L A B O R A T O R I O D I S T O R I A - BraDypUS...gran disastro di guerra. Noi la vediamo infatti sorgere e progredire con meravi-JOLRVD UDSLGLWj LQ 3UXVVLD GRSR OD VFRQ¿WWD GL -HQD

S&Ǝ#;��L A B O R A T O R I O D I S T O R I A

uaderni diO

7

DANIELE SERAPIGLIA (a c.)

TEMPO LIBERO,

SPORT E FASCISMO

BraDypUS.netCOMMUNICATING

CULTURAL HERITAGE

Bologna 2016

3URJHWWR�JUD¿FR�H� BraDypUS Editore

impaginazione

ISSN: 24209139

ISBN: 9788898392384

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La pubblicazione di questo volume è stata possibile grazie

al contributo dll’Istituto per la Storia e le Memorie del ’900

Parri Emilia-Romagna e del Dipartimento di

Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna.

Nell’immagine di copertina la statua commemorativa del IV anniversario (1937) dell’(VWDWXWR�GR�7UDEDOKR�1DFLRQDO (1933), nella Colónia de Férias da Costa da Caparica (Portugal), da FNAT ()XQGDomR�1DFLRQDO�SDUD�D�$OHJULD�QR�7UDEDOKR), oggi INATEL (,QVWLWXWR�1DFLRQDO�SDUD�R�$SURYHLWDPHQWR�GRV�7HPSRV�/LYUHV�GRV�7UDEDOKDGRUHV). )RWRJUD¿D�GL�0DULD�-RmR�5HLV�7RUJDO�

4XDGHUQL�GL�6WRULFDPHQWH�q�XQD�FROODQD�PRQRJUD¿FD�GL�6WRULFDPHQWH�RUJ��ULYLVWD�GHO�'LSDUWLPHQWR�GL6WRULD�&XOWXUH�&LYLOWj�GHOO¶8QLYHUVLWj�GL�%RORJQD�

Prefazione

Alberto De Bernardi

Introduzione

Daniele Serapiglia

3DUWH�,��6SRUW�H�FXOWR�GHO�FRUSR�QHOO¶LGHRORJLD�IDVFLVWD�H�QD]LVWD

5HÀH[}HV�VREUH�XPD�LQVWLWXLomR�GR�(VWDGR�1RYR�FRUSRUDWLYR/XtV�5HLV�7RUJDO

(VSRUWH�H�/D]HU�QD�-RKDQQHV�.HOOHU�6FKXOOH��$�WUDQVPLVVmR�GD�LGHRORJLD�QDFLRQDO�VRFLDOLVWD�DOHPm�QRV�DQRV�GH��3ULVFLOD�)��3HUD]]R��0DULDQD�/LQV�3UDGR

Le olimpiadi di Berlino (1936)

Paolo Capuzzo

3DUWH�,,��$UFKLWHWWXUD�GL�UHJLPH�H�VSD]L�SHU�OR�VSRUW

6DOD]DU��R�³JUDQGH�iUELWUR´��D�LQDXJXUDomR�GR�(VWiGLR�1DFLRQDO�H�D�OHLWXUD�SRUWXJXHVD�GD�FRQVWUXomR�GR�³+RPHP�1RYR´Heloisa Paulo

(VWiGLRV�FRPR�SDOFR�GH�FHOHEUDomR�GR�SRGHU��2V�LGHDLV�DXWRULWiULRV�QD�DUTXLWHWXUD�GRV�HVWiGLRV�GR�3DFDHPEX��6mR�3DXOR��GR�(VWiGLR�2OtPSLFR�(Berlim) e do Foro Itálico (Roma)

0DUFRV�*XWHUPDQ

I

III

1

19

29

41

51

DANIELE SERAPIGLIA (a c.)

TEMPO LIBERO,

SPORT E FASCISMO

INDICE

&RQWUROR�GLVFLSOLQDU�H�UHSUHVHQWDomR�HVWpWLFD�GR�FRUSR�QR�(VWDGR�1RYR�(1933-1945)

-RUJH�3DLV�GH�6RXVD

2�GHVSRUWR�QDV�WHUPDV�GD�&XULD1XQR�5RVPDQLQKR

3DUWH�,,,��*OL�VSRUW�DOO¶HSRFD�GHL�IDVFLVPL

Sport di squadra, consenso e tempo libero in Italia durante il ventennio

fascista: il caso della pallacanestro

Saverio Battente

La palla al volo in epoca fascista

Daniele Serapiglia

Discurso, fascismo e esporte: o Brasil e a Copa do mundo de 1938

0DULD�GDV�*UDoDV�$QGUDGH�$WDtGH�GH�$OPHLGD

Un’impresa fascista tra sport e propaganda. La trasvolata atlantica Italia-

Brasile (1930-1931)

Fabio Caffarena, Federico Croci

Sport e colonialismo in Mozambico durante l’Estado Novo

Fernando Tavares Pimenta

3DUWH�,9��6SRUW�H�SURSDJDQGD

Periodismo no Estado Novo: os bastidores da revista «Inteligência,

PHQViULR�GH�RSLQLmR�PXQGLDOª��H�UHYLVWD�©9LYHU��0HQViULR�GH�6D~GH��)RUoD�H�%HOH]Dª��$QD�/XL]D�0DUWLQV

(O�LQWHUFDPELR�SURSDJDQGtVWLFR�GHO�IDVFLVPR�LEpULFR��RFLR��GHSRUWH��FLQH�\�turismo (1936-1940)

$OEHUWR�3HQD�5RGUtJXH]

©6WDGLXPª�H�XPD�LGHLD�GH�GHVSRUWR�QR�IDVFLVPR�SRUWXJXrVFrancisco Pinheiro

Abstract

Indice dei nomi

65

79

93

109

125

133

153

163

189

217

231

239

Il presente volume nasce nel contesto dell’attività congiunta voluta, a partire dal 2005, da un gruppo di studiosi dei fascismi e delle opposizioni alle dittature, JXLGDWL�GDO�VRWWRVFULWWR��8QLYHUVLWj�GL�%RORJQD��GD�0DULD�/XL]D�7XFFL�&DUQHLUR��8QLYHUVLWj�GL�6DQ�3DROR��H�GD�/XtV�5HLV�7RUJDO��8QLYHUVLWj�GL�&RLPEUD��*UD]LH�D�TXHVW¶DWWLYLWj�KDQQR�DYXWR�OXRJR��VHPLQDUL�LQWHUQD]LRQDOL��%RORJQD��6mR�3DXOR��&RLPEUD��3RQWD�'HOJDGD��%RORJQD��6mR�3DXOR��3RQWHYHGUD��6LHQD��5LR�GH�-DQHLUR��FKH�KDQQR�GDWR�RULJLQH�D��pubblicazioni dedicate a differenti tematiche legate al fascismo: il corporativi-smo, l’intolleranza politica, la rappresentazione degli stati autoritari e totalitari, la risposta democratica ai regimi; ma anche l’urbanizzazione, i mutamenti sociali e la cultura di massa tra gli anni Trenta e gli anni Settanta, la propaganda e, ap-punto, il tempo libero e lo sport. A seguito di queste esperienze seminariali e editoriali, quest’anno, è stata creata OD�5HWH�SHU�OR�VWXGLR�GL�IDVFLVPL��DXWRULWDULVPL��WRWDOLWDULVPL�H�WUDQVL]LRQL�DOOD�GH-PRFUD]LD��5HIDW��FKH�KD�FRPH�RELHWWLYR�O¶DSSRJJLR�DOOD�ULFHUFD��O¶LQVHJQDPHQWR��OD�GLYXOJD]LRQH�H�O¶DPSOLDPHQWR�GHOOD�FRQRVFHQ]D�VFLHQWL¿FD�ULVSHWWR�DL�WHPL�FL-tati, ma anche la creazione di spazi che agevolino la collaborazione tra storici e altri scienziati sociali. Sono stati coinvolti in tale iniziativa studiosi dell’Univer-VLWj�GL�%RORJQD��GHOO¶8QLYHUVLGDGH�GH�&RLPEUD��GHOO¶8QLYHUVLGDGH�GH�6mR�3DXOR�H�GHOO¶8QLYHUVLGDGH�)HGHUDO�GH�6DQWD�0DULD��$OOD� EDVH� GHOO¶LVWLWX]LRQH�GHOOD�5HWH� F¶q� OD� YRORQWj� GL� VWXGLDUH� OH� UHOD]LRQL�� JOL�VFDPEL��OH�UHFLSURFKH�LQÀXHQ]H�VLD�VXO�YHUVDQWH�LGHRORJLFR�FKH�VX�TXHOOR�SROLWLFR�istituzionale tra i regimi dittatoriali costituiti nell’Europa latina e in Sud America negli anni tra le due guerre mondiali: un insieme che comprende principalmente, ROWUH�DOO¶,WDOLD�GL�0XVVROLQL��L�UHJLPL�GL�3ULPR�GH�5LYHUD�H�GL�)UDQFR�LQ�6SDJQD��

Prefazione

Alberto De Bernardi

II

quello di Salazar in Portogallo e quello di Vargas in Brasile. Per quanto riguarda i primi tre casi, si tratta di tre nazioni allora collocate, seppur in maniera differen-ziata, in una zona semiperiferica dell’Europa, alle prese con una tardiva e con-WUDGGLWWRULD�PRGHUQL]]D]LRQH�H�FRQ�L�PXWDPHQWL�GHWHUPLQDWL�GDOOD�*UDQGH�JXHUUD��Per quanto riguarda il Brasile, invece, si tratta di uno stato che, nello stesso pe-riodo, guardava con un certo interesse sia all’Italia mussoliniana che all’Estado Novo portoghese.I regimi che videro la luce negli anni Venti e Trenta, oltre a nascere nello stesso contesto storico, intrattenevano strette relazioni diplomatiche e culturali (carat-WHUL]]DWH� GDOOD� SUHYDOHQWH� LQÀXHQ]D� GHO� IDVFLVPR� LWDOLDQR�� FKH� UDSSUHVHQWDYD� LO�prototipo della nuova forza politica) ed erano percepiti da segmenti dell’opinio-ne pubblica globale, nonché da alcune componenti delle proprie classi dirigen-ti, come fenomeni politici che appartenevano alla medesima famiglia politica. Nell’ambito della generale diffusione, tra le due guerre, di movimenti e regimi autoritari, molti dei quali apertamente legati al progetto ideologico del fascismo, i regimi di questi paesi si distinsero perciò, nonostante le evidenti differenze tra l’uno e l’altro, come un sottoinsieme segnato da forti tratti comuni e da strette re-OD]LRQL�UHFLSURFKH��GH¿QLELOH�FRPH�³IDVFLVPR�ODWLQR´��XQ¶HVSHULHQ]D�GLVWLQWD��SHU�il diverso ruolo delle politiche della violenza, dell’ideologia o del partito e della UHOLJLRQH�FDWWROLFD��GDO�PRGHOOR�LQFDUQDWR�GDO�QD]LRQDOVRFLDOLVPR�LQ�*HUPDQLD�R�dai sistemi autoritari che presero forma nell’Europa orientale. In questo quadro si colloca il presente libro, come d’altronde il primo volume, OHJDWR�DOOD�5HIDW��FKH�YHUUj�SXEEOLFDWR��YHURVLPLOPHQWH��QHO��H�FKH�SUHQGH-rà spunto dal seminario internazionale di Aveiro dell’ottobre prossimo, dedicato all’estetica fascista.

Bologna, 13 aprile 2016

Alberto De BernardiPrefazione

4XHVWR�YROXPH�SUHQGH�VSXQWR�GDO�VHPLQDULR�³7HPSR�/LEHUR��6SRUW�H�)DVFLVPR´��che si è svolto presso l’Università degli Studi di Siena tra il 16 e il 18 ottobre 2014. In quel contesto, studiosi, provenienti dalle Università di: Siena, Bologna, Coimbra, San Paolo del Brasile e Vigo, si sono interrogati sul valore del tempo OLEHUR�H�GHOOR�VSRUW�QHOO¶DPELWR�GHL�UHJLPL�GL�0XVVROLQL��6DOD]DU��)UDQFR�H�9DUJDV��ponendo le basi per una teoria comune circa la funzione del loisir nel contesto dei fascismi. Le righe che seguono ci permetteranno di comprendere meglio l’ogget-to dei vari saggi presenti in questo volume, fornendo al lettore alcuni strumenti utili per la loro interpretazione.L’affermazione dei fascismi, tra le due guerre, in Europa e in Sud America, portò a una diversa concezione dell’educazione e del tempo libero. Il culto della razza e l’utopia dell’uomo nuovo spinsero diversi paesi a dotarsi di strumenti volti al UDIIRU]DPHQWR�¿VLFR�H�VSLULWXDOH�GHOOH�QXRYH�JHQHUD]LRQL��/¶HGXFD]LRQH�¿VLFD�GL-venne centrale per le organizzazioni giovanili e nei contesti scolastici. Allo stesso modo, questa divenne importante nei programmi degli enti che si occupavano dell’organizzazione del tempo libero dei lavoratori. La cura del corpo si diffuse, FRVu��WUD�OH�PDVVH��LQ�OXRJKL�GHO�JORER�GRYH��¿QR�DOOR�VFRSSLR�GHOOD�3ULPD�JXHU-ra mondiale, era appannaggio delle classi elitarie, benché vi fossero stati timidi tentativi di alcuni governi di introdurla in ambito scolastico a scopo propedeutico per la preparazione militare. Pioniera in questo senso era stata la Prussia, che nel ��DYHYD�GLPRVWUDWR�OD�VXSHULRULWj�¿VLFD�GHO�SURSULR�HVHUFLWR�GXUDQWH�OD�JXHUUD�contro la Francia, tanto da diventare un modello per gli stati dell’Europa conti-nentale nel campo della preparazione atletica dei soldati. Nella sua Storia della

ginnastica, Valletti scriveva:

Introduzione

Daniele Serapiglia

IV Daniele SerapigliaIntroduzione

Il desiderio, il bisogno e la volontà fermamente decisa di rendere i giovani forti, coraggiosi ed esercitati nella disciplina per mezzo della ginnastica, nacque e creb-be presso i diversi popoli, che ne divennero poi i più ardenti cultori dopo qualche gran disastro di guerra. Noi la vediamo infatti sorgere e progredire con meravi-JOLRVD�UDSLGLWj�LQ�3UXVVLD�GRSR�OD�VFRQ¿WWD�GL�-HQD��FKH�VHJQz�GL�OXWWR�SHU�IDU�IRUWH�la nazione il principio del secolo; lutto, come cambiato poi in fulgida corona di gloria, tutti sappiamo ed ammiriamo1.

3DXO�9DOpU\��QHO��VFULYHYD�FKH� LQ�*HUPDQLD�YL�HUD�XQD�³GLVFLSOLQD�QDWXUD-le che vincola[va] l’azione individuale all’azione dell’intero paese, coordinan-do gli interessi particolari in modo che essi si [sommassero] e si [rafforzassero] UHFLSURFDPHQWH´2. L’esaltazione della comunità nazionale, l’enfasi nella rappre-VHQWD]LRQH�GHOO¶DSSDUWHQHQ]D�DOOD�QD]LRQH�HUDQR�SHURUDUH�LQ�WHUULWRULR�WHGHVFR�¿Q�dall’inizio del XIX secolo ed erano alla base del movimento ginnastico teorizzato GD�)ULHGULFK�/XGZLJ�-DKQ�QHOOD�VXD�RSHUD�Deutsches Volkstum3.3L��R�PHQR�QHJOL�VWHVVL�DQQL��LQ�*UDQ�%UHWDJQD�VL�VWDYDQR�DIIHUPDQGR�WUD�OH�PDVVH�gli sport4. Questi ultimi, più che alla preparazione militare, tendevano a riempire gli spazi di tempo vuoti della classe operaia. La rivoluzione industriale, infatti, aveva portato alla diminuzione degli orari di lavoro e alla necessità di occupare il tempo libero dei dipendenti delle industrie nei grandi centri urbani, attraverso at-tività alternative al consumo dell’alcol nei pub. Si erano create, così, le condizio-QL�SHU�O¶DIIHUPD]LRQH�WUD�OH�PDVVH�GL�VSRUW�GL�VTXDGUD�FRPH�LO��FDOFLR��FKH�³VXSH-rata la sua fase elitaria, quando era praticato nelle public schools come elemento della costruzione della virilità per i giovani della classe media, divenne lo sport GHOOD�FODVVH�RSHUDLD´5. Appare necessario sottolineare come il calcio non avesse solo portato alla nascita di un movimento popolare di praticanti, ma anche di un pubblico, che avrebbe contribuito alla creazione di nuovi consumi. Negli anni si VYLOXSSz�XQ�¿RUHQWH�PHUFDWR�OHJDWR�DOOH�VFRPPHVVH��VL�UDIIRU]z�OD�VWDPSD�VSRU-WLYD��UHQGHQGR�TXHVWR�VSRUW�DGDWWR�SHU�OR�VIUXWWDPHQWR�SXEEOLFLWDULR��8Q�ÀXVVR�GL�VSHWWDWRUL�VHPSUH�FUHVFHQWH��SRL��FUHz�OD�QHFHVVLWj�GL�HGL¿FDUH�VWUXWWXUH�FDSDFL�GL�accogliere un pubblico numeroso6.Accennare alla scuola ginnastica tedesca e alla tradizione sportiva inglese è fon-GDPHQWDOH� DL� ¿QL� GHOOD� QRVWUD� LQWURGX]LRQH�� SRLFKp�� DOO¶LQGRPDQL� GHOOD� 3ULPD�

1 F. Valletti, Storia della ginnastica, �'¶$QQD��0HVVLQD�)LUHQ]H��,�HG��S��2� 3��9DOpU\� LQ�(��*HQWLOH��L’apocalisse della modernità. La Grande guerra per l’uomo nuovo, 0RQGDGRUL��0LODQR��S��3 S. Pivato, Lo sport nel XX secolo��*LXQWL��)LUHQ]H�0LODQR��,�HG��S��4 Appare importante sottolineare come inizialmente il concetto di ginnastica e quello di sport fossero due entità separate.5 P. Capuzzo, Culture del consumo��,O�0XOLQR��%RORJQD��S��6 Cfr. C. Koller, F. Brändle, A cultural and social history of modern football, CUA, Washington D.C. 2015 (ed. or. 2002), pp. 43-59.

Daniele Serapiglia (a c.), Tempo libero, sport e fascismo V

guerra mondiale, proprio queste due culture si fusero creando i presupposti per XQD�QXRYD�FRQFH]LRQH�GHOOR�VSRUW�H�GHOO¶HGXFD]LRQH�¿VLFD��OD�FXL�XWLOLWj�IX�UHFH-SLWD�GDL�UHJLPL�GL�0XVVROLQL��)UDQFR��6DOD]DU�H�9DUJDV��6H�O¶HGXFD]LRQH�¿VLFD�GL�VFXROD�JHUPDQLFD�HUD�IXQ]LRQDOH�DOOR�VYLOXSSR�GHOOD�³UD]]D´�LQ�RJQL�VXD�GHFOLQD-zione (italiana, ispanica, lusitana, brasiliana), l’esempio inglese era adatto allo svago dei lavoratori, i quali, in questa maniera, avrebbero occupato il proprio tempo libero praticando dei giochi o assistendo ad eventi sportivi, piuttosto che frequentando osterie o peggio ancora organizzando incontri politici. Il calcio e gli altri sport di squadra avrebbero, inoltre, anch’essi svolto un ruolo educativo, diffondendo tra le masse disciplina e spirito di gruppo, che erano funzionali agli LGHDOL�GHL�GLIIHUHQWL�IDVFLVPL��0XVVROLQL�QHO��GLFKLDUz�D�/XGZLJ��³1RL�VLDPR��FRPH�LQ�5XVVLD��SHU�LO�VHQVR�FROOHWWLYR�GHOOD�YLWD��H�TXHVWR�QRL�YRJOLDPR�UDIIRU-zare, a costo della vita individuale. Con ciò noi non vogliamo trasformare gli XRPLQL�LQ�FLIUH��PD�OL�FRQVLGHULDPR�VRSUDWWXWWR�QHOOD�ORUR�IXQ]LRQH�QHOOR�VWDWR´7. In Portogallo avveniva la stessa cosa. Nel 1938, Salazar, rivolgendosi ad António Ferro, affermava che il popolo portoghese doveva essere educato alla collettività LQ�TXDQWR�³DYYHUVR�DOOD�GLVFLSOLQD��LQGLYLGXDOLVWD�VHQ]D�DFFRUJHUVHQH��FDUHQWH�QHO-OR�VSLULWR�GL�FRQWLQXLWj�H�WHQDFLWj�GL�D]LRQH´8. Le grandi kermesse sportive avrebbero poi creato spazi notevoli per l’esercizio GHOOD�SURSDJDQGD��,�JUDQGL�VWDGL��FKH�YHQQHUR�HGL¿FDWL�D�SDUWLUH�GDOOD�PHWj�GHJOL�anni Venti in Italia, tra gli anni Trenta e Quaranta in Portogallo e in Brasile e suc-cessivamente in Spagna, potevano rappresentare la cornice ideale per l’esercizio periodico del culto del regime. Le vittorie nel contesto internazionale degli atleti di casa avrebbero consentito ai regimi di rafforzare la propria immagine pubblica DO�GL�IXRUL�GHL�FRQ¿QL�QD]LRQDOL��FRQVROLGDQGR�LO�VHQWLPHQWR�GL�LGHQWLWj�DQFKH�WUD�OH�comunità degli emigranti che rivestivano una certa importanza per i bilanci dello stato d’origine, grazie alle loro rimesse9. Attraverso la stampa di settore, inoltre, i governi potevano raggiungere anche quei cittadini apatici rispetto al discorso politico, che trovavano maggior soddisfazione nella passione sportiva, piuttosto che in quella politica. In Italia, l’incontro tra la cultura ginnastica tedesca e quella sportiva inglese era DYYHQXWR�FRQ�OD�*UDQGH�JXHUUD��)LQR�DOOR�VFRSSLR�GHO�FRQÀLWWR��LQIDWWL��LQ�DPELWR�militare e scolastico preponderante era l’insegnamento della ginnastica.3LYDWR�ULFRUGD�FRPH��GRSR�O¶XQLWj�G¶,WDOLD��SHUVRQDJJL�TXDOL��*LXVHSSH�*DULEDOGL��Quintino Sella e Francesco De Santis avevano investito sullo sport (tiro a segno, DOSLQLVPR� H� JLQQDVWLFD�� FDUDWWHUL]]DQGROR� FRQ� ³SHFXOLDULWj� LQHTXLYRFDELOPHQWH�

7� %��0XVVROLQL�LQ�(��/XGZLJ��Colloqui con Mussolini��0RQGDGRUL��9HURQD��S��8 A. O. Salazar, A. Ferro, 9,,�,QWHUYLVWD��6DOD]DU�SULQFLSLR�H�¿QH in D. Serapiglia (a cura di), Il fascismo portoghese. Le interviste di Ferro a Salazar, Pendragon, Bologna 2014,9� ,Q�WDO�VHQVR��ULVXOWD�LQWHUHVVDQWH�OD�OHWWXUD�GL��'��0DUFKHVLQL��Lo sport in P. Bevilacqua, A. De Clementi, E. Franzina, Storia dell’emigrazione italiana, vol. II, Arrivi��'RQ]HOOL��5RPD��,�HG��2002), pp. 397- 418.

VI Daniele SerapigliaIntroduzione

ULVRUJLPHQWDOL´��/¶DVVRFLD]LRQLVPR�JLQQDVWLFR� VL� IDFHYD�SURPRWRUH� GHOOD� GLIHVD�GHOOD�SDWULD��GHO�PLJOLRUDPHQWR�¿VLFR�H�LQWHOOHWWXDOH�GHO�SRSROR�H�GHOOD�FRVWUX]LR-ne del cittadino soldato10. In tale senso, la maggior parte dei teorici difendeva la bontà della preparazione ginnica della popolazione; tra questi il capostipite della JLQQDVWLFD�LWDOLDQD��5RGROIR�2EHUPDQQ�H��VRSUDWWXWWR��(PLOLR�%DXPDQQ��$G�HVVL�VL�RSSRQHYD��SHUz��$QJHOR�0RVVR��LO�TXDOH��¿Q�GDOOD�¿QH�GHO�;,;�VHFROR�SHURUz�OD�causa dell’introduzione in ambito pubblico degli sport inglesi11.*OL�DSSHOOL�GL�0RVVR�ULPDVHUR�LQDVFROWDWL�DOPHQR�¿QR�DOO¶2WWREUH�GHO��TXDQ-do, dopo la disfatta di Caporetto, il governo italiano cambiò strategia circa la ULFUHD]LRQH�H�OD�SUHSDUD]LRQH�¿VLFD�GHL�VROGDWL�DO�IURQWH��&RPH�KD�VFULWWR�*LEHOOL��³$OPHQR�¿QR�DOO¶DXWXQQR�GHO��YHQQHUR�TXDVL�LJQR-rate quelle che erano le condizioni indispensabili per assicurare alla lunga la te-nuta dell’esercito: rispettare la dignità dei soldati, migliorare le loro condizioni, HVDXGLUH�LO�ELVRJQL�GL�OLFHQ]H�H�GL�ULSRVR´12. Queste condizioni, però, erano desti-QDWH�D�FDPELDUH�GRSR�OD�SHVDQWH�VFRQ¿WWD�SDWLWD�GDOOH�IRU]H�LWDOLDQH�D�&DSRUHWWR�nell’ottobre del 1917. Il conseguente avvicendamento al comando supremo tra Luigi Cadorna e Armando Diaz aveva dato impulso a una nuova strategia propa-gandistica sia tra i soldati nelle trincee che all’interno del paese, ritagliando per la pratica sportiva un ruolo del tutto nuovo, sull’esempio di quanto accadeva in *UDQ�%UHWDJQD�H�QHJOL�6WDWL�8QLWL�Lo sport assunse, così, una funzione fondamentale per la ricreazione delle truppe, LQVLHPH�DOOD�SURLH]LRQH�GL�¿OP�H�DJOL�VSHWWDFROL�WHDWUDOL�/D�SDXUD�GHOOD�VFRQ¿WWD�DYHYD�IDWWR�FRPSUHQGHUH�FKH� O¶DWWLYLWj�¿VLFD��ROWUH�DOOD�preparazione del corpo del soldato, poteva, tramite il suo aspetto ludico, curarne la preparazione della psiche, e, tramite i giochi di squadra, educare gli uomini alla YLWD�FROOHWWLYD��6FULYH�6HUJLR�*LXQWLQL��

,O�WUDFROOR�FDSRUHWWLDQR�LQGXUUj�DG�XQD�ULÀHVVLRQH�DQFKH�LQ�RUGLQH�DL�PH]]L�GL�WUDL-ning sportivo sino lì utilizzati; e il 1° febbraio 1918, il Comitato Supremo istituì LO�³6HUYL]LR�3�´�LQFDULFDQGR�GHOOD�3URSDJDQGD�EHOOLFD��WUD�L�FXL�FRPSLWL�¿JXUDYD�OD�SURPR]LRQH�GHOOR�VSRUW�DO�IURQWH�H� LQ�UHWURYLD��XQ�XI¿FLDOH� LQ� WXWWH� OH�DUPDWH��Doveva tuttavia essere il contatto con gli alleati dell’Intesa […] a far scoprire agli italiani svariati nuovi sport, a determinare una svolta nei vertici militari che optarono per l’adozione, in luogo della vetusta ginnastica, degli sport di squadra mostrati dagli anglo-franco-americani13.

È facile pensare che il nuovo spirito di cameratismo e la nuova concezione dello

10 S. Pivato, I terzini della borghesi. Il gioco del pallone nell’Italia dell’800��/HRQDUGR��0LODQR�1991, p. 133.11 A��0RVVR�LQ�LYL��S��12� $��*LEHOOL, La grande guerra degli italiani. Come la Prima guerra mondiale ha unito la nazio-

ne��%XU��0LODQR��,�HG��S��13� 6��*LXQWLQL, «Pallavolo Uisp: 50 anni di storia 1948-1998», in Uispress, n.°19 (1998), pp. 13-14.

Daniele Serapiglia (a c.), Tempo libero, sport e fascismo VII

spazio pubblico, creati nelle trincee, abbiano accelerato il processo di coinvolgi-mento dei soldati nella pratica degli sport di squadra. A trarne particolare bene-¿FLR�IX�VRSUDWWXWWR�LO�FDOFLR��FKH��FRQ�OD�3ULPD�JXHUUD�PRQGLDOH��FRPLQFLz�OD�VXD�rincorsa al ciclismo nel cuore degli italiani14. Protagoniste in tale senso furono le Case del soldato, dove sovente veniva praticato il football, come ci viene con-IHUPDWR�OHJJHQGR�OH�UHOD]LRQL�PRUDOL�¿QDQ]LDULH�SURYHQLHQWL�GD�DOFXQH�VHGL��3HU�esempio in quella di Pisa, sono contenute varie foto legate alla pratica sportiva. 7UD�TXHVWH��XQR�VFDWWR�GHO�FDSLWDQR�GHOOD�&URFH�5RVVD��SURI��'��(]LR�6DQWDUHOOL��che riporta un’azione di gioco di un match calcistico tra i giovani della Turris e una squadra di soldati15. $OOD�¿QH�GHOOD�JXHUUD� LO� WHPD�GHOOD� ULFUHD]LRQH�H�GHOOD�SUHSDUD]LRQH�¿VLFD�GHO-le masse si ripropose in ambito civile. Se l’esperienza delle case del soldato fu mantenuta in ambito militare, il governo fascista creò degli spazi sia per la pre-parazione delle nuove generazioni, che per l’occupazione del tempo libero delle classi lavoratrici. Nacquero, così, l’Opera nazionale balilla e l’Opera nazionale GRSRODYRUR��/D�SULPD�DYUHEEH�LQÀXHQ]DWR�OR�VYLOXSSR�GHOOD�+LWOHU�-XJHQG, della Mocidade Portuguesa e del Frente de Juventude spagnolo. La seconda avrebbe ispirato la formazione della Kraft durch Freude tedesca, della )XQGDomR�1DFLRQDO�para a Alegria no Trabalho portoghese e dell’Educación y Descanso spagnola. Se le organizzazioni giovanili si ispiravano largamente alla tradizione democri-stiana di ispirazione murriana, che soprattutto aveva fatto proseliti agli inizi del ’900 in Italia e Portogallo, e al movimento dei Boy scout, i dopolavoro nascevano da un dibattito europeo, dall’esperienza delle imprese statunitensi e da quella delle case del popolo. &RPH�KD�EHQ�VLQWHWL]]DWR�*XLGR�0HOLV��³/¶2SHUD�LQWHUSUHWz�una tendenza all’organizzazione dello svago e del riposo tipica, in quegli stessi anni, di tutti i paesi capitalistici, per lo meno giunti a un certo stadio di sviluppo; dappertutto, sia pure in forme diverse, promossa o incoraggiata dall’iniziativa SXEEOLFD´16.Il 13 giugno del 1921 era entrata in vigore la convenzione internazionale sul lavo-ro, che era stata elaborata due anni prima in occasione del congresso del Bureau

International du Travail della Società delle nazioni e che stabiliva un orario mas-simo di 8 ore lavorative per la maggior parte dei dipendenti pubblici e privati17. Tale convenzione era stata sottoscritta con riserva anche dall’Italia. Iniziò, così, un ampio dibattito su scala globale riguardo l’impiego del tempo libero da parte

14� $OPHQR�¿QR�DO�VHFRQGR�GRSRJXHUUD�LO�FLFOLVPR�IX�OR�VSRUW�SL��DPDWR�GDJOL�LWDOLDQL��,Q�WDO�VHQVR�OHJJDVL��'��0DUFKHVLQL��L’Italia del Giro d’Italia, ,O�0XOLQR��%RORJQD��SS��15 Istituto Salesiano (a cura di), Casa del Soldato di Pisa. Relazione Morale Finanziaria. Anni

Guerra 1915-1916-1917-1918��&DY��)UDQFHVFR�0DULRWWL��3LVD��S��16� *��0HOLV�Prefazione a E. Vigilante, /¶2SHUD�QD]LRQDOH�GRSRODYRUR��7HPSR�OLEHUR�GHL�ODYRUDWR-

ri, assistenza e regime fascista 1925-1943��,O�0XOLQR��%RORJQD��S��17 S. Cavazza, Dimensione massa. Individui, folle, consumi 1830-1945��,O�0XOLQR��%RORJQD��pp. 244-245.

VIII Daniele SerapigliaIntroduzione

dei lavoratori. Sia a livello statale che a livello privato si avvertiva il pericolo che l’aumento delle ore dedicate al tempo libero portasse gli operai ad un maggiore consumo di alcolici. Questo pericolo era già stato percepito nell’Europa setten-WULRQDOH�DOOD�¿QH�GHO�;,;�VHFROR��SRLFKp�OH�WDYHUQH�HUDQR�L�OXRJKL�DWWRUQR�DL�TXDOL�ruotavano i consumi della classe operaia18. Erano state perciò ideate delle forme di socializzazione e di occupazione del tempo libero ³VDQH´� che sarebbero state IXQ]LRQDOL�DO�EHQHVVHUH�PHQWDOH�H�¿VLFR�GHL� ODYRUDWRUL�H�GL�FRQVHJXHQ]D�DO�PL-glioramento della produzione. In un certo senso, bisognava creare sistemi poco invasivi di controllo della classe lavoratrice durante il tempo libero. La pratica sportiva, in questo modo, diventava centrale. Tale problematica venne sollevata nel resto del vecchio continente dopo la Prima guerra mondiale. Pioniere in tal senso fu Luis Pirard, il quale, già nel 1922, in Belgio aveva proposto la costitu-zione di un’opera nazionale /RLVLUV�2XYULHUV. Questa sarebbe dovuta essere un HQWH�VWDWDOH�FKH�DYUHEEH�GRYXWR�IDYRULUH�LQL]LDWLYH�YROWH�³D�SURFXUDUH�DJOL�RSHUDL�LO�PLJOLRU�LPSLHJR�GHO�WHPSR�OLEHUR´��7DOH�SURSRVWD�QRQ�IX�DSSURYDWD�TXHOO¶DQQR�PD�vide luce, ridimensionata, solo nel 193019. Fu con l’Opera nazionale dopolavoro italiana che iniziò la vicenda del tempo libero di stato. All’indomani dell’approvazione, nel marzo del 1923, della legge sulle 8 ore la-YRUDWLYH�GD�SDUWH�GHO�JRYHUQR�0XVVROLQL��DQFKH�LQ�,WDOLD�OD�TXHVWLRQH�GHOO¶LPSLHJR�del tempo libero dei lavoratori assunse una sua importanza concreta. Il futuro YLFHVHJUHWDULR�DOOH�&RUSRUD]LRQL��$UPDQGR�&DVDOLQL��GLFKLDUz��³,O�SUREOHPD�GHO�dopolavoro è più grave di quello del lavoro stesso […] Le otto ore di riposo non VL�GHEERQR�VSUHFDUH�LQ�SROLWLFD�R�QHOOD�SL��EDQDOH�LPLWD]LRQH�GHL�YL]L�ERUJKHVL´20. ,O�UHJLPH�ULXVFu�D�ULVROYHUH�OD�TXHVWLRQH�JUD]LH�DOO¶LGHD�GL�XQ�H[�GLULJHQWH�GHOOD�¿-OLDOH�GHOOD�:HVWLQJKRXVH�&RUSRUDWLRQ�D�9DGR�/LJXUH��0DULR�*LDQL��4XHVW¶XOWLPR��¿Q�GDO��DYHYD�SURSRVWR�DJOL�LQGXVWULDOL�LWDOLDQL�XQ�SLDQR�SHU�OD�ULFUHD]LRQH�degli operai ispirato al modello del paternalismo aziendale applicato a New Le-QDUN�GD�5REHUW�2ZHQ�DO�6RFLRORJ\�'HSDUWPHQW�GL�+HQU\�)RUG��/D�YLWD�GHL�ODYRUD-WRUL�GRYHYD�HVVHUH�³VFLHQWL¿FDPHQWH´�RUJDQL]]DWD�SHU�³DVVXHIDUOL´�DOOD�GLVFLSOLQD�GHOOH�LQGXVWULH�SHVDQWL�³WD\ORUL]]DWH´21��,O�SLDQR�GL�*LDQL��LQL]LDOPHQWH��QRQ�DYHYD�trovato riscontro nelle aziende, ma aveva incassato solo una promessa di soste-JQR�GD�SDUWH�GL�$UQDOGR�0XVVROLQL��LO�IUDWHOOR�0DJJLRUH�GHO�FDSR�GHO�IDVFLVPR��,Q�questo senso, esisteva un certo scetticismo negli ambienti governativi rispetto ad XQD�VWUXWWXUD�HYLGHQWHPHQWH�DPHULFDQL]]DWD��*LDQL��SHUz��FHUFz�GL�attribuire alla sua idea contenuti fascisti. Egli sosteneva che tramite il dopolavoro si sarebbe FUHDWD�³XQD�PDJJLRUH�LQWHVD�WUD�OH�FODVVL�VRFLDOL´��DWWUDYHUVR�³l’elevazione morale

18 Capuzzo, Culture del consumo, cit., p. 243.19 Cavazza, Dimensione massa. Individui, folle, consumi 1830-1945, cit., p. 246.20� $��&DVDOLQL�FLW��LQ�9��GH�*UD]LD��Consenso e Cultura di Massa nel’Italia Fascista. L’organizza-

zione del dopolavoro��/DWHU]D��5RPD�%DUL��S��21 Ivi, p. 31.

Daniele Serapiglia (a c.), Tempo libero, sport e fascismo IX

H�¿VLFD�GHL�VXRL�JUHJDUL´22. ,O�SURJHWWR�GL�*LDQL�YHQQH�DYDOODWR�QHO�PDJJLR�GHO��LQ�DPELWR�VLQGDFDOH�GD�(GPRQGR�5RVVRQL��$�VHJXLWR�GHO� VRVWHJQR�GL�TXHVW¶XOWLPR��YHQQHUR�FRVWLWXLWL� L�primi circoli dopolavoristici, che di fatto andarono a sostituire i circoli ricreati-vi legati ai movimenti di matrice socialista. Almeno, inizialmente però, l’opera venne rappresentata come apolitica, tanto che come presidente venne designato Emanuele Filiberto, duca d’Aosta23. Nel contesto del nuovo ente, lo sport avrebbe avuto un ruolo fondamentale, poi-ché avrebbe avuto lo scopo di rigenerare le forze dei lavoratori. È necessario sot-tolineare come, a differenza di altri elementi, le attività sportive non furono mu-WXDWH�GDOO¶HVSHULHQ]D�VRFLDOLVWD��&RPH�KD�VRWWROLQHDWR�/DXUR�5RVVL��³/¶,WDOLD�>«@�non conobbe un consistente movimento sportivo operaio di ispirazione socialista o comunista né, in qualche modo, ginnastica e sport rivestirono un ruolo premi-nente nel processo di formazione nazionale. Neppure lo stato italiano ha tentato mai di fare dello sport, come nel caso dell’esperienza del Fronte popolare fran-FHVH��XQR�VWUXPHQWR�GL�UHDOH�DYDQ]DPHQWR�FLYLOH�H�GHPRFUDWLFR�GHOOD�QD]LRQH´24. &¶q�GD�VRWWROLQHDUH��FRPXQTXH��FKH�LQWHOOHWWXDOL�LOOXPLQDWL�FRPH�$QWRQLR�*UDPVFL�avevano capito come lo sport potesse rappresentare una risorsa per la classe ope-raia25��)X�SHUz�FRQ�LO�IDVFLVPR�FKH�LO�PRQGR�GHOOR�VSRUW�¿Qu��TXDVL�LQWHUDPHQWH��sotto il controllo dello stato. Come abbiamo accennato sia in ambito dopolavoristico che nell’ambito dell’e-ducazione sportiva delle nuove generazioni, l’Italia mussoliniana ebbe l’indubbio ruolo di costituire per gli stati fascisti l’esempio di riferimento iniziale. Non dob-biamo, però, pensare che non vi fossero differenze rispetto al modello iniziale. È interessante notare come, a partire dalla metà degli anni Trenta, ad aver un ruolo di primo piano come modello d’impiego del tempo libero e dell’educazione delle giovani generazioni, siano state le organizzazione tedesche più che quelle ita-liane. Con il nazismo, la cultura sportiva tedesca riprese forza, tanto da imporsi in Portogallo e Spagna. Possiamo infatti affermare che la Mocidade Portuguesa subisse più il fascino della +LWOHU�-XJHQG che dell’opera nazionale Balilla. Lo stesso responsabile dell’organizzazione portoghese, )UDQFLVFR�-RVp�1REUH�*XH-GHV��HUD�XQ�DPPLUDWRUH�GHO�QD]LVPR��1RQ�q�XQ�FDVR�FKH�LO�SULPR�YLDJJLR�XI¿FLDOH�di una delegazione della Mocidade Portuguesa�VLD�VWDWR�LQ�*HUPDQLD�GXUDQWH�OH�Olimpiadi di Berlino, dove i giovani portoghesi fraternizzarono con quelli tede-schi26. La )XQGDomR�1DFLRQDO�SDUD�D�$OHJULD�QR�7UDEDOKR fu debitrice alla Kraft

22� *LDQL�FLW��LQ�LELGHP�23 Ivi, pp. 32-42.24� /��5RVVL��Solidarietà uguaglianza identità. Socialità e sport in Europa 1890-1945, L & N, 5RPD��S��25� $��*UDPVFL��,O�©IRRWEDOOª�H�OR�VFRSRQH in Sotto la Mole, Torino 1960, p. 433.26� -��9LHLUD��Mocidade Portuguesa, A esfera dos livros, Lisboa 2008, pp. 95-99.

X Daniele SerapigliaIntroduzione

durch Freude sia nel nome27 che rispetto all’organizzazione delle villeggiature dei lavoratori. I lavoratori dell’ente tedesco venivano ospitati sovente in Portogallo, PHQWUH�TXHOOL�OXVLWDQL�YHQLYDQR�DFFROWL�LQ�*HUPDQLD28. Accennare alla collabora-zione circa lo sviluppo delle politiche del tempo libero e dell’educazione delle JLRYDQL�JHQHUD]LRQL�H�DO�UDSSRUWR�WUD�OD�*HUPDQLD�QD]LVWD�H�LO�3RUWRJDOOR�HVWDGR-novista, è molto importante. Attraverso lo studio delle politiche legate allo sport H�DO�WHPSR�OLEHUR��SRVVLDPR�FRPSUHQGHUH�TXDQWR�O¶LQÀXHQ]D�GHO�QD]LVPR�VL�ID-cesse sentire anche in uno stato che ne sarebbe dovuto essere immune. Lo stesso Salazar aveva sottolineato più volte le differenze tra Estado Novo e nazismo, ma soprattutto aveva mal celato il suo disprezzo verso Hitler, nelle interviste conces-se ad António Ferro, tanto che l’opera Entrevistas a Salazar fu tradotta in diverse lingue fuorché in tedesco29��&Lz�FL�Gj�OR�VSXQWR�SHU�ULÀHWWHUH�VX�FRPH�OD�FXOWXUD�QD]LVWD�LQÀXHQ]z�L�³IDVFLVPL�ODWLQL´��Questa premessa ci consente una lettura più agevole del presente volume, nel quale vengono descritti diversi casi nazionali legati ai temi del tempo libero, dello VSRUW�H�GHO�IDVFLVPR��3HU�UHQGHUH�SL��ÀXLGD�OD�OHWWXUD�VL�q�GHFLVR�GL�GLYLGHUH�O¶RSHUD�in quattro sezioni. Si inizia con una prima parte dedicata al tema dello sport e del culto del corpo nell’ideologia fascista e nazista. Al primo capitolo dedicato da LuíV�5HLV�7RUJDO�DOOD�)XQGDomR�1DFLRQDO�SDUD�D�$OHJULD�QR�7UDEDOKR��seguono i FRQWULEXWL�GL�3ULVFLOD�)��3HUD]]R��GL�FXL�q�FRDXWULFH�0DULDQD�/LQV�3UDGR�H�GL�3DROR�Capuzzo. Il primo saggio è dedicato allo sviluppo dell’ideoologia nazionalso-FLDOLVWD� QHOOD� FRPXQLWj� WHGHVFD� EUDVLOLDQD�� DWWUDYHUVR� O¶HVHPSLR� GHOOD� -RKDQQHV�Keller Schulle. Il secondo saggio è riservato alle Olimpiadi di Berlino, l’evento che dimostrò al mondo la forza tedesca in ambito organizzativo e sportivo. La VHFRQGD�VH]LRQH�q�LQYHFH�GHGLFDWD�DOO¶DUFKLWHWWXUD�VSRUWLYD�GL�UHJLPH��0HQWUH�QHL�ORUR�GXH�FRQWULEXWL�+HORLVD�3DXOR�H� -RUJH�3DLV�GH�6RXVD�GLVFXWRQR�GHO�FRQFHW-WR�GHOO¶XRPR�QXRYR�OXVLWDQR��VRWWROLQHDQGR�O¶LPSRUWDQ]D�GHOO¶HGL¿FD]LRQH�GHOOR�6WDGLR�1DFLRQDO�GL�/LVERQD��0DUFRV�*XWHUPDQ�VL�LQWHUURJD�VXOO¶LGHD�DXWRULWDULD�nell’architettura degli stadi di Pacaembu di San Paolo del Brasile, dello Stadio 2OLPSLFR�GL�%HUOLQR�H�GH�)RUR�LWDOLFR�GL�5RPD��,QWHUHVVDQWH�ULVXOWD�LO�FDSLWROR�GL�1XQR�5RVPDQLQKR�GHGLFDWR�DOOH�SUDWLFKH�VSRUWLYH�QHOOD�ORFDOLWj�GL�YLOOHJJLDWXUD�lusitana delle Terme della Curia. La terza sezione, dedicata agli sport in epoca fascista, analizza l’impatto degli sport di squadra sul fascismo. Saverio Battente e Daniele Serapiglia parlano degli sport americani (Basket e Pallavolo), che si af-fermarono in Italia proprio durante il regime. Federico Croci e Fabio Caffarena ci raccontano dell’impatto propagandistico della trasvolata atlantica Italia-Brasile ��0DULD�GDV�*UDoDV�$QGUDGH�$WDtGH�GH�$OPHLGD�VRWWROLQHD�QHOOD�PH-

27� ,Q�WXWWL�H�GXH�JOL�DSSHOODWLYL�q�SUHVHQWH�LO�WHUPLQH�³JLRLD´�28� -��&��9DOHQWH��3DUD�D�+LVWyULD�GRV�WHPSRV�OLYUHV�HP�3RUWXJDO�GD�)1$7�j�,1$7(/��, Colibri-Inatel, Lisboa 2010, pp. 18-23.29 D. Serapiglia, Introduzione in D. Serapiglia (a cura di), Il fascismo portoghese. Le interviste di

Ferro a Salazar, cit., p. 16, 27.

Daniele Serapiglia (a c.), Tempo libero, sport e fascismo XI

desima prospettiva l’importanza della partecipazione del Brasile alla Coppa del 0RQGR�GL�FDOFLR��FKH�VL�VYROVH�LQ�)UDQFLD�QHO��)HUQDQGR�7DYDUHV�3LPHQWD�VL�interroga, invece, sul valore dello sport in generale e del calcio in particolare nel 0R]DPELFR��/D� TXDUWD� VH]LRQH� q� GHGLFDWD� DOOD� SURSDJDQGD�� 6H� $QD� /XL]D� 0DUWLQV� WUDWWD�dell’impatto che ebbero in Brasile le riviste: ©,QWHOLJrQFLD��PHQViULR�GH�RSLQLmR�PXQGLDOª��±��H�©9LYHU��0HQViULR�GH�6D~GH��)RUoD�H�%HOH]Dª��– 1941); Francisco Pinheiro si sofferma sull’impatto che la rivista «Stadium» ebbe rispetto al fascismo portoghese. Differente è la prospettiva di Alberto Pena 5RGUtJXH]��FKH�QHO�VXR�VDJJLR�FL�SDUOD�GHO�YDORUH�GHOOD�SURSDJDQGD�DWWUDYHUVR�LO�tempo libero, lo sport e il cinema sul fascismo iberico, sottolinenado l’importan-za di questi elementi nel contesto della diplomazia culturale tra Estado Novo e Spagna franchista.Leggendo questi contributi è facile riscontrare come si somigliasse l’uso che fe-FHUR�GL�VSRUW�H��WHPSR�OLEHUR�LO�%UDVLOH�GL�9DUJDV��O¶,WDOLD�GL�0XVVROLQL��OD�*HUPD-nia nazista e il Portogallo salazarista. Centrale è il discorso della razza, declinato in base alle diverse tradizioni nazionaliste. C’è da sottolineare, però, come, nei paesi latini, fosse comune un sentimento di appartenenza alla razza latina. Un altro elemento importante è rappresentato dalla somiglianza dell’architettura sta-tale dei tre paesi e della sua dimensione propagandistica, come, d'altronde, appare molto simile l’uso che i vari regimi fecero della stampa. Ciò può supportare, includendo la Spagna, la teoria che nell’immaginario dei governanti degli stati della così detta Europa latina e del Brasile ci fosse una predisposizione a pensare FKH�HVLVWHVVH�XQR�VSD]LR�SXEEOLFR�FRPXQH�QHO�PRQGR�FKH�SRVVLDPR�GH¿QLUH�GHO�³IDVFLVPR� ODWLQR´��4XHVWR��SHUz�� ULVXOWD�HVVHUH�XQR�VSD]LR�DSHUWR�DOOH� LQÀXHQ]H�GHOOD�*HUPDQLD�QD]LVWD��,Q�TXHVWR�VHQVR��DSSDULUHEEH�IDFLOH�RELHWWDUH�FKH�DOORUD�VL�possa parlare solo di fascismi piuttosto che di fascismi latini. Lo stesso concetto di razza, sebbene presente nelle differenti realtà, fu dibattuto e propagandato so-prattutto in coincidenza con le fortune del partito nazista. Leggendo questi testi, SHUz��SRVVLDPR�VXJJHULUH�FKH�VH�GD�XQD�SDUWH�LO�GLEDWWLWR�VXOOD�UD]]D�IX�LQÀXHQ-]DWR�GDO�QD]LVPR��LQ�,WDOLD��6SDJQD��3RUWRJDOOR�H�%UDVLOH��IX�DPSOL¿FDWR�SURSULR�nella ricerca della differenziazione con quest’ultimo. In questo senso, dobbiamo fare il GLI¿FLOH�sforzo di analizzare la questione razziale, andando oltre la que-VWLRQH�HEUDLFD��/¶LPSDWWR�GHOO¶RORFDXVWR�H�GHOOH�OHJJL�UD]]LDOL�LQ�*HUPDQLD��FRPH�LQ�,WDOLD��LQIDWWL��PD�DQFKH�OD�VWHVVD�GLI¿GHQ]D�GL�VSDJQROL�H�SRUWRJKHVL�YHUVR�OH�loro comunità ebraiche, rendono il discorso sulla razza strettamente connesso con i processi di emarginazione e sterminio degli ebrei. Leggendo questi sag-gi, però, possiamo suggerire per futuri approfondimenti come la questione della razza possa essere letta nella prospettiva di una differenziazione dei paesi latini GDOOD�*HUPDQLD�QD]LVWD��6DOD]DU�SDUODQGR�GL�+LWOHU�H�0XVVROLQL��VRWWROLQHHUj�FRPH�

XII Daniele SerapigliaIntroduzione

TXHVW¶XOWLPR�IRVVH�³SL��ODWLQR´30. Tali differenze potevano essere dimostrate pro-prio in ambito sportivo, nelle grandi kermesse internazionali, o nelle grandi im-prese come le trasvolate.Sembrano dunque coesistere due fascismi differenti in Europa, da una parte quel-lo tedesco e dall’altra quello latino che contemplava anche il Brasile. Tale senti-mento era rafforzato dalla presenza di comuni radici culturali. I regimi di Italia, 6SDJQD�H�3RUWRJDOOR�HUDQR�FDWWROLFL��³GLVFHQGHYDQR´�GDOO¶LPSHUR�URPDQR��DYHYD-no subito l’invasione dei mori, avevano una tradizione di navigatori, avevano eroi condivisi e, come nel caso di Cristoforo Colombo, anche contesi. Per la natura dei regimi stessi, ovviamente, c’era anche la tendenza a sottolineare l’originalità del-OH�VLQJROH�QD]LRQL�H�GHOOH�ORUR�FDUDWWHULVWLFKH�UD]]LDOL��DPSOL¿FDWH��QHOOD�SHQLVROD�LEHULFD��GDOOD�VHFRODUH�GLI¿GHQ]D�WUD�VSDJQROL�H�SRUWRJKHVL��(QWUDPEL�i grandi stati iberici, però, potevano trovare un trait d’union SURSULR�QHOO¶,WDOLD��FKH�³JUD]LH´�al fascismo aveva avviato il processo di riconciliazione tra stato e chiesa, aveva ridato lustro al proprio passato e aveva arginato l’avanzata del socialismo. Il fascismo poteva dare, dunque, una nuova cornice di riferimento agli�³VWDWL�QXR-YL´�FKH�QHJOL�DQQL�7UHQWD�YHQQHUR�FUHDWL�LQ�3RUWRJDOOR��6SDJQD�H�%UDVLOH��3HU�IDUH�ciò, nell’era del consenso era indispensabile creare uno spazio pubblico appro-priato. L’organizzazione del tempo libero dei lavoratori venne a rappresentare, FRVu�� XQR� VWUXPHQWR� HI¿FDFH� H� DSSURSULDWR� SHU� UDJJLXQJHUH� TXHVWR� VFRSR�� SRL-ché, come già sottolineato, andava a colpire anche quelle fasce della popolazione meno attente alla politica. Non è un caso che anche la stampa legata al tempo libero, fatta di rotocalchi disimpegnati, come quelli legati allo sport o ai consumi, UDSSUHVHQWDVVH�XQ�HI¿FDFLVVLPR�PH]]R�GL�SURSDJDQGD��FRPH�KDQQR�EHQ�VRWWROL-neato in questo volume Francisco Pinheiro e $QD�/XL]D�0DUWLQV��FRVu�FRPH un HI¿FDFH�PH]]R�GL�SURSDJDQGD�HUDQR�OH�JUDQGL�PDQLIHVWD]LRQL�VSRUWLYH�VYROWH�LQ�stadi architettonicamente molto simili tra loro. Sullo sfondo degli scritti presenti in questo volume, possiamo scorgere, però, non solo l’importanza ma anche la contraddittorietà dell’impatto sociale che sport e tempo libero ebbero sulle popolazioni dei regimi oggetto dei nostri studi. Al di là della propaganda, la fruizione del tempo libero e della pratica sportiva da parte delle classi sociali più popolari, se ebbero lo scopo di avvicinare giovani e lavoratori al regime, furono degli spazi nei quali si creò un discorso contraddit-WRULR�ULVSHWWR�DO�PHVVDJJLR�XI¿FLDOH�GHL�GLIIHUHQWL�IDVFLVPL��/H�NHUPHVVH�VSRUWLYH�nazionali determinarono un rafforzamento dei localismi. La mitizzazione di al-cuni atleti e il conseguente sfruttamento pubblicitario della loro immagine portò DOOD�QDVFLWD�GL�XQD�¿JXUD�GL�VSRUWLYR�GDOOD�YLWD�DJLDWD��TXDQGR�DOOD�SRSROD]LRQH�VL�ULFKLHGHYD�LO�VDFUL¿FLR�LQ�QRPH�GHOOD�QD]LRQH��,O�GLIIRQGHUVL�GHOOD�FLQHPDWRJUD¿D�america, inoltre, impose un’immagine estetica dell’uomo e della donna parados-salmente globalizzata, che, almeno nel caso di quest’ultima, cozzava con quella

30 A. O. Salazar, A. Ferro IV Intervista: Dopo la conferenza di Londra in Serapiglia (a cura di), Il fascismo portoghese. Le interviste di Ferro a Salazar, cit., p. 174.

Daniele Serapiglia (a c.), Tempo libero, sport e fascismo XIII

imposta dalla retorica di regime. Lo sport diventava, così, uno dei mezzi per modellare il corpo sulle immagini delle star americane. Anche per questo, è bene sottolineare come lo sport e il tempo libero furono importanti per il mondo fem-minile in quegli anni. Almeno per quanto riguarda l’Italia, gli spazi lasciati vuoti GDJOL�XRPLQL�QHL� OXRJKL�GL� ODYRUR�GXUDQWH� OD�*UDQGH�JXHUUD�GLHGHUR�DOOH�GRQQH�la possibilità di un nuovo protagonismo, catapultandole nello spazio pubblico. Con il regime si tentò un ritorno al virilismo di anteguerra, ma proprio lo sport consentì alle donne di ritagliarsi un’importante presenza nella sfera pubblica31. Più o meno accadde lo stesso in Portogallo, Brasile e Spagna, dove le donne, at-traverso le organizzazioni femminili fasciste, trovarono una propria dimensione collettiva. In questo senso, questo volume risulta utile per comprendere, in chiave comparativa, come i vari regimi cercarono di governare queste contraddizioni, con la prospettiva di inaugurare una nuova stagione di studi aperta ad altri appro-fondimenti.

$OOD�¿QH�GL�TXHVWD� LQWURGX]LRQH�DSSDUH�GRYHURVR� IDUH�DOFXQL� ULQJUD]LDPHQWL�� ,O�primo va all’Università di Siena e al prof. Paul Corner, il quale ha il merito di aver ospitato il seminario che ha dato spunto per la scrittura di questo libro. Un grazie VSHFLDOH�YD�D�9DOHULD�*DOLPL��FKH�KD�RUJDQL]]DWR�L�SDQHO�GL�TXHOOD�NHUPHVVH��GL�FXL�sono debitrici le sezioni del presente volume; all’Istituto Parri e al Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna per averne sostenuto la pub-EOLFD]LRQH�� ,Q¿QH��XQ� ULQJUD]LDPHQWR�SDUWLFRODUH�YD�D��(OHQD�%LJQDPL��9LWWRULR�&DSRUUHOOD��$OHVVLR�*DJOLDUGL��0DWWHR�3DVHWWL��*LXOLD�4XDJJLR��&DUPHOD�4XDJOLD��0DULFD�7RORPHOOL��L�TXDOL�KDQQR�FROODERUDWR��D�YDULR�WLWROR��DOOD�VXD�VWHVXUD�

31 Cfr. S. Bellassai, La mascolinità contemporanea��&DURFFL��5RPD��,�HG��SS��

1. “Fascismo” e corporativismo, comunismo, democracia e “alegria no trabalho”

Como é sabido, o corporativismo – de resto, um dos organizadores deste colóquio foi autor de uma tese de doutoramento sobre o tema, depois publicada1, e um dos nossos encontros versou esta temática2�±�ID]�SDUWH�LQWHJUDQWH�GD�RUJDQL]DomR�fascista, tenha ela a forma do Fascismo italiano ou do Estado Novo português, FRQFHGHQGR�VH�XP�VLJQL¿FDGR�LPSRUWDQWH�jV�HVWUXWXUDV�GR�WUDEDOKR�H�GRV�WUDED-OKDGRUHV�� LQVHULGDV� QD� FRQFHSomR� GH� XQLGDGH� QDFLRQDO� OLGHUDGD� SRU� XP�(VWDGR�autoritário/totalitário. Em Itália publicou-se, em 27 de Abril de 1927, a Carta del

Lavoro, emanada do Gran Consiglio del Fascismo, mas cuja autoria é atribuída D�%RWWDL��(P�3RUWXJDO��ORJR�HP��GH�6HWHPEUR�GH��DQR�GD�FULDomR�FRQVWL-tucional do Estado Novo, surgiu o Estatuto do Trabalho Nacional (decreto-lei n.º 23.048), que teve, em certa medida, como modelo, o texto italiano, e que foi, por DVVLP�GL]HU��R�HOHPHQWR�SURSXOVRU�GD�RUJDQL]DomR�FRUSRUDWLYD��OHYDGD�D�HIHLWR�SRU�6DOD]DU�H�SHOR�VHX�SULPHLUR�VXEVHFUHWiULR�GDV�&RUSRUDo}HV�3HGUR�7HRWyQLR�3H-UHLUD��FDPDUDGD�GH�0DUFHOOR�&DHWDQR��VXFHVVRU�GH�6DOD]DU�HP��QD�H[WUHPD�GLUHLWD��SUy[LPD�GR�IDVFLVPR�LWDOLDQR��WHQGR�VLGR�FROHJDV�GH�UHGDFomR�GD�UHYLVWD�2UGHP�1RYD.1HVWH�FRQWH[WR��RV�VLQGLFDWRV�QmR�IRUDP�DEROLGRV�PDV�WUDQVIRUPDGRV�HP�³VLQGL-

1 Daniele Serapiglia, Portogallo: corporativismo e tradizionalismo cattolico, Università di Bolo-gna / Universidade de Coimbra, 2009, e La via portoghese al Corporativismo��&DURFFL��5RPD��2� ³,O�FRUSRUDWLYLVPR�LQ�XQD�SURVSHWWLYD�VWRULFD�FRPSDUDWD��L�FDVL�LWDOLDQR��SRUWRJKHVH�H�EUDVLOLDQR´��Seminário Internacional realizado em Bolonha em 21-22 de Novembro de 2005.

Educação física, desporto “cultura popular” L�¸HSLNYPH�UV�[YHIHSOV¹��9LÅL_�LZ�ZVIYL�\TH�instituição do Estado Novo corporativo

Luís Reis Torgal Professor catedrático jubilado da Faculdade de Letras da Universidade de Coimbra. Fundador e investigador do CEIS20

PARTE I. SPORT E CULTO DEL CORPO NELL’IDEOLOGIA FASCISTA E NAZISTA

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FDWRV�QDFLRQDLV´��FRP�XPD�OyJLFD�QDWXUDOPHQWH�GLIHUHQWH�±�VLQGLFDWRV�YHUWLFDLV��únicos, integrados na ordem corporativa e controlados pelo poder -, dos sindi-FDWRV�GHPRFUiWLFRV��&RPR�LQRYDomR��HP�3RUWXJDO�IRUDP�FULDGDV��ORJR�HP��GLULJLGDV�VREUHWXGR�DR�PHLR�UXUDO��DV�&DVDV�GR�3RYR��FRP�IXQo}HV�GH�DVVLVWrQFLD�H�³FXOWXUD�SRSXODU´��HP�UHODomR�jV�TXDLV�0XVVROLQL�PDQLIHVWRX�XPD�JUDQGH�DGPL-UDomR�QD�HQWUHYLVWD�FRQFHGLGD�D�$QWyQLR�)HUUR�HP��3. Nessa altura já estavam também criadas (1937) as Casas dos Pescadores, com objectivos idênticos. A )XQGDomR�1DFLRQDO�SDUD�D�$OHJULD�QR�7UDEDOKR��)1$7��IRL�FULDGD�HP��SHOR�GHFUHWR�OHL�Q��GH��GH�-XQKR��WHQGR�VLGR�HODERUDGRV�RV�VHXV�SULPHLURV�(VWDWXWRV��TXH�IRUDP�VXFHVVLYDPHQWH�UHIRUPXODGRV��H�R�VHX�5HJXODPHQWR��7UD-WDYD�VH�GH�XPD�RUJDQL]DomR�SDUHFLGD�FRP�RXWUDV�RUJDQL]Do}HV�IDVFLVWDV�Mi�H[LV-tentes: em Itália surgiu em 1925 a 2SHUD�1D]LRQDOH�'RSRODYRUR, em 1933 na $OHPDQKD�QD]L�VHUi�HVWDEHOHFLGD�D�RUJDQL]DomR�Kraft durch Freude��³)RUoD�SHOD�$OHJULD´��H�RXWUDV� LQVWLWXLo}HV� LGrQWLFDV�VHUmR�FULDGDV�HP�(VWDGRV�GH� LGHRORJLD�mais ou menos idêntica, como sucederá na Espanha franquista, em 1940, com o nome de Educación y Descanso. -i�IDODUHPRV�GR�VHQWLGR�LGHROyJLFR�GD�)1$7��PDV�TXHUHPRV�GHVGH�Mi�DVVLQDODU�TXH�WDO�WLSR�GH�IXQGDomR��UDGLFDGD�HP�RUJDQL]Do}HV�TXH�VXUJLUDP�DQWHV��QD�OyJL-ca sindical independente e no contexto de estados demoliberais, com o sentido de apoio ao operariado, assumiram também um carácter fortemente ideológico de tipo marxista em estados comunistas de sistema. Portanto, estes organismos LQVHUHP�VH�QXPD�OyJLFD�GH�³VLVWHPD´��j�HVTXHUGD�RX�j�GLUHLWD��IDVFLVWD�RX�FRPX-nista, mas assumem também um carácter trabalhista generalizado num mundo TXH�VH�SUHWHQGLD�OLYUH��+DYLD�PHVPR�XPD�LQVWLWXFLRQDOL]DomR�JOREDO��GH�VHQWLGR�LQWHUQDFLRQDO��TXH�VH�UHXQLD�SHULRGLFDPHQWH��2�&RPLWp�,QWHUQDFLRQDO�³7UDEDOKR�H�$OHJULD´��UHXQLX�VH�QDV�YpVSHUDV�GD�JXHUUD��HP��HP�/RQGUHV��FRQWDQGR�FRP�D�SUHVHQoD�GH�XPD�GHOHJDomR�SRUWXJXHVD�GD�)1$7��'L]HPRV�LVWR�SDUD�SHUFHEHU�FRPR�XPD�RUJDQL]DomR�FRPR�D�)1$7�VH�PDQWHYH�HP�Portugal depois do 25 de Abril de 1974, assim como se mantiveram as Casas do 3RYR��FRP�XP�VHQWLGR��QDWXUDOPHQWH��PDLV�DEHUWR�GR�TXH�DV�LQVWLWXLo}HV�TXH�IR-ram criadas no tempo de Salazar em meios rurais (como nos meios piscatórios as Casas dos Pescadores) e só mais tarde também em meios industriais. Com efeito, o Instituto Nacional de Aproveitamento dos Tempos Livres dos Trabalhadores �,1$7(/��FRQWLQXRX��QR�¿QDO�GH��D�)1$7��HP�WHPSR�GH�GHPRFUDFLD��H�YHLR�D�DSRLDU�D�SXEOLFDomR�GR�HVWXGR�IXQGDPHQWDO�VREUH�D�UHIHULGD�IXQGDomR�GR�(VWDGR�1RYR�SDUD�SURPRYHU�D�$OHJULD�QR�7UDEDOKR�±�D�WHVH�GH�PHVWUDGR�GH�-RVp�&DUORV�Valente, publicada em 1999, que mais tarde foi desenvolvida, estabelecendo a

3 A. Ferro, +RPHQV�H�PXOWLG}HV, Livraria Bertrand, Lisboa 1938, p. 183.

Luís Reis TorgalEducação física, desporto “cultura popular” e “alegria no trabalho”

Daniele Serapiglia (a c.), Tempo libero, sport e fascismoPARTE I. SPORT E CULTO DEL CORPO NELL’IDEOLOGIA FASCISTA E NAZISTA

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OLJDomR�GD�)1$7�DR�,1$7(/4��'H�UHVWR��R�QRYR�QRPH��³DSURYHLWDPHQWR�GR�WHPSR�OLYUH�GRV�WUDEDOKDGRUHV´��HPERUD�FRP�XP�VHQWLGR�LGHROyJLFR�GLIHUHQWH��HP�pSRFD�de democracia (se bem que inicialmente tivesse havido em Portugal uma tenta-WLYD�GH�IRUPDU�XPD�GHPRFUDFLD�DYDQoDGD�GH�WLSR�VRFLDO�RX�PHVPR�³VRFLDOLVWD´��Mi�HUD�FRPXP�QD�FDUDFWHUL]DomR�GD�)1$7��FRPR�VH�SRGH�YHU�QD�OHJLVODomR�TXH�D�criou5��H�HP�SXEOLFDo}HV�GD�pSRFD6��(�WDPEpP�SRU�DOWXUD�GD�FULDomR�GD�)1$7�VH�RUJDQL]DYDP�FROyTXLRV�LQWHUQDFLRQDLV�FRP�HVWH�WtWXOR��$VVLP��HP��GH�-XQKR�de 1935, em Bruxelas, realizou-se o Congresso Internacional dos Tempos Livres GRV�7UDEDOKDGRUHV��$�)XQGDomR�,1$7(/�PDQWpP�VH�KRMH�±�HPERUD�QmR�QD�PHV-ma sede inicial, na rua Victor Cordon, em Lisboa, onde se encontra agora a sede GD�&RQIHGHUDomR�*HUDO�GRV�7UDEDOKDGRUHV�3RUWXJXHVHV��&*73��H�VLP�QD�FDOoDGD�de Santana, para onde já havia transitado antes do 25 de Abril –, administrando as estruturas que vinham do passado, nomeadamente os centros de férias, que aumentaram em número e melhoraram de qualidade, e publicando uma revista mensal intitulada Tempo Livre.4XHUHPRV�DLQGD�FRQIHVVDU�TXH�HVWD�QRVVD�UHÀH[mR�VREUH�D�HGXFDomR�ItVLFD��R�GHV-SRUWR�H�D�³FXOWXUD�SRSXODU´�QD�)1$7�WHP�SDUD�QyV�XP�VLJQL¿FDGR�HVSHFLDO�GH�QD-WXUH]D�SHVVRDO�H�FLHQWt¿FD��1R�SULPHLUR�FDVR��SRUTXH�YLYHPRV�QXP�DSDUWDPHQWR�SRU�FLPD�GH�XP�&HQWUR�GH�5HFUHLR�3RSXODU��QXPD�DOGHLD�SULPHLUDPHQWH�UXUDO�H�depois de operários fabris, Souselas, próximo de Coimbra, em tempo do Estado Novo, durante a infância e a juventude, assistindo, assim, à vida de uma depen-dência da FNAT. No segundo, porque iniciámos os estudos sobre o Estado Novo, realizando, com um colega, Amadeu Carvalho Homem, o estudo da biblioteca de uma Casa do Povo, precisamente a de Souselas, em que se converteu o referido Centro durante o marcelismo7.

2. O Corporativismo como corpo complexo e “original” e a FNAT

Na obra 'H]�DQRV�GH�3ROtWLFD�6RFLDO, publicada para comemorar o decénio da LQVWDXUDomR�GR�(VWDGR�1RYR�PDV��VREUHWXGR��GD�SXEOLFDomR�GR�(VWDWXWR�GR�7UD-balho Nacional (1933-1943), dizia-se o seguinte, logo no início, relativamente

4� -�&��9DOHQWH��(VWDGR�1RYR�H�$OHJULD�QR�7UDEDOKR��8PD�KLVWyULD�SROtWLFD�GD�)1$7��, Colibri – INATEL, Lisboa 1999, e Para a história dos tempos livres em Portugal: da FNAT ao

INATEL (1935-2010), Colibri – INATEL, Lisboa 2010. Veja-se também, sobre uma temática mais HVSHFt¿FD��R� OLYUR�GH�1��'RPLQJRV��ÏSHUD�GR�7ULQGDGH��2�SDSHO�GD�&RPSDQKLD�3RUWXJXHVD�GH�ÏSHUD�QD�©SROtWLFD�VRFLDOª�GR�(VWDGR�1RYR, Lua de Papel, Lisboa 2007.5� 9HU�GHFUHWR�OHL�Q��GH��GH�-XQKR�GH��DUWLJR��j�IUHQWH�WUDQVFULWR�6 Ver, por exemplo, Dez anos de Alegria no Trabalho, FNAT, Lisboa 1945, p. 7. 7 «,GHRORJLD�SROtWLFD�H�³FXOWXUD�SRSXODU´�±�DQiOLVH�GD�ELEOLRWHFD�GH�XPD�&DVD�GR�3RYR», in Análise

Social��YRO��;9,,,��/LVERD��SS��(P�FRODERUDomR�FRP�$��GH�&DUYDOKR�+RPHP�

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DR�³PRYLPHQWR�FRUSRUDWLYR�SRUWXJXrV´��IDODQGR�GH�³GXDV�HVSpFLHV�GH�HUURV´�GH�LQWHUSUHWDomR�

Pode, à primeira vista, tender-se a enquadrar o corporativismo português no FRQMXQWR� LQGLVWLQWR�GRV�VLVWHPDV�PDLV�RX�PHQRV�D¿QV�� LJQRUDQGR�JURVVHLUDPHQ-te quanto lhe imprime características próprias e, por assim dizer, personalidade inconfundível.Pode, por outro lado, praticar-se o erro de considerar o sistema corporativo portu-JXrV�QR�DVSHFWR�SXUR�H�VLPSOHV�GD�RUJDQL]DomR�GDV�DFWLYLGDGHV��FRPR�VH�VH�WUDWDVVH�apenas do problema de arregimentar e coordenar os elementos que trabalham no plano da economia nacional.1D�YHUGDGH��R�QRVVR�FRUSRUDWLYLVPR�WHP�XP�VHQWLGR�PDLV�DPSOR�H�TXH�QmR�p�VXV-FHSWtYHO�GH�VH�SUHVWDU�D�OHYLDQDV�H�LQFRQVLGHUDGDV�DVVLPLODo}HV��HP�VHQWLGR�PXLWR�mais largo do que aquele que poderia atribuir-se-lhe impensadamente, quando se GHVFRQKHFHVVH�R�IXQGDPHQWR�GD�VXD�FRQFHSomR�LQLFLDO�H�R�HVStULWR�GDV�VXDV�UHDOL-]Do}HV�FRQFUHWDV�8

Como é visível e já o mostrámos em muitos outros textos, o Estado Novo – so-EUHWXGR�QXPD�DOWXUD�HP�TXH�D�JXHUUD�FRPHoDYD�D�WHQGHU�SDUD�R�ODGR�GRV�DOLDGRV�– procurava salientar a sua originalidade��VHPSUH�D¿UPDGD��R�TXH�LOXGLX�PXLWRV�FLGDGmRV�H�GHSRLV�DOJXQV�KLVWRULDGRUHV��1R�HQWDQWR��VH�DV�SDODYUDV�VmR�SRU�YH]HV�diferentes pouco de essencial separava o Estado Novo do fascismo. O objectivo VHULD�FRORFDU�VH�QXPD�SRVLomR�GH�WHUFHLUD�YLD��FRQWUD�³R�LQGLYLGXDOLVPR�GR�VpFXOR�;;´��HP�SOHQD�FULVH��PDV�WDPEpP�³FRQWUD�D�WHRULD�PDU[LVWD´��SHQVDQGR�DLQGD��HP��TXH�VH�FDPLQKDYD�SDUD�XPD�³QRYD�RUGHP�HFRQyPLFD�H�VRFLDO´��FRQWUD�R�&DSLWDOLVPR�H�R�&RPXQLVPR��HP�TXH�KDYHULD�³HTXLOtEULR��KXPDQLGDGH�H�UHDOLV-PR´�H�DSRLDGD�QD�0RUDO�H�QR�'LUHLWR��3DUD�LVVR�VHULD�QHFHVViULD�XPD�³FRQYHUVmR�GD�PHQWDOLGDGH´�H�XPD�³DGHVmR�VLQFHUD�D�IyUPXODV�QRYDV´9, pelo que, sintoma-ticamente, a contagem do tempo passou também a ser feita a partir da altura em TXH�VH�LQLFLDUD�R�SURFHVVR�TXH�YLULD�GHVDJXDU�QR�(VWDGR�1RYR��D�5HYROXomR�GH��GH�0DLR�GH��TXH��EHP�YLVWDV�DV�FRLVDV��QmR�IRL�SURSULDPHQWH�XPD�PDUFKD�GH�WLSR�IDVFLVWD��$VVLP��SRU�H[HPSOR��HUD�LQWLWXODGR�³;9,,�$QR�GD�5HYROXomR�1DFLRQDO´�Textos como estes multiplicaram-se, em especial nos anos áureos do Estado Novo de Salazar, tanto nos seus próprios discursos, muitas vezes transcritos como H[HPSOR��FRPR�HP�OLYURV�GH�FRPHPRUDomR�RX�HP�WH[WRV�GH�GLYXOJDomR�H��SDUWLFX-ODUPHQWH��GH�LQIRUPDomR�H�IRUPDomR�SRSXODU�6DOD]DU�� ORJR�HP��GH�0DUoR�GH��QD�VHGH�GD�8QLmR�1DFLRQDO� �R�SDUWLGR�~QLFR�RX�D�DVVRFLDomR�FtYLFD�~QLFD�GR�(VWDGR�1RYR��FRPR�SUHIHULD�FKDPDU�OKH�R�³&KHIH´��SURIHULX�XP�GLVFXUVR�IXQGDPHQWDO�TXH�IRL�UDGLRGLIXQGLGR�SDUD�R�3RUWR��

8 'H]�DQRV�GH�3ROtWLFD�6RFLDO, Instituto Nacional do Trabalho e Previdência (INTP), Lisboa 1943, p. 5.9 Ivi, sobretudo pp. 5-17.



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FRQVLGHUDGD�D�³FLGDGH�GR�WUDEDOKR´�H�GRV�³WUDEDOKDGRUHV´��R�TXDO�IRL�YiULDV�YH]HV�UHIHULGR�HP�OLYURV�GH�SURSDJDQGD��7UDQVFUHYDPRV�D�SDUWH�PDLV�VLJQL¿FDWLYD�SDUD�o nosso propósito de analisar a política salazarista virada – como se dizia – para DV�³PDVVDV�SUROHWiULDV´�

1yV�TXHUHPRV�SDUD�QyV�D�PLVVmR�GH�ID]HU�FRP�TXH�XP�HOHYDGR�FULWpULR�GH�MXVWLoD�H�de equilíbrio humano presida à vida económica nacional. Nós queremos que o tra-EDOKR�VHMD�GLJQL¿FDGR�H�D�SURSULHGDGH�KDUPRQL]DGD�FRP�D�VRFLHGDGH��1yV�TXHUH-mos caminhar para uma economia nova, trabalhando em uníssono com a natureza humana, sob a autoridade dum Estado forte que defenda os interesses superiores GD�1DomR��D�VXD�ULTXH]D�H�R�VHX�WUDEDOKR��WDQWR�GRV�H[FHVVRV�FDSLWDOLVWDV�FRPR�GR�EROFKHYLVPR�GHVWUXLGRU��1yV�TXHUHPRV� LU� QD� VDWLVIDomR�GDV� UHLYLQGLFDo}HV�RSH-UiULDV��GHQWUR�GD�RUGHP��GD�MXVWLoD�H�GR�HTXLOtEULR�QDFLRQDO��DWp�RQGH�QmR�IRUDP�FDSD]HV�GH�LU�RXWURV�TXH�SURPHWHUDP�FKHJDU�DWp�DR�¿P��1yV�TXHUHPRV�GHIHQGHU�as massas proletárias dos seus falsos apóstolos e demonstrar com a nossa atitude TXH�QmR�Ki�XPD�TXHVWmR�HFRQyPLFD�D�GLYLGLU�QRV��PDV�QR�IXQGR��FRPR�R�GHL[iPRV�demonstrar há pouco, para que se abram os olhos que teimam em estar fechados, XP�FRQFHLWR�GLIHUHQWH�GH�YLGD��RXWUD�LGHLD�GH�FLYLOL]DomR��5HVWD�VDEHU�VH�R�TXH�Ki�de transcendente e de eternamente verdadeiro e belo no nosso património lusitano, ODWLQR�H�FULVWmR��QyV�R�GHL[DUHPRV�SHUGHU��VHP�FRQVFLrQFLD�GD�VXD�VXSHULRULGDGH��SHUDQWH�D�DPHDoD�GD�QRYD�pSRFD�EiUEDUD10.

Parte desse discurso foi transcrito na portada do livro comemorativo dos dez anos da FNAT11 e na Agenda Corporativa, saída em 1942, para divulgar a men-VDJHP�GR�FRUSRUDWLYLVPR�GR�(VWDGR�1RYR�H�DV�VXDV�LQVWLWXLo}HV��LQWHJUDGR�QXP�LPSRUWDQWH� WH[WR� LQWLWXODGR� ³7UDQVIRUPDomR�)XQGDPHQWDO´�� TXH� VH� UHIHUH�� ORJR�QR�LQtFLR��D�XPD�D¿UPDomR�GR�&RQGH�*RQ]DJXH�GH�5H\QROG��1HOH�VH�GL]LD�TXH�3RUWXJDO�HVWDYD�D�ID]HU�WXGR��QR�FRQWH[WR�GH�XPD�³5HYROXomR�1DFLRQDO´��D�Agen-

da�HUD�GDWDGD�WDPEpP�GR�³$QR�;9,�GD�5HYROXomR�1DFLRQDO´��³SDUD�EDQLU�GH-¿QLWLYDPHQWH�GD�1DomR�D�WXWHOD�GR�GHPR�OLEHUDOLVPR�LQGLYLGXDOLVWD�H�GD�WLUDQLD�VREUH�HOD�H[HUFLGD�SHORV�SDUWLGRV´��$WUDYpV�GR�FRUSRUDWLYLVPR�HVWDYD�VH�³D�PR-GL¿FDU�FRPSOHWDPHQWH�RV�FRVWXPHV��D�LQDXJXUDU�XPD�QRYD�pSRFD�QD�KLVWyULD�GH�3RUWXJDO´��6RE�D�GLUHFomR�GH�6DOD]DU��³&RQGXWRU�GD�5HYROXomR´�H�³2ULHQWDGRU�H�*XLD´��FULRX�VH�XPD�&RQVWLWXLomR�FRUSRUDWLYD�H�3HGUR�7HRWyQLR�3HUHLUD� LQLFLRX�D�FRQVWUXomR�GR�(VWDGR�FRUSRUDWLYR��0DV�R�FDVR�SRUWXJXrV�±�VHPSUH�YHP�DR�GH�

10 Oliveira Salazar, Discursos��YRO��,��&RLPEUD�(GLWRUD��&RLPEUD��GLVFXUVR�LQWLWXODGR�³&RQ-FHLWRV�HFRQyPLFRV�GD�QRYD�&RQVWLWXLomR´��SURIHULGR�QD�VHGH�GD�8QLmR�1DFLRQDO��HP��GH�0DUoR�GH�1933. destinado à cidade do Porto, para onde foi radiodifundido, pp. 209-210.11 Ver Dez anos de Alegria no Trabalho��)1$7��/LVERD��³1yV�TXHUHPRV�LU�QD�VDWLVIDomR�GDV�UHLYLQGLFDo}HV�RSHUiULDV��GHQWUR�GD�RUGHP��GD�MXVWLoD�H�GR�HTXLOtEULR�QDFLRQDO��DWp�RQGH�QmR�IRUDP�FDSD]HV�GH�LU�RXWURV�TXH�SURPHWHUDP�FKHJDU�DWp�DR�¿P��2OLYHLUD�6DOD]DU�´�±�WH[WR�TXH�VH�HQFRQWUD�QXPD�SRUWDGD�DQWHV�GH�R�OLYUR�VH�LQLFLDU�H�GHSRLV�GDV�IRWRV�GR�3UHVLGHQWH�GD�5HS~EOLFD��&DUPRQD��GR�3UHVLGHQWH�GR�&RQVHOKR��6DOD]DU��GH�3HGUR�7HRWyQLR�3HUHLUD��HQWmR�HPEDL[DGRU�QR�%UDVLO�H�REUHLUR�GR�HGLItFLR�FRUSRUDWLYR��H�$QWyQLR�-~OLR�&DVWUR�)HUQDQGHV��HQWmR�VXEVHFUHWiULR�GDV�&RUSRUDo}HV�H�Previdência Social.

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FLPR�D�LGHLD�GD�³RULJLQDOLGDGH´�±�HUD�XPD�QRYLGDGH��GLIHUHQWH�GH�RXWURV�(VWDGRV�corporativos de tipo totalitário12. O corporativismo português era, portanto, um corpo complexo que tinha como cúpula o INTP (Instituto Nacional de Trabalho e Previdência), sendo formado SRU�6HUYLoRV� GH�$FomR�6RFLDO13�� 6HFomR� GR�7UDEDOKR14�� 6HFomR� GH�2UJDQL]DomR�&RUSRUDWLYD�TXH�FRRUGHQDYD�*UpPLRV�H�6LQGLFDWRV15��6HFomR�GDV�&DVDV�GR�3RYR�e dos Pescadores16��6HFomR�GDV�&DVDV�(FRQyPLFDV17��6HFomR�GDV�&DL[DV�GH�3UHYL-GrQFLD�H�$VVRFLDo}HV�GH�6RFRUURV�0~WXRV18 e a FNAT19��0DV�QRWH�VH�TXH�WDPEpP�SHUWHQFLD�D�HVVD�FRPSOLFDGD�PDV�RUGHQDGD�HVWUXWXUD�FRUSRUDWLYD�D�/HJLmR�3RUWX-JXHVD��yUJmR�SDUDPLOLWDU��FRQVLGHUDGR�±�SHOD�UHVSHFWLYD�OHL�GH�EDVHV��GHFUHWR�OHL�Q��GH��GH�6HWHPEUR�GH��±�FRPR�³RUJDQL]DomR�SDWULyWLFD�FULDGD�por iniciativa do povo português que quis tomar à sua conta parte da grande obra GH�UHQRYDomR�QDFLRQDO��GDQGR�SHOD�SDODYUD��SHOR�H[HPSOR�H�SHOD�DFomR��XP�DSRLR�LQFRQGLFLRQDO�DR�*RYHUQR�GD�2UGHP�1RYD´20��2X�VHMD��QmR�ID]LDP�SDUWH�GD�RU-JDQL]DomR�FRUSRUDWLYD�DSHQDV�HOHPHQWRV�YLUDGRV�SDUD�R�WUDEDOKR�H�D�RUJDQL]DomR�SDWURQDO��D�DVVLVWrQFLD��R�OD]HU��PDV�WDPEpP�XPD�LQVWLWXLomR�RUJkQLFD��IRUPDGD�SRU�EDWDOK}HV��H[LVWHQWHV�HP�YiULDV�XQLGDGHV�GLVWULWDLV��TXH�WHYH�XP�LPSRUWDQWH�SDSHO�GH�LQIRUPDomR�SROtWLFD�GH�WLSR�UHSUHVVLYR�A FNAT, que era a editora desta Agenda, surge, pois, no seu lugar no complexo TXH�FRQVWLWXL�D�RUJDQL]DomR�FRUSRUDWLYD�HQWmR�YLJHQWH��TXH�VH�HVWDYD�D�FRQVWUXLU�H�YLULD�D�FRQKHFHU��DSHVDU�GR�¿P�GD�JXHUUD�H�GD�YLWyULD�GDV�IRUoDV�DOLDGDV��GHPRFUi-ticas e comunistas, e, mais tarde da crise do próprio sistema, novas etapas.

3. A FNAT, os seus objectivos e a sua organização

$�)XQGDomR�1DFLRQDO�SDUD�D�$OHJULD�QR�7UDEDOKR�VXUJLX��FRPR�VH�GLVVH��HP��GH�

12 Agenda Corporativa��/LVERD��(GLo}HV�)1$7��SS��(VWD�Agenda era apresentada FRP�D�¿QDOLGDGH�GH�HVWDEHOHFHU�³FRQWDFWR�FRP�RV�RUJDQLVPRV�FRUSRUDWLYRV�H�FRP�R�S~EOLFR�HP�JHUDO´�H�³RUJDQL]DGD�SDUD�VHUYLU�XPD�GRXWULQD�H�TXDQWRV�D�HVVD�GRXWULQD�VH�GHGLFDP´��FRQWULEXLQGR�DVVLP�³SDUD�D�REUD�TXH�FRQWLQXD�D�VHU�D�©JUDQGH�EDWDOKD�GR�IXWXURª�±�R�FRUSRUDWLYLVPR´��$�³$SUH-VHQWDomR´�WHP�D�GDWD�GH��GH�-DQHLUR�GH��$QR�;9,�GD�5HYROXomR�1DFLRQDO�13 Ivi, p. 29 ss.14 Ivi, p. 33 ss.15 Ivi, p. 37 ss.16 Ivi, p. 41 ss.17 Ivi, p. 49 ss.18 Ivi, p. 51 ss.19 Ivi, p. 53 ss.20 Ivi, p. 183 ss.



7

-XQKR�GH��2�GHFUHWR�OHL�TXH�D�FULRX�p�EUHYH��VHQGR�DQWHFHGLGR�SRU�XPD�WDP-EpP�EUHYH��PDV�HVFODUHFHGRUD��GHFODUDomR�GRXWULQiULD��VHJXLQGR�VH�D�SXEOLFDomR�dos seus primeiros Estatutos.1HVVD�LQWURGXomR�SRGH�OHU�VH��

$�RUJDQL]DomR�FRUSRUDWLYD�GD�1DomR�QmR�GHYH�OLPLWDU�RV�VHXV�REMHFWLYRV�DR�FDPSR�GDV�SUHRFXSDo}HV�GH�RUGHP�PHUDPHQWH�PDWHULDO��3RU�PXLWR�JUDYHV�H�LQVWDQWHV�TXH�VHMDP�DV�VROLFLWDo}HV�GH�DOJXQV�SUREOHPDV�HFRQyPLFRV�GR�PRPHQWR�SUHVHQWH��Ki�TXH�DODUJDU�RV�KRUL]RQWHV�GR�QRVVR�HVIRUoR��6HP�XP�LQWHQVR�PRYLPHQWR�GH�HVSLUL-WXDOL]DomR�GD�YLGD�H�VHP�XP�IRUWH�DSHOR�DRV�YDORUHV�PRUDLV��D�REUD�GR�(VWDGR�1RYR�SRGHULD�UHQRYDU�PDWHULDOPHQWH�D�IDFH�GD�WHUUD�SRUWXJXHVD�PDV�QmR�VHULD�FRQVHJXL-GD�D�VXD�YLWyULD�PDLV�DOWD��D�WUDQVIRUPDomR�SURIXQGD�GD�QRVVD�PHQWDOLGDGH��R�UHYL-JRUDPHQWR�GH�WRGRV�RV�ODoRV�H�GH�WRGRV�RV�VHQWLPHQWRV�TXH�PDQWpP�D�FRPXQLGDGH�nacional e a perpetuam através dos tempos.1D�RUJDQL]DomR�GR�WUDEDOKR�p�SUHFLVR�QmR�SHUGHU�GH�YLVWD�HVWH�DVSHFWR�SULPRUGLDO��1mR�EDVWD�IDFLOLWDU�DV�IXQo}HV�R¿FLRVDV�GRV�6LQGLFDWRV�1DFLRQDLV�H�GDV�&DVDV�GR�3RYR��e�SUHFLVR�HVWLPXODU�R�DPELHQWH�GH�SXUR�LGHDOLVPR�HP�TXH�WDLV�LQVWLWXLo}HV�VH�FULDUDP��PDQWHU�DFHVD�D�FKDPD�GR�HQWXVLDVPR�H�GD�FRQ¿DQoD�TXH�R�SHQVDPHQWR�social do Estado Novo Corporativo fez reacender na consciência das massas tra-balhadoras. Tudo, por consequência, que possa concorrer para acarinhar a existência das ca-PDGDV�PDLV�PRGHVWDV�GD�SRSXODomR�H�GLUHFWDPHQWH�IRUWDOHFHU��HGXFDU�H�GLVWUDLU�R�corpo e o espírito dos que trabalham deve ser olhado com o cuidado especial que D�SUHSDUDomR�GR�IXWXUR�QRV�LPS}H��(VVD�WDUHID�FDEH��HP�SULPHLUR�OXJDU��DR�(VWDGR��H�QmR�SRXFR�p�R�TXH�HVWi�IHLWR�RX�YDL�HP�FXUVR�GH� UHDOL]DomR��FDVDV�HFRQyPLFDV�� LQVWLWXLo}HV�GH�SUHYLGrQFLD��SUR-WHFomR�DRV�GHVSRUWRV�H�j�FXOWXUD�ItVLFD��0DV�WrP�HVWULWR�GHYHU�GH�R�FRDGMXYDU�RV�organismos corporativos da economia nacional, as grandes empresas e as próprias HQWLGDGHV�LQGLYLGXDLV�FRP�PHLRV�H�FRQGLo}HV�SDUD�WDQWR��2�GHFUHWR�TXH�RUD�VH�SXEOLFD�WHP�SRU�¿P�DSURYDU�RV�HVWDWXWRV�GD�)XQGDomR�1D-cional para a Alegria no Trabalho, cujos objectivos consistem essencialmente em ³DSURYHLWDU�R�WHPSR�OLYUH�GRV�WUDEDOKDGRUHV�SRUWXJXHVHV�GH�IRUPD�D�DVVHJXUDU�OKHV�R�PDLRU�GHVHQYROYLPHQWR�ItVLFR�H�D�HOHYDomR�GR�VHX�QtYHO�LQWHOHFWXDO�H�PRUDO´��e�XPD�LQVWLWXLomR�QRYD�TXH�VH�FULD�VRE�R�SDWURFtQLR�GR�(VWDGR�PDV�DVSLUDQGR�D�FRQVHJXLU��QXP�IXWXUR�EUHYH��YLGD�LQGHSHQGHQWH��VROLGDPHQWH�DOLFHUoDGD�QD�JHQH-rosidade e no civismo de uns, no entusiasmo e no reconhecimento de outros, na GHYRomR�GH�WRGRV�RV�TXH�FUrHP�QRV�DOWRV�LGHDLV�GD�5HYROXomR�1DFLRQDO�

E no artigo 1.º (a lei tem apenas dois artigos) pode ler-se:

e�FULDGD�D�)XQGDomR�1DFLRQDO�SDUD�D�$OHJULD�QR�7UDEDOKR��TXH�WHUi�SRU�¿P�SUR-mover por todas as formas ao seu alcance o aproveitamento do tempo livre dos trabalhadores portugueses por forma a assegurar-lhes o maior desenvolvimento ItVLFR�H�D�HOHYDomR�GR�VHX�QtYHO�LQWHOHFWXDO�H�PRUDO�

&RPR�VH�Yr�H�GH�DFRUGR�FRP�R�TXH�Mi�KDYtDPRV�GLWR��D�FULDomR�GD�)1$7�HQFRQ-WUD�VH� LQWHJUDGD�QD� OyJLFD�GD�RUJDQL]DomR�FRUSRUDWLYD��D¿UPDQGR�VH�QD�iUHD�GR�³GHVHQYROYLPHQWR�ItVLFR´�H�QD�iUHD�GD�³HOHYDomR�GR�QtYHO�LQWHOHFWXDO�H�PRUDO´��

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2X�VHMD��HUD�QR�IXQGR�D�YHOKD�IyUPXOD�KRUDFLDQD�TXH�WDQWR�LQÀXHQFLRX�RV�UHJLPHV�IDVFLVWDV�FRPR�FRPXQLVWDV��³Mens sana in corpore sano´21.1RV�(VWDWXWRV�TXH� DFRPSDQKDP�D� OHL� GLVWLQJXHP�VH�GHVWH�PRGR�RV� ³PHLRV�GH�DFomR�GD�)1$7´��

Em ordem a um maior desenvolvimento físico: a) Organizar colónias de férias; E��3URPRYHU�SDVVHLRV�H�H[FXUV}HV��F��3URPRYHU��HVWLPXODU�H�RUJDQL]DU�GHVD¿RV��GHPRQVWUDo}HV�DWOpWLFDV�H�IHVWDV�GHV-portivas; G��&ULDU�FXUVRV�GH�JLQiVWLFD�H�HGXFDomR�ItVLFD��

(P�RUGHP�j�HOHYDomR�GR�QtYHO�LQWHOHFWXDO�H�PRUDO��D��2UJDQL]DU�FRQIHUrQFLDV��KRUDV�GH�P~VLFD�H�GH�WHDWUR��VHVV}HV�GH�FLQHPD�HGXFD-tivo e palestras radiofónicas diárias (dez minutos da F.N.A.T.); b) Promover visitas de estudo a museus, monumentos e outros locais de interesse histórico, intelectual ou técnico; c) Instalar bibliotecas populares; G��&ULDU�FXUVRV�GH�FXOWXUD�SUR¿VVLRQDO�RX�JHUDO��P~VLFD�H�FDQWR�FRUDO��

2�³GHVHQYROYLPHQWR�ItVLFR´�RFXSDYD��SRUWDQWR��R�SULPHLUR�OXJDU��YLQGR�Vy�GHSRLV�³D�HOHYDomR�GR�QtYHO�LQWHOHFWXDO�H�PRUDO´��SDXWDGD��HYLGHQWHPHQWH��SHORV�YDORUHV�do Estado Novo. De resto, era também isso que sucedia no Ensino. No ano se-JXLQWH�j�FULDomR�GD�)1$7��GHX�VH�D�³UHPRGHODomR�GR�0LQLVWpULR�GD�,QVWUX-omR�3~EOLFD´��FRQFHLWR�TXH�WUD]LD�j�PHPyULD�D�LPDJHP�UHSXEOLFDQD�GHPROLEHUDO��Assim, foi aprovada, promulgada e publicada a lei n.º 1.941, de 11 de Abril, que GHX�VLJQL¿FDWLYDPHQWH�DR�UHIHULGR�0LQLVWpULR�XP�QRPH�PDLV�FRQVHQWkQHR�FRP�D� LGHRORJLD� GR� UHJLPH�� ³0LQLVWpULR� GD� (GXFDomR�1DFLRQDO�´� TXH� WHYH� j� IUHQWH�António Carneiro Pacheco, professor de Direito e grande partidário da causa sala-zarista. A base II dessa lei, depois de na base I ter mudado o nome do ministério, LQVWLWXtD�D� -XQWD�1DFLRQDO�GH�(GXFDomR��³SDUD�R�HVWXGR�GH� WRGRV�RV�SUREOHPDV�TXH�LQWHUHVVDP�j�IRUPDomR�GR�FDUiFWHU��DR�HQVLQR�H�j�FXOWXUD´��D�TXDO�WHULD�FRPR�SULPHLUD�VHFomR�D�³(GXFDomR�PRUDO�H�ItVLFD´��UHIHULQGR�VH�DV�VHJXLQWHV�jV�YiULDV�fases do ensino, do ensino primário ao superior e ao técnico e às artes, bem como j�LQYHVWLJDomR�FLHQWt¿FD�H�jV�UHODo}HV�FXOWXUDLV�$�SUySULD�RUJDQL]DomR�GD�)1$7�HUD�WDPEpP�UHYHODGRUD�GHVVD�KLHUDUTXLD��FRQIRU-PH�VH�SRGH�YHUL¿FDU�DWUDYpV�GR�VHX�RUJDQLJUDPD��A FNAT dependia, em primeira instância, do Presidente do Conselho, Salazar, TXH�ID]LD�SDUWH�GD�&RPLVVmR�&HQWUDO��TXH�VHULD�SUHVLGLGD�SHOR�SUySULR�3UHVLGHQWH�GD�5HS~EOLFD�H�WHULD�FRPR�PHPEURV��GH�DFRUGR�FRP�RV�VHXV�(VWDWXWRV�LQLFLDLV��3HGUR�7HRWyQLR�3HUHLUD��R�SULPHLUR�VXEVHFUHWiULR�GDV�&RUSRUDo}HV�H�REUHLUR�GR�HGLItFLR�FRUSRUDWLYR��D�³EDWDOKD�GR�IXWXUR´��GH�DFRUGR�FRP�R�OLYUR�GD�VXD�DXWR-

21� (VVD�Pi[LPD�HQFRQWUD�VH��SRU�H[HPSOR��LQVFULWD�QD�)DFXOGDGH�GH�(GXFDomR�)tVLFD�H�'HVSRUWR�GD�8QLYHUVLGDGH�GH�2UDGHD��5RPpQLD��GRV�WHPSRV�GR�FRPXQLVPR�



9

ria22��$QWyQLR� -~OLR�GH�&DVWUR�)HUQDQGHV��TXH�YLULD� WDPEpP�D�VHU� VXEVHFUHWiULR�nos anos 40 e que publicaria um livro sobre o corporativismo fascista23��H�-DLPH�Ferreira24��3DUD�DOpP�GH�XP��3HORXUR�GH�³$GPLQLVWUDomR´��WLQKD�ORJR�XP��3H-ORXUR�GHGLFDGR�j�³(GXFDomR�)tVLFD´��YLQGR�GHSRLV�PDLV�WUrV�SHORXURV��R�SULPHLUR�GHGLFDGR�jV�³&ROyQLDV�GH�)pULDV�H�5HIHLWyULRV�(FRQyPLFRV´��±�DV�&ROyQLDV�de Férias ou, mais precisamente, a primeira, no monte da Caparica, nos arredores GH�/LVERD��WHUi�VLGR�D�UD]mR�GD�FRQVWLWXLomR�GD�)1$725 –, o segundo dedicado a ³3DVVHLRV��([FXUV}HV�H�9LDJHQV´��H�R�WHUFHLUR�D�³$FWLYLGDGH�&XOWXUDO�H�5H-ODo}HV�([WHULRUHV´��&RPR�VH�Yr��D�(GXFDomR�)tVLFD�DSDUHFH�VHPSUH�FRPR�R�YDORU�PDLV�LPSRUWDQWH�GD�(GXFDomR��VHMD�QR�GRPtQLR�GR�HQVLQR��VHMD�GD�HGXFDomR�de trabalhadores, de operários e camponeses, vindo só depois a cultura formal26. 2�GLQDPLVPR�GD�HGXFDomR�ItVLFD�HUD��SRLV��D�EDVH�GD�HGXFDomR�IDVFLVWD�

4. A FNAT e a educação física

)DODPRV�SULPHLUR�GD�(GXFDomR�)tVLFD�H�QmR�GRV�'HVSRUWRV�±�GH�DFRUGR�FRP�R�WtWXOR�GHVWH�FROyTXLR�±�SRUTXH��JHQHULFDPHQWH��D�SULPHLUD�FRQVWLWXL�D�FRQFHSomR�básica de toda a actividade física, abrindo-se depois o respectivo pelouro, no SODQR� GD� RUJDQL]DomR�� QXPD�&RPLVVmR� GH� ³*LQiVWLFD� H�'HVSRUWR�´�2X� VHMD�� D�(GXFDomR�)tVLFD�DEUDQJLD�WXGR�H�GL]LD�UHVSHLWR�j�DFWLYLGDGH�FRPXP��e�FRPR�VH�HOD�FRQVWLWXtVVH�XP�GHYHU�IXQGDPHQWDO�HP�PDWpULD�GH�RUJDQL]DomR�GD�HGXFDomR�operária no corporativismo fascista. $�LGHLD�HVVHQFLDO�HUD�TXH�D�(GXFDomR�)tVLFD��D�*LQiVWLFD�H�R�'HVSRUWR��H�WRGD�D�DF-WLYLGDGH�GH�OD]HU�GD�)1$7��DIDVWDYD�RV�RSHUiULRV�GR�³DWUDFWLYR�GD�WDEHUQD´��FRQVL-GHUDQGR�RV�FRPR�³XPD�GDV�DUPDV�PDLV�H¿FD]HV�SDUD�FRPEDWHU�R�DOFRROLVPR��XP�GRV�PDOHV�TXH�WDQWR�WHP�SUHMXGLFDGR�D�VD~GH�GD�JHQWH�SRUWXJXHVD´��(�DFUHVFHQWD-YD�VH�DLQGD��³2�DEVWHQFLRQLVPR�REULJDWyULR�RX�YROXQWiULR�QmR�UHVLVWH�j�WHQWDomR��QHP�D�MXUDPHQWRV��0DV�R�GHVSRUWLVWD�TXH�EHEH�VHQWH�TXH�SHUGH�UDSLGDPHQWH�D�VXD�elasticidade e reconhece no álcool o seu pior inimigo. Este prazer da elasticidade TXH�p�D�EDVH�GH�WRGDV�DV�SRVVLELOLGDGHV�HP�GHVSRUWR��p�WmR�JUDWR�DR�GHVSRUWLVWD�TXH�SDUD�FRQVHUYDU�H�PHOKRUDU�D�VXD�IRUPD�R�OHYD�D�DEVWHU�VH�YROXQWDULDPHQWH��0XLWRV�WrP�VLGR�RV�FDVRV�GH�DEVWHQFLRQLVPR�HQWUH�SUDWLFDQWHV�GR�GHVSRUWR´27.

22 P. Teotónio Pereira, $�EDWDOKD�GR�IXWXUR��2UJDQL]DomR�FRUSRUDWLYD, Livraria Clássica Editora, Lisboa 1937.23� $��-��GH�&DVWUR�)HUQDQGHV��2�&RUSRUDWLYLVPR�)DVFLVWD, Editorial Império, Lisboa 1938.24 Ver Estatutos da FNAT de 1935, artigo 7º.25 Ver Dez anos de Alegria no Trabalho, FNAT, Lisboa 1945, pp. 5-6.26 Ver organigrama inicial da FNAT in Agenda Corporativa, 1942, entre as pp. 54 e 55.27 Ver�'H]�DQRV�GH�3ROtWLFD�6RFLDO e Dez anos de Alegria no Trabalho, cit., pp. 131 e 15.

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'HYH�DTXL�WHU�VH�HP�FRQWD��WRGDYLD��TXH��DSHVDU�GHVWDV�REVHUYDo}HV�GH�QDWXUH]D�VDQLWiULD�H�VRFLDO��R�(VWDGR�1RYR�QmR�GHL[DYD�GH�SURFODPDU�D�LPSRUWkQFLD�GH�EH-EHU�YLQKR�TXH�HUD�XP�GRV�SURGXWRV�PDLV�VLJQL¿FDWLYRV�GD�DJULFXOWXUD�SRUWXJXHVD��É conhecido o famoso slogan�SXEOLFLWiULR��³%HEHU�YLQKR�p�GDU�R�SmR�D�XP�PLOKmR�GH�SRUWXJXHVHV´��2�TXH�VH�SUHWHQGLD�HUD�VLP�PRVWUDU�±�FRQIRUPH�VH�D¿UPDYD�DWp�HP�SURJUDPDV�GD�5iGLR��SRU�QyV�Mi�DQDOLVDGRV28 – que se devia beber em pequenas TXDQWLGDGHV�H�SRU�JRVWR��QmR�SRU�YtFLR��R�TXH�Vy�EHQH¿FLDYD�D�VD~GH��'H�UHVWR��3RUWXJDO�SDUWLFLSRX�DFWLYDPHQWH��QR�FRQWH[WR�GH�RUJDQL]Do}HV�LQWHUQDFLRQDLV��HP�congressos da vinha e do vinho, aproveitando para fazer a propaganda do Estado Novo, sobretudo quando era, ele próprio, a organizar esses certames29.No entanto, havia sido difícil criar no espírito dos trabalhadores e nas empresas R�VHQWLGR�GD�LPSRUWkQFLD�GD�JLQiVWLFD�H�GRV�GHVSRUWRV��³D�LQFRPSUHHQVmR�HUD�TXD-VH�JHUDO´��FRPR�UHPDWDYD�R�WH[WR�FRPHPRUDWLYR�GR�SULPHLUR�GHFpQLR�GD�)1$7��$VVLP��Vy�DOJXQV�DQRV�GHSRLV�GD�VXD�FULDomR� IRL�SRVVtYHO�RUJDQL]DU�SURJUDPDV�ou participar neles. O citado livro comemorativo só refere que em 7 e 8 de De-]HPEUR�GH��IRL�SRVVtYHO�HIHFWXDU�R��)HVWLYDO�GH�*LQiVWLFD�QR�3DOiFLR�GDV�([SRVLo}HV�GR�3DUTXH�(GXDUGR�9,,�HP�/LVERD��VHJXLQGR�VH�RXWURV�IHVWLYDLV��TXH�FXOPLQDUDP�FRP�D�H[LELomR�HP��GD�H[LELomR�GH�XPD�JUDQGH�FODVVH�IHPLQLQD�GH��UDSDULJDV�QR�HQFHUUDPHQWR�GR�,,�&RQJUHVVR�GD�8QLmR�1DFLRQDO�H�QD�LQDX-JXUDomR�GR�(VWiGLR�1DFLRQDO��TXH�FRQVWLWXLX��QR�¿P�GD�JXHUUD��D�JUDQGH�DSRWHRVH�GR�VDOD]DULVPR��SUHSDUDQGR�R�SDUD�DV�GXUDV� OXWDV�GR�SyV�JXHUUD��$OLiV��R�¿OPH�GH�$QWyQLR�/RSHV�5LEHLUR30 sobre o último acontecimento, realizado em 10 de -XQKR��WHP�VLGR�FRPSDUDGR��FRP�PXLWR�H[DJHUR��SHOD�VXD�IRUoD�LGHROyJLFD�H�SHOD�TXDOLGDGH�FLQHPDWRJUi¿FD��DR�¿OPH�GH�/HQL�5LHIHQVWDKO�VREUH�DV�2OLPStDGDV�GH�Berlin de 1936.7RGDYLD��SDUD�DOpP�GHVWDV�JUDQGHV�PDQLIHVWDo}HV�GHVSRUWLYDV�GH�FXQKR�QDFLRQD-lista, importava mostrar como se ia divulgando a ginástica e os desportos, quer DWUDYpV�GD�QRWtFLD�GD�LQDXJXUDomR�GH�JLQiVLRV��SLVFLQDV�H�SDUTXHV�GHVSRUWLYRV�QR�SDtV��TXHU�GD�DGHVmR�TXH��D�SRXFR�H�SRXFR��IRL�VHQGR�PDQLIHVWDGD�SHODV�HPSUHVDV�H�SHORV�RSHUiULRV��8P�GRV�OHPDV�HUD�HVWH��³PDLV�JHQWH�QRV�FDPSRV�H�PHQRV�QDV�EDQFDGDV´31. É que a prática do desporto contribuiria também para criar o senti-PHQWR�GH�RUGHP��JHUDQGR�XP�³HIHLWR�FDOPDQWH�VREUH�RV�WHPSHUDPHQWRV�FROpULFRV�H�LQGLVFLSOLQDGRV´��SHOR�TXH�D�)1$7�FRQFHGLD�XP�SUpPLR�GH�³/HDOGDGH�'HVSRU-WLYD´�DRV�JUXSRV�TXH�SDUWLFLSDVVHP�QDV�FRPSHWLo}HV32.

28� 9HU�³$�5DGLRIRQLD�DR�VHUYLoR�GR�(VWDGR�1RYR´��FDStWXOR�9�GD�3DUWH�,,,��LQ�YROXPH�,,�GH�/��5��Torgal, Estados novos, Estado Novo, Imprensa da Universidade, Coimbra 2009.29� 9HU�-��/RSHV�)LOKR��A Cultura Tradicional no Estado Novo. V Congresso Internacional da Vinha

e do Vinho��)XQGDomR�,1$7(/��/LVERD��30� 9HU�KWWSV��ZZZ�\RXWXEH�FRP�ZDWFK"Y X-+.�X�))2N�31 Dez anos de Alegria no Trabalho, cit., p. 15.32 Ivi, pp. 15-16.



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2�IXWHERO�HUD�FRQVLGHUDGR�³R�SULPHLUR�GRV�GHVSRUWRV�D�SUDWLFDU��SRUTXH�p�GH�WRGRV�R�TXH�PDLV�GHVHQYROYH�R�HVStULWR�GH�FRRSHUDomR�YROXQWiULD��EDVHDGR�QR�GHVLQWH-UHVVH�H�SRUWDQWR�VROLGDPHQWH�DUWLFXODGR�VRE�WRGRV�RV�SRQWRV�GH�YLVWD´33. Assim, o futebol correspondia, por assim dizer, em matéria desportiva, à orgânica do corporativismo. Os campeonatos nacionais de várias modalidades foram incenti-vados, mas sobretudo organizaram-se campeonatos de futebol, que supunham a SDUWLFLSDomR�GH�PXLWDV�HTXLSDV��VHJXQGR�RV�GDGRV�R¿FLDLV��HP��QR�,,,�Campeonato, inscreveram-se 43 equipas, com 827 jogadores) pertencentes a vá-rias empresas e dos vários pontos do país34. Para além das provas de modalidades diversas (basquetebol, voleibol, ping-pong ou ténis de mesa, etc.), havia as dispu-WDV�GD�HQWmR�YXOJDUL]DGD�³WUDFomR�j�FRUGD´35 e as dos jogos tradicionais36, como o ³FKLQTXLOKR´37�H�R�³MRJR�GD�ODUDQMLQKD´38��'HVWD�IRUPD��SURFXUDYD�VH�JDUDQWLU�QmR�Vy�D�FRQVHUYDomR�GH�MRJRV�TXH�ID]LDP�SDUWH�GRV�FRVWXPHV�SRSXODUHV��PDV�WDPEpP�D�SUHVHQoD�QHOHV�GH�PDLV�WUDEDOKDGRUHV��TXH�DVVLP�HVWDEHOHFLDP�UHODo}HV�GLUHFWDV�RX�LQGLUHFWDV�FRP�D�)1$7�H�FRP�D�RUJDQL]DomR�FRUSRUDWLYD�

5. A FNAT, o lazer, a assistência e a “cultura popular”

&RPR�VH�GLVVH��WHUi�VLGR�±�SHOR�PHQRV�R¿FLDOPHQWH�±�D�FROyQLD�GH�IpULDV�GD�PDWD�GD�&DSDULFD�R�PRWLYR�LPHGLDWR�GD�RUJDQL]DomR�GD�)1$7��SRLV�KDYLD�TXH�FULDU�XPD�HVWUXWXUD�SDUD�DGPLQLVWUDU�D�VXD�FRQVWUXomR�H�R�VHX�IXQFLRQDPHQWR��Essa colónia de férias39, onde existe uma estatuária comemorativa do quarto ani-versário do Estatuto do Trabalho Nacional, de nítida estética fascista (que era D¿QDO�XPD�HVWpWLFD�GH�pSRFD��TXH�VXUJH�WDPEpP�HP�SDtVHV�FRPXQLVWDV�H�HP�SDt-VHV�GHPRFUiWLFRV��WHYH�R�QRPH�GH�³8P�/XJDU�DR�6RO´��0DV��HQWUHWDQWR��IRUDP�VXUJLQGR�RXWURV�FHQWURV�GH�IpULDV��FRP�GHQRPLQDo}HV�PDLV�SUy[LPDV�GR�(VWDGR�1RYR��D�&ROyQLD�%DOQHDU�,QIDQWLO�³*HQHUDO�&DUPRQD´��R�PDLV�VLJQL¿FDWLYR�SUH-VLGHQWH�GR�UHJLPH��TXH�IDOHFHX�HP��QD�)R]�GR�$UHOKR��&DOGDV�GD�5DLQKD��LQVWDODGD�QD�SURSULHGDGH�TXH�SHUWHQFHX�D�)UDQFLVFR�*UDQGHOD��HPSUHViULR�UHSX-EOLFDQR��SURSULHWiULR�GRV�$UPD]pQV�*UDQGHOD��QR�&KLDGR��HP�/LVERD��TXH�WHYH�

33 Ivi, p. 15.34 Ivi. p. 29 ss.35 Ivi, p. 31.36 Ivi, p. 22.37� 7DPEpP�FRQKHFLGR�SRU�³MRJR�GD�PDOKD´�RX�³MRJR�GR�¿WR´��SRLV�SURFXUDYD�VH�GHUUXEDU�XPD�SH-TXHQD�HVWDFD�GH�PDGHLUD��R�³¿WR´��FRP�XPD�PDOKD�UHGRQGD�GH�IHUUR��1DV�DOGHLDV�RX�HQWUH�DV�FULDQoDV�era até comum usar-se uma malha de pedra.38� -RJR�HP�TXH�VH�ODQoDP�ERODV�GH�PDGHLUD�HP�GLUHFomR�D�XPD�PDLV�SHTXHQD��TXH�VH�GHQRPLQD�³ODUDQMLQKD´�39� 6REUH�DV�FROyQLDV�GH�IpULDV��GHVFULomR��HVWDWtVWLFDV�GH�RFXSDomR��IRWRV��HWF��YHU�D�REUD�FLWDGD�Dez

Anos de Alegria no Trabalho, cit., p. 49 ss.

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XPD�DFWLYLGDGH�¿ODQWUySLFD�VLJQL¿FDWLYD�SDUD�FRP�RV�VHXV�HPSUHJDGRV��D�TXDO�VH�WRUQRX�GHSRLV�&HQWUR�GH�)pULDV��D�&ROyQLD�%DOQHDU�,QIDQWLO�³'U��2OLYHLUD�6DOD]DU´��VLWXDGD�QD�3UDLD�GD�$JXGD��SUy[LPR�GR�3RUWR��H�D�&ROyQLD�%DOQHDU�,QIDQWLO�³3UH-VLGHQWH�6LGyQLR�3DLV´��SUHVLGHQWH�GD�3ULPHLUD�5HS~EOLFD��TXH�LQDXJXURX�R�UHJLPH�presidencialista e que para muitos – talvez erradamente ou pelo menos com gran-GH�H[DJHUR�H�PXLWR�VLPSOLVPR�±�IRL�R�SUHFXUVRU�GR�(VWDGR�1RYR�H�DWp�GR�³IDV-FLVPR´��VLWXDGD�WDPEpP�QD�PDWD�GD�&DSDULFD��2XWURV�FHQWURV�GH�IpULDV�YLHUDP�GHSRLV�D�VXUJLU��HQWUH�RV�TXDLV�RV�GH�$OEXIHLUD��$OJDUYH��7HUPDV�GH�6mR�3HGUR�do Sul (Viseu), Vila Nova da Cerveira (Viana do Castelo), etc. Ou seja, o país, de norte a sul, teve centros de férias, situados em lugares estratégicos e propícios ao OD]HU��FKDPDYD�VH�DR�&HQWUR�GD�&DSDULFD�D�³&LGDGH�GH�)pULDV´��TXH�KRMH�VmR�SUR-priedade do INATEL, o qual foi depois alargando ainda mais, e melhorando, as LQVWDODo}HV�KRWHOHLUDV��DJRUD�SUDWLFDPHQWH�DEHUWDV�D�WRGRV�RV�YLDMDQWHV�H�WXULVWDV��$OpP�GHVVHV�FHQWURV��VXJLUDP�³5HIHLWyULRV�(FRQyPLFRV´40�QDV�GHOHJDo}HV��R��3HORXUR�GD�)1$7�GL]LD� UHVSHLWR�D�³&ROyQLDV�GH�)pULDV�H�5HIHLWyULRV�(FRQyPL-FRV´��TXH�VHUYLDP�UHIHLo}HV�D�SUHoRV�EDL[RV�RX�JUDWXLWDPHQWH��D�GHVHPSUHJDGRV��0DV� WDPEpP� VH� RUJDQL]DYDP� ³3DVVHLRV��([FXUV}HV� H�9LDJHQV´� �� 3HORXUR�41, QmR�Vy�GRV�RSHUiULRV�SRUWXJXHVHV��PDV�UHFHEHQGR�RV�RSHUiULRV�HVWUDQJHLURV��$V-VLP��HP��SURSRUFLRQDUDP�VH�SDVVHLRV�WXUtVWLFRV�DRV�WUDEDOKDGRUHV�DOHPmHV�GD�Kraft und Freude, que chegaram a Lisboa em quatro navios, assim como delega-o}HV�SRUWXJXHVDV�HVWLYHUDP�HP�/RQGUHV��HP�%HUOLP�RX�HP�+DPEXUJR42.$�³$FWLYLGDGH�&XOWXUDO�H�DV�5HODo}HV�([WHULRUHV´��GH�TXH�GHVWDFiPRV�DOJXPDV��constituía o 5.º pelouro da FNAT43. Era aqui que se concentravam as actividades PDLV�YLUDGDV�SDUD�R�TXH�VH�FKDPRX�D�³&XOWXUD�3RSXODU´��TXH�DEUDQJLD�XP�YDVWR�OHTXH��VHU}HV�SDUD�WUDEDOKDGRUHV��VHVV}HV�GH�FLQHPD�H�GH�WHDWUR��DOJXQV�DXWRUHV�SURSRVLWDGDPHQWH�HVFUHYHUDP�SHoDV�SDUD�RV�WUDEDOKDGRUHV��KDYHQGR�R�FXLGDGR�GH�QmR�VHUHP�PDQLIHVWDPHQWH�GRXWULQiULDV�SDUD�QmR�DIXJHQWDUHP�RV�DVVLVWHQWHV44), e até de ópera (no Teatro Trindade, em Lisboa, que já foi objecto de um estudo45),

40 Ivi, p. 37 ss.41 Ivi, p. 89 ss.42 Ivi, p. 130 e fotos seguintes.43 Ivi, p. 101 ss.44 Ivi, p. 111-112. É muito interessante o que ali se diz do teatro e, especialmente, do teatro para WUDEDOKDGRUHV��'HSRLV�GH�VH�FRQVLGHUDU�TXH�R�WHDWUR�³UHVXPH�HP�VL�WRGDV�DV�DUWHV´��D¿UPD�VH��³2�WHD-WUR�GR�WUDEDOKDGRU�WHP�HVSHFL¿FDPHQWH�XPD�IXQomR�SHGDJyJLFD�H�FXOWXUDO��'HYH�PDQWHU�XP�DVSHFWR�YLYR�H�JUDFLRVR��HGXFDQGR��PRUDOL]DQGR��LQVWUXLQGR��VHP�GHL[DU�GH�VHU�XP�HOHPHQWR�GH�GLVWUDomR��2�VHX�FDUiFWHU�H[WHULRU�WHUi�GH�VHU�KDELOLGRVDPHQWH�RFXOWR��XPD�OLomR�TXH�VH�GHVHMD��PDV�TXH�QXQFD�VH�LPS}H��6H�QmR�VH�REVHUYDUHP�HVWHV�SULQFtSLRV�IXQGDPHQWDLV��D�LQLFLDWLYD�QmR�UHVXOWDUi�H�D�VXD�PLV-VmR�VHUi�DWUDLoRDGD´��5HIHUH�VH�GHSRLV�DOJXQV�QRPHV�GH�HVFULWRUHV�TXH�IRUDP�FRQYLGDGRV�D�HVFUHYHU�SURSRVLWDGDPHQWH�DOJXPDV�SHoDV��FRPR�$UPDQGR�9LHLUD�3LQWR�H�3HGUR�%DQGHLUD��H�FRQFXUVRV�TXH�foram abertos para selecionar algumas obras, analisadas por um júri especializado.45� 5HFRUGH�VH�D�REUD�� Mi� FLWDGD��GH�1��'RPLQJRV��ÏSHUD�GR�7ULQGDGH��2�SDSHO�GD�&RPSDQKLD�3RUWXJXHVD�GH�ÏSHUD�QD�©SROtWLFD�VRFLDOª�GR�(VWDGR�1RYR, Lua de Papel, Lisboa 2007.



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IRUPDomR�GH� JUXSRV� FpQLFRV�� GH� FDQWR� FRUDO�� ¿ODUPyQLFDV�� GH� WXQDV� RX�GH� IRO-FORUH��DWp�YLVLWDV�GH�HVWXGR��FRQIHUrQFLDV��SDOHVWUDV� UDGLRIyQLFDV�H� IRUPDomR�GH�bibliotecas46��(VWDV�Mi�IRUDP�HVWXGDGDV�SRU�QyV��WHQGR�YHUL¿FDGR�D�VXD�IRUPDomR�H�HYROXomR��QRV�DQRV��HUDP�RUJDQL]DGDV�SHOD�-XQWD�GH�$FomR�6RFLDO��H�FRQVWLWXL-omR��FRP�FRQMXQWRV�FRHUHQWHV�GH�OLYURV��DOJXQV�HGLWDGRV�SHOD�SUySULD�)1$7��TXH�procuravam formar os operários no âmbito dos valores culturais do Estado Novo, TXH�HQYROYLD�XPD�FRQFHSomR�SROtWLFD� H� pWLFD�� IDODQGR� VREUH�YDORUHV�� GLUHLWRV� H�GHYHUHV��XWLOLGDGHV��PDV�TXH�WDPEpP�LQFOXtDP�REUDV�GH�OLWHUDWXUD�H�GH�UHOLJLmR�Tais bibliotecas instalaram-se em sindicatos, empresas, clubes, Centros de Cul-WXUD�3RSXODU��&HQWURV�GH�5HFUHLR�3RSXODU��&DVDV�GR�3RYR��&DVDV�GH�3HVFDGRUHV��&HQWURV�GH�)pULDV��HWF�� LQVWLWXLo}HV�HVWDV�RQGH��HP�DOJXPDV�GHODV�� VH�DGPLQLV-WUDYDP�FXUVRV�GH�IRUPDomR�SUiWLFD�H�SROtWLFR�VRFLDO��SRU�H[HPSOR��GH�RULHQWDomR�VLQGLFDO�FRUSRUDWLYD�RX�GH�DGPLQLVWUDomR�FRUSRUDWLYD�47.'H�UHVWR��D�)1$7�WLQKD�R�VHX�SUySULR�³*DELQHWH�GH�3URSDJDQGD´��DVVLP�PHVPR�chamado)48 que editava o jornal 1.º de Maio��R�%ROHWLP�0HQVDO�GH�3URSDJDQGD�Alegria no Trabalho e mesmo a Agenda Corporativa, de que falámos e de que se SXEOLFDUDP�DOJXQV�Q~PHURV�GHSRLV�GH��1RV�FRQJUHVVRV�GD�8QLmR�1DFLRQDO�D�)1$7�ID]LD�VH�UHSUHVHQWDU�QmR�DSHQDV�FRP�D�SUHVHQoD�GH�JUXSRV�GH�JLQiVWLFD��FRPR�YLPRV��PDV�DWp�FRP�FRPXQLFDo}HV�VREUH�D�$OHJULD�QR�7UDEDOKR�H�WDPEpP�editando as respectivas actas49. 8P�*DELQHWH�GH�+HUiOGLFD�&RUSRUDWLYD�FRPSOHWDYD�WRGR�HVWH�YDVWR�SURJUDPD50. Foi ele o responsável pela bandeira da FNAT: um escudo, que tinha no meio a roda dentada, símbolo do trabalho, com a emblemática portuguesa (as cinco quinas) e, no cimo, um galo, que convidava o trabalhador a despertar para uma QRYD�FDXVD��(P�HVWLOR�PDLV�GHFRUDGR�DSDUHFHX�WRGD�HVWD�FRPSRVLomR�URGHDGD�GH�IROKDV�FRP�XPD�ÀRU�QR�IHFKR��0DV�HVVH�*DELQHWH�WDPEpP�IRL�R�UHVSRQViYHO�SHORV�EUDV}HV�GRV�JUpPLRV�H�GRV�VLQGLFDWRV��TXH�WLQKDP��HP�PXLWRV�FDVRV��SDUD�DOpP�GD�heráldica dos respectivos ofícios (pedreiros, pintores, carpinteiros, motoristas, HWF��D�FUX]�GH�&ULVWR��TXH�FRQVWLWXLX�XPD�GDV�PDUFDV�PDLV�VLJQL¿FDWLYDV�GD�QDomR�portuguesa e do movimento imperial dos Descobrimentos.(VVHV�HPEOHPDV�DSDUHFLDP�HP�EDQGHLUDV�TXH�VH�GHVIUDOGDYDP�HP�PDQLIHVWDo}HV�apoteóticas, próprias da cultura de espectáculo de países de regimes autoritários e WRWDOLWiULRV��$OLiV��DV�IRWRV�GH�YiULDV�PDQLIHVWDo}HV�GHVSRUWLYDV�H�FXOWXUDLV�SURFX-ravam geralmente apresentar uma vasta assistência ou, em certos casos, pequenas PXOWLG}HV�Numa lógica totalizante, por vezes assumindo o carácter de propaganda, mas ou-

46 Ivi, p. 112 ss.47 Ivi, p. 125 ss.48 Ivi, p. 135 ss.49 Ivi, p. 140.50 Ivi, p. 141 ss.

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tras vezes exteriorizando somente um carácter educativo, moralizador e até estéti-FR��UHFRUGH�VH�TXH�D�)1$7�FKHJRX�D�SURPRYHU�R�SURJUDPD�³%HOH]D�QR�7UDEDOKR´��WHQGHQWH�D�GDU�DR�³DPELHQWH�SUR¿VVLRQDO´�XP�FDUiFWHU�GH�³DOHJULD�H�FRQIRUWR´�51 R�(VWDGR�1RYR�FKHJDYD�D�WRGDV�iUHDV��LPSULPLQGR�R�VHX�VHOR��HVIRUoDQGR�VH��WR-GDYLD��SRU�D¿UPDU�TXH�D� VXD�GRXWULQD�H�D� VXD�SUiWLFD�QmR�HUDP� WRWDOLWiULDV��'H�resto, essa era sempre a ideia de Salazar, até quando falava do Dopolavoro e da LQLFLDWLYD�GH�TXHUHU�HUJXHU�XPD�RUJDQL]DomR�LGrQWLFD�HP�3RUWXJDO��XPD�³2EUD�GR�7UDEDOKR�1DFLRQDO´��,GrQWLFD�PDV�GLIHUHQWH��³GLIHUHQWH�QD�¿QDOLGDGH�PDV�LGrQ-WLFD�VRE�DOJXQV�DVSHFWRV´�52��SRLV�D�³RULJLQDOLGDGH´�HUD�±�FRPR�WHPRV�GLWR�±�D�VXD�DUPD�PDLV�SRGHURVD��VREUHWXGR�TXDQGR�D¿UPDYD�TXH�TXHULD�TXH�D�QDomR�YLYHVVH�³KDELWXDOPHQWH´�H�VHP�VREUHVVDOWRV�H�DUURXERV�GH�JUDQGH�PLOLWkQFLD�DFWLYD��R�TXH�(como também temos dito) enganou liberais, católicos ou integralistas modera-dos, mas até historiadores.

6. Post Scriptum: “Fátima, Futebol e Fado”53

$Wp�TXH�SRQWR�VH�SRGH�GL]HU�TXH�WRGD�D�RUJDQL]DomR�LQVWLWXFLRQDO�GH�HGXFDomR��lazer e cultura dos anos 30 a 70 do século XX se integra na ideologia do Estado 1RYR"�1mR�p�GLItFLO��FRPR�YLPRV��0DV�WDPEpP�p�YHUGDGH�TXH�D�RSRVLomR�VH�VHU-YLX�GHVWDV�HVWUXWXUDV�SDUD�VH�D¿UPDU��9HLR�D�XWLOL]DU�SDUD�RV�VHXV�¿QV�RV�VLQGLFDWRV��FRPR�DV�&DVDV�GR�3RYR�H�RV�&HQWURV�GH�&XOWXUD�RX�GH�5HFUHLR�3RSXODU��e�FRQKH-cida, por exemplo, a realidade alentejana, onde o Partido Comunista tinha grande LPSODQWDomR��1HVVHV�FHQWURV�FRUSRUDWLYRV��SRU�YH]HV�RV�~QLFRV�ORFDLV�QDV�SHTXH-QDV�SRYRDo}HV�RQGH�H[LVWLD�HOHFWULFLGDGH��UHXQLDP�VH�DOJXQV�GRV�VHXV�PLOLWDQWHV�H�HUD�DWUDYpV�GRV�VHXV�DSDUHOKRV�GH�WHOHIRQLD�TXH�HUD�RXYLGD�D�5iGLR�0RVFRYR�RX�D�5iGLR�3RUWXJDO�/LYUH�$�RSRVLomR� WDPEpP�ODQoDYD�RV� VHXV�slogans em que, indirectamente, era con-VLGHUDGR�R�TXH�VH�SDVVDYD�QHVWH�WLSR�GH�RUJDQL]Do}HV�H��JHQHULFDPHQWH��QR�SDtV��)DODYD�SRU�H[HPSOR��QHJDWLYDPHQWH��GH�3RUWXJDO�FRPR�R�SDtV�GH�³)iWLPD��)XWHERO�H�)DGR´54. 1R�HQWDQWR��VH�)iWLPD�VXUJLX�SUDWLFDPHQWH��FRPR�³DSDULomR´�DFUHGLWDGD�SHOD�,JUH-ja durante o Estado Novo ou a Ditadura que o antecedeu e se era divulgado o

51 'H]�DQRV�GH�3ROtWLFD�6RFLDO, cit., p. 132.52 Ver o texto de Salazar sobre o Dopolavoro� WUDQVFULWR�QD�FLWDGD�REUD�GH� -RVp�&DUORV�9DOHQWH�VREUH�D�)1$7��SS��WH[WR�HVVH�TXH�VH�HQFRQWUD��PDQXVFULWR��QR�³$UTXLYR�6DOD]DU´�QD�7RUUH�GR�Tombo (AOS/CO/PC-11, Pasta 20).53 Este Post Scriptum�UHVXOWRX�GR�GHEDWH�TXH�VH�YHUL¿FRX�GXUDQWH�R�FROyTXLR��&RQVLGHUiPRV�TXH�GHYHUtDPRV�DFUHVFHQWDU�j�QRVVD�FRPXQLFDomR�LQLFLDO�HVWDV�UHÀH[}HV�54 Ver o que dissemos no artigo 2V�WUrV�III�GR�(VWDGR�1RYR em ©/H�0RQGH�'LSORPDWLTXHª��(GLomR�Portuguesa, Dezembro de 2002.



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SUHWHQVR�PLODJUH�H�D�VXD�³KLVWyULD´�HP�REUDV�H[LVWHQWHV�QDV�ELEOLRWHFDV�FRUSRUD-tivas55��Mi�TXH�FRQVWLWXtD�XP�GRV�EDOXDUWHV�DQWLFRPXQLVWDV��QmR�GHL[D�WDPEpP�GH�VHU�YHUGDGH�TXH�6DOD]DU�±�TXH�VHJXLX�D�SUiWLFD�³UHJDOLVWD´��GH�GRPtQLR�GR�(VWDGR��FDUDFWHULVWLFDPHQWH�SRUWXJXHVD�±�WHULD�SUHFDXo}HV�HP�UHODomR�D�HVVH�VDQWXiULR�GH�SHUHJULQDomR��SRLV�SRU�HOH�SDVVDULDP�PXLWRV�HVWUDQJHLURV��DOJXQV�SRWHQFLDOPHQWH�perigosos (os católicos progressistas), e porque o Estado poderia perder o contro-OR�GH�XP�JUDQGH�HVSDoR�DGPLQLVWUDGR�SHOD�,JUHMD��HPERUD�SRU�XPD�,JUHMD�FRQVHU-YDGRUD��TXH�DSRLDYD�FUHQoDV�IDYRUiYHLV�j�REHGLrQFLD�H�TXH�GLYXOJDYD�GRJPDV�TXH�R�UHJLPH�WHYH�GH�DFHLWDU��0HVPR�RV�IHULDGRV�R¿FLDLV��QXPD�WUDGLomR�UHSXEOLFDQD��continuaram a ser exclusivamente laicos (embora alguns se referissem a datas FRQVLGHUDGDV�UHOLJLRVDV��FRPR�R�1DWDO��Vy�DSDUHFHQGR�RV�UHOLJLRVRV�QR�¿QDO�GD�década de 40 e no início dos anos 50: em 1948, a Assembleia Nacional votou o IHULDGR�GD� ,PDFXODGD�&RQFHLomR� ��GH�'H]HPEUR�� SURSRVWR�SRU� XP�GHSXWDGR�sacerdote, depois de uma campanha que se desenvolveu após 1940, mas especial-PHQWH�GHSRLV�GH��WHUFHLUR�FHQWHQiULR�GD�SURFODPDomR�GD�,PDFXODGD�&RQFHL-omR�FRPR�SDGURHLUD�GR�5HLQR�SRU�'��-RmR�,9��WHQGR�6DOD]DU�GHFUHWDGR��HP��alguns feriados religiosos que a Igreja defendia, embora, mesmo assim, com o protesto do poder eclesiástico, que queria um calendário festivo mais alargado56. 2�IDGR�IRL�GLYXOJDGR�VREUHWXGR�GHSRLV�GRV�DQRV��FRP�DOJXQV�¿OPHV�GH�UHIHUrQ-cia (especialmente )DGR��+LVWyULD�GH�XPD�&DQWDGHLUD��GH�3HUGLJmR�4XHLUR-JD��SURJUDPDV�QD�(PLVVRUD�1DFLRQDO�H�D�YR]�LQFRQIXQGtYHO�GH�$PiOLD�5RGULJXHV��TXH�VH� WRUQRX��SRU�DVVLP�GL]HU��³HPEDL[DGRUD´�GH�3RUWXJDO�QR�HVWUDQJHLUR��(UD�FDQWDGR��QmR�Vy�QDV�WDEHUQDV�H�QRV�UHVWDXUDQWHV�GD�DOWD�OLVERHWD��PDV�WDPEpP�HP�VHU}HV�SDUD�WUDEDOKDGRUHV��1R�HQWDQWR��p�LJXDOPHQWH�FHUWR�TXH�D�H[WUHPD�GLUHLWD�±�DVVLP�FRPR�D�HVTXHUGD��VREUHWXGR�QDV�SRVLo}HV�LQVLVWHQWHV�GH�FUtWLFD�GR�P~VLFR�/RSHV�*UDoD�±�H�R�SUySULR�6DOD]DU�WLQKDP�JUDQGHV�SUHYHQo}HV�FRQWUD�XPD�FDQomR�dos bairros populares de Lisboa, onde reinava uma ética pouco consentânea com a militância voluntarista que se apresentava como emblema de todos os fascis-mos: ³HVVH�IDWDOLVPR�GRHQWLR�GH�TXH�R�)DGR�p�D�H[SUHVVmR�PXVLFDO´��FRPR�GL]LD�R�SUySULR�³&KHIH´57��3RU�RXWUR�ODGR��j�PHGLGD�TXH�R�WHPSR�LD�DYDQoDQGR��D�OHWUD�H�D�música de alguns fados ia-se tornando mais intelectualizada, sendo interpretada

55 Por exemplo, na biblioteca que estudámos com Carvalho Homem (ver artigo atrás referido na QRWD��±�HPERUD�Mi�QXPD�pSRFD�WDUGLD��SRLV�DWp�DRV�DQRV��R�(VWDGR�1RYR��FRP�UDUDV�H[FHSo}HV�SRQWXDLV��VREUHWXGR�HP�PDWpULD�GH�HGXFDomR�GH�FULDQoDV��WLQKD��WDQWR�TXDQWR�SRVVtYHO��XP�FDUiFWHU�laico – surgem obras sobre Fátima: Pe��/��*��$LUHV�GD�)RQVHFD��6��-��Nossa Senhora de Fátima, /LYUDULD�$SRVWRODGR�GD�,PSUHQVD��&RLPEUD��HG��H�-��GH�0DUFKL��Foi aos Pastorinhos que

a Virgem falou��SUHIiFLR�GR�DUFHELVSR�ELVSR�GH�$YHLUR��6HPLQiULR�GDV�0LVV}HV�GH�1RVVD�6HQKRUD�de Fátima, Leiria 1958.56� 9HU�/��2OLYHLUD�$QGUDGH�H�/��5HLV�7RUJDO��Feriados em Portugal. Tempos de memória e de

sociabilidade�� ,PSUHQVD�GD�8QLYHUVLGDGH�GH�&RLPEUD��&RLPEUD�� HGLomR�� FDSV��H��H�Anexos.57 A. Ferro, 6DOD]DU��2�KRPHP�H�D�VXD�REUD. Lisboa, Emprêsa Nacional de Publicidade, s.d. (3.ª HGLomR��©9��3HTXHQDV�H�JUDQGHV�LQWHUURJDo}HVª��©$�IRUPDomR�SROtWLFD�GH�6DOD]DUª��S��

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por cantores que abordavam temas de carácter social, como sucedeu com Carlos GR�&DUPR��2�PHVPR�VXFHGHX�FRP�D�³FDQomR�GH�&RLPEUD´��LQFRUUHFWDPHQWH��FRP�FHUWH]D��FKDPDGD�³IDGR�GH�&RLPEUD´��TXH��VH�QmR�DEDQGRQRX�GH�WRGR��RV�WHPDV�românticos, foi-se transformando em baladas de tipo social ou humanístico, com YR]HV�FRPR�-RVp�$IRQVR��$GULDQR�&RUUHLD�GH�2OLYHLUD�RX�/XtV�*RHV�2�IXWHERO��¿QDOPHQWH��SRGHULD��FRPR�YLPRV��VHU�FRQVLGHUDGR�XP�PHLR�SDUD�PDQ-ter entretidos e coesos os trabalhadores, em particular nos campos e nos estádios. (UD�DSURYHLWDGR�QDV�EDQFDGDV�SDUD�GHVHQYROYHU�D�LGHLD�GH�XQLmR��DWp�QXPD�SHUV-pectiva nacionalista, e sabe-se como alguns clubes populares foram aproveitados FRPR�VtPEROR��FRQIRUPH�VXFHGHX�FRP�R�%HQ¿FD��FXMR�HPEOHPD�HUD�RVWHQWDGR�QD�ODSHOD�SHOR�³&KLFR�GR�Wi[L´�QR�¿OPH�GH�SURSDJDQGD�)HLWLoR�GR�,PSpULR (1940), de $QWyQLR�/RSHV�5LEHLUR��SURFXUDQGR�XP�¿OPH�FRPR�D�FRPpGLD�2 /HmR�GD�(VWUHOD (1947), de Arthur Duarte, manter o equilíbrio e a harmonia entre outros dois clu-bes populares de Lisboa e do norte, e os seus adeptos, o Sporting Clube de Portu-JDO�H�R�)XWHERO�&OXEH�GR�3RUWR��FXMR�MRJR�WHUPLQRX�FRP�XP�HPSDWH��0DV�WDPEpP�é certo que havia uma tendência para tentar considerar o futebol mais como um GHVSRUWR�GR�TXH�XPD�SUR¿VVmR��UHFRUGH�VH�R�VORJDQ�GD�)1$7��Mi�UHIHULGR��³PDLV�JHQWH�QRV�FDPSRV�H�PHQRV�QDV�EDQFDGDV´��3URYD�GLVVR�p�WDPEpP�R�¿OPH�GH�-RmR�0RUHLUD��Bola ao Centro� ��FRQWUD�D�H[SORUDomR�D�TXH�RV� MRJDGRUHV�HVWD-YDP�VXMHLWRV��2�KyTXHL�HP�SDWLQV��PHQRV�SUR¿VVLRQDO�H�HP�TXH�3RUWXJDO�REWLQKD�bons resultados em campeonatos internacionais, e o ciclismo, muito popular e com ciclistas de nível mundial, tornaram-se mais depressa símbolos nacionais. O futebol, apesar da sua popularidade desde sempre, só nos anos 60 se tornou um HPEOHPD�GH�3RUWXJDO��VHQGR�(XVpELR��QDWXUDO�GH�0RoDPELTXH��DSUHVHQWDGR�FRPR�VtPEROR�GR�³,PSpULR´��RQGH�WRGDV�DV�UDoDV�HUDP�YDORUL]DGDV��0DV�VHUi�TXH�VH�SRGH�YHU�Vy�DVVLP��GH�IRUPD�WmR�VLPSOLVWD��HVWD�VLPERORJLD�WULDQ-JXODU"�&RP�FHUWH]D�TXH�QmR��SRLV��VH�DVVLP�IRVVH��HVTXHFHUtDPRV�R�VLJQL¿FDGR�que ela ainda hoje tem, de uma forma diferente, nesta democracia portuguesa e europeísta em crise. )iWLPD�WHP�KRMH�XPD�JUDQGH�SXMDQoD�HP�WHUPRV�GH�FUHQoD�H�GH�PLODJUH�±�HP�FRQ-WUDVWH�FRP�D�GHVFUHQoD�QRV�³SROtWLFRV´�H�QRV�SDUWLGRV�GD�GHPRFUDFLD�GRHQWH�±�H�GH�WXULVPR�UHOLJLRVR�LQWHUQDFLRQDO�RX�GH�GLYXOJDomR�SHORV�yUJmRV�GH�FRPXQLFDomR��o fado foi considerado património cultural da humanidade pela UNESCO e tem festivais e intérpretes em quantidade e qualidade como até agora nunca teve; e R�IXWHERO�WRUQRX�VH�SUHVD�GD�HFRQRPLD�GH�PHUFDGR��GD�PDVVL¿FDomR��GD�JOREDOL-]DomR�H�GD�³FXOWXUD�GR�HVSHFWiFXOR´��VREUHWXGR�GHYLGR�j�IRUoD�GD�WHOHYLVmR��GHL-[DQGR�GH�VHU�XP�GHVSRUWR�SDUD�VHU�MRJR�HP�TXH�RV�IXWHEROLVWDV�SUR¿VVLRQDLV��RX�DFWRUHV��GDV�OLJDV�SRUWXJXHVDV�VmR�TXDVH�WRGRV�HVWUDQJHLURV�H�HP�TXH��DR�LQYpV��D�VHOHFomR�QDFLRQDO�FULD�XPD�IRUoD�QDFLRQDOLVWD�TXH�QmR�p�GH�PHQRU�VLJQL¿FDGR�GR�que sucedia no Estado Novo.Pode, pois, dizer-se que cada um dos pontos do triângulo, meramente aleatório, VH�DGDSWD�D�FDGD�VLVWHPD�H�QmR�GHYH�GHL[DU�GH�VH�DFHLWDU�TXH�D�)1$7�SURPRYHX�um desporto amador, integrado numa ideologia autoritária e corporativa, mas



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que também considerou um valor para além dela. Por isso depois do 25 de Abril ela praticamente continuou através do INATEL. De resto, alguns pedagogos da RSRVLomR�WDPEpP�IDODUDP�GH�GHVSRUWR�FRP�XP�VHQWLGR�HVVHQFLDOPHQWH�HGXFDWLYR�numa lógica democrática, como sucedeu com Sílvio Lima, demitido da Faculda-de de Letras de Coimbra por Salazar em 1934 e que só regressou ao professorado universitário no início dos anos 40. Os seus ensaios sobre desporto58�VmR�GH�XPD�JUDQGH�DFWXDOLGDGH�FUtWLFD�H��HP�SULQFtSLR�� VHUmR�REMHFWR�GD�QRVVD�DQiOLVH�QXP�próximo colóquio acerca desta interessante e polémica temática.

58 Ver Ensaios sobre o Desporto��/LVERD��/LYUDULD�6i�GD�&RVWD��HGLomR��0LQLVWpULR�GD�(GXFDomR�H�&XOWXUD�±�'LUHFomR�*HUDO�GRV�'HVSRUWRV��HGLomR�LQ�2EUDV�&RPSOHWDV, Lisboa, )XQGDomR�&DORXVWH�*XOEHQNLDQ��YRO��,,��S��VV��Desporto. Jogo e arte, Lisboa, Livraria 6i�GD�&RVWD��HGLomR��0LQLVWpULR�GD�(GXFDomR�H�&XOWXUD�±�'LUHFomR�*HUDO�GRV�'HVSRUWRV��HGLomR�LQ�2EUDV�&RPSOHWDV��/LVERD��)XQGDomR�&DORXVWH�*XOEHQNLDQ��YRO��,,��S��ss.; e 'HVSRUWLVPR�SUR¿VVLRQDO��'HVSRUWR��WUDEDOKR�H�SUR¿VVmR, Lisboa, Editorial Inquérito, 1939, ��HGLomR��0LQLVWpULR�GD�(GXFDomR�H�&XOWXUD�±�'LUHFomR�*HUDO�GRV�'HVSRUWRV��HGLomR�LQ�2EUDV�&RPSOHWDV��/LVERD��)XQGDomR�&DORXVWH�*XOEHQNLDQ��YRO��,,��S��VV�

Introdução

Essa história se passa com estrangeiros e descendentes de países europeus que IDODYDP�D�OtQJXD�DOHPm�H�GH�DOJXPD�IRUPD�LPLJUDUDP�SDUD�R�%UDVLO��/RQJH�GH�suas famílias, casas e bairros de origem, longe até mesmo de uma culinária outro-UD�IDPLOLDU��QmR�p�GH�VH�HVWUDQKDU�TXH�D�FRPXQLGDGH�LPLJUDQWH�WHQKD�GDGR�JUDQGH�LPSRUWkQFLD�j�FULDomR�GH�HVSDoRV�GH�FRQYLYrQFLD�H�GH�DVVRFLDo}HV�FXOWXUDLV�(VVD�KLVWyULD�WDPEpP�VH�SDVVD�QD�SHTXHQD�FLGDGH�GH�6mR�&DHWDQR�GR�6XO��ORFDOL-]DGD�j�VXGHVWH�GD�FLGDGH�GH�6mR�3DXOR��QD�UHJLmR�PHWURSROLWDQD�TXH�HVWi�HP�WRUQR�j�FDSLWDO�GR�HVWDGR�GH�6mR�3DXOR��QR�%UDVLO��+i�PDLV�GH�XP�VpFXOR�HVVD�iUHD�p�FR-QKHFLGD�FRPR�5HJLmR�GR�$%&��SRLV�VH�IRUPRX�RULJLQDULDPHQWH�SHODV�FLGDGHV�GH�6DQWR�$QGUp��6mR�%HUQDUGR�GR�&DPSR�H�6mR�&DHWDQR�GR�6XO��1RV�~OWLPRV�DQRV��FKDPD�VH�5HJLmR�GR�*UDQGH�$%&�SRLV�HQYROYH�RXWUDV�TXDWUR�FLGDGHV�HPDQFLSD-GDV��IRUPDQGR�XPD�UHJLmR�GH�VHWH�FLGDGHV��FRP�D�LQWHJUDomR�GH�'LDGHPD��0DXi��5LEHLUmR�3LUHV�H�5LR�*UDQGH�GD�6HUUD�&RQVLGHUDGD� VXE~UELR�GD�FDSLWDO�SDXOLVWD�� D� UHJLmR�GR�$%&�VH� IRUPRX�D�SDUWLU�de inúmeros movimentos de deslocamentos migratórios, fossem de estrangeiros, como na primeira metade do século XX, fossem de pessoas vindas de outros es-WDGRV�GR�%UDVLO��FRPR�VH�GHX�DSyV�D�6HJXQGD�*XHUUD�0XQGLDO�5HJLmR�GH�FDUDFWHUtVWLFD�PXOWLFXOWXUDO��GLYHUVLGDGH�pWQLFD��HFRQRPLD�YDULDGD��WHP�LQ~PHURV�DVSHFWRV�SUySULRV��PDV�QmR�GHL[D�GH�VH�DVVHPHOKDU�FRP�SURFHVVRV�VR-ciais e históricos paulistas e brasileiros e, até mesmo, mundiais. Um desses casos p�D�RUJDQL]DomR�GD�FRPXQLGDGH�GH�OtQJXD�DOHPm�QD�UHJLmR��HP�HVSHFLDO�QD�FLGDGH�GH�6mR�&DHWDQR�GR�6XO��RQGH�SRGH�VH� LGHQWL¿FDU�JUXSRV�GH�HVWUDQJHLURV�H�GHV-cendentes, de nacionalidades diversas, que se aproximam e convivem por terem

Esporte e Lazer na Johannes Keller Schulle: (�[YHUZTPZZqV�KH�PKLVSVNPH�UHJPVUHS�ZVJPHSPZ[H�HSLTq�UVZ�HUVZ�KL��

Priscila F. Perazzo*, Mariana Lins Prado** * Professora do Programa de Pós-Graduação em Comunicação da Universida-de Municipal de São Caetano do Sul. Coordenadora do Núcleo Memórias do ABC/Laboratório Hiperídias (USCS) ** Pesquisadora do Grupo Memórias do ABC, vinculado ao Laboratório Hiper-mídias da Universidade Municipal de São Caetano do Sul (USCS)

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D�OtQJXD�DOHPm�HP�FRPXP��2UJDQL]DP�DVVRFLDo}HV�FXOWXUDLV��HVFROD�H�FOXEHV��H�QHVVHV�HVSDoRV�H[HUFLWDP�DV�SUiWLFDV�GH�VRFLDELOLGDGH��1HVVH�H[HUFtFLR�GH�FRQYL-YrQFLD�FRWLGLDQD�VH�GmR�DV�IRUPDV�GH�FRPXQLFDomR�GD�FXOWXUD��GD�LGHQWLGDGH�H�GDV�interferências nessa comunidade da ideologia política dominante à época.Essa história é contada por seus próprios protagonistas. Parte-se dos relatos orais GH�HVWUDQJHLURV�H�GHVFHQGHQWHV�TXH�YLYHUDP�QD�UHJLmR�GR�$%&�QD�LQIkQFLD��$O-guns ainda vivem ali. Entre eles há ex-estudantes da Johannes Keller Schulle.

5HSUHVHQWDQWHV�GH�XPD�FRPXQLGDGH�GH�FXOWXUD�DOHPm��RV�HQWUHYLVWDGRV��DTXL�FRQ-VLGHUDGRV�QDUUDGRUHV�FRODERUDGRUHV��FRQWDUDP�VXDV�KLVWyULDV�D�SDUWLU�GD�JUDYDomR�de suas Narrativas Orais de Histórias de Vida, metodologia desenvolvida no Nú-FOHR�GH�0HPyULDV�GR�$%&��GD�8QLYHUVLGDGH�0XQLFLSDO�GH�6mR�&DHWDQR�GR�6XO��63�%UDVLO��SDUD�HVWXGRV�GH�PHPyULD�H�FRPXQLFDomR��Nesse sentido, a partir da importância que o pensamento nacional-socialista ale-PmR�GLIXVR�SHOR�7HUFHLUR�Reich DWULEXLX�j�HGXFDomR�ItVLFD�H[DOWDQGR�R�FXOWR�DR�FRUSR��DVVLP�FRPR�D�IRUoD�PRUDO�H�ItVLFD��SUHWHQGH�VH�GHPRQVWUDU�FRPR�WDLV�LGpLDV�FLUFXODUDP�SHOD�FRPXQLGDGH�GH�FXOWXUD�DOHPm�HP�6mR�&DHWDQR�GR�6XO�H�6DQWR�$QGUp��WHQGR�FRPR�IRFR�R�H[HUFtFLR�GD�HGXFDomR�ItVLFD�QDV�HVFRODV�H�VHX�SDSHO�QD�SURSDJDomR�GH�DWLYLGDGHV�HVSRUWLVWDV��FRPR�MRJRV�H�FRPSHWLo}HV��D�¿P�GH�YD-ORUL]DU�R�HVSRUWH�FRPR�SUiWLFD�FRWLGLDQD�HQWUH�RV�DOHPmHV�GH�RULJHP�H�RV�MRYHQV�teuto-brasileiros. 3RU�PHLR�GD� H[SUHVVmR�GD�PHPyULD� H�GR� LPDJLQiULR�GDV�SHVVRDV� HQWUHYLVWDGDV�podemos perceber como o esporte e o lazer foram importantes veículos de trans-PLVVmR�GH�YDORUHV�SUHVHQWHV�QD�LGHRORJLD�QDFLRQDO�VRFLDOLVWD�H�TXH�WDLV�SUiWLFDV�SHUPLWLUDP�D�FRQYLYrQFLD�H�D�VRFLDELOLGDGH�QRV�HVSDoRV�GHVWD�FRPXQLGDGH�PREL-lizada pelo sentimento pan-germanista da época.

