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Anno XIV - n.37 - 10 ottobre 2018 È l’ora della A1 Scudetto in palio La Canottieri Aniene difende il tricolore dall’attacco di Park Genova & Co. Pag.17 GLI ALTRI CONTENUTI Prima pagina: Nole vuole comandare Pag.3 Numeri della settimana Pag.13 - Il tennis in tv Pag.15 Giovani: campionati italiani a squadre Pag.21 A Roma l’8 a edizione di Tennis & Friends Pag.23 Circuito Fit-Tpra: i Limit... no limits Pag.25 L’esperto risponde: chi sono i super-senior? Pag.31 Shapo nuovo idolo: 250 mila su Instagram Il 19enne canadese si avvicina ai Top 20 conquistando tanti cuori Pag.8 Pro Staff e Prestige confronti storici Come sono cambiate in 30 anni le Wilson e Head più famose Pag.27 Le 3 più grandi imprese Next Gen Così Becker, Borg e Chang scrissero la storia prima dei 20 anni Pag.10 Caccia al numero 1 Djokovic allo sprint finale: può scavalcare Federer e Nadal pag.4

Italiani sempre più in alto Caccia al numero 1 · Italiani sempre più in alto Shapo nuovo idolo: 250 mila su Instagram Il 19enne canadese si avvicina ai Top 20 conquistando tanti

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Anno XIV - n.37 - 10 ottobre 2018 È l’ora della A1Scudetto in palioLa Canottieri Aniene difende il tricolore dall’attacco di Park Genova & Co.

Pag.17

GLI ALTRI CONTENUTIPrima pagina: Nole vuole comandare Pag.3Numeri della settimana Pag.13 - Il tennis in tv Pag.15Giovani: campionati italiani a squadre Pag.21A Roma l’8a edizione di Tennis & Friends Pag.23Circuito Fit-Tpra: i Limit... no limits Pag.25L’esperto risponde: chi sono i super-senior? Pag.31

Italiani sempre più in alto

Shapo nuovo idolo:250 mila su InstagramIl 19enne canadese si avvicinaai Top 20 conquistando tanti cuori

Pag.8

Pro Staff e Prestigeconfronti storiciCome sono cambiate in 30 annile Wilson e Head più famose

Pag.27

Le 3 più grandiimprese Next GenCosì Becker, Borg e Changscrissero la storia prima dei 20 anni

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Caccia al numero 1

Djokovic allo sprint finale: può scavalcare Federer e Nadalpag.4

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prima pagina

Nole vuole comandare

DIRETTOREAngelo Binaghi

COMITATO DI DIREZIONEAngelo Binaghi, Giovanni Milan, Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini, Massimo Verdina

DIRETTORE RESPONSABILEEnzo Anderloni

COORDINAMENTO REDAZIONALEAngelo MancusoSUPER TENNIS TEAMAntonio Costantini (foto editor), Amanda Lanari,Annamaria Pedani (grafica)

FOTOGetty Images, Archivio FIT, Antonio Costantini, Angelo Tonelli

HANNO COLLABORATOGiovanni Di Natale, Alessandro Mastroluca, Andrea Nizzero,Claudia Pagani, Gabriele Riva,Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto,Piero Valesio.

A CURA DI Sportcast SrlVia Cesena, 58 - 00182 [email protected]

REALIZZAZIONE E IMPAGINAZIONEGAME Comunicazione & Media S.r.l.

REDAZIONE E SEGRETERIAStadio Olimpico - Curva NordIngresso 44, Scala G00135 RomaInfo: [email protected]. Tribunale di Roma n. 1/2004dell’ 8 gennaio 2004

Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono.

La rivista è disponibile in formato digitale sui siti www.federtennis.it e www.supertennis.tve spedita via newsletter. Per riceverla scrivere a [email protected]

DI ENZO ANDERLONI

FOTO GETTY IMAGES

La Prima Pagina di SuperTen-nis Magazine n.45 del 6 di-cembre 2017, pubblicato il 6 dicembre, mostrava una “fo-

to di nuche e sederi”, un capannello di persone impegnate ad analizzare sul campo un video girato con il te-lefonino. In mezzo a loro spiccava la schiena di un certo Novak Djoko-vic. Il team del campione serbo, che allora comprendeva ancora l’ex collega Radek Stepanek e l’ex super-star Andre Agassi e aveva appena visto l’arrivo del mago di statisti-che e strategia Craig O’Shannessy, lavorava su quello che avevamo de-finito ‘obiettivo grandezza’. Nole era fermo da mesi per ripren-dersi da una brutta infiammazione al gomito e per cercare di uscire da un lungo periodo di crisi interiore, con risvolti personali e famigliari.Il fatto di vedere lui e tutta la sua gente così concentrata sul ‘lavo-ro’, nel pieno del classico perio-do di fine autunno (che è l’unico a disposizione dei tennisti profes-sionisti, campioni e non, per mi-gliorare qualcosa e mettere le ba-si della preparazione per tutta la stagione successiva) suggeriva una grande rinascita di motivazioni in Djokovic. Ci eravamo sbilanciati scommettendo (virtualmente, s’in-tende...) su di lui come potenziale dominatore della nuova stagione. Ne seguì una partenza disastrosa (quando il pronostico non è il tuo forte...), persino un’operazione al braccio destro. Un Djokovic mino-re per tutta la primavera, con un unico guizzo d’orgoglio. A Roma. Dove si arrampicò alla prima finale che contasse dopo un anno di di-giuno. Poi però Nadal mostrò im-pietosamente che il Djokovic n.1, quello che lo metteva sotto, era an-

cora un lontano ricordo. Però...Però nel frattempo Nole aveva defi-nitivamente rimesso a posto un po’ di cose, nel tennis e nella vita. Era tornato il coach di sempre Marian Vajda, era tornata l’armonia in ca-sa. Della nuova squadra era rima-sto solo O’Shannessy. La sconfitta con Marco Cecchinato, nei quarti di finale al Roland Gar-ros (che impresa!) è l’ultimo stop prima della rinascita: a quel pun-to Djokovic è n.22 del mondo. Se-gue... tutto quel che segue. Le vittorie a Wimbledon e Us Open

che significano raggiungere Pete Sampras, idolo di gioventù, a quota 14 Slam. Con in mezzo il successo a Cincinnati che significa comple-tare, unico nella storia, il Golden Masters, la serie completa dei 9 ti-toli Atp Masters 1000. Imprese che messe assieme significano arrivare a metà ottobre da n.3 del mondo.A questo punto della stagione si gio-ca (chi può) per un solo obiettivo: chiudere l’anno da n.1. Djokovic alla vigilia del Masters 1000 di Shanghai lo ha affermato senza mezzi termi-ni: “È il traguardo più alto cui può aspirare un giocatore di tennis”.Con Nadal fermo dall’infortunio al ginocchio in semifinale agli Us Open, Federer grande ma sempre più in difficoltà a trovare (e tenere) la condizione migliore e Del Potro fortissimo ma spesso condizionato sul piano fisico, il favorito sembra proprio essere lui, di nuovo moti-vatissimo. Determinato a coman-dare. È un pronostico? No, ora è un dato di fatto.

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circuito mondiale

Comincia a Shanghaila corsa al primatoA questo punto dell’anno si guarda alla vetta del ranking. Con Nadal fuori fino a data da destinarsi, Federer deve arrivare almeno in finale per conservarela seconda piazza. Ma se Djokovic vince va a soli 35 punti da Rafa...

DI ANDREA NIZZERO

FOTO GETTY IMAGES

Il torneo di Shanghai, in scena questa settimana, rappresenta il culmine e la conclusione della lunga parentesi asiatica dell’Atp

World Tour. Uno dei grandi motivi di interesse nella megalopoli cinese è il rientro al tennis ufficiale di Novak Djokovic e Roger Federer che, Laver Cup esclusa, sono entrambi fermi da-gli scorsi US Open. Furono un trionfo per il primo, una dolorosa conferma per il secondo. Federer, che iniziava quest’anno con 17 vittorie consecuti-ve (sua miglior partenza in carriera), con il trionfo di Melbourne e con il numero 1 agguantato con il blitz a Rotterdam, oggi si trova a fare i conti con una stagione che lo ha messo di fronte a tutte le magagne, alla diffi-coltà di giocare a questi livelli a 37 anni. Djokovic, invece, che a inizio 2018 destava persino preoccupazio-ne per quanto smarrite e svuotate apparivano le sue prestazioni sul campo, oggi è campione in carica di due Slam, è nuovamente il favorito di ogni torneo cui prende parte. Ed è anche a un passo dal tornare il primo giocatore del mondo. A Shanghai, Ro-ger e Nole si possono incontrare solo in finale: se così fosse, Roger sarebbe sicuro di conservare la posizione n.2 del ranking almeno fino al rientro in Europa, anche con una sconfitta. Ma se Nole dovesse vincere il torneo e Roger (campione in carica) fermarsi prima della finale, il serbo tornereb-be al numero 2 ipotecando di fatto anche il suo ritorno sul trono.

35 punti ipoteticiTrionfando per la quarta volta a Shanghai, Djokovic si porterebbe ad appena 35 punti da Nadal nella clas-

sifica Race, con lo spagnolo fuori dai giochi fino a data da destinarsi. Le potenzialità del Masters 1000 cinese di rivoluzionare i primissimi posti della classifica mondiale vanno oltre Roger e Nole. Anche Juan Martin Del Potro, reduce dalla finale a Pechino,

ha una grande chance: superasse Fe-derer in una potenziale semifinale lo supererebbe anche in classifica, con la possibilità di diventare il primo giocatore al di fuori di Nadal, Fede-rer, Djokovic o Murray a entrare tra i primi 2 del ranking da oltre 13 anni a questa parte (luglio del 2005, quan-do il secondo giocatore del mondo era Lleyton Hewitt).

Le 43 di FogniniIntanto, riavvolgendo il film di Pechi-no, la vittoria contro Marton Fucso-vics, nei quarti del torneo Atp 500, è stata la numero 43 nel 2018 di Fabio Fognini. In 14 anni di carriera da pro-fessionista, mai aveva messo insieme un numero così alto di partite vinte a livello Atp da gennaio a novembre. Purtroppo, l’importante traguardo ha portato con sé anche il conto da pa-gare per una stagione giocata a così alti livelli, dall’inizio alla fine: il pic-colo infortunio alla caviglia in cui è incappato nel finale di partita con Fucsovics si è rivelato difficile da ge-

Novak Djokovic e Roger Federer (sotto), seppur a ruoli invertiti rispetto all’inizio dell’anno, sono i due grandi attesi dell’ultima parte di stagione: il serbopunta anche a riprendersi il primato Atp

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circuito mondiale

stire, costringendolo a dare forfait a una prestigiosa semifinale contro Del Potro e a rinunciare al torneo di Shanghai. Il sogno di diventare Top 10 prima della fine dell’anno è così diventato più difficile da realizzare, mentre quello di partecipare a Lon-dra è quasi inarrivabile. Se la caviglia dovesse guarire in fretta, però, Fabio potrebbe ancora fare in tempo a par-tecipare a Stoccolma, Vienna e Parigi Bercy: tre tornei che mettono in palio un totale di 1.750 punti, potenzial-mente più che sufficienti a condurlo ovunque. Ulteriore circostanza a fa-vore sono la montagna di punti che sicuramente David Goffin (ha già an-nunciato che non giocherà fino a fine stagione) e verosimilmente Grigor Dimitrov (vincitore delle Atp Finals 2017) perderanno da qui a fine anno: Fabio è infatti n.11 nella Race, contro il numero 13 che occupa nel normale ranking Atp. Infine, essendo sul circu-ito da oltre 12 anni e avendo già com-piuto i 30 anni di età, Fabio non dovrà pagare nessuna “penale” in classifica per il forfait preventivo da Shanghai. Insomma, il 2018 di Fognini potrebbe regalarci qualche altra partita da vive-re seduti sul bordo del divano.

