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ISTITUTO STATALE "RAFFAELE LOMBARDI SATRIANI " PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA A.S. 2016/2017 - 2017/2018 - 2018/2019 1

ISTITUTO STATALE RAFFAELE LOMBARDI SATRIANI PIANO … · 2017-11-25 · ORIENTAMENTO, DISPERSIONE ... centro di formazione e di cultura operando in un clima di consenso sociale su

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ISTITUTO STATALE "RAFFAELE LOMBARDI SATRIANI "PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA A.S. 2016/2017 - 2017/2018 - 2018/2019

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- Il presente Piano triennale dell’offerta formativa è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per ilriordino delle disposizioni legislative vigenti”;- il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola edelle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo;- il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 21/01/2016;- il piano è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 21/01/2016 ;- il piano è stato aggiornato dal collegio dei docenti nella seduta del 27/10/2016.L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla concreta destina-zione a questa istituzione scolastica da parte delle autorità competenti delle risorse umane e strumentalicon esso individuate e richieste.

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INDICE

PREFAZIONE ………………………………………………………………………………………………………….………… 4

LETTURA DEL TERRITORIO ………………………………………………………………………………………………… 4

PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO………………………………………………………………………………………… 5

Chi siamo …………………………………………………………………………………………………………………………

Organizzazione e gestione ………………………………………………………………………………………..………

5

6Indirizzi didattici …………………………………………………………………………………………………….……… 7

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA ………………………………………………………………… 11

La riforma della scuola e la legge 107 ………………………………………………………………………………

Dalla valutazione – autovalutazione – alla programmazione ……………………………….……………

Piano di Miglioramento .....................................................................................................

Schede progettuali/azioni ..................................................................................................

Progetti e attività extrascolastiche ……………………….............................................................

11

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12

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22FABBISOGNO PERSONALE …………........................................................................................

PROGRAMMAZIONE FORMAZIONE PERSONALE ................................................................

ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO ........................................................................................

CERTIFICATO DELLE COMPETENZE DI BASE ……………………………………………………………………….

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26

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28CRITERI METODOLOGICI E DIDATTICI - DIDATTICA MODULARE ……………………………………….. 28

ORIENTAMENTO, DISPERSIONE SCOLASTICA E RIORIENTAMENTO …………………………………… 29

VERIFICA E VALUTAZIONE STUDENTI ………………………………………………………………………………… 30

INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI ………………………………………………………………...

Valutazione ………………………………………………………………………………………………………………………

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42VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI …………………………………………………………………………. 43

INTERVENTI DIDATTICI, EDUCATIVI, INTEGRATIVI …………………………………………………………… 43

ORARIO DELLE LEZIONI, RICREAZIONE, VIGILANZA, INGRESSI E USCITE …………………………….. 44

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PREFAZIONE

Nel Piano dell’offerta formativa convergono le linee fondamentali che contraddistinguono l’Istituto nellasua esperienza di sperimentazione autonoma e guidata: è il documento fondamentale, la carta dellascuola, nella quale sono chiarite le finalità formative, gli indirizzi attivati, le scelte pedagogiche didattiche,le modalità dell’organizzazione, dell’autoverifica, tutto quanto serve a rendere l’istituto scolastico di frontealla collettività (in funzione della quale è istituita e deve produrre formazione) chiara e trasparente e adarle una sua identità. A partire dall’anno scolastico 2010/2011, con l’avvio della riforma della scuola secondaria superiore,sono da considerarsi parte integrante del POF il DPR No 89 del 15/03/2010 soprattutto nella parteriguardante l’art.2 (Identità dei licei), l’art.6 (Liceo Linguistico), art.8 (Liceo Scientifico), art. 9 (Liceo delleScienze Umane), l’allegato A (Il profilo culturale, educativo e professionale) e l’allegato H.Nella convinzione che alla base di ogni scelta pedagogica debba esserci una proposta educativa discussa econdivisa, i principi di tale proposta- che il Collegio dei docenti ha elaborato e riesaminato nel tempo-sonooggetto di questa progettazione con cui l’istituto si mostra all’esterno, mettendo a disposizione tutte lerisorse umane, organizzative e culturali per garantire ai propri studenti un migliore servizi .dal momento chela finalità della scuola è quella di educare persone libere da pregiudizi, fornite di specifiche e aggiornatecompetenze professionali, capaci di operare come cittadini responsabili e solidali, essa deve essere efficacecentro di formazione e di cultura operando in un clima di consenso sociale su un progetto culturalecondiviso da studenti e famiglie. L’Istituto riafferma come obiettivo una formazione culturale ampia e la flessibilità dell’offerta didattica,con una specificità di indirizzi e occasioni che, da una parte rispondono ai bisogni e alle richieste dell’utenza,dall’altra si integrano nel processo di innovazione che la nostra società ha da lungo tempo avviato. Una formazione culturale ampia non deve comunque esaurirsi solo in una serie specifica di competenzeassunte: il nostro auspicio è che lo studente acquisisca una capacità continua di “imparare a imparare “e chela eserciti poi nel prosieguo degli studi e nella professione, abbia il senso della scuola che ha frequentato,ricordarsene con nostalgia e riconoscendo i cambiamenti subiti, ami di più il se stesso cambiato di quelloprima del cambiamento.

LETTURA DEL TERRITORIO

Il bacino di utenza della nostra scuola si colloca nell’ambito territoriale dei comuni di Petilia Policastro,Mesoraca, Cotronei, Roccabernarda e Petronà e si caratterizza come contesto socio-culturale tipicodell’entroterra crotonese, privo di una rete stradale efficiente, di strutture per l’aggregazione deipreadolescenti e degli adolescenti e con diffuse situazioni di disagio economico.Si tratta di un territorio collinare e montuoso situato per la maggior parte tra le valli del Tacina e delPotamo che si estende su una superficie di 301 kmq. La sua connotazione economica è basata sulterziario per la massiccia presenza di attività commerciali e di addetti alla pubblica amministrazione,come impiegati ed insegnanti.L’orografia, la precarietà dei servizi di trasporto, l’assenza di opere infrastrutturali moderne, lamancanza di raccordi adeguati con il mare ed i centri più importanti come Crotone e Catanzaro, fanno

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vivere a quest’area numerose forme di marginalità. I cinque centri abitati, quattro in provincia di Crotone (Cotronei, Mesoraca, Petilia Policastro eRoccabernarda) ed uno (Petronà) in provincia di Catanzaro, hanno complessivamente una popolazionedi circa 30.000 abitanti e presentano una struttura economica e produttiva molto debole, con graviripercussioni di carattere sociale. Il territorio soffre, infatti, di gravi problemi di degrado ambientale, dicriminalità, di emarginazione sociale e il reddito pro capite, in base ai dati ISTAT, è inferiore del 50%della media dell’UE, e ancora più basso di quello delle regioni più povere d’Italia ( Per un’analisicompleta v. All.1 – indicatori demografici -).La nostra scuola è impegnata da tempo nell’azione di conoscenza, recupero e tutela del patrimonionaturale, storico e artistico del territorio e mira a diventare un centro di costruzione e diffusione dellacultura quale strumento di elevamento, di rinnovamento e di riscatto di un’area emarginata come lanostra. Ma l’azione educativa e didattica del Liceo è rivolta anche ad altri aspetti della vita sociale permigliorare le opportunità di successo a tutti gli studenti incalzando le amministrazioni comunali eprovinciale per un serio investimento nella politica dei trasporti, per il miglioramento dei collegamentitra le sedi scolastiche e centri urbani, per la realizzazione di scuole più sicure ed efficienti.L’inefficienza delle strutture scolastiche, la mancanza di biblioteche e di centri culturali perl’aggregazione degli adolescenti, hanno contribuito notevolmente a creare una situazione di esclusionee di emarginazione dalla società per gran parte delle giovani generazioni. Le speranze di crescita delterritorio sono perciò legate ad un nuovo modello di scuola che, senza rinnegare la vocazione propriaalla formazione, sappia accreditarsi anche come centro propulsivo, che lavorando in sinergia con iquattro comuni e la provincia di Crotone diventi un’agenzia in grado di identificare problemi edopportunità, elaborare strategie, individuare e suggerire agli Enti validi progetti imprenditoriali e sistemiproduttivi nuovi, capaci di innovare il welfare locale e di creare finalmente condizioni territoriali e disicurezza necessarie al trasferimento delle imprese nella nostra area.La scuola dell’autonomia, la scuola del terzo millennio, la scuola riformata, la scuola che si apreall’esterno, deve essere sempre più funzionale alla realtà in cui opera, deve trasformarsi in osservatorioe servizio per l’impiego e l’occupazione facendo leva sulle risorse umane, intellettuali e ambientali esull’elevata scolarizzazione dei giovani. Far affermare la nuova centralità della cultura del lavoroall’interno dell’offerta formativa. E’ questa la vera scommessa per fare uscire il territorio dalla sindromedella disoccupazione, del sottosviluppo e della rassegnazione.

PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO

CHI SIAMOL’Istituto R. Lombardi Satriani , nella sua attuale fisionomia , nasce nel 1994 dall’accorpamento del Liceoscientifico di Petilia Policastro e dell’Istituto Magistrale di Mesoraca che aveva già avviato, attraversol’istituzione del Liceo Linguistico a maxisperimentazione “BROCCA”, il processo di adeguamentodell’offerta formativa al mutato contesto socio - economico e culturale.Nell’anno scolastico 1998 - 99 è stato istituito il Liceo socio-psico-pedagogico in sostituzione deltradizionale indirizzo magistrale.Attualmente l’Istituto è dislocato in tre sedi, il Liceo scientifico (sede centrale) a Petilia Policastro, ilLiceo linguistico e delle Scienze Umane a Mesoraca , e dall’anno scolastico 2011/2012 il Liceo Scientifico

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a Cotronei.La struttura logistica rende, a volte, difficile la diversificazione del lavoro didattico e formativo in quantocarente degli spazi necessari e funzionali alla richiesta. Tuttavia il Collegio dei docenti e il Consigliod’Istituto sono riusciti a dotare, in questi ultimi anni, le scuole di laboratori linguistici, scientifici,informatici e di biblioteche corredate da piccole videoteche.Certamente molte innovazioni proposte nel Piano dell’offerta formativa si potranno potenziare erealizzare più agevolmente solo quando ci saranno strutture più idonee a soddisfare ogni tipo dirichiesta.L’organico dell’intero Istituto, ancora non del tutto completo, in questi ultimi anni si staprogressivamente stabilizzando e, anche se permangono situazioni di precarietà, ciò, tuttavia, nonimpedisce lo svolgimento di una regolare e normale attività didattica sin dall’inizio dell’anno scolastico. Il Consiglio d’Istituto, nella seduta del 2 ottobre 2015, ha approvato la proposta di potenziamentodell’organico, legata all’attuazione della fase C del piano assunzionale, in riferimento alla circolare delMIUR del 21 settembre 2015. Le proposte di fabbisogno interessano tre campi di potenziamento:Umanistico, Linguistico, Scientifico, Socio Economico e per la Legalità.Molte delle risorse professionali presenti, inoltre, sono impegnate in attività che vanno al di là deltradizionale impiego scolastico e si esprimono come specialisti nell’ambito dell’area informatica,naturalistico-ambientale e di quella per la valorizzazione del patrimonio artistico-culturale.

ORGANIZZAZIONE E GESTIONEAl fine di garantire la piena attuazione delle diverse attività didattiche previste dal PTOF, in ogni plesso èistituita la figura del coordinatore, i cui compiti sono così definiti:

1) Sostituire il dirigente Scolastico in caso di assenza o impedimento;2) Definire la formulazione definitiva dell’orario delle lezioni della Scuola sulla base dei criteri stabi-

liti dal Consiglio d’Istituto, delle proposte del Collegio dei Docenti 3) Tenere cura, controllare e verificare i registri del Plesso:

- Firme di presenza del Personale docente e ATA;- Firme di presenza delle Attività di Recupero/Arricchimento Offerta Formativa/attività Opzionali – Facoltative;

4) Provvedere all’organizzazione nel proprio plesso delle sostituzioni dei docenti assenti per periodiinferiori a 15 giorni, con l’utilizzazione dei docenti in servizio; provvedere inoltre alla sostituzionedei docenti che fruiscono di permessi brevi, curando la documentazione delle relative pratiche instretto rapporto con l’Ufficio di segreteria dell’Istituto;

Inoltre sono presenti i responsabili dei seguenti Dipartimenti: Umanistico. Scientifico/Informatico Filosofia, Storia Scienze Dell’educazione Educazioni Lingue Straniere

Il Collegio dei Docenti ha approvato le Funzioni Strumentali per le seguenti Aree: Area 1 Elaborazione del PTOF Area 2 Sostegno ai docenti

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Area 3 Sostegno agli studenti e orientamento Area 4 Rapporti con gli Enti esterni

Infine, è stata istituita, per ogni consiglio di classe, la figura del coordinatore che ha i seguenti compiti inrelazione alle attività previste dal PTOF e dagli ordinamenti della scuola:Innanzitutto il coordinatore di classe deve comunicare periodicamente alle famiglie informazioni sulrendimento scolastico, sulle frequenze, sui ritardi, sui provvedimenti disciplinari rivolti ai loro figli. Nelcaso in cui ci sia necessità, deve provvedere a contattare personalmente le famiglie. Egli può indiredelle riunioni straordinarie del consiglio qualora reputi una determinata questione urgente eproblematica. Ha anche funzioni relative all'accoglienza delle prime classi e al coordinamento dellapreparazione e dello svolgimento delle terze prove delle classi che stanno per svolgere la maturitàL’animatore digitale, docente a tempo indeterminato, individuato ai sensi della normativa vigente dall'isti-tuzione scolastica, che ha il compito di favorire il processo di digitalizzazione nelle scuole, nonché quello di diffondere politiche legate all’innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno alPiano nazionale per la scuola digitale sul territorio, nonché attraverso la creazione di gruppi di lavoro e il coinvolgimento di tutto il personale della scuola. Al fine di garantire la continuità temporale utile per l'attuazione delle azioni del Piano nazionale per la scuola digitale programmate nell’ambito del Piano trien-nale dell'offerta formativa, l'animatore digitale è stato individuato per un periodo di durata triennale, salvoeventuali proroghe (allegato n.10 ).

