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Si ringraziano il Prof. Maurizio Morandi e l’Arch. Domitilla Morandi Bibliografia: H.J. Cowan, The use of prestressed concrete in architecture, in “Architectural science review”, vol. 3, n.1, marzo 1960, pp. 22-27; G. Boaga, B. Boni, Riccardo Morandi, ed. di Comunità, Milano 1962; s.f., Realizzazioni e progetti di un inventore di strutture architettoniche: Riccardo Morandi, in “L’Architettura cronache e storia”, 120, n. 6, ottobre 1965, pp. 357-371; s.f., Riccardo Morandi, in “Controspazio”, dicembre 1969, pag. 7; L. Vinca Masini, Riccardo Morandi, ed. De Luca, Roma 1974; B. Zevi, Storia dell’Architettura moderna, G. Einaudi ed. S.p.A., Torino 1975, pp. 271, 387-88, 562-563; R. Morandi, Opere e progetti italiani nel dopoguerra, in “Casabella”, maggio 1981, pp. 34- 37; C. Donà (intervista di), Il ponte è una cosa meravigliosa, in “Modo” n. 51, luglio-agosto 1982, pp. 14-18; Eugenio Battisti (intervista di), Contro la maledizione del cattivo rendimento, in “Casabella”, n. 491, maggio 1983, pp. 34-35; G. Boaga, Riccardo Morandi, ed. Zanichelli, Bologna 1984; Intervista a Riccardo Morandi, in “Domus”, n. 654, 1984, pp. 9-10; A.A.V.V., Riccardo Morandi ingegnere italiano, Alinea ed,. Firenze 1985. We wish to thank Maurizio Morandi and Domitilla Morandi. Bibliography: H. J. Cowan, "The Use of Prestressed Concrete in Architecture," in Architectural Science Review, Vol. 3, N. 1, March 1960, p. 22-27; G. Boaga and B. Boni, Riccardo Morandi, Ed. di Comunità, Milan 1962; S. F., "Realizzazioni a progetti di un inventore di strutture architettoniche: Riccardo Morandi," in L'Architettura cronache e storia, 120, N. 6, October 1965, p. 357-371; S. F. "Riccardo Morandi," in Controspazio, December 1969, p. 7; L. Vinca Masini, Riccardo Morandi, Ed. De Luca, Rome 1974; B. Zevi, Storia dell'architettura moderna, G. Einaudi Ed Spa, Turin 1975, p. 271, 387-388 and 562-563; R. Morandi, "Opere e progetti italiani nel dopoguerra" in Casabella, May 1981, p. 34-37; C. Donà (interview by), "Il ponte è una cosa meravigliosa," in Modo N. 51, July-August 1982, p. 14-18; Eugenio Battisti (interview by), "Contro la maledizione del cattivo rendimento," in Casabella, N. 491, May 1983, p. 34- 35; G. Boaga, Riccardo Morandi, Ed. Zanichelli, Bologna 1984; Riccardo Morandi interviewed in Domus, N 654, 1984, p. 9-10; Riccardo Morandi ingegnere italiano, Alinea Ed, Florence 1985. Morandi in Italia Ripercorrere le opere di Riccardo Morandi sul territorio italiano significa seguire un tracciato che va oltre la specializzazione dell’ingegnere per arrivare verso forme originali appartenenti al lavoro di architettura. Nelle sue invenzioni strutturali l’autore sperimentò una nuova tecnica di precompressione per il cemento armato che confluì nell’esclusiva del cosiddetto sistema Morandi a cavi postesi: un’altra occasione per ritrovare il suo ottimo grado di intuizione statica accompagnato da una forte inventiva in fatto di modalita’ realizzative. Fra i tanti esempi troviamo le geniali invenzioni cantieristiche da lui impiegate sia nei ponti ad arco sottile costruiti a piè d’opera ed eretti mediante la rotazione delle centine, sia nel padiglione interrato di Torino realizzato con cassaforma senza impalcatura costruita a fior di terra ed estratta durante le successive fasi di scavo all’interno della sala. Dal punto di vista professionale ed umano, poi, Morandi non amava improvvisare; la conseguenza più evidente di questa sua filosofia è stata la costante ripetizione degli stessi tipi strutturali ogni volta verificati nel loro impiego successivo in ponti ed edifici. A questo proposito dobbiamo ricordare le strutture ad arco, i telai, le travi bilanciate e quelle strallate su cavalletto accompagnate dalle tante sale cinematografiche di Roma. Alla nostra raccolta, quindi, e’ dato il compito di ripercorrere alcune fra le opere del maestro e la lettura delle immagini dimostra come esse abbiano rappresentato un riferimento rassicurante al di la’ di ogni stile. Marco Visconti Morandi in Italy Passing through Riccardo Morandi's Italian works again signifies following a path that went beyond the engineering specialization, traveling towards original forms belonging to architecture. In the more classic variety of structural engineering, Morandi later tested a new prestressed concrete technique, which then joined the exclusive so-called Morandi post-tensioned cable system. This was another opportunity to exhibit his first-class statics intuition, plus highly creative execution methods. Two of the examples of the brilliant building site inventions employed by him are the thin-arch bridges constructed on the ground and raised by rotating the formwork and the underground hall in Turin; the later was erected by means of forms without any scaffolding molded to graze the earth which subsequently was removed by excavating the interior of the hall. Morandi was not an improviser, neither professionally nor in interpersonal relationships. The most obvious consequence of this philosophy was always rechecking the same types of structures reused in bridges and buildings. We want to recall the arch structures, the frames, the balanced girders, besides the stayed ones in many of Rome's movie theaters. Thus our collection intends to glance back at some of the master's works; reading the images shows they have represented a reassuring reference beyond any style. Marco Visconti Domus 827 Giugno June ’00 Itinerario Itinerary 168 Riccardo Morandi nasce il 1° settembre 1902 a Roma. Nel 1927 consegue la laurea in Ingegneria presso la Scuola di Applicazione per Ingegneri di Roma. Nel 1936 inizia i primi studi sulle strutture di calcestruzzo armato precompresso e si convince della necessità di mettere a punto un sistema originale italiano di precompressione. Nel 1948 ottiene il primo dei sette brevetti sul sistema di precompressione che porta il suo nome, e l’anno seguente realizza le sue prime opere in calcestruzzo armato precompresso. Nel 1957 vince il concorso internazionale per il progetto del grande Ponte sulla Laguna di Maracaibo (Venezuela). Nel 1958 ottiene la Libera Docenza in Tecnologia dei materiali e Tecnica delle costruzioni presso l’Università degli studi di Roma. Dal 1959 al 1969 gli viene affidato per incarico, dalla Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze, il corso di Forma e struttura dei ponti. Nel 1965 è nominato Accademico Nazionale di san Luca. Muore il 25 dicembre 1989 a Roma. Riccardo Morandi was born in Rome on September 1, 1902. In 1927 he received his engineering degree from the Rome Engineering School. In 1936 he commenced his first studies of prestressed concrete structures, coming to the conclusion that it was necessary to devise an original Italian prestressing system. In 1948 the engineer obtained the first of the seven prestressing system patents bearing his name, while the following year he built his first prestressed concrete works. In 1957 he won the international competition for the large bridge spanning the Maracaibo Lagoon (Venezuela). In 1958 Morandi became professor of Technology of Materials and Building Methods at the University of Rome. From 1959 to 1969 the Florence School of Architecture appointed him to teach the Form and Bridge Structure course. In 1965 he was nominated member of the San Luca National Academy. He passed away in Rome on December 25, 1989. MORANDI IN ITALIA MORANDI IN ITALY 2 9 10 19 3 12 16 15 5 1 8 4 17 18 20 6 7 14 11 13

