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ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO DI SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA, SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO DI SANTA CROCE DI MAGLIANO (CB) PROT. N. 3483 DEL 15/05/2018 LICEO SCIENTIFICO STATALE DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V B A.S. 2017/2018 (ORDINANZA MINISTERIALE N.257 del 04/05/2017)

ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO DI SCUOLA DELL ......ne del secondo anno e uno di questi si è trasferito in altro istituto, durante il terzo anno una alunna ha cambiato scuola all’inizio

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ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO DI SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA,

SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO DI SANTA CROCE DI MAGLIANO (CB)

PROT. N. 3483 DEL 15/05/2018

LICEO SCIENTIFICO STATALE

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V B

A.S. 2017/2018 (ORDINANZA MINISTERIALE N.257 del 04/05/2017)

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CONSIGLIO DI CLASSE

Docente Disciplina di in- segnamento

Commissario interno

Continuità didattica Firma

AGOSTINELLI MARIANGELA

Lingua e letteratura italiana

✓ 1anno (solo il 5°anno) supplente annuale di prof.ssa Tribuzio Da- niela

MASCIA SALVATORE

Lingua e letteratura inglese

3 anni (3° 4°e 5°)

LASTELLA DARIO Informatica ✓ 1 anno (solo 5°anno)

LOTTO LAURA Storia e filosofia 1 anno (solo 5°anno)

BRUNO MARIA TERESA

Matematica 5 anni (1°,2°,3°,4° e 5° anno)

ARCANO GIULIA Fisica (coordina- trice) Potenziamento di fisica pomeridiano

3 anni (3°,4°e 5°anno ma anche 1°anno)

CAPPIELLO SILVANA

Scienze 5 anni

PORRAZZO RACHELE ANTONIETTA

Disegno e storia dell’arte e poten- ziamento

✓ 5 anni

D’ONOFRIO SALVATORE

Scienze Motorie 5 anni

RUCCI Don ALESSIO

Insegnamento della religione cattolica

3 anni (3°, 4° e 5° anno)

TOSTO LORELLA Potenziamento di scienze solo per studenti BES

1 anno

MANCINI ANTONIO

Potenziamento di scienze solo per studenti BES

2 anni

IANTOMASI ASSUNTA

Potenziamento di matematica antimeridiano e pomeridiano per l’intera classe

1 anno

DATA DI APPROVAZIONE 11/05/2017 DIRIGENTE SCOLASTICO

(Prof.ssa Giovanna Fantetti)

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Indice del documento

Sezione A. Presentazione dell’Istituto e del percorso di studi Docenti della classe nel triennio

Presentazione dell’Istituto Quadro orario delle materie di studio nel quinquennio.

Sezione B. Presentazione della classe. Elenco dei candidati. Profilo della classe. Obiettivi trasversali e livelli raggiunti.

Sezione C. Relazione attività di programmazione del consiglio di classe Sintesi dei contenuti realizzati entro la data del 15 maggio Strumenti didattici. Metodologie didattiche. Attività complementari ed integrative. Prove di valutazione e simulazioni prove d’esame.

Criteri di valutazione, griglie prove di simulazione della prima, seconda, terza prova e del colloquio.

Sezione D. Relazioni programmazioni disciplinari D.1 Lingua e letteratura italiana. D.2Informatica

Lingua e letteratura inglese. Storia Filosofia Matematica Fisica Scienze Disegno e storia dell’arte

Scienze motorie IRC

Sezione E. Allegati riservati Documento per alunno BES I.N. Documento per alunno DSA S.C. Documento per alunno BES T.C.

.

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SEZIONE A del Documento

Presentazione dell’Istituto e del percorso di studi.

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A 1. Docenti della classe nel triennio

Docenti della classe Classe III Classe IV Classe V

Preside Prof.ssa Angela

M.Tosto Prof.ssa Giovanna Fantetti Prof.ssa Giovanna Fantetti

Religione Rucci Don Alessio Rucci Don Alessio Rucci Don Alessio

Italiano Daniela Tribuzio Daniela Tribuzio Mariangela Agostinelli

Informatica Pierluigi Mauta Paolo Donnarumma Dario Lastella

Storia Piacquadio Flora Birtolo Marco Stefano Lotto Laura

Inglese Mascia Salvatore Mascia Salvatore Mascia Salvatore

Filosofia Piacquadio Flora Birtolo Marco Stefano Lotto Laura

Matematica Bruno Maria Teresa Bruno Maria Teresa Bruno Maria Teresa

Fisica Arcano Giulia Arcano Giulia Arcano Giulia

Scienze Cappiello Silvana

Cappiello Silvana

Cappiello Silvana

Disegno e Storia del- l’Arte

Porrazzo Rachele A.

Porrazzo Rachele A. Porrazzo Rachele A.

Scienze Motorie D’Onofrio Salvato-

re D’Onofrio Salvatore D’Onofrio Salvatore

Potenziamento Tosto Lorella

Potenziamento Mancini Antonio Mancini Antonio

Potenziamento Iantomasi Assunta

Potenziamento Arcano Giulia

Potenziamento Miele Pasquale

A.2 Presentazione dell’Istituto L'Istituto Omnicomprensivo “Raffaele Capriglione ” di S. Croce di Magliano è sorto per effetto

del Decreto dell’Ufficio Scolastico Regionale n. 1003 del 5 febbraio 2009, relativo al Piano di riorganizzazione della rete scolastica per l'a.s. 2009/10, che ha portato alla soppressione dell'autonomia di funzionamento del Liceo Scientifico e dell’Istituto Comprensivo “Michele Del Gatto” di S. Croce di Magliano e alla verticalizzazione di tutte le scuole di Santa Croce di Magliano, Rotello e Montelongo e ha visto l’aggregazione del istituto Omnicomprensivo “F.Jovine” di Bonefro dal 1° settembre del 2014 comprendente i plessi di Bonefro, Colletorto e S. Giuliano di Puglia.

Il Liceo Scientifico Statale di Santa Croce di Magliano nasce nell’anno scolastico 1968/69 e fino al 1974 opera come sezione staccata del Liceo Scientifico di Termoli. Dal 1° ottobre 1974 ottiene l’autonomia.

Nell’ a.s. 1984/85, il liceo ha avviato, prima scuola del Molise, una minisperimentazione linguistica (l’inse- gnamento di due lingue straniere) ed informatica, ed ha aderito successivamente, al P.N.I. (Piano Nazionale In- formatica).

Il Liceo Scientifico Statale di Santa Croce di Magliano serve un bacino di utenza che comprende i comuni di Bonefro, Colletorto, Rotello, San Giuliano di Puglia e Montelongo, situati in una zona interna del Me- dio Molise, con una popolazione complessiva di circa 15.000 abitanti.

È l’unica scuola superiore di questo territorio e rappresenta per i giovani che vi vivono un sicuro punto di riferimento per l’acquisizione di una formazione culturale ampia e completa sia da un punto di vista scientifico

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che umanistico, capace di consentire loro sia un naturale prosieguo degli studi a livello universitario che l’inseri- mento nel mondo del lavoro.

Non solo è l’unica scuola superiore del comprensorio ma rappresenta anche l’unico punto di riferimento culturale per i giovani di questo territorio, privo di ulteriori centri di formazione culturale di un certo rilievo.

È per questa ragione che la scuola ha scelto, da sempre, di arricchire la regolare attività didattica con ulte- riori momenti di formazione tesi ad offrire agli studenti occasione di crescita culturale, civile e umana, di ampliamento del proprio bagaglio di conoscenze e di valorizzazione di inclinazioni e attitudini.

A.2 Quadro orario delle materie di studio nel quinquennio.

Materie di insegnamento Classe I Classe II Classe III Classe IV Classe V

Religione 1 1 1 1 1

Italiano 4 4 4 4 4

Informatica 2 2 2 2 2

Storia - - 2 2 2

Geostoria (biennio) 3 3 - - -

Inglese 3 3 3 3 3

Filosofia - - 2 2 2

Matematica 5 4 4 4 4

Fisica 2 2 3 3 3

Scienze 3 4 5 5 5

Disegno e Storia dell’Arte 2 2 2 2 2

Scienze motorie 2 2 2 2 2

Totale ore settimanali 27 27 30 30 30

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SEZIONE B del Documento

Presentazione della classe

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Elenco dei candidati.

N° ALUNNO Città di provenienza Inserimento nella classe in

Candidato

1 Aprile Ilaria Santa Croce di Magliano 3° Interno

2 Camillo Francesca Santa Croce di Magliano 2° Interno

3 Casciano Maria Santa Croce di Magliano 1° Interno

4 Colombo Flavio Santa Croce di Magliano 1° Interno

5 Colonna Michele Santa Croce di Magliano 1° Interno

6 D’Onofrio Michela Livia Bonefro 1° Interno

7 Ianiri Francesca Erminia Rotello 1° Interno

8 Ivanova Ventislavova Nansi Rotello 4° Interno

9 Mastrangelo Angelica Santa Croce di Magliano 1° Interno

10 Minotti Mario Santa Croce di Magliano 1° Interno

11 Mucciaccio Giovanni Colletorto 1° Interno

12 Padilla Valarezo Paula Milena Santa Croce di Magliano 2° Interno

13 Paradiso Matteo Colletorto 1° Interno

14 Petruccelli Elisa Santa Croce di Magliano 2° Interno

15 Petti Lina Santa Croce di Magliano 4° Interno

16 Pisano Alessia Santa Croce di Magliano 1° Interno

17 Rosanelli Francesca Colletorto 1° Interno

18 Santelia Camilla Santa Croce di Magliano 1° Interno

19 Tartaglia Concetta Rotello 4° Interno

20 Tavone Michele Bonefro 1° Interno

21 Torzillo Francesca Pia Santa Croce di Magliano 1° Interno

22 Vaccaro Cristian Bonefro 1° Interno

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Profilo della classe. La classe V B è formata da 22 alunni, 13 provenienti da Santa Croce di Magliano, 3 da Colletor-

to, 3 da Bonefro e 3 da Rotello.

Tre alunni sono accompagnate da un P.D.P. del quale è predisposto un allegato al presente Do-

cumento.

Per ragioni di trasporto gli studenti provenienti da Bonefro e da Rotello hanno usufruito quoti-

dianamente del permesso di uscita anticipata, ciò ha sottratto loro parte delle diverse quinte ore,

quest’anno, in particolare, soprattutto di quelle di italiano che cadevano quasi sempre alle ultime

ore.

Come si può evincere dalla tabella precedente, nel corso del quinquennio la classe ha variato

più volte la sua composizione interna: un alunno è stato fermato in prima e in seguito si è trasferito

in altro istituto, tre alunne si sono inserite in classe seconda, due alunni sono stati fermati al termi-

ne del secondo anno e uno di questi si è trasferito in altro istituto, durante il terzo anno una alunna

ha cambiato scuola all’inizio dell’anno, un alunno ripetente si è aggiunto alla classe, ma solo per

pochi mesi, perché poi non ha più frequentato, un’altra alunna ha deciso di cambiare scuola dopo il

secondo quadrimestre ed una si è invece aggiunta durante il secondo quadrimestre del terzo anno,

in quarta si sono inserite nella classe tre alunne ripetenti, e finalmente dal quarto anno in poi si è

stabilizzata la composizione della classe nell’assetto attuale, infatti, nessuno è stato fermato al ter-

mine del quarto anno e nessuno si è trasferito o aggiunto in quinta. Questo riepilogo temporale

mostra senz’altro come sia stato difficile condurre tutti i componenti della classe verso un atteg-

giamento più incline allo studio, a renderli partecipi al dialogo educativo-didattico, a indurli al ri-

spetto dei tempi e delle modalità di apprendimento impresse dai docenti, di quanto fossero poco

profonde le motivazioni che conducevano alcuni alla frequenza di questa tipologia di scuola e di

quanto fosse anche stato difficile per i ragazzi stessi inserirsi nel gruppo classe.

Solo in questo a.s. si può affermare che hanno acquisito una maggiore maturità e stemperato le

frizioni interne acquisendo un atteggiamento di maggiore collaborazione reciproca e con i docenti.

Per quanto riguarda la composizione dei Consigli di Classe, gli alunni hanno avuto la grande

opportunità di godere di diffusa continuità didattica in quasi tutte le materie, tranne che in infor-

matica, storia e filosofia. In particolare, in italiano sono stati seguiti per i primi quattro anni dalla

stessa insegnante e solo da quest’anno dalla sua docente supplente, mentre in fisica hanno interrot-

to la continuità didattica solo in seconda. Questo ha, senza dubbio, favorito il processo di forma-

zione in coloro che hanno seguito con grande senso del dovere le diverse indicazioni fornite dagli

insegnanti, rendendolo solido e approfondito, ma ha anche consentito a coloro che tendono ad

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adagiarsi di non trovare quel giusto stimolo che solo un cambiamento può fornire, mettendo in

discussione metodi e tempi.

Una prima parte della classe si è impegnata con interesse vivo e partecipazione attiva a tutte le

attività proposte, scolastiche come extra scolastiche. Questi hanno dimostrato sempre massima col-

laborazione ed estremo senso del dovere, facendosi molto spesso anche da traino per alcuni più

lenti, meno motivati e meno partecipi. Nelle numerose esperienze progettuali, realizzate nel quin-

quennio, hanno raggiunto risultati eccellenti a livello regionale come anche nazionale, come nel re-

cente premio della testata Focus, o al premio nazionale EIP Cis-stampa-scuola per il miglior gior-

nalino scolastico italiano, ciò a dimostrazione dell’attenzione e della cura che questi alunni hanno

nell’elaborazione delle loro attività. Questi hanno raggiunto una elevata autonomia nello studio di

ogni tipologia di argomento che si mostrano capaci di ampliare e approfondire attingendo da di-

verse fonti, non solo scolastiche. Qualcuno di questi studenti si è altresì fatto promotore all’interno

dell’istituto di iniziative che hanno senza dubbio incrementato il senso di inclusione e appartenenza

alla scuola e contribuito a creare quel fermento culturale tipico dei licei. Nelle diverse prove di valu-

tazione a cui sono stati sottoposti, questi hanno sempre dimostrato conoscenze complete, appro-

fondire e ampliate, si sono sempre mostrati capaci di argomentare con linguaggio corretto, fluido e

idoneo e di applicare in contesti anche di elevato grado di complessità quanto appreso, dimostran-

do di avere raggiunto pienamente le competenze attese a fine percorso.

Una seconda parte della classe, la maggiore, è formata da studenti che hanno mostrato sempre

interesse e partecipazione alle lezioni, minore puntualità nello studio e un livello di acquisizione

delle conoscenze prettamente scolastiche. Questi hanno un metodo di studio più mnemonico e

strettamente legato a quanto proposto dall’insegnante. Non approfondiscono molto, ma tuttavia

dimostrano un livello di apprendimento apprezzabile sebbene legato a contesti non eccessivamente

complessi. Questi sono capaci di rielaborazioni lineari e puntuali, seppur non sempre personali,

utilizzando un lessico più o meno ricco.

Infine, un gruppo di studenti ha mostrato interesse limitato e selettivo, partecipazione poco

attiva e soprattutto impegno altalenante o funzionale solo alle verifiche programmate, non sempre

svolte, peraltro, nella stessa data degli altri. Molto spesso è stato necessario stimolarli nello studio e

nella frequenza anche attraverso il coinvolgimento delle famiglie, tuttavia, sebbene con tempi più

lunghi, attraverso varie attività di recupero e sostegno allo studio, e attraverso le diverse figure pro-

fessionali messe loro a disposizione dal D.S., sono comunque riusciti a raggiungere un livello di

preparazione accettabile.

In questo a.s. in ottemperanza a quanto stabilito dal DPR 88 e 89/2010 che prevedono l'obbli-

go, nel quinto anno, di insegnare una disciplina non linguistica (DNL) in lingua straniera secondo

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la metodologia CLIL, hanno altresì mostrato di essere quasi tutti capaci di apprendere, studiare,

conferire in informatica e fisica adoperando come linguaggio l’inglese piuttosto che la loro lingua

madre.

Per quanto riguarda l’alternanza scuola-lavoro, che li ha visti coinvolti fin dal dal terzo anno,

hanno avuto modo di fare esperienza in diversi contesti lavorativi: settore scuola, giuridico-econo-

mico, ingegneristico, dell’architettura, del giornalismo, presso farmacie, ospedali, ma anche in con-

testi di lavoro artigianale.

In sintesi il livello di profitto raggiunto mediamente dalla classe relativamente a conoscenze,

competenze e abilità è più che buono.

Al di là dei livelli raggiunti dalla classe, si vuole comunque ribadire che gli alunni hanno ma-

turato una crescita sostanziale sul piano umano, civile e culturale.

Griglie e grafici di sintesi

Composizione della classe N°

MASCHI 7

FEMMINE 15

ALTRE CULTURE 1

RIPETENTI 0

DIVERSAMENTE ABILI 0

TIPOLOGIA DELLA CLASSE LIVELLO DELLA CLASSE

RITMO DI LAVORO CLIMA RELAZIONALE

□ ALTO

V MEDIO ALTO

□ MEDIO

□ MEDIO BASSO

□ BASSO

V BUONO

□ VIVACE □ SOSTENUTO □ A VOLTE CONFLIT-

□ TRANQUILLA

V COLLABORATIVA

◻ PROBLEMATICA

V REGOLARE

□ LENTO

TUALE

□ PROBLEMATICO

◻ DEMOTIVATA

◻ POCO RISPETTOSA DELLE

REGOLE

□ VIVACE NEI MOMENTI OPE-

RATIVI CHE SEGUONO LE

SPIEGAZIONI

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Valutazioni riportate nel terzo, quarto, e I quadrimestre del quinto anno.

Per materia

Materie di insegnamento

Classe III

Classe IV Iquadrimestre Classe V

Media

Italiano 7,2 7,3 7,2 7,2

Informatica 7,4 6,8 7 7,1

Storia 7 7,3 7,5 7,3

Inglese 8 8,1 7,4 7,8

Filosofia 7,1 7,4 7,6 7,4

Matematica 7 7,1 6,4 6,8

Fisica 6,5 7 6,3 6,6

Scienze 7,5 7,6 6,9 7,3

Disegno e Storia dell’Arte 8,2 8,2 7,3 7,9

Scienze motorie 8 7,5 7,5 7,7

Condotta 9,5 9,1 9,1 9,2

Media dei voti 7,6 7,6 7,3 7,5

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13

0,3

0,4

sufficiente

discreto

buono o ottimo

0,3

Istogramma del rendimento della classe per materia (Calcoli basati sulla media riportata allo scrutinio del terzo anno, del quarto anno e del I quadrimeste del quinto anno).

10

7,8

5,5

3,3

1

Grafico torta della distribuzione degli alunni divisi per rendimento medio. (Calcoli basati sulla media riportata allo scrutinio del terzo anno, del quarto anno e del I quadrimeste del quinto anno).

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Grado di raggiungimento degli obiettivi trasversali programmati.

Obiettivi comportamentali Livello medio di raggiungimento

Completamente Parzialmente rag- Non raggiunto dal

raggiunto dal giunto dal

Rispetto delle regole della vita sociale 100% della classe

0% della classe

0% della classe

Acquisizione dello spirito critico, del senso di respon-

sabilità e dell’autonomia

25% della classe

50% della classe

25% della classe

Capacità di lavorare in gruppo 70% della classe

20% della classe

10% della classe

Capacità di stabilire relazioni corrette ed adeguate nel

rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente

90% della classe

10% della classe

0% della classe

Capacità di comunicare e di relazionarsi in modo cor-

retto

80% della classe

10% della classe

10% della classe

N° di note disciplinari di classe Nessuna

N° di note individuali Una

Obiettivi cognitivi Livello medio di raggiungimento

Completamente Parzialmente rag- Non raggiunto dal

raggiunto dal giunto dal

Comprensione ed uso corretto dei diversi linguaggi

espressivi

60% della classe

30% della classe

10% della classe

Visione interdisciplinare dei contenuti studiati 30% della classe

45% della classe

25% della classe

Capacità di trasferire in contesti diversi le conoscenze

acquisite

30% della classe

45% della classe

25% della classe

Acquisizione del metodo di ragionamento deduttivo 60% della classe

25% della classe

15% della classe

Acquisizione del metodo di ragionamento induttivo 35% della classe

50% della classe

15% della classe

Capacità di analizzare le problematiche proposte 50% della classe

30% della classe

20% della classe

Capacità di sintetizzare autonomamente e corretta-

mente le problematiche studiate

50% della classe

30% della classe

20% della classe

Capacità di rielaborazione in maniera organica e per-

sonale.

20% della classe

30% della classe

50% della classe

Capacità di valutazione 20% della classe

30% della classe

50% della classe

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Per gli obiettivi didattici di ogni singola disciplina si vedano le rispettive relazioni riportate nella sezione D del presente Documento.

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SEZIONE C

Relazione attività di programmazione di classe

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Sintesi dei contenuti realizzati entro la data del 15 maggio Non tutti le UDA programmate sono state svolte secondo i tempi e le modalità previste, a causa della lunga e forzata interruzione delle attività didattiche dovuta alle avverse condizioni climatiche che hanno caratterizzato il nostro territorio nel mese di gennaio. Nella tabella sottostante la sintesi sui moduli svol- ti entro la data del 15 maggio e quelli da completare. Nella sezione D del documento la loro esplicita- zione dettagliata materia per materia.

DISCIPLINA

UDA

RELIGIONE

• Lettura e commento del testo Amoris laetitia di Papa Francesco.

• I “dubia” su alcuni temi del testo Amoris laetitia e il confronto nella

Chiesa.

• Gli Angeli nella tradizione cristiana.

• I rapporti conflittuali e i sentimenti negativi.

• La gestione dei conflitti.

• Visione e commento del film Il mio miglior nemico di Carlo Verdo-

ne.

• Laboratorio sulla Gentilezza.

• Temi di Dottrina Sociale della Chiesa.

• L’Anno liturgico e l’Avvento.

• Il mistero del Natale e l’Incarnazione di Gesù.

• La Chiesa e l’Olocausto.

• Letture sulla Shoah in preparazione al Giorno della Memoria.

• Temi di bioetica: eutanasia, testamento biologico, accanimento tera-

peutico, fine vita.

• La Quaresima.

• La Settimana Santa e la Pasqua.

• Ascensione e Pentecoste*.

• La vocazione e il senso della vita*.

• Confronto e dialogo tra scienza, filosofia e teologia.*

ITALIANO

U.D.A. 1 Linee di evoluzione del sistema letterario italiano dalla fine del ‘700

al Romanticismo: Neoclassicismo e Foscolo.

U.D.A. 2 Il Romanticismo: A. Manzoni.

U.D.A. 3 G. Leopardi.

U.D.A. 4 Il Verismo e il Naturalismo: G. Verga.

U.D.A. 5 Linee di evoluzione del sistema italiano: testi ed autori dal Simboli-

smo al Novecento. Baudelaire e la poesia simbolista europea.

U.D.A. 6 Decadentismo, G. Pascoli e G. D’Annunzio.

U.D.A. 7 I. Svevo. L. Pirandello.

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INFORMATICA

DATABASE RELAZIONALI

Il concetto di database relazionale.

Il linguaggio SQL.

Disegno, creazione e gestione di database utilizzando MySQL.

LINGUAGGI DI SCRIPTING

Gli script su una pagina HTML.

Elementi di JavaScript e PHP.

SOFTWARE DI CALCOLO SCIENTIFICO E MATEMATICO

Il software GNU Octave. Ambiente di sviluppo e disegno di funzioni mate-

matiche e fisiche.

INGLESE

Modulo 1 Il Romanticismo inglese: eventi storici e tematiche letterarie

Modulo 2 Gli autori romantici inglese. William Wordsworth e Jane Austen

Modulo 3 L’età vittoriana: eventi storici, sociali e letterari. Gli scrittori C.

Dickens. Analisi del romanzo “Oliver Twist”

Modulo 4 Anti reazione vittoriana: Oscar Wilde e analisi dei romanzi “ Oli-

ver Twist “ e “ Hard Times”

Modulo 5 Il movimento estetico . Oscar Wilde: vita e opere. Analisi del ro-

manzo “ A picture of Dorian Gray”

Modulo 6 Il XX secolo. Il romanzo. Virginia Woolf: vita ed opere .Analisi del

romanzo “ Mrs Dalloway” G. Orwell. La vita e le opere- I romanzi : “ Animal

Farm”- “1984”

STORIA

U.D.A. 1 La Belle Epoque: descrizione (il Secolo breve; il Caso Dreyfus)

U.D.A. 2 L’Età giolittiana

U.D.A. 3 La Prima Guerra Mondiale

U.D.A. 4 La Rivoluzione Russa

U.D.A. 5 Il promo dopoguerra in Europa

U.D.A. 6 La crisi del 1929

U.D.A. 7 Il Fascismo

U.D.A. 8 Il Nazismo

U.D.A. 9 Lo Stalinismo

U.D.A. 10 La Seconda Guerra Mondiale

U.D.A. 11 Il secondo dopoguerra in Italia

U.D.A. 12 Il Secondo dopoguerra in Europa

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FILOSOFIA

U.D.A. 1 Idealismo

U.D.A. 2 Fichte: la vita, gli scritti, io e non-io, la dottrina morale, la filosofia

politica, al seconda fase della sua filosofia

U.D.A. 3 Hegel: la vita, i capisaldi del sistema, la critica alle filosofie prece-

denti, la dialettica, la Fenomenologia dello Spirito, la logica, la filosofia della natu-

ra, la filosofia dello Spirito (Spirito soggettivo, Spirito oggettivo, Filosofia della sto-

ria), Spirito assoluto (arte, religione, filosofia)

U.D.A. 4 Schopenhauer: la vita, gli scritti, il mondo della rappresentazione

come “velo di Maya”, la scoperta della via d’accesso alla cosa in sé, la volontà di

vivere, il pessimismo, le vie di liberazione dal dolore (arte, etica della pietà, ascesi)

U.D.A. 5 Kierkegaard: vita e scritti, l’esistenza come possibilità e fede, gli

stadi dell’esistenza (vita estetica, vita etica, vita religiosa), l’angoscia quale senti-

mento del possibile, disperazione e fede

U.D.A. 6 Destra e Sinistra hegeliana

U.D.A. 7 Feuerbach

U.D.A. 8 Marx: la vita, il Materialismo storico, il Materialismo dialettico, il

Manifesto (sintesi), il Capitale (merce, lavoro, plusvalore), l’alienazione, la rivolu-

zione e la dittatura del proletariato, le fasi della futura società comunista

U.D.A. 9 Il Positivismo e Comte (vita, la Legge dei tre stadi, la classifica-

zione delle scienze, la sociologia, la religione della scienza

U.D.A. 10 Nietzsche. La vita, gli scritti, la profezia di una nuova umanità, la

critica della morale e la trasmutazione dei valori, la morte di Dio, l’avvento del su-

peruomo, il problema del nichilismo ed il suo superamento, l’eterno ritorno, il su-

peruomo e la volontà di potenza.

U.D.A. 11 Gentile: il Neoidealismo; l’attualismo; arte, religione e scienza;

filosofia, educazione e scuola

U.D.A.12 La fenomenologia e Husserl (vita, l’atteggiamento fenomenologi-

co, l’intenzionalità e l’io)

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SCIENZE

UDA 1 Gli equilibri chimici in soluzione

UDA 2 Il carbonio e gli idrocarburi

UDA 3 I derivati funzionali degli idrocarburi e i biomateriali

UDA 4 Le biomolecole: i carboidrati, i lipidi, le proteine e gli enzimi, gli

acidi nucleici

UDA 5 Il DNA ricombinante e le biotecnologie

UDA 6 La genomica e le applicazioni dell’ingegneria genetica

UDA 7 La dinamica terrestre: teoria della deriva dei continenti e teoria

dell’espansione dei fondali oceanici

UDA 8 La teoria della tettonica a placche e l’orogenesi

UDA 9 L’atmosfera

MATEMATICA

OSA 1 ESPONENZIALI E LOGARITMI (Ripasso)

OSA 2 LIMITI DI FUNZIONI E SUCCESSIONI, CONTINUITA’ E CALCO-

LO DEI LIMITI

OSA 3 CALCOLO DIFFERENZIALE

OSA 4 STUDIO E RAPPRESENTAZIONI DI FUNZIONI NEL PIANO CAR-

TESIANO

FISICA

OSA 1 GRAVITAZIONE dalla classica alla moderna

1. Concetto di campo

2. Campo gravitazionale

3. Il Macrocosmo OSA 3 ELETTROMAGNETISMO

1.Campo elettrico e fenomeni elettrostatici

2.Corrente elettrica e circuiti in corrente continua

3. Campo magnetico e fenomeni magnetici

4.Induzione elettromagnetica

5.Onde elettromagnetiche

DISEGNO E STORIA

DELL’ARTE

Modulo 1 Post-impressionismo Modulo 2 Architettura degli ingegneri Art Nouveau, Stile Liberty e Secessione Modulo 3 Le avanguardie storiche Modulo 4 Il Razionalismo in architettura Bauhaus Razionalismo Archi- tettura organica Architettura italiana tra le due guerre Modulo 1 dis. Le proiezioni prospettiche Modulo 2 dis. Analisi dell’ambiente costruttivo

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SCIENZE MOTORIE

OSA 1 Condizionamento organico

OSA 2 Progressioni a corpo libero

OSA 3 Lavoro aerobico cardiovascolare

OSA 4 Pratica sportiva alternata di diverse discipline

OSA 5 Giochi di squadra

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* Aula * Laboratorio di informatica * Laboratorio di lingue * Laboratorio di fisica * Aula di disegno * Aula LIM * Palestra * Auditorium * Biblioteca

Strumenti didattici

Elenco dei libri di testo

Materia Autore Titolo Vol Editore

Storia dell’Ar- te

Demartini-Gatti Il nuovo arte tra noi- vol.5 Dal Po- stimpresionismo a oggi

5 MONDADORI

Disegno

Morasso Disegno, geometria descrittiva, arte e progetto

B ELECTA

SCUOLA

Scienze mo- torie

Del Nista ed altri Nuovo Praticamente Sport UN D'ANNA

Filosofia

N. Abbagnano - G. For- nero

Il nuovo protagonisti e testi della filosofia -3A+3B da Schopenhauer alla bioetica

3

PARAVIA

Fisica Walker Fisica:Modelli teorici e Problem Sol- ving

3 LINX

Scienze naturali

Crippa, Mantelli

Scienze naturali, volume unico

5

MONDADORI

Inglese Cattaneo-De Flaviis Millennium Concise UN SIGNORELLI

Italiano

Alighieri La Divina Commedia versione inte- grale

LOESCHER EDITORE

Italiano Luperini-Baldini-Castella- na

Letteratura e noi 3 PALUMBO

Informatica

Giuliani Strutture di dati e programmazione a oggetti in Java

2A

SEI

Matematica Dodero-Baroncini- Man- fredi

Lineamenti. Mah BLU 5 GHISETTI E CORVI

Fisica

Bianco

Physics- English

PEARSON LONGMAN N

Religione Bocchini Nuovo Religione e religioni UN Ed. Deho- niane

Storia

Luzzato, Alonge Dalle storie alla Storia, dal Novecento a oggi

3 ZANI- CHELLI

Strumenti presenti in

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Metodologie didattiche * Lezione frontale * Lezione partecipata * Discussione guidata * Mappe concettuali * Lavori individuali e di gruppo * Lavori differenziati per gruppi di livello * Lavori di ricerca e approfondimento * Simulazioni delle prove d’esame * CLIL * Tutoraggio individuale e di gruppo con docenti di potenziamento

Attività complementari ed integrative

VIAGGI DI ISTRU-

ZIONE

Visita della regione Umbria

Viaggio in Salento

Viaggio a Firenze

Viaggio a Roma

ORIENTAMENTO

Frequenza di corsi preuniversitari dell’Università del Molise

Visita Università di Cassino

Viaggio a Roma al “Salone dello Studente”

Incontro in sede con docenti dell’Università del Molise avente ad oggetto la

‘Mediazione linguistica”

Incontro in sede con i referenti dell’Esercito Italiano, della Guardia di Finan-

za, Guardia Costiera.

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Seminari

e Conferenze

Incontro con Marisa Garofalo, sorella di Lea Ga-

rofalo e lo scrittore-giornalista Paolo De Chiara

sul tema della Mafia.

Incontro con le psicologhe Anna Paolella, Anna

Paola Baistrocchi sul tema della “Gentilezza” e

delle relazioni interpersonali.

Partecipazione al seminario “Crescere tra le ri-

ghe” organizzato a Siena dall’Osservatorio Per-

manente giovani editori.

Incontro sulle donazioni con AVIS e ADMO.

Presentazione del libro “ La Settimana Santa “ di

Raffaele Capriglione.

Incontro con l’Associazione “Il Platano”, su temi

di utilità sociale.

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ATTIVITA’

INTEGRATIVE

1.Sportello di Ascolto

2.Certificazione ECDL

3. Gare di Informatica “Championship di informatica” a Cassino

4.Laboratorio di Storia:la tradizione dei “Marauasce” nel circondario

5.Progetto sull’Alimentazione

6. Progetto “FOCUScuola: Redazioni di classe”.La classe ha vinto il

primo premio ex equo con altre quattro scuole italiane su più di quat-

tromila scuole partecipanti.

7. Corso di protezione civile e BLS

8. Progetto “Cyber-Friends”, con preparazione, in collaborazione con

studenti di altre scuole della regione, di uno spettacolo teatrale sul

tema del cyberbullismo, messo in scena presso il Teatro Savoia di

Campobasso.

9. Progetto “Navigare sicuri in rete”

Progetto giornalino scolastico: “Supernova School Magazine”,

mensile on line del liceo curato dagli studenti della classe, pubblicati

sul sito web curato dagli studenti e riportati altresì sul sito della

scuola.Nel 2017 il giornale ha vinto il primo premio E.I.P. Marisa Ro-

mano Losi CISS - Centro Incontri Stampa Scuola - "Il mio giornale

scolastico" in collaborazione con la Federazione Nazionale della

stampa.

10. Coro scolastico

11.Corsa campestre.

12.Settimana del Coding

13.Gruppo degli scrittori istituito il 1° febbraio 2017per volontà di

uno studente della classe e che ha coinvolto studenti di tutto l’istituto

in attività di lettura, produzione di testi letterali e cinematografici,

partecipando con successo a concorsi letterali.

ALTERNANZA

SCUOLA-LAVORO

Svolte due settimane in classe terza, quarta, quinta.

Ambiti di lavoro: studi legali, di ingegneria, architettura, commerciali,

di veterinari, presso il Municipio, farmacie, scuole, aziende

informatiche, agricole, ospedali, centri fisioterapici, redazioni

giornalistiche, palestre, parrucchiere.

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Prove di valutazione e simulazioni prove d’esame Verifiche orali : almeno 2 per quadrimestre Verifiche scritte : almeno 3 per quadrimestre

Tipologie di prove di verifica

Prove orali

Interrogazione di fine modulo

Colloqui brevi e frequenti

Discussione individuale e/o collettiva

Interrogazione riepilogativa di fine quadrimestre e di fine anno

Prove scritte

Test a scelta multipla

Test V/F

Trattazione sintetica

Esercizi applicativi

Problemi

Temi

Analisi del testo

Articolo di giornale

Saggio breve

Attività ginniche

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Esercitazione di terza prova

classe 5^ Sez. B data 01/03/2018

Cognome e Nome

1a Simulazione della terza prova

IS TITUTO OMNICOMPRENS IVO

LICEO SCIENTIFICO STATALE

Via Cupello n.2 - 86047 Santa Croce di Magliano (CB)

Tipologia B+C

N. 20 quesiti a risposta multipla

N. 10 quesiti a risposta breve

Tempo concesso: 80 minuti

DISCIPLINE COINVOLTE 3. INFORMATICA

1. INGLESE 4. SCIENZE

2. FISICA 5. STORIA DELL’ARTE

Griglia di valutazione delle terza prova TIP. B + C

Tabella di valutazione della terza prova - tipologia C

Risposta Punti

Esatta 0.25

Errata o mancante 0.00

Tabella di valutazione della terza prova - tipologia B

INDICATORI Punteggio

Risposta corretta, completa ed esauriente 1.00

Risposta corretta, completa ma con lievi errori 0.75

Risposta parzialmente corretta ma incompleta 0.50

Risposta incompleta 0.25

Risposta assente o errata 0.00

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INGLESE

-Answer these questions in a correct form( Max 5 lines)

1) What was the new concept of nature in W. Wordsworth’s poetry?

2) Who were the main characters of Jane Austen’s novels and what are their aspirations?

- Answer these questions in a correct form choosing the right one with a cross

3) How is romanticism define by critics?

A. - It is the age of reason against feelings

B. - It is the age of passion against emotions

C. - It is the age of emotions against reason

D. - It is the age of political revolutions against conservative politics

4) What is kind of nature did Wordsworth describe in his poems?

A. He described a wild and exotic nature

B. He described the great landscapes of England and Scotland

C. He described the landscapes of southern Europe

D. He described the great landscapes of Ireland and England

5) What style did Jane Austen use in her novels?

A. She used a modern and romantic style full of new words

B. She used a precise and lucid style with dialogues and conversations

C. She used the old style of rural world

D. She used realistic and social style of the 19th century

6) What was Jane Austen’s gothic novel?

A. The novel was Emma

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B. The novel was Sense and sensibility

C. The novel was Pride and prejudice

D. The novel was Northanger Abbey

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FISICA

1. Esponi le principali analogie e differenze fra il campo elettrico e magnetico.(max 5 righe)

2. Illustra le caratteristiche dei dispositivi in serie e di quelli in parallelo. (max 5 righe)

3. Due masse si attraggono con una forza gravitazionale F. Qual è il valore della forza se la massa

di uno dei due corpi raddoppia e la massa dell’altro triplica, mentre la distanza reciproca aumenta

di un fattore tre?

A. 3 F; B. 18 F; C. 2/3 F; D. 54 F.

4. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?

A. Il flusso di un campo è una quantità scalare; B. Un campo uniforme non dipende dalla distanza da questo; C. Il potenziale dipende sia dalla sorgente del campo che dalla massa o carica sulla quale agisce il cam-

po; D. Un campo è conservativo se la sua circuitazione è nulla

5. Un condensatore ha le superfici e la distanza fra le armature variabili. In quali delle seguenti con-

dizioni aumenta la sua capacità?

A. aumentando la distanza e anche la superficie B. diminuendo la distanza e la superficie C. aumentando la distanza e diminuendo la superficie D. diminuendo la distanza e aumentando la superficie

6. Se il Red shift di una galassia è uguale a 0,01, allora la velocità della galassia è?

A. 100 km/s; B. 300km/s C. 1000km/s; D. 3000km/s.

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INFORMATICA

1. What’s the main difference among the scripting languages PHP and JavaScript? What do

we need to install the PHP work environment on your own computer?

2. Nei database relazionali a quale caratteristica si riferisce l’aggettivo “relazionale”? Fare

un esempio.

3. Che cos’è la FOREIGN KEY in una tabella di un database relazionale?

a. La chiave primaria della tabella.

b. La chiave secondaria della tabella.

c. Una chiave che fa riferimento alla chiave primaria di un’altra tabella.

d. L’indice della tabella.

g. 4. È possibile fare un’unica SELECT su più tabelle?

a. No.

b. Sì, ma solo se le tabelle hanno tra loro una relazione 1:n.

c. Sì, ma solo se le tabelle hanno tra loro relazioni n:m.

d. Sì, sempre.

h. 5. Quale di queste operazioni NON è possibile effettuare con una query di tipo ALTER TABLE?

a. Modificare i valori di una data di un record.

b. Modificare il campo PRIMARY KEY.

c. Modificare le FOREIGN KEY.

