Ucraina, Norvegia, Lituania,Israele, Scozia, hanno incominciato a svolgere il proprio lavoro,giudicando sin da subito coppie di altissimo livello sia nelledanze standard, sia nelle danze latine.Il palazzetto gremito di tanto pubblico ha accolto nel corso delle3 giornate di gara più di [manca numero delle coppie] coppieche si sono cimentate in diverse categorie: Competizioni Inter-nazionali, Campionati Italiani FIDA, Campionati ProfessionistiOver 40, Danze Standard, Danze Latine, 10 Balli e il CampionatoEuropeo Professionisti Danze Standard WDC.Bellissima l'apertura, venerdì 26 giugno, dei Campionati EuropeiProfessionisti al quale hanno preso parte 35 coppie provenientidai diversi paesi d'Europa. Il torneo continentale è stato prece-duto dall'interpretazione del piccolo Jerry Junior il quale ha in-tonato, con il suo violino, “O sole mio”, seguito poi dall'orchestra

Simona Fancello

XXII FeSTIvALDANzA: ritorno al passato con stile ed eleganza…

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e dai tre tenori che hanno cantato l'Inno di Mameli e altre canzonitipiche della nostra bella Italia.Che dire... un'atmosfera da brividi, accompagnata anche da la-crime di emozione nel vivere un momento così intenso.Concluse le tre giornate di gara, siamo stati tutti invitati al partyfinale tenutosi nell'incantevole cornice dell'albergo “VILLA DELMARE”, dove alloggiavano i giudici, e anche qui l'organizzazionenon ha badato a spese per salutare in modo ammirevole i propriospiti, i quali a loro volta hanno gradito l'accoglienza dei padronidi casa.In conclusione vorrei soffermarmi sulla professionalità di Stefanoe Caterina... bravi... bravi... bravi! Siete stati dei padroni di casa ec-

cezionali, riuscendo a dirigere magistralmente queste giornatesempre con il sorriso e la disponibilità ad ascoltare tutti noi.L'Italia ha bisogno di riprendere in mano le redini del buon ballo,il rispetto che si merita, e un futuro pieno di soddisfazioni comeè stata abituata ad averle in passato.Voi avete messo il vostro cuore e il vostro amore per tutto questoe sono certa che sarete ripagati per l'impegno dimostrato.Essere riusciti ad organizzare e portare a termine una manifesta-zione di così alto livello e importanza, vi fa onore.Complimenti a voi e a tutto il vostro staff e un arrivederci allaprossima edizione con la consapevolezza che sarà un grandesuccesso!!!

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Elena Travaini

elena Travaini vi racconto la storia di una ballerina… Io

una storia strappalacrime? Forse in principio, ma sonocerta che alla fine le lacrime saranno di gioia! Non mipiace suscitare nelle persone che ho accanto compas-

sione e pietà, preferisco piuttosto raccontare la mia storia nudae cruda perché credo possa essere d'ispirazione e insegnamentoper tantissime persone. Sono fermamente convinta che ognunodi noi dovrebbe prendere esempio dalleesperienze degli altri e farne tesoro. Tor-nando a noi.... vi parlo un po' di me. La miavita ha avuto un inizio leggermente diversodal normale, un burrascoso tran tran di me-dici e ospedali ha orbitato intorno a me neiprimi 3 anni della mia vita. Inizialmente sem-brava che a causa di una malattia rarissimaalla retina, senza precedenti casi familiari,non dovessi farcela... ma sono una tosta io...o per lo meno così mi dicono. E grazie allaprontezza della mia famiglia e di medici ca-paci, ho avuto la possibilità di essere curatain Olanda. Il mio caso è stato trattato da unodei migliori medici al mondo, il professorTan, che non solo mi ha salvato la vita ma haanche permesso di mantenere i miei occhial contrario di altri che mi avrebbero tolto ilbulbo oculare sostituendolo con delle fred-dissime e inespressive protesi. Quando hoiniziato a rapportarmi con il mondo, asilo,elementari per capirsi... la mia famiglia mi hasempre spronata a farmi avanti, a socializ-zare... in fondo siamo tutti diversi uno dal-l'altro non credete? Così all'età di 5/6 anniho iniziato ad imparare come si affrontano

le paure. Paura del giudizio degli amichetti, degli altri bambini,paura di essere giudicata un mostro, uno scherzo della natura ealtri termini orribili e cattivi che non sto nemmeno ad elencare...Ma se 10 bambini mi deridevano, a me ne bastava uno solo chemi sorrideva per sentirmi felice. Ho imparato ad apprezzare chimi voleva bene, chi voleva giocare con me, chi mi amava per

come ero senza farmi sentirediversa! A volte crollavo ovvio,il peso dell'ingenuità dei pic-coli e dell'ignoranza deigrandi a volte sembra che cischiacci... Ma i sogni e i sorrisiriescono sempre a risolle-varmi. E poi dopo aver dato unequilibrio alla mia giovanevita... ho scoperto lei... ladanza! Classica, moderna, hiphop, jazz, tango argentino, ca-raibiche, standard... ne ho pro-vate davvero tante e ciò chemi faceva innamorare sempredi più di questa meravigliosaarte, erano le sensazioni cheprovocava in me. Se vogliamoanche una piccola rivincitapersonale con il mondo. Sa-pete quando si entra in unposto e ci si sente tutti gliocchi addosso? Magari per unabito provocante, un taglio dicapelli particolare, dellescarpe coloratissime... per meil fulcro dell'attenzione deglialtri è la mia malattia visibilis-sima per coloro che mi guar-dano. Ebbene con la danzasono riuscita a spostare il ful-cro dell'attenzione dalla miadisabilità e deformazione agliocchi al mio modo di muo-vermi su una pista da ballo.L'emozione che mi da calcarela pista, chiudere gli occhi elasciarmi travolgere dalla mu-sica, consapevole di non es-sere poi così male, di attirareattenzioni positive, non ha pa-role per essere descritta. È unvortice di calore e grande be-nessere che mi avvolge, ilcuore mi batte forte e il sor-riso sorge spontaneo sul mioviso. I problemi della vita edella giornata, lavoro, fami-glia, figli, tutto in quel mo-mento scompare! Mi ritengo

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una donna come tante, sono stata moglie, sono compagna, sonouna mamma, e come tale vivo i problemi della vita quotidianache ci accomunano e so per certo che tutti coloro che stannoleggendo questo articolo si ritroveranno almeno in una di questecose! La danza è ciò che ci lega, ciò che per un attimo ci fa sentiretutti parte di un unico mondo. Non pensiamo alle gare, agli show,alla tecnica! Tutte cose importantissime ovviamente lo sappiamo,proviamo a pensare alla danza nella sua essenza, a ciò che ha re-galato a ognuno di noi! A me ha donato la gioia di vivere, i sorrisi,le soddisfazioni, mi ha permesso di fare tantissime amicizie. Ladanza mi ha consentito di realizzare un sogno meraviglioso,quello di poterla insegnare a persone che come me non ci ve-dono e di poter far provare a chi non ha problemi l'esperienza dicalarsi nel buio per vivere il ballo con l'emozioni del cuore. Lei miha permesso di portare que-sto progetto in Olanda dovesono stata curata da piccola,un'opportunità questa perringraziare chi mi ha curatadonando la mia conoscenzae la mia passione per ladanza. Ed ora il sogno di unavita si corona! Dopo tante de-lusioni, tanta fatica, tanti ten-tativi andati a vuoto miritrovo a Cervia con un sognodivenuto realtà! Con la possi-bilità di gridare al mondo in-tero io ce l'ho fatta e sono quia dimostrarvelo! Ospite aiCampionati del Mondo con ilmio meraviglioso compagnoAnthony Carollo, grazie alquale ho intrapreso il per-corso della danza a livelloagonistico, con uno show diballo al buio! Volete metterela soddisfazione? Uno show