Itinerario Domus n. 168 Morandi in Italia

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(allegato a Domus 827 giugno 2000).Itinerario dedicato a Riccardo Morandi (1902-1989)Vedi:http://it.wikipedia.org/wiki/Riccardo_Morandi

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Page 1: Itinerario Domus n. 168 Morandi in Italia

Si ringraziano il Prof. MaurizioMorandi e l’Arch. DomitillaMorandi Bibliografia: H.J. Cowan, Theuse of prestressed concrete inarchitecture, in “Architecturalscience review”, vol. 3, n.1,marzo 1960, pp. 22-27; G. Boaga,B. Boni, Riccardo Morandi, ed.di Comunità, Milano 1962; s.f.,Realizzazioni e progetti di uninventore di strutturearchitettoniche: RiccardoMorandi, in “L’Architetturacronache e storia”, 120, n. 6,ottobre 1965, pp. 357-371; s.f.,Riccardo Morandi, in“Controspazio”, dicembre 1969,pag. 7; L. Vinca Masini, RiccardoMorandi, ed. De Luca, Roma1974; B. Zevi, Storiadell’Architettura moderna, G.Einaudi ed. S.p.A., Torino 1975,pp. 271, 387-88, 562-563; R.Morandi, Opere e progettiitaliani nel dopoguerra, in“Casabella”, maggio 1981, pp. 34-37; C. Donà (intervista di), Ilponte è una cosa meravigliosa,in “Modo” n. 51, luglio-agosto1982, pp. 14-18; Eugenio Battisti(intervista di), Contro lamaledizione del cattivorendimento, in “Casabella”, n.491, maggio 1983, pp. 34-35; G.Boaga, Riccardo Morandi, ed.Zanichelli, Bologna 1984;Intervista a Riccardo Morandi,in “Domus”, n. 654, 1984, pp. 9-10;A.A.V.V., Riccardo Morandiingegnere italiano, Alinea ed,.Firenze 1985.