INDIRIZZI DIDATTICI, FINALITÀ , OBIETTIVI E QUADRI ORARI

L’offerta formativa, i corsi dell’IstitutoNell’anno scolastico 2016/17 nel nostro Liceo sono attivi i seguenti 3 indirizzi del nuovo ordinamento:

Liceo Scientifico, sede di Petilia Policastro e sede di Cotronei Liceo Linguistico , sede di Mesoraca Liceo Delle Scienze Umane , sede di Mesoraca

Gli indirizzi differiscono tra loro sia per la tipologia delle discipline insegnate, sia per il monte oresettimanale. Di seguito sono indicate le caratteristiche dei singoli indirizzi ed i rispettivi quadri orariodelle discipline che costituiscono il piano di studi quinquennale (in allegato).

PETILIA POLICASTROLICEO SCIENTIFICO

Liceo Scientifico : (n. 11 classi - n. 203 studenti)Corsi: A e B o A + 3^C

MESORACALICEO DELLE SCIENZE UMANE E LICEO LINGUISTICO

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Liceo delle Scienze Umane: (n. 7 classi - n.119 studenti)1 A, 3 A, 4 A e 5 A; 3 B, 4B e 5BOpzione indirizzo Socio Economico: (n. 4 classi - n.81 stu-denti)1B e 2B; 1 C; 2 ALiceo Linguistico: (n. 5 classi - n. 68 studenti)1 D, 2 D (classe articolata con scienze umane), 3 D, 4D e 5D

COTRONEILICEO SCIENTIFICO

Liceo Scientifico : (n. 5 classi - n. 83 studenti)

Indirizzi nuovo ordinamentoDall'anno scolastico 2010/2011 è entrata in vigore la riforma della scuola secondaria di secondo grado. IlLiceo “R.Lombardi Satriani “dà l’opportunità agli studenti di scegliere tra tre diversi licei: LiceoScientifico, Liceo Linguistico, Liceo delle Scienze Umane.Identità dei licei (tratto da Schema di regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale,organizzativo e didattico dei licei ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n.112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”.)1. I licei sono finalizzati al conseguimento di un diploma di istruzione secondaria superiore ecostituiscono parte del sistema dell’istruzione secondaria superiore quale articolazione del secondo ciclodel sistema di istruzione e formazione […]2. I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensioneapprofondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale ecritico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità ecompetenze coerenti con le capacità e le scelte personali e adeguate al proseguimento degli studi diordine superiore, l’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro.3. I percorsi liceali hanno durata quinquennale. Si sviluppano in due periodi biennali e in un quinto annoche completa il percorso disciplinare. I percorsi realizzano il profilo educativo, culturale e professionaledello studente a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e di formazione per ilsistema dei licei […].4. Il primo biennio è finalizzato all’iniziale approfondimento e sviluppo delle conoscenze e delle abilità ea una prima maturazione delle competenze caratterizzanti le singole articolazioni del sistema liceale […]..5. Il secondo biennio è finalizzato all’approfondimento e allo sviluppo delle conoscenze e delle abilità ealla maturazione delle competenze caratterizzanti le singole articolazioni del sistema liceale.

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6. Nel quinto anno si persegue la piena realizzazione del profilo educativo, culturale e professionale dellostudente […].7. Nell’ambito dei percorsi liceali le istituzioni scolastiche stabiliscono, a partire dal secondo biennio,anche d’intesa rispettivamente con le università, con le istituzioni dell’alta formazione artistica, musicalee coreutica e con quelle ove si realizzano i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore ed ipercorsi degli istituti tecnici superiori, specifiche modalità per l’approfondimento delle conoscenze, delleabilità e delle competenze richieste per l’accesso ai relativi corsi di studio e per l’inserimento nel mondodel lavoro.

LICEO SCIENTIFICO“Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizioneumanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica edelle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e amaturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e perindividuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delletecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale” (art. 8 comma 1). (All.2 –quadro orario-)Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimentocomuni, dovranno:

aver acquisito una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguistico-storico-filosoficoe scientifico; comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche in dimensionestorica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle scienze sperimentalie quelli propri dell’indagine di tipo umanistico;

saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica; comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della

matematica, anche attraverso la padronanza del linguaggio logico-formale; usarle in particolarenell’individuare e risolvere problemi di varia natura;

saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la risoluzionedi problemi;

aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali(chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche attraverso l’uso sistematico dellaboratorio, una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine propri delle scienzesperimentali;

essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico neltempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con attenzionecritica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche, in particolarequelle più recenti;

saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana.

LICEO LINGUISTICO“Il percorso del liceo linguistico è indirizzato allo studio di più sistemi linguistici e culturali. Guida lo studentead approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità, a maturare le competenze necessarie per acquisirela padronanza comunicativa di tre lingue, oltre l’italiano e per comprendere criticamente l’identità storica e

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culturale di tradizioni e civiltà diverse” (art. 6 comma 1) (All.3 –quadro orario-)Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni,dovranno:

avere acquisito in due lingue moderne strutture, modalità e competenze comunicativecorrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento;

avere acquisito in una terza lingua moderna strutture, modalità e competenze comunicativecorrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento;

saper comunicare in tre lingue moderne in vari contesti sociali e in situazioni professionaliutilizzando diverse forme testuali;

riconoscere in un’ottica comparativa gli elementi strutturali caratterizzanti le lingue studiate edessere in grado di passare agevolmente da un sistema linguistico all’altro;

essere in grado di affrontare in lingua diversa dall’italiano specifici contenuti disciplinari; conoscere le principali caratteristiche culturali dei paesi di cui si è studiata la lingua, attraverso lo

studio e l’analisi di opere letterarie, estetiche, visive, musicali, cinematografiche, delle lineefondamentali della loro storia e delle loro tradizioni;

sapersi confrontare con la cultura degli altri popoli, avvalendosi delle occasioni di contatto e discambio.

Il percorso del Liceo Linguistico prevede a partire dalla classe 3^ D, l'adesione al progetto ESABAC , volto adottenere alla fine del quinquennio, per gli allievi che vi partecipano, il doppio titolo di studio dell’Esame diStato (italiano) e del Baccalauréat (francese) da cui il termine ESABAC (ESAme di stato italiano eBACcalauréat francese). Oltre ad ampliare il bagaglio di conoscenze personali e a promuovere uno scambiodi esperienze formative e umane in ambito europeo, il diploma ESABAC promuove un profilo europeo moltocoerente anche con le nuove facoltà universitarie che prevedono una formazione in partenariato con laFrancia e consente il libero e diretto accesso anche alle Università e agli altri corsi di istruzione francesi dipari livelli.ll percorso prevede una certificazione delle competenze linguistiche di francese coerente con i livelli delQuadro comune europeo di riferimento per le lingue:- un insegnamento rinforzato della lingua francese (4h) di lingua e letteratura francese; - un insegnamento di una disciplina, Storia (2h), in lingua francese con insegnante della disciplina inpossesso di specifica competenza linguistica in compresenza con la lettrice madrelingua; - l'attuazione di programmi disciplinari che si prestano ad approfondimenti in dimensione europea.Fra i programmi di Letteratura italiana, Letteratura francese, Storia, Arte si procede in correlazione e tra idocenti del Consiglio di classe si lavora rispettando, il più possibile, una metodologia interdisciplinare.Le classi 4^D e 5^ D saranno impegnate in uno “scambio di classe” con una classe francese.

LICEO DELLE SCIENZE UMANE“Il percorso del liceo delle scienze umane è indirizzato allo studio delle teorie esplicative dei fenomenicollegati alla costruzione dell’identità personale e delle relazioni umane e sociali. Guida lo studente adapprofondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere lacomplessità e la specificità dei processi formativi. Assicura la padronanza dei linguaggi, delle metodologie edelle tecniche di indagine nel campo delle scienze umane” (art. 9 comma 1). (All.4 –quadro orario-). Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni,dovranno:

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aver acquisito le conoscenze dei principali campi d’indagine delle scienze umane mediante gliapporti specifici e interdisciplinari della cultura pedagogica, psicologica e socio-antropologica;

aver raggiunto, attraverso la lettura e lo studio diretto di opere e di autori significativi del passato econtemporanei, la conoscenza delle principali tipologie educative, relazionali e sociali proprie dellacultura occidentale e il ruolo da esse svolto nella costruzione della civiltà europea;

saper identificare i modelli teorici e politici di convivenza, le loro ragioni storiche, filosofiche esociali, e i rapporti che ne scaturiscono sul piano etico-civile e pedagogico-educativo;

saper confrontare teorie e strumenti necessari per comprendere la varietà della realtà sociale, conparticolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi formativi, ai luoghi e alle pratichedell’educazione formale e non formale, ai servizi alla persona, al mondo del lavoro, ai fenomeniinterculturali;

possedere gli strumenti necessari per utilizzare, in maniera consapevole e critica, le principalimetodologie relazionali e comunicative, comprese quelle relative alla media education.

Nel precedente anno scolastico è stata introdotta anche l’Opzione economico-sociale . (All.4b –quadro orario-)Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni,dovranno: • conoscere i significati, i metodi e le categorie interpretative messe a disposizione delle scienzeeconomiche, giuridiche e sociologiche; • comprendere i caratteri dell’economia come scienza delle scelte responsabili sulle risorse di cui l’uomodispone (fisiche, temporali, territoriali, finanziarie) e del diritto come scienza delle regole di natura giuridicache disciplinano la convivenza sociale; • individuare le categorie antropologiche e sociali utili per la comprensione e classificazione dei fenomeniculturali; • sviluppare la capacità di misurare, con l’ausilio di adeguati strumenti matematici, statistici e informatici, ifenomeni economici e sociali indispensabili alla verifica empirica dei princìpi teorici; • utilizzare le prospettive filosofiche, storico-geografiche e scientifiche nello studio delle interdipendenze trai fenomeni internazionali, nazionali, locali e personali; • saper identificare il legame esistente fra i fenomeni culturali, economici e sociali e le istituzioni politichesia in relazione alla dimensione nazionale ed europea sia a quella globale; • avere acquisito in una seconda lingua moderna strutture, modalità e competenze comunicativecorrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento.

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA

RIFORMA DELLA SCUOLA E LA LEGGE N.107La Programmazione Educativa e Didattica, elaborata dal Collegio dei Docenti, attraverso le sue articolazionifunzionali, è costitutiva del Piano dell’Offerta Formativa e mette in evidenza il rapporto qualificante traquesto e le trasformazioni in atto nel mondo della scuola.La riforma della Scuola Superiore di Secondo Grado, DPR No 89 del 15/03/2010, sancisce un rinnovamentodei contenuti e dei metodi della didattica in linea con il processo di trasformazione che, negli ultimi anni, ègià stato avviato nelle scuole. Elemento centrale di questo rinnovamento è il concetto di competenza dello

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studente, come obiettivo verso il quale tendere attraverso l’interazione didattica e più in particolareattraverso la proposta di conoscenze e lo sviluppo di abilità. La recente legge, la n.107, del 13 luglio 2015 - Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione -,si propone la valorizzazione dell’autonomia scolastica, attraverso una ridefinizione del Piano dell’OffertaFormativa (POF), ampiamente rivisitato rispetto a quello previsto a suo tempo dal Regolamento dell’autono-mia scolastica (DPR 275/1999). La legge individua numerosi obiettivi che le istituzioni scolastiche autonomepossono inserire nel piano triennale, avvalendosi anche di un organico potenziato di insegnanti. Il nostroIstituto ha individuato diversi obiettivi, indicati nel comma 7 della legge, in particolare: a) valorizzazione delle competenze linguistiche b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifichec) valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenzed) rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale e) sviluppo delle competenze digitali degli studenti f) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratoriog) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazioneh) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorioi) incremento dell’alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione; l) individuazione di percorsi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni

DALLA VALUTAZIONE – AUTOVALUTAZIONE - ALLA PROGRAMMAZIONELa programmazione educativa e didattica, per il prossimo triennio, si attiene alle risultanzedell’autovalutazione d’istituto, in conformità alla Circolare Ministeriale n.47 del 21 ottobre 2014, così comecontenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sulportale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibileall’indirizzo: http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/KRPS02000Q/petilia-policastro/ . La valutazione è finalizzata al miglioramento della qualità dell’offerta formativa e degli apprendimenti e saràparticolarmente indirizzata: - alla riduzione della dispersione scolastica e dell’insuccesso scolastico; - alla riduzione delle differenze tra le classi nei livelli di apprendimento degli studenti; - al rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla situazione di partenza; - alla valorizzazione degli esiti a distanza degli studenti con attenzione all’università e al lavoro

PIANO DI MIGLIORAMENTOIl Piano di Miglioramento dell’offerta formativa è stato elaborato sulla base del rapporto di autovalutazione(RAV), stabilendo una forte connessione, coerenza, tra il Piano di Miglioramento ei il Piano triennaledell’Offerta Formativa. (in allegato il documento completo)Le priorità strategiche che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio, definiti nella sezione n.5 del RAV,sono:

1) RISULTATI SCOLASTICI: “Diminuire, nel biennio, il numero di alunni con giudizio sospeso, soprat-tutto in matematica, italiano e lingue straniere”.

2) RISUTATI PROVE NAZIONALI: “Aumentare il punteggio di italiano e matematica, abituando glistudenti, nel corso del biennio, a risolvere prove strutturate di tipo INVALSI” .

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I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:

1) Riduzione del giudizio sospeso a valori, in percentuale, prossimi a quelli regionali/ nazionali.2) Raggiungere risultati, nelle prove standardizzate nazionali, prossimi a quelli medi nazionali.

e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:Dall’analisi dei risultati scolastici è emerso che gli allievi del primo biennio incontrano difficoltà nellostudio di tutte le discipline. Quindi una delle priorità della scuola è quella di diminuire l’insuccesso nellaelaborazione dei quesiti proposti dall’INVALSI e di diminuire il numero di alunni con giudizio sospeso so -prattutto in matematica, italiano e lingue straniere. La scuola tenderà, nella sua azione di migliora-mento, ad organizzare attività curriculari e non, che mirino a far acquisire un metodo di studio che con -senta agli studenti di sapersi orientare nell’organizzazione e nella risoluzione di quesiti di varia natura.

Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono:

AREA DI PRO-CESSO

OBIETTIVO DI PROCESSO AZIONI

A4 Continuita' e orientamento

A4a.Promozione di attività educative con gli studenti della scuola seconda-ria di primo grado per garantire la continuità educativa

A4a1. “Noi con Voi”

A7 Integrazione conil territorio e rap-porti con le fami-glie.

