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Descrizione del percorso di formazione: LM in Ingegneria Civile Strutturale e Geotecnica pag. 1/12
Università degli Studi di Catania
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E ARCHITETTURA
DESCRIZIONE DEL PERCORSO DI FORMAZIONE
del CORSO di LAUREA MAGISTRALE in
INGEGNERIA CIVILE STRUTTURALE E GEOTECNICA CLASSE LM-23 – Ingegneria civile
Coorte 2014-2015
1. REQUISITI DI AMMISSIONE (in attuazione Art. 8 c . 2 RDA 16/10/2012)
1.1 Requisiti curriculari e di lingua inglese L'accesso alla Laurea Magistrale in Ingegneria Civile Strutturale e Geotecnica è subordinata al possesso di conoscenze equivalenti a quelle definite dagli obiettivi formativi qualificanti nella classe delle Lauree in Ingegneria Civile e Ambientale (Classe L-7 del DM 16 marzo 2007). In particolare, saranno necessari i seguenti requisiti curriculari:
- possesso di Laurea di cui al DM 509/1999 o DM 270/2004, conseguita presso una Università italiana, di Diploma Universitario di durata triennale di cui alla legge 19 novembre 1990 n. 341, ovvero di altro titolo di studio, anche conseguito all’estero, riconosciuto idoneo dal Consiglio del Corso di Studi.
- possesso di almeno 36 CFU, o conoscenze equivalenti, acquisiti in un
qualunque corso universitario (Laurea, Laurea Specialistica, Laurea Magistrale, Master Universitari) nei settori scientifico-disciplinari indicati per le attività formative di base previste nella classe delle Lauree in Ingegneria Civile e Ambientale: INF/01 - Informatica ING-INF/05 - Sistemi di elaborazione delle informazioni MAT/03 - Geometria MAT/05 - Analisi matematica MAT/06 - Probabilità e statistica matematica MAT/07 - Fisica matematica MAT/08 - Analisi numerica MAT/09 - Ricerca operativa SECS-S/02 - Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica CHIM/03 - Chimica generale e inorganica CHIM/07 - Fondamenti chimici delle tecnologie
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FIS/01 - Fisica sperimentale FIS/07 - Fisica applicata (a beni culturali,ambientali, biologia e medicina); - possesso di almeno 45 CFU, o conoscenze equivalenti, acquisiti in un qualunque corso universitario (Laurea, Laurea Specialistica, Laurea Magistrale, Master Universitari di primo e secondo livello) nei seguenti settori-scientifico disciplinari indicati per le attività formative caratterizzanti previste nella classe delle Lauree in Ingegneria Civile e Ambientale: ICAR/01 - Idraulica ICAR/02 - Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia ICAR/03 ‐ Ingegneria sanitaria ‐ ambientale ICAR/04 - Strade, ferrovie e aeroporti ICAR/05 - Trasporti ICAR/06 - Topografia e cartografia ICAR/07 - Geotecnica ICAR/08 - Scienza delle costruzioni ICAR/09 - Tecnica delle costruzioni ICAR/10 - Architettura tecnica ICAR/11 - Produzione edilizia ICAR/17 - Disegno CHIM/12 - Chimica dell'ambiente e dei beni culturali GEO/05 - Geologia applicata ICAR/20 - Tecnica e pianificazione urbanistica ING-IND/28 - Ingegneria e sicurezza degli scavi ING-IND/35 - Ingegneria economico-gestionale ING-INF/04 - Automatica ING-IND/11 - Fisica tecnica ambientale ING-IND/31 - Elettrotecnica. L'accesso alla Laurea Magistrale in Ingegneria Civile Strutturale e Geotecnica è altresì subordinato al possesso di un livello di conoscenza della lingua inglese non inferiore al livello A2 della classificazione del CEF (Common European Framework). In mancanza dei requisiti curriculari e di lingua inglese l’ammissione è subordinata a quanto previsto al punto 1.3.2.
1.2 Modalità di verifica dell'adeguatezza della preparazione e della conoscenza della lingua inglese
La verifica del possesso dei requisiti di ammissione, curriculari e lingua inglese, avviene mediante esame del curriculum dei laureati da parte della commissione esaminatrice per l’ammissione al corso di studi. Nel caso di non soddisfacimento dei suddetti requisiti, le conoscenze e le
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competenze richieste per l’iscrizione vengono verificate: - in assenza dei requisiti curriculari, tramite esame per l’accertamento
dell'adeguatezza della preparazione avente per oggetto argomenti inerenti ai seguenti settori scientifico-disciplinari: ICAR/07 GEOTECNICA ICAR/08 SCIENZA DELLE COSTRUZIONI
- in assenza del requisito di lingua inglese, mediante colloquio orale, nonché lettura e traduzione di un testo scientifico in lingua inglese.
La commissione esaminatrice è composta da tre docenti strutturati facenti parte del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura
1.3 Prove di ammissione
1.3.1 Prove di ammissione per candidati in possesso dei requisiti curriculari I laureati in possesso dei requisiti curriculari (CFU minimi e titolo di studio idoneo) ma che non possiedono la conoscenza della lingua inglese richiesta sosterranno soltanto la prova di inglese. I laureati in possesso di una laurea nella Classe 8 – Ingegneria civile e ambientale (DM 509/1999) o nella Classe L-7 Ingegneria civile e ambientale (DM 270/2004) che all’accesso al Corso di laurea di primo livello abbiano superato il test per l’accertamento della conoscenza della lingua inglese o, nell’ambito del percorso curriculare, abbiano acquisito CFU relativi alla lingua inglese, sono esonerati da ogni prova di ammissione e possono direttamente procedere all’iscrizione al Corso di Studi.
1.3.2 Prove di ammissione per candidati non in possesso dei requisiti curriculari Al fine di consentire l’accesso anche a candidati provenienti da percorsi formativi non perfettamente coerenti con i requisiti richiesti e non i possesso dei requisiti di cui al punto 1.1, il Consiglio di Corso di Studi prevede per tali laureati lo svolgimento di una prova di ammissione secondo le modalità indicate al punto 1.2.
1.4 Numerosità massima degli studenti 80 (DM n. 47 del 30/01/2013 All. D, Tab. 3)
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2. CREDITI FORMATIVI UNIVERSITARI (in attuazione A rt. 9 RDA 16/10/2012) 2.1 Distribuzione dei crediti per gli insegnamenti (Art. 11 RDA 16/10/2012)
Gli insegnamenti del Corso di Studi conferiscono 6, 9 o 12 CFU. Ogni insegnamento da 6 CFU, di durata semestrale, è costituito da 4 CFU di didattica frontale (f) e a 2 CFU di esercitazioni o attività assistite equivalenti (a). Ogni insegnamento da 9 CFU, di durata semestrale, è costituito da 6 CFU di didattica frontale (f) e a 3 CFU di esercitazioni o attività assistite equivalenti (a). Ogni insegnamento da 12 CFU, di durata annuale e diviso in due moduli da 6 CFU, è costituito da 8 CFU di didattica frontale (f) e a 4 CFU di esercitazioni o attività assistite equivalenti (a).
2.2 Corrispondenza tra numero di crediti ed impegno orario (Art. 9, c. 4) Nel carico standard di 25 ore di impegno complessivo corripondente a un CFU di didattica frontale rientrano 9 ore dedicate a lezioni frontali e 16 ore dedicate allo studio individuale. Nel carico standard di 25 ore di impegno complessivo, corripondente a un CFU di esercitazioni, rientrano 12 ore dedicate ad esercitazioni o attività assistite equivalenti e 13 ore dedicate allo studio individuale e/o alla rielaborazione personale. Per gli insegnamenti da 6, 9 e 12 CFU valgono dunque le corrispondenze orarie riportate nella tabella seguente:
CFU insegnamenti
CFU didattica frontale
Ore didattica frontale
CFU esercitazioni
Ore esercitazioni
Totale ore di attività formative in aula (lezioni ed esercitazioni)
6 4 36 2 24 60 9 6 54 3 36 90 12 8 72 4 48 120
2.3 Frazione dell’impegno orario complessivo riservata allo studio personale o altre attività formative di tipo individuale (Art. 9, c. 3)
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La frazione dell’impegno orario complessivo riservata allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale è pari a: - 64% (16 ore/25 ore) nel caso dei crediti corrispondenti alla didattica frontale; - 52% (13 ore/25 ore) nel caso dei crediti corrispondenti alle esercitazioni. Per gli insegnamenti da 6 CFU (150 ore di impegno complessivo), 9 CFU (225 ore di impegno complessivo) e 12 CFU (300 ore di impegno complessivo) valgono dunque le frazioni di attività individuali riportate nella tabella seguente:
CFU insegnam.
CFU didattica frontale
Ore di studio individuale
CFU esercitaz.
Ore di studio individuale e di rielaborazioni personali.
Frazione complessiva dell’impegno orario individuale (studio e rielaborazioni personali)
6 4 64 2 26 60% 9 6 96 3 39 60% 12 8 128 4 52 60%
2.4 Criteri di riconoscimento di crediti conseguiti in altri corsi di studio (Art. 9, c. 6 e 7)
Il Consiglio di Corso di Studi delibera il riconoscimento totale o parziale dei crediti acquisiti da uno studente in altra università o in altro corso di studio se i contenuti sono coerenti con il percorso formativo. Per studenti provenienti da corsi di laurea appartenenti alla medesima classe (LM-23 - Ingegneria civile) la quota di crediti relativi al medesimo settore scientifico-disciplinare direttamente riconosciuti allo studente non potrà essere inferiore al 50% di quelli già maturati.
2.5 Criteri di riconoscimento di conoscenze e abilità professionali (Art. 9, c. 9) Conoscenze e abilità professionali, se opportunamente certificate e coerenti con il percorso formativo, possono essere riconosciute per non più di 6 crediti come "Ulteriori attività formative" o come "Stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali".
2.6 Criteri di riconoscimento di conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario realizzate col concorso dell'università (Art. 9, c. 9)
Conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello postsecondario realizzate col concorso dell'università sono riconosciute solo se inerenti attività delle quali il Consiglio di di Corso di Studi è preventivamente portato a conoscenza. In questo caso, il riconoscimento viene regolamentato da apposita delibera.
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2.7 Numero massimo di crediti riconoscibili per i motivi di cui ai punti 2.5 e 2.6 (Art. 9, c. 9 - Nota MIUR n.1063 del 29 aprile 2011)
Il numero massimo di CFU riconoscibili è 12, complessivamente tra corsi di I livello e di II livello. Il riconoscimento viene effettuato esclusivamente sulla base delle competenze dimostrate da ciascuno studente. Sono escluse forme di riconoscimento attribuite collettivamente.
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3. REGOLAMENTAZIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE
(in attuazione Titolo II RDA 16/10/2012)
3.1 ELENCO DEGLI INSEGNAMENTI
n. SSD denominazione
CF
U
n. ore
pro
ped
eutic
ità
lezi
on
i
Ese
rc.
o a
tt.
assi
st.
equ
iv.
1 ICAR/07 Fondazioni 9 54 36 2 MAT/07 Metodi probabilistici, statistici e numerici 6 36 24 3 ICAR/09 Tecnica delle costruzioni 9 54 36
4 ICAR/08 Dynamics of Structures with Applications to Earthquake Engineering (Dinamica delle Strutture in Zona Sismica)
12 72 48
5 ICAR/08 Analisi anelastica delle strutture 6 36 24 6 ING-IND/31 Elettrotecnica 6 36 24 7 ICAR/07 Opere di sostegno e stabilità dei pendii 9 54 36 8 ICAR/08 Meccanica computazionale delle strutture 9 54 36 8 ICAR/08 Meccanica delle strutture murarie 9 54 36 9 ICAR/09 Progetto di strutture in zona sismica 12 72 48 3 10 ICAR/09 Ponti e grandi strutture 6 36 24 11 ICAR/07 Meccanica e dinamica delle terre 6 36 24
3.2 Altre attività formative (in attuazione Art. 10, c. 5 DM n.270 del 22/10/2004)
3.2.1 Attività a scelta dello studente (Art. 10, c. 5, lett. a) Lo studente può scegliere liberamente 9 crediti tra tutti gli insegnamenti dell'ateneo purché coerenti con il progetto formativo e senza sovrapposizione con contenuti culturali già presenti nel piano di studi. Lo studente è tenuto a comunicare al Consiglio di Corso di Studi gli insegnamenti dei quali intende acquisire i crediti, in tempo utile ai fini dell’acquisizione delle frequenze.
3.2.2 Altre attività utili per l’inserimento nel mondo del lavoro (Art. 10, c. 5, lett. d) Il Piano Ufficiale degli Studi prevede ulteriori attività formative comunque utili per l'inserimento nel mondo del lavoro (3 CFU).
3.2.3 Stages e/o tirocini (Art. 10, c. 5, lett. e) Il Piano Ufficiale degli Studi prevede attività di Stage e/o tirocinio ( 6 CFU).