Il russo Daniil Medvedev, 22 annie n.22 al mondo, ha battuto in finalea Tokyo il padrone di casa Kei Nishikori:è il suo terzo titolo Atp. Li ha conquistatitutti nel 2018

Sonego fa best rankinga Firenze. Anche QuinziSettimana di best ranking per gli azzurri. Se Matteo Berrettini è risalito fino al n.54 eguagliando il miglior piazzamento nelle classifiche Atp ottenuto lo scorso 30 luglio, Lorenzo Sonego (nella foto) è risalito fino al numero 86. Lo ha fatto grazie alla semifinale raggiunta nel neonato Challenger Atp di Firenze (64 mila dollari di montepremi) dove si è fermato a un passo dal match clou di fronte all’esperto spagnolo Pablo Andujar. Nei quarti di finale, il piemontese aveva superato in tre set l’altro azzurro Filippo Baldi. Ma c’è un altro giovane azzurro, classe 1996, che in questa settimana ha gua-dagnato il proprio best ranking: si tratta del marchigiano Gianluigi Quinzi, ora n.153.

Tokyo e Pechino,che sorpreseLo scorso week-end, le due grandi ca-pitali del Lontano Oriente ci hanno re-galato due sorprese tennistiche degne di tal nome, premiando lo splendido 2018 di due protagonisti tanto inattesi quanto meritevoli. Tokyo e il Giappo-ne hanno dovuto assistere a un’altra finale perdente di un loro eroe spor-tivo, dopo la sconfitta di Naomi Osa-

ka nell’edizione femminile di qualche settimana fa. Kei Nishikori, autentico idolo delle folle in Giappone, si è do-vuto arrendere a Daniil Medvedev. Il giovane russo, classe 1996, ha firmato una settimana memorabile, mettendo un punto esclamativo a una stagione che a gennaio lo vedeva alla posizione n.84 del mondo, mentre oggi è il 22° giocatore del pianeta (e uno dei pri-mi 20 nella Race). Era stato uno degli

Fabio Fognini in carriera non ha mai vinto così tante partite in un anno come nel 2018 (43)

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circuito mondiale

8 Next Gen più forti del 2017 qualifi-candosi per le Finals di Milano. Il suo tennis piatto, poco appariscente ma terribilmente efficace, gli ha permesso di dominare (6-2 6-4) anche Nishikori, che non vince un torneo Atp dal 2016 (Memphis). Quello del moscovita è il terzo titolo in carriera, ma è il primo Atp 500, classe di tornei dove prima di questa settimana non aveva mai rag-giunto nemmeno le semifinali.L’altra grande sorpresa, anch’essa giunta con punteggio netto e fedele a quanto visto in campo, l’ha messa a segno Nikoloz Basilashvili a Pechi-no. In Cina il georgiano di Tbilisi ha messo in mostra il suo miglior ten-nis, potente e muscolare, perdendo un solo set in tutta la settimana e dominando uno spento Del Potro in finale. Il georgiano è meno giovane di Medvedev (è nato nel 1992), ed è appena dietro al russo nel ranking (22 Medvedev, 23 Nikoloz), ma in tre mesi ha messo ben due titoli 500 in bacheca (Amburgo, Pechino).

Halep si ferma,Wozniacki riparteIl 30° titolo di Caroline Wozniacki è uno di quelli che pesano, parecchio.

La danese, che trionfando agli Austra-lian Open 2018 era riuscita a liberarsi di quel fastidiosissimo asterisco che la indicava come “numero 1 priva di Slam”, vincendo in Cina ha reso ancor più memorabile una stagione che ora potrebbe considerarsi la più impor-tante della sua carriera. Per laurearsi campionessa a Pechino, uno dei cin-que Premier Mandatory del circuito Wta e dietro solo agli Slam come peso e importanza nella stagione femmini-le, l’attuale n.2 del ranking è cresciuta di giorno in giorno, senza mai smarri-re un set e battendo in finale Anasta-sija Sevastova, la talentuosa lettone semifinalista agli US Open. Il livello di Caroline, per la verità non eccezio-

Il 23enne georgiano Nikoloz Basilashvili ha vinto a Pechino il suo 2° titoloin carriera: è n.23 del ranking mondiale. Battuto Del Potro (con lui sopra, a destra) con un doppio 6-4; a destra, Simona Halep, ferma fino a fine anno; sotto,Caroline Wozniacki vincitrice a Pechino

Palermo svela (a Milano) il ritorno nel tennis WtaIl settimo piano della Rinascente di Milano, la esclusiva location con vista sulle guglie del Duomo, ha fatto da cornice all’an-nuncio del ritorno del tennis Wta in Sicilia, con i 30esimi Palermo Ladies Open, che dopo cinque anni in Malesia tornano nella storica sede del Country Time Club di Mondello. Gli Internazionali Femminili di Palermo erano nati nel 1988, entrando nel circuito WTA nel 1990. Tante le Top Ten protagoniste negli anni: Mary Pierce, Arantxa Sanchez, Jennifer Capriati, Ju-stine Henin e le italiane Raffaella Reggi, Sandra Cecchini, Laura Golarsa, Laura Garrone, Silvia Farina, Flavia Pennetta, Tathiana Garbin, Sara Errani e Roberta Vinci, vincitrice dell’ultima edizione nel 2013. Il torneo ritornerà quindi il 20 luglio del 2019, in un periodo dell’anno turisticamente splendido per la Sicilia. Campo centrale rinnovato (2.200 posti a sedere) con impianto led, niente contributi pubblici, introduzione della tessera “I Love Palermo Ladies Open” destinata agli appassionati che potranno usufruire di sconti nell’acquisto degli abbonamenti e nei negozi convenzionati, pacchetti vacanza. Sono queste solo alcune delle grandi novità che aspettano la Wta al suo ritorno a Palermo.

nale per buona parte della stagione, è schizzato alle stelle proprio nella settimana in cui è arrivata la preoc-cupante diagnosi del problema alla schiena di Simona Halep: la numero 1 del mondo ha un’ernia al disco. Il lun-go stop che si preannuncia per la ten-nista romena potrebbe concedere alla danese un’altra possibilità di diventa-re numero 1, lei che aveva raggiunto la vetta per la prima volta nel 2010, proprio in occasione del suo primo trionfo a Pechino. In classifica però sono ancora separate da un divario di circa 1.000 punti, e la danese dovrà anche fronteggiare la ‘cambialona’ da 1.375 punti della vittoria a Singapore dello scorso anno.

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atp e wtafocus next gen

È già Shapo-maniaDenis Shapovalov è l’idolo di migliaia di ragazzi e ragazze in tuttoil mondo. Il suo modo di “stringere” il cappello fa tendenza, non solotra i suoi 250.000 seguaci su Instagram. E non ha ancora 20 anni...

DI ALESSANDRO NIZEGORODCEW

FOTO GETTY IMAGES E INSTAGRAM

Talento cristallino, braccio d’o-ro e un futuro radioso tra i grandi del tennis. Denis Sha-povalov, appena rientrato tra i

Top 30 dopo la convincente semifinale nell’Atp 500 di Tokyo, è già una star del circuito mondiale e ha migliaia di fan in ogni parte del mondo. Lo stile di ‘Shapo’, atteso tra i protagonisti alle Next Gen Atp Finals di Milano, è ormai noto a tutti, ma che tipo di ragazzo si nasconde dietro a quel fenomenale ro-vescio lungolinea in salto?

Un tennista, mille culture - Shapova-lov nasce a Tel Aviv, Israele, il 15 aprile 1999, da genitori russi, ma ben prima di compiere un anno di età la famiglia si trasferisce in Ontario, la provin-cia più popolosa del Canada. Mamma Tessa, già vice-campionessa dell’Unio-ne Sovietica, insegna al piccolo Denis i primi dettami del tennis e nel 2012 apre un’Academy a Vaughan, città di 300.000 abitanti nei pressi di Toronto, dove Shapovalov cresce sotto tutti i punti di vista sino ad arrivare alla vit-toria di Wimbledon Junior e ai grandi e precoci risultati nel professionismo

Milano 2018: i biglietti in venditaLa seconda edizione delle Next Gen Atp Finals andrà in scena dal 6 al 10 novembre 2018. È già possibile acquistare i biglietti per tutte le sessioni di gioco che si svolgeranno come nel 2017 al polo fieristico di Milano-Rho. Per comprare i tagliandi basta andare su ticketing.nextgenatpfinals.com, accessibile anche dal sito ufficiale della manifestazione (www.nextgenatpfinals.com). Il 6, il 7 e l’8 novembre, giornate dedicate ai round robin, sono previste due sessioni, quella pomeridiana dalle 14 e quella serale dalle 19.30. Poi sessione unica a partire dalle 19.00 per le semifinali di venerdì 9 e le due finali di sabato 10. Disponibili anche biglietti cumulativi e abbonamenti.

grazie, anche, a coach Martin Lauren-deau. “Credo che la mia determinazio-ne, il fuoco che ho dentro e la voglia di vincere arrivino dalla mia anima slava - racconta Shapovalov - mentre il mio

orgoglio è tutto canadese. Il Canada è un paese fiero, costruito sugli immigra-ti che negli anni lo hanno popolato e fatto crescere attraverso l’accettazione delle tante differenze culturali”.

Qui, Denis Shapovalovcon i messaggi dei fancanadesi; sopra, firma

autografi; a destra,una “vecchia” foto di famiglia col fratello;

sotto, la tendenzadel cappello

allacciatoiper-stretto

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atp e wtafocus next gen

Féfe cantala Next GenFederica Sartori, in arte Féfe, ha presentato nei giorni scorsi su SuperTennis Tv il video del suo nuovo singolo ‘I’ll be the one (Next Gen)’, che ci accompagnerà nelle prossime settimane e potrà essere ascoltato durante le Next Gen Atp Finals di Milano. Figlia di coach Massimo Sartori, sto-rico allenatore di Andreas Seppi, Federica aveva intrapreso la strada del tennis prima di dedicarsi anima e corpo alla musica. Il brano è potente e anche il video, girato in verticale (insieme al ten-nista Next Gen romano Marco Mosciatti), è iper-social e moderno. “Sono davvero contenta di tut-to questo - scrive Féfe sulla sua pagina Facebook - del progetto, che sia la prima canzone scritta da me, di aver messo insieme lo sport e la musica, di aver lavorato con persone nuove, di avere l’op-portunità di rappresentare la nuova generazione, di chi mette in gioco se stesso per raggiungere i propri obiettivi, di lavorare con persone che cre-dono in questo insieme a me, di sentirmi al posto giusto, di amarlo alla follia”. (al.ni.)

Shapo e l’Italia - Nella storia tenni-stica di Shapovalov c’è stata e c’è an-cora un po’ d’Italia. Il suo primo vero coach, a sostegno di mamma Tessa, è stato l’italo-canadese Adriano Fuori-via, che ha seguito Denis dal circuito giovanile sino all’ingresso nel profes-sionismo. Attualmente anche il suo fisioterapista arriva dallo Stivale: il suo nome è Stefano De Pirro e ha già lavorato con giocatori del calibro di Thiem, Cibulkova, Gulbis e Pouille.

Passato e futuro - Tanti giovani giocatori del circuito non conosco-no nel dettaglio la storia del tennis e dei suoi grandi campioni. L’ecce-zione è proprio Denis Shapovalov. “Ho guardato e continuo a guarda-re tantissimi vecchi match - ha più volte raccontato -. Conosco i tennisti degli anni ’90 come fossero miei fa-miliari e in particolare mi soffermo su Federer, Sampras, Rafter e sui ca-nadesi. Uno dei miei video preferiti è quello della vittoria del mio mentore

Daniel Nestor su Stefan Edberg: Da-niel, mancino come me, era un ‘Next Gen’ di vent’anni quando, nel 1992, al suo esordio in Coppa Davis superò in cinque set lo svedese sul veloce di Vancouver. Lui per rispetto non esul-tò. Io probabilmente mi sarei lasciato andare un po’ di più, ma quel match rimane un punto di riferimento”.

Hockey, che passione! - “Se non aves-si giocato a tennis probabilmente avrei cercato di fare carriera nella NHL”. Sha-povalov è un grandissimo appassiona-to di hockey su ghiaccio e, nella NHL (National Hockey League) il suo tifo sfrenato va ai Toronto Maple Leafs. A

proposito di hockey, ‘Shapo’ si è detto emozionatissimo quando alla Rogers Cup a fare il tifo sugli spalti era presen-te Wayne Gretzky, uno dei più grandi della storia dell’NHL, il Federer dell’ho-ckey. Oltre al ghiacchio, Shapo non di-sdegna l’NBA ed è un grande tifoso dei Toronto Raptors, che impegni permet-tendo segue spesso dal vivo.

