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1 INFORMAZIONE AI LAVORATORI SUI RISCHI AZIENDALI Attuazione dell’Art. 36 del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 riguardante il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro Scuola Secondaria Statale di primo grado "A. Sant'Elia" Via Vittorio Veneto 4 - 22079 Villa Guardia - COMO Note informative rivolte a: - Docente

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INFORMAZIONE AI LAVORATORI

SUI RISCHI AZIENDALI

Attuazione dell’Art. 36 del Decreto Legislativo

9 aprile 2008, n. 81 riguardante il miglioramento

della sicurezza e della salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro

Scuola Secondaria Statale di primo grado "A. Sant'Elia"

Via Vittorio Veneto 4 - 22079

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Note informative rivolte a:

- Docente

Note informative D.Lgs. 81/08

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1. INTRODUZIONE

E’ importante ricordare che ai fini della sicurezza nei luoghi di lavoro, ove vi siano

presenti eventuali rischi alla salute umana, occorre avere una condotta idonea e

disciplinata. Qui di seguito a tal fine, riportiamo una sintesi dei comportamenti da

attuare nell’eventualità che alcuni rischi si presentino, e consigli utili da tener presenti

durante l’attività lavorativa.

NOTE FORMATIVE SULLA SICUREZZA IN AZIENDA

Ai sensi degl’artt. 36 D.Lgs. 81/08

Il decreto legislativo 9 aprile 2008, n°81, relativo al miglioramento della sicurezza e

della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro, è stato pubblicato sul Supplemento

Ordinario alla Gazzetta Ufficiale n° 101 del 30 aprile 2008.

Le disposizioni devono essere applicate in tutti i settori, sia pubblici che privati, sia pure

in modo differenziato.

Il lavoratore deve prendersi cura della propria salute e

sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo

di lavoro, conformemente alla propria formazione ed alle

proprie istruzioni

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2. INFORMAZIONE SUI RISCHI PER LA SALUTE E SICUREZZA SUL

LAVORO CONNESSI ALL’ATTIVITA’ DELL’IMPRESA (art. 36, comma 1,

lettera a)

All’interno dell’Azienda i principali fattori di rischio per i lavoratori sono riconducibili alle

attività lavorative svolte.

Relativamente al Docente si possono citare:

urti, colpi, inciampi;

illuminazione;

incendio dovuto alla presenza di attrezzature elettriche;

posture incongrue;

attrezzature e macchinari

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3. INFORMAZIONE SULLE PROCEDURE CHE RIGUARDANO IL PRIMO

SOCCORSO, LA LOTTA ANTINCENDIO, L’EVACUAZIONE DEI LUOGHI

DI LAVORO (Art. 36, comma 1, lettera b)

ANTINCENDIO “D.M. 10/03/1998”

IN CASO DI INCENDIO SEGUIRE, CON LA SUCCESSIONE PIU' IDONEA, LE

SEGUENTI DISPOSIZIONI DI MASSIMA IN MATERIA DI EVACUAZIONE E DI LOTTA

ALL'INCENDIO 1. dare immediatamente l'allarme ed allontanare eventuali persone presenti in luoghi

pericolosi

2. richiedere, nel caso di incendio grave, l'intervento dei vigili del fuoco;

3. mettere fuori tensione le apparecchiature elettriche presenti nella zona dell'incendio e

nelle sue immediate vicinanze, fermare gli eventuali impianti di ventilazione, di

condizionamento e gli ascensori interessati dall'incendio;

4. azionare gli eventuali dispositivi antincendio fissi

5. allestire e impiegare i mezzi antincendio mobili (estintori);

6. circoscrivere quanto possibile l'incendio allontanando il materiale infiammabile che

potrebbe essere raggiunto dal fuoco;

7. non utilizzare ascensori per l’evacuazione;

8. mantenere sgombre le vie d’uscita,

9. seguire le indicazioni della segnaletica di sicurezza e le norme comportamentali sulla

planimetria d’emergenza, che tutti i lavoratori devono conoscere;

10. mantenere ordine e pulizia nei vari locali delle attività lavorative;

11. non abbandonare il focolaio se non dopo essersi assicurati che sia impossibile la sua

riaccensione;

12. non usare acqua su fuochi di gas, metalli ed elettrici.