3.3 Prova finale (Art. 20 RDA 16/10/2012) Caratteristiche della prova finale
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La prova finale (12 crediti) consiste nella discussione di una tesi di laurea in lingua italiana o inglese svolta sotto il controllo di uno o più relatori, di regola scelti tra i docenti afferenti al Corso di Studi in Ingegneria Civile Strutturale e Geotecnica o al Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale. La tesi di laurea può avere carattere teorico, sperimentale, progettuale o compilativo. L'argomento oggetto dello studio deve avere attinenza con il percorso curriculare. Voto della prova finale Il voto della prova finale tiene conto sia della carriera dello studente che del giudizio della Commissione sulla qualità della tesi di laurea con la seguente relazione
V =
11
3M +
20
100M − 18( )+ C + E + L + S( )
dove: V = Voto della prova finale calcolato tramite arrotondamento all'intero più vicino; M = Voto di media ponderata degli esami sostenuti (30 e lode = 30); C = Voto attribuito dalla commissione; E = 0,2 in caso di attività formative seguite all’estero per le quali non sia già stata riconosciuta alcuna corrispondenza con le attività curriculari del Corso di Studi (punti 2.5 e 2.6); L = 0,2 per ogni esame con votazione paria a 30 e lode; S = 0,1 ogni 3 crediti di insegnamenti in sovrannumero. Nel calcolo di V vale il vincolo seguente: E + L + S≤ 1 Ciascun componente della Commissione esprime, in modo palese, un voto da 0 a 3 nel caso di tesi “compilativa”, un voto da 2 a 5 nel caso di tesi “progettuale”, un voto da 4 a 7(nel caso di tesi “teorico-sperimentale”. Il voto C attribuito all’elaborato è la media aritmetica dei punteggi dei componenti della Commissione. Se il valore di V, calcolato con la relazione precedente e arrotondato all’intero più vicino, è non inferiore a 113 ed il voto di media ponderata riportato in centodecimi è non inferiore a 103 (11
3 M ≥103), il candidato può ottenere la lode. La proposta di lode può essere formulata da uno dei componenti della Commissione e deve essere deliberata all’unanimità.
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4. PIANO UFFICIALE DEGLI STUDI
CURRICULUM UNICO
n. SSD denominazione insegnamento
CF
U
Ore
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rma
did
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a
Ver
ifica
del
la
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par
azio
ne
Tip
o d
i atte
stat
o
Lin
gu
a
Fre
qu
enza
Att.
fo
rm.
1° anno - 1° periodo
1 ICAR/07 Fondazioni 9 90 (f,a) (p,t,o) AP ITA si B
2 MAT/07 Metodi probabilistici, statistici e numerici
6 60 (f,a) (p,s,o) AP ITA si C
3 ICAR/09 Tecnica delle costruzioni 9 90 (f,a) (t,o) AP ITA si B
4 ICAR/08
Dynamics of Structures with Applications to Earthquake Engineering (Dinamica delle Strutture in Zona Sismica) – Modulo I
6 60 (f,a) (s,o) AP EN si B
1° anno - 2° periodo
5 ICAR/08 Analisi anelastica delle strutture 6 60 (f,a) (s,o) AP ITA si B
1 ICAR/08
Dynamics of Structures with Applications to Earthquake Engineering (Dinamica delle Strutture in Zona Sismica) – Modulo II
6 60 (f,a) (s,o) AP EN si B
6 ING-IND/31 Elettrotecnica 6 60 (f,a) (s,o) AP ITA si C
7 ICAR/07 Opere di sostegno e stabilità dei pendii
9 90 (f,a) (s,o) AP ITA si B
2° anno - 1° periodo
8 ICAR/09 Progetto di strutture in zona sismica – Modulo I
6 60 (f,a) (t,o) AP ITA si B
9 ICAR/08 Meccanica computazionale delle strutture
9 90 (f,a) (t,o) AP ITA si B
9 ICAR/08 Meccanica delle strutture murarie
9 90 (f,a) (t,o) AP ITA si B
10 ICAR/09 Ponti e grandi strutture 6 60 (f,a) (t,o) AP ITA si B 12 Insegnamento a scelta 9 AP D
2° anno - 2° periodo
10 ICAR/09 Progetto di strutture in zona sismica – Modulo II
6 60 (f,a) (t,o) AP ITA si B
11 ICAR/07 Meccanica e dinamica delle terre 6 60 (f,a) (t,o) AP ITA si B
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Altre attività (Laboratorio di prove sperimentali geotecniche e strutturali ed elaborazione dati)
3 45 (a) I ITA si F
Tirocinio 6 150 I S Prova finale 12 300 I E
Legenda CFU: Crediti Formativi Universitari SSD: Settore Scientifico Disciplinare Tipo di attestato: AP (Attestazione di profitto), I (Idoneità) Lingua: ITA (italiano), EN (inglese) Att. Formativa (Attività formativa) : A (Attività formative di base), B (Attività formative caratterizzanti), C (Attività formative affini o integrative), D (Attività formative a scelta dello studente), E (Per la prova finale e la lingua straniera), F (Ulteriori attività formative) , R (Affini e ambito di sede), S (Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali) Forma didattica: (f) didattica frontale ; (a) esercitazioni o attività assistite equivalenti Verifica della preparazione: (s) esame scritto; (o) esame orale; (t) stesura di elaborato tecnico/progettuale; (p) prova pratica
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5. CARRIERA STUDENTESCA (in attuazione Titolo III RDA 16/10/2012)
5.1 Iscrizione con abbreviazione di corso. Criteri di verifica dei crediti conseguiti da più di sei anni (Art. 21, c.4)
Ai fini del riconoscimento parziale o totale di CFU precedentemente conseguiti da più di sei anni, viene svolta una verifica della non obsolescenza dei contenuti conoscitivi solo per gli insegnamenti di settori scientifico-disciplinari caratterizzanti. Tale verifica deve avvenire prima della data della prova finale e consiste in un colloquio orale da sostenere di fronte ad una commissione appositamente designata dal Consiglio di Corso di Studi.
5.2 Frequenza dei corsi (Art. 22) La frequenza è obbligatoria. Lo studente è tenuto a frequentare almeno il 70% delle ore di ogni singolo insegnamento. Gli studenti possono chiedere la dispensa totale o parziale dall'obbligo per gravi e giustificati motivi. La dispensa è deliberata dal Consiglio del Corso di Studio. La modalità di accertamento della frequenza è a cura del docente.
5.3 Numero di crediti richiesto per l'iscrizione al 2° anno (Art. 23) 24
5.4 Regole di presentazione dei piani di studio individuali Di norma, non è ammessa la presentazione di un piano di studio individuale da parte dello studente. Lo studente che nel corso di laurea di provenienza abbia acquisito crediti di insegnamenti con contenuti formativi simili a quelli presenti nel Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile Strutturale e Geotecnica può chiedere al Consiglio di Corso di Studi il riconoscimento dei crediti acquisiti e la sostituzione di tali insegnamenti con altri che siano coerenti con il percorso formativo. In tal caso, il Consiglio di Corso di Studi valuta il piano di studio individuale e lo approva se non è in contrasto con la normativa vigente.
5.5 Criteri di riconoscimento di studi compiuti all'estero (Art. 26) Lo studente può svolgere parte dei propri studi presso università estere o istituzioni equiparate con le quali l'ateneo abbia stipulato programmi di mobilità studentesca riconosciuti dalle università dell'Unione Europea e/o accordi bilaterali che prevedono il conseguimento di titoli riconosciuti dalle due parti. Lo studente è tenuto a presentare preventivamente domanda al Consiglio di Corso di Studi nella quale indica l'ateneo presso il quale intende recarsi e gli insegnamenti che si propone di seguire. Il Consiglio di Corso di Studi delibera in merito, specificando quali insegnamenti sono riconosciuti ed indicando la corrispondenza tra le attività formative riconosciute e quelle curriculari del
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Corso di Studi ed il numero di crediti formativi universitari. La votazione in trentesimi viene effettuata attraverso l'ECTS Grading Scale, tenendo conto della media dello studente al momento della partenza e sulla base della seguente tabella di conversione:
ECTS 18 ≤ Media < 23 23 ≤ Media < 27 27 ≤ Media ≤ 30 A 29 30 30 e lode B 27 28 29 C 24 25 26 D 21 22 23 E 18 19 20
Le attività formative seguite all’estero per le quali non sia riconosciuta alcuna corrispondenza sono considerate dalla commissione in sede di valutazione della prova finale, assegnando 0,2 punti in più come specificato al punto 3.3.
Università degli Studi di Catania- Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile Strutturale e Geotecnica (LM-23)
Anno Accademico 2014 – 2015 INSEGNAMENTO DI FONDAZIONI
http://www.ing.unict.it/it/didattica/insegnamenti/materia/10864
Docente: Prof. Massimino Maria Rossella
Stanza N° / – Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura, Sezione di Geotecnica – Edificio 13, piano Terra
Tel. 095738-2209, e-mail: [email protected]
Orario ricevimento: Mercoledì: ore 15.00-17.00; Venerdì: ore 11.00-13.00
OBIETTIVI DEL CORSO
Il corso ha l’obiettivo di fornire conoscenze sul comportamento statico e dinamico delle
fondazioni superficiali, su pali e miste, finalizzate essenzialmente alla progettazione
geotecnica delle stesse. Vengono, altresì, discusse le principali prove in situ per la
caratterizzazione geotecnica del terreno di fondazione e richiamati i criteri fondamentali
della progettazione strutturale di tali elementi.
La metodologia didattica del corso prevede lezioni frontali, esercitazioni scritte in aula (di
cui una obbligatoria sulla progettazione geotecnica di una fondazione superficiale) e la
redazione di un elaborato scritto da svolgere indivualmente sulla progettazione
geotecnica di una fondazione su pali.
PROPEDEUTICITÀ Nessuna
FREQUENZA LEZIONI
Lo studente è tenuto a frequentare almeno il 70% delle lezioni del corso, cfr.
Regolamento Didattico del CLM in Ingegneria Civile Strutturale e Geotecnica.
TESTI DI RIFERIMENTO
1. R. Lancellotta: “Geotecnica”, Seconda Edizione, Zanichelli, Bologna 1993.
2. R. Lancellotta, J. Calavera: "Fondazioni", McGraw-Hill, Milano 1999.
3. M.G. Poulos, E.H. Davis: “Analisi e progettazione di fondazioni su pali”, Flaccovio
Editore, 1980.
4. C. Viggiani: “Fondazioni”, CNEN, Napoli 1993.
5. Vengono, altresì, fornite agli studenti diverse pubblicazioni su convegni e/o riviste
nazionali ed internazionali
MATERIALE DIDATTICO
I testi di riferimento possono essere acquistati in tutte le librerie, ovvero via Internet; le
pubblicazioni di cui sopra vengono fornite dal docente.
ESERCITAZIONE
Per quel che attiene all'esercitazione sulla progettazione geotecnica delle fondazioni
superficiali essa deve essere svolta dagli studenti in aula. Qualora qualche studente fosse
impossibilitato a svolgere tale esercitazione nel giorno concordato, lo stesso potrà
svolgere in un secondo momento un'esercitazione simile sempre in aula ovvero presso la
Sezione di Geotecnica del Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale dell’Università
di Catania.
Per quel che attiene all’elaborato che gli studenti devono svolgere individualmente (sulla
progettazione delle fondazioni su pali), esso deve essere redatto in un documento di
Word, nel quale vengano illustrati, avvalendosi anche di grafici e tabelle, tutti i passi
fondamentali condotti dallo studente per sviluppare la suddetta esercitazione. Nella
redazione di tale elaborato individuale lo studente è seguito dal docente, durante l'orario
di ricevimento. La versione finale di tale elaborato deve essere consegnata, sia in formato
cartaceo che elettronico, al docente almeno una settimana prima della prova orale,
affinchè il docente possa effettuare un ulteriore controllo finale, approvando quindi
definitivamente la suddetta esercitazione ovvero richiedendo allo studente ulteriori
integrazioni prima della prova orale.
C.L. Magistrale in Ing. Civile Strutturale e Geotecnica (LM-23) Corso di: Fondazioni
Programma A.A. 2014-15 Pagina 2 di 3
ESAMI DI PROFITTO
Prove d’esame
Completata l’esercitazione sulla progettazione geotecnica delle
fondazioni superficiali e l’elaborato individuale sulla
progettazione geotecnica delle fondazioni profonde, lo studente
dovrà sostenere solo la prova orale.
Modalità di iscrizione ad un appello d’esame
La prenotazione per in appello d’esame è obbligatoria e deve
essere fatta esclusivamente via internet attraverso il portale
studenti entro il periodo previsto.
Date d’esame
Si veda una delle seguenti pagine web:
http://www.ing.unict.it/it/didattica/insegnamenti/materia/10864
http://portalestudente.unict.it/portalestudente
PROGRAMMA DEL CORSO
1. INDAGINI GEOTECNICHE
Introduzione: Estensione delle indagini, Finalità delle indagini, Programmazione
delle indagini;
Sondaggi e Campionamento: Scavi accessibili, Perforazione a percussione,
Sondaggi a rotazione, Campionamento, Caratteristiche dei campionatori;
Prove in-situ: Prove CPT e CPTU, Prove SPT, Prove scissometriche, Prove
dilatometriche statiche e dinamiche, Prove pressiometriche, Monitoraggio dei
cedimenti delle fondazioni;
Correlazioni Empiriche: principali correlazioni empiriche tra i risultati delle indagini
in-situ ed i parametri geotecnici.
Testi 1, 4, 5
2. FONDAZIONI SUPERFICIALI Tipologie esecutive: Introduzione (Definizione di fondazione superficiale, Scelta del
piano di posa, Fondazioni superficiali parzialmente o totalmente compensate,
Sottofondazioni di edifici esistenti). Fondazioni su plinti (Plinti isolati, Plinti con
travi di collegamento). Fondazioni su travi rovesce e su platee (Travi rovesce
semplici, Reticolo di travi rovesce, Platee a spessore costante, Platee con spessore
incrementato sotto i pilastri, Platee nervate inferiormente, Platee a fungo, Platee
scatolari).
