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LA CALABRIA
Lo Stemma della Regione Calabria :-in alto una
silhouette stilizzata di pino laricio, poggiante su una linea dritta. Albero tipico delle foreste
della Sila-in basso una colonna con capitello dorico, Simboleggia la splendida età
della Magna Grecia e la sua eredità.- a sinistra la croce bizantina- A destra una croce
potenziata
La Calabria è una regione italianaa statuto ordinario dell'Italiameridionale con 1.980.533abitanti e con capoluogo
e a sud-ovest un braccio di mare la separa dalla Sicilia ed è bagnata a est dal mar Ionio e ad ovest dal mar Tirreno.
La regione costituisce la punta dello stivale ed è separata dalla Sicilia dallo Stretto di Messina, la cui distanza minima tra Capo Peloro in Sicilia e Punta Pezzo in Calabria è di soli 3,2 km, dovuta al legame geologico presente in profondità tra il massiccio dell'Aspromonte e i monti Peloritani.
CATANZARO
Confina a nord con la Basilicata
Le province della Calabria
Catanzaro sorge sul Mar Ionio. Fondata nel X secolo dai Bizantini, è oggi un importante mercato agricolo.Cosenza, situata tra i rilievi costieri e il massiccio della Sila, è una delle città più antiche della Calabria. E’ un centro agricolo e commerciale.Crotone fu un’importante colonia greca. Conserva, sul luogo dove sorgeva l’acropoli, un castello fortificato cinquecentesco. E’ il principale centro industriale dell’intera regione.Vibo Valentia, capoluogo di provincia dal 1992, come Crotone, punta la sua economia sul turismo.Reggio Calabria è la città più popolata della Calabria e sede del consiglio regionale. Colonia greca, nel 1908 fu quasi completamente distrutta da un terribile terremoto.
La Calabria ha una superficie prevalentemente collinare, che si estende per il 49,2% del suo territorio. Presenta ampie zone montuose che coprono il 41,8% del suo territorio:
a nord il versante meridionale del Massiccio del Pollino al confine con la Basilicata, con le vette più elevate della Calabria, il Monte Serra Dolcedorme 2.267 m e il Monte Pollino 2.248 m.
Nel centro-nord la Sila, un vasto altopiano con foreste di aghifoglie e latifoglie che si estende a sud fino a Catanzaro; la vetta più alta è il Monte Botte Donato (1.928 m).
Tra l'istmo di Catanzaro e il valico della Limina sorgono le Serre calabresi, tra cui spiccano quelle vibonesi che si spingono con un doppio allineamento montuoso fino a congiungersi direttamente con l'Aspromonte (1.956 m); la vetta più elevata delle Serre è il Monte Pecoraro, raggiunge 1.423 m;
a sud si erge l'Aspromonte la cui vetta più elevata, il Montalto raggiunge i 1.956 m.
la pianura più grande della Calabria è la Piana di Sibari.
Le pianure coprono il 9% del suo territorio e sono tutte di modesta estensione. Le montagne occupano circa il 41%.
I corsi d'acqua tipici della Calabria sono le fiumare dai letti ampi e dal percorso irregolare che durante le calde estati tendono a prosciugarsi quasi interamente. I fiumi più importanti della regione sono comunque il Lao, il Crati e il Neto, mentre tra i laghi vanno citati il Lago di Cecita e il Lago Ampollino.
LE COSTE si differenziano tra loro a seconda del mare su cui si affacciano:
Alte e rocciose sul Tirreno
Basse e sabbiose sullo Ionio
Il clima calabrese è
generalmente di tipo mediterraneo. Il litorale ionico è più secco e arido di quello tirrenico che si presenta con un clima più mite. Le temperature in genere lungo le coste non scendono mai sotto i 10 gradi e non salgono mai sopra i 40 °C, con punte di 42-44 °C nei mesi estivi. Lungo gli Appennini e nelle zone interne, dal Pollino, alla Sila fino all'Aspromonte, il clima è montano appenninico (continentale freddo) con inverni freddi e nevosi, l'estate è tiepida e non mancano temporali. Da segnalare l'interessante escursione termica giornaliera, in inverno, nella valle del Crati, dove anche a quote di pianura possono verificarsi abbondanti nevicate.
Pur essendo da sempre una regione di non elevato popolamento, la storica debolezza economica della Calabria ha costretto i suoi abitanti a ripetute e marcate emigrazioni. Nel ventennio in cui tutta l’Italia fu più coinvolta in massicci spostamenti di popolazione, sia in arrivo sia in partenza, cioè tra il 1951 e il 1971, circa 700.000 calabresi lasciarono la regione. Tuttavia un tasso di natalità che si mantiene ancora relativamente alto (almeno rispetto alla media nazionale) e una certa emigrazione determinano oggi una fondamentale stazionarietà demografica.
La Calabria è tra i primi produttori di olio e agrumi,
ma le asperità del territorio e l'isolamento geografico hanno tenuto per decenni la regione in una condizione di arretratezza. Ora però è in corso un nuovo e accelerato sviluppo agricolo che ha portato le aziende locali a importanti risultati nella coltivazione di
cereali, ortaggi ed uva da tavola
Ben radicato anche l'allevamento, soprattutto quello
il quale affonda in una tradizione secolare che poi si riflette anche sulla vasta (e golosa)offerta enogastronomica della regione
ovino e
caprino
L'industria non è il punto forte della zona, nonostante la presenza di importanticentrali idroelettriche e alcune importanti imprese chimiche e siderurgiche.
La Calabria però può vantare una grande attrattiva turistica che, anche se non sempre sfruttata a dovere, richiama ogni anno migliaia di visitatori.
Oltre alle meravigliose spiagge e ai parchi nazionali infatti, la Calabria custodisce i tesori risalenti al periodo della Magna Grecia.
I famosissimi Bronzi di Riace, di trovano qui!
PRODOTTI TIPICI
CALABRESI‘NDUJA
CIPOLLA ROSSA
DI TROPEACACIOCAVALLO
SILANO
BERGAMOTTO