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ISO: Obiettivo italiano raggiunto Anna Bonanomi 15 marzo 2018 Il gruppo di lavoro ISO TC 60/WG2 (Accuracy of gears). di Massimiliano Turci – L’UNI ha ospitato presso la sua sede di Milano la riunione dei Gruppi di lavoro ISO TC 60/SC 1/WG 7 (Worm gears) e ISO TC 60/WG2 (Accuracy of gears). Una sintesi dettagliata dell’incontro. Dal 6 all’8 febbraio 2018 l’UNI, l’Ente Italiano di Normazione, ha ospitato presso la sua sede di Milano la riunione dei Gruppi di lavoro ISO TC 60/SC 1/WG 7 (Worm gears) e ISO TC 60/WG2 (Accuracy of gears). La partecipazione italiana è stata particolarmente numerosa, con ben sei delegati da Comer, Dana-Brevini, Dinamicoil, MDM metrosoft e Assiot. L’evento si è svolto con successo anche grazie alla sponsorizzazione di KISSsoft e di MDM Metrosoft. Nonostante i Paesi che partecipano attivamente alla stesura delle norme sugli ingranaggi nell’ISO/TC 60 siano 14, in genere i delegati attivi

ISO: Obiettivo italiano raggiunto - Assiot...molto semplice, pragmatica e conservativa. I tedeschi hanno la DIN 3996, che è il documento di partenza su cui è stata scritta la ISO/TR

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ISO: Obiettivo italianoraggiuntoAnna Bonanomi 15 marzo 2018

Il gruppo di lavoro ISO TC 60/WG2 (Accuracy of gears).

di Massimiliano Turci –

L’UNI ha ospitato presso la sua sede di Milano la riunione deiGruppi di lavoro ISO TC 60/SC 1/WG 7 (Worm gears) e ISO TC60/WG2 (Accuracy of gears). Una sintesi dettagliatadell’incontro.

Dal 6 all’8 febbraio 2018 l’UNI, l’Ente Italiano di Normazione, ha ospitatopresso la sua sede di Milano la riunione dei Gruppi di lavoro ISO TC 60/SC1/WG 7 (Worm gears) e ISO TC 60/WG2 (Accuracy of gears). Lapartecipazione italiana è stata particolarmente numerosa, con ben seidelegati da Comer, Dana-Brevini, Dinamicoil, MDM metrosoft e Assiot.L’evento si è svolto con successo anche grazie alla sponsorizzazione diKISSsoft e di MDM Metrosoft.

Nonostante i Paesi che partecipano attivamente alla stesura delle normesugli ingranaggi nell’ISO/TC 60 siano 14, in genere i delegati attivi

provengono da Italia, Stati Uniti, Germania, Francia, Giappone, RegnoUnito e Svizzera. In questa occasione mancavano solo i rappresentantidegli ultimi due Paesi.

L’obiettivo principale che si era dato la “squadra” italiana è statoraggiunto: la nascita di una collaborazione fra il gruppo di lavoro che sioccupa della metrologia degli ingranaggi con quello del GPS, una sigla chenon indica il navigatore satellitare, ma “Geometrical ProductSpecifications and verification”, in parole povere, un linguaggioUniversale che permette di definire le tolleranze da indicare nei disegnicon la certezza che il loro controllo restituisca sempre lo stesso risultato, inqualunque parte del mondo venga effettuato.

Gruppo di lavoro ISO TC 60/SC 1/WG 7 (Worm gears) al lavoro nella sede dellʼUNI, nella sala dedicata aLeonardo da Vinci, il primo che ha studiato lʼingranaggio a vite senza fine globoidale.