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PRIMO SOCCORSO “D.Lgs. 388/2003”

CONTENUTO DEL PACCHETTO DI MEDICAZIONE DA TENERE

NEL LUOGO DI LAVORO

5 paia di guanti monouso in vinile o in lattice

1 confezione di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da l.1

3 confezioni di soluzione fisiologica (sodio cloruro o,9%) da 500ml

10 compresse di garza sterile 10 X I0 in buste singole

2compresse di garza sterile 18x40 in buste singole

2 teli sterili monouso

2 pinzette da medicazione sterili monouso

1 confezione di rete elastica misura media

1 confezione di cotone idrofilo

2 confezioni di cerotti varia misura pronti all’uso

1 termometro

1 rotolo di cerotto alto 2,5cm

1 paio di forbici

3 lacci emostatici

2 confezione di ghiaccio pronto uso

2 sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari

1 apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa

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ISTRUZIONI PER L'UTILIZZO DEI PRESIDI SANITARI CONTENUTI

NELLA CASSETTA DEL PRONTO SOCCORSO

Il soccorritore deve lavarsi bene le mani con acqua e

sapone prima di toccare qualunque ferita o il materiale

di medicazione, in caso di mancanza di acqua deve

pulirsi le mani con del cotone idrofilo imbevuto di alcool

o di disinfettante.

In generale, il primo intervento in caso di ferite, incidenti

agli occhi, ustioni si attua ponendo la parte lesa sotto

l'acqua corrente fredda.

INDICAZIONI PRATICHE PER IL SOCCORRITORE E LE PRIME COSE DA FARE

Mantenendo la calma, osservare bene la situazione, cercando di capire che cosa sia

successo e se sussistono ancora condizioni di pericolo per l’infortunato. Allontanare i

curiosi dal soggetto infortunato. Esaminare il luogo dove giace l’infortunato per

evidenziare situazioni di pericolo e valutare la possibile causa dell’infortunio o malessere.

PROTEGGERE L’INFORTUNATO

se esistono situazioni di pericolo immanenti (incendi, presenza di

sostanze tossiche nell'ambiente, pericolo di caduta di pesi, di

franamenti, rischio elettrico, ecc.) prendere subito i necessari

provvedimenti: spegnere le fiamme addosso all'infortunato,

spalancare le finestre, prevedere l'allontanamento di

emergenza, staccare la corrente elettrica, ecc.

assicurarsi che l’infortunato respiri e abbia attività cardiaca

controllare lo stato di coscienza dell'infortunato

impedire che un numero eccessivo di persone si accalchi

attorno all’infortunato

impedire che qualcuno compia sull’infortunato manovre

scorrette e che potrebbero aggravare la situazione

AVVERTIRE IL PRONTO SOCCORSO

Le informazioni da dare al pronto soccorso sono

1 l’indirizzo/ il luogo dell’infortunio

2 il tipo di infortunio

3 il numero di persone coinvolte nell’infortunio

4 le condizioni dell’infortunato

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ATTENZIONE!

SE SI SOSPETTA UNA FRATTURA

NON MUOVERE ASSOLUTAMENTE L’INFORTUNATO

LE PRINCIPALI POSIZIONI IN CUI METTERE L'INFORTUNATO

posizione supina allineata

posizione supina a gambe flesse

posizione semiseduta

posizione antishock

posizione laterale di sicurezza

Al di là delle prestazioni che si possono offrire

all’infortunato,

chiamare sempre un medico.

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CARTELLONISTICA DI SICUREZZA

La segnaletica di sicurezza ha lo scopo di richiamare con immediatezza l’attenzione su

situazioni costituenti pericolo o su comportamenti da adottare per prevenirlo.

Breve descrizione dei cartelli di sicurezza:

i segnali di divieto (forma rotonda con scritta nera su fondo bianco, bordo rosso);

segnali di avvertimento( forma triangolare con scritta nera su fondo giallo e bordo

nero);

segnali di prescrizione (forma rotonda e scritta bianca su fondo azzurro);

segnali di salvataggio o di soccorso ( forma quadrata o rettangolare con scritta

bianca su fondo verde).

Nel luogo di lavoro deve essere sempre presente una planimetria di emergenza che

indichi:

le vie di fuga presenti,

la suddivisione dei locali,

la segnaletica di esodo e sicurezza,

l’ubicazione degli estintori e dei dispositivi antincendio

ubicazione della cassetta di pronto soccorso

la posizione del quadro elettrico generale

norme comportamentali in caso di incendio

Le vie di fuga o uscite di sicurezza vanno lasciate sgombre da ostacoli, mai chiuse a

chiave o comunque bloccate. La cartellonistica di sicurezza deve aiutare ad individuare il

percorso più breve per raggiungere l’uscita di emergenza più vicina.

