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Mensile gratuito di attualità, informazione e curiosità - Anno VI - Maggio 2010 n. 5 - N 50

JABADABADOO - maggio 2010

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Jabadabadoo è un periodico della città di Vittorio Veneto che si occupa di cultura giovanile e di iniziative, azioni, ed eventi che la riguardano.

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Mensile gratuito di attualità, informazione e curiosità - Anno VI - Maggio 2010 n. 5 - N 50

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Fondi L. 266/91- CSV TrevisoRealizzato con il contributo di:

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In volo e in musica.Due sono gli importanti avvenimenti di cui vi vo-gliamo parlare in questo numero. Il primo riguarda il progetto “Giovani in volo”, che annovera tra i suoi protagonisti proprio la redazione di Jaba-dabadoo e di cui potrete leggere nel dettaglio i promotori nelle prossime pagine. Farà conoscere soprattutto a voi giovani l’esistenza e le attività di quelle associazioni di volontariato di cui si sa an-cora troppo poco, ma di cui invece sarebbe utile esser informati non solo quando si rendono ne-cessarie. Mira a informarvi sui temi più sentiti dal-la comunità, affinché possiate (ce lo auguriamo) parteciparvi attivamente. La passività di fronte a certi problemi della collettività è al giorno d’oggi anacronistica e inutile. Da questo numero in poi avrete modo di prendere contatto con le realtà che ci circondano e che operano instancabilmen-te nel territorio.Il secondo avvenimento è il concerto di beneficen-za Rock 4 AIL, giunto quest’anno alla sua quarta edizione e che prevede la partecipazione di di-versi gruppi emergenti nostrani e dei Meganoidi, come band di punta. Ma Rock 4 AIL non è certo solo un concerto o un momento di divertimento fine a se stesso: si conferma un mezzo efficace per raccogliere fondi a favore della ricerca contro una malattia purtroppo ancora insidiosa.

Silvia Albrizio

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IL PROGETTO“GIOVANI IN VOLO“

NASCE DALL’ESIGENZA, EVIDENZIATA DA DIVERSE

ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO, DI DARE MAGGIORE VISIBILITÀ

ALLE LORO ATTIVITÀ.

IL PROGETTO È STATO FINANZIATO DAL CENTRO SERVIZI

DI VOLONTARIATO DI TREVISO.

LA REDAZIONE DI JABADABADOO HA ACCOLTO E APPOGGIATO L’IDEA

DEL COORDINAMENTO DELLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO

DELLA SINISTRA PIAVE: ATTRAVERSO LE PAGINE DI JABA

VERRANO PROMOSSE TEMATICHE DI RILEVANZA SOCIALE

PER IL COINVOLGIMENTO ATTIVO DEI GIOVANI NEI SERVIZI

PER LA COLLETTIVITÀ.

ECCO A VOI UNA BREVE PRESENTAZIONE

DI CHI HA APPOGGIATO IL PROGETTO.

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Il Coordinamento delle as-sociazioni di volontariato della Sinistra Piave è il ca-pofila del progetto Giovani in Volo. Il volontariato trevigia-no è una realtà complessa che comprende centinaia di espe-rienze di solidarietà sponta-nea, gruppi, associazioni e migliaia di volontari impe-gnati ogni giorno sul campo. A livello provinciale esistono due organismi di riferimen-to: il Coordinamento delle associazioni di volontariato della provincia di Treviso e il Centro di servizio per il volontariato (che rappresenta il braccio operativo a sostegno delle associazioni).

Il Rotaract è un’associazione di giovani, promossa dal Ro-tary International e dedicato a giovani uomini e donne, di età compresa tra i 18 e i 30 anni, di buon carattere e con potenziali qualità di leader-ship. Lo scopo del Rotaract è offrire ai giovani di entrambi i sessi l’opportunità di eleva-re le conoscenze e le capacità

che contribuiranno al loro svi-luppo personale, di affrontare le esigenze materiali e sociali delle loro comunità e di pro-muovere migliori relazioni tra i popoli del mondo attraverso l’amicizia e il volontariato.

Karpesika nasce come grup-po informale nel 1999, diven-ta Associazione nel 2006. Nei primi anni il gruppo si occupa quasi esclusivamente di atti-vità legate all’educazione dei più piccoli, attraverso l’orga-nizzazione di gruppi estivi e campi scuola e la creazione di momenti di riflessione Di anno in anno il gruppo si è ar-ricchito non solo con i ragaz-zi di nuove generazioni, ma anche coinvolgendo persone di età superiore e di fuori Par-rocchia. Oggi, l’Associazione Karpesika è diventata un vero e proprio collante per diversi giovani del territorio inte-res-sati di musica, di informazio-ne e di problemi sociali.

Il Piccolo Rifugio nella sua sede in centro a Vittorio Ve-

neto accoglie due comunità alloggio per persone con di-sabilità adulte, un “gruppo appartamento” in cui vivono cinque donne che sperimen-tano maggiore autonomia, e un centro diurno che propone attività educative dal lunedì a venerdì. Il tutto all’insegna dello spirito di famiglia, cer-cando di portare avanti ogni giorno quanto insegnato dalla fondatrice, la Serva di Dio Lu-cia Schiavinato. Informazioni su: www.piccolorifugio.it

L’associazione Lucia Schia-vinato è intitolata alla fon-datrice del Piccolo Rifugio. Raccoglie volontari che orga-nizzano occasioni per il tem-po libero – dalle uscite dome-nicali alla settimana d’estate al mare o in montagna - per le persone con disabilità del Piccolo Rifugio di Vittorio Veneto e non solo. Presiden-te dell’associazione è attual-mente Lionella D’Arsiè. Per informazioni: [email protected]