1. Johannes Keller Schule: uma escola alemã em São Caetano do Sul (São Paulo – Brasil)

*DQKDUDP�GHVWDTXH�DV�HVFRODV�TXH�HQVLQDYDP�R�LGLRPD�DOHPmR��5DKPHLHU1, em VXD�WHVH�VREUH�DV�UHODo}HV�GLSORPiWLFDV�DOHPmV��HQFRQWURX�GLYHUVRV�GRFXPHQWRV�TXH�FRPSURYDP�R�LQWHUHVVH�GR�JRYHUQR�DOHPmR�QD�PDQXWHQomR�GH�HVFRODV�QR�H[-WHULRU�TXH�HQVLQDVVHP�R�LGLRPD�H�D�FXOWXUD�DOHPmV��+DYLD�XP�FRQWUROH�VREUH�R�TXH�DFRQWHFLD�QDV�HVFRODV��R�JRYHUQR�DOHPmR�SURPRYLD�D�FDSDFLWDomR�GH�SURIHVVRUHV�H�UHDOL]DYD�R�LQWHUFkPELR�HQWUH�SUR¿VVLRQDLV�GD�HGXFDomR�GRV�GRLV�SDtVHV��6HJXQGR�GDGRV�GH��SURGX]LGRV�SHOR�0LQLVWpULR�GDV�5HODo}HV�([WHULRUHV�GD�$OHPDQKD��R�Q~PHUR�GH�HVFRODV�DOHPmV�QR�SDtV�FKHJRX�D�VHU��PDLRU�TXH�QR�

1� $��+��3��5DKPHLHU��5HODo}HV�GLSORPiWLFDV�H�PLOLWDUHV�HQWUH�D�$OHPDQKD�H�R�%UDVLO��GD�SUR[L-midade ao romprimento (1937-1942)��7HVH�GH�GRXWRUDGR�DSUHVHQWDGD�j�)DFXOGDGH�GH�)LORVR¿D�H�&LrQFLDV�+XPDQDV�GD�38&56��

Priscila F. Perazzo, Mariana Lins PradoEsporte e Lazer na Johannes Keller Schulle


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UHVWDQWH�GR�PXQGR��(PERUD�R�Q~PHUR�GH�HVWXGDQWHV�QmR�FKHJDVVH�D�VHU�SURSRU-cional à quantidade de escolas, isso ocorreu porque muitas unidades escolares tinham poucos alunos e eram multisseriadas.

Tabela 1��(VFRODV�DOHPmV

País (VFRODV $OXQRV

(VFRODV�DOHPmV�QR�H[WHULRU��H[FHWR�%UDVLO� 259 32.604

Brasil + ou – 1.260 + ou – 50.000

7RWDO�GH�HVFRODV�DOHPmV�QR�H[WHULRU + ou – 1.519 + ou – 82.600

5$+0(,(5��$QGUHD�+HOHQD�3HWU\��5HODo}HV�GLSORPiWLFDV�H�PLOLWDUHV�HQWUH�D�$OHPDQKD�H�R�%UD-

VLO��GD�SUR[LPLGDGH�DR�URPSULPHQWR��7HVH�GH�GRXWRUDGR�DSUHVHQWDGD�j�)DFXOGDGH�GH�)LORVR¿D�H�&LrQFLDV�+XPDQDV�GD�38&56��

1D�UHJLmR�GR�$%&�3DXOLVWD��WHP�VH�QRWtFLD�GH�SHOR�PHQRV�GXDV�HVFRODV�DOHPmV��D�'HXWVFK�%UDVLOLDQLVFKHU�6FKXOYHULHQ�6mR�%HUQDUGR�XQG�8PJHEXQJ��$VVRFLDomR�(VFRODU�$OHPm�%UDVLOHLUD��H�D�Johannes Keller Schule��(VFROD�-RKDQQHV�.HOOHU��RXWURUD�ORFDOL]DGDV�HP�6DQWR�$QGUp�H�6mR�&DHWDQR�GR�6XO��UHVSHFWLYDPHQWH��GH�DFRUGR�FRP�SHVTXLVDV�UHDOL]DGDV�QRV�DFHUYRV�GR�,QVWLWXWR�0DUWLXV�6WDGHQ��OLJDGR�DR�&ROpJLR�3RUWR�6HJXUR��HP�6mR�3DXOR��(QWUH�RV�FRODERUDGRUHV�GHVWD�SHVTXLVD�HVWmR�H[�DOXQRV�GHVWDV�GXDV�HVFRODV��0L-JXHO�=YRQLPLU�IUHTXHQWRX�D�$VVRFLDomR�(VFRODU�HP�6DQWR�$QGUp��HQTXDQWR�$Q-WRQLR�/DHIRUW�)LOKR��)ULGD�6FKPLGW��0DUWD�:DFKWOHU�H�3HGUR�-RVH¿QR�3LOR�IRUDP�estudantes da Johannes Keller Schule. Os relatos apontam para uma intensa parti-FLSDomR�GD�FRPXQLGDGH�QD�FULDomR�H�PDQXWHQomR�GD�HVFROD��2V�SDLV�SUHSDUDYDP�R�WHUUHQR�SDUD�D�SUiWLFD�GH�HVSRUWHV��FRQVWUXtDP�VDODV�GH�DXOD�H��DRV�¿QDLV�GH�VHPD-QD��XWLOL]DYDP�R�HVSDoR�SDUD�MRJDU�FDUWDV��$�FULDomR�GD�Johannes Keller Schulle, DOLiV��p�FRQFRPLWDQWH�j�FULDomR�GD�8QLmR�&XOWXUDO�GH�6mR�&DHWDQR�GR�6XO��WDPEpP�conhecido como Teuto.4XDQGR�FRPHoDUDP�D�ID]HU�HVVH�FOXEH��R�7HXWR��RV�RXWURV�TXH�TXHULDP�ID]HU�D�HVFROD��(UD�XPD�RXWUD�SDUWH�GRV�SDLV�TXH�TXHULD�ID]HU�HVFROD��(P��FRPHoRX�R�7HXWR�H�QR�¿P�GH��SDUD��VH�UHXQLUDP�HVVHV�RXWURV�SDLV�H�IXQGDUDP�D�HVFROD��(�RQGH�¿]HUDP�D�HVFROD��HUD�XPD�FDVD�DQWLJDPHQWH��7LQKD�HVVH�WHUUHQR�DR�ODGR�onde depois nós construímos o clube2.Os alunos usavam uniforme branco e azul: shorts para os meninos mais novos, FDOoDV�SDUD�RV�PDLV�YHOKRV�H�VDLDV�SDUD�DV�PHQLQDV��2�PDWHULDO�HVFRODU�HUD��PXLWDV�vezes, trocado e reaproveitado entre os próprios alunos.$�HVFROD�DOHPm�HUD�SDJD��QDTXHOH�WHPSR��'H]�PLO�UpLV�SRU�PrV��7tQKDPRV�DXOD�

2� $QWRQLR�/DHIRUW�)LOKR��+LSHU0HPR�86&6�

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R�GLD�WRGR��7LQKD�DXOD�GH�PDQKm�±�RX�SRUWXJXrV�RX�DOHPmR��TXH�VHPSUH�IRL��SRU-WXJXrV�H�DOHPmR��(�Dt�j� WDUGH�KDYLD�JLQiVWLFD��TXH�VHPSUH�IRL�DVVLP�XPD�FRLVD�H[WUDRUGLQiULD�SRUTXH�QmR�VH�XVDYD��QmR�VH�FRQKHFLD��(VVDV�DXODV�HUDP�j�WDUGH��7UDEDOKR�PDQXDO��LVVR�HUD�j�WDUGH��(QWmR�SUDWLFDPHQWH�D�JHQWH�WLQKD�DXOD�GH�PD-QKm�H�j�WDUGH3.$�DWXDomR�GHVVDV�HVFRODV�VH�HVWHQGH�VRPHQWH�DWp�R�¿QDO�GD�GpFDGD�GH��TXDQ-GR�RFRUUHUDP�RV�VHXV�IHFKDPHQWRV�SRU�LQÀXrQFLD�GD�SROtWLFD�QDFLRQDOLVWD�GR�(VWD-GR�1RYR�GH�*HW~OLR�9DUJDV��(QWUH��H��D�HQWmR�DSUR[LPDomR�LGHROyJLFD�HQWUH�%UDVLO�H�$OHPDQKD�FRPHoRX�D�WRUQDU�VH�LPSUDWLFiYHO��'H�DFRUGR�FRP�3HUD]-zo4��VH�DQWHV�R�QDFLRQDOLVPR�DOHPmR�HUD�YLVWR�FRPR�LQVSLUDomR�SDUD�TXH�R�JRYHUQR�brasileiro pudesse construir um Estado forte de cunho nacionalista, a partir da LPSODQWDomR�GR�(VWDGR�1RYR��WRUQRX�VH�QHFHVViULR�GHVWUXLU�RV�³HVWUDQJHLULVPRV´��3DVVRX�D�RFRUUHU��HQWmR��GH�IRUPD�QDFLRQDO��XPD�HIHWLYD�UHSUHVVmR�jV�PDQLIHVWD-o}HV�FXOWXUDLV�GH�HVWUDQJHLURV��JHUDQGR�D�SHUVHJXLomR�GH�LPLJUDQWHV�H�GHVFHQGHQ-WHV�H�R�IHFKDPHQWR�GH�GLYHUVDV�LQVWLWXLo}HV�GH�FDUiWHU�³QmR�EUDVLOHLUR´��$�HQWUDGD�GR�%UDVLO�QD�6HJXQGD�*XHUUD�0XQGLDO�FRQWUD�R�(L[R�p�PDLV�XP�DJUDYDQWH��2�FR-tidiano dos imigrantes e seus descendentes foi, em maior ou menor grau, afetado GLUHWDPHQWH��1HVVH�PRPHQWR��PXLWDV�HVFRODV��FOXEHV�H�DVVRFLDo}HV�SROtWLFDV�RX�UHFUHDWLYDV�SHUGHUDP�D�OLEHUGDGH�GH�DomR�GH�TXH�DWp�HQWmR�GLVSXQKDP��³(P�WRGD�VRFLHGDGH´��D¿UPD�)RXFDXOW5��³D�SURGXomR�GR�GLVFXUVR�p�DR�PHVPR�WHPSR�FRQWUR-lada, selecionada, organizada e redistribuída por certo número de procedimentos TXH�WrP�SRU�IXQomR�FRQMXUDU�VHXV�SRGHUHV�H�SHULJRV��GRPLQDU�VHX�DFRQWHFLPHQWR�DOHDWyULR��HVTXLYDU�VXD�SHVDGD�H�WHPtYHO�PDWHULDOLGDGH´��(VWDV�LQVWLWXLo}HV��HQWmR��VmR�GH�HVWUDWpJLFD�LPSRUWkQFLD�H�JDQKDUDP�HVSHFLDO�DWHQomR�GR�JRYHUQR�YDUJXLVWD��0XLWDV�IRUDP�REULJDGDV�D�WURFDU�VHXV�QRPHV�H�WDPEpP�VXDV�GLUHWRULDV�±�R�DWXDO�&OXEH�3LQKHLURV�� HP�6mR�3DXOR��SRU� H[HPSOR�� FKDPDYD�VH�DQWHULRUPHQWH�&OXE�*HUPDQLD��(VWUDQJHLURV�SHUGHUDP�RV�FDUJRV�GH�GLUHomR�SDUD�EUDVLOHLURV��(�D�IDOD�estrangeira, de forte materialidade, passou a ser rigidamente controlada, numa explícita e deliberada tentativa de controle dos discursos.(P��R�%UDVLO�FRQWDYD�FRP�XPD�SRSXODomR�GH�FHUFD�GH��PLOK}HV�GH�SHV-VRDV��'HVWDV��PDLV�GH��PLO�HUD�DOHPmV�±�D�PDLRULD�FRQFHQWUDGD�HP�6mR�3DXOR�H�nos estados do sul do país. Neste mesmo período, a Alemanha vivia o III Reich, que mantinha controle direto sobre a Auslandorganisation der NSDAP, a Orga-QL]DomR�GR�3DUWLGR�1D]LVWD�QR�([WHULRU��$�FpOXOD�HVWHYH�SUHVHQWH�HP��SDtVHV��FRP�FHUFD�GH��PLO�LQWHJUDQWHV��2�%UDVLO�FRQFHQWURX�D�PDLRU�SDUWH�GHVWHV�±�H�6mR�

3� )��6FKPLGW��+LSHU0HPR�86&6�4 P. F. Perazzo, 2�SHULJR�DOHPmR�H�D�UHSUHVVmR�SROLFLDO�QR�(VWDGR�1RYR� Arquivo do Estado,�6mR�Paulo 1999.5� 0��)RXFDXOW��A ordem do discurso: aula inaugural no Collège de France, pronunciada em 2 de GH]HPEUR�GH��7UDGXomR�GH�/DXUD�)UDJD�GH�$OPHLGD�6DPSDLR��HG��(GLo}HV�/R\ROD��6mR�Paulo 2012.



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Paulo tinha o maior número de partidários brasileiros6.(PERUD� HVWH� WH[WR� QmR� VH� SURSRQKD� D� DQDOLVDU� HVSHFL¿FDPHQWH� DV� DWXDo}HV� GR�partido nazista na comunidade germânica do ABC Paulista, foram encontrados GLYHUVRV�GRFXPHQWRV��GLVSRQtYHLV�QR�DFHUYR�GR�,QVWLWXWR�0DUWLXV�6WDGHQ��HP�6mR�3DXOR��FRPSURYDQGR�R�LQWHUHVVH�GR�SDUWLGR�SHODV�HVFRODV�DOHPmV�H��LQFOXVLYH��SUR-PRYHQGR�GLYHUVDV�DWLYLGDGHV��FRPR�H[LELomR�GH�¿OPHV�H�SHoDV�WHDWUDLV��(QWUH�DV�IDPtOLDV�GH�FRODERUDGRUHV�TXH�IRUDP�DIHWDGRV�SHOD�3ULPHLUD�*XHUUD�0XQ-dial, os discursos revelam certa apatia política. Após uma experiência traumática, ERD�SDUWH�GDV�IDPtOLDV�PRVWUDYDP�GHVHMR�GH�GLVWDQFLDPHQWR�GH�QRYRV�FRQÀLWRV�$�IDPtOLD�GH�-RmR�%HFNHU�FKHJRX�D�YROWDU�SDUD�D�$OHPDQKD�HP��LJQRUDQGR�TXDOTXHU�DPHDoD�GH�XPD�VHJXQGD�JXHUUD�PXQGLDO��$FDERX�SRU�YLYHQFLDU�Oi�WRGR�R�FRQÀLWR��DQWHV�GH�FRQVHJXLU�UHWRUQDU�SDUD�R�%UDVLO�0LJXHO�=YRQLPLU��LXJRVODYR��WDPEpP�D¿UPD�TXH��HQWUH�VHXV�YL]LQKRV��HP�6DQWR�$QGUp��QLQJXpP�HUD�DGHSWR�GR�QD]LVPR��³3RUTXH�RV�LXJRVODYRV�QXQFD�IRUDP�QD-]LVWDV��HOHV�VRPHQWH�VRIUHUDP�SRU�FDXVD�GRV�QD]LVWDV´.Os relatos de Antonio Laefort e Frida Schmidt, por sua vez, revelam que a his-WyULD�QHP�VHPSUH�VH�GHX�FRPR�UHODWDUDP�0DUWD�(ULND�+|OVHO�H�0LJXHO�=YRQLPLU��&RPR�GHPRQVWURX�RV�GRFXPHQWRV�R¿FLDLV�GD�HVFROD��DV�DXWRULGDGHV�DOHPmV��QD�GpFDGD�GH��HVWDYDP�DWHQWDV�H�LQÀXHQWHV�QD�RUJDQL]DomR�H�QR�FRWLGLDQR�GHV-VDV�HVFRODV�QR�%UDVLO��0HVPR�TXH�RV�HVWXGDQWHV�H�VXDV�IDPtOLDV�QmR�H[SOLFLWDV-VHP�XPD�DGHVmR�FRQVFLHQWH�DR�QD]LVPR�FRPR�SDUWLGR�SROtWLFR��D�LGHRORJLD�QDFLR-nal-socialista se integrava à vida dessas pessoas por meio de suas características FXOWXUDLV�H�GH�XP�VHQWLPHQWR�SDQ�JHUPDQLVWD�TXH�FDUDFWHUL]RX�D�JHUDomR�DOHPm�jTXHOD�pSRFD��$VVLP��SRU�PHLR�GD�H[SUHVVmR�GD�PHPyULD�GHVVD�FRPXQLGDGH�H�GH�VHX�LPDJLQiULR�VRFLDO��p�SRVVtYHO�SHUFHEHU�FRPR�VH�GHX�D�WUDQVPLVVmR�GD�LGHROR-JLD�QDFLRQDO�VRFLDOLVWD�HQWUH�RV�PHPEURV�GD�FRPXQLGDGH�GH�FXOWXUD�DOHPm��QXPD�SHVTXHQD�FLGDGH�GD�UHJLmR�PHWURSROLWDQD�GH�6mR�3DXOR��QD�pSRFD�HP�TXH�+LWOHU�ocupava o poder na Alemanha.$�SUHVHQoD�GR�QD]LVPR�QD�FRPXQLGDGH�GR�$%&�VH�GHUDP�QDV�SUiWLFDV�FRWLGLDQDV�QD�HVFROD�DOHPm�GH�6mR�&DHWDQR�GR�6XO��Johannes Keller Schule. Contam aqueles que lá estudaram:

7RGR�R�GLD�GH�PDQKm��TXDQGR�D�JHQWH�HQWUDYD�QD�HVFROD��HP�YH]�GH�IDODU�³ERP�GLD´��falava ³+HLO�+LWOHU�´ Isso é que foi que deu problema pra escola. [...] Aí que foi, SRUTXH�VH�QmR�IRVVH�WXGR�LVVR�DTXL��H�FDQWDU�R�KLQR�GD�$OHPDQKD��VH�WLYHVVH�SDUDGR��D�HVFROD�SRGHULD�QmR�WHU�VLGR�IHFKDGD��3RGLD�WHU�FRQWLQXDGR��PDV�WLQKD�XQV�TXH�VmR�fanáticos...�³1mR��WHP�TXH�FRQWLQXDU��WHP�TXH�VHU�DVVLP´7.0HX�SDL�VHPSUH�IRL�FRQWUD�LVVR��(QWmR�HX�QXQFD�WRPHL�SDUWH��0LQKDV�FROHJDV�VLP��+DYLD�DV�UHXQL}HV�GHVVD�MXYHQWXGH�TXH�HUD�D�IDYRU�GR�+LWOHU��HQWmR�DWp�QDV�HVFRODV�se comemorava ³+HLO��+LWOHU´��(QWmR�PHX�SDL�GL]LD��³(X�QmR�TXHUR�YRFr�QR�PHLR�

6� $��0��'LHWULFK��1D]LVPR�WURSLFDO"�2�SDUWLGR�QD]LVWD�QR�%UDVLO��7RGDV�DV�0XVDV�(GLWRUD��6mR�Paulo 2012, p. 156.7� $QWRQLR�/DHIRUW�)LOKR��+LSHU0HPR�86&6�

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GHVVD�JHQWH�H�QmR�TXHUR�TXH�VH�IDQDWL]H�SRU�LVVR�´ E me tirou da escola8.

$V�UHXQL}HV�D�TXH�)ULGD�VH�UHIHUH�HUDP�DV�SURPRYLGDV�SHOD�+LWOHUMXJHQG��-XYHQ-WXGH�+LWOHULVWD��XPD�FpOXOD�GR�SDUWLGR��'H�IDWR��D�RUJDQL]DomR�DWXRX�QD�Johannes

Keller Schule; Ki�UHODWRV�GH�$QWRQLR�/DHIRUW��0DUWD�:DFKWOHU�H�3HGUR�3LOR��TXH�vivenciaram suas atividades. É preciso lembrar que na década de 1930, estes HUDP�FULDQoDV��$SHVDU�GH��QR�PRPHQWR�GDV�HQWUHYLVWDV��SRGHUHP�MXOJDU�H�DQDOLVDU�RV�IDWRV�D�SDUWLU�GH�VXDV�H[SHULrQFLDV�FRPR�DGXOWRV��DTXHODV� OHPEUDQoDV�IRUDP�IRUPDGDV�±�DIHWLYDPHQWH��LQFOXVLYH�±�QDV�FDEHoDV�GH�FULDQoDV��3RU�LVVR��SDUD�HOHV��a +LWOHUMXJHQG�HUD�FRPR�XP�GLYHUWLGR�FOXEH�GH�HVFRWHLURV��QmR�VH�SHQVDYDP�DV�LPSOLFDo}HV�SROtWLFDV�RX��SHOR�PHQRV��HOHV�HVFROKHUDP�QmR�WUDWDU�SROLWLFDPHQWH�R�assunto nos seus relatos de memória.

(X�IXL�QD�-XYHQWXGH�+LWOHULVWD�SRUTXH�TXH�QmR� WLQKD�HVFRWHLUR�SUD�PHQLQD�DTXL��brasileiros, só tinha escoteiros meninos. E lá, como eles acampavam, as meninas DFDPSDYDP�±�HOHV�ID]LDP�UHWLUDGDV�QDV�ÀRUHVWDV��DVVLP�IRUD�±�HQWmR�HX�SDUWLFLSHL�SRU�FDXVD�GRV�DFDPSDPHQWRV��0DV�GH�SROtWLFD��D�JHQWH�QmR�HQWHQGLD�QDGD��D�JHQWH�QmR�HQWHQGLD�QDGD�H�QHP�LQWHUHVVDYD��,QWHUHVVDYDP�RV�MRJRV��H�RV�DFDPSDPHQWRV��H�DV�GLYHUV}HV��(�Vy�LVVR9.Ah! Hitlerjungend. Aqueles eram bons mesmo. Eu fui umas duas vezes só, porque >DOXQR@�GR�VHJXQGR�DQR�QmR�SRGLD�LU��)D]LDP�DFDPSDPHQWR��(OHV�HQVLQDYDP�WXGR��>��@�(VVH�QHJyFLR�GH�SROtWLFD�QmR�LD�QR�PHLR��0DV�HOHV�HQVLQDYDP�EHP��3RUTXH�quando você está perdido no mato, isso eu aprendi lá, o que que você faz? Pelo PHQRV�XP�IDFmR�YRFr�WHP�TXH�OHYDU��1mR�HQWUH�QR�PDWR�VHP�IDFmR��,VVR�HQVLQD-YDP��(�HX�Mi�HQWUH�QR�PDWR��QXQFD�HQWUHL�VHP�IDFmR��3RUTXH�LVVR�DSUHQGL�Oi��>��@�(OHV�GL]LDP�³e�DVVLP��7HP�TXH�VHU�DVVLP´��$�~QLFD�FRLVD�TXH�HOHV�GL]LDP�p�³2�HVFRWHLUR�WHP�TXH�VHU�IRUWH´��(P�DOHPmR�HOHV�IDODYDP�DVVLP�³)OLQN�ZLH�HLQ�ÀLQN�+XQG��KDUW�ZLH�HLQ�KDUW�6WHLQ´�>UiSLGR�FRPR�XP�FmR�H�GXUR�FRPR�XPD�SHGUD@10.

2V�WUHFKRV�GHL[DP�FODUR�DV�DWLYLGDGHV�UHDOL]DGDV�SHOD�RUJDQL]DomR��GH�IRUWH�FDUi-ter físico, explorando a resistência e mesmo fornecendo dicas de sobrevivência. $LQGD�TXH�QmR�IRVVH�D�LQWHQomR�H[SOtFLWD�GRV�FRODERUDGRUHV�VH�HQYROYHU�FRP�R�nazismo, a ideologia nazista estava presente, ainda que de maneira velada. Note-VH�TXH�D�H[SUHVVmR�XWLOL]DGD�SRU�$QWRQLR�/DHIRUW�SDUD�FDUDFWHUL]DU�R�GLVFXUVR�GRV�QD]LVWDV��GRV�³IDQiWLFRV´��p�³p�DVVLP��WHP�TXH�VHU�DVVLP´��'HQRWD�RUGHP��ULJLGH]��LPSRVLomR��$�PHVPD�H[SUHVVmR�p�XWLOL]DGD�SRU�3HGUR�3LOR��GHVWD�YH]�QXP�VHQWLGR�SRVLWLYR��SDUD�FDUDFWHUL]DU�DV�OLo}HV�HQVLQDGDV�QD�+LWOHUMXJHQG��³e�DVVLP��WHP�TXH�VHU�DVVLP´��$V�LGHLDV�GH�RUGHP�H�GLVFLSOLQD�HVWmR�FODUDPHQWH�LPSUHVVDV�WDPEpP�no ditado ³)OLQN�ZLH�HLQ�ÀLQN�+XQG��KDUW�ZLH�HLQ�KDUW�6WHLQ´. Quando Pedro co-PHoD�VXD�IDOD�FRP�³HVVHV�HUDP�ERQV��PHVPR´�H�UHIRUoD�TXH��DLQGD�DGXOWR��VHJXH�XPD�OLomR�DSUHQGLGD�QR�JUXSR��FRPR�³QXQFD�HQWUHL�QR�PDWR�VHP�IDFmR´��HVWmR�

8� )ULGD�6FKPLGW��+LSHU0HPR�86&6�9� 0DUWD�:DFKWOHU��+LSHU0HPR�86&6�10� 3HGUR�-RVH¿QR�3LOR��+LSHU0HPR�86&6�



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H[SUHVVDV�Dt�QRo}HV�GH�UHVSHLWR�H�DGPLUDomR��+i�TXH�VH�GHVWDFDU��FRQWXGR��TXH�RV�VHQWLPHQWRV�HVWmR�QR�QtYHO�GDV�LGHLDV��H�QmR�H[SUHVVRV�SHOR�SDUWLGR�QD]LVWD��3ULV-cila Perazzo11�UHOHPEUD�DV�SDODYUDV�GH�*HRUJHV�%DODQGLHU�DR�GHVWDFDU��R�JUDQGH�DWRU�SROtWLFR�FRPDQGD�R�UHDO�DWUDYpV�GR�LPDJLQiULR��³$�OHJLWLPDomR�GR�SRGHU�QmR�VH�Gi�VHP�D�WUDQVSRVLomR�H�SURGXomR�GH�LPDJHQV�H�D�PDQLSXODomR�GH�VtPERORV��$SHQDV�D�YLROrQFLD�H�D�UD]mR�QmR�VmR�VX¿FLHQWHV�SDUD�TXH�R�SRGHU�VH�PDQWHQKD´12.

2. A ideologia persistente no imaginário social

$�PmH�GH�5RVYLWD�WDPEpP�FKHJRX�D�SDUWLFLSDU�GD�FpOXOD�TXDQGR�DLQGD�PRUDYD�na Europa. Todas as células do partido nazista espalhados pelo mundo estavam GLUHWDPHQWH�VRE�R�FRPDQGR�GR�SDUWLGR�QD�$OHPDQKD��$V�LQVWUXo}HV��RUGHQV��WRGR�R�SODQHMDPHQWR�HUD�IHLWR�GH�Oi��SHOD�2UJDQL]DomR�GR�3DUWLGR�1D]LVWD�QR�([WHULRU��$2��H�SHOD�(PEDL[DGD��$V�FpOXODV�HUDP�FRPR�XPD�H[WHQVmR�GR�SUySULR�SDUWLGR��$¿QDO��HP�VHX�LPDJLQiULR�FLUFXODYDP�DV�LGHLDV�GH�TXH�VXD�OtQJXD�HUD�VXD�FDVD��VXD�FDVD��VXD�SiWULD��VXD�SiWULD��VHX�VDQJXH��6XERUGLQDGD�DR�0LQLVWpULR�GR�([WHULRU�$OHPmR��D�$2�HUD�³UHVSRQViYHO�SHOD�GLIXVmR�GR�3DUWLGR�QR�H[WHULRU�±�QmR�WLQKD�LQWHQo}HV�GH�FRQJUHJDU�FDGD�YH]�PDLV�Q~PHUR�GH�DGHSWRV��2�TXH�LPSRUWDYD�HUD�WUD]HU�SDUD�R�3DUWLGR�R�FRORQR�DOHPmR�TXH�PRUDYD�QR�H[WHULRU�H�TXH�WDPEpP�HUD�FRQVLGHUDGR�XP�µV~GLWR¶�GD�µ*UDQGH�$OHPDQKD¶´13.

Os mesmos sentimentos de respeito podem ser encontrados no trecho a seguir, QDUUDGR�SHOD�¿OKD��5RVYLWD�0DGDOHQD�*UDEQHU��GHVFHQGHQWH�GH�VXiELRV��1RYDPHQ-WH��R�DVVXQWR�p�YROWDGR�jV�LGHLDV��H�QmR�DR�SDUWLGR�RX�j�¿JXUD�GH�+LWOHU��0LQKD�PmH� SDUWLFLSRX� GD� MXYHQWXGH� GH�+LWOHU�� TXH� HUD� IRFDGD� QD� HGXFDomR�� QR�HVSRUWH�±�SULQFLSDOPHQWH�QR�HVSRUWH�±�QD�RUJDQL]DomR��QR�SODQHMDPHQWR�GD�FDU-reira em termos de emprego, do que você queria seguir. E o fundamento era, na YHUGDGH��TXDVH�TXH�XP�WULSp��HGXFDomR��HVSRUWH�H�SODQHMDPHQWR��SODQHMDPHQWR�QR�VHQWLGR�GH�PXLWD�SRXSDQoD��(QWmR�HOD�GLVVH�TXH�JUDQGH�SDUWH�GD�YLGD��JUDQGH�SDUWH�GD�IRUoD�TXH�HOD�WHYH�SDUD�HQIUHQWDU�D�JXHUUD�H�R�SyV�JXHUUD��H�YLU�SDUD�XP�SDtV�totalmente diferente daquele de origem dela, foi essa forte consciência de que ela WLQKD�IRUoD�SDUD�DJXHQWDU�DTXLOR��GH�TXH�HOD�WLQKD�RUJDQL]DomR�SDUD�SODQHMDU�D�YLGD��H�TXH�HOD�WLQKD�HGXFDomR�TXH�SRGHULD�DMXGi�OD�QXPD�VpULH�GH�FRLVDV14.

+i�DLQGD�PHQRV�RSDFLGDGH�QD�IDOD�GH�5RVYLWD��DOL�HVWmR�H[SUHVVDV�FODUDPHQWH�D�YDORUL]DomR�GH�GLVFLSOLQD��RUJDQL]DomR��IRUoD�H�UHVLVWrQFLD�±�PRUDO�H�ItVLFD��GHVWD-

11 P. F. Perazzo, 2�SHULJR�DOHPmR�H�D�UHSUHVVmR�SROLFLDO�QR�(VWDGR�1RYR� Arquivo do Estado,�6mR�Paulo 1999.12 Ivi, p. 63.13 Ibidem.14� 5RVYLWD�0DGDOHQD�*UDEQHU��+LSHU0HPR�86&6�

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cando-se a importância da prática de esportes.Para o governo nazista, em que muito valia o sentimento nacionalista – a valori-]DomR�H�IRUWDOHFLPHQWR�GD�1DomR��FRPR�XP�WRGR�±�JDQKD�LPSRUWkQFLD�WDPEpP�R�IRUWDOHFLPHQWR�GR�LQGLYtGXR��GD�UDoD�TXH�D�IRUPD��

Seja pela ótica do trabalho, seja pela do lazer, o trabalho corporal (no esporte, por H[HPSOR��IRL�UHFRQKHFLGR�FRPR�HVVHQFLDO�DR�GHVHQYROYLPHQWR�GD�1DomR�SRUTXH�era capaz de mobilizar, simultaneamente, duas energias: a do corpo individual e a do corpo social15.

A prática de esportes, nessa lógica, passa a ser considerada aristocrática, familiar H�VDXGiYHO��³TXH�SRVVLELOLWD�R�GHVHQYROYLPHQWR�RUJkQLFR�H�VRFLDO�GRV�LQGLYtGXRV�tornando-os mais fortes e conscientes de seus deveres para com a sociedade e a 1DomR´16.$� UHYLVmR�GH�$OHVVDQGUD�0LQFLRWWL17 aponta que, no início do século XIX, im-portantes linhas de pensamento europeias associavam fortemente a ginástica à HGXFDomR�ItVLFD��$�DXWRUD�GHVWDFD�TXH��QD�(VFROD�$OHPm�HP�SDUWLFXODU��D�JLQiVWLFD�³SRWHQFLDOL]RX� R� HVStULWR� QDFLRQDOLVWD� GRV� MRYHQV� DOHPmHV�� VREUHWXGR� FRP�¿QV�PLOLWDUHV´��,QFOXVLYH�IRL�XPD�HVFROD�DOHPm��D�Philantropinum, a primeira a incluir as atividades físicas no currículo escolar dos alunos, entre as disciplinas teóricas.$VVLP��PHVPR�HQWUH�DV�SHVVRDV�TXH�QmR�SDUWLFLSDUDP�GD�-XYHQWXGH�+LWOHULVWD��p�possível perceber a mesma ideologia aplicada à prática de esportes. As escolas DOHPmV�QR�$%&�FXPSULDP�VXD�SDUWH�H�PDQWLQKDP��HP�VXD�JUDGH��RV�H[HUFtFLRV�ItVLFRV��3HGUR�3LOR�D¿UPD�TXH�D�HVFROD�HUD�H[LJHQWH�principalmente para fazer gi-

nástica��0XLWDV�YH]HV��D�SUySULD�FRPXQLGDGH�VH�HVIRUoDYD�SDUD�JDUDQWLU�D�SUiWLFD�

Alguns dos pais dos alunos iam lá [um terreno próximo à escola Johannes Keller] H�OHYDYDP�HQ[DGD��DV�FRLVDV�SUD�FRUWDU�R�PDWR��H�OLPSDUDP�WXGR�DTXLOR�Oi��(QWmR�ali que a gente fazia a nossa ginástica. Nós tínhamos duas vezes por semana, e as meninas duas vezes por semana também, só que em outros dias18.

$V�FRPSHWLo}HV�H�DSUHVHQWDo}HV�S~EOLFDV�WDPEpP�HUDP�FRPXQV��2�UHODWR�GH�0DU-WD�:DFKWOHU�UHYHOD�WUDoRV�GH�RUJDQL]DomR��GLVFLSOLQD�H�XQLGDGH�

Nós só nos reuníamos em primeiro de maio. Vinha os alunos de Santo André fazer ginástica junto com nós. Era uma ginástica só, tudo em conjunto, todas as escolas

15� 7��5��9DUQLHU��,��0��*RPHV��)��4��'��$OPHLGD��Esporte e nacionalismo em Vitória: uma análise

D�SDUWLU�GR�MRUQDO�©$�7ULEXQDª, in Pensar a prática��*RLkQLD��Y��Q��S��MDQ�PDU��p. 163.16� 6��9��*RHOOQHU��$V�PXOKHUHV�IRUWHV�VmR�DTXHODV�TXH�ID]HP�XPD�UDoD�IRUWH��HVSRUWH��HXJHQLD�H�QDFLRQDOLVPR�QR�%UDVLO�QR�LQtFLR�GR�VpFXOR�;;, in «5HFRUGH��5HYLVWD�GH�+LVWyULD�GR�(VSRUWH»,�5LR�GH�-DQHLUR��Y��Q��MXQKR��S��17� $��0LQFLRWWL��*LQiVWLFD�UtWPLFD��XPD�DERUGDJHP�KLVWyULFD�in «Revista Brasileira de Ciências

da Saúde»,�-RmR�3HVVRD��Y��Q��MDQHLUR�MXOKR��S��18� $QWRQLR�/DHIRUW�)LOKR��+LSHU0HPR�86&6�



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igual, pra se apresentar no campo do [clube] Pinheiros19.

$V�IHVWLYLGDGHV�HP�SULPHLUR�GH�PDLR�QmR�HUDP�SRU�DFDVR��SRUpP��2�GLD�GR�WUD-balho era festejado pelo partido nazista, em festas que reuniam muitos membros GD�FRPXQLGDGH�±�DLQGD�TXH�QmR�D¿UPDVVH��QRYDPHQWH��QmR�WHU� LQWHUHVVH�HP�VH�envolver com assuntos políticos.

7RGR�DQR��QR�GLD�SULPHLUR�GH�PDLR��D�FRO{QLD�DOHPm�GH�6mR�3DXOR�H�GDV�UHGRQGH]DV�VH�UHXQLD�Oi�SDUD�XPD�JUDQGH�IHVWD��HUD�D�IHVWD�GR�QD]LVPR�0HX�SDL�HUD�YHWHUDQR�GD�JXHUUD�GH��H�HOH�QmR�VH�GDYD�PXLWR�EHP�FRP�R�QD]LVPR��(OHV�WLQKDP�UL[D�XP�FRP�RXWUR��VDEH"�0DV�HOH�LD�GHV¿ODU�WDPEpP��FRPR�YHWHUDQR�GD�JXHUUD�GH��(�HX�LD�Oi�fazer a olimpíada. Existia a olimpíada para os jovens, e eu era bom em corrida e salto em altura. Achavam que eu era bom! Em corrida, eu acredito que eu era bom mesmo, porque depois da Copa de 70, comecei correr pelo método do cooper e organizei um grupo na fábrica que eu trabalhava. Era maravilhoso! Eu corri doze anos, dez quilômetros por dia20.

$�IDOD�GH�-RmR�%HFNHU��¿OKR�GH�DOHPmHV��GHVWDFD�RXWUR�DVSHFWR�UHOHYDQWH�QD�SUiWLFD�de esportes: os relacionamentos interpessoais.

$�HGXFDomR� ItVLFD�p�PXLWR� LPSRUWDQWH�DTXL��(X� VHL�PXLWR�EHP��4XDQGR�VH� MRJD�futebol, se faz amigos! Precisa jogar bem? Qualquer coisa, é ser bom em alguma coisa. É importante para o relacionamento21.

Para que se compreenda a cultura de um povo, é necessário conhecer a sociedade HP�TXH�HOH�YLYH��RQGH�HOH�HVWi��³e�QD�YLGD�HP�VRFLHGDGH�TXH�DV�GLIHUHQoDV�HQWUH�culturas constituem a imensa diversidade que nos torna parte da humanidade, HQFRQWUDP�VHQWLGR�H�JDQKDP�H[SUHVVmR�FRPR�UHDOLGDGH´�22�$�³DOWHULGDGH�GR�RXWUR�FRPR�XP�RXWUR�H�XP�PHVPR´�Vy�SRGH�VHU�FRPSUHHQGLGD�D�SDUWLU�GD�FRQMXJDomR�GH�YDORUHV�XQLYHUVDLV�GD�FRQGLomR�KXPDQD�H�GH�HVSHFL¿FLGDGHV�FXOWXUDLV�

19� 0DUWD�:DFKWOHU��+LSHU0HPR�86&6�20� 0LJXHO�=YRQLPLU�.URXPDQ��+LSHU0HPR�86&6�21� -RmR�%HFNHU��+LSHU0HPR�86&6�22� 0�&�/��)HUUHLUD��2�OXJDU�GR�VRFLDO�H�GD�FXOWXUD�QXPD�GLPHQVmR�GLVFXUVLYD, in F. Indursky, S. 0LWWPDQQ��0��&��/��)HUUHLUD��RUJV��Memória e história na/da análise do discurso,�0HUFDGR�GDV�Letras, Campinas 2011, p. 61.

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Considerações

1RUEHUW�(OLDV��HP�VHXV�HVWXGRV�VREUH�R�SRYR�DOHPmR��DSUHVHQWD�XPD�QRomR�GH�habitus�TXH�HP�PXLWR�VH�DSUR[LPD�GH�LPDJLQiULR��TXDQGR�D¿UPD�TXH�³RV�GHVWLQRV�GH�XPD�QDomR�DR�ORQJR�GRV�VpFXORV�YrP�D�¿FDU�VHGLPHQWDGRV�QR�habitus de seus PHPEURV�LQGLYLGXDLV´23. Daí, o habitus, ou o imaginário de um povo, está sempre PXGDQGR�±�MXVWDPHQWH�SRUTXH�DV�H[SHULrQFLDV�GH�XPD�QDomR�HVWmR�WDPEpP�HP�FRQVWDQWH�WUDQVIRUPDomR�E, ao tratar das pessoas que vivenciam a cultura germânica, Elias destaca alguns LPSRUWDQWHV�HOHPHQWRV�QD�IRUPDomR�GR�(VWDGR�DOHPmR�TXH�WrP�IRUWH�LQÀXrQFLD�QD�FRPSRVLomR�GHVVH�habitus – quer dizer, que conceitos circulam no imaginário HVWDV�SHVVRDV��FRPXQLFDGRV��FXOWXUDOPHQWH��GXUDQWH�VpFXORV��DV�PXGDQoDV�HV-WUXWXUDLV�H�GH�ORFDOL]DomR��IURQWHLULoDV��GH�SRYRV�IDODQWHV�GH�OtQJXDV�JHUPkQLFDV��LQWLPDPHQWH�UHODFLRQDGDV�FRP�R�SULPHLUR�IDWRU��WDPEpP�VmR�GHWHUPLQDQWH�DV�OXWDV�GH�HOLPLQDomR�HQWUH�JUXSRV��VHMD�HP�QtYHO�GH�WULERV�RX�GH�(VWDGRV�H��DV�PXLWDV�UXSWXUDV�H�GHVFRQWLQXLGDGHV�QR�SURFHVVR�GH�IRUPDomR�GR�(VWDGR�DOHPmR��E o que perpassa todas essas características é o militarismo e o uso da violência, QRWDGDPHQWH�DSyV�R�VXFHVVR�GD�3U~VVLD�QDV�JXHUUDV�GH�XQL¿FDomR�GD�$OHPDQKD��uma vez que o modelo prussiano era francamente bélico.3RU�¿P��D�FLUFXODomR�GH�SUiWLFDV�H�LGHRORJLDV�GH�FDUiWHU�QDFLRQDO�VRFLDOLVWD�SHOD�comunidade germânica no ABC Paulista é percebida. Contudo, deve-se destacar, WDPEpP��TXH�PXLWRV�GRV�HOHPHQWRV�TXH�GmR�VXVWHQWDomR�jV�LGHLDV�QD]LVWDV�WLYHUDP�VXD�LQÀXrQFLD�QD�FRQVWLWXLomR�GR�SUySULR�(VWDGR�DOHPmR�HQTXDQWR�QDomR�±�H��FRQ-VHTXHQWHPHQWH��QD�IRUPDomR�GD�LGHLD�GH�XP�SRYR�DOHPmR��2�QDFLRQDO�VRFLDOLVPR�IRL�� GH� FHUWR�PRGR�� XPD� H[DFHUEDomR�YLROHQWD� GH�PXLWDV� GHVWDV� FDUDFWHUtVWLFDV�TXH��FRP�D�6HJXQGD�*XHUUD�0XQGLDO��WRUQDP�VH�HVWLJPDV�H�PRWLYRV�GH�YHUJRQKD��3RGH�VH�D¿UPDU�TXH�QmR�VH�WUDWD�GH�XP�HQJDMDPHQWR�FRQVFLHQWH�H�SURSRVLWDO��RX�mesmo concordância com outras ideias do partido nazista. Daí a contraditória coexistência, no discurso de alguns colaboradores, de elementos constituintes de sua cultura germânica e, ao mesmo tempo, do nacional-socialismo. Por isso que, em um nível consciente, os sujeitos desassociam-se e mesmo repelem o parti-GR�QD]LVWD�PDV��LQFRQVFLHQWHPHQWH��HVWmR�HP�FRQVRQkQFLD�FRP�DOJXPDV�GH�VXDV�ideias. As práticas mais violentas e repudiadas do nacional-socialismo, como o UDFLVPR�H�R� DQWL�VHPLWLVPR��QmR�SRVVXHP� IRUWH�SUHVHQoD�HP�QHQKXPD�GDV� HQ-WUHYLVWDV��6mR�WHPDV�FODVVLFDPHQWH�VLOHQFLDGRV��HYLWDGRV��&RPR�OHPEUD�0DXULFH�Halbwachs24��R�VXMHLWR�p�D�TXHP�DWULEXtPRV�D�QDUUDWLYD�GD�OHPEUDQoD��PDV�D�PHPyULD�QmR�p�FRPSOHWDPHQWH�LQGLYLGXDO��IHFKDGD��7UDWD�VH�GH�XPD�FRQVWUXomR�coletiva, social.

23 N. Elias, 2V�DOHPmHV��$�OXWD�SHOR�SRGHU�H�D�HYROXomR�GR�KDELWXV�QRV�VpFXORV�;,;�H�;;� Tradu-omR�GH�ÈOYDUR�&DEUDO��-RUJH�=DKDU��5LR�GH�-DQHLUR��S��24� 0��+DOEZDFKV��Memória coletiva, 9pUWLFH��6mR�3DXOR��


Fin dalla sua ascesa, il nazismo mostrò grande interesse per la promozione della pratiche sportive. Nella riforma scolastica che mise rapidamente in campo dopo OD�FRQTXLVWD�GHO�SRWHUH�O¶HVHUFL]LR�¿VLFR�RFFXSDYD�XQ�UXROR�GL�JUDQGH�ULOLHYR��3HU�il regime nazista lo sport si inseriva in un articolato progetto di miglioramento della razza che si serviva di vari strumenti, tra i quali una peculiare declinazione dello stato sociale, l’eugenetica e la sterilizzazione o l’eliminazione dei gruppi sociali ritenuti dannosi per la popolazione ariana. L’inserimento dello sport nel quadro ideologico dello stato razziale non fu un’aberrazione nazista, ma l’estremizzazione di un rapporto tra lo stato e la salute GHOOH�SRSROD]LRQL�FKH�GDWDYD�DOPHQR�GDOOD�¿QH�GHOO¶2WWRFHQWR�H�FKH�QRQ�VL�OLPLWz�FHUWR� DOOD�*HUPDQLD1. I grandi imperi europei iniziarono infatti a preoccuparsi della salute dei loro cittadini per poter disporre di una popolazione sana, forte ed HI¿FLHQWH��FDSDFH�GL�FRPSHWHUH�FRQ�JOL�DOWUL�LPSHUL��$FFDQWR�DOOH�PLVXUH�VDQLWDULH��all’igiene urbana, al miglioramento della dieta, l’esercizio sportivo cooperava a migliorare la salute della popolazione. D’altro canto, le competizioni sportive internazionali diventarono un’arena nella TXDOH�OH�QD]LRQL�FHUFDYDQR�GL�PHWWHUH�LQ�PRVWUD�SUHVWDQ]D�¿VLFD��DELOLWj�H�GHVWUH-zza. Le olimpiadi divennero il palcoscenico più ambito sul quale poter esibire

1� &IU�� LO� FDSLWROR��GL�0��0D]RZHU��Le ombre dell’Europa. Democrazia e totalitarismi nel XX

secolo��*DU]DQWL��0LODQR��VXOOD�*HUPDQLD��FIU��3��:HLQJDUW��-��.UROO��.��%D\HUW]��Rasse,

Blut und Gene��6XKUNDPS��)UDQNIXUW�DP�0DLQ��3��:HLQGOLQJ��+HDOWK��5DFH�DQG�*HUPDQ�3RO-LWLFV�EHWZHHQ�8QL¿FDWLRQ�DQG�1D]LVP��, Cambridge University Press, Cambridge 1993; 0��+DX��7KH�&XOW�RI�+HDOWK�DQG�%HDXW\�LQ�*HUPDQ\��$�6RFLDO�+LVWRU\��, University of Chicago Press, Chicago 2003.

3L�VSPTWPHKP�KP�)LYSPUV��

Paolo Capuzzo Professore ordinario del Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna

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queste qualità.Vi erano perciò tutti i presupposti perché il nazismo, una volta conquistato il po-WHUH��VL�LPSHJQDVVH�D�IRQGR�SHU�O¶RUJDQL]]D]LRQH�GHL�JLRFKL�ROLPSLFL��WXWWDYLD�¿QR�al 1932 Hitler aveva tuonato contro i giochi espressione dello spirito giudaico-massonico e il «Voelkischer Beobachter» aveva duramente criticato l’ammissio-ne degli atleti di colore alle olimpiadi di Los Angeles del 19322.

1. La decisione

/D�*HUPDQLD�DYUHEEH�GRYXWR�RUJDQL]]DUH�L�JLRFKL�GHO��FKH�QRQ�IXURQR�GLV-putati a causa della guerra3. Dopo lunghe trattative e azioni diplomatiche, l’as-semblea del Comitato internazionale olimpico (Cio), tenutasi a Barcellona nel 1931, le assegnò l’organizzazione dei giochi del 1936. A questo risultato avevano dato un contributo fondamentale due personaggi che ebbero poi un ruolo chiave nell’organizzazione dei giochi: Theodor Lewald, con alle spalle una carriera da funzionario statale, e Carl Diem, il quale, già giornalista sportivo, aveva guidato le delegazioni tedesche alle olimpiadi dell’anteguerra ed era stato l’estensore del SURJHWWR�GL�XQ�,VWLWXWR�VXSHULRUH�GL�HGXFD]LRQH�¿VLFD�FKH��SULPR�DO�PRQGR��DYHYD�visto la luce all’università di Berlino nel 1920.Lewald e Diem temevano che i nazisti avrebbero osteggiato lo svolgimento dei giochi; invece, una volta giunto al potere, Hitler comprese immediatamente le potenzialità propagandistiche dell’evento4. Egli si preoccupò di dare garanzie sul ULVSHWWR�GHJOL�LPSHJQL�¿QDQ]LDUL�DVVXQWL�GDO�JRYHUQR�SUHFHGHQWH�HG�HVSUHVVH�XQ�pieno sostegno a un’iniziativa che avrebbe rappresentato un’opportunità per fare FRQRVFHUH�DO�PRQGR�OD�QXRYD�*HUPDQLD�H�FRVWLWXLWR�XQ�YRODQR�GHOOD�SURPR]LRQH�sportiva per la gioventù tedesca. (QWUDWR�LQ�FDULFD�FRPH�PLQLVWUR�GHOOD�SURSDJDQGD��FRQ�GHOHJD�DOOR�VSRUW��*RH-bbels riformò il comitato, nominandone supervisore l’alto commissario statale per lo sport (Reichsportsführer) Hans von Tschammer und Osten. Questi era un esponente dell’aristocrazia terriera della Sassonia che aveva fatto carriera nelle 6$�GXUDQWH�OD�5HSXEEOLFD�GL�:HLPDU�H�VWDYD�RSHUDQGR�SHU�LVWLWX]LRQDOL]]DUH�XQD�

2 A. Krüger, Germany. The Propaganda Machine��LQ�$��.U�JHU�H�:��-��0XUUD\��7KH�1D]L�2O\P-

pics. Sport, Politics, and Appeasement in the 1930s, University of Illinois Press, Urbana and Chi-cago 2003, p. 453 Cfr. K. Lennartz, 'LH�9,��2O\PSLVFKHQ�6SLHOH�%HUOLQ��'RNXPHQWH��&DUO�'LHP�,QVWLWXW��.|OQ�1978.4 Cfr. Krüger, Germany. The Propaganda Machine��FLW��SS��H�5��5�UXS��D�FXUD�GL��1936.

'LH�2O\PSLVFKH�6SLHOH�XQG�GHU�1DWLRQDOVR]LDOLVPXV��(LQH�'RNXPHQWDWLRQ, Topographie des Ter-rors, Berlin 1996; cfr. anche F. Bohlen, 'LH�;,��2O\PSLVFKH�6SLHOH�%HUOLQ��3DKO�5XJHQVWHLQ�9HUODJ��.|OQ��

Paolo CapuzzoLe olimpiadi di Berlino (1936)


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JHVWLRQH� FHQWUDOLVWLFD� H� WRWDOLWDULD� GHOOR� VSRUW� LQ�*HUPDQLD� ±� WHQWDWLYR� SHUDOWUR�GHVWLQDWR�D�IDOOLUH�D�FDXVD�GHOOD�QRWD�SROLDUFKLD�QD]LVWD�FKH�OR�PLVH�LQ�FRQÀLWWR�FRQ�altri centri di potere come il dopolavoro, per quanto riguardava lo sport popolare, H�OD�+LWOHU�-XJHQG��SHU�OR�VSRUW�JLRYDQLOH5. /D�QD]L¿FD]LRQH�GHOOR�VSRUW� LQ�*HUPDQLD�FRPSRUWz� O¶HVWURPLVVLRQH�GHJOL�HEUHL�e degli zingari dalle associazioni e competizioni sportive. Ciò creò dei problemi all’assemblea annuale del Cio, svoltasi a Vienna nel giugno del 1933, quando la delegazione americana pose la questione del rispetto delle norme olimpiche che non ammettevano discriminazioni di nessun tipo ai danni degli atleti. Nonostante le rassicurazioni del comitato tedesco, il problema si ripropose all’assemblea di Atene del 1934, durante la quale a sollevarlo fu la delegazione britannica. I vertici del Cio, per voce del presidente, il belga Henri de Baillet-Latour, spezza-URQR�XQD�ODQFLD�LQ�IDYRUH�GHOOD�*HUPDQLD�VRVWHQHQGR�FKH�IRVVH�QHFHVVDULR�SRUUH�¿QH�DG�LOOD]LRQL�FKH�PRVWUDYDQR�XQD�FKLDUD�YRORQWj�GL�VWUXPHQWDOL]]DUH�L�JLRFKL�da parte di gruppi di interesse antitedeschi. Per evitare, tuttavia, che il malumore SURVHJXLVVH�� LO�&LR� LQYLz� LQ�*HUPDQLD�XQ�SURSULR�RVVHUYDWRUH�� LO�SUHVLGHQWH�GHO�comitato olimpico americano Avery Brundage, futuro presidente del Cio. Brun-dage si mostrò simpatetico con il governo tedesco e desideroso di chiudere la TXHVWLRQH��VRWWROLQHz�FRPH�IRVVH�FRPSHWHQ]D�GHO�&LR�YHUL¿FDUH�O¶DVVHQ]D�GL�GLV-criminazioni sul piano sportivo e non dare un giudizio su altri aspetti della società tedesca. Anche in America, sosteneva Brundage, c’erano associazioni sportive che non ammettevano gli ebrei o atleti di colore, tuttavia non per questo era ad essi precluso rappresentare gli Usa nelle competizioni internazionali, qualora ne fossero stati all’altezza.

2. Il progetto urbanistico

Le olimpiadi di Berlino lasciarono tracce profonde e durature nella storia della città. L’evento richiedeva infatti imponenti interventi urbanistici e architettonici. Data la situazione ancora critica dell’economia tedesca, il comitato elaborò un parco progetto che si limitava all’adeguamento delle infrastrutture esistenti. Fu O¶LQWHUYHQWR�GLUHWWR�GL�+LWOHU�D�PRGL¿FDUH�OD�VFDOD�GHOOH�RSHUD]LRQL��*UD]LH�D�XQ�ODXWR�¿QDQ]LDPHQWR�SXEEOLFR�YHQQH�YDUDWR�XQ�SLDQR�JLJDQWHVFR�FKH�SUHYHGHYD�OD�costruzione di un nuovo stadio olimpico e di una piazza per le parate capace di

5 &IU��$��5LSSRQ��+LWOHU¶V�2O\PSLFV��7KH�6WRU\�RI�WKH��1D]L�*DPHV, Pen & Sword, Barnsley 2006.

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ospitare 250 mila persone6. Hitler diede personalmente delle indicazioni sul progetto, del quale venne inca-ULFDWR�O¶DUFKLWHWWR�:HUQHU�0DUFK��4XDQGR�TXHVWL�SUHVHQWz�LO�SURJHWWR�GL�XQ�HGL¿-cio in acciaio e cemento con ampie vetrate, il Führer, che detestava le tendenze moderniste in architettura, andò su tutte le furie e incaricò immediatamente il VXR�DUFKLWHWWR�GL�¿GXFLD��$OEHUW�6SHHU��GL�DSSRUWDYL�VRVWDQ]LDOL�PRGL¿FKH��6SHHU�rivestì il cemento di lastroni di pietra grezza e mise cornicioni un po’ dovunque riuscendo ad ottenere l’approvazione di Hitler7. Il complesso era composto da tre aree: la piazza che dava accesso allo stadio (Vorfeld), lo stadio vero e proprio e il campo di maggio, vale a dire la piazza del-le grandi parate. Del complesso entrarono a far parte anche un teatro all’aperto (l’odierna Waldbühne), lo stadio di hockey, la piscina olimpica e le sedi delle grandi istituzioni dello sport tedesco: la +DXV�GHV�'HXWVFKHQ�6SRUWV e la Reich-

sakademie für Leibesübungen. Si trattava del più grande complesso sportivo mai UHDOL]]DWR��FKH�DWWUDYHUVR�OH�VXH�YDULH�VWUXWWXUH�DYUHEEH�SRWXWR�RVSLWDUH�¿QR�D��mila persone. L’organizzazione dell’evento non si limitò all’area dei giochi: venne ristruttu-rato l’aeroporto di Tempelhof; realizzato il tunnel della S-Bahn per collegare le stazioni nord e sud della città, prolungando la linea verso ovest per raggiungere lo stadio; venne creato lo snodo tra la Avus, l’autostrada di ingresso a Berlino da sud-ovest, e la circonvallazione; vennero potenziate la rete del tram e quella GHOOD�PHWURSROLWDQD�WUD�OD�FLWWj�H�O¶DUHD�ROLPSLFD��$�'|EHULW]��D�XQD�TXLQGLFLQD�GL�chilometri dallo stadio, venne costruito il villaggio olimpico. Date le proporzioni dell’impresa, si trattò di una corsa contro il tempo, resa più DJHYROH�GDOO¶HOHYDWD�GLVRFFXSD]LRQH�FKH�JUDYDYD�VXOOD�*HUPDQLD��QRQ�IX�GLI¿FLOH�trovare 2 mila e cinquecento operai disposti a lavorare in condizioni di scarsa VLFXUH]]D�H�FRQ�VDODUL�PROWR�EDVVL��*OL�LQFLGHQWL�VXO�ODYRUR�IXURQR�QXPHURVL��QHO�solo crollo del cantiere ferroviario, in prossimità della porta di Brandeburgo, ri-masero uccisi 19 operai8. 0D�LO�FDSLWROR�SL��WUDJLFR�ULJXDUGz�JOL�]LQJDUL�GL�%HUOLQR��SHU�ORUR�L�JLRFKL�UDSSUH-sentarono l’anticamera della deportazione che preluse allo sterminio. I Sinti e i

6� 6XOOD�SUHSDUD]LRQH�H�SRL�OR�VYROJLPHQWR�GHL�JLRFKL�VL�SXz�XWLOPHQWH�FRQVXOWDUH�LO�OLEUR�XI¿FLDOH�delle olimpiadi in due volumi 2O\PSLVFKHQ�6SLHOH��LQ�%HUOLQ�XQG�*DUPLVFK�3DUWHQNLUFKHQ��herausgegeben vom Cigaretten-Bilderdienst, Cigaretten-Bilderdienst, Altona-Bahrenfeld 1936, nel YRO��SS��H�VHJJ��VL�WUDWWD�GL�XQ�HOHJDQWH�OLEUR�IRWRJUD¿FR�FKH�LOOXVWUD�JOL�LPSLDQWL�H�OH�FRVWUX-zioni; tra i numerosi volumi di carattere generale sui giochi del 1936, cfr. D. C. Large, Nazi Games.

7KH�2O\PSLFV�RI��:�:��1RUWRQ��&RPSDQ\��1HZ�<RUN�±�/RQGRQ��.��6W|FNHO��Berlin im

RO\PSLVFKHQ�5DXVFK��'LH�2UJDQLVDWLRQ�GHU�2O\PSLVFKHQ�6SLHOH��, Diplomica, Hamburg 2009; A. Emmerich, 2O\PSLD��7U�JHULVFKHU�*ODQ]�HLQHV�P|UGHULVFKHQ�6\VWHPV��)DFNOHWUlJHU��.|OQ�2011.7 -��)HVW��6SHHU��8QD�ELRJUD¿D��*DU]DQWL��0LODQR��S��8 Cfr. P. Urban-Halle, Der Einsturz beim Bau der Nord-Süd-Bahn, in Die Berliner S-Bahn. Gesell-

schaftsgeschichte eines industriellen Verkehrsmittels��.DWDORJ�]XU�$XVVWHOOXQJ�GHU�1HXHQ�*HVHOO-schaft für Bildende Kunst, Berlin 1982, pp. 131-37.



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5RP�EHUOLQHVL�YHQQHUR�LQIDWWL�GHSRUWDWL�LQ�XQ�FDPSR�D�0DU]DKQ�SHU�WRJOLHUOL�DOOD�vista dei visitatori9. Da lì non fecero più ritorno in città: la destinazione successi-va, all’inizio del ’43, fu il campo di sterminio di Birkenau.

3. Lo spettacolo

*Lj�LQ�RFFDVLRQH�GHOOH�ROLPSLDGL�LQYHUQDOL�FKH�VL�HUDQR�VYROWH�O¶LQYHUQR�SUHFHGHQ-WH�D�*DUPLVFK�3DUWHQNLUFKHQ�HUD�VWDWD�DSSURQWDWD�XQD�VWUDWHJLD�GL�FRPXQLFD]LR-ne che mirava ad occultare il carattere razzista del regime. Venne impartito alla stampa l’ordine di non pubblicare attacchi agli ebrei o ai neri durante i giochi, vennero provvisoriamente cancellate le scritte antisemite che campeggiavano in vari luoghi della città. Inoltre vennero banditi mendicanti e prostitute per garan-tire il decoro.Lo sforzo propagandistico fu imponente. Il primo bollettino che annunciava i gio-FKL�YHQQH�SXEEOLFDWR�JLj�QHO��/¶XI¿FLR�VWDPSD�ULIRUQLYD��JLRUQDOL�WHGHV-chi e più di 3000 testate straniere in tutto il mondo. Nel 1935 vennero distribuiti quasi due milioni e mezzo di depliant in 14 lingue, mentre l’azienda ferroviaria iniziò una campagna pubblicitaria per le vacanze a Berlino in occasione delle olimpiadi. /D�FHULPRQLD�GL�WUDVIHULPHQWR�GHOOD�¿DFFROD�GD�2OLPSLD�DOOD�VHGH�GHL�JLRFKL�IX�un’invenzione delle olimpiadi berlinesi che entrò poi a far parte stabilmente del cerimoniale olimpico. Anche per questo evento venne predisposta una completa copertura mediatica che seguì le varie tappe: da Olimpia ad Atene, Salonicco, 6R¿D��%HOJUDGR��%XGDSHVW��9LHQQD��3UDJD��'UHVGD�H�LQ¿QH�%HUOLQR��8Q�WHDP�GHOOD�UDGLR�H�XQD�WURXSH�FLQHPDWRJUD¿FD�FRRUGLQDWD�GD�/HQL�5LHIHQVWDKO�DFFRPSDJQD-rono la corsa per tutti i 2.500 km immortalandone i momenti più entusiasmanti: tra questi il tripudio viennese particolarmente caro al regime che stava elaborando XQD�VWUDWHJLD�SURSDJDQGLVWLFD�¿QDOL]]DWD�D�OHJLWWLPDUH�O¶DQQHVVLRQH�GHOO¶$XVWULD��Ovviamente alcuna visibilità fu data alle proteste e alle manifestazioni antitedes-che che accompagnarono il passaggio della torcia per le vie di Praga. 1HJOL� DQQL� 7UHQWD� VL� YHUL¿Fz� XQD� VYROWD� VWRULFD� QHOOD� GLPHQVLRQH� VSHWWDFRODUH�dello sport di massa a livello globale: le olimpiadi di Berlino furono un momento decisivo di questo passaggio. Le nuove tecnologie di trasporto e di comunicazio-QH�DPSOL¿FDURQR�HQRUPHPHQWH�O¶LPSDWWR�GHOO¶HYHQWR�ROLPSLFR��JOL�VSHWWDWRUL�GHL�giochi furono 3,7 milioni, un record che distanziava notevolmente quello di Los Angeles 1932 che aveva di poco superato il milione. Trecento milioni di persone seguirono le olimpiadi alla radio attraverso una quarantina di emittenti che co-

9 Cfr. U. Brucker-Boroujerdi e W. Wippermann, Nationalsozialistische Zwangslager in Berlin

III. Das „Zigeunerlager“ Marzahn��LQ�:��5LEEH��D�FXUD�GL��Berlin-Forschungen II., Colloquium Verlag, Berlin 1987, pp. 189 – 201.

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privano pressoché l’intero globo; mentre 160 mila poterono guardare la diretta televisiva in alcuni locali della città in quelle che furono le prime trasmissioni sportive della storia. Il comitato organizzatore si riservò il copyright esclusivo delle immagini dei JLRFKL�H�TXHVWR�UHVH�SRVVLELOH�LO�IHUUHR�FRQWUROOR�GHL�PHGLD��6ROR�¿GDWL�IRWRJUD-¿� WHGHVFKL�HUDQR�DXWRUL]]DWL�D� UHDOL]]DUH� OH� IRWRJUD¿H�GHL�JLRFKL��TXHVWH�XOWLPH�GRYHYDQR�SRL�SDVVDUH� LO� YDJOLR�GL�XQ�DSSRVLWR�XI¿FLR� LQFDULFDWR�GL� VHOH]LRQDUH�OH�LPPDJLQL�GD�JLUDUH�DOOD�VWDPSD��/D�WURXSH�GL�/HQL�5LHIHQVWDKO�FXUz�OH�ULSUHVH�FLQHPDWRJUD¿FKH�FKH�VDUHEEHUR�SRL�VHUYLWH�D�UHDOL]]DUH�LO�VXR�FHOHEUH�¿OP�VXOOH�olimpiadi, ma che iniziarono ad essere diffuse nelle sale, sotto forma di shorts, già durante i giochi. L’intera Berlino era arredata con enormi bandiere con la svastica, in modo da imprimere chiaramente il marchio nazista su questo grande successo; nonostante la presenza massiccia dei simboli del regime, tuttavia, si volle dare soprattutto OD�UDVVLFXUDQWH� LPSUHVVLRQH�GL�XQ�SDHVH�VHUHQR�H�SDFL¿FR��,�QXPHURVL�PLOL]LDQL�che pattugliavano l’area olimpica erano vestiti in borghese e vennero sospese le frequenti manifestazioni paramilitari che si tenevano normalmente per le strade di Berlino. Soltanto i militari conservarono la divisa anche durante i giochi così come lo stesso Hitler che la indossò anche alla cerimonia di apertura10. Il Führer assistette di frequente ai giochi, esibendo una passione sportiva che in realtà non aveva mai nutrito./¶LPSHJQR�SURSDJDQGLVWLFR�QRQ�VL�HVDXUu�FRQ�OD�¿QH�GHL�JLRFKL��PD�SURVHJXu�FRQ�OD�SXEEOLFD]LRQH�GL�HOHJDQWL�YROXPL�IRWRJUD¿FL11�H�FRQ�LO�¿OP�GHOOD�5LHIHQVWDKO��la cui prima ebbe luogo allo Zoo Palast il 20 aprile 1938, in occasione del com-pleanno del Führer��/D�5LHIHQVWDKO�HEEH�D�GLVSRVL]LRQH�XQR�VWDII�GL��SHUVRQH��tra le quali 45 cineoperatori, e poté disporre di sei buche per le riprese dal basso. ,O� VXFFHVVR�GHO�¿OP� IX� WUDYROJHQWH� LQ�*HUPDQLD�H� LQ�PROWL� DOWUL�SDHVL��YLQVH� OD�FRSSD�0XVVROLQL�DOOD�%LHQQDOH�GL�9HQH]LD�QHO��7XWWDYLD�QHJOL�6WDWL�8QLWL�OD�Lega Antinazista riuscì ad impedirne la distribuzione nelle sale e il viaggio in $PHULFD�GHOOD�VWHVVD�5LHIHQVWDKO��¿QDQ]LDWR�GD�*RHEEHOV�H�LQWHVR�D�SURPXRYHUH�LO�¿OP��VL�ULVROVH�LQ�XQ�IDOOLPHQWR��$OOH�SURWHVWH�GHOOD�/HJD�H�GHO�VLQGDFR�GL�1HZ�<RUN��)LRUHOOR�/D�*XDUGLD��VL�DI¿DQFz�O¶RVWLOLWj�FRQ�FXL�OD�UHJLVWD�YHQQH�DFFROWD�D�Hollywood, dove numerosi esuli tedeschi lavoravano nell’industria cinematogra-¿FD��)X�ULFHYXWD�VROWDQWR�GD�:DOW�'LVQH\�H�GD�+HQU\�)RUG��TXHVW¶XOWLPR��QRWR�SHU�il suo antisemitismo, quell’anno venne insignito dell’Ordine dell’Aquila tedesca.,O�¿OP�HUD�XQ�PDQLIHVWR�YLVXDOH�GHOO¶HVWHWLFD�QD]LVWD��VHFRQGR�XQD�SRHWLFD�IRQGDWD�su tre principi: la competizione, come affermazione di vitalità e forza; la bellezza

10� 3HU�XQD�GHVFUL]LRQH�GHOOD�FHULPRQLD�GL�DSHUWXUD�SURYLVWD�GL�XQ�DPSLR�DSSDUDWR�LFRQRJUD¿FR��FIU��-��0��%ODL]HDX��/HV�-HX[�Gp¿JXUpV��%HUOLQ��, Atlantica, Biarritz 2000, pp. 80 e segg.11 Cfr. P. Wolff, :DV�LFK�EHL�GHQ�2O\PSLVFKHQ�6SLHOHQ��VDK��6SHFKW��%HUOLQ��H�/��5LH-fenstahl, 6FK|QKHLW� LP�RO\PSLVFKHQ�.DPSI, Deutscher Verlag, Berlin 1937; ma vi furono anche numerose altre pubblicazioni a prezzi più popolari.



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del corpo e del movimento regolato dalla disciplina sportiva; lo spirito olimpico, FRPH�LQWHULRUH�FRPSRVWH]]D�H�GHWHUPLQD]LRQH��/¶LQL]LR�GHO�¿OP�q�HVWUHPDPHQWH�VLJQL¿FDWLYR�SHUFKp�DOOXGH�DG�XQR�VWUHWWR�UDSSRUWR�WUD�OH�URYLQH��O¶LGHDOH�HVWHWLFR�della classicità e i corpi in movimento dell’olimpiade moderna. Nel seguito, il racconto documentario degli eventi sportivi si dipana con un ritmo incalzante, una grande vivacità espressiva e una costante sottolineatura dell’autonomia del JHVWR�DWOHWLFR�FKH�VHPEUD�LVRODUVL�QHOO¶DXWRVXI¿FLHQ]D�GHO�SURSULR�YDORUH�HVWHWLFR�I movimenti di macchina, l’angolatura delle riprese, le soggettive, sono tutte tec-QLFKH�FKH�OD�5LHIHQVWDKO�GRPLQDYD�FRQ�VWUDRUGLQDULD�DELOLWj�H�FKH�SRVHUR�OH�EDVL�GL�un linguaggio che avrebbe lasciato un segno indelebile nella storia successiva del racconto sportivo, in particolare con l’avvento della televisione.

4. I giochi

/D�*HUPDQLD�DFFHWWz�IRUPDOPHQWH�LO�SULQFLSLR�GHO�&LR�FKH�YLHWDYD�GLVFULPLQD]LR-ni razziali o politiche nei confronti degli atleti, riuscendo tuttavia ad impedire la SDUWHFLSD]LRQH�GL�DWOHWL�HEUHL�FKH�YLYHVVHUR�LQ�*HUPDQLD�,O�FDVR�SL��HFODWDQWH�IX�TXHOOR�GL�*UHWHO�%HUJPDQQ��VDOWDWULFH�LQ�DOWR�GL�6WRFFDUGD��che aveva stabilito il primato tedesco con 1.51 nel campionato del 1931. Espulsa dal suo club nel 1933, in quanto ebrea, venne mandata dai genitori in Inghilter-ra, dove riuscì a vincere i campionati britannici del 1934 con la misura di 1.55. Preoccupato per la notorietà che questa giovane atleta stava ottenendo sul piano LQWHUQD]LRQDOH��LO�UHJLPH�SUHIHUu�FRVWULQJHUOD�D�ULWRUQDUH�LQ�*HUPDQLD��VRWWR�LO�ULFD-WWR�GL�UDSSUHVDJOLH�FRQWUR�OD�VXD�IDPLJOLD��*UHWHO�PLJOLRUz�QXRYDPHQWH�LO�SULPDWR�nazionale portandolo a 1.60 un mese prima dei giochi, tuttavia, a due settimane dall’inizio delle olimpiadi, ricevette una lettera dalle autorità sportive che le co-municavano l’esclusione dai giochi perché le sue prestazioni non erano all’altez-za. La misura da lei superata, 1.60, fu la stessa che consentì alla britannica Doro-thy Tyler-Odam di vincere la medaglia d’argento. L’esclusione della Bergmann, secondo le autorità tedesche, era avvenuta sulla base di considerazioni stretta-mente sportive e il Cio non ebbe nulla da eccepire a questa vergognosa farsa12.Venne invece selezionata per le olimpiadi una leggenda dello sport comunista: il lottatore Werner Seelenbinder. Seelenbinder era diventato campione tedesco nel 1933 e al momento della premiazione, quando sarebbe stato richiesto il saluto nazista, rimase immobile, con le mani dietro la schiena di fronte a un pubblico at-WRQLWR��6HHOHQELQGHU�FKH�DYHYD�SURJHWWDWR�GL�UL¿XWDUH�LO�VDOXWR�DO�Führer durante la premiazione olimpica, purtroppo ottenne soltanto il quarto posto e non poté rea-

12 Sul caso Bergmann, cfr. C. Frietsch, +LWOHUV�$QJVW�YRU�GHP�M�GLVFKHQ�*ROG��'HU�)DOO�%HUJPDQQ, GLH�YHUKLQGHUWH�2O\PSLDVLHJHULQ, Nomos, Baden-Baden 2013.

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lizzare questa plateale dimostrazione di dissenso13. Legato ai gruppi di resistenza comunisti durante la guerra, Seelenbinder venne arrestato e torturato nel vano tentativo di estorcergli i nomi dei suoi compagni clandestini. Venne decapitato a %UDQGHEXUJ�*|UGH�QHO��/D�*HUPDQLD�HEEH�XQR�VWUDRUGLQDULR�VXFFHVVR�QHOOH�FRPSHWL]LRQL�VXSHUDQGR�JOL�Stati Uniti che dalle olimpiadi di Stoccolma (1912) in avanti avevano sempre SULPHJJLDWR�QHO�PHGDJOLHUH�ROLPSLFR��/D�VWDPSD��VHJXHQGR�OH�LQGLFD]LRQL�GL�*RH-bbels, diede grande spazio alle gare adottando un atteggiamento imparziale e sportivo. Tutti i protagonisti vennero celebrati, in primo luogo la grande star dei JLRFKL�GHO��-HVVH�2ZHQV��YLQFLWRUH�GHL��H�GHL��PHWUL��GHO�VDOWR�LQ�OXQJR�H�PHGDJOLD�G¶RUR�QHOOD�VWDIIHWWD��[��/D�ELRJUD¿D�GL�2ZHQV�HUD�HVHPSODUH�GL�molti neri del sud di quegli anni: nato in una piccola città dell’Alabama nel 1913, GHFLPR�¿JOLR�GL�XQD�IDPLJOLD�SRYHUD��VL�HUD�WUDVIHULWR�LQ�2KLR�D�VHJXLWR�GHO�SDGUH�che aveva trovato lavoro in un’acciaieria. La stampa di partito ebbe inizialmente qualche parola inopportuna verso gli atleti di colore, ma successivamente non vi fu ostilità alcuna e Owens conquistò il pubblico tedesco con le sue imprese. Oltretutto al regime non dispiaceva l’idea di mostrarsi più benevolo nei confronti dei neri americani di quanto non facessero le autorità del loro paese. Owens, che negli Stati Uniti doveva rimanere separato dal resto della squadra, soggiornando in appositi alberghi per neri e mangiando in altrettanto appositi ristoranti, a Berlino poteva accedere liberamente a tutti i locali e risiedere nello stesso hotel degli altri atleti americani. La leggenda se-condo la quale Hitler avrebbe abbandonato indispettito lo stadio perché Owens DYHYD�EDWWXWR�LO�VDOWDWRUH�WHGHVFR�R�JOL�DYUHEEH�UL¿XWDWR�OD�VWUHWWD�GL�PDQR�GXUDQWH�la premiazione – ciò che non era nemmeno previsto dal protocollo – è priva di fondamento, come ricorda lo stesso Owens nelle sue memorie, nelle quali egli non manca di ricordare le discriminazioni di cui era stato oggetto negli Stati Uniti H�O¶LPEDUD]]R�FKH�SRWHYD�FUHDUH�OD�VXD�SUHVHQ]D��WDQWR�FKH�LO�SUHVLGHQWH�5RRVYHOW�non lo volle mai ricevere per non inimicarsi l’elettorato razzista del sud14. Certo, Hitler in privato si mostrò indispettito per i successi di Owens, ma questo ci è noto oggi dopo la pubblicazione delle memorie di Speer15, in pubblico in quei JLRUQL�LO�)ĦKUHU�ULPDVH�LPSDVVLELOH��*OL�DWOHWL�FKH�FDOFDURQR�OR�VWDGLR�GL�%HUOLQR�QHO�¶��HEEHUR�QHJOL�DQQL�VXFFHVVLYL�destini molto vari, talvolta drammaticamente opposti. Cito un solo caso che testi-PRQLD�L�WUDJLFL�SDUDGRVVL�GL�TXHJOL�DQQL��0DUWLQXV�%��2VHQGDUS��EURQ]R�RODQGHVH�VXL��H�L��IX�DOOHQDWRUH�GHOOD�+LWOHU�-XJHQG�QHOO¶2ODQGD�RFFXSDWD�H�FRPH�membro volontario delle SS collaborò alla persecuzione organizzata da Seys-s-Inquart che portò alla deportazione di 120 mila ebrei dall’Olanda. Tra questi

13 &IU��:��5DGHW]��Der Stärkere: ein Buch über Werner Seelenbinder, Sportverlag, Berlin 1982.14 &IU��-��2ZHQV�ZLWK�3�*��1HLPDUN��7KH�-HVVH�2ZHQV�6WRU\��*�3��3XWQDPVµ�6RQ��1HZ�<RUN��15 Cfr. A. Speer, Inside the Third Reich��7KH�0DFPLOODQ�&RPSDQ\��S��



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c’erano anche quattro medaglie d’oro olandesi della ginnastica a Berlino e il loro allenatore, che trovarono la morte ad Auschwitz e Sobibór. Per molti atleti, tuttavia, il credito conquistato durante le olimpiadi berlinesi valse a occultare le loro condotte criminali negli anni della guerra. Il vincitore della JDUD�GHO� ODQFLR�GHO� JLDYHOORWWR��*HUKDUG�6W|FN��PHPEUR�GHOOH�6D�¿Q�GDO� ��conseguì il grado di comandante delle unità d’assalto delle Ss. Nel dopoguerra IX�LQVHJQDQWH�QHOOH�VFXROH�H�GLUHWWRUH�GHO�FHQWUR�GL�HGXFD]LRQH�¿VLFD�GL�$PEXUJR��nonché capo della delegazione tedesca alle olimpiadi tra il 1956 e il 1964.

5. Gli esiti

Il Cio manifestò grande riconoscenza alle autorità tedesche per come avevano organizzato i giochi e mantenne anche in seguito un occhio di riguardo verso la *HUPDQLD�QD]LVWD��FXL�YHQQH�DVVHJQDWD�O¶RUJDQL]]D]LRQH�GHOOH�ROLPSLDGL�LQYHUQDOL�del 1940. 6RWWR�LO�SUR¿OR�SURSDJDQGLVWLFR�LO�VXFFHVVR�IX�FRPSOHWR��,O�QD]LVPR�DYHYD�VIUXWWD-WR�OH�ROLPSLDGL�SHU�ULQVDOGDUH�OD�¿GXFLD�GHL�WHGHVFKL�LQ�Vp�VWHVVL�H�SHU�ULFRQTXLVWDUH�credito internazionale. I tedeschi erano orgogliosi del modo in cui venivano ra-ppresentati: aperti al mondo, ospiti esemplari e perfetti organizzatori. Era insom-ma passata l’immagine di un popolo ospitale, disciplinato, lavoratore e cordiale verso gli stranieri. La comunità internazionale perciò non avrebbe dovuto preoc-FXSDUVL�WURSSR�GL�TXHVWD�QXRYD�*HUPDQLD�SHUFKp�FRQ�+LWOHU�HVVD�VHPEUDYD�DYHU�imboccato una rassicurante ripresa dopo la profonda crisi dei primi anni Trenta. 8Q�LPSRUWDQWH�GRVVLHU�ULVHUYDWR�SURGRWWR�GDO�PLQLVWHUR�GHOO¶LQWHUQR�DO�¿QH�GL�GR-cumentare l’impatto mediatico dei giochi nella stampa di tutto il mondo testimo-nia con quanta attenzione il regime utilizzò i giochi per la promozione della pro-pria immagine16. Questo ampio dossier si basa su una vastissima rassegna stampa e presenta un bilancio largamente positivo. Se si eccettua la stampa comunista e le voci degli esuli tedeschi che trovavano un qualche ascolto all’estero – soprat-tutto in Cecoslovacchia e in Olanda –, per il resto la stampa internazionale aveva restituito un’immagine prevalentemente positiva, talvolta trionfale, dei giochi e GHOOD�QXRYD�*HUPDQLD��$QFKH�QHJOL�6WDWL�8QLWL��GRYH�YLYDFH�HUD�VWDWR�LO�GLEDWWLWR�sul boicottaggio, prevalevano le voci favorevoli, pur con qualche eccezione come quella del «New York Herald Tribune». Il dossier non mancava tuttavia di segnalare l’aspra polemica che si era svolta VXOOD� VWDPSD� IUDQFHVH�� D� SDUWLUH� GD� XQ� DUWLFROR� SXEEOLFDWR� GD� -DFTXHV�*RGGHW��redattore capo del principale quotidiano sportivo di Francia nonché direttore del Tour de France. In un articolo apparso sulla prima pagina de «L’Auto», /H�MHX[�

16 'LH�2OLPSLDGH�%HUOLQ��LP�6SLHJHO�GHU�DXVOlQGLVFKHQ�3UHVVH, una copia di questa raccolta è consultabile presso il Zentrum für Berlin Studien.

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Gp¿JXUpV��FKH�FRQFOXGHYD�OH�VXH�FRUULVSRQGHQ]H�GD�%HUOLQR��*RGGHW�SDUODYD�GL�MHX[�Gp¿JXUpV�SHUFKp�HUDQR�VHUYLWL�DOOD�*HUPDQLD�SHU�LQVFHQDUH�XQ¶HQRUPH�FDP-pagna di propaganda e di autocelebrazione nazionalistica e attaccava il Cio che VL�HUD� UHVR�VWUXPHQWR�GHOOD�SROLWLFD�QD]LVWD��$�*RGGHW� ULVSRVH�SHUVRQDOPHQWH� LO�EDURQH�GH�&RXEHUWLQ�FKH�LQ�XQ¶LQWHUYLVWD�DO�©-RXUQDOª��DJRVWR��GLFKLDUz�senza mezzi termini che le olimpiadi di Berlino erano state un grande successo e si congratulava con Hitler che aveva reso un grande servizio agli ideali olimpici17.A ben guardare, i punti di contatto tra la visione coubertiana dello sport e quella nazista non mancavano. Quest’ultima doveva molto alle teorie di Alfred %DHXPOHU��SURIHVVRUH�GL�¿ORVR¿D�D�%HUOLQR��XQR�GHJOL�LVSLUDWRUL�GHO�URJR�GHL�OLEUL�di maggio. Baeumler aveva elaborato una concezione dello sport che si contra-pponeva a quella moderna, troppo legata all’ideologia individualistica e liberale e priva dell’elemento comunitario e guerriero che doveva caratterizzare l’edu-FD]LRQH�¿VLFD�QHOOD�QXRYD�*HUPDQLD��6HEEHQH�%DHXPOHU�IRVVH�GHO�WXWWR�DYYHUVR�agli elementi internazionalisti e illuministi propri della concezione del barone de Coubertin, entrambi condividevano i presupposti social darwinisti dell’idea di FRPSHWL]LRQH�H�LO�FXOWR�PLVWLFR�H�PDVFKLOLVWD�GHO�FRUSR��6RWWR�TXHVWR�SUR¿OR��OH�olimpiadi possono essere viste come un punto di compromesso tra le proiezioni maschiliste e guerresche del nazismo e la ritualità e il linguaggio politicamente corretto del Cio18.

6. Boicottaggio, opposizione, memoria

,QL]LDWLYH�GL�ERLFRWWDJJLR�GHL�JLRFKL�YHQQHUR� LQWUDSUHVH�DG�$PVWHUGDP��5RWWHU-dam e Parigi; vi furono manifestazioni anche ad Anversa e Zurigo, ma rivestirono FDUDWWHUH�PDUJLQDOH�H�QRQ�HVHUFLWDURQR�XQD�JUDQGH�LQÀXHQ]D�VXOO¶RSLQLRQH�SXEEOL-ca europea, anche perché il Cio scelse di ignorare deliberatamente queste voci di dissenso19. Pochi furono anche gli atleti che rinunciarono alla partecipazione per UDJLRQL�SROLWLFKH�� WUD�TXHVWL�GXH�JLRYDQLVVLPH�QXRWDWULFL�DXVWULDFKH�HEUHH��5XWK�Langer20�H�-XGLWK�'HXWVFK��OD�TXDOH�DQQL�GRSR�HEEH�D�GLUH��©HUD�LPSRVVLELOH�QXR-

17 L’articolo è parzialmente riprodotto in Blaizeau, /HV�MHX[�Gp¿¿JXUpV, cit-, p. 240. Per un’analisi GHO�GLEDWWLWR�VXOOD�VWDPSD�IUDQFHVH�D�SDUWLUH�GDOO¶DUWLFROR�GL�*RGGHW��FIU��:�-��0XUUD\��France, Cou-

EHUWLQ�DQG�WKH�1D]L�2O\PSLFV��WKH�UHVSRQVH, in «Olympica. 7KH�,QWHUQDWLRQDO�-RXUQDO�RI�2O\PSLF�Studies», 1, 1992, pp. 46-69.18 Per questa lettura, cfr. T. Alkemeyer, .|USHU��.XOW�XQG�3ROLWLN��9RQ�GHU�©0XVNHOUHOLJLRQª�3LHUUH�GH�&RXEHUWLQV�]XU�,QV]HQLHUXQJ�YRQ�0DFKW�LQ�GHQ�2O\PSLVFKHQ�6SLHOHQ�YRQ��, Campus, Frank-IXUW�DP�0DLQ��19 6XOOD�TXHVWLRQH�FIU��-��0��%URKP��-HX[�RO\PSLTXHV�j�%HUOLQ, Complexe, Bruxelles 1983.20 F. Litsky, 5XWK�/DQJHU�/DZUHQFH��:KR�%R\FRWWHG�Ã��2O\PSLFV, in «New York Times», 6 -XQH��



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tare in una piscina nella quale la scritta vietato l’ingresso ai cani e agli ebrei era stata tolta provvisoriamente soltanto in occasione delle olimpiadi»21.La più grande contromanifestazione venne organizzata a Barcellona. Convocata per la seconda metà di luglio, la Olimpiada popular avrebbe dovuto rappresen-tare un’alternativa alle olimpiadi naziste, ma proprio quando stava per iniziare e alcuni atleti erano già arrivati in città, scoppiò la guerra civile. Alla metà degli anni Trenta, con buona pace del Comitato olimpico, non vi potevano più essere manifestazioni sportive esenti da condizionamenti politici22. &RQ�JUDQGH�HI¿FDFLD��-RKQ�+HDUW¿HOG��LQ�HVLOLR�D�3UDJD�GDO��LQ�XQ�VXR�FROODJH�SXEEOLFDWR�VXOO¶�©$UEHLWHU�,OOXVWULHUWHU�=HLWXQJª�SUH¿JXUz�FRQ�XQ�PHVH�GL�DQWLFLSR�dall’inizio dei giochi il successo dell’imponente operazione propagandistica che *RHEEHOV�VWDYD�GLULJHQGR23.

Conclusioni

4XDQGR�VL�VYROVHUR�L�JLRFKL�OD�*HUPDQLD�QRQ�DYHYD�DQFRUD�LQYDVR�DOFXQ�SDHVH��non aveva scatenato una guerra mondiale, né assassinato milioni di essere umani QHL�FDPSL�GL�VWHUPLQLR��7XWWDYLD�JLj�QHO��VL�SRWHYD�FRVWDWDUH�FKH�LQ�*HUPDQLD�vi era una dittatura, fondata sulla mobilitazione delle masse e sul terrore, che ave-va sciolto con violenza organizzazioni politiche, sindacati, gruppi di opposizione di ogni genere; aveva abolito la libertà di stampa e di espressione del pensiero, bruciando in piazza i libri non graditi. La vita degli ebrei era resa sempre più penosa dalla legislazione razzista ed essi erano costantemente minacciati da una violenza terroristica attivata dallo stato o tollerata dalle istituzioni: nel 1936 era LQVRPPD�JLj�FKLDUR�FKH�QRQ�YL�VDUHEEH�VWDWR�DOFXQ�IXWXUR�SHU�JOL�HEUHL�LQ�*HU-mania. Era altrettanto chiaro che si trattava di un regime militarista che si stava SUHSDUDQGR�DOOD�JXHUUD��FRPH�PRVWUDYDQR�OD�ULPLOLWDUL]]D]LRQH�GHOOD�5HQDQLD��OD�reintroduzione della coscrizione obbligatoria, la formazione di una forza aerea e, proprio alla vigilia dei giochi, la decisione di intervenire a sostegno di Franco nella guerra civile spagnola. 7XWWR� FLz� QRQ� HUD� HYLGHQWHPHQWH� VXI¿FLHQWH� D� LQVLQXDUH� QHO� &LR� GHL� GXEEL�sull’opportunità della sede prescelta, o meglio, per utilizzare il linguaggio dei funzionari del comitato olimpico, ciò non era di loro pertinenza. In questo modo il Cio diede il proprio avallo a una spettacolare operazione propagandistica che consentì al nazismo di proiettare una rassicurante immagine che valse a sedare le

21 5��5�UXS��D�FXUD�GL��1936, cit., p. 66. 22 X. Pujadas e C. Santacana i Torres, /¶DOWUD�ROLPSLDGD�%DUFHORQD�¶��(VSRUW��VRFLHWDW�L�SROtWL-ca a Catalunya (1900-1936), Libres de l’Index, Barcelona 1990.23 Il collage viene pubblicato sull’ «Arbeiter Illustrierter Zeitung» il 1 luglio 1936.

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proteste internazionali nei confronti del suo operato.Negli ambienti olimpici non vi furono ripensamenti neanche dopo il 1945. Al contrario, venne mantenuta una memoria altamente positiva dell’evento e si cer-Fz�GL�WXWHODUH�FRORUR�FKH�OR�DYHYDQR�UHVR�SRVVLELOH��.DUO�5LWWHU�YRQ�+DOW��UDSSUH-sentante tedesco in seno al Cio tra il 1937 e il 1945 e responsabile dell’esclusione GDL�JLRFKL�GHOOD�VDOWDWULFH�HEUHD�GL�FXL�VL�q�GHWWR��DOOD�¿QH�GHO�¶��PLVH�DVVLHPH�XQ�battaglione di adolescenti che combatterono durante l’assedio di Berlino. Dopo la guerra venne arrestato dai sovietici, ma successivamente liberato su forti pressio-QL�GHO�&LR��O¶8UVV�HUD�VWDWD�DPPHVVD�DO�&LR�D�SDUWLUH�GDL�JLRFKL�GL�0HOERXUQH�GHO��(JOL�SRWp�ULSUHQGHUH�LQGLVWXUEDWR�OD�VXD�FDUULHUD�LQ�*HUPDQLD�RFFLGHQWDOH�come presidente del comitato olimpico nazionale tedesco negli anni Cinquanta, ULPDQHQGR�PHPEUR�GHO�&LR�¿QR�DOOD�PRUWH�QHO��/H� SULPH� YRFL� FULWLFKH� DOO¶LQWHUQR� GHOOD�*HUPDQLD� VXO� VLJQL¿FDWR� GHL� JLRFKL� GL�Berlino iniziarono a levarsi soltanto negli anni Settanta, nel più generale ripensa-mento della storia tedesca che i movimenti del ’68 avevano promosso.


Introduzione

$R�FRQWUiULR�GH�0XVVROLQL��D�LPDJHP�R¿FLDO�GH�6DOD]DU�QmR�SRGHULD�VHU�FDUDFWH-rizada com a de um líder atlético ou desportivo. No entanto, sobretudo nos pri-PHLURV�DQRV�GR�UHJLPH��D�SURSDJDQGD�R¿FLDO�GR�(VWDGR�1RYR�WHP�FRPR�XP�GRV�³REMHFWLYRV´�D�FRQVWUXomR�GH�XP�PRGHOR�GH�SRUWXJXHVLVPR�TXH��SDUD�DOpP�GRV�DSHORV�j�FXOWXUD�SRSXODU�H�jV�UDt]HV�KLVWyULFDV�GHOLQHDGDV�SHOR�UHJLPH��JORUL¿FD�R�GHVSRUWR��FRPR�LQVWUXPHQWR�GH�³DSXUDPHQWR�GD�UDoD´��GLVFLSOLQD�GR�FRUSR�H�GD�própria sociedade. O discurso propagandístico do SPN (Secretariado Nacional GH�3URSDJDQGD��TXDQGR�QHFHVViULR��WHQWD�VXSHUDU�HVWD�FRQWUDGLomR�HQWUH�D�YLVmR�GH�XP�OtGHU�SRXFR�GDGR�DRV�GHVSRUWRV�H�D�GH�XP�SRYR�³DWOpWLFR´��XWLOL]DQGR�PH-WiIRUDV�H� LPDJHQV�TXH�FRQ¿UPHP�D�SRVLomR�GH�FRPDQGR�GH�6DOD]DU��7RPDQGR�FRPR�H[HPSOR�R�GRFXPHQWiULR�GD�LQDXJXUDomR�GR�(VWiGLR�1DFLRQDO�HP�/LVERD��de 1944, analisaremos o estratagema usado pela propaganda para apresentar Sa-OD]DU�FRPR�R�³JUDQGH�iUELWUR´�GD�1DomR��LQVHULQGR�R�DVVLP�FRPR�SDUWH�DWLYD�GH�uma sociedade que funciona de forma coordenada e sincronizada, tal como os exercícios dos atletas presentes no espetáculo.

Salazar, o “grande árbitro”: a inauguração do Estádio Nacional e a leitura portuguesa da JVUZ[Y\sqV�KV�¸/VTLT�5V]V¹

Heloisa Paulo Investigadora do Centro de Estudos Interdisciplinares do Século XX da Univer-sidade de Coimbra

PARTE II. ARCHITETTURA DI REGIME E SPAZI PER LO SPORT

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1. O documentarismo como expressão máxima da propaganda: o lugar do desporto na imagem do “povo” construída pelo regime nas décadas de trinta e quarenta

$�UHODomR�HQWUH�R�GHVSRUWR�H�R�UHJLPH�VDOD]DULVWD�Mi�YHP�VHQGR�DQDOLVDGD�Ki�PXLWR�por especialistas em diversas áreas, nomeadamente historiadores e sociólogos. 2�SULQFLSDO�IRFR�WHP�LQFLGLGR�QD�SUiWLFD�GH�GHVSRUWRV�QRV�RUJDQLVPRV�R¿FLDLV�GR�UHJLPH��QRPHDGDPHQWH�D�0RFLGDGH�3RUWXJXHVD��/HJLmR�3RUWXJXHVD��)HGHUDomR�Nacional para a Alegria no Trabalho (FNAT) e no sistema educacional como um todo. Neste quadro, sobressaem também as análises sobre o futebol e a sua rela-omR�FRP�D�SURSDJDQGD�R¿FLDO�VDOD]DULVWD��HP�HVSHFLDO��QR�DSyV�JXHUUD��1R�HQWDQWR��VH�ROKDUPRV�SDUD�D�SURGXomR�GH�GRFXPHQWiULRV�FRRUGHQDGRV�SHOR�6HFUH-tariado Nacional de Propaganda, o desporto é abordado muito mais como um mero entretenimento no cine-jornal Jornal Português�QD�VXD�IDVH�GH�SURGXomR�YLQFXODGD�DR�SPN1��QmR�PHUHFHQGR�QHQKXP�GHVWDTXH�HQTXDQWR�HOHPHQWR�LQVHULGR�QD�YHLFXODomR�GH�XPD�YLVmR�GD�³UDoD�SRUWXJXHVD´��$�rQIDVH�QD�LPDJHP�³IROFORUL]DGD´�GH�XP�SRUWXJXrV�rural predomina o discurso fílmico e propagandístico produzido neste período.1D�YHUGDGH��R�TXH�SRGHPRV�D¿UPDU�p�TXH�WRGD�XPD�YHUWHQWH�GH�DFomR�GRV�yUJmRV�de propaganda do Estado Novo o SPN e, posteriormente, o SNI, Secretariado Na-FLRQDO�GH�,QIRUPDomR��&XOWXUD�3RSXODU�H�7XULVPR��VH�GHVWLQD�j�HODERUDomR�GH�XPD�GHWHUPLQDGD� LPDJHP�WLSR�GR�³VHU�SRUWXJXrV´��TXH�p�FRQVWUXtGD�D�SDUWLU�GH�XPD�JDPD�GH�UHIHUrQFLDV�GD�FKDPDGD�³FXOWXUD�SRSXODU´��H�UHHODERUDGD�GHQWUR�GR�LGHiULR�GR�UHJLPH��VHP��FRQWXGR��GHL[DU�GH�WHU�HP�FRQWD�UHIHUHQFLDLV�FRPR�DV�QRo}HV�GH�RUGHP��FLGDGDQLD�H�VRFLHGDGH��$�LQWHQomR�p�UHWUDWDU�D�³DOPD�SRUWXJXHVD´��GDQGR�FRUSR�D�XP�LGHDO�GH�³/XVLWDQLVPR´��TXH�DJUHJD�GHVGH�R�³DOGHmR´��RX�R�³FDPSLQR´�DR�³FRORQR�GH�ÈIULFD´�RX�DR�³PDULQKHLUR�GRV�'HVFREULPHQWRV´��PDUFDQGR�DOJX-PDV�GDV�PDLV�LPSRUWDQWHV�UHDOL]Do}HV�GR�631�H�GR�61,�HP�3RUWXJDO�H�QR�([WHULRU��6HJXQGR�$QWyQLR�)HUUR��HP��TXDQGR�GD�HQWUHJD�GR�³*DOR�GH�3UDWD´�j�³$OGHLD�PDLV�3RUWXJXHVD�GH�3RUWXJDO´�H[LVWLULDP�GRLV�WLSRV�GH�SRYRV��RV�³SRYRV�PDWHULDOLVWDV´��³TXH�VH�DJLWDP�QR�YiFXR��TXH�FRQIXQGHP�OHYLDQDPHQWH�UHYROXo}HV�FRP�UHYROXomR´��RXWURV��VmR�³SRYRV�UHOLJLRVRV´��³SRYRV�HVWRLFRV´��³TXH�QmR�VH�LPSRUWDP�GH�VRIUHU�GHVGH�TXH�D�JUDQGH]D�H[WHULRU�RX�LQWHULRU�QmR�VRIUD�DEDOR��GHVGH�TXH�R�VHX�FRQWRUQR�ItVLFR�QR�PDSD�GR�0XQGR�QmR�VH�WUDQVIRUPH�QXPD�OLQKD�SRQWXDGD��WUHPLGD��GHVGH�TXH�D�VXD�DOPD�QmR�SDVVH�IRPH´��(VWHV��FRPR�VHULD�R�FDVR�GR�³SRYR�SRUWXJXrV´��FRQFOXL�$QWyQLR�)HUUR��VmR�³RV�SRYRV�PDLV�ULFRV��SRUTXH�VmR�DTXHOHV�TXH�VH�DOLPHQWDP�GH�,Q¿QLWR´2. 1D�SURSDJDQGD�R¿FLDO�WHPRV��SRUWDQWR��D�SURGXomR�FXOWXUDO�SURSDJDQGtVWLFD�³GR´��H�³SDUD�R´�³SRYR´��(VWD�³SURGXomR´�SUHVVXS}H�XP�SURIXQGR�FRQKHFLPHQWR�GDV�PDQLIHVWDo}HV�GD�FXOWXUD�SRSXODU�SDUD�TXH�HVWDV�SRVVDP�VHU�DRV�SUHVVXSRVWRV�LGHR-

1� ©2�-RUQDO�3RUWXJXrVª�GXUD�GH��D��VHQGR�HQWmR�VXEVWLWXtGR�SRU�XPD�RXWUD�VpULH�LQWLWXOD-da Imagens de Portugal, in H. Paulo, Estado Novo e Propaganda��0LQHUYD��&RLPEUD��2 A. Ferro, 3UpPLRV�/LWHUiULRV, SNI, Lisboa 1950, p. 86.

Heloisa PauloSalazar, o “grande árbitro”

Daniele Serapiglia (a c.), Tempo libero, sport e fascismoPARTE II. ARCHITETTURA DI REGIME E SPAZI PER LO SPORT

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lógicos do regime. 2V�HVWXGRV�DFHUFD�GD�³FXOWXUD�SRSXODU´��GR�IROFORUH��SURGX]LGRV�SRU�LQWHOHFWXDLV�H�HVSHFLDOLVWDV��VHUYHP�SDUD�FRPSRU�R�³URVWR´�R¿FLDO�GR�³SRYR´��ganhando um carácter utilitário quando se trata de recuperar festas e costumes po-SXODUHV��UHDYLYDU�RX�PHVPR�³FULDU´�WUDGLo}HV�TXH�VH�LGHQWL¿FDP�FRP�D�YLVmR�TXH�o Estado Novo procura perpetuar do quotidiano popular. O incentivo aos ranchos folclóricos, as festas tradicionais, como os festejos de Santo António em Lisboa RX�DV�)HVWDV�*XDOWHULDQDV�HP�*XLPDUmHV��DRV�)HVWLYDLV��FRPR�R�,��*UDQGH�)HVWLYDO�GH�)ROFORUH�GH��QD� FDSLWDO�� RX�PHVPR�D�SDUWLFLSDomR�GRV�JUXSRV� UHJLRQDLV�QDV�([SRVLo}HV� ,QWHUQDFLRQDLV�� LQWURGX]HP�XPD�QRYD�YHUVmR�GD� WLSLFLGDGH��TXH�DFDED�SRU�VHU�D�PDUFD�UHJLVWDGD�GD�LPDJHP�R¿FLDO�GR�SDtV�GXUDQWH�R�(VWDGR�1RYR��2�UHJLPH�SURFXUD��GHVWD�IRUPD��DSUR[LPDU�VH�GR�³SRYR´��PRVWUDU�VH�FRQKHFHGRU�GRV�VHXV�FRVWXPHV�H� UHDOLGDGHV��DLQGD�TXH�D�VXD�SUySULD� LPDJHP�GR�³SRSXODU´��H[HPSOL¿FDGD�QRV�ULFRV�WUDMRV�GDV�VHQKRUDV�GD�VRFLHGDGH�QDV�([SRVLo}HV�RX�VROH-QLGDGHV�R¿FLDLV��HVWHMD�PXLWR�ORQJH�GR�TXRWLGLDQR�GR�SRYR�SRUWXJXrV�GH�HQWmR3. O 6DOD]DULVPR�QmR�IRJH�j�UHJUD�GRV�UHJLPHV�IDVFLVWDV�QD�(XURSD��SURFXUDQGR�FULDU�XP�HVWHUHyWLSR�R¿FLDO�GR�³SRUWXJXrV´��TXH�DOLH�RV�SDGU}HV�GH�FLGDGDQLD�WUDoDGRV�SHOR�UHJLPH�H�SHOR�FRQWH~GR�GRXWULQiULR�GR�VDOD]DULVPR�D�XPD�LPDJHP�³HWQRJUD-¿FDPHQWH´�UHFRQVWUXtGD��D�SDUWLU�GR�SDSHO�YLYHQFLDGR�SHOD�PDLRULD�GD�SRSXODomR4. 3DUD�WDO��R�UHJLPH�UHDOL]D�XPD�OHLWXUD�SUySULD�GRV�HVWXGRV�HWQRJUi¿FRV�Mi�UHDOL]D-GRV��DGDSWDQGR�RV�j�LGHLD�GH�XP�³SRYR´�FRQLYHQWH�FRP�R�LPDJLQiULR�VDOD]DULVWD�GH�XPD�FLGDGDQLD�³SDVVLYD´��TXH�QmR�TXHVWLRQD�RV�SUHVVXSRVWRV�GH�RUGHP�GR�UHJLPH5. 3DUD�D�HODERUDomR�GH�XPD�LPDJHP�LGHDOL]DGD�GR�³VHU�SRUWXJXrV´�D�SURSDJDQGD�R¿-FLDO�FRQWD�UHFRUUH�DRV�HVWXGRV�GH�HWQRJUD¿D�H�IROFORUH��SULYLOHJLDQGR�DV�PDQLIHV-WDo}HV�SRSXODUHV��³LQYHQWDQGR´�RX�³UHLQYHQWDQGR´�H[SUHVV}HV�GD�FXOWXUD�SRSXODU��GDQGR�OKHV�XP�DFDEDPHQWR�PDLV�³DGHTXDGR´�DR�UHJLPH6��2�³SRUWXJXrV´��WUDQV¿JX-UDGR�HP�GHWHUPLQDGRV�HVWHUHyWLSRV�UHJLRQDLV��p�LGHQWL¿FDGR�FRP�XPD�YLVmR�LGtOLFD�GR�XQLYHUVR�UXUDO��$�DSUHHQVmR�GHVWH�WLSR�GH�GLVFXUVR�WRUQD�VH�IDFLOLWDGD�SHOD�PHQ-omR�D�HOHPHQWRV�FRQKHFLGRV�SHOR�DXGLWyULR�YLVDGR��FRPR�DV�UHIHUrQFLDV�jV�WUDGLo}HV�UXUDLV��HVWDEHOHFHQGR�VH��GHVWD�IRUPD��XP�³GLiORJR´�HQWUH�R�HPLVVRU�H�R�UHFHWRU��'HVWD�IRUPD��HVWH�³SRYR´�HQFRQWUDULD�QR�VHX�³OtGHU´�PHFDQLVPRV�GH�LGHQWL¿FDomR�vinculados ao universo rural vivenciado por ambos. O passado de Salazar, como

3 Paulo, Estado Novo e Propaganda, cit..4� (VWD�WHQWDWLYD�GH�IRUMDU�XPD�LPDJHP�GR�³SRYR´��QR�HQWDQWR��DQWHFHGH�R�SUySULR�LGHiULR�VDOD]D-ULVWD��2�PRYLPHQWR�GH�³GHVFREHUWD´�GD�FXOWXUD�SRSXODU�H�GRV�YDORUHV�UHJLRQDLV��UHPRQWD�DRV�HVWXGRV�HWQRJUi¿FRV�H�jV�UDt]HV�GR�IROFORUH�FRPR�GLVFLSOLQD��GHVHQYROYLGRV��XP�SRXFR�SRU�WRGD�D�(XURSD��QRV�¿QDLV�GR�VpFXOR�;,;��6REUH�R�WHPD�YHU�HQWUH�RXWURV��+��3DXOR��Estado Novo e Propaganda, 0LQHUYD��&RLPEUD��H�+��3DXOR��³$TXL�WDPEpP�p�3RUWXJDO�´$�FROyQLD�SRUWXJXHVD�GR�%UDVLO�H�o Salazarismo, Ed. Quarteto, Coimbra 2000.5 Sobre o tema ver entre outros : H. Paulo, Estado Novo e Propaganda��&RLPEUD��0LQHUYD��e H. Paulo,�³$TXL�WDPEpP�p�3RUWXJDO�´$�FROyQLD�SRUWXJXHVD�GR�%UDVLO�H�R�6DOD]DULVPR, Ed. Quar-teto, Coimbra 2000.6� 6REUH�R�FRQFHLWR�GH�³WUDGLo}HV�LQYHQWDGDV´�YHU��(��+REVEDZP��7��5DQJHU��$�LQYHQomR�GDV�7UD-

GLo}HV��WUDG��SRUW��3D]�H�7HUUD��5LR�GH�-DQHLUR��

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KRPHP�GH�RULJHP�UXUDO��p�XPD�FRQVWDQWH�D¿UPDomR�GD�SURSDJDQGD��DIDVWDQGR�R�do contexto urbano no qual está inserido como Presidente do Conselho. O pró-SULR�PHLR�FLWDGLQR�WDPEpP�WHP�UDt]HV�UXUDLV��FRQ¿UPDGDV�DWUDYpV�GDV� LPDJHQV�dos bairros lisboetas e do convívio próximo dos vizinhos7. No entanto, é preciso EXVFDU�H�UHFULDU�QRYRV�UHIHUHQFLDLV�SDUD�HVWH�³SRUWXJXrV´�TXH��HP�Q~PHUR�FDGD�YH]�PDLRU��RFXSD�RV�HVSDoRV�XUEDQRV�H�VH�DIDVWD�GDV�YLYrQFLDV�GR�PXQGR�DOGHmR��$SHVDU�GD�rQIDVH�QDV�DFWLYLGDGHV�ItVLFDV�SRU�SDUWH�GH�DOJXPDV�LQVWLWXLo}HV�GR�UH-JLPH��FRPR�D�0RFLGDGH�3RUWXJXHVD�RX�D�/HJLmR��R�GHVSRUWR�LQGLYLGXDO�¿JXUD�QR�LQtFLR�GD�SURSDJDQGD�VDOD]DULVWD�FRPR�D�~QLFD�PHQomR�GLJQD�GH�QRWD��7RPDQGR�SRU�EDVH�R�GRFXPHQWiULR�R¿FLDO�GR�UHJLPH��Jornal Português��D�UXEULFD�³'HVSRU-WR´��SUHVHQWH�QR��Q~PHUR�GHVWD�VpULH��GDWDGR�GH�0DUoR�GH��QmR�FRQVHJXH�VREUHYLYHU�DOpP�GD�VXD�SULPHLUD�H[LELomR��$�SDUWLU�GDt��WHPRV�SHTXHQDV�FKDPDGDV�para acontecimentos desportivos, contemplando eventos do automobilismo, no-meadamente o Circuito do Estoril, provas de remo, campeonatos de motociclis-PR�RX��DLQGD��DV�Mi�FRQVDJUDGDV�H[LELo}HV�GH�JLQiVWLFD�GRV�PHPEURV�GD�0RFLGDGH�3RUWXJXHVD��1R�HQWDQWR��VH�FRQVLGHUDUPRV�D�PHWUDJHP�H�D�GXUDomR�GHVWDV�UXEUL-FDV��D�PDLRULD�GHODV�QmR�XOWUDSDVVD�RV��PLQXWRV��SRXFR�WHPSR�VH�FRPSDUDUPRV�aos tempos do mesmo documentário dedicados às temáticas do folclore, como o Q~PHUR��RQGH�p�UHVVDOWDGR�R�FRQFXUVR�³$�$OGHLD�PDLV�SRUWXJXHVD�GH�3RUWXJDO´��SURPRYLGR�SHOR�6HFUHWDULDGR�GH�3URSDJDQGD��1DFLRQDO��'H�IDFWR��DWp�DR�¿QDO�GD�6HJXQGD�*XHUUD�� HVWH� ³SRYR´� LGHDOL]DGR� p� FRQVWDQWHPHQWH� FKDPDGR� DR� pFUDQ��HYRFDGR�GH�IRUPD�LGtOLFD�H�DSUHVHQWDGR�FRPR�XP�GRV�EDVWL}HV�GR�UHJLPH8. $LQGD�TXH�QmR�JDQKH�XP� OXJDU� GH� GHVWDTXH�QHVWD� VpULH� GRFXPHQWDO�� R� IXWHERO�HYLGHQFLD�D�VXD�SUHVHQoD��HQTXDQWR�PDQLIHVWDomR�FROHFWLYD�SRU�H[FHOrQFLD��(QWUH��H��VRPHQWH�VmR�UHIHULGRV�RV�JUDQGHV�FDPSHRQDWRV�GH�IXWHERO��FRP�XPD�PpGLD�GH��GRFXPHQWiULRV�VREUH�³'HVD¿RV�GH�3RUWXJDO�QR�)XWHERO´��H[LELGRV�D�partir do cine jornal Jornal Português��QR�PHVPR�SHUtRGR��1R�FLQHPD��H[SUHVVmR�~QLFD�GD�SURSDJDQGD�VDOD]DULVWD��R�WHPD�Vy�JDQKD�HVSDoR�QD�REUD�GH�$UWKXU�'XDU-te, 2�/HmR�GD�(VWUHOD, em 1947, onde o confronto entre dois clubes populares, R�6SRUWLQJ�H�R�3RUWR��p�D�EDVH�SDUD�D�FRQVWUXomR�GD�WUDPD�GR�¿OPH��1D�YHUGDGH��R�¿QDO�GRV�DQRV��H�LQtFLR�GD�GpFDGD�GH�FLQTXHQWD�DVVLQDODP�XPD�YLUDJHP�QD�PHQVDJHP�SURSDJDQGtVWLFD�GR�UHJLPH��DFRPSDQKDGD�SHODV�PXGDQoDV�LQWHUQDV�GR�Secretariado e pelo distanciamento do discurso assumidamente de propaganda, HP�YLJRU�DWp�DR�¿QDO�GD�6HJXQGD�*XHUUD��2�IXWHERO�SDVVD�HQWmR�D�JDQKDU�WHUUHQR��FRPR�H[SUHVVmR�GH�XP�QRYR�HL[R�GLVFXUVLYR��YROWDGR�SDUD�XP�UHJLPH�TXH�SUHWHQ-GH�GLVWDQFLDU�VH�GRV�IDVFLVPRV�GHUURWDGRV�QR�FRQÀLWR�PXQGLDO9.

7� 1R�FLQHPD��WDO�YLVmR�p�SDVVDGD�HP�¿OPHV�FRPR�³$�&DQomR�GH�/LVERD´��6REUH�R�WHPD�YHU��/��5HLV�Torgal (org), 2�FLQHPD�VRE�R�ROKDU�GH�6DOD]DU, Círculo dos Leitores, Lisboa 2001. 8� +��3DXOR��$��5DPLUHV��A imagem como discurso: o “povo” no documentarismo do Estado Novo,

in «Estudos do Século XX», 1, 2001, pp. 203-214.9� -�1��&RHOKR��Portugal a equipa de todos nós: Nacionalismo, futebol e media��(GLo}HV�$IURQWD-mento, Porto 2001.



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2. A imagem do líder: a necessária ligação entre o rural e o urbano

Assumindo o poder numa época de grandes líderes carismáticos, ao contrário de 0XVVROLQL��6DOD]DU�QmR�FXPSUH�RV�UHTXLVLWRV�SDUD�D�LPDJHP�GH�XP�&KHIH�³DWOpWLFR´�H�GDGR�j�SDUWLFLSDomR�HP�PDQLIHVWDo}HV�SRSXODUHV��2�PHVPR�SRGHULD�VHU�D¿UPDGR�HP�UHODomR�D�DR�3UHVLGHQWH�GD�5HS~EOLFD��&DUPRQD��Mi�HP�LGDGH�DYDQoDGD�SDUD�D�pSRFD��$SHVDU�GD�DGPLUDomR�GHPRQVWUDGD�SRU�6DOD]DU�SHOR�GLWDGRU�LWDOLDQR��GR�TXDO�JXDUGDYD��QD�VXD�PHVD�GH�WUDEDOKR��XPD�IRWRJUD¿D��D�VXD�WUDMHWyULD�H�SRVWXUD�S~EOL-FD�³DGDSWDYD�VH´�DR�TXH�SRGHUtDPRV�FKDPDU�GD�³VLQJXODULGDGH�GR�IDVFLVPR�SRUWX-JXrV´��1R�HQWDQWR��D�LGHQWL¿FDomR�GD�¿JXUD�GH�6DOD]DU�DR�UHJLPH�HVWi�SUHVHQWH�QD�SURSDJDQGD�GHVGH�R�SULPHLUR�PRPHQWR�H��VREUHWXGR�QDV�SULPHLUDV�SXEOLFDo}HV�TXH�evocam o seu nome. Na entrevista publicada por António Ferro, a ênfase na ima-JHP�GD�'LWDGXUD�FRPR�³FDOPD��JHQHURVD��XP�WXGR�QDGD�WUDQVLJHQWH��YDJDURVD´10, ³XPD�'LWDGXUD�GH�GLUHLWR�VHP�GDU�JUDQGHV�DVDV�DR�SRGHU�SHVVRDO´11, acompanha a LPDJHP�WUDoDGD�SDUD�6DOD]DU��HQTXDQWR�FKHIH�GH�(VWDGR��FRPR�³JUDQGH�DSyVWROR�GDV�FLIUDV´12��XP�KRPHP�TXH�WHP�QDV�HVFDGDV�R�0LQLVWpULR�GDV�)LQDQoDV�³DV�HVFDGDV�GR�VHX�&DOYiULR�H�GD�VXD�*ORULD´13, do professor de Coimbra que está no governo QmR�SRU�YRQWDGH�SUySULD��D¿UPDQGR�VHPSUH�TXH��³+i�WRGRV�RV�GLDV�FRPERLRV�SDUD�&RLPEUD�RX�SDUD�6DQWD�&RPED�«�3DUD�Oi�LUHL�VH�D�LVVR�PH�REULJDUHP«´14.&RQVLGHUDQGR�DV�DSDULo}HV�GH�6DOD]DU�QRV�GRFXPHQWiULRV�� HVWD� LGHLD�GH�³UHFDWR´��³SUHRFXSDomR´�H�³GHWHUPLQDomR´�p�XPD�FRQVWDQWH�QR�GLVFXUVR�ItOPLFR��(P�JHUDO��R�3UHVLGHQWH�GR�&RQVHOKR�p�DSUHVHQWDGR�FRPR�XP�³FRQFUHWL]DGRU´�GR�LGHDO�GD�³1D-omR´��XP�KRPHP�TXH�D¿UPD�D�VXD�RULJHP�UXUDO��PDV�FRQ¿UPD�VHPSUH�D�VXD�SRVWXUD�como professor da Universidade de Coimbra, sério e compenetrado nas suas tarefas de governo. Nos documentários que versam sobre a trajetória de Portugal e do regi-PH��D�VXD�LPDJHP�FKHJD�D�VHU�HYRFDGD�DWUDYpV�GH�PHWiIRUDV�³VHEDVWLDQLVWDV´��VHQGR�R�3UHVLGHQWH�GR�&RQVHOKR�DSUHVHQWDGR�FRPR�XP�³VDOYDGRU´�GR�SDtV��e�R�FDVR�GR�documentário, 8PD�UHYROXomR�QD�3D]��GH�$QWyQLR�/RSHV�5LEHLUR��GH��RQGH�R�período relacionado com o salazarismo é iniciado com imagens da casa de Salazar no Vimieiro, acentuando a sua origem camponesa e humilde, para depois serem DSUHVHQWDGDV�FHQDV�GR�3RUWXJDO�PRGHUQR��1HVWD�WUDQVLomR��p�UHSUHVHQWDGR�XP�SDVVD-GR�GH�FULVH�H�XP�SUHVHQWH�GH�JOyULDV��IRUMDGR�SHOD�DFomR�GR�3UHVLGHQWH�GR�&RQVHOKR15.

10� 7DO�D¿UPDomR�DSDUHFH�GH�IRUPD�FRQWUDGLWyULD�TXDQGR�VH�DQDOLVD�R�WHPD�GD�YLROrQFLD�H�VH�UHFUL-PLQD�R�³VHQWLPHQWDOLVPR�GRHQWLR´�GR�SRUWXJXrV��H�SRXFRV�SDUiJUDIRV�DQWHV�GH�6DOD]DU�GHIHQGHU�R�HPSUHJR�GH�³PHLRV�YLROHQWRV´�QD�UHSUHVVmR�GRV�WHPtYHLV�ERPELVWDV´��$��)HUUR��$QWyQLR��Salazar, o

homem e sua obra, Empresa Nacional de Publicidade, Lisboa 1933, p. 78 e 82.11 Ivi, p. 78.12 Ivi, p. 153.13 Ivi, p. 154.14 Ivi, p. 154.15� 3DXOR��5DPLUHV��A imagem como discurso: o “povo” no documentarismo do Estado Novo, cit., pp. 203-214.

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1RV�GHPDLV�GRFXPHQWiULRV�R¿FLDLV��D� LPDJHP�GH�6DOD]DU�FRPR�OtGHU�VXEOLQKDGD�SHORV�VHXV�GLVFXUVRV�H�SHODV�PDQLIHVWDo}HV�GH�DSRLR�DR�UHJLPH��&RP�DOJXPDV�SH-TXHQDV�GLIHUHQoDV��DV�¿OPDJHQV�GDV�PDQLIHVWDo}HV�RUJDQL]DGDV�HP�WRUQR�GD�¿JXUD�GH�6DOD]DU�QmR�PXGDP�PXLWR�DWp�DRV�DQRV�TXDUHQWD�H�FLQTXHQWD��1HVWH�SHUtRGR�PDLV�WDUGLR��SRGHPRV�YHU�VHPSUH�QD�PXOWLGmR�IDL[DV�GH�DSRLR�DR�UHJLPH�H�JUXSRV�GH�SR-pulares, algumas vezes, envergando trajes típicos, dando a conhecer a sua origem e LQFRUSRUDQGR�R�GLVFXUVR�UHJLRQDOLVWD�GR�(VWDGR�VREUH�D�FDUDFWHUL]DomR�GD�FLGDGDQLD��e�R�TXH�RFRUUH�QDV�FHQDV�GD�PXOWLGmR�TXH�VH�PDQLIHVWD�HP��UHJLVWDGDV�SHOR�Jornal Português��Q~PHUR��OHYDGR�DRV�FLQHPDV�SRUWXJXHVHV�HP�0DLR�GR�PHVPR�DQR��1D� DJORPHUDomR�TXH� DFODPD�6DOD]DU�� DJUDGHFHQGR�R� IDFWR�GH�3RUWXJDO� QmR�WHU�SDUWLFLSDGR�QD�,,��*UDQGH�*XHUUD��SRGHPRV�YHU�XP�JUXSR�GH�KRPHQV��WUDMDGRV�como pescadores da Praia da Nazaré, saudando entusiasticamente o Presidente do Conselho. Este tipo de imagem confere um cunho de espontaneidade às manifes-WDo}HV��RUJDQL]DGDV�SUHYLDPHQWH�SHORV�GLYHUVRV�RUJDQLVPRV�FRUSRUDWLYRV�H�FRQWUR-ODGDV�SHORV�HOHPHQWRV�GD�UHSUHVVmR�R¿FLDO��(VWDV�PXGDQoDV�DFRPSDQKDP�D�SUySULD�³KXPDQL]DomR´�GD�¿JXUD�GH�6DOD]DU�SURPRYLGD�QR�¿QDO�GRV�DQRV��3DUD�DOpP�GHVWDV�FRQVLGHUDo}HV��FXPSUH�VDOLHQWDU�TXH�XP�GRV�SRXFRV�GRFXPHQWiULRV�TXH�DVVXPHP�D�WHQWDWLYD�GH�³SRSXODUL]DomR´�GD�LGHLD�GH�6DOD]DU�FRPR�³tGROR´�IRL�UHDOL]DGR�HP��TXDQGR�HVWH�SURFHVVR�GH�³YHQGD´�GD�LPDJHP�GR�&KHIH�GR�&RQ-VHOKR�HVWDYD�HP�HODERUDomR��2�GRFXPHQWiULR�SURGX]LGR�SHOR�631��Carmona e Sala-

]DU��tGRORV�GR�3RYR�DSUHVHQWD�D�PHVPD�SHUVSHFWLYD�LQLFLDO�GH�³FRQWDFWR´�FRP�R�SRYR��)LOPDGR�HP�%UDJD��TXDQGR�GDV�FRPHPRUDo}HV�GR��GH�0DLR��FRP�FHUFD�GH��PLQXWRV��R�VHX�SRQWR�DOWR�p�R�GLVFXUVR�GH�6DOD]DU��&RPR�³YR]´�HP�RII��R�WH[WR�D¿UPD�o sentido da mensagem a ser passada, ou seja, o consenso em torno do regime:

2�6U��'U��2OLYHLUD�6DOD]DU�FRQVXOWRX�D�PXOWLGmR�GL]HQGR�³1mR�GHVHMDYD�LU�GDTXL�VHP� VDEHU� TXHP� WHP�FRUDJHP�SDUD� QRV� DFRPSDQKDU´�� ³7RGRV´� ±� H[FODPDUDP�PLOKDUHV�H�PLOKDUHV�GH�YR]HV�QXP�FODPRU�¿UPH�H�XQkQLPH��HP�TXH�SDOSLWDYD�D�YRQWDGH�H�D�FRQ¿DQoD�GD�QDomR�LQWHLUD�

$VVLP��SRGHPRV�D¿UPDU�TXH��D�SDUWLU�GR�¿QDO�GD�6HJXQGD�*XHUUD��D�LPDJHP�GH�6DOD]DU�VRIUH�DOJXPDV�DOWHUDo}HV��2�SHU¿O�GR�GLWDGRU�WRUQD�VH�PDLV�³KXPDQL]D-GR´�� VHQGR� UHWUDWDGR� IUHTXHQWHPHQWH� FRP�DV� D¿OKDGDV� RX� HP�FHULPyQLDV�PDLV�tQWLPDV��$�SXEOLFDomR�GH�&KULVWLQH�*DUQLHU�H�DV�IRWRV�GH�5RVD�&DVDFR��FRPSOH-WDP�HVWH�SURFHVVR�GH�³KXPDQL]DomR´�H�DIDVWDPHQWR�GD�FDUJD�VLPEyOLFD�GR�&KHIH�$XWRULWiULR�GRV�DQRV��0DV��D�LPDJHP�GH�6DOD]DU�QXQFD�DVVXPLUi�XP�FRQWRU-QR�SRSXODU�RX�³GDGR�jV�PXOWLG}HV´�FRPR�D�GH�RXWURV�OtGHUHV�GR�VHX�WHPSR��1R�VHX�FRQWDFWR�FRP�DV�PDQLIHVWDo}HV�SRSXODUHV�VmR�VHPSUH�PDQWLGDV�³DV�GHYLGDV�GLVWkQFLDV´��e�R�TXH�RFRUUH�QR�'RFXPHQWiULR�DFHUFD�GD�,QDXJXUDomR�GR�(VWiGLR�1DFLRQDO��HP��XP�GRV�H[HPSORV�GD�LPDJHP�GH�³EDQKR�GH�PXOWLGmR´�D�TXH�o Presidente do Conselho se prestará daí em diante.



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3. 10 de Junho: Inauguração do Estádio Nacional: o documentário, o seu autor e o momento da sua produção

Em 4 de Abril de 1936, um artigo do Suplemento Semanal do jornal «O Século», LQWLWXODGR�³&LQp¿OR´��DSUHVHQWD�DOJXPDV�FRQVLGHUDo}HV�D�UHVSHLWR�GD�/HL�GRV��PHWURV��RX�VHMD��D�REULJDWRULHGDGH�GH�YLVLRQDPHQWR�GH��PHWURV�GH�SURGXo}HV�portuguesas por programa (cerca de 3 minutos e meio, em películas de 35 milí-PHWURV��2�WH[WR�YHUVD�VREUH�D�GL¿FXOGDGH�GH�SURGX]LU�ERQV�GRFXPHQWiULRV�FRP�SDUFRV�UHFXUVRV�H�HP�WmR�SRXFR�WHPSR��R�TXH�REULJD�D�FRQVWDQWH�³UHFLFODJHP´�GRV�documentários exibidos:

8P�GRFXPHQWiULR�Ki�GRLV�DQRV��FKDPDYD�VH��SRU�H[HPSOR�³$�YLOD�GH�&DoDUrOKRV´��FRQFHOKR�GH�9LPLRVR��QR�DQR�VHJXLQWH�FKDPDYD�VH�³3DLVDJHP´��SDUD�R�DQR�FKD-PDU�VH�i�³7HUUDV�GH�3RUWXJDO16.

1D�YHUGDGH��QHP�D�LQWURGXomR�GR�Jornal Português��QHP�R�¿QDQFLDPHQWR�GR�631�YDL� LPSHGLU�TXH�HVWH�SURFHVVR�GH�UHDSURYHLWDPHQWR�GH� LPDJHQV�FKHJXH�DR�¿P��$�EDVH�GHVWD�³GH¿FLrQFLD´�HVWi�QD�SUySULD�IRUPD�FRPR�VmR�SURGX]LGRV�RV�GRFX-PHQWiULRV��QDV�VXDV�¿QDOLGDGHV�H�REMHWLYRV�H�QDV�FRQGLo}HV�WpFQLFDV�TXH�HVWmR�SRU�GHWUiV�GHVWD�SURGXomR��Se para alguns desses documentários, como $�*UDQGH�([SRVLomR�GR�'XSOR�&HQ-

tenário (1940),�VmR�IRUQHFLGDV�YHUEDV�SDUD�XPD�UHDOL]DomR�FRP�D�GXUDomR�GH��PLQXWRV��SDUD� D�JUDQGH�PDLRULD� WHPSR�H� UHFXUVRV�QmR� VmR� VX¿FLHQWHV��$QWyQLR�/RSHV�5LEHLUR��UHDOL]DGRU�GR�SULPHLUR�H�GH�PXLWRV�RXWURV��LQFOXLQGR�D�FREHUWXUD�GD�LQDXJXUDomR�GR�(VWiGLR�1DFLRQDO��YDL�UHXWLOL]DU�IUHTXHQWHPHQWH�QR�GHFRUUHU�GRV�GRFXPHQWiULRV�SURGX]LGRV�SDUD�R�631�61,�SODQRV�GLYHUVRV��TXH�VmR�reconhecidos com facilidade por parte dos recetores mais atentos. $VVLP� VHQGR�� DV� FRQVLGHUDo}HV� TXH� FRORFDP� HP� SODQRV� VHPHOKDQWHV� D� SURGX-omR�FLQHPDWRJUi¿FD�GR�631�61,�H�D�GH�RXWURV�UHJLPHV�IDVFLVWDV��QmR�OHYDP�HP�FRQWD�D�LPHQVD�GLIHUHQoD�GH�UHFXUVRV�HQWUH�RV�GRLV�FDVRV��(VWH�³SDUDOHOR´�p�PDLV�sem sentido, sobretudo quando alguns autores comparam o documentário de Leni 5LHIHQVWDKO��2V�GHXVHV�GR�(VWiGLR ao ,QDXJXUDomR�GR�(VWiGLR�1DFLRQDO, de An-WyQLR�/RSHV�5LEHLUR17��2�SULPHLUR�p�XP�¿OPH�¿QDQFLDGR�QD�VXD�WRWDOLGDGH�H�PRQ-WDQGR�D�SDUWLU�GH�PDLV�GH��KRUDV�GH�¿OPDJHP��2�VHJXQGR�p�XP�GRFXPHQWiULR�destinado a ser uma espécie de reportagem imediata acerca de um evento do UHJLPH��DSUHVHQWDGR�FRP�XP�WUDEDOKR�GH�PRQWDJHP�GH¿FLHQWH�H�FRP�SODQRV�PDO�GH¿QLGRV��$�VXD�PHQVDJHP�p�LPHGLDWD��³DV�JUDQGHV�UHDOL]Do}HV´�GR�(VWDGR�1RYR�

16� &DUWD�GH�-��0��&RXWLQKR�FLWDGD�HP�Documentários Portugueses, in ©&LQp¿ORª� 4 de Abril de 1936, Ano 8.º, n.º 398, p 2.17� 9HU��HQWUH�RXWURV��/��5HLV�7RUJDO��Propaganda, ideologia e cinema no Estado Novo: A conver-

VmR�GRV�GHVFUHQWHV, in Torgal (coord.), 2�FLQHPD�VRE�R�ROKDU�GH�6DOD]DU, cit., p. 64-91.

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H�R�FRQVHQVR�GD�VRFLHGDGH�FRP�UHODomR�DR�UHJLPH18. 2�GRFXPHQWiULR�FRPHoD�FRP�D�DSUHVHQWDomR�GR�HVWiGLR��VHJXLGD�GD�FKHJDGD�GH�&DUPRQD��1mR�Ki�LPDJHQV�GD�HQWUDGD�GH�6DOD]DU�QR�(VWiGLR��SRLV�HOH�Vy�DSDUHFH�ao lado do Presidente, com o seu habitual fato escuro e chapéu. As imagens da tri-EXQD�VmR�UHDOL]DGDV�VHP�TXH�KDMD�TXDOTXHU�IRFR�QRV�URVWRV�GRV�GRLV�SURWDJRQLVWDV��$�QDUUDWLYD�DSHQDV�UHVVDOWD�R�³LQFRQGLFLRQDO�DSRLR´�GH�WRGRV�DR�UHJLPH�H�DR�VHX�OtGHU��HYLGHQFLDGR�QR�JHVWR�GRV�SUHVHQWHV�TXH�VD~GDP�6DOD]DU�³GH�Sp´��'H�IDFWR��PXLWR�PDLV�GR�TXH�IRFDU�GH�IRUPD�HVSHFLDO�D�¿JXUD�GR�3UHVLGHQWH�GR�&RQ-VHOKR��DV�LPDJHQV�H�QDUUDWLYD�GR�GRFXPHQWiULR�DFHQWXDP�HVWD�LGHLD�GH�DSURYDomR�GR�UHJLPH��YROWDQGR�VH�SDUD�RV�GHV¿OHV��SDUD�D�UHDFomR�GD�SODWHLD�H�SDUD�R�SDSHO�GH�FDGD�XP�GRV�JUXSRV�GH�DWOHWDV�FRPR�UHSUHVHQWDQWHV�GD�³YLGD�QDFLRQDO´��$�PHWiIRUD�GR�FRQVHQVR�HVWi�QD�DSUHVHQWDomR�GD�JLQiVWLFD�FRRUGHQDGD��GRV�UHSUHVHQWDQWHV�GRV�VLQGLFDWRV�H�FRUSRUDo}HV�H�GRV�GHPDLV�JUXSRV�GHVSRUWLYRV�UHSUHVHQWDGRV��$�LPDJHP�GH�6DOD]DU� Vy� UHDSDUHFH� SRU� EUHYHV� LQVWDQWHV� DTXDQGR�GD� DORFXomR�GH� XP�DWOHWD�HQFDUUHJDGR�GD�VDXGDomR�DRV�OtGHUHV�SUHVHQWHV�HP�QRPH�GRV�3RUWXJXHVHV��&XULRVD-mente, enquanto o écran mostra um Presidente do Conselho em pé, com o chapéu QD�PmR��SRXFR�j�YRQWDGH�FRP�D�PDQLIHVWDomR��R�DWOHWD�LQLFLD�D�VXD�IDOD�VDXGDQGR�R�QD� VHJXQGD�SHVVRD�GR� VLQJXODU��$R� FRQWUiULR� GH�&DUPRQD�� LGHQWL¿FDGR�SHOR� VHX�SRVWR�H�IXQomR��3UHVLGHQWH�H�*HQHUDO��6DOD]DU�p�WUDWDGR�FRPR�XP�³LJXDO´��QD�IRUPD�tQWLPD�TXH�XWLOL]D�R�³WX´�FRPR�SURQRPH��(P�QRPH�GH�WRGRV��R�DWOHWD�DJUDGHFH�OKH�SHVVRDOPHQWH�³D�HVSHUDQoD´��³D�SD]´��³R�SUHVHQWH´�H�³R�IXWXUR´��VHP�TXH�QHQKXPD�LPDJHP�PRVWUH�D�UHDomR�GR�3UHVLGHQWH�GR�&RQVHOKR��1R�VHX�OXJDU��DV�LPDJHQV�DSUH-VHQWDGDV�PRVWUDP�R�S~EOLFR��HQIDWL]DQGR�RV�DSODXVRV�H�DSURYDomR�GRV�SUHVHQWHV�GR�FXOWR�GH�6DOD]DU�FRPR�XPD�HVSpFLH�GH�³VDOYDGRU�SURYLGHQFLDO´�GR�SRYR�SRUWXJXrV��Em todo o documentário, a premência do registo das imagens e a aparente neces-VLGDGH�GH�XPD�UiSLGD�HGLomR�SUHMXGLFDP�R�GLVFXUVR�ItOPLFR��1mR�Ki�SURSULDPHQWH�XPD�FRRUGHQDomR�GD�QDUUDWLYD�FRP�D�LPDJHP��VHQGR�D�SULPHLUD�R�SRQWR�PDLV�SUL-YLOHJLDGR�GR�SRQWR�GH�YLVWD�GD�PHQVDJHP��$V�WRPDGDV�VmR�GHVFXUDGDV��IRFDOL]DQ-GR�HVSHFWDGRUHV�GHVLQWHUHVVDGRV�H�DWp�XP�FmR�TXH�DFRPSDQKD�XPD�GDV�FRPLWLYDV�GH�DWOHWDV��2V�HUURV�QD�DSUHVHQWDomR�GRV�DWOHWDV�VmR�MXVWL¿FDGRV�SHOR�GLVFXUVR�HP�RII��FRPR�XP�H[HPSOR�GR�LQHGLWLVPR�H�GR�HVIRUoR�UHDOL]DGR�TXH�³HQWHUQHFH´�RV�TXH�DVVLVWHP�DR�HVSHWiFXOR��1mR�Ki�SODQRV�GH�FRUWH��VHQGR�TXH�DV�LPDJHQV�SDUH-FHP�QmR�HGLWDGDV��(P�DEVROXWR��HVWH�GRFXPHQWiULR�FXPSUH�DV�H[LJrQFLDV�H�R�ULJRU�

18� $OJXPDV�REUDV�DERUGDP�D�LPSRUWkQFLD�GR�(VWiGLR�1DFLRQDO�HQTXDQWR�REUD�VLPEyOLFD�GD�DFomR�de propaganda do regime. Ver, entre outros, A. Cruz, 2�(VWiGLR�1DFLRQDO�FRPR�SURGXWR�LGHROyJLFR, in «Proceedings of the 2nd Seminário de Arquitetura, urbanismo e Design da Academia de Escolas de Arquitetura e Urbanismo de Língua Portuguesa – Os Palcos da Arquitetura», 5-7 Nov 2012, Fault. Volume I, pp. 483-490; T. Andersen (coord.), Do Estádio Nacional ao Jardim Gulbenkian.

)UDQFLVFR�&DOGHLUD�&DEUDO�H�D�SULPHLUD�JHUDomR�GH�DUTXLWHFWRV paisagistas (1940-1970), )&*��Lisboa 2003; A. Cruz, 2�(VWiGLR�1DFLRQDO�H�RV�1RYRV�3DUDGLJPDV�GR�&XOWR�±�0LJXHO�-DFREHWW\�Rosa e a sua Época.�7HVH�GH�0HVWUDGR��8QLYHUVLGDGH�/XVtDGD�GH�/LVERD��/LVERD��$��*DOYmR� A Caminho da Modernidade. A travessia portuguesa, ou o caso da obra de Jorge Segurado como

XP�H[HPSOR�GH�FRPSOH[LGDGH�H�FRQWUDGLomR�QD�DUTXLWHFWXUD��'LVVHUWDomR�GH�'RXWRUD-mento, Universidade Lusíada de Lisboa, Lisboa 2003.



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LPSRVWRV�SDUD�RXWUDV�SURGXo}HV��WDPEpP�HODV�SURGX]LGDV�SHOR�631��1R�HQWDQWR��DV�LPDJHQV�GD�FRQVWUXomR�GR�(VWiGLR�1DFLRQDO��H�QmR�SURSULDPHQWH�GD�VXD�LQDXJXUDomR��VHUYLUmR�SDUD�FRPSRU�RXWURV�GRFXPHQWiULRV�PDLV�FXLGDGRV�SURGX-]LGRV�QRV�DQRV�TXDUHQWD�H�FLQTXHQWD��2�-DPRU�SDVVD�D�VHU�R�VtPEROR�GR�HPSUHHQ-dedorismo do regime e da sua modernidade, no qual o desporto é o pano de fundo para um novo elemento, o meio urbano, que passa a estar presente no discurso do Estado Novo. O futebol será o referencial deste novo discurso, como prática des-SRUWLYD�SRU�H[FHOrQFLD�GHVWH�PHLR�FLWDGLQR��&HQDV�GR�GRFXPHQWiULR�RULJLQDO�VHUmR�apresentadas em outros cine-jornais, nos quais o desporto aparece uma espécie de ³SDQR�GH�IXQGR´�SDUD�D�DSUHVHQWDomR�GD�JUDQGH]D�GR�UHJLPH�H�GRV�VHXV�HVWHUHyWLSRV�GH�FLGDGDQLD��QXPD�VRFLHGDGH�TXH��DSHVDU�GDV�VXDV�SUySULDV�LPSHUIHLo}HV��EXVFD�D�disciplina e o aprimoramento como todos os atletas em campo. A mesma sociedade TXH��FRPSRVWD�SRU��³ERQV�FLGDGmRV´��DSODXGH�H�VHJXH�DV�QRUPDV�GR�UHJLPH��1HVWH�TXDGUR��D�UHXWLOL]DomR�GH�DOJXPDV�LPDJHQV�GR�GRFXPHQWiULR�GH��UH-YHOD�D�PDQXWHQomR�GD�HVWUXWXUD�IXQGDPHQWDO�GR�GLVFXUVR�LGHROyJLFR�GR�UHJLPH��$�UHFRUUrQFLD�IUHTXHQWH�DRV�SODQRV�¿OPDGRV�HP�SHUtRGRV�DQWHULRUHV�DR�GD�PRQWD-JHP�GRV�GRFXPHQWiULRV�QmR�UHYHOD�VRPHQWH�XPD�RSomR�HVWpWLFD�RX�XPD�GLPHQVmR�³HFRQyPLFD´�GR�WUDEDOKR�GR�FLQHDVWD��PDV�ID]�WUDQVSDUHFHU�D�LPXWDELOLGDGH�GH�XP�GLVFXUVR�TXH�SRXFR�RX�QDGD�VH�DOWHUD�QR�GHFRUUHU�GRV�DQRV��3RU�HVWD�UD]mR��DV�LPD-JHQV�GD�LQDXJXUDomR�GR�(VWiGLR�1DFLRQDO�QmR�GHVDSDUHFHP�GRV�GRFXPHQWiULRV�R¿FLDLV�QRV�DQRV�VHJXLQWHV��$�VXD�LPSRUWkQFLD�SHUPDQHFHUi�HQTXDQWR�LPDJHP�H�UHÀH[R�GH�XPD�SURSDJDQGD�TXH�SURFXUD�R�FRQVHQVR�GH�XPD�VRFLHGDGH�HP�UHODomR�ao regime salazarista.

(P�PDUoR�GH��SRXFRV�GLDV�DQWHV�GD�LQDXJXUDomR�GR�(VWiGLR�0XQLFLSDO�GH�6mR�3DXOR��TXH�¿FRX�FRQKHFLGR�FRPR�3DFDHPEX��XP�DVVHVVRU�GR�SUHIHLWR�3UHVWHV�0DLD��3DXOR�GH�&DPSRV��GHFODURX�D�MRUQDOLVWDV�TXH�DTXHOD�REUD��FXMD�JUDQGLRVLGD-GH�VH�WUDGX]LD�SHODV�³HQWUDQKDV�GH�DoR�H�FLPHQWR�DUPDGR´��WHULD�LQÀXrQFLD�GHFLVL-YD�³QR�FRUSR�H�QR�HVStULWR�GD�PRFLGDGH�Vm�SDUD�IRUPDU�D�¿EUD�GH�TXH�VH�GHYHUmR�UHYHVWLU�RV�P~VFXORV��D�EHOH]D��D�WrPSHUD�H�R�FDUUHWDU�GD�IXWXUD�UDoD�EUDVLOHLUD´1. $V�UHIHUrQFLDV�DR�DoR�H�DR�FLPHQWR�DUPDGR��HP�FRQMXQWR�FRP�RV�P~VFXORV�GD�³IXWXUD� UDoD�EUDVLOHLUD´�� VmR� LQHJiYHLV� HORV� FRP�R�SHQVDPHQWR� DXWRULWiULR�TXH��QD�RFDVLmR��DLQGD�SUHGRPLQDYD�QR�PXQGR�SROtWLFR�QDFLRQDO��D�GHVSHLWR�GR�SOHQR�FXUVR�GD�PDUFKD�DVVDVVLQD�GRV�UHJLPHV�QD]LIDVFLVWDV�QD�(XURSD�HP�GHVD¿R�j�FL-YLOL]DomR�GHPRFUiWLFD�RFLGHQWDO��$�DUTXLWHWXUD�GR�3DFDHPEX�IRUD�LQVSLUDGD�MXVWD-PHQWH�QR�UHVJDWH�FOiVVLFR�SURSRVWR�SHOD�GLWDGXUD�GH�%HQLWR�0XVVROLQL�QD�,WiOLD��FXMD�REVHVVmR�HUD�WUDQVIRUPDU�WRGD�D�SDLVDJHP�GR�SDtV��HP�HVSHFLDO�D�GD�FDSLWDO��5RPD��HP�PDQLIHVWRV�SHOD�WRWDO�LQWHJUDomR�GD�QDomR�DR�HVWDGR�2�³QRYR�KRPHP´�TXH�R�IDVFLVPR�LGHDOL]DYD��H�TXH�R�UHJLPH�YDUJXLVWD�WDPEpP�SHUVHJXLD��QmR�HUD�R�LQGLYtGXR�TXH�VH�D¿UPDULD�FRPR�WDO��FRP�VHXV�GLUHLWRV�DVVH-gurados principalmente para divergir do poder, e sim aquele que era absorvido pela massa e cuja vontade só fazia sentido se coincidisse com a vontade do Líder ±�DTXHOH�VREUH�TXHP�UHFDtD�R�IDUGR�GH�FRQGX]LU�D�QDomR�SDUD�ID]HU�FXPSULU�RV�GHVtJQLRV�JORULRVRV�GD�³3URYLGrQFLD´�

1 9LVLWD� DR� (VWiGLR�0XQLFLSDO� GR� 3DFDHPEX� HP� ©2� (VWDGR� GH� 6�� 3DXORª�� S�� &XULRVDPHQWH��QR�GLD�VHJXLQWH�D�HVVD�HGLomR��R�MRUQDO�©2�(VWDGR�GH�6��3DXORª��IHUUHQKR�FUtWLFR�GH�*HW~OLR�9DUJDV��VHULD�LQYDGLGR�SHOD�SROtFLD�D�PDQGR�GR�GLWDGRU��VRE�R�DUJXPHQWR�GH�TXH�DOL�VH�WUD-PDYD�XPD�FRQVSLUDomR�FRQWUD�R�JRYHUQR��9DUJDV�FRQWURODULD�R�SHULyGLFR�DWp��

,Z[mKPVZ�JVTV�WHSJV�KL�JLSLIYHsqV�KV�WVKLY� Os ideais autoritários na arquitetura dos LZ[mKPVZ�KV�7HJHLTI\��:qV�7H\SV��KV�,Z[mKPV�6SxTWPJV��)LYSPT��L�KV�-VYV�0[mSPJV��9VTH�

4HYJVZ�.\[LYTHU Pesquisador do Laboratório de Estudos sobre Etnicidade Racismo e Discrimi-nação da Universidade de São Paulo

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Para atingir esse objetivo, era necessário reorganizar a sociedade recusando toda H�TXDOTXHU�QRomR�GH�OLEHUGDGH�FRPR�VH�FRQ¿JXUDYD�QDV�GHPRFUDFLDV�UHSUHVHQWDWL-YDV��SRLV�D�OLEHUGDGH��VHJXQGR�HVVH�FRQFHLWR��VLJQL¿FDYD�D�LPSRVLomR�GH�REVWiFX-los inconvenientes à marcha do progresso. Tal progresso pressupunha uma nova arquitetura, tanto social quanto urbana, algo que lembrasse ao mesmo tempo as JOyULDV�GD�5RPD�H�GD�*UpFLD�DQWLJDV�±�TXDQGR�HQWmR��FRQIRUPH�VH�LGHDOL]DYD�QD�época, o homem se realizou em sua plenitude – e a modernidade dos novos tem-pos, que uniam as máquinas, a velocidade e a técnica.(VVHV�VmR��HP�OLQKDV�JHUDLV��RV�IXQGDPHQWRV�GD�HVWpWLFD�IDVFLVWD��TXH�SRGH�VHU�PXLWR�EHP�LGHQWL¿FDGD�QRV�HVWiGLRV�GH�HVSRUWHV�HUJXLGRV�QRV�DQRV�GH�RXUR�GHVVHV�UHJLPHV�autoritários, tanto na Europa quanto no Brasil. Um estádio é, em qualquer época, SRU�GH¿QLomR��XPD�PDQLIHVWDomR�SROtWLFD��e�R�OXJDU�RQGH�D�PXOWLGmR�VH�UH~QH�SDUD�H[SUHVVDU�VXD�PHQVDJHP�FRPR�QDomR�±�UHSUHVHQWDGD�TXHU�SRU�VHX�WLPH�GR�FRUDomR��TXHU�SHOD�VHOHomR�RX�SRU�DWOHWDV�GH�VHX�SDtV��e�SRU�HVVD�UD]mR�TXH��QRV�SDtVHV�GH�SHU¿O�IDVFLVWD��D�DUTXLWHWXUD�GHVVDV�FRQVWUXo}HV�YLVD�D�WUDQVIRUPi�ORV�HP�PRQXPHQWRV�DR�HVWDGR�±�RQGH�VH�FHOHEUD�QmR�D�GLVSXWD��PDV�VXD�DXVrQFLD��LVWR�p��D�KDUPRQLD�HYRFDGD�SHOR�¿P�GRV�GHVHMRV�SDUWLFXODUHV��TXH�GmR�OXJDU�j�HQFHQDomR�FRUHRJUDIDGD�GD�PDVVD�2�(VWiGLR�GR�3DFDHPEX��HP�6mR�3DXOR��R�(VWiGLR�2OtPSLFR�GH�%HUOLP�H�R�)RUR�,WiOLFR��HP�5RPD��VmR�H[HPSORV�VLJQL¿FDWLYRV�GH�HVWiGLRV�FRQVWUXtGRV�FRP�R�RE-MHWLYR�H[SOtFLWR�GH�H[SORUDU��FRP�¿QV�SROtWLFRV��D�UHXQLmR�GH�PLOKDUHV�GH�SHVVRDV�TXH��DEULJDGDV�SHODV�FROXQDV�GH�LQVSLUDomR�URPDQD��IRUWDOHFHP�D�LGHLD�GH�XQLGDGH�nacional lastreada na história inventada pelos seus ideólogos. Para compreender HVVD�FRQFHSomR��p�QHFHVViULR��SULPHLUR��FRQKHFHU�D�LPSRUWkQFLD�GR�HVSRUWH�FRPR�YHtFXOR� GH� DVSLUDo}HV� QDFLRQDLV� SDUD� R� IDVFLVPR� LWDOLDQR�� R� QD]LVPR� DOHPmR� H�R�SRSXOLVPR�QDFLRQDOLVWD�GH�*HW~OLR�9DUJDV��(P�VHJXLGD��p�SUHFLVR�HQWHQGHU�D�estética fascista e o fascínio exercido pela arquitetura da Antiguidade Clássica QR�LPDJLQiULR�GHVVHV�UHJLPHV�DXWRULWiULRV��3RU�¿P��FRQKHFHU�DOJXQV�GHWDOKHV�DU-quitetônicos desses três estádios permitirá perceber diversas abordagens culturais H�SROtWLFDV�SDUD�DWLQJLU�XP�PHVPR�H�~QLFR�REMHWLYR��GLOXLU�DV�GLIHUHQoDV�VRFLDLV�H�OLTXLGDU�DV�GLYHUJrQFLDV�SROtWLFDV�SRU�PHLR�GD�PDVVL¿FDomR�H�GR�UHWRUQR�D�XP�passado idealizado.

1. O corpo como ideal totalitário

2�FRUSR�p�R�FHQWUR�GR�WRWDOLWDULVPR��$�SHUIHLomR�GR�FRUSR�±�HQWHQGLGR�DTXL�QmR�apenas como o corpo do indivíduo, mas como o corpo social – é prerrogativa HVVHQFLDO�SDUD�D�FULDomR�GR�KRPHP�WRWDOLWiULR2. Será esse corpo perfeito que tra-

2 F. Scaroni, Architetture sportive totalitarie. Regime e sport costruito�LQ�©5HYLVWD�3ULPD�3HUVR-QDª��)RUXP�(GLWULFH��PDUoR��

Marcos GutermanEstádios como palco de celebração do poder


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duzirá, tanto para o público externo quanto para o interno, por meio de massiva SURSDJDQGD��D�IRUoD�GRV�UHJLPHV�DXWRULWiULRV�$�YLQFXODomR�GR�HVSRUWH�H�GR�FRQGLFLRQDPHQWR�ItVLFR�FRP�RV�REMHWLYRV�PLOLWDUHV�HUD�GLUHWD��0XVVROLQL�FKHJRX�D�HVFUHYHU��HP��TXH�³DV�FRQTXLVWDV�HVSRUWLYDV�HOHYDP�R�SUHVWtJLR�GD�QDomR�H�WDPEpP�SUHSDUDP�RV�KRPHQV�SDUD�R�FRPEDWH�HP�campo aberto, e desse modo testemunham tanto o vigor moral quanto o bem estar ItVLFR�GR�SRYR´3.Para os nazistas, em particular, o esporte deveria ser entendido até mesmo como parte da luta de vida ou morte que o regime supunha liderar contra os inimigos da Alemanha, em especial os internos. Em discurso proferido em 23 de abril GH��R�PLQLVWUR�GD�3URSDJDQGD�GD�$OHPDQKD��-RVHSK�*RHEEHOV�QmR�GHL[RX�G~YLGD�VREUH�R�TXH�R�HVSRUWH�UHSUHVHQWDYD�SDUD�RV�JORULRVRV�SURMHWRV�GH�IRUoD�H�SRGHU�GR�SDtV�VRE�R�JRYHUQR�KLWOHULVWD��TXH�PDO�KDYLD�FRPHoDGR��³2�HVSRUWH�DOH-PmR�WHP�DSHQDV�XPD�PLVVmR��IRUWDOHFHU�R�FDUiWHU�GR�SRYR�DOHPmR��LPEXLQGR�R�GR�HVStULWR�FRPEDWLYR�H�GD�¿UPH�FDPDUDGDJHP�QHFHVViULRV�SDUD�D�OXWD�QD�GHIHVD�GH�VXD�H[LVWrQFLD´4.0XLWR�DQWHV�GH�FKHJDU�DR�SRGHU��R�SUySULR�+LWOHU�±�TXH�QmR�HUD�DGHSWR�GH�QHQKXP�esporte em especial e que desprezava o movimento olímpico, por considerá-lo LQWHUQDFLRQDOLVWD�±�GHL[RX�FODUD�D�LPSRUWkQFLD�YLWDO�TXH�FRQIHULD�j�HGXFDomR�ItVL-FD��FRPR�YHtFXOR�GDV�DVSLUDo}HV�QDFLRQDLV��1R�Mein Kampf, ele escreveu que o ³DSHUIHLoRDPHQWR�GRV�PHOKRUHV�HOHPHQWRV�UDFLDLV´�GHPDQGDYD�QHFHVVDULDPHQWH�FXLGDU�SDUD�TXH�DV�FULDQoDV�WLYHVVHP�XP�GHVHQYROYLPHQWR�ItVLFR�VX¿FLHQWH�SDUD�TXH�HVWLYHVVHP�³DSWDV�SDUD�D�PXOWLSOLFDomR´��$VVLP��D�HGXFDomR�GHYLD�HVWDU�FHQ-WUDGD�QmR�QR�GHVHQYROYLPHQWR�GR�LQWHOHFWR��PDV�VLP��SULRULWDULDPHQWH��QR�³DSHU-IHLoRDPHQWR�ItVLFR��SRLV��HP�UHJUD��p�QRV�LQGLYtGXRV�IRUWHV�H�VDGLRV�TXH�VH�HQFRQ-WUD�D�PDLRU�FDSDFLGDGH�LQWHOHFWXDO´��3RU�LVVR��SURVVHJXH�+LWOHU��VH�D�PDLRU�SDUWH�GD�SRSXODomR�GH�XP�SDtV�p�IRUPDGD�SRU�³GHJHQHUDGRV�ItVLFRV´��QmR�VH�GHYH�HVSHUDU�TXH�GHVVH�³SkQWDQR´�VXUMD�³XP�HVStULWR�UHDOPHQWH�JUDQGH´��(�HQWmR�R�IXWXUR�GLWD-GRU�QD]LVWD�D¿UPD�

7HQGR�LVVR�HP�YLVWD��R�HVWDGR�GHYH�GLULJLU�D�HGXFDomR�GR�SRYR�QmR�QR�VHQWLGR�SX-UDPHQWH�LQWHOHFWXDO��PDV�YLVDQGR�VREUHWXGR�j�IRUPDomR�GH�FRUSRV�VDGLRV��(P�VH-JXQGR�SODQR�p�TXH�YHP�D�HGXFDomR�LQWHOHFWXDO��$TXL��DLQGD��D�IRUPDomR�GR�FDUiWHU�GHYH�VHU�D�SULPHLUD�SUHRFXSDomR��HVSHFLDOPHQWH�D�IRUPDomR�GR�SRGHU�GH�YRQWDGH�H�GH�GHFLVmR�H�R�KiELWR�GH�DVVXPLU�FRP�SUD]HU�WRGDV�DV�UHVSRQVDELOLGDGHV��6y�GHSRLV�GLVVR�p�TXH�YHP�D�DTXLVLomR�GR�FRQKHFLPHQWR�SXUR5.

