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1 Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE 2 LAVELLO PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019 EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.

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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE 2

LAVELLO

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA

FORMATIVA 2016/2019

EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.

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Premessa

Preso atto di quanto contenuto nel 1 comma della legge 107/2015, l’Istituto

comprensivo 2 di Lavello si impegnerà per “affermare il ruolo centrale della

scuola nella società della conoscenza, innalzare i livelli di istruzione e le

competenze delle studentesse e degli studenti, rispettare i tempi e gli stili di

apprendimento, contrastare le disuguaglianze socio-culturali e territoriali,

recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica, realizzare una scuola aperta,

quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione ed innovazione

didattica, di partecipazione e di cittadinanza attiva, garantire il diritto allo

studio, le pari opportunità di successo formativo di istruzione permanente dei

cittadini”.

Il presente Piano dell’Offerta formativa, secondo quanto disposto dal comma 2

dell’art.3 del DPR 275 del 1999, non modificato dalla legge 107, è coerente con

gli obiettivi generali ed educativi individuati con le Indicazioni Nazionali per il

curricolo relative al primo ciclo di istruzione e riflette le esigenze del contesto

culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della

programmazione territoriale dell’offerta formativa.

Questo è pertanto il documento con cui la nostra istituzione dichiara all’esterno

la propria identità. È anche un programma completo e coerente di strutturazione

del curricolo, di attività, di logistica organizzativa, di impostazione

metodologico-didattica, di utilizzo, promozione e valorizzazione delle risorse

umane, con cui la scuola intende perseguire gli obiettivi dichiarati nell’esercizio

di funzioni che sono comuni a tutte le istituzioni scolastiche in quanto tali, ma

al contempo la caratterizzano e la distinguono.

Il modello di scuola a cui si tende è quello unitario nell'ispirazione pedagogica,

nella scelta curricolare e progettuale, nel sistema di verifica e valutazione, con

una programmazione educativo-didattica elaborata dai dipartimenti disciplinari,

secondo il principio della continuità, partendo dalla scuola dell’infanzia fino al

termine del 1° ciclo, adottando perciò un curricolo verticale.

Il documento tiene conto delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati

nel RAV per rispondere alle reali esigenze dell’utenza, nonché di quanto

previsto dal Piano di Miglioramento.

Nella definizione delle attività per il recupero ed il potenziamento del profitto,

si è tenuto conto dei risultati delle rilevazioni INVALSI relative all’anno

scolastico 2015/2016. Sono stati inoltre individuati percorsi rispondenti ai

bisogni educativi degli studenti in vista dell'orientamento, dello sviluppo

personale, dell'acquisizione dell'autonomia e della responsabilità.

I progetti e le attività sui quali si pensa di utilizzare docenti dell’organico del

potenziamento fanno esplicito riferimento a tale esigenza, motivandola e

definendo l’area disciplinare coinvolta.

L’Offerta Formativa è stata articolata tenendo conto non solo della normativa e

dell’atto di indirizzo, ma facendo anche riferimento a vision e mission

condivise e riportate più avanti nel documento, nonché al patrimonio di

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esperienza e professionalità che negli anni hanno contribuito a costruire

l’immagine della scuola.

Mission della scuola

La nostra scuola crede nel primato della formazione ed intende operare affinché

ciascun alunno possa sviluppare le proprie potenzialità, acquisire abilità e

raggiungere gli obiettivi formativi, acquisendo nel contempo competenze

civiche e sociali che gli permettano di inserirsi a pieno titolo all’interno della

comunità. A tale scopo persegue un insegnamento di qualità, in grado di

sostenere le difficoltà e promuovere le eccellenze. È una scuola per tutti,

accogliente ed inclusiva; una scuola per altri versi esigente ed impegnativa, che

apre le porte agli alunni con disabilità e agli alunni che hanno altre origini

culturali. Il curricolo viene contestualizzato, integrato e sottoposto a verifica e

valutazione, utilizzando le opportunità formative offerte dal territorio,

selezionando le proposte ritenute più significative per qualificare il progetto

didattico–educativo. L’alunno viene considerato protagonista nella costruzione

delle sue conoscenze e soggetto attivo del processo di apprendimento.

Vision della scuola

La vision della nostra scuola focalizza l’attenzione su alcuni obiettivi

particolarmente significativi, quali:

costruire l’identità e l’unitarietà dell’Istituto Comprensivo, sviluppando il

senso di appartenenza negli operatori scolastici, negli alunni e nei genitori,

favorendo la crescita della solidarietà organizzativa;

creare sinergie con le istituzioni e le agenzie educative del territorio;

migliorare la cultura del servizio attraverso una risposta qualificata alle

richieste degli alunni e dei genitori;

favorire negli apprendimenti il coinvolgimento attivo degli alunni;

sviluppare negli allievi la curiosità e l’interesse verso realtà culturali ed

esperienze diverse dalle proprie;

garantire un’attenzione privilegiata alla personalizzazione degli

apprendimenti;

introdurre elementi di verifica e valutazione comuni concordati fra i docenti;

presentare le discipline di studio come campi di significato per sé oltre che

come orizzonte intersoggettivo;

motivare gli alunni all’apprendimento curricolare, curando la scelta dei

contenuti e delle metodologie.

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Priorità, traguardi ed obiettivi

Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come

contenuta nel RAV, presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero

dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

In particolare, si rimanda al RAV (allegato e quindi da considerare parte

integrante del presente documento) per quanto riguarda l’analisi del contesto in

cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali

ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli

studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto.

Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione

del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo

periodo, Obiettivi di breve periodo.

La priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio è quella di

migliorare i risultati scolastici degli studenti. Ciò comporta in primo luogo un

miglioramento dei risultati delle prove INVALSI, attraverso l’ampliamento

delle attività di Italiano e Matematica, mediante corsi di recupero e

potenziamento, partecipazione ad attività come il giornalino d’istituto, i progetti

“Lettura” o “Ambiente, conoscenza a valorizzazione del territorio”.

Il traguardo che l’Istituto si è assegnato in relazione alla priorità è quello di

diminuire di un punto percentuale il numero degli studenti appartenenti ai livelli

1 e 2 della tabella relativa ai risultati di apprendimento.

Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del

raggiungimento del traguardo sono:

1. Dare pratica attuazione al curricolo verticale, conforme alle Indicazioni

Nazionali ed ai traguardi di competenza, prodotto durante lo scorso anno

scolastico;

2. Incrementare la collaborazione con altri istituti attraverso l'adesione a reti di

scuole;

3. Collaborare maggiormente con gli Enti territoriali;

4. Coinvolgere i genitori nella revisione e nell’attuazione del Regolamento

d'istituto.

Sono previste quindi, in coerenza con il Piano di miglioramento elaborato, le

seguenti azioni attuative:

1. Diffondere pratiche progettuali e valutative condivise;

2. Produrre prove comuni intermedie e finali di Italiano e Matematica per classi

parallele;

3. Somministrare le prove elaborate;

4. Monitorare la bozza curricolo con eventuale revisione ed adeguamento.

Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:

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Attraverso l’attuazione del curricolo di istituto si prevede di lavorare con più

efficacia sulla didattica, in modo da ottenere migliori risultati nelle prove

standardizzate nazionali, in particolare per le fasce di livello più basse (1 e 2

della tabella riportata nel RAV). Una maggiore collaborazione con altri istituti e

con gli enti territoriali consentirà di ottenere ulteriori risorse per migliorare la

qualità dell'azione formativa, stimolando nel contempo i docenti nella ricerca di

nuove strategie di insegnamento. Coinvolgendo i genitori nella revisione e

nell’attuazione dei regolamenti si punta ad una collaborazione con le famiglie

tale da migliorare gli ambienti di apprendimento.

Analisi della realtà territoriale

Lavello è una cittadina di circa 14.000 abitanti, con un andamento demografico

sostanzialmente stabile nel corso del tempo. Fino alla fine degli anni Ottanta è

stato un paese con un’economia prevalentemente agricola, alla quale si era

affiancata un’attività manifatturiera nel settore dell’abbigliamento, costituita in

gran parte da laboratori artigianali che realizzavano manufatti per conto terzi,

realtà ridimensionata notevolmente dall’ingresso nel mercato globale dei Paesi

asiatici. Con la costruzione dello stabilimento FIAT-SATA nella zona

industriale di San Nicola di Melfi – a partire dagli anni Novanta – il paese ha

cominciato a fare i conti con problematiche tipiche delle realtà industriali. Negli

ultimi due anni, dopo un lungo periodo di stagnazione, lo stabilimento ha

ripreso la produzione a ritmi molto serrati; ciò ha avuto una ricaduta positiva

sull’economia dell’intera zona. Il nostro Istituto, articolato in cinque plessi, ha

la maggior parte dell’utenza collocata nel quartiere Madonnina e nella zona

167, area in parte residenziale ed in parte occupata da case popolari, con una

stratificazione sociale diversificata. La maggioranza dei genitori segue

l’andamento scolastico dei propri figli e si informa sul loro rendimento,

collaborando con i docenti nel percorso formativo dei bambini e dei ragazzi. Il

territorio comunale offre a tutti gli alunni strutture e servizi, quali:

- biblioteca comunale;

- centro sociale;

- consultorio familiare;

- attività di mediazione culturale;

- centro infanzia (Nido);

- centri parrocchiali;

- impianti sportivi comunali;

- palestre;

- associazioni sportive.

Rapporti con il territorio e con gli Enti territoriali

La scuola ha intenzione di aderire a reti di scuole ed enti territoriali o stabilire

protocolli d’intesa che abbiano una progettualità in linea con il presente piano.

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Con l’IISS “G. Solimene” sono state sottoscritte convenzioni per ospitare gli

alunni che effettueranno l’alternanza scuola-lavoro.

Il nostro istituto inoltre collabora da diversi anni con la Fondazione Sant’Anna

per un progetto relativo al Bene Comune, attraverso incontri con esperti,

produzione di elaborati scritti, grafici e multimediali, partecipando a

manifestazioni durante l’anno scolastico; intende incrementare tale

collaborazione attraverso l’uso della biblioteca della Fondazione per incontri,

prestito di libri e attività varie.

Con il Comune di Lavello si prevede una collaborazione relativa ad attività

motorie e legalità, oltre a qualsiasi altra iniziativa legata al progetto d’istituto.

Con l’ANPI, visto il protocollo d’intesa a livello nazionale con il MIUR, è in

atto una collaborazione per l’organizzazione di eventi ed incontri legati alla

promozione dei valori fondanti della Costituzione, attraverso la realizzazione di

percorsi didattici, iniziative e incontri finalizzati a stimolare la riflessione sulle

vicende che hanno condotto all'unità nazionale.

Strutture ed alunni

L'Istituto comprende i seguenti plessi:

plesso di Via Arno, scuola dell’infanzia;

plesso di C.da Pupoli, scuola dell’infanzia;

plesso di Sant'Anna, scuola primaria;

plesso di Via Lombardia, scuola dell’infanzia e primaria;

plesso di Piazza Falcone, scuola secondaria di I grado.

Numero alunni iscritti nell’anno scolastico 2016/2017

Scuola dell’infanzia Plesso N.ro alunni

Via Lombardia 93

C.da Pupoli 20

Via Arno 35

Totale alunni 148

Scuola primaria plesso Sant’Anna Classi N.ro alunni

Prima 18

Terze 30

Quinta 28

Totale alunni 76

Scuola primaria plesso Via Lombardia (Madonnina)

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Classi N.ro Alunni

Prime 34

Seconde 51

Terze 38

Quarte 76

Quinte 51

Totale alunni 250

Scuola secondaria di primo grado Classi N.ro Alunni

Prime 70

Seconde 84

Terze 84

Totale alunni 238

Il totale degli alunni iscritti all’Istituto Comprensivo 2 è pari a 713.

Modalità organizzative

L’Istituto comprensivo 2 di Lavello si costituisce come contesto idoneo a:

- garantire il successo formativo per tutti;

- trasmettere il patrimonio culturale che proviene dal passato;

- promuovere apprendimenti significativi;

- promuovere la passione per le nuove conoscenze;

- valorizzare l’esperienza e le conoscenze possedute per ancorare nuovi

contenuti ai quali si sappia dare significato;

- promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere;

- costruire l’autonomia nello studio;

- favorire l’operatività.

Il curricolo

Alla base del curricolo ci sono le Indicazioni Nazionali del 2012, con i loro

traguardi per lo sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento. La

scuola ha elaborato il curricolo verticale, al fine di raccordare le specificità

degli ordini che compongono l’istituto. Le discipline, i saperi e le esperienze

saranno organizzati in maniera graduale, progressiva e continua, tenendo

presente il quadro di riferimento europeo, con le otto competenze-chiave

necessarie all’apprendimento permanente:

1) comunicazione nella madrelingua;

2) comunicazione nelle lingue straniere;

3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;

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4) competenza digitale;

5) imparare ad imparare;

6) competenze sociali e civiche;

7) spirito di iniziativa e imprenditorialità;

8) consapevolezza ed espressione culturale.

1) Scuola dell’infanzia

La scuola dell’infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo

dell’identità, dell’autonomia, delle competenze e del senso della cittadinanza.

Sviluppare l’identità significa imparare a stare bene e sentirsi sicuri

nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato. Vuol dire

imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile,

ma vuol dire anche sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità: figlio,

alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio.

Sviluppare l’autonomia comporta l’acquisizione della capacità di interpretare e

governare il proprio corpo; partecipare alle attività nei diversi contesti; avere

fiducia di sé e fidarsi degli altri; realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi;

provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto; esprimere con diversi

linguaggi i sentimenti e le emozioni; esplorare la realtà e comprendere le regole

della vita quotidiana. Sviluppare la competenza significa imparare a riflettere

sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al

confronto; descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e

condivise, rievocando, narrando e rappresentando fatti significativi; sviluppare

l’attitudine a fare domande e riflettere. Sviluppare il senso della cittadinanza

significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti

attraverso regole condivise, che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo,

l’espressione del proprio pensiero, l’attenzione al punto di vista dell’altro, il

primo riconoscimento dei diritti e dei doveri. La scuola dell’infanzia,

nell’azione educativa, si pone in collaborazione con le famiglie, valorizza le

esperienze che i bambini hanno maturato in seno ad esse, e li accoglie

rispettando le motivazioni, gli interessi, le capacità di ciascuno al fine di

favorirne le migliori opportunità di crescita e di apprendimento.

Le scuole dell’infanzia, distribuite nei vari plessi, nel tener conto delle

problematiche legate al territorio, cercano di venire incontro ai bisogni

dell’utenza attraverso l’offerta di un servizio attento e puntuale. Ogni bambino

verrà incoraggiato a compiere scelte autonome nel rispetto dei propri diritti e

dei diritti degli altri, ad aprirsi alla differenza e alla diversità, ad assumere

comportamenti solidali e di rispetto verso se stessi, gli altri e l'ambiente. Per il

raggiungimento degli obiettivi generali è predisposto un curricolo in cui i campi

di esperienza si integrano con attività aggiuntive che, pur rientrando nel

normale orario scolastico (40 ore settimanali) costituiscono la proposta di

arricchimento dell’offerta formativa. Nella programmazione delle varie attività,

è curata:

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- la traduzione degli indirizzi generali in percorsi formativi tesi al

perseguimento del successo educativo- didattico dei bambini, e a

contestualizzarli tenendo conto delle risorse disponibili e delle caratteristiche

della realtà socio-ambientale in cui si opera;

- l’organizzazione di un contesto di relazioni significative e di apprendimento in

cui l’accoglienza non sia intesa solo come inserimento iniziale, bensì come

continua accettazione dell’altro, e predisposizione di un luogo idoneo al

benessere di tutti i bambini;

- la predisposizione di percorsi-azione che considerino il bambino soggetto

attivo e creino le condizioni per una relazione positiva con la realtà naturale e

sociale.

2) Scuola primaria

La scuola Primaria promuove il pieno sviluppo della persona. Accompagna gli

alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza fornendo le occasioni per

capire se stesso e per prendere consapevolezza delle proprie potenzialità e

risorse; favorendo lo sviluppo delle capacità necessarie per imparare a leggere

le proprie emozioni e a gestirle; promuovendo il senso di responsabilità;

sollecitando un’attenta riflessione sui comportamenti in contesti di relazione.

Promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva proponendo

esperienze significative che consentano di apprendere il concreto prendersi cura

di se stessi, degli altri e dell’ambiente; favorendo forme di cooperazione e di

solidarietà; sviluppando la condivisione di quei valori che fanno sentire membri

di una comunità, quali la legalità, la responsabilità, il dovere di contribuire in

modo concreto alla qualità della vita della società. Promuove inoltre

l’acquisizione degli alfabeti di base delle discipline, sviluppando una solida

padronanza strumentale degli stessi alfabeti, incoraggiando l’approfondimento e

l’ampliamento delle conoscenze dei linguaggi disciplinari e presentando tutti i

saperi irrinunciabili alla consapevole interazione nell’esercizio della

cittadinanza.

3) Scuola secondaria di primo grado

La scuola secondaria di primo grado, consolidando i saperi basilari, amplia

l’orizzonte dell’alunno favorendo una più approfondita padronanza delle

discipline ed un’articolata organizzazione delle conoscenze, al fine di elaborare

un sapere sempre meglio integrato. Le competenze acquisite nell’ambito delle

singole discipline contribuiscono alla promozione di competenze più ampie e

trasversali, condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la

partecipazione attiva alla vita sociale. Nella scuola secondaria di primo grado

assume particolare rilevanza la funzione orientativa. Inoltre tale ordine di

scuola promuove i processi formativi e si adopera per creare, attraverso il

consolidamento delle conoscenze e delle abilità, le opportunità che condurranno

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ad un armonico sviluppo della personalità degli allievi sotto i molteplici aspetti

che la contraddistinguono. Guida lo studente ad acquisire un'immagine chiara

ed approfondita della realtà sociale per permettergli di affrontare in modo

consapevole e responsabile le scelte future, favorisce l'iniziativa del soggetto

per il suo sviluppo fisico, psichico e intellettuale, al fine di permettergli di

definire e di conquistare la propria identità e quindi ricercare un proprio ruolo

nella realtà sociale, culturale e professionale. Accompagna il preadolescente

nella sua maturazione globale fino alle soglie dell'adolescenza ed all’ingresso

nella scuola superiore. Sviluppa conoscenze ed abilità disciplinari ed

interdisciplinari tenendo conto delle effettive capacità di ogni alunno. È attenta

ai bisogni ed agli eventuali disagi dei preadolescenti ed interviene attraverso il

coinvolgimento delle famiglie, di personale competente e dei soggetti educativi

extrascuola.

Indirizzo musicale

La nostra scuola offre agli alunni l'opportunità di imparare a suonare, nel

triennio della scuola secondaria di promo grado, uno fra i seguenti strumenti:

pianoforte, saxofono, tromba e violino. La frequenza del corso è completamente

gratuita e rappresenta un’importante esperienza formativa per tutti gli alunni;

inoltre sarà il primo passo per coloro che desiderano accedere al liceo musicale

e coreutico o al conservatorio. L'ammissione al corso consiste in una prova

orientativo-attitudinale, per sostenere la quale non occorre saper già suonare.

Gli alunni ammessi al corso effettuano, nell'ambito dell'attività curriculare, due

ore settimanali di lezione pomeridiane: un’ora sarà destinata all'insegnamento

ed allo studio individuale dello strumento; un’altra ora sarà dedicata alla musica

d’insieme. L’attività sarà soggetta a valutazione come le altre materie; pertanto

la frequenza è obbligatoria. Sono previste esibizioni e dimostrazioni didattiche

organizzate sia all'interno che all’esterno della scuola. Alla fine del triennio

verrà verificata la competenza musicale raggiunta dagli allievi.

Metodologie

Partendo dalla constatazione che l’apprendimento è oggi multiforme e che la

scuola non è più l’unica agenzia educativa abilitata alla trasmissione del sapere,

il nostro Istituto intende garantire ad ogni alunno il massimo

dell’apprendimento, sviluppando le potenzialità nel rispetto delle caratteristiche

personali. La scuola, concepita come ambiente formativo di apprendimento,

adotta stili educativi rispettosi dell’alunno, delle sue caratteristiche personali e

dei suoi bisogni individuali. Oltre alla lezione frontale, si privilegeranno attività

di ricerca individuale e di gruppo per favorire l’iniziativa, l’organizzazione del

pensiero, l’autodecisione, la responsabilità personale e l’aiuto reciproco. Si farà

ricorso alla didattica laboratoriale, al metodo operativo, investigativo, euristico

- partecipativo ed individualizzato. Saranno utilizzati una pluralità di mezzi

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educativi fra i quali le tecnologie multimediali, che favoriscono la motivazione

dei ragazzi e consentono lo sviluppo di forme di intelligenza intuitiva, empirica

ed immaginativa.

Programmazione

La programmazione didattica in itinere delinea il percorso formativo della

classe adeguandolo con sempre maggiore aderenza alle Indicazioni nazionali

per il curricolo. È sottoposta sistematicamente a momenti di verifica e di

valutazione dei risultati, al fine di adeguare l’azione didattica alle esigenze

formative che emergono in itinere.

Per garantire l’unitarietà dell’insegnamento si svolgono riunioni di

programmazione settimanali (primaria) e mensili (infanzia e secondaria di

primo grado) per definire e discutere:

l’analisi dei gruppi classe,

gli obiettivi educativi e cognitivi da perseguire in modo unitario,

i contenuti disciplinari;

i criteri metodologici;

i mezzi, i sussidi e gli strumenti da utilizzare;

i criteri per le verifiche e la valutazione degli alunni;

i progetti trasversali.

Per favorire lo scambio e il confronto tra le diverse “equipe” pedagogiche ed i

consigli di classe sono previsti incontri di programmazione didattica tra

insegnanti dello stesso ambito per classi parallele.

