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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE 2
LAVELLO
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA
FORMATIVA 2016/2019
EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.
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Premessa
Preso atto di quanto contenuto nel 1 comma della legge 107/2015, l’Istituto
comprensivo 2 di Lavello si impegnerà per “affermare il ruolo centrale della
scuola nella società della conoscenza, innalzare i livelli di istruzione e le
competenze delle studentesse e degli studenti, rispettare i tempi e gli stili di
apprendimento, contrastare le disuguaglianze socio-culturali e territoriali,
recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica, realizzare una scuola aperta,
quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione ed innovazione
didattica, di partecipazione e di cittadinanza attiva, garantire il diritto allo
studio, le pari opportunità di successo formativo di istruzione permanente dei
cittadini”.
Il presente Piano dell’Offerta formativa, secondo quanto disposto dal comma 2
dell’art.3 del DPR 275 del 1999, non modificato dalla legge 107, è coerente con
gli obiettivi generali ed educativi individuati con le Indicazioni Nazionali per il
curricolo relative al primo ciclo di istruzione e riflette le esigenze del contesto
culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della
programmazione territoriale dell’offerta formativa.
Questo è pertanto il documento con cui la nostra istituzione dichiara all’esterno
la propria identità. È anche un programma completo e coerente di strutturazione
del curricolo, di attività, di logistica organizzativa, di impostazione
metodologico-didattica, di utilizzo, promozione e valorizzazione delle risorse
umane, con cui la scuola intende perseguire gli obiettivi dichiarati nell’esercizio
di funzioni che sono comuni a tutte le istituzioni scolastiche in quanto tali, ma
al contempo la caratterizzano e la distinguono.
Il modello di scuola a cui si tende è quello unitario nell'ispirazione pedagogica,
nella scelta curricolare e progettuale, nel sistema di verifica e valutazione, con
una programmazione educativo-didattica elaborata dai dipartimenti disciplinari,
secondo il principio della continuità, partendo dalla scuola dell’infanzia fino al
termine del 1° ciclo, adottando perciò un curricolo verticale.
Il documento tiene conto delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati
nel RAV per rispondere alle reali esigenze dell’utenza, nonché di quanto
previsto dal Piano di Miglioramento.
Nella definizione delle attività per il recupero ed il potenziamento del profitto,
si è tenuto conto dei risultati delle rilevazioni INVALSI relative all’anno
scolastico 2015/2016. Sono stati inoltre individuati percorsi rispondenti ai
bisogni educativi degli studenti in vista dell'orientamento, dello sviluppo
personale, dell'acquisizione dell'autonomia e della responsabilità.
I progetti e le attività sui quali si pensa di utilizzare docenti dell’organico del
potenziamento fanno esplicito riferimento a tale esigenza, motivandola e
definendo l’area disciplinare coinvolta.
L’Offerta Formativa è stata articolata tenendo conto non solo della normativa e
dell’atto di indirizzo, ma facendo anche riferimento a vision e mission
condivise e riportate più avanti nel documento, nonché al patrimonio di
3
esperienza e professionalità che negli anni hanno contribuito a costruire
l’immagine della scuola.
Mission della scuola
La nostra scuola crede nel primato della formazione ed intende operare affinché
ciascun alunno possa sviluppare le proprie potenzialità, acquisire abilità e
raggiungere gli obiettivi formativi, acquisendo nel contempo competenze
civiche e sociali che gli permettano di inserirsi a pieno titolo all’interno della
comunità. A tale scopo persegue un insegnamento di qualità, in grado di
sostenere le difficoltà e promuovere le eccellenze. È una scuola per tutti,
accogliente ed inclusiva; una scuola per altri versi esigente ed impegnativa, che
apre le porte agli alunni con disabilità e agli alunni che hanno altre origini
culturali. Il curricolo viene contestualizzato, integrato e sottoposto a verifica e
valutazione, utilizzando le opportunità formative offerte dal territorio,
selezionando le proposte ritenute più significative per qualificare il progetto
didattico–educativo. L’alunno viene considerato protagonista nella costruzione
delle sue conoscenze e soggetto attivo del processo di apprendimento.
Vision della scuola
La vision della nostra scuola focalizza l’attenzione su alcuni obiettivi
particolarmente significativi, quali:
costruire l’identità e l’unitarietà dell’Istituto Comprensivo, sviluppando il
senso di appartenenza negli operatori scolastici, negli alunni e nei genitori,
favorendo la crescita della solidarietà organizzativa;
creare sinergie con le istituzioni e le agenzie educative del territorio;
migliorare la cultura del servizio attraverso una risposta qualificata alle
richieste degli alunni e dei genitori;
favorire negli apprendimenti il coinvolgimento attivo degli alunni;
sviluppare negli allievi la curiosità e l’interesse verso realtà culturali ed
esperienze diverse dalle proprie;
garantire un’attenzione privilegiata alla personalizzazione degli
apprendimenti;
introdurre elementi di verifica e valutazione comuni concordati fra i docenti;
presentare le discipline di studio come campi di significato per sé oltre che
come orizzonte intersoggettivo;
motivare gli alunni all’apprendimento curricolare, curando la scelta dei
contenuti e delle metodologie.
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Priorità, traguardi ed obiettivi
Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come
contenuta nel RAV, presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
In particolare, si rimanda al RAV (allegato e quindi da considerare parte
integrante del presente documento) per quanto riguarda l’analisi del contesto in
cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali
ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli
studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto.
Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione
del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo
periodo, Obiettivi di breve periodo.
La priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio è quella di
migliorare i risultati scolastici degli studenti. Ciò comporta in primo luogo un
miglioramento dei risultati delle prove INVALSI, attraverso l’ampliamento
delle attività di Italiano e Matematica, mediante corsi di recupero e
potenziamento, partecipazione ad attività come il giornalino d’istituto, i progetti
“Lettura” o “Ambiente, conoscenza a valorizzazione del territorio”.
Il traguardo che l’Istituto si è assegnato in relazione alla priorità è quello di
diminuire di un punto percentuale il numero degli studenti appartenenti ai livelli
1 e 2 della tabella relativa ai risultati di apprendimento.
Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del
raggiungimento del traguardo sono:
1. Dare pratica attuazione al curricolo verticale, conforme alle Indicazioni
Nazionali ed ai traguardi di competenza, prodotto durante lo scorso anno
scolastico;
2. Incrementare la collaborazione con altri istituti attraverso l'adesione a reti di
scuole;
3. Collaborare maggiormente con gli Enti territoriali;
4. Coinvolgere i genitori nella revisione e nell’attuazione del Regolamento
d'istituto.
Sono previste quindi, in coerenza con il Piano di miglioramento elaborato, le
seguenti azioni attuative:
1. Diffondere pratiche progettuali e valutative condivise;
2. Produrre prove comuni intermedie e finali di Italiano e Matematica per classi
parallele;
3. Somministrare le prove elaborate;
4. Monitorare la bozza curricolo con eventuale revisione ed adeguamento.
Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:
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Attraverso l’attuazione del curricolo di istituto si prevede di lavorare con più
efficacia sulla didattica, in modo da ottenere migliori risultati nelle prove
standardizzate nazionali, in particolare per le fasce di livello più basse (1 e 2
della tabella riportata nel RAV). Una maggiore collaborazione con altri istituti e
con gli enti territoriali consentirà di ottenere ulteriori risorse per migliorare la
qualità dell'azione formativa, stimolando nel contempo i docenti nella ricerca di
nuove strategie di insegnamento. Coinvolgendo i genitori nella revisione e
nell’attuazione dei regolamenti si punta ad una collaborazione con le famiglie
tale da migliorare gli ambienti di apprendimento.
Analisi della realtà territoriale
Lavello è una cittadina di circa 14.000 abitanti, con un andamento demografico
sostanzialmente stabile nel corso del tempo. Fino alla fine degli anni Ottanta è
stato un paese con un’economia prevalentemente agricola, alla quale si era
affiancata un’attività manifatturiera nel settore dell’abbigliamento, costituita in
gran parte da laboratori artigianali che realizzavano manufatti per conto terzi,
realtà ridimensionata notevolmente dall’ingresso nel mercato globale dei Paesi
asiatici. Con la costruzione dello stabilimento FIAT-SATA nella zona
industriale di San Nicola di Melfi – a partire dagli anni Novanta – il paese ha
cominciato a fare i conti con problematiche tipiche delle realtà industriali. Negli
ultimi due anni, dopo un lungo periodo di stagnazione, lo stabilimento ha
ripreso la produzione a ritmi molto serrati; ciò ha avuto una ricaduta positiva
sull’economia dell’intera zona. Il nostro Istituto, articolato in cinque plessi, ha
la maggior parte dell’utenza collocata nel quartiere Madonnina e nella zona
167, area in parte residenziale ed in parte occupata da case popolari, con una
stratificazione sociale diversificata. La maggioranza dei genitori segue
l’andamento scolastico dei propri figli e si informa sul loro rendimento,
collaborando con i docenti nel percorso formativo dei bambini e dei ragazzi. Il
territorio comunale offre a tutti gli alunni strutture e servizi, quali:
- biblioteca comunale;
- centro sociale;
- consultorio familiare;
- attività di mediazione culturale;
- centro infanzia (Nido);
- centri parrocchiali;
- impianti sportivi comunali;
- palestre;
- associazioni sportive.
Rapporti con il territorio e con gli Enti territoriali
La scuola ha intenzione di aderire a reti di scuole ed enti territoriali o stabilire
protocolli d’intesa che abbiano una progettualità in linea con il presente piano.
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Con l’IISS “G. Solimene” sono state sottoscritte convenzioni per ospitare gli
alunni che effettueranno l’alternanza scuola-lavoro.
Il nostro istituto inoltre collabora da diversi anni con la Fondazione Sant’Anna
per un progetto relativo al Bene Comune, attraverso incontri con esperti,
produzione di elaborati scritti, grafici e multimediali, partecipando a
manifestazioni durante l’anno scolastico; intende incrementare tale
collaborazione attraverso l’uso della biblioteca della Fondazione per incontri,
prestito di libri e attività varie.
Con il Comune di Lavello si prevede una collaborazione relativa ad attività
motorie e legalità, oltre a qualsiasi altra iniziativa legata al progetto d’istituto.
Con l’ANPI, visto il protocollo d’intesa a livello nazionale con il MIUR, è in
atto una collaborazione per l’organizzazione di eventi ed incontri legati alla
promozione dei valori fondanti della Costituzione, attraverso la realizzazione di
percorsi didattici, iniziative e incontri finalizzati a stimolare la riflessione sulle
vicende che hanno condotto all'unità nazionale.
Strutture ed alunni
L'Istituto comprende i seguenti plessi:
plesso di Via Arno, scuola dell’infanzia;
plesso di C.da Pupoli, scuola dell’infanzia;
plesso di Sant'Anna, scuola primaria;
plesso di Via Lombardia, scuola dell’infanzia e primaria;
plesso di Piazza Falcone, scuola secondaria di I grado.
Numero alunni iscritti nell’anno scolastico 2016/2017
Scuola dell’infanzia Plesso N.ro alunni
Via Lombardia 93
C.da Pupoli 20
Via Arno 35
Totale alunni 148
Scuola primaria plesso Sant’Anna Classi N.ro alunni
Prima 18
Terze 30
Quinta 28
Totale alunni 76
Scuola primaria plesso Via Lombardia (Madonnina)
7
Classi N.ro Alunni
Prime 34
Seconde 51
Terze 38
Quarte 76
Quinte 51
Totale alunni 250
Scuola secondaria di primo grado Classi N.ro Alunni
Prime 70
Seconde 84
Terze 84
Totale alunni 238
Il totale degli alunni iscritti all’Istituto Comprensivo 2 è pari a 713.
Modalità organizzative
L’Istituto comprensivo 2 di Lavello si costituisce come contesto idoneo a:
- garantire il successo formativo per tutti;
- trasmettere il patrimonio culturale che proviene dal passato;
- promuovere apprendimenti significativi;
- promuovere la passione per le nuove conoscenze;
- valorizzare l’esperienza e le conoscenze possedute per ancorare nuovi
contenuti ai quali si sappia dare significato;
- promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere;
- costruire l’autonomia nello studio;
- favorire l’operatività.
Il curricolo
Alla base del curricolo ci sono le Indicazioni Nazionali del 2012, con i loro
traguardi per lo sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento. La
scuola ha elaborato il curricolo verticale, al fine di raccordare le specificità
degli ordini che compongono l’istituto. Le discipline, i saperi e le esperienze
saranno organizzati in maniera graduale, progressiva e continua, tenendo
presente il quadro di riferimento europeo, con le otto competenze-chiave
necessarie all’apprendimento permanente:
1) comunicazione nella madrelingua;
2) comunicazione nelle lingue straniere;
3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
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4) competenza digitale;
5) imparare ad imparare;
6) competenze sociali e civiche;
7) spirito di iniziativa e imprenditorialità;
8) consapevolezza ed espressione culturale.
1) Scuola dell’infanzia
La scuola dell’infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo
dell’identità, dell’autonomia, delle competenze e del senso della cittadinanza.
Sviluppare l’identità significa imparare a stare bene e sentirsi sicuri
nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato. Vuol dire
imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile,
ma vuol dire anche sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità: figlio,
alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio.
Sviluppare l’autonomia comporta l’acquisizione della capacità di interpretare e
governare il proprio corpo; partecipare alle attività nei diversi contesti; avere
fiducia di sé e fidarsi degli altri; realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi;
provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto; esprimere con diversi
linguaggi i sentimenti e le emozioni; esplorare la realtà e comprendere le regole
della vita quotidiana. Sviluppare la competenza significa imparare a riflettere
sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al
confronto; descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e
condivise, rievocando, narrando e rappresentando fatti significativi; sviluppare
l’attitudine a fare domande e riflettere. Sviluppare il senso della cittadinanza
significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti
attraverso regole condivise, che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo,
l’espressione del proprio pensiero, l’attenzione al punto di vista dell’altro, il
primo riconoscimento dei diritti e dei doveri. La scuola dell’infanzia,
nell’azione educativa, si pone in collaborazione con le famiglie, valorizza le
esperienze che i bambini hanno maturato in seno ad esse, e li accoglie
rispettando le motivazioni, gli interessi, le capacità di ciascuno al fine di
favorirne le migliori opportunità di crescita e di apprendimento.
Le scuole dell’infanzia, distribuite nei vari plessi, nel tener conto delle
problematiche legate al territorio, cercano di venire incontro ai bisogni
dell’utenza attraverso l’offerta di un servizio attento e puntuale. Ogni bambino
verrà incoraggiato a compiere scelte autonome nel rispetto dei propri diritti e
dei diritti degli altri, ad aprirsi alla differenza e alla diversità, ad assumere
comportamenti solidali e di rispetto verso se stessi, gli altri e l'ambiente. Per il
raggiungimento degli obiettivi generali è predisposto un curricolo in cui i campi
di esperienza si integrano con attività aggiuntive che, pur rientrando nel
normale orario scolastico (40 ore settimanali) costituiscono la proposta di
arricchimento dell’offerta formativa. Nella programmazione delle varie attività,
è curata:
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- la traduzione degli indirizzi generali in percorsi formativi tesi al
perseguimento del successo educativo- didattico dei bambini, e a
contestualizzarli tenendo conto delle risorse disponibili e delle caratteristiche
della realtà socio-ambientale in cui si opera;
- l’organizzazione di un contesto di relazioni significative e di apprendimento in
cui l’accoglienza non sia intesa solo come inserimento iniziale, bensì come
continua accettazione dell’altro, e predisposizione di un luogo idoneo al
benessere di tutti i bambini;
- la predisposizione di percorsi-azione che considerino il bambino soggetto
attivo e creino le condizioni per una relazione positiva con la realtà naturale e
sociale.
2) Scuola primaria
La scuola Primaria promuove il pieno sviluppo della persona. Accompagna gli
alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza fornendo le occasioni per
capire se stesso e per prendere consapevolezza delle proprie potenzialità e
risorse; favorendo lo sviluppo delle capacità necessarie per imparare a leggere
le proprie emozioni e a gestirle; promuovendo il senso di responsabilità;
sollecitando un’attenta riflessione sui comportamenti in contesti di relazione.
Promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva proponendo
esperienze significative che consentano di apprendere il concreto prendersi cura
di se stessi, degli altri e dell’ambiente; favorendo forme di cooperazione e di
solidarietà; sviluppando la condivisione di quei valori che fanno sentire membri
di una comunità, quali la legalità, la responsabilità, il dovere di contribuire in
modo concreto alla qualità della vita della società. Promuove inoltre
l’acquisizione degli alfabeti di base delle discipline, sviluppando una solida
padronanza strumentale degli stessi alfabeti, incoraggiando l’approfondimento e
l’ampliamento delle conoscenze dei linguaggi disciplinari e presentando tutti i
saperi irrinunciabili alla consapevole interazione nell’esercizio della
cittadinanza.
3) Scuola secondaria di primo grado
La scuola secondaria di primo grado, consolidando i saperi basilari, amplia
l’orizzonte dell’alunno favorendo una più approfondita padronanza delle
discipline ed un’articolata organizzazione delle conoscenze, al fine di elaborare
un sapere sempre meglio integrato. Le competenze acquisite nell’ambito delle
singole discipline contribuiscono alla promozione di competenze più ampie e
trasversali, condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la
partecipazione attiva alla vita sociale. Nella scuola secondaria di primo grado
assume particolare rilevanza la funzione orientativa. Inoltre tale ordine di
scuola promuove i processi formativi e si adopera per creare, attraverso il
consolidamento delle conoscenze e delle abilità, le opportunità che condurranno
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ad un armonico sviluppo della personalità degli allievi sotto i molteplici aspetti
che la contraddistinguono. Guida lo studente ad acquisire un'immagine chiara
ed approfondita della realtà sociale per permettergli di affrontare in modo
consapevole e responsabile le scelte future, favorisce l'iniziativa del soggetto
per il suo sviluppo fisico, psichico e intellettuale, al fine di permettergli di
definire e di conquistare la propria identità e quindi ricercare un proprio ruolo
nella realtà sociale, culturale e professionale. Accompagna il preadolescente
nella sua maturazione globale fino alle soglie dell'adolescenza ed all’ingresso
nella scuola superiore. Sviluppa conoscenze ed abilità disciplinari ed
interdisciplinari tenendo conto delle effettive capacità di ogni alunno. È attenta
ai bisogni ed agli eventuali disagi dei preadolescenti ed interviene attraverso il
coinvolgimento delle famiglie, di personale competente e dei soggetti educativi
extrascuola.
Indirizzo musicale
La nostra scuola offre agli alunni l'opportunità di imparare a suonare, nel
triennio della scuola secondaria di promo grado, uno fra i seguenti strumenti:
pianoforte, saxofono, tromba e violino. La frequenza del corso è completamente
gratuita e rappresenta un’importante esperienza formativa per tutti gli alunni;
inoltre sarà il primo passo per coloro che desiderano accedere al liceo musicale
e coreutico o al conservatorio. L'ammissione al corso consiste in una prova
orientativo-attitudinale, per sostenere la quale non occorre saper già suonare.
Gli alunni ammessi al corso effettuano, nell'ambito dell'attività curriculare, due
ore settimanali di lezione pomeridiane: un’ora sarà destinata all'insegnamento
ed allo studio individuale dello strumento; un’altra ora sarà dedicata alla musica
d’insieme. L’attività sarà soggetta a valutazione come le altre materie; pertanto
la frequenza è obbligatoria. Sono previste esibizioni e dimostrazioni didattiche
organizzate sia all'interno che all’esterno della scuola. Alla fine del triennio
verrà verificata la competenza musicale raggiunta dagli allievi.
Metodologie
Partendo dalla constatazione che l’apprendimento è oggi multiforme e che la
scuola non è più l’unica agenzia educativa abilitata alla trasmissione del sapere,
il nostro Istituto intende garantire ad ogni alunno il massimo
dell’apprendimento, sviluppando le potenzialità nel rispetto delle caratteristiche
personali. La scuola, concepita come ambiente formativo di apprendimento,
adotta stili educativi rispettosi dell’alunno, delle sue caratteristiche personali e
dei suoi bisogni individuali. Oltre alla lezione frontale, si privilegeranno attività
di ricerca individuale e di gruppo per favorire l’iniziativa, l’organizzazione del
pensiero, l’autodecisione, la responsabilità personale e l’aiuto reciproco. Si farà
ricorso alla didattica laboratoriale, al metodo operativo, investigativo, euristico
- partecipativo ed individualizzato. Saranno utilizzati una pluralità di mezzi
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educativi fra i quali le tecnologie multimediali, che favoriscono la motivazione
dei ragazzi e consentono lo sviluppo di forme di intelligenza intuitiva, empirica
ed immaginativa.
Programmazione
La programmazione didattica in itinere delinea il percorso formativo della
classe adeguandolo con sempre maggiore aderenza alle Indicazioni nazionali
per il curricolo. È sottoposta sistematicamente a momenti di verifica e di
valutazione dei risultati, al fine di adeguare l’azione didattica alle esigenze
formative che emergono in itinere.
Per garantire l’unitarietà dell’insegnamento si svolgono riunioni di
programmazione settimanali (primaria) e mensili (infanzia e secondaria di
primo grado) per definire e discutere:
l’analisi dei gruppi classe,
gli obiettivi educativi e cognitivi da perseguire in modo unitario,
i contenuti disciplinari;
i criteri metodologici;
i mezzi, i sussidi e gli strumenti da utilizzare;
i criteri per le verifiche e la valutazione degli alunni;
i progetti trasversali.
Per favorire lo scambio e il confronto tra le diverse “equipe” pedagogiche ed i
consigli di classe sono previsti incontri di programmazione didattica tra
insegnanti dello stesso ambito per classi parallele.
