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INFEZIONE DA HIV
VIE DI TRASMISSIONE
PARENTERALE
TRASMISSIONE SESSUALE
PERINATALE
INFEZIONE DA HIVE' STATA RISCONTRATA IN:
OMOSESSUALIBISESSUALITOSSICODIPENDENTIETEROSESSUALIEMOFILICIPOLITRASFUSIFIGLI DI MADRI SIEROPOSITIVEFIGLI DI MADRI AFFETTE DA AIDSPROSTITUTE
LA TRASMISSIONE DELL'HIV NON E' STATA DIMOSTRATA TRAMITE:
SALIVA
LACRIME
URINE
SUDORE
LA TRASMISSIONE DELL’HIV NON E’ STATA
DIMOSTRATA TRAMITE:
RAPPORTI DI VITA SOCIALE IN AMBIENTE FAMILIARE, DI LAVORO, SCUOLA, LOCALI PUBBLICI, MEZZI DI TRASPORTO
SERVIZI IGIENICI E PISCINE
ALIMENTI, ACQUA, STOVIGLIE
VIA AEREA (goccioline di saliva, colpi di tosse)
VETTORI (insetti ematofaghi)
INFEZIONE DA HIV
TRASMISSIONE SESSUALE
- Rapporti
omosessuali maschi eterosessuali/bisessuali
orali (?)
Probabilità di trasmissione nei rapporti etero/omo sessuali
0.1-0.2 % contatto sessuale
II rischio di trasmissione è in rapporto a:
• numero di partner
• comportamento a rischio e/o con partner occasionali
• numero di rapporti a rischio
• rapporto anale
• malattie o lesioni a livello genitale
• caratteristiche del ceppo virale
• linfociti CD4 < 400
• fase clinica dell'infezione
Maggiore rischio di trasmissione da uomo HIV + a donna
PREVENZIONEDELL'INFEZIONE DA HIV PER
VIA PERINATALETRE POSSIBILI VIE DI TRASMISSIONE MADRE-FETO
TRANSPLACENTARE
DURANTE IL PARTO
-SANGUE MATERNO -SECRETI VAGINALI
ALLATTAMENTO ?
INFEZIONE DA HIV
TRASMISSIONE PARENTERALE
- Trasfusione di sangue e/o emoderivatirischio trasfusionale 1/250.000 trasfusioni
- Uso di sostanze o farmaci somministrati per via endovenosa con siringhe infette
- Lesioni alla cute e/o mucose con oggetti infetti:
aghi o strumenti medico-chirurgici
strumenti per la cura del corpo
- Donazioni d'organo
- Trapianto di midollo
- Inseminazione artificiale
AIDS
DEFINIZIONE DI CASO DI AIDS
I
Malattia caratterizzata da deficit dell'immunità cellulare in pazienti di età inferiore ai 60 anni, senza cause note di immunodeficienza, con comparsa di infezioni opportunistiche (batteri - miceti protozoi) e di affezioni generalizzate da virus erpetici – Possibile associazione con Sarcoma di Kaposi o linfomi.
CDC 1983
Si definisce AIDS uno stato patologico caratterizzato da uno o più quadri clinici considerati rivelatori e correlato al riscontro laboratoristico di infezione da HIV.
CDC/OMS 1987
GRUPPO 2 - INFEZIONE ASINTOMATICA
Soggetto sieropositivo clinicamente asintomatico con
possibili modifiche
ematologiche (linfopenia, trombocitopenia) e/o
immunologiche
(diminuito rapporto T helper/ T suppressor)
AIDS
AIDSGRUPPO 3
LINFOADENOPATIA GENERALIZZATA PERSISTENTE - (PGL - LAS)
- Presenza di tumefazioni linfonodali palpabili
- Diametro superiore ad 1 cm
- Due o più stazioni escluse le inguinali
- Persistenza da almeno tre mesi
- Etiologia non attribuibile ad altra causa
AIDSGRUPPO 4
ALTRE CONDIZIONI CLINICHE HIVINDOTTE
Sottogruppo A - Malattia costituzionale (presenza di uno o più sintomi)
-
Febbre persistente superiore a 38°C da più di un mese
- Perdita di peso di almeno 7 Kg. o superiore al 10% del peso corporeo
- Diarrea persistente da oltre un mese.