3DUD�+LWOHU��XP�KRPHP�GH�³PRGHVWD�HGXFDomR´��PDV�TXH�VHMD�³¿VLFDPHQWH�VDGLR´�

3 P. Agnew, Football and Evolving National Identity, in: P. Dine, S. Crosson Sport, Representa-

tion and Evolving Identities��3HWHU�/DQJ�$*��%HUQD�V�G��S��4 +��5HLG��Introduction to the Philosophy of Sport��5RZPDQ��/LWWOH¿HOG�3XEOLVKHUV��1HZ�<RUN��2012, p. 171.5 A. Hitler, Minha Luta��&HQWDXUR��6mR�3DXOR��S��

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H�TXH� WHQKD� ³FRQ¿DQoD� HP� VL�PHVPR�H�QD� VXD� IRUoD�GH�YRQWDGH´� p�PDLV�~WLO� j�Volksgemeinschaft (comunidade nacional) do que um indivíduo instruído porém IUDFR��(OH�UHFRUUH�D�XPD�YLVmR�URPkQWLFD�GD�*UpFLD�$QWLJD�SDUD�GL]HU�TXH�³R�TXH�tornou imperecível o ideal da beleza grega foi a harmonia entre a beleza física e a HVSLULWXDO�H�PRUDO´��$VVLP��HOH�HVFUHYH��³R�HVStULWR�VDGLR�JHUDOPHQWH�FRLQFLGH�FRP�R�FRUSR�VDGLR´��3RU�WRGDV�HVVDV�UD]}HV��+LWOHU�GL]�TXH�³D�FXOWXUD�ItVLFD�QmR�p�XP�problema que só interesse ao indivíduo ou que afete somente os pais, mas é um UHTXLVLWR�LQGLVSHQViYHO�SDUD�D�FRQVHUYDomR�GD�UDoD��D�TXH�R�HVWDGR�GHYH�SURWHomR´6.(VVD�YLVmR�KLWOHULVWD�SDUHFH�VHU�WULEXWiULD�GLUHWD�GD�LGHRORJLD�IDVFLVWD�LWDOLDQD��TXH�FRORFRX�D�HGXFDomR�ItVLFD�FRPR�TXHVWmR�GH�HVWDGR�GHVGH�SHOR�PHQRV��'RLV�DQRV�PDLV�WDUGH��D�,WiOLD�FULRX�D�$FDGHPLD�)DVFLVWD�GH�(GXFDomR�)tVLFD��FXMR�RE-jetivo era instilar o sentimento patriótico na juventude, fazendo-a crer que nada poderia existir fora da unidade proporcionada pelo estado. O objetivo desse lugar HUD�QmR�DSHQDV�GDU�DR�LWDOLDQR�D�HGXFDomR�ItVLFD�QHFHVViULD�SDUD�WUDQVIRUPi�OR�QR�³QRYR�KRPHP�IDVFLVWD´��PDV�SDUD�YLQFXODU�HVVH�³QRYR�KRPHP´�j�LQVSLUDomR�GD�SUHVHQoD�SHUPDQHQWH�GR�'XFH�$�LGHLD�GH�TXH�XPD�UHYROXomR�GHYH�FULDU�XP�³QRYR�KRPHP´�p�XPD�H[SHFWDWLYD�TXH�QmR�IRL�FULDGD�SHOR�IDVFLVPR��PDV�QHOH�DWLQJLX�VHX�HVWiJLR�PDLV�EHP�DFDEDGR��3DUD�&DQQLVWUDUR��³R�FRQFHLWR�GH�µQRYR�KRPHP¶�p�D�VROXomR�IDVFLVWD�SDUD�R�SUREOH-PD�GR�LQGLYtGXR�QD�VRFLHGDGH�H�QR�HVWDGR´7. O lugar do indivíduo só faz sentido VH�IRU�SHQVDGR�QD�VXD�UHODomR�FRP�R�HVWDGR�H�FRP�R�/tGHU��$VVLP��R�REMHWLYR�GR�fascismo é tornar cada italiano um obediente seguidor do Duce, ele mesmo um DUTXpWLSR�GR�³QRYR�KRPHP´��H�WXGR�R�TXH�¿]HU�VHUi�HP�QRPH�GHVVH�LGHDO��R�TXH�REYLDPHQWH�VLJQL¿FDYD�PLOLWDUL]DU�WRGD�D�VRFLHGDGH�1R�%UDVLO�GH�*HW~OLR�9DUJDV��R�³QRYR�KRPHP´�WDPEpP�HUD�XPD�DPELomR�GH�XP�UHJLPH�TXH�VH�LQWLWXODYD�³(VWDGR�1RYR´��$�YLQFXODomR�GR�HVSRUWH�FRP�HVVH�REMH-WLYR�SROtWLFR�HUD�FODUD��SRLV�KDYLD�D�SUHWHQVmR�GH�IRUPDU�D�³QRYD�UDoD�EUDVLOHLUD´�H�WDPEpP�GH�GHVID]HU�DV�GLIHUHQoDV�LGHROyJLFDV�HP�IDYRU�GR�SHQVDPHQWR�~QLFR��¬V�YpVSHUDV�GD�LQDXJXUDomR�GR�3DFDHPEX��3DXOR�GH�&DPSRV��XP�DVVHVVRU�GR�SUHIHL-WR�3UHVWHV�0DLD��HQWXVLDVPRX�VH�DR�FRPHQWDU��SDUD�MRUQDOLVWDV��R�TXH�DFUHGLWDYD�VHU�HVVHQFLDO�QDTXHOD�RSRUWXQLGDGH��D�FHOHEUDomR�GDV�³HQWUDQKDV�GH�DoR�H�FLPHQWR�DUPDGR´�GR�HVWiGLR��TXH�HQFHUUD�³R�VHJUHGR�TXH�LQÀXLUi�QR�FRUSR�H�QR�HVStULWR�GD�PRFLGDGH�Vm�SDUD�IRUPDU�D�¿EUD�GH�TXH�VH�GHYHUi�UHYHVWLU�RV�P~VFXORV��D�EHOH]D��D�WrPSHUD�H�R�FDUUHWDU�GD�IXWXUD�UDoD�EUDVLOHLUD´��(�HQWmR�IH]�XPD�RGH�DR�TXH�HOH�H�o regime viam como a capacidade do esporte de diluir as divergências em favor GR�HQJUDQGHFLPHQWR�GD�QDomR�

4XH�FHVVHP�WRGDV�DV�OXWDV��H��VRE��DV�ErQomRV�GH�XP�~QLFR�'HXV��FULVWmR��VH�LUPD-nem todos os partidos, para que, com patriótico espírito, unidos, caminhem todos,

6 Ivi, p. 310.7 P. V. Cannistraro, 0XVVROLQL¶V�&XOWXUDO�5HYROXWLRQ�±�)DVFLVW�RU�1DWLRQDOLVW"��LQ�5��*ULI¿Q��0��Feldman, Fascism and Culture��5RXWOHGJH��/RQGRQ��S��



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TXDLV�SHUHJULQRV��HP�GLUHomR�j�PHWD�RQGH�VH�IRUMDUi��SDUD�R�IXWXUR��GH�PDQHLUD�DPL-JD��D�SXMDQoD�H�D�JUDoD��D�GHVWUH]D�H�R�HVStULWR�GH�XPD�QRYD�UDoD�±�DLQGD�PDLV�IRUWH8!

2�SUySULR�9DUJDV��TXH�QmR�HUD�XP�HVSHFLDO�DGPLUDGRU�GRV�HVSRUWHV�HP�JHUDO��PH-QRV�DLQGD�XP�SUDWLFDQWH��GH¿QLX�HP�SRXFDV�SDODYUDV��FRQIRUPH�FLWDGR�SRU�/\UD�)LOKR��D�LPSRUWkQFLD�GR�FRQWUROH�GR�FRUSR�H�GD�SDL[mR�HVSRUWLYD�SDUD�R�UHJLPH�±�PHQFLRQDQGR�SDUD�LVVR��QmR�VHP�XPD�FHUWD�LURQLD��DV�GLVSXWDV�GH�YLGD�RX�PRUWH�entre os integralistas e os comunistas:

&RPSUHHQGR�TXH�RV�GHVSRUWRV��VREUHWXGR�R�IXWHERO��H[HUFHP�XPD�IXQomR�VRFLDO�LPSRUWDQWH��$�SDL[mR�GHVSRUWLYD�WHP�SRGHU�PLUDFXORVR�SDUD�FRQFLOLDU�R�kQLPR�GRV�integralistas com o dos comunistas ou, pelo menos, pra amortecer transitoriamente suas incompatibilidades ideológicas. [...] É preciso coordenar e disciplinar essas IRUoDV��TXH�DYLJRUDP�D�XQLGDGH�GD�FRQVFLrQFLD�QDFLRQDO9.

(P�� QR� ODQoDPHQWR� GD� SHGUD� IXQGDPHQWDO� GR�(VWiGLR�0XQLFLSDO� GH� 6mR�3DXOR��R�3DFDHPEX��R�FKHIH�GD�'LYLVmR�GH�(GXFDomR�H�5HFUHLR�GR�'HSDUWDPHQWR�GH�&XOWXUD�GH�6mR�3DXOR��1LFDQRU�0LUDQGD��IH]�XP�VLJQL¿FDWLYR�GLVFXUVR�QR�TXDO�HQIDWL]RX�TXH�D�HGXFDomR�ItVLFD�QmR�HUD�XP�PHUR�PHLR�GH�PHOKRUDU�D�VD~GH�GD�SRSXODomR��H�VLP�XPD�IRUPD�GH�WUDQVIRUPi�OD�SDUD�DGDSWi�OD�jV�QHFHVVLGDGHV�GRV�QRYRV�WHPSRV��6XDV�SDODYUDV�WUDGX]LDP�R�SHQVDPHQWR�R¿FLDO�FRUUHQWH��FRUURER-rado por uma intelectualidade fascinada com as possibilidades de controle social DEHUWRV�SHOR�SHQVDPHQWR�IDVFLVWD��©0RVWURX�VH�ViELD�D�OHL�FULDGRUD�GR�'HSDUWD-mento de Cultura, dispondo, unidos e germinados, os jogos atléticos e esportivos H�DV�FRPHPRUDo}HV�FtYLFDV��$R�ODGR�GR�WUHLQR�ItVLFR��R� WUHLQR�FtYLFR��$�SDU�GR�H[HUFtFLR�GRV�P~VFXORV��R�H[HUFtFLR�GH�FLGDGDQLDª��GLVVH�0LUDQGD10. 7DO�SURSyVLWR�HUD�FHOHEUDGR�HP�IHVWDV�FtYLFDV�SDUD�KRPHQDJHDU�R�'LD�GD�5DoD�H�R�'LD�GD�-XYHQWXGH��(VVHV�HYHQWRV�RFRUULDP�TXDVH�VHPSUH�HP�HVWiGLRV�GH�IXWHERO��FRP�GHV¿OHV�GH�MRYHQV�XQLIRUPL]DGRV�H�HP�PDUFKD�PLOLWDU��³HP�XP�PDMHVWRVR�teatro da grandiosidade pátria e de seu chefe, onipresente na festividade através GH�UHWUDWRV�GLVWULEXtGRV�SHORV�SDUWLFLSDQWHV��TXH�RV�RVWHQWDYDP�FRP�RUJXOKR´11.$�IXQomR�GR�HVSRUWH�H�GRV�HVWiGLRV�HVSRUWLYRV�HUD��SRUWDQWR��FRLQFLGHQWH��XP�H�RXWUR�GHYHULDP�VHUYLU�FRPR�YHtFXOR�GD�WUDQVIRUPDomR�GRV�V~GLWRV�GHVVHV�UHJLPHV�em protótipos do homem idealizado para garantir o futuro brilhante profetiza-GR�SRU�VHXV�/tGHUHV��5HVWD�DJRUD�GHPRQVWUDU�FRPR�HVVH�HVStULWR�VH�IH]�SUHVHQWH�

8 9LVLWD�DR�(VWiGLR�0XQLFLSDO�GR�3DFDHPEX��2�(VWDGR�GH�6��3DXOR, 24 mar.1940, p. 13.9 -��/\UD�)LOKR��,QWURGXomR�j�3VLFRORJLD�GRV�'HVSRUWRV��5HFRUG��5LR�GH�-DQHLUR��S��10 1RWLFLiULR�±�(VWiGLR�0XQLFLSDO�±�/DQoDPHQWR�GD�SHGUD�IXQGDPHQWDO��©5HYLVWD�GR�$UTXLYR�0X-QLFLSDOª��Q��;;,;��6mR�3DXOR�QRYHPEUR��$��1HJUHLURV��3��-��/DEULROD�GH�&DPSRV��$�QDomR�HQ-

tra em campo: futebol nos anos 30 e 40, V�Q��6mR�3DXOR��I��7HVH��'RXWRUDGR��±�3RQWLItFLD�8QLYHUVLGDGH�&DWyOLFD�GH�6mR�3DXOR��S��11 0��GD�6LOYD�'UXPRQG�&RVWD��1Do}HV�HP�-RJR��(VSRUWH�H�3URSDJDQGD�3ROtWLFD�QRV�JRYHUQRV�GH�Vargas e Perón��I��'LVVHUWDomR��0HVWUDGR�HP�+LVWyULD�6RFLDO��±�,QVWLWXWR�GH�)LORVR¿D�H�&LrQFLDV�6RFLDLV��8QLYHUVLGDGH�)HGHUDO�GR�5LR�GH�-DQHLUR��S��

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presente nos estádios, os monumentos de concreto que foram projetados como UHVJDWH�GR�SDVVDGR�JUHFR�URPDQR�H�SDUD�FHOHEUDU�D�UHJHQHUDomR�VRFLDO�TXH�0XV-solini, Hitler e Vargas julgavam processar. Será possível observar como o modelo DUTXLWHW{QLFR�KRMH�FKDPDGR�GH�³IDVFLVWD´��FRPXP�D�WRGRV�RV��HVWiGLRV�DTXL�DQD-lisados, pretendia resolver os impasses entre a modernidade industrial e o passa-dismo clássico que impregnava o discurso de seus ideólogos.

2. O Foro Mussolini (Foro Itálico)

$�,WiOLD�IDVFLVWD�LJQRURX�D�UHDOL]DomR�GD�&RSD�GR�0XQGR�GH��1D�pSRFD��SDUD�fazer frente ao que os puristas do regime chamavam de degenerazione inglese, LVWR�p�R�IXWHERO�H�VXDV�LQ¿QGiYHLV�UHJUDV��RV�iXOLFRV�GH�0XVVROLQL�LQYHQWDUDP�XP�esporte, a volata, que era uma mistura de futebol com rúgbi12��$�LQWHQomR�HUD�FULDU�XP�HVSRUWH�QDFLRQDO�IDVFLVWD��DGHTXDGR�SDUD�D�D¿UPDomR�GD�QRYD�LGHQWLGDGH�TXH�a ditadura pretendia impor ao país, triunfo que parecia muito próximo de se con-FUHWL]DU�HP�UD]mR�GD�FUHVFHQWH�SRSXODULGDGH�GR�'XFH�GHVGH�SHOR�PHQRV��2�IDVFLVPR�VH�DSUHVHQWDYD�FRPR�XPD�³UHEHOLmR�MRYHP´��XP�PRYLPHQWR�SDUD�DWUDLU�os desencantados com o tradicional mundo burguês que ainda cheirava a século ��UD]mR�SHOD�TXDO�LQLFLDWLYDV�QR�FDPSR�HVSRUWLYR�±��SDUD�PDVVL¿FDU�D�LGHLD�GH�TXH�QDGD�SRGHULD�H[LVWLU�IRUD�GDV�FRUSRUDo}HV�R¿FLDLV�H�GRV�HVTXDGU}HV�TXH�PDU-chavam em um único passo, aquele determinado pelo Duce – tinham prioridade.0DV�0XVVROLQL�UDSLGDPHQWH�SHUFHEHX�TXH�R�IXWHERO�KDYLD�VH�WRUQDGR�XP�HVSRUWH�de grande apelo popular, deixou a volata sumir na poeira do esquecimento e or-denou que as autoridades do regime se mobilizassem para trazer a Copa de 1934 SDUD�D�,WiOLD��$�UHDOL]DomR�GR�WRUQHLR�HUD�YLVWD�FRPR�XPD�MDQHOD�GH�RSRUWXQLGDGH�QmR� Vy�SDUD� H[SORUDU�XP�HVSRUWH�TXH� HPXODYD� DV�EDWDOKDV�QDFLRQDLV� FRPR�QH-nhum outro, inclusive em seu léxico naturalmente belicoso13, mas também para demonstrar ao resto do mundo que a Itália, sob o fascismo, havia atingido um SDWDPDU�VXSHULRU�GH�FLYLOL]DomR�O Duce mandou construir diversos estádios para o evento, todos a partir de proje-WRV�TXH�UHPHWLDP�j�5RPD�$QWLJD��2�PRGHOR�HUD�R�/LWWRUDOH��LPSRQHQWH�HVWiGLR�GH�%RORQKD�TXH�IRUD�LQDXJXUDGR�SRU�0XVVROLQL�HP��8PD�HVWiWXD�GH�0XVVROLQL�IRL�FRORFDGD�HP�SRVLomR�GH�GHVWDTXH�SDUD�OHPEUDU�XP�GLVFXUVR�IHLWR�QD�LQDXJXUD-

12 *��$JRVWLQR��9HQFHU�RX�0RUUHU�±�)XWHERO��*HRSROtWLFD�H�,GHQWLGDGH�1DFLRQDO��0DXDG��5LR�GH�-DQHLUR��S��13 2�DWDFDQWH�TXH�PDUFD�PXLWRV�JROV� p� ³DUWLOKHLUR´�� R� FKXWH� p� XPD�FRUUXSWHOD�GH� shoot, atirar; XP�FKXWH�IRUWH�p�FKDPDGR�GH�³ERPED´��TXDQGR�XP�WLPH�p�JROHDGR��VH�GL]�TXH�IRL�³PDVVDFUDGR´��TXDQGR�XP�MRJDGRU�PDUFD�RXWUR��VH�GL]�TXH�HOH�Gi�³FRPEDWH´��2V�H[HPSORV�VmR�PXLWRV��$�GLPHQVmR�guerreira do futebol pode ser vista em L. C. S. de Feijó, $�OLQJXDJHP�GRV�HVSRUWHV�GH�PDVVD�H�D�JtULD�do futebol��7HPSR�%UDVLOHLUR��8HUM��5LR�GH�-DQHLUR��



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omR�GR�ORFDO�SHOR�'XFH��PRQWDGR�HP�VHX�FDYDOR��SDUD��PLO�REHGLHQWHV�FDPLVDV�SDUGDV��(UD�XP�³WHPSOR�GR�FXOWR�HVSRUWLYR´��TXH�IRL�UHSURGX]LGR�HP�WRGR�R�SDtV14.2V�HVWiGLRV�GD�,WiOLD�VRE�0XVVROLQL�IRUDP�SURMHWDGRV�FRP�R�REMHWLYR�GH�HQTXDGUDU�RV�WRUFHGRUHV�FRPR�VH�IRVVHP�XPD�RUJDQL]DomR�GR�SUySULR�UHJLPH��$OLDGD�D�XPD�H[WUHPD�IXQFLRQDOLGDGH�QR�DFHVVR��TXH�FRQYLGDYD�RV�WRUFHGRUHV�D�HQWUDU�VHP�GL¿-FXOGDGH��D�PRQXPHQWDOLGDGH�GHVVHV�WHPSORV�SROtWLFRV�H[HUFLD�D�IXQomR�FDWiUWLFD��$�WULEXQD�LPSRQHQWH�QD�PDLRULD�GRV�HVWiGLRV�HUD�VX¿FLHQWH�SDUD� OHPEUDU�D�TXH�HOHV�VH�SUHVWDYDP�GH�IDWR��GHYHULDP�VHUYLU�GH�S~OSLWR�SDUD�D�D¿UPDomR�GH�SRGHU�GR�/tGHU�PHVPR�TXDQGR�HVWH�Oi�QmR�HVWLYHVVH�)RL�R�)RUR�0XVVROLQL�TXH�PHOKRU�VLPEROL]RX�HVVH�HVIRUoR�DOHJyULFR�GR�UHJLPH�SDUD�FRQWURODU�FRUSRV�H�PHQWHV��$V�HVWiWXDV�GH�LQVSLUDomR�URPDQD�YLVWDV�ORJR�HP�VXD�HQWUDGD�HVWDYDP�DOL�SDUD�ID]HU�D�VLPELRVH�HQWUH�D�YLVmR�DUTXLWH{QLFD�IDVFLVWD�H�D�LGHRORJLD�GD�SHUIHLomR�GR�FRUSR��2�)RUR�IRL�FRQFHELGR�SRU�5HQDWR�5LFFL��SUH-VLGHQWH�GD�2SHUD�1D]LRQDOH�%DOOLOD��RUJDQL]DomR�FXMR�REMHWLYR�HUD�SURSRUFLRQDU�HGXFDomR�SDUDPLOLWDU�DRV�MRYHQV��QRV�PROGHV�GRV�HVFRWHLURV��H�TXH�DFDERX�VHQGR�LQFRUSRUDGD�DR�3DUWLGR�1DFLRQDO�)DVFLVWD�HP��$�FRQVWUXomR�WLQKD�PRVDLFRV�e esculturas que faziam referências explícitas e abundantes ao universo greco--romano e estavam integradas à própria arquitetura. Além de servir para receber FRPSHWLo}HV��R�)RUR�IRL�SURMHWDGR�SDUD�VHU�XPD�JLJDQWHVFD�HVFROD��WHQGR�FRPR�Q~FOHR� D�$FDGHPLD�)DVFLVWD� GH�(GXFDomR�)tVLFD�� H� WLQKD�R� REMHWLYR�GH� IRUPDU�WDQWR�SURIHVVRUHV�GH�HGXFDomR�ItVLFD�TXDQWR�OtGHUHV�GR�SDUWLGR�±�XPD�FRPELQDomR�nada casual entre ideologia e esporte.No mais grandioso complexo esportivo construído pelo fascismo italiano, os mo-tivos imperiais estavam por toda a parte. Logo à entrada do Foro, havia uma 3UDoD�GR�,PSpULR�H�XP�PRQROLWR�FRP�D�LPDJHP�GH�0XVVROLQL�H�XPD�LQVFULomR�FRP�VHX�QRPH��D¿P�GH�³SURWHJHU��SDUD�R�IXWXUR��D�pSRFD�H�R�QRPH�GR�'XFH´15. (P�VHJXLGD�DSDUHFLDP�D�$FDGHPLD�GH�(GXFDomR�)tVLFD�H�D�$FDGHPLD�GH�0~VLFD��Os estádios do complexo eram o Estádio dos Ciprestes, depois transformado em (VWiGLR�2OtPSLFR��R�(VWiGLR�GRV�0iUPRUHV��TXH� VHUYLD�SDUD� WUHLQDPHQWR��XPD�Academia de Esgrima e o Palácio das Termas, que abrigava o ginásio esportivo SDUWLFXODU�GH�0XVVROLQL�7UDWDYD�VH��FRPR�VH�QRWD��GH�XP�HVSDoR�SDUD�R�FXOWR�DR�'XFH��FRPSDUiYHO�D�XP�templo religioso. O complexo esportivo foi sendo ampliado para acomodar ins-WDODo}HV�HVSRUWLYDV�DGLFLRQDLV��FRPR�TXDGUDV�GH�WrQLV�H�SLVFLQDV�SDUD�QDWDomR��H�R�SURMHWR�SDUD�DEULJDU�D�2OLPStDGD�GH��SROLWL]RX�R�)RUR�0XVVROLQL�GH�PDQHLUD�extraordinária. A ideia, conforme foi explorada pelo Istituto Luce, responsável SHOD�SURSDJDQGD�GR�UHJLPH��HUD�PRVWUDU�TXH�R�WUDEDOKR�GH�FRQVWUXomR�SURJUHVVLYD�GR�)RUR�HTXLYDOLD�DR�HVIRUoR�GRV�DWOHWDV�HP�VXDV�FRPSHWLo}HV��³2�)RUR�0XVVROLQL�DSDUHFH�FRPR�XP�HVSDoR�IDVFLVWD�SROLWL]DGR��QR�TXDO�D�DUTXLWHWXUD�VH�GHVWLQDYD�D�

14 (��*HQWLOH��The Struggle for Modernity. Nationalism, Futurism and Fascism. Praeger Publi-shers, Connecticut 2003, p. 121.15 Ibidem.

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DWLQJLU�REMHWLYRV�GR�JRYHUQR´��H[SOLFD�.LUN��HVSHFLDOLVWD�HP�DUTXLWHWXUD�LWDOLDQD�moderna16. O modelo do projeto olímpico foi a Olimpíada de Berlim, realizada HP��H�TXH�VHUYLX�SDUD�PRVWUDU�XPD� LPDJHP�GH�SXMDQoD�GD�$OHPDQKD�QD-]LVWD�SDUD�R� UHVWR�GR�PXQGR��3ODQHMRX�VH�XPD�H[SDQVmR�GR�)RUR�TXH� LQFOXLULD�XP�HVSDoR�SDUD�HYHQWRV�GH�PDVVD�FRPR�RV�UHDOL]DGRV�SHOR�3DUWLGR�1D]LVWD�HP�Nuremberg, elaborados pelo arquiteto Albert Speer para causar nas testemunhas D�VHQVDomR�GH�LPSRWrQFLD�H�GH�DVVRPEUR�SHUDQWH�WDPDQKD�PDQLIHVWDomR�GH�IRUoD�H�FRHVmR��+DYHULD�DLQGD�XPD�FRORVVDO�HVWiWXD�GH�0XVVROLQL��HP�EURQ]H��FDUDFWHUL-]DGR�FRPR�+pUFXOHV�ID]HQGR�D�VDXGDomR�IDVFLVWD��PDV�R�SURMHWR�QmR�IRL�FRQFOXtGR�JUDoDV�jV�GL¿FXOGDGHV�GD�,WiOLD�QD�6HJXQGD�*XHUUD�0HVPR�GHSRLV�GD�JXHUUD��R�SURMHWR�GR�)RUR��UHEDWL]DGR�FRPR�³,WiOLFR´�SDUD�UH-ceber a Olimpíada de 1960, se manteve vigoroso e comprovou ser versátil, so-EUHYLYHQGR�HP�JUDQGH�PHGLGD�jV�PRGL¿FDo}HV�HPSUHHQGLGDV�SDUD�D�FRPSHWLomR��Como quase tudo o que diz respeito à Itália mussoliniana, há controvérsias sobre R� OHJDGR�GD� pSRFD�� VHQGR� WRGDYLD� FHUWR� D¿UPDU� TXH� D� DUTXLWHWXUD� GRV� HVWiGLRV�UHVXPLD�XP�HVIRUoR�XUEDQtVWLFR�H�DUWtVWLFR�TXH�SDUDGR[DOPHQWH�QmR�HUD�GH�WRGR�¿HO�DR�UHJLPH��PDV�VLP�D�XPD�YLVmR�GH�TXH�D�UDFLRQDOLVPR�SRGHULD�GLDORJDU�FRP�o monumentalismo clássico.O confronto entre esses dois movimentos pautou a arquitetura italiana na pri-PHLUD�PHWDGH�GR�VpFXOR��FXMRV�HIHLWRV�VH�¿]HUDP�VHQWLU�DOpP�GDV�IURQWHLUDV�GD�Itália, reverberando em países como o Brasil de Vargas. O racionalismo notabili-]RX�VH�SHOD�WHQWDWLYD�GH�KDUPRQL]DU�LQWHQo}HV�FOiVVLFDV�FRP�D�PRGHUQLGDGH�TXH�teve em Le Corbusier e sua dinâmica industrial seus melhores representantes. A LGHLD�QmR�HUD�SURPRYHU�XP�PHUR�UHVJDWH�GD�DUTXLWHWXUD�GH�XPD�$QWLJXLGDGH�LGHD-lizada, mas sim adaptar seu espírito aos novos tempos. Ousado, esse movimento GHVD¿RX�RV�DUTXLWHWRV�FRQVHUYDGRUHV�DR�SURSRU�D�0XVVROLQL�TXH�D�QRYD�HVFROD�IRVVH�FRQVLGHUDGD�D�³DUTXLWHWXUD�IDVFLVWD´�R¿FLDO��1D�SUiWLFD��D�LQLFLDWLYD�SDUWLX�GH�3LHWUR�0DULD�%DUGL17, amigo do Duce, a quem entregou um manifesto, o Rapporto

sull’architettura (Relatório sobre Arquitetura), em que o movimento se apresen-WDYD�FRPR�OHJtWLPR�UHSUHVHQWDQWH�GDV�DVSLUDo}HV�GR�(VWDGR��JUDoDV�D�VHX�HVStULWR�UHYROXFLRQiULR��2�'XFH�SHUPLWLX�D�DSUR[LPDomR�H�FKHJRX�D�SUHVWLJLDU�D�DEHUWXUD�GH�XPD�H[SRVLomR�GR�*UXSSR��TXH�UHSUHVHQWDYD�RV�UDFLRQDOLVWDV�$� UHDomR� GRV� DUTXLWHWRV� FRQVHUYDGRUHV�� TXH� GHIHQGLDP� XP� ³PRGHUQLVPR� VHP�UXSWXUD´��QmR� WDUGRX��3RU�PHLR�GD�8QLmR�1DFLRQDO�GRV�$UTXLWHWRV��RV� UDFLRQD-OLVWDV�IRUDP�KRVWLOL]DGRV�H�DPHDoDGRV�GH�SHUGHU�R�GLUHLWR�GH�H[HUFHU�VXD�SUR¿V-VmR��(P�PHLR� DR� FRQIURQWR�� QR� HQWDQWR�� DV� DODV�PHQRV� UDGLFDLV� HVWDEHOHFHUDP�XPD�DSUR[LPDomR�TXH�SHUPLWLX�XP�DFRUGR� WiFLWR�SDUD�TXH�DV�GLIHUHQWHV�YLV}HV�

16 T. Kirk, Image, Itinerary and Identity in the “Third Rome”�� LQ�0��0LQNHQEHUJ��Power and

Architeture: The Construction os Capitals and Politics of Space, Berghahn Books, Oxford 2014, p. 169.17 3LHWUR�0DULD�%DUGL��HPLJURX�SDUD�R�%UDVLO�HP��H�IRL�XP�GRV�FULDGRUHV�GR�0X-VHX�GH�$UWH�GH�6mR�3DXOR�



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GH�DFRPRGDVVHP��7DO�DSUR[LPDomR�QmR�p�GH�WRGR�HVWUDQKD��SRLV��FRPR�YLPRV��RV�UDFLRQDOLVWDV�QmR�HUDP�FUtWLFRV�GR�IDVFLVPR�±�DSHQDV�DSUHVHQWDYDP�GLYHUJrQFLDV�TXDQWR�D�VHX�HVStULWR��2�FRQGXWRU�GHVVH�SURFHVVR�IRL�0DUFHOOR�3LDFHQWLQL�� OtGHU�GRV�FRQVHUYDGRUHV��H�R�UHVXOWDGR�IRL�D�FRQVROLGDomR�GR�TXH�YLULD�D�VHU�D�pSRFD�GH�RXUR�GD�DUTXLWHWXUD�PRGHUQD�QD�,WiOLD�±�SHOR�PHQRV�DWp��TXDQGR�0XVVROL-QL��Mi�HQWmR�GHFLGLGR�D�UHFULDU�R�,PSpULR�5RPDQR��UHVROYHX�TXH�QmR�KDYLD�PDLV�HVSDoR�SDUD�DFRPRGDomR�FRP�LGHDLV�TXH�QmR�UHÀHWLVVHP�HVWULWDPHQWH�R�UHWRUQR�JORULRVR�j�$QWLJXLGDGH�&OiVVLFD��2V�UDFLRQDOLVWDV�IRUDP�GH¿QLWLYDPHQWH�DEDQGR-QDGRV��D�HVWHWL]DomR�GD�SROtWLFD��FRPR�QRWDGD�SRU�:DOWHU�%HQMDPLQ18, se consoli-dou e Piacentini se transformou em um dos principais símbolos da arquitetura do poder fascista e moderno, inspirando projetos em outros países, inclusive o Brasil GH�9DUJDV��PDV�QmR�Vy��PHVPR�GHPRFUDFLDV� OLEHUDLV�VH�GHL[DUDP�VHGX]LU�SHODV�VROXo}HV�DUTXLWHW{QLFDV�WUDGLFLRQDOLVWDV��$V�OLQKDV�URPDQDV�GR�SUpGLR�GR�)HGHUDO�5HVHUYH��HP�:DVKLQJWRQ��UHPHWHP�DR�PDLV�SXUR�FODVVLFLVPR�PRGHUQL]DQWH�TXH�marcou o fascismo.A ideia era buscar uma síntese entre o moderno e o clássico, isto é, projetar edi-¿FDo}HV�TXH�XVDVVHP�PDWHULDLV�H�LQVWDODo}HV�PRGHUQDV��FRP�REMHWLYRV�FRQWHP-SRUkQHRV�� HQTXDQWR�PDQWLQKDP� LQWDFWRV� RV� SULQFtSLRV� GH� VLPHWULD� H� SURSRUomR�TXH�OHPEUDYDP�D�WUDGLomR�LQDXJXUDGD�SHOR�5HQDVFLPHQWR��2�FXOWR�DR�HVStULWR�GR�IDVFLVPR�FRPELQDYD�SROtWLFD��UHOLJLmR�H�PLWRV�GH�XP�SDVVDGR�JORULRVR��TXH�VHU-YHP�SDUD�GDU�VHQWLGR�D�HYHQWRV�GR�WHPSR�SUHVHQWH��2�DUFDtVPR�ID]LD�D�IXQomR�GH�UHIHULU�DR�SDVVDGR�GLVWDQWH��GH�PRGR�D�VXJHULU�TXH�KLVWyULD�QmR�p�OLQHDU��H�VLP�XP�FLFOR�GH�UHQDVFLPHQWR�H�UHJHQHUDomR��WRUQDQGR�SRVVtYHO�XP�UHWRUQR�D�XPD�³HUD�GH�RXUR´��$V�UHIHUrQFLDV�YLVXDLV�j�*UpFLD�+HOrQLFD�H�j�5RPD�,PSHULDO�HYRFDP�XPD�continuidade com o passado idealizado e, assim, providenciam a legitimidade e o senso de destino para o regime.5RPD�HUD�R�ORFDO�LGHDO�SDUD�HVVD�³XWLOL]DomR�VHOHWLYD�GD�DUTXHRORJLD�H�GD�KLVWy-ULD´��QD�IHOL]�H[SUHVVmR�GH�0LO]D��ELyJUDIR�GH�0XVVROLQL19. Outras cidades, como 0LOmR��7XULP�H�)ORUHQoD��HVWDYDP�PHQRV�SUHGLVSRVWDV�D�HVVD�DYHQWXUD�UHJUHVVLYD��-i�5RPD��³RQGH�VREUHYLYHUD�DR�WHPSR�R�VHQWLPHQWR�GH�XPD�FDSLWDO�GH�HVVrQFLD�XQLYHUVDO�� D� RUTXHVWUDomR�GR�PLWR� QmR� HQFRQWUDYD� D�PHVPD� UHVLVWrQFLD� H� WLQKD�DXGLrQFLD�HP�WRGRV�RV�HVWUDWRV�GD�VRFLHGDGH´20��2�)RUR�0XVVROLQL�ID]�SDUWH�GHV-VH�SURMHWR�GH�UHXUEDQL]DomR�GH�5RPD�TXH��HP�HVVrQFLD��YLVDYD�³GHVHPEDUDoDU�D�cidade de tudo que, no curso dos séculos, presumivelmente ‘sufocara’ o núcleo RULJLQDO��XQL�OR�jV�UpSOLFDV�QHRFOiVVLFDV�GD�XUEH�HGL¿FDGDV�D�JUDQGHV�FXVWRV�>��@�H�SDUD�LVVR�ID]HU�VXPLUHP�SHGDoRV�LQWHLURV�GD�FLGDGH��YHVWtJLRV�H�VtPERORV�GH�WHP-

18 W. Benjamin, 6REUH�$UWH��7pFQLFD��/LQJXDJHP�H�3ROtWLFD��5HOyJLR�'CÈJXD�(GLWRUHV��/LVERD�1992, p. 112.19 3��0LO]D��Mussolini��1RYD�)URQWHLUD��5LR�GH�-DQHLUR��S��20 Ivi, p. 162.

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SRV�FRQVLGHUDGRV�GH�REVFXULGDGH�H�GHFDGrQFLD�SHOR�'XFH�>��@´21.2�DUFDtVPR�IDVFLVWD� WLQKD�FRPR�PLVVmR� UHFRQFLOLDU�XPD�FRQWUDGLomR� LQHUHQWH�j�FRQGLomR�GD�PRGHUQLGDGH��3RU�XP�ODGR��SURFXUDYD�HVWLPXODU�R�UHQDVFLPHQWR�GRV�YDORUHV�GR�SDVVDGR��GH�RXWUR��PHUJXOKDYD�QD�LQGXVWULDOL]DomR��2�HVWLOR�QHRFOiV-sico dá um verniz de estabilidade e de grandeza que, aos olhos do fascismo, o faz superior ao funcionalismo modernista. A arquitetura grega, romana ou neo-FOiVVLFD�HVWDYD�FRQ¿QDGD�jV�IDFKDGDV��2�LQWHULRU�GDV�FRQVWUXo}HV�HUD�FRQFHELGR�SDUD�DSUHVHQWDU�D�H¿FLrQFLD�GD�PRGHUQLGDGH��(VVD�FRPELQDomR�HQWUH�D�DSDUrQFLD�clássica e a funcionalidade industrial era perseguida pelo estado fascista22.

3. O Estádio Olímpico de Berlim

+LWOHU�QXWULD�SURIXQGD�DGPLUDomR�SHOD�DUTXLWHWXUD�URPDQD��3DUD�R�)�KUHU��5RPD�QmR�HUD�DSHQDV�XP�PRGHOR�GH�FRPXQLGDGH��PDV�XPD�LQVSLUDomR�SDUD�VHXV�SUR-MHWRV�GH�UHFRQVWUXomR�GDV�FLGDGHV�DOHPmV�VRE�D�FXOWXUD�GR�7HUFHLUR�5HLFK��7XGR�VREUH�DV�HVWUXWXUDV�DQWLJDV�R�IDVFLQDYD��HP�HVSHFLDO�R�³HVSOHQGRU�GD�5RPD�DQWLJD´�que ainda podia ser visto nas ruínas de seus templos e estádios23.Foi com esse espírito que ele mandou erguer o Estádio Olímpico de Berlim, para D�UHDOL]DomR�GD�2OLPStDGD�GH��2�FRPSOH[R�HVSRUWLYR�UHVXPLX�VXD�LGHLD�GH�TXH�D�DUTXLWHWXUD�GHYHULD�VHU�HVFXOWXUDO��LVWR�p��TXH�D�FRQVWUXomR�GHYHULD�VHU�YLVWD�como um monumento, ornado com estátuas, colunas e torres que representassem R�SRGHU�LPSHULDO��WDO�FRPR�QD�5RPD�TXH�HOH�H�0XVVROLQL�LGHDOL]DYDP��$�HGL¿FD-omR��TXH�GHYHULD�HVWDU�SUHSDUDGD�SDUD�UHFHEHU�WRGRV�RV�DWOHWDV�PDLV�LPSRUWDQWHV�GR�SODQHWD��HP�WRGDV�DV�FRPSHWLo}HV��DQWHFLSDYD�RV�SODQRV�GH�GRPLQDomR�PXQGLDO�de Hitler. O próprio Führer relatou, em conversa informal, que escolheu o maior e mais caro projeto apresentado a ele quando se planejava construir o Estádio 2OtPSLFR��SRUTXH��³HP�RFDVL}HV�FRPR�HVVD��GHYH�VH�SURMHWDU�R�PDLRU�WULXQIR�SRV-VtYHO��H�D�VROXomR�DSURSULDGD�SDUD�R�SUREOHPD�p�SHQVDU�HP�ODUJD�HVFDOD´�±�H�HOH�VH�TXHL[RX�GD�³WHQGrQFLD�GRV�DOHPmHV�GH�ID]HU�DV�FRLVDV�QXPD�HVFDOD�PHVTXLQKD´24.Hitler via a arquitetura como uma forma de talhar o mundo em pedra. Ele acre-ditava ser possível moldar a sociedade como subproduto de uma obra maior – a UHFRQVWUXomR�GDV�SULQFLSDLV�FLGDGHV�DOHPmV�GH�DFRUGR�FRP�RV�LGHDLV�GR�SDVVDGR��1mR� HUD�� SRUWDQWR�� DSHQDV� XPD�PDQHLUD� GH� UHFRQVWLWXLU� XP� WHPSR�GH� JOyULD�� H�

21 Ibidem.22 T. Clark, $UW�DQG�3URSDJDQGD�LQ�WKH�7ZHQWLHWK�&HQWXU\�±�7KH�3ROLWLFDO�,PDJH�LQ�WKH�$JH�RI�Mass Culture, Harry N. Abrahams, New York 1997, p. 58.23 F. Spotts, +LWOHU�DQG�WKH�3RZHU�RI�$HVWKHWLFV, Pimplico, London 2003, p. 316.24 +��5��7UHYRU�5RSHU��RUJ��+LWOHU¶V�7DEOH�7DON�±��, Enigma Books, New York 2000, p. 321.



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VLP�GH�FULDU�XP�QRYR�SUHVHQWH��WHQGR�HP�YLVWD�D�FUHQoD�GH�TXH�D�DUTXLWHWXUD�GD�5HQDVFHQoD�H�PHVPR�D�DUTXLWHWXUD�QHRFOiVVLFD�HUDP�IUXWRV�GR�JrQLR�JHUPkQLFR��2�SDSHO�TXH�RV�QD]LVWDV�HVSHUDYDP�FRQIHULU�jV�FRQVWUXo}HV�HUD�HTXLYDOHQWH�DR�GH�um livro, onde se pudessem perpetuar as mensagens que deveriam ser absorvi-GDV�SHODV�IXWXUDV�JHUDo}HV��QD�SUHVXQomR�GH�TXH�D�YLWyULD�QD]LVWD�HUD�LQHYLWiYHO��A arquitetura deveria servir para fascinar, mas também, e talvez principalmente, para intimidar.Por dentro, o Estádio Olímpico era maior do que aparentava por fora. O piso IRL�UHEDL[DGR�HP��PHWURV��FDXVDQGR�DRV�HVSHFWDGRUHV�D�VHQVDomR�GH�HVWDUHP�entrando em um imponente templo subterrâneo, em cujo púlpito surgia, sobran-FHLUR��R�/tGHU��$�H[HPSOR�GR�)RUR�0XVVROLQL��R�HVWiGLR�HUD�R�FHQWUR�GH�XP�JUDQGH�FRPSOH[R�HVSRUWLYR��PDV�WDPEpP�GH�SUHVHUYDomR�GD�PHPyULD�PLOLWDU��R�TXH��SDUD�os nazistas, eram coisas semelhantes. Havia, por exemplo, a sala Langemarck, abaixo de uma das torres do estádio, para homenagear soldados mortos na Pri-PHLUD�*XHUUD��7DO�REUD�IRL�H[LJLGD�SRU�+LWOHU��TXH�D�LPDJLQDYD�FRPR�XP�ORFDO�GH�culto nazista. Além disso, estátuas de super-homens espalhavam-se pelo local, deixando claro para os mais atentos observadores que vieram de outros países para prestigiar a Olimpíada que aqueles monumentos simbolizavam o militaris-PR�H�D�YLROrQFLD�GRV�QD]LVWDV��H�QmR�R�HVStULWR�GR�HVSRUWH��³2�FRPSOH[R��FRP�FDSDFLGDGH�SDUD�DFRPRGDU�HQRUPHV�PXOWLG}HV��QXQFD�IRL�SHQVDGR�H[FOXVLYDPHQ-WH�SDUD�R�HVSRUWH��'HSRLV�GRV�-RJRV�2OtPSLFRV��HOH�WHULD�±�FRPR�WHYH�±�XWLOLGDGH�µQDFLRQDO¶��R�TXH�VLJQL¿FD�DWLYLGDGHV�PLOLWDUHV�RX�TXDVH�PLOLWDUHV´25.

4. O Pacaembu

(UD�QRV�HVWiGLRV�TXH�VH�FHOHEUDYD�R�SRGHU�GH�*HW~OLR�9DUJDV�QR�%UDVLO��2�SDOFR�SUHIHULGR�GR�FDXGLOKR�HUD�R�GH�6mR�-DQXiULR��QR�5LR�GH�-DQHLUR��TXH��DWp�D�FRQV-WUXomR�GR�3DFDHPEX��HUD�R�PDLRU�HVWiGLR�EUDVLOHLUR��0DV�DV�GDWDV�FRQVDJUDGDV�pelo regime varguista, que incluíam o aniversário do ditador (19 de abril), eram IHVWHMDGDV�QRV�SULQFLSDLV�HVWiGLRV�PHVPR�QD�DXVrQFLD�GR�/tGHU��SRLV�VXD�SUHVHQoD�SROtWLFD�HUD�WmR�LPSRUWDQWH�TXH�VXD�SUHVHQoD�ItVLFD��2V�IHVWHMRV�HP�WRP�PDUFLDO�H�uniforme, envolvendo jovens em passo único, representavam a unidade em torno de Vargas e se tornaram um manifesto de ruptura com o passado que representava o atraso, e o estabelecimento do futuro de ordem, disciplina e progresso.$�GDWD�PDLV�VLJQL¿FDWLYD�QHVVDV�FRPHPRUDo}HV�HUD�R�3ULPHLUR�GH�0DLR��SRLV�HUD�R�PRPHQWR�HP�TXH�9DUJDV�UHD¿UPDYD�VXD�DOLDQoD�FRP�RV�WUDEDOKDGRUHV�QHVVD�QRYD�HUD�QDFLRQDO��9DUJDV�QRUPDOPHQWH�SDUWLFLSDYD�SHVVRDOPHQWH�GRV�IHVWHMRV�HP�6mR�

25 B. Ladd, 7KH�*KRVWV�RI�%HUOLQ��&RQIURQWLQJ�*HUPDQ�+LVWRU\� LQ� WKH�8UEDQ�/DQGVFDSH, The University of Chicago Press, Chicago 1997, p. 143.

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-DQXiULR��RQGH�HQWUDYD�GH�PRGR�WULXQIDO�H��DSyV�GLVFXUVRV�HP�TXH�H[DOWDYD�VHXV�FRPSURPLVVRV�FRP�RV�WUDEDOKDGRUHV��DVVLQDYD�DOJXP�GHFUHWR�TXH�RV�EHQH¿FLDYD��)RL�GHVVH�PRGR��SRU�H[HPSOR��TXH�9DUJDV��VRE�³UHGREUDGDV�DFODPDo}HV´��¿UPRX�R� HVWDEHOHFLPHQWR�GR� VDOiULR�PtQLPR�� XPD�GDV�PDLV� DQWLJDV� UHLYLQGLFDo}HV�GD�³IDPtOLD�RSHUiULD�EUDVLOHLUD´��QDV�SDODYUDV�GD�UHSRUWDJHP�GR�MRUQDO�2�*ORER que QRWLFLRX�R�HYHQWR�HP�6mR�-DQXiULR26.No mesmo dia, como a formar uma corrente de unidade nacional entre os traba-OKDGRUHV��FHUFD�GH��PLO�SHVVRDV��³FRP�DV�EDQGHLUDV�GH�VHXV�VLQGLFDWRV´��FRPSD-UHFHUDP�DR�3DFDHPEX�SDUD�RV�IHVWHMRV�GR�3ULPHLUR�GH�0DLR27. Embora sem Vargas, o estádio municipal paulistano era o monumento que melhor representava os pro-MHWRV�GR�FDXGLOKR�SDUD��HP�VXDV�SDODYUDV��HQYROYHU�³R�KRPHP�GR�WUDEDOKR�FRPR�FRODERUDGRU�GLUHWR�GD�REUD�GH�UHFRQVWUXomR�SROtWLFD�H�HFRQ{PLFD�GD�SiWULD´28.$�DUTXLWHWXUD�GR�(VWiGLR�0XQLFLSDO�GH�6mR�3DXOR��LQDXJXUDGR�HP��UHVSHLWD�R�ideal de retorno à Antiguidade Clássica, em que o esporte desempenha papel deci-sivo. Esse espírito já era notável mesmo antes que o projeto do estádio adquirisse os FRQWRUQRV�TXH�IDULDP�GHOH�XP�VtPEROR�GD�LGHLD�GH�SXMDQoD�QDFLRQDO�HP�VXD�pSRFD�$�SHGUD�IXQGDPHQWDO�GR�3DFDHPEX�IRL� ODQoDGD�HP��TXDQGR�R�SUHIHLWR�GH�6mR�3DXOR� DLQGD� HUD�)iELR�3UDGR�� DOLQKDGR� DR� JRYHUQDGRU�$UPDQGR�GH�6DOOHV�Oliveira, adversário de Vargas. No ano seguinte, quando Vargas deu o golpe que OHYRX�DR�(VWDGR�1RYR��D�GLWDGXUD�GHVLJQRX�XP�LQWHUYHQWRU�SDUD�6mR�3DXOR��$GH-PDU�GH�%DUURV��TXH�HVFROKHX�R�HQJHQKHLUR�)UDQFLVFR�3UHVWHV�0DLD�FRPR�SUHIHL-WR��3UHVWHV�0DLD� VHULD� R�SULPHLUR� DGPLQLVWUDGRU�GH�6mR�3DXOR� D� WHU� XPD�YLVmR�XUEDQtVWLFD�GH�FRQMXQWR��SURPRYHQGR�PXGDQoDV�VLJQL¿FDWLYDV�QD�FLGDGH��$VVLP�FRPR�RV�DUTXLWHWRV�UHXQLGRV�VRE�R�HVWDGR�IDVFLVWD�LWDOLDQR��3UHVWHV�0DLD�SUHWHQGLD�DOWHUDU�D�SDLVDJHP�SDXOLVWDQD�GH�PRGR�D�D¿UPDU�D�QRYD�HUD�GH�SRGHU��LQVSLUDGD�QD�PRQXPHQWDOLGDGH�FOiVVLFD��*RYHUQDQGR�VHP�VHU�LQFRPRGDGR�SHOD�RSRVLomR��TXH�HVWDYD�FDODGD��UHPRGHORX�6mR�3DXOR�HP�GLYHUVDV�IUHQWHV��PDQGRX�HUJXHU�JUDQGHV�edifícios públicos e criou ou alargou avenidas para priorizar o transporte por au-WRPyYHO�±�XPD�HVFROKD�TXH�ID]LD�VHQWLGR�DQWH�D�LGHDOL]DomR�GR�FDUUR�FRPR�VtPER-lo da era moderna, mas que em poucos anos se revelaria trágica.1HVVH�FRQWH[WR��3UHVWHV�0DLD�PDQGRX� UHIRUPXODU�R�SURMHWR�GR�3DFDHPEX�SDUD�¿FDU�PDLV�GH�DFRUGR�FRP�RV�QRYRV�WHPSRV�±�R�HVWiGLR�QmR�GHYHULD�VHU�XPD�PHUD�SUDoD�HVSRUWLYD��H�VLP�R�SDOFR�GD�FHOHEUDomR�GR�SRGHU�SROtWLFR��SRLV�VXD�YRFDomR�FtYLFD�GHYHULD�HVWDU�DFLPD�GDV�FRQVLGHUDo}HV�SULYDGDV29. As atividades físicas te-ULDP�GH�VHU�SULYLOHJLDGDV�QmR�VRPHQWH�FRPR�IRUPD�GH�GHVHQYROYLPHQWR�VRFLDO��

26 Paz e justioD�SDUD�R�WUDEDOKDGRU�GR�%UDVLO�HP�©2�*ORERª��PDL��S��27 5HYHVWLUDP�VH�GH�JUDQGH�EULOKR�DV�IHVWDV�FRPHPRUDWLYDV�GR�'LD�GR�7UDEDOKR�HP�WRGR�R�SDtV�HP�«O Estado de S. Paulo», 3 mai. 1940, p. 5.28 Ibidem.

29 &��3HL[RWR�0HKUWHQV��8UEDQ�6SDFH�DQG�1DWLRQDO�,GHQWLW\�LQ�(DUO\�7ZHQWLHWK�&HQWXU\�6mR�3DX-

OR��%UD]LO�±�&UDIWLQJ�0RGHUQLW\��3DOJUDYH�0DF0LOODQ��/RQGRQ��S��



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mas, principalmente, de desenvolvimento nacional, numa cidade que ligava sua LPDJHP�FDGD�YH]�PDV�j�PRGHUQLGDGH�LQGXVWULDO��2�3DFDHPEX�VHULD��DVVLP��QmR�um mero estádio, ainda que gigantesco e vistoso, e sim um monumento para re-presentar os novos tempos30.&RPR�SRQWXD�5HLV�)LOKR31, o estádio teve seus principais elementos executados HP�FRQFUHWR��³FRPR�XP�JLJDQWHVFD�HVWUXWXUD´��$LQGD�TXH�DV�JUDQGHV�VXSHUItFLHV�tenham sido completadas com alvenaria, o revestimento, feito com cimento po-URVR��³VHUYLD�SDUD�GDU�D�LPSUHVVmR�GH�TXH�WRGR�R�FRQMXQWR�WLQKD�VLGR�FRQVWUXtGR�HP�FRQFUHWR�DUPDGR��TXH�HUD�PDWHULDO�PDLV�QREUH´��$�HVVH�SURSyVLWR��5HLV�)LOKR�ressalta que o uso do concreto tinha objetivos nacionalistas, pois a crise mundial GR�LQtFLR�GRV�DQRV��WRUQDYD�GLItFLO�LPSRUWDU�PDWHULDO�GH�FRQVWUXomR��2�FRQFUHWR��SRU�RXWUR�ODGR��GHSHQGLD�DSHQDV�GH�PDWHULDLV�QDFLRQDLV��H�DFDERX�VHQGR�³XP�VtP-EROR�GH�PRGHUQLGDGH�H�GH�GHVHQYROYLPHQWR��XP�VtPEROR�GH�UHDOL]DomR�QDFLRQDO´�Assim, o Pacaembu, projetado para ser o maior estádio brasileiro e um dos maio-res da América Latina, com capacidade para 80 mil pessoas, havia se tornado, na sua própria estrutura, um manifesto político. A reportagem de «O Estado de S. 3DXORª�D�UHVSHLWR�GD�LQDXJXUDomR�GR�HVWiGLR�±�WH[WR�TXH�UHÀHWLD�D�YHUVmR�R¿FLDO��Mi� TXH� R� MRUQDO� HVWDYD� VRE� LQWHUYHQomR� GR� JRYHUQR� GH�9DUJDV� ±� GHL[DYD� FODUR�TXH��SDUD�R�UHJLPH��DTXHOH�HUD�XP�PRPHQWR�GH�D¿UPDomR�GD�SRWrQFLD�EUDVLOHLUD�VRE�D�GLUHomR�GR�GLWDGRU�JD~FKR��$OpP�GR�HVSHWiFXOR�³HXJrQLFR´�SURSRUFLRQDGR�SRU�MRYHQV�DWOHWDV�TXH�GHV¿ODUDP�QD�FHULP{QLD��R�WH[WR�FKDPRX�D�DWHQomR�SDUD�R�³IRUWH�HQWXVLDVPR�FtYLFR´�GRV�HVSHFWDGRUHV��³QD�FUHQoD�GH�TXH�DOJR�GH�QRYR�VH�FRPHPRUDYD�FRP�D�LQDXJXUDomR�GR�(VWiGLR�GR�3DFDHPEX´��(�HQWmR��QR�PHOKRU�HVWLOR�IDVFLVWD��D�QDUUDWLYD�DWULEXL�jTXHOD�FRQVWUXomR��GD�TXDO�GHVWDFDYD�DV�³OLQKDV�iWLFDV´��R�VWDWXV�GH�PRQXPHQWR�DR�GHVHQYROYLPHQWR�ItVLFR�H�PRUDO�GRV�EUDVLOHL-ros. Era, em suas palavras, o símbolo do início de um processo que culminaria LQYDULDYHOPHQWH�QR�WULXQIR�GD�QRYD�FLYLOL]DomR�QDFLRQDO�

$WULEXLU�j�¿VLFXOWXUD�XPD�LPSRUWkQFLD��QmR�PDLRU��PDV�VHPHOKDQWH�DR�YDORU�TXH�VH�Gi�j�HGXFDomR�LQWHOHFWXDO�H�PRUDO�GR�QRVVR�SRYR��HLV�R�TXH�VLJQL¿FD�D�PDWHULDOL-]DomR�GR�(VWiGLR�0XQLFLSDO�GH�6mR�3DXOR��>��@�1R�YDOH�UHPDQVRVR�GR�3DFDHPEX��emoldurado por amplos céus, com horizontes ilimitados, ergue-se agora, imponen-WH�H�VyEULR�HP�VXDV�OLQKDV�iWLFDV��R�(VWiGLR�GH�6mR�3DXOR��3DUD�DOJXQV�GHVDYLVDGRV��FRPR�Mi�DFHQWXDPRV�QHVWDV�FROXQDV��HOH�VLJQL¿FDUi�XP�SRUWR�IHOL]�GH�FKHJDGD��R�WHUPR�DXVSLFLRVR�GH�XPD�HYROXomR�TXH�VH�FRPSOHWRX��D�FDPLQKR�GD�SHUIHLomR��3DUD�aqueles, no entanto, que têm um conhecimento exato das nossas mais íntimas rea-lidades, o estádio marca efetivamente um ponto de partida para uma nova fase de desenvolvimento cultural [...]. Índice de um progresso que se acelera, testemu-

30 Negreiros, Labriola de Campos, Op. cit., p. 132.31 1��*RXODUW�5HLV�)LOKR��6mR�3DXOR�H�RXWUDV�FLGDGHV�±�3URGXomR�H�GHJUDGDomR�GRV�HVSDoRV�XUED-

nos, Hucitec,�6mR�3DXOR��S��/��5��$SXG�'LrJROL��(VWDGR�1RYR�±�1RYD�$UTXLWHWXUD�HP�6mR�Paulo��38&�63�±�3URJUDPD�GH�(VWXGRV�3yV�*UDGXDGRV�HP�+LVWyULD��6mR�3DXOR��'LVVHUWDomR�GH�0HVWUDGR��S��

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QKR�GH�XPD�FRPSUHHQVmR�PDLV�ODUJD�GDV�QRVVDV�QHFHVVLGDGHV��HVWtPXOR�GRV�PDLV�HQpUJLFRV�SDUD�RV�UXPRV�LQDXJXUDLV�SRU�TXH�VH�ODQoD�D�QDomR��SURYD�SDOSiYHO�GRV�UHVXOWDGRV��UHPRWRV�PDV�WUDQVFHQGHQWHV�GH�TXH�FRJLWD�D�SUHVHQWH�DGPLQLVWUDomR�±�R�(VWiGLR�0XQLFLSDO�GH�6mR�3DXOR��HP�WURFD�GR�PXLWR�TXH�FXVWRX�DRV�QRVVRV�FRIUHV��GHYROYHUi�DR�%UDVLO��ItVLFD�H�PRUDOPHQWH�VXSHULRUHV��DV�JHUDo}HV�GH�PRoRV�H�PRoDV�TXH�QHOH�FXOWLYDUHP�VXDV�TXDOLGDGHV��VDXGiYHO�SDWULP{QLR�HVVH��VHP�R�TXDO�QmR�Ki�grande país nem grande povo32!

2�SUySULR�9DUJDV��HP�VHX�GLVFXUVR�GH�LQDXJXUDomR��HQIDWL]RX�D�PRQXPHQWDOLGDGH�do Pacaembu e o que ela representava para a imagem do país que ele governava:

$R�GHFODUDU�LQDXJXUDGR�HVWH�HVWiGLR��VRE�D�LPSUHVVmR�GDV�HQWXVLiVWLFDV�H�YLEUDQ-WHV�DFODPDo}HV�FRP�TXH�IXL�UHFHELGR��QmR�SRVVR�GHL[DU�GH�GLULJLU�YRV�DOJXPDV�palavras de vivo e sincero louvor. Este monumento consagrado à cultura cívica GD�PRFLGDGH�HP�SOHQR�FRUDomR�GD�FDSLWDO�SDXOLVWD�p�PRWLYR�GH�MXVWR�RUJXOKR�SDUD�WRGRV�RV�EUDVLOHLURV� H� DXWRUL]D� DSODXGLU�PHUHFLGDPHQWH� D� DGPLQLVWUDomR�TXH�R�construiu. As linhas sóbrias e belas de sua imponente massa de cimento e ferro QmR� YDOHP�� DSHQDV�� FRPR� H[SUHVVmR� DUTXLWHW{QLFD�� YDOHP�PDLV� GR� TXH� LVVR� ±�YDOHP�FRPR�XPD�D¿UPDomR�GH�QRVVD�FDSDFLGDGH�H�GR�HVIRUoR�FULDGRU�GR�QRYR�UHJLPH�QD�H[HFXomR�GH�VHX�SURJUDPD�GH�UHDOL]Do}HV��(�DLQGD��H�VREUHWXGR��HVWH�monumental campo de jogos esportivos, uma obra de sadio patriotismo, pela sua ¿QDOLGDGH�GH�FXOWXUD�ItVLFD�H�HGXFDomR�FtYLFD��$JRUD�PHVPR�DVVLVWLPRV�DR�GHV¿OH�GH�GH]�PLO�DWOHWDV��HP�FXMDV�HYROXo}HV�KDYLD�D�SUHFLVmR�H�D�GLVFLSOLQD�FRQMXJDGDV�QR�VLPEROLVPR�GDV�FRUHV�QDFLRQDLV��'LDQWH�GHVVD�GHPRQVWUDomR�GD�PRFLGDGH�IRU-WH�H�YLEUDQWH��tQGLFH�HXJrQLFR�GD�UDoD�±�PRFLGDGH�HP�TXH�FRQ¿R�H�TXH�PH�ID]�RU-JXOKRVR�GH�VHU�EUDVLOHLUR�±�TXHUR�GL]HU�YRV��SRYR�GH�6mR�3DXOR��&RPSUHHQGHVWHV�perfeitamente que o estádio do Pacaembu é obra vossa, para ela constribuístes FRP�R�YRVVR�HVIRUoR�H�D�YRVVD�VROLGDULHGDGH��(�FRPSUHHQGHVWHV�DLQGD�TXH�HVWH�PRQXPHQWR�p�FRPR�XP�PDUFR�GD�JUDQGH]D�GH�6mR�3DXOR�D�VHUYLoR�GR�%UDVLO33.

32 ,QDXJXUDGR�R�(VWiGLR�0XQLFLSDO�GR�3DFDHPEX�HP�©2�(VWDGR�GH�6��3DXORª��DEU��S��33 $�YLVLWD�GR�VU��SUHVLGHQWH�GD�5HS~EOLFD�D�6��3DXOR�HP�©-RUQDO�GR�%UDVLOª��DEU��S��


O breve ensaio que agora vem a público pretende ser um contributo para uma his-WyULD�GR�FRUSR�HP�3RUWXJDO��(��QHVWH�kPELWR��LGHQWL¿FD�H�FDUDWHUL]D�RV�WHPSRV�RX�IDVHV�SRU�TXH�SDVVRX�D�SROtWLFD�H�D�HVWUDWpJLD�GR�FRUSR��HP�FRUUHODomR�FRP�D�VXD�UHSUHVHQWDomR�HVWpWLFD��GXUDQWH�R�(VWDGR�1RYR�GH�6DOD]DU��$� UHÀH[mR� LQFLGH�� HP� WHUPRV�FURQROyJLFRV��QR�SHUtRGR�FRPSUHHQGLGR�HQWUH� DV�GXDV�JXHUUDV�PXQGLDLV� ��$�IXQGDPHQWDomR�GHVWD�DQiOLVH�REULJD��QR�HQWDQWR��D�WHU�SUHVHQWH�TXH�p�QR�LQtFLR�GD��5HS~EOLFD�TXH�IRL�FULDGR��HP��R�0LQLVWpULR�GD�,QVWUXomR�3~EOLFD�SHOR�SULPHLUR�JRYHUQR�SUHVLGLGR�SRU�$IRQVR�Costa (1871-1937). No entanto, centramos a nossa abordagem na conjuntura de SDUWLFLSDomR�GH�3RUWXJDO�QD�,�*XHUUD�0XQGLDO��XPD�YH]�TXH�p�GXUDQWH�HVWH�FRQ-ÀLWR�TXH�D�YDQJXDUGD�IXWXULVWD�VH�PDQLIHVWD�SXEOLFDPHQWH�H�RQGH�D�SUREOHPiWLFD�estética e política do corpo se expressam nos seus ultimatos. Por sua vez, a lei GH�6DOD]DU�TXH�RULJLQD�D�WUDQVIRUPDomR�H�UHIXQGDomR�GR�0LQLVWpULR�GD�(GXFDomR�1DFLRQDO�HP��R�DQR�GD�HFORVmR�GD�JXHUUD�FLYLO�HP�(VSDQKD��FRQVWLWXL�XP�PRPHQWR�GH�YLUDJHP�TXH�DQXQFLD�DOWHUDo}HV�QR�FDPSR�GD�SROtWLFD�GR�HQVLQR�H�da prática da ginástica, em ambiente escolar e paramilitar. Uma conjuntura inter-QDFLRQDO�H�QDFLRQDO�TXH�SUHSDUD�R�WHUUHQR�SDUD�D�FULDomR�GDV�GLIHUHQWHV�PLOtFLDV�GR�(VWDGR�1RYR��VHQGR�TXH�HVWDV��SRU�VXD�YH]��SUHVVXS}HP�D�DFWLYLGDGH�ItVLFD�H�D�SUiWLFD�GHVSRUWLYD�SDUD�¿QV�GH�GHIHVD�SDUDPLOLWDU��1R�SODQR�FRQFHSWXDO�VmR�QXFOHDUHV��SDUD�D�DQiOLVH�H�FRPSUHHQVmR�GHVWD�WHPiWLFD��DV�QRo}HV�GH�ELRSROtWLFD�H�GH�PRGHUQLVPR��$�ELRSROtWLFD�VXUJH�H[SUHVVD�QD�REUD�

Controlo disciplinar e representação estética KV�JVYWV�UV�,Z[HKV�5V]V��

Jorge Pais de Sousa Investigador do CEIS20- Universidade de Coimbra. Bolseiro de Pós-Doutoramento da FCT

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GH�0LFKHO�)RXFDXOW�H�SUHVVXS}H�R�FRUSR�FRPR�REMHFWR�GH�SRGHU��1, PDV�WHP�FRQKHFLGR�QRWiYHLV�H�VLJQL¿FDWLYRV�GHVHQYROYLPHQWRV�QD�REUD�GR�¿Oy-VRIR�LWDOLDQR�*LRUJLR�$JDPEHQ��VREUHWXGR�DSyV�D�SXEOLFDomR�GR�VHX�OLYUR�+RPR�Sacer (1995)2��(P�UHODomR�j�HVWUDWpJLD�TXH�R�(VWDGR�1RYR�GHVHQYROYHX�SDUD�DUWL-cular os dispositivos simbólicos e económicos de controlo corporal, distinguimos H�DGRWDPRV�RV�WUrV�WHPSRV�RX�IDVHV�TXH�5XL�0DFKDGR�*RPHV�HQXQFLRX�H�TXH�VH�cruzam nos seus efeitos, a saber: o tempo do corpo escondido; segundo momento, o corpo tolerado; e, por último, o corpo reintegrado3.No que respeita ao conceito de modernismo, apoiamo-nos em alguns dos princi-pais textos e autores da vanguarda futurista portuguesa. Com especial ênfase para os ultimatos que lhe deram forma, tal como eles surgiram a público no quadro da SDUWLFLSDomR�SRUWXJXHVD�QD�,�*XHUUD�0XQGLDO��$�LQWHUYHQomR�IXWXULVWD�p�EDOL]DGD�SHOD�SXEOLFDomR�GDV�UHYLVWDV�©2USKHXª��H�©3RUWXJDO�)XWXULVWDª��D�VXD�HGLomR��HP�WHUPRV�KLVWyULFRV��FRLQFLGH�FRP�R�GHFXUVR�H�D�HPHUJrQFLD��UHV-petivamente, das ditaduras do general Pimenta de Castro e do major catedrático Sidónio Pais. Na verdade, «Orpheu» foi uma revista projetada, pelo seu primeiro editor António Ferro (1895-1956) – a quem Salazar vai dar posse, em Outubro de 1933, como diretor do Secretariado de Propaganda Nacional (SPN) –, para ter D�SHULRGLFLGDGH�WULPHVWUDO��GDt�TXH�R�SULPHLUR�Q~PHUR�FXEUD�RV�PHVHV�GH�-DQHLUR�D�0DUoR�GH��HQTXDQWR�R�VHJXQGR�DEUDQJH�RV�PHVHV�GH�$EULO�D�-XQKR��(P�VXPD��D�VXD�HGLomR�FREUH�WRGR�R�SHUtRGR�TXH�GXURX�D�GLWDGXUD�SLPHQWLVWD��(QTXDQ-to a revista «Portugal Futurista» surge em vésperas do golpe de Estado sidonista H��QHP�SRU�DFDVR��D�VXD�SXEOLFDomR�VXVFLWD�D�VXD�DSUHHQVmR�SHODV�DXWRULGDGHV�SR-liciais republicanas, pois como se verá, entre outros, os textos dos seus ultimatos encerram uma forte crítica política à república democrática.7UDQVYHUVDO�H�UHSUHVHQWDWLYD�GHVWH�FRQVyUFLR��HQWUH�UHSUHVHQWDomR�HVWpWLFD�PRGHU-nista e os desenvolvimentos da biopolítica no Estado Novo, é, a nosso ver, a REUD�JUi¿FD�H�SLFWyULFD�TXH�$OPDGD�1HJUHLURV��GHVHQYROYH�DR�VHU-YLoR� GD� SURPRomR� GD� ³3ROtWLFD� GR� (VStULWR´� SURSDJDQGHDGD� SHOR� 6HFUHWDULDGR�de Propaganda Nacional (SPN) durante as décadas de trinta a cinquenta, quer WUDEDOKDQGR�SDUD�R�6HFUHWDULDGR�GH�3URSDJDQGD�GHVGH�D�VXD� IXQGDomR��TXHU�QD�GHFRUDomR�DUWtVWLFD�GH�HGLItFLRV�S~EOLFRV�HP�UHVXOWDGR�GD�SROtWLFD�GH�REUDV�S~EOL-FDV�UHDOL]DGD�SHOR�(VWDGR�1RYR�GH�6DOD]DU��5HFRUGH�VH�TXH�$OPDGD�KDYLD�VLGR��GXUDQWH�D��5HS~EOLFD��XP�GRV�HOHPHQWRV�PDLV�GHVWDFDGRV�GR�TXH�VH�FRQYHQ-cionou designar de primeiro modernismo português4.�1mR� IRL�SRU�DFDVR�TXH�D�

1 Cf. Prefácio�HP�$��&RUELQ��-�-��&RXUWLQH��*��9LJDUHOOR��+LVWyULD�GR�&RUSR��'R�5HQDVFLPHQWR�DR�Iluminismo, vol. I, Círculo de Leitores, Lisboa 2015, pp. 15-16.2� &I��*��$JDPEHQ��+RPR�VDFHU��,O�SRWHUH�VRYUDQR�H�OD�QXGD�YLWD, Einaudi, Torino 2008.3� &I��5��0DFKDGR�*RPHV�©3UHIiFLRª�HP�-��&DVWDQKHLUD�GH�2OLYHLUD��$�(GXFDomR�)tVLFD�QD�(VFROD�Primária do Estado Novo, Tenacitas, Coimbra 2002, pp. 11-12.4� &I��-�$��)UDQoD��2�0RGHUQLVPR�QD�$UWH�3RUWXJXHVD� ICLP, Lisboa 1991 (3.ª ed.), pp. 19-36.

Jorge Pais de SousaControlo disciplinar e representação estética do corpo no Estado Novo (1933-1945)


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Almada Negreiros foi atribuído o Prémio Nacional das Artes, em 1959, pelo HQWmR�GHVLJQDGR�6HFUHWDULDGR�1DFLRQDO�GH�,QIRUPDomR��61,��WDO�FRPR�VH�WRUQD�QR�¿QDO�GD�VXD�YLGD��HQWUH��H��SURFXUDGRU�j�&kPDUD�&RUSRUDWLYD��RQGH�LQWHJUD�D�6XEVHFomR�GH�%HODV�$UWHV5.

1. A intervenção da vanguarda futurista, no decurso da Grande Guerra, contra a República democrática: na protohistória da estéti-ca modernista do Estado Novo

$�YDQJXDUGD� IXWXULVWD� SRUWXJXHVD�PDQLIHVWD�VH� GXUDQWH� D� ��5HS~EOLFD� ��1926) e, como já foi referido, com uma particular incidência durante a participa-omR�GH�3RUWXJDO�QD�*UDQGH�*XHUUD��2�TXH�OKH�FRQIHUH�FRHUrQFLD�LGHROyJLFD�FRP�D�REUD�GH�UHÀH[mR�WHyULFD�QR�FDPSR�GD�HVWpWLFD�H�SROtWLFD�GH�)LOLSSR�7RPPDVR�0DULQHWWL��TXH�SURFODPDUD�QR�VHX�Manifesto Futurista, publicado em ��QR�MRUQDO�SDULVLHQVH�©/H�)LJDURª��³4XHUHPRV�JORUL¿FDU�D�JXHUUD�±�~QLFD�KL-giene do mundo – o militarismo, o patriotismo, o gesto destruidor dos libertários, DV�EHODV�LGHLDV�SHODV�TXDLV�VH�PRUUH�H�R�GHVSUH]R�SHOD�PXOKHU´6. No entanto, o Manifesto Futurista�GH�0DULQHWWL�HFRD�HP�3RUWXJDO��VHLV�DQRV�PDLV�WDUGH��HP�GRLV�PRPHQWRV�GH�GLWDGXUD�H�QR�TXDGUR�GH�XPD�JXHUUD�j�HVFDOD�PXQGLDO��5HFRUGH�VH��SRUpP��TXH�D�¿ORVR¿D�DJUHVVLYD�GR�PRYLPHQWR�GR�FRUSR�p�D�SHGUD�DQJXODU�GD�HVWp-WLFD�GD�YDQJXDUGD�IXWXULVWD��XPD�YH]�TXH�SURFODPD�HP�FRQWUDVWH�FRP�³D�OLWHUDWXUD�[que] exaltou até hoje a imobilidade pensativa, o êxtase e o sono. Nós queremos exaltar o movimento agressivo, a insónia febril, o passo de corrida, o salto mortal, D�ERIHWDGD�H�R�VRFR´7.Portanto, inicialmente, a vanguarda futurista portuguesa manifesta-se com a pu-EOLFDomR�GD�UHYLVWD�©2USKHXª��GXUDQWH�D�GLWDGXUD�GR�JHQHUDO�3LPHQWD�GH�Castro e numa conjuntura em que o país tem tropas expedicionárias a combater H�D�GHIHQGHU�DV� IURQWHLUDV�GDV�FROyQLDV�GH�$QJROD�H�0RoDPELTXH��(�GRLV�DQRV�GHSRLV��HP�GH]HPEUR�GH��H�QDV�YpVSHUDV�GD�HFORVmR�GR�JROSH�GH�(VWDGR�TXH�R�PDMRU�H�FDWHGUiWLFR�6LGyQLR�3DLV�FKH¿D��VDL�D�S~EOLFR�R�Q~PHUR�~QLFR�GD�UHYLVWD�©3RUWXJDO�)XWXULVWDª��QXPD�FRQMXQWXUD�HP�TXH�DJRUD�WDPEpP�HVWmR�DV�WURSDV�GR�Corpo Expedicionário Português (CEP) a combater na Flandres francesa. O que faz com que, nesta altura, estejam mais de 100 mil portugueses a combater nos GLIHUHQWHV�SDOFRV�GH�JXHUUD�HP�ÈIULFD�H�QD�(XURSD�

5� &I��-��6REUDO�GH�$OPDGD�1HJUHLURV��HP�0��%UDJD�GD�&UX]��$��&RVWD�3LQWR��'LU��Dicionário Bio-

JUi¿FR�3DUODPHQWDU��0�=��,&6�H�$VVHPEOHLD�GD�5HS~EOLFD��/LVERD��SS��-��9LHLUD��Almada Negreiros, Círculo de Leitores, Lisboa 2001. 6� )��7��0DULQHWWL��7HRULD�H�,QYHQ]LRQH�)XWXULVWD��$UQDOGR�0RQGDGRUL��0LODQR��S��7 Ivi, p. 10.

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9HMDPRV��SRUpP��FRPR�D�JUDPiWLFD�IXWXULVWD�GH�0DULQHWWL�GH�H[DOWDomR�GD�YHORFL-dade, da guerra, violência, e de um futuro sem passado, surge plasmada em Por-WXJDO��D�SDU�GR�DWDTXH�SROtWLFR�jV�LQVWLWXLo}HV�UHSXEOLFDQDV�H�GHPRFUiWLFDV�±�HVWDV�~OWLPDV�VXUJHP�LGHQWL¿FDGDV�FRP�D�³GHFDGrQFLD�GD�UDoD´�±�SDWHQWH�QR�Ultimatum

)XWXULVWD�jV�*HUDo}HV�3RUWXJXHVDV�GR�6pFXOR�;; publicado por Almada Negrei-ros, pela primeira vez, na revista «Portugal Futurista» no início de dezembro de 1917:

Nós vivemos numa pátria onde a tentativa democrática se compromete quotidia-QDPHQWH��$�PLVVmR�GD�5HS~EOLFD�SRUWXJXHVD�Mi�HVWDYD�FXPSULGD�GHVGH�DQWHV�GH��GH�2XWXEUR��PRVWUDU�D�GHFDGrQFLD�GD�UDoD��)RL�VHP�G~YLGD�D�5HS~EOLFD�SRUWXJXHVD�TXH� SURYRX� FRQVFLHQWHPHQWH� D� WRGRV� RV� FpUHEURV� D� UXtQD� GD� QRVVD� UDoD��PDV� R�GHYHU� UHYROXFLRQiULR� GD�5HS~EOLFD� SRUWXJXHVD� WHYH� R� VHX� OLPLWH� QD� LPSRWrQFLD�GD�VXD�FULDomR��+RMH�p�D�JHUDomR�SRUWXJXHVD�GR�VpFXOR�;;�TXHP�GLVS}H�GH�WRGD�D�IRUoD�FULDGRUD�H�FRQVWUXWLYD�SDUD�R�QDVFLPHQWR�GH�XPD�QRYD�SiWULD�LQWHLUDPHQWH�portuguesa e inteiramente atual prescindindo em absoluto de todas as épocas pre-cedentes8.

(�$OPDGD�UHODFLRQD�JXHUUD�FRP�FLYLOL]DomR�H�UHWRPD�D�FUtWLFD�à ideia de democracia:

,GH�EXVFDU�QD�JXHUUD�GD�(XURSD�WRGD�D�IRUoD�GD�QRVVD�SiWULD��1R�IURQW�HVWi�FRQFHQ-WUDGD�WRGD�D�(XURSD��SRUWDQWR�D�&LYLOL]DomR�DWXDO��«��e�SUHFLVR�H[SOLFDU�j�QRVVD�JHQWH�R�TXH�p�D�GHPRFUDFLD�SDUD�TXH�QmR�WRUQH�D�FDLU�HP�WHQWDomR9.

(�FODUDPHQWH� LQVSLUDGR�QR�FRQFHLWR�GH�0DULQHWWL�� VHJXQGR�R�TXDO�D�JXHUUD�p�D�³~QLFD�KLJLHQH�GR�PXQGR�´�SDWHQWH�QR�Manifesto Futurista, acrescenta Almada:

(Q¿P��D�JXHUUD�p�D�JUDQGH�H[SHULrQFLD��&RQWUD�R�TXH�WRGD�D�JHQWH�SHQVD�D�JXHUUD�p�D�PHOKRU�GDV�VHOHo}HV�SRUTXH�RV�PRUWRV�VmR�VXSULPLGRV�SHOR�GHVWLQR��DTXHOHV�D�TXHP�D�VRUWH�QmR�HOHJHX��HQTXDQWR�TXH�RV�TXH�YROWDP�WrP�D�JUDQGH]D�GRV�YHQFHGR-UHV�H�D�FRQWHPSODomR�GD�VRUWH�TXH�p�D�PDLRU�GDV�IRUoDV�H�R�PDLV�EHOR�GRV�RSWLPLV-PRV��9ROWDU�GD�JXHUUD��DLQGD�TXH�D�SUySULD�SiWULD�VHMD�YHQFLGD��p�D�*UDQGH�9LWyULD�que há-de salvar a Humanidade10.

1D�SDUWH�¿QDO�GR�8OWLPDWXP�)XWXULVWD�jV�*HUDo}HV�3RUWXJXHVDV�GR�6pFXOR�;;, H�SDUD�XP�SDtV�TXH�HVWi�HP�JXHUUD��$OPDGD�1HJUHLURV�ID]�TXHVWmR�GH�VXEOLQKDU�TXH�³3RUWXJDO�p�XP�SDtV�GH�IUDFRV��3RUWXJDO�p�XP�SDtV�GHFDGHQWH´11. Aponta, em VHJXLGD��GH]��³UD]}HV´�SDUD�D�GHFDGrQFLD�GR�VHX�SDtV��'HVWDFDPRV��DSHQDV��

8 8OWLPDWXP�)XWXULVWD�jV�*HUDo}HV�3RUWXJXHVDV�GR�6pFXOR�;;�HP�-��GH�$OPDGD�1HJUHLURV��Ma-

nifestos e Conferências��(GLomR�)HUQDQGR�&DEUDO�0DUWLQV��HW�DO��3ODQHWD�'H$JRVWLQL��/LVERD��p. 25.9 Ivi, p. 2610 Ivi p. 37.11 Ibidem.



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GXDV�GHVVDV�³UD]}HV´�TXH��DOHJDGDPHQWH�H[SOLFDULDP�D�GHFDGrQFLD�SRUWXJXHVD�H�TXH�VmR�UHFRUUHQWHV��TXHU�QD�REUD�SRpWLFD��TXHU�SLFWyULFD�GH�$OPDGD�1HJUHLURV��R�yGLR�TXH�FRQVWLWXL�D�UD]mR�TXLQWD��H�D�PXOKHU�TXH�LQWHJUD�D�UD]mR�GpFLPD�(10.ª) da decadência portuguesa. O ódio é um tema que neste ano de guerra e ditadura de 1917 é recorrente na pro-GXomR�SRpWLFD�IXWXULVWD�GH�$OPDGD�1HJUHLURV��1D�YHUGDGH��LPSRUWD�UHFRUGDU�TXH�o poema A Cena do Ódio foi por ele escrito no dia 14 de maio de 1915 e estava previsto que seria publicado no terceiro número de «Orpheu» que nunca chegou a vir lume. Entretanto, tenhamos presente que foi a 14 de maio que teve lugar em /LVERD�XPD�YLROHQWD�H�GHVWUXLGRUD�UHYROWD�FRQVWLWXFLRQDO�DUPDGD�TXH�FRORFRX�¿P�j�GLWDGXUD�GR�JHQHUDO�3LPHQWD�GH�&DVWUR��QD�VHTXrQFLD�IRUDP�UHDOL]DGDV�HOHLo}HV�TXH�R�353�3DUWLGR�'HPRFUiWLFR�JDQKRX�FRP�JUDQGH�H[SUHVVmR��9HMDPRV�DOJXQV�dos versos do longo poema A Cena do Ódio em que Almada critica a burguesia portuguesa no poder e apela à necessidade de ditadores:

[...]Ó Horror! os burgueses de Portugaltêm de pior que os outroso serem portugueses!

A Terra vive desde que um diadeixou de ser bola de arpra ser solar de burgueses.Houve homens de talento, génios e imperadores.Precisam-se de ditadores, que foram sempre os maiores.Cansou-se o mundo a estudare os sábios morreram velhosfartos de procurar remédios,e nunca acharam o remédio de parar.12

[...]

Portanto, agora, e neste ano de guerra de 1917, Almada retoma o tema do ódio no seu 8OWLPDWXP�)XWXULVWD�jV�*HUDo}HV�3RUWXJXHVDV�GR�6pFXOR�;; associando-o FRP�D�YLULOLGDGH�GD�UDoD�SRUWXJXHVD�H�D�QHFHVVLGDGH�GHVWD�WHU�Ip�QR�yGLR��2EVHUYD�DLQGD�TXH��IRUD�GR�yGLR�H�GD�Ip�QR�VHX�VLJQL¿FDGR��H[LVWH�R�LQLPLJR�TXH�GLVS}H�GH�RXWUD�UD]mR�

3RUTXH�3RUWXJDO�QmR�WHP�yGLRV��H�XPD�UDoD�VHP�yGLRV�p�XPD�UDoD�GHVYLULOL]DGD�porque sendo o ódio o mais humano dos sentimentos é ao mesmo tempo uma con-sequência do domínio da vontade, portanto uma virtude consciente. O ódio é um UHVXOWDGR�GD�Ip�H�VHP�Ip�QmR�Ki�IRUoD��$�Ip��QR�VHX�VLJQL¿FDGR��p�R�OLPLWH�FRQVFLHQWH�H�SUHPHGLWDGR�GDTXHOH�TXH�GLVS}H�GXPD�UD]mR��)RUD�GHVVH�OLPLWH�H[LVWH�R�LQLPLJR��

12 A Cena do Ódio em Negreiros, Poemas:�(GLomR�)HUQDQGR�&DEUDO�0DUWLQV, et al, cit., p. 37.

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LVWR�p��DTXHOH�TXH�GLVS}H�GH�RXWUD�UD]mR13.

(QTXDQWR�R�WHPD�GD�PXOKHU�WRUQD�VH�UHFRUUHQWH�QmR�Vy�QD�VXD�SURGXomR�OLWHUiULD��mas também no campo das artes plásticas, como o desenho, o cartaz e na pintura, GHVWDFDPRV�R�PDFKLVPR�VXEMDFHQWH�j�YLVmR�TXH�R�DXWRU�GR�Ultimatum Futurista WHP�VREUH�R�SDSHO�GD�PXOKHU�QR�FRQWH[WR�GR�TXH�GHVLJQD�VHU�D�³UDoD�SRUWXJXHVD´�

10 – Porque o aspeto geral dos tipos exala um estertor a podre. Portugal, uma UHVXOWDQWH�GH�WRGDV�DV�UDoDV�GR�PXQGR��QXQFD�FRQVHJXLX�D�YDQWDJHP�GH�XP�FUX]D-PHQWR�~WLO�SRUTXH�DV�UDoDV�EHODV�LVRODUDP�VH��([��DV�YDULQDV�O português, como os decadentes, só conhece os sentimentos passivos: a resig-QDomR��R�IDWDOLVPR��LQGROrQFLD��R�PHGR�GR�SHULJR��R�VHUYLOLVPR��D�WLPLGH]��H�DWp�D�LQYHUVmR��4XDQGR�p�YLULO�PDQLIHVWD�VH�LQVWLQWLYDPHQWH�DQLPDO�D�SDU�GR�VHX�DQDOID-betismo anti-higiénico.e�SUHFLVR�FULDU�D�DGRUDomR�GRV�P~VFXORV�FRQWUD�R�GHV¿ODU�IDPLQWR�H�GHELOLWDGR�GDV�LQVWUXo}HV�PLOLWDUHV�SUHSDUDWyULDV�GH��D��>��@e�SUHFLVR�HGXFDU� D�PXOKHU�SRUWXJXHVD�QD� VXD�YHUGDGHLUD�PLVVmR�GH� IrPHD�SDUD�fazer homens [...]14.

(�DQWHV� GH� WHUPLQDU� R� WH[WR� HVFUHYH� WUrV� YH]HV�� ³)LQDOPHQWH�� p� SUHFLVR� FULDU� D SiWULD� SRUWXJXHVD� GR� VpFXOR�;;´. E em seguida proclama diversas frases que DOXGHP�DR� FRUSR� JORULRVR� H� YHQFHGRU� GDV� JHUDo}HV� GR� VpFXOR�;;�� GR� JpQHUR��³'HVHMDL�R�UHFRUG´��³)D]HL�D�DSRORJLD�GD�)RUoD�H�GD�,QWHOLJrQFLD´��³)D]HL�D�DSR-teose dos Vencedores, seja qual for o sentido, basta que sejam vencedores. Ajudai D�PRUUHU�RV�YHQFLGRV��«�´15, A terminar Almada assina, o Ultimatum Futurista

jV�*HUDo}HV�3RUWXJXHVDV�GR�6pFXOR�;;, com a data de dezembro de 1917. Esta GDWD�� D�QRVVR�YHU�� p�KLVWyULFD�H�SROLWLFDPHQWH� VLJQL¿FDWLYD��SRLV� HQWUH��H��GH�dezembro de 1917 tem lugar o golpe de Estado de Sidónio Pais que derrubou o JRYHUQR� OHJtWLPR�GH�$IRQVR�&RVWD�� VXVSHQGHX�D�&RQVWLWXLomR�GD�5HS~EOLFD�GH��GLVVROYHX�R�&RQJUHVVR�H�H[LORX�R�SUHVLGHQWH�%HUQDUGLQR�0DFKDGR��LQVWDX-UDQGR�XPD�GLWDGXUD�TXH�YDL�GXUDU�SUHFLVDPHQWH�XP�DQR�H��SRU�LVVR��¿FD�FRQKHFLGD�como ditadura dezembrista.

2. Controlo disciplinar e representação estética do corpo no Estado Novo: a construção da paramilitarização da sociedade

Uma vez passado em revista o período nodal em que a vanguarda futurista portu-JXHVD�VH�PDQLIHVWD�HQWUH�QyV��FRP�D�SXEOLFDomR�GDV�UHYLVWDV��HIpPHUDV�PDV�GHFL-

13 8OWLPDWXP�)XWXULVWD�jV�*HUDo}HV�3RUWXJXHVDV�GR�6pFXOR�;;, cit., p. 28.14 Ivi, p. 30.15 Ivi, p. 28.



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sivas, «Orpheu» (1915) e «Portugal Futurista» (1917), numa conjuntura histórica PXLWR�HVSHFt¿FD��HP�TXH��SRU�XP�ODGR��HVWi�HP�FXUVR�D�,�*XHUUD�0XQGLDO��H��SRU�RXWUR��D�VXD�LQWHUYHQomR�RFRUUH�GXUDQWH�D�YLJrQFLD�RX�HPHUJrQFLD�GH�GXDV�GLWDGX-ras. Primeiramente, a do general Pimenta de Castro e, mais tarde, em vésperas da HFORVmR�GD�GLWDGXUD�GR�PDMRU�H�FDWHGUiWLFR�6LGyQLR�3DLV��$SHVDU�GD�HIHPHULGDGH�H�GD�QDWXUH]D��HP�JUDQGH�PHGLGD��OLWHUiULD��GD�YDQJXDUGD�IXWXULVWD��¿FDUDP�GHVWDFD-dos alguns dos fundamentos teóricos da protohistória do modernismo português e que vai marcar, a nosso ver, a estética do Estado Novo16.5XL�0DFKDGR�*RPHV�LGHQWL¿FRX�R�PRGHOR�GH�WLSR�KRUL]RQWDO�VHJXLGR�SHOR�(VWDGR�Novo para concentrar o poder sobre o corpo dos jovens e dos adultos portugue-ses, sob a forma de uma perspectiva disciplinar, que visa multiplicar as fontes de controlo e estar presente em todo o lado. Num contexto feito simultaneamente de puritanismo, onde o corpo masculino é o modelo estruturante – veja-se que o predomínio de tal modelo é notório, por exemplo, no Ultimátum Futurista às

*HUDo}HV�3RUWXJXHVDV�GR�6pFXOR�;; de Almada Negreiros de 1917 -, e de inves-WLPHQWR�FRUSRUDO��RQGH�R�H[HPSOR�PLOLWDU�H�GR�KRPHP�GR�FDPSR�VmR�YDORUL]DGRV��VXUJHP�XP�FRQMXQWR�GH�RUJDQL]Do}HV�GH�FDUL]�SDUDPLOLWDU�TXH�YLVDP�R�FRQWUROR�do corpo. 2UJDQL]Do}HV� SDUDPLOLWDUHV� TXH�� HP�3RUWXJDO�� VmR� IRUWHPHQWH� LPSXOVLRQDGDV� D�FRQVWLWXtUHP�VH��QD�VHTXrQFLD�GD�HFORVmR�GD�JXHUUD�FLYLO�HP�(VSDQKD�QR�DQR�GH�1936, de forma que e, de um modo geral, seguem de perto o modelo organiza-FLRQDO�GD�,WiOLD�IDVFLVWD��FRP�YLVWD�D�JDUDQWLU�DV�IXQo}HV�GH�UHIRUoR��YLJLOkQFLD��RUJDQL]DomR�H� UHLQWHJUDomR�GR�FRUSR�ELROyJLFR�±�H�GDV� IRUoDV�VXEPHWLGDV�±�QR�corpo social17��5HFRUGDPRV�TXH�6DOD]DU�FRPHoD�SRU�IXQGDU��HP��D�)XQGD-omR�1DFLRQDO�SDUD�D�$OHJULD�QR�7UDEDOKR��)1$7��FRP�R�REMHWLYR�GH�FRQWURODU�o tempo livre dos trabalhadores, acontece que, dez anos antes, no ano de 1925, 0XVVROLQL�FULDUD�FRP�R�PHVPR�¿P�D�2SHUD�1D]LRQDOH�'RSRODYRUR��21'��e��SR-UpP��QR�DQR�VHJXLQWH��RX�VHMD��HP��TXH�VmR�FULDGDV�HP�3RUWXJDO�JUDQGH�SDUWH�GDV�PLOtFLDV�GR�(VWDGR�1RYR��(�VHP�G~YLGD�TXH�HVWH�IHQyPHQR�GD�LQWHQVL¿FDomR�H�DODUJDPHQWR�GD�SDUDPLOLWDUL]DomR�GR�(VWDGR�H�GD� VRFLHGDGH�SRUWXJXHVD�p� LQ-ÀXHQFLDGR�SHOD�FRQMXQWXUD�SROtWLFD�LQWHUQDFLRQDO�H��SDUWLFXODUPHQWH��SHOD�HFORVmR�H�RV�GHVHQYROYLPHQWRV�VDQJUHQWRV�GD�*XHUUD�&LYLO�GH�(VSDQKD��(P��VXUJH�D�/HJLmR�3RUWXJXHVD��/3��PDV�DQWHV�0XVVROLQL�Mi�FULDUD��QR�DQR�GH��D�0LOL]LD�9RORQWDULD�SHU�OD�6LFXUH]]D�1D]LRQDOH��0961��e�WDPEpP�HP��TXH�6DOD]DU�FULD�D�2UJDQL]DomR�1DFLRQDO�GD�0RFLGDGH�3RUWXJXHVD��03��PDV�GH]�DQRV�DQWHV�D�

16� 6REUH�HVWD�SURWRKLVWyULD�YHMD�VH�R�VHJXLQWH�HQVDLR��-��3DLV�GH�6RXVD��2V�)XWXULVWDV�H�D�5HS~EOLFD HP�5��0DUQRWR��FRRUG��©/HRQDUGRª��Causa Pública, Instituto de Estudos Italianos; Imprensa da Universidade, Coimbra 2011, pp. 187-240.17 &I��0DFKDGR�*RPHV�©3UHIiFLRª��FLW��S��

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Itália fascista fundara a Opera Nazionale Balilla (ONB)18. Ainda neste ano surge D�2EUD�GDV�0mHV�SHOD�(GXFDomR�1DFLRQDO��20(1��TXDQGR��HP�,WiOLD��KDYLD�VLGR�IXQGDGD��HP��D�2SHUD�1D]LRQDOH�0DWHUQLWj�H�,QIDQ]LD��210,��(QTXDQWR�D�0RFLGDGH�3RUWXJXHVD�)HPLQLQD��03)��p�IXQGDGD�HP��Em suma, a estratégia do Estado Novo para articular os dispositivos simbólicos e económicos de controlo corporal passa por três momentos ou etapas – como já IRL�UHIHULGR�QD�LQWURGXomR�D�HVWH�WH[WR�H�TXH�LUHPRV�GHVHQYROYHU�HP�VHJXLGD�±�TXH�se cruzam nos seus efeitos: primeiro, é o tempo do corpo escondido; segundo, o tempo do corpo tolerado; terceiro, o tempo do corpo reintegrado.

2.1. O tempo do corpo escondido

3RGHPRV�GL]HU�TXH�D�HQWUDGD�HP�YLJRU�GD�&RQVWLWXLomR�FRUSRUDWLYLVWD�GH��H�RV�DQRV�LPHGLDWRV�TXH�VH�OKH�VHJXHP�VmR�VREUHWXGR�PDUFDGRV�SHOR�TXH�5XL�0DFKDGR�*RPHV�GHVLJQD�GH�FRUSR�HVFRQGLGR��XPD�YH]�TXH�D�QRYD�PRUDO�FRUSRUDWLYLVWD�HP�FRQVWUXomR�OLPLWDYD�GUDVWLFDPHQWH�D�FRHGXFDomR��TXH�PDUFDUD�R�HQVLQR�GXUDQWH�D��5HS~EOLFD��H�FRQGHQDYD�WRGDV�DV�PDQLIHVWDo}HV�GH�KHGRQLVPR�FRUSRUDO��$�UDUHIDomR� D� TXH� R� FRUSR� IHPLQLQR� HVWi� VXMHLWR� p� D� H[SUHVVmR�PDLV� DFDEDGD� GR�HVSDoR�GH�PRUDOLGDGH�TXH�R�JLQiVLR� HQFHUUD�� FRQGHQDomR�GD�JLQiVWLFD� UtWPLFD��UHSURYDomR� GRV� IHVWLYDLV� S~EOLFRV� IHPLQLQRV� H� GDV� H[LELo}HV� DWOpWLFDV� S~EOLFDV�SUHFRQL]DGDV�DWp�DR�¿QDO�GRV�DQRV��$�HGXFDomR�ItVLFD�HQVLQDGD�QD�HVFROD�FDUD-WHUL]D�VH�HP�JHUDO�SRU��LQVWDODo}HV�LQH[LVWHQWHV��SURJUDPDV�GH¿FLHQWHV��IRUPDomR�HVSHFt¿FD�HVFDVVD�H�LPSODQWDomR�QDFLRQDO�ODFXQDU19.1R�SODQR�GD�UHSUHVHQWDomR�HVWpWLFD��$OPDGD�1HJUHLURV�SODVPRX�PXLWR�EHP�HVWH�momento do corpo escondido, por exemplo, no desenho de dois cartazes de pro-SDJDQGD�GR�(VWDGR�1RYR�GH��H��1HOHV�SURFHGH�j�LGHQWL¿FDomR�HQWUH�1D-omR�H�R�(VWDGR�1RYR�GH�6DOD]DU�HP�D¿UPDomR��FRP�R�UHFXUVR�j�¿JXUD�GD�PXOKHU��7HQKDPRV�SUHVHQWH��D�HVWH�SURSyVLWR��D�VHJXLQWH�SURFODPDomR�GR�VHX�Ultimatum

)XWXULVWD�jV�*HUDo}HV�3RUWXJXHVDV�GR�6pFXOR�;;� ��³É preciso educar a mulher portuguesa na sua verdadeira miVVmR�GH�IrPHD�SDUD�ID]HU�KRPHQV´�3RU�LVVR��QR�FDUWD]�³9RWDL�D�&RQVWLWXLomR��1yV�4XHUHPRV�XP�(VWDGR�)RUWH�´�D�PX-OKHU��TXH�UHSUHVHQWD�D�QDomR�SRUWXJXHVD��WHP�R�FRUSR�TXDVH�WRGR�FREHUWR��LQFOXVR�R�FDEHOR��([FHWR�R�URVWR�IHPLQLQR�TXH��FXULRVD�H�VLJQL¿FDWLYDPHQWH��QmR�p�EUDQFR��DR�FRQWUiULR�GR�FRUSR�EUDQFR�GD�FULDQoD��TXH�HVWi�HP�Sp�MXQWR�DR�VHX�UHJDoR��H�TXH�pretende representar o nascimento do Estado Novo corporativo. Duas notas, ain-

18� 6REUH�D�SUHVHQoD��HP�/LVERD��GH�XPD�LPSRUWDQWH�GHOHJDomR�GH��EDOLOODV��QR�PrV�GH�VHWHP-EUR�GH��TXH�LQWHJUDYD�RV�¿OKRV�GH�0XVVROLQL�H�TXH�YmR�VHU�UHFHELGRV�SHOR�SUHVLGHQWH�&DUPR-QD��FI��-��3DLV�GH�6RXVD��8PD�%LEOLRWHFD�)DVFLVWD�HP�3RUWXJDO��3XEOLFDo}HV�GR�3HUtRGR�)DVFLVWD�([LVWHQWHV�QR�,QVWLWXWR�GH�(VWXGRV�,WDOLDQRV�GD�)DFXOGDGH�GH�/HWUDV�GD�8QLYHUVLGDGH�GH�&RLPEUD��Catálogo, Imprensa da Universidade, Coimbra 2007, pp. 19-22.19 &I��0DFKDGR�*RPHV�Prefácio�HP�-��&DVWDQKHLUD�GH�2OLYHLUD��$�(GXFDomR�)tVLFD�QD�(VFROD�Primária do Estado Novo, cit., p. 11.



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GD��GHYHP�VHU�DFUHVFHQWDGDV��$OPDGD�1HJUHLURV�QDVFHUD�QD�LOKD�DIULFDQD�GH�6mR�7RPp�H�3UtQFLSH��¿OKR�GH�XP�R¿FLDO�GR�([pUFLWR�H�GH�XPD�PmH�DIULFDQD�PHVWLoD��registe-se que este cartaz foi desenhado e assinado por Almada para o plebiscito j�&RQVWLWXLomR�FRUSRUDWLYLVWD�GH��SRUWDQWR��DLQGD�DQWHV�GH�VHU�FULDGR��R¿FLDO-mente, o Secretariado Nacional de Propaganda (SPN).4XDQWR�DR�FDUWD]�³3RUWXJDO�±��´�p�DOXVLYR�j�UHDOL]DomR�QR�3RUWR�GD��([SRVL-omR�&RORQLDO�3RUWXJXHVD��SHOR�TXH�PHQFLRQD�VHU�XPD�HGLomR�GR�631�GLULJLGR�SRU�António Ferro. Este antigo poeta modernista, primeiro editor da revista «Orpheu» e antigo jornalista sidonista, destacara-se por ter publicado no início de 1933 o livro de entrevistas 6DOD]DU��2�+RPHP�H�D�VXD�2EUD20, pelo que Salazar lhe con-fere posse, a 26 de Outubro daquele ano, do lugar de diretor do SPN. No cartaz VXUJH� UHSUHVHQWDGD��XPD�YH]�PDLV��XPD�¿JXUD� IHPLQLQD�YHVWLGD�FRPR�VH� IRVVH�XPD�YDULQD��D�TXDO�VXUJH�FRP�XPD�PmR�HP�FLPD�GR�HVFXGR�QDFLRQDO��HQTXDQWR�Vy�RV�VHXV�SpV�H�XPD�GDV�SHUQDV�VmR�GHVHQKDGRV��5HFRUGH�VH��D�HVWH�SURSyVLWR��D�DOXVmR�j�YDULQD�QR�WH[WR�GR�8OWLPDWXP�jV�*HUDo}HV�3RUWXJXHVDV�GR�6pFXOR�;;.

2.2. O corpo tolerado

&RPR�REVHUYRX��XPD�YH]�PDLV��5XL�0DFKDGR�*RPHV��R�FRUSR�WROHUDGR�DVVRFLDYD�R�UHYLJRUDPHQWR�GD�UDoD�DRV�JUDQGHV�KRPHQV�GD�IXQGDomR�GD�1DomR��YHU�R�H[HP-SOR� GH�'�� )XDV�5RXSLQKR� UHSUHVHQWDGR� QD� SLQWXUD� GH�$OPDGD�1HJUHLURV�� GRV�'HVFREULPHQWRV�H�GD�5HVWDXUDomR��$�([SRVLomR�GR�0XQGR�3RUWXJXrV�GH��FH-OHEURX�D�WULSOD�FRPHPRUDomR��)XQGDomR�GD�1DFLRQDOLGDGH��5HVWDXUDomR��H�(VWDGR�1RYR��2�URPDQWLVPR�H�R�QDWXUDOLVPR�VmR�HVS~ULRV�H�R�OLEHUDOLVPR�p�FRQVLGHUDGR�D�raiz de todos os males físicos e morais. Para que o corpo pudesse ser reintegrado no circuito da utilidade económica e simbólica havia que passar pelo crivo da his-WRUL]DomR��$�EHP�GD�VREUHYLYrQFLD�DFDXWHODYD�VH�XPD�UHSUHVHQWDomR�WUDGLFLRQDO�GR�FRUSR��VLPXOWDQHDPHQWH��DGYHUVD�GD�SUHJXLoD�H�GDV�RUJLDV�HQHUJpWLFDV��$�OHL�GR�HVIRUoR�~WLO�UHÀHWH�WRGD�XPD�DWLWXGH�GH�PRGHUDomR�QD�DWHQomR�D�GDU�DR�FRUSR��FRQWUiULD�jV�WHQGrQFLDV�³PHUDPHQWH�DSROtQHDV´�Isto porque o capitalismo português precisava de um certo tipo de homem que in-WHJUDQGR�VH�QD�VRFLHGDGH�LQGXVWULDO�QmR�SXVHVVH�HP�FDXVD�RV�YDORUHV�WUDGLFLRQDLV��7UDEDOKR�iUGXR��GLVFLSOLQD�H�PRGHUDomR��VmR�YDORUHV�DVFpWLFRV�TXH�DQGDP�D�SDU�GR�YLJRU�H�GD�GHWHUPLQDomR�GLDQWH�GD�DGYHUVLGDGH��7DLV�YDORUHV�HQFRQWURX�RV�R�Estado Novo no camponês, no marinheiro e no pescador, e nos modelos corporais LGHQWL¿FDGRV�FRP�DV�JUDQGH�¿JXUDV�KLVWyULFDV�2V�IUHVFRV�TXH�$OPDGD�1HJUHLURV�SLQWD�QDV�JDUHV�PDUtWLPDV�GH�$OFkQWDUD�H�5R-cha Conde de Óbidos ilustram bem a natureza heroicista dos corpos pintados. (VWHV�HGLItFLRV�IRUDP�SURMHWDGRV��D�SDUWLU�GH��SHOR�DUTXLWHWR�3DUGDO�0RQWHLUR�

20 A. Ferro, Salazar: 2�+RPHP�H�D�VXD�2EUD, «Prefácio» de Oliveira Salazar, Empresa Nacional de Publicidade, Lisboa 1933.

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e construídos entre 1943 e 1948, inserem-se no conjunto mais vasto de obras S~EOLFDV�TXH�YLVDP�D�UHPRGHODomR�GR�SRUWR�GH�/LVERD��3RUItULR�3DUGDO�0RQWHLUR�(1897-1957)21 era professor catedrático no Instituto Superior Técnico (IST), cujas LQVWDODo}HV�WDPEpP�IRUDP�SRU�HOH�SURMHWDGDV�H�YLUmR�D�VHU�FRQVWUXtGDV�D�SDUWLU�GH��,QWURGX]�R�PRGHUQLVPR�DUTXLWHFWyQLFR�HP�3RUWXJDO��$�FRQFHQWUDomR�GD�VXD�REUD�HP�/LVERD�p�EHP�HOXFLGDWLYD�GD�PDFURFHIDOLD�H�FHQWUDOL]DomR�TXH�FDUDFWH-rizam o Estado Novo. Assim é responsável pelos projetos de arquitetura das se-JXLQWHV�REUDV�S~EOLFDV��(VWDomR�)HUURYLiULD�GR�&DLV�GR�6RGUp��,QVWLWXWR�Nacional de Estatística ((1931-35); Laboratório Nacional de Engenharia Civil (1949-52); edifícios da cidade universitária da Universidade de Lisboa, Faculda-GH�GH�'LUHLWR��)DFXOGDGH�GH�/HWUDV��H�5HLWRULD��%L-blioteca Nacional (1954-1969). Torna-se procurador à Câmara Corporativa, entre 1936-45 e de novo em 1950-51, representado o Sindicato Nacional dos Arquite-tos. A sua obra arquitetónica é, a nosso ver, representativa, quer do fascismo cate-drático, quer da natureza modernista da arquitetura no Estado Novo de Salazar22.

2.3. O corpo reintegrado

$�SDUWLU�GH��H��VREUHWXGR��FRP�R�DQR�GH��VmR�FULDGRV�RV�GLYHUVRV�RUJD-nismos disciplinares, com especial relevo para as diferentes milícias paramilita-UHV��HQWUH�RV�TXDLV�H�j�FDEHoD�D�0RFLGDGH�3RUWXJXHVD��PDVFXOLQD�H�IHPLQLQD��TXH�constitui um elemento estruturante no processo mais vasto de incorporar o corpo biológico no corpo social, preparando-o para o seu investimento no mundo do trabalho e, eventualmente, na guerra. Nessa medida se compreende o organicis-PR�LQHUHQWH�j�YLVmR�GH�XP�FRUSR�VRFLDO�VmR�H�SXUR��DR�DEULJR�GH�WRGR�R�FRQWiJLR��TXH�FRQVWLWXLX�R�SURJUDPD�GH�(GXFDomR�)tVLFD�QDV�HVFRODV�GR�(VWDGR�1RYR�QDV�décadas de 30 a 60.

2.4. O corpo reintegrado e o paradigma fascista de arquitetura do

Estádio Nacional

$�WySLFD�GD�HGXFDomR�ItVLFD��GRV�GHVSRUWRV�H�GR�OD]HU�VXUJH�WHPDWL]DGD�QR�SHQ-samento político de Salazar, muito cedo, logo em 1933, ou seja, o ano da entra-GD�HP�YLJRU�GD�&RQVWLWXLomR�FRUSRUDWLYLVWD��&RP�HIHLWR��H�QD�VHTXrQFLD�GH�XPD�SDUDGD�RUJDQL]DGD��D��GH�'H]HPEUR��GDTXHOH�DQR�QR�7HUUHLUR�GR�3DoR��HP�TXH�SDUWLFLSDP�H�GHV¿ODP�RV�FOXEHV�GHVSRUWLYRV�GH�/LVERD��6DOD]DU�SURIHUH�H�WHUPLQD�XP�EUHYH�H�VLJQL¿FDWLYR�GLVFXUVR�FRP�D�VHJXLQWH�D¿UPDomR��³(�SRUTXH�D�SULPHLUD�

21� &I��HQWUDGD�3��3DUGDO�0RQWHLUR��HP�0��%UDJD�GD�&UX]��$��&RVWD�3LQWR��'LU��Dicionário Biográ-

¿FR�3DUODPHQWDU��0�=, cit., pp. 163-165.22� &I��-��3DLV�GH�6RXVD��2�)DVFLVPR�&DWHGUiWLFR�GH�6DOD]DU��'DV�2ULJHQV�QD�,�*XHUUD�0XQGLDO�j�,QWHUYHQomR�0LOLWDU�QD�*XHUUD�&LYLO�GH�(VSDQKD��Imprensa da Universidade, Coimbra 2011. p. 467.



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GH� WRGDV� >DV� DVSLUDo}HV@� p� D� FRQVWUXomR� GR� (VWiGLR�1DFLRQDO�� UHJR]LJHPR�QRV�SRUTXH�WHUHPRV�HP�EUHYH�R�(VWiGLR�1DFLRQDO�´23. Esta frase de Salazar origina, de imediato, um slogan de propaganda nacionalista e surge, deste modo, o seguinte H�IDPRVR�FDUWD]��³6DOD]DU�GLVVH��9DPRV�WHU�XP�(VWiGLR�1DFLRQDO�´24. Nele surgem HP�GHVWDTXH�IRWRJUi¿FR��DOpP�GR�SUySULR�6DOD]DU�D�GLVFXUVDU�� WDPEpP��H�j�VXD�IUHQWH��RV�DWOHWDV�GR�6SRUW�/LVERD�H�%HQ¿FD�GHYLGDPHQWH�HTXLSDGRV�H�D�GHV¿ODU�HP�VDXGDomR�IDVFLVWD��QXPD�FODUD�LGHQWL¿FDomR�GHVWH�FOXEH�FRP�R�(VWDGR�1RYR�3RUpP��DQWHV�GH�WHUPLQDU�FRP�DTXHOD�IUDVH��6DOD]DU�QmR�GHL[DUD�GH�UHIHULU�DQWHV�TXH�R�GHVSRUWR�H�D�HGXFDomR�ItVLFD��HP�VL�PHVPRV��WrP�XP�YDORU�³VXEVLGLiULR´�QD�VXD�FRQFHSomR�GH�HGXFDomR�H�IRUPDomR�KXPDQDV��D�QmR�VHU�VH�IRUHP�HQWHQGLGRV�FRPR�FRQWULEXWR�SDWULyWLFR�H�GH�YDORU�HFRQyPLFR��DWp�PHVPR�FRPR�³GHIHVD�RUoD-PHQWDO´��YHMD�VH�

3UHRFXSDGR�FRP�DOJXPDV�H[WHULRUL]Do}HV��Fi�GHQWUR�H�Oi�IRUD��SUHRFXSDGR�VREUHWX-GR�FRP��GHVSRUWRV�TXH�D�VL�PHVPR�VH�EDVWDYDP��FRPR�VH�IRVVHP�R�VHX�SUySULR�¿P��HLV�TXH�YHMR�GHIHQGHU��DR�HQFRQWUR�GD�GHVRULHQWDomR�RX�GD�Pi�RULHQWDomR�FRUUHQWH��a doutrina mais elevada, a alta, verdadeira doutrina que integra os desportos na HGXFDomR�ItVLFD�H�D�HVWD�DVVLQD�IXQomR�VXEVLGLiULD�PDV�HVSHFt¿FD�QD�IRUPDomR�GD�pessoa humana. Homens fortes, homens sadios, sem dúvida, por patriotismo, por YDORUL]DomR�HFRQyPLFD��SRU�GHIHVD�RUoDPHQWDO��DWp�SRU�VLPSOHV�KXPDQLGDGH��PDV�homens saudáveis com juízo claro, caráter forte, consciência reta25.

Em termos históricos, importa ter presente que é na Itália fascista que é construí-GR��HP�5RPD��R�SULPHLUR�(VWiGLR�1DFLRQDO��7LQKD�D�GHVLJQDomR�GH�)RUR�0XVVR-OLQL�±�KRMH�p�FRQKHFLGR�FRPR�)RUR�,WDOLFR�±�H�IRL�R�SULPHLUR�HVSDoR�FRQFHELGR�FRPR�XP�FRPSOH[R�SROLYDOHQWH�SDUD�D�SUiWLFD�GHVSRUWLYD��2�)RUR�0XVVROLQL�IRL�FRQVWUXtGR��HQWUH��H��QD�PDUJHP�GLUHLWD�GR�ULR�7LEUH��$�FRQFHSomR�JHUDO�do projeto do complexo é da autoria do arquiteto Constantino Constantini. E para R�DUTXLWHWR�SRUWXJXrV�-RUJH�3DXOLQR�3HUHLUD�HOH�YDL�VHU�R�SULQFLSDO�HOHPHQWR�LQVSL-UDGRU�SDUD�D�HGL¿FDomR�GR�(VWiGLR�1DFLRQDO�GH�/LVERD26.$�HVFROKD�GD�ORFDOL]DomR�GR�FRPSOH[R�GHVSRUWLYR�GR�(VWiGLR�1DFLRQDO�QmR�p�QHX-WUD�H�HVWi�GLUHWDPHQWH�UHODFLRQDGD�FRPR�R�PRGHOR�HGXFDWLYR�GD�*UpFLD�$QWLJD��em concreto com o modelo de dureza da cidade de Esparta, este foi, histórica e SROLWLFDPHQWH��RSRVWR�DR�PRGHOR�DWHQLHQVH�EDVHDGR�QD�GHPRFUDFLD�GRV�FLGDGmRV�e da liberdade individual. Agora, e tal como no modelo espartano, cabe ao Estado

23 (GXFDomR�)tVLFD�H�'HVSRUWRV, em A. Oliveira Salazar, Discursos 1928-1934. Coimbra Edito-ra, 1935, p. 271.24� $�UHSURGXomR�GHVWH�FDUWD]�HVWi�SXEOLFDGD�HP�+��0DWRV��6DOD]DU��$�&RQVWUXomR�GR�0LWR��Temas & Debates, Lisboa 2003 (2a ed.) , p. 391.25� (GXFDomR�)tVLFD�H�'HVSRUWRV��HP�6DOD]DU��Discursos 1928-1934, cit., p. 27126� 0��+DVVH�$�3HGUD�H�D�ÈJXD��R�'HVSRUWR�H�R�(VWiGLR�1DFLRQDO�QR�3URFHVVR�GH�5H�6LJQL¿FDomR�GR�(VSDoR�H�GD�1DWXUH]D��QR�(VWDGR�1RYR em T. Andresen (coord.), 2�(VWiGLR�1DFLRQDO��8P�3DUD-

digma da Arquitectura do Desporto e do Lazer,�&kPDUD�0XQLFLSDO��2HLUDV��S��

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Novo educar uma aristocracia de valor, formar jovens preparados para defender um Estado independente e forte.2�(VWiGLR�1DFLRQDO�¿FRX�ORFDOL]DGR�QR�YDOH�GR�-DPRU��QD�PDUJHP�GLUHLWD�GR�ULR�7HMR�H�SUy[LPR�GD�FLGDGH�GH�/LVERD��D�FDSLWDO�H�R�FHQWUR�GD�GHFLVmR�H�GD�DGPLQLV-WUDomR�SROtWLFD��WDO�FRPR��H�SUy[LPR�GH�2OtPSLD��VLWXDGR�QR�YDOH�GH�(OLV�H�MXQWR�ao rio Alpheu, eram organizados e disputados os jogos panhelénicos. A corrente SHUPDQHQWH�GR�ULR�7HMR�HYRFD�R�GHFRUUHU�GR�WHPSR�H�D�UHQRYDomR�GD�iJXD��$�SUR-pósito, assinale-se que é a proximidade do rio Tejo que levam as milícias do Esta-do Novo, em Lisboa, a organizarem-se para explorar a proximidade com a água. $�0RFLGDGH�3RUWXJXHVD��03��RUJDQL]D��VRE�D�GHVLJQDomR�GH�LQVWUXomR�QiXWLFD��D�DSUHQGL]DJHP�GD�YHOD��GR�UHPR��FDQRDJHP�H�GD�PDULQKDULD��7DPEpP�D�/HJLmR�3RUWXJXHVD��/3��SRVVXtD��HP�/LVERD��XPD�'LYLVmR�1DYDO��VRE�R�FRPDQGR��GHVGH�a primeira hora, do almirante Henrique Tenreiro. &RQVLGHUDQGR�D�GLVWkQFLD�HQWUH�/LVERD�H�D�ORFDOL]DomR�GD�FRQVWUXomR�GR�FRPSOH[R�GHVSRUWLYR�GR�(VWiGLR�1DFLRQDO�KRXYH�TXH�SURYLGHQFLDU�D�FRQVWUXomR�GH�XP�FRQ-junto muito importante de infra-estruturas, rodoviárias e ferroviárias, para possibi-litar bons acessos do público às iniciativas desportivas que ali se previa organizar.É bom ter presente que a primeira autoestrada que foi construída na Península Ibérica foi, justamente, a autoestrada Lisboa-Estádio Nacional. Esta seguiu o modelo das autoestradas hitlerianas, pois recorreu à experiência da engenharia H�GD�WHFQRORJLD�DOHPmV��7DPEpP�QR�FDPSR�GDV�DFHVVLELOLGDGHV�URGRYLiULDV��IRL�construída a estrada marginal Lisboa-Cascais.No capítulo ferroviário foi construído um ramal, a partir da linha do Estoril (Lis-ERD�&DVFDLV��FRP�D�HGL¿FDomR��HP��GH�XPD�QRYD�HVWDomR�GH�FDPLQKR�GH�ferro próxima do Estádio Nacional. O primeiro veio a ser desativado e a segunda foi demolida.(P�WHUPRV�GH�HTXLSDV�GH�SURMHWLVWDV��QR�SULPHLUR�FRQFXUVR�GH�LGHLDV�ODQoDGR�HP�1934, Cristino da Silva surge associado ao arquiteto italiano Constantino Cons-tantini, o qual, como já foi referido, havia sido o responsável pelo projeto do Foro 0XVVROLQL�HP�5RPD��4XDWUR�DQRV�GHSRLV��HP��p�D�YH]�GD�HVFROD�GH�DUTXLWHWXUD�SDLVDJtVWLFD�DOHPm�se apresentar a concurso com um projeto para as bancadas da autoria de Caldeira Cabral e de Konrad Wiesner. Este último, trabalhava, naquela altura, no projeto do megalómano Estádio de Nuremberga. e� D� ,,� *XHUUD�0XQGLDO� TXH� OHYD� D� TXH� R� DUTXLWHWR� -DFREHWW\� 5RVD� VH� WRUQH� R�projetista mais relevante ao assinar os projetos de cobertura do revestimento das bancadas, a Tribuna de Honra, o complexo dos campos de ténis, os balneários GRV�FDPSRV�DQH[RV�H�R�HGLItFLR�GD�HVWDomR�GH�FRPERLRV��'HYH�VH�OKH��DLQGD��D�FRQVWUXomR�GDV�LQVWDODo}HV�GR�,QVWLWXWR�1DFLRQDO�GH�(GXFDomR�)tVLFD��,1()��1R�FDPSR�GR�VLPEyOLFR�H�GD�WUDQVPLVVmR�GH�YDORUHV�j�QDomR��DV�FDUDWHUtVWLFDV�GR�FRPSOH[R�GHVSRUWLYR�GR�(VWiGLR�1DFLRQDO�HVWmR�GLUHWDPHQWH�OLJDGDV�j�IXQomR�TXH�lhe é atribuída. Por exemplo, a Tribuna de Honra e as formas lineares, ascendentes H�YHUWLFDLV��VLJQL¿FDP�D�KLHUDUTXLD�HP�TXH�DVVHQWD�D�RUJDQL]DomR�FRUSRUDWLYD�H�D�



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GLUHomR�~QLFD�GR�(VWDGR�1RYR��$V�IRUPDV�OLQHDUHV�YHUWLFDLV�FRQVWLWXHP�R�DSHOR�DR�DSHUIHLoRDPHQWR�FRQVWDQWH��HQTXDQWR�DV�IRUPDV�KRUL]RQWDLV�UHSUHVHQWDP�D�GLVFLSOL-na e a obediência a seguir pelos níveis abaixo do vértice da pirâmide hierárquica.Enquanto a brancura das bancadas de pedra sugere o ideal clássico, o equilíbrio a SURPRYHU��D�VLPHWULD�D�REVHUYDU��D�DXVWHULGDGH�H�R�ULJRU�GDV�FRQGXWDV��D�FRUUHomR�PRUDO�LQDEDOiYHO��-i�D�VXD�FRQVWUXomR�HP�IRUPD�GH�IHUUDGXUD��REHGHFH�DR�PRGHOR�JUHJR�GH�HVWiGLR�GHVSRUWLYR��¿FDQGR�D�VXD�DEHUWXUD�GHVWLQDGD�SDUD�VHU�D�SUDoD�GD�0DUDWRQD�2�GHVWDTXH��QHVWH�FRQWH[WR��TXH�R�HQVLQR�GD�HGXFDomR�ItVLFD�GR�(VWDGR�1RYR�GHX�j�SUiWLFD�GD�JLQiVWLFD�GH�/LQJ�QmR�IRL�XP�DFDVR��1D�YHUGDGH��GHFRUUHUDP�QR�(1�GLYHUVRV�GHV¿OHV�H�PDQLIHVWDo}HV�GH�JLQiVWLFD�GH�/LQJ�TXH��SRU�VXD�YH]��REVHUYDP�HVTXHPDV�GH�JHRPHWULD�UHJXODU��IRUPDo}HV�VXFHVVLYDV�HP�TXDGUDGR��ORVDQJR��UH-WkQJXOR��HP�FtUFXOR��HWF��(UDP�HVWDV�DV�¿JXUDV�JHRPpWULFDV�TXH�VH�GHVHQKDYDP�QR�QtYHO�LQIHULRU�TXH�p�R�FDPSR�UHOYDGR��SHORV�JUXSRV�GH�FULDQoDV��MRYHQV�H�DGXOWRV�provenientes de todo o país, continente e ultramar, a sugerirem a uniformidade e R�HVEDWHU�GDV�GHVLJXDOGDGHV�VRFLDLV��$VSHWR�UHIRUoDGR�SHOR�HTXLSDPHQWR�GH�JLQiV-WLFD�EUDQFR�HQYHUJDGR�SRU�FDGD�XP�GRV�VH[RV��H�VXSRUWDGR�SRU�XPD�FRUHRJUD¿D�RQGH�DV�VXFHVVLYDV�¿JXUDV�H[LELGDV��GHVHQURODGDV�HP�VHTXrQFLDV�UtWPLFDV��UHYHOD-vam a ordem e a disciplina.2�(1�YHP�D�VHU�LQDXJXUDGR�D��GH�-XQKR�GH��HQWmR�R�GLD�GHVLJQDGR�FRPR�GH�3RUWXJDO�H�GD�5DoD��H�DEUH�D�FRQVWUXomR�GH�XPD�VpULH�GH�HVWiGLRV�GHVSRUWLYRV�HP�3RUWXJDO�GXUDQWH�D�GpFDGD�GH��RV�TXDLV�VmR�VHPSUH�LQDXJXUDGRV�HP�GDWDV�LPSRUWDQWHV�SDUD�R�FDOHQGiULR�GR�(VWDGR�1RYR�H�GH�TXH�VmR�H[HPSOR��R�(VWiGLR��GH�0DLR�GH�%UDJD��LQDXJXUDGR��SUHFLVDPHQWH��D��GH�0DLR�GH��R�(VWiGLR�GR�)XWHERO�&OXEH�GR�3RUWR��LQDXJXUDGR�D��GH�0DLR�GH��R�(VWiGLR�GR�6SRUW�/LVERD�H�%HQ¿FD�p�LQDXJXUDGR�D��GH�'H]HPEUR�GH��H�R�(VWiGLR�GR�6SRUWLQJ�&OXEH�GH�3RUWXJDO�p�LQDXJXUDGR�D��GH�-XQKR�GH��6DEHPRV�KRMH�TXH�HVWHV�GRLV�~OWLPRV�FOXEHV�GH�/LVERD�IRUDP�EHQH¿FLDGRV�SRU�6DOD]DU��DSyV�D�,,�*XHUUD�0XQGLDO��FRP�DV�FKDPDGDV�FRQWUDSDUWLGDV�GR�³RXUR�QD]L´27.

Conclusões

Neste ensaio recorremos ao conceito de biopolítica, tal como este surge expresso QD�REUD�GH�)RXFDXOW�±�R�TXH�SUHVVXS}H�XPD�DERUGDJHP�GR�FRUSR�HQTXDQWR�REMHWR�GH�SRGHU��PDV�TXH�FRQKHFH�VLJQL¿FDWLYRV�GHVHQYROYLPHQWRV�QD�REUD�GH�$JDP-EHQ��(P�UHODomR�j�SROtWLFD�H�HVWUDWpJLD�TXH�R�(VWDGR�1RYR�GH�6DOD]DU�GHVHQYRO-veu para articular os dispositivos económicos e disciplinares de controlo corporal FRP�D�VXD�UHSUHVHQWDomR�VLPEyOLFD�QR�FDPSR�GD�DUWH��GLVWLQJXLPRV�RV� WHPSRV��RX�IDVHV��TXH�5XL�0DFKDGR�*RPHV�HQXQFLRX�H�TXH�VH�FUX]DP�QRV�VHXV�HIHLWRV��D�

27� &I��$��-��7HOR��$�1HXWUDOLGDGH�3RUWXJXHVD�H�R�2XUR�1D]L, Quetzal, Lisboa 2000.

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saber: o tempo do corpo escondido; o corpo tolerado; e, por último, o corpo rein-WHJUDGR��(��QHVWD�~OWLPD�IDVH��R�SDSHO�IXQGDPHQWDO�GDV�RUJDQL]Do}HV�SDUDPLOLWDUHV�SDUD�REWHUHP�D�UHLQWHJUDomR�VRFLDO�GR�FRUSR�QR�(VWDGR�1RYR�&RUSRUDWLYR�1R�GRPtQLR�GD�UHSUHVHQWDomR�HVWpWLFD��VXEOLQKiPRV�R�IDFWR�GH�D�YDQJXDUGD�IX-WXULVWD�WHU�LQÀXHQFLDGR��GHFLVLYDPHQWH��R�TXH�HP�3RUWXJDO�VH�YHP�D�GHVLJQDU�GH��0RGHUQLVPR��e�D�FKDPDGD�JHUDomR�GH�©2USKHXª��TXH�WDPEpP�p�UHV-SRQViYHO��GRLV�DQRV�PDLV�WDUGH��SHOD�SXEOLFDomR�GD�UHYLVWD�©3RUWXJDO�)XWXULVWDª�(1917), onde se destaca e mais tarde se consagra, em pleno Estado Novo, Almada 1HJUHLURV��HQTXDQWR�DXWRU�H�DUWLVWD�SOiVWLFR�GH�HOHLomR��No que respeita ao processo histórico de enquadramento ideológico e paramilitar da sociedade portuguesa, desenvolvido, sobretudo, a partir de 1936, parece-nos VHU�FODUD�D�RSomR�GH�6DOD]DU�SHOD� LQÀXrQFLD�GR�PRGHOR�GH�PLOtFLDV�FRQJpQHUHV�GR�IDVFLVPR�LWDOLDQR�GH�0XVVROLQL��QR�VHQWLGR�GH�UHLQWHJUDU�R�FRUSR�ELROyJLFR�QD�nova ordem social e política instituída pelo Estado Novo corporativo. 3RU�~OWLPR��WDPEpP�DV�FRQFHo}HV�GH�DUTXLWHWXUD�H�GH�HQTXDGUDPHQWR�SDLVDJtVWLFR�GR�FRPSOH[R�GR�(VWiGLR�1DFLRQDO�VmR��LJXDOPHQWH��PDUFDGDV�SHOR�)RUR�0XVVROL-ni fascista, modelo de estádio que vai depois ser disseminado ao nível nacional.


$V�WHUPDV�GD�&XULD��ORFDOL]DGDV�HQWUH�$YHLUR�H�&RLPEUD��VmR�XPD�FULDomR�GR�VpFX-lo XX. Em 1890, ainda se reduziam a uma nascente perdida nos terrenos de cul-WLYR�GDV�DOGHLDV�YL]LQKDV��$EULUDP�R¿FLDOPHQWH�HP��(�HP��KDYLDP�VH�transformado num local aprazível onde Alexandre de Almeida se preparava para levantar o maior hotel de Portugal, criar o Curia Palace Sports Clube, construir XPD�SLVFLQD�ROtPSLFD�H�H[LELU��HP��D�VHOHFomR�DOHPm�GH�QDWDomR1.2�GHVSRUWR�QHVWH�HVSDoR�UXUDO�DSUHVHQWD�XPD�PLVWXUD�GH�HOLWLVPR�H�SUHVHQoD�SR-SXODU��$�VXD�SUiWLFD�QmR�p�DSHQDV�IUXWR�GR�WXULVPR��1R�LQtFLR��UHÀHFWLX�R�SUySULR�GHVHQYROYLPHQWR�GHVSRUWLYR�ORFDO��$�WUrV�TXLOyPHWURV�QDVFHUD�0iULR�'XDUWH��XP�GRV�SLRQHLURV�GR�GHVSRUWR�SRUWXJXrV��3RUpP��D�YLVmR�HPSUHVDULDO�GH�$OH[DQGUH�GH�Almeida introduziu modalidades mais selectas e misturou-as com a elegância dos jantares à americana.A história do desporto nas termas da Curia nos primeiros setenta e cinco anos do século XX faz-se sobretudo em torno de quatro modalidades: ciclismo, ténis, QDWDomR�H�KyTXHL��2�WpQLV�H�D�QDWDomR�IRUDP�IHQyPHQRV�VRFLDLV�H[FOXVLYLVWDV��2�ciclismo e o hóquei tomaram uma indelével marca popular que se mantém até hoje. Algum relevo nacional foi conseguido com os campeonatos de ténis e de QDWDomR�UHDOL]DGRV�QR�3DODFH�+RWHO�H�FRP�DV�FRUULGDV�GH�FLFOLVPR�QR�SDUTXH�WHU-PDO��2�WpQLV�H�D�QDWDomR�QmR�SURGX]LUDP�DWOHWDV�ORFDLV��DSHVDU�GH�0iULR�'XDUWH��¿OKR��TXH�IRL�R�SULPHLUR�JXDUGD�UHGHV�GH�2V�%HOHQHQVHV��VH�WHU�GLVWLQJXLGR�QRV�

1� 6REUH�R�FRQWH[WR�ORFDO��YHU�1��5RVPDQLQKR��$��3��)LJXHLUD�6DQWRV�H�5��0��5RVPDQLQKR�*RQoDO-ves, $QDGLD��5HODQFH�KLVWyULFR��DUWtVWLFR�H�HWQRJUi¿FR��5HYLYHU�(GLWRUD��3DUHGHV��6REUH�DV�WHU-PDV�GD�&XULD��YHU�1��5RVPDQLQKR��Cronologia da Curia in «Aqua Nativa», n.os 25 a 40, Dezembro de 2003 a Dezembro de 2012.

6�KLZWVY[V�UHZ�[LYTHZ�KH�*\YPH

5\UV�9VZTHUPUOV Professor auxiliar com agregação do Departemento de Línguas e Culturas da Universidade de Aveiro

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torneios de ténis. O hóquei deixou no imaginário local um rasto de entusiasmo e OHQGD��0DV�KHUyLV�GHVSRUWLYRV��Vy�R�FLFOLVPR�FRQVHJXLX�SURGX]LU��$QtEDO�&DUUHWR��YHQFHGRU�GD�3RUWR�/LVERD�GH��0DQXHO�$OYHV�3LUHV��TXH�JDQKRX�HVWD�SURYD�HP��H��QXP�QtYHO�LQIHULRU��SDUD�QmR�XOWUDSDVVDUPRV�RV�WHPSRV�PDLV�UHPRWRV��-RDTXLP�5RVPDQLQKR�

1. Desporto e lazer

$SHVDU�GD�FDUrQFLD�GH�IRQWHV�H�GH�HVWXGRV�VREUH�D�SUiWLFD�GHVSRUWLYD�QD�UHJLmR�GD�&XULD��p�OHJtWLPR�D¿UPDU��j�OX]�GR�TXH�VH�FRQKHFH��TXH�D�GLIXVmR�GH�PRGDOLGDGHV�alternativas ao lazer tradicional (sobretudo jogo da malha e de cartas) ocorreu na vi-ragem do século XX, distinguindo-se numa primeira fase a ginástica, o atletismo e o FLFOLVPR��2�&HQWUR�5HFUHDWLYR�3RSXODU�GH�$QDGLD��WHUUD�QDWDO�GH�0iULR�'XDUWH��LQDX-JXURX�XPD�³VDOD�GH�H[HUFtFLRV�GH�JLQiVWLFD´�HP��'RLV�DQRV�GHSRLV��R�&HQWUR�Velocipédico Anadiense organizou corridas e passeios a Ílhavo, Aveiro, Barra e Cos-ta Nova. O primeiro jogo formal de futebol ocorreu no concelho apenas em 1917.2�LQWHUHVVH�SHOR�GHVSRUWR�QmR�WHYH�FRQGLo}HV�SDUD�VH�GHVHQYROYHU�QD�&XULD�DWp�j�,�*XHUUD�0XQGLDO��6HQGR�XPD�HVWkQFLD�GH�FULDomR�UHFHQWtVVLPD��IRL�QHFHVViULR�criar todas as infra-estruturas: estradas, buvette�� EDOQHiULRV�� SHQV}HV�� SDUTXH� H�MDUGLQV��(P��R�GHVSRUWR�QmR�ID]�SDUWH�GR�JUDQGH�SODQR�GH�REUDV�DSUHVHQWDGR�SHOD�6RFLHGDGH�GDV�ÈJXDV�GD�&XULD�HP�DVVHPEOHLD�JHUDO��$�SUiWLFD�GHVSRUWLYD�IRL�equacionada sobretudo a partir de 1914 quando, após uma viagem de estudo a termas europeias, se elaborou um plano geral de melhoramentos. O facto de até DJRUD�QmR�WHUPRV�HQFRQWUDGR�RV�UHODWyULRV�GHVVD�YLVLWD�D�HVWkQFLDV�GH�(VSDQKD��)UDQoD��6XtoD��%pOJLFD��$OHPDQKD�H�ÈXVWULD��GHL[D�QRV�VHP�VDEHU�HP�TXH�PHGLGD�D�SUiWLFD�GHVSRUWLYD�VHQVLELOL]RX�R�PpGLFR�/XtV�1DYHJD��R�DUTXLWHFWR�-DLPH�,QiFLR�GRV�6DQWRV�H�R�DGPLQLVWUDGRU�H[HFXWLYR�GD�6RFLHGDGH�GDV�ÈJXDV�GD�&XULD��$QLDQR�0DUWLQV�GH�&DUYDOKR��2�SODQR�GDTXL�GHFRUUHQWH��HODERUDGR�QR�PHVPR�DQR��SUHYr�XP�ODJR�DUWL¿FLDO�RQGH�VH�SRGHULD�SUDWLFDU�R�UHPR�H�UHVHUYD�XP�³WHUUHQR�SDUD�MR-JRV´��1R�HQWDQWR��DV�FRQVHTXrQFLDV�GHVWH�SULPHLUR�LPSXOVR�IRUDP�TXDVH�QXODV��2�UHPR�QmR�SDVVRX�GH�XPD�ODQJRURVD�DFWLYLGDGH�GH�OD]HU��2�court de ténis instalado QR�UHIHULGR�³WHUUHQR�GH�MRJRV´�QmR�DFROKHX�QR�SHUtRGR�GH�HVWXGR��DR�TXH�VDEH-PRV��TXDOTXHU�FRPSHWLomR��DLQGD�TXH�GH�tQGROH�ORFDO��2�³SDYLOKmR�FRP�SLVFLQD�GH�QDWDomR�H�LQVWDODo}HV�SDUD�JLQiVWLFD�H�HVJULPD��OLJDGR�j�buvette por uma galeria FREHUWD´��¿FRX�SRU�FRQVWUXLU�No primeiro quartel do século XX, o desporto nas termas da Curia manteve-se ao nível do lazer, praticado com o mesmo desprendimento com que se jogava às cartas e se conversava. Numa das suas correspondências para o 1RWtFLDV�GH�$QD-

dia��HP��GH�6HWHPEUR�GH��/XVEHO�LOXVWUD�D�DQLPDomR�WHUPDO�FRP�D�GDQoD��o canto, o namoro, o jogo de cartas e o ténis.2�DXPHQWR�GH� LQWHUHVVH�SHOR�GHVSRUWR� DSyV� D� ,�*XHUUD�0XQGLDO� QmR� WHYH�XPD�

Nuno RosmaninhoO desporto nas termas da Curia


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WUDGXomR�SUiWLFD��0HVPR�DV�JUDQGHV�IHVWDV�GH�9HUmR��PRPHQWRV�FUXFLDLV�GD�DQL-PDomR�WHUPDO�TXH�DWUDtDP�PLOKDUHV�GH�SHVVRDV��SRXFD�UHOHYkQFLD�OKH�FRQFHGLDP��$V�QRWtFLDV�QD� LPSUHQVD�GmR�FRQWD�GH� LOXPLQDo}HV�HVSHFLDLV�� IRJR�GH�DUWLItFLR��DUUDLDO��GDQoDV�H�GHVFDQWHV�SRSXODUHV��FRUWHMRV�FRP�EDO}HV��H[SRVLomR�GH�IUXWDV�H�ÀRUHV��ODQoDPHQWR�GH�DHUyVWDWRV�H��QRV�FDVRV�PDLV�UHVHUYDGRV��EDLOH��UHFLWDomR�GH�poesia, oratória com tema proposto e música por um terceto que incluía o músico 5X\�&RHOKR�1XPD�WUDQVLomR�PRGHUDGD�SDUD�R�GHVSRUWR��HP��GHFRUUHUDP�FRUULGDV�GH�MH-ricos e de cântaros. Entre o lazer e o desporto, encontra-se a tourada. O jornal especializado «A Voz Desportiva», de Coimbra, inseria nos primeiros anos uma VHFomR�GHGLFDGD�j�WDXURPDTXLD��1D�&XULD��WDO�FRPR�QRV�DUUHGRUHV��WLYHUDP�JUDQGH�sucesso de público as touradas e garraiadas realizadas entre 1921 e 1924. $V�JUDQGLRVDV�IHVWDV�GH��H��PDQWrP�R�SDGUmR��2�GHVSRUWR�HQWUD�SRU�LQ-WHUPpGLR�GD�JLQFDQD��DXWRPyYHO��SUHVXPLPRV��H�GDV�³FRUULGDV�GH�FDYDORV´��8P�sinal do entusiasmo desportivo acontece com uma corrida velocipédica de 188 quilómetros.

2. Entusiasmo desportivo na transição para o Estado Novo

A leitura da imprensa sugere que o interesse popular pelo desporto tardou a re-percutir-se na Curia. Os responsáveis pelas termas demoraram a transitar do la-]HU�GHVSRUWLYR�SDUD�R�GHVSRUWR�GH�FRPSHWLomR��&RPR�YLPRV��HP��SHQVDUDP�FRQVWUXLU�XPD�³FDPSR�GH�MRJRV´�SDUD�³H[HUFtFLRV�GHVSRUWLYRV´��(VWD�VLPSOHV�H[-SUHVVmR�WUDGX]�XPD�PXQGLYLGrQFLD�GH�yFLR�H�PRGHUDomR�TXH�PDO�VH�FRDGXQDYD�com o crescente fervor clubístico.1XP�HVWXGR� WmR� H[SORUDWyULR� FRPR� HVWH�� Vy� SRGHPRV� VXJHULU� TXH� D�6RFLHGDGH�GDV�ÈJXDV�GD�&XULD�SUHVHUYRX�XP�LGHDO�FDYDOKHLUHVFR�WDOYH]�DUFDLFR�H�QmR�PHGLX�atempadamente os efeitos do desporto sobre o turismo. Há indícios de que foi na WUDQVLomR�SDUD�R�(VWDGR�1RYR�TXH�R�JHQHUDOL]DGR�HQWXVLDVPR�GHVSRUWLYR�LQÀXHQ-FLRX�DV�RSo}HV�GH�DQLPDomR�WXUtVWLFD�H�FRQGX]LX�D�DYXOWDGRV�LQYHVWLPHQWRV�HP�infra-estruturas.(P��QXP�PRPHQWR�GH�Pi[LPD�DPELomR��D�6RFLHGDGH�GDV�ÈJXDV�GD�&XULD�SURS{V�VH�DSOLFDU�GX]HQWRV�FRQWRV�QD�³FRQVWUXomR�GH�XP�HGLItFLR�SDUD�SLVFLQD��JL-QiVLR�H�VDOD�GH�DUPDV��HWF�´��3RUpP��HVWH�SURMHFWR��DVVLP�HQXQFLDGR�GH�IRUPD�YDJD��SDUHFH�DQWLTXDGR�H�SRUWDQWR�LQVXEVLVWHQWH��(�QD�YHUGDGH�QmR�IRL�FRQFUHWL]DGR�Em contrapartida, a entrevista realizada em 1926 a um administrador daquela Sociedade sugere um entusiasmo desportivo muitíssimo maior do que as obras UHDOL]DGDV�IDULDP�VXSRU��(VWD�³HQWUHYLVWD´�p�D�SURMHFomR�GH�XPD�XWRSLD�GHVHQYRO-vimentista que a crise económica haveria de frustrar de modo quase irremediável.$V�QDUUDWLYDV�GR�OD]HU�WHUPDO��HVSDOKDGDV�SRU�FHQWHQDV�GH�DUWLJRV��VmR�SRXFR�VHQ-síveis ao crescente interesse local pelo desporto. É possível que o preconceito

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HP�UHODomR�jV�GLVSXWDV�DFHUDGDV�H�DR�FRPSRUWDPHQWR�LQFLYLOL]DGR�GR�S~EOLFR�H[-plique essa resistência. Em 1926, contudo, muitos frequentadores das termas já SUHFLVDYDP�GHVVDV�HPRo}HV��2�MRUQDOLVPR�QDUUDWLYR�GD�pSRFD�RIHUHFH�QRV�SHoDV�PXLWR�HOXFLGDWLYDV��HPERUD�GH�GHOLFDGD�LQWHUSUHWDomR��e�R�FDVR�GD�UHIHULGD�HQWUH-YLVWD��WDOYH]�¿FFLRQDGD��IHLWD�D�XP�PHPEUR�GD�'LUHFomR�GD�6RFLHGDGH�GDV�ÈJXDV�GD�&XULD�� ³sportsman� HQWXVLDVWD´��1R� VHX� HVStULWR� HVWDYD� R� REMHFWLYR� GH� DWUDLU�WXULVWDV�SRU�LQWHUPpGLR�GR�GHVSRUWR�H�GH�FRQYHUWHU�D�&XULD�QXP�³JUDQGH�FHQWUR�GHVSRUWLYR´��$V�VXDV�SDODYUDV�WUDGX]HP�XP�SURMHFWR�H�XPD�DPELomR��$�6RFLHGDGH�TXHULD�FRQVWUXLU�³XPD�JUDQGH�SLVFLQD�SDUD�WRUQHLRV�GH�QDWDomR�H�water-polo´��GRLV�courts�GH�WpQLV��XP�³FDPSR�KtSLFR´�H�³VDODV�SDUD�JLQiVWLFD��HVJULPD��SDWLQDJHP��HWF�´��7DPEpP�SUHWHQGLD�IRPHQWDU�R�FLFOLVPR�H�R�DXWRPRELOLVPR2.O extraordinário desenvolvimento da estância desde 1901 tornava verosímeis estes projectos. Nas décadas seguintes, contudo, a crise económica afectou de modo inexorável as termas propriamente ditas, e por causa disso elas parecem-nos ilusórias ou irrealizáveis. Quando o diálogo foi publicado, acabara de abrir um hotel em cujas extensas propriedades se desenvolveu um surpreendente pro-JUDPD� GHVSRUWLYR��$� HQWUHYLVWD� DSUHVHQWD� FRPR� DVSLUDomR� DTXLOR� TXH� R� 3DODFH�Hotel conseguiu fazer de modo admirável.

3. Palace Hotel da Curia: cenário de sonho

Embora tivessem actos exclusivistas, as festas organizadas pela Sociedade das ÈJXDV� GD�&XULD� HUDP� FHOHEUDGDV� SHORV�PLOKDUHV� GH� SHVVRDV� TXH� DWUDtDP��(VWH�SDGUmR�GH�HORJLR�GH¿QH�R�r[LWR�SHOR�DÀX[R�GH�YLVLWDQWHV��2�HQRUPH�KRWHO�TXH�Alexandre de Almeida inaugurou em 1926 apostou em actividades que nunca WrP��GH�DFRUGR�FRP�RV�MRUQDLV��PDLV�GR�TXH�³QXPHURVD�DVVLVWrQFLD´�H�DWUDHP�SRU�serem socialmente restritas.Filho e neto de pequenos agricultores e comerciantes, Alexandre de Almeida (1885-1972) logrou construir, sobretudo entre 1916 e 1926, uma rede de hotéis FRQVWLWXtGD�SRU�WUrV�HVWDEHOHFLPHQWRV�HP�/LVERD��XP�HP�&RLPEUD��XP�QR�%XoDFR�e um na Curia. Ajustou-se bem ao Estado Novo, tendo sido procurador à Câmara Corporativa em 1935-1938 e 1949-1958.A capacidade de se impor como um destino da moda foi um dos maiores feitos GH�$OH[DQGUH�GH�$OPHLGD��&ULRX�XP�KRWHO�PDMHVWRVR��FRP�WRGRV�RV�VHUYLoRV�H�FRQIRUWRV��DSRVWRX�GH�IRUPD�QRWiYHO�QD�DQLPDomR�H��SDUD�HVWH�HIHLWR��FRQFHGHX�DR�GHVSRUWR�XP�SDSHO� IXQGDPHQWDO��$V�RULHQWDo}HV�KRWHOHLUDV�GH�$OH[DQGUH�GH�$OPHLGD�FRQGX]LUDP�j�YDORUL]DomR�WXUtVWLFD�H�HPSUHVDULDO�GR�GHVSRUWR�

2� 0�&��$V�QRVVDV�HQWUHYLVWDV��$�&XULD�VHUi�GHQWUR�GH�SRXFR�WHPSR�XP�JUDQGH�FHQWUR�GHVSRUWLYR��in «A Bairrada», I, 3, 15 de Setembro de 1926, Anadia, p. 2.



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$�LQDXJXUDomR�GD�SLVFLQD�HVWi�FDUUHJDGD�GH� UHIHUrQFLDV�HOLWLVWDV��2V� MRUQDOLVWDV�compunham as notícias articulando estreitamente as ideias de desporto, turismo e elegância como se fossem facetas de um único poliedro. O exclusivismo parece nascer da ideia de que a prática desportiva é um atributo de cavalheirismo, de GLVWLQomR�VRFLDO�A cultura do desportista ecléctico praticando várias modalidades, apreciando-as em geral, respeitando o adversário, estava ainda muito difundida no início do Estado Novo. Embora a tendência fosse para aceitar a disputa emocionada e até a rivalidade, parecia natural aos redactores do jornal «A Voz Desportiva» que R�IXWHERO�IRVVH�SURLELGR�GH��GH�-XOKR�D��GH�6HWHPEUR�GH��$�LPSRVLomR��HPDQDGD�GR�0LQLVWpULR�GD�,QVWUXomR��p�DSRLDGD�SRUTXH�SHUPLWH�R�GHVFDQVR�GRV�MR-JDGRUHV��0DV�R�DUJXPHQWR�TXH�WDOYH]�HVWHMD�HP�OLQKD�FRP�D�FXOWXUD�GR�sportsman YHP�D�VHJXLU��³4XHP�QmR�TXLVHU�GHL[DU�GH�SUDWLFDU�GHVSRUWR�QHVWD�pSRFD��WHP�R�DWOHWLVPR��D�QDWDomR�H�RXWURV�GHVSRUWRV�TXH�PXLWR�PDLV�YDQWDJHQV�WUD]>HP@�SDUD�XPD�ERD�SUHSDUDomR�ItVLFD´3.A prática desportiva desenvolvida no Palace Hotel parece orientada pelo ideal desportivo do sportsman, o cavalheiro endinheirado, praticante de várias mo-dalidades, norteado pela elegância do fair-play4. Quando o interesse desportivo ÀRUHVFHX�DWUDYpV�GD�DFomR�GR�KRWHOHLUR�$OH[DQGUH�GH�$OPHLGD��R�SULQFLSDO�PRGHOR�FRP�UDt]HV�ORFDLV�HUD�0iULR�'XDUWH��¿OKR��D�TXHP�FRXEH��DOLiV��LQDXJXUDU�FRP�uma vitória os courts de ténis do Palace Hotel em 1929. O jornal 2V�6SRUWV, de /LVERD��DOXGLX�D�HVWD�YLWyULD�QRV�VHJXLQWHV�WHUPRV��³1R�WRUQHLR�GH�tennis que se RUJDQL]RX�SDUD�LQDXJXUDomR�GRV�courts��WULXQIRX�0iULR�'XDUWH��GRXEOp de gentle-

man�H�GHVSRUWLVWD��F{QVXO�GH�3RUWXJDO�HP�/D�*XDUGLD´5.No entanto, se quiséssemos um testemunho mais expressivo da vivência elitista do desporto praticado no Palace Hotel, bastava citar um postal-ilustrado da espo-VD�GR�SURIHVVRU�GH�QDWDomR��'LRJR�$]LQKDLV�GRV�6DQWRV�

5 de Setembro de 1941Senhora Olívia,4XH�WHQKD�SDVVDGR�EHP�H�R�VHX�¿OKR�p�R�TXH�OKH�GHVHMR��1yV�PXLWR�EHP�IHOL]PHQWH��1HVWD�IRWRJUD¿D�Yr�VH�R�KRWHO�DRQGH�HVWDPRV�KRVSHGDGRV�H�D�SLVFLQD�DRQGH�R�PHX�marido é professor. É também aqui nestas cadeiras que passo os dias a descansar. (QWmR�FRPR�YDL�D�PLQKD�FDVD"�1mR�VH�HVTXHoD�GH�LU�SDUD�Oi�QR�GLD��H�ID]HU�MDQWDU��Uma coisa boazinha para o jantar porque nós agora estamos habituados a comer

3 O foot-ball�SURLELGR�GH��GH�-XOKR�D��GH�6HWHPEUR��LQ�©$�9R]�'HVSRUWLYDª��,,��GH�-XOKR�de 1928, Coimbra, p. 2.4� 8VDPRV�D�FDUDFWHUL]DomR�GH�sportsman�GHOLQHDGD�SRU�5LFDUGR�6HUUDGR��FRP�3HGUR�6HUUD��Fu-

tebol Português. Das origens ao 25 de Abril. Uma análise social e cultural. Vol. I. Prime Books, Lisboa 2010, p. 38.5 0��5RFKD��8P�HPSUHHQGLPHQWR�GH�YXOWR��1D�&XULD�VXUJLUi�HP�EUHYH�XPD�SLVFLQD�PRGHODU��2�TXH�DFHUFD�GR�DVVXQWR�QRV�D¿UPRX�R�6U��*LO�GH�$OPHLGD��GLUHFWRU�GR�&XULD�3DODFH�6SRUWV�&OXE��LQ�«Os Sports», XV, 1568, 29 de Dezembro de 1933, Lisboa, p. 1.