Carico limite: Meccanismi di rottura (Rottura generale, Rottura locale, Rottura per
punzonamento). Schema semplificato (Fattori che influenzano la capacità portante
e Stima della profondità della superficie di scorrimento). Metodi di calcolo della
capacità portante: La soluzione di Prandtl (1921), La soluzione di Terzaghi (1943),
La formulazione di Brinch-Hansen (1970) per terreni incoerenti e per terreni
coesivi, La formulazione di Richard et al. (1993), La formulazione di Paolucci e
Pecker (1997). Le formulazioni per meccanismi di rottura di tipo non generale. La
capacità portante per fondazioni su terreni stratificati. Metodologie per il calcolo
delle tensioni indotte nel terreno.
Cedimenti: Introduzione (Cedimenti assoluti, Cedimenti differenziali, Rotazione
rigida, Rotazioni relative, Deformazioni angolari, Inflessione, Curvatura, Effetti dei
cedimenti di fondazione sulle strutture in elevazione, Profondità di influenza per il
calcolo dei cedimenti di fondazione). Metodi di calcolo per terreni a grana grossa
(La teoria dell’elasticità, Il Metodo di Burland e Burbidge (1985), Il Metodo di
Schmertmann (1970), Il Metodo di Berardi e Lancellotta (1991). Metodi di calcolo
per terreni a grana fine (Il decorso dei cedimenti nel tempo, Il cedimento
istantaneo, il cedimento di consolidazione primaria secondo il Metodo di
Skempton e Bjerrum (1957), il cedimento di consolidazione secondaria). Cedimenti
dovuti ad eventi sismici, Cedimenti dovuti a vibro-infissione di pali, Cedimenti in
prossimità di fronti di scavo. Ammissibilità dei cedimenti (Valori ammissibili dei
movimenti di fondazione secondo la letteratura geotecnica, Linee guida dell’EC1 e
dell’EC7 (1994), Indicazioni fornite dalla N.I., Metodi per ridurre le distorsioni in
Testi 2, 4, 5
C.L. Magistrale in Ing. Civile Strutturale e Geotecnica (LM-23) Corso di: Fondazioni
Programma A.A. 2014-15 Pagina 3 di 3
fondazione).
Verifiche e criteri di dimensionamento: Verifiche secondo le Normative Italiana ed
Europea: capacità portante, slittamento, cedimenti (D.M. 14/01/2008; EC7, 2004,
EC8, 2004). Cenni sulla disposizione delle armature (Schemi di calcolo, verifiche a
punzonamento, momento e taglio, ottimizzazione della disposizione dell’armatura)
3. FONDAZIONI SU PALI Pali soggetti a carichi verticali: Tipologie esecutive (Pali battuti, Pali trivellati, Pali
intermedi, Micropali). Carico limite (Resistenza laterale, Resistenza alla punta,
Correlazioni con i risultati di prove in sito, Formule dinamiche). Cedimenti (Metodo
di Poulos (Poulos e Davis, 1980), Modello non lineare semplificato, Progettazione
di pali quali limitatori dei cedimenti). Pali in gruppo (Effetto di bordo, Effetto di
gruppo, Capacità portante di una palificata, Cedimenti di una palificata). Attrito
negativo (Fenomeno fisico, Modellazione, Determinazione del punto neutro,
Accorgimenti costruttivi). Prove di carico verticali e controlli non distruttivi (Prove
di collaudo e Prove pilota: Attrezzatura di prova, Modalità esecutiva,
Strumentazione, Interpretazione dei risultati; Controlli non distruttivi: diagrafia
sonica, metodo dell’ammettenza meccanica).
Pali soggetti a forze orizzontali: Considerazioni generali. Meccanismo di collasso e
Carico limite (Il metodo di Broms, 1964). Spostamenti (Il metodo di Matlock e
Reese, 1960; Il metodo delle funzioni di trasferimento). Prove di carico orizzontali
(Attrezzatura di prova, Modalità esecutiva, Strumentazione, Interpretazione dei
risultati). Pali passivi (I modelli rigido-plastici ed elastico-non lineari).
Verifiche e criteri di dimensionamento: Capacità portante, cedimenti, forze
orizzontali (D.M. 14/01/2008; EC7, 2004; EC8, 2004). Cenni sulla disposizione delle
armature nel palo e nell’elemento di collegamento in testa alla palificata (Schemi
di calcolo, verifiche a punzonamento, sforzo normale, momento e taglio,
ottimizzazione della disposizione dell’armatura)
Testi 3, 4, 5
4. INTERAZIONE TERRENO-STRUTTURA Interazione terreno-fondazione: Generalità (Riferimenti normativi - Eurocodice 7,
Eurocodice 8, Normativa Italiana, la formazione di cerniere plastiche, la scelta del
modello costitutivo del terreno). Fondazioni superficiali (Condizioni statiche: il
metodo di Winkler, il metodo di Barden; Condizioni dinamiche: le prove su tavola
vibrante; il metodo di Gazetas, 1991, i codici di calcolo). Fondazioni su pali
(interazione cinematica ed interazione inerziale; analisi pseudo-statiche, analisi
dinamiche, codici di calcolo).
Interazione terreno-fondazione-sovrastruttura: Generalità (Fattori da
considerare, le prove su tavola vibrante). Fondazioni superficiali (Metodo delle
situazioni limite, metodo della rigidezza equivalente, esempi di modellazione con
l’approccio di Gazetas, esempi di modellazione numerica). Fondazioni su pali
(Interazione terreno-palo-piastra-sovrastruttura).
Testi 4, 5
Università degli Studi di Catania- Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile Strutturale e Geotecnica (LM-23)
Anno Accademico 2014 - 2015
INSEGNAMENTO DI METODI PROBABILISTICI, STATISTICI E NUMERICI
http://www.dmi.unict.it/~romano
http://www.ing.unict.it/it/didattica/insegnamenti
Docente: Prof. Romano Vittorio
Stanza N° 314 – Dipartimento di Matematica e Informatica – Blocco 1, piano 2.
Tel. 0957383035, e-mail: [email protected]
Orario ricevimento: lunedì ore 11:00-13:00; giovedì ore 11:00 – 13:00
OBIETTIVI DEL CORSO Il corso ha la finalità di fornire conoscenze le conoscenze di base del calcolo
numerico e del calcolo delle probabilità nonché elementi introduttivi di problemi
di statistica.
La metodologia didattica del corso prevede lezioni frontali, elementi di
programmazione in matlab ed esercitazioni al computer.
PROPEDEUTICITÀ alcuna
FREQUENZA LEZIONI Lo studente è tenuto a frequentare almeno il 70% delle lezioni del corso, cfr.
Regolamento Didattico del CLM in Ingegneria Civile Strutturale e Geotecnica.
TESTI DI RIFERIMENTO 1. G. Monegato, Cento pagine di … Elementi di Calcolo Numerico, Libreria Universitaria Levrotto e Bella, Torino
2. A. Quarteroni, R, Sacco, F. Saleri, Matematica Numerica, Springer 3. V. Comincioli, Analisi Numerica: metodi, modelli, applicazioni,
McGraw-Hill 4. P. Baldi Calcolo delle probabilità e statistica, McGraw-Hill 5. D. C. Montgomery, G. C. Runger Applied statistics and probability
for engineers, J. Wiley 6. R. Scozzafava Incertezza e probabilità, Zanichelli 7. A. Rotondi, P. Pedroni, A. Pievatolo Probabilità Statistica e
Simulazione, Springer
MATERIALE DIDATTICO
ESERCITAZIONE Laboratorio di Matlab con applicazioni di tipo numerico e stastistico.
ESAMI DI PROFITTO
Prove d’esame
Stresura di un elaborato scritto, che
prevede la risoluzione in ambiente
Matlab di un problema inerente al
corso e prova orale.
Modalità di iscrizione ad un appello d’esame
La prenotazione viene effettuata via e-
mail all’indirizzo [email protected]
senza vincoli temporali.
Date d’esame
http://www.ing.unict.it/it/didattica
C.L. Magistrale in Ing. Civile Strutturale e Geotecnica (LM-23) Corso di: Metodi probabilistici, statistici e numerici
Programma A.A. 2014-15 Pagina 2 di 2
PROGRAMMA DEL CORSO
Sistemi di numerazione. Rappresentazione dei numerici in una base. Rappresentazione binaria. Numeri macchina e rappresentazione in virgola mobile. Fenomeno della cancellazione numerica. Problemi ben condizionati e stabilità numerica. Sistemi lineari. Norme di matrici e vettori. Numero di condizionamento di una matrice. Metodi diretti per larisoluzione di un sistema lineare: metodo di Gauss e del pivoting parziale; fattorizzazione LU, metodo di Choleski, metodo di Doolittle. Metodi iterativi per la risoluzione di sistemi lineari: generalità, metodi di Jacobi e metodo di Gauss-Sidel, metodi di rilassamento. Zeri di equazioni non lineari. Metodo di bisezione, metodo delle secanti, metodo delle tangenti e di Newton. Metodo di Newton-Raphson per i sistemi. Metodi di interpolazione e di approssimazione. Interpolazione polinomiale, polinomi fondamentali di Lagrange, differenze divise, espressione del polinomio interpolante tramite le differenze divise. Funzioni spline. Metodo dei minimi quadrati. Formule di quadratura . Formule di Newton-Cotes: formula dei trapezi e di Simpson. Cenni sulle formule di quadratura gaussiane. Derivazione numerica. Formule alle differenze finite per l’approssimazione di derivate. Metodi numerici per equazioni differenziali ordinarie. Metodo di Eulero: schema e studio del comportamento dell’errore. Metodi Runge-Kutta espliciti: formulazione, errore locale di troncamento e analisi della assoluta stabilità . Cenni sui metodi impliciti. Risoluzione di problemi ai limiti tramite differenze finite. Cenni di programmazione in Matlab. Elementi di calcolo delle probabilità. Richiami di calcolo combinatorio: disposizioni semplici, permutazioni, combinazioni semplici. Spazi di probabilità: definizione, proprietà elementari, probabilità condizionale, indipendenza, teorema delle probabilità totali e teorema di Bayes. Variabili aleatorie discrete e continue: densità, funzione di ripartizione, densità congiunte e marginali, densità condizionali, indipendenza. Speranza matematica, momenti, varianza, covarianza, coefficiente di correlazione lineare. Disuguaglianza di Chebyshev. Legge della somma di due variabili aleatorie. Funzione di sopravvivenza. Calcolo di leggi e rispettive proprietà: distribuzione ipergeometrica, geometrica, binomiale, multinomiale, di Poisson, normale, leggi gamma, leggi esponenziali, leggi chi-quadro. Convergenza in probabilità e legge dei grandi numeri. Convergenza in legge, teorema limite centrale e approssimazione normale. Statistica. Rappresentazione di dati, distribuzioni di frequenze, indici statistici, quantili empirici. Stimatori. Stimatori non distorti per media, varianza e proporzioni. Intervalli di confidenza per la media, sia nel caso in cui la varianza è nota che nel caso in cui la varianza è incognita, per la varianza e per le proporzioni. Distribuzione t di Student e chi-quadro. Analisi di regressione: generalità. Regressione lineare: equazioni normali dei minimi quadrati per la determinazione della retta di regressione. Proprietà degli stimatori di pendenza e ordinata all’origine della retta di regressione.
Università degli Studi di Catania- Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile Strutturale e Geotecnica (LM-23)
Anno Accademico 2014 - 2015 INSEGNAMENTO DI
TECNICA DELLE COSTRUZIONI www.ing.unict.it/it/didattica/insegnamenti
Docente: Prof. ANANIA LAURA
Stanza N° 30 – Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura, Edificio 3 (Polifunzionale), Piano 4 – ala est
Tel. 0957382257, e-mail:[email protected]
Orario ricevimento: martedìore 11:00-13:00; giovedì ore 11:00 – 13:00
OBIETTIVI DEL CORSO Il corso ha la finalità di fornire conoscenze approfonditedella teoria e tecnica del
calcestruzzo armato ordinario, con riferimento ad elementi strutturali tipici degli
edifici per civile abitazione, nonchèfornire nozioni di base inerenti il calcestruzzo
armato precompresso ed elementi strutturali in acciaio.
La metodologia didattica del corso prevede lezioni frontali ed esercitazioni
riguardanti la progettazione di elementi strutturali.
PROPEDEUTICITÀ alcuna
FREQUENZA LEZIONI Lo studente è tenuto a frequentare almeno il 70% delle lezioni del corso, cfr.
Regolamento Didattico del CLM in Ingegneria Civile Strutturale e Geotecnica.
TESTI DI RIFERIMENTO 1. Cosenza E. Manfredi G. Pecce M. Strutture in cemento armato-Hoepli-
2008;
2. Cordova B. - Manuale pratico per la progettazione delle strutture in
acciaio- HOEPLI- luglio /2008;
3. Nunziata Vincenzo, Teoria e Pratica delle Strutture in Acciaio, Terza
edizione ampliata e aggiornata, Dario Flaccovio 2011;
4. Giangreco Elio, Teoria e Tecnica delle Costruzioni volume 3, Liguori –
Napoli;
5. Antonini Tullio, Cemento Armato Precompresso, Vol.1, Masson Italia
Editori;
6. Normative italiane ed europee vigenti ed aggiornate (D.M. 14/01/2008
e circolare N°617 2/2/2009 o successive modifiche e revisioni,
Eurocodice 2 , Eurocodice 3 e relative guide all’uso);
7. APPUNTI DELLE LEZIONI.
MATERIALE DIDATTICO verrà fornito direttamente dal docente una copia da diffondere agli allievi.