A7a. Partecipazione ad attività direte, collaborazione con le altre scuo-le e con gli altri enti culturali del ter-ritorio.

A7a1. “Fare Rete”.

e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:

Gli obiettivi di processo da acquisire nel breve periodo per il raggiungimento delle priorità sono stati in -dividuati tenendo conto delle principali criticità emerse e delle capacità della scuola (tempi, risorse, au -tonomia operativa) di realizzarli. Si ritiene che l’azione di tali pratiche determinerà certamente i cam-biamenti richiesti e previsti dalle suddette priorità

Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSIL’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate nazionalidi Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti punti di forza:

Il risultato raggiunto nelle prove INVALSI dagli studenti del Liceo Scientifico è più alto rispetto agli altridue indirizzi, anche se si mantiene sempre basso rispetto al dato nazionale. Questo risultato emergedal fatto che nel Liceo Scientifico il monte ore di matematica è abbastanza consistente e più risponden -te alle conoscenze/competenze richieste.

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ed i seguenti punti di debolezza:

Il risultato raggiunto nelle prove standardizzate nazionali ci colloca nelle fasce basse. Il basso profittopuò essere dovuto alla diversità delle prove strutturate somministrate rispetto a quelle organizzate daisingoli docenti. Inoltre, si sottolinea che il piano orario del Liceo delle Scienze Umane e del Liceo Lin -guistico non consente ai docenti una approfondita didattica delle materie scientifiche coinvolte.

Gli obiettivi di processo, che erano stati definiti nella strutturazione del RAV, per il raggiungimento delle duepriorità individuate, sono stati integrati per le seguenti aree di processo:

AREA DI PRO-CESSO

OBIETTIVO DI PROCESSO AZIONI

A1 Curricolo, pro-gettazione e va-lutazione(valutazione de-gli studenti)

A1a. Progettazione di prove strutturateper classi parallele, con l’adozione dicriteri comuni per la valutazione delleprove.

A1a1. Insieme per migliorarci.

A3 Inclusione e dif-ferenziazione(recupero e po-tenziamento)

A3a. Azioni progettuali per migliorare iprocessi di apprendimento degli stu-denti che evidenziano difficoltà e dipotenziamento per quelli che presen-tano particolari attitudini disciplinari.

A3a1. Regole e immaginazione.A3a2. “INVALSI “ – italiano -A3a3. Pillole di Matematica.A3a4 “INVALSI “ – matematica –A3a5. Let’s improve our English

e le motivazioni dell’integrazioni sono le seguenti:

La scuola si è dotata, da diversi anni, di un Curricolo d’Istituto, dove sono presenti i curricoli dei diversiambiti disciplinari, l’aspetto di maggiore debolezza è stato il limitato utilizzo di prove strutturate co-muni, per classi parallele. Inoltre, sono state adottate buone strategie per la promozione dei processid’inclusione, ma occorre intensificare, in particolar modo nel 1° biennio l’azione di recupero/potenzia -mento, la promozione le azioni di differenziazione per gli alunni con particolari attitudini disciplinari.

SCHEDE PROGETTUALI/AZIONI

Denominazione progetto “Insieme per migliorarci” ( A1a1)

Priorità cui si riferisce RISULTATI SCOLASTICI: “Diminuire, nel biennio, il numero di alunni congiudizio sospeso, soprattutto in matematica, italiano e lingue straniere”

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Il miglioramento delle competenze linguistiche ed espressive nella linguaitaliana degli studenti del primo biennio.

Traguardo di risultato Riduzione del giudizio sospeso a valori, in percentuale, prossimi a quelliregionali/ nazionali.

Obiettivo di processo Progettazione di prove strutturate per classi parallele, con l’adozione dicriteri comuni per la valutazione delle prove.

Altre priorità (eventuale)

Situazione su cui interviene I destinatari dell’azione progettuale sono gli alunni del primo bienniopoiché in questa fase sono stati rilevati punti di criticità.

Attività previste Svolgimento di un’attività di ricerca-azione, per tutti i docenti, perfamiliarizzarsi con le problematiche relative alla costruzione ed allavalutazione di prove standardizzate. Svolgimento di un certo numero disimulazioni e di almeno tre prove autentiche di istituto/anno (iniziale,intermedia, finale).

Risorse finanziarie necessarie Risorse finanziarie per docenti, personale ATA e strumenti didattici.

Risorse umane (ore) / area Docenti posti comuni e dell’organico di potenziamento, per lapreparazione e validazione le prove comuni da somministrare aglistudenti. Impegno orario totale previsto: 30 ore.

Altre risorse necessarie LIM per le attività di formazione, stampante e fotocopiatrice.

Indicatori utilizzati Le prove comuni disciplinari d’italiano stabilite all’interno del Dipartimentoe approvate dal Collegio.

Stati di avanzamento

Valori / situazione attesi Il miglioramento atteso al termine dei due anni dell’azione progettuale è diquattro punti percentuali, metà dei quali al primo anno e metà al secondo

Denominazione progetto “Regole e immaginazione” - italiano -(A3a1)

Priorità cui si riferisce RISULTATI SCOLASTICI: “Diminuire, nel biennio, il numero di alunni con giu-dizio sospeso, soprattutto in matematica, italiano e lingue straniere”Il miglioramento delle competenze linguistiche ed espressive nella linguaitaliana degli studenti del primo biennio.

Traguardo di risultato Riduzione del giudizio sospeso a valori, in percentuale, prossimi aQuelli regionali/ nazionali.

Obiettivo di processo Azioni progettuali per migliorare i processi di apprendimento degli studen-ti che evidenziano difficoltà e di potenziamento per quelli che presentanoparticolari attitudini disciplinari.

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Altre priorità (eventuale)

Situazione su cui interviene L’azione progettuale è destinata agli studenti del primo biennio e si ponecome percorso aggiuntivo per rafforzare le loro conoscenze, abilità e com-petenze.

Attività previste L’azione progettuale si propone di sottoporre agli studenti, secondo unpreciso piano d’apprendimento, alcuni modelli di lingua scritta sui quali sa-ranno chiamati ad operare in prima persona, impadronendosi progressiva-mente delle diverse tecniche di scrittura calibrate a seconda delle situazio-ni comunicative. La gamma delle tipologie testuali dovrà essere ampia eargomentata sulle situazioni comunicative più attuali e vicine agli interessidei giovani.

Risorse finanziarie necessarie Risorse finanziarie per docenti, personale ATA e strumenti didattici.

Risorse umane (ore) / area I docenti curricolari d’ italiano del primo biennio e/o docenti dell’organicodi potenziamento di materie affini. Ore previste: N. 30 /50

Altre risorse necessarie LIM per le attività di formazione, laboratorio informatico- multimediale efotocopiatrice.

Indicatori utilizzati Le iniziative progettuali effettuate negli anni precedenti.

Stati di avanzamento

Valori / situazione attesi L’esperienza progettuale dovrà condurre gli alunni ad avere consapevolez-za della pluralità degli scopi della scrittura e a produrre testi scritti in fun-zione degli scopi, del destinatario e delle situazioni comunicative.L’intervento progettuale promuoverà negli alunni l’interesse verso la scuo-

la, offrendo loro occasioni di aggregazione e confronto, aiutandoli adessere più autonomi, a lavorare in gruppo, a rispettare i tempi e le fasidel lavoro, ad assumersi responsabilità e ad autovalutarsi. Il risultatoatteso è la riduzione del giudizio sospeso a valori, in percentuale, pros-simi a

Quelli regionali/ nazionali

Denominazione progetto “Italiano- Invalsi” (A3a2)

Priorità cui si riferisce RISUTATI PROVE NAZIONALI: “Aumentare il punteggio di italiano e mate-matica, abituando gli studenti, nel corso del biennio, a risolvere provestrutturate di tipo INVALSI”.

Traguardo di risultato Raggiungere risultati, nelle prove standardizzate nazionali, prossimi a quellimedi nazionali.

Obiettivo di processo Azioni progettuali per migliorare i processi di apprendimento degli studen-ti che evidenziano difficoltà e di potenziamento per quelli che presentanoparticolari attitudini disciplinari.

Altre priorità (eventuale)

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Situazione su cui interviene Gli studenti che si collocano nei tre livelli superiori delle prove standardiz-zate nazionali di Italiano raggiungono, nel loro insieme, una percentualeinferiore di otto punti rispetto alla media nazionale delle scuole compara-bili.

Attività previste L’azione progettuale è rivolta ai docenti d’italiano e a tutti coloro i quali de-cideranno di aderire per condividere le modalità di strutturazione delleprove standardizzate.Prevede, inoltre, lo svolgimento di un certo numero di simulazioni.

Risorse finanziarie necessarie Risorse finanziarie per docenti, personale ATA e strumenti didattici.

Risorse umane (ore) / area I docenti d’italiano del primo biennio prepareranno prove comuni standar-dizzate tipo Invalsi che verranno somministrate agli studenti in preparazio-ne delle prove nazionali.

Altre risorse necessarie LIM per le attività di formazione, stampante e fotocopiatrice.

Indicatori utilizzati Le prove standardizzate annuali d ’Italiano.

Stati di avanzamento

Valori / situazione attesi Il miglioramento atteso al termine dei due anni dell’ azione progettuali è diquattro punti percentuali, metà dei quali al primo anno e metà al secon-do.Il risultato atteso è il raggiungimento, nelle prove standardizzate nazionali,prossimi a quelli medi nazionali .

Denominazione progetto “Pillole di Matematica” – matematica - (A3a3)

Priorità cui si riferisce RISULTATI SCOLASTICI: “Diminuire, nel biennio, il numero di alunni con giu-dizio sospeso, soprattutto in matematica, italiano e lingue straniere”

Il miglioramento delle competenze matematiche degli studenti nel primobiennio.

Traguardo di risultato (event.) Riduzione del giudizio sospeso a valori, in percentuale, prossimi a quelli regionali/ nazionali.

Obiettivo di processo (event.) Azioni progettuali per migliorare i processi di apprendimento degli studen-ti che evidenziano difficoltà e di potenziamento per quelli che presenta-no particolari attitudini disciplinari.

Altre priorità (eventuale)

Situazione su cui interviene Si interviene su alunni che presentano enormi carenze logico-matemati-che, per far acquisire i seguenti obiettivi:1. conoscere e padroneggiare i contenuti specifici della matematica (ogget-ti matematici, proprietà, strutture...);2. conoscere e padroneggiare algoritmi e procedure; 3. conoscere e padroneggiare diverse forme di rappresentazione e saperepassare da una all'altra (verbale, scritta, simbolica, grafica...);

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4. sapere risolvere problemi utilizzando gli strumenti della matematica.

Attività previste Esercitazioni con tutoraggio e utilizzo di strumenti multimediali, ricercheindividuali. Le esercitazioni non sono limitate alla verifica dell’apprendi-mento delle tecniche operative, ma devono favorire la creatività, la capaci-tà di affrontare situazioni nuove e impreviste; devono inoltre servireall’apprendimento di un linguaggio corretto e appropriato, alla formazionedelle capacità logiche, allo sviluppo dell’intuizione.

Risorse finanziarie necessarie Risorse finanziarie per docenti di A049, personale ATA e strumenti didatti-ci.

Risorse umane (ore) / area Docenti di A049 per preparare prove comuni e le lezioni. Impegno orariototale previsto è 30 ore

Altre risorse necessarie Strumenti multimediali già in dotazione della scuola

Indicatori utilizzati Uso prove comuni in ingresso, in itinere e in uscita Valutazione delle provescritte ed orali

Stati di avanzamento

Valori / situazione attesi Innalzare le competenze chiave in Matematica e abbassare la varianza traclassi diverseBuoni risultati nella valutazione finale

Denominazione progetto “INVALSI “ – matematica - (A3a4)

Priorità cui si riferisce RISUTATI PROVE NAZIONALI: “Aumentare il punteggio di italiano e mate-matica, abituando gli studenti, nel corso del biennio, a risolvere provestrutturate di tipo INVALSI” .

Traguardo di risultato Raggiungere risultati, nelle prove standardizzate nazionali, prossimi a quellimedi nazionali.

Obiettivo di processo Azioni progettuali per migliorare i processi di apprendimento degli studen-ti che evidenziano difficoltà e di potenziamento per quelli che presenta-no particolari attitudini disciplinari.

Altre priorità (eventuale) ===

Situazione su cui interviene Si interviene su alunni che presentano carenze logico-matematiche e nelladecodifica di un testo matematico per:

favorire l’acquisizione di un proficuo metodo di studio, promuovere l’acquisizione di competenze di decodifica e codifica

di un testo misto con linguaggi settoriali, potenziare le competenze chiavi in Matematica.

Attività previste Esercitazioni con tutoraggio e utilizzo di strumenti multimediali, ricercheindividuali. Le esercitazioni non sono limitate alla verifica dell’apprendi-mento delle tecniche operative, ma devono favorire la creatività, la capaci-

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tà di affrontare situazioni nuove e impreviste; devono inoltre servireall’apprendimento di un linguaggio corretto e appropriato, alla formazionedelle capacità logiche, allo sviluppo dell’intuizione.

Risorse finanziarie necessarie Risorse finanziarie per docenti di A049, personale Ata e materiale didatti-co.

Risorse umane (ore) / area Docenti di A049 per preparare prove comuni e le lezioni. Impegno orariototale previsto è 30 ore.

Altre risorse necessarie Strumenti multimediali già in dotazione della scuola

Indicatori utilizzati Le prove standardizzate comuni di Matematica Uso di griglie di valutazionecondivise

Stati di avanzamento Innalzare le competenze chiave in Matematica

Valori / situazione attesi Buoni risultati prove INVALSI in Matematica

Denominazione progetto Let’s improve our English (A3a5)

Priorità cui si riferisce RISULTATI SCOLASTICI: “Diminuire, nel biennio, il numero di alunni con giu-dizio sospeso, soprattutto in matematica, italiano e lingue straniere”

Il miglioramento delle competenze linguistiche degli studenti del primobiennio.

Traguardo di risultato Riduzione del giudizio sospeso a valori, in percentuale, prossimi a quelli regionali/ nazionali.

Obiettivo di processo Azioni progettuali per migliorare i processi di apprendimento degli studen-ti che evidenziano difficoltà e di potenziamento per quelli che presentanoparticolari attitudini disciplinari.

Progettare a livello di Dipartimento prove strutturate e semi per classi parallele.

