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Katango Katan go www.katango.it FREE Anno I numero 1- FEBBRAIO 2009 - Registr.Tribunale di Catania n.4/2009 del 30/01/09 MENSILE DELLO SPORT ALTERNATIVO NUMERO UNO PARACADUTISMO intervista a Vertical Fly un dragone tutto Siciliano Dragon Boat

Katango febbraio 2009 n.1

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mensile sullo sport alternativo

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KatangoKatangogogogogoDirettore Creativo e grafico

Stefania La Magna

C e l l . 3 4 0 6 6 8 5 8 1 [email protected]

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MENSILE DELLO SPORT ALTERNATIVO

NUMERO UNO

PARACADUTISMOintervista a Vertical Fly

un dragone tutto Siciliano

Dragon Boat

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EDITORIALEa cura della Redazione

Siamo già alla seconda uscita, della serie “facciamo prima a farlo che a dirlo”! La vostra risposta poi è stata talmente positiva da inorgoglirci e convincerci sempre di più che dobbiamo andare dritti per la nostra strada e cercare di far crescere questo meraviglioso progetto coinvolgendo quanti più sportivi possibili e cercando di uscire lentamente da un provincialismo che diciamocela tutta, è impossibile! Già in questo secondo numero si contano collaborazioni importanti dall’Australia e dalla Svizzera, senza tralasciare le nostre associazioni sportive che ci auguriamo aumentino sempre di più! Febbraio è il mese del Paracadutismo, difatti in prospettiva di una primavera ormai alle porte vogliamo informarvi su come è possibile provare a fare un lancio in tandem o iniziare il corso per divenire velocemente dei professionisti del settore. Ma non solo, difatti ci sono sempre tante curiosità trovate un po’ dappertutto o segnalateci dai voi. Mi preme ringraziare Max Puglisi della Vertical Fly per essersi concesso alla nostra intervista nelle pagine a seguire e Fabrizio Messina del Circolo Canottieri di Catania carico di impegni per questo meraviglioso 2009 tutto da scoprire. Da questo mese inoltre, la nostra distribuzione si allargherà anche alle scuole e alle università. Dimenticavo! Per tutti i patiti del web siamo presenti anche su Myspace e Facebook, cercateci come “Katango Magazine”! Buona lettura.

W W W . K ATA N G O . I T

E d i t o r e e P r o p r i e t a r i oF a u s t o N i c o l a D i F i d i o

D i r e t t o r e R e s p o n s a b i l eD a n i e l a F l e r e s

D i r e t t o r e C r e a t i v oS t e f a n i a L a M a g n a

S i r i n g r a z i a n o M a s s i m o P u g l i s iF a b r i z i o M e s s i n aU e l i G e g e n s c h a t z

M a r ke t i n g e P u b b l i c i t àK a t a n g o3 4 0 . 9 0 3 5 8 6 1

S t a m p aB . A . & L . s . n . c . L e n t i n i ( S R ) -t e l . 0 9 5 7 8 4 6 6 3 3

K a t a n g oV i a A c e r o , 3 49 5 1 2 1 C ATA N I A 3 4 0 . 9 0 3 5 8 6 1i n f o @ K a t a n g o . i t

C o l l a b o r a c o n n o i :katango@ k a t a n g o . i t

Copyright 2008 © KatangoVuoi diventare nostro partner? Katango è il magazine dedicato agli sport alternativi. Siete un’ Associazione sportiva e volete farvi conoscere?Scriveteci e segnalateci le vostre news ed eventi.

