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DANIELA ORLANDI LA COMUNICAZIONE ACCESSIBILE

La comunicazione accesibile

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Nella società contemporanea caratterizzata dalla presenza massiccia di mezzi di comunicazione che si manifestano attraverso stampa, radio, televisione e Internet, diventa essenziale considerare l’importanza di una comunicazione accessibile.

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LA COMUNICAZIONE ACCESSIBILE

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Gennaio 2012

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la comunicazione accessibile, 5il metodo di scrittura braille, 8Qualche notizia in più sul braille, 10la lingua italiana dei segni (lis), 12dattilologia, 13audiodescrizione, 14Facilitare l’ascolto da parte di persone ipoudenti: induction loop system, 15l’induction loop system For assisted listening (sistema ad induzione magnetica), 16progettare gli spazi con le mappe tattili: considerazioni generali, 18progettare gli spazi con le mappe tattili: consigli ai progettisti e caratteristiche tecniche, 20progettare gli spazi con le mappe tattili: galleria di immagini, 24

indice

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Nella società contemporanea caratterizzata dalla presenza massiccia di mezzi di comunicazione che si manifestano attraverso stampa, radio, televisione e Internet, diventa essenziale considerare l’importanza di una comunicazione ac-cessibile. Le informazioni che ci arrivano attraverso i sensi visivo e uditivo sono molte e il più delle volte non sono strutturate per essere adeguate alle esigenze di per-sone con problemi sensoriali e della comunicazione. Così come la società dell’informazione si deve dotare di strumenti per risponde-re alla diversificazione dell’utenza così gli spazi ed edifici, specie quelli comples-si, debbono avere un progetto sulla comunicazione. Un edificio o un contesto ambientale richiedono attenzione progettuale affinché comunichino meglio la propria destinazione d’uso, le funzioni o i servizi presenti e la loro dislocazione. Oltre a questo uno spazio deve fornire gli strumenti necessari per agevolare la mobilità e l’orientamento in chiave multiesigenziale che abbini strumenti dif-ferenti in funzione di una utenza reale. A seconda dei vari ambiti in cui si interviene anche la progettazione di un sistema di comunicazione accessibile in spazi ed edifici rientra a pieno titolo nelle attività finalizzate alla eliminazione delle barriere architettoniche. La definizione di barriere architettoniche della normativa italiana in tema di accessibilità include infatti anche “la mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettono l’orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo per chiunque e in particolare per i non vedenti, per gli ipovedenti e per

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Architetto

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i sordi”. Questi elementi possono dunque essere ricondotti al più ampio concetto della comunicazione con la quale, secondo la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, si intendono • le lingue, • la visualizzazione di testi, • il Braille, • la comunicazione tattile, • la stampa a grandi caratteri, • i supporti multimediali accessibili • i sistemi, gli strumenti ed i formati di comunicazione migliorativa ed alternativa scritta, sonora, semplificata, con ausilio di lettori umani, comprese le tecnologie dell’informazione e della comunicazione accessibili. Più sistemi di comunicazione possono fornire la risposta migliore alle esigenze diversificate che caratterizzano diverse situazioni di disabilità. Per questo divi-ene essenziale l’uso abbinato di più sistemi soprattutto in occasione di eventi pubblici. In taluni casi le soluzioni da adottare sono di natura progettuale, leg-ate a spazi e componenti, in altri casi sono di tipo gestionale, legate ai servizi. Ad esempio all’interno di una sala convegni si può utilizzare un servizio di

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interpreti della Lingua dei Segni abbinato ad un sistema di trascrizione dei testi su display, soluzioni utili per chi ha un problema di tipo uditivo e che potrà così avvalersi del sistema di comunicazione che risulta più adatto alle sue esigenze. Nella stessa situazione l’installazione di sistemi ad induzione magnetica o a in-frarossi servirà a facilitare l’ascolto di chi ha protesi acustiche. Nelle sale cine-matografiche i sistemi di sottotitolatura e l’audiodescrizione possono agevolare la comprensione delle opere da parte di un pubblico più ampio. Negli spazi aperti al pubblico la segnaletica informativa e di orientamento è uno strumento di riferimento per fornire le informazioni e indirizzare verso gli spazi ed i servizi disponibili. Senza tralasciare l’importanza delle indicazioni fornite con pittogrammi e testo, va ribadita l’importanza dei sistemi informativi tattili. Il sistema delle mappe tattili e in particolari le mappe tattili visive è utile non solo per chi ha un deficit visivo ma in generale per tutti. Le mappe tattili pos-sono inoltre essere abbinate a sistemi di segnaletica tattile sul piano di calpes-tio (percorsi tattili) che delineano a terra percorsi appositamente studiati per agevolare la mobilità di chi ha problemi di vista.