La ‘Shapo Fashion’ - Ottimo tennista ma anche grande personaggio. Shapo-valov fa ormai tendenza anche sui so-cial, come dimostra la ‘Shapo Fashion’. Di cosa si tratta? “Ho la testa abbastan-za piccola - ha spiegato il canadese - e quindi devo stringere molto i cappelli che indosso. Mi dicono che ormai que-sto stile sia stato definito da un paio di persone ‘Shapo Fashion’…”. Un pa-io… che sono diventate centinaia e poi migliaia in pochi minuti. Almeno tanti quanti i followers di Shapovalov sui so-cial Network: su Facebook sono 33.000, su Twitter 67.000 e addirittura 250.000 su Instagram.

Qui sopra, con Sloane Stephens a una partita dei Toronto Raptors, squadra dell’NBAper cui fa il tifo; sotto, in veste da turista in piazza San Pietro e, più a destra, con la leggenda dell’hockey mondiale Wayne Gretzky

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I tre Next Genpiù grandi di sempreLe vittorie dei giovanissimi hanno sempre un’alone di eccezionalità e suscitano emozioni uniche. Nel tennis le tre imprese da teenager più clamorose di sempre portano il nome di tre campionissimi: Bjorn Borg, Boris Becker e Michael Chang

DI ALESSANDRO MASTROLUCA

FOTO GETTY IMAGES

1 Bjorn Borg, teenager da 17 titoli

Alla Blombackaskolan di Sodertalje una scena così non l’hanno mai vi-sta. Mats Hasselqvist, impiegato di banca e presidente del comitato sve-dese di Coppa Davis, è andato a fa-re pressione perché Bjorn Borg, non troppo a suo agio in geografia, possa abbandonare la scuola in anticipo. È meglio che si dedichi al tennis, dice. Ha 17 anni quando debutta a Wim-bledon, nell’edizione del boicottag-gio, il 1973. Perde nei quarti contro il mancino inglese Roger Taylor, ma a fine partita le ragazzine sono tut-te intorno al biondo svedese dagli occhi di ghiaccio. Anche Taylor una scena così non l’aveva mai vista.Uno così non l’ha mai visto nemme-no Ilie Nastase, il genio più sregolato nella storia del gioco. “Gioca come uno strozzino, non ti dà niente gra-tis” dice. Per tutta la finale degli In-ternazionali d’Italia del 1974 ha cer-cato invano di spezzare il ritmo di quelle gambe che si muovono senza sosta, di scatenare almeno una fuga-

Qui lo svedese Bjorn Borg festeggia la vittoria agli

Internazionali d’Italia 1974; a sinistra, il successo a

Wimbledon nel ’76;sotto, attorniato

dalle fan e con la tortadel 20° compleanno

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ce espressione di stupore o di insod-disfazione su quel volto sfingesco. È una maschera. Borg è un giovane ribelle che spaccava le racchette e sfidava l’autorità, ma ha deciso di nascondere la cenere sotto un tappe-to di calma ostentata. “Se fossi riu-scito a tenere a freno la rabbia per un colpo sbagliato o per le chiamate dubbie sarei diventato imbattibile” spiegava. Entra nel WCT, il ricco cir-cuito itinerante creato dal petroliere texano Lamar Hunt. Dopo la vittoria di Roma del 1974, gli organizzatori dell’Open di Stoccolma gli regala-no un accompagnatore d’eccezione al Roland Garros: Percy Rosberg, il coach che gli impone di mantenere il rovescio a due mani e convincerà Stefan Edberg a rinunciare al suo. Ar-riva in finale contro Manolo Orantes che vince i primi due set ma sotto un caldo soffocante non regge la fatica. Negli ultimi tre set Borg perde due game. È il suo primo titolo Slam. Ne vincerà tre prima dei vent’anni. Conquisterà, sempre da teenager, 16 titoli ATP, record che sarà eguaglia-to da Rafa Nadal, ma 17 tornei totali perché nel maggio 1976 batte Guil-lermo Vilas a Dallas nelle WCT Finals, l’equivalente del Masters per i gioca-tori del circuito WCT. Uno così non lo rivedremo più.

2Chang, il ‘cinese’ e la rivoluzione francese

Ogni sera, Michael Chang e sua mam-ma in hotel accendono la tv. Aspet-tano le notizie da Pechino, dove da sette settimane va avanti la protesta a piazza Tienanmen in nome della li-bertà e della democrazia. Il 4 giugno 1989 un uomo, un ‘milite’ ignoto, si erge fiero in piedi davanti ai carri ar-mati. È la foto del secolo. Il giorno dopo, quando il mondo sco-pre quello scatto, il diciassettenne Chang sfida Ivan Lendl, il numero 1 del mondo, negli ottavi del Roland Garros. È nato a Hooboken, nel New Jersey, da due chimici taiwanesi im-migrati negli Usa. È diventato, nel 1987, il più giovane vincitore del-lo Us Open junior, e quello è il suo quarto Slam. Da un anno è un ferven-te cristiano, e quando avverte i primi segni dei crampi sul 2-1 nel quinto set, sceglie di aver fede e non ab-bandonare la partita. Da Lendl aveva perso nel 1988 a Des Moines, in Iowa. Erano tornati insieme verso l’hotel. “Non hai un servizio, e soprattutto

non hai una seconda. Ti muovi molto bene ma ti serve un’arma per soprav-vivere là fuori” gli dice Lendl.Sul 4-2 15-30 serve da sotto. E Lendl ci casca. Il pubblico è senza parole. Sul primo match point il n.1 sbaglia la prima. Chang aspetta la seconda a un metro del rettangolo del ser-vizio. La gente lo deride, Lendl urla all’arbitro che però non può far nul-la. La seconda, deviata da un nastro fatale, è lunga. Chang supera il russo Andrej Chesnokov in semifinale e si gioca il titolo contro Stefan Edberg. È dal 1955 che uno statunitense non conquista Parigi. ‘Michelino’ domina

il primo set 6-1, perde secondo e ter-zo ed è sotto di un break nel quarto. Ma rimonta, porta il match al quinto e vince 6-1 3-6 4-6 6-4 6-2 è il più gio-vane vincitore di sempre del Roland Garros. Il merito di quel successo, di-ce, “e di tutto quello che mi succede nella vita è di Gesù”. Non otterrà mai più niente di simile, non vincerà un altro Slam ma quelle due settimane gli cambiano la vita. “Prima non sapevo che pensare di me come americano, ero solo un ragaz-zino diverso dagli altri. In quei giorni per la prima volta ho capito davvero cosa volesse dire essere cinese”.

Tre immagini dell’impresa di Michael Chang al Roland Garros del 1989; l’americanovinse a Parigi a 17 anni; qui sopra con la coppa dei Moschettieri, sotto alla premiazione dopo la finale vinta ai danni dello svedese Stefan Edberg in cinque set

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atp e wtaterza pagina

3 Re Boris fa bum bumnel Centre Court

“Re Boris primo” titolano i giornali inglesi. “Con la passione di un Frie-drich Nietzsche o di un Ludwig van Beethoven, Boris Becker da Leimen ha stravolto il mondo del tennis a Wimbledon”, scrive il Time. È un Blitzkrieg, quello del 1985. Becker deflagra a 45 anni dal bombarda-mento tedesco che aveva devastato il Centre Court. È professionista da un anno, allena-to da Ion Tiriac, che gli fa anche da manager e per seguire lui ha lascia-to il campione argentino dalla sen-sibilità poetica Guillermo Vilas. Nel 1985, Becker si presenta ai Cham-pionships dopo aver centrato il titolo al Queen’s. “Se gioca così, vincerà an-che Wimbledon”, dice il sudafricano Johan Kriek. Al terzo turno, si salva 9-7 al quinto contro lo svedese Joakim Nystrom. Negli ottavi, si fa male a una caviglia contro lo statunitense Tim Mayotte e pensa di ritirarsi ma Tiriac e Bosch gli urlano di chiedere l’intervento del medico. Finirà 6-2 al quinto, la storia continua. Non si allena fino alla vigilia del quarto di finale contro Henri Lecon-te, il mancino francese che ha eli-minato Ivan Lendl, mai vincitore ai Championships. Perdono anche John McEnroe e Jimmy Connors, battuti dallo stesso avversario, il sudafri-cano Kevin Curren, diventato statu-nitense da un paio di mesi. Non sa-rà “Born in the Usa” ma trascorre la vigilia della partita più importante della carriera a un concerto di Bruce Springsteen. Becker batte lo svedese Jarryd, quinta testa di serie, in se-mifinale e raggiunge la finale senza dover affrontare nessuno dei primi tre al mondo. Boris Franz Becker deve il secondo nome al nonno, morto alla vigilia del torneo. I genitori, che gli hanno inse-gnato a battersi sempre per quello in cui crede, gli hanno tenuto nascosta la notizia. Così contro Curren può fare la storia, solo ritardata dal dop-pio fallo sul primo match point. Sul secondo, trattengono il fiato mamma Elvira, papà Karl-Heinz, la sorella maggiore Sabine, il presidente del-la federazione tedesca Richard von Weizsäcker che aveva 17 anni quan-do vide Gottfried von Cramm perde-re la finale di Wimbledon del 1937. Alle 17.26 è game, set, match, Be-

cker. Chiude 6-3 6-7 7-6 6-4, diventa il più giovane campione di sempre a Wimbledon e il primo a trionfare senza essere testa di serie. Ha 17 anni e 227 giorni, in Germa-nia non può nemmeno guidare. Ha cinque mesi meno del vincitore del torneo junior, il messicano Leonar-do Lavalle. Quando torna a Leimen, è come se fosse atterrato il Papa. I

festeggiamenti sembrano non fini-re mai. Il preside della scuola che ha lasciato a sedici anni gli chiede: “Tornerai?” “Guardi, ho appena vinto Wimbledon, magari no”. Quel giorno, scrive nell’autobiogra-fia The Player, “Boris da Leimen è morto e un nuovo Boris è nato, da subito di proprietà di tutti. Addio, libertà”.

1985: il tedesco BorisBecker, soltanto 17enne,conquista il titolodi Wimbledon: in finalebatte per 6-3 6-7 7-6 6-4il sudafricano Kevin Curren

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i numeri della settimana

I primi 20 del ranking AtpPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Rafael Nadal (ESP) 82602 Roger Federer (SUI) 69003 Novak Djokovic (SRB) 64454 Juan Martin del Potro (ARG) 61305 Alexander Zverev (GER) 47556 Marin Cilic (CRO) 45357 Dominic Thiem (AUT) 38258 Kevin Anderson (RSA) 36409 Grigor Dimitrov (BUL) 3620

10 John Isner (USA) 338011 David Goffin (BEL) 286512 Kei Nishikori (JPN) 273013 Fabio Fognini (ITA) 231514 Kyle Edmund (GBR) 199015 Stefanos Tsitsipas (GRE) 198716 Diego Schwartzman (ARG) 197517 Jack Sock (USA) 185018 Lucas Pouille (FRA) 182519 Borna Coric (CRO) 181520 Milos Raonic (CAN) 1800

I primi 20 italiani del ranking AtpPos. Rank. Nome Punti

1 13 Fabio Fognini 23152 21 Marco Cecchinato 17683 47 Andreas Seppi 10214 54 Matteo Berrettini 9325 86 Lorenzo Sonego 6596 115 Paolo Lorenzi 4937 122 Thomas Fabbiano 4608 142 Stefano Travaglia 4059 150 Simone Bolelli 389

10 151 Luca Vanni 38511 153 Gianluigi Quinzi 37412 164 Salvatore Caruso 33713 175 Alessandro Giannessi 32414 184 Matteo Donati 30415 189 Andrea Arnaboldi 295

16 218 Lorenzo Giustino 25617 219 Stefano Napolitano 25518 221 Gian Marco Moroni 25419 241 Federico Gaio 22620 244 Filippo Baldi 223

Le prime 20 del ranking WtaPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Simona Halep (ROU) 74212 Caroline Wozniacki (DEN) 64903 Angelique Kerber (GER) 54004 Naomi Osaka (JPN) 47705 Elina Svitolina (UKR) 43506 Karolina Pliskova (CZE) 43457 Petra Kvitova (CZE) 42558 Sloane Stephens (USA) 40229 Julia Goerges (GER) 3785

10 Kiki Bertens (NED) 374011 Aryna Sabalenka (BLR) 326512 Anastasija Sevastova (LAT) 324013 Garbine Muguruza (ESP) 317014 Daria Kasatkina (RUS) 315015 Elise Mertens (BEL) 311516 Caroline Garcia (FRA) 3045 17 Serena Williams (USA) 2976 18 Jelena Ostapenko (LAT) 286319 Madison Keys (USA) 281620 Ashleigh Barty (AUS) 2605

Le prime 20 italiane del ranking WtaPos. Rank. Nome Punti

1 31 Camila Giorgi 15332 79 Sara Errani 7913 198 Martina Trevisan 2984 202 Giulia Gatto-Monticone 2905 212 Jasmine Paolini 2896 230 Martina Di Giuseppe 2657 236 Deborah Chiesa 2498 245 Anastasia Grymalska 2279 262 Jessica Pieri 200

10 302 Stefania Rubini 15811 319 Georgia Brescia 14212 394 Federica Di Sarra 9713 397 Gaia Sanesi 9514 401 Angelica Moratelli 9415 402 Camilla Rosatello 93

16 405 Lucrezia Stefanini 9217 435 Martina Caregaro 8618 440 Martina Colmegna 7919 494 Bianca Turati 7220 507 Lucia Bronzetti 67

Record: 52 ace in 3 set!