Riunione del gruppo di lavoro riduttori a vite

Il gruppo sta lavorando sul Rapporto Tecnico ISO/TR 14521 sul calcolodella resistenza dei riduttori a vite. Dopo quasi 8 anni di vita è giunto ilmomento di tentarne la “promozione” a norma internazionale. È ancora unTechnical Report (ecco il significato della sigla TR nel nome), cioè undocumento solamente informativo. Il problema principale è che nonsembra essere molto usato. Gli americani utilizzano la norma AGMA 6034,

molto semplice, pragmatica e conservativa. I tedeschi hanno la DIN 3996,che è il documento di partenza su cui è stata scritta la ISO/TR 14521. Molticostruttori però utilizzano ancora la norma inglese BS 721, sebbene ritiratada tempo. La complessità del documento ISO non dovrebbe essere la causadi questo mancato utilizzo, in quanto ormai sono diffusi software di calcoloche permettono di verificare lo stesso riduttore secondo quanto indicato daDIN, AGMA, ISO o BS. Per questo motivo è stato deciso di fare unsondaggio. Le domande sono le seguenti:

State utilizzando il documento ISO/TR 14521 per calcolare laresistenza dei riduttori a vite?Se no, che standard utilizzate e perché?Che implementazioni vorreste nelle versioni future?Vorreste contribuire allo sviluppo di una norma basata sull’attualeISO?

L’invito a rispondere a queste domande è rivolto a ogni lettore. Le rispostepossono essere inviate all’autore ([email protected]) o al Presidentedella Sottocommissione UNI Ingranaggi ([email protected]).

L’altro tema scottante affrontato durante la riunione è la richiesta da piùparti di redigere una norma internazionale sulla qualità di viti e corone,poiché al momento sembrano esserci solo la norma tedesca DIN 3974 e lanorma americana AGMA 2011.

Anche in questo caso è stato proposto un questionario

Che procedure e norma utilizzate per le tolleranze degli ingranaggi avite?Che ne pensate dello sviluppo di una norma ISO?Che norma si potrebbe utilizzare come base di partenza per la nuovanorma ISO? DIN, AGMA, …

La numerosa presenza in Italia di aziende che realizzano riduttori a vite,soprattutto nel bolognese, potrebbe portare un significativo contributo allarealizzazione di documenti ISO che rispecchino le esigenze del nostro

Paese. L’invito quindi non è solo di rispondere ai due sondaggi, è una verae propria “chiamata alle armi”, una richiesta di partecipare attivamente inUNI e da lì essere nominati in ISO. Gli ingranaggi a vite senza fine, perquanto meno nobili di quelli a ruote cilindriche, sono infatti molto piùcomplessi dal punto di vista geometrico e del contatto, quasi come lecoppie coniche. È quindi necessario il contributo di chi ha esperienza nelsettore.

Il gruppo di lavoro ISO TC 60/SC 1/WG 7 sta lavorando sul Rapporto Tecnico ISO/TR 14521 sul calcolo dellaresistenza dei riduttori a vite. Dopo quasi 8 anni di vita è giunto il momento di tentarne la “promozione” anorma internazionale.

Riunione del comitato metrologia ingranaggi

La svolta italiana del gruppo di lavoro sul controllo delle dentature è statala proposta di collaborazione col gruppo che si occupa del GPS, come giàanticipato.

Oltre a questo, le due giornate di intenso lavoro sono state dedicate allarevisione della ISO 1328-2 “Cylindrical gears — ISO system of accuracy —

Part 2: Definitions and allowable values of deviations relevant to radialcomposite deviations and runout information” e della bozza di norma sulle“procedure di misura dello spessore del dente”.