ai Campionati del Mondo?Straordinario! E pensare chefino a tre settimane prima,dopo aver subito un ulterioredelicatissimo intervento allaretina mi era stato detto chenon avrei più potuto ballare...E invece.... Volere è potere!Questo grazie alle personeche hanno creduto in noi enei nostri sforzi, grazie all'ANMB che ci ha dato piena fi-ducia, grazie a tutti i ragazziche già hanno provato l'espe-rienza della danza al buio e sisono entusiasmati con noi.Ogni sorriso nato in quelfrangente di danza èun'enorme soddisfazione perme! Significa che sto svol-gendo bene il mio lavoro.Pensate un po', gli abiti chevedete nella foto di questoarticolo sono stati disegnatida una giovanissima balle-

rina, studentessa nell'ambito della moda, Arianna Saitta, chedopo averci conosciuti e dopo aver provato l'esperienza delladanza al buio, ha immaginato un abito fatto apposta per noi! Unabito che rappresentasse un'energia, una luce che non è data daciò che ci circonda ma da ciò che nasce dentro di noi, dai puntipiù lontani del nostro corpo fino ad esplodere nel nostro petto,nel nostro cuore! Ha fatto un lavoro eccellente e sono orgogliosadi esserle d'aiuto per il raggiungimento del suo sogno! Questoun piccolo esempio per dirvi che se credete nei vostri sogni e viimpegnate per raggiungerli nulla potrà fermarvi. Io nel frattempocontinuo ad impegnarmi con il mio sogno nella speranza di po-terlo portare in Europa e nel Mondo! La danza è per tutti e tuttipossono danzare!

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Eugenia Galimi

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con l'arrivo dell'estate le città ed i paesi – come ac-cade ogni anno in questa stagione – cominciano asvuotarsi per il tradizionale “rito” delle vacanze che

nei prossimi mesi coinvolgerà milioni di italiani. Molti anzianirimarranno così soli senza poter nemmeno contare sul con-forto e l’aiuto dei parenti che saranno lontani.Chi non va in ferie e non lascia soli gli anziani sono le nume-rose associazioni di volontariato attive tutto l’anno nell’as-sistenza alla terza età, le quali, durante l’estate, potenziano iloro servizi e creano diverse occasioni di socializzazione rea-lizzate sia direttamente presso le loro sedi che in diverse lo-calità gradite agli anziani così da ottimizzare le risposte allediverse esigenze degli over-65 presenti su tutto il territorionazionale. Più della metà di questi sono donne: molte voltepurtroppo si tratta di vedove sole, frequentemente con i figlitrasferitisi lontano per lavoro.

L’assistenza alla terza età che, nonostante il caldo,

non va in ferie: tanti i servizi gratuiti per aiutare gli anziani

e farli sentire meno soli

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Gli anziani possono contattare queste associazioni – che spesso si avvalgono anche di un servizio di assistenza telefonica – palesandouna loro esigenza che sarà soddisfatta dai volontari: si può richiedere la consegna della spesa e dei farmaci a casa, il servizio di “tra-sporto protetto” verso centri socio-sanitari per visite o terapie o più semplicemente essere accompagnati a fare brevi passeggiate ovenire trasportati con un pulmino e assistiti per fare la spesa.In tante altre occasioni i volontari garantiscono un supporto psicologico agli anziani soli con una “chiacchierata” telefonica o recandosipresso il loro domicilio per fare loro compagnia; in questo periodo, in particolare, danno suggerimenti su come affrontare le tempe-rature elevate e su come difendersi dal caldo, oltre ad allertare i presidi sanitari e sociali in caso di necessità.Moltissimi comuni – inoltre – organizzano le cosiddette “vacanze anziani” dedicate esclusivamente agli over 60 che con una spesalimitata possono trascorrere alcuni periodi in varie destinazioni marine o montane. Le iniziative estive per gli anziani, dalle vacanzeall'attività motoria, dagli spettacoli al ballo, sono importan-tissime per promuovere una vita attiva e limitare l'isola-mento. Tutto ciò, unito alle tante altre attività realizzate daiquartieri durante tutto l'anno per la socializzazione e iltempo libero, costituiscono un patrimonio essenziale peril benessere in città svolgendo contemporaneamente unaconcreta azione di prevenzione.Il tutto fa parte di quelle tante iniziative rivolte specifica-tamente ad evitare il più possibile la solitudine che, comeriferito anche dall'Organizzazione mondiale della sanità, èfonte di malessere non solo psichico, ma anche fisico alpunto che sono sempre di più i Comuni che riservanofondi – oltre che alle vacanze – anche ai centri anziani e auna miriade di attività come laboratori di musica e teatro,corsi di ballo e serate danzanti, visite a musei, passeggiatee gite fuori porta, cinema, incontri di lettura, corsi di for-mazione e anche all'informazione sull'alimentazione e lasalute.

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Laura Sasso

Tango: danza complessa, oggetto di numerosi studi e ricer-che, evolutasi nel tempo, difficile da codificare; danza che,almeno nella propria essenza primitiva, dovrebbe predili-

gere l'arte del comunicare.Comunicare senza soluzione di continuità con il corpo, e non solomediante noti segnali chiamati marcas, che il cavaliere usa perguidare la dama.Comunicare entrando nella musica che a sua volta offre possibi-lità alternative di ritmo (i due ballerini possono ballare contem-poraneamente su strumenti diversi: lui sul pianoforte, lei sui iviolini, ecc.).Non si può ballare il Tango se non lo si impara nella sua essen-zialità, se non ci si impratichisce, se non lo si ama. È luogo comunepensare che l'improvvisazione possa avvenire solo in un secondotempo. Non è così. Per evitare di essere schematici occorrerebbeinvece da subito provare a comporre in base alle capacità di cia-scuno, seppur modeste, così come prima di scrivere un compo-nimento complesso si impara a scrivere frasi semplici e tuttaviacompiute, con virgole e punti.