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È così che ci piace parlare di loro, dei giovani impegnati nel volontariato... guardando pri-ma di tutto alla spinta in alto e in avanti che questi ragazzi ricevono e donano al mondo del “quarto settore” con le proprie azioni concrete.Un universo il loro tutto da co-noscere e da esplorare: variega-to, multiforme, in evoluzione... fatto di protagonismo positivo e di partecipazione vera.I ragazzi non accettano facil-mente di entrare a far parte di qualcosa che esiste già e che non è disposto a lasciar loro tracciare nuovi percorsi; alle associazioni, dunque, l’one-re e l’onore di trasformarsi in luoghi aperti e accoglienti, in grado di recepire e valorizzare le energie fresche e vitali di chi sa e può volare. Dalla voce del Coordinamento delle Associazioni niente bi-lanci disastrosi sul mondo gio-vanile, niente scenari in decli-no, ma fari accesi su scorci di bellezza, di ingegno e di fattiva operosità. Dal nostro osserva-torio possiamo raccontare un Volontariato giovanile che si

organizza spontaneamente so-prattutto intorno ai temi della promozione culturale, della difesa ambientale e della coo-perazione internazionale, co-gliendo le sfide più attuali del nostro tempo: la globalizza-zione, la cittadinanza univer-sale e la convivenza intercultu-rale. Allo stesso tempo, però, possiamo anche enumerare le esperienze di impegno diretto in associazioni del territorio attraverso gli stage di volonta-riato o i gruppi di interesse che nascono all’interno o ai fianchi delle organizzazioni stesse. Solo attraverso progetti coor-dinati direttamente dal Labo-ratorio scuola e volontariato, ad oggi sono circa 300 gli studenti delle scuole superiori della nostra provincia che du-rante l’anno scolastico in corso si stanno impegnando in attivi-tà di servizio alla comunità.Focalizzando lo sguardo nel verde territorio della Sinistra Piave, dove il Coordinamen-to delle Associazioni da anni

si impegna nell’apertura ai giovani, si scoprono originali iniziative in cui i ragazzi pos-sono trovare spazi di espres-sione positiva e di concreta partecipazione comunitaria. ViviRadio, la radio web in cui i giovani possono sperimentar-si e far conoscere le iniziative del territorio; il gruppo “a te-sta in giù”, giovani animatori che propongono attività ludi-co/educative ai bambini delle scuole (quest’anno sul tema dei diritti dell’infanzia); le giovani guide ambientali, che hanno studiato il rigoglioso parco Fenderl e che propongo-no alle scuole percorsi didat-tico/ambientali. Queste sono alcune delle esperienze, edu-cative sia per i destinatari ma soprattutto per i ragazzi stessi, che si mettono in gioco in pri-ma persona.La conclusione a cui ci sentia-mo di approdare è questa: se la proposta è valida e interessan-te i ragazzi la accolgono e la fanno loro!

Giovanni GrilloPRESIDENTE COORDINAMENTO ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO DELLA SINISTRA PIAVE

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DI ALESSIA CRESPAN

Cinque sono stati gli appuntamenti, tra mar-zo e maggio, che hanno permesso di dare continuità al progetto C.a.s.a. Fenderl: ini-ziativa promossa dal Coordinamento delle associazioni della sinistra Piave volta ad “accorciare le distanze” tra il parco e la cit-tadinanza vittoriese. Cinque date in cui il parco si è riempito di giovane vita e giovani voci: quelle degli ol-tre 200 bambini coinvolti, provenienti dal-le scuole elementari di Sarmede, Follina e Cison; quelle delle loro “piccole guide”: quattro ragazzi dell’Istituto Giovanna D’Arco che, seguiti dal loro “maestro” Dario Ferroni (centro educazione naturalistica Vallorch), di volta in volta si sono alternati per accompa-gnare i bimbi nell’esplorazione delle bellezze naturali dell’area e, infine, quelle dei ragazzi

in Servizio civile del Laboratorio scuola e vo-lontariato, che hanno condiviso con i piccoli visitatori un momento ludico-didattico per rivisitare i diversi ambienti del parco (prato, stagno e bosco) in chiave giocosa, mettendo a lavoro testa e mani.Il tutto condito dal piacere del volontariato: quello di chi pensa, progetta e organizza e quello di chi si mette a disposizione per tra-durre il tutto in azioni concrete.Al termine di ogni uscita, ad attendere i nuo-vi esploratori c’era un cofanetto da aprire e condividere con la famiglia, che raccoglieva spunti storici, naturalistici e ludici… per un parco tutto da conoscere e da giocare!

I segreti di Fenderl…

(Nella foto) Le giovani guide ambientali che propongono alle scuole percorsi didattico/ambientali.

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C’è un grosso palazzo in viale della Vittoria che avete sempre visto giallo ma che ora, improv-visamente, è bianco. Eppure questo è il più piccolo dei cam-biamenti che quel palazzo e chi ci abita hanno vissuto nell’ulti-mo lustro.Quel palazzo di viale della Vit-toria è il Piccolo Rifugio, e dal 2005 ha cambiato faccia. Stan-ze più ampie, nuovo ascenso-re, un intero nuovo corpo di fabbrica. Ma il Piccolo Rifugio prosegue anche dietro questo palazzo, fino a sbucare in via Brandolini: e anche in questa seconda casa dal 2005 a oggi è stata la rivoluzione Che ha portato a spazi più ampi, ca-mere più luminose e una sala polifunzionale messa a disposi-zione della città.

Sabato 15 maggio, dalle 10.30, la grande festa per la con-clusione di questi lavori. Uno stress (hai presente quando vengono a ridipingere casa? Moltiplica per enne-tendente-a-infinito) enorme e una spesa quasi pari. Entrambi superati perché c’è stato il sostegno de\lla Provvidenza e, più in basso,

delle istituzioni politiche ed ec-clesiali, di aziende e banche e soprattutto di tanti tantissimi amici che, come fanno gli ami-ci, sono stati vicini soprattutto nel momento del bisogno.Ma perché tutto questo impe-gno? E soprattutto per chi?Risposta semplice: per France-sco, che gira per Vittorio con

Per conoscere la vita del Piccolo Rifugio d’oggi, tieni d’occhio www.piccolorifugio.it, che pubblica una notizia al giorno. Per conoscere la vita del Piccolo Rifugio dall’inaugurazione del 1957 a oggi, c’è anche un libretto: “Una storia d’amore – 50 anni di Piccolo Rifugio a Vittorio Veneto”. Info sul sito. Per conoscere davvero il Piccolo Rifugio, vai a trovare Francesco, Giacomo, Patrizia, Francesca, Sandra, Bruno, Sandro e tutte le circa 30 persone ospiti.