Criteri per la formazione delle classi
Nella formazione delle classi la nostra scuola, seguendo il dettato costituzionale
e le leggi fondamentali dell’ordinamento scolastico, si ispira a criteri di equi-
eterogeneità: le classi risultano omogenee proprio perché differenziate al loro
interno per abilità, formazione ed estrazione sociale degli alunni. Sono
equilibrate innanzitutto perché hanno un numero per quanto possibile uguale di
maschi e femmine; poi perché gli alunni vengono divisi in fasce di livello, in
base ai traguardi raggiunti nell’ordine scolastico precedente e successivamente
distribuiti in modo bilanciato all’interno dei vari gruppi.
Assegnazione docenti
L’assegnazione dei docenti è di esclusiva pertinenza del Dirigente Scolastico.
Nell’assegnazione dei docenti alle diverse classi si tiene conto, ove possibile,
del criterio della continuità didattica, abbinato alla possibilità di formare gruppi
di lavoro, consigli di classe ed interclasse armoniosi ed equilibrati, tenendo
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conto delle affinità culturali, metodologiche e pedagogiche esistenti fra i
docenti.
Orientamento
I rapidi cambiamenti della società attuale, il superamento veloce di idee e di
contenuti, l'esigenza di nuovi modi di pensare, di comportarsi e di comunicare,
mettono in luce sempre più l'importanza dell'orientamento. L’azione della
scuola nell’orientare i ragazzi si articola in più dimensioni: non solo
orientamento per scelte relative all’ambito scolastico o lavorativo, ma
soprattutto un “orientamento alla vita”, in un percorso formativo continuo, un
personale progetto che parta dalla capacità di scegliere conoscendo la realtà, ma
anche e soprattutto se stessi. Orientare non significa più, o non significa
solamente, trovare la risposta giusta per chi non sa cosa fare, ma diventa una
ulteriore possibilità per mettere il soggetto in formazione in grado di conoscersi,
scoprire e potenziare le proprie capacità, affrontare i propri problemi. Quanto
più il soggetto acquisisce consapevolezza di sé, tanto più diventerà attivo,
capace di auto orientarsi e di delineare, in collaborazione con l’adulto, un
personale progetto di vita che dovrà prevedere momenti di verifica e di
correzione.
Imparare che si può scegliere, oltre che imparare a scegliere, sapendo che cosa
e come, e verificando le proprie scelte, rende meno astratto il percorso e riduce i
rischi legati allo scarso collegamento con la realtà in un aleatorio confronto con
immagini idealizzate, tipico dell’adolescenza. Dal momento che l’orientamento
è una componente strutturale dell’insegnamento attraverso tutte le discipline, il
processo prevede interventi progressivi diluiti nel tempo, a partire dalla scuola
dell’infanzia fino all’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado.
La scuola organizza quindi una serie di attività e di incontri non solo per le
classi terminali, ma per tutti i gruppi di alunni, a partire dai tre anni fino ai
quattordici, strutturati in un progetto che prevede obiettivi, tempi e contenuti
per ogni singolo anno di corso.
Tempo scuola
Scuola dell’infanzia
La giornata scolastica è scandita da tempi dedicati a:
- specifiche attività didattiche di esplorazione e ricerca;
- attività importanti per le relazioni e per l’apprendimento;
- attività ludiche non intenzionali didatticamente, ma che hanno
importanza
per l’arricchimento relazionale.
All’interno delle attività, il bambino opera nel piccolo, nel grande gruppo e
individualmente.
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L’orario delle lezioni è il seguente: dalle 8,30 alle 16,30 dal Lunedì al Venerdì.
Alle sezioni sono assegnate due insegnanti che osservano il seguente orario: Ore 8,30 – 13,30: turno antimeridiano
Ore 11,30 – 16,30: turno pomeridiano
Ore 11,30 – 13,30: compresenza insegnanti (per ottimizzare il servizio nelle ore di maggiore bisogno)
L’insegnamento della Religione Cattolica è affidato a insegnanti specialisti.
Le sezioni sono eterogenee, ma la programmazione è svolta per gruppi
omogenei.
Scuola primaria
Il tempo normale è strutturato per complessive 891 ore obbligatorie,
corrispondenti a 27 ore settimanali di lezione, articolate in cinque giorni, dal
lunedì al venerdì, dalle 08,30 alle 13,30, con un rientro pomeridiano il lunedì o
il mercoledì dalle 14,30 alle 16,30. Le ore obbligatorie di insegnamento sono
state distribuite tra le discipline curriculari come riportato nella tabella
sottostante. Il tempo pieno è organizzato sulla base di 40 ore settimanali,
comprensive del tempo mensa, su cinque giorni, dal lunedì al venerdì.
Orario settimanale modulo (tempo normale) diviso per discipline
DISCIPLINE
Ore
I CLASSE
Ore
II CLASSE
Ore
III CLASSE
Ore
IV-V
CLASSE
ITALIANO 7 7 6 6
INGLESE 1 2 3 3
STORIA 2 2 2 2
GEOGRAFIA 2 2 2 2
MATEMATICA 5 5 5 5
TECNOLOGIA 1 1 1 1
SCIENZE 2 2 2 2
MUSICA 1 1 1 1
ARTE E IMMAGINE 2 1 1 1
EDUCAZIONE FISICA 2 2 2 2
RELIGIONE 2 2 2 2
Orario settimanale tempo pieno diviso per discipline
DISCIPLINE Ore
I cl.
Ore
II cl.
Ore
III cl.
Ore
IV cl.
Ore
V cl.
ITALIANO 8 8 7 7 7
STORIA 3 3 3 3 3
GEOGRAFIA 3 3 3 3 3
MATEMATICA 7 6 6 6 6
LINGUA INGLESE 1 2 3 3 3
TECNOLOGIA 2 2 2 2 2
14
SCIENZE 3 3 3 3 3
MUSICA 2 2 2 2 2
ARTE E IMMAGINE 2 2 2 2 2
EDUCAZIONE FISICA 2 2 2 2 2
RELIGIONE 2 2 2 2 2
Completano l’orario settimanale 5 ore di tempo mensa.
Scuola secondaria di primo grado
Il tempo scuola della secondaria di primo grado è articolato in due modalità:
1) il tempo normale, con 30 ore settimanali di attività didattiche distribuite
su sei giorni (dal lunedì al sabato dalle 8,30 alle 13,30)
2) il tempo prolungato, con 36 ore settimanali di attività didattiche distribuite
su sei giorni, dal lunedì al sabato (dalle 8,30 alle 13,30) con due rientri
pomeridiani (martedì e giovedì dalle 14,30 alle 17,30). È possibile
usufruire, nei giorni di rientro, del servizio mensa presso i locali
scolastici, dalle 13,30 alle 14,30.
Orario settimanale tempo normale diviso per discipline
DISCIPLINE Ore
Italiano (con approfondimento) 6
Storia e Geografia 4
Matematica e Scienze 6
Tecnologia 2
Inglese 3
Francese 2
Arte e immagine 2
Educazione fisica 2
Musica 2
Religione cattolica 1
Orario settimanale tempo prolungato diviso per discipline
DISCIPLINE Ore
Italiano 9
Storia e Geografia 6
Matematica e Scienze 9
Tecnologia 2
Inglese 3
Francese 2
Arte e immagine 2
Educazione fisica 2
Musica 2
Religione cattolica 1
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Il tempo prolungato comprende due ore di compresenza di Italiano e
Matematica utilizzate per il recupero, il consolidamento, l’approfondimento ed
il potenziamento.
Dipartimenti
Sono spazio di confronto fra i vari gradi del nostro istituto. I docenti
appartenenti alla scuola dell’infanzia, alla primaria ed alla secondaria di primo
grado sono stati divisi in quattro dipartimenti, ognuno raggruppante diverse
materie o campi di esperienza:
1.LINGUISTCO
- Italiano
- Inglese
- Francese
- I discorsi e le parole (infanzia)
2.MATEMATICO-SCIENTIFICO
- Matematica
- Scienze
- Tecnologia
- Conoscenza del mondo (infanzia)
3.ARTISTICO-ESPRESSIVO
- Arte e immagine
- Musica
- Educazione fisica
- Immagini, suoni, colori (infanzia)
4.ANTROPOLOGICO
- Storia
- Geografia
- Religione
- Il sé e l’altro (infanzia)
Ogni dipartimento si riunisce periodicamente, anche attraverso apposite
commissioni, per discutere e produrre documenti relativi ai seguenti aspetti
della didattica:
Strutturazione e revisione del curricolo
Definizione dei criteri di valutazione
Elaborazione delle scale di misurazione degli apprendimenti
Elaborazione prove strutturate per classi parallele
Condivisione di pratiche didattiche
16
Valutazione
Scuola primaria
Nella scuola primaria vengono effettuate prove di verifica con scadenze e
modalità diverse a seconda dell’età degli alunni e della programmazione
specifica. Queste sono previste per ogni singola disciplina e definite
coerentemente con gli obiettivi da perseguire, per accertare l’acquisizione di
conoscenze, di abilità e di capacità operative. Sulla base di tali prove vengono
calibrati gli interventi di recupero, consolidamento e approfondimento.
L’attività di valutazione del processo di apprendimento utilizza griglie,
indicatori e criteri, definiti dalla commissione preposta, che per quest’anno è
quella relativa alla costruzione del curricolo verticale. La valutazione viene
trasmessa all’utenza attraverso i voti, i giudizi quadrimestrali e i colloqui
periodici; utilizza il voto numerico espresso in decimi e viene illustrata con
giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno.
La soglia di accettabilità corrisponde al voto 6 e l’eccellenza corrisponde al 10.
Il 4 esprime una insufficienza grave, quindi è assolutamente opportuno
affiancare al voto un intervento discorsivo, anche scritto, che ne spieghi
esaustivamente e coerentemente il significato. Il 10 è giustificato dalla necessità
di graduare ed evidenziare differenze tra gli alunni, quando il livello di
complessità della richiesta/verifica lo giustifichi. Nei confronti di allievi che
manifestano bisogni educativi speciali, non necessariamente di alunni con
sostegno, l’espressione del voto dovrà tenere conto del livello di partenza e di
eventuali ed auspicabili progressi significativi.
La valutazione del comportamento viene espressa attraverso un giudizio
sintetico, formulato secondo le modalità stabilite dal Collegio dei docenti e
riferito ai seguenti elementi:
1.rispetto delle regole
2.rispetto dei doveri scolastici
3.partecipazione alle attività didattiche
4.rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente
Tali indicatori sono stati declinati nella seguente tabella di corrispondenza:
VALUTAZIONE DESCRITTORI
OTTIMO
Puntuale e preciso nell’osservare le regole della vita scolastica.
Autonomo e sicuro nell’adempimento dei doveri scolastici.
Partecipa attivamente ed è propositivo all’interno del gruppo
classe. Ha pieno rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente.
DISTINTO
Osserva con diligenza le regole della scuola. Adempie
costantemente i doveri scolastici.
Partecipa attivamente al funzionamento del gruppo classe. Ha
rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente.
BUONO Quasi sempre rispetta le regole stabilite. E’ abbastanza costante
17
nell’adempimento dei doveri scolastici. Partecipa alla vita
scolastica anche se, a volte necessita di sollecitazioni.
SUFFICIENTE
Non sempre rispetta le regole della vita scolastica.
Scarso adempimento dei doveri scolastici. Partecipa in modo
discontinuo alle attività scolastiche. Poco collaborativo nel
gruppo classe e poco corretto nei confronti degli insegnanti e
degli adulti.
NON
SUFFICIENTE
Mostra difficoltà a rispettare le regole della vita scolastica. Non
adempie i doveri scolastici. Non partecipa alle attività,
disturbandole. Ha rapporti problematici con i compagni e con
gli adulti. Svolge una funzione negativa nel gruppo classe.
Scuola secondaria di primo grado
La valutazione è un elemento fondamentale all’interno dell’azione didattica; ha
carattere formativo, misura l’efficacia del percorso educativo, permettendo la
revisione ed il monitoraggio continuo dei processi di insegnamento e di
apprendimento.
I docenti, mediante un sistema di raccolta di informazioni, costituito da:
osservazioni sistematiche
conversazioni
interrogazioni
compiti scritti
prove soggettive
prove oggettive
test
verificheranno competenze, abilità e comportamenti degli alunni, al fine di
costruire percorsi didattici adeguati. I docenti registreranno sistematicamente e
cronologicamente, sui documenti predisposti, gli elementi raccolti, i quali
costituiranno la documentazione indispensabile per la sintesi valutativa. La
valutazione è un’azione continua che riguarda l’intero anno scolastico, ed è
finalizzata alla formazione della personalità dell’alunno, all’orientamento ed
alla costruzione di competenze in conformità agli obiettivi educativi e cognitivi
fissati dal Collegio docenti e dai Consigli di classe o di interclasse. Viene intesa
come uno strumento che deve guidare l’alunno a conoscere e a sviluppare, nel
migliore dei modi, le proprie potenzialità. Comprende una dimensione
disciplinare e una collegiale. Si attua essenzialmente in tre momenti:
1) la Situazione di partenza, intesa come condivisione di approccio iniziale
alle attività globali previste nell’anno scolastico, e di approccio alle singole
unità didattiche nel loro progressivo succedersi. Costituisce la base su cui
regolare la programmazione di classe e la base per l’individualizzazione degli
interventi di recupero, consolidamento e potenziamento. Mira a rilevare tutti gli
aspetti della personalità degli alunni: cognitivo, metacognitivo, relazionale,
affettivo. Si avvale di prove diagnostiche, colloqui, schede personali e familiari
per le classi prime.
18
2) la valutazione formativa in itinere (disciplinare e collegiale) basata su un
controllo sistematico mirante a verificare l’efficienza e l’efficacia della
programmazione disciplinare e collegiale, per un’ottimizzazione delle risorse e
una correzione degli eventuali errori di impostazione del progetto originario. Si
avvale di verifiche soggettive ed oggettive: osservazioni sistematiche, colloqui
individuali, discussioni guidate, interrogazioni, esercitazioni graduate e guidate.
Non si limita al censimento delle lacune, ma guida e orienta l’alunno nelle
acquisizioni del patrimonio delle conoscenze, con riferimento non solo ai
contenuti, ma anche alle regole dei processi cognitivi, al metodo di studio, ai
linguaggi.
3) la valutazione sommativa, disciplinare e collegiale (quadrimestrale e
finale), che costituisce il bilancio complessivo sul livello di maturazione
dell’alunno, desunto attraverso prove oggettive:
test vero-falso
prove di completamento,
domande a scelta multipla
griglie di autocorrezione e di autovalutazione
quesiti a risposta chiusa e aperta
questionari
mappe concettuali
elaborati scritti e grafici
prove pratiche
colloqui individuali e interrogazioni
discussioni guidate
Si effettua applicando i criteri specifici delle singole discipline e attenendosi ai
criteri educativi generali, fissati dal collegio dei docenti e dal consiglio di
classe. Prende in considerazione le differenze degli alunni e la diversa
situazione di partenza. I progressi sono valutati non in assoluto, ma in relazione
alle competenze ed all’impegno profuso da ciascuno di essi.
Tiene conto, inoltre, anche di stimoli sociali ed ambientali che possono
condizionare il processo di maturazione personale dell’alunno.
Strumenti per la valutazione formativa e sommativa
Per la valutazione degli alunni il Collegio dei docenti ha individuato i seguenti
descrittori:
Per la valutazione del profitto:
Conoscenze disciplinari
Abilità specifiche
Progressi rispetto alla situazione di partenza
Partecipazione, impegno e interesse
Metodo di studio
19
Per la valutazione della condotta:
Comportamento in classe e nell’istituto
Rispetto del Regolamento d’Istituto
Rispetto dei compagni, dei docenti e di tutto il personale
Rispetto dell’ambiente scolastico
Frequenza
Assenze ingiustificate e provvedimenti disciplinari
I criteri di valutazione sono gli stessi per la primaria e la secondaria di primo
grado.
20
Criteri adottati per la valutazione del profitto
Voto Conoscenze disciplinari, abilità specifiche,
competenze
Impegno,
partecipazione e
interesse
Metodo di studio Progressi rispetto
alla situazione di
partenza
10 Padronanza e completezza delle conoscenze; pieno
sviluppo delle abilità e delle competenze
Impegno sistematico e
preciso; partecipazione
attiva; interesse costante
Autonomo ed efficace Costanti e notevoli
9 Padronanza delle conoscenze; rilevante sviluppo
delle abilità e delle competenze
Impegno sistematico;
partecipazione attiva;
interesse costante
Autonomo ed efficace Costanti e rilevanti
8 Conoscenze organiche e complete; rilevante
sviluppo delle abilità e delle competenze
Impegno costante;
partecipazione attiva;
interesse costante
Autonomo e razionale Costanti e
significativi
7 Buon livello nell’acquisizione delle conoscenze;
adeguato sviluppo delle abilità e delle competenze
Impegno abbastanza
costante; partecipazione
attenta e interesse
adeguato
Sostanzialmente
autonomo
Significativi
6 Conoscenze essenziali; sufficiente sviluppo delle
abilità e delle competenze
Impegno abbastanza
regolare; partecipazione e
interesse accettabili
Non del tutto autonomo
ed efficace, tendente
alla memorizzazione
Alcuni
5 Conoscenze parziali; incerto sviluppo delle abilità e
delle competenze
Impegno discontinuo;
partecipazione e interesse
discontinui
In via di acquisizione,
dispersivo e/o
superficiale
Modesti
4 Gravi lacune nell’acquisizione delle conoscenze e
nello sviluppo delle abilità
Impegno discontinuo;
partecipazione
discontinua e/o passiva;
scarso interesse
Poco strutturato,
approssimativo
Pochi
Criteri adottati per la valutazione del comportamento
Voto Comportamento in
classe e nell’Istituto
Rispetto del
regolamento
Rispetto dei
compagni,
dei docenti e
del personale
Rispetto
dell’ambiente
scolastico
Frequenza Assenze
ingiustificate,
richiami, note
Provvedimenti
disciplinari
10 Esemplare Pieno e completo Pieno e
completo
Pieno e
completo
Assidua Nessuna/o Nessuno
9 Responsabile e corretto Pieno e completo Pieno e
completo
Pieno e
completo
Assidua Nessuna/o Nessuno
8 Responsabile e corretto Completo Completo Completo Regolare Nessuna/o Nessuno
7 Sostanzialmente
corretto
Sostanziale Sostanziale Sostanziale Regolare Qualche
richiamo verbale
o scritto
Nessuno
6 Non sempre corretto, a
volte esuberante
Appena accettabile Appena
accettabile
Appena
accettabile
Discontinua Richiami verbali
o scritti; qualche
assenza
ingiustificata;
note disciplinari
Nessuno
5 Poco corretto e/o
irresponsabile
Parziale Parziale Parziale Molto
discontinua
Ripetuti
richiami;
qualche assenza
ingiustificata;
note disciplinari
Quelli previsti
dal
regolamento
Ministeriale
21
Profilo educativo, culturale e professionale dello studente alla fine del primo
ciclo di istruzione
Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a
scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella
comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità,
le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la
propria personalità in tutte le sue dimensioni.
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli
strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed
apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di
dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della
società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole
condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune
esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a
compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di
comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie
idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.
Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a
livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione
essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua
europea.
Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della
comunicazione.
Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di
analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi
quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale
gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di
avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni
complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.
Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di
senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.
Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della
comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere
informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di
controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.
Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo
capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed
impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.
Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita.
Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha
attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in
cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali,
22
esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che
frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche,
volontariato, ecc.
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e
chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi
espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare
se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Costituiscono i criteri per la valutazione delle competenze attese all’interno dei
vari ordini di scuola. Per la scuola dell’infanzia riguardano i campi di
esperienza, per la primaria e la secondaria di primo grado le discipline.
Scuola dell’infanzia
Campi di esperienza
1 - Il sé e l’altro
Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare,
confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini.
Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i
propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato.
Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia,
della comunità e le mette a confronto con altre.
Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia e
riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta.
Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò
che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei
propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme.
Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove
con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari,
modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri
e con le regole condivise.
Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i
servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città.
2 - Il corpo in movimento
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Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale
comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona
autonomia nella gestione della giornata a scuola.
Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di
sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana
alimentazione.
Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica
nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in
grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto.
Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei
giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione
espressiva.
Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e
in movimento.
3 – Immagini, suoni, colori
Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie
possibilità che il linguaggio del corpo consente.
Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la
pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche
espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie.
Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi,
di animazione …); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la
fruizione di opere d’arte.
Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione
musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.
Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze
sonoro-musicali.
Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione
informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.
4 - I discorsi e le parole
Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico,
comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati.
Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni
attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni
comunicative.
Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca
somiglianze e analogie tra i suoni e i significati.
Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre
spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole.
24
Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e
sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.
Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di
comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e
i nuovi media.
5 - La conoscenza del mondo
Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne
identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per
registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata.
Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana.
Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere
in un futuro immediato e prossimo.
Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i
fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.
Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i
possibili usi.
Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con
quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre
quantità.
Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come
avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc; segue correttamente un percorso
sulla base di indicazioni verbali.
Scuola primaria e scuola secondaria di primo grado
ITALIANO
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola
primaria
L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe
o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando
messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla
situazione. Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media
cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo. Legge e comprende
testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le
informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.
Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni
utili per l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le
sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo
di terminologia specifica. Legge testi di vario genere facenti parte della
letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e
25
formula su di essi giudizi personali. Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e
coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola
offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli. Capisce e
utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso;
capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio.
Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e
caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono
correlate alla varietà di situazioni comunicative. È consapevole che nella
comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti
(plurilinguismo). Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze
fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice,
alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola
secondaria di primo grado
L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative,
attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò
matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento
comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere
informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali
e sociali. Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio
nella realizzazione di giochi o prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella
formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.
Ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e "trasmessi" dai media,
riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia,
l’intenzione dell’emittente. Espone oralmente all’insegnante e ai compagni
argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici
(schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.).
Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti)
nelle attività di studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e
rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto
testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici. Legge
testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne
un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti. Scrive
correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo,
argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario. Produce
testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi
verbali con quelli iconici e sonori. Comprende e usa in modo appropriato le
parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso; di alta disponibilità).
Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso. Adatta
opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione
comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate.
Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il
loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo. Padroneggia e applica
26
in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla
morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e
complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per
comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i
propri scritti.
LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola
primaria per la lingua inglese
L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.
Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto
e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni
e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine. Svolge i
compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante,
chiedendo eventualmente spiegazioni. Individua alcuni elementi culturali e
coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola
secondaria di primo grado per la lingua inglese
L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua
standard su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e
nel tempo libero. Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed
esperienze personali, espone argomenti di studio. Interagisce con uno o più
interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti. Legge semplici testi con
diverse strategie adeguate allo scopo. Legge testi informativi e ascolta
spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline. Scrive semplici
resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari.
Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e
li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di
rifiuto. Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la
lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora
fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti.
Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di
apprendere.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola
secondaria di primo grado per la seconda lingua comunitaria
L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.
Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di
informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Descrive
oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del
27
proprio ambiente. Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo.
Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua
straniera dall’insegnante. Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico-
comunicativi e culturali propri delle lingue di studio. Confronta i risultati
conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare.
STORIA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola
primaria
L’alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.
Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti
nel territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale. Usa
la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e
individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni. Individua le
relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. Organizza le informazioni e le
conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti.
Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche. Usa carte
geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici.
Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse
digitali. Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che
hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo
antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.
Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine
dell’impero romano d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con
la contemporaneità.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola
secondaria di primo grado
L’alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche
mediante l’uso di risorse digitali. Produce informazioni storiche con fonti di
vario genere – anche digitali – e le sa organizzare in testi. Comprende testi
storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio,
Espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche
acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni. Usa le
conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende
opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo
contemporaneo. Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della
storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione
dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con possibilità di
aperture e confronti con il mondo antico. Conosce aspetti e processi
fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea, anche
con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. Conosce aspetti e
processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla
28
rivoluzione industriale, alla globalizzazione. Conosce aspetti e processi
essenziali della storia del suo ambiente.
Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere
in relazione con i fenomeni storici studiati.
GEOGRAFIA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola
primaria
L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche,
utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali. Utilizza il linguaggio della
geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare
semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di
viaggio. Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti
(cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie).
Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti,
pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.) Individua i caratteri che
connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con
particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i
principali paesaggi europei e di altri continenti. Coglie nei paesaggi mondiali
della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio
naturale. Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale,
costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di
interdipendenza.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola
secondaria di primo grado
Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti
cardinali e alle coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a
grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi. Utilizza
opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da
telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi
geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali. Riconosce nei
paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli
elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche,
come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Osserva, legge e
analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli
effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.
MATEMATICA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola
primaria
29
L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri
naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice. Riconosce e
rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in
natura o che sono state create dall’uomo. Descrive, denomina e classifica figure
in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce
modelli concreti di vario tipo. Utilizza strumenti per il disegno geometrico
(riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro,
goniometro).Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce
rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava informazioni anche da dati
rappresentati in tabelle e grafici. Riconosce e quantifica, in casi semplici,
situazioni di incertezza. Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici
e matematici. Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto,
mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il
procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria.
Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e
confrontandosi con il punto di vista di altri. Riconosce e utilizza
rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni,
percentuali, scale di riduzione). Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla
matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come
gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare
nella realtà.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola
secondaria di primo grado
L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne
padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il
risultato di operazioni. Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio,
le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi. Analizza e
interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere
decisioni. Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le
informazioni e la loro coerenza. Spiega il procedimento seguito, anche in forma
scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati.
Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di
passare da un problema specifico a una classe di problemi. Produce
argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa
utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione). Sostiene le
proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e utilizzando
concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le
conseguenze logiche di una argomentazione corretta. Utilizza e interpreta il
linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni) e ne coglie il
rapporto col linguaggio naturale. Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana,
giochi) si orienta con valutazioni di probabilità. Ha rafforzato un atteggiamento
positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito
30
come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare
nella realtà.
SCIENZE
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola
primaria
L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo
stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. Esplora i
fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei
compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula
domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici
esperimenti.
Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati
significativi, identifica relazioni spazio/temporali. Individua aspetti quantitativi
e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello
adeguato, elabora semplici modelli. Riconosce le principali caratteristiche e i
modi di vivere di organismi animali e vegetali. Ha consapevolezza della
struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati,
ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha
cura della sua salute. Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che
condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e
naturale. Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un
linguaggio appropriato. Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti,
ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola
secondaria di primo grado
L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più
comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai
problemi, utilizzando le conoscenze acquisite. Sviluppa semplici
schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il
caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni. Riconosce nel proprio
organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è
consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti. Ha una visione della
complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; riconosce
nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di
soddisfarli negli specifici contesti ambientali. È consapevole del ruolo della
comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché
dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente
responsabili. Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia
dell’uomo.
Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza
nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.
31
MUSICA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola
primaria
L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista
qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte. Esplora diverse possibilità
espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad
ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o
codificate. Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando
schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi
quelli della tecnologia informatica. Improvvisa liberamente e in modo creativo,
imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali, suoni e silenzi.
Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a
generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti.
Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli
nella pratica. Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola
secondaria di primo grado
L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali
attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali
appartenenti a generi e culture differenti. Usa diversi sistemi di notazione
funzionali alla lettura, all’analisi e alla produzione di brani musicali. È in grado
di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a
processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel
confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando
anche sistemi informatici. Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali
riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale
e ai diversi contesti storico-culturali. Integra con altri saperi e altre pratiche
artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici
e sistemi di codifica.
ARTE E IMMAGINE
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola
primaria
L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per
produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e
comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici
tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche
audiovisivi e multimediali). È in grado di osservare, esplorare, descrivere e
leggere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti, ecc) e messaggi
multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.) Individua i principali aspetti
32
formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti
da culture diverse dalla propria. Conosce i principali beni artistico-culturali
presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro
salvaguardia.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola
secondaria di primo grado
L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e
progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio
visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con
l’integrazione di più media e codici espressivi. Padroneggia gli elementi
principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini
statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali. Legge
le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e
contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e
ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti
artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio. Riconosce gli elementi
principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio e
è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione. Analizza e descrive
beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio
appropriato.
EDUCAZIONE FISICA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola
primaria
L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio
corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento
alle variabili spaziali e temporali contingenti. Utilizza il linguaggio corporeo e
motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la
drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche. Sperimenta
una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di
giocosport anche come orientamento alla futura pratica sportiva. Sperimenta, in
forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità
tecniche. Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia
nel movimento che nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza
nell’ambiente scolastico ed extrascolastico. Riconosce alcuni essenziali principi
relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un
corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono
dipendenza. Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il
valore delle regole e l’importanza di rispettarle.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola
secondaria di primo grado
33
L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza
che nei limiti. Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il
movimento in situazione. Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del
linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre,
attivamente i valori sportivi (fair – play) come modalità di relazione quotidiana
e di rispetto delle regole. Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti
di promozione dello “star bene” in ordine a un sano stile di vita e alla
prevenzione. Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri. È capace di
integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene
comune.
TECNOLOGIA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola
primaria
L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e
fenomeni di tipo artificiale.
È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di
energia, e del relativo impatto ambientale. Conosce e utilizza semplici oggetti e
strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e
la struttura e di spiegarne il funzionamento. Sa ricavare informazioni utili su
proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra
documentazione tecnica e commerciale. Si orienta tra i diversi mezzi di
comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse
situazioni. Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio
operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali.
Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della
tecnologia attuale.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola
secondaria di primo grado
L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi
tecnologici e le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e
gli altri elementi naturali. Conosce i principali processi di trasformazione di
risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia
coinvolte. È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di
una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e
rischi. Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in
grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla
struttura e ai materiali. Utilizza adeguate risorse materiali, informative e
organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche
di tipo digitale. Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni
sui beni o sui servizi disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni
rispetto a criteri di tipo diverso. Conosce le proprietà e le caratteristiche dei
34
diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso efficace e
responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione. Sa
utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in
maniera metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando
e cooperando con i compagni. Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o
infografiche, relative alla struttura e al funzionamento di sistemi materiali o
immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi
multimediali e di programmazione.
RELIGIONE
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola
primaria
L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di
Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni
dell’ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano del Natale e della
Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività
nell’esperienza personale, familiare e sociale. Riconosce che la Bibbia è il libro
sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra cultura,
sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni;
identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare
nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria
esperienza. Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità
della proposta di salvezza del cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità
di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il
suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul valore
che essi hanno nella vita dei cristiani.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola
secondaria di primo grado
L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul
trascendente e porsi domande di senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione
religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive, sa interagire con persone
di religione differente, sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto
e dialogo. Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi
della storia della salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del
cristianesimo delle origini. Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia
della Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile passata e recente
elaborando criteri per avviarne una interpretazione consapevole. Riconosce i
linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua le
tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad
apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale. Coglie le
implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista
35
di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la
complessità dell’esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per
relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che
lo circonda.
36
Iniziative di potenziamento dell’Offerta formativa
Partendo da obiettivi, traguardi e priorità inseriti nel RAV, il nostro istituto
intende potenziare le competenze di lingua italiana e quelle relative all’area
matematico-scientifica, attraverso un progetto mirante al recupero degli alunni
che presentano carenze nella preparazione di base, da organizzarsi sia in orario
antimeridiano che pomeridiano, a piccoli gruppi, in modo da personalizzare i
percorsi di apprendimento. Tali attività riguarderanno anche gli alunni stranieri
e quelli con italiano come L2, per superare le difficoltà e le problematiche
relative alla loro integrazione.
Altri progetti (Lettura e Giornalino d’istituto) mireranno al potenziamento delle
abilità attraverso attività che impegneranno i ragazzi nella redazione,
impaginazione di articoli di giornale, o in letture guidate di testi narrativi,
recensioni di libri letti e concorsi che hanno come tematica i testi esaminati.
Inoltre è prevista l’introduzione della pratica strumentale anche nella scuola
primaria. Il progetto classe 2.0 potenzierà l’uso degli strumenti informatici, già
presenti nei laboratori, introducendoli all’interno delle aule e nell’ordinaria
prassi didattica.
Tutti i progetti sono finalizzati alla realizzazione delle priorità e dei traguardi
inseriti nel RAV, vale a dire il miglioramento dei risultati scolastici attraverso
la diminuzione di un punto percentuale degli studenti presenti nelle aree 1 e 2
dei livelli di apprendimento di Italiano e Matematica.
Le iniziative di potenziamento dell'offerta formativa e delle attività progettuali
sono state inoltre adottate per il raggiungimento degli obiettivi formativi
individuati come prioritari tra i seguenti:
a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con
particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue
dell’Unione Europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content
language integrated learning;
b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali,
nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di
produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il
coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali
settori;
d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica
attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il
rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di
responsabilità, nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della
consapevolezza dei diritti e dei doveri;
37
e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al
rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del
patrimonio e delle attività culturali;
f) alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e
diffusione delle immagini;
g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti
ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione,
all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio
degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;
h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo
al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network
e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;
i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di
laboratorio;
l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di
discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento
dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni
educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche
con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del
territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di
indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal
Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il 18 dicembre 2014;
m) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al
territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e
con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le
imprese;
n) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di
studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con
potenziamento del tempo scolastico rispetto a quanto indicato dal regolamento
di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89;
p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento
degli alunni e degli studenti;
q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla
valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti;
r) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda
attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana,
da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con
l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali;
s) definizione di un sistema di orientamento.
Successo formativo
Il progetto, destinato a piccoli gruppi, offrirà agli alunni un percorso quasi
individualizzato. In tale contesto si ripropongono argomenti fondamentali per
consolidare le abilità di base e per strutturare un metodo di studio autonomo.
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Destinatari: gruppi di alunni della scuola primaria e della secondaria di primo
grado
Obiettivi:
Recupero e consolidamento abilità di base in Italiano, Matematica e lingue
straniere
Strutturazione di un metodo di studio
Attività:
Corsi di recupero di italiano, matematica e lingue straniere per gli alunni
che non hanno colmato il debito formativo dell’anno precedente
Corsi di recupero di italiano, matematica e lingue straniere per gli alunni
che presentano difficoltà nelle abilità di base, nell’acquisizione dei
contenuti, nello svolgimento dei compiti
Corsi-base di italiano e matematica per alunni stranieri
Classe 2.0
Destinatari: diverse classi della scuola primaria e secondaria di primo grado.
Obiettivi:
Integrare la didattica e lo studio fondato sull’insegnamento tradizionale
Realizzare percorsi didattici che sfruttino un ambiente di apprendimento
collaborativo e oggetti multimediali
Sperimentare semplici strumenti per la realizzazione di contenuti digitali
per la didattica;
Favorire la didattica collaborativa
Collaborare con altre scuole in cui sono già attive classi 2.0
Favorire la personalizzazione del percorso educativo degli studenti e
l’autonomia nello studio
Favorire la personalizzazione e la diversificazione dei percorsi educativi
rispettando gli stili di apprendimento di ogni singolo alunno
Favorire lo sviluppo delle capacità dello studente
Progetto lettura
Destinatari: tutti gli alunni dell’istituto, dalla scuola dell’infanzia alla
secondaria di primo grado.
Obiettivi
Motivare gli alunni al piacere della lettura
Promuovere l’attrazione nei confronti della pagina scritta
Fornire le competenze per realizzare un rapporto attivo-creativo-costruttivo
con il libro
Costruire un metodo di lettura per creare le competenze del lettore
Stimolare un approccio ludico e trasversale al libro come fonte di
arricchimento culturale e di crescita personale
Creare situazioni motivanti per sollecitare la curiosità e il piacere di
leggere, anche attraverso la gestione del prestito di libri tramite le
biblioteche.
39
Creare un clima favorevole all’ascolto.
Potenziare tecniche e strategie di lettura attiva
Favorire il confronto di idee tra giovani lettori
Comprendere l’utilità della lettura per migliorare le abilità comunicativo-
espressive.
Promuovere la conoscenza del processo di ideazione di un libro.
Stimolare la scrittura creativa.
Sviluppare le strategie per l’ideazione e la produzione di testi con tecniche
diverse.
Attività:
Letture animate
Scrittura ed eventuale rappresentazione teatrale
Scrittura creativa
Elaborazione di testi al computer
Presentazioni multimediali
Realizzazione booktrailer (presentazione di libri con filmati o immagini in
sequenza)
Incontri con l’autore
Partecipazione ad eventuali concorsi riguardanti la lettura o la produzione
di testi
Visita e conoscenza di ambienti strutturati riguardanti la lettura
(biblioteche, librerie, fiere del libro)
Scambio di libri
Recensioni di libri
Giornalino-Blog “Laprimacampanella.it”
Destinatari: tutti gli alunni dell'Istituto
Obiettivi:
Sollecitare scambi di informazioni e di materiali tra le classi
Promuovere l’interazione, la collaborazione e il confronto, anche attraverso
il lavoro redazionale che vedrà l’attiva partecipazione degli alunni
Raccogliere e documentare le esperienze educativo-didattiche più
significative
Utilizzare linguaggi rispondenti alla funzione informativa
Documentare i percorsi delle attività interdisciplinari attraverso selezione
di fotografie, disegni e varie tipologie testuali
Favorire lo sviluppo della creatività utilizzando codici simbolici diversi
Trasmettere e comunicare al lettore l’impegno scolastico
Utilizzare le nuove tecnologie, impaginando e stampando la versione
cartacea del giornale
Attività:
Progettazione del giornale
Lavoro di redazione
Stesura e revisione articoli
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Stampa giornale
Gestione del blog
Certificazioni linguistiche
1) Cambridge
Destinatari: 1e, 2e e 3e scuola secondaria di primo grado.
Obiettivi: acquisire le competenze dei livelli A1 – A2 del Framework europeo.
2) DELF
Destinatari: Classi 1e, 2e e 3e scuola secondaria di primo grado.
Obiettivi: acquisire le competenze del livello A1 del Framework europeo.
Sport di classe
Destinatari: alunni appartenenti a tutte le classi della scuola primaria.
Obiettivi:
Promuovere l’educazione fisica e sportiva.
Diffondere lo spirito e i valori olimpici e dello sport.
Integrazione ed inclusione alunni con BES
Destinatari: alunni con DSA, disabilità, disagio psico-affettivo e svantaggio
socio-culturale
Obiettivi:
Implementare una rete di supporto per la gestione delle diverse
problematiche;
Favorire l’inclusione degli alunni con disabilità
Condividere informazioni e conoscenze sull’uso di metodi, strumenti
compensativi e buone prassi didattiche nei confronti di alunni con
disabilità;
Approfondire la conoscenza di sé, del proprio modo di avvicinarsi e
relazionarsi all’altro;
Avvicinare i bambini e i ragazzi alla disabilità attraverso l’esperienza
diretta o raccontata;
Offrire ai ragazzi gli spunti per poter interagire ed essere capaci di
relazionarsi con soggetti con disabilità, in modo inizialmente mediato e
poi spontaneo;
Favorire attività pratiche e creativo-manipolative con soggetti con
disabilità per favorire l’autonomia;
Dare l’opportunità ai ragazzi di scoprire le potenzialità offerte dalla
relazione con gli alunni con B.E.S;
Condividere con la famiglia la programmazione educativa individualizzata;
Sviluppare competenze compensative e sostitutive negli alunni con
disabilità;
Applicare strumenti e metodologie individualizzate;
Adattare l’intervento didattico mettendo in atto le strategie individualizzate
concordate nel PEI;
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Predisporre PDP e PEI con le indicazioni delle metodologie, strumenti,
verifiche, criteri di valutazione, obiettivi individualizzati o minimi per
ogni singola disciplina e area come richiesto dalla normativa vigente.
Ambiente, conoscenza e valorizzazione del territorio
Destinatari: tutti gli alunni dell’istituto
Obiettivi:
Conoscere ed interagire con l’ambiente circostante.
Osservare i fenomeni naturali.
Conoscere le dinamiche ambientali e degli ecosistemi.
Riflettere sulle modifiche che l’uomo apporta all’ambiente.
Comprendere l’effetto delle azioni dell’uomo sull’ambiente.
Promuovere atteggiamenti consapevoli e responsabili sul rispetto
dell’ambiente e delle risorse.
Sensibilizzare alunni e famiglie sulla raccolta differenziate e il riciclaggio
dei materiali.
Conoscere le problematiche ambientali del nostro territorio.
Attività:
Uscite didattiche
Lezioni in aula
Conversazioni
Realizzazione cartelloni e rappresentazioni iconiche
Lavori di gruppo
Relazioni
Letture di quotidiani e ricerche su internet
Ricognizioni fotografiche
Esperienze ed esperimenti di laboratorio
Visite guidate
Incontri con esperti
Forentumlab
Obiettivi:
Favorire la conoscenza e la comprensione della cultura locale
Acquisire la capacità di collocare nel tempo fenomeni di lunga durata
Sviluppare la capacità di stabilire relazioni, formulare ipotesi e
ricostruzioni
Motivare ad un utilizzo consapevole delle fonti storiche
Attività:
Laboratori
Visite attive
Dibattito
Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale
Destinatari: alunni delle classi IV-V della scuola primaria
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Obiettivi:
Sviluppare la vocalità
Svolgere attività propedeutiche alla pratica strumentale
Attività:
Teoria e musica d’insieme
Studio propedeutico dei diversi strumenti
Pratica musicale
Laboratorio corale (Un coro per crescere)
Destinatari: alunni delle classi terze, quarte, quinte della scuola primaria ed
alunni delle classi prime, seconde e terze della secondaria di primo grado.
Obiettivi:
Ampliamento della sfera affettiva ed emotiva
Sviluppo capacità espressive ed interpretative
Socializzazione ed integrazione
Apprendimento e sviluppo della vocalità
Impostazione della voce
Stimolo dell’azione di autoascolto
Maturazione di una cultura musicale
Educazione all’autonomia (intesa come valorizzazione e promozione della
capacità di apprendimento personalizzato)
Potenziamento capacità linguistiche
Miglioramento coordinazione gesto-suono
Sviluppo capacità di attenzione e concentrazione
Sviluppo e potenziamento capacità mnemoniche
Attività:
Memorizzazione di testi
Esecuzione vocale di brani musicali
Ascolto di brani musicali
Acquisizione delle prime forme di controllo vocale
Approccio alla polifonia
Condivisione di esperienze significative
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Organico di potenziamento dell’offerta formativa
Come previsto dalla L. 107/2015, alla scuola sono stati assegnati n. 6 docenti
per il potenziamento dell’offerta formativa, che vengono impiegati nel modo
seguente:
n. 1 Docente di Musica:
Attività svolte: musica d’insieme e potenziamento di Musica nella scuola
secondaria di primo grado.
