32
Poste Italiane SpA – Spedizione in Abbonamento Postale – D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, CNS BOLZANO Periodico trimestrale, Iscrizione al Tribunale di Bolzano N°3/2003 La Chance Periodico dell’Assistenza Tumori Alto Adige GIUGNO 2010 | NR. 11 Foto: Othmar Seehauser Assemblea provinciale: altro che appuntamento di routine!

La Chance 2010-2

Embed Size (px)

DESCRIPTION

La Chance 2010-2

Citation preview

Page 1: La Chance 2010-2

Post

e It

alia

ne S

pA –

Spe

dizi

one

in A

bbon

amen

to P

osta

le –

D.

L. 3

53/2

003

(con

v. i

n L.

27/

02/2

004

n. 4

6) a

rt.

1, c

omm

a 2,

CN

S B

OLZ

AN

O P

erio

dico

tri

mes

tral

e, I

scri

zion

e al

Tri

buna

le d

i B

olza

no N

°3/2

003

La ChancePeriodico dell’Assistenza Tumori Alto Adige giugno 2010 | nr. 11

Foto

: Oth

mar

See

haus

er

Assemblea provinciale: altro che appuntamento di routine!

Page 2: La Chance 2010-2

IMPRESSUM: LA CHANCE: Periodico gratuito per i soci dell'Assistenza Tumori Alto Adige. Editore: Assistenza Tumori Alto Adige, Via Tre Santi 1, 39100 Bolzano, Tel: 0471 28 33 48, Fax: 0471 28 82 82 ,e-mail: [email protected] Iscritta nel reg. prov. delle oragnizzazioni di volontariato Decr. n. 199/1.1-28.10.1997 Iscrizione al Tribunale di Bolzano N°3/2003 Caporedattrice: Dr. Nicole Dominique Steiner Segreteria: Assistenza Tumori Alto Adige Layout: Studio Mediamacs, Bolzano Stampa: Tipografia Athesia Druck Srl, Bolzano Prossima edizione: agosto 2010

Care lettrici, cari lettori,

allora da dove devo cominciare? Il mese scor-so sono stata eletta all’unanimità presidente della Assistenza Tumori. Lo sento come un grande onore e Vi assicuro che prenderò molto sul serio questo mio incarico e che metterò tutte le mie forze al servizio della buona causa.

Nei prossimi quattro anni mi impegnerò affinché i servizi dell'Assistenza Tumori ven-gano adeguati ancora meglio ai bisogni dei soci. Il mio sogno è che il cancro un giorno la smetta di essere un tema tabù, e mi adope-rerò quindi per conseguire questo obiettivo e per mantenere vivo l’interesse del pubblico su questo tema. Lo stesso vale per il lavoro di

informazione dell'Assistenza Tumori riguardo la prevenzione. Un compito per me molto im-portante, che nei prossimi anni dovrà essere ampliato e potenziato.

Naturalmente ringrazio i consiglieri uscenti per il loro impegno e saluto cordialmente i consiglieri appena eletti.

L’ultimo numero della Chance sul tema "uo-mo" era un piccolo capolavoro. Non sempre possiamo ambire a tanto. Questa volta, per esempio, abbiamo bisogno di molto spazio per temi istituzionali. L’assemblea generale in aprile, il convegno del nuovo consiglio, una conferenza stampa sul tema tumore al seno.

Spero che ciononostante possiate trovare interessante anche il numero estivo della Chance. Per l’autunno è in cantiere comun-que un’altro numero monografico.E adesso non mi rimane altro che augurarVi una bellissima estate e buone ferie.

La VostraRenate Daporta Jöchler - presidente -

Renate Daporta JöchlerPresidente

IndIce

Pag 2 – 7 Altro che appuntamento di routine! Assemblea provinciale

8 – 9 Incontro a porte chiuse del consiglio direttivo centrale

9 Competenze manageriali

10 Non si deve morire di cancro al seno!

13 Portare in scena la vita Corso psicodramma quest’autunno a Bressanone

14 – 15 Liberare l’anima dipingendo

16 - 17 Scuola del paziente: Sfuggire al cancro col movimento

18 - 19 Informazione medica: Usare tutti i sensi in modo intuitivo

20 – 21 Partire preparati e tranquilli Proposte per la farmacia da viaggio

22 – 23 A spasso in Val di Non Gita annuale del circondario Val d’Isarco Bressanone

24 – 25 Il ritratto Renate Daporta Jöchler: Sogni coi piedi per terra

25 Le vostre lettere

26 Servizio hospice: Assistere e accompagnare – fino alla fine

27 – 30 Cosa succede nei Circondari

31 – 32 Manifestazioni Pag. 23

Pag. 14

Pag. 8

Pag. 5

Pag. 21

ParliamonePARLIAMoNe

Page 3: La Chance 2010-2

TemaTeMA

Altro che appuntamento di routine! Assemblea provinciale

Assemblea provinciale

Musica, ospiti d’onore, discorsi di lunghezza ragionevole, congedo dei collaboratori benemeriti e saluto di quelli nuovi, soci accorsi numerosi e attenti con domande interessanti e come conclusione un buffet invitante su una terrazza assolata. All’assemblea provinciale del 17 aprile 2010 non mancava niente!

Stimmulantia ha pensato a rallegrare l'atmosfera

Un grande contributo al buon anda-mento dell’assemblea non l'hanno dato soltanto gli oratori che si sono impegna-ti ad essere stringati nei loro interventi – considerato che si tratta di un’assemblea provinciale - ma è arrivato soprattutto dai quattro cantanti del gruppo Stimmulan-tia: Hannes, Martin, David e Philipp che si sono conosciuti durante gli studi all’Uni-versità di Innsbruck. I musicisti hanno subito messo in guardia la platea: "Chi ci ascolta troppo a lungo, corre il rischio di diventare dipendente!" e bisogna dar loro ragione! I loro intermezzi musicali nello

La prima volta non più nella Wal-therhaus, ma nella nuova sede

dell’Associazione degli Artigiani ai Piani di Bolzano. Come accade di solito, all’assem-blea provinciale a Bolzano sono arrivati numerosi soci da tutte le parti dell’Alto Adige. Questa assemblea per molti non è tanto un appuntamento obbligatorio quanto un'occasione per rinnovare vec-chie conoscenze o conoscere soci di altre sezioni.

Ogni socio ha il diritto di informarsi

Come dichiarava la (nel frattempo rie-letta) presidente Renate Daporta Jöchler, l’assemblea provinciale non è un dovere

fastidioso "ma il momento nel quale diamo conto del nostro lavoro, ed è diritto di ogni socio partecipare e informarsi!"

Renate Daporta Jöchler voleva sfatare il pregiudizio che i numeri siano indigesti e i rendiconti noiosi. e ci è riuscita. "Abbiamo cercato di rappresentare meglio i numeri visivamente, abbiamo poi diviso in tre parti il rendiconto e ci siamo adoperati per ren-dere gradevole l’evento."

Una buona notizia per tutti quelli che non abitano nei comprensori di Merano o Bressanone: "Dal 2011 le conferenze nell’ambito della Scuola del Paziente non si svolgeranno solo a Merano e Bressano-ne, ma anche in altre sezioni."

ASSeMBLeA PRoVINCIALe assemblea provinciale

Page 4: La Chance 2010-2

4

TemaTeMA ASSeMBLeA PRoVINCIALe assemblea provinciale

stile dei Comedian Harmonist, sia tra una relazione e l'altra che poi durante il buffet, sono stati accolti dai presenti con calorosi applausi.

La prima volta con traduzione simultanea

e' stata anche la prima volta di un'as-semblea provinciale con traduzione si-multanea. David Casagranda traduceva in italiano gli interventi in tedesco in modo veloce e comprensibile per quei soci che si sentono un po’ a disagio con i numeri nell’altra lingua. In tutto sono risultati pre-

senti 295 soci, dei quali 152 ordinari, 124 con delega e 19 di supporto. Ad eccezio-ne di Josef Brugger era presente tutto il consiglio centrale appena eletto.

Come presidente dell’assemblea è sta-ta eletta all’unanimità la rappresentante della SVP, Martha Stocker, che ha svolto il suo compito in modo abile e appas-sionato. "Da dieci anni noi donne della SVP per la Festa della donna vendiamo le primule con lo scopo di aiutare la ricerca sul cancro. L’ultimo 8 marzo 2010 siamo riuscite a raggiungere un nuovo record di vendite."

Un minuto di silenzio per le vittime dell’incidente ferroviario della Venosta

Nel suo intervento Marta Stocker ha accennato anche all’incidente ferroviario della Val Venosta, accaduto appena pochi giorni prima. Con un minuto di silenzio si sono volute quindi ricordare le vittime di questo tragico avvenimento. Insieme a lei si trovavano sul palco la presidente Rena-te Daporta Jöchler, Mariangela Berlanda, Christine Plank, Monika Gurschler, Margit Drabek Thies, Helga Helene Wallnöfer, Bernadette oberhollenzer, il coordinatore Markus Unterkircher e Ida Schacher.

L’ex vicesindaco di Bolzano, oswald el-lecosta, portava il saluto del sindaco Luigi Spagnolli impossibilitato a essere presente. "Per Spagnolli" così ellecosta, "un’associa-zione come questa non è una semplice società ma una comunanza di destini. Avrebbe tenuto moltissimo a partecipare."

Ulrich Seitz: la salute è un regalo che bisogna tenere d’occhio

L’assessore provinciale alla Sanità Ri-chard Theiner era sostituto dal direttore d’ufficio Ulrich Seitz. Seitz ha sottolineto l’importanza degli esami di prevenzione e del lavoro intenso di informazione dell'As-sistenza Tumori. "Il cancro è ancora la causa di morte numero due. Non dovrebbe es-serlo. La salute è un regalo a cui bisogna prestare attenzione. ognuno è responsa-

Il podio dell'assemblea

Abile e appassionata, la presidente dell'assemblea Martha Stocker (seconda da dx).

Page 5: La Chance 2010-2

5

TemaTeMA

zi nell'ambito delle consulenze giuridiche riguardanti questioni di diritto familiare e in materia di eredità.

A leggere il rendiconto consuntivo dell’associazione è stata Mariangela Ber-landa. Un compito non proprio agevole, con numeri a molte cifre. Lo scorso anno l'Assitenza Tumori ha avuto a disposizione un budget di 1,724 milioni di euro. Più del 50% proviene dall'autofinanziamento, cioè da offerte e quote sociali, così come da introiti di eventi. L’esercizio si è chiuso con una perdita di 1.333 euro. Il presidente del collegio dei revisori dei conti ha dato quindi il via libera all’assemblea per l’ac-cettazione del consuntivo.

ASSeMBLeA PRoVINCIALe assemblea provinciale

bile per se stesso." Il problema è che que-sta responsabilità viene delegata troppo spesso all’ospedale e al medico.