DI GIORGIO SPALLUTO

52 gli ace messi a segno da Tobias Simon (nella foto Internazionali Val Gardena)al Challenger di Ortisei nel match vintoal tie-break del 3° set sul bosniaco Setkic.Si tratta del record di ace a livello Challenger e della seconda migliore prestazione in un match al meglio dei 3 set, dopo i 54 ace fatti registrare da Gary Muller contro Peter Lundgren nelle qualificazioni di Wimbledon del 1993. In quell’occasione, però, il terzo set terminò 20-18 al tie-break del terzo. A livello Atp il record di ace, in un match al megliodei 3 set, appartiene a Ivo Karlovic: 45 ace ad Halle contro Berdych nel 2015.

8 le finali perse consecutivamente da Kei Nishikori che non vince un titolo da febbraio 2016 (Memphis). Dopo aver vinto 11 delle prime 16 finali in carriera, il giapponeseha visto il suo bilancio precipitare a 11-13.

76 gli anni della coppia formata da David Ferrer e Ivo Karlovic, finalisti del Challenger di Monterrey, vinto dal valenciano 16 anni dopo l’ultimo successo a livello Challenger. I due sono stati protagonisti della finale di categoria più anziana di sempre, superando quella del torneo di San Benedetto del 1982 tra Franulovic (36 anni) e Nastase (35).

2 gli Atp 500 vinti da Nikoloz Basilashvili, l’unico ad aver vinto più di un Atp 500nel 2018 (Amburgo, Pechino). Il georgianoè il 10° a vincere almeno 2 di categorianella stessa stagione. Il record di “500”vinti in un anno appartiene a Del Potroche nel 2013 se ne aggiudicò 4:Rotterdam, Washington, Tokyo e Basilea.

22 i punti vinti consecutivamenteal servizio da Daniil Medvedev nella finaledi Tokyo che lo vedeva opposto a Kei Nishikori. Il russo ha chiuso il torneo aggiudicandosigli ultimi 32 turni di battuta nei qualiha concesso 2 palle break.

I PRIMI 16 DELLA RACE TO MILANPos. Nome (nazionalità) Punti

1 Alexander Zverev (GER) 44102 Stefanos Tsitsipas (GRE) 18723 Denis Shapovalov (CAN) 14404 Alex de Minaur (AUS) 12185 Frances Tiafoe (USA) 10456 Taylor Fritz (USA) 8287 Andrey Rublev (RUS) 7408 Jaume Munar (ESP) 641

Pos. Nome (nazionalità) Punti9 Michael Mmoh (USA) 541

10 Lloyd Harris (RSA) 50311 Hubert Hurkacz (POL) 49412 Ugo Humbert (FRA) 47613 Felix Auger-Aliassime (CAN) 43614 Reilly Opelka (USA) 43015 Casper Ruud (NOR) 42316 Marc Polmans (AUS) 365

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Di nuovo live dall’Europa

Stoccolma e Mosca. Il grande tennis dei due circuiti ritorna in Europa dopo il tour asiati-co. Che in realtà non si conclu-

derà prima della fine di questa setti-mana. Su SuperTennis, da oggi fino a domenica, ci sono in programma le dirette di due eventi Wta Internatio-nal, quelli di Tianjin e di Hong Kong. Domenica mattina le finali, rispetti-vamente alle 8.00 e alle 10.00. Ma da lunedì addio fusi orari ‘impegnativi’, perché sul canale 64 del digitale ter-restre, in chiaro e gratis, tornano i match a partire dall’ora di pranzo fino a cena, in un ping-pong imma-ginario tra il torneo di femminile di Mosca, un grande classico, e l’even-to Atp indoor di Stoccolma. Oltre alle dirette, novembre si avvicina, e continuano gli appuntamenti (lunedì e mercoledì alle 15.15) con Azzurro

il tennis in tv

Giovedì 1100:00 - ATP 250 Shenzhen (replica)02:00 - WTA Pechino (replica)04:00 - ATP 500 Tokyo (replica)06:00 - Reloaded Coppa Davis SF07:00 - ATP 500 Pechino (replica)08:45 - Regionando 09:00 - LIVE WTA International Hong Kong 10:45 - Supertennis Today11:00 - LIVE WTA International Hong Kong 12:45 - Supertennis Today13:00 - LIVE WTA International Hong Kong 14:45 - Supertennis Today 15:00 - Laver Cup 201816:45 - Tennis Parade17:00 - WTA International Hong Kong (replica)19:00 - WTA International Hong Kong (replica) 16:45 - Tennis Parade21:30 - WTA International Hong Kong (replica)23:30 - Azzurro Next Gen

Venerdì 1200:00 - WTA International Hong Kong (replica)02:00 - Laver Cup 201804:00 - ATP 500 Pechino Finale (replica) 05:30 - LIVE WTA International Tianjin 07:00 - LIVE WTA International Tianjin 08:00 - LIVE WTA International Hong Kong 09:30 - Supertennis Today 09:45 - LIVE WTA International Hong Kong 11:15 - Supertennis Today 11:30 - LIVE WTA International Hong Kong 12:45 - Supertennis Today 13:00 - LIVE WTA International Hong Kong 15:00 - Supertennis Today15:15 - WTA International Tianjin (replica)17:00 - WTA International Tianjin (replica)19:00 - WTA International Hong Kong (replica)21:00 - WTA International Hong Kong (replica) 23:00 - WTA International Hong Kong (replica)

Sabato 1301:00 - WTA International Hong Kong (replica)03:00 - WTA International Tianjin (replica)04:00 - WTA Pechino Finale (replica) 05:30 - LIVE WTA International Tianjin 07:00 - LIVE WTA International Tianjin 08:00 - LIVE WTA International Hong Kong09:45 - Supertennis Today 10:00 - LIVE WTA International Hong Kong 11:45 - Supertennis Today 12:00 - WTA International Tianjin (differita) 13:45 - Supertennis Today 14:00 - WTA International Tianjin (replica)16:00 - WTA International Tianjin (replica)18:00 - WTA International Hong kong (replica)20:00 - WTA International Hong kong (replica) 22:00 - Circolando, TC Bonacossa22:30 - Laver Cup 2018

Domenica 1400:00 - ATP 500 Tokyo (replica)02:00 - ATP 500 Pechino Finale (replica)04:00 - WTA International Tianjin (replica) 06:00 - WTA International Tianjin (replica) 08:00 - LIVE WTA International Tianjin09:45 - Supertennis Today 10:00 - LIVE WTA International Hong Kong 11:45 - Supertennis Today 12:00 - Circolando, TC Bonacossa12:30 - Laver Cup 201814:15 - Supertennis Today14:30 - WTA International Tianjin (replica)16:15 - Magazine ATP16:45 - WTA International Hong kong (replica)18:45 - ATP 500 Pechino (replica) 20:45 - Tennis Parade21:00 - WTA Premier Pechino (replica)23:00 - ATP 500 Tokyo (replica)

Lunedì 1501:00 - WTA International Tianjin (replica)03:00 - WTA International Hong kong (replica)05:00 - Rolanded Coppa Davis SF 06:00 - WTA International Tianjin (replica) 08:00 - WTA International Hong kong (replica) 10:00 - Beach Tennis Semifinale Maschile 12:00 - Discovering Next Gen 13:30 - LIVE WTA Mosca 15:15 - Azzurro Next Gen Italia 15:30 - LIVE ATP Stoccolma 17:15 - LIVE WTA Mosca 18:45 - News 19:00 - LIVE WTA Mosca 20:30 - LIVE ATP Stoccolma 22:15 - Bandeja22:30 - ATP Stoccolma (differita)

Martedì 1600:00 - WTA Mosca (differita) 02:00 - WTA Mosca (replica)04:00 - WTA Mosca (replica)06:00 - ATP Stoccolma (replica) 08:00 - ATP Stoccolma (replica) 09:45 - Azzurro Next Gen Italia12:00 - LIVE ATP Stoccolma 13:30 - LIVE WTA Mosca14:00 - Bandeja15:30 - LIVE WTA Mosca17:15 - Tennis Parade 17:30 - LIVE WTA Mosca18:15 - News 19:00 - LIVE WTA Mosca 20:30 - LIVE ATP Stoccolma 22:15 - Bandeja22:30 - ATP Stoccolma (differita)

Mercoledì 1700:00 - ATP Stoccolma (differita) 02:00 - WTA Mosca (replica)04:00 - ATP Stoccolma (replica)06:00 - WTA Mosca (replica) 08:00 - ATP Stoccolama (replica) 09:45 - Bandeja10:00 - LIVE WTA Mosca 12:00 - LIVE WTA Mosca13:45 - Azzurro Next Gen Italia14:00 - LIVE ATP Stoccolma16:00 - LIVE WTA Mosca17:30 - LIVE WTA Mosca 18:30 - LIVE ATP Stoccolma 20:15 - News 20:30 - LIVE ATP Stoccolma22:15 - Tennis Parade22:30 - WTA Mosca (differita)

Tianjin e Hong Kong: domenica 14 ottobre due finali Wta

NB: il palinsesto è soggetto a modifiche. In rosso gli eventi live, in giallo le News, in verde le prime emissioni, in azzurro le differite e in viola gli speciali

Lo Stockholm Open nato nel 1969 si gioca al Kungliga Tennishallen di Stoccolma (foto Atp)

Next Gen, per scoprire chi sono gli italiani che dal 2 al 4 novembre an-

dranno a caccia di una wild card per le Next Gen Atp Finals.

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campionati a squadre serie a1

Assalto all’AnieneSi riparte dalla vittoria dei romani, un successo targato Next Gen coni fratelli Berrettini e con Liam Caruana. L’altra corazzata è il Park Genova di Fognini, Andujar, Arnaboldi e il baby Musetti. Gironi e squadre

DI ALESSANDRO NIZEGORODCEW

FOTO GETTY IMAGES

Il campionato di Serie A1 è pronto ad aprire i battenti domenica 14 otto-bre con le prime sfide della Regular Season. Saranno 24 le compagini,

tra maschile e femminile, che cerche-ranno di raggiungere i Playoff o una tranquilla salvezza. Come ogni anno saranno impegnati tanti giocatori di al-tissimo livello e giovani Next Gen dalle grandi potenzialità.

Corazzata Park, certezza AnieneIl Circolo Canottieri Aniene, vincitore dello Scudetto 2017, è da considerarsi tra le grandi favorite per la conquista del titolo. Lo scorso anno il sorteggio del girone mise di fronte Aniene e Park Genova, che furono ‘costrette’ a sfidarsi in una sorta di finale anticipata all’in-terno dello stesso raggruppamento. Nel 2018 le due compagini saranno in due diversi gironi e punteranno, en-trambe, alla finalissima. I campioni in carica possono contare su una rosa di grandissimo livello, che vede in prima linea i ‘vivai’ Matteo e Jacopo Berretti-ni e Liam Caruana, oltre a Simone Bo-lelli, Gianluigi Quinzi e Flavio Cipolla. Anche il Park Genova non è da meno, come racconta Andrea Arnaboldi, at-tuale numero 189 Atp e autore di una buona stagione a livello challenger. “La nostra squadra è, come ogni anno, di livello molto alto - spiega il canturino - e, oltre ai soliti Fabio Fognini, Alessan-dro Giannessi, Pablo Andujar e i ‘vivai’ Gianluca Mager e Lorenzo Musetti, ci sarà anche il nuovissimo acquisto Pe-ter Gojowczyk, numero 68 del mondo e lo scorso vincitore del torneo Atp 250 di Metz. Sul veloce, in particolare, po-trebbe darci una grossa mano qualora dovessimo arrivare in finale. Musetti? Il talento non è in discussione e credo che quest’anno inizierà a farci vedere di che pasta è fatto anche in Serie A1”. Nel

femminile riflettori puntati ovviamente sul Tc Prato, campione in carica, di Mar-tina Trevisan, Lucrezia Stefanini, delle giovani Giulia Peoni e Lisa Piccinetti e dei nuovi acquisti Tereza Martincova (237 Wta) e Kristina Kucova (317 Wta). A cercare di sbarrare la strada alle to-scane vi saranno presumibilmente le corregionali del Ct Lucca, le romane del Tc Parioli e il Tc Genova, in attesa di una nuova grande sorpresa come fu, lo scorso anno, il Club Atletico Faenza.