Propedeutica musicale nelle classi 4e e 5e della scuola primaria.
n. 1 Docente di lingua francese
Attività svolte: preparazione alunni per la certificazione DELF, potenziamento
e consolidamento della lingua francese nella scuola secondaria di primo grado.
n. 4 Docenti di scuola primaria
Attività svolte: consolidamento e potenziamento delle abilità di base in Italiano
e Matematica. Supporto per gli alunni con B.E.S. (bisogni educativi speciali).
Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale
Il Piano Nazionale prevede un’azione culturale che riguarda tutte le componenti
della scuola. Oltre all’inserimento di nuove tecnologie, il piano riguarderà
anche il modo di insegnare, la didattica e le metodologie utilizzate.
Lavagne interattive multimediali
L’Istituto comprensivo 2 ha in dotazione undici LIM: cinque utilizzate dalla
scuola secondaria di primo grado e sei dalla scuola primaria. Tutti gli ambienti
in tutti i plessi hanno la connessione senza fili ad internet.
Registro elettronico
È in uso da alcuni anni il registro elettronico, che ha semplificato le operazioni
di inserimento dei dati ed offre la possibilità ai genitori di visualizzare gli
argomenti svolti in classe, i compiti assegnati e le assenze degli alunni, oltre ai
voti quadrimestrali e finali. Ogni aula ha il suo computer, aggiornato
quotidianamente dai docenti.
Sito web
La scuola utilizza il sito web istituzionale per le comunicazioni con docenti e
famiglie, per la pubblicazione di atti e documenti.
Laboratori
È stato recentemente rinnovato il laboratorio di informatica della scuola
secondaria di primo grado.
Animatore digitale e team di animazione
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È stato individuato l’animatore digitale nella figura del prof. Gaetano Vitale. Il
team di animazioni è composto dal prof. Vincenzo Cascia e dagli insegnanti
Renata Di Già e Antonio Di Palma.
Formazione ed aggiornamento
Quattro docenti, due per la primaria e due per la secondaria di primo grado,
hanno frequentato durante l’anno precedente un corso di formazione di quaranta
ore in presenza ed otto on line per promuovere l’uso delle nuove tecnologie e
metodologie basate sull’uso di strumenti digitali. Inoltre i componenti del team
di animazione hanno frequentato corsi di formazione durante l’anno scolastico
2015/2016 e frequenteranno i corsi di formazione previsti per l’anno scolastico
2016/2017.
Classi 2.0
La nostra scuola è entrata a far parte del Distretto 2.0 della Regione Basilicata e
attualmente dispone di 3 Classi 2.0, una all’interno della scuola primaria e due
nella scuola secondaria di primo grado. Si tratta di ambienti di apprendimento
innovativi all’interno dei quali ragazzi e docenti usano, fra l’altro, tablet e LIM
nella pratica didattica ordinaria. È stata predisposta, tramite finanziamenti
erogati nell’ambito dei PON 2014/2020, un’aula multimediale nel plesso di Via
Lombardia della scuola primaria. All’interno dell’ambiente è previsto l’uso dei
seguenti strumenti: touch panel con supporto di un PC per lezioni frontali e
didattica collaborativa; arredi didattici collaborativi; LIM con videoproiettore e
computer; notebook in dotazione agli allievi per l’attività didattica.
Giornalino-blog
La scuola dispone di un blog (www.laprimacampanella.it) su cui sono
pubblicati molti materiali didattici prodotti dagli alunni: video, racconti, poesie,
testi vari, documentazione di esperienze didattiche.
Progettualità
La scuola sta realizzando il potenziamento e l’ampliamento della rete Lan,
sempre nell’ambito dei PON 2014/2020.
L’istituto organizzerà corsi di formazione relativi al piano digitale ed alla sua
attuazione, utilizzando risorse interne e ricorrendo, se necessario, ad esperi
esterni.
Si prevede l’acquisto di nuove LIM, nuovi computer, nuovi tablet e nuove
stampanti per estendere la digitalizzazione al maggior numero di classi
possibile, utilizzando le risorse che saranno assegnate al fondo d’istituto o
attraverso l’utilizzo di fondi comunitari e ministeriali a cui l’istituto potrà avere
accesso, o comunque qualsiasi tipologia di finanziamento della quale si potrà
disporre.
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Piano di formazione per insegnanti, alunni e personale ATA
Il piano di formazione, tenendo conto delle direttive nazionali, partirà dai
bisogni dei docenti e dalle esigenze dell’istituto previste dal presente piano.
Sarà elaborato in coerenza con:
1.le risultanze del RAV
2.i traguardi, gli obiettivi e le priorità previsti dal piano di miglioramento.
La formazione dei docenti sarà basata su incontri in presenza, attività
laboratoriali, lavoro in rete, riflessione e documentazione. Prevede l’adesione a
reti di scuole e sarà aperta a collaborazioni con strutture universitarie,
fondazioni, istituti di ricerca ed enti accreditati.
Le fonti di finanziamento saranno quelle previste dalla legge 107/2015, le
risorse PON-FSE, i finanziamenti MIUR, nonché qualsiasi altro canale a cui la
scuola potrà accedere.
Sono previste le seguenti iniziative:
Formazione per i docenti
1. Corsi differenziati di lingua inglese (livelli A1-A2-B1)
2. Competenze digitali
3. Metodologie didattiche, in particolare tecniche innovative per favorire i
processi dei comprensione-lettura-scrittura-argomentazione
4. Lavoro in team
5. Stili di apprendimento e tecniche di insegnamento
6. Valutazione e miglioramento
7. Integrazione alunni con BES
8. Sicurezza sul lavoro e tecniche di primo soccorso
Formazione per gli alunni
1.Conoscenza delle procedure di primo soccorso
2.Diffusione della cultura della sicurezza
3.Iniziative per l’orientamento
Formazione per il personale ATA
1.Informatizzazione dei processi
2.Dematerializzazione documenti
3.Sicurezza sul lavoro
La redazione definitiva del piano di formazione, con integrazioni e modifiche a
quanto stabilito nel presente documento, sarà possibile nel momento in cui le
azioni di supporto e di attuazione del Piano Nazionale di Formazione saranno
rese note.
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Fabbisogno posti comuni e di sostegno
Scuola infanzia e primaria
Annualità Fabbisogno per il triennio
Posto
comune
Posto di sostegno Sezioni e classi previste
Scuola
dell’infanzia
a.s. 2016-17: n.
14 2 7 sezioni
a.s. 2017-18: n.
14 2 7 sezioni
a.s. 2018-19: n. 14 2 7 sezioni
Scuola
primaria
a.s. 2016-17: n.
22 7 15 classi tempo ordinario
2 classi tempo pieno
a.s. 2017-18: n.
22 7 15 classi tempo ordinario
2 classi tempo pieno
a.s. 2018-19: n. 22
7 15 classi tempo ordinario
2 classi tempo pieno
Scuola secondaria di primo grado
Classe di
concorso
a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 Classi previste
A043
Lettere
8 + 6 ore 8 + 6 ore 8 + 6 ore 12 classi: 6 tempo ordinario e 6
tempo prolungato
A059
Matematica
5 5 5 12 classi: 6 tempo ordinario e 6
tempo prolungato
A245
Francese
1 + 6 ore 1 + 6 ore 1 + 6 ore 12 classi: 6 tempo ordinario e 6
tempo prolungato
A345
Inglese
2 2 2 12 classi: 6 tempo ordinario e 6
tempo prolungato
A028
Arte
1 + 6 ore 1 + 6 ore 1 + 6 ore 12 classi: 6 tempo ordinario e 6
tempo prolungato
A033
Tecnologia
1+ 6 ore 1+ 6 ore 1+ 6 ore 12 classi: 6 tempo ordinario e 6
tempo prolungato
A032
Musica
1+ 6 ore 1+ 6 ore 1+ 6 ore 12 classi: 6 tempo ordinario e 6
tempo prolungato
A030
Educazione
fisica
1+ 6 ore 1+ 6 ore 1+ 6 ore 12 classi: 6 tempo ordinario e 6
tempo prolungato
AD00
Sostegno
minorati
3 3 3 5 alunni
47
psico-fisici
AS77
Pianoforte
1 1 1 12 classi: 6 tempo ordinario e 6
tempo prolungato
AK77
Saxofono
1 1 1 12 classi: 6 tempo ordinario e 6
tempo prolungato
AL77
Tromba
1 1 1 12 classi: 6 tempo ordinario e 6
tempo prolungato
AM77
Violino
1 1 1 12 classi: 6 tempo ordinario e 6
tempo prolungato
Fabbisogno organico potenziato Tipologia n. docenti Motivazione
Classe di concorso A043
Italiano, storia e geografia
1 Recupero e consolidamento abilità di base della lingua
italiana da svolgersi a classi aperte, per gruppi di lavoro
o con compresenze, inserimento alunni stranieri, attività
progetto lettura e giornalino d’istituto.
Classe di concorso A059/A033
Matematica e scienze o
tecnologia
1 Recupero e consolidamento competenze ambito
scientifico-matematiche, supporto alle attività previste
dalla progettualità d’istituto (progetto ambiente,
conoscenza e valorizzazione del territorio, attività di
laboratorio scientifico).
Classe di concorso A345
Lingua inglese o specialista L2
scuola primaria
1 Recupero e consolidamento competenze linguistiche,
progetti legati al potenziamento della lingua inglese,
supporto alle attività previste per le certificazioni
linguistiche, attività didattiche con metodologia CLIL.
Docente di strumento musicale 1 Potenziamento competenze alunni scuola secondaria di
primo grado e attività musicali rivolte agli alunni della
scuola primaria.
Docente posto comune primaria 2 Recupero e consolidamento competenze lingua italiana.
Docente posto comune primaria 2 Recupero e consolidamento competenze scientifico-
matematiche.
Fabbisogno di posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel
rispetto dei limiti e dei parametri come riportati nel comma 14 art. 1
legge 107/2015. Tipologia n.
Assistente amministrativo
5
Collaboratore scolastico
16
48
Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali
Infrastruttura/
attrezzatura
Motivazione, in riferimento alle
priorità strategiche e alla
progettazione.
Fonti di finanziamento
Attrezzature e materiali
per il laboratorio
scientifico
Attività legate alla didattica
ordinaria e attività previste dal
progetto Ambiente e territorio
Fondo d’istituto, fondi ministeriali o
europei, stanziamenti enti locali
Lavagne interattive
multimediali
Attività classi 2.0 e didattica
innovativa
Fondo d’istituto, fondi ministeriali o
europei, stanziamenti enti locali
Tablet e/o notebook,
software specifico
Attività classi 2.0 e didattica
innovativa
Fondo d’istituto, fondi ministeriali o
europei, stanziamenti enti locali
Stampanti laser e
fotocopiatrici
Stampa giornalino d’istituto, stampa
documenti prodotti per le azioni
previste dal Piano di miglioramento,
copie prove di verifica.
Fondo d’istituto, fondi ministeriali o
europei, stanziamenti enti locali
Testi narrativi e saggi
anche in lingua inglese
Incremento patrimonio librario delle
biblioteche
Fondo d’istituto, fondi ministeriali o
europei, stanziamenti enti locali
Attrezzature sportive Svolgimento attività sportive orario
curricolare ed extracurricolare
Fondo d’istituto, fondi ministeriali o
europei, stanziamenti enti locali
Attrezzature e materiali
per il laboratorio
artistico
Svolgimento attività curricolari ed
extracurricolari
Fondo d’istituto, fondi ministeriali o
europei, stanziamenti enti locali
Strumenti e attrezzature
musicali
Attività legate all’educazione
musicale ed alla pratica strumentale
Fondo d’istituto, fondi ministeriali o
europei, stanziamenti enti locali
Organi gestionali 2016/2017
Staff di direzione
Dirigente Scolastico
Dott.ssa Anna dell’Aquila
Collaboratori del Dirigente Scolastico Prof. Gaetano Vitale (Vicario)
Ins. Antonella Garofalo
Responsabili di plesso Ins. Renata Pistillo (Plesso Sant'Anna scuola primaria)
Ins. Benedetta Di Stasi (Scuola dell'Infanzia)
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Direttore dei servizi generali ed amministrativi (D.S.G.A.) Dott.ssa Vittoria Pettorruso
Funzioni strumentali
Nominativo Incarico
Prof. Vincenzo Cascia Responsabile Piano dell'offerta formativa
Prof.ssa Tiziana Germano
Ins. Maria Rosa Talucci Viaggi d’istruzione
Prof.ssa Maria Pia Venafro Continuità, orientamento e alunni con BES
Commissioni 2016/2017
1) Piano triennale dell’offerta formativa
1.Vincenzo Cascia (funzione strumentale)
2.Maria Carretta
3.Benedetta Di Stasi
4.Gaetano Vitale
2) Lettura-giornalino
1.Vincenzo Cascia
2.Maria Lucia Gentile
3.Francesca Rigante
4.Maria Rosa Talucci
5.Maria Pia Venafro
6.Gaetano Vitale
3) Continuità e orientamento, alunni con BES
1.Maria Pia Venafro (funzione strumentale)
2.Michela Iacoviello
3.Maria Pennacchio
4) Nucleo di autovalutazione
1.Annalisa Andrisani
2.Vincenzo Cascia
3.Antonella Garofalo
4.Gaetano Vitale
5.Francesca Rigante
6.Maria Garofalo
7.Anna Maria Tarallo
8.Maria Pia Venafro
9.Michela Iacoviello
5) PON-bandi
1.Maria Garofalo
50
2.Francesca Rigante
3.Gaetano Vitale
6) Formazione orario
- Scuola secondaria di primo grado
1.Emanuela Carretta
2.Vincenzo Cascia
3.Angela Miranda
4.Donatella Petrarulo
5.Gaetano Vitale
- Scuola primaria
1.Renata Pistillo
2.Anna Maria Tarallo
3.Antonella Garofalo
7) Revisione regolamento d’Istituto
1.Vincenzo Cascia
2.Nicola Tannoia
3.Fabrizio D’Andrea
4.Maria Pia Fasanella
8) Comitato di valutazione
1.Anna dell’Aquila (dirigente)
2.Lucia Scuteri (componente nominato dall’USR)
Docenti:
1.Emanuela Carretta
2.Tiziana Germano
3.Annamaria Tarallo
Genitori:
1.Giuseppe Maria Bagnuoli
2.Fabrizio D’Andrea
Consiglio d’istituto 2015/2018
DIRIGENTE SCOLASTICO
Anna dell’Aquila
PRESIDENTE
Sabino Michele Parente
VICEPRESIDENTE
Luciana Caporale
COMPONENTE GENITORI Savino Pettorruso
Giuseppe Maria Bagnuoli
Maria Di Battista
Nicola Tannoia
Fabrizio D’Andrea
51
Maria Pia Fasanella
Sabino Michele Parente
Luciana Caporale
COMPONENTE PERSONALE DOCENTE Vitale Gaetano
Raffaella Petruzzelli Petrarulo
Michela Iacoviello
Vincenzo Cascia
Donatella Petrarulo
Tiziana Germano
Maria Carretta
Giulia Lancellotti
COMPONENTE PERSONALE NON DOCENTE Maura Palazzo
Antonietta Finiguerra GIUNTA ESECUTIVA
Anna dell’Aquila (Dirigente Scolastico)
Vittoria Pettorruso (D.S.G.A.)
Maria Donata Petrarulo (docente)
Antonietta Finiguerra (ATA)
Giuseppe Maria Bagnuoli (genitore)
Maria Pia Fasanella (genitore)
P.A.I. Piano Annuale per l’inclusione (estratto)
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
Il GLI, presieduto dal Dirigente Scolastico, deve essere costituito da una
rappresentanza di docenti appartenenti al gruppo H, dal referente per le lingue
straniere, da una rappresentanza delle figure strumentali e da una
rappresentanza dei docenti coordinatori.
Il GLI dovrebbe svolgere le seguenti attività:
provvedere alla raccolta, lettura e organizzazione della documentazione
relativa ai percorsi di alunni con bisogni educativi speciali;
accogliere e predisporre la documentazione necessaria per la richiesta
dell’organico di sostegno;
promuovere progetti finalizzati alla rilevazione dei disturbi specifici
dell’apprendimento e all’attivazione di percorsi didattici personalizzati,
con l’individuazione delle misure dispensative e degli strumenti
compensativi previsti dalla normativa;
52
promuovere progetti volti alla formazione dei docenti;
compartecipare ai progetti di prevenzione e riduzione del disagio in rete
con altri enti;
fornire consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di
gestione delle classi;
elaborare un “Piano Annuale per l’inclusione”.
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento
degli insegnanti
È necessario un percorso formativo specifico per tutto il personale docente e
non docente relativo alla tematica dell’inclusione scolastica, che abbia un taglio
operativo-pratico e non prettamente teorico e calato nel contesto specifico di
ciascuna classe.
In particolare si potrebbe affrontare la tematica riguardante il disagio
comportamentale o relazionale.
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
Gli insegnanti dei vari Consigli di Classe e Interclasse, dopo un primo periodo
di osservazione, previo consenso della famiglia, predispongono un Piano
Didattico Personalizzato, nel quale ogni docente illustra come intende
raggiungere gli obiettivi, anche utilizzando metodologie, spazi, tempi diversi da
quelli del resto della classe.
È indispensabile che la programmazione delle attività sia realizzata da tutti i
docenti curricolari, i quali, insieme all’insegnante per le attività di sostegno,
definiscono gli obiettivi di apprendimento sia per gli alunni con disabilità, sia
per gli alunni BES, in correlazione con quelli previsti per l’intera classe.
La progettualità didattica orientata all’inclusione comporta l’adozione di
strategie e metodologie favorenti, quali l’apprendimento cooperativo, il lavoro
di gruppo e/o a coppie, il tutoring, l’apprendimento per scoperta, la
suddivisione del tempo, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili
informatici, di software e sussidi specifici.
Da menzionare la possibilità che i docenti predispongano i documenti per lo
studio o per i compiti a casa in formato elettronico, affinché essi possano
risultare facilmente accessibili agli alunni che utilizzano ausili e computer per
svolgere le proprie attività di apprendimento. A questo riguardo risulta utile una
diffusa conoscenza delle nuove tecnologie per l'integrazione scolastica, tenuto
conto anche della forma mista dei libri di testo adottati.
La valutazione terrà conto dei parametri esplicitati nel presente piano
dell’offerta formativa e nei singoli PEI, adattati alle situazioni di ogni alunno.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
Tutto l’organico di sostegno della nostra scuola diventa parte integrante e
fondamentale del progetto di inclusione. All’inizio dell’anno scolastico, dopo
un breve periodo di osservazione, stabilisce in accordo con il Dirigente
53
Scolastico un orario didattico temporaneo. A tal fine si individuano insieme al
C. d. C. o di Interclasse le discipline in cui intervenire. Il docente di sostegno
svolgerà un’azione di mediazione tra tutte le componenti coinvolte nel processo
di integrazione degli alunni con bisogni educativi speciali, le famiglie, gli
insegnanti curricolari, le figure specialistiche delle strutture pubbliche. Redige
poi in accordo con il C. d. C. o di Interclasse con i referenti del servizio
sanitario nazionale e le famiglie il PEI. Partecipa alle riunioni del GLH
d’istituto e a quelle del GLI, tiene un registro per le attività di sostegno e
relaziona alla fine dell’anno sul suo operato.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola,
in rapporto ai diversi servizi esistenti
Si propone per il prossimo anno scolastico che i rapporti di collaborazione
stipulati con enti territoriali di sostegno vengano mantenuti. Al Comune si farà
riferimento per il Piano di diritto allo studio per l’acquisizione di
strumentazioni e materiali per il sostegno, oltre che per l’assegnazione degli
AEC (Assistenti Educativi Culturali); all’ASP per l’equipe psico-medico-
pedagogica; all’AIAS per i terapisti in riferimento al disagio specifico degli
alunni.
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare
alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative
L’attenzione agli studenti è favorita non solo dalla capacità di tutti i docenti di
osservare e cogliere i segnali di disagio, ma anche dalla consapevolezza delle
famiglie di trovare nella scuola un alleato competente per affrontare un
percorso positivo per i loro figli che si avvale dell'utilizzo di mirati strumenti
diagnostici.
Un approccio integrato scuola - famiglia - servizi sanitari consente di assumere
un’ottica culturale di lettura dei bisogni nella quale i fattori ambientali
assumono una correlazione con lo stato di salute dell’individuo.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativi inclusivi;
All’interno delle varie classi con alunni con bisogni educativi speciali si
adotteranno strategie e metodologie favorenti l’inclusione e il lavoro di gruppo,
come il tutoring e le attività di tipo laboratoriale. Per programmare interventi
didattici più appropriati si adotterà dove possibile una programmazione per aree
disciplinari.
Coerentemente con quanto evidenziato nel presente piano dell’offerta
formativa, nella programmazione educativa individualizzata si promuoveranno
itinerari che sollecitino l’autonomia personale e sociale, limitando per quanto
possibile, la dipendenza dell’alunno dal docente di sostegno. Nel caso di
adozione di programmazione differenziata si svilupperanno tutti i raccordi
possibili con la programmazione della classe in modo da favorire l’inclusione
54
dell’alunno. Le attività di sostegno si svolgeranno prevalentemente in classe,
solo in rari casi si potranno prevedere attività in rapporto uno a uno.
Valorizzazione delle risorse esistenti
Le risorse umane esistenti e gravitanti intorno alla scuola dovrebbero vanno
utilizzate nel miglior modo possibile. Tra le risorse esistenti assumono
particolare rilevanza il Dirigente Scolastico il coordinatore delle attività di
sostegno, le figure strumentali che esplicano il proprio ruolo intorno alla figura
degli studenti, i docenti per le attività di sostegno, i coordinatori di classe e il
personale ATA.
Tali figure vanno formate ulteriormente ed incentivate a svolgere il loro lavoro,
soprattutto in orari scolastici che permettano a tutti una serrata partecipazione.