"Non dobbiamo avere paura del cancro, ma dobbiamo cambiare il nostro modo di vivere. Più di un terzo delle malattie può essere evitato con uno stile di vita ade-guato." Il cancro, così Seitz, non dovrebbe più essere un tabù. "Dobbiamo strappare i segreti di questa malattia, investire nella ricerca, cercare con pazienza nuove idee. Questa malattia può essere combattuta."

Nella terapia stessa del cancro, così Seitz, assume sempre più importanza la psicoon-cologia. Vista dalle istituzioni, inoltre, l’As-sistenza Tumori è un alleato insostituibile della Sanità pubblica.

Dopo l’intervento degli ospiti d’onore, Monika Gurschler e Mariangela Berlanda hanno letto il resoconto dell'attività svolta. In breve i dati più importanti:

L'Assistenza Tumori 2009

L’Assistenza Tumori Alto Adige esiste dal 1981 e si compone di sei circondari. Conta 8.006 soci, dei quali 2.946 ordinari e 5.060 promotori. L’associazione si propone come interlocutore per persone malate di tumo-re e per i loro parenti..

Nel 2009 si è riusciti a raccogliere mez-zo milione di euro grazie alle offerte. 896 persone colpite dalla malattia sono state

assistite dall'associazione, di cui 196 con un aiuto concreto economico. A 680 soci è stato concesso invece un sostegno per l’ac-quisto di mezzi sanitari, mentre 20 famiglie sono state aiutate assieme all’associazione "Alto Adige Aiuta".

Il consuntivo

L'Assistenza Tumori ha cominciato l’anno scorso con il sostegno di nuovi progetti di ricerca che hanno come scopo l’ottimizza-zione dell’assistenza sociale e psicologica dei malati di tumore. In più si è investito nel lavoro d‘informazione sui temi della prevenzione e del tumore al seno, così come sono stati anche offerti nuovi servi-

I revisori dei conti Giovanni Paulato (secondo da sx) e Luca Palatiello con Mariangela Berlanda e Renate Daporta Jöchler.

Page 6: La Chance 2010-2

6

TemaTeMA ASSeMBLeA PRoVINCIALe assemblea provinciale

"Personalmente" è una delle sue parole preferite. e lo dice sul serio. La referente per le donne della SVP, Martha Stocker che ha presieduto l’assemblea provincia-le, può contare su un decennale rapporto personale con l'Assistenza Tumori. Anni in cui le donne della SVP hanno fatto molto per sostenere il lavoro dell’associazione. "e siamo fiere di poter mettere a dispo-

sizione anche quest’anno una grossa somma per la ricerca sul cancro." La Si-gnora Stocker è stata legata da una lunga amicizia alla defunta presidente Christine Mayr. Di Renate Daporta Jöchler apprez-za il modo conincente e positivo di porsi e il suo pragmatismo. "L'Assistenza Tumo-ri, grazie alle persone che s’impegnano, è come un essere vivente."

Christine Plank aveva invece il compito di presentare all’assemblea il preventivo per l’anno 2010. In tutto sono previste spese per circa. 1,714 milioni di euro di cui

circa 570.000 € per costi di personale. Do-po l’accettazione all'unanimità del preven-tivo è stato congedato il vecchio direttivo e presentato il nuovo. Christine Plank, Helga

Helene Wallnoefer e Josef Brugger escono dal consiglio. Come nuovi consiglieri sono stati salutati Sigrid Alber Burger (Venosta) e Marta erlacher Feichter (Bassa Pusteria).

. . e infine un ricco e gustoso buffet al sole

Martha Stocker

Helga Helene WallnöferLa Presidente Renate Daporta Jöchler

No alle parole vuote: la rappresentante politica Martha Stocker

Page 7: La Chance 2010-2

7

TemaTeMAASSeMBLeA PRoVINCIALe assemblea provinciale

I revisori dei conti…

Non più nel direttivo…

Simpatici e con voce piena…

…non sono poi così severi come vuole la loro fama e svolgono il loro compito dal 1998 senza mai perdere di vista le finalità sociali dell’associazione. I revisori dei con-ti sono Luca Palatiello, Giovanni Paulato e Norbert Alber. "Possiamo solo fare un com-plimento all'Assistenza Tumori per il modo assolutamente trasparente in cui tiene la contabilità. Durante i nostri controlli perio-dici, all'incirca quattro volte all’anno, non

…ma sempre attivi. All’assemblea pro-vinciale si doveva anche prendere conge-do da qualcuno. Almeno pro forma. Perché, anche se non fanno più parte del direttivo, parteciperanno lo stesso attivamente al lavoro dell'Assistenza Tumori. Stiamo par-lando dei membri uscenti Christine Plank, Josef Brugger e Helga Helene Wallnoefer. La Chance ha parlato con Christine Plank. era dal 1992 nel direttivo della sezione Bas-sa Pusteria, per otto anni è stata presidente del circondario e per dodici anni membro del direttivo centrale. "È stato un periodo bello e molto gratificante" dichiara. "Ma

…sono i quattro cantanti del gruppo Stimmulantia che hanno allietato l’assem-blea con uno spettacolo nello stile dei Co-median Harmonist. Senza strumenti, la poli-fonia raggiunta solo con le loro voci. Si sono conosciuti a Innsbruck dove hanno cantato

abbiamo mai avuto qualcosa da contesta-re" dichiarano Palatiello e Paulato. "Anche se controlliamo solo i numeri e la contabi-lità, siamo comunque consci della grande importanza che il lavoro dell’Assistenza Tumori ha per tante persone."

Anche per il Collegio dei revisori dei con-ti quindi l’assemblea provinciale non è solo un appuntamento di routine!

adesso vorrei far posto ai giovani, e poi mi aspettano i miei nipotini." Christine Plank se ne va contenta ma dispiaciuta nello stesso tempo. "Abbiamo raggiunto molto a Brunico, cominciato molte iniziative, ma adesso basta!" Il Suo ricordo più bello con l'Assistenza Tumori? "Il concerto di benefi-cenza della banda di Riscone. Ci abbiamo lavorato tutta l’estate e alla fine è stato infatti un successo enorme!" Però niente paura, non la perdiamo completamente. "Farò regolarmente visita alle segretaria in ufficio, e se poi mi viene una buona idea …" Tante grazie!

insieme nel coro dell’università. Il medico Philipp, l’architetto Martin e i due ingeneri Hannes e David. Vari come i loro indirizzi di studio sono anche i luoghi di provenienza. Bressanone, S. Genesio, Siusi e Sarentino. A Innsbruck si esibivano nei ritrovi per stu-

denti. In Alto Adige hanno già tenuto più di 50 concerti. Il loro repertorio spazia dai Comedian Harmonists alle canzoni degli anni Venti fino ai suoni moderni delle can-zoni tedesche e italiane. e si possono anche prenotare: www.stimmulantia.com. n

Christine Plank

Da sx: Giovanni Paulato e Luca Palatiello

Sulle orme dei Comedian Harmonists

Page 8: La Chance 2010-2

8

TemaTeMA INCoNTRo A PoR Te CHIUSeIncontro a por te chIuse

Frequenti incontri a porte chiuse, la redazione di una nuova immagine

dell’associazione, una nuova pagina web per i festeggiamenti per il trentennale dalla fondazione e la possibilità di poter utiliz-zare la liquidità sui conti circondariali per far fronte alle spese generali senza dover ricorrere a un fido bancario che genera tassi d’interesse – questi sono i punti più importanti decisi.

In riunione dalle 9 alle 16 all’Hotel Scala a Bolzano, i sette consiglieri Renate Dapor-ta, Mariangela Berlanda, Margit Drabek, Ida Schacher, Siegrid Burger, Monika Gurschler e Martha erlacher con il coordinatore Mar-cus Unterkircher hanno discusso come af-frontare il futuro dell’associazione. Incontri più frequenti degli organi decisionali sono importanti per dare un’immagine unitaria

dell’associazione e per fornire un’ offerta più uniforme sul territorio.

corporate Identity e comunicazione

Sono trent‘anni che esiste l’associazio-ne. Trent’anni in cui le modalità di comu-nicazione sono state soggette a numerose trasformazioni a cui è stato ed è neces-sario adeguarsi. Lo statuto necessita di essere rinnovato e riordinato. Inoltre do-vrebbe essere redatte delle linee guida che definiscano gli scopi associativi. Per rafforzare il riconoscimento da parte della popolazione (soci, donatori, enti pubblici e privati…) sarà uniformato inoltre il mo-do dell’associazione di presentarsi verso l’esterno nelle comunicazioni, nelle lette-re di ringraziamento, di condoglianze, di augurio ecc.

Tramite una programmazione dettaglia-ta semestrale delle attività dei circondari sarà unificata anche l’offerta delle diver-se attività quali corsi, conferenze, gruppi di auto aiuto ecc. Modello di riferimento sarà il circondario Val Isarco. Si è ritenu-ta opportuna anche l’elaborazione di un programma base per la fondazione e la definizione delle modalità di lavoro dei gruppi di auto aiuto.

Aggiornamento dei consiglieri

Si è discusso anche delle competenze dei diversi organi decisionali. Le presidenti sezionali/circondariali fungono da anello di collegamento tra direttivo centrale e diret-tivi sezionali/circondariali. È loro compito informare i consigli sezionali/circondaria-li, informare e sottoporre ai consiglieri le

Più moderno. Organizzato in modo più lineare. Con un‘ offerta unitaria e un’unica corporate identity. Così sarà l’Assistenza Tumori Alto Adige in futuro. Il consiglio direttivo centrale (c.d.c.), nel suo incontro a porte chiuse dell’11 maggio scorso, ha tracciato le linee guide per il lavoro dei prossimi anni.

Incontro a porte chiuse del consiglio direttivo centrale

Il nuovo direttivo centrale. Da sx a dx.: Monika Gurschler Robatscher, Martha Feichter erlacher, Margit Drabek Thies, Mariangela Berlanda Poles, Renate Daporta Jöchler, Siegrid Burger Alber, Ida Schacher Baur

Page 9: La Chance 2010-2

9

TemaTeMAINCoNTRo A PoR Te CHIUSeIncontro a por te chIuse

sanitario, il dirigente infermieristico e i pri-mari dei singoli reparti. Solo un’attività di informazione continua e il coinvolgimento del servizio garantiscono un’attività di infor-mazione indiretta a favore dell’associazione.

