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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “GIORGIO LA PIRA” SAN DONNINO CAMPI BISENZIO (FI) “ Create anche voi, in questa città … un focolaio di civiltà: ponete al servizio dei più alti ideali dell’uomo i talenti di cui voi siete ricchi: fate che sia coltivato per le generazioni future un seme fecondo di bene e di civiltà. (…) Dite, giovani, è un sogno? Sia pure: ma la vera vita è quella di coloro che sanno sognare i più alti ideali, che sanno poi tradurre nella realtà del tempo le cose intraviste nello splendore dell’idea!” ( Giorgio La Pira Discorso Ufficiale 6 novembre 1954) Elaborato dal Collegio dei docenti Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 18/12/2015 in data 12/01/2016

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “GIORGIO LA PIRA” SAN … · 2016. 1. 24. · L’Istituto Comprensivo ―G. La Pira‖ è situato in una ampia zona che comprende tre centri abitati

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “GIORGIO LA PIRA”

SAN DONNINO CAMPI BISENZIO (FI)

“ Create anche voi, in questa città … un focolaio di civiltà: ponete al servizio

dei più alti ideali dell’uomo i talenti di cui voi siete ricchi:

fate che sia coltivato per le generazioni future un seme fecondo

di bene e di civiltà. (…)

Dite, giovani, è un sogno?

Sia pure: ma la vera vita è quella di coloro che sanno sognare i più alti ideali,

che sanno poi tradurre nella realtà del tempo le cose

intraviste nello splendore dell’idea!”

( Giorgio La Pira Discorso Ufficiale 6 novembre 1954)

Elaborato dal Collegio dei docenti Approvato dal Consiglio d’Istituto

in data 18/12/2015 in data 12/01/2016

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L’Istituto Comprensivo ―G. La Pira‖ è situato in una ampia zona che comprende tre centri abitati tutti appartenenti al

comune di Campi Bisenzio, ma ai confini con quello di Signa: San Donnino, San Piero a Ponti e Sant'Angelo a Lecore..

I tre centri abitati hanno una struttura sociale diversa tra loro che contribuisce a definire il quadro di complessità nel

quale l'istituto opera. In generale, però, l'area è caratterizzata da elevata mobilità sociale ed alto livello di

immigrazione. Il territorio, densamente popolato, vede la presenza di numerosi immigrati di varie etnie, nel nostro

Istituto sono presenti circa 26 etnie differenti, ma quella più diffusa è l’etnia cinese. In particolare, infatti, il centro

abitato di San Donnino è stato meta, a partire dai primi anni '90, di una massiccia immigrazione cinese che ha cambiato

l'assetto sociale del territorio e ha visto la scuola impegnata in modo diretto in un'opera di integrazione culturale e di

mediazione sociale. Questo ha portato l'istituto ad acquisire un bagaglio di pratiche e esperienze nel settore

dell'intercultura che ancora oggi ne caratterizza l'azione educativa.

Altra caratteristica del modus operandi dell'Istituto, per rispondere alla complessità del tessuto sociale di riferimento, è

la ricerca di un rapporto continuo con le realtà territoriali sia istituzionali che del volontariato, in particolare per quanto

riguarda interventi nell'area del disagio, dei disturbi di apprendimento e dei bisogni educativi speciali.

Le scuole del nostro istituto, in un processo di continuità verticale, si caratterizzano come:

Servizio pubblico con specifica funzione educativa

Scuola statale che:

comprende ed apprezza le capacità di apprendimento di ciascun allievo

offre stimoli ed opportunità adeguate

orienta l’intervento rispetto ai bisogni reali di ciascun alunno

Spazio socializzante ed aperto, all’interno del quale l’alunno è soggetto di diritto dei propri

processi educativi.

L’istituto pone l’alunno al centro del proprio impegno, lo considera il soggetto attivo del processo di

apprendimento e dedica particolare attenzione all’asse affettivo-relazionale, nella consapevolezza

dell’importanza che l’interazione sociale ha nello sviluppo globale della personalità di ciascuno.

Il nostro piano dell’offerta formativa fa riferimento a:

o caratteristiche del territorio

o analisi dei bisogni dell’ utenza

o regolamento dell’autonomia1 e decreti attuativi

o deliberazioni degli Enti locali (Regione Toscana, Provincia e Comune)

o livelli di apprendimento precisati dall’UE

o carta dell’ONU sui diritti del bambino.

o

(1) Le istituzioni scolastiche provvedono alla realizzazione dell’offerta formativa, nel rispetto delle funzioni delegate alle Regioni

ed agli Enti Locali, interagendo fra loro. L’autonomia si sostanzia nella progettazione e realizzazione di interventi di

educazione, formazione ed istruzione, mirati allo sviluppo della persona umana, al fine di garantire il successo formativo.

Il nostro Istituto

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SCUOLA DELL'INFANZIA

COLLODI

Via Fondi, 8 - San Piero a Ponti

Tel./Fax 0558997780

GANDHI

Via Erbosa - San Donnino -

Campi Bisenzio (FI)

Tel./Fax 0558996401

NADIA E CATERINA NENCIONI

Via S.Giusto - Campi Bisenzio

Tel./Fax 0558998741

Orario: Tempo pieno ore 40 (dal lunedì al venerdì ore 8.00 - 16.00)

Le attività didattiche programmate e svolte sono tese a garantire a tutti i bambini itinerari di

approfondimento significativi e cercano di rispondere a bisogni di crescita, di realizzazione di sé e

alla costruzione di competenze.

In ogni relazione, in particolare in quella educativa , è fondamentale prendersi il tempo per

conoscersi, per incontrarsi, per far sì che tutti gli aspetti fondamentali della vita di ciascuno, - le

emozioni, l’incontro, le diverse dimensioni culturali di provenienza - s'inseriscano in una relazione

serena.

Le sedi

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L’accoglienza favorisce lo ―star bene a scuola‖, il miglioramento del rapporto del bambino/alunno

con se stesso, con gli altri e con l’ambiente.

SCUOLA PRIMARIA

DON MILANI

Via Dino Campana, 2

Tel./Fax 0558999045

Orario: Tempo pieno ore 40*

(dal lunedì al venerdì ore 8.15 - 16.15)

MARCO POLO

Via Bassa - S. Angelo a Lecore

Tel./Fax 0558797984

Orario: Tempo pieno ore 40

(dal lunedì al venerdì ore 8.10 - 16.10)

VAMBA

P.zza Costituzione, 1 - S.Donnino

Tel./Fax 0558962901

Orario: Tempo pieno ore 40*

(dal lunedì al venerdì ore 8.30 - 16.30)

* organizzazione modulare nelle classi prime dei plessi Vamba e Don Milani per garantire le 40 ore;

tempo pieno in tutte le altre classi

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ARTICOLAZIONE ORARIA

Il principio dell’ accoglienza risulta essere la base del principio educativo che intende mettere in

evidenza il valore della diversità come risorsa attorno alla quale formare e far crescere i gruppi

classe, perché dalla coesione e condivisione di intenti possa scaturire un clima positivo, nel quale

ogni alunno si senta libero e sereno di esperire, porre domande, confrontarsi, conoscere ed

apprendere.

Lo sforzo principale degli insegnanti è favorire un clima nel quale tutti i bambini potranno ―vivere

bene―, superando le ansie e le incertezze dell’impegno necessario per affrontare le difficoltà, ed

essere contenti dei successi conseguiti. Il ―laboratorio― è occasione interdisciplinare perché gli

CLASSI PRIME CLASSI SECONDE

ITALIANO 8 ITALIANO 7

MATEMATICA 6 MATEMATICA 6

STORIA 2 STORIA 2

GEOGRAFIA 2 GEOGRAFIA 2

SCIENZE 2 SCIENZE 2

ED. FISICA 2 ED. FISICA 2

MUSICA 2 MUSICA 2

ARTE E IMMAGINE 2 ARTE E IMMAGINE 2

TECNOLOGIA 1 TECNOLOGIA 1

RELIGIONE/M. ALTERNATIVA 2 RELIGIONE/M.ALTERNATIVA 2

INGLESE 1 INGLESE 2

CLASSI 3,4,5

ITALIANO 7

MATEMATICA 5

STORIA 2

GEOGRAFIA 2

SCIENZE 2

ED. FISICA 2

MUSICA 2

ARTE E IMMAGINE 2

TECNOLOGIA 1

RELIGIONE/M. ALTERNATIVA 2

INGLESE 3

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alunni a partire da esperienze vicine al loro mondo, attraverso i sensi, il gesto, l’espressività, il

movimento, il suono si avvicinino alla realtà circostante trovando significative chiavi di lettura.

Incontri periodici tra i docenti dei tre Plessi della Scuola primaria assicurano una omogeneità di

obiettivi, nel rispetto delle molteplici realtà sociali, e permettono un costante e proficuo confronto

professionale, proprio in virtù delle diverse esperienze legate alle caratteristiche territoriali che

caratterizzano la complessità dell’Istituto. La programmazione settimanale di team consente di

adeguare contenuti e attività da presentare agli alunni a quelle che sono le Indicazioni Nazionali in

vigore, sulla base di quanto scaturito dai suddetti incontri.

MENSA

Nei due ordini di scuola infanzia e primaria è attivo un servizio mensa. Tale servizio, a pagamento,

è gestito dall’Ente locale.

Presso gli uffici del Comune è possibile contattare il funzionario addetto.