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© Curtis Morton, Adelaide (Australia)

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L’uomo sogna di volare. Essere liberi e nuotare nell’aria è impagabile. Quel mix di paura, adrenalina e tensione che precedono il salto nel vuoto prima di galleggiare nel cielo è solo la premessa per una gran-de emozione tutta da vivere. Questa disciplina sportiva, affascinante

ed eccitante al tempo stesso, deve parte della sua evoluzione ai progressi fatti nell’aviazione militare, e trova fra i suoi primi sostenitori nientemeno che il genio di Leonardo Da Vinci. I massimi miglioramenti furono apportati durante il secon-do conflitto mondiale e negli anni ‘40 si conferma come vera attività sportiva con tanto di campionati mondiali tenuti in Jugoslavia, mentre è dalla fine degli anni 70’ che con le migliorie introdotte al paracadute, che da sferico assume forma rettangolare, si riesce ad avere maggior controllo e manovrabilità in discesa. Inoltre i velivoli per i lanci diventano in quegli anni più sicuri e con maggior capienza, raggiungendo quote vicine ai 5.000 mt. Ciò che ha reso il paracadu-tismo o meglio lo Skydiving, uno sport a tutti gli effetti, sono certamente le varie tipologie di tecniche che sono state ideate in caduta libera, alcune vere e proprie sfide alla fisica. C’è il FREE FLY dove si scende tenendosi in posizione verticale raggiungendo così potenti velocità, la tecnica ATMONAUTI (navigatori dell’at-mosfera) del volo in diagonale, che permette di armonizzare velocità e traietto-rie di due o più persone, per poter volare in formazione allo stesso livello e con il medesimo angolo. L’emozionante SKY SURF, in cui mediante una tavola come

un tuffo nel cieloPARACADUTISMO

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nel surf o nello snowboard, si pos-sono eseguire numerose evoluzioni nell’aria, pari allo sciare nel cielo. Poi c’è il puro SWOPPING, che consta nel riuscire al pilotare al meglio il pa-racadute o c’è anche il RELATIVE WORK (RW) vero paracadutismo acrobatico, nel quale si studiano for-mazioni numerose e accuratamente studiate per tentare di raggiungere anche traguardi da record. Ma il pa-racadutismo civile, vanta numerosi amici dell’aria anche meno esperti e il Tandem (volo libero a due, con istruttore imbracato dietro) è il tipo di lancio che trova numerosi consensi soprattutto per chi è alle prime armi e vuole provare l’ebbrezza di un lan-cio nel vuoto. Quella che può essere una sfida con se stessi e alle proprie paure potrebbe rivelarsi un’esperien-za così unica che la voglia di repli-carla è assicurata.Centinaia di persone praticano il pa-racadutismo in Sicilia, costantemen-te guidati dall’esperienza e dalla pro-fessionalità di alcune associazioni che da diversi anni operano in que-sto meraviglioso settore. Per questo numero Katango ha in-

contrato Massimo Puglisi, istruttore della Vertical Fly di Catania, cer-cando anche di farsi togliere alcune curiosità più comuni:Da dove nasce la tua passione per il Paracadutismo Sportivo?Dalla passione infinita che mi lega al volo in generale, in tutte le sue infini-te e molteplici forme, un sogno che coltivo sin da bambino.Hai mai avuto qualche brutta esperienza con il cattivo funzio-namento del paracadute?Un paio di volte in 15 anni di attivi-tà, ma sempre per un mio errore di superficialità e sottovalutazione. In ogni caso l’addestramento principa-le in un corso di paracadutismo con-siste proprio nell’effettuazione delle manovre d’emergenza... e il paraca-dute ausiliario funziona sempre!Quando nasce la vostra associa-zione Vertical Fly e con quali ob-biettivi? Nel 2000, con gli obiettivi di pro-muovere questa disciplina nel ter-ritorio siciliano, principalmente con l’effettuazione di corsi AFF (leggi qui accanto) e lanci di manifestazione di pubblico spettacolo, oltre che con

PARACADUTISMO

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Fausto Di Fidio

Sta per Accelerated Free Fall, e si basa su una moderna metodologia d’insegnamento. È il corso di paracadutismo più sicuro, più ambizioso e tecnico, adatto per allievi seriamente intenzionati a diventare paracadutisti. Dura circa due weekend ed è composto da approfondite lezioni teoriche con supporti multimediali e sette/otto salti in caduta libera da circa 4.300 metri! Prevede 7 livelli di esercizi, effettuati in sicurezza con due istruttori qualificati, al fine di trovare una totale padronanza nella caduta libera, nell’uso e ripiegamento dei materiali e nell’autosufficienza che gli permetterà di saltare da solo.