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sempre quatro pratos. Vou terminar. Até breve.Saudades da0DULD�+HOHQD6

4. Curia Palace Sports Club: competição e elegância

$�SURPRomR�GR�GHVSRUWR�VRE�D�pJLGH�GR�3DODFH�+RWHO�GH¿QLX�VH�SRU�YiULDV�RULHQ-WDo}HV��FRQVWUXomR�GH�LQIUD�HVWUXWXUDV�GH�HOHYDGD�TXDOLGDGH��FULDomR�GH�XP�FOXEH�RUJDQL]DGRU� H� SDUWLFLSDQWH� QDV� FRPSHWLo}HV�� UHDOL]DomR� GH� SURYDV� GH� QtYHO� QD-FLRQDO��SURPRomR�GH�VHVV}HV�GH�GHPRQVWUDomR�GH�PRGDOLGDGHV�PHQRV�FRUUHQWHV��FRPR�R�EDVTXHWHERO�H�RV�VDOWRV�SDUD�D�iJXD��LQWHJUDomR�GR�GHVSRUWR�HP�JUDQGHV�IHVWDV��YDORUL]DomR�GR�GHVSRUWR�FRPR�DFWLYLGDGH�HOHJDQWH�H�SRUWDQWR�XP�SHUVLVWHQ-WH�HVIRUoR�GH�DWUDFomR�GDV�HOLWHV�VRFLDLV�A história do desporto no Palace Hotel da Curia confunde-se com a do próprio &XULD� 3DODFH� 6SRUWV�&OXEH�� TXH� IXQFLRQDYD�PXLWDV� YH]HV� FRPR� yUJmR� GH� SUR-paganda do hotel, logrando através dos eventos desportivos obter uma copiosa SXEOLFLGDGH�QD�LPSUHQVD�ORFDO��UHJLRQDO�H�QDFLRQDO��$�LQDXJXUDomR�GD�EHOD�SLVFLQD�HP��XP�SURMHFWR�DUTXLWHFWyQLFR�GH�5DXO�0DUWLQV��p�XP�GRV�PRPHQWRV�DOWRV�desta estratégia comercial. Temos como objectivo apontar o contributo do clube SDUD�D�SUiWLFD�GHVSRUWLYD��1R�HQWDQWR��p�SUHFLVR�VDOLHQWDU�TXH�HVVD�SUiWLFD�QmR�VH�SRGH�GHVOLJDU�GDV�IHVWDV�³PXQGDQDV´�3DUD�VH�SHUFHEHU�D�IHLomR�³PXQGDQD´�GR�FOXEH�� OHLD�VH�D�DEHUWXUD�GH�XP�DUWLJR�HYRFDWLYR�SXEOLFDGR�HP��³'HYHP�VH�DR�&XULD�3DODFH�6SRUWV�&OXEH�DV�PDLV�YDULDGDV� H� LQWHUHVVDQWHV� RUJDQL]Do}HV� IHVWLYDV� OHYDGDV� D� FDER� QD�&XULD�� )HVWDV�mundanas, festas elegantes, festas que marcavam pelo bom gosto que a elas pre-VLGLD��(VSHFWiFXORV�GH�P~VLFD��FDQWR�H�GDQoD��UpFLWDV��MDQWDUHV�GH�JDOD��IHVWDV�GH�FDUiFWHU�HGXFDWLYR�H�EHQH¿FHQWH��MRUQDGDV�GHVSRUWLYDV�GH�FDUiFWHU�QDFLRQDO�H�LQ-WHUQDFLRQDO��HWF��TXH�VHPSUH�DWUDtUDP�D�DWHQomR�GH�PLOKDUHV�GH�SHVVRDV´7.O Curia Palace Sports Club patrocinou dezenas de actividades desportivas, algu-PDV�GH�UHOHYR�QDFLRQDO�QR�kPELWR�GR�WpQLV�H�GD�QDWDomR��1R�HQWDQWR��D�PHPyULD�ORFDO�YDORUL]D�VREUHWXGR�D�GLPHQVmR�HOHJDQWH��¬�PHGLGD�TXH�RV�DQRV�GRXUDGRV�se distanciavam, aumentava a nostalgia pela elegância das festas e desapareciam as referências estritamente desportivas, como se elas fossem um complemento GDV�IHVWDV��GRV�EDLOHV�H�GDV�UHXQL}HV�H[FOXVLYDV�GD�VRFLHGDGH��$VVLP�VH�FHOHEUD�R�Curia Palace Sports Clube nos anos sessenta e seguintes. Numa crónica evocativa

6� 3RVWDO�LOXVWUDGR�GD�QRVVD�FROHFomR�7 E. Agostinho, 5HFRUGDQGR�R�SDVVDGR«�2UJDQL]Do}HV�GR�&XULD�3DODFH�6SRUWV�&OXEH��LQ�©-RUQDO�de Notícias», 14 de Dezembro de 1960, Porto.



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GD�KLVWyULD�GDV�WHUPDV�GD�&XULD��0��)ORUHV�OHPEURX��HP��DV�©OLQGDV�IHVWDV��FRQFRUULGDV�SHOD�¿QD�ÀRU�GD�VRFLHGDGH�SRUWXJXHVD�H�DWp�GH�DOpP�IURQWHLUDVª�H�HP�SDUWLFXODU�RV�MRJRV�ÀRUDLV�H�DV�IHVWDV�GDV�YLQGLPDV8.(VWDV�LPSUHVV}HV�FRPSURYDP�R�r[LWR�GD�LQLFLDWLYD�GH�$OH[DQGUH�GH�$OPHLGD��'H-FLGLX�FULDU�R�&XULD�3DODFH�6SRUWV�&OXEH�HP��GHSRLV�GH�WHU�YHUL¿FDGR��QDV�VXDV�YLDJHQV�SHOD�(XURSD��TXH�³D�SDUWH�GHVSRUWLYD�HUD�XP�FRPSOHPHQWR�QHFHVViULR�H�LPSUHVFLQGtYHO� QRV� JUDQGHV� FHQWURV� GH� WXULVPR´9. O hoteleiro investia no des-SRUWR�SDUD��FRPR�p�QDWXUDO��UHWLUDU�GLYLGHQGRV�WXUtVWLFRV��0DV�LVVR�QmR�GLPLQXtD��GH�PRGR�DOJXP��D�SURPRomR�GR�GHVSRUWR��2�VHX�PDLRU�FRQWULEXWR�UHDOL]RX�VH�QR�WpQLV�H�QD�QDWDomR��2V�GRLV�courts e a piscina foram as infra-estruturas desportivas PDLV�UHOHYDQWHV�GR�3DODFH��1R�HQWDQWR��QDV�GHFODUDo}HV�SUHVWDGDV�D�7DYDUHV�GD�Silva em 1944, também refere a existência de um ginásio, uma pista de patinagem e um campo de croquet.$�FULDomR�GR�&XULD�3DODFH�6SRUWV�&OXEH�LQFUHPHQWRX�D�SUiWLFD�GHVSRUWLYD��D�UHOH-YkQFLD�GDV�FRPSHWLo}HV�H�R�Q~PHUR�GH�PRGDOLGDGHV��2V�IUHTXHQWDGRUHV�GR�3DODFH�podiam ver ou praticar a pesca, o ténis, as gincanas automóveis, o ténis de mesa, a esgrima, o basquetebol, o pólo aquático, os saltos para a água e de um modo JHUDO�D�QDWDomR�O automobilismo conheceu uma voga assinalável nos anos 20 e 30. Em entrevista ao jornal 2V�6SRUWV��*LO�GH�$OPHLGD��¿OKR�GH�$OH[DQGUH�GH�$OPHLGD��UHLYLQGLFRX�SDUD�R�3DODFH�+RWHO�XPD�DFWLYLGDGH�SLRQHLUD�H�VHP�SDUDOHOR��³(P�DXWRPRELOLVPR��o Curia Sport Club tem realizado, desde 1930, maior número de provas que qual-quer outro club português: gymkhanas��FRQFXUVRV�GH�HOHJkQFLD��³Rallye &XULD´��DEVROXWD�QRYLGDGH�HQWUH�QyV�H�TXH�RXWURV�VH�TXLVHUDP�DSURYHLWDU��´10.É provável que tenha sido nos anos sessenta que o Curia Palace Sports Clube SHUGHX�JUDQGH�SDUWH�GD�VXD�YRFDomR�GHVSRUWLYD��$V�HVFDVVDV�QRWtFLDV�GD�VXD�DFWL-YLGDGH��FROKLGDV�QD�LPSUHQVD�ORFDO��QmR�QRV�SHUPLWHP�FRQWXGR��SDUD�Mi��VHU�FRQ-clusivos.

4.1. Ténis

O campo de ténis que o deputado, senador, chefe do Partido Progressista e pre-VLGHQWH�GR�&RQVHOKR�GH�0LQLVWURV�-RVp�/XFLDQR�GH�&DVWUR�FRQVWUXLX�QD�VXD�FDVD��HP�$QDGLD��H�DTXHOH�TXH�-RVp�3DXOR�0RQWHLUR�&DQFHOD�IH]�QR�TXLQWDO�GH�VXD�FDVD�QD�PHVPD�YLOD�WHVWHPXQKDP�XPD�SUiWLFD�GD�PRGDOLGDGH�QHVWD�UHJLmR�GHVGH�R�¿QDO�do século XIX. Na Curia, como já vimos, foi instalado um court no parque por

8� 0��)ORUHV��Rapsódia bairradina (II)��LQ�©-RUQDO�GD�%DLUUDGDª��;,,��GH�$JRVWR�GH��Oliveira do Bairro, pp. 10 e 9.9� 'HFODUDo}HV�SUHVWDGDV�D�7DYDUHV�GD�6LOYD��(�DVVLP�QDVFHX�R�&XULD�3DODFH�6SRUWV�&OXEH��LQ�Curia

Palace Sports Clube. 15 anos de vida desportiva (1929-1944). S. l., s. e., s. d., pp. 3-4.10 5RFKD��DUW��FLW�

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YROWD�GH��+DYLD�GH�VHU�QR�3DODFH�+RWHO��FRQWXGR��TXH��DSyV�D�FULDomR�GRV�GRLV�FDPSRV�UHIHULGRV��HVWD�PRGDOLGDGH�JDQKDULD�XPD�SUHVHQoD�VLJQL¿FDWLYD�A partir de 1929, passaram a realizar-se provas regulares, tanto de ordem parti-FXODU�FRPR�LQWHJUDGDV�QR�FDOHQGiULR�GD�)HGHUDomR�3RUWXJXHVD�GH�Lawn-Tennis. (P��-RDTXLP�0LJXHO�GH�6HUUD�H�0RXUD��YLFH�SUHVLGHQWH�GHVWH�RUJDQLVPR��GHVWDFRX�D�UHDOL]DomR�GH�FDWRU]H�FDPSHRQDWRV�R¿FLDLV�H�QXPHURVRV�WRUQHLRV�SDU-ticulares. Ele próprio concorrera onze vezes e expunha o que o ténis devia ao 3DODFH�+RWHO�GD�&XULD�QRV�VHJXLQWHV�WHUPRV��³$�&XULD�FRP�RV�VHXV�HQFDQWRV��R�Palace com o seu conforto, a família Alexandre d’Almeida com as suas constan-WHV�JHQWLOH]DV�H�R�&XULD�3DODFH�6SRUWV�&OXEH�FRP�DV�LPSHFiYHLV�RUJDQL]Do}HV�TXH�tem sabido promover, têm conseguido cativar maravilhosamente todos aqueles TXH�XPD�YH]�DOL�VH�WHQKDP�GHVORFDGR´11.O número de atletas presentes nos chamados Campeonatos da Curia subiu de forma constante entre 1937 e 1944: 13, 21, 25, 28, 30 e 48. O livro comemorativo GRV�TXLQ]H�DQRV�GR�&XULD�3DODFH�6SRUWV�&OXEH�UHDOoD�RV�QRPHV�GH�'��-RVp�GH�9HU-GD��/XtV�5LFFLDUGL��$QWyQLR�&DVDQRYDV��)UHGHULFR�GH�9DVFRQFHORV��+RUWD�H�&RVWD��-RVp�5RTXHWWH�� (GXDUGR�5LFFLDUGL�� LUPmRV�0DWRV�� /XtV�0HJUH��%ULWR� H�&XQKD��3UDWD�'LDV��-RVp�GD�6LOYD�H�)��)UDGH��(P��UHDOL]RX�VH�QD�&XULD�XP�HQFRQWUR�3RUWXJDO�(VSDQKD��(�D�SDUWLU�GH��R�3DODFH�+RWHO�DFROKHX�YiULDV�YH]HV�D�¿QDO�GD�7DoD�5RGULJR�GH�&DVWUR�3HUHLUD��GLVSXWDGD�HQWUH�DV�HTXLSDV�GDV�=RQDV�1RUWH�H�Sul do País. Quanto a provas particulares, realizaram-se encontros entre o Curia 3DODFH�6SRUWV�&OXEH�H�HTXLSDV�GR�/XVR��$YHLUR��0LUDPDU�H�9LJR�$�LQIRUPDomR�SDUD�R�SyV�JXHUUD�p�PDLV�HVFDVVD�H�QmR�VH�HQFRQWUD�VLVWHPDWL]DGD��A leitura da imprensa sugere que os courts continuaram a ser usados nos termos anteriores. Em 1945, previa-se que acolhessem um Portugal-Espanha. Em 1954, GHFRUUHX�R�;;9�&DPSHRQDWR�GH�7pQLV�GD�&XULD��EHP�FRPR�D�¿QDO�GR�FDPSHR-nato inter-clubes entre os vencedores das zonas Norte e Sul. Esta mesma prova, SDUD�DWULEXLomR�GD�7DoD�5RGULJR�GH�&DVWUR�3HUHLUD��UHDOL]RX�VH�QR�3DODFH�+RWHO�em 1971.

4.2. Natação

$�LQDXJXUDomR�GD�SLVFLQD�GR�3DODFH�+RWHO�HP��GHX�XP�QRYR�LPSXOVR�DR�GHV-SRUWR�H�DR�WXULVPR��$�LPSUHQVD�PXOWLSOLFRX�RV�DUWLJRV�VDOLHQWDQGR�DV�GLPHQV}HV�ROtPSLFDV��D�EHOH]D�GR�FRQMXQWR�H�D�VXD�IHLomR�³HOHJDQWH´��$�SLVFLQD�VXUJLX�SDUD�VHUYLU�DR�PHVPR�WHPSR�R�GHVSRUWR�H�R�OD]HU�WXUtVWLFR��3DUD�*LO�GH�$OPHLGD��³R�GHVSRUWR�H�R�WXULVPR�WrP��SDUD�QyV��XP�REMHFWLYR�FRPXP��´��(�DVVLP�DQWHFLSRX�DTXLOR�TXH�YHLR�HIHFWLYDPHQWH�D�VHU�³XPD�YHUGDGHLUD�SLVFLQD�PRGHOR´�GR�SRQWR�GH�YLVWD�WXUtVWLFR�H�GHVSRUWLYR��³dancings, bar, servidos por toldos desmontáveis,

11� -��0��GH�6HUUD�H�0RXUD��2�GHSRLPHQWR�GH�XP�GLULJHQWH�GR�WHQQLV, in Curia Palace Sports Clube.

15 anos de vida desportiva (1929-1944). S.l., s.e., s.d., p. 20.



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DPSODV� EDQFDGDV� ODWHUDLV� HP� FLPHQWR�� WHUUDoRV� GHVWLQDGRV� D� VROiULRV�� FDELQDV��PDVVDJHQV��GXFKHV�H�FKXYHLURV��FRP�iJXD�TXHQWH�H�IULD��HVSDoRV�DPSORV��HP�UH-GRU�GD�SLVFLQD��SDUD�IHVWDV´12.2V�YHU}HV�TXH�VH�VHJXLUDP�j�LQDXJXUDomR�FRQ¿UPDUDP�DV�PHOKRUHV�H[SHFWDWLYDV��Construída ao lado dos campos GH�WpQLV��D�SLVFLQD�UHIRUoRX�D�DFWLYLGDGH�GHVSRU-tiva e de lazer.'R�SRQWR�GH�YLVWD�GHVSRUWLYR��D�SULPHLUD�GpFDGD�¿FRX�PDUFDGD�SHOD�SUHVHQoD�GH�numerosos clubes do Porto, Aveiro, Coimbra e Lisboa. A título particular, reali-zaram-se festivais constituídos por provas masculinas e femininas nos diversos HVWLORV�H�GLVWkQFLDV��EHP�FRPR�VDOWRV�SDUD�D�iJXD�H�GHVD¿RV�GH�SyOR�DTXiWLFR��(P�1936, disputaram-se na Curia os campeonatos nacionais e no ano seguinte os FDPSHRQDWRV�UHJLRQDLV�H�R�HQFHUUDPHQWR�GD�³4XLQ]HQD�GH�1DWDomR´�RUJDQL]DGD�pelo jornal «Os Sports»��2V�PRPHQWRV�PDLV�DOWRV�FRLQFLGLUDP�FRP�D�SUHVHQoD�GDV�HTXLSDV�GH�QDWDomR�GD�$OHPDQKD��HP��H�GD�+XQJULD��HP��$�H[LELomR�GH�FDPSH}HV�ROtPSLFRV�H�PXQGLDLV�PHUHFHX�XP�JUDQGH�UHDOFH�H�DXPHQWRX�R�YDORU�GDV�YLWyULDV�GH�0iULR�6LPDV��TXH�HP��DLQGD�HUD�UHFRUGLVWD�SRUWXJXrV�GRV��e 200 metros livres e dos 100 metros costas.$�SUHVHQoD�GRV�QDGDGRUHV�DOHPmHV�IRL�UHSRUWDGD�QD�$OHPDQKD�GH�XP�PRGR�WDOYH]�inesperado. Em vez de um relato político e ideológico, o jornal «%HUOLQHU�0RU-genpost»�GH��GH�2XWXEUR�VDOLHQWD�DV�EHOH]DV�QDWXUDLV�GD�&XULD�H�GR�%XoDFR��RQGH�D�FRPLWLYD�WDPEpP�HVWHYH��2V�OHLWRUHV�EHUOLQHQVHV�QmR�HQFRQWUDUDP�D�H[DOWDomR�GH�XPD�YLWyULD�DOHPm��PDV�D�GHVFULomR�GH�XP�ORFDO�DSUD]tYHO�H�DFROKHGRU13.1RV�SULPHLURV�GH]�DQRV�GH�DFWLYLGDGH�GD�SLVFLQD��HP�UHODomR�DRV�TXDLV�H[LVWHP�LQIRUPDo}HV�VLVWHPDWL]DGDV��YHUL¿FDPRV�XP�HVIRUoR�GH�SURPRomR�ORFDO�GD�PR-GDOLGDGH��,VVR�WUDGX]LX�VH�QD�SUHSDUDomR�GRV�QDGDGRUHV�GR�$QDGLD�)XWHERO�&OXEH�pelo professor residente Alfredo da Silva Ovelha e na disputa ocasional entre os QDGDGRUHV�GHVWH�FOXEH�H�³DOJXQV�UHSUHVHQWDQWHV�GH�ÈJXHGD´��HP��H��1mR�p�FRQKHFLGR�R�SURJUDPD�FRPSHWLWLYR�UHDOL]DGR�QD�SLVFLQD�GR�3DODFH�+RWHO�DSyV�D�,,�*XHUUD�0XQGLDO��Quanto ao lazer, os proprietários do hotel tornaram a piscina um pólo de grande SUHVWtJLR�SDUD�DV�HOLWHV�JUDoDV�jV�JUDQGLRVDV�H[LELo}HV��DRV�HVSHFWiFXORV��jV�IHVWDV�QRFWXUQDV�H�D�DVVLQDOiYHLV�SUHVHQoDV�PXQGDQDV�H�SROtWLFDV��2�FRQFXUVR�GH�mail-

lots�GHX�DWp�XPD�QRWD�GH�HVFkQGDOR��FXMD�SXEOLFLGDGH�QmR�GHYH�WHU�GHVDJUDGDGR�D�$OH[DQGUH�GH�$OPHLGD��3RU�FDXVD�GHVVH�FRQFXUVR��³R Bispo de Coimbra sus-pendeu todas as Ordens dos sacerdotes hospedados no Palace Hotel, na Curia, e LQWHUGLWRX�D�&DSHOD�DQH[D�DR�UHIHULGR�KRWHO´��$�LQLFLDWLYD��LQWHJUDGD�QDV�IHVWDV�GH�6mR�&ULVWyYmR��IRL�FRQVLGHUDGD�DWHQWDWyULD�j�PRUDO14.

12 5RFKD��DUW��FLW�13� 9HU�WDPEpP�©'HU�-XJHQG�6FKZLPPHUª��VXSOHPHQWR�GH�©6FKZLPPHUª��GH�/HLS]LJ��GH�2XWX-EUR�GH��$JUDGHoR�D�.DWULQ�+HUJHW�D�WUDGXomR�GDV�QRWtFLDV�SDUD�SRUWXJXrV�14� ©'LiULR�3RUWXJXrVª��GH�6HWHPEUR�GH��5LR�GH�-DQHLUR�

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Visto à distância, no Brasil, o caso tinha algum pitoresco, explorado com humor SHOR�©'LiULR�3RUWXJXrVª�GR�5LR�GH�-DQHLUR��³1R�SDUTXH�GR�3DODFH�+RWHO´��Or�VH�neste jornal,

há uma piscina onde o mundo feminino se mostra tonteando todo o mundo, in-clusive o mundo do clero. Brincava-se, nadava-se, ria-se, como é de hábito em HVWDo}HV�GH�iJXDV��$�FHUWD�DOWXUD�GH�TXH�VH�KmR�GH�OHPEUDU�DV�UDSDULJDV"��)D]HU�nada mais, nada menos de que um concurso de maillots. Os reverendos, modesta-PHQWH��QmR�SURWHVWDUDP��0RGHVWDPHQWH��RX�WDOYH]�SRUTXH�QmR�³VRXEHVVHP´�EHP�do que se tratava. Quando, porém, eles já deviam estar a antegozar o espectáculo GHOLFLRVR��HLV�TXH�OKHV�FDL�HP�FLPD�GRV�WRXWLoRV�R�EiFXOR�GR�6U��%LVSR�GH�&RLPEUD��FKDPDQGR�RV�j�ERD�UD]mR��$FKDPRV��VDOYR�R�GHYLGR�UHVSHLWR��TXH�R�LOXVWUH�SUHODGR�IRL�VHYHUR�HP�GHPDVLD��$¿QDO�GDV�FRQWDV��D�VDEHGRULD�SRSXODU�p�VHPSUH�TXHP�WHP�PHOKRU�UD]mR��R�TXH�p�ERP�p�S¶UD�VH�YHU15.

'HVHQYROYHPRV�HVWH�FDVR�SRUTXH�HOH�GHPRQVWUD�TXH�D�SUiWLFD�GD�QDWDomR�VH�HQ-FRQWUDYD�VRE�YLJLOkQFLD�PRUDO��1mR�FRQKHFHPRV�R�GHVHQYROYLPHQWR�UHOLJLRVR�GR�assunto, mas a visita de Oliveira Salazar e Bissaya Barreto nos dias seguintes cau-cionou o empreendimento hoteleiro e reduziu o caso a um episódio humorístico.

5. Ciclismo: rivalidade e emoção

A importante actividade desportiva realizada no Palace Hotel apresentava um enquadramento elitista: ou era praticado pela elite ou elegia a elite como público. Saindo do seu ambiente reservado para as ruas da estância termal, passava-se do WpQLV�H�GD�QDWDomR�SDUD�R�FLFOLVPR�H��PDLV�WDUGH��SDUD�R�KyTXHL�HP�SDWLQV�2V�GRLV�XQLYHUVRV�QmR�VH�RSXQKDP��$�SRSXODomR�ORFDO�HPSROHLUDYD�VH�QRV�PX-retes para admirar os automóveis que se exibiam em gincanas e concursos de HOHJkQFLD�� FRPR�EHP�PRVWUDP� DOJXPDV� IRWRJUD¿DV��$V�PXOWLG}HV� TXH� DÀXtDP�GRV�DUUHGRUHV�H[WDVLDYDP�VH�SHUDQWH�D�PDJQL¿FrQFLD�GR�iWULR�H�D�VR¿VWLFDomR�GRV�elevadores, como documenta a crónica publicada no «0DJD]LQH�%HUWUDQGª em 6HWHPEUR�GH��(P�VHQWLGR�FRQWUiULR��FXPSUH�UHDOoDU�TXH�IRL�GHVWH�KRWHO�TXH�partiram os ciclistas numa etapa da IV Volta a Portugal. No entanto, qualquer pes-soa que tenha vivido os anos sessenta nos arredores da Curia reconhece o elitismo GD�QDWDomR�H�GR�WpQLV�QR�3DODFH�H�R�FDUiFWHU�SRSXODU�GR�FLFOLVPR�GLVSXWDGR�QDV�ruas ou no circuito do parque.2�HOLWLVPR�GHVSRUWLYR�GR�3DODFH�QmR�Vy�H[FOXtD�D�FRPXQLGDGH� ORFDO�FRPR��HP��QD�LQDXJXUDomR�GD�SLVFLQD��FROKHX�D�VXD�DQLPRVLGDGH�SRUTXH�$OH[DQGUH�GH�Almeida usou a água do rio Cértima para encher a piscina, deixando os campo-QHVHV�VHP�iJXD�SDUD�UHJDU�RV�FDPSRV�DJUtFRODV��3RGHPRV�SRUWDQWR�D¿UPDU�TXH�

15 2�FOHUR�H�RV�PDLOORWV��LQ�©'LiULR�3RUWXJXrVª��GH�6HWHPEUR�GH��5LR�GH�-DQHLUR�



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PHLR�VpFXOR�GH�WpQLV�H�GH�QDWDomR��PXLWDV�YH]HV�DR�PDLV�DOWR�QtYHO�QDFLRQDO��QmR�FULRX�DWOHWDV�ORFDLV��$LQGD�QRV�DQRV�VHWHQWD��D�LGHLD�GH�RV�³KyVSHGHV´�SUDWLFDQGR�ténis nos courts do Palace Hotel era um facto remoto para a comunidade local. 9r�ORV�MRJDU�HUD�XP�HSLVyGLR�TXH�QmR�LPSOLFDYD�RV�KDELWDQWHV��DOLiV�JHUDOPHQWH�desconhecedores das regras.$�UHVHUYD�GR�3DODFH�QmR�GLPLQXtD�D�FRPSHWLomR�PDV�HQYROYLD�D�QXP�FDYDOKHL-rismo que, como já dissemos, talvez se possa remontar ao ideal oitocentista do sportsman. Em contrapartida, por todo o lado, e nomeadamente na Bairrada, o FLFOLVPR�FUHVFHX�FRPR�XP�GHVSRUWR�GH�HPRo}HV�H�GH�ULYDOLGDGHV�1mR�SUHWHQGHPRV�HVERoDU�D�KLVWyULD�GR�FLFOLVPR�QD�UHJLmR��TXH�VH�HQFRQWUD�DOLiV�por fazer16�� ,PSRUWD�SRUpP�VDOLHQWDU�R�SLRQHLULVPR�GH�0iULR�'XDUWH� �SDL��TXH�HP��UHDOL]RX�FRP�DPLJRV�XPD�H[FXUVmR�GH�ELFLFOHWD�HQWUH�$YHLUR�H�R�/XVR��e lembrar as várias corridas de amadores em 1913. Na Curia, tanto quanto sabe-mos, o início das provas de ciclismo coincidiu com a emergência de dois atletas TXH��HP�PHDGRV�GRV�DQRV�YLQWH��LQWHUSUHWDUDP�XPD�HPRFLRQDQWH�HPXODomR�TXH�D�IDOWD�GH�HVWXGR�TXDVH�IH]�HVTXHFHU��$QtEDO�&DUUHWR�H�0DQXHO�$OYHV�3LUHV��YHQFH-dores da corrida Porto-Lisboa de 1925 e 1926.$�GLFRWRPLD�VRFLDO�HQWUH�R�WpQLV�H�R�FLFOLVPR�QmR�p�H[FOXVLYD�GDV�WHUPDV�GD�&XULD��(QTXDQWR�0DQXHO�$OYHV�3LUHV�JDQKDYD�D�3RUWR�/LVERD�GH��D�©,OXVWUDomRª, uma das mais importantes revistas sociais, ignorava a prova e preferia mostrar algumas senhoras jogando ténis, passeando de bicicleta e banhando-se na praia. Só no «Domingo Ilustrado» lográmos encontrar notícia da prova, aliás bem do-FXPHQWDGD�FRP�GXDV�IRWRJUD¿DV��7DOYH]�QmR�VHMD�FDVXDO�TXH�LJQRUH�R�QRPH�GR�vencedor ao mesmo tempo que o apresenta cortando a meta.'HQWUR�GR�GHVSRUWR�SUDWLFDGR�QDV�WHUPDV�GD�&XULD��R�FLFOLVPR�QmR�p�DSHQDV�PDLV�uma modalidade: é a modalidade popular, aquela que atrai o público e o faz vi-EUDU��TXH�FULRX�KHUyLV�H�ULYDOLGDGHV�ORFDLV��(P�WRGD�D�UHJLmR�GD�%DLUUDGD��D�GLIX-VmR�GD�ELFLFOHWD�HQTXDQWR�PHLR�GH�ORFRPRomR�TXRWLGLDQD�SRSXODUL]RX�R�FLFOLVPR��JUDQMHDQGR�DGHSWRV�H�SUDWLFDQWHV��1R�GLItFLO�DUUDQTXH�GDV�WHUPDV��0DULD�(PtOLD�6HDEUD�GH�&DVWUR�OHPEUD�TXH��SDUD�VXSULU�D�IDOWD�GH�HVWDomR�WHOHJUi¿FD�QR�9HUmR�GH��³XP�FULDGR�FRP�XPD�ELFLFOHWD�SRGHUi�ID]HU�R�VHUYLoR�SURYYLVRULDPHQWH´��&RP�R�GHFRUUHU�GRV�DQRV��D�ELFLFOHWD�WRUQRX�VH�WmR�FRPXP�TXH�VH�SRGLD�DGPLUDU�DV�PXOKHUHV�UHJUHVVDQGR�GRV�FDPSRV�FRP�FDUUHJRV�GH�HUYD�j�FDEHoD�RX�WUDQVSRU-tando nelas todo o tipo de produtos e volumes.$V�WHUPDV�GD�&XULD�LQVHUHP�VH�QXPD�UHJLmR�IRUWHPHQWH�PDUFDGD�SHOR�XVR�TXRWL-GLDQR�GD�ELFLFOHWD�H�SRU�XPD�ÀRUHVFHQWH�LQG~VWULD�GH�PRQWDJHP�GH�ELFLFOHWDV�TXH�veio até à actualidade. O ciclista Alves Barbosa explica o seu bom ordenado ao VHUYLoR�GR�6DQJDOKRV�'HVSRUWR�&OXEH�QRV�DQRV��SHOR�DSRLR�FRQFHGLGR�SHORV�³FHUFD�GH�WULQWD�DUPD]pQV�JURVVLVWDV�GH�PDWHULDO�SDUD�ELFLFOHWDV��WRGRV�HOHV�VyFLRV�apoiantes do Sangalhos, que pagavam naquele tempo […] uma quota mensal

16� 3RGH�HQFRQWUDU�VH�XPD�DERUGDJHP�O~GLFD�H�QDUUDWLYD�GRV�SULPyUGLRV�GR�FLFOLVPR�QHVWD�UHJLmR�no blogue «Viagens Cíclicas» em http://viagensciclicas.wordpress.com.

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GH��´17. É natural portanto que nelas se tenham desenvolvido provas de HQRUPH�H�GXUiYHO�VXFHVVR�SRSXODU��TXH�VmR�XP�H[SUHVVLYR�FRQWUDSRQWR�j�UHVHUYD�elitista do Palace Hotel.

5.1. Provas principais

Podemos resumir o ciclismo na Curia a três provas principais: o Circuito do Vou-ga, o Circuito das Termas da Bairrada e o circuito dentro do parque. O que vamos H[SRU�p�XPD�VtQWHVH�LQFRPSOHWD�H�QmR�LVHQWD�GH�SUHVXQo}HV�SRU�YHUL¿FDU�7HPRV�FRQKHFLPHQWR�GD�UHDOL]DomR�GD�9ROWD�GR�9RXJD�QRV�DQRV�GH��D��Decorria numa distância aproximada de 168 a 188 quilómetros e teve a tutela da 8QLmR�9HORFLSpGLFD�3RUWXJXHVD�D�SDUWLU�GD�VHJXQGD�HGLomR�O Circuito das Termas da Bairrada, iniciado em 1929, parece ter dominado os anos trinta. Em 1933, foi uma prova de estrada ganha por Alfredo Trindade. Em ��H��LQFOXLX�QD�SDUWH�¿QDO�FLQFR�YROWDV�DR�SDUTXH�GDV�WHUPDV��QD�GLVWkQFLD�total de cinquenta quilómetros.1mR�FXVWD�VXSRU�TXH�WHQKD�VLGR�GHVWD�H[SHULrQFLD�TXH�QDVFHX�QRV�DQRV�TXDUHQWD�D�mais importante e durável prova ciclística da Curia: o circuito de sessenta voltas ao parque na distância de setenta quilómetros. A prova estabilizou nos anos 50 e 60 na forma de critério, com sprints de dez em dez voltas, realizando-se em -XQKR�RX�-XOKR�FRP�R�QRPH�GH�&LUFXLWR�GD�&XULD�H�HP�6HWHPEUR�RX�2XWXEUR�FRP�D�GHVLJQDomR�GH�&LUFXLWR�GDV�9LQGLPDV��2�SLVR�HUD�HP�WHUUD�EDWLGD�H�D�UXD�FLUFXQGDYD�R�ODJR�QD�VXD�Pi[LPD�H[WHQVmR��)RL�D�SURYD�PDLV�GXUiYHO�H�D�PDLV�SRSXODU�GD�&XULD��5HDOL]RX�VH�GXUDQWH�FHUFD�GH� WULQWD�DQRV��DWp�XPD�DPSOLDomR�do Hotel das Termas ter apertado a rua e inviabilizado a passagem dos ciclistas. $�SUHVHQoD�GH�$OYHV�%DUERVD�GHX�OKH�XPD�H[WUDRUGLQiULD�SRSXODULGDGH��$WUDtD�milhares de pessoas.

5.2. Carreto e Pires, heróis dos anos vinte

A rivalidade entre ciclistas é um lugar-comum do ciclismo. Antes da Volta a Por-WXJDO�H�GD�HPXODomR�GHVSRUWLYD�HQWUH�7ULQGDGH�H�1LFRODX��GHFRUULD��HP�&RLPEUD�H�na Bairrada, como dissemos, uma intensa disputa entre dois vencedores da corrida 3RUWR�/LVERD��$QtEDO�&DUUHWR��YHQFHGRU�HP��H�0DQXHO�$OYHV�3LUHV��HP��$�ULYDOLGDGH�QmR�GXURX�PDLV�GH�WUrV�DQRV�SRUTXH�0DQXHO�$OYHV�3LUHV��QDWXUDO�GD�Pedralva, aldeia situada a poucos quilómetros da Curia, emigrou em 1928 para o %UDVLO��(P�1RYHPEUR�GH��DOFDQoRX�XPD�YLWyULD�QR�YHOyGURPR�GH�6mR�3DXOR�H�SUHSDUDYD�VH�SDUD�XPD�FRUULGD� HQWUH�6mR�3DXOR� H�&DPSLQDV�RUJDQL]DGD�SHOR�clube português Barra Funda.

17� -��0DJDOKmHV�&DVWHOD��Alves Barbosa. 700 000 quilómetros a pedalar. Sete Caminhos, Lisboa 2005, p. 153.



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Aníbal Carreto, natural de Couvelha, tornou-se uma referência mais durável do FLFOLVPR�UHJLRQDO��&RPHoRX�D�FRUUHU�DRV�YLQWH�DQRV��$RV��JDQKRX�XPD�SURYD�OR-cal. E foi como atleta do Sport Clube Conimbricense que realizou a sua carreira18.A rivalidade entre estes dois ciclistas formou-se na corrida Porto-Lisboa, alimen-WRX�VH�QXPD�GLVSXWD�HVWULWDPHQWH�FRQLPEULFHQVH�H�WHYH�QD�SURYD�0HDOKDGD�3RUWR�0HDOKDGD�H�QD�&XULD�9RXJD�GH��PRPHQWRV�FXOPLQDQWHV�A partir de 1928, surgiu um terceiro ciclista que, sem chegar ao nível de Pires e GH�&DUUHWR��VH�WRUQRX�XPD�UHIHUrQFLD�ORFDO��5HIHULPR�QRV�D�-RDTXLP�5RVPDQLQKR��QDWXUDO�GD�SRYRDomR�OLPtWURIH�GDV�WHUPDV�H�FXMR�SDL�IRL�WUDEDOKDGRU�GD�6RFLHGDGH�GDV�ÈJXDV�GD�&XULD� FRPR�GXFKLVWD��2V� MRUQDLV�GmR�FRQWD�GH�GXDV� LPSRUWDQWHV�vitórias em Setembro de 1929 e de uma disputada corrida travada com Alfredo Trindade em 1933, ano em que cumpriu a Volta a Portugal a título individual, embora envergasse a camisola do clube local (Anadia Futebol Clube).2�r[LWR�GR�FLFOLVPR�QD�UHJLmR�HQYROYHQWH�GD�&XULD�SURGX]LX�RXWURV�DWOHWDV�TXH�DTXL�QmR�FDEH�GHVHQYROYHU��GHVGH�$OEHUWR�)HUQDQGHV��GH�$YHOmV�GH�&DPLQKR��TXH�JD-QKRX�R�&LUFXLWR�GR�0LQKR�GH��QD�FDWHJRULD�GRV�fracos��DWp�)ORULDQR�0HQGHV�

5.3. Alves Barbosa, herói dos anos cinquenta

Acabado de ser contratado pelo Sangalhos Desporto Clube e contando apenas dezoito anos, Alves Barbosa estreou-se com uma vitória no Porto e outra no Cir-cuito da Curia, em 1950. Tornou-se um vencedor natural dos circuitos da Curia QRV�RQ]H�DQRV� VHJXLQWHV��2�FLFOLVWD�FRQVLGHUDYD�HVWH�FLUFXLWR�PXLWR� WpFQLFR��¬�VHPHOKDQoD�GR�TXH�ID]LD�QR�GD�0DOYHLUD��DV�FXUYDV�DSHUWDGDV�OHYDYDP�QR�D�WHQWDU�IXJLU�DR�SHORWmR�ORJR�QD�SDUWLGD�H�DVVLP�HYLWDU�DV�TXHGDV�IUHTXHQWHV19.

6. Hockey Club da Curia: súbita paixão

(P��FRPHoRX�QD�&XULD�XPD�SUiWLFD�GHVSRUWLYD�TXH�KDYHULD�GH�GHVHQFDGHDU�XPD�V~ELWD�SDL[mR�SRSXODU��R�KyTXHL�HP�SDWLQV��(VWD�PRGDOLGDGH�WHYH�GXDV�IDVHV�principais. A primeira durou até cerca de 1955. A segunda ocorreu nos anos seten-ta, já depois do 25 de Abril��)RL�DSRLDGD�SHOD�6RFLHGDGH�GDV�ÈJXDV�GD�&XULD��TXH�HGL¿FRX�XP�ULQTXH�MXQWR�j�FDVD�GH�FKi��H�UHFUXWRX�D�TXDVH�WRWDOLGDGH�GRV�DWOHWDV�entre a juventude local, sobretudo da Curia.'HSRLV�GD�VXD�FRQVWLWXLomR�IRUPDO�HP��R�+RFNH\�&OXEH�GD�&XULD�GLVSXWRX�R�FDPSHRQDWR�GD� ,,�'LYLVmR�GR�1RUWH��$R�¿P�GH�FLQFR�PHVHV�� WLQKD� UHDOL]DGR�

18 E. Agostinho, (QWUHYLVWD�D�$QtEDO�&DUUHWR�QR�©-RUQDO�GH�1RWtFLDVª��1RYHPEUR�GH��3RUWR��página «A Bairrada».19� 0DJDOKmHV�&DVWHOD��FLW��SS��

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YLQWH�MRJRV��YHQFLGR�WUH]H��HPSDWDGR�WUrV�H�SHUGLGR�TXDWUR��8P�LQtFLR�WmR�DXVSL-cioso, obtido sem treinador, provocou um entusiasmo que haveria de perdurar no LPDJLQiULR�ORFDO�FRP�FRQWRUQRV�DOJR�PtWLFRV��2V�MRUQDLV�GmR�FRQWD�GH�XP�JUDQGH�número de adeptos deslocando-se ao campo dos adversários «em camioneta e carros ligeiros»20.$R�¿P�GH�XP�DQR��H�Mi�VRE�D�RULHQWDomR�WpFQLFD�GH�+LOiULR�)HUQDQGHV��R�+RFNH\�&OXEH�GD�&XULD�GLVSXWDUD��MRJRV��DOJXQV�FRQWUD�HTXLSDV�GD�SULPHLUD�GLYLVmR��tendo ganho 28, empatado 6 e perdido 14. E projectava organizar um grupo de juniores. Terminou a época em segundo lugar, atrás da Escola Livre de Oliveira de Azeméis.

8. Conclusão

Nas termas da Curia, a prática desportiva teve um desenvolvimento lento no pri-PHLUR�TXDUWHO�GR�VpFXOR�;;��$�FRQVWUXomR�GH�XP�FDPSR�GH�WpQLV�FHUFD�GH��integra-se num contexto de lazer elitista. O entusiasmo desportivo desencadeou-VH�QD�WUDQVLomR�SDUD�R�(VWDGR�1RYR�HP�JUDQGH�PHGLGD�JUDoDV�j�DSRVWD�WXUtVWLFD�de Alexandre de Almeida que, nos vastos jardins do seu hotel, construiu dois FDPSRV�GH�WpQLV��H�XPD�SLVFLQD�FRP�GLPHQV}HV�ROtPSLFDV��Durante o Estado Novo, o Palace Hotel da Curia acolheu actividades desportivas VRFLDOPHQWH�H[FOXVLYLVWDV�H�DVVHQWHV�QR�WpQLV��QD�QDWDomR�H�QDV�JLQFDQDV�DXWRPy-veis. Num âmbito popular, as termas viram desenvolver-se o ciclismo e o hóquei HP�SDWLQV��TXH�EHQH¿FLDUDP�GH�XP�JUDQGH�LQWHUHVVH�GR�S~EOLFR�ORFDO��2�FLFOLVPR�produziu atletas de relevo nacional.

20� 9HU��SRU�H[HPSOR��D�QRWtFLD�QR�©-RUQDO�GH�1RWtFLDVª�GH��GH�)HYHUHLUR�GH��


*Lj�QHO��D�6LHQD�,GD�1RPL�3HVFLROLQL��LVWUXWWULFH�GHOOD�6RFLHWj�VSRUWLYD�0HQV�Sana in Corpore Sano, aveva introdotto un nuovo gioco al femminile denominato ³SDOOD�DO�FHUFKLR´1. Si trattava di un esercizio che rientrava nelle attività ginniche ritenute idonee per l’educazione della donna, improntate in un’ottica di sport come SUR¿ODVVL�SHU�O¶LJLHQH�H�OD�VDOXWH��WLSLFKH�GHO�PRGHOOR�ERUJKHVH�HOLWDULR�RWWRFHQWH-sco. Il nuovo gioco era giunto a Siena per il tramite delle frequentazioni del mondo anglosassone della Pesciolini. La pallacanestro, infatti, diversamente dagli Stati 8QLWL��QHO�5HJQR�8QLWR�DYHYD�DYXWR��LQL]LDOPHQWH��XQD�FRQQRWD]LRQH�LQ�URVD��FRPH�attestavano i primi manuali con le regole del gioco, stampati e diffusi, così come riportato dallo stesso vocabolario della lingua inglese, a partire dal 1895 alla voce ³EDVNHW�EDOO´��1HO��YL�HUD�VWDWD�OD�SULPD�HVLEL]LRQH�XI¿FLDOH��WHQXWDVL�D�9HQH-zia, all’interno di una manifestazione ginnica, da parte delle atlete senesi.Il gioco, tuttavia, in questa dimensione al femminile, non era la fedele riproduzio-QH�GL�TXHOOR�LGHDWR�QHO��D�6SULQJ¿HOG��QHJOL�8VD��GD�-HPHV�1DLVPLWK2.Nel clima dell’Italia liberale a cavallo tra i due secoli, infatti, la ginnastica rien-trava in un più ampio quadro di educazione all’igiene, portato avanti dallo stato, ULYROWR�DL�JLRYDQL�GHOOD�QDVFHQWH�ERUJKHVLD�FLWWDGLQD��/D�³SDOOD�DO�FHUFKLR´��TXLQGL��diversamente dalle motivazioni che l’avevano generata negli Usa, aveva una va-lenza educativa rivolta all’universo femminile, in cui aspetto ludico, educativo e

1 F. Valacchi, I muscoli della città. Dall’associazione ginnastica senese alla Mens Sana di Siena, Cantagalli, Siena 1991; F. Stelo (a cura di), Siena in biancoverde, Betti, Siena 2002.2� 0��$UFHUL��9��%LDQFKLQL��La leggenda del basket, %DOGLQL�&DVWROGL��0LODQR��7KH�1ED¶�RI¿-

cial Enciclopedia of pro basketball, Zander Hollander, New York 1981.

:WVY[�KP�ZX\HKYH��JVUZLUZV�L�[LTWV�SPILYV�in Italia durante il ventennio fascista: il caso della pallacanestro

Saverio Battente Professore aggregato del Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali dell’Università di Siena

PARTE III. GLI SPORT ALL’EPOCA DEI FASCISMI

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di igiene dovevano fondersi3.%HQ�SUHVWR��OD�³SDOOD�DO�FHUFKLR´�FRQTXLVWz�O¶XQLYHUVR�PDVFKLOH��DQFKH�LQ�,WDOLD��contribuendo ad un lento ma progressivo cambiamento dell’idea di sport.,O�3URI��*XLGR�*UD]LDQL��GRSR�XQ�VRJJLRUQR�GL�VWXGL�SUHVVR�OD�1LDJDUD�8QLYHUVLW\��tradusse e diffuse il regolamento originale del basket tra le Forze Armate, con O¶DXVLOLR�ULOHYDQWH�GHOOD�<PFD�GL�5RPD��,QL]LDYD�DG�HPHUJHUH�DQFKH�LQ�,WDOLD��XQD�delle motivazioni che aveva spinto alla diffusione dei così detti sport di squadra, LQ�FXL�HOHPHQWR�OXGLFR�H�WHPSUD�GL�JUXSSR�¿QLYDQR�SHU�IRQGHUVL��SURSHGHXWLFL�DOOH�esigenze belliche e del mondo del lavoro4.3DULPHQWL��DQFKH�LQ�,WDOLD��OR�VSRUW�LQL]Lz�DG�DYHUH�XQD�YDOHQ]D�IRUPDWLYD��¿VLFD�H�morale, per introdurre e preparare alla vita militare5. La pallacanestro, infatti, era stata introdotta nel vecchio continente dalla Ymca, FRQ�VHGH�D�0RQWPDUWUH��GRYH�DYHYD�RUJDQL]]DWR�XQD�PDQLIHVWD]LRQH�GLPRVWUDWLYD�D�3DULJL��QHO��LQ�5XH�7UHYLVH��$UWH¿FH�GL�WXWWR�TXHVWR�HUD�VWDWR�0HO�5LGRXW��VWXGHQWH�GL�6SULQJ¿HOG��DUULYDWR�LQ�)UDQFLD�WUD�OH�¿OD�GHJOL�³\RXQJ�DPHULFDQ�FKUL-VWLDQV´��DFFROWR�FRQ�HQWXVLDVPR�GDO�VHJUHWDULR�JHQHUDOH�SDULJLQR�GHOO¶DVVRFLD]LRQH�Emil Thies6.0D�IX�GXUDQWH�LO�SULPR�FRQÀLWWR�PRQGLDOH�FKH�LO�EDVNHW�LQL]Lz�DG�DYHUH�XQD�GLIIX-sione più sensibile in Europa, a seguito dell’arrivo delle truppe americane. L’eser-cito statunitense, infatti, dette molta importanza alla pratica sportiva tra i soldati, non solo come elemento di addestramento e coesione dello spirito di corpo, ma soprattutto come elemento di svago dagli orrori dei campi di battaglia. In tal senso l’azione dell’Ymca fu fondamentale, a seguito dell’esercito. Il basket, nello spe-FL¿FR��ULHQWUz�WUD�JOL�VSRUW�GL�VTXDGUD�SL��GLIIXVL�H�SUDWLFDWL�GDL�VROGDWL�DPHULFDQL��Non è casuale che lo stesso Naismith ebbe un contratto di diciannove mesi presso l’Ymca di Parigi, per supportare la diffusione del nuovo gioco tra i soldati alleati. ³'XUDQWH�OD�SULPD�JXHUUD�PRQGLDOH´��LQIDWWL��³LO�FRUSR�GL�DUPDWD�DPHULFDQR�SRUWz�il basket dovunque andò. Insieme alle truppe c’erano centinaia di insegnanti di HGXFD]LRQH�¿VLFD�FKH�FRQRVFHYDQR�EHQH�LO�EDVNHW��H�SHUVLQR�1DLVPLWK�WUDVFRUVH�GXH�DQQL�LQ�)UDQFLD�FRQ�O¶<PFD�GXUDQWH�TXHVWR�SHULRGR´7.Nel 1919, inoltre, proprio a Parigi, nello stadio intitolato al generale statunitense

3 F. Fabrizio, Storia dello sport in Italia. Dalle società ginnastiche all’associazionismo di massa, *XDUDOGL��5LPLQL�)LUHQ]H��0��&DQHOOD��6��*LXQWLQL��D�FXUD�GL��Sport e fascismo, Franco An-JHOL��0LODQR��4� 6��%DWWHQWH��7��0HQ]DQL��Storia sociale della pallacanestro in Italia, /DFDLWD��0DQGXULD��5� 9��GH�*UD]LD��Consenso e cultura di massa nell’Italia fascista��/DWHU]D��%DUL��-��0��+R-berman, Politica e sport: il corpo nelle ideologie politiche dell’800 e del 900��,O�0XOLQR��%RORJQD��*��9LJDUHOOR��©,O�WHPSR�GHOOR�VSRUWª�LQ�$��&RUELQ��D�FXUD�GL��L’invenzione del tempo libero

1850-1960��D�FXUD�GL��/DWHU]D��5RPD�%DUL��1RUEHUW�(OLDV, La civiltà delle buone maniere. La

trasformazione dei costumi nel mondo aristocratico occidentale��,O�0XOLQR��%RORJQD��6 Arceri, Bianchini, La leggenda del basket,cit..7� $��/��&ROEHFN��5��:��-RQHV��The basketball world��,$%)��0XQLFK��

Saverio BattenteSport di squadra, consenso e tempo libero in Italia durante il ventennio fascista

Daniele Serapiglia (a c.), Tempo libero, sport e fascismoPARTE III. GLI SPORT ALL’EPOCA DEI FASCISMI

95

3HUVKLQJ��LQ�RFFDVLRQH�GHL�*LRFKL�PLOLWDUL�,QWHUDOOHDWL��SHU�FHOHEUDUH�OD�YLWWRULD�H�OD�¿QH�GHOOH�RVWLOLWj��D�-RLQYLOOH�OH�3RQW��VL�HEEH�LO�SULPR�WRUQHR�XI¿FLDOH�GL�EDVNHW�internazionale con Usa, Francia ed Italia, dove furono i giocatori a stelle e strisce D�WULRQIDUH��VFRQ¿JJHQGR�JOL�LWDOLDQL�SHU��D��HG�L�IUDQFHVL�SHU��D��D�ORUR�volta battuti anche dai cugini latini per 15 a 11. A presenziare alla premiazione, non a caso, vi era lo stesso Naismith.0D�IXURQR�SURSULR�L�VROGDWL�DPHULFDQL��LQ�JLUR�SHU�O¶(XURSD��XQLWDPHQWH�FRQ�JOL�insegnanti della Ymca, a rappresentare una scuola ambulante per il gioco del ba-sket. La loro attività, infatti, fu una indiretta educazione sportiva per tanti giovani sotto la leva militare degli altri paesi alleati, affascinati dalla pratica di questo nuovo sport.In linea con lo spirito etico alla base dell’Ymca, una primitiva diffusione della pallacanestro in Italia, per quanto meno visibile e appariscente, fu dovuta an-che, in seno alla società civile, alle associazioni legate ai ricreatori di parrocchia dell’universo cattolico, specialmente in provincia, e ai Dopo Lavori, in cui, co-munque, spesso era riscontrabile la presenza di ex soldati come patrocinatori del nuovo sport.In questa fase, tuttavia, il basket non veniva percepito come uno strumento ricon-ducibile ad un diverso modello culturale, di cui il paese ideatore era portatore, ma semplicemente come un mezzo neutro, da adattare al contesto ed alle esigenze nazionali. Inoltre, i primi successi internazionali della squadra nazionale impatta-rono lo spirito del nascente nazionalismo italiano.Accanto alla nazionale militare, comunque, la pallacanestro, spesso, come preci-sato per merito di ex militari, grazie al variegato associazionismo del tempo, sta-va iniziando un suo iniziale radicamento sul territorio, in seno alla società civile di quella elitaria e nascente borghesia cittadina.,Q�,WDOLD��SURSULR�LQ�VHQR�DOO¶HVHUFLWR�O¶HGXFD]LRQH�¿VLFD�DYHYD�DQWLFLSDWR�O¶LPSRU-tanza dello sport nella società contemporanea, ben prima della grande guerra. Fin GD�WHPSL�GL�&DUOR�$OEHUWR��LQIDWWL��LO�5HJQR�GL�6DUGHJQD��DYHYD�GHGLFDWR�XQ�UXROR�sensibile alla ginnastica come elemento di educazione e formazione delle forze DUPDWH��VXOOD�VFLD�GHOOH�ULÀHVVLRQL�WHRULFKH�H�GHOOH�UHODWLYH�DSSOLFD]LRQL�GHOOR�VYL]-]HUR�5RGROIR�2EHUPDQQ8. Il ruolo dinamico dell’esercito per la promozione dello sport in Italia tra Otto e Novecento, indirettamente, era il frutto della inadeguatez-za politica della classe dirigente liberale, incapace di cogliere le dinamiche della modernizzazione del paese. Proprio le istituzioni militari furono il tramite per il SDVVDJJLR�GHOO¶HGX]LRQH�¿VLFD�DQFKH�QHO�VLVWHPD�IRUPDWLYR�VFRODVWLFR�LQ�,WDOLD9.

8 P. Ferrara, L’Italia in palestra��/D�0HULGLDQD��5RPD��0��3��8O]HJD��$��7HMD��L’addestra-

mento ginnico militare nell’esercito italiano��6WDWR�PDJJLRUH�GHOO¶HVHUFLWR��8I¿FLR�VWRULFR��5RPD�1993; E. Landoni, Il contributo delle istituzioni militari allo sviluppo del movimento sportivo in Ita-

lia, in S. Battente (a cura di), Sport e società nell’Italia del Novecento, Esi, Napoli 2012, pp. 50-85.9 E. Landoni, /D�JLQQDVWLFD�VDOH�LQ�FDWWHGUD��/¶HGXFD]LRQH�¿VLFD�QHOO¶RUGLQDPHQWR�VFRODVWLFR�LWD-

liano dall’unità ad oggi��2UQLWRULQFR��0LODQR��

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Il ruolo dell’esercito era stato, agli inizi del nuovo secolo, importante nello stivale per la crescita ed il consolidamento di numerose discipline, rese funzionali alle esigenze strategiche della macchina militare: il ciclismo, il canottaggio, il calcio, le arti marziali, la scherma, il nuoto, oltre alla lotta greco romana, infatti, rientra-vano tra queste. Ad imporsi, con le esigenze dell’esercito, era una rinnovata im-postazione tecnica culturale dello sport, in seno al concetto di ginnastica, legato alla tradizione passata. Sulla stessa lunghezza d’onda, quindi, sembrò muoversi anche la pallacanestro.8Q� UXROR� GL� ULOLHYR� LQ� WDO� VHQVR� OR� HEEH�*LRYDQQL� 5DFFKL�� FKLDPDWR� QHO� ��a guidare la scuola di addestramento ginnico dell’esercito, in seno alla Scuola PDJLVWUDOH�PLOLWDUH�GL�VFKHUPD��,Q�VHJXLWR��QRQ�FDVXDOPHQWH�5DFFKL�IX�QRPLQDWR��GXUDQWH�LO�JUDQGH�FRQÀLWWR�PRQGLDOH��FRRUGLQDWRUH�GHOOD�6HJUHWHULD�GHOOD�)HGHUD-zione ginnastica nazionale italiana, che continuava a giocare un ruolo preponde-rante nella gestione della nascente pallacanestro10.'HO� UHVWR� IX�FRQ�$QJHOR�&HOOL�FKH� LO�FRQFHWWR�GL�HGXFD]LRQH�¿VLFD�VL� VRVWLWXu�D�quello di ginnastica all’interno delle scuole, agli inizi del secolo, come emana-]LRQH�GHOOH�PHGHVLPH�ULÀHVVLRQL�DYYLDWHVL�LQ�VHQR�DOOH�IRU]H�DUPDWH11. Nel 1898, infatti, a Parma era stato attivato un corso di ciclismo per l’esercito, presso la Scuola centrale di fanteria, poi aggregato tra i ranghi dei bersaglieri; nel 1908 era stato istituito il Corpo nazionale volontari ciclisti e automobilisti; nel 1913, DOOD�YLJLOLD�GHOOR�VFRSSLR�GHOOD�JUDQGH�JXHUUD��IXURQR�LQVHULWH�XI¿FLDOPHQWH�DOFXQH�discipline sportive quali nuoto, canottaggio, sci, ciclismo e pattinaggio in seno alla Scuola magistrale militare di scherma, divenuta nel 1911 Scuola magistrale GL� VFKHUPD� H� GL� HGXFD]LRQH�¿VLFD12��&RQ� LO�0LQLVWUR�0DUWLQL� DO� GLFDVWHUR�GHOOD�SXEEOLFD� LVWUX]LRQH�GXUDQWH� LO� SULPR�JRYHUQR�*LROLWWL�� FRVu�� O¶HGXFD]LRQH�¿VLFD�iniziò a seguire una logica di modernizzazione, emancipandosi dal concetto tradi-zionale di ginnastica, seppur timidamente e rimanendovi legata13. Era l’indiretta conferma e testimonianza di una classe dirigente liberale, più ancorata al vecchio secolo, in senso elitario, che proiettata verso il secolo breve in modo dinamico e modernizzatore14. Si mise, comunque, in movimento un percorso, a partire dalla &RPPLVVLRQH�SHU�O¶HGXFD]LRQH�¿VLFD��SUHVLHGXWD�GD�)UDQFHVFR�7RGDUR��FKH��QRQ�

10� *��5DFFKL��Ginnastica militare, Battei ed., Parma 1896, Id., Note sull’istruzione di ginnastica

militare, Battei, Parma 1900; Id., Ginnastica bellica, 7LS��0DQX]LR��5RPD��11 A. Celli, /¶LJLHQH�H�O¶HGXFD]LRQH�¿VLFD�QHOOD�VFXROD�VHFRQGDULD��7LS��&RORPER�H�7DUUD��0LODQR�1897; Landoni, /D� JLQQDVWLFD� VDOH� LQ� FDWWHGUD�� /¶HGXFD]LRQH� ¿VLFD� QHOO¶RUGLQDPHQWR� VFRODVWLFR�italiano dall’unità ad oggi, cit.12 Ulzega, Teja, L’addestramento ginnico militare nell’esercito italiano, cit.13� *��6SDGROLQL��Ferdinando Martini un toscano europeo, Fondazione Nuova Antologia, Firenze 1988; Landoni, /D� JLQQDVWLFD� VDOH� LQ� FDWWHGUD�� /¶HGXFD]LRQH� ¿VLFD� QHOO¶RUGLQDPHQWR� VFRODVWLFR�italiano dall’unità ad oggi, cit.14� 5��9LYDUHOOL��Storia delle origini del fascismo, vol. 2, ,O�0XOLQR��%RORJQD��$��&DUGL-ni, Il grande centro. Una nazione senza stato, /DFDLWD��0DQGXULD��



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VHQ]D�EDWWXWH�G¶DUUHVWR�H�GLI¿FROWj��OHQWDPHQWH�LQL]Lz�D�PRGL¿FDUH�LO�FRQFHWWR�GL�HGX]LRQH�¿VLFD�H�VSRUW�DQFKH�LQ�,WDOLD��6L�WUDWWDYD��WXWWDYLD��GL�XQ�SHUFRUVR�HOLWD-rio, circoscritto alle borghesie cittadine nel suo complesso, tanto all’interno della scuola, quanto nei ranghi dell’esercito, in sintonia con quella visione esclusivista e ristretta dell’idea di nazione e dell’identità nazionale, propria dell’età liberale15. Diversamente dalla scuola, che continuava, specialmente ai livelli di istruzio-ne superiore, ad avere una chiara connotazione elitaria e borghese, volutamente chiusa, l’esercito, in potenza, poteva rappresentare, attraverso lo sport, un natu-rale vettore per collegare le masse alla nazione, sulla scia di un patriottismo, le cui potenzialità si erano intraviste già nell’età risorgimentale con il tiro a segno, SHU�HVHPSLR��/¶HGXFD]LRQH�¿VLFD��LQIDWWL��LQ�SRWHQ]D��HUD�ULYROWD�DL�TXDGUL�LQWHU-medi delle forze armate, così come ai suoi vertici, senza escludere la formazione della truppa stessa16�� 6HPEUDYD� SRWHUVL� DSULUH� XQD�¿QHVWUD�� DWWUDYHUVR� OR� VSRUW��per il processo di identità nazionale degli italiani, condivisa e non necessaria-mente connotata in chiave ideologica e politica di parte, come invece, a partire GDO�YHQWHQQLR�¿Qu�SHU�DFFDGHUH��$QFKH�LQ�TXHVWR�FDVR�OD�JXHUUD�GL�/LELD��IX�XQD�DQWLFLSD]LRQH��LQ�,WDOLD��GL�IHQRPHQL�HVSORVL�FRQ�LO�JUDQGH�FRQÀLWWR�H�LO�VXR�GRSR�guerra17. La campagna coloniale, infatti, con il generale Luigi Capello, vide un forte abbraccio tra esercito e ginnastica18. Capello, infatti, ebbe l’incarico di in-viare dalla Tripolitania dei reportages�DOOD�ULYLVWD�©,O�*LQQDVWDª��LQ�FXL�VL�GRYHYD�esaltare il mito del soldato atleta. Emergeva chiara l’idea di inserire l’educazione ¿VLFD�FRPH�PDWWRQH�QHO�SURFHVVR�GL�nation building. A giocare il ruolo principale comunque, continuavano ad essere gli sport ginnici individuali, retaggio del se-FROR�SDVVDWR��,O�UXROR�GHOOD�)1*,��LQIDWWL��ULPDQHYD�SLYRWDOH��3DULPHQWL�VL�DQGDYD-no affacciando i primi slanci modernizzatori, introdotti dalle correnti futuriste, in cui sport e tecnologia si fondevano alla ricerca di una nuova identità individuale, base di un auspicato completo rinnovamento socio-culturale del paese, di cui la guerra e l’esercito furono un sensibile anticipatore. Interessante il pensiero di (XJHQLR�&DPLOOR�&RVWDPDJPD� FKH� GDOOH� FRORQQH� GHOOD� ©*D]]HWWD� GHOOR� VSRUWª�DIIHUPDYD�LQ�PRGR�HPEOHPDWLFR�FRPH�³XQR�sportman´�IRVVH�³VHPSUH�XQ�EXRQ�VROGDWR´19��6LJQL¿FDWLYR�O¶XWLOL]]R�GHO�WHUPLQH�LQJOHVH�SHU�GH¿QLUH�O¶DWOHWD��,QGL-rettamente rimandava ad una visione ancora elitaria del binomio sport esercito, FRPH�OH�SUDWLFKH�SUHIHULWH�LQ�VHQR�DOO¶HVHUFLWR��DI¿OLDWH�DOOD�)*1,��VWDYDQR�D�WHVWL-

15� (��*HQWLOH��La grande Italia, /DWHU]D��5RPD��16� 6��*LXQWLQL��Lo sport e la grande guerra. Forze armate e movimento sportivo in Italia di fronte

DO�SULPR�FRQÀLWWR�PRQGLDOH��6WDWR�PDJJLRUH�GHOO¶HVHUFLWR��8I¿FLR�VWRULFR��5RPD��17 Fabrizio, Storia dello sport in Italia. Dalle società ginnastiche all’associazionismo di massa, cit.18� $��0DQJRQH��Da Gorizia alla Bainsizza, da Caporetto al carcere��0XUVLD��0LODQR��/��Capello, *XHUUD�HG�HGXFD]LRQH�¿VLFD�LQ�©,O�*LQQDVWDª��;;,9��Q��PDU]R�DSULOH��,G��Il con-

corso ginnastico militare LQ�©,O�*LQQDVWDª��;;,,,��Q��RWWREUH�QRYHPEUH��19 E. C. Costamagna, +XUUj�LQ�©*D]]HWWD�GHOOR�VSRUWª��RWWREUH��

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moniare. Nella prassi, quindi, sembrava strutturarsi una volontà che andava nella direzione opposta da quella auspicata propagandisticamente di forgiare il fante atleta, come primo passo di una vera nazionalizzazione delle masse.6L�SUR¿ODYD�XQD�FDWWXUD�GD�SDUWH�GHOOH�FXOWXUD�QD]LRQDOLVWD�GHO�IHQRPHQR�VSRUWLYR��come momento di nazionalizzazione del paese, tuttavia, ancora ancorata ad una visione eroica elitaria accessibile, nella maggior parte dei casi, solo ai ceti medi. Il ruolo dell’esercito, quindi, rimandava alla centralità della funzione e dell’azio-ne dello stato, come motore dello sport, diversamente dal mondo anglosassone, dove, invece, il fulcro si era radicato in seno alla società civile, orientata secondo i principi propri della open society. Al contrario, in Italia, ampie fasce della socie-tà civile rimasero scettiche, se non ostili, alla pratica sportiva, proprio in ragione dell’utilizzo fattone dall’esercito e dallo stato in chiave nazionale. Basti ricordare le posizioni del movimento socialista, in proposito, o della cultura cattolica, non VHQ]D�VLJQL¿FDWLYH�SLRQLHULVWLFKH�HFFH]LRQL��FKH�VROR�VXFFHVVLYDPHQWH�VL�DYYLFL-narono alla pratica sportiva come fenomeno sociale della modernità. La borghe-sia stessa, in questa fase, in Italia ebbe un approccio allo sport più passivo che dinamico, in termini numerici, preferendone la visione che la pratica. Ad accre-scersi, infatti, fu più la fruizione passiva da spettatori, piuttosto che il cimentarsi GLUHWWDPHQWH�QHOOH�YDULH�GLVFLSOLQH��3DULPHQWL�WXWWR�TXHVWR�¿Qu�SHU�LQÀXHQ]DUH�LO�percorso verso il decollo di un marcato professionismo, procrastinando la fase pionieristica del dilettantismo degli albori. La grande guerra, al contrario, sembrò aprire ad una rinnovata visione dello sport LQ�,WDOLD��VHEEHQH��VHPSUH�WUDPLWH�LO�¿OWUR�GHOO¶HVHUFLWR��8Q�UXROR�LQWHUHVVDQWH�LQ�WDO�VHQVR�OR�HEEH�&DUOR�0RQW�20. In primo luogo gli sport di squadra iniziarono ad avere una più ampia diffusione. Secondariamente si aprirono alcune crepe VLJQL¿FDWLYH�QHOOD�YLVLRQH�GHOOD� WUXSSD�FRPH�VRPPDWRULD�GL� IDQWL� VXERUGLQDWL�H�GLVFLSOLQDWL��¿Q�Ou�SUHGRPLQDQWH��DQWLFLSDWH�GDOOD�¿JXUD�GHOO¶ardito21. Questi corpi speciali, sebbene emblematicamente di élite, videro anche attraverso la ginnastica e lo sport il sedimentarsi di una visione più dinamica dell’individuo, poi fatta pro-pria dal fascismo e piegata di nuovo ad una visione di costruzione della nazione, sebbene con una teorica e velleitaria impostazione di massa, seppur autoritaria. 0D�OD�JUDQGH�JXHUUD�GHWWH�LO�YLD�DOOD�GLIIXVLRQH�GL�DOFXQL�VSRUW�GL�VTXDGUD��WUD�FXL�appunto il basket, grazie all’esempio rappresentato dalla macchina militare sta-tunitense. Il basket, come altri sport collettivi, infatti, assolveva al duplice com-pito di contribuire a cementare l’unità di corpo della truppa in termini patriottico nazionalistici, ma anche ad alleggerire la pressione della vita delle trincee per la truppa in termini di svago. Interessante notare, come nel mondo anglosassone fosse stata la società civile a suggerire alla macchina militare l’importanza dello

20� *��&RODVDQWH��La nascita del movimento olimpico in Italia, &RQL��5RPD��7��'H�-XOLLV��Car-

lo Montù il fondatore del Coni, in «Lo sport italiano», IX, n.12, 1995, pp-36-39.21� *��5RFKDW��Gli arditi della grande guerra, )HOWULQHOOL��0LODQR��5��'H�)HOLFH��Mussolini il

rivoluzionario, Einuadi, Torino 1965.



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sport, come il caso della Ymca stava a ricordare, mentre in Italia, al di là di alcu-QL�HVHPSL��VHSSXU�VLJQL¿FDWLYL��PD�LVRODWL�H�FLUFRVFULWWL��IX�O¶HVHUFLWR��H�TXLQGL�OR�VWDWR��DG�LQWURGXUUH�OD�VRFLHWj�YHUVR�O¶LPSRUWDQ]D�H�OD�GLIIXVLRQH�GHOOR�VSRUW�D�¿QL�primi militari e poi civili, per quanto ancora a lungo in modo elitario.L’ingresso in guerra degli Usa, infatti, segnò un momento importante e forse fon-GDPHQWDOH�SHU�OD�GLIIXVLRQH�GHL�PRGHUQL�VSRUW�GL�VTXDGUD�WUD�OH�¿OD�GHOO¶HVHUFLWR�italiano, specialmente dopo la rotta di Caporetto22��*OL�6WDWL�8QLWL�� LQIDWWL��DYH-vano attribuito allo sport di squadra una sensibile funzione di alleggerimento e disimpegno dalla tensione della vita del fronte per le truppe. Così anche l’esercito LWDOLDQR��DO�SDUL�GHOOH�DOWUH�FRPSDJLQL�GHOO¶,QWHVD��¿QLURQR�SHU�VHJXLUQH�O¶HVHPSLR��Il basket, in tal senso, fu tra gli sport che ebbe, insieme al volley, una maggiore diffusione, in Italia durante il momento bellico. Questo anche perché le due di-VFLSOLQH�DUULYDWH�GDJOL�8VD�QRQ�SUHYHGHYDQR�GHL�IRUWL�FRQWDWWL�¿VLFL�WUD�JLRFDWRUL��diversamente dal calcio e dal rugby, limitando il rischio di infortuni invalidanti per la truppa. La pallacanestro, quindi, in Italia passò in modo compiuto da uno sport al femminile, intesa come esercitazione ginnica, ad un vero sport di squa-dra al maschile. Sul momento, tuttavia, la sua governance, rimase ancorata sotto O¶HJLGD�GHOOD�)1*,�Un ruolo fondamentale per il basket italiano maschile lo ebbe, come ricordato, il 3URIHVVRU�*UD]LDQL��$O�VXR�ULHQWUR�GDJOL�6WDWL�8QLWL��QHO��DYHYD�IDWWR�WUDGXUUH�la versione più moderna delle regole del gioco della pallacanestro inventata da Naismith, cercando di farla circolare tra i ranghi delle forze armate, ben prima, TXLQGL��GHOO¶DUULYR�GHOOH�WUXSSH�VWDWXQLWHQVL�LQ�(XURSD��3DULPHQWL��GRSR�OD�¿QH�GHO�FRQÀLWWR��*UD]LDQL��FHUFz�GL�DI¿DQFDUH�OD�VFXROD�DOO¶HVHUFLWR�SHU�OD�GLIIXVLRQH�GHO�EDVNHW�H�SL��LQ�JHQHUDOH�GHOOD�HGXFD]LRQH�¿VLFD��FRPH�PRPHQWR�GL�IRUPD]LRQH�della giovane nazione, tuttavia, con risultati inferiori alle attese, come le scelte GHOOD�ULIRUPD�*HQWLOH�VWDYDQR�D�WHVWLPRQLDUH23. Interessante una testimonianza di XQ�VXR�H[�DOXQQR��TXDOH�:DOWHU�3HGXOOj�FKH�ULFRUGDYD�FRPH�³QHO�OLFHR�GL�6LGHU-QR´�FL�IRVVH�³TXHO�SURIHVVRUH�FKH�FL�ULHPSLYD�OD�WHVWD�FRQ�OD�SDOODFDQHVWUR��/¶KR�LPSDUDWD�Oj��D�VFXROD��GRYH�SHU�OH�SUHVVLRQL�GL�*UD]LDQL�VL�SRWHYD�JLRFDUH�VROWDQWR�D�EDVNHW´24��7XWWDYLD�� IX� WUD� OH�¿OD�GHOO¶HVHUFLWR�FKH� LQL]LDOPHQWH� LO�EDVNHW�HEEH�PDJJLRU�IRUWXQD��VHPSUH�GLHWUR�O¶LPSXOVR�GL�*UD]LDQL��*Lj�QHO��HUD�HVLVWHQWH�D�)LUHQ]H�SUHVVR�O¶,VWLWXWR�GL�(GXFD]LRQH�¿VLFD�GLUHWWR�GDO�3URI��0DQOLR�3DVWRULQL�una struttura per la pratica della pallacanestro. La sede di Firenze non era casuale, essendo, infatti, tra i luoghi in cui l’esercito inviava i soldati feriti in convalescen-

22� *LXQWLQL��Lo sport e la grande guerra. Forze armate e movimento sportivo in Italia di fronte al

SULPR�FRQÀLWWR�PRQGLDOH, cit.; N. Della Volpe, Esercito e propaganda nella grande guerra, Stato 0DJJLRUH�(VHUFLWR��5RPD��9��9DUDOH��L’esercito sportivo di Vittorio Veneto in «Il Littoriale», II, n.268, 4 novembre 1928.23 Landoni, /D�JLQQDVWLFD�VDOH�LQ�FDWWHGUD��/¶HGXFD]LRQH�¿VLFD�QHOO¶RUGLQDPHQWR�VFRODVWLFR�LWDOLD-

no dall’unità ad oggi, cit.24 Arceri, Bianchini, La leggenda del basket, cit.

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za, in attesa di far rientro tra i ranghi delle forze armate al fronte. Una rappresen-tanza stessa statunitense, guidata da Filippo Baldwin, si recò a visitarne la sede mossa da sincera curiosità. Allo stesso tempo già nel 1911 era stato pubblicato un RSXVFROR�GHGLFDWR�DO�EDVNHW�GDO�3URI��5��/��)DFLR��ULYROWR�DQFKH�DL�UDQJKL�GHOO¶H-sercito. Furono, tuttavia, gli istruttori della Ymca a svolgere un’azione determi-QDQWH�SHU�LO�GHFROOR�GHO�EDVNHW�WUD�L�VROGDWL��H��XQD�YROWD�¿QLWR�LO�FRQÀLWWR��SHU�LO�ORUR�tramite, in seno allo società civile. Ovviamente una sensibile diffusione si ebbe QHL�OXRJKL�RJJHWWR�GHO�FRQÀLWWR��D�VHJXLWR�GHOO¶HVHUFLWR�LWDOLDQR��FRPH�OH�]RQH�GHO�Piave e, più in generale del nord est della penisola. Nel 1918 si ebbe un torneo XI¿FLDOH�VYROWRVL�D�/XFFD��H�YLQWR�GDOOD�3DOHVWUD�*LQQDVWLFD�)LRUHQWLQD��3HU�OD�YH-rità la Toscana non era nuova alla diffusione del nuovo gioco americano, come il concorso ginnico del 1907 voluto dalla Pesciolini o quello del 1909 svoltosi a Firenze stavano a testimoniare25.7XWWDYLD�� OD�SULPD�JUDQGH�PDQLIHVWD]LRQH�XI¿FLDOH�GL�EDVNHW� LQ� ,WDOLD��GL�DPSLR�UHVSLUR��VL�HEEH�O¶��JLXJQR��TXDQGR�LQ�RFFDVLRQH�GHOO¶DUULYR�GHO�*LUR�G¶,WDOLD�DOO¶$UHQD�GL�0LODQR��QHOO¶DWWHVD�GHL� ³JLULQL´��GXH�FRPSDJLQL� VL� V¿GDURQR�SHU� LO�piacere e la curiosità divertita, ed anche un po’ distratta, della società civile me-QHJKLQD��1RQ�FDVXDOPHQWH�VL�WUDWWDYD�GHOOD�,,�&RPSDJQLD�$XWRPRELOLVWL�GL�0RQ]D�H�OD�&RPSDJQLD�$YLDWRUL�GL�0DOSHQVD��/¶LQFRQWUR�¿Qu�LQ�SDUHJJLR�VXO�ULVXOWDWR�GL��,�SULPL�QHO�PHVH�GL�PDJJLR��L�JLRFDWRUL�GHOO¶HVHUFLWR�DYHYDQR�JLj�V¿GDWR�una rappresentanza studentesca dell’Istituto Cavalli e Conti presso la Villa reale GL�0RQ]D26. In questa fase è emblematico come il basket, sport indoor, fosse con-cepito in Italia come outdoor, a testimonianza indiretta del ritardo nel processo di modernizzazione del paese.La gara tra le due compagini dell’esercito, inoltre, serviva per selezionare la rap-presentanza che avrebbe dovuto difendere i colori italiani ai giochi interalleati di -RLQYLOOH�/H�3RQW��QHL�SUHVVL�GL�3DULJL��VYROWLVL�GDO��JLXJQR�DO��OXJOLR�GHO��27.Era il frutto dell’iniziativa del responsabile sportivo del corpo di Spedizione $PHULFDQR�LQ�)UDQFLD��(OZRRG�6��%URZQ��FRQ�LO�¿QH�GL�FHPHQWDUH�OD�SDFH�H�O¶DPL-cizia tra le nazioni vincitrici, ribadendo l’importanza e l’utilità dello sport come strumento di coesione tra le truppe. L’iniziativa fu accolta con favore dagli stati maggiori dei tre eserciti dell’Intesa, Francia, Inghilterra ed Italia. Quest’ultimo specialmente dopo Caporetto aveva colto l’importanza dello sport come elemen-to di distrazione per la truppa, come testimoniato dal ruolo attribuito allo sport GDJOL�8I¿FL�SURSDJDQGD�VRUWL�SUHVVR�RJQL�&RUSR�G¶$UPDWD��D�SDUWLUH�GDO��28. 1HOO¶LPSLDQWR�LQWLWRODWR�DO�*HQHUDOH�VWDWXQLWHQVH�-��-��3HUVKLQJ��O¶,WDOLD�VL�GLVWLQVH�

25� %DWWHQWH��0HQ]DQL��Storia sociale della pallacanestro in Italia, cit.26 Ibidem.27 Interallied games, CPPAEF, Washington 1919.28� *LXQWLQL��Lo sport e la grande guerra. Forze armate e movimento sportivo in Italia di fronte al

SULPR�FRQÀLWWR�PRQGLDOH, cit.



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SHU� L� ULVXOWDWL� FRQVHJXLWL��1HOOR� VSHFL¿FR� LO� EDVNHW� HEEH� XQD� JUDQGH� ULVRQDQ]D��FRPH�ULFRUGDWR��JUD]LH�DOOD�YLWWRULD�FRQVHJXLWD�VXL�FXJLQL�IUDQFHVL� LQ�VHPL¿QDOH�SHU��D��SULPD�GL�FHGHUH�LQ�¿QDOH�DOOD�FRPSDJQLH�DPHULFDQD�SHU��D��29. Sulla scia di un rinnovato nazionalismo, mai sopito, infatti, lontano dal cementare uno spirito di pace, la vittoria sui francesi dette grande visibilità alla pallacanestro in Italia, almeno sul momento. Era la riprova dell’anticipazione dell’uso fatto dal UHJLPH�IDVFLVWD�GHOOR�VSRUW�H�QHOOR�VSHFL¿FR�GHOOH�VTXDGUH�QD]LRQDOL��D�¿QL�SROLWLFL�e propagandistici sul piano interno ed internazionale, come mattone fondante del tentativo di nazionalizzazione delle masse in modo autoritario e disciplinato, ri-preso, sebbene in modo originale, dall’ideologia nazionalista.Sulla scia di quegli eventi le Forze armate italiane, inoltre innovarono profonda-mente ampliando l’importanza dello sport nella formazione non solo dei quadri intermedi ma anche delle truppe30. Altrettanto interessante come l’Italia, per il tramite del basket, fu tra le principali patrocinatrici della genesi di un circuito internazionale di competizioni, durante il ventennio fascista, grazie all’azione GL�SHUVRQDJJL�FRPH�O¶LQJOHVH�:��5��-RQHV�H�*��$VLQDUL�GL�6DQ�0DU]DQR��,O�GXFH��in sintonia con lo spirito di Locarno, infatti, vedeva nello sport un vettore per la propaganda della superiorità della stirpe italica e della supremazia del modello politico, sociale, economico e culturale incarnato dal fascismo.0ROWL�GHJOL�DWOHWL�FKH�VL�GLVWLQVHUR�WUD�OH�¿OD�GHOO¶HVHUFLWR��LQ�VHJXLWR��HEEHUR�XQ�ruolo decisivo nel decollo del basket come movimento e fenomeno sociale.La squadra italiana che gareggiò a Parigi nel 1919 con le divise bianche e lo VWHVVD�VDEDXGR�HUD�FRPSRVWD�GD�$UULJR�H�0DUFR�0XJJLDQL��%DFFDULQL��6HVVD��3D-lestra, Pecollo e Bagnoli31. Sulla scia del successo sui transalpini in Italia il basket ebbe un sensibile seguito. Nello stesso anno Arturo Balestracci, noto giornalista, compilò il primo manuale di pallacanestro, traducendo dall’inglese la versione di *XOLFN��5RPD��LQYHFH��RVSLWz�LQ�QRYHPEUH�LO�SULPR�FDPSLRQDWR�PLOLWDUH��YLQWR�GDO�I Corpo d’armata di Torino32��3DVWRULQL�ULXVFu�O¶DQQR�VHJXHQWH�DG�LQVHULUH�³OD�SDOOD�DO�FHUFKLR´��FRPH�DQFRUD�YHQLYD�FKLDPDWD��QHO�FRQFRUVR�XI¿FLDOH�GL�JLQQDVWLFD�svoltosi a Venezia tra il 26 ed 30 di maggio. Vi presero parte otto società, espres-sione questa volta della società civile: il Club sportivo Firenze, l’Istituto tecnico GL�)LUHQ]H��OD�&RVWDQ]D�0LODQR��OD�6WDPXUD�$QFRQD��OD�*LQQDVWLFD�¿RUHQWLQD��OD�5H\HU�9HQH]LD��OD�3UR�/LVVRQH�H�OD�)RU]D�H�FRUDJJLR�%UHVFLD��XVFLWD�YLQFLWULFH33.

29 Basket ball. Italia batte Francia 15-11 LQ�©/D�*D]]HWWD�GHOOR�VSRUWª��JLXJQR�� Basket

ball. America batte Italia 51-17, LQ�©/D�*D]]HWWD�GHOOR�VSRUWª��JLXJQR��%DWWHQWH��0HQ]DQL��Storia sociale della pallacanestro in Italia, cit.30 Landoni��/D�JLQQDVWLFD�VDOH�LQ�FDWWHGUD��/¶HGXFD]LRQH�¿VLFD�QHOO¶RUGLQDPHQWR�VFRODVWLFR�LWDOLD-

no dall’unità ad oggi cit.31� %DWWHQWH��0HQ]DQL��Storia sociale della pallacanestro in Italia, cit.32 Ibidem.33 Ibidem.

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,Q�TXHVWD�IDVH�OD�)*1,�ULXVFu�D�PDQWHQHUH�VRWWR�OD�SURSULD�HJLGD�LO�QXRYR�VSRUW�di squadra, conferma della continuità conservatrice dell’approccio allo sport in Italia, così come si era strutturata tra otto e novecento in età liberale. Tuttavia, in seno alla società civile si stavano avendo fermenti modernizzatori, sebbene non lineari e coerenti di cui anche il basket inizialmente risentì: l’8 ottobre 1921, LQIDWWL��SUHVVR�OD�%LUUHULD�&RORPER�GL�0LODQR��DSSRJJLDQGRVL�DOO¶,QWHUQD]LRQDOH�)�&��XQ�JUXSSR�GL�DWOHWL�JXLGDWL�GD�IUDWHOOL�0XJJLDQL�GHWWH�YLWD�DOOD�SULPD�)HGHUD-]LRQH�LWDOLDQD�SDOODFDQHVWUR�UHQGHQGRVL�DXWRQRPD�GDOOD�)*1,34��0XJJLDQL�ULFRU-GDYD�FRPH�QHJOL�8VD�VL�JLRFDVVH�³LQ�RJQL�SDOHVWUD��LQ�RJQL�VFXROD��LQ�RJQL�FODVVH´��essendo facilmente disponibili le infrastrutture per la pratica del basket. Diversa-mente dall’Italia dove la situazione era molto più pionieristica35��0XJJLDQL�QRQ�sembrava dare molto interesse alla propaganda nazionalista che individuava nel medioevo la genesi del gioco della palla al cerchio, precisando come la cosa importante fosse il gioco così come era stato strutturato e giocato negli Usa36. /R�VWHVVR�0XJJLDQL��LQIDWWL��DPPHWWHYD�FKH�HVLVWHYD�XQ�GLYDULR�HQRUPH�FRQ�³JOL�\DQNHHV´��FRPH�OD�V¿GD�GL�-RLQYLOOH�DYHYD�SDOHVDWR��1RQRVWDQWH� L�JUDQGL�VIRU]L�profusi, la palla era stata costantemente nelle mani degli americani, in quell’occa-VLRQH��FKH�VROR�SHU�VSLULWR�³FDYDOOHUHVFR´�DYHYDQR�ODVFLDWR�DJOL�LWDOLDQL�RJQL�WDQWR�esprimersi37. Emergeva una vena di sincera ammirazione per il mondo america-no, dietro cui stava anche un sentito anelito di modernizzazione, che attraverso lo sport, era auspicato per l’Italia intera, a parere dei primi pionieri del nostro EDVNHW��7XWWDYLD��FRQ�UHDOLVPR�0XJJLDQL�ULFRUGDYD�DQFKH�O¶HXIRULD�FKH�OD�YLWWRULD�sui francesi aveva acceso in Italia tra la pubblica opinione, di chiara intonazione QD]LRQDOLVWD��IXQ]LRQDQGR�GD�WUDLQR�SHU�³IRUPDUH�VTXDGUH��H�IDUVL�SURSDJDQGLVWL�GHO�JLRFR´38��/R�VWHVVR�0XJJLDQL�HUD�VWDWR�WUD�L�SDWURFLQDWRUL�GHOOD�WUDVIRUPD]LRQH�GHO�WHUPLQH�³SDOOD�DO�FHUFKLR´�LQ�³SDOOD�DO�FHVWR´��-RLQYLOOH�DYHYD�FUHDWR�XQ�humus ideale, nell’intera penisola, per la diffusione del gioco, facilitata dalle simpatie nazionaliste, grazie alla vittoria sui cugini transalpini. Nel 1921 prese il via il SULPR�WRUQHR�IHGHUDOH�D�0LODQR��SUHVVR�LO�³9HORFH�FOXE´39. Era l’inizio di un lungo FDPPLQR��QRQ�SULYR�GL�GLI¿FROWj�H�GL�EDWWXWH�GL�DUUHVWR��YHUVR�LO�FRQVROLGDPHQWR�H�lo sviluppo del basket in Italia, il cui primo ostacolo fu rappresentato dall’eman-FLSD]LRQH�GDOOD�)1*,40.,QWHUHVVDQWH� FRPH� OD� FRQQRWD]LRQH�JHRJUD¿FD�GHOOD�GLIIXVLRQH�GHO� QXRYR� VSRUW�

34� ©/D�*D]]HWWD�GHOOR�VSRUWª��RWWREUH��,YL��QRYHPEUH��$��0XJJLDQL��La pallacane-

stro, in «Lo sport illustrato», 1 gennaio 1922.35� 0XJJLDQL��La pallacanestro, cit.36 Ibidem.37 Ibidem.38 Ibidem.39� ©/D�*D]]HWWD�GHOOR�VSRUWª��QRYHPEUH��40� %DWWHQWH��0HQ]DQL��Storia sociale della pallacanestro in Italia, cit.



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avesse, sul momento, un’estensione concentrata nel nord e nel centro della na-]LRQH��ODVFLDQGR�LQ�PRGR�HPEOHPDWLFR�TXDVL�GHO�WXWWR�HVWUDQHR�LO�0H]]RJLRUQR��ULSURYD�LQGLUHWWD�GL�XQ�GXDOLVPR��VHJQDWR�GDOOH�V¿GH�GHOOD�PRGHUQL]]D]LRQH��JLj�avviatosi. Per certi versi la linea di demarcazione si attestava al Lazio ed alla FDSLWDOH�5RPD��3HU�WXWWR�LO�SHULRGR�WUD�OH�GXH�JXHUUH��LQROWUH��LO�EDVNHW�HEEH�XQD�connotazione, che per certi versi richiamava le proprie origini in seno alle forze DUPDWH��GDOO¶DOWUD�VL�DSULYD�YHUVR�O¶LQWHUHVVH�GHOOD�VRFLHWj�FLYLOH��0XJJLDQL��LQIDWWL��ULFRUGDYD�FRPH�GRSR�OH�JLRUQDWH�GL�-RLQYLOOH�WUD�OH�¿OD�GHOO¶HVHUFLWR�OD�SDOODFDQH-VWUR�DYHVVH�FRQWLQXDWR�DG�DYHUH�XQ�FUHVFHQWH�VXFFHVVR��DI¿DQFDWR�GD�TXHOOR�GHJOL�³VWXGHQWL�DGROHVFHQWL�GHOOD�VFXROD�&DYDOOL�H�&RQWL�FKH��RWWHQXWR�O¶DSSRJJLR�GHOOD�<PFD��DOORUD�D�0LODQR��FRPLQFLDURQR�JOL�DOOHQDPHQWL´��GDQGR�SRL�RULJLQH�DOO¶$V-si41��/R�VWHVVR�0XJJLDQL�SUHFLVDYD�LQ�PRGR�HPEOHPDWLFR�FRPH�DQFKH�D�3DYLD�H�5RPD�IRVVHUR�VRUWH�VTXDGUH�GL�EDVNHW�� Oj�GRYH�³ULVLHGHYDQR�DOWUL�DPPLUDWRUL�GL�-RLQYLOOH´42. /D�YLWWRULD�VXOOD�)UDQFLD�D�-RLQYLOOH�DYHYD�GDWR�OXVWUR�DO�EDVNHW�IDFHQGR�GD�YRODQR�DO�GHFROOR�GHO�QXRYR�VSRUW��VXOOH�DOL�GHO�PRQWDQWH�QD]LRQDOLVPR��/H�VFRQ¿WWH�HG�LO�ridimensionamento dei successi della compagine nazionale negli anni successivi, pur in presenza di lusinghieri risultati, al contrario, fecero passare la pallacanestro in secondo piano, rispetto ad altri sport di squadra e non più vincenti, in linea con la propaganda del ventennio fascista. Il regime, infatti, sembrò preferire sport i cui successi erano più altisonanti, nascondendo le tracce di ogni insuccesso. 1HO��0XJJLDQL�HUD�SDUWLWR�SHU�JOL�6WDWL�8QLWL��ODVFLDQGR�YDFDQWH�OH�GLUH]LRQH�della Federazione italiana palla al cesto. Al suo posto fu chiamato, non casual-mente il generale Ferdinando Negrini. Il primo atto fu lo spostamento della sua VHGH�D�5RPD��SUHVVR�LO�3ROLJRQR�GHOOD�&DJQROD43.³/¶HPLQHQWH�SDUODPHQWDUH��YDORURVR�PXWLODWR��XRPR�GLQDPLFR�H�YROLWLYR�SHU�HFFHOOHQ]D´�DYHYD�FRPH�PHULWR�TXHOOR�GL�DYHU�RUJDQL]]DWR�XQD�VTXDGUD�QD]LRQDOH�FDSDFH�GL�EDWWHUH�³GRSR�XQ�PDWFK�PHPRUDELOH´�OD�)UDQFLD44. Il 4 aprile, infatti, a 0LODQR�O¶,WDOLD�DYHYD�EDWWXWR�L�7UDQVDOSLQL��FRQ�LO�ULVXOWDWR�GL��D��45. Tale vit-toria fu replicata a Parigi l’anno successivo, il 18 aprile 1927, con il risultato di 22 a 1846. Lo stesso anno, tuttavia, l’Italia arrivò terza nel campionato mondiale PDVFKLOH��RUJDQL]]DWR�GDOOD�<PFD��GLHWUR�DG�8VD�H�)UDQFLD��*OL�VWHVVL�DYYHUVDUL�GHO�WRUQHR�GL�-RLQYLOOH�GHO��PD�FRQ�ULVXOWDWR�LQYHUWLWR��ULVSHWWR�DL�IUDQFHVL��Nel 1928 anche la nazionale femminile aveva fatto il suo esordio con una sonora

41� 0XJJLDQL��La pallacanestro, cit.42 Ibidem.43 «La palla al cesto», 1, 15 aprile 1926.44 Ibidem.45� %DWWHQWH��0HQ]DQL��Storia sociale della pallacanestro in Italia, cit.46 Ibidem.

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VFRQ¿WWD�LQÀLWWDOH�GDOOH�&DQDGHVL�SHU��D��SRQHQGR�XQ�FHUWR�IUHQR�DOOD�FUHVFLWD�di uno sport, che era nato al femminile, e che, solo quattro anni prima era stato GH¿QLWR�GD�0DWLOGH�&DQGLDQL�VX�©/R�VSRUW�LOOXVWUDWRª��³XQR�WUD�L�PLJOLRUL�JLRFKL�DGDWWL�DOOD�GRQQD´47./D�VFRQ¿WWD�GHO��GHOOH�UDJD]]H�FRQWUR�OD�)UDQFLD�SHU��D��IX�XQ�XOWHULRUH�battuta di arresto per lo sviluppo dello sport al femminile. Nel 1929 il basket maschile in Italia si bloccò per dissidi interni e per la mancanza di una prospettiva chiara. Ciò concorse allo stop della stessa la nazionale. Vi era il timore di ripetere i passi falsi del recente passato. Dopo la parentesi di Augusto 7XUDWL�FRPH�FRPPLVVDULR��OD�VLWXD]LRQH�IX�VEORFFDWD�QHJOL�DQQL�WUHQWD�GDOOD�¿JXUD�GL�*LRUJLR�$VLQDUL�GL�6DQ�0DU]DQR�FKH��JUD]LH�DOO¶DPLFL]LD�FRQ�O¶LQJOHVH�:��5��-RQHV��GHWWH�QXRYR�LPSXOVR�DO�EDVNHW�VXO�SLDQR�QD]LRQDOH�HG�LQWHUQD]LRQDOH��LQ�VLQ-tonia con le esigenze interne del movimento sportivo e del regime, sebbene non necessariamente in una prospettiva di militanza ideologica osmotica al regime. Quella stagione fu la pietra di partenza da cui la pallacanestro riprese, dopo il se-FRQGR�FRQÀLWWR�PRQGLDOH�HG�LO�FUROOR�GHO�IDVFLVPR��LQ�FRQWLQXLWj�FRQ�XQ�HTXLOLEULR�RULJLQDOH�WUD�VWDWR�H�VRFLHWj�FLYLOH��WUD�VTXDGUH�GL�FOXE�H�QD]LRQDOH��*OL�DQQL�GHOOD�grande guerra erano ormai lontani, ma l’impatto di quel drammatico evento per le sorti della genesi e dello sviluppo del basket in Italia, erano ancora ben visibili, QHO�UXROR�DI¿GDWR�DOOR�VWDWR�QHOOD�JHVWLRQH�GHOOR�VSRUW��VHEEHQH�QRQ�SL��QHFHVVD-riamente per il tramite dell’esercito, almeno per quello che concerneva la palla-canestro, dando vita ad un originale binomio tra società civile e mano pubblica.,Q�TXHVWD�IDVH�HVLVWHYDQR�GXH�FDPSLRQDWL��XQR�RUJDQL]]DWR�GDOOD�)1*,��LQ�FXL�OD�YHFFKLD�FRPSRQHQWH�PLOLWDUH�HUD�SL��PDUFDWD��FRPH�L�WULRQ¿�GHOOH�)LDPPH�JLDO-OH�GHOOD�/HJLRQH�GHJOL�DOOLHYL�GHOOD�5HDOH�*XDUGLD�GL�)LQDQ]D�GL�5RPD�VWDYDQR�a testimoniare, e l’altro, frutto della società civile cementata intorno alla gio-YDQH�)LS� VRUWD� QHOOD�%LUUHULD�&RORPER�GL�0LODQR�� VXOO¶RQGD� OXQJD�� FRPXQTXH��dell’esperienza di ex militari. Per un periodo, addirittura fu possibile il doppio tesseramento ai due campionati48. Interessante, inoltre, come lo sport del basket fosse ancora tutto racchiuso in uno spirito dilettantistico, lontano da ogni pro-fessionismo. Dilemma che rimase a lungo insuperato, sulla scia dell’approccio allo sport tipico della cultura cattolica e socialista, che raccolse il testimone nel secondo dopo guerra, e dello stesso statalismo del ventennio fascista. La pratica del basket, quindi, rimaneva relegata ad una fase della vita, sintetizzabile nella giovinezza, superata la quale, lo sport usciva di scena in termini di pratica attiva. La stessa pratica, inoltre era più diffusa nei centri urbani e tra i ceti medio piccolo borghesi. Era comunque lo stato il vero motore dello sport, anche nel basket. La genesi stessa della Fip, infatti, venne rapidamente ricondotta in seno alle maglie pubbliche, durante il ventennio fascista, già prima della genesi del Coni. Accanto

47� 0��&DQGLDQL��Il basketball e la donna in «Lo sport illustrato», 1924.48� %DWWHQWH��0HQ]DQL��Storia sociale della pallacanestro in Italia, cit..



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ai centri militari ed alle scuole, tuttavia, sopravvivevano istituzioni, frutto della VRFLHWj�FLYLOH��FRPH�L�ULFUHDWRUL��OH�VRFLHWj�VSRUWLYH�HG�L�GRSR�ODYRUR��FKH�DI¿DQFD-rono e raccolsero il testimone della mano pubblica, nel momento in cui la riforma *HQWLOH�GHSRWHQ]Lz�OR�VSRUW�LQ�VHQR�DOOD�VFXROD�H�O¶HVHUFLWR�VHPEUz�SHUGHUH�LQWH-resse per la pallacanestro.1HO��0DQOLR�3DVWRULQL�HUD�ULXVFLWR�D�IDU�LQVHULUH�QHO�SURJUDPPD�XI¿FLDOH�GHOOD�manifestazione nazionale di Venezia, anche la pallacanestro maschile, sebbene VHPSUH� FRPH�GLVFLSOLQD�GLSHQGHQWH�GDOOD�)HGHUD]LRQH�GL�*LQQDVWLFD�� WDQWR� FKH�TXHOOR�VWHVVR�DQQR�VL�VYROVH�DQFKH�XQ�SLRQLHULVWLFR�FDPSLRQDWD�YLQWR�GDOOD�³&R-VWDQ]D´�GL�%UHVFLD��WHQXWRVL�SURSULR�D�9HQH]LD�GDO��DO��PDJJLR��/D�)HGHUJLQ-nastica, tuttavia, non dette seguito all’iniziativa, tanto da suscitare il malcontento del movimento./¶DQQR� VXFFHVVLYR�� LQ¿QH�� D�0LODQR�� VRWWR� OD� VSLQWD�GL�$UULJR�0XJJLDQL�� FRPH�ricordato, prese corpo in modo autonomo la Federazione italiana basket49. Questa DYHYD�PXWDWR�LO�SURSULR�QRPH�GD�SDOOD�DO�FHUFKLR�LQ�SDOOD�DO�FHVWR�¿QR�DOOD�GLFLWXUD�americana basketball. Nacque così il primo campionato per squadre, con il domi-nio iniziale delle compagini milanesi, come l’A.S.S.I, l’Internazionale, l’Ambro-VLDQD��OD�&DQRWWLHUL��OD�*LRLRVD�H�LO�'RSRODYRUR�%RUOHWWL�LQVLHPH�DOOD�*LQQDVWLFD�5RPD�H�7ULHVWH50��7XWWDYLD�¿QR�DO��FRQWLQXz�DG�HVLVWHUH�DQFKH�XQD�VH]LRQH�GL�palla al cerchio all’interno della Federginnastica. Le due Federazioni, per quan-to in antagonismo, miravano all’orgaizzazione di campionati nazionali, per cui, addirittura era possibile un doppio tesseramento51. Il basket, quindi, era percepito come uno sport di squadra, le cui radici affondavano nel mondo anglosassone, non diversamente dal calcio o dal rugby, sebbene senza assurgere a modello di valori52. Addirittura, nel clima del montante nazionalismo dei primi del Novecen-to, si arrivò a sostenere che il basket veniva giocato in Italia già in età medioevale, sostituendosi, in modo velleitario, agli Usa nel ruolo di paternità della disciplina. Lo sport più popolare, per un’Italia ancora povera e rurale rimaneva il ciclismo. Non casualmente, come detto, proprio il ciclismo era stato usato per introdurre YHUVR�SODWHH�SL��DPSLH�OD�SDOODFDQHVWUR��LQ�RFFDVLRQH�GHOO¶DUULYR�D�0LODQR�GH�*LUR�d’Italia del 1919, quando all’Arena meneghina era stata disputata una partita d’e-VLEL]LRQH�WUD�³JOL�DYLDWRUL�GHOOD�0DOSHQVD�H�JOL�DXWRPRELOLVWL�GL�0RQ]D´53��0HQWUH�WUD�LO�SXEEOLFR�GHL�JLULQL�PROWL�IXURQR�³TXHOOL�FKH�VL�HQWXVLDVPDURQR´�SHU�OD�QXR-

49� ©/D�*D]]HWWD�GHOOR�VSRUWª��RWWREUH��H��QRYHPEUH��50� ©/D�*D]]HWWD�GHOOR�VSRUWª��GLFHPEUH��$��0XJJLDQL��©/R�VSRUW� LOOXVWUDWRª��JHQQDLR�1922.51� %DWWHQWH��0HQ]DQL��Storia sociale della pallacanestro in Italia, cit.52� $��3DSD��*��3DQLFR��Storia sociale del calcio in Italia��,O�0XOLQR��%RORJQD��-��)RRW��Calcio

1898-2007. Storia dello sport che ha fatto l’Italia��5L]]ROL��0LODQR��53� '��0DUFKHVLQL��L’Italia del Giro d’Italia��LO�0XOLQR��%RORJQD��*��9LJDUHOOR��Il tempo dello

sport, in A. Corbin (a cura di), L’invenzione del tempo libero 1850-1960��/DWHU]D��5RPD�%DUL��

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YD�GLVFLSOLQD��SRFKL��DO�FRQWUDULR�IXURQR�³TXHOOL�FKH�VL�WROVHUR�OD�JLDFFD�SHU�YHUH�FRVD�FL�IRVVH�GL�FRPSOLFDWR�H�GL�DWWUDHQWH�QHO�QXRYR�JLRFR�DPHULFDQR´��,O�EDVNHW��quindi, in questa fase non aveva nessuna valenza innovatrice a livello indiretto, ULFRQGXFLELOH�DOOD�VRFLHWj��DOOD�FXOWXUD�HFRQRPLFD�R�DOOD�SROLWLFD��5DSSUHVHQWDYD��al pari di molti altri sport, un nuovo fenomeno sociale, dalle elevate potenzialità, ma ancora in una fase del tutto pionieristica. 3URSULR�SHU�FHUFDUH�GL�VEORFFDUH�OD�VLWXD]LRQH��FRPH�ULFRUGDWR��0XJJLDQL�QHO��partì per gli Usa, lasciando una Federazione in crisi. Al suo posto fu chiama-to dal regime il generale Negrini54. Con il fascismo l’ideologia si impossessò dello sport, facendone uno strumento nelle mani dello stato per contribuire alla creazione della rivoluzione nazionale. Coerentemente con il nuovo clima la Fe-derazione sostituì il termine basketball con il più autarchico palla al cesto, trasfe-UHQGR�OD�SURSULD�VHGH�D�5RPD��,QL]LDYD�XQD�QXRYD�VWDJLRQH�LQ�FXL�LO�UXROR�GHOOR�stato nell’organizzazione dello sport assumeva una valenza sempre più crescente e centrale. La nuova Federazione, pur avendo un ruolo, formalmente autonomo, ULPDVH�¿QR�DO��DOO¶LQWHUQR�GHOOD�)HGHUD]LRQH�JLQQDVWLFD��)X�QHFHVVDULR�LO�VXR�commissariamento per risolvere la questione e raggiungere una effettiva rinno-vata autonomia ed indipendenza. Nel corso del 1930 si succedettero alla guida del basket italiano prima in qualità di commissario Augusto Turati, poi Alberto Buriani, in qualità di presidente della Federginnastica, che lasciò la mano ad un QXRYR�FRPPLVVDULR��*LXVHSSH�&RUEDQL��¿QR�DOOD�QRPLQD�GHO�QXRYR�SUHVLGHQWH�&RQWH�*LRUJLR�$VLQDUL�GL�6DQ�0DU]DQR55. Sotto la direzione di quest’ultimo, du-UDWD�¿QR�DO��OD�SDOODFDQHVWUR�LQL]Lz�XQ�VHQVLELOH�SHULRGR�GL�FUHFLWD��WUDLQDWR�WDQWR�GDOOD�QD]LRQDOH�TXDQWR�GDL�*XI��DI¿DQFDWLVL��DO�SUHFHGHQWH�DVVRFLD]LRQLVPR�volontaristico, in seno alla società56. Proprio l’enfasi posta dal regime sull’impor-tanza dello sport, a livello propagandistico, in seno alle relaziaoni internazionali, IDYRUu�O¶D]LRQH�GL�6DQ�0DU]DQR��LQVLHPH�DOO¶LQJOHVH�-RQHV��SHU�OD�QDVFLWD�GL�XQD�embrionale federazione internazionale, tramite cui aprire le Olimpiadi al basket QHO�� LQ�FXL� O¶,WDOLD�JLXQVH�VHWWLPD�VX�YHQWXQR��0D�LO�UXROR�GHOOD�QD]LRQDOH�durante il ventennio fu essenziale come le vittorie riportate sulla Francia, sotto la GLUH]LRQH�WHFQLFD�GL�0DUFR�0XJJLDQL��IUDWHOOR�GL�$UULJR��QHO��D�0LODQR�H�3D-rigi testimoniavano, seguite dall’argento agli europei del 1937 in Lituania, battuti da padroni di casa, sotto la guida del Ct Scuri.Il fascismo, infatti, vedeva negli sport di squadra di origine anglosassone, uno strumento per dimostrare la superiorità italica anche in discipline estranee alla tradizione nazionale, reinterpretate secondo principi originali57. Per certi versi si

54 «La palla al cesto», 15 aprile 1926.55� %DWWHQWH��0HQ]DQL��Storia sociale della pallacanestro in Italia, cit.56� /��/D�5RYHUH��Storia del Guf, Bollati Boringhieri, Torino 2003; S. Pivato, I terzini della borghe-

VLD��,O�JLRFR�GHO�SDOORQH�QHOO¶,WDOLD�GHOO¶2WWRFHQWR��/HRQDUGR��0LODQR��57� &DQHOOD��*LXQWLQL��D�FXUD�GL��Sport e fascismo, cit.



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WUDWWDYD�GL�XQD�VRUWD�GL�LPSOLFLWR�SDUDOOHOLVPR�FRQ�OH�V¿GH�GHOOD�PRGHUQL]]D]LR-ne, da accettare per primeggiare, pur dandone risposte originali rispetto a quelle classiche dei paesi primi venuti. Allo stesso tempo, sul piano interno, gli sport di squadra, ivi incluso il basket, ben si prestavano all’ideologia organicistica del QD]LRQDOLVPR�� LQ�FXL� OR�VIRU]R�FRPXQH�GRYHYD�HVVHUH�¿QDOL]]DWR�H�VXERUGLQDWR�al bene comune, sotto la direzione del capo, fosse esso l’allenatore o il duce. A TXHVWR�VL�DJJLXQJHYD�TXHOO¶HOHPHQWR�GL�YLJRUH�¿VLFR�H�GL�YDORUL�YLULOL�ULWHQXWL�XQD�buona palestra in tempo di pace pronta per essere tradotta in termini marziali in tempi di guerra. In ciò, quindi, emergeva una sostanziale simmetria con il mondo anglosassone, dove lo sport era nato anche per questi scopi, dove a differire erano i modelli socio culturali, e politici economici a cui si faceva riferimento. La pra-tica sportiva del basket, in Italia, durante il ventennio fascista, tuttavia, diversa-mente da altre discipline, rimaneva quasi esclusivamente circoscritta nell’ambito di quella media e piccola borghesia di cittadina, al cui interno andava ricercato anche una parte essenziale del consenso del regime, sebbene con motivazioni talora più pragmatiche che ideologiche. La pratica sportiva, ivi incluso di un gio-co dinamico e nuovo come il basket, inoltre, tentava di offrire una visione più moderna del fascismo come guida della società. La pallacanestro, tuttavia, come altri sport rimasero esperienze limitate e circoscritte, il cui peso effettivo risultò minimo in termini di impatto, di fronte ad una Italia che continuava ad essere strutturata su base rurale e contadina, come testimoniato dal successo reiterato del ciclismo, sebbene, anche in questa disciplina non mancassero elementi di dinamismo e modernità.0HQWUH�LO�FLFOLVPR��LQIDWWL��HUD�LQ�JUDGR�JLj�GXUDQWH�LO�IDVFLVPR�GL�FUHDUH�XQ�OHJD-me con il mondo produttivo, generando un nesso tra mondo sportivo e società dei consumi, di un Italia che iniziava ad andare in bicicletta e timidamente scopriva l’automobile, il basket durante il ventennio rimase uno sport di nicchia, buono solo per forgiare lo spirito ed il corpo dei giovani italiani58.Con il crollo del regime la Federazione pallacanestro seguì le sorti dello stato italiano, diviso tra nord e sud. Dopo la parentesi tra il 1942 ed il 1943 di Vittorino Viotti, che dopo l’8 settembre aveva trasferito la Fip, al seguito del Coni, a Vene-zia, era stata la volta nel 1944 di Carlo Donadoni, commissario per il Nord, poi VRVWLWXLWR�GDO�UHJJHQWH�GHO�&RQL�*XLGR�*UD]LDQL�QHO�FRUVR�GHOOR�VWHVVR�DQQR�D�VXD�volta, rimpiazzato dalla staffetta tra Decio Scuri ed Enrico Castelli nel 194559. Per la verità quelli furono anni privi di rilevanza, in cui la guida della Federazione era GHO�WXWWR�IRUPDOH��)LQDOPHQWH�QHO��VL�HEEH�OD�ULXQL¿FD]LRQH�GHOOD�)HGHUD]LRQH�HG�LO�VXR�ULWRUQR�D�5RPD��VRWWR�OD�GLUH]LRQH�GL�$OGR�0DLUDQR��6L�DSULYD�XQD�QXRYD�fase di sviluppo per il gioco del basket in Italia, in seno alle profonde trasforma-zioni che l’intero paese stava vivendo. Il ventennio fascista aveva rappresentato,

58� 0DUFKHVLQL��L’Italia del giro d’Italia,�FLW��*��6LOHL��D�FXUD�GL��Il Giro d’Italia e la società ita-

liana��/DFDLWD��0DQGXULD��59� 0��7LFFD��Una vita per il basket, in «Basket», 1975.

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per la pallacanestro italiana il raggiungimento di una piena autonomia discipli-nare sul piano nazionale, ed il collegamento con il circuito internazionale su di un piano estero. I numeri lasciati in eredità dal regime, comunque, fotografavano uno sport ancora in una fase del tutto pionieristica e dilettantistica, maggiormente LQ�WHUPLQL�GL�VHJXLWR�FKH�GL�SUDWLFDQWL��8Q�FHQVLPHQWR�XI¿FLDOH�GHO��SDUODYD��LQIDWWL��GL��LVFULWWL�DOOD�)HGHUD]LRQH�H�GL��JUXSSL�VSRUWLYL�DI¿OLDWL��PHQWUH�più realisticamente nel 1942 si parlava di 6824 iscritti e di 290 società60. Il dato del 1935, infatti, probabilmente era spurio, confuso con quello di altri atleti e società ginniche, pur essendo di fatto già avvenuta la separazione. In questo pe-riodo, infatti, si giocava su campi improvvisati, all’aperto, preparati all’uopo pre-YHQWLYDPHQH�GDJOL�VWHVVL�DWOHWL��VX�IRQGL�LQ�HUED�R�WHUUD�EDWWXWD��*OL�VWHVVL�DUELWUL�VL�PXRYHYDQR�D�ORUR�VSHVH�H�³SHULFROR´��/¶DEELJOLDPHQWR�HUD�VSHVVR�SUHVR�D�SUHVWLWR�da altre discipline e gli stessi palloni erano di dimensioni mutevole da città a città. 0D�TXDVL�RYXQTXH�VL�¿QLYD�VHPSUH�DOO¶RVWHULD�GL�IURQWH�DG�XQ�³SLDWWR�GL�SDVWDVFLXW-WD�H�EHUH�YLQR�GD�5RPROHWWR´61. Il fascismo, poi, come detto aveva puntato mag-giormente sulla nazionale, piuttosto che sulle competizioni per club, in una logica di propaganda. Il ventennio, sul piano interno, aveva visto il predominio di realtà FLWWDGLQH�FRPH�0LODQR��5RPD�H�7ULHVWH��D�FXL�VXO�¿QLUH�VL�HUD�DJJLXQWD�9HQH]LD��,QWHUHVVDQWH��LQ¿QH��LO�FDVR�GHO�'RSRODYRUR�%RUOHWWL�GL�0LODQR��GRYH��LQ�VLQWRQLD�con lo spirito corporativo, una azienda aveva organizzato la sezione sportiva per i propri dipendenti, utilizzando lo sport anche, in modo primitivo, come veicolo di pubblicità del proprio marchio, imitando in questo il ciclismo.Interessante, inoltre, come la fase di epurazione dal fascismo fosse stata peculiare DQFKH�LQ�VHQR�DOOD�)HGHUD]LRQH�SDOODFDQHVWUR��FRPH�OD�¿JXUD�GL�9LWWRULR�0X]L�GL�Dogliola testimoniava. Questi era stato Segretario generale tra il 1931 ed il 1943, per poi tornare a ricoprire la stessa carica dal 1946 al al 1966, prima sotto Asinari GL�6DQ�0DU]DQR�H�SRL�VRWWR�0DLUDQR�H�6FXUL62.Altrettanto interessante in termni di epurazioni fu il caso della squadra di Bo-logna nel primo campionato del dopoguerra: la Virtus, infatti, in quanto ritenu-ta troppo vicina al vecchio regime, nelle persone dei suoi dirigenti, si iscrisse come Fortitudo, salvo poi, all’ultima giornata, recuperare il suo nome, grazia alla VRSUDJJLXQWD�DPQLVWLD��GL�FXL�DYHYD�EHQH¿FLDWR�1HXURQL�� VXR�SUHVLGHQWH��SHU� LO�tramite della mediazione del senatore Bersani63. Bologna, intanto, si presentava come uno dei nuovi volti del basket nazionale, come la scelta della città felsinea per la prima Assemblea Federale del 1946 stava a testimoniare.

60� $��*LUHOOL��Il libro della pallacanestro, *DU]DQWL��0LODQR��$D�9Y��Sessant’anni di pallaca-

nestro in Italia, (GE��0LODQR��61 C. Bensi, Ginnastica Roma, Cento anni di sport e di amicizia, 5RPD��62� %DWWHQWH��0HQ]DQL��Storia sociale della pallacanestro in Italia, cit.63 Il mito della Virtus, %RORJQD��8��0DFFDIHUL��3��3DULVLQL��D�FXUD�GL��Cent’anni di Fortitudo, Fortitudo, Bologna 2001.


Introduzione

Scrivere un saggio dedicato alla storia sociale della pallavolo durante il fascismo non è semplice, vista la mancanza di una documentazione esaustiva relativa ai primi anni del suo sviluppo nel nostro paese. In tal senso, appare subito chiaro quanto la sua pratica fosse poco rilevante durante il ventennio, quando l’esercizio di questa disciplina era subordinato a quello delle bocce, degli scacchi e del tiro alla fune1.Tale doverosa premessa, però, non ci esime dal cercare di raccontare la storia del volley in epoca mussoliniana, dato che, a partire dal secondo dopoguerra, esso si affermerà in Italia, riuscendo a diventare, negli anni ’90, il secondo sport più praticato dopo il calcio tra gli uomini e il più diffuso tra le donne. Seppur a livello embrionale, infatti, tra il 1922 e il 1943 vennero poste le basi per lo sviluppo della pallavolo nei decenni successivi.A questo riguardo, appare importante comprendere cosa differenzi questo dagli altri sport di squadra che si affermarono durante il fascismo, ma anche ciò che ne abbia permesso il suo successo in ambito femminile. 'XUDQWH�TXHOO¶HSRFD��LQIDWWL��SUHVHUR�GH¿QLWLYDPHQWH�SLHGH�JOL�VSRUW�FROOHWWLYL��$�giovarne fu soprattutto il calcio, benché anche rugby e pallacanestro occuperanno uno spazio rilevante nella scena sportiva italiana. In secondo luogo, lo sport co-minciò a imporsi tra le donne come strumento di emancipazione, ma anche come mezzo per migliorare il proprio corpo.

1 S. Pivato, Lo sport nel XX secolo, *LXQWL��)LUHQ]H�0LODQR��,��HG��S��

La palla al volo in epoca fascista

Daniele Serapiglia Assegnista del Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna, investigador integrado do Instituto de História Contemporânea da Universida-de Nova de Lisboa e investigador colaborador do Centro de Estudos Interdis-ciplinares do século XX da Universidade de Coimbra

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Seguendo questa duplice binario di studio, cercheremo di comprendere quale fu il ruolo del volley nel contesto sportivo fascista e quali furono i suoi primi incontri con il mondo femminile.

1. Lo sport fascista: educazione, razza e estetica

Con il fascismo l’attività sportiva si impose come mezzo di propaganda politi-ca, mezzo per forgiare una nuova razza guerriera, ma anche come mezzo adat-to allo svago e al miglioramento estetico. Come ha suggerito Patrizia Dogliani, ³OR�VSRUW�FRVWLWXLYD�XQ¶XOWHULRUH�PDQLHUD�SHU�IDVFLVWL]]DUH�JOL�LWDOLDQL�VRSUDWWXWWR�L�SL��JLRYDQL´2. Le varie discipline sportive erano, infatti, funzionali alla creazione dell’uomo nuovo fascista e alla costruzione di quello spirito di gruppo necessario alla formazione di un nuovo corpo sociale. Il tema dell’educazione della collet-WLYLWj�DOOD�YLWD�GHOOR�VWDWR�HUD�FHQWUDOH�QHO�SHQVLHUR�GHOOR�VWHVVR�0XVVROLQL��1HO��LQWHUYLVWDWR�GD�(PLO�/XGZLJ��LO�GXFH�DYHYD�GLFKLDUDWR��³1RL�VLDPR��FRPH�LQ�5XVVLD��SHU� LO�VHQVR�FROOHWWLYR�GHOOD�YLWD�H�TXHVWR�QRL�YRJOLDPR�UDIIRU]DUH��D�costo della vita individuale. Con ciò noi non vogliamo trasformare gli uomini in FLIUH��PD�OL�FRQVLGHULDPR�VRSUDWWXWWR�QHOOD�ORUR�IXQ]LRQH�QHOOR�VWDWR´3. Propedeu-tici per il raggiungimento di tale scopo erano gli sport di squadra, che, durante il ventennio, prosperarono tra gli italiani tanto da insidiare l’amore per il ciclismo nel loro cuore. A livello simbolico, infatti, il ciclismo era più rappresentativo dell’individualismo di età liberale che non della propensione alla vita collettiva del fascismo. Il calcio, il rugby, la pallacanestro e la pallavolo, invece, costitui-vano una perfetta metafora del fascismo. La collaborazione in campo, i ruoli ben SUHFLVL�QHOOR�VYROJLPHQWR�GHO�JLRFR��O¶LQÀHVVLELOH�JHUDUFKLD��OH�VWUDWHJLH�GL�JLRFR�erano dettate dal capitano e dall’allenatore), il dover rispondere a un rigido rego-lamento facevano delle discipline di squadra un importante mezzo per educare gli atleti alla vita del regime. Tale ragionamento, però, non era idea originale del fascismo, ma era stato mutua-WR�GDOOH�WHRULH�SHU�OR�VYLOXSSR�GHOO¶HGXFD]LRQH�¿VLFD�GL�$QJHOR�0RVVR��GD�TXHOOH�di padre Semeria e da quelle del movimento scoutistico. Queste, elaborate tra OD�¿QH�GHO�;,;�VHFROR�H�O¶LQL]LR�GHO�;;��VL�HUDQR�LPSRVWH�DOOD�¿QH�GHOOD�*UDQGH�guerra, quando si era compreso che per la formazione, la ricreazione e l’educa-]LRQH�GHL�PLOLWDUL�HUDQR�PROWR�SL��HI¿FDFL�JOL�VSRUW�GL�VTXDGUD�GL�PDWULFH�DQJORD-

2 P. Dogliani, Il fascismo degli italiani. Una storia sociale, Utet, Novara 2014 (I ed. 2008), p. 167.3� %��0XVVROLQL�LQ�(��/XGZLJ��Colloqui con Mussolini��0RQGDGRUL��9HURQD��S��

Daniele SerapigliaLa palla al volo in epoca fascista


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mericana che la ginnastica4, considerata monotona e alienante.0RVVR��JLj�QHO��VRVWHQHYD��³/D�JLQQDVWLFD�q�QRLRVD�H�DQWLSDWLFD�>«@�3HUFKp�la ginnastica diventi popolare dobbiamo cambiare indirizzo, dobbiamo abituare i giovani all’esercizio libero dei giuochi e la ginnastica deve esser solo un comple-WDPHQWR�GHOO¶HGXFD]LRQH�¿VLFD´5. Pochi anni dopo, ai primi del Novecento, padre *LRYDQQL�6HPHULD�VFULYHYD��³/R�VSRUW�QRQ�q�VROWDQWR�GL�XWLOLWj�¿VLFD��PD�DQFKH�GL�utilità morale. Un corpo sano è impossibile senza una mente sana. I giuochi in cui ULWURYDUVL�O¶HOHPHQWR�VRFLDOH�H�FROOHWWLYR�VRQR�G¶LPSRUWDQ]D�H�G¶XWLOLWj�VSHFLDOH´6. Negli stessi anni, Baden Powell, fondatore degli scout, raccomandava a coloro FKH�VL�FLPHQWDYDQR�QHO�JLRFR�GHO�FDOFLR��³IDWH�LO�YRVWUR�GRYHUH�QRQ�JLRFDQGR�SHU�mettervi in mostra con chi vi osserva, ma per obbedire agli ordini del capitano e DLXWDUH�FRVu�OD�YRVWUD�VTXDGUD�D�YLQFHUH´7.,O�IDVFLVPR��GXQTXH��WUDVVH�LVSLUD]LRQH�GDOOH�WHRULH�GL�0RVVR��PD�DQFKH�GDL�FDW-tolici e dal movimento scoutistico, affermando il gioco di squadra come mezzo HGXFDWLYR��*OL�VSRUW�GL�VTXDGUD��SHUz��HUDQR�LPSRUWDQWL�WDQWR�SHU�FKL�OL�SUDWLFDYD�TXDQWR�SHU� LO� SXEEOLFR��&RPH�KD� VRWWROLQHDWR� OD�'RJOLDQL�� ³,� FDPSL� VSRUWLYL� VL�DGDWWDYDQR�>«@�DL�QXRYL�ULWL�H�DOOH�FRUHRJUD¿H�GHOOD�UHOLJLRQH�IDVFLVWD��LO�SRSROR�non era più tumultuante e disordinato bensì disposto a livelli gerarchici, organiz-zato per settori, generazioni, generi, era spettatore e nel contempo attore di una OLWXUJLD�FROOHWWLYD´8.4XHVWD�³OLWXUJLD�FROOHWWLYD´�HUD�YROWD�DOOD�FHOHEUD]LRQH�GHOOD�QD]LRQH�H�DOOD�SUH-SDUD]LRQH�PHQWDOH�H�¿VLFD�DOOD�JXHUUD��&RPH�KDQQR�PHVVR�LQ�OXFH�$QJHOD�7HMD�H�6HUJLR�*LXQWLQL��GRSR�LO�3ULPR�FRQÀLWWR�PRQGLDOH��O¶HVHUFLWR�GRYHYD�UDGLFDOPHQWH�voltar pagina cercando di acquisire un maggior slancio offensivo. Per questo, durante il regime, lo stato creò degli enti che avrebbero dovuto aiutare il popolo a prepararsi alla guerra. In questo modo, si sarebbe data voce a quella diploma-]LD�GHOOH�DUPL�WDQWR�FDUD�D�0XVVROLQL9. Come sappiamo lo sport nella concezione fascista dell’uomo nuovo avrebbe ricoperto un ruolo fondamentale. Come scrisse Lando Ferretti su «Lo sport fascista»:

4 La ginnastica si era imposta in Italia come mezzo per la preparazione dei corpi militari all’in-GRPDQL�GHOOD�YLWWRULD�WHGHVFD�QHOOD�*XHUUD�IUDQFR�SUXVVLDQD��/D�SUHSDUD]LRQH�DWOHWLFD�GHOO¶HVHUFLWR�prussiano, aveva, infatti, stupito ed era considerata una delle componenti fondamentali per la veloce vittoria sull’esercito francese. Francesco Valletti, Storia della ginnastica. 0HVVLQD�'¶$QQD��)LUHQ]H�2009 (I ed. 1893), p. 180.5 A��0RVVR� LQ�3LYDWR�� I terzini della borghesia. Il gioco del pallone nell’Italia dell’ottocento, /HRQDUGR��0LODQR��S��6 G. Semeria in S. Pivato, Lo sport nel XX secolo, cit., p. 73.7 B. Powell in Pivato, Lo sport nel XX secolo, cit., p. 75.8� 3��'RJOLDQL�LQ�0��&DQHOOD�H�6��*LXQWLQL��D�FXUD�GL��Sport e Fascismo��)UDQFR�$QJHOL��0LODQR�2009, p. 492. 9� $��7HMD��6��*LXQWLQL��L’addestramento ginnico-militare nell’esercito italiano (1946-1990)��8I¿-FLR�6WRULFR�6PH��5RPD��S��

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Cittadino uguale soldato […] e soldato in tutta la sua estensione del termine: nel FRUSR�VDOGR�H�WHPSUDWR��QHOOR�VSLULWR�SURQWR�DO�VXSUHPR�VDFUL¿FLR��QHOOD�SUHSDUD]LR-ne tecnica sempre aggiornata, in un’atmosfera di disciplina che fa dell’entusiasmo l’arma decisiva di tutte le vittorie10.

1HO��0DVVD�LQ�XQ�DUWLFROR�GDO�WLWROR�Lo sport e l’esercito del tempo fascista scriveva sempre su «Lo sport fascista»:

/¶HGXFD]LRQH�¿VLFD�KD�SUHVR�RJJL�XQ�SRVWR�SUHPLQHQWH�QHOO¶DGGHVWUDPHQWR�GHO�VRO-dato per elevarne al maggior livello possibile le doti di resistenza, di scatto, di ardimento, di tenacia e di volontà che le nuove esigenze della guerra moderna e O¶LPSLHJR�GHOOH�QXRYH�DUPL�ULFKLHGRQR�DO�FRPEDWWHQWH��3UHVWDQ]D�¿VLFD�GHO�VROGDWR�ed arte militare si sono dimostrate unite indissolubilmente, tanto che lo studio dei procedimenti tattici e di tutti i problemi da essi inerenti è subordinato alla capacità ¿VLFD�GL�TXHO�IDWWRUH�SULQFLSDOH�GHO�FRPEDWWLPHQWR�FKH�QHVVXQ�PH]]R�SL��SHUIH]LR-nato può sostituire e che è rappresentato dall’uomo […] Durante il periodo di re-cluta si tende con esercizi ginnico atletici ad armonizzare la volontà dei singoli in una sola volontà, che sviluppandosi attraverso il lavoro muscolare porta gradual-mente alla solidarietà degli sforzi in un’impresa collettiva. Disciplina, obbedienza, HPXOD]LRQH�YHQJRQR�VYLOXSSDWH�HG�DOOHQDWH�QHO�ODYRUR�¿VLFR��WUDHQGRVL�LQ�WDO�PRGR�JOL�HOHPHQWL�GHO�FDUDWWHUH�>«@�,O�VROGDWR��RWWHQXWD�XQD�VXI¿FLHQWH�VFLROWH]]D�PXVFR-lare ed un indispensabile irrobustimento, è portato, per le esigenze necessarie ed inevitabili delle intense esercitazioni di campagna, ad appesantirsi. Egli acquista, q�YHUR��XQD�PDJJLRUH�UHVLVWHQ]D�¿VLFD��PD�FLz�SRUWD�DOOD�VFRPSDUVD�JUDGXDOH�GHOOH�qualità – scatto, scioltezza e prontezza – acquisite nel primo periodo. Ed ecco che lo scopo della ginnastica militare passa a mantenere integre ed anche a sviluppare maggiormente queste qualità che, assommate alla maggiore resistenza, danno al soldato il dominio dei proprio muscoli e della propria volontà […] La terza fase, la quale non corrisponde ad alcun periodo addestrativo, ma li abbraccia tutti, dalla chiamata alle armi al congedo, tende – secondo gli scopi – ad abituare il soldato, attraverso esercizi di facile applicazione, ma ardimentosi, ad affrontare con corag-gio qualsiasi ostacolo11.

In questo senso l’uomo, al pari della macchina tanto esaltata dal fascismo, come VRWWROLQHD�0DUFKHVLQL��VL�SUHSDUDYD�DG�XQD�³HUD�QXRYD´12, di cui lo stato nuovo IDVFLVWD�GRYHYD�HVVHUH�SURWDJRQLVWD��&RPH�KD�VFULWWR�6LPRQ�0DUWLQ��QHO�YHQWHQ-QLR��DQFKH�³LO�EHQHVVHUH�SHUVRQDOH�HUD�GLYHQWDWR�XQ�GRYHUH´13. Dopo il 1919, in Italia, l’investimento sullo sport fu anche dovuto all’intenzione di contrastare le malattie. L’epidemia di spagnola aveva, infatti, mietuto tante vittima tra una po-polazione deperita a causa della cattiva alimentazione e a causa della mancanza

10 «Lo sport fascista», ottobre 1934, p. 1. 11 «Lo sport fascista», marzo 1938, pp. 11-13.12� '��0DUFKHVLQL��Cuori e Motori. Storia della Mille Miglia��,O�0XOLQR��%RORJQD��S��13� 6��0DUWLQ��Calcio e fascismo. Lo sport nazionale sotto Mussolini��0RQGDGRUL��0LODQR��S��



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GL�XQD�FHUWD�FRQGL]LRQH�¿VLFD14. Oltre alla preparazione militare e all’igiene del corpo, un altro elemento appariva fondamentale per lo sviluppo dello sport, ovve-ro la concezione del loisir. In Italia, quest’ultimo si era imposto tra le masse solo con la Prima guerra mondiale, tardivamente rispetto a paesi come l’Inghilterra dove, agli albori del ‘900, già rappresentava una consuetudine consolidata. Con il fascismo, però, i momenti di svago diventarono fondamentali, essendo le stesse attività ludiche un mezzo importante per la creazione del nuovo corpo sociale. Se TXHVWD�HUD�OD�¿QDOLWj�GHO�UHJLPH��OR�VSRUW�VL�LPSRVH�WUD�OH�PDVVH��VRSUDWWXWWR�TXHOOH�cittadine, anche in maniera più spontanea e incontrollata.3HU�OH�GRQQH��O¶DWWLYLWj�¿VLFD�VLJQL¿FDYD�DQFKH�PRGHOODUH�LO�FRUSR�VX�TXHL�SURWRWLSL�femminili che in Italia si stavano imponendo grazie alla diffusione del cinema DPHULFDQR��&RPH�KD�EHQ�VRWWROLQHDWR�9LFWRULD�GH�*UD]LD��ULIDFHQGRVL�D�XQ�DUWLFROR�GL�6DQWLQL�GHO��DJOL� LQL]L�GHJOL�DQQL�µ��OH�DWWULFL�KROO\ZRRGLDQH��³ELRQGH��DWOHWLFKH��VODQFLDWH��SLDFHQWL��FRQ�JUDQGL�VRUULVL�H�XQ�WUXFFR�YLVWRVR´��DYHYDQR�GH-clinato al corpo intero ciò che prima era riservato al solo viso, dando valore a XQ¶HVSUHVVLRQH�¿VLFD��FKH�DYUHEEH�LQÀXHQ]DWR�³LO�PRGR�GL�VWDU�VHGXWH��GL�OHYDUVL��GL�FDPPLQDUH�GL�YROJHUVL´15. In questo senso, è giusto sottolineare come si sia consolidato il mito di Hollywood in quegli anni. ,O� FLQHPD�KROO\ZRRGLDQR� HUD� DSSURGDWR� LQ�(XURSD� SULPD�GHOOD�*UDQGH� JXHUUD��però, aveva cominciato ad affermarsi grazie alle pellicole giunte nel vecchio con-tinente per lo svago dei militari dello zio Sam, impegnati contro le truppe degli imperi centrali16. Dal 1920, la diffusione delle pellicole americane cominciò a VXUFODVVDUH�O¶LQGXVWULD�FLQHPDWRJUD¿FD�LWDOLDQD��FKH�¿QR�DO�¶��DYHYD�GRPLQDWR�LO�mercato nazionale. Brunetta racconta come, dal 1923, alcune PDMRUV aprirono le SULPH�¿OLDOL�LQ�,WDOLD��&RQ�L�¿OP�DPHULFDQL��DUULYDURQR�QHO�QRVWUR�SDHVH�DQFKH�QXRYL�PRGHOOL�GL�YLWD�H�nuovi divi, i quali in breve tempo presero il posto di quelli italiani17. Nell’econo-PLD�GL�TXHVWR�VDJJLR��SDUODUH�GHOO¶DIIHUPD]LRQH�GHOOD�FLQHPDWRJUD¿D�VWDWXQLWHQVH�è importante, perché il modello americano venne poi sviluppato dal fascismo per sostenere il culto dei propri miti. La stessa creazione di Cinecittà fu soste-nuta dal regime in un periodo in cui, da più parti, si reclamava una Hollywood italiana18. Non bisogna pensare, però, che la nascita della città del cinema roma-QD�QHO��VLJQL¿FDVVH�O¶HVFOXVLRQH�GHL�¿OP�DPHULFDQL�GDL�FDUWHOORQL�GDOOH�VDOH��

14 P. Dogliani, Il fascismo degli italiani. Una storia sociale, Utet, Novara 2014 (I ed. 2008), p. 199.15� 9��GH�*UD]LD��Le donne nel regime fascista��0DUVLOLR��9HQH]LD��,�HG��S��/��6DQ-tini, &LQHPDWRJUDIR��5LÀHVVLRQL�WUD�XQ�WHPSR�H�O¶DOWUR��in «Cordelia», 1934, p. 134. 16� 9��GH�*UD]LD��L’impero irresistibile. La società dei consumi americana alla conquista del mon-

do, Einaudi, Torino 2006 (de or. 2005), p. 312.17� *��3��%UXQHWWD��Cent’anni di cinema italiano, vol. 1, Dalle origini alla seconda guerra mondia-

le��/DWHU]D��5RPD�%DUL��,�HG��S��18 Ivi, pp. 175-178.

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$QFRUD�QHO��OH�SHOOLFROH�VWHOOH�H�VWULVFH�UDFFRJOLHYDQR�LQ�,WDOLD�LO��GHJOL�incassi totali19. Sempre Brunetta ci spiega come Bottai, dopo la nazionalizzazione dell’Istituto Luce nel 1925, favorisse la diffusione dei prodotti statunitensi, poco ideologici e ottimi per le qualità narrative e d’intrattenimento20. C’è da constatare che in quegli anni ci fu una vera e propria esplosione del cinema. Tra il 1929 e il 1930, la spesa dedicata dalla popolazione italiana al grande schermo con una VRPPD�FKH��RVFLOODQGR�WUD�L��H�L��PLOLRQL��HUD�SDUL�DO��GHJOL�LQWURLWL�di tutte le manifestazioni spettacolari e sportive21. Se pensiamo, comunque, che OD�SURLH]LRQH�GL�RJQL�¿OP�LWDOLDQR�R�VWUDQLHUR�HUD�SUHFHGXWD��D�SDUWLUH�GDO��da un cinegiornale del Luce, possiamo comprendere come le storie interpretate GD�*UHWD�*DUER��0DUOHQH�'LHWULFK��*DU\�&RRSHU��&KDUOLH�&KDSOLQ�R�-HDQ�+DUORZ�potessero diventare congeniali al fascismo. In questo senso, nell’immaginario collettivo delle italiane, il prototipo della bellezza femminile si armonizzava con i canoni americani piuttosto che con quelli richiamati dalla retorica del regime. Effettivamente, a partire dal 1931, vi fu una campagna da parte fascista contro JOL� VWHUHRWLSL� IHPPLQLOL� KROO\ZRRGLDQL��$OOD�PDJUD� H�PDVFROLQD� ³GRQQD� FULVL´��IUXWWR�GHOOD� IDQWDVLD�FLQHPDWRJUD¿FD�DPHULFDQD��YHQLYD�FRQWUDSSRVWD� OD�³GRQQD�DXWHQWLFD´�EHQ�QXWULWD��SURQWD�DG�RWWHPSHUDUH�DOOD�VXD�PLVVLRQH�GL�SURFUHDWULFH22. 'XUDQWH�TXHOOD�FKH�*DHWDQR�6DOYHPLQL�FKLDPz�³EDWWDJOLD�SHU�LO�JUDVVR´��QRQ�HUD�raro trovare versi del tipo:

In stretto bacino, mal si cova il piccino In razional alcova Uova non si fa23.

7DOH�SROLWLFD�QRQ�HUD�GRYXWD�DG�XQD�YRORQWj�RULJLQDULD�GHO�IDVFLVPR�GL�³FRVWUX-LUH´�XQ�WLSR�GL�GRQQD��PD�VRSUDWWXWWR�DOO¶LQÀXHQ]D�GHOOD�FKLHVD��OD�TXDOH�YHGHYD�QHOO¶DWWLYLWj�¿VLFD�XQ�SDVVR�YHUVR�O¶HPDQFLSD]LRQH�IHPPLQLOH��&RPH�KD�VRWWROL-QHDWR�VHPSUH�OD�GH�*UD]LD��³,QL]LDOPHQWH��JOL�RUJDQL]]DWRUL�VSRUWLYL�IDVFLVWL�VL�GL-PRVWUDURQR�HQWXVLDVWL�GHOOD�SDUWHFLSD]LRQH�IHPPLQLOH�>«@�0RGHUQLWj�VLJQL¿FDYD�DWWLYLWj�VSRUWLYH�WDQWR�SHU�OH�GRQQH�FKH�SHU�JOL�XRPLQL´24. Tutto era mutato dopo OD�¿UPD�GHL�3DWWL�/DWHUDQHQVL�QHO��FKH�DYHYDQR�GHWHUPLQDWR�XQD�QXRYD�H�SL��IRUWH�LQÀXHQ]D�GD�SDUWH�GHO�FOHUR�QHOOD�VRFLHWj�LWDOLDQD��Ê�SRVVLELOH�QRWDUH�WXWWR�FLz�anche sfogliando le pagine di un rotocalco di settore come «Lo sport fascista». Il

19 Ivi, p. 168.20 Ivi, p. 167.21 Ivi, p. 162.22� GH�*UD]LD��Le donne nel regime fascista, cit., p. 287.23 Ivi, p. 288; Donne in «Il selvaggio», 9, n. 7, agosto 1932, p. 42.24� GH�*UD]LD��Le donne nel regime fascista, cit., p. 291.



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mensile diretto da Lando Ferretti, ancora nel 1928, celebrava la donna sportiva. Ê�LO�FDVR�GHOOD�SLORWD�0DULD�$QWRQLHWWD�$YDQ]R��OD�TXDOH��VXOOH�FRORQQH�GHO�SHULR-GLFR��UDFFRQWDQGR�OD�VXD�VWRULD��SRWHYD�VFULYHUH��³2JJL�>«@�VLDPR�DO�SXQWR�FKH�RJQL�GRQQD�JXLGD�FRQ�OD�VWHVVD�GLVLQYROWXUD��VLFXUH]]D�H�PDHVWULD�GL�XQ�XRPR´25. Negli anni a venire, invece, non possiamo trovare più articoli che paragonassero anche solo lontanamente la donna all’uomo. Effettivamente, si potrebbe affer-mare che almeno mediaticamente il fascismo dopo i patti lateranensi raccolse le VXJJHVWLRQL�JLQQLFKH�GL�SDGUH�$JRVWLQR�*HPHOOL��LO�TXDOH�QHO��DYHYD�SURPRV-VR�XQD�³JLQQDVWLFD�FDWWROLFD´�SHU�OH�GRQQH�FRQ�OD�FUHD]LRQH�GHOOH�VH]LRQL�³)RU]D�H�*UD]LD´� VRWWR� OD� JXLGD� GHOOD� SURIHVVRUHVVD�7HUHVD�&RVWD�� 3HU� SDGUH�*HPHOOL��O¶DWWLYLWj� JLQQLFD� GRYHYD� RSHUDUH� ³VHQ]D� FDO]RQL�� VHQ]D� DWOHWLVPR� H� VRSUDWWXWWR�VHQ]D�IDU�FRQFRUUHQ]D�D�TXHOOD�FKH�IDQQR�JOL�XRPLQL´��7XWWR�FLz�HUD�YROWR�D�FUHDUH�³EXRQH�PDGUL�FULVWLDQH��EXRQH�H�VDQH��¿VLFDPHQWH�H�PRUDOPHQWH��FDSDFL�GL�GDUFL�XQD�JHQHUD]LRQH�GL� LWDOLDQL� VDQL��EXRQL��DQFK¶HVVL�¿VLFDPHQWH�H�PRUDOPHQWH´26. Effettivamente nel 1928, qualche settimana dopo la soppressione di tutti i gruppi sportivi non fascisti da parte del governo, Pio XI aveva condannato la sensibi-lità morale del fascismo, il quale permetteva parate di giovani atlete nella città santa27��'RSR�LO�FRQFRUGDWR��QHO��LO�*UDQ�&RQVLJOLR��SXU�QRQ�HOLPLQDQGR�OH�attività sportive, ordinò all’allora presidente del Coni, Leandro Arpinati di colla-borare con la Federazione nazionale dei medici dello sport per comprendere quali IRVVHUR�OH�DWWLYLWj�FKH�OH�GRQQH�SRWHVVHUR�LQWUDSUHQGHUH�VHQ]D�LQ¿FLDUH�LO�ORUR�SUR-cesso procreativo28. Per esempio fu sconsigliato il calcio, mentre, come abbiamo potuto comprendere, non fu proibito il volley.

2. Il volley in Italia e la mancata connessione con il fascismo

Come è noto, il volley era giunto in Italia insieme alle truppe americane nel luglio GHO��4XHVWH�XOWLPH�VL�DI¿GDYDQR�SHU�LO�ORUR�VYDJR�DL�SURJUDPPL�GHOOD�<RXQJ�0HQ¶V�&KULVWLDQ�$VVRFLDWLRQ��<0&$��QHO�FRQWHVWR�GHOOD�TXDOH�QHO��HUD�QDWD�questa nuova disciplina29.0DUFR�,PSLJOLD�KD�DFXWDPHQWH�QRWDWR�FRPH�O¶LPSRUWDQ]D�GHOO¶DUULYR�GHJOL�VSRUW�statunitensi in Italia fu dovuta, più che alle loro esibizioni pallavolistiche, all’ar-

25� 0��$��$YDQ]R��Donna al volante in «Lo sport fascista», giugno 1928, p. 75.26� GH�*UD]LD��Le donne nel regime fascista��FLW��S��$��*HPHOOL��/D�HGXFD]LRQH�¿VLFD�GHOOD�donna, 0LODQR��*&),��YRO��,,,��S��27� 6��*LXQWLQL�LQ�GH�*UD]LD��Le donne nel regime fascista, cit., p. 292. 28 Ibidem. 29� 6��*LXQWLQL��Pallavolo in A. Lombardo, Storia degli sport in Italia 1861-1960, Il Vascello, Cassino 2004, p. 257.

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rivo al seguito dell’esercito stelle e strisce di alcuni istruttori preparatisi nelle VFXROH�GHOO¶<0&$��QHO�FRQWHVWR�GHOOD�FROODERUD]LRQH�WUD�&RPDQGR�PLOLWDUH�LWD-liano e quello americano per lo svago e la preparazione dei soldati30. È questo LO� FDVR�GHO�SURI��*XLGR�*UD]LDQL�� D� UDJLRQH�FRQVLGHUDWR� LO� ³SDGUH�QRELOH´�GHJOL�sport americani in Italia. Quest’ultimo svolse il suo lavoro grazie al sostegno GHOOD�VH]LRQH�LWDOLDQD�GHOO¶RUJDQL]]D]LRQH�FKH�VL�HUD�LQVWDOODWD�D�5RPD�D�SDUWLUH�GDO�191931��3HU�TXHVWR�PRWLYR��WURYLDPR�LO�QRPH�GL�*UD]LDQL�FLWDWR�QHOO¶LQWURGX]LRQH�FKH�LO�GLUHWWRUH�GHOO¶<0&$�G¶,WDOLD��+HQU\�+��:LNHO��VFULVVH�SHU�SUHVHQWDUH�TXHOOR�che viene considerato il primo regolamento in lingua italiana dedicato al volley. Scrive Wikel:

Le regole del Basket Ball e Volley Ball contenute in questo volumetto, furon tratte dal testo pubblicato quest’anno negli Stati Uniti d’America e tradotte con le diret-WLYH�GDWH�GDO�'RWW��(UQHVWR�9��6KRFNOH\��'LUHWWRUH�GHOOD�<�0�&�$��GL�5RPD�H�GHO�6LJQRU�-XOLR�-��5RGULJXH]��JLj�'LUHWWRUH�GL�(GXFD]LRQH�¿VLFD�GHOOD�<�0�&�$��8Q�IRUWH�FRQWULEXWR�FL�GHWWH�DQFKH�LO�6LJQRU�*XLGR�*UD]LDQL��FRPSHWHQWLVVLPR�LQ�IDWWR�GL�JLXRFKL�DWOHWLFL�� ,O�0DJJ��7L¿�&HVDUH��'LUHWWRUH�GHOOD�6TXDGUD�*LQQDVWLFD�GHO�Comando Supremo, ha anche dato importanti suggerimenti.4XHVWH� UHJROH� IXURQR�DGRWWDWH�QHO� ��&DPSLRQDWR�0LOLWDUH�GL�(GXFD]LRQH�¿VLFD��5RPD��HG�LQ�JHQHUH�QHOO¶(VHUFLWR�,WDOLDQR��PD�HUD�EHQH�¿VVDUOH�D�PH]]R�della Stampa32.

Il campionato a cui Wikel fa riferimento costituì la prima kermesse conosciuta di scala nazionale in cui si confrontarono squadre di pallavolo provenienti da tutta Italia, la prima competizione che diede a questo nuovo sport una dimensione na-]LRQDOH��6FULYHYD�OD�©*D]]HWWD�GHOOR�VSRUWª��

L’aggiunta ai campionati militari delle gare dei moderni giuochi americani in pratica si è dimostrata abbastanza interessante... Anche il volley non mancherà di svilupparsi, per quanto le sue caratteristiche siano essenzialmente diverse da quelle del basket. È un giuoco calmo, metodico, preciso, in cui la posizione ha JUDQGH�LQÀXHQ]D��FRPH�SXUH�OD�UHVLVWHQ]D�RUJDQLFD�GHO�JLXRFDWRUH��1RQ�SUHVHQWD�DOFXQD�GLI¿FROWj�H�SXz�HVVHUH�SUDWLFDWR�GD�FKLXQTXH��6L�VSLHJD�TXLQGL�IDFLOPHQWH�la perfezione raggiunta da qualche squadra. E particolarmente ammirate furono le squadre del II, III e V Corpo d’Armata. Esse si disputarono con grande accanimen-

30� 0��,PSLJOLD��Alle origini della pallavolo, testo inedito di proprietà della Federazione italiana SDOODYROR��5RPD��SS��31� 1DWR�D�5RPD�QHO��*UD]LDQL�JLRYDQLVVLPR�HPLJUz�QHJOL�6WDWL�8QLWL��6WXGLz�DOOD�1LDJDUD�8QLYHUVLW\�H� VL� ODXUHz�QHO�� LQ�(GXFD]LRQH�¿VLFD�H�3VLFRORJLD�SUHVVR� OR�6SULQJ¿HOG�&ROOHJH��dove fu uno dei capi dell’Ymca. Più che alla pallavolo il suo nome è legato al basket, che importò nel 1910 in Italia. In quell’ambito, fu anche il preparatore della nazionale Italiana che partecipò alle Olimpiadi di Berlino del 1936 e tra il 1944 e il 1945 fu il reggente della Federazione italiana SDOODFDQHVWUR�6��*LXQWLQL��©,O�EDVHEDOO��JOL�VSRUW�DPHULFDQL�H�O¶,WDOLDª�LQ�(��6FDUSHOOL��-��7��6FKQDSS�(a cura di), ItaliAmerica, il mondo dei media��0LODQR��SS��32 Regole per la Palla al Canestro (Basket Ball) e Per la Palla a Volo (Volley Ball)��7LSRJUD¿D�*UD¿FD�0DQX]LR��5RPD��S��



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to e maestria il primato, tanto che per i singoli vincitori lo scarto dei punti risultò veramente minimo33.

Questa kermesse disputata all’interno dello Stadio Nazionale fu vinta dal Do-GLFHVLPR�%DWWDJOLRQH�$HURWUDVSRUWDWR�GL�9HURQD��OD�TXDOH�VL�LPSRVH�LQ�¿QDOH�VXO�Primo Artiglieria di Alessandria. Il gioco, però, differentemente dal fratello più grande, il basket, sembrò inizialmente affermarsi solo in ambito militare, come sport preparatorio corollario della ginnastica. Non catturò, cioè, le passioni né del pubblico, né degli sportivi, il cui numero, comunque, vide una certa crescita GRSR�LO�3ULPR�FRQÀLWWR�PRQGLDOH��4XHVWD�FLUFRVWDQ]D�DSSDUH�IDFLOPHQWH�VSLHJDEL-le. Come ha sottolineato Impiglia, riprendendo Natale Bertocco:

,�JLRFDWRUL��¿VVL�R�TXDVL�DL�ORUR�SRVWL��VL�EDVDYDQR�XQLFDPHQWH�VXOOH�ORUR�GRWL�SHU-sonali per riuscire a piazzare in qualche modo la palla nel campo avversario nella speranza di poter realizzare il punto. La battuta era un’arma fortissima poiché, FRPH�FDSLWD�D�WXWWL�L�SULQFLSLDQWL��ULXVFLYD�GLI¿FLOH�ULQYLDUH�OD�SDOOD��,O�SDOOHJJLR�HUD�rudimentale e i passaggi fra compagni di squadra erano fulgide gemme nell’in-forme massa di rimandi diretti. Senza parlare per altro della ³schiacciata´�quasi sconosciuta34.

Il gioco, dunque, doveva rivelarsi molto noioso, ma soprattutto lontano da quelle FDUDWWHULVWLFKH� ³PDVFKLH´� FKH� DYUHEEHUR� FDUDWWHUL]]DWR� JOL� VSRUW� SL�� GLIIXVL� GX-rante il fascismo. Nell’Italia fascista tra gli scopi delle discipline sportive c’era quello della creazione dell’uomo nuovo e quest’ultimo doveva essere educato DOOR� VFRQWUR� ¿VLFR��/¶XRPR�QXRYR�� LQROWUH�� GRYHYD� HVVHUH� SURQWR� DOOD� JXHUUD� H�per questo doveva crescere nel culto della battaglia e degli eroi caduti durante il 3ULPR�FRQÀLWWR�PRQGLDOH��&RPH�VFULYH�(PLOLR�*HQWLOH��³/D�JXHUUD�ULJHQHUDWULFH�per la creazione dell’uomo era stata il mito e la speranza che aveva animato l’en-tusiasmo interventista degli apocalittici della modernità e nessuno di essi aveva immaginato una rigenerazione senza catastrofe, senza le doglie del parto, senza OD�QHFHVVLWj�GL�SXUL¿FD]LRQH�DWWUDYHUVR�XQ�EDJQR�GL�VDQJXH�HVSLDWRULR´35. In que-sto senso, la pallavolo, che non prevedeva un contatto diretto tra avversari, non poteva accendere gli ardori del popolo fascista.Certamente, un’altra caratteristica che limitò lo sviluppo di questo sport in Italia, negli anni successivi alla Prima guerra mondiale, fu la sua scarsa dimensione internazionale. Durante il ventennio, i successi degli atleti italiani all’estero rap-SUHVHQWDYDQR�O¶DIIHUPD]LRQH�GHOOD�³UD]]D´��5LYROJHQGRVL�DJOL�VSRUWLYL��0XVVROLQL�DYHYD�DIIHUPDWR��³9RL�GRYHWH�HVVHUH�WHQDFL��FDYDOOHUHVFKL��DUGLPHQWRVL��DL�YRVWUL�

33 ©*D]]HWWD�GHOOR�VSRUWª��QRYHPEUH��34 N. Bertocco in Impiglia, Alle origini della pallavolo, cit., p. 4; N. Bertocco, L’ABC dello Sport, 5RPD��SS��35� (��*HQWLOH��L’apocalisse della modernità. La grande guerra per l’uomo nuovo��0RQGDGRUL��0LODQR��S��

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PXVFROL�H�VRSUDWWXWWR�DO�YRVWUR�VSLULWR�q�DI¿GDWR�LQ�TXHVWR�PRPHQWR�O¶RQRUH�HG�LO�SUHVWLJLR�VSRUWLYR�GHOOD�1D]LRQH´36. Tutto ciò fu chiaro con le olimpiadi di Los Angeles, dove gli atleti italiani ottennero il secondo posto nel medagliere. Tale VXFFHVVR�IX�DPSOL¿FDWR�GDOOD�VWDPSD�FRPH�XQD�YLWWRULD�GHOO¶,WDOLD�IDVFLVWD��WDQWR�che i medagliati ricevettero, al ritorno dagli Stati Uniti, un’ accoglienza degna dei corpi militari reduci da una campagna di guerra vittoriosa. Secondo una tradizio-ne iniziata prima del fascismo, nel 1920, gli atleti furono accolti trionfalmente D�5RPD�LQ�&DPSLGRJOLR37, ma, soprattutto, gli vennero anche aperte le porte di 3DOD]]R�9HQH]LD��GRYH�LQFRQWUDURQR�0XVVROLQL��GDO�TXDOH�YHQQHUR�WUDWWDWL�GD�HURL�nazionali. Il giorno seguente, «La Stampa» di Torino, nella sua versione serale, WLWRODYD�LQ�SULPD�SDJLQD��³/¶DOWR�HORJLR�GHO�'XFH�DJOL�ROLPSLRQLFL�D]]XUUL´38.Contrariamente agli sport olimpici, però, il volley aveva esclusivamente una di-PHQVLRQH�ORFDOH��*Lj�QHO��HUD�VWDWR�HVFOXVR�GDL�JLRFKL�LQWHUDOOHDWL�GL�3DULJL��-RLQYLOOH��PHQWUH�QHJOL�DQQL�VXFFHVVLYL�HUD�VWDWR�DPPHVVR�VROR�FRPH�VSRUW�GL-mostrativo alle olimpiadi del 1924, sempre svoltesi nella capitale francese. In seguito, non aveva visto lo sviluppo di importanti manifestazioni internazionali che ne aumentassero la notorietà e il valore. /¶DVVHQ]D�GL�NHUPHVVH�FKH�QH�JLXVWL¿FDVVHUR�O¶HVVHQ]D�QD]LRQDOLVWD��GXQTXH��QH�ridusse drasticamente l’appeal tra i vertici del fascismo. 7XWWR�FLz�SRUWz�DOOD�PDQFDWD�FUHD]LRQH�GL�XQD�³PLWRORJLD´�SDOODYROLVWLFD�H�DOOD�FRQVHJXHQWH�PDQFDWD�QDVFLWD�GL�JLRFDWRUL�³GLYL´��FDSDFL�GL�HQWUDUH�QHOO¶LPPDJL-nario collettivo attraverso la stampa, la radio, la pubblicità, il cinema o la musica. In fondo, la stampa generalista e quella sportiva, grazie ai periodici, alla radio o ai cinegiornali, cantavano quotidianamente le gesta epiche di campioni come Carnera e Nuvolari, o delle grandi compagine calcistiche locali e soprattutto della nazionale guidata da Vittorio Pozzo. Questi divennero protagonisti dirittamente o LQGLUHWWDPHQWH�DQFKH�GL�URPDQ]L��¿OP�R�FDQ]RQL��3HU�TXDQWR�ULJXDUGD�OD�PXVLFD��un esempio di esaltazione di un evento sportivo in chiave nazionalista è l’opera di )HUUX]]L�%RUHOOD��³:�OD�VTXDGUD�D]]XUUD´��GHGLFDWD�DOOD�FRPSDJLQH�YLWWRULRVD�QHO�PRQGLDOH�GHO��R�TXHOOD�GL�)LUSR�6DOD��³'DL�&DUQHUD´��GHGLFDWD�DO�FDPSLRQH�friulano, entrambe eseguite da Francesco Crivelli, in arte Crivel. A Nuvolari andò LO�WULEXWR�GHO�7ULR�/HVFDQR��³$UULYD�7D]LR´��D�¿UPD�7URWWL�0HQJROL��,Q�WXWWL�H�WUH�i casi, il loro legame con la cultura popolare fu talmente forte da tramandarne OD� OHJJHQGD�¿QR�DL�JLRUQL�QRVWUL��6H� OD�QD]LRQDOH�GL�FDOFLR�GHO��IX�HVDOWDWD�QHO�� LQ�RFFDVLRQH�GHO�0RQGLDOH� LWDOLDQR��QHOOD�¿FWLRQ�GL�9LWWRULR�'H�6LVWL�³,O�FRORUH�GHOOD�YLWWRULD´��LO�SHUVRQDJJLR�GL�&DUQHUD�IX�UDFFRQWDWR�LQ�GXH�¿OP��³,O�FRORVVR�G¶DUJLOOD´�GL�0DUN�5REVRQ�FRQ�+XPSKUH\�%RJDUW�H��SL��WDUGL��QHO��

36� %��0XVVROLQL�LQ�0DUFKHVLQL��Cuori e motori. Storia delle Mille Miglia, cit., pp. 83-84.37 N. Sbetti, *LRFKL�GL�SRWHUH��2OLPSLDGL�H�SRWHUH�GD�$WHQH�D�/RQGUD��/H�0RQQLHU��0LODQR��S��38 «La Stampa», 2 settembre 1932.