E' inoltre attivo un servizio a richiesta e a pagamento di pre e post scuola a cura di un soggetto

esterno.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO "VERGA"

P.zza Costituzione, 1 - San Donnino

Tel. 0558999307

Tempo normale ore 30 su cinque giorni

Tempo flessibile

L’organizzazione del tempo flessibile prevede le sei ore di 55 minuti; la riduzione oraria consente di

accumulare un monte ore nelle quali vengono organizzati progetti, attività di recupero e

potenziamento, uscite didattiche sul territorio da attuarsi in compresenza fra docenti con la finalità

di un potenziamento ed ampliamento dell’offerta formativa. Sono anche possibili aperture

pomeridiane della scuola per la realizzazione di macroattività a classi aperte, preparazione di eventi

o viaggi di istruzione e consolidamento in vista dell'Esame di Stato.

Orario: 08,05 – 13,35

Le finalità della scuola secondaria di 1° grado seguono le linee della continuità in verticale a partire

dalle competenze in uscita dalla scuola primaria. La valutazione è intesa come parte integrante del

processo formativo e non ha mai un intento punitivo o selettivo. Altro cardine attorno a cui ruota

l'attività è la valorizzazione delle diversità (lingua, cultura, genere, religione) come opportunità di

arricchimento reciproco da realizzare, in particolare, attraverso interventi di intercultura a classe

intera.

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ACCOGLIENZA

L'accoglienza è un metodo di lavoro complesso, è un'idea chiave nel processo educativo.

Un metodo che "accoglie", rinvia ad un concetto fondamentale: quello inerente la fiducia nel

ragazzo e nella sua volontà e capacità di apprendere il senso e i meccanismi che regolano la realtà

delle cose e le relazioni fra le persone. L'alunno ha il diritto al rispetto e al riconoscimento delle

proprie esigenze e al rispetto familiare e dell’ambiente in cui vive. Accogliere un bambino significa

infatti accogliere anche il suo mondo interiore, le sue aspettative, i suoi progetti, le sue ipotesi.

Questa problematica, già da tempo avvertita dai docenti, trova una concreta realizzazione nella

verticalità del nostro istituto. Il Collegio dei Docenti, nell'intento di superare lo iato esistente fra i

vari gradi di scolarizzazione, organizza – in particolare nella prima parte dell’anno scolastico -

attività comuni fra le classi ponte infanzia – scuola primaria – scuola secondaria 1° grado. Tali

attività consentono agli insegnanti di seguire il percorso iniziale degli alunni in uscita, fornendo ai

docenti del ciclo successivo indicazioni metodologiche e strategie di approccio relazionale

soprattutto per gli alunni che evidenziano maggiori problemi nella motivazione e,

conseguentemente, nell'acquisizione degli obiettivi didattici. Procedere alla costruzione di un

curricolo unitario, che comprenda tutta la durata dell'obbligo scolastico, è un obiettivo condiviso da

tutti i docenti.

o Acquisizione del concetto di sé

o Conquista dell’autonomia

o Sviluppo delle competenze

La fase dell’inserimento è importante e fondamentale per gli alunni, per la costruzione della

sicurezza in se stessi e la fiducia verso gli altri e nello stesso tempo è molto delicata e difficoltosa

da gestire positivamente, pertanto le insegnanti della scuola dell’infanzia presentano il seguente

Progetto, frutto delle passate esperienze, di considerazioni raccolte nei vari corsi di aggiornamento

legati all’accoglienza ed alla relazione, delle riflessioni scaturite nelle riunioni con le colleghe e con

i genitori.

Ogni bambino ha la sua storia ed il suo modo di reagire e rapportarsi con le persone e l’ambiente.

Le insegnanti intendono porsi delle finalità, degli obiettivi e delle modalità ben precise per far sì che

―l’accoglienza‖ sia vissuta come una fase di scoperta di un mondo nuovo, ma a dimensione e

rispondente a ciò che ogni bambino è e potrà diventare.

Finalità - Inserimento graduale come uno dei momenti indispensabili per una didattica che rispetti

realmente le esigenze fondamentali del bambino e delle famiglie;

- Favorire un inserimento graduale per permettere alle insegnanti di conoscere

individualmente i nuovi bambini, senza creare in loro quelle paure, ansie e timori

naturali nei confronti di ambienti e persone sconosciute.

Obiettivi generali

a) Nei confronti dei bambini:

- Favorire un distacco dalle figure di riferimento;

- Favorire l’instaurarsi di rapporti positivi con le insegnanti e coetanei;

Scuola dell’infanzia

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- Favorire l’esplorazione dell’ambiente sezione, la curiosità verso i giochi, i materiali, gli

arredi.

b) Nei confronti delle famiglie:

- Favorire un rapporto di fiducia e collaborazione con le insegnanti;

- Favorire la conoscenza del nuovo ambiente, della sua organizzazione, delle metodologie

pedagogiche in esso adottate;

- Favorire e far comprendere quanto sia basilare la ―sicurezza‖ che il genitore trasmette al

bambino per il suo distacco e la sua autonomia.

c) Nei confronti delle insegnanti:

- Favorire la conoscenza, attraverso l’osservazione dei singoli bambini nelle loro reazioni

al nuovo ambiente, ai nuovi compagni, ai giochi, al rapporto con loro stesse;

- Favorire una maggiore attenzione ai bisogni, alle richieste, al contatto, alla

rassicurazione dei singoli bambini;

- Favorire la possibilità di costruire un clima più rassicurante per la scoperta di un nuovo

ambiente;

- Favorire un rapporto di fiducia e collaborazione con le famiglie.

Tempi di attuazione

DICEMBRE/GENNAIO: Open day. Scuole aperte ai genitori.

GIUGNO: Incontro con le operatrici del nido.

SETTEMBRE: Riunione con i genitori (dei bambini nuovi iscritti) per sensibilizzarli,

accogliere le varie problematiche, organizzare i turni per gli inserimenti.

SEZIONI CON ALUNNI DI 3ANNI

I° settimana : 08.00 - 10-00 metà gruppo

10.30 - 12.30 l’altra metà gruppo

II° settimana: 08.00 - 12.00 tutto il gruppo senza mensa

III° settimana: 08.00 - 13.00 tutto il gruppo con mensa

IV° settimana: 08.00 -16.00 (tempo pieno) con orario flessibile fino a Natale per garantire

inserimenti dei bambini con particolari problemi.

SEZIONI CON ALUNNI GIÀ FREQUENTANTI

08.00-12.30 fino ad inizio mensa

SEZIONI MISTE

Le sezioni miste di 3 e 4 anni con bambini tutti nuovi iscritti sono da considerare sezioni di 3 anni e

fanno l’inserimento con la modalità delle sezioni con alunni di 3 anni.

Le sezioni miste dove ci sono bambini di 3 anni e bambini già frequentanti (4/5 anni) si garantisce

ai bambini di 3 anni l’inserimento come le sezioni di 3 anni con la formazione di un unico gruppo

(se il numero dei bambini nuovi iscritti dovesse essere superiore a 10 si formeranno due gruppi),

mentre gli altri bambini fanno orario 08.00 – 12.30 la prima settimana, 08.00 – 13.00 con mensa la

seconda settimana e poi tempo pieno (8.00 – 16.00), garantendo in questo modo due settimane di

compresenza delle insegnanti.

Il primo giorno di scuola si accolgono solo i bambini che già frequentavano e dal secondo giorno i

nuovi come specificato sopra.

Per i bambini nuovi iscritti le insegnanti e i genitori valuteranno le necessità individuali dei

bambini nell’accettare i tempi di inserimento.

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Le insegnanti durante l’inserimento effettueranno orario 8.00 – 13.00 e utilizzeranno le ore

eccedenti al tempo scuola dei bambini per preparare il materiale didattico e rendere le sezioni

accoglienti per l’inserimento.

o Valorizzare l’esperienza del fanciullo

o La corporeità come valore

o Esplicitare le idee e i valori presenti nell’esperienza

o Dal mondo delle categorie empiriche al mondo delle categorie formali

o Dalle idee alla vita: confronto interpersonale

o La diversità delle persone e delle culture come ricchezza

o Praticare l’impegno personale e la solidarietà sociale

L’inizio di un nuovo anno, di un nuovo percorso è un momento di contrattazione educativa pieno di

significati, di negoziazione di spazi che reciprocamente si è disposti a concedere, di definizione di

ruoli e di stili relazionali.

Un inizio è sempre potenzialmente aperto al nuovo, alla sorpresa di scoprire insegnanti, compagni,

luoghi. Il tempo non è omogeneo, varia di intensità e destinazione; questo vale soprattutto per i

soggetti in crescita: nulla è fermo, definitivo, compiuto. Per questo nell’accogliere i nuovi alunni

nella scuola primaria si pone maggior attenzione agli aspetti che si ritengono maggiormente

significativi , attraverso la costruzione di un percorso che non si esaurisce nei primi giorni o mesi

dell’anno scolastico , ma prosegue durante tutto l’anno scolastico.

Conoscere gli altri . ― indugiare‖ a presentarsi con calma e con proprie modalità consente di

confermare ciascuno come esistente, di accoglierlo nella sua specificità, di farlo sentire

importante agli occhi di tutti, di incrementare le reti di comunicazione interpersonale,

supportando in questo modo motivazione e coinvolgimento.

Esplorare un nuovo ambiente. Il bambino e la bambina devono iniziare a conoscere

l’ambiente nuovo in cui vivranno negli anni successivi. Ridurre lo smarrimento iniziale

significa contenere uno stato di incertezza tipico di ogni nuova esperienza.

Partecipare alla vita della comunità scolastica. Conoscere la scuola, i suoi spazi e la loro

funzione permette ai bambini di muoversi con autonomia e consapevolezza dell’ambiente in

modo da consentire un’integrazione attiva.