Altre priorità (eventuale) Innovare la didattica sul piano metodologico-tecnologico

Situazione su cui interviene Gli studenti con insufficienze in lingua inglese.

Attività previste Predisposizione di questionari di tipo oggettivo, da somministrare agli alunni ex ante, in itinere, ex post.Predisposizione di progetti di recupero, mirati all’apprendimento e al consolidamento della lingua inglese.

Risorse finanziarie necessarie Docenti di A346 , personale ATA e strumenti didattici

Risorse umane (ore) / area Due docenti dell’organico di potenziamento (rispettivamente 2) sarannoutilizzati per l’Impegno orario totale previsto: 60 ore.

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Altre risorse necessarie Una LIM per le attività di formazione (già disponibile)Ambienti attrezzati: Aula per: ascolto- recupero -consolidamento - po-tenziamento

Indicatori utilizzati Monitoraggio alunni in difficoltàN. studenti in difficoltà, segnalati dai Consigli entro OttobreN. studenti con insufficienze in Inglese allo scrutinio di febbraio N. studenti con sospensioni del giudizio in Lingua Inglese allo scru-tinio di giugnoNon ammessi a giugno

Stati di avanzamento Predisposizione di questionari di tipo oggettivo, da somministrare agli alunni ex ante, in itinere, ex post.Monitoraggio dei risultati al fine di controllare l’effettiva realizzazione delle attività

Valori / situazione attesi Il valore di partenza è insufficiente.Sostegno alla motivazione- Miglioramento degli esiti dell’apprendimentoMiglioramento della conoscenza della lingua inglese.

Denominazione progetto “Noi con Voi” (A4b1)

Priorità cui si riferisce RISULTATI SCOLASTICI:“Diminuire nel biennio il numero degli alunni con giudizio sospeso, soprat-tutto in matematica, italiano e lingua straniera”.

Traguardo di risultato Riduzione del giudizio sospeso a valori, in percentuale, prossimi a quelliregionali/ nazionali.

Obiettivo di processo Promozione di attività educative con gli studenti della scuola secondaria diprimo grado per garantire la continuità educativa.

Altre priorità (eventuale) ===

Situazione su cui interviene I destinatari dell’azione progettuale sono gli alunni della classi IV e V cheorienteranno gli studenti della scuola media verso scelte scolastiche matu-re e consapevoli. Orientare significa mettere i ragazzi in formazione in gra-do di conoscersi, di acquisire consapevolezza di sé, di diventare attivi e ca-paci di auto-orientarsi in collaborazione con l’adulto, d’imparare che si puòscegliere, sapendo che cosa e come riducendo, così, i rischi di eventuali in-successi scolastici.

Attività previste L’azione progettuale nasce dall’esigenza di sperimentare vie di apprendi-mento e di interattività inconsuete nella didattica tradizionale e prefiguraun orientamento a più dimensioni: insegnare ai ragazzi che si può sceglieree far conoscere loro, attraverso le attività programmate dagli liceali, i per-corsi formativi dei diversi indirizzi di studio dell’Istituto.

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Risorse finanziarie necessarie Risorse finanziarie per docenti di A049, personale ATA e strumenti didatti-ci.

Risorse umane (ore) / area Docenti dell’organico curricolare e di quello del potenziamento dovrannoorganizzare azioni progettuali che coinvolgeranno i liceali per promuoveremomenti di interattività con la scuola secondaria di primo grado e favorirela continuità formativa. Impegno orario totale previsto: n.30 ore.

Altre risorse necessarie LIM per le attività di formazione, stampante e fotocopiatrice.

Indicatori utilizzati Attività progettuali sperimentate negli anni precedenti.

Stati di avanzamento Favorire la capacità di individuare le proprie qualità e i propri interessi.Individuare aree di studio in cui quelle attitudini possono essere messe afrutto.

Valori / situazione attesi Motivare gli studenti promuovendo iniziative che consentano la conoscen-za e l’esperienza diretta dei percorsi formativi.Favorire la socializzazione e la formazione.

Denominazione progetto Fare Rete (A7a)

Priorità cui si riferisce 1. RISULTATI SCOLASTICI: “Diminuire, nel biennio, il numero di alunni con giudizio sospeso, soprattutto in matematica, italiano e lingue straniere”.2. RISUTATI PROVE NAZIONALI: “Aumentare il punteggio di italiano e mate-matica, abituando gli studenti, nel corso del biennio, a risolvere prove strut-turate di tipo INVALSI” .

Traguardo di risultato (event.)

1. Riduzione del giudizio sospeso a valori, in percentuale, prossimi a quelliregionali/ nazionali.2. Raggiungere risultati, nelle prove standardizzate nazionali, prossimi aquelli medi nazionali.Inoltre l’attività di rete si propone di arrivare alla:- Definizione curriculo per competenze- Innovazione ambienti di apprendimento

Obiettivo di processo (event.)

Partecipazione ad attività di rete, collaborazione con le altre scuole e con glialtri enti culturali del territorio.

Altre priorità (eventuale)

Situazione su cui interviene L’azione si ricollega, in parte, al progetto: “Fare Rete per migliorare gli esitidegli studenti”, promosso da una rete di scuole secondarie di 2° grado, pre-sentato dall’omnicomprensivo di Santa Severina (KR), Istituto capofila che sipropone di:- migliorare l'attendibilità della valutazione scolastica

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- migliorare le performance nelle prove nazionali di almeno 10 p.- attivare il processo di acquisizione delle competenze chiave - innovare le metodologie didatticheInoltre l’Istituto “R.Lombardi Satriani” si propone di organizzare degli incon-tri con gli insegnanti della scuola secondaria di primo grado per definire lecompetenze in uscita e in entrata degli studenti

Attività previste Le attività previste per i docenti delle scuole superiori di 2° grado, in riferi-mento all’attività “Fare Rete per migliorare gli esiti degli studenti”, sono se-minari formativi, per l’area matematico – scientifica sarà rimarcato l’aspettosperimentale.Nel corso degli incontri con i docenti della scuola secondaria di primo gradosaranno approfonditi gli aspetti legati alla continuità tra i diversi ordini discuole, attraverso la costruzione di un “efficace” curricolo verticale-La strategia che si vuole usare si caratterizza in parte per la ricerca-azione ein parte mutua l'esperienza dell'Erasmus riguardo alle mobilità dei docenti.Si partirà da un momento formativo che avrà lo scopo di far condividere pra-tiche e glossario. Si continuerà per il primo anno con esperienze di Job Sha-dowing in scuole partner classificate come eccellenze. Si applicheranno i ri-sultati della ricerca nell'azione metodologica della classe campione. Natural-mente si selezionerà una classe che fungerà da gruppo di controllo attraver-so l'applicazione del metodo sperimentale.

Risorse finanziarie necessa-rie

Il contributo richiesto dalla Rete è di € 10.000 (nell’ambito delle sommemassime indicate dall’Avviso pubblico prot. 937/2015), di € 1.500 ad istitu-zione scolastica coinvolta, per docenti, personale ATA e strumenti didattici.

Risorse umane (ore) / area Esperti, docenti dell’organico curricolare e di quello del potenziamento .

Altre risorse necessarie LIM per le attività di formazione, stampante e fotocopiatrice.

Indicatori utilizzati Livello di partecipazione agli incontri di lavoro di ricerca-azione, numero di incontri annuali.

Stati di avanzamento

Valori / situazione attesi Descritti in precedenza.

PROGETTI E ATTIVITA’ EXTRASCOLASTICHE

I progetti Educativi, Didattici e Culturali costituiscono iniziative che si integrano, complementari, allenormali attività istituzionali, formative, della scuola, sono attività connesse ai programmi di insegnamentodei specifici indirizzi di studio. Una loro caratteristica fondamentale è quella di non rimanere momentistaccati o, addirittura antagonisti, al lavoro quotidiano Sono, inoltre, utili occasioni per arricchire ilpatrimonio delle informazioni che i giovani desiderano ricevere per orientarsi più meditatamente nellescelte scolastiche e in quelle successive.

L’Istituto intende organizzare progetti PON, se approvati, e compatibilmente con le risorse economiche,

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l’organico di potenziamento, i seguenti progetti, attività culturali, che possano ampliare l’offerta formativacurricolare, valutandone, soprattutto, la ricaduta didattica e formativa nelle classi: (All.8 –progetti POF2016/2017-)

CITTADINANZA E COSTITUZIONE, attività atte a favorire la conoscenza di norme e leggicondivise, che rendono una comunità pacifica e ben organizzata, inoltre, propongono distimolare e potenziare negli alunni sistemi di valori e modelli di comportamento che rifiutano laviolenza.

STORIA, STORIA LOCALE RICERCA E DIFFUSIONE, progetti che servono a far acquisire aglistudenti temi storici di rilevante importanza per la loro formazione culturale.

IL TERRITORIO, una serie di attività/progetti volti alla conoscenza dl territorio, nei suoi diversiaspetti, alle nostre radici.

ECCELLENZE E CERTIFICAZIONI COMPETENZE, la scuola per promuovere lo sviluppo dellepotenzialità dei discenti, delle “eccellenze”, aderisce ad alcune competizioni e gare nazionali;inoltre organizza corsi per il conseguimento di certificati attestanti le competenze acquisite inlingue straniere ed in informatica.

AREA UMANISTICO – LETTERARIA: approfondimenti culturali. AREA STORICO - FILOSOFICA: approfondimenti culturali. AREA MATEMATICO – SCIENTIFICA – TECNOLOGICA: approfondimenti culturali. SCAMBI CULTURALI, attività di “scambio di classe” con classi straniere; progetti di educazione

interculturale che consentono di collegare l’esperienza scolastica con l’ambiente esterno neisuoi aspetti fisici, paesaggistici e umani.

EDUCAZIONE ALLA SALUTE, nelle classi dell’Istituto sono regolarmente svolte attività diEducazione alla Salute, una particolare attenzione alle problematiche riguardanti icomportamenti a rischio: dipendenza da fumo, alcol, sostanze stupefacenti, prevenzione A.I.D.S.

EDUCAZIONE AMBIENTALE E ALLO SVILUPPO SOSTENIBILE, la scuola promuove, insieme alleassociazioni locali, iniziative per la tutela e il recupero dei beni ambientali – culturali; il LiceoScientifico partecipa, da nove anni, ad “Eco-Schools”, programma internazionale della FEE –Foundation for Environmental Education- (Fondazione per l’Educazione Ambientale).

VISITE, VIAGGI D’ISTRUZIONE E STAGE, hanno finalità essenzialmente cognitive di aspetticulturali o folcloristici, monumentali, paesaggistici e ambientali, possono anche esserefinalizzati all'acquisizione di esperienze tecnico - scientifiche.

TEATRO IN LINGUA, le classi dell’Istituto partecipano, ogni anno, a rappresentazioni teatrali inlingua inglese/francese, attività che consentono, in modo divertente, agli studenti di accrescerela motivazione all’apprendimento delle lingue.

ORIENTAMENTO, attività di orientamento rivolto a tutte le classi quinte, la visitazione di sitiWEB di alcune Università Italiane e Europee e visite guidate nelle Università Calabresi.

GIORNALE SCOLASTICO "SCUOLA E DINTORNI", la redazione di un giornale scolastico checoinvolge gli studenti dell’Istituto Satriani nelle varie forme di comunicazione, all’utilizzodell’attività giornalistica come fonte di ricerca e di apprendimento.

CAMPIONATI SPORTIVI STUDENTESCHI, la scuola aderisce ai “Campionati Sportivi Provinciali”,coinvolgendo la quasi totalità degli alunni, consente a ciascuno, se non di raggiungereapprezzabili risultati sportivi, quanto meno di migliorare le proprie capacità motorie.

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FABBISOGNO PERSONALE

POSTI COMUNI - per anno scolastico - CLASSE DI CONCORSO

2016/2017 2017/2018 2018/2019

A051 251hpari a 13 cattedre

251hpari a 13 cattedre

251hpari a 13 cattedre

residue residue residue5h a Cotronei 5h a Cotronei 5h a Cotronei

10 ore a Mesoraca 10 ore a Mesoraca 10 ore a Mesoraca

2 h a Petilia Policastro 2 h a Petilia Policastro 2 h a Petilia Policastro

A050 18h1 cattedra

18h1 cattedra

18h1 cattedra

A036 76 h4 cattedre

76 h4 cattedre

76 h4 cattedre

residue residue residue4h a …. 4h a …. 4h a ….