Finanze e liquidità

Un altro punto controverso e oggetto di discussione riguarda la gestione finanziaria dell’associazione. Al momento l'Assistenza Tumori sta gestendo un conto economico e diversi conti circondariali. Per poter far fronte alle spese correnti, quali costi del personale, remunerazioni dei collaboratori esterni, ginnastica in acqua, gruppi di mu-tuo auto aiuto, affitti delle sedi, cancelleria, assicurazioni, ecc. ogni anno l’associazio-ne é costretta ad ampliare il fido bancario. Questo ampliamento comporta un costo pari a ca. € 20.000,00 all’anno di interes-si passivi. Un’assurdità, visto che i conti circondariali dispongono di liquidità. Si è deciso quindi che la liquidità presente sui conti circondariali deve essere utilizzata per ridurre gli interessi passivi. A questo scopo il coordinatore Unterkircher è stato incaricato di predisporre una pianificazione di budget/liquidità al fine di ottenere una concreta riduzione degli interessi passivi. n

delibere approvate e poi bilanci, relazioni, etc. del consiglio direzionale centrale (cdc). Per questo i consiglieri devono ricevere in tempo utile i verbali del cdc. Appunta-menti importanti stabiliti dal cdc devono inoltre essere recepiti a livello sezionale/circondariale.

Tutti i consiglieri del cdc sono invitati a partecipare regolarmente a corsi di aggior-namento per poter acquisire le competen-ze necessarie allo svolgimento della loro funzione direzionale (gestione di incontri o di discussioni plenari, nozioni di program-mazione e budget ecc.).

definizione delle mansioni del personale dipendente

Il coordinatore Marcus Unterkircher è responsabile per la gestione del personale dipendente dell’Assistenza Tumori. Le man-sioni dei dipendenti saranno da rivisitare e da ridefinire tenendo conto delle esigenze dell’associazione. È compito del segreta-rio informare il cdc. Rispetto reciproco tra personale dipendente e volontario sono fondamentali per un sano clima lavorativo.

Per garantire la comunicazione interna e favorire l’identificazione dei soci con l’as-sociazione saranno anche in futuro orga-

nizzate una gita sociale a base provinciale e delle gite a base circondariale. Saranno favorite e sostenute anche in futuro ulte-riori attività come pellegrinaggi, cammina-te, castagnate ecc.

Un punto di discussione controverso è stato il servizio trasporto da parte dei vo-lontari offerto in Bassa Atesina. Il servizio di trasporto deve integrare quello della Croce Bianca e non sostituirlo. Devono quindi essere trasportati solo pazienti che non possono essere trasportati dalla Croce Bianca. Il servizio di trasporto deve essere regolamentato dal momento che non é più un servizio sporadico, e questo per evitare troppe ore di guida/servizio in una giornata con sovraccarico di lavoro dei conducenti. Vanno stabiliti dei requisiti fi-sici dei conducenti che dovranno inoltre frequentare un corso di primo soccorso.

collaborazione con ospedali e reparti

La prima informazione sui servizi dell’as-sociazione dovrebbe avvenire attraverso i rispettivi reparti dell’ospedale. Per favorire questa attività informativa è necessario un contatto continuo con i vari responsabili degli ospedali e dei reparti interessati qua-li il direttore del comprensorio, il direttore

perfezionamento della durata di un anno, frequentato dalla presidente dell’Assistenza Tumori Alto Adige, Renate Daporta Jöchler assieme a 17 dirigenti e collaboratori di as-sociazioni altoatesine. A fine maggio è stato consegnato il diploma di partecipazione a tutti e diciotto i partecipanti. Il corso è stato organizzato dall’Università Popolare/ Südti-roler Volkshochschule. n

Anche chi sta a capo di un’associa-zione di volontari ha bisogno di

competenze manageriali. Chi vuole essere informato e tenere la propria associazione al passo coi tempi deve sapersi muovere nella giungla delle direttive giuridiche e tributarie che si evolvono in continuazione. La perso-nalità giuridica delle associazioni e il diritto tributario sono stati soggetto di un corso di

Competenze manageriali

Consegna del diploma

Page 10: La Chance 2010-2

10

TemaTeMA CANCRo AL SeNocancro al seno

Il tumore al seno e la sua prevenzione riguardano tutti quindi si è deciso di

scendere in campo con una conferenza stampa molto speciale.

Moltissimi i media presenti, che han-no garantito una copertura dell'evento

veramente notevole. e' stato presentato un metodo di autocontrollo proveniente dagli USA per il quale il Centro senologi-co di Bressanone-Merano offre dei corsi che possono essere frequentati gratuita-mente.

Sì certo, i giornalisti maschi si saranno sentiti un po' fuori luogo quando i refe-renti della conferenza stampa su tumore al seno e prevenzione hanno fatto circolare due modelli di silicone con i quali le donne possono imparare meglio a esaminarsi da

Se ogni donna, dai vent’anni in poi, una volta al mese si esaminasse il seno col metodo giusto, nessuna morirebbe più di cancro al seno! Perchè questo non rimanga solo un desiderio, ma diventi realtà, l'Assistenza Tumori Alto Adige si rivolge al pubblico.

Non si deve morire di cancro al seno!

Page 11: La Chance 2010-2

11

TeMATemaCANCRo AL SeNocancro al seno

sole, ma non fa niente! Hanno scritto lo stesso!

La terapia migliore è il riconoscimento precoce

Il tumore al seno è la malattia oncologi-ca più frequente nelle donne. otto o nove donne su dieci al mondo si ammalano di questa malattia e sempre più spesso sono donne giovani. Il Dott. Herbert Heidegger, primario di ginecologia all’ospedale di Me-rano, non ha dubbi: "La terapia migliore è la diagnosi precoce. Più è piccolo il tumore, più sono grandi le possibilità di guarigio-ne." Accanto a mammografia e ultrasuoni è soprattutto l’autopalpazione che aiuta a riconoscere un tumore ancora allo stadio iniziale.

Il Centro senologico Bressanone-Mera-no, insieme a Mammazone, ha elaborato un opuscolo nel quale le donne trovano una guida precisa per l’autocontrollo men-sile. Le dottoresse Sonia Prader e Serena Rizzolli propongono un metodo che è certificato negli USA da alcuni anni con il quale ogni donna è in grado di riconosce

da sola un tumore di 0,3 cm. ovviamente il presupposto è che serve un po’ di esercizio e che i controlli devono essere regolari, in modo tale da conoscere bene il tessuto del proprio seno.

chi si conosce bene, prova meno paura

"Dai 20 anni in avanti, ogni donna do-vrebbe cominciare a controllarsi. Meglio si conosce il proprio seno, più grande è la possibilità di sentire anche variazioni mi-nime" così le dottoresse che però mettono anche in guardia da paure immotivate. "Al-meno l’80% dei noduli sentiti sono di na-tura benigna. Meglio si conosce la donna, meno cadrà nel panico!" Nel centro senolo-gico Bressanone-Merano, le donne sotto la loro guida possono imparare a controllarsi correttamente.

"Le punte delle dita sono molto sensi-bili. Bisogna trovare il giusto metodo di palpeggiare, la pressione giusta, la posi-zione giusta." Il corso di due ore comincia con esercizi effettuati tramite i modelli di silicone che abbiamo menzionato prima. Poi ogni donna esamina il proprio seno.

L'importante è che la donna esegua co-munque regolarmente anche tutti gli altri esami di prevenzione.

Prendi in mano la tua salute

"La nona donna è chiunque" dice in mo-do provocatorio Renate Daporta Jöchler, la presidente dell'Assistenza Tumori Alto Adi-ge. "Non io e nessuno della mia famiglia: così pensano tutte. e se invece fosse così?" Le donne devono imparare a non guardare sempre altrove, sostiene Daporta. "Bastano alcuni minuti – una volta al mese!"

Citando liberamente Saite-exupéry, Mar-tina Ladurner e erika Langer di Mammazo-ne sottolineano "L'importante è invisibile per gli occhi". Uno degli obiettivi della loro organizzazione è di rafforzare l'auto-coscienza delle donne rispetto al proprio seno e in generale rispetto al proprio cor-po. "Sapere è potere" dice Martina Ladur-ner. "e sapere rende la paura meno forte ." La percentuale mortale di tumore al seno potrebbe essere portata a zero, così erika Laner, se le donne prendessero in mano il loro destino in modo cosciente.

Da sinistra: erika Laner, mamazone – Donne e Ricerca contro il cancro alla mammella in Alto Adige; Dott.ssa Sonia Prader, reparto ginecologia ospedale Bressanone; Martina Ladurner, socia fondatrice mamazone;

Renate Daporta Jöchler, presidente Assistenza Tumori Alto Adige

Segue

Page 12: La Chance 2010-2

12

TemaTeMA CANCRo AL SeNocancro al seno

Un tema che riguarda tutte

Martina Ladurner: "Per noi di Mammazone è importante trasmettere la conoscenza a donne sane e informarle per sensibilizzarle a un mag-giore autocoinvolgimento. e poi vogliamo aiutare le donne colpite dalla malattia attra-verso informazioni specifiche e più mirate. L’incontro con Ursula Goldmann Posch, la fondatrice di Mammazone Germania, che proprio poco tempo fa ha ricevuto la Croce al Merito per questo suo lavoro, "per me è stato decisivo fare di questo tema il com-pito della mia vita. Ci sono ancora troppe donne che muoiono di questa malattia per ignoranza. Non è necessario. Io stessa mi controllo regolarmente."

Dott. Herbert Heidegger: "Le donne devo-no conoscere meglio il loro corpo. Sono di natura molto sensibili. Molte sentono co-munque che qualcosa non va. oggigiorno

tante donne si fidano troppo poco di se stesse. Farmaci come la pillola o anche sem-plicemente lo stress, fanno si che le donne tendano a perdere la consapevolezza del proprio corpo. Però è davvero così che la maggior parte delle donne trova il tumore da sola. Poi un consiglio per l’autocontrol-lo: con le mani umide o con crema diventa ancora più facile!"

Dott.essa Serena Rizzoli: "Questo tema ci riguarda tutte. Nessuna donna può far finta di non essere interessata. Anche quelle che fino ad oggi non facevano parte delle "no-ne", che (ancora) non sono colpite, devono dimostrare responsabilità verso se stesse. Anch’io una volta non mi controllavo con metodo. Qualche volta mi controllavo e qualche altra volta no. Ma consiglio a tutte le donne di prendersi questi pochi minuti di tempo una volta al mese. Anche se non è

il periodo consigliato dal medico. Funziona lo stesso, fa solo un po’ più male."

Dott.essa Sonia Prader: "La mia motivazio-ne è che ancora troppe donne si ammala-no. Le donne ancora non hanno capito l’importanza di queste azioni preventive. Tutte noi vogliamo invecchiare in salute e vivere bene godendoci tutte le stagioni della nostra vita. Il controllo del seno è un passo in questa direzione."