We wish to thank MaurizioMorandi and Domitilla Morandi.Bibliography: H. J. Cowan, "TheUse of Prestressed Concrete inArchitecture," in ArchitecturalScience Review, Vol. 3, N. 1,March 1960, p. 22-27; G. Boagaand B. Boni, Riccardo Morandi,Ed. di Comunità, Milan 1962; S.F., "Realizzazioni a progetti di uninventore di strutturearchitettoniche: RiccardoMorandi," in L'Architetturacronache e storia, 120, N. 6,October 1965, p. 357-371; S. F."Riccardo Morandi," inControspazio, December 1969, p.7; L. Vinca Masini, RiccardoMorandi, Ed. De Luca, Rome1974; B. Zevi, Storiadell'architettura moderna, G.Einaudi Ed Spa, Turin 1975, p.271, 387-388 and 562-563; R.Morandi, "Opere e progettiitaliani nel dopoguerra" inCasabella, May 1981, p. 34-37; C.Donà (interview by), "Il ponte èuna cosa meravigliosa," in ModoN. 51, July-August 1982, p. 14-18;Eugenio Battisti (interview by),"Contro la maledizione delcattivo rendimento," inCasabella, N. 491, May 1983, p. 34-35; G. Boaga, Riccardo Morandi,Ed. Zanichelli, Bologna 1984;Riccardo Morandi interviewed inDomus, N 654, 1984, p. 9-10;Riccardo Morandi ingegnereitaliano, Alinea Ed, Florence1985.

Morandi in Italia Ripercorrere le opere di Riccardo Morandi sulterritorio italiano significa seguire un tracciatoche va oltre la specializzazione dell’ingegnere perarrivare verso forme originali appartenenti allavoro di architettura. Nelle sue invenzionistrutturali l’autore sperimentò una nuovatecnica di precompressione per il cementoarmato che confluì nell’esclusiva del cosiddettosistema Morandi a cavi postesi: un’altraoccasione per ritrovare il suo ottimo grado diintuizione statica accompagnato da una forteinventiva in fatto di modalita’ realizzative. Fra itanti esempi troviamo le geniali invenzionicantieristiche da lui impiegate sia nei ponti adarco sottile costruiti a piè d’opera ed erettimediante la rotazione delle centine, sia nelpadiglione interrato di Torino realizzato concassaforma senza impalcatura costruita a fior diterra ed estratta durante le successive fasi discavo all’interno della sala. Dal punto di vistaprofessionale ed umano, poi, Morandi non amavaimprovvisare; la conseguenza più evidente diquesta sua filosofia è stata la costante ripetizionedegli stessi tipi strutturali ogni volta verificatinel loro impiego successivo in ponti ed edifici. Aquesto proposito dobbiamo ricordare le strutturead arco, i telai, le travi bilanciate e quellestrallate su cavalletto accompagnate dalle tantesale cinematografiche di Roma. Alla nostraraccolta, quindi, e’ dato il compito di ripercorrerealcune fra le opere del maestro e la lettura delleimmagini dimostra come esse abbianorappresentato un riferimento rassicurante al dila’ di ogni stile.

Marco Visconti

Morandi in ItalyPassing through Riccardo Morandi's Italianworks again signifies following a path that wentbeyond the engineering specialization, travelingtowards original forms belonging to architecture.In the more classic variety of structuralengineering, Morandi later tested a newprestressed concrete technique, which then joinedthe exclusive so-called Morandi post-tensionedcable system. This was another opportunity toexhibit his first-class statics intuition, plus highlycreative execution methods. Two of the examplesof the brilliant building site inventions employedby him are the thin-arch bridges constructed on theground and raised by rotating the formwork andthe underground hall in Turin; the later waserected by means of forms without any scaffoldingmolded to graze the earth which subsequently wasremoved by excavating the interior of the hall.Morandi was not an improviser, neither

professionally nor in interpersonal relationships.The most obvious consequence of this philosophywas always rechecking the same types of structuresreused in bridges and buildings. We want to recallthe arch structures, the frames, the balancedgirders, besides the stayed ones in many of Rome'smovie theaters. Thus our collection intends toglance back at some of the master's works; readingthe images shows they have represented areassuring reference beyond any style.

Marco Visconti

Domus 827 Giugno June ’00 Itinerario Itinerary 168

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Riccardo Morandi nasce il 1°settembre 1902 a Roma. Nel 1927consegue la laurea in Ingegneriapresso la Scuola di Applicazioneper Ingegneri di Roma. Nel 1936inizia i primi studi sullestrutture di calcestruzzo armatoprecompresso e si convince dellanecessità di mettere a punto unsistema originale italiano diprecompressione. Nel 1948ottiene il primo dei sette brevettisul sistema di precompressioneche porta il suo nome, e l’annoseguente realizza le sue primeopere in calcestruzzo armatoprecompresso. Nel 1957 vince ilconcorso internazionale per ilprogetto del grande Ponte sullaLaguna di Maracaibo(Venezuela). Nel 1958 ottiene laLibera Docenza in Tecnologiadei materiali e Tecnica dellecostruzioni presso l’Universitàdegli studi di Roma. Dal 1959 al1969 gli viene affidato perincarico, dalla Facoltà diArchitettura dell’Università diFirenze, il corso di Forma estruttura dei ponti. Nel 1965 ènominato AccademicoNazionale di san Luca. Muore il25 dicembre 1989 a Roma.