ESERCITAZIONE Laboratorio di progetto di elementi strutturali in cemento armato ordinario e
precompresso, con stesura di progetti di individuali o di gruppo (max 3). Gli elaborati
sono propedeutici e devono essere approvati prima della prova d’esame.
ESAMI DI PROFITTO
Prove d’esame Stresura di un elaborato scritto, che prevede la
risoluzione di problemi progettuali e successiva
prova orale.
Modalità di iscrizione ad un appello d’esame
La prenotazione per un appello d’esame è obbligatoria e deve essere fatta
esclusivamente via internet attraverso il
portale studenti entro il periodo previsto.
Date d’esame http://www.ing.unict.it/it/didattica/calendario-
esami
C.L. Magistrale in Ing. Civile Strutturale e Geotecnica(LM-23) Corso di: Tecnica delle Costruzioni
Programma A.A. 2014-15 Pagina 2 di 2
PROGRAMMA DEL CORSO
Proprietà dei materiali strutturali. Materiali omogenei e non omogenei.
Comportamento lineare e non lineare del materiale. (D.M. 14/01/2008 e
successive revisioni).
Le azioni applicate alle strutture. Carichi permanenti. Sovraccarichi variabili e
indicazioni normative. Carico da neve e da vento. Cedimenti vincolari. D.M.
14/01/2008 e successive revisioni). Analisi dei carichi sulle strutture.
Risoluzione di sistemi di travi: metodo delle forze,metodo delle deformazioni
calcolo matriciale. Statica delle sezioni in cemento armato ordinario progetto e verifica
tensionale.Compressione semplice. Trazione semplice. Flessione retta: sezioni a
semplice e doppia armatura; progetto dell’armatura. Presso e tenso flessione
retta. Flessione, presso e tensoflessione deviata. Taglio e torsione: calcolo delle
tensioni tangenziali e progetto delle armature. Metodi di calcolo e progetto alle
tensioni ammissibile, allo SLE ed SLU secondo la norma vigente (D.M. 14/01/2008
e successive revisioni).Stato limite di fessurazione, di deformabilità, d’instabilità di
colonne in c.a. con il metodo della colonna modello,di vibrazione e cenni sullo SL di
fatica.
Strutture di collegamento: progetto e verifica di una scala
Strutture orizzontali: progetto e verifica di un solaio in c.a.
Strutture di fondazioni elementari. Modellazione del suolo alla Winkler. Trave
rigida e trave elastica su suolo elastico.
Nozioni di progettazione di elementi in precompresso: Basi della teoria del
calcestruzzo precompresso. Tecniche di precompressione. Cavo risultante. Fuso di
Guyon. Progetto di una trave in precompresso.
ESERCITAZIONI Progetto di elementi strutturali in c.a.o.: solaio, scala, trave(secondo la norma
vigente: D.M. 14/01/2008 e successive revisioni).
Progetto di una trave in precompresso.(secondo la norma vigente: D.M.
14/01/2008 e successive revisioni). .
Università degli Studi di Catania – Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura
Structural and Geotechnical Civil Engineering Master Program (LM-23)
Academic Year 2014 - 2015
Course: Dynamics of Structures with Applications to Earthquake Engineering
http://www.ing.unict.it/it/didattica/insegnamenti
Prof. Oliveto Giuseppe
Office N° 31 – Department of Civil Engineering and Architecture, Division of Structural Engineering –
Main Building (Polifunzionale), floor 4
Tel. 095738-2258, e-mail:[email protected]
Receiving hours: Tuesday: ore 09-00-11.00; Friday: ore 09-00-11.00
COURSE OBJECTIVES The course covers the fundamentals of Structural Dynamics and examines its
applications in earthquake engineering and structural design.
A considerable effort shall be made for the course to be accessible by students and
easily comprehensible. The algebra used in the course shall be as simple as possible,
given the complexity of the subject. The analytic procedures will be synthesized so
that the path to the solution becomes evident and can therefore be implemented
by the student. Real world applications shall be considered, where the physical
interpretation of the obtained results will be highlighted.
CLASSES Students should attend at least 70% of the classes, according to “Regolamento
Didattico del CLM in Ingegneria Civile Strutturale e Geotecnica”
REFERENCES 1. Anil K. Chopra, Dynamics of Structures: Theory and Applications to Earthquake
Engineering, Prentice-Hall.
2. Ray W. Clough and Joseph Penzien, Dynamics of Structures, McGraw-Hill.
COURSE MATERIAL Textbook, internet, suggested websites
ASSIGNMENTS Assigned tasks relevant to the arguments discussed
EXAMS
Exam sessions
Two written sessions with a time difference
of 2 weeks are prescribed. Each session
consists of 2 parts, the first to be completed
within 3hrs in class and the second to be
completed at home. In the end of each
session the student should submit his/her
assignment. This shall be the basis for the
student evaluation. The interaction with the
instructor in the production of the final
documents will form an important part of
the final evaluation.
Enrolment to course and exam sessions
Students should communicate their
participation to the exam online through the
student portal (portale studenti)
Examination schedule http://www.ing.unict.it/it/didattica/calendario-esami and student portal www.unict.it
C.L. Magistrale in Ing. Civile Strutturale e Geotecnica (LM-23) Corso di: Dinamica delle Strutture in Zona Sismica
Programma A.A. 2014-15 Pagina 2 di 4
COURSE OUTLINE
1. SUBJECT PART I : SINGLE DEGREE OF FREEDOM SYSTEMS
1. Equations of motion, problem statement, solution methods.
2. Free vibration.
3. Response to harmonic and periodic excitations.
4. Response to arbitrary, step and pulse excitations.
5. Numerical evaluation of dynamic response.
6. Earthquake response of linear systems.
7. Earthquake response of inelastic systems.
2. SUBJECT PART II: MULTI-DEGREE OF FREEDOM SYSTEMS
8. Equations of motion, problem statement, solution methods.
9. Free vibration.
10. Damping in structures.
11. Dynamic analysis and response of linear systems.
12. Earthquake analysis of linear systems.
13. Earthquake analysis of inelastic systems.
14. Dynamics of base-isolated buildings.
15. Structural dynamics in building codes.
--
Università degli Studi di Catania – Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile Strutturale e Geotecnica (LM-23)
Anno Accademico 2014 - 2015
INSEGNAMENTO DI DINAMICA DELLE STRUTTURE IN ZONA SISMICA Dynamics of Structures with Applications to Earthquake Engineering
http://www.ing.unict.it/it/didattica/insegnamenti
Docente: Prof. Oliveto Giuseppe
Stanza N° 31 – Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura, Sezione di Ingegneria Strutturale – Edificio Polifunzionale, piano 4
Tel. 095738-2258, e-mail:[email protected]
Orario ricevimento: Martedì: ore 09-00-11.00; Giovedì: ore 09-00-11.00
OBIETTIVI DEL CORSO Il corso comprende diversi argomenti della teoria della dinamica strutturale e le
applicazioni di questa teoria all’analisi della risposta sismica e al progetto delle
strutture.
Uno sforzo considerevole sarà rivolto a rendere il corso semplice e accessibile agli
studenti. La matematica utilizzata sarà la più semplice possibile compatibilmente
con gli argomenti trattati. I procedimenti analitici verranno sintetizzati in modo da
sottolinearne i passi principali per facilitare la loro implementazione da parte degli
studenti. I procedimenti saranno illustrati con esempi realistici tendenti ad
evidenziare l’interpretazione fisica dei risultati ottenuti.
PROPEDEUTICITÀ
FREQUENZA LEZIONI Lo studente è tenuto a frequentare almeno il 70% delle lezioni del corso, cfr.
Regolamento Didattico del CLM in Ingegneria Civile Strutturale e Geotecnica.
TESTI DI RIFERIMENTO 1. Anil K. Chopra, Dynamics of Structures: Theory and Applications to Earthquake
Engineering, Prentice-Hall.
2. Ray W. Clough and Joseph Penzien, Dynamics of Structures, McGraw-Hill.
MATERIALE DIDATTICO Libri di testo, Internet, siti web indicati di volta in volta.
ESERCITAZIONE Esercitazioni in itinere sugli argomenti del corso.
ESAMI DI PROFITTO
Prove d’esame
Sono previste due prove scritte con un
intervallo di 2 settimane. La durata delle
prove è di 3 ore al termine delle quali lo
studente consegna l’elaborato per la
valutazione. Lo studente completa le prove a
casa e per ciascuna produce un documento
attraverso l’interazione col docente nelle ore
di ricevimento. La valutazione finale tiene
conto dei documenti prodotti in aula e dei
documenti redatti a casa.
Modalità di iscrizione ad un appello d’esame
La prenotazione per in appello d’esame è obbligatoria e deve essere fatta
esclusivamente via internet attraverso il
portale studenti entro il periodo previsto.
Date d’esame http://www.ing.unict.it/it/didattica/calendario-esami e portale studenti di www.unict.it
C.L. Magistrale in Ing. Civile Strutturale e Geotecnica (LM-23) Corso di: Dinamica delle Strutture in Zona Sismica
Programma A.A. 2014-15 Pagina 4 di 4
PROGRAMMA DEL CORSO
1. TITOLO DELL’ARGOMENTO PARTE I : SISTEMI AD UN GRADO DI LIBERTA’
1. Equazioni del moto, formulazione del problema, metodi risolutivi.
2. Vibrazioni libere.
3. Risposta ad eccitazioni armoniche e periodiche.
4. Risposta ad eccitazioni arbitrarie, a gradino e impulsive.
5. Valutazione numerica della risposta dinamica.
6. Risposta sismica di sistemi lineari.
7. Risposta sismica di sistemi non lineari.
2. TITOLO DELL’ARGOMENTO PARTE II: SISTEMI A MOLTI GRADI DI LIBERTA’
8. Equazioni del moto, formulazione del problema, metodi risolutivi.
9. Vibrazioni libere.
10. Smorzamento nelle strutture.
11. Analisi dinamica e risposta dei sistemi lineari.
12. Analisi sismica dei sistemi lineari.
13. Analisi sismica di sistemi non lineari.
14. Dinamica degli edifici isolati alla base.
15. Analisi dinamica e regolamenti sismici.
--
Università degli Studi di Catania- Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile Strutturale e Geotecnica (LM-23)
Anno Accademico 2014 - 2015
INSEGNAMENTO DI ANALISI ANELASTICA DELLE STRUTTURE
Docente: Prof. Caliò Ivo
Stanza N° 27 – Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura, Sezione Strutture – Edificio Polifunzionale, piano IV.
Tel. 095738-2255, e-mail:[email protected]
Orario ricevimento: mercoledì: ore 11.00-13.00; giovedì: ore 11.00-13.00
OBIETTIVI DEL CORSO Lo scopo del corso è l'acquisizione degli strumenti teorici e computazionali per
fomulare e risolvere problemi di meccanica delle strutture in presenza di
comportamento costitutivo dei materiali oltre il regime elastico e lineare. Vengono
introdotti i fondamenti della teoria della plasticità e utilizzati i principali risultati nel
calcolo a rottura delle strutture e nella determinazione del coefficiente di sicurezza
al collasso.
La metodologia didattica del corso prevede lezioni frontali, esercizi scritti ed
esercitazioni al computer.
PROPEDEUTICITÀ SCIENZA DELLE COSTRUZIONI
FREQUENZA LEZIONI Lo studente è tenuto a frequentare almeno il 70% delle lezioni del corso, cfr.
Regolamento Didattico del CLM in Ingegneria Civile Strutturale e Geotecnica.
TESTI DI RIFERIMENTO 1. L. Corradi. “Meccanica delle Strutture”,vol 1,2,3 Mc Graw-Hill,1993.
2. C. Massonet e M. Save: "Calcolo plastico a rottura delle costruzioni", CLUP, 1980.
MATERIALE DIDATTICO Il materiale didattico sarà fornito agli studenti durante il corso.
ESERCITAZIONE Sono previste esercitazioni in aula.
ESAMI DI PROFITTO
Prove d’esame L’esame consiste in una prova scritta in itinere,
una prova scritta finale ed una prova orale
Modalità di iscrizione ad un appello d’esame
La prenotazione per in appello d’esame è obbligatoria e deve essere fatta
esclusivamente via internet attraverso il
portale studenti entro il periodo previsto.
Date d’esame http://www.ing.unict.it/it/didattica/calendario-
esami e portale studenti di www.unict.it
PROGRAMMA DEL CORSO
1. LIMITI DELLA TEORIA ELASTICO-LINEARE La prova di trazione per la determinazione delle proprietà meccaniche degli acciai.
Deformazioni permanenti, effetto Bauschinger. Modelli di comportamento.
2. LA TEORIA DELLA PLASTICITA’ Elastoplasticità monodimensionale. Comportamenti elastoplastici incrementali
Modello elastico perfettamente plastico, leggi di incrudimento; condizioni di
C.L. Magistrale in Ing. Civile Strutturale e Geotecnica (LM-23) Corso di: Analisi Anelastica delle Strutture
Programma A.A. 2014-15 Pagina 2 di 2
snervamento in stati di tensione pluri-assiali, funzione di snervamento e dominio
elastico. Postulato di stabilità di Drucker; Lavoro di dissipazione plastica; Teorema
di Hill o della massima energia dissipata. Criteri di snervamento e leggi di flusso
associate: Tresca e Mises.
3. IL COLLASSO PLASTICO
Condizioni di collasso plastico, unicità della soluzione, analisi elastoplastica
evolutiva; Teoremi fondamentali del calcolo a rottura: Teorema statico (o del limite
inferiore) e Teorema cinematico (o del limite superiore); approccio statico e
cinematico alla determinazione del moltiplicatore dei carichi a collasso.
