INFORMACI 2

INFORMACI pagine di vita associativa di Azione Cattolica

Rivista di informazione e formazione associativa di:Azione Cattolica Modena – Nonantolanumero 2 di Maggio 2009redazione: [email protected]

LE NOSTRE PROFONDE RADICIE' scontato che ciò che conta oggi è essere ricca,bella e in buona salute... piuttosto che povera,brutta e malata. Ma sono queste le cose che contano realmente?!Sembra paradossale, ma è così. Soltanto l'avere radici, l'avere un'identità in modo consapevole, consente di sentirsi e di essere abbastanza forti e autonomi per, per esempio, andare incontro a chi è diverso senza preconcetti o fare piani per ciò che si vuol fare nella vita.Chi non ha un'identità ben curata rischia di essere una foglia in balìa del vento delle passioni del momento (o dei propri ormoni). Ecco una storia di due alberi: un tiglio ed un pino. Il tiglio era fiero del suo stile, sembrava il più forte. Il pino, un po' rinsecchito, non aveva una grande apparenza. Nel bel mezzo di una notte di tempesta, il tiglio venne sradicato, le sue radici messe a nudo erano molto piccole. Il pino era, invece, sempre in piedi robusto alla prova del tempo, le sue radici ben attecchite nel suo profondo. Aveva più radici che rami.Così è per i cristiani. Se hanno delle radici poco profonde, attaccate poco al Signore, saranno sradicati nelle difficoltà della vita. Se restiamo sempre attaccati in modo fermo a Gesù, possiamo essere più che vincitori.La Bibbia è il nostro punto di riferimento, possiamo trarre da lei il nostro nutrimento per lo sviluppo delle nostre radici.

"Beato l'uomo che non cammina secondo il consiglio degli empi,che non si ferma nella via dei peccatori;

né si siede in compagnia degli schernitori;ma il cui diletto è nella legge del SIGNORE,

e su quella legge medita giorno e notte.Egli sarà come un albero piantato vicino a ruscelli,

il quale dà il suo frutto nella sua stagione, e il cui fogliame non appassisce; e tutto quello che fa, prospererà.

Non così gli empi;anzi son come pula che il vento disperde.

Perciò gli empi non reggeranno davanti al giudizio, né i peccatori nell'assemblea dei giusti.Poiché il SIGNORE conosce la via dei giusti,

ma la via degli empi conduce alla rovina."Salmo 1:16

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RAPPORTO SU ACI, CARITAS E TERREMOTOSpeciale terremoto in Abruzzo: Insieme, per l’AbruzzoACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA

AZIONE CATTOLICA ITALIANA E CARITAS ITALIANA PER AZIONI DI SOLIDARIETÀ NEI CONFRONTI DELLE POPOLAZIONI COLPITE DAL TERREMOTO DEL 6 APRILE 2009

L’Azione Cattolica Italiana e Caritas Italiana, vista la gravità della situazione provocata dal terremoto che ha colpito L’Aquila e la sua provincia nella notte del 6 aprile, condividendo la necessità di un impegno che, al di là dell’emergenza della prima ora, si concretizzi in una presenza duratura nel brevemedio periodo, intendono definire una collaborazione al fine di progettare un’azione ordinaria di sostegno umano e materiale per la fase postemergenziale e per la ricostruzione del tessuto civile ed ecclesiale.In particolare, volendo valorizzare la dimensione diocesana e regionale delle rispettive organizzazioni e vista la suddivisione del territorio colpito dal sisma in otto zone omogenee ciascuna delle quali è stata “gemellata” con una o più Delegazioni regionali Caritas, invitano le Delegazioni regionali di Azione Cattolica e Caritas a definire in ciascuna regione forme di collaborazione per una presenza di servizio nelle zone terremotate. L’Azione Cattolica metterà a disposizione volontari per il supporto ai sacerdoti per la riorganizzazione della vita comunitaria, per l’animazione liturgica, per l’ascolto e accompagnamento degli anziani e l’animazione dei bambini e giovani. Nel periodo estivo i gruppi di Azione Cattolica diocesani e parrocchiali si renderanno disponibili ad accogliere ragazzi e giovani presso le strutture ove si svolgono le tradizionali attività estive.