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LQ�³&DUQHUD�7KH�:DONLQJ�0DXQWDLQ´�GL�5HQ]R�0DUWLQHOOL��6XO�SXJLOH�GL�6HTXDOV�anche altre canzoni e fumetti. A lui fu intitolato nel 1982 un’opera del fumettista Filippo Scozzari39, uno dei fondatori della rivista «Frigidaire» e della casa edi-WULFH�³3ULPR�&DUQHUD´��FRQ�OD�TXDOH�SXEEOLFDYD�DQFKH�$QGUHD�3D]LHQ]D��LO�TXDOH�sempre in quell’anno aveva dato alle stampe con la stessa casa editrice un fumetto WRWDOPHQWH�GHGLFDWR�DO�3UHVLGHQWH�GHOOD�5HSXEEOLFD�6DQGUR�3HUWLQL40. Più o meno lo stesso si può dire di Nuvolari, il quale nel 1948 interpretò se stesso in un cameo QHO�¿OP�GL�0DULR�0DWWLROL��³7RWz�DO�JLUR�G¶,WDOLD´��PD�DQFRUD�QHO��D��DQQL�dalla sua scomparsa, fu il protagonista dell’omonima canzone di Lucio Dalla. ,Q�IRQGR��VL�SRWUHEEH�DIIHUPDUH�FKH�WUD�OH�LFRQH�³SRS´�GHJOL�DQQL�µ��H�¶��FKH�VRSUDYYLVVHUR�DO�IDVFLVPR�YL�IXURQR�¿JXUH�VSRUWLYH�FRPH�TXHOOH�PHQ]LRQDWH��Queste ultime, periodicamente, sembrano ancora oggi rispondere, attraverso le DUWL��DG�XQ�DSSHOOR�GHO�WXWWR�VLPLOH�D�TXHOOR�IDVFLVWD��FRQ�OH�VWHVVH�SURSULHWj�³WH-RORJLFKH´��/HJJLDPR�VXO�Dizionario di Politica��³,O�ULWR�GHOO¶DSSHOOR�VL�LQVHULVFH�LQ�TXHO�ULFRQRVFLPHQWR�GHOOH�IRU]H�VSLULWXDOL�ROWUH�OD�YLWD�¿VLFD�FKH�QHOOH�UHOLJLRQL�si manifesta col culto dei santi e presso i popoli, nelle diverse fasi della civiltà in IRUPH�GLYHUVH��FRO�FXOWR�GHJOL�HURL´41.'HL�SDOODYROLVWL�GL�TXHOOD�FKH�q�VWDWD�GH¿QLWD�O¶HSRFD�GHL�SLRQLHUL�FRQRVFLDPR�VROR�alcuni nomi, ritrovati sui resoconti giornalistici e tramandati da qualche ricerca FRPH�TXHOOD�GL�,PSLJOLD��PD�¿QR�DJOL�DQQL�¶��QRQ�SRVVLDPR�SDUODUH�QHO�QRVWUR�paese di divismo pallavolistico. Se diamo uno sguardo agli stessi cinegiornali Luce, almeno quelli visibili sul sito dell’istituto, possiamo notare come sporadiche siano le immagini dedicate al YROOH\��6RQR�VROR��L�¿OPDWL�LQVHULWL�LQ�DOWUHWWDQWL�FLQHJLRUQDOL�GDO��DO��In sei di essi si vedono delle azioni di gioco nel contesto della preparazione dei futuri marinai: una gara ginnica degli allievi dell’Accademia navale di Livorno del maggio 1929; la visita di Augusto Turati alla stessa accademia nel marzo del 1930; il campeggio marinari di Camigliatello Silano (all’epoca Camigliatello Bianchi) nell’agosto del 1938; Il saggio ginnico degli allievi del collegio navale GHOOD�*LRYHQW�� LWDOLDQD� GHO� OLWWRULR� GL�9HQH]LD� GHO�PDU]R� GHO� �� XQ� HVWUDWWR�riguardante lo stesso collegio nel giugno del medesimo anno e delle immagini dedicate nel marzo del 1942 alle attività dell’Accademia navale di Livorno. In-teressanti sono le altre due sequenze in cui è presente la pallavolo: un momento GL�UHOD[�GLHWUR�LO�IURQWH�GHOOD�0DUPDULFD�QHO�TXDOH�VL�YHGH�XQ�LQFRQWUR�WUD�PLOLWDUL�WHGHVFKL�H�PLOLWDUL�LWDOLDQL�GHO�OXJOLR�GHO��PD�VRSUDWWXWWR�O¶XQLFR�¿OPDWR�GH-dicato al volley femminile. Una brevissima sequenza del luglio del 1940 nel con-testo di immagini di propaganda dedicate alle opere assistenziali per gli operai di

39 F. Scozzari, Primo Carnera��3ULPR�&DUQHUD��0LODQR��40 A. Pazienza, Pertini��3ULPR�&DUQHUD��0LODQR��41� (��*HQWLOH��Il culto del littorio��/DWHU]D��5RPD�%DUL��S��Dizionario di politica, vol. I, 5RPD��SS��

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XQ�QRQ�PHJOLR�VSHFL¿FDWR�VWDELOLPHQWR�LWDOLDQR42.Ben altro spazio veniva concesso sulla celluloide al calcio, al rugby e alla palla-canestro. Persino il baseball e le bocce avevano un’altra esposizione mediatica.Se per il calcio questo è facilmente spiegabile, vista la sua dimensione già popo-lare prima della nascita del fascismo, anche per il rugby si può parlare di cultura più antica in Italia, mentre per pallacanestro e baseball si deve fare un discorso GLIIHUHQWH��&RPH�LO�YROOH\��TXHVWL�XOWLPL�VL�HUDQR�DIIHUPDWL�LQ�,WDOLD�FRQ�OD�*UDQ-de guerra ma erano destinati ad uno sviluppo diverso. Il baseball, sebbene non raccolse il consenso del pubblico della penisola, a livello mediatico fece costan-temente parlare di sé, se non altro per la passione che generava nella comuni-tà italiana degli Stati Uniti. Non possiamo dimenticare che uno dei più grandi JLRFDWRUL�GL� WXWWL� L� WHPSL��FKH�VL�FLPHQWDYD�LQ�TXHJOL�DQQL�VXO�GLDPDQWH��-RVHSK�3DXO�'L�0DJJLR��HUD�QDWR�GD�IDPLJOLD�VLFLOLDQD��,O�EDVNHW��LQYHFH��DFTXLVu�XQ�VXR�YDORUH�QHO�UHJLPH�SURSULR�SHU�OD�VXD�YRFD]LRQH�LQWHUQD]LRQDOH��*Lj�QHO��HUD�nata la Fédération internationale de basketball (Fiba), ma già dal 1926 esisteva una nazionale italiana di Basket. Furono poi le olimpiadi di Berlino del 1936 a FRQVDFUDUH�GH¿QLWLYDPHQWH�OD�SDOODFDQHVWUR��,Q�TXHOO¶RFFDVLRQH��LQIDWWL�� OR�VSRUW�FUHDWR�GD�1DLVPLWK��GLYHQWDQGR�GLVFLSOLQD�ROLPSLFD��DFTXLVu�GH¿QLWLYDPHQWH�XQ�peso importante per il regime43. È fondamentale sottolineare come, durante il ventennio, il basket fu lo sport di squadra più importante a livello femminile, tanto che la nazionale italiana nel 1938 vinse la prima edizione del Campionato europeo svoltosi proprio in casa44.Negli anni successivi fu il volley a prendere il posto della pallacanestro nel cuore delle atlete italiane. Durante il ventennio, però, una soluzione del genere pareva impossibile.

3. Il volley tra dopolavoro, Opera nazionale balilla, accademie mili-tari e ricreatori cattolici

Il destino della pallavolo durante il regime era stato segnato nel 1928. Il 30 di-cembre di quell’anno, infatti, su impulso del segretario del Partito fascista e pre-sidente del Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), Turati, vedeva la luce la Carta dello sport. Questo documento delimitava in maniera esatta le sfere di competenza sulle discipline sportive del Coni e dell’Opera nazionale dopolavoro

42 Tale materiale è visibile nella pagina web: http://www.archivioluce.com/archivio, digitando nel campo della ricerca la voce pallavolo.43� 6��%DWWHQWH��7��0HQ]DQL��Storia sociale della pallacanestro in Italia��3LHUR�/DFDLWD��0DQGXULD�%DUL�5RPD��SS��0��$UFHUL��©%DVNHWª�LQ�/RPEDUGR��Storia degli sport in Italia 1861-

1960, cit., pp. 68-69.44 Ivi, p. 73.



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(Ond), creando una netta dicotomia tra sport agonistici e sport amatoriali. Al Coni era delegata la gestione degli sport agonistici: l’atletica leggera e pesante, la gin-nastica, il ciclismo, il canottaggio, il pugilato, il nuoto, il calcio, il tennis, il rugby, gli sport invernali, la pallacanestro, il tiro a segno e la lotta giapponese. All’Onb era demandata la gestione di sport come: bocce, tamburello, tiro alla fune, volata, FDQRWWDJJLR�D�VHGLOH�¿VVR�H�DSSXQWR�OD�3DOOD�DO�YROR45. Oltre che nelle caratteristiche agonistiche, la differenza tra gli sport del Coni e quelli della Onb risiedeva nel loro valore per la costruzione dell’uomo nuovo fa-scista. Attraverso gli sport controllati dal Coni dovevano essere creati i soldati del domani, quelli dell’Ond avevano un altro ruolo. Scrive Patrizia Dogliani:

L’Ond incoraggiava essenzialmente attività non agonistiche […] preferibilmente di squadra con la chiara intenzione di scoraggiare lo spirito competitivo indivi-duale e nel contempo di educare i praticanti alla disciplina del corpo e alla solida-ULHWj�GL�JUXSSR��IDYRUHQGR�OD�ORUR�HGXFD]LRQH�PRUDOH��0HQWUH�OR�VSRUW�FRPSHWLWLYR�doveva dare lustro alla nazione, le attività ricreative del dopolavoro dovevano diffondere un senso comune di identità nazionale e corporativa46.

Per Achille Starace, segretario del Pnf dal 1931 al 1939, le attività sportive del GRSRODYRUR�³DQGDYDQR�YHUVR�OH�PDVVH�QRQ�SHU�ULFHUFDUYL�LO�FDPSLRQH�R�SHU�FUHDUYL�WLSL�HFFH]LRQDOL�GD�ODQFLDUH�LQ�JDUD�DOOD�FRQTXLVWD�GL�SULPDWL´47. Fu con questi pre-supposti che nel 1929 nacque la Federazione italiana palla al volo (Fipv) nell’am-ELWR�GHOO¶2QE��/D�QXRYD�IHGHUD]LRQH�FRQ�VHGH�D�5RPD�LQ�9LD�&DSR�G¶$IULFD�DYHYD�OR�VFRSR�GL�GLIIRQGHUH�TXHVWR�VSRUW�WUD�OH�³PDVVH´�GRSRODYRULVWLFKH��*UD]LH�DOOH�kermesse organizzate dalla Fipv, il movimento pallavolistico trovò un suo svilup-po, tanto che le gare di volley passarono presto da 1024 nel 1929 a 8824 del 1934. C’è da sottolineare, però, come il numero delle società dedite al nuovo gioco fosse altalenante. Se nel 1932 ne esistevano 729, nel 1933 queste erano 478, per poi risalire a 691 nel 1934 48.Oltre all’Ond, la diffusione di questo sport si dovette all’Opera nazionale balilla �SRL�*LRYHQW��LWDOLDQD�GHO�OLWWRULR��6LD�WUD�JOL�XRPLQL�FKH�WUD�OH�GRQQH��LO�YROOH\�VHUYLYD�DOOD�SUHSDUD]LRQH�¿VLFD�GHL�JLRYDQL�GL�XQ¶HWj�FRPSUHVD�GDL��DL��DQQL49. Anche all’esercito e alla marina fu deputata la divulgazione del volley. Soprattut-to in ambito marinaresco, come dimostrano i cinegiornali dell’Istituto Luce di cui DEELDPR�SDUODWR�H�OH�³OLEUHWWH�VSRUWLYH´��,Q�TXHVWR�VHQVR��q�GHO��LO�PDQXDOH�

45 Dogliani, Il fascismo degli italiani. Una storia sociale, cit., p. 202.46 Ivi, pp. 215-216.47� 9��GH�*UD]LD��Consenso e Cultura di Massa nel’Italia Fascista. L’organizzazione del dopolavo-

ro��/DWHU]D��5RPD�%DUL��S��48� *LXQWLQL��Pallavolo, cit., 261-262.49� ,O�YROOH\�q�SUHVHQWH�QHL�3URJUDPPL�GL�(GXFD]LRQH�¿VLFD�SHU�UDJD]]L�H�UDJD]]H�WUD�L��H�L��HGLWL�dalla Onb. Curiosamente tutti i programmi consultati non riportano l’anno di edizione.

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pallavolistico contenuto nelle ,VWUX]LRQL�SHU�O¶HGXFD]LRQH�¿VLFD edito dal ministe-UR�GHOOD�0DULQD50. Come ci racconta sempre Impiglia, interessante si dimostra il legame tra il volley H�L�ULFUHDWRUL�FDWWROLFL��Ê�HPEOHPDWLFR��LQ�TXHVWR�VHQVR�LO�FDVR�GL�5DYHQQD��)X�QHO�ricreatorio arcivescovile di Via Nino Bixio che Aurelio Delorenzi propose a Don Pietro Zelati di ospitare la pratica di questo gioco, dando origine a una tradizione pallavolistica che renderà l’ultima capitale dell’Impero romano d’occidente uno deci centri più importanti per la diffusione della pallavolo nella penisola. Durante il fascismo, sarà proprio in quel luogo che si formerà Angelo Costa, una delle ¿JXUH�SL��LPSRUWDQWL�SHU�OD�IXWXUD�)HGHUD]LRQH�LWDOLDQD�SDOODYROR� In tal senso, c’è da sottolineare come, in contrasto con i Patti lateranensi, che volevano lo sport unicamente praticato in ambito statale, in ricreatori e seminari si continuò a gio-care a volley per tutto il ventennio51.Interessante per comprendere che valore avesse questo gioco nel ventennio fasci-VWD��XQ�DUWLFROR�FKH�6LVWR�)HYUH�SXEEOLFz�VX�©*HQWH�QRVWUDª��O¶RUJDQR�GHOO¶2QG��nel quale l’autore sottolineava i vantaggi del volley come sport preparatorio e adatto alle donne. Scrive Fevre:

La palla al volo […] è attività destinata a conquistare largo spazio nel nostro mon-GR� VSRUWLYR��4XHVWR� JLRFR�� DQFRU� SL�� FKH� OD� ³SDOODFDQHVWUR´�� HYLWD� FRQWUDVWL� WUD�agonisti, pur tenendoli vicinissimi e pur esigendo da essi combattività, dinamismo agile, pronto, intuitivo. Ancor più della pallacanestro fa lavorare il corpo, le gam-be, il torso, le braccia, in elevazione, di slancio, in spostamenti laterali, in avanti, in dietro, a balzi improvvisi, in continuo lavoro di elasticità, di scatto sia dei mu-VFROL�FKH�GHOOD�PHQWH� >«@��Ê�XQ�PDJQL¿FR�DOOHQDPHQWR�SHU�FDOFLDWRUL�HG�DQFKH�SHU�³DWOHWL�OHJJHUL´��SRLFKp�q�XQ�HVHUFL]LR�XWLOLVVLPR�SHU�LO�¿DWR�H�O¶HODVWLFLWj�GHJOL�DUWL��3HU�OH�UDJD]]H��SRL��q�LQGLFDWLVVLPR�DL�¿QL�GHOOR�VYLOXSSR�WRUDFLFR��GHOOD�FDSD-cità polmonare, della distensività dei fasci addominali, dello sviluppo armonico e razionale dell’intero organismo; mantenendo nello stesso tempo il più assoluto rispetto di una linea di riservatezza sempre cara a molte famiglie, così da poter essere praticato anche dal più austero degli educandi52.

50 ,VWUX]LRQL�SHU�O¶HGXFD]LRQH�¿VLFD��0LQLVWHUR�GHOOD�0DULQD��5RPD��S��51 Impiglia, Alle origini della pallavolo, cit., p. 6-7.52� ©*HQWH�QRVWUDª��VHWWHPEUH��



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Conclusioni

,O�WHVWR�GL�)HYUH�SXz�HVVHUH�FRQVLGHUDWR�XQ�ULDVVXQWR�GL�FLz�FKH�VLJQL¿FDVVH�OD�SDO-lavolo durante il ventennio fascista. Come abbiamo cercato di spiegare in questo saggio, esso non era uno sport visto come adatto ad un pubblico di massa, ma più DGDWWR�DOO¶HGXFD]LRQH�¿VLFD�VLD�GHJOL�XRPLQL�FKH�GHOOH�GRQQH��3HU�TXDQWR�ULJXDUGD�gli uomini, esso poteva rivelarsi fondamentale per la preparazione dei militari. *OL�DVVDOWL�IURQWDOL�GHOOD�SULPD�JXHUUD�PRQGLDOH�DYHYDQR�GLPRVWUDWR�TXDQWR�IRV-se importante la preparazione atletica. Destrezza, agilità ed elasticità avrebbero potuto salvare un uomo mentre correva nel tentativo di conquistare le posizioni DYYHUVDULH��3HU�TXDQWR�ULJXDUGD�OH�GRQQH��QRQ�DOWHUDQGR�OD�¿VLRQRPLD�GHO�FRUSR�H�VWLPRODQGR�³OR�VYLOXSSR�WRUDFLFR´�H�OD�³FDSDFLWj�SROPRQDUH´��DYUHEEH�DLXWDWR�D�IRUPDUH�TXHO�¿VLFR�GD�³IDWWULFH´�HVVHQ]LDOH�SHU�OD�SURFUHD]LRQH��/D�PDQFDQ]D�GL�FRQWDWWR�¿VLFR��SRL��UHQGHYD�LO�YROOH\�XQR�VSRUW�SRFR�SHULFRORVR�SHU�OD�WHQXWD�GHO�FRUSR�GHL�SUDWLFDQWL��&Lz�JLXVWL¿FD�DQFKH�O¶LQWHUHVVH�GHOOD�FKLHVD��WUD�OH�FXL�EUDFFLD�la pallavolo sarebbe stata accolta e sarebbe cresciuta nel secondo dopoguerra nell’ambito del Centro sportivo italiano e delle Polisportive giovanili salesiane. ,QROWUH��OD�PDQFDQ]D�GL�FRQWDWWR�¿VLFR�DYUHEEH�DQFKH�HYLWDWR�O¶HYHQWXDOH�GHOLWWR�di pederastia, che per molti cattolici conservatori poteva essere incoraggiato da discipline dove vi era un contatto continuo tra gli atleti53.'¶DOWUD� SDUWH�� SHUz�� SURSULR� OD�PDQFDQ]D� GHO� FRQWDWWR� ¿VLFR� WUD� JOL� DYYHUVDUL� H�OD�VXD�QDWXUD�³IHPPLQLOH´�IDFHYDQR�GHOOD�SDOODYROR�XQR�VSRUW�SRFR�DGDWWR�DO�ID-VFLVPR��FKH�SUHIHULYD�GLVFLSOLQH�SL��³YLROHQWH´�H�SHU�TXHVWR�³PDVFKLH´��,QROWUH��l’assenza di una dimensione internazionale rendeva il volley poco utile anche a ¿QL�SURSDJDQGLVWLFL��YLVWR�FKH��D�TXHOO¶HSRFD��L�VXFFHVVL�DOO¶HVWHUR�GHL�FRORUL�D]-zurri equivalevano al successo dell’uomo nuovo fascista. Questo fece sì che non vi fossero icone del volley, non esistessero legami con la pubblicità o kermesse tanto importanti da entrare nell’immaginario collettivo come fecero il calcio e gli sport motoristici, che, soprattutto negli anni ‘30, insidiarono l’antico e tradizio-QDOH�OHJDPH�WUD�LO�SRSROR�LWDOLDQR�H�LO�FLFOLVPR��FKH�¿QR�DG�DOORUD�HUD�VWDWR�GL�JUDQ�lunga la disciplina più amata. 0D�FRVD�q�ULPDVWR�GL�TXHO�SHQVLHUR�QHOO¶,WDOLD�GHO�GRSRJXHUUD"�&RVD�q�JLXQWR�¿QR�DG�RJJL"�6LFXUDPHQWH�LO� OHJDPH�WUD�SDOODYROR�HG�HGXFD]LRQH�¿VLFD�� WDQWR�FKH�LO�volley è lo sport più praticato nelle scuole, come, d'altronde, la sua relazione con LO�PRQGR� IHPPLQLOH��1RQ�DOWHUDQGR� OD�¿VLRQRPLD�GHO� FRUSR�� WDQWR�GD�PDVFROL-nizzarlo, le appassionate possono praticarlo senza compromettere un’estetica ri-spondente ai canoni imposti globalmente dalla cultura di massa. In questo senso, q�VLJQL¿FDWLYR�XQ�VRQGDJJLR�FKH�+UG�7UDLQLQJ�*URXS�GL�5REHUWR�5H�VRPPLQLVWUz�D�FLUFD��LPSUHQGLWRUL�DOOD�YLJLOLD�GHL�*LRFKL�ROLPSLFL�GL�/RQGUD��VX�FKL�fossero le atlete italiane più sexy. Tale studio diede questo primato alla coppia del EHDFK�YROOH\�FRPSRVWD�GD�*UHWD�&LFRODUL�H�0DUWD�0HQHJDWWL��D�FXL�DQGz�LO�YRWR�GHO�

53 Pivato, Lo sport nel XX secolo, cit., p. 74.

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��GHJOL�LQWHUYLVWDWL��7UD�TXHVWL��LO��OH�DYHYD�VFHOWH�SHU�OD�SUHVHQ]D�¿VLFD54.Per quanto riguarda il rapporto con le masse, oggi qualcosa è cambiato rispetto agli anni del fascismo. Le kermesse internazionali create a partire dal 1948 e l’elezione a sport olimpico nel 1964 hanno fatto del volley uno sport importante, capace di coinvolgere spettatori oltre che praticanti, benché la bilancia penda DQFRUD�D�IDYRUH�GL�TXHVWL�XOWLPL��,Q�,WDOLD��SRL��OD�GLIIXVLRQH�GL�XQD�FLQHPDWRJUD¿D�di settore (cartoni animati), ma soprattutto i successi della nazionale negli anni ’90 ne hanno fatto lo sport di squadra più seguito dopo calcio e basket. Inoltre, paradossalmente, proprio negli ultimi anni, più che le altre due discipline men-]LRQDWH��OD�SDOODYROR�q�PDJJLRUPHQWH�LGHQWL¿FDWD con la nazionale che non con le compagini locali. Potremmo quasi affermare che, tra le discipline di squadra, TXHVWR�VSRUW� LQFDUQL�PHJOLR�TXHOOD�YRFD]LRQH�³QD]LRQDOLVWD´�D�FXL�HUD� OHJDWD� OD�concezione dello sport fascista.

54 «Volleyball.it», 9 febbraio 2012: http://www.volleyball.it/notizie.asp?n=41159&l=0


Resumo

(VWDGR�1RYR�QR�%UDVLO��LQVWDXUDGR�HP��WUiV�XPD�SURGXomR�GH�GLVFXUVRV�QD]L�IDVFL��RQGH�R�SDUDGLJPD�DXWRULWiULR�DOFDQoD�YiULRV�HVSDoRV�GD�FLGDGH��HQWUH�HVWHV�RV�GHVSRUWRV��2�VXFHVVR�GD�VHOHomR�EUDVLOHLUD�HP�YiULRV�MRJRV�GD�&RSD�GR�0XQGR�GH��R�%UDVLO�¿FRX�FRP�R�WHUFHLUR�OXJDU��WURX[H�j�WRQD�XPD�VpULH�GH�SROrPLFDV�VXVWHQWDGDV�SHOD�LPSUHQVD�DFHUFD�GD�VXSHULRULGDGH�GRV�QRVVRV�MRJDGRUHV��³afro-

brasileiros”.�(VWDV�GLVFXVV}HV�VREUH�VXSHULRULGDGH�LQIHULRULGDGH�GDV�UDoDV�³PH-VWLoDV´��WUD]HP�j�WRQD�FLWDo}HV�GH�*XVWDYR�/H�%RQ��GH�$JDVVLQ�H�*RELQHDX��QXPD�FODUD�HOXFLGDomR�GD�LQÀXrQFLD�GDTXHOHV�³KRPHQV�GH�FLrQFLDV´�VREUH�RV�LQWHOHF-tuais/jornalistas de Pernambuco. O objetivo deste artigo é analisar os discursos DFHUFD�GHVWH�HYHQWR��D�&RSD�GR�0XQGR�GH��QR�kPELWR�GD�GLWDGXUD�YDUJXLVWD��procurando desconstruir e entender os sentidos construídos neste discurso que SHUSDVVDP�SHOD� UHODomR�GHVSRUWR�UDoD�HXJHQLD��FkQRQHV�VDJUDGRV�GR�SDUDGLJPD�QD]L�IDVFL��1HVWH�VHQWLGR�YLUi�j�WRQD�QHVWH�HQVDLR�D�SURGXomR�GH�GLVFXUVR�TXH�SHU-passa pelo imaginário1 e as práticas sociais2 do Estado fascista, ovacionado em Pernambuco/Brasil e seu alcance no âmbito do lazer e dos esportes.

1 C. Castoriadis, $� ,QVWLWXLomR� ,PDJLQiULD�GD�6RFLHGDGH��3D]� H� WHUUD��5LR�GH� -DQHLUR��*��Balandier, 2�3RGHU�HP�&HQD��UNB, Brasilia 1982.2 N. Elias, 2�SURFHVVR�&LYLOL]DGRU��YRO��-RUJH�=DKDU��5LR�GH�-DQHLUR��3��%RXUGLHX��5D]}HV�Práticas,�3DSLUXV��6mR�3DXOR��

+PZJ\YZV��MHZJPZTV�L�LZWVY[L!�V�)YHZPS�L�H�*VWH�KV�T\UKV�KL��

4HYPH�KHZ�.YHsHZ�(UKYHKL�([HxKL�KL�(STLPKH Professora do Programa de Extensão Rural e desenvolvimento local (POSMEX) da Universidade Federal Rural de Pernambuco

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1. Raça “versus” desporto: uma discussão do Estado Novo

$JDPHQRQ�0DJDOKmHV��,QWHUYHQWRU�GH�3HUQDPEXFR�QR�(VWDGR�1RYR��HP�VHX�HGL-torial 5DoDV3��SXEOLFDGR�SHOR�SHULyGLFR�©)ROKD�GD�0DQKmª��HP�MXQKR�GH��deixa emergir seus valores racistas, ao tentar explicar que o campeonato mundial GH�IXWHERO�QmR�HUD�Vy�XP�DFRQWHFLPHQWR�GHVSRUWLYR��PDV�VLP�³XPD�GHPRQVWUDomR�GH�UHVLVWrQFLD�pWQLFD��XPD�SURYD�GH�UDoD´��$¿UPDYD�TXH�DV�WHRULDV�GH�GHJHQHUH-VFrQFLD�JHQpWLFD�HVWDYDP�VHQGR�VXSHUDGDV�SRU�³QRYDV�WHRULDV�UDFLDHV´� que pro-YDYDP�TXH�D�KHUHGLWDULHGDGH�p�IDWR��PDV�TXH�D�VHOHomR�H�D�DGDSWDomR��WUDQVIRUPD-YDP�H�DSHUIHLoRDYDP�DV�UDoDV��e�R�LQWHUGLVFXUVR�GR�¿P�GR�VpFXOR�;,;�H�LQLFLR�do século XX quando o Brasil rejeitava o discurso da degenerescência genética e DSRQWDYD�R�¿P�GR�³W~QHO´�FRP�D�WHRULD�GR�EUDQTXHDPHQWR4.Este discurso trás em seu bojo o interdiscurso dos intelectuais racistas da segun-GD�PHWDGH�GR�VpFXOR�;,;��$JDVVLQ��/H�%RQ��*RELQHDX�HQWUH�RXWURV�5, que atra-vessaram o Atlântico e foram acolhidos por intelectuais brasileiros como Nina 5RGULJXHV6��$V�IRUPDV�GH�SURGXomR�GR�GLVFXUVR�UDFLVWD�EUDVLOHLUR�WHP�FRPR�XPD�das marcas�D�H[SOLFDomR�SDUD�R�FKDPDGR�³DWUDVR´�GR�%UDVLO��VHU�FRQVHT�rQFLD�GD�PLVFLJHQDomR� GR� FRORQL]DGRU� EUDQFR�� HXURSHX�� FRP�R� DIULFDQR��9R]HV� HVSDUVDV�FRPR�D�GH�0DQXHO�%RQ¿P7 trabalhavam numa linha da resistência a este discurso. 2�IDWR�GD�VHOHomR�EUDVLOHLUD�GH�IXWHERO�WHU�FRQVHJXLGR�R�VHJXQGR�OXJDU�QD�&RSD�GR�0XQGR� HP�� VXVFLWRX� XPD� SURGXomR� GH� GLVFXUVR� TXH� IH]� HPHUJLU� XPD�série de polêmicas sustentadas pela imprensa acerca da superioridade dos nossos MRJDGRUHV��UHSRXVDU�QR�IDWR�GH�VHUHP�³afro-brasileiros”. (VWD�H[SUHVVmR�TXH�FRQ-VWUXtD�VHQWLGRV�GH�XPD�UHODomR�pWQLFD�FRP�D�ÈIULFD�HUD�D�SURSXOVRUD�GD�LQGLJQDomR�SRU�SDUWH�GRV� LQWHOHFWXDLV�TXH�DSRQWDYDP�R�³VDQJXH�HXURSHX´�SUHVHQWH�QD�UDoD�brasileira como elemento decisivo para o sucesso e o desenvolvimento do Brasil. $FUHGLWDYD�VH�TXH�D�UHGHQomR�GR�%UDVLO�HVWDYD�QD�KHUDQoD�HXURSpLD��6LOHQFLDYD�VH�o índio e buscava-se no branqueamento8�D�³OLPSH]D´�pWQLFD�³FRQWDPLQDGD´�SHOD�PLVFLJHQDomR�� 2� SHULyGLFR� )ROKD� GD�0DQKm�� QXP� DUWLJR� LQWLWXODGR� ³Gobineau ás Avessas´��FULWLFDYD�HVWDV�FRORFDo}HV��TXH�UHPRQWDYDP�D�XPD�GHVFHQGrQFLD�DIUR�HXURSpLD��que estariam utilizando o triunfo dos jogadores brasileiros sobre os jogadores europeus, para criar uma divergência racial que nunca existiu na comunidade

3� $��0DJDOKmHV� 5DoDV��LQ�©)ROKD�GD�0DQKmª� 9HVSHUWLQR��5HFLIH��S��4 T. Skidmore, 3UHWR�QR�%UDQFR��UDoD�H�QDFLRQDOLVPR�QR�SHQVDPHQWR�EUDVLOHLUR��3D]�H�7HUUD��5LR�GH�-DQHLUR��5� 6REUH�HVWD�GLVFXVVmR�YLGH��0��GDV�*UDoDV�$WDtGH�GH�$OPHLGD��A Europa vista por brasileiros nos

DQRV��$�YLVmR�GR�3DUDtVR, in «Estudos do século XIX», n.2-2002, Quarteto, Coimbra 2002.6� 1��5RGULJXHV��2V�$IULFDQRV�QR�%UDVLO��HGLWRUD�1DFLRQDO��6mR�3DXOR��,1/��%UDVLOLD��7� 0��%RQ¿P��2�%UDVLO�QD�+LVWyULD��)UDQFLVFR�$OYHV��5LR�GH�-DQHLUR��8 Skidmore, 3UHWR�QR�%UDQFR��UDoD�H�QDFLRQDOLVPR�QR�SHQVDPHQWR�EUDVLOHLUR, cit.

Maria das Graças Andrade Ataíde de AlmeidaDiscurso, fascismo e esporte: o Brasil e a Copa do mundo de 1938


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EUDVLOHLUD��$¿UPDYD�VH�TXH�HVWDV�RSLQL}HV�DFHUFD�GH�XPD�UDoD�³afro-brasileira” eram de PDX�JRVWR��2�SHULyGLFR�WUDEDOKDYD�HP�FLPD�GH�XPD�DUJXPHQWDomR�PXLWR�FDUD�j�QDomR�EUDVLOHLUD�H�TXH�WHP�WLGR�XPD�OLQKD�GH�FRQWLQXLGDGH�QXPD�SURGXomR�de interdiscursos (memória discursiva)9 e discurso, que perpassa principalmente SHOD�D¿UPDomR�GH�TXH�QXQFD�H[LVWLX�QR�%UDVLO�SUHFRQFHLWRV�H�GLYHUJrQFLDV�UDFLDLV�(VWH�GLVFXUVR�GD�KHUDQoD�KHUHGLWiULD�EUDQFD�HUD�DFDWDGD�SHOD�PDLRU�SDUWH�GD�LQWHOL-JHQ]LD�QDFLRQDO�GHVGH�R�VpFXOR�;,;��TXDQGR�D�LPLJUDomR�EUDQFD�HXURSpLD�GHYHULD�UHDOL]DU�HVWD�OLPSH]D�pWQLFD�QR�EUDVLOHLUR��-RmR�%DWLVWD�GH�/DFHUGD��GLUHWRU�GR�0X-VHX�1DFLRQDO��HP��GXUDQWH�R�,�&RQJUHVVR�8QLYHUVDO�GH�5DoDV��HP�/RQGUHV��DOHUWDYD�SDUD�D�H[WLQomR�GRV�PpWLV�QD�SRSXODomR�EUDVLOHLUD�GHQWUR�GH�XP�VpFXOR��VHX�DUJXPHQWR�GH�EDVHDYD�QR�SUHVXSRVWR�GH�TXH�DSyV�D�WHUFHLUD�JHUDomR�GH�FUX]D-mento entre PpWLV��Mi�VH�YHULDP�RV�FDUDFWHUHV�GD�UDoD�EUDQFD10.Ao negro era destinado o seu apagamento e silenciamento na sociedade brasi-leira. Padre -��&DEUDO��SXEOLFD�HP��XP�WH[WR�Ethnograhia Brasilica, em seu OLYUR�&RQFHLWRV�H�)DWRV��RQGH�GHVHQYROYH�R�DUJXPHQWR�TXH�WHP�FRPR�¿R�FRQGXWRU�R�GLVFXUVR�VREUH�SRYRV�HXURSHXV�TXH�DWXDUDP�QD�FRORQL]DomR�H�IRUPDomR�GR�SRYR�EUDVLOHLUR��DWUDYpV�GDV�VXDV�RFXSDo}HV�HFRQ{PLFDV��(QWUH�RV�HVSDQKyLV��LWDOLDQRV��eslavos e portugueses, a estes últimos cabiam nossas qualidades: generosos im-SXOVRV��EHODV�WUDGLo}HV�H�YLUWXGHV�FtYLFDV��1HVWD�OLQKD��FRQFOXtD�TXH�SRGHUtDPRV�D¿UPDU�VHP�WHPRU�H�G~YLGD��TXH�R�FUX]D-PHQWR�GDV�WUrV�UDoDV�HVWDYD�GH¿QLWLYDPHQWH�UHDOL]DGR��R�LQGLR�Mi�HVWDULD�³YLUFWXDO-PHQWH�H[WLQWR´, do QRVVR�PHLR��H�R�QHJUR��Mi�WHULD�XOWUDSDVVDGR�R�HVWiJLR�GH�³EURQ-FR�DIULFDQR´��GHVDSDUHFHULD�HP�XP�WHPSR�QmR�PXLWR�UHPRWR��$VVLP��D¿UPDYD�D�SUHHPLQrQFLD� EUDQFD�� YHQFHGRUD� QD� IRUPDomR� GD� ³UDoD� KLVWyULFD´� >SRUWXJXHVD@�brasileira, onde o elemento luso constituiria R�HOR�TXH�QRV�OLJDULD�j�UDoD�ODWLQD�H�i�cultura helênica11.$�FRQVWUXomR�GR�³RXWUR´��R�DIULFDQR��QD�DQiOLVH�GH�&DEUDO�DSRQWD�SDUD�D�LPDJHP�FRQVWUXtGD�SHOD� LPSUHQVD�� TXH�Yr�QR� DIULFDQR�DOJXQV� DVSHFWRV�GD� IRUPDomR�GR�homem brasileiro: bom, caridoso, restrito aos trabalhos manuais e inferiores. Para &DEUDO��R�WUDEDOKR�GHVWLQDGR�DRV�QHJURV�HUD�D�DJULFXOWXUD��XPD�YH]�TXH�³TXDQGR�QmR�GHJUDGDGRV�SHOD�V\SKLOLV�H�SHOR�DOFRRO��p�GH�UDUD�UHVLVWrQFLD�SK\VLFD�H�DSWR�SDUD�DV�JUDQGHV�HPSUHLWDGDV��HP�TXH�VH�SRQGHUD�R�YLJRU�PXVFXODU´12. &RQVWUXLU�XP�GLVFXUVR�TXH�DSRQWDYD�RV�JDQKDGRUHV�GD�FRSD�GH��FRPR�³DIUR�EUDVLOHLURV´� HUD� XPD� WUDQVJUHVVmR� IUHQWH� DR� LGHiULR� FRQVWUXtGR�� 2� ©)ROKD� GD�0DQKmª�WUDEDOKDYD�FRP�XPD�DUJXPHQWDomR�TXH�SHUSDVVDYD�SULQFLSDOPHQWH�SHOD�D¿UPDomR�GH�TXH�QXQFD�H[LVWLX�QR�%UDVLO�SUHFRQFHLWRV�H�GLYHUJrQFLDV�UDFLDLV��1H-

9 0��)RXFDXOW� As Palavras e as Coisas��0DUWLQV�)RQWHV��5LR�GH�-DQHLUR��10 Skidmore, 3UHWR�QR�%UDQFR��UDoD�H�QDFLRQDOLVPR�QR�SHQVDPHQWR�EUDVLOHLUR, cit., p. 82.11� -��&DEUDO��Ethnographia Brasilica,�LQ�-��&DEUDO��Conceitos e Factos��Vozes, Petrópolis 1930, p. 23-29.

12 Idem, p. 25

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VWH�GLVFXUVR�VREUH�VXSHULRULGDGH�LQIHULRULGDGH�GDV�UDoDV�³PHVWLoDV´��D�UHIHUrQFLD�DRV�LQWHOHFWXDLV�HXURSHXV�PRVWUD�DV�IRUPDV�GH�SURGXomR�GHVWH�GLVFXUVR��TXDQGR�D�LQÀXrQFLD�GRV�LQWHOHFWXDLV�UDFLVWDV�HXURSHXV�SHUSDVVDYD�QR�LGHiULR�GRV�QRVVRV�³KRPHQV�GH�FLrQFLDV´�D�inteligenzia brasileira e essencialmente falando os inte-lectuais/jornalistas de Pernambuco. $�JUDQGH�SUHRFXSDomR�GR� MRUQDO�HUD�D¿UPDU�D�SUHHPLQrQFLD�EUDQFD�QD�FRPSR-VLomR�GR�WLPH��HYLGHQFLD�VH�QD�³H[SOLFDomR´�TXH�p�GDGD�DFHUFD�GDV�FDUDFWHUtVWLFDV�pWQLFDV�GRV�MRJDGRUHV��³HVVHV�TXDGURV�VmR�WRGRV�GH�%UDVLOHLURV�H�QDGD�PDLV�TXH�%UDVLOHLURV��DSHVDU�GH�SHTXHQDV�GLIHUHQoDV�GR�FRORULGR�GD�HSLGHUPH��$�PDLRULD�p�DWp�FRPSRVWD�GH�JHQWH�FODUD��´13.Esse discurso trás à tona a incoerência do discurso racista quando ao apresentar a imagem dos jogadores é evidente a predominância de negros no time. Todavia a H[SUHVVmR�GH�TXH�D�VHOHomR�HUD�FRPSRVWD�D�PDLRULD�GH�EUDQFRV��/HPEUDPRV�DTXL�Van Dijk14 quando aponta as incongruências do discurso racista na imprensa.$VVLP�� R� GLVFXUVR� GD� ©)ROKD� GD�0DQKmª� HUD� YROWDGR� GH� XPD� SUHRFXSDomR� VL-VWHPiWLFD�HP�GHWHUPLQDU�TXDLV�HUDP�DV�UDoDV�TXH�WLQKDP�D¿QLGDGHV�FRP�D�UDoD�EUDVLOHLUD��$VVLP��ID]LD�VH�QHFHVViULR�D�D¿UPDomR�GH�TXH�R�%UDVLO�HVWDYD�XQLGR�SRU�ODoRV�GH�DPL]DGH�H�D¿QLGDGHV�UDFLDLV�FRP�DOJXQV�SDtVHV�HXURSHXV��FRPR�(VSDQKD��Portugal e Itália15.�$�DQiOLVH�GD�FRQIHUrQFLD�SURIHULGD�QR�5LR�GH�-DQHLUR��SRU�1LOR�3HUHLUD��'LUHWRU�GR�'HSDUWDPHQWR�GH�(GXFDomR�GH�3HUQDPEXFR��QDV�FRPHPRUDo}HV�GR�'LD�GD�5DoD��HP��p�SRU�GHPDLV�HOXFLGDWLYD�GD�UHOHYkQFLD�TXH�DVVXPLD��QD�FRQVWUXomR�GR�GLVFXUVR��D�UHODomR�HQWUH�RV�FRQFHLWRV�GH�2UGHP��$XWRULGDGH��'LVFLSOLQD�H�5DoD��1LOR�3HUHLUD�DWULEXtD�j�SROtWLFD�GH�6DOD]DU�R�³HVSHWiFXOR�GD�UHQRYDomR�SRUWXJXH-VD´��D¿UPDQGR�TXH�D�H[SHULrQFLD�GR�(VWDGR�1RYR�SRUWXJXrV�³matou o liberali-VPR��FULRX�D�DXWRULGDGH��D�KLHUDUTXLD�H�D�GLVFLSOLQD��&ULRX�D�QDomR�H�IRUWDOHFHX�D�UDoD´16.Salazar teria concretizado em sua obra as vozes da ordem, os merecimentos do SDVVDGR�H�D�HVSLULWXDOLGDGH�GD�UDoD��2�VHX�JUDQGH�PpULWR�WHULD�VLGR�R�GH�FRPSUHHQ-der a necessidade de ³UHVWDXUDomR�GR�VHX�SRYR�FRQWDPLQDGR´ SRU�QRo}HV�GH�IDOVD�liberdade. Evoca-se a necessidade de restaurar este organismo social, sendo esta a tarefa redentora de alguém escolhido por Deus. Nilo Pereira conclui de forma objetiva ressaltando o principio da autoridade como sendo dada ao individuo por uma dádiva de Deus17��&RUURERUDQGR�HVWD�UHWyULFD��D�5HYLVWD «0DULDª�DSRQWDYD�D� ³SUHGHVWLQDomR´� GH� 6DOD]DU�� ³R� GHGR� GH�'HXV� R� GHVWLQDUD� FRPR� VDOYDGRU� GH�

13 Gobineau ás Avessas in ©)ROKD�GD�0DQKmª��YHVSHUWLQR��5HFLIH��S��YHU�WDPEpP�sobre o mesmo tema a tiragem vespertina, 21.06.1938, p. 3.14 T.A. Van Dijk,�5DFLVPR�\�$QiOLVLV�FULWLFR�GH�ORV�0pGLRV� Paidós 1997.15 ©)ROKD�GD�0DQKmª��PDWXWLQR��5HFLIH��S��16 ©)ROKD�GD�0DQKmª��YHVSHUWLQR��5HFLIH��S��17 Idem.



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3RUWXJDO´18. $VVLP��R�GLVFXUVR�DVVRFLD�D�³UHVWDXUDomR´�GR�SRYR�SRUWXJXrV�j�UDoD�EUDQFD��GH� WUDGLomR�FDWyOLFD� Este é o paradigma racial eleito e apontado como análogo ao povo brasileiro. 7RUQDYD�VH�LPSRUWDQWH�GHWHUPLQDU�TXH�QmR�pUDPRV�XP�SDtV�GH�SRSXODomR�³afro-

brasileira”��H[SUHVVmR�SUHVHQWH�QD�OLQJXDJHP�GR�MRUQDO��PDV�XP�SDtV�GH�EUDVL-OHLURV��GHVFHQGHQWHV�GH�SRUWXJXHVHV��*DUDQWLU�HVWD�GHVFHQGrQFLD�HUD�SULPRUGLDO�H�necessário para salvaguardar a imagem do Brasil como um país de brancos e que, QD�DUHQD�GDV�GLVFXVV}HV�UDFLVWDV��UHSUHVHQWDYD�D�RUGHP�GR�GLD�QD�FRQMXQWXUD�GH�XPD�(XURSD�HP�WUDQVIRUPDomR�H�jV�YpVSHUDV�GH�XP�FRQÀLWR�PXQGLDO��$�DPELYDOrQFLD�GR�GLVFXUVR�SUHFRQFHLWXRVR�H�UDFLVWD�HPHUJH�QD�D¿UPDomR�GH�TXH�D�PDLRULD�GRV�MRJDGRUHV�³é até composta de gente clara´19��$¿UPDYD�VH�TXH�VH�WUD-tava unicamente de brasileiros, independentemente da tonalidade da pele, mas, a grande ressalva, meio oculta, lacônica, apontava para o elemento branco como o HPSUHHQGHGRU�GR�VXFHVVR��$¿UPDYD�VH�TXH�³R�SRYR�EUDVLOHLUR�UHSUHVHQWDYD�XPD�UDoD�KLVWyULFD�>OHLD�VH�EUDQFD��GHVFHQGrQFLD�GR�SRUWXJrV��H[FOXtQGR�R�QHJUR�H�R�tQGLR@��XPD�QDFLRQDOLGDGH��XP�GHVWLQR´20. Nesta idéia, do vigor e da resistência muscular, é que residia o argumento do MRUQDO�HP�GHVPLVWL¿FDU�D�LQÀXrQFLD�³afro”�VREUH�RV�MRJDGRUHV�GD�VHOHomR�EUDVL-OHLUD�GH��'Dt�D�FRQFOXVmR�¿QDO��PHVPR�TXH�DV�IRWRV�GDV�PDWpULDV�QHJDVVHP�o discurso escrito de que a maioria dos jogadores era representada por brancos21. 5REHUWR�'D�0DWWD22�HP�HQVDLR�UHFHQWH��WUiV�HVWD�GLVFXVVmR�DR�D¿UPDU�TXH�³7HPSR�GH�&RSD�p�WHPSR�GH�H[DOWDomR�GDV�LGHQWLGDGHV�H��FRP�LVVR��RFDVLmR�GH�DXWR�H[DO-taomR�H�GH�PRVWUD�GH�SUHFRQFHLWRV´��'D�0DWWD�PRVWUD�R�GLVFXUVR�UDFLVWD�GH�DOJXpP�que ao analisar um jogo do Brasil com a Argentina, onde os jogares portenhos HUDP�EUDQFRV�H�RV�EUDVLOHLURV�HUDP�PHVWLoRV��³9HMD�R�TXH�p�XPD�VXE�UDoD�H�XPD�UDoD�VXSHULRU��1mR�SUHFLVDYD�GL]HU�TXH�QyV�pUDPRV�RV�LQIHULRUHV´��e�LQWHUHVVDQWH�ver a linha do discurso racista que perpassa pelo interdiscurso de décadas passa-GDV��PDV�FRQWLQXD�FODUR�H�WUDQVSDUHQWH��FDPXÀDGR�SRU�QRYDV�URXSDJHQV��

18 ©0DULDª,�5HFLIH��GH]HPEUR��S��19 Gobineau ás Avessas, in ©)ROKD�GD�0DQKmª��YHVSHUWLQR��5HFLIH��S��YHU�WDPEpP�VREUH�R�PHVPR�WHPD�QD�WLUDJHP�YHVSHUWLQD��5HFLIH��S��20 Idem.21� $� IRWRJUD¿D�TXH�R� MRUQDO� WUiV��PRVWUDQGR�D�SUHGRPLQkQFLD�GH� MRJDGRUHV�QHJURV�� HYLGHQFLD�D�incoerência do discurso racista.22� 5��'D�0DWWD��$�%ROD�&RUUH�0DLV�TXH�RV�+RPHQV��5RFFR��5LR�GH�-DQHLUR��S��

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2. Eugenia e desportos

1RV�PHDGRV�GD�GpFDGD�GH��XPD�QRYD�SDODYUD�p�UHL¿FDGD�QR�Op[LFR�GRV�GLVFXU-VRV�QDV�IDFXOGDGHV�GH�0HGLFLQD�H�'LUHLWR�GR�SDtV��HXJHQLD��$�HXJHQLD��VLQ{QLPR�GH�DSHUIHLoRDPHQWR�GD�UDoD��IRL�PHWD�GRV�SDUDGLJPDV�IDVFLVWDV�TXH�YLDP�QD�UDoD�GRV�PDLV�³FDSD]HV´�R�IXWXUR�GD�SiWULD��(P��IRL�UHDOL]DGR�QR�%UDVLO�R�³,�&RQ-JUHVVR�%UDVLOHLUR�GH�(XJHQLD´��HP�TXH�R�PpGLFR�0LJXHO�&RXWR��HQWmR�SUHVLGHQWH�GD�$FDGHPLD�1DFLRQDO�GH�0HGLFLQD��DGYRJDYD�D�SRVVLELOLGDGH�GH�XP�LPSHGLPHQ-WR�OHJDO�SDUD�D�H[FOXGrQFLD�GH�LPLJUDQWHV�QmR�HXURSHXV�SDUD�R�%UDVLO��$�&RPLVVmR�Central Brasileira de Eugenia havia sido moldada em cima dos postulados da So-FLHGDGH�$OHPm�3HOD�+LJLHQH�GD�5DoD��VHJXQGR�GHFODUDomR�GH�5HQDWR�.HKO��IXQGD-dor do «Boletim de Eugenia»23. Em 1933, sai o primeiro número do «Boletim», RQGH�D�JUDQGH�SUHRFXSDomR�GRV�WH[WRV�UHVLGH�QD�SUROLIHUDomR�GH�QDVFLPHQWRV�HQ-tre os indivíduos considerados inferiores em detrimento dos representantes das ³FODVVHV�LQWHOOHFWXDHV´�TXH�HVWDULDP�DSUHVHQWDQGR�XP�EDL[R�tQGLFH�GH�QDWDOLGDGH��Em resumo, consternavam-se estes eugenistas, com o fato de que para o nasci-PHQWR�GH�GRLV�D�TXDWUR�¿OKRV�HQWUH�PpGLFRV��DGYRJDGRV�H�HQJHQKHLURV��VXELD�SDUD�RLWR�HQWUH�RV�WUDEDOKDGRUHV�PDQXDLV��$�VROXomR�DSUHVHQWDGD�SDUD�HVWH�³HQIUDTXHFL-PHQWR�GD�HVSpFLH´��UHVLGLD�HP�XP�WUDEDOKR�GH�FRQVFLHQWL]DomR�HXJrQLFD�HQWUH�RV�FRQVLGHUDGRV�VXSHULRUHV�H�XPD�OLPLWDomR�GD�SUROH�QDV�FODVVHV�LQIHULRUHV24. Discu-WLD�VH�H�SURSXQKD�VH�VROXo}HV�UDFLVWDV�SDUD�R�IXWXUR�GD�SRSXODomR�EUDVLOHLUD��GH�IRUPD�FODUD�H�FRQFLVD��,PSRUWDYD�VH�DV�LGpLDV�SVHXGR�FLHQWt¿FDV�GH�VXSHULRULGDGH�UDFLDO��H�YHLFXODYD�VH�DWUDYpV�GRV�JUDQGHV�FHQWURV�LQWHOHFWXDLV�GD�QDomR��TXH�QmR�DEULD�HVSDoR�SDUD�D�FRQWHVWDomR��GDGD�D�³FLHQWL¿FLGDGH´�H[SOLFDWLYD��/HPEUDPRV�DTXL�R�WUDEDOKR�GH�0DULD�/XL]D�7XFFL�&DUQHLUR��2�$QWL�6HPLWLVPR�QD�(UD�9DUJDV, DFHUFD�GD�FRQVWUXomR�GHVWD�PHQWDOLGDGH� UDFLVWD�HQWUH�RV� LQWHOHFWXDLV�EUDVLOHLURV�QDV�GpFDGDV�GH��H��$�DXWRUD� WUDEDOKD� WDQWR�D�SURGXomR�KLVWRULRJUi¿FD�H�R�ideário racista daqueles intelectuais, como perpassa pelo pensamento europeu, que foi a gênesis destas teorias25. O discurso da Igreja frente a estes postulados eugenistas é ambivalente, no sen-WLGR�GH�TXH��DR�PHVPR�WHPSR�HP�TXH�UHMHLWD�H�FULWLFD�DV�D¿UPDo}HV�GD�&RPLVVmR�&HQWUDO�%UDVLOHLUD�GH�(XJHQLD��DFUHVFHQWD�TXH�³QDGD�p�PDLV�QREUH�QHP�PDLV�GLJQR�GR�TXH�R�DSHUIHLoRDPHQWR�GR�KRPHP�LQWHJUDO´��$VVLP��R�SUREOHPD�QmR�HVWDYD�QD�teoria eugênica, mas sim nos cânones desta teoria, que iam de encontro a pontos-FKDYHV��LQTXHVWLRQiYHLV�GD�,JUHMD�5RPDQD��DERUWR�H�OLPLWDomR�GH�¿OKRV��6RPH�VH�

23� -��/HVVHU��2�%UDVLO�H�D�4XHVWmR�-XGDLFD�±�LPLJUDomR��GLSORPDFLD�H�SUHFRQFHLWR��,PDJR��5LR�GH�-DQHLUR��S��24 H. Nogueira, (GXFDomR�(XJrQLFD, in�$�2UGHP� 1933, pp. 408-411; ver também sobre o tema: T. Tóth�(XJHQpVLD�H�&DWROLFLVPR��6�&�-��6mR�3DXOR��25� 0��/��7XFFL�&DUQHLUR��2�$QWL�VHPLWLVPR�QD�(UD�9DUJDV�� IDQWDVPDV�GH�XPD�JHUDomR� ��1945)��%UDVLOLHQVH��6mR�3DXOR��9HU�WDPEpP�$OPHLGD��A Europa vista por brasileiros nos anos

��$�YLVmR�GR�3DUDLVR. Op. Cit.



131

D�LVWR�D�rQIDVH�TXH�GHYHULD�VHU�GDGD�DR�DSHUIHLoRDPHQWR�GHVWH�KRPHP�LQWHJUDO��tendo como centro e epíteto de vida o catolicismo. O grande medo da Igreja no %UDVLO��QDTXHOH�PRPHQWR��HUD�R�UHWRUQR�jV�WHRULDV�ODLFDV��TXH�QmR�YLVOXPEUDYDP�HVWH�KRPHP�LQWHJUDO�H�TXH�HVWDYDP�VHQGR�H[RUFL]DGDV�FRP�D�³EHQGLFWD�UHYROXomR�GH��´��'HVWD�IRUPD��QmR�Vy�HPHUJLD�GR�VHX�GLVFXUVR�R�PHGR�GDV�WHRULDV�UDFLVWDV��como também do próprio fascismo. Vai ser necessário que acordos entre líderes fascistas e Igreja se concretizem, para que aquele paradigma político possa ser exaltado e acatado por ela, assim como também apontado como fomentador da paz e da ordem26.Da mesma forma, a ambigüidade que emerge do discurso da «)ROKD�GD�0DQKmª�VREUH�D�FRSD�GH��UHVLGH�QD�LQVLVWrQFLD�GH�VH�UHD¿UPDU�TXH�R�%UDVLO�QmR�FRQKH-FH�SUHFRQFHLWRV�GH�UDoD��H�TXH�D�,JUHMD�&DWyOLFD��QD�VXD�VDEHGRULD��WDPEpP�RV�FRQ-GHQD��$R�PHVPR�WHPSR��H[SOLFDYD�D�HYROXomR�UDFLDO�GR�SRYR�EUDVLOHLUR��TXH�WHULD�¿FDGR�SURYDGD�SHOR�IDWR�GH�VRE�FOLPD�GLYHUVRV��DPELHQWH�JURVVHLUR�H�KRVWLOLGDGHV��vencerem os povos mais fortes do velho continente. $�©)ROKD�GD�0DQKmª QmR�VRPHQWH�DQDOLVD�D�TXHVWmR�GH�UDoDV�VXSHULRUHV�versus UDoDV� LQIHULRUHV�QD�TXHVWmR�GD�&RSD�GR�0XQGR�GH��GLVSXWDGD�SHOR�%UDVLO��FRPR� WDPEpP� VH� HVPHUD� HP� HQFRQWUDU� XP� UHVSRQViYHO� SHOR� IUDFDVVR� ¿QDO� GR�WLPH��$�)HGHUDomR�,QWHUQDFLRQDO�GH�)XWHERO�>),)$@��UHVSRQViYHO�SHOR�HYHQWR��IRL�acusada de proteger os times europeus em detrimento dos latino-americanos, uma YH]�TXH�HVWHV�DWRV�GH�³HVFURTXHULD´�HUDP�FRPXQV�QR�³EHVWXQWR�GRV�MXGHXV�TXH�LQWHJUDP�DTXHOD�RUJDQL]DomR´��O corpus�TXH�FRPS}H�D�SURGXomR�GH�GLVFXUVR�VREUH�D�&RSD�GR�0XQGR�GH��representa um riquíssimo acervo acerca das nossas identidades pensadas naquele momento, das nossas fantasias e essencialmente do ideário de nossos intelectuais acerca do futuro do Brasil. Como o Brasil era pensado por estes homens de ciên-cias, que compunham as nossas Academias e construíam o conhecimento que DMXGDULD�D�IRUPDU�R�LGHiULR�GDV�JHUDo}HV�VHJXLQWHV��/HPEUDPRV�DTXL�&DVWRULDGLV�TXDQGR�WUDEDOKD�D�UHOHYkQFLD�GR�IDWR�GH�TXH�FDGD�VRFLHGDGH�GH¿QH�H�HODERUD�XP�FRQMXQWR�GH�VLJQL¿FDGRV�H�VLJQL¿FDQWHV�LPSRUWDQWHV�SDUD�D�YLGD�GD�FROHWLYLGDGH��1HVWD�OLQKD�R�DXWRU�D¿UPD�³FRPSUHHQGHU��H�PHVPR�VLPSOHVPHQWH�FDSWDU�R�VLPER-OLVPR�GH�XPD�VRFLHGDGH��p�FDSWDU�DV�VLJQL¿FDo}HV�TXH�FDUUHJD´27.1HVWD�yWLFD�WUD]HPRV�QHVWH�PRPHQWR�D�H[SUHVVmR�GH�'D�0DWWD28�TXDQGR�D¿UPD�TXH�WHPSR�GH�&RSD�GR�0XQGR�p�XP�³7HPSR�QR�TXDO�VH�SURMHWDP�QD�JUDQGH�WHOD�GD�VRFLHGDGH�DV�QRVVDV�IDQWDVLDV��WHPRUHV�H�HVSHUDQoDV�PDLV�HVFRQGLGRV�H�VHFUHWRV´��(�SHQVDU�7HPSRV�GH�&RSD�GR�0XQGR�QR�kPELWR�GR�GLVFXUVR�IDVFLVWD�FRP�VXD�VH-GXomR�IUHQWH�D�XP�PXQGR�GH�FULVH�H�PHGR�VH�WRUQDYD�XP�DPELHQWH�SURStFLR��XPD�

26 ,JUHMD�H�(VWDGR��FDWKROLFLVPR�H�IDVFLVPR��in «A Ordem», agosto, 1931, pp. 65-71.27 Castoriadis, op. cit. p. 66.28� 'D�0DWWD��RS��FLW��S��

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YH]�TXH�D�³FRPXQLGDGH�GH�VHQWLGRV´29�HVWDYD�SURQWD�j�FRQVWUXomR�GH�LPDJLQiULRV�VRFLDLV��3DUD�%D]FNR��³através de seus imaginários sociais, uma coletividade de-VLJQD�VXD�LGHQWLGDGH��HODERUD�XPD�FHUWD�UHSUHVHQWDomR�GH�VL��HVWDEHOHFH�D�GLVWULEX-LomR�GRV�SDSpLV�H�GDV�SRVLo}HV�VRFLDLV��H[SULPH�H�LPS}H�FUHQoDV�FRPXQV��FRQVWUyL�XPD�HVSpFLH�GH�FyGLJR�GH�µERP�FRPSRUWDPHQWR´30.

29 B. Bazcko, $� ,PDJLQDomR�6RFLDO, in Enciclopedia Einaudi�� ,PSUHQVD�1DFLRQDO�&DVD0RHGD��Lisboa 1985.30 Idem, pp. 309-310.


1. Un popolo in volo sulle ali della Nazione

L’aviazione, intesa come affascinante espressione di modernità, costituì uno de-JOL�HOHPHQWL�FDUGLQH�GHOO¶XQLYHUVR�VLPEROLFR�IDVFLVWD�H�XQ�HI¿FDFH�VWUXPHQWR�GL�affabulazione che condusse a una sorta d’infatuazione aeronautica collettiva1: le imprese aeree di gruppo ed i primati aeronautici si rivelarono infatti alcuni fra i principali canali di manifestazione del potere totalitario, metafore del carisma emanato dal Duce2. A tale riguardo, nel marzo del 1923, uno dei primi provvedi-menti del regime riguardò la costituzione della regia aeronautica. $OOD�¿QH�GHO��OD�QRPLQD�GL�,WDOR�%DOER�D�FDSR�GHO�0LQLVWHUR�GHOO¶DHURQDXWL-FD��FRQ�FRPSHWHQ]H�VLD�PLOLWDUL�FKH�FLYLOL��FRVWLWXu�XQD�VLJQL¿FDWLYD�VYROWD�QHOOD�politica aeronautica nazionale. Con Balbo, convinto che grandi voli di gruppo GHWWDJOLDWDPHQWH�SLDQL¿FDWL�UDSSUHVHQWDVVHUR�OR�VWUXPHQWR�DGGHVWUDWLYR�SL��DGH-

1 In generale, su questi aspetti, cfr. E. Lehmann, Le ali del potere. La propaganda aeronautica

nell’Italia fascista��8WHW��7RULQR� ��0��Ferrari (a cura di), Le ali del ventennio. L’aviazione

LWDOLDQD�GDO��DO��%LODQFL� VWRULRJUD¿FL� H�SURVSHWWLYH�GL�JLXGL]LR��)UDQFR$QJHOL��0LODQR��H�5��:RKO��The Spectacle of Flight. Aviation and the Western Imagination, 1920-1950, Yale University Press, New Haven-London 2005.2 ,Q� JHQHUDOH�� VXOOH� FURFLHUH� DHUHH� UHDOL]]DWH� GXUDQWH� LO� SHULRGR� IDVFLVWD� FIU��5��&XSLQL, Cieli e

mari: le grandi crociere degli idrovolanti italiani (1925-1933)��0XUVLD��0LODQR� �� ,Q� SDUWL-colare, sulle competizioni e sui record aeronautici ottenuti tra il 1920 e il 1940 cfr. D. Zorini, I primati aeronautici italiani��8I¿FLR�6WRULFR�6WDWR�0DJJLRUH�$HURQDXWLFD��GD�RUD�8660$��5RPD�1999.6XOO¶LFRQRJUD¿D�DYLDWRULD�GHO�'XFH�FIU��F. Caffarena, In volo a pieno regime. L’immagine e la

parola del Duce-pilota��LQ�/��6DQWL�$PDQWLQL��)��*D]]DQR��/¶(UPD�GL�%UHWVFKQHLGHU��D�FXUD�GL��Le

maschere del potere. Leadership e culto della personalità nelle relazioni fra gli Stati dall’antichità

al mondo contemporaneo��5RPD��SS��H��

<U»PTWYLZH�MHZJPZ[H�[YH�ZWVY[�L�WYVWHNHUKH� 3H�[YHZ]VSH[H�H[SHU[PJH�0[HSPH�)YHZPSL ��

-HIPV�*HɈHYLUH��-LKLYPJV�*YVJP�� * Docente di Storia Contemporanea del Dipartimento di Scienze della Forma-zione dell’Università di Genova. Ha scritto il paragrafo 1 ** Docente di storia presso la scuola “don Milani” di Genova. Coordina, con Maria Luiza Tucci Carneiro, la collana História das migrações per la EDUSP, casa editrice dell’Università di São Paulo. Ha scritto il paragrafo 2

134

guato alla formazione tecnica e disciplinare del personale in forza all’aviazione militare, le crociere aeree diventarono anche il fulcro dell’attività propagandistica DWWULEXLWD�DOO¶DYLD]LRQH�QHO�FDPSR�GHOOD�SROLWLFD�HVWHUD�H�XQ¶HI¿FDFH�IRUPD�GL�SUR-mozione per l’industria nazionale, in un momento di grande sviluppo delle linee civili e commerciali3. ,Q�WDOH�FRQWHVWR�QDFTXH�O¶LGHD�GHO�SULPR�UDLG�DHUHR�GL�PDVVD��OD�FURFLHUD�GHO�0HGL-WHUUDQHR�RFFLGHQWDOH��OD�FXL�RUJDQL]]D]LRQH�YHQQH�DI¿GDWD�D�)UDQFHVFR�'H�3LQHGR��UHGXFH�GDOOD�WUDVYRODWD�DWODQWLFD�GD�5RPD�DJOL�6WDWL�8QLWL�±�SDVVDQGR�SHU�LO�%UDVLOH�H�O¶$UJHQWLQD��FRPH�YHGUHPR�SL��DYDQWL�±�FRPSLXWD�QRQ�VHQ]D�GLI¿FROWj�LQVLHPH�D�Carlo Del Prete e, motorista, Vitale Zacchetti, tra il febbraio e il giugno del 1927 D� ERUGR� GL� XQ�6DYRLD�0DUFKHWWL� 6��4. Alla crociera mediterranea, partita il 26 maggio 1928 da Orbetello e suddivisa in sei tappe per un totale di circa 3.000 Km5, parteciparono una sessantina di velivoli, fu il primo grande successo internaziona-le d’immagine dell’aeronautica italiana, oltre che del regime fascista, e si concluse nell’idroscalo toscano di Orbetello il 2 giugno tra il tripudio della folla6. *OL�DHURSODQL�H�JOL�HTXLSDJJL�SURWDJRQLVWL�GHO�YROR�LQ�IRUPD]LRQH�SURYHQLYDQR�GD�YDULH�VTXDGULJOLH��WUD�TXHVWL�O¶LGURYRODQWH�6DYRLD�0DUFKHWWL�6��GHOOD�EDVH�OD]LDOH�GL�9LJQD�GL�9DOOH��VXO�ODJR�GL�%UDFFLDQR��DI¿GDWR�D�,WDOR�%DOER�H�DO�VXR�SL��VWUHWWR�FROODERUDWRUH�� O¶XI¿FLDOH�SLORWD�6WHIDQR�&DJQD�� LO� FXL�FRVSLFXR�DUFKLYLR�SULYDWR�rappresenta un corpus documentale di notevole importanza ed interesse per riper-correre l’intera parabola aviatoria del fascismo e le sue favole alate7. Dopo aver partecipato alla crociera, sempre insieme a Balbo nel mese di dicem-

3� 6XOOD�SROLWLFD�DHURQDXWLFD�GL�%DOER�FIU��*��5RFKDW�� Italo Balbo aviatore e ministro dell’aero-

nautica 1926-1933, Italo Bovolenta editore, Ferrara 1979; Italo Balbo. Aviazione e potere aereo, D�F��GL�&��0��6DQWRUR��8660$��5RPD��H�&��%DUELHUL��Uomini e macchine in volo. Italo Balbo

aviatore/Men and machines on the wing. Italo Balbo aviator��,VWLWXWL�,WDOLDQL�GL�&XOWXUD�GL�0RQWUHDO��&KLFDJR�H�1HZ�<RUN��3HU�XQ�SUR¿OR�ELRJUD¿FR�ULPDQGR�D�*��%��*XHUUL� Italo Balbo� Vallardi, 0LODQR��%RPSLDQL��; *��5RFKDW, Italo Balbo. Lo squadrista, l’aviatore, il gerarca, Utet, Torino 1986 e C. G. Segrè, Italo Balbo. Una vita fascista��,O�0XOLQR��%RORJQD��4 Cfr. F. De Pinedo, Il mio volo attraverso l’Atlantico e le due Americhe��+RHSOL��0LODQR��5 Le tappe furono: Orbetello-Cagliari Elmas; Cagliari Elmas-Pollensa (Spagna, Isole Baleari); Pollensa-Los Alcazares (Spagna); Los Alcazares-Puerto de Los Alfaques (Spagna); Puerto de Los Alfaques-Berre (Francia); Berre-Orbetello.6� 3HU�XQ�UHVRFRQWR�GHOOD�FURFLHUD��ROWUH�D�5��&XSLQL��Cieli e mari, cit. pp. 25-52, cfr. Passeggiate

aeree sul Mediterraneo. La trionfale crociera dei 61 idrovolanti italiani sul Mediterraneo occi-

dentale, descritta dai giornalisti che vi parteciparono�� D� F�� GL�2��&DYDUD��7UHYHV��0LODQR��L’Istituto LUCE realizzò anche il documentario Crociera mediterranea della prima brigata aerea ��,PPDJLQL�GHOOD�FURFLHUD�VL�WURYDQR�QHO�¿OPDWR�Italo Balbo contenuto nel DVD curato dal &HQWUR�3URGX]LRQL�$XGLRYLVLYL�$HURQDXWLFD�0LOLWDUH��Ali dimenticate �,,,�H�,9�VHULH��5RPD��&IU��LQROWUH�OH�FDUWH�FRQVHUYDWH�LQ�8660$��EE��IDVF��Crociera idrovolanti Mediterraneo

2ULHQWDOH 5-19 giugno 1929. Relazione del Sottocapo di Stato Maggiore De Pinedo.7� /¶DUFKLYLR�&DJQD��FRQVHUYDWR�SUHVVR�O¶8660$�H�LQ�FRSLD�GLJLWDOH�SUHVVR�O¶$UFKLYLR�/LJXUH�GHOOD�6FULWWXUD�3RSRODUH�GHOO¶8QLYHUVLWj�GL�*HQRYD��q�FRPSRVWR�GD�XQ�PLJOLDLR�GL�FDUWH�H�GD�ROWUH��IRWRJUD¿H��6XOOD�¿JXUD�GL�6WHIDQR�&DJQD�FIU��)��&DIIDUHQD��&��6WLDFFLQL��Chi vola vale. L’immagine

della Regia Aeronautica nell’archivio del generale Cagna, 8660$��5RPD 2013.

-HIPV�*HɈHYLUH��-LKLYPJV�*YVJPUn’impresa fascista tra sport e propaganda. La trasvolata atlantica Italia-Brasile (1930-1931)


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bre del 1928 Cagna fece parte della delegazione italiana al Congresso Interna-zionale di Washington dedicato allo sviluppo dell’aviazione civile8: l’idea di una grande traversata aerea dall’Italia al continente americano cominciò a prender forma proprio durante il viaggio di ritorno dagli Stati Uniti ed è lo stesso Balbo a FRQIHVVDUH�OH�VXH�³IDQWDVLH�DWODQWLFKH´�

0L� FRQYLQVL� GXQTXH� GHOOD� QHFHVVLWj� FKH� O¶DYLD]LRQH� DFTXLVWDVVH� XQD� PDJJLRUH�esperienza oceanica e un maggior sviluppo tecnico prima di tentare, in gruppo o D�UHSDUWL��O¶$WODQWLFR�GHO�1RUG��0D�QRQ�VDUHEEH�VWDWR�SRVVLELOH�RUJDQL]]DUH�OD�FUR-ciera sui cieli oceanici del Sud? Non poteva essere questa una promessa utile per WHQWDUH�SL��WDUGL�O¶LPSUHVD�SL��GLI¿FLOH��FLRq�TXHOOD�GHO�1RUG"Anche il volo verso l’America del Sud aveva grande importanza [...]. Tentarlo con un reparto di idrovolanti, si presentava ricco di enorme interesse[...]. Ogni raid nuovo sembra gettare un sottilissimo ponte tra l’Europa e l’America, uno di quei ponti sui quali nelle regioni inesplorate passa un solo uomo o al massimo un uomo GLHWUR�O¶DOWUR��0D�TXDQGR�VX�TXHVWR�SRQWH�LGHDOH�IRVVHUR�SDVVDWH�GL�FROSR�GLHFLQH�H�diecine di persone, in conformità al mio progetto, quale interesse enorme, del tutto nuovo, avrebbe assunto il collegamento aereo fra l’Europa e l’America! Anche i più dubbiosi si sarebbero convinti che l’aviazione rivoluziona i concetti che noi ci facciamo del mondo, dei suoi scambi e delle sue distanze, e spalanca insospettati orizzonti.,O�YLDJJLR�VXO�³&RQWH�*UDQGH´�¿Qu�FRQ�TXHVWD�SURVSHWWLYD�ULFFD�GL�VXQWL�SHU�OD�QR-stra immaginazione e non priva di realistiche probabilità...di effettuazione9.

Intanto, una volta ritornati in Italia, occorreva mettere a punto l’organizzazione della seconda crociera mediterranea: il raid, organizzato ancora da De Pinedo, venne diviso in nove tappe per un totale di circa 4.700 Km, con partenza da Or-betello il 4 giugno 1929 e ritorno alla base grossetana dopo un paio di settimane, il 1910��,��LGURYRODQWL�SDUWHFLSDQWL��LQ�JUDQ�SDUWH�6DYRLD�0DUFKHWWL�6��FRPH�LQ�occasione della crociera occidentale, provenivano da vari gruppi di volo. La pre-senza di giornalisti, addetti aeronautici e politici di varie nazioni ospitati a bordo degli idrovolanti attesta che non si trattasse semplicemente di una missione di addestramento operativo11.Sul velivolo di Balbo e Cagna, che volava fuori formazione per avere libertà di manovra, venne imbarcato l’operatore dell’istituto LUCE incaricato di realizzare

8 Cfr. I. Balbo, L’aviazione civile in Italia. Memoria presentata al Congresso Internazionale di

aeronautica civile di Washington dalla Delegazione governativa italiana��7LSRJUD¿D�GHO�6HQDWR�*��%DUGL��5RPD��9 I. Balbo, 6WRUPL�LQ�YROR�VXOO¶2FHDQR��0RQGDGRUL��0LODQR��SS��10� /H� WDSSH� IXURQR��7DUDQWR�$WHQH� �*UHFLD��$WHQH�,VWDPEXO� �7XUFKLD�� ,VWDPEXO�9DUQD� �%XOJD-ULD��9DUQD�2GHVVD��8QLRQH�6RYLHWLFD��2GHVVD�&RVWDQ]D��5RPDQLD��&RVWDQ]D�,VWDPEXO��,VWDPEXO�Atene; Atene-Taranto; Taranto-Orbetello.11� 3HU�XQ�UHVRFRQWR�GHOOD�FURFLHUD��ROWUH�D�5��&XSLQL��Cieli e mari, cit., pp. 53-101, cfr. I. Balbo, Da

5RPD�D�2GHVVD�VXL�FLHOL�GHOO¶(JHR�H�GHO�0DU�1HUR��1RWH�GL�YLDJJLR��7UHYHV��0LODQR��.

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OH�ULSUHVH�SHU�L�FLQHJLRUQDOL�GD�SURLHWWDUH�LQ�,WDOLD��GRFXPHQWL�¿OPDWL�DWWUDYHUVR�L�quali possiamo ancora oggi ripercorrere le varie tappe della crociera e consen-tono di capire come le riprese dell’Istituto LUCE contribuirono a trasformare O¶DYLD]LRQH� LQ� XQ�SRSRODUH� VWUXPHQWR� FRUHRJUD¿FR�GHO� FRQVHQVR12. Nel 1929 il VXFFHVVR�GHOOD�FURFLHUD�GHO�0HGLWHUUDQHR�RULHQWDOH�H�O¶DI¿GDELOLWj�GLPRVWUDWD�GDJOL�idrovolanti italiani indurrà inoltre l’Unione Sovietica ad acquistare una trentina GL�6DYRLD�0DUFKHWWL�6��Le crociere del 1928 e del 1929 consentirono alla giovane arma aerea fascista di acquisire un prezioso patrimonio di esperienze organizzative e tecniche, un’ot-WLPD� EDVH� GL� SDUWHQ]D� SHU� VSLFFDUH� OHWWHUDOPHQWH� LO� YROR� YHUVR� FRQ¿QL� EHQ� SL��DPSL�GL�TXHOOL�PHGLWHUUDQHL��DOOD�¿QH�GHJOL�DQQL�9HQWL��TXHL�YROL� LQ� IRUPD]LRQH�UDSSUHVHQWDURQR�XQ�PRGHOOR��O¶HVSUHVVLRQH�GL�XQ�FRPSDWWR�H�TXDOL¿FDWR�VLVWHPD�di uomini e mezzi.

L’aviazione italiana ha voluto, quest’anno, insegnare al mondo la nuova parola: collettività. E anche in questo, l’ha ispirata il preciso senso realistico del Fasci-smo – scrive Orio Vergani nell’Almanacco aeronautico pubblicato nel febbraio del ��±�>��@�/¶DYLD]LRQH�HVFH�GDOOD�VWUHWWD�FHUFKLD�GHO�³IHQRPHQDOH´��GHOO¶DVVR��GHO�divo, dell’impareggiabile. Diventa forza collettiva. […]. L’Italia non ha soltanto uno o dieci grandi piloti: ma ciascuno dei suoi uomini sia valorizzato e allenato alla giusta media. Non sia, in prima linea, un aviatore, dal nome più o meno cele-bre: ma l’Aviazione intera […]. Ecco dunque il tipico modello del raid collettivo italiano: viaggio a tappe, con orari predisposti e percorsi in zone sconosciute alla PDJJLRU�SDUWH�GHL�SLORWL��YROR�LQ�³IRUPD]LRQH´��DPPDUDJJL�H�GHFROODJJL�FROOHWWLYL�SHU�VTXDGULJOLH�DI¿DQFDWH��'XUDQWH�LO�SHUFRUVR��QHVVXQD�VSHFLDOH�UHYLVLRQH�GHOO¶DS-parecchio nell’hangar: nessun cambiamento di motore: nessun cambio di uomini. L’apparecchio non è più, dunque la macchina sportiva, più o meno prodigiosa, più o meno delicata, dal maggiore o minore rendimento. Anche per gli apparecchi, come per gli uomini, le eccezioni sono escluse: e l’asso pilota accanto al sottuf-¿FLDOH��H�O¶DSSDUHFFKLR�GL�VTXDGULJOLD��OR�VWHVVR�XVDWR�DOO¶LGURVFDOR�SHU�L�QRUPDOL�voli di addestramento quotidiano, solca la stessa via e divora lo stesso numero di chilometri che un apparecchio d’eccezione. Si chiede tutto, si esige tutto: non da un solo apparecchio e da un solo uomo, in particolari circostanze atmosferiche; ma da sessanta apparecchi, da centinaia di uomini in qualsiasi condizione di tempo. L’eccezione sta nell’antieccezionale; nel ritorno e nella creazione, anzi, di una nuovissima normalità13.

12 Cfr. Archivio Storico Istituto Luce (da ora ASIL), Cinegiornali, A0361 (Da Taranto partono gli

LGURYRODQWL�GHOOD�FURFLHUD�7DUDQWR�2GHVVD); A0382 (La I tappa, Taranto-Atene); A0383 (La II tap-

pa Atene-Costantinopoli); A0384 (La III tappa Costantinopoli-Varna); A0385 (La IV tappa Varna-

2GHVVD); A0386 (/D�9�WDSSD��2GHVVD�&RVWDQ]D); A0387 (La VI tappa, Costanza-Costantinopoli e

La VII tappa, Costantinopoli-Atene); A0388 (La penultima tappa, Atene-Taranto); A0389 (Mus-

solini passa in rassegna gli equipaggi e gli apparecchi che hanno compiuto la crociera aviatoria

7DUDQWR�2GHVVD) e A0390 ($OO¶LGURVFDOR�GL�2UEHWHOOR�9LWWRULR�(PDQXHOH� ,,,� YLVLWD�JOL� HTXLSDJJL�GHOOD�FURFLHUD�DYLDWRULD�7DUDQWR�2GHVVD).13 O. Vergani, L’aviazione di Massa in Italia�� LQ�2��9HUJDQL��0��0DVVDL��D�FXUD�GL��Almanacco

aeronautico 1930��%RPSLDQL��0LODQR��SS��



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&ROOHWWLYLWj��³OD�QXRYD�SDUROD´�VFDQGLVFH�LO�GH¿QLWLYR�SDVVDJJLR�GD�XQ¶DYLD]LRQH�PLOLWDUH�OHJDWD�DOOD�WUDGL]LRQH�GHOOD�*UDQGH�*XHUUD�HG�DOOH�LPSUHVH�LQGLYLGXDOL�DG�una nuova arma di massa in cui la disciplinata eccellenza di uomini e macchine rappresenta un tratto comune della regia aeronautica, e – simbolicamente – di tutto il popolo italiano. A ben vedere, a tale riguardo il principale teorico italiano GHOOD�JXHUUD�DHUHD��LO�PDJJLRUH�*LXOLR�'RXKHW��DYHYD�JLj�HYLGHQ]LDWR�GD�WHPSR�la necessità di inquadrare gli allievi piloti nelle scuole seguendo rigidi protocolli addestrativi per stroncare sul nascere ogni forma di protagonismo personale14: LQGLYLGXDOLVPR�H�³DFUREDWLVPR´��FRPSRQHQWL�FRQQDWXUDWH�DO�YROR�VSRUWLYR��QRQ�DYUHEEHUR�GRYXWR�FRQWDJLDUH�JOL�DYLDWRUL�PLOLWDUL��³OD�FXL�SUH]LRVD�HVLVWHQ]D�±�DYH-va scritto Douhet in una circolare risalente addirittura al 25 novembre 1913 – è, e GHYH�HVVHUH�FRQVDFUDWD�DOOD�SDWULD´15.,Q� ,WDOLD� WDOH� FRQVDFUD]LRQH� VL� VDUHEEH� UHDOL]]DWD� QHO� FRUVR� GHO� 3ULPR� FRQÀLWWR�PRQGLDOH��PD�OD�VRVWDQ]LDOH�PLOLWDUL]]D]LRQH�GHO�YROR�LQGRWWD�GDO�FRQÀLWWR�QRQ�UL-uscì a sterilizzarne completamente le componenti agonistiche e spettacolari lega-te al volo e ai protagonisti dandy delle prime manifestazioni aeronautiche d’inizio 1RYHFHQWR��¿QHQGR�DQ]L�SHU�DOLPHQWDUOH��Ê�DG�HVHPSLR�LO�FDVR�GHL�SUHPL�LQ�GHQDUR�messi in palio nei concorsi per i migliori piloti da caccia o da bombardamento, ¿QDQ]LDWL�GDOOH�PDJJLRUL�LQGXVWULH�FRLQYROWH�QHOOD�SURGX]LRQH�DHURQDXWLFD��WDOL�V¿-de potevano essere seguiti nelle pagine dei quotidiani e delle riviste specializzate, con l’effetto di produrre nell’immaginario collettivo la saldatura tra dimensione sportiva e istanze patriottiche del volo, di trasformare gli aviatori in eroi popolari, il dandismo in patriottico sprezzo del pericolo16./D�*UDQGH�*XHUUD�GHOO¶DULD�DYHYD�FUHDWR�XQ¶HOLWH�GL�FRPEDWWHQWL�H�GL�XRPLQL��H�VH�QHO��0XVVROLQL�DYHYD�VRVWHQXWR� LQ�RFFDVLRQH�GL�XQ� LQFRQWUR�FRQ�DOFXQL�DYLDWRUL�FKH�³WXWWL�QRQ�SRVVRQR�YRODUH´�PD�WXWWL�GRYHVVHUR�DYHUH�³LO�GHVLGHULR�GHO�YROR´�H�OD�³QRVWDOJLD�GHO�YROR´��LO�YROR��TXHO�³SULYLOHJLR�GL�XQD�DULVWRFUD]LD´�VHQ-tenziato dal Duce, dopo sette anni poteva apparire ormai un pensiero desueto17: in un inserto pubblicitario apparso fra le pagine dell’Almanacco aeronautico del ��VL�OHJJH�LQIDWWL�FKH�q�SRVVLELOH�³LQL]LDUH�FRQ�XQD�SLFFROD�VSHVD�OR�VSRUW�SL��attraente, più moderno, più affascinante: il volo. Non più semplice passeggero

14� 6XOOD�¿JXUD�GL�'RXKHW�FIU��(��/HKPDQQ��La guerra dell’aria. Giulio Douhet, stratega impolitico, ,O�0XOLQR��%RORJQD��15� *��'RXKHW��Acrobatismo aereo�� LQ�$��&XUDPL��*��5RFKDW��Giulio Douhet. Scritti 1901-1915, 8660$��5RPD��SS��16� 6X�TXHVWL�DVSHWWL� FIU��5��:RKO��A Passion for Wings: Aviation and the Western Imagination,

1908-1918, Yale University Press, New Haven & London 1994 e F. Caffarena, Dal fango al vento.

Gli aviatori italiani dalle origini alla Grande Guerra��(LQDXGL��7RULQR��6L�YHGD� LQROWUH�*��Alegi, 8I¿FLDOH�H�DWOHWD��/¶HYROX]LRQH�GHO�UXROR�GHO�SLORWD�PLOLWDUH��LQ�$��7HMD��-��7ROOHQHHU��D�FXUD�di) Lo sport in uniforme. Cinquant’anni di storia in Europa (1870-1914)��&21,�0LQLVWHUR�GHOOD�'LIHVD��5RPD��SS��17 4XHVW¶DOD�QRQ�VDUj�SL��LQIUDQWD��LQ�0LQLVWHUR�GHOO¶$HURQDXWLFD� L’aviazione negli scritti e nella

parola del Duce��$UWL�JUD¿FKH�1DYDUUD��0LODQR��SS��68-69.

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LJQDUR�GHOOH�PDQRYUH�PD�SLORWD�YRL�VWHVVR�´18. La dimensione sportiva invisa a Vergani viene quindi esaltata nelle pubblicità che compaiono proprio nell’Almanacco�GD� OXL�FXUDWR� LQVLHPH�D�0DULR�0DVVDL��nell’ambito del progetto di creare una sorta di aristocrazia aviatoria di massa che coinvolge anche l’immagine del nuovo pilota fascista, eletto e selezionato asceta del volo ed espressione di improbabili italiche abilità comuni e diffuse:

0L�RFFRUUHYDQR�WUHQWDGXH�SLORWL�±�DIIHUPD�%DOER�ULFRVWUXHQGR�OH�IDVL�SUHSDUDWRULH�della crociera Italia-Brasile – volontari al cento per cento: e non soltanto volontari, e non soltanto decisi a rischiare la vita senza un attimo di rimpianto, e non soltanto espertissimi: ma anche aitanti e robusti, perché la crociera avrebbe richiesto una UHVLVWHQ]D�¿VLFD�D�WXWWD�SURYD��,QROWUH�RFFRUUHYDQR�SHU�RJQL�HTXLSDJJLR�XQ�PRWRUL-VWD�H�XQ�UDGLRWHOHJUD¿VWD��DOWUL�WUHQWDGXH�XRPLQL�VFHOWL�SHU�PHULWR�WUD�O¶DULVWRFUD]LD�morale dell’Aeronautica: in totale sessantaquattro persone19.

*OL� HTXLSDJJL� IXURQR�DFFXUDWDPHQWH� VHOH]LRQDWL� WUD�QXPHURVLVVLPH�FDQGLGDWXUH�SHU�DVVLFXUDUH� O¶³DI¿DWDPHQWR�DVVROXWR´20 ed addestrati per quasi un anno nella ³FODXVXUD´�GHOO¶DSSRVLWD�VFXROD�LVWLWXLWD�SUHVVR�O¶LGURVFDOR�GL�2UEHWHOOR�La ricercata antieccezionalità del volo fascista tendeva a sterilizzare gli elementi emozionali e passionali dell’attività aviatoria, ma a ben vedere, la dimensione innaturale in cui il fascismo cercò di collocare gli aviatori contrastava con l’im-magine popolare di una Nazione al decollo grazie al regime e al vitalismo mus-soliniano. In realtà la vita agiata e brillante condotta dagli aviatori più noti, che HPHUJH�DQFKH�GDOOH�FDUWH�H�GDOOH�IRWRJUD¿H�GL�&DJQD��VL�DYYLFLQDYD�PDJJLRUPHQWH�all’immagine del conquistatore dei cieli e dei cuori femminili, come dimostra nel 1931 il successo di Signorsì, primo di una popolare saga di romanzi in cui Liala intreccia storie d’amore che coinvolgono aviatori.Proprio Cagna, in una missiva al fratello Aldo del 14 dicembre 1930, appena tre giorni prima della partenza della trasvolata atlantica dall’Italia al Brasile, cerca di adeguarsi anche in una comunicazione privata alla fredda immagine ieratica dell’aviatore fascista, sebbene non riesca a contenere la consapevolezza di essere protagonista di un’impresa fuori dal comune:

Carissimo Aldo, a te prima che io parta voglio che ti giunga il mio caro saluto fraterno. L’impresa alla quale mi accingo non è né estremamente pericolosa né

18� 9HUJDQL��0DVVDL��Almanacco aeronautico 1930, cit., intra pp. 56-57.19 I. Balbo, 6WRUPL�LQ�YROR�VXOO¶2FHDQR, cit., p. 28.20 Ibidem, p. 62.



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impossibile. Altri già l’hanno fatta, e noi, si può dire, ne seguiamo le orme21��0D��ciò non ostante, è un qualche cosa di non comune e quindi non è da considerarsi come un volo di ordinario allenamento, divertimento o spasso e come meglio si YXRO�GH¿QLUH��3DUWR�WUDQTXLOOR�H�VLFXUR�GL�ULWRUQDUH�FRQWHQWR�GHO�EHO�YROR�FRPSLXWR��Seguimi con il cuore e vogliami sempre molto bene. Ti bacio e ti abbraccio Affmo Stuin22.

,O��GLFHPEUH��LGURYRODQWL�6DYRLD�0DUFKHWWL�6��7$��7UDVYRODWD�$WODQWLFD��divisi in quattro squadriglie23, decollarono dalle acque della base toscana di Or-betello per la lunga crociera di oltre 10.500 km, da percorrere in sette tappe24. L’importanza della trasvolata atlantica in formazione è testimoniata dalle nume-rose conferenze pubbliche organizzate in Italia e a una di queste partecipò anche Aldo Cagna, all’epoca diciottenne, che in una lettera ai genitori esprime tutto l’orgoglio e la meraviglia per la crociera aerea che attende il fratello:

Voghera 5 – 1 – 1930 [ndc: in realtà 1931]

CarissimiSono di ritorno da una conferenza tenuta sulla Crociera Transatlantica e vi scrivo nell’ora in cui forse il nostro Stefano sta per spiegare l’ali del suo apparecchio VXOO¶LQ¿QLWR�RFHDQR�VSLQWR�YHUVR�WHUUH�VWUDQLHUH��'L�ULWRUQR�GDOOD�FRQIHUHQ]D�VWDYR�guardando la luna luminosa ed il cielo terso, immaginando di vedere nello stesso atteggiamento Stefano consultarsi con essa e sorriderle perché gli illuminasse la via sulle buie acque. Così fantasticando me ne venni a casa e aspettando la mez-zanotte, forse colla speranza di sentire il rombo di dodici apparecchi elevarsi nel cielo guidati da Stefano verso la meta lontana e raggiante di vittoria.Scocca la mezza ed or egli sarà già in volo colla dolce visione dei suoi cari e con

21 Oltre alla trasvolata di De Pinedo, è possibile che Cagna si riferisca alle imprese solitarie di &KDUOHV�/LQGEHUJ�FKH�QHO�PDJJLR��YROz�GD�1HZ�<RUN�D�3DULJL�VHQ]D�VFDOL��H�GL�-RDR�5LEHLUR�de Barros, che tra il 1926 e il 1927 realizzò la trasvolata Italia-Brasile proprio ai comandi di un 6DYRLD�0DUFKHWWL�6��GHQRPLQDWR�Jahù, che oggi è l’unico velivolo di questo tipo ancora esisten-WH��FRQVHUYDWR�SUHVVR�LO�PXVHR�GHOO¶DHURQDXWLFD�7$0�GL�6mR�&DUORV��QHOOD�SURYLQFLD�GL�6mR�3DXOR��FIU��3��&��5DWWL Veneziani, Dall’Italia al Brasile con lo “Jahù”�� LQ�©5LYLVWD�$HURQDXWLFDª��Q��2010, pp. 96-103).22 Nome vezzeggiativo/diminutivo di Stefano. 23 In totale sugli idrovolanti si imbarcarono 56 membri di equipaggio, oltre a 12 aviatori di riserva FKH�SUHVHUR�SDUWH�VROR�DG�DOFXQH�WDSSH��*OL�LGURYRODQWL�YHQQHUR�FRQWUDVVHJQDWL�FRQ�OD�VLJOD�GHO�FR-mandante: Balbo e Cagna volavano sull’I-BALB ed erano a capo della Squadriglia Nera, composta LQROWUH�GDL�YHOLYROL�,�9$//��*LXVHSSH�9DOOH��H�,�0$''��8PEHUWR�0DGGDOHQD��6TXDGULJOLD�5RVVD��,�0$5,��*LXVHSSH�0DULQL��,�'21$��5HQDWR�'RQDGHOOL��,�5(&$��(QHD�5HFDJQR��H�,�%$,6��8P-EHUWR�%DLVWURFFKL��6TXDGULJOLD�%LDQFD�� ,�$*1(��$OIUHGR�$JQHVL�� ,�'5$*��(PLOLR�'UDJKHOOL��,�%2(5��/XLJL�%RHU��H� ,�7(8&��*LXVSSH�7HXFFL��6TXDGULJOLD�9HUGH�� ,�/21*��8OLVVH�/RQJR��,�&$/2��-DFRSR�&DOz�&DUGXFFL��,�',1,��/HWWHULR�&DQQLVWUDFFL��24� /H�WDSSH�IXURQR��2UEHWHOOR�/RV�$OFD]DUHV��6SDJQD��/RV�$OFD]DUHV�.HQLWUD��0DURFFR�IUDQFH-VH��.HQLWUD�9LOOD�&LVQHURV��6DKDUD�RFFLGHQWDOH��6SDJQD��9LOOD�&LVQHURV�%RODPD��*XLDQD�SRUWR-JKHVH��%RODPD�3RUW�1DWDO��%UDVLOH��3RUW�1DWDO�%DKLD��%UDVLOH��%DKLD�5LR�'H�-DQHLUR��%UDVLOH��

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JOL�RFFKL�¿VVL�VXJOL�VWUXPHQWL�IRVIRUHVFHQWL�Non so ma una certa serenità della mente mi presagisce la certezza della vittoria completa. Prima ch’egli salpi l’acque per la conquista di un nuovo alloro gli giun-JD�IHUYLGR�LO�QRVWUR�VDOXWR�DXJXUDOH��6LDWH�¿GXFLRVL�H�VHUHQL�FRPH�OR�VRQ�LR��H�FRPH�lo è il dolce sorriso del mio fratello di fronte al pericolo che non teme. Attendiamo ora con serenità la dolce novella. Vi abbraccio caramente Vostro Aldo.

La trepidante missiva restituisce un’immagine epica che tratteggia l’aviatore FRPH�XQ�PRGHUQR�FDYDOLHUH�DODWR��FRQFHQWUDWR�VXJOL�³VWUXPHQWL�IRVIRUHVFHQWL´�H�pronto ad affrontare un’avventura. In Brasile, il 9 gennaio, arrivarono solo undici idrovolanti, poiché cinque aviatori persero la vita a causa d’incidenti al decollo GD�%RODPD�� LQ�*XLQHD��GD�GRYH�HUD�LQL]LDWD� OD� WUDVYRODWD�GHOO¶RFHDQR�$WODQWLFR��La missione fu comunque un successo d’immagine per la regia aeronautica e per il fascismo, seguita da un costante interesse mediatico come dimostra la copiosa rassegna stampa ancora conservata tra le carte di Cagna.$�3RUWR�1DWDO��PD�VRSUDWWXWWR�QHOOH�VXFFHVVLYH�WDSSH�GL�%DKLD�H�5LR�'H�-DQHLUR��furono organizzati grandi festeggiamenti per gli aviatori e l’impresa assunse un valore simbolico per la comunità italiana insediata da tempo nel gigantesco paese sudamericano:

Ogni occasione è buona – scrive Balbo – per riaffermare il carattere latino della FLYLOWj�EUDVLOLDQD��4XDQWXQTXH� OD� LQÀXHQ]D�HWHURJHQHD�GHOOH� LPPLJUD]LRQL�DEELD�molto mescolate le razze, tuttavia la nobile ambizione di mantenere nella coltura e nel costume il carattere latino delle origini, sopravvive vivissimo in tutto il Bra-sile. Si direbbe che l’origine romana serva di attestato nobiliare a questa gente, che ha l’incarico di colonizzare e portare ai più alti fastigi della ricchezza e del progresso moderno, una tra le regioni più vaste del mondo.Anche la Crociera serve a questo scopo. Essa è una specie di ambasceria che la JUDQ�PDGUH�5RPD�LQYLD�VX�TXHVWL�OLGL�FRO�PH]]R�SL��UDSLGR�H�SL��YHORFH��1RQ�YL�q�discorso o saluto reciproco, nel quale non si riaffermi la necessità di far più stretti i vincoli tra l’Urbe e il Brasile. In altre occasioni e in altri paesi, questi motivi, che presso di noi sono stati tante volte rovinati dalla più frustra rettorica, non avrebbe-UR�DYXWR�FHUWR�LO�PLR�HQWXVLDVPR��0D�TXL��GRYH�ROWUH�DO�SHULFROR�GHOOD�PHVFRODQ]D�di razza, esiste anche, in grande stile, un tentativo di accaparramento da parte degli anglo-americani, che usano di mezzi molto persuasivi, la sterlina e il dollaro, l’e-saltazione della latinità rappresenta un ottimo e pratico argomento di difesa, basato sopra la realtà dei fatti.1RWR�SXUWURSSR�FRPH��QRQ�VROWDQWR�D�%DKLD��L�¿JOL�GHJOL�,WDOLDQL�SUHVWR�GLPHQWL-chino la madre lingua. Quando mi viene offerto un grande ricevimento al Fascio GHOOD�FLWWj��DSSUR¿WWR�GHOO¶RFFDVLRQH�SHU�IDUH�XQ�GLVFRUVR�QHO�TXDOH�LQVLVWR�VRSUDW-tutto nella necessità che le nuove generazioni, nate dagli emigrati qui stabiliti con fortuna da molto tempo, conservino intatta la parlata italiana. Nessun mezzo vale TXDQWR�TXHVWR��D�FRQVHUYDUH�O¶DPRU�GL�SDWULD��*OL�,WDOLDQL�GL�RJJL��VRSUDWWXWWR�TXHOOL�FKH�YLYRQR� LQ�SDHVL� VWUDQLHUL��±�DIIHUPR�±�GHEERQR�VHQWLUVL�¿HUL� H�RUJRJOLRVL�GL�



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appartenere ad una tra le più nobili e potenti Nazioni nel mondo25.

Al di là di rinsaldare i rapporti fra Italia e Brasile in nome di un presunta e dav-YHUR�D]]DUGDWD�DI¿QLWj�ODWLQD��EHQ�SL��VLJQL¿FDWLYH�H�UHDOL�IXURQR�OH�ULFDGXWH�FRP-PHUFLDOL�H�G¶LPPDJLQH��DG�HVHPSLR�TXHOOH�GL�FXL�EHQH¿FLz�OD�),$7��SURGXWWULFH�dei propulsori montati sugli idrovolanti utilizzati per la trasvolata, che non a caso nel 1931 pubblicò in Argentina un numero speciale della rivista aziendale dedica-ta al made in Italy aeronautico in cui la copertina ritrae una caravella di Cristoforo Colombo sorvolata dagli idrovolanti italiani lanciati nella ri-scoperta americana. Il Brasile acquistò inoltre gli idrovolanti protagonisti della traversata, contribuen-do così ad ammortizzare i costi della trasvolata, ammontanti a circa tre milioni di lire26��H�JOL�DYLDWRUL�LWDOLDQL�WRUQDURQR�LQ�,WDOLD�D�ERUGR�GHO�WUDQVDWODQWLFR�³&RQWH�5RVVR´��8Q�ULWRUQR�WULRQIDOH��FKH�DO�SRUWR�GL�*HQRYD��LO��IHEEUDLR��VL�WUD-sformò in un evento contemporaneamente popolare e mondano:

La S.V. Ill.ma – è scritto nell’invito per Aldo Cagna predisposto dal Consorzio Au-WRQRPR�3RUWXDOH�GL�*HQRYD�±�q�LQYLWDWD�D�SUHVHQ]LDUH�DOO¶DUULYR�GL�6�(��,WDOR�%DOER��0LQLVWUR�GHOO¶$HURQDXWLFD��H�GHL�VXRL�SURGL�FRPSDJQL�GL�YROR�FKH�VEDUFKHUDQQR�D�3RQWH�GHL�0LOOH�GDO�SLURVFDIR�³&RQWH�5RVVR´�DOOH�RUH��GHO��YROJHQWH�Il presente biglietto è strettamente personale e dà accesso alla pensilina dinnanzi alla quale accosterà il piroscafo.

*HQRYD��IHEEUDLR��Il presidenteFederico Negrotto Cambiaso.

$SSHQD�LO�³&RQWH�5RVVR´�VL�DYYLFLQz�DO�PROR�GL�DFFHVVR�DO�SRUWR�±�ULSRUWDQR�OH�cronache – le navi attraccate allo scalo innalzarono il gran pavese di bandiere e PLVHUR�LQ�IXQ]LRQH�OH�VLUHQH�LQ�VHJQR�GL�VDOXWR��DOOD�VWD]LRQH�PDULWWLPD�GL�*HQRYD�una folla immensa attendeva il passaggio degli aviatori, ricevuti in Prefettura e IHVWHJJLDWL�DO�7HDWUR�0DVVLPR��0ROWL�GHJOL�³$WODQWLFL´�UDJJLXQVHUR�SRL�L�ULVSHWWLYL�SDHVL�G¶RULJLQH��OD�GRFXPHQ-tazione conservata nell’archivio Cagna riguardante le celebrazioni locali è par-ticolarmente utile per capire i processi di eroicizzazione in atto nei confronti dei WUDVYRODWRUL��LQ�JUDGR�GL�PRELOLWDUH�³WUDYROJHQWL�GLPRVWUD]LRQL�GL�SRSROR´��FRPH�recita il 22 febbraio la prima pagina della rivista «Le vie dell’aria». Lo testimo-niano anche le numerose pubblicazioni ispirate dalla crociera di autori poco noti

25 I. Balbo, 6WRUPL�LQ�YROR�VXOO¶2FHDQR, cit., pp. 236-237.26 Su questi aspetti si legga la relazione pronunciata da Balbo il 29 aprile 1931 alla Camera dei Deputati e pubblicata in I. Balbo, La conquista dell’aria e la crociera atlantica��7LSRJUD¿D�GHOOD�&DPHUD�GHL�'HSXWDWL��5RPD��

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H�VFRQRVFLXWL�GDWH�DOOH�VWDPSH�GD�SLFFROH�WLSRJUD¿H27. Entusiastiche dimostrazioni abilmente coltivate dalla macchina propagandistica, grazie alla stampa, ma anche ai cinegiornali dell’Istituto LUCE, in grado di far vivere al vasto pubblico le fasi della trasvolata con riprese di sicuro effetto girate a bordo dagli idrovolanti28. Nel marzo 1931 Stefano Cagna venne celebrato nella sua città natale, Ormea (Cuneo), e in quella di adozione, Finale Ligure (Savona), dove ebbe in dono un prezioso orologio e vide insieme a tutta la cittadinanza la proiezione del do-cumentario LUCE Lo stormo atlantico29. I bambini, protagonisti della giornata, consegnarono all’illustre concittadino la tessera d’iscrizione alla locale Opera nazionale balilla e un album amicorum�FRQ�XQD�GHGLFD�HORTXHQWH��³VH�URPED�XQ�motore nel cielo luminoso e sull’azzurro del mare lo sguardo teso all’ali d’Italia VRJQDQR�JOL�DTXLORWWL�GL�)LQDOH�G¶LPLWDUH�XQ�JLRUQR�O¶HSLFD�LPSUHVD´��La scuola e le organizzazioni giovanili erano in effetti diventati i luoghi privile-giati per la promozione dei valori educativi del volo, inteso come attività prope-deutica ad una salda formazione di tutti i cittadini-soldato della patria. Numerose letture adottate dalle scuole riguardavano imprese aeree italiane, ricercate serie di quaderni scolatici ritraevano nelle copertine aerei e piloti, mentre molti com-ponimenti dei bambini esaltavano il mito dell’ala fascista30. Nel gennaio 1931, proprio in occasione della crociera atlantica, era stato dato alle stampe il settima-nale «L’Aquilone», allo scopo di stimolare l’interesse giovanile verso il mondo dell’aeronautica anche attraverso visite agli aeroporti e voli promozionali per le

27 L’archivio Cagna conserva alcuni esempi di tale bulimia celebrativa: oltre all’artistico libretto GL�*��)DQWL��La crociera atlantica��$UWL�JUD¿FKH�)LOLSSR�'HOOD�%DOGD��6DQ�0DULQR��FRQ�LQFLVLRQL�D�FRORUL�GL�/��(PLOLDQL��VL�YHGDQR�5��&RVWD Albesi, La Crociera aerea di Italo Balbo dicembre 1930

±�*HQQDLR��,;��$��6LJQRUHOOL�(GLWRUH��5RPD��*��&DWRQH��Ali eroiche. Alcaiche dedicate

agli eroi della Crociera atlantica��7LS��1RYLHOOR��$YHUVD��H�5��1LFRODL��Cantica all’eroe atlan-

tico��(GLWULFH�³/¶DYLD]LRQH´��5RPD��28 Oltre alle citate memorie di Balbo, 6WRUPL�LQ�YROR�VXOO¶2FHDQR, cit. e al lavoro di Cupini, Cieli e

mari��FLW��SS��QRQ�HVLVWRQR�RSHUH�VWRULRJUD¿FKH�RUJDQLFKH�VXOOD�WUDVYRODWD�DWODQWLFD�,WDOLD�%UDVLOH��/¶XQLFR�ODYRUR�PRQRJUD¿FR��HVVHQ]LDOPHQWH�FRPSLODWLYR��q�TXHOOR�GL�3��&��5DWWL�9HQH]LDQL��La trasvolata atlantica Italia-Brasile. L’inizio di una nuova era��,%1�HGLWRUH��5RPD��6XOOD�WUDVYRODWD�VL�YHGDQR�OH�FDUWH�FRQVHUYDWH�LQ�8660$��IRQGR�5DLG�H�&URFLHUH��EE��29 ASIL, Documentari, D048805 (Lo Stormo atlantico). Si vedano anche ASIL, Documentari, 0��La crociera aerea Italia-Brasile. La più grande impresa aeronautica del mondo. Ideata

e diretta da S.E. Italo Balbo, ministro dell’Aeronautica); ASIL, Cinegiornali, A0700 (Parte da

2UEHWHOOR�OD�FURFLHUD�DHUHD�DWODQWLFD�,WDOLD�%UDVLOH��H�LO�¿OPDWR�3ULPD�&URFLHUD�$WODQWLFD�QHO�'9'�FXUDWR�GDO�&HQWUR�3URGX]LRQL�$XGLRYLVLYL�$HURQDXWLFD�0LOLWDUH��Ali dimenticate��,�H�,,�VHULH��5RPD�2000-2002. 30 Cfr. E. Bottura, Il volo nei quaderni di scuola��0XVHR�9RUUHL�9RODUH��3HJRJQDJD�� Lo spirito di emulazione aviatoria, e di conseguenza di adesione al regime, costituiva il fulcro tematico di numerose pubblicazioni dell’epoca destinate ai bambini ed agli adolescenti. Tra queste si veda DG�HVHPSLR�5��)RUJHV Davanzati, Il balilla Vittorio��/D�/LEUHULD�GHOOR�6WDWR��5RPD��XQR�GHL�più noti e diffusi libri di lettura delle scuole italiane, in cui il piccolo protagonista riesce a volare FRQ�LO�IDPRVR�SLORWD�0DULR�'H�%HUQDUGL��WUDHQGR�LPSRUWDQWL�LQVHJQDPHQWL�VXOOR�VSLULWR�GL�VDFUL¿FLR�necessario per arrivare ai livelli degli aviatori.



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scolaresche31.Il clima di entusiasmo popolare maturato intorno agli aviatori, diventati testimo-

nials della patria e anche di prodotti commerciali, si tradusse in reale prestigio sociale: un eloquente esempio è l’automobile ricevuta in premio da Cagna dalla FIAT, con la quale intendeva far divertire i familiari. In un vademecum per diventare aviatori, curato dalla regia aeronautica nel 1930, si legge che il giovane diplomato all’aFFDGHPLD�DHURQDXWLFD�SRVVD�ULWHQHUVL�³XQ�VHOH]LRQDWR��XQ�LQGLYLGXR�GL�UD]]D�SXUD´�H�FKH�OD�YLWD�LQ�$FFDGHPLD��³SXUH�VYLOXS-pando quello spirito di individualismo che è necessario ad ogni aviatore, tende a GLVFLSOLQDUOR�SHU�IRUPDUQH�XQD�IRU]D�XQLFD��XQR�VSLULWR�XQLFR��XQD�VROD�¿DPPD´32. L’individualismo collettivo costituiva la dimensione solo apparentemente con-traddittoria verso cui la politica aviatoria di regime stava portando e in tale con-testo la crociere oceaniche realizzate fra il 1930-1931 e poi quella del Decennale fascista del 1933 da Orbetello a Chicago/New York ebbero il compito di attestare l’espansionismo fascista nel mondo33. Il volo diventò un brand dello stile italiano fascista, che si manifestò in una co-piosa produzione artistica34: i successi aviatori degli anni Trenta alimentarono l’e-VDOWDQWH�VRJQR�QD]LRQDOH�GL�XQ�LQWHUR�³SRSROR�LQ�YROR´�YHUVR�OH�QXRYH�FRQTXLVWH�del regime la cui sottile e ricercata ambiguità fra militarizzazione e attività spetta-colare/sportiva rappresentò un elemento catalizzante, ricco di fascino, che ne ga-rantì un duraturo successo. Non a caso gli aviatori, nonostante il loro rigido status di soldati alati, potevano spesso cimentarsi in acrobazie e virtuosismi in occasio-QH�GHOOH�JDUH�H�GHOOH�*LRUQDWH�GHOO¶$OD��FKH�OL�WUDVIRUPDYDQR�LQ�GLYL�GHOO¶LQWUDWWH-nimento motoristico in grado di stupire ed esaltare decine di migliaia di spettatori presenti35�� 3HU¿QR� LO� SRSRODUH� JLRFR� GHOO¶RFD�PHVVR� LQ� FRPPHUFLR� GDOO¶HGLWRUH�

31� 6L�YHGD�LO�¿OPDWR�I voli dell’Aquilone, nel DVD Ali dimenticate (I e II serie), op. cit.32 Come si diventa aviatori. Prontuario ad uso dei giovani, 5HJLD�$FFDGHPLD�$HURQDXWLFD��&DVHU-ta, 1930, pp. 27-28.33 Sulla trasvolata atlantica Italia-Stati Uniti del 1933 cfr. I. Balbo, La centuria alata��0RQGDGRUL��0LODQR��ULSXEEOLFDWR�QHO��GDOO¶(GLWULFH�/H�%DO]H�GL�0RQWHSXOFLDQR�FRQ�introduzione criti-FD�GL�*��$OHJL�� 5��&XSLQL��Cieli e mari, cit., pp. 175-287 e il volume illustrato Avidi di orizzonti. Le

trasvolate di Italo Balbo e della Centuria alata nell’80° anniversario��(GL]LRQL�5LYLVWD�DHURQDXWLFD��5RPD��6L�YHGDQR�DQFKH�L�¿OPDWL�GLVSRQLELOL�LQ�$6,/��'RFXPHQWDUL��'��Crociera aerea

del Decennale, disponibile nel DVD Gli Atlantici. La leggendaria trasvolata dall’Italia all’Ameri-

ca del 1933��,VWLWXWR�/8&(��5RPD��H�OD�Seconda Crociera Atlantica nel DVD Ali dimenticate

�,�H�,,�VHULH��RS��FLW��6L�YHGDQR�DQFKH�OH�FDUWH�FRQVHUYDWH�LQ�8660$��IRQGR�5DLG�H�&URFLHUH��EE��2-3-5.34� 6XOOD�FRVSLFXD�SURGX]LRQH�GL�PDQLIHVWL�H�TXDGUL�FHOHEUDWLYL�UHODWLYL�DOOH�WUDVYRODWH�FIU��0��6FX-GLHUR��0��&LUXOOL��D�FXUD�GL��Ali d’Italia: manifesti e dipinti sul volo in Italia (1908-1943), Publi-FLW\��3ULQW�3UHVV��1HZ�<RUN��$��0��$QGUHROL��*��&DSUDUD��(��)RQWDQHOOD��D�FXUD�GL��9RODUH��Futurismo, aviomania, tecnica e cultura italiana del volo 1903-1940��'H�/XFD��5RPD��H�6��Pellegrini (a cura di) /¶RI¿FLQD�GHO�YROR� Futurismo, pubblicità e design (1908-1938), Silvana edi-WRULDOH��0LODQR��35� 6L�YHGD�LO�¿OPDWR�Giornata dell’Ala (1930) nel DVD Ali dimenticate (I e II serie), op. cit.

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&DUWRFFLQR�GL�0RQ]D�QHO��LOOXVWUDWR�GD�5LQR�$OEHUWDUHOOL��IX�UHLQWHUSUHWDWR�LQ�chiave aeronautica per celebrare i fasti della prima trasvolata atlantica.Fu un sogno destinato a svanire velocemente nel 1940 con l’esiziale entrata in guerra dell’Italia, che mise a nudo l’impreparazione militare nazionale e l’ina-GHJXDWH]]D�GL�XQ¶DYLD]LRQH�XWLOL]]DWD�D�¿QL�VSHWWDFRODUL��PD�QRQ�DGHJXDWDPHQWH�sostenuta da investimenti che potessero renderla una credibile arma strategica36. 8Q¶LQDGHJXDWH]]D�GL�FXL�O¶LGURYRODQWH�6DYRLD�0DUFKHWWL�6��SURWDJRQLVWD�GHOO¶H-popea alata di regime può essere considerato un simbolo: macchina robusta e dalle linee originali ma ancora costruita in legno, all’epoca delle trasvolate atlan-tiche era in realtà espressione di una formula costruttiva ormai superata, che solo campioni di navigazione e particolari accorgimenti tecnici avevano illusoriamen-te trasformato nel simbolo della tecnologia aeronautica nazionale37.

2. Dall’altro lato dell’Atlantico: uomini e ali tra passione sportiva e obiettivi della propaganda

)LQ�GDL�SULPLVVLPL�DQQL�GHO�JRYHUQR�0XVVROLQL��TXDQGR�LO�UHJLPH�IDVFLVWD�HUD�DQ-cora in fase di costruzione e consolidamento, le comunità italiane nelle Americhe ±�GDWD� OD� ORUR�GLPHQVLRQH�TXDQWLWDWLYD�±�IXURQR� LGHQWL¿FDWH�GDO� IDVFLVPR�FRPH�un’eccezionale risorsa e strumentalmente utilizzate per favorire un’affermazione politica dell’Italia e per diffondere l’ideologia del regime. L’America Latina, e il cono Sud in particolare, erano percepiti come uno spazio nel quale – in con-WUDSSRVL]LRQH� DOOH� VSLQWH� HJHPRQLFKH� VWDWXQLWHQVL� FKH�SRWHYDQR� HVWHQGHUVL�¿QR�all’area caraibica – l’Italia avrebbe potuto svolgere un ruolo di referente o addi-rittura di guida politica, culturale e ideologica38. Il fascismo, infatti, iniziò a or-chestrare la sua campagna di propaganda verso l’America Latina precocemente, EDVWL� SHQVDUH� DOOD� FURFLHUD�GHOOD�QDYH� ³,WDOLD´�GHO� ��JXLGDWD�� SROLWLFDPHQWH��

36� 6X�TXHVWL�DVSHWWL�FIU��*��Alegi, ©/¶DUPD�IDVFLVWLVVLPDª��LO�IDOVR�PLWR�GHOO¶$HURQDXWLFD�PLOLWDUH�come preferita dal regime, in Le ali del ventennio, cit., pp. 111-154 e I. Galeotti, le ali di Mussolini, in «Nuova Storia Contemporanea», n. 1, 2003, pp. 41-61.37� 6XOOH�FDUDWWHULVWLFKH�WHFQLFKH��OR�VYLOXSSR�H�O¶LPSLHJR�GHOO¶LGURYRODQWH�6DYRLD�0DUFKHWWL�6��cfr. A. Alonge, S. 55 story. Storia di un idrovolante. I suoi uomini. I servizi postali��*LRUJLR�$SR-VWROR�(GLWRUH��0LODQR��38 E. Scarzanella e A. Trento, L’immagine dell’America Latina nel fascismo italiano, in Il mondo

visto dall’Italia��D�F��GL�$��*LRYDJQROL�H�*��'HO�=DQQD��*XHULQL�H�$VVRFLDWL��0LODQR��SS��227.



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GD�*LRYDQQL�*LXUDWL39. Anche l’organizzazione dei Fasci italiani all’estero, nono-stante i modesti risultati organizzativi40, individuò nelle Americhe degli obiettivi di strategica importanza. Non a caso il primo fascio fuori d’Europa venne fondato a New York, il primo maggio del 192141; a Buenos Aires il primo gruppo fascista RUJDQL]]DWR��³*UXSSR� LWDOLDQR�*��'¶$QQXQ]LR´��QDFTXH�DL�SULPL�GL�RWWREUH�GHO�’2242; in Brasile, a Smo Paulo nel marzo del 1923, fu inaugurato il primo fascio, LQWLWRODWR�D�)LOLSSR�&RUULGRQL��SHU�RSHUD�GL�(PLGLR�5RFFKHWWL��LPSOLFDWR�LQ�,WDOLD�QHO��QHOO¶DVVDVVLQLR�GHO�VHJUHWDULR�GHO�3DUWLFR�&RPXQLVWD�GL�0DFHUDWD43.Com’è noto, uno dei radicati assiomi della politica imperialista del fascismo si basava sull’opportunità di convertire il numero in potenza. Ovviamente questa conversione dall’altro lato dell’Atlantico si sarebbe potuta realizzare solo in un’e-spansione di carattere politico, culturale, ideologico ed economico, laddove le FRPXQLWj�GL�HPLJUDWL�LWDOLDQL�±�R�³LWDOLDQL�DOO¶HVWHUR´�FRPH�IXURQR�ULGH¿QLWL�GDOOD�politica di valorizzazione dell’identità etnica avviata dal fascismo – fossero ab-bastanza numerose. 1HOOR�VSHFL¿FR�LO�%UDVLOH�HUD�FRQVLGHUDWR�XQ�SDHVH�FRQ�VLJQL¿FDWLYL�OHJDPL�FXOWX-rali con l’Italia, un partner commerciale per l’esportazione di prodotti italiani e per l’importazione di materie prime; inoltre, la classe dirigente brasiliana non na-VFRVH�PDL�OH�SURSULH�VLPSDWLH��VH�QRQ�OD�PDQLIHVWD�DPPLUD]LRQH��SHU�0XVVROLQL�H�LO�VXR�UHJLPH��8Q�DWWHJJLDPHQWR�FKH��D�SDUWLUH�GDO�FROSR�GL�VWDWR�GL�*HWXOLR�9DUJDV�del 1930 e con il consolidamento dell’Estado Novo, divenne sempre più organi-co, dall’assimilazione delle teorie corporative – la Carta del Lavoro (1927) servì sostanzialmente da modello per la &RQVROLGDomR�GDV�/HLV�GR�7UDEDOKR (1943)44 ±�¿QR�DO�UL¿XWR�EUDVLOLDQR�GL�DSSOLFDUH�OH�VDQ]LRQL�FRPPHUFLDOL�FRQWUR�O¶,WDOLD�LQ�

39 Per una ricostruzione recente e dettagliata dell’operazione si veda Sartorio 1924. Crociera

della Regia Nave “Italia” nell’America Latina��,,/$��5RPD��8QD�SULPD�DQDOLVL�GHO�YLDJJLR�GHOOD�QDYH�³,WDOLD´�QHO�TXDGUR�GHOOH�RSHUD]LRQL�GL�SURSDJDQGD�IDVFLVWD�QHO�FRQWLQHQWH�VXGDPHULFDQR�si deve a A. Trento, ©'RYXQTXH�q�XQ�LWDOLDQR��Oj�q�LO�WULFRORUHª��/D�SHQHWUD]LRQH�GHO�IDVFLVPR�WUD�gli immigrati in Brasile, in Fascisti in Sud America, a c. di E. Scarzanella, Le Lettere, Firenze 2005, pp. 34-35. In particolare sulle ripercussioni in Brasile si veda F. Croci, ©)DFFHWWD�1HUDª��2V�3ULPHLURV�3DVVRV�GD�3URSDJDQGD�)DVFLVWD�HP�6mR�3DXOR��LQ�/�5��7RUJDO�H�+��3DXOR��D�c. di), (VWDGRV�DXWRULWiULRV�H�WRWDOLWiULRV�H�VXDV�UHSUHVHQWDo}HV, Coimbra Editora, Coimbra 2008, pp. 167-181.40 Per un bilancio dell’attività svolta dai Fasci italiani all’estero si veda Il fascismo e gli emigrati.

La parabola dei fasci italiani all’estero (1920-1943)��D�F��GL�(��)UDQ]LQD�H�0��6DQ¿OLSSR��/DWHU]D��5RPD�%DUL��41� &IU��0��3UHWHOOL��I fasci italiani negli Stati Uniti: gli anni Venti, in Il fascismo e gli emigrati, cit., pp. 115-127.42� &IU��3��5��)DQHVL��L’esilio antifascista e la comunità italiana in Argentina, in La riscoperta delle

Americhe. Lavoratori e sindacato nell’emigrazione italiana, a c. di V. Blengino, E. Franzina e A. 3HSH��7HWL��0LODQR��SS��43 Cfr. A. Trento, I Fasci in Brasile, in Il fascismo e gli emigrati, cit., pp. 152-166.44� $��GH�&DVWUR�*RPHV��Ideologia e trabalho no Estado Novo��LQ�'��3DQGRO¿��D�FXUD�GL��Repensan-

do o Estado Novo��(G��)XQGDomR�*HWXOLR�9DUJDV��5LR�GH�-DQHLUR��SS��

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seguito all’aggressione all’Etiopia45. L’idillio – nonostante alcuni segni di cedi-mento già nel 1938 quando Vargas sciolse per decreto le sezioni dei partiti politici VWUDQLHUL��TXHOOL�EUDVLOLDQL�OL�DYHYD�FKLXVL�DOOD�¿QH�GHO�¶��±�VL�LQIUDQVH�VROWDQWR�FRQ�O¶HQWUDWD�LQ�JXHUUD�GHO�%UDVLOH�DO�¿DQFR�GHJOL�DOOHDWL�QHO��La conquista del consenso al fascismo degli italiani in Brasile doveva necessaria-mente passare per Smo Paulo, che contava con la maggior concentrazione di nostri FRQQD]LRQDOL��PD�UDSSUHVHQWDYD�XQD�V¿GD�GLI¿FLOH��GDWR�LO�IRUWH�UDGLFDPHQWR�GHOOH�tradizioni politiche socialiste e, soprattutto, anarchiche e anarco-sindacaliste46. Anche se l’idea che ogni italiano in Brasile, o la maggior parte di loro, fosse un lavoratore politicizzato rispondeva più all’immagine che fu diffusa dalla stampa conservatrice o reazionaria e dalla polizia, piuttosto che alla realtà del mondo operaio paulista47. Occorre dire che la percentuale d’italiani era così alta che ine-vitabilmente molti di loro svolsero un ruolo attivo nella vita politica, associativa e organizzativa delle classi subalterne della città. Ancor più se si considera come il periodo compreso tra Otto e Novecento fosse precisamente la fase in cui si sta-vano costruendo e strutturando le organizzazioni di base del movimento operaio. 'DO��GHOOD�SRSROD]LRQH�GL�6mR�3DXOR�QHO��JOL�LWDOLDQL�UDJJLXQVHUR�LO��ai primi del Novecento e sarebbero rimasti il gruppo maggioritario d’immigra-WL�¿QR�DO��6ROWDQWR�GRSR�TXHVWR�SHULRGR� IXURQR� VXSHUDWL�GDL�SRUWRJKHVL48. Ciononostante, la composizione interna della comunità italiana, pur rimanendo quantitativamente maggioritaria, cambiò radicalmente in confronto a quella d’i-nizio Novecento: nel primo dopoguerra l’immigrazione italiana diminuì; tra gli DQQL�¶��H�¶��UDSSUHVHQWz�SRFR�SL��GHO��GHJOL�LQJUHVVL�LQ�%UDVLOH��1HJOL�DQQL�µ��ULVXOWDYDQR�DQFRUD�ROWUH��LWDOLDQL�UHVLGHQWL�QHOOR�VWDWR�GL�6mR�3DXOR��QHO��HUDQR�SRFR�PHQR�GL��GHL�TXDOL�FLUFD�LO��DYHYD�SL��GL�FLQ-

45� &IU��-��)��%HUWRQKD��2�IDVFLVPR�H�RV�LPLJUDQWHV�LWDOLDQRV�QR�%UDVLO, Edipucrs, Porto Alegre 2001, pp. 69-85; 277-300; Trento, I Fasci in Brasile, cit., p. 154.46� 3HU�XQD�VLQWHVL�VXO�PRYLPHQWR�RSHUDLR�SDXOLVWD�LQ�TXHVWR�SHUtRGR�VL�YHGD�0��+DOO��3��3RUWD��D�c. di) 2�PRYLPHQWR�RSHUiULR�QD�FLGDGH�GH�6mR�3DXOR��, in +LVWyULD�GD�&LGDGH�GH�6mR�Paulo��YRO��,,,��3D]�H�7HUUD��6mR�3DXOR��SS��6XOO¶DVVRFLD]LRQLVPR�LWDOLDQR�¿QR�DOOD�fase precedente all’avvento del fascismo si veda l’eccellente lavoro di L. Biondi, &ODVVH�H�1DomR��7UDEDOKDGRUHV�H�VRFLDOLVWDV�LWDOLDQRV�HP�6mR�3DXOR��(GLWRUD�8QLFDPS��6mR�3DXOR��47� 3HU�XQ�ELODQFLR�GHJOL�VWXGL�H�GHO�GLEDWWLWR�VWRULRJUD¿FR�FIU��/��%LRQGL��,PLJUDomR�LWDOLDQD�H�PR-

YLPHQWR�RSHUiULR�HP�6mR�3DXOR��XP�EDODQoR�KLVWRULRJUi¿FR, in +LVWyULD�GR�7UDEDOKR�H�+LVWyULDV�GD�,PLJUDomR��7UDEDOKDGRUHV�,WDOLDQRV�H�6LQGLFDWRV�QD�$PpULFD�/DWLQD��%UDVLO�H�$UJHQWLQD�6pFXORV�XIX e XX)��D�F��GL�0��/��7XFFL�&DUQHLUR��)��&URFL�H�(��)UDQ]LQD��(GXVS��6mR�3DXOR��SS��

48� 0��+DOO��,PLJUDQWHV�QD�FLGDGH�GH�6mR�3DXOR, in +LVWyULD�GD�&LGDGH�GH�6mR�3DXOR, cit., p. 124. $QJHOR�7UHQWR� KD� LGHQWL¿FDWR� ROWUH� �� SHULRGLFL� GL� RJQL� WLSR� �TXDWLGLDQL�� VHWWLPDQDO��PHQVLOL� H�QXPHUL�XQLFL��SXEEOLFDWL�LQ�OLQJXD�LWDOLDQD�VROWDQWR�D�6mR�3DXOR��GDO��DO��LO�VXR�ODYRUR�SL��recente ed esaustivo sul tema è A. Trento, La costruzione di un’identità collettiva. Storia del gior-

nalismo in lingua italiana in Brasile��6HWWH&LWWj��9LWHUER��3HU�XQ�TXDGUR�DJJLRUQDWR�HG�HI¿FDFH�GHOO¶LPPLJUD]LRQH�QHOOR�6WDWR�GL�6mR�3DXOR�FKH�WHQJD�FRQWR�GL�WXWWH�OH�FRPSRQHQWL�QD]LRQDOL��VL�YHGD�0��6��%DVVDQH]L��&��%HR]]R��$��6��6FRWW��&��%DFHOODU�H�2��7UX]]L��$WODV�GD�,PLJUDomR�LQWHUQDFLRQDO�HP�6mR�3DXOR��8QHVS��6mR�3DXOR��



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quant’anni49. Il dato discriminante è il progressivo invecchiamento della comuni-tà che contribuì alla riduzione del grado di combattività e di partecipazione degli italiani nelle organizzazioni politiche e nella stampa militante. Le seconde gene-razioni, in genere, erano integrate nella società brasiliana e non apparivano più come italiani50. Un ultimo elemento che ha svolto un ruolo non secondario furono le migrazioni interne. Dopo la prima guerra mondiale, la crisi del ’29 ridusse sen-VLELOPHQWH�LO�ÀXVVR�GL�PLJUD]LRQL�WUDQVRFHDQLFR�H�DSUu�QXRYL�VSD]L�QHO�PHUFDWR�GHO�lavoro per le classi subalterne brasiliane. Nonostante il fenomeno avesse radici SURIRQGH��IX�QHJOL�DQQL�¶��FKH�VL�FRQ¿JXUz�FRPH�XQ�HOHPHQWR�GHWHUPLQDQWH�QHOOD�ricomposizione del proletariato urbano paulista51.Il risultato dell’interazione di questi elementi fu, specialmente riguardo al gruppo italiano, scoraggiante: la stampa operaia quasi scomparve e sopravvissero solo alcuni periodici antifascisti52. In una congiuntura con queste caratteristiche le condizioni per la penetrazione della propaganda fascista non apparivano più così sfavorevoli.Com’è già stato evidenziato, nel periodo tra le due guerre mondiali raids e tra-svolate divennero una sorta di competizione tra le nazioni, non priva d’impeto agonistico, per dimostrare, oltre ai virtuosismi sportivo-acrobatici degli aviatori, il grado di modernizzazione e di sviluppo tecnologico raggiunto. Questo genere d’imprese aveva ormai conquistato il grande pubblico, ansioso di poter assistere, col naso all’insù, alle prodigiose meraviglie della modernità dispiegate nei cieli.La prima trasvolata dell’Atlantico – la cosiddetta crociera delle due Americhe – intrapresa da aviatori italiani con meta il Brasile, fu quella – ricordata prima – di De Pinedo, Del Prete e Zacchetti che, nel 1927, ammararono a Natal e scesero SRL��DWWUDYHUVR�YDULH�WDSSH�OXQJR�OD�FRVWD�GHO�%UDVLOH��¿QR�D�5LR�GH�-DQHLUR�H�6mR�Paulo, per proseguire a Buenos Aires e risalire ai Caraibi, Stati Uniti e Canada53. *OL�HIIHWWL�GHOO¶LPSUHVD�DSSDUYHUR�HYLGHQWL��HQWXVLDVPR�H�IDVFLQD]LRQH�IXURQR�OD�cifra dominante, suscitando l’orgoglio nazionale della comunità italiana in tutto il

49� 'DO�SXQWR�GL�YLVWD�GHPRJUD¿FR��OH�DQDOLVL�SL��SUHFLVH�H�DI¿GDELOL�VL�GHYRQR�D�*��0RUWDUD��A imi-

JUDomR�LWDOLDQD�QR�%UDVLO�H�DOJXPDV�FDUDFWHUtVWLFDV�GHPRJUi¿FDV�GR�JUXSR�LWDOLDQR�GH�6mR�3DXOR, LQ�©5HYLVWD�%UDVLOHLUD�GH�(VWDWtVWLFDª��;,��Q��SS��50 Sulle relazioni in Brasile tra l’immigrazione italiana, il movimento operaio e le sue organiz-]D]LRQL�HVLVWH�XQD�OHWWHUDWXUD�PROWR�YDVWD��3HU�XQD�VLQWHVL�HI¿FDFH�H�OH�FRQVLGHUD]LRQL�GL�IRQGR�SL��VLJQL¿FDWLYH�FIU��7UHQWR��Do outro lado do Atlântico, cit., pp. 209-264.51 Sulle migrazioni interne si veda %UDVLOHLURV�QD�+RVSHGDULD�GH�,PLJUDQWHV��$�0LJUDomR�SDUD�R�(VWDGR�GH�6mR�3DXOR��0HPRULDO�GR�,PLJUDQWH��6mR�3DXOR��-��GH�6RX]D�0DUWLQV��2�PLJUDQWH�EUDVLOHLUR�QD�6mR�3DXOR� HVWUDQJHLUD, in +LVWyULD�GD�&LGDGH�GH�6mR�3DXOR, cit., pp. 153-213; O. da Cruz Paiva, &DPLQKRV�FUX]DGRV��0LJUDomR�H�FRQVWUXomR�GR�%UDVLO�PRGHUQR��1950)��(GXVF��6mR�3DXOR��52 Le tracce di questi periodici si possono ritrovare attraverso le carte della polizia politica dello 6WDWR�GL�6mR�3DXOR��$�LPSUHQVD�FRQ¿VFDGD�SHOR�'(236��D�F��GL�0�/��7XFFL�&DUQHLUR�H�%��.RVVR\��$WHOLr�(GLWRULDO�H�,PSUHQVD�2¿FLDO��6mR�3DXOR��53 F. De Pinedo, Il mio volo attraverso l’Atlantico…, cit.

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%UDVLOH�H�VSHFLDOPHQWH�D�6mR�3DXOR�±�OD�WDSSD�SDXOLVWD�IX�LPSURYYLVDWD�LQ�VHJXLWR�alle richieste della comunità d’immigrati – anche di quella dichiaratamente anti-fascista che si vedeva costretta a separare l’italianità di De Pinedo dal suo essere fascista. L’immaginario popolare dell’evento venne immortalato da un monu-PHQWR��HUHWWR�D�6mR�3DXOR�QHO��GHGLFDWR�DJOL�³HURL�GHOO¶$WODQWLFR´��FRQ�XQD�FRORQQD� URPDQD� GRQDWD� GD�0XVVROLQL54. La stampa locale diede grande risalto all'avvenimento, alimentando l’infatuazione aviatoria tra passione sportiva e, per la stampa politicamente schierata, interessi propagandistici.Fece seguito all’impresa di De Pinedo la traversata atlantica di Del Prete e Ferra-rin, ai primi di luglio del 1928. Si trattò di un’altra avventura aviatoria trionfale, a parte piccoli contrattempi55, che riuscì a stabilire il primato mondiale di volo senza scalo, precedentemente detenuto dagli statunitensi Clarence D. Chamberlin e Charles A. Levine. Tutta la stampa riportò le cronache entusiastiche dell’am-maraggio e poi dell’arrivo alla capitale dei due eroi italiani56. La vicenda avrebbe dovuto essere un altro capitolo della gloriosa campagna aviatoria e propagandi-stica, ma ebbe strascichi che offuscarono e compromisero l’immagine che l’Italia fascista stava cercando di vendere. La vicenda è nota57: un mese dopo l’arrivo in %UDVLOH��'HO�3UHWH�±�QHO�FRUVR�GL�XQ�YROR�GL�SURYD�QHOOD�EDLD�GL�*XDQDEDUD�GL�XQ�altro aereo appena assemblato, insieme a Ferrarin e a un meccanico brasiliano, InáFLR�GH�0HGHLURV�±�HEEH�XQ�LQFLGHQWH�H��LQ�VHJXLWR�DOOH�IHULWH�ULSRUWDWH��PRUu��La stampa, sia in Italia che in Brasile, diede grande rilievo alla notizia. Si susse-guirono per un mese articoli, commemorazioni e poesie in omaggio all’eroe dei FLHOL�R��FRPH�WLWROz�LO��DJRVWR�LO�©-RUQDO�GR�%UDVLOª��LO�©6DQWR�'HO�3UHWHª��1RQ�WXWWR��SHUz��IX�SULYR�GL�FULWLFKH�H�YRFL�GLVFRUGDQWL��6X�WXWWH�VL�OHYz�TXHOOD�GL�0DULD�/DFHUGD�GH�0RXUD58, che dalle colonne de «O Combate», giornale antifascista, VWLJPDWL]]z�LO�FOLPD�FHOHEUDWLYR�FDULFR�GL�UHWRULFD��GH¿Qu�'HO�3UHWH�XQD�FDULFDWXUD�dell’eroismo e comparandolo con Amundsen scrisse:

1mR�FRQIXQGDPRV�R�GHOtULR�HVSRUWLYR�DYLDWyULR�PLOLWDULVWD�GH�XP�'HO�3UHWH�FRP�R�heroísmo, com o humanismo e a ciência de um Amundsen, até hoje e talvez per-dido para sempre à mercê dos icebergs, atrás de um Nobile, outro grande herói no

54 Su tutta la vicenda, Trento, ©'RYXQTXH�q�XQ�LWDOLDQR��Oj�q�LO�WULFRORUHª, cit., p. 36.55 Cupini, Cieli e mari��FLW��©-RUQDO�GR�%UDVLOª��H��OXJOLR��56� ©-RUQDO�GR�%UDVLOª��DJRVWR��57� 8Q�UHVRFRQWR�GHWWDJOLDWR�VL�WURYD�LQ�5��*HUW]��2�DYLDGRU�H�R�FDUURFHLUR��3ROttica, etnia e reli-

JLmR�QR�5LR�*UDQGH�GR�6XO�GRV�DQRV��, Edipucrs, Porto Alegre 2002, pp. 9-27; per un’analisi del peso politico della vicenda si veda ancora Trento, ©'RYXQTXH�q�XQ�LWDOLDQR��Oj�q�LO�WULFRORUHª, cit., p. 36-39.58� 0DULD�/DFHUGD�GH�0RXUD�SXz�HVVHUH�FRQVLGHUDWD�XQD�GHOOH�SLRQLHUH�GHO�IHPPLQLVPR�LQ�%UDVLOH�H�un’intellettuale militante, che svolse un ruolo di primo piano nel movimento operaio e sindacale e nel movimento anarchico brasiliano e non solo, 0��/HLWH��2XWUD�IDFH�GR�IHPLQLVPR��0DULD�/DFHUGD�de Moura, ÈWLFD� 6mR�3DXOR��,G��Maria Lacerda de Moura: uma feminista utópica, Editora 0XOKHUHV��)ORULDQySROLV��



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FDPSHRQDWR�GRV�YRRV�FHOHEUHV��>��@�(QTXDQWR�DOJXPDV�QDo}HV�HXURSHLDV�H�RV�VHXV�‘ases’ se movimentam, fraternalmente, para encontrar o grande Amundsen e os companheiros de Nobile, Del Prete e Ferrarin fazem o voo à América, desviando a DWHQomR�GDV�PXOWLG}HV�SDUD�R�QRYR�HVSHWiFXOR��>��@�$�PXOWLGmR�p�VHPSUH�D�PHVPD��aplaude sempre, alvar, os artistas novos e os novos cenários: só quer divertimen-WRV��Vy�SHGH�D�YDULHGDGH�GRV�HVSHWiFXORV��>��@�e�D�REUD�GR�yGLR�H�QmR�GR�DPRU��p�a obra da perversidade das escolas de chacina, é a conquista banal, a glória mun-dana, a glória guerreira, a obra do patriotismo e do esmigalhar de tantas energias PRoDV�QR�HIrPHUR�GDV�ODJULPDV�GH�VDXGDGH�GH�XP�SRYR��H�QD�YXOJDULGDGH�SDWULyWL-FD�GR�µRUJXOKR�GH�UDoD¶59.

&RQ�VIHU]DQWH�LURQLD�0DULD�/DFHUGD�GH�0RXUD�GHVFULVVH�'HO�3UHWH�FRPH�XQ�GLIHQ-sore della religione, della famiglia e della Patria, dedito alla gloria mondana, alla gloria guerriera, alla spettacolarizzazione del delirio patriottico e dell’orgoglio di razza, in fondo una vittima del fascismo che, senza scrupoli, è disposto a im-molare per i suoi scopi così giovani energie. Le reazioni non si fecero attendere. «Il Fanfulla» – il giornale più diffuso e longevo della comunità italiana, ormai interamente fascistizzato – e, soprattutto, «Il Piccolo» – il portavoce dei fascisti, DOPHQR�GDO��D�6mR�3DXOR��GLUHWWR�GD�/XLJL�)UHGGL60 – scatenarono un’aspra polemica che non risparmiò toni volgari. Il livello d’insulti e improperi riversati sulla giornalista brasiliana sollevarono la reazione anche della stampa moderata. 0DULD�/DFHUGD�GH�0RXUD�YHQLYD�LQVXOWDWD�H�RIIHVD�LQ�TXDQWR�GRQQD��SULPD�DQFRUD�che per essere dichiaratamente antifascista. Dopo oltre un mese di polemiche, i cui toni non accennavano ad abbassarsi, il 24 settembre ci furono manifestazioni, iniziate dagli studenti della Facoltà di Diritto che terminarono con scontri e vio-lenze, ormai non più verbali. Pare che ebbe un ruolo di rilievo il «Diário Nacio-nal», del Partido Democrático Paulista, che, tra gli altri, il 23 settembre pubblicò un articolo che terminava chiedendo l’espulsione dei giornalisti de «Il Piccolo», OD�FXL� VHGH� IX� LQFHQGLDWD��0DQLIHVWD]LRQL�H� WXPXOWL� VL� VXVVHJXLURQR�SHU�TXDWWUR�giorni, la repressione fu durissima e ci furono centinaia di arresti61. Si trattò degli incidenti più gravi accaduti in Brasile attribuibili al fascismo, ma sostanzialmente rappresentarono una reazione di carattere nazionalista nei confronti dell’arrogan-za di una parte della comunità italiana62�� ,Q� WXWWR�TXHO�PHVH�0DULD�/DFHUGD�GH�0RXUD�PDQWHQQH�XQD�FRPSRVWH]]D�VWUDRUGLQDULD��VL�OLPLWz��QHO�FRUVR�GL�TXHL�TXDW-

59� 0��/DFHUGD�'H�0RXUD��De Amundsen a Del Prete��LQ�©2�&RPEDWHª��6mR�3DXOR��DJRVWR��L’approfondimento fu pubblicato in altre due parti il 30 agosto e il 6 settembre.60 Sulla stampa italiana in Brasile nel periodo considerato, la direzione di Freddi de «Il Piccolo» e l’intera vicenda, rinvio ancora a Trento, La costruzione di un’identità collettiva, cit., pp. 81-104.61� &IU��*HUW]��2�DYLDGRU�H�R�FDUURFHLUR, cit., p. 23-27.62 Per un bilancio degli avvenimenti si veda anche Bertonha, 2�IDVFLVPR�H�RV�LPLJUDQWHV�LWDOLDQRV�no Brasil, cit., pp. 332-334.

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tro giorni, a pubblicare un articolo di severa e argomentata critica al fascismo63, e un altro nel quale, senza mai fare riferimenti diretti a quanto accaduto, difendeva, risolutamente, il proprio diritto alla parola e alla critica sottolineando come

1mR�MRJR�DV�PHVPDV�DUPDV�RX�RV�PHVPRV�SURFHVVRV�SRU�FULPH�GH�LQMXULDV�FRQWUD�RV�PHXV�LQLPLJRV�GH�LGHLDV��DUPDV�j�PLQKD�GLVSRVLomR��DWLUR�DV�FRP�GHVSUH]R�DRV�pés dos moralistas ou dos duelistas fanaticamente patriotas, que delas melhor se VDEHP�VHUYLU��,QMXULDV�H�FDO~QLDV�QmR�VH�SDJDP�FRP�GLQKHLUR��QHP�VH�UHVJDWDP�FRP�SDODYUDV�RIHQVLYDV��QHP�VH�ODYDP�FRP�VDQJXH��$�PLQKD�FRQFHSomR�GD�GLJQLGDGH�KXPDQD�p�RXWUD��$V�PLQKDV�DUPDV�VmR�RV�PHXV�VRQKRV��p�D�PLQKD�YLGD�VXEMHWLYD��é a minha consciência, a minha liberdade ética, é essa harmonia que canta dentro GH�PLP��H�WRGD�PLQKD�OHDOGDGH�SDUD�FRP�PLJR�PHVPD��H�HX�QmR�PDFXOR�D�PLQKD�riqueza de vida, o meu tesouro interior, envolvendo-o com dinheiro, essa cousa horrível que corrompe as consciências mais convencidas da sua fortaleza inexpu-gnável, e as escraviza, acorrentando-as à gehenna do industrialismo, as chocar-se XPDV�FRQWUD�DV�RXWUDV�QD�HQJUDQDJHP�VyUGLGD�GD�H[SORUDomR�GR�KRPHP�SHOR�KR-mem64.

Solo un’impresa straordinaria come quella di Balbo con la trasvolata del 1930-31 poteva eliminare il ricordo delle tensioni e degli scontri del 1928. Il contesto in cui nacque e poi si realizzò il progetto della prima trasvolata atlantica in stormo è stato analizzato, affrontiamo adesso gli effetti e le conseguenze che ebbe in Bra-sile. La stampa, sulle due sponde dell’Atlantico, seguì l’impresa a partire dalla fase preparatoria che iniziò almeno un anno prima la sua realizzazione. Le asso-ciazioni degli italiani in Brasile fecero anche una raccolta di fondi per prepararsi a ricevere la squadriglia degli idrovolanti capitanata dal ministro dell’aeronautica dell’Italia fascista. L’interesse del pubblico riguardo alle prodezze aviatorie era al culmine e i reportage su piloti, aerei, voli e ansie da record punteggiavano le pagine dei giornali, dando in pasto ai lettori le mirabolanti perizie che il circo aviatorio andava dimostrando in campo internazionale. Il tripudio offerto dalla stampa brasiliana all’impresa di Balbo e dei suoi aviatori si riverbera nelle pagine GH�³2�(VWDGR�GH�6mR�3DXOR´65, giornale governativo e simpatizzante del regime GL�0XVVROLQL��FKH�ULSRUWD�DFULWLFDPHQWH�L�GLVSDFFL�G¶DJHQ]LD�H�VL�XQLVFH�DO�FRUR�GL�giubilo. Come altre testate brasiliane – ad esempio, «A Noite»�GL�5LR�GH�-DQHLUR��LO��JHQQDLR�GHO��GHGLFz�XQR�VSHFLDOH�VXSSOHPHQWR�IRWRJUD¿FR�DJOL�HURL�GHO-OD�WUDVYRODWD�DWODQWLFD��©$�*D]HWD»�GL�6mR�3DXOR��LO��JHQQDLR�GHOOR�VWHVVR�DQQR�

63� 0��/DFHUGD�GH�0RXUD��2�)XWXUR�,PSHULR�GR�)DVFLR��LQ�©2�&RPEDWHª��6mR�3DXOR��VHWWHPEUH�1928.64� 0��/DFHUGD�'H�0RXUD��$�PLQKD�VDXGDomR��LQ�©2�&RPEDWHª��6mR�3DXOR��VHWWHPEUH��65� ,QL]Lz�OH�SXEEOLFD]LRQL�FRPH�©$�3URYLQFLD�GH�6mR�3DXORª�QHO��H�DQFRU�RJJL�q�XQR�GHL�SULQFL-pali quotidiani paulisti. Alcuni stralci tradotti in italiano, altri riassunti, degli articoli che il giornale ha dedicato alla trasvolata di Balbo si trovano in S. Pellegrini, Il regio esploratore Nicoloso da

Recco. Nave ammiraglia con gli idrovolanti di Italo Balbo verso il Brasile copertasi di gloria nella

seconda Guerra Mondiale��'H�)HUUDUL��*HQRYD��SS��



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dedicò la prima pagina con una foto su quattro colonne di Balbo in posa da star e XQ�WLWROR�D�WXWWD�SDJLQD�³'R�PDU�GH�2UEHWHOOR�j�OXPLQRVD�*XDQDEDUD´�±�©2�(VWDGR�GH�6mR�3DXORª�VHJXu�O¶LPSUHVD��XQD�WDSSD�GRSR�O¶DOWUD��GDOOD�SDUWHQ]D�GD�2UEHWHOOR�DOO¶DPPDUDJJLR�D�1DWDO��FRQ�XQ�FUHVFHQGR�GL�HQWXVLDVPR�H�XQ�LQ¿WWLUVL�GL�SDUWL-FRODUL�FKH�DQGDYDQR�GDOOH�VSHFL¿FKH�WHFQLFR�PHFFDQLFKH�GHJOL� LGURYRODQWL��DOOH�condizioni meteo, la qualità delle comunicazioni via radio, l’abbigliamento usato da Balbo per il primo incontro con le autorità locali. Non furono risparmiati nep-pure i dettagli più macabri – uno dei cadaveri sbranato dagli squali – del già citato incidente, occorso il 6 gennaio al decollo da Bolama per affrontare la traversata dell’oceano, che costò cinque vittime. L’impresa fu accompagnata via mare da XQD�ÀRWWD�GL�RWWR�HVSORUDWRUL�GHL�TXDOL�OD�VWDPSD�ULSRUWz�VROWDQWR�SRFKH�VLQWHWLFKH�notizie: le navi che accendevano la fantasia dei lettori erano i transatlantici del ³1DVWUR�$]]XUUR´��OD�FXL�HSRSHD�LWDOLDQD�±�LO�YDUR�GHO�5H[�q�GHO��DJRVWR��– era agli albori66��/D� WRXUQpH� OXQJR�OH�FRVWH�GHO�%UDVLOH��SHU�DUULYDUH�D�5LR�GH�-DQHLUR��PHWD�¿QDOH�GHOOD�PLVVLRQH��IX�DFFRPSDJQDWD�GD�IHVWHJJLDPHQWL��LQFRQWUL�XI¿FLDOL�H�¿XPL�G¶LQFKLRVWUR�D�ORUR�GHGLFDWL��VHPSUH�VRWWROLQHDQGR�O¶HFFH]LRQDOLWj�dell’impresa compiuta dagli aviatori italiani. Una voce fuori dal coro di giubilo e ammirazione, che sembra aver suscitato l’impresa di Balbo, si può trovare nelle SDJLQH�GHO�JLRUQDOH�DQWLIDVFLVWD�LQ�OLQJXD�LWDOLDQD�GL�6mR�3DXOR��©/D�'LIHVDª67. I FRPPHQWL�DOOD�WUDVYRODWD�IXURQR�DI¿GDWL�DOOD�SHQQD�GL�3LN��YLJQHWWLVWD�H�JLRUQDOLVWD�satirico impegnato nella causa antifascista. L’11 gennaio fu pubblicata un’inter-vista immaginaria, corredata da vignette, che l’inviato Pik avrebbe fatto, fra altri, D�0XVVROLQL�

6WDYD� LO�0DJQL¿FR�'XFH�QHOOD�6DOD�GHO�0DSSDPRQGR��XQ�FXULRVR�PDSSDPRQGR�che egli accarezza spesso e su cui, in tutti i continenti, sta scritto: Impero d’Italia. Quando entrai, il Duce stava davanti a uno specchio, misurandosi, sulla testa, una cosa dorata e lucente, che nascose però rapidamente dietro le spalle quando mi scorse.– Ebbene, parli! – fece burbero – Come vede, io non sono così terribile come di-cono, e se all’entrata l’hanno perquisita cinque volte, la colpa non è mia; sono essi che hanno paura di me.±�6ROR�GXH�SDUROH��'XFH��/D�VXD�LPSUHVVLRQH�VXO�YROR��0D�OD�VXD�LPSUHVVLRQH�VLQ-cera, profonda, intima…±�%HQH«�%HQH«�LQ�FRQ¿GHQ]D«�LQ�IRQGR�PL�ID�SLDFHUH�YHGHUH�GHL�Savoia che

66� 3��&DPSRGRQLFR��0��)RFKHVVDWL��3��3LFFLRQH��Transatlantici. Scenari e sogni di mare, Skira, 0LODQR��3��3LFFLRQH��D�F��GL��7UDQVDWODQWLFR�5H[��,O�0LWR�H�OD�PHPRULD��6LOYDQD��0LODQR��67� *LRUQDOH�DQWLIDVFLVWD�SXEEOLFDWR�GDO��DO��VHWWLPDQDOH��TXLQGLFLQDOH��SHU�XQ�EUHYH�SHULR-do (fra dicembre 1931 e agosto 1933) quotidiano, cambiando testata in «L’Italia». Divenne la voce dell’antifascismo italiano a SãR�3DXOR�HVVHQGR�XQR�GHL�SRFKL�JLRUQDOL�GHOOD�FRPXQLWj�FKH�QRQ�¿Qu�VRWWR�LO�FRQWUROOR�GHL�IDVFLVWL��$�TXHVWR�SURSRVLWR�VL�YHGD�-��)��%HUWRQKD��Sob a sombra de Mussolini.

