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INTELLIGENZA ARTIFICIALE Industria, e-commerce, medicina, aziende di ogni genere: algoritmi e altre risorse si espandono in nuovi territori. E c'è fermento, dal software open source all'hardware. SE IL BUSINESS CHIAMA, L'AI RISPONDE L' EUROPA NON BADA A SPESE Il Vecchio Continente non vuole ar- rancare nella corsa dell'intelligenza artificiale, attualmente trainata da Stati Uniti e Cina, e dunque acce- lera: 20 miliardi di euro, frutto di fondi pubblici e privati, saranno in- vestiti nel biennio 2019-2020, per poi dispiegarne altrettanti ogni do- dici mesi a partire dal 2021. Questo prevede il piano d'azione coordinato e sottoscritto dai 28 Paesi membri dell'Ue. Tre obiettivi orienteranno la destinazione dei fondi: finanziare un maggior numero di progetti, am- pliare l'accessibilità ai dati e tutelare la dimensione etica dell'AI, dunque della fiducia dei cittadini nei confron- ti di tecnologie quali robot "pensan- ti", chatbot, analisi del linguaggio e dei video, biometria, software per la guida autonoma e per l'analisi dei dati in ambito medico e scientifico. L h intelligenza artificiale è an- I che business, sempre di più, sia per chi la vende sia per chi I la acquista. Nell'immagina- rio collettivo la sigla "AI" racchiude un mondo fatto di automobili che si guida- no da sole, droni civili e militari, softwa- re capaci di vincere una partita a scacchi contro campioni in carne e ossa, sistemi di riconoscimento facciale utili alle forze dell'ordine, tecnologie alla base di moto- ri di ricerca Web, assistenti virtuali degli smartphone e altro ancora. Tutto vero, ma non basta. L'AI è anche qualcosa di più discreto, una portentosa capaci- ^ 48 | MARZO 2019 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato 26/02/2019 Pag. 48 N.37 - marzo 2019 Technopolis 4 I-COM - Rassegna Stampa 26/02/2019

INTELLIGENZA ARTIFICIALE · 2019. 2. 26. · veroo , ma no bastan L'A. èI anch qualcose a di più discreto un,a portentos capacia - ^ 48 | MARZO 2019 La proprietà intellettuale

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INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Industria, e-commerce,

medicina, aziende di ogni

genere: algoritmi e altre

risorse si espandono

in nuovi territori. E c'è

fermento, dal software

open source all'hardware.

SE IL BUSINESS CHIAMA, L'AI RISPONDE

L'EUROPA N O N BADA A SPESE

Il Vecchio Cont inente non vuole ar-

rancare nella corsa dell ' intell igenza

artificiale, at tualmente trainata da

Stati Uniti e Cina, e dunque acce-

lera: 20 miliardi di euro, f ru t to di

fond i pubbl ic i e privati, saranno in-

vestiti nel biennio 2019-2020, per

po i dispiegarne altrettanti ogni do-

dici mesi a partire dal 2021. Questo

prevede il piano d'azione coordinato

e sottoscri t to dai 28 Paesi membr i

del l 'Ue. Tre obiett iv i or ienteranno

la destinazione dei fondi : finanziare

un maggior numero di proget t i , am-

pliare l'accessibilità ai dati e tutelare

la dimensione etica dell 'AI, dunque

della fiducia dei cittadini nei confron-

t i di tecnologie quali robot "pensan-

t i " , chatbot , analisi del l inguaggio e

dei v ideo, biometr ia, software per la

guida autonoma e per l'analisi dei

dat i in ambi to medico e scientif ico.