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l metodo di scrittura Braille Il sistema di scrittura Braille può essere definito come il più famoso metodo di comunicazione per persone non vedenti. Messo a punto da Louis Braille nel 1829, il sistema ha reso possibile l’accesso diretto all’uso della lingua scritta da parte dei ciechi grazie al suo sviluppo e alla successiva diffusione durante il dici-annovesimo secolo. Si tratta di un alfabeto tattile formato dalla combinazione di sei puntini in rilievo che permette di rappresentare l’alfabeto, le note musicali e la matematica. La sua introduzione ha permesso il superamento del principale fattore di isola-mento che ostacolava l’accesso e la partecipazione attiva alla vita culturale dei ciechi e gli effetti di questa intuizione geniale arrivano sino ai nostri giorni. In presenza delle nuove tecnologie informatiche questo sistema ha mantenuto intatta la sua peculiarità restando il mezzo di accesso più importante ed efficace alla lingua scritta, merito forse dovuto alla sua fisicità in quanto per leggerlo si tocca con le dita senza bisogno di mediazioni.

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Da fonti autorevoli risulta che il 25% di giovani e adulti ciechi oggi conoscono il Braille e lo utilizzano con altri sistemi di lettura e comunicazione come le sintesi vocali, gli audiolibri, gli apparecchi di lettura sonora. In Italia esistono diversi centri che effettuano servizi di trascrizione e stampa di testi in Braille, come anche delle biblioteche con libri in Braille. Per mantenere viva l’attenzione sul tema dell’accesso alla cultura e all’informazione e sull’importanza di questo metodo nel 2007 è stata istituita la Giornata nazionale del Braille con la Legge 3 agosto 2007, n. 126 Istituzione della Giornata Nazionale del Braille. Grazie a questo atto il giorno 21 del mese di febbraio di ogni anno si celebra la Giornata nazionale del Braille per sviluppare politiche pubbliche e comportamenti privati che estendano la reale possibilità di inclusione sociale e accesso all’informazione e alla cultura.

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Qualche notizia in più sul Braille La sua ideazione Il sistema è stato ideato e perfezionato in Francia tra il 1824 e il 1829 grazie a Louis Braille, uno stimato insegnante e musicista rimasto completamente cieco in tenera età. Nel 1825, a soli sedici anni, Louis Braille aveva codificato l’alfabeto, nel 1828 ave-va risolto i problemi riguardanti la musica, e nel 1829 aveva completato il primo manuale del suo sistema con un’estensione del metodo per la matematica. Il codice può essere utilizzato per rappresentare in rilievo qualsiasi alfabeto, i segni di interpunzione, i numeri e le note musicali. La composizione dei caratteri L’alfabeto tattile è generato dalla combinazione di 6 puntini in rilievo compresi in una casella rettangolare di pochi millimetri (circa 4 millimetri in orizzontale e 7 millimetri in verticale); distribuiti su due colonne verticali di 3 puntini ciascuno. Le combinazioni risultanti sono 64, compreso lo spazio vuoto. La differenza tra i caratteri è data dalla diversa disposizione e combinazione dei punti stessi che costituiscono le singole lettere. La lettura Braille viene effettuata usualmente con l’indice della mano destra, seguito da quello della mano sinistra che ha l’obiettivo di orientare nella indi-viduazione delle righe. Le dita durante la lettura procedono sfiorando le lettere in rilievo, senza pre-mere per percepire più chiaramente la composizione dei caratteri. Braille e nuove tecnologie Il Braille e le nuove tecnologie possono coesistere e i diversi modi di accedere alla comunicazione possono essere considerati complementari. Le tecnologie informatiche permettono ai ciechi di navigare su Internet e leg-gere testi che tradotti in Braille sarebbero troppo voluminosi, nel contempo se si dispone di testi in formato digitale, le stesse tecnologie rendono possibile la trasposizione e la stampa di qualunque libro, o spartito musicale in linguaggio Braille. Esistono programmi che permettono di comporre o impaginare un testo braille