AFF

nuovi orizzonti, come lo SpeedFlying per esempio.In cosa si differenziano normal-mente i paracadutisti dagli altri at-leti di sport estremo? Sicuramente i paracadutisti sono più “zingari”, nel senso che viaggiano spesso da una drop zone all’altra. E poi... sono abituati alla velocità!Se volessi provare cosa mi consi-gli?Puoi provare con il lancio in tandem! Ma se hai dentro di te un po’ di quel famoso sogno, ti consiglio di parte-cipare direttamente ad un corso di caduta libera. In un paio di giorni po-tresti diventare già un paracadutista autonomo. Fondamentalmente il pa-racadutismo è uno sport facile a con-fronto con gli altri sport dell’aria, te lo assicuro.Quali soluzioni (ammesso che ve ne siano) per uno sport oneroso come il vostro in un periodo eco-nomico cosi difficile?Non so quali soluzioni possano esse-re adottate. So che in Francia esisto-no dei contributi statali per gli studenti che vogliono praticare il paracaduti-smo, e so anche che quando hai pas-sione per una cosa la fai... costi quel che costi!

l’organizzazione di vari stage sparsi nel in tutto il territorio con lanci di alle-namento e Tandem.Chi sono i paracadutisti vostri as-sociati?Le tipologie sono varie. Il mio allievo più giovane ha 16 anni ed è ovvia-mente uno studente, il più anziano oltre 60 ed è un medico.La Sicilia offre sicuramente innu-merevoli luoghi suggestivi per que-sta disciplina. Qual’ è il preferito in cui ami tuffarti?I posti vicino al mare... su tutti Marina di Modica, con l’Avio superficie quasi sulla spiaggia!Cosa ne pensi del Base Jumping, del parapendio e degli altri sport aerei? Mi piacciono tutti, perché tutti vengo-no fuori in qualche modo da quello che viene definito “Il sogno di Icaro”. Io ol-tre al Paracadutismo pratico Parapen-dio, Speedriding e Speedflying... sono discipline accomunate dall’uso di una vela, ma molto differenti tra loro.Collaborazioni future con gli amici di ETNAFLY ???Praticando anche il Volo Libero, col-laboro già con i membri di l’EtnaFly. Alcuni hanno già fatto il corso di para-cadutismo, ed insieme al gruppo por-tante della scuola stiamo esplorando

www.verticalflysicilia.com

www.skydivesicilia.com

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Daniela Fleres

E’ proprio così cari lettori la nostra nazionale di parapendio rientra meritatamente con una brillante medaglia d’argento

dai mondiali di Valle de Bravo in Messico. I titoli erano ad un soffi o fi n da metà gara con la conquista del secondo posto nella classifi ca provvisoria a squadre e con il trentino Luca Donini, di uguale piazzamento in quella individuale.Per Donini la possibilità di bissare il successo del 2001, quando vinse i mondali in Spagna, è sfumata nella nona prova: dopo un volo di oltre 100 km, mancava il traguardo per soli due, scivolando in quinta posizione davanti al compagno di squadra Marco Littamé.L’oro è andato alla Repubblica Ceca, seguita da Italia, Slovenia e Gran Bretagna.Nella classifi ca individuale due svizzeri, Andy Aeby e Stefan Wyss, si sono aggiudicati primo e secondo posto, seguiti dallo sloveno Aljaz Valic, mentre la francese Elisa Houdry è la nuova campionessa del mondo. Risultati stravaganti questi del Messico. Infatti nonostante l’ambito insolito per i piloti europei (Valle de Bravo è posta in riva ad un lago artifi ciale su un altopiano a 1700 metri di quota, circondata da vette sfi oranti i 3500) hanno prevalso comunque le nazioni che si affacciano sull’arco alpino.