Per quanto attiene alle risorse strumentali delle quali la scuola si è già dotata
negli anni passati si continuerà a farne uso appropriato: si fa riferimento alle
attrezzature e agli ausili informatici specifici per gli alunni con bisogni
educativi speciali, quali le lavagne interattive multimediali, i programmi per
l’apprendimento facilitato, gli e-books.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione
Per la realizzazione di progetti di inclusione la scuola si attiverà per reperire
eventuali risorse provenienti da:
finanziamenti regionali e finanziamenti provinciali relativi all’inclusione;
fondi specifici per progetti d’inclusione messi a disposizione dall’USR;
fondi comunitari;
risorse provenienti dalle associazioni di volontariato presenti sul territorio.
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel
sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo
inserimento lavorativo.
Notevole importanza nella nostra scuola viene data all'accoglienza degli alunni,
parte integrante del processo di continuità tra i vari ordini scolastici.
Per i futuri nostri alunni saranno realizzati progetti di continuità ed
orientamento delle classi ponte al fine di agevolare il passaggio tra i diversi
ordini di scuola.
Sarebbe auspicabile che il referente per le attività di sostegno e la funzione
strumentale per il supporto agli alunni incontrino i docenti della scuola di
provenienza degli alunni appena iscritti e i loro genitori per formulare progetti
per l’inclusione. Il referente verifica la documentazione pervenuta e attiva
risposte di tipo organizzativo per accogliere l’alunno stesso (richiesta di AEC,
assistenza di base, trasporto, strumenti e ausili informatici e tutto ciò che risulti
necessario).
Valutate quindi le disabilità dei singoli alunni e i bisogni educativi speciali il
Dirigente provvede al loro inserimento nella classe più adatta e all'assegnazione
55
dell'insegnante di sostegno. Il referente BES svolgerà l’azione di coordinare i
colleghi del Consiglio di Classe nella programmazione, nell'organizzazione e
nella valutazione delle attività descritte secondo i termini di legge all'interno del
Piano Didattico Personalizzato (P. D. P.) e del Piano Educativo Individualizzato
(P. E. I.).
Patto di corresponsabilità educativa scuola primaria
e scuola secondaria di I grado (Art. 3 D.P.R. 21 novembre 2007, n. 235)
VISTO Il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla
cittadinanza democratica e legalità”
VISTO Il D.P.R. n. 249 del 24 giugno1998 e D.P.R. n. 235 del 21 novembre
2007 “Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della
scuola Secondaria”
VISTO Il D.M. n. 16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in
materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante
l’attività didattica, irrogazioni di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di
corresponsabilità dei genitori e dei docenti”
VISTO L’art. 30 della Costituzione (è dovere e diritto dei genitori mantenere,
istruire ed educare i figli)
VISTA La legge di Riforma del Diritto di Famiglia del 19 maggio 1975 n. 151
CONSIDERATO CHE la formazione e l’educazione sono processi complessi
e continui che richiedono la cooperazione dell’alunno, della scuola, della
famiglia e dell’intera comunità scolastica;
TENUTO CONTO che la scuola è una comunità organizzata dotata di risorse
umane, materiali e immateriali, tempi, organismi ecc. che necessitano di
interventi complessi di gestione, ottimizzazione, conservazione, partecipazione
e rispetto dei regolamenti;
VISTO CHE l’obiettivo del patto educativo è quello di impegnare la famiglia a
condividere con la Scuola i nuclei fondanti dell’azione educativa.
Si stipula con la famiglia dell’alunno il seguente patto di corresponsabilità
educativa
Con riferimento all’offerta formativa
La scuola si impegna a:
Garantire un piano formativo basato su progetti ed iniziative volte a
promuovere il benessere e il successo dello studente, la sua valorizzazione
come persona, la sua realizzazione umana e culturale.
La famiglia si impegna a:
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Prendere visione del piano formativo, condividerlo, discuterlo con i propri figli,
assumendosi la responsabilità di quanto espresso e sottoscritto.
Conoscere e rispettare i criteri di valutazione adottati dalla scuola.
Lo studente si impegna a:
Condividere con gli insegnanti e la famiglia la lettura del piano formativo,
dialogando con loro ogni singolo aspetto di responsabilità.
Con riferimento alla relazionalità
La scuola si impegna a:
Creare un clima sereno in cui stimolare il dialogo e la discussione, favorendo la
conoscenza ed il rapporto reciproco tra studenti, l’integrazione, l’accoglienza, il
rispetto di sé e dell’altro.
Promuovere il talento e l’eccellenza, comportamenti ispirati alla partecipazione
solidale, alla gratuità, al senso di cittadinanza.
La famiglia si impegna a:
Condividere con gli insegnanti linee educative comuni, consentendo alla scuola
di dare continuità alla propria azione educativa.
Lo studente si impegna a:
Mantenere costantemente un comportamento positivo e corretto, rispettando
l’ambiente scolastico inteso come insieme di persone, oggetti e situazioni.
Con riferimento alla partecipazione
La scuola si impegna a:
Ascoltare e coinvolgere gli studenti e le famiglie, richiamandoli ad
un’assunzione di responsabilità rispetto a quanto espresso nel patto formativo.
La famiglia si impegna a:
Valorizzare l’istituzione scolastica, instaurando un positivo clima di dialogo,
nel rispetto delle scelte educative e didattiche condivise, oltre ad un
atteggiamento di reciproca collaborazione con i docenti. Collaborare
attivamente per mezzo degli strumenti messi a disposizione dalla scuola,
informandosi costantemente del percorso didattico-educativo dei propri figli.
Lo studente si impegna a:
Frequentare regolarmente i corsi, impegnandosi in modo responsabile
nell’esecuzione di compiti. Favorire in modo positivo lo svolgimento
dell’attività didattica e formativa, garantendo costantemente la propria
attenzione e partecipazione alla vita della classe.
Con riferimento agli interventi educativi
La scuola si impegna a:
Comunicare costantemente con le famiglie, informandole sull’andamento
didattico-disciplinare degli studenti. Fare rispettare le norme di comportamento
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e i regolamenti, applicando quanto previsto dal regolamento disciplinare
adottato dalla scuola.
La famiglia si impegna a:
Prendere visione di tutte le comunicazioni provenienti dalla scuola, discutendo
con i figli di eventuali decisioni e provvedimenti disciplinari, stimolando una
riflessione sugli episodi di conflitto e di criticità.
Conoscere e condividere il regolamento di disciplina.
Lo studente si impegna a:
Riferire in famiglia le comunicazioni provenienti dalla scuola e dagli
insegnanti. Favorire il rapporto e il rispetto tra i compagni sviluppando
situazioni di integrazione e solidarietà.
Disciplina
Il genitore/affidatario, nel sottoscrivere il presente patto è consapevole che:
a) le infrazioni disciplinari da parte dell’alunno/studente possono dar luogo a
sanzioni disciplinari;
b) nell’eventualità di danneggiamenti o lesioni a persone la sanzione è ispirata
al principio della riparazione del danno (art. 4, comma 5 del DPR 249/1998,
come modificato dal DPR 235/2007);
c) il regolamento di disciplina riporta le modalità d’irrogazione delle sanzioni
disciplinari e d’impugnazione
Procedura obbligatoria di composizione - avvisi e reclami
In caso di parziale o totale inosservanza dei diritti-doveri previsti o implicati nel
presente patto si attua la procedura di composizione obbligatoria che
comprende:
a) segnalazione di inadempienza, tramite “avviso”, se prodotta dalla scuola,
“reclamo” se prodotta dallo studente o dal genitore/affidatario;
b) accertamento: una volta prodotto l’avviso, ovvero il reclamo, ove la
fattispecie segnalata non risulti di immediata evidenza, il ricevente è obbligato a
comprovare le circostanze segnalate.
Patto di corresponsabilità educativa scuola dell’infanzia (Art. 3 D.P.R. 21 novembre 2007, n. 235)
VISTO il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla
cittadinanza democratica e legalità”;
VISTI il D.P.R. n. 249 del 24 giugno1998;
VISTO l’art. 30 della Costituzione (E’ dovere e diritto dei genitori mantenere,
istruire ed educare i figli)
VISTA la legge di Riforma del Diritto di Famiglia del 19 maggio 1975 n. 151
58
CONSIDERATO CHE la formazione e l’educazione sono processi complessi
e continui che richiedono la cooperazione della scuola, della famiglia e
dell’intera comunità scolastica;
TENUTO CONTO del fatto che la scuola è una comunità organizzata dotata di
risorse umane, materiali e immateriali, tempi, organismi ecc. che necessitano di
interventi complessi di gestione, ottimizzazione, conservazione, partecipazione
e rispetto dei regolamenti;
VISTO CHE l’obiettivo del patto educativo è quello di impegnare la famiglia a
condividere con la Scuola i nuclei fondanti dell’azione educativa.
Si stipula con la famiglia dell’alunno il seguente patto di corresponsabilità
educativa
Con riferimento all’offerta formativa
La scuola si impegna a:
Garantire un piano formativo basato su progetti ed iniziative volte a
promuovere il benessere del bambino e la sua valorizzazione come
persona.
La famiglia si impegna a:
Prendere visione del piano formativo, assumendosi la responsabilità di
quanto espresso e sottoscritto.
Con riferimento alla relazionalità
La scuola si impegna a:
Creare un clima sereno nell’ambiente scolastico, favorendo la conoscenza
ed il rapporto reciproco tra i bambini, l’integrazione, l’accoglienza, il
rispetto di sé e dell’altro;
Promuovere i comportamenti ispirati alla partecipazione solidale ed alla
gratuità.
La famiglia si impegna a:
Condividere con gli insegnanti linee educative comuni, consentendo alla
scuola di dare continuità alla propria azione formativa.
Con riferimento alla partecipazione
La scuola si impegna a:
Ascoltare e coinvolgere le famiglie, richiamandole ad un’assunzione di
responsabilità rispetto a quanto espresso nel patto formativo.
La famiglia si impegna a:
Valorizzare l’istituzione scolastica, instaurando un positivo clima di
dialogo, nel rispetto delle scelte educative e didattiche condivise;
Assumere un atteggiamento di reciproca collaborazione con i docenti;
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Collaborare attivamente per mezzo degli strumenti messi a disposizione
dalla scuola, informandosi costantemente del percorso didattico-
educativo dei propri figli.
Con riferimento agli interventi educativi
La scuola si impegna a:
Comunicare costantemente con le famiglie, informandole sul percorso
formativo dei bambini;
Far rispettare le norme di comportamento stabilite.
La famiglia si impegna a:
Prendere visione di tutte le comunicazioni provenienti dalla scuola.
L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque
condizionata alla concreta destinazione a questa istituzione scolastica da parte
delle autorità competenti delle risorse umane e strumentali con esso individuate
e richieste.
Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto
Comprensivo 2 di Lavello, è stato elaborato ai sensi di quanto previsto dalla
legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di
istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative
vigenti”.
È stato predisposto dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le
attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal
dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo.
Ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del
26/10/2016. È stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del
26/10/2016.
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Sommario
Premessa 2
Mission e vision della scuola 3
Priorità, traguardi ed obiettivi 4
Analisi della realtà territoriale 5
Rapporti con il territorio e con gli Enti territoriali 5
Strutture ed alunni 6
Modalità organizzative 7
Il curricolo 7
- Scuola dell’infanzia 8
- Scuola primaria 9
- Scuola secondaria di primo grado 9
Indirizzo musicale 10
Metodologie 10
Programmazione 11
Criteri per la formazione delle classi e assegnazione docenti 11
Orientamento 12
Tempo scuola 12
- Scuola dell’infanzia 12
- Scuola primaria 13
- Scuola secondaria di primo grado 14
Dipartimenti 15
Valutazione 16
Scuola primaria 16
Scuola secondaria di primo grado 17
Tabelle criteri per la valutazione del profitto e del comportamento 20
Profilo educativo, culturale e professionale dello studente 21
Traguardi per lo sviluppo delle competenze 22
- Scuola dell’infanzia 22
- Scuola primaria e scuola secondaria di primo grado 24
Iniziative di potenziamento dell’Offerta formativa 36
Organico di potenziamento dell’offerta formativa 43
Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale 43
Piano di formazione per insegnanti, alunni e personale ATA 45
Fabbisogno posti comuni e di sostegno 46
Fabbisogno organico potenziato 47
Fabbisogno di posti per il personale amministrativo e ausiliario 47
Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali 48
Organi gestionali 2016/2017 48
P.A.I. Piano Annuale per l’inclusione (estratto) 51
Patto di corresponsabilità educativa 55
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Allegati:
1.Regolamento d’istituto
2.Regolamento di disciplina
3.Piano di miglioramento
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Allegato 1
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
PARTE I
ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO
Art.1 Orario delle attività didattiche Le attività didattiche si svolgono nel modo seguente:
Scuola dell'infanzia:
dal lunedì al venerdì 08,30-16,30.
Scuola primaria:
Tempo normale (modulo): dal lunedì al venerdì ore 08,30-13,30 con un rientro
pomeridiano nella giornata di lunedì o mercoledì dalle ore 14,30 alle ore 16,30.
Servizio mensa a richiesta.
Tempo pieno: dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 16,30 con servizio mensa.
Secondaria di primo grado:
Tempo normale: dal lunedì al sabato ore 08,30-13,30.
Tempo prolungato: dal lunedì al sabato ore 08,30-13,30 con due rientri pomeridiani
(martedì e giovedì) dalle ore 14,30 alle ore 17,30. Servizio mensa a richiesta.
Art.2 Funzionamento degli Uffici L’Ufficio di segreteria funziona tutti i giorni dalle ore 08,00 alle ore 14,00, con rientri
pomeridiani il martedì e il giovedì dalle ore 15,30 alle ore 17,30.
La segreteria è aperta al pubblico dal lunedì al sabato dalle ore 10,00 alle ore 12,30; nei
giorni di martedì e giovedì anche dalle ore 16,00 alle ore 17,00
Il Dirigente Scolastico ed il Presidente del Consiglio di Istituto ricevono previo
appuntamento.
Art.3 Uso di locali scolastici e prestito libri Le aule sono assegnate alle singole classi all’inizio dell’anno scolastico, tenendo
presente la vicinanza delle classi parallele e degli alunni portatori di handicap. La biblioteca e
i laboratori sono utilizzati dagli alunni e dagli insegnanti in base alla programmazione
educativa e didattica.
Dei volumi esistenti presso la biblioteca deve essere aggiornato l’elenco ogni qualvolta si
procede a nuovi acquisti. Detto elenco viene trasmesso ai plessi e pubblicato sul sito web
della scuola.
Alla biblioteca possono accedere tutti i docenti in servizio nell’Istituto, tutti i genitori e gli
alunni.
Ai genitori e docenti i testi possono essere dati in prestito per una durata non superiore a un
mese, mentre ai ragazzi possono essere dati in visione per una durata massima di due mesi.
In caso di mancata restituzione o di danneggiamento, sarà addebitato il valore corrente del
volume smarrito o deteriorato.
Art.4 Utilizzo dei locali e delle attrezzature della scuola da parte di terzi Gli edifici e le attrezzature scolastiche possono essere utilizzati fuori dall’orario
scolastico per attività che realizzano le funzioni della Scuola come centro di promozione
culturale, sociale e civile. L’Ente Comune, proprietario degli immobili, ha facoltà di disporre
la temporanea concessione previo assenso del Consiglio di Istituto.
Il Consiglio di Istituto non consente l’utilizzazione dei locali e delle attrezzature quando non
siano accertabili le garanzie di sicurezza, di ordine, di pulizia dei locali richiesti o quando si
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ravvisi la possibilità di un qualsiasi evento che possa essere di pregiudizio al normale
svolgimento delle attività didattiche.
Tutti i genitori hanno diritto ad utilizzare i locali della Scuola per riunirsi nel rispetto delle
nonne di cui all’art. 15 del T.U. a condizione che la richiesta pervenga al Dirigente
Scolastico almeno 5 giorni prima, con l’indicazione precisa dei destinatari e dell’ordine del
giorno.
Alle assemblee dei genitori promosse dalla Scuola o dai genitori stessi, ai Collegi dei
Docenti, ai colloqui con i docenti, durante i Consigli di Classe e di Istituto non è consentita la
presenza di bambini e ragazzi all’interno della Scuola, sia per non arrecare disturbo alle
riunioni stesse, sia per l’impossibilità di garantirne la sorveglianza.
Art.5 Accesso ai locali scolastici Durante l’orario di lezione non è consentito l’accesso e la permanenza in ambito
scolastico a persone che non appartengano al personale ATA o al corpo docente, ad
eccezione delle seguenti figure istituzionali:
1. Sindaco ed altri amministratori comunali;
2. personale dell’equipe medico–psico-pedagogica che segue gli alunni con
sostegno;
3. forze dell’ordine;
4. rappresentanti dei genitori;
5. genitori ai quali sia stato consentito dal Dirigente Scolastico, o da un suo
delegato, di prelevare il figlio prima del termine delle lezioni.
Non è consentita la presenza di altre persone nei locali scolastici, se non munite di preventiva
autorizzazione scritta rilasciata dal Dirigente Scolastico.
Agli Uffici di Direzione e di Segreteria sono ammesse le persone estranee alla Scuola solo
durante l’orario stabilito.
I genitori possono prendere visione dei documenti esposti nelle bacheche tutti i giorni dalle
ore 8,00 alle ore 9,00 oppure visitando il sito web dell’Istituzione scolastica.
Art.6 Procedura dei reclami Nel rispetto della L.241/91 sulla trasparenza e sul principio della buona
amministrazione, i reclami sono un contributo civile al miglioramento del servizio scolastico.
I genitori possono presentare osservazioni, segnalare disfunzioni ed ogni altro elemento che
ritengano degno di nota al Dirigente scolastico che, dopo aver attuato le necessarie verifiche,
interverrà nella maniera più opportuna e nel più breve tempo possibile per migliorare il
servizio e l’efficienza dell’amministrazione. Qualora l’utente ritenga di dover proporre
reclamo, questo deve essere espresso solamente in forma scritta e deve contenere generalità,
indirizzo, reperibilità e firma del proponente; in questo caso, dopo aver informato il soggetto
interessato al reclamo, il Dirigente scolastico effettuerà ogni possibile indagine in merito e
risponderà sempre in forma scritta, con celerità e, comunque, non oltre i 15 giorni.
PARTE II
NORME Dl VITA SCOLASTICA
Art.7 Diritti e doveri
a) Alunno
L’alunno ha i diritti e i doveri stabiliti dagli articoli 2 e 3 del D.P.R.n.249 del 24.06.1998,
integrato dal D.P.R. 235 del 21/11/2007:
1. Entra a scuola al suono della campanella. Se è in ritardo entra solo se accompagnato
dai genitori.
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2. Quando rientra a scuola dopo un periodo di assenza, deve produrre la giustificazione
riportata sull’apposito libretto e firmata dal genitore che ha depositato la firma a
scuola. Se l’assenza è superiore a 5 giorni, per motivi di malattia, va presentato un
certificato medico che attesti che l’allievo non è portatore di patologie soggette a
denuncia obbligatoria e che è in grado di riprendere l’attività scolastica. Se l’assenza
superiore ai 5 giorni non è dovuta a malattia, deve essere prodotta autocertificazione da
parte del genitore che escluda tale causa.
3. Qualora debba uscire in anticipo dalla scuola, dovrà essere prelevato da un genitore
o da persona da lui delegata.
4. Viene a scuola pulito, con abbigliamento adatto al luogo (da escludere canottiere,
top, calzoncini, minigonne) e senza oggetti che lo possano distogliere dallo studio.
5. Ogni giorno viene a scuola provvisto del materiale occorrente e avendo svolto i
compiti assegnati dai docenti.
6. Al cambio orario resta al proprio posto, predisponendo l’occorrente per la lezione
successiva, rispettando il personale ausiliario di sorveglianza.
7. Durante gli spostamenti, dall’aula verso altri locali dell’Istituto o nelle uscite con gli
insegnanti, deve mantenere un comportamento corretto, non correre, controllare il tono
della propria voce, procedere in fila per non ingombrare i corridoi e avere rispetto per
le persone e per l’ambiente.
8. Si reca al bagno per una sola volta durante la giornata, dopo la 2a ora o durante la
ricreazione. Soltanto se ne ha effettiva necessità chiederà di uscire una seconda volta
(soltanto per gli alunni della scuola secondaria di primo grado).
9. Si rivolge con correttezza ai compagni, rispetta tutto il personale e usa in modo
corretto gli arredi della scuola.
10. È consapevole che ogni suo comportamento scorretto o danno arrecato è soggetto
ad un risarcimento di carattere anche economico.
11. Esce, al termine delle lezioni, in modo ordinato e tranquillo sotto la sorveglianza
dell’insegnante.
12. Evita scherzi che possano creare pericolo o panico.
b) Genitore 1. Ritira all’inizio dell’anno il libretto delle comunicazioni scuola-famiglia, sul quale
depositerà la propria firma alla presenza del Dirigente Scolastico o di un suo delegato.
Sul libretto compila e firma le giustifiche per le eventuali assenze. Se quest’ultima
supera i 5 giorni, nei casi di malattia, presenta un certificato medico che attesta
l’idoneità dell’alunno a tornare a scuola e che non sia portatore di patologie soggette a
denuncia obbligatoria; negli altri casi presenta una autocertificazione.
2. Fa in modo che il proprio figlio entri in orario a scuola.
3. Quando il figlio entra a scuola in ritardo, per un motivo serio o per un contrattempo
non voluto, ne scrive giustificazione sul libretto; inoltre cerca di evitare che i ritardi
siano frequenti.
4. Controlla che il proprio figlio si rechi a scuola curato nella persona, con un
abbigliamento consono al luogo ed alle attività da svolgere e con tutto il materiale
scolastico necessario.
