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INVISIBILI EVIDENZELa povertà educativa oggi e gli strumenti
per contrastarla
21 GIUGNOLUCCA
Crescere insieme, per far crescere i cittadini di domani
...COME LA IMMAGINIAMO?
...COME LA CONOSCIAMO?
LA POVERTA’ EDUCATIVA
Slide num. 1
Una definizione
“La privazione, per i bambini e gli adolescenti, della opportunità diapprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni”(Save The Children, 2014)
LA POVERTA’ EDUCATIVA
3
COME SI MISURA?
IPE - INDICE DI POVERTA' EDUCATIVAcomposto da 12 indicatori
LA POVERTA’ EDUCATIVA
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Indicatori
LA POVERTA’ EDUCATIVA
4 bis
1. percentuale di bambini tra 0 e 2 anni senza accesso ai servizi pubblici educativi per la prima infanzia; 2. percentuale di classi della scuola primaria senza tempo pieno;3. percentuale di classi della scuola secondaria di primo grado senza tempo pieno;4. percentuale di alunni che non usufruisce del servizio mensa;5. percentuale di dispersione scolastica misurata attraverso l’indicatore europeo “Early School Leavers”;6. percentuale di minori tra 6 e 17 anni che non sono andati a teatro;7. percentuale di minori tra 6 e 17 anni che non hanno visitato musei o mostre;8. percentuale di minori tra 6 e 17 anni che non sono andati a concerti;9. percentuale di minori tra 6 e 17 anni che non hanno visitato monumenti/siti archeologici;
10. percentuale di minori tra 6 e 17 anni che non praticano sport in modo continuativo;11. percentuale di minori tra 6 e 17 che non hanno letto libri;12. percentuale di minori tra 6 e 17 anni che non utilizzano internet.
Ereditare povertà
Povertà educativa e povertà economica
4
La povertà è multidimensionale
Povertà educativa e povertà economica
4
Percentuale di alunni di 15 anni che non raggiungono le competenze minime in matematica e lettura (test OCSE-PISA), per livello socio-economico e culturale della famiglia.
Povertà educativa
4
4
“Da qualche tempo la resilienza è diventata una categoria che descrive la capacità degli umani di fare quotidianamente i conti con una situazione esistenziale precaria, allarmante o minacciosa, o con uno stato di cose che trattiene lontano da sé le possibilità e le occasioni della vita che invece dà ad altri. Qualcosa vuole colpire l’anima per spezzarla (...) è la virtù di risilire che impedisce che l’anima si spezzi in quel momento e nei tanti momenti che verranno. Questa virtù non è gratuita.”
(“Di mestiere faccio il maestro”, Marco Rossi Doria).
Essere resilienti
Slide num. 5
CIASCUNO CRESCE SOLO SE SOGNATO
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- Insieme. Una comunità educante.- Imparare è una storia complicata.- L’etica della possibilità.- Imparare a desiderare. Coltivare il sogno.
L’ORA DI LEZIONE NON BASTA
Il modello e l'esperienza della scuola Senza Zaino diventa innesco di innovazione sociale e chiave di contrasto della povertà educativa.
IL PROGETTO
Slide num. 5
Attraverso il Fondo per il contrasto della povertà educativahttps://www.conibambini.org/
IL SOGGETTO FINANZIATORE
5
L’ORA DI LEZIONE NON BASTA
L'esperienza del modello Senza Zaino per una Scuola Comunitàdiventa motore di innovazione sociale● 269 Istituti in 18 regioni italiane● 509 scuole● Circa 50.000 allievi● Circa 3.500 insegnanti
IL PROGETTO LODLNB
6
L’ORA DI LEZIONE NON BASTA
● 1 anno per la progettazione: da novembre 2017 a novembre 2018● 4 anni per la realizzazione: dal 1 marzo 2019● Importo complessivo: di € 2.725.183,99
7
IL PROGETTO LODLNB
I PARTNER
Slide num. 6
Edizioni Centro Studi Erickson S.p.A.Lucca Crea s.r.l.Ufficio Pastorale Caritas della Diocesi di LuccaOikos OnlusCentro Studi Musicali e Sociali Maurizio Di BenedettoComune di LuccaCNR - Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione “A.Faedo”
I PARTNER
Slide num. 6
Genau srlEbiCo Società Cooperativa Sociale OnlusAssociazione Istituti di Terapia FamiliareAssociazione Comunità IL GABBIANO OnlusFondazione UIBIFlipnet APSAssociazione Cacao - Libera Università di Alcatraz
GLI ISTITUTI PARTNER
Slide num. 7
IC di Gonars (UD)IC Revello Cuneo (CN)IC Capponi Milano (MI)IC Lucca 5 (LU)IC Don Milani Viareggio (LU)IC Carrara e Paesi a Monte (MS)IC Massa Martana (PG)
GLI ISTITUTI PARTNER
Slide num. 7
IC Giovanni Paolo II - A.Frank San Marzano sul Sarno (SA)DD Don Milani Giffoni (SA)IC San Rocco di Marano (NA)IC Don E.Montemurro di Gravina di Puglia (BA)IC Giovanni XXIII Statte (TA)IC Vico (Ilva) Taranto (TA)IC Giovanni XXIII Acireale (CT)IC Santa Venerina (CT)
L’ENTE VALUTATORE
Slide num. 8
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE -DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE E PEDAGOGIA
L’obiettivo del progetto LODLNB è quello di far diventare il plesso una scuola – comunità.