Nuovo. Per loro.DOPO CINQUE ANNI DI LAVORO IL PICCOLO RIFUGIO È PIÙ GRANDE, PIÙ CONFORTEVOLE, PIÙ BELLO!

DI TOMMASO BISAGNO

Marta Canzian volontaria al Piccolo Rifugio

la Casa Femminile del Piccolo Rifugio dopo il completamento dei lavori.

la sua bici a tre ruote. Per Gia-como e la sua macchina a tre ruote e il suo lavoro in Comune. Per Patrizia che pensa a suo figlio. Per Francesca e i suoi dolori. E i suoi sorrisi. Per San-dra che fa aikido. Per i fratelli Bruno e Sandro. Insomma: per gli ospiti, le persone con disa-bilità che stanno al Piccolo Ri-fugio. Per loro il Piccolo Rifugio non è una stanza o un palazzo, ma è la casa e la famiglia. Per chi al Piccolo Rifugio ci lavora o ci fa volontariato, sono loro il centro.

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Rock 4 Ail 2010 Arrivano i Meganoidi!

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Torna anche quest’anno Rock 4 AIL! La 4^ edizione della maratona musicale di beneficenza

in favore dell’Associazione Italiana Lotta Contro le Leucemie si ter-rà nel week-end del 5 e 6 giugno

in Piazza Giovanni Paolo I a Vittorio Veneto.

Ideata nel 2007 dai gruppi giovanili vittoriesi Spazio Musica, Karpesika e Insieme Per Ceneda, nell’ambito del Progetto Giovani

della Città di Vittorio Veneto, ha l’obiettivo di promuovere un’occasione di svago e di aggregazione all’aperto per i giovani, collegandola alla riflessione

su un tema importante come la solidarietà. Le prime tre edizioni della manifestazione hanno permesso di devolvere

complessivamente all’AIL circa 12.000 euro, fornendo un importante contributo per l’acquisto di apparecchiature mediche e il sovvenzionamento

della ricerca sul cancro. Il riscontro di pubblico, proveniente dalle Provincie di Treviso, Belluno e Pordenone,

è stato notevole, con un continuo crescendo che ha portatofino ai circa 3.000 spettatori dell’ultima edizione.

Anche quest’anno i gruppi giovanili promotori Spazio Musica, Karpesika,Insieme per Ceneda Giovani e TheBand.it, con il coordinamento

del Comune di Vittorio Veneto e del Centro Giovani Criciuma, hanno avviato la programmazione della quarta edizione che può contare quest’anno anche sul

contributo della Regione Veneto. Ricordiamo che l’iniziativa si avvale inoltre dell’apporto di numerosi partner:

TOP Radio, R.In.G., La Tenda TV, Jabadabadoo, ViVi Radio, Be.Qube e Capannone Records. Ad aprire la serata di sabato 5 giugno alle 19.30 i dj set di We.Trademark e RaDJ.

A seguire, i Contatto e i Cupido Motel, che apriranno l’atteso show dei Meganoidi. Domenica 6 giugno la maratona rock riprende dalle 16.30 con gli Skylonger

per poi proseguire fino alle 19 con Claymore, Tachiprinha e Skattegat. Si riprende poi alle 20 con l’intervento dell’AIL e l’esibizione del Coro Alpino Col di Lana che darà il via al concerto serale in cui saliranno sul palco i Lost Iguana, power trio rock

blues e, infine, lo speciale omaggio ai Beatles con The Eggmen. In piazza verranno allestiti fin dal pomeriggio di sabato fornitissimi stand gastronomici.

È importante ricordare che l’ingresso alla manifestazione è libero e verrà allestito un banchetto informativo dell’Associazione AIL presso il quale sarà possibile

fare le offerte che saranno poi devolute all’Associazione. Il progetto 2010 dell’associazione presieduta dalla sig.ra Maria Teresa Pelos intende raccogliere fondi per finanziare l’acquisto di un ecografo per il reparto di ostetricia e ginecologia dell’Ospedale di Vittorio Veneto.

Centro Servizi Intercomunale “Città di Criciuma”

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MeganoidiGenere musicale? Forse sarà presuntuoso, ma il nostro ge-nere è difficilmente definibile: probabilmente un pop rock potente con uno sguardo agli anni ‘70…Oltre il nome cosa avete preso dai cattivi di Daitarn? Nient’altro. Spesso i cattivi sono quelli che cercano di difendere il proprio territorio e le proprie idee. Gli Indiani d’America sono stati i primi a essere considerati cattivi dalla cinematografia hollywoodia-na, ma non siamo vittime di nulla seguiamo la nostra strada e la nostra voglia di fare musi-ca con passione come un buon prodotto artigianale…Siete di Genova, qual è il rapporto con la vostra città? Vi sostiene? E in passato vi ha sempre sostenuto? Geno-va è una città da amare perché non segue le mode e, in qual-

che modo, la tradizione cantautorale ha lasciato questa scuola di pensiero. Allo stesso tempo viene da odiarla per la sua chiusura mentale e per il lamento costante su tutto quello che non funziona. A Genova le cose riescono anche bene, ma ci vorrebbe una fiducia più duratura su chi si “sbatte” per far emergere le qualità di una città piena di idee vincenti che troppo spesso rimangono nascoste.Tre momenti importanti che hanno segnato il vostro percorso musicale. Il primo concerto. Non avevamo mai suonato dal vivo e davanti a noi avevamo più di 600 persone. Il G8 e, contemporanea-mente, il successo improvviso e poco vissuto fino in fondo.Come brucia è il vostro ultimo lavoro, di cosa parla? Dal titolo si intuisce che spesso bruciare può essere sia un’azione attiva che passiva e in qualche modo ambivalente. In questo disco volevamo starcene la dove bruciano i nostri sentimenti più veri, le nostre paure, la nostra rabbia, ma anche il lato naif e grottesco che c’è in noi. È un disco vario che torna a suonare deciso.Il vostro prossimo obiettivo? Suonare il più possibile. Siamo soddisfatti di quello che sta accadendo c’è voglia di ascoltare e di capire. Intanto sta prendendo forma il nuovo disco: abbiamo già iniziato a registrare le prime idee al Greenfog studio, la Nostra Fucina.Cosa pensate del volontariato? È un’occasione molto nobile per darsi da fare per chi ha davvero bisogno ed è meno fortunato. Salutate i nostri lettori. I Meganoidi vi salutano! Ci vediamo a Vittorio Veneto!