Azione Cattolica ItalianaCaritas Italiana

Referente Regionale: Dott. Gianmarco Marzocchini – 0522 922520 – 0522 922552 – 339 4800166

Per sostenere gli interventi in corso (causale "TERREMOTO ABRUZZO") si possono inviare offerte a Caritas Italiana tramite C/C POSTALE N. 347013 o tramite UNICREDIT BANCA DI ROMA S.P.A. IBAN IT38 K03002 05206 000401120727Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui: • Intesa Sanpaolo, via Aurelia 796, Roma IBAN: IT19 W030 6905 0921 0000 0000 012 • Allianz Bank, via San Claudio 82, Roma IBAN: IT26 F035 8903 2003 0157 0306 097 • Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma IBAN: IT29 U050 1803 2000 0000 0011 113 • CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana tel. 06 66177001 (orario di ufficio)

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SETTIMANA COMUNITARIA;EUCARESTIA: SERVIZIO RESO AI FRATELLIDal 3 al 9 maggio 16 giovani della diocesi hanno partecipato alla Settimana Comunitaria organizzata dal Settore Giovani presso la casa delle Pastorelle a Saliceto Panaro: un’occasione per vivere un’esperienza di vita comunitaria nella quotidianità feriale e per approfondire insieme un tema che riguarda la nostra vita di cristiani. E il titolo della settimana non ammette dubbi, il tema è proprio questo: l’Eucaristia!In vista del Congresso Eucaristico che vedrà impegnata la nostra diocesi nelle prossime settimane, abbiamo percorso un itinerario di formazione con l’obiettivo di crescere nella capacità di adeguare la nostra vita e le nostre scelte al modello che Cristo ci ha dato nell’Eucaristia e sulla croce, imparando ad andare al di là del modo “naturale” di comportarsi. Il percorso tracciato, che ha preso spunto dalla Prima Lettera di San Paolo ai Corinzi (1 Cor 11,17 – 13,13), era articolato in 4 passaggi:

Eucaristia come dono che Dio ci fa e che ha la capacità di essere creatore: momento di riscoperta della centralità dell’Eucaristia e di verifica personale (1 Cor 11, 1734);

diversi carismi sono generati dallo Spirito Santo, espressione della presenza di Dio: momento di riscoperta dei propri carismi e di verifica di come li spendiamo e delle motivazioni che ci muovono nel metterli a frutto (1 Cor 12, 411);

un solo corpo con tante membra : l’unità della comunità, costituita da un insieme di diversità, da riconoscere e valorizzare (1 Cor 12, 1227);

la carità , il più grande dei carismi, motore che deve guidarci nel mettere a frutto i nostri carismi e termometro del nostro essere cristiani maturi.

Ai momenti di formazione, ovviamente, sono stati alternati momenti più ludici, in un clima conviviale davvero bello e arricchente.

Inoltre, in occasione di questa settimana, è stato scelto il logo per la Tshirt del Settore Giovani che verrà prodotta prima possibile!!!

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FESTINCONTRO!!!

TUTTI I GIOVANI E GLI ADULTI CHE INTENDO PARTECIPARE COME CONCORRENTI AL FESTFACTOR SONO PREGATI DI CONTATTARCI AI NOSTRI CONTATTI

DIOCESANI (email segreteria; email redazione; telefono)

ARTICOLI, VOLANTINI, FOTO,

RIVISTE E TUTTO CIÒ CHE PUÒ SERVIRE SU:

www.azionecattolicamodena.it

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SETTORE ADULTI:Azione Cattolica Italiana

Diocesi ModenaNonantola

È QUESTO IL TEMPO PER… “IL CAMPO FAMIGLIE ed ADULTI”

Dal 23 al 30 agosto presso la casa “La Santona”

Partenza il 23 agosto nel primo pomeriggio con ritrovo al CFN; ritorno previsto il 30 agosto sempre nel pomeriggio.

La Cooperativa Rua Muro che ha in gestione la casa provvederà al servizio completo dei pasti e al governo della casa inteso in pulizie delle camere, dei bagni e dei luoghi comuni 2 volte nell’intera settimana.Costo al giorno a persona: adulti 35€ Ragazzi dai 9 ai 14 anni 26€ (sconto 25 %)

Ragazzi da 4 a 8 anni 23 € (sconto 35%) Bimbi da 0 a 3 anni gratis

N. B. Gli ospiti devono portare lenzuola e asciugamani per le loro camere.È prevedibile un percorso specifico per fanciulli e uno per giovanissimi