Erika Laner: " Io sono interlocutrice di Mam-mazone perché sono io stessa paziente di tumore al seno. Ho saputo del mio tumore tramite l’annuale controllo di routine. Sono stata fortunata, ma se mi fossi controllata regolarmente da sola, avrei potuto curarlo prima e in modo meno invasivo. Voglio aiu-tare le donne a scoprire il tumore in tempo. Non solo quando è troppo tardi." n

Sensibilizzare. Rendere pubblico. Appello alla responsabilità. Scuotere. Informare. Questo è il loro intento per poter combattere il cancro al seno. Voci contro il carcinoma alla mammella.

Page 13: La Chance 2010-2

13

TemaTeMACoRSo PSICoDRAMMACorso psiCodramma

Chi si ammala diventa più sensibile, più ricettivo e più riflessivo. Spesso la malattia va di pari passo con una crisi esistenziale, una crisi che coinvolge tutto – corpo, anima e rapporti sociali. Se l’anima sta male, il corpo fatica a guarire. Bisogna occuparsi di tutti e due. A ottobre inizia un corso a Bressanone che mira a ristabilire l’equilibrio dell’anima. Il nome ha un suono tragico, ma quello che si nasconde dietro ha a che fare con il mettersi in gioco, con la nostalgia e con lo schiudersi: psicodramma.

Le due psicoterapeute eva Pircher e Regina Bogner sono legate da

amicizia anche nella vita privata. Grazie alla loro età, 36 anni eva e 60 Regina, sono un team perfetto e riescono ad immede-simarsi in chiunque voglia partecipare al corso.

Una terapia costruita sul teatro spontaneo secondo la teoria di Jakob Levy Moreno

eva e Regina si ispirano a Jakob Levy Mo-reno (1889 – 1974), un allievo di Freud che prese le distanze dal suo professore quan-do ancora ne frequentava i corsi. Moreno parte dal teatro spontaneo e dalle dina-miche di gruppo per entrare nella psiche.

La rappresentazione (pseudo)teatrale ovvero lo psicodramma, come definì Mo-reno il suo approccio all’anima, è „quel metodo che rivela la verità dell’anima tra-mite un azione con lo scopo di liberare la spontaneità umana integrandola in modo sensato nel progetto di vita della persona interessata."

Gruppo chiuso da 8 a 14 partecipanti

Cosa aspettarsi dal corso psicodram-ma? Sarà un gruppo a numero chiuso con al massimo quattordici partecipanti. Un gruppo il cui lavoro s’orienterà all'analisi delle proprie risorse interne, cioè verrà elaborato tutto ciò che emerge dai singoli partecipanti e dalla successiva interazione a livello di gruppo. Anche i temi trattati va-riano a seconda di quello che emerge dal gruppo: sicurezza e insicurezze, paure e desideri, difetti e pregi, sentimenti come rabbia, disperazione, speranza saranno rappresentati sul palcoscenico.

Nella realizzazione teatrale ognuno diventa regista della propria vita, sia nel passato che nel presente e nel futuro. Tutto è permesso: la rappresentazione simboli-ca, lo scambio di ruoli. Tramite la messa in scena del proprio psicodramma e dello psicodramma di altri, i partecipanti vivono la possibilità dello schiudersi, del lasciarsi andare. Liberandosi di tensioni e di sen-sazioni imprigionate da troppo tempo, i partecipanti si possano liberare dalla loro stagnazione esistenziale, iniziata con la malattia se non addirittura prima.

Il gruppo, spiegano le due terapeute, si formerà e si unirà durante il corso. Si for-meranno dinamiche tipiche ed esclusive di questo particolare modo di fare gruppo. "Si tratta di incontrare la propria vita e la vita d’altrui giocando, in modo benevolo, cam-biando prospettiva anche diverse volte."

Far rivivere il vissuto

Psicodramma, spiegano eva e Regina è una terapia del cambiamento composta da giochi di gruppo, giochi singoli, giochi

corporei, disegnando, parlando, cantando – perché no anche danzando. Anche la spi-ritualità può entrare nel gruppo – sempre che i partecipanti lo desiderino. Si tratta di sviluppare una sensibilità per tutte le particolarità del proprio io. Risvegliando e rivivendo sogni e desideri che non si sono mai vissuti, mescolandoli poi con la vita vissuta.

Psicodramma è un corso rivolto a tutti. Chi sta vivendo la malattia, chi l’ha supe-rata. È una terapia che accompagna la vita, con lo scopo di ristabilire l’equilibrio inter-no. ognuno è libero di portare la sua vita sul palcoscenico scegliendosi il ruolo o i ruoli che desidera.

A settembre c’è la possibilità di parte-cipare ad una specie di "iniziazione" al corso per chi è interessato. Il corso vero e proprio comincerà invece fine settembre e durerà fino a giugno 2011. Il gruppo s’in-contrerà ogni tre settimane, un pomeriggio di un giorno settimanale ancora da defini-re, sempre dalle ore 17 alle 19.30. Informa-zioni dettagliate all’ufficio di Bressanone. n

Portare in scena la vitaCorso psicodramma quest’autunno a Bressanone

eva Pircher Regina Bogner

Regina ed eva a Londra, dove hanno frequentato un corso di aggiornamento

Page 14: La Chance 2010-2

14

TemaTeMA DIPINGeReDipingere

Per i più piccoli è un bisogno. Molti lo fanno senza pensarci, altri per passione o per talento. Lasciare tracce, dipingere, disegnare, scarabocchiare. Un bisogno fondamentale dell’uomo. Un bisogno liberatorio. Ma per molti è qualcosa che si perde una volta incamminati sulla via dell’adolescenza. Riscoprire la creatività può essere salutare anche nella terapia del tumore. Il metodo della pittura espressiva assistita aiuta ad aprire una strada verso se stessi.

Da sempre l’uomo ha il bisogno di essere attivo in modo creati-

vo e di esprimersi dipingendo e crean-do, come dimostrano le pitture rupestri primitive o, come già accennato, la gioia dei più piccoli quando lasciano tracce su un foglio con i colori o con una matita e le presentano orgogliosi come fossero capolavori. Più volentieri però i bambini dipingono con le mani. e' questo immer-gersi nei colori, questo lasciare via libera alle mani escludendo la ragione, che gli adulti devono spesso imparare di nuovo.

Perché, nel tempo, molta di questa spontaneità primitiva si perde. Non si ha il coraggio di creare qualcosa senza la pretesa di un rendimento, qualcosa che non deve essere per forza bello e piace-vole, qualcosa che è fuori, al di là, degli schemi di giudizio. Con l’uso dei colori e delle mani può prendere forma quello che dorme nel profondo dentro di noi, inconsciamente.

A Bressanone, la terapeuta Magdalene Kofler ha tenuto da gennaio a maggio un

corso di pittura espressiva assistita per malati di tumore e uno per i loro figli. Un incontro una volta la settimana, per gli adulti di due ore e mezza, per i bambini di 90 minuti.

Guarigione attraverso l’agire attivo e creativo

"Quando le persone non sono più spet-tatori, ma attori attivi, sentono la guari-gione. Allora sono creativi, sono ‘creatori’ della loro vita" diceva già il noto artista

Liberare l’anima dipingendo

Saluto della Presidente, Renate Daporta Jöchler

Page 15: La Chance 2010-2

15

TemaTeMADIPINGeReDipingere

tedesco Joseph Beuys. "L’accesso diretto attraverso le mani apre cancelli e agisce in modo liberatorio" dichiara Magdalene Ko-fler. "Però è importante imparare a lasciare libere le mani e i colori e a non guidare l’azione con la mente."

Il risultato di questo lavoro, circa venti opere, è stato esposto fino a metà giugno al Café vis@vis a Bressanone.

"Non è facile alleggerire vecchi schemi di pensare, lasciarsi andare e cominciare a dipingere liberamente e in modo libe-ratorio" dichiara la responsabile del corso.

"Però è possibile impararlo di nuovo." In autunno verranno riproposti tutti e due i corsi di pittura espressiva assistita, per adulti e per bambini.

dipingere in piedi con le mani

La "pittura espressiva assistita" si ap-poggia al metodo di Arnold Stern "Ma-lort" e al metodo della "Pittura assistita" della nota terapeuta svizzera Bettina eg-ger. "Anche se dietro la pittura espressiva non c’è nessun intento artistico, non è da escludere che nascano vere opere d’arte". Ma questo è un effetto secondario.

"Importante è solo la gioia di essere at-tivi in modo creativo, l’agire sul quadro. La pittura in piedi davanti alla parete, il fatto di intingere le dita nei colori", così la tera-peuta, " può muovere qualcosa dentro di noi. La fonte della creatività può sgorgare di nuovo e ravvivarci e forse guarirci un po’. "

Guarire, perché dipingere aiuta a supe-rare le ferite dell’anima. In questo senso, la pittura espressiva assistita con le tempere è una via per arrivare a se stessi, una possibi-lità di elaborare temi personali, ma è anche una forma creativa del dipingere insieme perché già l’esperienza comune può avere conseguenze positive.

esposizione nel cafè vis@vis di Bressanone

I quadri esposti nel Cafè vis@vis sono stati creati da dentro, spesso senza idee precostituite. Quadri che hanno toccato spesso temi molto personali degli auto-ri, che per questo rimangono anonimi. Perché si è fatta comunque una mostra? "Volevamo dimostrare cosa può significare esprimersi con mezzi diversi dalle parole e come può essere difficile e lungo questo percorso".

Di grande importanza è l’assistenza durante il processo creativo, spiega la te-rapeuta Magdalene Kofler. ogni quadro è accompagnato da una spiegazione sul processo di formazione. n

Un'inaugurazione con un grande afflusso di visitatori

Page 16: La Chance 2010-2

16

TemaTeMA SCUoLA DeL PAzIeNTeScuola del paziente

Muoversi fa bene. Sempre e comunque. Anche quando si è malati, o meglio proprio in quell’istante. L’uomo moderno passa la maggior parte del suo tempo sdraiato, seduto o in piedi. In media si muove meno di un’ora al giorno. Troppo poco. Decisamente. E questo vale sia per persone sane sia per quelle malate (di tumore). E pensare che muoversi ha un effetto salutare, meglio di tanti farmaci messi insieme. E non costa niente!

Che l’interesse per questo tema non manchi, l’ha dimostrato il

numero delle persone arrivate al Forum di Bressanone per ascoltare la terza rela-zione nell’ambito della serie "scuola del paziente". Tema della serata: "Muovendo-si sfuggire al cancro". Molti sono rimasti in piedi, perché sono state più di 200 le persone venute per ascoltare la relazione della primaria del reparto di Fisioterapia dell’ospedale di Bressanone, dott.essa Gertraud Gisser e della fisioterapista Mar-tina Pojer. Tra il pubblico anche il direttore di ripartizione e presidente della fondazio-ne Vital, Dott. Florian zerzer.