2V�LWDOLDQRV�GH�6ão Paulo e a luta contra o fascismo, 1919-1945, FAPESP-Annablume, São Paulo 1999, pp. 60-68. Sull’antifascismo italiano in Brasile Trento, Do outro lado do Atlântico, cit., pp. 346-387.

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vanno per aria!!In quel momento, un rumore metallico richiamò la mia attenzione, e vidi allora il leoncino di casa trastullarsi coll’oggetto lucente intravisto prima fra le mani del Duce… Era una corona imperiale!!!68

L’intervista era introdotta da un breve testo che ironizzava amaramente sulla re-VSRQVDELOLWj�SROLWLFD�GL�%DOER�QHOO¶RPLFLGLR�GL�GRQ�0LQ]RQL�³&¶q�VWDWR�XQ� UDLG�Ferrarin-del Prete, ora c’è un volo Balbo-del Prete; tant’è, sempre che gli italiani YROLQR��XQ�SUHWH�GHIXQWR�FL�VFDSSD�VHPSUH´��3LN�PHWWHYD�LQ�ULGLFROR�LO�'XFH��LO�5H��SUHVHQWDWR�FRPH�XQD�PDULRQHWWD��PLQLPL]]DYD�O¶LPSUHVD�GHJOL�³DTXLORWWL´��Il ricordo degli scontri del 1928 sembrava ormai cancellato, al punto che i fasci-sti, galvanizzati dai successi propagandistici e infervorati dalla presenza delle celebrità italiane, il 17 gennaio assaltarono la sede de «La Difesa» e bruciarono alcune copie del giornale nella piazza contigua69. L’episodio, seppur di lieve en-tità, era indicativo di un clima politico e culturale che a partire dal governo prov-visorio di Vargas di novembre del 1930 era diventato sempre più ammiccante verso il fascismo. L’arrivo di Balbo e della sua squadriglia funse da volano delle relazioni politiche tra i fascisti italiani in Brasile e le autorità politiche del paese, FKH�QHOOD�ULQQRYDWD�DPLFL]LD�FRO�UHJLPH�GL�0XVVROLQL�LQWUDYYHGHYDQR�DQFKH�XQD�propria legittimazione internazionale nel nome della latinità.Se nel ’27, con la trasvolata di De Pinedo, c’erano ancora i margini per tentare di separare l’impresa sportiva e l’orgoglio nazionale dal fascismo, il successo della crociera atlantica degli idrovolanti di Balbo era inscindibile dal suo carattere fa-scista. Lo stesso ruolo istituzionale di Balbo contribuiva a rinsaldare l’immagine in camicia nera delle gesta sportivo-aviatorie. La sovrapposizione fra identità italiana e identità fascista, sapientemente operata dalla campagna di propaganda YHUVR�JOL�LWDOLDQL�DOO¶HVWHUR��UDJJLXQVH�JUD]LH�DO�YROR�GHOOH�³DTXLOH�URPDQH´�OLYHOOL�¿QR�D�SRFR�SULPD�LQLPPDJLQDELOL�

68 Cfr. «La Difesa», 11 gennaio 1931.69 Cfr. «La Difesa», 18 gennaio 1931; 25 gennaio 1931; 21 marzo 1931.


4XHVWR�VDJJLR�KD�SHU�RJJHWWR�OD�FRUUHOD]LRQH�WUD�VSRUW�H�FRORQLDOLVPR�LQ�0R]DP-bico, nel quadro della dittatura portoghese dell’Estado Novo. Terremo in speciale considerazione il ruolo svolto dalla razza nell’organizzazione dello sport nella FRORQLD�HG�LO�PRGR�LQ�FXL�HVVR�SURSL]Lz�±�H�ULÀHVVH�±�LO�IHQRPHQR�GHOO¶DWRPL]]D-zione delle identità sociali della popolazione mozambicana. Possiamo addirittura SDUODUH�GHOO¶HVLVWHQ]D�GL�XQ�IHQRPHQR�GL�UHL¿FD]LRQH�GHOOD�VHJUHJD]LRQH�UD]]LDOH�QHOOR� VSRUW� LQ�0R]DPELFR��SHUORPHQR�¿QR�DO�GHFHQQLR�GHO��0D�SULPD�GL�proseguire nella nostra analisi, bisogna elaborare alcune considerazioni sulle ca-UDWWHULVWLFKH�GHO�FRORQLDOLVPR�SRUWRJKHVH�LQ�0R]DPELFR�

1. La situazione coloniale in Mozambico

3RVWR�VXO�SDVVDJJLR�GDOO¶$IULFD�2ULHQWDOH�DOO¶$IULFD�$XVWUDOH�� LO�0R]DPELFR�IX�XQD�FRORQLD�SRUWRJKHVH�¿QR�DO��JLXJQR�GHO��/H�VXH�IURQWLHUH�IXURQR�VWD-bilite in base ad accordi internazionali raggiunti durante il periodo coloniale, tra portoghesi, inglesi e tedeschi, e che portarono alla formazione di un territorio con una lunga linea di costa, ma con un ridotto hinterland, specialmente nel sud. Va-rie popolazioni africane, con pochi o nessun legame tra loro, furono così aggrega-te nello spazio mozambicano, essendo cinque i principali gruppi etno-linguistici: 0DNXD�/RPZH��0DNRQGH�H�<DR��D�QRUG�GHO�¿XPH�=DPEHVL��H�JOL�6KRQD�H�L�7KRQJD�

:WVY[�L�JVSVUPHSPZTV�PU�4VaHTIPJV�K\YHU[L�l’Estado Novo

-LYUHUKV�;H]HYLZ�7PTLU[H Investigador do Centro de Estudos Interdisciplinares do Século XX da Universi-dade de Coimbra e da Faculdade de Ciências Sociais e Humanas da Universi-dade Nova de Lisboa

Traduzione dal portoghese di Tiziana Zenier

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a sud1��$�ORUR�YROWD��L�SRUWRJKHVL�VL�HUDQR�VWDELOLWL�LQ�PDQLHUD�SHUPDQHQWH��¿Q�GDO�VHFROR�;9,��LQ�DOFXQH�FLWWj�H�SXQWL�GHOOD�FRVWD�H�GHOOD�YDOOH�GHO�¿XPH�=DPEHVL��VSHFL¿FDWDPHQWH�QHOO¶LVROD�GL�0R]DPELFR��D�4XHOLPDQH�HG�D�7HWH��7XWWDYLD�� OD�maggior parte del territorio mozambicano venne occupato militarmente dalle for-]H�SRUWRJKHVL�VROR�DOOD�¿QH�GHO�;,;�VHFROR��VH�QRQ�DGGLULWWXUD�QHL�SULPL�GHFHQQL�GHO�;;�VHFROR��5LVDOH�D�TXHVW¶HSRFD�OR�VYLOXSSR�GHOOH�GXH�SULQFLSDOL�FLWWj��/RX-UHQoR�0DUTXHV��OD�FDSLWDOH��O¶DWWXDOH�0DSXWR2) e Beira, due città portuali e sedi di due importanti linee ferroviarie fondamentali per le comunicazioni con i paesi YLFLQL��LQ�SDUWLFRODUH�FRQ�LO�7UDQVYDO��QHOO¶$IULFD�GHO�6XG��H�FRQ�OD�5RGHVLD�GHO�6XG�(Zimbabwe). Nampula, nel Nord, si sviluppò più tardi3.'XUDQWH� LO�SHULRGR�FRORQLDOH�� LO�0R]DPELFR�IX�RJJHWWR�GL�YDULH�D]LRQL�GL�FROR-QL]]D]LRQH�GHPRJUD¿FD�GD�SDUWH�GHL�SRUWRJKHVL��VHEEHQH�FRQ�XQ�HVLWR�SL��OLPL-tato che in Angola. Il popolamento bianco fu particolarmente rilevante nelle due SULQFLSDOL�FLWWj��/RXUHQoR�0DUTXHV�H�%HLUD��LQ�DOFXQH�]RQH�GHOOD�YDOOH�GHO�¿XPH�Limpopo (nel sud) e nell’altipiano del Chimoio (Vila Pery, nel centro). La colo-QL]]D]LRQH�GHPRJUD¿FD�FRQ�HXURSHL�VL� LQWHQVL¿Fz�D�SDUWLUH�GDO��PHGLDQWH�la creazione di colonie rurali promosse dalla dittatura e per via dell’iniziativa SULYDWD�GL�QXPHURVL�LQGLYLGXL�H�¿QDQFKH�GL�LQWHUH�IDPLJOLH�FKH�VL�VWDELOLURQR�D�SUR-prio rischio e pericolo nelle terre africane4. Così, i coloni bianchi passarono da 17.842 nel 1928, ai 27.438 nel 1940, 48.213 nel 1950, 97.245 nel 1960 e 162.967 QHO��$OO¶HSRFD�FRVWLWXLYDQR�FLUFD�LO��GHO�WRWDOH�GHOOD�SRSROD]LRQH�PR]DP-bicana, che si aggirava sugli 8.168.933 abitanti5��&RPH�WDOH�� LO�0R]DPELFR�DV-sunse gradualmente le fattezze di una colonia di popolamento europeo, fatto che l’avvicinò socialmente e politicamente alle contigue settler colonies dell’Africa $XVWUDOH��RVVLD�DOOD�5RGHVLD�GHO�6XG�H�DO�6XGDIULFD6.3HUz��ROWUH�DOOD�FRPXQLWj�ELDQFD��HVLVWHYDQR�DOWUL�VHJPHQWL�GHPRJUD¿FL�FKH�FRVWL-tuivano una specie di strati intermedi nella struttura sociale della società colonia-le. Questi strati erano formati essenzialmente da meticci e da gruppi di origine

1� 6XOOD�VWRULD�H�O¶HWQRORJLD�GHOOH�SRSROD]LRQL�DIULFDQH�GHO�0R]DPELFR�VL�YHGD��-��'LDV��2V�0DFRQ-

GHV�GH�0RoDPELTXH, Faculdade de Letras da Universidade de Lisboa, Lisboa 1964.2� 0�&��0HQGHV��0DSXWR�DQWHV�GD�LQGHSHQGrQFLD��*HRJUD¿D�GH�XPD�FLGDGH�FRORQLDO��0HPyULDV�GR�,QVWLWXWR�GH�,QYHVWLJDomR�&LHQWt¿FD�7URSLFDO��/LVERD��3� 6XOOD�VWRULD�GHOOD�FRORQL]]D]LRQH�SRUWRJKHVH�LQ�0R]DPELFR�VL�YHGD��*��3DSDJQR��Colonialismo

H�IHXGDOHVLPR��OD�TXHVWLRQH�GHL�3UD]RV�GD�&RURD�QHO�0R]DPELFR�DOOD�¿QH�GHO�VHFROR�;,;, Einaudi, 7RULQR��0��1HZLWW��$�+LVWRU\�RI�0R]DPELTXH, C.Hurst&Co., London 1995.4 Sul fenomeno della colonizzazione libera dei territori africani si veda: F. Tavares Pimenta, ³(PLJUDomR�PDGHLUHQVH�SDUD�$QJROD�H�0RoDPELTXH��2�&DVR�GR�$UTXLYR�GD�$JrQFLD�)HUUD]´��Islenha, n.º 54, 2014, pp. 93-110. 5 Nel 1970, oltre ai bianchi, risiedevano nella colonia circa 50.189 meticci, 22.531 indiani, 3.814 cinesi e 7.929.432 neri.6 Cfr. C. Elkins, S. Pedersen (a cura di), Settler Colonialism in the Twentieth Century. 3URMHFWV��Practices, Legacies��5RXWOHGJH��1HZ�<RUN�/RQGRQ��

Fernando Tavares PimentaSport e colonialismo in Mozambico durante l’Estado Novo


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LQGLDQD�H�FLQHVH��IUXWWR�GHO�OHJDPH�VHFRODUH�GHO�0R]DPELFR�FRQ�O¶2ULHQWH��LQ�VSH-FLDO�PRGR�FRQ�O¶,QGLD��5LJXDUGR�DJOL�LQGLDQL��q�GD�VRWWROLQHDUH�FKH�TXHVWD�PLQR-ranza era profondamente divisa secondo la regione di provenienza e la religione: gli uni oriundi dell’India Britannica, gli altri dello stato Portoghese dell’India; gli uni hindu (banianes), gli altri cristiani ed altri ancora musulmani (maometanos). All’interno dei musulmani, si distinguevano almeno tre gruppi: indo-maomettani, maomettani omaniti (arabi) ed afro-maomettani. Chiaramente, i meticci erano LO�IUXWWR�GHOO¶LQFURFLR�GL�WXWWL�L�VHJPHQWL�GHPRJUD¿FL�SUHVHQWL��ELDQFKL�FRQ�QHUL��ma anche cinesi, indiani ed arabi con neri e, raramente, con bianchi. La pre-VHQ]D�PHWLFFLD� HUD�QXPHULFDPHQWH�SL�� VLJQL¿FDWLYD�QHOOH� ORFDOLWj�GL� SL�� DQWLFD�FRORQL]]D]LRQH��VSHFL¿FDWDPHQWH�QHO�4XHOLPDQH�H�QHOO¶LVROD�GL�0R]DPELFR��FRVu�FRPH�QHOOH�GXH�PDJJLRUL�FLWWj��/RXUHQoR�0DUTXHV�H�%HLUD��,Q¿QH��F¶HUD�XQ�ULGRWWR�numero di africani neri che godevano dello status di assimilati, e che per questo venivano considerati cittadini portoghesi7. La questione dell’assimilazione ci riporta direttamente ad un’altra questione, TXHOOD�GHOO¶LQGLJHQDWR��,QIDWWL��DOPHQR�¿QR�DO��OD�SRSROD]LRQH�GHOOD�FRORQLD�era divisa in due grandi categorie politiche e giuridiche: da un lato, una minoran-za con lo status�XI¿FLDOH�GL�FLYLOL]]DWD�H�FRQ�GLULWWL�GL�FLWWDGLQDQ]D��GDOO¶DOWUR��XQD�maggioranza considerata non-civilizzata, senza diritti di cittadinanza e regolata dallo Statuto dell’Indigenato8. I bianchi, gli indiani ed i cinesi erano considerati a priori�FLYLOL]]DWL��FRVu�FRPH�OD�PDJJLRUDQ]D�GHL�PHWLFFL��*OL�LQGLJHQL�±�FKH�UDS-presentavano la grande maggioranza della popolazione nera – erano meri sudditi coloniali e potevano essere costretti a prestazioni di lavoro forzato da parte delle autorità coloniali9��*OL�LQGLJHQL�SRWHYDQR�DFFHGHUH�DOOD�FRQGL]LRQH�GL�FLYLOL]]DWL�DWWUDYHUVR�XQ� WHVW�VWDELOLWR�GDOOH�DXWRULWj�FRORQLDOL��5LFHYXWD� O¶DSSURYD]LRQH�FRO�test, il candidato passava alla condizione di assimilato. Tuttavia, i neri assimilati furono sempre un’esigua minoranza della popolazione africana10.,Q�WHUPLQL�SROLWLFL�� LO�0R]DPELFR�IDFHYD�SDUWH�GL�XQ�,PSHUR�FRORQLDOH�HVWUHPD-mente centralizzato. In ultima analisi, il potere risiedeva nel governo di Lisbona, FKH�QRPLQDYD�H�GLPHWWHYD�D�VXR�SLDFLPHQWR�LO�*RYHUQDWRUH�*HQHUDOH��¿JXUD�PDV-sima della gerarchia dello stato coloniale. L’intervento dei coloni e della restante

7 V. Zamparoni, 0RQKpV��%DQHDQHV��&KLQDV�H�$IUR�PDRPHWDQRV��&RORQLDOLVPR�H�UDFLVPR�HP�/RXUHQoR�0DUTXHV��, in Lusotopie, 2000, pp. 191-222.8� 0LQLVWpULR�GDV�&ROyQLDV��(VWDWXWR�3ROtWLFR��&LYLO�H�&ULPLQDO�GRV�,QGtJHQDV�GH�$QJROD�H�0RoDP-

bique, decreto n.º 12.5333, de 23 de Outubro de 1926, in &ROHFWkQHD�GH�/HJLVODomR�&RORQLDO, Agên-FLD�*HUDO�GDV�&ROyQLDV��/LVERD��0LQLVWpULR�GR�8OWUDPDU��(VWDWXWR�GRV�,QGtJHQDV�3RUWXJXHVHV�GDV�3URYtQFLDV�GD�*XLQp��$QJROD�H�0RoDPELTXH��GHFUHWR�OHL�Q��GH��GH�0DLR�GH��$JrQFLD�*HUDO�GR�8OWUDPDU��/LVERD��9� 0LQLVWpULR�GDV�&ROyQLDV��&yGLJR�GH�7UDEDOKR�GRV�,QGtJHQDV�QDV�&ROyQLDV�3RUWXJXHVDV�GH�ÈIUL-ca, decreto n.º 16.199, de 6 de Dezembro de 1928, in &ROHFWkQHD�GH�/HJLVODomR�&RORQLDO, Agência *HUDO�GDV�&ROyQLDV��/LVERD��10� $��0RUHLUD��$V�HOLWHV�GDV�SURYtQFLDV�SRUWXJXHVDV�GH�LQGLJHQDWR��*XLQp��$QJROD�H�0RoDPELTXH, separata de *DUFLD�GD�2UWD, 4 (2), 1956.

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popolazione nel governo era molto ridotto. Il Consiglio Legislativo, creato nel 1955, aveva una funzione poco più che consultiva e, anche quando le sue funzioni IXURQR�DPSOLDWH�DOOD�¿QH�GHO�SHULRGR�FRORQLDOH��QRQ�HEEH�PDL�XQ�YHUR�SRWHUH��Qq�DXWRQRPLD�ULVSHWWR�DO�SRWHUH�HVHFXWLYR�UDSSUHVHQWDWR�GDO�*RYHUQDWRUH��2OWUH�D�FLz��l’Estado Novo impedì la formazione e lo sviluppo di partiti politici sia tra i coloni che tra la popolazione africana. I sindacati e la stampa erano strettamente control-ODWL�GDO�UHJLPH��VSHFL¿FDWDPHQWH�GDOOD�FHQVXUD�H�GDOOD�SROL]LD�SROLWLFD�SRUWRJKHVH��la famigerata Polizia Internazionale di Difesa dello stato (PIDE)11. Impossibili-tati dall’organizzarsi nel ambito politico, a causa della repressione del regime, i coloni e gli altri segmenti della popolazione mozambicana cercarono di organiz-zarsi in altro modo, mediante la creazione di associazioni di carattere culturale, ricreativo e sportivo. Il movimento associativo fu molto rilevante negli ambienti XUEDQL�� FRLQYROJHQGR� VRSUDWWXWWR� OD� FRVLGGHWWD� SRSROD]LRQH� ³FLYLOL]]DWD´�� 3HUz��TXHVWR�DVVRFLDWLYLVPR�ULÀHVVH�OH�GLYLVLRQL�UD]]LDOL��UHOLJLRVH�H�GL�FODVVH�HVLVWHQWL�in seno alla società coloniale, contribuendo al rafforzamento delle micro-identità FROOHWWLYH�DOO¶LQWHUQR�GHO�0R]DPELFR12.Fatte queste considerazioni, vediamo allora qual era il ruolo dello sport nella VRFLHWj�FRORQLDOH��0D��SULPD�GL�WXWWR��ELVRJQD�GLIIHUHQ]LDUH�GXH�OLYHOOL�DEEDVWDQ]D�GLVWLQWL��GD�XQ�ODWR��TXHOOR�GHOOH�SROLWLFKH�VSRUWLYH�XI¿FLDOL�SURPRVVH�GDOOR�VWDWR�FRORQLDOH�QHJOL�DPELHQWL�VFRODVWLFL�DWWUDYHUVR�LO�VXR�EUDFFLR�RUJDQL]]DWR��OD�*LR-ventù Portoghese; dall’altro, quello delle associazioni sportive libere, fondate su iniziativa della popolazione, senza la partecipazione diretta dello stato, ancorché sottomesse al controllo stretto del regime. Si trattò di un corposo movimento associativo, il cui impatto sulla società mozambicana fu estremamente rilevante, soprattutto nel caso del calcio. Così in questo testo andremo ad analizzare questo secondo tipo di attività sportiva, giustamente per il fatto di essere relativamente DXWRQRPD�GDOOR� VWDWR� H� SHUFKp� ULÀHWWH� SL�� DXWHQWLFDPHQWH� LO� UXROR� VYROWR� GDOOR�sport nella società mozambicana.

11� &HQWUR�GH�(VWXGRV�$IULFDQRV�GD�8QLYHUVLGDGH�(GXDUGR�0RQGODQH��+LVWyULD�GH�0RoDPELTXH. 0RoDPELTXH�QR�DXJH�GR�FRORQLDOLVPR��YROXPH�,,,��8QLYHUVLGDGH�(GXDUGR�0RQGODQH��0DSXWR��&I��)��7DYDUHV�3LPHQWD��Storia Politica del Portogallo Contemporaneo, 1800-2000, /H�0RQQLHU��)LUHQ]H��12 F. Tavares Pimenta, Identidades, sociabilidades e urbanidades na África Colonial Portuguesa:

$QJROD�H�0RoDPELTXH in Tra due crisi: urbanizzazione, mutamenti sociali e cultura di massa tra

gli anni Trenta e gli anni Settanta��D�FXUD�GL�0��3DVHWWL��$UFKHWLSROLEUL�4XDGHUQL�GL�6WRULFDPHQWH��Bologna 2013, pp. 183-200.



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��/D�UHL¿FD]LRQH�GHOOD�VHJUHJD]LRQH�UD]]LDOH�QHOOR�VSRUW�LQ Mozambico

Lo sviluppo delle attività sportive sul territorio mozambicano fu favorito dal-OD� FUHVFLWD� GHOOH� SULQFLSDOL� FLWWj�� /RXUHQoR�0DUTXHV� H�%HLUD��*OL� VSRUW� VRUVHUR�su iniziativa di istituzioni private, in forma autonoma dallo stato e con un forte contributo degli ambienti anglosassoni. Questo perché c’era un numero molto VLJQL¿FDWLYR�GL�EULWDQQLFL� FKH� ULVLHGHYD� VXO� WHUULWRULR��RSHUDQWH�QHO� FRPPHUFLR��nell’amministrazione delle compagnie coloniali e nell’amministrazione dei porti e delle ferrovie. ,Q�/RXUHQoR�0DUTXHV�VL�DVVLVWHWWH��GXUDQWH�L�SULPL�GHFHQQL�GHO�;;�VHFROR��DOOD�creazione di un numero consistente di associazioni e di club sportivi, soprattutto su iniziativa inglese. Così, gli inglesi dominavano le competizioni di golf, cricket, tennis e sport nautici. Club come il /RXUHQoR�0DUTXHV�$WKOHWLF�&OXE (fondato nel 1908), il /RXUHQoR�0DUTXHV Tennis Club ed il &OXE�GH�*ROI�GH�/RXUHQoR�0DUTXHV�erano gli assi portanti di queste attività sportive, alle quali parteciparono anche alcuni portoghesi della classe dirigente. Più tardi sorsero i club fondati dai coloni portoghesi, dai meticci, dagli indiani e dagli africani assimilati. Alcuni esempi di questi club furono: lo 6SRUWLQJ�&OXEH�GH�/RXUHQoR�0DUTXHV, creato nel 1916; il 'HVSRUWLYR�GH�/RXUHQoR�0DUTXHV��fondato dai coloni bianchi nel 1921, con una IRUWH�LQÀXHQ]D�GHOOD�PDVVRQHULD��LO�Clube Ferroviário, dei lavoratori dei porti e delle ferrovie, soprattutto bianchi e meticci, ma anche alcuni assimilati; l’$WOpWLFR�&OXEH�GH�/RXUHQoR�0DUTXHV, club di meticci degli strati superiori più elevati in WHUPLQL�HFRQRPLFL��L�FRVLGGHWWL�³PXODWWL�GL�SULPD´��VRSUDWWXWWR�PHGLFL�H�GLUHWWRUL��H� FKH�QRQ� VL� LGHQWL¿FDYDQR�FRQ�JOL� DOWUL�PHWLFFL��$QFKH�DOWUL� FOXE�GL�/RXUHQoR�0DUTXHV� DYHYDQR�XQ¶LPSURQWD� HWQLFD�R� UHOLJLRVD��SHU� HVHPSLR�� LO�Clube Vasco

da Gama (di meticci); il &OXEH�GH�)XWHERO�-RmR�$OEDVLQL (meticci ed assimilati); l’$WOpWLFR�0DRPHWDQR (di meticci musulmani); il Clube Desportivo Indo-Portu-

guês (indiano); l’2SHUiULRV�*RHVHV��LQGLDQL�GL�*RD��HWF�13.1HOOD�FLWWj�GL�%HLUD��OR�VWDPSR�LQJOHVH�HEEH�XQ¶LQÀXHQ]D�DQFRUD�PDJJLRUH��&RVu��nel 1896, i britannici fondarono il primo club sportivo a Beira, il Beira Sports

Club, per praticare il cricket, il tennis, il pugilato ed il calcio. Successivamen-te, gli inglesi fondarono il Beira Yatch Club, che introdusse lo sport nautico, il Beira Racing Club, dedicato all’ippica, ed il Beira Golf Club, per il golf. La prima associazione sportiva fondata dai coloni portoghesi fu lo Sport Lisboa e

Beira, nel 1916, dedicato al gioco del calcio. Lo Sporting da Beira fu fondato nel 1929. Un altro club importante fu il Beira Railway Athletic Club, più tardi Clube

Ferroviário da Beira. Nel frattempo, vennero create altre associazioni sportive, come il Centro Recreativo Indo-Português, formato dagli hindu delle caste più elevate, soprattutto funzionari pubblici appartenenti alle libere professioni. Nel

13 N. Domingos, $V�SROtWLFDV�GHVSRUWLYDV�GR�(VWDGR�FRORQLDO�HP�0RoDPELTXH, in Lusotopie, vol. XVI (2), 2009, pp. 83-104.

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1929, fu fondato il &OXEH�'HVSRUWLYR�GRV�2SHUiULRV�*RDQRV, delle caste meno elevate, che si estinse poco dopo, per poi ricomparire nel giro di qualche anno, essendo ancora attivo nel 1957. Altri club andarono formandosi nel corso dei decenni del 1930, 1940 e 1950, tra cui: il &OXEH�+HOpQLFR�GD�%HLUD (dei greci), il Clube Desportivo da Beira, il 7XQJ�+XD�$WKOHWLF Club (comunemente noto come ³$WOHWLFR�&LQHVH´��LO�Centro Africano de Manica e Sofala (dei meticci), il Clube

Náutico da Beira, il Clube Desportivo da Lusalite, il Clube Recreativo do Búzi, il &HQWUR�+tSLFR�GD�%HLUD, il &OXEH�2ULHQWDO, tra gli altri. Un po’ prima del 1950, gli indigeni cominciarono a fondare i loro club di calcio: Clube Desportivo Rebenta

)RJR��&OXEH�1RYD�$OLDQoD��&OXEH�$OWR�%~]L��&OXEH�/XVR�$IULFDQR��&OXEH�%RD-

vista, Clube 1º de Maio, Clube Unidos, Clube Trovoada, Clube Sá da Bandeira,

&OXEH�%HOHQHQVHV��&OXEH�6SRUWLQJ�GD�=DPEp]LD��&OXEH�,QKDPEDQHQVH�H�)XWHERO�Clube14.0D�TXHVWD� SUROLIHUD]LRQH�GL� JUXSSL� VSRUWLYL� ULÀHWWHYD� OH� GLYLVLRQL� GHOOD� VRFLHWj�beirense secondo linee razziali e classiste. In pratica, tutti i gruppi sportivi aveva-no una marca etnica. Dapprima i club britannici, poi i vari club degli altri coloni ELDQFKL��L�FOXE�GHL�PHWLFFL��GHJOL�LQGLDQL�H�GHL�FLQHVL�HG��LQ¿QH��L�FOXE�GHJOL�DIULFDQL�indigeni. E fu solo a partire dal decennio del 1950 che i club dei coloni comin-ciarono ad integrare giocatori indiani, cinesi e meticci, rimanendo una divisione a livello calcistico tra il campionato dell’$VVRFLDomR�GH�)XWHERO�GD�%HLUD, dei FRVLGHWWL�³FLYLOL]]DWL´��HG�LO�FDPSLRQDWR�GHOO¶$VVRFLDomR�$IULFDQD, che riuniva i club indigeni.,Q�TXHVWR�VHQVR��O¶RUJDQL]]D]LRQH�VSRUWLYD�VYLOXSSDWDVL�QHO�0R]DPELFR�VRWWR�OD�GRPLQD]LRQH�SRUWRJKHVH�ULÀHVVH�LQ�PDQLHUD�HVSOLFLWD�OH�VSDFFDWXUH�VRFLDOL�FKH�FD-UDWWHUL]]DYDQR�OD�VRFLHWj�FRORQLDOH��VSHFL¿FDWDPHQWH�LO�UD]]LVPR15. Così, dall’ini-]LR�H�¿QR�DOOD�¿QH�GHO�GHFHQQLR�GHO��OH�DWWLYLWj�VSRUWLYH�IXURQR�FRQWUDGGLVWLQ-te da una forte impronta razziale. I club sportivi che andarono nascendo ebbero molte volte una base etnica ed, in altri casi, esaltarono identità religiose e regiona-li. E questo accadde anche all’interno della comunità bianca. Per esempio, c’era lo sport dei e per gli anglosassoni, come il cricket (attività che praticavano anche gli indo-portoghesi) ed il golf, così come sport per l’élite degli altri bianchi (per esempio, l’ippica, le attività nautiche ed il tennis). Lo sport diventava, così, uno strumento di affermazione, se non anche di creazione di identità socio-culturali in seno alla società coloniale. Identità queste che caratterizzarono la storia sportiva PR]DPELFDQD�SHUORPHQR�¿QR�DOO¶LQGLSHQGHQ]D�GHO�SDHVH��0D��ROWUH�DOOH�GLYLVLRQL�razziali, si percepivano le divisioni di classe che attraversavano e dividevano i co-

14� (��0HGHLURV��(WQLD�H�UDoD�QR�GHVSRUWR�EHLUHQVH�GD�pSRFD�FRORQLDO��2�FDVR�GRV�VLQRPRoDPELFD-

nos, in «Cadernos de Estudos Africanos», n.º 26, 2013, pp. 2-27.15 Domingos, $V�SROtWLFDV�GHVSRUWLYDV, cit., pp. 97-98. Sulla questione del razzismo nella società PR]DPELFDQD�VL�YHGD��-��0��3HQYHQQH��African Workers and Colonial Racism. Mozambican Strate-

JLHV�DQG�6WUXJJOHV�LQ�/RXUHQoR�0DUTXHV��-DPHV�&XUUH\��/RQGUHV��



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loni16. Da un lato, si avevano club altamente elitari e di limitato accesso, come per esempio il Clube Polana (di golf); dall’altro lato, c’erano gruppi sportivi aperti alle differenti classi sociali, come era il caso del Clube Ferroviário. Allo stesso PRGR��OD�UHOLJLRQH�DYHYD�ULÀHVVL�D�OLYHOOR�GHOO¶RUJDQL]]D]LRQH�VSRUWLYD��VRSUDWWXW-to tra la popolazione indiana, che era divisa in hindu, cristiani e musulmani, ed anche per caste.

3. Il calcio: dalla segregazione alla strategia coloniale dell’integra-zione razziale

,O�FDOFLR�IX�O¶DWWLYLWj�FKH�SL��UDSLGDPHQWH�VL�VYLOXSSz�LQ�0R]DPELFR��GLYHQHQGR�popolare tra neri e bianchi17��,Q�/RXUHQoR�0DUTXHV��WDQWR�QHOOD�³FLWWj�GL�FHPHQWR´��come nei sobborghi africani, il calcio si guadagnò rapidamente il titolo di re degli sport. La stampa alimentò e rese popolare l’attività, portando notorietà a squadre e giocatori. Il contesto sociale tendenzialmente segregativo portò alla formazione di due associazioni di calcio, una per i coloni ed un’altra per gli africani18. L’Asso-

FLDomR�GH�)XWHERO�GH�/RXUHQoR�0DUTXHV��$)/0��IRQGDWD�QHO��ULXQLYD�FOXE�fondati dai coloni bianchi, ma vi facevano parte anche alcuni (rari) giocatori neri H�PHWLFFL��/¶$)/0�HUD�DI¿OLDWD�DOOD�)HGHUD]LRQH�3RUWRJKHVH�GL�&DOFLR�H��DOOD�¿QH�del decennio del 1920, comprendeva alcuni dei club che ancora oggi si noverano WUD�L�SL��LPSRUWDQWL�GHO�0R]DPELFR��FRPH�QHO�FDVR�GHOOR�Sporting Club de Lou-

UHQoR�0DUTXHV (dopo l’indipendenza fu ribattezzato GH�0D[DTXHQH), del Grupo 'HVSRUWLYR�GH�/RXUHQoR�0DUTXHV e del &OXEH�)HUURYLiULR�GH�/RXUHQoR�0DUTXHV. In questo campionato si distingueva anche il /RXUHQoR�0DUTXHV�$WKOHWLF�&OXE, fondato nel 1908 e formato interamente da inglesi19.Dall’altro lato, l’$VVRFLDomR�GH�)XWHERO�$IULFDQD (AFA), fondata nel 1924, orga-nizzava un campionato che riuniva un ampio insieme di squadre di diversa estra-zione etnica. Nel 1932, l’$VVRFLDomR�GH�)XWHERO�$IULFDQD raggruppava i seguenti elementi: Grupo Desportivo Luso-Africano, Grupo Desportivo Vasco da Gama,

*UXSR�'HVSRUWLYR�-RmR�$OEDVLQL��*UXSR�'HVSRUWLYR�%HLUD�0DU��6SRUWLQJ�&OXE�$]DU��*UXSR�'HVSRUWLYR�0DKD¿O�,VODPR��*UXSR�'HVSRUWLYR�$OWR�0DU�1KDIRFR��

16 Cfr. I. C. Henriques, A sociedade colonial em África. Ideologias, hierarquias, quotidianos, in F. Bethencourt, K. Chauduri (a cura di), +LVWyULD�GD�([SDQVmR�3RUWXJXHVD��ÒOWLPR�LPSpULR�H�UHFHQ-

tramento, 1930-1998, Temas e Debates, Navarra 2000.17 Per una visione più strutturata sul ruolo del calcio nella società mozambicana si veda: N. Do-PLQJRV��³)XWHERO�H�FRORQLDOLVPR��GRPLQDomR�H�DSURSULDomR��VREUH�R�FDVR�PRoDPELFDQR´��Análise

Social, vol. XLI (179), 2006, pp. 397-416.18� ,�FRQ¿QL�UD]]LDOL�WUD�OH�GXH�DVVRFLD]LRQL�QRQ�HUDQR�WRWDOPHQWH�ULJLGL��QHOOD�PLVXUD�LQ�FXL�DOFXQL�JLRFDWRUL�QHUL�H��VRSUDWWXWWR��PHWLFFL�SDUWHFLSDURQR�DOOD�FRPSHWL]LRQH�GHOO¶$)/0�19 N. Domingos, $V�SROtWLFDV�GHVSRUWLYDV, cit., pp. 90-91.

160

$WOpWLFR�&OXE�0DRPHWDQR��*UXSR�'HVSRUWLYR�%HLUHQVH��6SRUW�1DFLRQDO�$IULFDQR��*UXSR�'HVSRUWLYR�³3HOD�5DoD´�GH�6�� -RVp�GH�/ODQJXHQH�H�*UXSR�'HVSRUWLYR�1RYD�$OLDQoD��Sebbene fossero diretti da meticci e neri assimilati, questi gruppi sportivi aggregavano alcuni soci e giocatori indigeni. Per questo, erano sotto la supervisione della Direzione dei Servizi degli Affari Indigeni, che a sua volta GLVSRQHYD�GL� XQD� VH]LRQH�GHGLFDWD� DOOH�$VVRFLD]LRQL�5HJLRQDOL� GL�5LFUHD]LRQH��Difesa, Sport e Studio20./D�FUHVFLWD�GHOO¶LQÀXHQ]D�GHOOR�VSRUW�QHOOD�VRFLHWj��VRSUDWWXWWR�QHJOL�DPELHQWL�XU-bani, risvegliò l’interesse dello stato coloniale, che cercò di strumentalizzarlo a ¿QL�SURSDJDQGLVWLFL��4XHVWD�VWUXPHQWDOL]]D]LRQH�VL�DFFRPSDJQz�DOOD�WUDVIRUPD-zione del quadro della dominazione portoghese in Africa, soprattutto a partire GDOOD�¿QH�GHO�GHFHQQLR�GHO��TXDQGR�LO�SDHVH�FRPLQFLz�D�SDWLUH�XQD�FUHVFHQWH�pressione internazionale rivolta a procedere alla decolonizzazione del suo Impero africano21. Di fatto, l’Estado Novo cominciò a concepire lo sport come uno stru-mento della sua propaganda politico-ideologica, dal momento che la popolarità GHOOH�FRPSHWL]LRQL�VSRUWLYH�±�VSHFL¿FDWDPHQWH�GHO�FDOFLR�±�SRWHYD�WRUQDUH�XWLOH�all’ideologia lusotropicalista adottata dall’Estado Novo nel decennio del 195022. Questa propaganda acquisì una dimensione internazionale dopo che alcuni gioca-WRUL�DIULFDQL�GLYHQQHUR�GHOOH�FHOHEULWj��LQ�VSHFLDO�PRGR�(XVpELR��OD�IDPRVD�³3DQ-WHUD�1HUD´��3HUz��TXHVW¶XVR�SROLWLFR�GHOOR�VSRUW�LPSOLFDYD�OD�¿QH��SHUORPHQR�DSSDUHQWH��GHOOH�pratiche discriminatorie in ambito sportivo. Cioè, lo sport avrebbe smesso di ali-mentare un sistema coloniale razzista. Lo stato coloniale interveniva così nell’or-ganizzazione sportiva per modellarla ai suoi interessi propagandistici. Un primo SDVVR�LQ�TXHVWR�VHQVR�IX�IDWWR�QHO��TXDQGR�GXH�FOXE�GL�/RXUHQoR�0DUTXHV��il Vasco da Gama e l’$WOpWLFR�GH�/RXUHQoR�0DUTXHV, composti da calciatori me-WLFFL�� IXURQR� LQWHJUDWL�QHO� FDPSLRQDWR�GHOO¶$)/0��6XFFHVVLYDPHQWH��QHO��fu decisa l’abolizione dell’$VVRFLDomR�GH�)XWHERO�$IULFDQD e l’integrazione dei

20 L’articolo 7º dell’(VWDWXWR�3ROtWLFR��&LYLO�H�&ULPLQDO�GRV�,QGtJHQDV� approvato nel 1929, non permetteva agli indigeni di organizzare corporazioni amministrative, incluse quelle di carattere sportivo.21� /D�5HYLVLRQH�&RVWLWX]LRQDOH�GHO��UHDOL]]z�DOFXQL�FDPELDPHQWL��SL��QRPLQDOL�FKH�UHDOL��QHO�TXDGUR�SROLWLFR�H�JLXULGLFR�GHO�FRORQLDOLVPR�SRUWRJKHVH��&RVu��VSDULURQR�OH�HVSUHVVLRQL�³,PSHUR�&R-ORQLDOH�3RUWRJKHVH´�H�³&RORQLH´��SRL�VRVWLWXLWH�GDOOH�GHVLJQD]LRQL�³2OWUHPDUH�3RUWRJKHVH´�H�³3UR-YLQFH�8OWUDPDULQH´��8I¿FLDOPHQWH��LO�3RUWRJDOOR�VPLVH�GL�³SRVVHGHUH´�FRORQLH�H�TXHOOL�FKH�SULPD�erano spazi coloniali cominciarono ad essere considerati parte integrante del territorio nazionale, FLRq�XQD�PHUD�HVWHQVLRQH�JHRJUD¿FD�GHO�3RUWRJDOOR�LQ�DOWUL�FRQWLQHQWL��,Q�IRQGR��VL�WUDWWz�GL�XQR�VWUD-WDJHPPD�GL�6DOD]DU�SHU�OHJLWWLPDUH�LO�UL¿XWR�SRUWRJKHVH�D�GHFRORQL]]DUH�LO�VXR�,PSHUR��QRQRVWDQWH�le pressioni internazionali in questo senso che cominciarono a farsi sentire a partire dal decennio del ��5LVSHWWR�D�FLz�VL�YHGD��)��7DYDUHV�3LPHQWD��Brancos de Angola. Autonomismo e Nacionalismo,

1900-1961��0LQHUYD��&RLPEUD��SS��22� *��)UH\UH��2�PXQGR�TXH�R�SRUWXJXrV�FULRX, Livros do Brasil, Lisboa 1951. Cfr. C. Castelo, 2�PRGR�SRUWXJXrV�GH�HVWDU�QR�PXQGR��2�OXVR�WURSLFDOLVPR�H�D�LGHRORJLD�FRORQLDO�SRUWXJXHVD��1961), Afrontamento, Porto 1998.



161

suoi club nel campionato di terza categoria dell’$VVRFLDomR�GH�)XWHERO�GH�/RX-

UHQoR�0DUTXHV. L’obiettivo era quello di porre formalmente termine alla discri-minazione razziale nell’organizzazione calcistica. Nello stesso anno, per ordine dell’amministrazione coloniale, i club africani eliminarono dai rispettivi statuti le parole che potevano suggerire l’esistenza di pratiche discriminatorie. Tuttavia, O¶LQWHJUD]LRQH�GHOOH�VTXDGUH�DIULFDQH�QHOO¶$)/0�IX�HIIHWWXDWD� LQ�FRQGL]LRQL�XQ�po’ sui generis: la vincitrice della terza categoria non aveva diritto a salire nella FDWHJRULD�VXSHULRUH��VLWXD]LRQH�FKH�YHQQH�VROR�SL��WDUGL�PRGL¿FDWD23. E fu appena dopo la revoca dello Statuto dell’Indigenato24 (nel 1961) che diventò più comune LO�SDVVDJJLR�GL�FDOFLDWRUL�DIULFDQL�WUD�L�SULQFLSDOL�FOXE�GL�/RXUHQoR�0DUTXHV��4XH-sti club, che inizialmente avevano solo associati bianchi, o quanto meno meticci e indiani degli strati economicamente più elevati, andarono via via accettando l’ammissione di soci africani, neri. Però, nel 1964, gli africani costituivano solo LO��GHO�WRWDOH�GHL�VRFL�GHL�FOXE�VSRUWLYL��SXU�FRVWLWXHQGR�FLUFD�LO��GHOOD�popolazione mozambicana25.

Conclusione

3HUFLz�� SRVVLDPR� GLUH� FKH� OR� VSRUW� ULÀHVVH� OD� GLYLVLRQH� LGHQWLWDULD� GHOOD� SRSR-lazione mozambicana, favorendo la sedimentazione delle differenze razziali e religiose ed, allo stesso tempo, evitando una maggiore integrazione dei vari strati VRFLR�GHPRJUD¿FL�FKH�FRPSRQHYDQR� OD� VRFLHWj�PR]DPELFDQD��3RVVLDPR�DQFKH�SDUODUH�GL�XQD�UHL¿FD]LRQH�GHOOD�VHJUHJD]LRQH�UD]]LDOH�QHOOR�VSRUW��4XHVWD�VLWXD-]LRQH�FRPLQFLz�DG�HYROYHUVL�VROR�DOOD�¿QH�GHO�GHFHQQLR�GHO��VSHFL¿FDWDPHQ-te nella pratica del calcio, obbedendo ad una strategia di propaganda del regime, che adottò l’ideologia lusotropicalista come mezzo per legittimare la continuità GHOOD�SUHVHQ]D�SRUWRJKHVH�LQ�$IULFD��0D�O¶LPSRVVLELOLWj�OHJDOH�GHL�FOXE�DIULFDQL�D�salire oltre la terza categoria rivela il carattere meramente strumentale delle mi-sure allora adottate e la permanenza di una visione razzista nello sport coloniale, SHUORPHQR�¿QR�DO�GHFHQQLR�GHO��

23 Domingos, $V�SROtWLFDV�GHVSRUWLYD, cit., pp. 97-98.24� 0LQLVWpULR� GR�8OWUDPDU��5HYRJDomR� GR� GHFUHWR�OHL� Q�� TXH� SURPXOJD� R� (VWDWXWR� GRV�,QGtJHQDV�3RUWXJXHVHV�GDV�3URYtQFLDV�GD�*XLQp��$QJROD�H�0RoDPELTXH��'HFUHWR�OHL�Q��GH�6 de Setembro de 1961��$JrQFLD�*HUDO�GR�8OWUDPDU��/LVERD��25 Domingos, $V�SROtWLFDV�GHVSRUWLYDV, cit., p. 98. Cfr. $QXiULR�(VWDWtVWLFR�GH�0RoDPELTXH��1964.

2�REMHWLYR�GHVWH�WH[WR�p�LQIHULU�D�LQVHUomR�GR�PRGHOR�³UHYLVWD´�QD�LPSUHQVD�SH-riódica paulista, procurando recuperar sua emergência no especial período que transcorre entre 1930 a 1945, no quadro de proselitismos da ordem vigente – vale dizer – do (s) ideário (s) presente (s) na chamada Era Vargas. 1mR�VH�SUHWHQGH�DTXL�DEDUFDU�DV�WDQWDV�VHJPHQWDo}HV�TXH�R�YHtFXOR�HQWmR�FRQKH-ceu, nem trazer um levantamento exaustivo dos títulos que circularam na capital paulista no transcurso temporal aludido. Considerando a pauta do presente semi-nário, Tempo livre, Esporte e Fascismo, pareceu-nos oportuno recuperar dois títu-ORV�GH�SXEOLFDo}HV�SDXOLVWDV�H[SUHVVLYDV��QDV�TXDLV�LGHRORJLDV�GD�pSRFD�VH�¿]HUDP�SUHVHQWHV��UHYLVWD�©,QWHOLJrQFLD��PHQViULR�GH�RSLQLmR�PXQGLDOª��±��H�UHYLVWD�©9LYHU��0HQViULR�GH�6DXGH��)RUoD�H�%HOH]Dª��±��1.$PEDV�� DSRLDGDV� HP� VyOLGRV� FDSLWDLV� SURYHQLHQWHV� GH� ¿JXUDV� D¿QDGDV� FRP� D�política getulista, espelham os caminhos da propaganda ideológica em curso: a primeira, «Inteligência», festejando por caminhos subliminares e por vezes di-retos, o ideário fascista; a segunda, «Viver!» voltada para a mulher brasileira, HVSHFLDOPHQWH�SDUD�D�PmH�FRPR�IRUPDGRUD�GD�VRFLHGDGH�SUHWHQGLGD�SHOR�HVWDGR�centralizador. O cultivo das ideias eugênicas, a prática do esporte e o culto do IRUWDOHFLPHQWR�GR�FRUSR�FRP�rQIDVH�QD�HGXFDomR� ItVLFD� VmR� WHPDV� UHFRUUHQWHV��HVSHFLDOPHQWH��QHVVD�SXEOLFDomR��7UDWD�VH�GH�SHULyGLFRV��TXH�HPHUJHP�HP�HWDSDV�SROLWLFDPHQWH�PDUFDGDV�H�HP�iUHDV�SUHFLVDV��RX�VHMD��jV�YpVSHUDV�GD�LPSODQWDomR�GR�(VWDGR�1RYR�H�QR�FXUVR�GHOH��HGLWDGRV�HP�6mR�3DXOR��QR�6XGHVWH�GR�SDtV��RQGH�

1� 1R�SUHVHQWH�WH[WR��DPEDV�VHUmR�WUDWDGDV�GHVGH�D�IXQGDomR�DWp�R�DQR�GH��TXDQGR�VH�DIDVWD�GD�GLUHomR�R�PpGLFR�0iULR�*UDFLRWWL��

7LYPVKPZTV�UV�,Z[HKV�5V]V!�VZ�IHZ[PKVYLZ�KH�YL]PZ[H�0U[LSPNvUJPH��TLUZmYPV�KL�VWPUPqV�T\UKPHS®�� L�YL]PZ[H�=P]LY��4LUZmYPV�KL�:H�KL��-VYsH�L�)LSLaH®��

Ana Luiza Martins Conselheira do CONDEPHAAT (Conselho de Defesa do Patrimônio Histórico, Artístico. Arqueológico e Turístico do Estado de São Paulo). É membro da Aca-demia Paulista de História

7(9;,�0=��:769;�,�7967(.(5+(

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se registra prosperidade econômica, mercado consumidor otimizado e maior es-FRODULGDGH�GD�SRSXODomR��$�HVFROKD�GD�IRQWH�UHYLVWD�UHVXOWD�GDV�WDQWDV�GLPHQV}HV�GRFXPHQWDLV�RIHUHFLGDV�por essa modalidade de suporte da imprensa por conjugar a palavra impressa, imagens, propagandas, caricaturas e humor. Ao longo dos anos de 1930/40, esses SHULyGLFRV� UHFHEHUDP�HODERUDGD�IDWXUD�JUi¿FD��PXLWD� LOXVWUDomR��SUHoR�PyGLFR��PDWpULDV� HQYROYHQWHV�� ¿JXUDQGR� FRPR� YHtFXORV� LGHDLV� GD� SURSDJDQGD� SROtWLFD��Vale lembrar, porém, que se trata de fonte potencializada para os mais diversos objetos de estudo, desde que devidamente inserida em seu tempo, contextualiza-da e sob o crivo severo da crítica histórica. Certo que o recorte do período em análise – anos de 1930 e 1940 – conheceu, FRQYLYHX�H�FRPSHWLX�FRP�D�SURSDJDomR�GH�QRYRV�H�VHGXWRUHV�PHLRV�GH�FRPX-QLFDomR�D�H[HPSOR�GR�UiGLR��TXH�QDVFLGR�QD�GpFDGD�GH��WDPEpP�VH�H[SDQGLX�H[WUDRUGLQDULDPHQWH�SHOR�SDtV��DVVLP�FRPR�RV�QRYRV�UHFXUVRV�FLQHPDWRJUi¿FRV��que por meio de documentários, pautaram com luz, imagem e som espetáculos de forte carga histórica. Contudo, as revistas permaneceram e até se ampliaram FRPR�VXSRUWHV�SHUWLQHQWHV�H�SRWHQFLDOL]DGRV�SDUD�D�FRPXQLFDomR��DJRUD�YROWDGD�à sociedade de massas. Para essa abordagem, que se detém especialmente no papel de seus agentes so-FLDLV��QD�SRODUL]DGD�VLWXDomR�SROtWLFD�LQWHUQDFLRQDO�H�VHXV�UHÀH[RV�QR�%UDVLO��IRL�HVWDEHOHFLGR�R�VHJXLQWH�SHUFXUVR��XPD�LQWURGXomR��RQGH�VH�VLWXD�RV�DQWHFHGHQWHV�GR�SHULRGLVPR�SDXOLVWD�QD�3ULPHLUD�5HS~EOLFD��HP�SDUWLFXODU�R�HV-SRUWLYR��Mi�GHVWDFDQGR�VXDV�PHQVDJHQV�D�VHUYLoR�GH�XPD�SROtWLFD�QDFLRQDOLVWD�H�eugenista; na sequência se introduz o momento histórico em que emergem os dois periódicos em pauta, presididos internacionalmente pela dicotomia política de tendências totalitárias e liberais, com rebatimento no Brasil, acentuado no quadro GR�(VWDGR�1RYR��SRQGR�HP�FHQD�¿JXUDV�TXH�VH�HQYROYHUDP�FRP�DV�UHVSHFWLYDV�SXEOLFDo}HV��HP�VHJXLGD��VLWXDP�VH�RV�WtWXORV��HP�VHXV�DVSHFWRV�IRUPDLV�jTXHOHV�GH�FRQWH~GR��¿QDOPHQWH��VH�DSUHVHQWDP�DOJXPDV�FRQVLGHUDo}HV�DSXUDGDV�GDV�HGL-o}HV�DQDOLVDGDV�

1. Antecedentes do periodismo esportivo paulista: prática de gru-pos seletos

1RV�SULPHLURV�DQRV�GD�5HS~EOLFD��D�SDUWLU�GH��D�FLGDGH�GH�6mR�3DXOR��TXH�VH� WRUQDUD�&DSLWDO� GR�&DIp�� QR�SDtV� TXH� UHVSRQGLD�SRU� VXD�PDLRU� SURGXomR�QR�PXQGR��HQVDLDYD�QRYDV�SUiWLFDV�FXOWXUDLV�UHTXLVLWDGDV�SRU�XPD�SRSXODomR�VXEL-WDPHQWH�DPSOLDGD�H�iYLGD�GH�QRYLGDGHV��1D�LPSUHQVD�SHULyGLFD�ORFDO��EHQH¿FLD-GD�SHOR�DYDQoR�GDV�QRYDV�WHFQRORJLDV�GH�LPSUHVVmR��D�UHYLVWD�WRUQRX�VH�QHJyFLR�YDQWDMRVR��VREUHWXGR�QR�WHUULWyULR�TXH�DLQGD�QmR�GLVSXQKD�GH�FDVDV�HGLWRUDV��0DLV�que isso, coube ao periodismo impresso traduzir as demandas de toda ordem em

Ana Luiza MartinsPeriodismo no Estado Novo

Daniele Serapiglia (a c.), Tempo libero, sport e fascismoPARTE IV. SPORT E PROPAGANDA

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curso, quando particularmente as revistas – mais que os jornais – se prestaram a representar segmentos sociais e seus respectivos interesses, em amplo espectro. Inicialmente, traziam em geral o subtítulo revista de variedades, com vistas a atingir gama ampliada de consumidores, mas a partir dos anos de 1920 compar-WLPHQWDP�VH� HP� VHJPHQWDo}HV� YiULDV��'HVWDFDYDP�VH� DV� SXEOLFDo}HV� YROWDGDV��especialmente, para a agronomia (da qual dependia a economia do país), para a HGXFDomR��SODWDIRUPD�GR�QRYR�UHJLPH�UHSXEOLFDQR��SDUD�D�UHOLJLmR��HP�IXQomR�GD�ODLFL]DomR�DGYLQGD�FRP�R�QRYR�UHJLPH��SDUD�D�OLWHUDWXUD��YH]R�GRV�OHWUDGRV�GD�pSRFD��HP�HVSHFLDO�GRV�HVWXGDQWHV�GD�$FDGHPLD�GH�'LUHLWR�GH�6mR�3DXOR��H��curiosamente, abria-se amplo leque de títulos para as revistas esportivas. 7UDWD�VH�GH�PRYLPHQWR�LQXVLWDGR��SRLV�DWp�HQWmR�R�SDtV�SRXFR�YLYHQFLDUD�D�SUi-tica esportiva. O ralo associacionismo registrado no país2, com esparsos clubes UHFUHDWLYRV��QmR�GDYD�UHOHYR�D�DWLYLGDGHV�HVSRUWLYDV��UHJLVWUDQGR�VH�HP�6mR�3DXOR��desde 1875, apenas o Joquey Club Paulista, reduto da oligarquia local envolvi-GD�FRP�R�WXUIH��1RV�DQRV�GH��D�LQVWDODomR�GH�XP�9HOyGURPR�QR�EDLUUR�GD�&RQVRODomR�HUD�SURJUDPD�DWUDHQWH��FRP�SUHVHQoD�GD�HOLWH�ORFDO�RQGH�XP�LQLFLDQWH�FROXQLVPR�VRFLDO�³FOLFDYD´�HP�ÀDVKHV de Kodaks, RV�¿JXULQRV�GD�PRGD�O cultivo da prática esportiva em modalidades inovadoras chegou por meio de UHSUHVHQWDomR�HOHJDQWH��LQWURGX]LGR�SRU�VHOHWDV�FRPXQLGDGHV�HVWUDQJHLUDV��HP�VXD�PDLRULD�OLJDGDV�D�HPSUHVDV�FRPHUFLDLV�H�¿QDQFHLUDV��QD�HQWmR�SUyGLJD�6mR�3DXOR�do café e da emergente indústria. A partir de 1900, ingleses e canadenses, que UHVSRQGLDP�SHOD�DGPLQLVWUDomR�GD�SRGHURVD�Light and Powers & Co., monopoli-]DYDP�QmR�DSHQDV�D�LOXPLQDomR�H�RV�WULOKRV�GH�bonds da cidade, mas introduziam práticas esportivas de seus países de origem – a exemplo do hokey e o lawnn

tennis, assim como o IRRWEDO�±�rapidamente apropriados por uma sociedade de SRXFRV�OD]HUHV��iYLGD�GH�QRYLGDGHV��$V�DWLYLGDGHV��HQWmR��HUDP�UHVWULWDV�D�JUXSRV�seletos que ostentavam sua procedência metropolitana, procurando distinguir-se em meio ao primitivismo dos trópicos, dando origem a clubes esportivos, na sua maioria iniciativa de grupos oligárquicos tradicionais ou de imigrantes em ascen-VmR3.

1.1. Lazer e esporte como sinais de distinção

$VVLP��QR�FRWLGLDQR�GH�OD]HU�DR�ORQJR�GD�3ULPHLUD�5HS~EOLFD��DV�PRGDV�H�SUiWLFDV�esportivas sucediam-se passageiras, novidadeiras, fugazes, festejadas, rendendo matérias de agrado da elite, que comparecia aos selecionados eventos para ver e

2� ([FHomR�SDUD�DV�LUPDQGDGHV�UHOLJLRVDV��DVVRFLDo}HV�PDo{QLFDV��FOXEHV�OLWHUiULRV�H�SDUWLGRV�SR-OtWLFRV��UHJLVWUDGRV�QD�&RO{QLD�H�QR�,PSpULR��9HU��$��/��0DUWLQV��*DELQHWHV�GH�/HLWXUD�QD�SURYtQFLD�paulista. Cidades, livros e leitores��(GXVS��6mR�3DXOR��3� 5HJLVWUDP�VH�DV�FULDo}HV�GRV�FOXEHV�)ORUHVWD��(VSpULD��assim como clubes étnicos, com destaque SDUD�R�DOHPmR�Germania. Um grupo restrito da elite fundava o Paulistano. Em 1929 criava-se uma dissidência desse, mais restritiva, o +DUPRQLD, para a prática do tênis.

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ser vista�H��SHOD�PHVPD�UD]mR�DGTXLULU�D�SXEOLFDomR�TXH�D�HVSHOKDYD��$�UHODomR�GH�SXEOLFDo}HV�SHULyGLFDV�HVSRUWLYDV�GD�pSRFD�Gi�XPD�LGHLD�GHVVD�SUR-SDJDomR��©2�6SRUWVPDQ��RUJmR�GR�FOXE�GH�HVJULPDª� ligado à milícia po-OLFLDO�GH�6mR�3DXOR��GR�7HQHQWH�3HGUR�'LDV�GH�&DPSRV4; 1905, o «Ideal Sport-&OXE��RUJmR�GR�,GHDO�6SRUW�&OXEª�TXH�RIHUHFLD�OXWD�URPDQD��HVJULPD��WLUR�DR�DOYR��rowing��JLQiVWLFD��FLFOLVPR��SHORWD��QDWDomR��H[HUFtFLRV�GH�SHVRV��football, peteca, etc5; 1906, «Sportman, revista esportiva e literária, mensal»6, que evoluiria em ��SDUD�XPD�GDV� UHYLVWDV�PDLV� LPSRUWDQWHV�GR�SHUtRGR��©$�9LGD�0RGHUQDª��/RJR��HVJULPD��YHORFLSHGLD�� WrQLV�� UHPR��QDWDomR�FRQIHULDP�VLQDLV�GH�GLVWLQomR�DR�JUXSR�TXH�DV�SUDWLFDYD��(��D�GHVSHLWR�GD�LQLFLDO�UHMHLomR�GDV�HOLWHV�DR�football, R�³QREUH�HVSRUWH�EUHWmR´�DFDERX�SRU�DUUHEDWDU�DGHSWRV�H�JDQKDU�HVSDoR��$�SDUWLU�de 1903 o automobilismo, ícone da velocidade, da técnica e do progresso, era ce-OHEUDGR�HP�FLUFXLWRV�WHPHUiULRV��VXJHVWLYRV�GR�KHURtVPR�H�GD�YLEUDomR�GDTXHOHV�tempos, ditos modernos7.De fato, o sport foi um dos assuntos preferenciais do periodismo paulistano do LQtFLR�GR�VpFXOR��DERUGDGR�HP�DUWLJRV�GH�IXQGR��VHo}HV�HVSHFLDOL]DGDV��FKDPDGDV�GH�FDSD��LOXVWUDo}HV�GH�WRGD�RUGHP�H�PXLWD�FDULFDWXUD��,QWURGX]LGR�HP�DSHORV�GH�HVWUDQKDV�FRPELQDo}HV��FRQMXJDYD�QD�PHVPD�UHYLVWD�FKDPDGDV�GXSODV��FRPSRQ-do literatura/sport, arte/sport, ciência/sport, teatro/sport.

Era forte o apelo da palavra mágica sport, chamariz vendável, vocábulo carre-gado de peso simbólico que sugeria valores prezados pela elite local, que para DOpP�GD�TXDOL¿FDomR�VRFLDO��UHPHWLD�D�SUiWLFDV�TXH�HQWmR�VH�YDORUL]DYDP��GH�OD-]HU��VD~GH��KLJLHQH��FLYLOLGDGH��2�WHUPR�IRL�HQGRVVDGR�SHOD�SURSDJDQGD�QD�¿JXUD�do turfman e do sportman, WUDQVIRUPDGD�HP�TXDOL¿FDWLYR�SDUD�HVWDEHOHFLPHQWRV�elegantes, a exemplo da seleta Rotisserie Sportsman, de 1911, que anunciava a LQDXJXUDomR�GR�*UDQGH�+RWHO�6SRUWVPDQ��lugar preferido do chic sportman, te-PDWL]DGD�HP�LQ~PHUDV�VHo}HV�VXJHVWLYDV�GH�UHTXLQWH�GR�YLYHU�GR�³VPDUW´��RX�GD�gentil senhorita. O quadro I, a seguir, ilustra a incidência de revistas que tratavam da temática esportiva, em algumas delas como mero apelo de chamada de capa, garantindo sua compra e/ou assinatura.

4� ©2�6SRUWVPDQ��yUJmR�GR�FOXE�GH�HVJULPDª��6mR�3DXOR��5� ©,GHDO�6SRUW�&OXE��RUJmR�GR�,GHDO�6SRUW�&OXEª�7LS��,GHDO�GH�)��&DQWRQ��6mR�3DXOR�MDQ��$��de Freitas $�,PSUHQVD�SHULRGtVWLFD�HP�6mR�3DXOR��LQ�©5HYLVWD�GR�,QVWLWXWR�+LVWyULFR�H�*HRJUi¿FR�GH�6mR�3DXORª��Y��;,;��S��6� ©6SRUWPDQ��UHYLVWD�HVSRUWLYD�H�GH�OLWHUDWXUD��PHQVDOª��6mR�3DXOR��7� 9HU�©5RQGD��5HYLVWD�VHPDQDO�LOXVWUDGD�GH�DWXDOLGDGHVª��6mR�3DXOR��Q��



167

48$'52�,��5(9,67$6�(63257,9$6�(�$),16��

$12 7Ë78/2 68%7Ë78/2 6(d2

1896 «A BICYCLETA» Semanário Ciclístico Ilustrado. Ciclismo

1896 «A PAULICÉA» Semanário Ilustrado. Esportes1900 ©2�*$5272ª Semanário Burlesco. Semana esportiva

1901 ©2�3(48(12�-25-NAL»

Político, noticioso e comercial. Esportes

1902 ©2�6325760$1ª ÏUJmR�GR�&OXEH�GH�Esgrima. Esportes em geral

1903 ©$�9,'$�63257,-VA»

ÏUJmR�GHGLFDGR�DR�desenvolvimento da cultura física.

Esportes em geral

1903 ©$57(�(�63257ª 6HPDQiULR�GH�5HFOD-me. Notícia esportiva

1903 ©2�021,725ª Esporte

1904 ©$17$5&7,&$�,//8675$'$ª

Literária, Comercial, Sportiva.

1905 «A NOVIDADE» 5HYLVWD�GH�/LWHUDWXUD��Crítica, Arte e Sport. Nota esportiva

1905 ©,//8675$d2%5$6,/(,5$ª

Literatura Teatro 0~VLFD�3LQWXUD�Política Sociologia 0HGLFLQD�-XUL-sprudência Ciências Ocultas Indústrias 6SRUW�5HOLJLmR�

Nota esportiva

1905 ©2�63257ª 5HYLVWD�6HPDQDO� Esportes em geral

1906 ©62�3$8/2�0$-*$=,1(ª

5HYLVWD�,OXVWUDGD�0HQVDO�%UDVLOHL-ra e Universal de Atualidades, Arte, Literatura, Viagens, Sports, Agricultura e Indústrias.

Esportes

1906 ©632570(1ª 5HYLVWD�6SRUWLYD�H�Literária. Artigos esportivos

1907 «SCIENCIA E $57(ª

5HYLVWD�GH�&LrQFLDV�$UWH�/LWHUDWXUD�0RGDV�Comércio Sport.

Esportes

1911 ©2�3,55$/+2ªSemanário Ilustrado de importância... evidente.

Vida esportiva

1912 ©*$952&+(ª Fotos de esportistas1913 ©2�-251$/ª Esporte

168

$12 7Ë78/2 68%7Ë78/2 6(d2

1913 ©5(9,67$�7+($-75$/ª

Teatro, sport e... o que for. Esporte

1915 ©2�-2&.(<ª Semanário Sportivo. Esporte da elite

1915 «O QUEIXOSO»

5HYLVWD�4XLQ]HQDO�Ilustrada. Queixas, 5HFODPDo}HV��+X-morismo, Política, Literatura, Artes, Sports, etc.

1915 «VIDA SPOTIVA»

1917 ©$�&,*$55$�6325-TIVA»

5HYLVWD�6HPDQDO�Ilustrada consagrada a todos os ramos do Sport.

Especialistas em football, tenis, turf e rowing

1918 ©0(5&85,2ªLavoura, indústria, comércio, estradas de rodagem, touring.

Esportes

1919 ©632576ª 5HYLVWD�GH�WRGRV�RV�Sports.

1920 «PAPEL E TINTA» ,OXVWUDomR�4XLQ]HQDO�Brasileira. Nota esportiva

1920 ©62�3$8/2�,//8-675$'2ª

Semanário popular de atualidades, arte, sports, modas.

Capas com jogador

1921 ©$�*$52$ª Variedades. 5HG��(VSRUWLYR��)LJXHLUHGR�-U

1922 ©$�&,*$1$ªLiteratura, Humori-smo, Artes, Sociais, Esportes.

)217(��/HYDQWDPHQWR�GH�WtWXORV�D�SDUWLU�GR�HOHQFR�GH�UHYLVWDV�GR�SHUtRGR�

2EVHUYD�VH� TXH� D� HXIRULD� HVSRUWLYD� ³YHQGLGD´� FRPR�PDUFD�GD� FLGDGH� FKHJDYD�D� WDO�SRQWR�TXH��DWp�PHVPR�RV� WUDoRV�FDUDFWHUtVWLFRV�GD�6mR�3DXOR�FRPHUFLDO�H�industrial eram relativizados, na perspectiva do jornalista esportivo Léo Lemos, noticiando em «A Novidade», de 1905:

6mR�3DXOR��D�JUDFLRVD�FDSLWDO�GR�VXO��QmR�VH�ID]�DGPLUDU�HQWUH�DV�GHPDLV�FLGDGHV�brasileiras, somente pelas negras espirais de fumo que adornam as chaminés das suas grandes fábricas, nem tampouco pelo seu importante comércio, mas também pelo desenvolvimento que tem tido o sport [...] Lembrae-vos que para uma grande

3iWULD�FRPR�D�QRVVD�p�SUHFLVR�XPD�JHUDomR�IRUWH�H�RXVDGD e que o sport nas suas P~OWLSODV�IRUPDV�p�HVWUDGD�VHJXUD�SDUD�WmR�HOHYDGR�¿P��VLF�8.

8� ©$�1RYLGDGH��UHYLVWD�GH�OLWHUDWXUD��FUtWLFD��DUWH�H�HVSRUWHª��6mR�3DXOR��QR��*ULIRV�QRVVRV��



169

1R�UHJLVWUR�GR�MRUQDOLVWD�HVWDYD�LQVHULGD��SRUpP��D�QRYD�PRWLYDomR�SDUD�D�SUR-SDJDomR�GR�HVSRUWH�DR�PHQFLRQDU�VXD�LPSRUWkQFLD�FRPR�³HVWUDGD�VHJXUD´�SDUD�D�FRQVWUXomR�GH�XPD�³JUDQGH�3iWULD´��2FRUUH�TXH�Mi�QD�YLUDGD�GR�VpFXOR��R�HVSRUWH�era percebido como prática modeladora de sociedades e de controle social, visto FRPR�HVWUDWpJLFR�SDUD�GRPLQDomR�GRV�SRYRV��D�VHUYLoR�GH�LGHRORJLDV��/RJR��DV�revistas esportivas, para além de seu potencializado caráter lúdico e mercantil, se propagaram nas primeiras duas décadas do século XX como instrumentos de FRQVWUXomR� GH� XP�QRYR� FLGDGmR� SUHWHQGLGR� SDUD� D�5HS~EOLFD� EUDVLOHLUD�� VRE� D�pJLGH�GD�2UGHP�H�GR�3URJUHVVR��GtVWLFR�GD�EDQGHLUD�QDFLRQDO��GH�LQÀXrQFLD�3R-sitivista. $FUHVFHQWH�VH�TXH�D�PRGDOLGDGH�³UHYLVWD´�HUD� LPSUHVVR�PXLWR� IHVWHMDGR�QD�VR-FLHGDGH� FDSLWDOLVWD� HP� JHUDO�� FRP� YLVWDV� DR� ³FXLGDGR´� SDUD� FRP� VHX� WUDEDOKD-GRU��³GRPHVWLFDQGR�R��GLVFLSOLQDQGR�R��MXQWDPHQWH�FRP�VHX�FRUSR�H�D�SDUWLU�GHOH��FRQVWLWXLQGR�VH� WDPEpP� FRPR� HVWUDWpJLD� GH� GRPLQDomR� VRFLDO� H� GH� DGHTXDomR�SDUD�R�WUDEDOKR´9.E mais: as revistas esportivas, sobretudo a partir da década de 1920, se presta-UDP�FRPR�YHtFXORV�LGHDLV�SDUD�D�GLYXOJDomR�GR�HXJHQLVPR�HP�FXUVR��FRP�DPSOD�DFHLWDomR�QRV�SURJUDPDV�GD�5HS~EOLFD��FRP�YLVWDV�j�PHOKRULD�GD�UDoD10. No caso GD�SRSXODomR�GR�%UDVLO��³IUXWR�QHJDWLYR´�GH�PLVWXUDV�pWQLFDV�GLYHUVDV��HUD�SUH-FLVR� IRUPDU�QRYDV�JHUDo}HV�TXH��j� OX]�GDV�SURSRVWDV�HXJrQLFDV�� UHVXOWDULDP�QD�TXDOL¿FDomR�GR�QRYR�KRPHP�EUDVLOHLUR��1HVVH�VHQWLGR��DV�SURSRVWDV�HXJrQLFDV��TXH�HPEDVDUDP�R�IDVFLVPR�H�R�QD]LVPR�HXURSHXV��WDPEpP�VH�¿]HUDP�SUHVHQWHV�nos programas sociais no Brasil desde a década de 1920, em especial no campo GDV�SROtWLFDV�GD�HGXFDomR�H�VD~GH��TXDQGR�DV�TXHVW}HV�GH�KLJLHQH��VDQHDPHQWR�H�D�HGXFDomR�ItVLFD�HQWUDUDP�QD�RUGHP�GR�GLD��Assim, a revista esportiva a partir da década de 1920 ampliou seu consumo, for-PRX� JHUDo}HV� H� GLVVHPLQRX� FRQWH~GRV�� &RQWH~GRV� WHQGHQFLRVRV�� DWUHODGRV� DR�SURSDODGR�SURMHWR�GH�FRQVWUXomR�QDFLRQDO��-XQWR�DRV�UHVXOWDGRV�GH�matches e es-tampas coloridas do saudável esportista, quase sem perceber, os leitores eram DOYR�GH�XPD�FDPSDQKD�HQWUDQKDGD�QR�GLD� D�GLD�� UHIRUoDQGR�� VXEOLPLQDUPHQWH��DV�WHRULDV�FLHQWt¿FDV�HQWmR�HP�YRJD11��'D�SXUH]D�GD�UDoD�H�VHX�REVHVVLYR�EUDQ-TXHDPHQWR��j�SURSDJDQGD�GD�HGXFDomR�ItVLFD�FRPR�UHJHQHUDGRUD�GD�³PDOVLQDGD´�SRSXODomR�GR�3DtV��R�GLVFXUVR�VDQHDGRU�LPSUHJQDYD�DTXHODV�SiJLQDV�HVSRUWLYDV12.

9� 6��GH�'HXV�5RGULJXHV�%HUFLWR��6HU�IRUWH�SDUD�ID]HU�D�QDomR�IRUWH��D�HGXFDomR�ItVLFD�QR�%UDVLO��±��0HVWUDGR�HP�+LVWyULD��))/&+�±�863��6mR�3DXOR��S��10� $�(XJHQLD�IRL�FRQFHELGD�SHOR�PpGLFR�LQJOrV�)UDQFLV�*DOWRQ��QD�HVWHLUD�GDV�WHRULDV�HYROXFLRQLVWDV��FRQVWLWXLQGR�VH�³R�HVWXGR�GRV�DJHQWHV�VRE�R�FRQWUROH�VRFLDO�TXH�SRGHP�PHOKRUDU�RX�HPSREUHFHU�DV�TXDOLGDGHV�UDFLDLV�GDV�IXWXUDV�JHUDo}HV�VHMD�ItVLFD�RX�PHQWDOPHQWH´��WHRULD�TXH�FR-nheceu receptividade no Brasil desde a década de 1910, acentuada nos anos 20, 30 e meados dos 40. 11� 9HU��/��0RULW]�6FKZDUF]��2�(VSHWiFXOR�GDV�5DoDV��&LHQWLVWDV��,QVWLWXLo}HV�H�4XHVWmR�5DFLDO�QR�Brasil. 1870-1930��&RPSDQKLD�GDV�/HWUDV��6mR�3DXOR��12 Aparecendo subliminarmente nesse periodismo, na década de 1930, a temática eugênica já seria

170

'DV�LQRIHQVLYDV�H�GLOHWDQWHV�UHYLVWDV�GHVWLODYD�VH�WRGR�XP�SURJUDPD�GH�SXUL¿FD-omR�GD�UDoD��HP�QRPH�GD�FRQVWLWXLomR�GH�XPD�QDFLRQDOLGDGH��PHQVDJHP�R¿FLDO�H�XQtVVRQD�GR�SHULRGLVPR� LOXVWUDGR�QD�SULPHLUD�5HS~EOLFD��'LYXOJDU�H�SUHPLDU�D� SUiWLFD� HVSRUWLYD�SDVVRX� D� VHU� ³GHYHU� FtYLFR´�� SURSRVWD� LQWHQVL¿FDGD�GXUDQWH�D�,�*XHUUD�H�TXH�WHYH��LQFOXVLYH��QD�DWXDomR�GR�SRHWD�SDUQDVLDQR�2ODYR�%LODF��R�arauto exemplar. /RJR��R�VHJPHQWR�GDV�UHYLVWDV�HVSRUWLYDV��YHLFXORX�H[SUHVVLYDPHQWH�RV�FRQÀLWRV�subjacentes numa sociedade que buscava se construir e se aceitar. Seu sucesso, FRP� DOWDV� WLUDJHQV�� FLUFXODomR� JDUDQWLGD� HQWUH� S~EOLFR� GLYHUVL¿FDGR�� WRUQRX�DV�GLVVHPLQDGRUDV�GH�YDORUHV�FDURV�DRV�JRYHUQRV�GD�pSRFD��$¿QDO��SURMHWDYD�VH�D�FRQVWUXomR�GH�XP�3DtV��D�D¿UPDomR�GH�XPD�1DFLRQDOLGDGH�TXH��DR�QHJDU�RV�WUDoRV�de origem, acreditava estar conformando um novo modelo de povo. ,QVLVWD�VH�TXH�SRU� WUiV�GHVVH�SHULRGLVPR�HVSRUWLYR�HVWDYD�D� WUDPD�WUDLoRHLUD�GR�controle das massas e do culto eugênico, com vistas a especial projeto patriótico SDUD�D�FRQVWUXomR�GD�1DomR�

2. Revistas da era Vargas: Espelhos de uma dicotomia controversa

$��5HS~EOLFD��YHLFXORX�UHYLVWDV�HVSRUWLYDV�TXH�VH�SUHVWDUDP�D�GHV-WLODU�LGHiULRV�DIHWRV�j�FRQVWUXomR�GR�QRYR�KRPHP�EUDVLOHLUR��HVWLPXODQGR�LGHDLV�QDFLRQDOLVWDV�H�DSRVWDQGR�QR�IRUWDOHFLPHQWR�GD�UDoD��-i�D�SDUWLU�GH��FRP�R�alijamento das tradicionais oligarquias paulistas e mineiras, em decorrência da DVFHQVmR�GR�JD~FKR�*HW~OLR�9DUJDV��R�SDSHO�GD�LPSUHQVD�SHULyGLFD�VHUi�SRWHQFLD-OL]DGR�FRPR�YHtFXOR�LQGXWRU�GH�SUiWLFDV�H�SURSDJDQGDV�GH�DJUDGR�QmR�Vy�GR�QRYR�regime, mas de novas linhas políticas que emergiram no período, agora num qua-dro político internacional mais complexo, polarizado entre os modelos liberais e totalitários em curso na Europa. 2�IRUWH�FDUiWHU�SURSDJDQGtVWLFR�GH�DPEDV�DV�FRUUHQWHV��YROWDGDV�HQWmR�SDUD�D�FR-PXQLFDomR�GDV�PDVVDV��VH�DFUHVFHUi�GR�XVR�GH�QRYDV�PtGLDV�SDUD�DOpP�GD�LPSUHQ-sa – cinema, UDGLRWHOHJUD¿D, UDGLRGLIXVmR – mas o impresso periódico permanece-Ui�FRPR�VXSRUWH�LPSRUWDQWH�H�H¿FD]�QD�VLVWHPDWL]DomR�H�SURSDJDomR�GDV�FRUUHQWHV�SROtWLFDV�HQWmR�GLVVHPLQDGDV��1R�%UDVLO��FXMR�JRYHUQR�YDUJXLVWD��RFRUUH�QR�³SHUtRGR�iXUHR�GD�FULVH�GDV�LGHRORJLDV�OLEHUDLV�H�GD�DVFHQVmR�GDV�LGHLDV�H�YDORUHV�DXWRULWiULRV´13��D�IRUoD�GD�SURSDJDQGD�QmR�VHUi�GLIHUHQWH��9DOHX�VH�H�PXLWR�GDV�QRYDV�PtGLDV�±�UiGLR�H�cinema – que entre outras mensagens caras ao regime centralizador, foram decisi-

WHPiWLFD�HVSHFt¿FD�GDV�UHYLVWDV�FLHQWt¿FDV�GDV�GpFDGDV�GH��H��13� 0��%DUERVD��+LVWyULD�FXOWXUDO�GD�LPSUHQVD��%UDVLO�±��±��0$8$';��5LR�GH�-DQHLUR�2007, p. 107.



171

YDV�QD�SURSDJDomR�GD�LPDJHP�GH�*HW~OLR�FRPR�³3DL�GRV�3REUHV´��1HVVH�VHQWLGR��SDUD�FRQWURODU�RV�YHtFXORV�GH�FRPXQLFDomR�GD�pSRFD�H�GHOHV�ID]HU�R�PHOKRU�XVR��o governo criou, já em 1931, o 'HSDUWDPHQWR�2¿FLDO�GH�3URSDJDQGD (DOP), com YLVWDV�D�YHLFXODU�³XP�GLVFXUVR�OHJLWLPDGRU�DWUDYpV�GD�SURSDJDQGD�H��VREUHWXGR��GD�QHFHVVLGDGH�GH�H¿FiFLD�H�DEUDQJrQFLD�GRV�FDQDLV�GH�GLIXVmR´14��2�DSHUIHLoRDPHQ-WR�GHVVH�yUJmR�GH�FRQWUROH�GD�FRPXQLFDomR�OHYRX�R��DSyV�YiULDV�GHQRPLQDo}HV��D�transformar-se no temido Departamento de Imprensa e Propaganda (DIP)15.1mR�REVWDQWH��HVVH�VHUi�XP�SHUtRGR�GH�ÀRUHVFLPHQWR�GH� WtWXORV� UHYLVWHLURV�� VR-EUHWXGR�VH�SDVVDVVHP�SHOR�FULYR�GD�FHQVXUD�GR�',3��6XFHVVR�LQFRQWHVWH�WHUmR�DV�revistas que tematizaram os programas de rádio e as maravilhas do cinema de +ROO\ZRRG�±� DTXHOHV� HVWLPXODGRV� SRU�9DUJDV� ±� QRYLGDGH� H� VHQVDomR� TXH�PR-bilizariam públicos distantes dos centros urbanos do país, desejável para ampla SURSDJDQGD�GR�JRYHUQR��0HVPR�QR�LQWHULRU�GR�',3��GRWDGR�GH�YiULDV�iUHDV�SDUD�D�GLYXOJDomR�GR�LGHiULR�HVWDGRQRYLVWD��IRUDP�ODQoDGDV�SXEOLFDo}HV�SHULyGLFDV��FRP�GHVWDTXH�SDUD�©&XOWXUD�3ROtWLFD�±�5HYLVWD�0HQVDO�GH�(VWXGRV�%UDVLOHLURV��1945)»16, GLULJLGD� SRU�$OPLU� GH�$QGUDGH� TXH�� D� GHVSHLWR� GH� SHU¿ODU�VH� j� QRYD�FRQFHSomR�GH�FXOWXUD��XQL¿FDQGR�D�RUGHP�SROtWLFD�H�VRFLDO�VRE�D�pJLGH�GR�(VWDGR��reuniu em suas páginas expressivos intelectuais da época.$V�SXEOLFDo}HV�HQWmR�DSURYDGDV�H� OLEHUDGDV�REULJDYDP�VH�D�XPD�GXSOD�VXEVHU-viência, isto é à ditadura getulista e à ideologia dos países do Eixo. Aliás – desde que alinhado ao VWDWXV�TXR�±�DV�FRQGLo}HV�SDUD�FLUFXODomR�GH�XP�SHULyGLFR�QDTXH-OD�DOWXUD�IRUDP�SULYLOHJLDGDV�SHOR�JRYHUQR��WDQWR�FRP�DSRLR�¿QDQFHLUR�FRPR�QD�FRRSWDomR�GH�S~EOLFRV��2�MRUQDOLVWD�-RHO�6LOYHLUD��HP�HQWUHYLVWD�GH��DGPLWLD��

(UD�XP�DOWR�QHJyFLR�SDUD�RV�GRQRV�GH�MRUQDLV�FRODERUDU�FRP�D�GLWDGXUD�GH�*HW~OLR�H�QmR�SURWHVWDU�FRQWUD�D�FHQVXUD��H�WRGDV�DV�RXWUDV�OLPLWDo}HV�LPSRVWDV�SHOR�UHJLPH��Os jornais mantinham a qualidade, os diretores podiam pagar menos aos repórte-UHV��DV�YHQGDV�SHUPDQHFLDP�DOWDV�H�QmR�KDYLD�FRQÀLWR�FRP�R�JRYHUQR17.

3RU�RXWUR�ODGR��OHPEUD�0DULDOYD�%DUERVD�TXH�HP��

[��@�PHDGRV�GD�GpFDGD�GH��R�OHLWRU�HVWi�SUDWLFDPHQWH�DXVHQWH�GDV�SXEOLFDo}HV��

14� �'HSDUWDPHQWR�2¿FLDO�GH�3URSDJDQGD��In: pt.wikipedia.org/wiki.15� 2�'HSDUWDPHQWR�GH�,PSUHQVD�H�3URSDJDQGD��',3��QDVFLGR�HP��UHVXOWDYD�GD�FULDomR��HP�1931 do 'HSDUWDPHQWR�2¿FLDO�GH�3URSDJDQGD (DOP), cuja estrutura obsoleta obrigou o governo D�DPSOLDU�VXD�DEUDQJrQFLD��FULDQGR�HP��R�'HSDUWDPHQWR�GH�3URSDJDQGD�H�'LIXVmR�&XOWXUDO��'3'&��TXH�HP��IRL�VXEVWLWXtGR�SHOR�³'HSDUWDPHQWR�1DFLRQDO�GH�3URSDJDQGD´��'13��H�QR�DQR�VHJXLQWH�SHOR�',3��H[WLQWR�HP��$�FULDomR��R�REMHWLYR�H�D�KLVWyULD�GH�WRGRV�HVVHV�GHSDUWD-mentos se confundem com a Era Vargas. 16� 9HU��0��%DUERVD��&DPkUD��&XOWXUD�3ROtWLFD�±�5HYLVWD�0HQVDO�GH�(VWXGRV�%UDVLOHLURV��D��XP�YRR�SDQRUkPLFR�VREUH�R� LGHiULR�SROtWLFR�GR�(VWDGR�1RYR, Doutorado em Sociologia 38&�±�63��6mR�3DXOR��17 (QWUHYLVWD�D�-XOLDQD�5RGULJXHV�%DLmR, 12 de janeiro de 2001, in Barbosa, +LVWyULD�FXOWXUDO�GD�LPSUHQVD��%UDVLO�±��±��, cit., p. 103.

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Sua fala é silenciada nos jornais, enquanto a fala do estado é ampliada. Esta am-SOLDomR�VH�Gi�DWUDYpV�GD�FRQVWLWXLomR�GH�XP�DPSOR�DSDUDWR�EXURFUiWLFR�±�UHSUHVVRU��YLD�IRUPDomR�GR�'HSDUWDPHQWR�GH�,PSUHQVD�H�3URSDJDQGD��',3��H�SHOD�DomR�GD�censura, ou através do alinhamento político da imprensa que procura aferir lucros UHDLV�H�VLPEyOLFRV��D�SDUWLU�GH�VXD�DSUR[LPDomR�FRP�R�SRGHU18.

2�FDOGHLUmR�SUREOHPDWL]DGR�GH�SRVLFLRQDPHQWRV�SROtWLFRV�GR�SHUtRGR�FRQKHFHUi�DWXDomR�GH�QRYRV�JUXSRV��LGHQWL¿FDGRV�FRP�LGHRORJLDV�GH�GLUHLWD�H�HVTXHUGD��'HV-WDFD�VH�HQWmR�D�FULDomR�HP��GD�$omR�,QWHJUDOLVWD�%UDVLOHLUD��$,%��H�HP��GD�$OLDQoD�1DFLRQDO��$1/��$�$,%��VRE�D�OLGHUDQoD�GR�DGYRJDGR�H�MRUQDOLVWD�3Ot-nio Salgado, alinhava-se à direita e defendia princípios éticos, religiosos e morais FRQVHUYDGRUHV��EDVHDGRV�QD�OLJDomR�GR�(VWDGR�FRP�D�IDPtOLD��YLVWR�FRPR�SDUWLGR�ultranacionalista19��$�$1/��TXH�VXUJLX�FRPR�IUHQWH�SRSXODU��PHVFODYD�WUDoRV�FR-munistas e socialistas, voltando-se contra o imperialismo, o latifúndio, o fascis-PR�H�D�SROtWLFD�GH�9DUJDV��/XL]�&DUORV�3UHVWHV��HQWmR�FRPR�PHPEUR�GR�3DUWLGR�&RPXQLVWD�%UDVLOHLUR��3&%��HUD�DFODPDGR�SUHVLGHQWH�GH�KRQUD�GD�RUJDQL]DomR��Agregavam-se ainda à ANL militares provenientes do tenentismo, desiludidos FRP�R�*RYHUQR�9DUJDV20.Nesse contexto as revistas também proliferaram, particularmente no caso do In-WHJUDOLVPR��TXH�FKHJRX�D�FULDU�XP�SURMHWR�GH�GLIXVmR�LGHROyJLFD�GD�$,%�SRU�PHLR�GR�6LJPD��-RUQDLV�5HXQLGRV��³XP�FRQVyUFLR�MRUQDOtVWLFR�FRP��MRUQDLV�HP�FLU-FXODomR�SRU�WRGR�R�WHUULWyULR�QDFLRQDO�YLVDQGR�jV�HOHLo}HV�SDUD�D�3UHVLGrQFLD�GD�5HS~EOLFD�TXH�RFRUUHULDP�HP��RQGH�DSUHVHQWDYDP�D�FDQGLGDWXUD�GH�3OtQLR�Salgado, fundador e chefe nacional”21.(QWUH�DV�UHYLVWDV�LQWHJUDOLVWDV�GHVWDFDYD�VH�D�©$QDXrª��SHULyGLFR�PHQVDO�H�R¿FLDO�GD�$,%��SXEOLFDGD�R¿FLDOPHQWH�GH��DWp��TXDQGR�R�SDUWLGR�GR�6LJPD��MXQWDPHQWH�FRP�RV�GHPDLV�SDUWLGRV�SROtWLFRV�HP�DomR��IRUDP�FRQVLGHUDGRV�LOHJDLV�pelo chamado Estado Novo22. «Anauê» singularizava-se por veicular seu discur-

18 Ivi, p. 180.19� ,QWHOHFWXDLV�TXH�SHUWHQFHUDP�j�$,%��*XVWDYR�%DUURVR��0LJXHO�5HDOH��7DVVR�GD�6LOYHLUD��6DQ�7LDJR�'DQWDV��2OELDQR� GH�0HOR��&kPDUD�&DVFXGR��*RIUHGR� H� ,QiFLR� GD�6LOYD�7HOHV��5DLPXQGR�3DGLOKD��$OIUHGR�%X]DLG��0DGHLUD�GH�)UHLWDV��$XJXVWR�)UHGHULFR�6FKPLGW��*HUDUGR�0HOR�0RXUmR��'DQWDV�0RWD��9LQtFLXV�GH�0RUDLV��3DXOR�)OHPLQJ��$GRQLDV�)LOKR��'RP�+pOGHU�&kPDUD��5LEHLUR�&RXWR��+HUEHUW�3DUHQWHV�)RUWHV��-RVp�/RXUHLUR�-~QLRU��+pOLR�9LDQD��$PpULFR�-DFRELQD�/DFRPEH��(UQkQL�6LOYD�%UXQR��$QW{QLR�*DOORWWL��-RUJH�/DFHUGD��7KLHUV�0DUWLQV�0RUHLUD��-RVp�/LQV�GR�5HJR��$OFHEtDGHV�'HODPDUH��5RODQG�&RUELVLHU��ÈOYDUR�/LQV��6HDEUD�)DJXQGHV��5XL�GH�$UUXGD�&DPDUJR��5DLPXQGR�%DUERVD�/LPD��-RmR�&DUORV�)DLUEDQNV�H�0iULR�*UDFLRWWL�20 Ver: A. Leocádia Prestes, /XL]�&DUORV�3UHVWHV��H�D�$OLDQoD�1DFLRQDO�/LEHUWDGRUD��RV�FDPLQKRV�da luta antifascista no Brasil (1934/1935)��%UDVLOLHQVH�6mR�3DXOR��,Q��KWWS��ZZZ�GKQHW�RUJ�br/memoria/1935/a_pdf/anita_leocadia_prestes_anl_1935.pdf.21� 5�� -HIIHUVRQ�%DUERVD��$� ,PSUHQVD� ,QWHJUDOLVWD� H� VXD� SURSDJDQGD� SROtWLFD� QR� MRUQDO�Acção. (1936-1938),�LQ��KWWS��ZZZ�US�EDKLD�FRP�EU�ELEOLRWHFD�SGI�-HIIHUVRQ5RGULJXHV%DUERVD�SGI22� (QWUH�DV�SXEOLFDo}HV�LQWHJUDOLVWDV��UHJLVWUDP�VH�RV�MRUQDLV�R¿FLDLV�©$�2IIHQVLYDª��©$QDXrª��©$FomRª��©$�0DUFKDª��©2�0RQLWRU�,QWHJUDOLVWDª��



173

VR�LGHROyJLFR�GH�GLUHLWD�YDOHQGR�VH��VLJQL¿FDWLYDPHQWH��GH�VXD�LFRQRJUD¿D��FRP�GHVWDTXH�SDUD�D�IRWRJUD¿D��$OpP�GLVVR��GHX�UHOHYR�j�IRUPDomR�GD�FULDQoD�QD�ID-PtOLD�GRV�PLOLWDQWHV�FDPLVDV�YHUGHV��GLYXOJDQGR�PXLWD�IRWRJUD¿D�LQIDQWLO��VXJHV-WLYD�GH�TXH�D�PLOLWkQFLD�FRPHoDYD�QD�LQIkQFLD��JHUDGRUD�GD�IRUPDomR�GD�FULDQoD�LQWHJUDOLVWD��TXH�VHULD�XPD�³VtQWHVH�GHVVH�LQGLYtGXR�SHUIHLWR�SDUD�D�FRQVWUXomR�GR�(VWDGR�,QWHJUDO´23.4XDQWR�jV�UHYLVWDV�GH�FXOWXUD�GR�SHUtRGR��7DQLD�5HJLQD�GH�/XFD�DV�PHQFLRQD�HP�HVSHFLDO�DUWLJR��RQGH�SURFXUD��³>��@�6HP�QHJDU�D�LQFRQWHVWH�WUXFXOrQFLD�GR�UHJLPH�>��@�LQYHVWLJDU�VH�KDYLD�DOJXPD�SRVVLELOLGDGH�GH�ID]HU�RSRVLomR�DR�SURMHWR�KHJH-P{QLFR��DLQGD�TXH�GH�IRUPD�HQYLHVDGD�H�FXLGDGRVD´��$�DXWRUD�FLWD�FRPR�³UHYLVWDV�GH�FXOWXUD´�D�©5HYLVWD�$FDGrPLFDª��©'RP�&DVPXUURª��©5HYLVWD�GR�%UDVLOª��H�©'LUHWUL]HVª��GHWHQGR�VH��HVSH-FLDOPHQWH��QD�©5HYLVWD�GR�%UDVLOª��5HJLVWUH�VH�TXH�WRGDV�HUDP�GR�5LR�GH�-DQHLUR��YDOHQGR�OHPEUDU�TXH�HP�6mR�3DXOR�DV�UHODo}HV�FRP�R�JRYHUQR�9DUJDV�WUDQVFRU-reram em clima de expressa animosidade24��1mR�SRU�DFDVR��QHVVH�(VWDGR�SUDWL-FDPHQWH�D�~QLFD�H[FHomR�QD�JUDQGH� LPSUHQVD��TXH�IDUi�RSRVLomR�SHUPDQHQWH�D�*HW~OLR��SURYpP�GR�SULQFLSDO�MRUQDO�SDXOLVWD��©2�(VWDGR�GH�6��3DXORª��DSURSULDGR�pelo governo de 1940 a 1945, com seu proprietário exilado.Luca, detendo-se na ©5HYLVWD� GR� %UDVLOª� H� SURFXUDQGR� TXHVWLRQDU� D� YLVmR� GH�VREUHYLYrQFLD�QR�SHUtRGR�WmR�Vy�GH�XPD�LPSUHQVD�GyFLO��DGPLWH�TXH�HVWD�

[...] articulou, dentro dos estreitos limites de que dispunha, um discurso que, HP�YiULRV�SRQWRV��RSXQKD�VH�DR�DEUDoDGR�SHOR�SRGHU��(P�WRUQR�GD�SXEOLFDomR�reuniram-se escritores e pensadores que prezavam a liberdade civil e política, FRQGHQDYDP�R�FRQWUROH�GD�LQIRUPDomR��GHQXQFLDYDP�D�GHVFULPLQDomR��GXYLGD-vam das teorias raciais, criticavam o nazismo e o fascismo, regimes com os TXDLV�9DUJDV�ÀHUWRX�DWp��TXDQGR��VRE�SUHVVmR�GRV�(VWDGRV�8QLGRV��GHFLGLX�se pelos aliados25.

1RVVR�FHQiULR�H�REMHWR�VmR�GLYHUVRV��7UDWD�VH�GH�DQDOLVDU�SXEOLFDo}HV�GH�XPD�6mR�3DXOR�TXH��HPERUD�KRVWLO�DR�JRYHUQR�FHQWUDO��YHLFXORX�WtWXORV�D¿QDGRV�HP�VHXV�

©2�$oR�9HUGHª� �� H� ©5D�7D�3ODQª� �� SXEOLFDo}HV�TXH� FRQIRUPDYDP�R�6LJPD� -RUQDLV�5HXQLGRV��FRUSR�MRUQDOtVWLFR�FHQWUDO�GR�PRYLPHQWR�23� &�&��*DEULHO��$�FRQVWUXomR�GD�PLWRORJLD�LQWHJUDOLVWD�SRU�PHLR�GD�UHYLVWD�©$QDXrª�� LQ�� KWWS��ZZZ�GRXWULQD�OLQHDU�QRP�EU�DUTXLYRV�WHVHVBDUWLJRV�,QFOXV�&��$�R��D��0LWRORJLD� ��,QWHJUDOLVWD��FRP��D��5HYLVWD��$QDX�&��$$�SGI24� (PERUD�LQLFLDOPHQWH�6mR�3DXOR�WLYHVVH�DSRLDGR�D�5HYROXomR�GH��D�QRPHDomR�GH�XP�LQWHU-YHQWRU�QR�HVWDGR��GH�IRUD��H�D�SHUFHSomR�GR�HQFDPLQKDPHQWR�SDUD�LQVWDODomR�GH�XP�(VWDGR�WRWD-OLWiULR��OHYDUDP�DR�HVWUHPHFLPHQWR�GDV�UHODo}HV�GH�6mR�3DXOR�FRP�R�JRYHUQR�9DUJDV��TXDQGR�RV�SDXOLVWDV�SHJDUDP�HP�DUPDV��HP��H�IRUDP��GHUURWDGRV�SHODV�IRUoDV�OHJDOLVWDV��25� 7��5��GH�/XFD��As revistas de cultura durante o Estado Novo: problemas e perspectivas. De-SDUWDPHQWR� GH�+LVWyULD�81(63�$VVLV�� 6mR� 3DXOR�� S�� ,Q�� http://www.google.com.br/url?sa=-WUFW MT HVUF VVRXUFH ZHEFG �YHG �&%�4)M$$XUO KWWS��$��)��)ZZZ�XIUJV�EU��)DOFDU��)HQFRQWURV�QDFLRQDLV��$FHVVDGR�HP��.

174

IXQGDPHQWRV�FRP�DV�DPELo}HV�GH�9DUJDV��QR�VHQWLGR�GH�FRQVWUXomR�GH�XP�HVWDGR�centralizado e forte (caso de «Inteligência»), divulgando práticas caras à ideia de UHJHQHUDomR�GD�UDoD��FDVR�GH�©9LYHU�ª��$�SULPHLUD��XPD�UHYLVWD�TXH�VH�SURSXQKD�D�VHU�GH�FXOWXUD��D�VHJXQGD��LQVHULGD�QDV�SROtWLFDV�GH�VD~GH�GD�pSRFD��H�TXH�QmR�VH�IXUWDYD�GH�GLYXOJDU�R�HVSRUWH�FRPR�SUiWLFD��YLVDQGR�R�DSHUIHLoRDPHQWR�GD�UDoD�H�o controle das massas. Levando em conta o programa do presente seminário, inferimos que as revistas HVSRUWLYDV�Mi�YLQKDP�JDQKDQGR�H[SUHVVmR�QR�SDtV�GHVGH�D�3ULPHLUD�5HS~EOLFD��2�TXDGUR�DEDL[R�LOXVWUD�QmR�Vy�D�JDPD�GLIHUHQFLDGD�GD�VHJPHQWDomR�SHULyGLFD�HP�FXUVR��FRPR�R�VLJQL¿FDWLYR�DXPHQWR�GDV�SXEOLFDo}HV�SHULyGLFDV�HVSRUWLYDV�QR�DQR�GH��HP�DSUHoR�

48$'52�,,�352'8d2�3(5,2'Ë67,&$�'2�%5$6,/��

1$785(=$ 1912 1930 ',)(5(1d$� 325&(17$*(0Noticiosos 882 1.519 + 637 +72,2Literários 118 297 + 79 + 151,25HOLJLRVRV 84 272 + 188 + 223,8&LHQWt¿FRV 58 212 + 154 + 265,5Humorísticos 57 99 + 42 + 73,6Comerciais 23 82 + 59 + 256,5Anunciadores 19 72 + 53 + 278,9Almanaks 14 66 + 52 + 371,4(VSRUWLYRV 5 58 + 53 ��Corporativos 48 + 482¿FLDLV 21 44 + 23 + 109,5Agronômicos 23 34 + 11 + 47,8Didáticos 8 33 + 25 + 312,5Estatísticos 11 29 + 18 + 163,6Espíritas 22 21 - 1 - 4,5Históricos 7 14 + 7 + 100,00LOLWDUHV 6 11 + 5 + 83,0Industriais 2 11 + 9 + 450,0Infantis 1 11 + 10 + 1.000,0&LQHPDWRJUi¿FRV 10 + 100Do{QLFRV 10 7 - 3 - 30,00DUtWLPRV 3 6 + 3 + 100,0)LORVy¿FRV�� 3 3727$/ ��

)217(��(VWDWtVWLFD�GD�,PSUHQVD�3HULyGLFD�QR�%UDVLO��5LR�GH�-DQHLUR��7\S��'R�1DFLRQDO�GH�(VWD-

WtVWLFD��



175

9HUL¿FD�VH�TXH�VH�QD�GpFDGD�GH��FLUFXODUDP��HP�SHUtRGRV�LQGHWHUPLQDGRV��apenas 5 títulos esportivos, quando na década de 1930 circularam nada menos que 58 títulos esportivos, revelando percentualmente o maior crescimento do pe-ULRGLVPR�HVSRUWLYR�HQWUH�WRGDV�DV�WHPiWLFDV�HP�FLUFXODomR�QR�%UDVLO��2�VHJPHQWR�VH�SURSDJDUi�H�WHUi�LQFOXVLYH�DPSDUR�R¿FLDO��WUDGX]LGR�QR�ODQoDPHQWR�GD�©5HYLVWD�GH�(GXFDomR�)tVLFD��ÏUJmR�R¿FLDO�GD�(VFROD�GH�(GXFDomR�)tVLFD�GR�([pUFLWRª��ODQoDGD�QR�5LR�GH�-DQHLUR��HP��HVWHQGHQGR�VH�DWp��1R�PHVPR�DQR�H�WDPEpP�QR�5LR�GH�-DQHLUR��YLQKD�D� OXPH�D�UHYLVWD�©(GXFDomR�3KtVLFD��5HYLVWD�Technica de Esportes e Athletismo», iniciativa da Companhia Brasil Editora S/A, TXH�D�SDUWLU�GH��GHQRPLQRX�VH�©(GXFDomR�)tVLFDª�H�SHUPDQHFHX�DWp��Nesse quadro, de relativo retraimento do periodismo de propaganda política em 6mR�3DXOR��GHVWDFDP�VH�GXDV�SXEOLFDo}HV�SDXOLVWDV��TXH�H[SUHVVDP�R�HQGRVVR�DR�ideário fascista e a ênfase no culto do corpo, do agrado do eugenismo presente QDV�SROtWLFDV�GH�VD~GH�GR�SHUtRGR��©,QWHOLJrQFLD��PHQViULR�GH�RSLQLmR�PXQGLDOª��H�UHYLVWD�©9LYHU��0HQViULR�GH�6D~GH��)RUoD�H�%HOH]Dª��

2.1. Revistas Inteligência, mensário de opinião mundial e Viver! Men-

sário de Saúde, Força e Beleza

1mR�REVWDQWH�DV�FDUDFWHUtVWLFDV�HGLWRULDLV�H�IRUPDLV�WmR�GLYHUVDV�GH�«Inteligência» e «Viver!», e de seus diferentes públicos alvos, destinadas respectivamente para DGXOWRV�H�PXOKHUHV�Ki�TXH�VH�WUDWDU�GH�DPEDV�DV�SXEOLFDo}HV�HP�VHTXrQFLD��XPD�YH]�TXH�IRUDP�SURGX]LGDV�SHOD�PHVPD�HGLWRUD�H�YLVDYDP�RV�PHVPRV�¿QV��D�SUR-paganda do regime autoritário, o controle social das massas, o alinhamento às IRUoDV�GH�GLUHLWD��R�FXOWLYR�GH�YDORUHV�HXJHQLVWDV��O fato de pertencerem à mesma editora e serem dirigidas pelos mesmos agentes VRFLDLV�SHUPLWH�LGHQWL¿FDU�DV�SRVWXUDV�SROtWLFDV�H�DWXDo}HV�GH�VHXV�SURSULHWiULRV�H�HGLWRUHV��¿JXUDV�H[SUHVVLYDV�GD�VRFLHGDGH�SDXOLVWDQD��VHMD�HQTXDQWR�SURSULHWiULRV�GH�JUDQGHV�FDSLWDLV�H�LQVHULGRV�QDV�LQVWLWXLo}HV�S~EOLFDV�GD�pSRFD��DOLQKDGRV�DR�LGHiULR�WRWDOLWiULR�HP�FXUVR�H��¿QDOPHQWH��IRUPDGRUHV�GH�RSLQLmR��'HVWDTXH�VH�QD�revista «Viver!» D�SUHVHQoD�GH�WHPiWLFD�SUHFLVD��FHQWUDGD�QR�FXOWLYR�GD�VD~GH�H�GD�GLVFLSOLQD�GR�FRUSR��QR�TXDGUR�GD�IRUPDomR�GH�XP�QRYR�PRGHOR�GH�KRPHP�EUDVLOHLUR�D�VHUYLoR�GR�(VWDGR�FHQWUDOL]DGRU��Ambas já mereceram estudos pela representatividade documental, assim como pela ambiguidade presente em suas páginas, particularmente no caso de «Inteli-JrQFLDª��UHÀH[R�GD�WUDMHWyULD�GR�DOLQKDPHQWR�SROtWLFR�GH�VHXV�SURSULHWiULRV��TXDQ-do da guinada do Brasil em apoio aos Aliados, em 1942. Alexandre Andrade &RVWD�HVWXGRX�D�UHYLVWD�©,QWHOLJrQFLDª��DSUHHQGHQGR��VREUHWXGR��³GH�TXH�PDQHLUD�RV�UHVSRQViYHLV�SHOD�SXEOLFDomR�UHSUHVHQWDUDP�RV�GLVWLQWRV�FRQWH[WRV�SROtWLFR�L-GHROyJLFRV�TXH�VH�FRQIURQWDYDP�FRP�D�¿QDOLGDGH�GH�DWXDU��PRGL¿FDU�RX�MXVWL¿FDU�SRVLo}HV�SROtWLFDV�LQWHUQDV��VHP�SHUGHU�GH�YLVWD�TXH�RV�WH[WRV�SXEOLFDGRV�UHVXOWD-YDP�GH�HVFROKDV�TXH�QmR�SRGHP�VHU�VHSDUDGDV�GD�YLVmR�GH�PXQGR�GRV�VHXV�LGHD-

176

OL]DGRUHV´26��$QGUp�0RWD�H�/LOLD�%OLPD�6KUDLEHU�DQDOLVDUDP�D� UHYLVWD�«Viver!» no contexto de seus vários estudos sobre políticas públicas de saúde nos anos de 1930-194027.

2.2. Inteligência, mensário da opinião mundial

$�UHYLVWD�GH�UHFRUWHV�³,QWHOLJrQFLD´�UHVSRQGHX�DRV�PHXV�REMHWLYRV��)LUPRX�VH�QR�SD-

QRUDPD�MRUQDOtVWLFR��j�PDQHLUD�GH�XPD�UHDOLGDGH�LQIRUPDWLYD��OLPSD��LQpGLWD�QR�3DtV��FRPR�LPDJLQHL��HP�EHOD�WLUDJHP��~QLFD�QHVVH�JrQHUR�GH�SXEOLFDo}HV��

0iULR�*UDFLRWWL��

©,QWHOLJrQFLD��PHQViULR�GD�RSLQLmR�PXQGLDOª28, criada em 1935 – dois anos an-WHV�GD�LQVWLWXLomR�GR�(VWDGR�1RYR�±�DSUHVHQWDYD�XPD�VLQJXODULGDGH�QR�PHUFDGR�UHYLVWHLUR��UHXQLD�WH[WRV�GH�LPSRUWDQWHV�UHYLVWDV�IUDQFHVDV��LWDOLDQDV�H�DOHPmV��WUD-duzidos por intelectuais que integravam a Sociedade de Estudos Políticos (SEP), fundada em 1932 e resultando, portanto, em textos publicados a partir de escolhas D¿QDGDV�FRP�VHXV�LGHDOL]DGRUHV29.6DEH�VH�TXH�D�6(3�QDVFHUD�QD�UHGDomR�GR�MRUQDO�PDWXWLQR�«$�5D]mRª30, de 1931, periódico empastelado em 23 de maio de 1932, de propriedade do advogado, fazendeiro e empresário Alfredo Egydio de Souza Aranha, criado para se opor à SROtWLFD�FHQWUDOL]DGRUD�GH�*HW~OLR��7LQKD�FRPR�UHGDWRU�SULQFLSDO�R�MRYHP�EDFKD-rel Plínio Salgado (1895-1975), que advogava no escritório de Souza Aranha, e FRPR�FRPSDQKHLURV�GH�UHGDomR��HQWUH�RXWURV��6DQWLDJR�'DQWDV��*DEULHO�GH�%DU-URV��0DULR�*UDFLRWWL��$OSLQROR�/RSHV�&DVDOL��1XWR�6DQW¶$QD��/HRSROGR�6DQW¶$QD��Nóbrega Siqueira, Silveira Peixoto. (P�VXD�VHGH��j�5XD�-RVp�%RQLIiFLR��VH�UHXQLDP�LQWHOHFWXDLV�HQJDMDGRV�GD�pSRFD��¿JXUDQGR�FRPR�HVSDoR�GH�GHEDWHV�H�GLYXOJDomR�GD�OLWHUDWXUD�IDVFLVWD�SURGX]LGD�QD�(XURSD��7UDWDYD�VH�GH�XP�JUXSR�GH�IRUPDomR�FXOWXUDO�VHOHWD�SDUD�D�pSRFD��SDUWH�

26 Ver: A. A. Costa ,QWHOLJrQFLD��UHSUHVHQWDo}HV�GR�FHQiULR�LQWHUQDFLRQDO�� Douto-UDGR�8QLYHUVLGDGH�(VWDGXDO�3DXOLVWD�³-~OLR�GH�0HVTXLWD�)LOKR´��)DFXOGDGH�GH�&LrQFLDV�H�/HWUDV�GH�$VVLV��6mR�3DXOR��27� 9HU��$��0RWD��/��%OLPD�6KUDLEHU��A infância da gente paulista: discurso eugênico nos anos de

1930-1940�LQ�$��0RWD��/��%OLPD�6KUDLEHU��2UJDQL]DGRUHV), Infância e Saúde: perspectivas históri-

cas��+8&,7(&�)$3(63��6mR�3DXOR��SS��28 A partir de agora mencionada apenas Inteligência. 29 Constam como participantes iniciais da SEP, entre outros, -RVp�$OPHLGD�&DPDUJR��0DULR�*UD-FLRWWL��$WDOLED�1RJXHLUD��$OSLQROR�/RSHV�&DVDOL��$QWRQLR�7ROHGR�3L]D�� ,UDFL� ,JDLDUD��0RWD�)LOKR��6HEDVWLmR�3DJDQR��0DULR�=DURQL��-RVp�0DULD�0DFKDGR��/HmHV�6REULQKR��&DUYDOKR�3LQWR��$UOLQGR�9HLJD�GRV�6DQWRV��-RmR�GH�2OLYHLUD�)LOKR�30� 3DUD�7XFFL�&DUQHLUR�� ©$�5D]mRª IRL� SHULyGLFR� GHFLVLYR� QD� FRQMXQWXUD� GH� LQGH¿QLo}HV� LGHR-OyJLFDV�GR�SHUtRGR��GDQGR�VXVWHQWDomR�H�GLYXOJDomR�jV� LGHLDV�GH�3OtQLR�� UHVXOWDQGR�HP�LPSUHVVR�GLYXOJDGRU�GR�SHQVDPHQWR�FRQVHUYDGRU�H�GH�GLUHLWD��GHÀDJUDGRU�GDV�EDVHV�SROtWLFR�LGHROyJLFDV�GR�,QWHJUDOLVPR��9HU��0��/��7XFFL�&DUQHLUR��Autoritarismo e antissemitismo na Era Vargas (1930-

1945), 3HUVSHFWLYD��6mR�3DXOR��



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SURYHQLHQWH�GH�GLVVLGrQFLDV�GR�353��3DUWLGR�5HSXEOLFDQR�3DXOLVWD��YiULRV�RULJL-QiULRV�GD�)DFXOGDGH�GH�'LUHLWR�GD�6mR�)UDQFLVFR��FRQIRUPDQGR�VHJPHQWR�OHWUDGR�GDTXHOD�JHUDomR��1RPHV�TXH��HP�VXD�PDLRULD��VHUmR�HQFRQWUDGRV�QD�PLOLWkQFLD�GR�Integralismo. No jornal «$�5D]mRª�FULRX�VH�D�6(3��TXH�WHULD�VXDV�UHXQL}HV�QD�VDOD�GH�DUPDV�GR�&OXEH�3RUWXJXrV��QD�$YHQLGD�6mR�-RmR��/RJR��GD�MXQomR�GHVVDV�GXDV�sementes, o jornal «$�5D]mRª�H�D�6(3��QR�FDORU�GD�RSRVLomR�SDXOLVWD�DR�JHWXOLVPR��DSyV�D�GHUURWD�EpOLFD�GD�5HYROXomR�&RQVWLWXFLRQDOLVWD�GH��HUD�ODQoDGR�HP�WRGR�país, no dia 7 de outubro de 1935, o manifesto integralista, data consagrada como LQLFLDO�GD�³$omR�,QWHJUDOLVWD�%UDVLOHLUD´��$,%��Nesse contexto de propostas ultranacionalistas, endosso ao ideário fascista, de-VHMR�GH�SRVLFLRQDPHQWR�GH�XPD�6mR�3DXOR�UHVVHQWLGD�SHOR�DOLMDPHQWR�H�FRQWUiULD�j�FHQWUDOL]DomR�GR�SRGHU�QDVFHX�©,QWHOLJrQFLDª��FRP�FDSLWDLV�GH�6DPXHO�5LEHL-ro (1882-1952)31��GLULJLGD�SHOR�PpGLFR�GH�DVFHQGrQFLD�LWDOLDQD�0iULR�*UDFLRWWL�(1901-1994)32��$�SXEOLFDomR�SRGH�VHU�YLVWD�FRPR�XP�GRV�EUDoRV�GD�SURSDJDQGD�LQWHJUDOLVWD��PDLV�H[SOLFLWDPHQWH�GD�SURSDJDomR�GR�IDVFLVPR��9DOH�OHPEUDU�TXH�0iULR�*UDFLRWWL�IRUD�UHGDWRU�GH�©$�5D]mRª��SDUWLFLSDQWH�GH�SULPHLUD�KRUD�GD�6(3�H�PXLWR�SUy[LPR�GH�3OtQLR�6DOJDGR��QmR�Vy�SRU�D¿QLGDGHV�LGHROyJLFDV�FRPR�SRU�ter se casado em 1940 com uma sobrinha de Plínio Salgado, a escritora Eugênia Sereno33. Curiosamente, «Inteligência» nasceu no mesmo ano de «Anauê», aque-OD�SULPDQGR�SHOD�RUJDQL]DomR�HGLWRULDO�H�HVVD��GHVGH�R�LQtFLR��WLGD�FRPR�GHVRUJD-nizada, em termos administrativos e mesmo editoriais.

31� 6DPXHO�5LEHLUR��VDQWLVWD�QDVFLGR�HP��FDVRX�VH�QR�5LR�GH�-DQHLUR�HP��FRP�+HORLVD�*XLQOH�� ¿OKD� GH� (GXDUGR� 3DODVVLP�*XLQOH� H�*XLOKHUPLQD�&RXWLQKR�*XLQOH�� XQLQGR�VH� DVVLP� jV�IDPtOLDV�*XLQOH�H�SRU�FRQVHTXrQFLD�*DIUpH��TXH�GHWLQKDP�R�PRQRSyOLR�GDV�GRFDV�GH�6DQWRV��(Q-JHQKHLUR�FLYLO�IRUPDGR�SHOD�(VFROD�3ROLWpFQLFD�GH�6mR�3DXOR��IRL�SUHVLGHQWH�GD�&DL[D�(FRQ{PLFD�)HGHUDO�HP�6mR�3DXOR��HQWUH��GH�MXQKR�GH��H��GH�DEULO�GH��HP�FXMD�JHVWmR�IRL�FRQVWUXt-GR�H�LQDXJXUDGR�HP��GH�DJRVWR��R�SUpGLR�GD�VHGH�HP�6mR�3DXOR��j�3UDoD�GD�6p��$WXRX�FRPR�YHUGDGHLUR�PHFHQDV�HP�HPSUHHQGLPHQWRV�GH�PHOKRULD�SDUD�D�FLGDGH��HP��GRRX�SDUD�R�*RYHUQR�)HGHUDO�iUHD�GH�DSUR[LPDGDPHQWH��DOTXHLUHV��RQGH�KRMH�VH�ORFDOL]D�D�%DVH�$pUHD�GH�6mR�3DXOR��&XPELFD��H�FRODERURX�PDWHULDOPHQWH�FRP�R�,QVWLWXWR�GH�)tVLFD�GH�6mR�3DXOR��,)7��IRL�PHPEUR�GD�&RPLVVmR�([HFXWLYD�SDUD�D�¿VFDOL]DomR�GDV�REUDV�GD�&DWHGUDO�0HWURSROLWDQD�GH�6mR�3DXOR��MXQWD-PHQWH�FRP�VHX�FXQKDGR�/HmR�5HQDWR�3LQWR�6HUYD��5HVVDOWH�VH��SRUpP��VXD�OLJDomR�FRP�R�FXQKDGR�*XLOKHUPH�*XLQOH��TXH�LQWHUPHGLDUi�FRP�RV�(VWDGRV�8QLGRV�D�LPSODQWDomR�GD�8VLQD�6LGHU~UJLFD�GH�9ROWD�5HGRQGD��PRPHQWR�FRLQFLGHQWH�FRP�D�PXGDQoD�GH�UXPRV�GH�9DUJDV�QR�SRVLFLRQDPHQWR�GD��*XHUUD��TXDQGR�R�%UDVLO�VH�FRORFRX�MXQWR�DRV�$OLDGRV�32� 0iULR�*UDFLRWWL��¿OKR�GH�LWDOLDQRV��QDVFHX�HP�6mR�3DXOR�H�VH�IRUPRX�HP�PHGLFLQD�QR�5LR�GH�-DQHLUR��5HWRUQDQGR�D�6mR�3DXOR�OLJRX�VH�DR�6(3��IH]�SDUWH�GD�$,%�H�FRPR�PpGLFR�DWXRX�QDV�LQVWLWXLo}HV�GH�DVVLVWrQFLD�VRFLDO�GR�HVWDGR��HQYROYHQGR�VH�FRP�D�FULDomR�GR�+RVSLWDO�±�6DQDWy-ULR�GR�0DQGDTXt�H�FRP�D�FULDomR�GH�ODFWiULRV�QD�FLGDGH��&DVRX�VH�FRP�D�HVFULWRUD�(XJrQLD�6HUHQR��GH�TXHP�VH�VHSDUDULD��FRQWUDLQGR�VHJXQGDV�Q~SFLDV�Mi�HP�LGDGH�DYDQoDGD��'HVWDFRX�VH��VREUHWXGR��por sua atividade editorial, criando as revistas «Inteligência» e «Viver!», fundando ainda em 1943, o Clube do Livro, que chegou a ter cerca de 50.000 associados em 1969, adquirido em 1973 pelo JUXSR�JUi¿FR�±�HGLWRULDO�5HYLVWD�GRV�7ULEXQDLV��)RL�PHPEUR�GD�$FDGHPLD�3DXOLVWD�GH�/HWUDV��33� (XJrQLD�6HUHQR��FXMR�QRPH�GH�EDWLVPR�HUD�%HQHGLWD�5H]HQGH��QDVFHX�HP�6mR�Bento do Sapucai, e obteve sucesso com o romance 2�3iVVDUR�GD�(VFXULGmR��pelo qual recebeu o SUrPLR�-DEXWL��HP��

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O diferencial de «Inteligência»� ±�que reunia artigos e caricaturas da imprensa internacional numa espécie de colagem ao gosto de seus editores ± inspirava-VH�GLUHWDPHQWH�QR�PRGHOR�GD� UHYLVWD� IUDQFHVD�©/H�0RLV�� V\QWKpVH�GH� O¶DFWLYLWp�mondiale», que com mais de trezentas páginas circulava desde 1931 pela editora 0DXOGH�HW�5HQRX��YROWDGD�SDUD�WHPDV�GH�SROtWLFD��HFRQRPLD��YLGD�VRFLDO��OHWUDV�H�teatro, artes e ciências34. Cabe lembrar, porém, que desde 1922 circulava interna-FLRQDOPHQWH��QRV�PHVPR�PROGHV�D�UHYLVWD�QRUWH�±�DPHULFDQD�©5HDGHU¶V�'LJHVWª��TXH�VHULD�ODQoDGD�QR�%UDVLO�Vy�HP��FRP�R�WtWXOR�GH�©6HOHo}HVª��*UDFLRWWL��LQFOXVLYH��VHPSUH�IH]�TXHVWmR�GH�UHD¿UPDU�D�RULJLQDOLGDGH�GH�©,QWHOLJrQFLDª�QR�%UDVLO�� SHOR� IDWR� GH� QRVVR�PHUFDGR� HGLWRULDO� Vy� YLU� D� FRQKHFHU� ©6HOHo}HVª� HP�1942, quando «Inteligência» teria saído em 1935. Essa tipologia de impresso, de caráter multifacetado e de colagem de artigos de YiULDV�SXEOLFDo}HV��UHYHOD�VH��FRQIRUPH�DSRQWRX�&RVWD��FRPR�³WHQGrQFLD�GD�LP-prensa mundial, sinal tanto da complexidade do mundo impresso, marcado pela GLYHUVLGDGH��TXDQWR�GD� IDOWD�GH� WHPSR�GR�KRPHP�PRGHUQR� >��@´35. No caso de ©,QWHOLJrQFLDª��TXH�QmR�WUD]LD�HGLWRULDO�¿[R��VDOYR�TXDQGR�KDYLD�DOWHUDomR�GH�SUH-oR�RX�QRYR�FLFOR�GH�SHULRGLFLGDGH��DVVLP�FRPR�QmR�VH�ID]LDP�SUHVHQWHV�DUWLJRV�DVVLQDGRV��FDUDFWHUL]DYD�VH�EDVLFDPHQWH�SHOD�UHXQLmR�GH�WH[WRV�H�FDULFDWXUDV�GDV�principais revistas internacionais36.No Brasil, «Inteligência»�FLUFXORX�QR�PRPHQWR�GH�HVSHFLDO�SRODUL]DomR�GRV�LGHDLV�democráticos e totalitários, posicionando-se – ainda que por caminhos sublimina-UHV�±�DR�LGHiULR�IDVFLVWD�H�PDLV�WDUGH�WUDWDQGR�GDV�TXHVW}HV�UHODWLYDV�j��*XHUUD�0XQGLDO��D�SDUWLFLSDomR�GR�%UDVLO�QR�FRQÀLWR�H�DV�PRGL¿FDo}HV�FRQWLGDV�HP�VXD�WUDMHWyULD��&RQVWDYDP�HP�VHX�H[SHGLHQWH�RV�QRPHV�GH��6DPXHO�5LEHLUR�QD�'LUH-WRULD��0iULR�*UDFLRWWL�H�-��0��0DFKDGR�FRPR�6HFUHWiULRV�H�&OHPHQWLQR�)D]]LR�QD�*HUrQFLD��Seu formato, de 14 x 21, manteve-se inalterado, enquanto sua capa conheceu mo-GL¿FDomR��3RU�ORQJRV�DQRV�HVWDPSRX�VH�QHOD�R�VXPiULR�GD�UHYLVWD��QXPD�GLDJUD-PDomR�SUHVLGLGD�SHODV�FRUHV�EUDQFD��SUHWD�H�YHUPHOKD��WUD]HQGR�DEDL[R�D�FKDPDGD�DR�Sp�GD�SiJLQD��HP�GHVWDTXH��³'HVHQKRV�+XPRUtVWLFRV�±�&DULFDWXUDV�GD�3ROtWLFD�,QWHUQDFLRQDO´��(VVH�GHVWDTXH�¿QDO�WUD]LD�VXWLOPHQWH�D�³GLIHUHQFLDomR�HQWUH�D�DUWH�TXH�ID]LD�VRUULU�H�D�PHVPD�DUWH�TXH�WUD]LD�HP�VHX�ERMR�XP�WRP�GH�FUtWLFD�VRFLDO´37,

34 Ver: I. Stern Cohen, Revista Brasileira: de olho no mundo��LQ�©$QDLV�GR�;9,,,�(QFRQWUR�5HJLR-nal de História – O historiador e seu tempo», ANPUH/SP – UNESP/Assis, 24 a 28 de julho de 2006.35 A. Andrade da Costa, $V�UHSUHVHQWDo}HV�GR�FHQiULR� LQWHUQDFLRQDO�SRU�PHLR�GDV�FDULFDWXUDV�GD�5HYLVWD�,QWHOLJrQFLD��PHQViULR�GD�RSLQLmR�PXQGLDO��in «Anais do XXI Encontro Estadual de História – ANPUH-SP», Campinas 2012, p. 4.36 Algumas revistas das quais foram extraídos artigos editados por «Inteligência»: as revistas fran-FHVDV�©/H�&DQDUG�(QFKDLQpª��©&DQGLGH��*ULQJRLUHª��©/¶,OOXVWUDWLRQ��0DULDQQHª��©5LF�HW�5DFª��©/H�5LUHª��©9HQGUHGLª��©-HVXL�SDUWRXWª��©9Xª��'DV�UHYLVWDV�LWDOLDQDV��©*XHULQ�0HVFKLQRª��©,O�7UDYDVVR�GHOH�LGHHª��GD�$OHPDQKD��YDOLDP�VH�GD�©.ODGGHUDGDWVFKª��XPD�SXEOLFDomR�VDWtULFD��37 Andrade da Costa, $V�UHSUHVHQWDo}HV�GR�FHQiULR� LQWHUQDFLRQDO�SRU�PHLR�GDV�FDULFDWXUDV�GD�5HYLVWD�,QWHOLJrQFLD��PHQViULR�GD�RSLQLmR�PXQGLDO��, cit., p. 13.



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aspecto último esse em que a revista se esmerou, deturpando desenhos e men-sagens contidas no modelo original. O símbolo da periodicidade dos números também se destacava em vermelho, em geral abrangendo quase toda a capa. A PXGDQoD�VH�GHX�HP��QR�DQR�;�GD�SXEOLFDomR��QR��TXDQGR�VH�YDOHX�GH�IRWRJUD¿DV�SDUD�LOXVWUDomR�GD�FDSD��DV�TXDLV�WDPEpP�SDVVDUDP�D�VXEVWLWXLU�HP�ERD�SDUWH�DV�VHo}HV�YROWDGDV�SDUD�DV�FDULFDWXUDV��9LQKD�HP�SDSHO�MRUQDO�H�WUD]LD�SUHoR�PyGLFR�GH��R�Q~PHUR�DYXOVR��FRP�RV�GHPDLV�YDORUHV�� DVVLQDWXUD�DQXDO��DVVLQDWXUD�GD�FRQYHQomR�SDQ�DPHUL-cana: 26$000; outros países: 30$000. Seu conteúdo dividia-se entre as seguintes VHo}HV��3ROtWLFD��(FRQRPLD��&LrQFLD��$UWH�H�9iULD��(P�9iULD�DORFDYDP�VH�WHPDV�da modernidade da época, com destaque para o rádio, o cinema, os aeroplanos e os automóveis. 9DOH�OHPEUDU�TXH�R�XVR�GR�YHUPHOKR�QD�SXEOLFLGDGH��XWLOL]DGR�WDPEpP�SRU�*XL-lherme de Almeida com o vermelho vibrante na capa de «Klaxon» (1922), vinha FRPR�VtPEROR�GH�PRGHUQLGDGH�JUi¿FD��FRU�GH�FXVWR�PDLV�HOHYDGR�7RGDYLD��SHOR�TXH�FRQVWD��FXVWRV�HOHYDGRV�QmR�HUDP�JUDQGH�SUREOHPD�SDUD�R�SH-ULyGLFR��TXH�SDUD�DOpP�GH�SHUWHQFHU�D�6DPXHO�5LEHLUR��KRPHP�GH�SRVVHV��FRQWDYD�FRP�DQ~QFLRV�SXEOLFLWiULRV�GH�RUJDQL]Do}HV�LPSRUWDQWHV�GD�FLGDGH��(QWUH�RV�DU-WLJRV�DSDUHFLDP�DQ~QFLRV�GDV�HPSUHVDV��)RUG�±�9��&HUYHMD�$QWiUWLFD��0DSSLQ�6WRUHV��&DVD�$OHPm��&LJDUURV�$GRQLV��/RGRVDQ��©'LiULR�GH�6mR�3DXORª� Compa-QKLD�6HJXUDQoD�,QGXVWULDO��&RPSDQKLD�&LW\��OHPEUDQGR�TXH�6DPXHO�5LEHLUR�ID]LD�parte do Conselho de algumas delas. Sabe-se, inclusive, que pesou no convenci-PHQWR�GH�*UDFLRWWL�D�6DPXHO�5LEHLUR�SDUD�TXH�VHX�QRPH�FRQVWDVVH�QR�H[SHGLHQWH�como Diretor, justamente por sua relevância sócio-econômica, que abriria portas para anunciantes fortes do mercado. Contribuiu também para seu custo baixo a LPSUHVVmR�QD�(GLWRUD�GD�*Ui¿FD�GRV�7ULEXQDLV��GR�DPLJR�1HOVRQ�3DOPD�7UDYDV-sos. Acrescente-se que o nome do periódico, «Inteligência», de caráter universa-OLVWD��UHVXOWDYD�HP�DSHOR�DWUDHQWH��TXH�FRQIHULD�VLQDO�GH�GLVWLQomR�DR�DVVLQDQWH�TXH�se queria atualizado. Com tantos apanágios, a primeira tiragem de 14.000 exemplares – número eleva-GR�SDUD�D�LPSUHQVD�GD�pSRFD�±�FRP�GLVWULEXLomR�SHOD�3HOHJULQL�H�/D�6HOYD��H[SRVWD�VLJQL¿FDWLYDPHQWH�QD�EDQFD�GD�3UDoD�GR�3DWULDUFD��HVJRWRX�VH�HP�SRXFRV�GLDV�H��VHJXQGR�UHODWR�GH�*UDFLRWWL��HVVH�QR��IRL� LPSUHVVR�TXDWUR�YH]HV38��$�H¿FLHQWH�RUJDQL]DomR�GDV�¿QDQoDV��D�TXDOLGDGH�GD�FRQIHFomR�H�DV�WHPiWLFDV�DERUGDGDV�FRQ-formavam o tripé que sustentava a revista39.1mR�SRU�DFDVR��R�MRUQDO�©)ROKD�GD�0DQKmª��GH�6mR�3DXOR��D�GHVSHLWR�GH�HQWmR�FD-UDFWHUL]DGR�SHOD�UHGDomR�DQWLJHWXOLVWD��DSyV�QRWLFLDU�R�VXFHVVR�GD�SULPHLUD�HGLomR��UHLPSUHVVD�WUrV�YH]HV��Mi�QR�WHUFHLUR�PrV�GH�VXD�FLUFXODomR�DQXQFLD�©,QWHOLJrQFLDª�

38� 0��*UDFFLRWWL��2�RXWUR�FDPLQKR�GD�OLEHUWDomR��FRQYHUVD�LPDJLQiULD�FRP�)UHL�/HRQDUGR�%RII, ,EUDVD��6mR�3DXOR��S��39 Andrade da Costa, $V�UHSUHVHQWDo}HV�GR�FHQiULR� LQWHUQDFLRQDO�SRU�PHLR�GDV�FDULFDWXUDV�GD�5HYLVWD�,QWHOLJrQFLD��PHQViULR�GD�RSLQLmR�PXQGLDO��, cit., p. 50.

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FRPR�³2�PDLRU�DFRQWHFLPHQWR�QD�YLGD�HGLWRULDO�GH�6mR�3DXOR´40.'DGR�VHX�VXFHVVR�LPHGLDWR�H�FRQ¿UPDQGR�R�PRYLPHQWR�GH�UHYLVWDV�EHP�VXFHGL-GDV�VH�WUDQVIRUPDUHP�HQWmR�HP�HGLWRUDV��6DPXHO�5LEHLUR�H�0iULR�*UDFLRWWL�FULD-UDP�D�(GLWRUD�,QWHOLJrQFLD�/WGD��3RU�PHLR�GHOD�ODQoRX�VH�HP��XP�QRYR�WtWXOR�QR�PHUFDGR��©9LYHU��0HQViULR�GH�6D~GH��)RUoD�H�%HOH]Dª��PDUFDGR�SHOR�PHVPR�GLUHFLRQDPHQWR�GH�IRUPDomR�GD�VRFLHGDGH�EUDVLOHLUD�VRE�XP�HVWDGR�FHQWUDOL]DGRU�H�IRUWH��YROWDGR�SDUD�FRQIRUPDU�QRYDV�JHUDo}HV��HXJHQLFDPHQWH�FXOWLYDGDV��Folheando as páginas de «Inteligência» e conforme mostram os estudos a ela GHGLFDGRV�H�DTXL�FLWDGRV��R�TXH�VH�LQIHULX�IRL�VXD�HGLomR�GLUHFLRQDGD�DRV�¿QV�DEUD-oDGRV�SHOR�VHJPHQWR�DOLQKDGR�DR�IDVFLVPR��FRP�R�TXDO�R�JRYHUQR�9DUJDV�VH�LGHQ-WL¿FRX��TXDQGR�GD�LQVWDXUDomR�GR�(VWDGR�1RYR�H�DWp��TXDQGR�R�%UDVLO�HQWURX�QD��*XHUUD�SRVLFLRQDQGR�VH�FRP�RV�$OLDGRV��3HUFHEH�VH�DR�ORQJR�GD�SXEOLFDomR��D�GLYXOJDomR�GH�DUWLJRV�FRP�UHFRUWHV�DR�VDERU�GDV�PHQVDJHQV�SUHWHQGLGDV�SHORV�HGLWRUHV�DFHQWXDQGR�D�GHVTXDOL¿FDomR�GRV�UHJLPHV�OLEHUDLV�H�GR�PRGHOR�QRUWH�D-PHULFDQR��(VVH�QRUWHDPHQWR�p�p�PDLRU�QR�kPELWR�GDV�FDULFDWXUDV��FXMD�LQVHUomR�QR�SHULyGLFR�VH�GDYD�GH�DFRUGR�FRP�D�YLVmR�GH�PXQGR�PXLWR�SDUWLFXODU�GH�VHXV�LGHDOL]DGRUHV��HQWUH�RXWURV�DMXVWHV�HTXLYRFDGRV�GH�HGLomR�GRV�WH[WRV41.$�DPHDoD�GH�IDOrQFLD�GR�SURMHWR�LGHROyJLFR�GD�UHYLVWD�±�HQTXDQWR�SURSDJDGRUD�GRV�LGHDLV�IDVFLVWDV�±�LQLFLRX�VH�SRU�YROWD�GH��TXDQGR�*HW~OLR�9DUJDV�QRPHLD�*XLOKHUPH�*XLQOH��SDUD�SUHVLGHQWH�GD�UHFpP�FULDGD�&RPLVVmR�([H-FXWLYD�GR�3ODQR�6LGHU~UJLFR�1DFLRQDO��*XLQOH��3UHVLGHQWH�GD�&RPSDQKLD�'RFDV�GH�6DQWRV��GH�SURSULHGDGH�GD�IDPtOLD�*XLQOH�H�*UDIIUp��HUD�FXQKDGR�GH�6DPXHO�5LEHLUR� H� HVWDYD� HPSHQKDGR�QD� FRQVWLWXLomR�GH�XPD� LQG~VWULD�QDFLRQDO��/RJR��*XLQOH��LQWHJUDQGR�FRPLVVmR�GD�TXDO�WRPDYDP�SDUWH�(GPXQGR�GH�0DFHGR�6RD-res e o engenheiro Ary Torres, seguiu para os Estados Unidos para negociar o ¿QDQFLDPHQWR�MXQWR�DR�([LPEDQN��REWHQGR�XP�HPSUpVWLPR�GH�86��PLOK}HV��(VWDYDP�GDGDV�DV�FRQGLo}HV�SDUD�D�FULDomR�HP��GH�DEULO�GH��GD�&RPSDQKLD�Siderúrgica Nacional, sociedade anônima de economia mista, cujo primeiro pre-VLGHQWH��QRPHDGR�WDPEpP�QDTXHOD�GDWD��IRL�*XLOKHUPH�*XLQOH��$V�SHoDV�GR�MRJR�FRPHoDYDP�D�PXGDU�QR�JRYHUQR�9DUJDV�H�WDPEpP�QR�kPELWR�GD�UHYLVWD��$¿QDO��D�VLPSDWLD�GR�JRYHUQR�EUDVLOHLUR�GLVSHQVDGD�DWp�HQWmR�DR�(L[R�WUDQVPXGDYD�VH� HP�GLUHomR� DRV�$OLDGRV�� HP� UD]mR� GD� GHSHQGrQFLD� HFRQ{PLFD�efetiva que o governo brasileiro passava a ter dos Estados Unidos. Em 1942, o HSLVyGLR�GDV�HPEDUFDo}HV�EUDVLOHLUDV�DWLQJLGDV�H�DIXQGDGDV�SRU�VXEPDULQRV�DOH-PmHV�QD�FRVWD�GR�$WOkQWLFR�GH¿QLX�D�VXEVHTXHQWH�HQWUDGD�GR�%UDVLO�QD��*XHUUD�junto aos Aliados. Alterava-se o posicionamento político do país no quadro da beligerância bélica internacional. Os rumos de «Inteligência» precisavam mudar.No tocante à revista, tem-se que no período de 1935 até 1942, a ideologia pre-GRPLQDQWH�QDV�PDWpULDV�p�QmR�Vy�DTXHOD�GR�IDVFLVPR�FRPR�GR�LQWHJUDOLVPR�SRU-

40 ©)ROKD�GD�0DQKmª��PDU��S��41 Ver: Andrade da Costa, $V�UHSUHVHQWDo}HV�GR�FHQiULR�LQWHUQDFLRQDO�SRU�PHLR�GDV�FDULFDWXUDV�GD�5HYLVWD�,QWHOLJrQFLD��PHQViULR�GD�RSLQLmR�PXQGLDO�� cit.



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WXJXrV�� FHQWUDOL]DGR� HP�6DOD]DU�� YROWDGR�SDUD� DPSOD�SURSDJDomR�GRV�PLWRV� GD�pSRFD��D�UDoD�VXSHULRU��D�EXVFD�GD�SHUIHLomR�ItVLFD�SDUD�VHX�PHOKRUDPHQWR��D�SX-UH]D��LGHQWL¿FDGD�QD�FRU�EUDQFD��R�QDFLRQDOLVPR�H[DFHUEDGR��R�DXWRULWDULVPR��R�SRSXOLVPR��(PERUD�FLHQWH�TXH�R�FHUFR�VH�IHFKDYD��*UDFLRWWL�VH�PDQWpP�j�IUHQWH�do mensário. Seu desligamento efetivo se dá em 1942, com a entrada do Brasil no FRQÀLWR�LQWHUQDFLRQDO��TXH�R�LPSRVVLELOLWRX�GH�FRQWLQXLGDGH�j�IUHQWH�GR�SHULyGLFR��Além do mais, «Inteligência», desde 1941, fora passada à propriedade da «Folha GD�0DQKmª��TXH�HPERUD�QDTXHOD�DOWXUD�DLQGD�DSUHVHQWDVVH�UHVLVWrQFLDV�DR�(VWDGR�1RYR�� VREUHWXGR� TXDQGR� VRE� D� GLUHomR� GH�5XEHQV� GR�$PDUDO�� WDPEpP� VH� YLD�DPHDoDGD�SHOD�FHQVXUD�GR�',342. A propaganda política agora era de outra ordem e a revista «Inteligência» deveria rever seus posicionamentos. $�SUHVHQoD�GH�0iULR�*UDFLRWWL� j� IUHQWH�GH�©,QWHOLJrQFLDª� VH� HVWHQGHX�SRU� VHWH�anos, de 1935 a 1942. Seu desligamento do periódico é assim por ele mesmo explicado: ³4XDQGR�HP�RXWXEUR�GH��R�%UDVLO�HQWURX�QD��*XHUUD�0XQGLDO�DOLQKDQGR�VH�jV�IRUoDV�FRQWUD�R�(L[R��Mi�QmR�PH�HUD�SRVVtYHO�ID]HU�XP�µ0HQViULR�GH�2SLQLmR�0XQGLDO¶��SRLV�DV�IRQWHV�GH�LQIRUPDomR�HVWUDQJHLUDV��,WiOLD��$OHPDQKD��-DSmR��QmR�FKHJDYDP�DWp�QyV´43.(PERUD�D�MXVWL¿FDWLYD�VH�DSRLDVVH�HP�LPSHGLPHQWRV�WpFQLFRV��p�OtFLWR�VXSRU�TXH�sua saída resultou da impossibilidade de manter a propaganda fascista que carac-terizava a revista, quando essa passaria a ser dependente das notícias veiculadas pelas agências Havas e United Press, respectivamente francesa e inglesa, de certa forma, porta vozes dos Aliados. 1mR�REVWDQWH��R�VXFHVVR�GH�©,QWHOLJrQFLDª�OHYDUD�*UDFLRWWL�D�QRYR�HPSUHHQGLPHQ-to. Comprometido com valores vigentes nas políticas totalitárias da época e com as demandas da assistência social no Brasil, inferiu séria lacuna no periodismo: XPD�UHYLVWD�YROWDGD�SDUD�D�PXOKHU��SDUD�D�PmH�EUDVLOHLUD��IRUPDGRUD�GD�VRFLHGDGH��(�PDLV��QHVVD�HPSUHLWDGD��DSUR[LPDYD�VH�GH�VXD�iUHD�SUR¿VVLRQDO��GD�VXD�DWXDomR�FRWLGLDQD�QDV�TXHVW}HV�GD�DVVLVWrQFLD�VRFLDO�QR�(VWDGR��PXLWR�SUy[LPR�GH�¿JXUDV�DWXDQWHV�QR�H[HUFtFLR�GDV�SUiWLFDV�GD�HGXFDomR�H�GD�PHGLFLQD��/RJR��SDUWH�SDUD�D�FULDomR�GD�UHYLVWD�©9LYHU��0HQViULR�GH�VD~GH��IRUoD�H�EHOH]Dª��

2.3. «Viver! Mensário de Saúde, Força e Beleza».

>��@�SDUD�XPD�QDomR�UHVSOHQGHU�QD�SOHQD�SRVVH�GH�VXDV�UHVHUYDV�HVSLULWXDLV��RV�HOHPHQ-

WRV�KXPDQRV�TXH�D�FRPS}H�GHYHP�UHSLVDU�QR�WULkQJXOR�GDV�WUrV�FDUDFWHUtVWLFDV�HVVHQ-

42� $�©)ROKD�GD�0DQKmª��DGTXLULGD�HP��SHOR�FDIHLFXOWRU�2FWDYLDQR�$OYHV�GH�/LPD�FRP�YLVWDV�DRV�FXLGDGRV�GD�DJULFXOWXUD�SDXOLVWD��HP�FULVH�SyV��¿JXURX�FRPR�MRUQDO�DQWLJHWXOLVWD��DWp�VHU�DGTXLULGD�SRU�-RVp�1DEDQWLQR�5DPRV��SRU�LQWHUPpGLR�GH�9DUJDV��TXH�TXHULD�VH�OLYUDU�GD�RSRVLomR�do jornal.43� *UDFLRWWL��2�RXWUR� FDPLQKR�GD� OLEHUWDomR�� FRQYHUVD� LPDJLQiULD� FRP�R�3URI��)UHL�/HRQDUGR�Boff, cit., p. 35.

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FLDLV�GD�SUySULD�YLGD��VD~GH��IRUoD�H�EHOH]D��©9LYHU��0HQViULR�GH�6D~GH��)RUoD�H�%HOH]Dª��

©9LYHU��0HQViULR�GH�6D~GH��)RUoD�H�%HOH]Dª44, ODQoDGD�HP��GH�MXOKR�GH��pela Editora Inteligência Ltda, portanto, em inícios do Estado Novo, resulta em SXEOLFDomR� UHSUHVHQWDWLYD�GR� LGHiULR� UHJHQHUDGRU�GD� UDoD��TXH�HQWmR�SUHVLGLD�D�FRQVWUXomR�GD�1DomR�(P�WHUPRV�HGLWRULDLV��D�QRYD�SXEOLFDomR�QDVFLD�QD�HVWHLUD�GR�VXFHVVR�GD�UHYLV-ta «Inteligência», que já se revelara um acontecimento no mercado da época. 6HX�FULDGRU�H�GLUHWRU��R�PHVPR�PpGLFR�0iULR�*UDFLRWWL�HQYROYLGR�FRP�TXHVW}HV�GD�VD~GH�S~EOLFD��SHUFHEHX�QD�WHPiWLFD�GD�VD~GH�H�HGXFDomR�LQIDQWLV�D�XUJHQWH�GHPDQGD� HGLWRULDO� SDUD�R� WUDWR�GD�TXHVWmR��7UDWR� DPSDUDGR�QR�TXDGUR� HP�TXH�D�HGXFDomR�H�VD~GH�YLQKDP�VHQGR�SHQVDGDV�GHVGH�� LVWR�p��³PDUFDGR�SHOD�FHQWUDOL]DomR�FDGD�YH]�PDLRU�GRV�SRGHUHV�QDV�PmRV�GR�(VWDGR��SRU�XP�DOWR�JUDX�GH�DXWRULWDULVPR�QD�LPSOHPHQWDomR�GH�SROtWLFDV�H�SRU�XPD�H[SDQVmR�FUHVFHQWH�GRV�VHUYLoRV�GH�VD~GH´ 45. A primeira tiragem de «Viver!»�IRL�GH��H[HPSODUHV��HQWmR�EDVWDQWH�H[SUHV-VLYD��GLYXOJDQGR�QRo}HV�SULPiULDV�GH�KLJLHQH��DOLPHQWDomR�H�HGXFDomR�ItVLFD��(P�UD]mR�GR�VXFHVVR�GHVVH�SULPHLUR�Q~PHUR�ODQoRX�VH��LPHGLDWDPHQWH��XPD�VHJXQGD�WLUDJHP��FXMR�HGLWRULDO� LQIRUPDYD�TXH�R�SHULyGLFR�FDUDFWHUL]DYD�VH�FRPR��³SUL-PHLUD�H�~QLFD�UHYLVWD�QHVVH�JrQHUR�QR�%UDVLO´��$GLDQWDYD�DLQGD�TXH�D�SXEOLFDomR�encontrara:

>��@�ODUJD�DFHLWDomR�QmR�Vy�SRU�SDUWH�GR�S~EOLFR�HP�JHUDO��FRPR�GD�LPSUHQVD�EUDVL-OHLUD��TXH�QmR�UHJDWHRX�DSODXVRV�DR�VHX�SURJUDPD��TXH�p�GLIXQGLU�QRo}HV�H�HQVLQD-PHQWRV�DFHUFD�GDV�TXHVW}HV�GH�+LJLHQH��(GXFDomR�)tVLFD�H�(XJHQLD��FRQWDQGR�SDUD�LVVR�FRP�DV�PDLV�GHVWDFDGDV�FRODERUDo}HV�QDFLRQDLV�H�HVWUDQJHLUDV46.

$�GHVSHLWR�GH�VHU�FRPXP�DODUGHDU�R�VXFHVVR�GR�Q~PHUR�LQLFLDO�GH�QRYRV�ODQoD-PHQWRV��D�WLUDJHP�GH�XPD�VHJXQGD�HGLomR�FRPSURYDYD�TXH��HIHWLYDPHQWH��D�UH-YLVWD�IRUD�EHP�DFHLWD�SRU�S~EOLFRV�GLYHUVRV��2�TXH��DOLiV��QmR�HUD�GH�VH�HVWUDQKDU��SRLV��VHX�S~EOLFR�DOYR�±�H[SOtFLWR�QR�PHVPR�HGLWRULDO�±�YROWDYD�VH�SDUD�³lAres,

esColAs, ofiCinAs, instituições CulturAis, soCiedAdes de eduCAção físiCA´��insti-WXLo}HV�TXH�IRUPDYDP�D�DPSOD�FDGHLD�GD�2UGHP�YLJHQWH�H�TXH�FDUHFLDP�GH�XP�YHtFXOR� ³GRXWULQDGRU´�� GHVWLQDGR� D� S~EOLFR� HVWUDWpJLFR�� D�PXOKHU� H�PmH� EUDVL-leiras, com ênfase no cuidado com a infância. Logo, trazia assuntos femininos OLJDGRV�j�PDWHUQLGDGH�H�j�LQIkQFLD��QR�FODUR�SURSyVLWR��FRQIRUPH�D�YLVmR�GH�VHXV�FRODERUDGRUHV�H�R�LGHiULR�GD�pSRFD��GH�IRUPDUHP�FULDQoDV�³FKHLDV�GH�VD~GH��FXOWX-

44 A partir de agora citada apenas como «Viver!». 45 $��&��'XDUWH�GH�&DUYDOKR��³6D~GH�S~EOLFD��FHQWUDOL]DomR��DXWRULWDULVPR�H�H[SDQVmR�GRV�VHUYLoRV�±�6mR�3DXOR�QDV�GpFDGDV�GH��H��´��LQ�©5HYLVWD�GH�+LVWyULD�5HJLRQDOª��9HUmR��2005, in http://www.eventos.uepg.br/ojs2/index.php/rhr/article/viewFile/2208/1688.46� ©9LYHU��0HQViULR�GH�6D~GH��)RUoD�H�%HOH]Dª� QR��VHJXQGD�WLUDJHP��6mR�3DXOR��S��



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UD�H�DOWLYH]�UDFLDO´47��,QYHVWLD�VH�QD�IRUPDomR�GD�FULDQoD�VDGLD��SURFXUDQGR�PROGi-�OD�QRV�WHUPRV�SUHWHQGLGRV�GD�IRUPDomR�GH�XPD�UDoD�IRUWH��SDVVtYHO�GH�FRQVROLGDU�XPD�1DomR�IRUWH��2�6XPiULR�HUD�GLYLGLGR�HP�WUrV�SDUWHV��FXMRV�WtWXORV�QmR�GHL[DYDP�PDUJHP�DRV�YDORUHV�FXOWLYDGRV�SHOR�SHULyGLFR��+LJLHQH�*HUDO��(GXFDomR�)tVLFD��(XJHQLD��(VVD�ordem mudou com o passar dos anos, pelo acréscimo de novos temas, mas os DVVXQWRV�LQLFLDLV�SHUPDQHFHUDP�FRPR�OLQKDV�PHVWUDV�GD�SXEOLFDomR��(P�IyUPXOD�GH�VXFHVVR�QmR�VH�PH[LD��HQWmR��©9LYHU�ª�YLQKD�QR�PHVPR�IRUPDWR�de «Inteligência», 14 x 21, com boa parte impressa em papel jornal, intercalado SRU�IROKDV�HP�FRXFKr�� WUD]HQGR�LOXVWUDo}HV�GH�FULDQoDV�H�PXOKHUHV��DUUHPDWDGD�SRU�VHGXWRUDV�FDSDV�FRORULGDV�WDPEpP�HP�FRXFKr��FRP�¿JXUDV�DWUDHQWHV��TXH�HV-WDPSDYDP�YLJRU��VD~GH��IRUoD��GH�DJUDGR�GR�SUHWHQGLGR�HVWHUHyWLSR�ItVLFR�QDFLR-QDO��'H�SUHoR�UHODWLYDPHQWH�PyGLFR�HUD�YHQGLGR�D��R�Q~PHUR�DYXOVR��VHQGR�a assinatura anual de 20$000 no Brasil e 30$000 para países estrangeiros. Sabe-se que tinha representante em Portugal e em Angola. «Viver!» inseria-se como instrumento propagandístico das políticas de saúde em FXUVR��SULYLOHJLDGDV�QR�JRYHUQR�9DUJDV�SHODV�WUDQVIRUPDo}HV�H�RX�FULDomR�GH�LQV-WLWXLo}HV�GH�VD~GH�S~EOLFDV48��(P�6mR�3DXOR��HVVDV�LQVWLWXLo}HV�GHVHQYROYLDP�VH�à sombra de uma eugenia mendelista, entranhada no cotidiano, reproduzindo o discurso médico em voga. Considerando-se, porém, que esse cuidado da política educacional e de saúde HPDQDGR�GR�SRGHU�FHQWUDO��SRU�PHLR�GH�QRYDV� LQVWLWXLo}HV�HVWDGXDLV�H� IHGHUDLV�QmR� VH� WUDGX]LX�GH�PDQHLUD�XQLIRUPH�HP� WRGRV�RV� HVWDGRV�� UHJLVWUD�VH� HP�6mR�Paulo expressivo investimento no setor. Vale lembrar, todavia, que o estado se diferenciava no quadro do país, pois desde o último quartel do século XIX, com VXD�ULTXH]D�DGYLQGD�GD�SURGXomR�FDIHHLUD��FRQVWUXtUD�DXWRLPDJHP�PDJQL¿FDGD�H�FRQKHFHUD�SUHHPLQrQFLD�HFRQ{PLFD�H�SROtWLFD�DR�ORQJR�GD�3ULPHLUD�5HS~EOLFD��1HOH��QXPD�SRSXODomR�VXELWDPHQWH�DPSOLDGD�SHOD� LPLJUDomR��D�SROtWLFD�HGXFD-FLRQDO�UHSXEOLFDQD�FRQKHFHX�DYDQoRV��HQTXDQWR�RV�FXLGDGRV�FRP�D�VD~GH�S~EOLFD�VH�LQWHQVL¿FDUDP��FRP�rQIDVH�QR�VDQLWDULVPR�KLJLHQLVWD��6XEMDFHQWH�D�HVVD�QRYD�SUiWLFD�HVWDYD�D�FUHQoD�QD�LPSRUWkQFLD�GD�HXJHQLD��HQWHQGHQGR�VH�IXQGDPHQWDO�R�LQYHVWLPHQWR�QD�VD~GH�H�QD�IRUPDomR�GD�FULDQoD�FRP�YLVWDV�D�XP�SDtV�UDFLDOPHQWH�HOHYDGR��0RWD�H�6KUDLEHU�FRQ¿UPDP�D�SULPD]LD�GH�6mR�3DXOR�QR�HPSHQKR�GH�FRQVWUXomR�GH�VXD�QRYD�JHUDomR��YDOHQGR�VH�GRV�FRQWH~GRV�SURSDJDGRV�SHODV�QR-YDV�SROtWLFDV�GH�VD~GH��FRP�YLVWDV�j�IRUPDomR�GH�XPD�VRFLHGDGH�¿VLFDPHQWH�IRUWH��

47 A análise da revista «Viver!», VH�DSRLD�HP�$��0RWD��/��%OLPD�6KUDLEHU��A infância da gente pau-

lista: discurso eugênico nos anos de 1930-1940��HP�$��0RWD��/��%OLPD�6KUDLEHU��2UJDQL]DGRUHV). Infância e Saúde: perspectivas históricas��+8&,7(&�)$3(63��6mR�3DXOR��SS��D��48� $�WUDGXomR�OHJDO�GHVVD�SRVWXUD�SRGH�VHU�UHJLVWUDGD�SRU�OHLV�H�SRUWDULDV�EDL[DGDV�SDUD�HVVH�¿P��D�exemplo do Decreto no. 24.278, de 1934, que transformava a antiga inspetoria de Higiene Infantil HP�'LUHWRULD�GH�3URWHomR�j�0DWHUQLGDGH�H�j�,QIkQFLD��RX�DLQGD�D�/HL�QR��GH��TXH�UHIRU-PDYD�RV�VHUYLoRV�GH�6D~GH�3~EOLFD�H�WUDQVIRUPDYD�D�'LUHWRULD�HP�'LYLVmR�GH�$PSDUR�H�j�,QIkQFLD��criando ainda o Instituto Nacional de Puericultura.