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d. Eliminare un campo di tipo TIMESTAMP.

i. 6. Cosa succede se lancio la query UPDATE tabella SET messaggio=”ciao” WHERE

nome LIKE “Gianni%”

a. Modifica il nome della tabella “ciao” in “Gianni”.

b. Modifica il primo record della tabella “tabella” mettendo il valore del campo “messaggio” uguale a “ciao”.

c. Modifica tutti i record della tabella “tabella” che hanno il valore del campo “nome” uguale a “Gianni” mettendo il valore del campo “messaggio” uguale a “ciao”.

d. Modifica tutti i record della tabella “tabella” che hanno il valore del campo “nome” che comincia per “Gianni” mettendo il valore del campo “messaggio” uguale a “ciao”.

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SCIENZE 1. Che cosa si intende per struttura primaria e secondaria delle proteine? (massimo 5 righe).

2. Scrivi l’enunciato della regola di Markovnikov e una reazione che la esemplifichi. (massimo 5 righe).

3. Gli enantiomeri differiscono per: A. La temperatura di fusione

B. La reattività chimica

C. La temperatura di ebollizione

D. Le proprietà ottiche rilevate al polarimetro

(mettere una X in corrispondenza della risposta corretta)

4. Una proteina ha struttura quaternaria quando:

A. E’ formata da tratti ad alfa elica e tratti a lamina ripiegata

B. E’ costituita da diverse catene polipeptidiche

C. Ha una forma tridimensionale globulare

(mettere una X in corrispondenza della risposta corretta)

5. Un aldoesoso è un monosaccaride contenente: A. Sei atomi di carbonio e una funzione chetonica

B. Sei atomi di carbonio e una funzione aldeidica

C. Cinque atomi di carbonio e una funzione chetonica

D. Cinque atomi di carbonio e una funzione aldeidica

(mettere una X in corrispondenza della risposta corretta)

6. Un fosfolipide è formato da:

A. Una molecola di glicerolo e tre molecole di acidi grassi

B. Una molecola di glicerolo, due molecole di acidi grassi e un composto azotato

C. Una molecola di glicerolo, tre molecole di acidi grassi e un gruppo fosfato

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D. Una molecola di glicerolo, due molecole di acidi grassi , un gruppo fosfato e un composto azotato

(mettere una X in corrispondenza della risposta corretta)

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STORIA DELL’ARTE

1.

1. Descrivi i caratteri iconografici ed ico-

nologici presenti nell’opera In Orana

Maria di Paul Gauguin (max 6 righi).

2. L’allievo descriva i caratteri innovativi

del Piano Regolatore di Haussman per

Parigi che fu realizzato negli anni fra il

1853 e il 1871 (max 6 righi).

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3. L’Urlo di Edvard Munch raffigura:

A. Un uomo che grida perché aggredito

B. Un ponte con persone che passeggiano

C. L’espressione interiore attraverso il gesto originario con cui l’uomo dà voce all’ango-

scia

D. La denuncia sociale di un mondo che non lascia spazio all’espressione dell’uomo

4. L’opera Potsdamer Place di Kirchner appartiene:

A. All’Espressionismo tedesco

B. Al Movimento Art and Craft

C. Al Neoclassicismo

D. Al Cubismo

5. Il bacio di Klimt

A. È privo di ornamentazione

B. Appartiene al cosiddetto periodo aureo della produzione dell’artista

C. Include una ricca descrizione del paesaggio circostante

D. Si avvale di una complessa costruzione prospettica

6. Il Ring di Vienna è:

A. Una rete di vie sopraelevate riservate al traffico veicolare, che collega radialmente il

centro cittadino ai quartieri periferici

B. Un sistema di trasporti integrato, che permette il rapido passaggio dalle stazioni ferro-

viarie a quelle della metropolitana

C. Un anello di ampi viali per il passeggio, innervato da una capillare rete di trasporti

D. Un sistema di trasporti integrato, che divide il traffico veicolare dalle piste ciclabili e

permette rapidi collegamenti con le stazioni ferroviarie.

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VALUTAZIONE

Materia

Risposta VOTO

FINALE (*)

TIP.B TIPOLOGIA C Totale mate- ria 1 2 3 4 5 6

Inglese

Fisica

Informatica

Scienze

Storia dell’arte

TOTALE

(*) Il totale dei punteggi viene arrotondato secondo i canoni usuali

Non è consentito l'uso di testi e/o manuali. Nella prova di fisica è consentito l’utilizzo della calcolatrice scientifica non programmabile.

Il candidato risponda, adoperando esclusivamente penna nera o blu non cancellabile, nelle ri- ghe predisposte e disponibili per ciascuna risposta.

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2a Simulazione della terza prova

IS TITUTO OMNICOMPRENS IVO LICEO SCIENTIFICO STATALE

Via Cupello n.2 - 86047 Santa Croce di Magliano (CB)

Tipologia B+C

N. 20 quesiti a risposta multipla

N. 10 quesiti a risposta breve

Tempo concesso: 80 minuti

DISCIPLINE COINVOLTE 3. INFORMATICA

1. INGLESE 4. SCIENZE

2. FISICA 5. STORIA DELL’ARTE

Griglia di valutazione delle terza prova TIP. B + C

Tabella di valutazione della terza prova - tipologia C

Risposta Punti

Esatta 0.25

Errata o mancante 0.00

Tabella di valutazione della terza prova - tipologia B

INDICATORI Punteggio

Risposta corretta, completa ed esauriente 1.00

Risposta corretta, completa ma con lievi errori 0.75

Risposta parzialmente corretta ma incompleta 0.50

Risposta incompleta 0.25

Risposta assente o errata 0.00

Esercitazione di terza prova

classe 5^ Sez. B data 03/05/2018

Cognome e Nome

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INGLESE

-Answer these questions in a correct form( Max 5 lines)

1) Explain the main themes in Dickens’ novels “Oliver Twist and Hard Times”.

2) Explain the general trend of the late Victorian novel.

- Answer these questions in a correct form choosing the right one with a cross 3) Who wrote the Strange Case of DR Jekyll and Mr Hyde?

E. He was C. Dickens

B-He was Jeremy Bentham

C-He was Robert Louis Stevenson

D-He was Thomas Carlyle

4) Why did C. Dickens have to leave school and work in a factory? A-Because his father died very young

B-Becuase his family moved to London when he was young

C-Because his father went to prison for debts

D-Because his family was very poor

5) What were the main settings of Dickens’ novels? A-They were the industrial towns, the city of London and southern England

B-They were the provincial towns, the city of London and the workhouses

C-They were the provincial towns, the industrial settlements and the city of London

D-They were the city of London and the industrial towns

6) Why is Dickens known as a master of the English language? A-Because he is very good on mixing social criticism with humourism

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B-Because he is very good on mixing social criticism with the pathetic with the comic

C-Because he is very good on mixing the social criticism with the utilitarian philosophy

D-Because he is very good on mixing the social criticism with characters

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00

=

FISICA

1. Esponi le quattro equazioni di Maxwell.(max 5 righe)

2. Spiega la differenza tra corrente indotta e corrente di spostamento. (max 5 righe)

3. L’avvolgimento primario di un trasformatore è costituito da 200 spire e l’avvolgimento seconda-

rio da 50 spire. Se la differenza di potenziale sull’avvolgimento secondario è V, la tensione sull’av-

volgimento primario è

A. 1/16 V; B. 1/4 V C. 4V; D. 16V.

4. Una spira circolare è posta perpendicolarmente a un campo magnetico di intensità 0,65T. Qual è il

vare della fem indotta nella spira se l’area diminuisce di 1, 5 10−3

m2

/ s ?

E. 4, 3102 V ;

F. 9, 8 10−4 V ;

G. 2, 310−3

V ; H. Non si può calcolare perché non si conosce l’area della spira.

5. La velocità di propagazione di un’onda elettromagnetica è data da?

1 A. c

0 0

B. c = 1

C. c = 00

D. c =

6. Due fili percorsi da corrente elettrica diretta in verso opposto:

00

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A. Si attraggono con una forza inversamente proporzionale alla loro distanza; B. Si respingono con una forza inversamente proporzionale alla loro distanza; C. Si attraggono con una forza inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza; D. Si respingono con una forza inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza.

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INFORMATICA

1. How can we insert a JavaScript script in an HTML file?

2. Descrivere cos’è e come è possibile definire una PRIMARY KEY in un database relaziona-

le come MySQL.

3. CMS is acronym for:

a. Control Media Suite.

b. Control Media System.

c. Content Management System.

d. Control Management System.

g. 4.Using PHP scripts:

a. HTML is no longer necessary.

b. The client computer will interpret the scripts.

c. A CMS is needed to run the scripts.

d. A database manager is needed on the server..

h. 5.Quale di queste operazioni NON è possibile effettuare con una query di tipo UPDA-

TE?

a. Modificare il campo PRIMARY KEY.

b. Modificare i valori di una data di un record.

c. Modificare i valori di una FOREIGN KEY.

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d. Modificare tutti i record della tabella.

i. 6. Cosa succede se lancio la query DELETE tabella WHERE nome LIKE “Gianni%”

a. Modifica il nome della tabella “tabella” in “Gianni”.

b. Cancella tutti i record della tabella “tabella” con il valore del campo “nome”

uguale a “Gianni”.

c. Cancella il primo record della tabella “tabella” con il valore del campo “nome”

uguale a “Gianni”.

d. Cancella tutti i record della tabella “tabella” con il valore del campo “nome” che

cominciano per “Gianni”

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SCIENZE 1. Che cosa sono gli enzimi di restrizione e quali sono le loro applicazioni? (massimo 5 righe).

2. Illustra caratteristiche fisiche e composizione della troposfera. (massimo 5 righe).

3. Le principali zone bariche sono: A. basse pressioni polari e subpolari e alte pressioni equatoriali e subtropicali

B. basse pressioni polari e subtropicali e alte pressioni equatoriali e subpolari

C. basse pressioni equatoriali e subpolari e alte pressioni polari e subtropicali

D. basse pressioni equatoriali e polari e alte pressioni subtropicali e subpolari

(mettere una X in corrispondenza della risposta corretta)

4. Procedendo dal basso verso l’alto gli strati dell’atmosfera sono:

A. troposfera, mesosfera, stratosfera, termosfera, esosfera

B. troposfera, stratosfera, mesosfera termosfera, esosfera

C. stratosfera, troposfera, mesosfera, termosfera, esosfera

D. troposfera, , stratosfera, termosfera, mesosfera, esosfera

(mettere una X in corrispondenza della risposta corretta)

5. Al fine di inserire un gene estraneo in un plasmide, entrambi devono: A. essere tagliati con lo stesso enzima di restrizione

B. avere origine dallo stesso tipo di cellula

C. avere identiche sequenze di DNA

D. essere della stessa lunghezza dell’RNA

(mettere una X in corrispondenza della risposta corretta)

6. L’amminoacido Alanina è otticamente attivo perché:

A. la molecola è simmetrica

B. il gruppo –COOH forma legami a idrogeno con l’acqua

C. al carbonio centrale sono legati quattro gruppi atomici diversi

D. il gruppo –NH2 è un gruppo basico

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(mettere una X in corrispondenza della risposta corretta)

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STORIA DELL’ARTE

1.

1. Descrivi i caratteri

salienti del Surreali-

smo (max 6 righi).

2. Il mito del grattacielo e i caratteri inno-

vativi della Scuola di Chicago (max 6

righi).

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3. Nell’opera Case all’Estaque di George Braque:

□ Il paesaggio vegetale è ridotto a poche forme regolari e solide

□ Un ponte primeggia sugli altri elementi

□ I colori predominanti sono il rosso e il blu

□ Il paesaggio è rappresentato con estremo realismo

4. Il Parco Guell a Barcellona è stato realizzato da:

□ Victor Horta

□ Antoni Gaudì

□ Hendrik Petrus Berlage

□ Charles Rennie Mackintosh

5. L’architetto Antonio Sant’Elia

□ Appartiene al cosiddetto periodo Neoclassico

□ Nei suoi disegni include sempre una ricca descrizione del paesaggio circostante

□ Realizza una serie di tavole dedicate alla Città Nuova

□ Si avvale di una essenziale e semplificata costruzione prospettica

6. Nell’opera di Henri Matisse “La danza”:

□ I colori predominanti sono il rosso e il giallo

□ I cinque personaggi sono collegati fra loro attraverso una sottile ghirlanda

□ I personaggi comunicano fra loro attraverso gesti e sguardi

□ Le cinque figure formano un cerchio che, visto in prospettiva, appare più simile ad un

ovale..

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VALUTAZIONE

Materia

Risposta VOTO

FINALE (*)

TIP.B TIPOLOGIA C Totale mate- ria 1 2 3 4 5 6

Inglese

Fisica

Informatica

Scienze

Storia dell’arte

TOTALE

(*) Il totale dei punteggi viene arrotondato secondo i canoni usuali

Non è consentito l'uso di testi e/o manuali. Nella prova di fisica è consentito l’utilizzo della calcolatrice scientifica non programmabile.

Il candidato risponda, adoperando esclusivamente penna nera o blu non cancellabile, nelle ri- ghe predisposte e disponibili per ciascuna risposta.

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ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO SANTA CROCE DI MAGLIANO

Liceo Scientifico “R. Capriglion ANNO SCOLASTICO 2017/18

SIMULAZIONE I PROVAD’ESAME

CLASSI QUINTE

28 Marzo 2018

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

I Malavoglia , dal cap. I

Un tempo i Malavoglia erano stati numerosi come i sassi della strada vecchia di Trezza; ce n'erano

persino ad Ognina, e ad Aci Castello, tutti buona e brava gente di mare, proprio all'opposto di quel

che sembrava dal nomignolo, come dev'essere. Veramente nel libro della parrocchia si chiamavano

Toscano, ma questo non voleva dir nulla, poiché da che il mondo era mondo, all'Ognina, a Trezza e

ad Aci Castello, li avevano sempre conosciuti per Malavoglia, di padre in figlio, che avevano sem-

pre avuto delle barche sull'acqua, e delle tegole al sole. Adesso a Trezza non rimanevano che i Ma-

lavoglia di padron 'Ntoni, quelli della casa del nespolo, e della Provvidenza ch'era ammarrata sul

greto, sotto il lavatoio, accanto alla Concetta dello zio Cola, e alla paranza di padron Fortunato Ci-

polla. Le burrasche che avevano disperso di qua e di là gli altri Malavoglia, erano passate senza far

gran danno sulla casa del nespolo e sulla barca ammarrata sotto il lavatoio; e padron 'Ntoni, per

spiegare il miracolo, soleva dire, mostrando il pugno chiuso - un pugno che sembrava fatto di legno

di noce - Per menare il remo bisogna che le cinque dita s'aiutino l'un l'altro.

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Diceva pure: - Gli uomini son fatti come le dita della mano: il dito grosso deve far da dito grosso, e il

dito piccolo deve far da dito piccolo.

E la famigliuola di padron 'Ntoni era realmente disposta come le dita della mano. Prima veniva lui, il

dito grosso, che comandava le feste e le quarant'ore; poi suo figlio Bastiano, Bastianazzo, perché

era grande e grosso quanto il San Cristoforo che c'era dipinto sotto l'arco della pescheria della città;

e così grande e grosso com'era filava diritto alla manovra comandata, e non si sarebbe soffiato il

naso se suo padre non gli avesse detto «soffiati il naso» tanto che s'era tolta in moglie la Longa

quando gli avevano detto «pigliatela». Poi veniva la Longa, una piccina che badava a tessere, sala-

re le acciughe, e far figliuoli, da buona massaia; infine i nipoti, in ordine di anzianità: 'Ntoni il mag-

giore, un bighellone di vent'anni, che si buscava tutt'ora qualche scappellotto dal nonno, e qualche

pedata più giù per rimettere l'equilibrio, quando lo scappellotto era stato troppo forte; Luca, «che

aveva più giudizio del grande» ripeteva il nonno; Mena (Filomena) soprannominata «Sant'Agata»

perché stava sempre al telaio, e si suol dire «donna di telaio, gallina di pollaio, e triglia di gennaio»;

Alessi (Alessio) un moccioso tutto suo nonno colui!; e Lia (Rosalia) ancora né carne né pesce. - Alla

domenica, quando entravano in chiesa, l'uno dietro l'altro, pareva una processione.

Padron 'Ntoni sapeva anche certi motti e proverbi che aveva sentito dagli antichi: «Perché il motto

degli antichi mai mentì»: - «Senza pilota barca non cammina» - «Per far da papa bisogna saper far

da sagrestano» - oppure - «Fa il mestiere che sai, che se non arricchisci camperai» - «Contentati di

quel che t'ha fatto tuo padre; se non altro non sarai un birbante» ed altre sentenze giudiziose.

Ecco perché la casa del nespolo prosperava, e padron 'Ntoni passava per testa quadra, al punto

che a Trezza l'avrebbero fatto consigliere comunale, se don Silvestro, il segretario, il quale la sape-

va lunga, non avesse predicato che era un codino marcio, un reazionario di quelli che proteggono i

Borboni, e che cospirava pel ritorno di Franceschello, onde poter spadroneggiare nel villaggio,

come spadroneggiava in casa propria. Padron 'Ntoni invece non lo conosceva neanche di vista

Franceschello, e badava agli affari suoi, e soleva dire: «Chi ha carico di casa non può dormire

quando vuole» perché «chi comanda ha da dar conto».

Nel dicembre 1863, 'Ntoni, il maggiore dei nipoti, era stato chiamato per la leva di mare. Padron

'Ntoni allora era corso dai pezzi grossi del paese, che son quelli che possono aiutarci. Ma don

Giammaria, il vicario, gli avea risposto che gli stava bene, e questo era il frutto di quella rivoluzione

di satanasso che avevano fatto collo sciorinare il fazzoletto tricolore dal campanile. Invece don

Franco lo speziale si metteva a ridere fra i peli della barbona, e gli giurava fregandosi le mani che

se arrivavano a mettere assieme un po' di repubblica, tutti quelli della leva e delle tasse li avrebbero

presi a calci nel sedere, ché soldati non ce ne sarebbero stati più, e invece tutti sarebbero andati

alla guerra, se bisognava. Allora padron 'Ntoni lo pregava e lo strapregava per l'amor di Dio di far-

gliela presto la repubblica, prima che suo nipote 'Ntoni andasse soldato, come se don Franco ce

l'avesse in tasca; tanto che lo speziale finì coll'andare in collera. Allora don Silvestro il segretario si

smascellava dalle risa a quei discorsi, e finalmente disse lui che con un certo gruzzoletto fatto sci-

volare in tasca a tale e tal altra persona che sapeva lui, avrebbero saputo trovare a suo nipote un

difetto da riformarlo. Per disgrazia il ragazzo era fatto con coscienza, come se ne fabbricano anco-

ra ad Aci Trezza, e il dottore della leva, quando si vide dinanzi quel pezzo di giovanotto, gli disse

che aveva il difetto di esser piantato come un pilastro su quei piedacci che sembravano pale di fi-

codindia; ma i piedi fatti a pala di ficodindia ci stanno meglio degli stivalini stretti sul ponte di una

corazzata, in certe giornataccie; e perciò si presero 'Ntoni senza dire «permettete». La Longa, men-

tre i coscritti erano condotti in quartiere, trottando trafelata accanto al passo lungo del figliuolo, gli

andava raccomandando di tenersi sempre sul petto l'abitino della Madonna, e di mandare le notizie

ogni volta che tornava qualche conoscente dalla città, che poi gli avrebbero mandati i soldi per la

carta.

Il nonno, da uomo, non diceva nulla; ma si sentiva un gruppo nella gola anch'esso, ed evitava di

guardare in faccia la nuora, quasi ce l'avesse con lei. Così se ne tornarono ad Aci Trezza zitti zitti e

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a capo chino. Bastianazzo, che si era sbrigato in fretta dal disarmare la Provvidenza, per andare ad

aspettarli in capo alla via, come li vide comparire a quel modo, mogi mogi e colle scarpe in mano,

non ebbe animo di aprir bocca, e se ne tornò a casa con loro. La Longa corse subito a cacciarsi in

cucina, quasi avesse furia di trovarsi a quattr'occhi colle vecchie stoviglie, e padron 'Ntoni disse al

figliuolo:

- Va a dirle qualche cosa, a quella poveretta; non ne può più. Il giorno dopo tornarono tutti alla sta-

zione di Aci Castello per veder passare il convoglio dei coscritti che andavano a Messina, e aspet-

tarono più di un'ora, pigiati dalla folla, dietro lo stecconato. Finalmente giunse il treno, e si videro

tutti quei ragazzi che annaspavano, col capo fuori dagli sportelli, come fanno i buoi quando sono

condotti alla fiera. I canti, le risate e il baccano erano tali che sembrava la

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festa di Trecastagni, e nella ressa e nel frastuono ci si dimenticava perfino quello stringimento di

cuore che si aveva prima.

- Addio 'Ntoni! - Addio mamma! - Addio! ricordati! ricordati! - Lì presso, sull'argine della via, c'era la

Sara di comare Tudda, a mietere l'erba pel vitello; ma comare Venera la Zuppidda andava soffiando

che c'era venuta per salutare 'Ntoni di padron 'Ntoni, col quale si parlavano dal muro dell'orto, li

aveva visti lei, con quegli occhi che dovevano mangiarseli i vermi. Certo è che 'Ntoni salutò la Sara

colla mano, ed ella rimase colla falce in pugno a guardare finché il treno non si mosse. Alla Longa,

l'era parso rubato a lei quel saluto; e molto tempo dopo, ogni voltache incontrava la Sara di comare

Tudda, nella piazza o al lavatoio, le voltava le spalle.

Poi il treno era partito fischiando e strepitando in modo da mangiarsi i canti e gli addii. E dopo che i

curiosi si furono dileguati, non rimasero che alcune donnicciuole, e qualche povero diavolo, che si

tenevano ancora stretti ai pali dello stecconato, senza saper perché. Quindi a poco a poco si

sbrancarono anch'essi, e padron 'Ntoni, indovinando chela nuora dovesse avere la bocca amara, le

pagò due centesimi di acqua col limone.

Comare Venera la Zuppidda, per confortare comare la Longa, le andava dicendo: - Ora mettetevi il

cuore in pace, che per cinque anni bisogna fare come se vostro figlio fosse morto, e non pensarci

più.

1. Comprensione complessiva

I nuclei tematici di questo episodio sono due. Identificali e riassumili brevemente.

Descrivi lo spazio (inteso sia come luogo geografico sia come ambiente umano) nel

quale prende avvio la vicenda dei Malavoglia.

Quali riferimenti permettono di identificare il periodo storico in cui si svolgono i fatti?

2. Analisi e interpretazione

Individua nel brano i riferimenti a un passato non definito cronologicamente in cui af-

fondano le radici i valori e i modelli di comportamento dei personaggi.

Spiega, contestualizzandola nel sistema di valori di padron ‘Ntoni, la seguente espres-

sione: “Gli uomini sono fatti come le dita della mano: il dito grosso deve far da dito grosso, e

il dito piccolo deve far da dito piccolo”.

Trova nella prima parte del testo le espressioni che tratteggiano le caratteristiche indi-

viduali dei membri della famiglia Toscano e quelle che evidenziano il carattere di padron

‘Ntoni. Individua nella seconda le relazioni esistenti fra i membri della famiglia.

I numerosi proverbi e le similitudini catturano l’attenzione del lettore fin da queste pri-

me pagine. A quale ambito di esperienza fanno riferimento gli uni e le altre? Di quale men-

talità sono segnale? Come si inseriscono nella narrazione?

Individua le caratteristiche del narratore e gli artifici che Verga utilizza in questo brano

per realizzare il principio dell’impersonalità. In che senso è possibile parlare di “coralità”

della narrazione?

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3. Confronto e contestualizzazione

Facendo riferimento ai testi letti di Zola e di Flaubert prova a definire il clima culturale

dell’età del Naturalismo. Metti poi in rilievo le differenze fra gli autori francesi e Verga in or-

dine all’ambientazione dei romanzi facendo riferimento alla differente situazione storica ed

economico-sociale della Francia e dell’Italia nella seconda metà dell’Ottocento.

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Leggi il seguente passo, tratto dalla Prefazione ai Malavoglia.

Il cammino fatale, incessante, spesso faticoso e febbrile che segue l'umanità per raggiungere la

conquista del progresso, è grandioso nel suo risultato, visto nell'insieme, da lontano. Nella luce glo-

riosa che l'accompagna dileguansi le irrequietudini, le avidità, l'egoismo, tutte le passioni, tutti i vizi

che si trasformano in virtù, tutte le debolezze che aiutano l'immane lavoro, tutte le contraddizioni,

dal cui attrito sviluppasi la luce della verità. Il risultato umanitario copre quanto c'è di meschino negli

interessi particolari che lo producono; li giustifica quasi come mezzi necessari a stimolare l'attività

dell'individuo cooperante inconscio a beneficio di tutti. Ogni movente di cotesto lavorio universale,

dalla ricerca del benessere materiale, alle più elevate ambizioni, è legittimato dal solo fatto della

sua opportunità a raggiungere lo scopo del movimento incessante; e quando si conosce dove vada

questa immensa corrente dell'attività umana, non si domanda al certo come ci va. Solo l'osservato-

re, travolto anch'esso dalla fiumana, guardandosi attorno, ha il diritto di interessarsi ai deboli che

restano per via, ai fiacchi che si lasciano sorpassare dall'onda per finire più presto, ai vinti che leva-

no le braccia disperate, e piegano il capo sotto il piede brutale dei sopravvegnenti, i vincitori d'oggi,

affrettati anch'essi, avidi anch'essi d'arrivare, e che saranno sorpassati domani.

Rifletti: ti pare che Verga condivida la “fiducia nel progresso” tipica dell’età del

Positivismo? Prova a spiegare perché.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNA- LE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o

in parte, enei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.

Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti

alle tue conoscenze ed esperienze di studio.

Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.

Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che

l’articolo debba essere pubblicato.

Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: Individuo e

società di massa DOCU-

MENTI

«Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consu-

mi. Il fascismo proponeva un modello, reazionario e monumentale, che però restava lettera morta.

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Le varie culture particolari (contadine, sottoproletarie, operaie) continuavano imperturbabili a uni-

formarsi ai loro antichi modelli: la repressione si limitava ad ottenere la loro adesione a parole.

Oggi, al contrario, l’adesione ai modelli imposti dal Centro, è totale e incondizionata. I modelli cultu-

rali reali sono rinnegati. L’abiura è compiuta. Si può dunque affermare che la “tolleranza” della ideo-

logia edonistica voluta dal nuovo potere, è la peggiore delle repressioni della storia umana. Come si

è potuta esercitare tale repressione? Attraverso due rivoluzioni, interne all’organizzazione borghe-

se: la rivoluzione delle infrastrutture e la rivoluzione del sistema d’informazioni. Le strade, la moto-

rizzazione ecc. hanno ormai strettamente unito la periferia al Centro, abolendo ogni distanza mate-

riale. Ma la rivoluzione del sistema d’informazioni è stata ancora più radicale e decisiva. Per mezzo

della televisione, il Centro ha assimilato a sé l’intero paese, che era così

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storicamente differenziato e ricco di culture originali. Ha cominciato un’opera di omologazione di-

struttrice di ogni autenticità e concretezza. Ha imposto cioè – come dicevo – i suoi modelli: che

sono i modelli voluti dalla nuova industrializzazione, la quale non si accontenta più di un “uomo che

consuma”, ma pretende che non siano concepibili altre ideologie che quella del consumo. Un edo-

nismo neo-laico, ciecamente dimentico di ogni valore umanistico e ciecamente estraneo alle scien-

ze umane.»

Pier Paolo PASOLINI, 9 dicembre 1973. Acculturazione e acculturazione, in Scritti corsari, Garzanti, Milano 1975

«La mattina del 15 luglio 1927 ero rimasto a casa, non ero andato come al solito all’Istituto di Chi-

mica nella Währingerstrasse. Nel caffé di Ober-Sankt-Veit mi misi a leggere i giornali del mattino.

Sento ancora l’indignazione che mi travolse quando presi in mano la “Reichspost” e lessi un titolo a

caratteri cubitali: “Una giusta sentenza”. Nel Burgenland c’era stata una sparatoria, alcuni operai

erano rimasti uccisi. Il tribunale aveva assolto gli assassini. L’organo di stampa del partito al gover-

no dichiarava, o meglio strombazzava, che con quella assoluzione era stata emessa una “giusta

sentenza”. Più che l’assoluzione in quanto tale, fu proprio questo oltraggio a ogni sentimento di giu-

stizia che esasperò enormemente gli operai viennesi. Da tutte le zone della città i lavoratori sfilaro-

no, in cortei compatti, fino al Palazzo di Giustizia, che già per il nome incarnava ai loro occhi l’ingiu-

stizia in sé. La reazione fu assolutamente spontanea, me ne accorsi più che mai dai miei sentimen-

ti. Inforcai la bicicletta, volai in città e mi unii a uno di questi cortei. Gli operai di Vienna, che nor-

malmente erano disciplinati, avevano fiducia nei loro capi del partito socialdemocratico e si dichia-

ravano soddisfatti del modo esemplare in cui essi amministravano il Comune di Vienna, agirono in

quel giorno senza consultare i loro capi. Quando appiccarono fuoco al Palazzo di Giustizia, il bor-

gomastro Seitz, su un automezzo dei pompieri, cercò di tagliar loro la strada alzando la mano de-

stra. Fu un gesto assolutamente inefficace: il Palazzo di Giustizia andò in fiamme. La polizia ebbe

l’ordine di sparare, i morti furono novanta.

Sono passati cinquantatré anni, eppure sento ancora nelle ossa la febbre di quel giorno. È la cosa

più vicina a una rivoluzione che io abbia mai vissuto sulla mia pelle. [...] Quel giorno tremendo, di

luce abbagliante, lasciò in me la vera immagine della massa, la massa che riempie il nostro secolo.

[...] Quel giorno era stato dominato dal tremendo fragore delle urla, urla di sdegno. Erano urla mici-

diali, alle urla rispondevano gli spari, e le urla diventavano più forti ogni volta che le persone colpite

crollavano al suolo. [...] Non molto tempo dopo, le urla si trasferirono nelle vicinanze della Hagen-

berggasse. A meno di un quarto d’ora di strada dalla mia camera, a Hütteldorf, dall’altra parte della

valle, si trovava il campo sportivo del Rapid, sul quale si giocavano le partite di calcio. Nei giorni di

festa vi accorreva una gran folla, che non si lasciava sfuggire una sola partita di quella celebre

squadra. Io non ci avevo mai badato gran che; il calcio non mi interessava. Ma una delle domeni-

che dopo il 15 luglio, era un giorno altrettanto afoso, mentre stavo aspettando visite e tenevo aperta

la finestra, sentii, all’improvviso, le grida della massa. Pensai che fossero urla di sdegno; l’espe-

rienza di quel giorno terribile era ancora a tal punto radicata in me che per un attimo rimasi sgo-

mento e cercai con lo sguardo il fuoco da cui quell’esperienza era stata illuminata. Ma il fuoco non

c’era, sotto il sole brillava la cupola dorata della chiesa dello Steinhof. Tornai in me e mi misi a riflet-

tere: quelle urla dovevano venire dal campo sportivo. [...] Le urla di trionfo erano state causate da

un goal, e venivano dalla parte dei vincitori. Si sentì anche, e suonò ben diverso, un grido di delu-

sione. Dalla mia finestra non potevo vedere nulla, me l’impedivano alberi e case, la distanza era

troppa, ma sentivo la massa, essa sola, come se tutto si svolgesse a pochi passi da me. Non pote-

vo sapere da quale parte venissero le grida. Non sapevo quali erano le squadre in campo, i loro

nomi non li avevo notati e neanche cercai di appurarli. Evitai perfino di leggere la cronaca sportiva

sul giornale e, nella settimana che seguì, non mi lasciai coinvolgere in discorsi sull’argomento. Ma

durante i sei anni che trascorsi in quella stanza, non persi occasione di ascoltare quei suoni. Vede-

vo la folla affluire laggiù, alla stazione della ferrovia urbana. [...] Non mi è facile descrivere la ten-

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sione con cui seguivo da lontano la partita invisibile. Non ero parte in causa perché le parti neanche

le conoscevo. Erano due masse, questo era tutto ciò che sapevo, due masse ugualmente eccitabili,

che parlavano la medesima lingua.»

Elias CANETTI, Il frutto del fuoco. Storia di una vita (1921-1931), Adelphi, Milano 2007[ed. originale te- desca 1980]

«L’uso politico delle tecniche e dei media pone in discussione le tradizioni dell’umanesimo europeo con i suoi valori di

dignità e libertà (ristretti, certo, finora, alle élite), minacciando di introdurre nuove forme di pianifica-

to assoggettamento gregario. Esiste cioè il rischio di creare uomini e donne d’allevamento, procu-

rando loro la soddisfazione, in termini

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soprattutto quantitativi, di bisogni primari e secondari cui per millenni la maggior parte dell’umanità

non aveva avuto pieno e garantito accesso (cibo, sesso, divertimento). L’acclimatazione a questo

sistema di potere e di cultura si paga però con l’anestetizzazione e la banalizzazione dell’esperien-

za, anche a causa dell’inflazione dei desideri così scatenata e del corrispondente bisogno di gestire

le inevitabili frustrazioni. Nello stesso tempo, se esercitato in forme non oligarchiche, lo stesso uso

delle tecniche e dei media spalanca enormi potenzialità, consente a tutti di scaricare le fatiche più

pesanti e ripetitive sulle macchine, di uscire dalla morsa dei condizionamenti sociali, di far fruttare

l’eredità culturale delle generazioni precedenti (che cambia molto più rapidamente di quella biologi-

ca), di disancorarsi da ruoli fissi, di acquisire consapevolezza, cultura e informazione su scala mon-

diale e di conseguire una più duratura soddisfazione.»

Remo BODEI, Destini personali. L’età della colonizzazione delle coscienze, Feltrinelli, Milano 2002

Ora il chiarore

si fa più diffuso.

Ancora chiusi

gli ultimi om-

brelloni. Poi

appare qualcu-

no che trascina

il suo gommo-

ne.

La venditrice d’erbe viene e affonda

sulla rena la sua mole, un grovi-

glio

. di vene varicose. È un monolito

diroccato dai

picchi di Luni-

giana. Quando

mi parla resto

senza fiato, le

sue parole sono

la Verità.

Ma tra poco sarà

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qui il cafarnao

delle carni, dei

gesti e delle bar-

be. Tutti i lemuri

umani avranno

al collo croci e

catene. Quanta

religione

E c’è chi

s’era illuso

di ripetere

l’exploit di

Crusoe!

Eugenio MONTALE, Sulla spiaggia, da Diario del ’71 e del ’72, Mondadori, Milano 1973

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO

ARGOMENTO: Stato, mercato e democrazia.

DOCUMENTI

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«Il problema centrale del capitalismo fondato sulla libera impresa in una democrazia moderna è

sempre stato quello di riuscire a bilanciare il ruolo del governo e quello del mercato. Ma, nonostante

molta energia intellettuale sia stata spesa nel tentativo di definire il campo di manovra appropriato a

ciascuno di essi, l’interazione fra i due rimane una fonte di fragilità fondamentale. In una democra-

zia il governo (o la banca centrale) non può semplicemente permettere che le persone soffrano un

danno collaterale per lasciare che la dura logica del mercato si esprima. [...] Dobbiamo anche rico-

noscere che una buona economia non può essere separata da una buona politica – e questa, for-

se, è la ragione per cui un tempo la teoria economica era nota come economia politica. L’errore

degli economisti è stato credere che, una volta sviluppato un forte telaio di istituzioni all’interno di

un Paese, le influenze politiche al suo interno si sarebbero stemperate e il Paese si sarebbe eman-

cipato per sempre da una condizione «in via di sviluppo». Ma dovremmo ora ammettere che istitu-

zioni quali i regolamentatori hanno influenza soltanto finché la politica è ragionevolmente ben bi-

lanciata.»

Raghuram G. RAJAN, Terremoti finanziari, Einaudi, Torino 2012

«Tra tutte le scuse che sentiamo accampare per giustificare il mancato tentativo di mettere fine a

questa depressione, c’è il ritornello che viene ripetuto costantemente dagli apologeti dell’inazione:

“Dobbiamo focalizzarci sul lungo termine, e non sul breve”. [...] Concentrarsi unicamente sul lungo

termine significa ignorare l’enorme sofferenza che sta causando l’attuale depressione, le vite che

sta distruggendo irreparabilmente mentre leggete questo libro. I nostri problemi di breve periodo –

sempre che una depressione giunta al quinto anno rientri in questa definizione – stanno intaccando

anche le prospettive di lungo termine, su diversi canali. [...] Il primo è l’effetto corrosivo della disoc-

cupazione di lungo termine: se i lavoratori che hanno perso il posto da tempo si considerano inoc-

cupabili, si determina una riduzione di lungo termine nella forza lavoro del paese, e quindi nella sua

capacità produttiva. La situazione dei neolaureati costretti ad accettare dei lavori in cui non sono

necessarie le loro competenze è abbastanza simile: con il passare del tempo potrebbero ritrovarsi,

quantomeno agli occhi dei potenziali datori di lavoro, declassati a lavoratori generici, e il loro stock

di competenze andrebbe definitivamente perduto. Il secondo è il calo degli investimenti. Le imprese

non spendono grosse somme per accrescere la propria capacità produttiva [...]. [...] Ultimo proble-

ma, ma non certo per importanza: la (pessima) gestione della crisi economica ha mandato in fumo i

programmi finalizzati a garantire il futuro.»

Paul KRUGMAN, Fuori da questa crisi, adesso!, Garzanti, Milano 2012

«Gli americani sono arrabbiati. Sono arrabbiati coni banchieri che hanno contribuito alla crisi finan-

ziaria, senza pagarne le conseguenze. Sono arrabbiati per l’incapacità del sistema politico che ha

incolpato i banchieri, ma non è stato in grado di tenerli sotto controllo. Sono arrabbiati con un si-

stema economico che arricchisce ulteriormente i ricchi e abbandona i poveri al loro destino. Sono

arrabbiati perché l’ideale di un “governo del popolo, dal popolo e per il popolo” sembra sparito dalla

faccia della Terra. [...] Fortunatamente gli Stati Uniti possiedono nel loro DNA i geni per intraprende-

re una riforma. Diversamente da molti altri Paesi, gli americani condividono una grande fiducia nel

potere della concorrenza che [...] genera enormi benefici. Per sostenere il sistema abbiamo bisogno

di più, e non di meno, concorrenza. A differenza di altri Paesi in cui il populismo è sinonimo di de-

magogia e di dittature autocratiche, l’America ha una positiva tradizione populista volta a protegge-

re gli interessi dei più deboli nei confronti del potere opprimente delle grandi imprese. Non è un

caso che le leggi antitrust siano state inventate negli Stati Uniti.»

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Luigi ZINGALES, Manifesto capitalista. Una rivoluzione liberale contro un’economia corrotta, Rizzoli, Mi- lano 2012

«Un libro fin troppo ricco di intelligenza e di provocazioni intellettuali, quello appena uscito di Gior-

gio Ruffolo col contributo di Stefano Sylos Labini, Il film della crisi. La mutazione del capitalismo[...].