Prima di entrare nello specifico della serata, Gisser e Pojer hanno fatto un pic-colo excursus sul movimento in genere. Muoversi vuol dire vivere. Il movimento aumenta la tensione muscolare, fortifica il cuore e stabilizza la pressione, rende flessibili e favorisce un buon portamento. Chi fa sport e chi si muove in genere non

manca di autostima e riesce a socializzare più facilmente. Il movimento ci fa star be-ne, aiuta nello studio e protegge da malat-tie – e tutto ciò già a partire dall’infanzia. É stato evidenziato che il movimento influi-sce anche sullo sviluppo neurofisiologico e quindi sullo sviluppo dell’intelligenza.

Bisogna educare i bambini al movimento

L’educazione al movimento deve inizia-re appena si inizia a camminare. La mag-gior parte dei bambini di oggi si muove troppo poco. Meno di un’ora al giorno, con delle conseguenze pesanti. Respon-sabili sono i cambiamenti della società e il consumismo nel quale siamo immersi. Quello che un tempo era il giocare in stra-da è stato sostituito dal consumo passivo di televisione o di videogiochi. La conse-guenza è che malattie come il diabete e l’obesità aumentano già nei bambini. Da

notare bene: l‘obesità favorisce lo svilup-po di tumori.

Chi è abituato a muoversi regolarmente in genere ha un buon feeling con il proprio corpo e lo conosce bene. Questo è un fattore determinante sia nella prevenzione sia nella cura dei tumori. La dott.essa Gisser: "Il mo-vimento abituale rafforza tutto l’organismo. Ma non solo. Chi si muove è facilitato nella comunicazione e nel rapportarsi agli altri."

Muovendosi si acquisisce un rapporto positivo con il proprio corpo

Chi si muove regolarmente, anche dopo la malattia, in genere ha meno difficoltà ad accettare i cambiamenti nel proprio corpo dovuti alla malattia, ha sottolineato Mar-tina Pojer. Anche dopo la malattia poter contare sul proprio corpo aumenta il be-nessere psichico. Porsi dei traguardi aiuta a guadagnare di nuovo confidenza con se stessi e regala gioia e coraggio. e non

Una sala stracolma

Sfuggire al cancro col movimento

Page 17: La Chance 2010-2

17

TeMATemaSCUoLA DeL PAzIeNTeScuola del paziente

conta se si tratta solo del mezzo minuto guadagnato rispetto all’ultima corsa. L’at-tività corporea aumenta la produzione dei cosiddetti ormoni della felicità (endorfina e serotonina) e favorisce l’eliminazione degli ormoni da stress: adrenalina e noradrena-lina o dopamina.

oggi i medici non raccomandano più di riguardarsi nella fase dopo l’intervento e durante la chemioterapia o la radiotera-pia. Con la necessaria precauzione il pa-ziente può, anzi, deve muoversi. I primi gruppi sportivi di malati di tumori sono sorti in Germania già all’inizio degli an-ni ottanta. Studi effettuati alla fine degli anni ‘80 hanno evidenziato che un mo-vimento moderato, come per esempio la corsa può aiutare a ridurre la massa

tumorale e può contribuire a diminuire il numero delle metastasi.

Friluftliv

In Norvegia è stato elaborato un concet-to specifico di movimento per pazienti di tumore, il friluftliv. La base è il movimento all’aria aperta, nella natura, partendo dal-la convinzione che muoversi all’aria aperta rafforza l’organismo, fa trovare la calma in-teriore e aiuta a mettere in sintonia anima e corpo. e non cambia nulla se si tratta di una passeggiata, alpinismo, sci di fondo, nordic walking, bicicletta o tipi di movi-mento in compagnia come tai chi o yoga.

Chi sente il vento o la pioggia mordere la pelle, chi sente il calore dei primi raggi

di sole sulla pelle o il freddo pungente di una giornata in gennaio, chi può inalare i profumi della natura che sanno di erba, terra, fiori o bosco, chi è in grado di fare al-meno una di queste cose si sente tutt’uno con la natura e riesce più facilmente ad accettare la propria condizione. Ricaricare le proprie cellule di ossigeno, così come gli effetti positivi dei raggi di sole, sono fattori fondamentali per il proprio benessere e la propria salute.

Dott.essa Gertraud Gisser e Martina Pojer: „Il movimento ha una molteplicità di effetti positivi, come forse nessun altro farmaco. È molto efficiente e costa soltanto un po’ di tempo. Ma il tempo sicuramente non è perso. e i costi sono zero!!" Quand’è che cominciate? n

Dott.ssa Gertraud Gisser Martina Pojer Dott. Florian zerzer Renate Daporta Jöchler

Page 18: La Chance 2010-2

18

Usare tutti i sensi in modo intuitivo

Il medico di base o piuttosto il medico generale è l’unica figura che ha una visione completa del paziente. Della vita, del corpo e della psiche."L’arte del medico di famiglia è ottenere molto con mezzi semplici" dice Adolf Engl. Da 30 anni è medico generico e come presidente dell’Accademia per la Medicina Generale a Bressanone è coinvolto nei programmi di formazione e ricerca

Gli esami preliminari non sono un’assicurazione

Dott. engl: "Spesso vengono da me pa-zienti con domande riguardo la prevenzio-ne o chiedono prescrizioni per l’analisi del sangue o indagini simili." Cosa che accade soprattutto dai 50 anni in su. "I sistemi di riconoscimento precoce delle malattie ser-vono a poco se il paziente non conduce uno stile di vita adeguato" dice in modo provocatorio il medico di famiglia. "Molti vedono questi controlli come una assicura-zione e si sentono al sicuro. Se il check-up è a posto, posso continuare a vivere come prima." Questo però è un errore. "Ricerche

preliminari servono a poco, lo stile di vita invece a molto!"

L'importante è informare ogni paziente prima di qualsiasi controllo. Per fare questo servono molto tempo e una competenza adeguata, non solo in ambito medico. e' richiesta capacità psicologica e capacità di instaurate un colloquio con il paziente. "Chi

Quando si tratta di un tumore, il medico di base inizialmente è

solo una figura di secondo piano. Terapia e cura sono nelle mani di uno specialista. Qualche volta viene consultato il medico di famiglia quando si tratta dell’anamnesi, cioè la storia del malato.

Il compito del medico generico si svol-ge quindi prima e dopo la malattia e la terapia. Anche se il normale programma di prevenzione è condotto senza il medico di famiglia (la popolazione viene invitata ai vari esami in base al registro dei tumori), in questo ambito si ritaglia però una impor-tante funzione di consulenza.

Dott. Adolf englMedico di famiglia

ognuno è responsabile della propria salute. I check-ups servono a poco, se non si conduce

uno stile di vita sano

InformazIone medIcaINFoRMAzIoNe MeDICA

Page 19: La Chance 2010-2

19

si rivolge a noi deve sapere esattamente quello che succede durante un esame e so-prattutto che cosa fare se il risultato non è come aveva sperato."

Nel caso di una diagnosi di tumore, molti pazienti, soprattutto nelle zone rurali dove il rapporto tra medico di famiglia e pazien-te è più stretto che non in città, si rivolgono subito dopo al medico di famiglia. "Perché hanno bisogno di sostegno psicologico." Durante la terapia vera, la fase di cura, il medico generico ha un ruolo marginale. "Non ci immischiamo, ma naturalmente siamo sempre a fianco del paziente per consigli e sostegno."

Ruolo attivo nelle cure palliative

Nelle cure palliative dove si tratta di garantire al paziente assenza di dolore e una certa qualità della vita, il medico di

famiglia ha un ruolo attivo nello scambio di informazioni col paziente e con i suoi parenti e in qualitò di coordinatore delle al-tre figure coinvolte nella terapia: infermieri, fisioterapisti ecc. "In Val d' Isarco si svolge da alcuni anni con successo un progetto di medicina palliativa. Per questo, l’80% dei nostri pazienti muore a casa." Una quota eccezionale per l’Alto Adige e per l’euro-pa. Questo progetto dovrà essere esteso a tutto l’Alto Adige. Questo è il motivo per cui proprio in ambito oncologico, della medicina palliativa e della formazione al colloquio, c’è una fitta offerta di corsi di perfezionamento rivolta ai medici generici.

Rapporto a lungo terminecon il paziente

La cosa speciale del medico di famiglia è il suo rapporto a lungo termine con il

paziente. Adolf engl: "Questo ha anche i suoi lati negativi perché si può essere pre-venuti, ma il medico di famiglia è il primo ad essere interpellato per tutto e spesso ha un’esperienza decennale con il paziente. Il medico generico è in grado di risolve-re da solo circa l'80% dei casi, il resto lo inoltra allo specialista. "Qui è importante il momento" sottolinea il Dott. engl. "La medicina specialistica da sola porta a una totale iperassistenza."

Che cosa consiglia a un giovane collega Dott. engl con la sua più di trentennale esperienza? "Consiglio a ciascuno di usare tutta la propria sensibilità, di lavorare in modo intuitivo e di imparare a fidarsi dei propri sensi. e' un mezzo che tutti pos-siedono: ognuno sente, annusa, ascolta, tasta e vede. Bisogna far fruttare questa abilità". n

Statistiche: Il medico di base in Alto Adige

In Alto Adige ci sono ca. 275 medici generali. ognuno di loro conta media-mente 1.700 pazienti iscritti. Il numero massimo consentito di pazienti è 2.000. La media nazionale è nettamente più bassa. Un medico generale nelle altre regioni d’Italia si occupa mediamente di 1.100 pazienti fino ad un massimo di 1.500.

La riforma sanitaria in Alto Adige per-segue una rivalutazione del servizio me-dico sul territorio, anche per garantire cure domiciliari adatte a pazienti con malattie gravi o terminali.

A Bressanone e a Merano la cura do-miciliare integrativa è già stata attua-lizzata con successo. A parte i vantaggi per il paziente che può rimanere nel suo ambiente abituale, la cura domiciliare conviene anche al servizio sanitario.

Mentre un letto ospedaliero costa ca. 700 euro al giorno, l’assistenza domi-ciliare garantita dal medico generale, dall’infermiere e dal servizio sociale co-sta 80 euro. Per poter proporre questo servizio ad un numero alto di pazienti è necessario aumentare il numero dei medici di base. n

ogni medico di base in Alto Adige segue in media 1.700 pazienti. Sono 600 in più rispetto al resto d'Italia

InformazIone medIcaINFoRMAzIoNe MeDICA

Page 20: La Chance 2010-2

20

TemaTeMA

Partire preparati e tranquilli

za del tema non sia stata recepita. Fatto sta che la conferenza "Partire sani" al Forum di Bressanone con la farmacista dott.essa Susanne Reiffenstuhl Baumgartner non è stata affollata. Un vero peccato! La relazio-ne è stata molto interessante e utile, come anche la lista dei farmaci necessari per la

Quali farmaci mettere in valigia?". e stato il tema di una conferenza

al Forum di Bressanone.