Il perno dello sviluppo di una più ampia comunità educante che animi le reti sociali all’interno delle quali sono inseriti i bambini e i ragazzi .
LA VISION DEL PROGETTO
Slide num. 9
TITOLO DELLAPRESENTAZIONE
SOTTOTITOLO LUNGOCOME QUELLO DI PRIMA
L’APPROCCIO GLOBALE AL CURRICOLO
Slide num. 10
● RESPONSABILITA’
● OSPITALITA’
● COMUNITA’
I TRE MODELLI
Slide num. 11
● DELL’ARTIGIANO
● DRAMMATURGICO
● DEL GIOCO
I 7 ASPETTI CHIAVE DELLA DIDATTICA
Slide num. 12
1. L’organizzazione degli spazi2. La valutazione formativa3. La scelta nelle attività didattiche4. La differenziazione nell’insegnamento5. La classe rovesciata6. La comunità dei docenti7. I compiti di realtà
LE DUE MAPPE
Slide num. 13
- La mappa della comunità localeÈ utile per identificare le diverse agenzie che collaborano sul territorio
- La mappa dello studentePer valorizzare le conoscenze dei bambini e dei ragazzi per iniziare i percorsi
I SETTE LUOGHI DELLA COMUNITA’ EDUCANTE
Slide num. 14
- I luoghi del lavoroSono i luoghi della produzione, dei processi, ovvero delle attività d’aula e laboratoriali, ma anche delle attività sociali, economiche e culturali della comunità educante locale.
- I luoghi della comunicazioneSono i luoghi per la presentazione e la diffusione del messaggio, dei prodotti, delle esperienze, delle informazioni, della comunità educante locale.
- I luoghi del mercato e dello scambioSono i luoghi del confronto, del dibattito e della discussione che coinvolgono gli studenti, i docenti, i genitori e tutta la comunità educante locale.
I SETTE LUOGHI DELLA COMUNITA’ EDUCANTE
Slide num. 15
- I luoghi della discussioneSono i luoghi del confronto, del dibattito e della decisione che coinvolgono gli studenti, i docenti, i genitori e tutta la comunità educante locale.
- I luoghi delle risorseSono i luoghi della produzione e della fornitura di strumenti didattici, di idee, metodi e degli allestimenti degli spazi.
- I luoghi delle arti e del giocoSono i luoghi delle discipline sportive, delle arti come la musica, il cinema, il teatro, la pittura, la danza, le varie forme di gioco.
- I luoghi dell’ascolto e della curaSono i luoghi del sostegno e dell’aiuto per chi è nel bisogno e nella difficoltà. Sono i luoghi di cura delle relazioni interpersonali e familiari.
LE MACRO-AZIONI DEL PROGETTO
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- Formazione dei docenti e dei genitori- Innovazione e sperimentazione didattica- Progettazione e allestimento di spazi- Sviluppo organizzativo e comunicazione- Pratiche riparative- Rappresentanza e competenza genitoriale
Bambina mia,Per te avrei dato tutti i giardinidel mio regno, se fossi stata regina,fino all’ultima rosa, fino all’ultima piuma.Tutto il regno per te.E invece ti lascio baracche e spine,polveri pesanti su tutto lo scenariobattiti molto fortipalpebre cucite tutto intorno.Ira nelle periferie della specie.E al centro,Ira.Ma tu non credere a chi dipinge l’umanocome una bestia zoppa e questo mondocome una palla alla fine.Non credere a chi tinge tutto di buio pesto edi sangue. Lo fa perchè è facile farlo.
Noi siamo solo confusi,credi.Ma sentiamo. Sentiamo ancora.Sentiamo ancora. Siamo ancora capacidi amare qualcosa.Ancora proviamo pietà.Tocca a te,ora,a te tocca la lavatura di queste crostedelle cortecce vive.C’è splendorein ogni cosa. Io l’ho visto.Io ora lo vedo di piu’.C’è splendore. Non avere paura.Ciao faccia bella,gioia piu’ grande.L’amore è il tuo destino.Sempre. Nient’altro.Nient’altro. Nient’altro.
(Mariangela Gualtieri)
Donatella [email protected]