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PER MAGGIORI INFORMAZIONI www.lucagiocoli.com Programma lezioni Inventariare le memorie e connettere le culture Introduzione Conoscere le proprie radici è considerato soprattutto nella cultura occidentale come un vero e proprio bisogno che aiuta l’essere umano nella sua quotidiana attività. La questione identitaria ha non solo, quindi, una valenza per definire Stati e/o Nazioni, ma serve soprattutto alla sfera sociale dell’individuo. Infatti è proprio grazie alla conoscenza dei valori socialmente riconosciuti, di tradizioni e persino grazie alle cosiddette buone maniere che l’individuo riconosce ed è riconosciuto. L’identità fatta di memoria collettiva, struttura e crea la cultura di un luogo, i suoi beni culturali tangibili e intangibili, che a loro volta la ricreano e interpretano. Composta dal flusso del vissuto tende a cristallizzarsi e diventare una specie di materia inerte solo se sottoposta alla lente d’ingrandimento della storiografia. Consapevolmente diciamo tende perché sottoposta allo sguardo dell’osservatore/ ricercatore essa si modifica nuovamente nei suoi rilevamenti e appunti, diventando più ferma e compatta solo negli archivi. Più solido e omogeneo l’archivio non sarà mai la memorie che tenta di contenere. I suoi limiti saranno ovvi e visibili anche se però grazie alla tecnologia l’archiviazione riesce quasi a raggiungere un'altissima fedeltà in continuo miglioramento. La fedeltà dell’archiviazione è solo una parte del discorso. Archiviata e salvaguardata la memoria cade nel dimenticatoio diventano intellegibile e non più interpretabile. Per ritornare ad essere parte del flusso che l’ha prodotta ha l’obbligo di rientrare ad essere parte della collettività e a non rimanere lettera muta tra gli scaffali e biblioteche. Centrale diventa il miglioramento dell’accessibilità dei database. Anche in questa seconda parte ci ritorna utile la tecnologia e soprattutto la rete, che con le sue rizomatiche azioni (Gilles Deleuze, Félix Guattari: "Millepiani" - Castelvecchi, 2003) permette alle informazioni di raggiungere qualsiasi punto del globo contemporaneamente. Organizzata in questo modo la memoria storica democratizza CALENDARIO 15-10-2012 MEMORIE E SAPERI La vitalità attiva della memoria. 16-10-2012 PROTEGGERE Cosa e come? 17-10-2012 DEMATERIALIZZARE Perché e come dematerializzare, trasferire e/o trasformare. Dalle ore 11.00 prevista uscita per visitare il Castello Federiciano di Lagopesole. 22-10-2012 ACCESSIBILITÀ Solo database? Usability. 23-10-2012 DISSEMINAZIONE Organizzare e comunicare. 24-10-2012 INTERAZIONE Social Life e App. Per il giorno 17-10-2012 é prevista una visita studio al Castello Federiciano di Lagopesole “LOCAL INTELLIGENCE: TUTELA E CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI TRA PASSATO, PRESENTE E FUTURO“ Servizio Civile Nazionale Salvaguardare, riorganizzare e diffondere

Inventariare le memorie econnettere le culture

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Salvaguardare, riorganizzare e diffondere

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PER MAGGIORI INFORMAZIONI www.lucagiocoli.com

Programma lez ioni

Inventariare le memorie e connettere le culture

Introduzione

Conoscere le proprie radici è

considerato soprattutto nella

cultura occidentale come un vero

e proprio bisogno che aiuta

l’essere umano nella sua

quotidiana attività. La questione

identitaria ha non solo, quindi,

una valenza per definire Stati e/o

Nazioni, ma serve soprattutto alla

sfera sociale dell’individuo. Infatti

è proprio grazie alla conoscenza

dei valori socialmente

riconosciuti, di tradizioni e

persino grazie alle cosiddette

buone maniere che l’individuo

riconosce ed è riconosciuto.

L’identità fatta di memoria

collettiva, struttura e crea la

cultura di un luogo, i suoi beni

culturali tangibili e intangibili,

che a loro volta la ricreano e

interpretano. Composta dal flusso

del vissuto tende a cristallizzarsi e

diventare una specie di materia

inerte solo se sottoposta alla lente

d’ingrandimento della

storiografia. Consapevolmente

diciamo tende perché sottoposta

allo sguardo dell’osservatore/

ricercatore essa si modifica

nuovamente nei suoi rilevamenti

e appunti, diventando più ferma

e compatta solo negli archivi. Più

solido e omogeneo l’archivio non

sarà mai la memorie che tenta di

contenere. I suoi limiti saranno

ovvi e visibili anche se però grazie

alla tecnologia l’archiviazione

riesce quasi a raggiungere

un'altissima fedeltà in continuo

miglioramento.

La fedeltà dell’archiviazione è

solo una parte del discorso.