A Torino alcuni maestri lavorano in questa direzione da molti annicon buoni risultati. Non a caso Cacho Dante, noto maestro argen-tino, affermava che, per ballare il Tango nella sua essenza, sonosufficienti cinque passi eseguiti con classe; classe non così facileda aver innata o conquistare.Occorrono infatti molte ore di pratica, ricercando stabilità asso-luta in ogni situazione, scaricando costantemente l'energia alsuolo, mantenendo il busto svincolato dalla parte inferiore delcorpo, le spalle relazionate al busto del cavaliere, ecc.Tra i temi su cui varrebbe la pena di soffermarsi, se ne citano al-cuni: differenze tra guida all'antica con uso di molta forza e ten-denze contemporanee (uso di minor forza nella didattica diAquino, Veron, Veredice); necessità di segnalare i movimenti alladama con chiarezza e in anticipo rispetto alla musica, di modifi-care il passo se la dama non coglie l'intento del cavaliere; neces-sità di mantenere ognuno la propria stabilità, di ricercare il frontedella coppia mantenendo i gomiti verso il basso; possibilità perciascuno dei due ballerini di spostarsi nello spazio in direzioni di-verse nel rispetto dell'unità di immagine.Tra le questioni da approfondire, vi sono questioni ritmiche, ilforte divario tra gli schemi di testi cui ci si forma e le infinite pos-sibilità di amalgamazione; ed ancora le possibilità di danzare inmodo apilado o meno, di interpretare con stili differenti musichedi diversi periodi (primitivo, aureo, contemporaneo). La danza,come la lingua parlata, è materia viva che si modifica nel tempo.Codificare il Tango argentino non è questione di poco conto.Forse, come ogni fatto complesso, sarebbe più facile procederein negativo, normando ciò che non si può fare.Altre questioni tendono a sciogliersi da sole quando si entranella conoscenza collettiva e autentica del Tango e degli altriballi: il vals criollo (si dice criollo il discendente di genitori europeinati in paesi latino americani) e la milonga (di cui sono noteanche le radici africane). Quanto al tema coreografie prestabilitee improvvisazione, infine, se davvero la musica è fondamentalenel caratterizzare una esecuzione e nei casi in cui le musiche di-ventino manifeste solo nello svolgersi delle performance, si trat-terà probabilmente di preparare non coreografie rigide, mamateriali da usare con coerenza, secondo quella raffinata arte ditagliare e cucire le cosiddette figure (da certi neppure conside-rate tali) o, se si preferisce, di combinare tra loro i movimenti ele-mentari in infinite possibilità di forme.Si veda per esempio il passo n.5, meglio chiamato incrocio delladama, svincolandosi da una numerazione basica probabilmentenata in Francia quando il Tango era di moda nell'alta borghesiaparigina ed occorreva supplire alla mancanza di istinto argen-tino. Per conoscenza, la base fu poi usata anche nella terra d'ori-gine.L'interesse sta che il cosiddetto cinque è un crocevia. Eseguitoquesto incrocio, su invito del cavaliere, mai in automatico, se nepuò uscire in vari modi, alcuni dei quali neanche descrivibili aparole senza introdurre il concetto di energia e di azioni assolu-tamente naturali.Dopo l'incrocio è possibile eseguire il classico otto avanti, uscire

Tango Argentino: un ballo da vivere tra regole e passione…

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a lato, risolvere con l'ultimo modulo della base, uscire in otto in-dietro alla destra del cavaliere.Altre soluzioni si percepiscono sul campo, cogliendo l'opportu-nità dell' hic et nunc, o se si preferisce del qui ed ora.Provare per credere! Il Tango è un' ansiosa ricerca di libertà comescrisse Dinzel. Si cerca di normarlo. Ma è come l'acqua. La si ar-gina da un parte ed esonda dall'altra. Perché è essenziale chel'energia scorra...Qualcuno, per dimostrare che il Tango è anche comunicazionedi coppia, ha danzato con gli occhibendati, qualche dama preferisceballare ad occhi chiusi. In realtà èpossibile guardare nel vuoto senzavedere, tecnica molto in uso nel dan-zare sul palco. Non a caso vi sono corsi per ipove-denti e non vedenti. E questa speri-mentazione dovrebbe diventareuna prassi, così come per molti altrigeneri di patologie. Sono noti i risul-tati positivi sui parkinsoniani.

Quando ho qualcuno di fronte a me,che desidera avvicinarsi al Tango ar-gentino o perfezionare qualcheazione, mi assale immediatamente ilsenso di forte responsabilità neiconfronti del suo benessere, dellesue articolazioni, del suo statod'animo. Generalmente la prima at-tenzione è rivolta verso la necessitàdi rilassare i muscoli e di sostenerli,invitando a sviluppare movimentinaturali e consapevoli. Ne parlerònei prossimi scritti...Anche per questo sarebbe bene sal-vaguardare la professionalità di chisi è impegnato nella didattica.Purtroppo l'insegnamento, tra arte,sport, trasmissione diretta del Tangocome da antica tradizione, non sinorma univocamente e, se anche siriuscisse a regolamentarlo, si troverebbe presto il modo per elu-dere la norma stessa. Si auspica pertanto che l'eccesso dei feno-meni palesi a chi conosce il mondo del Tango rientri in qualchemodo... Troppe concause. Il prestigio? La lotta alla sopravvivenza?Il circolo virtuoso/vizioso Milonga/recupero allievi/socializza-zione/Milonga fanno il loro gioco.Nel 2001 fondai “Tangoybusqueda”, gruppo di lavoro teso adattività prevalentemente culturali. Per me il Tango è anche ricercae arte. Infatti nel 2008 esso confluì nell'Associazione dilettanti-stica sportiva OttoArti. Sostanzialmente fu ideata sulla scia delManifeste des sept arts del 1923, nella convinzione che l'ottavaarte sarebbe stata quella di far interagire le altre sette, in qualchemodo connesse al Tango. Nell'inconscio c'era il senso dell'otto,simmetrico, sinuoso, caratterizzante le danze argentine.

Sono cresciuta nelle esperienze senza propaganda o quasi. De-ontologia autentica, forse recentemente normata in modo di-verso, vorrebbe che un professionista non propagandi se stesso.Ora i sistemi di comunicazione hanno di fatto stravolto ogni re-gola.Al di là di ciò, che potrebbe essere anche fatto marginale, resta ilproblema della disinvoltura con cui si insegna e i danni imper-

donabili che si possono fare sul fisico altrui (pazienza sul pro-prio...). Non mi riferisco ai Maestri in qualche modo riconosciutitali.Il problema è che l'allievo medio impiega circa un anno per va-lutare l'insegnante e se non lo persuade deve essere molto mo-tivato ad abbandonare gli amici di corso per seguire opportunitàdiverse.Altro fatto che rispecchia la celerità con cui siamo abituati a con-vivere è che occorre recuperare il concetto di 'slow' anche nel-

l'apprendimento del Tango e di ogniazione di esso. Quando mi chiedonoquante lezioni occorrono per bal-lare, già iniziano con atteggia-mento poco promettente. Certo èche con tre passi si balla il Tango; mail come, la sensibilità verso il partnere altri presenti in sala, la musicalità,le infinite combinazioni, ecc. ren-dono il percorso quasi senza fine. Ache punto del percorso si desideracollocarsi? I 'grandi' provano molteore al giorno per mascherare i pro-pri difetti...È curioso come in Milonga possa ac-cadere di veder dame ballar peggiodei cavalieri. Ad esse vorrei dire dimigliorare la tecnica per gestire me-glio quanto l'uomo propone...Una sera, negli anni '90, portai unamico allo storico Caffè Procope,considerato a Torino il tempio delTango. Egli mi chiese se era unospettacolo. Risposi: no! Stanno bal-lando!Ora si è persa l'armonia di gruppo insala, generata dal muovere tutti atempo e all'unisono con il partner.Sarebbe sufficiente soffermarsi suquesto con gli allievi, con pazienzae fermezza. Tutto si ridimensione-rebbe da sé! Al Tango molti si avvicinano per cu-

riosità, divertimento, compagnia, socializzazione: atteggiamenticomprensibili e da incoraggiare. Ma è riduttivo considerare ilTango un oggetto di consumo. Occorre dunque inculcare a co-loro che ad esso si avvicinano la differenza tra attività di socializ-zazione e attività di studio, cercando di ricondurre fenomeniriduttivi e consumistici negli ambiti artistico sportivi.