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(UD�HQWmR�QHFHVViULR�UHD¿UPDU�D� LPSRUWkQFLD�SDXOLVWD�QR�TXDGUR�GD�)HGHUDomR��³(VVH�IRL�R�FDVR�GR�HVWDGR�GH�6mR�3DXOR��DSyV�WHU�SHUFHELGR��FRP�D�JXHUUD�FLYLO�GH�1932, que a imagem a ser construída era de um gigante, um gigante que caiu de Sp��UHVVXUJLGR�QD�LPDJHP�GH�VXDV�EHODV�FULDQoDV�SDXOLVWDV´49.Assim, os colaboradores de «Viver!», na sua maioria, foram médicos e educa-GRUHV��YLQFXODGRV�DR�VHUYLoR�S~EOLFR��DOJXQV�GHOHV�GHVWDFDGRV�SURIHVVRUHV�GD�)D-FXOGDGH�GH�0HGLFLQD��LQFRUSRUDGD�j�8QLYHUVLGDGH�GH�6mR�3DXOR��HP��-i�QR�SULPHLUR�Q~PHUR�FRQVWDP�RV�QRPHV�GRV�PpGLFRV�*HUDOGR�GH�3DXOD�6RXVD��5DXO�*RGLQKR��+XPEHUWR�3DVTXDOH��-RDTXLP�*RPHV�GRV�5HLV�-XQLRU��$UQH�(QJH�H�GRV�HGXFDGRUHV�$PpULFR�5��1HWR��(UPLGD�9LDO�H�0DULD�$QWRQLD�GH�&DVWUR��No âmbito da saúde infantil «Viver!» voltou-se predominantemente para a ama-PHQWDomR��D�DOLPHQWDomR�GR�SHUtRGR�SUp�QDWDO��FRQVLGHUDQGR��LQFOXVLYH�R�HVSHFLDO�momento em que a mulher se inseria no mercado de trabalho nos centros urbanos JHUDGRV�FRP�D�LQLFLDO�LQGXVWULDOL]DomR��&XLGRX�VH�WDPEpP�GH�GHVWDFDU�D�LPSRU-WkQFLD�GD�HGXFDomR��HQIDWL]DQGR�SDUWLFXODUPHQWH�D�QHFHVVLGDGH�GD�(GXFDomR�)tVL-FD��GLVVHPLQDGD�FRQIRUPH�D�LGHRORJLD�IDVFLVWD��YROWDGD�QmR�SDUD�R�LQGLYtGXR��PDV�SDUD�D�FRQVWUXomR�GD�1DomR��(�SDUD�DWUHODU�VH�j�YRJD�GR�PRPHQWR��LQVWLWXLX�XPD�³VHomR�UDGLRI{QLFD´��QD�TXDO�SDUD�DOpP�GH�IHVWHMDU�R�QRYR�YHtFXOR��WUD]LD�QRWtFLDV�do panorama artístico da Paulicéia. Sucesso, porém, advinha da estratégia mercadológica, que desde o primeiro nú-mero anunciava concursos com prêmios de valor atraente. Em seu no. 2 trazia D�FKDPDGD��³$�SDUWLU�GR�SUy[LPR�Q~PHUR�FRQFXUVRV�FRP�SUrPLRV�HP�GLQKHLUR�DEHUWRV�D�WRGRV�RV�OHLWRUHV�GH�©9LYHU�ª´��2�SULPHLUR�GHOHV��DQXQFLDGR�HP�VHX�QR��3, de 1938, foi o concurso de frases que traduzissem os propósitos da revista, cultivando os cuidados com a saúde, a eugenia e o cultivo do corpo; já o segun-GR��FRQVWLWXLX�VH�QR�³&RQFXUVR�GH�)RWRJUD¿DV�GH�©9LYHU�ª´ que se transformaria HP�³&RQFXUVR�3HUPDQHQWH�GH�)RWRJUD¿DV�GH�©9LYHU�ª´�FXMRV�YHQFHGRUHV�WLQKDP�suas fotos estampadas na capa da revista, inaugurando também páginas de men-o}HV�KRQURVDV�SDUD�³IRWRJUD¿DV�TXH�DSUHVHQWDP�PRWLYRV�GH�LQWHUHVVH�IRWRJUi¿FR�H�HXJrQLFR´50��+i�LQGD�UHJLVWUR�HP�VXDV�SiJLQDV�GR�ODQoDPHQWR�GR�³*UDQGH�&RQ-FXUVR�GH�3UDWRV�5HJLRQDLV�%UDVLOHLURV´��DQXQFLDGR�HP��HP�VHX�QR��2�WH[WR�GH�FKDPDGD�UHXQLD�Mi�HP�VHXV�WHUPRV�RV�REMHWLYRV�GD�UHYLVWD��³LQWHUHVVH�IRWRJUi¿FR�H�HXJrQLFR´��/RJR��DV�IRWRJUD¿DV�SUHPLDGDV�WUD]LDP�FULDQoDV�ORLUDV��UREXVWDV��VDXGiYHLV��SUy[LPDV�GR� LGHDO�GD�UDoD�EUDQFD��¿JXUDo}HV�TXH�HVWDYDP�ORQJH�GH�UHSUHVHQWDU�D�WtSLFD�FULDQoD�EUDVLOHLUD�2XWUR�HQIRTXH�GR�SHULyGLFR�VH�YROWDYD�SDUD�R�FXOWLYR�GD�(GXFDomR�)tVLFD��2�GHVWDTXH�j�(GXFDomR�)tVLFD�Mi�SRVVXtD�XPD�³WUDGLomR´��QDVFLGD�QR�JRYHUQR�9DU-JDV��VRE�LQÀXrQFLD�GR�HXJHQLVPR��/RJR��R�VHJPHQWR�GDV�UHYLVWDV�HVSRUWLYDV�YRO-

49� 0RWD��%OLPD�6KUDLEHU��A infância da gente paulista: discurso eugênico nos anos de 1930-1940, cit., p. 203.

50� 9LYHU��0HQViULR�GH�6D~GH��)RUoD�H�%HOH]D��6mR�3DXOR��$QR�,��QR��



185

WDGDV�SDUD�D�UHJHQHUDomR�GD�UDoD�EUDVLOHLUD�VH�SURSDJDUi�H�WHUi�LQFOXVLYH�DPSDUR�R¿FLDO�FRQIRUPH�VH�REVHUYD�QD�LQLFLDWLYD�GR�([pUFLWR�DR�ODQoDU�QR�5LR�GH�-DQHLUR�D�©5HYLVWD�GH�(GXFDomR�)tVLFD��ÏUJmR�2¿FLDO�GD�(VFROD�GH�(GXFDomR�)tVLFD�GR�([pUFLWRª��1R�PHVPR�DQR�VDLULD�©(GXFDomR�)tVLFDª��(P�6mR�3DXOR�VHX�FXOWLYR�IRUD�DWUHODGR�DR�SUySULR�0DQLIHVWR�3URJUDPD�GD�$omR�,QWHJUDOLVWD�%UDVLOHLUD��GH��GH�3OtQLR�6DOJDGR��TXH�LQFOXtD�D�(GXFDomR�)tVLFD�FRPR�QHFHVVLGDGH�HXJrQLFD��FRQVWDQGR�GH�VHXV�REMHWLYRV��³D�HXJHQLD�GD�UDoD�SHOD�SUiWLFD�PHWRGL]DGD�GR�DWOHWLVPR��GD�JLQiVWLFD��GRV�HVSRUWHV´51. E foi nesse sentido que «Viver!» investiu na temática, percebida como prática eugênica, conforme FRQVWD�QR�WtWXOR�GH�XP�GH�VHXV�DUWLJRV�³$�(GXFDomR�)tVLFD�SDUD�IRUMDU�XPD�UDoD�GH�TXDOLGDGH´52��-XQWR�D�LVVR��OHLD�VH��³XPD�UDoD�GH�TXDOLGDGH�SDUD�D�FRQVWUXomR�GH�XPD�1DomR�IRUWH´�1D�ELEOLRJUD¿D�UHODWLYD�DR�WHPD��R�WUDEDOKR�GH�6RQLD�%HUFLWR��Ser forte para fazer

D�1DomR�IRUWH53, GHL[D�FODUR�R�DPSOR�VLJQL¿FDGR�GD�(GXFDomR�)tVLFD�QR�SHUtRGR��prática assumida preliminarmente pelo Exército e bastante difundida a partir de seu modelo:

>��@�HPHUJLX�XPD�(GXFDomR�)tVLFD�TXH�VH�GLULJLD�SDUD�D�VRFLHGDGH�QR�VHQWLGR�GH�SURFHGHU�D�³UHJHQHUDomR´�ItVLFD�H�PRUDO�GR�SRYR�EUDVLOHLUR�FRPR�UHFXUVR�GH�FRQV-WUXLU�R�QDFLRQDO��(P�WDO�³IRUoD�UHJHQHUDGRUD´�±�GR�LQGLYtGXR��GR�SRYR�H�GD�1DomR�±�DYXOWD�D�LQVWUXPHQWDOL]DomR�SROtWLFD�GHVVD�SUiWLFD��VREUH�D�TXDO�SURMHWDYDP�VH�D�PLOLWDUL]DomR�H�D�SUHHPLQrQFLD�GR�(VWDGR�VREUH�D�VRFLHGDGH��H[SOLFLWDGRV�QD�LGHR-logia estadonovista54 (sic).

3RU�RXWUR�ODGR��DR�SDWURFLQDU�VH�D�(GXFDomR�)tVLFD��VH�HVWDYD�SDWURFLQDQGR�D�QD-cionalidade brasileira. $V�GDWDV�FtYLFDV�HUDP�IHVWHMDGDV�FRP�GHV¿OHV�GH�HVFRODV�H�FRUSRUDo}HV��TXH�VH�DSUHVHQWDYDP�QmR�Vy�QR�GLD�GR�DQLYHUViULR�GH�9DUJDV��PDV�QDV�RFDVL}HV�GH�FHOH-EUDomR�GH�GDWDV�QDFLRQDLV�HQWmR�LQVWLWXtGDV��'LD�GR�7UDEDOKR��GH�0DLR��6HPDQD�GD�3iWULD��HP��GH�VHWHPEUR��DQLYHUViULR�GD�LPSODQWDomR�GR�(VWDGR�1RYR��HP��GH�QRYHPEUR��5HYROXomR�GH��HP��GH�RXWXEUR��2�DSHOR�QDFLRQDOLVWD�VH�ID]LD�VHQWLU�QmR�Vy�QR�GLVFXUVR�SUHVHQWH�QR�LQWHULRU�GD�UH-vista, mas na escolha temática das capas onde, em algumas delas, as cores verde e DPDUHOR�GRPLQDYDP��IXJLQGR�LQFOXVLYH�GH�VXD�WUDGLFLRQDO�GLDJUDPDomR��HP�JHUDO�HVWDPSDQGR�XPD�¿JXUD�LQIDQWLO�VDXGiYHO��RX�PXOKHUHV�HVSRUWLYDV�HP�IRWRJUD¿DV�TXH�OHPEUDYDP�HVWUHODV�GR�FLQHPD�QRUWH�DPHULFDQR��HP�HVSDoR�OLPLWDGR�DR�FHQWUR��

51� ©$�$omRª��6mR�3DXOR��MXQ��52� ©9LYHU��0HQViULR�GH�6D~GH��)RUoD�H�%HOH]D»��6mR�3DXOR��DQR�,��QR��53� 6��GH�'HXV�5RGULJXHV�%HUFLWR��6HU�IRUWH�SDUD�ID]HU�D�QDomR�IRUWH��D�HGXFDomR�ItVLFD�QR�%UDVLO. ��±��0HVWUDGR�HP�+LVWyULD��))/&+�±�863��6mR�3DXOR��WUDEDOKR�SLRQHLUR�H�UHIHUHQFLD�na temática. 54 Ivi, p. 220.

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Assim, passando em revista «Viver!», independente de levantamento estatístico H�RX�WDEXODGR�GDV�WHPiWLFDV�SUHVHQWHV�QD�SXEOLFDomR��VDOWDP�FRP�IRUoD�GH�PHQVD-gem e propaganda, os valores que marcaram a especial Era Vargas, explicitados QD�LGHRORJLD�HVWDGRQRYLVWD��D�FRQVWUXomR�GH�XPD�QDFLRQDOLGDGH�SHOR�HVWDGR�FHQ-WUDOL]DGRU��TXH�VH�YDOLD�GD�GLVFLSOLQD�H�FRQIRUPDomR�GH�XPD�UDoD�IRUWH�±�FRQIRUPH�SULQFtSLRV�GLWDGRV�SHOR�HXJHQLVPR�HP�YRJD�±�H�TXH�WLQKD�QD�HGXFDomR�ItVLFD�XPD�das práticas mais festejadas para o pretendido projeto de controle das massas.

&RQVLGHUDo}HV�¿QDLV

&RP�YLVWDV�D�LQIHULU�DV�PDQLIHVWDo}HV�GD�LPSUHQVD�SHULyGLFD�GD�(UD�9DUJDV��FHQ-tradas na propaganda do esporte e do lazer – prática presidida pelo ideário fascis-ta com vistas ao controle das massas e do culto eugênico – selecionamos duas re-vistas do período que tematizaram esses procedimentos: «Inteligência, mensário GD�RSLQLmR�PXQGLDOª��H�©9LYHU��0HQViULR�GH�6D~GH��)RUoD�H�%HOH]D�(1938-1942)».$PEDV�DV�SXEOLFDo}HV�HUDP�GLULJLGDV�SHOR�PpGLFR�0iULR�*UDFLRWWL��QDVFLGR�QR�Brasil, mas de origem italiana, marcado pela ideologia fascista e envolvido com D�DWXDomR�,QWHJUDOLVWD�HP�FXUVR��$PEDV��LJXDOPHQWH��VDLQGR�SHOD�PHVPD�HGLWRUD�±�(GLWRUD�,QWHOLJrQFLD�/WGD��TXH��DOLiV��QDVFHX�HP�UD]mR�GR�VXFHVVR�GH�PHUFDGR�da revista «Inteligência». Na perspectiva editorial caracterizaram-se como pu-EOLFDo}HV�H[WUHPDPHQWH�SUR¿VVLRQDLV��RUJDQL]DGDV��GH�DPSOD�GLVWULEXLomR��KDELO-PHQWH�DGPLQLVWUDGDV�H�OXFUDWLYDV��1mR�IRL�GHVSUH]tYHO�R�DOFDQFH�GDV�GXDV�UHYLVWDV�disseminadoras de práticas de agrado dos regimes totalitários. Se «Inteligência» GLULJLX�VH�SDUD�D�SRSXODomR�MRYHP�H�DGXOWD��YHLFXODQGR�YDORUHV�FDURV�DR�PRGHOR�fascista, já «Viver!» atingiu outra parte do mercado – talvez até de maior consu-PR�±�PXOKHUHV��PmHV��HGXFDGRUHV��PRGHODQGR�DVVLP��GH�SRQWD�D�SRQWD��D�VRFLHGD-de presidida pelos ideais dos primeiros anos da Era Vargas. Apoiadas em sólidos capitais de seu inicial proprietário, o engenheiro e empre-ViULR�6DPXHO�5LEHLUR��DPHDOKDUDP�DQXQFLDQWHV�GH�UHOHYR��TXH�FRQWULEXtUDP�SDUD�o sucesso editorial do empreendimento. Contudo, coube ao Diretor de ambas DV�SXEOLFDo}HV��R�PpGLFR�0iULR�*UDFLRWWL��IXQFLRQiULR�GR�VHUYLoR�GH�DVVLVWrQFLD�VRFLDO�GR�HVWDGR��FRP�YDVWD�UHGH�GH�UHODo}HV�QR�PHUFDGR�HGLWRULDO�H�QD�LPSUHQVD��JDUDQWLU� VXD� DPSOD� SURSDJDomR�� D¿QDGD� FRP� DV� SURSRVWDV� QDFLRQDOLVWDV�� SRSX-OLVWDV�H�FHQWUDOL]DGRUDV�GH�*HW~OLR�9DUJDV��VREUHWXGR�QRV�DQRV�TXH�PDUFDUDP�D�LGHQWL¿FDomR�GR�*RYHUQR�FRP�R�IDVFLVPR�GH�0XVVROLQL��1mR�VH�GHYH�GHVFDUWDU�R�FDUiWHU�PHUFDQWLO� LQHUHQWH�D�HVVDV�SXEOLFDo}HV��(��VHP�G~YLGD��UHYHODUDP�VH�QHJyFLRV�YDQWDMRVRV��$�GHVSHLWR�GH�±�QR�GLVFXUVR�±�*UDFLRWWL�negar interesses pecuniários, esses se impunham tanto para o proprietário Samuel 5LEHLUR��DJHQWH�GH�QHJyFLRV��TXH�QmR� LQYHVWLULD�HP�DWLYLGDGH�GH¿FLWiULD��DVVLP�FRPR�SDUD�*UDFLRWWL��KRPHP�GH�UHQGDV�PRGHVWDV��DGYLQGDV�WmR�Vy�GD�DWLYLGDGH�



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QR�IXQFLRQDOLVPR�S~EOLFR��QHP�VHPSUH�FRP�UHPXQHUDomR�FRPSDWtYHO�j�VXD�IRU-PDomR�VXSHULRU�H�PRGR�GH�YLGD��(�WDQWR�D�YLVmR�HFRQ{PLFD�GH�*UDFLRWWL�QmR�HUD�GHVSUH]tYHO��TXH�VHXV�GRLV�LQYHVWLPHQWRV�QR�SHULRGLVPR�VH�¿]HUDP�SUHFHGHU�GH�cálculos sobre a viabilidade comercial dos mesmos, talento que se comprovou posteriormente ao criar o Clube do Livro, um dos primeiros do país, com rede de DVVRFLDGRV�SRU�WRGR�R�%UDVLO��FXMDV�HGLo}HV�GH�REUDV�FOiVVLFDV�GD�OLWHUDWXUD�LQWHU-nacional e nacional conheceram tiragem de 50.000 exemplares por mês. $PEDV�DV�SXEOLFDo}HV�±�VH�FRQWH[WXDOL]DGDV�D�VHX�WHPSR�±�IRUDP�VXFHVVRV�HGLWR-riais. No caso de «Inteligência» trazia uma peculiaridade, pois composta de arti-JRV�HVWUDQJHLURV�WUDGX]LGRV�GH�LPSRUWDQWHV�UHYLVWDV�LWDOLDQDV��IUDQFHVDV�H�DOHPmV��pode ser vista no gênero como modelo editorial pioneiro em nosso periodismo. Quanto a «Viver!» inaugurava um segmento do periodismo feminino, voltado SDUD�D�PXOKHU�H�SDUD�D�PmH��FHQWUDGD�QD�HGXFDomR�LQIDQWLO��WHPiWLFD�GD�RUGHP�GR�GLD�HP�UD]mR�GDV�SROtWLFDV�S~EOLFDV�GH�VD~GH��GH�IRUWH�WHRU�HXJrQLFR��6HXV�FRQ-teúdos em linguagem acessível à mulher brasileira, destilados por nomes referen-FLDLV�GD�iUHD�GD�PHGLFLQD�SDXOLVWD��WRUQDUDP�QD�SXEOLFDomR�GH�FRQVXPR�GD�pSRFD��TXH�PRGHORX�JHUDo}HV��SDXWDGDV�SHOR�FXOWR�GR�FRUSR��Contudo, importa registrar que, particularmente a revista «Viver!», seja pela te-PiWLFD�SUHFLVD�Mi�LQVHULGD�HP�VHX�VXEWtWXOR�±�³6D~GH��)RUoD�H�%HOH]D´�±�UHSUR-GX]LX�RV�LGHDLV�DEUDoDGRV�SHOR�(VWDGR�1RYR��QD�VXD�YHUWHQWH�YROWDGD�SDUD�D�IRU-PDomR�GH�XPD�VRFLHGDGH�PRGHODGD�SHOR�(VWDGR�FHQWUDOL]DGRU��3DXWDGD�QR�LGHDO�HXJrQLFR��SUHVHQWH�HP�ERD�SDUWH�GD�LQWHOHFWXDOLGDGH�GR�SDtV��QDV�LQVWLWXLo}HV�GH�VD~GH�H�GH�HGXFDomR�GR�(VWDGR��YHLR�DR�HQFRQWUR�GR�SUHWHQGLGR�SURMHWR�TXH�HQWmR�VH�FRQVWUXtD�QR�kPELWR�GR�JRYHUQR�FHQWUDO��D�FULDomR�GH�XP�SRYR�IRUWH��SDUD�ID]HU�XPD�1DomR�IRUWH�Percorrer os bastidores de «Inteligência» e «Viver!» procurando inferir as postu-UDV�H�SUiWLFDV�GH�VHXV�HGLWRUHV��DVVLP�FRPR�LGHQWL¿FDU�WHPDV��RUJDQLVPRV�H�LQV-WLWXLo}HV� TXH� ³GHV¿ODUDP´� HP� VXDV� SiJLQDV�� p� WULOKD� LOXPLQDGD� SDUD� UHFRPSRU�PDLV�XPD�GLPHQVmR�GD�FRPSOH[D�(UD�9DUJDV��1HVVD�DERUGDJHP��OLPLWDGD�WmR�Vy�DR�HVIRUoR�SUHOLPLQDU�SDUD�HQWHQGLPHQWR�GDV�UHVSHFWLYDV�SXEOLFDo}HV�QR�TXDGUR�GR�SHULRGLVPR�SDXOLVWD��UHVXOWRX�TXH�DPEDV�DV�UHYLVWDV�VmR�PDLV�FRPSOH[DV�TXH�R�YHLFXODGR�HP�VHXV�WH[WRV�H�LPDJHQV��SHGLQGR�PDLV�HVWXGRV�H�GHFRGL¿FDo}HV��

Breve introducción

'XUDQWH�OD�*XHUUD�&LYLO�HVSDxROD��\�HO�SHUtRGR�LQPHGLDWDPHQWH�SRV-WHULRU�D�OD�YLFWRULD�GHO�JHQHUDO�)UDQFR�HQ�(VSDxD��ORV�PRYLPLHQWRV�IDVFLVWDV�HV-SDxRO�\�SRUWXJXpV�GHVDUUROODURQ�XQ�LQWHQVR�LQWHUFDPELR�LGHROyJLFR��(O�DSR\R�GH�6DOD]DU�DO�IDVFLVPR�HVSDxRO�SDUD�GHUURFDU�HO�JRELHUQR�GHPRFUiWLFR�UHSXEOLFDQR�H�LQVWDXUDU�HQ�(VSDxD�XQ�UpJLPHQ�DXWRULWDULR�\�DQWL�FRPXQLVWD��FRPSDWLEOH�FRQ�HO�Estado Novo luso, así como la necesidad del franquismo y el salazarismo de legi-timar internacionalmente sus proyectos políticos, hizo que se desarrollara un in-tenso intercambio cultural y propagandístico entre ambos movimientos fascistas entre 1936 y 1940. El deporte, el ocio, el turismo y el cine fueron utilizados como instrumentos de propaganda al servicio de esta colaboración estratégica para fo-mentar el sentimiento ibérico de cohesión ideológica y consenso anti-comunista.Los gobiernos franquista y salazarista organizaron a partir de 1937 encuentros SROtWLFRV�HQWUH� VXV� UHVSHFWLYDV�PLOLFLDV�� OD�/HJLmR�3RUWXJXHVD�\� OD�)DODQJH�(V-SDxROD��(VWRV�LQWHUFDPELRV�LEDQ�DFRPSDxDGRV�GH�DFWLYLGDGHV�GHSRUWLYDV��FXOWX-rales o de ocio, y visitas de periodistas, políticos o intelectuales a ciudades de los respectivos países, así como otras acciones de carácter propagandístico que pretendían crear un sentimiento de legitimación mutua. En el caso del gobierno IDVFLVWD�HVSDxRO��DGHPiV��HVWH�WLSR�GH�DFFLRQHV�GH�LQWHUFDPELR�SUHWHQGtDQ�PRVWUDU�el respeto y la gratitud hacia la dictadura portuguesa por el decidido apoyo de Sa-OD]DU�DO�JROSH�PLOLWDU�FRQWUD�OD�,,��5HS~EOLFD�\�SDUD�SURPRFLRQDU�OD�nueva (VSDxD�en Portugal. Por su parte, el gobierno salazarista aprovechaba para prestigiar el Estado Novo como modelo de orden, paz, progreso y bienestar.

,S�PU[LYJHTIPV�WYVWHNHUKxZ[PJV�KLS�MHZJPZTV�PItYPJV!�VJPV��KLWVY[L��JPUL�`�[\YPZTV ��

(SILY[V�7LUH�9VKYxN\La Profesor titular de Historia de la Propaganda en la Universidad de Vigo

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1. Los grandes eventos del fascismo ibérico: deporte, ocio y turismo

/DV�DXWRULGDGHV�IUDQTXLVWDV��D�WUDYpV�GH�OD�)DODQJH�(VSDxROD��LQYLWDURQ�HQ�YDULDV�RFDVLRQHV�D�GHOHJDFLRQHV�GH�OD�/HJLmR�3RUWXJXHVD y alumnos de sus escuelas mili-WDUHV�D�YLVLWDU�(VSDxD�\�FRQRFHU�VXV�DYDQFHV�PLOLWDUHV��HFRQyPLFRV�\�VRFLDOHV��/RV�viajes, patrocinados por el ejército faccioso, estaban organizados de acuerdo con un programa cuidadosamente pensado para sorprender y halagar a los visitantes. En noviembre de 1937, se produjeron dos visitas simultáneas de sendas delega-FLRQHV�GH�OD�/HJLmR�3RUWXJXHVD D�FLXGDGHV�HVSDxRODV��TXL]iV�ODV�PiV�LPSRUWDQWHV�GH�WRGDV�ODV�TXH�UHDOL]y�OD�PLOLFLD�SRUWXJXHVD�D�(VSDxD��XQD�D�6DODPDQFD�\�RWUD�D�9LJR��/D�SULPHUD�HVWDED�IRUPDGD�SRU�XQD�³FRPLVLyQ�GH�MHIHV´�GH�OD�RUJDQL]DFLyQ�SDUDPLOLWDU�OXVD��FX\R�LWLQHUDULR�LQFOX\y�XQD�YLVLWD�D�OD�VHGH�GH�OD�©*DFHWD�5HJLR-nal» de Salamanca, varios frentes de combate y algunas de las poblaciones de OD�(VSDxD�IUDQTXLVWD1��(O�-HIH�GH�,QWHUFDPELR�\�3URSDJDQGD�([WHULRU�GH�)UDQFR��-RDTXtQ�5RGUtJXH]�GH�*RUWi]DU��GLR�LQVWUXFFLRQHV�D�ORV�PHGLRV�GH�FRPXQLFDFLyQ�D¿QHV�SDUD�TXH�GLYXOJDVHQ�OD�QRWLFLD2. Los propagandistas rebeldes, en el comuni-cado de prensa que da la bienvenida a los milicianos portugueses, destacan en la LPSRUWDQFLD�GH�PRVWUDU�HO�HVIXHU]R�GH�ORV�³QDFLRQDOLVWDV´�HVSDxROHV�SDUD�UHVWDXUDU�su país:

[...] La Legión Portuguesa es una milicia fuerte y entusiasta creada por el Ilustre HVWDGLVWD�2OLYHLUD�6DOD]DU��DFWXDO�-HIH�GHO�*RELHUQR�3RUWXJXpV�\�TXH�GH�XQD�PDQHUD�tan gallarda, tan patriótica y tan brillante, ha sabido llevar los destinos de su país a las más altas cumbres de la prosperidad y de la gloria. Oliveira Salazar, una de ODV�JUDQGHV�¿JXUDV�GHO�1DFLRQDOLVPR�0XQGLDO�KD�VDELGR�LPEXLU�HQ�HO�DOPD�GH�ODV�-XYHQWXGHV�3RUWXJXHVDV�XQD� LGHD� LQWHJUDO�GH�3DWULD��GH�+RQRU�\�GH�-XVWLFLD�TXH�ha cristalizado en esa admirable Legión Portuguesa tan afín en ideología a las PLOLFLDV�HVSDxRODV��>��@�$XQ�FXDQGR�HQ�3RUWXJDO�VH�KDQ�WHQLGR�\�VH�WLHQHQ�QRWLFLDV�exactas del curso triunfal que el CAUDILLO viene imprimiendo desde un prin-cipio a nuestra gloriosa cruzada, nos complace y nos alegra que vengan a ver por VXV�SURSLRV�RMRV�HVWD�YLGD�GH�OD�(VSDxD�1DFLRQDO��HQ�OD�JXHUUD�\�HQ�OD�SD]�GH�ODV�ciudades, hombres que, como los Legionarios Portugueses, sabrán apreciar en su justa medida nuestro esfuerzo, porque ya, en el campo de las ideas, nos conocen y nos comprenden. Bien venidos sean los ilustres viajeros, a los que deseamos una PX\�JUDWD�HVWDQFLD�HQ�QXHVWUD�(VSDxD�´�>PD\~VFXODV�HQ�HO�RULJLQDO@3.

/D�YLVLWD�GH�OD�/HJLmR�3RUWXJXHVD a Vigo fue un gran acontecimiento público, pro-

1� �&XDUWHO�*HQHUDO�GHO�*HQHUDOtVLPR�$UFKLYR�*HQHUDO�0LOLWDU�GH�ÈYLOD� �&&*�$*0$��$�Q��L nº 327, carpeta nº 57, documento nº 6. Telegrama s/nº de la Delegación Nacional del Servicio ([WHULRU�DO�(VWDGR�0D\RU�GH�%XUJRV��<�WDPELpQ��$*$��3UHVLGHQFLD��FDMD�Q��&DUWD�GH�-RDTXtQ�5RGUtJXH]�GH�*RUWi]DU�DO�GLUHFWRU�GH�OD�©*DFHWD�5HJLRQDOª de Salamanca, 22/11/1937.2� ,GHP��&RPXQLFDGR�GH�SUHQVD�DQH[R�FRQ�HO�VLJXLHQWH�WLWXODU��³+R\�OOHJD�D�6DODPDQFD�XQD�FRPL-VLyQ�GH�-HIHV�GH�OD�/HJLyQ�3RUWXJXHVD´�3 Ibidem.

Alberto Pena-RodríguezEl intercambio propagandístico del fascismo ibérico


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bablemente uno de los momentos de máxima popularidad de Portugal en tierras HVSDxRODV��6HJ~Q�FXHQWDQ�ORV�FURQLVWDV�GH�OD�SUHQVD�OXVD��QXQFD�ORV�SRUWXJXHVHV�\�HO�(VWDGR�1RYR�KDEtDQ�VRxDGR�FRQ�DOFDQ]DU�XQ�UHFRQRFLPLHQWR�SRSXODU�WDQ�SUR-IXQGR�FRPR�HO�TXH�GHPRVWUy�OD�SREODFLyQ�YLJXHVD��9LJR�IXH�XQD�¿HVWD�OXVR�HVSD-xROD�GXUDQWH�YDULRV�GtDV��6XV�FDOOHV�HVWDEDQ�DGRUQDGDV�FRQ�EDQGHUDV�SRUWXJXHVDV�\�PLOHV�GH�PLOLFLDQRV�GH�DPERV�SDtVHV�GHV¿ODURQ�\�FRQIUDWHUQL]DURQ�HQ�YDULRV�actos conjuntos. El acto central del encuentro entre las milicias de los dos regímenes fascistas, IXH�XQ�SDUWLGR�GH�I~WERO�TXH�HQIUHQWy�D�ODV�VHOHFFLRQHV�GH�3RUWXJDO�\�GH�OD�(VSDxD�IUDQTXLVWD�HQ�HO�(VWDGLR�0XQLFLSDO�GH�%DODtGRV�HO��GH�QRYLHPEUH�GH��3HUR�el evento deportivo no fue más que una excusa para realizar toda una batería de acciones propagandísticas que tuvieron una enorme repercusión en la prensa portuguesa, particularmente en el diario «O Século», que le dio una cobertura ex-traordinaria a la organización del encuentro varios días antes de la celebración. El día 21 de noviembre, «O Século» DQXQFLy�HQ�VXV�WLWXODUHV�GH�SRUWDGD��³(P�9LJR�YmR�RUJDQL]DU�VH�LPSRQHQWHV�IHVWDV�HP�KRQUD�GH�3RUWXJDO´4. /DV�DJHQFLDV�GH�YLDMHV�FRODERUDURQ�HQ�OD�SURPRFLyQ�GH�OD�¿HVWD�RIUHFLHQGR�WUDQV-porte, entrada al estadio, alojamiento y manutención a precios reducidos desde Lisboa y Porto. La agencia de turismo Europeia habilitó incluso un tren especial entre la capital portuguesa y Vigo5�� (O� �� GH� QRYLHPEUH�� ©5DGLR�1DFLRQDO� GH�(VSDxDª�LQIRUPDED�TXH�VH�HVSHUDED�OD�OOHJDGD�GH��SRUWXJXHVHV�\�HO�GHV-SOD]DPLHQWR�GH�PLOODUHV�GH�IDPLOLDV�GHO�QRUWH�GH�(VSDxD�KDVWD�HO�VXU�GH�*DOLFLD6. (O�SURJUDPD�GH�DFWLYLGDGHV��DSUREDGR�GLUHFWDPHQWH�SRU�HO�&XDUWHO�*HQHUDO�GHO�*HQHUDOtVLPR��VH�GHVDUUROOy�HQ�HO�¿Q�GH�VHPDQD�GHO��DO��GHO�PHV�FLWDGR��LQL-FLDGR�FRQ�XQD�UHFHSFLyQ�R¿FLDO�D�ORV�LQYLWDGRV�GH�KRQRU��TXH�HUDQ�HO�JHQHUDO�OXVR�Schiappa de Azevedo, el cónsul de Portugal en Vigo, Archer Crespo, y el cónsul HVSDxRO�HQ�2SRUWR��-RVp�GH�(ULFH7. Durante las jornadas de convivencia festiva, las calles de Vigo registraban un ambiente de simpatía con Portugal y los portugueses. En muchas ventanas col-gaban banderas de Portugal, de la Falange y del ejército rebelde; los escaparates mostraban recordatorios y objetos típicos del país vecino, y las pensiones eran un auténtico ir y venir de visitantes del otro lado de la frontera que buscaban alojamiento8��/D�GHOHJDFLyQ�GH�OD�)DODQJH�(VSDxROD en Vigo movilizó a todos sus

4 «O Século», nº 20003, 21/11/1937, p. 8.5 En primera clase, el viaje costaba 350 escudos, y, en segunda, 290. La empresa de transporte &DSULVWLDQR��)HUUHLUD�RIUHFtD�XQD�YLDMH�GH�LGD�\�YXHOWD�SRU��HVFXGRV��<�WDPELpQ�XQD�³FRPLVmR�HVSHFLDO�GH�GHVSRUWLVWDV´�FRQWUDWy�XQ�WUHQ�UiSLGR�HVSHFLDO�TXH�FRVWDED��HVFXGRV�HQ�VHJXQGD�\��en primera («O Século», nº 20004, 23/11/1937, p. 2).6 «O Século», nº 20005, 24/11/1937, p. 6.7 «O Século», nº 20003, 21/11/1937, p. 8.8 «O Século», nº 20008, 27/11/1937, p. 5.

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D¿OLDGRV�H�LQVWDOy�PHVDV�LQIRUPDWLYDV�HQ�OD�FpQWULFD�FDOOH�3UtQFLSH�SDUD�LQIRUPDU�a los visitantes de las actividades festivas9. (Q� HO�&DVLQR� GH� OD� FLXGDG� VH� DEULy� XQ� ³WyPEROD� SDWULyWLFD´� SURPRYLGD� SRU� HO�³FRPLWp�SUR�DEDVWHFLPLHQWR�GHO�HMpUFLWR´�\�VH�VRUWHDURQ�YDULRV�FKHTXHV�GH��pesetas y un automóvil de lujo en honor de los portugueses10. El consejero nacio-QDO�GH�OD�)DODQJH��-HV~V�6XHYRV��FRQYRFy�D�ORV�SHULRGLVWDV�H[WUDQMHURV�SDUD�KDFHU�propaganda desde el inicio de las actividades. Al enviado especial de «O Século»

le transmitió un mensaje de confraternización imperialista para el pueblo portu-JXpV��³$R�SLVDUHP�D�QRVVD�G{FH�WHUUD�FRQTXLVWDGD��VDXGDPRV�DRV�FDPDUDGDV�GH�3RUWXJDO�DPLJR��FRP�R�EUDoR�HUJXLGR�H�JULWRV�GR�,PSpULR��FRP�D�VDXGDomR�H�RV�JULWRV�GD�QRYD�(VSDQKD��TXH�VmR�LJXDLV�DRV�GR�QRYR�3RUWXJDO��'HSRLV�GD�JUDQGH�noite da nossa decadência, em que juntos sofremos desprezo e vassalagem, levan-WD�VH�D�QRVVD�YRQWDGH�GH�SRGHULR´11. /D�/HJLmR�3RUWXJXHVD�\�VX�EULJDGD�QDYDO12�GHV¿ODURQ�DFRPSDxDGDV�SRU�PLOLFLD-nos de la Falange y las bandas de música municipales de Valladolid y Vigo por las principales avenidas de la ciudad, entre aclamaciones de la multitud, cohetes SLURWpFQLFRV��ERPEDV�GH�SDOHQTXH��HWF��0LHQWUDV�GHV¿ODEDQ��HO�S~EOLFR�YLWRUHDED�el nombre de Salazar y de Portugal13�� -XVWR� DQWHV� GHO� SDUWLGR� GH� I~WERO�� HO� ��de noviembre, se organizó un apoteósico cortejo en el que participaban varias FROXPQDV�GH�OD�/HJLmR�3RUWXJXHVD��XQD�EULJDGD�GH�³ÀHFKDV´��RWUD�GH�³SHOD\RV´�\�GRV�VHFFLRQHV�MXYHQLOHV�GH�DUWLOOHUtD�\�VDOXG�GH�OD�)DODQJH�(VSDxROD��TXH�UHFR-UULHURQ�ODV�SULQFLSDOHV�FDOOHV�KDVWD�GHVHPERFDU�HQ�OD�3OD]D�GH�&DP}HV��$TXt�WRPy�OD�SDODEUD�-HV~V�6XHYRV�SDUD�UHFRUGDU�ORV�ORJURV�GHO�GLFWDGRU�SRUWXJXpV�2OLYHLUD�Salazar y el orgullo imperial del fascismo ibérico:

Agora chegou a hora dos portugueses e espanhóis voltarem a ser objecto do pen-VDPHQWR� HP� WRGDV� DVFRQFLHQFLDV� PXQGLDLV�� &DPDUDGDV�� LUPmRV� GD� VDQWD� XQLmR� hispánica! Havemos, muito cedo, de ocupar os primeiros postos do mundo, vasios GHVGH�TXH�RV� DEDQGRQiPRV��6DOD]DU� H�)UDQFR�KmR�GH� UHS{U�QRV�QD�SRVLomR�TXH�PHUHFHPRV��6DXGDPRV�&DP}HV��R�YRVVR�H�QRVVR�SRHWD�H�QR�VHX�PRQXPHQWR�FROR-FDPRV�HVWDV�À{UHV��SDUD�OHPEUDU�TXH�QDVFHPRV�SDUD�PDQGDU�QR�PXQGR��)RPRV�RV�primeiros a implantar o cristianismo e voltaremos a fazê-lo. Houve quem quisesse que vivéssemos como inimigos, mas agora nos encontramos, pois a nossa amizade é indestructivel. Se algum dia Portugal quisesse o nosso sangue, estaremos prontos D�GDU�OKR��>��@�4XH�HVWD�YRVVD�SHUPDQHQFLD�QmR�VHMD� LQXWLO�� ,GH�GL]HU�DRV�YRVVRV�FRPSDWULRWDV� TXH� D�(VSDQKD� HVWi� GH� Sp�� HP�SOHQD� UHFRQVWUXomR��'L]HL�OKHV� TXH�

9 «O Século», nº 20009, 28/11/1937, p. 1.10 Ibidem, p. 6.11 Ibidem, p. 1.12� /��1XQR�5RGULJXHV��$�/HJLmR�3RUWXJXHVD��$�0LOtFLD�GR�(VWDGR�1RYR��, Editorial Estampa, Lisboa 1996, pp. 78-79.13 Ibidem, p. 6.



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WHPRV�R�HVSLULWR�GH�6DQWR�$QWRQLR�QR�FRUDomR��9LYD�3RUWXJDO��9LYD�(VSDQKD��9LYD�Oliveira Salazar! Viva o Caudilho!14.

Las milicias continuaron su recorrido hasta el estadio municipal de Balaídos, PLHQWUDV� OHV�DUURMDEDQ�SpWDORV�GH�ÀRUHV�GHVGH� ORV�EDOFRQHV�GH� ORV�HGL¿FLRV��(O�campo de fútbol tampoco fue ajeno a la parafernalia fascista. En uno de los fon-dos del estadio se levantaba una pirámide con las banderas de las milicias junto al OHPD�³(VSDxD�VDOXGD�D�3RUWXJDO´��<��HQ�OD�WULEXQD�GH�KRQRU��FROJDEDQ�GRV�JUDQGHV�UHWUDWRV� GHO� JHQHUDO� )UDQFR� \� 6DOD]DU�� (O� S~EOLFR� DJLWDED� EDQGHUDV� \� SDxXHORV�FRQ�ORV�FRORUHV�GH�3RUWXJDO��PLHQWUDV�GHV¿ODEDQ�ORV�PLOLFLDQRV�GH�DPERV�SDtVHV��/RV�IXWEROLVWDV�HVSDxROHV��LQPHUVRV�HQ�OD�PRGD�GHO�PRPHQWR��YHVWtDQ�XQLIRUPH�D]XO��HO�FRORU�GH�OD�)DODQJH��FRQ�HO�HVFXGR�GHO�SDUWLGR�IDVFLVWD�HVSDxRO15. Tras el HQFXHQWUR��TXH�JDQDURQ�SRU�SRUWXJXHVHV�SRU�GRV�JROHV�D�XQR��HO�-HIH�GH�3UHQVD�\�Propaganda de la Falange, Fermín Yzurdiaga, pronunció una multitudinaria con-IHUHQFLD�HQ�HO�7HDWUR�*DUFtD�%DUEyQ��&RPR�HO�ORFDO�QR�SXGR�DFRJHU�D�WRGRV�ORV�asistentes, se habilitaron altavoces en la calle. Yzurdiaga resaltó en su alocución HO�FDUiFWHU�JHQXLQDPHQWH�HVSDxRO�GH�VX�SDUWLGR��VXV�UDtFHV�UHOLJLRVDV�\�VX�YRFD-ción imperialista16.(Q�HO�+RWHO�&RQWLQHQWDO��ODV�DXWRULGDGHV�HVSDxRODV�RIUHFLHURQ�XQD�FHQD�GH�KRPH-QDMH�D�VXV�LQYLWDGRV��$O�GtD�VLJXLHQWH��ORV�PLHPEURV�GH�OD�/HJLmR�3RUWXJXHVD�SX-GLHURQ�FRQRFHU�OD�%DVH�1DYDO�GH�0DUtQ17. Los periodistas portugueses, alemanes e italianos fueron también invitados por las autoridades locales y la Asociación de la Prensa de Vigo. A los futbolistas se les premió con una mariscada (baile LQFOXtGR��HQ�OD�IiEULFD�GH�FHUYH]D�/DEDU[D��RIUHFLGD�SRU� OD�)HGHUDFLyQ�*DOOHJD�de Fútbol, así como una visita por las sedes de las principales organizaciones corporativas de la ciudad18.(VWD�³JORULRVD´�¿HVWD�RUJDQL]DGD�SRU�OD�)DODQJH�HQ�9LJR�WXYR�VX�UpSOLFD�HQ�/LVERD�GRV�PHVHV�GHVSXpV��HQWUH�ORV�GtDV��\��GH�HQHUR�GH��/D�/HJLmR�3RUWXJXHVD organizó otro encuentro de fútbol con un programa de actividades similar para HO�TXH�LQYLWy�D�XQD�GHOHJDFLyQ�GH�YDULRV�FHQWHQDUHV�GH�IDODQJLVWDV�HVSDxROHV��/D�-XQWD�&HQWUDO�GH�OD�/HJLmR�3RUWXJXHVD�GHVDUUROOy�HO�SURJUDPD�GH�HYHQWRV�HQ�FROD-ERUDFLyQ�FRQ�OD�GHOHJDFLyQ�GH�OD�PLOLFLD�HVSDxROD�HQ�/LVERD��/RV�DFWRV�LQFOXtDQ��además de un partido de fútbol entre las selecciones de ambos regímenes, una PDQLIHVWDFLyQ�S~EOLFD�GH�KRPHQDMH�D�OD�)DODQJH�(VSDxROD��XQD�PLVD�FDPSDO��XQ�SDVHR�WXUtVWLFR�SRU�6LQWUD��&DVFDLV�\�(VWRULO��XQ�GHV¿OH�PLOLWDU�SRU�OD�$YHQLGD�GD�Liberdade y un espectáculo teatral, entre otros. Al evento fueron invitados tam-

14 «O Século», nº 20010, 29/11/1937, p. 1.15 Ibidem.16 Ibidem, p. 6. 17 Ibidem.18 «O Século», nº 20011, 30/11/1937, p. 2.

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bién miembros del Fascio italiano y del Partido Nazi19. /D�GHOHJDFLyQ�IDODQJLVWD�HVWDED�IRUPDGD�SRU�YDULRV�FHQWHQDUHV�GH�D¿OLDGRV�SUR-cedentes de Vigo, Pontevedra, Sevilla, Badajoz y Cáceres20. Su llegada a Lisboa se realizó simbólicamente el 29 de enero, fecha en la que se cumplía el octavo DQLYHUVDULR�GHO�¿Q�GH�OD�GLFWDGXUD�GH�3ULPR�GH�5LYHUD��+HFKR�TXH�HO�©'LiULR�GD�0DQKmª�GHVWDFD�HORJLDQGR�HQ�VX�HGLWRULDO�ODV�YLUWXGHV�GHO�0DUTXpV�GH�(VWHOD�\�PLWL¿FDQGR�D�VX�KLMR�-RVp�$QWRQLR�SULPR�GH�5LYHUD��IXQGDGRU�GH�OD�)DODQJH�(V-SDxROD21.'HVGH�ODV�IURQWHUDV�GH�9DOHQoD�GR�0LQKR�\�(OYDV��HO�JUXSR�GH�IDODQJLVWDV�TXH�DFX-GLHURQ�D�3RUWXJDO�IXHURQ�DFRPSDxDGRV�SRU�GHOHJDGRV�GH�OD�/HJLmR�3RUWXJXHVD��que les prepararon un recibimiento en varias poblaciones portuguesas. El grupo TXH�HQWUy�SRU�HO�QRUWH�IXH�REVHTXLDGR�FRQ�XQ�³SRUWR�GH�KRQUD´�HQ�9LDQD�GR�&DV-WHOR�\�2SRUWR��(Q�HVWD�VHJXQGD�FLXGDG��OD�/HJLmR�\�OD�0RFLGDGH�3RUWXJXHVD or-ganizaron un banquete en el Palácio de Cristal, ornamentado para la ocasión con lámparas que lucían los colores de la bandera franquista y el símbolo de la milicia IDVFLVWD�HVSDxROD22. En Leiria, Alenquer y Vila Franca de Xira, la caravana de la Falange fue recibida con aplausos de la población y vivas a Salazar y Carmona de legionarios lusos23. De acuerdo con la narración de la prensa salazarista, cuando los falangistas lle-garon a la capital portuguesa, se produjo una especie de delirio popular. Según OD� H[SUHVLyQ� GHO� ©'LiULR� GD�0DQKmª�� HO� ³HQWLDVLDVPR�SRVVXLUD� D� FLGDGH´24. En OD�3UDoD�&DP}HV��VH�IRUPDURQ�YDULDV�EULJDGDV��HQWUH�ODV�TXH�GHVWDFDEDQ�OD�GH�OD�GHOHJDFLyQ� IDODQJLVWD� HQ�/LVERD�� SUHVLGLGD�SRU�0DQXHO�/ORUHW�� \� OD� SURFHGHQWH�de Badajoz, integrada por 99 cadetes, 10 médicos, 9 tambores, 7 cornetas y 3 LQVWUXFWRUHV��OLGHUDGD�SRU�HO�WHQLHQWH�0DULDQR�5DPDOOR��'HVSXpV��GHV¿ODURQ�SRU�ODV�FDOOHV�GH�/LVERD�HQ�GLUHFFLyQ�D�ODV�R¿FLQDV�GH�OD�$FFLyQ�6RFLDO�\�3ROtWLFD�GH�OD�/HJLmR�3RUWXJXHVD��VHJXLGRV�SRU�XQD�³PDVVD�HQRUPH´�GH�JHQWH�\�KDFLHQGR�XQD�SDUDGD�GH�KRPHQDMH�DQWH�OD�VHGH�GHO�yUJDQR�GH�OD�8QLmR�1DFLRQDO��HO�©'LiULR�GD�

19� ©'LiULR�GD�0DQKmª��Q��S��20� /D�'HOHJDFLyQ�GH�)DODQJH�HVWDED�HQFDEH]DGD�SRU�HO�OtGHU�SURYLQFLDO�GH�OD�RUJDQL]DFLyQ��-HV~V�6XHYRV��TXH�IXH�DFRPSDxDGR�GH�OD�SUHVLGHQWD�GH�OD�VHFFLyQ�IHPLQLQD��%HUQDUGD�3DWLxR��HO�FRPDQ-GDQWH�GH�OD�%DVH�0LOLWDU�GH�0DUtQ��3HGUR�)RQWHOD��ORV�GLULJHQWHV�GH�OD�)DODQJH�([WHULRU�0HUU\�GHO�9DO�\�-RVp�GHO�&DVWDxR��\�QXPHURVRV�FDUJRV�GH�OD�PLOLFLD�HQ�9LJR��*XVWDYR�.UXNHQEHUJ��MHIH�GH�OD�$FFLyQ�3ROtWLFD��5LYDV�%DUUHUDV��MHIH�GH�ODV�PLOLFLDV�GH�9LJR��0DUFHOLQR�%UL]��MHIH�GH�$X[LOLR�6RFLDO��-RVp�7RXULxR��PpGLFR�GH�OD�%DVH�1DYDO�PDULQHQVH��HO�GHOHJDGR�MXYHQLO�GH�)DODQJH��$GROIR�0DWHR� etc. Cfr. ©'LiULR�GD�0DQKmª��nº 2429, 25/01/1938, p. 1.21 ©'LiULR�GD�0DQKmª��Q��S��³��GH�-DQHLUR´�22 Al almuerzo acudieron 400 invitados, entre los que se encontraban las autoridades locales, PLHPEURV�GHVWDFDGRV�GH�OD�/HJLmR�\�OD�0RFLGDGH�3RUWXJXHVD��HO�FyQVXO�GH�(VSDxD��HWF��$O�¿QDO�GHO�PLVPR��KDEODURQ�HO�SUHVLGHQWH�GH�OD�&kPDUD�0XQLFLSDO�GH�3RUWR��0HQGHV�&RUUrD��HO�0DUTXrV�GH�&DUYDOKR�\�-HV~V�6XHYRV�23 ©'LiULR�GD�0DQKmª��nº 2434, 30/01/1938, p. 1.24 Ibidem.



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0DQKmª25. Allí, el general Casimiro Telles y el capitán Humberto Delgado, en presencia de algunas autoridades del Estado Novo, dieron la bienvenida a los IDODQJLVWDV��(Q�VX�QRPEUH��-HV~V�6XHYRV�H[SUHVy�S~EOLFDPHQWH�VX�GHXGD�FRQ�OD�³SURYD�GH�DPRU´�TXH�3RUWXJDO�GHPRVWUy�DO�0RYLPLHQWR�1DFLRQDO�IUDQTXLVWD��(O�OtGHU�IDVFLVWD�RIUHFLy�OD�D\XGD�LQFRQGLFLRQDO�GH�(VSDxD�DO�(VWDGR�SRUWXJXpV�SDUD�FRPEDWLU�D�VXV�SRVLEOHV�HQHPLJRV��D�OD�YH]�TXH�GHVPLHQWH�OD�³PDVyQLFD´�SURSD-JDQGD�TXH�DWULEXtD�D�ORV�PLOLWDUHV�UHEHOGHV�HVSDxROHV�DPELFLRQHV�WHUULWRULDOHV�VR-EUH�3RUWXJDO��6X�GLVFXUVR�HV�DQDOL]DGR�GHWDOODGDPHQWH�SRU�HO�©'LiULR�GD�0DQKmª�

[...]� 1mR� HVTXHoDLV�� QXQFD�� TXH� VH� DOJXP� GLD� 3RUWXJDO� SDVDVVH� SRU� WUDQVHV� WmR�amargos como aqueles que a Espanha está passando, os falangistas estariam D� YRVVR� ODGR� OXWDQGR� FRP� RV� SRUWXJXHVHV� FRPR� RXWURUD� OXWiPRV� MXQWRV�� 1mR�LPSRUWD��DFUHVFHQWRX��R�TXH�SRVVDP�GL]HU�D�0DoRQDULD�RX�RV�,QWHUQDFLRQDOLVPRV��quando vêm falar de imperialismos, Portugal e Espanha, independentes e amigos, querem ter no mundo a supremacia de outrora em que o mundo se dividia em dous imperios – o Império Português e o Império Espanhol. Falando sempre com grande eloquência e facilidade, disse, ainda, que as Falanges querem fazer chegar DWp�MXQWR�GR�3UHVLGHQWH�GD�5HS~EOLFD�H�GR�VU��'RXWRU�2OLYHLUD�6DOD]DU�DV�VDXGDo}HV�de toda a Espanha libertada, da nova Espanha. Terminou dizendo que desejava que DWp�MXQWR�GR�FRUDomR�GH�6DOD]DU�FKHJH�R�HFR�GDV�YR]HV�GRV�IDODQJLVWDV�HVSDQKyLV�que seguem o seu trabalho, aprendem com o seu exemplo, e que só por isso, TXDQWR�PDLV�QmR�I{VVH��PXLWR�OKH�GHYHP��7HUPLQRX�OHYDQWDQGR�³YLYDV´�D�3RUWXJDO�e a Salazar que a assistência frenéticamente e por largo tempo secundou, ouvindo-se constantemente vitoriar Franco e Salazar, Espanha e Portugal. E a estrondosa RYDomR� TXH� HQWmR� IRL� IHLWD� DRV� KyVSHGHV� GD� ³/HJLmR� 3RUWXJXHVD´� DWLQJLX� QHVVH�momento o seu maior esplendor. Eram centenas de vozes gritando Franco! Franco! Franco! Salazar! Salazar! 6DOD]DU��>��@´26.

(O��GH�HQHUR�SRU�OD�PDxDQD��HQ�ORV�MDUGLQHV�GHO�,QVWLWXWR�(VSDxRO��VH�FHOHEUy�XQD�PLVD�FDPSDO�D�OD�TXH�DFXGLHURQ�ORV�LQWHJUDQWHV�GH�OD�5HSUHVHQWDFLyQ�GH�OD�-XQWD�GH�%XUJRV�HQ�SOHQR��ORV�GHOHJDGRV�GH�OD�-XQWD�&HQWUDO�GH�OD�/HJLmR�3RUWXJXHVD��GH�OD�0RFLGDGH��XQ�JUXSR�GH�PXFKDFKRV�GH�ODV�-XYHQWXGHV�+LWOHULDQDV��\�FLHQWRV�GH�SHUVRQDV��/D�FHUHPRQLD�IXH�R¿FLDGD�SRU�HO�FDSHOOiQ�GH�OD�)DODQJH�(VSDxROD en Lisboa, Agostinho Viana27��$O�DFDEDU�HO�DFWR�UHOLJLRVR��$QWRQLR�,ERW�\�-HV~V�6XHYRV�WRPDURQ�OD�SDODEUD�SDUD�KDEODU�GH�OD�³WUiJLFD�JUDQGH]D�SUHVHQWH´�\�GH�ORV�³SHLWRV�YDORURVRV�GDV�)DODQJHV�GH�&DVWHOD´�TXH�HVWDEDQ�GHUUDPDQGR�VX� VDQJUH�SDUD� H[SXOVDU� D� ODV� ³KRUGDV� FRPXQLVWDV´28. Luego, se depositaron varias coro-QDV�GH�ÀRUHV�DQWH�HO�PRQXPHQWR�D�ORV�FDtGRV�SRUWXJXHVHV�HQ�OD�3ULPHUD�*XHUUD�0XQGLDO�HQ�SUHVHQFLD�GHO�VXEGLUHFWRU�GHO�6HFUHWDULDGR�GH�3URSDJDQGD�1DFLRQDO��

25 Ibidem.26 Ibidem, p. 8.27 «Diário de Notícias», nº 25587, 31/01/1938, p. 1.28� ©'LiULR�GD�0DQKmª��Q��S��

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$QWyQLR�(oD�GH�4XHLUR]��7UDV�HO�R¿FLR�UHOLJLRVR��VHJ~Q�OD�SUHQVD�SRUWXJXHVD��XQD�³LPSURYLVDGD´�PDQLIHV-tación de falangistas y legionarios portugueses milicianos se concentraron ante OD�UHVLGHQFLD�R¿FLDO�GH�6DOD]DU��8QD�YH]�HQ�OD�FDVD�GHO�MHIH�GHO�(VWDGR�1RYR��OD�multitud aclamó sin cesar al dictador portugués hasta que éste salió al balcón. El ©'LiULR�GD�0DQKmª��LQWHUHVDGR�HQ�KDFHU�YHU�D�OD�RSLQLyQ�S~EOLFD�SRUWXJXHVD�TXH�los falangistas admiraban profundamente a Salazar, destaca el gesto de uno de los PLOLFLDQRV�HVSDxROHV�HQ�PHGLR�GH�DTXHOOD�³HVSRQWiQHD´�PDQLIHVWDFLyQ��

[...] O sr. Presidente do Conselho agradeceu sorrindo levemente. Um falangista destaca-se, aos ombros dos seus camaradas legionários, e sauda o sr. dr. Oliveira 6DOD]DU��³9LYD�6DOD]DU�´��³9LYD�3RUWXJDO�´�±�GLVVH�QXP�JULWR�YLEUDQWH�HP�TXH�VH�SRGLD�EHP�DSUHFLDU�WRGD�D�JUDQGH]D�GD�DOPD�GH�(VSDQKD��>��@�'H]HQDV�GH�OHQoRV�brancos agitam-se entusiasticamente. Um só grito se ouve, agora, ainda, sempre: ³6DOD]DU�´��)LQDOPHQWH��GHFRUULGRV�PLQXWRV��R�VU��3UHVLGHQWH�GR�&RQVHOKR�HUJXH�D�PmR�UHVSRQGHQGR�D�XPD�³YLYD´�D�3RUWXJDO��8PD�YHUGDGHLUD�WURYRDGD�GH�DSODXVRV�H�GH�³YLYDV´�FRU{D�R�JHVWR�GR�&KHIH��(�DVVLP�WHUPLQD�HVWD�JUDQGLRVD�PDQLIHVWDomR�popular e nacionalista – que espontaneamente e simbólicamente partiu da Avenida da Liberdade [...]29.

/D� MRUQDGD�VH�FRPSOHWy�FRQ�XQ�DOPXHU]R�HQ� OD�VHGH�GH� OD�)HGHUDomR�1DFLRQDO�para a Alegria no Trabalho (FNAT)30 y la asistencia a una obra de teatro estrenada HQ�KRQRU�GH�ORV�IDODQJLVWDV�HQ�OD�VDOD�(GHQ��$O�¿QDOL]DU�OD�WDUGH��ODV�VHOHFFLRQHV�GH� I~WERO� GHO� 3RUWXJDO� VDOD]DULVWD� \� OD�(VSDxD� GH�)UDQFR� FHOHEUDURQ� XQ� QXHYR�encuentro en el estadio lisboeta de Salesias, con nueva victoria para los portugue-ses, por uno a cero. Tres jugadores lusos del club Os Belenenses boicotearon el VDOXGR�IDVFLVWD�LPSXHVWR�D�ORV�HTXLSRV�DO�LQLFLR�GHO�SDUWLGR��0LHQWUDV�4XDUHVPD�GHMy�ORV�EUD]RV�FDtGRV��$]HYHGR�\�$PDUR�OHYDQWDURQ�OD�PDQR�FRQ�HO�SXxR�FHUUD-do. Los tres jugadores serían conducidos a la sede de la policía política tras el partido. Este incidente fue censurado en la prensa portuguesa.Para concluir el viaje a Lisboa, la delegación falangista viajó por Sintra, Estoril, &DVFDLV� \� 3DUHGH�� GRQGH� YLVLWy� ODV� LQVWDODFLRQHV� GHO� ©5iGLR�&OXE� 3RUWXJXrVª� $OOt��IXHURQ�UHFLELGRV�SRU�VX�GLUHFWRU��HO�FDSLWiQ�-RUJH�%RWHOKR�0RQL]��TXLHQ�UH-FRUGy�OD�FDPSDxD�SURSDJDQGtVWLFD�GH�VX�HPLVRUD�D�IDYRU�GH�ODV�WURSDV�GH�)UDQFR��Al tiempo, para restar importancia a la propaganda imperialista de algunos fas-FLVWDV�HVSDxROHV�TXH�LQFOXtDQ�D�3RUWXJDO�HQWUH�VXV�DPELFLRQHV�WHUULWRULDOHV��D¿UPy�TXH�OD�)DODQJH�HUD�³YtWLPD´�GH�XQD�FDPSDxD�GH�PDOHQWHQGLGRV��$UJXPHQWR�TXH�IXH�FRQ¿UPDGR�SRU�-HV~V�6XHYRV��TXH�H[SOLFy�TXH�QR�H[LVWtD�QLQJXQD�LQFRPSD-

29 Ibidem.30 Sobre esta organización, fundada a semejanza de su homóloga alemana en 1935 con el objetivo GH�OOHQDU�HO�WLHPSR�OLEUH�GH�ORV�WUDEDMDGRUHV�SRUWXJXHVHV�SDUD�³HOHYDU´�VX�IRUPDFLyQ�LQWHOHFWXDO�\�PRUDO�GHQWUR�GHO�PRGHOR�GH�SHQVDPLHQWR�VDOD]DULVWD�SXHGH�YHUVH�HO�DUWtFXOR�GH�-RVp�&DUORV�9DOHQWH��A FNAT: das origens a 1941. Estado Novo e Alegria no Trabalho��LQ�©+LVWyULDª��DxR�;9,,��QRYD�série), nº 6, Lisboa, marzo de 1995, pp. 4-17.



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WLELOLGDG�HQWUH�HO�QDFLRQDOLVPR�SRUWXJXpV�\�HO�HVSDxRO��FLWDQGR�FRPR�SUHFHGHQWH�histórico la época de los descubrimientos31. Sus palabras recibieron también el UHVSDOGR�GH�XQR�GH�ORV�PLHPEURV�GH�OD�-XQWD�&HQWUDO�GH�OD�/HJLmR�3RUWXJXHVD� Humberto Delgado, que publicó en «O Século» un alegato en defensa del falan-gismo haciendo un llamamiento a los legionarios portugueses para honrar a los falangistas por encima de cualquier rencor:

>��@�/HJLRQDULRV��(QWUH�RV�TXH�HVWmR�HQWUH�QyV�Ki�PXLWRV�GDV�³9LHMDV�&DPLVDV�$]X-

les´��HVVDV�YHOKDV�FDPLVVDV�D]XHV�TXH�DIURQWDYDP�QD�³FDOOH´�RV�WLURV�DVVDVVLQRV��essas velhas camissas azues que puderam ir mantendo o ambiente necessário ao PLODJUH�GD�5HYROXomR��GHVHQFDGHDGD�SHOR�QREUH�([pUFLWR�(VSDQKRO�H� LPHGLDWD-mente apoiada pela Falange a que hoje prestamos honras! Legionarios! Vêde nes-VDV�YHOKDV�FDPLVDV�D]XHV��LUPmV�GDV�QRVVDV�±�WmR�LUPmV�TXH�DWp�QD�F{U�R�VmR��SRLV�R�YHUGH�H�D]XO�VHPSUH�IRUDP�GL¿FHLV�GH�GLVWLQJXLU�i�QRLWH��±�RV�OLGLPRV�GHOHJDGRV�GD�(VSDQKD�QRYD��QRVVD�DPLJD��GHVVD�(VSDQKD�TXH�KRMH�p�D� IXVmR�GDV�YHOKDV�H�GDV�QRYDV�FDPLVDV��QXPD�LQWHJUDomR�KRPRJpQHD�GH�SHQVDPHQWRV��VHQWLPHQWRV�H�ideias! [...] Arriba Espanha!32.

2. El cine portugués en España: «A Revolução de Maio»

Durante 1938 y 1939, el Secretariado de Propaganda Nacional (SPN) de Salazar GLIXQGLy�LQWHUQDFLRQDOPHQWH�OD�JUDQ�VXSHUSURGXFFLyQ�FLQHPDWRJUi¿FD�GHO�(VWDGR�1RYR��©$�5HYROXomR�GH�0DLRª��(Q�HO�FDVR�GH�(VSDxD��OD�REUD�GH�$QWyQLR�/RSHV�5LEHLUR�IXH�SUR\HFWDGD�HQ�PXFKDV�FLXGDGHV�EDMR�GRPLQLR�GHO�HMpUFLWR�IUDQ-TXLVWD��(O�¿OP�IXH�H[KLELGR�FRQ�OH\HQGDV�HQ�HVSDxRO��FRQ�JUDQ�p[LWR�GH�S~EOLFR��(O�631��HQ�FRODERUDFLyQ�FRQ�OD�5HSUHVHQWDFLyQ�GHO�JRELHUQR�GH�)UDQFR�HQ�/LVERD�\�VX�0LQLVWHULR�GH�2UJDQL]DFLyQ�\�$FFLyQ�6LQGLFDO33, envió a la embajada portugue-VD�HQ�(VSDxD�HO�ODUJRPHWUDMH�MXQWR�FRQ�YDULRV�GRFXPHQWDOHV�VREUH�OD�REUD�VRFLDO�de los organismos corporativos del Estado Novo34. &RQ� OD�SUR\HFFLyQ�GH�©$�5HYROXomR�GH�0DLRª��VH�GHVDUUROOy�XQD�FDPSDxD�RU-questada por el gobierno franquista sobre las ventajas logradas por otros regíme-

31� ©'LiULR�GD�0DQKmª��Q��S��32 «O Século», nº 20069, 30/01/1938. p. 6.33� $UFKLYR�*HQHUDO�GH�OD�$GPLQLVWUDFLyQ��$*$��([WHULRUHV��FDMD�Q��R¿FLR�V�Q��'H�1LFROiV�)UDQFR�DO�0LQLVWUR�GH�$VXQWRV�([WHULRUHV��<�WDPELpQ��$*$��([WHULRUHV��FDMD�Q��2¿FLR�Q��GH�OD�5HSUHVHQWDFLyQ�GH�OD�-XQWD�GH�'HIHQVD en Lisboa a António Ferro, 02/09/1938. 34� $*$��([WHULRUHV��FDMD�Q��2¿FLR�Q��,�GHO�&KHIH�GRV�6HUYLoRV��6LOYD�'LDV��DO�HPEDMD-GRU�GH�(VSDxD�HQ�/LVERD��1LFROiV�)UDQFR��9pDVH�WDPELpQ��&DUWD�GH�1LFROiV�)UDQFR�DO�ministro de Asuntos Exteriores, 31/10/1938.

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nes corporativos en Europa35��(O�HPEDMDGRU�SRUWXJXpV�HQ�(VSDxD��3HGUR�7HRWyQLR�3HUHLUD��FRODERUy�SHUVRQDOPHQWH�HQ�HVWD�FDPSDxD��(Q�FRQWDFWR�FRQ�ODV�DXWRULGD-GHV�IUDQTXLVWDV��VH�RFXSy�GH�KDFHU�OD�SUHVHQWDFLyQ�GH�©$�5HYROXomR�GH�0DLRª�HQ�%XUJRV��DQWH�OD�MHIDWXUD�GHO�JRELHUQR�UHEHOGH�HVSDxRO��-XQWR�DO�*REHUQDGRU�&LYLO�de San Sebastián, P. T. Pereira organizó varias proyecciones en cines de la ciudad TXH�VLUYLHURQ�SDUD�UHFRJHU�GRQDWLYRV�D�IDYRU�GH�OD�³UHJL}HV�OLEHUWDGDV´�GXUDQWH�OD�guerra36��(O�GLSORPiWLFR�OXVR�¿QDQFLy��DGHPiV��OD�LPSUHVLyQ�GH�IROOHWRV�SXEOLFL-WDULRV�VREUH�HO�¿OP�\�UHJDOy�ELOOHWHV�JUDWLV�SDUD�VROGDGRV�KHULGRV�R�HQ�VLWXDFLyQ�de permiso. El estreno en la ciudad vasca de la película portuguesa se produjo el 29 de enero GH��HQ�HO�FLQH�.XUVDDO��LQWURGXFLGD�HQ�XQ�DFWR�SUHVLGLGR�SRU�HO�*REHUQDGRU�&LYLO��(O�GLSORPiWLFR�OXVR�D¿UPy�HQ�HO�DFWR�TXH�HO�ODUJRPHWUDMH�UHSUHVHQWDED�XQD�OHFFLyQ�GH�OD�TXH�GHEtDQ�DSUHQGHU�DPEDV�QDFLRQHV�LEpULFDV��³>��@�R�SRYR�HVSDQKRO�GHYLD�VHQWLU�VH�HGL¿FDGR�SHOR�UHQDVFLPHQWR�GD�QDomR�LUPm�TXH�WDPEpP�VH�VDOYDUi�GR� FDRV�PHUFr� GR� HVIRUoR� LPHQVR� TXH� DTXHOD� SHOtFXOD� VLPEROLVDYD� >��@´37. «A 5HYROXomR�GH�0DLRª fue exhibida también en el Teatro Victoria Eugenia y en el 6DOyQ�0LUDPDU�HQ�ODV�VHPDQDV�VLJXLHQWHV38. Los periódicos franquistas hicieron una intensa propaganda del largometraje. El periódico falangista «Unidad» hizo una elogiosa crítica de la película, de la que destacaba tanto su perfección técnica \�DUWtVWLFD�FRPR�VX�YDORU�SHGDJyJLFR�SDUD�HO�S~EOLFR�HVSDxRO�

[...] Esta cinta, aparte de cumplir una función de propaganda de la nación amiga, tiene en todos sus aspectos interés marcadísimo para el público ansioso de cono-FHU�ODV�EHOOH]DV�GH�XQ�EXHQ�¿OP��7LHQH�XQD�IRWRJUDItD�GLItFLOPHQWH�VXSHUDEOH��XQ�sonido que casi podríamos decir único, por su nitidez y sincronización, todo está tratado con mano maestra. Su argumento es emotivo y hace que el público siga con interés creciente su desarrollo, con un personaje cómico, el famoso Barata, que interpreta su papel con tal acierto que hace las delicias del público que rie sus situaciones. En contraposición a este personaje, está el siniestro del pseudo periodista Fernández, agitador profesional que lleva el encargo de la Internacional 0DU[LVWD�GH�FUHDU�GL¿FXOWDGHV�DO�*RELHUQR�GH�VX�SDWULD��SHUR�SRU�OD�LQÀXHQFLD�GHO�ambiente, tras una lucha interna, aparece el hijo de Portugal y lejos de hundirla HQ�VX�UHYROXFLyQ�FULPLQDO��HQ�XQ�DFWR�GH�YHUGDGHUD�FRQWULFLyQ��VDOXGD�D�OD�HQVHxD�patria y se aparta del mal camino, Aparte del argumento, se ve la prosperidad de XQ�SDtV�TXH�VXSR�FRQ¿DU�HQ�VXV�JREHUQDQWHV��TXH�QR�FHMDURQ�HQ�VX�ODERU�\�VLJXHQ�

35� $*$�� ([WHULRUHV�� FDMD� �� &DUWD� GH� 1LFROiV� )UDQFR� D�$QWyQLR� )HUUR�� GLUHFWRU� GHO� 631��02/09/1938.36� $UTXLYR�+LVWyULFR�'LSORPiWLFR��$+'��3��$��0��SURFHVR�Q��2¿FLR�Q��GHO�HPEDMDGRU�GH�3RUWXJDO�HQ�6DQ�6HEDVWLiQ�DO�0LQLVWUR�GH�1HJyFLRV�(VWUDQJHLURV��37 Ibidem.38� ,GHP��$QH[R�DO�2¿FLR�Q��GHO�HPEDMDGRU�GH�3RUWXJDO��FRQ�DQXQFLRV�VREUH�©$�5HYROXomR�GH�0DLRª HQ�GLIHUHQWHV�VDODV�FLQHPDWRJUi¿FDV�GH�6DQ�6HEDVWLiQ�



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sin desmayo la obra emprendida para bien de sus súbditos39.

'LYHUVDV� LQVWLWXFLRQHV�GHO� JRELHUQR�GH�%XUJRV� VROLFLWDURQ� FRSLDV�GH�©$�5HYR-OXomR�GH�0DLRª al SPN para realizar actos por medio de los cuales hacían colectas para el ejército40��7UDV�HO�¿Q�GH�OD�JXHUUD��HO�¿OP�GH�/RSHV�5LEHLUR�WRGDYtD�IXH�SUR\HFWDGR�HQ�DOJXQRV�FLQHV�HVSDxROHV��(Q�9LJR��IXH�SUHVHQWDGR�HO��GH�RFWXEUH�de 1939 por el cónsul portugués en la mayor sala de espectáculos de la ciudad, el 7HDWUR�*DUFtD�%DUEyQ41��6H�FHOHEUy�XQD�¿HVWD�D�OD�TXH�DVLVWLHURQ��DGHPiV�GH�YDULRV�FHQWHQDUHV�GH�SHUVRQDV��ORV�MHIHV�GHO�PRYLPLHQWR�IDVFLVWD�HVSDxRO�\�DXWRULGDGHV�GH�OD�FLXGDG��(O�©)DUR�GH�9LJRª�FRPHQWy�HO�KHFKR�FRPR�XQ�³VHxDODGR�WULXQIR´�\�XQ�³>��@�PDJQt¿FR�H[SRQHQWH�GH�ORV�JUDQGHV�SURJUHVRV�DOFDQ]DGRV�SRU�OD�1DFLyQ�OXVLWDQD�GHVGH�OD�LPSODQWDFLyQ�GHO�(VWDGR�1XHYR�>��@´42.

3. Los “combóios-automóveis” de la universidad portuguesa a favor de Franco

La oposición de algunos sectores estudiantiles y docentes de la Universidad de Coimbra contra la nueva coyuntura política, obligó al gobierno de Salazar a adop-WDU�PHGLGDV�HVSHFLDOHV�GH�FDUiFWHU�UHSUHVLYR�FRQWUD�OD�$VVRFLDomR�$FDGpPLFD�GH�&RLPEUD��$$&��GXUDQWH�OD�*XHUUD�&LYLO�HVSDxROD43��(O�PLQLVWUR�GH�(GXFDomR�1D-cional, António Carneiro Pacheco, intervino en el proceso electoral de esta ins-titución en noviembre de 1936 al percibir una posible derrota de los estudiantes ¿HOHV�D�VXV�FRQVLJQDV44. Para frenar la irreverencia de la institución académica, Carneiro Pacheco sus-pendió las elecciones y nombró a dedo una nueva dirección general formada por ³>��@�HVWXGDQWHV�TXH�VHMDP�GRWDGRV�GH�HVSLULWR�GH�FRRSHUDomR�H�GHHP�JDUDQWLDV�GH�

39� ©8QLGDGª��$QH[R�DO�2¿FLR�Q��GHO�HPEDMDGRU�GH�3RUWXJDO�DO�PLQLVWUR�GH�1HJy-cios Estrangeiros, 31/01/1939.40� $+'��3��$��0��3URFHVVR�Q��2¿FLR�Q��GH�OD�6HFUHWDULD�GH�(VWDGR�GH�3RUWXJDO�DO�Secretariado de Propaganda Nacional, 17/03/1938.41� ©(O�3XHEOR�*DOOHJRª��$+'��3��$��0��3URFHVVR�Q��$QH[R�DO�R¿FLR�Q��GHO�&RQVXODGR�GH�3RUWXJDO�HQ�9LJR�DO�0LQLVWUR�GRV�1HJyFLRV�(VWUDQJHLURV��42 «Faro de Vigo», 19/10/1939. 43 /pDVH�D�/��5HLV�7RUJDO��A Universidade e o Estado Novo��&RLPEUD��0LQHUYD�+LVWyULD��\�también a N. *UHJyULR��6XEYHUVmR�H�UHSUHVVmR�QD�8QLYHUVLGDGH�QR�LQtFLR�GR�(VWDGR�1RYR�±�GRLV�FDVRV�H[HPSODUHV��LQ�/��5HLV�7RUJDO��FRRUG��Ideologia, Cultura e Mentalidade. Ensaios da Univer-

sidade de Coimbra, Coimbra, Faculdade de Letras, 1993, pp. 23-76.44 «A Voz», nº 3491, 08/11/1936, p. 6.

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UHDOL]DUHP�XPD�DFomR�H[FOXVLYDPHQWH�HGXFDWLYD�H�GH�DVVLVWHQFLD´45. Esta medida fue aplaudida por el diario católico «A Voz» SRUTXH�³>��@�YHLR�D�LQXWLOL]DU�PDLV�uma tentativa reviralhista GHQWUR�GD�XQLYHUVLGDGH�GH�&RLPEUD´46. La nueva direc-WLYD�GH�OD�KLVWyULFD�$VVRFLDomR�$FDGpPLFD TXHGy�¿QDOPHQWH�LQWHJUDGD�SRU�³>��@�XP�JUXSR�GH�UDSD]HV�EULRVRV�H�SDWULRWDV´��³GLULJHQWHV�EHP�SRUWXJXHVHV�RULHQWDGRV�SRU�SULQFLSLRV�QDFLRQDOLVWDV´��FRPR�TXHUtD�HO�JRELHUQR�VDOD]DULVWD47. Lo mismo RFXUULy�HQ�OD�8QLYHUVLGDG�GH�/LVERD��$OOt�HO�PLQLVWUR�REOLJy�D�PRGL¿FDU�ORV�yUJD-QRV�GLUHFWLYRV�GH�OD�$VVRFLDomR�$FDGpPLFD�GD�)DFXOGDGH�GH�'LUHLWR��TXH�VHJ~Q�©$�9R]ª��HUD�XQ�IHXGR�³MDFRELQLVWD��JURVVHLUR�H�REVWLQDGR´48 del periódico oposi-WRU�©2�'LDERª��PLHQWUDV�pVWH�UHVSRQGtD�FDOL¿FDQGR�OD�RSHUDFLyQ�GH�³LQGHFHQFLD�LQPRUDO´49. *UDFLDV�D�HVWD�³OLPSLH]D´�GH�ORV�HOHPHQWRV�VXEYHUVLYRV�HQ�ODV�LQVWLWXFLRQHV�XQL-versitarias, los franquistas pudieron colaborar abiertamente con la AAC y otras instituciones universitarias lusas. En octubre de 1938, una delegación de 10 estu-GLDQWHV�GH�HVWD�RUJDQL]DFLyQ��IXHURQ�LQYLWDGRV�SRU�HO�IDODQJLVWD�6LQGLFDWR�(VSDxRO�8QLYHUVLWDULR��6(8��SDUD�FHOHEUDU�HQ�OD�8QLYHUVLGDG�GH�2YLHGR�OD�³OLEHUDFLyQ´�GH�OD�FDSLWDO�GH�$VWXULDV�SRU�HO�³*ORULRVR�(MpUFLWR�(VSDxRO�GHO�*HQHUDOtVLPR�)UDQ-FR´50. Al volver de Oviedo, la AAC expresó al embajador franquista en Portugal, 1LFROiV�)UDQFR��HO�DJUDGHFLPLHQWR�SRU�HO�³FDULQKRVR�FRQYLWH´�GH�VX�JRELHUQR51.Los estudiantes salazaristas de Coimbra fueron también protagonistas de las dos FDUDYDQDV� GH� D\XGD� �³FRPEyLRV�DXWRPyYHLV´�� D� OD� (VSDxD� IDVFLVWD�� (VWDV� DF-ciones, que tuvieron un carácter festivo y propagandístico fueron organizadas conjuntamente con las otras dos universidades portuguesas, la de Lisboa y la de Porto. La popularidad y proyección pública de las caravanas de estudiantes fue HQRUPH��WDQWR�HQ�HO�WHUULWRULR�VXEOHYDGR�FRPR�HQ�3RUWXJDO��-RUJH�%RWHOKR�0RQL]�fue el coordinador y patrocinador de estos convoyes universitarios, que tuvieron como destino Sevilla, en un recorrido folclórico que atravesó varios pueblos an-

45 Ibidem.46 Ibidem.47 «A Voz», Q��S��/D�GLUHFFLyQ�JHQHUDO�GH�OD�$VVRFLDomR�$FDGpPLFD�GH�&RLP-bra quedó formada por los siguientes miembros después de la intervención del gobierno salazarista. 3UHVLGHQWH��3HGUR�0LOOHU�*XHUUD��YLFH�SUHVLGHQWH��-RVp�*XLOKHUPH�GH�0HOOR�H�&DVWUR��YRJDLV��-RD-TXLP�0RUDLV�$OPHLGD��$OH[DQGUH�3HVVRD�9D]��5X\�&XQKD��-RDTXLP�'XDUWH�GH�2OLYHLUD�\�-RVp�%ULWR�Barbosa.48 «A Voz», nº 3492, 10/11/1936, p. 2.49 «A Voz», nº 3512, 30/11/1936, p. 1.50� $*$��([WHULRUHV��FDMD�Q��2¿FLR�Q��GHO�HPEDMDGRU�UHEHOGH�HQ�/LVERD�DO�5HFWRU�GH�OD�Universidad de Coimbra, 10/1071938.51� $*$��([WHULRUHV��FDMD�Q��&DUWD�GH�-RVp�)UHLUH�1HYHV�GH�OD�GLUHFFLyQ�JHQHUDO�GH�OD�$VVR-FLDomR�$FDGpPLFD�GH�&RLPEUD al embajador rebelde en Lisboa, 12/10/1938.



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daluces52. El ejército rebelde, que apadrinaba y celebraba la llegada de estas caravanas uni-versitarias como auténticas victorias en los campos de batalla, era la mejor ma-QHUD�GH�OHJLWLPDUVH�DQWH�ORV�HVSDxROHV��(Q�XQD�VLWXDFLyQ�GH�GHVDPSDUR�\�PLVHULD��muchos pueblos recibían a los estudiantes portugueses como si fueran sus salva-dores. Las caravanas de estudiantes vinieron a dar continuidad, durante 1937, a los cuatro combóios RUJDQL]DGRV�SRU�HO�©5iGLR�&OXE�3RUWXJXrVª entre octubre y diciembre de 1936. La primera de las caravanas universitarias partió el 5 de febrero, formada por 515 SHUVRQDV��OD�PD\RUtD�HVWXGLDQWHV�XQLYHUVLWDULRV�\�GH�HQVHxDQ]DV�PHGLDV��TXH�YLD-jaron en los 105 camiones cargados de víveres y en vehículos particulares53. Entre el medio millar de personas integrantes de la misión, había una nutrida represen-tación de la Universidad de Coimbra, que desplazó a Sevilla a su famoso Orfeón Académico54. Los donativos fueron recogidos por todo el país por comisiones de estudiantes que seguían las instrucciones de una comisión central establecida en Lisboa, que era asesorada y apoyada por los agentes franquistas de la colonia es-SDxROD55. Los diarios portugueses, una vez más, publicaron todo tipo de mensajes, llamamientos e instrucciones a la población portuguesa para que se solidarizase con la misión humanitaria de los estudiantes lusos. El día de la partida, «A Voz» ocupa toda su primera página con retratos de los generales Queipo de Llano y Franco, un editorial del director y un mensaje de los estudiantes portugueses a ORV�HVSDxROHV��TXH�VXEUD\D�HO�VHQWLPLHQWR�GH�IUDWHUQLGDG�GHO�combóio-automóvel, fundamentado sobre la hermandad de las dos patrias del fascismo ibérico:

[...] Estudantes nacionalistas espanhois: Estamos certos que a verdadeira (VSDQKD�WULQXQIDUi�GD�VXFXUVDO�LEHULFD�GR�GLFWDGRU�GD�8566��&RQYRVFR�LQYRFDPRV�RV�KHUyLV�TXH�QRV�¿]HUDP�JUDQGHV�FRPR�SRYRV�LUPmRV��&RQYRVFR�LQYRFDPRV�6��Tiago nesta nova correira aos mouros. Convosco desejamos sentir a alegria forte da vitoria!9mR�XPDV�GH]HQDV�GH�HVWXGDQWHV�SRUWXJXHVHV� VLJQL¿FDU�YRV�D�DPLVDGH�H�D� VROL-GDULHGDGH�TXH�QRV�SUHQGH�D�YyV��6mR�SRXFRV�PDV�YDL�FRP�HOH�R�FRUDomR�GD�JHQWH�PRoD�GH�3RUWXJDO��TXH�HVWi�DR�YRVVR�ODGR��H�VHQWH�FRPR�YyV�RV�DOWRV�LGHLDLV�GD�

52 «A Voz», nº 3560, 20/07/1937, p. 6; nº 3575, 05/02/1937, p. 1; y nº 3581, 12/02/1937, p. 6.53 «A Voz», nº 3581, 12/02/1937, pp. 1 y 6.54 «O Século», nº 19716, 05/02/1937, p. 5.55� /RV�HVWXGLDQWHV�TXH�IRUPDEDQ�OD�&RPLVLyQ�&HQWUDO�HUDQ��0DQXHO�GH�6HUUD�$OYHV��ÈOYDUR�9LHLUD�GH�0RQWH�3HJDGR��-RVp�$QWyQLR�GH�&DPSRV�+HQULTXHV��$UPDQGR�6WLFKLQL�9LOHOD�\�-RVp�3LQWR�GH�0RUDLV�6RDUHV��&I��©2�6pFXORª��Q��S��/DV�HQWLGDGHV�R�SHUVRQDV�TXH�VH�RFX-paban de almacenar los donativos en víveres, a los que la prensa portuguesa recomendaba hacer HQYLRV�HUDQ�ORV�VLJXLHQWHV��HO�&RQVXODGR�HVSDxRO�HQ�/LVERD��OD�VHGH�GH�OD�)HGHUDomR�1DFLRQDO�SDUD�D�$OHJUtD�QR�7UDQDOKR��HQ�OD�5XD�9LWRU�&RUGRQ��(Q�2SRUWR��-RVp�/HLWmR��HQ�OD�4XLQWD�GR�&DPSR�$OHJUH��(Q�$YHLUR��)UDQFLVFR�GR�9DOH�4XHUXELP�*XLPDUmHV��(Q�(OYDV��-RVp�1XQHV�GD�6LOYD�-~QLRU��\��HQ�&RYLOKm��)HUQDQGR�&DUQHLUR��&IU��©$�9R]ª��Q��SS��\��

202

FULVWDQGDGH�DPHDoDGD��'H�EUDoRV�HVWHQGLGRV�RV�VDXGDPRV��GH�EUDoRV�HVWHQGLGRV�VDXGDUHPRV�R�FODULP�GD�JXHUUD�VH�SUHFLVVR�I{U�WDPEpP��±�YDL�QHVWD�VDXGDomR�XPD�UHYROWD�GH�DOHJULD�H�GH�HVSHUDQoD��&UHPRV�QD�YLWRULD�GD�/DWLQLGDGH�VREUH�D�EDUEDULH�SHODV�UDoDV�VHFXODUPHQWH�HVFUDYDV��9LYD�3RUWXJDO��$UULED�(VSDxD�56.

Los estudiantes portugueses entregaron a las autoridades sevillanas una carta para *HQHUDOtVLPR��(Q�HOOD��UHD¿UPDQ�VXV�FRQYLFFLRQHV�VDOD]DULVWDV�\�VH�DGKLHUHQ�DO�PRYLPLHQWR�³OLEHUDGRU´�GH�(VSDxD��FRPR�VDOYDGRU�GH�OD�FLYLOL]DFLyQ�FULVWLDQD�\�redentor de la patria:

Excelencia:2V�HVWXGDQWHV�GH�3RUWXJDO�VDXGDP�HP�YyV�D�(VSDQKD�UHGLPLGD�H�UHGHQWRUD��5HGL-mida já decisivametne pelo Calvario dos seus mártires, pela gloria dos seus heróis, SHOD�YLGD�GRV�VHXV�PRUWRV��5HGHQWRUD�±�SRUTXH�DV�DVDV�GD�YLWyULD��TXH�VH�DEUHP�VREUH�D�YRVVD�EDQGHLUD�GH�IRJR�H�VDQJXH��GH�OX]�H�VDQJXH�VmR��DR�PHVPR�WHPSR��DV�DVDV�DEHQoRDGDV�GD�SUySULD�FLYLOL]DomR�FULVWm��6DXGDP�HP�YyV�D�(VSDQKD�UHGLPLGD�H�UHGHQWRUD�±�D�(VSDQKD�GD�QRYD�2UGHP�VRFLDO��GRV�FLGDGmRV�VROGDGRV��GRV�VLQGL-FDWRV��GDV�FRUSRUDo}HV��GD�KLHUDUTXLD�±�GR�&KHIH�1HVWD�KRUD�GH¿QLWLYD�SDUD�RV�1DFLRQDOLVPRV��DIXQGDP�VH�H�OHYDPWDP�VH�FDGD�YH]�mais as fronteiras terrenas, que delimitam a soberania dos Povos. Assim queremos DV�QRVVDV�±�PDV�TXHUHPRV�WDPEHP�SDUD�D�YRVVD�3DWULD�JORULRVD�±�¿HO�VHUYLGRUD�GH�Deus – as vitorias, as prosperidades, a riqueza, a ordem, o progresso – aquilo que sois e que cada vez mais sereis – uma grande Patria – a Espanha de ontem e de DPDQKm�±�D�(VSDQKD�GH�KRMH��TXH�p�Mi�D�(VSDQKD�GH�VHPSUH57.

/D�FDUDYDQD�IXH�UHFLELGD�HQ�ORRU�GH�PXOWLWXGHV�HQ�WLHUUDV�DQGDOX]DV��(Q�5RVDOHV�de la Frontera, el combóio-automóvel IXH� REMHWR� GH� XQD� UHFHSFLyQ� R¿FLDO� SRU�las autoridades rebeldes. Allí esperaba el rector de la Universidad de Sevilla, el PLHPEUR�GH�OD�'HOHJDFLyQ�GH�3UHQVD�\�3URSDJDQGD�GH�OD�)DODQJH�(VSDxROD��0D-ULDQR�GH�OD�0RWD��XQD�FRPLVLyQ�GHO�6(8��MXQWR�D�XQD�GHOHJDFLyQ�GH�UHTXHWpV�\�RWUD�de la sección femenina de la Falange. El convoy atravesó diversas poblaciones, HQ�ODV�TXH�VH�FXEULHURQ�VXV�FDOOHV�GH�ÀRUHV�\�VH�IRUPDURQ�SDVLOORV�FRQ�IDODQJLVWDV�y militares que presentaban armas al paso de los estudiantes. En algunos de estos pueblos, se hicieron breves paradas en las que autoridades locales y universitarios OXVRV�LQWHUFDPELDURQ�VDOXGRV�R¿FLDOHV58. En Sevilla, se desarrolló un programa de actividades acorde con el simbolismo propagandístico del viaje. Durante dos días, los estudiantes lusos se sumergieron HQ�OD�³FUX]DGD´�IUDQTXLVWD�SDUD�WUDQVPLWLU�DO�SXHEOR�HVSDxRO�VX�GHVHR�GH�YHU�XQD�(VSDxD�UHVXUJLGD�\�HQ�RUGHQ�FRPR�OD�TXH�HVWDED�FRQVWUX\HQGR�HO�JHQHUDO�)UDQ-co. Su estancia en la capital andaluza comenzó por una misa en la iglesia de la

56 «A Voz», nº 3575, 05/02/1937, p. 1.57 «A Voz», nº nº 3581, 12/02/1937, p. 1.58 «O Século», nº 19718, 07/02/1937, p. 6.



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XQLYHUVLGDG�SDUD�KRQUDU�D�OD�YLUJHQ�GH�OD�0DFDUHQD��(O�JHQHUDO�4XHLSR�GH�/ODQR��el alcalde de la ciudad, el gobernador civil, el arzobispo de Sevilla y el cónsul portugués se reunieron con la numerosa delegación portuguesa. En la plaza del D\XQWDPLHQWR�� VH�RUJDQL]y�HQ� VX�KRQRU�XQ�GHV¿OH�GH� ³ÀHFKDV´�\� ³SHOD\RV´� HQ�medio de una aglomeración de gente que aplaudió la presencia portuguesa59. «O Século» GHVFULELy�HVWH�PRPHQWR�FRPR�³>��@�GH�LQHQDUUiYHO�JUDQGH]D�HP�TXH�YL-EUDUDP�MXQWDV�DV�DOPDV�SRUWXJXHVD�H�HVSDQKROD´60. Los estudiantes portugueses visitaron los hospitales donde se curaban los sol-dados heridos, fueron invitados a un espectáculo teatral y una cena de gala con Queipo de Llano, y varios de ellos participaron en un programa radiofónico en ©5DGLR�6HYLOODª��(O�2UIHyQ�$FDGpPLFR�GH�&RLPEUD�GLR�XQ�FRQFLHUWR�HQ�HO�&ROLVHR�(ante los altos mandos facciosos y centenares de heridos de guerra), que abrió con los himnos de la Falange (VSDxROD��HO�KLPQR�SRUWXJXpV�\�XQ�GLVFXUVR�HQ�HVSDxRO�GH� VX�GLUHFWRU��5DSRVR�0DUTXHV��TXH� UHFDOFy�HO� DSR\R�GH� VX�XQLYHUVLGDG�D� ORV�³QDFLRQDOLVWDV´��/RV� LQWHJUDQWHV�GH� OD� FDUDYDQD� VH�GHVSOD]DURQ� WDPELpQ� D� -HUH]�GH� OD�)URQWHUD��GRQGH�VH�RUJDQL]y�XQ�HO�GHV¿OH�PLOLWDU�\�DVLVWLHURQ�D�XQD�FRUULGD�GH�WRURV�FRQPH-morativa61��&XDQGR�HO�SDUWH�R¿FLDO�GH�JXHUUD�DQXQFLy�OD�FRQTXLVWD�GH�0iODJD�ORV�universitarios lusos fueron invitados a las celebraciones populares por este nuevo triunfo bélico, lo que fue motivo de orgullo para algunos diarios portugueses62.El segundo combóio-automóvel partió de Lisboa el 29 de marzo con un total de 50 camiones y 303 participantes63. El recorrido hasta Sevilla se realizó en las mismas condiciones que el anterior, subvencionado por las cuestaciones popula-res realizadas con ayuda de los instrumentos de propaganda salazarista. «A Voz»

DVXPLy�VX�RUJDQL]DFLyQ�FRPR�XQD�FDXVD�SURSLD��³>��@�4XH�FDGD�XP�FXPSUD�R�VHX�GHYHU��4XHP�QmR�TXL]HU�DX[LOLDU�mRV�QDFLRQDOLVWDV�SRU�DPRU�D�(VSDQKD��TXH�DR�PHQRV�R�IDoD�SRU�DPRU�D�3RUWXJDO��'XP�H�RXWUR�Gi�H[HPSOR�D�MXYHQWXGH�SRUWX-guesa, levando a Espanha mais um combóio-automóvel, que mais que um auxilio PDWHULDO�WUDGX]�R�DSRLR�PRUDO�TXH�QmR�SRGH�QHJDU�D�TXHP�HP�WHUUDV�GH�(VSDQKD�GHIHQGH�WDPEpP�3RUWXJDO��>��@´64��&RPR�PXHVWUD�GH�VX�SOHQD�LGHQWL¿FDFLyQ�FRQ�

59 «O Século», nº 19719, 08/02/1937, p. 6.60 Ibidem.61 «O Século», nº 19721, 11/0271937, p. 8.62 «O Século», nº 19720, 09/0271937, p. 6.63 «A Voz», nº 3628, 01/04/1937, p. 1. En esta ocasión la comisión central de la caravana estaba IRUPDGD�SRU�ORV�VLJXLHQWHV�HVWXGLDQWHV��$QWRQLR�*RQoDOYHV�/RXUHQoR��GH�OD�(VFROD�6XSHULRU�&ROR-QLDO��$QWRQLR�'iPDVR�GD�6LOYD��GH�OD�)DFXOGDGH�GH�&LHQFLDV��-RVH�0DQXHO�6DOHPD��GHO�,�6��GH�&�(��H�)LQDQFHLUDV��0DULR�$OHJULD��GHO�,�6��GH�$JURQRPLD��$OYDUR�0DUWLQV�GH�-HVXV��GH�OD�(VFROD�/XVLWDQLD��$QWRQLR�*RQoDOYHV�3LQWR��,QVWLWXR�,QGXVWULDO��)HUQDQGR�0DVFDUHQKDV�)HUUHLUD��GH�OD�(VFROD�/XVL-WDQLD��*LOEHUWR�*DOYmR�GH�&DUYDOKR��GHO�,QVLWXWR�,QGXVWULDO��)UHGHULFR�4XDGURV��$UQDOGR�4XDGURV�\�0DWHXV�GH�6RXVD��GH�OD�)DFXOGDGH�GH�0HGLFLQD��Cfr. «A Voz», nº 3626, 30/03/1937, p. 1.64 «A Voz», nº 3624, 27/03/1937, p. 6.

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el franquismo, el diario católico lisboeta publica en portada el siguiente (e inter-minable) titular el día 30 de marzo:

È�IRUPRVD�H�FXOWD�FLGDGH��JUDQGH�QD�KLVWyULD��TXH�DR�DURPD�FDSLWRORVR�GDV�VXDV�DEXQGDQWHV� À{UHV� MXQWD� R� SHUIXPH� DUGHQWH� GD� VXD� Ip� UHOLJLRVD�� $R� EHUoR� GRV�JUDQGHV�JHQLRV�GD�$UWH��9HODVTXH]�H�0XULOOR��È�DUURMDGD�LQLFLDGRUD�QD�3HQtQVXOD�GD�JORULRVD�UHDFomR�FRQWUD�D�WLUDQLD�VDQJUHQWD�GR�PDU[LVPR�FRP�R�SUHVWLJLRVR�*HQHUDO�4XHLSR�GH�/ODQR�i�IUHQWH��È�HQFDQWDGRUD�6HYLOKD��D�QRVVD�VDXGDomR�IUDWHUQDO�HP�FRPXQKmR�GH�VHQWLPHQWRV�FRP�D�HQWXVLDVWLFD�PRFLGDGH�DFDGpPLFD�SRUWXJXHVD�H�RV�nossos votos de rápida e completa vitória, por Deus e pela Pátria65.

4. Los Juegos Florales Luso-Españoles

Los -RJRV�)ORUDLV�/XVR�(VSDQK}HV VH�UHDOL]DURQ�HO�7HDWUR�6mR�/XL]�GH�/LVERD�HO�24 de mayo de 1937 para recaudar fondos destinados a los hospitales del ejérci-WR�UHEHOGH�HVSDxRO66. En su organización participó nuevamente el periódico «A Voz», que fue el promotor y principal propagandista del acontecimiento, dentro GH�VX�LQWHQVD�FDPSDxD�D�IDYRU�GH�OD�(VSDxD�IUDQTXLVWD��Se trató de un encuentro intelectual en el que participaron activamente miembros GH�OD�DULVWRFUDFLD�HVSDxROD�\�SRUWXJXHVD��MXQWR�D�DOJXQRV�GH�ORV�LQWHOHFWXDOHV�IUDQ-quistas y salazaristas que más promocionaban el fascismo ibérico. La comisión RUJDQL]DGRUD� HVWDED� IRUPDGD�SRU�$QD�GH�/DQFDVWUH�/DERUHLUR�3HGULOKD��0HFLD�0RX]LQKR�GH�$OEXUTXHUTXH�\�0DGDOHQD�7ULJXHLURV�GH�0DUWHO�3DWULFLR67. Su afán recaudador les llevó a poner hasta cuatro teléfonos informativos y de reservas a disposición del público, así como varios puntos de venta en Lisboa68. La comi-sión de honra la formaban los directores de los periódicos «Diário de Notícias», ©-RUQDO�GR�&RPpULFRª��©2�6pFXORª��©'LiULR�GD�0DQKmª��©'LiULR�GH�/LVERDª�\�«Novidadesª, junto a los escritores portugueses Antero de Figueiredo y Eugé-QLR�GH�&DVWUR��HO�SUHVLGHQWH�GH�OD�$FDGHPLD�GH�%HODV�$UWHV��-RVp�GH�)LJXHLUHGR��HO�SUHVLGHQWH�GH�OD�$FDGHPLD�GH�&LrQFLDV��-~OLR�'DQWDV�� ORV�SLQWRUHV�-RUJH�&R-ODoR��&DUORV�5HLV�\�5LFDUGR�%HQVDXGH��HO�DUTXLWHFWR�5DXO�/LQR��HO�JHQHUDO�)DULQKD�

65 «A Voz», nº 3626, 30/03/1937, p. 1.66 «A Voz», nº 3681, 25/05/1937, pp. 1 y 6.67 «A Voz», nº 3609, 12/05/1937, p. 1.68 «O Século», nº 19789, 20/04/1937, p. 2; «A Voz», nº 3649, 22/04/1937, p. 1. Los precios de los ELOOHWHV�HUDQ�ORV�VLJXLHQWHV��VHJ~Q�QRV�FXHQWD�©$�9R]ª��³&DPDURWHV�GH��H�IUL]DV��&DPDUR-WHV�GH��RUGHP��%DOFmR��RUGHP��¿OD��3ODWHLD�DWp�D�¿OD�/��3ODWHLD�GD�¿OD�/�SDUD�WUiV��%DOFmR��RUGHP��3HRHV�HP�EDL[R��*HUDO��´��



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%HLUmR��2UWLJmR�5DPRV�\�XQ�UHSUHVHQWDQWH�GHO�©5iGLR�&OXE�3RUWXJXrVª69. Los Jogos Florais siguieron un ritual del siglo XIV. Se formaron dos cortes, una HVSDxROD�\�RWUD�SRUWXJXHVD��FDGD�XQD�GH�HOODV�FRQ�XQD�UHLQD�\�HQFDEH]DGD�SRU�OD�¿JXUD�GH�XQ�³PDQWHQHGRU´�R�UHSUHVHQWDQWH�TXH�HMHUFtD�GH�SRUWDYR]��HO�SRUWXJXpV�GHEtD�KDFHU�DSRORJtD�GH�OD�(VSDxD�IUDQTXLVWD�\�HO�HVSDxRO�GHO�3RUWXJDO�VDOD]DULV-ta70��$PEDV�FRUWHV�HVWDEDQ�IRUPDGDV�SRU�SHUVRQDV�GH�QREOH�OLQDMH�\�VXV�³PDQWH-QHGRUHV´�HUDQ�GRV�LQWHOHFWXDOHV�GH�SUHVWLJLR�GH�FDGD�XQR�GH�ORV�SDtVHV��(Q�HO�FDVR�HVSDxRO��HO�HOHJLGR�IXH�HO�PLQLVWUR�GH�&XOWXUD�IUDQTXLVWD��-RVp�0��3HPiQ��\�HQ�HO�SRUWXJXpV��HO�HVFULWRU�$OEHUWR�3LQKHLUR�7RUUHV��/RV�SUHPLRV��FRQVLVWHQWHV�HQ�ÀRUHV�de oro y de plata, fueron donados por las marquesas de Vega, de Anzo y la de 0RQWH�5HDO��OD�GXTXHVD�GH�3DOPHOD��ODV�FRQGHVDV�GH�)LFDOKR��GH�6DEXJRVD��GRV�$UFRV��GH�0XUoD��GH�$YLOOH]��GH�9LOD�)ORU��HQWUH�RWUDV71./RV�-XHJRV�)ORUDOHV�FRPHQ]DURQ�FRQ�OD�HQWUDGD�HQ�HO�7HDWUR�GH�6mR�/XL]�GH�DP-ERV�FRUWHMRV�QDFLRQDOHV��PLHQWUDV�OD�RUTXHVWD�GH�OD�*XDUGLD�1DFLRQDO�5HSXEOLFDQD�WRFDED�ORV�KLPQRV�GH�OD�)DODQJH�(VSDxROD�\�$�3RUWXJXHVD�FRQ�OD�DVLVWHQFLD�HQ�pie. Luego, el presidente del jurado, el director de «A Voz» Fernando de Souza, dirigió unas palabras al público para recordar el origen y las vicisitudes de las cuestaciones nacionales a favor de los franquistas. Tras él comienza su alocución $OEHUWR�3LQKHLUR�7RUUHV��TXH�HQVDO]D�ODV�PDUDYLOODV�SDWULPRQLDOHV�GH�(VSDxD�\�UH-FXHUGD�VX�VX�WULVWH�GHVWUXFFLyQ�SRU�OD�DUWLOOHUtD�GHO�JRELHUQR�UHSXEOLFDQR�HVSDxRO��al mismo tiempo que explica los motivos por los cuales Portugal no era neutral HQ�HO�FRQÀLFWR�

[...] Como poderiamos conservarn-os neutrais? Como é que uma inteligencia es-FODUHFLGD�H�XPD�FRQVFLHQFLD�EHP�IRUPDGD�SRGHULDP�¿FDU�QHXWUDLV�QXQ�FRQÀLWR�HP�TXH�VH�MRJDP�RV�GHVWLQRV�GR�PXQGR��GD�FLYLOL]DomR�FULVWm��HQIUHQWD�R�DQWL�FRPXQLV-PR��TXH�DQWL�QDWXUDO��DQWL�KXPDQR�H�DQWL�FULVWmR��GLJQL¿FDQGR�XP�UHJUHVVR�i�EDU-baria? Nunca houve maior atentado contra a personalidade e dignidade humanas. 4XHP�SRGH�DGPLWLU�TXH�SHUGXUH�XP�UHJLPH�TXH�VLJQL¿FD�D�PRQVWUXRVD�DEROLomR�GH�todas as regras de sociedade humana e que, como diz Cambó, suprime a propria

69 «A Voz», nº 3671, 15/05/1937, p. 1.70� /D�FRUWH�HVSDxROD�WHQtD�FRPR�UHLQD�D�OD�KLMD�GH�ORV�FRQGHV�GH�OD�6LHUUD��VREULQD�WDPELpQ�GHO�FRQ-GH�GH�6��/XL]��TXH�IXH�HPEDMDGRU�GH�(VSDxD�HQ�3RUWXJDO��/D�UHLQD�SRUWXJXHVD�HUD�OD�GHVFHQGLHQWH�GHO�UH\�'��-RmR�9,��0DULD�GR�&DUPR�&DEUDO�GD�&kPDUD��6XV�GDPDV�HUDQ��'��0DULD�'RPLQJDV�GD�6RXVD�&RXWLQKR��%RUED��'��)LORPHQD�GH�%UDJDQoD�&RUUHLD�GH�6D��$VVHFD��'��'LQD�3HUHVWUHOR�GH�9DVFRQFHORV�&DEUDO��'��0DULD�$PHOLD�%XUQD\�0RUDOHV�GH�ORV�5LRV�)URLV��'��0DULD�-RVp�GH�0HOR�%UH\QHU�3LQWR�GD�&XQKD��'��/DXUD�3LQWR�%DVWR�&RQVWDXFLR��'��0DULD�0DUJDULGD�GH�$OWH�*XHGHV�GD�)RQVHFD�H�VXD�LUPD�'��0DULD�-RVp��'��0DULD�7HUH]D�GH�0HOR�/DSD��9LOD�1RYD�GH�2XUHP��'��$QD�0DULD�GH�/DQFDVWUH�3HGULOKD��HWF�71� $OEHUWR�3LQKHLUR�7RUUHV�HUD�DERJDGR��HVFULWRU��SHULRGLVWD�\�GLSXWDGR��(UD�OLFHQFLDGR�HQ�)LORVR¿D�y Derecho con brillante expediente. Ejerció diversos cargos políticos en el distrito de Oporto al WLHPSR�TXH�SXEOLFDED�YDULDGDV�REUDV�OLWHUDULDV��)XH�HPLJUDQWH�HQ�0DGULG�\�3DULV�GHVSXpV�GHO�DGYH-nimiento de la república en Portugal. Durante el gobierno de Sidónio Pais y el Estado Novo volvió a ocupar cargos importantes, entre ellos el de director de la Cadeia Civil do Porto. Sus profundas convicciones católicas lo llevaron adirigir el semanario católico «A Ordem».

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YLGD�QD�VXD�RULJHP�HWHUQD��1HXWUDOLGDGH"�&RPR�¿FDU�QHXWUDO�HQWUH�D�YLUWXGH�H�R�FULPH��HQWUH�R�EHP�H�R�PDO��HQWUH�'HXV�H�DV�SRWHQFLDV�VDWkQLFDV�GR�rUUR"�$�)UDQoD��GXUDQWH�D�*UDQGH�*XHUUD��QmR�VH�FDQVRX�GH�SURWHVWDU�FRQWUD�R�TXH�GL]LD�VHUHP�RV�DWHQWDGRV�DOHPDHV��FRPR�R�ERPEDUGHLR�GD�&DWHGUDO�GH�5HLPV��R�LQFHQGLR�GD�%L-EOLRWHFD�GH�/RYDLQD��(�DJRUD�SUHWHQGH�D�QHXWUDOLGDGH�GDV�RXWUDV�QDo}HV�SDUD�RV�TXH�LQFHQGLDUDP�D�SUHFLRVLVVLPD�ELEOLRWHFD�GH�*UDQDGD�H�GHVWUXLUDP�YROXQWDULDPHQWH�todo o patrimonio de arte da Catalunha, causando o maior desastre de todos os tempos! Como permanecer indiferente ao duelo entre a cultura occidental, latina, H�D�EDUEDULD"�6HU�QHXWUDO�QD�SHOHMD�HQWUH�5RPD�H�0RVFRYR�p�WUDLU�i�FDXVD�GD�FL-YLOL]DomR��GR�HVSLULWR��D�FDXVD�VDJUDGD�GH�'HXV��H�GD�3DWULD��H�HX�TXHUR�PRUUHU�QD�JUDoD�GH�'HXV�H�GH�3RUWXJDO��>��@�3RUWXJDO�H�(VSDQKD��HP�DOLDQoD��SUHQXQFLR�YHQWX-roso do fecundissimo concerto entre as gentes hispanicas da Europa e da America, WDPEHP�QmR�SRGHUDP�VHUYLU�D�XP�6HQKRU�TXH�PRUUD��p�QR�IXQGR�D�FDXVD�GH�'HXV�SRUTXH�VH�EDWHP�H�PRUUHP��'HYHX�VH�SDUD�VHPSUH�i�FLYLOL]DomR�GH�&ULVWR��TXH�R�espirito peninsular tem sêde de absoluto, e soube primeiro que ningume imprimir XPD�GLUHFWUL]�PXQGLDO�H�i�VXD�FRQFHSomR�GH�YLGD�>��@72.

-RVp�0��3HPiQ�VH�UH¿HUH�HQ�VX�GLVFXUVR�D�OD�³SODJD�PDU[LVWD´�SHQLQVXODU��,QVLVWH�HQ�OD�XQLyQ�LQYXOQHUDEOH�TXH�XQH�D�ORV�GRV�SDtVHV�LEpULFRV�IUHQWH�DO�³HQHPLJR�UX-VR´73. Todos los autores premiados en el evento presentaron trabajos relacionados FRQ�OD�*XHUUD�&LYLO��HO�VDOD]DULVPR�R�HO�PRYLPLHQWR�IDODQJLVWD74. Las obras pre-miadas fueron publicadas en la prensa portuguesa o editadas en forma de folleto75.

72 «A Voz», nº 3681, 25/05/1937, p. 6.73 «A Voz», nº 3681, 25/05/1937, p. 6.74 /RV�WUDEDMRV�SUHPLDGRV�IXHURQ�ORV�VLJXLHQWHV��2EUDV�SRUWXJXHVDV��FRQ�5RVD�GH�2UR��³9R]�GH�'HXV´��SRHVLD�UHOLJLRVD�GH�5DPLUR�*XHGHV�GH�&DPSRV��&RQ�5RVDV�GH�3ODWD��³+HURL�GHVFRQKHFLGR´��FXHQWR�GH�0DULD�GH�)LJXHLUHGR��³3DUDEROD�GDV�WUrV�LUPDV´��SRHVLD�¿ORVR¿FD�GH�-DLPH�GH�6DPSDLR��³/DFULPDH�5HUXP´�� VRQHWR� DQyQLPR�� ³*HVWD� WUDQVPRQWDQD� GDV� JXHUUDV� GH�'�� -RmR� ,´�� HSLVRGLR�KLVWyULFR�GHO�&RQGH�GH�6mR�3D\R��³0DLR�ÀRULGR´��SRHVLD�GHVFULWLYD�GH�)DXVWLQR�GRV�5HLV�6RXVD��³1XQFD�p� VHPSUH´��TXDGUD�GH�/DXUD�&KDYHV�� ³9HQWRV�GH�(VSDQKD´�� FXHQWR�GH�$QWRQLR�0RQWrV��³9LODQFHWH´��SRHVLD�GH�$OEHUR�&DUGRVR�GRV�6DQWRV��³3RUWXJDO�EHQGLWR´��SRHVLD�KHURLFR�OLULFD�GH�%H-DWUL]�$UQXW��³$�&RYD�GRV�ORERV´��FXHQWR�QDFLRQDOLVWD�GHO�&RQGH�GH�$OYHORV��³&RPSDUDomR´��SRHVLD�QDFLRQDOLVWD�GH�5X\�&RUUHLD�/HLWH��\�³5HWRUQHOR´��SRHVLD�YDVFD�GH�$QWRQLR�3HUHLUD��0HQFLRQHV�KRQRUt¿FDV��³2�WHX�OHQoR�EUDQFR´�VRQHWR�GH�&DUORV�&LOLD��³3RUTXr"´��VRQHWR�GH�$OEHUWR�&DUGRVR�GRV�6DQWRV��³2�PDU[LVWD´��SRHVLD�YDVFD�GH�)HUQDQGR�0RQWHLUR�6��GH�6��5RVD��³$�PDLRU�EHOH]D´�� VRQHWR� GH� -RVp�)��&HVDU� -XQLRU�� ³$�&UX]´�� TXDGUD� GH�'��0DULD�)UDQFLVFD� GH�$YLOH]� GD�)RQVHFD�$FFLmRLROL��³&DUWD�GH�XP�QDFLRQDOLVWD´��SRHVLD�YDVFD�GH�'��0DULD�GH�)LJXHLUHGR��³'��5R-GULJR´��SRHVtD�YDVFD�GH�$QWRQLR�%HQMDPLQ�GH�/LPD��³$�YLVmR�GH�(O�5HL´��HSLVRGLR�KLVWRULFR�GH�/XL]�&KDYHV��³&DGHWHV�GH�7ROHGR´��SRHVLD�KHURLFD�GH�$OEHUWR�GH�&DUGRVR�GRV�6DQWRV��³9LVWRU�PRUWLV´��VRQHWR�GH�6HUD¿P�3HUHLUD�GD�6LOYD�/RSR��³0LODJUH�GD�)p´��SUDVD�UHOLJLRVD�GH�'��$OGD�)HUUHLUD�0HQ-GHV��³7ROHGR´�SRHVLD�KHURLFD�GH�$QWRQLR�GH�2OLYHLUD��)LOKR��³0HQWLUDV��´��TXDGUD�GH�-RVp�)��&HVDU�-XQLRU��³&DQomR�GH�DPRU��´��SRHVLD�OLULFD�GH�-RVp�*XHUUHLUS�GH�0RXUD��2EUDV�OLWHUDULDV�HVSDxRODV�SUHPLDGDV��FRQ�5RVD�GH�RUR��³$�PL�SDWULD´��SRHVLD�KHURLFD�GHO� UHYHUHQGR�2SWDFLDQR�GH� OD�9HJD�GHO�5LR��TXH�VH�SUHVHQWy�FRQ�HO�VHXGyQLPR�³(Q�(VSDxD�FRPLHQ]D�D�DPDQHFHU´��5RVD�GH�3ODWD��³/D�)DODQJH�IHPHQLQD�HVSDxROD´��QDUUDWLYD�GH�9tFWRU�0��6ROD��0HQFLyQ�KRQRUt¿FD��³7UtSWLFR�WHRORJDO´��SRHVLD�UHOLJLRVD�GH�$GHOD�GH�0HGLQD�75 «A Voz», nº 3698, 11/06/1937. «Bazar das Letras, das Ciencias e das Artes. Suplemento Litera-ULR�GH�$�9R]ª��Q��DxR�,,��SS��\��



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La organización editó también un libro conmemorativo que recogió el conjun-to de los trabajos presentados, así como diversos datos de la organización, los SHU¿OHV�ELRJUi¿FRV�GH�ORV�³PDQWHQHGRUHV´�\�YDULDV�IRWRJUDItDV�GH�HVWD�DFWLYLGDG�festivo-cultural. Su título fue -RJRV�)ORUDHV�/XVR�(VSDQK}HV�QR�(VWLOR�GR�6pFXOR�;,9�5HDOL]DGRV�HP�/LVERD�QR�GLD��GH�0DLR�GH��D�EHQH¿FLR�GRV�KRVSLWDHV�da Espanha Nacionalista, vendido al precio de 15 escudos76. Los premios es-tuvieron expuestos al público en los escaparates de la editora Parceria António 0DULD�3HUHLUD�\�ORV�(VWDEOHFLPLHQWRV�0DUWLQV�GXUDQWH�YDULDV�VHPDQDV�DQWHV�GH�OD�celebración77. Durante el acto se vendieron rosas, así como programas y diplomas GH�ORV�-RJRV�)ORUDLV LOXVWUDGRV�FRQ�GLEXMRV�GH�&DUORV�5HLV�\�-RUJH�&RODoR�D�IDYRU�GH�OD�FDPSDxD�GH�©$�9R]ª��/D�MRUQDGD�UHFDXGDWRULD�DOFDQ]y�XQ�EHQH¿FLR�WRWDO�GH�32.000 escudos78.

5. Turismo y propaganda de guerra

A partir de 1938, el gobierno del general Franco abrió su territorio a las visitas WXUtVWLFDV�GH�FLXGDGDQRV�H[WUDQMHURV�SDUD�TXH�SXGLHVHQ�FRPSUREDU�ODV�³GHVWUXF-FLRQHV´�GHO�³HMpUFLWR�URMR´�\�FRQWULEX\HVHQ�FRQ�VXV�GLYLVDV�D�OD�UHFRQVWUXFFLyQ�QD-FLRQDO�GHO�(VWDGR�IUDQTXLVWD��(O�-HIH�GHO�6HUYLFLR�1DFLRQDO�GH�7XULVPR��LQWHJUDGR�HQ�HO�0LQLVWHULR�GH�,QWHULRU��/XLV�$QWRQLR�%ROtQ��FRQ¿JXUy�GRV�UXWDV�JXLDGDV�TXH�IXHURQ�LQWHQVDPHQWH�SURPRFLRQDGDV�HQ�3RUWXJDO�D�WUDYpV�GH�OD�5HSUHVHQWDFLyQ�GH�OD�-XQWD�GH�%XUJRV�HQ�/LVERD��/XLV�%ROtQ�FRRUGLQy�FRQ�1LFROiV�)UDQFR�OD�SURSDJDQGD�GH�ODV�GHQRPLQDGDV�³5XWD�GH�*XHUUD�GHO�1RUWH´�\�OD�³5XWD�GH�*XHUUD�GH�$QGDOXFtD´�SDUD�LQWHQWDU�DWUDHU�DO�mayor número de turistas portugueses posible79. Se imprimieron diversos folletos que se distribuyeron por las agencias lusas y se ofrecieron facilidades burocráti-FDV�SDUD�FRQVHJXLU�OD�HQWUDGD�HQ�HO�WHUULWRULR�HVSDxRO�HQ�SRGHU�GH�ORV�VXEOHYDGRV��Se suprimió la obligatoriedad del pasaporte para atravesar la frontera y sólo se requería un visado validado por la policía portuguesa80. La estrategia incluía la colaboración de periodistas portugueses para difundir la existencia de esta oferta

76 -RJRV�)ORUDHV�/XVR�(VSDQKRHV�QR�(VWLOR�GR�6pFXOR�;,9�5HDOL]DGRV�HP�/LVERD�QR�GLD��GH�0DLR�GH��D�EHQH¿FLR�GRV�KRVSLWDHV�GD�(VSDQKD�1DFLRQDOLVWD��/LVERD��7LSRJUD¿D�$PHULFDQD��1937. 77 «A Voz», nº 3682, 26/05/1937, p. 1.78 «A Voz», nº 3683, 27/05/1937, p. 1.79� $*$��([WHULRUHV��FDMD�Q��2¿FLR�Q��GH�/XLV�$QWRQLR�%ROtQ��GHO�6HUYLFLR�1DFLRQDO�GH�Turismo, al embajador rebelde en Lisboa, 14/09/1938.80� $*$��([WHULRUHV��FDMD�Q��2¿FLR�Q��GHO�6XEVHFUHWDULR�GHO�0LQLVWHULR�GH�$VXQWRV�([WH-riores al embajador rebelde en Lisboa, 30/08/1938.

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WXUtVWLFD�HQ�OD�(VSDxD�IUDQTXLVWD��/D�5XWD�GH�*XHUUD�GHO�1RUWH�IXH�LQDXJXUDGD�HO��GH�MXOLR�GH��SRU�XQD�FD-ravana de agentes turísticos y periodistas lusos invitados por las autoridades re-beldes. Todos ellos hicieron un recorrido turístico desde Vigo hasta Santander, visitando las principales poblaciones que las tropas franquistas conquistaron en OD�SDUWH�PiV�PHULGLRQDO�GHO�SDtV��6DQWLDJR�GH�&RPSRVWHOD��/XJR��2YLHGR��*LMyQ��entre otras. Durante el viaje inaugural, que se extendió 9 días, los periodistas portugueses publicaron crónicas promocionales del territorio rebelde. Los invi-WDGRV�SRUWXJXHVHV�GH�OD�UXWD�LQDXJXUDO�IXHURQ�ORV�VLJXLHQWHV��-RUJH�)DULD��FRPR�UHSUHVHQWDQWH�GHO�6LQGLFDWR�1DFLRQDO�GRV�-RUQDOLVWDV��$SULJLR�0DIUD��GHO�©'LiULR�GH�1RWtFLDVª��*XVWDYR�GH�0DWRV�6HTXHLUD��GH�©2�6pFXORª��HO�FURQLVWD�GHO�©'LiULR�de Lisboa» $UWXU�3RUWHOD�\�VX�IRWyJUDIR�'HQL]�6DOJDGR��0iULR�0DUWLQV�\�&RVWD�-~QLRU��GHO�©'LiULR�GD�0DQKmª��(GXDUGR�GRV�6DQWRV��GHO�©&RPpUFLR�GR�3RUWRª��HO�SDGUH�$YHOLQR�*RQoDOYHV��GH�©5iGLR�5HQDVFHQoDª��HO�PDUTXpV�GH�/DYUDGLR��GHO�$XWRPyYHO�&OXE�GH�3RUWXJDO��6DQWRV�6LOYD�GH� OD� DJHQFLD�:DJRQV�/LWV��5REHU-to Bueneja Tato, de Turismo Portugal Ltda., así como representantes de varios organismos corporativos portugueses81. En Vigo, Artur Portela describe para su periódico el trato privilegiado que reciben los informadores lusos por parte de las autoridades locales:

[...] Se a Espanha fôsse só isto, diriamos que a guerra, que dura há dois anos, era, DSHQDV��XP�SHVDGHOR�GD�LPDJLQDomR��2�comedouro, luxuoso, sortido, animado, pa-UHFH�D�³VDOD´�GXP�SDODFH�VXPSWXRVR��(P�7DODYHUD�SDVVRX�VH�IRPH��DTXL�PRUUH�VH�GH�DEXQGDQFLD��$EUH�VH�XP�0DUTXrV�GH�5LVFDO��HOHJDQWH�H�DULVWRFUDWLFR��GH�SHUIX-PH�VLOYHVWUH��H�VH�QmR�IRVVH�HQWUDU�QD�VDOD��XP�R¿FLDO�GH�UHJXODUHV��FRP�XPD�SHUQD�GHFHSDGD�SRU�XP�HVWLOKDoR�GH�JUDQDGD��QR�DWDTXH�D�7UHPS��D�JXHUUD��VHQKRUHV��QmR�teria existido. A alma espanhola é feita destes contrastes. Sofre, de-certo, mas tem R�RUJXOKR�GH�VH�UHSULPLU�±�WDOYH]�SDUD�TXH�QmR�VH�ODPHQWHP�RX�QmR�D�FKRUHP82.

(Q�HVWD�DFWLYLGDG�GH�SURPRFLyQ�WXUtVWLFD�VH�LQWHJUDURQ�WDPELpQ�DOJXQRV�R¿FLDOHV�GHO�HMpUFLWR�SRUWXJXpV��PLHPEURV�GH�OD�8QLmR�1DFLRQDO�\�GH�OD�/HJLmR�3RUWXJXHVD��Además de los reportajes propagandísticos realizados por los informadores a lo ODUJR�GH�OD�5XWD�GHO�1RUWH��HO�SHULRGLVWD�GHO�©&RPpUFLR�GR�3RUWRª��(GXDUGR�GRV�6DQWRV��SRSXODUPHQWH�FRQRFLGR�FRPR�³(GXULVD´��SXEOLFy�XQ�OLEUR�WLWXODGR�A rota

de guerra do norte de Espanha, en el que narra su experiencia con una retórica franquista83. La ruta andaluza comenzó el primero de diciembre. Su itinerario era el siguiente: $OJHFLUDV��0iODJD��*UDQDGD��&yUGRED��6HYLOOD��WUHV�GtDV��-HUH]�GH� OD�)URQWHUD��

81� ©'LiULR�GD�0DQKmª��Q��S��(O�©3ULPHLUR�GH�-DQHLURª�HQYLy�D�XQ�SHULRGLVWD�TXH�¿UPDED�VXV�FUyQLFDV�GHVGH�(VSDxD�FRQ�ODV�LQLFLDOHV�³/�'�´��&IU��©3ULPHLUR�GH�-DQHLURª��Q��14/07/1938, p. 1.82 «Diário de Lisboa», nº 5619, 13/07/1938, p. 4.83 E. dos Santos, A rota de guerra do norte de Espanha��/LYUDULD�&LYLOL]DomR��3RUWR��



209

&iGL]��\�RWUD�YH]�$OJHFLUDV��FRQ�H[FXUVLRQHV�RFDVLRQDOHV�DO�0DUUXHFRV�HVSDxRO��&HXWD��7HWXiQ�\�;DXHQ��5RGD�\�HO�PRQDVWHULR�GH�/D�5iELGD�SDUD�YLVLWDU�OD�FD-UDEHOD�6DQWD�0DUtD��FRPR�VtPEROR�GH�OD�FRORQL]DFLyQ�HVSDxROD��(O�UHFRUULGR�VH�efectuó en autocares, con guías-intérpretes del Servicio Nacional de Turismo. Para este itinerario se establecieron precios reducidos para los turistas en los transportes nacionales, con enlaces especiales en los ferrocarriles franceses y portugueses84.

6. Otras formas de intercambio ideológico

Sería muy extenso analizar todos los eventos que las autoridades franquistas y sa-lazaristas organizaron como medio de intercambio ideológico para avalar interna-cionalmente sus respectivos sistemas políticos. Se mencionarán aquí únicamente aspectos relacionados con la propaganda fascista ibérica, prestando especial aten-ción a aquellos elementos que tuvieron una mayor repercusión periodística. La prensa afín al autoritarismo ibérico publicó decenas de reportajes y artículos de opinión que hablaban de la excelente relación entre en Estado Novo y la nueva (VSDxD�GH�)UDQFR��/RV�HORJLRV�UHFtSURFRV��PXFKDV�YHFHV�RUTXHVWDGRV��FRQWULEX-yeron a la legitimación mutua antes ambas sociedades peninsulares.$GHPiV�GH�OD�FRODERUDFLyQ�PXWXD�HQ�ODV�FDPSDxDV�GH�SUHQVD��KD\�PXFKRV�KHFKRV�TXH�LOXVWUDQ�VX¿FLHQWHPHQWH�KDVWD�GyQGH�OOHJy�OD�³DPLVWDG´�SURSDJDQGtVWLFD�GH�los dos regímenes. En noviembre de 1937, por ejemplo, se producen varios actos VLJQL¿FDWLYRV�HQ�6HYLOOD��(O�GtD��OD�$VRFLDFLyQ�GH�OD�3UHQVD�UHDOL]y�XQD�FRUULGD�GH�WRURV�GH�EHQH¿FHQFLD�HQ�KRPHQDMH�DO�(VWDGR�1RYR�FRQ�OD�DVLVWHQFLD�GH�PiV�de 15.000 personas que portaban banderas de Portugal. Al espectáculo acudieron -RUJH�%RWHOKR�0RQL]��HO�JREHUQDGRU�PLOLWDU�GH�/LVERD��'RPLQJRV�GH�2OLYHLUD��\�el capitán Silva e Costa85. El día 11 del mismo mes se inauguró en Toledo el Insti-WXWR�2¿FLDO�3RUWXJXpV��,WDOLDQR�\�$OHPiQ�SDUD�OD�HQVHxDQ]D�GH�OD�OHQJXD�\�FXOWXUD�de los tres países fascistas86. Y el 20 el ayuntamiento sevillano aprobó la adjudi-cación de 386.000 pesetas para la apertura de una avenida dedicada a Portugal87.

84� $*$��([WHULRUHV��FDMD�Q��,QIRUPH�GHO�6HUYLFLR�1DFLRQDO�GH�7XULVPR�GHO��85 «O Século», nº 19990, 09/11/1937, p. 6; «Diário de Lisboa», nº 5380, 10/11/1937, p. 4. Este VHJXQGR�SHULyGLFR�HQYLy�D�FXEULU�OD�FRUULGD�D�VX�SHULRGLVWD�5RJpULR�3pUH]��/RV�EHQH¿FLRV�GHO�DFWR�ascendieron a 100.000 pesetas.86 «O Século», nº 19992, 11/11/1937, p. 7.87 «O Século», nº 20001, 21/11/1937, p. 2.

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Iniciativa que fue imitada por otras ciudades, como Alicante88��$�&RUXxD89, Xinzo de Limia90, Zamora91 o Tuy92, en las que se inauguraron calles en honor de Sala-zar. El alcalde de Valencia invitó, además, a un barco de la Armada portuguesa y XQD�EDQGD�GH�P~VLFD�D�SDUWLFLSDU�HQ�ODV�)HULDV�GH�-XOLR93.Entre otras actividades, durante 1937 se produjo la visita de los diputados de la $VDPEOHD�SRUWXJXHVD�/XL]�6XSLFR��1REUH�*XHGHV��HO�PD\RU�&RUWpV�/REmR�\�0D-deira Pinto a la capital andaluza, muy difundida por «El Correo de Andalucia» y )DODQJH�(VSDxROD94��(Q�PD\R��OD�)DFXOWDG�GH�0HGLFLQD�GH�=DUDJR]D�DFRJLy�XQD�³6HVLyQ�GH�(ORJLR´�D�OD�PHGLFLQD�SRUWXJXHVD95. En los pueblos fronterizos galle-JRV�VH�VXFHGLHURQ�GLYHUVDV�FHOHEUDFLRQHV�\�HQFXHQWURV�OXVR�HVSDxROHV�D�OR�ODUJR�GH� WRGD� OD�JXHUUD��(O�&yQVXO�GH�3RUWXJDO� HQ�2XUHQVH�� -RVp�GH�)DULD�0DFKDGR��FRRUGLQy�PXFKDV�GH�HVWDV�¿HVWDV�SRSXODUHV�FRQ�ODV�DXWRULGDGHV�IDODQJLVWDV�GHVWL-nadas a elevar el prestigio de la dictadura portuguesa96. 7UDV�OD�¿UPD�GHO�7UDWDGR�GH�$PLVWDG�\�1R�$JUHVLyQ�¿UPDGR�SRU�ORV�GRV�SDtVHV�el 17 de marzo de 1939, los actos de homenaje e intercambio propagandístico se H[WHQGLHURQ�D~Q�PiV��(O�PLQLVWUR�GH�OD�*REHUQDFLyQ�GH�)UDQFR��5DPyQ�6HUUDQR�6~xHU��SXVR�HQ�PDUFKD�XQ�FLFOR�GH�FRQIHUHQFLDV�HQ�ODV�SULQFLSDOHV�FLXGDGHV�HVSD-xRODV�SDUD�LQIRUPDU�GH�ODV�YHQWDMDV�GHO�SDFWR��HQ�HO�TXH�SDUWLFLSDURQ�GLSORPiWLFRV�portugueses. El ciclo se abrió el 4 de abril en San Sebastián, con la presencia de Pedro Teotónio Pereira, en un salón adornado con banderas portuguesas y los retratos de ambos dictadores97��6HUUDQR�6~xHU��HQ�FRRUGLQDFLyQ�FRQ�HO�HPEDMDGRU�luso, patrocinó la publicación de un número especial dedicado a Portugal en la revista «Domingo», con una tirada extraordinaria. El sumario de la publicación fue previamente aprobado por el gobierno portugués, que autorizó los contenidos

88� $+'��3��$��0��3URFHVVR�Q��R¿FLR�Q��GHO�0LQLVWpULR�GH�1HJyFLRV�(VWUDQJHL-ros a Pedro Teotónio Pereira, 25/08/1939. 89� $+'��3��$��0��3URFHVVR��QRWD�YHUEDO�Q��GH�OD�HPEDMDGD�GH�(VSDxD�HQ�/LVERD�DO�0LQLVWpULR�GH�1HJyFLRV�(VWUDQJHLURV�GH�3RUWXJDO��90 Arquivo Oliveira Salazar (AOS), CO/NE-9I, carpeta 2, 4ª subdivisión, hojas 35 y 36, tele-JUDPDV�Q��\��HQYLDGRV�SRU�HO�-HIH�GH�OD�)DODQJH�HQ�;LQ]R�GH�/LPLD�D�2OLYHLUD�6DOD]DU��17/08/1936.91� $26��&2�1(��,��FDUSHWD��VXEGLYLVLyQ��KRMD�Q��2¿FLR�Q��GHO�$\XQWDPLHQWR�GH�=D-mora a Oliveira Salazar, 31/08/1936.92� $+'��3��$��0��3URFHVVR�Q��R¿FLR�Q��GHO�FyQVXO�GH�3RUWXJDO�HQ�7X\��(GXDUGR�GD�6LOYD�5LEHLUR��DO�PLQLVWUR�GRV�1HJyFLRV�(VWUDQJHLURV��93� ©'LiULR�GD�0DQKmª��Q��S��©'LiULR�GH�1RWtFLDVª��Q��S��94 Idem, nº 2075, 28/01/1937, p. 1.95 «O Século», nº 19826, 28/05/1937, p. 2.96� $+'��3��$��0��3URFHVVR��R¿FLR�Q��GHO�&yQVXO�GH�3RUWXJDO�HQ�2XUHQVH�DO�ministro de Negócios Estrangeiros, 05/05/1939.97� $+'��3��$��0��SURFHVVR��R¿FLR�Q��GH�3HGUR�7HRWyQLR�3HUHLUD�D�6DOD]DU��18/04/1939.



211

HVSHFt¿FRV�\� VXV�DXWRUHV��(O�SUR\HFWR�GH� OD�HGLFLyQ� LQFOXtD� UHSRUWDMHV� VREUH�HO�JHQHUDO�&DUPRQD��6DOD]DU��OD�DPLVWDG�OXVR�HVSDxROD��HO�(VWDGR�FRUSRUDWLYR�SRU-WXJXpV��HO�HMpUFLWR��OD�0DULQD��HO�LPSHULR�FRORQLDO�OXVR��OD�+DFLHQGD��OD�OLWHUDWXUD�contemporánea, la prensa, el turismo, el pensamiento y el arte portugués. En carta DO�HPEDMDGRU�SRUWXJXpV��HO�PLQLVWUR�GH�OD�*REHUQDFLyQ�H[SOLFD�HO�SODQ�GHVSXpV�GH�conversar con el director de «Domingo», en diciembre de 1938:

[...] El Director de «'RPLQJRª�PH�GLFH�TXH�SDUD�HO�DUWtFXOR�VREUH�HO�*HQHUDO�&DU-PRQD�VH�OH�KD�RIUHFLGR�HO�SHULRGLVWD�SRUWXJXrV�6U��%RDYHQWXUD��/D�¿JXUD�GHO�'U��Salazar podría tratarla el Sr. Pabón, a quien V. E. conoce, entusiasta del hombre GH�(VWDGR�SRUWXJXpV��(O�,PSHULR�3RUWXJXpV�HVWDUtD�FRQ¿DGR�DO�'U��,EixH]�0DUWtQ��JHyJUDIR�H�KLVWRULDGRU��FDWHGUiWLFR�GH�0DGULG��/D�+DFLHQGD�3RUWXJXHVD�VH�HQFDU-JDUtD�DO�'U��6HEDVWLiQ��MHIH�GH�HVWXGLRV�GHO�%DQFR�GH�(VSDxD��/D�/LWHUDWXUD�&RQ-WHPSRUkQHD� 3RUWXJXHVD� DO�0DUTXpV� GH�4XLQWDQDU�� 3RUWXJDO�� SDtV� GH� WXULVPR�� DO�SHULRGLVWD�)UDQFLVFR�GH�&RVVLR��(O�3HQVDPLHQWR�3RUWXJXpV�D�'RQ�(XJHQLR�0RQWHV��(O�$UWH�3RUWXJXpV�DO�0DUTXpV�GH�/R]R\D98.

Por su parte, el SPN coordinó con P. T. Pereira la publicación de un número especial en la revista falangista ilustrada «Fotos»99. En junio de 1939, y dentro de la misma estrategia de propaganda del fascismo ibérico, las publicaciones de los agentes rebeldes en el exterior difundieron reportajes sobre la intervención SRUWXJXHVD�HQ�YDULRV�SDtVHV��(Q�*UDQ�%UHWDxD��SRU�HMHPSOR��OD�UHYLVWD�©6SDLQª��editada por el Spanish Press Services, publicó dos extensas crónicas en sendos números100�VREUH�OD�LQWHUYHQFLyQ�SRUWXJXHVD�HQ�OD�*XHUUD�&LYLO�HVSDxROD��6X�DXWRU�elogia la clarividencia de Salazar por apoyar a Franco:

)URP�GH�YHU\�¿UVW�PRPHQW��3RUWXJXHVH�VHQWLPHQW�DQG�XQGHUVWDQGLQJ�ZHUH�RQ�WKH�VLGH�RI�1DFLRQDOLVW�6SDLQ��3RUWXJDO�ZDV� WKH�¿UVW� WR�FRQGHPQ�LQH[RUDEO\� WKH�H[-FHVVHV�RI�WKH�5HG�PLOLWLDPHQ�DQG�WR�GHQRXQFH�EHIRUH�WKH�FRQVFLHQFH�RI�WKH�ZRUOG�the horrors perpetrated by the Anarchist and Comunist bands. Her words were inspirated by the Christian organisation and by her respect for human law. Her conscience also reacted to the danger to Western civilisation that would come from a triumph of the subversive social ideias in neighbouring Spain. These words IRUP�D�VXPPDU\�RI�WKH�SXUSRVH�RI�WKH�3RUWXJXHVH�*RYHUQPHQW�LQ�SXEOLVKLQJ�WKH�documents. The new portuguese State, under the direction of the robust political WKRXJKW�RI�2OLYHLUD�6DOD]DU�� WDNHV�SULGH�LQ�KDYLQJ�GH¿QHG�KHU�DWWLWXGH��IURP�WKH�very beginning [...]101.

98� $+'�� 3��$� ��0� �� SURFHVVR� �� FDUWD� GH� 6HUUDQR� 6~xHU� D� 3HGUR� 7HRWyQLR� 3HUHLUD��30/12/1938.99� $*$��([WHULRUHV��FDMD�Q��FDUWD�GH�OD�GLUHFFLyQ�GH�OD�UHYLVWD�©)RWRVª�D�1LFROiV�)UDQFR��31/10/1939. 100 «Spain», nº 90, 22/06/1939, pp. 240 y 256; idem, nº 91, 29/06/1939, pp. 254 y 256.101 «Spain», nº 90, 22/06/1939, p. 240. Los artículos de Spain fueron contestados por otro perió-dico vinculado a los leales y editado por Charles Duff, «Voice of Spain», que publicó un extenso artículo sobre la silenciosa pero efectiva intervención portuguesa. Cfr. nº 12, 24/06/1939, pp. 1, 46

212

En otra dimensión propagandística, pero fruto de la política de intercambio fran-FR�VDOD]DULVWD��HO�0LQLVWHULR�GH�1HJyFLRV�(VWUDQJHLURV�SRUWXJXpV� LQYLWy�R¿FLDO-mente al periodista franquista Francisco Cossío a cubrir informativamente el YLDMH�SUHVLGHQFLDO�GHO�-HIH�GH�(VWDGR�SRUWXJXpV��HO�JHQHUDO�ÏVFDU�&DUPRQD��D�ODV�FRORQLDV�DIULFDQDV�GH�$QJROD�\�6mR�7RPp�H�3UtQFLSH�HQ�HO�YHUDQR�GH��GHQWUR�GH�XQD�FDPSDxD�GH�DXWRD¿UPDFLyQ�LPSHULDOLVWD�IUHQWH�DO�H[SDQVLRQLVPR�DOHPiQ��(O� YLDMH� SUHVLGHQFLDO� D�ÈIULFD� UHSUHVHQWy� XQ� UHQDFHU� GH� OD� FRQFLHQFLD� LPSHULDO�del Estado Novo, que tenía serias sospechas de que Francia e Inglaterra estaban dispuestas a satisfacer las reivindicaciones territoriales de Hitler a costa de Por-tugal102. Las crónicas de Francisco Cossío fueron recogidas por la prensa espa-xROD�\�SRUWXJXHVD��\�SRVWHULRUPHQWH�SXEOLFDGDV�HQ�XQ�YROXPHQ�WLWXODGR�ÈIULFD��Impresiones del viaje presidencial103. 3RU�VX�SDUWH��OD�$UFKLFRIUDGtD�GHO�*ORULRVR�$SyVWRO�6DQWLDJR�RUJDQL]y�XQD�SHUH-JULQDFLyQ�R¿FLDO�SDUD�FUHDU� OD]RV�GH�DPLVWDG�FRQ�3RUWXJDO�\��DO�PLVPR�WLHPSR��DSURYHFKDU�SDUD�PRVWUDU�FXiQ�WUDQTXLOD�\�RUGHQDGD�HUD�OD�YLGD�HQ�OD�*DOLFLD�EDMR�el mando del gobierno de Burgos. En carta dirigida a Nicolás Franco el 2 de junio GH��HO�SUHVLGHQWH�GH�HVWH�RUJDQLVPR��5DPyQ�)DEHLUR��H[SOLFDED�GH�HVWH�PRGR�sus intenciones:

[...] Esta Archicofradia acordó hacer propaganda y gestiones para ver si antes de TXH�WHUPLQH�OD�SUyUURJD�GH�HVWH�$xR�6DQWR��SRGHPRV�FRQVHJXLU� WUDHU�D�pVWD�XQD�SHUHJULQDFLyQ�R¿FLDO�GH�3RUWXJDO�GiQGROH�FDUiFWHU� LQWHUQDFLRQDO�\�DGHPiV� VLUYD�para vincular aún más la corriente de amistad y simpatía que reina entre estas dos naciones, y además sirva para que en el mundo enetero se vea que, en nuestra zona liberada, se vive en la mayor tranquilidad. Y podría aprovecharse esta circunstan-FLD�SDUD�FHOHEUDU�DOJXQD�¿HVWD�+LVSDQR�3RUWXJXHVD�HQ�HVWD�FLXGDG�SDUD� WHVWLPR-niar, una vez más, nuestra simpatía hacia Portugal por su incondicional adhesión a QXHVWUR�*ORULRVR�PRYLPLHQWR�QDFLRQDO�>��@104.

El gobierno franquista, además, favoreció la edición de obras sobre la dictadura

\��3DUD�FRQRFHU�PiV�GHWDOOHV�GH�OD�SURSDJDQGD�IUDQTXLVWD�HQ�HO�H[WHULRU�OpDVH�D�0��5H\�*DUFtD��Stars of Spain. Estados Unidos y la Guerra Civil española��(GLFLyV�GR�&DVWUR��6DGD�$�&RUXxD��LGHP��³/D�FUHDFLyQ�GH�OD�LPDJHQ�GH�)UDQFR�\�VX�QXHYR�(VWDGR�HQ�1RUWHDPpULFD��Spain, in «$QXDULR�GHO�'HSDUWDPHQWR�GH�+LVWRULD�GH�OD�&RPXQLFDFLyQ 5 (1993): 57-69; P. Sapag, La propa-

ganda falangista en Chile durante la Guerra Civil española (1936-1939), Universidad Compluten-VH��0DGULG��WHVLV�GRFWRUDO�LQpGLWD��102 F. Nogueira, 6DOD]DU��$V�&ULVHV�H�RV�+RPHQV��YRO��ÈWLFD�(GLWRUD��/LVERD��pp. 416-419. La prensa portuguesa hizo una intensa cobertura del viaje de Carmona. «O Século» publicó un cuidadoso y extenso suplemento dedicado al acontecimiento el 21 de agosto (nº 20277, 21/08/1938, p. 11 y ss.).103� $*$��([WHULRUHV��FDMD�Q��2¿FLR�Q��GHO�&KHIH�GR�*DELQHWH�GR�0LQLVWUR�GH�1HJyFLRV�(VWUDQJHLURV�DO�VHFUHWDULR�GH�OD�HPEDMDGD�UHEHOGH�HQ�/LVERD��$*$��([WHULRUHV��FDMD�Q��6643.Carta de Nicolás Franco a Francisco de Cossío, 28/01/1939.104� $*$��([WHULRUHV��FDMD�Q��&DUWD�GHO�SUHVLGHQWH�GH�OD�$FKLFRIUDGtD�GHO�*ORULRVR�$SyVWRO�6DQWLDJR��5DPyQ�)DEHLUR��D�1LFROiV�)UDQFR��



213

lusa. Entre los libros más destacados, se podría citar la obra escrita por Salazar, FRQ�SUyORJR�GH�*LO�5REOHV��El Pensamiento de La Revolución Nacional (1938)105, (O�(VWDGR�1XHYR�3RUWXJXpV (1938), del catedrático Félix Correa106, 3HU¿O�GH�6D-

lazar. Elementos para la historia de su vida y de su tiempo (1940), de la autoría de Luiz Teixeira y prologado por Wenceslao Fernández Flórez107, o 2OLYHLUD�6DOD]DU�y el Nuevo Portugal (1937), de León de Poncins108. &RQFOXtGD� OD�JXHUUD�HQ�(VSDxD��HO�JRELHUQR�IUDQTXLVWD� UHFRQRFLy�S~EOLFDPHQWH�HO�WUDEDMR�GHVHPSHxDGR�SRU�DOJXQRV�GHVWDFDGRV�SURSDJDQGLVWDV�SRUWXJXHVHV�SDUD�GLIXQGLU�OD�FDXVD�IUDQTXLVWD�HQ�3RUWXJDO��0XFKRV�GH�HOORV�UHFLELHURQ�FRQGHFRUD-FLRQHV�\�UHFRPSHQVDV�SRU�VX�³>��@�GHVWDFDGD�DFWXDFLyQ�HVSDxROLVWD�\�GH�HQWXVLDVWD�adhesión [...] a la cruzada insurgente109´��(O�FyQVXO�IUDQTXLVWD�HQ�2SRUWR��-RVp�6~xHU�(ULFH��SURSXVR�RWRUJDU�XQD�FRQGHFRUD-FLyQ�IUDQTXLVWD�DO�FDWHGUiWLFR�\�DOFDOGH�GH�OD�FLXGDG��$QWyQLR�0HQGHV�&RUUrD��SRU�KDEHU�FRQFHGLGR�YDULDV�VXEYHQFLRQHV�D�OD�UHYLVWD�HVSDxROD�©)RWRVª�\�GHPRVWUDU�XQD�³>��@�SHUVRQDOLGDG�KLVSDQy¿OD�GH� ODUJD� WUDGLFLyQ�HVWDEOHFLGD�HQ�QXPHURVRV�DUWtFXORV��FRQIHUHQFLDV�\�OLEURV�>��@´110��-XQWR�D�HVWH�LQWHOHFWXDO��IXHURQ�SURSXHVWRV�HO�JREHUQDGRU�FLYLO��-RDTXtQ�7ULJR�GH�1HJUHLURV��HO�SHULRGLVWD�GHO�©&RPpUFLR�GR�Porto» (GXDUGR�GRV�6DQWRV��HO� MHIH�UHJLRQDO�GH�OD�/HJLmR�3RUWXJXHVD��&LSULDQR�0DUWLQV�� HO� MXH]� -RDTXLP�7ULJR� GH�1HJUHLURV�� HO� H[� SUHVLGHQWH� GHO�*UHPLR� GH�&RQVHUYDV��/XL]�$]HYHGR�&RXWLQKR��HO�-HIH�0LOLWDU�GHO�'LVWULWR��0iULR�%RUJHV��HO�'LUHFWRU�GH�OD�3ROtFLD�GH�6HJXUDQoD�GR�(VWDGR�HQ�HO�QRUWH�GH�3RUWXJDO��-RmR�1H-SRPXFHQR�1DPRUDGR��HO�UHFWRU�GH�OD�8QLYHUVLGDG�GH�3RUWR��-RVp�3HUHLUD�6DOJDGR��HO�GLSXWDGR�-RUJH�)HUUHLUD��\�HO�GLUHFWRU�GH�OD�39'(�HQ�HO�GLVWULWR��0DQXHO�0DJUR�5RPmR��HQWUH�RWURV111. El gobierno portugués también correspondió en el reconocimiento de aquellos R¿FLDOHV�LQVXUJHQWHV�TXH�FRODERUDURQ�FRQ�OD�0LVVmR�0LOLWDU�3RUWXJXHVD�GH�2EHU-YDomR�HP�(VSDQKD��HQFDUJDGD�GH�FRRUGLQDU�OD�SDUWLFLSDFLyQ�GH�ORV�VROGDGRV�SRU-

105 A. de Oliveira Salazar, El Pensamiento de la Revolución Nacional, Editorial Poblet, Buenos Aires 1938.106 F. Correa, (O�(VWDGR�1XHYR�3RUWXJXpV, Heraldo, Zaragoza 1938.107 Luiz Teixeira, 3HU¿O�GH�6DOD]DU��(OHPHQWRV�SDUD�OD�KLVWRULD�GH�VX�YLGD�\�GH�VX�WLHPSR, Estab-OHFLPLHQWRV�&HUyQ�/LEUHUtD�&HUYDQWHV��(GLFLyQ�SRUWXJXHVD��HGLFLyQ�GHO�DXWRU��&iGL]�0DGULG��(VWH�OLEUR�IXH�GLVWLQJXLGR�SRU�HO�631�FRQ�HO�3UHPLR�5DPDOKR�2UWLJmR�108 L. de Poncins, 2OLYHLUD�6DOD]DU�\�HO�1XHYR�3RUWXJDO, Librería Internacional, San Sebastián ��6REUH�OD�FUtWLFD�GHO�OLEUR��FIU��©'LiULR�GD�0DQKmª��Q��S��109� $*$��([WHULRUHV��FDMD�Q��&DUWD�GHO�&yQVXO�HVSDxRO�HQ�3RUWR�DO�HPEDMDGRU�GH�(VSDxD�HQ�Lisboa, 19/10/1939.110� $*$�� ([WHULRUHV�� FDMD� Q�� &DUWD� GHO� &yQVXO� HQ� 2SRUWR� DO� &RQGH� GH� 0RQWHIXHUWH��11/08/1940.111� $*$��([WHULRUHV��FDMD�Q��&DUWD�GHO�&yQVXO�HVSDxRO�HQ�2SRUWR�DO�HPEDMDGRU�GH�(VSDxD�en Lisboa, 19/10/1939.