Riccardo Morandi was born inRome on September 1, 1902. In1927 he received his engineeringdegree from the RomeEngineering School. In 1936 hecommenced his first studies ofprestressed concrete structures,coming to the conclusion that itwas necessary to devise anoriginal Italian prestressingsystem. In 1948 the engineerobtained the first of the sevenprestressing system patentsbearing his name, while thefollowing year he built his firstprestressed concrete works. In1957 he won the internationalcompetition for the large bridgespanning the Maracaibo Lagoon(Venezuela). In 1958 Morandibecame professor of Technologyof Materials and BuildingMethods at the University ofRome. From 1959 to 1969 theFlorence School of Architectureappointed him to teach the Formand Bridge Structure course. In1965 he was nominated memberof the San Luca NationalAcademy. He passed away inRome on December 25, 1989.

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1950

Fabbrica di fiammiferi C.I.F.a Zaule

Questo edificio, in calcestruzzoarmato di tipo tradizionale, sipresenta come un complessoautonomo disegnato in modounitario, partendo da una logicastrettamente funzionale. Ipadiglioni principali,caratterizzati da una struttura aportale composto sorretta dapilastri centrali rastremati,sono intercalati con zoned’ingresso ribassate a solaiopiano. Il disegno dei portalipermette il passaggio della lucesia attraverso la fascia di pareteche dalle ampie vetrature dicopertura; la facciata anticipa ildisegno a struttura in vista chel’autore adotterà, più tardi, nellesue innumerevoli industrie astruttura precompressa.

C.I.F. Match Factory, Zaule

This traditional reinforcedconcrete building is anautonomous complex, designed ina unified fashion, with strictlyfunctional thinking as thecornerstone. The main units,characterized by a compositeportal structure carried bytapered central columns, areinterspersed with low, flat roofedentrance areas. The portalscheme allows daylight topenetrate both through the wallstrip and the ample roof glazing.The facade is a forerunner of theunfinished structure designMorandi was to employ later inhis countless prestressed concreteplants.

ZAULE (TS)

CIVITAVECCHIA (ROMA)

1951

Centrale termoelettrica STTa Civitavecchia

Elemento caratteristico diquesto progetto è l’impianto dialimentazione del carbone. Talesistema lineare, collocato inforte evidenza al di fuori dellacentrale, è caratterizzato datralicci metallici suborizzontaliche prendono avvio dallastazione di carica e sonointercalati con una torre difrantumazione. Il progetto diquesto insieme nasce dallaforma determinata dal grandetraliccio obliquo e trova forzanella dinamica espressivitàdella torre con struttura a“scatola tridimensionale” bendisegnata sulle pareti.

STT Thermoelectric PowerStation, Civitavecchia

The characteristic element of thisscheme is the coal feed system.This linear system, very clearlyexhibited outside the station,features metal downward slopingtrestles running from the loadingstation; in the middle is a crushertower. This whole design springsfrom the form determined by thelarge oblique trestle, while itsstrength comes from the dynamicexpressiveness of the tower witha "three-dimensional box"structure visible on the walls.

1947

Ponte S. Niccolò sull’Arno aFirenze

L’opera si trova in una posizionemolto delicata nei riguardi delpaesaggio circostante.In questo caso Morandisperimenta per la prima voltauna struttura elastica ad arcounico ribassato formata da unacentina a cassone sulla qualepoggiano puntoni inclinati asupporto dell’impalcato: lastruttura portante è nascosta dadue grandi pareti ditamponamento laterali checollaborano ad un più pacatoinserimento ambientale.Possiamo considerare il ponte S.Niccolo’ un prototipo a frecciaribassata dei ponti ad arco che,più tardi, l’autore costruirà adArenzano, a Catanzaro, in SudAfrica e sul lago di Vagli.

St. Nicholas Bridge on theArno, Florence

This work is in a very delicateposition with respect to its setting.In this case, Morandi tried for thefirst time a single-span depressed-arch elastic structure; it consistsin caisson forms on which restinclined struts carrying the deck.The structure is hidden by twolarge side infill walls which helpmake the bridge fit in moregracefully with the landscape.The St. Nicholas Bridge can beconsidered a prototype of thedepressed arch bridge which theengineer was later to erect inArenzano, Catanzaro, SouthAfrica and Lake Vagli.

1947

Cinema Alcyone a Romacoll. V. Gandolfi

L’edificio, oggi trasformato inmultisala, conteneva una plateaa due gallerie per una capacitàcomplessiva di 1300 posti.L’esigua dimensione in piantaha suggerito l’adozione dei duelivelli di galleria affacciata allaplatea in contropendenza. Dalpunto di vista strutturale i variimpalcati sono irrigiditi tramitecostolature raccordate conl’impiego di travi piatte di bordosoletta. Questo ha permesso didare enfasi all’intradosso pianodegli impalcati e di affidare alloro rigore formale la percezioneestetica dell’interno della sala.

Alcyone Movie Theater,Romewith V. Gandolfi

The construction, now convertedto a multiplex, used to have thestalls and two balconies seating1300 persons. The small sitesuggested two balcony levelsoverlooking the stalls sloping theother way. Structurally, thevarious slabs are stiffened bymeans of ribs linked by flatgirders at the edge of the slab.This made it possible toemphasize the flat intrados of theslabs and to rely on their formalrigor for the appearance of thetheater's interior.