[...] La tesi centrale del libro è che la crisi in cui sono immersi i Paesi occidentali nascerebbe dalla

rottura di un compromesso storico tra capitalismo e democrazia. La fase successiva a questa rottu-

ra – cioè quella attuale – può essere definita come l’Età del

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Capitalismo Finanziario e costituisce la terza mutazione che il capitalismo ha attraversato dall’inizio

del secolo precedente. La prima fase è un’Età dei Torbidi, che si è verificata tra l’inizio del secolo e

lo scoppio della seconda guerra mondiale. La seconda fase è costituita dalla cosiddetta Età dell’O-

ro: un sistema di intese fra capitalismo e democrazia fondato nell’immediato secondo dopoguerra

su due accordi fondamentali, il Gatt (oggi Wto-World Trade Organization) che riguardava la libera

circolazione delle merci, cui faceva da contrappeso il controllo del movimento dei capitali, che assi-

curava un largo spazio all’autonomia della politica economica. Il secondo accordo è appunto quello

di Bretton Woods, sul controllo dei cambi e le garanzie da movimenti incontrollati dei capitali, grazie

all’aggancio monetario al metallo giallo e automaticamente, di converso, al dollaro. Secondo i due

saggisti, la terza fase, con la rottura dell’Età dell’Oro, si produce con la liberazione dei movimenti

dei capitali nel mondo [...]. Inizia l’Età del Capitalismo Finanziario ampiamente descritta nelle sue

varie fasi e interventi, dominati dall’indebitamento pubblico e privato alimentato dall’illusione di vi-

vere in «un sistema nel quale i debiti non si rimborsano mai». Per i critici la rappresentazione di

questa fase del saggio si presterebbe a più di una osservazione. Mi limiterò ad indicare una man-

canza che indebolisce alla base il paradigma ruffoliano. Chi sarebbero i soggetti – Capitalismo e

Democrazia

- che darebbero vita a questo scontro epocale? Chi concretamente li rappresenta? I grandi gruppi

finanziari contrapposti ad una fantomatica Democrazia? [...] Ora, se è vera e convincente l’analisi

della dittatura finanziaria nell’epoca delle traversie che tendono ad allargarsi a tutti i continenti,

come non cercarne le radici, anche ideologiche, nel fallimento precedente? In particolare nel crollo

dell’illusione fondante del sistema socialista di regolare l’offerta, la domanda e il livello dei prezzi

attraverso la pianificazione quinquennale totalitaria. Una idea che pervase la pratica e la teoria dei

partiti che al socialismo si rifacevano e il cui dissolversi si contaminò nel magma della globalizza-

zione, attraverso la libera circolazione degli uomini e dei capitali e nella unificazione in tempo reale

dei sistemi internazionali attraverso la mondializzazione e l’informatica.»

Mario PIRANI, Il nuovo capitale, “la Repubblica” - 1° dicembre 2012

3. AMBITO STORICO - POLITICO

ARGOMENTO: Omicidi politici

DOCUMENTI

«Il 28 giugno 1914 l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono asburgico, e la moglie furono

uccisi in un attentato compiuto da studenti bosniaci mentre erano in visita a Sarajevo, capitale della

Bosnia. Vienna attribuì la responsabilità dell’attentato al governo serbo e gli inviò un ultimatum al

quale seguì, il 28 luglio, la dichiarazione di guerra ed il bombardamento di Belgrado. La Russia pro-

clamò la mobilitazione generale a sostegno dello Stato balcanico; a questo atto rispose la Germa-

nia dichiarando guerra contemporaneamente alla Russia (1 Agosto) ed alla Francia (3 agosto).»

Rosario VILLARI, Storia contemporanea, Laterza, Bari 1972

«Le elezioni si tennero nell’aprile 1924 e si svolsero all’insegna dell’intimidazione e della violenza

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nei confronti degli avversari politici e di un ritorno di fiamma dello squadrismo. Ciò malgrado, i risul-

tati non corrisposero alle speranze di Mussolini: se il «listone» fascista ebbe la maggioranza dei voti

e dei seggi, grazie al meccanismo della legge, nelle regioni dell’Italia settentrionale e nelle grandi

città operaie ottenne un numero di suffragi minore di quello delle liste d’opposizione. La denuncia

del clima di illegalità e di sopraffazione, in cui le elezioni si erano svolte, venne fatta con grande

passione e coraggio alla Camera dal deputato socialista Giacomo Matteotti il 30 maggio 1924. Po-

chi giorni dopo, il 10 giugno, il coraggioso parlamentare era rapito e il 16 agosto la sua salma era

ritrovata in una macchia della campagna romana. Parve per un momento che il vuoto dovesse farsi

attorno al governo, la cui complicità

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nell’assassinio ben pochi mettevano in dubbio. [...] Il 3 gennaio 1925 Mussolini si presentò alla Ca-

mera per assumersi tutta la responsabilità del delitto Matteotti e per sfidarla provocatoriamente ad

avvalersi della facoltà di metterlo sotto stato d’accusa. La Camera, non accettando il guanto di sfida

che le veniva lanciato, segnò praticamente la propria condanna a morte e lo Stato liberale cessò

definitivamente di esistere.»

Giuliano PROCACCI, Storia degli italiani, vol. II, Laterza, Bari 1971

«Passato nella leggenda storica come un apostolo della coesistenza, in realtà Kennedy fu il presi-

dente che, dopo il sostegno dato all’invasione degli esuli castristi a Cuba, pose le premesse per la

trasformazione della difficile situazione del Vietnam in una guerra terribile e per un impegno statuni-

tense che doveva in seguito assumere proporzioni gigantesche. [...] In politica interna, nonostante i

propositi espressi nell’ideologia della Nuova Frontiera, i risultati raggiunti da Kennedy furono piutto-

sto modesti. Tutta una serie di misure relative all’educazione, alla riforma fiscale, alle cure mediche

per gli anziani, alle assicurazioni sociali, all’agricoltura vennero bloccate dall’opposizione repubbli-

cana e conservatrice. [...] Kennedy agì invece con risolutezza per assicurare l’integrazione civile dei

negri nel Sud (nel 1962 si ebbero disordini razziali nel Mississippi); ma la sua impostazione era es-

senzialmente giuridica- formale, e ignorava il problema sostanziale della discriminazione sociale

generale a danno dei negri vigente in tutti gli Stati Uniti. Comunque, al di là dei suoi limiti, Kennedy

con la sua ideologia “progressista” aveva suscitato contro di sé una forte opposizione da parte di

conservatori, specie del Sud, e forze di Destra. E cadde vittima di queste opposizioni. Decisosi ad

un viaggio in vista delle prossime elezioni presidenziali, cui intendeva ripresentarsi, proprio nel Te-

xas, dove le opposizioni erano più tenaci, il 22 novembre 1963 venne ucciso a Dallas in un attenta-

to, senza che mai si accertasse o si volesse accertare chi fosse responsabile della sua organizza-

zione, che trovò certamente complicità ad altissimi livelli.»

Massimo L. SALVADORI, Storia dell’età contemporanea, Loescher editore, Torino 1976

«Giovedì 16 marzo 1978. Primo giorno del sequestro Moro. Alle 9.03 in via Fani a Roma, un

commando delle Brigate rosse tende un agguato al presidente della Dc, Aldo Moro, che è appena

uscito di casa e sta andando alla Camera accompagnato da cinque uomini di scorta. I brigatisti fan-

no strage delle guardie del corpo (Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Raffaele Iozzino,

l’unico che è riuscito a metter mano alla pistola, e Francesco Zizzi) poi rapiscono Moro e si dile-

guano. [...] Martedì 9 maggio 1978. Cinquantacinquesimo giorno del sequestro Moro. Aldo Moro è

stato ucciso. Le Brigate rosse l’hanno trucidato con una raffica al cuore: nel suo corpo almeno undi-

ci colpi d’arma da fuoco. Il cadavere del presidente della Dc è infilato nel bagagliaio di una Renault

4 rossa parcheggiata in via Michelangelo Caetani, una piccola strada nel cuore della vecchia

Roma, a un passo da via delle Botteghe Oscure (dove c’è la sede del Pci) e non lontano da piazza

del Gesù (dove c’è quella della Dc). Il corpo, rivestito con gli stessi abiti che indossava la mattina

del 16 marzo, è rannicchiato con la testa contro la ruota di scorta, la mano sinistra sul petto, insan-

guinata. L’auto è lì dal mattino: una donna ha notato tra le otto e le nove due persone, un uomo e

una donna, che la parcheggiavano. Solo dopo le 13, però, le Br telefonano a uno dei collaboratori

di Moro: «Andate in via Caetani, c’è una Renault rossa, troverete l’ultimo messaggio». Il telefono

era sotto controllo, un commissario capo della Digos va subito sul posto, e immediatamente dopo

altra polizia, i carabinieri, le autorità, il ministro dell’Interno Cossiga. Per aprire l’auto intervengono

gli artificieri: si teme che i terroristi abbiano collegato alle serrature un ordigno esplosivo. La radio

dà la notizia pochi minuti dopo le 14.»

I giorni del sequestro Moro, a cura di Roberto Raja, in ”Corrieredellasera.it”

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4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

ARGOMENTO: La ricerca scommette sul cervello.

DOCUMENTI

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«“Se vogliamo realizzare i migliori prodotti dobbiamo investire nelle migliori idee”. Con queste paro-

le il presidente americano Barack Obama illustra dalla Casa Bianca il lancio del progetto “Brain”

ovvero una “ricerca che punta a rivoluzionare la nostra comprensione del cervello umano”. Lo stan-

ziamento iniziale è di 100 milioni di dollari nel bilancio federale del 2014 e l’intento del “Brain Re-

search through Advancing Innovative Neurotechnologies” è di aiutare i ricercatori a trovare nuovi

metodi per trattare, curare e perfino prevenire disordini cerebrali come l’Alzheimer, l’epilessia e i

gravi traumi attraverso la definizione di “fotografie dinamiche del cervello capaci di mostrare come

le singole cellule cerebrali e i complessi circuiti neurali interagiscono alla velocità del pensiero”. Tali

tecnologie, spiega un documento pubblicato dalla Casa Bianca, “apriranno nuove strade all’esplo-

razione delle informazioni contenute ed usate dal cervello, gettando nuova luce sui collegamenti fra

il suo funzionamento e i comportamenti umani”. L’iniziativa “Brain” (cervello) è una delle “Grandi

Sfide” che l’amministrazione Obama persegue al fine di raggiungere “ambiziosi ma realistici obiettivi

per l’avanzamento della scienza e della tecnologia” in cooperazione con aziende private, centri di

ricerca universitari, fondazioni e associazioni filantropiche al fine di assicurare agli Stati Uniti la lea-

dership sulla frontiera della scienza nel XXI secolo.»

Maurizio MOLINARI, Obama, 100 milioni di dollari per “mappare” il cervello, “LA STAMPA.it BLOG” – 02/04/2013

«Il cervello umano riprodotto su piattaforme informatiche, per ricostruirne il funzionamento in lin-

guaggio elettronico. Obiettivi: trovare una cura contro le malattie neurologiche e sviluppare compu-

ter superintelligenti. Èl’iniziativa Human brain project (Hbp), che la Commissione europea finanzierà

attraverso il bando Fet (Future and emerging technologies). Hbp è stato scelto, insieme a un’altra

proposta (progetto Graphene), in una lista di 6 presentate 3 anni fa. Il finanziamento Ue appena

assegnato coprirà la fase di start up (circa 54 milioni di euro per 30 mesi), ma la durata prevista

degli studi è di 10 anni, per un investimento complessivo pari a 1,19 miliardi. Al progetto, coordinato

dal neuroscienziato Henry Markram dell’École Polytechnique Fédérale di Losanna - partecipano 87

istituti di ricerca europei e internazionali, di cui 5 italiani [...]. Il progetto [...] prevede di raccogliere

tutte le conoscenze scientifiche disponibili sul cervello umano su un solo supercomputer. Mettendo

insieme le informazioni che i ricercatori hanno acquisito sul funzionamento delle molecole, dei neu-

roni e dei circuiti cerebrali, abbinate a quelle sui più potenti database sviluppati grazie alle tecnolo-

gie Ict, l’obiettivo è costruire un simulatore dell’intera attività del cervello umano. Una specie di clo-

ne hi-tech. Un modello con 100 miliardi di neuroni - precisano gli esperti - permetterebbe di studiare

possibili terapie per contrastare malattie come Alzheimer, Parkinson, epilessia e schizofrenia. Il pa-

trimonio di dati, messi a disposizione su piattaforme avanzate, sarà offerto agli scienziati di tutto il

mondo. L’intenzione di Human Brain Project, in pratica, è costruire l’equivalente del Cern per il cer-

vello.»

“Il Sole 24 Ore Sanità” - 28 gennaio 2013 (http://sanita.ilsole24ore.com)

«Come che sia, abbiamo imparato più cose sul cervello e la sua attività negli ultimi cinque decenni

che nei precedenti cinque millenni, anche se alcuni, soprattutto in Italia, non se ne sono ancora ac-

corti. Il momento attuale è estremamente favorevole. Perché? Perché si è realizzata una conver-

genza pressoché miracolosa di tre linee di ricerca sperimentali illuminate da una linea di ricerca

teorica, convergenza che ha fatto germogliare quasi all’improvviso una serie di studi e che ha pro-

dotto una serie di risultati degni di essere raccontati. La prima linea di ricerca è rappresentata dalla

cosiddetta psicologia sperimentale. Se si vuole studiare l’essere umano, è necessario porgere delle

domande e ascoltare le relative risposte, dobbiamo insomma metterlo alla prova. In parole povere,

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occorre uno studio psicologico. Il fatto è che la psicologia sperimentale è molto lenta: per arrivare a

una qualche conclusione ci vogliono decine di anni; se fosse rimasta l’unica linea di ricerca, ci

avrebbe fornito indicazioni senz’altro preziose, ma saremmo ancora lì ad aspettare. Per fortuna,

contemporaneamente si è registrata l’esplosione della biologia, soprattutto della genetica e della

biologia molecolare e, un po’ più tardi, della neurobiologia. Lo studio del sistema nervoso e, in parti-

colare, del cervello sono d’altra parte fondamentali per la comprensione approfondita delle facoltà

mentali e psichiche. In un caso come nell’altro, si tratta di scienze né nuove né inattese. La terza

linea di ricerca, invece, non era assolutamente attesa. È una linea relativamente nuova e come

sbocciata dal nulla: un regalo del cielo o, meglio, della fisica moderna. In inglese questo campo di

ricerca si chiama brain imaging o neuroimaging, in francese si chiama neuroimagerie, in italiano

non ha ancora un nome. Qualcuno parla di neuroimmagini, ma il termine rende poco l’idea. È co-

munque la più incisiva delle tre linee, quella che ha dato un vero e proprio scossone all’intero setto-

re di indagine e gli ha impartito un’accelerazione inusitata. Parliamo della visualizzazione dell’at-

tività

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cerebrale mediante l’uso di macchine, il cui nome è oggi a tutti familiare: tomografia ad emissione di

positroni (PET), risonanza magnetica nucleare e funzionale (RMN e fMRI). Queste tecniche stru-

mentali permettono di guardare dentro la testa di un essere umano vivo e vegeto, mentre esegue

un compito.»

Edoardo BONCINELLI, La vita della nostra mente, Editori Laterza, Roma-Bari 2011

«Forme di organizzazione centralizzata della ricerca, anche piuttosto complesse, sono note almeno

dalla seconda metà del Diciannovesimo secolo. Il modello odierno di organizzazione e finanziamen-

to della ricerca scientifica, caratterizzato dall’impegno diretto dello Stato, dalla pianificazione gene-

rale dell’impresa scientifica in funzione delle esigenze nazionali e dallo sviluppo della cooperazione

internazionale, si definisce però nel periodo a cavallo delle guerre mondiali, per trovare una diffu-

sione amplissima nel secondo dopoguerra. Nei successivi decenni, la complessità crescente dei

bisogni della società e lo sviluppo della ricerca hanno comportato una ridefinizione del modello or-

ganizzativo basato sul ruolo centrale dello Stato, aprendo all’ingresso di nuovi soggetti, come le

industrie private e le associazioni dei pazienti.

Fabio DE SIO, Organizzazione e finanziamento della ricerca, in RIZZOLI LAROUSSE, Novecen-

to. La grande storia della civiltà europea, Federico Motta Editore, Milano 2008

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO

“Io penso che la storia ti piace come piaceva a me quando avevo la tua età perché riguarda gli uo- mini viventi e tutto ciò che riguarda gli uomini, quanti più uomini è possibile, tutti gli uomini del mon- do in quanto si uniscono tra loro in società e lavorano e lottano per migliorare se stessi, non può non piacerti più di qualunque altra cosa al mondo.” Così scrive Antonio Gramsci in una delle ultime lettere indirizzate, dal carcere, al figlio Delio. Sulla scorta del tuo bagaglio di conoscenze scolastiche e personali, esprimi le tue riflessioni su questo tema.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

Fritjof Capra (La rete della vita, Rizzoli, Milano 1997) afferma: «Tutti gli organismi macroscopici,

compresi noi stessi, sono prove viventi del fatto che le pratiche distruttive a lungo andare falliscono.

Alla fine gli aggressori distruggono sempre se stessi, lasciando il posto ad altri individui che sanno

come cooperare e progredire. La vita non è quindi solo una lotta di competizione, ma anche un

trionfo di cooperazione e creatività. Di fatto, dalla creazione delle prime cellule nucleate, l’evoluzio-

ne ha proceduto attraverso accordi di cooperazione e di coevoluzione sempre più intricati».

Il candidato interpreti questa affermazione alla luce dei suoi studi e delle esperienze di vita.

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano

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Criteri di valutazione e griglie delle prove di simulazione della prima, seconda, terza prova e del colloquio orale

CRITERI COMUNI PER LA CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI CONOSCENZA E ABILITA’ Criteri per tutte le materie per l’attribuzione di un voto espresso in decimi in relazione alle valutazioni periodiche dell’apprendimento.

10 Conoscenza completa, approfondita e critica di tutti gli argomenti, capacità di ap-

plicazione procedurale delle conoscenze in situazioni complesse , rielaborazione

sapiente dei contenuti in ogni ambito disciplinare con collegamenti autonomi e di

ampio respiro.

9 Conoscenza completa, approfondita e critica dei contenuti disciplinari; capacità di

problematizzare e applicare anche in situazioni complesse le conoscenze acquisite;

collegamenti pluridisciplinari corretti e autonomi.

8 Possesso di conoscenze esaurienti e capacità di utilizzo delle abilità in maniera

personale con collegamenti autonomi, corretti e approfonditi. Buon metodo di la-

voro.

7 Conoscenze e competenze acquisite in modo sicuro, capacità di orientarsi nei di-

versi ambiti disciplinari seppure con una limitata guida del docente. Discreto me-

todo di lavoro.

6 Conoscenza dei contenuti minimi disciplinari, competenze applicative accettabili

in situazioni semplici.

5 Conoscenza superficiale dei contenuti minimi disciplinari, competenze acquisite

parzialmente e abilità limitate.

4 Carenza di studio, frequenti errori, conoscenza frammentaria dei contenuti, impe-

gno inadeguato.

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GRIGLIE DI VALUTAZIONE PER IL TRIENNIO

DISCIPLINE: ITALIANO

VALUTAZIONE DELLA PROVA ORALE IN DECIMI E QUINDICESIMI

Gravemen- te insuffi-

ciente

Insufficien- te

Mediocre Sufficiente Discreto Buono Ottimo

CONOSCEN-

ZE

Molto la-

cunose e scorrette

p. 0,5

Lacunose/

scorrette

p. 0,75

Incomplete

e incerte

p. 1

Complessiva-

mente corrette ed essenziali

p. 1,25

Comple-

te ma non rie- laborate

p. 1,50

Complete e

rielaborate

p. 1,75

Ampie,

approfon- dite e rie- laborate con origi-

nalità p. 2

ANALISI Decisa- mente

scorretta e appena

abbozzata p. 1

Incompleta e impreci-

sa

p. 1, 25

Imprecisa/ incompleta

p. 1,5

Corretta com- plessivamente

autonoma

p. 1,75

Corretta e auto- noma

p. 2

Significati- va e moti-

vata

p. 2,50

Critica e ben argo- mentata

p. 3

SINTESI Lacunosa e non per-

tinente p. 0,5

Lacunosa/ non perti-

nente p. 0,75

Parziale e non sem- pre perti-

nente p. 1

Essenziale e quasi pertinente alla consegna

p. 1,25

Pertinen- te e

quasi completa p. 1,50

Completa e significati-

va

p. 1,75

Efficace

p. 2

ESPOSIZIO-

NE

Incoerente e scorretta

p. 1

Incoerente/ scorretta

p. 1, 25

Talvolta non coe- rente/non corretta p. 1,5

Prevalentemen- te coerente e

corretta

p. 1,75

Coeren- te e cor-

retta

p. 2

Articolata e organica

p. 2,50

Ricca ed efficace

p. 3

3/4,5 4/6 5/7,5 6/9 7/10,5 8,50/12,75 10/15

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GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI ITALIANO

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELL’ANALISI DEL TESTO (TIPOLOGIA A)

INDICATORI insufficiente mediocre sufficiente buono ottimo

Comprensione

Gravemente lacunosa/

errata p. 1

Incompleta / approssimati-

va p. 1,5

Globalmente corretta

p. 2

Quasi completa

p. 2,5

Completa e puntuale

p. 3

Analisi

Lacunosa e superficiale

p. 0,5

Superficiale/ Lacunosa

p. 1

Presente

p. 2

Completa e a tratti approfondi-

ta p. 2,5

Completa e approfondita

p. 3

Tesi interpretativa

Tesi non ri- conoscibile,

con gravi incoerenze e semplifica-

zioni

p. 1

Tesi non rico- noscibile, con incoerenze e semplificazio-

ni

p. 2

Nell’insieme riconoscibile, con qualche

lieve incoeren- za/ semplifica-

zione p. 3

Tesi riconoscibi- le, con rielabo- razione in parte personale dei

dati, nell’insieme coerente

p. 3,5

Tesi riconosci- bile, con ele- menti di origi- nalità, coeren-

te

p. 4

Approfondimento personale-contestua-

lizzazione

Quasi del tutto assente

p. 0,25

Approssimati- vo

p. 0,5

Ridotto agli elementi es-

senziali

p. 1

Significativo

p. 1,5

Ricco e artico- lato con colle- gamenti /note

personali p. 2

Livello formale

Espressione poco control- lata, con nu- merosi errori

p. 1

Espressione in-voluta/

semplificata, con diversi errori e im- proprietà

p. 1,5

Espressione lineare, com-

plessivamente corretta, pur con qualche improprietà

p. 2

Espressione corretta, nell’in- sieme appro-

priata

p. 2,5

Espressione corretta, effi- cace, sintatti- camente ben

articolata

p. 3

totale 3,75 6,5 10 12,5 15

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL SAGGIO BREVE – ARTICOLO DI GIORNALE (TIPOLOGIA B)

USO DEL DOSSIER (selezione dei dati)

Completo /quasi completo, con

selezione signifi- cativa dei dati

p. 3

Ampio, con se- lezione dei dati

globalmente pertinente

p. 2

Parziale, ma corretto

p. 1,75

Parziale, poco significativo,

generico p. 1

Gravemen- te lacunoso / improprio

p. 0,5

ARGOMENTAZIONE

- ORGANIZZAZIONE LOGICO-CONCET-

TUALE

Tesi riconoscibile, con elementi di

originalità, coerente

p. 5

Tesi riconoscibi- le, con rielabo- razione in parte personale dei

dati, nell’insieme coerente

p. 4,5

Nell’insieme riconoscibile, con qualche

lieve incoeren- za/ semplifica-

zione p. 3,5

Tesi non rico- noscibile, con incoerenze e semplificazioni

p. 2,75

Tesi non riconoscibi-

le, con gravi in-

coerenze e semplifica-

zioni p. 1

RISPETTO DELLE CONSEGNE

(destinazione-titolo- registro)

Completo ed effi- cace nelle scelte

p. 2

Pressoché completo

e pertinente

p. 1,5

Parziale

p. 1,25

Superficiale

p. 0,75

Assente

p. 0,25

LIVELLO FORMALE

Espressione cor- retta, efficace, sintatticamente ben articolata

p. 5

Espressione quasi sempre

corretta, nell’in- sieme appro-

priata

p. 4

Espressione lineare, com-

plessivamente corretta, pur con qualche improprietà

p.3,5

Espressione involuta/sem- plificata, con diversi errori e improprietà

p. 2,5

Espressio- ne poco

controllata, con nume- rosi errori

p. 1,5

totale 15 12 10 7 3,25

CANDIDATO

/ 15

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76

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL TEMA DI ARGOMENTO STORICO E DI ORDINE GENERALE (TIPOLOGIE C E

D)

INFORMAZIONE

Ricca, appro- fondita e ar-

ticolata p. 3

Completa e a tratti approfon-

dita

p. 2

Essenziale ma corretta

p. 1,5

Imprecisa

p. 1

Non esente da errori

p. 0,5

ARGOMENTAZIO-

NE -

ORGANIZZAZIONE LOGICO-CONCET-

TUALE

Puntuale, con elementi di originalità,

coerente

p. 5

Presente, con rielaborazione in parte perso- nale dei dati, nell’ins. coe-

rente p. 4,5

Non sempre presente, con qualche lieve incoerenza/

semplificazione

p. 4

Superficiale, con incoerenze/

semplificazioni

p. 3

Assente/con gravi incoeren- ze e semplifi-

cazioni

p. 1

RISPONDENZA ALLA TRACCIA

Completa

p. 2

Pressoché completa

p. 1,5

Parziale

p. 1

Superficiale

p. 0,5

Assente

p. 0,25

LIVELLO FORMA- LE

Espressione corretta, effi- cace, sintat- ticamente

ben articola- ta

p. 5

Espressione quasi sempre corretta, nel- l’insieme ap-

propriata p. 4

Espressione lineare, com-

plessivamente corretta, pur con qualche impro-

prietà p. 3,5

Espressione in- voluta/semplifi- cata, con diversi errori e impro-

prietà p. 2,5

Espressione poco controlla- ta, con nume-

rosi errori

p. 1,5

totale 15 12 10 7 3,25

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77

GRAVEMENTE

INSUFFICIEN- TE

INSUFFICIEN-

TE

MEDIOCRE

SUFFICIENTE

DISCRETO

BUONO

OTTIMO

COMPRENSIONE

DEL TESTO

Compren- sione del

senso gene- rale del bra- no scarsa,

con numero- se lacune e gravi inesat-

tezze

1

Comprensio- ne del senso generale del brano caren- te, con nu-

merose lacu- ne/gravi ine-

sattezze

2

Stentata com- prensione del

senso generale del brano (è

colto solo qual- che passaggio)

3

Parziale compren- sione del senso ge- nerale del brano (è colto in

parte con varie ine- sattezze)

4

Il senso del brano è glo-

balmente colto, nono-

stante alcune approssima-

zioni

5

Il senso è colto quasi sempre con fedeltà e ap- propriatezza

6

Compren- sione ap-

profondita e articolata

del brano, in tutte le sue

partti

7

CONOSCENZE

MORFO-SINTATTI-

CHE

Molto nume- rosi e molto gravi errori/

lacune

Mancato riconosci- mento di

gran parte delle struttu-

re morfo- sintattiche

determinanti

Le fondamentali strutture morfo- sintattiche ven- gono solo par-

zialmente indivi- duate

Le fonda-

mentali strutture

morfo-sin- tattiche

vengono in gran parte individuate

Le strutture morfo-sintat- tiche vengo- no quasi tutte individuate

Le strutture morfo-sintatti- che vengono individuate

correttamen- te, sia pur con qualche ap- prossimazio-

ne

Tutte le strutture

morfo-sibn- tattiche

vengono individuate con preci-

sione

0,5

1

2 3

3,25

3,75

4

INTERPRETAZIO-

NE E RESA NELLA

LINGUA D’ARRIVO

Numerosi errori nelle scelte lessicali e nell’organizzazio-

ne sintattica

Alcuni errori nelle scelte les- sicali e/o nell’or-

ganizzazione sintattica

Scelte les- sicali e

sintattiche general-

mente cor- rette, nono- stante qual- che impre- cisione e

improprietà

Le scelte lessicali e sintattiche sono corrette e in qualche

punto efficaci

La resa nella lingua d’arrivo è del tutto

corretta e interpreta efficace- mente il brano

1 2 3

3,5 4

VOTO FINALE 2,5 4 7 10 11,75 13,25 15

Griglia di valutazione delle terza prova TIP. B + C

Tabella di valutazione della terza prova - tipologia C

Risposta Punti

Esatta 0.25

Errata o mancante 0.00

Tabella di valutazione della terza prova - tipologia B

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78

INDICATORI Punteggio

Risposta corretta, completa ed esauriente 1.00

Risposta corretta, completa ma con lievi errori 0.75

Risposta parzialmente corretta ma incompleta 0.50

Risposta incompleta 0.25

Risposta assente o errata 0.00

Griglia per le prove di verifica di acquisizione delle competenze e di simulazione della seconda

prova degli esami di Stato

In essa la distribuzione dei punteggi è calibrata in dipendenza della verifica

Sezione A: problema

INDICATORI

LIVELLO

DESCRITTORI

Punti

Problemi

P1 P2

Comprendere

Analizzare la situazione problematica, identificare i dati, interpretarli e formalizzarli in linguaggio matematico.

L1 Non comprende le richieste o le recepisce in maniera inesatta o parziale, non riuscendo a riconoscere i concetti chiave e le informazioni essenziali, o, pur avendone individuati alcuni, non li interpreta correttamente. Non stabilisce gli opportuni collegamenti tra le informazioni e utilizza i codici matematici in maniera insufficiente e/o con gravi errori.

0-4

L2 Analizza ed interpreta le richieste in maniera parziale, riuscendo a selezionare solo alcuni dei concetti chiave e delle informazioni essenziali, o, pur avendoli individuati tutti, commette qualche errore nell’interpretarne alcuni, nello stabilire i collegamenti e/o nell’utilizzare i codici matematici.

5-9

L3 Analizza in modo adeguato la situazione problematica, individuando e interpretando correttamente i concetti chiave, le informazioni e le relazioni tra queste riconoscendo ed ignorando gli eventuali distrattori; utilizza con adeguata padronanza i codici matematici grafico-simbolici, nonostante lievi inesattezze e/o errori.

10-15

L4 Analizza ed interpreta in modo completo e pertinente i concetti chiave, le informazioni essenziali e le relazioni tra queste, ignorando gli eventuali distrattori; utilizza i codici matematici grafico–simbolici con buona padronanza e precisione.

16-18

Individuare

Mettere in campo strategie risolutive attraverso una modellizzazione del problema e individuare la strategia più adatta.

L1 Non individua strategie di lavoro o ne individua di non adeguate Non è in grado di individuare modelli standard pertinenti. Non si coglie alcuno spunto creativo nell'individuare il procedimento risolutivo. Non individua gli strumenti formali opportuni.

0-4

L2 Individua strategie di lavoro poco efficaci, talora sviluppandole in modo poco coerente; ed usa con una certa difficoltà i modelli noti. Dimostra una scarsa creatività nell'impostare le varie fasi del lavoro. Individua con difficoltà e qualche errore gli strumenti formali opportuni.

5-10

L3 Sa individuare delle strategie risolutive, anche se non sempre le più adeguate ed efficienti. Dimostra di conoscere le procedure consuete ed i possibili modelli trattati in classe e li utilizza in modo adeguato. Individua gli strumenti di lavoro formali opportuni anche se con qualche incertezza.

11-16

L4 Attraverso congetture effettua, con padronanza, chiari collegamenti logici. Individua strategie di lavoro adeguate ed efficienti. Utilizza nel modo migliore i modelli noti e ne propone di nuovi. Dimostra originalità e creatività nell'impostare le varie fasi di lavoro. Individua con cura e precisione le procedure ottimali e non standard .

17-21

Sviluppare il processo risolutivo

Risolvere la situazione problematica in maniera coerente, completa e corretta, applicando le regole ed eseguendo i calcoli necessari.

L1 Non applica le strategie scelte o le applica in maniera non corretta. Non sviluppa il processo risolutivo o lo sviluppa in modo incompleto e/o errato. Non è in grado di utilizzare procedure e/o teoremi o li applica in modo errato e/o con numerosi errori nei calcoli. La soluzione ottenuta non è coerente con il contesto del problema.

0-4

L2 Applica le strategie scelte in maniera parziale e non sempre appropriata. Sviluppa il processo risolutivo in modo incompleto. Non sempre è in grado di utilizzare procedure e/o teoremi o li applica in modo parzialmente corretto e/o con numerosi errori nei calcoli. La soluzione ottenuta è coerente solo in parte con il contesto del problema.

5-10

L3 Applica le strategie scelte in maniera corretta pur con qualche imprecisione. Sviluppa il processo risolutivo quasi completamente. È in grado di utilizzare procedure e/o teoremi o regole e li applica quasi sempre in modo corretto e appropriato. Commette qualche errore nei calcoli. La soluzione ottenuta è generalmente coerente con il contesto del problema.

11-16

L4 Applica le strategie scelte in maniera corretta supportandole anche con l’uso di modelli e/o diagrammi e/o simboli. Sviluppa il processo risolutivo in modo analitico, completo, chiaro e corretto. Applica procedure e/o teoremi o regole in modo corretto e appropriato, con abilità e con spunti di originalità. Esegue i calcoli in modo accurato, la soluzione è ragionevole e coerente con il contesto del problema.

17-21

Argomentare Commentare e giustificare opportunamente la scelta della strategia applicata, i passaggi fondamentali del processo esecutivo e la coerenza dei risultati.

L1 Non argomenta o argomenta in modo errato la strategia/procedura risolutiva e la fase di verifica, utilizzando un linguaggio matematico non appropriato o molto impreciso.

0-3

L2 Argomenta in maniera frammentaria e/o non sempre coerente la strategia/procedura esecutiva o la fase di verifica. Utilizza un linguaggio matematico per lo più appropriato, ma non sempre rigoroso.

4-7

L3 Argomenta in modo coerente ma incompleto la procedura esecutiva e la fase di verifica. Spiega la risposta, ma non le strategie risolutive adottate (o viceversa). Utilizza un linguaggio matematico pertinente ma con qualche incertezza.

8-11

L4 Argomenta in modo coerente, preciso e accurato, approfondito ed esaustivo tanto le strategie adottate quanto la soluzione ottenuta. Mostra un’ottima padronanza nell’utilizzo del linguaggio scientifico.

12-15

Tot

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Sezione B: quesiti

CRITERI

Quesiti

(Valore massimo attribuibile 75/150 = 15x5)

P.T.

Q1 Q2 Q3 Q4 Q5 Q6 Q7 Q8 Q9 Q10

COMPRENSIONE e CONOSCENZA

Comprensione della richiesta.

Conoscenza dei contenuti matematici.

(0-4) (0-3) (0-3) (0-5) (0-5) (0-3) (0-4) (0-6) (0-5) (0-6)

ABILITA' LOGICHE e RISOLUTIVE

Abilità di analisi.

Uso di linguaggio appropriato.

Scelta di strategie risolutive adeguate.

(0-4) (0-5) (0-4) (0-3) (0-5) (0-6) (0-4) (0-5) (0-5) (0-5)

CORRETTEZZA dello SVOLGIMENTO

Correttezza nei calcoli.

Correttezza nell'applicazione di Tecniche e Procedure anche

grafiche.

(0-3) (0-5) (0-4) (0-5) (0-3) (0-3) (0-5) (0-2) (0-5) (0-2)

ARGOMENTAZIONE

Giustificazione e Commento delle scelte effettuate.

(0-4) (0-2) (0-4) (0-2) (0-2) (0-3) (0-2) (0-2) (0-0) (0-2)

Punteggio totale quesiti

Calcolo del punteggio Totale

PUNTEGGIO SEZIONE A (PROBLEMA)

PUNTEGGIO SEZIONE B (QUESITI)

PUNTEGGIO TOTALE

(SEZIONE A + SEZIONE B)

Tabella di conversione dal punteggio grezzo al voto in quindicesimi

Punti 0-4 5-10 11-18 19-26 27-34 35-43 44-53 54-63 64-74 75-85 86-97 98-109 110-123 124-137 138-150

Voto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)

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SEZIONE D

Relazione programmazioni disciplinari

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RELAZIONE FINALE DI ITALIANO A.S. 2017/2018

Classe: 5 sez. B Docente: Prof.ssa Mariangela Agostinelli

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Presentazione della classe

Il gruppo classe è composto da 22 alunni, 15 ragazze e 7 ragazzi, che provengono da Santa Croce di Magliano, Bonefro,

Colletorto e Rotello. Nel corso dell’anno scolastico gli studenti si sono dimostrati collaborativi e rispettosi dei diversi ruoli

ed hanno tenuto un comportamento corretto. La preparazione culturale e la partecipazione all’attività di classe risultano

essere variegate: la maggioranza degli allievi ha conseguito una buona e soddisfacente preparazione, mostrando apprezzabili

capacità nell’approfondire e rielaborare gli argomenti affrontati e nell’effettuare collegamenti interdisciplinari; alcuni alunni

hanno raggiunto un livello alto, rivelando notevoli capacità espositive ed un’ottima padronanza del lessico specifico; un’esi-

gua minoranza di studenti, invece, non ha impiegato al massimo le proprie potenzialità.

Nella sua totalità la classe si è mostrata interessata ai temi e alle problematiche affrontate ed è stata disponibile al confronto e

al dialogo.

DATI DI SINTESI

TIPOLOGIA DELLA CLASSE LIVELLO DELLA CLASSE

RITMO DI LAVORO CLIMA RELAZIONALE

X VIVACE

⬜ TRANQUILLA

X COLLABORATIVA

⬜ PROBLEMATICA

⬜ DEMOTIVATA

⬜ POCO RISPETTOSA DELLE RE-

GOLE

⬜ VIVACE NEI MOMENTI OPERA-

TIVI CHE SEGUONO LE SPIE-

GAZIONI

⬜ ALTO

X MEDIO ALTO

⬜ MEDIO

⬜ MEDIO BASSO

⬜ BASSO

⬜ SOSTENUTO

X REGOLARE

⬜ LENTO

X SERENO

⬜ A VOLTE CONFLITTUA-

LE

⬜ PROBLEMATICO

LIVELLI BASSO MEDIO-BASSO MEDIO MEDIO-ALTO ALTO

% ALUNNI 20 % 30 % 30 % 20 %

LEGENDA LIVELLI DI PREPARAZIONE RAGGIUNTA(sono proposte, ognuno le modifichi a piacimento):

Livello alto : conoscenze complete, coordinate, approfondite e ben comprese, applicazione corretta ed auto- noma in ogni situazione anche complessa e diverse dal noto, uso corretto ed ampio del lessico, capacità ottime di analisi, sintesi e di organizzazione delle conoscenze all’interno della disciplina e fra più discipline……………………………………..

Livello medio-alto: conoscenze complete e approfondite, applicazione sicura in ogni situazione nota anche lievemente complessa, uso corretto ed ampio del lessico, buone capacità di analisi, sintesi e di organizzazione delle conoscenze all’interno della disciplina…………………

Livello medio: conoscenze complete ma non sempre approfondite, applicazione corretta in situazioni note e di semplice risoluzione, uso corretto del lessico, analisi e sintesi corrette se guidato…………………

Livello medio- basso: conoscenze superficiali, applicazione incerta in situazioni note e di semplice risoluzione, uso a volte impreciso del lessico, analisi e sintesi insicure seppur guidato. ………………………..

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Livello basso : conoscenze scarse, applicazione errata o inesistente, uso scorretto del lessico, nessuna capacità di analisi e sintesi…………………………….

Obiettivi conseguiti

Competenze Abilità/capacità Conoscenze

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84

Saper padroneggiare la lingua in rapporto alle varie situazioni comunicative.