A246 35 h2 cattedre= 18 + 17

35 h2 cattedre= 18 + 17

35 h2 cattedre= 18 + 17

A546 18h1 cattedra

18h1 cattedra

18h1 cattedra

A346 103 h 103 h 103 h

55h a Mesoraca 55h a Mesoraca 55h a Mesoraca

33h a Petilia 33h a Petilia 33h a Petilia

15h a Cotronei 15h a Cotronei 15h a Cotronei

A037 35 h2 cattedre

Petilia Policastro

35 h2 cattedre

Petilia Policastro

35 h2 cattedre

Petilia Policastro15 h a Cotronei 15 h a Cotronei 15 h a Cotronei

Religione 11 h A Petilia Policastro5 h a Cotronei

11 h A Petilia Policastro5 h a Cotronei

11 h A Petilia Policastro5 h a Cotronei

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17h a Mesoraca 17h a Mesoraca 17h a Mesoraca

A 047 20 h Petilia Policastro

20 h Petilia Policastro

20 h Petilia Policastro

A049 57 h a Petilia Policastro 3 cattedre + 1h residua

57 h a Petilia Policastro 3 cattedre + 1h residua

57 h a Petilia Policastro 3 cattedre + 1h residua

35 h a Cotronei 2 cattedre 35 h a Cotronei 2 cattedre 35 h a Cotronei 2 cattedre

62 a Mesoraca 3 cattedre +8 h residue

62 a Mesoraca 3 cattedre+ 8 h residue

62 a Mesoraca 3 cattedre+ 8 h residue

A019 24 h1 cattedra + 6 ore residue

24 h1 cattedra + 6 ore residue

24 h1 cattedra + 6 ore residue

A 025 22 h1 cattedra + 4 h residue a Peti-

lia Policastro

22 h1 cattedra + 4 h residue a

Petilia Policastro

22 h1 cattedra + 4 h residue a

Petilia Policastro

10 h a Cotronei 10 h a Cotronei 10 h a Cotronei

A061 18 h 1 cattedra

18 h 1 cattedra

18 h 1 cattedra

A029 22 h a Petilia Policastro 22 h a Petilia Policastro 22 h a Petilia Policastro10 h a Cotronei 10 h a Cotronei 10 h a Cotronei

34 h a Mesoraca 34 h a Mesoraca 34 h a Mesoraca

A060 29 h a Petilia Policastro 29 h a Petilia Policastro 29 h a Petilia Policastro13h a Cotronei 13h a Cotronei 13h a Cotronei

28h a Mesoraca 28h a Mesoraca 28h a Mesoraca

POSTI DI SOSTEGNOCLASSE DI CONCOR-SO

2016/2017 2017/2018 2018/2019

AD01 18h, 1 cattedra, a Cotro-nei

18h, 1 cattedra, a Cotronei 18h, 1 cattedra, a Cotronei

AD02 72h, 4 cattedre, a Meso-raca

72h, 4 cattedre, a Mesoraca 72h, 4 cattedre, a Mesora-ca

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PERSONALE ATA nel rispetto dei limiti e dei parametri, come riportato nel comma 14 art. 1 legge 107/15

o Direttore Servizi Generali Amministrativi n. 1o Assistenti Amministrativi n. 6o Collaboratori scolastici n. 9o Assistente Tecnico n. 3

ORGANICO DI POTENZIAMENTO RICHIESTO / UTILIZZATOTipologia N. Docenti Motivazione

Classe di concorso A049 2 Potenziamento e Recuperodelle competenze scientifiche, nelle seguenti sedi:Scientifico CotroneiScientifico Petilia

Classe di concorso 246 1 Potenziamento e Recuperodelle competenze linguistiche, nelle seguenti sedi:Scientifico Petilia

Classe di concorso 346 2 Potenziamento e Recuperodelle competenze linguistiche, nelle sedi:Cotronei, Petilia Policastro, Mesoraca

Classe di concorso A051 2 Potenziamento e Recuperodelle competenze linguistiche, nelle seguenti sedi:Cotronei e Petilia Policastro

PROGRAMMAZIONE FORMAZIONE PERSONALE

Nei giorni scorsi il MIUR ha presentato il Piano per la formazione dei docenti, così come previsto dall’art. 1 comma 124 della Legge 107: “Nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale…”. Il docente avrà il compito di stendere un piano individuale di sviluppo professionale, mediante un sistema on-line per costruire il proprioportfolio (Curriculum professionale, Attività didattica, Piano individuale di sviluppo professionale).Il piano individuale si articola in tre macro-aree:1. Area delle competenze relative all’insegnamento (competenze didattiche)2. Area delle competenze relative alla partecipazione scolastica (competenze organizzative)3. Area delle competenze relative alla propria formazione (competenze professionali)La scuola ha redatto un Piano Formativo triennale, parte integrante del PTOF, ispirato a quello nazionale,che si raccorda con le esigenze formative della rete di ambito, ma, allo stesso tempo, adatto ai bisogni for -mativi del territorio.La scuola, nel Piano Formazione Docenti, ha indicato le seguenti tematiche come priorità:

1. Valutazione e miglioramento2. Competenze digitali e nuovi ambienti di apprendimento3. Competenze di lingua straniera

Ad oggi, sono state attivate le seguenti attività di formazione docenti:(a) FSE – Azione 10.8.4 “Formazione del personale della scuola e della formazione su tecnologie e ap-

procci metodologici innovativi”;

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(b) Progetto “Dislessia Amica”, per L’inclusione degli alunni diversamente abili, con Disturbi Specificidell’Apprendimento scolastico;

(c) Corso di Lingua in Francese, preparazione alla certificazione Delf B1.Le scuole articoleranno le attività di formazione in UNITA’ FORMATIVE che, programmate e attuate su basetriennale, dovranno essere coerenti con il Piano Nazionale e con i propri Piani formativi.Le unità formative possono essere promosse e attestate (art 1 D. 170/2016):• dalla scuola• dalle reti di scuole• dall’Amministrazione• dalle Università e dai consorzi universitari• da altri soggetti accreditati purché le azioni siano coerenti con il Piano di formazione della scuolaLa scuola deve garantire ad ogni docente almeno UNA unità formativa per ogni anno scolastico, ma tali uni -tà non dovranno necessariamente raggiungere un monte ore annuo prestabilito a priori a livello ministeria -le, come si pensava in un primo momento. Le ore di formazione vengono infatti eventualmente stabilite intotale autonomia dalle scuole nell’ambito del PTOF.Le unità formative possono prevedere: formazione in presenza, formazione on-line, sperimentazione didat-tica, lavoro in rete, approfondimento personale e collegiale, documentazione e forme di restituzione allascuola, progettazione e rielaborazione.Sono unità formative anche la formazione per animatori digitali, team per l’innovazione, tutor neo-immessi,coordinatori per l’inclusione, ruoli chiave sull’Alternanza scuola-lavoro, approfondimento CLIL.

Attività formativa Personale coinvolto

Accoglienza Personale Neoassunto

Qualità e valutazione Docenti impegnati nei gruppi di lavoro sull’autovalutazione, valutazione e qualità.

Agenda digitale Docenti impegnati in processi di innovazioni digitali.Personale Ata impegnato nell’attuazione dell’agenda digitale.

Metodologie didattiche Docenti impegnati in processi di innovazione didattica

ALTERNANZA SCUOLA - LAVOROL’alternanza scuola – lavoro, obbligatoria per tutti gli studenti dell’ultimo triennio delle scuole superiori, peri licei il monte ore obbligatorio è di 200 ore, rappresenta un innovativo format didattico rispetto alletradizionali attività scolastiche e possono essere svolte anche durante la sospensione delle attivitàdidattiche e/o all’estero. L’alternanza scuola-lavoro ha lo scopo di:

o realizzare un collegamento stabile tra istituzioni scolastiche, mondo del lavoro e società civile;o migliorare la conoscenza del territorio sociale ed economico in cui si vive;o arricchire la formazione scolastica con competenze spendibili anche nel mercato del lavoro;o valorizzare le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali.

Nel corrente anno scolastico verranno attivate attività di alternanza scuola –lavoro per le classi terze e

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quarte.

CERTIFICATO DELLE COMPETENZE DI BASE

Il nuovo obbligo di istruzione entrato in vigore dal 1° settembre 2007 in base alla legge n.269 del 26dicembre 2006, prevede che l’istruzione obbligatoria sia impartita per almeno 10 anni. L’assolvimento dell’obbligo di istruzione è sancito dal Certificato delle Competenze di Base che ogni scuolasecondaria superiore di secondo grado deve compilare per ciascuno studente al termine della secondaclasse. Il certificato delle competenze di base è stato predisposto dal Ministero dell’Istruzione sulla base delleRaccomandazioni del Parlamento Europeo secondo un formato standardizzato che consente di garantirel’equivalenza formativa di tutti i percorsi, nel rispetto dell’identità delle singole scuole.Tale formato prevede la valutazione di competenze organizzate in assi culturali e la valutazione non èespressa in voti, bensì in livelli: competenza non raggiunta, competenza a livello base, medio ed avanzato.L’applicazione di tali normative ha comportato una riflessione ed una revisione delle pratiche didattiche evalutative del liceo, al fine di rendere la compilazione il più possibile significativa e rispondente alle effettivecompetenze acquisite dagli studenti.Il Collegio dei Docenti ha individuato le discipline che concorrono in maniera significativa all’acquisizionedelle competenze esplicitate nel certificato, in quanto legate alla programmazione annuale disciplinare. Durante lo scrutinio di fine anno, contestualmente alla compilazione delle pagelle, viene compilato ilCertificato delle Competenze di Base. Per ciascuna competenza, i docenti delle discipline individuate, sullabase delle valutazioni acquisite durante l’anno scolastico, propongono al consiglio di classe il livello diraggiungimento.

CRITERI METODOLOGICI E DIDATTICI

DIDATTICA MODULARE

Obiettivo primario del lavoro didattico è creare un ambiente di apprendimento che dia vita a “ unacomunità di discenti e docenti impegnati collettivamente nell’analisi e nell’approfondimento di oggetti edi studio e nella costruzione di saperi condivisi”.L’oggetto dell’intervento formativo generale è la crescita dello studente in tutte le sue dimensioni:cognitiva, operativa, relazionale. Questo significa porre lo studente al centro dell’attività didattica comesingola persona, ma anche come parte di una comunità solidale, come studente, ma anche come“ragazzo” che richiede attenzione agli aspetti emotivi e non solo cognitivi della soggettività.È per questo motivo che la scuola, nella sperimentazione e nell’attuazione dell’autonomia, ha avvertito lanecessità di adottare - unitamente al lavoro scolastico tradizionale - una organizzazione didatticamodulare (disciplinare e pluridisciplinare) che risponde a nuove e diverse esigenze:

- differenziare l’offerta formativa con interventi di approfondimento e di recupero;- introdurre dei criteri oggettivi ed omogenei di valutazione;

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-favorire una programmazione attenta e puntuale da parte del docente.L’organizzazione modulare del lavoro didattico è una strategia di facilitazione dell’apprendimento chepermette di impostare le discipline per nodi concettuali e di fissare obiettivi delimitati e precisi e, quindi,verificabili e valutabili. Questo tipo di attività consente interventi didattici mirati e rispondenti ai bisognidegli alunni; permette di uscire dalla sequenzialità temporale del programma, di acquistare in profonditàe specificità didattica, e di evitare, cosi, il rischio della polverizzazione e della dispersività. Consente,inoltre, di istituire una fitta rete di comunicazioni e di scambi fra l’educazione e le varie forme logico-discorsive delle discipline.

Nell’organizzazione modulare l’attività didattica è pertanto:a) Una didattica negoziataperché l’apprendimento è il prodotto dell’atto di riorganizzazione tra ciò che è nuovo e ciò che eragià conosciuto, e gli studenti, confrontandosi con il docente e tra loro, imparano in un processo a“spirale” che si allarga continuamente.b) Una didattica collaborativail docente collabora con lo studente, aiutandolo a organizzare gli stimoli, e a riflettere sul processopersonale della loro elaborazione in modo da farlo giungere alla costruzione consapevole delproprio sapere.c) Una didattica del processo- al centro dell’attività didattica stanno vari passaggi (compresi i possibili “intoppi”, gli errori o iproblemi da risolvere) attraverso i quali si sviluppa il processo di apprendimento:il processo di apprendimento ha come meta finale non solo “il premio d’arrivo” ma anche laconsapevolezza del percorso fatto, quindi non si conclude nell’acquisizione di singole competenze,ma modifica l’atteggiamento conoscitivo dello studente e si traduce in un’ulteriore spinta adapprendere; per questo motivo oltre i contenuti e le competenze acquisite rimangono, comeapprendimento significativo, la coscienza del processo compiuto, le procedure attivate perconseguirli e le modificazioni indotte nell’atteggiamento conoscitivo.d) Una didattica orientativa

induce gli studenti, attraverso percorsi disciplinari e trasversali, ad interrogarsi e a riflettere sulla propria vocazione

ORIENTAMENTO, DISPERSIONE SCOLASTICA E RIORIENTAMENTO

La lotta alla dispersione scolastica rappresenta il punto centrale dell’azione che i docenti ogni giornosvolgono.La legge N° 9 del gennaio 1999, nell’innalzare l’obbligo scolastico, ha imposto l’esigenza di creare lecondizioni affinché l’allievo non assolva l’obbligo solo in modo formale, ma gli venga creato un percorso“su misura” che gli permetta di conseguire un risultato concreto sia nell’istruzione secondaria, sia nellaformazione professionale.L’Istituto, per far fronte alla dispersione scolastica, ha approntato uno specifico progetto di interventoche prevede la creazione di percorsi scolastici adeguati alle esigenze di ciascun ragazzo e, se ènecessario, anche la strada del riorientamento. Si è deciso, quindi, di istituire delle “passerelle” per l’identificazione delle competenze di base comuni aidiversi curricula e la creazione di moduli unitari di base e di momenti di integrazione per favorire i

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passaggi.Combattere la dispersione è innanzi tutto orientare.L’orientamento è, infatti, un nodo fondamentale della formazione in tutto l’itinerario scolastico, unafinalità comune a tutte le discipline e si attua attraverso strategie mirate che fanno sì che l’alunno “siorienti”, cioè prenda consapevolezza delle proprie capacità particolari e delle sue aspirazioni, e siainformato sulle possibilità che gli si aprono davanti, sia in campo scolastico che in relazione al mondo dellavoro.

VERIFICA E VALUTAZIONE

Da quanto si è detto risulta chiaro che la valutazione scolastica non si può risolvere nel semplice giudiziodi merito da attribuire agli alunni in base ai risultati conseguiti.Essa, infatti, deve:

fornire un controllo non solo sui prodotti (se i risultati corrispondono agli obiettivi), ma anche suiprocessi (se c’è riflessione sul proprio apprendimento).

avere una funzione di controllo sull’intero processo di apprendimento - insegnamento e, quindi,essere uno degli elementi che regola la programmazione didattica e l’attività che la mette in attonelle classi, individuando le condizioni di una classe per potere avviare una procedura didatticaefficace, verificando il grado di avanzamento dell’apprendimento a cui sono giunti i singoli alunnie la classe nel suo insieme;

avere funzione di stimolo di processi di tipo “metacognitivo”; portare gli alunni a riconoscere il proprio modo di apprendere e alla consapevolezza dei propri

cambiamenti.La valutazione non può limitarsi ad osservare il percorso dell’alunno e a registrare i risultati, ma deveessere in grado anche di individuare le cause che provocano risultati di fallimento per poter predisporrestrategie di recupero e piani di intervento differenziati secondo i problemi.Nella pratica didattica esistono due momenti strettamente legati tra loro:

a) Verifica formativa: se si tratta di una verifica che si svolge contestualmente al percorso diinsegnamento - apprendimento con lo scopo di avere informazioni su come lo studente apprende,per orientare e adattare il processo formativo in maniera che sia più efficace;b) Verifica sommativa: se si tratta di una verifica che serve, soprattutto, ad accertare se lecompetenze che caratterizzano il curriculo di una disciplina in un certo tratto del percorso sonostate acquisite e se gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti.

