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La Comunicazione La Comunicazione efficaceefficace
Antonella Guidi
Comunicazione• Trasferimento di informazioni da un
emittente ad un ricevente utilizzando un codice condiviso attraverso uno o più canali
• “L’informazione che acquista significato per altre persone”
((Processo bidirezionale)Processo bidirezionale)
CommunicareCommunicare = mettere in comune, rendere partecipe, condividere, ascoltare, capire e farsi capire
Perché comunicare?• Non c’è scienza senza comunicazione,
epidemiologia consequenziale• La comunicazione è un dovere professionale
e istituzionale• La comunicazione è un diritto democratico• La comunicazione facilita la comprensione e
le relazioni• La comunicazione attiva canali di
collaborazione• La comunicazione favorisce la partecipazione
attiva• Non si può non comunicareNon si può non comunicare
In quali casi comunicare?
• Mostrare i benefici di cambiamenti comportamentali
• Perorare una certa posizione su un problema di salute
• Aumentare la domanda o l’appoggio alle strutture sanitarie
• Rifiutare miti e credenze errate• Rinforzare le relazioni organizzative
La comunicazione per la pandemia:
a cosa deve condurre?a cosa deve condurre?
“A una maggiore partecipazionepartecipazione della comunità fanno seguito migliori risultati dell’intervento, effetti sostenibili e duraturi, un empowerment della comunità stessa con ricadute positive anche sul funzionamento del sistema di salute”
ComunicazionComunicazionee
EmpowermenEmpowermentt
Informazione
ComunicazioneTarget
Azione
Analisi dati Rischio Pandemia
Raccolta dati
Interpretazione dati
Attori + Target
Attori
Il Rischio
Probabilità di conseguenze dannose o negative a seguito di circostanze non sempre prevedibili
( Nuovo Zanichelli, Dizionario della lingua italiana )
Rischio= stima del pericolo + offesa che produce un reazione emotiva
Rischio Valutazione scientifica + Valutazione personale
soggettiva
Percezione del rischio
Una disciplina scientifica che cerca di:– Tranquillizzare la popolazione quando
il pericolo non è grave – Sollecitare l’attenzione quando i dati
indicano gravità ma la popolazione è apatica
– In una crisi, aiutare la popolazione a incanalare la sua paura verso una appropriata vigilanza, un apprendimento attento, e una preparazione costruttiva
La comunicazione del rischio è
Comprendere che il rischio di pandemia è reale
Comprendere il razionale delle misure di sanità pubblica di tipo non medico, specie quelle che potrebbero creare disagio (quarantena dei contatti)
Comprendere la necessità di vaccinare la popolazione secondo un ordine di priorità non consueto (perchè vaccinare per prime categorie non considerate durante le stagioni interpandemiche?)
Comprendere le modalità d’uso degli antivirali
Comprendere i differenti assetti organizzativi assistenziali
Bisogni comunicativi della popolazione
Bisogni comunicativi degli operatori sanitari
Comprendere i differenti assetti organizzativi assistenziali
Comprendere e condividere le decisioni prese per affrontare la pandemia influenzale
Conoscere i principi di comunicazione del rischio
Crescere nei “pilastri” della comunicazione del rischio: Ascolto, empatia; Competenza, esperienza; Onestà, chiarezza; Dedizione, impegno (Covello V, 1992)
Ruolo della comunicazione istituzionale nella pandemia
influenzale
Ricercare attivamente l’apertura di canali bidirezionali con i singoli e con i gruppi
Promuovere l’empowerment della comunitàCreare le condizioni per costruire consenso
e partecipazione da parte di tutti i soggetti coinvolti riconoscendo ad ognuno un ruolo e le relative responsabilità
Costruire canali di ascolto, credibilità e fiducia, fondamentali per gestire l’emergenza nel periodo pandemico
Per garantire l’ascolto
e lo scambio comunicativo tra
tutti i soggetti coinvolti è
opportuno elaborare
un piano di comunicazione
o Condividere l’approccioo Approfondire alcune competenze comunicativo-relazionali fondamentali soprattutto nella fase di emergenzao Definire uno schema per la pianificazioneo Costituire un gruppo di lavoro dedicato alla comunicazione
Il piano di comunicazione
Periodo interpandemico (fase 1–2)
Periodo di allerta pandemico (fase 3–4–5)
Periodo pandemico (fase 6)
Periodo postpandemico
La comunicazione non vaimprovvisata
Comunicazione Interna
Circolazione delle informazioni
Comunicazione esterna Livello
nazionaleLivello
regionaleLivello locale
La comunicazione va pianificataper le diverse fasi e livelli di rischio
di ogni periodo
Livello internazionale
Pianificazione della comunicazione
Obiettivi generali della comunicazione
interna ed esterna Facilitare la trasmissione di informazioni all’interno del sistema sanitario per consentire una più rapida risposta;
Fornire ai decisori le informazioni necessarie per effettuare scelte basate su elementi reali e attuali;
Mettere gli operatori sanitari nelle condizioni di comprendere le motivazioni delle azioni da intraprendere;
Informare correttamente la popolazione per favorire la collaborazione, ridurre l’ansia e prevenire comportamenti irrazionali.