Nuovi e vecchi stranieriLa presenza di giocatori stranieri di alto e altissimo livello renderà il cam-pionato di Serie A1 ancor più compe-titivo e interessante. Il pubblico, che soprattutto in alcuni impianti può am-montare a 300-400 unità per ogni sin-golo match, potrà assistere a incontri di alcuni Top 100 come Jan-Lennard Struff, Aljaz Bedene, Marton Fucsovics e Peter Gojowczyk, pronti a difendere i colori delle proprie squadre e a dare

Fabio Fognini, tesseratoper il Park Genova,all’attacco dei campionid’Italia della Canottieri Aniene, che inveceschierano l’altro topplayer azzurroMatteo Berrettini(sotto)

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campionati a squadre serie a1

spettacolo. Non mancano anche gio-vani stranieri dal sicuro interesse, già protagonisti nel circuito internaziona-le, come Carlos Taberner e Sebastian Ofner, o vecchie volpi del mondo Atp come Adrian Ungur, Pablo Andujar, Sil-via Soler-Espinosa, Mandy Minella e An-drey Golubev. A Massa Lombarda, tra l’altro, quest’anno il pubblico di casa potrà scoprire il giovane tennista cine-se Zhizhen Zhang, 21 anni e n.458 Atp.

Un Parioli rinnovatopunta in altoIl Tennis Club Parioli di Roma vanta la presenza nel massimo campionato sia della squadra maschile che femminile. Le compagini gestite e capitanate da Vittorio Magnelli e Bobo Meneschinche-ri potranno contare su alcuni nuovi ac-quisti di grande interesse che scende-ranno in campo accanto alle bandiere del club. Nel maschile riflettori puntati sul ‘vivaio’ Gian Marco Moroni, che è or-mai a ridosso dei Top 200 dopo una sta-gione straordinaria a livello Challenger. A supportare ‘Jimbo’ saranno presenti i ‘soliti’ Matteo Fago, Miljan Zekic, Ante Pavic e i nuovi acquisti Pietro Rondo-ni e soprattutto Thomas Fabbiano. “La mia programmazione prevede alcuni Challenger in Cina - spiega il pugliese, attualmente al n.122 Atp - ma, al mio ri-torno, scenderò in campo con il Parioli il maggior numero di match possibili”. Anche la squadra femminile si è rinno-vata e, se è vero che ha ‘perso’ Martina Caregaro (passata all’Usd Tennis Bei-nasco in A2), potrà contare in rosa su Martina Di Giuseppe, che ha disputato la miglior stagione internazionale del-la sua carriera, sulle ragazze del vivaio Nastassja Burnett, Beatrice Lombardo e Martina Biagianti, oltre ai nuovi acqui-sti stranieri Silvia Soler-Espinosa, Tena Lukas ed Elena Gabriela Ruse. Anche il Tc Genova cercherà di infilarsi nel gruppeto delle favorite. “La squadra punterà ai Playoff - spiega la veterana Alberta Brianti, ex n.55 Wta - e proverà a farlo grazie alla presenza di una sem-pre più forte Liudmila Samsonova e del nuovo arrivo Lucia Bronzetti, ragazza in grande crescita. Senza dimenticare la genovese Deborah Ginocchio, che lo scorso anno ha fatto molto bene. Per quanto mi riguarda cercherò di dare il mio solito apporto di esperienza”.

Matricole terribiliLe sei neopromosse sono pronte a dare battaglie per la salvezza grazie a innesti importanti, spirito di squa-

Maschile da quattro gironi,due raggruppamenti nel femminileIl campionato di Serie A1 maschile vedrà in campo quattro gironi da quattro club ciascuno.Girone 1: Tc Parioli (Ro), Circolo del Tennis Palermo (Pa), Sporting Club Sassuolo (Mo), Ct Maglie (Le).Girone 2: Massa Lombarda (Ra), Circolo Canottieri Aniene (Ro), Tc Crema (Cr), Tc Genova (Ge).Girone 3: Tc Palermo Due (Pa), Tc Italia (Lu), Sg Angiulli (Ba), Ata Trentino (Tn).Girone 4:Circolo Tennis e Vela Messina (Me), Selva Alta (Pv), Park Genova (Ge), Tc Prato (Po)

Così la prima giornataGirone 1: Ct Palermo - Sc Sassuolo, Tc Parioli - Ct MaglieGirone 2: Tc Genova - Cc Aniene, Massa Lombarda - Tc CremaGirone 3: Ata Trentino - Angiulli, Tc Italia - Tc Palermo DueGirone 4: Tc Prato - Park Genova, Selva Alta - Tennis e Vela Messina

Il campionato femminile vedrà in campo otto squadre suddivise in due gironi da quattro club così suddivisi:Girone 1: Tc Genova (Ge), Ct Lucca (Lu), Ca Faenza (Ra), Società Canottieri Casale (Al)Girone 2: Usd Tennis Beinasco (To), Tc Prato (Po), Tc Parioli (Ro),Circolo della Stampa Sporting (To)

La prima giornata femminileGirone 1: Casale - Tc Genova, Ct Lucca - Ca Faenza.Girone 2: Beinasco - Tc Parioli, Stampa Sporting - Tc Prato.

Il baby Lorenzo Musetti, 15 anni, anche lui tesserato per il Park Genova; sotto, Thomas Fabbiano, pugliese, nuovo acquisto del Parioli

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campionati a squadre serie a1

dra e grande determinazione. La Serie A2 2017, disputatasi in primavera, ha promosso nel massimo campionato maschile lo Sporting Club Selva Alta, l’Angiulli Bari, il Circolo del Tennis e della Vela di Messina e lo Sporting Club Sassuolo, mentre nel femminile hanno raggiunto la Serie A1 Canottieri Casale e Circolo Tennis Lucca. “Il Circolo del Tennis e della Vela di Messina parteci-perà per la prima volta al campionato di Serie A1 - racconta Gianluca Naso, ex numero 175 Atp, che difenderà i colo-ri del club siciliano - e c’è grandissima attesa tra i nostri soci che, come ogni anno, arriveranno in massa a seguire le sfide casalinghe. Ogni domenica a Mes-sina c’è un’atmosfera incredibile, con oltre 400 persone a tifare per noi dal primo all’ultimo punto. Per raggiunge-re l’obiettivo della salvezza si alterne-ranno due stranieri Top 200: l’argenti-no Marco Trungelliti, recente finalista nel challenger di Firenze, e lo spagnolo Enrique Lopez-Perez. Puntiamo mol-to sui due ragazzi del vivaio, i fratelli Fausto e Giorgio Tabacco, che speriamo possano regalarci belle soddisfazioni”.

V come vivaioNello stesso girone è presente anche lo Sporting Club Selva Alta, che può vantare una rosa di tutto rispetto e gio-cherà i match casalinghi sul cemento. “Siamo una squadra buona ed equili-brata - spiega Roberto Marcora, attuale numero 303 Atp - che vede nel roster tennisti del calibro di Alessandro Be-ga, Jaroslav Pospisil e Uladzimir Igna-tik. Il nostro punto di forza è il vivaio, che può contare su un grande giova-ne in ascesa come Filippo Baldi”. Pri-ma apparizione in Serie A1 anche per lo Sporting Club Sassuolo, che poche stagioni fa militava in Serie C prima di un’incredibile scalata. “Il nostro nume-ro uno è Stefano Napolitano - raccon-ta il giovane Enrico Dalla Valle, classe 1998 e 648 Atp - e il nostro obiettivo è la permanenza nella massima serie. La squadra si basa sulla presenza di due buoni tennisti come Filippo Leonardi e Davide Della Tommasina oltre al vivaio Michele Vianello, un 2001 di grande ta-lento. Siamo una grande famiglia, l’am-biente è fantastico e speriamo di rega-lare qualche gioia al nostro pubblico”. Nel femminile il Circolo Tennis Lucca, seppur neopromosso, ha già ambizio-ni di vertice. Il club toscano è uno dei favoriti per la vittoria finale potendo contare, come vivaio, sulle sorelle Jes-sica e Tatiana Pieri oltre che su Jasmine

Paolini. In campo anche due giocatrici dal sicuro affidamento come Giulia Re-mondina, campionessa italiana di Se-conda categoria, e Alice Matteucci. “La squadra è di alto livello - racconta pro-prio la Matteucci, abile in singolare ed eccellente in doppio - e siamo tutte ca-riche per questa nuova stagione di A1”.

Giovani semprepiù competitiviCome già anticipato, sono tanti i gio-vani italiani che, grazie alla regola del ‘vivaio’, avranno la possibilità di met-tersi in luce e, soprattutto, di fare espe-rienze importanti in vista dei tornei internazionali e del professionismo. Un percorso che, in passato, è stato

fondamentale per il romano Matteo Berrettini, oggi top 60 al mondo che ha mosso i primi passi al Circolo Canottie-ri Aniene in Serie A1 quando era ancora under 18. Il Tc Parioli, per esempio, ve-drà in campo sempre più spesso Flavio Cobolli, figlio dell’ex pro Stefano, oltre a Martina Biagianti e ai fratelli Andrea e Francesco Bessire. Nel Tc Italia Marco Furlanetto continuerà il proprio per-corso di crescita proprio come Loren-zo Musetti, recente semifinalista agli Us Open Junior, che difende i colori del Park Genova. La Serie A1 è tensio-ne, esperienza, emozione e capacità di giocare di squadra e per la squadra. Insegnamenti che questi ragazzi si por-teranno dietro per tutta la loro carriera.

Next Gen ed esperienza, Gian Marco Moroni (a sinistra), altro elementochiave del Tc Parioli, e la veterana Alberta Brianti, Tc Genova 1893 (a destra)

Le date, il regolamento, la formulaIl campionato di Serie A1 prenderà il via domenica 14 ottobre con la prima giornata. L’ultima gior-nata della ‘regular season’ andrà in scena il 18 novembre, mentre nei week-end successivi sarà il turno di Playoff e Playout.MASCHILE - La Serie A1 maschile vede in campo 16 compagini divise in quattro gironi, ognuno dei quali composto da 4 squadre. Nella fase a gironi ogni circolo giocherà 6 incontri, affrontando gli avversari sia in casa che in trasferta. Le prime classificate dei quattro gironi si sfideranno in due semifinali Playoff che decreteranno le finaliste. Le seconde di ogni girone saranno salve, mentre terze e quarte affronteranno i Playout che vedranno scendere in A2 quattro club.FEMMINILE - Nel femminile le squadre partecipanti sono 8 divise in due gironi da 4. Le prime e le seconde classificate si sfideranno nei Playoff scudetto, mentre terze e quarte parteciperanno ai Play-out. La finali, sia maschili che femminili, si disputeranno in una sede unica dal 7 al 9 dicembre 2018.4 SINGOLARI, 2 DOPPI - La singola sfida maschile viene disputata attraverso sei incontri: 4 singolari e 2 doppi. Ogni club è obbligato a schierare due giocatori under 30 provenienti dal vivaio (tesserati per il circolo in questione per due anni, anche non consecutivi, da under 12, 14 o 16) sia in singolare che in doppio. I doppi vengono giocati con la regola del ‘no ad’ e con super tie-break nel terzo e decisivo set.3 SINGOLARI, UN DOPPIO - Nel femminile, invece, la singola sfida viene disputata attraverso quattro incontri: 3 singolari e 1 doppio. Ogni club è obbligato a schierare una giocatrice under 30 proveniente dal vivaio (stessa regola del maschile). I doppi vengono giocatori con la regola del ‘no ad’ e con supertiebreak nel terzo e decisivo set.STRANIERI - Sia nel maschile che nel femminile vi è la possibilità di schierare un/a tennista straniero/a per ogni singola giornata. È importante sottolineare che, per poter partecipare a Playoff/Playout il giocatore in questione deve aver disputato almeno un match (di singolare o di doppio) durante la ‘regular season’. (al.ni.)