SETTIMANA FORMATIVA ADULTI 2009 a Villa Maria ImmacolataDogana di FiumalboLa vita per tutti, nessuno escluso è sempre più convulsa, frenetica, affannata.Si corre, si è sempre indietro, non si riesce a fare le cose come si vorrebbe, non si riesce a fare tutto ciò che si vorrebbe. Si sente il bisogno di un po' di svago, di riposo, di "rifornimento", di qualche giorno per fare quello che normalmente non si riesce a fare, o per fare bene e con calma quello che si è costretti a fare in fretta, sempre con lo sguardo all’orologio, soprattutto per quanto riguarda la parte spirituale. A questo serve, come da parecchi anni, la settimana suindicata che si svolgerà dal pomeriggio di domenica 12 luglio al pomeriggio di domenica 19 luglio. Le giornate avranno il consueto svolgimento, che è già collaudato e che ha ottenuto un generale gradimento, con una parte di svago e ricreativa (passeggiate, chiacchiere, giochi, ...) e una parte dedicata all'approfondimento di temi di carattere spirituale (trattati sempre in maniera semplice e con applicazioni concrete).A guidare le riflessioni e ad animare la parte spirituale sarà, per la quinta volta, Padre Dario Ganarin, dehoniano, al quale va fin d'ora il più sentito ringraziamento.Il "clima" della casa è tradizionalmente sereno e familiare, quale nasce spontaneo tra persone che hanno molte cose in comune e condividono da tempo lo stesso impegno.Villa M. Immacolata si trova in una zona fra le più belle del nostro Appennino, in una posizione incantevole e tranquilla, in un'ampia conca verde, con una splendida veduta del Monte Cimone.Le quote di partecipazione (comprensive delle spese di organizzazione e delle spese per la biancheria) sono invariate rispetto agli scorsi anni: euro 265 per camera singola con bagno, euro 500 per coppie (in camera doppia con bagno) quote scontate per bambini.Quanti hanno partecipato negli anni passati possono confermare la straordinaria validità della "settimana" e attestare i suoi benèfici effetti sulla salute, fisica e spirituale.Le iscrizioni devono essere comunicate alla Segreteria A.C I. (Centro Famiglia di Nazareth via Formigina 319 tel. 059 2929171) oppure a Giorgio e Norma Garuti (tel. 059 219087) e, per quanto possibile, vanno accompagnate con un acconto di 25 euro.Sarà possibile raggiungere Villa Immacolata nella mattinata di domenica 12 luglio e pranzare (il pranzo escluso dalla quota va prenotato alla segreteria della Casa tel. 0536 73910)

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A CASA NOSTRAArcidiocesi di ModenaNonantolaMA COSA È QUESTO CONGRESSO EUCARISTICO?Un Congresso Eucaristico si deve considerare, secondo il Rituale Romano De comunione et de cultu mysterii eucaristici extra missam (1973) n.109, “come una stazione a cui una Chiesa locale invita le altre chiese della medesima regione, nazione o del mondo intero”.Con quale scopo? Favorire o prendere quelle iniziative che hanno lo scopo di incrementare la comprensione e la partecipazione al Mistero eucaristico in tutti i suoi aspetti: dalla celebrazione al culto extra missam, fino alla irradiazione nella vita personale e sociale.Cosa succede? Ogni Congresso Eucaristico ha al centro la celebrazione eucaristica, fonte e culmine dell'intera vita cristiana. Le celebrazioni della Parola di Dio e le conferenze possono contribuire ad analizzare i vari aspetti del Mistero Ecuaristico suggeriti dal tema del Congresso. La possibilità di pregare in comune e di adorare il Santissimo Sacramento in chiese determinate contribuisce a fare interiorizzare questi temi. Infine, le processioni eucaristiche possono aiutare a dare una dimensione pubblica e rituale alla fede eucaristica celbrata, studiata e riaffermata nel corso del Congresso.Incontri con la cittàIn occasione del Congresso Eucaristico diocesano, la Chiesa di Modena che in questi giorni venera il suo Signore come Pane spezzato per la vita degli uomini, invita la cittadinanza a tre incontri di riflessione su temi di grande attualità che coinvolgono profondamente la vita della nostra società.Il primo incontro si è svolto Lunedì 4 maggio alle ore 21 al Palazzo Europadedicato al tema :“L'emergenza educazione, oggi”. L'impegno educativo oggi più che mai insieme difficile e urgente. Relatore: S.E. il Cardinale Carlo CaffarraIl Cardinale di Bologna è autore di numerose opere di teologia morale, ha tenuto corsi e lezioni in diversi atenei in Italia e all'estero, ecclesiali e non, membro di numerose commissioni di studio e pontificie. Ha recentemente dedicato una particolare attenzione al tema della educazione: ha pubblicato nel 2004 “L'educazione, una sfida urgente” e nello scorso anno ha impegnato su questo tema la Chiesa bolognese.