Tutte le verifiche sono strettamente legate agli obiettivi della programmazione e realizzate in modo dapoter accertare con sufficiente chiarezza quali delle competenze proposte l’alunno sia stato in grado diraggiungere. Si utilizzano molti e diversi strumenti di verifica, dalle prove strutturate e/o semistrutturate(disciplinari e pluridisciplinari) alle prove tradizionali (interrogazioni – compiti in classe, etc.. .) eall’osservazione sistematica dei comportamenti, la cui utilità è diversa secondo lo scopo e il contesto incui si opera. A partire dall’a.s, 2015/216 sono effettuate prove per classi parallele (iniziali, intermedie,finali).Valutare significa dunque esprimere un giudizio complessivo a cui concorrono più elementi, sia ilraggiungimento di specifiche competenze, misurato attraverso verifiche mirate, sia una serie di

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comportamenti di apprendimento che rispondono a obiettivi trasversali fatti propri dal C. d. c. secondole indicazioni del collegio.

COSA VALUTIAMO

a) Valutiamo obiettivi generali raggiunti tra quelli preordinati e fissati;b) Valutiamo obiettivi didattici raggiunti.Gli obiettivi di cui ai punti a) e b) sono quelli elencati successivamente e che il consiglio diclasse farà propri ad ogni inizio di anno scolastico, adattandoli alle particolari situazioni.

OBIETTIVI GENERALI

- Corretto ed equilibrato comportamento verso compagni, professori e personale della scuola;- Rispetto delle cose degli altri e delle attrezzature della scuola;- Acquisizione dei contenuti di ogni disciplina;- Padronanza dei mezzi espressivi e comunicativi;- Utilizzazione e applicazione in concreto delle conoscenze acquisite;- Collegamento e rielaborazione degli argomenti studiati.

essi possono essere raggiunti a diversi livelli:pienamente - in modo soddisfacente - sostanzialmente - solo in parte - in modo non adeguato - inmodo assolutamente insufficiente.

OBIETTIVI DIDATTICI

- Consolidamento metodo di studio e prerequisiti di apprendimento (attenzione - concentrazione - osservazione - memorizzazione - precisione);

- Potenziamento delle conoscenze nelle singole discipline (esporre concetti in modo chiaro e corretto siain forma orale che scritta - utilizzare con padronanza i linguaggi specifici delle singole discipline -capacità di documentazione ed approfondimento nei lavori individuali e di gruppo).- Sviluppo, potenziamento e rielaborazione delle conoscenze acquisite (capacità di analisi - sintesi - utilizzare conoscenze e metodi acquisiti anche in situazioni nuove - rielaborare in modo personale le conoscenze acquisite - correlare le conoscenze in ambiti differenti);- Potenziamento della capacità critica attraverso:organizzazione del proprio tempo - articolazione del pensiero in modo logico e critico - utilizzodelle conoscenze in modo critico e razionale - elaborazione di un sistema autonomo di riferimenticulturali e di valori.

DEFINIZIONE DI OBIETTIVI DIDATTICI MINIMI(Al fine di esprimere un giudizio di promozione)

Se l'allievo dimostra di aver acquisito le parti essenziali degli argomenti trattati e applica le conoscenze in

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modo non approfondito ma senza gravi errori

COME VALUTIAMO

TENENDO CONTO DI:- Situazione di partenza (ottima - buona - discreta - sufficiente - insufficiente - ecc.);- Puntualità di esecuzione dei compiti orali e scritti; - Conseguimento degli obiettivi di conoscenza dimostrata in tutte le prove, nelle capacità linguistiche,

espressive e logico-critiche, nelle capacità di assimilazione, rielaborazione, di collegamento, di analisi esintesi;

- Comportamenti socio-affettivi quali: impegno (diligente - rigoroso - notevole - lodevole -adeguato - costante - saltuario - modesto - scarso - ecc.), partecipazione al lavoro di gruppo (trai-nante - vivace - costruttiva - stimolante - convinta - originale - marginale - scarsa - ecc.), frequenza(assidua - regolare - discontinua - irregolare - molto irregolare - ecc.), comportamento(responsabile - corretto - poco responsabile - ecc.), interesse (notevole - considerevole - vivo -accentrato - particolare - modesto - debole - ecc.);

- Assenza alle verifiche prende in considerazione il recupero delle prove e, se non vengono recuperate,prevedendo di abbassare, eventualmente, la media;

- Assenze dalle interrogazioni programmate: si può prevedere di abbassare di un punto lavalutazione se l'assenza non è stata dovuta a causa di forza maggiore;

- Frequenza senza strumenti di lavoro: si procede ad annotazione sul registro e, in caso si ripetano icomportamenti, si abbassa la media dei voti;

- Miglioramento crescente dell'allievo: si può alzare la media dei voti finali;- Quanto di positivo riescano ad esprimere gli allievi nelle varie prove.

PROPOSTA DI VOTOI docenti delle discipline interessate, ai sensi dell’art. 5 dell' O.M. n. 92/2007dichiarano di averesvolto delle verifiche documentabili, volte ad accertare l'avvenuto superamento delle carenzerilevate durante l'anno scolastico. I giudizi espressi, oltre ad accertare il grado di competenzaacquisito dallo studente, hanno costituito occasione per definire ulteriori forme di supporto volte siaal completamento del percorso di recupero che al raggiungimento di obiettivi di più alto livello. Isingoli docenti del consiglio di classe, prima di procedere alla valutazione di ogni alunno per singoladisciplina, esprimono un giudizio motivato desunto dagli esiti di un “congruo numero di prove” (aisensi dell'art. 6 c. 2 dell' O.M. n. 92/2007) “su una pluralità di prove di verifica riconducibili a diversetipologie”(C.M. n.89/2012), effettuate durante l'ultimo quadrimestre e sulla base di una valutazionecomplessiva dell'impegno, interesse e partecipazione dimostrati nell'intero percorso formativo. Laproposta di voto tiene altresì conto delle valutazioni espresse in sede di scrutinio del 1°quadrimestre, nonchè dell'esito delle verifiche relative ad eventuali iniziative di sostegno e adinterventi di recupero precedentemente effettuati.

Ogni docente propone, per ogni singolo alunno, il voto relativo alla propria materia di insegnamento(sulla base di un motivato giudizio) che, dopo esauriente discussione, viene collegialmenteassegnato. Ai fini dell'ammissione o non ammissione di ogni alunno alla classe successiva vengonopure letti e fatti propri dal Consiglio i giudizi di quegli alunni che hanno frequentato i corsi di

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recupero per le discipline oggetto di attività integrative e didattiche.

Tipologie di verifiche nel rispetto dei decreti istitutivi dei nuovi ordinamenti.

La C.M. n. 89 del 18/10/2012, che fa seguito alle precedenti note (nota n. 3320 del 9/11/2010 e

circolare n. 94 del 18/10/2011), precisa che“…si indica alle istituzioni scolastiche l’opportunità di

deliberare che negli scrutini intermedi … la valutazione dei risultati raggiunti sia formulata, in

ciascuna disciplina, mediante un voto unico, come nello scrutinio finale. …, il voto deve essere

espressione di sintesi valutativa e pertanto deve fondarsi su una pluralità di prove di verifica

riconducibili a diverse tipologie, coerenti con le strategie metodologico-didattiche adottate dai

docenti. Sarà cura quindi del collegio dei docenti e dei dipartimenti fissare preventivamente le

tipologie di verifica nel rispetto dei principi definiti dai decreti istitutivi dei nuovi ordinamenti”.

Le istituzioni scolastiche, pertanto, adotteranno modalità e forme di verifica adeguate e funzionali

all’accertamento degli obiettivi e dei risultati di apprendimento, declinati in competenze, conoscenze

e abilità, come previsto dalle Indicazioni nazionali per i percorsi liceali, …”

La valutazione, periodica e finale, costituisce una delle principali responsabilità delle scuole, anche

con riguardo all’efficacia della comunicazione e del dialogo educativo con gli allievi e le loro famiglie,

e deve pertanto rispondere a criteri di coerenza, motivazione, trasparenza e documentabilità

rispetto a tutti gli elementi di giudizio che, acquisiti attraverso il maggior numero possibile di

verifiche, hanno condotto alla sua formulazione. Si richiama a questo proposito il diritto di ciascun

alunno ad una valutazione trasparente e tempestiva, principio basilare richiamato dall’art. 1 del più

volte citato regolamento sulla valutazione. Nei piani dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche

dovranno di conseguenza essere esplicitate, preventivamente, le tipologie e le forme di verifica

utilizzate in itinere, le modalità e i criteri di valutazione adottati al termine di ogni periodo valutativo.

Ciò al fine di rendere l’intero processo di valutazione trasparente e coerente con gli specifici obiettivi

di apprendimento e con i risultati di apprendimento.

L’O. M. n. 92/2007, art. 6 c. 2 recita: “Il docente della disciplina propone il voto in base ad un giudizio

motivato desunto dagli esiti di un congruo numero di prove effettuate durante l’ultimo trimestre o

quadrimestre e sulla base di una valutazione complessiva dell’impegno, interesse e partecipazione

dimostrati nell’intero percorso formativo. La proposta di voto tiene altresì conto delle valutazioni

espresse in sede di scrutinio intermedio nonché dell’esito delle verifiche relative ad eventuali

iniziative di sostegno e ad interventi di recupero precedentemente effettuati.”

La C.M. n. 94 del 18/10/2011 – Valutazione periodica – a. sc. 2011/12 precisa che:

“… E’ evidente che la previsione di più voti è contemplata per le discipline nelle quali la produzione

scritta, pratica o grafica sia irrinunciabile, anche alla luce delle Indicazioni nazionali riguardanti gli

obiettivi specifici di apprendimento dei percorsi liceali e delle distinte Linee guida per gli istituti

tecnici e per gli istituti professionali. Va, comunque, sottolineato che la valutazione è espressione

dell’autonomia professionale propria della funzione docente e che le istituzioni scolastiche potranno

individuare e adottare, nella loro autonomia e nell’ambito delle prove previste per ciascun

insegnamento (scritte, orali, pratiche e grafiche), modalità e forme di verifica che ritengano

funzionali all’accertamento dei risultati di apprendimento, declinati in competenze,

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conoscenze e abilità, di cui ai Regolamenti di riordino e al D.M. 139/2007 relativo all’obbligo

d’istruzione. Ciò significa che, anche nel caso di insegnamenti ad una prova, il voto potrà essere

espressione di una sintesi valutativa frutto di diverse forme di verifica: scritte, strutturate e non

strutturate, grafiche, multimediali, laboratoriali, orali, documentali, ecc. Infatti, come già indicato

nella citata circolare del 9 novembre 2010, le verifiche possono prevedere, a solo titolo di esempio e

in relazione alle tipologie individuate dalle istituzioni scolastiche, modalità scritte anche nel caso di

insegnamento a sola prova orale.

TIPOLOGIE DI PROVE DELLE DISCIPLINE

Per il Liceo Scientifico:

prova scritta e orale per le seguenti materie:

- Italiano (tipologia: tema, analisi del testo, saggio breve, prova strutturata e semi-strutturata,

articolo d’opinione);

- Latino (primo biennio – tipologia: traduzione, prova strutturata e semi-strutturata);

- Latino (triennio –tipologia: traduzione, analisi del testo, prova strutturata e semi-strutturata);

- Matematica con informatica (primo biennio - tipologia: esercizi, problemi e prove

strutturate, semi-strutturata);

- Matematica (triennio - tipologia: esercizi, problemi, prove strutturate semi-strutturata, trattazione

sintetica di argomenti );

- Fisica (primo biennio - tipologia: trattazione sintetica di argomenti, prove strutturate semi-

strutturata ed esercizi);

- Fisica (triennio - tipologia : trattazione sintetica di argomenti, esercizi, problemi, prove

strutturate e semi-strutturata);

- Lingua Straniera (primo biennio - tipologia: riassunto, traduzione, lettera, prove strutturate e

semi Strutturate,);

- Lingua Straniera (triennio –tipologia: analisi del testo, riassunto, traduzione, lettera, prove strutturate

semi-strutturate);

- Scienze naturali (tipologia: trattazione sintetica degli argomenti, prove semi-strutturate e strutturate)

prova orale per le seguenti materie: Storia e geografia, Storia, Filosofia,

prova orale e pratica per la seguente materia: Scienze motorie e sportive.

prova orale e grafica per la seguente materia: Disegno e storia dell’arte

Per il Liceo delle Scienze Umane:

prova scritta e orale per le seguenti materie:

- Italiano (tipologia: tema, analisi del testo, saggio breve, prova strutturata e

semistrutturata, articolo d’opinione);

- Latino (primo biennio - tipologia: traduzione, prova strutturata e semi-strutturata);

- Latino (triennio –tipologia: traduzione, analisi del testo prova strutturata e semi-strutturata);

- Scienze Umane(primo biennio - tipologia: trattazione sintetica degli argomenti, prova strutturata e

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semi- strutturata);

- Scienze Umane (triennio - tipologia: trattazione sintetica degli argomenti, tema, prova

strutturata e semi- strutturata);

- Matematica con informatica (primo biennio - tipologia: esercizi, problemi e prove strutturate e

semi strutturate);

- Matematica (triennio - tipologia: esercizi, problemi e prove strutturate e semi strutturate);

- Lingua Straniera (primo biennio - tipologia: riassunto, traduzione, lettera, prove

strutturate e semi-strutturate);

- Lingua Straniera (triennio – tipologia: analisi del testo, riassunto, traduzione,

lettera, prove strutturate semi-strutturate);

prova orale per le seguenti materie: Storia e geografia, Storia, Filosofia, Fisica, Scienze

naturali, Storia dell’Arte, Diritto ed Economia;

prova orale e pratica per la seguente materia: Scienze motorie e sportive.

Per il Liceo delle Scienze Umane opzione economico sociale.

Valgono le stesse indicazione del Liceo delle Scienze Umane ad eccezione della seguente materia:

Diritto ed economia -prova scritta ed orale (tipologia: esercizi, prove strutturate e semi - strutturate),

assenza del latino.

Per il Liceo Linguistico:

prova scritta e orale per le seguenti materie:

- Italiano (tipologia: tema, analisi del testo, saggio breve, prova strutturata e

semistrutturata, articolo d’opinione);

- Latino (primo biennio - tipologia: traduzione, prova strutturata e semi-strutturata);

- Matematica con informatica (primo biennio - tipologia: esercizi, problemi e prove strutturate e

semi strutturate);

- Matematica (triennio - tipologia: esercizi, problemi e prove strutturate e semi strutturate);

- Lingua Straniera (primo biennio - tipologia: riassunto, traduzione, lettera, prove

strutturate e semi-strutturate);

- Lingua Straniera (triennio – tipologia: analisi del testo, riassunto, traduzione,

lettera, prove strutturate semi-strutturate);

prova orale per le seguenti materie: Storia e geografia, Storia, Filosofia, Fisica, Scienze

naturali, Storia dell’Arte.

prova orale e pratica per la seguente materia: Scienze motorie e sportive

VOTO UNICO NEGLI SCRUTINI INTERMEDI.