Laura Sasso

Di formazione eclettica, danza da giovane età. Si avvi-cina al Tango nel 1994. Pubblica il libro Costruire Deco-struire. Tango senza confini e altri scritti su “La Danza” ealtre riviste. Docente ANMB dal 1998. Presidente dell'As-sociazione OttoArti. Per otto anni consecutivi è registadell'evento 'TangoFiume', spettacolo di danza teatromusica poesia, lungo territori fluviali.

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Sara Stangoni

TAl piano terreno del Palazzo Vescovile di Città della Pievenasce il nuovo Spazio Kossuth in omaggio al maestro Wol-fgang Alexander Kossuth, definito dai critici lo “scultore della

danza”.Illustri personaggi della musica, della danza e della cultura hannoposato per lui, grandi ammiratori della sua arte, tra i quali: LucianaSavignano, Milva, Valeria Moriconi, Mario Soldati, Sergiu Celibidache,Ottavio Mazzonis, Andrea Jonasson-Strehler, Liliana Cosi, AlessandraFerri, Massimo Murru, Roberto Bolle.Lo Spazio apre al pubblico con l’antologica “Kossuth 1981 - 2009”,visitabile fino al 31 ottobre 2015. Nelle sale sono esposte 78 opere,tra sculture, quadri e disegni, dove domina l’essenza della figuraumana, ossessione vitale e fonte ispiratrice di infinite possibilitàespressive. Il percorso si apre nel cortile del Palazzo Vescovile conl’affascinante visione della scultura in bronzo dell’etoile RobertoBolle. Nelle sale si snodano tutti i temi affrontati da Kossuth: i miti, ilballetto, il ritratto, la religione, la famiglia. Il corpo, sia maschile siafemminile, è indagato dall’artista nella sua fisicità e spiritualità: “Ilcorpo umano è incomprensibile – diceva lo stesso Kossuth - sonoancora lontano dal padroneggiarlo. Lo guardo e mi chiedo: comenasce questa forma? E più tento di approfondire e più mi sfugge”.Alexander Kossuth non ha canoni e non li ricerca, si lascia ispiraredall’idea che il modello suggerisce e di cui coglie l’anatomia dellemasse muscolari e la grazia che le muove. È l’anima che parla attra-verso il corpo, da qui la scelta frequente di modelli nel campo delladanza, ballerine e danzatori in un susseguirsi di movimenti del corporitmati e modellati su un testo musicale.

Lo Spazio Kossuth è inserito nell’itinerario di visita del Circuito Mu-seale di Città della Pieve. Per info e visite: ufficio del turismo 0578298520; Associazione Ankamò 347 8708700; www.kossuth.org

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Coordinate Mostra

Titolo: Mostra antologica “Kossuth 1981 - 2009”Sede: Spazio Kossuth, Rimesse del Palazzo Vescovilevia Vannucci, Città della Pieve (Pg)Inaugurazione: sabato 30 maggio 2015, ore 18.00Presentazione ufficiale: a cura di Vittorio SgarbiDurata: 30 maggio - 31 ottobre 2015Enti promotori: Associazione Ankamò, Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve, Comune di Città della PieveOrganizzazione: Associazione AnkamòOrari di apertura: giugno e settembre, sabato e domenica 10-13.30/14.30-18; luglio e agosto tutti i giorni 10.30-13.30/15-19;ottobre visitabile nel circuito cittadino. Da giugno ad ottobre tuttii giorni visite guidate comprese nel circuito museale di Città dellaPieve. È possibile prenotare l’apertura straordinaria per visite ri-servate.Tariffe: intero 4,00 euro; ridotto A 3,00 euro (sopra 65 anni,gruppi più di 10 persone); ridotto B 2,50 euro (sotto 25 anni, stu-denti scuole d’arte, residenti); omaggio (sotto 12 anni).

Ufficio stampa: Sistema Museo tel. +39 075 5738105 - [email protected] al pubblico: ufficio del turismo 0578 298520; Associazione Ankamò 347 8708700Sito web: www.kossuth.org

Ufficio Stampa Sistema Museo - Sara Stangonimobile 334 1046655 / 339 1012800 – tel. 075 5738105 - email:[email protected]" [email protected]

Ufficio Stampa Sistema Museo - Sara Stangonimobile 334 1046655 / 339 1012800 email: [email protected]" [email protected]

un itinerario “ballerino” a città della Pieve

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Magazine

e' arrivata la felicità: qè la nuova fiction di Rai1 per l’autunno. Ben 24 puntate in 12 serate vedranno prota-

gonisti claudia Pandolfi, claudio Santamaria e ettore Bassi a ballare il Tango.  controfigura dei protagonisti

maschili il maestro ANMB Massimo Polo, professionista che corona il suo 25° anno di carriera con la par-

tecipazione a questa fiction Rai che si preannuncia già un grande successo. Scritta da: Ivan cotroneo, Mo-

nica Rametta, Stefano Bassi per la regia di Riccardo Milani e Francesco vicario. Nel cast anche Alessandro

Roja, Giulia Bevilacqua, Lunetta Savino, Ninetto Davoli ed edwige Fenech. una commedia sentimentale in

cui la ricerca della felicità passa attraverso una gara di ballo, mille peripezie e molti personaggi, con equivoci

continui, un matrimonio che salta all’ultimo momento, la nascita di una bambina, amori inaspettati e suoceri

dagli odi incrociati. uno stile moderno e vivace per raccontare le pazzie dell’amore!

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Nell'intensa attività del Balletto del Sud, la valida compa-gnia italiana con sede a Lecce e diretta da Fredy Franzutti- oggi uno dei coreografi più apprezzati nel panorama

internazionale -, vi sono spesso delle incursioni fuori dal belpaese. In queste occasioni, ancora non frequenti come potreb-bero o dovrebbero, il Balletto del Sud esporta il gusto e l'eleganzadel “marchio Italia”, una griffe di eccellenza del quale tutti i co-reografi dovrebbero avvalersi e che, invece, spesso rifiutano peromologarsi ad un stereotipo germanico/nord Europa che, innome di una austerity contemporanea, eliminadno scene, co-stumi e, spesso, poesia e coerenza.Non è così per Fredy Franzutti e il suo Balletto del Sud, che ci rap-presenta al meglio con veri spettacoli di qualità che trionfano ri-sollevando il nome della danza italiana. Con tali intenzioni debutta, il 5 giugno 2015 (con replica il 6), nel-l'imponente teatro dell'Opera di Tirana, il balletto in un atto dal