Acquisire solide competenze nella produzione scritta riuscendo ad operare all'interno dei diversi mo- delli di scrittura previsti per il nuo- vo esame di Stato dal D.M. n.° 356 del

18/9/1998.

Saper leggere e interpretare un te- sto cogliendone non solo gli ele- menti tematici, ma anche gli aspetti linguistici e retorico – stilistici.

Padroneggiare e potenziare gli

strumenti espressivi ed argo-

mentativi indispensabili per ge-

stire l’interazione comunicativa

verbale in vari contesti.

Leggere, comprendere e inter-

pretare testi scritti di differenti

tipologie.

Dimostrare consapevolezza

della storicità della letteratura.

Collegare tematiche letterarie a

fenomeni della contemporaneità.

Saper stabilire nessi tra la lettera-

tura e altre discipline o domini

espressivi.

Saper fare collegamenti e confronti

all'interno di testi letterari e non

letterari, contestualizzandoli e for-

nendone un’interpretazione perso-

nale che affini gradualmente le ca-

pacità valutative e critiche

Produrre testi di vario tipo

in relazione ai differenti scopi

comunicativi.

Mostrare interessi culturali.

Produrre sia oralmente che per iscritto, testi coerenti, coesi e di tipo personale.

Potenziare le abilità

argomentative.

Rielaborare criticamente i contenu- ti appresi.

Potenziare la capacità di produrre testi strumentali utili allo studio di ogni disciplina (appunti, brevi sintesi, schemi, mappe concettuali).

Possedere un lessico specifico ade-

guato al lavoro da svolgere.

Operare sintesi nell’interpretazione

e nella produzione dei messaggi.

Comprendere il/i messaggio/i

contenuto/i in un testo.

Cogliere i nessi esistenti tra le scelte

linguistiche operate e i principali

scopi comunicativi ed espressivi di

un testo.

Contestualizzare un’opera, un

autore, un fenomeno letterario in

uno specifico ambito storico-- culturale, anche con riferimenti

semplici alle altre discipline.

Cogliere i caratteri specifici del ge-

nere letterario di appartenenza di

un’opera.

Ricercare e selezionare informa-

zioni in funzione della produ-

zione di testi scritti di vario tipo.

Progettare e produrre testi di va-

rio tipo negli adeguati registri

linguistici.

Conoscenza dei nuclei concettuali fondanti della poesia dantesca at- traverso la lettura di canti del Para- diso dantesco.

Conoscenza della letteratura

italiana da Foscolo al Novecento.

Conoscenza delle poetiche degli autori più significativi del periodo letterario che va da Foscolo al No- vecento.

Obiettivi cognitivi minimi raggiunti

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Competenze Abilità/capacità Conoscenze

Saper padroneggiare la lingua in rapporto alle varie situazioni comunicative.

Acquisire solide competenze nella produzione scritta riuscendo ad operare all'interno dei diversi mo- delli di scrittura previsti per il nuo- vo esame di Stato dal D.M. n.° 356 del

18/9/1998.

Saper leggere e interpretare un te- sto.

Padroneggiare e potenziare gli

strumenti espressivi ed argo-

mentativi indispensabili per ge-

stire l’interazione comunicativa

verbale in vari contesti.

Leggere, comprendere e inter-

pretare testi scritti di differenti

tipologie.

Saper stabilire nessi tra la lettera-

tura e altre discipline.

Saper fare collegamenti e confronti all'interno di testi letterari e non letterari, contestualizzandoli.

Produrre testi di vario tipo in rela-

zione ai differenti scopi comunica-

tivi.

Produrre sia oralmente che per iscritto, testi coerenti, coesi e di tipo personale.

Potenziare le abilità

argomentative.

Rielaborare i contenuti appresi.

Possedere un lessico specifico ade- guato al lavoro da svolgere.

Operare sintesi nell’interpretazione

e nella produzione dei messaggi.

Comprendere il/i messaggio/i

contenuto/i in un testo.

Cogliere i nessi esistenti tra le scelte

linguistiche operate e i principali

scopi comunicativi ed espressivi di

un testo.

Contestualizzare un’opera, un

autore, un fenomeno letterario in

uno specifico ambito storico-- culturale.

Cogliere i caratteri specifici del ge-

nere letterario di appartenenza di

un’opera.

Ricercare e selezionare informa-

zioni in funzione della produ-

zione di testi scritti di vario tipo.

Progettare e produrre testi di va-

rio tipo negli adeguati registri

linguistici.

Conoscenza dei nuclei concettuali fondanti della poesia dantesca at- traverso la lettura di canti del Para- diso dantesco.

Conoscenza della letteratura

italiana da Foscolo al Novecento.

Conoscenza delle poetiche degli autori più significativi del periodo letterario che va da Foscolo al No- vecento.

Contenuti svolti

Ordine Titolo del modulo Periodo programmato Periodo di effettivo

svolgimento

U.D.A. 1 Linee di evoluzione del sistema letterario italiano

dalla fine del ‘700 al Romanticismo: Neoclassicismo e

Foscolo.

Ottobre-Novembre Ottobre-Novembre

U.D.A. 2 Il Romanticismo: A. Manzoni. Dicembre Novembre-Dicembre

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U.D.A. 3 G. Leopardi. Gennaio Gennaio-Febbraio

U.D.A. 4 Il Verismo e il Naturalismo: G. Verga. Gennaio Marzo

U.D.A. 5 Linee di evoluzione del sistema italiano: testi

ed autori dal Simbolismo al Novecento.

Baudelaire e la poesia simbolista europea.

Febbraio Marzo

U.D.A. 6 Decadentismo, G. Pascoli e G. D’Annunzio. Marzo Aprile

U.D.A. 7 I. Svevo.

L. Pirandello.

Aprile Aprile-Maggio

U.D.A. 8 Futurismo e le Avanguardie del Primo Novecento.

G. Ungaretti.

Maggio Maggio

U.D.A. 9 Il Novecento: Saba e Montale. Maggio Maggio

U.D.A. 10 Tipologie testuali prima prova esame di Stato.

Metodologie didattiche

X Lezione frontale

X Lezione partecipata

Lavoro di gruppo

X Discussione guidata

X Lavoro differenziato per gruppi di livello.

Lavoro di ricerca e approfondimento

Esercizi applicativi

Attività laboratoriali

Attività multimediali

esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi

Stage

Altro……………………….

Materiali e strumenti

X Libri di testo in adozione:

Atlante geografico e atlante storico

Dispense

Videoregistratore

Dizionari

X Materiale audiovisivo

X Materiale informatico

X Lavagna

X Fotocopie

Seminari

Altri libri

Spazi oltre l’aula:

Strumenti di osservazione e di verifica

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Formative/diagnostiche

X Test strutturati e semistrutturati

X Domande informali durante la lezione

X Controllo del lavoro domestico

⬜ Test di comprensione

⬜ Esercizi orali, scritti, grafici

X Produzione scritto o grafica

Sommative (Scritte: N° 3 per ogni quadrimestre; orali: N° 2 per ogni quadrime-

stre)

X Interrogazioni orali

⬜ Prove scritte di diverso tipo X Prove strutturate o semistrutturate

⬜ Test di comprensione

⬜ Relazioni/ tesine

⬜ Esercizi/applicazioni

⬜ Prove di laboratorio

⬜ Applicazioni pratiche

⬜ Applicazioni scritto/grafiche

Criteri di Valutazione La valutazione delle prove scritte ed orali fa riferimento alle griglie stabilite in seno ai rispettivi dipartimenti disciplinari.

GRIGLIA VOTO ORALE

Grave- mente insuffi- ciente

Insuffi- ciente

Mediocre Sufficiente Discreto Buono Ottimo

C O N O-

SCENZE

Molto lacunose e scorrette

p. 0,5

Lacuno- se/

scorrette

p. 0,75

Incomple- te e incerte

p. 1

Complessiva- mente corrette ed essenziali

p. 1,25

Com- plete ma non rie- laborate

p. 1,50

Complete e rielabo-

rate

p. 1,75

Ampie, approfon- dite e rie- laborate

con origi- nalità p. 2

ANALISI Decisa- mente

scorretta e appena

abbozzata p. 1

Incom- pleta e

imprecisa

p. 1, 25

Imprecisa/ incompleta

p. 1,5

Corretta com- plessivamente

autonoma

p. 1,75

Corretta e auto- noma

p. 2

Significa- tiva e

motivata

p. 2,50

Critica e ben ar-

gomentata

p. 3

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SINTESI Lacunosa e non per-

tinente p. 0,5

Lacuno- sa/ non

pertinente p. 0,75

Parziale e non sem- pre perti-

nente p. 1

Essenziale e quasi pertinen- te alla conse-

gna p. 1,25

Perti- nente e quasi

comple- ta

p. 1,50

Completa e signifi-

cativa

p. 1,75

Efficace

p. 2

E S P O S I-

ZIONE

Incoeren- te e scor-

retta

p. 1

Incoeren- te/ scor-

retta

p. 1, 25

Talvolta non coe- rente/non corretta

p. 1,5

Prevalente- mente coeren- te e corretta

p. 1,75

Coeren- te e cor-

retta

p. 2

Articolata e organi-

ca

p. 2,50

Ricca ed efficace

p. 3

V O T O FINALE

3 4 5 6 7 8,50 10

GRIGLIA PROVE SCRITTE

GRIGLIA VALUTAZIONE DELLA VERIFICA SCRITTA DI ITALIANO/ LATINO/GEO-

STORIA:

quesiti a risposta singola

o domande aperte

INDICATORI LIVELLI DI VALORE SCALA TASSO- NOMICA

VALU- TAZIO- NE

1) COMPETENZE DI- - Completa, rispondente e corretta -Eccellente/Ottimo 10/9 SCIPLINARI - Rispondente e corretta anche se - Buono 8 -Comprensione/Conoscen- non del tutto completa -Discreto 7 za/ - Rispondente, alcune imprecisioni - Sufficiente 6 Padronanza dei contenuti e non del tutto completa - Mediocre 5 specifici - Poco rispondente, incompleta e - Insufficiente 4

-Correttezza e pertinenza dei contenuti rispetto alla

non del tutto corretta - Non rispondente, scorretta ed

- Grav.Insuff. 3

richiesta incompleta

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2) COMPETENZE OPERATIVE -Sviluppo, coerenza e coe- sione delle argomentazioni

- Corretta l’organizzazione logica del discorso e lo sviluppo delle ar- gomentazioni abilmente coese - Adeguata e abbastanza corretta l’organizzazione logica del discorso e lo sviluppo delle argo- mentazioni - Non del tutto corretta l’organiz- zazione logica del discorso e lo svolgimento delle argomentazioni - Non corretto lo svolgimento del- le argomentazioni e l’organizzazio- ne logica del discorso

-Eccellente/Ottimo - Buono - Discreto - Sufficiente - Mediocre - Insufficiente - Grav.Insuff.

10/9 8 7 6 5 4 3

3) COMPETENZE LINGUISTICHE -Correttezza, chiarezza espositiva ed efficacia espressiva nel rispetto delle norme grammaticali e nel- l’uso del lessico specifico

- Corretto, rispondente e funziona- le l’uso del lessico e della sintassi - Corretto l’uso della sintassi, qual- che imprecisione nell’uso del lessi- co - Non del tutto adeguato e corretto l’uso del lessico e della sintassi - Scorretto ed inadeguato l’uso del lessico e della sintassi

-Eccellente/Ottimo - Buono - Discreto - Sufficiente - Mediocre - Insufficiente - Grav.Insuff.

10/9 8 7 6 5 4 3

VOTO FINALE

GRIGLIA VALUTAZIONE DELLA VERIFICA SCRITTA DI ITALIANO/ LATINO/GEO-

STORIA:

quesiti a risposta multipla, a risposta multipla complessa, vero/falso,

a corrispondenze, a completamento, domande aperte influenzate1

ASPETTI DA VA- LUTARE

LIVELLI DI VALORE SCALA TASSONO- MICA

VALUTAZIO- NE

1La domanda aperta influenzata è una domanda che orienta la riflessione dell’interlocutore su determinanti aspetti posi- tivi, inducendolo a fornire delle informazioni attese, pur ridotte rispetto alla domanda aperta neutra.

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1) COMPETENZE DISCIPLINARI -Comprensione della domanda e delle sue implicazioni -Conoscenza/padro- nanza di contenuti specifici

- Comprende/non compren- de la domanda e le sue impli- cazioni - Conosce/non conosce e padroneggia/non padroneg- gia i contenuti di riferimento

-Eccellente/Ottimo - Buono -Discreto - Sufficiente - Mediocre - Insufficiente - Grav.Insuff.

10/9 8 7 6 5 4 3

2) COMPETENZE LOGICHE -Capacità di analisi -Capacità di individuare tra i distrattori la risposta pertinente alla richiesta della domanda

- Analizza/non analizza la domanda e le risposte - Individua/non individua la risposta pertinente alla ri- chiesta

-Eccellente/Ottimo - Buono - Discreto - Sufficiente - Mediocre - Insufficiente - Grav.Insuff.

10/9 8 7 6 5 4 3

3) COMPETENZE OPERATIVE -Leggere ed interpretare la domanda. -Leggere e interpretare le risposte. -Scegliere la risposta funzionale e pertinente al quesito

- Legge/non legge ed inter- preta/non interpreta corret- tamente la richiesta indivi- duando/non individuando la risposta corretta - Legge ed interpreta corret- tamente la richiesta indivi- duando la risposta corretta

-Eccellente/Ottimo - Buono - Discreto - Sufficiente - Mediocre - Insufficiente - Grav.Insuff.

10/9 8 7 6 5 4 3

4) COMPETENZE LINGUISTICHE -Conoscere e compren- dere il linguaggio specifico

- Conosce/non conosce e comprende/non comprende il linguaggio specifico

Eccellente/Ottimo - Buono - Discreto - Sufficiente - Mediocre - Insufficiente - Grav.Insuff.

10/9 8 7 6 5 4 3

VOTO FI- NALE

GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI ITALIANO

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELL’ANALISI DEL TESTO (TIPOLOGIA A)

INDICATORI insufficien- te

mediocre sufficiente buono ottimo

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Comprensione

Gravemente lacunosa/

errata p. 4.5-3

Incompleta /ap- prossimativa

p. 5.5-5

Globalmente corretta p. 6.5-6

Quasi com- pleta

p. 8-7

Completa e puntuale p. 10-9

Analisi

Lacunosa e superficiale

p. 4.5-3

Superficiale/ Lacunosa

p. 5.5-5

Presente

p. 6.5-6

Completa e a tratti ap- profondita

p. 8-7

Completa e approfondita

p. 10-9

Tesi interpretati- va

Tesi non ri- conoscibile, con gravi

incoerenze e semplifica-

zioni

p. 4.5-3

Tesi non ricono- scibile, con in-

coerenze e sem- plificazioni

p. 5.5-5

Nell’insieme riconoscibile, con qualche

lieve incoeren- za/ semplifica-

zione p. 6.5-6

Tesi ricono- scibile, con rielabora- zione in

parte perso- nale dei dati, nell’insieme

coerente

p. 8-7

Tesi ricono- scibile, con elementi di originalità, coerente

p. 10-9

Approfondimen- to personale-con- testualizzazione

Quasi del tutto assente

p. 4.5-3

Approssimativo

p. 5.5-5

Ridotto agli elementi essen-

ziali

p. 6.5-6

Significativo

p. 8-7

Ricco e arti- colato con collegamenti /note perso-

nali p. 10-9

Livello formale

Espressione poco con-

trollata, con numerosi

errori

p. 4.5-3

Espressione in- voluta/semplifi- cata, con diversi errori e impro-

prietà p. 5.5-5

Espressione lineare, com- plessivamente corretta, pur con qualche improprietà

p. 6.5-6

Espressione corretta,

nell’insieme appropriata

p. 8-7

Espressione corretta, ef-

ficace, sintat- ticamente

ben articola- ta

p. 10-9

CANDIDATO

/ 10

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL SAGGIO BREVE – ARTICOLO DI GIORNALE (TIPO-

LOGIA B)

USO DEL DOSSIER

(selezione dei dati)

Comple- to /quasi comple- to, con

selezione significa- tiva dei

dati

p. 10-9

Ampio, con se- lezione dei dati global- mente perti- nente p. 8-7

Parziale, ma corret-

to

p. 6.5-6

Parziale, poco signifi- cativo, gene-

rico p. 5.5-5

Grave- mente

lacunoso / im-

proprio p. 4.5-3

ARGOMEN- TAZIONE

- ORGANIZ- ZAZIONE LOGICO- CONCET-

TUALE

Tesi ri- conosci- bile, con elementi di origi- nalità,

coerente

p. 10-9

Tesi ri- cono- scibile, con rie- labora- zione in

parte persona-

le dei dati, nel- l’insieme coerente

p. 8-7

Nell’insie- me ricono- scibile, con

qualche lieve incoe-

renza/ semplifica-

zione

p. 6.5-6

Tesi non ri- conoscibile, con incoe-

renze e semplifica-

zioni

p. 5.5-5

Tesi non ricono- scibile,

con gravi incoe- renze e

semplifi- cazioni p. 4.5-3

RISPETTO DELLE

CONSEGNE (destinazione- titolo-registro)

Comple- to ed

efficace nelle scelte

p. 10-9

Presso- ché

comple- to

e perti- nente

p. 8-7

Parziale

p. 6.5-6

Superficiale

p. 5.5-5

Assente

p. 4.5-3

LIVELLO FORMALE

Espres- sione

corretta, efficace, sintatti- camente ben arti- colata

p. 10-9

Espres- sione quasi

sempre corretta, nell’in- sieme appro- priata

p. 8-7

Espressio- ne lineare, complessi- vamente corretta, pur con qualche

improprie- tà

p. 6.5-6

Espressione involuta/

semplificata, con diversi errori e im- proprietà

p. 5.5-5

Espres- sione poco

control- lata, con numerosi

errori p. 4.5-3

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93

CANDIDATO

/ 10

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94

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL TEMA DI ARGOMENTO STORICO E DI ORDINE GENERALE

(TIPOLOGIE C E D)

INFORMAZIONE

Ricca, ap- profondita e

articolata p. 9-10

Completa e a tratti ap- profondita

p. 7-8.5

Essenziale ma corretta

p. 5.5-6.5

Imprecisa

p. 4-5

Non esente da errori

p. 1-3

ARGOMENTA-

ZIONE -

ORGANIZZA- ZIONE LOGICO- CONCETTUALE

Puntuale, con elementi di originali-

tà, coerente

p. 9-10

Presente, con rielabo- razione in parte per- sonale dei dati, nel- l’ins. coe-

rente p. 7-8.5

Non sempre presente, con qualche lieve incoerenza/

semplificazione p. 5.5-6.5

Superficiale, con incoerenze/

semplificazioni

p. 4-5

Assente/con gravi incoe-

renze e semplifica-

zioni

p. 1-3

RISPONDENZA ALLA TRACCIA

Completa

p. 9-10

Pressoché completa

7-8.5

Parziale

p. 5.5-6.5

Superficiale

p. 4-5

Assente

p. 1-3

LIVELLO FOR- MALE

Espressione corretta, ef- ficace, sin-

tatticamente ben articola-

ta p. 9-10

Espressione quasi sem- pre corret- ta, nell’in- sieme ap- propriata p. 7-8.5

Espressione lineare, com- plessivamente corretta, pur con qualche improprietà p. 5.5-6.5

Espressione in- voluta/semplifi- cata, con diversi errori e impro-

prietà

p. 4-5

Espressione poco con-

trollata, con numerosi

errori p. 1-3

Voto finale

Vedi sopra.

GRIGLIA ATTIVITA’ DI RECUPERO E DI APPROFONDIMENTO

La valutazione complessiva stabilita sulla base di:

x Conoscenze acquisite

x Competenze acquisite

x Progressi compiuti

x Impegno

x Interesse

x Partecipazione all’attività didattica

Metodo di studio

x Puntualità nelle consegne

x Valutazioni riportate nelle diverse verifiche scritte e orali

Strumenti di recupero e approfondimento

Sportello didattico ⬜

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)

95

⬜ Corsi di recupero

x Recupero in itinere

⬜ Approfondimento pomeridiano per esercitazioni di seconda prova.

Attività extracurriculari proposte

PROGRAMMA SVOLTO ENTRO IL 15 MAGGIO

Ordine Titolo del modulo Periodo programmato Periodo di effettivo

svolgimento

U.D.A. 1 Linee di evoluzione del sistema letterario italiano

dalla fine del ‘700 al Romanticismo: Neoclassicismo e

Foscolo.

Ottobre-Novembre Ottobre-Novembre

U.D.A. 2 Il Romanticismo: A. Manzoni. Dicembre Novembre-Dicembre

U.D.A. 3 G. Leopardi. Gennaio Gennaio-Febbraio

U.D.A. 4 Il Verismo e il Naturalismo: G. Verga. Gennaio Marzo

U.D.A. 5 Linee di evoluzione del sistema italiano: testi

ed autori dal Simbolismo al Novecento.

Baudelaire e la poesia simbolista europea.

Febbraio Marzo

U.D.A. 6 Decadentismo, G. Pascoli e G. D’Annunzio. Marzo Aprile

U.D.A. 7 I. Svevo.

L. Pirandello.

Aprile Aprile-Maggio

U.D.A. 10 Tipologie testuali prima prova esame di Stato.

ARGOMENTI CHE SI INTENDONO TRATTARE DOPO IL 15 MAGGIO

U.D.A. 8 Futurismo e le Avanguardie del Primo Novecento.

G. Ungaretti.

U.D.A. 9 Il Novecento: Saba e Montale.

U.D.A. 10 Dante: selezione di canti tratti dal Paradiso.

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)

96

RELAZIONE FINALE DI INFORMATICA A.S. 2017/2018

Classe: V sez. B Docente: Prof. Dario LASTEL-

LA

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)

97

Presentazione della classe (evoluzione rispetto ai livelli di partenza; atteggiamenti verso il lavoro scolastico; modalità relazionali,

livelli di preparazione raggiunti).

La classe, che seguo da quest’anno, è formata da un gruppo di allievi che da sempre

mostrano interesse e partecipazione attivi e grande collaborazione nei riguardi di ogni

attività proposta e da una gruppo di allievi che, alla partecipazione mattutina, non re-

golarmente fanno seguire un conseguente studio autonomo, meditato, regolare e ben

organizzato nel pomeriggio. I primi hanno quest’anno completato il loro percorso di

formazione in maniera ottima e, in alcuni casi, eccellente, dimostrandosi capaci di ave-

re una visione organica e completa della disciplina, di restituzione della stessa in ma-

niera completa e approfondita, di comunicare attraverso l’uso esclusivo del linguaggio

informatico, di comprendere, analizzare e affrontare ogni situazione problematica loro

proposta, sia in italiano che in inglese (CLIL). I secondi hanno evidenziato un ritmo di

apprendimento più lento, maggiori difficoltà di acquisizione dei metodi e delle proce-

dure e necessitato di maggiore stimolo e attenzione. Ad ogni modo tutti gli studenti

hanno raggiunto un livello di conoscenza e competenza soddisfacente, anche se alcuni

hanno manifestato alcuni limiti espositivi soprattutto nella parte del programma svol-

ta in inglese (CLIL).

DATI DI SINTESI

TIPOLOGIA DELLA

CLASSE

LIVELLO DELLA

CLASSE

RITMO DI LAVO-

RO

CLIMA RELAZIO-

NALE

⬜ VIVACE ⬜

ALTO

MEDIO

MEDIO

MEDIO

BASSO

ALTO

BASSO

⬜ SERENO

☒ BUONO

A VOLTE CONFLIT-

TUALE

PROBLEMATICO

TRANQUILLA

COLLABORATIVA

PROBLEMATICA

DEMOTIVATA

SOSTENUTO

☒ REGOLARE

LENTO

⬜ POCO RISPETTOSA DELLE

REGOLE

⬜ VIVACE NEI MOMENTI

OPERATIVI CHE SEGUONO

LE SPIEGAZIONI

LIVELLI BASSO MEDIO-BAS-

SO

MEDIO MEDIO-ALTO ALTO

%ALUNNI 0% 14% 45% 14% 27%

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98

LEGENDA LIVELLI DI PREPARAZIONE RAGGIUNTA:

Livello alto: conoscenze complete, coordinate, approfondite e ben comprese, applicazione cor-

retta ed autonoma in ogni situazione anche complessa e diverse dal noto, uso corretto ed

ampio del lessico, capacità ottime di analisi, sintesi e di organizzazione delle conoscenze al- l’interno della disciplina e fra più discipline.

Livello medio-alto: conoscenze complete e approfondite, applicazione sicura in ogni situa-

zione nota anche lievemente complessa, uso corretto ed ampio del lessico, buone capacità di

analisi, sintesi e di organizzazione delle conoscenze all’interno della disciplina.

Livello medio: conoscenze complete ma non sempre approfondite, applicazione corretta in

situazioni note e di semplice risoluzione, uso corretto del lessico, analisi e sintesi corrette se

guidato.

Livello medio- basso: conoscenze superficiali, applicazione incerta in situazioni note e di

semplice risoluzione, uso a volte impreciso del lessico, analisi e sintesi insicure seppur guida-

to.

Livello basso: conoscenze scarse, applicazione errata o inesistente, uso scorretto del lessico,

nessuna capacità di analisi e sintesi.

Obiettivi Specifici di Apprendimento Conseguiti

Conoscenze

Caratteristiche generali dei database relazionali.

Sintassi e semantica del linguaggio MySQL per la gestione di database.

Caratteristiche generali dei linguaggi di scripting web Javascript e PHP.

Caratteristiche, sintassi e funzioni principali del software di calcolo scientifico GNU

Octave.

⬜ Microlingua inglese.

Abilità

Installazione e preparazione degli ambienti di sviluppo.

Applicazione corretta delle tecniche di programmazione e analisi dei dati apprese.

Analisi, progettazione, creazione e gestione di database relazionali.

Uso dei linguaggi di scripting web Javascript e PHP. Uso del software di calcolo scientifico GNU Octave.

Competenze

Abilità nell’avvalersi dei concetti teorici appresi nella ricerca di soluzioni a situazioni problematiche.

Padronanza delle procedure logiche legate alla programmazione e all’analisi dei dati.

Padronanza degli strumenti di calcolo numerico, calcolo matriciale e risoluzione di pro-

blemi di fisica con il software GNU Octave. Abilità nel trasferire in contesti diversi le conoscenze acquisite.

Maturare la consapevolezza dell’impossibilità di scollegare le conoscenze teoriche dal-

l’applicazione pratica.

⬜ Saper utilizzare gli strumenti informatici in relazione all’analisi dei dati e alla model-

lizzazione di specifici problemi scientifici e individuare la funzione dell’informatica nel- lo sviluppo scientifico.

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⬜ Comprensione ed uso corretto del linguaggio e del simbolismo informatico per elaborare e comunicare informazioni sia in italiano che in inglese.

Obiettivi minimi

Conoscenza di base degli strumenti informatici studiati.

Applicazione in contesti noti e di semplice esecuzione delle conoscenze acquisite.

Contenuti svolti

NUCLEI FONDA-

MENTALI

UDA Periodo program-

mato

CLIL

DATABASE R E-

LAZIONALI

Il concetto di database relaziona-

le.

Il linguaggio SQL.

Disegno, creazione e gestione di

database utilizzando MySQL.

Ottobre-Febbraio.

LINGUAGGI DI

SCRIPTING

Gli script su una pagina HTML.

Elementi di JavaScript e PHP.

Marzo-Aprile √

SOFTWARE DI

CALCOLO

SCIENTIFICO E

MATEMATICO

Il software GNU Octave. Ambiente

di sviluppo e disegno di funzioni

matematiche e fisiche.

Maggio

Metodologie didattiche

☒ Lezione frontale

☒ Lezione partecipata

☒ Lavoro di gruppo ☒ Discussione guidata

☒ Lavoro differenziato per gruppi di livello.

☒ Lavoro di ricerca e approfondimento

☒ Esercizi applicativi

☒ Attività laboratoriali

☒ Attività multimediali

☒ CLIL

□ Stage

□ Lavoro differenziato per gruppi di livello.

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)

100

□ Esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi

□ Altro……………………….

Materiali e strumenti

☒ Libri di testo in adozione: Emanuele Giuliani “Strutture di dati e programma-

zione a oggetti in Java”, vol. 2A, SEI Apogeo.

□ Atlante geografico e atlante storico

☒ Dispense

□ Videoregistratore

□ Dizionari

□ Materiale audiovisivo

☒ Materiale informatico

☒ Lavagna

☒ LIM

☒ Fotocopie

□ Seminari

□ Fotocopie

□ Altri libri.

☒ Spazi oltre l’aula.

Strumenti di osservazione e di verifica

Formative/diagnostiche

☒ Test strutturati e semistrutturati

☒ Domande informali durante la lezione

☒ Controllo del lavoro domestico

☒ Test di comprensione

☒ Esercizi orali, scritti, grafici

☒ Produzione scritto o grafica

Sommative (Scritte: N° 2-3 per ogni quadrimestre; orali: N° 2 o 3 per ogni

quadrimestre)

☒ Interrogazioni orali

☒ Prove scritte di diverso tipo

☒ Prove strutturate o semistrutturate

☒ Test di comprensione

☒ Relazioni/tesine

☒ Esercizi/applicazioni

☒ Prove di laboratorio

☒ Applicazioni pratiche

☒ Applicazioni scritto/grafiche

Criteri di Valutazione La valutazione delle prove scritte ed orali ha fatto riferimento alle griglie stabilite in seno ai rispettivi

dipartimenti disciplinari.

GRIGLIA VOTO ORALE

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101

CONOSCEN-

ZA

COMPRENSIO-

NE

APPLICAZIO-

NE

ANALISI

SINTESI

CAPACITÀ DI

COLLEGAMEN-

TO

USO

DEL

LESSI-

CO

2/3

Scarsa o pres-

soché nulla

Commette gravi

errori

Non è in grado di

applicare formu-

le, processi ope-

rativi e conoscen-

ze

Non è in

grado di

effettuare

alcuna

analisi

Non è in gra-

do di sintetiz-

zare le cono-

scenze acqui-

site

Non è in grado di

effettuare confronti

o collegamenti

Non è in

grado di

utilizzare

il lessico

specifico

4

Lacunosa e

frammentaria

Commette errori

sostanziali nell'in-

terpretazione dei

concetti

Non è in grado di

applicare corret-

tamente le nozio-

ni apprese

Effettua

analisi

parziale e

solo se

guidato

Effettua sin-

tesi imprecise

Confronta e collega

in modo errato

Usa un

lessico

inesatto e

impreciso

5

Superficiale

Riesce solo se gui-

dato a dare una

parziale interpre-

tazione di concetti

Applica a sempli-

ci situazioni le

nozioni apprese

ma con degli

errori

Analizza

in modo

insicuro

Effettua sin-

tesi non del

tutto precise

e corrette

Non sempre è in

grado di effettuare

autonomamente

confronti o colle-

gamenti

Incorre in

qualche

errore

nell'uso

del lessico

specifico

6

Completa ma

non approfondi-

ta

E' in grado di in-

terpretare corret-

tamente, ma non

approfonditamente

semplici strutture

Non commette

errori nell'appli-

cazione delle

conoscenze a

semplici situa-

zioni

Analizza

corretta-

mente, se

guidato

Sintetizza

correttamen-

te, se guidato

Effettua semplici

collegamenti in

maniera corretta

Usa il

lessico

specifico,

anche se

con qual-

che im-

precisione

7

Completa e

coordinata

Riesce ad interpre-

tare correttamente

le strutture studia-

te

Applica le cono-

scenze acquisite

in modo corretto

anche a situazio-

ni lievemente

complesse

Effettua

analisi

completa

e appro-

fondisce

se guidato

Rivela auto-

nomia di

sintesi, ma

con delle

incertezze

E' in grado di effet-

tuare autonoma-

mente confronti e

collegamenti cor-

retti

Usa cor-

rettamen-

te la ter-

minologia

specifica

8

Completa,

coordinata,

approfondita

E' in grado di in-

terpretare corret-

tamente strutture

e fenomeni studia-

ti, anche se com-

plessi

Applica corret-

tamente le pro-

cedure e le cono-

scenze a situa-

zioni, studiate,

seppur complesse

Analizza

in modo

autonomo

e corretto

quanto

proposto

Organizza

autonoma-

mente e in

modo corretto

le conoscenze

acquisite

E' in grado di effet-

tuare confronti e

collegamenti auto-

nomi, corretti e

approfonditi

Usa cor-

rettamen-

te un

ampio

lessico

specifico

9/1

0

Completa,

coordinata,

approfondita

E' in grado di in-

terpretare corret-

tamente quanto

studiato e di pro-

porre ipotesi ragio-

nate per la disami-

na di situazioni

nuove

Applica corret-

tamente le pro-

cedure e le cono-

scenze sia a pro-

blemi studiati,

sia a situazioni

nuove

Analizza

in modo

approfon-

dito, cor-

retto e

autonomo

i diversi

argomenti

proposti

Organizza in

modo auto-

nomo e sicuro

le conoscenze

acquisite

Effettua collega-

menti inter e pluri-

disciplinari auto-

nomi e di ampio

respiro

Usa cor-

rettamen-

te un

ampio

lessico

specifico

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)

102

GRIGLIA PROVE SCRITTE

Sono state proposte prove scritte organizzate per livelli scelti e valutati nel seguente modo:

LIVELLO 1 Esercizi e problemi di applicazione diretta delle conoscenze, con applica-

zioni teoriche e pratiche e ragionamenti semplici riferiti a situazioni circo-

scritte a pochi argomenti e già ampiamente discusse in aula.

Valutazioni da 1 a 6

LIVELLO 2 Esercizi e problemi di applicazione diretta e inversa delle conoscenze, con

calcoli e ragionamenti lievemente complessi riferiti a situazioni circoscritte

agli argomenti già ampiamente discussi in aula.

Valutazioni da 6 a 7

LIVELLO 3 Esercizi e problemi di applicazione diretta e inversa delle conoscenze, con

applicazioni teoriche e pratiche e ragionamenti complessi ma già noti.

Valutazioni da 7 a 8

LIVELLO 4 Esercizi e problemi riferiti a situazioni nuove, non già noti, di collegamen-

to all’interno della disciplina o fra discipline diverse, con applicazioni teo-

riche e pratiche e ragionamenti di complessi e autonomia di giudizio.

Valutazioni da 8 a

10

L’attribuzione del voto è scaturita dalla somma dei punteggi parziali assegnati ad ogni esercizio e se-

condo la seguente griglia:

Risposta completa e motivata e ben sintetizzata espressa con un linguaggio appropriato. 100% del punteggio

Risposta completa ma non del tutto motivata e sintetizzata espressa con un linguaggio

appropriato

80 % del punteggio

Risposta completa ma non motivata e con errori di calcolo, espressa con un linguaggio non

sempre corretto

60% del punteggio

Risposta incompleta o con errori procedurali oltre che di calcolo, espressa con un linguag-

gio non sempre corretto

40% del punteggio

Risposta solo impostata o espressa con un linguaggio non sempre corretto e con errori di

calcolo o procedurali

20% del punteggio

Nessuna risposta o solo impostata e con errori logico-procedurali molto gravi. 0% del punteggio

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103

Griglia per le prove di verifica di acquisizione delle competenze e di simula-

zione della seconda prova degli esami di Stato

In essa la distribuzione dei punteggi è calibrata in dipendenza della verifica.

Quesiti 1-2

Tipo di risposta Punteggio

Nessuna risposta o risposta completamente errata che denota una conoscenza nulla sul-

l’argomento in oggetto.

0

Risposta solo parzialmente corretta, ma con gravi errori che dimostrano importanti lacu-

ne nella conoscenza dell’argomento in oggetto.

0,25

Risposta solo parzialmente corretta, ma con mancanza di proprietà di linguaggio o con

errori che dimostrano una conoscenza incompleta dell’argomento in oggetto.

0,5

Risposta corretta, ma non completamente esaustiva, con lievi errori o con una non perfet-

ta proprietà di linguaggio, che dimostra una non perfetta conoscenza dell’argomento in

oggetto.

0,75

Risposta corretta, esaustiva ed espressa con proprietà di linguaggio che dimostra una

completa conoscenza dell’argomento in oggetto.

1

Quesiti 3-6 a risposta multipla.

Tipo di risposta Punteggio

Corretta. 0,25

Non Corretta. 0

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104

GRIGLIA ATTIVITA’ DI RECUPERO E DI APPROFONDIMENTO

Descrittori Voto

Nessuna risposta. 1

Conoscenze scarse. Uso scorretto del lessico. 2

Conoscenze scarse. Uso scorretto del lessico. Poche risposte date. 3

Conoscenze frammentarie. Errori applicativi diffusi. Uso non sempre corretto del lessico. 4

Conoscenze superficiali o insicure, quasi tutte le risposte date, ma non sempre correttamen-

te. Uso non sempre corretto del lessico.

5

Conoscenze degli obiettivi minimi complete. Solo qualche imprecisione. Uso quasi sempre

corretto del lessico.

6

Conoscenze complete. Mancata risposta a domande elevata complessità. Uso corretto del

lessico

7

Conoscenze complete e approfondite. Mancata risposta a domande nuove. Studio autonomo

corretto ma non sempre attento ai dettagli. Uso corretto del lessico.

8

Conoscenze complete, coordinate e approfondite. Autonomia nello studio e capacità di orga-

nizzare le proprie conoscenze per risolvere questioni non solo di elevata complessità ma an-

che relative a situazioni non note o non studiate in classe. Uso corretto del lessico.

9/10

La valutazione complessiva stabilita sulla base di:

☒ Conoscenze acquisite

☒ Competenze acquisite

☒ Progressi compiuti

☒ Impegno

☒ Interesse

☒ Partecipazione all’attività didattica

☒ Metodo di studio

☒ Puntualità nelle consegne

☒ Valutazioni riportate nelle diverse verifiche scritte e orali

Strumenti di recupero e approfondimento ☒ Recupero in itinere

Attività di preparazione all’esame di Stato

Tipologia prova Tempi

Simulazione del colloquio 1ª durante il secondo quadrimestre

2ª al termine dell’a.s.

Simulazione della terza prova Prima verifica

2ª al termine dell’a.s.

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105

PROGRAMMA SVOLTO ENTRO IL 15 MAGGIO

NF 1 DATABASE RELAZIONALI

UDA 1: Il concetto di database relazionale

− Che cos’è un database.

− Database relazionali e loro utilizzo nel mondo reale.

− Tabelle.

− Campi.

− Record o tuple.

− Concetto di chiave principale.

− Concetto di chiave secondaria.

− Relazione tra tabelle 1:1, 1:n, n:m.

UDA 2: Il linguaggio SQL

− Installazione dell’ambiente di sviluppo MySQL.

− Sintassi SQL.

− Concetto di query.

− Creazione di database.

− Creazione, modifica ed eliminazione di tabelle.

− Istruzione INSERT.

− Istruzione SELECT.

− Istruzione UPDATE.

− Istruzione DELETE.

− Gestione dei campi, definizione del PRIMARY KEY.

− Concetti di UNIQUE e NULL/NOT NULL.

− Query semplici e composte.

UDA 3: Disegno, creazione e gestione di database utilizzando MySQL

− Integrale indefinito e proprietà.

− La parola chiave WHERE.

− SELECT COUNT.

− Le JOIN: LEFT JOIN, INNER JOIN.

− Raggruppamenti di informazioni in una query GROUP BY, HAVING.

− Ottimizzazione dell’informazione nei database relazionali.

− Disegno di database di complessità media.