Probabilmente il 22 aprile era ancora troppo lontano dall’estate. o la primavera fredda e piovosa ha fatto sì che l’importan-

piccola farmacia da viaggio distribuita dal-la dottoressa a fine serata.

Nessuno se lo augura, ma purtroppo an-che nelle settimane più belle e più attese dell’anno nessuno è sicuro di non essere colpito di qualche piccolo malanno. Non sempre lo star male è tale da dover ricor-

Con l’estate arrivano anche le vacanze. Per potersi godere le vacanze è consigliabile munirsi di una piccola scorta di farmaci prima di partire. Chi è solito prendere delle medicine deve assicurarsi di averne a sufficienza per tutto il periodo della vacanza. I pazienti che invece stanno svolgendo un trattamento chemioterapico devono assolutamente coinvolgere il loro medico nella programmazione delle ferie.

FARMACIA DA VIAGGIofarmacia da viaggio

"

Page 21: La Chance 2010-2

21

TemaTeMA

rere alle cure di un medico e non sempre è possibile trovare il farmaco necessario sen-za ricetta in farmacia. Soprattutto all’estero. È quindi meglio munirsi del necessario già prima di partire.

discutere con il medico di base o con il farmacista che farmaci mettere in valigia

Per essere preparati a ogni evenienza e non portare farmaci inadeguati o inutili, si consiglia di discutere con il medico di base o con il farmacista di fiducia cosa mettere in valigia. I malanni più frequenti durante le vacanze colpiscono stomaco e intestino o il tratto otolaringoiatrico. Indispensabili per chi parte sono quindi lassativi e farmaci contro la diarrea, pastiglie per la gola, spray nasale e gocce per il mal d’orecchio.

Altrettanto importanti durante il periodo estivo sono prodotti solari con un fattore di protezione adeguato (e quindi alto!) co-

sì come creme a base di cortisone contro scottature e contro punture d’insetto.

calcolare un tempo utile per ordinare farmaci non disponibili

Chi è solito prendere dei farmaci deve assicurarsi di averne a sufficienza per tut-

to il periodo delle vacanze. "Bisogna cominciare ad occuparsi dei far-

maci in anticipo", sottolinea la farmacista. "Non tutti

i farmaci sono sempre disponibili in magaz-

zino, soprattutto in estate quando tutti stanno per partire." Prima della par-

tenza bisogna anche controllare come un farmaco deve essere conservato. "even-tualmente bisogna metterlo in una borsa frigo ed assicurarsi che la temperatura ri-manga inalterata".

I malati di tumore dovrebbero sempre parlare con il proprio medico dei loro pro-grammi di viaggio. A seconda della meta necessitano di particolari farmaci per non correre il rischio di ammalarsi. Questo vale ancora di più per chi è sottoposto a che-mioterapia. In questi pazienti un cambia-mento climatico può destare complicazio-ni. Susanne Reiffenstuhl: „Mi raccomando però di non avere paura di partire. Con la giusta precauzione si può stare tranquilli e godersi la vacanza." Sperando che la far-macia da viaggio rimanga nella valigia fino al ritorno a casa! n

FARMACIA DA VIAGGIofarmacia da viaggio

Proposte per la farmacia da viaggio

Farmaci individuali•Malattie croniche

• Predisposizioni particolari (mal di mare/ mal di macchina, herpes,

allergie, acidità di stomaco, candida)

Scorta sufficiente dei farmaci necessari (anche nel caso di una permanenza

prolungata) Ricetta del medico di base (specificando la sostanza attiva)

Stati dolorosi e febbrili

• Tachipirina, Moment Act o Aspirina

• Termometro

Stomaco e intestino•Antidiarrea: Reidrax (soluzione elettrolitica),

Immodium, Dissenten

• Lassativi: Microlist, Frutta e Fibre, Guttalax

Pelle• Protezione solare a sufficienza

• Scottature: Bepanthenol, Cortidro, Lenirit

• Protezione insetti: Autan

• Punture d’insetto: Fenistil gel, Cortidro Lenirit

Occhi e Orecchie, Raffreddamenti

•occhi irritati: lacrime artificiali come Dropstar

• Congiuntivite: Tobral

•otite: Anauran• Raffreddore: otrivin

•Mal di gola: Benactiv pastiglie

Ferite• Freddo instant: compresse cold – hot, Cyro Instant

•Disinfezione: Citrosil

• Crema antibiotica: Aureomicina

•Materiale di medicazione: Cerotti Compeed, garza 10 x 10 cm, fasce

di garza, pinzetta, forbice, cerotto Peha

Page 22: La Chance 2010-2

22

TemaTeMA

Sono tre anni che elfriede Burger Sca-pin e suo marito oscar organizzano

le gite assieme all’amico e ex guida alpina, Narciso Anselmi. Quest’anno è stata scelta come meta la Val di Non, nel vicino Trentino.

Alle sette del mattino il pullman è partito da Vipiteno con soste a Mules, Bressanone, Funes e Chiusa. La prima tappa è stata Tret, raggiunta attraverso il passo Palade. Per mol-ti partecipanti una zona ancora sconosciuta.

Arrivati a Tret il gruppo si è diviso. I cam-minatori, guidati da Narciso Anselmi, si sono diretti in direzione dell'omonimo lago, rag-giunto dopo una camminata di ca. 40 minu-ti attraverso un bosco primaverile, per poi

Non è sempre necessario il bel tempo per divertirsi. La gita annuale del circondario Val d’Isarco Bressanone è stata indimenticabile anche senza sole. Lo dimostrano le facce raggianti dei 55 partecipanti a fine giornata.

A spasso in Val di NonGita annuale del circondario Val d’Isarco Bressanone

GITA ANNUALe DeL CIRCoNDARIo VAL D’ ISARCo BReSSANoNeGita annuale del circondario Val d’ isarco Bressanone

Page 23: La Chance 2010-2

23

TemaTeMA

Purtroppo anche la giornata più bella è destinata a finire e così il gruppo della Val d’Isarco è ripartito alle 16.30 verso casa. elfriede e oscar Scapin assieme a Narciso Anselmi stanno già pensando dove portare i soci l’anno prossimo! n

Finito di mangiare, alle 15.30, i parteci-panti hanno assistito a una Santa Messa. Dopo Pietralba, Senale San Felice è la meta di pellegrinaggio più importante dell’Alto Adige. Anche se l’omelia del parrocco è sta-ta giudicata troppo pesante e particolar-mente triste da parte di tanti partecipanti, la messa è stata vissuta come momento intenso di comunione.

prendere il sentiero numero nove verso San Felice, dove sono arrivati dopo altre due ore.

Chi non è stato in grado di affrontare una camminata lunga si è fermato al ri-storante Scoiattolo per passare il tempo giocando a carte o chiacchierando. Alcuni hanno comunque fatto due passi nei din-torni del locale.

Il gruppo si è ricongiunto a San Felice, dove i camminatori sono saliti sul pullman che si è poi diretto a Senale San Felice alla trattoria Al Cervo, dove erano attesi per un pranzo ricco di specialità tirolesi.

GITA ANNUALe DeL CIRCoNDARIo VAL D’ ISARCo BReSSANoNeGita annuale del circondario Val d’ isarco Bressanone

Grazie anche al bel tempo, all'atmofera allegra e ad un pranzo particolarmente gustoso, tutti i partecipanti hanno potuto godersi appieno le meraviglie della natura e delle passeggiate.

Qualcuno ha giocato a carte, altri hanno chiacchierato con i compagni di viaggio

Page 24: La Chance 2010-2

24

TemaTeMA CI PReSeNTIAMoci presentiamo

Fa le cose come devono essere fatte. Ha la necessaria dose di caparbietà quando si tratta di imporre qualcosa, ha una visione delle cose fatta di obiettivi da raggiungere ed ha un atteggiamento di fondo profondamente positivo. E' Renate Daporta Jöchler, presidente dell'Assistenza Tumori Alto Adige appena (ri)eletta. Dalla sua anche la nomina nel 2009 a "Sudtirolese dell’anno", giusto riconoscimento al suo impegno instancabile.

Non le piace sentire tante storie su di lei e sul suo lavoro. La qua-

rantaduenne Renate Daporta è la donna semplice della porta accanto che riesce ad affascinare con mezzi semplici. Il lavoro di persuasione non le è difficile quando è convinta di qualcosa dal profondo del cuore. e dell’importanza del lavoro dell’As-sistenza Tumori Alto Adige è convintissima. Così come della necessità di un cambio ge-nerazionale nelle strutture dell'associazio-

ne. Custodisce le esperienze positive del passato come un tesoro, però non esita nemmeno a gettare via zavorre inutili per far posto alle cose nuove.

da oggi a domani davanti al nulla

Ha scoperto sulla sua pelle che cosa significa aver bisogno dell’aiuto dell'Assi-stenza Tumori quando nel 2002 suo marito Karl, in modo completamente inaspettato

e a soli 40 anni, si è ammalato di cancro allo stomaco. Da un momento all’altro si è trovata davanti al nulla – in più con due figlie piccole. Nell’impresa artigiana di suo marito fino a quel momento aveva solo tenuto la contabilità, per il resto faceva la donna di casa e la madre e probabilmen-te non si sarebbe mai sognata di stare un giorno sotto le luci della ribalta.

Nel 2002 aveva altri problemi. L’impresa del marito doveva chiudere, la giovane fa-miglia aveva appena acquistato una casa di proprietà. Alla paura di perdere il com-pagno e il padre dei suoi figli si aggiun-geva la nuda paura per la loro esistenza. Quando nello stesso periodo si ammalò di cancro anche una cara amica, Renate promise a se stessa: "Se uno dei due ce la fa, m’mpegnerò personalmente". Per la sua amica ogni aiuto è arrivato troppo tardi, suo marito invece ce l'ha fatta, e in casa Jöchler si è verificato un cambio dei ruoli.

cambio dei ruoli in casa Jöchler

Renate lavora a tempo pieno nella contabilità di un negozio internaziona-le di arredamento. Non solo è diventata membro attivo dell´Assistenza Tumori, ma subito dopo la sua adesione e stata eletta presidente del circondario Valle Isarco. Due anni fa succedeva alla defunta presidente Christine Mayr. e a maggio è stata eletta all’unanimità per il suo secondo mandato.