La band: Davide Di Muzio (Voce) - Luca Guercio Tromba (Chitarra) Riccardo “Jacco” Armeni (Basso) - Bernardo Russo (Chitarra, Sinth) Saverio Malaspina (Batteria)

DI ANDREA MAROELLI

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We.Tm + RaDJ (Be.Qube) Il duo vitto-pugliese we.TradeMark (Giu-seppe “Geppo” & Marco “sir.Ponzio”) prende vita nel febbraio del 2008, quan-do si ritrovano, per caso, a dover condividere contemporaneamente la stessa consolle. La “convivenza” forzata da vita ad una inaspettata intesa. Significati-vo è l’incontro con l’eclettico RaDJ con il quale stabiliscono una ormai conso-lidata collaborazione. Dall’estate 2009 fanno parte del progetto Lords of Coney Island (powered by Settimo Cielo). Si sono ritrovati in consolle insieme a Funka-bit, Fare Soldi, Lys, Vegamoore, Dj Color e Pink is Punk, Glitch, Useless Wooden Toys, TiTAN, Zombie Nation e tanti altri. www.myspace.com/wetrademark

Contatto Nascono nel maggio 2007 dall’unione di chitarra acustica e voce (Luca Cadel), tastiere e synth (Valentina Marcon), batteria (Alessandro Maiut-to), violino (Chiara Coletti) ed effettistica (Manuel Calesso). La musica che pro-pongono ha una matrice di stampo rock-acustico nella quale convergono con-taminazioni elettroniche, classiche, cantautoriali e blues che, intrecciandosi, creano un tappeto sonoro omogeneo senza cadere nelle derive più scontate. Nella primavera del 2009 entrano in studio per incidere “Pillola”, il loro primo EP autoprodotto. A marzo 2010 registrano il brano “Note insonne” con il produttore Sandro Franchin presso lo studio “XLAND” di Vicenza.

Cupidomotel Cupido Motel è la sintesi di Masu – Voce, Basso e Overdri-ve; Dario – Chitarra, Feedback e Cori; Fabio – Batteria; Ste – Synth, Rhodes Loops, 4 volontà ed identità artistiche differenti ma affini. Le influenze musicali sono omnidirezionali come il risultato. Il genere è indie perché è indipenden-te dai generi. Si rispetta la forma canzone, a volte, si sperimenta, si rispetta il rock, sempre. Dal 2004 ad oggi oltre 150 concerti, 1 Ep “Come fare da sé” (2500 copie), 1 Lp “Camera Zero” (3000 copie), 1 singolo e videoclip “Istintoamore”. Promuovono i loro brani in distribuzione gratuita sul sito della loro etichetta www.capannonerecords.it. www.cupidomotel.it

Meganoidi I Meganoidi sono un gruppo musicale italiano originario di Genova e caratterizzato dalla scelta dell’indipendenza artistica e dall’auto-produzione. Nata con grosse influenze ska-core venato di punk, la band ha negli anni mutato stile fino ad approdare attualmente al progressive rock. Fra i brani più famosi della band si possono ricordare King of ska e Supereroi, sin-golo estratto dall’album “Into the Darkness, Into the Moda”, celebre per esse-re divenuto la sigla del programma tv Le Iene. A novembre 2008 i Meganoidi registrano il il loro ultimo cd “Al Posto Del Fuoco”, un disco tutto in italiano, compatto e granitico nonostante le sue svariate sfaccettature. Formazione: Davide Di Muzio (Voce e Cori), Luca Guercio (Chitarra e Tromba), Jacco (Basso e Chitarra Baritono), Bernardo Russo (Chitarra e Synth) e Saverio Malaspina: Batteria. www.meganoidi.com

Tutta la musica di Rock 4 AILSabato 5 giugno

dalle ore 19.30

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Lostguana I Lostiguana sono un rock-blues power trio nato nel 1999 e composto da Marco Michieletto (batteria, voce) Max Michieletto (chitar-ra) e Andrea Fruzzetti (basso). Il gruppo si basa sulla solidissima esperienza musicale dei tre componenti. Il bassista Andrea Fruzzetti, diplomato al con-servatorio in contrabbasso, vanta numerose collaborazioni nella scena rock-blues nazionale, mentre Marco e Max Michieletto sono diplomati con Honors presso il Musicians Institute di Hollywood, California, rispettivamente al P.I.T. e G.I.T. www.lostiguana.com

The Eggmen Il primo nucleo degli Eggmen – Giulio, Fabio, Michele e Simone – si incontra a fine 2006 scoprendo di avere la comune passione per i Beatles e i quattro decidono così di creare una band tributo a loro dedicata; successivamente alla formazione si aggiunge Patrizio alle tastiere. Gli Egg-men si contraddistinguono per una grande fedeltà ai modelli di riferimento in termini di arrangiamenti, tonalità delle canzoni, armonie vocali, ma allo stesso tempo anche per naturalezza e spontaneità sul palco che fa sì che il prodotto offerto non sia un’artificiosa imitazione, bensì un’esperienza live sempre godibile. www.eggmen.it

Skylonger Gruppo formato da quattro ragazzi vit-toriesi, classe 1993: Emilio Ambrogi (chitarra & voce), Lorenzo Pasquotti (batteria) Andrea De Poi (chitarra & voce) e Nicola Piccin (basso). La band si è formata nel 2008 e suona un miscuglio di Alternative Rock molto coinvolgente!

Claymore Al tempo degli Dei del metallo, dei si-gnori della guerra e degli emo che spadroneggiavano su una terra in tumulto, il genere umano invocava il soccorso di eroi per riconquistare la libertà. Finalmen-te arrivarono i Claymore, l’invincibile armata forgiata dal fuoco di mille concerti. La lotta per il potere, le sfre-nate passioni, gli intrighi e i tradimenti furono affrontati con indomito coraggio da coloro che, soli, potevano cambiare il mondo.