NF 2 LINGUAGGI DI SCRIPTING

IN INGLESE UDA 1: Gli script su una pagina HTML.

− Richiami di HTML.

− Che cos’è uno script e come di inserisce in una pagina web.

UDA 2: Elementi di JavaScript e PHP.

− Ambienti di lavoro JavaScript e PHP.

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)

106

− I concetti di programmazione client-based e server-based.

− Elementi di programmazione JavaScript.

− JavaScript interno ed esterno alla pagina web.

− Tipi di dati.

− Istruzioni condizionali IF e SWITCH.

− I loop FOR, WHILE e DO-WHILE.

− Elementi di programmazione PHP.

− Variabili e gestione dei dati in PHP.

− Funzioni in PHP.

− Programmazione a oggetti in PHP.

− I CMS basati su PHP.

NF 3 SOFTWARE DI CALCOLO SCIENTIFICO E MATEMATICO

UDA 1: Il software GNU Octave. (Da completare dopo il 15 maggio)

− Ambiente di sviluppo e installazione.

− Funzioni matematiche e fisiche principali.

− Disegno di nuove funzioni.

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)

107

RELAZIONE FINALE DI LINGUA E CIVILTA’ INGLESE

A.S. 2017-18

Classe: V sez. B Docente: Prof.

Prof. Salvatore Mascia

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)

108

Presentazione della classe

Materia: Lingua e civiltà Inglese

La classe è composta da 22 alunni: 7 maschi e 15 femmine. Tutti gli alunni provengono dalla IV B dello scorso anno

scolastico. Quasi tutti gli alunni hanno seguito con interesse lo sviluppo del programma, partecipando alle attività didat-

tiche e mostrando disponibilità al confronto e al dialogo sui temi proposti. Il profilo generale della classe risulta non

omogeneo poiché un gruppo cospicuo di alunni , molto dotato, è costantemente impegnato, capace di elaborare in modo

autonomo gli argomenti letterari e di sviluppare interessi personali. Un altro gruppo di alunni presenta ancora qualche

difficoltà espressiva e di rielaborazione personale degli argomenti letterari. La classe, durante questo anno, è maturata

nella capacità di stabilire relazioni positive all’interno del contesto scolastico e con l’insegnante. Comune a tutti gli stu-

denti è stata la regolare frequenza ed un comportamento educato e corretto.

DATI DI SINTESI

TIPOLOGIA DELLA

CLASSE

LIVELLO

CLASSE

DELLA RITMO DI LAVO-

RO

CLIMA RELAZIO-

NALE

- VIVACE ⬜ ALTO

⬜ TRANQUILLA

X COLLABORATIVA

⬜ PROBLEMATICA

⬜ DEMOTIVATA

- POCO RISPETTOSA DELLE

REGOLE

X-MEDIO ALTO

- MEDIO

MEDIO

BASSO

BASSO

X

SOSTENUTO

REGOLARE

LENTO

X

SERENO

A VOLTE CONFLIT -

TUALE

PROBLEMATICO

⬜ VIVACE NEI MOMENTI

OPERATIVI CHE SEGUO-

NO LE SPIEGAZIONI

LIVELLI BASSO MEDIO-BASSO MEDIO MEDIO-ALTO ALTO

% ALUNNI

30%

40%

30%

LEGENDA LIVELLI DI PREPARAZIONE RAGGIUNTA:

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)

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Livello alto: conoscenze complete, coordinate, approfondite e ben comprese, applicazione corretta ed auto-

noma in ogni situazione anche complessa e diverse dal noto, uso corretto ed ampio del lessico, capacità ottime

di analisi, sintesi e di organizzazione delle conoscenze all’interno della disciplina e fra più discipline.

Livello medio-alto: conoscenze complete e approfondite, applicazione sicura in ogni situazione nota anche

lievemente complessa, uso corretto ed ampio del lessico, buone capacità di analisi, sintesi e di organizzazione

delle conoscenze all’interno della disciplina.

Livello medio: conoscenze complete ma non sempre approfondite, applicazione corretta in situazioni note e

di semplice risoluzione, uso corretto del lessico, analisi e sintesi corrette se guidato.

Livello medio-basso: conoscenze superficiali, applicazione incerta in situazioni note e di semplice risoluzione,

uso a volte impreciso del lessico, analisi e sintesi insicure seppur guidato.

Livello basso: conoscenze scarse, applicazione errata o inesistente, uso scorretto del lessico, nessuna capacità

di analisi e sintesi.

Obiettivi Specifici di Apprendimento

TRIENNIO

Gli allievi alla fine del triennio dovranno raggiungere il livello minimo di capacità operative B2 (Progresso)

riferibile a quanto stabilito dal Quadro di Riferimento Europeo “European Framework” arricchita da com-

petenza metalinguistica e culturale (inclusa letteraria)

Padronanza prevista: L’allievo discute o argomenta per iscritto affrontando anche argomenti astratti. Nella

interazione orale comprende i punti chiave della conversazione, sa inferire informazioni non esplicite ed

espone le proprie idee in modo da non richiedere sforzi di adattamento all’interlocutore nativo. Comprende

testi scritti di una certa complessità e produce testi chiari e ben strutturati, con lessico e sintassi corretti, per

esporre informazioni dettagliate in modo adeguato al destinatario. Sceglie consapevolmente le espressioni

adatte al messaggio e al contesto e possiede strategie per negoziare significati in situazioni impreviste che

potrebbero essere disorientanti. In una conversazione oppure di fronte a testi scritti aiuta persone che non

capiscono la lingua straniera a comprendere il senso del messaggio. Assume un atteggiamento di indagine

nei confronti della cultura straniera, operando confronti con la propria.

Per quanto riguarda lo studio della letteratura, che della cultura di un popolo rappresenta una delle espres-

sioni più alte e consapevoli, è bene chiarire che si intende la lettura e lo studio dei testi letterari, e non l'ap-

prendimento della storia della letteratura, anche se i testi dovranno essere contestualizzati attraverso la pre-

sentazione delle coordinate storiche e culturali del momento in cui furono prodotti.

Strumento principale dello studio dei testi sarà l'analisi del testo, finalizzata a rendere lo studente più consa-

pevole ed autonomo, capace cioè di operare la scelta fra testi di valore letterario e testi che hanno un valore

puramente informativo e infine di diventare " un lettore esperto". Lo studio della letteratura così inteso edu-

cherà alla razionalità ma anche alla sensibilità in un mondo che è sempre più dominato dalla superficialità e

dalla volatilità delle immagini. Infine un'abitudine alla lettura di testi ricchi di contenuti educativi e alla discus-

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sione non potrà che portare alla formazione di una comunità interpretativa dove ciascuno ha diritto alle pro-

prie opinioni e rispetta le opinioni degli altri.

Nel selezionare i testi e i contenuti, il docente avrà cura di considerare la loro rilevanza rispetto agli

interessi e al vissuto degli studenti, la possibilità di integrarne l’analisi con la riflessione su proble-

matiche e tematiche di attualità e di rilevanza multidisciplinare , in modo da creare occasioni di

comunicazione collegate ad una molteplicità di generi testuali e contenuti culturali ,in cui lo studen-

te sia stimolato e motivato nell’esprimere opinioni, ipotesi, valutazioni.

Si precisa che lo studio della letteratura sarà avviato nel terzo anno e ampliato ed approfondito nel

corso del quarto e del quinto, a seconda della specificità delle classi e delle conseguenti program-

mazioni individuali dei docenti.

CONOSCENZE E COMPETENZE: CLASSE QUINTA

Sapere: le funzioni, il lessico, le forme morfo- sintattiche che servono ad esprimere le in-

tenzioni di comunicazione oggetto di studio;la terminologia appropriata della microlingua

letteraria e le definizioni dei piu’ comuni strumenti dell’analisi testuale e critica; le costanti

che caratterizzano e distinguono il testo poetico e narrativo; le linee generali dell’evoluzione

del sistema letterario e gli elementi caratterizzanti del contesto storico, sociale e culturale

dell’ Inghilterra nei secoli XIX, XX e XXI.

(Le conoscenze sono state concordate tra i docenti ed organizzate in nuclei fondanti. Esse

sono indicate nel dettaglio nei piani individuali di lavoro)

Saper fare:stabilire rapporti interpersonali efficaci attraverso conversazioni adeguate al

contesto e alla situazione comunicativa; analizzare, comprendere ed interpretare i testi lette-

rari, identificandone il genere dagli elementi caratterizzanti e collocandoli nel contesto stori-

co-culturale, in un'ottica anche comparativa con analoghe esperienze di lettura su testi italia-

ni e con integrazioni desunte dal proprio vissuto e da altri ambiti disciplinari; produrre testi

scritti e orali diversificati per temi, finalità ed ambiti culturali, con rispetto della completez-

za del contenuto, della coerenza e coesione testuale , della correttezza formale e del registro;

utilizzare il dizionario monolingue e bilingue;utilizzare e reperire le fonti di

informazione;attuare strategie di apprendimento autonomo

COMPETENZE MINIME

QUINTA CLASSE

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In considerazione del fatto che il programma di quinta è prevalentemente dedicato all’ambi-

to letterario, l’alunno dovrà sapersi esprimere, in maniera sostanzialmente corretta, sia all’o-

rale che allo scritto su tali argomenti; dovrà dimostrare sufficienti capacità di analisi , di col-

legamento e di rielaborazione dei testi presi in esame, riuscendo ad inquadrarne adeguata-

mente gli autori e le loro tematiche principali, anche se talora solo in via essenziale. Dovrà

inoltre dimostrare di aver acquisito analoghe competenze relative alla comprensione e pro-

duzione di testi di ambito non letterario.

Contenuti specifici della disciplina

Suddivisi in Moduli (quarte e quinte) in OSA(prime, seconde e terze)

Ordine Titolo Periodo orientativo

Modulo 1 /OSA 1 Il Romanticismo inglese: eventi

storici e tematiche letterarie

Settembre/ Ottobre

Modulo 2 Gli autori romantici inglese. Wil-

liam Wordsworth e Jane Austen

Novembre/ Dicem-

bre/ Gennaio

Modulo 3 L’età vittoriana: eventi storici, so-

ciali e letterari. Gli scrittori C. Dic-

kens. Analisi del romanzo “Oliver

Twist”

Febbraio /Marzo/

prima decade Aprile

Modulo 4 Anti reazione vittoriana: Oscar Wil-

de e analisi dei romanzi “ Oliver

Twist “ e “ Hard Times”

2° decade di Aprile

Modulo 5 Il movimento estetico . Oscar Wil-

de: vita e opere. Analisi del roman-

zo “ A picture of Dorian Gray”

1° decade di maggio

Modulo 6 Il XX secolo. Il romanzo. Virginia

Woolf: vita ed opere .Analisi del

romanzo “ Mrs Dalloway” G. Or-

well. La vita e le opere- I romanzi :

“ Animal Farm”- “1984”

Dopo il 15 maggio

- THE ROMANTIC AGE

-The American, French and Industrial revolution

- Consequences of the industrial revolution, social reforms, humanitarian movements

-Feeling versus rationality

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-The Romantic Poetry: the themes of nature, imagination, individualism, the dark

romantic hero, the striving for the infinite

-The first generation of romantic poets: W. Wordsworth e SamuelColeridge

-The second generation of romantic poets: cenni: Lord Byron, Percy Shelley, John

Keats

-William Wordsworth: life and poems

The Lyrical Ballads: the Manifesto of Romanticism

Man and the Natural world The theme of nature Comment of the poem “ My heart leaps up”

-Jane Austen: her life and her novels.

“Pride and Prejudice”: the plot, setting, characters, dialogue and irony.

- The Victorian Age:

The Victorian Compromise: the values

The Age of Expansion and Reforms: the British Empire

The Victorian Novel: the main features

-Charles Dickens: life and literary works

The novel Oliver Twist: the themes the plot, the settings and the characters of his novels

-The Aesthetic Movement: the main features

- Oscar Wilde: The brilliant artist and the dandy

A professor of aesthetic Art for Art’s sake

The Picture of Dorian Gray: the plot, the narrative technique, allegorical meaning, the

main characters

Dopo il 15 maggio

The Modern Age: The turn of the century, The twenties, the modernist revolution The modern novel: the conception of time

The narrative technique.: the interior monologue and the stream of consciousness

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⬜ ⬜

V. Woolf: her life and her works

The new narrative technique: the stream of consciousness

The novel “Mrs Dalloway: the plot, the characters and setting, the narrative tech-

nique”

G. Orwell: his life and his novels

The anti-utopian novel. The novel “1984”. The Big Brother

Metodologie didattiche

X Lezione frontale

X Lezione partecipata

X Lavoro di gruppo

X Discussione guidata

Lavoro differenziato per gruppi di livello. Lavoro di ricerca e approfondimento Esercizi applicativi

X Attività di laboratori

X Attività multimediali

Esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi Stage

X Lettura e analisi di testi

Materiali e strumenti

Libri di testo in adozione: Cattaneo-De Flaviis: “Millenium Coincise” -Signorello

Scuola

Atlante geografico e atlante storico Dispense Videoregistratore Dizionari

X Materiale audiovisivo

X Materiale informatico

X Lavagna

X Fotocopie

⬜ Seminari

X Spazi oltre l’aula: aula LIM, laboratorio di Lingue.

Strumenti di osservazione e di verifica

⬜ ⬜ ⬜

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Formative/diagnostiche

X Test strutturati e semi-strutturati

X Domande informali durante la lezione

⬜ Controllo del lavoro domestico

⬜ Test di comprensione

⬜ Esercizi orali, scritti, grafici

X Produzione scritto o grafica

Sommative (Scritte: n° 1 per ogni quadrimestre; orali: n° 2 per ogni quadrimestre)

X Interrogazioni orali

X Prove scritte di diverso tipo

⬜ Prove strutturate o semi-strutturate

⬜ Test di comprensione ⬜ Relazioni/ tesine ⬜ Esercizi/applicazioni ⬜ Prove di laboratorio ⬜ Applicazioni pratiche

⬜ Applicazioni scritto/grafiche

La valutazione complessiva stabilita sulla base di:

X Conoscenze acquisite

X Competenze acquisite

X Progressi compiuti

X Impegno

X Interesse

X Partecipazione all’attività didattica

X Metodo di studio

X Puntualità nelle consegne X Valutazioni riportate nelle diverse verifiche scritte e orali

Criteri di Valutazione

La valutazione delle prove scritte ed orali fa riferimento alle griglie stabilite in seno ai rispettivi diparti-

menti disciplinari.

Livelli Voti Giudizio

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Insufficiente 3/4 Conoscenza frammentaria delle informazioni. Errori diffu- si nella morfologia e limitatezza del lessico.

Mediocre 5 Conoscenza parziale e superficiale. Forma accettabile pur se con errori.

Sufficiente 6 Conoscenza essenziale e solitamente articolata. Forma es- senzialmente corretta.

Discreto 7 Conoscenza chiara, ordinata e articolata. Forma e lessico con qualche imperfezione.

Buono 8 Conoscenza approfondita e organizzata in ordinati schemi espositivi. Forma e lessico appropriati.

Ottimo 9-10 Conoscenza approfondita e criticamente rielaborata. For- ma corretta e lessico vario ed appropriato.

GRIGLIA PER LA CORREZIONE E LA VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA:

Lingua Straniera

Tipologia: lettura e comprensione di un testo con produzione personale

1 . Comprensione del testo

Fraintende o coglie solo poche informazioni esplicite contenute nel testo 3/4

Coglie la maggior parte delle informazioni esplicite, ma non è in grado di effettuare operazioni

di inferenza dal contesto

5

Coglie le informazioni esplicite, ma non sempre riesce ad effettuare operazioni di infe-

renza dal contesto

6

Coglie le informazioni dettagliate esplicite e parte (o la maggior parte) di quelle che richiedono

operazioni di inferenza dal contesto

7/8

Coglie quasi tutte (o tutte) le informazioni dettagliate sia esplicite che implicite 9/10

2 . Correttezza grammaticale- sintattica e proprietà lessicale

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L’espressione presenta gravi e numerosi errori che impediscono seriamente

(o parzialmente) la comprensione

3/4

Si esprime con alcuni errori formali e carenze sintattiche che limitano la comprensione e utiliz-

za un lessico non sempre corretto

5

Si esprime in modo chiaro, nonostante alcuni errori e una terminologia non completa-

mente appropriata

6

Si esprime quasi sempre (sempre) con correttezza e coesione sintattica e usa una terminologia

per lo più appropriata

7/8

Si esprime quasi sempre (o sempre) correttamente con proprietà linguistica e terminologia cor-

retta

9/10

3 . Capacità di rielaborazione o sintesi * (solo con domande)

Risponde in modo dispersivo e/o incompleto 3/4

Rielabora solo parzialmente le informazioni essenziali 5

Rielabora in modo semplice le informazioni richieste 6

Rielabora in modo abbastanza completo (e personale) la maggior parte delle informazioni 7/8

Rielabora in modo completo (e personale), con piena capacità di sintesi tutte le informazioni 9/10

*Nel caso in cui le domande di comprensione siano seguite dalla richiesta di una produzione personale,

come una breve composizione, la griglia inerente alla capacità rielaborativi può essere sostituita con la se-

guente:

* Organizzazione logica del contenuto e coerenza espositiva : (domande e rielaborazione)

Il testo è frammentario gravemente carente (o carente) dal punto di vista logico 3/4

Il testo presenta contenuti superficiali e non sempre coerenti 5

Il testo è schematico, ma sufficiente per contenuti e coerenza 6

Il testo è quasi completo (o completo) e abbastanza articolato e logico 7/8

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Il testo è ben organizzato e coerente (ed è espresso con originalità) 9/10

Le voci evidenziate in grassetto identificano il livello di sufficienza.

VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA IN LINGUA STRANIERA

Tipologia: Comprensione e analisi del testo letterario

Le prove di comprensione e analisi del testo letterario saranno valutate con griglie di volta in volta elaborate

sulla base del testo proposto e delle specifiche richieste. Esse terranno conto dei seguenti elementi:

1. La capacità di comprensione e di interpretazione d’insieme del testo 2. La capacità di analizzare il testo in base alle richieste 3. La capacità di commentare fornendo approfondimenti e valutazioni in base alle richieste 4. La competenza linguistica e l’efficacia espositiva

Tipologia: quesiti a risposta singola - Tipologia B terza prova d’esame

A seconda del numero di quesiti assegnati e del loro peso nella prova , si adotteranno i seguenti livelli:

Ottimo- per ogni risposta esauriente ed espressa in forma accurata e corretta

Buono-Discreto- per ogni risposta completa nelle informazioni e correttamente espressa

Sufficiente- per ogni risposta sufficientemente sviluppata ed espressa in forma sostanzialmente corretta

Mediocre- per ogni risposta incompleta e/o superficiale nel contenuto e con errori lessicali e/o grammaticali

Insufficiente- per ogni risposta errata e/o molto incompleta e/o con diffusi errori nella forma.

VALUTAZIONE: corrispondenza tra conseguimento degli obiettivi e voto attribuito

3/4

La comprensione e la produzione sono compromesse da gravi e diffusi errori di ordine lessicale , morfosintattico e testuale che pre- giudicano la comunicazione; non conosce gli aspetti culturali/lette- rari piu’ significativi oggetto di studio.

5

Non consegue autonomamente gli obiettivi minimi fissati; solo se guidato riesce a comprendere e produrre semplici testi; la produ- zione è solo parzialmente coerente e significativa a causa di errori di ordine lessicale , morfosintattico e testuale che talvolta pregiudi- cano la comunicazione;conosce in maniera superficiale e lacunosa gli aspetti culturali/letterari proposti.

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6

Sa reagire adeguatamente alle situazioni comunicative. La produ-

zione è nel complesso comprensibile e corretta nella fonetica, nel

lessico, nell’impiego delle strutture linguistiche e nel registro.

Ha conoscenze culturali/letterarie globalmente complete e si

esprime in modo chiaro e semplice ma tendenzialmente mnemoni-

co, senza evidenziare tentativi di rielaborazione personale.

7

Sa reagire adeguatamente ed efficacemente alle situazioni comu-

nicative. La produzione è chiara e quasi sempre corretta nella fo-

netica, nel lessico, nell’impiego delle strutture linguistiche e nel

registro.

Ha conoscenze culturali/letterarie complete e si esprime in modo

chiaro evidenziando tentativi di rielaborazione personale e analisi

8

Interagisce con sicurezza e autonomia nelle situazioni comunicati-

ve. La produzione è corretta nella fonetica, precisa nel lessico,

accurata nell’impiego delle strutture linguistiche e nel registro.

Ha conoscenze culturali/letterarie complete e ben approfondite che

evidenziano rielaborazione personale e analisi

9

Interagisce con disinvoltura e autonomia nelle situazioni comunica-

tive. La produzione è corretta e accurata nella fonetica, precisa e

ricca nel lessico, accurata nell’impiego delle strutture linguistiche e

nel registro,

Ha conoscenze culturali/letterarie complete che applica e appro-

fondisce autonomamente con consapevolezza e originalità

10

Interagisce con fluidità, creatività e autonomia nelle situazioni co-

municative. Gestisce lo strumento linguistico con estrema chiarez-

za ,ricchezza e proprietà. Ha conoscenze culturali/letterarie com-

plete che applica,integra e approfondisce autonomamente con

consapevolezza e originalità anche su argomenti non relativi ai

contenuti proposti

Strumenti di recupero e approfondimento

Sportello didattico Corsi di recupero

X Recupero in itinere

⬜ Approfondimento pomeridiano per esercitazioni di seconda prova

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RELAZIONE FINALE DI STORIA A.S. 2017/2018

Classe: 5 sez. B Docente: Prof. Laura Lot-

to

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Presentazione della classe

La classe è composta da 22 studenti, 15 ragazze e 7 ragazzi; si presenta tranquilla, motivata e colla-

borativa. All’interno di questo contesto vi è un gruppo di ragazzi che presenta un livello alto, segue,

si mostra interessato ed è propositivo; la maggior parte ha raggiunto un livello discreto e solo alcuni

hanno conseguito un livello sufficiente. Comunque, tutti i soggetti hanno utilizzato in maniera attiva

il testo integrandolo con le spiegazioni, le mappe concettuali e le schematizzazioni svolte in classe,

riuscendo autonomamente a riassumere e schematizzare i contenuti affrontati estrapolando le no-

zioni essenziali e principali; inoltre, quasi tutti gli studenti hanno argomentato e discusso su temati-

che specifiche della disciplina mettendo in pratica una riflessione critica adeguata ed utilizzando una

terminologia appropriata e specifica della disciplina stessa. Quasi tutti gli studenti sanno elaborare

un discorso usando argomentazioni razionali e contestualizzando nel reale le diverse tematiche trat-

tate, inserendo le proprie riflessioni in merito; infatti, tutta la classe ha dimostrato di aver compreso

le problematiche relative alla Storia, unite alla necessità di una comprensione critica del proprio

tempo, mantenendo sempre vivi l’interesse, la partecipazione e la disponibilità al dialogo ed alla

discussione, il tutto unito alla capacità di distinguere tra fatti, problemi ed ipotesi, individuando le

cause e le conseguenze degli eventi e dei fatti sociali trattati.

Ogni singolo soggetto è riuscito ad organizzare il proprio apprendimento individuale scegliendo ed

utilizzando varie fonti e varie modalità di informazioni, attivando proprie strategie ed un metodo di

lavoro e di studio; tutti gli studenti della classe, inoltre, hanno considerato lo studio della materia

come una risorsa per comprendere in modo critico e vivo il presente, la società e la persona.

Infine, gli studenti stessi hanno sempre realizzato opportuni collegamenti con le altre discipline poi-

ché è importante che gli allievi abbiano cognizione delle molteplici dimensioni che vengono a for-

mare l’uomo in quanto persona, soggetto di relazioni sociali, proprio partendo dalle discipline trat-

tata. DATI DI SINTESI

TIPOLOGIA DELLA CLASSE LIVELLO DELLA CLASSE

RITMO DI LAVORO CLIMA RELAZIONALE

⬜ VIVACE

X TRANQUILLA

X COLLABORATIVA

⬜ PROBLEMATICA

⬜ DEMOTIVATA

⬜ POCO RISPETTOSA DELLE RE-

GOLE

⬜ VIVACE NEI MOMENTI OPERA-

TIVI CHE SEGUONO LE SPIE-

GAZIONI

⬜ ALTO

X MEDIO ALTO

⬜ MEDIO

⬜ MEDIO BASSO

⬜ BASSO

⬜ SOSTENUTO

X REGOLARE

⬜ LENTO

X SERENO

⬜ A VOLTE CONFLITTUA-

LE

⬜ PROBLEMATICO

LIVELLI BASSO MEDIO-BASSO MEDIO MEDIO-ALTO ALTO

% ALUNNI 0% 20% 66% 9% 5%

LEGENDA LIVELLI DI PREPARAZIONE RAGGIUNTA

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Livello alto : conoscenze complete, coordinate, approfondite e ben comprese, applicazione corretta ed auto- noma in ogni situazione anche complessa e diverse dal noto, uso corretto ed ampio del lessico, capacità ottime di analisi, sintesi e di organizzazione delle conoscenze all’interno della disciplina e fra più discipline.

Livello medio-alto: conoscenze complete e approfondite, applicazione sicura in ogni situazione nota anche lievemente complessa, uso corretto ed ampio del lessico, buone capacità di analisi, sintesi e di organizzazione delle conoscenze all’interno della disciplina.

Livello medio: conoscenze complete ma non sempre approfondite, applicazione corretta in situazioni note e di semplice risoluzione, uso corretto del lessico, analisi e sintesi corrette se guidato.

Livello medio- basso: conoscenze superficiali, applicazione incerta in situazioni note e di semplice risoluzione, uso a volte impreciso del lessico, analisi e sintesi insicure seppur guidato.

Livello basso : conoscenze scarse, applicazione errata o inesistente, uso scorretto del lessico, nessuna capacità di analisi e sintesi.

Obiettivi conseguiti

Conoscenze

1. Lavoro di consolidamento del linguaggio specifico della materia:

•conoscere la terminologia specifica

•conoscere le informazioni

2. Approfondimento e analisi degli avvenimenti storici: capacità di orientarsi nelle diverse linee temporali storiche:

• individuare tematiche fondamentali

• riconoscere idee-chiave

• individuare e comprendere i problemi

• riconoscere somiglianze/differenze di problematiche e concetti

- Abilità

Sviluppo delle capacità di argomentazione:

• riconoscere i diversi tipi di argomentazione

• ricostruire le argomentazioni

• compiere deduzioni

• utilizzare processi induttivi

- Capacità

1. Arricchimento della terminologia storica:

• riconoscere e definire i concetti

• individuare alcuni fondamentali problemi storici

• comprendere la ricerca storica come dialogo e studio imprescindibile del presente

2. Rafforzamento dell'analisi del testo storico:

• stabilire le connessioni possibili tra contesto storico-culturale e pensiero filosofico, letterario, economico,

sociale, scientifico, tecnologico

• saper argomentare in forma scritta tesi ed avvenimenti storici

• ricostruire la coerenza lineare e complessiva del testo storico

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OBIETTIVI MINIMI

• Conoscenza dei più importanti eventi storici e saperli collocare nella spazio e nel tempo, anche con l’ausilio di linee temporali

• Saper assimilare ed utilizzare concetti, definizioni e termini peculiari della disciplina • Saper analizzare e sintetizzare i vari contenuti

• Essere in grado di esporre in maniera chiara e responsabile i diversi contenuti

Contenuti: - La Prima Guerra Mondiale (generalità) - Che cos’è il fascismo - Che cos’è il nazismo - Che cos’è lo stalinismo - La Seconda Guerra Mondiale (generalità)

Contenuti svolti

Ordine Titolo del modulo Periodo programmato Periodo di effettivo

svolgimento

U.D.A. 1 La Belle Epoque: descrizione (il Secolo breve; il

Caso Dreyfus)

Settembre/Ottobre Settembre/Ottobre

U.D.A. 2 L’Età giolittiana Ottobre Ottobre

U.D.A. 3 La Prima Guerra Mondiale Ottobre/Novembre Ottobre/Novembre

U.D.A. 4 La Rivoluzione Russa Novembre Novembre

U.D.A. 5 Il promo dopoguerra in Europa Dicembre Dicembre

U.D.A. 6 La crisi del 1929 Dicembre Dicembre

U.D.A. 7 Il Fascismo Gennaio Gennaio

U.D.A. 8 Il Nazismo Gennaio/Febbraio Gennaio/Febbraio

U.D.A. 9 Lo Stalinismo Febbraio Febbraio

U.D.A. 10 La Seconda Guerra Mondiale Marzo Marzo

U.D.A. 11 Il secondo dopoguerra in Italia Aprile Maggio

U.D.A. 12 Il Secondo dopoguerra in Europa Maggio Maggio

Metodologie didattiche

X Lezione frontale

X Lezione partecipata

Lavoro di gruppo

X Discussione guidata

Lavoro differenziato per gruppi di livello.

X Lavoro di ricerca e approfondimento

Esercizi applicativi

Attività laboratoriali

Attività multimediali

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)

123

esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi

Stage

X Altro: problem solving

Materiali e strumenti

Libri di testo in adozione:

S. Luzzatto, G. Alonge

Dalle storia alla Storia. Dal ‘900 ad oggi.

Zanichelli

⬜ Atlante geografico e atlante storico X Dispense multimediali approntate dal docente (slides)

Videoregistratore

Dizionari X Materiale audiovisivo

⬜ Materiale informatico

X Lavagna

Fotocopie

Seminari

Altri libri

Spazi oltre l’aula:

Strumenti di osservazione e di verifica

Formative/diagnostiche

X Test strutturati e semistrutturati

X Domande informali durante la lezione

X Controllo del lavoro domestico

X Test di comprensione

X Esercizi orali, scritti, grafici

⬜ Produzione scritto o grafica

Sommative (Scritte: N° per ogni quadrimestre; orali: N° 2 per ogni quadrime-

stre)

X Interrogazioni orali

⬜ Prove scritte di diverso tipo X Prove strutturate o semistrutturate

⬜ Test di comprensione

⬜ Relazioni/ tesine

⬜ Esercizi/applicazioni

⬜ Prove di laboratorio

⬜ Applicazioni pratiche

⬜ Applicazioni scritto/grafiche

Criteri di Valutazione La valutazione delle prove scritte ed orali fa riferimento alle griglie stabilite in seno ai rispettivi dipartimenti disciplinari.

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124

GRIGLIA VOTO ORALE e

GRIGLIA PROVE SCRITTE

Si farà riferimento a criteri e alla griglia di valutazione definiti dal Dipartimento di Area storico-filosofico-sociale, e precisa-

mente a:

✓ Griglia di valutazione per la simulazione del colloquio di storia/filosofia (triennio);

✓ Griglia di valutazione per il triennio del Liceo Scientifico per la prova scritta di storia e filosofia (con valore orale).

La valutazione complessiva stabilita sulla base di:

X Conoscenze acquisite

X Competenze acquisite

X Progressi compiuti

X Impegno

X Interesse

X Partecipazione all’attività didattica

X Metodo di studio

X Puntualità nelle consegne

X Valutazioni riportate nelle diverse verifiche scritte e orali

PROGRAMMA SVOLTO ENTRO IL 15 MAGGIO

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125

UDA 11 Il secondo dopoguerra in Italia

Contenuti che verranno svolti dopo il 15 Maggio 2018

UDA 1 La Belle Epoque.

UDA 2 L’ Età giolittiana.

UDA 3 La Prima Guerra Mondiale.

UDA 4 La Rivoluzione Russa.

UDA 5 Il primo dopoguerra in Europa.

UDA 6 La crisi del 1929.

UDA 7 Il Fascismo.

UDA 8 Il Nazismo.

UDA 9 Lo Stalinismo.

UDA 10 La Seconda Guerra Mondiale.

UDA 12 Il secondo dopoguerra in Europa

STORIA

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)

126

RELAZIONE FINALE DI FILOSOFIA A.S. 2017/2018

Classe: 5 sez. B Docente: Prof. Laura Lot-

to

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)

127

Presentazione della classe

La classe è formata da 22 studenti, 15 ragazze e 7 ragazzi; si presenta tranquilla, motivata e collabo-

rativa. All’interno di questo contesto vi è un gruppo di ragazzi che presenta un livello alto, segue, si

mostra interessato ed è propositivo; la maggior parte ha raggiunto un livello discreto e solo alcuni

hanno conseguito un livello sufficiente. Comunque, tutti i soggetti hanno utilizzato in maniera attiva

il testo integrandolo con le spiegazioni, le mappe concettuali e le schematizzazioni svolte in classe,

riuscendo autonomamente a riassumere e schematizzare i contenuti affrontati estrapolando le no-

zioni essenziali e principali; inoltre, quasi tutti gli studenti hanno argomentato e discusso su temati-

che specifiche della disciplina mettendo in pratica una riflessione critica adeguata ed utilizzando una

terminologia appropriata e specifica della disciplina stessa. Quasi tutti gli studenti sanno elaborare

un discorso usando argomentazioni razionali e contestualizzando nel reale le diverse tematiche trat-

tate, inserendo le proprie riflessioni in merito; infatti, tutta la classe ha dimostrato di aver compreso

le problematiche relative alla Filosofia, unite alla necessità di una comprensione critica del proprio

tempo, mantenendo sempre vivi l’interesse, la partecipazione e la disponibilità al dialogo ed alla

discussione, il tutto unito alla capacità di distinguere tra fatti, problemi ed ipotesi, individuando le

cause e le conseguenze degli eventi e dei fatti sociali trattati.

Ogni singolo soggetto è riuscito ad organizzare il proprio apprendimento individuale scegliendo ed

utilizzando varie fonti e varie modalità di informazioni, attivando proprie strategie ed un metodo di

lavoro e di studio; tutti gli studenti della classe, inoltre, hanno considerato lo studio della materia

come una risorsa per comprendere in modo critico e vivo il presente, la società e la persona.

Infine, gli studenti stessi hanno sempre realizzato opportuni collegamenti con le altre discipline poi-

ché è importante che gli allievi abbiano cognizione delle molteplici dimensioni che vengono a for-

mare l’uomo in quanto persona, soggetto di relazioni sociali, proprio partendo dalle discipline trat-

tata.

DATI DI SINTESI

TIPOLOGIA DELLA CLASSE LIVELLO DELLA

CLASSE

RITMO DI LAVORO CLIMA RELAZIONALE

⬜ VIVACE

X TRANQUILLA

X COLLABORATIVA

⬜ PROBLEMATICA

⬜ DEMOTIVATA

⬜ POCO RISPETTOSA DELLE RE-

GOLE

⬜ VIVACE NEI MOMENTI OPERA-

TIVI CHE SEGUONO LE SPIE-

GAZIONI

⬜ ALTO

X MEDIO ALTO

⬜ MEDIO

⬜ MEDIO BASSO

⬜ BASSO

⬜ SOSTENUTO

X REGOLARE

⬜ LENTO

X SERENO

⬜ A VOLTE CONFLITTUA-

LE

⬜ PROBLEMATICO

LIVELLI BASSO MEDIO-BASSO MEDIO MEDIO-ALTO ALTO

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% ALUNNI 0% 20% 66% 9% 5%

LEGENDA LIVELLI DI PREPARAZIONE RAGGIUNTA

Livello alto : conoscenze complete, coordinate, approfondite e ben comprese, applicazione corretta ed auto- noma in ogni situazione anche complessa e diverse dal noto, uso corretto ed ampio del lessico, capacità ottime di analisi, sintesi e di organizzazione delle conoscenze all’interno della disciplina e fra più discipline.

Livello medio-alto: conoscenze complete e approfondite, applicazione sicura in ogni situazione nota anche lievemente complessa, uso corretto ed ampio del lessico, buone capacità di analisi, sintesi e di organizzazione delle conoscenze all’interno della disciplina.

Livello medio: conoscenze complete ma non sempre approfondite, applicazione corretta in situazioni note e di semplice risoluzione, uso corretto del lessico, analisi e sintesi corrette se guidato.

Livello medio- basso: conoscenze superficiali, applicazione incerta in situazioni note e di semplice risoluzione, uso a volte impreciso del lessico, analisi e sintesi insicure seppur guidato.

Livello basso : conoscenze scarse, applicazione errata o inesistente, uso scorretto del lessico, nessuna capacità di analisi e sintesi.

Obiettivi conseguiti

• Conoscenze

1. Lavoro di consolidamento del linguaggio filosofico:

• conoscere la terminologia specifica

• conoscere le informazioni

• conoscere e definire i concetti, ricostruendone l’etimologia

2. Approfondimento e analisi del pensiero filosofico: capacità di orientarsi nella problematica filosofica:

• individuare tesi fondamentali

• riconoscere idee-chiave

• individuare e comprendere i problemi

• riconoscere somiglianze/differenze di

tesi e concetti

• Abilità

• Sviluppo delle capacità di argomentazione: • Riconoscere i diversi tipi di argomentazione • Ricostruire le argomentazioni • Compiere deduzioni

• Utilizzare processi induttivi

Capacità

1. Arricchimento della terminologia filosofica:

• riconoscere e definire i concetti

• individuare alcuni fondamentali problemi filosofici

• comprendere la ricerca filosofica come dialogo

2. Rafforzamento dell'analisi del testo filosofico:

• stabilire le connessioni possibili tra contesto storico-culturale e pensiero filosofico

• saper argomentare in forma scritta tesi filosofiche

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129

• ricostruire la coerenza lineare e complessiva del testo

OBIETTIVI MINIMI

• Conoscenza ed utilizzo del lessico filosofico specifico • Conoscenza dei testi e delle ideologie dei filosofi più importanti

• Saper confrontare i diversi contenuti degli autori relativi a tematiche precise

Contenuti:

- Che cos’è l’Idealismo (generalità) - Che cos’è la dialettica di Hegel? - La filosofia marxista (generalità) - Comte e il Positivismo (generalità) - L’Oltreuomo di Nietzsche

Contenuti svolti

Ordine Titolo del modulo Periodo programmato Periodo di effettivo

svolgimento

U.D.A. 1 Idealismo Settembre Settembre

U.D.A. 2 Fichte: la vita, gli scritti, io e non-io, la dottrina

morale, la filosofia politica, al seconda fase della

sua filosofia

Settembre/Ottobre Settembre/Ottobre

U.D.A. 3 Hegel: la vita, i capisaldi del sistema, la critica alle

filosofie precedenti, la dialettica, la Fenomenolo-

gia dello Spirito, la logica, la filosofia della natura,

la filosofia dello Spirito (Spirito soggettivo, Spirito

oggettivo, Filosofia della storia), Spirito assoluto

(arte, religione, filosofia)

Ottobre Ottobre

U.D.A. 4 Schopenhauer: la vita, gli scritti, il mondo della

rappresentazione come “velo di Maya”, la scoper-

ta della via d’accesso alla cosa in sé, la volontà di

vivere, il pessimismo, le vie di liberazione dal do-

lore (arte, etica della pietà, ascesi)

Novembre Novembre

U.D.A. 5 Kierkegaard: vita e scritti, l’esistenza come possi-

bilità e fede, gli stadi dell’esistenza (vita estetica,

vita etica, vita religiosa), l’angoscia quale senti-

mento del possibile, disperazione e fede

Novembre/Dicembre Novembre/Dicembre

U.D.A. 6 Destra e Sinistra hegeliana Dicembre Dicembre

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)

130

U.D.A. 7 Feuerbach Gennaio Gennaio

U.D.A. 8 Marx: la vita, il Materialismo storico, il Materiali-

smo dialettico, il Manifesto (sintesi), il Capitale

(merce, lavoro, plusvalore), l’alienazione, la rivo-

luzione e la dittatura del proletariato, le fasi della

futura società comunista

Febbraio Febbraio

U.D.A. 9 Il Positivismo e Comte (vita, la Legge dei tre sta-

di, la classificazione delle scienze, la sociologia, la

religione della scienza

Marzo Marzo

U.D.A. 10 Nietzsche. La vita, gli scritti, la profezia di una

nuova umanità, la critica della morale e la trasmu-

tazione dei valori, la morte di Dio, l’avvento del

superuomo, il problema del nichilismo ed il suo

superamento, l’eterno ritorno, il superuomo e la

volontà di potenza.