Criteri per la formazione delle classi

Nella formazione delle classi la nostra scuola, seguendo il dettato costituzionale

e le leggi fondamentali dell’ordinamento scolastico, si ispira a criteri di equi-

eterogeneità: le classi risultano omogenee proprio perché differenziate al loro

interno per abilità, formazione ed estrazione sociale degli alunni. Sono

equilibrate innanzitutto perché hanno un numero per quanto possibile uguale di

maschi e femmine; poi perché gli alunni vengono divisi in fasce di livello, in

base ai traguardi raggiunti nell’ordine scolastico precedente e successivamente

distribuiti in modo bilanciato all’interno dei vari gruppi.

Assegnazione docenti

L’assegnazione dei docenti è di esclusiva pertinenza del Dirigente Scolastico.

Nell’assegnazione dei docenti alle diverse classi si tiene conto, ove possibile,

del criterio della continuità didattica, abbinato alla possibilità di formare gruppi

di lavoro, consigli di classe ed interclasse armoniosi ed equilibrati, tenendo

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conto delle affinità culturali, metodologiche e pedagogiche esistenti fra i

docenti.

Orientamento

I rapidi cambiamenti della società attuale, il superamento veloce di idee e di

contenuti, l'esigenza di nuovi modi di pensare, di comportarsi e di comunicare,

mettono in luce sempre più l'importanza dell'orientamento. L’azione della

scuola nell’orientare i ragazzi si articola in più dimensioni: non solo

orientamento per scelte relative all’ambito scolastico o lavorativo, ma

soprattutto un “orientamento alla vita”, in un percorso formativo continuo, un

personale progetto che parta dalla capacità di scegliere conoscendo la realtà, ma

anche e soprattutto se stessi. Orientare non significa più, o non significa

solamente, trovare la risposta giusta per chi non sa cosa fare, ma diventa una

ulteriore possibilità per mettere il soggetto in formazione in grado di conoscersi,

scoprire e potenziare le proprie capacità, affrontare i propri problemi. Quanto

più il soggetto acquisisce consapevolezza di sé, tanto più diventerà attivo,

capace di auto orientarsi e di delineare, in collaborazione con l’adulto, un

personale progetto di vita che dovrà prevedere momenti di verifica e di

correzione.

Imparare che si può scegliere, oltre che imparare a scegliere, sapendo che cosa

e come, e verificando le proprie scelte, rende meno astratto il percorso e riduce i

rischi legati allo scarso collegamento con la realtà in un aleatorio confronto con

immagini idealizzate, tipico dell’adolescenza. Dal momento che l’orientamento

è una componente strutturale dell’insegnamento attraverso tutte le discipline, il

processo prevede interventi progressivi diluiti nel tempo, a partire dalla scuola

dell’infanzia fino all’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado.

La scuola organizza quindi una serie di attività e di incontri non solo per le

classi terminali, ma per tutti i gruppi di alunni, a partire dai tre anni fino ai

quattordici, strutturati in un progetto che prevede obiettivi, tempi e contenuti

per ogni singolo anno di corso.

Tempo scuola

Scuola dell’infanzia

La giornata scolastica è scandita da tempi dedicati a:

- specifiche attività didattiche di esplorazione e ricerca;

- attività importanti per le relazioni e per l’apprendimento;

- attività ludiche non intenzionali didatticamente, ma che hanno

importanza

per l’arricchimento relazionale.

All’interno delle attività, il bambino opera nel piccolo, nel grande gruppo e

individualmente.

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L’orario delle lezioni è il seguente: dalle 8,30 alle 16,30 dal Lunedì al Venerdì.

Alle sezioni sono assegnate due insegnanti che osservano il seguente orario: Ore 8,30 – 13,30: turno antimeridiano

Ore 11,30 – 16,30: turno pomeridiano

Ore 11,30 – 13,30: compresenza insegnanti (per ottimizzare il servizio nelle ore di maggiore bisogno)

L’insegnamento della Religione Cattolica è affidato a insegnanti specialisti.

Le sezioni sono eterogenee, ma la programmazione è svolta per gruppi

omogenei.

Scuola primaria

Il tempo normale è strutturato per complessive 891 ore obbligatorie,

corrispondenti a 27 ore settimanali di lezione, articolate in cinque giorni, dal

lunedì al venerdì, dalle 08,30 alle 13,30, con un rientro pomeridiano il lunedì o

il mercoledì dalle 14,30 alle 16,30. Le ore obbligatorie di insegnamento sono

state distribuite tra le discipline curriculari come riportato nella tabella

sottostante. Il tempo pieno è organizzato sulla base di 40 ore settimanali,

comprensive del tempo mensa, su cinque giorni, dal lunedì al venerdì.

Orario settimanale modulo (tempo normale) diviso per discipline

DISCIPLINE

Ore

I CLASSE

Ore

II CLASSE

Ore

III CLASSE

Ore

IV-V

CLASSE

ITALIANO 7 7 6 6

INGLESE 1 2 3 3

STORIA 2 2 2 2

GEOGRAFIA 2 2 2 2

MATEMATICA 5 5 5 5

TECNOLOGIA 1 1 1 1

SCIENZE 2 2 2 2

MUSICA 1 1 1 1

ARTE E IMMAGINE 2 1 1 1

EDUCAZIONE FISICA 2 2 2 2

RELIGIONE 2 2 2 2

Orario settimanale tempo pieno diviso per discipline

DISCIPLINE Ore

I cl.

Ore

II cl.

Ore

III cl.

Ore

IV cl.

Ore

V cl.

ITALIANO 8 8 7 7 7

STORIA 3 3 3 3 3

GEOGRAFIA 3 3 3 3 3

MATEMATICA 7 6 6 6 6

LINGUA INGLESE 1 2 3 3 3

TECNOLOGIA 2 2 2 2 2

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SCIENZE 3 3 3 3 3

MUSICA 2 2 2 2 2

ARTE E IMMAGINE 2 2 2 2 2

EDUCAZIONE FISICA 2 2 2 2 2

RELIGIONE 2 2 2 2 2

Completano l’orario settimanale 5 ore di tempo mensa.

Scuola secondaria di primo grado

Il tempo scuola della secondaria di primo grado è articolato in due modalità:

1) il tempo normale, con 30 ore settimanali di attività didattiche distribuite

su sei giorni (dal lunedì al sabato dalle 8,30 alle 13,30)

2) il tempo prolungato, con 36 ore settimanali di attività didattiche distribuite

su sei giorni, dal lunedì al sabato (dalle 8,30 alle 13,30) con due rientri

pomeridiani (martedì e giovedì dalle 14,30 alle 17,30). È possibile

usufruire, nei giorni di rientro, del servizio mensa presso i locali

scolastici, dalle 13,30 alle 14,30.

Orario settimanale tempo normale diviso per discipline

DISCIPLINE Ore

Italiano (con approfondimento) 6

Storia e Geografia 4

Matematica e Scienze 6

Tecnologia 2

Inglese 3

Francese 2

Arte e immagine 2

Educazione fisica 2

Musica 2

Religione cattolica 1

Orario settimanale tempo prolungato diviso per discipline

DISCIPLINE Ore

Italiano 9

Storia e Geografia 6

Matematica e Scienze 9

Tecnologia 2

Inglese 3

Francese 2

Arte e immagine 2

Educazione fisica 2

Musica 2

Religione cattolica 1

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Il tempo prolungato comprende due ore di compresenza di Italiano e

Matematica utilizzate per il recupero, il consolidamento, l’approfondimento ed

il potenziamento.

Dipartimenti

Sono spazio di confronto fra i vari gradi del nostro istituto. I docenti

appartenenti alla scuola dell’infanzia, alla primaria ed alla secondaria di primo

grado sono stati divisi in quattro dipartimenti, ognuno raggruppante diverse

materie o campi di esperienza:

1.LINGUISTCO

- Italiano

- Inglese

- Francese

- I discorsi e le parole (infanzia)

2.MATEMATICO-SCIENTIFICO

- Matematica

- Scienze

- Tecnologia

- Conoscenza del mondo (infanzia)

3.ARTISTICO-ESPRESSIVO

- Arte e immagine

- Musica

- Educazione fisica

- Immagini, suoni, colori (infanzia)

4.ANTROPOLOGICO

- Storia

- Geografia

- Religione

- Il sé e l’altro (infanzia)

Ogni dipartimento si riunisce periodicamente, anche attraverso apposite

commissioni, per discutere e produrre documenti relativi ai seguenti aspetti

della didattica:

Strutturazione e revisione del curricolo

Definizione dei criteri di valutazione

Elaborazione delle scale di misurazione degli apprendimenti

Elaborazione prove strutturate per classi parallele

Condivisione di pratiche didattiche

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Valutazione

Scuola primaria

Nella scuola primaria vengono effettuate prove di verifica con scadenze e

modalità diverse a seconda dell’età degli alunni e della programmazione

specifica. Queste sono previste per ogni singola disciplina e definite

coerentemente con gli obiettivi da perseguire, per accertare l’acquisizione di

conoscenze, di abilità e di capacità operative. Sulla base di tali prove vengono

calibrati gli interventi di recupero, consolidamento e approfondimento.

L’attività di valutazione del processo di apprendimento utilizza griglie,

indicatori e criteri, definiti dalla commissione preposta, che per quest’anno è

quella relativa alla costruzione del curricolo verticale. La valutazione viene

trasmessa all’utenza attraverso i voti, i giudizi quadrimestrali e i colloqui

periodici; utilizza il voto numerico espresso in decimi e viene illustrata con

giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno.

La soglia di accettabilità corrisponde al voto 6 e l’eccellenza corrisponde al 10.

Il 4 esprime una insufficienza grave, quindi è assolutamente opportuno

affiancare al voto un intervento discorsivo, anche scritto, che ne spieghi

esaustivamente e coerentemente il significato. Il 10 è giustificato dalla necessità

di graduare ed evidenziare differenze tra gli alunni, quando il livello di

complessità della richiesta/verifica lo giustifichi. Nei confronti di allievi che

manifestano bisogni educativi speciali, non necessariamente di alunni con

sostegno, l’espressione del voto dovrà tenere conto del livello di partenza e di

eventuali ed auspicabili progressi significativi.

La valutazione del comportamento viene espressa attraverso un giudizio

sintetico, formulato secondo le modalità stabilite dal Collegio dei docenti e

riferito ai seguenti elementi:

1.rispetto delle regole

2.rispetto dei doveri scolastici

3.partecipazione alle attività didattiche

4.rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente

Tali indicatori sono stati declinati nella seguente tabella di corrispondenza:

VALUTAZIONE DESCRITTORI

OTTIMO

Puntuale e preciso nell’osservare le regole della vita scolastica.

Autonomo e sicuro nell’adempimento dei doveri scolastici.

Partecipa attivamente ed è propositivo all’interno del gruppo

classe. Ha pieno rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente.

DISTINTO

Osserva con diligenza le regole della scuola. Adempie

costantemente i doveri scolastici.

Partecipa attivamente al funzionamento del gruppo classe. Ha

rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente.

BUONO Quasi sempre rispetta le regole stabilite. E’ abbastanza costante

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nell’adempimento dei doveri scolastici. Partecipa alla vita

scolastica anche se, a volte necessita di sollecitazioni.

SUFFICIENTE

Non sempre rispetta le regole della vita scolastica.

Scarso adempimento dei doveri scolastici. Partecipa in modo

discontinuo alle attività scolastiche. Poco collaborativo nel

gruppo classe e poco corretto nei confronti degli insegnanti e

degli adulti.

NON

SUFFICIENTE

Mostra difficoltà a rispettare le regole della vita scolastica. Non

adempie i doveri scolastici. Non partecipa alle attività,

disturbandole. Ha rapporti problematici con i compagni e con

gli adulti. Svolge una funzione negativa nel gruppo classe.

Scuola secondaria di primo grado

La valutazione è un elemento fondamentale all’interno dell’azione didattica; ha

carattere formativo, misura l’efficacia del percorso educativo, permettendo la

revisione ed il monitoraggio continuo dei processi di insegnamento e di

apprendimento.

I docenti, mediante un sistema di raccolta di informazioni, costituito da:

osservazioni sistematiche

conversazioni

interrogazioni

compiti scritti

prove soggettive

prove oggettive

test

verificheranno competenze, abilità e comportamenti degli alunni, al fine di

costruire percorsi didattici adeguati. I docenti registreranno sistematicamente e

cronologicamente, sui documenti predisposti, gli elementi raccolti, i quali

costituiranno la documentazione indispensabile per la sintesi valutativa. La

valutazione è un’azione continua che riguarda l’intero anno scolastico, ed è

finalizzata alla formazione della personalità dell’alunno, all’orientamento ed

alla costruzione di competenze in conformità agli obiettivi educativi e cognitivi

fissati dal Collegio docenti e dai Consigli di classe o di interclasse. Viene intesa

come uno strumento che deve guidare l’alunno a conoscere e a sviluppare, nel

migliore dei modi, le proprie potenzialità. Comprende una dimensione

disciplinare e una collegiale. Si attua essenzialmente in tre momenti:

1) la Situazione di partenza, intesa come condivisione di approccio iniziale

alle attività globali previste nell’anno scolastico, e di approccio alle singole

unità didattiche nel loro progressivo succedersi. Costituisce la base su cui

regolare la programmazione di classe e la base per l’individualizzazione degli

interventi di recupero, consolidamento e potenziamento. Mira a rilevare tutti gli

aspetti della personalità degli alunni: cognitivo, metacognitivo, relazionale,

affettivo. Si avvale di prove diagnostiche, colloqui, schede personali e familiari

per le classi prime.

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2) la valutazione formativa in itinere (disciplinare e collegiale) basata su un

controllo sistematico mirante a verificare l’efficienza e l’efficacia della

programmazione disciplinare e collegiale, per un’ottimizzazione delle risorse e

una correzione degli eventuali errori di impostazione del progetto originario. Si

avvale di verifiche soggettive ed oggettive: osservazioni sistematiche, colloqui

individuali, discussioni guidate, interrogazioni, esercitazioni graduate e guidate.

Non si limita al censimento delle lacune, ma guida e orienta l’alunno nelle

acquisizioni del patrimonio delle conoscenze, con riferimento non solo ai

contenuti, ma anche alle regole dei processi cognitivi, al metodo di studio, ai

linguaggi.

3) la valutazione sommativa, disciplinare e collegiale (quadrimestrale e

finale), che costituisce il bilancio complessivo sul livello di maturazione

dell’alunno, desunto attraverso prove oggettive:

test vero-falso

prove di completamento,

domande a scelta multipla

griglie di autocorrezione e di autovalutazione

quesiti a risposta chiusa e aperta

questionari

mappe concettuali

elaborati scritti e grafici

prove pratiche

colloqui individuali e interrogazioni

discussioni guidate

Si effettua applicando i criteri specifici delle singole discipline e attenendosi ai

criteri educativi generali, fissati dal collegio dei docenti e dal consiglio di

classe. Prende in considerazione le differenze degli alunni e la diversa

situazione di partenza. I progressi sono valutati non in assoluto, ma in relazione

alle competenze ed all’impegno profuso da ciascuno di essi.

Tiene conto, inoltre, anche di stimoli sociali ed ambientali che possono

condizionare il processo di maturazione personale dell’alunno.

Strumenti per la valutazione formativa e sommativa

Per la valutazione degli alunni il Collegio dei docenti ha individuato i seguenti

descrittori:

Per la valutazione del profitto:

Conoscenze disciplinari

Abilità specifiche

Progressi rispetto alla situazione di partenza

Partecipazione, impegno e interesse

Metodo di studio

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Per la valutazione della condotta:

Comportamento in classe e nell’istituto

Rispetto del Regolamento d’Istituto

Rispetto dei compagni, dei docenti e di tutto il personale

Rispetto dell’ambiente scolastico

Frequenza

Assenze ingiustificate e provvedimenti disciplinari

I criteri di valutazione sono gli stessi per la primaria e la secondaria di primo

grado.

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Criteri adottati per la valutazione del profitto

Voto Conoscenze disciplinari, abilità specifiche,

competenze

Impegno,

partecipazione e

interesse

Metodo di studio Progressi rispetto

alla situazione di

partenza

10 Padronanza e completezza delle conoscenze; pieno

sviluppo delle abilità e delle competenze

Impegno sistematico e

preciso; partecipazione

attiva; interesse costante

Autonomo ed efficace Costanti e notevoli

9 Padronanza delle conoscenze; rilevante sviluppo

delle abilità e delle competenze

Impegno sistematico;

partecipazione attiva;

interesse costante

Autonomo ed efficace Costanti e rilevanti

8 Conoscenze organiche e complete; rilevante

sviluppo delle abilità e delle competenze

Impegno costante;

partecipazione attiva;

interesse costante

Autonomo e razionale Costanti e

significativi

7 Buon livello nell’acquisizione delle conoscenze;

adeguato sviluppo delle abilità e delle competenze

Impegno abbastanza

costante; partecipazione

attenta e interesse

adeguato

Sostanzialmente

autonomo

Significativi

6 Conoscenze essenziali; sufficiente sviluppo delle

abilità e delle competenze

Impegno abbastanza

regolare; partecipazione e

interesse accettabili

Non del tutto autonomo

ed efficace, tendente

alla memorizzazione

Alcuni

5 Conoscenze parziali; incerto sviluppo delle abilità e

delle competenze

Impegno discontinuo;

partecipazione e interesse

discontinui

In via di acquisizione,

dispersivo e/o

superficiale

Modesti

4 Gravi lacune nell’acquisizione delle conoscenze e

nello sviluppo delle abilità

Impegno discontinuo;

partecipazione

discontinua e/o passiva;

scarso interesse

Poco strutturato,

approssimativo

Pochi

Criteri adottati per la valutazione del comportamento

Voto Comportamento in

classe e nell’Istituto

Rispetto del

regolamento

Rispetto dei

compagni,

dei docenti e

del personale

Rispetto

dell’ambiente

scolastico

Frequenza Assenze

ingiustificate,

richiami, note

Provvedimenti

disciplinari

10 Esemplare Pieno e completo Pieno e

completo

Pieno e

completo

Assidua Nessuna/o Nessuno

9 Responsabile e corretto Pieno e completo Pieno e

completo

Pieno e

completo

Assidua Nessuna/o Nessuno

8 Responsabile e corretto Completo Completo Completo Regolare Nessuna/o Nessuno

7 Sostanzialmente

corretto

Sostanziale Sostanziale Sostanziale Regolare Qualche

richiamo verbale

o scritto

Nessuno

6 Non sempre corretto, a

volte esuberante

Appena accettabile Appena

accettabile

Appena

accettabile

Discontinua Richiami verbali

o scritti; qualche

assenza

ingiustificata;

note disciplinari

Nessuno

5 Poco corretto e/o

irresponsabile

Parziale Parziale Parziale Molto

discontinua

Ripetuti

richiami;

qualche assenza

ingiustificata;

note disciplinari

Quelli previsti

dal

regolamento

Ministeriale

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Profilo educativo, culturale e professionale dello studente alla fine del primo

ciclo di istruzione

Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a

scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella

comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità,

le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la

propria personalità in tutte le sue dimensioni.

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli

strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed

apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di

dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della

società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole

condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune

esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a

compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.

Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di

comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie

idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a

livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione

essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua

europea.

Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della

comunicazione.

Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di

analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi

quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale

gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di

avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni

complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.

Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di

senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della

comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere

informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di

controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.

Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo

capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed

impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.

Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita.

Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha

attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in

cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali,

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esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che

frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche,

volontariato, ecc.

Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e

chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi

espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare

se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Costituiscono i criteri per la valutazione delle competenze attese all’interno dei

vari ordini di scuola. Per la scuola dell’infanzia riguardano i campi di

esperienza, per la primaria e la secondaria di primo grado le discipline.

Scuola dell’infanzia

Campi di esperienza

1 - Il sé e l’altro

Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare,

confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini.

Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i

propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato.

Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia,

della comunità e le mette a confronto con altre.

Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia e

riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta.

Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò

che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei

propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme.

Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove

con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari,

modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri

e con le regole condivise.

Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i

servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città.

2 - Il corpo in movimento

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Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale

comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona

autonomia nella gestione della giornata a scuola.

Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di

sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana

alimentazione.

Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica

nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in

grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto.

Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei

giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione

espressiva.

Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e

in movimento.

3 – Immagini, suoni, colori

Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie

possibilità che il linguaggio del corpo consente.

Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la

pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche

espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie.

Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi,

di animazione …); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la

fruizione di opere d’arte.

Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione

musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.

Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze

sonoro-musicali.

Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione

informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.

4 - I discorsi e le parole

Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico,

comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati.

Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni

attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni

comunicative.

Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca

somiglianze e analogie tra i suoni e i significati.

Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre

spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole.

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Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e

sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.

Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di

comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e

i nuovi media.

5 - La conoscenza del mondo

Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne

identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per

registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata.

Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana.

Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere

in un futuro immediato e prossimo.

Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i

fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.

Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i

possibili usi.

Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con

quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre

quantità.

Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come

avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc; segue correttamente un percorso

sulla base di indicazioni verbali.

Scuola primaria e scuola secondaria di primo grado

ITALIANO

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola

primaria

L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe

o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando

messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla

situazione. Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media

cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo. Legge e comprende

testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le

informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.

Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni

utili per l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le

sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo

di terminologia specifica. Legge testi di vario genere facenti parte della

letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e

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formula su di essi giudizi personali. Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e

coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola

offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli. Capisce e

utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso;

capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio.

Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e

caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono

correlate alla varietà di situazioni comunicative. È consapevole che nella

comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti

(plurilinguismo). Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze

fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice,

alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola

secondaria di primo grado

L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative,

attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò

matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento

comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere

informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali

e sociali. Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio

nella realizzazione di giochi o prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella

formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.

Ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e "trasmessi" dai media,

riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia,

l’intenzione dell’emittente. Espone oralmente all’insegnante e ai compagni

argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici

(schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.).

Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti)

nelle attività di studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e

rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto

testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici. Legge

testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne

un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti. Scrive

correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo,

argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario. Produce

testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi

verbali con quelli iconici e sonori. Comprende e usa in modo appropriato le

parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso; di alta disponibilità).

Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso. Adatta

opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione

comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate.

Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il

loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo. Padroneggia e applica

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in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla

morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e

complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per

comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i

propri scritti.

LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola

primaria per la lingua inglese

L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.

Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto

e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.

Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni

e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine. Svolge i

compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante,

chiedendo eventualmente spiegazioni. Individua alcuni elementi culturali e

coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola

secondaria di primo grado per la lingua inglese

L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua

standard su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e

nel tempo libero. Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed

esperienze personali, espone argomenti di studio. Interagisce con uno o più

interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti. Legge semplici testi con

diverse strategie adeguate allo scopo. Legge testi informativi e ascolta

spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline. Scrive semplici

resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari.

Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e

li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di

rifiuto. Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la

lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora

fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti.

Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di

apprendere.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola

secondaria di primo grado per la seconda lingua comunitaria

L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.

Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di

informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Descrive

oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del

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proprio ambiente. Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo.

Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua

straniera dall’insegnante. Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico-

comunicativi e culturali propri delle lingue di studio. Confronta i risultati

conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare.

STORIA

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola

primaria

L’alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.

Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti

nel territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale. Usa

la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e

individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni. Individua le

relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. Organizza le informazioni e le

conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti.

Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche. Usa carte

geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici.

Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse

digitali. Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che

hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo

antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.

Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine

dell’impero romano d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con

la contemporaneità.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola

secondaria di primo grado

L’alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche

mediante l’uso di risorse digitali. Produce informazioni storiche con fonti di

vario genere – anche digitali – e le sa organizzare in testi. Comprende testi

storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio,

Espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche

acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni. Usa le

conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende

opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo

contemporaneo. Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della

storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione

dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con possibilità di

aperture e confronti con il mondo antico. Conosce aspetti e processi

fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea, anche

con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. Conosce aspetti e

processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla

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rivoluzione industriale, alla globalizzazione. Conosce aspetti e processi

essenziali della storia del suo ambiente.

Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere

in relazione con i fenomeni storici studiati.

GEOGRAFIA

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola

primaria

L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche,

utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali. Utilizza il linguaggio della

geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare

semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di

viaggio. Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti

(cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie).

Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti,

pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.) Individua i caratteri che

connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con

particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i

principali paesaggi europei e di altri continenti. Coglie nei paesaggi mondiali

della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio

naturale. Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale,

costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di

interdipendenza.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola

secondaria di primo grado

Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti

cardinali e alle coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a

grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi. Utilizza

opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da

telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi

geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali. Riconosce nei

paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli

elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche,

come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Osserva, legge e

analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli

effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.

MATEMATICA

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola

primaria

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L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri

naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice. Riconosce e

rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in

natura o che sono state create dall’uomo. Descrive, denomina e classifica figure

in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce

modelli concreti di vario tipo. Utilizza strumenti per il disegno geometrico

(riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro,

goniometro).Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce

rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava informazioni anche da dati

rappresentati in tabelle e grafici. Riconosce e quantifica, in casi semplici,

situazioni di incertezza. Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici

e matematici. Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto,

mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il

procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria.

Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e

confrontandosi con il punto di vista di altri. Riconosce e utilizza

rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni,

percentuali, scale di riduzione). Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla

matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come

gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare

nella realtà.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola

secondaria di primo grado

L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne

padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il

risultato di operazioni. Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio,

le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi. Analizza e

interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere

decisioni. Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le

informazioni e la loro coerenza. Spiega il procedimento seguito, anche in forma

scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati.

Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di

passare da un problema specifico a una classe di problemi. Produce

argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa

utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione). Sostiene le

proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e utilizzando

concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le

conseguenze logiche di una argomentazione corretta. Utilizza e interpreta il

linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni) e ne coglie il

rapporto col linguaggio naturale. Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana,

giochi) si orienta con valutazioni di probabilità. Ha rafforzato un atteggiamento

positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito

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come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare

nella realtà.

SCIENZE

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola

primaria

L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo

stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. Esplora i

fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei

compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula

domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici

esperimenti.

Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati

significativi, identifica relazioni spazio/temporali. Individua aspetti quantitativi

e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello

adeguato, elabora semplici modelli. Riconosce le principali caratteristiche e i

modi di vivere di organismi animali e vegetali. Ha consapevolezza della

struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati,

ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha

cura della sua salute. Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che

condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e

naturale. Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un

linguaggio appropriato. Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti,

ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola

secondaria di primo grado

L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più

comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai

problemi, utilizzando le conoscenze acquisite. Sviluppa semplici

schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il

caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni. Riconosce nel proprio

organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è

consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti. Ha una visione della

complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; riconosce

nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di

soddisfarli negli specifici contesti ambientali. È consapevole del ruolo della

comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché

dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente

responsabili. Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia

dell’uomo.

Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza

nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.

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MUSICA

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola

primaria

L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista

qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte. Esplora diverse possibilità

espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad

ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o

codificate. Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando

schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi

quelli della tecnologia informatica. Improvvisa liberamente e in modo creativo,

imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali, suoni e silenzi.

Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a

generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti.

Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli

nella pratica. Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola

secondaria di primo grado

L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali

attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali

appartenenti a generi e culture differenti. Usa diversi sistemi di notazione

funzionali alla lettura, all’analisi e alla produzione di brani musicali. È in grado

di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a

processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel

confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando

anche sistemi informatici. Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali

riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale

e ai diversi contesti storico-culturali. Integra con altri saperi e altre pratiche

artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici

e sistemi di codifica.

ARTE E IMMAGINE

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola

primaria

L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per

produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e

comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici

tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche

audiovisivi e multimediali). È in grado di osservare, esplorare, descrivere e

leggere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti, ecc) e messaggi

multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.) Individua i principali aspetti

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formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti

da culture diverse dalla propria. Conosce i principali beni artistico-culturali

presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro

salvaguardia.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola

secondaria di primo grado

L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e

progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio

visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con

l’integrazione di più media e codici espressivi. Padroneggia gli elementi

principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini

statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali. Legge

le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e

contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e

ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti

artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio. Riconosce gli elementi

principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio e

è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione. Analizza e descrive

beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio

appropriato.

EDUCAZIONE FISICA

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola

primaria

L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio

corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento

alle variabili spaziali e temporali contingenti. Utilizza il linguaggio corporeo e

motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la

drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche. Sperimenta

una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di

giocosport anche come orientamento alla futura pratica sportiva. Sperimenta, in

forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità

tecniche. Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia

nel movimento che nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza

nell’ambiente scolastico ed extrascolastico. Riconosce alcuni essenziali principi

relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un

corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono

dipendenza. Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il

valore delle regole e l’importanza di rispettarle.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola

secondaria di primo grado

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L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza

che nei limiti. Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il

movimento in situazione. Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del

linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre,

attivamente i valori sportivi (fair – play) come modalità di relazione quotidiana

e di rispetto delle regole. Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti

di promozione dello “star bene” in ordine a un sano stile di vita e alla

prevenzione. Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri. È capace di

integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene

comune.

TECNOLOGIA

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola

primaria

L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e

fenomeni di tipo artificiale.

È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di

energia, e del relativo impatto ambientale. Conosce e utilizza semplici oggetti e

strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e

la struttura e di spiegarne il funzionamento. Sa ricavare informazioni utili su

proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra

documentazione tecnica e commerciale. Si orienta tra i diversi mezzi di

comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse

situazioni. Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio

operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali.

Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della

tecnologia attuale.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola

secondaria di primo grado

L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi

tecnologici e le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e

gli altri elementi naturali. Conosce i principali processi di trasformazione di

risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia

coinvolte. È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di

una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e

rischi. Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in

grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla

struttura e ai materiali. Utilizza adeguate risorse materiali, informative e

organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche

di tipo digitale. Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni

sui beni o sui servizi disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni

rispetto a criteri di tipo diverso. Conosce le proprietà e le caratteristiche dei

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diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso efficace e

responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione. Sa

utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in

maniera metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando

e cooperando con i compagni. Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o

infografiche, relative alla struttura e al funzionamento di sistemi materiali o

immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi

multimediali e di programmazione.

RELIGIONE

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola

primaria

L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di

Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni

dell’ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano del Natale e della

Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività

nell’esperienza personale, familiare e sociale. Riconosce che la Bibbia è il libro

sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra cultura,

sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni;

identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare

nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria

esperienza. Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità

della proposta di salvezza del cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità

di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il

suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul valore

che essi hanno nella vita dei cristiani.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola

secondaria di primo grado

L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul

trascendente e porsi domande di senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione

religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive, sa interagire con persone

di religione differente, sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto

e dialogo. Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi

della storia della salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del

cristianesimo delle origini. Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia

della Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile passata e recente

elaborando criteri per avviarne una interpretazione consapevole. Riconosce i

linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua le

tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad

apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale. Coglie le

implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista

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di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la

complessità dell’esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per

relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che

lo circonda.

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Iniziative di potenziamento dell’Offerta formativa

Partendo da obiettivi, traguardi e priorità inseriti nel RAV, il nostro istituto

intende potenziare le competenze di lingua italiana e quelle relative all’area

matematico-scientifica, attraverso un progetto mirante al recupero degli alunni

che presentano carenze nella preparazione di base, da organizzarsi sia in orario

antimeridiano che pomeridiano, a piccoli gruppi, in modo da personalizzare i

percorsi di apprendimento. Tali attività riguarderanno anche gli alunni stranieri

e quelli con italiano come L2, per superare le difficoltà e le problematiche

relative alla loro integrazione.

Altri progetti (Lettura e Giornalino d’istituto) mireranno al potenziamento delle

abilità attraverso attività che impegneranno i ragazzi nella redazione,

impaginazione di articoli di giornale, o in letture guidate di testi narrativi,

recensioni di libri letti e concorsi che hanno come tematica i testi esaminati.

Inoltre è prevista l’introduzione della pratica strumentale anche nella scuola

primaria. Il progetto classe 2.0 potenzierà l’uso degli strumenti informatici, già

presenti nei laboratori, introducendoli all’interno delle aule e nell’ordinaria

prassi didattica.

Tutti i progetti sono finalizzati alla realizzazione delle priorità e dei traguardi

inseriti nel RAV, vale a dire il miglioramento dei risultati scolastici attraverso

la diminuzione di un punto percentuale degli studenti presenti nelle aree 1 e 2

dei livelli di apprendimento di Italiano e Matematica.

Le iniziative di potenziamento dell'offerta formativa e delle attività progettuali

sono state inoltre adottate per il raggiungimento degli obiettivi formativi

individuati come prioritari tra i seguenti:

a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con

particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue

dell’Unione Europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content

language integrated learning;

b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali,

nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di

produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il

coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali

settori;

d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica

attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il

rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di

responsabilità, nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della

consapevolezza dei diritti e dei doveri;

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e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al

rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del

patrimonio e delle attività culturali;

f) alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e

diffusione delle immagini;

g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti

ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione,

all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio

degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;

h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo

al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network

e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;

i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di

laboratorio;

l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di

discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento

dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni

educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche

con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del

territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di

indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal

Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il 18 dicembre 2014;

m) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al

territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e

con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le

imprese;

n) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di

studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con

potenziamento del tempo scolastico rispetto a quanto indicato dal regolamento

di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89;

p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento

degli alunni e degli studenti;

q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla

valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti;

r) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda

attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana,

da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con

l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali;

s) definizione di un sistema di orientamento.

Successo formativo

Il progetto, destinato a piccoli gruppi, offrirà agli alunni un percorso quasi

individualizzato. In tale contesto si ripropongono argomenti fondamentali per

consolidare le abilità di base e per strutturare un metodo di studio autonomo.

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Destinatari: gruppi di alunni della scuola primaria e della secondaria di primo

grado

Obiettivi:

Recupero e consolidamento abilità di base in Italiano, Matematica e lingue

straniere

Strutturazione di un metodo di studio

Attività:

Corsi di recupero di italiano, matematica e lingue straniere per gli alunni

che non hanno colmato il debito formativo dell’anno precedente

Corsi di recupero di italiano, matematica e lingue straniere per gli alunni

che presentano difficoltà nelle abilità di base, nell’acquisizione dei

contenuti, nello svolgimento dei compiti

Corsi-base di italiano e matematica per alunni stranieri

Classe 2.0

Destinatari: diverse classi della scuola primaria e secondaria di primo grado.

Obiettivi:

Integrare la didattica e lo studio fondato sull’insegnamento tradizionale

Realizzare percorsi didattici che sfruttino un ambiente di apprendimento

collaborativo e oggetti multimediali

Sperimentare semplici strumenti per la realizzazione di contenuti digitali

per la didattica;

Favorire la didattica collaborativa

Collaborare con altre scuole in cui sono già attive classi 2.0

Favorire la personalizzazione del percorso educativo degli studenti e

l’autonomia nello studio

Favorire la personalizzazione e la diversificazione dei percorsi educativi

rispettando gli stili di apprendimento di ogni singolo alunno

Favorire lo sviluppo delle capacità dello studente

Progetto lettura

Destinatari: tutti gli alunni dell’istituto, dalla scuola dell’infanzia alla

secondaria di primo grado.

Obiettivi

Motivare gli alunni al piacere della lettura

Promuovere l’attrazione nei confronti della pagina scritta

Fornire le competenze per realizzare un rapporto attivo-creativo-costruttivo

con il libro

Costruire un metodo di lettura per creare le competenze del lettore

Stimolare un approccio ludico e trasversale al libro come fonte di

arricchimento culturale e di crescita personale

Creare situazioni motivanti per sollecitare la curiosità e il piacere di

leggere, anche attraverso la gestione del prestito di libri tramite le

biblioteche.

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Creare un clima favorevole all’ascolto.

Potenziare tecniche e strategie di lettura attiva

Favorire il confronto di idee tra giovani lettori

Comprendere l’utilità della lettura per migliorare le abilità comunicativo-

espressive.

Promuovere la conoscenza del processo di ideazione di un libro.

Stimolare la scrittura creativa.

Sviluppare le strategie per l’ideazione e la produzione di testi con tecniche

diverse.

Attività:

Letture animate

Scrittura ed eventuale rappresentazione teatrale

Scrittura creativa

Elaborazione di testi al computer

Presentazioni multimediali

Realizzazione booktrailer (presentazione di libri con filmati o immagini in

sequenza)

Incontri con l’autore

Partecipazione ad eventuali concorsi riguardanti la lettura o la produzione

di testi

Visita e conoscenza di ambienti strutturati riguardanti la lettura

(biblioteche, librerie, fiere del libro)

Scambio di libri

Recensioni di libri

Giornalino-Blog “Laprimacampanella.it”

Destinatari: tutti gli alunni dell'Istituto

Obiettivi:

Sollecitare scambi di informazioni e di materiali tra le classi

Promuovere l’interazione, la collaborazione e il confronto, anche attraverso

il lavoro redazionale che vedrà l’attiva partecipazione degli alunni

Raccogliere e documentare le esperienze educativo-didattiche più

significative

Utilizzare linguaggi rispondenti alla funzione informativa

Documentare i percorsi delle attività interdisciplinari attraverso selezione

di fotografie, disegni e varie tipologie testuali

Favorire lo sviluppo della creatività utilizzando codici simbolici diversi

Trasmettere e comunicare al lettore l’impegno scolastico

Utilizzare le nuove tecnologie, impaginando e stampando la versione

cartacea del giornale

Attività:

Progettazione del giornale

Lavoro di redazione

Stesura e revisione articoli

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Stampa giornale

Gestione del blog

Certificazioni linguistiche

1) Cambridge

Destinatari: 1e, 2e e 3e scuola secondaria di primo grado.

Obiettivi: acquisire le competenze dei livelli A1 – A2 del Framework europeo.

2) DELF

Destinatari: Classi 1e, 2e e 3e scuola secondaria di primo grado.

Obiettivi: acquisire le competenze del livello A1 del Framework europeo.

Sport di classe

Destinatari: alunni appartenenti a tutte le classi della scuola primaria.

Obiettivi:

Promuovere l’educazione fisica e sportiva.

Diffondere lo spirito e i valori olimpici e dello sport.

Integrazione ed inclusione alunni con BES

Destinatari: alunni con DSA, disabilità, disagio psico-affettivo e svantaggio

socio-culturale

Obiettivi:

Implementare una rete di supporto per la gestione delle diverse

problematiche;

Favorire l’inclusione degli alunni con disabilità

Condividere informazioni e conoscenze sull’uso di metodi, strumenti

compensativi e buone prassi didattiche nei confronti di alunni con

disabilità;

Approfondire la conoscenza di sé, del proprio modo di avvicinarsi e

relazionarsi all’altro;

Avvicinare i bambini e i ragazzi alla disabilità attraverso l’esperienza

diretta o raccontata;

Offrire ai ragazzi gli spunti per poter interagire ed essere capaci di

relazionarsi con soggetti con disabilità, in modo inizialmente mediato e

poi spontaneo;

Favorire attività pratiche e creativo-manipolative con soggetti con

disabilità per favorire l’autonomia;

Dare l’opportunità ai ragazzi di scoprire le potenzialità offerte dalla

relazione con gli alunni con B.E.S;

Condividere con la famiglia la programmazione educativa individualizzata;

Sviluppare competenze compensative e sostitutive negli alunni con

disabilità;

Applicare strumenti e metodologie individualizzate;

Adattare l’intervento didattico mettendo in atto le strategie individualizzate

concordate nel PEI;

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Predisporre PDP e PEI con le indicazioni delle metodologie, strumenti,

verifiche, criteri di valutazione, obiettivi individualizzati o minimi per

ogni singola disciplina e area come richiesto dalla normativa vigente.

Ambiente, conoscenza e valorizzazione del territorio

Destinatari: tutti gli alunni dell’istituto

Obiettivi:

Conoscere ed interagire con l’ambiente circostante.

Osservare i fenomeni naturali.

Conoscere le dinamiche ambientali e degli ecosistemi.

Riflettere sulle modifiche che l’uomo apporta all’ambiente.

Comprendere l’effetto delle azioni dell’uomo sull’ambiente.

Promuovere atteggiamenti consapevoli e responsabili sul rispetto

dell’ambiente e delle risorse.

Sensibilizzare alunni e famiglie sulla raccolta differenziate e il riciclaggio

dei materiali.

Conoscere le problematiche ambientali del nostro territorio.

Attività:

Uscite didattiche

Lezioni in aula

Conversazioni

Realizzazione cartelloni e rappresentazioni iconiche

Lavori di gruppo

Relazioni

Letture di quotidiani e ricerche su internet

Ricognizioni fotografiche

Esperienze ed esperimenti di laboratorio

Visite guidate

Incontri con esperti

Forentumlab

Obiettivi:

Favorire la conoscenza e la comprensione della cultura locale

Acquisire la capacità di collocare nel tempo fenomeni di lunga durata

Sviluppare la capacità di stabilire relazioni, formulare ipotesi e

ricostruzioni

Motivare ad un utilizzo consapevole delle fonti storiche

Attività:

Laboratori

Visite attive

Dibattito

Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale

Destinatari: alunni delle classi IV-V della scuola primaria

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Obiettivi:

Sviluppare la vocalità

Svolgere attività propedeutiche alla pratica strumentale

Attività:

Teoria e musica d’insieme

Studio propedeutico dei diversi strumenti

Pratica musicale

Laboratorio corale (Un coro per crescere)

Destinatari: alunni delle classi terze, quarte, quinte della scuola primaria ed

alunni delle classi prime, seconde e terze della secondaria di primo grado.

Obiettivi:

Ampliamento della sfera affettiva ed emotiva

Sviluppo capacità espressive ed interpretative

Socializzazione ed integrazione

Apprendimento e sviluppo della vocalità

Impostazione della voce

Stimolo dell’azione di autoascolto

Maturazione di una cultura musicale

Educazione all’autonomia (intesa come valorizzazione e promozione della

capacità di apprendimento personalizzato)

Potenziamento capacità linguistiche

Miglioramento coordinazione gesto-suono

Sviluppo capacità di attenzione e concentrazione

Sviluppo e potenziamento capacità mnemoniche

Attività:

Memorizzazione di testi

Esecuzione vocale di brani musicali

Ascolto di brani musicali

Acquisizione delle prime forme di controllo vocale

Approccio alla polifonia

Condivisione di esperienze significative

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Organico di potenziamento dell’offerta formativa

Come previsto dalla L. 107/2015, alla scuola sono stati assegnati n. 6 docenti

per il potenziamento dell’offerta formativa, che vengono impiegati nel modo

seguente:

n. 1 Docente di Musica:

Attività svolte: musica d’insieme e potenziamento di Musica nella scuola

secondaria di primo grado.

Propedeutica musicale nelle classi 4e e 5e della scuola primaria.

n. 1 Docente di lingua francese

Attività svolte: preparazione alunni per la certificazione DELF, potenziamento

e consolidamento della lingua francese nella scuola secondaria di primo grado.

n. 4 Docenti di scuola primaria

Attività svolte: consolidamento e potenziamento delle abilità di base in Italiano

e Matematica. Supporto per gli alunni con B.E.S. (bisogni educativi speciali).

Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale

Il Piano Nazionale prevede un’azione culturale che riguarda tutte le componenti

della scuola. Oltre all’inserimento di nuove tecnologie, il piano riguarderà

anche il modo di insegnare, la didattica e le metodologie utilizzate.

Lavagne interattive multimediali

L’Istituto comprensivo 2 ha in dotazione undici LIM: cinque utilizzate dalla

scuola secondaria di primo grado e sei dalla scuola primaria. Tutti gli ambienti

in tutti i plessi hanno la connessione senza fili ad internet.

Registro elettronico

È in uso da alcuni anni il registro elettronico, che ha semplificato le operazioni

di inserimento dei dati ed offre la possibilità ai genitori di visualizzare gli

argomenti svolti in classe, i compiti assegnati e le assenze degli alunni, oltre ai

voti quadrimestrali e finali. Ogni aula ha il suo computer, aggiornato

quotidianamente dai docenti.

Sito web

La scuola utilizza il sito web istituzionale per le comunicazioni con docenti e

famiglie, per la pubblicazione di atti e documenti.

Laboratori

È stato recentemente rinnovato il laboratorio di informatica della scuola

secondaria di primo grado.

Animatore digitale e team di animazione

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È stato individuato l’animatore digitale nella figura del prof. Gaetano Vitale. Il

team di animazioni è composto dal prof. Vincenzo Cascia e dagli insegnanti

Renata Di Già e Antonio Di Palma.

Formazione ed aggiornamento

Quattro docenti, due per la primaria e due per la secondaria di primo grado,

hanno frequentato durante l’anno precedente un corso di formazione di quaranta

ore in presenza ed otto on line per promuovere l’uso delle nuove tecnologie e

metodologie basate sull’uso di strumenti digitali. Inoltre i componenti del team

di animazione hanno frequentato corsi di formazione durante l’anno scolastico

2015/2016 e frequenteranno i corsi di formazione previsti per l’anno scolastico

2016/2017.

Classi 2.0

La nostra scuola è entrata a far parte del Distretto 2.0 della Regione Basilicata e

attualmente dispone di 3 Classi 2.0, una all’interno della scuola primaria e due

nella scuola secondaria di primo grado. Si tratta di ambienti di apprendimento

innovativi all’interno dei quali ragazzi e docenti usano, fra l’altro, tablet e LIM

nella pratica didattica ordinaria. È stata predisposta, tramite finanziamenti

erogati nell’ambito dei PON 2014/2020, un’aula multimediale nel plesso di Via

Lombardia della scuola primaria. All’interno dell’ambiente è previsto l’uso dei

seguenti strumenti: touch panel con supporto di un PC per lezioni frontali e

didattica collaborativa; arredi didattici collaborativi; LIM con videoproiettore e

computer; notebook in dotazione agli allievi per l’attività didattica.

Giornalino-blog

La scuola dispone di un blog (www.laprimacampanella.it) su cui sono

pubblicati molti materiali didattici prodotti dagli alunni: video, racconti, poesie,

testi vari, documentazione di esperienze didattiche.

Progettualità

La scuola sta realizzando il potenziamento e l’ampliamento della rete Lan,

sempre nell’ambito dei PON 2014/2020.

L’istituto organizzerà corsi di formazione relativi al piano digitale ed alla sua

attuazione, utilizzando risorse interne e ricorrendo, se necessario, ad esperi

esterni.

Si prevede l’acquisto di nuove LIM, nuovi computer, nuovi tablet e nuove

stampanti per estendere la digitalizzazione al maggior numero di classi

possibile, utilizzando le risorse che saranno assegnate al fondo d’istituto o

attraverso l’utilizzo di fondi comunitari e ministeriali a cui l’istituto potrà avere

accesso, o comunque qualsiasi tipologia di finanziamento della quale si potrà

disporre.

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Piano di formazione per insegnanti, alunni e personale ATA

Il piano di formazione, tenendo conto delle direttive nazionali, partirà dai

bisogni dei docenti e dalle esigenze dell’istituto previste dal presente piano.

Sarà elaborato in coerenza con:

1.le risultanze del RAV

2.i traguardi, gli obiettivi e le priorità previsti dal piano di miglioramento.

La formazione dei docenti sarà basata su incontri in presenza, attività

laboratoriali, lavoro in rete, riflessione e documentazione. Prevede l’adesione a

reti di scuole e sarà aperta a collaborazioni con strutture universitarie,

fondazioni, istituti di ricerca ed enti accreditati.

Le fonti di finanziamento saranno quelle previste dalla legge 107/2015, le

risorse PON-FSE, i finanziamenti MIUR, nonché qualsiasi altro canale a cui la

scuola potrà accedere.

Sono previste le seguenti iniziative:

Formazione per i docenti

1. Corsi differenziati di lingua inglese (livelli A1-A2-B1)

2. Competenze digitali

3. Metodologie didattiche, in particolare tecniche innovative per favorire i

processi dei comprensione-lettura-scrittura-argomentazione

4. Lavoro in team

5. Stili di apprendimento e tecniche di insegnamento

6. Valutazione e miglioramento

7. Integrazione alunni con BES

8. Sicurezza sul lavoro e tecniche di primo soccorso

Formazione per gli alunni

1.Conoscenza delle procedure di primo soccorso

2.Diffusione della cultura della sicurezza

3.Iniziative per l’orientamento

Formazione per il personale ATA

1.Informatizzazione dei processi

2.Dematerializzazione documenti

3.Sicurezza sul lavoro

La redazione definitiva del piano di formazione, con integrazioni e modifiche a

quanto stabilito nel presente documento, sarà possibile nel momento in cui le

azioni di supporto e di attuazione del Piano Nazionale di Formazione saranno

rese note.

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Fabbisogno posti comuni e di sostegno

Scuola infanzia e primaria

Annualità Fabbisogno per il triennio

Posto

comune

Posto di sostegno Sezioni e classi previste

Scuola

dell’infanzia

a.s. 2016-17: n.

14 2 7 sezioni

a.s. 2017-18: n.

14 2 7 sezioni

a.s. 2018-19: n. 14 2 7 sezioni

Scuola

primaria

a.s. 2016-17: n.

22 7 15 classi tempo ordinario

2 classi tempo pieno

a.s. 2017-18: n.

22 7 15 classi tempo ordinario

2 classi tempo pieno

a.s. 2018-19: n. 22

7 15 classi tempo ordinario

2 classi tempo pieno

Scuola secondaria di primo grado

Classe di

concorso

a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 Classi previste

A043

Lettere

8 + 6 ore 8 + 6 ore 8 + 6 ore 12 classi: 6 tempo ordinario e 6

tempo prolungato

A059

Matematica

5 5 5 12 classi: 6 tempo ordinario e 6

tempo prolungato

A245

Francese

1 + 6 ore 1 + 6 ore 1 + 6 ore 12 classi: 6 tempo ordinario e 6

tempo prolungato

A345

Inglese

2 2 2 12 classi: 6 tempo ordinario e 6

tempo prolungato

A028

Arte

1 + 6 ore 1 + 6 ore 1 + 6 ore 12 classi: 6 tempo ordinario e 6

tempo prolungato

A033

Tecnologia

1+ 6 ore 1+ 6 ore 1+ 6 ore 12 classi: 6 tempo ordinario e 6

tempo prolungato

A032

Musica

1+ 6 ore 1+ 6 ore 1+ 6 ore 12 classi: 6 tempo ordinario e 6

tempo prolungato

A030

Educazione

fisica

1+ 6 ore 1+ 6 ore 1+ 6 ore 12 classi: 6 tempo ordinario e 6

tempo prolungato

AD00

Sostegno

minorati

3 3 3 5 alunni

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psico-fisici

AS77

Pianoforte

1 1 1 12 classi: 6 tempo ordinario e 6

tempo prolungato

AK77

Saxofono

1 1 1 12 classi: 6 tempo ordinario e 6

tempo prolungato

AL77

Tromba

1 1 1 12 classi: 6 tempo ordinario e 6

tempo prolungato

AM77

Violino

1 1 1 12 classi: 6 tempo ordinario e 6

tempo prolungato

Fabbisogno organico potenziato Tipologia n. docenti Motivazione

Classe di concorso A043

Italiano, storia e geografia

1 Recupero e consolidamento abilità di base della lingua

italiana da svolgersi a classi aperte, per gruppi di lavoro

o con compresenze, inserimento alunni stranieri, attività

progetto lettura e giornalino d’istituto.

Classe di concorso A059/A033

Matematica e scienze o

tecnologia

1 Recupero e consolidamento competenze ambito

scientifico-matematiche, supporto alle attività previste

dalla progettualità d’istituto (progetto ambiente,

conoscenza e valorizzazione del territorio, attività di

laboratorio scientifico).

Classe di concorso A345

Lingua inglese o specialista L2

scuola primaria

1 Recupero e consolidamento competenze linguistiche,

progetti legati al potenziamento della lingua inglese,

supporto alle attività previste per le certificazioni

linguistiche, attività didattiche con metodologia CLIL.

Docente di strumento musicale 1 Potenziamento competenze alunni scuola secondaria di

primo grado e attività musicali rivolte agli alunni della

scuola primaria.

Docente posto comune primaria 2 Recupero e consolidamento competenze lingua italiana.

Docente posto comune primaria 2 Recupero e consolidamento competenze scientifico-

matematiche.

Fabbisogno di posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel

rispetto dei limiti e dei parametri come riportati nel comma 14 art. 1

legge 107/2015. Tipologia n.

Assistente amministrativo

5

Collaboratore scolastico

16

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Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali

Infrastruttura/

attrezzatura

Motivazione, in riferimento alle

priorità strategiche e alla

progettazione.

Fonti di finanziamento

Attrezzature e materiali

per il laboratorio

scientifico

Attività legate alla didattica

ordinaria e attività previste dal

progetto Ambiente e territorio

Fondo d’istituto, fondi ministeriali o

europei, stanziamenti enti locali

Lavagne interattive

multimediali

Attività classi 2.0 e didattica

innovativa

Fondo d’istituto, fondi ministeriali o

europei, stanziamenti enti locali

Tablet e/o notebook,

software specifico

Attività classi 2.0 e didattica

innovativa

Fondo d’istituto, fondi ministeriali o

europei, stanziamenti enti locali

Stampanti laser e

fotocopiatrici

Stampa giornalino d’istituto, stampa

documenti prodotti per le azioni

previste dal Piano di miglioramento,

copie prove di verifica.

Fondo d’istituto, fondi ministeriali o

europei, stanziamenti enti locali

Testi narrativi e saggi

anche in lingua inglese

Incremento patrimonio librario delle

biblioteche

Fondo d’istituto, fondi ministeriali o

europei, stanziamenti enti locali

Attrezzature sportive Svolgimento attività sportive orario

curricolare ed extracurricolare

Fondo d’istituto, fondi ministeriali o

europei, stanziamenti enti locali

Attrezzature e materiali

per il laboratorio

artistico

Svolgimento attività curricolari ed

extracurricolari

Fondo d’istituto, fondi ministeriali o

europei, stanziamenti enti locali

Strumenti e attrezzature

musicali

Attività legate all’educazione

musicale ed alla pratica strumentale

Fondo d’istituto, fondi ministeriali o

europei, stanziamenti enti locali

Organi gestionali 2016/2017

Staff di direzione

Dirigente Scolastico

Dott.ssa Anna dell’Aquila

Collaboratori del Dirigente Scolastico Prof. Gaetano Vitale (Vicario)

Ins. Antonella Garofalo

Responsabili di plesso Ins. Renata Pistillo (Plesso Sant'Anna scuola primaria)

Ins. Benedetta Di Stasi (Scuola dell'Infanzia)

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Direttore dei servizi generali ed amministrativi (D.S.G.A.) Dott.ssa Vittoria Pettorruso

Funzioni strumentali

Nominativo Incarico

Prof. Vincenzo Cascia Responsabile Piano dell'offerta formativa

Prof.ssa Tiziana Germano

Ins. Maria Rosa Talucci Viaggi d’istruzione

Prof.ssa Maria Pia Venafro Continuità, orientamento e alunni con BES

Commissioni 2016/2017

1) Piano triennale dell’offerta formativa

1.Vincenzo Cascia (funzione strumentale)

2.Maria Carretta

3.Benedetta Di Stasi

4.Gaetano Vitale

2) Lettura-giornalino

1.Vincenzo Cascia

2.Maria Lucia Gentile

3.Francesca Rigante

4.Maria Rosa Talucci

5.Maria Pia Venafro

6.Gaetano Vitale

3) Continuità e orientamento, alunni con BES

1.Maria Pia Venafro (funzione strumentale)

2.Michela Iacoviello

3.Maria Pennacchio

4) Nucleo di autovalutazione

1.Annalisa Andrisani

2.Vincenzo Cascia

3.Antonella Garofalo

4.Gaetano Vitale

5.Francesca Rigante

6.Maria Garofalo

7.Anna Maria Tarallo

8.Maria Pia Venafro

9.Michela Iacoviello

5) PON-bandi

1.Maria Garofalo

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2.Francesca Rigante

3.Gaetano Vitale

6) Formazione orario

- Scuola secondaria di primo grado

1.Emanuela Carretta

2.Vincenzo Cascia

3.Angela Miranda

4.Donatella Petrarulo

5.Gaetano Vitale

- Scuola primaria

1.Renata Pistillo

2.Anna Maria Tarallo

3.Antonella Garofalo

7) Revisione regolamento d’Istituto

1.Vincenzo Cascia

2.Nicola Tannoia

3.Fabrizio D’Andrea

4.Maria Pia Fasanella

8) Comitato di valutazione

1.Anna dell’Aquila (dirigente)

2.Lucia Scuteri (componente nominato dall’USR)

Docenti:

1.Emanuela Carretta

2.Tiziana Germano

3.Annamaria Tarallo

Genitori:

1.Giuseppe Maria Bagnuoli

2.Fabrizio D’Andrea

Consiglio d’istituto 2015/2018

DIRIGENTE SCOLASTICO

Anna dell’Aquila

PRESIDENTE

Sabino Michele Parente

VICEPRESIDENTE

Luciana Caporale

COMPONENTE GENITORI Savino Pettorruso

Giuseppe Maria Bagnuoli

Maria Di Battista

Nicola Tannoia

Fabrizio D’Andrea

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Maria Pia Fasanella

Sabino Michele Parente

Luciana Caporale

COMPONENTE PERSONALE DOCENTE Vitale Gaetano

Raffaella Petruzzelli Petrarulo

Michela Iacoviello

Vincenzo Cascia

Donatella Petrarulo

Tiziana Germano

Maria Carretta

Giulia Lancellotti

COMPONENTE PERSONALE NON DOCENTE Maura Palazzo

Antonietta Finiguerra GIUNTA ESECUTIVA

Anna dell’Aquila (Dirigente Scolastico)

Vittoria Pettorruso (D.S.G.A.)

Maria Donata Petrarulo (docente)

Antonietta Finiguerra (ATA)

Giuseppe Maria Bagnuoli (genitore)

Maria Pia Fasanella (genitore)

P.A.I. Piano Annuale per l’inclusione (estratto)

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo

Il GLI, presieduto dal Dirigente Scolastico, deve essere costituito da una

rappresentanza di docenti appartenenti al gruppo H, dal referente per le lingue

straniere, da una rappresentanza delle figure strumentali e da una

rappresentanza dei docenti coordinatori.

Il GLI dovrebbe svolgere le seguenti attività:

provvedere alla raccolta, lettura e organizzazione della documentazione

relativa ai percorsi di alunni con bisogni educativi speciali;

accogliere e predisporre la documentazione necessaria per la richiesta

dell’organico di sostegno;

promuovere progetti finalizzati alla rilevazione dei disturbi specifici

dell’apprendimento e all’attivazione di percorsi didattici personalizzati,

con l’individuazione delle misure dispensative e degli strumenti

compensativi previsti dalla normativa;

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promuovere progetti volti alla formazione dei docenti;

compartecipare ai progetti di prevenzione e riduzione del disagio in rete

con altri enti;

fornire consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di

gestione delle classi;

elaborare un “Piano Annuale per l’inclusione”.

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento

degli insegnanti

È necessario un percorso formativo specifico per tutto il personale docente e

non docente relativo alla tematica dell’inclusione scolastica, che abbia un taglio

operativo-pratico e non prettamente teorico e calato nel contesto specifico di

ciascuna classe.

In particolare si potrebbe affrontare la tematica riguardante il disagio

comportamentale o relazionale.

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive

Gli insegnanti dei vari Consigli di Classe e Interclasse, dopo un primo periodo

di osservazione, previo consenso della famiglia, predispongono un Piano

Didattico Personalizzato, nel quale ogni docente illustra come intende

raggiungere gli obiettivi, anche utilizzando metodologie, spazi, tempi diversi da

quelli del resto della classe.

È indispensabile che la programmazione delle attività sia realizzata da tutti i

docenti curricolari, i quali, insieme all’insegnante per le attività di sostegno,

definiscono gli obiettivi di apprendimento sia per gli alunni con disabilità, sia

per gli alunni BES, in correlazione con quelli previsti per l’intera classe.

La progettualità didattica orientata all’inclusione comporta l’adozione di

strategie e metodologie favorenti, quali l’apprendimento cooperativo, il lavoro

di gruppo e/o a coppie, il tutoring, l’apprendimento per scoperta, la

suddivisione del tempo, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili

informatici, di software e sussidi specifici.

Da menzionare la possibilità che i docenti predispongano i documenti per lo

studio o per i compiti a casa in formato elettronico, affinché essi possano

risultare facilmente accessibili agli alunni che utilizzano ausili e computer per

svolgere le proprie attività di apprendimento. A questo riguardo risulta utile una

diffusa conoscenza delle nuove tecnologie per l'integrazione scolastica, tenuto

conto anche della forma mista dei libri di testo adottati.

La valutazione terrà conto dei parametri esplicitati nel presente piano

dell’offerta formativa e nei singoli PEI, adattati alle situazioni di ogni alunno.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

Tutto l’organico di sostegno della nostra scuola diventa parte integrante e

fondamentale del progetto di inclusione. All’inizio dell’anno scolastico, dopo

un breve periodo di osservazione, stabilisce in accordo con il Dirigente

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Scolastico un orario didattico temporaneo. A tal fine si individuano insieme al

C. d. C. o di Interclasse le discipline in cui intervenire. Il docente di sostegno

svolgerà un’azione di mediazione tra tutte le componenti coinvolte nel processo

di integrazione degli alunni con bisogni educativi speciali, le famiglie, gli

insegnanti curricolari, le figure specialistiche delle strutture pubbliche. Redige

poi in accordo con il C. d. C. o di Interclasse con i referenti del servizio

sanitario nazionale e le famiglie il PEI. Partecipa alle riunioni del GLH

d’istituto e a quelle del GLI, tiene un registro per le attività di sostegno e

relaziona alla fine dell’anno sul suo operato.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola,

in rapporto ai diversi servizi esistenti

Si propone per il prossimo anno scolastico che i rapporti di collaborazione

stipulati con enti territoriali di sostegno vengano mantenuti. Al Comune si farà

riferimento per il Piano di diritto allo studio per l’acquisizione di

strumentazioni e materiali per il sostegno, oltre che per l’assegnazione degli

AEC (Assistenti Educativi Culturali); all’ASP per l’equipe psico-medico-

pedagogica; all’AIAS per i terapisti in riferimento al disagio specifico degli

alunni.

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare

alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

L’attenzione agli studenti è favorita non solo dalla capacità di tutti i docenti di

osservare e cogliere i segnali di disagio, ma anche dalla consapevolezza delle

famiglie di trovare nella scuola un alleato competente per affrontare un

percorso positivo per i loro figli che si avvale dell'utilizzo di mirati strumenti

diagnostici.

Un approccio integrato scuola - famiglia - servizi sanitari consente di assumere

un’ottica culturale di lettura dei bisogni nella quale i fattori ambientali

assumono una correlazione con lo stato di salute dell’individuo.

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi

formativi inclusivi;

All’interno delle varie classi con alunni con bisogni educativi speciali si

adotteranno strategie e metodologie favorenti l’inclusione e il lavoro di gruppo,

come il tutoring e le attività di tipo laboratoriale. Per programmare interventi

didattici più appropriati si adotterà dove possibile una programmazione per aree

disciplinari.

Coerentemente con quanto evidenziato nel presente piano dell’offerta

formativa, nella programmazione educativa individualizzata si promuoveranno

itinerari che sollecitino l’autonomia personale e sociale, limitando per quanto

possibile, la dipendenza dell’alunno dal docente di sostegno. Nel caso di

adozione di programmazione differenziata si svilupperanno tutti i raccordi

possibili con la programmazione della classe in modo da favorire l’inclusione

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dell’alunno. Le attività di sostegno si svolgeranno prevalentemente in classe,

solo in rari casi si potranno prevedere attività in rapporto uno a uno.

Valorizzazione delle risorse esistenti

Le risorse umane esistenti e gravitanti intorno alla scuola dovrebbero vanno

utilizzate nel miglior modo possibile. Tra le risorse esistenti assumono

particolare rilevanza il Dirigente Scolastico il coordinatore delle attività di

sostegno, le figure strumentali che esplicano il proprio ruolo intorno alla figura

degli studenti, i docenti per le attività di sostegno, i coordinatori di classe e il

personale ATA.

Tali figure vanno formate ulteriormente ed incentivate a svolgere il loro lavoro,

soprattutto in orari scolastici che permettano a tutti una serrata partecipazione.