Open day: Nel periodo che precede le iscrizioni, la scuola si apre alla visita dei genitori.

Alcuni docenti si rendono disponibili per illustrare le attività, i laboratori e i percorsi ai

genitori e a tutti coloro fossero interessati.

Tempi di attuazione:

Maggio\giugno, incontri preliminari tra le insegnanti della scuola dell’infanzia e le

insegnanti della scuola primaria.

Incontri tra i bambini delle sezioni dei cinque anni della scuola dell’infanzia ed alcuni

gruppi classe della scuola elementare su contenuti e percorsi precedentemente concordati

dalle insegnanti.

Prima dell’inizio delle attività didattiche incontro preliminare con i genitori per far

conoscere il nuovo ambiente, illustrare l’organizzazione ed i contenuti della scuola primaria.

Scuola primaria

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Prima settimana di lezione: le classi prime effettuano orario antimeridiano. Durante questa

settimana le insegnanti della classe lavorano in compresenza per poter ―ascoltare‖ le

richieste di ogni bambino e potergli dedicare maggiore attenzione.

Seconda settimana di lezione: orario completo.

Il primo giorno di scuola di ogni anno scolastico le classi II, III, IV, V effettuano orario

antimeridiano con i docenti in compresenza.

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o Scuola dell’educazione integrale della persona

o Scuola che colloca nel mondo

o Scuola orientativa

o Scuola dell’identità

o Scuola della motivazione e del significato

o Scuola della prevenzione del disagio e della prevenzione degli svantaggi

La Scuola Secondaria di primo grado costruisce la sua organizzazione nel rispetto del percorso

scolastico svolto da ciascun alunno, in virtù delle opportunità offerte dalla continuità educativa e

didattica.

Fin dai primi giorni la scuola garantisce un orario il più possibile vicino a quello definitivo,

compatibilmente con il numero di docenti di ruolo e incaricati in servizio.

Nel corso degli anni è divenuta sempre più pressante l'esigenza di modificare il tempo scuola

per ovviare alla complessità e alla eterogeneità degli alunni. Pertanto è stato introdotto il "tempo

flessibile" che prevede l'utilizzazione da parte di ogni docente di un monte orario per realizzare

attività interdisciplinari, attività a piccoli gruppi, a classi aperte e più numerose uscite sul

territorio. Grazie a tale organizzazione è possibile, inoltre, intervenire in maniera più mirata con

attività di recupero e di potenziamento delle abilità di base in orario curricolare.

Nel mese di Maggio - Giugno sono previsti incontri tra insegnanti della Scuola Primaria e quelli

della Secondaria per procedere alla formazione delle classi in maniera razionale ed equilibrata.

Qualora sia ritenuto necessario, nel mese di Settembre - Ottobre proseguono i contatti tra i

docenti dei due ordini di scuola. In particolare i docenti di Sostegno dei due ordini continuano a

collaborare per favorire l'inserimento degli alunni.

Pur non essendo previste specifiche attività di accoglienza, nelle prime settimane viene

promossa l'importanza dello "star bene a scuola". In particolare nelle classi prime, si insiste

molto su un graduale passaggio al nuovo orario, alla pluralità dei docenti e dei metodi di

insegnamento.

Per quanto riguarda la valutazione, l'Istituto lavora in verticale tenendo in considerazione le

competenze raggiunte al termine del ciclo della Scuola Primaria prima di procedere alla

programmazione dettagliata curricolare.

Open day: Nel periodo che precede le iscrizioni la scuola si apre alla visita delle famiglie.

Alcuni docenti e alunni illustrano le attività, i laboratori e i percorsi didattici e formativi ai

genitori e ai bambini interessati.

Scuola secondaria di primo grado

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Il Piano dell’Offerta Formativa, approvato dal Collegio dei docenti e adottato dal Consiglio

d’Istituto, sviluppa, nel rispetto dell’autonomia scolastica e delle funzioni delegate dallo Stato agli

Enti Locali, un intervento educativo interagendo con questi ultimi e con tutte le istituzioni

individuate come partner nei vari progetti didattici.

Il nostro P.O.F. si sostanzia con attività di progettazione ed esecuzione di interventi formativi nella

scuola dell’Infanzia e nelle scuole dell’obbligo presenti nell’ambito dell’istituto comprensivo,

secondo il binomio inscindibile educazione-istruzione.

Il P.O.F. si pone l’obiettivo di migliorare e ampliare l’offerta formativa per favorire il

raggiungimento del successo formativo per tutti e per ciascuno; sono in esso delineate attività e

progetti tra loro connessi, scelti e coordinati, partendo da un’attenta analisi dei bisogni dell’utenza

e del territorio di appartenenza.

Nel corso degli anni nelle nostre scuole sono stati avviati molteplici progetti, finalizzati ad una

verticalità che si è via via consolidata, che sono ormai diventati pratica diffusa e si sono

caratterizzati sempre più sotto il profilo culturale e pedagogico, divenendo le linee guida della

progettazione educativa e didattica.

Linee guida:

Accoglienza: In ogni relazione, in particolare in quella educativa, è fondamentale prendersi

il tempo per conoscersi, per incontrarsi, per far sì che tutti gli aspetti fondamentali della vita

di ciascuno (le emozioni, l’incontro educativo tra pari, le diverse dimensioni culturali di

provenienza, il confronto generazionale che dall’ambito familiare passa a quello pubblico, il

contesto sociale) s’inseriscano in una relazione serena.

Educazione alla salute: L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 1993) identifica

invece nel programma―Life Skills Education‖ le linee guida per attivare interventi educativi

rivolti ai bambini e agli adolescenti, finalizzati a promuovere ed a far apprendere le

competenze necessarie per la salute e il benessere, sia fisico che relazionale, ma anche per

realizzare nel miglior modo possibile le potenzialità della persona, aiutandola a vivere in

armonia con gli altri e con il suo contesto sociale e culturale.

Le ―life skills‖ sono le abilità che rendono le persone capaci di affrontare efficacemente le

richieste e le sfide della vita quotidiana, in una società sempre più complessa, come quella in

cui viviamo.

La scuola è un ambiente privilegiato in cui queste abilità possono essere sperimentate e

interiorizzate.

Curricoli verticali, continuità didattico/educativa: secondo quanto previsto dalle

―Indicazioni Nazionali per i curricoli della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di

istruzione‖, adottate con regolamento ministeriale del 16\11\2012 in attuazione del D.P.R

89\209, l’Istituto si impegna ad orientare la propria attività formativa in senso verticale

attraverso la realizzazione graduale di curricoli unitari per le varie discipline che delineino il

percorso educativo e didattico degli alunni dal primo anno della scuola dell’infanzia fino al

termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado. All’interno di tali curricoli

saranno evidenziate delle competenze chiave che gli alunni dovranno aver acquisito al

termine della scuola secondaria. Per realizzare concretamente la continuità e la verticalità

del curricolo di istituto sarà necessario prevedere un dialogo continuo tra ordini di scuola e

l’attivazione di situazioni formative organizzate in verticale.

La scuola di tutti e di ciascuno

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Orientamento: Come ormai si afferma in tutti i maggiori documenti sulle politiche europee

e nazionali per lo sviluppo dell'Europa e dei suoi Cittadini << l'ORIENTAMENTO lungo

tutto il corso della vita è riconosciuto come DIRITTO PERMANENTE di ogni persona, che

si esercita in forme e modalità diverse e specifiche a seconda dei bisogni, dei contesti e delle

situazioni [...] oggi, infatti l'orientamento [...] assume un valore permanente nella vita di

ogni persona, garantendone lo sviluppo ed il sostegno nei processi di scelta e di decisione...

[...] Punto di partenza e base [...] è la centralità del sistema scolastico nella sua interezza, che

costituisce il luogo insostituibile nel quale ogni giovane deve acquisire e potenziare le

competenze di base e trasversali per l'ORIENTAMENTO necessarie a sviluppare la propria

identità, autonomia, decisione e progettualità. >> ("Linee guida nazionali per l'orientamento

permanente" del 2014) Alla scuola spetta, quindi, il compito di realizzare autonomamente o

in rete con gli altri soggetti pubblici e privati, attività di orientamento finalizzate alla

costruzione e al potenziamento delle suddette competenze

Pari opportunità in un curricolo formativo: costituisce uno stimolo ad elaborare attività

ed iniziative che garantiscano a tutti gli alunni, senza discriminazioni, la possibilità di

portare a termine con successo il proprio percorso formativo.

Sviluppo di cittadinanza consapevole: realizzazione di progetti riguardanti l’educazione

alla legalità, con particolare riferimento a temi quali la lotta alla criminalità organizzata, la

formazione di una coscienza civica. A tal proposito viene dato ampio spazio ad incontri di

formazione per i docenti e ad interventi per gli alunni, che partecipano anche in prima

persona ad uscite e viaggi, ad esempio la "Giornata Nazionale in difesa delle vittime

innocenti di tutte le mafie". Adozione a distanza

Incontro fra culture: vivere insieme significa scoprire, a volte faticosamente, a volte con

entusiasmo, le differenze che ci caratterizzano. Il nostro istituto, nel rispetto delle diverse

fasi di crescita delle alunne e degli alunni, sviluppa percorsi, di conoscenza di sé e degli

altri; lavora quotidianamente sulla costruzione di regole sociali rispettose delle diversità,

fino a promuovere percorsi di educazione alla legalità. Particolare attenzione viene posta

sulla creazione di percorsi didattici ed educativi per le alunne e gli alunni diversamente abili

nella consapevolezza che il diverso è una risorsa per tutti.