GRUPPO 4ALTRE CONDIZIONI CLINICHE HIV
INDOTTE
Sottogruppo B - Malattie neurologiche- • Meningite asettica
- AIDS Dementia complex
- Mielopatia vacuolare
- Neuropatia periferica
AIDS
AIDSGRUPPO 4
ALTRE CONDIZIONI CLINICHE HIVINDOTTE
Sottogruppo B - Malattie neurologiche AIDS
DEMENTIA COMPLEXStadio iniziale
Difficoltà di memoria Difficoltà di
concentrazione Rallentamento del pensiero
Alterazioni del comportamentoStadio finale: Tremore
Atassia Iperreflessia Paraparesi spastica Incontinenza sfinteri
AIDSGRUPPO 4
Sottogruppo C1 - Malattie indicatrici di AIDS
- Polmonite da Pneumocystis carinii
- Criptosporidiosi
- Toxoplasmosi
- StrongiLoidosi extraintestinale
- Isosporiasi
- Candidosi esofagea
- Criptococcosi
- Infezione da Micobacteriun avium - intracellulare
- Infezione da Cytomegalovirus
- Infezione disseminata da Herpes simplex
- Leucoencefalopatia multifocale
AIDSGRUPPO 4
ALTRE CONDIZIONI CLINICHE HIVINDOTTE
Sottogruppo C2 - Altre malattie infettive
- Leucoplachia orale
- Herpes zoster multidermatomerico
- Sepsi ricorrenti da salmonella
- Nocardiosi
- Tubercolosi
- Candidosi orale
AIDSGRUPPO 4
ALTRE CONDIZIONI CLINICHE HIVINDOTTE
Sottogruppo D - Neoplasie secondarie- • Sarcoma di Kaposi
- Linfoma non Hodgkin
- Linfoma primitivo cerebrale
AIDSDEFINIZIONE DI CASO- MALATTIE INFETTIVE
(1993)
Candidosibronchi trachea polmoni esofagea
disseminata polmonare
intestinale cronica (durata > 1 mese)
malattia disseminata retinite
ulcera/e croni a bronchite, polmonite esofagite
disseminata
malattia disseminataextrapoi menare polmonare
malattia disseminata extrapolmonare
polmonare
cerebrale
CoccidioidomicosiCriptococcosi
CriptosporidiosiCytomegalovirus
Herpes simplex
Isosportdiosi
M. tuberculosis
M. atipici
Pneumocistosi
Toxoplasmosi
Sepsi da SalmonellaLeucoencefalopatia multifocale progressiva
AIDSDEFINIZIONE DI CASO
ALTRE MALATTIE OPPORTUNISTICHE(1993)
Carcinoma cervicale invasivo Encefalopatia da HIV Linfoma di Burkitt (o equivalenti) Linfoma immunoblastico (o equivalenti) Linfoma cerebrale primitivo Polmonite ricorrente Sarcoma di Kaposi Wasting syndrome da HIV
Tabella 2 Patologie definenti l'AIDSCandidosi di bronchi, trachea o polmoni;Candidosi esofagea;Carcinoma invasivo della cervice*;Coccidioidomicosi, disseminata o extrapolmonare;Criptococcosi extrapolmonare;Criptosporidiosi intestinale cronica (durata >1 mese);Malattie da Cytomegalovirus (CMV) eccetto localizzazioni
epatica, splenica e linfonodale;Retinite da CMV (con perdita della vista);Encefalopatia HIV-correlata (AIDS-dementia complex);Herpes simplex: ulcera/e cronica/che di durata >1 mese; o
bronchite, polmonite o esofagite;Istoplasmosi, disseminata o extrapolmonare;Isosporiasi intestinale cronica (durata >1 mese);Sarcoma di Kaposi;Linfoma di Burkitt (o termine equivalente);Linfoma immunoblastico (o termine equivalente);Linfoma primitivo del cervello;Mycobacterium avium complex o M. kansasii. disseminati o
extrapolmonari;Mycobacterium tuberculosis, qualsiasi localizzazione
(polmonare* o extrapolmonare);Mycobacteria, altre specie o specie non identificate,
disseminate o extrapoìmonari;Polmonite da Pneumocystis carinii;Polmoniti batteriche ricorrenti*;Leucoencefalite multifocale progressiva;Setticemia ricorrente da salmonelle;Toxoplasmosi cerebrale;Wasting syndrome dovuta ad HIV.