Per quanto attiene alle risorse strumentali delle quali la scuola si è già dotata

negli anni passati si continuerà a farne uso appropriato: si fa riferimento alle

attrezzature e agli ausili informatici specifici per gli alunni con bisogni

educativi speciali, quali le lavagne interattive multimediali, i programmi per

l’apprendimento facilitato, gli e-books.

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la

realizzazione dei progetti di inclusione

Per la realizzazione di progetti di inclusione la scuola si attiverà per reperire

eventuali risorse provenienti da:

finanziamenti regionali e finanziamenti provinciali relativi all’inclusione;

fondi specifici per progetti d’inclusione messi a disposizione dall’USR;

fondi comunitari;

risorse provenienti dalle associazioni di volontariato presenti sul territorio.

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel

sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo

inserimento lavorativo.

Notevole importanza nella nostra scuola viene data all'accoglienza degli alunni,

parte integrante del processo di continuità tra i vari ordini scolastici.

Per i futuri nostri alunni saranno realizzati progetti di continuità ed

orientamento delle classi ponte al fine di agevolare il passaggio tra i diversi

ordini di scuola.

Sarebbe auspicabile che il referente per le attività di sostegno e la funzione

strumentale per il supporto agli alunni incontrino i docenti della scuola di

provenienza degli alunni appena iscritti e i loro genitori per formulare progetti

per l’inclusione. Il referente verifica la documentazione pervenuta e attiva

risposte di tipo organizzativo per accogliere l’alunno stesso (richiesta di AEC,

assistenza di base, trasporto, strumenti e ausili informatici e tutto ciò che risulti

necessario).

Valutate quindi le disabilità dei singoli alunni e i bisogni educativi speciali il

Dirigente provvede al loro inserimento nella classe più adatta e all'assegnazione

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dell'insegnante di sostegno. Il referente BES svolgerà l’azione di coordinare i

colleghi del Consiglio di Classe nella programmazione, nell'organizzazione e

nella valutazione delle attività descritte secondo i termini di legge all'interno del

Piano Didattico Personalizzato (P. D. P.) e del Piano Educativo Individualizzato

(P. E. I.).

Patto di corresponsabilità educativa scuola primaria

e scuola secondaria di I grado (Art. 3 D.P.R. 21 novembre 2007, n. 235)

VISTO Il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla

cittadinanza democratica e legalità”

VISTO Il D.P.R. n. 249 del 24 giugno1998 e D.P.R. n. 235 del 21 novembre

2007 “Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della

scuola Secondaria”

VISTO Il D.M. n. 16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in

materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante

l’attività didattica, irrogazioni di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di

corresponsabilità dei genitori e dei docenti”

VISTO L’art. 30 della Costituzione (è dovere e diritto dei genitori mantenere,

istruire ed educare i figli)

VISTA La legge di Riforma del Diritto di Famiglia del 19 maggio 1975 n. 151

CONSIDERATO CHE la formazione e l’educazione sono processi complessi

e continui che richiedono la cooperazione dell’alunno, della scuola, della

famiglia e dell’intera comunità scolastica;

TENUTO CONTO che la scuola è una comunità organizzata dotata di risorse

umane, materiali e immateriali, tempi, organismi ecc. che necessitano di

interventi complessi di gestione, ottimizzazione, conservazione, partecipazione

e rispetto dei regolamenti;

VISTO CHE l’obiettivo del patto educativo è quello di impegnare la famiglia a

condividere con la Scuola i nuclei fondanti dell’azione educativa.

Si stipula con la famiglia dell’alunno il seguente patto di corresponsabilità

educativa

Con riferimento all’offerta formativa

La scuola si impegna a:

Garantire un piano formativo basato su progetti ed iniziative volte a

promuovere il benessere e il successo dello studente, la sua valorizzazione

come persona, la sua realizzazione umana e culturale.

La famiglia si impegna a:

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Prendere visione del piano formativo, condividerlo, discuterlo con i propri figli,

assumendosi la responsabilità di quanto espresso e sottoscritto.

Conoscere e rispettare i criteri di valutazione adottati dalla scuola.

Lo studente si impegna a:

Condividere con gli insegnanti e la famiglia la lettura del piano formativo,

dialogando con loro ogni singolo aspetto di responsabilità.

Con riferimento alla relazionalità

La scuola si impegna a:

Creare un clima sereno in cui stimolare il dialogo e la discussione, favorendo la

conoscenza ed il rapporto reciproco tra studenti, l’integrazione, l’accoglienza, il

rispetto di sé e dell’altro.

Promuovere il talento e l’eccellenza, comportamenti ispirati alla partecipazione

solidale, alla gratuità, al senso di cittadinanza.

La famiglia si impegna a:

Condividere con gli insegnanti linee educative comuni, consentendo alla scuola

di dare continuità alla propria azione educativa.

Lo studente si impegna a:

Mantenere costantemente un comportamento positivo e corretto, rispettando

l’ambiente scolastico inteso come insieme di persone, oggetti e situazioni.

Con riferimento alla partecipazione

La scuola si impegna a:

Ascoltare e coinvolgere gli studenti e le famiglie, richiamandoli ad

un’assunzione di responsabilità rispetto a quanto espresso nel patto formativo.

La famiglia si impegna a:

Valorizzare l’istituzione scolastica, instaurando un positivo clima di dialogo,

nel rispetto delle scelte educative e didattiche condivise, oltre ad un

atteggiamento di reciproca collaborazione con i docenti. Collaborare

attivamente per mezzo degli strumenti messi a disposizione dalla scuola,

informandosi costantemente del percorso didattico-educativo dei propri figli.

Lo studente si impegna a:

Frequentare regolarmente i corsi, impegnandosi in modo responsabile

nell’esecuzione di compiti. Favorire in modo positivo lo svolgimento

dell’attività didattica e formativa, garantendo costantemente la propria

attenzione e partecipazione alla vita della classe.

Con riferimento agli interventi educativi

La scuola si impegna a:

Comunicare costantemente con le famiglie, informandole sull’andamento

didattico-disciplinare degli studenti. Fare rispettare le norme di comportamento

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e i regolamenti, applicando quanto previsto dal regolamento disciplinare

adottato dalla scuola.

La famiglia si impegna a:

Prendere visione di tutte le comunicazioni provenienti dalla scuola, discutendo

con i figli di eventuali decisioni e provvedimenti disciplinari, stimolando una

riflessione sugli episodi di conflitto e di criticità.

Conoscere e condividere il regolamento di disciplina.

Lo studente si impegna a:

Riferire in famiglia le comunicazioni provenienti dalla scuola e dagli

insegnanti. Favorire il rapporto e il rispetto tra i compagni sviluppando

situazioni di integrazione e solidarietà.

Disciplina

Il genitore/affidatario, nel sottoscrivere il presente patto è consapevole che:

a) le infrazioni disciplinari da parte dell’alunno/studente possono dar luogo a

sanzioni disciplinari;

b) nell’eventualità di danneggiamenti o lesioni a persone la sanzione è ispirata

al principio della riparazione del danno (art. 4, comma 5 del DPR 249/1998,

come modificato dal DPR 235/2007);

c) il regolamento di disciplina riporta le modalità d’irrogazione delle sanzioni

disciplinari e d’impugnazione

Procedura obbligatoria di composizione - avvisi e reclami

In caso di parziale o totale inosservanza dei diritti-doveri previsti o implicati nel

presente patto si attua la procedura di composizione obbligatoria che

comprende:

a) segnalazione di inadempienza, tramite “avviso”, se prodotta dalla scuola,

“reclamo” se prodotta dallo studente o dal genitore/affidatario;

b) accertamento: una volta prodotto l’avviso, ovvero il reclamo, ove la

fattispecie segnalata non risulti di immediata evidenza, il ricevente è obbligato a

comprovare le circostanze segnalate.

Patto di corresponsabilità educativa scuola dell’infanzia (Art. 3 D.P.R. 21 novembre 2007, n. 235)

VISTO il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla

cittadinanza democratica e legalità”;

VISTI il D.P.R. n. 249 del 24 giugno1998;

VISTO l’art. 30 della Costituzione (E’ dovere e diritto dei genitori mantenere,

istruire ed educare i figli)

VISTA la legge di Riforma del Diritto di Famiglia del 19 maggio 1975 n. 151

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CONSIDERATO CHE la formazione e l’educazione sono processi complessi

e continui che richiedono la cooperazione della scuola, della famiglia e

dell’intera comunità scolastica;

TENUTO CONTO del fatto che la scuola è una comunità organizzata dotata di

risorse umane, materiali e immateriali, tempi, organismi ecc. che necessitano di

interventi complessi di gestione, ottimizzazione, conservazione, partecipazione

e rispetto dei regolamenti;

VISTO CHE l’obiettivo del patto educativo è quello di impegnare la famiglia a

condividere con la Scuola i nuclei fondanti dell’azione educativa.

Si stipula con la famiglia dell’alunno il seguente patto di corresponsabilità

educativa

Con riferimento all’offerta formativa

La scuola si impegna a:

Garantire un piano formativo basato su progetti ed iniziative volte a

promuovere il benessere del bambino e la sua valorizzazione come

persona.

La famiglia si impegna a:

Prendere visione del piano formativo, assumendosi la responsabilità di

quanto espresso e sottoscritto.

Con riferimento alla relazionalità

La scuola si impegna a:

Creare un clima sereno nell’ambiente scolastico, favorendo la conoscenza

ed il rapporto reciproco tra i bambini, l’integrazione, l’accoglienza, il

rispetto di sé e dell’altro;

Promuovere i comportamenti ispirati alla partecipazione solidale ed alla

gratuità.

La famiglia si impegna a:

Condividere con gli insegnanti linee educative comuni, consentendo alla

scuola di dare continuità alla propria azione formativa.

Con riferimento alla partecipazione

La scuola si impegna a:

Ascoltare e coinvolgere le famiglie, richiamandole ad un’assunzione di

responsabilità rispetto a quanto espresso nel patto formativo.

La famiglia si impegna a:

Valorizzare l’istituzione scolastica, instaurando un positivo clima di

dialogo, nel rispetto delle scelte educative e didattiche condivise;

Assumere un atteggiamento di reciproca collaborazione con i docenti;

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Collaborare attivamente per mezzo degli strumenti messi a disposizione

dalla scuola, informandosi costantemente del percorso didattico-

educativo dei propri figli.

Con riferimento agli interventi educativi

La scuola si impegna a:

Comunicare costantemente con le famiglie, informandole sul percorso

formativo dei bambini;

Far rispettare le norme di comportamento stabilite.

La famiglia si impegna a:

Prendere visione di tutte le comunicazioni provenienti dalla scuola.

L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque

condizionata alla concreta destinazione a questa istituzione scolastica da parte

delle autorità competenti delle risorse umane e strumentali con esso individuate

e richieste.

Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto

Comprensivo 2 di Lavello, è stato elaborato ai sensi di quanto previsto dalla

legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di

istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative

vigenti”.

È stato predisposto dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le

attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal

dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo.

Ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del

26/10/2016. È stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del

26/10/2016.

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Sommario

Premessa 2

Mission e vision della scuola 3

Priorità, traguardi ed obiettivi 4

Analisi della realtà territoriale 5

Rapporti con il territorio e con gli Enti territoriali 5

Strutture ed alunni 6

Modalità organizzative 7

Il curricolo 7

- Scuola dell’infanzia 8

- Scuola primaria 9

- Scuola secondaria di primo grado 9

Indirizzo musicale 10

Metodologie 10

Programmazione 11

Criteri per la formazione delle classi e assegnazione docenti 11

Orientamento 12

Tempo scuola 12

- Scuola dell’infanzia 12

- Scuola primaria 13

- Scuola secondaria di primo grado 14

Dipartimenti 15

Valutazione 16

Scuola primaria 16

Scuola secondaria di primo grado 17

Tabelle criteri per la valutazione del profitto e del comportamento 20

Profilo educativo, culturale e professionale dello studente 21

Traguardi per lo sviluppo delle competenze 22

- Scuola dell’infanzia 22

- Scuola primaria e scuola secondaria di primo grado 24

Iniziative di potenziamento dell’Offerta formativa 36

Organico di potenziamento dell’offerta formativa 43

Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale 43

Piano di formazione per insegnanti, alunni e personale ATA 45

Fabbisogno posti comuni e di sostegno 46

Fabbisogno organico potenziato 47

Fabbisogno di posti per il personale amministrativo e ausiliario 47

Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali 48

Organi gestionali 2016/2017 48

P.A.I. Piano Annuale per l’inclusione (estratto) 51

Patto di corresponsabilità educativa 55

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Allegati:

1.Regolamento d’istituto

2.Regolamento di disciplina

3.Piano di miglioramento

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Allegato 1

REGOLAMENTO D’ISTITUTO

PARTE I

ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO

Art.1 Orario delle attività didattiche Le attività didattiche si svolgono nel modo seguente:

Scuola dell'infanzia:

dal lunedì al venerdì 08,30-16,30.

Scuola primaria:

Tempo normale (modulo): dal lunedì al venerdì ore 08,30-13,30 con un rientro

pomeridiano nella giornata di lunedì o mercoledì dalle ore 14,30 alle ore 16,30.

Servizio mensa a richiesta.

Tempo pieno: dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 16,30 con servizio mensa.

Secondaria di primo grado:

Tempo normale: dal lunedì al sabato ore 08,30-13,30.

Tempo prolungato: dal lunedì al sabato ore 08,30-13,30 con due rientri pomeridiani

(martedì e giovedì) dalle ore 14,30 alle ore 17,30. Servizio mensa a richiesta.

Art.2 Funzionamento degli Uffici L’Ufficio di segreteria funziona tutti i giorni dalle ore 08,00 alle ore 14,00, con rientri

pomeridiani il martedì e il giovedì dalle ore 15,30 alle ore 17,30.

La segreteria è aperta al pubblico dal lunedì al sabato dalle ore 10,00 alle ore 12,30; nei

giorni di martedì e giovedì anche dalle ore 16,00 alle ore 17,00

Il Dirigente Scolastico ed il Presidente del Consiglio di Istituto ricevono previo

appuntamento.

Art.3 Uso di locali scolastici e prestito libri Le aule sono assegnate alle singole classi all’inizio dell’anno scolastico, tenendo

presente la vicinanza delle classi parallele e degli alunni portatori di handicap. La biblioteca e

i laboratori sono utilizzati dagli alunni e dagli insegnanti in base alla programmazione

educativa e didattica.

Dei volumi esistenti presso la biblioteca deve essere aggiornato l’elenco ogni qualvolta si

procede a nuovi acquisti. Detto elenco viene trasmesso ai plessi e pubblicato sul sito web

della scuola.

Alla biblioteca possono accedere tutti i docenti in servizio nell’Istituto, tutti i genitori e gli

alunni.

Ai genitori e docenti i testi possono essere dati in prestito per una durata non superiore a un

mese, mentre ai ragazzi possono essere dati in visione per una durata massima di due mesi.

In caso di mancata restituzione o di danneggiamento, sarà addebitato il valore corrente del

volume smarrito o deteriorato.

Art.4 Utilizzo dei locali e delle attrezzature della scuola da parte di terzi Gli edifici e le attrezzature scolastiche possono essere utilizzati fuori dall’orario

scolastico per attività che realizzano le funzioni della Scuola come centro di promozione

culturale, sociale e civile. L’Ente Comune, proprietario degli immobili, ha facoltà di disporre

la temporanea concessione previo assenso del Consiglio di Istituto.

Il Consiglio di Istituto non consente l’utilizzazione dei locali e delle attrezzature quando non

siano accertabili le garanzie di sicurezza, di ordine, di pulizia dei locali richiesti o quando si

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ravvisi la possibilità di un qualsiasi evento che possa essere di pregiudizio al normale

svolgimento delle attività didattiche.

Tutti i genitori hanno diritto ad utilizzare i locali della Scuola per riunirsi nel rispetto delle

nonne di cui all’art. 15 del T.U. a condizione che la richiesta pervenga al Dirigente

Scolastico almeno 5 giorni prima, con l’indicazione precisa dei destinatari e dell’ordine del

giorno.

Alle assemblee dei genitori promosse dalla Scuola o dai genitori stessi, ai Collegi dei

Docenti, ai colloqui con i docenti, durante i Consigli di Classe e di Istituto non è consentita la

presenza di bambini e ragazzi all’interno della Scuola, sia per non arrecare disturbo alle

riunioni stesse, sia per l’impossibilità di garantirne la sorveglianza.

Art.5 Accesso ai locali scolastici Durante l’orario di lezione non è consentito l’accesso e la permanenza in ambito

scolastico a persone che non appartengano al personale ATA o al corpo docente, ad

eccezione delle seguenti figure istituzionali:

1. Sindaco ed altri amministratori comunali;

2. personale dell’equipe medico–psico-pedagogica che segue gli alunni con

sostegno;

3. forze dell’ordine;

4. rappresentanti dei genitori;

5. genitori ai quali sia stato consentito dal Dirigente Scolastico, o da un suo

delegato, di prelevare il figlio prima del termine delle lezioni.

Non è consentita la presenza di altre persone nei locali scolastici, se non munite di preventiva

autorizzazione scritta rilasciata dal Dirigente Scolastico.

Agli Uffici di Direzione e di Segreteria sono ammesse le persone estranee alla Scuola solo

durante l’orario stabilito.

I genitori possono prendere visione dei documenti esposti nelle bacheche tutti i giorni dalle

ore 8,00 alle ore 9,00 oppure visitando il sito web dell’Istituzione scolastica.

Art.6 Procedura dei reclami Nel rispetto della L.241/91 sulla trasparenza e sul principio della buona

amministrazione, i reclami sono un contributo civile al miglioramento del servizio scolastico.

I genitori possono presentare osservazioni, segnalare disfunzioni ed ogni altro elemento che

ritengano degno di nota al Dirigente scolastico che, dopo aver attuato le necessarie verifiche,

interverrà nella maniera più opportuna e nel più breve tempo possibile per migliorare il

servizio e l’efficienza dell’amministrazione. Qualora l’utente ritenga di dover proporre

reclamo, questo deve essere espresso solamente in forma scritta e deve contenere generalità,

indirizzo, reperibilità e firma del proponente; in questo caso, dopo aver informato il soggetto

interessato al reclamo, il Dirigente scolastico effettuerà ogni possibile indagine in merito e

risponderà sempre in forma scritta, con celerità e, comunque, non oltre i 15 giorni.

PARTE II

NORME Dl VITA SCOLASTICA

Art.7 Diritti e doveri

a) Alunno

L’alunno ha i diritti e i doveri stabiliti dagli articoli 2 e 3 del D.P.R.n.249 del 24.06.1998,

integrato dal D.P.R. 235 del 21/11/2007:

1. Entra a scuola al suono della campanella. Se è in ritardo entra solo se accompagnato

dai genitori.

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2. Quando rientra a scuola dopo un periodo di assenza, deve produrre la giustificazione

riportata sull’apposito libretto e firmata dal genitore che ha depositato la firma a

scuola. Se l’assenza è superiore a 5 giorni, per motivi di malattia, va presentato un

certificato medico che attesti che l’allievo non è portatore di patologie soggette a

denuncia obbligatoria e che è in grado di riprendere l’attività scolastica. Se l’assenza

superiore ai 5 giorni non è dovuta a malattia, deve essere prodotta autocertificazione da

parte del genitore che escluda tale causa.

3. Qualora debba uscire in anticipo dalla scuola, dovrà essere prelevato da un genitore

o da persona da lui delegata.

4. Viene a scuola pulito, con abbigliamento adatto al luogo (da escludere canottiere,

top, calzoncini, minigonne) e senza oggetti che lo possano distogliere dallo studio.

5. Ogni giorno viene a scuola provvisto del materiale occorrente e avendo svolto i

compiti assegnati dai docenti.

6. Al cambio orario resta al proprio posto, predisponendo l’occorrente per la lezione

successiva, rispettando il personale ausiliario di sorveglianza.

7. Durante gli spostamenti, dall’aula verso altri locali dell’Istituto o nelle uscite con gli

insegnanti, deve mantenere un comportamento corretto, non correre, controllare il tono

della propria voce, procedere in fila per non ingombrare i corridoi e avere rispetto per

le persone e per l’ambiente.

8. Si reca al bagno per una sola volta durante la giornata, dopo la 2a ora o durante la

ricreazione. Soltanto se ne ha effettiva necessità chiederà di uscire una seconda volta

(soltanto per gli alunni della scuola secondaria di primo grado).

9. Si rivolge con correttezza ai compagni, rispetta tutto il personale e usa in modo

corretto gli arredi della scuola.

10. È consapevole che ogni suo comportamento scorretto o danno arrecato è soggetto

ad un risarcimento di carattere anche economico.

11. Esce, al termine delle lezioni, in modo ordinato e tranquillo sotto la sorveglianza

dell’insegnante.

12. Evita scherzi che possano creare pericolo o panico.

b) Genitore 1. Ritira all’inizio dell’anno il libretto delle comunicazioni scuola-famiglia, sul quale

depositerà la propria firma alla presenza del Dirigente Scolastico o di un suo delegato.

Sul libretto compila e firma le giustifiche per le eventuali assenze. Se quest’ultima

supera i 5 giorni, nei casi di malattia, presenta un certificato medico che attesta

l’idoneità dell’alunno a tornare a scuola e che non sia portatore di patologie soggette a

denuncia obbligatoria; negli altri casi presenta una autocertificazione.

2. Fa in modo che il proprio figlio entri in orario a scuola.

3. Quando il figlio entra a scuola in ritardo, per un motivo serio o per un contrattempo

non voluto, ne scrive giustificazione sul libretto; inoltre cerca di evitare che i ritardi

siano frequenti.

4. Controlla che il proprio figlio si rechi a scuola curato nella persona, con un

abbigliamento consono al luogo ed alle attività da svolgere e con tutto il materiale

scolastico necessario.

5. Controlla che il proprio figlio esegua i compiti assegnati per casa e cerca di

partecipare agli incontri con gli insegnanti secondo tempi e modi fissati e comunicati.