Marzo/Aprile Marzo/Aprile

U.D.A. 11 Gentile: il Neoidealismo; l’attualismo; arte, reli-

gione e scienza; filosofia, educazione e scuola

Aprile Aprile/Maggio

U.D.A.12 La fenomenologia e Husserl (vita, l’atteggiamento

fenomenologico, l’intenzionalità e l’io)

Aprile/Maggio Maggio

U.D.A.13 Popper: vita, il falsificazionismo, la teoria dei tre

mondi, al teoria della democrazia.

Maggio Maggio

Metodologie didattiche

X Lezione frontale

X Lezione partecipata

Lavoro di gruppo

X Discussione guidata

Lavoro differenziato per gruppi di livello.

X Lavoro di ricerca e approfondimento

Esercizi applicativi

Attività laboratoriali

Attività multimediali

esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi

Stage

X Altro: problem solving

Materiali e strumenti

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131

Libri di testo in adozione:

N. Abbagnano, G. Fornero

La ricerca del pensiero (Storia, testi e problemi della filosofia)

Vol. 3

Paravia

⬜ Atlante geografico e atlante storico

X Dispense

Videoregistratore

Dizionari

X Materiale audiovisivo

⬜ Materiale informatico

X Lavagna

Fotocopie

Seminari

X Schede predisposte dall’insegnante (slides)

⬜ Spazi oltre l’aula:

Strumenti di osservazione e di verifica

Formative/diagnostiche

X Test strutturati e semistrutturati

X Domande informali durante la lezione

X Controllo del lavoro domestico

X Test di comprensione

X Esercizi orali, scritti, grafici

⬜ Produzione scritto o grafica

Sommative (Scritte: N° per ogni quadrimestre; orali: N° 2 per ogni quadrime-

stre)

X Interrogazioni orali

⬜ Prove scritte di diverso tipo X Prove strutturate o semistrutturate

⬜ Test di comprensione

⬜ Relazioni/ tesine

⬜ Esercizi/applicazioni

⬜ Prove di laboratorio

⬜ Applicazioni pratiche

⬜ Applicazioni scritto/grafiche

Criteri di Valutazione La valutazione delle prove scritte ed orali fa riferimento alle griglie stabilite in seno ai rispettivi dipartimenti disciplinari.

GRIGLIA VOTO ORALE e

GRIGLIA PROVE SCRITTE

Si farà riferimento a criteri e alla griglia di valutazione definiti dal Dipartimento di Area storico-filosofico-sociale, e precisa-

mente a:

✓ Griglia di valutazione per la simulazione del colloquio di storia/filosofia (triennio);

✓ Griglia di valutazione per il triennio del Liceo Scientifico per la prova scritta di storia e filosofia (con valore orale).

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)

132

La valutazione complessiva stabilita sulla base di:

X Conoscenze acquisite

X Competenze acquisite

X Progressi compiuti

X Impegno

X Interesse

X Partecipazione all’attività didattica

X Metodo di studio

X Puntualità nelle consegne

X Valutazioni riportate nelle diverse verifiche scritte e orali

PROGRAMMA SVOLTO ENTRO IL 15 MAGGIO

UDA 1 L’Idealismo tedesco e J. G. Fichte.

UDA 2 G. W. F. Hegel.

UDA 3 A. Schopenhauer.

UDA 4 S. Kierkegaard.

UDA 5 Destra e Sinistra hegeliana. L. Feuerbach.

UDA 6 K. Marx.

UDA 7 Il Positivismo e A. Comte.

UDA 8 F. Nietzsche.

UDA 9 S. Freud.

UDA 10 Il Neoidealismo e G. Gentile.

Contenuti che verranno svolti dopo il 15 Maggio 2018

UDA 11 La Fenomenologia di E. Husserl.

UDA 12 K. Popper.

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)

133

RELAZIONE FINALE DI MATEMATICA

A.S. 2017/2018

Classe: V^ sez. B Docente: Prof.ssa Maria Teresa BRU-

NO

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)

134

Analisi della situazione finale

E’ una classe articolata per attitudini ed interessi, che non mostra una identità omogenea. Il percorso dei cinque anni

ha visto rafforzarsi e consolidarsi le competenze soltanto in una parte degli studenti, a dispetto delle potenzialità

espresse dalla maggior parte di essi. Mentre un gruppo di allievi molto motivati e responsabili ha gestito con impegno

anche lo studio personale consolidando in modo approfondito e sistematico i contenuti affrontati, un altro gruppo non

sempre ha mostrato un adeguato senso di responsabilità e di consapevolezza verso i propri doveri scolastici. Alcuni di

questi ultimi allievi, hanno evidenziato, inoltre, atteggiamenti che palesano un certo livello di immaturità mostrandosi

spesso distratti. Ci sono poi situazioni di allievi caratterizzate da una fragilità strutturale, particolarmente marcata in

ambito scientifico, potenziata da pregresse lacune ed anche, in taluni casi, da scarsa volontà di porvi rimedio.

Infine, a consuntivo devo dirmi un po’ delusa nelle aspettative che ho riposto sulla classe che, più volte nel corso di que-

sti cinque anni ha fatto ben sperare ma poi puntualmente ha finito con il perdere la necessaria lucidità e concentrazio-

ne, in modo particolare nella seconda metà dell’anno scolastico in corso, per centrare appieno e globalmente ed in modo

commisurato alle potenzialità, il successo del percorso formativo.

Anche se il ritmo di lavoro in classe è stato abbastanza regolare, mi rendo conto che non sarà comunque possibile

completare del tutto gli argomenti programmati.

Gli obiettivi didattici prefissati sono stati raggiunti dalla maggior parte della classe con un livello di accettabilità di-

screto. Per gli alunni con maggiori difficoltà, grazie agli interventi di recupero e di sostegno, sono stati raggiunti livelli

essenziali di conoscenze della disciplina e capacità di applicazione in casi semplici e diretti.

DATI DI SINTESI

TIPOLOGIA DELLA CLASSE LIVELLO DELLA CLASSE

RITMO DI LAVORO CLIMA RELAZIONALE

⬜ VIVACE ⬜

ALTO

MEDIO ALTO

MEDIO

MEDIO BASSO

BASSO

⬜ TRANQUILLA ⬜

SOSTENUTO ☒

SERENO

A VOLTE CONFLITTUA-

LE

PROBLEMATICO

☒ COLLABORATIVA REGOLARE

⬜ PROBLEMATICA LENTO

⬜ DEMOTIVATA

⬜ POCO RISPETTOSA DELLE

REGOLE

⬜ VIVACE NEI MOMENTI OPE-

RATIVI CHE SEGUONO LE

SPIEGAZIONI

LIVELLI BASSO MEDIO-BASSO MEDIO MEDIO-ALTO ALTO

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)

135

% ALUNNI

0%

20%

40%

30%

10%

LEGENDA LIVELLI DI PREPARAZIONE RAGGIUNTA(sono proposte, ognuno le modifichi a piacimento):

Livello alto : conoscenze complete, coordinate, approfondite e ben comprese, applicazione corretta ed auto- noma in ogni situazione anche complessa e diverse dal noto, uso corretto ed ampio del lessico, capacità ottime di analisi, sintesi e di organizzazione delle conoscenze all’interno della disciplina e fra più discipline……………………………………..

Livello medio-alto: conoscenze complete e approfondite, applicazione sicura in ogni situazione nota anche lievemente complessa, uso corretto ed ampio del lessico, buone capacità di analisi, sintesi e di organizzazione delle conoscenze all’interno della disciplina…………………

Livello medio: conoscenze complete ma non sempre approfondite, applicazione corretta in situazioni note e di semplice risoluzione, uso corretto del lessico, analisi e sintesi corrette se guidato…………………

Livello medio- basso: conoscenze superficiali, applicazione incerta in situazioni note e di semplice risoluzione, uso a volte impreciso del lessico, analisi e sintesi insicure seppur guidato. ………………………..

Livello basso : conoscenze scarse, applicazione errata o inesistente, uso scorretto del lessico, nessuna capacità di analisi e sintesi…………………………….

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CONSEGUITI

Per quanto sopra esposto si può affermare che, nel complesso, i livelli di raggiungimento degli obiettivi posti a base dell’azione

didattica, per quanto attiene le conoscenze, le abilità e le competenxze, si attestano su una soglia di accettabilità ‘discreta’.

Con riferimento alla programmazione curriculare, sono stati raggiunti, dalla maggior parte degli allievi, i seguenti obiettivi in

termini di

Conoscenze

• conoscere il concetto di funzione e le sue proprietà

• conoscere il concetto di limite nelle sue varie definizioni ed i relativi teoremi e proprietà

• conoscere il concetto di derivata di una funzione e la sua interpretazione grafica

• conoscere le derivate fondamentali e le regole di derivazione

• conoscere i teoremi fondamentali del calcolo differenziale

• conoscere il metodo per studiare l’andamento di una funzione reale di variabile reale

• conoscere il concetto di integrale indefinito e definito e le regole del calcolo integrale

• conoscere i metodi dell’analisi numerica: ricerca degli zeri di una funzione e integrazione numerica

Abilità:

• saper calcolare limiti di funzioni continue e non e di forme indeterminate

• saper utilizzare in modo consapevole elementi di calcolo differenziale

• saper applicare le regole dell’analisi per la determinazione del grafico di funzioni di vario tipo

• saper dimostrare i teoremi fondamentali del calcolo differenziale ed integrale

• saper applicare la derivazione di funzioni nella risoluzione di problemi applicativi

• saper calcolare aree di regioni piane e volumi di solidi di rotazione con gli integrali definiti

• saper applicare alcuni metodi dell’analisi numerica nella ricerca degli zeri di una funzione e nella integrazione numerica

• saper costruire procedure per la risoluzione di problemi

Competenze:

• saper operare con un simbolismo matematico adeguato alle singole problematiche

• saper sviluppare argomenti logico-matematici utilizzando la terminologia scientifica adeguata

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)

136

• attitudine a costruire concetti a livello astratto e formalizzato

• attitudine a riesaminare criticamente ed a sistemare logicamente le conoscenze via via acquisite

• capacità di utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici per risolvere problemi nei vari contesti applicativi con una certa

autonomia

• riconoscere il contributo dato dalla matematica allo sviluppo delle scienze sperimentali

OBIETTIVI MINIMI

• Conoscenza di definizioni, enunciati dei teoremi, dimostrazione dei teoremi fondamentali dell’analisi infinitesimale, proprietà,

tecniche procedurali,

• Applicazione in contesti noti e di semplice esecuzione

Contenuti svolti

Ordine Titolo Periodo programmato Periodo di effettivo

svolgimento

OSA 1 EDSPONENZIALI E LOGARITMI (Ripasso) Settembre Settembre

OSA 2 LIMITI DI FUNZIONI E SUCCESSIONI,

CONTINUITA’ E CALCOLO DEI LIMITI

Ottobre/Dicembre Ottobre/Febbraio

OSA 3 CALCOLO DIFFERENZIALE Gennaio/Febbraio Marzo/Aprile

OSA 4 STUDIO E RAPPRESENTAZIONI DI FUN-

ZIONI NEL PIANO CARTESIANO

Marzo Aprile/maggio

OSA 5 CALCOLO INTEGRALE ED EQUAZIONI

DIFFERENZIALI

Febbraio/Marzo Da svolgere

OSA 6 CALCOLO COMBINATORIO E PROBABILI-

TA’

Maggio - Giugno Da svolgere

Metodologie didattiche

☒ Lezione frontale

☒ Lezione partecipata

☒ Lavoro di gruppo

☒ Discussione guidata

☒ Lavoro differenziato per gruppi di livello.

☒ Lavoro di ricerca e approfondimento

☒ Esercizi applicativi

☒ Attività laboratoriali

☒ Attività multimediali

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)

137

Materiali e strumenti

☒ Libri di testo in adozione:

☒ Dispense

☒ Materiale audiovisivo

☒ Materiale informatico

☒ Lavagna

☒ Fotocopie

☒ Seminari

Strumenti di osservazione e di verifica

Formative/diagnostiche

☒ Test strutturati e semistrutturati

☒ Domande informali durante la lezione

☒ Controllo del lavoro domestico

☒ Test di comprensione

☒ Esercizi orali, scritti, grafici

☒ Produzione scritto o grafica

Sommative (Scritte: N° 3 per ogni quadrimestre; orali: N° 2 per ogni quadrime-

stre)

☒ Interrogazioni orali

☒ Prove scritte di diverso tipo

☒ Prove strutturate o semistrutturate

☒ Test di comprensione

☒ Esercizi/applicazioni

☒ Applicazioni pratiche

☒ Applicazioni scritto/grafiche

Criteri di Valutazione La valutazione delle prove scritte ed orali fa riferimento alle griglie stabilite in seno ai rispettivi dipartimenti disciplinari.

GRIGLIA VOTO ORALE

CONOSCENZA

COMPRENSIONE

APPLICAZIONE

ANALISI

SINTESI

CAPACITÀ DI COLLEGAMEN- TO

USO DEL LESSICO

2/ 3

Scarsa o presso- ché nulla

Commette gravi errori

Non è in grado di applicare formule, processi operativi e conoscenze

Non è in grado di effet- tuare alcuna analisi

Non è in grado di sintetizzare le conoscenze acquisite

Non è in grado di effettuare confronti o collegamenti

Non è in grado di utilizzare il lessico speci- fico

4

Lacunosa e fram- mentaria

Commette errori so- stanziali nell'interpreta- zione dei concetti

Non è in grado di applicare corretta- mente le nozioni apprese

Effettua anali- si parziale e solo se guida- to

Effettua sintesi imprecise

Confronta e collega in modo errato

Usa un lessico inesatto e impreciso

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)

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5

Superficiale

Riesce solo se guidato a dare una parziale interpretazione di concetti

Applica a semplici situazioni le nozioni apprese ma con degli errori

Analizza in modo insicuro

Effettua sintesi non del tutto precise e cor- rette

Non sempre è in grado di effettuare autonomamente confronti o collega- menti

Incorre in qualche errore nell'uso del lessico speci- fico

6

Completa ma non approfondita

E' in grado di interpre- tare correttamente, ma non approfonditamen- te semplici strutture

Non commette errori nell'applica- zione delle cono- scenze a semplici situazioni

Analizza correttamente, se guidato

Sintetizza correttamente, se guidato

Effettua semplici collegamenti in ma- niera corretta

Usa il lessico specifico, anche se con qualche im- precisione

7

Completa e coor- dinata

Riesce ad interpretare correttamente le strut- ture studiate

Applica le cono- scenze acquisite in modo corretto anche a situazioni lievemente com- plesse

Effettua anali- si completa e approfondisce se guidato

Rivela autono- mia di sintesi, ma con delle incertezze

E' in grado di effet- tuare autonomamente confronti e collega- menti corretti

Usa corretta- mente la terminologia specifica

8

Completa, coor- dinata, approfon- dita

E' in grado di interpre- tare correttamente strutture e fenomeni studiati, anche se com- plessi

Applica corretta- mente le procedure e le conoscenze a situazioni, studiate, seppur complesse

Analizza in modo auto- nomo e cor- retto quanto proposto

Organizza autonomamen- te e in modo corretto le conoscenze acquisite

E' in grado di effet- tuare confronti e collegamenti autono- mi, corretti e appro- fonditi

Usa corretta- mente un ampio lessico specifico

9/ 10

Completa, coor- dinata, approfon- dita

E' in grado di interpre- tare correttamente quanto studiato e di proporre ipotesi ragio- nate per la disamina di situazioni nuove

Applica corretta- mente le procedure e le conoscenze sia a problemi studiati, sia a situazioni nuove

Analizza in modo appro- fondito, cor- retto e auto- nomo i diversi argomenti proposti

Organizza in modo autono- mo e sicuro le conoscenze acquisite

Effettua collegamenti inter e pluri-discipli- nari autonomi e di ampio respiro

Usa corretta- mente un ampio lessico specifico

GRIGLIA PROVE SCRITTE

Saranno proposte prove scritte organizzate per livelli scelti e valutati nel seguente modo:

LIVELLO 1 Esercizi e problemi di applicazione diretta delle conoscenze, con calcoli e ragionamenti semplici riferiti a situazioni circoscritte a pochi argomenti e già ampiamente discusse in aula.

Valutazioni da 1 a 6

LIVELLO 2 Esercizi e problemi di applicazione diretta e inversa delle conoscenze, con calcoli e ragio- namenti lievemente complessi riferiti a situazioni circoscritte agli argomenti già ampiamente discussi in aula.

Valutazioni da 6 a 7

LIVELLO 3 Esercizi e problemi di applicazione diretta e inversa delle conoscenze, con calcoli e ragio- namenti complessi ma già noti.

Valutazioni da 7 a 8

LIVELLO 4 Esercizi e problemi riferiti a situazioni nuove, non già noti, di collegamento all’interno della disciplina o fra discipline diverse, con calcoli e ragionamenti di complessi e autonomia di giudizio.

Valutazioni da 8 a 10

L’attribuzione del voto scaturirà dalla somma dei punteggi parziali assegnati ad ogni esercizio e secondo la seguente griglia:

Risposta completa e motivata e ben sintetizzata espressa con un linguaggio appropriato.

100% del punteggio

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Risposta completa ma non del tutto motivata e sintetizzata espres- sa con un linguaggio appropriato

80 % del punteggio

Risposta completa ma non motivata e con errori di calcolo, espressa con un linguaggio non sempre corretto

60% del punteggio

Risposta incompleta o con errori procedurali oltre che di calcolo, espressa con un linguaggio non sempre corretto

40% del punteggio

Risposta solo impostata o espressa con un linguaggio non sempre corretto e con errori di calcolo o procedurali

20% del punteggio

Nessuna risposta o solo impostata e con errori logico-procedurali molto gravi.

0% del punteggio

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Griglia per le prove di verifica di acquisizione delle competenze e di simulazione della

seconda prova Sezione A: Valutazione PROBLEMA 1

INDICATORI LIV

ELL

O

DESCRITTORI EVIDENZE PU NT I

Comprendere

Analizzare la situazione problematica. Identificare i

dati ed interpretarli. Effet- tuare gli eventuali collega- menti e adoperare i codici

grafico-simbolici necessari.

L1 (0-4 )

Non comprende le richieste o le recepisce in maniera inesatta o parziale, non riuscendo a riconoscere i concetti chiave e le informazioni essenziali, o, pur avendone individuati alcuni, non li interpreta correttamente. Non stabilisce gli opportuni collegamenti tra le informazioni né utilizza codici grafico-simbolici.

• Ricava le informazioni dal grafico di figura 2 per comprendere come la prima funzione data rappresenti il profilo della pedana (quesito 1)

• Comprende come la condizione che a sinistra e a destra dei punti di non derivabilità della prima funzione data i tratti del grafico siano ortogonalmente inci- denti sia condizione necessaria per il movimento della bicicletta (quesito 2)

• Comprende come tutte le condizioni date sulla forma geometrica della ruota siano necessarie perché la bicicletta possa procedere sulla pedana rappresentata dalla prima funzione data (quesito 3)

• Comprende come la ruota assuma una forma corrispondente a un’altra figura geometrica se la pedana è rappresentata dalla seconda funzione data (quesito 4)

L2 (5-9 )

Analizza ed interpreta le richieste in maniera parziale, riuscendo a selezionare solo alcuni dei concetti chiave e delle informazioni essenziali, o, pur avendoli individuati tutti, commette qualche errore nell’interpretarne alcuni e nello stabilire i collegamenti. Utilizza parzialmente i

codici matematici grafico-simbolici con lievi inesattezze e/o errori.

L3 (10- 15)

Analizza in modo adeguato la situazione problematica, individuando e interpretando correttamente i concetti chiave, le informazioni e le relazioni tra queste; utilizza con adeguata padronanza i codici matematici grafico- simbolici, nonostante lievi inesattezze.

L4 (16- 18)

Analizza ed interpreta in modo completo e pertinente i concetti chiave, le informazioni essenziali e le relazioni tra queste; utilizza i codici matematici grafico–simbolici con buona padronanza e precisione.

Individuare

Conoscere i concetti ma-

tematici utili alla soluzione. Analizzare possibili strategie risolutive ed individuare la

strategia più adatta.

L1 (0-4 )

Non conosce o conosce solo parzialmente i concetti matematici utili alla soluzione del problema. Non indivi- dua strategie di lavoro o ne individua di non adeguate. Non è in grado di individuare relazioni tra le variabili in gioco. Non si coglie alcuno spunto nell'individuazione di un procedimento risolutivo. Non riesce ad individuare gli strumenti formali opportuni.

• Individua il procedimento per

verificare che la prima funzione data rappresenta il profilo della pedana (quesito 1)

• Individua il procedimento per verificare che la prima funzione data a sinistra e a destra dei punti di non derivabilità abbia tratti del grafico che incidono ortogonalmente (quesito 2)

• Individua il procedimento per verificare tutte le condizioni necessarie sulla forma geometrica della ruota perché la bicicletta possa procedere sulla pedana (quesito 3)

• Individua il procedimento per trovare la forma geometrica della ruota quando la pedana è rappresentata dalla seconda fun- zione data (quesito 4)

L2 (5-1 0)

Conosce superficialmente i concetti matematici utili alla soluzione del problema. Individua strategie di lavoro poco efficaci, talora sviluppandole in modo poco coeren- te; usa con una certa difficoltà le relazioni tra le variabi- li. Non riesce ad impostare correttamente le varie fasi del lavoro. Individua con difficoltà e qualche errore gli strumenti formali opportuni.

L3 (11- 16)

Conosce i concetti matematici utili alla soluzione del problema e sa individuare delle strategie risolutive, anche se non sempre le più adeguate ed efficienti. Dimo- stra di conoscere le procedure consuete e le possibili relazioni tra le variabili che utilizza in modo adeguato. Individua gli strumenti di lavoro formali opportuni.

L4 (17- 21)

Conosce e padroneggia i concetti matematici utili alle soluzione del problema e, attraverso congetture, effettua chiari collegamenti logici. Individua strategie di lavoro adeguate ed efficienti. Utilizza nel modo migliore le relazioni matematiche note. Dimostra padronanza nel- l'impostare le varie fasi di lavoro. Individua con cura e precisione procedure ottimali anche non standard.

Sviluppare il processo

risolutivo

Risolvere la situazione pro- blematica in maniera coeren-

L1 (0-4 )

Non applica le strategie scelte o le applica in maniera non corretta. Non sviluppa il processo risolutivo o lo sviluppa in modo incompleto e/o errato. Non è in grado di utilizzare procedure e/o teoremi o li applica in modo errato e/o con numerosi errori nei calcoli. La soluzione ottenuta non è coerente con il problema.

• Determina gli estremi dell’intervallo di definizione in cui la prima funzione data rappresenta

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plicando le regole ed ese- guendo i calcoli necessari.

L2 (5-1 0)

Applica le strategie scelte in maniera parziale e non sempre appropriata. Sviluppa il processo risolutivo in modo incompleto. Non sempre è in grado di utilizzare procedure e/o teoremi o li applica in modo parzialmente corretto e/o con numerosi errori nei calcoli. La soluzione ottenuta è coerente solo in parte con il problema.

la pedana (quesito 1)

• Esegue calcoli utilizzando le regole matematiche per verificare che la prima funzione data abbia a sinistra e a destra dei punti di non derivabilità i tratti del grafico inci- denti ortogonalmente (quesito 2)

• Esegue calcoli utilizzando le regole matematiche e geometriche per verificare tutte le condizioni necessarie perché la bicicletta possa procedere sulla pedana (quesito 3)

• Esegue calcoli utilizzando le regole matematiche e geometriche per trovare la forma della ruota se a rappresentare la pedana si adotta la seconda funzione data (quesito 4)

L3 (11- 16)

Applica le strategie scelte in maniera corretta pur con qualche imprecisione. Sviluppa il processo risolutivo quasi completamente. È in grado di utilizzare procedure e/o teoremi o regole e li applica quasi sempre in modo corretto e appropriato. Commette qualche errore nei calcoli. La soluzione ottenuta è generalmente coerente con il problema.

L4 (17- 21)

Applica le strategie scelte in maniera corretta supportan- dole anche con l’uso di modelli e/o diagrammi e/o sim- boli. Sviluppa il processo risolutivo in modo analitico, completo, chiaro e corretto. Applica procedure e/o teo- remi o regole in modo corretto e appropriato, con abilità e con spunti di originalità. Esegue i calcoli in modo accurato, la soluzione è ragionevole e coerente con il problema.

Argomentare

Commentare e giustificare

opportunamente la scelta della strategia risolutiva, i passaggi fondamentali del

processo esecutivo e la

coerenza dei risultati al

contesto del problema.

L1 (0-3 )

Non argomenta o argomenta in modo errato la strategia/ procedura risolutiva e la fase di verifica, utilizzando un linguaggio matematico non appropriato o molto impreci- so.

• Argomenta come la prima

funzione data rappresenti il profilo della pedana data la forma geometrica della ruota (quesito 1)

• Argomenta come la seconda funzione data rappresenti il profilo di una pedana (quesito 4) diversa da quella di cui al quesito 1

• Argomenta sulla forma della ruota se a rappresentare la pedana si adotta sia la prima che la seconda funzione data (quesito 2 - 4)

L2 (4-7 )

Argomenta in maniera frammentaria e/o non sempre coerente la strategia/procedura esecutiva o la fase di verifica. Utilizza un linguaggio matematico per lo più appropriato, ma non sempre rigoroso.

L3 (8-1 1)

Argomenta in modo coerente ma incompleto la proce- dura esecutiva e la fase di verifica. Spiega la risposta, ma non le strategie risolutive adottate (o viceversa). Utilizza un linguaggio matematico pertinente ma con qualche incertezza.

L4 (12- 15)

Argomenta in modo coerente, approfondito ed esaustivo tanto le strategie adottate quanto la soluzione ottenuta utilizzando un linguaggio appropriato.

TOTALE

Sezione A: Valutazione PROBLEMA 2

INDICATORI LIV

ELL

O

DESCRITTORI EVIDENZE PU NT I

Comprendere

Analizzare la situazione pro- blematica. Identificare i dati

ed interpretarli. Effettuare gli eventuali collegamenti e ado-

perare i codici grafico-simboli- ci necessari.

L1 (0-4 )

Non comprende le richieste o le recepisce in maniera inesatta o parziale, non riuscendo a riconoscere i concetti chiave e le informazioni essenziali, o, pur avendone individuati alcuni, non li interpreta correttamente. Non stabilisce gli opportuni collegamenti tra le informazioni né utilizza codici grafico- simbolici.

• Ricava le informazioni dal grafico per stabilire in quali punti del suo insieme di definizione la funzione è continua e in

quali è derivabile (quesito 1)

• Comprende come mettere in relazione la forma geometrica del grafico con la probabilità che preso a caso un punto

all’interno del quadrato , esso ricada

in ciascuna delle 3 parti individuate

(quesito 2) • Comprende il significato

di periodicità di una

L2 (5-9 )

Analizza ed interpreta le richieste in maniera parziale, riu- scendo a selezionare solo alcuni dei concetti chiave e delle informazioni essenziali, o, pur avendoli individuati tutti, commette qualche errore nell’interpretarne alcuni e nello stabilire i collegamenti. Utilizza parzialmente i codici mate- matici grafico-simbolici con lievi inesattezze e/o errori.

L3 (10- 15)

Analizza in modo adeguato la situazione problematica, indivi- duando e interpretando correttamente i concetti chiave, le informazioni e le relazioni tra queste; utilizza con adeguata padronanza i codici matematici grafico-simbolici, nonostante lievi inesattezze.

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L4

(16- 18)

Analizza ed interpreta in modo completo e pertinente i concet- ti chiave, le informazioni essenziali e le relazioni tra queste; utilizza i codici matematici grafico–simbolici con buona pa- dronanza e precisione.

funzione (quesito 2)

• Comprende il legame le funzioni f, g ed h (quesito 1)

Individuare

Conoscere i concetti matema-

tici utili alla soluzione. Analiz- zare possibili strategie risoluti- ve ed individuare la strategia

più adatta.

L1 (0-4 )

Non conosce o conosce solo parzialmente i concetti matemati- ci utili alla soluzione del problema. Non individua strategie di lavoro o ne individua di non adeguate. Non è in grado di indi- viduare relazioni tra le variabili in gioco. Non si coglie alcuno spunto nell'individuazione di un procedimento risolutivo. Non riesce ad individuare gli strumenti formali opportuni.

• Individua il procedimento per verificare l’esistenza di un limite (quesito 1)

• Mette in relazione le informazione dedotte dal grafico con le proprietà della funzione f (quesito 1)

• Individua il procedimento

per definire

la probabilità che preso a

caso un punto all’interno

del quadrato , esso ricada

in ciascuna

delle 3 parti individuate (quesito 2) (quesito 3)

• Individua il procedimento per imporre che abbia lo stesso periodo di (quesito 2)

• Conosce il significato geometrico dell’integrale e individua il procedimento per il calcolo del volume del solido generato dalla rotazione attorno all'asse della porzione di piano compresa tra il grafico della funzione nell’inter- vallo [0;3] e l'asse delle (quesito 4)

• Conosce e comprende il significato di probabilità

• Individua il procedimento per determinare anche solo qualitativamente le variazioni (in aumento o in diminuzione) dei 3 valori di probabilità determinati

L2 (5-1 0)

Conosce superficialmente i concetti matematici utili alla solu- zione del problema. Individua strategie di lavoro poco effica- ci, talora sviluppandole in modo poco coerente; usa con una certa difficoltà le relazioni tra le variabili. Non riesce ad im- postare correttamente le varie fasi del lavoro. Individua con difficoltà e qualche errore gli strumenti formali opportuni.

L3 (11- 16)

Conosce i concetti matematici utili alla soluzione del proble- ma e sa individuare delle strategie risolutive, anche se non sempre le più adeguate ed efficienti. Dimostra di individuare le possibili relazioni tra le variabili e di conoscere le procedu- re consuete di soluzione che utilizza in modo adeguato. Indi- vidua gli strumenti di lavoro formali opportuni.

L4 (17- 21)

Conosce e padroneggia i concetti matematici utili alle solu- zione del problema e, attraverso congetture, effettua chiari collegamenti logici. Individua strategie di lavoro adeguate ed efficienti. Utilizza nel modo migliore le relazioni matematiche note. Dimostra padronanza nell'impostare le varie fasi di lavoro. Individua con cura e precisione procedure ottimali anche non standard.

Sviluppare il processo risolu-

tivo

Risolvere la situazione pro- blematica in maniera coerente, completa e corretta, applican-

do le regole ed eseguendo i calcoli necessari.

L1 (0-4 )

Non applica le strategie scelte o le applica in maniera non corretta. Non sviluppa il processo risolutivo o lo sviluppa in modo incompleto e/o errato. Non è in grado di utilizzare pro- cedure e/o teoremi o li applica in modo errato e/o con numero- si errori nei calcoli. La soluzione ottenuta non è coerente con il problema.

• Esegue calcoli utilizzando

le regole matematiche

per rappresentare i grafici delle funzioni richieste (quesito 1)

• Esegue calcoli utilizzando

le regole matematiche per il calcolo dei limiti (quesito 1)

• Esegue calcoli utilizzando

le regole matematiche per determinare in modo che abbia lo stesso periodo di (quesito 2)

• Determina la probabilità che preso a caso un punto all’interno del quadrato , esso ricada in ciascuna delle 3 parti indi- viduate (quesito 2)

L2 (5-1 0)

Applica le strategie scelte in maniera parziale e non sempre appropriata. Sviluppa il processo risolutivo in modo incom- pleto. Non sempre è in grado di utilizzare procedure e/o teo- remi o li applica in modo parzialmente corretto e/o con nume- rosi errori nei calcoli. La soluzione ottenuta è coerente solo in parte con il problema.

L3 (11- 16)

Applica le strategie scelte in maniera corretta pur con qualche imprecisione. Sviluppa il processo risolutivo quasi completa- mente. È in grado di utilizzare procedure e/o teoremi o regole e li applica quasi sempre in modo corretto e appropriato. Commette qualche errore nei calcoli. La soluzione ottenuta è generalmente coerente con il problema.

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L4

(17- 21)

Applica le strategie scelte in maniera corretta supportandole anche con l’uso di modelli e/o diagrammi e/o simboli. Svilup- pa il processo risolutivo in modo analitico, completo, chiaro e corretto. Applica procedure e/o teoremi o regole in modo corretto e appropriato, con abilità e con spunti di originalità. Esegue i calcoli in modo accurato, la soluzione è ragionevole e coerente con il problema.

• Esegue calcoli utilizzando le regole matematiche per determinare il volume del solido generato dalla rotazione attorno all'asse della porzione di piano compresa tra il grafico della funzione nell’intervallo [0;3] e l'asse delle (quesito 4)

Argomentare

Commentare e giustificare

opportunamente la scelta della strategia risolutiva, i passaggi

fondamentali del processo esecutivo e la coerenza dei

risultati al contesto del pro-

blema.

L1 (0-3 )

Non argomenta o argomenta in modo errato la strategia/proce- dura risolutiva e la fase di verifica, utilizzando un linguaggio matematico non appropriato o molto impreciso.

• Argomenta il procedimento adottato per verificare l’esistenza di un limite (quesito 1)

• Argomenta il procedimento per il calcolo della probabilità che preso a caso un punto all’interno del quadrato , esso ricada in ciascuna delle 3 parti individuate

(quesito 2)

• Argomenta il procedimento per determinare in modo che abbia lo stesso periodo di

• Discute, anche con argomentazioni qualitative, le variazioni (in aumento o in diminuzione) dei 3 valori di probabilità determinati (quesito 3)

L2 (4-7 )

Argomenta in maniera frammentaria e/o non sempre coerente la strategia/procedura esecutiva o la fase di verifica. Utilizza un linguaggio matematico per lo più appropriato, ma non sempre rigoroso.

L3 (8-1 1)

Argomenta in modo coerente ma incompleto la procedura esecutiva e la fase di verifica. Spiega la risposta, ma non le strategie risolutive adottate (o viceversa). Utilizza un linguag- gio matematico pertinente ma con qualche incertezza.

L4 (12- 15)

Argomenta in modo coerente, approfondito ed esaustivo tanto le strategie adottate quanto la soluzione ottenuta utilizzando un linguaggio appropriato.

TOTALE

CRITERI

Quesiti

(Valore massimo attribuibile 75/150 = 15x5) P.T.

Q1 Q2 Q 3

Q4 Q5 Q6 Q7 Q8 Q9 Q 10

COMPRENSIONE e CONOSCENZA

Comprensione della richiesta. Conoscenza dei contenuti matematici.

(0-4 )

(0-4 )

(0- 3)

(0-5 )

(0-4 )

(0-4 )

(0-5 )

(0-4 )

(0-3 )

(0- 5)

_

_

_

_

_

_

_

_

_

_

ABILITA' LOGICHE e RISOLUTIVE Abilità di analisi. Uso di linguaggio appropriato. Scelta di strategie risolutive adeguate.

(0-5 )

(0-5 )

(0- 4)

(0-3 )

(0-4 )

(0-4 )

(0-4 )

(0-3 )

(0-5 )

(0- 3)

_

_

_

_

_

_

_

_

_

_

CORRETTEZZA dello SVOLGIMENTO

Correttezza nei calcoli. Correttezza nell'applicazione di Tecniche e Procedure anche grafiche.

(0-3

) (0-3

) (0-

6) (0-4

) (0-5

) (0-3

) (0-4

) (0-5

) (0-4

) (0-

3)

_

_

_

_

_

_

_

_

_

_

ARGOMENTAZIONE

Giustificazione e Commento delle scelte effettuate.

(0-3

) (0-3

) (0-

2) (0-3

) (0-2

) (0-4

) (0-2

) (0-3

) (0-3

) (0-

4)

_

_

_

_

_

_

_

_

_

_

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144

Punteggio totale quesiti

Sezione B: QUESITI (la distribuzione dei punteggi è strettamente correlata al tipo di quesito)

Calcolo del punteggio Totale

PUNTEGGIO SEZIONE A

(PROBLEMA)

PUNTEGGIO SEZIONE B

(QUESITI)

PUNTEGGIO TOTALE

Tabella di conversione dal punteggio grezzo al voto in quindicesimi

Punti 0-4 5-10 11-1

8 19-2

6 27-3

4 35-43 44-53 54-63 64-74 75-85 86-97

98-10 9

110-1 23

124-1 37

138-1 50

Voto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

Voto assegnato /15

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GRIGLIA ATTIVITA’ DI RECUPERO E DI APPROFONDIMENTO

Descrittori Voto

Elaborato in bianco. 1

Conoscenze scarse. Pochissimi esercizi di recupero affrontati, mancata o gravemente errata applicazione delle procedure. Uso scorretto del lessico.

2

Conoscenze scarse. Pochi esercizi di recupero affrontati e contenenti gravi errori logico- procedurali. Uso scor- retto del lessico.

3

Conoscenze frammentarie. Solo circa la metà degli esercizi di recupero affrontati e risolti, errori applicativi diffusi. Uso non sempre corretto del lessico.

4

Conoscenze superficiali o insicure, quasi tutti gli esercizi di recupero affrontati ma non sempre risolti corretta- mente e con imprecisioni diffuse. Uso non sempre corretto del lessico.

5

Conoscenze degli obiettivi minimi complete. Quasi tutti gli esercizi di recupero affrontati e risolti correttamen- te. Solo qualche imprecisione. Uso quasi sempre corretto del lessico.

6

Conoscenze complete. Sicura applicazione in esercizi di recupero e di consolidamento, mancata risoluzione di esercizi di elevata complessità. Uso corretto del lessico

7

Conoscenze complete e approfondite. Sicura applicazione in esercizi di elevata complessità studiati. Mancata risoluzione dei problemi relativi a situazioni nuove. Studio autonomo corretto ma non sempre attento ai detta- gli. Uso corretto del lessico.

8

Conoscenze complete, coordinate e approfondite. Autonomia nello studio e capacità di organizzare le proprie conoscenze per risolvere esercizi non solo di elevata complessità ma anche relative a situazioni non note o non studiate in classe. Uso corretto del lessico.

9/10

La valutazione complessiva stabilita sulla base di: ☒ Conoscenze acquisite ☒ Competenze acquisite ☒ Progressi compiuti ☒ Impegno ☒ Interesse ☒ Partecipazione all’attività didattica ☒ Metodo di studio ☒ Puntualità nelle consegne

☒ Valutazioni riportate nelle diverse verifiche scritte e orali

Strumenti di recupero e approfondimento ☒ Sportello didattico ☒ Corsi di recupero ☒ Recupero in itinere

☒ Potenziamento e approfondimento

Attività di preparazione all’esame di stato

Tipologia prova Tempi

Colloquio orale N°1 Fine anno scolastico

Simulazione seconda prova N° 2 (Maggio-Giugno)

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146

PROGRAMMA SVOLTO

• Logaritmi ed esponenziali (Ripresa e consolidamento ultimo argomento del precedente anno scolastico)

Definizione di logaritmo – Proprietà dei logaritmi – Cambiamento di base – Grafico della funzione logaritmica – Grafico della

funzione esponenziale – Equazioni e disequazioni esponenziali - Equazioni e disequazioni logaritmiche.