MESSICO E NUVOLE...D’ARGENTO

LA SQUADRA ITALIANA“Gli altri azzurri erano Christian Biasi di Rovereto (Trento), Maurizio Bottegal di Feltre (Belluno), Carol Licini, italiana residente a Zurigo, il CT Alberto Castagna di Cologno Monzese (Milano) ed il suo assistente Giorgio Corti di Suello (Lecco)”.

I PARTECIPANTIAlla competizione hanno partecipato 148 piloti provenienti da 44 paesi. Dieci le prove regolarmente disputate, due annullate. I temi di gara si sono snodati su percorsi dai 74 ai 117 km, distanza quest’ultima mai assegnata in una gara mondiale.

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resistenti all’ acqua (fi no a 3 mt di profondità), polvere, sabbia e urti. Registrano tutto su memory stick e dispongono di veloci collegamenti usb. Insomma una grande soluzione per tutti a portata di portafoglio. Le action cam più vendute, per qualità e per i prezzi contenuti (tra i 100-200 euro) sono le economy della Oregon Scientifi c, che ha pensato bene anche di bandire uno strambo concorso per fare vincere questi piccoli gadget tecnologici. Infatti

ACTION CAM

che ha pensato bene anche di bandire uno strambo concorso per fare vincere questi piccoli gadget tecnologici. Infatti

Stefania La Magna

online sul sito www.ladyboarding.com ogni due settimane vengono messe in palio quattro Action Cam ATC3K, nuove piccole antishock e waterproof. Basta giocare al videogioco LADYBOARDER, dove travestiti da spose barbute su un rudimentale skate, occorre schivare degli ostacoli e raggiungere il traguardo in minor tempo per tentare di aggiudicarsi il premio. Ma per gli sportivi più pretenziosi, che vogliono il meglio dalle riprese video, esistono dei veri piccoli gioielli di tecnologia, che pur a prezzi più elevati permettono alte prestazioni video e ampia risoluzione video, come la HD HXR-MC1 della Sony, in vendita da questo mese con le sue sei ore di registrazione HD in una scheda da 16 Gb e ottiche di qualità. Mentre per i professionisti le spese più cospicue sono da destinarsi alle ottime Pov1 della V.I.O. Insomma per tutti i gusti e le tasche, ma se avete voglia fatevi un giro su un grosso competitor americano come www.blackeyeusa.com

Nell’epoca dell’immagine, con Youtube imperante, si fi lma qualsiasi cosa per potersi rivedere e per comunicare al mondo le proprie emozioni. Ma c’è anche chi queste emozioni vuole trasmetterle da un punto di vista soggetivo, gli sportivi ad esempio. Come? Action cam. Grazie ai miglioramenti tecnologici e a videocamere sempre più piccole ed alta risoluzione, adesso possiamo anche noi fi lmare o condividere le imprese sportive e rivivere le emozioni di un lancio col paracadute, del down hill o di una surfata. Molto amate da skater, surfi sti, biker e paracadutisti queste nuove action cam, dette anche Bullet Camera, sono divenute un vero must nel mondo degli sport estremi. Si può acquistare l’elmetto integrato o tramite gli attacchi possono essere fi ssate con sicurezza su caschi, manubri, sci, skate, snowboard, cinture, o volendo tenute a mano. Data la compattezza (poco più grandi di una webcam) e l’aerodinamicità, permettono di registrare in condizioni dinamiche mantenendo stabilità d’immagine e buona risoluzione. Oggi si trovano