5. Controlla che il proprio figlio esegua i compiti assegnati per casa e cerca di
partecipare agli incontri con gli insegnanti secondo tempi e modi fissati e comunicati.
6. È a conoscenza del fatto che, in assenza dell’insegnante, la classe rimane
momentaneamente affidata al personale ausiliario, al quale l’alunno deve rispetto.
7. Raccomanda al proprio figlio che, durante gli spostamenti della propria classe verso
un altro luogo, accompagnato dall’insegnante o dal personale ausiliario, si comporti in
65
modo corretto e rispettoso.
8. Deve sapere che la ricreazione è il tempo stabilito per rilassarsi e per recarsi ai
servizi igienici; se l’alunno ha bisogno di recarsi in bagno spesso, dovrà produrre
certificazione medica appropriata. Sa che l’alunno può uscire dall’aula solo in caso di
effettiva necessità.
9. Periodicamente si informa sul comportamento del proprio figlio a scuola e collabora
con gli insegnanti per il superamento delle difficoltà che eventualmente dovessero
incontrare.
10. Sa che la scuola applicherà sanzioni disciplinari per i comportamenti scorretti e
chiederà un risarcimento economico per i danni arrecati.
11. Dialoga, si informa, collabora per la riuscita scolastica dell’alunno e per il buon
funzionamento della scuola.
12. Sa che in casi eccezionali può chiedere al Dirigente Scolastico l’uscita anticipata
del proprio figlio, apponendo la propria firma su un apposito modulo fornito dalla
segreteria ed esibendo valido documento di riconoscimento.
13. Se impossibilitato a prelevare il figlio, può autorizzare la scuola ad affidarlo a
persone indicate in apposita delega presentata al Dirigente Scolastico.
c) Docente 1. Si trova a Scuola 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni (come previsto dal CCNL).
Controlla e annota i ritardi degli alunni; se tali ritardi sono frequenti, convoca i
genitori.
2. Dopo l’appello, annota sul registro di classe gli assenti del giorno, controlla e annota
le giustificazioni relative ai giorni precedenti. Informa il Dirigente Scolastico delle
assenze continuative superiori a 10 gg.
3. Annota sul registro di classe l’uscita anticipata degli alunni, dopo che i collaboratori
scolastici hanno controllato il possesso dell’autorizzazione del genitore o di persona da
lui designata che prende in consegna l’alunno.
4. Controlla che gli alunni abbiano un aspetto curato e abiti consoni al luogo.
5. Assegna i compiti a casa e verifica poi che vengano eseguiti.
6. Se per qualsiasi motivo deve lasciare la classe in cui è impegnato, provvede ad
affidarla temporaneamente al personale ausiliario.
7. Sorveglia attentamente gli alunni durante gli eventuali spostamenti della classe da
un’aula all’altra e durante le uscite programmate ed autorizzate.
8. Permette agli alunni di uscire dalla classe per usufruire dei servizi igienici a richiesta
e durante la ricreazione. Convoca i genitori degli alunni che fanno più richieste dello
stesso tipo durante la giornata.
9. Si impegna affinché i ragazzi rispettino i compagni, il personale della Scuola,
qualunque persona sia presente nell’ambiente scolastico.
10. Informa i ragazzi che ad ogni comportamento negativo o danno arrecato è
commisurata una punizione e un risarcimento anche pecuniario, al quale dovranno far
fronte i genitori.
11. Evita attività pericolose per la loro natura o per natura dei mezzi adoperati per
l’incolumità dei propri alunni.
12. Evidenzia situazioni ed oggetti di potenziale rischio per l’incolumità fisica degli
alunni, dando tempestiva comunicazione al Dirigente Scolastico per i provvedimenti
del caso.
13. Non consente, né favorisce o promuove l’allontanamento degli alunni dall’aula o
dal luogo di attività per qualsivoglia motivo.
14. Al termine delle lezioni accompagna la classe fino all’uscita.
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15. Durante l’orario di servizio non si assenta dal luogo di lavoro, non utilizza le linee
telefoniche della scuola per effettuare telefonate personali senza l’autorizzazione del
Dirigente Scolastico.
16. Evita ogni forma di discriminazione per razza, sesso, credo politico e religioso,
provenienza familiare, condizioni sociali e culturali, orientamento sessuale, infermità.
17. Favorisce la realizzazione della personalità dell’allievo, promuove la sua autostima
e si adopera perché raggiunga significativi traguardi di sviluppo in ordine all’identità,
all’autonomia e alle competenze.
18. Si sforza di capire le inclinazioni dell’allievo, contribuisce alla sua socializzazione
e alla sua integrazione nel gruppo classe e nella collettività.
19. Ascolta l’allievo ed è attento a tutte le informazioni che lo riguardano, mantiene
riservatezza su ciò che apprende e non rivela ad altri fatti o episodi che possano violare
la sua sfera privata.
20. Valuta ciascun allievo con regolarità, equanimità e trasparenza, si astiene dal
giudicare in maniera definitiva, valorizza gli aspetti che possono offrire prospettive di
sviluppo, presta attenzione alle componenti emotive ed affettive dell’apprendimento e
calibra la propria azione educativa in relazione ai risultati. In sede di valutazione
certificativa misura con obiettività e imparzialità le conoscenze e competenze acquisite
da ciascun allievo in base agli standard concordati, prescindendo da qualsiasi
condizionamento di tipo psicologico, ambientale, sociale ed economico.
21. Si impegna a promuovere la collaborazione con i colleghi, anche attraverso la
raccolta, la sistemazione e lo scambio delle esperienze didattiche più significative.
Quando si tratta di esperienze e ricerche altrui, chiede l’autorizzazione alla loro
divulgazione e ne cita la provenienza.
22. Favorisce il lavoro di team al fine di progettare e coordinare l’azione educativa, di
sviluppare il collegamento disciplinare e interdisciplinare, di promuovere criteri
omogenei di valutazione e adempie alle risoluzioni collegialmente assunte.
23. Sostiene forme di aggiornamento collegate alla ricerca e alla pratica didattica.
24. Tiene conto con obiettività delle opinioni e delle competenze dei colleghi, rispetta il
loro lavoro ed evita di rendere pubbliche eventuali divergenze.
25. Sostiene i colleghi in difficoltà, agevola l’inserimento dei supplenti e dei neo
assunti e partecipa alla difesa dei colleghi ingiustamente accusati.
26. Contribuisce a costruire una buona immagine della Scuola e a farla apprezzare dalla
collettività.
d) Collaboratore scolastico 1. Cura l’apertura e la chiusura dei locali per attività connesse al funzionamento della
Scuola.
2. Sorveglia l’ingresso e l’uscita degli alunni, lo spostamento di singoli alunni
all’interno della scuola e, in situazioni eccezionali, la permanenza di questi nelle aule
in occasione della momentanea assenza degli insegnanti.
3. Sorveglia gli alunni per consentire ai docenti di trasferirsi da una classe all’altra al
termine di ogni ora di lezione.
4. Segnala immediatamente al Dirigente Scolastico ogni eventuale comportamento
scorretto o pregiudizievole per l’incolumità degli stessi allievi.
5. Controlla che nessun soggetto non autorizzato acceda all’interno della scuola.
6. Mantiene puliti e in ordine gli spazi, gli arredi e i servizi a lui affidati.
7. Collabora con gli insegnanti nel ritiro e nella consegna dei documenti trasmessi dalla
direzione e nell’uso delle macchine fotocopiatrici.
8. Segnala in direzione eventuali guasti o danni agli stabili, agli arredi e agli oggetti
vari in dotazione della Scuola.
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9. Si accerta che un genitore o un suo delegato, al momento dell’uscita anticipata
dell’alunno, abbia apposto la firma sull’apposito modulo fornito dalla segreteria.
10. Asciuga i pavimenti dei servizi igienici prima e dopo gli intervalli e tutte le volte
che se ne ravvisi la necessità.
11. Evita di lasciare nei servizi e negli altri locali scolastici strofinacci, scope,
spazzoloni o materiale che comunque possa costituire rischio per l’incolumità fisica
della persona.
12. Tiene i detersivi lontano dagli alunni.
13. Evita di trasferire un detersivo o acido da un contenitore ad un altro su cui sia
riportata una dicitura diversa da quella del contenuto immesso.
14. Al termine del servizio, prima di uscire dalla scuola, verifica che tutte le porte e
finestre siano chiuse e le luci siano spente.
15. Durante l’orario di lavoro non si assenta dal luogo di lavoro, non utilizza le linee
telefoniche della scuola per effettuare telefonate personali, senza l’autorizzazione del
Dirigente Scolastico.
e) Assistente Amministrativo 1. Rispetta una scrupolosa puntualità.
2. Presta il servizio nel turno e nelle mansioni stabilite seguendo le direttive e le
istruzioni ricevute.
3. Nei rapporti con l’utenza mostra disponibilità e cortesia.
4. Presta lavoro straordinario solo se preventivamente autorizzato.
5. Recupera i permessi brevi su richiesta dell’Amministrazione.
6. Durante l’orario di servizio non si assenta dal luogo di lavoro. Non utilizza le linee
telefoniche della scuola per effettuare telefonate personali senza l’autorizzazione del
Dirigente Scolastico.
7. Tiene conto con obiettività delle opinioni e delle competenze dei colleghi, rispetta il
loro lavoro ed evita di rendere pubbliche eventuali divergenze.
8. Sostiene i colleghi in difficoltà, agevola l’inserimento dei supplenti e dei neo assunti
e partecipa alla difesa dei colleghi ingiustamente accusati.
9. Contribuisce a costruire una buona immagine della scuola e a farla apprezzare dalla
collettività.
f) Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi
Sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili e
ne cura l’organizzazione svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e
verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati ed agli indirizzi impartiti al
personale ATA, posto alle sue dirette dipendenze.
Art.8 Regolamento di disciplina È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e farlo osservare.
Il Regolamento di disciplina potrà essere modificato dal Consiglio di Istituto, sentito il parere
dei genitori. Il Regolamento individua i comportamenti che configurano mancanze
disciplinari, con riferimento ai doveri elencati nell’art.3 del Regolamento riguardante lo
Statuto delle Studentesse e degli Studenti della scuola secondaria.
Art.9 Ingresso a Scuola degli alunni L’ingresso è previsto:
per gli alunni della scuola secondaria di primo grado, dalle ore 8,25 alle ore 8,30;
per gli alunni della scuola primaria dalle ore 8,25 alle ore 8,30;
per gli alunni della scuola dell’infanzia, dalle ore 8,30 alle ore 9,00.
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In caso di ritardo l’alunno sarà ammesso alle lezioni solo se accompagnato dai genitori. La
scuola declina ogni responsabilità per eventuali infortuni verificatisi nel lasso di tempo
trascorso fra l’orario di ingresso stabilito e l’effettivo ingresso nell’Istituto. All’ingresso della
scuola gli alunni devono affluire ordinatamente alle aule, dove troveranno l’insegnante ad
accoglierli.
Art.10 Uscita degli allievi per fruire dei servizi igienici Per gli alunni della scuola secondaria di primo grado, è consentita l’uscita per fruire
dei servizi igienici (salvo casi di assoluta necessità) una sola volta nel corso della mattinata e
di regola non prima dell’inizio della terza ora. Per gli alunni della scuola primaria due volte
nel corso della giornata. Sarà cura dei docenti far andare in bagno gli allievi uno per volta.
Art.11 Responsabilità dei docenti La responsabilità degli alunni è affidata interamente all’insegnante che gestisce il
gruppo, indipendentemente dalla classe di appartenenza.
Art.12 Divieto di fumo Così come previsto dalla normativa vigente è fatto divieto di fumare nelle scuole.
Spetta ai collaboratori del Dirigente Scolastico, individuati nei modi e nei tempi stabiliti dalla
legge, il compito di rilevare eventuali infrazioni. L’inosservanza del divieto è punita con il
pagamento della sanzione amministrativa nella misura prevista dalla legge.
Art.13 Uso del telefono cellulare
Durante le attività didattiche è vietato usare il cellulare o altri strumenti elettronici in
quanto elemento di disturbo al corretto svolgimento del proprio lavoro (C.M. n. 362 del 23
agosto 1998). In base alla Direttiva Ministeriale n. 30 del 15 marzo 2007, tale divieto
risponde ad una norma generale di correttezza che è stata formalmente codificata nei doveri
indicati nello Statuto delle studentesse e degli studenti (DPR 24 giugno 1998 n. 249). L’uso
dei cellulari, sempre secondo tale direttiva, può rappresentare un elemento di disturbo sia per
chi lo usa che per i compagni, oltre ad essere una mancanza di rispetto nei confronti del
docente. Come tale è un comportamento sanzionabile per alunni e docenti, come evidenziato
nel prospetto delle sanzioni riportato alla fine del presente documento. È consentito l'uso dei
dispositivi, con il consenso e la guida dei docenti, per lo svolgimento di attività didattiche
innovative e collaborative, che prevedano l’acquisizione da parte degli alunni di un
determinato livello di competenza digitale, soprattutto per quanto riguarda l’uso consapevole
e responsabile delle tecnologie. Si ricorda che quella digitale è una delle competenze chiave
per l’apprendimento permanente, identificate dall’Unione Europea. Sono vietate riprese, foto
e registrazioni audio non autorizzate con la relativa diffusione di contenuti sotto qualsiasi
forma.
Art.14 Assenze degli allievi È un dovere del genitore e un diritto della Scuola, pretendere la giustificazione
dell’assenza dell’alunno anche per un solo giorno (anche per eventuali assenze dalle lezioni
pomeridiane). La Scuola ha l’obbligo di tenere sotto controllo la frequenza degli alunni sia
per motivi di ordine didattico ed educativo, sia per ragioni igienico-profilattiche.
Le assenze degli alunni saranno giustificate dal docente della prima ora. Particolari anomalie
nelle assenze saranno comunicate alla famiglia. Gli alunni giustificano le assenze facendo
uso del libretto personale. Le assenze superiori a cinque giorni vanno giustificate con
certificato medico che attesti che l’allievo non è portatore di patologie soggette a denuncia ai
sensi del D.M.28/1/86 e che, comunque, è in grado di riprendere l’attività scolastica. Se non
dovute a malattia va prodotta un’autocertificazione che escluda tale causa.
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Le assenze prolungate e non giustificate, configurabili come inadempienza dell’obbligo
scolastico, saranno contestate ai genitori e segnalate alle autorità competenti. Per la validità
dell’anno scolastico è necessaria la frequenza dei ¾ delle lezioni, salvo eventuali deroghe
stabilite dal Collegio dei docenti.
Art.15 Uscite anticipate ed entrate posticipate Non è concessa agli alunni l’uscita anticipata dalla scuola per frequentare
sistematicamente attività extra-scolastiche. Sono ammesse deroghe per la frequenza di
terapie mediche e riabilitative.
Nel caso di genitori separati o divorziati, il genitore affidatario dovrà informare per iscritto il
Dirigente Scolastico, consegnando copia della sentenza di affido e comunicare i nominativi
delle persone eventualmente delegate a prelevare l’alunno, sia al termine delle lezioni che in
occasione di uscite anticipate.
Nel caso di uscite anticipate o di ingressi posticipati, autorizzati dal Dirigente o suo delegato,
che riguardino tutta la classe, sarà inviata comunicazione scritta ai genitori degli alunni il
giorno precedente tramite il libretto personale o il diario. Il genitore deve apporre la firma sul
libretto per notificare ai docenti la presa visione dell’avviso. In mancanza della firma non
sarà autorizzata l’uscita anticipata.
Sono autorizzate uscite anticipate ed entrate posticipate solo per motivi di salute o familiari.
In caso di uscita anticipata il genitore o suo delegato dovrà apporre la firma su un apposito
registro.
Art.16 Uscita dalla Scuola L’uscita degli alunni deve avvenire in modo ordinato, per evitare danni alle cose o
alle persone, nell’ordine stabilito dai docenti. Le scolaresche saranno accompagnate dai
docenti alla porta d’ingresso dell’edificio scolastico. È inoltre necessario pretendere dagli
alunni il rispetto dei locali e delle attrezzature, così come è necessario abituarli all’ordine ed
a riporre le loro cose prima dell’uscita dalle classi.
Art.17 Studenti pendolari Sono definiti pendolari, e quindi autorizzati all’ingresso con lieve ritardo o all’uscita
con lieve anticipo, tutti gli allievi che esibiscono al Dirigente Scolastico o ai suoi
collaboratori l’abbonamento ai mezzi di pubblico trasporto.
Art.18 Uso delle strutture Ciascun alunno risponderà personalmente del proprio posto di lavoro, sia esso un
banco, un computer o un qualsiasi altro dispositivo. Qualora non sia possibile determinare la
responsabilità personale di un danneggiamento, questo verrà attribuito alla responsabilità in
solido, di chi occupava la postazione danneggiata o dell’intera classe a seconda dei casi. Il
danno arrecato alle strutture e/o attrezzature della scuola va sempre rifuso con versamento sul
c/c postale dell’Istituto a fronte di regolare fattura delle spese anticipate dalla scuola o
riparato direttamente a cura della famiglia.
Vanno altresì rifusi gli eventuali danni arrecati a terzi per incuria e non a causa delle normali
attività didattiche. Gli allievi riserveranno ai locali ed alle suppellettili scolastiche lo stesso
trattamento riservato alla propria abitazione o alle cose di loro proprietà.
Art.19 Collaborazione scuola - famiglia I coordinatori di classe o i maestri, prima degli incontri scuola-famiglia, ricorderanno
alle famiglie, per iscritto e con congruo anticipo, la data e l’ora fissate, che comunque
saranno pubblicate sul sito web dell’Istituto. I genitori non possono accedere alle aule
durante l’orario dell’attività didattica; se dovessero ravvisarne la necessità, incontreranno i
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docenti della scuola secondaria di primo grado previo appuntamento, i maestri della scuola
primaria il secondo e il quarto martedì di ogni mese dalle ore 17,30 alle 18,30 presso il
plesso di Via Lombardia (Madonnina). In caso di comportamento disdicevole, nonché di
reiterati ritardi e assenze, le famiglie saranno tempestivamente contattate.
Art.20 Attività parascolastiche ed extrascolastiche Saranno incoraggiate e sostenute le attività parascolastiche ed extrascolastiche e
quelle che si concretizzano in viaggi di istruzione faranno riferimento alla normativa vigente
ed in particolare alla C.M. n.291 del 14 ottobre 1992 e successive integrazioni. Il potere di
proposta di viaggi di istruzione è del Consiglio di Classe, di interclasse o di intersezione, che
ne individua la meta, le motivazioni e finalità didattico-culturali e formative; il Collegio dei
Docenti ne delibera l’effettuazione.
Art.21 Procedure per lo svolgimento dei viaggi di istruzione È compito della funzione strumentale appositamente designata organizzare i viaggi di
istruzione. Durante l’anno scolastico ogni classe ha la possibilità di effettuare un viaggio
della durata di un giorno e una visita guidata della durata di mezza giornata; inoltre potrà
partecipare ad uno spettacolo in lingua straniera. Eventuali deroghe a tali limiti saranno
stabilite annualmente dal Collegio Docenti. È compito del docente capogruppo stendere una
relazione sul viaggio effettuato.
Art.22 Criteri per la designazione dei docenti accompagnatori I criteri che i Consigli di Classe, interclasse, intersezione dovranno seguire nella
designazione dei docenti accompagnatori nei viaggi di istruzione sono, in stretto ordine di
priorità, i seguenti:
1. docenti appartenenti all’organico delle classi da accompagnare;
2. docenti di disciplina attinenti alle finalità didattico-educative del viaggio.
Ogni Consiglio di classe, interclasse ed intersezione individuerà al suo interno dei docenti
supplenti che subentreranno in caso di indisponibilità degli accompagnatori individuati. In
caso di indisponibilità anche dei supplenti, gli accompagnatori saranno individuati dal
Dirigente Scolastico. Solo in caso di alunni diversamente abili con esigenze particolari, o
in caso di patologie che necessitano della somministrazione di farmaci, è consentita la
partecipazione dei genitori degli alunni interessati. Sarà cura del genitore provvedere
all'assicurazione legata al viaggio.
Art.23 Uscite nell’ambito del comune Le uscite nell’ambito del Comune sono consentite a tutte le classi a condizione che:
la visita si esaurisca nell’ambito dell’orario scolastico;
i genitori degli alunni siano stati avvisati ed abbiano concesso la relativa autorizzazione al
momento dell'iscrizione o del trasferimento;
sia stata data dai docenti comunicazione scritta al Dirigente Scolastico almeno cinque giorni
prima dell’uscita, compilando l’apposito modulo;
gli insegnanti della classe assumano e valutino tutte le informazioni necessarie a garantire la
sicurezza degli alunni.
Le uscite nel Comune avvengono, di norma, a piedi; per spostamenti particolari è consentito
l’uso dello scuolabus comunale o di altro mezzo idoneo.
Art.24 Infortuni In caso di infortunio, pur senza creare situazioni di panico nei confronti
dell’infortunato e degli altri alunni, non agire mai con leggerezza o trascuratezza, ma prestare
immediatamente i primi soccorsi ed avvisare telefonicamente il preposto al pronto soccorso e
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telefonicamente i genitori dell’alunno (gli insegnanti devono avere un numero telefonico di
recapito dei genitori) e il Dirigente Scolastico. Si ricorda che esiste l’obbligo, da parte del
dipendente, di dare immediata notizia al Dirigente Scolastico di qualsiasi infortunio occorso
ad alunni o dipendenti, anche se di lieve entità.