• Topologia della retta reale e funzioni

Insiemi numerici – Intervalli ed intorni – Insiemi numerici limitati - Massimo e minimo, estremo superiore ed inferiore di un

insieme numerico – Punti di accumulazione e punti isolati – Funzioni reali di variabile reale: richiami - Dominio e Codominio

di una funzione – Classificazione di una funzione – Funzioni limitate – Massimi e minimi assoluti e relativi - Definizione delle

varie proprietà di una funzione (funzione pari, funzione dispari, funzione crescente, funzione decrescente, funzione periodica) -

Funzione inversa: definizione, proprietà e grafico -Composizione di funzioni − Proprietà caratteristiche e grafico delle princi-

pali funzioni: lineare, potenza, goniometriche, esponenziali, logaritmiche.

• Limiti e continuità delle funzioni

Il concetto di limite - Limite finito di una funzione per x che tende ad un valore finito - Limite finito di una funzione per x che

tende all’infinito – Asintoti orizzontali – Limite infinito di una funzione per x che tende ad un valore finito – Asintoti verticali -

Limite infinito di una funzione per x che tende all’infinito – Limite di una successione - Teoremi generali sui limiti: teorema di

unicità del limite (dim), teorema della permanenza del segno (dim), teoremi del confronto, teorema sul limite del modulo di

una funzione, teorema di esistenza del limite per le funzioni monotone – Funzioni continue e calcolo dei limiti – Continuità

delle funzioni elementari.

• Algebra dei limiti e delle funzioni continue

Teoremi sul calcolo dei limiti: limite della somma algebrica di funzioni – Somma algebrica di funzioni continue - Limite del

prodotto di una funzione costante e del prodotto di due funzioni – Prodotto di funzioni continue - Limite della potenza di una

funzione, limite del reciproco di una funzione - Limite del quoziente di due funzioni – Quoziente di funzioni continue - Limite

della radice di una funzione – Radice e valore assoluto di una funzione continua - Limite di funzioni razionali, intere e fratte –

Continuità delle funzioni inverse – Continuità delle funzioni composte – Limiti notevoli – Forme indeterminate- Infinitesimi e

loro proprietà fondamentali – Confronto tra infinitesimi – Infinitesimi equivalenti – Principio di sostituzione degli infinitesimi –

Principio di eliminazione degli infinitesimi – Infiniti e loro proprietà fondamentali – Confronto tra infiniti – Limiti fondamentali

– Principio di eliminazione degli infiniti.

• Funzioni continue

Discontinuità delle funzioni – Proprietà delle funzioni continue: teorema di esistenza degli zeri, teoremi di Weierstrass e Teore-

ma di Bolzano – Applicazione del metodo di bisezione per la ricerca degli zeri di una funzione.

• Derivata di una funzione

Definizioni e nozioni fondamentali sulle derivate – Rapporto incrementale e suo significato geometrico – Derivata e suo signifi-

cato geometrico – Punti stazionari e casi di non derivabilità – Continuità delle funzioni derivabili – Derivate fondamentali -

Teoremi sul calcolo delle derivate: derivata della somma, del prodotto e del quoziente di funzioni – Derivate delle funzioni

composte – Derivata di f(x)g(x)– Derivata delle funzioni inverse – Derivabilità della funzione inversa – Derivata della funzione

inversa – Derivata delle inverse delle funzioni goniometriche - Derivate di ordine superiore al primo.

• Teoremi sulle funzioni derivabili

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147

Teorema di Rolle –Teorema di Fermat - Teorema di Lagrange e sue conseguenze – Funzioni derivabili crescenti e decrescenti –

Teorema di Cauchy – Teorema di De L’Hôpital e sue applicazioni – Criterio di derivabilità.

• Massimi, minimi, flessi

Definizione di massimo e minimo relativo – Definizione di punto di flesso – Teoremi sui massimi e minimi: condizione necessa-

ria per l’esistenza di un massimo o di un minimo per le funzioni derivabili, criterio sufficiente per l’esistenza di un massimo o di

un minimo – Ricerca dei massimi e dei minimi relativi ed assoluti – Concavità di una curva e ricerca dei punti di flesso – Pro-

blemi di massimo e di minimo.

• Rappresentazione grafica delle funzioni

Asintoti e loro ricerca – Schema generale per lo studio di una funzione – Esempi di studi di funzione – Dal grafico di una fun-

zione a quello della sua derivata e viceversa – Grafici di particolari funzioni composte – Applicazione alle equazioni: molteplici-

tà di un equazioni parametriche.

Si prevede di trattare dopo il 15 maggio i seguenti argomenti:

• Integrali indefiniti

Integrale indefinito – Integrazioni immediate – Integrazione delle funzioni razio a soluzione – Discussioni delle nali fratte –

Integrazione per sostituzione – Integrazione per parti – Integrali di particolari funzioni irrazionali.

• Integrali definiti

Integrale definito di una funzione continua – Proprietà degli integrali definiti –Teorema della Media - La funzione integrale –

Teorema fondamentale del calcolo integrale – Formula fondamentale del calcolo integrale - Area della parte di piano delimitata

da due funzioni – Applicazione degli integrali definiti: volumi dei solidi di rotazione – Integrali impropri.

• Equazioni differenziali

Equazioni differenziali del primo e del secondo ordine e loro applicazioni.

• Calcolo Combinatorio e Probabilità

Disposizioni semplici – Permutazioni semplici –Combinazioni con ripetizione - Disposizione con ripetizione – Permutazioni

con ripetizione – Combinazioni con ripetizione – Coefficienti binomiali – Probabilità totale - Probabilità contraria – Probabilità

condizionata – Dipendenza stocastica e probabilità composta – Formula di Bayes.

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RELAZIONE FINALE DI FISICA A.S. 2017/2018

Classe: 5 sez. B Docente: Prof.ssa Giulia Arcano

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149

Presentazione della classe

Ho seguito la classe dal primo anno di liceo, con una sola interruzione in classe seconda. Ho pertanto

avuto modo di seguirne il processo di formazione quasi in maniera completa e continua. Nel corso del

quinquennio, globalmente, hanno tutti migliorato il loro metodo di studio rendendolo via via più solido

e personale, hanno tutti acquisito un ottimo atteggiamento in tutte le attività proposte dalle lezioni

frontali, alle quali assistono mantenendo la concentrazione, alle partecipate, durante le quali forniscono

contributi significativi, a quelle multimediali, che assistono con vivo interesse, e soprattutto quelle labo-

ratoriali, che hanno prediletto maggiormente. Mentre negli anni precedenti si è lavorato sopratutto al-

l’acquisizione di metodo e linguaggio, lavorando individualmente ma, soprattutto, in gruppo. Quest’an-

no si è cercato di insistere maggiormente sullo sviluppo dell’automa nella produzione scritta cime in

quella orale. Già avviati negli anni precedenti ad interrogassi sui fenomeni naturali e a dare avvio ad una

forma di pensiero speculativo, che attraverso l’esperienza laboratoriale si definiva, hanno in quest’ultimo

anno, completato le loro capacità di problem solving, di analisi, sintesi e di organizzazione del pensiero

in forma organica, transidiciplinare e critica. Soprattutto attraverso lo studio della fisica moderna hanno

ancor più avuto modo di capire il “perché” dei fenomeni naturali, rimandando costantemente a ragioni

di carattere microscopico tutto l’osservabile.

Quest’anno, in attesa, della pubblicazione delle prove ministeriali, hanno svolto anche delle ore

di approfondimento utili a rendere più veloce lo sviluppo del programma. Dopo avere trattato esclusi-

vamente argomenti presenti nel programma ministeriale del quinto anno, accertata l’esclusione della

seconda prova scritta di fisica, si è ripresa la fisica dei fenomeni elettrici e magnetici che sono stati com-

pletati pienamente prima del 15 maggio. Per consentire di completare il loro quadro culturale si dedi-

cherà l’ultima parte dell’anno scolastico alla trattazione della teoria della relatività. Per quanto riguarda le

conoscenze e competenze in uscita esse risultano fermamente consolidate per un gruppo di alunni, che

ha sempre mostrato impegno e partecipazione attivi, interesse vivo per la disciplina, grande maturità e

autonomia nell’applicazione; questi hanno una visione organica, approfondita e ben metabolizzata della

fisica, riuscendo a capire sempre le ragioni di un fenomeno. Hanno ottime capacità di rielaborazione e

di comunicazione dei concetti attraverso l’uso esclusivo del linguaggio specifico. Un secondo gruppo di

alunni presenta conoscenze complete e coordinate, sebbene non sempre approfondite, un’applicazione

corretta dei concetti, anche se limitata a contesti già noti, capacità espositiva adeguata e lineare. Un ter-

zo gruppo infine, mostra difficoltà nella comprensione dei fenomeni tuttavia ne conosce le leggi e le

applicazioni in forma essenziale ma sufficiente.

In ottemperanza a quanto stabilito dal DPR 88 e 89/2010 che prevedono l'obbligo, nel quinto anno, di

insegnare una disciplina non linguistica (DNL) in lingua straniera secondo la metodologia CLIL, sono

stati proposti lezioni sull’induzione elettromagnetica secondo la metodologia CLIL.

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150

DATI DI SINTESI

TIPOLOGIA DELLA CLASSE LIVELLO DELLA CLASSE

RITMO DI LAVORO CLIMA RELAZIONALE

⬜ VIVACE

⬜ TRANQUILLA

V COLLABORATIVA

⬜ PROBLEMATICA

⬜ DEMOTIVATA

⬜ POCO RISPETTOSA DELLE RE-

GOLE

⬜ VIVACE NEI MOMENTI OPERA-

TIVI CHE SEGUONO LE SPIE-

GAZIONI

⬜ ALTO

V MEDIO ALTO

⬜ MEDIO

⬜ MEDIO BASSO

⬜ BASSO

SOSTE-

NUTO

★ REGOLARE

LENTO

V SERENO

⬜ NORMALE

⬜ A VOLTE CONFLITTUA-

LE

⬜ PROBLEMATICO

LIVELLI BASSO MEDIO-BASSO MEDIO MEDIO-ALTO ALTO

%ALUNNI 0% 20% 30% 25% 25%

LEGENDA LIVELLI DI PREPARAZIONE RAGGIUNTA:

Livello alto : conoscenze complete, coordinate, approfondite e ben comprese, applicazione corretta ed auto- noma in ogni situazione anche complessa e diverse dal noto, uso corretto ed ampio del lessico, capacità ottime di analisi, sintesi e di organizzazione delle conoscenze all’interno della disciplina e fra più discipline……………………………………..

Livello medio-alto: conoscenze complete e approfondite, applicazione sicura in ogni situazione nota anche lievemente complessa, uso corretto ed ampio del lessico, buone capacità di analisi, sintesi e di organizzazione delle conoscenze all’interno della disciplina…………………

Livello medio: conoscenze complete ma non sempre approfondite, applicazione corretta in situazioni note e di semplice risoluzione, uso corretto del lessico, analisi e sintesi corrette se guidato…………………

Livello medio- basso: conoscenze superficiali, applicazione incerta in situazioni note e di semplice risoluzione, uso a volte impreciso del lessico, analisi e sintesi insicure seppur guidato. ………………………..

Livello basso : conoscenze scarse, applicazione errata o inesistente, uso scorretto del lessico, nessuna capacità di analisi e sintesi…………………………….

Obiettivi Specifici di Apprendimento Conseguiti

Competenze • Sono in grado di esaminare una situazione fisica formulando ipotesi esplicative attraverso modelli o analogie o

leggi

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151

• Sono in grado di formalizzare matematicamente un problema fisico e applicare gli strumenti matematici e di- sciplinari rilevanti per la loro risoluzione

• Sono in grado di interpretare e/o elaborare dati, anche di natura sperimentale, verificandone la pertinenza al modello scelto

• Sono in grado di descrivere il processo adottato per la soluzione di un problema e di comunicare i risultati ot- tenuti valutandone la coerenza con la situazione problematica proposta.

• Hanno acquisito capacità di confrontare e collegare. • Alcuni sanno trasferire in contesti diversi le conoscenze acquisite. • Sanno collocare storicamente i concetti fondamentali della fisica. • Comprendono ed usano correttamente il linguaggio e il simbolismo fisico per elaborare e comunicare infor-

mazioni, alcuni anche in inglese oltre che in italiano.

Conoscenze • Concetto di campo, casi gravitazionale, elettrostatico, magnetostatico,elettromagnetico, relative forze, flussi e

circuitazioni; • Il fenomeno dell’induzione elettromagnetica; • Le equazioni di Maxwell e le onde elettromagnetiche; • La teoria della relatività; • Cenni di astrofisica • simbologia e linguaggio specifico della disciplina;

▪ Attrezzature dal laboratorio per la sperimentazione termica, ondulatoria, elettrica, magnetica;

• conoscenza dei termini tecnici della micro lingua inglese.

Abilità • Sanno descrivere e interpretare correttamente fenomeni proposti; • Sanno discutere il significato fisico delle leggi studiate; • Sono in grado di effettuare correttamente i calcoli numerici e dimensionali di un problema tratta dalla realtà

fisica studiata; • Sanno comprendere un testo scientifico inglese e una spiegazione in lingua non madre • Sanno adoperare consapevolmente e in modo corretto i metodi, il linguaggio e gli strumenti della fisica; • Sanno cogliere analogie e differenze tra i fenomeni studiati; • Sanno distinguere la realtà dai modelli costruiti per la sua interpretazione; • Sanno collocare storicamente i concetti fondamentali della fisica.

Obiettivi minimi • Conoscere definizioni, leggi fisiche, unità e strumenti di misura. • Applicazione in contesti noti e di semplice esecuzione.

Contenuti svolti Lo svolgimento del programma è stato fortemente condizionato dalla forzata interruzione delle attività didattiche dovuta alle avverse condizioni climatiche del mese di febbraio e a causa delle due settimane

di alternanza scuola-lavoro. Il programma di matematica svolto fino al 15 maggio è dunque il seguente:

Ordine Titolo UDA Periodo orientativo CLIL

OSA 1 GRAVITAZIONE

dalla classica alla mo-

derna

1. Concetto di campo

2. Campo gravitazionale

3. Il Macrocosmo

settembre

ottobre

novembre

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152

OSA 2 TEORIA DELLA

RELATIVITA’

1. Teria della relati- vità ristretta

2. Teoria della rela- tività generale

Dal 15 maggio

OSA 3 ELETTROMAGNE-

TISMO

1.Campo elettrico e fenomeni elettrostatici

novembre/dicembre

2.Corrente elettrica e circuiti in corrente continua

dicembre/gennaio

3. Campo magnetico e fenomeni magnetici

febbraio

4.Induzione elettromagnetica

marzo √

OSA 4 EQUAZIONI DI

MAXWELL E ONDE

ELETTROMAGNE-

TICHE

Le onde elettromagnetiche e la teoria di Maxwell

aprile

OSA 5 FISICA QUANTISTI-

CA

1.Dalla fisica classica alla fisica moderna

non svolto

2.La meccanica

quantistica

Metodologie didattiche

☒ Lezione frontale ☒ Lezione partecipata ☒ Lavoro di gruppo ☒ Discussione guidata ☒ Lavoro differenziato per gruppi di livello. ☒ Lavoro di ricerca e approfondimento ☒ Esercizi applicativi ☒ Attività laboratori ali ☒ Attività multimediali ☒ esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi

☒ CLIL

□ Stage

□ Altro……………………….

Materiali e strumenti

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☒ Libri di testo in adozione: Walker, Fisica - Dalla fisica classica alla fisica moderna, voll.3,4,5 , LINX

□ Atlante geografico e atlante storico

☒ Dispense

□ Videoregistratore

□ Dizionari

□ Materiale audiovisivo ☒ Materiale informatico ☒ Lavagna

☒ LIM

☒ Fotocopie

□ Seminari ☒ Altri libri:

☒ Spazi oltre l’aula: laboratorio di fisica.

Strumenti di osservazione e di verifica

Formative/diagnostiche

☒ Test strutturati e semistrutturati

☒ Domande informali durante la lezione

☒ Controllo del lavoro domestico

☒ Test di comprensione

☒ Esercizi orali, scritti, grafici

☒ Produzione scritto o grafica

Sommative (Scritte: almeno tre per ogni quadrimestre; orali: almeno due per ogni

quadrimestre)

☒ Interrogazioni orali

☒ Prove scritte di diverso tipo

☒ Prove strutturate o semistrutturate

☒ Test di comprensione

☒ Relazioni/ tesine

☒ Esercizi/applicazioni

□ Prove di laboratorio ☒ Applicazioni pratiche

☒ Applicazioni scritto/grafiche

Criteri di Valutazione

La valutazione delle prove scritte ed orali fa riferimento alle griglie stabilite in seno ai rispettivi dipartimenti disciplinari.

GRIGLIA VOTO ORALE

CONOSCEN- ZA

COMPRENSIONE

APPLICAZIONE

ANALISI

SINTESI CAPACITÀ DI

COLLEGAMENTO USO DEL LESSICO

2/ 3

Scarsa o presso-

ché nulla

Commette gravi errori

Non è in grado di applicare formule, processi operativi e

conoscenze

Non è in

grado di effet- tuare alcuna

analisi

Non è in grado di sintetizzare le

conoscenze acquisite

Non è in grado di

effettuare confronti o collegamenti

Non è in grado di

utilizzare il lessico speci-

fico

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154

4

Lacunosa e

frammentaria

Commette errori so-

stanziali nell'interpreta- zione dei concetti

Non è in grado di applicare corretta- mente le nozioni

apprese

Effettua analisi parziale e solo

se guidato

Effettua sintesi

imprecise

Confronta e collega in

modo errato

Usa un lessi- co inesatto e

impreciso

5

Superficiale

Riesce solo se guidato a dare una parziale inter- pretazione di concetti

Applica a semplici

situazioni le nozioni apprese ma con

degli errori

Analizza in modo insicuro

Effettua sintesi non del tutto

precise e corret- te

Non sempre è in

grado di effettuare autonomamente con- fronti o collegamenti

Incorre in qualche

errore nell'u- so del lessico

specifico

6

Completa ma

non approfondi- ta

E' in grado di interpre- tare correttamente, ma non approfonditamente

semplici strutture

Non commette

errori nell'applica- zione delle cono- scenze a semplici

situazioni

Analizza cor- rettamente, se

guidato

Sintetizza cor- rettamente, se

guidato

Effettua semplici

collegamenti in manie- ra corretta

Usa il lessico

specifico, anche se con

qualche imprecisione

7

Completa e coordinata

Riesce ad interpretare correttamente le strut-

ture studiate

Applica le cono-

scenze acquisite in modo corretto

anche a situazioni lievemente comples-

se

Effettua analisi

completa e approfondisce

se guidato

Rivela autono- mia di sintesi, ma con delle

incertezze

E' in grado di effettua-

re autonomamente confronti e collega-

menti corretti

Usa corret- tamente la

terminologia specifica

8

Completa, coor- dinata, appro-

fondita

E' in grado di interpre-

tare correttamente strutture e fenomeni

studiati, anche se com- plessi

Applica corretta-

mente le procedure e le conoscenze a

situazioni, studiate, seppur complesse

Analizza in modo auto-

nomo e corret- to quanto proposto

Organizza autonomamente

e in modo corretto le

conoscenze acquisite

E' in grado di effettua- re confronti e colle- gamenti autonomi,

corretti e approfonditi

Usa corret- tamente un

ampio lessico specifico

9/ 10

Completa, coor- dinata, appro-

fondita

E' in grado di interpre-

tare correttamente quanto studiato e di

proporre ipotesi ragio- nate per la disamina di

situazioni nuove

Applica corretta- mente le procedure e le conoscenze sia a problemi studiati, sia a situazioni nuove

Analizza in modo appro- fondito, cor- retto e auto-

nomo i diversi argomenti proposti

Organizza in modo autono- mo e sicuro le conoscenze

acquisite

Effettua collegamenti inter e pluri-disciplina- ri autonomi e di ampio

respiro

Usa corret- tamente un

ampio lessico specifico

GRIGLIA PROVE SCRITTE

Per le prove scritte organizzate per livelli scelti:

LIVELLO 1 Esercizi e problemi di applicazione diretta delle conoscenze, con calcoli e ragionamenti semplici riferiti a situazioni circoscritte a pochi argomenti e già ampiamente discusse in aula.

Valutazioni da 1 a 6

LIVELLO 2 Esercizi e problemi di applicazione diretta e inversa delle conoscenze, con calcoli e ragionamenti lievemente complessi riferiti a situazioni circoscritte agli argomenti già ampiamente discussi in aula.

Valutazioni da 6 a 7

LIVELLO 3 Esercizi e problemi di applicazione diretta e inversa delle conoscenze, con calcoli e ragionamenti complessi ma già noti.

Valutazioni da 7 a 8

LIVELLO 4 Esercizi e problemi riferiti a situazioni nuove, non già noti, di collegamento all’interno della disciplina o fra discipline diverse, con calcoli e ragionamenti di complessi e auto- nomia di giudizio.

Valutazioni da 8 a 10

L’attribuzione del voto scaturirà dalla somma dei punteggi parziali assegnati ad ogni esercizio e secondo la seguente griglia:

Risposta completa e motivata e ben sintetizza- ta espressa con un linguaggio appropriato.

100% del punteggio

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155

Risposta completa ma non del tutto motivata e sintetizzata espressa con un linguaggio ap- propriato

80 % del punteggio

Risposta completa ma non motivata e con errori di calcolo, espressa con un linguaggio non sempre corretto

60% del punteggio

Risposta incompleta o con errori procedurali oltre che di calcolo, espressa con un linguag- gio non sempre corretto

40% del punteggio

Risposta solo impostata o espressa con un linguaggio non sempre corretto e con errori di calcolo o procedurali

20% del punteggio

Nessuna risposta o solo impostata e con erro- ri logico-procedurali molto gravi.

0% del punteggio

GRIGLIA ATTIVITA’ DI RECUPERO E DI APPROFONDIMENTO

Descrittori Voto

Elaborato in bianco. 1

Conoscenze scarse. Pochissimi esercizi di recupero affrontati, mancata o gravemente errata applicazione delle procedure. Uso scorretto del lessico.

2

Conoscenze scarse. Pochi esercizi di recupero affrontati e contenenti gravi errori logico- procedurali. Uso scorretto del lessico.

3

Conoscenze frammentarie. Solo circa la metà degli esercizi di recupero affrontati e risolti, errori applicativi diffusi. Uso non sempre corretto del lessico.

4

Conoscenze superficiali o insicure, quasi tutti gli esercizi di recupero affrontati ma non sempre risolti cor - rettamente e con imprecisioni diffuse. Uso non sempre corretto del lessico.

5

Conoscenze degli obiettivi minimi complete. Quasi tutti gli esercizi di recupero affrontati e risolti corret- tamente. Solo qualche imprecisione. Uso quasi sempre corretto del lessico.

6

Conoscenze complete. Sicura applicazione in esercizi di recupero e di consolidamento, mancata risoluzione di esercizi di elevata complessità. Uso corretto del lessico

7

Conoscenze complete e approfondite. Sicura applicazione in esercizi di elevata complessità studiati. Man- cata risoluzione dei problemi relativi a situazioni nuove. Studio autonomo corretto ma non sempre attento ai dettagli. Uso corretto del lessico.

8

Conoscenze complete, coordinate e approfondite. Autonomia nello studio e capacità di organizzare le pro- prie conoscenze per risolvere esercizi non solo di elevata complessità ma anche relative a situazioni non note o non studiate in classe. Uso corretto del lessico.

9/10

Griglia per le prove di verifica di acquisizione delle competenze e di simulazione della seconda

prova degli esami di Stato

In essa la distribuzione dei punteggi è calibrata in dipendenza della verifica

Indicatori Livel

lo

Descrittori Evidenze Punt

i

Pun-

teggio

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156

Esaminare la situazio -

Analizza in modo superficialeo frammentario il contesto teorico o sperimentale proposto; dai dati numerici o dalle informazioni non riesce a dedurreil modello o le analogie o la legge che esplicita la situazione problematica; individuanessuna osolo alcune delle grandezze fisiche necessarie.

ne fisica proposta

formulando le ipotesi L1 esplicative attraverso

modelli o analogie o

leggi

Analizza in modo parziale il contesto teorico o

sperimentale proposto; dai dati numerici o dalle informazioni deduce, in parte o in modo

L2 non completamente corretto, il modello o le analogie o la legge che esplicita la situazione

problematica; individuasolo alcune delle gran-

dezze fisiche necessarie.

Analizza in modo completo anche se non

critico il contesto teorico o sperimentale pro- posto; dai dati numerici o dalle informazioni

L3 deduce il modello o le analogie o la legge che esplicita quasi correttamente la situazione

problematica; individuatutte le grandezze

fisiche necessarie.

Analizza in modo completo e critico il conte-

sto teorico o sperimentale proposto; dai dati

L4

numerici o dalle informazioni deduce corret- tamente il modello o le analogie o la legge che

esplicita la situazione problematica; individua-

tuttele grandezze fisiche necessarie.

Individua una formulazione matematica non

Formalizzare situazio- ni problematiche e applicare gli strumenti matematici e discipli -

L1

idonea, in tutto o in parte, a rappresentare il fenomeno fisico, usa un simbolismo solo in parte adeguato, non mette in atto il procedi- mento risolutivo richiesto dal tipo di relazione

nari rilevanti per la matematica individuata.

loro risoluzione

Individua una formulazione matematica par- zialmente idonea a rappresentare il fenomeno

L2

fisico, usa un simbolismo solo in parte adegua- to, mette in atto parte del procedimento

risolutivo richiesto dal tipo di relazione mate-

matica individuata.

Individua una formulazione matematica idonea

a rappresentare il fenomeno fisico anche se

L3

con qualche incertezza, usa un simbolismo adeguato, mette in atto un adeguato proce-

dimento risolutivo richiesto dal tipo di relazio-

ne matematica individuata.

Individua una formulazione matematica idonea

eottimale a rappresentare il fenomeno fisico, usa un simbolismo necessario, mette in atto il

L4 correttoe ottimale procedimento risolutivo richiesto dal tipo di relazione matematica

individuata.

Fornisce una spiegazione sommaria o fram-

Interpretare e/o ela- borare i dati proposti, anche di natura spe- rimentale, verifican- done la pertinenza al

L1

mentaria del significato dei dati o delle infor- mazioni presenti nel testo, non è in grado di riunire gli elementi acquisiti al fine di delinea- re una struttura organizzata e coerente alla situazione problematica proposta.

modelloscelto

Fornisce una spiegazione parzialmente corret- ta del significato dei dati o delle informazioni

L2

presenti nel testo, è in grado solo parzialmen- te di riunire gli elementi acquisiti al fine di

delineare una struttura organizzata e coerente

alla situazione problematica proposta.

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)

157

L3

Fornisce una spiegazione corretta del significa- to dei dati o delle informazioni presenti nel testo, è in grado di riunire gli elementi acquisi- ti al fine di delineare una struttura organizzata e coerente alla situazione problematica propo- sta, anche se con qualche incertezza.

L4

Fornisce una spiegazione corretta ed esaustiva del significato dei dati o delle informazioni presenti nel testo, è in grado, in modo critico ed ottimale, di riunire gli elementi acquisiti al fine di delineare una struttura organizzata e coerente alla situazione problematica propo- sta.

Descrivere il processo

Giustifica in modo confusoe frammentato le scelte fatte sia per la definizione del modello o delle analogie o della legge, sia per il processo risolutivo adottato; comunica con linguaggio scientificamente non adeguato le soluzioni ottenute di cui non riesce a valutare la coeren- za con la situazione problematica; non formula

giudizi di valore e di merito complessivamente sulla soluzione del problema.

risolutivo adottato e

comunicare i risultati

ottenuti valutandone L1 la coerenza con la

situazione problema-

tica proposta

Giustifica in modo parziale le scelte fatte sia

per la definizione del modello o delle analogie o della legge, sia per il processo risolutivo adottato; comunica con linguaggio scientifica - L2 mente non adeguato le soluzioni ottenute di cui riesce a valutare solo in parte la coerenza con la situazione problematica; formula giudizi molto sommari di valore e di merito comples-

sivamente sulla soluzione del problema.

Giustifica in modo completo le scelte fatte sia

per la definizione del modello o delle analogie o della legge, sia per il processo risolutivo adottato; comunica con linguaggio scientifica -

L3

mente adeguato anche se con qualche incer- tezza le soluzioni ottenute di cui riesce a

valutare la coerenza con la situazione proble- matica; formula giudizi un po’ sommari di valore e di merito complessivamente sulla

soluzione del problema.

Giustifica in modo completo ed esauriente le

scelte fatte sia per la definizione del modello o delle analogie o della legge, sia per il processo risolutivo adottato; comunica con linguaggio

L4

scientificamente corretto le soluzioni ottenute di cui riesce a valutare completamente la

coerenza con la situazione problematica; for- mula correttamente ed esaustivamente giudi - zi di valore e di merito complessivamente sulla

soluzione del problema.

TOTALE

Indicatori

Quesiti

(Valore massimo attribuibile 75/150 = 25x3)

Q1

Q2

Q3

Q4

Q5

Q6

Punteggio

sez. B

COMPRENSIONE e CONOSCENZA

Comprende la richiesta.

Conosce i contenuti.

(0-6) (0-6) (0-7) (0-6) (0-7) (0-6)

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ABILITA' LOGICHE e RISOLUTIVE

È in grado di separare gli elementi dell’esercizio evidenziandone i rapporti. Usa un linguaggio appropriato. Sceglie strategie risolutive adeguate.

(0-6)

(0-6)

(0-3)

(0-6)

(0-6)

(0-7)

CORRETTEZZA dello SVOLGIMENTO

Esegue calcoli corretti.

Applica Tecniche e Procedure, anche grafiche, corrette.

(0-6) (0-4) (0-6) (0-7) (0-6) (0-6)

ARGOMENTAZIONE

Giustifica e Commenta le scelte effettuate.

(0-3) (0-4) (0-4) (0-3) (0-3) (0-3)

VALUTAZIONE

Formula autonomamente giudizi critici di valore e di metodo.

(0-4) (0-5) (0-5) (0-3) (0-3) (0-3)

Punteggio totale quesito

Calcolo del punteggio Totale

PUNTEGGIO SEZIONE A(PROBLEMA) PUNTEGGIO SEZIONE B(QUESITI) PUNTEGGIO TOTALE

Punteggio To-

tale

0-4

5-10

11-1

8

19-2

6

27-3

4

35-4

3

44-5

3

54-6

3

64-7

4

75-8

5

86-9

7

98-1

09

110-

123

124-

137

138-

150

Voto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

Tabella di conversione dal punteggio grezzo al voto in quindicesimi

La valutazione complessiva terrà conto di:

☒ Conoscenze acquisite ☒ Competenze acquisite ☒ Progressi compiuti ☒ Impegno ☒ Interesse ☒ Partecipazione all’attività didattica ☒ Metodo di studio ☒ Puntualità nelle consegne

☒ Valutazioni riportate nelle diverse verifiche scritte e orali

Interventi di recupero e approfondimento □ Corsi di recupero

□ Recupero in itinere

□ Approfondimento pomeridiano

Attività di preparazione all’esame di Stato

Tipologia prova Tempi

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Simulazione del colloquio 1ª all’inizio dell’a.s.

2ª al termine del I quadrimestre

3ª al termine dell’a.s.

Simulazione della seconda prova non svolta

Simulazione della terza prova 2

PROGRAMMA SVOLTO

OSA 1: GRAVITAZIONE dalla visione classica alla moderna

UDA 1.1 CONCETTO DI CAMPO

1. Le quattro forze fondamentali della natura.

2. Il concetto di campo e distinzione con il concetto di azione a distanza. Presentazione generale

del campo gravitazionale ed elettrico. Le linee di flusso come strumento di rappresentazione dei

campi.

3. Laboratorio: le linee del campo magnetico generato da una barretta magnetica.

4. Relazioni fra i moduli dei campi e le loro forze.

5. Rappresentazione di campi radiali, uniformi e dipolari.

6. Conservatività dei campi. Le energie potenziali e i potenziali.

7. Relazioni fra campo, forza, U, V, lavoro e circuitazione.

8. Il flusso di un campo attraverso una superficie e la circuitazione di un campo attraverso una li-

nea chiusa. Il concetto di campo e distinzione con il concetto di azione a distanza.

UDA 1.2 CAMPO GRAVITAZIONALE

9. Il campo gravitazionale generato da una massa puntiforme e da una massa sferica.

10. La legge di gravitazione universale. La determinazione della costante G e l’esperimento della

bilancia di torsione.

11. La conservativi del campo gravitazionale.

12. L’energia potenziale gravitazionale. La conservazione dell’energia meccanica in un campo gravi-

tazionale. La velocità di fuga.

13. Il moto di masse in un campo gravitazionale. Le leggi di Keplero. Il moto dei satelliti.

UDA 1.3 IL MACROCOSMO

14. Le unità di misura cosmiche: unità astronomica, anno luce,parsec.

15. L’Universo su grande scala e il Principio Cosmologico.

16. Gli effetti della relatività generale nella interpretazione dell’universo: la deflessione della luce, la

curvatura dello spazio-tempo, i buchi neri, le onde gravitazionali.

17. L’effetto Doppler relativistico.

18. Il red-shift delle onde elettromagnetiche.

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19. La legge di Hubble.

20. Il fattore di scala.

21. Il Big Bang e la teoria dell’espansione dell’Universo.

22. La radiazione cosmica di fondo.

23. Il futuro dell’Universo.

OSA 3:ELETTROMAGNETISMO

UDA 3.1: CAMPO ELETTRICO E I FENOMENI ELETTROSTATICI

1. Esperimenti in laboratorio di elettrostatica

2. Le cariche elettriche, l’entità di carica della carica fondamentale(l’elettrone).

3. Il principio di conservazione della carica e elettrica e quello di quantizzazione.

4. Isolanti, conduttori, semiconduttori e superconduttori.

5. Elettrizzazione per strofinio, per induzione, per conduzione;

6. la triboelettricità, la polarizzazione, gli elettroni di conduzione;

7. La legge di Coulomb e le analogie e differenze con quella di Newton.

8. Confronto fra le costanti K e G.

9. Le caratteristiche del campo elettrico e le relazione con la forza elettrica,

10. Le linee di campo e le diverse configurazioni elettrostatiche attraverso queste;

11. Dimostrazione la conservativi della forza elettrica,

12. La circuitazione del campo elettrico ;.

13. L’energia potenziale elettrica e il potenziale elettrico in un punto del campo rispetto a un altro.

14. Le unità di misura della d.d.p.

15. Le relazioni fra forza e energia elettrica, fra campo e potenziale elettrico, fra energia potenziale,

potenziale e lavoro elettrico.

16. Il principio di sovrapposizione della forza elettrostatica, del campo elettrico, dell’energia poten-

ziale elettrica e del potenziale elettrico.

17. Il concetto di flusso;

18. Il teorema di Gauss per il campo elettrico;

19. Modulo, direzione e verso dei campi generati da corpi carichi di diversa forma geometrica: sfera,

lamina, condensatore;

20. Le superficie equipotenziale e il comportamento che hanno in relazione al campo elettrico;

21. Conduttori ideali, il teorema di Coulomb ;

22. Condensatori, capacità, energia immagazzianta.

UDA 3.2 CORRENTE ELETTRICA E CIRCUITI IN CORRENTE CONTINUA

1. La differenza di potenziale e il moto delle cariche elettriche.

2. La corrente elettrica nei solidi.

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3. La forza elettromotrice.

4. La resistenza elettrica e le leggi di Ohm.

5. Conduttori, semiconduttori e superconduttori.

6. I circuiti elettrici in corrente continua: Prima e seconda legge di Kirchhoff, resistenze e conden-

satori in serie ed in parallelo.

7. L’energia e la potenza elettrica. L’effetto Joule.

UDA 3.3 I FENOMENI MAGNETICI

1. I magneti e i poli magnetici. Il campo magnetico

2. Forze magnetiche e fonti di campi magnetici.

3. Gli esperimenti di Ampère, di Oersted, di Faraday, i campi magnetici delle correnti, l’interazione

magnete – corrente e corrente – corrente.

4. La forza di Lorentz.

5. Il campo di induzione magnetica.

6. Campo magnetico generato da un filo rettilineo percorso da corrente.

7. Campo magnetico generato da una spira circolare percorsa da corrente.

8. Azione di un campo magnetico su una spira percorsa da corrente.

9. Il flusso del campo magnetico.

10. La circuitazione del campo magnetico e il teorema della circuitazione di Ampère.

11. Campo magnetico generato da un solenoide.

12. Moto di cariche in un campo magnetico

13. Il magnetismo della materia

UDA 3.4: I FENOMENI ELETTROMAGNETICI (IN CLIL)

1. Le esperienze di Faraday e le correnti indotte.

2. La legge di Faraday-Neumann e la legge di Lenz.

3. La corrente di spostamento.

4. Le equazioni di Maxwell.

5. Le onde elettromagnetiche

6. Produzione e ricezione delle onde elettromagnetiche.

7. Lo spettro elettromagnetico.

8. La polarizzazione.

DOPO IL 15 MAGGIO

OSA 2: LA TEORIA DELLA RELATIVITA’

1. Struttura della teoria della relatività e ambiti di applicazione di quella ristretta e di quella genera-

le.

2. I due postulati della relatività.

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3. La relatività del tempo e la dilatazione degli intervalli temporali.

4. La relatività delle lunghezze e la contrazione delle lunghezze.

5. Le trasformazioni di Lorentz.

6. La composizione relativistica delle velocità.

7. L’effetto Doppler.

8. Lo spazio-tempo e gli invariati relativistici.

9. Quantità di moto relativistica

10. Energia relativistica.

11. Il principio di equivalenza debole e quello forte.

12. Paradossi relativistici.

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RELAZIONE FINALE DI SCIENZE NATURA- LI CHIMICA E GEOGRAFIA

A.S. 2017/2018

Classe 5 sez. B Docente: Prof.ssa Silvana Cappiello

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Presentazione della classe

La classe 5B è formata da 22 alunni, in parte del luogo e in parte provenienti dai paesi limitrofi. Sono ragazzi vivaci, per lo più dotati di apprezzabili capacità, hanno sempre presentato un comportamento corretto e rispetto- so nei confronti dell’insegnante e dei compagni e hanno frequentato con regolarità le lezioni La classe si è pre- sentata poco omogenea per quanto riguarda l’interesse per la disciplina, la partecipazione all’attività didattica, la disponibilità all’impegno e il profitto. Un gruppo di alunni si è distinto per l’interesse mostrato per gli argomenti di biochimica e geologia e per le problematiche ad esse connesse, per lo studio consapevole e razionale, per l’im- pegno assiduo e per gli ottimi risultati conseguiti. Un secondo gruppo di alunni ha conseguito una preparazione soddisfacente per l’impegno regolare e responsabile. Alcuni elementi, pur mostrando interesse per gli argomenti di scienze, hanno conseguito risultati solo sufficienti o per le difficoltà incontrate nello studio della materia o per la superficialità evidenziata nella rielaborazione dei contenuti proposti. Tutti gli alunni, comunque, si sono impe- gnati proficuamente in tutti i progetti proposti. Il programma è stato svolto in maniera soddisfacente.