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Gli sport aerei come il paracadutismo o il BASE jumping, vantano una storia che ha visto di tutto: da chi si è lanciato per gioco travestito nei modi più strani, a chi ha scelto un tandem con il proprio cane o gatto, a coloro che si gettano nel vuoto con quad, moto o addirittura con pianoforte a coda. C’è chi ha girato video musicali o chi ha scelto di lanciarsi assieme alla sua banda musicale. Invece altri inseguono un sogno: come l’americano Jeb Corliss, che ha inventato una strana tuta alata in nylon per riuscire a volare e divenire L’uomo volante. Stesso sogno realizzato in altro modo dallo svizzero Yves Rossy, che di recente ha sorvolato lo stretto della Manica, immortalato dal National Geographic Channel, munito di una speciale tuta con ali al carbonio fornita di quattro motori a propulsione. Per gli appassionati dell’aria, informiamo che la 3° edizione dei World Air Games si terrà a Torino dal 6 al 14 giugno. I WGA, vere e proprie olimpiadi dell’aria promosse dalla Federazione Aeronautica Internazionale, vedono quest’anno varie sfi de tra: Mongolfi ere, paracadutismo, parapendio, alianti, deltaplani, acrobazia aerea, elicotteri, ultraleggeri, velivoli sperimentali e modellismo. Il programma su: www.wag2009.com.

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si terrà a Torino dal 6 al 14 giugno. I WGA, vere e proprie olimpiadi dell’aria promosse dalla Federazione Aeronautica Internazionale, vedono quest’anno varie sfi de tra: Mongolfi ere, paracadutismo, parapendio, alianti, deltaplani, acrobazia aerea, elicotteri, ultraleggeri,

ACTION CAM

S.L.M.

Cosa signifi ca ESTREMO per uno come Ueli Gegenschatz ? Probabilmente ricerca della pace e del senso di libertà. Così lo svizzero base jumper amante delle sfi de, dopo essersi lanciato dalla Tour Eiff el, pareti rocciose e grattacieli ed aver

rischiato la propria vita più volte in svariate parti del mondo, adesso pare abbia trovato un nuovo modo per svolazzare indisturbato: ovvero tuff arsi dalla sommità di un pallone aerostatico ad una quota di circa 3000 metri con il suo Skysurf-Board e dopo 2000 metri in caduta libera planare tranquillamente col suo paracadute. Lo spericolato Ueli sovente si serve di un costume alato, la wingsuit, capace di farlo “volare” in planata tra vette altissime, come fosse uno scoiattolo volante. Katango consiglia di visitare il sito uffi ciale www.ueligegenschatz.com per approfondire la sua conoscenza e per ammirare in video estremi le prodezze di un uomo straordinario da non imitare assolutamente, specie se si soff re di cuore!

UELI

il custode del cielo

EXTREME CRAZY SPORTS

F.D.F

L’uomo volante

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di Daniela Fleres

Il Meccanismo di Antikythera

Il Computer? L’hanno inventato i SICILIANI

Che sorpresa! Sarebbe proprio dal nostro amato Archime-de che discenderebbe il più antico “computer” mai ri-

trovato al mondo. Stiamo parlando del Meccanismo di Antikythera, un compli-cato calcolatore astronomico risalente al I secolo a.C. e recuperato alla fi ne del 1900 al largo dell’isola omonima, vicino Creta. Chi poteva prevedere che un ura-gano avrebbe portato alla luce una delle più importanti scoperte scientifi che della storia? Ebbene, non sempre le intemperie provocano catastrofi . Una nave di pesca-tori di spugne si era imbattuta in una ter-ribile tempesta, così il capitano cambiò rotta e per tenere occupato l’equipaggio, decise di mandare in avanscoperta i tuf-fatori per esplorare i fondali alla ricerca di spugne. Poi la scoperta sensazionale. Sul fondale, a 43 mt di profondità, vi era una nave risalente al 70 a.C. con un im-portante carico di statue e altri oggetti