6. È a conoscenza del fatto che, in assenza dell’insegnante, la classe rimane

momentaneamente affidata al personale ausiliario, al quale l’alunno deve rispetto.

7. Raccomanda al proprio figlio che, durante gli spostamenti della propria classe verso

un altro luogo, accompagnato dall’insegnante o dal personale ausiliario, si comporti in

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modo corretto e rispettoso.

8. Deve sapere che la ricreazione è il tempo stabilito per rilassarsi e per recarsi ai

servizi igienici; se l’alunno ha bisogno di recarsi in bagno spesso, dovrà produrre

certificazione medica appropriata. Sa che l’alunno può uscire dall’aula solo in caso di

effettiva necessità.

9. Periodicamente si informa sul comportamento del proprio figlio a scuola e collabora

con gli insegnanti per il superamento delle difficoltà che eventualmente dovessero

incontrare.

10. Sa che la scuola applicherà sanzioni disciplinari per i comportamenti scorretti e

chiederà un risarcimento economico per i danni arrecati.

11. Dialoga, si informa, collabora per la riuscita scolastica dell’alunno e per il buon

funzionamento della scuola.

12. Sa che in casi eccezionali può chiedere al Dirigente Scolastico l’uscita anticipata

del proprio figlio, apponendo la propria firma su un apposito modulo fornito dalla

segreteria ed esibendo valido documento di riconoscimento.

13. Se impossibilitato a prelevare il figlio, può autorizzare la scuola ad affidarlo a

persone indicate in apposita delega presentata al Dirigente Scolastico.

c) Docente 1. Si trova a Scuola 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni (come previsto dal CCNL).

Controlla e annota i ritardi degli alunni; se tali ritardi sono frequenti, convoca i

genitori.

2. Dopo l’appello, annota sul registro di classe gli assenti del giorno, controlla e annota

le giustificazioni relative ai giorni precedenti. Informa il Dirigente Scolastico delle

assenze continuative superiori a 10 gg.

3. Annota sul registro di classe l’uscita anticipata degli alunni, dopo che i collaboratori

scolastici hanno controllato il possesso dell’autorizzazione del genitore o di persona da

lui designata che prende in consegna l’alunno.

4. Controlla che gli alunni abbiano un aspetto curato e abiti consoni al luogo.

5. Assegna i compiti a casa e verifica poi che vengano eseguiti.

6. Se per qualsiasi motivo deve lasciare la classe in cui è impegnato, provvede ad

affidarla temporaneamente al personale ausiliario.

7. Sorveglia attentamente gli alunni durante gli eventuali spostamenti della classe da

un’aula all’altra e durante le uscite programmate ed autorizzate.

8. Permette agli alunni di uscire dalla classe per usufruire dei servizi igienici a richiesta

e durante la ricreazione. Convoca i genitori degli alunni che fanno più richieste dello

stesso tipo durante la giornata.

9. Si impegna affinché i ragazzi rispettino i compagni, il personale della Scuola,

qualunque persona sia presente nell’ambiente scolastico.

10. Informa i ragazzi che ad ogni comportamento negativo o danno arrecato è

commisurata una punizione e un risarcimento anche pecuniario, al quale dovranno far

fronte i genitori.

11. Evita attività pericolose per la loro natura o per natura dei mezzi adoperati per

l’incolumità dei propri alunni.

12. Evidenzia situazioni ed oggetti di potenziale rischio per l’incolumità fisica degli

alunni, dando tempestiva comunicazione al Dirigente Scolastico per i provvedimenti

del caso.

13. Non consente, né favorisce o promuove l’allontanamento degli alunni dall’aula o

dal luogo di attività per qualsivoglia motivo.

14. Al termine delle lezioni accompagna la classe fino all’uscita.

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15. Durante l’orario di servizio non si assenta dal luogo di lavoro, non utilizza le linee

telefoniche della scuola per effettuare telefonate personali senza l’autorizzazione del

Dirigente Scolastico.

16. Evita ogni forma di discriminazione per razza, sesso, credo politico e religioso,

provenienza familiare, condizioni sociali e culturali, orientamento sessuale, infermità.

17. Favorisce la realizzazione della personalità dell’allievo, promuove la sua autostima

e si adopera perché raggiunga significativi traguardi di sviluppo in ordine all’identità,

all’autonomia e alle competenze.

18. Si sforza di capire le inclinazioni dell’allievo, contribuisce alla sua socializzazione

e alla sua integrazione nel gruppo classe e nella collettività.

19. Ascolta l’allievo ed è attento a tutte le informazioni che lo riguardano, mantiene

riservatezza su ciò che apprende e non rivela ad altri fatti o episodi che possano violare

la sua sfera privata.

20. Valuta ciascun allievo con regolarità, equanimità e trasparenza, si astiene dal

giudicare in maniera definitiva, valorizza gli aspetti che possono offrire prospettive di

sviluppo, presta attenzione alle componenti emotive ed affettive dell’apprendimento e

calibra la propria azione educativa in relazione ai risultati. In sede di valutazione

certificativa misura con obiettività e imparzialità le conoscenze e competenze acquisite

da ciascun allievo in base agli standard concordati, prescindendo da qualsiasi

condizionamento di tipo psicologico, ambientale, sociale ed economico.

21. Si impegna a promuovere la collaborazione con i colleghi, anche attraverso la

raccolta, la sistemazione e lo scambio delle esperienze didattiche più significative.

Quando si tratta di esperienze e ricerche altrui, chiede l’autorizzazione alla loro

divulgazione e ne cita la provenienza.

22. Favorisce il lavoro di team al fine di progettare e coordinare l’azione educativa, di

sviluppare il collegamento disciplinare e interdisciplinare, di promuovere criteri

omogenei di valutazione e adempie alle risoluzioni collegialmente assunte.

23. Sostiene forme di aggiornamento collegate alla ricerca e alla pratica didattica.

24. Tiene conto con obiettività delle opinioni e delle competenze dei colleghi, rispetta il

loro lavoro ed evita di rendere pubbliche eventuali divergenze.

25. Sostiene i colleghi in difficoltà, agevola l’inserimento dei supplenti e dei neo

assunti e partecipa alla difesa dei colleghi ingiustamente accusati.

26. Contribuisce a costruire una buona immagine della Scuola e a farla apprezzare dalla

collettività.

d) Collaboratore scolastico 1. Cura l’apertura e la chiusura dei locali per attività connesse al funzionamento della

Scuola.

2. Sorveglia l’ingresso e l’uscita degli alunni, lo spostamento di singoli alunni

all’interno della scuola e, in situazioni eccezionali, la permanenza di questi nelle aule

in occasione della momentanea assenza degli insegnanti.

3. Sorveglia gli alunni per consentire ai docenti di trasferirsi da una classe all’altra al

termine di ogni ora di lezione.

4. Segnala immediatamente al Dirigente Scolastico ogni eventuale comportamento

scorretto o pregiudizievole per l’incolumità degli stessi allievi.

5. Controlla che nessun soggetto non autorizzato acceda all’interno della scuola.

6. Mantiene puliti e in ordine gli spazi, gli arredi e i servizi a lui affidati.

7. Collabora con gli insegnanti nel ritiro e nella consegna dei documenti trasmessi dalla

direzione e nell’uso delle macchine fotocopiatrici.

8. Segnala in direzione eventuali guasti o danni agli stabili, agli arredi e agli oggetti

vari in dotazione della Scuola.

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9. Si accerta che un genitore o un suo delegato, al momento dell’uscita anticipata

dell’alunno, abbia apposto la firma sull’apposito modulo fornito dalla segreteria.

10. Asciuga i pavimenti dei servizi igienici prima e dopo gli intervalli e tutte le volte

che se ne ravvisi la necessità.

11. Evita di lasciare nei servizi e negli altri locali scolastici strofinacci, scope,

spazzoloni o materiale che comunque possa costituire rischio per l’incolumità fisica

della persona.

12. Tiene i detersivi lontano dagli alunni.

13. Evita di trasferire un detersivo o acido da un contenitore ad un altro su cui sia

riportata una dicitura diversa da quella del contenuto immesso.

14. Al termine del servizio, prima di uscire dalla scuola, verifica che tutte le porte e

finestre siano chiuse e le luci siano spente.

15. Durante l’orario di lavoro non si assenta dal luogo di lavoro, non utilizza le linee

telefoniche della scuola per effettuare telefonate personali, senza l’autorizzazione del

Dirigente Scolastico.

e) Assistente Amministrativo 1. Rispetta una scrupolosa puntualità.

2. Presta il servizio nel turno e nelle mansioni stabilite seguendo le direttive e le

istruzioni ricevute.

3. Nei rapporti con l’utenza mostra disponibilità e cortesia.

4. Presta lavoro straordinario solo se preventivamente autorizzato.

5. Recupera i permessi brevi su richiesta dell’Amministrazione.

6. Durante l’orario di servizio non si assenta dal luogo di lavoro. Non utilizza le linee

telefoniche della scuola per effettuare telefonate personali senza l’autorizzazione del

Dirigente Scolastico.

7. Tiene conto con obiettività delle opinioni e delle competenze dei colleghi, rispetta il

loro lavoro ed evita di rendere pubbliche eventuali divergenze.

8. Sostiene i colleghi in difficoltà, agevola l’inserimento dei supplenti e dei neo assunti

e partecipa alla difesa dei colleghi ingiustamente accusati.

9. Contribuisce a costruire una buona immagine della scuola e a farla apprezzare dalla

collettività.

f) Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi

Sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili e

ne cura l’organizzazione svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e

verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati ed agli indirizzi impartiti al

personale ATA, posto alle sue dirette dipendenze.

Art.8 Regolamento di disciplina È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e farlo osservare.

Il Regolamento di disciplina potrà essere modificato dal Consiglio di Istituto, sentito il parere

dei genitori. Il Regolamento individua i comportamenti che configurano mancanze

disciplinari, con riferimento ai doveri elencati nell’art.3 del Regolamento riguardante lo

Statuto delle Studentesse e degli Studenti della scuola secondaria.

Art.9 Ingresso a Scuola degli alunni L’ingresso è previsto:

per gli alunni della scuola secondaria di primo grado, dalle ore 8,25 alle ore 8,30;

per gli alunni della scuola primaria dalle ore 8,25 alle ore 8,30;

per gli alunni della scuola dell’infanzia, dalle ore 8,30 alle ore 9,00.

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In caso di ritardo l’alunno sarà ammesso alle lezioni solo se accompagnato dai genitori. La

scuola declina ogni responsabilità per eventuali infortuni verificatisi nel lasso di tempo

trascorso fra l’orario di ingresso stabilito e l’effettivo ingresso nell’Istituto. All’ingresso della

scuola gli alunni devono affluire ordinatamente alle aule, dove troveranno l’insegnante ad

accoglierli.

Art.10 Uscita degli allievi per fruire dei servizi igienici Per gli alunni della scuola secondaria di primo grado, è consentita l’uscita per fruire

dei servizi igienici (salvo casi di assoluta necessità) una sola volta nel corso della mattinata e

di regola non prima dell’inizio della terza ora. Per gli alunni della scuola primaria due volte

nel corso della giornata. Sarà cura dei docenti far andare in bagno gli allievi uno per volta.

Art.11 Responsabilità dei docenti La responsabilità degli alunni è affidata interamente all’insegnante che gestisce il

gruppo, indipendentemente dalla classe di appartenenza.

Art.12 Divieto di fumo Così come previsto dalla normativa vigente è fatto divieto di fumare nelle scuole.

Spetta ai collaboratori del Dirigente Scolastico, individuati nei modi e nei tempi stabiliti dalla

legge, il compito di rilevare eventuali infrazioni. L’inosservanza del divieto è punita con il

pagamento della sanzione amministrativa nella misura prevista dalla legge.

Art.13 Uso del telefono cellulare

Durante le attività didattiche è vietato usare il cellulare o altri strumenti elettronici in

quanto elemento di disturbo al corretto svolgimento del proprio lavoro (C.M. n. 362 del 23

agosto 1998). In base alla Direttiva Ministeriale n. 30 del 15 marzo 2007, tale divieto

risponde ad una norma generale di correttezza che è stata formalmente codificata nei doveri

indicati nello Statuto delle studentesse e degli studenti (DPR 24 giugno 1998 n. 249). L’uso

dei cellulari, sempre secondo tale direttiva, può rappresentare un elemento di disturbo sia per

chi lo usa che per i compagni, oltre ad essere una mancanza di rispetto nei confronti del

docente. Come tale è un comportamento sanzionabile per alunni e docenti, come evidenziato

nel prospetto delle sanzioni riportato alla fine del presente documento. È consentito l'uso dei

dispositivi, con il consenso e la guida dei docenti, per lo svolgimento di attività didattiche

innovative e collaborative, che prevedano l’acquisizione da parte degli alunni di un

determinato livello di competenza digitale, soprattutto per quanto riguarda l’uso consapevole

e responsabile delle tecnologie. Si ricorda che quella digitale è una delle competenze chiave

per l’apprendimento permanente, identificate dall’Unione Europea. Sono vietate riprese, foto

e registrazioni audio non autorizzate con la relativa diffusione di contenuti sotto qualsiasi

forma.

Art.14 Assenze degli allievi È un dovere del genitore e un diritto della Scuola, pretendere la giustificazione

dell’assenza dell’alunno anche per un solo giorno (anche per eventuali assenze dalle lezioni

pomeridiane). La Scuola ha l’obbligo di tenere sotto controllo la frequenza degli alunni sia

per motivi di ordine didattico ed educativo, sia per ragioni igienico-profilattiche.

Le assenze degli alunni saranno giustificate dal docente della prima ora. Particolari anomalie

nelle assenze saranno comunicate alla famiglia. Gli alunni giustificano le assenze facendo

uso del libretto personale. Le assenze superiori a cinque giorni vanno giustificate con

certificato medico che attesti che l’allievo non è portatore di patologie soggette a denuncia ai

sensi del D.M.28/1/86 e che, comunque, è in grado di riprendere l’attività scolastica. Se non

dovute a malattia va prodotta un’autocertificazione che escluda tale causa.

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Le assenze prolungate e non giustificate, configurabili come inadempienza dell’obbligo

scolastico, saranno contestate ai genitori e segnalate alle autorità competenti. Per la validità

dell’anno scolastico è necessaria la frequenza dei ¾ delle lezioni, salvo eventuali deroghe

stabilite dal Collegio dei docenti.

Art.15 Uscite anticipate ed entrate posticipate Non è concessa agli alunni l’uscita anticipata dalla scuola per frequentare

sistematicamente attività extra-scolastiche. Sono ammesse deroghe per la frequenza di

terapie mediche e riabilitative.

Nel caso di genitori separati o divorziati, il genitore affidatario dovrà informare per iscritto il

Dirigente Scolastico, consegnando copia della sentenza di affido e comunicare i nominativi

delle persone eventualmente delegate a prelevare l’alunno, sia al termine delle lezioni che in

occasione di uscite anticipate.

Nel caso di uscite anticipate o di ingressi posticipati, autorizzati dal Dirigente o suo delegato,

che riguardino tutta la classe, sarà inviata comunicazione scritta ai genitori degli alunni il

giorno precedente tramite il libretto personale o il diario. Il genitore deve apporre la firma sul

libretto per notificare ai docenti la presa visione dell’avviso. In mancanza della firma non

sarà autorizzata l’uscita anticipata.

Sono autorizzate uscite anticipate ed entrate posticipate solo per motivi di salute o familiari.

In caso di uscita anticipata il genitore o suo delegato dovrà apporre la firma su un apposito

registro.

Art.16 Uscita dalla Scuola L’uscita degli alunni deve avvenire in modo ordinato, per evitare danni alle cose o

alle persone, nell’ordine stabilito dai docenti. Le scolaresche saranno accompagnate dai

docenti alla porta d’ingresso dell’edificio scolastico. È inoltre necessario pretendere dagli

alunni il rispetto dei locali e delle attrezzature, così come è necessario abituarli all’ordine ed

a riporre le loro cose prima dell’uscita dalle classi.

Art.17 Studenti pendolari Sono definiti pendolari, e quindi autorizzati all’ingresso con lieve ritardo o all’uscita

con lieve anticipo, tutti gli allievi che esibiscono al Dirigente Scolastico o ai suoi

collaboratori l’abbonamento ai mezzi di pubblico trasporto.

Art.18 Uso delle strutture Ciascun alunno risponderà personalmente del proprio posto di lavoro, sia esso un

banco, un computer o un qualsiasi altro dispositivo. Qualora non sia possibile determinare la

responsabilità personale di un danneggiamento, questo verrà attribuito alla responsabilità in

solido, di chi occupava la postazione danneggiata o dell’intera classe a seconda dei casi. Il

danno arrecato alle strutture e/o attrezzature della scuola va sempre rifuso con versamento sul

c/c postale dell’Istituto a fronte di regolare fattura delle spese anticipate dalla scuola o

riparato direttamente a cura della famiglia.

Vanno altresì rifusi gli eventuali danni arrecati a terzi per incuria e non a causa delle normali

attività didattiche. Gli allievi riserveranno ai locali ed alle suppellettili scolastiche lo stesso

trattamento riservato alla propria abitazione o alle cose di loro proprietà.

Art.19 Collaborazione scuola - famiglia I coordinatori di classe o i maestri, prima degli incontri scuola-famiglia, ricorderanno

alle famiglie, per iscritto e con congruo anticipo, la data e l’ora fissate, che comunque

saranno pubblicate sul sito web dell’Istituto. I genitori non possono accedere alle aule

durante l’orario dell’attività didattica; se dovessero ravvisarne la necessità, incontreranno i

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docenti della scuola secondaria di primo grado previo appuntamento, i maestri della scuola

primaria il secondo e il quarto martedì di ogni mese dalle ore 17,30 alle 18,30 presso il

plesso di Via Lombardia (Madonnina). In caso di comportamento disdicevole, nonché di

reiterati ritardi e assenze, le famiglie saranno tempestivamente contattate.

Art.20 Attività parascolastiche ed extrascolastiche Saranno incoraggiate e sostenute le attività parascolastiche ed extrascolastiche e

quelle che si concretizzano in viaggi di istruzione faranno riferimento alla normativa vigente

ed in particolare alla C.M. n.291 del 14 ottobre 1992 e successive integrazioni. Il potere di

proposta di viaggi di istruzione è del Consiglio di Classe, di interclasse o di intersezione, che

ne individua la meta, le motivazioni e finalità didattico-culturali e formative; il Collegio dei

Docenti ne delibera l’effettuazione.

Art.21 Procedure per lo svolgimento dei viaggi di istruzione È compito della funzione strumentale appositamente designata organizzare i viaggi di

istruzione. Durante l’anno scolastico ogni classe ha la possibilità di effettuare un viaggio

della durata di un giorno e una visita guidata della durata di mezza giornata; inoltre potrà

partecipare ad uno spettacolo in lingua straniera. Eventuali deroghe a tali limiti saranno

stabilite annualmente dal Collegio Docenti. È compito del docente capogruppo stendere una

relazione sul viaggio effettuato.

Art.22 Criteri per la designazione dei docenti accompagnatori I criteri che i Consigli di Classe, interclasse, intersezione dovranno seguire nella

designazione dei docenti accompagnatori nei viaggi di istruzione sono, in stretto ordine di

priorità, i seguenti:

1. docenti appartenenti all’organico delle classi da accompagnare;

2. docenti di disciplina attinenti alle finalità didattico-educative del viaggio.

Ogni Consiglio di classe, interclasse ed intersezione individuerà al suo interno dei docenti

supplenti che subentreranno in caso di indisponibilità degli accompagnatori individuati. In

caso di indisponibilità anche dei supplenti, gli accompagnatori saranno individuati dal

Dirigente Scolastico. Solo in caso di alunni diversamente abili con esigenze particolari, o

in caso di patologie che necessitano della somministrazione di farmaci, è consentita la

partecipazione dei genitori degli alunni interessati. Sarà cura del genitore provvedere

all'assicurazione legata al viaggio.

Art.23 Uscite nell’ambito del comune Le uscite nell’ambito del Comune sono consentite a tutte le classi a condizione che:

la visita si esaurisca nell’ambito dell’orario scolastico;

i genitori degli alunni siano stati avvisati ed abbiano concesso la relativa autorizzazione al

momento dell'iscrizione o del trasferimento;

sia stata data dai docenti comunicazione scritta al Dirigente Scolastico almeno cinque giorni

prima dell’uscita, compilando l’apposito modulo;

gli insegnanti della classe assumano e valutino tutte le informazioni necessarie a garantire la

sicurezza degli alunni.

Le uscite nel Comune avvengono, di norma, a piedi; per spostamenti particolari è consentito

l’uso dello scuolabus comunale o di altro mezzo idoneo.

Art.24 Infortuni In caso di infortunio, pur senza creare situazioni di panico nei confronti

dell’infortunato e degli altri alunni, non agire mai con leggerezza o trascuratezza, ma prestare

immediatamente i primi soccorsi ed avvisare telefonicamente il preposto al pronto soccorso e

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telefonicamente i genitori dell’alunno (gli insegnanti devono avere un numero telefonico di

recapito dei genitori) e il Dirigente Scolastico. Si ricorda che esiste l’obbligo, da parte del

dipendente, di dare immediata notizia al Dirigente Scolastico di qualsiasi infortunio occorso

ad alunni o dipendenti, anche se di lieve entità.