Scuola Aperta: le piazze e le strade delle nostre città riflettono in modo sempre più

immediato la molteplicità di culture che oggi contraddistinguono società sempre più plurali.

La nostra società è società della conoscenza e della comunicazione ove nuovi strumenti

rendono possibili interazioni e costruzione di percorsi cooperativi. Il nostro Istituto è

occasione di promozione umana, e deve quindi utilizzare appieno tutti i linguaggi umani da

quello corporeo a quello tecnico, musicale, informatico al fine di rendere sempre più

pregnante e ricca l’interazione e la nuova cultura planetaria.

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RAV E PIANO DI MIGLIORAMENTO

Il RAV elaborato nei mesi di giugno/luglio 2015 da parte dello STAFF di direzione ha

consentito, anche attraverso i Descrittori messi a disposizione dall’INVALSI e dall’ISTAT, ha

evidenziato le seguenti priorità che saranno oggetto di intervento nell’ambito del piano di

miglioramento

PRIORITÀ E TRAGUARDI

Risultati nelle prove standardizzate nazionali

PRIORITA TRAGUARDO

Miglioramento dei risultati nelle prove standardizzate in Italiano

Aumentare la media dei risultati nelle prove standardizzate di Italiano e nelle classi terze della secondaria di primo grado di almeno il 5%

Riduzione della variabilità fra le classi Portare la variabilità fra le classi nelle prove standardizzate di Italiano e Matematica entro un range del 3%

Risultati a distanza

PRIORITA TRAGUARDO

Aumento del numero dei promossi nel primo anno di scuola secondaria di II grado

Aumentare il numero dei promossi nel primo anno della scuola secondaria di II grado di almeno il 10%

I risultati delle prove standardizzate, in particolare di Italiano, evidenziano difficoltà da parte di

molti ragazzi, soprattutto nelle classi terze della scuola secondaria di I grado. Anche il fatto che una

percentuale più alta rispetto alla media nazionale non superi il primo anno di scuola superiore, rende

evidente la necessità di operare su questo elemento di criticità. Ovviamente tali percentuali sono

anche il risultato della forte presenza di alunni stranieri nelle classi, ma questo deve spingere la

scuola a concentrare ancora di più i propri sforzi verso l'adozione di misure più efficaci e l'impiego

maggiore di risorse nell'alfabetizzazione in italiano.

AZIONI:

1. Realizzazione di corsi di alfabetizzazione di base intensivi per alunni stranieri neo arrivati

e/o con un livello di conoscenza della lingua italiana molto basso

2. Realizzazione di corsi di Italiano L2 di livello avanzato per l’acquisizione dell’italiano come

lingua di studio.

3. Realizzazione di corsi di potenziamento delle competenze di base in Italiano con attenzione

particolare alla comprensione del testo

4. Realizzazione di corsi di potenziamento delle competenze di base in Matematica con

particolare attenzione alla logica

RISORSE UMANE

Tutti i docenti di italiano e matematica della scuola primaria e secondaria utilizzando le ore di ex

contemporaneità nella scuola primaria e di flessibilità nella scuola secondaria, docenti

dell’organico potenziato

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OBIETTIVI DI PROCESSO

Curricolo, progettazione e valutazione

Area di processo Obiettivo di processo

Curricolo, progettazione e valutazione

Promuovere una programmazione omogenea e condivisa per discipline nella scuola secondaria di I grado

Progettare prove di verifica standardizzate in tutti gli ordini di scuola e, in particolare nella scuola secondaria di I grado

Inclusione e differenziazione Aumentare le attività di recupero delle competenze di base e di alfabetizzazione di Italiano anche in orario extracurricolare

Continuità e orientamento Definire competenze in uscita e in entrata nei diversi ordini di scuola

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Promuovere lo sviluppo di competenze specifiche per l'insegnamento agli alunni stranieri

promuovere la formazione verso metodologie didattiche inclusive, quali il cooperative learning.

La mancanza di una programmazione condivisa soprattutto nella scuola secondaria di I grado, rende

difficile la definizione di traguardi di competenza comuni e la verifica del loro raggiungimento,

nonché la realizzazione di azioni di recupero a classi aperte e/o per piccoli gruppi. La definizione di

competenze in uscita dai diversi ordini di scuola consente una progettazione di percorsi di recupero

mirati per gli alunni che dimostrano di non averli raggiunti. L'implementazione di metodologie

inclusive favorisce un apprendimento più omogeneo. Necessario appare però anche aumentare lo

sforzo nella realizzazione di percorsi di apprendimento mirati per i numerosi alunni stranieri con

difficoltà linguistiche.

1. SUB-AREA- Curricolo, progettazione e valutazione

AZIONI: Sviluppo di una programmazione disciplinare condivisa nella scuola secondaria di primo

grado in continuità con la programmazione d’Istituto delle diverse discipline della scuola primaria .

RISORSE UMANE

Tutti i docenti di scuola secondaria di primo grado

2. SUB-AREA - Inclusione e differenziazione

AZIONI: definizione di competenze in uscita e in entrata dai diversi ordini di scuola

RISORSE UMANE: Docenti del gruppo di lavoro del Collegio ―Curricolo verticale e continuità‖

3. SUB-AREA Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

AZIONI:

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Realizzazione di corsi di formazione sulla didattica dell’Italiano L2 e di anche con la

possibilità dell’accesso alla certificazione D.ITA.L.S.

Realizzazione di formazione specifica sulla didattica inclusiva e il cooperative learning

RISORSE UMANE

Esperto o ente esterno che realizzi il corso di aggiornamento

Insegnanti dell’Istituto, incentivati quando vengono superate le ore di funzione docente

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Chi lavora nella scuola

DOCENTI

PERSONALE A.T.A.

GENITORI

PERSONALE ESTERNO

DOCENTI COLLABORATORI

Docente Ilaria Restano Magazzini (Vicaria) Prof.ssa Silvia Cosimi (Collaboratrice D.S.)

Docente Raffaella Morbino (Coordinatrice Scuola Infanzia)

GRUPPO DI COORDINAMENTO DS Prof. Osvaldo Di Cuffa

Collaboratori I. Restano Magazzini,

S. Cosimi e R. Morbino Responsabili di plesso

Uffici: Personale

Didattica

Affari Generali

DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof. OSVALDO DI CUFFA

Collaboratori scolastici

Rappresentanti di classe

Membri Consiglio di

Istituto

Presidente Consiglio

di Istituto Beatrice Lottini

Consulenti esterni

Esperti

FUNZIONI STRUMENTALI

Intercultura e rapporti internazionali Continuità, curricolo verticale

Progetto Lettura Handicap, disagio, BES

Orientamento e dispersione

scolastica Innovazione didattica e didattica

laboratoriale Valutazione e autovalutazione

Rapporti con il territorio, enti locali,

famiglie e tessuto sociale

DIRETTORE AMM.VO

Dott. FRANKS KINGSLEY

Commissione mensa

TAVOLO SCUOLA-FAMIGLIA COMITATO GENITORI

COMITATO DI VALUTAZIONE DEI DOCENTI (L. 107/2015)

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Responsabilità e decisioni

Dirigente Scolastico

Collegio Docenti

Consiglio di Istituto

Consigli di classe, di Interclasse, di Intersezione

Presidente: Beatrice Lottini - Genitore Consiglieri: Dirigente Prof. Osvaldo Di Cuffa, N° 8 Genitori, N° 8 Docenti, N° 2 Personale non docente

In ogni organismo è prevista la partecipazione di rappresentanti dei genitori

eletti

Funzioni strumentali

Gruppi di Lavoro Intercultura e rapporti internazionali Continuità, curricolo verticale,POF Intercultura Handicap, disagio, BES Orientamento e dispersione scolastica Innovazione didattica e didattica laboratoriale Valutazione e autovalutazione Rapporti con il territorio, enti locali, famiglie e tessuto sociale

GLH di Istituto Partecipano genitori e docenti (si prevede di aprire la partecipazione a rappresentanti degli enti locali e della ASL)

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ORGANIZZAZIONE DEL COLLEGIO DEI DOCENTI

A partire dall'anno scolastico 2013-2014, al fine di ottimizzare l'utilizzo delle ore funzionali

all'insegnamento di cui all'art.29 comma b del CCNL anche alla luce dei tagli al FIS e della

conseguente difficoltà a realizzare attività e progetti ritenuti di grande importanza per gli alunni, il

collegio dei docenti ha deciso di operare in parte in modo collegiale e in parte suddiviso in gruppi di

lavoro che coordinati da una o più funzioni strumentali si occuperanno di diverse aree di intervento

individuate dal collegio stesso.

Tali aree sono:

CONTINUITÀ, CURRICOLO VERTICALE

Il Gruppo di Lavoro si propone l'obiettivo di fissare dei traguardi comuni ai tre ordini di scuola,

elaborando curricoli che sviluppino specifiche competenze relative a campi di esperienza e alle

discipline. L'elaborazione di curricoli con obiettivi comuni mira a favorire continuità e progressione

dei processi educativi facilitando il raccordo tra un ordine e l'altro.

Nello specifico le competenze verranno valutate:

al termine della scuola dell'infanzia in ingresso della scuola primaria

al termine della scuola primaria in ingresso della scuola secondaria di I grado

Sulla base degli obiettivi fissati, spetterà ai singoli docenti, nella loro attività di autonomia didattica,

progettare percorsi per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze. I traguardi

costituiranno criteri per la valutazione delle competenze attese.