ancora perfettamente visibili, tra cui i frammenti del meccanismo misterioso. Successivamente nel 1902 tutti gli og-getti rinvenuti furono esposti al museo archeologico di Atene e con loro anche questo congegno che all’apparenza non aveva nessuna utilità. Solo un attento archeologo del museo ne individuò l’im-portanza, e studiò i resti di quest’antico macchinario in bronzo con ruote denta-te, in parte simile ad un orologio. Tra il 2006 e il 2008, dopo una ricostru-zione dell’oggetto, alcuni studi pubbli-cati su Nature hanno fatto il punto su una serie di ipotesi legate al suo scopo e al suo funzionamento. Hanno rivelato in modo sensazionale che tale congegno meccanico serviva a prevedere i movi-menti del Sole, della Luna e dei pianeti, calcolare le future eclissi e mostrare le date dei giochi olimpici e gli equinozi. Per la sua complessità e per il suo fasci-no, il meccanismo è sovente incluso tra i

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di Antikythera. Questo indica che l’an-tico calcolatore potrebbe legarsi stretta-mente agli studi del famoso matematico ed inventore siciliano. Ma risolto un mistero ne nasce uno nuovo: infatti il reperto è stato ritrovato all’interno di un relitto navale romano proveniente dal medio oriente. Una delle ipotesi più verosimili vuole che il Meccanismo fosse stato spedito da qualche facoltoso siracusano come dono in Oriente, successivamente ru-bato come bottino di guerra diretto a Roma e poi aff ondato assieme a questo in circostanze sconosciute…ma questa è un’altra storia !

reperti OOPART (Out of place artifacts), ovvero i manufatti fuori dal tempo, così moderni per il loro contesto storico che vengono inseriti negli studi di quella che si chiama: archeologia misteriosa. Alcu-ne iscrizioni sull’oggetto, recentemente tradotte da Alexander Jones, dell’Istituto per gli studi sul Mondo Antico di New York, hanno permesso inoltre di spiegare alcuni degli enigmi che nell’ultimo seco-lo hanno circondato il primo grande ri-trovamento dell’archeologia subacquea. Grazie alle traduzioni eff ettuate, Jones ha scoperto che i nomi dei mesi incisi sullo strumento risalgono a quelli utiliz-zati nelle colonie corinzie e in particolare in quella di Siracusa. Questi studi sono molto interessanti e troverebbero ripro-va in alcuni scritti di Cicerone. L’autore latino accenna infatti ad alcuni strumen-ti realizzati dal matematico Archimede nel III secolo a.c., cioè due secoli prima rispetto alla costruzione del Meccanismo

Serviva a prevedere i movimenti del Sole,della Luna e dei pianeti, calcolare le futureeclissi e mostrare le date dei giochi olimpici e gli equinozi.

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Le pagaie sono pronte e l’umore è alto al Porto di Catania (Molo di Levante), dove gli uomini e donne del capitano Fabrizio Messina stanno già solcando le fredde acque Etnee in vista dei prossimi impegni nazionali ed internazionali. L’equipaggio catanese ha già partecipato con successo ai Mondiali per Club di Hong Kong nel 2007 e si prepara anche quest’anno per la sfi da contro i forti equipaggi cinesi ed americani per i prossimi Mondiali di Singapore in una competizione carica di folklore e patriottismo.Ma il prossimo appuntamento sarà ad Amalfi per il Campionato italiano che vedrà quattordici regioni partecipanti con equipaggi da 22 atleti per imbarcazione (20 pagaiatori, un tamburino e un timoniere che guida) ed un titolo in palio di Campione d’Italia. Il tutto mentre la Federazione Internazionale di Dragon Boat si sta battendo per il riconoscimento della disciplina nel Comitato Olimpico Internazionale (CIO).Ma cos’è il DRAGON BOAT ?Se in Italia è ancora poco noto, nella lontana Cina appassiona più di 50 milioni di persone, dov’è conosciuto e praticato come il calcio in Italia. Letteralmente “barca drago”, il Dragon Boat è uno sport dalle origini poetiche e intrisa di miti. Leggenda vuole che il più antico e venerato poeta cinese,