Dell’infortunio l’insegnante dovrà trasmettere al Dirigente una circostanziata relazione

sull’accaduto contenente i seguenti elementi:

1) giorno, ora, luogo preciso in cui è avvenuto l’incidente;

2) dati anagrafici completi dell’infortunato;

3) descrizione dell’accaduto (che cosa stava facendo l’alunno, che cosa stavano facendo i

compagni, come si è verificato l’incidente, che cosa esattamente ha determinato l’incidente,

dove si trovava l’insegnante, ecc.);

4) tipo ed entità del danno rilevato dall’insegnante;

5) eventuali testimoni adulti presenti all’accaduto;

6) interventi di pronto soccorso messi in atto;

7) accorgimenti adottati dall’insegnante per evitare il verificarsi di incidenti in merito

all’attività specifica che stava svolgendo.

Art.25 Somministrazione farmaci Gli insegnanti di norma non sono autorizzati a somministrare medicinali agli alunni.

Per tali somministrazioni è permesso l’ingresso del genitore, previa presentazione del

certificato medico. Il genitore, all’ora stabilita, arriverà a scuola, farà chiamare il figlio dal

bidello e provvederà a somministrare il farmaco necessario. Tuttavia nel caso di particolari

patologie i genitori, forniti di autorizzazione rilasciata dalla ASP, possono presentare

apposita domanda al Dirigente scolastico affinché la somministrazione dei farmaci avvenga a

scuola. Il Dirigente Scolastico potrà individuare, fra gli operatori scolastici (docenti o

personale ATA), i soggetti in possesso dei requisiti idonei a tale somministrazione, ad

esempio fra coloro che hanno seguito i corsi di pronto soccorso ai sensi del D. Lgs. n.

81/2008; in mancanza di personale o spazi idonei alla somministrazione, potrà stipulare

accordi con associazioni o enti presenti sul territorio.

Art.26 Parcheggio mezzi di locomozione Il personale scolastico e i genitori degli alunni dovranno parcheggiare nelle aree

indicate dal Responsabile della Sicurezza, lasciando liberi e sgombri da ogni mezzo gli

accessi all’Istituto, al fine di consentire l’accostamento di eventuali mezzi di soccorso.

Comportamenti difformi saranno sanzionati e segnalati alla Polizia urbana.

PARTE III INDICAZIONI PER UN ORDINATO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ

Art.27 Residenza dei docenti Pur avendo il CCNL abrogato l’articolo del T.U. dei dipendenti dello Stato che li

obbligava ad avere la residenza nel luogo di lavoro, ciascun operatore scolastico è tenuto ad

osservare diligentemente il proprio orario di servizio e non può invocare la circostanza di

essere residente altrove come attenuante per eventuali reiterati ritardi. In ogni caso

l’Amministrazione sarà sollevata da ogni responsabilità per incidenti in itinere.

Art.28 Norme di servizio Ogni docente in servizio alla prima ora sarà presente almeno 5 minuti prima

dell’inizio delle lezioni per consentire il puntuale avvio delle attività didattiche. Tale

comportamento costituisce obbligo di servizio ai sensi del vigente CCNL e l’eventuale

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inosservanza ha rilevanza disciplinare.

Art.29 Vigilanza scolastica La vigilanza durante l’intero periodo di permanenza degli alunni nella Scuola è

affidata al personale docente, che è responsabile sotto il profilo penale, civile, amministrativo

e disciplinare degli eventuali danni causati o subiti dagli alunni. La vigilanza sugli alunni

deve essere esercitata costantemente, dal loro ingresso a scuola fino all’uscita dalla

medesima, intendendosi per scuola l’edificio scolastico e le sue pertinenze. In particolare,

durante le uscite, sarà cura degli insegnanti non perdere mai di vista gli alunni e mantenere

unito, sotto la propria sorveglianza, il gruppo classe.

La classe che, eccezionalmente, all’inizio delle lezioni risulti priva di insegnante, è

momentaneamente affidata alla sorveglianza di un collaboratore scolastico. Nessuna classe o

gruppo di alunni dovrà mai risultare incustodito.

Durante gli interventi degli specialisti la responsabilità della vigilanza è a carico

dell’insegnante di classe, se non impegnato in altri incarichi affidatigli dal Dirigente o da un

suo delegato. L’attività di educazione fisica va sempre condotta dall’insegnante e non

lasciata alla libera iniziativa degli alunni. Durante la ricreazione i docenti avranno cura di

vigilare il proprio gruppo impedendo giochi pericolosi per le persone o dannosi per le cose,

evitando altresì situazioni e luoghi potenzialmente pericolosi. Detti momenti hanno

comunque una natura educativa: ne consegue che i comportamenti e le attività devono essere

coerenti con detta natura. Gli alunni devono essere costantemente sorvegliati e non correre

liberamente nell’edificio scolastico. Nei corridoi sono assolutamente vietati giochi, corse,

lotte e divertimenti simili.

In spirito di collaborazione con la Dirigenza, ciascun docente vigilerà sul comportamento

degli allievi anche non appartenenti alle proprie classi segnalando tutti i casi di eventuale

indisciplina.

Art.30 Assenze per malattia L’assenza per malattia deve essere comunicata entro le ore 8,00 del giorno in cui essa

si verifica. Con la stessa modalità deve essere comunicata anche l’eventuale prosecuzione. Al

suo rientro il docente presenterà in segreteria apposita domanda di congedo. L’Istituzione

scolastica ha facoltà di disporre il controllo della malattia sin dal primo giorno di assenza

attraverso la competente A.S.P. e il dipendente è tenuto ad osservare la fascia di reperibilità,

anche nei giorni festivi. Quando le assenze per malattia sono inferiori o pari alla metà della

durata dell’orario giornaliero, il dipendente potrà usufruire a richiesta, oltre che dell’assenza

per malattia, anche di un permesso a recupero. Viene escluso il frazionamento della giornata

di assenza per malattia.

Art.31 Assenze ingiustificate È considerata assenza ingiustificata sia quella che si protrae oltre la durata confermata

dalla visita fiscale, sia quella che l’Amministrazione non riconosce. L’assenza ingiustificata

comporta la perdita della retribuzione e dell’anzianità, alla stessa stregua dell’aspettativa per

motivi di famiglia, con procedimento disciplinare o denuncia penale al ripetersi del

medesimo comportamento.

Art.32 Permessi brevi Compatibilmente con le esigenze di servizio, possono essere concessi permessi brevi

fino ad un massimo di due ore e comunque non superiori alla metà dell’orario giornaliero

individuale di servizio, fino ad un massimo annuale corrispondente all’orario settimanale di

insegnamento. Entro i due mesi successivi si è tenuti a recuperare le ore di permesso di cui si

è usufruito.

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Art.33 Oneri del docente Gli obblighi di lavoro del personale docente sono articolati in attività di insegnamento

in senso proprio ed in attività funzionali alle prestazioni dell’insegnamento. Possono essere

altresì previste eventuali attività aggiuntive all’insegnamento.

Ogni docente dedicherà particolare cura alla compilazione del registro di classe, annoterà

anche gli eventuali ritardi nell’inizio del servizio, indipendentemente dalla causa che lo ha

provocato e dalle giustificazioni che saranno prodotte nelle forme e nei modi dovuti. Tutti i

docenti si adopereranno nel tenere in ordine il registro di classe. Ogni docente avrà cura di

consegnare alla classe gli elaborati, revisionati e valutati, entro quindici giorni dalla

effettuazione delle prove.

Il docente non consiglierà mai l’acquisto di libri di testo diversi da quelli di adozione.

Ogni docente predisporrà, secondo i tempi stabiliti dal Collegio Docenti, la propria

programmazione didattica, attivando con gli alunni, in piena trasparenza, un dialogo

costruttivo sulla definizione degli obiettivi e dei criteri di valutazione.

Ogni docente si atterrà alla programmazione presentata e concordata nell’ambito del

Consiglio di Classe, adoperandosi per il raggiungimento di obiettivi di apprendimento.

Ogni docente procederà a frequenti verifiche del lavoro svolto in classe in relazione agli

obiettivi prefissati; avrà cura di non impartire lezioni private ad allievi della propria classe e

di informare il Dirigente Scolastico delle lezioni private eventualmente impartite, così come

disposto dal T.U. delle leggi e disposizioni della Scuola.

Art.34 P.O.F. Ogni docente coopererà al buon andamento dell’Istituto seguendo le indicazioni del

Dirigente Scolastico, collaborando alla realizzazione dei deliberati collegiali, adoperandosi

per la realizzazione del progetto di Istituto.

Ciascun docente collaborerà con i colleghi impegnati nella realizzazione di particolari

progetti, ovvero con coloro che sono impegnati nelle varie commissioni o che svolgono le

funzioni strumentali. I docenti sono tenuti ad avvisare le famiglie in caso di scarso

rendimento e profitto degli allievi, al fine di ricercare insieme le più opportune soluzioni

mirate ad un recupero anche individualizzato.

PARTE IV

FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI

Art.35 Disposizioni generali sul funzionamento degli OO. CC. La convocazione degli Organi Collegiali deve essere disposta dal presidente

dell'Organo, con un preavviso non inferiore a 5 gg. rispetto alla data fissata per la seduta.

La convocazione potrà essere effettuata con lettera diretta ai singoli membri dell’organo

collegiale e/o mediante pubblicazione sul sito web della scuola, di apposito avviso.

In ogni caso la pubblicazione sul sito web dell’Istituto è adempimento sufficiente per la

regolarità della convocazione dell’Organo Collegiale.

L’Avviso di convocazione deve indicare, pena la nullità della stessa, la data, l’ora e gli

argomenti all’ordine del giorno su cui l’organo è chiamato a deliberare.

Di ogni seduta degli organi collegiali viene redatto apposito verbale, firmato dal Presidente e

dal Segretario da lui designato, che verrà riportato sul registro a pagine preventivamente

numerate.

Art.36 Programmazione delle attività degli Organi Collegiali Il Dirigente Scolastico, nel mese di settembre, programma gli incontri degli Organi

Collegiali (ad esclusione del Consiglio di Istituto) allo scopo di realizzare, nel limite del

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possibile, un ordinato svolgimento delle relative attività.

Art.37 Svolgimento coordinato dell’attività degli Organi Collegiali Ciascun Organo Collegiale opera in forma coordinata con gli altri OO.CC.

Art.38 Elezioni contemporanee di organi di durata annuale Le elezioni, per gli organi di durata annuale, hanno luogo entro il secondo mese

dell’anno scolastico, salvo diverse disposizioni ministeriali.

Art.39 Convocazione Consigli di classe, interclasse ed intersezione I consigli di classe, interclasse ed intersezione sono convocati dal Dirigente

Scolastico di propria iniziativa, in relazione alla programmazione di cui all’art.36, o su

richiesta scritta e motivata della maggioranza dei suoi membri, escluso il presidente.

Art.40 Convocazione del Collegio dei Docenti Il Collegio dei Docenti è convocato secondo le modalità stabilite dall’art.2 del D.

Leg.vo 297 del 16.04.1994.

Art.41 Convocazione del Consiglio di Istituto Il Consiglio di Istituto è convocato dal Presidente del Consiglio stesso e, in sua

assenza, dal vice Presidente. In assenza di quest’ultimo subentra in tale compito il

componente genitore più anziano di età. Il Presidente è tenuto a disporre la convocazione su

richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva, ovvero della maggioranza del Consiglio

stesso.

Art.42 Pubblicità degli atti Tutti gli atti sono pubblicati sul sito web della scuola, nella sezione “Amministrazione

trasparente ed albo pretorio”, come previsto dall’art. 23 del D. Lgs. N. 33 del 14/03/13.

Art.43 Assemblee dei Genitori I genitori degli alunni della scuola hanno diritto a riunirsi in assemblea nei locali

scolastici previa intesa con il Dirigente Scolastico.

Il presente Regolamento viene integralmente pubblicato sul sito web dell’Istituto; costituisce

allegato al P.O.F.

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STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI DELLA

SCUOLA SECONDARIA (D.P.R. 249/98 integrato dal D.P.R. 235/07) Art. 1 (Vita della comunità scolastica)

1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle

conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.

2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori

democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con

pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la

realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero

delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla

Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e

con i principi generali dell'ordinamento italiano.

3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è

parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-

studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso

l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso

di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi

culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita

attiva.

4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di

coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale

che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.

Art. 2 (Diritti)

1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e

valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle

idee. La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali

degli studenti, anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare

richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome.

2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto

dello studente alla riservatezza.

3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita

della scuola.

4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I

dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano

con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di

programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di

criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto

a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione

che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio

rendimento.

5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola

gli studenti della scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere

chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una consultazione. Analogamente negli

stessi casi e con le stesse modalità possono essere consultati gli studenti della scuola media o

i loro genitori.

6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il

diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative

offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono

organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle

esigenze di vita degli studenti.

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7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità

alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e

alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali.

8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:

a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo e

didattico di qualità;

b) offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative

liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni;

c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la

prevenzione e il recupero della dispersione scolastica;

d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti,

anche con handicap;

e) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica;

f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.

9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione

e di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto.

10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto di

associazione all'interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e

associati a svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte degli

studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre

la continuità del legame con gli ex studenti e con le loro associazioni.

Art. 3 (Doveri)

1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli

impegni di studio.

2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale

tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se

stessi.

3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a

mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art.1.

4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai

regolamenti dei singoli istituti.

5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi

didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio

della scuola.

6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e

averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.

Art. 4 (Disciplina)

1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che

configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al

corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni

specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il

relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati.

2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso

di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica.

3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni

disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna

infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.

4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera

espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.

5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate,

per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della

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situazione personale dello studente. Allo studente è sempre offerta la possibilità di

convertirle in attività in favore della comunità scolastica.

6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica

sono sempre adottati da un organo collegiale.

7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto

solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici

giorni.

8. Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con

lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica.

9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche

quando siano stati commessi reati o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tal caso

la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della

situazione di pericolo. Si applica per quanto possibile il disposto del comma 8.

10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata

dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di

appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola.

11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono

inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.

Art. 5 (Impugnazioni)

1.Per l'irrogazione delle sanzioni di cui all'articolo 4, comma7, e per i relativi ricorsi si

applicano le disposizioni di cui all'articolo 328, commi 2 e 4, del decreto legislativo 16

febbraio 1994, n. 297.

2. Contro le sanzioni disciplinari diverse da quelle di cui al comma 1 è ammesso ricorso, da

parte degli studenti nella scuola secondaria superiore e da parte dei genitori nella scuola

media, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di

garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni

scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante degli studenti nella scuola

secondaria superiore e dei genitori nella scuola media.

3. L'organo di garanzia di cui al comma 2 decide, su richiesta degli studenti della scuola

secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano

all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento.

4. Il dirigente dell'Amministrazione scolastica periferica decide in via definitiva sui reclami

proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse,

contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti.

La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia composto per la

scuola secondaria superiore da due studenti designati dalla consulta provinciale, da tre

docenti e da un genitore designati dal consiglio scolastico provinciale, e presieduto da una

persona di elevate qualità morali e civili nominata dal dirigente dell'Amministrazione

scolastica periferica. Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due

genitori.

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Allegato 2

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA

Premessa Questo documento ha come obiettivo quello di contribuire a rendere la scuola una comunità

educante di dialogo, di ricerca, di serena convivenza, di apprendimento, comunità in cui si

osservano le normali regole di comportamento del vivere civile, nel rispetto dei diritti e dei

doveri dello studente.

Nel rispetto dell’art. 4 dello Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria,

si individuano mancanze disciplinari riferite ai seguenti aspetti:

1. frequenza delle lezioni;

2. rispetto nei confronti delle persone;

3. comportamento corretto;

4. rispetto delle norme di sicurezza;

5. utilizzo corretto delle strutture, attrezzature, macchinari e sussidi didattici;

6. cura dell’ambiente scolastico.

Per le mancanze disciplinari sono previste sanzioni articolate su vari livelli in funzione della

gravità dell’episodio che ne ha determinato l’emanazione.

Art. 1. – Organi I docenti in servizio nell’Istituto andranno a registrare eventuali comportamenti scorretti

assunti dagli alunni, utilizzando il registro personale per indicare casi di negligenza (mancato

impegno nell’adempimento del dovere scolastico) e il registro di classe per casi di

scorrettezza nei confronti delle persone o delle cose.

Il coordinatore raccoglie e annota le irregolarità rilevate da qualsiasi operatore scolastico sul

registro di classe.

Il Consiglio di classe o di interclasse, in seduta straordinaria, dispone:

la sospensione dallo spettacolo in lingua straniera;

la sospensione dai viaggi d’istruzione;

l’allontanamento dalle lezioni.

Organo di Garanzia

Il Consiglio d’Istituto nomina un Consiglio di Garanzia composto da due docenti, due

genitori e un rappresentante del personale ATA. L’organo è presieduto dal dirigente

scolastico.

Il Consiglio resta in carica tre anni. La funzione di Segretario verbalizzatore viene svolta da

uno dei membri, individuato dal Presidente.

Al Consiglio di Garanzia sono rivolti i ricorsi contro le decisioni che non comportano

l’allontanamento dalla scuola. I ricorsi debbono essere inviati al Consiglio entro quindici

giorni dalla comunicazione della sanzione. Il Consiglio delibera entro quindici giorni

successivi al ricorso.

Il Consiglio di Garanzia decide, su richiesta dei genitori o di chi esercita la patria potestà, sui

conflitti che insorgono all’interno della scuola in merito all’applicazione del DPR 24 Giugno

1998, n. 249 e successive modifiche e integrazioni, contenente lo Statuto delle studentesse e

degli studenti della scuola secondaria.

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Le riunioni del Consiglio di Garanzia sono pubbliche. Ad esse sono ammessi, senza diritto di

parola, coloro che hanno diritto di voto per le elezioni del Consiglio d’Istituto.

Art. 2 - Sanzioni

1. Ammonizione verbale. Qualunque operatore scolastico deve richiamare lo studente che

stia tenendo un comportamento inadeguato dandone contestuale comunicazione al

coordinatore di classe.

2. Richiamo scritto. Il richiamo scritto va riportato sul libretto personale dello studente e

deve essere controfirmato da un genitore entro il giorno successivo a quello dell’emanazione.

3. Nota disciplinare. Al quarto richiamo scritto il docente emana la nota disciplinare che va

riportata sul registro di classe, dandone contestuale comunicazione ai genitori dell'alunno e al

coordinatore di classe. In caso di infrazioni particolarmente gravi la nota disciplinare può

essere irrogata al primo richiamo. La nota disciplinare è un provvedimento personale e non

può essere dato a tutta la classe. Nel caso in cui si voglia far ricadere la sanzione sull’intero

gruppo classe tutti i nomi degli alunni devono essere esplicitati sul registro di classe.

4. Alla seconda nota disciplinare segue la sospensione dall’uscita didattica con obbligo di

frequenza di attività alternative predisposte dal coordinatore.

5. Alla terza nota disciplinare segue la sospensione dai viaggi d’istruzione con obbligo di

frequenza di attività alternative predisposte dal coordinatore.

6. Alla quinta nota disciplinare segue l’allontanamento dalle lezioni (sospensione) per un

periodo compreso fra 1e 15 gg.

Si specifica che in presenza di infrazioni particolarmente gravi la nota con allontanamento

dalle lezioni può verificarsi al primo episodio. Tutti i provvedimenti elencati incideranno sul

voto di condotta.

Art. 3 – Principi e procedure per l’erogazione dei provvedimenti sanzionatori

La responsabilità disciplinare è personale. Qualsiasi situazione di scorrettezza verrà

affrontata con un colloquio che miri ad approfondire la conoscenza delle cause, delle

dinamiche e delle persone coinvolte. In caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari tale

colloquio si terrà in presenza dei genitori.

Vanno distinte le situazioni occasionali o fortuite dalle gravi mancanze che indicano un

costante e persistente atteggiamento irrispettoso verso la comunità scolastica e le sue

componenti.

Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare e ispirate al

principio della riparazione del danno.

In caso di richiamo scritto, il docente che emana la sanzione, indipendentemente dal fatto che

l’alunno sia o meno un proprio alunno, ne dà comunicazione al coordinatore o all'insegnate

prevalente della classe.

Se il richiamo scritto non è controfirmato da un genitore entro il terzo giorno

dall’emanazione, il coordinatore provvederà a sanzionare lo studente con una nota

disciplinare di cui si darà notizia alla famiglia.

Nel caso in cui la sanzione sia rappresentata da una nota disciplinare, il coordinatore o

l'insegnante prevalente dà tempestiva comunicazione alla famiglia.

Il consiglio di classe, allargato alla componente genitoriale, si riunisce in seduta straordinaria

nei seguenti casi:

1. alla quarta nota disciplinare

2. nel caso di gravi infrazioni disciplinari, anche riferite ad un solo episodio

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3. in caso di reiterate infrazioni disciplinari

3. quando siano stati commessi reati o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone.

In caso di allontanamento dalle lezioni il relativo provvedimento viene comunicato ai

genitori ed eventualmente all’Ufficio Scolastico Provinciale.

Chi venga riconosciuto responsabile di danneggiamento di beni è tenuto a risarcire il danno.

In caso si presuma che il responsabile o i responsabili appartengano alla classe, ma non

vengano individuati, sarà attivata la fase istruttoria – testimoniale e saranno ascoltati gli

alunni della classe in presenza dei genitori e del consiglio di classe.

È compito del Consiglio d’Istituto effettuare la stima dei danni verificatisi e comunicare ai

genitori la richiesta di risarcimento per la quota spettante.

Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d’esame sono inflitte

dalla commissione d’esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.

I provvedimenti saranno presi con tempestività al fine di non sminuire il valore educativo

degli stessi.

Art. 4 – Frequenza delle lezioni

Assenze

Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, negli orari stabiliti dal

Regolamento d’Istituto, per dare continuità al processo di formazione. La puntualità è indizio

di diligenza e buona educazione.