FIRENZE

ROMAvia Lago di Lesina

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1954

Centro Studi B.P.D. aColleferro

L’opera è costituita da due corpivolutamente contrastanti nellaforma e nella destinazione.Caratteristica della facciatasono i due ordini di finestraturaper ogni piano, disegnati perilluminare in modo diretto iposti di lavoro esterni ed inmodo riflesso quelli interni. Lasala conferenze è contenuta inun’aula a sé costruita a fiancodegli uffici e sorretta da quattrotelai iperstatici che nedisegnano la testata e siprotendono sul lato frontale perdiventare pensilina ondulatache collega, all’esterno, salaconferenze ed uffici.

B.P.D. Research Center,Colleferro

The work consists in two unitswhose form and use willfullycontrast. The facade features tworows of windows for each level,conceived to provide directlighting for the external workpositions and illuminate theinner ones by reflected light. Theconference room stands next tothe offices and is supported byfour statically indeterminableframes marking the end; also,they extend in the front becominga wavy canopy sheltering theoutdoor passage to the officebuilding.

COLLEFERRO (ROMA)

COLLEFERRO (ROMA)

1954

Stabilimento B.P.D. aColleferro

Questo edificio industriale,parte di un complessoprecedentemente esistente, èsorretto da una serie di portaliin cemento armatoprecompresso di luce 30 metri.La struttura con i suoi elementiin vista scandisce, come nellafabbrica di Zaule, il modulo difacciata con costoletridimensionali ad andamentoverticale. Caratteristicaprincipale dell’insieme è lacopertura vetrata realizzata conelementi inclinati appoggiatialla parte bassa della traveprecompressa in grado diassicurare una superficievetrata di pianta pari al 20%della superficie.

B.P.D. Factory, Colleferro

This plant, part of a preexistingcomplex, is supported by someprestressed concrete portalsspanning 30 meters. As in theZaula factory, the visiblestructural elements mark thefacade module with verticalthree-dimensional ribs. Theprincipal attribute of the wholecomposition is the glazed roofmade of sloping parts whoselower end rests on the prestressedgirder. Therefore, on plan theglazing equals 20% of the area.

1953

Passerella pedonale sul lagoartificiale di Vagli di Sotto

L’opera, costruita su di unbacino artificiale, collega Vaglidi Sotto con Vagli di Sopra. Lasua esile struttura è larga 3metri e lunga 122, si appoggia suun arco centrale a tre cernieredi 70 metri sormontato da unimpalcato in cemento armatoprecompresso.Dal punto di vista costruttivo,l’arco centrale è stato realizzatosui due lati della montagnaadagiando su di essi duecasseforme a centina. Amaturazione avvenuta isemiarchi, calcolati persopportare il diversocomportamento statico dovutoal loro movimento, sono statiruotati sugli appoggi di basefino a raggiungere la posizionefinale.

Pedestrian Bridge Over theArtificial Vagli di Sotto Lake

The work, spanning an artificiallake, links Vagli di Sotto andVagli di Sopra. Its slenderstructure is 3 meters wide and 122meters long supported by a three-hinge 70-meter central archtopped by a prestressed concretedeck. The central arch wasconstructed on both sides of themountain by placing two formson it. When the concrete had set,the semiarches, calculated towithstand the different staticbehavior caused by theirmovement, were rotated on thebases until they reached the finalposition.

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7VAGLI DI SOTTO (PT)bacino artificiale

Page 3: Itinerario Domus n. 168 Morandi in Italia

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1957

Cinema Maestoso a Roma

Il complesso, oggi suddiviso inmultisala, ospita a livello terraun teatro-cinema per 2500persone; nel locale sotterraneo sitrova una sala da ballo, mentregli ultimi piani sono adibiti aduso residenziale. La strutturaprincipale della sala è costituitada 6 grandi portali longitudinaliprecompressi e rastremati chedall’atrio raggiungono un altroportale trasversale a perimetrodell’arco scenico. La facciata ècaratterizzata dalla grandevetrata affacciata sull’atrio diingresso attraverso la qualerimangono in vista le scale diaccesso alla galleria. La zonaresidenziale, infine, sovrasta lavetrata giocando un ruologeometrico di bilanciamentoasimmetrico delle masse.

Maestoso Movie Theater,Rome

The complex, currently convertedto a multiplex, had a ground floortheater-cum-movie-theater seating2500; the subterranean level had adance hall, while the upper floorsare residential. The theater's chiefstructure consists in 6 largelongitudinal prestressed taperedportals running from the atriumto another transverse portalforming the perimeter of theproscenium. The facade ischaracterized by the ample glazingof the entrance atrium; through itone can see the balcony accessstairs. Lastly, the apartments lieabove the glazing, asymmetricallybalancing the volumes.

ROMA via Appia Nuova

CATANZARO

1958

Viadotto della Fiumarella aCatanzaro

L’imponente opera dicollegamento tra la città diCatanzaro e la strada dei duemari misura 500 metri e siappoggia su un’arcata centraledi 250 metri. Il viadotto dellaFiumarella è l’ultimo ponte adarco realizzato da Morandi e,anche in questo caso, la sceltastrutturale è una direttaconseguenza delle condizionigeologiche del luogo. L’arco incalcestruzzo armato gettato inopera è composto da dueelementi cavi distinti eleggermente divaricati uniti datronconi di collegamento.L’impalcato è sorretto dapilastri obliqui in parte rettidall’arco e in parte appoggiatisul vallone.