Gli altri incontri sono: lunedì 11 maggio Cardinale Paul Poupard “Dialogo tra le culture nel mondo

pluralista di oggi” lunedì 25 maggio Professor Stefano Zamagni – “Emergenza economia/lavoro

nella crisi dei nostri giorni”

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DAL CONVEGNO NAZIONALE DELLE PRESIDENZE DIOCESANE...Bagnasco: vuoto desolante di valoriL’ incontro autentico con Cristo rappresenta una risposta «al vuoto desolante e alle vie tristi e oscure che molto promettono e tutto tolgono». Sono le parole che il cardinale Angelo Bagnasco ha rivolto ai responsabili diocesani di Azione cattolica, riuniti in questi giorni a Roma per parlare di emergenza educativa. Un tema che, ricorda il presidente Cei, sta a cuore a Papa Benedetto XVI e a tutti i vescovi italiani. «Il compito educativo non è certamente nuovo – ha detto Bagnasco – ma inedito è il contesto culturale e sociale nel quale si colloca». A caratterizzare questo mutato contesto è il soffocamento esercitato «dal mondo vorace delle emozioni e del consumo mai soddisfatto di bisogni fittizi», al quale si risponde solo «educando alle domande, quelle più profonde e vere» e riscoprendo «la ricchezza della ragione, del cuore, del difficile uso della libertà».Nella sua omelia, Bagnasco ha annotato anche «un certo risveglio della dimensione spirituale e religiosa nel mondo». Eppure, tale risveglio non è privo di «ambiguità»: il pericolo più grande, ha spiegato il cardinale, è che ci si fermi «ad un vago sentimento senza volto e senza parola». Al contrario, educare alla fede significa, riprendendo le parole del Papa, «riscoprire il Dio con il volto umano di Gesù». Nelle parole del presidente della Cei all’Ac c’è anche il comune sentire degli italiani per l’Abruzzo e per il viaggio in Terra Santa di Papa Benedetto XVI, «che vorremmo portare sulle braccia del nostro amore». Poi, passando in rassegna alcune sfide educative, Bagnasco si è detto «rallegrato» dal convinto sostegno dell’Azione cattolica al manifesto 'Liberi per vivere'. Su questo punto, durante la mattinata, il portavoce di Scienza e vita, Mimmo Delle Foglie, ha rimarcato che «non si possono realizzare i contenuti della campagna senza il contributo dell’Ac». Infine, Bagnasco ha lasciato un incoraggiamento per l’associazione, «che noi vescovi stimiamo e amiamo», a proseguire nell’impegno educativo.L’intervento del cardinale ha segnato la seconda giornata di lavori del convegno, che poi è proseguita con la relazione del presidente di Ac, Franco Miano, e gli interventi di monsignor Giovanni Giudici, vescovo di Pavia, e Giuseppe Savagnone, direttore del centro diocesano per la pastorale della cultura di Palermo. Giudici ha indicato, per il compito educativo, la strada di una sempre maggiore «integrazione tra fede e vita», a cui accompagnare «una lettura dei tempi in cui cogliere la voce di Dio». Savagnone ha tratteggiato invece le difficoltà degli educatori. Il problema, ha spiegato, «non è accumulare esperienze ma capire in quale direzione si cammina».Il presidente Cei: educare alle domande vere riscoprendo cuore, ragione e libertà

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UN ANNO FA LA GIOIA DELL'INCONTRO CON IL SANTO PADRECari ragazzi, giovani e adulti di Azione Cattolica!