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e dispositivi quali le stampanti braille, i display braille e le tastiere braille. Per saperne di più

www.uiciechi.it www.legadelfilodoro.it

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La Lingua Italiana dei Segni (LIS) La lingua italiana dei segni è una lingua dotata di un preciso sistema di regole che utilizza la modalità di comunicazione visivo gestuale e consente alle per-sone sorde pari opportunità di accesso alla comunicazione. Con il suo lessico consente di affrontare la descrizione di qualsiasi argomento, sia concreto che astratto. Esistono nel mondo più lingue dei segni così come vi sono più lingue vocali. In Italia vi è la LIS, mentre negli USA vi è l’American Sign Language (ASL) e in Gran Bretagna il British Sign Language (BSL). Non si sa con certezza quando siano nate le lingue dei segni anche se si stima che esistano da quando è sorta la prima comunicazione umana. La LIS permette di esporre concetti e parole con una estrema diversificazione attraverso precisi segni fatti dai movimenti delle mani e delle dita e grazie alla mimica facciale. Per chi vuole imparare la LIS il consiglio è di frequentare un corso tenuto da insegnanti sordi qualificati. A tale scopo le sedi provinciali dell’ENS organizzano ogni anno dei corsi di vario livello, dai principianti ai livelli più avanzati. La Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, ratificata dall’Italia con la legge 3 marzo 2009, n. 18, invita gli Stati a riconoscere e promuovere l’uso della lingua dei segni, sottolineandone a più riprese la sua importanza. E’ quindi auspicabile che anche in Italia la LIS ottenga un riconoscimento uf-ficiale, così come è accaduto in altri paesi.

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Dattilologia La dattilologia o alfabeto manuale è la rappresentazione manuale delle lettere dell’alfabeto e viene utilizzato in abbinamento ad altri sistemi visivi o tattili, come la LIS. Mediante la dattilologia si possono descrivere le parole come i vocaboli stran-ieri, nomi (di città, di persone) o quei termini che non hanno un corrispettivo in segni. Per saperne di più www.ens.it www.legadelfilodoro.it

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Audiodescrizione Sistema particolarmente utile nelle sale cinematografiche, sale proiezione, sale tv, teatri. Questa tecnica permette di affiancare un commento audio alle scene senza dialogo di opere cinematografiche e televisive. In questo modo si rendendo fruibili queste immagini o queste scene anche alle persone non vedenti e ipovedenti. La persona può ricevere l’audiodescrizione mediante una cuffia che fa da ricevi-tore. Questo sistema in abbinamento alla sottotitolatura, utile invece per chi ha prob-lemi uditivi, permette di rendere accessibili i prodotti cinematografici altrimenti preclusi alle persone con difficoltà visive e uditive.

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Facilitare l’ascolto da parte di persone ipoudenti: In-duction Loop System Sul mercato esistono sistemi tecnologici che facilitano l’ascolto da parte di persone ipoudenti, che utilizzano hearing aid or loop listener, in spazi residen-ziali o in spazi collettivi, quali ad esempio: sportelli informativi, sale riunioni, sale convegni, chiese, cinema, teatri, auditorium, sportelli di ricevimento, sportelli informativi, sportellini banca, ecc. Queste installazioni, malgrado i costi contenuti e la tecnologia non complessa ancora risultano poco diffuse. Descriviamo due diverse tecnologie da adottare sia nella sale convegni che nella sala riunioni:

L’infrared Radiators SystemL’infrared Radiators System (sistema ad infrarossi) è un sistema ad infrarosso modulato in modo tale da non creare interferenze con altre sorgenti dello stesso tipo (ad esempio l’illuminazione). Le radiazioni vengono captate da un ricevitore personale, quindi demodulate e convertite in formato audio. Tale sistema permette una buona riproduzione del suono e non necessita di cavi nella sala in cui è usato, non è soggetto a interferenze e può essere circo-scritto alla zona che viene prescelta. Gli svantaggi del sistema sono legati alla necessità di utilizzare uno stetospopio per ricevere il segnale, alla caratteristica di riuscire a coprire spazi limitati, alla verifica che i rivestimenti interni non assorbano le radiazioni del sistema. Per maggiori informazioni: http://www.applesound.co.uk/applications/induction_loop_installer.htm

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L’Induction Loop System for Assisted Listening (siste-ma ad induzione magnetica) Con questo sistema il segnale passa dal microfono ad un amplificatore (di po-tenza proporzionale allo spazio che si vuole coprire). L’amplificatore a sua volta invia corrente attraverso un filo ubicato lungo il perimetro della sala (installato ad esempio dietro lo zoccoletto o sotto il pavimento) generando un campo magnetico. La protesi acustica o ausilio auricolare, commutato in posizione “T” raccoglie tale campo magnetico e lo converte in suono, sostituendo quello che sarebbe stato ricevuto dal microfono interno all’ausilio acustico. Le protesi acustiche hanno infatti la caratteristica di amplificare il suono senza distinzione tra il rumore di fondo e il suono o la voce da ascoltare con conseg-uenti disagi per l’ascoltatore. Con questo sistema la persona è viene messa in condizioni di ricevere in ma-niera amplificata e pulita solo il suono che proviene dal microfono (ad esempio la voce dell’oratore, o la musica in caso di un concerto, ecc.). I vantaggi di questo sistema sono diversi. La persona ipoudente non ha bisogno di ricevitori esterni poiché il ricevitore è nell’apparecchio acustico. Quindi il sistema non rende evidente la disabilità sensoriale. Il sistema è semplice come installazione ed i costi sono contenuti. Si riportano pertanto i riferimenti per poter effettuare gli approfondimenti. Riferimenti per Sistemi ad Infrarossi e Sistemi ad induzione magnetica:http://www.oticon.it http://www.centrumsound.com http://www.gordonmorris.com/loopsystem.asp http://www.applesound.co.uk/sales/avx/avx.htm

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Progettare gli spazi con le mappe tattili: considerazio-ni generali Definizione Con il termine di mappa tattile si intende una mappa a rilievo che rappresenta in modo schematico uno spazio aperto o racchiuso e che risulta leggibile al tatto ed alla vista. Essa riporta in rilievo la pianta dello spazio in cui è ubicata, le scritte in Braille e quelle in caratteri alfanumerici. E’ inoltre dotata di un buon contrasto tra lo sfondo e gli elementi in rilievo. Per le sua leggibilità sia visiva che tattile è in grado di agevolare l’orientamento e la conoscenza di un luogo o percorso per chiunque e in particolare è un ausilio determinante per le persone cieche o ipovedenti. Considerazioni generali Il problema da risolvere per chi ha una disabilità visiva è quello di orientarsi in un ambiente sconosciuto. Una possibile soluzione per chi progetta è di fornire strumenti informativi che rendano possibile elaborare una rappresentazione mentale dell’ambiente (mappa cognitiva), sia esso uno spazio interno ad un edificio o una porzione di città. Per una persona con disabilità visiva un ostacolo è anche l’assenza di punti di riferimento con i quali orientarsi e muoversi quindi l’utilizzazione di rappre-sentazioni di ambienti percepibili attraverso l’esplorazione tattile può servire a facilitare la mobilità e l’orientamento in spazi sconosciuti. Ad esempio, un plastico o modello tridimensionale in scala può risultare ef-ficace al fine di agevolare la comprensione dello spazio, ma la sua realizzazione non è sempre praticabile a causa dei costi e della complessità realizzativa. Altri strumenti di rappresentazione dello spazio, di più semplice realizzazione e validi come ausilio all’orientamento delle persone con deficit visivo, sono le mappe tattili e i disegni a lettura tattile. Tali sistemi informativi possono risultare determinanti per il superamento delle barriere architettoniche così come definite al punto c della definizione di bar-riere architettoniche riportata nella normativa tecnica di riferimento (DM 236/89 art. 2, e DPR 503/96 art. 1) come: la mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettono l’orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di

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pericolo per chiunque e in particolare per i non vedenti, per gli ipovedenti e per i sordi. In sintesi essi rappresentano un accorgimento utile a favorire l’accessibilità e la fruibilità di luoghi pubblici o aperti al pubblico, di spazi urbani e percorsi pe-donali secondo le disposizioni del D.P.R. n.503 del 24 Luglio 1996.