titolo “FEDRA: l'ossessione del desiderio”, con le coreografie diFredy Franzutti invitato per l'occasione dai primi ballerini del Tea-tro albanese Enada Hoxa e Gerd Vaso.Le repliche a Tirana sono realizzate in coproduzione con il Bal-letto del Sud, che partecipa con 10 dei suoi 16 bravi danzatori,con i costumi e gli allestimenti scenici della produzione.La realizzazione dello spettacolo è voluta dal Ministero della Cul-tura albanese e da diversi sponsor e supporter ed è annunciatocome un vero evento dalle TV di stato albanesi e da tutti i medianazionali, anche per la presenza di Enada Hoxa, la star albaneseche ha ben portato avanti la duplice carriera di prima ballerinaclassica del Teatro e quello di vedette e coreografa televisiva.Ma non è la prima volta che Fredy Franzutti collabora con il Tea-tro. Già nella primavera del 2010 con il suo Balletto del Sud sono statiospiti con lo spettacolo “Carmen”. La FEDRA di Franzutti è stata creata nel 2012 per il Balletto delSud in occasione dei 150 anni dalla nascita di Gabriele D'Annun-zio. Lo spettacolo si ispira alla tragedia che il Vate scrisse creandouna sua versione del soggetto dell'Ippolito di Euripide.Franzutti sposta la vicenda nelle ambientazioni decadenti e fa-stose del primo novecento e utilizza una raffinata selezione dimusiche di Ildebrando Pizzetti, il compositore di Parma che nel1915 compone un'opera con lo stesso titolo.Nel Teatro di Tirana danzano nei ruoli principali le star albanesiEnada Hoxa (Fedra) e Gerd Vaso (Teseo). A fianco a loro i solistidel Balletto del Sud: Francesco Rovea (Ippolito), Nuria SaladoFusté (Afrodite), Francresca Bruno (Artemide), Federica Resta (labalia di Fedra), Monica Verì e Martina Minniti (le ancelle), Ales-sandro De Ceglia, Francesco Cafforio, Angelo Egarese e LorenzoBernardi (soldati e animali sacri di Artemide).

Incontriamo Enada Hoxha, la stella del Teatro dell'Opera diTirana.

In una carriera piena di successi e soddisfazioni che rapportohai avuto con nostro paese?L'Italia è per me una seconda patria, non solo perché siete statisempre, per noi, il paese vicino da ammirare e raggiungere ma

Fabrizio Silvestri

Il balletto del Sud, la compagnia salentina del coreografo Fredy

Franzutti porta in Albania uno spettacolo-evento dal titolo “Fedra,

l'ossessione del desiderio”

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anche perché, personal-mente, più volte ho visitatoe lavorato in Italia. Fin daitempi della mia forma-zione infatti ho frequen-tato da giovane la scuola diRenato Greco a Roma stu-diando con la maestraCarla Wertenstain. Poi lacollaborazione con il Bal-letto del Sud. Il maestroFranzutti ha creato per mela sua versione di Carmen,uno spettacolo che haavuto grande successo edè stato interpretato succes-sivamente da tante altreprime ballerine che hannostudiato sui video della miainterpretazione.

Tanti anni in teatro, tante le esperienze televisive, come vediora la tua carriera?Ora inizia per me l'età matura, quella artisticamente più interes-sante, dove i ruoli prendono uno spessore diverso dove l'inter-pretazione acquista un nuovo valore. Da giovanissima, durantele prove, guardavo sempre i miei piedi e le mie gambe per con-trollare se le posizioni fossero corrette; poi ricordo una fase nellaquale mi sono dedicata al controllo delle braccia ed ora, che ilmio corpo ha raggiunto un certo automatismo nell'esecuzionedei movimenti, mi guardo nello specchio per migliorare leespressioni del viso. Mi piace danzare in maniera intensa e non trascurare niente diquello che faccio.

Come è interpretare il ruolo di Fedra?E' una bellissima esperienza. Fedra appartiene a quei ruoli chebisogna interpretare con una certa “età”. Fedra muore in scenain preda ad una febbricitante follia. E' un personaggio dalle tantesfumature diverse. Nel principio dello spettacolo è quasi una fan-ciulla inesperta e spaventata e, dopo il maleficio di Afrodite, di-viene una donna con desideri sessuali verso il figliastro Ippolito. E' come se si danzasse Giulietta e Carmen nella stessa serata.

Il 5 e 6 giugno, nel prestigioso Teatro dell'Opera di Tirana, debuttaFERDA, la versione in balletto della tragedia di Gabriele D'Annun-zio che il coreografo Franzutti ha creato nel 2012 per la sua com-pagnia, il Balletto del Sud, in occasione dei 150 anni dalla nascitadel discusso poeta Principe di Montenevoso.

Fedra racconta la disavventura della bella figlia di Minosse che,per un maleficio della gelosa Afrodite, diviene pazza d'amore peril suo figliastro Ippolito (figlio del marito Teseo, avuto dal prece-dente matrimonio con Ippolita regina delle amazzoni).

Le repliche a Tirana sono realizzate in coproduzione tra il Teatrodell'Opera albanese e il Balletto del Sud, che partecipa con 10 deisuoi 16 danzatori, i costumi e gli allestimenti scenici.

La realizzazione dello spettacolo, già annunciato come eventodalle TV di stato albanesi e da tutti i media nazionali, è voluta dalMinistero della Cultura albanese e da diversi sponsor e suppor-ter.

Danzano nei ruoli principali le star del Teatro Albanese: EnadaHoxa (Fedra) e Gerd Vaso (Teseo). A fianco a loro i solisti del Bal-letto del Sud: Francesco Rovea (Ippolito), Nuria Salado Fusté(Afrodite), Francresca Bruno (Artemide), Federica Resta (la baliadi Fedra), Monica Verì e Martina Minniti (le ancelle), AlessandroDe Ceglia, Francesco Cafforio, Angelo Egarese e Lorenzo Bernardi(soldati e animali sacri di Artemide).

Non è per Franzutti la prima collaborazione con il Teatro del-l'Opera di Tirana. Già nella primavera del 2010 Fredy Franzutti eil Balletto del Sud sono stati ospiti con lo spettacolo “Carmen”,(coreografia di Fredy Franzutti su musiche di Bizet, Massenet,Chabrier e Albeniz e scene di Francesco Palma) su invito del mae-stro Zhani Ciko. Il corpo di ballo del Teatro dell'Opera è stato in-tegrato dai solisti della compagnia salentina e l'orchestra direttadal M° Francesco Libetta.

Oltre che per la sua compagnia, che totalizza tournée nazionalicon circa 70 spettacoli ogni anno, Fredy Franzutti ha creato spet-tacoli per il Teatro dell'Opera di Roma (sei diversi titoli in due anni,su invito di Carla Fracci), per il Teatro Bellini di Catania, per il TeatroParioli di Roma, per il Teatro Bolscioij di Mosca, per l'Opera diMontecarlo (due produzioni), per l'Opera di Tirana (due produ-zioni), per l'Opera di Sofia e per l'opera di Magdeburg, e per i Tea-tri di Bilbao e La Coruña.

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Alessandra Badin

Parlando di danza cristiana per introdurre un argomentoancora ‘nuovo’, abituati come siamo a conoscere soloquello che il mondo può offrire, sono stata colpita da due

affermazioni che hanno capovolto il mio concetto di danza in ge-nerale ma anche di danza già cosiddetta ‘cristiana’, come cele-brazione.. Se crediamo che la Parola di Dio, divinamente ispirata,sia il Modello per eccellenza per la vita dell’uomo quale infatti è,notiamo che da nessuna parte troviamo scritto che Dio debbaessere lodato stando seduti. Fatta eccezione per disabilità chepossono peraltro albergare un cuore grato e gioioso, è chiaro chela danza come lode non può essere qualcosa di statico.Allo stesso tempo, però, pur avendo chiari esempi di gente chenelle diverse storie bibliche ha danzato (la profetessa Miriam, ilre Davide, la figlia di Jefte…), nella Bibbia non si fa menzione di‘danzatori’, magari anche professionisti, bensì di adoratori. È in-teressante notare che la danza di Dio non è quindi un’arte co-struita esteriormente, ma è la conseguenza inevitabile di unprocesso interiore. Adoratori che lodano stando in piedi e muo-vendosi, è forse il primo concetto che possa chiarire la danza dalpunto di vista di Dio. Senza adorazione, infatti, la danza per Dionon ha senso, e torna ad essere un’interpretazione umana purfacendo riferimento alle storie bibliche.