4. LA FLESSIONE PLASTICA
Estensione della teoria di Bernoulli-Navier alla flessione retta plastica; momento
limite elastico e momento limite plastico; legge momento curvatura fino a collasso
della sezione; studio delle sezioni rettangolari, a doppio T, sezioni a doppio asse di
simmetria e sezioni miste. Il concetto di cerniera plastica.
5. LA PRESSO-FLESSIONE ELASTO-PLASTICA
Effetti dello sforzo normale e del momento flettente; sezioni con doppio asse di
simmetria; domini di snervamento nello spazio N-M; sezione rettangolare e a
doppio T.
6. IL CALCOLO A ROTTURA PER SISTEMI INTELAIATI Determinazione del moltiplicatore dei carichi di collasso in sistemi intelaiati di travi.
Il principio dei lavori virtuali applicato a sistemi rigido plastici; momenti flettenti
ammissibili e meccanismi di collasso possibili. Teorema statico, cinematico e misto
per sistemi intelaiati inflessi, corollari ai teoremi. Il metodo cinematico; analisi dei
meccanismi, calcolo dei momenti flettenti a collasso, meccanismo di nodo, metodo
della combinazione dei meccanismi elementari, carichi concentrati e distribuiti; Il
metodo statico.
7. L’ANALISI INCREMENTALE L’analisi incrementale e il metodo di Newton-Raphson. Applicazione a strutture
reticolari elasto-plastiche dell’analisi incrementale mediante applicazioni in
ambiente MatLab.
8. CENNI RELATIVI A MODELLI DI TRAVE INELASTICA La trave inelastica a plasticità concentrata. La trave inelastica a plasticità diffusa. I
modelli a fibre con approccio agli spostamenti e agli sforzi. Principali vantaggi e
svantaggi dei diversi approcci di modellazione.
Università degli Studi di Catania- Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile Strutturale e Geotecnica (LM-23)
Anno Accademico 2014 - 2015
INSEGNAMENTO DI
ELETTROTECNICA
http://www.ing.unict.it/it/didattica/insegnamenti http://www.diees.unict.it/users/~coco
Docente: Prof. SALVATORE COCO
Stanza N° 35 – Dipartimento di Ingegneria Elettrica Elettronica ed Informatica Edificio Polifunzionale , piano 5.
Tel. 0957382315, e-mail: [email protected]
Orario ricevimento: lunedì ore 11:00-13:00; venerdì ore 11:00 – 13:00
OBIETTIVI DEL CORSO Il corso tratta argomenti di base di elettrotecnica comprendenti principalmente lo studio dei circuiti elettrici e brevi cenni ai campi elettromagnetici. Vengono trattate anche alcune applicazioni nel settore dell’impiantistica. Sono previste brevi esercitazioni riguardanti semplici circuiti nel dominio del tempo ed in regime sinusoidale, che richiedono l’applicazione dei metodi di analisi circuitale ed i teoremi fondamentali delle reti elettriche.
La metodologia didattica del corso prevede lezioni frontali ed esercitazioni
PROPEDEUTICITÀ nessuna
FREQUENZA LEZIONI Lo studente è tenuto a frequentare almeno il 70% delle lezioni del corso, cfr.
Regolamento Didattico del CLM in Ingegneria Civile Strutturale e Geotecnica.
TESTI DI RIFERIMENTO 1. R.Perfetti, Circuiti Elettrici, Zanichelli. 2. C.A. Desoer, E.S. Kuh , Fondamenti di Teoria dei Circuiti, Franco Angeli Editore, 3. A. Laurentini, A.R. Meo, R. Pomè, Esercizi di elettrotecnica, Levrotto&Bella 4. J.A. Edminister, Circuiti Elettrici, coll. Schaum's, McGraw-Hill.
MATERIALE DIDATTICO
ESERCITAZIONE
ESAMI DI PROFITTO
Prove d’esame Stresura di un elaborato scritto, che
prevede la risoluzione di un problema
inerente al corso e prova orale.
Modalità di iscrizione ad un appello d’esame
Date d’esame Disponibili sul sito www.ing.unict.it
C.L. Magistrale in Ing. Civile Strutturale e Geotecnica (LM-23) Corso di: Elettrotecnica
Programma A.A. 2014-15 Pagina 2 di 2
PROGRAMMA DEL CORSO
Circuiti a parametri concentrati Le equazioni di Maxwell del campo elettromagnetico. Il modello circuitale. Leggi di Kirchhoff. Limiti di validità del modello circuitale a parametri concentrati. Elementi circuitali ideali ad una e due porte Resistori. Generatori indipendenti. Capacitori. Induttori. Interruttore ideale. Circuiti semplici: collegamenti serie e parallelo, partitori di tensione e di corrente. Concetto di equivalenza: trasformazione stella-triangolo e viceversa. Reti equivalenti di Thevenin e Norton. Diodo ideale. Induttori accoppiati. Trasformatore ideale. Potenza ed energia. Teorema di Tellegen Metodi sistematici per la soluzione delle reti elettriche e teoremi delle reti Grafo di una rete elettrica. Insiemi di taglio e maglie. Analisi dei nodi e delle maglie. Teorema di sostituzione. Teorema di sovrapposizione. Teorema di Thevenin-Norton.. Circuiti del primo ordine. Circuiti RC ed RL serie e parallelo. Concetto di stato. Frequenze naturali. Equazione differenziale e condizione iniziale. Risposta ingresso zero, stato zero e completa. Risposta al gradino. Circuiti del secondo ordine Circuiti RLC. Equazione differenziale del secondo ordine e condizioni iniziali. Analisi in regime sinusoidale Teorema fondamentale del regime sinusoidale. Valore efficace. Fasori. Espressione fasoriale delle leggi di Kirchhoff e delle equazioni di lato. Impedenza ed ammettenza. Soluzione delle reti in regime sinusoidale. Potenze in regime sinusoidale. Teorema di Boucherot. Applicazioni: rifasamento, teorema del massimo trasferimento di potenza, circuiti risonanti. Sistemi trifase Configurazioni a tre e quattro fili, stella e triangolo. Sistemi trifase simmetrici ed equilibrati.. Circuito monofase equivalente. Metodo generale di soluzione di circuiti trifase dissimmetrici e squilibrati. Formula di Millman. Potenza nei sistemi trifase. Teorema di Aron.
Cenni di impianti elettrici Principali componenti di un impianto. Apparecchiature di interruzione, misura. Protezioni. Impianti di messa a terra. Dispersore. Interruttore differenziale
Università degli Studi di Catania - Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile Strutturale e Geotecnica (LM-23)
Anno Accademico 2014 - 2015
INSEGNAMENTO DI OPERE DI SOSTEGNO E STABILITA’ DEI PENDII http://www.dica.unict.it/users/emotta/
http://www.ing.unict.it/it/didattica/insegnamenti
Docente: Prof. Motta Ernesto Dipartimento Ingegneria Civile e Architettura, Sezione Geotecnica – Edificio n.13.
Tel. 095738-2214, e-mail: emotta@@dica.unict.it
Orario ricevimento: Mercoledì: ore 11.00-13.00; Giovedì: ore 9.00-11.00
OBIETTIVI DEL CORSO Il corso ha la finalità di fornire conoscenze relative alla progettazione delle opere di
sostegno e alla verifica delle condizioni di stabilità dei pendii naturali e dei fronti di
scavo.
La metodologia didattica del corso prevede lezioni frontali ed esercitazioni pratiche
da presentare in sede di esame.
PROPEDEUTICITÀ -
FREQUENZA LEZIONI Lo studente è tenuto a frequentare almeno il 70% delle lezioni del corso, cfr.
Regolamento Didattico del CLM in Ingegneria Civile Strutturale e Geotecnica.
TESTI DI RIFERIMENTO 1. Lancellotta – Geotecnica. Ed. Zanichelli
2. Bowles – Foundations analysis and design, Mc. Graw Hill.
3. Airò Farulla, Camillo. Analisi di Stabilità dei Pendii. Hevelius (Napoli).
MATERIALE DIDATTICO Materiale didattico può essere scaricato dal sito del titolare del corso all’indirizzo:
http://www.dica.unict.it/users/emotta/
ESERCITAZIONE Le esercitazioni, scritte e in numero di quattro, sono finalizzate sia al
dimensionamento e alle verifiche di tre tipologie di opere di sostegno sia alle
verifiche di Stabilità e agli interventi di stabilizzazione di un pendio.
ESAMI DI PROFITTO
Prove d’esame Prova orale
Modalità di iscrizione ad un appello d’esame
La prenotazione per un appello d’esame è obbligatoria e deve essere fatta
esclusivamente via internet attraverso il
portale studenti entro il periodo previsto.
Date d’esame
Vedasi all’indirizzo:
http://www.ing.unict.it/it/didattica/calendario-
esami
C.L. Magistrale in Ing. Civile Strutturale e Geotecnica (LM-23) Corso di: OPERE DI SOSTEGNO E STABILITA’ DEI PENDII
Programma A.A. 2014-15 Pagina 2 di 2
PROGRAMMA DEL CORSO
1. TEORIE DELLA SPINTA DELLE TERRE La spinta delle terre. Teoria di Rankine classica e generalizzata. Teoria di Coulomb.
Spinta per effetto del peso proprio del terreno. Spinta per effetto dei sovraccarichi
applicati. Spinta in presenza di pressioni interstiziali. Spinta in condizioni sismiche.
Suddividere il programma in argomenti, quanto più possibili coerenti con la
sequenza dello svolgimento delle lezioni, indicando eventualmente, nella colonna
di destra, i riferimenti di studio sia per le parti teoriche che per gli esercizi
2. TIPOLOGIE DELLE OPERE DI SOSTEGNO Muri di sostegno a gravità, Gabbionate, Muri in c.a. Muri a contrafforti. Opere in
terra armata e Opere in terra rinforzata. Dimensionamento dei rinforzi e verifiche
della stabilità interna. Paratie: a mensola, a supporto libero, a supporto fisso.
Verifica in presenza di pressioni neutre e sotto condizioni di carico sismico.
Dimensionamento e verifica degli ancoraggi.
3. STABILITA’ DEI PENDII E DEI FRONTI DI SCAVO Metodi di analisi all’equilibrio limite. Meccanismi di rottura traslazionali: pendii di
altezza finita, endio indefinito. Meccanismi di rottura rotazionali; meccanismi di
rottura con superfici di scorrimento di forma qualunque. Metodi dei conci: Metodo
di Fellenius, di Bishop, di Janbu, di Bell. Verifica di stabilità dei pendii in campo
tridimensionale. Rottura progressiva nei pendii.
4. LE FRANE: TIPOLOGIE E INTERVENTI DI STABILIZZAZIONE Caratteri cinematici delle frane. Indagini sul corpo di frana: Sondaggi geognostici,
piezometri, inclinometri. Cause delle frane. Interventi di Stabilizzazione dei Pendii:
Trincee e pozzi drenanti, Risagomture del profilo del pendio, palificazioni.
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Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile Strutturale e Geotecnica (LM-23)
Anno Accademico 2014 - 2015
INSEGNAMENTO DI PROGETTO DI STRUTTURE IN ZONA SISMICA http://www.ing.unict.it/it/didattica/insegnamenti
Docente modulo A: Prof. Edoardo Michele Marino Stanza N° 37 – Dipartimento di Ingegneria Civile ed Architettura, Sezione di Ingegneria Strutturale – Edificio Polifunzionale, piano 4 Tel. 095738-2274, e-mail:[email protected] Orario ricevimento: Martedì: ore 09-00-11.00; Giovedì: ore 09-00-11.00
Docente modulo B: Prof. Fabio Neri Stanza N° 36 – Dipartimento di Ingegneria Civile ed Architettura, Sezione di Ingegneria Strutturale – Edificio Polifunzionale, piano 4 Tel. 095738-2265, e-mail: [email protected] Orario ricevimento: martedì ore 11:00-13:00; giovedì ore 11:00 – 13:00
OBIETTIVI DEL CORSO Il corso ha la finalità di fornire conoscenze approfondite per la progettazione di strutture in zona sismica con particolare riferimento alle tipologie in c.a. ed in acciaio. Si affronterà anche la progettazione mediante tecniche non convenzionali basate sull’isolamento sismico e sulla dissipazione.
La metodologia didattica del corso prevede lezioni frontali ed esercitazioni riguardanti la progettazione in zona sismica.
PROPEDEUTICITÀ Tecnica delle Costruzioni
FREQUENZA LEZIONI Lo studente è tenuto a frequentare almeno il 70% delle lezioni del corso, cfr. Regolamento Didattico del CLM in Ingegneria Civile Strutturale e Geotecnica.
TESTI DI RIFERIMENTO 1. A. Ghersi – Il Cemento Armato, Dario Flaccovio Editore.
2. A. Ghersi, P. Lenza, Edifici antisismici in c.a., Dario Flaccovio Editore, 2009
MATERIALE DIDATTICO Libri di testo, appunti e diapositive delle lezioni, Internet.
ESERCITAZIONI
Progetto di una struttura intelaiata in c.a.o. progettata in zona sismica (secondo la norma vigente: D.M. 14/01/2008 e successive revisioni). Progetto di una struttura in acciaio in zona sismica (secondo secondo la norma vigente: D.M. 14/01/2008 e successive revisioni). Progetto di una struttura isolata sismicamente e/o dotata di sistemi di dissipazione energetica Lo svolgimento delle esercitazioni è propedeutico all’esame.