Fiumarella Viaduct,Catanzaro

The imposing work connectingCatanzaro and the Two SeaHighway is 500 meters long,resting on a 250-meter centralarch. The Fiumarella Viaductwas the last arched bridge builtby the engineer, and here, too, thestructural option was a directconsequence of the site's geology.The cast-in-place reinforcedconcrete arch consists in twoseparate hollow members; theyare slightly spread and joined byshort bars. The deck is carried byoblique columns partly supportedby the arch and partly resting onthe valley.

1954

Centrale termoelettrica S.Barbara a S. GiovanniValdarno

Questo complesso di edificirisente di un’attentaconsiderazione delle necessitàfunzionali dei vari impianti. Inesso, oltre alla stazione ditrasformazione, troviamo le duetorri di refrigerazione alte 80metri in calcestruzzo armato dispessore 15 centimetri e le dueciminiere alte 100 metri. Legrandi strutture della centraledi trasformazione, di tipotradizionale a telaio, sono invista sia dall’interno chedall’esterno mentre le paretiesterne di muratura sonorivestite con mosaico di pastavetrosa scelto per migliorare lalavabilità della facciata.

St. Barbara ThermoelectricPower Station, San GiovanniValdarno

This complex of buildingsmirrors the attention paid to thefunctional requirements of thevarious systems. Besides thetransformer station, there are two80-meter high cooling towers in15-centimeter-thick reinforcedconcrete and two 100-metersmokestacks. The hugetraditional frame type structuresof the generating station arevisible both inside and out. Theexterior walls are clad in amosaic of a special glassymaterial to make it easier toclean.

SAN GIOVANNI VALDARNO (AR)

ROMAvia Magna Grecia

1954

Mercato coperto eautorimessa “Metronio” aRoma

L’edificio comprendeun’autorimessa multipianoservita da una doppia rampaelicoidale che contiene unospazio mercato. Questo insieme,inconsueto dal punto di vistatipologico-funzionale,costituisce un’opera moltocaratterizzata nel tessutourbano circostante. La suapianta triangolare segue leforme del lotto ed il parcheggio,collocato ai piani interrato,secondo e terzo, lascia posto almercato di piano terreno emezzanino. Gli ultimi due livellia parcheggio sono attraversatida un cavedio verticale in gradodi portare luce nella zonacentrale del mercato.

Metronio Indoor Market andGarage, Rome

The building comprises amultistory parking garage servedby a twin spiral ramp whichembraces a market. Thiscombination, unusual bothtypologically and functionally,represents a remarkable work inthe nearby urban fabric. Itstriangular plan was determinedby the lot; the three parking levels(underground, second and third)leave room for the market on theground and mezzanine floors.The top two parking levels arefitted with an air-shaft able toilluminate the central marketsection.

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Cavalcavia della viaOlimpica su Corso Francia aRoma

L’opera rappresenta un esempiotipico di ponte a trave bilanciatanel quale i diversi componentistrutturali sono posti inevidenza in un contesto dichiara continuità stilistica.L’intero sistema, analogamenteal padiglione sotterraneo diTorino, funziona come traveprecompressa appoggiata apuntoni inclinati intermedi ebilanciata mediante tirantiapplicati alle sue masseterminali e collegati alla basedei puntoni, in corrispondenzadi una fondazione a gravità.Le travi in vista, in questo caso,sono state trattatesuperficialmente con finituramartellinata per migliorare lapercezione estetica dell’opera.

Via Olimpica OverpassSpanning Corso Francia,Rome

This is a typical example of abalanced girder bridge whosedifferent structural members arehighlighted in a context of clearstylistic continuity. Like theunderground hall in Turin, theentire system acts as a prestressedgirder resting on tiltedintermediate struts; it is balancedby means of tension tie-rodsattached to the ends and anchoredto the base of the struts, near agravity foundation.The visible girders, in this case,were hammered to improve thework's appearance.

ROMAcorso Francia

MINTURNO (FR)

1959

Centrale termonucleare delGarigliano presso Minturno

Il complesso, affacciato alGarigliano, è formato da treedifici volumetricamentedistinti contenenti le funzioniprincipali. Il reattore si trova inun tipico volume sferico didiametro 50 metri realizzato concemento armato ad elevatospessore rivestito con lastred’acciaio ad alta resistenza. Lasala macchine ha la manica di 30metri con altezza 33 metri ed èprotetta da una struttura stagnain cemento armato sorretta daportali di passo 3 metri. Le salequadro sono affiancate alla salamacchine e ne completano laforma volumetrica nel suo latoverso l’ingresso.

Garigliano Nuclear PowerStation, near Minturno

The complex, overlookingGarigliano, comprises threevolumetrically distinct buildingshousing the principal functions.The reactor is located in a typicalsphere 50 meters in diametermade of thick reinforced concreteand clad in high-strength steelplates. The generating room hasa 30-meter-long element 33 metershigh; it is protected by a sealedreinforced concrete structurecarried by portals every 3 meters.The control rooms are adjacent tothe generating room andcomplete its volume on theentrance side.