DRAGON BOAT

Un Dragone tutto SicilianoQu Yuan (475-221 a.C), si suicidò gettandosi nelle acque del fi ume Miluo: gli abitanti del villaggio portarono i loro fagottini di cibo e le loro barche al centro del fi ume e tentarono disperatamente di salvarlo, ma senza successo. Per tenere i pesci e gli spiriti maligni lontani dal suo corpo fecero rumore battendo i tamburi e percuotendo l’acqua con i remi. Fin quando una notte lo spirito del poeta apparve ai suoi amici e disse loro di essere morto a causa di un drago di fi ume. L’azione di correre a cercare il suo corpo sulle barche si trasformò gradualmente nella tradizione culturale del Dragon Boat, che si celebra ogni anno nell’anniversario della sua morte (il quinto giorno del quinto mese del calendario lunare cinese).Sportivamente si pratica su di una canoa lunga 12,66 metri e larga 1,06 metri con la testa e la coda a forma di dragone. Questo genere di imbarcazioni sono sospinte da 20 atleti che usano pagaie di lunghezza compresa tra 1,05 e 1,30 metri larghe non più di 18 centimetri mentre il timoniere a poppa dell’imbarcazione tiene la rotta con un remo lungo circa 3 metri. Il tutto al ritmo scandito dal tamburino che tiene il tempo. Le gare, che in passato si svolgevano sulle 700 yardes (640 metri), ora procedono su distanze classiche di 200, 500 e 1000 metri. Fabrizio Messina

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Fabrizio Acquaviva e Rosario Carpentiere, kayakers catanesi, tenteranno il prossimo giugno la circumnavigazione dell’Isola di Maiorca in canoa. Si tratta di un periplo di oltre 400 Km diviso in dieci tappe. Il mare spagnolo e l’esperienza siciliana daranno vita ad una delle sfi de più importanti dell’anno. “Il giro sarà lungo ed impegnativo”, spiega Fabrizio Acquaviva detto il Grillo, “ci sarà da dormire in spiaggia e pagaiare per ore sotto il sole estivo...ma le diffi coltà scompaiono quando si pensa ai posti meravigliosi da esplorare a bordo della mia canoa”. Orgogliosi gli organizzatori dell’evento e dell’impegnativa logistica Rino Catalano di Sottocosta Sicilia e Fabrizio Messina del Circolo Canoa Catania.

Forza e volontà sono le doti alla base del successo che ha battezzato Andrea Biagi Campione d’Italia. Professore di Fisica e Matematica d’inverno e campione di canoa d’estate. L’atleta catanese si è da poco laureato Campione d’Italia nella Velocità agli scorsi Assoluti di Milano nella categoria diversamente abili. Adesso, nonostante il clima poco mite di questi mesi, si sta allenando per i prossimi Campionati Europei di Amsterdam in luglio. “La cosa che mi rende più felice in canoa”, spiega Andrea “è sentire la mia pagaia che accarezza il mare e l’immenso senso di libertà che solo il contatto con la natura può darti”. In bocca al lupo ad Andrea...facciamo tutti il tifo per te!!!

Pare che questa particolare disciplina orientale doni degli effetti benefi ci a tutti coloro che la praticano aiutando perfi no a superare dei traumi dovuti a gravi ed invalidanti malattie cancerogene. Per questo nel 2002 anche in Italia è nata una squadra di Dragon Boat di Breast Cancer Survivors, le Pink Butterfl y che saranno presenti anche a Sabaudia. L’equipaggio è formato da 22 donne che hanno vissuto l’esperienza del tumore al seno e che nella pratica sportiva hanno provato, riuscendoci, a star meglio.

Curiosità

Destinazione Palma de Mallorca

Un Prof campione d’Italia

DRAGON BOAT

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D.F.