ESTINTORI

In prossimità di ciascun estintore va esposto un cartello indicatore allo scopo di poter

rilevare facilmente l’ubicazione o l’eventuale mancanza, onde provvedere alla loro

rimessa in loco.

È indispensabile accertarsi che l’estintore sia libero da intralci.

Generalmente gli estintori vanno sistemati a muro, o su strutture fisse, con apposita

staffa di sostegno e posti in posizione tale che l’impugnatura non risulti superiore a 1.5

metri.

I mezzi di estinzione devono essere mantenuti in efficienza e controllati almeno una

volta ogni sei mesi da personale esperto.

Verificare e assicurarsi che appesa all’estintore, esista la scheda che riporta le date

dei controlli semestrali e che la stessa sia periodicamente aggiornata.

Gli estintori consigliati sono quelli con maggiore versatilità d’impiego, che coinvolgono

combustibili di varia natura:

Estintori a polvere chimica;

Estintori ad anidride carbonica (CO2), consigliati in locali piccoli e

poco aerati.

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4. INFORMAZIONE SUI NOMINATIVI DEI LAVORATORI INCARICATI

ALLA LOTTA ANTINCENDIO E AL PRIMO SOCCORSO, DEL

RESPONSABILE E DEGLI ADDETTI AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E

PROTEZIONE E DEL MEDICO COMPETENTE (Art. 36, comma 1,

lettera b)

ORGANIGRAMMA AZIENDALE DELLA SICUREZZA

Il Decreto Legislativo 81/08 riguarda la sicurezza e la salute dei lavoratori nei luoghi di

lavoro, sottolinea il concetto di prevenzione, di formazione ed informazione dei

lavoratori, migliora la conoscenza dei rischi lavorativi, consente al lavoratore un ruolo

più attivo nel processo di continuo miglioramento dei livelli di prevenzione e tutela

della salute nei luoghi di lavoro.

L’analisi di sicurezza dei diversi luoghi di lavoro è data dal documento di valutazione

dei rischi, elaborato dal datore di lavoro, in cui dimostra di aver seguito gli

adempimenti del Decreto nella propria azienda.

DATORE DI LAVORO

Dott. Cocquio

Francesco

RSPP

Dott. Ing. D’Ambrosio David

ADDETTI

ANTINCENDIO

ADDETTI

ANTINCENDIO Squadra antincendio

Prof.ssa Fichera Patrizia

Sig.ra Gatti Barbara

Sig. Marino Domenico

Sig.ra Nicolella Maria Luisa

Sig.ra Scalcinati Paola

ADDETTI PRIMO

SOCCORSO Squadra primo soccorso

Sig.ra Bigoni Beatrice

Sig.ra Gatti Barbara

Prof.ssa Rizzo Giuseppa M.

Sig.ra Scalcinati Paola

MEDICO COMPETENTE

Dott.ssa Saporiti Daniela

RLS

Sig.ra Mantonico

Valeria

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* IL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS): è la persona eletta per

rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti normativi della salute e della

sicurezza durante il lavoro; svolge un ruolo di tramite tra datore di lavoro e lavoratori per

quanto concerne gli aspetti della salute e sicurezza in azienda, avverte il responsabile

dell’azienda degli eventuali rischi per la salute e sicurezza individuate nei luoghi di lavoro;

accede ai luoghi di lavoro e alle informazioni e documentazioni concernenti la valutazione dei

rischi;viene consultato in merito alla valutazione dei rischi e sulle misure di prevenzione e

protezione; propone misure in merito all’attività di prevenzione.

*IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE(RSPP): individua i fattori di rischio,

le misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro; collabora con il datore di

lavoro per migliorare il livello di sicurezza e salute in azienda attraverso l’esercizio di un’ attività

di prevenzione, controllo ed informazione per quanto riguarda la presenza di eventuali fattori

di rischio sul luogo di lavoro; partecipa alle consultazioni in materia di salute e sicurezza; il

coordinamento delle attività di prevenzione e protezione viene svolto dal Responsabile che

può essere aiutato da uno o più addetti.