- per il Liceo Scientifico il voto unico, negli scrutini intermedi, sarà formulato per tutte le discipline

tranne per le seguenti: Italiano, Latino, Matematica, Fisica (triennio), Lingua straniera;

-per il Liceo delle Scienze Umane il voto unico, negli scrutini intermedi, sarà formulato per tutte le

discipline tranne per le seguenti: Italiano, Latino, Matematica, Lingua Straniera, Scienze Umane;

- per il Liceo delle Scienze Umane opzione economico sociale il voto unico, negli scrutini intermedi,

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sarà formulato per tutte le discipline tranne per le seguenti: Italiano, Matematica, Lingue Straniera,

Scienze Umane;

-per il Liceo Linguistico il voto unico, negli scrutini intermedi, sarà formulato per tutte le discipline

tranne per le seguenti: Italiano, Matematica, Lingua Straniera.

NUMERO DELLE PROVE SCRITTE PER TRIMESTRE/QUADRIMESTRE.

Il numero delle verifiche scritte (tipologie di verifiche), per ciascuna disciplina, dovrà essere di

almeno due/tre per ogni quadrimestre integrate da almeno due orali (delle quali solo una può essere

un test, simulazione di terza prova, ecc.).Griglia di valutazione delle prove (un modello l’all. n.6, per quasi tutte le discipline sono statepredisposte apposite griglie di valutazione inserite nei curricoli disciplinari).Griglia di valutazione del comportamento La griglia di valutazione del comportamento degli studenti scaturisce dalla valorizzazione dei documentifondanti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Lombardi Satriani” e dalle fonti normative vigenti. Elementi positivi per l'attribuzione da sei a dieci decimi:1. Aspetti da valutare in situazione di lavoro:

o impegnoo interesseo disponibilità ad apprendereo senso criticoo capacità di autovalutazioneo attenzioneo concentrazioneo metodo di studio autonomo e proficuo

2. Aspetti da valutare nell'interazione con coetanei ed adulti:o rispetto delle regole della comunità scolasticao rispetto delle opinioni altrui

3. Aspetti da valutare in rapporto alla partecipazione consapevole e responsabile:o propositivitào spirito costruttivoo assunzione di responsabilitào disponibilità a collaborare alle attività della scuolao consapevolezza dei principi e delle regole che sono alla base della convivenza civile e dei valori

costituzionaliPer ogni aspetto sopra esposto verrà istituito un punteggio massimo di 10Elementi negativi per l'assegnazione di un voto inferiore a sei decimi

frequenza e puntualità partecipazione al dialogo educativo rapporto con persone ed attrezzature rispetto delle consegne e delle scadenze livello di attenzione

Sulla base di tali elementi sintetizza la valutazione, nella scheda allegata, in un voto espresso in decimi.

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(Allegato n.5)

Criteri di omogeneità da utilizzare nelle decisioni del Consiglio di classe in riferimento alla promozione alla classe successiva o alla sospensione del giudizioDate le disposizioni vigenti in materia, in particolare quelle contenute nella O.M 21 maggio 2001, n. 90 esuccessive modifiche definite dalla Legge 169/2008, nel DPR 23 luglio 1998, n. 323, nella O.M. 40 dell’8marzo 2009 e nell’O.M. n 42 del 6 maggio 2011 recante norme sullo svolgimento degli scrutini e degli esamidi stato conclusivi dei corsi di studio di scuola secondaria superiore, sulle nuove disposizioni riguardo lavalutazione del comportamento nonché il carattere di “obbligo irrinunciabile al servizio“ proprio dellavalutazione. Ciò premesso, allo scopo di rendere più uniforme l’operato dei Consigli di classe, vengonoindicati i seguenti criteri:

A) Promozione piena sufficienza in tutte le discipline

B) Sospensione del giudizio Il Consiglio sospende il giudizio nei seguenti casi: - fino ad un massimo di quattro insufficienze non gravi (voto 5) -due insufficienze non gravi ed una grave (due 5 e un 4)

C) - due insufficienze gravi (voto 4) In ogni caso la somma dei punti mancanti alla sufficienza nella totalità delle discipline del curricolonon deve essere superiore a “4” (quattro)

D) Non promozione Il Consiglio non ammette l’alunno alla classe successiva nei seguenti casi: - voto di comportamento inferiore a 6; - somma dei punti mancanti alla sufficienza nella totalità delle discipline del curricolo superiore a “4” (quattro).

Criteri per l’ammissione o non ammissione alla classe successiva per i giudizi sospesi: Gli alunni per i quali la valutazione è stata sospesa agli scrutini di giugno saranno giudicati partendo dalpresupposto di una complessiva positività del quadro degli esiti scolastici e del permanere di lacune che ilconsiglio di classe ritiene risolvibili attraverso un’ulteriore tornata di sostegni e di studio individuale. IlCollegio dei docenti prende altresì atto che ogni decisione definitiva in merito all’ammissione o nonammissione alla classe successiva rientra nella sovranità del Consiglio di classe il cui compito è di esaminarein modo adeguato ed approfondito la situazione di ogni singolo alunno, caso per caso, tenendo conto deicriteri stabiliti collegialmente. Il Consiglio di classe, pertanto, può modificare i criteri del Collegio dei docenti con motivazione a verbale. E’ possibile una deroga alle norme di cui sopra solo sulla base di impedimenti alla frequenza o allo studiooggettivi e documentati e valutando comunque le capacità di recupero dello studente nel periodo estivo. Glialunni che hanno totalizzato un numero di assenze pari ad un quarto del monte ore totale, non sarannoammessi alla classe successiva o agli esami di Stato (C.M. n. 40 del 4/03/2011 ).

Monte ore della frequenza scolastica per la validità dell’anno scolastico ed eventuali assenze in deroga almonte ore previsto dal DPR 122/2009La norma prevede che ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno dicorso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno trequarti dell’orario annuale personalizzato. Il monte ore annuale dello studente verrà conteggiato

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moltiplicando le ore settimanali del corso di studi frequentato per 33.La tabella riportata nell’all., n.7, indica il limite massimo delle assenze, riferito alle diverse classi dell’Istitutocorrispondente al 25% del monte ore annuo personalizzato.Stralcio dell’Art. 14, comma 7, del Regolamento di coordinamento delle norme per la valutazione deglialunni di cui al DPR 22 giugno 2009, n. 122 ed in particolare legge: ”... le istituzioni scolastiche possonostabilire, per casi eccezionali, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite (tre quarti di presenza delmonte ore annuale). Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative a condizione,comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del Consiglio di Classe, la possibilità di procederealla valutazione degli alunni interessati”. In riferimento a quanto sopra il Collegio dei Docenti, delibera i seguenti criteri di deroga al limite minimo dipresenze previsti per la validità dell’anno scolastico 2016-2017:• per malattia pari o superiore a cinque giorni, con l'obbligo di presentazione del certificato medico al rientro a scuola e non alla fine dell'anno scolastico.• Ricoveri ospedalieri e periodi post-ricovero certificati.

prolungate e/o reiterate cure e/o terapie in centri specialistici e riabilitativi documentabili provenienza da altri paesi in corso d’anno o frequenza presso una scuola all’estero per un periodo

dell’anno scolastico con documentazione attestante il percorso scolastico;• Gravi patologie.• Gravi motivi familiari riguardanti parenti e affini entro il II grado.• Obblighi di presenza di fronte ad autorità giudiziaria.• Partecipazione a concorsi ed esami.• Partecipazione a gare e/o selezioni sportive di campionati riconosciuti ed attività di studio presso istituti accreditati.• Partecipazione alle attività della Consulta Provinciale Studentesca e degli Organi Collegiali di Istituto, anche in fase pre-elettorale.• Adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabatocome giorno dio riposo (cfr. Legge n.516/1988 che recepisce l'intesa con la Chiesa Cristiana Avventista delSettimo Giorno; Legge n.101/1989 sulla regolazione dei rapporti tra Stato e l'Unione delle ComunitàEbraiche Italiane, sulla base dell'intesa stipulata il 27 febbraio 1987). Il collegio dei docenti definisce i criterigenerali e le fattispecie che legittimano la deroga al limite minimo di presenza.Le assenze continuative devono essere documentate al momento del rientro dell’allievo nella comunitàscolastica. Tale documentazione deve essere fornita al coordinatore della classe o all’ufficio di presidenza,protocollata ed inserita nel fascicolo personale dello studente. Le dichiarazioni in oggetto rientrano a pienotitolo tra i dati sensibili e sono quindi soggette alla normativa sulla ‘Privacy’ applicata nell’istituto.Le assenza dalle lezioni curricolari dello studente oggetto della sanzione disciplinare della sospensionesenza obbligo di frequenza non debba incidere sul computo complessivo delle ore di lezione perse durantel’anno scolastico.La partecipazione a visite guidate e viaggi di istruzione, mobilità individuali o di gruppoeffettuate con scuole europee partner in progetti internazionali ed in generale a stage,attività di alternanza scuola lavoro, iniziative culturali e formative approvate dagli organicollegiali della scuola svolte in contesti esterni all’edificio scolastico rientrano tra le attivitàdidattiche a pieno titolo.Demanda infine al singolo consiglio di classe, in sede di scrutinio finale, il computo del limite minimo della

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frequenza e il giudizio sulla validità delle eventuali deroghe richieste, sempreché tali assenze nonpregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati.

Credito ScolasticoSi individuano i criteri per l’attribuzione del credito formativo, che consiste, in ogni qualificataesperienza documentata, dalla quale derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferiscel’esame di Stato, considerato che, ai sensi del D.M. n 49 del 24/02/2000, le esperienze che dannoluogo all'acquisizione dei crediti formativi, di cui all'art.12 del Regolamento, sono acquisite, al di fuoridella scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della personaed alla crescita umana, civile e culturale quali quelli relativi, in particolare, alle attività culturali,artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all'ambiente, al volontariato, allasolidarietà, alla cooperazione, allo sport.La partecipazione ad iniziative complementari, integrative e agli organi collegiali (consiglio di istituto,giunta esecutiva e consulta provinciale) non dà luogo all'acquisizione dei crediti formativi, ma rientratra le esperienze acquisite all'interno della scuola di appartenenza, che concorrono alla definizione delcredito scolastico.Per i candidati esterni si tiene conto anche del possesso di altri titoli conseguiti al termine di corsi distudio di livello pari o superiore.Per l’attribuzione del relativo punteggio, ai sensi dell’art. 3 del D. M. sopra citato, “la documentazionedovrà comprendere un’attestazione proveniente dagli enti, associazioni, istituzioni presso i quali ilcandidato ha realizzato l’esperienza e contenente una sintetica descrizione dell’esperienza stessa.” Si precisa che:- non si attribuisce il credito scolastico qualora l’alunno non consegua la promozione alla classesuccessiva.L'attribuzione del credito ad ogni alunno va deliberata, motivata e verbalizzataIn vista dell'esame di Stato conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore, in sede discrutinio finale di ciascuno degli ultimi tre anni, viene attribuito il credito scolastico ad ogni studente.Il punteggio attribuito quale credito scolastico a ciascun alunno è pubblicato all'albo dell'Istituto,unitamente ai voti conseguiti in sede di scrutinio finale ed è trascritto sulla pagella scolastica e sulregistro generale dei voti. (allegato n.11)Parametri valutativi dei crediti formativiTra i crediti formativi il Collegio dei docenti ritiene valide le seguenti voci:1. Attività socio assistenziali2. Attività didattica-culturali esterne alla scuola e comunque coerenti con l'attività didattica3. Certificazioni europee nelle lingue straniere e nelle competenze informatiche (ECDL).4. Esperienze di lavoro coerenti con il corso di studi (stage, certificati dalle ditte e o dagli enti).5.Stages organizzati dall'Istituto e certificati dagli enti/ditte esteri.In occasione dello scrutinio finali i Consigli di classe accertano ogni qualificata esperienza debitamentedocumentata, dalla quale derivano competenze inerenti con il tipo di corso di studi, in coerenza con icontenuti tematici dello stesso corso.I certificati dei crediti formativi devono essere rilasciati da Enti o Associazioni su carta intestata riportante illogo o timbro ufficiale e devono riportare l’esatta descrizione, il periodo, la durata di svolgimento delleattività e devono essere firmati dal legale rappresentante.La durata minima dell’attività deve essere:• Culturale, artistica e ricreativa 70 giorni;• Volontariato 60 giorni;

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• Cooperazione 180 giorni;• Attività sportive intero anno.

INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI E INCLUSIONE ALUNNI CON DISTURBISPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO (DSA) E CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)

Il Dirigente Scolastico, con decreto del 28 ottobre 2016, prot. n. 5204, ha costituito il gruppo di lavoro per

l’handicap (GLI) con compiti di coordinamento e di indirizzo in ordine alle tematiche di integrazione degli

allievi in situazione di handicap (Organico di diritto sostegno - allegato n.12 ).

In alcune classi del nostro Istituto sono inseriti alunni diversamente abili, alunni con disturbi specifici

dell’apprendimento (DSA) e alunni con bisogni educativi speciali (BES).

La personalizzazione della didattica, che pure riguarda tutti gli studenti, è particolarmente necessaria per

questi alunni ed è attuata dalla scuola, anzitutto, con la formulazione di un Piano annuale dell’inclusione, in

cui sono enunciati e coordinati gli interventi di supporto ritenuti efficaci. Il PAI è un documento che viene

redatto al termine di ciascun anno scolastico e che, oltre a mettere in risalto i punti di forza e di criticità

emersi nel corso dell’anno, definisce gli obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per l’anno scolastico

successivo.

Per gli alunni diversamente abili, inoltre, viene redatto un Profilo Dinamico Funzionale (un documento che

individua le caratteristiche e le potenzialità dell’alunno, sulla base della Diagnosi Funzionale elaborata

dall’ASL di provenienza) e un Piano Educativo Individualizzato (il cosiddetto PEI, ossia un progetto di

programmazione didattica che, a seconda del caso, può mantenere una sostanziale uniformità oppure

differenziarsi completamente da quello seguito per la classe).