Lh in te l l igenza ar t i f iciale è an-

I che business , s e m p r e di p iù ,

sia pe r chi la vende sia pe r ch i

I la acquis ta . N e l l ' i m m a g i n a -

r io col le t t ivo la sigla "AI" r a c c h i u d e u n

m o n d o f a t t o di a u t o m o b i l i che si gu ida -

n o d a sole, d r o n i civili e mi l i ta r i , s o f t w a -

re capaci d i v incere u n a p a r t i t a a scacchi

c o n t r o c a m p i o n i in ca rne e ossa, s is temi

di r i c o n o s c i m e n t o facciale ut i l i alle fo rze

de l l 'o rd ine , tecnologie alla base di m o t o -

ri d i r icerca W e b , assistenti v i r tua l i degl i

s m a r t p h o n e e a l t ro ancora . T u t t o vero,

m a n o n bas ta . L'AI è a n c h e qua lcosa

di p iù discreto , u n a p o r t e n t o s a capaci-

^ 4 8 | MARZO 2019

La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato

26/02/2019Pag. 48 N.37 - marzo 2019 Technopolis

4I-COM - Rassegna Stampa 26/02/2019

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TECHN^POLIS

tà di analisi dei dati, di ottimizzazione

dell'esistente e di previsione del futuro,

che opera nell'ombra per far risplendere,

invece, i risultati del business. Come?

Traiamo spunto da un'analisi di Cb In-sights ("Artificial Intelligence Trends in

2019") e da alcuni dati di mercato per

evidenziare alcune delle tendenze più

interessanti.

Democrazia del l 'open source

Grazie al software "libero" l'accesso

all'intelligenza artificiale è diventato

relativamente democratico. Una delle ri-

sorse più nutrite è TensorFlow, libreria di

algoritmi di machine learning nata nel

2015 per iniziativa di Google e alimen-

tata dai contributi degli sviluppatori. E

non dobbiamo pensare che l'open source

sia solo pane per i denti delle aziende

piccole, che non possono permettersi di

spendere: tra gli utilizzatori di Tensor-

Flow sfilano Airbnb, Coca-Cola, eBay,

Intel, Sap, Twitter, Uber e naturalmente

Google. Un'alternativa, lanciata da Fa-cebook nel 2017, è Caffe2: un insieme

di risorse software, algoritmi e modelli

"preallenati", sfruttabili per confezio-

nare soluzioni di intelligenza artificiale

e in particolare di deep learning (attività

di "ragionamento profondo", basate su

concetti organizzati secondo una gerar-

chia).

Trasloco in "peri fer ia"

Si parla di edge computing quando le atti-

vità di calcolo si spostano da un server o

computer verso i singoli oggetti che rac-

colgono e producono i dati: smartpho-

ne, smartwatch, automobili e altri di-

spositivi di Internet of Things ne sono

un esempio. Il vantaggio dell'elaborare

ai dati "alla fonte", evitando trasferi-

menti verso il cloud, sta nella riduzione

della latenza, cioè del ritardo nei tempi

di risposta dell'applicazione. Requisito

essenziale, per esempio, per le future au-

tomobili a guida autonoma, tant'è che

produttori di chip come Intel, Nvidia, Qualcomm e Samsung si sono già tuf-

fati nella mischia. Applicazioni ulteriori

potrebbero interessare l 'industria pesan-

te e leggera, attraverso sistemi Internet

of Things potenziati nella capacità di

calcolo dell'edge.

Riconoscimento facciale in un chip

Serve ad autenticare il proprietario di

uno smartphone, evitando che qualcun

altro acceda ai suoi dati o carte di credi-

to, ma sta diventando anche un supporto

alle attività di forze dell'ordine, militari

e servizi di sicurezza. Il riconoscimen-

to facciale è una tra le manifestazioni

dell'AI destinata a lunga vita, sebbene

non manchino preoccupazioni su un

suo utilizzo "distorto" o repressivo. La

tecnologia di Amazon usata dall'Orlan-

do Police Department e dal Washington

County Sheriff's Office, per esempio, è

stata contestata da associazioni di difesa

del cittadino, mentre il boom della vi-

deosorveglianza in Cina (a metà 2018 si

contavano già 178 milioni di videoca-

mere di sorveglianza attive) sta creando

uno scenario da Grande Fratello.