Il resto è storia. Storia di successo. Attiva com’è, Renate non ha paura di innovazioni e di portare avanti la sua visione: " Il tumo-re" così Renate Daporta, "non deve restare

Il ritrattoSogni coi piedi per terra

Page 25: La Chance 2010-2

25

TemaTeMALe VoSTRe Le T TeReLe vostre Le t tere

SOS uomini (1)Ho letto con molto interesse l’edizio-

ne primaverile de "La Chance", e voglio esprimere la mia stima per Josef e per il coraggio che ha dimostrato raccontando la sua storia. Come lui si sentono tanti al-tri uomini. A me personalmente ha fatto bene leggere quelle pagine e constatare che non sono solo nelle mia situazione. Non capisco neanch’io perché per noi uomini è così difficile esprimere e condi-videre quello che ci opprime. Grazie per aver affrontato questo tema così delicato!

A. M., Funes

Caro Signor A., la sua lettera ci fa corag-gio e ci sprona ad andare avanti in questa direzione. Grazie per il suo apprezzamento, sapevamo che si trattava di un tema deli-cato. Chissà, forse è anche un incoraggia-mento per tanti uomini ad uscire dal loro guscio! nd

SOS uomini (2)L’ultima edizione de "La Chance" con il

tema "SoS uomini" mi è molto piaciuta. Non si potrebbe fare un’edizione simile dedicata a noi donne? La nuova Chance mi piace molto. Sono già curiosa di vedere la prossima edizione. K. U., Pennes

Cara Signora K., infatti stiamo già pro-grammando una Chance dedicata alle donne. Uscirà in autunno! nd

Una domanda Nella sala d’attesa dell’assessorato alla

Sanità ho trovato una Chance e l’ho letta con grande interesse. Mi piacerebbe leg-gerla anche in futuro. Dove posso trovarla?

H. R., Appiano

Cara Signora H., la Chance viene inviata a tutti i soci ordinari dell‘Assistenza Tumori Alto Adige. Esce quattro volte l’anno. nd

Le vostre lettere

Care lettrici, cari lettori,

nell’ultima Chance Vi abbiamo chiesto di scriverci una lettera o una mail. Ci interessa entrare in contatto con Voi. Per sapere se vi piace la nuova Chance, per poter rispondere alle Vostre domande, anche di natura tecnica (problemi giuridici, domande legate ai ticket ecc)., per capire cosa Vi interessa leggere. Quindi inviateci le vostre proposte ma an-che le Vostre critiche che per noi sono molto importanti per poter migliorare.

Devo ammettere che finora non ci sono pervenute tante lettere. Ma è solo un inizio. Speriamo nella prossima volta! Dateci un segno! Via lettera o via mail. Assistenza Tumori Alto Adige, Via Tre Santi 1, 39100 Bolzano o [email protected].

A prestoNicole Dominique Steiner

Nicole Dominique Steinerdirettrice

un tabù, e le persone che ne sono colpite devono essere trascinate fuori dal loro iso-lamento." Inoltre Renate si batte instanca-bilmente per una migliore prevenzione e per la possibilità di estenderla sempre di più, facendone una vera e propria cultura.

Conferenze stampa, lavoro mediatico in-tenso, scuola per pazienti, formazione di gruppi di auto-aiuto, consulenza giuridica gratuita, conferenze e opuscoli, sono solo alcune delle attività da lei create. Renate può essere così attiva perché a casa duran-te la sua assenza suo marito si occupa delle due figlie di 13 e 18 anni, Sandra e Annika. Il pittore edile di una volta nel frattempo ha cambiato mestiere ed è tornato a la-vorare a metà giornata. Nel tempo libero segue la sua passione, la pittura artistica.

Forza dall’interno

Da dove prende la sua forza Renate? Spesso non lo sa nemmeno lei. Di aiuto le è stato sicuramente il fatto che non ha avuto certo una gioventù idilliaca. Aveva un rapporto molto difficile e conflittuale con la madre, e da giovane ha perso il fra-tello per suicidio.

Questi colpi o spezzano una persona o fanno scaturire una forza dall’interno. Re-nate ha trovato una sorgente inesauribile dentro se stessa. Questa sorgente viene alimentata non da ultimo dal sostegno che trova nella sua famiglia. e lei riesce a trasmettere agli altri questa forza e questo

entusiasmo. Nei prossimi anni ci possiamo aspettare ancora parecchio da lei. C'é un ruolo però che sicuramente non vuol ri-coprire: quello di presidente a lungo ter-mine. "Prima o poi farò posto a persone più giovani e con nuove idee." Allora: buon lavoro! n

Page 26: La Chance 2010-2

26

TemaTeMA SeR VIzIo HoSPICe ser vizio hospice

La sezione Alta Pusteria dell’Assisten-za Tumori ha invitato la coordina-

trice del movimento hospice della Caritas in Val Pusteria, dott.essa Karmen Rienzner e il responsabile provinciale, Günther Re-derlechner, ad illustrare questo servizio importantissimo.

La persona che sta morendo ma anche i familiari e il partner hanno bisogno di

particolare assistenza lungo questo dif-ficile cammino conclusivo. Anche a Dob-biaco ci sono tre donne volontarie che si occupano di queste persone. Chi svolge questo compito necessita di una particola-re preparazione psicologica per poter dare conforto e reggere il carico, anche emotivo, di questa attività.

Il leitmotiv del servizio hospice è: "Dare conforto, sicurezza, sollievo dal dolore e la

possibilità di autodeterminazione a malati terminali, persone morenti e a quanti stan-no loro vicino."

I familiari sono spesso troppo coinvolti per dare conforto

Nel momento della morte siamo soli, ma il cammino verso la morte può inve-ce essere condiviso. Spesso i familiari, il partner e gli amici non sono in grado di dare conforto e aiuto perché sono troppo coinvolti e troppo imbarazzati. I volontari del servizio hospice hanno invece una for-mazione specifica per entrare in contatto con la persona morente con calma e con capacità di intendere ed esaudire i loro desideri. In molti tra i pazienti hanno già chiuso con il loro destino e vogliono solo prendere commiato dal mondo. ognu-no ha delle esigenze diverse. Si tratta di entrare con dolcezza in confidenza con queste persone. Chi desidera raccontare e ricordare momenti particolari della propria esistenza, chi desidera invece conforto spi-rituale, chi vuole solo tenere una mano in silenzio per non sentirsi solo o ascoltare una voce che legge un romanzo o poesie, o infine chi ha bisogno di esprimere la pro-pria rabbia e le proprie paure. L’importante è non essere soli.

Chi desidera ulteriori informazioni sul servizio hospice, può rivolgersi alla Ca-ritas Servizio Hospice Brunico, Via Paul- von Sternbach 6, tel. 0474413978, e-mail: [email protected]. n

Morire e accompagnare chi sta morendo – questo tema delicato ma allo stesso momento di grandissima attualità è stato al centro di una serata a Dobbiaco. Da tredici anni il servizio hospice della Caritas è attivo in Alto Adige con più di 150 volontari in tutta la provincia.

Assistere e accompagnare – fino alla fine

Karmen Rienzner (prima da sx) e Günther Rederlechner (al centro) hanno presentato il servizio hospice in Alto Adige

Page 27: La Chance 2010-2

COSA SUCCEDE NEI CIrCONDArICoSA SUCCeDe NeI CIRCoNDARI

27

BOLzAnO - SALTO - ScILIAr

Torneo di "Watten" a San Genesio, da sx a dx:

presidente di Circondario Monika Gurschler Robatscher;

Franz Locher, sindaco di Sarentino; Paul Romen, sindaco

di San Genesio e presidente dell'associazione

sportiva San Genesio; Donatella Di Stasio,

vice rappresentante Circondariale; Ludwig Robatscher; Presi-

dente della Giunta Provinciale Dott. Dieter Steger

quanti i soci dell’Assistenza Tumori: se or-ganizzate una festa, una gita, se andate visitare un museo o se vi incontrate per una grigliata o un picnic o un torneo di carte – qualsiasi cosa: portatevi dietro la macchina fotografica e inviateci le foto all’indirizzo: [email protected].

Importante: inviate le foto in tempo e

non dimenticate di aggiungere una dida-scalia, spiegando chi si vede, dov’è e di che avvenimento si tratta. Così ci aiutate a migliorare il servizio de "La Chance" e a

SOS - Cercasi foto!

Le pagine "Cosa succede nei circonda-ri?" vivono delle foto che vengono inviate dai circondari alla redazione. Magari qual-cuno fra lettrici e lettori si saranno chiesti come mai da alcune sezioni ce ne sono sempre tante e da altre poche. Purtroppo non dipende da noi. Se i circondari non ci inviano materiale, noi non possiamo pubblicarlo!

Per poter migliorare anche questo ser-vizio, ecco la mia preghiera non soltanto ai responsabili dei circondari ma a tutti

fare sì che siamo ancora più vicini a quello che succede in tutto il territorio.

Allora, mi raccomando. Non dimentica-te la macchina fotografica!

e se fate qualcosa di particolare con la famiglia o con i vostri amici durante questa estate, un viaggio, una gita, una grigliata o un picnic – mandateci le foto, rendeteci partecipi.

nd

Consegna dell'assegno con la cifra corrispondente ai ricavi del torneo di "Watten"

da sx a dx: Robert Aster, vicepresidente associazione sportiva San Genesio, Paul Romen, sindaco di San Genesio e presidente

dell'associazione sportiva, Monika Gurschler Robatscher, Ludwig Robatscher e Hartmann Gamper

Page 28: La Chance 2010-2

COSA SUCCEDE NEI CIrCONDArICoSA SUCCeDe NeI CIRCoNDARI

28

VAL PUSTerIA

Come ogni anno: "un fiore per la vita".

Vendita di mazzetti di fiori secchi

Correre per una buona causa:

Anche quest'anno la corsa di

beneficenza ha avuto un grande

afflusso di corridori grandi e piccini

Page 29: La Chance 2010-2

COSA SUCCEDE NEI CIrCONDArICoSA SUCCeDe NeI CIRCoNDARI

29

Bassa Pusteria: con il ricavato della vendita delle sue opere Christine Faller De Bortoli, come segno della sua riconocenza, ha fatto una notevole dona-zione all'Assistenza Tumori!

Corsa di beneficenza, da sx a dx:

Sindaco di Dobbiaco Guido Pocher,

Presidente dell'Assistenza Tumori Alto Adige

Renate Daporta Jöchler,

Presidente circondariale Ida Schacher Baur

VALLe ISArcO

A scuola per una migliore postura e

maggiore elasticità nei movimenti

Lavorare e creare con la ceramica è rilassante e da' grande soddisfazione

Page 30: La Chance 2010-2

COSA SUCCEDE NEI CIrCONDArICoSA SUCCeDe NeI CIRCoNDARI

30

Lo spettacolo del coro maschile

Monti Pallidi

Con l'inizio della primavera tutto e tutti danzano.Il ballo del 21 marzo a ora

Foto di gruppo dei ballerini con i volontari

VAL VenOSTA

La ginnastica in acqua fa bene. e quattro chiacchiere

non possono mancare.