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campionati italiani giovanili

Squadroni underAssegnati gli scudetti giovanili con il successo di Tennis e Vela Messina e Ct Bologna nell’under 16, Sporting Eur e Ct Palermo trionfano tragli Under 14. Junior Palocco e Ct Lucca conquistano i tricolori Under 12

DI VIVIANO VESPIGNANI

I sei titoli nazionali assegnati dai campionati italiani under a squadre hanno portato a quota 333 il totale delle vittorie archiviate a partire dal

lontano 1947, allorché l’Associazione Tennis Ambrosiana di Milano tenne a battesimo i campionati maschili under 18 - poi soppressi nel 2002 al pari di quelli femminili - schierando Fausto Gardini e Umberto “Bitti“ Bergamo.

Under 16, scudettia Messina e Ct BolognaGiocati con una settimana d’anticipo sul calendario nazionale, i campionati maschili under 16 hanno confermato i pronostici: il Tennis e Vela di Mes-sina si è imposto in finale, sui propri campi in terra rossa, ai danni dell’ATA Battisti di Trento. E così i tricolori sono stati appannaggio dei fratelli Fausto e Giorgio Tabacco che hanno ribadito i titoli under 12 e under 14 firmati ri-spettivamente nel 2014 e nel 2016. In questa occasione hanno superato per 2-1 il Tc Finale (Finale Ligure) al primo turno, 2-1 il Park Genova in semifinale e 2-0 in finale l’ATA Battisti che schiera-va Mattia Bernardi e Davide Ferrarolli e che a sua volta aveva battuto 3-0 sia il Castellazzo Parma che il club romano New Magnolie.Sui campi del Tennis Club Todi, il cam-pionato under 16 in gonnella ha laure-ato, per la seconda volta in questa ca-tegoria (nel 1980 fecero centro Sandra Cecchini e Alessandra Raiteri), il Circo-lo Tennis Bologna. Prime protagoniste sono state, nel confronto finale col TC Riccione, Arianna Zucchini e la campio-nessa italiana under 14 Giulia Martinel-li le quali, oltretutto, hanno compiuto un percorso netto battendo anche il CT Bardolino e il Break Point di Savona.

Le due triplettedell’Under 14Nella categoria under 14 sia lo Sporting

Club di Roma che il Circolo del Tennis di Palermo si sono resi protagonisti di una straordinaria impresa vincendo il terzo titolo nazionale nell’arco di tre anni consecutivi: under 12 nel 2016 e under 14 nel 2017 e 2018. Al Ten-nis Club Cagliari il quartetto romano

formato da Nicolò Ciavarella, Daniele Minighini, Silvio Mencaglia e Filippo Mugnaini ha regalato allo Sporting il quinto titolo della sua storia prevalen-do per 3-0 in finale sul Tc Napoli. Al Villa Carpena di Forlì Giorgia Pedone e la titolatissima Virginia Ferrara (cinque

I campioni italiani a squadre Under 16: tra i maschi successo per il Tennise Vela Messina (a sinistra) e trale ragazze titolo al Ct Bologna (sopra)

Scudetti a squadre Under 14 perlo Sporting Eur Roma (maschile, quisopra) e Ct Palermo (femminile, destra)

Da U12 a U16, finali e classificheUnder 16 maschile, Circolo Tennis e Vela MessinaLa finale - Tennis e Vela Messina b. ATA Battisti Trento 2-0: Fausto Tabacco b. Mattia Bernardi 5-7 6-2 6-2, Giorgio Tabacco b. Davide Ferrarolli 6-4 6-2.La classifica: 1° Tennis e Vela Messina, 2° ATA Battisti Trento, 3° New Magnolie Roma, 4° Park Tennis Club Genova, 5° TC Parioli Roma, 6° CT Lucca, 7° Circolo del Castellazzo Parma, 8° TC Finale.

Under 16 femminile, Tennis Club 1971 TodiLa finale - CT Bologna b. TC Riccione 2-0: Arianna Zucchini b. Maya Ceccarelli 6-2 6-3, Giulia Martinelli b. Letizia Migani 2-6 6-3 6-3.La classifica: 1° CT Bologna, 2° TC Riccione, 3° TC Finale, 4° Break Point Savona, 5° Match Ball Siracusa, 6° CT Bardolino, 7° Aureliano Tennis Team Civitavecchia, 8° Torres Tennis Sassari.

Under 14 maschile, Tennis Club CagliariLa finale - Eur Sporting Club Roma b. TC Napoli 3-0: Nicolò Ciavarella b. Mariano Tammaro 6-4 7-5, Daniele Minighini b. Lorenzo Peluso 6-4 6-1, Silvio Mencaglia-Filippo Mugnaini b. Peluso-Leonardo Vivezio 7-5 6-0.La classifica: 1° Eur Sporting Club Roma, 2° TC Napoli, 3° Circolo della Stampa Sporting Torino, 4° Eurotennis Treviso, 5° TC Perugia, 6° CT Bologna, 7° TC Milano Bonacossa, 8° Match Ball Firenze.

Under 14 femminile, Tennis Villa Carpena Forlì La finale - Circolo del Tennis Palermo b. TC Parioli Roma 2-0: Giorgia Pedone b. Matilde Coen 6-1 6-2, Virginia Ferrara b. Chiara Castellano 6-2 6-2.La classifica: 1° Circolo del Tennis Palermo, 2° TC Parioli Roma, 3° TC Rungg Appiano, 4° TC Pistoia, 5° TC Bisenzio, 6° TC Piazzano Novara, 7° New Magnolie Roma, 8° Scuola Tennis Gigi Nembro.

Under 12 maschile, CT Dino De Guido MesagneLa finale - Junior Tennis Palocco Roma b. Villa Carpena Forlì 2-0: Daniele Rapagnetta b. Lorenzo Angelini 7-5 7-6(3), Giorgio Gatto b. Riccardo Ercolani 7-6(5) 6-1.La classifica: 1° Junior Tennis Palocco Roma, 2° Villa Carpena Forlì, 3° TC Siracusa, 4° TC Villa-santa, 5° CT Pescara, 6° Nuovo Tennis Bovolone, 7° CT Perugia, 8° Park TC Genova.

Under 12 femminile, Associazione Tennis CampobassoLa finale - CT Lucca b. TC Palermo Due 2-0: Anastasia Bertacchi b. Emanuela Dolce 6-3 6-2, Sofia Scatola b. Chiara Davì 4-6 6-2 6-4.La classifica: 1° CT Lucca, 2° TC Palermo Due, 3° Junior Tennis Milano, 4° TC Parioli Roma, 5° TC Milano Bonacossa, 6° CT Scaligero Verona, 7° Junior Tennis Palocco Roma, 8° Villa Carpena Forlì.

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campionati italiani giovanili

volte campionessa italiana individuale tra il 2015 d il 2017) hanno concluso la loro vittoriosa cavalcata superando il Parioli di Roma, unico club presente in tre dei sei campionati a squadre.

Lucca e Palocco,campioni Under 12Anastasia Bertacchi e Sofia Scatola sono emerse nelle contese per il titolo under 12 in gonnella, giocate all’Associazione Tennis di Campobasso, col risultato di regalare al Circolo Tennis Lucca il terzo titolo nazionale. Contemporaneamente a Mesagne, sui campi del Circolo Tennis Dino De Guido, Giorgio Gatto e Daniele Rapagnetta, già protagonisti nella scor-sa Coppa Lambertenghi (i campionati italiani under 12 individuali), hanno decretato il successo dello Junior Ten-nis Palocco di Roma, per la prima vol-ta campione d’Italia a squadre, nonché 117° club capace di entrare nel novero dei circoli “scudettati”. I posti d’onore sono stati appannaggio del Villa Carpe-na e del Tc Palermo Due.Infine, è interessante annotare la gra-duatoria aggiornata dei club più tito-lati nell’ambito dell’intera storia dei campionati giovanili a squadre. In vet-ta con 30 vittorie troviamo il Parioli (Roma), tallonato dal Tc Milano Bona-cossa a quota 28. Seguono, in doppia cifra, Tc Genova 1893 con 22 successi, Junior Tennis Milano con 19, Virtus Bologna con 17, Park Tc Genova con 12 e Ct Bologna con 11.

I tricolori under 12 a squadre sono andati ai ragazzi dello Junior Palocco (sopra, in bianco) e alle ragazze del Ct Lucca (in rosso)

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eventi

L’ottava edizione di “Tennis & Friends”Il 13 e il 14 ottobre al Foro Italico torna la manifestazione che unisce sport e salute. 18.000 mq di area sanitaria, 30 aree specialistiche, 80 postazioni sanitarie e 24 ecografiche. Visite specialistiche gratis per tutti

Sabato 13 e domenica 14 ot-tobre, dalle 10.00 alle 18.00 al Foro Italico di Roma, tor-na Tennis & Friends, uno

dei più importanti eventi sociali nell’ambito della prevenzione che unisce salute, sport, solidarietà e spettacolo.L’evento, divenuto ormai tradizio-nale per il grande pubblico, rinno-va e amplia l’area sanitaria: il Vil-laggio della Salute si estenderà per oltre 18.000 mq, e si articolerà in 30 aree specialistiche, 80 postazio-ni sanitarie e 24 ecografiche, dove l’equipe medica, composta da 180 figure professionali tra medici e operatori sanitari della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, eseguirà gratuita-mente visite specialistiche con esa-mi diagnostici approfonditi.

45 mila check-up“Dopo otto anni, siamo davvero felici dei risultati conseguiti con oltre 45.000 check-up gratuiti rea-

lizzati. Nel 2018 è partito il primo tour nazionale che ha visto pro-tagonista Napoli e la Campania. Stiamo contribuendo alla diffusio-ne della cultura della prevenzione in Italia”, sono le parole del Prof. Giorgio Meneschincheri, direttore

medico delle relazioni esterne del-la Fondazione Policlinico A. Gemel-li IRCCS, specialista in Medicina preventiva. “Tennis & Friends è na-to con l’obiettivo di vincere la resi-stenza comune della maggior parte della popolazione a sottoporsi ad

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eventi

esami e check-up, dovuta anche al timore di conoscere o scoprire pa-tologie. Nel corso di questi anni, inoltre, abbiamo associato preven-zione e sport, leva fondamentale per la diffusione del corretto stile di vita; in questa edizione avre-mo anche un Villaggio dello sport, grazie al sostegno del C.O.N.I. e al supporto delle maggiori federazio-ni sportive italiane che ci permet-teranno di estendere notevolmente l’area dedicata allo sport”.

Una crescita continuaTennis and Friends, nato nel 2011 per la prevenzione delle Malattie Tiroidee e Metaboliche e la promo-zione della salute, ha richiamato l’interesse di anno in anno di un pubblico sempre più numeroso. Durante le sette edizioni di Tennis & Friends di ottobre, le sei parteci-pazioni agli Internazionali e quel-la inedita realizzata quest’anno al Tennis Club Napoli, sono state raggiunte complessivamente oltre 120.000 persone e più di 45.220 check-up gratuiti, con il 38% di pazienti richiamati per esami dia-gnostici nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale. Di questi il 35% è stato sottoposto a terapia farmacologica e il 6,5% a interven-to chirurgico. “Fare prevenzione si-gnifica adottare strategie per evita-re la comparsa di una malattia o a limitarne gravità e peggioramento. Una diagnosi precoce non solo sal-va una vita, ma riduce anche i costi del Sistema Sanitario Nazionale”, aggiunge Giorgio Meneschincheri.Il percorso è stato reso possibi-le dal coinvolgimento della Fon-dazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, struttura ospedaliera riconosciuta come ec-cellenza nazionale che, in questi anni, ha avuto un ruolo di primo piano nella diffusione della cultu-ra della prevenzione nella Capita-le e che ha affiancato le eccellen-ze campane nella prima tappa del tour nazionale.