Piuttosto, si ricerca il vivere la Parola di Dio quotidianamente perpoter poi danzare: cosa assolutamente non scontata, perché pre-vede la ‘morte a se stessi’ quotidiana. Di conseguenza, al di làdella complessità del lavoro tecnico, diventa chiaro che per dan-zare per Dio non è assolutamente così semplice come si po-trebbe pensare. Perché? Perché entra in gioco l’unico requisitoveramente indispensabile: un cuore arreso all’amore di Dio, gratoper la Sua salvezza e pronto a ubbidirGli.Ora, come si fa ad adorare e compiacere un Dio che non si cono-sce? Come è vero che nella danza ‘secolare’ questo requisito nonserve, è altresì vero che con un buon e paziente lavoro tecnicotutti possono arrivare a dei risultati soddisfacenti. Non tutti però,pur avendo le qualità fisiche necessarie, possono danzare perDio… E menomale! Tentare di danzare per Dio senza il requisitoindispensabile, potrebbe essere addirittura dannoso!Il mio desiderio eseguendo la danza di Dio, chiusa in cameracome davanti alle persone, è che sia glorificato Dio, non io: cosìche l’approvazione di Dio, che è la Sua presenza manifesta e il si-gillo della Sua unzione, scendano in potenza per raggiungere eguarire le vite di chi osserva, nonché di chi danza. La mia pre-ghiera quando danzo è che la gente non veda tanto me quantoLui, il Suo amore per ognuno di noi e la Sua salvezza. Questa ri-

La danza cristiana. La preghiera nella gestualità del corpo…

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mane una cosa impensabile per il danzatore mondano, che viveper esibirsi e per appagare il suo ego.Ma se per ubbidire alla Parola dobbiamo adorare Dio in spirito everità (Giovanni 4:21-23), è necessario togliere dal cuore ognisorta di idoli, anche i meno evidenti, e lasciare spazio a Lui. Conla danza possiamo intrattenere, acculturare, sedurre o edificare.Per Dio, cambiano le motivazioni, cambiano gli obiettivi e quindicambiano anche i mezzi per raggiungere gli obiettivi. Osser-vando le vite da ‘star’ di molti miei ex compagni, amici e colleghi,ho notato che quando capita loro di danzare in realtà ‘minori’,come durante iniziative benefiche rivolte ad anziani eccetera,spesso queste vengono da loro considerate ben poca cosa – piùo meno una seccatura. E certo, vuoi mettere con il danzare allaScala? Ma Dio giudica i cuori… Cosa volete che gliene importidell’esibizione di star della danza alla Scala? Ugualmente, nontrovate un’offesa agli anziani il sapere con che cuore in realtà va-dano a danzare molti ballerini del mondo?Poi, in genere, ‘meno spettacoli si fanno e meglio è’. Mi spiego:

‘Troppa fatica, se salta qualche data, in fondo lo stipendio arrivacomunque…’. E la gioia di danzare dov’è finita? Anche nelmondo se ne parla: se non danzi con il cuore non esprimi nulla,e via dicendo. Ma la verità è che del loro cuore non importaniente a nessuno, e si dà valore piuttosto alla propria immagine,alle proprie performance. Nel Salmo 147: 10-11 Dio dice chiara-mente che le gambe dell’uomo non lo impressionano: non così,invece, il cuore dell’uomo che Lo teme e che spera nella Sua be-nignità.Com’è distante la danza del mondo dal vero Dio che danza! Seciascun artista esaminasse se stesso con onestà e tornasse al Dioche danza, oltre a non pagare il prezzo del Suo giudizio, centre-rebbe l’obiettivo per cui è stata creata la danza: essere gloriosostrumento di lode, adorazione e preghiera per raggiungere, sal-vare e guarire i perduti con la Sua potenza spirituale, con uncuore che si è lasciato ammorbidire e purificare dal Suo amore edalla Sua Verità.

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Luca Aschero

Sabato sera 20/06 alle 21 con il tutto esaurito presso audi-torium multimediale della camera di commercio di Imperiaè partita la serata di gala nel migliore dei modi per l' ante-

prima nazionale e mondiale del remake di Thriller girato dallaSony in coproduzione della Columbia Pictures, interamente gi-rato a Imperia nella splendida cornice di Villa Grock, dimora dell'ultimo re dei clown Andrien Wettak il quale aveva all' epoca gi-rato un film con Charlie Chaplin!!.. Nel corso della serata evento,si sono alternati videoclip internazionali dal cirque di soleil, adun video tributo del cantante Usher e addirittura della AccademyMotion Pictures di Los Angeles, ente che organizza e assegnaogni anno l’ Oscar.

Con la Canzone glory cantata da John legend , per i diritti civilidi martin luther king e inseguito a Michael Jackson!, nel corsodella serata c' e' stato poi un omaggio da parte della famigliaJackson, agli organizzatori i maestri ANMB Luca Aschero e suamoglie la maestra Marcella Coslovich, i quali erano molto con-

tenti di tutta la serata, ha parlato poi il presidente della provinciadi Imperia Fabio Natta il quale , ha fatto un ottima promozionedella provincia invitando tutte le persone a venire a vedere tuttoquello che c'è… Il consigliere nazionale ANMB il maestro FabioFerrari durante la serata nel suo intervento ha spiegato la missiondell’Associazione Nazionale Maestri di Ballo con un particolareplauso ai colleghi Luca Aschero e tutti il comitato regionale cheha appoggiato un grande evento questo, unico nel suo genereche mette sotto i riflettori di tutto il mondo la professionalità deimaestri ANMB. Un particolare applauso alla scuola sportingdance e ai ballerini dei maestri luca Aschero e Marcella coslovich,agli amatori sport genova, a tutti i tecnici e a tutta la gente vo-lontaria che ha lavorato nel backstage!! Grazie veramente dicuore a tutti!!

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Presentato il nuovo Thriller 2015, MichaelJackson rivive ad Imperia

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Fabio Campoliwww.ilcircolodeibuongustai.netwww.fabiocampoli.it

IN cucINA coN FABIo cAMPoLI: SoFFIce DI zucchINe e RIcoTTA

Lo chef Fabio Campoli per l’estate 2015 ci propone una ricetta facile, semplice e veloce che ci manterrà informa senza rinunciare alla soddisfazioni della tavola. Sformatino delicato alla ricotta arricchito con zuc-chine: una ricetta semplice ed estiva, adatta anche agli sportivi celiaci grazie all’impiego dell’amido di mais

come sostitutivo della farina.

Ingredienti per 6 personeZucchine, 300 gBurro, 30 gTuorli d’uovo, n. 2Ricotta,125 gGrana grattugiato, 50 gAmido di mais, 40 gSale e pepe, q.b.