OLTrAdIGe – BASSA ATeSInA

Page 31: La Chance 2010-2

ManifestazioniMANIFESTAzIONI

[ VALLE ISARCO ] Ginnastica in acquaOgni mercoledìdal 22.09-24.11.2010, Ore 9.10 – 10.00 Iscrizione: dal 1 settembre 2010 presso l’ufficio di Bressanone Tel. 0472 832448Acquarena BressanoneRelatore: Istruttore di nuoto SSV BressanoneQuota: 20,00 €Da portare: Cose da bagnoNecessario: Certificato medico o autocertificazioneBallo per la mezza etàIn una atmosfera distesa e rilassata imparerete balli provenienti da diverse epoche e diversi pa-esi e musiche di vario carattere.A differenza del ballo di societá, si danza in varie formazioni: in due, in tre, in quattro, in cerchio, da sole......il che rende tutto piú divertente.Musica, movimento e compagnia influiscono positivamente sul nostro benessere fisico e psi-chico. Donne e uomini interessati, di ambedue i gruppi linguistici, sono cordialmente invitati. Non é richiesta alcuna conoscenza preparato-ria, é sufficiente il piacere del movimento, della musica e della compagnia. L´apprendimento dei balli avverrá senza alcuno stress da competizione.Ogni lunedì dal 20.09. – 29.11.2010 (lunedì, 1 no-vembre non si terrà la lezione di ballo)Iscrizione: dal 1 settembre 2010 presso l’ufficio di Bressanone Tel. 0472 832448Ore 09.30 – 10.30 Sala di ginnastica – Ricovero „Santo Spirito" – Viale Mozart a BressanoneRelatore: Christa Wieland, BressanoneCosto: 20,00 €Da portare: Scarpe leggere comodeGinnastica terapeutica e di rilassamento BreSSAnOneOgni giovedì dal 23.09 al 16.12.2010, ore 9.30 – 10.30 Iscrizione: dal 1 settembre 2010 presso l’ufficio di Bressanone Tel. 0472 832448Sala ginnastica dell’Acquarena - BressanoneRelatore: Saro ScaggianteQuota: 20,00 €Da portare: Cose da ginnasticaNecessario: Certificato medico o autocertificazioneGinnastica terapeutica e di rilassamento OrTISeI/VAL GArdenAOgni mercoledì dal 22 settembre 2010, Ore 14.00 – 15.00 Iscrizione: Elisabeth Tappeiner Dellago, Ortisei Tel. 0471 796739Sala di ginnastica della scuola elementareRelatore: Elisabeth Tappeiner DellagoQuota: 20,00 €Da portare: Cose da ginnasticaNecessario: Certificato medico o autocertificazionePittura d’espressione guidata per adultiogni persona sente in se un particolare biso-gno di esprimersi. Una produzione creativa ha un effetto liberatorio e dona felicitá. Confidan-

Sede dell´Associazione a BressanoneDirezione: Magdalena Kofler, terapeuta d‘arte e pittura con lunga esperienza in ambito social-pedagogico.Costo: 20,00 €Gruppo auto-aiuto guidato aperto per soci di lingua italianaData: Dal 27 settembre una volta al mese di lunedìOre 16.30Sede dell’associazione a Bressanone, Via Brennero 1Direzione: Bruccoleri Mariana - BressanonePersona di contatto: Fabbian Nives De VillaGruppo auto-aiuto guidato aperto "fidanza"Dal 22 settembre, ogni mercoledì, Ore 15.00 – 16.00Cafè Terrazza, OrtiseiDirezione: Malati di tumorePersona di contatto: Maria Demetz Schmalzl, OrtiseiTel. 0471 796706Lavoriamo per il mercatino di NataleOgni lunedì dal 20 settembre 2010Ore 14.00 – 17.00 Sede dell’associazione a Bressanone, Via Brennero 1Direzione: Maria Kircher Agostini e Elfriede Burger Scapin - BressanoneBiblioteca PazientiDesiderate ulteriori informazioni? Amate la let-tura? Allora cogliete l‘occasione di questa offer-ta gratuita della biblioteca pazienti! Due volte al mese potrete visitarci e prendere in prestito un libro, una VHS od una cassetta.13 settembre, 11 ottobre, 08 novembre e 13 dicembre 2010ogni 2° lunedí del mese ore 15.00-17.00ufficio circondariale a Bressanone, Via Brennero 1

do nella forza creativa dentro di noi, ci lasciamo guidare e scopriamo cosí qualcosa di nuovo ed inaspettato. La pittura puó cosí diventare un av-vincente ed appassionato viaggio in noi stessi. I quadri von verranno né interpretati, né valutati. Dipingiamo senza alcuna tematica, in piedi, su dei grandi rotoli di carta, con colori a tempera, adoperando pennelli o le mani. Non è richiesta alcuna preparazione particolare.Dal 01 ottobre, ogni venerdíDalle ore 16.00 alle ore 18.30Sede dell´Associazione a BressanoneIscrizione: dal 1 settembre 2010 presso l’ufficio di Bressanone Tel. 0472 832448Direzione: Magdalena Kofler, terapeuta d‘arte e pittura con lunga esperienza in ambito social-pedagogico.Costo: 20,00 €Pittura d’espressione guidata per bambini e ragazziI bambini, i cui padre o madre sono gravemente malati, soffrono con loro – anche se spesso non lo fanno notare. Tuttavia dipingendo riescono a divertirsi e a fare un'esperienza piena di vita – a condizione che possano sentirsi veramente libe-ri, senza che la loro opera venga confrontata o giudicata. Dipingendo liberamente non devono sentirsi obbligati a spiegare nulla. Con forme e colori possono dar sfogo ai loro sentimenti o semplicemente "fare ciò che vogliono". È una li-berazione, perchè: tutto ciò che viene espresso, non ha più una forza opprimente!Data: dal 01 ottobre ogni venerdíDalle ore 14.00 alle ore 15.30Iscrizione: dal 1 settembre 2010 presso l’ufficio di Bressanone Tel. 0472 832448

Foto

: Jyo

ti O

rlan

di

Page 32: La Chance 2010-2

32

ManifestazioniMANIFeSTAzIoNI

[ VAL VENOSTA ]

Stand informativo „Marmor u. Marillen"L’Assistenza Tumori circondario Val Venosta si presenta e distribuisce spille per un‘offerta31.07.2010 – 31.08.2010Sabato alle 14.00 e domenica, alle11.00 fino alle16.00LasaConcertoConcerto nella chiesa parrocchiale di Prato a fa-vore dell’assistenza tumori di Val Venosta22.08.2010, ore 20.30 a Pratoreferente: Guido Elponte

[ MERANO-BURGRAVIATO ]

Ginnastica di mantenimento in acquada Ottobre 2010corso 1: ore 10.00 alle ore 11.00 corso 2: ore 11.00 alle ore 12.00 Fondazione Padri Cappuccini Opera SeraficaReferente: Marlene UrthalerQuota partecipazione: € 20,00Occorre: Attestato medico o autodichiarazioneGinnastica di mantenimentoda Ottobre 2010Orario: non è ancora fissatoACLI Merano - KarolinumReferente: Christina PertollQuota partecipazione: € 20,00Occorre: Attestato medico o autodichiarazioneGruppo di auto-aiuto – gruppo Bin pausa estivaPer persone che necessitano ulteriori terapiemensile; il martedìdalle ore 9.00 alle ore 11.00presso la Sede circondariale a MeranoReferente: Ulrike MazzaQuota di partecipazione: gratuitoOccorre: Quota associativa di 10,00 €

INFORMAZIONI DETTAGLIATE TRAMITE CIRCOLARE.Preavviso:Castagnata Ottobre 2010 – informazioni tramite circolare

[ VAL PUSTERIA ]

S e z I o N e A LTA P U S T e R I A

BlumenaktionDistribuiamo mazzetti di fiori secchi, chiediamo un'offerta libera nella nostra parrocchiail 15 agosto 2010Davanti alla chiesa dopo la S. Messa

S e z I o N e B A S S A P U S T e R I A

Ginnastica di mantenimento in acqua Valle AurinaDa metá giugno 2010orario: Da accordare con il gruppo Hotel Adler, San GiovanniResponsabile: Obermair Maria MaddalenaContributo spese: € 20,00Prenotazione: da Obermair Schmiedt Maria tel. 0474 652 461Richiesto: Certificato medico o autocertificazioneGruppo tempo liberoUn gruppo di soci vuol gestire insieme un pome-riggio al mese. Faremo passeggiate, visite, escur-sioni o altro a seconda del gruppo o del tempo

Ogni primo mercoledì del mese in pomeriggio Partenza da BrunicoNell’ufficio della sezione (tel. 0474 551 237) si rice-vono informazione sulla destinazione del prossimo incontro.Azione „Mortadella"Il gruppo "Gli Sfigati" offre ottimi panini alla mortadella contro un’offerta libero. Il ricavato sará devoluto all’ Assistenza Tumori Alto Adige. Venite e assagiate!23 e 24 luglio 2010dalle ore 10 alle ore 14Davanti alla Banca Popolare in Via Bastioni a Brunico

[ OLTRADIGE BASSA ATESINA ]

Gita alla malga cislonPasseggiata con S. Messa e pranzoGiovedì 15 luglio 2010, Malga cislon - TrodenaPartenza da Ora 08:30 "Al Molino" da Egna: distributore Q8 ore 08.45contributo spese: Soci ordinari: € 13,00 Accompagnatori: € 15,00

[ B O L z A N O S A LtO S C I L I A R ] sede e ambulatorio:Via Tre Santi, 1 - Tel. 0471 283 [email protected]

[ B R U N I CO ] sede: Via B. Willram 11 - Tel. 0474 551 327Ambulatorio: A.Hofer Str. 52Tel. 0474 550 320 - [email protected]

[ D O B B I ACO ] sede e ambulatorio: Via Gustav Mahler, 3Tel. 0474 972 800 - [email protected]

I ReCAPITI DeLL'ASSISTeNzA TUMoRI ALTo ADIGe[ B R E S S A N O N E ]

sede e ambulatorio:Via Brennero, 1 - Tel. 0472 832 448Ambulatorio a Vipiteno - Tel. 0472 774 346ospedale di Vipiteno 4° [email protected]

[ S I L A N D R O ] sede: Via ospedale, 13Tel. 0473 621 721 ambulatorio: Via Principale, 134 Tel. 0473 736 640 - [email protected]

[ E G N A ]sede e ambulatorio: Largo C. Battisti, 6Tel. 0471 820 466ambulatorio: LaivesTel. 0471 820 [email protected]

[ M E R A N O ] sede: Via delle Corse 27 - Tel. 0473 445 757ambulatorio: Via Roma 3Tel. 0473 496 [email protected]

Foto

: Jyo

ti O

rlan

di