In riferimento alle metodologie, e in collaborazione con il Gruppo di Lavoro Didattica

Laboratoriale, è stato individuato un approccio metodologico che si contraddistingue per una

efficace azione formativa: il Cooperative Learning che coinvolge gli studenti nel lavoro di gruppo

per il raggiungimento di un fine comune. In particolare è una metodologia di insegnamento

attraverso la quale gli studenti apprendono in piccoli gruppi, aiutandosi reciprocamente e sentendosi

corresponsabili del reciproco percorso; l’insegnante assume un ruolo di facilitatore ed organizzatore

delle attività, strutturando ―ambienti di apprendimento‖ in cui gli studenti, favoriti da un clima

relazionale positivo, trasformano ogni attività di apprendimento in un processo di ―problem solving

di gruppo‖, conseguendo obiettivi la cui realizzazione richiede il contributo personale di tutti.

L’apprendimento cooperativo è una tecnica di insegnamento centrata sullo studente che interagisce

con altri studenti, ma è sempre il docente che propone i problemi da risolvere, che fissa i tempi e

che fornisce gli spunti.

Nel rispetto della libertà di insegnamento, ogni docente potrà comunque utilizzare gli approcci che

riterrà più idonei per attivare e promuovere i processi di apprendimento.

PROGETTO LETTURA

Da molti anni l'Istituto ―G. La Pira‖ realizza un Progetto, dal titolo ―Intorno ad un libro‖, con

l'obiettivo di avvicinare alla lettura il maggior numero di studenti attraverso una serie di azioni

educative, originali e coinvolgenti.

Una proposta culturale di qualità ci ha permesso di diventare un luogo di formazione ed incontro

poiché “la nascita del gusto per la lettura produce aumento di attenzione e curiosità, sviluppa la

fantasia e il piacere della ricerca in proprio, fa incontrare i racconti nelle storie di ogni civiltà e

tempo, avvicina all'altro e al diverso da sé” .

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Ogni anno, un gruppo di lavoro predispone un piano organico di attività, eventi ed iniziative volte a

promuovere, consolidare e sviluppare il piacere della lettura mediante una progressiva maturazione

del senso critico ed estetico. I destinatari di tale iniziativa sono tutti gli studenti dei tre ordini di

scuola, secondo una prospettiva di continuità. La proposta educativa avrà come obiettivo anche il

coinvolgimento delle famiglie.

Per attuare il suddetto piano di lavoro, è stato utile individuare alcuni punti fondamentali:

1. PROGETTO PERMANENTE DI LETTURA

In conformità con le Indicazioni Nazionali, “la lettura va costantemente praticata su un'ampia

gamma di testi appartenenti ai vari tipi e forme testuali...senza mai tralasciare la pratica della

lettura personale e dell'ascolto di testi letti dall'insegnante realizzata abitualmente senza alcuna

finalizzazione, al solo scopo di alimentare il piacere di leggere. Lo sviluppo della competenza di

lettura riguarda tutte le discipline”. Pertanto, il gruppo di lavoro elabora un progetto permanente di

lettura, che punta ad individuare un obiettivo generale, a scegliere un tema comune da rinnovare

annualmente, a stabilire linee metodologiche generali come: individuare percorsi bibliografici

inerenti al tema scelto secondo un criterio di gradualità; porre il libro al centro di un itinerario di

scoperta e ricerca al fine di stimolare interessi, curiosità e domande; valorizzare le suggestioni

testuali ed extra-testuali offerte dal libro; promuovere l’istituzione di percorsi di lettura motivanti e

positivi, evitando strategie rigidamente strutturate e ripetitive; favorire lo svolgimento di attività a

classi parallele ed in continuità fra i vari ordini.

Da quest'anno il progetto è stato inserito nel Piano Nazionale di Educazione alla lettura,

“Libriamoci”, formulato dal CEPELL (Centro per il libro e la lettura), in collaborazione con il

―Coordinamento associazioni educazione e promozione della lettura‖.

COLLABORAZIONI

Al fine di realizzare il progetto, appare necessario incentivare la collaborazione con enti,

associazioni culturali e referenti del settore librario, che rafforzi la presenza sul territorio del nostro

Istituto e lo renda parte integrante di un più generale processo di crescita culturale.

BIBLIOTECHE

La consuetudine alla lettura si forma anche grazie a strutture presenti all'interno delle nostre scuole.

Come suggeriscono le Indicazioni Nazionali “occorre assicurare le condizioni (biblioteche

scolastiche, accesso ai libri, itinerari di ricerca...) da cui sorgono bisogni e gusto di esplorazione

dei testi scritti”. Si persegue, pertanto, l'obiettivo di organizzare e gestire le biblioteche di plesso,

attraverso la creazione di una rete di servizi comuni. In questo specifico campo, è necessario

organizzare coordinamenti di genitori volontari, che intendano investire parte del loro tempo per

divenire figure di supporto alla gestione dei servizi bibliotecari, anche mediante l'utilizzo di

strumenti informatici.

MANIFESTAZIONI ED EVENTI

Si prevede l'organizzazione annuale di eventi (Incontri con l'autore, spettacoli, mostre del libro...),

finalizzati non solo alla promozione della lettura in senso stretto, ma anche alla condivisione di

momenti educativi, che rafforzino il senso di appartenenza ad una comunità scolastica.

1) FORMAZIONE

È necessario prevedere periodici cicli di formazione con enti accreditati per i docenti e i genitori sul

tema specifico dell'educazione alla lettura. Pertanto, l'Istituto dovrà individuare risorse finanziarie

da destinare alla realizzazione di tale obiettivo.

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INTERCULTURA

Una molteplicità di culture e di lingue sono entrate nella scuola. L’intercultura è oggi il modello

che permette a tutti i bambini e ragazzi il riconoscimento reciproco e dell’identità di ciascuno. A

centocinquanta anni dall’Unità, l’Italiano è diventata la lingua comune di chi nasce e cresce in

Italia al di là della cittadinanza italiana o straniera. Le migliori pratiche realizzate nelle scuole fin

dal primo presentarsi di alunni stranieri e la normativa italiana espressa in varie forme si

richiamano:

- alle finalità sancite dalla nostra Costituzione che mira a garantire e a promuovere la dignità e

l’uguaglianza di tutti gli studenti ―senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di

opinioni politiche, di condizioni personali e sociali‖ e impegnandosi a rimuovere gli ostacoli di

qualsiasi natura che possano impedire ―il pieno sviluppo della persona umana;

- alle norme previste dalla Convenzione internazionale dei diritti dell’infanzia, approvata in sede

ONU nel 1989, ratificata dall’Italia nel 1991 e confermata nelle normative di quegli anni sulla

tutela dell’infanzia e dell’adolescenza;

- alla tradizione della scuola italiana messa a punto già negli anni settanta nei confronti delle

varie forme di diversità.

Ciò ha significato riconoscere che:

a) l’istruzione è un diritto di ogni bambino – quindi anche di quello che non ha la cittadinanza

italiana –

b) l’istruzione scolastica è parallelamente un dovere che gli adulti devono rispettare e tutelare, in

particolare per quanto riguarda la scuola dell’obbligo;

c) tutti devono poter contare su pari opportunità in materia di accesso, di riuscita scolastica e di

orientamento.

La scuola raccoglie con successo una sfida universale, di apertura verso il mondo, di pratica

dell’uguaglianza nel riconoscimento delle differenze.

Elementi che si ritrovano pienamente nel nostro Istituto dove lo studente è posto al centro

dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti fin dal momento del suo arrivo.

Negli ultimi anni e nei prossimi particolare attenzione sarà dedicata all’.accoglienza:

Il momento dell’accoglienza e del primo inserimento risulta cruciale ai fini del processo di

integrazione perché è in questa fase che si pongono le basi per un percorso scolastico positivo. In

misura maggiore esso si colloca all’inizio dell’anno scolastico, ma, per una parte degli alunni

stranieri l’inserimento nella scuola italiana avviene in corso d’anno.

Nella fase dell’accoglienza, molti sono i fattori che entrano in gioco

Essi sono, tra l’altro, di tipo:

• conoscitivo: si deve ricostruire la storia personale, scolastica e linguistica

del minore straniero, attraverso i documenti presentati, il colloquio

con i genitori, la collaborazione di mediatori linguistico-culturali ecc.;

• amministrativo: sulla base degli elementi di conoscenza raccolti durante

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i colloqui iniziali, i momenti di osservazione dell’alunno neoarrivato,

le indicazioni della normativa, si procede a definire la classe e la sezione

di inserimento più adeguata;

• relazionale: nella fase iniziale si stabilisce un patto educativo con la

famiglia straniera, considerata come partner educativo a tutti gli effetti

e si mettono le basi per una collaborazione positiva tra i due spazi

educativi. Al tempo stesso, si inaugura, nel gruppo-classe dell’alunno

neo-arrivato, una dinamica relazionale tra i pari, che va seguita e

accompagnata con cura;

• pedagogico-didattico: vengono rilevati durante i primi giorni dell’inserimento

i bisogni linguistici e di apprendimento, in generale, e anche le

competenze e i saperi già acquisiti e, sulla base di questi dati, si elabora

un piano di lavoro individualizzato;

• organizzativo: la scuola predispone i dispositivi più efficaci per

rispondere ai bisogni linguistici e di apprendimento degli alunni neoinseriti:

modalità e tempi dedicati all’apprendimento dell’italiano seconda

lingua; individuazione delle risorse interne ed esterne alla

scuola; attivazione dei dispostivi di aiuto allo studio anche in tempo

extrascolastico.