E’ per me una grande gioia accogliervi quest’oggi qui, in Piazza San Pietro, dove in passato non poche volte la vostra benemerita Associazione ha incontrato il Successore di Pietro. Grazie per questa vostra visita. Saluto con affetto tutti voi, venuti da ogni parte d’Italia...Siete venuti a Roma in spirituale compagnia dei vostri numerosi santi, beati, venerabili e servi di Dio: uomini e donne, giovani e bambini, educatori e sacerdoti assistenti, ricchi di virtù cristiane, cresciuti nelle file dell’Azione Cattolica, che in questi giorni compie 140 anni di vita. La magnifica corona dei volti che abbracciano simbolicamente Piazza San Pietro è una testimonianza tangibile di una santità ricca di luce e di amore. Questi testimoni, che hanno seguito Gesù con tutte le loro forze, che si sono prodigati per la Chiesa e per il Regno di Dio, rappresentano la vostra più autentica carta d’identità. Non è forse possibile, ancora oggi, per voi ragazzi, per voi giovani e adulti, fare della vostra vita una testimonianza di comunione con il Signore, che si trasformi in un autentico capolavoro di santità? Non è proprio questo lo scopo della vostra Associazione? Ciò sarà certamente possibile se l’Azione Cattolica continuerà a mantenersi fedele alle proprie profonde radici di fede, nutrite da un’adesione piena alla Parola di Dio, da un amore incondizionato alla Chiesa, da una partecipazione vigile alla vita civile e da un costante impegno formativo. Cari amici, rispondete generosamente a questa chiamata alla santità, secondo le forme più consone alla vostra condizione laicale! Continuate a lasciarvi ispirare dalle tre grandi “consegne” che il mio venerato predecessore, il Servo di Dio Giovanni Paolo II vi ha affidato a Loreto nel 2004: contemplazione, comunione e missione.L’Azione Cattolica nacque come una particolare associazione di fedeli laici contrassegnata da uno speciale e diretto legame con il Papa, diventando ben presto una forma preziosa di “collaborazione dei laici all’apostolato gerarchico”, raccomandata “vivamente” dal Concilio Vaticano II, che ne individuò le irrinunciabili “note caratteristiche” (cfr Decreto Apostolicam actuositatem, 20). Questa sua vocazione resta valida ancor oggi. Vi incoraggio pertanto a proseguire con generosità nel vostro servizio alla Chiesa. Assumendone il fine apostolico

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generale, in spirito di intima unione con il Successore di Pietro e di operosa corresponsabilità con i Pastori, voi incarnate una ministerialità in equilibrio fecondo tra Chiesa universale e Chiesa locale, che vi chiama ad offrire un contributo incessante e insostituibile alla comunione.Questo ampio respiro ecclesiale, che identifica il vostro carisma associativo, non è il segno di un’identità incerta o sorpassata; attribuisce piuttosto una grande responsabilità alla vostra vocazione laicale: illuminati e sorretti dall’azione dello Spirito Santo e costantemente radicati nel cammino della Chiesa, siete provocati a ricercare con coraggio sintesi sempre nuove fra l’annuncio della salvezza di Cristo all’uomo del nostro tempo e la promozione del bene integrale della persona e dell’intera famiglia umana.Nel mio intervento al IV Convegno ecclesiale nazionale, tenutosi a Verona nell’ottobre 2006, ho riconosciuto che la Chiesa in Italia “è una realtà molto viva, che conserva una presenza capillare in mezzo alla gente di ogni età e condizione. Le tradizioni cristiane sono spesso ancora radicate e continuano a produrre frutti, mentre è in atto un grande sforzo di evangelizzazione e catechesi, rivolto in particolare alle nuove generazioni, ma ormai sempre più anche alle famiglie” (Insegnamenti di Benedetto XVI, vol. II/2, 2006, pp. 468469). Come non vedere in questa presenza capillare anche un segno discreto e tangibile dell’Azione Cattolica? L’amata Nazione italiana, infatti, ha sempre potuto contare su uomini e donne formati nella vostra Associazione, disposti a servire disinteressatamente la causa del bene comune, per l’edificazione di un giusto ordine della società e dello Stato. Sappiate dunque vivere sempre all’altezza del vostro Battesimo, che vi ha immerso nella morte e risurrezione di Gesù, per la salvezza di ogni uomo che incontrate e di un mondo assetato di pace e verità. Siate “cittadini degni del Vangelo” e “ministri della sapienza cristiana per un mondo più umano”: questo recita il tema della vostra Assemblea e questo è l’ impegno che oggi assumete davanti alla Chiesa italiana, qui rappresentata da voi, dai vostri presbiteri assistenti, dai Vescovi e dal loro Presidente.In una Chiesa missionaria, posta dinanzi ad una emergenza educativa come quella che si riscontra oggi in Italia, voi che la amate e la servite sappiate essere annunciatori instancabili ed educatori preparati e generosi; in una Chiesa chiamata a prove anche molto esigenti di fedeltà e tentata di adattamento, siate testimoni coraggiosi e profeti di radicalità evangelica; in una Chiesa che quotidianamente si confronta con la mentalità relativistica, edonistica e consumistica, sappiate allargare gli spazi della razionalità nel segno di una fede amica dell’intelligenza, sia nell’ambito di una cultura popolare e diffusa, sia in quello di una ricerca più elaborata e riflessa; in una Chiesa che chiama all’eroismo della santità, rispondete senza timore, sempre confidando nella misericordia di Dio.Cari amici dell’Azione Cattolica Italiana, nel cammino che avete davanti non siete soli: vi accompagnano i vostri santi. Altre figure ancora hanno avuto ruoli significativi nella vostra Associazione: penso ad esempio, tra gli altri, ad un Giuseppe Toniolo e ad una Armida Barelli. Stimolati da questi esempi di cristianesimo vissuto, voi avete intrapreso un anno straordinario, un anno che potremmo qualificare della santità, nel quale vi impegnate a tradurre nella vita concreta gli insegnamenti del Vangelo. Vi incoraggio in questo proposito. Intensificate la preghiera, rimodulate la vostra condotta sugli eterni valori del Vangelo, lasciandovi guidare dalla Vergine Maria, Madre della Chiesa. Il Papa vi accompagna con un costante ricordo al Signore, mentre di cuore imparte la Benedizione Apostolica a voi qui presenti e all’intera Associazione.