Tachiprinha I Tachipirinha nascono come cover band nell’ottobre 2008 dopo un periodo di strimpellate a caso in cantina. L’ecletticità dei componenti e la pura voglia di suonazzare danno vita ad un mish mash di ge-neri musicali, un cocktail di stili che spazia dal blues al rock’n’roll, dall’acustico all’alternative, toccando il punk il folk e arricchendosi, in questo ultimo periodo, anche di pezzi propri. I Tachipirinha sono Matteo Mar-chioni basso e voce, Alberto Zanardo chitarra e voce, Francesco Bin alla batteria, Giulia Tocchet chitarra e voce e Alessandro Lena alla tastiera.

Skattegat Il progetto Skattegat nasce nell’agosto 2007; compongono musica ska-core/ska-punk cercan-do di far coesistere nel proprio sound sia la cattiveria del punk-core che la nitidezza dello ska con canzoni che vogliono coinvolgere e caricare il pubblico. Costa (Manuel Costa - Chitarra), Ranky (Alessandro Rancan - Voce), Manuello (Manuel dal Mas - Basso), Francè (Francesco Neglia – Batteria), Lollo (Lorenzo de Luca-Sax), Markez (Andrea Marchetti-Chitarra) e Eric (Eric Felet-Sax).

Tutta la musica di Rock 4 AILDomenica 6 giugno

dalle ore 16.30

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OGNI VENERDÌ E SABATO: RESIDENT DJ (DJ MOMO, DJ MARCO DISO)

LULLABY Via Bibanel,19 (ex Merlino) - Vittorio Veneto

Ogni venerdi sabato e domenica il LULLABY vi propone una serie di aperitivi x tutti i palati, fini e non...

Dalle 18.30 alle 20.30 il venerdi sarà piccante con delle specialità messicane per voi!! Alla stessa ora il sabato sarà “Light” per un pre dinner stuzzicante!! La domenica i vecchi sapori dei nostri avi, polenta, patate, sopressa, porchetta, formai e fasioi per tutti!!

22 MAGGIO ORE 21.30

FINALE

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Juan Camarena MolinaSCUOLA UMBERTO COSMO E DANTE ALIGHIERI

Non si tratta di un gruppo 1. autonomo ma di un progetto scolastico che come inse-gnante ho portato a termine prima con i ragazzi del collegio Dante Alighieri e ora con quelli della scuola Umberto Cosmo.

Ho deciso di creare un mu-2. sical a scuola due anni fa, è

un genere che piace molto ai ragazzi. Nell’ottobre del 2008 ho assistito a una conferenza sulla situazione dei bambini in Bolivia e ho deciso che sareb-be nato uno spettacolo proprio su questo argomento. Il musi-cal, piaciuto molto ai ragazzi del collegio Dante Alighieri, ha fatto in modo che lo propones-si di nuovo anche quest’anno alla scuola secondaria di pri-mo grado Umberto Cosmo.

È rivolta agli studenti delle 3. scuole medie ed è realizzata con la preziosa collaborazione dei miei colleghi: insegnanti di musica, arte, lettere…

Lo spettacolo si chiama 4. “Chiquitita”. La storia prende spunto dalla realtà vissuta a Potosì (Bolivia) dove bambi-ni e ragazzi per poter vivere sono costretti a lavorare in miniera trascurando la propria istruzione e rischiando la vita. Chiquitita è proprio una di loro, che però sogna di riscattarsi e partire per l’Europa. Uno spet-tacolo per sensibilizzare sia i

ragazzi che gli adulti al diritto all’istruzione di ogni bambino.

È stata dura, ma ha dato 5. tante soddisfazioni. Oltre alla collaborazione degli insegnanti di musica per il canto o di edu-cazione artistica per la sce-nografia, sono stati i ragazzi a creare il tutto sfruttando quello che sapevano fare: cantare, ballare e recitare. Prima di ini-ziare c’è stata una selezione che è servita non per eliminare qualcuno, ma per permettere di partecipare a tutti i ragazzi che veramente ci tenevano.

Molto positiva: con i ra-6. gazzi ci siamo divertiti tantis-simo riuscendo a raccogliere anche 420 euro che abbiamo destinato all’associazione “El Cerro” che aiuta i bambini di Potosì. La ripeterò di certo, infatti è già quasi pronto il co-pione del prossimo musical. Prossimi spettacoli: “Chiquita” il 03.06 e “Vital” il 04.06 - Aula Magna del Collegio Dante.

Il musical da protagonistiL’INTERESSE PER QUESTA FORMA D’INTRATTENIMENTO AUMENTA SEMPRE PIÙ A LIVELLO NAZIONALE,

COME TESTIMONIANO LE NUMEROSE PRODUZIONI CHE FANNO IL GIRO DEI TEATRI ITALIANI SBANCANDO

I BOTTEGHINI, MA A QUANTO PARE ANCHE VITTORIO VENETO SI È FATTA TRASPORTARE DALLA PASSIONE

PER IL MUSICAL. QUEST’ANNO BEN TRE GRUPPI NELLA NOSTRA CITTÀ HANNO PORTATO IN SCENA

SPETTACOLI MUSICALI E, DETTAGLIO NON DI POCO CONTO, LO HANNO FATTO CON I RAGAZZI PIÙ GIOVANI.

INEVITABILE DUNQUE FAR LORO QUALCHE DOMANDA PER SCOPRIRE MEGLIO CHI SONO. ABBIAMO COSÌ

INTERVISTATO: STEFANIA BET PER IL GRUPPO ALIESTESE, GIORGIO SUSANA PER IL GRUPPO SANTA GIOVANNA

D’ARCO E SENTITO JUAN CAMARENA MOLINA PER LA SCUOLA UMBERTO COSMO E DANTE ALIGHIERI.

Le domande: Come si chiama il vostro gruppo? 1. Da quanto tempo esiste e come si è formato?2. A chi è rivolta l’iniziativa? E chi vi ha collaborato per 3. metterla a punto?Che spettacolo portate in scena? Come l’avete scelto/4. creato?Musical significa cantare, ballare e recitare, è stata 5. dura insegnare tre arti così impegnative ai ragazzi? In che modo è stato preparato lo spettacolo?Un bilancio dell’esperienza? La ripeterete?6.