All’inizio di ogni anno scolastico i genitori sono tenuti a:

4. procurarsi il libretto personale dell’alunno;

5. depositare la propria firma sul libretto;

6. rilasciare il proprio recapito telefonico per contatti urgenti;

7. delegare, tramite apposito modello riportante gli estremi di un documento di

riconoscimento, una o più persone di propria fiducia al ritiro del proprio figlio in caso di

necessità.

Gli studenti che si assentano uno o più giorni, ancorché per le sole ore pomeridiane, devono

giustificarsi con le modalità riportate nella seguente tabella:

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In caso di ripetute assenze ingiustificate, l’insegnante dovrà avvertire il Dirigente, che

provvederà in merito.

Ritardi

È considerato ritardo l’ingresso che avviene dopo l’inizio della prima ora di lezione

mattutina o della prima ora pomeridiana.

Gli ingressi in ritardo sono ammessi solo se l'alunno viene accompagnato da un genitore.

Uscite anticipate

Le uscite anticipate sono consentite solo per motivi validi, come previsto dal Regolamento

d’Istituto. L’alunno/a potrà uscire solo se prelevato dal genitore o da persona provvista di

delega accompagnata dalla copia di un documento d’identità del delegato. In caso di genitori

separati, l’alunno/a potrà uscire dietro richiesta del coniuge affidatario.

Art. 4 – Rispetto nei confronti delle persone

Assenze Giustificazione Sanzione

Individuali Fino a 5 giorni Sul libretto personale con la firma

di un genitore o di chi esercita la

patria potestà. Se lo studente

dimentica la giustificazione dovrà

provvedere entro il giorno

successivo.

Se lo studente omette di

presentare la

giustificazione il giorno

successivo al rientro,

deve essere riportata,

dall’insegnante della

prima ora di lezione, una

annotazione sul registro

di classe. Oltre 5 giorni continuativi

(compresi i festivi)

In caso di malattia, presentazione

di un certificato medico, insieme

alla giustifica, il giorno stesso del

rientro. Se l’assenza non è dovuta

a malattia, allegare alla giustifica

un’autocertificazione sottoscritta

da uno dei genitori, attestante i

motivi dell’assenza.

Se lo studente omette di

consegnare il certificato

medico o

l’autocertificazione il

giorno stesso del rientro,

è ammesso in classe con

riserva e l’insegnante

della prima ora di lezione,

tramite segreteria, farà

giungere tempestiva

comunicazione alla

famiglia affinché sia

regolarizzata la

situazione. Gli alunni che si assentano, a causa di malattia, per una durata superiore a ¼ del monte ore

annuale obbligatorio non saranno ammessi alla classe successiva, salvo i casi previsti

deliberati dal Collegio docenti.

Come previsto dal Regolamento d’Istituto, in caso di assenza prolungata per motivi familiari, il

genitore deve comunicare per iscritto le motivazioni di tali assenze e definire con gli

insegnanti accordi organizzativi.

Collettive I genitori dovranno presentare personalmente la giustificazione al Dirigente.

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Il rispetto è dovuto a tutti coloro che operano all’interno dell’istituzione scolastica, compresi

quindi i propri compagni. Non sono pertanto ammessi comportamenti, gesti, azioni ed

espressioni che ledono il rispetto della dignità, delle opinioni, del credo religioso, del ceto

sociale, dell’etnia delle persone, nonché la posizione di autorità del personale scolastico nei

confronti degli studenti. La sanzione sarà commisurata alla gravità dell’infrazione commessa.

Art. 5 – Comportamento corretto

Per comportamento corretto si intende la disponibilità ad assolvere con serietà ed assiduità il

proprio dovere di studente, collaborando con gli insegnanti e contribuendo alla formazione in

un clima di serena convivenza.

Art. 6 – Rispetto delle norme di sicurezza

Nel rispetto della normativa vigente in materia di norme di sicurezza, gli studenti sono tenuti

ad adottare comportamenti che non mettano in alcun modo a repentaglio l’incolumità

propria, dei propri compagni e del personale scolastico.

Art. 7 – Utilizzo corretto di strutture, attrezzature, macchinari e sussidi didattici

Gli studenti sono tenuti a comportarsi in modo da non arrecare danno ad alcuna componente

del patrimonio della scuola. In questo caso le sanzioni sono ispirate, per quanto possibile, al

principio della riparazione del danno o al risarcimento dello stesso.

La scuola si riserva di ricorrere ai mezzi che riterrà più idonei per individuare, nel caso si

rendesse necessario, le specifiche responsabilità degli alunni.

Art. 8 – Cura dell’ambiente scolastico

Ogni studente è tenuto ad avere cura dell’ambiente scolastico come del proprio spazio

domestico.

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Prospetto delle sanzioni previste in relazione ai vari comportamenti: Comportamento Sanzione Disturbare la lezione, ad esempio chiacchierando con i propri compagni, alzandosi dal

posto senza l’autorizzazione dell’insegnante, interrompendo in modo pretestuoso lo

svolgimento delle attività

Disturbare durante il cambio d’ora, durante l’intervallo e negli spostamenti all’interno

dell’edificio

Ammonizione verbale se avviene

una sola volta

Disturbare la lezione (come sopra) più volte durante le attività didattiche, durante il

cambio d’ora, durante l’intervallo e negli spostamenti all’interno dell’edificio

Essere sprovvisto di materiale didattico per le attività del giorno

Indossare un abbigliamento non adeguato

Rincorrersi negli spazi interni dell’edificio scolastico

Utilizzare le uscite di emergenza per entrare nell’edificio scolastico

Versare le bevande

Usare espressioni scurrili, insultare i compagni e il personale della scuola

Manifestare intolleranza razziale o religiosa

Assumere comportamenti che possono essere fonte di emarginazione per gli altri

Allontanarsi dall’aula al cambio d’ora

Essere in possesso di materiale estraneo alle attività didattiche*

Assentarsi per un tempo eccessivo una volta usciti dall’aula

Sottrarsi deliberatamente a momenti di verifica programmati o non

Sottrarsi deliberatamente alle attività educative integrative programmate

Sottrarsi deliberatamente agli impegni scolastici domestici specificamente assegnati

Disattendere le norme relative all’utilizzo dei laboratori e delle strumentazioni in essi

contenute

Fare cattivo uso dei beni comuni**

Assumere comportamenti inadeguati all’ambiente scolastico che possano essere fonte

di danni a strutture, arredi o attrezzature (es. rincorrersi, sedersi sui piani dei banchi

delle aule e dei laboratori, ecc.)**

Abbandonare rifiuti in luoghi diversi da quelli preposti per la raccolta

Richiamo scritto con

comunicazione alla famiglia

*con ritiro del materiale e

riconsegna alla famiglia

**con risarcimento del costo di

sostituzione o riparazione di quanto

rotto o deteriorato

Disturbare la lezione in modo reiterato, tale da non permettere il regolare svolgimento

delle attività didattiche

Usare espressioni scurrili in modo ripetuto o bestemmiare

Aggredire fisicamente i propri compagni

Uscire dall’aula senza l’autorizzazione dell’insegnante

Sottrarre beni e/o materiali a danno dei compagni e del personale dell’Istituto

Compiere atti di bullismo (es. violenza fisica di qualsiasi tipo o minacce)

Utilizzare telefoni cellulari durante le ore di lezione (senza la preventiva

autorizzazione)*

Degradare superfici interne ed esterne della struttura scolastica con scritte, graffiti,

incisioni, impronte, adesivi, versamento di liquidi, affissione di manifesti (non

concordate con la dirigenza), ecc.**

Degradare l’arredo (banchi, sedie, scrivanie, armadi, lavagne, ecc.) con scritte, incisioni

ed utilizzi impropri***

Esercitare atti di vandalismo su qualsiasi tipo di struttura ed attrezzatura di cui la scuola

dispone ***

Attaccare gomme da masticare, il cui consumo è consentito solo al termine del pasto

previsto prima dei rientri pomeridiani, su qualsiasi tipo di superficie

Nota disciplinare

*con ritiro del cellulare e

riconsegna ai genitori

** con ripristino delle condizioni

iniziali tramite pulizia, tinteggio,

ecc., secondo modalità concordate

con il personale scolastico. Nel caso

di danni alla struttura muraria,

risarcimento del costo del ripristino

*** con ripristino delle condizioni

iniziali tramite pulizia, ecc.,

secondo modalità concordate con il

personale scolastico. Nel caso di

danni irreversibili, risarcimento del

costo di sostituzione o di

riparazione

Disattendere deliberatamente, o per negligenza, le procedure indicate dagli insegnanti

per l’utilizzo delle strumentazioni di qualsiasi tipo (es. tablet o computer, attrezzature

di laboratorio) o farne un uso improprio.

Nota disciplinare e/o sospensione in

relazione alla gravità dell’azione.

Risarcimento del costo

dell’intervento per il ripristino o per

la sostituzione dell'oggetto

danneggiato. Denuncia all’autorità

giudiziaria competente (in caso di

furto, incendio, allagamento, gravi

danni all’aula informatica, ecc.)

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Allegato 3

Piano di Miglioramento (PDM)

2016/2017

Dell'istituzione scolastica PZIC893006

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE 2

LAVELLO

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Indice

Sommario

1. Obiettivi di processo

o 1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel

Rapporto di Autovalutazione (RAV)

o 1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo

o 1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala si rilevanza

2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo

3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato

o 3.1 Impegno di risorse umane e strumentali

o 3.2 Tempi di attuazione delle attività

o 3.3 Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento

dell'obiettivo di processo

4 Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento

o 4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai

traguardi del RAV

o 4.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola

o 4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno

dell'organizzazione scolastica

o 4.4 Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo

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1. Obiettivi di processo

1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi

espressi nel Rapporto di Autovalutazione (RAV)

Priorità 1

Revisione del curricolo verticale dell’I.C. Migliorare i risultati delle prove standardizzate

nazionali.

Traguardi

Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo

1 Diffondere pratiche progettuali e valutative condivise per i tre ordini di scuola, con

la definizione delle competenze da possedere in uscita dall'istituto. (area di

processo: Curricolo, progettazione e valutazione)

2 Promuovere l'elaborazione di un curricolo verticale tra i diversi segmenti di scuola.

(area di processo: Curricolo, progettazione e valutazione)

Priorità 2

Predisposizione e somministrazione delle prove di valutazione standardizzate e per classi

parallele.

Traguardi

Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo

1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo

Calcolo della necessità dell'intervento sulla base di fattibilità ed impatto

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Obiettivo di processo

elencati

Fattibilità (da 1 a 5) Impatto (da 1 a 5) Prodotto: valore che

identifica la rilevanza

dell'intervento

1 Diffondere pratiche

progettuali e

valutative condivise

per i tre ordini di

scuola, con la

definizione delle

competenze da

possedere in uscita

dall'istituto.

4 5 20

2 Promuovere

l'elaborazione di un

curricolo verticale tra

i diversi segmenti di

scuola.

4 5 20

1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala si

rilevanza

Obiettivo di processo in via di attuazione

Diffondere pratiche progettuali e valutative condivise per i tre ordini di scuola, con la

definizione delle competenze da possedere in uscita dall'istituto.

Risultati attesi

Miglioramento degli esiti degli alunni, realizzato attraverso la condivisione di processi e

percorsi. Diffusione di un modello valutativo omogeneo e condiviso.

Indicatori di monitoraggio

Esiti prove strutturate di italiano e matematica, al termine dell'anno scolastico, per verificare

gli apprendimenti tra classi parallele. Diminuzione 1% degli alunni collocati nelle fasce 1 e 2

della tabella livelli apprendimento prove INVALSI.

Modalità di rilevazione

Raccolta ed analisi dei risultati delle somministrazioni effettuate, sulla base delle

competenze disciplinari definite nella progettazione d'Istituto.

-----------------------------------------------------------

Obiettivo di processo in via di attuazione

Promuovere l'elaborazione di un curricolo verticale tra i diversi segmenti di scuola.

Risultati attesi

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Diffusione di progettazioni didattiche comparabili. Maggiore condivisione e confronto tra i

docenti al fine di ottenere una ricaduta positiva sugli studenti. Miglioramento dei livelli di

competenza in uscita.

Indicatori di monitoraggio

Feedback da parte dei docenti. Livello di conoscenze, abilità e competenze in uscita alla fine

del Primo Ciclo di Istruzione.

Modalità di rilevazione

Risultati dei questionari. Analisi delle performance nelle prove Invalsi.

-----------------------------------------------------------

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2.1 Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di

processo

Obiettivo di processo

Diffondere pratiche progettuali e valutative condivise per i tre ordini di scuola, con la

definizione delle competenze da possedere in uscita dall'istituto.

Azione prevista

Progettazione del curricolo verticale per definire le competenze disciplinari in entrata, in

itinere e in uscita per ogni ordine di scuola.

Effetti positivi a medio termine

Responsabilizzazione dei docenti rispetto a questo adempimento e aumento della

competenza progettuale e della capacità di lavoro collaborativo.

Effetti negativi a medio termine

Sovraccarico di lavoro determinato dal cambiamento, anche in riferimento alle consuetudini

in atto nella scuola.

Effetti positivi a lungo termine

Successo scolastico e formativo degli alunni e riscontro puntuale da parte degli insegnanti

dell'intervento didattico progettato.

Obiettivo di processo

Diffondere pratiche progettuali e valutative condivise per i tre ordini di scuola, con la

definizione delle competenze da possedere in uscita dall'istituto.

Azione prevista

Attivazione di corsi di consolidamento e recupero nelle discipline individuate in base al

monitoraggio attivato.

Effetti positivi a medio termine

Graduale evoluzione delle performance degli alunni in seguito alle strategie di miglioramento

attuate.

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Effetti positivi a lungo termine

Maggiore capacità di individuazione delle specificità e definizione delle priorità su cui

intervenire.

Obiettivo di processo

Diffondere pratiche progettuali e valutative condivise per i tre ordini di scuola, con la

definizione delle competenze da possedere in uscita dall'istituto.

Azione prevista

Predisposizione e strutturazione di adeguate prove di verifica standardizzate.

Effetti positivi a medio termine

Stimolo a rafforzare la collaborazione dei docenti in percorsi condivisi di analisi e studio di

dati e strategie didattiche.

Effetti negativi a medio termine

Declinazione delle responsabilità di fronte ad eventuali risultati negativi, attribuiti a variabili

non riconducibili all'azione didattica.

Effetti positivi a lungo termine

Superamento dell'autoreferenzialità e miglioramento della capacità di autovalutazione del

proprio intervento didattico-educativo, in rapporto agli esiti delle prove di verifica in itinere e

quelle standardizzate. Disponibilità di dati oggettivi.

Effetti negativi a lungo termine

Percezione da parte dei docenti di un eccessivo controllo sul proprio operato. Uso poco

riflessivo dello strumento statistico.

-----------------------------------------------------------

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2.2 Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di

riferimento innovativo

Obiettivo di processo

Diffondere pratiche progettuali e valutative condivise per i tre ordini di scuola, con la

definizione delle competenze da possedere in uscita dall'istituto.

Carattere innovativo dell'obiettivo

Diffondere una cultura didattica basata sulla progettualità condivisa, finalizzata allo sviluppo

delle competenze, in continuità tra gli ordini di scuola. Rilevare sistematicamente le

performance degli alunni attraverso l’analisi e la tabulazione degli esiti delle prove

standardizzate e delle verifiche in itinere. Attivare percorsi di recupero prioritariamente nelle

discipline individuate in base al monitoraggio svolto. Individuazione e personalizzazione dei

percorsi. Valorizzare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare

nuovi modi di insegnare, apprendere, valutare.

Connessione

Potenziare le competenze linguistiche, matematiche e logiche. Sviluppare le competenze

digitali degli studenti e potenziare le metodologie e le attività laboratoriali. Prevenire e

contrastare ogni forma di discriminazione, potenziando l’inclusione scolastica e il diritto allo

studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e

personalizzati. Valorizzare la scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio.

Promuovere l’innovazione e l’aggiornamento continuo da parte dei docenti.

-----------------------------------------------------------

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3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun

obiettivo di processo individuato

3.1 Impegno di risorse umane e strumentali

Obiettivo di processo

Diffondere pratiche progettuali e valutative condivise per i tre ordini di scuola, con la

definizione delle competenze da possedere in uscita dall'istituto.

Impegno di risorse umane interne alla scuola

Figure

professionali

Tipologia di attività Ore aggiuntive

presunte

Costo previsto Fonte finanziaria

Docenti Predisposizione

prove per classi

parallele.

75 1742 FIS

Personale

ATA

Collaborazione con il

Dirigente e i docenti.

15 250 FIS

Altre figure

Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e

servizi

Impegni finanziari per tipologia

di spesa

Impegno presunto Fonte finanziaria

Formatori 1000 FIS

Consulenti

Attrezzature

Servizi

Altro

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3.2 Tempi di attuazione delle attività

Obiettivo di processo

Diffondere pratiche progettuali e valutative condivise per i tre ordini di scuola, con la

definizione delle competenze da possedere in uscita dall'istituto.

Tempistica delle attività

Attività Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu

Predisposizione

prove per classi

parallele.

azione azione

(in

corso)

azione

(in

corso)

azione

(in

corso)

azione

(in

corso)

azione

(in

corso)

azione

(in

corso)

azione

(in

corso)

azione

(attuata o

conclusa)

azione

(attuata o

conclusa)

Obiettivo di processo

Promuovere l'elaborazione di un curricolo verticale tra i diversi segmenti di scuola.

Tempistica delle attività

Attività Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu

Revisione

del

curricolo

verticale

d'Istituto.

azione azione azione azione azione azione

(in

corso)

azione

(in

corso)

azione

(in

corso)

azione

(attuata o

conclusa)

azione

(attuata o

conclusa)

3.3 Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del

raggiungimento dell'obiettivo di processo

Monitoraggio delle azioni

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Obiettivo di processo

Diffondere pratiche progettuali e valutative condivise per i tre ordini di scuola, con la

definizione delle competenze da possedere in uscita dall'istituto.

Data di rilevazione

31/05/2017

Indicatori di monitoraggio del processo

Somministrazione di prove finali di verifica di italiano e matematica per classi parallele della

scuola primaria (terze e quinte) e secondaria (prime e terze).

Strumenti di misurazione

Risultati delle prove.

Data di rilevazione

19/04/2017

Indicatori di monitoraggio del processo

Stesura prove finali di verifica disciplinare e relative griglie di correzione , per classi

parallele della scuola primaria ( terze e quinte) e secondaria (prime e terze), da

somministrare nell'a.s. 2016/2017, riguardanti italiano e matematica.

Strumenti di misurazione

Condivisione e revisione dei test.

Data di rilevazione

31/10/2016

Indicatori di monitoraggio del processo

Stesura prove iniziali di verifica disciplinare e relative griglie di correzione , per classi

parallele della scuola secondaria, da somministrare nell'a.s. 2016/2017, riguardanti italiano

e matematica.

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Strumenti di misurazione

Condivisione e revisione delle prove.

Data di rilevazione

31/05/2016

Indicatori di monitoraggio del processo

Produzione di una prova di verifica disciplinare iniziale e relative griglie di correzione , per

classi parallele della scuola primaria, da somministrare nell'a.s. 2016/2017, riguardanti

italiano e matematica.

Strumenti di misurazione

Condivisione e revisione dei test.

Obiettivo di processo

Promuovere l'elaborazione di un curricolo verticale tra i diversi segmenti di scuola.

Data di rilevazione

30/06/2016

Indicatori di monitoraggio del processo

Completamento curricolo verticale.

Strumenti di misurazione

Condivisione in Collegio docenti.

Modifiche/necessità di aggiustamenti

Introdurre una scansione temporale delle azioni didattiche.

Data di rilevazione

22/04/2016

Indicatori di monitoraggio del processo

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% Feedback positivo docenti.

Strumenti di misurazione

Osservazioni e suggerimenti dei docenti.

Data di rilevazione

08/04/2016

Indicatori di monitoraggio del processo

Predisposizione schema del curricolo.

Strumenti di misurazione

Condivisione schema del curricolo con i docenti della commissione di riferimento. .

Data di rilevazione

29/01/2016

Indicatori di monitoraggio del processo

Costituzione dipartimenti verticali disciplinari.

Strumenti di misurazione

Riunioni commissioni dipartimentali.

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4. Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del

piano di miglioramento

4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai

traguardi del RAV

In questa sezione si considerare la dimensione della valutazione degli esiti, facendo

esplicito riferimento agli indicatori che erano stati scelti nel RAV come strumenti di

misurazione dei traguardi previsti.

4.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola

Momenti di condivisione interna

Collegio docenti

Dipartimenti disciplinari

Riunioni dei Consigli di classe

Persone coinvolte

Dirigente Scolastico

Docenti

Strumenti

Documenti prodotti Sito Web della scuola

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4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia

all'esterno dell'organizzazione scolastica

Azioni per la diffusione dei risultati del PdM all’interno della scuola

Metodi/Strumenti

Diffusione di documenti nell’ambito dei dipartimenti disciplinari e consigli di classe.

Destinatari

Docenti

Tempi

Contestuali

Metodi/Strumenti

Pubblicazione di comunicazioni periodiche sul sito web della scuola.

Destinatari

Docenti

Personale ATA

Tempi

Contestuali

Azioni per la diffusione dei risultati del PdM all’esterno

Metodi/Strumenti

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Sito web dell'istituto

Destinatari delle azioni

Alunni

Famiglie

Enti territoriali

Tempi

Contestuali

4.4 Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo

Nome Ruolo

dell'Aquila Anna DS

Andrisani Annalisa Docente Secondaria

Venafro Maria Pia Docente Secondaria

Rigante Francesca Docente Secondaria

Iacoviello Michela Docente scuola dell’infanzia

Cascia Vincenzo Docente Secondaria-F.S. area 1

Vitale Gaetano Docente Secondaria-Vicario

Garofalo Antonella Docente Primaria

Garofalo Maria Antonietta Docente Primaria

Tarallo Anna Maria Docente Primaria