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NEL MONDO...

La CampagnaÈ una Campagna sugli obiettivi di Sviluppo del MillennioRispondendo alle sollecitazioni rivolte dal Segretario Generale delle Nazioni Unite alla società civile internazionale, Volontari nel mondo FOCSIV promuove la Campagna sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio Target 2015 “I poveri non possono aspettare”, un percorso che si realizza in diverse tappe annuali di pressione e educazione ripercorrendo tutti gli 8 obiettivi del Millennio. La Campagna “Target 2015: promuovere la sostenibilità ambientale” corrisponde ad una tappa di tale percorso e in particolar modo al 7° Obiettivo del Millennio, approfondendo il concetto di sviluppo sostenibile di cui la questione ambientale è un aspetto determinante, in modo tale che tutti i popoli della terra possano godere, oggi e nel futuro, delle risorse naturali. È una Campagna internazionale … altre 16 organizzazioni promuovono la stessa campagna in tante altre parti del mondo! La Campagna fa parte del più ampio contesto della Campagna Internazionale Poverty and Cliamte justice promossa sia dalla CIDSE (la rete delle agenzie di sviluppo della Chiesa cattolica in Europa e Nord America di cui FOCSIV è il membro italiano) che Caritas Internationalis e che la FOCSIV porta avanti come membro italiano. Perché oggi affrontare la ambiente significa combattere la povertà e le ingiustizie Temperature estreme, piogge intense, siccità, scioglimento dei ghiacciai, aumento del livello del mare…il cambiamento climatico e le sue ripercussioni stanno già colpendo gli abitanti del pianeta. Ma oggi a soffrirne per primi e in misura maggiore sono le popolazioni più vulnerabili dei Sud del Mondo, in quanto sono meno capaci di far fronte alle nuove condizioni per via delle minori risorse disponibili e perché dipendono principalmente dalle attività agricole, che più risentono dei cambiamenti del clima. È guardando ai drammatici effetti prodotti dal cambiamento climatico nei Sud del Mondo che nasce la campagna internazionale “CREA UN CLIMA DI GIUSTIZIA”!

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COMUNICATO STAMPA DELL'AZIONE CATTOLICA di MODENA – NONANTOLA:BENE COMUNE, BENE DI TUTTI