Procedimento Lavate, mondate e tagliate a rondelle le zucchine. Riponetele in una padella antiaderente con una noce di burro e poco sale, e fatecuocere con il coperchio. A parte, in un recipiente, unite la ricotta, le zucchine, il formaggio grattugiato e l’amido portando poi il tutto sul fuoco e facendocuocere a fiamma bassa, continuando a mescolare continuamente sul fuoco fino all’ottenimento di una crema densa. Lasciate riposarequalche minuto fuori dal fuoco, dopo di che incorporate i tuorli mescolando energicamente con un cucchiaio. Aggiustate il compostocon sale e pepe. Montate gli albumi a neve ferma, quindi incorporate anch'essi al composto facendo attenzione a non smontarli, aiutandovi con unaschiumarola o con una frusta con movimenti dal basso verso l’alto. Imburrate gli stampini e versarvi il composto per 3/4.Cuocete in forno a 120°C a bagnomaria, ovvero riponendo gli stampini in una teglia alta rivestita con un canovaccio e poi riempitad’acqua per 3/4, per 20-25 minuti circa.Servite il soufflé caldo appena sfornato.

Il consiglio dello chef Questo sformato di ricotta è un’ottima alternativa al soufflé classico e, inoltre, è una preparazione di base personalizzabile apiacere con vari tipi di verdure, erbe e spezie.

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i consigli di Mauri Menga

Trucco sotto l’ombrellone?

Siamo in piena estate, spesso e volentieri ci sentiamo dire “Ho una bella abbronzatura, nonho bisogno del trucco”. Per certo l’abbronzatura ci darà un aspetto più salutare, però, dob-biamo tener conto che un’abbronzatura presa in modo scorretto può provocare grossi

danni alla nostra epidermide. Può aumentare notevolmente le linee di espressione del contornoocchi, provocando anche un ispessimento della pelle e dando un effetto di disidratazione dellapelle. Sul contorno labbra provocherà le spiacevoli linee attorno al labiale. Detto così può sem-

brare una catastrofe, però, se ci avvalliamo di al-cuni accorgimenti, tutto questo potrà essereevitato. Innanzitutto, è necessario usare degli ot-timi protettori solari, più alto sarà il fattore di pro-tezione e meno rischi di inestetismi si avranno, ilfattore di protezione è direttamente proporzio-nale al tempo che possiamo rimanere esposti airaggi solari; inoltre, consiglio sempre, dopo unalunga esposizione al sole, di applicare sul viso,collo e decolté, delle maschere idratanti. E’ impor-tante anche eseguire un’esfoliazione della pelleper eliminare le cellule morte e bruciate dal sole,poiché vi aiuterà ad avere un’abbronzatura piùdorata e omogenea. Un altro consiglio è di evitareil trucco quando ci esponiamo al sole per l’ab-bronzatura, poiché, la reazione dei componentidel trucco potrebbe provocare delle macchie cu-tanee o irritazioni. Tuttavia, quando non siamoesposti al sole per l’abbronzatura, ci sono degli ac-corgimenti da seguire per un bellissimo truccoestivo.La donna, in estate, non ama il fondotinta, per-ché spesso e volentieri è fastidioso a causa dellamaggiore sudorazione del viso. In tal caso, pos-siamo utilizzare le famose terre, oppure, per quelledonne che vogliono essere sempre impeccabili,miscelate la crema idratante con un po’ di fondo

tinta, conseguendo così una crema idratante colorata. I colori di tendenza di quest’anno, estate2015, sono tutti i colori pastello: i rosa, i celeste, i lilla, i verde-chiaro e i pesca. Questi coloriandrebbero abbinati al colore dell’occhio della donna che li utilizzerà. Andiamo ora a vederecome abbinare questi colori in base al colore degli occhi. In caso di occhi neri o castani si pos-sono utilizzare tutti i colori sopra elencati, in caso di occhi blu si dovranno evitare i verdi e nelcaso di occhi verdi si eviteranno i celesti. Una buona dose di mascara ci darà una forte in-tensità dello sguardo. Per chi vuole avere un effetto di ciglia scure, si ricordi che esiste la tinturadelle ciglia che è in grado di durare all’incirca da 20 a 30 giorni; tale trattamento dovrà esserefatto da un’estetista esperta. Sempre in merito al trucco dell’occhio e come richiesto dalla modadel 2015, possiamo utilizzare la matita color burro, bianca oppure oro nel bordo interno dellarima dell’occhio, che ci darà un effetto di apertura e di luce dell’occhio. Per quanto riguarda in-vece i fard, si utilizzeranno dei fard in crema, che sono leggermente idrorepellenti e quindi nonsi creano macchie. Per la bocca si consigliano dei lucida labbra colorati effetto glossy senza de-lineare le labbra e quindi, niente uso della matita contorno labbra, poiché non da un effetto difreschezza e carica troppo il trucco. Per quanto invece riguarda le sopracciglia, si dovrà pulirlesenza esagerare, un po’ di tocco wild darà freschezza al vostro sguardo. Stiamo in buona partetornando al look degli anni ’80. Invece, per quelle donne che non amano seguire troppo la moda e amano un trucco più intenso,possiamo consigliare colori che variano dall’oro all’arancio, ai marroni con sfumature nere. Ri-cordiamoci che con l’abbronzatura, il nero sarà un colore che verrà assorbito, cioè avrà una bassaintensità. I rossetti, in questo caso, saranno d’obbligo e per quanto riguarda i fard, potremo uti-lizzare pure quelli in polvere. Sono sempre dell’opinione che il trucco vada abbinato alla perso-nalità di ogni donna.

Potete contattare Mauri Menga al seguente indirizzo. [email protected]

mAKe-uP

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Ballroom

WDc_AL LATIN Adulti over 16

classifica Finale

1° WILczYNSKI IGoR KAPLII ANNA PoLoNIA

2° uRSo LucA TRIPoLI ALeSSANDRA ITALIA

3° STePANchuK PAShA SABLeR GABRIeLLA uSA

4° LoPez JoeL BeSPechNovA KRISTINA SPAGNA

5° PIzzo DARIo D'ALBuNDo KAReN FRANcIA

6° chIGIRev KoNSTANTIN MIKhALSKAYA DARIA RuSSIA

WDc_AL BALLRooM Adulti over 16

classifica Finale

1° GuNNARSSoN ALeX eND LIS INGhILTeRRA

2° KADLuBoWSKI MAcIeJ KoPAcz MAIA PoLoNIA

3° Le MIchAeL JABLoNSKA SANDRA PoLoNIA

4° KRzYSzToF MYKA oSRoDKA AGNIeSzKA PoLoNIA

5° KoSTRzeWA PAWeL LeWANDoWSKA MARTYNA ITALIA

6° SuKhoMLIN RoMAN KALIShchuK vALeNcIA RuSSIA

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Tutte le gare della XXII edizione del FestivalDanzahanno confermato la professionalità e la compe-tenza dei ballerini, sempre sorprendenti, eleganti,

bravissimi, affascinanti. A più riprese gli interventi degli or-ganizzatori Stefano Francia e Caterina Arzenton hanno sot-tolineato che il mondo del ballo pur presentando alcunedifficoltà, ha molti aspetti positivi; infatti il ballo diventa uncollante, favorisce l’unione delle famiglie, con momenti dicondivisione per una passione comune. Il ricordo di LucaLeoni ballerino scomparso prematuramente, e ricordato

con un filmato accompagnato dalle note di Tears in heavendi Eric Clapton, ha messo al centro del sistema i ballerini,Caterina Arzenton ha consegnato borse di studio che sonoandate a giovani talentuosi. Le coppie premiate andrannoin America a Los Angeles per prendere parte alla gara diJohn Kimmins. Un ringraziamento speciale al grande Mae-stro Simone Mezzapesa e alla sua Grande Orchestra Ita-liana per aver contribuito con il tocco inglese a rendere laXXII edizione del FestivalDanza un successo mondiale…

Aurelia Realgar

Report fotografico XXII ed. FestivalDanza

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Chi è de ” ”?