(segue)

INTERVISTA DI CLAUDIA BACCICHET

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Stefania BetALIESTESE

Il nostro gruppo si chiama 1. Aliestese; il nome è nato per volontà della regista Alessan-dra Zandanel e Stefania Bet, fautrici del musical per i giova-ni all’interno della città di Vit-torio Veneto (infatti Aliestese è l’unione delle lettere iniziali dei nostri nomi Al e Ste).

Il gruppo si dedica alla pro-2. duzione di commedie musicali dal 2006. Questa scelta nasce dalla passione dei referenti Stefania Bet e Silvano Tocchet e dalla volontà di colmare un vuoto nel panorama teatrale della città di Vittorio Veneto, dove non esistevano le rap-presentazioni di musical. Con-tattata la regista Alessandra Zandanel, sono stati realizzati i primi due spettacoli, grazie a progetti dell’istituto di istruzio-ne superiore Marcantonio Fla-minio. È poi seguito il distacco dalla realtà scolastica nel 2008 e infine, nell’estate 2009, il gruppo informale Aliestese si è costituito associazione.

L’iniziativa è rivolta a tutte le 3. persone dai 14 anni in su, an-che se del gruppo fanno parte anche alcuni bambini della scuola elementare. C’è inoltre sempre stata la stretta e viva-ce collaborazione di un gruppo di genitori e adulti.

Quest’anno lo spettacolo è 4. “Assisi 1204... semplicemente Amore” liberamente tratto da “Forza venite gente”; la storia di S. Francesco, delle sue scel-te, del contrasto con il padre Bernardone e del cambiamen-to di quest’ultimo per amore.

L’abbiamo scelto perché il dis-sidio generazionale così pre-sente all’epoca di Francesco è una tematica ancora attuale tra i giovani e gli adulti delle nostre realtà.

Più che dura è stato assolu-5. tamente divertente: è straordi-nario vedere come i ragazzi si trasformino sul palcoscenico. Lo spettacolo è stato preparato con audizioni che sono partite all’inizio di ottobre (sono stati presi tutti quelli che si presen-tavano) e sono continuate con una prova a settimana.

Il bilancio è assolutamente 6. positivo ed è nostro interesse proseguire in questo intento. Prossimi spettacoli: il 28.05 al Teatro Verdi e il 12.06 a Tarzo.

Giorgio SusanaSANTA GIOVANNA D’ARCO

Il gruppo non ha nome 1. perché è un insieme di varie realtà che collaborano per la circostanza.

L’iniziativa è nata per cele-2. brare il 150° anniversario del Collegio S. Giuseppe. Abbia-mo cominciato a lavorare con questa finalità e ciascuno per la sua parte da gennaio.

È rivolta in primis agli stu-3. denti della scuola Santa Gio-vanna d’Arco, fra cui sono sta-ti scelti gli attori e le ballerine, si aggiungono un coro di voci bianche della scuola primaria e gli allievi dei corsi di canto moderno della scuola di mu-sica che ha sede nell’istituto.

Vi è poi la collaborazione del tenore Michele Manfrè, il pia-nista Michele Bolla, il chitarri-sta Giorgio De Zorzi, il percus-sionista Gianni Casagrande e il bassista Carlo Rebeschini, un’orchestra formata da pro-fessionisti, qualche allievo del-la suddetta scuola di musica e il Corocastel di Conegliano.

È uno spettacolo inedito dal 4. titolo “Hanno ali per volare”. Le Suore mi hanno commis-sionato la scrittura di un’opera musicale incentrata sul loro padre fondatore Don Luigi Ca-burlotto, manifestando la vo-lontà di attualizzarne la figura. Ho ritenuto di avvalermi della collaborazione di un libretti-sta e un regista per la messa in scena del tutto. Ne è nata dunque un’opera formata da parti oratoriali in forma lirica e di parti in stile pop-rock che si avvicinano maggiormente ai generi musicali amati dai ragazzi.

La preparazione dell’opera 5. è stata semplificata distri-buendo a persone e gruppi di-versi le varie “arti”: alcuni re-citano, altri cantano, altri bal-lano con sdoppiamenti di ruoli. Ogni aspetto è stato curato da persone competenti scelte per l’occasione. Il sottoscritto per la composizione delle musiche e l’esecuzionel, Nicola Ber-gamo per il testo e la sceneg-giatura, Giacomo Bizzai per la regia ed infine Fiorenza Pinese per le coreografie.

Sarà difficile ripetere la 6. stessa esperienza visti i costi e le energie umane che essa comporta. Ma è possibile che la soddisfazione per uno spet-tacolo realizzato possa lancia-re nuovi stimoli per ripresen-tarlo o per creare qualcosa di nuovo.

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Città di Vittorio Veneto

Assessorato alle

Politiche Scolastiche

www.comune.vittorio-veneto.tv.it

Centri Estivi Comunali per tutti i bambini

della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria

dal 14 giugno al 27 agosto 2010

Centri estivi 2010

Lupo!Mangiafuoco!Strega!

Gigante!

Capitan Uncino! Regina di cuori!

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Ryla 2010: etica e leadershipOgni anno, a Castelfranco Vene-

to, ogni Rotaract club del Trivene-to manda un ragazzo del proprio club a un evento, organizzato dai “grandi” del Rotary, chiamato Ryla (Rotary Youth Leadership Awards). Il Rotaract di Vittorio Ve-neto ha mandato anche quest’an-no il suo rappresentante. Il tema del Ryla 2010, svoltosi nella setti-mana dal 19 al 24 aprile, è stato “Etica e Leadership”, discusso attraverso una serie di conferen-ze con ospiti illustri, a partire dal presidente della Banca Etica di Padova dott. Salviato, il vice diret-tore del Corriere del Veneto dott. Russello, il giovanissimo Andrea Dorigo (il Managing Director di Luxottica Group UK&Ireland) e molti altri. Un tema che, negli ul-timi tempi, risulta spinoso a causa dell’inconciliabilità, talvolta, dei valori etici con l’attività di leader. La settimana si è svolta in manie-ra molto intensa e gli interventi dei vari relatori sono stati interes-santi e soprattutto formativi per il futuro dei partecipanti, che ideal-mente rappresentano i leader di domani. Ma, in particolar modo, questa settimana ha permesso a tutti i ragazzi che hanno preso parte al progetto di conoscere e collaborare con molte persone, organizzare una rete di contatti, e infine dar vita a nuove (e spe-riamo durature) amicizie, in pieno spirito rotaractiano.