Il 6 e 7 giugno saremo chiamati al voto, come europei da una parte e come cittadini della nostra provincia e, per buona parte dei nostri comuni, dall’altra. Le elezioni che si intrecciano, Europee e Amministrative, rischiano di essere quasi snobbate, perché esercitano senza dubbio meno fascino rispetto alle politiche a cui siamo stati chiamati appena un anno fa. La mancanza di fascino viene scontata soprattutto dalla consultazione per il rinnovo del Parlamento Europeo di Strasburgo, consultazione che pure è molto importante perché, dall’Europa, arrivano gran parte delle normative che regolano anche il nostro Paese. Per anni ‘Euroentusiasti’ ora gli italiani, e non meno i modenesi, rischiano di trasformarsi in ‘Euroscettici’ o, per lo meno, in ‘Eurotiepidi’. Ma le stesse amministrative, pur nel fiorire di manifesti e volantini, non sembrano prendere più di tanto il cuore e la testa degli elettori. In questo si sconta, per molti versi, una mancanza di ‘educazione alla politica’, intesa nel senso più alto del termine, ma anche una sorta di ‘analfabetismo’ che, se è riscontrabile in molti giovani è ormai evidente anche nella generazione degli adulti che, in questo senso, soffrono di ‘analfabetismo di ritorno’. Quello che manca maggiormente è la concezione del bene comune come responsabilità delle cose di tutti e ricerca del benessere di tutti, ma manca ancora prima di questo una educazione alla passione per il bene comune, che sappia scardinare stereotipi e consentire alle persone un dialogo franco, ma onesto e finalizzato al miglioramento della società in cui viviamo. La società liquida, fatta di rapporti interpersonali sempre meno solidi, si ‘cementifica’ improvvisamente sulle posizioni politiche a prescindere dalle effettive verità, rendendo ancora più radicale il problema di una politica che diventa sempre più autoreferenziale. Si sente la necessità di un progetto politico positivo, capace di convogliare intelligenze e volontà. Le forme della democrazia sono importanti, ma non sopravviveranno al venir meno dei progetti e delle visioni.La nostra responsabilità, come associazione che ha radici profonde e che ha avuto (e continua ad avere) tante persone impegnate in modo esemplare nella costruzione di una società migliore, in questo campo è principalmente quella di educare alla ricerca del bene di tutti, di educare cittadini responsabili e onesti. Perciò non possiamo non sottolineare le contraddizioni della politica e dei singoli politici (a livello nazionale e locale), ma senza cadere nella tentazione dell’accusa generalizzata alla cosiddetta ‘casta’. E’ necessario, anzi è forse ora più necessario di un tempo, invitare e spronare alla partecipazione, rimettere al centro le relazioni tra le persone, ridare spazio alla persona come centro dell’azione politica, a tutti i livelli. E’ necessario ridare spazio alla questione della democrazia, senza dare più per scontata questa parola ma coniugandola con forme nuove e nuovi strumenti. E’ necessario, anche, ricordare che ci sono persone valide che si impegnano per il bene di tutti, e lo fanno attraverso la mediazione politica, intesa come vera e propria ‘vocazione’.Lo scorso anno, in occasione del 140° compleanno dell’Azione Cattolica, abbiamo redatto un manifesto ‘Tra piazze e campanili’ per fare sintesi tra la nostra profonda appartenenza ecclesiale e il nostro essere parte integrante, e importante, della società. “Siamo consapevoli – si legge in questo manifesto della possibilità e della bellezza di una vita pienamente umana e cristiana: per questo vogliamo continuare ad essere scuola di vocazioni laicali, a spenderci in favore del bene comune, attraverso l’educazione alla responsabilità personale, all’impegno pubblico, al senso delle istituzioni, alla partecipazione, alla democrazia”. Ci sembra questo un modo significativo di invitare tutti a una partecipazione consapevole e responsabile alla tornata elettorale. Tutti appunto, candidati ed elettori.

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6 e 7 GIUGNO: CHIAMATA ALLE URNE – QUALCHE NOTA TECNICASette giovani su dieci non hanno votato alle elezioni europee del 2004. Il tiepido interesse rivela una mancanza di chiarezza? S’impone la necessità di una piccola messa a punto. Ecco un assaggio per farvi venire l’appetito (politico), a meno di un mese dagli scrutini.Per chi votare?Voteremo per i deputati europei che siederanno in Parlamento. il che significa 736 eletti, secondo il Trattato di Nizza, mandatari per 5 anni. Ogni Stato membro dispone di

un numero di eurodeputati proporzionale alla sua popolazione globale. Dai 99 per la Germania ai 5 per Malta. In realtà con l'ingresso nell'Ue di Romania e Bulgaria eleggeremo 78 eurodeputati italiani su 782 totali.A cosa serve un eurodeputato?Questo personaggio, di solito non più molto giovane, passa il suo tempo tra le sedute plenarie a Strasburgo e le riunioni a Bruxelles, le due cittàsedi del Parlamento Europeo (chiamiamolo Pe). Il Pe, dunque, è la sola istituzione dell’Unione eletta direttamente dai cittadini. Allla sua testa si trova un Presidente eletto, in questo caso dai deputati, per una mezza legislatura (due anni e mezzo).La missione degli eurodeputati è dunque: partecipare alla creazione della legislatura europea su dei temi che toccano direttamente il cittadino europeo (uguaglianza di diritti, protezione ambientale…); fissare il budget annuale dell’Ue con il Consiglio dei ministri; controllare le attività dell’Ue (commissioni d’inchiesta, controllo economico, censura della Commissione…)E ora le sigle incomprensibiliQueste abbreviazioni designano i partiti europei che si distinguono dai gruppi politici (alleanze di partiti). Per esempio: il gruppo Adle, che risiede al Pe, riunisce i partiti Eldr (Partito europeo dei liberali, democratici e riformatori) e Pde (Partito democratico europeo). E dunque, all’interno dell’Ue, al Pe, l’Adle è l’Eldr e il Pde…e allora, non vi viene ancora voglia? Una volta eletti, i 782 deputati vengono suddivisi in partiti o gruppi politici europei. Alcuni eurodeputati non rientrano in alcun gruppo: si tratta dei “non iscritti”, tra cui troviamo molti di estrema destra. Il francese JeanMarie Le Pen, membro del Fronte Nazionale, attualmente ne fa parte. Oggi non si può dire con certezza in quale gruppo si riuniranno i candidati eletti, tant’ è che i partiti nazionali di solito sono affiliati