StEfAno fRAnCiAPresidente A.N.M.B.

Presidente NDC Italy WDC

Vice Presidente Dancesation WDC

Consigliere Nazionale F.I.D.A.

Coordinatore Nazionale Danza C.S.A.IN.

Membro CD Unesco

Organizzatore Eventi Danza & Moda

[email protected]: +39 335 435168

StEfAno RipEpiConsigliere Nazionale A.N.M.B.

D.J. Ufficiale A.N.M.B. & F.I.D.A.

AlExAndER mAntEgnAConsigliere Nazionale A.N.M.B.

Consigliere NDC Italy WDC

Segretario Generale F.I.D.A.

Segretario di gara A.N.M.B. & F.I.D.A.

Verbalizzatore A.N.M.B. & F.I.D.A.

[email protected] mobile: 347 8337141

CAtERinA ARzEntonRoyal dance Club

Campionessa del Mondo Standard

Vice Presidente A.N.M.B.

Vice Presidente NDC Italy WDC

Vice Presidente F.I.D.A.

Organizzatrice Eventi Danza

[email protected] mobile: + 39 335 8273041

AlESSAndRo pERSiChiniAlessandra Di Pasquale

Consigliere Nazionale A.N.M.B.

Professionisti A.S.A.

Viale della Republica 267 E/4 –

00040 Santa Maria Delle Mole Roma

[email protected] mobile: +39 339 8358510

VEntuRA giAnniConsigliere Nazionale A.N.M.B.

Presentatore Ufficiale ANMB & FIDA

[email protected] mobile: 338/1368377

mARiA piA AltESEfRAnCo filECCiAAss. Sportiva Magic Dance

Via Andromaca, 23 (Villa Rosina)91100 Trapani

www.asmagicdance.itmobile: 348 4734755

349 6658388

SCuolA di BAllo AVE Ornello Pederzoli & Ave Meglioli

Maestri di Tango Argentino – Liscio Unificato

Boogie Woogie – Cha Cha Cha

Danze Caraibiche

www.scuoladi balloave.it [email protected]

mobile: 347 3171037

EugEniA gAlimi StEfAno RipEpi

Responsabili Tecnici

A.S.D. Pretty Woman

Via Modena San Sperato II

TRAV. Artuso 24 (RC)

www.prettywomandance.itmobile: 328 4218455

[email protected]: 328 4747679

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Chi è de ” ”?

piEtRo luigi pEtRACCASegretario Generale A.N.M.B.

Segretario Tesoriere NDC Italy WDC

Vice Presidente Vicario F.I.D.A.

Esaminatore A.N.M.B.

Organizzatore Eventi Danza & Moda

[email protected]: 329 6314755

fABRizio SilVEStRiDirettore rivista laDanza

Direttore sito www.ladanzatelematica.it

Autore e conduttore radio televisivo (RAI)

Organizzatore Eventi Danza & Moda

Artist Coach – Live Coach - PNL

[email protected] mobile: 339 8169695

Antonio mAntEgnAAngElA fRiCAnoProfessionisti A.N.M.B.

A.S.A. Angel Dance Bagheria

Via del Cavaliere, 150 – 90011 Bagheria (PA)

Organizzatori Trofeo Angel Dance

[email protected]@tin.it

mobile: 334 1149355- 327 6860811

tERESA gRAnziERoVice Presidente Vicario ANMB

Giudice Esaminatore

Coordinatore tecnico tutte le specialità

Via Armando Diaz,10 - 35030

Caselle di Selvazzano Dentro (PD)

[email protected] mobile: 349/6114883

RoyAl dAnCE CluB SpEziAdi Mirco & Dania

Professionisti e Competitori

di tutte le discipline

[email protected]: 328/7074138

lEonARdomAnuElA AngilERi

Consigliere Nazionale A.N.M.B.

Professionisti A.D.S. Manuela Dance

Via Giovanni XXIII, 5 – 92019 Sciacca (AG)

Organizzatori Trofeo Manuela Dance

[email protected] [email protected]

mobile: 333 2055212- 339 2253014

gioVAnni niColiPresidente Onorario A.N.M.B.

Presidente Nazionale F.I.D.A.

Segretario NDC Italy WDC

Segretario Amministrativo A.N.M.B.

Organizzatore Eventi Danza

[email protected] mobile: 335 383737

RoBERto pRoiEttiPresidente Regionale A.N.M.B. Lazio

Professionista ST LT LU CT Social DanceEsaminatore CT & NatusumbaA.S.D. JR SCHOOL ACADEMY

Ballo Danza e FitnessIl Casale delle Mimose

Via Lucca, 27 – Ardea (RM)Organizzatore Eventi Danza

[email protected] www.ardeadanza.it

mobile: 330 4320705

fABio mASiConsigliere Nazionale A.N.M.B.

Consigliere NDC Italy WDC

Volpari ferruccio & fabio masiA.S.d. zeronovanta

Via Vallemiccina, 27 – 03011Alatri (FR)

Organizzatori Eventi Danza

mobile: 339 5295513 – 393 [email protected]

SimonE mASiConsigliere Nazionale F.I.D.A.

Segretario di gara A.N.M.B. & F.I.D.A.

Verbalizzatore A.N.M.B. & F.I.D.A.

mobile: 389 [email protected]

gino RinAldiPresidente Regionale Emilia Romagna

Preparatore ed Esaminatore di

Danze Jazz,

Liscio Unificato e Ballo da Sala

ginorinaldi,[email protected]: 335 5351808

Chiamaci allo 059 820855 oppure scrivici a: [email protected] così anche tu farai parte di

Chi è de ” ”

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per abbonamenti e arretrati de “la danza”: AnmB

Associazione nazionale maestri di Ballo, 059/820855- fax 059/820819e-mail: [email protected]

la danzaPubblicazione bimestrale

dell’Associazione Nazionale Maestri di Ballo

Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 306/2011

del 27/01/2011

Anno xxii, n. 3 giugno-luglio 2015

EditoreANMB Associazione NazionaleMaestri di Ballo Via P. Ascani, 44 - 41126 Modena.Tel. +39 059 820855 Fax +39 059 [email protected]@[email protected]

direttore editorialeStefano [email protected]

direttore responsabileFabrizio [email protected]

Vice direttoreLaura [email protected]

Segreteria di redazionePietro Luigi [email protected]

EditingFrancesca [email protected]

progetto grafico e impaginazioneLoretta [email protected]

hanno collaborato a titolo gratuito per questo numeroPatriza Mior, Giovanni Ginnetti, Elena Botti, Aurelia Realgar, Simona Fancello, Elena Travaini, Eugenia Galimi, Laura Sasso, Sara Stangoni, Alessandra Badin, Luca Aschero, Giovanni Fenu, Mauri Menga, Fabio Campoli.

Crediti fotoSilvesterPh, Il circolo dei buongustai, ESSEFFE, Ufficio stampa Rocky Horror Shows, United Artist.

StampaTipografia GRAFICA SVia C.E. Buscaglia, 11 - 03100 Frosinone - Tel. 0775.290145

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