Lucky Dalena

10 DAMNED SOULS È IL TITOLO DELL’ESPOSIZIONE GRAFICO-TESTUALE IDEATA DAL VITTORIESE ANDREA GOTTARDI ED ESPOSTA DAL 25 APRILE PRESSO L’ART CAFÈ LE MASCHERE. LE OPERE NARRANO LE TRAGICHE STORIE DI ALCUNI OSCURI PERSONAGGI NELL’AMERICA DEGLI ANNI ’60, INTERPRETATE ATTRAVERSO LE MITICHE MUSCLE CARS. MA CHIEDIAMO AD ANDREA QUALCOSA IN PIÙ DEL PROGETTO CHE LO VEDE PROTAGONISTA:

In 10 Damned Souls ti sei occupato della parte grafica e della parte testuale: si senti più fotografo o più scrittore? In questo momento sicuramente più fotografo! Scrittore mah... forse un giorno! A chi o a cosa ti ispiri? Mi ispiro alla vita delle persone. Le tue sono evidentemente opere seriali, che includono al loro interno una riproducibilità tecnica. Non pensi che questa loro caratteristica possa renderle meno intense, mancando di unicità?Per questo progetto ho puntato sull’effetto introspettivo che ogni foto dà, ed è questa la vera chiave di lettura,unica e irriproducibile.Nei tuoi racconti parli di tempi e luoghi lontani. Come mai? Perché non ho paura di viaggiare e sognare. Sei mai stato negli Stati Uniti? O la tua è un’esperienza per così dire “salgariana”? Non ci sono mai stato, ma è in vetta alla lista! Le dieci anime di cui parli appartengono a un mondo passato. Quali potrebbero essere delle anime dannate al giorno d’oggi?Oggi è un anima dannata ogni persona che percepisce che il mondo non può andare avanti così. Cosa rappresentano le “muscle cars” americane che raffiguri? Rappresentano le espressioni di persone che affrontano la vita nonostante i problemi. Il video che hai prodotto per il tuo progetto non ha colonna sonora, tranne che nei titoli di coda. Cosa apprezzi del silenzio? Il silenzio spinge a pensare e chi non pensa è morto!

A damned soul

Insane’s Gateway

INTERVISTA DI SILVIA ALBRIZIO

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Per noi, scende dalle montagne.Il vero nome di Jackeyed.Federico Babbo con l’aiuto dei ragazzi dello studio Atracoustic di Pordenone, Al Guerrero e i BeFolky e The Storylines.La casa di Jackeyed oltre a quella tra i boschi. Al momento risiedo a Milano.Con i cervi o con i lupi? Ovviamente cervi; da quella volta che me ne è entra-to uno in macchina!Vacanze al mare o montagna? Se dicessi montagna sarei scontato?Numero di scarpa?41.Quanti e quali sono gli album all’attivo? Questo è il primo disco ma a breve, spero per l’esta-te, uscirà anche uno split con The Sleeping Tree.Traduci in italiano il titolo del tuo ultimo lavoro “The Sleeper’s Sunday Grid”. La griglia domenicale di colui che dorme.Di cosa parlano le canzoni nell’album? Di scelte, di stati d’animo, di chi non c’è più e di chi continua ad esserci.Perché dovremmo ascoltare la tua musica? Per capire meglio il motivo per cui ho voluto dare questo titolo al disco.

JACKEYED The Sleeper’s Sunday GridConvincente ritorno per un gruppo di elevato profilo artistico: i Jackeyed riprendono le tematiche del loro lavoro precedente, sviluppando uno stile prezioso e raf-finato. Atmosfere acustiche rarefatte, essenziali quanto eleganti, disarmanti nella loro innocente semplicità. “A Ballad For Remember” e “Wanda” sono un paio di titoli che ben inquadrano la filosofia sonora di una formazio-ne che gioca sull’immediatezza la sua carta vincente. IL suono è ancor più curato che in passato, il songwriting autorevole e convincente. “The Anger Song” non sfigu-rerebbe in un disco di Nick Drake, “The Mirror, You And Me” rimanda alle inquietanti e decadenti atmosfere del Lou Reed di “Berlin”. La musica scorre lungo i percorsi di una visione intimistica al di là del tempo e dello spa-zio, le armonie s’intrecciano in un sfondo suggestiva-mente onirico, dove il turbamento di emozioni profonde si traduce in melodie vibranti di un caldo sentimento irrefrenabile. In evidenza il grande lavoro degli arran-giamenti vocali, dove più evidentemente si traduce la forte carica di espressività di queste magiche canzoni. Poesia e musica, la proiezione di un’anima che filtra le sensazioni del mondo esterno restituendole in scenari di affascinante seduzione. Difficili restare indifferenti a passaggi strumentali di rara efficacia, che ben sup-portanto le divagazioni liriche di piccole storie raccon-tate con il tono confidenziale di una fiaba da riscoprire. Jackeyed illumina l’ascoltatore come un raggio di sole che squarcia le nuvole di un mattino autunnale. Inutile dire che l’opera è strumentalmente curata a livelli di ec-cellenza. Un gioello di arte sonora.

Jabamuzik!DI MANUEL GENTILE

http://www.myspace.com/jackeyedband

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Nome e cognome: Adriana De Martin - Luogo e data di nascita: Vittorio Veneto, 02/04/1992Scuola superiore frequentata: Liceo Scientifico - Altezza e peso: Altezza 1.68, peso 60

Sport: Calcio a 11 Femminile - Società sportiva: Vittorio Veneto Calcio FemminileMiglior risultato: Vincitrice Coppa Veneto 2007 – Promozione in Serie B anno 2009 / 2010

Migliore partecipazione: Rappresentativa Regionale Veneto

A quanti anni hai iniziato a praticare 1. questo sport? Perché? ho iniziato a sei anni perchè volevo fare quello che faceva mio fra-tello.