News ed eventiMOSTRA TARGA FLORIOPalermo celebra il 50° anniversario della scomparsa del suo celebre concittadinoDal 15 marzo e per due mesi, presso villa Florio a Palermo si svolgerà una mostra dedicata ai contributi importanti apportati da Don Vincenzo Florio, e dai suoi stretti collaboratori al movimento futurista. Nel 50° anniversario della morte del padre della Targa Florio, l’evento promosso da Automobile Club Palermo e col contributo della Fondazione Targa Florio presenterà opere e testimonianze originali dell’epoca, spingendosi in un excursus che ripercorre il ruolo importante di Ignazio Florio svolto negli anni del primo Novecento.

IN AUSTRALIA IL LAVORO PIU’ BELLO DEL MONDO Vorreste fare da balia ad un’isoletta tropicale immersa nella barriera corallina?Già milioni di persone da tutto il mondo hanno intasato il sito www.islandreefjob.com. Da ogni parte del globo arrivano ogni giorno migliaia di candidature e i media impazziscono. L’ente turistico del Queensland offre infatti un contratto semestrale e un compenso pari a 75 mila euro a colui che verrà scelto per vivere e “lavorare” nella splendida Hamilton Island e per promuoverla da reporter turistico, gestendo un blog. In tutto 12 ore di lavoro al mese, in una villa di tre stanze vista mare e con inclusi i trasporti aerei. Nutrire le tartarughe, e dare un occhio alla posta una volta a settimana inoltre non sarà poi così faticoso. Entro il 22 febbraio coloro che vorranno candidarsi dovranno inviare un video con le motivazioni del loro interesse, per poi iniziare a Luglio questa fantastica avventura.

VOLANTI D’OROManifestazione Rally abbinata al Premio Siciliarally.comIl prossimo 28 febbraio si svolgerà presso il Palacongressi della città di Agrigento la Manifestazione Volanti d’Oro abbinata al premio Siciliarally.com.L’evento premia i migliori esponenti dello sport rallistico che si sono distinti nel panorama nazionale. Tutti sono invitati a contribuire alla premiazione votando attraverso i sondaggi che sono stati aperti nella sezione dedicata del sito www.siciliarally.com. Per info: [email protected]

XIII° TOP ONE 2009 - CLUB 4X4 VAL DI NOTO - 21/22 FebbraioIl Fuori Strada SicilianoPronto il nuovo regolamento per la XIII° edizione 2009 del Top One, un occasione per confrontarsi tra i migliori equipaggi nel fuoristrada puro con una filosofia unica senza paletti e cronometri. Leggi la TOP ONE STORY, scarica il regolamento e spedisci la richiesta di partecipazione compilata in ogni parte e con cura. Una volta comunicata l’ammissione da parte del Club 4x4 Val di Noto, la partecipazione è gratuita. www.siciliain4x4.it

RUGBYSostieni la candidatura italianaAppello della Italian Haka a tutti gli sportivi ed appassionati di rugby. Servono un milione di firme on line per la candidatura dell’Italia ad ospitare la Coppa del Mondo di Rugby. Collegatevi al sito www.unmilioneperlacoppa.it e partecipate anche voi!

LOUIS VUITTON OCEAN RACEInizia la gara di Vela dell’anno Un equipaggio tutto italiano, frutto della collaborazione tra i due circoli gemellati, il Lauria di Palermo e l’Aniene di Roma, prenderà parte dall’1 al 15 febbraio 2009 ad Auckland in Nuova Zelanda, alle Louis Vuitton Pacific Series, competizione nata qualche mese fa per colmare il buco lasciato dalla causa in corso tra Alinghi e Oracle che ha annullato i programmi di Coppa America. Nel frattempo per gli amanti del No Limits, Katango vi informa che lo Skipper Micheal Desjoyeaux ha vinto per la prima volta il giro del mondo in barca a vela senza scalo ne assistenza. Vendee Globe www.vendeeglobe.org

Vuoi segnalare un evento legato al mondo dello sport? Scrivi alla nostra redazione: [email protected]

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