1958

Padiglione sotterraneo delSalone dell’Automobile diTorino

L’opera nacque per soddisfare leesigenze di espansione delSalone dell’Automobile diTorino Esposizioni. Dopo diecianni dalla costruzione delpadiglione principale diPierluigi Nervi venne decisoinfatti di realizzare questospazio interrato con luce liberadi 50 metri per l’esposizionedegli autocarri; oggi l’interosalone è adibito a parcheggiopubblico. Dal punto di vistastrutturale l’edificio è retto dauna serie di sottili traviprecompresse ed incrociateappoggiate ai puntoni centrali;come sostegno dei casseri è stataimpiegata la terra stessa. Questagrande copertura costituisce ungraticcio tridimensionaleresistente mentre in sezionesegue lo schema di una travebilanciata dalle paretiperimetrali controterra confunzione di contrappeso.

Subterranean Hall of theTurin Auto Show

This work was created to meet theTurin Auto Show's greater spacerequirements. In fact, ten yearsafter the construction of PierluigiNervi's main hall it was decidedto commission this undergroundspace spanning 50 meters sotrucks could be displayed. Nowthe entire facility has beenconverted to a public car park.Structurally, the building issupported by several slenderintersecting prestressed girdersresting on the central struts; theforms were laid on the grounditself. This large roof consists ina sturdy three-dimensional grid,while its cross-section is like thatof a girder balanced by theperimeter walls against the earthacting as a counterweight.

TORINOParco del Valentino

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Page 4: Itinerario Domus n. 168 Morandi in Italia

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1969

Centro di manutenzione perBoeing 747 a Fiumicino

L’autore esprime in quest’operala volontà di libera trasposizionead edifici civili dei concetti ditrave strallata applicati nei ponti.Mentre nelle vicine aviorimessela struttura a cavi superiori siconfigura con una concezionemolto vicina a quella primaria, inquesta opera troviamo unsistema statico autonomamenteelaborato in chiave edilizia edarchitettonica. Il centro dimanutenzione, infatti, prende lasua forma dalle dimensioni delvelivolo e per questa ragioneabbandona lo schema tipico astralli per accogliere quello delletensostrutture a tenda. I duepadiglioni principali, infatti,sono coperti da una vela sottile aforma di catenaria costruita connastri curvi di cemento armatoprecompresso di spessore 15centimetri collegati fra di loro.Questa gigantesca tenda èsorretta, nella sua estremità alta,da una trave orizzontale di bordofacciata, alla quale sono collegatigli stralli sostenuti dai grandipilastri in vista lungo la facciataprincipale. Dal punto di vistacompositivo l’opera risente,quindi, della sua libertà diconcezione proponendosi comeun sorprendente gesto unitario dislancio volumetrico-formale.

Boeing 747 MaintenanceCenter, Fiumicino

Here the engineer expressed thewill to freely transpose the stayed-girder concept formerly applied tobridges to other types ofbuildings. While the nearbyhangers have an upper-cablestructure whose conception is quiteclose to that of the primary one,this work has a static systemindependently developed forarchitecture. The MaintenanceCenter's form, in fact, depends onthe size of the aircraft, so heabandoned the typical stay systemin favor of a cable-suspended tentconstruction. In fact, the two mainhalls are covered by a thincatenary-shaped veil made ofcurved strips of prestressedconcrete 15 centimeters thick.Thetip of this gigantic tent issupported by a horizontal girderon the edge of the facade; to it areanchored the stays carried by thegiant unfinished columns alongthe main facade.Compositionwise, therefore, thework gains from its conceptualfreedom, representing asurprising unified gesture offormal and volumetric outburst.

FIUMICINO (ROMA)

1961

Aviorimesse ed officineAlitalia a Fiumicino con A. Luccichenti, V. Monaco,Zavitteri

L’opera comprende due hangarsimmetrici divisi da una zonacentrale studiata per contenerelaboratori a piano terreno espazi ad ufficio sui due pianisuperiori. Dal punto di vistastrutturale le aviorimesse sibasano su un sistema a travistrallate progettate secondol’esperienza delle struttureautobilanciate per i ponti. Laloro copertura è costituita daserie di travi curve di 80 metriprefabbricate a terra,appoggiate al muro centraletagliafuoco e sorrette da tirantiprecompressi fissati ai cavalletticentrali.

Alitalia Hangers andWorkshops, Fiumicinowith A. Luccichenti, V. Monacoand Zavitteri

The facilities comprise twosymmetrical hangars separatedby a central zone designed tohouse ground floor workshopsand offices on the upper twostories. From the structuralstandpoint the hangers arefounded on a system of stayedgirders created thanks to the self-balancing bridge structureexperience. The roofs are a seriesof curved 80-meter girdersprecast on the ground; they reston the central fire-wall and aresupported by prestressed tie-rodsanchored to the central piers.