* IL DATORE DI LAVORO: elabora il documento sulla valutazione dei rischi in azienda attraverso

una dettagliata analisi di sicurezza dei diversi luoghi di lavoro presenti nella sua azienda; attua

le disposizioni di legge utilizzando le informazioni, i mezzi tecnici ed il personale messo a

disposizione; informa e forma i propri dipendenti circa i rischi e le misure individuali e collettive

di prevenzione adottate; vigila ed esige la vigilanza delle norme e delle disposizioni in materia

di sicurezza; cura ed aggiorna le misure di prevenzione e protezione, la prevenzione incendi,

primo soccorso, evacuazione dei lavoratori in situazioni di emergenza; predispone

l’effettuazione della sorveglianza sanitaria dove prescritta; predispone l’adozione di dispositivi

di protezione individuale e l’addestramento al loro uso corretto da parte dei lavoratori

interessati e la periodica verifica della loro efficienza; adotta misure per l’abbandono dei

luoghi di lavoro in caso di pericolo grave ed immediato.

* IL MEDICO COMPETENTE: egli è presente in azienda solamente qualora esista l’obbligo della

sorveglianza sanitaria, ad esempio in luoghi di lavoro con addetti a videoterminali, ai lavoratori

esposti al rischio di radiazioni ionizzanti, ove si producono sostanze tossiche, nelle miniere e

nelle cave, ove vi siano addetti all’impiego di gas tossici o esposti ad agenti chimici, fisici,

piombo, amianto e rumore, ai lavoratori notturni. Al medico competente si richiede soprattutto

di collaborare con il datore di lavoro nell’attività di progettazione ed attuazione della

prevenzione aziendale, effettuare accertamenti sanitari prima dell’assunzione del lavoratore

finalizzati a constatare l’assenza di controindicazioni, effettuare accertamenti periodici intesi a

controllare ed esprimere giudizio di idoneità dei lavoratori alle diverse mansioni svolte in

azienda.

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5. INFORMAZIONE SUI RISCHI SPECIFICI E SULLE MISURE DI

PREVENZIONE E PROTEZIONE ADOTTATE (Art. 36, comma 2)

USO DI DETERSIVI NON CLASSIFICATI COME PERICOLOSI;

Il personale che svolge attività di riordino e pulizia, utilizza di regola detersivi e detergenti

non classificati come sostanze o preparati pericolosi.

Saltuariamente può utilizzare detergenti classificati come Nocivi (Xn), oppure Irritanti (Xi),

oppure Corrosivi (C).

Durante l’utilizzo di tale sostanze bisogna adottare appropriati provvedimenti finalizzati a

limitare il livello e la durata dell’esposizione; in particolare:

L’assorbimento cutaneo viene evitato mediante l’utilizzo di guanti idonei marcati

CE;

Il livello di esposizione viene limitato aerando i locali tramite l’apertura delle finestre;

La permanenza negli ambienti nei quali sono state utilizzate tali sostanze viene

limitato allo stretto necessario;

L’accesso ai locali nei quali sono state utilizzate tali sostanze viene interdetto per il

tempo necessario ad abbassarne significativamente la concentrazione in aria.

I lavoratori dispongono di guanti conformi alle Norme UNI in vigore, marcati CE e idonei

alle attività svolte.

ATTREZZATURE E MACCHINARI

Chi effettua lavori socialmente utili utilizza attrezzature e macchinari per svolgere le

singole mansioni a cui è adibito, fra i quali troviamo:

Taglierini, forbici;

ecc…

Alcuni macchinari inoltre espongono a rischio di taglio, pertanto si raccomanda la

massima attenzione durante il loro utilizzo.

Ricordiamo che è buona norma tenere nelle vicinanze della macchina il libretto di

istruzioni, che deve essere consultato ogni qualvolta sorgano dei dubbi.

Le attrezzature manuali presentano rischio di taglio, abrasione, ferite in genere.

In generale si raccomanda di utilizzare i DPI messi a disposizione dal datore di lavoro.

Per maggiori dettagli sui rischi aziendali sarà necessario effettuare lo specifico corso di

formazione.