Pianificare la comunicazione per la preparazione alla pandemia influenzale nelle Marche …
Definisce gli obiettivi generali della comunicazione
Articola le strategie di comunicazione in due livelli: comunicazione interna ed esterna
Indica le strategie comunicative, identificando chi assicura la comunicazione ai vari livelli
Nel piano pandemico Zonale
• COMUNICAZIONE INTERNACOMUNICAZIONE INTERNA – 1
Rivolta al livello decisionale:Rivolta al livello decisionale:
Pianificazione degli interventi per la componente strategica (obiettivi da raggiungere – risorse da impiegare) e quella tattica (modalità di impiego delle risorse)
Riguarda da un lato i rapporti tra CPZ e Direzione dall'altro fra Zona e livelli superiori: ASUR , Regione, CPR.
Direttore di Zona e CPZ devono mantenere i rapporti con le istituzioni locali.
Rivolta al livello operativoRivolta al livello operativo Informazioni sulle ripercussioni della
pandemia, sulle misure relative al comportamento personale e ai processi aziendali, sui centri di informazione e sugli appositi numeri telefonici all'interno dell'azienda e riguarda:
personale dipendente
tutti i soggetti coinvolti nell’erogazione di prestazioni sociali e sanitarie incluse quelle al di fuori del Sistema Sanitario Regionale
clienti e fornitori
COMUNICAZIONE INTERNA - 2COMUNICAZIONE INTERNA - 2
Quando comunicare ai dipendenti
Spetta alla Direzione Aziendale decidere
quando informare il personale interno in vista
di una possibile pandemia di influenza.
E' utile spiegare per tempo ai dipendenti le
misure organizzative previste in caso di
pandemia e le misure per proteggersi dal
virus influenzali
Rete comunicativa per gli operatori della Zona
Strumenti utilizzati nella comunicazione interna
–Posta ordinaria
–posta elettronica,
–telefono,
–messaggistica telefonica,
–sito aziendale (news letter), opuscoli
–intranet
Rete comunicativa per gli operatori esterni alla zona
• Il centro comunicativo da cui parte e ritorna la comunicazione è il CPZ che ha a disposizione un elenco di referenti esterni:
• Sindaci• Polizia • Carabinieri • VVFF• Protezione civile• Emergenza territoriale, ecc.