Archiviata e salvaguardata la

memoria cade nel dimenticatoio

diventano intellegibile e non più

interpretabile. Per ritornare ad

essere parte del flusso che l’ha

prodotta ha l’obbligo di rientrare

ad essere parte della collettività e

a non rimanere lettera muta tra

gli scaffali e biblioteche. Centrale

diventa il miglioramento

dell’accessibilità dei database.

Anche in questa seconda parte ci

ritorna utile la tecnologia e

soprattutto la rete, che con le sue

rizomatiche azioni (Gilles

Deleuze, Félix Guattari:

"Millepiani" - Castelvecchi, 2003)

permette alle informazioni di

raggiungere qualsiasi punto del

globo contemporaneamente.

Organizzata in questo modo la

memoria storica democratizza

CALENDARIO

15-10-2012MEMORIE E SAPERILa vitalità attiva della memoria.

16-10-2012PROTEGGERECosa e come?

17-10-2012DEMATERIALIZZAREPerché e come dematerializzare, trasferire e/o trasformare. Dalle ore 11.00 prevista uscita per visitare il Castello Federiciano di Lagopesole.

22-10-2012ACCESSIBILITÀSolo database? Usability.

23-10-2012DISSEMINAZIONEOrganizzare e comunicare.

24-10-2012INTERAZIONESocial Life e App.

Per il giorno 17-10-2012 é prevista una visita studio al Castello Federiciano di Lagopesole

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Servizio Civile Nazionale

Salvaguardare, riorganizzare e diffondere

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l’umanità, non essendo più

detenuta da un élite ma

diventando aperta. Come diceva

Pierre Levy "Il sapere non è più

una piramide statica, si gonfia e

viaggia in una vasta rete mobile di

laboratori, centri di ricerca,

biblioteche, banche dati, uomini,

procedure tecniche, media,

dispositivi di registrazione e di

misura, una rete che non cessa di

estendersi con uno stesso

movimento tra umani e non

umani, associando molecole e

gruppi sociali, elettroni e

istituzioni".(Levy 1994, 207).

L’accessibilità in una società

always connected, come quella

del 2012 in cui viviamo, appare

quasi come un paradosso. Difatti

nella maggior parte dei casi si

rischia l’information overload, un

sovraccarico di informazioni che

ci sommerge e blocca qualsiasi

possibilità ad agire. Basilare a

questo punto è l’interazione.

Obiettivi

La fase successiva alla messa

online delle informazioni è quella

di strutturare un dispositivo che

risponde alle necessità dell’utente

secondo le variante di spazio e

tempo. Una risorsa che possa in

maniera quasi naturale guidare e

informare l’utilizzatore verso

quelle che sono le prossimità e le

attività maggiormente interessanti

da vivere e i luoghi da conoscere.

Dopo una breve esplorazione

di alcune applicazioni sociali per

smartphone quali soprattutto:

Instagram (http://

instagram.com/), Foursquare

(https://foursquare.com/) e

Twitter (https://twitter.com/), il

gruppo catalogherà beni storici di

tipo materiali e immateriali e

l’integrerà con informazioni di

tipo turistico, per garantire una

serie di servizi a 360º nei

confronti dei fruitori. Nel mare

delle troppe o troppo poche

informazioni l’idea è quella di

tentare di anticipare i flussi

turistici catturandoli con un buon

marketing fatto di rapide e

comode informazioni e

prendersene cura con

un’applicazione che ne possa

migliorare la fruizione. L’idea è

quella di creare da una parte una

sorta di museo virtuale e dall’altra

fare in modo che questo museo

s’integri con i luoghi, le

architetture, le attività e i “sapori”

dei luoghi sui quali si è deciso di

operare.

Comuni di intervento

1. Abriola,

2. Acerenza,

3. Albano di Lucania,

4. Anzi,

5. Avigliano,

6. Brindisi Montagna,

7. Calvello,

8. Campomaggiore,

9. Cancellara,

10. Castelmezzano,

11. Filiano,

12. Laurenzana,

13. Oppido Lucano,

14. Pietragalla,

15. Pietrapertosa,

16. Pignola,

17. San Chirico Nuovo,

18. Tolve,

19. Trivigno,

20. Vaglio Basilicata.

Qualche link dal quale

iniziare:

- Museum Next:http://www.museumnext.org/

- Geer Oskam from N8 in the

Netherlands:http://vimeo.com/26782917

- CCCB Lab Mediateca:http://www.cccb.org/lab/es/

mediateca/

- Nora Semel and

Francesca Merlino R.

Guggenheim Museum in New

York:http://vimeo.com/26905617

- Il Sole 24 ORE - Il concerto

con le note che arrivano da

lontano:

http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2012-04-13/concerto-note-arrivano-lontano-171338.shtml?uuid=AbmEcYNF

“LOCAL INTELLIGENCE: TUTELA E CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI TRA PASSATO, PRESENTE E FUTURO“