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POSTURE INCONGRUE (I NOSTRI CONSIGLI)

CONTROLLA LA POSIZIONE DELLA TUA SCHIENA ED EVITA LE POSIZIONI VIZIATE

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SE DEVI SPOSTARE DEGLI OGGETTI

SE DEVI PORRE IN ALTO UN OGGETTO

Li

SE DEVI SPOSTARE OGGETTI VOLUMINOSI

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EVITA DI ASSUMERE POSIZIONI DANNOSE SE DEVI SOLLEVARE DEI PESI

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ILLUMINAZIONE

L’illuminazione nei posti di lavoro deve avvicinarsi il più possibile a quella naturale per

consentire una buona visione, ed un conseguente corretto svolgimento del lavoro in tutte

le ore del giorno e in tutte le stagioni.

Da un’illuminazione insufficiente derivano disturbi all’organismo tra cui:

posizioni scorrette, disturbi muscolo – scheletrici;

affaticamento visivo, mal di testa, bruciore agli occhi, lacrimazione;

affaticamento mentale e stress, ansietà, depressione e insonnia.

Consigli utili al lavoratore

evitare l’abbagliamento sia diretto che riflesso, può determinare una riduzione

dell’acuità visiva;

evitare la formazione di zone di ombra;

la pulizia e la manutenzione delle lampade e delle plafoniere deve essere costante, la

polvere che si deposita con il tempo può ridurre il flusso luminoso anche del 40%;

le lampade e le plafoniere devono essere costruite secondo gli attuali criteri di

sicurezza.

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DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Dispositivo di protezione individuale (DPI) è definita qualsiasi

attrezzatura destinata ad essere indossata o tenuta dal lavoratore

per proteggerlo personalmente contro uno o più rischi (ad

esempio, i caschi, i guanti, le scarpe, etc.)

L’utilizzo dei DPI viene stabilito dal datore di lavoro in base a

quanto emerso dalla valutazione dei rischi nei luoghi di lavoro e

devono essere considerati una misura minima di prevenzione e protezione.

I dispositivi di protezione individuali:

devono essere adeguati alle condizioni di lavoro;

non devono comportare un rischio maggiore di quello che dovrebbero prevenire;

devono tener conto delle esigenze ergonomiche e fisiologiche del lavoratore;

devono adattarsi alle necessità del singolo utilizzatore;

se, in presenza di rischi multipli, si rende necessario usare più DPI simultaneamente, si

deve fare in modo che siano fra loro compatibili.

La scelta dei casi in cui il lavoratore deve utilizzare i DPI deve essere fatta dal datore di

lavoro e deve essere presente nel documento di valutazione dei rischi nei luoghi di

lavoro redatto ai sensi del D.Lgs. 81/08.

Il lavoratore deve:

osservare le disposizioni impartite dal datore di lavoro circa l’utilizzo dei DPI;

aver cura dei DPI messi a sua disposizione;

riporre i DPI negli armadietti appositi;

non apportare modifiche ai DPI;

segnalare al datore di lavoro qualsiasi difetto o inconveniente rilevato nei DPI;

i DPI per le principali attività sono:

tute da lavoro (in cotone resistente, senza parti libere svolazzanti, con maniche, polsi

e cavigliere aderenti);

calzature di sicurezza (puntale rinforzato, suola antiperforazione e antiscivolo);

calzature impermeabili;

Attenzione, non sono definiti dispositivi di protezione individuale:

gli indumenti di lavoro ordinari e le uniformi non specificatamente destinati a

proteggere la sicurezza e la salute del lavoratore;

le attrezzature dei servizi di soccorso e salvataggio;

gli apparecchi portatili per individuare e segnalare rischi e fattori nocivi.

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Obblighi e sanzioni a carico del lavoratore in caso di mancata ottemperanza degli

obblighi previsti dalla legge.

OBBLIGHI SANZIONI

del lavoratore

Sottoporsi ai programmi di addestramento e

formazione eventualmente organizzati dal

datore di lavoro

Arresto fino a 1 mese o ammenda da

200 a 600 euro

Utilizzare i DPI in modo appropriato e

rispettare le modalità pratiche descritte dal

datore di lavoro

Arresto fino a 1 mese o ammenda da

200 a 600 euro

Avere cura dei DPI a loro disposizione, senza

apportare modifiche di propria iniziativa

Arresto fino a 1 mese o ammenda da

200 a 600 euro

Segnalare al datore di lavoro, al dirigente o al

preposto qualsiasi difetto riscontrato nei DPI

Arresto fino a 1 mese o ammenda da

200 a 600 euro

IL DISPOSITIVO DI PROTEZIONE IINDIVIDUALE E’ L’ULTIMA DIFESA

QUANDO TUTTO IL RESTO E’ GIA’ STATO FATTO