ESAMI DI PROFITTO
Prove d’esame
Sono previste due prove orali. La prima da sostenere alla fine del primo semestre riguarderà le strutture in c.a. La seconda da sostenere alla fine del secondo semestre riguarderà le strutture in acciaio, miste e protette con tecniche non convenzionali
Modalità di iscrizione ad un appello d’esame
La prenotazione per in appello d’esame è obbligatoria e deve essere fatta esclusivamente via internet attraverso il portale studenti entro il periodo previsto.
Date d’esame http://www.ing.unict.it/it/didattica/calendario-esami e portale studenti di www.unict.it
C.L. Magistrale in Ing. Civile Strutturale e Geotecnica (LM-23) Corso di: Meccanica delle Strutture Murarie
Programma A.A. 2014-15 Pagina 2 di 2
PROGRAMMA DEL CORSO
MODULO A - PROGETTO DI STRUTTURE ANTISISMICHE IN C.A. 1. Concezione della struttura: principi base di buona progettazione,
impostazione della carpenteria dall’edificio per carichi all’edificio antisismico con struttura intelaiata in c.a. e/o con pareti.
2. Comportamento di strutture in campo inelastico: modellazione dei materiali; confinamento del calcestruzzo e sua efficacia; legami momento-curvatura, meccanismidi collasso, progettazione a duttilità assegnata, fattore di struttura e spettri di progetto per strutture in c.a.
3. Modellazione delle azioni: carichi verticali in assenza e in presenza di sisma, componenti dell'azione sismica, posizione del centro di massa ed eccentricità accidentale, valutazione delle masse, forze orizzontali per analisi statica.
4. Strutture intelaiate in c.a.: modellazione, previsione delle sollecitazioni nella struttura, criteri per il dimensionamento delle sezioni, progetto dell’armatura longitudinale delle travi, criteri di gerarchia delle resistenze per il progetto dell’armatura a taglio delle travi e delle armature dei pilastri.
5. Strutture con pareti in c.a.: tipi di pareti (singole, accoppiate, snelle e tozze), modellazione della struttura in presenza di pareti, comportamento in campo inelastico ed effetti sulle sollecitazioni delle pareti, progetto dell’armatura delle pareti.
6. Relazione e capitolo 10 delle NTC08.
MODULO B - PROGETTO DI STRUTTURE ANTISISMICHE NON CONVENZIONALI ED IN ACCIAIO
1. Legislazione strutturale. 2. L’isolamento sismico 3. Sistemi di dissipazione per la progettazione in zona sismica 4. Introduzione alle strutture metalliche.
RESISTENZA DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI: Instabilità locale e classificazione delle sezioni. Aste sollecitate a sforzo normale. Aste inflesse. Aste presso inflesse. Resistenza dell’anima alle forze trasversali. Resistenza delle sezioni a parete sottile. Menbrature composte
STABILITÀ DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI: Tipologie di instabilità: Instabilità piana, Instabilità flesso torsionale, Instabilità torsionale.
UNIONI BULLONATE - UNIONI SALDATE - GIUNTI NELLE STRUTTURE METALLICHE
SISTEMI STRUTTURALI: Classificazione dei telai: Telai a nodi rigidi, telai pendolari controventati. Travi reticolari di controvento: di falda e di parete.
5. Tipologie strutturali antisismiche in carpenteria metallica e fattori di struttura. Criterio di gerarchia delle resistenze.
6. Strutture a telaio MRF: studio delle sollecitazioni, criteri di dimensionamento, applicazione del criterio di gerarchia delle resistenze, progettazione degli elementi e dei collegamenti.
7. Strutture a controventi concentrici ed eccentrici: studio delle sollecitazioni, criteri di dimensionamento, applicazione del criterio di gerarchia delle resistenze, progettazione degli elementi e dei collegamenti.
8. Cenni di strutture composte acciaio calcestruzzo.
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Università degli Studi di Catania- Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile Strutturale e Geotecnica (LM-23)
Anno Accademico 2014 - 2015
INSEGNAMENTO DI MECCANICA COMPUTAZIONALE DELLE STRUTTURE http://www.ing.unict.it/it/didattica/insegnamenti
Docente: Prof. Cuomo Massimo
Stanza 26 – Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura, Sezione o di Ingegneria Strutturale– Edificio 3 del centro universitario
Santa Sofia , piano IV.
Tel. 095738-2263, e-mail:[email protected]
Orario ricevimento: Giorno: Mercoledì ore 9.00 11.00; Giorno: Mercoledì ore 11.00-13.00
OBIETTIVI DEL CORSO Obiettivi del corso sono:
1. fornire le conoscenze sui metodi di analisi numerici e sulle approssimazioni che
essi comportano
2. fornire le conoscenze per l'analisi di strutture complesse, sia in campo lineare
che in campo non lineare;
3. mettere gli studenti in condizioni di poter utilizzare con consapevolezza un
codice di calcolo numerico;
La metodologia didattica del corso prevede lezioni frontali, esercizi scritti ed
esercitazioni al computer.
PROPEDEUTICITÀ
FREQUENZA LEZIONI Lo studente è tenuto a frequentare almeno il 70% delle lezioni del corso, cfr.
Regolamento Didattico del CLM in Ingegneria Civile Strutturale e Geotecnica.
TESTI DI RIFERIMENTO 1. J. N. Reddy – An Introduction to the Finite Element Method [Reddy]
2. L. Corradi Dell’Acqua – Meccanica delle Strutture - Vol. 2 e Vol. 3 [MdS]
3. Zinkiewicz – Taylor – The Finite Element Method , Vol. 1 [ZFEM]
MATERIALE DIDATTICO Appunti su argomenti specifici forniti agli studenti sotto forma di documenti
informatici (pdf, exe etc.).
ESERCITAZIONE Sono previste esercitazioni settimanali sull'uso di un codice agli elementi finiti
condotte nel centro di calcolo.
ESAMI DI PROFITTO
Prove d’esame
Per superare l'esame è necessario
svolgere un progetto basato sulla
modellazione numerica di una
struttura, e sull'analisi critica dei
risultati, e aver svolto le esercitazioni
numeriche assegnate durante il corso.
Modalità di iscrizione ad un appello d’esame
La prenotazione per in appello
d’esame è obbligatoria e deve essere
fatta esclusivamente via internet
attraverso il portale studenti entro il
periodo previsto.
Date d’esame
Le date sono pubblicate su:
www.ing.unict.it e portale docenti di
www.unict.it
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PROGRAMMA DEL CORSO
1. METODI DELL'ANALISI STRUTTURALE 1.1. Il metodo degli spostamenti 1.2. I metodi variazionali: stazionarietà dell’energia potenziale totale 1.3. Il principio dei lavori virtuali
2. MATRICE DI RIGIDEZZA
2.1. Positività della matrice di rigidezza 2.2. Metodo diretto di costruzioni della matrice di rigidezza: significato
dei termini 2.3. Semiampiezza di banda
3. STRUTTURE A NUMERO FINITO DI g.d.l. - TRAVATURE RETICOLARI
3.1. Matrice di rigidezza - Assemblaggio 3.2. Forze nodali equivalenti a deformazioni impresse e cedimenti 3.3. post-processamento e analisi dei risultati 3.4. matrice di massa
4. METODI DI SOLUZIONE VARIAZIONALI PER I SISTEMI CONTINUI
4.1. Metodi di approssimazione: Differenze finite, residui pesati 4.2. Metodo di Ritz
4.2.1. Metodo di Ritz - Galerkin 4.2.2. Metodo di Petrov - Galerkin
4.3. Metodo degli Elementi Finiti 4.4. Convergenza e stabilità della soluzione. Problemi numerici
5. ANALISI DI STRUTTURE CONTINUE (2D)
5.1. Il metodo degli Elementi Finiti per sistemi continui 5.1.1. Elementi Lagrangiani 5.1.2. Elementi Isoparametrici e integrazione numerica 5.1.3. Carichi nodali equivalenti 5.1.4. Post-processamento e valutazione delle tensioni 5.1.5. Stima dell'errore e Convergenza del metodo 5.1.6. Problemi di locking
5.2. Problemi stazionari 5.3. Problemi dipendenti dal tempo - Semidiscretizzazione
6. STRUTTURE INTELAIATE
6.1. Funzioni di forma di Hermite 6.2. Metodo generale per i calcolo delle funzioni di forma 6.3. Matrice di rigidezza e di massa 6.4. Forze nodali equivalenti 6.5. Post-processamento dei risultati e errori
7. ANALISI NON LINEARE COL M.E.F.
7.1. Elementi di analisi incrementale 7.1.1. Metodo di Newton - Equazioni residuali 7.1.2. Metodi impliciti ed esplicit
7.2. Non linearità materiali 7.2.1. Materiale elastoplastico 7.2.2. Sistemi elasto-plastici reticolari 7.2.3. Travi elasto-plastiche con cerniere concentrate e a plasticità diffusa
MdS - 2, Cap. 11.1
Reddy, Cap.1,2
APPUNTI
Reddy
ZFEM, Cap.1,2
ZFEM, Cap.3
MdS - 2 Cap. 10
Reddy
ZFEM, Cap.4, 9, 14, 17
MdS - 2 Cap.
11.2,11.3,11.4
MdS - 2 Cap. 7
APPUNTI
MdS - 2 Cap. 11.5
ZFEM, Vol.2 Cap.10
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Programma A.A. 2014-15 Pagina 3 di 3
7.2.4. Cenni alla plasticità per sistemi continui 7.3. Non linearità geometrica
7.3.1. Matrice di rigidezza geometrica 7.3.2. Analisi di stabilità linearizzata 7.3.3. Analisi incrementale ed effetti P-Delta
8. LE PIASTRE PIANE
8.1. Le equazioni delle piastre elastiche 8.1.1. Ipotesi di Kirchhoff – Love 8.1.2. Sollecitazioni e deformazioni generalizzate 8.1.3. Equazioni di equilibrio delle piastre e condizioni al contorno 8.1.4. Piastre rettangolari con varie condizioni al bordo 8.1.5. Soluzioni variazionali 8.1.6. Equazioni di von Karman 8.1.7. Stabilità delle piastre
8.2. Elementi finiti guscio 8.2.1. Gradi di libertà 8.2.2. Interpolazione della normale 8.2.3. Problemi di locking– Elementi misti
9. GUSCI (CENNI)
9.1. Soluzione membranale 9.1.1. Gusci sferici (cupole) 9.1.2. Coperture cilindriche
9.2. Soluzione flessionale 9.2.1. Cilindri soggetti a carico assial-simmetrico (serbatoi)
MdS - 3
APPUNTI
MdS - 2 Cap. 9
Timoshenko, S.P., Theory
of Plates and Shells.
Heyman J., Equilibrium of
shell structures, cap.I
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Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile Strutturale e Geotecnica (LM-23)
Anno Accademico 2014 - 2015
INSEGNAMENTO DI MECCANICA DELLE STRUTTURE MURARIE http://www.ing.unict.it/it/didattica/insegnamenti
http://www.dica.unict.it/users/lcontra/Meccanica_Strutture_Murarie.htm
Docente: Prof. Contrafatto Loredana
Stanza 24 – Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura, Sezione o di Ingegneria Strutturale– Edificio 3 del Centro Universitario
Santa Sofia , piano IV.
Tel. 095738-2250, e-mail: [email protected]
Orario ricevimento: Giorno: Lunedì ore 12.00 14.00; Giorno: Mercoledì ore 12.00-14.00
OBIETTIVI DEL CORSO Il corso si articola in 54 ore di lezioni frontali relative ai punti da 1 a 7 del programma
ed in 36 ore di laboratorio in cui verranno trattati aspetti applicativi relativi al punto 7
e gli approfondimenti I e II.
Obiettivi del corso sono:
1. fornire le conoscenze di base sul comportamento costitutivo del materiale
“muratura” e dei suoi costituenti
2. fornire le conoscenze di base sul comportamento meccanico delle strutture in
muratura e dei suoi elementi
3. introdurre gli studenti all’utilizzo di un codice di calcolo numerico per la verifica di
un edificio in muratura esistente
PROPEDEUTICITÀ
FREQUENZA LEZIONI Lo studente è tenuto a frequentare almeno il 70% delle lezioni del corso, cfr.
Regolamento Didattico del CLM in Ingegneria Civile Strutturale e Geotecnica.
L’orario delle lezioni è consultabile sul sito http://www.ing.unict.it/it/didattica/orario-
delle-lezioni
TESTI DI RIFERIMENTO Letture consigliate 1. Manuale delle Murature Storiche I, II – Collana Centro Studi Sisto Mastrodicasa,
DEI, 2011.
2. Luciano Boscotrecase, Francesco Piccareta, Edifici in muratura in zona sismica (
Nuove Costruzioni – Consolidamento dell’esistente), Dario Flaccovio Editore, 2006
3. Renato S. Olivito Statica e stabilità delle Costruzioni Murarie, Pitagora Editrice,
Bologna, 2003.
4. Edifici in muratura, Pietro Lenza e Aurelio Ghersi, Dario Flaccovio Editore, 2011.
5. Giulio Pizzetti, Anna Maria Zorgno Trisciuoglio Principi Statici e Forme Strutturali,
UTET, 1980.