FIUMICINO (ROMA)

ROMA

1965

Viadotto dell’autostradaRoma-Fiumicino sull’ansadel Tevere alla Magliana

L’opera, di luce netta 145 metri,è stata progettata per scavalcareun cono di frana sulla golena disponda del fiume Tevere. Lastruttura di questo ponterappresenta un’applicazionedella trave “a cassone” in curva,strallata e contrappesata.L’impalcato, formato daelementi semplicementeappoggiati, è sorretto da travi asupporto elastico trasversali adesso e sostenute, con tirantiprecompressi collegati alcontrappeso di fondazione,attraverso il cavalletto centrale.

Viaduct on the Rome-Fiumicino Turnpike Crossingthe Bend in the Tiber in theMagliana district

This bridge, spanning 145meters, crosses a landslide on thehigh-water bed of the TiberRiver. This bridge's structurerepresents a curved applicationof the box girder, with stays andcounterweights. The deck,comprising components whichmerely rest on it, is carried bytransverse elastic girders; theseare supported by prestressed tie-rods linked to the foundationcounterweight by means of thecentral pier.

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1959

Progetto di concorso per ilPalazzo del Lavoro di Italia 61con Roberto Gabetti e AimaroOreglia d’Isola

Il progetto riguardava lacostruzione di un padiglione adunica luce coperto da un sistema ditravi appoggiate a pilastri inclinatie bilanciate da mensole laterali contiranti di estremità. Le massebilancianti, delle travi da 130 metrisarebbero state realizzate con undelicato equilibrio di carichi propried accidentali impiegando comecontrappesi i corpi delle aule postilungo le pareti longitudinaliesterne. Questo edificio sicaratterizza inoltre per l’attentodisegno dell’attacco a terra, risoltocon declivi erbosi di collegamentofra i livelli stradali esterni e quelloespositivo interno.

Submission to the Italia 61Labor Building Competitionwith Roberto Gabetti and AimaroOreglia d'Isola

The scheme concerned a single-spanhall roofed by a system of girdersresting on slanted columns; theywere balanced by side brackets withtension tie-rods in the ends. Thebalancing weights of the130-metergirders were envisioned to be createdby a delicate equilibrium of realand accidental loads. In fact, therooms placed alongside the externallongitudinal walls were supposed toact as counterweights. Furthermore,this building stands out for thecarefully designed junction with theground, featuring grassy slopestieing the outer and inner (display)street levels.

TORINO

FIUMICINO (ROMA)

1960

Terminal “Leonardo da Vinci”a Fiumicinocon A. Luccichenti, V. Monaco,Zavitteri

Il progetto realizzato subì unaserie di modifiche planimetrichea partire da una primasoluzione, vincitrice della garad’appalto, articolata su tredifferenti corpi di fabbrica.L’opera si presenta con unvolume rettangolare vetratocontenente nel suo centro la salapasseggeri. Lungo il perimetrodi questo grande padiglione sitrova la struttura portanteformata da un sistema pilastroed architrave in cementoarmato. Copertura e pensilinafrontale sono realizzate in modonon usuale per l’autore,impiegando un sistema grecatoin metallo ad altezza variabile ecomposto da elementirastremati uniti fra di loro.

Leonardo da Vinci AirportTerminal, Fiumicinowith A. Luccichenti, V. Monacoand Zavitteri

After winning the competition, thedesign's original plan underwentseveral modifications; it isconfigured in three different units.The glazed rectangular volumehas the passenger hall at itscenter. Along the rim of thismammoth hall is the structure,consisting in a reinforced concretecolumn and architrave system.The roof and front marquee areuntypical of Morandi; theycomprise a variable heightcorrugated system of tapered,joined elements.

1959

Viadotto sul Polcevera e sulparco ferroviario a Genova

La tipologia di ponte strallato incalcestruzzo armatoprecompresso, avanzata per laprima volta da Morandi inoccasione del progetto perl’attraversamento della lagunadi Maracaibo in Venezuela, èstata ripetuta dall’autoreoperando successive messe apunto e semplificazioni. Ilviadotto autostradale sulPolcevera, seguito dal ponte sulWadi Kuff in Libia, appartienealla stessa tipologia,articolandosi però in due partidistinte. La prima, lunga 500metri è strallata, attraversa ilPolcevera ed è sorretta dai tipicicavalletti ad elementiautobilanciati. La seconda,lunga 700 metri, è parzialmentein curva e sovrappassa zonaindustriale e collina con stilatesemplici o raggruppate alla lorobase impiegando pile a “v”.

Viaduct Spanning PolceveraCreek and the Railway Yards,Genoa

The author first proposed theprestressed concrete stayedtypology for the bridge crossingthe Maracaibo Lagoon inVenezuela. He repeated it here,with various improvements andsimplifications. The TurnpikeViaduct over Polcevera Creek,followed by the Wadi Kuff Bridgein Libya, belongs to the sametypology, yet it is divided into twoseparate sections. The first,measuring 500 meters, is stayed;it crosses the stream and issupported by the typical self-balancing pylons. The second,700 meters long, is partiallycurved and crosses over theindustrial area and the hills onplain piers; some are clustered atthe base by utilizing V-shapedpiers.

GENOVA

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