Mappa tattile pensata e fatta elaborare dall’arch. Giuseppe Bilotti all’interno di un progetto interdisciplinare coordinato dall’arch. Paolo De Rocco (anno 2003) per ren-dere accessibile a tutti il cosiddetto Bosco di Alvisopoli, un parco storico, attualmente gestito dal WWF del Veneto Orientale. La mappa è realizzata tridimensionalmente in marmo statuario con parti dipinte, che, oltre a fornire una facile lettura tattile/analitica ai ciechi e a facilitare la per-cezione d’insieme agli ipovedenti, offre a chiunque un’efficace immagine d’insieme. Piace molto ai bambini delle scolaresche in visita all’oasi.

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Progettare gli spazi con le mappe tattili: consigli ai progettisti e caratteristiche tecniche

Per una persona con disabilità visiva un ostacolo è anche l’assenza di punti di riferimento con i quali orientarsi e muoversi, quindi la presenza di rappresentazi-oni di ambienti percepibili attraverso l’esplorazione tattile può servire a facilitare la mobilità e l’orientamento in spazi sconosciuti.

Consigli ai progettisti La progettazione di una mappa tattile è legata a precisi criteri di leggibilità e tiene conto di fattori legati alla percezione tattile e visiva delle persone non vedenti e ipovedenti, nonché alle caratteristiche del luogo o del percorso. Elementi quali la sintesi grafica, lo spessore e la distanza delle linee e dei sim-boli, la simbologia utilizzata, il tipo di carattere a rilievo e la sua dimensione, l’integrazione con il testo in braille, seguono alcuni criteri prefissati. Per risultare fruibile anche a persone con capacità visiva residua la mappa è studiata anche in termini di contrasto acromatico (luminanza). Risultano elementi di estrema importanza anche la posizione, l’orientamento e l’illuminazione in relazione alla spazio o alla struttura ove è collocata la mappa tattile. Questo strumento, situato in uno spazio aperto o racchiuso, può essere accom-pagnato da un sistema di segnalazione tattile sul piano di calpestio, quindi la progettazione dei due sistemi di orientamento dovrà essere coordinata sec-ondo un progetto unitario. Caratteristiche tecniche La mappa tattile può essere realizzata con diversi materiali (ottone, alluminio, plastica, ecc.) e le sue dimensioni variano a seconda della quantità di informazi-oni che dovrà contenere e delle scelte fatte dal progettista. Gli elementi che si trovano su una mappa tattile sono generalmente i seguenti: • testo in braille • testo in caratteri alfanumerici ingranditi per ipovedenti e a rilievo • simbologia esplicativa che indica i diversi elementi, componenti e servizi • rappresentazione schematica di spazi, percorsi o luoghi.

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Il contrasto tra tutti gli elementi e il fondo è solitamente progettato in modo da risultare leggibile anche da persone con problemi di percezione cromatica (come daltonici ed altri), quindi è di tipo acromatico. Il tipo di font utilizzato per il testo è privo di qualsiasi complicazione stilistica, affinché risulti meglio leggibile alla lettura tattile: sans serif preferibilmente maiuscolo. E’ consigliato il carattere tipo Helvetica. E’ importante sottolineare che nelle mappe tattili la rappresentazione degli spazi e dei percorsi è schematica e non riproduce esattamente la realtà in scala come una comune planimetria di progetto. Nella sua elaborazione viene effettuata una sintesi affinché un determinato spazio possa essere compreso attraverso il senso del tatto. Questi ausili possono essere associati o meno alla segnaletica tattile sul piano di calpestio. Se le mappe tattili sono progettate per ambiti ove sono presenti percorsi tattili, questi saranno riportati anche nella mappa in modo da indicare al visitatore la strada da fare per raggiungere una determinata meta. In caso contrario le mappe tattili riporteranno i punti di riferimento o linee guida natu-rali necessari per la mobilità di persone con disabilità visiva come ad esempio pareti, strade, marciapiedi, aree verdi. Una mappa tattile dovrebbe risultare facilmente raggiungibile con i metodi di orientamento utilizzabili da una persona con disabilità visiva quindi dovrebbe essere presente una guida naturale (pareti, strade, marciapiedi, aree verdi) o artificiale (segnaletica tattile sul piano di calpestio) che conduca al luogo ove essa è ubicata.