6. Antonino Giuffrè, La meccanica dell’architettura. La statica, Roma, NIS, 1986
7. Antonino Giuffrè. Letture sulla meccanica delle murature storiche. Ed. Kappa,
Roma,1991
8. Jacques Heyman, The masonry arch, Chichester, Ellis Horwood Series in Engineering
Science, 1982
9. Jacques Heyman, The stone skeleton: structural engineering of masonry
architecture, Cambridge, Cambridge University Press, 1995
10. Erasmo Viola, Teoria delle Strutture, Pitagora Editrice Bologna, 2010
Normativa tecnica di riferimento 1. D.M. 14/01/2008 - Norme tecniche per le costruzioni
2. Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 3274 del 20-03-2003 e
successive modifiche ed integrazioni.
3. Eurocodice 6
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Programma A.A. 2014-15 Pagina 2 di 3
MATERIALE DIDATTICO Appunti su argomenti specifici forniti agli studenti sotto forma di documenti
informatici (pdf, exe etc.), scaricabili anche dal sito web del docente con apposita
password fornita agli studenti durante il corso.
http://www.dica.unict.it/users/lcontra/Meccanica_Strutture_Murarie.htm
ESERCITAZIONE Sono previste esercitazioni che prevedono l’uso di software già noto agli studenti per
la determinazione dei domini di crisi di pannelli murari o per la risoluzione di
equazioni o sistemi di equazioni non lineari. Inoltre si terranno esercitazioni in itinere
sull'uso di un codice agli elementi finiti.
ESAMI DI PROFITTO
Prove d’esame L’esame prevede lo sviluppo di un elaborato
riguardante la verifica di un edificio esistente in
muratura ed un colloquio orale.
Modalità di iscrizione ad un appello d’esame
La prenotazione per un appello d’esame è obbligatoria e deve essere fatta
esclusivamente via internet attraverso il
portale studenti entro il periodo previsto.
http://portalestudente.unict.it/portalestudente
Date d’esame
Le date sono pubblicate su:
http://www.ing.unict.it/it/didattica/calendario-esami e sul portale studenti di www.unict.it
PROGRAMMA DEL CORSO
1. PROPRIETÀ MECCANICHE DELLA MURATURA
- Il materiale muratura
- Comportamento a rottura per stati uniassiali e biassiali
- Prove sperimentali sulla muratura
- Modellazione del comportamento della muratura
2. COMPORTAMENTO MECCANICO DELLE MURATURE STORICHE
- Valutazione della sicurezza
- Qualità muraria
- La regola dell’arte
- I quadri fessurativi
- Comportamento per azioni verticali, nel piano e fuori piano
- Comportamento della cellula muraria
- Comportamento dell’aggregato
3. NORME TECNICHE SULLE MURATURE
- L’evoluzione delle normative italiane e le norme attuali
- La normativa sismica (Ordinanza 3274 del 20-03-2003 e successive
modifiche ed integrazioni)
- D.M. 14 gennaio 2008
- La normativa europea (Eurocodice 6)
4. LA RISPOSTA STRUTTURALE DEGLI EDIFICI IN MURATURA
- Introduzione
- Comportamento globale e locale
- Pareti murarie – Comportamento nel piano
Manuale delle Murature
Storiche
APPUNTI
Manuale delle Murature
Storiche
APPUNTI
Normativa tecnica di
riferimento
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Programma A.A. 2014-15 Pagina 3 di 3
- Meccanismi di collasso per pressoflessione e taglio (muri snelli)
- Meccanismi di collasso per scorrimento, fessurazione diagonale,
ribaltamento (muri tozzi)
- Pareti murarie – Comportamento fuori piano
- Collasso per pressoflessione in piccola eccentricità
- Collasso per pressoflessione in grande eccentricità
- Determinazione del carico critico
- Curve di stabilità
- Incatenamenti
5. GLI ARCHI E LE VOLTE
- Richiami sui sistemi di forze
- La funicolare dei carichi. Analogia fune-arco.
- L’influenza della forma e delle condizioni di vincolo
- Il problema dell’assorbimento della spinta
- Il passaggio dall’arco alla trave
- Teorie statiche degli archi
- Verifica di stabilità degli archi tramite la curva delle pressioni
- Il metodo di Mery
- Il criterio di sicurezza di Heyman
- L’estensione nello spazio del principio di funicolarità dei carichi
- Le strutture resistenti per forma
- Le volte in muratura
- Le cupole in muratura
6. MODELLAZIONE E CALCOLO DI COSTRUZIONI IN MURATURE
- Introduzione ai metodi di analisi: elementi finiti e analisi limite
- Il sistema resistente e le forze agenti
- Il calcolo
- La verifica
- Modellazione agli elementi finiti delle strutture in muratura
- Il metodo dei cinematismi di collasso
- Metodi semplificati
- Considerazioni sulla applicabilità dei metodi alle varie tipologie di
costruzioni in muratura e confronti
7. APPROFONDIMENTO I: I DISSESTI STRUTTURALI
- Dissesti del piano di fondazione
- Dissesti per rotazione
- Dissesti per schiacciamento
- Dissesti per effetto del sisma
- Dissesti per degrado dei materiali
8. APPROFONDIMENTO II: RECUPERO STRUTTURALE
- Interventi in elevazione
- Interventi in fondazione
- Coperture
- Sistemi di rinforzo tradizionali
- Sistemi di rinforzo con materiali fibro-rinforzati
APPUNTI
Renato S. Olivito
Statica e stabilità delle
Costruzioni Murarie
APPUNTI
Giulio Pizzetti, Anna Maria
Zorgno Trisciuoglio
Principi Statici e Forme
Strutturali
Renato S. Olivito
Statica e stabilità delle
Costruzioni Murarie
Erasmo Viola
Teoria delle Strutture
APPUNTI
Luciano Boscotrecase,
Francesco Piccareta
Edifici in muratura in zona
sismica
APPUNTI
Università degli Studi di Catania- Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile Strutturale e Geotecnica (LM-23)
Anno Accademico 2014 - 2015
INSEGNAMENTO DI PONTI E GRANDI STRUTTURE http://www.dica.unict.it/users/prossi/ - http://www.ing.unict.it/it/didattica/insegnamenti
Docente: Prof. Pier Paolo Rossi Stanza N° 28–Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura-Sezione Strutture–Edifico Polifunzionale (Edificio 3) - 4° piano
Tel. 095738-2279, e-mail:[email protected]
Orario ricevimento: mar: ore 15.00-17.00; mer: ore 17.00-18.00
OBIETTIVI DEL CORSO Il corso ha la finalità di fornire conoscenze in merito ai principali modelli teorici
della Scienza delle Costruzioni applicati all’analisi strutturale dei ponti, anche di
grande luce, nonché riguardo alle tecniche di progettazione più idonee alle
diverse tipolgie di impalcato, alla luce delle vigenti normative tecniche.
La metodologia didattica del corso prevede lezioni frontali, esercizi
scritti,esercitazioni al computer riguardanti l’impiego di software di analisi
strutturale, nonché esercitazioni e revisioni inerenti la progettazione di un
viadotto.
PROPEDEUTICITÀ Tecnica delle Costruzioni
FREQUENZA LEZIONI Lo studente è tenuto a frequentare almeno il 70% delle lezioni del corso, cfr.
Regolamento Didattico del CLM in Ingegneria Civile Strutturale e Geotecnica.
TESTI DI RIFERIMENTO 1. Raithel Aldo- Costruzioni di Ponti-Liguori Editore-Napoli 1970
2. Raithel Aldo.Ponti a travata - volume primo -Liguori Editore-Napoli 1978
3.Petrangeli Mario Paolo. Progettazione e Costruzione di Ponti-Masson
4. De Miranda Fabrizio. I Ponti Strallati di Grande Luce – Edizioni Scientifiche A.
Cremonese – Roma
5.Messina Claudio. L’impalcato dei Ponti-Alinea-1986
6. PriestleyM. J. N., SeibleF., CalviG. M. Seismic Design and Retrofit of Bridges;
John Wiley & Sons; 1996. ISBN: 978-0-471-57998-4
7. Normative Tecniche in vigore (D.M.14/01/2008 e ss.mm.ii, Circolare 2/2/2009,
Eurocodici)
MATERIALE DIDATTICO Durante il corso verrà fornita copia cartacea e/o informatica degli appunti di
lezione
ESERCITAZIONE L’esercitazione verte sul progetto di un viadotto di varie tipologie: a travata
continua a sezione mista acciaio-calcestruzzo, in c.a.p, strallato, ecc…
ESAMI DI PROFITTO
Prove d’esame Orale e presentazione del progetto
svolto durante il corso e debitamente
revisionato e approvato
Modalità di iscrizione ad un appello d’esame
La prenotazione per in appello
d’esame è obbligatoria e deve essere
fatta esclusivamente via internet attraverso il portale studenti entro il
periodo previsto.
Date d’esame
Verificare le date sui siti
www.ing.unict.it e portale docenti di
www.unict.it.
C.L. Magistrale in Ing. Civile Strutturale e Geotecnica(LM-23) Corso di: Ponti e Grandi Strutture
Programma A.A. 2014-15 Pagina 2 di 2
PROGRAMMA DEL CORSO
1. ANALISI TIPOLOGICA DEI PONTI: ponti a travata, ponti ad arco ad
impalcato superiore ed inferiore, ponti strallati, ponti sospesi
2. LE PARTI COSTITUENTI DI UN PONTE E I RELATIVI PARTICOLARI COSTRUTTIVI: impalcato, pile, spalle, apparecchi d’appoggio, giunti di
carreggiata, cavi e relativi ancoraggi, rampe d’accesso e sistemi di
smaltimento delle acque
3. LA SCELTA TIPOLOGICA DEL PONTE, DEI MATERIALI E DELLE LUCI
4. NORMATIVE RELATIVE ALLA PROGETTAZIONE E COSTRUZIONE DI PONTI
5. I CARICHI SUI PONTI
6. TEORIA DELLE LINEE E DELLE SUPERFICI D’INFLUENZA
7. IL PROBLEMA DELLA TORSIONE: travi a sezione compatta e diffusa,
torsione uniforme e non uniforme, stati di tensione e di deformazione,
equazione fondamentale della torsione, ripartizione della torsione
8. PONTI A TRAVATA: soletta di impalcato, nervature principali, traversi rigidi ed elastici
9. LA RIPARTIZIONE DEI CARICHI NEI GRATICCI PIANI DI TRAVI: procedimenti classici e matriciali
10. IMPALCATIDA PONTE IN CALCESTRUZZO ARMATO PRECOMPRESSO
11. IMPALCATI DA PONTE A SEZIONE MISTA ACCIAIO-CALCESTRUZZO
12. CENNI SULLA PROGETTAZIONE DELLE FONDAZIONI DELLE PILE E DELLE SPALLE DA PONTE
13. PONTI STRALLATI E SOSPESI
14. CENNI DI ANALISI DINAMICA DEI PONTI: le vibrazioni in esercizio e gli effetti aerodinamici
15. TECNICHE DI PROTEZIONE ANTISISMICA
16. MODELLAZIONE AD ELEMENTI FINITI DEGLI ELEMENTI DI UN PONTE: modelli semplici e complessi
17. TECNICHE COSTRUTTIVE E ORGANIZZAZIONE CANTIERISTICA PER LA REALIZZAZIONE DI UN PONTE
Università degli Studi di Catania- Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile Strutturale e Geotecnica (LM-23)
Anno Accademico 2014 - 2015
INSEGNAMENTO DI MECCANICA E DINAMICA DELLE TERRE http://www.ing.unict.it/it/didattica/insegnamenti/materia/11035
Docente: Prof. Massimino Maria Rossella
Stanza N° / – Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura, Sezione di Geotecnica – Edificio 13, piano Terra
Tel. 095738-2209, e-mail: [email protected]
Orario ricevimento: Mercoledì: ore 15.00-17.00; Venerdì: ore 11.00-13.00
OBIETTIVI DEL CORSO
Il corso ha la finalità di fornire conoscenze avanzate sul comportamento in campo statico
e dinamico dei terreni, mediante modellazione fisica, analitica e numerica. Vengono,
dunque, illustrati i principali modelli costitutivi implementati e/o implementabili in
software FEM, FDM, etc. …. Vengono altresì fornite le nozioni fondamentali per lo studio
della risposta sismica locale.
La metodologia didattica del corso prevede lezioni frontali.
PROPEDEUTICITÀ Nessuna
FREQUENZA LEZIONI
Lo studente è tenuto a frequentare almeno il 70% delle lezioni del corso, cfr.
Regolamento Didattico del CLM in Ingegneria Civile Strutturale e Geotecnica.
TESTI DI RIFERIMENTO
1. S.J. Kramer (1996). “Geotechnical Earthquake Enginnering”. Prentice Hall, New
Jersey, USA.5.
2. G. Lanzo, F. Silvestri (1999). Risposta sismica locale. Hevelius, Italy.
3. R. Nova (2002). “Fondamenti di meccanica delle terre”. McGraw-Hill, Milano, Italy.
4. D. Muir Wood (2004). “Geotechnical modelling”. E & FN Spon.
5. Vengono, altresì, fornite agli studenti diverse pubblicazioni su convegni e/o riviste
nazionali ed internazionali
MATERIALE DIDATTICO
I testi di riferimento possono essere acquistati in tutte le librerie, ovvero via Internet; le
pubblicazioni di cui sopra vengono fornite dal docente.
ESERCITAZIONE Sono previste esercitazioni in aula durante le ore di lezione.
ESAMI DI PROFITTO
Prove d’esame Prova orale
Modalità di iscrizione ad un appello d’esame
La prenotazione per l'appello d’esame è obbligatoria e deve
essere fatta esclusivamente via internet attraverso il portale
studenti entro il periodo previsto.