Dell’infortunio l’insegnante dovrà trasmettere al Dirigente una circostanziata relazione
sull’accaduto contenente i seguenti elementi:
1) giorno, ora, luogo preciso in cui è avvenuto l’incidente;
2) dati anagrafici completi dell’infortunato;
3) descrizione dell’accaduto (che cosa stava facendo l’alunno, che cosa stavano facendo i
compagni, come si è verificato l’incidente, che cosa esattamente ha determinato l’incidente,
dove si trovava l’insegnante, ecc.);
4) tipo ed entità del danno rilevato dall’insegnante;
5) eventuali testimoni adulti presenti all’accaduto;
6) interventi di pronto soccorso messi in atto;
7) accorgimenti adottati dall’insegnante per evitare il verificarsi di incidenti in merito
all’attività specifica che stava svolgendo.
Art.25 Somministrazione farmaci Gli insegnanti di norma non sono autorizzati a somministrare medicinali agli alunni.
Per tali somministrazioni è permesso l’ingresso del genitore, previa presentazione del
certificato medico. Il genitore, all’ora stabilita, arriverà a scuola, farà chiamare il figlio dal
bidello e provvederà a somministrare il farmaco necessario. Tuttavia nel caso di particolari
patologie i genitori, forniti di autorizzazione rilasciata dalla ASP, possono presentare
apposita domanda al Dirigente scolastico affinché la somministrazione dei farmaci avvenga a
scuola. Il Dirigente Scolastico potrà individuare, fra gli operatori scolastici (docenti o
personale ATA), i soggetti in possesso dei requisiti idonei a tale somministrazione, ad
esempio fra coloro che hanno seguito i corsi di pronto soccorso ai sensi del D. Lgs. n.
81/2008; in mancanza di personale o spazi idonei alla somministrazione, potrà stipulare
accordi con associazioni o enti presenti sul territorio.
Art.26 Parcheggio mezzi di locomozione Il personale scolastico e i genitori degli alunni dovranno parcheggiare nelle aree
indicate dal Responsabile della Sicurezza, lasciando liberi e sgombri da ogni mezzo gli
accessi all’Istituto, al fine di consentire l’accostamento di eventuali mezzi di soccorso.
Comportamenti difformi saranno sanzionati e segnalati alla Polizia urbana.
PARTE III INDICAZIONI PER UN ORDINATO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ
Art.27 Residenza dei docenti Pur avendo il CCNL abrogato l’articolo del T.U. dei dipendenti dello Stato che li
obbligava ad avere la residenza nel luogo di lavoro, ciascun operatore scolastico è tenuto ad
osservare diligentemente il proprio orario di servizio e non può invocare la circostanza di
essere residente altrove come attenuante per eventuali reiterati ritardi. In ogni caso
l’Amministrazione sarà sollevata da ogni responsabilità per incidenti in itinere.
Art.28 Norme di servizio Ogni docente in servizio alla prima ora sarà presente almeno 5 minuti prima
dell’inizio delle lezioni per consentire il puntuale avvio delle attività didattiche. Tale
comportamento costituisce obbligo di servizio ai sensi del vigente CCNL e l’eventuale
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inosservanza ha rilevanza disciplinare.
Art.29 Vigilanza scolastica La vigilanza durante l’intero periodo di permanenza degli alunni nella Scuola è
affidata al personale docente, che è responsabile sotto il profilo penale, civile, amministrativo
e disciplinare degli eventuali danni causati o subiti dagli alunni. La vigilanza sugli alunni
deve essere esercitata costantemente, dal loro ingresso a scuola fino all’uscita dalla
medesima, intendendosi per scuola l’edificio scolastico e le sue pertinenze. In particolare,
durante le uscite, sarà cura degli insegnanti non perdere mai di vista gli alunni e mantenere
unito, sotto la propria sorveglianza, il gruppo classe.
La classe che, eccezionalmente, all’inizio delle lezioni risulti priva di insegnante, è
momentaneamente affidata alla sorveglianza di un collaboratore scolastico. Nessuna classe o
gruppo di alunni dovrà mai risultare incustodito.
Durante gli interventi degli specialisti la responsabilità della vigilanza è a carico
dell’insegnante di classe, se non impegnato in altri incarichi affidatigli dal Dirigente o da un
suo delegato. L’attività di educazione fisica va sempre condotta dall’insegnante e non
lasciata alla libera iniziativa degli alunni. Durante la ricreazione i docenti avranno cura di
vigilare il proprio gruppo impedendo giochi pericolosi per le persone o dannosi per le cose,
evitando altresì situazioni e luoghi potenzialmente pericolosi. Detti momenti hanno
comunque una natura educativa: ne consegue che i comportamenti e le attività devono essere
coerenti con detta natura. Gli alunni devono essere costantemente sorvegliati e non correre
liberamente nell’edificio scolastico. Nei corridoi sono assolutamente vietati giochi, corse,
lotte e divertimenti simili.
In spirito di collaborazione con la Dirigenza, ciascun docente vigilerà sul comportamento
degli allievi anche non appartenenti alle proprie classi segnalando tutti i casi di eventuale
indisciplina.
Art.30 Assenze per malattia L’assenza per malattia deve essere comunicata entro le ore 8,00 del giorno in cui essa
si verifica. Con la stessa modalità deve essere comunicata anche l’eventuale prosecuzione. Al
suo rientro il docente presenterà in segreteria apposita domanda di congedo. L’Istituzione
scolastica ha facoltà di disporre il controllo della malattia sin dal primo giorno di assenza
attraverso la competente A.S.P. e il dipendente è tenuto ad osservare la fascia di reperibilità,
anche nei giorni festivi. Quando le assenze per malattia sono inferiori o pari alla metà della
durata dell’orario giornaliero, il dipendente potrà usufruire a richiesta, oltre che dell’assenza
per malattia, anche di un permesso a recupero. Viene escluso il frazionamento della giornata
di assenza per malattia.
Art.31 Assenze ingiustificate È considerata assenza ingiustificata sia quella che si protrae oltre la durata confermata
dalla visita fiscale, sia quella che l’Amministrazione non riconosce. L’assenza ingiustificata
comporta la perdita della retribuzione e dell’anzianità, alla stessa stregua dell’aspettativa per
motivi di famiglia, con procedimento disciplinare o denuncia penale al ripetersi del
medesimo comportamento.
Art.32 Permessi brevi Compatibilmente con le esigenze di servizio, possono essere concessi permessi brevi
fino ad un massimo di due ore e comunque non superiori alla metà dell’orario giornaliero
individuale di servizio, fino ad un massimo annuale corrispondente all’orario settimanale di
insegnamento. Entro i due mesi successivi si è tenuti a recuperare le ore di permesso di cui si
è usufruito.
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Art.33 Oneri del docente Gli obblighi di lavoro del personale docente sono articolati in attività di insegnamento
in senso proprio ed in attività funzionali alle prestazioni dell’insegnamento. Possono essere
altresì previste eventuali attività aggiuntive all’insegnamento.
Ogni docente dedicherà particolare cura alla compilazione del registro di classe, annoterà
anche gli eventuali ritardi nell’inizio del servizio, indipendentemente dalla causa che lo ha
provocato e dalle giustificazioni che saranno prodotte nelle forme e nei modi dovuti. Tutti i
docenti si adopereranno nel tenere in ordine il registro di classe. Ogni docente avrà cura di
consegnare alla classe gli elaborati, revisionati e valutati, entro quindici giorni dalla
effettuazione delle prove.
Il docente non consiglierà mai l’acquisto di libri di testo diversi da quelli di adozione.
Ogni docente predisporrà, secondo i tempi stabiliti dal Collegio Docenti, la propria
programmazione didattica, attivando con gli alunni, in piena trasparenza, un dialogo
costruttivo sulla definizione degli obiettivi e dei criteri di valutazione.
Ogni docente si atterrà alla programmazione presentata e concordata nell’ambito del
Consiglio di Classe, adoperandosi per il raggiungimento di obiettivi di apprendimento.
Ogni docente procederà a frequenti verifiche del lavoro svolto in classe in relazione agli
obiettivi prefissati; avrà cura di non impartire lezioni private ad allievi della propria classe e
di informare il Dirigente Scolastico delle lezioni private eventualmente impartite, così come
disposto dal T.U. delle leggi e disposizioni della Scuola.
Art.34 P.O.F. Ogni docente coopererà al buon andamento dell’Istituto seguendo le indicazioni del
Dirigente Scolastico, collaborando alla realizzazione dei deliberati collegiali, adoperandosi
per la realizzazione del progetto di Istituto.
Ciascun docente collaborerà con i colleghi impegnati nella realizzazione di particolari
progetti, ovvero con coloro che sono impegnati nelle varie commissioni o che svolgono le
funzioni strumentali. I docenti sono tenuti ad avvisare le famiglie in caso di scarso
rendimento e profitto degli allievi, al fine di ricercare insieme le più opportune soluzioni
mirate ad un recupero anche individualizzato.
PARTE IV
FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI
Art.35 Disposizioni generali sul funzionamento degli OO. CC. La convocazione degli Organi Collegiali deve essere disposta dal presidente
dell'Organo, con un preavviso non inferiore a 5 gg. rispetto alla data fissata per la seduta.
La convocazione potrà essere effettuata con lettera diretta ai singoli membri dell’organo
collegiale e/o mediante pubblicazione sul sito web della scuola, di apposito avviso.
In ogni caso la pubblicazione sul sito web dell’Istituto è adempimento sufficiente per la
regolarità della convocazione dell’Organo Collegiale.
L’Avviso di convocazione deve indicare, pena la nullità della stessa, la data, l’ora e gli
argomenti all’ordine del giorno su cui l’organo è chiamato a deliberare.
Di ogni seduta degli organi collegiali viene redatto apposito verbale, firmato dal Presidente e
dal Segretario da lui designato, che verrà riportato sul registro a pagine preventivamente
numerate.
Art.36 Programmazione delle attività degli Organi Collegiali Il Dirigente Scolastico, nel mese di settembre, programma gli incontri degli Organi
Collegiali (ad esclusione del Consiglio di Istituto) allo scopo di realizzare, nel limite del
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possibile, un ordinato svolgimento delle relative attività.
Art.37 Svolgimento coordinato dell’attività degli Organi Collegiali Ciascun Organo Collegiale opera in forma coordinata con gli altri OO.CC.
Art.38 Elezioni contemporanee di organi di durata annuale Le elezioni, per gli organi di durata annuale, hanno luogo entro il secondo mese
dell’anno scolastico, salvo diverse disposizioni ministeriali.
Art.39 Convocazione Consigli di classe, interclasse ed intersezione I consigli di classe, interclasse ed intersezione sono convocati dal Dirigente
Scolastico di propria iniziativa, in relazione alla programmazione di cui all’art.36, o su
richiesta scritta e motivata della maggioranza dei suoi membri, escluso il presidente.
Art.40 Convocazione del Collegio dei Docenti Il Collegio dei Docenti è convocato secondo le modalità stabilite dall’art.2 del D.
Leg.vo 297 del 16.04.1994.
Art.41 Convocazione del Consiglio di Istituto Il Consiglio di Istituto è convocato dal Presidente del Consiglio stesso e, in sua
assenza, dal vice Presidente. In assenza di quest’ultimo subentra in tale compito il
componente genitore più anziano di età. Il Presidente è tenuto a disporre la convocazione su
richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva, ovvero della maggioranza del Consiglio
stesso.
Art.42 Pubblicità degli atti Tutti gli atti sono pubblicati sul sito web della scuola, nella sezione “Amministrazione
trasparente ed albo pretorio”, come previsto dall’art. 23 del D. Lgs. N. 33 del 14/03/13.
Art.43 Assemblee dei Genitori I genitori degli alunni della scuola hanno diritto a riunirsi in assemblea nei locali
scolastici previa intesa con il Dirigente Scolastico.
Il presente Regolamento viene integralmente pubblicato sul sito web dell’Istituto; costituisce
allegato al P.O.F.
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STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI DELLA
SCUOLA SECONDARIA (D.P.R. 249/98 integrato dal D.P.R. 235/07) Art. 1 (Vita della comunità scolastica)
1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle
conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.
2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori
democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con
pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la
realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero
delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla
Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e
con i principi generali dell'ordinamento italiano.
3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è
parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-
studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso
l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso
di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi
culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita
attiva.
4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di
coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale
che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.
Art. 2 (Diritti)
1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e
valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle
idee. La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali
degli studenti, anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare
richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome.
2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto
dello studente alla riservatezza.
3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita
della scuola.
4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I
dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano
con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di
programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di
criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto
a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione
che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio
rendimento.
5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola
gli studenti della scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere
chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una consultazione. Analogamente negli
stessi casi e con le stesse modalità possono essere consultati gli studenti della scuola media o
i loro genitori.
6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il
diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative
offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono
organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle
esigenze di vita degli studenti.
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7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità
alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e
alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali.
8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:
a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo e
didattico di qualità;
b) offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative
liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni;
c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la
prevenzione e il recupero della dispersione scolastica;
d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti,
anche con handicap;
e) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica;
f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.
9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione
e di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto.
10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto di
associazione all'interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e
associati a svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte degli
studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre
la continuità del legame con gli ex studenti e con le loro associazioni.
Art. 3 (Doveri)
1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli
impegni di studio.
2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale
tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se
stessi.
3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a
mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art.1.
4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai
regolamenti dei singoli istituti.
5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi
didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio
della scuola.
6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e
averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.
Art. 4 (Disciplina)
1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che
configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al
corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni
specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il
relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati.
2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso
di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica.
3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni
disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna
infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.
4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera
espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.
5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate,
per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della
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situazione personale dello studente. Allo studente è sempre offerta la possibilità di
convertirle in attività in favore della comunità scolastica.
6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica
sono sempre adottati da un organo collegiale.
7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto
solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici
giorni.
8. Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con
lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica.
9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche
quando siano stati commessi reati o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tal caso
la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della
situazione di pericolo. Si applica per quanto possibile il disposto del comma 8.
10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata
dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di
appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola.
11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono
inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.
Art. 5 (Impugnazioni)
1.Per l'irrogazione delle sanzioni di cui all'articolo 4, comma7, e per i relativi ricorsi si
applicano le disposizioni di cui all'articolo 328, commi 2 e 4, del decreto legislativo 16
febbraio 1994, n. 297.
2. Contro le sanzioni disciplinari diverse da quelle di cui al comma 1 è ammesso ricorso, da
parte degli studenti nella scuola secondaria superiore e da parte dei genitori nella scuola
media, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di
garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni
scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante degli studenti nella scuola
secondaria superiore e dei genitori nella scuola media.
3. L'organo di garanzia di cui al comma 2 decide, su richiesta degli studenti della scuola
secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano
all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento.
4. Il dirigente dell'Amministrazione scolastica periferica decide in via definitiva sui reclami
proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse,
contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti.
La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia composto per la
scuola secondaria superiore da due studenti designati dalla consulta provinciale, da tre
docenti e da un genitore designati dal consiglio scolastico provinciale, e presieduto da una
persona di elevate qualità morali e civili nominata dal dirigente dell'Amministrazione
scolastica periferica. Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due
genitori.
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Allegato 2
REGOLAMENTO DI DISCIPLINA
Premessa Questo documento ha come obiettivo quello di contribuire a rendere la scuola una comunità
educante di dialogo, di ricerca, di serena convivenza, di apprendimento, comunità in cui si
osservano le normali regole di comportamento del vivere civile, nel rispetto dei diritti e dei
doveri dello studente.
Nel rispetto dell’art. 4 dello Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria,
si individuano mancanze disciplinari riferite ai seguenti aspetti:
1. frequenza delle lezioni;
2. rispetto nei confronti delle persone;
3. comportamento corretto;
4. rispetto delle norme di sicurezza;
5. utilizzo corretto delle strutture, attrezzature, macchinari e sussidi didattici;
6. cura dell’ambiente scolastico.
Per le mancanze disciplinari sono previste sanzioni articolate su vari livelli in funzione della
gravità dell’episodio che ne ha determinato l’emanazione.
Art. 1. – Organi I docenti in servizio nell’Istituto andranno a registrare eventuali comportamenti scorretti
assunti dagli alunni, utilizzando il registro personale per indicare casi di negligenza (mancato
impegno nell’adempimento del dovere scolastico) e il registro di classe per casi di
scorrettezza nei confronti delle persone o delle cose.
Il coordinatore raccoglie e annota le irregolarità rilevate da qualsiasi operatore scolastico sul
registro di classe.
Il Consiglio di classe o di interclasse, in seduta straordinaria, dispone:
la sospensione dallo spettacolo in lingua straniera;
la sospensione dai viaggi d’istruzione;
l’allontanamento dalle lezioni.
Organo di Garanzia
Il Consiglio d’Istituto nomina un Consiglio di Garanzia composto da due docenti, due
genitori e un rappresentante del personale ATA. L’organo è presieduto dal dirigente
scolastico.
Il Consiglio resta in carica tre anni. La funzione di Segretario verbalizzatore viene svolta da
uno dei membri, individuato dal Presidente.
Al Consiglio di Garanzia sono rivolti i ricorsi contro le decisioni che non comportano
l’allontanamento dalla scuola. I ricorsi debbono essere inviati al Consiglio entro quindici
giorni dalla comunicazione della sanzione. Il Consiglio delibera entro quindici giorni
successivi al ricorso.
Il Consiglio di Garanzia decide, su richiesta dei genitori o di chi esercita la patria potestà, sui
conflitti che insorgono all’interno della scuola in merito all’applicazione del DPR 24 Giugno
1998, n. 249 e successive modifiche e integrazioni, contenente lo Statuto delle studentesse e
degli studenti della scuola secondaria.
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Le riunioni del Consiglio di Garanzia sono pubbliche. Ad esse sono ammessi, senza diritto di
parola, coloro che hanno diritto di voto per le elezioni del Consiglio d’Istituto.
Art. 2 - Sanzioni
1. Ammonizione verbale. Qualunque operatore scolastico deve richiamare lo studente che
stia tenendo un comportamento inadeguato dandone contestuale comunicazione al
coordinatore di classe.
2. Richiamo scritto. Il richiamo scritto va riportato sul libretto personale dello studente e
deve essere controfirmato da un genitore entro il giorno successivo a quello dell’emanazione.
3. Nota disciplinare. Al quarto richiamo scritto il docente emana la nota disciplinare che va
riportata sul registro di classe, dandone contestuale comunicazione ai genitori dell'alunno e al
coordinatore di classe. In caso di infrazioni particolarmente gravi la nota disciplinare può
essere irrogata al primo richiamo. La nota disciplinare è un provvedimento personale e non
può essere dato a tutta la classe. Nel caso in cui si voglia far ricadere la sanzione sull’intero
gruppo classe tutti i nomi degli alunni devono essere esplicitati sul registro di classe.
4. Alla seconda nota disciplinare segue la sospensione dall’uscita didattica con obbligo di
frequenza di attività alternative predisposte dal coordinatore.
5. Alla terza nota disciplinare segue la sospensione dai viaggi d’istruzione con obbligo di
frequenza di attività alternative predisposte dal coordinatore.
6. Alla quinta nota disciplinare segue l’allontanamento dalle lezioni (sospensione) per un
periodo compreso fra 1e 15 gg.
Si specifica che in presenza di infrazioni particolarmente gravi la nota con allontanamento
dalle lezioni può verificarsi al primo episodio. Tutti i provvedimenti elencati incideranno sul
voto di condotta.
Art. 3 – Principi e procedure per l’erogazione dei provvedimenti sanzionatori
La responsabilità disciplinare è personale. Qualsiasi situazione di scorrettezza verrà
affrontata con un colloquio che miri ad approfondire la conoscenza delle cause, delle
dinamiche e delle persone coinvolte. In caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari tale
colloquio si terrà in presenza dei genitori.
Vanno distinte le situazioni occasionali o fortuite dalle gravi mancanze che indicano un
costante e persistente atteggiamento irrispettoso verso la comunità scolastica e le sue
componenti.
Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare e ispirate al
principio della riparazione del danno.
In caso di richiamo scritto, il docente che emana la sanzione, indipendentemente dal fatto che
l’alunno sia o meno un proprio alunno, ne dà comunicazione al coordinatore o all'insegnate
prevalente della classe.
Se il richiamo scritto non è controfirmato da un genitore entro il terzo giorno
dall’emanazione, il coordinatore provvederà a sanzionare lo studente con una nota
disciplinare di cui si darà notizia alla famiglia.
Nel caso in cui la sanzione sia rappresentata da una nota disciplinare, il coordinatore o
l'insegnante prevalente dà tempestiva comunicazione alla famiglia.
Il consiglio di classe, allargato alla componente genitoriale, si riunisce in seduta straordinaria
nei seguenti casi:
1. alla quarta nota disciplinare
2. nel caso di gravi infrazioni disciplinari, anche riferite ad un solo episodio
80
3. in caso di reiterate infrazioni disciplinari
3. quando siano stati commessi reati o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone.
In caso di allontanamento dalle lezioni il relativo provvedimento viene comunicato ai
genitori ed eventualmente all’Ufficio Scolastico Provinciale.
Chi venga riconosciuto responsabile di danneggiamento di beni è tenuto a risarcire il danno.
In caso si presuma che il responsabile o i responsabili appartengano alla classe, ma non
vengano individuati, sarà attivata la fase istruttoria – testimoniale e saranno ascoltati gli
alunni della classe in presenza dei genitori e del consiglio di classe.
È compito del Consiglio d’Istituto effettuare la stima dei danni verificatisi e comunicare ai
genitori la richiesta di risarcimento per la quota spettante.
Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d’esame sono inflitte
dalla commissione d’esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.
I provvedimenti saranno presi con tempestività al fine di non sminuire il valore educativo
degli stessi.
Art. 4 – Frequenza delle lezioni
Assenze
Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, negli orari stabiliti dal
Regolamento d’Istituto, per dare continuità al processo di formazione. La puntualità è indizio
di diligenza e buona educazione.