Medici in campoL’équipe sanitaria è composta da specialisti della Fondazione Policli-nico A. Gemelli, della Polizia di Sta-to, dell’Aereonautica Militare e dei Carabinieri. Come detto sono tren-ta le aree specialistiche, oltre 80 postazione sanitarie, che verranno

allestite durante Tennis & Friends; lì sarà possibile sottoporsi a Check-up gratuiti. C’è poi un’area del Mi-nistero della Salute, nella quale verranno allestite sale visita e di diagnostica per la prevenzione dei tumori femminili ginecologici e al seno, coordinate dal Prof. Giovanni Scambia e dal Prof. Riccardo Maset-ti. Inoltre saranno allestite delle al-tre aree informative riguardo a temi d’assoluta importanza come vacci-nazioni e salute materna, alimen-tazione e fasi di vita della donna, disturbi alimentari e dipendenze.

E c’è molto altroTennis & Friends, oltre all’Area Sa-lute, predispone nel Villaggio di-

Tutti gli amici di Tennis & FriendsDietro ad una formula così semplice c’è un’organizzazione molto impegnativa, facilitata dall’aiuto dei tanti partner, dalla disponibilità dei professionisti del Gemelli e dalla presenza di personaggi del mondo della cultura, dello sport e dello spettacolo impegnati in un vero e proprio Torneo Tennis Celebrity in grado di intrattenere il pubblico in attesa di effettuare il proprio check-up gratuito. Questo cocktail di elementi e l’atmosfera creata dalla presenza sul campo degli ambassador, aiuta a coinvolgere e sensibilizzare molta parte del pubblico che altrimenti non si sottoporrebbe agli esami.Giunta alla ottava edizione, la manifestazione è realizzata in collaborazione con la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e CONI, con il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Mini-stri, del Ministero della Salute, Regione Lazio, Roma Capitale, della Polizia di Stato, dell’Aereonautica Militare, Vigili del Fuoco e Carabinieri. Partecipano le maggiori federazioni sportive come la Federazione Italiana Tennis, la Federazione Italiana Sport Equestri, la Federazione Italiana Rugby e da quest’anno anche la Federazione Italiana Golf, Federazione Italiana Pallacanestro, Federazione Italiana Pallavolo, Federazione Italiana Badminton e Federazione Italiana Di Atletica Leggera.SOSTENITORI - Accanto al presidente onorario di “Tennis & Friends” Nicola Pietrangeli, amba-sciatore italiano del tennis nel mondo, e Lea Pericoli, ambasciatrice della manifestazione, ci sono anche Nicola Zingaretti, Luigi De Magistris, Vincenzo De Luca, Giovanni Malagò, Francesco Rutelli, Paolo Bonolis, Rosario Fiorello, Maria De Filippi, Mara Venier, Paola Cortellesi, Fiorella Mannoia, Giorgio Panariello, Bruno Vespa, Renato Zero, Max Gazzè, Lorella Cuccarini, Carlo Verdone, Renzo Arbore, Albano Carrisi, Loredana Lecciso, Luca Barbarossa, Maria Grazia Cucinotta, Milly Carlucci, Dolcenera, Nicola Piovani, Fausto Brizzi, Veronica Maya, Massimiliano Ossini, Stefano Meloccaro, Neri Marcorè, Paola Perego, Lillo e Greg, Max Giusti, Noemi, Sebastiano Somma, Luca Barbaros-sa, Roberto Ciufoli, Massimo Wertmuller, Edoardo Leo, Anna Pettinelli, Neri Parenti, Lucio Presta, Renato Balestra, Matteo Garrone, Giuseppe Giannini, Vincent Candela, Bernardo Corradi, Stefano Fiore, Clarence Seedorf, Giuliano Giannichedda, Max Biaggi, Potito Starace, Diego Nargiso, Filippo Volandri, Tony Esposito, Jimmy Ghione, Dario Marcolin, Ignazio Oliva, Antonio Giuliani, Paolo Cala-bresi, Margherita Buy, Filippo Bisciglia, Valeria Altobelli, Valeria Marini, Francesco Giorgino, Gianni Rivera, Nancy Brilli, Barbara Palombelli, Franco Di Mare, Gennaro Calabrese, Francesco Bentivoglio, Stefano Fresi e Ricky Memphis, Giuseppe Pancaro, Sinisa Mihajlovic e... tanti altri ancora.

verse aree dedicate allo sport con intrattenimento ludico e ricreativo per i più piccoli. Una sempre mag-giore attenzione è rivolta ai gio-vani, con le attività sportive delle federazioni: verrà allestito un vero e proprio Villaggio dello Sport, nel quale le sempre più numerose Fe-derazioni presenti, permetteranno loro di testarsi negli sport che rap-presentano.Gli studenti di alcune scuole sa-ranno coinvolti venerdì 12 ottobre, con una data speciale a loro dedi-cata. In questa occasione, i ragazzi potranno svolgere attività didatti-che in aree interamente dedicate alla lotta contro il bullismo e alla sana alimentazione.

circuito fit-tpra

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Limit... no limitsLe due categorie limitate al livello power di 45 e 65 hanno qualificato8 amatori alle AWT Finals di Capri. Grandi protagonisti nei rankingi fighter del Sud. Andiamo a conoscere chi si giocherà i titoli di fine anno

DI CLAUDIA PAGANI

Amatori senza limiti... se non quelli del power. In otto, 4 nel Limit 45 e 4 nel Limit 65, saranno protagonisti a fine ot-

tobre a Capri delle AWT Finals 2018, il master di fine anno. Il migliore di tut-ti quest’anno è stato Pietro Visalli, l’avvocato palermitano che con il suo entusiasmo è riuscito a coinvolgere nu-merosi altri Fighters nel circuito. È lui a occupare il primo posto del ranking Limit 45. “Giocando in Sicilia e in giro per l’Italia - spiega - ho conosciuto tanti amici e ho capito che lo spirito Fit-Tpra era ciò che faceva per me. Nonostan-te i miei limiti tecnico-atletici - conti-nua - sono riuscito a scalare la classi-fica arrivando al n.1 dei Limit 65, ma un grave infortunio mi ha impedito di qualificarmi per il Master 2017 a Bre-scia. Adesso il mio power è sceso, sono nella categoria Limit 45 e questa volta mi sono qualificato per Capri”. Dietro a Visalli in classifica c’è il 44enne torine-se Stefano Gnech, che gioca a tennis solo da un anno: “Grazie al Tpra ho vis-suto momenti speciali, come giocare sul campo Pietrangeli poco dopo aver visto giocarci i migliori al mondo, e poi la vittoria negli Us Open, che mi ha fat-to completare il Grand Slam”.

Passione senza etàTerzo qualificato è Massimino Zaino, 48 anni di Nettuno (Roma), ha un’a-genzia di assicurazioni e ha iniziato a giocare nell’agosto 2016 al Tennis Aca-demy di Nettuno. “Tra allenamenti e partite gioco 3, 4 volte alla settimana. Spero di continuare a migliorare, salire di livello e magari vincere qualche tor-neo”. Chiude l’elenco Lucio Oieni, il più ‘maturo’ della truppa con i suoi 60 anni (ben portati). È un altro siciliano doc, vive a Palermo ma per molti anni ha girato il mondo seguendo appunto le comunità di Siciliani all’estero per la Regione Sicilia. “Sono stato lontano dal tennis per 35 anni - racconta -, non

Tutti i qualificati nel Limit 45 e 65Ecco chi sono i qualificati nelle categorie di singolare maschile Limit 45 e Limit 65 alle AWT Finals di Capri. Limit 45: Pietro Visalli, Stefano Gnech, Massimino Zaino, Lucio Oieni. Limit 65: Giampaolo Peretti, Annibale Chiriaco, Fabrizio Ferrara, Massimo Roca.

avrei mai pensato di ricominciare a quest’età con partite e tornei come un ragazzino. Imparai dai Salesiani negli Anni ’60, poi a 18 anni le priorità cam-biarono. Ora ho ripreso in mano la rac-chetta e mi godo questa seconda giovi-nezza. A Capri sarei soddisfatto anche vincendo una sola partita, anche per-ché la meta turistica è splendida di sé. È così che convinco anche mia moglie a venire in trasferta”.

I Limit 65Tra i Limit 65 guida la truppa il vete-rano campano Giampaolo Peretti: “Sono ingegnere elettronico e ho una grande famiglia con 5 figli - racconta -. Il mio è stato un ritorno al tennis dopo 25 anni di inattività totale. Ho ripreso per caso ma sono un compe-titivo e mi ci sono tuffato”. Dietro di lui, che ha centrato la qualificazione per il secondo anno filato, c’è un altro

palermitano. È Annibale Chiriaco, 52 anni, imprenditore. Lo scorso anno al Master di Brescia vinse il titolo di Best New Fighter 2017. “Adesso cercherò di portare a casa un altro titolo anche se la concorrenza è tosta. Atleticamente sono preparato e pur amando la ter-ra darò il massimo anche sui campi sintetici”. Il terzo qualificato è, manco a dirlo, il 50enne avvocato Fabrizio Ferrara di Palermo. “La qualificazione al Master è stata inattesa ma spero di trascorrere tre giorni indimenticabili”. A chiudere il gruppo c’è un altro uomo del Sud. Massimo Roca, di Avellino, 42 anni, giornalista, completamen-te autodidatta. “Ho ripreso a giocare nel 2008 e sono stato conquistato dal fascino del Tpra e della formula ai 9 game. Sarò a Capri sia come giocatore che come promoter, una soddisfazio-ne doppia”.

Pietro Visalli (in blu), avvocato siciliano, comanda il ranking Limit 45; a destra,il piemontese Stefano Gnech, anche lui Limit 45, con le 4 coppe del SuperSlam 2018

racchette e dintorni

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Pro Staff e PrestigeIeri e oggi a confrontoAbbiamo analizzato e misurato in laboratorio le prime edizioni di questi due telai mitici e le ultime evoluzioni, uscite nel 2018. Raccontano come l’attrezzo tennistico, pur cercando di non snaturarsi, cambi faccia e prestazioni

DI RAFFAELLO BARBALONGA

Da tempo il popolo dei tenni-sti si divide tra nostalgici del passato, dove tutto era me-glio e il tennis rappresentava

lo sport nobile, e i positivisti del pre-sente, fatto di tecnologia e concretez-za. È pertanto ovvio che anche affron-tando il discorso ‘racchette’, ci si divide tra questi due mondi e le opinioni sono tanto diverse quanto fantasiose. Erano meglio i materiali d’un tempo? Le manifatture erano più accurate perché realizzate in Occidente? La globaliz-zazione ha standardizzato i processi produttivi? Le aziende risentono della crisi economica e non favoriscono la ricerca? Tutte domande che circolano e che non trovano facilmente risposte. Da osservatori che si vogliono scrolla-re di dosso supposizioni e pregiudizi abbiamo voluto fare un esercizio che ci pareva interessante: creare un con-fronto tra prodotti di epoche diverse e cercare di valutare le strade percorse. Per provare a capire anche una parte dell’evoluzione del tennis.

Prestige e Pro Staff, miti senza tempo - Esistono miti che attraversano il tempo e si rinnovano. Nel mondo delle racchette da tennis contemporanee Wilson e Head sono le due major con più antico blasone e prestigio (Babolat, la grande rivale a livello mondiale ha cominciato a pro-durre racchette nel 1994). In parte que-sto successo è dipeso dalla fortuna di alcuni modelli particolari, che hanno accompagnato i grandi campioni nelle vittorie più significative.Nel 1985 l’epopea della fibra sintetica raggiunge il suo apice e la produzione di racchette in grafite è tale da decre-tare la svolta definitiva del mercato e

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racchette e dintorni

così anche il tramonto ineluttabile del legno. Wilson non si può permettere di stare alla finestra, la mancanza di John McEnroe (che dal legno Wilson è passato alla Dunlop Max 200G, grafi-te e Nylon) come testimonial rappre-senta un vero cruccio per l’azienda americana. La produzione decide di puntare tutto su un telaio che andrà via via a sostituire il top di gamma, la famosa “Ultra 2”.

1985: nasce la Pro Staff - Si chiama “Pro Staff” e non verrà mai re-alizzata in formati standard (69sq.in) come le antesignane. Midsize (circa 83sq.in), Large e Super Large sono i for-mati che chiariscono subito la decisio-ne radicale di affrontare con coraggio un nuovo percorso. La composizione è per l’80% in graphite e per il 20% in Kevlar (aramide). Stefan Edberg, oltre a Chris Evert e Jimmy Connors (che per la prima volta abbandona la leggenda-ria “T-2000”), rappresenta il testimo-nial perfetto e le sue vittorie saranno il migliore biglietto da visita per questo mitico telaio. È l’inizio di una storia in-finita, alimentata soprattutto dalle figu-re di Pete Sampras e Roger Federer, che arriverà ai giorni d’oggi attraverso una sfilza di campioni e palmares davvero invidiabili.

