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Care appassionate di Mistero & Affini, per voi, questa settimana, siamo andati a trovare un giovane scrittore di Bologna che molti di voi sicuramente già conosceranno. Cominciò col cruento noir ‘Questo è il mio sangue’, ma negli ultimi anni si è fatto notare per la serie di gialli che hanno per protagonista il latin lover per eccellenza, il pruriginoso personaggio che sta scalando le classifiche della narrativa di genere e da cui stanno producendo una serie di films per la televisione. Molte casalinghe lo attendono trepidanti. Stiamo parlando di Joe Rocco, il A TU X TU COL DELITTO Di Raffaello Scortichini SIAMO ANDATI A TROVARE MATTEO NELLA SUA CASA DI VIA DEL PANETTIERE 47/BIS A BOLOGNA Mistero &affini MATTEO BORTOLOTTI Un giallista e il suo porno-investigatore Matteo Bortolotti, classe 1980, bolognese. E’ diventato celebre per la serie di romanzi gialli dedicati a JOE ROCCO, ex porno- attore baby-pensionato che diventato investigatore privato si occupa di casi sempre al limite con la legalità. Tra gli ultimi romanzi pubblicati, L’amore è un boia senza ghigliottina, La lama dell’assassino non fa ruggine, mentre La poesia della morte non ha rime è stato annunciato, ma non è ancora uscito nelle librerie. 89

Intervista su 'Mistero&Affini' di luglio '12!

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Un'intervista fatta dalla rivista a Matteo Bortolotti, protagonista de 'Il Mistero della Loggia Perduta' (Felici Editore)

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Care appassionate di Mistero & Affini, per voi, questa settimana, siamo andati a trovare un giovane scrittore di Bologna che molti di voi sicuramente già conosceranno. Cominciò col cruento noir ‘Questo è il mio sangue’, ma negli ultimi anni si è fatto notare per la serie di gialli che hanno per protagonista il latin lover per eccellenza, il pruriginoso personaggio che sta scalando le classifiche della narrativa di genere e da cui stanno producendo una serie di films per la televisione. Molte casalinghe lo attendono trepidanti. Stiamo parlando di Joe Rocco, il

A TU X TU COL DELITTO

INTERVISTA… Di Raffaello Scortichini

 

SIAMO ANDATI A TROVARE MATTEO NELLA SUA CASA DI VIA DEL PANETTIERE 47/BIS A BOLOGNA

 Mistero      &affini  

MATTEO BORTOLOTTI Un giallista e il suo porno-investigatore

Matteo Bortolotti, classe 1980, bolognese. E’ diventato celebre per la serie di romanzi gialli dedicati a JOE ROCCO, ex porno-attore baby-pensionato che diventato investigatore privato si occupa di casi sempre al limite con la legalità. Tra gli ultimi romanzi pubblicati, L’amore è un boia senza ghigliottina, La lama dell’assassino non fa ruggine, mentre La poesia della morte non ha rime è stato annunciato, ma non è ancora uscito nelle librerie.

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Matteo Bortolotti cita spesso nei ringraziamenti dei suoi gialli della serie JOE ROCCO un misterioso ‘Commissario Abate’. Gli abbiamo chiesto anche di lui!

(continua) cui ultimo romanzo, ‘La poesia della morte non

ha rime’ era annunciato per questa estate! Matteo ci ha accolto nel suo monolocale di Via

del Panettiere 47/bis, una via molto strana della sua Bologna, perché è costituita da una sola casa. Quella in cui abita il giallista bolognese. Entriamo…

(ci accoglievestito con una buffa giacca verde mela e una camicia hawaiana… come un vero intellettuale d’altri tempi! NdR)

RS: “Ciao Matteo, grazie per averci concesso questa intervista. Certo che è davvero strano il tuo indirizzo…”

“Strano? Io ho imparato a non far troppo caso alle stranezze che non uccidono.”

RS: “Questa via non dovrebbe chiamarsi Azzo Gardino?”