TIPOLOGIA DELLA CLASSE

LIVELLO DELLA CLASSE

RITMO DI LAVO- RO

CLIMA RELAZIO- NALE

VIVACE, COLLABORATIVA,

RISPETTOSA DELLE RE-

GOLE

MEDIO ALTO

SOSTENUTO PER AL-

CUNI, LENTO PER AL-

TRI

SERENO

LIVELLI BASSO MEDIO-BASSO MEDIO MEDIO-ALTO ALTO

ALUNNI 5 6 5 6

LEGENDA LIVELLI DI PREPARAZIONE RAGGIUNTA(sono proposte, ognuno le modifichi a piacimento):

Livello alto :conoscenze complete, coordinate, approfondite e ben comprese, applicazione corretta ed auto- noma in ogni situazione anche complessa e diverse dal noto, uso corretto ed ampio del lessico, capacità ottime di analisi, sintesi e di organizzazione delle conoscenze all’interno della disciplina e fra più discipline……………………………………..

Livello medio-alto: conoscenze complete e approfondite, applicazione sicura in ogni situazione nota anche lievemente complessa, uso corretto ed ampio del lessico, buone capacità di analisi, sintesi e di organizzazione delle conoscenze all’interno della disciplina…………………

Livello medio: conoscenze complete ma non sempre approfondite, applicazione corretta in situazioni note e di semplice risoluzione, uso corretto del lessico, analisi e sintesi corrette se guidato…………………

Livello medio- basso: conoscenze superficiali, applicazione incerta in situazioni note e di semplice risoluzione, uso a volte impreciso del lessico, analisi e sintesi insicure seppur guidato. ………………………..

Livellobasso : conoscenze scarse, applicazione errata o inesistente, uso scorretto del lessico, nessuna capacità di analisi e sintesi…………………………….

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Obiettivi conseguiti

Conoscenza

- Conoscenza delle caratteristiche del carbonio, degli idrocarburi e dei composti organici - Conoscenza delle molecole che compongono la materia vivente - Conoscenza dei flussi di energia nei viventi - Conoscenza delle trasformazioni chimiche all’interno della cellula e dei meccanismi di controllo delle attività

metaboliche - Conoscenza della molecola dell’eredità biologica - Conoscenza della tecnologia del DNA ricombinante - Conoscenza delle applicazioni e delle potenzialità delle biotecnologie - Conoscenza delle teorie che spiegano le trasformazioni della litosfera: teoria della deriva dei continenti e tet-

tonica a zolle

Competenze/Abilità

- Saper utilizzare, in riferimento all’ambito chimico, biologico e geologico i comuni strumenti della comunica- zione orale e scritta

- Saper leggere, interpretare e costruire formule, schemi, grafici e tabelle - Saper utilizzare apparecchiare di laboratorio e allestire semplici esperimenti - Saper classificare sostanze e fenomeni secondo criteri concordati - Comprendere la funzione e la relatività dei modelli - Individuare gli aspetti energetici e dinamici che accompagnano i processi di trasformazione negli organismi

viventi - Saper osservare, misurare, raccogliere dati, formulare ipotesi e verificarle - Saper utilizzare conoscenze, leggi, teorie e modelli per spiegare, interpretare e prevedere la natura delle so-

stanze e il loro comportamento nelle trasformazioni chimiche - Valutare autonomamente l’impatto delle innovazioni tecnologiche in ambito biologico - Individuare e riconoscere strutture geologiche - Individuare i processi fondamentali della dinamica terrestre e le loro connessioni - Comprendere i limiti dei modelli interpretativi di fenomeni complessi - Saper rilevare il ruolo delle rocce come testimonianza dei processi chimici, fisici e biologici attraverso i quali

si è evoluta la Terra - Capacità di riconoscere il carattere dinamico delle scienze della Terra che si sono evolute in base a reiterate

verifiche e revisioni, anche in relazione al progredire delle metodologie e delle tecniche di indagine - Comprendere l’influenza dei fenomeni geologici sullo sviluppo storico, sociale ed economico delle comunità

umane - Capacità di individuare i rapporti che intercorrono tra le scienze della Terra e le altre scienze sperimentali

Contenuti svolti

Ordine Titolo

UDA 1 Gli equilibri chimici in soluzione

UDA 2 Il carbonio e gli idrocarburi

UDA 3 I derivati funzionali degli idrocarburi e i biomateriali

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UDA 4 Le biomolecole: i carboidrati, i lipidi, le proteine e gli en-

zimi, gli acidi nucleici

UDA 5 Il DNA ricombinante e le biotecnologie

UDA 6 La genomica e le applicazioni dell’ingegneria genetica

UDA 7 La dinamica terrestre: teoria della deriva dei continenti e

teoria dell’espansione dei fondali oceanici

UDA 8 La teoria della tettonica a placche e l’orogenesi

UDA 9 L’atmosfera

Metodologie didattiche

Lezione frontale Lezione partecipata Lavoro di gruppo Discussione guidata Lavoro di ricerca e approfondimento Attività laboratoriali

Materiali e strumenti

Libri di testo in adozione Videoregistratore Dizionari Materiale audiovisivo Lavagna Fotocopie

Strumenti di osservazione e di verifica

Formative/diagnostiche

⬜ Test strutturati e semistrutturati

⬜ Domande informali durante la lezione

⬜ Controllo del lavoro domestico

⬜ Test di comprensione

⬜ Esercizi orali, scritti, grafici

Sommative (Scritte: quadrimestre)

N° 3 per ogni quadrimestre; orali: N° 3 per ogni

⬜ ⬜ ⬜ ⬜ ⬜

⬜ ⬜ ⬜ ⬜ ⬜

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⬜ Interrogazioni orali

⬜ Prove scritte di diverso tipo

⬜ Prove strutturate o semistrutturate

⬜ Test di comprensione

⬜ Relazioni/ tesine

⬜ Prove di laboratorio

Criteri di Valutazione

La valutazione delle prove scritte ed orali fa riferimento alle griglie stabilite in seno ai rispettivi dipartimenti disci- plinari.

GRIGLIA VOTO ORALE/SCRITTO

I voti faranno riferimento ad una scala numerica compresa tra l’uno e il dieci e saranno corrispondenti ai seguenti livelli di conoscenza:

• Prova gravemente insufficiente (fino a 3) L’alunno dimostra di non conoscere nessuno degli argomenti oggetto della prova.

• Prova insufficiente (4) L’alunno dimostra una conoscenza frammentaria dei contenuti e utilizza un linguaggio poco chiaro.

• Prova mediocre (5) L’alunno dimostra una conoscenza parziale e superficiale dei contenuti e l’esposizione non sempre è li- neare.

• Prova sufficiente (6) Conoscenza essenziale e articolata dei contenuti e esposizione abbastanza lineare.

• Prova discreta (7) Conoscenza ed esposizione chiara, ordinata ed articolata dei contenuti.

• Prova buona(8) Conoscenza approfondita ed organizzata dei contenuti in ordinati schemi espositivi.

• Prova ottima(9) Conoscenza approfondita e criticamente rielaborata dei contenuti, esposizione chiara in ordinati schemi espositivi, linguaggio fluido e appropriato nel lessico.

• Prova eccellente(10) Profonda padronanza dei contenuti, delle tecniche e dei metodi della disciplina, autonomia nella gestione del lavoro.

PROGRAMMA DI CHIMICA E SCIENZE DELLA TERRA svolto fino14/5/2018

Anno scolastico 2017/2018

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Classe 5 B

SCIENZE DELLA TERRA

La dinamica terrestre • Le teorie fissiste • La teoria della deriva dei continenti • La morfologia dei fondali oceanici • Il paleomagnetismo • L’espansione dei fondali oceanici • La struttura delle dorsali

Tettonica a placche e orogenesi • La teoria della tettonica a placche • Le placche e i margini di placca • La formazione degli oceani • L’ orogenesi • La struttura dei continenti

L’atmosfera: • La composizione dell’atmosfera • La struttura dell’atmosfera struttura • Il bilancio termico • La temperatura dell’atmosfera • La pressione atmosferica • I venti

CHIMICA ORGANICA, BIOCHIMICA E BIOTECNOLOGIE

Gli equilibri chimici in soluzione

• Le soluzioni • Le teorie per gli acidi e le basi • L’autoionizzazione dell’acqua e la misura dell’acidità delle soluzioni • Il pH

La chimica del carbonio • Il carbonio nei composti organici • La classificazione dei composti organici • I meccanismi delle reazioni organiche • Le principali classi delle reazioni organiche • L’isomeria

Gli idrocarburi • Gli alcani • Gli idrocarburi insaturi • Gli idrocarburi aliciclici • Gli idrocarburi aromatici

I derivati funzionali degli idrocarburi (appunti)

• Alogenuri alchilici • Alcoli, fenoli e eteri • Aldeidi e chetoni

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• Acidi carbossilici e derivati degli acidi carbossilici

• Le ammine

I biomateriali (appunti)

Le biomolecole • Carboidrati • Lipidi • Proteine • Acidi nucleici

Il DNA ricombinante e le biotecnologie • La tecnologia del DNA ricombinante • Le mappe di restrizione • L’amplificazione del DNA • L’organizzazione dei geni in “librerie”

PROGRAMMA DI CHIMICA E SCIENZE DELLA TERRA da svolgere

• La genomica e le applicazioni dell’ingegneria genetica

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RELAZIONE FINALE DI DISEGNO E STORIA DELL’ARTE

A.S. 2017/2018

Classe: QUINTA sez. B Docente: Prof. Rachele Porrazzo

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)

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Presentazione della classe

Sono stata per questi allievi l’insegnante di Disegno e Storia dell’Arte dal loro esordio nel primo liceo per tutto il corso degli studi, fino ad oggi. La classe è stata sempre caratterizzata da un clima positi- vo, con diverse figure trainanti che grazie al particolare interesse per la disciplina, alla disponibilità e alle eccezionali capacità organizzative sono riusciti ad ottenere risultati lusinghieri anche nell’ambito di attività extracurriculari, che ha dato loro la possibilità di mettere in evidenza gli aspetti più variega- ti della loro individualità. Tutti gli alunni, nelle diverse situazioni, hanno mantenuto un comportamento corretto, dimostrando senso di responsabilità, attenzione, impegno e disponibilità al dialogo educativo, contribuendo a creare un clima di serenità e di collaborazione, cosa che, congiuntamente alla continuità, ha costituito l'elemento base per l'organizzazione di un lavoro proficuo nella disciplina. Il giudizio è perciò positivo riguardo alle potenzialità intrinseche che si sono espresse nel corso dell’ anno, con capacità di rielaborazione individuale, buone capacità logiche e senso critico. Gli alunni hanno sempre mostrato interesse per la disciplina, anche se in maniera diversificata. Nella classe bisogna distinguere sostanzialmente due macro gruppi prevalenti: uno formato da alunni che si sono sempre impegnati in maniera proficua, approfondendo gli argomenti trattati con ricerche personali che hanno permesso di ottenere eccellenti risultati, un altro che ha studiato in maniera comunque efficace ed ha conseguito risultati ottimi; qualche elemento presenta invece una preparazione in ogni caso più che sufficiente o discreta. Solo qualche studente, più svantaggiato e inizialmente in possesso di prerequisiti culturali più deboli, con un metodo di lavoro poco autonomo e indipenden- te, nel tempo ha raggiunto gli obiettivi essenziali previsti dalla programmazione di classe. Gli obiettivi programmati sono stati ampiamente raggiunti da tutto il gruppo classe. La proposta dei contenuti è avvenuta mediante lezioni frontali, secondo il criterio cronologico, cer- cando di favorire i collegamenti interdisciplinari. Premesso che l’interpretazione dell’opera d’arte ha sempre margini molto ampi, non si è mai proce- duto in termini dogmatici, privilegiando la problematizzazione degli elementi di maggior criticità. E’ stata fatta una selezione di opere particolarmente significative presenti sul testo in adozione. Nell’ambito dell’insegnamento di Disegno e Storia dell’Arte i peculiari caratteri delle due discipline si fondono esaltandosi reciprocamente. Pertanto, i risultati del Corso, devono intendersi strettamente correlati. L’obiettivo dello studio del Disegno è stato quello di fornire, oltre agli strumenti per la pratica opera- tiva, le conoscenze necessarie per la lettura critica delle immagini e di insegnare a pensare in termini di linguaggio visivo. La disciplina è stata studiata a più livelli: linguaggio, tecnica, espressione. Questo perché disegnare significa anche concretizzare, rendere manifesto un linguaggio naturale e primario, quale appunto il linguaggio delle immagini. Lo studio del Disegno ha quindi compreso anche lo stu- dio del linguaggio visivo, perché per “far vedere” qualcosa è necessario sapere “come“ si vede.

DATI DI SINTESI

TIPOLOGIA DELLA CLASSE

LIVELLO DELLA CLASSE

RITMO DI LAVO- RO

CLIMA RELAZIONA- LE

⬜ VIVACE

⬜ TRANQUILLA

⬜ COLLABORATIVA

⬜ PROBLEMATICA

⬜ DEMOTIVATA

⬜ POCO RISPETTOSA DELLE REGOLE

⬜ VIVACE NEI MOMENTI

OPERATIVI CHE SEGUONO

LE SPIEGAZIONI

⬜ ALTO

⬜ MEDIO ALTO

⬜ MEDIO

⬜ MEDIO BASSO

⬜ BASSO

⬜ SOSTENUTO

⬜ REGOLARE

⬜ LENTO

⬜ SERENO

⬜ A VOLTE CONFLIT- TUALE

⬜ PROBLEMATICO

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LIVELLI BASSO MEDIO-BAS- SO

MEDIO MEDIO-ALTO ALTO

% ALUNNI 30 % 40 % 30 %

LEGENDA LIVELLI DI PREPARAZIONE RAGGIUNTA:

Livello alto : conoscenze complete, coordinate, approfondite e ben comprese, applicazione corretta ed autonoma in ogni situazione anche complessa e diverse dal noto, uso corretto ed ampio del lessico, capacità ottime di analisi, sintesi e di organizzazione delle conoscenze all’interno della disciplina e fra più discipline……………………………………..

Livello medio-alto: conoscenze complete e approfondite, applicazione sicura in ogni situazione nota anche lievemente complessa, uso corretto ed ampio del lessico, buone capacità di analisi, sintesi e di organizzazione delle conoscenze all’interno della disciplina…………………

Livello medio: conoscenze complete ma non sempre approfondite, applicazione corretta in situazioni note e di semplice risoluzione, uso corretto del lessico, analisi e sintesi corrette se guidato…………………

Livello medio- basso: conoscenze superficiali, applicazione incerta in situazioni note e di semplice risoluzione, uso a volte impreciso del lessico, analisi e sintesi insicure seppur guidato. ………………………..

Livello basso : conoscenze scarse, applicazione errata o inesistente, uso scorretto del lessico, nessuna capacità di analisi e sintesi…………………………….

Obiettivi conseguiti

La sottoscritta ha improntato il lavoro privilegiando la lezione frontale e il lavoro individuale e di grup- po. Nei limiti del possibile si è cercato di cogliere collegamenti interdisciplinari, in modo particolare con le materie umanistiche. Per quanto riguarda i criteri di organizzazione della materia e di scansione temporale, il programma è stato articolato in Moduli suddivisi in Unità Didattiche. Ciascuna di esse, costituita da lezioni omogenee per argomento e/o periodo storico e da esercitazioni scritte o colloqui orali ad esse legate, si è svolta in un periodo commisurato alla complessità degli argomenti ed all’interesse ed alla partecipazione dimo- strate dalla classe. Gli allievi hanno raggiunto un livello mediamente discreto, sia per quanto riguarda l’impegno, che le conoscenze e le competenze acquisite, in alcuni casi il livello è ottimo. Gli obiettivi prefissati nella pro- grammazione iniziale sono stati raggiunti. Il programma è stato svolto, privilegiando lo studio della Sto- ria dell’Arte e il disegno geometrico e a mano libera.

Contenuti svolti

Non sono stati strettamente rispettati i tempi previsti, ma il programma è stato generalmente svolto.

Ordine Titolo del modulo

Modulo 1 Post-impressionismo

Modulo 2 Architettura degli ingegneri Art Nouveau, Stile Liberty e Secessione

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Modulo 3 Le avanguardie storiche

Modulo 4 Il Razionalismo in architettura Bauhaus Razionalismo Architettura organica Architettura italiana tra le due guerre

Modulo 1 dis. Le proiezioni prospettiche

Modulo 2 dis. Analisi dell’ambiente costruttivo

Metodologie didattiche: Lezione frontale, lavoro individuale e di gruppo. Si sono trattati di ogni periodo i caratteri generali e più significativi. Piuttosto che fornire una ca- sistica completa ma inerte di opere ed autori, si è preferito svolgere analisi d’opera su autori ed opere più rappresentative, non tralasciando, ove possibile, i collegamenti con altre discipline.

Esercizi applicativi Attività laboratoriali Attività multimediali esercizio di lettura, analisi

Materiali e strumenti

Gli alunni sono stati abituati all’analisi delle opere, avendo sempre il riscontro delle immagini, attraverso l’uso del proprio libro di testo.

Libri di testo in adozione: Materiale audiovisivo Materiale informatico Lavagna Fotocopie Spazi oltre l’aula: Aula Disegno e LIM

Strumenti di osservazione e di verifica

Interrogazioni tradizionali, interventi dal posto, colloqui con la classe, questionari, prove struttura- te, produzione di disegno geometrico e a mano libera.

Formative/diagnostiche

⬜ Test strutturati e semistrutturati

⬜ Domande informali durante la lezione

⬜ Controllo del lavoro domestico

⬜ Test di comprensione

⬜ Esercizi orali, scritti, grafici

⬜ Produzione scritto o grafica

Sommative (Scritte: N° 2 per ogni quadrimestre; orali: N° 2 per ogni quadrimestre)

⬜ ⬜ ⬜

⬜ ⬜ ⬜ ⬜ ⬜

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⬜ Interrogazioni orali

⬜ Prove scritte di diverso tipo

⬜ Prove strutturate o semistrutturate

⬜ Test di comprensione

⬜ Relazioni/ tesine

⬜ Esercizi/applicazioni

⬜ Applicazioni pratiche

⬜ Applicazioni scritto/grafiche

Criteri di Valutazione La valutazione delle prove scritte ed orali fa riferimento alle griglie stabilite in seno ai rispettivi diparti- menti disciplinari. Per il conseguimento della sufficienza si è tenuto conto del livello di partenza della classe, della parteci- pazione al dialogo educativo, della produzione del lavoro assegnato, nonché della correttezza formale ed espositiva dei contenuti.

a) Verifiche scritte o grafiche. Ogni prova è stata strutturata utilizzando una o più delle se- guenti tipologie:

- trattazione sintetica degli argomenti - quesiti a risposta multipla - produzione di elaborati di disegno geometrico, a schizzo e a mano libera - esercitazioni alla lavagna

Alla formulazione del giudizio globale di ciascun allievo hanno concorso: i risultati conseguiti in ciascuna prova di verifica formativa e sommativa, l'interesse, l'impegno e l'applicazione mostrati nel- le attività svolte in classe e a casa oltre che i progressi fatti in relazione alla situazione di partenza e alle capacità di ciascuno. Per gli elaborati di disegno si è tenuto conto della correttezza e pulizia dell’elaborato, della capacità rappresentativa, della capacità di interpretare un soggetto attraverso la tecnica e la grafia. I momenti di verifica e valutazione hanno anche permesso di valutare l'efficacia degli interventi e delle strategie didattiche utilizzate e di modificarle in relazione alla classe quando necessario. La gri- glia di valutazione di seguito riportata, seppure in modo sintetico, descrive i criteri adottati per la valutazione delle prove di verifica:

Ottimo 9 - 10 approfondimento, padronanza delle tecniche e dei metodi usati e ca- pacità critica e di collegamento tra gli argomenti studiati

Buono 8 saper riferire i contenuti e stabilire nessi e interazioni tra gli argomenti studiati

Discreto 7 buona utilizzazione delle conoscenze, del linguaggio e del metodo nella trattazione degli argomenti

Sufficiente 6 comprensione minima delle conoscenze, del linguaggio e del metodo nella trattazione degli argomenti

Mediocre 5 comprensione mnemonica delle conoscenze, del linguaggio e del me- todo nella trattazione degli argomenti

Insufficiente 4 esistenza di qualche conoscenza superficiale che non viene contestua- lizzata o applicata

Gravemente insufficiente

3 conoscenze carenti e slegate, accompagnate da un linguaggio superfi- ciale

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⬜ ⬜ ⬜ ⬜ ⬜ ⬜ ⬜ ⬜

Scarso

al di sotto di 3

gravissime lacune nell'acquisizione dei contenuti

GRIGLIA ATTIVITA’ DI RECUPERO E DI APPROFONDIMENTO

La valutazione complessiva stabilita sulla base di: Conoscenze acquisite Competenze acquisite Progressi compiuti Impegno Interesse Partecipazione all’attività didattica Metodo di studio Puntualità nelle consegne Valutazioni riportate nelle diverse verifiche scritte e orali

Strumenti di recupero e approfondimento Recupero in itinere

PROGRAMMA SVOLTO ENTRO IL 15 MAGGIO

Contenuti: Disegno: Esercitazioni di disegno geometrico: Sviluppo di figure in Assonometria e Prospettiva; Disegno a mano libera con tecniche diverse (matita, tempere, colori vari). Applicazione delle ombre.

Storia dell’Arte:

Argomenti svolti:

Hector Guimard A.O.: Ingresso di una stazione della metropolitana di Parigi, Il Palazzo della Secessione a Vienna, La galleria Vittorio Emanuele II a Milano

▪ I caratteri dell’Art Nouveau in Francia, dello Stile Liberty in Italia e la Secessione in Austria.

I piani urbanistici di Parigi e Vienna La tour Eiffel a Parigi, il Crystal Palace a Londra A. Gaudì: i principali interventi a Barcellona: La Sagrada Famiglia, Parco Guell, Casa Milà, Casa Batlò.

▪ ▪ ▪

L'architettura dell'Ottocento Le trasformazioni urbanistiche e i Piani di rinnovamento nelle grandi capitali europee nel 1800, le applicazioni dei nuovi materiali.

Il superamento dell’Impressionismo e la legge del contrasto simultaneo o George Seurat A.O.: Un bagno ad Asnières, Una domenica pomeriggio all’isola della

Grande-Jatte, Il circo

Paul Cézanne A.O.: I giocatori di carte, La casa dell’impiccato, La montagna Saint Victorie ▪ Alle origini dell’arte moderna

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Il divisionismo italiano Pellizza da VolpedoA.O.: Il Quarto Stato

Le radici dell’Espressionismo

▪ V. Van Gogh A.O.: I mangiatori di patate, L’autoritratto, Notte stellata, La berceuse, La ca- mera da letto, Campo di grano con volo di corvi, Notte stellata

▪ P. Gauguin: A.O.: La visione dopo il sermone, In orana Maria, Da dove veniamo? Che siamo? Dove andiamo?

Le secessioni in pittura ▪ Gustav Klimt A.O.: Nuda Veritas, Il bacio ▪ Edvard Munch A.O.: L’Urlo

L’Espressionismo I fauves:

▪ Henry Matisse A.O.: La tavola imbandita, la danza, i musici ▪ James Ensor A.O.: l'Entrata di Cristo a Bruxelles ▪ Oskar Kokoschka A.O.: la sposa del vento

Die Bruke: ▪ Ernst Kirchener A.O.: Potsdamer Platz

Una fiabesca immagine dell’amore ▪ Marc Chagall A.O.: La passeggiata

I linguaggi delle avanguardie: il Cubismo. Gli esordi di Picasso A.O.: Poveri in riva al mare, i Santimbanchi.

Cubismo: con gli occhi della mente – la fase analitica e la fase sintetica ▪ Pablo Picasso A.O.: Ritratto di Ambroise Vollard, Les demoiselles d’Avignon ▪ George Braque A.O.: Case all’Estaque

L'arte contro la guerra

▪ Pablo Picasso - A.O.: Guernica

Nascita e sviluppo del Futurismo. Filippo Tommaso Marinetti e il Manifesto futurista

▪ Umberto Boccioni A.O.: Forme uniche nella continuità dello spazio, la città che sale ▪ A. Sant'Elia e la metropoli moderna, A.O.: Studio per una centrale elettrica, Casamen-

to con ascensori esterni, stazione d’aeroplani e treni, costruzione di una metropoli moderna

▪ Giacomo Balla A.O.: La mano del violinista L'Astrattismo – la nascita del Cavaliere azzurro

▪ Kandinsky e la pittura come suono interiore A.O.: Accordo reciproco, Primo acque- rello astratto

Il Dadaismo, La rivoluzione Surrealista e il Ready Made.

▪ Marcel Duchamp A.O.: Fontana, Ruota di bicicletta

▪ Dalì A.O.: Giraffa in fiamme, la persistenza della memoria, Sogno provocato da un’ape ▪ Magritte A.O.: L'uso della parola (ceci n'est pas une pipe), L'impero delle luci.

La Metafisica

▪ Giorgio De Chirico A.O.: La torre rossa, Le muse inquietanti L'architettura del XX secolo

Architettura moderna: forme e funzioni.

▪ La casa è una macchina per abitare Le Corbusier: I cinque punti dell’architettura, Villa Savoye;

▪ L’architettura organica F.L.Wright: A.O.: Casa Kaufman o casa sulla cascata; ▪ Una scuola rivoluzionaria W.Gropius A.O.:: il Bauhaus a Dessau.

Il quartiere direzionale dell'Eur a Roma..

Argomenti da svolgere dopo il 15 maggio:

Approfondimenti e ripasso. Controllo dei contenuti proposti dagli alunni.

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ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO DI SCUOLA

DELL’INFANZIA, PRIMARIA,

SECONDARIA DI PRIMO GRADO E LICEO SCIEN-

TIFICO DI SANTA CROCE DI MAGLIANO (CB)

LICEO SCIENTIFICO STATALE

DI SANTA CROCE DI MAGLIANO

RELAZIONE FINALE A.S. 2017/2018

Classe: 5 sez. B Docente: Prof. D’Onofrio Salvatore

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Analisi della situazione finale Durante l’anno scolastico la classe ha mostrato profitto ed interesse per la materia buono: la classe ha

Partecipato attivamente al dialogo educativo con comportamento corretto e pienamente soddisfacente.

Evoluzione rispetto ai livelli di partenza: La classe è migliorata rispetto alla situazione iniziale. Alcuni sono ancora

alla ricerca di un metodo di lavoro operativo.

Atteggiamenti verso il lavoro scolastico: Quasi tutti lavorano con regolarità nelle disciplina.

Modalità relazionali: Corretti durante le lezioni, vivaci.

Livelli di preparazione raggiunti: Molti allievi si sono impegnati con regolarità, hanno mostrato interesse per la

materia la partecipazione è stata attiva. Altri allievi, pur impegnandosi con costanza, hanno mostrato maggiori

difficoltà di acquisizione delle tecniche di base della disciplina.

DATI DI SINTESI

TIPOLOGIA DELLA CLASSE LIVELLO DEL- LA CLASSE

RITMO DI LAVORO CLIMA RELAZIONALE

X VIVACE

□ ALTO

X MEDIO

ALTO

□ MEDIO

□ MEDIO

BASSO

□ BASSO

□ SOSTENUTO

□ SERENO

□ TRANQUILLA

□ COLLABORATIVA

□ PROBLEMATICA

□ DEMOTIVATA

□ POCO RISPETTOSA DELLE

X REGOLARE

□ LENTO

X BUONO

□ A VOLTE CONFLIT-

TUALE

□ PROBLEMATICO

REGOLE

□ VIVACE NEI MOMENTI

OPERATIVI CHE SEGUO-

NO LE SPIEGAZIONI

LEGENDA LIVELLI

Livelli di preparazione:

Livello alto : competenze in ingresso buone o ottime.

Livello medio: competenze in ingresso sufficienti o più che sufficienti.

Livello basso : competenze in ingresso insufficienti.

LIVELLI BASSO MEDIO ALTO

N° 22 5 12 5

Obiettivi Specifici di Apprendimento

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Conoscenze: regole delle attività sportive individuali e di squadre;

le norme di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni;

le finalità degli esercizi proposti.

Abilità: essere in grado di eseguire sequenze ritmiche

Competenze: saper collaborare ed interagire con gli altri

Obiettivi minimi /Competenze certificabili

Saper rilevare e misurare le proprie capacità

Contenuti svolti

Ordine Titolo Periodo orientativo

OSA 1 Condizionamento organico Settembre-ottobre

OSA 2 Progressioni a corpo libero Novembre-dicembre

OSA 3 Lavoro aerobico cardiovascolare Gennaio-marzo

OSA 4 Pratica sportiva alternata di diverse

discipline

Marzo-aprile

OSA 5 Giochi di squadra Aprile-maggio

Metodologie didattiche

X Lezione frontale

□ Lezione partecipata

□ Lavoro di gruppo

□ Discussione guidata

□ Lavoro differenziato per gruppi di livello.

□ Lavoro di ricerca e approfondimento X Esercizi applicativi

Materiali e strumenti

X Libri di testo in adozione:

□ Atlante geografico e atlante storico

□ Dispense

□ Videoregistratore

□ Dizionari

□ Materiale audiovisivo

□ Materiale informatico □ Lavagna

□ Fotocopie

□ Seminari

□ Altri libri

□ Spazi oltre l’aula. Palestra e campi esterni.

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Strumenti di osservazione e di verifica

Formative/diagnostiche

□ Test strutturati e semistrutturati

□ Domande informali durante la lezione

□ Controllo del lavoro domestico

□ Test di comprensione

□ Esercizi orali, scritti, grafici

□ Produzione scritto o grafica

Sommative (Scritte: almeno tre per ogni quadrimestre; orali: almeno due per ogni

quadrimestre)

□ Interrogazioni orali

□ Prove scritte di diverso tipo

□ Prove strutturate o semistrutturate

□ Test di comprensione

□ Relazioni/ tesine

□ Esercizi/applicazioni

□ Prove di laboratorio X Applicazioni pratiche

□ Applicazioni scritto/grafiche

PROGRAMMA SVOLTO

Parte pratica

° Esercizi di potenziamento generale eseguiti individualmente, in coppia, in piccoli gruppi, nelle

varie stazioni.

° Esercizi di mobilità articolare: allungamento dei principali gruppi muscolari attraverso lo stret-

ching.

° Esercizi di destrezza e coordinazione generale.

° Attività in avviamento motorio gestite in autonomia.

° Sport di squadra: pallavolo, pallacanestro, calcetto.

° Partecipazione ai tornei d’istituto di calcetto, pallavolo, pallacanestro.

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ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO DI SCUOLA

DELL’INFANZIA, PRIMARIA,

SECONDARIA DI PRIMO GRADO

E LICEO SCIENTIFICO DI SANTA CROCE DI MAGLIANO (CB)

LICEO SCIENTIFICO STATALE

DI SANTA CROCE DI MAGLIANO

RELAZIONE FINALE DI INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA (I.R.C.)

A.S. 2017/2018

Classe: V sez. B Docente: Prof. RUCCI don Ales-

sio

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Presentazione della classe

La classe è composta da 22 alunni, 7 maschi e 15 femmine. Il percorso educativo – didattico ha se-

guito quasi tutte le indicazioni programmate all’inizio dell’anno scolastico. La classe ha seguito con

interesse lo sviluppo del programma partecipando attivamente alle attività didattiche e mostrandosi

disponibile al confronto e al dialogo sui temi proposti. Gli alunni hanno evidenziato capacità di sta-

bilire relazioni positive all’interno del contesto scolastico e con l’insegnante.

DATI DI SINTESI

TIPOLOGIA DELLA CLASSE LIVELLO DELLA

CLASSE

RITMO DI LAVORO CLIMA RELAZIONALE

X

VIVACE

TRANQUILLA

X

ALTO

MEDIO

MEDIO

MEDIO

BASSO

ALTO

BASSO

SOSTENUTO

X

SERENO

A VOLTE CONFLITTUA-

LE

PROBLEMATICO

X COLLABORATIVA X REGOLARE

PROBLEMATICA

DEMOTIVATA ⬜ LENTO

⬜ POCO RISPETTOSA DELLE RE-

GOLE

⬜ VIVACE NEI MOMENTI OPERA-

TIVI CHE SEGUONO LE SPIE-

GAZIONI

LIVELLI BASSO MEDIO-BASSO MEDIO MEDIO-ALTO ALTO

% ALUNNI

40

60

LEGENDA LIVELLI DI PREPARAZIONE RAGGIUNTA:

Livello alto: conoscenze complete, coordinate, approfondite e ben comprese, applicazione corretta ed auto- noma in ogni situazione anche complessa e diverse dal noto, uso corretto ed ampio del lessico, capacità ottime di analisi, sintesi e di organizzazione delle conoscenze all’interno della disciplina e fra più discipline.

Livello medio-alto: conoscenze complete e approfondite, applicazione sicura in ogni situazione nota anche lievemente complessa, uso corretto ed ampio del lessico, buone capacità di analisi, sintesi e di organizzazione delle conoscenze all’interno della disciplina.

Livello medio: conoscenze complete ma non sempre approfondite, applicazione corretta in situazioni note e di semplice risoluzione, uso corretto del lessico, analisi e sintesi corrette se guidato.

Livello medio-basso: conoscenze superficiali, applicazione incerta in situazioni note e di semplice risoluzione, uso a volte impreciso del lessico, analisi e sintesi insicure seppur guidato.

Livello basso: conoscenze scarse, applicazione errata o inesistente, uso scorretto del lessico, nessuna capacità di analisi e sintesi.

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Obiettivi Specifici di Apprendimento Conseguiti

Conoscenze

− La persona umana fra le novità tecnico-scientifiche e le ricorrenti domande di senso.

− Parole chiave della fede cristiana: Creazione, Incarnazione, Resurrezione, Eucaristia, Chiesa,

Escatologia.

− Nuove espressioni di spiritualità cristiana nell’epoca moderna per la predicazione, la preghiera,

l’educazione, la carità e la testimonianza di vita.

− La dottrina sociale della Chiesa: la persona che lavora, i beni e le scelte economiche, l’ambiente

e la politica.

− L’uomo e la ricerca della verità: l’incontro tra filosofia e teologia, tra scienza e fede.

− L’insegnamento della Chiesa sulla vita, il matrimonio e la famiglia.

− Il Concilio Vaticano II: storia, documenti, ed effetti nella Chiesa e nel mondo.

− La Chiesa di fronte ai conflitti e ai totalitarismi del XX secolo.

Competenze e Abilità

− Riconoscere diversi atteggiamenti dell’uomo nei confronti di Dio e le caratteristiche della fede

matura.

− Argomentare una risposta a critiche ed obiezioni formulate sulla credibilità della religione cri-

stiana.

− Accogliere, confrontarsi e dialogare con quanti vivono scelte religiose e impostazioni di vita di-

verse dalle proprie.

− Riconoscere la tensione tra realtà ed ideali, tra limiti dell’uomo e azione dello Spirito nella vita

personale, sociale ed ecclesiale.

− Accogliere, confrontarsi e dialogare con quanti vivono scelte religiose e impostazioni di vita di-

verse dalle proprie.

− Riconoscere le linee di fondo della dottrina sociale della Chiesa e gli impegni per la pace, la giu-

stizia e la salvaguardia del creato.

− Individuare il rapporto fra coscienza, verità e libertà nelle scelte morali dei cattolici.

Contenuti svolti

• Lettura e commento del testo Amoris laetitia di Papa Francesco.

• I “dubia” su alcuni temi del testo Amoris laetitia e il confronto nella Chiesa.

• Gli Angeli nella tradizione cristiana.

• I rapporti conflittuali e i sentimenti negativi.

• La gestione dei conflitti.

• Visione e commento del film Il mio miglior nemico di Carlo Verdone.

• Laboratorio sulla Gentilezza.

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⬜ ⬜ ⬜

⬜ ⬜ ⬜

• Temi di Dottrina Sociale della Chiesa.

• L’Anno liturgico e l’Avvento.

• Il mistero del Natale e l’Incarnazione di Gesù.

• La Chiesa e l’Olocausto.

• Letture sulla Shoah in preparazione al Giorno della Memoria.

• Temi di bioetica: eutanasia, testamento biologico, accanimento terapeutico, fine vita.

• La Quaresima.

• La Settimana Santa e la Pasqua.

• Ascensione e Pentecoste*.

• La vocazione e il senso della vita*.

• Confronto e dialogo tra scienza, filosofia e teologia.*

Metodologie didattiche

X Lezione frontale X Lezione partecipata X Lavoro di gruppo X Discussione guidata

Lavoro differenziato per gruppi di livello. Lavoro di ricerca e approfondimento Esercizi applicativi Attività laboratoriali

X Attività multimediali Esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi Stage

X Lettura e analisi di testi

Materiali e strumenti

X Libri di testo in adozione: S. Bocchini, Nuovo Religione e Religioni (volume unico misto), EDB, Bologna 2011.

Atlante geografico e atlante storico Dispense Videoregistratore Dizionari

X Materiale audiovisivo X Materiale informatico X Lavagna X Fotocopie

Seminari X Altri libri: la Bibbia di Gerusalemme; Porcarelli - Tibaldi, La sabbia e le stelle (volume unico), SEI, 2014; riviste; quotidiani; testi di narrativa e di poesia. X Spazi oltre l’aula: aula LIM, laboratorio di Lingue.

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)

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Strumenti di osservazione e di verifica

Formative/diagnostiche

⬜ Test strutturati e semistrutturati X Domande informali durante la lezione

⬜ Controllo del lavoro domestico

⬜ Test di comprensione

⬜ Esercizi orali, scritti, grafici X Produzione scritto o grafica

Sommative (Scritte: n° 1 per ogni quadrimestre; orali: n° 2 per ogni quadrimestre)

X Interrogazioni orali X Prove scritte di diverso tipo

⬜ Prove strutturate o semistrutturate

⬜ Test di comprensione

⬜ Relazioni/ tesine

⬜ Esercizi/applicazioni

⬜ Prove di laboratorio

⬜ Applicazioni pratiche

⬜ Applicazioni scritto/grafiche

Criteri di Valutazione La valutazione delle prove scritte ed orali fa riferimento alle griglie stabilite in seno ai rispettivi dipartimenti disciplinari.

GRIGLIA VOTO ORALE - SCRITTO

GUIDIZIO SINTETICO MODALITÀ DI APPRENDIMENTO CONOSCENZE E ABILITÀ

OTTIMO

Partecipazione attiva e interessata. Impegno appro- fondito e costante. Metodo di lavoro autonomo e produttivo.

Ampia padronanza dei contenu- ti e abilità di trasferirli e di ela- borarli autonomamente.

DISTINTO

Partecipazione attenta e interessata. Impegno costan- te. Metodo di lavoro autonomo e ordinato.

Acquisizione sicura dei conte- nuti, abilità di applicarli e spie- garli.

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BUONO

Partecipazione essenziale. Impegno abbastanza rego- lare. Metodo di lavoro autonomo.

Complessiva acquisizione dei contenuti e delle abilità.

SUFFICIENTE

Partecipazione discontinua. Impegno poco regolare. Metodo di lavoro superficiale.

Acquisizione parziale dei con- tenuti e delle abilità.

NON SUFFICIENTE

Partecipazione occasionale. Impegno inadeguato. Metodo di lavoro disordinato e improduttivo.

Acquisizione carente e impreci- sa dei contenuti e delle abilità.

La valutazione complessiva stabilita sulla base di: X Conoscenze acquisite X Competenze acquisite X Progressi compiuti X Impegno X Interesse X Partecipazione all’attività didattica X Metodo di studio

Puntualità nelle consegne Valutazioni riportate nelle diverse verifiche scritte e orali

Strumenti di recupero e approfondimento

Sportello didattico Corsi di recupero

X Recupero in itinere Approfondimento pomeridiano per esercitazioni di seconda prova

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SEZIONE E

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