Per considerare con la massima attenzione i fattori precedenti e contare sull’attivazione di risorse

interne si è sentita la necessità, nel nostro Istituto, di redigere un protocollo di accoglienza

condiviso con gli altri istituti del comune di Campi che sarà corredato da una scheda conoscitiva

in lingua madre da compilare all’atto dell’iscrizione e che sarà rivisto, per controllarne

l’efficacia, nei prossimi anni.

La scuola italiana si è orientata fin da subito a inserire gli alunni di cittadinanza non italiana nella

scuola comune, all’interno delle normali classi

scolastiche evitando la costruzione di luoghi di apprendimento separati,

Tale scelta non è messa in discussione da pratiche concrete di divisione

in gruppi, in genere per brevi periodi e per specifici apprendimenti, principalmente

legati allo studio della lingua italiana.

L’’acquisizione e l’apprendimento dell’italiano rappresentano una componente

essenziale del processo di integrazione: costituiscono la condizione

di base per capire ed essere capiti, per partecipare e sentirsi parte

della comunità, scolastica e non.

L’azione complessiva nel nostro Istituto si articola e si articolerà nei prossimi anni in due tipi di

attività : la prima, sulla base del quadro comune europeo di riferimento, tesa

- ad elaborare modelli di competenze relativi all’italiano di base (ItalBase) e quello per lo

studio (ItalStudio), in modo da progettare interventi mirati su ogni singolo alunno,

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- a stilare un modello condiviso di piano di studio personalizzato che parta dalla scuola

primaria dall’insegnamento dell’italiano di base ed arrivi alla secondaria di primo grado ed

all’uso dell’italiano per lo studio;

- ad elaborare modelli operativi sia per le attività in classe che nei laboratori di Ital2.

La seconda che mira ad attuare i precedenti modelli organizzativi attraverso l’istituzione di

Laboratori di Ital2, a stabilire tempi e durata dei laboratori, l’ utilizzazione di Piani di studio

personalizzati e adattamento del programma ed a definire i ruoli dei facilitatori e dei mediatori

linguistici esterni e dei docenti con funzione strumentale o formati nella didattica dell’Ital2.

• la formazione di docenti di riferimento per le singole scuole e la sensibilizzazione di tutti i docenti

sui problemi della facilitazione nella comprensione dell’italiano.

Particolare attenzione verrà, inoltre, prestata alla diffusione ed elaborazione di progetti, quali anche

il gemellaggio, già in atto dal corrente anno scolastico con scuole cinesi, che coinvolgano le classi

intere e che siano basati sulla possibilità di trattare anche i temi interculturali in modo

interdisciplinare o attraverso l’ educazione alla cittadinanza e abbiano come obiettivi l’apertura,

l’uguaglianza e la coesione sociale.

Storia, geografia, letteratura, matematica, scienze, arte, musica, nuovi linguaggi comunicativi

espressivi e altri campi del sapere costituiscono un’occasione ineludibile di formazione alla

diversità, permettendo di accostarsi non solo a diversi ―contenuti‖, ma anche a strutture e modi di

pensare differenti.

In questa ottica gli alunni stranieri non saranno più visti come ―alunni-problema‖, ma la loro

valorizzazione nella loro singolarità, con la loro storia e la loro diversità può divenire un

arricchimento per tutta la classe.

L’obiettivo è quello di valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni studente.

La presenza di bambini e adolescenti con radici culturali diverse è un fenomeno ormai strutturale e

non può più essere considerato episodico: deve trasformarsi in un’opportunità per tutti. Non basta

riconoscere e conservare le diversità preesistenti, nella loro pura e semplice autonomia. Bisogna,

invece, sostenere attivamente la loro interazione e la loro integrazione attraverso la conoscenza

della nostra e delle altre culture, in un confronto che non eluda questioni quali le convinzioni

religiose, i ruoli familiari, le differenze di genere.

Considerando il ruolo centrale della famiglia dal momento dell’accoglienza degli

alunni sarà necessario, accogliere anche la famiglia e accompagnarla nella graduale dinamica

integrazione continuando a favorire la partecipazione attiva e corresponsabile delle famiglie

immigrate alle iniziative e alle attività della scuola, alla conoscenza e condivisione del progetto

pedagogico. I mediatori linguistico-culturali rappresentano una risorsa importante per tutte queste

forme di relazione così come le iniziative di elezione di rappresentanti di classe tra i genitori

stranieri ed i colloqui con i genitori stranieri in giorni dedicati ed alla presenza del mediatore. Tutte

iniziative che verranno riproposte ed incentivate.

Verrà incentivata la collaborazione tra scuola e territorio, in termini di protocolli tra enti locali e

scuola; o tra associazioni culturali (AICIC - SCUOLA CINESE) e scuola. Azioni realizzate al fine

di integrare le risorse; elaborare e diffondere materiali e strumenti; coinvolgere le associazioni delle

comunità immigrate, delle famiglie straniere; coinvolgere i mediatori culturali ed i docenti.

Nella scuola interculturale e quindi nella nostra, è di particolare importanza la formazione dei

docenti. Ad essa si dovrà porre l’accento: i docenti devono essere in grado di affrontare le

problematiche relative all’incontro-scontro tra culture e valori differenti, di usare strumenti

metodologici che consentano di inserire la prospettiva interculturale nelle discipline scolastiche

(storico-geografiche, letterarie, artistiche, scientifiche ecc.); a loro si dovrà consentire di scoprire,

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sia pure in modo parziale, parte dell’ universo culturale degli immigrati, per confrontarsi con una

diversità sperimentata e non solo immaginata. Gli insegnanti,‖ sensibili alle culture‖ saranno, così

capaci di aprirsi alla diversità ed di interpretare il bagaglio culturale degli alunni/studenti nei loro

aspetti singolari e soggettivi

I corsi di formazione, pertanto, dovranno essere indirizzati in buona parte, considerando la

peculiarità del nostro Istituto, in questa direzione.

HANDICAP, DISAGIO, BES

Il Gruppo di Lavoro Handicap, Disagio e BES prevede una serie di attività mirate al monitoraggio

delle situazioni di disagio e alla realizzazione di interventi di supporto e recupero. In particolare

sono programmate annualmente le seguenti azioni, secondo una calendarizzazione che tenga conto

delle scadenze previste dalla normativa e di un proficuo svolgimento dell’Anno Scolastico:

Settembre /Ottobre

Verifica validità certificazioni già agli atti e relativa modulistica

Novembre /Dicembre

Consulenza agli insegnanti per compilazione PDP E BES

Compilazione PdpBes da parte dei consigli di classe ,

verifica diagnosi alunni

Catalogazione e archiviazione PDP E BES per ordine di scuola e classe

verifica presenza relazioni per alunni Bes

Gennaio

Preparazione cartelline screening DSA classi prime e seconde primaria

Gennaio /Febbraio

Somministrazione prove di dettato e lettura screening prime e seconde primaria

tabulazione dati

restituzione agli insegnanti con note esplicative per attivare eventuali attività di recupero.

Febbraio Marzo

Ricerca e diffusione di materiale per il recupero delle difficoltà emerse dal confronto

(dislessia, discalculia, disortografia, C.A.A.).

Aprile Maggio

Preparazione cartelline screening DSA classi prime

Somministrazione prove di dettato e lettura screening prime primaria

tabulazione dati

restituzione agli insegnanti con note esplicative per attivare eventuali attività di recupero.

Per l’intera durata dell’anno scolastico si prevedono:

Consulenza agli insegnanti per invio alunni ai servizi

Monitoraggio casi disagio presenti nell’istituto.

Attività di supporto ricercatrice Università di Pisa

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Eventuale partecipazione a corsi di aggiornamento proposti dal ministero sulla didattica

inclusiva.

Verifica del materiale didattico specifico esistente e eventuale proposta di acquisto

Revisione e controllo dei documenti all’interno delle cartelline personali degli alunni

certificati, con rielaborazione dei documenti di sintesi per ognuno di loro.

Confronto sulle problematiche relative agli alunni certificati.

Elaborazione di un modello (passaporto) per la raccolta di informazioni degli alunni

certificati,da utilizzare nelle classi ponte.

ORIENTAMENTO E DISPERSIONE SCOLASTICA

L'obiettivo è quello di rendere consapevole il ragazzo delle proprie capacità e della

ricchezza/articolazione/complessità del mondo; di modo che, dotato di tutti gli strumenti necessari,

si senta cittadino a pieno titolo e protagonista della propria vita. Il progetto Orientamento si snoda

su tre aspetti:

a) Aspetto formativo (riservato alle classi prime e seconde)

Si tratta di varie iniziative finalizzate soprattutto al "conosci te stesso" . Sarebbe proficuo il

supporto di agenzie formative esterne.

b) Aspetto formativo/informativo (riservato alle classi terze)

Particolare attenzione sarà rivolta alla selezione degli Istituti Superiori ed alle modalità di incontri

con gli stessi e tra genitori e alunni. (Coordinamento ed informazioni sugli Open days presso i vari

istituti, evento organizzato all'interno della nostra scuola per la presentazione degli istituti superiori

più rappresentativi del nostro territorio).

Quanto all'aspetto formativo, è previsto il contributo da parte di esperti esterni per colloqui

individuali e di classe volti alla conoscenza delle proprie aspettative e potenzialità.

c) Aspetto laboratoriale/stagistico (riservato alle classi seconde e terze)

Saranno organizzate delle attività che si articoleranno con varie modalità:

lezioni teoriche e laboratoriali da parte di insegnanti di alcuni istituti superiori

incontri/stages con e/o presso aziende/realtà lavorative del territorio

Nella prima parte dell'anno scolastico e fino alla chiusura delle preiscrizioni, si lavorerà su quanto

dettagliato nel punto "b". Successivamente è prevista l'effettuazione delle attività come ai punti "a"

e "c".