“Sì, ma questa casa incrociava una minuscola viuzza che scendeva al canale. Via del Panettiere, appunto. Ora non c’è più neanche la via, ma nel casino del catasto il nome è rimasto associato alla casa, con il numero sequenziale di via Azzo Gardino. Infatti dopo il 47 c’è il 47/bis, ma cambia il nome della via. Questa è via del Panettiere. La prima volta ci ho messo un’ora a trovarla. E ce l’avevo sotto gli occhi. Come la verità!”

RS: “Ma tutto questo è folle.” “Scusa, ma questa è un intervista per Domus o

per Misteri & Affini?” RS: “Hai ragione! Le domande… Partiamo dalla

prima e fondamentale. Che fine ha fatto Joe Rocco? I tuoi lettori sanno che era stato colpito da un proiettile avvelenato nello scorso episodio della tua serie di romanzi, giusto? Entriamo subito nel vivo…”

“Entriamo subito nel morto, bisognerebbe dire. Parliamo di gialli, no? (sorride e si mette le mani nella tasca della sua stramba giacca, NdR) Joe Rocco era stato avvelenato e reso completamente inoffensivo alla fine de ‘La lama dell’assassino non fa ruggine’, probabilmente dal suo vecchio arcinemico, il killer delle zoppe… A dire il vero, l’abbiamo lasciato agonizzante, oramai morto…”

RS: “Se non ricordo male, soltanto una parte del suo corpo funzionava. Quella che lui odia di più.”

“Quella parte non smetterebbe di funzionare nemmeno se Joe Rocco venisse dichiarato morto da ore! Be’, in quel caso si tratterebbe di rigor mortis… Sei mai stato all’Istituto di Medicina legale? Dopo qualche ora certi cadaveri sembra che stiano sotto una tenda canadese…”

RS: “Una tenda canadese, certo! Le nostre amiche hanno di sicuro capito… Perché Joe Rocco, lo ricordiamo, è un pornoattore che si è dato all’investigazione privata…”

“Ex pornoattore e ora baby-pensionato. L’ultimo baby-pensionato italiano. Nessuno se lo

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lo potrà più permettere, dopo di lui.” RS: “L’uscita de ‘La poesia della morte

non ha rime’ era prevista per questa estate… Ma non lo troviamo in libreria, ci puoi dire cos’è successo e come sta il nostro Joe?”

“Ah, oh. Joe Rocco sta ancora sdraiato di fronte al suo, be’… Sta a letto. Io ero impegnato.”

RS: “E cosa stavi facendo?” “Niente, un omicidio. Cioè, io non ho

ucciso nessuno. Stavo cercando… Stavo osservando come veniva catturato l’assassino.”

RS: “Ah, ah! Che spiritosi questi giallisti bolognesi! Quando è prevista l’uscita e puoi darci qualche anticipazione?”

“Non ho ancora parlato con il mio Editore, ma direi presto. Se finisco di firmare le carte sulla riservatezza del magistrato, dovrei scriverlo in una settimana.”

RS: “Una settimana? Ma stai scherzando?” “No, starei scherzando se ti dicessi che ci

metto mesi… Che mi distruggo per elaborare il dolore di cui è intrisa la storia, che i personaggi devono prendere il controllo… E’ un giallo, non è mica Delitto e Castigo! Ci metterei una settimana soltanto a pensare la lettera di Raskolnikov alla madre… Che poi, va bene che le mamme sono tutte logorroiche e ti tengono al telefono, ma quale figlio è così logorroico con sua madre? Cara mamma ho ammazzato una vecchia. Punto.”

RS: “Puoi darci qualche anticipazione sul prossimo caso di Joe Rocco? Si ristabilirà o diventerà un novello Lincoln Rhyme?”

“No, niente di tutto questo. Quel personaggio di cui parli è la versione melodrammatica di Nero Wolfe… Joe Rocco si ristabilirà dall’infermità del veleno, ma dovrà vedersela con una incessante priapite che lo infastidirà per buona parte della storia…”

RS: “Priapite! Ma è un’idea geniale!” “Io la trovo stupida, ma divertente…” RS: “E’ un simbolismo molto intenso per un

protagonista così borderline, che si muove tra le pieghe oscure di una città senza nome come tante ce ne sono nel nostro Paese…”

“Come preferisci. Il lettore ha sempre ragione. Figurati un critico!”