Nuove f ront iere per l ' imaging in

medicina

La diagnosi precoce delle malattie è

un'altra delle sfide colte dall'intelligen-

za artificiale, forse la più importante.

Negli Stati uniti hanno recentemente

ottenuto l'approvazione della Food and

Drug Administration una tecnologia

di analisi dell 'immagine del'occhio

(IDx-DR è il nome del software) che

istantaneamente identifica la presenza

di retinopatia diabetica con oltre l '87%

di accuratezza e un'altra (Viz.ai, f rut to

di una startup finanziata anche da Go-

ogle) che individua in una tomografia

cerebrale gli indizi di un ictus. Caso

italiano è quello dell'Istituto Oncolo-

gico Veneto, che per migliorare l'effi-

cacia degli screening mammografici ha

adottato una soluzione basata su cloud e

analytics di Microsoft.

La sfera di cristallo in fabbrica

Oltre che alla salute delle persone, l'AI

pensa anche a quella delle macchine. La

manutenzione predittiva potrebbe aiu-

tare quel 70% di aziende che (secondo

un'indagine di General Electric) non

sono consapevoli dello stato di degra-

do o danneggiamento dei propri ap-

parati. In altre parole, sette aziende su

dieci non riescono a prevedere guasti

e interruzioni di funzionamento che

potrebbero, invece, essere evitati. Nel

tempo, la riduzione dei costi dei senso-

ri, l'edge computing e i progressi degli

algoritmi contribuiranno a rendere la

manutenzione predittiva più efficace ed

economica. Nuove soluzioni di Internet

delle cose industriale con AI incorpo-

rata saranno sfornate nei prossimi anni

in forma di servizio cloud a consumo.

A proporle, una miriade di startup ma

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INTELLIGENZA ARTIFICIALE

a n c h e g igan t i c o m e M i c r o s o f t , G e n e r a l

Electr ic , Sap, S i e m e n s e l ' i n d i a n a Tata

C o n s u l t a n c y .

E-commerce più "visuale"

Lo s h o p p i n g o n l i n e s ta c e r c a n d o ne l l 'Ai

s t r u m e n t i che r e n d a n o p iù sempl ice sia

c o m p r a r e ( t rovare l 'ogge t to del desider io

in u n m a r e d 'of fer ta) sia vendere (sug-

gerire ar t icol i d i p robab i le interesse pe r

il cliente). T r a le quas i 4 0 0 r ichies te di

b reve t to depos i ta te d a A9, u n a sussidia-

r ia d i A m a z o n , a l cune i m p i e g a n o ret i

neu ra l i ar t i f ic ial i e s is temi d i appren-

d i m e n t o a u t o m a t i c o pe r i m m a g i n i , che

in f u t u r o p o t r a n n o rendere p iù efficaci i

m o t o r i d i r icerca in t e rn i ai siti e i sugge-

r i m e n t i degli "ar t icol i s imil i" . T w i g g l e ,

un ' a z i enda di San Franc isco che t r a i

finanziatori a n n o v e r a Al ibaba , si rivol-

ge invece agli sv i luppa tor i con un 'Api

( in terfaccia di p r o g r a m m a z i o n e appli-

cativa) "semant ica" : grazie a capac i tà d i

c o m p r e n s i o n e del l i nguagg io na tu ra l e ,

r ende p iù efficaci le r icerche degl i u t en t i

sui siti d i e - c o m m e r c e . Q u e l l e senza ri-

su l ta t i d i m i n u i s c o n o d e l l ' 8 0 % , m e n t r e

le agg iun te di ar t icol i al carrel lo degl i

acquis t i a u m e n t a n o del 9 % .

Valentina Bernocco

CORSA AI BREVETTI DI DEEP LEARNING

Su mille richieste di brevet to de-

positate nel mondo , nel 2016 solo

sei r iguardavano soluzioni basa-

te su intell igenza artificiale. Ma

la quo ta del lo 0,6%, comunicata

dalla United NationsWorld Intel-

lectual Property Organization

(Wipo), è appena l'inizio di un per-

corso che nei prossimi anni vedrà

crescere l' interesse delle impre-

se, delle università e dei governi.