Per gli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia ma non

solo), invece, come da normativa (L. 170/2010), il Consiglio di Classe elabora, su richiesta e con la

collaborazione della famiglia un Piano Didattico Personalizzato (PDP) in cui sono indicati, oltre agli strumenti

compensativi e alle misure dispensative, le strategie metodologiche- didattiche e le modalità di valutazione

da utilizzare al fine di prevenire il disagio scolastico e quindi l’insuccesso formativo degli stessi.

La scuola, inoltre, consapevole che ogni alunno, in continuità o limitatamente per alcuni periodi, può

manifestare Bisogni Educativi Speciali per motivi fisici, biologici, fisiologici, psico-sociali, si attiva affinché sia

garantito agli alunni con BES un percorso individualizzato e personalizzato non escludendo, anche in questo

caso, la redazione di un Piano Didattico Personalizzato (PDP).

La segnalazione degli alunni con bisogni educativi speciali è effettuata dal Consiglio di Classe. Il GLI, a sua

volta, ne rileva la presenza nel piano annuale per l’inclusione.

Le attività relative all’integrazione e all’inclusione vengono stabilite all’interno dei Gruppi di lavoro d’Istituto

e di classe (GLI e GLHO).

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

Il Piano Educativo Individualizzato Redigere il PEI è compito dei docenti e degli operatori socio-sanitari, in

collaborazione con la famiglia. Con il Piano Educativo Individualizzato vengono individuati gli obiettivi e si

compiono le scelte relative alla valutazione. Gli obiettivi sono volti a:

- soddisfare i bisogni di apprendimento dello studente, anche attraverso un programma didattico del tutto

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diverso da quello della classe (in questo caso si parla di PEI differenziato);

- aiutare l’alunno a sentirsi accettato e a proprio agio, promuovendo la collaborazione e l’amicizia con i

compagni;

- stimolare l’alunno a sviluppare al massimo le sue potenzialità;

adattare le caratteristiche strutturali e organizzative della classe in modo da renderle funzionali al

- soddisfacimento dei bisogni emersi;

- sostenere l’alunno con metodi, strumenti e materiali in grado di favorire l’apprendimento e l’integrazione

(linguaggio Braille, computer, facilitatori, ecc.).

La scelta a favore di un PEI di classe o di un PEI differenziato determina delle conseguenze per ciò che

riguarda la valutazione.

per gli alunni con difficoltà tali da non intaccare le capacità di apprendimento, il PEI perseguirà gli stessi

obiettivi didattici previsti per la classe, ma si avvarrà di strumenti di verifica adeguati, oppure predisporrà

delle piccole variazioni o riduzioni. Al termine del ciclo di studi, questi studenti potranno ottenere un titolo

di studi del tutto conforme a quello degli altri alunni.

per gli alunni con disabilità più consistenti, il Consigli di classe propone alla famiglia un PEI differenziato.

Solo in presenza di un assenso formale da parte della famiglia, la differenziazione potrà essere adottata dai

docenti, e consentirà una valutazione calibrata su obiettivi didattiche formativi del tutto personalizzati.

Al termine dell’anno scolastico, l’alunno otterrà l’ammissione alla classe successiva e in calce alla sua

pagella sarà apposta l’annotazione secondo la quale la valutazione è riferita al PEI e non ai programmi

ministeriali, ai sensi dell’Art. 15 dell’O.M. n.90 del 21 maggio 2001.

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

Il PDP è un documento che viene redatto dalla scuola, talvolta con il contributo di esperti, sia per per gli

alunni con certificazione di DSA , sia per gli studenti per i quali sono stati individuati dei BES. In entrambi i

casi fondamentale è l’apporto della famiglia (Linee guida 2011 per DSA; C.M. n.8 del 6/03/2013).

Le azioni definite nel PDP per un alunno con DSA devono essere coerenti con le indicazioni espresse nella

certificazione consegnata alla scuola; nel caso di un alunno con i BES devono, invece, tener conto, se

esistono, di eventuali diagnosi o relazioni cliniche.

Quanto ai contenuti, solo per i DSA, nelle linee Guida del 2011 sono indicati i contenuti minimi.

Nel PDP il Consiglio di Classe è tenuto a indicare:

Strumenti compensativi (uso di formulari, calcolatrice, schemi, videoscrittura….) e misure dispensative

(l’esonero da alcune prestazioni o modifiche del tempo e/o della valutazione della prestazione….);

Strategie metodologiche- didattiche;

Modalità di valutazione e di verifica.

Gli studenti che sono supportati nel loro percorso formativo da un PDP acquisiscono, al termine del corso di

studi, un titolo analogo a quello degli altri alunni.

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI

Nei confronti degli alunni con minorazioni fisiche o sensoriali non si procede, di norma, a valutazioni

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differenziate, mentre, per gli alunni in situazione di handicap psichico, la valutazione,adeguatamente differenziata, tiene conto degli obiettivi prefissati nel Piano EducativoIndividualizzato (PEI).L’individualizzazione del percorso educativo previsto dal PEI per l’alunno con disabilità può incidere,a seconda della tipologia di disabilità e della sua gravità, sui metodi di valutazione e sul valore legaledel titolo di studio conseguito, in particolare, al termine del Secondo Ciclo di istruzione.L’articolo 9 del Regolamento sulla valutazione degli alunni (DPR 122/2009) prevede che, in sede diesame conclusivo del primo ciclo di istruzione, le prove sono adattate in relazione agli obiettivi delPEI.Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamentodell’esame e del conseguimento del diploma di licenza. Nel caso in cui gli obiettivi previsti dal PEInon siano riconducibili ai programmi ministeriali, il percorso formativo consente l’acquisizione di unattestato di credito formativo valido anche per l’accesso ai percorsi integrati di istruzione eformazione (art. 9 del DPR 122/2009)Per le prove di esame (art. 318 del Testo Unico - d.lvo 297/1994) sono predisposte, per il 2° ciclo,prove equipollenti e tempi più lunghi per l'effettuazione delle prove scritte.

ALUNNI CON DISABILITA’ CERTIFICATA(legge 104/92)

Il P.E.I. èredatto congiuntamente dagli operatori sanitari dell’ASL, daiservizi sociali del comune, dalpersonale insegnante curricolare e disostegno della scuola.La valutazione degli alunni con disabilità certificata, ai sensi del DPR n. 122/2009, è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato. Tutti i docenti della classe concorrono al successo del percorso scolasticodell’alunno diversamente abile e, quindi, tutti i docenti sonocorresponsabili del momento valutativo.

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICIDI APPRENDIMENTO (D.S.A.)

La circolare Prot. n. 4099/A/4 emanata dal Ministero della Pubblica Istruzione il 5 ottobre 2004 haraccomandato agli insegnanti di utilizzare strumenti compensativi e dispensativi che agevolinol'apprendimento di bambini e ragazzi dislessici e di applicare loro una valutazione specifica in tuttele fasi del percorso scolastico, compresi i momenti di valutazione finale.Si specifica, altresì, che per adottare tali misure può essere sufficiente la diagnosi specialistica didisturbo specifico di apprendimento (o dislessia).Per bambini con D.S.A., tuttavia, non vienericonosciuta una certificazione riferibile alla legge 104, quindi non si dà la possibilità di usufruire diun insegnante di sostegno.Gli alunni con D.S.A. (disturbi specifici dell’apprendimento) sono identificati dall’ASP con il codice7810 (legge n. 170 dell’8/10/2010 ed in particolare nell’applicazione degli artt. 4, 5 e 6 del Decreton. 5669 del 12/07/2011). Tale sindrome è associata spesso alla scarsa abilità nella scrittura.L’equivalente matematico della dislessia è la discalculia, difficoltà specifica nell’apprendimento delcalcolo.Ai sensi della L. n. 170 dell’8 ottobre 2010, per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimentoadeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelleeffettuate in sede d’esame conclusivo, tengono conto delle specifiche situazioni di tali alunni per iquali, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove d’esame, sono adottati glistrumenti compensativi e dispensativi di verifica e valutazione.

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VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON BES (bisogni educativi speciali)

Per tali alunni si fa riferimentoalle nuove norme in materia di disturbi specifici d’apprendimento in ambito scolastico ed in particolare alla:

1) direttiva del 27/12/2012;2) C. M. n. 8 Roma, 6 marzo 2013 - Oggetto: Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. Indicazioni operative.

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI

Pur tenendo conto dei percorsi specifici di apprendimento, i minori con cittadinanza non italianasono valutati, ai sensi dell’art. 45 del DPR n. 394 del 31 agosto 1999, nelle forme e nei modi previstiper i cittadini italiani. INDICATORI DI VALUTAZIONE

Conoscenze (acquisizione dei contenuti, dei concetti di base, dei “nuclei fondanti” delle varie discipline e di un lessico adeguato)

Competenze (utilizzazione delle conoscenze per risolvere situazioni problematiche o produrre nuovi oggetti). Capacità (rielaborazione critica e responsabile di determinate conoscenze e competenze anche in situazioni organizzate in cui interagiscono più fattori.)

INTERVENTI DIDATTICI, EDUCATIVI, INTEGRATIVI

La programmazione, come si è già detto, deve provvedere nella sua strutturazione interventi per ilsostegno e il recupero, sia nel momento in cui si predispongono le attività didattiche, sia in dipendenzadelle ricorrenti attività di valutazione.La nostra scuola, nel rispetto delle norme attualmente in vigore, utilizza tutti gli spazi di autonomiadisponibile per diversificare e rendere efficaci tali interventi e si impegna a rafforzare l’idea di unaprogrammazione che tenga conto delle concrete esigenze di una didattica differenziata.Le attività di sostegno e recupero si realizzano, pertanto, attraverso soluzioni organizzative e didattichediverse finalizzate ad innalzare il tasso di successo scolastico. Il Recupero nell’attività curricolare Il recupero di abilità e conoscenze non può essere disgiunto dall’ampio discorso che coinvolge l’azione diinsegnamento – apprendimento. Infatti, nella didattica quotidiana curricolare, ogni docente prevedemomenti specifici di recupero con attività che possono variare in riferimento alle discipline.Questo impegno educativo, che è generalmente definito “recupero interno” o “in itinere”, può prevedere:pause di ricapitolazione tematica, lavori differenziati secondo i livelli, lavoro di gruppo e di sostegnoreciproco tra gli allievi, esercizi finalizzati e personalizzati, classi aperte con formazioni di nuovi nuclei diallievi cui indirizzare interventi adeguati alle esigenze formative, e altre attività, ideate dall’insegnante,con il chiaro intento di aiutare gli alunni in difficoltà.I momenti di recupero interno sono formalmente registrati dal docente sul proprio registro personale conindicazione del lavoro svolto. Oltre al recupero svolto durante le lezioni, la scuola offre le seguenti iniziative specifiche pomeridiane:

“Corsi IDEI”, su convocazione dell’insegnante, con obbligo di frequenza per gli allievi, secondo leindicazioni legislative. Generalmente sono proposti prima della prove di recupero del debito adinizio d’anno e nel corso dell’anno stesso.

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“Sportello didattico”: sono incontri col docente per chiarificazioni didattiche, esercizi ericapitolazioni tematiche. L’insegnante offre la sua disponibilità secondo un calendario definito,previo accordo con gli allievi che sono liberi di partecipare.

Tuttavia, qualunque sia la soluzione che i singoli docenti o i consigli di classe adottano per il recupero e ilsostegno, è di importanza fondamentale che alunni e genitori comprendano con chiarezza l’attività cheviene proposta e i suoi obiettivi.

ORARIO DELLE LEZIONI, RICREAZIONE, VIGILANZA, INGRESSI E USCITE

Il Collegio dei docenti, dopo un’ampia discussione, delibera una cadenza oraria che prevede un intervalloper la ricreazione dalle 10:20 alle 10.30.Frequenza:Gli studenti sono tenuti a frequentare la scuola con regolarità. Le irregolarità nella frequenza (frequentiritardi, uscite anticipate) saranno valutate nell’ambito del comportamento, ai fini della determinazione delvoto di condotta e della assegnazione dei crediti. Saranno inoltre segnalate al dirigente scolastico epotranno essere oggetto di valutazione negativa e di azione disciplinare da parte del Consiglio di classe.Ricreazione: I dieci minuti di ricreazione sono da considerarsi come una vera e propria attività didattico-educativa epertanto i docenti in orario eserciteranno la vigilanza opportuna per assicurare uno svolgimento serenodell’intervallo suddetto. Sarà cura di tutti i docenti di ciascun consiglio di classe informare in modo chiaro glialunni circa le modalità di svolgimento dell’intervallo che richiede impegno e responsabilità da parte di tuttele componenti scolastiche.Ritardi: Per gli eventuali ritardi, aventi carattere di eccezionalità, che non superino i cinque minuti l’insegnante dellaprima ora annoterà l’ingresso con una R (ritardo) e, accertato il motivo, accoglierà l’alunno in aula.L’ingresso dopo la chiusura delle porte dovrà avere il carattere di eccezionalità. Per i ritardi oltre dieci cinquelo studente, dietro autorizzazione dell’ufficio di presidenza, sarà riammesso in aula solo all’inizio dellaseconda ora e verrà accompagnato dai genitori o persona delegata il giorno successivo.Uscite anticipate:Le occasionali richieste di uscita anticipata, adeguatamente documentate e firmate da un genitore o da chine fa le veci, dovranno essere presentate all’ufficio di presidenza entro e non oltre le ore 9:00. Gli studentiminorenni in possesso di permesso, potranno lasciare la scuola solo se accompagnati dai genitori o dapersona delegata.

INDICE ALLEGATIPIANO DI MIGLIORAMENTO

1. LETTURA DEL TERRITORIO2. LICEO SCIENTIFICO .- QUADRO ORARIO NUOVO ORDINAMENTO -

3. LICEO LINGUISTICO - QUADRO ORARIO NUOVO ORDINAMENTO -

4. LICEO DELLE SCIENZE UMANE - QUADRO ORARIO NUOVO ORDINAMENTO –

4b. - QUADRO ORARIO OPZIONE ECONOMICO – SOCIALE

5. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO6. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE PROVE

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7. LIMITE MASSIMO DELLE ASSENZE8. PROGETTI POF9. PATTO DI CORRESPONSABILITA’10. ANIMATORE DIGITALE11. CREDITO SCOLASTICO - CREDITO FORMATIVO12. ORGANICO DI DIRITTO SOSTEGNO

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