(si ferma per rispondere al telefono, sembra che questo giovane giallista abbia una vita piuttosto intensa. Parla al telefono con un certo Beppe: il discorso gira attorno a un parapendio e un Commissario. Forse una

nuova storia? Glielo abbiamo chiesto. NdR) “Veramente era mio padre, mi diceva che

quella creatura improbabile di mia madre si è messa a fare parapendio e sono quattro giorni che ha occupato il salotto con il telo, cercando di piegarlo al meglio…”

RS: “E il Commissario cosa c’entra?” “Il Commissario non c’entra. E’ un bravo

poliziotto, un mio amico. Andiamo avanti con l’intervista.”

RS: “Forse si tratta del Commissario Abate, il poliziotto che ti ha fatto da consulente per ‘L’amore è un boia senza ghigliottina’? E’ in tutti i ringraziamenti…”

“Sì, è lui. Io e il Commissario abbiamo un rapporto molto… stretto. E’ come se fosse un secondo padre, per me. Solo che sono io ad avere adottato lui. Recentemente.”

RS: “E che mi dici del giallo bolognese, perché si scrivono così tanti gialli ambientati a Bologna?”

“Ti svelo un segreto. C’è una cartello di scrittori che appartiene a un’antica setta di origini caldee che custodisce il segreto dell’Arca dell’Alleanza. Loro trasmettono messaggi attraverso un codice crittato che sta nei gialli ambientati a Bologna… E’ per questo che si pubblicano tutti questi gialli bolognesi… Sono messaggi subliminali della setta! Credo che riguardi la conquista del mondo o roba del genere…”

RS: “Wow! Ma è uno scoop…” “No, è una cavolata che mi sono appena

inventato. Ora se non ti dispiace…” RS: “Un’ultima domanda!” “No, non farmela! Avevo detto niente

domande sui progetti televisivi.” RS: “Ma il tuo pubblico sta aspettando la

serie di film TV tratta dai romanzi di Joe Rocco…”

“Bene, e io aspetto ancora che mi vengano pagati i diritti.”

(Matteo sembra un vero burlone, non si capisce mai dove finiscano le sue battute e quando inizi a parlare sul serio. NdR)

RS: “Tu parteciperai alla serie?” “Sì! Sarò nei titoli, se scriveranno ‘tratto dai

romanzi di Matteo Bortolotti’.” RS: “E non hai contribuito alla stesura delle

sceneggiature?” “Contribuirei volentieri alla stesura del

produttore.” (Ah, ah, ah! La serie è prodotta dalla

FIDUCIA s.r.l. di Piercarlo Piermaria Volantà per il Network Nazionale. La delegata di produzione

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(continua)

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è Anita Celestini, ex di Matteo. NdR) RS: “Dai Matteo, saluta le nostre amiche coi

tuoi progetti per il futuro!” “Le senti queste sirene?” RS: “Sì.” “Sono venuti a prendere me. E ti do un

indizio: non mi devono ricoverare. Il mio progetto per il futuro riguarda qualcuno che ha ucciso qualcun altro, un qualcuno che va arrestato. Devo proprio andare…”

(Il nostro mi lascia sulla porta del suo monolocale, si pettina il ciuffo bianco all’insù con una manata veloce e saluta senza voltarsi. NdR)

“Mi raccomando, parlate dei miei libri, non di me… E niente foto! Io non sono neanche fotogenico. Ciao a tutti!”

Davvero simpatico, il nostro giallista bolognese. A dire il vero, lo abbiamo trovato molto fotogenico, per quanto ci sia effettivamente una forte somiglianza con un altro ben più famoso scrittore che ha avuto a che fare con Bologna. Il vostro amatissimo Carlo Lucarelli, ragazze! Sono uguali o no? Sputati!

A noi non rimane che aspettare l’uscita de ‘La poesia della morte non ha rime’, l’ultimo romanzo della serie di Joe Rocco! Vai Matteo!

   

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