Stando ai non aggiornatissimi (ma

comunque indicativi) dat i dell 'asso-

ciazione, Ibm svetta nella classifica

delle aziende con più brevett i di A I

registrati o in attesa di approvazio-

ne: ol tre 8.900. Segue a distanza

Microsoft, con più di 5.900 doman-

de deposi tate. Guardando invece

al mondo universitario, colpisce il

fa t to che tra le venti istituzioni ac-

cademiche con all 'att ivo più richie-

ste ben 17 siano cinesi. "Stat i Uniti

e Cina sono chiaramente in testa" ,

ha commenta to il d i ret tore genera-

le del Wipo , Francis Gurry. "Sono

in prima linea sia in termini di do-

mande di registrazione sia di pub-

blicazioni scienti f iche". Fra le aree

in for te ascesa c'è il deep learning,

l 'apprendimento " p r o f o n d o " : siste-

mi di ragionamento basati su gerar-

chie di concett i , utili per processare

in poco t e m p o grandi volumi di dati .

Per esempio nel r iconoscimento del-

le immagini, nella visione artificiale,

nella comprensione del l inguaggio

naturale, nell'analisi di attività Web e

dei social media e altro ancora. Nel

2013 si contavano solo 118 richieste

di brevetto per tecnolog ie di questo

t ipo , t re anni d o p o quasi 2.400. Re-

centemente il deep learning è sta-

to appl icato per la prima volta alla

genomica in unostudio condot to da

centri di ricerca di Barcellona e Tartu

e pubbl icato su Nature Communi-

cations: nel Dna di abitanti dell 'Asia

sono state t rovate tracce della di-

scendenza da ominidi vissuti decine

di migliaia di anni fa, incrocio tra Ne-

andertaliani e Denisovani.

CHATBOT GIÀ ABILI, MA IL BOOM DEVE ANCORA ARRIVARE

Rispondono alle r ichieste più sem-

plici, analizzano dat i di ogn i genere,

fanno previsioni, e t u t t o allo scopo

di far fel ici i cl ienti . Le tecno log ie di

intel l igenza art i f iciale appl icate al

cus tomer service s tanno prenden-

do piede, benché il loro percorso

di adozione non possa ancora con-

siderarsi a buon punto : in Europa

circa t re aziende su dieci hanno già

ado t t a to cha tbo t , a lgor i tmi di ap-

p rend imen to automat ico, s istemi

di assistenza al c l iente e altr i servi-

zi di cus tomer service basati su AI ,

s tando a un ' indagine esegui ta da

ServiceNow e Devoteam. Lo s tud io

ha raccol to le tes t imonianze di 770

professionist i It (responsabi l i del-

le funzioni di cus tomer service) di

società d i d ieci Paesi europei , sco-

p rendo che finora queste tecno lo -

gie s tanno facendo un discreto lavo-

ro. Tra le aziende già alle prese con

soluzioni di AI per il servizio cl ient i (il

30% del campione) il 72% sta riscon-

t rando benef ic i di p rodu t t i v i tà ed

eff icienza, p o t e n d o gest i re g rand i

vo lumi di r ichieste in meno t e m p o .

Secondo Global Market Insights, il

valore d i mercato del le tecno log ie

cha tbo t crescerà dagl i at tual i 250

mi l ioni d i dol lar i fino a 1,34 mil iardi

nel 2024, con un tasso annuo Cagr

del 31%. E una st ima simile è stata

t racciata da I -Com, l ' Is t i tuto per la

Compet i t i v i tà , secondo cui il g i ro

d 'a f far i mondia le di queste tecno-

logie ragg iungerà quo ta 1,25 mi-

l iardi di dol lar i nel 2025.

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Alessandra
Evidenziato
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