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Bibliografia e approfondimenti

PAOLO GRAZIANI, La progettazione delle mappe tattili, in Paesaggio Urbano n. 2/1995, Maggioli Editore, pp.23-29

ILEANA ARGENTIN, MATTEO CLEMENTE, TOMMASO EMPLER, Costruire le pari opportunità, Quaderno Tecnico per progettare e realizzare l’accessibilità. Co-mune di Roma, Ufficio Consigliere Delegato per i Problemi dell’Handicap, Roma, 2000

UNI 8207 “SEGNALETICA GRAFICA PER VIAGGIATORI”. (Contiene informazioni sull’altezza dei caratteri in braille, delle lettere in rilievo, dei simboli usati.) www.letturagevolata.it

COOPERATIVA SOCIALE SERVIZI INTEGRATI Via Ravenna, 34 - 00161 Roma (Italy) Telefoni: 0644230386 - 0644230762 Fax: 0644233500 email: [email protected] http://www.cssionlus.it

Happy Vision S.r.l. Unità locale ufficio amministrativo e commerciale: Via Libertà, 2 - 24068 Seriate (BG) Italy Sede legale: Via Ranica, 19 - 24020 Torre Boldone (BG) Italy Tel +39 035293567 - Fax +39 035300280 - Cell +39 3358312893 email: [email protected] http://www.happyvision.it

TACTILE VISION onlus Corso San Maurizio, 25 - 10124 Torino tel: 338 9628838 - fax: 011 8126144 e-mail: [email protected] http://www.tactilevision.it/

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RNIB National Centre for Tactile Diagrams RNIB National Centre for Tactile Diagrams, 58-72 John Bright Street, Birming-ham, B1 1BN, UK Tel: 0845 257 2587, Fax: 0845 257 2588, email: [email protected] http://www.nctd.org.uk

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Progettare gli spazi con le mappe tattili: galleria di im-magini

Per una persona con disabilità visiva un ostacolo è anche l’assenza di punti di riferimento con i quali orientarsi e muoversi, quindi la presenza di rappresen-tazioni di ambienti percepibili attraverso l’esplorazione tattile può servire a facilitare la mobilità e l’orientamento in spazi sconosciuti.

Definizione Per mappa tattile si intende una mappa a rilievo che rappresenta in modo schematico uno spazio aperto o racchiuso e che risulta leggibile al tatto ed alla vista. Essa riporta in rilievo la pianta dello spazio in cui è ubicata, le scritte in Braille e quelle in caratteri alfanumerici. E’ inoltre dotata di un buon contrasto tra lo sfondo e gli elementi in rilievo. Per le sua leggibilità sia visiva che tattile è in grado di agevolare l’orientamento e la conoscenza di un luogo o percorso per chiunque e in particolare è un ausilio determinante per le persone cieche o ipovedenti.

Mappa tattile, porto di Homerus, Bogliaco, Brescia

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Progetto per l'accessibilità dell'arenile di Ostia, Architetti Matteo Clemente e Tom-maso Empler, Mappa tattile esplicativa dei luoghi.

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Mappa tattile in un ufficio postale

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Bosco di Alvisopoli. Mappa tattile pensata e fatta elaborare dall’architetto Giuseppe Bilotti all’interno di un progetto interdisciplinare coordinato dall’architetto Paolo De Rocco, nel 2003, per rendere accessibile a tutti il cosiddetto Bosco di Alvisopoli, un parco storico, attualmente gestito dal WWF del Veneto Orientale.

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Mappa tattile della città di Trieste, donata dal Rotary Club Trieste Nord. Foto di Daniela Orlandi

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Mappa tattile della città di Trieste. Particolare Foto di Daniela Orlandi

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