La tendenza attuale nell’aggiornamento delle norme è di eliminare i dati intabella a favore delle formule. La complessità di calcolo non è più unproblema, tutti utilizzano software di calcolo, da quello sviluppatointernamente su Excel a quelli commerciali, in entrambi i casi interpolare èpiù complesso e soggettivo che calcolare. Anche se c’è un comune accordosulla necessità di trovare una formula, la discussione si è accesa su comecalcolare gli errori radiali. Le tabelle delle varie norme AGMA 2000,AGMA 2015, ISO 1328, DIN 3961, JIS B 1702, in funzione del numero didenti, a parità di diametro e grado di precisione, non riportano ovviamentegli stessi valori, ma neppure la stessa filosofia. In particolare, la formulaproposta dagli americani fa coincidere l’errore radiale con quello radialetotale composto nel caso di ruote con un solo dente, portando unasignificativa differenza nel caso di ruote con pochi denti, rispetto allaproposta tedesca che non prevede la coincidenza iniziale. La questionepotrebbe sembrare puramente filosofica, in realtà la domanda di fondo è:“nel caso di adozione di questo criterio nella nuova revisione della norma,cosa succederebbe agli ingranaggi con pochi denti attualmente prodottidalla mia azienda? diventerebbero improvvisamente di scarsa qualità?”

La discussione si era talmente accesa che è stato necessario sospendere ilavori per dividersi in piccoli gruppi di confronto per poi tornare adun’unica sessione, con un clima più sereno. Per quanto riguarda leprocedure di controllo dello spessore dente, al momento gli uniciriferimenti normativi sono nell’appendice A della ISO 21771. Il gruppo stalavorando su un nuovo documento totalmente dedicato a questoargomento, in cui vengano inclusi anche gli ingranaggi beveloid. È statauna piacevole sorpresa per tutti scoprire che nella norma AGMA 2002-C16è prevista la “span measurement” (la quota Wildhaber) per le dentatureinterne. Fortunatamente su YouTube è stato trovato un video che mostra lostrano strumento di misura da adottare: nel nuovo documento vi sarà unafigura esplicativa. La partecipazione al comitato ISO si è quindi rivelata

ancora una volta una grande scuola in cui confrontarsi con esperti da tuttoil mondo.

Il gruppo di lavoro ISO TC 60/WG2 (Accuracy of gears).

Attività nazionali come UNI

Oltre a rappresentare gli interessi nazionali in ambito ISO, come nellerecenti riunioni a Milano, il gruppo di lavoro ingranaggi UNI CT031 SC05GL01 si sta occupando di redigere una norma sulla qualità (accuracy) dellecremagliere. È un argomento privo di normazione. Non è possibile infattiadottare la ISO 1328 perché nella cremagliera non è definito il diametroprimitivo, parametro necessario per calcolare i vari scostamenti previsti datale norma. C’è chi gli sostituisce la lunghezza della cremagliera (totale odel singolo settore) e chi invece utilizza il diametro primitivo del pignoneche vi ingrana (ma quale?): in entrambi i casi non c’è chiarezza. Davverourge una norma. Quando sarà pronta la norma UNI verrà poi propostaanche in ambito ISO. Anche in questo caso, gli esperti di cremagliere sonoinvitati a portare il loro prezioso contributo.

Accesso alle norme

La partecipazione ai gruppi di lavoro dà diritto ovviamente ad accedere atutte i relativi documenti, bozze delle norme comprese. Invece, l’acquistoagevolato delle norme ISO dal sito UNI è possibile quando le stesse sono

state adottate come norme UNI: questo è uno dei vari compiti del gruppodi lavoro ingranaggi, che ne valuta l’opportunità e ne traduce in Italiano iltitolo e lo scopo, mantenendo il suo testo in lingua inglese inalterato. Siricorda un’importante innovazione per la consultazione delle norme:

l’abbonamento annuale per i soci UNI: bit.ly/ConfindustriaUNI

l’abbonamento annuale per gli ingegneri iscritti all’albo professionale:bit.ly/normeUNIing

Chi desidera imparare è benvenuto

Nella speranza di aver suscitato curiosità nell’ambito normativo, si rinnoval’invito: chi ha competenze sugli argomenti accennati in questo articolo(beveloid, metrologia, cremagliere, riduttori a vite) o su altro (utensili,materiali, resistenza di ingranaggi cilindrici e conici, ecc.) o,semplicemente, chi ha voglia di imparare è sempre il benvenuto.