1986: ecco la Prestige - Nell’an-no seguente, Head produce un mold innovativo e raffinato, la chiameranno “Prestige”. Il suo formato, è nuovo, lo definiscono “PRO”, cioè un “midplus”

I test di laboratorio con a confrontoi due modelli della Wilson Pro Staff,la prima del 1985 e l’ultima del 2018;Sotto, Pete Sampras testimonial Anni ‘80-‘90; oggi la utilizza Roger Federer

Pro Staff,le carte d’identitàWilson Pro Staff 1985Ampiezza piatto: 82,7Sq.inMateriali: Graphite 80%,Kevlar (aramide) 20%Peso: 340gSwingweight: 307,5 kg/cm2Bilanciamento: 31,5cmRigidità: 61 RA; Profilo: 17mm (costante)Pattern corde: 16x18

Wilson Pro Staff RF 2018Ampiezza piatto: 97Sq.inMateriali: Graphite, Kevlar (aramide),Basalto; Peso: 340gSwingweight: 306 kg/cm2Bilanciamento: 31,5cmRigidità: 68 RAProfilo: 21,5mm (costante)Pattern corde: 16x19

di grandezza superiore ad una stan-dard del 35% (93sq.in). Il materiale è un mix di graphite e piccole percentuali di Twaron (aramide). La vera novità ri-siede nella incredibile aerodinamicità, studiata nella galleria del vento e incre-mentata da un bumper inedito, il C.A.P.

(Computer Assisted-Protection), che riduce ulteriormente il CX della rac-chetta e la fa letteralmente “suonare” nell’aria. Henri Leconte, Emilio Sanchez e Thomas Muster sono tra i primi testi-monial ad utilizzarla. L’evoluzione nel corso degli anni la porterà ad essere il

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Sopra, il confronto tra i duemodelli della Prestige (‘86e 2018); I test di laboratoriocon a confronto i due modelli

mold più utilizzato in assoluto.Queste due icone del tennis hanno attraversato epoche e grandi cam-biamenti ma sono sempre riuscite a illuminare chiaramente la fantasia di milioni di tennisti di tutte le categorie e di tutte le età. Fascino, tecnologia, prestigio, sono immagini alimentate e sottolineate da sapienti campagne pubblicitarie. Non rimane quindi che scoprire come si siano evolute queste regine del tennis e quali differenze mostrino con le antenate.

COME ERANO IERILa racchetta delle star - Al di là delle infinite varianti create dal-la delocalizzazione di produzione avvenuta nel corso degli anni, dal Belgio, a Chicago, a S. Vincent, all’O-riente, la “Pro Staff” nasce con ca-ratteristiche precise: formato +20% (82,7 sq.in), peso 340gr. (in versio-ne siglata “L3”), flex 61RA (di rigidi-tà generale, cioè facendo flettere il telaio su un punto convenzionale), profilo 17mm. La racchetta presenta ‘a ore 3’ e ‘ore 9’ il caratteristico e consolidato sistema “PWS” (Perime-ter Weight System), che consente di stabilizzare il telaio diminuendo il fastidioso “twist” sui colpi decen-trati. Un telaio solido, spigoloso e sensibile che offriva (e offre tutt’ora) un eccellente equilibrio generale tra spinta e controllo di palla.La fuoriserie scontrosa - La “Presti-ge” si presenta fin da subito concet-tualmente differente. Formato +35% (93sq.in), peso 345gr. (in versione siglata L3), flex 63RA, profilo 19mm. Raccoglie in maniera piuttosto esplici-ta le istanze di snellezza da un telaio storicamente iconico come la Pro Ken-nex “Black Ace”, smussa ogni angolo e aggiunge un sistema di protezione della testa che non appare più un ele-mento posticcio ma anzi, contribui-sce a farne percepire tutta la affilata maneggevolezza. Se nella Wilson la vernice coprente tende a rendere il te-laio elegante e quasi vellutato, qui un semitrasparente lucido vuole svelare le materie che costituiscono la trama dello stampo. La “Prestige” è nervo-sa, “intollerante” e selettiva, ma se il giocatore ha le capacità di domarla, diventa una compagna insostituibile.Non rimane quindi che fare un salto di oltre trent’anni e ritrovarle oggi, cambiate e aggiornate al tennis con-temporaneo ma sempre sulla cresta dell’onda.

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Goran Ivanisevic e Marin Cilic, entrambi croati, entrambi con in mano la Head Prestige:il primo nella versione ‘antica’, l’altro con l’ultima del 2018

Le due Prestige,le carte d’identitàHead Prestige Pro 1986Ampiezza piatto: 93Sq.inMateriali: Graphite, Twaron (aramide)Peso: 344gSwingweight: 333 kg/cm2Bilanciamento: 32,5cmRigidità: 63 RAProfilo: 19mm (costante)Pattern corde: 18x20

Head Prestige Mid 2018Ampiezza piatto: 93Sq.inMateriali: Graphite, GraphenePeso: 320gSwingweight: 298 kg/cm2Bilanciamento: 31cmRigidità: 61 RAProfilo: 20mm (costante)Pattern corde: 16x19

COME SONO OGGIApparentemente hanno mantenuto i caratteri estetici delle antenate. “Pro Staff” si presenta opaca ed elegante, leggermente meno spigolosa ma sem-pre chiaramente “boxed”. “Prestige” lavora ancora una volta sul bumper/grommets e ne ricava una forma inedita e snella. Le differenze vengono però subito a galla nelle spe-cifiche. La “Pro Staff RF” cresce di dimensio-ni del piatto (97 Sq.In) ed acquista una corda orizzontale (16x19), mantiene un peso identico, (340gr. dichiarati), accresce la rigidità generale (68RA, il telaio acquista il basalto a rinforzare l’intreccio di Kevlar e Graphite) ed il profilo (21,5mm). La “Prestige” mantiene inalterato il piatto corde (93 Sq.in), il pattern di incordatura si dirada (16x19 contro i precedenti 18x20), diminuisce drasti-camente il peso (320gr. dichiarati), la rigidità generale scende di poco (61RA, il telaio perde il Twaron e acquista, in punti specifici, polvere di graphene), accresce anch’essa, anche se di po-co, il profilo (20mm). Abbiamo tenuto espressamente da parte il bilanciamen-to perché potrebbe trarre in inganno e alterare l’impressione di quanto cambi-no effettivamente questi telai a livello di massa inerziale. Il dato che sorpren-de di più è lo swingweight. Se infat-ti Wilson decide di mantenere quasi inalterata l’inerzia delle sue “Pro Staff” (307,5kg/cm2 per l’antenata e 306,0kg/cm2 sulla nuova), Head per “Prestige” rivoluziona tutto (298,0kg/cm2 la nuo-va a fronte dei vecchi 333kg/cm2). Diventa quindi molto interessante fare un confronto sulle scelte commerciali e il posizionamento di un determinato prodotto in relazione alle sue specifi-che. Wilson sceglie di mantenere un peso elevato e un’inerzia coerente al peso, aumenta la potenza del telaio con una rigidità superiore e un formato maggiorato e contemporaneamente la modera con l’introduzione di una cor-da in più. Head rinuncia a pesi elevati per essere più contemporanea ma non rinuncia alla sensibilità dell’attrezzo, mantenendo un flex “morbido”. Con questa scelta cede in parte sul fronte della potenza, perché in aggiunta sce-glie di non aumentare l’ampiezza del piatto e abbassa fortemente l’inerzia. La soluzione quindi è quella di diradare il pattern, facendo riacquistare spinta al telaio, rendendolo inoltre più tolle-rante e adatto alle rotazioni.

Racchette uguali?Neanche per sognoInsomma, tirando le somme che cosa possiamo portarci a casa da questa analisi? Al di là del tempo, dei proces-si produttivi, del rinnovamento dei materiali, le racchette da tennis sono

in un certo senso come il rack di un equalizzatore musicale. Abbiamo da-vanti tante levette, ognuna delle quali viene rappresentata da una “specifi-ca” del telaio. Variando le specifiche possiamo ottenere risultati simili ma sempre diversi. Peso, inerzia, am-piezza del piatto e pattern, profilo e rigidità generale sono i primi dati che vengono in mente. Ma esistono dettagli ancora più sottili che hanno grande importanza: polarizzazione, twistweight, recoilweight, tipo e am-piezza della sezione degli steli, lay-up, front beam, rigidità progressiva, eccetera eccetera, fino a elementi ac-cessori (come i grommets) che con-trariamente a ciò che si pensa hanno grande influenza sul comportamento di un telaio.Wilson Pro Staff e Head Prestige sono rimaste dei riferimenti del mercato, ma nel tempo si sono evolute e ade-guate all’evoluzione del gioco e alle esigenze dei giocatori moderni. Il no-me è rimasto lo stesso, ma la sostan-za è cambiata radicalmente. E se sono cambiate così loro, come può esserci ancora qualcuno che sostiene che le racchette siano tutte uguali?

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La domanda - Chi sono i super-seniors?

l’esperto risponde

Inviate le vostre domandeper l’esperto via e-mailI nostri esperti sono pronti a rispondere alle vostre domande sui più vari argomenti riguar-danti i vari aspetti del tennis. Come? Semplicissimo: scriveteci una email al seguente indiriz-zo di posta elettronica [email protected] con i vostri quesiti, le vostre curiosità, non più solo e soltanto di natura regolamentare. Sottoporremo i vostri messaggi ai nostri esperti, settore per settore, e vi risponderemo sulle pagine di questa rubrica settimana dopo settimana.

La rispostaI Super-Seniors sono sostanzialmente i veterani dei veterani. L’Itf distingue infatti i veterani (uomini e donne) in tre categorie: Young Seniors (Over 35, Over 40 e Over 45), Seniors (Over 50, Over 55 e Over 60) e Super-Seniors (Over 65, Over 70, Over 75, Over 80 e Over 85). Tutti i tornei del circuito Itf Seniors, che consiste in circa 400 eventi stagionali suddivisi fra 72 nazioni appartenenti ai cinque con-tinenti, si articolano in una serie di tabelloni (singolare, doppio e doppio misto) che possono includere una, due o tutte e tre le categorie (Young Seniors, Seniors e Super-Seniors).L’Itf organizza annualmente anche i Campionati mondiali, individuali e a squadre, che rappresentano per tutti i veterani il momento clou della stagione e che sono distinti, anche a livello logistico e temporale, sempre in base alle tre categorie.Quest’anno i ‘Mondiali’ Super-Seniors (Over 65-85) si sono disputati a fine estate in Croazia, a Umago, e hanno regalato all’Italia la medaglie d’oro di Giovanni ‘Vanni’ Argentini, vinci-tore nella categoria Over 80. Il classe 1938 lombardo, abruzzese d’origine ma brianzolo d’adozione, ha bissato il successo conquistato cinque anni fa nell’Over 75. Argentini è un auto-didatta: ha preso in mano la racchet-ta solo per una casualità, poi ha fatto il ‘portaborse’ di Nicola Pietrangeli alla Strada Lampadari di Vimercate e fa della forza fisica e mentale i suoi punti di forza, un po’ come quel Rafa Nadal, tanto apprezzato dal veterano azzurro, che diventa spesso oggetto delle discussione tra il nonno Vanni e i suoi nipoti, che invece sono tifosi di Roger Federer.Due medaglie d’oro azzurre erano giunte anche dai Campionati mon-diali Seniors (Over 50-60), dispu-tati quest’estate a Ulm in Germania: Valerio Catini nel doppio maschile Over 50 e Marco Filippeschi nel doppio misto Over 50, rispettiva-mente in coppia con l’australiano Garry Nadebaum e l’altra aussie Kerryn Cyprien. Per i Campionati mondiali Young Seniors, l’appunta-mento sarà, invece, tra ottobre e no-vembre a Miami negli Usa. (f.b.)

“Vanni” Argentini mostra la medaglia d’oro vinta nella categoria Over 80 ai Campionati mondiali Super-Seniors 2018 di Umago (Croazia); più in alto, la sua esultanza in campo