Open days in entrata: la funzione strumentale si occupa anche del coordinamento dei vari open days

dell'Isituto comprensivo. Ai docenti di ciascuna scuola, che fanno parte del relativo sottogruppo,

spetta l'organizzazione effettiva dell'open day nel proprio plesso. Riferiranno alle funzioni

strumentali le date e le modalità di effettuazione.

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INNOVAZIONE DIDATTICA E DIDATTICA LABORATORIALE

Dal saper fare al saper essere: l’approccio laboratoriale applicato alla costruzione delle

conoscenze rappresenta la naturale evoluzione di uno stile di insegnamento attento al processo

individuale di apprendimento. Le ultime Indicazioni per il Curricolo 2012, così come le precedenti,

suggeriscono in più contesti la applicazione di metodologie didattiche diverse dalla classica lezione

frontale, dal cooperative learning all’uso delle nuove tecnologie, dall’apprendimento per esperienze

fino a strategie esplicitamente induttive. Inoltre questo approccio appare il più adatto a promuovere

competenze non cognitive, spesso trascurate, ma non meno essenziali per la acquisizione di quelle

di cittadinanza e assolutamente fondamentali per la costruzione dell’individuo.

Se queste metodologie non sono ancora estesamente applicate nelle scuole, uno dei motivi potrebbe

essere la mancanza di momenti di confronto tra insegnanti poco formati non già dal punto di vista

metodologico quanto da quello operativo; infatti l’applicazione di metodologie cooperative e

laboratoriali ha bisogno, per essere efficace, di strategie di gestione della classe e delle dinamiche

dei gruppi, differenti rispetto alla didattica classica. Inoltre gli stessi ragazzi beneficiano in modo

più profondo di questi approcci se sono abituati a lavorare in gruppo fin dalla infanzia e dalla scuola

primaria. In questo senso, la promozione di un apprendimento significativo e l’instaurarsi di un

processo di costruzione delle conoscenze efficace risulta vincente se attuato in modo continuo

durante il curricolo.

Il gruppo di lavoro ―Didattica laboratoriale‖ si propone di sperimentare l’applicazione di questo

approccio in tutti i diversi ordini di scuole rappresentati nel nostro Istituto Comprensivo e di

discutere i risultati della sperimentazione alla luce delle peculiarità del nostro contesto. Se più fonti

indicano in questo approccio didattico un mezzo d’elezione per l’inclusione, questo fine per essere

raggiunto ha bisogno di docenti formati a fronteggiare le dinamiche emotive e relazionali che

scaturiscono dal vincolo dato agli alunni di lavorare in gruppo. Inoltre la presenza di etnie diverse,

ciascuna con i propri codici di interazione sociale rende ancora più complesso il lavoro

dell’insegnante, in particolare in quelle situazioni di ragazzi appena immigrati in Italia che non

conoscono la lingua e che di conseguenza sono privi del mezzo principale di interazione sociale.

Infine, la considerazione che un approccio metodologico come quello laboratoriale debba avere una

continuità nel curricolo ci ha spinto a unire parzialmente i lavori con il gruppo ―Curricolo verticale

e continuità‖.

VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE

Valutare il comportamento e gli apprendimenti dei ragazzi è una delle operazioni più importanti e

delicate della professione docente. Nel caso in cui, poi, si tratti di una realtà scolastica come quella

nostra, cioè di un Istituto Comprensivo, che copre gli anni dall'Infanzia alla Secondaria di Primo

grado, diventa ancora più importante che il momento della valutazione costituisca un fattore

unificante e univoco del percorso scolastico e si cerchi, il più possibile, di uscire da parametri

valutativi legati al singolo docente, per adottare un "modello" il più condiviso e il più oggettivo

possibile.

Per svolgere al meglio tale operazione, il Collegio dei Docenti ha deciso di dotarsi di strumenti,

costruiti su rigorosi principi docimologici, che permettano a tutti gli insegnanti di esprimere il

proprio giudizio sulla base di criteri omogenei e coerenti, a partire dalla Scuola dell'Infanzia fino

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alla Scuola Secondaria di Primo grado. In tal modo lo studente si troverà a vivere in una realtà

scolastica di "continuità" e si troverà inserito in un processo di crescita, dove anche il momento

della valutazione risulterà parte di un percorso coerente. Tale momento risulterà importante anche

nei rapporti con le famiglie, per le quali la valutazione è un aspetto formativo molto importante e

costituisce una prova "tangibile" di una relazione positiva con la scuola.

Trattandosi di un argomento vasto e delicato, il gruppo di lavoro ha ritenuto necessario darsi delle

priorità di azione e si si è inizialmente orientato sulla creazione di uno strumento che, prima delle

discipline, valutasse tutto l'insieme delle azioni interpersonali alla base di una corretta convivenza.

Attualmente infatti sono operativi strumenti per la valutazione del Comportamento, che interessano

ogni ordine di scuola dell'Istituto.

La fase successiva ha visto la scelta di due discipline: Italiano e Matematica.

I modelli proposti sono stati indirizzati, in fase di sperimentazione, alle classi quinte della Primaria

e a tutte le classi della Secondaria di Primo grado. Tale scelta è stata dettata dalla necessità di

rendere il più possibile omogenei i diversi modi di valutare utilizzati nei due diversi ordini di

scuola.

Il programma di lavoro del gruppo valutazione prosegue nella realizzazione di strumenti valutativi

in relazione ad altre discipline (per esempio Inglese), ma non si esclude che, nel quadro di una

programmazione triennale, si possa affrontare e creare uno strumento valutativo per le Competenze.

RAPPORTI CON IL TERRITORIO, ENTI LOCALI, FAMIGLIE E TESSUTO SOCIALE

Il lavoro del Tavolo Scuola-Famiglia è finalizzato al consolidamento di un gruppo formato

da genitori e docenti che possano costruire forme di collaborazione tra i vari soggetti che

contribuiscono a creare il ‖mondo scuola‖ del nostro Istituto, famiglie, collaboratori, insegnanti

nell’intento di valorizzare il contributo di ogni componente e per avviare l’istituzione di un

luogo d’incontro per iniziative condivise al fine di realizzare al meglio l’offerta formativa.

Un gruppo quindi aperto al dibattito e alla discussione il cui fine principale potrebbe essere

proprio la conoscenza delle realtà così diverse dei nostri plessi disseminati sul territorio,per trovare

punti in comune e poter lavorare finalmente insieme per un obiettivo condiviso: il progetto

educativo-didattico del nostro Istituto.

Il Tavolo è costituito dalla componente insegnanti rappresentanti di tutti i plessi e dalla

componente genitori rappresentanti del Comitato Genitori

L’ attività di dibattito e confronto è volta alla programmazione e realizzazione di iniziative per

raccogliere fondi per l’Istituto tramite manifestazioni aperte a genitori e alunni, in collaborazione

con associazioni culturali e commerciali del territorio; iniziative per aprire a scuola spazi di

arricchimento culturale in orario extrascolastico aperto agli alunni dell’ Istituto in collaborazione

con associazioni del territorio; revisione dell’ impianto generale del patto di corresponsabilità

scuola – famiglia — regolamento d’ Istituto; iniziative di formazione e di educazione alla lettura per

genitori da realizzare in collaborazione con funzione strumentale continuità-progetto di lettura;

iniziative di formazione e di educazione alimentare rivolte ai genitori,

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La scuola si apre al territorio

Istituto Comprensivo

Genitori

Comune Campi B.zio

Libera

A.S.L.

Associazioni del territorio

Scuole Secondaria

di secondo grado

Università PIN – Prato

Rete di Scuole POLO Firenze Nord

Fondazione Spazio Reale

Istituto Storico della Resistenza in Toscana

Associazione Italia - Cina

Tavolo Scuola-

Famiglia

Comitato Genitori

Fratellanza Popolare San Donnino

Pubblica Assistenza di San Donnino

Kent State University

Coop Macramè

Associazione Addio Pizzo

Associazione Futura Memoria

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Arginare il fenomeno della dispersione scolastica e sollecitare processi educativi e formativi ―orientativi‖ è

un intento primario dell’Istituto che sarà aperto anche in orario diverso da quello delle attività scolastiche, in

favore degli alunni, dei genitori, dei giovani, degli adulti.

Saranno realizzati percorsi ed attività in collaborazione fra docenti e genitori, fra Enti locali e Associazioni di

volontariato e Agenzie educative e culturali.

Verranno effettuate tutte le uscite, visite didattiche e gite scolastiche previste dalle programmazioni dei

docenti di ogni ordine di scuola, in quanto il collegio docenti ritiene tali attività particolarmente

formative in un contesto scolastico eterogeneo in cui si evidenziano anche situazioni di disagio;

Progetto lettura

Viaggio della memoria

Collaborazione con Associazione Interscambio Italia – Cina

scambio/gemellaggio con scuole cinesi

incontri con le insegnanti della scuola cinese per la valutazione degli alunni

corsi di lingua cinese

Progetto sport e gruppo sportivo

Adesione a progetti proposti e/o finanziati dall’ente comunale o da altri enti esterni

Sportello di mediazione scolastica

(L’Istituto Comprensivo ha attivato una collaborazione con il Laboratorio Formae Mentis del PIN di

Prato per la realizzazione di uno sportello di mediazione scolastica. Tale sportello, realizzato da

mediatori professionisti, intende essere uno dei primi esperimenti in Italia di mediazione scolastica.