Cosa ti piace del tuo sport e cosa no.2. Mi piace perché è uno sport di squadra e quindi si possomo formare grandi amicizie; non mi piace quando ci fanno correre in allenamen-to!

Qual è stato il risultato che non potrai 3. mai dimenticare? La vittoria della Coppa Veneto 3 anni fa, perché è stata la mia prima vittoria con il calcio femminile

Come ti concentri prima di iniziare la 4. tua gara? Hai dei rituali/manie particola-

ri prima, durante o dopo la gara? se sono partite importanti inizio a pensarci anche due giorni prima, nelle altre partite invece inizio a pensarci quando il mister entra nello spo-gliatoio.

Ti pagano per fare questo sport? Quan-5. to? Non mi pagano, purtroppo...

Quanto ti alleni in una settimana? Che 6. tipo di allenamenti fai? Mi alleno tre volte a settimana. Generalmente martedì forza, gio-vedì potenziamento aerobico e venerdì corsa alternata..

Qual è il tuo peso quando hai gare im-7. minenti? E quando sei lontano dalle gare?

Qual è la tua bevanda (alcolica e non 8. alcolica) preferita? analcolica: Coca Cola; alcolica ..i cocktails.. tipo: kaipiroska, sex on the beach, avana cola

Come ti diverti il fine settimana e qual 9. è il tuo locale preferito? mi diverto uscendo con gli amici.. non ho locali preferiti.. forse La Taverna il sabato sera e Gands la dome-nica, dove vado con tutta la squadra dopo la partita

Hai mai fatto uso di droghe? E tra i tuoi 10. amici? io non ho mai fatto uso di droghe.. co-nosco gente che ne fa uso ma non in modo abituale

Quale sport farai a settant’anni?11. beh, calcio no di sicuro, perché se non corro ades-so figuriamoci a 70 anni!… potrei giocare a carte magari..

Cosa pensi della possibilità di avere le 12. olimpiadi in Veneto nel 2020? penso sarebbe una buona cosa per la nostra regione.

Chi ha detto che il calcio è solo per uomini?

Iscritto al numero 14 del Registro Stampa del Tribunale di Treviso il 14.05.2005 Periodico Patrocinato dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Vittorio Veneto Direttore responsabile: Fulvio Fioretti Editore: Karpesika Redazione: via della Chiesa, 6 - 31029 Vittorio Veneto TV Redazione operativa: via Battisti, 8 - 31029 Vittorio Veneto TV Collaboratori: Silvia Albrizio, Claudia Baccichet, Paolo Casagrande, Andrea Condotta, Federico Campo dall’Orto, Eugenia Dal Bo, Nicolò Dal Bo, Anna Lucky Dalena, Francesca Della Giustina, Piero Della Giustina, Alberto Ferri, Giosì Garro, Manuel Gentile, Margherita Leo, Andrea Maroelli, Chiara Perin, Staff Criciuma. Progetto grafico: Alberto Ceschin.

[email protected] - www.jabadabadoo.it

DI ALBERTO FERRI

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PRONTI?

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Z-LAB Un laboratorio creativo per me e per chi come me vuole fare arte. Uno spazio espositivo libero e aperto a qualunque esperienza artistica. Un laboratorio da condividere con persone in cerca di corsi creativi. I corsi sono aperti tutto l’anno: corso base di disegno-pittura (lunedì ed mercoledì sera dalle 20.00 alle 22.00), corso di figura del nudo con la presenza di una modella (giovedì dalle 19.30), corso di creazione di maschere con l’artista Walter Casagrande (martedì alle ore 20.00).

JABADABAD’ARTE: GIOVANNI BET

Perchè ti chiamano “Nane”? Un diminutivo – dispregiativo datomi dagli amici in osteria.Età? 33.Dove vivi? A Vittorio Veneto tra le mie montagne.

Quando hai cominciato a dipin-gere? Bohhhh..... forse da quando ho incominciato a emozionarmi...Perchè molte tue opere si ispira-no a boschi? Perché mi emozio-nano, perché sono vivi, impas-sibili e sono cattedrali naturali dove camminare, immaginare e pregare in silenzio.I tuoi tre alberi preferiti? Mi han-no definito “al pitor dei faghèr”, mi sta bene. É vero che tu dipingi gli alberi che lo scultore De Francesch taglia per far le sue opere? Non lo so se usa solo faggio; in ogni caso è certo che ci affascina la stessa creatura.Hai aperto uno spazio chiamato Z-Lab, dove si trova e di cosa si tratta? Si trova in via Garibaldi n. 77 a Vittorio Veneto; si tratta di un

laboratorio per me e le persone che come me condividono la pas-sione per l’arte.Un tuo pregio. Vorrei essere... uno che sa ascoltare. Forse lo faccio, ma non abbastanza.Un difetto dei tuoi colleghi artisti. Se vuoi che ti parlo di PG, beh ne ho un libro intero... non è vero ovviamente! Di quelli che non conosco non parlo e di quelli che conosco ho troppa stima.Cosa manca a Vittorio Veneto? Niente, non manca nulla da nes-suna parte, manca solo la voglia di impegnarsi... ma nemmeno questo è vero.Lancia un messaggio ai giovani. Io sono giiiiòvane e da giiiiiòvane dico ai giiiòvani: “più ci aiutiamo più ci tiriamo fuori da sto panta-no”. “CORAIO!!!”.

Il mio lavoro è molto legato alla pittura tradizionale dei grandi maestri del Cinquecento veneto, attingendo dalle indagini cromatiche di quel periodo sugli umori ed i temperamenti umani, ma con un occhio attento alla pittura contemporanea.I miei quadri raffigurano principalmente figure sedute in assenza di sfondo, sospese. I ritratti non si limitano ad un’indagine fisionomica del soggetto raffigurato, rappresentano piuttosto le sensazioni cromatiche d’ogni persona. Cerco di rappresentare il carattere più che l’immagine dell’amico, del conoscente o del committente; e lo faccio attraverso il colore, parte fondamentale delle sensazioni dell’animo umano. La mia ricerca pittorica si estende anche alla pittura di paesaggi, soprattutto in opere di gran metratura, dove studio le forme della natura raccontata attraverso luce e controluce; sono opere che parlano di silenzi.