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WXJXHVHV� HQ� HO� FRQÀLFWR�EpOLFR� HVSDxRO112. Sin embargo, el gobierno portugués GHVFRQ¿y�VLHPSUH�GH�ODV�LQWHQFLRQHV�GHO�IDVFLVPR�HVSDxRO��TXH�OH�GLR�VX¿FLHQ-tes pruebas, a través de numerosos artículos publicados en los periódicos fran-quistas, de sus veleidades imperialistas sobre Portugal113. Ante estos arrebatos de SURSDJDQGD�H[SDQVLRQLVWD�GH�OD�)DODQJH�(VSDxROD��ORV�PHGLRV�GH�FRPXQLFDFLyQ�portugueses contraatacaron reivindicando, en diversos artículos periodísticos, la pertenencia a Portugal de la ciudad fronteriza de Olivenza114. 6DOD]DU�SLGLy�D�VXV�DJHQWHV�HQ�(VSDxD��HQ�PD\R�GH��ODV�Pi[LPDV�FDXWHODV�en el intercambio cultural y propagandístico, ya que a través del mismo podía ¿OWUDUVH�OD�LGHD�GH�XQ�SUR\HFWR�LEHULVWD��TXH�SRGUtD�VRPHWHU�3RUWXJDO�D�(VSDxD��/D�FRQVLJQD�GHO�GLFWDGRU�HUD�PDQWHQHU�EXHQDV�UHODFLRQHV�FRQ�(VSDxD��SHUR�VLHPSUH�D¿UPDQGR�OD�LQGHSHQGHQFLD�\�OD�FXOWXUD�SRUWXJXHVD��³>��@�e�~WLO�D¿UPDUPR�QRV

112 AOS/ANTT, CO/NE-2B, carpeta nº 18. /LVWD�GH�ORV�R¿FLDOHV�IUDQTXLVWDV�TXH�FRODERUDURQ�FRQ�OD�0032(��HVSHFL¿FDQGR�HQ�FDGD�FDGR�HO�JUDGR�GH�FRODERUDFLyQ��113 Una de las quejas más frecuentes del gobierno portugués en este tema era la publicación de ma-SDV�GH�OD�3HQtQVXOD�VLQ�GLYLVLRQHV�IURQWHUL]DV��&I��$+'��3��$��0��R¿FLR�Q��GHO�FyQVXO�GH�3RUWXJDO�HQ�6HYLOOD�DO�PLQLVWUR�GRV�1HJyFLRV�(VWUDQJHLURV��LGHP��3��$��0��SURFHVVR��R¿FLR�Q��GHO�FyQVXO�GH�3RUWXJDO�HQ�%DGDMR]�DO�PLQLVWUR�GH�1HJyFLRV�(VWUDQJHLURV��$*$��([WHULRUHV��FDMD�Q��R¿FLR�V�Q��GH�1LFROiV�)UDQFR�DO�PLQLVWUR�GH�$VXQWRV�Exteriores, 16/04/1940. También: &RUUHVSRQGrQFLD�GH�3HGUR�7HRWyQLR�3HUHLUD�SDUD�2OLYHLUD�6D-

lazar (1931-1939)��/LVERD��3UHVLGrQFLD�GR�&RQVHOKR�GH�0LQLVWURV��YRO��,��GRFXPHQWR�Q��p. 112 (informe de Pereira sobre un boletín de la Falange, 13/05/1938). También véase: AOS, CO/1(��,��&DUSHWD�Q��(VWXGLR�GH�-RmR�3HUHVWHOR�UHPLWLGR�D�6DOD]DU�HQ�GLFLHPEUH�GH��WLWXODGR��(P�GHIHVD�GH�3RUWXJDO�FRQWUD�R�,PSpULR�,EpULFR��(Q�OD�SUHQVD�SRUWXJXHVD cf.: «Diário de Notícias», nº 25441, 01/12/1936, pp. 1 y 2. Título artículo: Portugal dos portugueses��GH�+LSyOLWR�5DSRVR��Idem, nº 25448, 09/12/1936, p. 4. Editorial: $�LQWHUSUHWDomR�GR�FRQFHLWR�GH�,PSpULR�SHOD�)DODQJH�Espanhola, in «A Voz», nº 3637, 10/04/1937, pp. 1 y 6. Título fondo: Portugal e España, in «Diário GD�0DQKDª��Q��S��7tWXOR�DUWtFXOR��A bandeira de Castela��GH�0DULD�$GHODLGH�Silva. Idem, nº 2167, 04/05/1937, pp. 1 y 7. Título: Dois imperialismos, de Augusto da Costa. Idem, nº 2481, 20/03/1938, p. 1. Título: $V�IURQWHLUDV�QmR�VH�GLVFXWHP�±�GHIHQGHP�VH, de Augusto da Cos-ta. Idem, nº 2492, 21/03/1938, pp. 1 y 4. Título: Portugal uno, grande e livre, de Augusto da Costa. Idem, nº 2500, 08/04/1938, p. 1. Título: 'RLV�LUPmRV�FRP�FDVD�VHSDUDGD�QD�3HQLQVXOD. «O Século», nº 20474, 20/03/1939, p. 2. Título editorial: Bons vizinhos e bons amigos, entre otros. Sobre el im-SHULDOLVPR�IHQ�OD�SUHQVD�IUDQTXLVWD�GXUDQWH�OD�JXHUUD�FIU��(��*RQ]iOH]�&DOOHMD��\�)��/LPyQ�1HYDGR��/D�+LVSDQLGDG�FRPR�LQVWUXPHQWR�GH�FRPEDWH��5D]D�H�LPSHULR�HQ�OD�SUHQVD�IUDQTXLVWD�GXUDQWH�OD�guerra civil española��&6,&��0DGULG��114 «Diário de Notícias», nº 25349, 30/08/1936, p. 5. Título: (�2OLYHQoD"��GH�-RVp�$XJXVWR��©'Li-rio de Lisboa», nº 5046, 06/12/1936, p. 6. Título artículo: $�JXHUUD�GH�(VSDQKD�H�D�FLGDGH�GH�2OL-YHQoD. Idem, nº 5422, 23/12/1937, p. 12. Título: �9HOKR�WHPD��(P�WRUQR�2OLYHQoD��GH�-RmR�$IRQVR�&RUWH�5HDO��©'LiULR�GD�0DQKDª��Q��SS��\��7tWXOR��)HUUDMmR�GH�2OLYHQoD, entre RWURV�PXFKRV��(Q�HO�$UFKLYR�GHO�0LQLVWHULR�GH�$VXQWRV�([WHULRUHV�VH�KDQ�HQFRQWUDGR�YDULRV�GRFX-mentos de las autoridades rebeldes que hacen referencia a este asunto con cierta preocupación, ade-PiV�GH�ORV�UHFRUWHV�GH�YDULRV�DUWtFXORV�GH�OD�SUHQVD�OXVD��HVSHFLDOPHQWH�GHO�©-RUQDO�GH�(OYDVª �DxR��Q��SS��\��TXH�VH�GH¿HQGHQ�GH�OD�SURSDJDQGD�LPSHULDOLVWD�GH�OD�)DODQJH�(VSDxROD�UHLYLQGLFDQGR�OD�SURSLHGDG�SRUWXJXHVD�VREUH�2OLYHQ]D��&IU��$0$(��5��H[SHGLHQWH�Q��\�5��



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em Espanha como somos neste periodo de renascimento, mas considero prejudi-cial que êsse trabalho seja feito com a rutura da FRXUDoD�(cursiva en el original) que o povo português foi a si próprio forjando pelos séculos fora e constitue ele-PHQWR�GD�VXD�GHIHVD�>��@´��D¿UPDED�6DOD]DU115.

115 AOS, CO/PC-12D. Instrucciones de Oliveira Salazar al Secretariado de Propaganda Nacional, 25/05/1938.

$�SRSXODULGDGH�GD�LPSUHQVD�GHVSRUWLYD�DR�ORQJR�GD�GpFDGD�GH��QmR�IRL�XP�IHQyPHQR�HVWULWDPHQWH�SRUWXJXrV��DVVLVWLQGR�VH�DRV�³DQRV�GRXUDGRV´1 deste gé-nero de imprensa um pouco por toda a Europa. Em Portugal, o meio jornalístico GHVSRUWLYR�Vy�FRPHoRX�D�WHU�XPD�FHUWD�GLPHQVmR�HGLWRULDO��VXVWHQWDELOLGDGH�QR-WLFLRVD�H�YROXPH�GH�YHQGDV�QRV�DOYRUHV�GHVWD�GpFDGD��,VWR�MXVWL¿FDYD��HP�JUDQGH�SDUWH��D�DXVrQFLD�DWp�HQWmR�GH�WHQWDWLYDV�GH�FULDomR�GH�MRUQDLV�GHVSRUWLYRV�GLiULRV��o que somente sucedeu a 22 de maio de 1924 com o «Diário de Sport», numa GXSOD�HGLomR��/LVERD�H�3RUWR��VXVSHQGHQGR�VH�DSyV��Q~PHURV��D��GH�DJRVWR�do mesmo ano. Entre 1924 e 1926, a imprensa desportiva portuguesa conheceu um forte impulso, com o jornal lisboeta «Os Sports» (1919-1945) e o portuense «Sporting» (1921-��D�VHUHP�RV�SULQFLSDLV�SLODUHV�GD�LQIRUPDomR�GHVSRUWLYD�QDFLRQDO�±�D�HVWDEL-OLGDGH�HGLWRULDO�GH�DPEDV�SXEOLFDo}HV�GHYHX�VH��HP�JUDQGH�PHGLGD��j�TXDOLGDGH�GRV�FRUSRV�UHGDWRULDLV��1HVWH�SHUtRGR��RV�HGLWRULDLV�GH�DPERV�SHULyGLFRV�UHÀHWLDP�a profunda instabilidade política que afetava o País. «O Sporting» descreveu Por-WXJDO��QR�HGLWRULDO�GH��GH�QRYHPEUR�GH��FRPR�XP�SDtV�TXH�³YHJHWD´2, que ³QmR� SHQVD�� QmR� VRQKD�� QHP� UHDOL]D� QDGD´3�� H� R� FLGDGmR� SRUWXJXrV� FRPR�XPD�

1 F. Pinheiro, +LVWyULD�GD�LPSUHQVD�GHVSRUWLYD�SRUWXJXHVD, Afrontamento, Porto 2011, p. 157.2 -DPHV��A escola desportiva, in «Sporting», 5 novembro 1925, p. 3.

3 Ibidem.

:[HKP\T®�L�\TH�PKLPH�KL�KLZWVY[V UV�MHZJPZTV�WVY[\N\vZ

Francisco Pinheiro Investigador integrado do Centro de Estudos Interdisciplinares do Século XX da Universidade de Coimbra

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³EHVWD�GH�FDUJD´4��IDOWR�GH�³FRQFHSo}HV�JUDQGHV�GHULYDGDV�GR�WUDEDOKR�PHQWDO´5. Estes sentimentos foram-se acumulando igualmente nos editoriais de «Os Spor-ts»��TXH�SDVVRX�D�FULWLFDU� UHJXODUPHQWH�³R�HVStULWR�QDFLRQDO�GR� µGHL[D�DQGDU¶´6 H� ³RV� YtFLRV� TXH� LQIHVWDP�RV� QRVVRV� KiELWRV� GH� SRUWXJXHVLQKRV� GHVFXLGDGRV´7. &KHJDULD�D�D¿UPDU�TXH�³3RUWXJDO�HVWi�GHVSRUWXJDOL]DGR´8��QXPD�DOXVmR�j�IDOWD�GH�QRYRV�IHLWRV�KLVWyULFRV��OLWHUiULRV�H�FLHQWt¿FRV�GRV�SRUWXJXHVHV��O desapontamento dos jornalistas desportivos redundava, neste período contur-bado da vida nacional, em ferozes ataques à classe política e às elites. Um dos artigos mais acutilantes foi publicado na primeira página de «Os Sports» de 6 de GH]HPEUR�GH��FRP�R�WtWXOR�³6DOYHPRV�RV�UDSD]HV´��DVVLQDGR�SHOR�GLUHWRU�GR�jornal e reputado jornalista desportivo, Cândido de Oliveira. No editorial, o autor D¿UPDYD�TXH�RV�SRUWXJXHVHV�WLQKDP�GH�³PDUURTXLQR´�DTXLOR�TXH�OKHV�IDOWDYD�GH�europeus e dava exemplos:

$EDQGRQHPRV�HP�3DULV�XP�SRUWXJXrV�±�H�QmR�Ki�QLQJXpP�TXH�R�QmR�DSRQWH�D�dedo... O ar pacóvio com que mira e remira tudo e todos denuncia-o e provoca o riso... Coloquemo-lo a falar diante de estrangeiros e temos a risota pegada. Somos HP�WXGR�H�SRU�WXGR�PRWLYR�GH�ULVRWD�±�GH�FKDFRWD�LPSLHGRVD��0DV�GHYHPRV�FRQ-IHVVDU�TXH�QmR�PHUHFHPRV�RXWUD�FRLVD��$�JDOKRID�p�R�MXVWR�FDVWLJR�SDUD�HVWD�QRVVD�FRQGLomR�GH�KDELWDQWHV�GHVWD�JUDQGH�DOGHLD��TXH�p�R�QRVVR�3DtV��j�IRUoD�GH�LVRODU�VH�do mundo inteiro, para marchar um século atrasado dos outros povos.

)RL�QHVWH�FRQWH[WR�GH�GHVLOXVmR�QDFLRQDO��SRU�SDUWH�GD�LPSUHQVD�GHVSRUWLYD��TXH�YLULD�D�WHUPLQDU�D�,�5HS~EOLFD��HP�FRQVHTXrQFLD�GR�JROSH�PLOLWDU�GH��GH�PDLR�GH��TXH�LPS{V�XPD�LQGH¿QLGD�'LWDGXUD�0LOLWDU��D�TXDO�VH�WUDQVIRUPDULD�QXPD�GLWDGXUD�FLYLO� �GHQRPLQDGD�³(VWDGR�1RYR´��HP�� OLGHUDGD�SRU�$QWyQLR�GH�2OLYHLUD�6DOD]DU��2V� HGLWRULDLV� GRV� MRUQDLV� GHVSRUWLYRV�SDVVDUDP�D� UHÀHWLU� HVVD�FRQWXUEDomR�SROtWLFD��1D�VHPDQD�VHJXLQWH�DR�JROSH�PLOLWDU��D��GH�MXQKR��XP�GRV�principais jornais desportivos,«O Sporting»��SXEOLFDYD�R�DUWLJR�³2�PRPHQWR�SR-OtWLFR�H�R�VSRUW´�HP�TXH�GHL[DYD�FODUR�HVVD�SUHRFXSDomR��³0DLV�XPD�UHYROXomR�DFDED�GH�PRGL¿FDU�SRU�FRPSOHWR�D�GLUHomR�SROtWLFD�GD�QRVVD�WHUUD��QmR�VH�VDEHQGR�DLQGD�R�TXH�VHJXLUi´��3RXFR�GHSRLV� R�TXH� VH� VHJXLX� IRL� D� LPSRVLomR�GD�&HQVXUD�3UpYLD� j� ,PSUHQVD��³DVVXPLGD�GLUHWDPHQWH�SHORV�PLOLWDUHV��TXH�FKDPDUDP�D�VL��GHVGH�D�SULPHLUD�KRUD��D� UHVSRQVDELOLGDGH�GD�RUJDQL]DomR�H�GLUHomR�GRV�6HUYLoRV� H� H[HFXomR�GDV� UHV-SHWLYDV� WDUHIDV�FHQVyULDV´9��DWUDYpV�GDV�FRPLVV}HV� LQVWDODGDV�QRV�&RPDQGRV�GD�

4 Ibidem.5 Ibidem.6 H. Vieira, )RRW�EDOO�±�3RUWXJDO�(VSDQKD, in «Os Sports», 25 abril 1925, p. 3.7 Ibidem.8� $�5HGDFomR��Para quê tantos estrangeiros?, in «Os Sports», 8 junho 1925, p. 1.9 C. Azevedo, A censura de Salazar e Marcelo Caetano, Editorial Caminho, Lisboa 1999, p. 375.

Francisco PinheiroStadium e uma ideia de desporto no fascismo português


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*XDUGD�1DFLRQDO�5HSXEOLFDQD�H�QRV�*RYHUQRV�&LYLV��&RPR�FRQVHTXrQFLD�GLUHWD��os jornais desportivos passaram a apresentar, habitualmente na primeira página, a QRWD��³9LVDGR�SHOD�&RPLVVmR�GH�&HQVXUD´��(UD�FRQVHQVXDO�HQWUH�RV�MRUQDOLVWDV�TXH�R�GLD�D�GLD�GD�LPSUHQVD�GHVSRUWLYD�QmR�LULD�VHU�PXLWR�DIHWDGR�SHOD�&HQVXUD��XPD�YH]�TXH�R�MRUQDOLVPR�GHVSRUWLYR�QmR�HUD�FRQVLGHUDGR�SULRULWiULR��QHP�LGHRORJLFD-PHQWH�SHULJRVR��SDUD�R�FHQVRU��(P��GH�MXOKR�GH��R�HGLWRULDO�³'XDV�¿JXUDV´��publicado na capa do principal jornal desportivo português, «Os Sports», dirigido SRU�&kQGLGR�GH�2OLYHLUD��D¿UPDYD�TXH�DV� UHVROXo}HV�SROtWLFDV�GR�QRYR�UHJLPH�QDGD�LQWHUHVVDYDP�DR�MRUQDO��VDELGR�FRPR�HUD�TXH�³WRGRV�RV�MRUQDLV�GH�GHVSRUWR�VmR�QHXWURV� HP�PDWpULD�SROtWLFD´��(� WHQWDYD� VXSRUWDU� HVWD� LGHLD� OHPEUDQGR�TXH�³HP�GHVSRUWR�QmR�Ki�SROtWLFD´�

$V� FRQYXOV}HV�SROtWLFDV�GD�QRVVD� WHUUD�QmR�SUHQGHP�JUDQGHPHQWH� D� DWHQomR�GD�PDVVD�GHVSRUWLYD��6RPRV�DVVLP��RV�GHVSRUWLVWDV��XPD�IRUoD�RUJDQL]DGD�H�RULHQWD-da noutro sentido... E felizmente que assim é. No dia em que os desportistas se agruparem ou se distinguirem uns dos outros pelo credo político que professam, ter-se-á perdido o desporto.

A instabilidade política contrastava, em certa medida, com a popularidade que vivia o meio desportivo e consequentemente o jornalismo desportivo. O jornal GHVSRUWLYR�PDLV�LQÀXHQWH��«Os Sports», ganhava cada vez mais leitores, saíndo TXDWUR�YH]HV�SRU�VHPDQD��DSUHVHQWDQGR�QR�FDEHoDOKR�R�VXEWtWXOR��³$�PDLRU�WLUD-JHP�H�H[SDQVmR�GH�WRGRV�RV�MRUQDLV�GHVSRUWLYRV�SRUWXJXHVHV´��3DUD�D�VXD�SRSX-ODULGDGH�FRQWULEXLX�D�RUJDQL]DomR�GH�GLYHUVDV�SURYDV�GHVSRUWLYDV��FRP�GHVWDTXH�SDUD� D� ,�9ROWD� D�3RUWXJDO� HP�%LFLFOHWD�� HP�� DVVLP�FRPR�FRPSHWLo}HV�GH�HVJULPD��QDWDomR�H�WLUR��HQWUH�RXWUDV��6HULD�WDPEpP�VRE�D�DOoDGD�GHVWH�MRUQDO�TXH��HP�¿QDLV�GH��VH�RUJDQL]RX��HP�/LVERD��R�,�&RQJUHVVR�GRV�&OXEHV�'HVSRU-WLYRV��FRQWDQGR�FRP�D�SUHVHQoD�GR�FKHIH�GH�(VWDGR��2OLYHLUD�6DOD]DU��GXUDQWH�R�encerramento do congresso a 3 de dezembro, e donde saiu a promessa política de construir o Estádio Nacional (que viria a ser inaugurado a 10 de junho de 1944).

1. Surgimento da «Stadium»

Foi neste contexto desportivo, político e social que chegou uma nova e inovadora SXEOLFDomR� GHVSRUWLYD� LOXVWUDGD�� GH� FDUL]� VHPDQDO� �jV� TXDUWDV�IHLUDV�� D� UHYLVWD�«Stadium»��/DQoDGD�HP��GH�IHYHUHLUR�GH��HP�/LVERD��R�VHX�VXFHVVR�IRL�LPHGLDWR��JUDoDV�D�XP�H[FHOHQWH�JUD¿VPR��TXDOLGDGH�GR�SDSHO�H� LPSUHVVmR��QD�linha de outras revistas ilustradas desportivas que a antecederam, como «Sport Ilustrado» (Lisboa, 1924), «Foto-Sport» (Lisboa, 1924) e «Eco dos Sports» (Lis-boa, 1926-1928), entretanto extintas. Porém, ao contrário das antecessoras, a «Stadium»�FRQVHJXLULD�¿UPDU�VH�QR�PHLR�GHVSRUWLYR��PDQWHQGR�VH�HP�DWLYLGDGH�regular até dezembro de 1951, publicando um total de mil números (a 1.ª série

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até julho de 1942, com 531 números; reapareceu em dezembro desse ano, a 2.ª VpULH��FRP�PDLV��Q~PHURV��$R�SUHoR�GH�XP�HVFXGR��R�SULPHLUR�Q~PHUR�GD�«Stadium»�DSUHVHQWDYD�QR�FDEHoDOKR�R�VXEWtWXOR�GH�³5HYLVWD�SRUWXJXHVD�GH�WRGRV�RV�VSRUWV´��FDEHQGR�D�GLUHomR�D�&DUORV�GD�6LOYHLUD10��D�HGLomR�D�-RVp�'RPLQJRV�dos Santos e a propriedade à Sociedade Stadium, Lda. As suas 16 páginas con-WDYDP� FRP� VHFo}HV� H� QRWtFLDV�PXLWR� YDULDGDV�� GHVGH� XPD� UHSRUWDJHP� VREUH� R�departamento de ténis do Clube Internacional de Futebol (CIF), a uma entrevista DR�SUHVLGHQWH�GR�&RPLWp�2OtPSLFR�3RUWXJXrV��-RVp�3RQWHV��IHLWD�SRU�-RmR�6DOGD-QKD��SDVVDQGR�SHODV�VHFo}HV�GH�µUXJE\¶��DVVLQDGD�SRU�6DOD]DU�&DUUHLUD��DWOHWLVPR��%HQJDOD�5HLV��µKRFNH\¶��$QWyQLR�$GmR��IXWHERO��7DYDUHV�GD�6LOYD��WLUR��9LULD-WR��RX�µEDVNHW�EDOO¶��-RVp�'LDV�3HUHLUD��HQWUH�RXWUDV��(�WRGR�HVWH�YROXPH�QRWLFLRVR�HUD�FRPSOHPHQWDGR�FRP�DV�PDJQt¿FDV�IRWRJUD¿DV�GH�1XQHV�GH�$OPHLGD�H�&pVDU�Antelo.A «Stadium» mostrou-se, desde logo e sob todos os aspectos, uma revista inova-GRUD��QmR�Vy�SDUD�R�MRUQDOLVPR�GHVSRUWLYR�PDV�SDUD�D�LPSUHQVD�HP�JHUDO��H�R�VHX�r[LWR�VHULD�WmR�PDUFDQWH�QD�GpFDGD�GH��TXH�D�OHYDULD�D�DGRSWDU�R�VXEWtWXOR�GH�³2�PDLRU�VHPDQiULR�GHVSRUWLYR�GD�3HQtQVXOD´��HP��(VWH�VXFHVVR�GD�UHYLVWD��a partir de fevereiro de 1932 e que se prolongaria até dezembro de 1951, acabou por contribuir fortemente para regular o mercado português de imprensa des-SRUWLYD��GHL[DQGR�SRXFR�HVSDoR�DR�VXUJLPHQWR�GH�QRYDV�SXEOLFDo}HV�GHVSRUWLYDV�ilustradas. $OpP�GDV�FDSDV�VHUHP�JUD¿FDPHQWH�DSHODWLYDV��FRP�JUDQGHV�IRWRJUD¿DV��HP�TXH�se privilegiava o movimento, em especial lances de futebol), a «Stadium» contava com crónicas e reportagens de qualidade e conteúdos noticiosos (e.g. entrevistas, editoriais) que acompanhavam a atualidade e a diversidade desportiva, nacional e internacional. Em 1936, por exemplo, a revista faria uma extensa cobertura noti-FLRVD�GRV�-RJRV�2OtPSLFRV�GH�%HUOLP��D�SDU�GRV�MRUQDLV�«Sporting», «Os Sports» e «O Norte Desportivo»��FRLQFLGLQGR�WRGRV�QD�LGHLD�GH�³LPSRQrQFLD´11�GRV�-RJRV�H�GH�FRPR�HVWHV�HUDP�³R�PHOKRU�FDUWD]�GR�QD]LVPR�JRYHUQDPHQWDO´12. E todos os SHULyGLFRV�FRPXQJDULDP�GD�LGHLD�GH�TXH�R�SULQFLSDO�KHUyL�GHVSRUWLYR�GRV�-RJRV�HUD�R�DWOHWD�QHJUR�QRUWH�DPHULFDQR�-HVVH�2ZHQV��TXH�DPHDOKRX�TXDWUR�PHGDOKDV�GH�RXUR��GHVFULWR�FRPR�³R�PDLV�PDUDYLOKRVR�DWOHWD�TXH�SLVRX�D�SLVWD�GR�(VWiGLR�2OtPSLFR´13��$�¿JXUD14�GR�&KDQFHOHU�DOHPmR�$GROI�+LWOHU�PHUHFHX� LJXDOPHQWH�

10 �&DUORV�*RPHV�GD�6LOYHLUD�HUD�HVWXGDQWH�QD�)DFXOGDGH�GH�0HGLFLQD�GH�/LVERD��RQGH�YLULD�D�terminar o curso. Exerceria medicina em Lisboa durante alguns anos, dedicando-se também ao jornalismo desportivo, actividade que abandonaria após regressar ao Brasil, donde era natural.11 �$�'LUHFomR��(GLWRULDO��2OLPStDGDV��, in «Sporting», 16 dezembro 1935, p. 1.12 Ibidem.13 V. Silva, $�VXSHULRULGDGH�GRV�(VWDGRV�8QLGRV��SRU�LQWHUPpGLR�GD�UDoD�QHJUD, in «Stadium», 2 setembro 1936, p. 3.14 �2XWUD�¿JXUD�HP�GHVWDTXH�VHULD�D�GH�0XVVROLQL��OtGHU�IDVFLVWD�HP�,WiOLD��$�UHYLVWD�©Sporting» �FI��HGLomR�GH��GH�2XWXEUR�GH��GH�6HWHPEUR�GH��RX��GH�$EULO�GH��H�R�MRUQDO�



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GHVWDTXH�QD�LPSUHQVD�GHVSRUWLYD��ROKDGR�FRP�GHVFRQ¿DQoD��Mi�TXH�WLQKD�VLGR�SRU�VXD�LQÀXrQFLD�GLUHWD�TXH�³WRGD�D�SUHSDUDomR�H�RUJDQL]DomR�GRV�-RJRV�IRUDP�VX-ERUGLQDGRV�j�OHL�GH�HQDOWHFHU�R�SUHVWtJLR�GD�$OHPDQKD´15, tornando o desporto e as 2OLPStDGDV�³XP�HOHPHQWR�DSURYHLWDGR�H�QmR�XP�REMHFWLYR�VHUYLGR´16��&RP�R�¿P�GRV�-RJRV�2OtPSLFRV�GH�%HUOLP��R�LPDJLQiULR�EpOLFR�j�YROWD�GD�(XURSD�UHJUHVVDULD�também aos editoriais dos jornais desportivos, «Stadium» incluída, sucedendo DVVLP�DR�³RiVLV�GH�3D]´17��RV�-RJRV�2OtPSLFRV��D�LGHLD�GR�³LQIHUQR�GD�*XHUUD´18. A«Stadium», pese a esse possível cenário bélico, voltaria a fazer a apologia dos -RJRV�2OtPSLFRV�GH�%HUOLP�HP�¿QDLV�GH��TXDQGR�FKHJRX�jV�VDODV�GH�FLQHPD�SRUWXJXHVDV�DTXHOH�TXH�HUD��DWp�HQWmR��R�PDLV�LPSRUWDQWH�H�VLPEyOLFR�GRFXPHQ-WiULR�GHVSRUWLYR�DOJXPD�YH]�SURGX]LGR�QD�(XURSD��R�¿OPH�2OLPStDGD��UHDOL]DGR�SHOD�DOHPm�/HQL�5LHIHQVWDKO�SDUD�LPRUWDOL]DU�RV�-RJRV�2OtPSLFRV�GH��)RL�UH-FHELGR�FRP�DJUDGR�H�DGPLUDomR�SHOD�LPSUHQVD�GHVSRUWLYD�SRUWXJXHVD��TXH�FKHJRX�D� DSUHVHQWi�OR� FRPR�XPD�³OLomR� LPRUUHGRLUD�GH�SD]��´19. Os principais jornais desportivos («Os Sports» e «Stadium», em Lisboa; «O Norte Desportivo»20 e «Sporting»��QR�3RUWR��IRUDP�XQkQLPHV�HP�HORJLDU�R�GRFXPHQWiULR�QDV�HGLo}HV�GH�GH]HPEUR�GH��H�MDQHLUR�GH��WUDoDQGR�XPD�µYLVmR�SRVLWLYD¶�GD�$OHPDQKD�hitleriana. 1HVWH�SHUtRGR��VHJXQGD�PHWDGH�GRV�DQRV��DVVLVWLD�VH�D�XPD�PXGDQoD�GH�SD-UDGLJPD�QD�HYROXomR�GD�LPSUHQVD�GHVSRUWLYD�SRUWXJXHVD��FRP�R�GHFUpVFLPR�DFHQ-WXDGR�GH�QRYDV�SXEOLFDo}HV��(UD�FRQVHTXrQFLD�GH�XP�FRQMXQWR�GH�FLUFXQVWkQFLDV��FRPR�D�FRQVROLGDomR�GH¿QLWLYD�GH�DOJXQV�SHULyGLFRV�GHVSRUWLYRV�JHQHUDOLVWDV�QRV�principais centros urbanos. «Os Sports» (saía à segunda e sexta-feira21) e a revista «Stadium» �TXDUWD�IHLUD��GRPLQDYDP�FODUDPHQWH�R�HVSDoR�QRWLFLRVR�GHVSRUWLYR�HP�/LVERD�� HQTXDQWR� TXH� QR� 3RUWR� HVVD� SRVLomR� HUD� RFXSDGD� SHOR�«Sporting» (segunda e sexta-feira) e «O Norte Desportivo» (domingo e quinta-feira). A estes TXDWUR�FRORVVRV�GD�LQIRUPDomR�GHVSRUWLYD�KDYLD�TXH�DFUHVFHQWDU�«A Voz Desporti-va» (segunda-feira) de Coimbra e o «Correio Desportivo» (domingo) do Funchal.

«2V�6SRUWVª��FI��HGLomR�GH��GH�1RYHPEUR�GH��RX��GH�6HWHPEUR�GH��SDUWLOKDUDP�LQLFLDOPHQWH�D�LGHLD�GH�TXH�0XVVROLQL�HUD�XP�H[HPSOR��HP�WHUPRV�GH�SROtWLFD�GHVSRUWLYD��SDUD�RV�UHVWDQWHV�OtGHUHV�HXURSHXV��6y�FDLULD�HP�GHVJUDoD��QRV�MRUQDLV�GHVSRUWLYRV��DSyV�D�LQYDVmR�LWDOLDQD�da Etiópia, em 1935, passando a ser olhado com receio (cf. «Sporting», 7 de Outubro de 1935).15 S. Carreira, $�OLomR�GH�%HUOLP, in «Os Sports», 31 agosto 1936, p. 1.16 Ibidem.17 �-��$��7HL[HLUD��7HUPLQDUDP�DV�2OLPStDGDV�GH�%HUOLP, in «O Norte Desportivo», 20 agosto 1936, p. 1.18 Ibidem.19 �-��$��7HL[HLUD��Fonte inesgotável de maravilhas..., in «O Norte Desportivo», 26 janeiro 1939, p. 3.20 �/HYRX�D�FDER�XPD�LQLFLDWLYD�GH�SURPRomR�GR�¿OPH��TXHP�IRVVH�VyFLR�GH�XPD�FROHFWLYLGDGH�WLQKD�GHVFRQWR��SRU�FHQWR��QR�SUHoR�GR�ELOKHWH�QD�VDOD�GR�6��-RmR�&LQH��QR�3RUWR��&I��HGLomR�GH�22 Dezembro de 1938.21 Passou a trissemanal em Abril de 1938, saindo às segundas, quartas e sextas-feiras.

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(�KDYLD�DLQGD�TXH�DGLFLRQDU�DV�SRGHURVDV�VHFo}HV�GHVSRUWLYDV�GRV�GLiULRV�OLVERH-tas «O Século», «Diário de Notícias» e «Diário de Lisboa», e dos portuenses «O 3ULPHLUR�GH�-DQHLUR», «O Comércio do Porto» e «-RUQDO�GH�1RWtFLDV». 'R�SRQWR� GH� YLVWD� JUi¿FR� H� GH� TXDOLGDGH� IRWRJUi¿FD�� D� UHYLVWD�«Stadium» era D�SXEOLFDomR�PDLV�SUHVWLJLDGD�HP�3RUWXJDO��8PD�GDV� VXDV�HGLo}HV�PDLV� UHSUH-VHQWDWLYDV��QD�GpFDGD�GH�� IRL�D�TXH�GHGLFRX�jV�FRPHPRUDo}HV�GDV�%RGDV�de Ouro do Futebol Português, organizadas pelo diário «O Século», no Estádio GDV�6DOpVLDV��HP�¿QDLV�GH��$�HGLomR�GD�6WDGLXP�GH��GH�QRYHPEUR�GH��Q��DSUHVHQWDYD�XPD�FDSD�PDJQt¿FD�TXH�VREUHSXQKD�GXDV� LPDJHQV��XPD�IRWRJUD¿D�FRP�FLQFR�PHPEURV�LQWHJUDQWHV�GD�SULPHLUD�H[LELomR�GH�IXWHERO��HQWUH�SRUWXJXHVHV��UHDOL]DGD�HP�3RUWXJDO��&DVFDLV��HP��H�XPD�LPDJHP�GR�³GHV-¿OH�GH�IXWHEROLVWDV�GH�WRGRV�RV�FOXEHV´�GH�/LVERD��GXUDQWH�DV�FRPHPRUDo}HV�GH��QR�(VWiGLR�GDV�6DOpVLDV��(UDP�GXDV�IRWRJUD¿DV�D�QHJUR��GD�DXWRULD�GH�XP�dos fotógrafos de prestígio da «Stadium», que assinava como Serôdio. As páginas FHQWUDLV�GD�UHYLVWD�H�D�FRQWUD�FDSD�HUDP�RFXSDGDV�FRP��IRWRJUD¿DV�GH�6HU{GLR��GHGLFDGDV�jV�FRPHPRUDo}HV�GRV��DQRV�GR� IXWHERO�SRUWXJXrV��SRGHQGR� OHU�VH�QDV�SiJLQDV�FHQWUDLV�XP�H[WHQVR�DUWLJR�GH�'RPLQJRV�/DQoD�0RUHLUD��FKHIH�GD�5HGDomR��VREUH�R�HYHQWR��IRFDQGR�VH�QR�MRJR�GH�IXWHERO�FRPHPRUDWLYR�TXH�RS{V�D�6HOHomR�1DFLRQDO�3RUWXJXHVD�D�XP�PLVWR�GRV�PHOKRUHV�MRJDGRUHV�GR�³UHVWR�GR�3DtV´��([LELo}HV�H�FRPSHWLo}HV�GH�JLQiVWLFD��QDWDomR��KRFNH\��DWOHWLVPR��FLFOLVPR�ou tiro, entre outras modalidades, surgiam na revista, ilustradas com diversas IRWRJUD¿DV��HP�PRYLPHQWR�RX�HP�SRVH��GHSHQGHQGR�GD�FLUFXQVWkQFLD��3RUpP��era a primeira página que mais distinguia a revista. As capas da «Stadium» eram UHJXODUHV�³HVSDoRV�GH�UHSUHVHQWDomR�GH�VLJQL¿FDGRV´��FDSD]HV�GH�³FRPXQLFDU�GL-PHQV}HV�FXOWXUDLV´�H�³VHUHP�XVDGDV�FRPR�UHSRVLWyULRV�KLVWyULFRV´22 do desporto e, por inerência, da sociedade e cultura portuguesas.

��4XHVW}HV�SUR¿VVLRQDLV�H�D�FDUHVWLD�GD�JXHUUD

$�FRQVROLGDomR� GD� LQIRUPDomR� GHVSRUWLYD� QRV� DQRV� �� FRP� D�«Stadium» a desempenhar um papel fulcral, acarretou necessariamente reajustes no meio MRUQDOtVWLFR��2V� SULQFLSDLV� MRUQDOLVWDV� GHVSRUWLYRV� SDVVDUDP� D� WHU� XPD� VLWXDomR�SUR¿VVLRQDO�PDLV�HVWiYHO��DVVXPLQGR�FDUJRV�SHUPDQHQWHV�QRV�SHULyGLFRV��PXLWDV�GDV� YH]HV� HP� UHJLPH� GH� H[FOXVLYLGDGH�� GHL[DQGR� GH� ÀXWXDU� GH� SXEOLFDomR� HP�SXEOLFDomR�� UHGX]LQGR�DVVLP�R�DSDUHFLPHQWR�GH�QRYRV�SURMHWRV� MRUQDOtVWLFRV��$�HVWDELOLGDGH�SUR¿VVLRQDO�H�HGLWRULDO�GDV�SXEOLFDo}HV�GHX�SRXFR�HVSDoR�j�FULDomR�de novos projetos jornalísticos desportivos, que estavam muito dependentes da

22 A. Lumpkin & L. D. Williams, An analysis of Sports Illustrated feature articles, 1954-1987, in ©6RFLRORJ\�RI�6SRUW�-RXUQDOª��Q��SS��



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MXQomR�GH�YRQWDGHV�GH�YiULRV�MRUQDOLVWDV�GH�UHQRPH�QR�PHLR�GHVSRUWLYR��A consistência editorial e económica, adquirida por esse grupo consolidado de SXEOLFDo}HV�GHVSRUWLYDV�JHQHUDOLVWDV�GH�UHIHUrQFLD��SHUPLWLX�TXH�HVWDV�SDVVDVVHP�a pagar melhores salários aos jornalistas desportivos e aos colaboradores, o que WHYH�GRLV�HIHLWRV��FRQIHULX�FUHGLELOLGDGH�j�SUR¿VVmR�GH�MRUQDOLVWD�GHVSRUWLYR��TXH�FRPHoDYD� D� WUDQVLWDU� GH� XPD� DWLYLGDGH� WRWDOPHQWH� DPDGRUD� �QmR� UHPXQHUDGD��SDUD�R�SUR¿VVLRQDOLVPR��H�SHUPLWLX�FRQVROLGDU�DV�5HGDo}HV��HYLWDQGR�DV�FRQVWDQ-WHV�ÀXWXDo}HV�H�FLV}HV�HQWUH�MRUQDOLVWDV��PXLWDV�YH]HV�FDXVDGDV�SRU�GHVFRQ¿DQoDV�VREUH�DV�¿QDQoDV�GRV�MRUQDLV��(VWD�UHRUJDQL]DomR�GD�FODVVH�GRV�MRUQDOLVWDV�GHVSRU-WLYRV�IH]�FRP�TXH�GLPLQXtVVH�D�FRQÀLWXDOLGDGH�QR�VHX�SUySULR�VHLR��DVVLVWLQGR�VH�inclusive a um apaziguar da guerra Norte-Sul23 entre a imprensa lisboeta e por-WXHQVH��H�DR�UHVVXUJLPHQWR�GH�YHOKDV�DPELo}HV�GH�FULDU�HVWUXWXUDV�VLQGLFDLV24 para os jornalistas desportivos.'XUDQWH�D�6HJXQGD�*XHUUD�0XQGLDO��R�MRUQDOLVPR�GHVSRUWLYR�SRUWX-JXrV�FRQWLQXRX�D�VHU�GRPLQDGR�SRU�TXDWUR�SXEOLFDo}HV��GXDV�FRP�VHGH�HP�/LVERD�(«Os Sports» e «Stadium») e duas no Porto («Sporting» e «O Norte Desportivo»). E a nível regional destacavam-se três títulos: «A Voz Desportiva» em Coimbra, o «Correio Desportivo» no Funchal e o «Angola Desportiva» em Luanda. A guerra, naturalmente, afetou todos estes periódicos, quer em termos de linha editorial como a outros níveis. Um dos títulos que mais impactos negativos sofreu pela carestia imposta pela guerra foi precisamente a revista «Stadium»��IRUoDGD�D�DO-WHUDo}HV�JUi¿FDV�GHYLGR�D�WHU�GH�XWLOL]DU�SURGXWRV�PDLV�EDUDWRV�DR�QtYHO�GR�SDSHO�H�GD�LPSUHVVmR��$�IDOWD�GH�SDSHO�SDUD�LPSULPLU�D�UHYLVWD�OHYDULD�LQFOXVLYDPHQWH�j�VXD�VXVSHQVmR�HQWUH��GH�PDUoR�H��GH�PDLR�GH��HQFRQWUDQGR�VH�QD�GLUH-omR�R�MRUQDOLVWD�'RPLQJRV�/DQoD�0RUHLUD��TXH�VXEVWLWXLX�QR�FDUJR��HP�RXWXEUR�GH��R�DWp�HQWmR�GLUHWRU��R�PpGLFR�&DUORV�GD�6LOYHLUD��$�SDVVDJHP�GH�/DQoD�0RUHLUD�SHOD�GLUHomR�GD�«Stadium» seria curta, demitindo-se por alegada falta de WHPSR�H�GH�PHLRV��HP�¿QDLV�GH�DJRVWR�GH��VXEVWLWXtGR�SRU�5DXO�9LHLUD�TXH�VH�PDQWHYH�QR�FDUJR�DWp�j�JUDYH�FULVH�GH�MXOKR�GH��D�TXDO�GHWHUPLQRX�R�¿P�GD�,�VpULH�GD�UHYLVWD��D�~OWLPD�HGLomR�VHULD�HP��GH�-XOKR��Q~PHUR��A «Stadium»�� DSHVDU� GDV� GL¿FXOGDGHV� HFRQyPLFDV� SURYRFDGDV� SHOD� JXHUUD�� UH-WRPDULD�D�SXEOLFDomR�HP��GH�GH]HPEUR�GH��DSUHVHQWDQGR�XP�QRYR�DVSHWR�JUi¿FR��R�WDPDQKR�GD�UHYLVWD�GLPLQXLX��H�XP�QRYR�GLUHFWRU��*XLOKHUPLQR�GH�0D-

23 Pinheiro, +LVWyULD�GD�LPSUHQVD�GHVSRUWLYD�SRUWXJXHVD, cit., pp. 136, 164-168, 205, 359. 24 Na revista ©6WDGLXPª� GH� �� GH� )HYHUHLUR� GH� �� QD� VHFomR� ³(FRV� 1RUWHQKRV´� �S�� R�MRUQDOLVWD�SRUWXHQVH�6LOYD�3HWL]�FRQWRX�D�EUHYH�KLVWyULD�GR�6LQGLFDWR�GRV�-RUQDOLVWDV�'HVSRUWLYRV�do Porto, criado em 1922-1923, o qual contou com 34 associados, entre eles o próprio Silva Petiz �QR�FDUJR�GH�GLUHFWRU�WHVRXUHLUR��$UPDQGR�*RQoDOYHV��/XtV�0DUWLQV��$OEHUWR�/HLWH��&DUORV�3LOUmR��2OLYHLUD�-~QLRU��'pFLR�1XQHV��&UX]�&DOGDV��6RXVD�0DUWLQV��HQWUH�RXWURV��([WLQWR�HP�SRXFR�PDLV�GH�PHLR�DQR��D�LGHLD�GHVVH�VLQGLFDWR�VHULD�UHFXSHUDGD�HP��QmR�UHFHEHQGR�DSRLR�SRU�SDUWH�GH�6LOYD�3HWL]��TXH�SUHIHULD�YHU�FULDGD�XPD�VHFomR�GRV� MRUQDOLVWDV�GHVSRUWLYRV�QR�VHLR�GD�$VVRFLDomR�GRV�-RUQDOLVWDV�H�+RPHQV�GH�/HWUDV�GR�3RUWR��RQGH�HVWDYDP�UHSUHVHQWDGRV�JUDQGH�SDUWH�GRV�MRUQDOLVWDV�desportivos portuenses.

224

WRV��PDQWHQGR�FRPR�SURSULHWiULR�D�6RFLHGDGH�5HYLVWDV�*Ui¿FDV��/GD��1RV�DQRV�VHJXLQWHV��HQFHWDULD�GLYHUVRV�PHOKRUDPHQWRV�JUi¿FRV��QXPD�FODUD�DSRVWD�QD�LQR-YDomR��FRQWLQXDQGR�D�DVVXPLU�VH�FRPR�VtPEROR�Pi[LPR�GH�XP�MRUQDOLVPR�HP�TXH�SULPDYD�R�GHVLJQ�H�D�TXDOLGDGH�GDV�IRWRJUD¿DV�H�GD�LPSUHVVmR��VHQGR�XPD�das revistas mais representativas do jornalismo português das décadas de 1930 e 1940.

3. Ser jornalista desportivo

$�TXHVWmR�GD�GH¿QLomR�SUR¿VVLRQDO�GH�MRUQDOLVWD�GHVSRUWLYR�HUD�XP�WHPD�HP�YRJD�neste período e nas próprias páginas da «Stadium», em grande parte porque o 5HJXODPHQWR�GD�&DUWHLUD�3UR¿VVLRQDO�GRV�-RUQDOLVWDV��SXEOLFDGR�QR�Q��GR�%R-letim do Instituto Nacional do Trabalho, de 15 de Fevereiro de 1941 (baseado no decreto-lei n.º 31.119, do «'LiULR�GR�*RYHUQR»�Q��GH��GH�-DQHLUR�GH��deixou de fora os jornais desportivos e quem se dedicava a eles, centrando-se uni-camente nos diários generalistas. Esse facto fez com que os redatores desportivos GRV�GLiULRV� WLYHVVHP�GLUHLWR� j� FDUWHLUD� SUR¿VVLRQDO� GH� MRUQDOLVWDV�� DR� LQYpV� GRV�colegas que trabalhavam nos jornais desportivos – os decretos-lei anteriores25, UHIHUHQWHV�j�FDUWHLUD�SUR¿VVLRQDO�GH�MRUQDOLVWDV��WLQKDP�VHPSUH�GHL[DGR�GH�IRUD�RV�jornalistas que trabalhavam nos jornais desportivos. $�SULQFLSDO� UHÀH[mR� IHLWD� QHVWD� DOWXUD� VREUH� R� MRUQDOLVPR�GHVSRUWLYR� SDUWLX� GD�SHQD�GR�UHGDWRU�0iULR�3RUWR��TXH�QD�UHYLVWD�«Stadium» iniciou em 2 de junho de ��XP�FRQMXQWR�GH�FUyQLFDV�LQWLWXODGDV�³2�SUHVWtJLR�GH�XPD�SUR¿VVmR´��GHGL-cadas a dissecar as várias envolventes da atividade dos jornalistas desportivos. $SyV�DERUGDU�DV�TXHVW}HV�GR�SDSHO�GD�LPSUHQVD�H�GR�GHVSRUWR�QDV�HGLo}HV�GH��H��GH�MXQKR��0iULR�3RUWR�ODQoDULD�R�ROKDU��QD�«Stadium» de 16 de junho, sobre RV� ³UHTXLVLWRV� LQGLVSHQViYHLV´� SDUD� VH� VHU� ³XP� ERP� MRUQDOLVWD´�� FRPR� HUDP� R�³HVStULWR�GH�REVHUYDomR��FRPSUHHQVmR�ODUJD�H�UiSLGD��IDFLOLGDGH�GH�DVVLPLODomR��inteireza de carácter, honestidade, sinceridade, conhecimentos indispensáveis de RUGHP�JHUDO�RX�HVSHFLDO��FRQIRUPH�RV�FDVRV��H�SHUVRQDOLGDGH��FULWpULR��SRQGHUDomR�H�GLQDPLVPR�´�(�FDVR�IRVVH�MRUQDOLVWD�GHVSRUWLYR�³DFUHVFLD�DLQGD�D�QHFHVVLGDGH�do conhecimento especial das modalidades sobre as quais escreve, do ambiente em que as mesmas se desenvolvem, dos defeitos e das virtudes que as adornam e, IXQGDPHQWDOPHQWH��GH�LPSDUFLDOLGDGH�LQWHJpUULPD��DEVROXWD�H�¿UPH´��1R�TXDUWR�DUWLJR�GH�³2�SUHVWtJLR�GH�XPD�SUR¿VVmR´��SXEOLFDGR�HP��GH�MXOKR�GH�1943, o redator da «Stadium» LQYHVWLULD�FRQWUD�D�³SDL[mR�FOXELVWD´�TXH�DIHWDYD�D�

25 Cf. Decreto-lei n.º 10.401, no ©'LiULR� GR�*RYHUQRª� Q�� GH� �� GH�'H]HPEUR� GH� ��GHFUHWR�Q��QR�©'LiULR�GR�*RYHUQRª�Q��GH��GH�0DUoR�GH��GHFUHWR�OHL�Q��QR�©'LiULR�GR�*RYHUQRª�Q��GH��GH�-XQKR�GH��GHFUHWR�OHL�Q��QR�©'LiULR�GR�*RYHUQRª�Q��GH��GH�0DUoR�GH��



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PDLRULD� GRV� MRUQDOLVWDV� GHVSRUWLYRV� SRUWXJXHVHV�� SULQFLSDOPHQWH� ³R� HQ[DPH�GH�QRYRV´�MRUQDOLVWDV�TXH�FRPHoDYDP�D�ID]HU�FDUUHLUD�H�TXH�QD�VXD�RSLQLmR�FRQVWL-WXtDP�³XP�IUDFDVVR´��(VVD�QRYD�JHUDomR�HVWDYD�D�ID]HU�FRP�TXH�FDGD�YH]�PDLV�VH�SXEOLFDVVH�³PXLWD�SURVD�EDORID��PXLWRV�DUWLJRV�UHFODPDWLYRV�D�HVWH�RX�DTXHOH�FOX-be, a este ou aquele indivíduo, sem vantagem para os assuntos puramente despor-WLYRV��TXH�HVWDYDP�HP�SULPHLUR�OXJDU´��(VWDYD�VH�DVVLP�D�HQWUDU��VHJXQGR�0iULR�3RUWR��³QD�ORXYDPLQKD��QR�HQFyPLR�GLVIDUoDGR��QXP�FDPLQKR�SRU�RQGH�QXQFD�VH�GHYHULD�WHU�HQYHUHGDGR��SRU�VHU�D�QHJDomR�WRWDO�GRV�SULQFtSLRV�GHVSRUWLYRV��RQGH�D�YHUGDGH�GHYH�VHU�XP�OHPD��TXDOTXHU�FRLVD�GH�VXSUHPD�OHL´��(�HVWH�FDPLQKR�HVWDYD�D�FULDU�XP�GHVQtYHO�QR�MRUQDOLVPR�GHVSRUWLYR��FRH[LVWLQGR�XPD�YHOKD�JHUDomR�GH�³ERQV�MRUQDOLVWDV´��IRUMDGD�QD�SUiWLFD�GHVSRUWLYD�H�QR�SULQFtSLR�GD�³SURSDJDQGD�GHVSRUWLYD´��H�XPD�QRYD�JHUDomR�TXH�³HQYHUJRQKDYD�RV�YHUGDGHLURV�MRUQDOLVWDV�SHOD�VXD�LQFRPSRVWXUD´�H�D�VXD�³SDL[mR�FOXELVWD´��1mR�SRGHPRV�HVTXHFHU�TXH�DOJXQV�DQRV�DQWHV��SULQFLSDOPHQWH�HP��DV�SDL-[}HV� FOXELVWDV� WLQKDP�GRPLQDQGR�R�GLVFXUVR� MRUQDOtVWLFR�GHVSRUWLYR�SRUWXJXrV��VREUHWXGR�DSyV�D�GLPHQVmR�PHGLiWLFD�TXH�JDQKRX�D�DQXODomR�GH�XP�JROR�DR�6/�%HQ¿FD�TXH�OKH�FXVWRX�R�&DPSHRQDWR�1DFLRQDO�GD�,�'LYLVmR�GH��FRQTXLVWD-GR�SHOR�)&�3RUWR��1D�~OWLPD�MRUQDGD�GD�SURYD��R�)&�3RUWR�UHFHEHX�R�6/�%HQ¿FD��que precisava de ganhar para conquistar o título, tendo empatado 3-3, com os EHQ¿TXLVWDV�D�TXHL[DUHP�VH�GH�XP�JROR�PDO�DQXODGR�TXDVH�QR�¿P��$�LPSUHQVD�GHVSRUWLYD�OLVERHWD��HQFDEHoDGD�SHOD�«Stadium», «Diário de Lisboa» e «Diário de Notícias», acusou o árbitro de favorecer o FC Porto, saindo «O Norte Desportivo» em defesa dos portistas, acusando em 27 de abril de 1939 a imprensa lisboeta de ³LQFRHUrQFLD´26��UHFHEHQGR�R�DSRLR�GR�GLiULR�SRUWXHQVH�©2�3ULPHLUR�GH�-DQHLURª��(�HP�PHDGRV�GH�MXQKR�GH��R�FOLPD�DJUDYRX�VH�FRP�³R�FRUWH�GH�UHODo}HV´27 en-WUH�R�6/�%HQ¿FD�H�R�)&�3RUWR��FRP�UHÀH[RV�QHJDWLYRV�QRV�SHULyGLFRV�GHVSRUWLYRV��7DO�FRPR�VXFHGHUD�HP�SHUtRGRV�DQWHULRUHV��D�FRQÀLWXDOLGDGH�QD�LPSUHQVD�GHVSRU-WLYD�PDQWHYH�VH�DR�ORQJR�GRV�DQRV�VHJXLQWHV��QmR�VH�UHVWULQJLQGR�XQLFDPHQWH�DR�FRQÀLWR�1RUWH�6XO��(QWUH�DJRVWR�H�VHWHPEUR�GH��RV�GRLV�SULQFLSDLV�WtWXORV�GD�Capital, a revista «Stadium» e o jornal «Os Sports», encetaram uma dura troca GH� DFXVDo}HV� H� LQVXOWRV28, que em nada contribuiu para apaziguar o panorama do jornalismo desportivo. Este clima instável teria como consequência directa, FRPR�VXFHGHUD�QRXWUDV�RFDVL}HV��DWRV�GH�YLROrQFLD�VREUH�MRUQDOLVWDV�GHVSRUWLYRV��Um dos principais visados foi o diretor de «O Norte Desportivo»��-RDTXLP�$OYHV�7HL[HLUD��TXH�HQFDEHoDUD�GLYHUVDV�FDPSDQKDV�QD�GHIHVD�GRV�LQWHUHVVHV�GRV�FOXEHV�portuenses. Em meados de julho de 1945, durante um jogo de basquetebol em Lisboa, Alves Teixeira foi agredido, num ato premeditado, pelo árbitro de futebol $QGUDGH�3LQWR��TXH�QmR�JRVWDUD�GDV�VXDV�FUtWLFDV�DR�MRJR�)&�3RUWR�6SRUWLQJ�&3�

26 �-��$��7HL[HLUD��A minha verdade em frente de ‘outra’, in «O Norte Desportivo», 27 abril 1939, p. 1.27 �-��$��7HL[HLUD��2�FRUWH�GH�UHODo}HV� in «O Norte Desportivo», 18 junho 1939, p. 1.28� (�J��$�5HGDFomR��&DQWLJDV�GH�µ2V�6SRUWV¶, in «Stadium», 1 setembro 1943, p. 7.

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TXH�DSLWDUD�DOJXP�WHPSR�DQWHV��$�FRQGHQDomR�GHVVH�DWR�IRL�LPHGLDWD�SRU�«O Nor-te Desportivo», recebendo a solidariedade do jornal portuense «Sporting», que lembrou em 16 de julho de 1945 que só deveria estar no desporto quem estivesse ³GLVSRVWR�D�GHL[DU�VH�FULWLFDU�RX�ORXYDU´29�QRV�MRUQDLV��DSHODQGR�j�)HGHUDomR�3RU-tuguesa de Futebol para sancionar o árbitro exemplarmente.(VWH�SDQRUDPD�LQIRUPDWLYR�FRQÀLWXRVR�UHGX]LX�RV�PRPHQWRV�GH�XQDQLPLGDGH�QR�VHLR�GD� LPSUHQVD�GHVSRUWLYD�� FRQ¿QDQGR�RV�j�QHFHVVLGDGH�GH� UHIRUPXODU� D� WHU-PLQRORJLD�GHVSRUWLYD��DLQGD�GRPLQDGD�SRU�WHUPRV�LQJOHVHV��DR�DSRLR�j�6HOHomR�1DFLRQDO� GH� )XWHERO�� jV� YLV}HV� GRXWULQDLV30� VREUH� R� ¿P�GD� ,,�*XHUUD�0XQGLDO�H�D�¿JXUD�GR�FKHIH�GH�(VWDGR��2OLYHLUD�6DOD]DU��FXMD�HVWUDWpJLD�GH�QHXWUDOLGDGH�GXUDQWH�D�JXHUUD�R�WRUQRX�QXP�³&KHIH�H[WUDRUGLQiULR´31�H�R�SOHQR�³LQWpUSUHWH�GR�SHQVDPHQWR�GD�1DomR´32); e às grandes obras desportivas do Estado Novo, como D�LQDXJXUDomR�GR�(VWiGLR�1DFLRQDO��HP��GH�MXQKR�GH��(VWH�~OWLPR�DFRQWH-cimento, representativo da política desportiva encetada pelo Estado Novo33, seria DOYR�GH�XPD�HGLomR��Q��GD�UHYLVWD�«Stadium», em 14 de junho de 1944. Na FDSD�VXUJLDP�GXDV�IRWRJUD¿DV�GD�LQDXJXUDomR�GR�HVWiGLR��PDLV�SUHFLVDPHQWH�GD�WULEXQD�SUHVLGHQFLDO��RQGH�VH�YLDP�DV�¿JXUDV�GR�SUHVLGHQWH�GD�5HS~EOLFD��ÏVFDU�Carmona, e do presidente do Conselho, Oliveira Salazar, juntamente com um EUHYH�WtWXOR�³6$/$=$5�±�R�FKHIH�TXH�SURPHWHX�H�FXPSULX�´�H�GXDV�GDWDV�VREUH-SRVWDV��³��GH�GH]HPEUR�GH��GH�MXQKR�GH��´�±�D�SULPHLUD�UHIHUHQWH�j�promessa de Salazar de construir o Estadio Nacional, durante o I Congresso de Clubes Desportivos; e a segunda, do dia em que cumpriu a promessa. Nas páginas LQWHULRUHV�SRGLDP�VH�YHU��DWUDYpV�GH�P~OWLSODV�IRWRJUD¿DV��DV�YiULDV�IDVHV�SRUTXH�SDVVRX�R�HVWiGLR�GXUDQWH�D�FRQVWUXomR��DVVLP�FRPR�D�FHOHEUDomR�GD�LQDXJXUDomR��H[DOWDQGR�D�¿JXUD�GH�6DOD]DU�H�GR�GHVSRUWLVWD�SRUWXJXrV�±�VREUHWXGR�GRV�MRYHQV�H�GDV�MRYHQV�GD�0RFLGDGH�3RUWXJXHVD��GD�)HGHUDomR�1DFLRQDO�SDUD�D�$OHJULD�QR�7UDEDOKR��)1$7��H�GH�DOJXPDV�GDV�SULQFLSDLV�¿JXUDV�GR�IXWHERO�SRUWXJXrV��1D�contra-capa da «Stadium» surgia uma única imagem, a ocupar toda a página, do UHOYDGR�GR�(VWDGLR�1DFLRQDO�GXUDQWH�D�H[LELomR�GH�JLQiVWLFD�GH�PDLV�GH��¿-

29 �$�5HGDFomR��8PD�DJUHVVmR, in «Sporting», 16 julho 1945, p. 3.30 �2�SRQWR�¿QDO�GD�JXHUUD�� HP�VROR�HXURSHX��GHX�VH�D��GH�0DLR�GH�� VHQGR�R�PRPHQWR�propício para novamente se apelar à paz, mas a uma paz perpétua, como fez o jornal «Sporting» GH��0DLR��2XWUD�YLVmR�XQkQLPH�IRL�D�GD�(XURSD�QmR�YROWDU�D�FRQKHFHU�PDLV�OtGHUHV�FRPR�+LWOHU�H�0XVVROLQL��PHUHFHQGR�DGPLUDomR�R�SUHVLGHQWH�DPHULFDQR�)UDQNO\Q�'HODQR�5RRVHYHOW��FI��©6SRUWLQJª��$EU��$�DSUR[LPDomR�FRP�(VSDQKD�IRL�WDPEpP�YLVWD�FRPR�XPD�ERD�RSomR��uma vez que os dois países apresentavam uma série de vectores que os aproximavam, como eram os casos do passado histórico e da identidade peninsular (cf. «Os Sports», 22 Setembro de 1939 e 21 Dezembro de 1942).31 �$�5HGDFomR��8P�+RPHP, in «O Norte Desportivo», 27 abril 1941, p. 1.32 �$�'LUHFomR��6DOD]DU��R�LQWHUSUHWH�GR�SHQVDPHQWR�GD�QDomR, in «Os Sports», 22 dezembro 1941, p. 1.33 F. Pinheiro, )XWHERO�H�SROtWLFD�QD�GLWDGXUD��IDFWRV�H�PLWRV, in N. Tiesler e N. Domingos (Ed.s), Futebol Português, Afrontamento, Porto 2012, pp. 47-82.



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OLDGRV�GD�0RFLGDGH�3RUWXJXHVD��FRP�D�EDQGHLUD�GH�3RUWXJDO�DR�YHQWR��(�RV�WH[WRV�TXH�FRPSOHPHQWDYDP�DV�YiULDV�SiJLQDV�GH�IRWRJUD¿DV�HUDP�DSRORJpWLFRV�GHVVH�PRPHQWR�H�FRQVDJUDGRV�j�H[DOWDomR�GD�¿JXUD�GH�6DOD]DU��1DV�SiJLQDV�FHQWUDLV�GD�UHYLVWD�OLD�VH�R�WtWXOR��³1D�LQDXJXUDomR�GR�JUDQGLRVR�(67È',2�1$&,21$/�TXH�Salazar fez construir para o desporto português viveram-se momentos de rubro HQWXVLDVPR�H�SURIXQGD�HPRomR´��(�R�VHQWLPHQWR�HUD�XQkQLPH��³1XQFD�QR�QRVVR�3DtV�VH�DVVLVWLX�D�PDQLIHVWDomR�VHPHOKDQWH�HP�PDWpULD�GHVSRUWLYD´��

4. Censura à imprensa

O prestígio jornalístico que até 1945 gozara «Os Sports» transferiu-se, após o seu desaparecimento nesse ano, para o trio formado por «A Bola» (criado em 1945), ©0XQGR�'HVSRUWLYRª��VXFHVVRU�GH�«Os Sports»��ODQoDGR�HP��H�«Stadium», sobretudo entre os leitores de Lisboa (onde os três estavam sediados) e do Cen-tro e Sul de Portugal. No Porto, embora este trio tivesse o seu nicho de leitores, sobretudo a «Stadium», continuavam a dominar «O Norte Desportivo» e «Spor-ting»��DODUJDQGR�D�VXD�LQÀXrQFLD�D�WRGD�D�UHJLmR�1RUWH��(�D�QtYHO�UHJLRQDO��PDQ-tinha-se em Coimbra o semanário «A Voz Desportiva», no Funchal o «Correio Desportivo» e nas colónias o «Angola Desportiva» (Luanda, 1930). Estes oito títulos formavam o núcleo central da imprensa desportiva generalista portuguesa, em meados de 1945, sofrendo por isso mesmo um controlo, por vezes apertado, GRV�VHUYLoRV�GH�&HQVXUD�3UpYLD��1D�VHJXQGD�PHWDGH�GRV�DQRV��SRU�FDXVD�GD�*XHUUD�&LYLO�GH�(VSDQKD��D�&HQVXUD�WLQKD�DWXDGR�DR�QtYHO�GD�OLQJXDJHP�GHVSRUWLYD��GDQGR�LQGLFDomR�j� LPSUHQVD� SDUD� VXEVWLWXLU� R� WUDGLFLRQDO� WHUPR� ³YHUPHOKRV´� SRU� ³HQFDUQDGRV´��VHPSUH�TXH�VH�TXLVHVVHP�UHIHULU�RV�MRJDGRUHV�H�DGHSWRV�GR�6/�%HQ¿FD��TXH�HTXL-SDYD�GH�YHUPHOKR�H�EUDQFR�� HYLWDQGR�DVVLP�DV�FRQRWDo}HV�FRP�R� ODGR�FRPX-QLVWD��³URMRV´��TXH�FRPEDWLD�HP�(VSDQKD��$�LPSUHQVD�GHVSRUWLYD�VHJXLX�j�ULVFD�HVVD�LQGLFDomR�H�HP��D�GHVLJQDomR�³HQFDUQDGRV´�VXEVWLWXLX�GH¿QLWLYDPHQWH�R�WHUPR�³YHUPHOKRV´��TXH�GHL[RX�GH�DSDUHFHU�QD�LPSUHQVD�FRPR�VLQyQLPR�GRV�EHQ¿TXLVWDV��8P�GRV�SULQFLSDLV�FDVRV�GH�FHQVXUD�QD� LPSUHQVD�YHUL¿FRX�VH�QD� VHTXrQFLD�GR�episódio que envolveu três futebolistas internacionais (todos do CF Os Belenen-ses), antes do início do jogo Portugal-Espanha, realizado no Campo das Salésias, HP�/LVERD��HP��GH�MDQHLUR�GH��2�WULR�IRUPDGR�SRU�0DULDQR�$PDUR��-RVp�6LP}HV�H�$UWXU�4XDUHVPD�GHFLGLX� URPSHU�R�SURWRFROR�GD� WUDGLFLRQDO� VDXGDomR�fascista34��FRP�GRLV�GHOHV��$PDUR�H�6LP}HV��D�HVWHQGHUHP�R�EUDoR�H�D�FHUUDUHP�R�

34 -��1��&RHOKR��)��3LQKHLUR��$�3DL[mR�GR�3RYR��+LVWyULD�GR�)XWHERO�HP�3RUWXJDO��(GLo}HV�Afrontamento, Porto 2002, p. 285.

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SXQKR��HP�YH]�GH�HVWHQGHUHP�D�PmR��H�R�RXWUR��4XDUHVPD��QHP�VHTXHU�OHYDQWRX�RV�EUDoRV��2�PRPHQWR�IRL�FDSWDGR�SRU�YiULRV�IRWyJUDIRV�SUHVHQWHV�QR�FDPSR��PDV�os jornais foram impedidos de publicar a polémica imagem. A revista «Stadium» IDULD�XPD�VpULH�GH�UHWRTXHV�QD�IRWRJUD¿D��SXEOLFDQGR�D�HP��GH�IHYHUHLUR�GH��WHQGR�PRGL¿FDGR�RV�SXQKRV�GH�$PDUR�H�6LP}HV�GH�IRUPD�D�SDUHFHUHP�HVWDU�GH�PmR�HVWHQGLGD��WHQWDQGR�DVVLP�OXGLEULDU�RV�OHLWRUHV��SULQFLSDOPHQWH�DTXHOHV�TXH�tinham ouvido contar o episódio pelos adeptos presentes no campo. A notícia da SULVmR�GRV�WUrV�MRJDGRUHV�IRL�LJXDOPHQWH�FHQVXUDGD��GH�IRUPD�D�HYLWDU�PDLV�SROp-PLFDV�j�YROWD�GR�WHPD��TXH�¿FDULD�HQFHUUDGR�SRXFR�GHSRLV�FRP�D�OLEHUWDomR�GRV�MRJDGRUHV��DOYRV�GH�XPD�VHYHUD�UHSUHHQVmR�SHOD�39'(��3ROtFLD�GH�9LJLOkQFLD�H�Defesa do Estado, criada em 1933).*HUDOPHQWH��D�LPSUHQVD�GHVSRUWLYD�SURFXUDYD�PDQWHU�VH�DIDVWDGD�GD�SROtWLFD��QmR�incorrendo em episódios de encobrimento ou apoio claro ao regime, nem em mo-YLPHQWRV�GH�FRQWHVWDomR�RX�DIURQWD��(VWH�DIDVWDPHQWR�GD�LPSUHQVD�GHVSRUWLYD�GDV�TXHVW}HV�SROtWLFDV�OHYDULD�LQFOXVLYDPHQWH�D�&HQVXUD�3UpYLD�D�GLYXOJDU��HP��GH�outubro de 1945, a Circular n.º 238, na qual informava (no ponto 9) que estavam ³GLVSHQVDGDV�GH�FHQVXUD�SUpYLD�DV�QRWtFLDV�H�UHODWRV�GHVSRUWLYRV´��KDELWXDOPHQWH�VHP�FRQRWDo}HV�SROtWLFDV��UHGX]LQGR�DVVLP�R�WUDEDOKR�DRV�FHQVRUHV��1R�HQWDQWR��ao contrário do que se possa pensar, a Censura Prévia manteve-se atenta aos MRUQDLV�GHVSRUWLYRV��FDVWLJDQGR�VHYHUDPHQWH�WUDQVJUHVV}HV�jV�GLUHWUL]HV�LPSRVWDV��Por exemplo, em janeiro de 1944 o «Correio Desportivo», do Funchal, seria alvo de um Processo Disciplinar35� �Q��SRU�SDUWH�GRV�6HUYLoRV�GH�&HQVXUD��TXH�GHVHPERFDULD�QXPD�VXVSHQVmR�WHPSRUiULD��'XDV�RXWUDV�SXEOLFDo}HV�GHVSRUWLYDV�DIHWDGDV�SHORV�6HUYLoRV�GH�&HQVXUD�VHULDP�«A Bola» e «O Norte Desportivo». O primeiro destes títulos viu aberto, em setembro de 1945, o Processo n.º 41736 nos 6HUYLoRV�GH�&HQVXUD��VRIUHQGR�QHVVH�PrV�XPD�PXOWD�GH��HVFXGRV�³SRU�QmR�DFDWDU�XP�FRUWH´37�IHLWR�SRU�HVVHV�VHUYLoRV��3LRU�VDQomR�WHYH�HP�PDUoR�GH��DSyV�VHU�DFXVDGR�GH�SXEOLFDU�³PDWpULD�QmR�DEUDQJLGD�SHOD�FLUFXODU��´38, no nú-PHUR��GH��GH�PDUoR�GH��OHYDQGR�D�XPD�VXVSHQVmR�WHPSRUiULD��TXH�HUD�XPD�GDV�SLRUHV�VDQo}HV�LPSRVWDV�

35 Cf. Processo n.º 223 (caixa 697), do «Correio Desportivo», nos arquivos da Censura do 6HFUHWDULDGR�1DFLRQDO�GD� ,QIRUPDomR� �61,��HP�FRQVXOWD�QR�$UTXLYR�1DFLRQDO�7RUUH�GR�7RPER�(ANTT), em Lisboa.36 Cf. Processo n.º 417 (caixa 265), de «A Bola», nos arquivos da Censura do SNI, em consulta no ANTT.37 Ibidem.38 Cf. Processo n.º 417 (caixa 689), de «A Bola», nos arquivos da Censura do SNI, em consulta no ANTT.



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5. Fim da «Stadium»

Durante a segunda metade da década de 1940, a «Stadium» manteve-se entre as SULQFLSDLV�SXEOLFDo}HV�GHVSRUWLYDV�SRUWXJXHVDV��FRQGLFLRQDQGR�D�FRQFRUUrQFLD�H�VHUYLQGR� GH�PRGHOR� jV� QRYDV� �SRXFDV�� SXEOLFDo}HV� TXH� VXUJLDP�� (VVHV� QRYRV�periódicos partilhavam, em geral, dos mesmos princípios editoriais que os perió-GLFRV�Mi�FRQVROLGDGRV��DV�QRYDV�SXEOLFDo}HV�TXH�WLQKDP�RULJHP�HP�PHLR�XUEDQR�(Lisboa e Porto), onde existia uma maior concorrência, tiveram que adotar um JUD¿VPR�LQRYDGRU��FRQFLOLDQGR�XP�SDSHO�H�XPD�LPSUHVVmR�GH�TXDOLGDGH��FRP�XP�IRWRMRUQDOLVPR�HVWHWLFDPHQWH�DSHODWLYR�H�DUWLJRV�GH�IiFLO�OHLWXUD�H�FRPSUHHQVmR��DVVHQWDQGR�QXPD�5HGDomR�H�GLUHomR�FRHVDV�H�QXPD�WLSRJUD¿D�TXH�GHVVH�JDUDQWLDV�de regularidade e qualidade (seguindo o modelo da «Stadium»); fora dos meios concorrenciais, os novos projetos tornavam-se mais simples e localizados, embo-ra com menores possibilidades de êxito e longevidade editorial, devido ao redu-zido número de leitores, que preferiam ler um jornal desportivo de cariz nacio-nal do que um regionalista. Entrou-se na fase dos adeptos de futebol, principais FRPSUDGRUHV�GH�MRUQDLV�GHVSRUWLYRV��SDVVDUHP�D�UHYHU�VH�HP�FOXEHV�GH�GLPHQVmR�QDFLRQDO��FRPR�R�6/�%HQ¿FD�H�6SRUWLQJ�&3��PDLV�GR�TXH�QRV�FOXEHV�ORFDLV�±� ��DOWHUDQGR�VH�JUDGXDOPHQWH�R�SHU¿O�GR�OHLWRU�GHVSRUWLYR��FRP�UHÀH[RV�QD�SUySULD�HVWUXWXUDomR�HGLWRULDO�GRV�SHULyGLFRV��No início da década de 1950, a principal vítima da forte concorrência que se esta-beleceu em Lisboa entre «A Bola», «0XQGR�'HVSRUWLYR» e o recém chegado «5H-cord» (1949) viria a ser precisamente a revista ilustrada «Stadium», publicada pela última vez em 26 de dezembro de 1951. Era o número mil (juntando as duas VpULHV��H�DSUHVHQWDYD�QD�FDSD�R�VXEWtWXOR�GH�³UHYLVWD�GHVSRUWLYD�GH�PDLRU�WLUDJHP�H�H[SDQVmR´��2�IXWHERO�VXUJLD�HP�JUDQGH�GHVWDTXH��EHP�FRPR�R�KyTXHL�HP�SDWLQV��e na página cinco publicava uma nota que avisava os leitores para a impossibili-dade da revista ser publicada na semana seguinte devido ao feriado do ano novo, UHWRPDQGR�D�HGLomR�QD�TXDUWD�IHLUD��GH�MDQHLUR��R�TXH�QmR�YLULD�D�VXFHGHU��

5HÀH[}HV�¿QDLV

8PD�GDV�SUHRFXSDo}HV�SHUPDQHQWHV�GD�«Stadium» foi pensar e promover uma ideia de desporto, questionando regularmente o lugar de Portugal no contexto LQWHUQDFLRQDO��/RJR�QD�WHUFHLUD�HGLomR��HP��GH�PDUoR�GH��R�FURQLVWD�-RmR�6DOGDQKD�LQWHUURJDYD�VH�VREUH�DV�UD]}HV�GD�³QRVVD�LQIHULRULGDGH�HP�VSRUW�SHUDQ-WH�R�HVWUDQJHLUR´��D¿UPDQGR�TXH�³R�QRVVR�3RUWXJDO��GHVGH�TXH�FRPHoRX�D�ID]HU�sport, marcou logo o seu lugar na retaguarda dos outros países, nesse lugar se tem PDQWLGR�H�DJRUD�PDLV�GR�TXH�QXQFD�VH�QRWD�R�QRVVR�DWUDVR�´�(��QD�VXD�RSLQLmR��R�IDFWR�GRV�GHVSRUWLVWDV�SRUWXJXHVHV�REWHUHP�³WmR�IUDFRV�UHVXOWDGRV´�HUD�GHYLGR�³D�três factores: 1.º, nunca encararam o treino como deve de ser; 2.º e 3.º, pela po-

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VLomR�JHRJUi¿FD�GR�QRVVR�3DtV�H�SHOD�IDOWD�GH�QXPHUiULR�´�$�WHQWDWLYD�GH�H[SOLFDU�o crónico atraso competitivo do desporto português seria recorrente nas páginas da «Stadium». Igualmente usual foi o alinhamento da revista com o regime salazarista, contando com diversos colaboradores que eram responsáveis pelo planeamento desportivo GR�UHJLPH��3RUWXJDO�HUD�DSUHVHQWDGR�FRPR�XP�³SDtV�GH�RUGHP�SRU�H[FHOrQFLD´�H�6DOD]DU�R�³WLPRQHLUR�FODULYLGHQWH´��H[SUHVV}HV�SXEOLFDGDV�HP��GH�VHWHPEUR�GH��HGLomR�QD�TXDO�D�«Stadium» PDQLIHVWDYD�R�WRWDO�DSRLR�H�FRODERUDomR�DR�regime fascista português, num momento de incerteza gerado pelo início da II *XHUUD�0XQGLDO��3URJUHVVLVWD�HP�UHODomR�DR�SDSHO�GD�PXOKHU39 no desporto e na sociedade, conser-YDGRUD�HP�UHODomR�DR�SUR¿VVLRQDOLVPR40 e defensora do amadorismo desportivo foram características editoriais da «Stadium»��1R�HQWDQWR��D�TXHVWmR�GR�DPDGR-ULVPR�OHYDQWDYD�TXHVW}HV�FRQWURYHUVDV��XPD�YH]�TXH�HUD�HYLGHQWH�QDV�SiJLQDV�GD�UHYLVWD�TXH� Vy� DWUDYpV�GR�SUR¿VVLRQDOLVPR�GRV� DWOHWDV� VH� FRQVHJXLULD�PHOKRUHV�resultados desportivos – o exemplo do desporto norte-americano41 era recorrente e apontado como modelo a seguir. O papel do negro42�QR�GHVSRUWR�RX�D�TXHVWmR�judáica43�WDPEpP�IRUDP�SUHRFXSDo}HV�GD�UHYLVWD��VREUHWXGR�QRV�DQRV��GHL-[DQGR�FODUR�TXH�QmR�HUD�³MXVWR´�FRORFDUHP�VH�KRPHQV�H�GHVSRUWLVWDV�³HP�VLWXD-o}HV�PHOLQGURVDV�DSHQDV�SRU�VHQWLPHQWRV�UiFLFRV´44��0DV�VHULD�HVWD�XPD�SRVLomR�partilhada pelo resto da imprensa portuguesa? Para além dos contributos editoriais e de pensamento sobre o desporto portu-guês e internacional, a «Stadium» IRL�LQRYDGRUD�VREUHWXGR�SHOR�VHX�JUD¿VPR�H�na forma como conseguiu aproveitar o potencial dos seus fotógrafos e a qualida-GH�GDV�VXDV�IRWRJUD¿DV��HP�HVSHFLDO�GH�IXWHERO��SULYLOHJLDQGR�R�PRYLPHQWR�H�D�representatividade cultural do desporto na sociedade portuguesa. Os fotógrafos da «Stadium»�DVVXPLUDP�VH�FRPR�³XP�¿OWUR�FXOWXUDO´45 da realidade desportiva SRUWXJXHVD�H�DV�VXDV�IRWRJUD¿DV�SDVVDUDP�D�VHU�³IRQWHV�KLVWyULFDV´46 de compreen-VmR�VREUH�XP�IHQyPHQR��R�GHVSRUWLYR��WUDQVYHUVDO�j�VRFLHGDGH�SRUWXJXHVD�FRQ-temporânea. A «Stadium» assume-se assim, também por isso, como uma fonte IXQGDPHQWDO�SDUD�D�FRPSUHHQVmR�H�H[SOLFDomR�GD�UHDOLGDGH�VRFLDO�SRUWXJXHVD�QDV�décadas de 1930 e 1940.

39 Cf. «Stadium», 13 de setembro de 1939, p. 10; 30 de junho de 1943, pp. 12-14.40 Cf. «Stadium», 15 de novembro de 1944, p. 3.41 Cf. «Stadium», 2 de setembro de 1936, p. 11. 42 Ibidem.43 Cf. «Stadium», 4 de dezembro de 1935, p. 3.44� �-��0��$��$�UDoD�MXGDLFD�H�R�GHVSRUWR�XQLYHUVDO, in «Stadium», 4 dezembro 1935, p. 3.45 B. Kossoy, )RWRJUD¿D��+LVWyULD��$WHOLr�(GLWRULDO��6mR�3DXOR��S��46 Ivi, p. 47.


/XtV�5HLV�7RUJDO: (GXFDomR�ItVLFD��GHVSRUWR�³FXOWXUD�SRSXODU´�H�³DOHJULD�QR�WUDEDOKR´��5HÀH[}HV�VREUH�XPD�LQVWLWXLomR�GR�(VWDGR�1RYR�FRUSRUDWLYR

La )XQGDomR�1DFLRQDO�SDUD�D�$OHJULD�QR�7UDEDOKR (FNAT) fu un’organizzazione simile ad altre esistenti in ambito fascista, benché Salazar non perdesse occasione per sottolinearne l’originalità. ,Q� ,WDOLD� QHO� �� HUD� QDWD� O¶2SHUD� QD]LRQDOH� GRSRODYRUR�� ,Q�*HUPDQLD� QHO� �� DYHYD� YLVWR� OD�luce la Kraft durch Freude. In Spagna nel 1940 era stata creata l’Educación y Descanso. Questi organismi, però, si inserivano in una logica che aveva coinvolto anche i regimi comunisti e quelli GHPR�OLEHUDOL��L�TXDOL�DYHYDQR�GHOOH�RUJDQL]]D]LRQL�DI¿QL��7UD�OH�GXH�JXHUUH��O¶LPSRUWDQ]D�JOREDOH�delle organizzazioni dopolavoristiche era talmente forte che, alla vigilia della II guerra mondiale, HVLVWHYD�LO�&RPLWDWR�LQWHUQD]LRQDOH�³DOOHJULD�H�ODYRUR´��FKH�VL�ULXQu�SHU�O¶XOWLPD�YROWD�D�/RQGUD�QHO�1939 con la presenza della FNAT. Quest’ultima, nata nel 1935, si sviluppò nel contesto dello stato corporativo, che era stato impianta-to in Portogallo con la promulgazione della Costituzione e dell’ Estatuto do Trabalho Nacional nel ��(VVD�HUD�IXQ]LRQDOH�DOO¶�³HYROX]LRQH�¿VLFD´�H�DOO¶�³HOHYD]LRQH�GHO�OLYHOOR�LQWHOOHWWXDOH�H�PRUD-OH´�GHO�SRSROR�SRUWRJKHVH��$OOD�)1$7�HUD�GHPDQGDWD�O¶RUJDQL]]D]LRQH�GL�DWWLYLWj�FXOWXUDOL�H�VSRUWL-YH��3URSULR�DOOH�DWWLYLWj�¿VLFKH�HUD�GDWD�XQ¶LPSRUWDQ]D�QRWHYROH�GDOOR�VWDWR��YLVWR�FKH�QHO��FRQ�creazione del ministero dell’Educazione Nazionale, guidato da António Carneiro Pacheco, l’educa-]LRQH�¿VLFD�DFTXLVLYD�XQ�FHUWR�SHVR�QHO�SURFHVVR�HGXFDWLYR�FRPH�G¶DOWURQGH�QHJOL�DOWUL�VWDWL�IDVFLVWL��/¶HGXFD]LRQH�¿VLFD�H�JOL�VSRUW��LQROWUH��HUDQR�IRQGDPHQWDOL�SHUFKp�DOORQWDQDYDQR�JOL�XRPLQL�GDOOH�WDYHUQH��FRVWLWXHQGR�XQ¶DUPD�PROWR�HI¿FDFH�QHOOD�ORWWD�DOO¶DOFROLVPR�H�FUHDQGR�WUD�OD�SRSROD]LRQH�un sentimento di ordine. Ciò, però, avrebbe prodotto una discrepanza con l’attenzione che lo stato dava alla produzione del vino attraverso il motto ³EHUH�YLQR�Gj�LO�SDQH�D�XQ�PLOLRQH�GL�SRUWRJKHVL´��Tra gli sport il più importante era il calcio. Questo veniva visto come la rappresentazione organica del corporativismo, poiché si basava sulla collaborazione volontaria dei giocatori. Per tale motivo, durante i primi anni dell’Estado Novo, fu incentivata l’organizzazione di vari campionati, che già nelle prime edizioni potevano contare sulla partecipazione di un numero consistente di squadre. Se pensiamo anche alla divulgazione di altri sport (volley, basket, Ping-pong ecc.) o dei giochi popo-lari, possiamo affermare che la FNAT stabilì relazione dirette o indirette con un nutrito numero di lavoratori, che si cimentavano in queste attività.Fondamentale, poi, fu il ruolo della FNAT nell’organizzazione delle colonie per le vacanze che

Abstracts

232 Abstracts

in un cospicuo numero si svilupparono per tutto il paese assieme ai refettori economici. Anche in questo senso, importanti furono le relazioni con gli altri paesi, visto che tali luoghi furono aperti alla YLOOHJJLDWXUD�GHL�ODYRUDWRUL�GHOOH�RUJDQL]]D]LRQL�DI¿QL�HVWHUH��FRQ�OH�TXDOL�VL�LQWUDSUHVH�XQ¶LPSRU-tante collaborazione. Nel 1938, a Lisbona arrivarono i lavoratori tedeschi della Kraft und Freude, mentre lavoratori portoghesi andarono in vacanza a Londra, Berlino e Amburgo.La FNAT, inoltre, si impegnò nell’organizzazione di eventi culturali per gli operai, i quali potevano assistere a spettacoli di teatro e a concerti, come potevano accedere alla lettura di opere selezionate. In questo senso, vennero create delle biblioteche in sindacati, imprese, centri di cultura popolare, centri ricreativi, Case del popolo, Case dei pescatori, centri feriali ecc., istituzioni nelle quali, so-vente, si somministravano corsi di formazione pratica e politico-sociale. La FNAT aveva un proprio XI¿FLR�GL�SURSDJDQGD�H�HGLWDYD��XQ�JLRUQDOH�� LO�©��GH�0DLRª�� LO�EROOHWWLQR�PHQVLOH�©$OHJULD�QR�Trabalho», ma anche «Agenda Corporativa».Il suo ruolo per l’Estado Novo fu certamente importante, anche se essa andò oltre il legame con questo, visto che gli sopravvisse con il nome di Instituto Nacional de Aproveitamento dos Tempos

Livres dos Trabalhadores. Sebbene promuovesse in ambito culturale e sportivo un’ideologia autori-taria e corporativa, nel suo seno si formarono anche oppositori al regime. In fondo, lo stesso slogan secondo il quale l’Estado Novo si reggesse su «Fátima, Futebol e Fado» è privo di senso, visto che in tutti e tre i casi potevano generarsi germi nocivi per il regime.

3ULVFLOD� )�� 3HUD]]R�� 0DULDQD� /LQV� 3UDGR: Esporte e Lazer na Johannes Keller Schulle: A

WUDQVPLVVmR�GD�LGHRORJLD�QDFLRQDO�VRFLDOLVWD�DOHPm�QRV�DQRV�GH��

/¶LPSRUWDQ]D�FKH�LO�7HU]R�5HLFK�DWWULEXu�DOO¶HGXFD]LRQH�¿VLFD�H�DO�FXOWR�GHO�FRUSR�LQÀXHQ]z�DQFKH�OH�FRPXQLWj�WHGHVFKH�SUHVHQWL�LQ�%UDVLOH��GRYH��QHO��OH�VFXROH�JHUPDQLFKH�FRVWLWXLYDQR�LO��di più di quelle nel resto del mondo. Ottantasettemila erano i tedeschi, concentrati soprattutto nella regione di San Paolo, dove erano presenti organizzazioni naziste direttamente controllate da Ber-lino. Nella regione dell’ABC Paulista si hanno notizie di due scuole: la Deutsch-Brasilianischer

6FKXOYHULHQ� 6mR�%HUQDUGR� XQG�8PJHEXQJ e la Johannes Keller Schule. Quest’ultima, costruita QHOOD�ORFDOLWj�GL�6mR�&DHWDQR�GR�6XO��HUD�XQ�LVWLWXWR�D�SDJDPHQWR�IRQGDWR�QHO��H�IX�DSHUWR�SHU�XQD�GHFLQD�GL�DQQL�¿QR�D�TXDQGR�IX�FKLXVR�D�FDXVD�GHOOD�SROLWLFD�QD]LRQDOLVWD�GL�*HW~OLR�9DUJDV��$�SDUWLUH�GDO��LPSRUWDQWH�IX�OD�SUHVHQ]D�QD]LVWD�QHOOD�FRPXQLWj�GHOO¶$%&��FKH�LQÀXHQ]z�DQFKH�le pratiche della Johannes Keller Schule. La scuola accoglieva le attività della +LWOHUMXJHQG. Come raccontano alcuni testimoni dell’epoca, oltre all’indottrinamento esse erano volte anche all’educa-]LRQH�¿VLFD�QHO�VHQVR�GHOOD�YDORUL]]D]LRQH�GHOOD�GLVFLSOLQD��GHOO¶RUJDQL]]D]LRQH��GHOOD�IRU]D�H�GHOOD�UHVLVWHQ]D�PRUDOH�H�¿VLFD�GHL�UDJD]]L��³SHU�UHQGHUOL�FRVFLHQWL�GHL�SURSUL�GRYHUL�QHL�FRQIURQWL�GHOOD�QD]LRQH´��/¶HGXFD]LRQH�¿VLFD�LQ�TXHVWR�VHQVR�GLYHQWDYD�IRQGDPHQWDOH�QHOOH�DWWLYLWj�GHOOD�VFXROD��Durante le festività, i giovani si riunivano per dimostrazioni ginniche e competizioni sportive. È importante sottolineare come attraverso lo sport si cercasse anche in Brasile di creare una comu-nità nazista. C’è da mettere in luce, però, come, benché queste attività fossero volte alla creazione della razza, in Brasile pare che non fossero presenti pratiche razziste e anti-semite. Tutto questo si percepisce leggendo le interviste che hanno dato origine a questo saggio, benché ciò possa essere LO�IUXWWR�GL�XQ�UL¿XWR�FROOHWWLYR��QRQ�HVVHQGR�OD�PHPRULD�XQD�TXHVWLRQH�FRPSOHWDPHQWH�LQGLYLGXDOH�

Paolo Capuzzo: Le olimpiadi di Berlino (1936)

Fin dalla sua ascesa, il nazismo mostrò grande interesse per la promozione della pratiche sportive. Nella riforma scolastica che mise rapidamente in campo dopo la conquista del potere, l’esercizio ¿VLFR�RFFXSDYD�XQ�UXROR�GL�JUDQGH�ULOLHYR��3HU�LO�UHJLPH�OR�VSRUW�VL�LQVHULYD�LQ�XQ�DUWLFRODWR�SURJHWWR�di miglioramento della razza che si serviva di vari strumenti, tra i quali una peculiare declinazione dello stato sociale, l’eugenetica e la sterilizzazione o l’eliminazione dei gruppi sociali ritenuti dan-nosi per la popolazione ariana. 'RSR�DYHU�VXSHUDWR�OD�GLI¿GHQ]D�LQL]LDOH�YHUVR�L�JLRFKL�ROLPSLFL��FKH��LQ�RFFDVLRQH�GHOOH�ROLPSLDGL�GL�/RV�$QJHOHV��HUDQR�VWDWH�GH¿QLWL�GD�+LWOHU�HVSUHVVLRQH�GHOOR�VSLULWR�JLXGDLFR�PDVVRQH��OD�*HU-

Daniele Serapiglia (a c.), Tempo libero, sport e fascismo 233

mania nazista si fece carico dell’organizzazione della kermesse del 1936, che le era stata assegnata nel 1931. Hitler, infatti, una volta giunto al potere, aveva compreso le potenzialità propagandistiche GHOOH�ROLPSLDGL�JDUDQWHQGR�LO�SLHQR�VRVWHJQR�DOO¶LQL]LDWLYD�H�DI¿GDQGRVL�SHU�OD�VXD�UHDOL]]D]LRQH�D�GXH�VRVWHQLWRUL�GHOOD�SULPD�RUD�GHL�JLRFKL��7KHRGRU�/HZDOG�H�&DUO�'LHP��6X�LQL]LDWLYD�GL�*RHEEHOV��da poco entrato in carica come ministro della Propaganda (con delega allo Sport), il comitato venne riformato e l’alto commissario statale per lo sport (Reichsportsführer) Hans von Tschammer und Osten venne nominato suo supervisore.L’organizzazione nazista dei giochi creò non pochi malumori all’interno del Comitato olimpico internazionale, anche per l’estromissione da parte tedesca di atleti di origine giudaica e zingara. Con la mediazione, del presidente del comitato olimpico americano Avery Brundage, le polemiche, però, furono presto superate.La preparazione dei giochi portò alla progettazione di un complesso sportivo, che avrebbe potuto RVSLWDUH�FLUFD��PLOD�SHUVRQH��,O�GLVFXVVR�SURJHWWR�GHOO¶$UFKLWHWWR�:HUQHU�0DUFK�IX�SUHVWR�SUHVR�LQ�FDULFR�GDOO¶DUFKLWHWWR�GL�¿GXFLD�GHO�Führer, Albert Speer, il quale apportando sostanziali modi-¿FKH�RWWHQQH�O¶DVVHQVR�GL�+LWOHU��/D�ULVWUXWWXUD]LRQH�GHOO¶DHURSRUWR�GL�7HPSHOKRI��LO�FROOHJDPHQWR�delle stazioni nord e sud di Berlino, il potenziamento della rete metropolitana e di quella stradale, ma anche la creazione del villaggio olimpico fecero sì che i giochi segnassero in maniera profonda l’urbanistica della capitale tedesca.,PSRUWDQWH�IX�DQFKH�OR�VIRU]R�SURSDJDQGLVWLFR��VH�VL�SHQVD�FKH�O¶XI¿FLR�VWDPSD�IRUQLYD�PDWHULDOH�per 600 giornali tedeschi e per 3000 testate straniere in tutto il mondo. Anche la stessa cerimonia GHO�WUDVIHULPHQWR�GD�2OLPSLD�D�%HUOLQR�GHOOD�¿DFFROD�IX�XQ¶LQYHQ]LRQH�GHOOH�ROLPSLDGL�EHUOLQHVL��FKH�YHQQHUR�LPPRUWDODWH�GD�XQD�WURXSH�FLQHPDWRJUD¿FD�FRRUGLQDWD�GD�/HQL�5LHIHQVWDKO��$OOD�¿QH�GHL�JLRFKL��WDOH�PDWHULDOH�GLHGH�RULJLQH�DO�¿OP�2OLPSLD, che riuscì ad avere un discreto successo benché OD�VXD�GLVWULEX]LRQH�IX�LPSHGLWD�QHJOL�6WDWL�8QLWL��6H�QHO�¿OP�YHQLYD�HVDOWDWD�OD�UHWRULFD�QD]LVWD��L�PRYLPHQWL�GL�PDFFKLQD��O¶DQJRODWXUD�GHOOH�ULSUHVH��OH�VRJJHWWLYH��VRQR�WXWWH�WHFQLFKH�FKH�OD�5LHIHQ-stahl dominava con straordinaria abilità e che posero le basi di un linguaggio che avrebbe lasciato un segno indelebile nella storia successiva del racconto sportivo, in particolare con l’avvento della televisione. 3XU�QRQ�FRQWDQGR�VXOOH�SUHVWD]LRQL�GL�DOFXQL�LPSRUWDQWL�DWOHWL�GL�RULJLQH�HEUDLFD�OD�*HUPDQLD�VL�FODV-VL¿Fz�DO�SULPR�SRVWR�GL�IURQWH�DJOL�6WDWL�8QLWL��FKH�YLGHUR�OD�SURSULD�VWHOOD�QHOO¶DIURDPHULFDQR�-HVVH�2ZHQV��5LVXOWD�LPSRUWDQWH�VRWWROLQHDUH�FRPH�VH�OH�VXH�YLWWRULH�LQGLVSHWWLURQR�LQ�SULYDWR�+LWOHU�HVVH�furono applaudite con convinzione dal pubblico tedesco.È interessante poi notare come per molti atleti tedeschi, il credito conquistato durante le olimpiadi berlinesi valse a occultare le loro condotte criminali negli anni della guerra. /H�ROLPSLDGL�GHO��LQROWUH��IXURQR�HVDOWDWH�GD�WXWWD�OD�FRPXQLWj�ROLPSLFD�WDQWR�FKH�DOOD�*HUPD-nia vennero assegnate le olimpiadi invernali del 1940. Quest’ultime non ebbero mai luogo come QRQ�HEEHUR�PDL�OXRJR��D�FDXVD�GHO�,,�FRQÀLWWR�PRQGLDOH��OH�ROLPSLDGL�SRSRODUL�GL�%DUFHOORQD��FKH�VL�sarebbero dovute svolgere, per protesta, durante i giorni di quelle berlinesi, ma che non videro mai OXFH�D�FDXVD�GHOOR�VFRSSLR�GHOOD�*XHUUD�FLYLOH�VSDJQROD�

Heloisa Paulo: 6DOD]DU��R�³JUDQGH�iUELWUR´��D�LQDXJXUDomR�GR�(VWiGLR�1DFLRQDO�H�D�OHLWXUD�SRUWX-

JXHVD�GD�FRQVWUXomR�GR�³+RPHP�1RYR´

$O�FRQWUDULR�GL�0XVVROLQL��O¶LPPDJLQH�XI¿FLDOH�GL�6DOD]DU�QRQ�SRWUHEEH�HVVHUH�FDUDWWHUL]]DWD�FRPH�quella di un leader atletico o sportivo. In questo modo, soprattutto nei primi anni del regime, la pro-SDJDQGD�XI¿FLDOH�GHOO¶(VWDGR�1RYR�KD�FRPH�³RELHWWLYR´�OD�FRVWUX]LRQH�GL�XQ�PRGHOOR�GL�OXVLWDQLVPR�FKH��ROWUH�DJOL�DSSHOOL�DOOD�FXOWXUD�SRSRODUH�H�DOOH�UDGLFL�VWRULFKH�GHOLQHDWH�GDO�UHJLPH��JORUL¿FD�OR�VSRUW�FRPH�VWUXPHQWR�GL�³SXUL¿FD]LRQH�GHOOD�UD]]D´��GLVFLSOLQD�GHO�FRUSR�H�GHOOD�VWHVVD�VRFLHWj��,O�discorso propagandistico della SPN (Secretariado Nacional de Propaganda), quando necessario, tenta di superare questa contraddizione tra la visione di un leader poco incline agli sport e quella di un uomo atletico, utilizzando metafore e immagini che confermano la posizione di comando di Salazar. Prendendo come esempio il documentario sull’inaugurazione dell’Estádio Nacional a Lisbona del 1944, analizzeremo lo stratagemma usato dalla propaganda per presentare Salazar

234 Abstracts

come il grande arbitro della nazione, inserendolo cosi come parte attiva di una società che funziona in forma coordinata e sincronizzata, tanto quanto gli esercizi degli atleti presenti nello spettacolo.

0DUFRV�*XWHUPDQ: (VWiGLRV�FRPR�SDOFR�GH�FHOHEUDomR�GR�SRGHU��2V�LGHDLV�DXWRULWiULRV�QD�DU-TXLWHWXUD�GRV�HVWiGLRV�GR�3DFDHPEX��6mR�3DXOR��GR�(VWiGLR�2OtPSLFR��%HUOLP��H�GR�)RUR�,WiOLFR�(Roma)

1HO�PDU]R�GHO��SRFKL�JLRUQL�SULPD�GHOO¶LQDXJXUD]LRQH�GHOOR�6WDGLR�0XQLFLSDOH�GL�6DQ�3DROR��SRL�FRQRVFLXWR�FRPH�3DFDHPEX��XQ�DVVHVVRUH�GHO�SUHIHWWR�3UHVWH�0DLD��3DXOR�&DPSRV��GLFKLDUz�DL�JLRUQDOLVWL�FKH�TXHOO¶RSHUD�DYUHEEH�DYXWR�XQ¶LQÀXHQ]D�GHFLVLYD�³VXO�FRUSR�H�VXOOR�VSLULWR�GHOOD�JLRYHQW��QHOOD�IRUPD]LRQH�GHOOD�¿EUD�FKH�DYUHEEH�GRYXWR�ULYHVWLUH�L�PXVFROL��OD�EHOOH]]D��OD�WHPSUD�H�LO�FDUDWWHUH�GHOOD�IXWXUD�UD]]D�EUDVLOLDQD´��/¶DUFKLWHWWXUD�GHO�3DFDHPEX�IX�LVSLUDWD�DO�PRGHOOR�SURSRVWR�GDOOD�GLWWDWXUD�GL�%HQLWR�0XVVROLQL�LQ�Italia, la cui ossessione era trasformare tutto il paesaggio del paese, in special modo quello della FDSLWDOH��5RPD��LQ�XQ�PDQLIHVWR�SHU�OD�WRWDOH�LQWHJUD]LRQH�GHOOD�QD]LRQH�QHOOR�VWDWR�L’uomo nuovo che il fascismo idealizzava e che il regime perseguiva non era l’individuo che si affermava come tale, ma piuttosto quello inserito nella massa, la cui volontà doveva coincidere con TXHOOD�GHO�FDSR��FKH�OD�³SURYYLGHQ]D´�DYHYD�LQYLDWR�SHU�FRPSLHUH�XQ�JORULRVR�GLVHJQR�3HU�UDJJLXQJHUH�TXHVWR�RELHWWLYR�HUD�QHFHVVDULR�RUJDQL]]DUH�OD�VRFLHWj�UL¿XWDQGR�TXDOVLDVL�QR]LRQH�di libertà, propria delle nazioni democratiche, poiché la libertà rappresentava un ostacolo alla mar-cia verso il progresso. Tale progresso presupponeva una nuova architettura, tanto sociale quanto XUEDQD��FKH�ULFRUGDVVH�DOOR�VWHVVR�WHPSR�OH�JORULH�GL�5RPD�H�GHOOD�*UHFLD�$QWLFD�H�OD�PRGHUQLWj�GHL�nuovi tempi, basata sull’unione delle macchine, della velocità e della tecnica. Queste sono, in linea generale, i fondamenti dell’estetica fascista, che può essere molto ben iden-WL¿FDWD�QHJOL�LPSLDQWL�VSRUWLYL��FRVWUXLWL�QHJOL�DQQL�G¶RUR�LQ�TXHVWL�UHJLPL�DXWRULWDUL��WDQWR�LQ�(XURSD�TXDQWR�LQ�%UDVLOH��8QR�VWDGLR�q��LQ�RJQL�HSRFD��SHU�GH¿QL]LRQH��XQD�PDQLIHVWD]LRQH�SROLWLFD��Ê�LO�OXR-go dove la moltitudine si riunisce per esprimere il proprio messaggio come nazione, dove si celebra QRQ�OD�FRPSHWL]LRQH��PD�OD�VXD�HVVHQ]D��GHWHUPLQDWD�GDOO¶DUPRQLD��HYRFDWD�GDOOD�¿QH�GHL�GHVLGHUL�SDUWLFRODUL��FKH�GDQQR�VSD]LR�DOOD�PHVVD�LQ�VFHQD�GHOOD�FRUHRJUD¿D�GL�PDVVD�/R�VWDGLR�GL�3DFDHPEX��D�6DQ�3DROR��OR�VWDGLR�2OLPSLFR�GL�%HUOLQR�H�LO�)RUR�,WDOLFR��D�5RPD��VRQR�HVHPSL�VLJQL¿FDWLYL�GHJOL�LPSLDQWL�FRVWUXLWL�FRQ�O¶RELHWWLYR�GL�HVSORUDUH��FRQ�¿QL�SROLWLFL��OD�ULXQLRQH�di migliaia di persone, le quali, al cospetto delle colonne d’ispirazione romana, rafforzano l’idea di nazione, ancorata a una storia inventata dagli stessi ideologi.

Jorge Pais de Sousa: &RQWUROR� GLVFLSOLQDU� H� UHSUHVHQWDomR� HVWpWLFD� GR� FRUSR� QR� (VWDGR�1RYR�(1933-1945)

Questo saggio vuole dare un contributo alla storia del corpo in Portogallo. In questo ambito, identi-¿FD�H�FDUDWWHUL]]D�L�WHPSL�R�OH�IDVL�DWWUDYHUVR�L�TXDOL�SDVVDURQR�OD�SROLWLFD�H�OD�VWUDWHJLD�GHO�FRUSR��LQ�relazione alla sua rappresentazione estetica, durante l’Estado Novo di Salazar (1933-1974)./D�ULÀHVVLRQH�LQFLGH��LQ�WHUPLQL�FURQRORJLFL��QHO�SHULRGR�FRPSUHVR�WUD�OH�GXH�JXHUUH�PRQGLDOL��/D�EDVH�GL�TXHVWD�DQDOLVL�REEOLJD��GL�IDWWR��D�WHQHUH�SUHVHQWH�FKH�q�DOO¶LQL]LR�GHOOD�,�5HSXEEOLFD�che fu creato, nel 1913, il ministero della Pubblica Istruzione, dal primo governo presieduto da Afonso Costa (1871-1937). Cercheremo, pertanto, di iniziare dalla congiuntura della partecipazione GHO�3RUWRJDOOR�DOOD�,�JXHUUD�PRQGLDOH��SRLFKp�IX�GXUDQWH�TXHVWR�FRQÀLWWR�FKH�O¶DYDQJXDUGLD�IXWXULVWD�si manifestò pubblicamente, esaltando la problematica estetica e politica del movimento del corpo. A sua volta, la legge di Salazar che diede origine alla trasformazione e alla rifondazione del ministero GHOO¶(GXFD]LRQH�1D]LRQDOH�QHO��O¶DQQR�GHOO¶LQL]LR�GHOOD�*XHUUD�FLYLOH�VSDJQROD costituì un mo-mento di svolta, anche nel campo della politica dell’insegnamento della pratica della ginnastica, in ambiente scolastico e paramilitare. Una congiuntura internazionale e nazionale avrebbe preparato il terreno per la creazione di differenti milizie dell’Estado Novo, che avrebbero presupposto l’attività ¿VLFD�H�OD�SUDWLFD�VSRUWLYD�SHU�¿QL�GL�GLIHVD�SDUDPLOLWDUL��6XO�SLDQR�FRQFHWWXDOH�VRQR�FHQWUDOL��SHU�O¶D-nalisi e la comprensione di questa tematica, le nozioni di biopolitica e di modernismo.


7URYLDPR�SHU�OD�SULPD�YROWD�LO�FRQFHWWR�GL�ELRSROLWLFD�QHOO¶RSHUD�GL�0LFKHO�)RXFDXOW��(VVR�SURSRQH-YD�LO�FRUSR�FRPH�RJJHWWR�GL�SRWHUH��)X�SHUz�LO�¿ORVRIR�LWDOLDQR��*LRUJLR�$JDPEHQ��FKH�QH�VYLOXSSz�l’idea soprattutto attraverso il volume, +RPR�6DFHU. In relazione alla strategia che l’Estado Novo sviluppò per articolare i dispositivi simbolici ed economici del controllo corporale, distinguiamo e DGRWWLDPR�L�WUH�WHPSL�WHRUL]]DWL�GD�5XL�0DFKDGR�*RPHV��LO�WHPSR�GHO�FRUSR�QDVFRVWR��LO�WHPSR�GHO�corpo tollerato e il tempo del corpo reintegrato.Quest’ultima fase avrebbe svolto un ruolo fondamentale per le organizzazioni paramilitari, le quali dovevano ottenere il reintegro sociale del corpo nell’Estado Novo corporativo. Per quanto riguarda la rappresentazione estetica è bene sottolineare come l’avanguardia futurista DEELD�LQÀXHQ]DWR��GHFLVLYDPHQWH��TXHOOR�FKH�LQ�3RUWRJDOOR�YHQQH�GH¿QLWR�LO�,�0RGHUQLVPR��FKH�GLH-de vita alla rivista «Orpheu» (1915) e che fu responsabile, due anni più tardi, della pubblicazione della rivista «Portugal Futurista» (1917).Per quanto riguarda il processo storico di inquadramento ideologico e paramilitare della società portoghese, sviluppatosi soprattutto a partire dal 1936, ci appare chiaro come la linea di Salazar IRVVH�LQÀXHQ]DWD�GDO�IDVFLVPR�LWDOLDQR��QHOOD�YRORQWj�GL�LQVHULUH�LO�FRUSR�ELRORJLFR�QHO�QXRYR�RUGLQH�sociale istituito dall’Estado Novo corporativo.In questo senso, le stesse concezioni architettoniche e di inquadramento paesaggistico del comples-VR�GHOO¶(VWiGLR�1DFLRQDO��VRQR�XJXDOPHQWH�LVSLUDWL�GDO�)RUR�0XVVROLQL��FKH�IX�LO�PRGHOOR�FKH�LVSLUz��a livello nazionale, la costruzione di diversi impianti sportivi.

1XQR�5RVPDQLQKR: 2�GHVSRUWR�QDV�WHUPDV�GD�&XULD

Le terme della Curia, località tra Aveiro e Coimbra, sono una creazione del XX secolo. Nel 1890, ancora si riducevano ad una fonte perduta nei terreni coltivati dei piccoli paesi vicini. Aprirono XI¿FLDOPHQWH�QHO��1HO��VL�HUDQR�WUDVIRUPDWH�LQ�XQ�OXRJR�DSSUH]]DELOH�GRYH�$OH[DQGUH�GH�Almeida si preparava a costruire il più grande Hotel del Portogallo, creare il Curia Palace Sport Clube, costruire una piscina olimpionica, che nel 1938 accolse la selezione tedesca di nuoto.Lo sport in questo spazio rurale presenta una mescolanza di elitismo e presenza popolare. La sua SUDWLFD�QRQ�q�DSSHQD�IUXWWR�GHO�WXULVPR��,QL]LDOPHQWH��ULÀHVVH�OR�VYLOXSSR�VWHVVR�GHOOR�VSRUW�ORFDOH��$�WUH�FKLORPHWUL�GDO�VLWR�QDVFHUj�0iULR�'XDUWH��XQR�GHL�SLRQLHUL�GHOOR�VSRUW�SRUWRJKHVH��7XWWDYLD�OD�visione imprenditoriale di Alexandre de Almeida introdusse modalità più selettive e si mescolò con l’eleganza delle cene all’americana.La Storia dello sport nelle terme da Curia nei primi settantacinque anni del XX secolo, ruotò attorno a quattro discipline: ciclismo, tennis, nuoto e hockey. Il tennis e il nuoto costituirono un fenomeno sociale esclusivo. Il ciclismo e l’hockey vennero segnati da un’indelebile impronta popolare che mantengono ancora oggi. Qualche rilievo nazionale venne raggiunto con i campionati di tennis e di nuoto realizzati nel Palace Hotel e con le corse ciclistiche nel parco termale. Il tennis e il nuoto non SURGXVVHUR�DWOHWL�ORFDOL��HFFHWWR�0iULR�'XDUWH��¿OKR��FKH�IX�LO�SULPR�SRUWLHUH�GHO�%HOHQHQVHV��H�FKH�si era distinto nei tornei di tennis. L’hockey lasciò nell’immaginario locale un’idea di entusiasmo e GL�OHJJHQGD��)X�SHUz�LO�FLFOLVPR�D�FUHDUH�GHJOL�HURL�VSRUWLYL�FRPH�-RDTXLP�5RVPDQLQKR��PD�VRSUDW-WXWWR�$QtEDO�&DUUHWR�H�0DQXHO�$OYHV�3LUHV��L�TXDOL�VL�DYYLFHQGDURQR�WUD�LO��H�LO��VXO�JUDGLQR�più alto del podio della Porto-Lisbona.

6DYHULR�%DWWHQWH: Sport di squadra, consenso e tempo libero in Italia durante il ventennio fascista:

il caso della pallacanestro

La pallacanestro si diffuse in Italia a partire dai primi anni del ‘900 soprattutto come sport adatto alla pratica femminile. Con la prima guerra mondiale e il contatto con l’Ymca e le forze armate americane il basket si impose anche tra gli uomini.Il gioco inventato da Naismith, infatti, era stato prescelto per supportare la preparazione e lo sva-JR�GHL�VROGDWL�DOOHDWL�DO�IURQWH��3HU�WDOH�PRWLYR�IX�SUHVFHOWR�FRPH�XQD�GHOOH�GLVFLSOLQH�XI¿FLDOL�GHL�giochi interalleati di Parigi del 1919, che videro anche la partecipazione di una selezione italiana. Ciò permise a questo nuovo sport di crearsi una certa dimensione internazionale. In questo senso

236 Abstracts

i primi successi della nazionale italiana impattarono positivamente con il nascente nazionalismo QHOOD�SHQLVROD��'RSR�OD�SULPD�JXHUUD��DWWUDYHUVR�OR�VSRUW��VHPEUDYD�SRWHUVL�DSULUH�XQD�¿QHVWUD��SHU�LO�processo di identità nazionale degli italiani, condivisa. Ciò venne compreso dal fascismo, benché, discipline come il basket fossero di origine anglosassone.Il fascismo, infatti, vedeva negli sport di squadra uno strumento per dimostrare la superiorità italica anche in discipline estranee alla tradizione nazionale, reinterpretate secondo principi originali. Per FHUWL�YHUVL�VL�WUDWWDYD�GL�XQD�VRUWD�GL�LPSOLFLWR�SDUDOOHOLVPR�FRQ�OH�V¿GH�GHOOD�PRGHUQL]]D]LRQH��GD�accettare per primeggiare, pur dandone risposte originali rispetto a quelle classiche dei paesi primi venuti. Allo stesso tempo, sul piano interno, gli sport di squadra, ivi incluso il basket, ben si presta-YDQR�DOO¶LGHRORJLD�RUJDQLFLVWLFD�GHO�QD]LRQDOLVPR��LQ�FXL�OR�VIRU]R�FRPXQH�GRYHYD�HVVHUH�¿QDOL]]DWR�e subordinato al bene comune, sotto la direzione del capo, fosse esso l’allenatore o il duce. A questo VL�DJJLXQJHYD�TXHOO¶HOHPHQWR�GL�YLJRUH�¿VLFR�H�GL�YDORUL�YLULOL�ULWHQXWL�XQD�EXRQD�SDOHVWUD�LQ�WHPSR�di pace, pronti per essere tradotti in termini marziali in tempo di guerra.

Daniele Serapiglia: La palla al volo in epoca fascista

Scrivere un saggio dedicato alla storia sociale della pallavolo durante il fascismo non è semplice, vista la mancanza di una documentazione esaustiva relativa ai primi anni del suo sviluppo nel nostro paese. In tal senso, appare subito chiaro quanto la sua pratica fosse poco rilevante durante il ventennio, quando l’esercizio di questa disciplina era subordinato a quello delle bocce, degli scacchi e del tiro alla fune.Tale doverosa premessa, però, non ci esime dal cercare di raccontare la storia del volley in epoca mussoliniana, dato che, a partire dal secondo dopoguerra, esso si affermerà in Italia, riuscendo a diventare, negli anni ’90, il secondo sport più praticato dopo il calcio tra gli uomini e il più diffuso tra le donne. Seppur a livello embrionale, infatti, tra il 1922 e il 1943 vennero poste le basi per lo sviluppo della pallavolo nei decenni successivi.Questo sport si differenziava dalle altre discipline di squadra per la mancanza di manifestazioni LQWHUQD]LRQDOL�FKH�OR�UHQGHVVHUR�IXQ]LRQDOH�DO�GLVFRUVR�UHWRULFR�ULJXDUGDQWH�³OD�UD]]D´�R�DOOD�GLSOR-PD]LD�FXOWXUDOH��/D�PDQFDQ]D�GHO�FRQWDWWR�¿VLFR�WUD�L�FRQWHQGHQWL�GHWHUPLQDYD��LQROWUH��XQD�GLI¿FLOH�armonizzazione con lo spirito maschilista del fascismo, che privilegiava discipline come il calcio, ma anche il rugby e la pallacanestro, che occuperanno uno spazio importante nella scena sportiva italiana. Anche per tali motivi questo sport godette di un maggior successo in ambito femminile. Durante il ventennio, infatti, lo sport cominciò a imporsi tra le donne come mezzo di emancipazio-ne, ma anche come modo per migliorare il proprio corpo.

0DULD�GDV�*UDoDV�$QGUDGH�$WDtGH�GH�$OPHLGD: Discurso, fascismo e esporte: o Brasil e a Copa

do mundo de 1938

L’Estado Novo in Brasile, istaurato nel 1937, coincide con una produzione di discorsi nazi-fascisti nei quali il paradigma autoritario raggiunge spazi della comunità, tra questi gli sport. Il successo della selezione brasiliana in varie partite della Coppa del mondo del 1938 (Il Brasile si piazzò al terzo posto della competizione), creò una serie di polemiche sostenute dalla stampa circa la su-periorità dei nostri giocatori afro-brasileiros. Queste discussioni sulla superiorità/inferiorità della UD]]D�³PHWLFFLD´�WUDVVHUR�VSXQWR�GDOOH�FLWD]LRQL�GL�*XVWDY�/H�%RQ��$JDVVLQ�H�*RELQHDX��L�TXDOL�FRQ�OD�ORUR�RSHUD�GL�³XRPLQL�GL�VFLHQ]D´�DYHYDQR�LQÀXHQ]DWR�LQWHOOHWWXDOL�H�JLRUQDOLVWL�GHO�3HUQDPEXFR��Questo saggio analizza i discorsi riguardanti la Coppa del mondo di Calcio del 1938, nell’ambito della dittatura di Vargas, con l’ambizione di comprendere gli elementi riguardanti la relazione tra sport/razza/eugenia: i canoni sacri al paradigma nazifascista. In questo senso, verrà analizzata la produzione di un discorso permeato dall’immaginario e dalle pratiche sociali dello stato fascista e applaudito nel Pernambuco e in tutto il Brasile, ma soprattutto il modo in cui si rapportò al tempo libero e agli sport.


)DELR�&DIIDUHQD�� )HGHULFR�&URFL: Un’impresa fascista tra sport e propaganda. La trasvolata

atlantica Italia-Brasile (1930-1931)

L’aviazione, intesa come affascinante espressione di modernità, costituì uno degli elementi cardine GHOO¶XQLYHUVR�VLPEROLFR�IDVFLVWD�H�XQ�HI¿FDFH�VWUXPHQWR�GL�DIIDEXOD]LRQH�FKH�FRQGXVVH�D�XQD�VRUWD�d’infatuazione aeronautica collettiva: le imprese aeree di gruppo ed i primati aeronautici si rivelaro-no infatti alcuni fra i principali canali di manifestazione del potere totalitario, metafore del carisma emanato dal duce. A tale riguardo, nel marzo del 1923, uno dei primi provvedimenti del regime riguardò la costituzione della regia aeronautica. $OOD�¿QH�GHO��OD�QRPLQD�GL�,WDOR�%DOER�D�FDSR�GHO�PLQLVWHUR�GHOO¶$HURQDXWLFD��FRQ�FRPSHWHQ]H�VLD�PLOLWDUL�FKH�FLYLOL��FRVWLWXu�XQD�VLJQL¿FDWLYD�VYROWD�QHOOD�SROLWLFD�DHURQDXWLFD�QD]LRQDOH��&RQ�%DO-ER��FRQYLQWR�FKH�JUDQGL�YROL�GL�JUXSSR�GHWWDJOLDWDPHQWH�SLDQL¿FDWL�UDSSUHVHQWDVVHUR�OR�VWUXPHQWR�addestrativo più adeguato alla formazione tecnica e disciplinare del personale in forza all’aviazione militare, le crociere aeree diventarono anche il fulcro dell’attività propagandistica attribuita all’a-YLD]LRQH�QHO�FDPSR�GHOOD�SROLWLFD�HVWHUD�H�XQ¶HI¿FDFH�IRUPD�GL�SURPR]LRQH�SHU�O¶LQGXVWULD�QD]LRQD-le, in un momento di grande sviluppo delle linee civili e commerciali. ,Q�TXHVWR�FRQWHVWR�YHQQHUR�SLDQL¿FDWH�OH�WUDVYRODWH�DWODQWLFKH��OD�SULPD�GHOOH�TXDOL�YLGH�FRPH�WDSSD�d’arrivo il Brasile. Tale evento costituì una grande vittoria per l’Italia mussoliniana. Il successo della crociera atlantica degli idrovolanti di Balbo era inscindibile dal suo carattere fascista. Lo stesso ruolo istituzionale di Balbo contribuiva a rinsaldare l’immagine in camicia nera delle gesta sportivo-aviatorie. La sovrapposizione fra identità italiana e identità fascista, sapientemente operata GDOOD�FDPSDJQD�GL�SURSDJDQGD�YHUVR�JOL�LWDOLDQL�DOO¶HVWHUR��UDJJLXQVH�JUD]LH�DO�YROR�GHOOH�³DTXLOH�URPDQH´�OLYHOOL�¿QR�D�SRFR�SULPD�LQLPPDJLQDELOL�

)HUQDQGR�7DYDUHV�3LPHQWD: Sport e colonialismo in Mozambico durante l’Estado Novo

4XHVWR�VDJJLR�KD�SHU�RJJHWWR�OD�FRUUHOD]LRQH�WUD�VSRUW�H�FRORQLDOLVPR�LQ�0R]DPELFR��QHO�TXDGUR�della dittatura portoghese dell’Estado Novo. Terremo in speciale considerazione il ruolo svolto GDOOD�UD]]D�QHOO¶RUJDQL]]D]LRQH�GHOOR�VSRUW�QHOOD�FRORQLD�HG�LO�PRGR�LQ�FXL�HVVR�SURSL]Lz�±�H�ULÀHVVH�– il fenomeno dell’atomizzazione delle identità sociali della popolazione mozambicana. Lo sport ULÀHVVH�OD�GLYLVLRQH�LGHQWLWDULD�GHOOD�SRSROD]LRQH�PR]DPELFDQD��IDYRUHQGR�OD�VHGLPHQWD]LRQH�GHOOH�differenze razziali e religiose ed, allo stesso tempo, evitando una maggiore integrazione dei vari VWUDWL�VRFLR�GHPRJUD¿FL�FKH�FRPSRQHYDQR�OD�VRFLHWj�PR]DPELFDQD��3RVVLDPR�DGGLULWWXUD�SDUODUH�GHOO¶HVLVWHQ]D�GL�XQ�IHQRPHQR�GL�UHL¿FD]LRQH�GHOOD�VHJUHJD]LRQH�UD]]LDOH�QHOOR�VSRUW�LQ�0R]DPELFR�4XHVWD� VLWXD]LRQH� FRPLQFLz� DG� HYROYHUVL� VROR� DOOD� ¿QH� GHO� GHFHQQLR� GHO� �� VSHFL¿FDWDPHQWH�nella pratica del calcio, obbedendo ad una strategia di propaganda del regime, che adottò l’ideolo-gia lusotropicalista come mezzo per legittimare la continuità della presenza portoghese in Africa. L’impossibilità legale dei club africani a salire oltre la terza categoria, però, rivela il carattere me-ramente strumentale delle misure allora adottate e la permanenza di una visione razzista nello sport FRORQLDOH��SHUORPHQR�¿QR�DJOL�DQQL�6HVVDQWD�

$QD�/XL]D�0DUWLQV: Periodismo no Estado Novo: os bastidores da revista «Inteligência, mensário

GH�RSLQLmR�PXQGLDOª��H�UHYLVWD�©9LYHU��0HQViULR�GH�6D~GH��)RUoD�H�%HOH]Dª��1941)

/¶RELHWWLYR�GL�TXHVWR�WHVWR�q�GL�LQGXUUH�O¶LQVHULPHQWR�GHO�PRGHOOR�GL�³ULYLVWD´�QHOOD�VWDPSD�SHULRGLFD�paulista, nel periodo che va dal 1930 al 1945, nel quadro del proselitismo dell’ordine vigente – vale D�GLUH�±�GHOO¶LPPDJLQDULR�SUHVHQWH�LQ�TXHOOD�FKH�YHQQH�GH¿QLWD�³(UD�9DUJDV´�Non si vogliono qui abbracciare le tante segmentazioni che il veicolo conobbe, né portare ad una rassegna esaustiva dei titoli che circolavano nella capitale paulista nell’epoca citata. Considerando la tematica del presente volume, Tempo libero, Sport e Fascismo, ci sembra opportuno recupera-UH�OH�GXH�WHVWDWH�SL��UDSSUHVHQWDWLYH�GHOO¶LGHRORJLD�GHOO¶HSRFD��©,QWHOLJrQFLD��PHQViULR�GH�RSLQLmR�PXQGLDOª��H�OD�ULYLVWD�©9LYHU��0HQViULR�GH�6DXGH��)RUoD�H�%HOH]D��±��ª��

238 Abstracts

(QWUDPEH�IXURQR�VRVWHQXWH�GD�FDSLWDOL�SURYHQLHQWL�GD�¿JXUH�DI¿QL�DO�UHJLPH�JHWXOLVWD�H�VL�LQWHJUDUR-no perfettamente nel percorso della propaganda ideologica. «Inteligência» era l’espressione di un immaginario fascista. «Viver!», che era rivolta alle donne brasiliane, esaltava la madre come fonda-trice della società voluta dallo stato centralista. L’espressione delle idee dell’eugenetica, la pratica GHOOR�VSRUW�H� LO�FXOWR�GHOOD�IRUWL¿FD]LRQH�GHO�FRUSR��FRQ�HQIDVL�QHOO¶HGXFD]LRQH�¿VLFD��HUDQR�WHPL�ricorrenti, specialmente in queste pubblicazioni. Si trattava di periodici che nascevano in momenti politicamente segnati e in aree precise, ossia all’inizio dell’istituzionalizzazione dell’Estado Novo e durante il suo corso, a San Paolo, nel sudest del paese, dove si registrava una certa prosperità economica, un mercato dei consumi ottimizzato e una maggiore scolarizzazione della popolazione.Le riviste sono state scelte come fonte poiché, tra il 1930 e il 1940, ebbero una certa evoluzione JUD¿FD��FRQWHQHYDQR�PROWH�LOOXVWUD]LRQL�H�DYHYDQR�XQ�SUH]]R�PRGLFR��GLYHQWDQGR�XQ�YHLFROR�G¶LGHH�e di propaganda politica.

$OEHUWR� 3HQD�5RGUtJXH]: (O� LQWHUFDPELR� SURSDJDQGtVWLFR� GHO� IDVFLVPR� LEpULFR�� RFLR�� GHSRUWH��cine y turismo (1936-1940)

'XUDQWH�OD�*XHUUD�FLYLOH�VSDJQROD��H�LO�SHULRGR�LPPHGLDWDPHQWH�VXFFHVVLYR�DOOD�YLWWRULD�del generale Franco in Spagna, i movimenti fascisti spagnolo e portoghese svilupparono un intenso VFDPELR�LGHRORJLFR��/¶DSSRJJLR�GL�6DOD]DU�DO�IDVFLVPR�VSDJQROR�SHU�VFRQ¿JJHUH�LO�JRYHUQR�GHPR-cratico repubblicano e instaurare in Spagna un regime autoritario e anticomunista, compatibile con l’Estado Novo lusitano, così come la necessità del franchismo e del salazarismo di legittimare a livello internazionale i suoi progetti, fece si che si sviluppasse un intenso interscambio culturale e propagandistico in entrambi i movimenti fascisti tra il 1936 e il 1940.Il governo franchista e quello salazarista organizzarono, a partire dal 1937 incontri politici tra le proprie rispettive milizie, la Legione portoghese e la Falange spagnola. Questi interscambi erano accompagnati da attività sportive, culturali e di ozio, e visite di giornalisti, politici e intellettuali a città dei rispettivi paesi. Così come altre azioni di carattere propagandistico che avevano l’am-bizione di creare un sentimento di mutua legittimazione. Nel caso del governo fascista spagnolo, inoltre, questo tipo di azioni di interscambio volevano mostrare il rispetto e la gratitudine verso la GLWWDWXUD�SRUWRJKHVH�SHU�LO�GHFLVR�DSSRJJLR�GL�6DOD]DU�DO�JROSH�PLOLWDUH�FRQWUR�OD�,,�5HSXEEOLFD�H�SHU�SURPXRYHUH�OD�³QXRYD´�6SDJQD�LQ�3RUWRJDOOR��,O�JRYHUQR�VDOD]DULVWD��LQYHFH��QH�DSSUR¿WWDYD�SHU�promuovere l’Estado Novo come modello di ordine, pace, progresso e benessere.

)UDQFLVFR�3LQKHLUR: ©6WDGLXPª�H�XPD�LGHLD�GH�GHVSRUWR�QR�IDVFLVPR�SRUWXJXrV

«Stadium» è considerato la rivista sportiva più importante del periodo fascista in Portogallo. In-QRYDWULFH�LQ�WHUPLQL�GL�JUD¿FL��GL�FDUWD�H�GL�VWDPSD��FDSDFH�GL�PHWWHUH�LQVLHPH�XQ�JLRUQDOLVPR�GL�TXDOLWj��HFFHOOHQWL��IRWRJUD¿H�H�XQD�ULOHYDQWH�GXUDWD��4XHVWL�DWWULEXWL�IHFHUR�GL�©6WDGLXPª�XQ¶LFRQD�del giornalismo sportivo durante il periodo di ascesa e consolidamento del fascismo in Portogallo, negli anni ’30 e ’40 del XX secolo. Questa rivista si allineò con il regime fascista, potendo anche FRQWDUH�VX�GLYHUVL�FROODERUDWRUL�FKH�HUDQR�UHVSRQVDELOL�SHU� OD�SLDQL¿FD]LRQH�VSRUWLYD�GHO� UHJLPH��,O�3RUWRJDOOR�HUD� UDSSUHVHQWDWR�FRPH�XQ�³SDHVH�G¶RUGLQH�SHU�HFFHOOHQ]D´�H�6DOD]DU� LO� ³WLPRQLHUH�FKLDURYHJJHQWH´��©6WDGLXPª�IX�SURJUHVVLVWD�ULVSHWWR�DO�UXROR�GHOOD�GRQQD�QHOOR�VSRUW�H�QHOOD�VRFLHWj��e conservatore in relazione alla questione del professionismo, visto che proteggeva il concetto di sport amatoriale.,O�VXR�VXFFHVVR�OR�SRUWz�DG�DGRWWDUH��QHO��LO�VRWWRWLWROR�GL�³PLJOLRU�VHWWLPDQDOH�VSRUWLYR�GHOOD�SHQLVROD´��*XDUGDUH�TXHVWD�ULYLVWD��SHQVDUH�DO�VXR�UXROR�H�D�TXHOOR�FKH�VLJQL¿FDVVH��PD�VRSUDWWXWWR�alla relazione tra sport, giornalismo e fascismo sono gli obiettivi di questo studio iniziale di carat-tere critico descrittivo, che cerca anche di comprendere quale fosse la realtà sociale portoghese tra gli anni ’30 e ’40.

$FFLmRLROL�0��)��GH�$YLOH]�GD�)RQ-seca, 206Adonias Filho, 172$IRQVR�-��$JDPEHQ�*��Agassin, 125-126, 236Agnesi A., 139 Agnew P., 53Agostinho E., 84$OEHUWDUHOOL�5��$OEXUTXHUTXH�0��0RX]LQKR�GH��204$OHJL�*��Alkemeyer T., 38 $OPDGD�1HJUHLURV�-��6REUDO�GH��66-73, 78Almeida A. de, 79, 82-83, 85-88, 92, 235Almeida F. Q. D., 26$OPHLGD�*��GH��

0UKPJL�KLP�UVTP

$OPHLGD�-��0RUDLV��$OPHLGD�0��GDV�*UDoDV�$WDLGH��;��125-126, 130, 236Almeida Nunes de, 220Alonge A., 144 $OYHV�0��GH�6HUUD��$PDUDO�5��GR��$PDUR�0��Amaro, 196$PXQGVHQ�5��$QGmR�$��Andersen T., 48Andrade A. de, 171, 175Andrade L. Oliveira, 15 $QGUHROL�$��0��Antelo C., 220$SXG�'LrJROL�/��5��Aranha E. de Souza, 176$UFHUL�0��Arnut B., 206

240 Indice dei nomi

Bazcko B., 132%HFNHU�-��%HLUmR�$��0��)DULQKD��Bellassai S., XIIIBenjamin W., 59%HQVDXGH�5��Bensi C., 108Beozzo C., 146 %HUFLWR�6��GH�'HXV�5RGULJXHV��185%HUJPDQQ�*��%HUVDQL�*��Bertocco N., 117%HUWRQKD�-��)��Bethencourt F., 159 Bianchini V., 94, 99Bignami E., XIIIBilac O, 170 Biondi L., 146Bissaya Barreto F., 88%ODL]HDX�-��0��Blengino V., 145 Boaventura, 211Boer L. A., 139Bogart H., 118Bohlen F., 30Bolín L., 207%RQ¿P�0��%RUHOOD�$��5��%RUJHV�0��%RWWDL�*��Bottura E., 142Bourdieu P., 125Brändle F., IV

Arpinati L., 115 $VLQDUL�GL�6DQ�0DU]DQR�*��104, 106, 108$YDQ]R�0��$��Azevedo C., 218Azevedo Schiappa de, 191Azevedo, 196Baccarini, 101Bacellar C., 146 Baeumler A., 38 Bagnoli, 101Baillet-Latour H. de, 31 Baistrocchi U., 139 %DODQGLHU�*��Balbo I., 133-135, 138, 140-143, 150-152, 237Baldwin F., 100Balestracci A., 101Barbieri C., 134Barbosa A., 89-91%DUERVD�-��%ULWR��%DUERVD�0��%DUERVD�5RGULJXHV�-��%DUGL�3��0��%DUUHUDV�5��Barros A. de, 62%DUURV�*��GH��%DUURV�-��5LEHLUR�GH��%DUURVR�*��%DVVDQH]L�0��6��Battente S., X, 93-95, 100-106, 108, 120, 235Baumann E., VIBayertz K., 29


Cannistracci L., 139Cannistraro P. V., 54Capello L., 97Caporrella V., XIII&DSUDUD�*��Capuzzo P., IV, VIII, X, 29, 232Cardini A., 96&DUGXFFL�-��&��Carlo Alberto, 95Carmona O., 45, 48, 194, 211-212, 226Carneiro F., 201&DUQHLUR�0��/��7XFFL��,��146-147, 176Carneiro Pacheco A., 8Carnera P., 118&DUUHLUD�-��6DOD]DU��Carreira S., 221Carreto A., 80, 89, 91, 235Carvalho A. C. Duarte de, 182&DUYDOKR�$��0DUWLQV�GH��&DUYDOKR�*��*DOYmR��&DUYDOKR�0DUTXrV�GH��&DVDFR�5��Casali A. Lopes, 176Casalini A., VIIICasanovas A., 86Cascudo C., 172Castelli E., 107 Castelo C., 160&DVWHxR�-��GHO��Castoriadis C., 125, 131 &DVWUR�)HUQDQGHV�$��-��&DVWUR�-��/��GH��

Brito e Cunha, 86%UL]�0��%URKP�-��0��Brown E. S., 100 Brucker-Boroujerdi U., 33 Brundage A., 31%UXQHWWD�*��3��Bruno E. Silva, 172Buriani A., 106 Buzaid A., 172 Cabral D. Perestrelo de Vasconce-los, 205Cabral F. Caldeira, 76&DEUDO�-��Cadorna L., VI &DHWDQR�0��Caffarena F., X, 133-135, 137, 237Cagna A., 138-141Cagna S., 134, 138-139, 142-143Caldas Cruz, 223&DOOHMD�(��*RQ]iOH]��Câmara H., 172&kPDUD�0��&DUPR�&DEUDO�GD��&DPDUJR�-��$OPHLGD��&DPDUJR�5��'H�$UUXGD��Cambiaso F. Nogrotto, 161Caminho A. de, 91Campodonico P., 151Campos P. de, 51, 54&DPSRV�3��-��/DEULROD�GH��&DPSRV�5��*XHGHV�GH��&DQFHOD�-��3��0RQWHLUR��&DQGLDQL�0��&DQHOOD�0��

242 Indice dei nomi

Cossio F. de, 211-212Costa A. Andrade da, 176, 178-179Costa A., 122Costa A., 65, 70, 134&RVWD�$OEHVL�5��Costa Augusto da, 214&RVWD�0��GD�6LOYD�'UXPRQG��Costa T., 115Costamagma E. C., 97Costantini C., 75&RXWLQKR�-��0��Coutinho L. Azevedo, 213&RXWLQKR�0��'RPLQJDV�GD�6RXVD��&RXWR�5��&RXWULQH�-�-��Crespo A., 191Crivelli F., 118Croci F., X, 133, 145-146, 237Cruz A., 48&UX]�0��%UDJD�GD��&XQKD�0��-��GH�0HOR�%UH\QHU�3LQWR�da, 205&XQKD�5��&XSLQL�5��Curami A., 137 'D�0DWWD�5��Dalla L., 119'DQWDV�-��Dantas S., 176Dantas T., 172De Bernardi A., 152'H�%HUQDUGL�0��de Coubertin, 38 'H�)HOLFH�5��

&DVWUR�-��3LPHQWD�GH��&DVWUR�0��$��GH��&DVWUR�0��6HDEUD�GH��&DWRQH�*��Caudillo (vedi Franco F.)Cavara O., 134Cavazza S., VII-VIIICelli A., 96Chamberlin C. D., 148Chaplin C. S., 114Chauduri K., 159 Chaves L., 206&LFRODUL�*��Cilia C., 206&LUXOOL�0��Clark T., 60&RHOKR�-��1��&RHOKR�5��Cohen I. Stern, 178&RODoR�-��&RODVDQWH�*��Colbeck A. L., 94Colombo C., XII, 141Constaucio L. Pinto Basto, 205&RRSHU�*��&RUEDQL�*��Corbin A., 66, 105&RUELVLHU�5��Corner P., XIII&RUUrD�$��0HQGHV��Correa F., 213Corridoni F., 145Corsson S., 53&RUWpV�/REmR��


Elkins C., 154Emmerich A., 32(ULFH�-��6~xHU��Eusébio da Silva Ferreira, 160)DEHLUR�5��Fabrizio F., 94, 97Facio L., 100Fagundes Seabra, 172)DLUEDQNV�-��&��)DQWL�*��)DULD�-��Fazzio C., 178Feijó L. C. S. de, 56)HOGPDQ�0��Fernandes A., 91Fernandes H., 92Fernandez, 197Ferrara P., 95)HUUDUL�0��Ferrarin A., 148-149, 152)HUUHLUD��)��0DVFDUHQKDV��)HUUHLUD�0��&��/��Ferretti L., 111, 115Ferro A., V, X, XII, 2, 15, 42, 45, 66, 73, 197-198Ferruzzi, 118)HVW�-��Fevre S., 122-123Figueiredo A. de, 204)LJXHLUHGR�-��GH��)LJXHLUHGR�0��GH��Firpo, 118Fleming P., 172)ORUHV�0��

GH�*UD]LD�9��9,,,��121GH�/XFD�7��5��GH�0DUFKL�-��De Pinedo F., 134-135, 139, 147-148, 152 De Sisti V., 118Del Prete C., 134, 147-149, 152'HO�=DQQD�*��Delamare A., 172Delgado H., 195, 197Della Volpe N., 99Delorenzi A., 122'HXWVFK�-��'L�0DJJLR�-��3��'LDV�-��Dias Silva, 197Diaz A., VIDiem C., 30, 233'LHWULFK�0��Dine P., 53Disney W., 34Dogliani P., 110-111, 113, 121Domingos N., 12, 157-159, 161'RQDGHOOL�5��Donadoni C., 107 'RXKHW�*��Draghelli E., 139'XDUWH��¿OKR��0��Duarte A., 16, 44'XDUWH�0��'XFH��YHGL�0XVVROLQL�%��Duff C., 211Elias N., 28, 126

244 Indice dei nomi

*DUQLHU�&��*D]]DQR�)��*HPHOOL�$��*HQWLOH�(��*HUW]�5��*LDQL�0��9,,,��,;*LEHOOL�$��9,*LROLWWL�*��*LRYDJQROL�$��*LUHOOL�$��*LXQWLQL�6��9,��111, 115-116 *LXUDWL�*��*RELQHDX�-��$��*RGGHW�$��*RGLQKR�5��*RHEEHOV�-��*RHOOQHU�6��9��*RHV�/��*RPHV�$��GH�&DVWUR��*RPHV�,��0��*RPHV�5��0DFKDGR��235*RQoDOYHV�$��*RQoDOYHV�$U��*RQoDOYHV�5��0��5RVPDQLQKR��*RQ]DJXH�GH�5H\QROG��*RUWi]DU�-��5��GH��*UDEQHU�0��5��*UDoD�)��/RSHV��*UDFLRWWL�0��187 *UDPVFL�$��,;*UDQGHOD�)��

Flórez W. Fernández, 213)RFKHVVDWL�0��)RQVHFD�/��*��$LUHV�GD��)RQVHFD�0��-��GH�$OWH�*XHGHV�GD��205)RQVHFD�0��0��GH�$OWH�*XHGHV�GD��205Fontanella E., 143Fontela P., 194Ford H., VIII, 34)RUJHV�'DYDQ]DWL�5��Fortes H. Parentes, 172)RXFDXOW�0��Frade F., 86)UDQoD�-��$��Franco F. (Caudillo), I, III, V, 39, 189-190 193, 195-197, 199-202, 207-208, 210-211, 238Franco N., 197, 198, 200, 211-212, 214Franzina E., V, 145-146Freddi L., 149)UHLWDV�0��GH��)UH\UH�*��Führer (vedi Hitler A.)*DEULHO�&��&��*DJOLDUGL�$��;,,,*DOHRWWL�,��*DOLPL�9��;,,,*DOORWWL�$��*DOWRQ�)��*DUER�*��*DUFtD�0��5H\��*DULEDOGL�*��9


-HVXV�$��0DUWLQV��-RmR�,9��-RQHV�5��:��-XQLRU�&RVWD��-XQLRU�-��)��&HVDU��-XQLRU�-��*RPHV�GRV�5HLV��-~QLRU�-��/RXUHLUR��-~QLRU�2OLYHLUD��.HKO�5��Kirk T., 58Koller C., IV Kossoy B., 147, 230 .UROO�-��Krüger A., 30 .UXNHQEHUJ�*��/D�*XDUGLD�)��/DFHUGD�-��/DFRPEH�$��-DFRELQD��Ladd B., 61Laefort A. Filho, 21, 23-24, 26Landoni E., 95, 96, 99, 101/DQJHU�5��/DSD�0��7��GH�0HOR��Large D. C., 32 /H�%RQ�*��/HFHUGD�-��%��GH��Lehmann E., 133, 137/HLWmR�-��Leite A., 224Leite Correia de, 206/HLWH�0��Lemos L., 168Lennartz K., 30 /HVVHU�-��

*UD]LDQL�*��*UHJyULR�1��*ULI¿Q�5��*XHGHV�)��-��1REUH��,;��*XHUUL�*��%��*XLPDUmHV��)��GR�9DOH�4XHUXELP��201*XLQOH�(��3DODVVLP��*XLQOH�*��&RXWLQKR��*XLQOH�*��*XLQOH�+��*XOLFN��*XWHUPDQ�0��;��+DOEZDFKV�0��+DOO�0��+DUORZ�-��+DX�0��+HDUW¿HOG�-��Henriques I. C., 159+HQULTXHV�-��$��GH�&DPSRV��Hitler A. (Führer), X, XI, 23, 25, 29-32, 34-38, 53, 56, 60-61, 212, 220, 226, 233Hobsbawm E., 43 +|OVHO�0��(��Homem A. Carvalho, 3, 15Horta e Costa, 86,EixH]�0DUWtQ��Ibot A., 195Igaiara I., 176,PSLJOLD�0��Indursky F., 27-DFREHWW\�5��-DKQ�)��/��,9

246 Indice dei nomi

0DULQHWWL�)��7��0DULQL�*��0DUQRWR�5��0DUTXHV�5DSRVR��0DUWHO�3DWULFLR�0��7ULJXHLURV�GH��0DUWLQ�6��0DUWLQHOOL�5��0DUWLQL�)��0DUWLQV�$��/��;,��;,,��0DUWLQV�&��0DUWLQV�-��GH�6RX]D��0DUWLQV�/��0DUWLQV�0��0DUWLQV�5��0DUWLQV�6RXVD��0DVVD��0DVVDL�0��0DWHR�$��0DWRV�*��GH��0DWRV�LUPmRV��0DWWLROL�0��0D]RZHU�0��0HGHLURV�,��GH��0HGHLURV��(��0HGLQD�$��GH��0HJUH�/��0HOLV�*��9,,0HOOR�H�&DVWUR�-��*��GH��0HOR�2��'H��0HQGHV�$��)HUUHLUD��0HQGHV�)��0HQGHV�0��&��0HQHJDWWL�0��0HQJROL�)��

Levine C. A., 148Lewald T., 30, 233Liala (A. L. Negretti Odescalchi), 138Lima A. Benjamin de, 206Lima O. Alves de, 181/LPD�5��%DUERVD��Lima S., 17Lindberg C., 139/LQR�5��Lins A., 172/LQV�3UDGR�0��;��Litsky F., 38/ORUHW�0��Lombardo A., 115 /RSHV�)LOKR�-��Lopo S. Pereira da Silva, 206/RXUHQoR�$��*RQoDOYHV��Ludwig E., V, 110Lumpkin A., 222/\UD�)LOKR�-��0DFFDIHUL�8��0DFKDGR�%��0DFKDGR�-��GD�)HLUD��0DFKDGR�-��0��0DGGDOHQD�8��0DIUD�$��0DJDOKmHV�$��0DLD�)��3UHVWHV��0DLUDQR�$��0DQJRQH�$��0DUFK�:��0DUFKHVLQL�'��9,,��118


144-145, 147, 151-152, 186, 220, 226, 233-234, 236-2370X]L�GL�'RJOLROD�9��1DLVPLWK�-��Namorado j. Nepomuceno, 213Navega L., 80Negreiros A., 55, 631HJUHLURV�-��7ULJR�GH��Negrini F., 103, 1061HLPDUN�3��*��1HWR�$��5��Nevado F. Limón, 2141HYHV�-��)UHLUH��1HZLWW�0��1LFRODL�5��Nobile U., 148, 149Nogueira A., 176Nogueira F., 212Nogueira H., 130Nunes D., 223Nuvolari T., 118-119 2EHUPDQQ�5��9,��Oliveira A. Correia de, 16Oliveira A. de Salles, 62Oliveira A. Domingos de, 209Oliveira C. de, 218-219Oliveira Filho A. de, 206 2OLYHLUD�)LOKR�-��GH��2OLYHLUD�-��'XDUWH��2VHQGDUS�0��%��Ovelha A. da Silva, 872ZHQ�5��9,,,��2ZHQV�-��Pabón, 211

0HQ]DQL�7��0HUU\�GHO�9DO��0LO]D�3��0LQFLRWWL�$��0LQ]RQL�*��0LUDQGD�1��0LWWPDQQ�6��0RQL]�-��%RWHOKR��0RQWH�3HJDGR�$��9LHLUD��0RQWHLUR�3��3DUGDO��0RQWrV�$��0RQWHV�(��0RQW��&��0RUDLV�6RDUHV�-��3LQWR��0RUDLV�9��0RUHLUD�$��0RUHLUD�'��/DQoD��0RUHLUD�7��0DUWLQV��0RUWDUD�*��0RVVR�$��9,��0RWD�$��0RWD�)LOKR��0RXUD�-��*XHUUHLUS�GH��0RXUD�0��/DFHUGD�GH��1500RXUmR�*�0HOR��0XJJLDQL�$��0XJJLDQL�0��0XULOOR�%��(��0XUUD\�:��-��0XVVROLQL�$��9,,,0XVVROLQL�%��'XFH��,��,,,��9��9,,,��XI, 2, 41, 45, 51, 53-60, 71, 78, 101, 110-111, 117-118, 133, 137,

248 Indice dei nomi

Pereira N., 128Pereira P. T., 1, 5, 8, 198, 210-2113HUHVWHOR�-��3pUH]�5��3HUVKLQJ�-��-��Pertini S., 119 Pesciolini I. N., 93, 100Petiz S., 2233LDFHQWLQL�0��Piccione P., 1513LOR�3��-��3LOUmR�&��Pimenta F. Tavares, XI, 153-154, 156, 160, 237Pinheiro F., XI, XII, 217, 223, 226-227, 2383LQWR�$��*RQoDOYHV��Pinto Andrade, 225Pinto Carvalho, 176 3LQWR�0DGHLUD��Pio XI, 115Pirard L., VIII3LUHV�0��$OYHV��3LUOmR�&��Pivato S., IV, VI, 109, 123Piza A. Toledo, 176Poncins L. de, 2133RQWHV�-��Porta P., 146Portela A., 2083RUWR�0��Powell B., 111Pozzo V., 118Prado F., 62, 232

Pacheco A. Carneiro, 199, 2313DGLOKD�5��Pagano S., 176Pais S., 66-67, 70, 71, 205Paiva O. da Cruz, 147Palestra, 1013DQGRO¿�'��3DQLFR�*��Papa A., 1053DSDJQR�*��Parisini P., 1083DVHWWL�0��;,,,��Pasquale H., 1843DVWRULQL�0��3DWLxR�%��Paulo H., X, 41-44, 46, 145, 233Pazienza A., 119Pecollo, 101Pedersen S., 154Pedrilha A. de Lancastre Laborei-ro, 2043HGULOKD�$��0��GH�/DQFDVWUH��Pedullà W., 99Peixoto S., 1763HL[RWR�0HKUWHQV�&��Pellegrini S., 143, 1503HPiQ�-��0��3HQYHQQH�-��0��Pepe A., 145Perazzo P. F., X, 17, 22, 25, 2323HUHLUD�$��0��Pereira A., 2063HUHLUD�-��'LDV��3HUHLUD�-��3��


5LEHLUR�(��GD�6LOYD��5LEHLUR�6��5LFFL�5��5LFFLDUGL�(��5LFFLDUGL�/��5LGRXW�0��5LHIHQVWDKO�/��5LRV�)URLV�0��$��%XUQD\�0RUDOHV��5LSSRQ�$��5LWWHU�YRQ�+DOW�.��5REOHV�*��5REVRQ�0��5RFFKHWWL�(��5RFKD�0��5RFKDW�*��5RGULJXHV�$��5RGULJXHV�/��1��5RGULJXHV�1��5RGUtJXH]�$��3HQD��;,��5RPmR�0��0DJUR��5RRVHYHOW�)��'��5RTXHWWH�-��5RVPDQLQKR�-��5RVPDQLQKR�1��;��5RVVL�/��,;5RVVRQL�(��,;5RXSLQKR�'��)XDV��5�UXS�5��6��5RVD�)��0RQWHLUR�GH��6D�)��GH�%UDJDQoD�&RUUHLD�GH��Sala, 118Salazar A. de Oliveira, II-III, V, XII, 1-2, 4-5, 8, 14-15, 41, 43, 45-49, 65-66, 71-75, 77-78, 88, 128, 160, 181,

Prata Dias, 86Prestes A. Leocádia, 1723UHVWHV�0DLD�)��3UHWHOOL�0��3ULPR�GH�5LYHUD�-��$��3ULPR�GH�5LYHUD�0��,��Pujadas X., 39Quadros A., 203Quadros F., 2034XDJJLR�*��;,,,Quaglia C., XIIIQuaresma A., 196, 227, 2284XHLSR�GH�/ODQR�*��4XHLUR]�$��(oD��5DFFKL�*��5DGHW]�:��5DKPHLHU�$��+��3��5DPDOOR�0��5DPLUHV�$��5DPRV�-��$��2UWLJmR��5DPRV�-��1DEDWLQR��5DQJHU�7��5DSRVR�+��5DWWL�9HQH]LDQL�3��&��5H�5��5HDOH�0��5HFDJQDQR�(��5HJR�-��/LQV�GR��5HLG�+��5HLV�%HQJDOD��5HLV�&��5HLV�)LOKR�1��*RXODUW��5LEHLUR�$��/RSHV��198

250 Indice dei nomi

Scozzari F., 119Scuri D., 107-108Sebastián, 211Seelenbinder W., 35-36 Sella Q., V6HPHULD�*��6HTXHLUD�*��GH�0DWRV��Serapiglia D., III, V, X, XII, 1, 109, 236Sereno E., 1776HUUD�H�0RXUD�-��0��GH��Serra P., 836HUUDGR�5��6HUYD�/��5��3LQWR��Sessa, 101Seyss-Inquart A., 35Shockley E. V., 116 Shraiber Blima L., 176, 183Shraiber Blima L., 1846LOHL�*��Silva A. Dámaso da, 203Silva C. da, 76Silva e Costa, 2096LOYD�-��GD��6LOYD�-~QLRU�-��1XQHV��6LOYD�0��$��Silva Tavares da, 85, 220Silva V., 220Silveira C. da, 220, 2236LOYHLUD�&��*RPHV�GD��6LOYHLUD�-��Silveira T. Da, 1726LPDV�0��6LP}HV�-��

189-190, 192-197, 199, 210-215, 218-219, 226-227, 230-231, 233-235, 2386DOGDQKD�-��6DOHPD�-��0��Salgado D., 2086DOJDGR�-��3HUHLUD��Salgado P., 172, 177, 1856DOYHPLQL�*��6DPSDLR�-��GH��6DQ¿OLSSR�0��Sant’Ana L., 176Sant’Ana N., 176Santacana i Torres C., 39Santi Amantini L., 133Santini, 113, VII6DQWRUR�&��0��Santos A. Cardoso dos, 206Santos A. P. Figueira, 79Santos A. Veiga dos, 176Santos D. Azinhais dos, 83Santos E. dos, 208, 2136DQWRV�-��'RPLQJRV��Sapag P., 212Savoia E. F. di, IXSbetti N., 118Scaroni P., 52Scarpelli E., 116Scarzanella E., 144-145Schmidt A. F., 172Schmidt F., 21-246FKQDSS�-��7��6FKZDUF]�/��0RULW]��Scott a. S., 146


Tiesler N., 2267L¿�&��Todaro F., 967ROOHQHHU�-��7RORPHOOL�0��;,,,7RUJDO�/��5HLV��,��,;��145, 199, 233Torres A. Pinheiro, 205Torres A., 1807RXULxR�-��Travasos N. Palma, 179Trento A., 144-149 7UHYRU�5RSHU�+��5��Trindade A., 90-91Truzzi O., 146Tschammer und Osten H. von, 30, 233Turati A., 104, 106, 119-120 Tyler-Odam D., 35 8O]HJD�0��3��Urban-Halle P., 32 Valacchi F., 93 9DOHQWH�-��&��9DOHQWH�-��&��;��Valéry P., IV9DOOH�*��Valletti F., 111Valletti F., IIIVan Dijk T. A., 128Varale V., 999DUJDV�*��,,�,,,��9��;,��54-56, 58-59, 61-62, 64, 145-146, 170-174, 176-177, 180, 182, 184-186, 232

Siqueira N., 176Skidmore T., 126-1276RDUHV�(��GH�0DFHGR��6REULQKR�/HmHV��6ROD�9��0��6RXVD�)��GRV�5HLV��6RXVD�*��3DXOD�GH��6RXVD�-��3DLV�GH��;��2346RXVD�0DWHXV�GH��Souza F. de, 2056SDGROLQL�*��Speer A., 32, 36, 58, 233Spotts F., 60Starace A., 121Stelo F., 93Stiaccini C., 1346W|FN�*��6W|FNHO�.��6XHYRV�-��6~xHU�5��6HUUDQR��Supico L., 2107DWR�5��%XHQHMD��7HL[HLUD�-��$OYHV��Teixeira L., 213Teja A., 95-96, 111, 1377HOHV�*��GD�6LOYD��Teles I. da Silva, 172Telles C., 194-1957HOR�$��-��Tenreiro H., 76 7HXFFL�*��Thies E., 947LFFD�0��

252 Indice dei nomi

:DFKWOHU�0��Weindling P., 29Weingart P., 29Wiesner K., 76Wikel H. H., 116Williams L. D., 222Wippermann W., 33:RKO�5��Wolff P., 34,Yzurdiaga F., 193Zacchetti V., 134, 147Zamparoni V., 155=DURQL�0��Zelati P., 122Zenier T., 153Zorini D., 133 =YRQLPLU�0��

9DUQLHU�7��5��Vasconcelos F. de, 86Vaz A. Pessoa, 200Vega O. de la, 206Velasquez D., 2049HUGD�-��'H��Vergani O., 136, 138Vial E., 184Viana A., 195Viana H., 172Vieira H., 2189LHLUD�-��,;9LHLUD�5��9LJDUHOOR�*��Vilela A. Stichini, 201Viriato, 220Vittorio Emanuele III, 1529LYDUHOOL�5��

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L A B O R A T O R I O D I S T O R I A - BraDypUS...gran disastro di guerra. Noi la vediamo infatti sorgere e progredire con meravi-JOLRVD UDSLGLWj LQ 3UXVVLD GRSR OD VFRQ¿WWD GL -HQD