Scopo di tale attività è offrire a tutti i soggetti coinvolti un supporto nelle possibili situazioni di conflitto

nonché la realizzazione di interventi di formazione alla gestione non violenta e costruttiva dei conflitti.)

Sportello di ascolto psicologico in Convenzione con la Fratellanza Popolare di San Donnino

Progetto "Logopedia a KM 0"

Partecipazione a progetti in rete con scuole del territorio

Educazione alla legalità con incontri con esperti e testimoni, partecipazione a viaggi d'Istruzione nei

luoghi simbolo dell'antimafia e alla "Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime

innocenti di tutte le mafie" (Libera)

Attività di potenziamento della Lingua Inglese tramite la collaborazione con la Kent State University,

con l’organizzazione di incontri con studenti madrelingua, la realizzazione di spettacoli teatrali e la

partecipazione a progetti internazionali

Attività

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In base alle proiezioni relative al numero di iscrizioni per i prossimi anni, e tenendo conto della capacità

degli ambienti scolastici, si prevede una sostanziale conferma del numero attuale di classi nella Scuola

dell'Infanzia e nella Scuola Primaria. Per quanto riguarda la Scuola Secondaria di Primo Grado, invece, le

proiezioni inducono a ipotizzare l'aumento delle classi in ragione di 1 (una) unità, da 16 a 17 classi.

ORGANICO DI DIRITTO

posti comuni

sostegno

RC

Scuola dell’Infanzia 13 classi 26 4 1 a 16,30h + 1 a 3h

Scuola Primaria 35 classi 68 + 10h + 1

inglese

12 3 + 4h

Scuola secondaria di 1° grado 17 classi A043 9 + 8h

A059 5 + 12h

A345 2 + 15h

A245 2h

A445 1 + 14h

A028 1 + 16h

A032 1 + 16h

A033 1 + 16h

A030 1 + 16h

8 RC 17h

Personale ATA

Collaboratori Scolastici N. 25

Personale Amministrativo N. 8

Fabbisogno delle risorse umane

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ORGANICO POTENZIATO (art.1, comma 7 L. 107/2015)

Per la gestione della complessità dell’Istituto e d il raggiungimento degli obiettivi del presente

documento e, in particolare del Piano di Miglioramento si evidenziano le seguenti esigenze di

personale aggiuntivo in organico.

1 - Esonero Prima Collaboratrice del Dirigente Scolastico - 1 posto di scuola primaria

Esigenza organizzativa: (Comma 83) Il dirigente scolastico può individuare nell’ambito

dell’organico dell’autonomia fino al 10 per cento di docenti che lo coadiuvano in attività di

supporto organizzativo e didattico dell’istituzione scolastica (…).

2- 7 - n. 4 posti Scuola primaria + 2 posti scuola secondaria A043, preferibilmente con titolo

specifico D.ITA.L.S.

Esigenza progettuale: (Comma 7 letttera r) Alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come

lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da

organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l’apporto delle

comunità di origine , delle famiglie e dei mediatori culturali

Azioni previste: (Primaria e secondaria)

1. Realizzazione di corsi di alfabetizzazione di base intensivi per alunni stranieri neo arrivati

e/o con un livello di conoscenza della lingua italiana molto basso

2. Realizzazione di corsi di Italiano L2 di livello avanzato per l’acquisizione dell’italiano come

lingua di studio.

8-9 - n. 1 posti A028 (arte e immagine) e 1 posto A032 (musica) o di scuola primaria con

preparazione specifica

Esigenza progettuale: (Comma 7 lettera L) Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di

ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell’inclusione

scolastica e del diritto allo studio degli alunni con Bisogni Educativi Specialio attraverso percorsi

individualizzai e personalizzati (…)

(Comma 7 lettera F) Alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione

delle immagini.

(Comma 7 lettera C) Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali,

nell’arte e nella storia dell’arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione

delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici

e privati operanti in tali settori;

Azioni previste: (Primaria e secondaria)

Attività di alfabetizzazione e di inclusione per alunni stranieri e/o BES attraverso l’uso di

linguaggi non verbali ed in particolare dell’espressione artistica e musicale

10 - n. 1 posto A059

Esigenza progettuale: (Comma 7 lettera B) potenziamento delle competenze matematico-logiche e

scientifiche

(Comma 7 lettera i) Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio

Attività previste: consentire il distacco della docente Maria Carmela Intrieri per seguire la

realizzazione di progetti che permettano di approfondire i temi dell'apprendimento cooperativo e

attrezzare la scuola con mezzi idonei a realizzare pienamente l'obiettivo di colmare il gap

dell'istituto rispetto agli standard nazionali in un contesto multiculturale.

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11-12 – n 1 posto A059 + 1 posto di scuola primaria con formazione specifica

Esigenza progettuale: (Comma 7 lettera C) potenziamento delle competenze matematico-logiche e

scientifiche

(Comma 7 lettera i) Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio

Attività previste: (Primaria e secondaria)

1. Realizzazione di corsi di potenziamento delle competenze di base in Matematica con

particolare attenzione alla logica

13 -14 – n. 1 posto di A345 (Lingua Inglese) + 1 posto di scuola primaria con specializzazione

all’insegnamento della lingua inglese

Esigenza progettuale: (Comma 7, punto A) Valorizzazione e potenziamento delle competenze

linguistiche con particolare riferimento (…) alla lingua inglese (…), anche mediante l’utilizzo della

metodologia Content Language Integrated Learning.

Attività previste: (Scuola primaria e secondaria)

1. Realizzazione di laboratori di conversazione in lingua inglese e di lezioni in lingua inglese

di discipline non linguistiche

2. Realizzazione di corsi di alfabetizzazione alla lingua inglese per alunni stranieri

15 - n. 1 posto di scuola primaria con titolo di sostegno

Esigenza progettuale: (Comma 7 lettera L) Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di

ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell’inclusione

scolastica e del diritto allo studio degli alunni con Bisogni Educativi Speciali o attraverso percorsi

individualizzai e personalizzati (…)

Attività prevista: consentire l'utilizzo della docente Elena Del Bel Belluz su progetto di Arte-

terapia nella scuola primaria

16-17 – n.2 posti di scuola primaria

Esigenza progettuale (Comma 7 lettera N) Apertura pomeridiana e riduzione del numero di alunni e

di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo

scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui a DPR

20 Marzo 2009 n.89

Attività prevista (Scuola primaria)

Realizzazione del tempo pieno anche nelle due classi di scuola primaria a tempo ridotto in organico

di diritto (30 ore)

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FORMAZIONE DEL PERSONALE

Come previsto dalla Legge 107/2015 tutto il personale in servizio si formerà in maniera

obbligatoria, permanente e strutturale. Il collegio dei docenti stabilisce che tale formazione dovrà

ammontare ad almeno 20 ore annuali. Si prevede la realizzazione di un sistema per la valutazione di

corsi di formazione erogati con modalità non tradizionali (blended, residenziali, semiresidenziali

ecc.) ai fini del calcolo delle suddette ore

In particolare le aree scelte per la formazione ai fini della realizzazione degli obiettivi del presente

Piano sono:

Italiano L2 e/o didattica mirata ad alunni non italofoni per tutte le discipline

didattica laboratoriale, inclusiva, cooperative learning.

didattica per competenze

nuove tecnologie e didattica multimediale

La scuola attuerà il proprio piano di formazione ricorrendo alle proposte del Piano nazionale di

formazione previsto dalla Legge 107/2015 non appena disponibile

I docenti potranno altresì accedere in autonomia a corsi di formazione e aggiornamento proposti in

altre sedi, purché siano attenenti agli obiettivi proposti e venga documentata la regolare

frequenza/partecipazione.

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Ufficio Alunni Ufficio Protocollo/Magazzino

Lunedì 8.30 - 10.30 e 15.00 - 17.00

Martedì Chiuso

Mercoledì 8.00 - 10.00

Giovedì 11.30 - 13.30

Venerdì 8.00 - 10.00

Ufficio del personale Infanzia/Primaria Ufficio del personale ATA e docenti Media

Lunedì 11.30 - 13.30

Martedì 15.00 - 17-00

Mercoledì 11.30 - 13.30 e 15.00 - 17.00

Giovedì 11.30 - 13.30

Venerdì 11.30 - 13.30

Ufficio Amministrazione

Lunedì 11.30 - 13.30

Martedì Chiuso

Mercoledì 11.30 - 13.30

Giovedì 14.30 - 16.30

Venerdì 11.30 - 13.30

Lunedì 11.30 - 13.30 e 15.00 - 17.00

Martedì 15.00 - 17.00

Mercoledì 11.30 - 13.30 e 15.00 - 17.00

Giovedì 11.30 - 13.30 e 15.00 - 17.00

Venerdì 11.30 - 13.30

Lunedì 12.00 - 14.00 e 15.00 - 17.00

Martedì Chiuso

Mercoledì 12.00 - 14.00

Giovedì 12.00 - 14.00 e 15.00 - 17.00

Venerdì 12.00 - 14.00

Servizi amministrativi

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CONTATTI

Ufficio del Dirigente Scolastico

Ufficio del Direttore amministrativo

Orario di ricevimento Su appuntamento il mercoledì e

il giovedì dalle ore 10 alle ore 13, telefonando al 055\8999307 – 055\8998296

[email protected]

Orario di ricevimento Su appuntamento telefonando al

055\8999307 – 055\8998296

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Posta Docenti

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regolamento, attività e iniziative.

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