Comunicazione esterna
• In momenti di emergenza le informazioni devono provenire da una unica fonte accreditata che garantisca la conformità alle posizioni strategiche del sistema
affidata nell’azienda ad un portavoce per impedire il sovrapporsi di messaggi ed informazioni distorte e spesso contrastanti
Pacchetti di diapositiveper condurre incontri
Documenti
Lettereper differenti target
WebForum
comunicati stampa
Opuscoli informativi e
Locandine
Newsletter
Comunicazione telefonicatramite
SMS
Colloquio faccia a facciaCounselling
Riunioni Convegni
Media
Comunicazione esterna : Mezzi per la comunicazione
Incontri pubblici
Articoli scientifici
BlogNumero Verde
il 70% delle persone metta in pratica un piano personale/familiare
targetmetodo
linguaggiotempi
Popolazione target Popolazione target
Professionisti Professionisti salutesalute
Tutta la Tutta la popolazione adultapopolazione adulta Dépliant, manifesti Dépliant, manifesti
plurilingueplurilingue
Giornata della Giornata della prevenzioneprevenzione
Trasmissioni Trasmissioni radio/TVradio/TV
Una tantumUna tantum
TrimestraleTrimestrale
Altra periodicitàAltra periodicità Tecnico-scientificoTecnico-scientifico
Mirato al targetMirato al target
DivulgativoDivulgativo
Conclusioni 1
• Non è possibile comunicare efficacemente
improvvisando
• è essenziale che tutto venga predisposto e
pianificato sia in termini organizzativi,
individuando le strutture organizzative
sanitarie e non sanitarie e le figure
professionali coinvolte, chiarendo i loro compiti
e le loro attività e le modalità di attuazione
degli interventi e i tempi, sia in termini
comunicativi
• L'affinamento delle competenze
comunicative può essere considerato un
valore aggiunto alle competenze tecniche
e scientifiche delle diverse figure
professionali impegnate, in tempi e in
modi diversi, nell’emergenza epidemica.
Conclusioni 2
……..stanchi ?????
Grazie per Grazie per l’attenzionel’attenzione
• Comunicazione bidirezionale, dialogo, ascolto, scambio d’informazioni e integrazione• Condivisione degli obiettivi e delle azioni • Conoscenza del piano da parte di tutti gli operatori• Chiara definizione e riconoscimento di ruoli/funzioni/compiti e di responsabilità
Approccio di tipo partecipativo
L’approccio
I determinanti della fiducia e della I determinanti della fiducia e della credibilità in situazioni di alta credibilità in situazioni di alta
preoccupazionepreoccupazione • Ascolto, empatia• Competenza, esperienza • Onestà, chiarezza• Dedizione, impegno
V. Covello, 1992
Approfondire le competenze comunicativo-relazionali
• Contenuto Che cosa• L’interlocutore A chi• Linguaggio Come• Veicoli Quali mezzi• Luogo Dove• Tempi Quando
Definire uno schema per la pianificazione
Il messaggioDovrebbe affrontare:• Il “che cosa”: l’informazione di base che viene
trasmessa– Es. fatti, segmentazione dei comportamenti in piccoli
passi, soluzioni dei problemi o preoccupazioni• Il “…e allora”: le ragioni o i benefici per l’azione
– Es. sociali, di salute, psicologici, finanziari; perchè adesso; benefici immediati di cambiamento; minacce se si continua a non agire
• Il “adesso che fare”: definisce chiaramente alcune azioni desiderabili e produttive– Es. cercare altre informazioni, contattare qualcuno o fare
un piccolo passo verso la soluzione proposta
I messaggi non sono divisi in che cosa, e allora, adesso che cosa, ma dovrebbero coprire tutti e tre i punti
COSA
Periodo interpandemico
Periodo di allerta pandemico
Periodo pandemico
Periodo postpandemico
Esperti
Gruppi di interesse
Media
Associazioni
Cittadini
Amm. pubblica
I soggetti dialogano tra loro
Istituzioni
CHI
I metodi di comunicazione: tre
considerazioni nello scegliere • Il miglior metodo per raggiungere la vostra
popolazione bersaglio– Dimensione del pubblico
• Quante persone raggiungerete? • Quanto spesso vedranno il messaggio?• Lo condivideranno con altri?
– Potere moltiplicativo• Quanto è verosimile che il messaggio interagisca con
altri elementi della campagna (es. pubblicità TV che promuove l’uso di opuscoli sul self-help)
– Specificità• La capacità di raggiungere un pubblico prioritario
definito molto specificamente• La probabilità che il metodo sia efficace nel
contribuire a raggiungere i vostri obiettivi• Costi di produzione e diffusione
COME
I Modi di raggiungere le popolazioni bersaglio
• Tre grandi categorie
A) MediaA) Media
B) InterpersonaliB) Interpersonali
C) EventiC) Eventi• Ciascuno ha vantaggi e svantaggi: di
solito ci vuole un mix dei tre