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Illustration 1: da sinistra: GUE/NGL Gruppo confederale della Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica; PES Gruppo socialista del parlamento europeo; Greens/EFA Gruppo verde/Alleanze libera europea; ALDE/ADLE Gruppo dell'Alleanza dei democratici e dei liberali per l'Europa; UEN Gruppo "Unione per l'Europa delle nazioni"; EPPED Gruppo del partito popolare europeo (DemocraticiCristiani) e dei democratici europei; IND/DEM Gruppo Indipendenza/Democrazia; NI Non iscritti


ad un gruppo politico europeo. Tali gruppi devono essere composti da un minimo di venti membri, provenienti da almeno un quinto dei paesi dell’Ue (ossia attualmente sei paesi).Per votare alle elezioni europee dovete assolvere a tre condizioni fondamentali: avere 18 anni, (16 in Austria), essere iscritti alle liste elettorali, non essere privati del proprio diritto di voto. In Belgio, in Grecia, a Malta e in Lussemburgo, è obbligatorio presentarsi al momento dello scrutinio.A seconda dei paesi, il voto si organizza o meno in circoscrizioni: a differenza di Spagna e Svezia in cui il voto è nazionale, in Polonia, Italia e Inghilterra il voto è organizzato per circoscrizioni. Infine in Germania il sistema è misto poiché i partiti possono presentare i loro candidati su scala regionale (Land), di diversi Länder o a livello nazionale. Il sistema di rappresentazione proporzionale s’impone a tutti i paesi: il numero d’elettori è proporzionale al numero di suffragi ottenuti. Ma gli Stati applicano in seguito dei tipi di scrutinio differenti. Con lo scrutinio “a liste bloccate” gli elettori votano per un partito che impone una lista ed un ordine di candidati. I candidati eletti vengono dunque presi nelle liste secondo il loro ordine di apparizione. Nei paesi che praticano lo scrutinio a “voto preferenziale” gli elettori votano per una lista e possono esprimere la loro preferenza per un candidato, o per diversi… ancora una volta, dipende!Certi paesi fissano un limite di suffragi al di sotto del quale non sono ammesse liste per la ripartizione delle sedi incarichi. Così un limite del 5% dei voti espressi è stato deciso in Francia e in Germania. ...e c'è chi ne ride...Si sono concluse al ministero dell'Interno le operazioni di deposito dei contrassegni con cui vengono distinte le liste elettorali e indicate le rispettive denominazioni, in vista delle elezioni europee che si svolgeranno 6 e 7 giugno prossimi, in un'unica tornata di voto con le amministrative. I partiti e i gruppi politici organizzati interessati hanno potuto presentare i propri simboli, con le solite molte bizzarrie. Dal punto di vista politico le novità più significative sono la presentazione della lista PannellaBonino fuori dal Pd, l'accorpamento di Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani con i Consumatori nella lista "Rifondazione comunisti italiani", la nascita di "Sinistra e libertà" dalla fusione di Verdi, Sinistra democratica e Vendoliani e la lista unica tra La Destra di Storace, l'Mpa di Lombardo ed i Pensionati di Fatzuzzi, forse non molto felice dal punto di vista grafico. Dal punto di vista più "folcloristico" e destinati difficilmente a raggiungere il 4% dei voti necessari all'ingresso nell'Europarlamento, si distinguono la "Lista impotenti", "Rivoluzione Democratica", "Amo l'Italia non voto la Provincia", una lista che con un sorriso evidente si chiama "Partito della libertà" in chiaro contrasto con il Pdl di Berlusconi e Fini e tante altre.

DA SFOGLIARE...Terra Santa. Viaggio dove la fede è giovane.Di Giorgio Bernardelli Ed. AVEChe cosa significa prendere in mano il Vangelo nella Terra Santa ferita dioggi? E come accostarsi ai luoghi dove Gesù è vissuto tenendo bene a mente che questi posti sono «terra» e non una serie di «squarci di cielo» apparsi casualmente qua e là? Più che una guida, un diario di viaggio, pensato per un target giovane.

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