Date d’esame
Si veda una delle seguenti pagine web:
http://www.ing.unict.it/it/didattica/insegnamenti/materia/11035
http://portalestudente.unict.it/portalestudente
PROGRAMMA DEL CORSO
1. INTRODUZIONE Caratteristiche generali dei terreni. Relazioni tra le fasi. Il Principio degli sforzi
efficaci. Dal discreto al continuo. Rigidezza e resistenza. I tensori di sforzo e
deformazione: definizioni (tensoriali e matriciali) e notazioni. Introduzione alla
Testi 3, 4
C.L. Magistrale in Ing. Civile Strutturale e Geotecnica (LM-23) Corso di: Meccanica e dinamica delle terre
Programma A.A. 2014-15 Pagina 2 di 2
modellazione del comportamento delle terre: modelli empirici, modelli teorici,
modelli numerici, modelli fisici.
2. MECCANICA DELLE TERRE Le equazioni di campo Equazioni di equilibrio. Equazioni di congruenza. Il legame costitutivo (la funzione
di plasticizzazione, la legge di incrudimento, la legge di flusso). L’equazione di
continuità e la legge di Darcy. Casi particolari: terreno secco; terreno saturo con
falda in quiete; terreno saturo con acqua in movimento - regime stazionario
(filtrazione); terreno saturo con acqua in movimento – regime transitorio
(consolidazione tridimensionale per terreni a comportamento non-lineare; casi
semplificati: Teoria di Biot, Teoria di Terzaghi-Rendulic, Effetto Mandel-Cryer).
Testo 3
Il legame costitutivo Comportamento del terreno in campo statico: l'evidenza sperimentale. Il modello
elastico (anisotropia, nonlinearità, eterogeneità). I modelli con modulo variabile. I
criteri di rottura (Tresca, Von Mises, Mohr-Coulomb, Drucker-Prager, Lade,
Matsuoka-Nakai, ecc…). La plasticità. Il modello rigido-perfettamente plastico. I
modelli elastici-perfettamente plastici. I modelli elastico-plastici con incrudimento
(I modelli con “cappello”, La teoria dello stato critico ed il modello Cam-Clay, i
modelli derivati dal modello Cam-Clay). La dilatanza e le leggi di flusso non
associate. I modelli viscosi. Scelta dei parametri del terreno.
Testi 3, 4
3. DINAMICA DELLE TERRE Il moto sismico dei terreni Introduzione. Richiami di Sismologia. Il moto sismico: intensità e magnitudo.
Pericolosità sismica: leggi di attenuazione; analisi deterministica e probabilistica.
Parametri sismici. Azione sismica di riferimento o terremoto di progetto. Cenni su:
spettro di Fourier; spettro di risposta; spettro di progetto. Equazioni del moto:
passaggio dal campo statico al campo dinamico. Propagazione delle onde sismiche:
onde di volume; onde di superficie; smorzamento isteretico e radiativo. Risposta
sismica locale. Liquefazione dinamica. La Dinamica delle Terre e le NTC, 2008.
Testi 1, 2
Il legame costitutivo Comportamento del terreno in campo dinamico: l'evidenza sperimentale. La
modellazione nel caso di carichi non-monotonici: ipoplasticità (di Prisco et al.,
1993); incrudimento isotropo e cinematico (Gajo e Muir Wood, 1999).
Testo 5
Università degli Studi di Catania- Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile Strutturale e Geotecnica (LM-23)
Anno Accademico 2014 - 2015
LABORATORIO DI PROVE SPERIMENTALI GEOTECNICHE E STRUTTURALI ED ELABORAZIONE DATI
http://www.ing.unict.it/it/didattica/insegnamenti
Docenti: Proff. Massimino Maria Rossella
(1) e Neri Fabio
(2)
(1) Stanza N° / – Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura, Sezione di Geotecnica – Edificio 13, piano Terra
Tel. 095738-2209, e-mail: [email protected]
Orario ricevimento: Mercoledì: ore 15.00-17.00; Venerdì: ore 11.00-13.00
(2) Stanza N° 36 – Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura, Edificio 3 (Polifunzionale), Piano 4 – ala est
Tel. 0957382267, e-mail: [email protected]
Orario ricevimento: martedì ore 11:00-13:00; giovedì ore 11:00 – 13:00
OBIETTIVI DEL CORSO Il laboratorio, si prefigge di formare figure competenti nell’ambito delle prove sui
materiali, le strutture ed i modelli inerenti l'ingegneria geotecnica e l'ingegneria
strutturale. Le conoscenze acquisite sono fondamentali per la progettazione, il
collaudo e la direzione lavori di opere di nuova costruzione, così come nel caso di
adeguamento o miglioramento sismico di strutture esistenti.
Inoltre, i temi trattati costituiscono certamente un humus fertile su cui sviluppare
eventuali passioni dell’allievo per la ricerca sperimentale in laboratorio,
nell’ambito sia delle sedi istituzionali pubbliche (Università con tesi, Master, Corsi
di Dottorato di Ricerca) che private, con sbocchi professionali in aziende di
sperimentazione geotecnica e/o strutturale e sui materiali o nel settore Ricerca e
Sviluppo di aziende produttrici di speciali tecnologie nell'ambito dell'ingegneria
geotecnica e strutturale (Geosintetici, Rinforzi strutturali, Isolatori, ecc…)
PROPEDEUTICITÀ nessuna
FREQUENZA LEZIONI Lo studente è tenuto a frequentare almeno il 70% delle lezioni del corso, cfr.
Punto 3.3 del del Regolamento Didattico del CLM in Ingegneria Civile Strutturale
e Geotecnica.
TESTI DI RIFERIMENTO
1. B. Barbarito (1982). "Analisi Sperimentale delle Strutture e collaudo
statico". Eliografia P. Ilardo-Napoli.
2. B. Barbarito (1993). "Collaudo e risanamento delle strutture". UTET
Libreria. 3. P.P. Benham, R.J. Crawford & C.G. Armstrong (1996). "Mechanics of
Engineering Materials-Second Edition". 4. A. Castellani et al. (1981). "Costruzioni in zona sismica". Masson Italia
Editori. 5. M. Collepardi. "Il nuovo calcestruzzo-5°edizione". Edizioni Tintoretto. 6. T. Crespellani Allegretti & J. Facciorusso (2010). "Dinamica dei terreni
per le applicazioni sismiche". Flaccovio Dario.
7. G. Lanzo, F. Silvestri (1999). "Risposta sismica locale". Hevelius, Italy.
8. D. Muir Wood (2004). “Geotechnical modelling”. E & FN Spon. 9. R. Nova (2002). “Fondamenti di meccanica delle terre”. McGraw-Hill,
Milano, Italy. 10. G. Sarà (1985). "Ingegneria Antisismica - volume II". Liguori Editore. 11. Normative Tecniche in vigore (D.M.14/01/2008 e ss.mm.ii, Circolare
2/2/2009, Eurocodici, UNI EN 13791)
C.L. Magistrale in Ing. Civile Strutturale e Geotecnica (LM-23) Corso di: Laboratorio di prove sperimentali
Programma A.A. 2014-15 Pagina 2 di 4
MATERIALE DIDATTICO Durante il corso verrà fornita copia cartacea e/o informatica degli appunti di
lezione (presentazioni in power point, fotocopie dei lucidi proiettati a lezione,
ecc…)
ESERCITAZIONE
Sono previste esercitazioni sull’interpretazioni dei risultati di prove geotecniche
su terreni e di prove distruttive e non distruttive su strutture esistenti. Sono
previste altresì esercitazioni sull'uso di modelli FEM finalizzate alla simulazione di
prove di laboratorio e all'analisi di opere geotecnico-strutturali in scala e/o al
finito.
ESAMI DI PROFITTO
Prove d’esame Colloqui per l’idoneità
Modalità di iscrizione ad un appello d’esame
La prenotazione per in appello
d’esame è obbligatoria e deve essere
fatta esclusivamente via internet attraverso il portale studenti entro il
periodo previsto.
Date d’esame
Verificare le date sui siti
www.ing.unict.it e portale docenti di
www.unict.it e nella bacheca
adiacente lo studio del docente.
PROGRAMMA DEL CORSO
1. LABORATORIO DI PROVE STATICHE SUI TERRENI
1.1. ANALISI DEI RISULTATI DELLE PRINCIPALI PROVE DI LABORATORIO IN CAMPO STATICO
1.1.1. PROVE TRIASSIALI “VERE”
1.1.2. PROVE TRIASSIALI ORDINARIE
1.1.3. PROVE DI TAGLIO DIRETTO
1.1.4. PROVE DI TAGLIO PURO
1.1.5. PROVE DI TAGLIO SEMPLICE
1.1.6. PROVE DI TAGLIO TORSIONALE
1.1.7. PROVE EDOMETRICHE
1.2. PERCORSO TENSIONALE, CONDIZIONI DI ROTTURA. 1.3. PROVE TRIASSIALI DRENATE E NON DRENATE SU
SABBIE SCIOLTE E DENSE 1.4. PROVE TRIASSIALI DRENATE E NON DRENATE SU
SABBIE SCIOLTE E DENSE 1.4.1. Linee di instabilità e liquefazione statica
1.4.2. Legge di sforzo e dilatanza
1.4.3. Stato critico
1.4.4. Localizzazione delle deformazioni in bande di
taglio
1.5. PROVE EDOMETRICHE SU ARGILLE 1.6. PROVE TRIASSIALI DRENATE E NON DRENATE SU
ARGILLE NC E SC 2. LABORATORIO DI PROVE DINAMICHE SUI TERRENI
2.1. ANALISI DEI RISULTATI DELLE PRINCIPALI PROVE DI LABORATORIO IN CAMPO DINAMICO
2.1.1. PROVE TRIASSIALI CICLICHE
2.1.2. PROVE DI TAGLIO TORSIONALE CICLICO
C.L. Magistrale in Ing. Civile Strutturale e Geotecnica (LM-23) Corso di: Laboratorio di prove sperimentali
Programma A.A. 2014-15 Pagina 3 di 4
2.1.3. PROVE IN COLONNA RISONANTE
2.1.4. PROVE SU TAVOLA VIBRANTE
2.2. MOBILITÀ CICLICA 2.3. SOGLIA ELASTICA E SOGLIA VOLUMETRICA
3. MODELLAZIONE NUMERICA DI OPERE DI INGEGNERIA IN SCALA E/O AL FINITO
3.1. MODELLAZIONE FEM 3.2. MODELLAZIONE BEM 3.3. MODELLAZIONE FDM 3.4. SOFTWARE COMMERCIALI O HAND-MADE
3.5. COSTRUZIONE DI UN MODELLO NUMERICO
3.6. SIMULAZIONE NUMERICA DI PROVE DI LABORATORIO
3.7. LA RISOLUZIONE DI PROBLEMI AL FINITO IN AMBITO MONO-,BI- E TRI-DIMENSIONALE
4. LABORATORIO DI PROVE SUGLI ACCIAI
4.1. FERRI IN BARRE 4.1.1. PROVE A TRAZIONE
4.1.2. PIEGAMENTO E RADDRIZZAMENTO
4.1.3. DETERMINAZIONE LIMITE DEFORMAZIONE 0.2%
4.2. RETI ELETTROSALDATE 4.2.1. PROVA A TRAZIONE E DETERMINAZIONE DI R
4.2.2. PROVA DI DISTACCO DEL NODO
4.2.3. DETERMINAZIONE VALORI CARATTERISTICI
4.3. PROVE DI ADERENZA (BEAM TEST)
5. LABORATORIO DI PROVE SUL CALCESTRUZZO 5.1 PROVE DI COMPRESSIONE 5.2 DI TRAZIONE INDIRETTA (PROVA BRASILIANA) 5.3 DI MODULO ELASTICO
6. LABORATORIO DI PROVE SU ELEMENTI STRUTTURALI 6.1. PROVE NON DISTRUTTIVE
7.1.1. ULTRASUONI
7.1.2. RILEVAMENTO DELL’ARMATURA
7.1.3. SCLEROMETRICHE
7.1.4. DI CARBONATAZIONE
7.1.5 SONDA WINDSOR
7.1.6 METODO COMBINATO SON-REB
7.1.7 INTERPRETAZIONE DELLE PROVE E CORRELAZIONE DEI
METODI DIRETTI ED INDIRETTI SECONDO UNI EN 13791
6.2. PROVE DISTRUTTIVE 7.2.1. PULL-OUT
7.2.2. CAROTAGGI
6.3. ELEMENTI DI STRUTTURE MURARIE 7.3.1. BLOCCHI DI MURARURA
7.3.2. PANNELLI MURARI
7.3.3. PARETI MURARIE CON APERTURE
7.3.4 VOLTE IN MURATURA RINFORZATE CON CFRP
6.4. ELEMENTI DI STRUTTURE METALLICHE
7. PROVE SPECIALI 7.1 SU MODELLI 7.2 SU CAMPIONI AL VERO 7.3 SU STRUTTURE 7.4 SU PROTOTIPI
C.L. Magistrale in Ing. Civile Strutturale e Geotecnica (LM-23) Corso di: Laboratorio di prove sperimentali
Programma A.A. 2014-15 Pagina 4 di 4
8. CONTROLLO E COLLAUDO DI STRUTTURE. 8.1 PROVE PER IL COLLAUDO STATICO DI STRUTTURE CIVILI. 8.2 PROVE DI ACCETTAZIONE DEI MATERIALI IN CANTIERE. 8.3 ACCERTAMENTI DELLE CARATTERISTICHE DEI MATERIALI NELLE STRUTTURE. LIVELLI DI CONOSCENZA E FATTORI DI CONFIDENZA SECONDO D.M.14/01/2008 E SS.MM. E II.