All’inizio di ogni anno scolastico i genitori sono tenuti a:
4. procurarsi il libretto personale dell’alunno;
5. depositare la propria firma sul libretto;
6. rilasciare il proprio recapito telefonico per contatti urgenti;
7. delegare, tramite apposito modello riportante gli estremi di un documento di
riconoscimento, una o più persone di propria fiducia al ritiro del proprio figlio in caso di
necessità.
Gli studenti che si assentano uno o più giorni, ancorché per le sole ore pomeridiane, devono
giustificarsi con le modalità riportate nella seguente tabella:
81
In caso di ripetute assenze ingiustificate, l’insegnante dovrà avvertire il Dirigente, che
provvederà in merito.
Ritardi
È considerato ritardo l’ingresso che avviene dopo l’inizio della prima ora di lezione
mattutina o della prima ora pomeridiana.
Gli ingressi in ritardo sono ammessi solo se l'alunno viene accompagnato da un genitore.
Uscite anticipate
Le uscite anticipate sono consentite solo per motivi validi, come previsto dal Regolamento
d’Istituto. L’alunno/a potrà uscire solo se prelevato dal genitore o da persona provvista di
delega accompagnata dalla copia di un documento d’identità del delegato. In caso di genitori
separati, l’alunno/a potrà uscire dietro richiesta del coniuge affidatario.
Art. 4 – Rispetto nei confronti delle persone
Assenze Giustificazione Sanzione
Individuali Fino a 5 giorni Sul libretto personale con la firma
di un genitore o di chi esercita la
patria potestà. Se lo studente
dimentica la giustificazione dovrà
provvedere entro il giorno
successivo.
Se lo studente omette di
presentare la
giustificazione il giorno
successivo al rientro,
deve essere riportata,
dall’insegnante della
prima ora di lezione, una
annotazione sul registro
di classe. Oltre 5 giorni continuativi
(compresi i festivi)
In caso di malattia, presentazione
di un certificato medico, insieme
alla giustifica, il giorno stesso del
rientro. Se l’assenza non è dovuta
a malattia, allegare alla giustifica
un’autocertificazione sottoscritta
da uno dei genitori, attestante i
motivi dell’assenza.
Se lo studente omette di
consegnare il certificato
medico o
l’autocertificazione il
giorno stesso del rientro,
è ammesso in classe con
riserva e l’insegnante
della prima ora di lezione,
tramite segreteria, farà
giungere tempestiva
comunicazione alla
famiglia affinché sia
regolarizzata la
situazione. Gli alunni che si assentano, a causa di malattia, per una durata superiore a ¼ del monte ore
annuale obbligatorio non saranno ammessi alla classe successiva, salvo i casi previsti
deliberati dal Collegio docenti.
Come previsto dal Regolamento d’Istituto, in caso di assenza prolungata per motivi familiari, il
genitore deve comunicare per iscritto le motivazioni di tali assenze e definire con gli
insegnanti accordi organizzativi.
Collettive I genitori dovranno presentare personalmente la giustificazione al Dirigente.
82
Il rispetto è dovuto a tutti coloro che operano all’interno dell’istituzione scolastica, compresi
quindi i propri compagni. Non sono pertanto ammessi comportamenti, gesti, azioni ed
espressioni che ledono il rispetto della dignità, delle opinioni, del credo religioso, del ceto
sociale, dell’etnia delle persone, nonché la posizione di autorità del personale scolastico nei
confronti degli studenti. La sanzione sarà commisurata alla gravità dell’infrazione commessa.
Art. 5 – Comportamento corretto
Per comportamento corretto si intende la disponibilità ad assolvere con serietà ed assiduità il
proprio dovere di studente, collaborando con gli insegnanti e contribuendo alla formazione in
un clima di serena convivenza.
Art. 6 – Rispetto delle norme di sicurezza
Nel rispetto della normativa vigente in materia di norme di sicurezza, gli studenti sono tenuti
ad adottare comportamenti che non mettano in alcun modo a repentaglio l’incolumità
propria, dei propri compagni e del personale scolastico.
Art. 7 – Utilizzo corretto di strutture, attrezzature, macchinari e sussidi didattici
Gli studenti sono tenuti a comportarsi in modo da non arrecare danno ad alcuna componente
del patrimonio della scuola. In questo caso le sanzioni sono ispirate, per quanto possibile, al
principio della riparazione del danno o al risarcimento dello stesso.
La scuola si riserva di ricorrere ai mezzi che riterrà più idonei per individuare, nel caso si
rendesse necessario, le specifiche responsabilità degli alunni.
Art. 8 – Cura dell’ambiente scolastico
Ogni studente è tenuto ad avere cura dell’ambiente scolastico come del proprio spazio
domestico.
83
Prospetto delle sanzioni previste in relazione ai vari comportamenti: Comportamento Sanzione Disturbare la lezione, ad esempio chiacchierando con i propri compagni, alzandosi dal
posto senza l’autorizzazione dell’insegnante, interrompendo in modo pretestuoso lo
svolgimento delle attività
Disturbare durante il cambio d’ora, durante l’intervallo e negli spostamenti all’interno
dell’edificio
Ammonizione verbale se avviene
una sola volta
Disturbare la lezione (come sopra) più volte durante le attività didattiche, durante il
cambio d’ora, durante l’intervallo e negli spostamenti all’interno dell’edificio
Essere sprovvisto di materiale didattico per le attività del giorno
Indossare un abbigliamento non adeguato
Rincorrersi negli spazi interni dell’edificio scolastico
Utilizzare le uscite di emergenza per entrare nell’edificio scolastico
Versare le bevande
Usare espressioni scurrili, insultare i compagni e il personale della scuola
Manifestare intolleranza razziale o religiosa
Assumere comportamenti che possono essere fonte di emarginazione per gli altri
Allontanarsi dall’aula al cambio d’ora
Essere in possesso di materiale estraneo alle attività didattiche*
Assentarsi per un tempo eccessivo una volta usciti dall’aula
Sottrarsi deliberatamente a momenti di verifica programmati o non
Sottrarsi deliberatamente alle attività educative integrative programmate
Sottrarsi deliberatamente agli impegni scolastici domestici specificamente assegnati
Disattendere le norme relative all’utilizzo dei laboratori e delle strumentazioni in essi
contenute
Fare cattivo uso dei beni comuni**
Assumere comportamenti inadeguati all’ambiente scolastico che possano essere fonte
di danni a strutture, arredi o attrezzature (es. rincorrersi, sedersi sui piani dei banchi
delle aule e dei laboratori, ecc.)**
Abbandonare rifiuti in luoghi diversi da quelli preposti per la raccolta
Richiamo scritto con
comunicazione alla famiglia
*con ritiro del materiale e
riconsegna alla famiglia
**con risarcimento del costo di
sostituzione o riparazione di quanto
rotto o deteriorato
Disturbare la lezione in modo reiterato, tale da non permettere il regolare svolgimento
delle attività didattiche
Usare espressioni scurrili in modo ripetuto o bestemmiare
Aggredire fisicamente i propri compagni
Uscire dall’aula senza l’autorizzazione dell’insegnante
Sottrarre beni e/o materiali a danno dei compagni e del personale dell’Istituto
Compiere atti di bullismo (es. violenza fisica di qualsiasi tipo o minacce)
Utilizzare telefoni cellulari durante le ore di lezione (senza la preventiva
autorizzazione)*
Degradare superfici interne ed esterne della struttura scolastica con scritte, graffiti,
incisioni, impronte, adesivi, versamento di liquidi, affissione di manifesti (non
concordate con la dirigenza), ecc.**
Degradare l’arredo (banchi, sedie, scrivanie, armadi, lavagne, ecc.) con scritte, incisioni
ed utilizzi impropri***
Esercitare atti di vandalismo su qualsiasi tipo di struttura ed attrezzatura di cui la scuola
dispone ***
Attaccare gomme da masticare, il cui consumo è consentito solo al termine del pasto
previsto prima dei rientri pomeridiani, su qualsiasi tipo di superficie
Nota disciplinare
*con ritiro del cellulare e
riconsegna ai genitori
** con ripristino delle condizioni
iniziali tramite pulizia, tinteggio,
ecc., secondo modalità concordate
con il personale scolastico. Nel caso
di danni alla struttura muraria,
risarcimento del costo del ripristino
*** con ripristino delle condizioni
iniziali tramite pulizia, ecc.,
secondo modalità concordate con il
personale scolastico. Nel caso di
danni irreversibili, risarcimento del
costo di sostituzione o di
riparazione
Disattendere deliberatamente, o per negligenza, le procedure indicate dagli insegnanti
per l’utilizzo delle strumentazioni di qualsiasi tipo (es. tablet o computer, attrezzature
di laboratorio) o farne un uso improprio.
Nota disciplinare e/o sospensione in
relazione alla gravità dell’azione.
Risarcimento del costo
dell’intervento per il ripristino o per
la sostituzione dell'oggetto
danneggiato. Denuncia all’autorità
giudiziaria competente (in caso di
furto, incendio, allagamento, gravi
danni all’aula informatica, ecc.)
84
Allegato 3
Piano di Miglioramento (PDM)
2016/2017
Dell'istituzione scolastica PZIC893006
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE 2
LAVELLO
85
Indice
Sommario
1. Obiettivi di processo
o 1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel
Rapporto di Autovalutazione (RAV)
o 1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo
o 1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala si rilevanza
2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo
3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato
o 3.1 Impegno di risorse umane e strumentali
o 3.2 Tempi di attuazione delle attività
o 3.3 Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento
dell'obiettivo di processo
4 Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento
o 4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai
traguardi del RAV
o 4.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola
o 4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno
dell'organizzazione scolastica
o 4.4 Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo
86
1. Obiettivi di processo
1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi
espressi nel Rapporto di Autovalutazione (RAV)
Priorità 1
Revisione del curricolo verticale dell’I.C. Migliorare i risultati delle prove standardizzate
nazionali.
Traguardi
Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo
1 Diffondere pratiche progettuali e valutative condivise per i tre ordini di scuola, con
la definizione delle competenze da possedere in uscita dall'istituto. (area di
processo: Curricolo, progettazione e valutazione)
2 Promuovere l'elaborazione di un curricolo verticale tra i diversi segmenti di scuola.
(area di processo: Curricolo, progettazione e valutazione)
Priorità 2
Predisposizione e somministrazione delle prove di valutazione standardizzate e per classi
parallele.
Traguardi
Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo
1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo
Calcolo della necessità dell'intervento sulla base di fattibilità ed impatto
87
Obiettivo di processo
elencati
Fattibilità (da 1 a 5) Impatto (da 1 a 5) Prodotto: valore che
identifica la rilevanza
dell'intervento
1 Diffondere pratiche
progettuali e
valutative condivise
per i tre ordini di
scuola, con la
definizione delle
competenze da
possedere in uscita
dall'istituto.
4 5 20
2 Promuovere
l'elaborazione di un
curricolo verticale tra
i diversi segmenti di
scuola.
4 5 20
1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala si
rilevanza
Obiettivo di processo in via di attuazione
Diffondere pratiche progettuali e valutative condivise per i tre ordini di scuola, con la
definizione delle competenze da possedere in uscita dall'istituto.
Risultati attesi
Miglioramento degli esiti degli alunni, realizzato attraverso la condivisione di processi e
percorsi. Diffusione di un modello valutativo omogeneo e condiviso.
Indicatori di monitoraggio
Esiti prove strutturate di italiano e matematica, al termine dell'anno scolastico, per verificare
gli apprendimenti tra classi parallele. Diminuzione 1% degli alunni collocati nelle fasce 1 e 2
della tabella livelli apprendimento prove INVALSI.
Modalità di rilevazione
Raccolta ed analisi dei risultati delle somministrazioni effettuate, sulla base delle
competenze disciplinari definite nella progettazione d'Istituto.
-----------------------------------------------------------
Obiettivo di processo in via di attuazione
Promuovere l'elaborazione di un curricolo verticale tra i diversi segmenti di scuola.
Risultati attesi
88
Diffusione di progettazioni didattiche comparabili. Maggiore condivisione e confronto tra i
docenti al fine di ottenere una ricaduta positiva sugli studenti. Miglioramento dei livelli di
competenza in uscita.
Indicatori di monitoraggio
Feedback da parte dei docenti. Livello di conoscenze, abilità e competenze in uscita alla fine
del Primo Ciclo di Istruzione.
Modalità di rilevazione
Risultati dei questionari. Analisi delle performance nelle prove Invalsi.
-----------------------------------------------------------
89
2.1 Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di
processo
Obiettivo di processo
Diffondere pratiche progettuali e valutative condivise per i tre ordini di scuola, con la
definizione delle competenze da possedere in uscita dall'istituto.
Azione prevista
Progettazione del curricolo verticale per definire le competenze disciplinari in entrata, in
itinere e in uscita per ogni ordine di scuola.
Effetti positivi a medio termine
Responsabilizzazione dei docenti rispetto a questo adempimento e aumento della
competenza progettuale e della capacità di lavoro collaborativo.
Effetti negativi a medio termine
Sovraccarico di lavoro determinato dal cambiamento, anche in riferimento alle consuetudini
in atto nella scuola.
Effetti positivi a lungo termine
Successo scolastico e formativo degli alunni e riscontro puntuale da parte degli insegnanti
dell'intervento didattico progettato.
Obiettivo di processo
Diffondere pratiche progettuali e valutative condivise per i tre ordini di scuola, con la
definizione delle competenze da possedere in uscita dall'istituto.
Azione prevista
Attivazione di corsi di consolidamento e recupero nelle discipline individuate in base al
monitoraggio attivato.
Effetti positivi a medio termine
Graduale evoluzione delle performance degli alunni in seguito alle strategie di miglioramento
attuate.
90
Effetti positivi a lungo termine
Maggiore capacità di individuazione delle specificità e definizione delle priorità su cui
intervenire.
Obiettivo di processo
Diffondere pratiche progettuali e valutative condivise per i tre ordini di scuola, con la
definizione delle competenze da possedere in uscita dall'istituto.
Azione prevista
Predisposizione e strutturazione di adeguate prove di verifica standardizzate.
Effetti positivi a medio termine
Stimolo a rafforzare la collaborazione dei docenti in percorsi condivisi di analisi e studio di
dati e strategie didattiche.
Effetti negativi a medio termine
Declinazione delle responsabilità di fronte ad eventuali risultati negativi, attribuiti a variabili
non riconducibili all'azione didattica.
Effetti positivi a lungo termine
Superamento dell'autoreferenzialità e miglioramento della capacità di autovalutazione del
proprio intervento didattico-educativo, in rapporto agli esiti delle prove di verifica in itinere e
quelle standardizzate. Disponibilità di dati oggettivi.
Effetti negativi a lungo termine
Percezione da parte dei docenti di un eccessivo controllo sul proprio operato. Uso poco
riflessivo dello strumento statistico.
-----------------------------------------------------------
91
2.2 Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di
riferimento innovativo
Obiettivo di processo
Diffondere pratiche progettuali e valutative condivise per i tre ordini di scuola, con la
definizione delle competenze da possedere in uscita dall'istituto.
Carattere innovativo dell'obiettivo
Diffondere una cultura didattica basata sulla progettualità condivisa, finalizzata allo sviluppo
delle competenze, in continuità tra gli ordini di scuola. Rilevare sistematicamente le
performance degli alunni attraverso l’analisi e la tabulazione degli esiti delle prove
standardizzate e delle verifiche in itinere. Attivare percorsi di recupero prioritariamente nelle
discipline individuate in base al monitoraggio svolto. Individuazione e personalizzazione dei
percorsi. Valorizzare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare
nuovi modi di insegnare, apprendere, valutare.
Connessione
Potenziare le competenze linguistiche, matematiche e logiche. Sviluppare le competenze
digitali degli studenti e potenziare le metodologie e le attività laboratoriali. Prevenire e
contrastare ogni forma di discriminazione, potenziando l’inclusione scolastica e il diritto allo
studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e
personalizzati. Valorizzare la scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio.
Promuovere l’innovazione e l’aggiornamento continuo da parte dei docenti.
-----------------------------------------------------------
92
3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun
obiettivo di processo individuato
3.1 Impegno di risorse umane e strumentali
Obiettivo di processo
Diffondere pratiche progettuali e valutative condivise per i tre ordini di scuola, con la
definizione delle competenze da possedere in uscita dall'istituto.
Impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure
professionali
Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte finanziaria
Docenti Predisposizione
prove per classi
parallele.
75 1742 FIS
Personale
ATA
Collaborazione con il
Dirigente e i docenti.
15 250 FIS
Altre figure
Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e
servizi
Impegni finanziari per tipologia
di spesa
Impegno presunto Fonte finanziaria
Formatori 1000 FIS
Consulenti
Attrezzature
Servizi
Altro
93
3.2 Tempi di attuazione delle attività
Obiettivo di processo
Diffondere pratiche progettuali e valutative condivise per i tre ordini di scuola, con la
definizione delle competenze da possedere in uscita dall'istituto.
Tempistica delle attività
Attività Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Predisposizione
prove per classi
parallele.
azione azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
azione
(attuata o
conclusa)
azione
(attuata o
conclusa)
Obiettivo di processo
Promuovere l'elaborazione di un curricolo verticale tra i diversi segmenti di scuola.
Tempistica delle attività
Attività Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Revisione
del
curricolo
verticale
d'Istituto.
azione azione azione azione azione azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
azione
(attuata o
conclusa)
azione
(attuata o
conclusa)
3.3 Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del
raggiungimento dell'obiettivo di processo
Monitoraggio delle azioni
94
Obiettivo di processo
Diffondere pratiche progettuali e valutative condivise per i tre ordini di scuola, con la
definizione delle competenze da possedere in uscita dall'istituto.
Data di rilevazione
31/05/2017
Indicatori di monitoraggio del processo
Somministrazione di prove finali di verifica di italiano e matematica per classi parallele della
scuola primaria (terze e quinte) e secondaria (prime e terze).
Strumenti di misurazione
Risultati delle prove.
Data di rilevazione
19/04/2017
Indicatori di monitoraggio del processo
Stesura prove finali di verifica disciplinare e relative griglie di correzione , per classi
parallele della scuola primaria ( terze e quinte) e secondaria (prime e terze), da
somministrare nell'a.s. 2016/2017, riguardanti italiano e matematica.
Strumenti di misurazione
Condivisione e revisione dei test.
Data di rilevazione
31/10/2016
Indicatori di monitoraggio del processo
Stesura prove iniziali di verifica disciplinare e relative griglie di correzione , per classi
parallele della scuola secondaria, da somministrare nell'a.s. 2016/2017, riguardanti italiano
e matematica.
95
Strumenti di misurazione
Condivisione e revisione delle prove.
Data di rilevazione
31/05/2016
Indicatori di monitoraggio del processo
Produzione di una prova di verifica disciplinare iniziale e relative griglie di correzione , per
classi parallele della scuola primaria, da somministrare nell'a.s. 2016/2017, riguardanti
italiano e matematica.
Strumenti di misurazione
Condivisione e revisione dei test.
Obiettivo di processo
Promuovere l'elaborazione di un curricolo verticale tra i diversi segmenti di scuola.
Data di rilevazione
30/06/2016
Indicatori di monitoraggio del processo
Completamento curricolo verticale.
Strumenti di misurazione
Condivisione in Collegio docenti.
Modifiche/necessità di aggiustamenti
Introdurre una scansione temporale delle azioni didattiche.
Data di rilevazione
22/04/2016
Indicatori di monitoraggio del processo
96
% Feedback positivo docenti.
Strumenti di misurazione
Osservazioni e suggerimenti dei docenti.
Data di rilevazione
08/04/2016
Indicatori di monitoraggio del processo
Predisposizione schema del curricolo.
Strumenti di misurazione
Condivisione schema del curricolo con i docenti della commissione di riferimento. .
Data di rilevazione
29/01/2016
Indicatori di monitoraggio del processo
Costituzione dipartimenti verticali disciplinari.
Strumenti di misurazione
Riunioni commissioni dipartimentali.
97
4. Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del
piano di miglioramento
4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai
traguardi del RAV
In questa sezione si considerare la dimensione della valutazione degli esiti, facendo
esplicito riferimento agli indicatori che erano stati scelti nel RAV come strumenti di
misurazione dei traguardi previsti.
4.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola
Momenti di condivisione interna
Collegio docenti
Dipartimenti disciplinari
Riunioni dei Consigli di classe
Persone coinvolte
Dirigente Scolastico
Docenti
Strumenti
Documenti prodotti Sito Web della scuola
98
4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia
all'esterno dell'organizzazione scolastica
Azioni per la diffusione dei risultati del PdM all’interno della scuola
Metodi/Strumenti
Diffusione di documenti nell’ambito dei dipartimenti disciplinari e consigli di classe.
Destinatari
Docenti
Tempi
Contestuali
Metodi/Strumenti
Pubblicazione di comunicazioni periodiche sul sito web della scuola.
Destinatari
Docenti
Personale ATA
Tempi
Contestuali
Azioni per la diffusione dei risultati del PdM all’esterno
Metodi/Strumenti
99
Sito web dell'istituto
Destinatari delle azioni
Alunni
Famiglie
Enti territoriali
Tempi
Contestuali
4.4 Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo
Nome Ruolo
dell'Aquila Anna DS
Andrisani Annalisa Docente Secondaria
Venafro Maria Pia Docente Secondaria
Rigante Francesca Docente Secondaria
Iacoviello Michela Docente scuola dell’infanzia
Cascia Vincenzo Docente Secondaria-F.S. area 1
Vitale Gaetano Docente Secondaria-Vicario
Garofalo Antonella Docente Primaria
Garofalo Maria Antonietta Docente Primaria
Tarallo Anna Maria Docente Primaria