TABLE 13-1. Centers for disease control 1993 classification SystemSymptoms
CD4 Count A B C
>500
200-520
<200
A1
A2
A3
B1
B2
B3
C1C2C3
Symptom Category
A: Acute retroviral syndrome
Generalized lymphadenopathy Asymptomatic disease
B: Symptoms of AIDS-reiated complex
Candidiasis, mucosal
Cervical dysplasia
Constitutional symptoms
Herpes zoster
Idiopathic thrombocytopenic purpura
Listeriosis
Oral hairy leukoplakìa
Pelvic inflammatory disease
Peripheral neuropathy
C: AIDS-defining conditionsCD4 count < 200
Candidiasis. pulmonary or esophagealCervical cancerCoccidioidomycosisCrypotosporidiosisCytomegalovirus infectionHerpes esophagitisH!V encephalopathyHistoplasmosis
IsosporiasisKaposi's sarcomaLymphomaMycobacterial diseasePneumocystis carinii infectionPneumonia, bacterialProgressive multifocal leukoencephaìopeniaSalmonellosis
AIDS
HIV RAPPRESENTAZIONE
SCHEMATICA
INFEZIONE DA HIVIL VIRUS E’ STATO ISOLATO DA:
LINFOCITIPLASMALIQUIDO SPERMATICOSECREZIONI VAGINALILATTE MATERNOURINELACRIMETESSUTO CEREBRALELIQUIDO CEREBRO-SPINALEMIDOLLO OSSEOLINFONODI
Tabella 1. Cellule umane
sensibili al virus HIV in
coltura
CD4 +
Linfociti T
Linfociti B
Macrofagi/monociti primari
Linee cellulari derivate da monociti
Cellule precursori dei midollo osseo
Cellule dendritiche
Cellule di Langerhans
Microglia cerebrale
Cellule del carcinoma del colon
CD4-
Linee cellulari derivate dal glioma
Linee cellulari derivate dal neuroblastoma Linea cellulare derivata dal rabdomiosarcoma
Astrociti fetali
Cellule fibroblastich.e cutanee
Cellule surrenali fetali
Cellule epiteliali dell'intestino
Cellule trofoblastiche trasformate
TABLE 2-2. HIV-1 accessory genesGene Size Contained
in VirionFunction
vif (viral infectivity factor) 23 kd No
Enhances efficiency of viral infection; enhances virai assembly through packaging of nucleoprotein core177
vpr (viral protein R) 14 kd Yes
Localizes to nucleus; modifies cell cycle; reactivates virus from latency29-162; Imparts rapid growth advantage
vpu (viral protein U) 16 kd No
Directs compartmental assembly; required for efficient maturation and release178; degrades CD4 in endoplasmic reticulum179; may have ion channel functionality180
nef (negative factor} 27 kd ?
Downregulates CD4 by endocytosis and lysosomal degradation181-182; shown to have kinase activity183; have cellular activating to induce viral replicatton from quiescent lymphocytes163164-184
«t
Nella figura, sono schematizzati il virus HIV e una sua proteina di membrana, la gp120, indispensabile all’ancoraggio di HIV sulla celluta bersaglio e al suo successivo ingresso nella cellula. Sulla gp120 di HIV ci sono due siti importanti per l'interazione con la cellula da infettare; l'uno, denominato C4 conosciuto da molto tempo, è una parte della gp120 conservala in tutti ceppi HIV isolati finora da molti pazienti diversie in diverso grado di progressione della malattia (da sieropositivi senza sintomi sino a soggetti con AIDS conclamato). È il sito C4 che determina il legame con il ricettore di HIV, la molecola CD4; l'altro sito della gp120 rilevante per il legame alla cellula
molto variabile da ceppo virale a ceppo virale (la cosiddetta V3-loop) e si lega non a una singola molecola, ma a una famiglia di molecole, che fungono da corecettori. Queste molecole fisiologicamente sono recettori di sostanze ad azione pre-infiammatoria, le chemochine. Legandosi ai loro recettori naturali. Le chemochine impediscono loro di funzionare come corecettori per HIV e ostacolano l’infezione. Il legame all’uno o all'altro membro della famiglia dei corecettori dipende dal tipo di regione variabile utilizzato da un dato ceppo virale. I ceppi virali jsolati da pazienti nelle fasi iniziali dell‘infezione (macrofagotropi)_sono molto diversi da quelli delle fasi tardive (linfocitotropi) proprio a livello del sito V'3 di gp120.
*
AIDSALTERAZIONI IMMUNOLOGICHE
Deficit quantitativi dei T-linfociti< CD4< CD4/CD8Deficit funzionale dei T-linfociti< risposta al test di ipersensibilità ritardata< produzione di linfochine< funzione T-helper Deficit funzionale NKDeficit funzionale dei B-linfociti Attivazione policlonale> livelli sierici di immunoglobuline> immunocomplessi circolanti< risposta anticorpaleDeficit funzionale dei macrofagi< chemiotassi< killing
Tabella 2. Sottopopolazioni dei linfociti CD4 +Sottopopolazione Citochine prodotte Funzione principale
TH1 IL-2Interferone γ Aumento dell'immunità cellulo-mediata
TH2IL-4
IL-10Aumento della produzione di anticorpi
Fig. 2. Diagram illustrating the interplay between protecttve and susceptible type 1 and type 2 cytokines, and the immune responses they elicit. The extreme cases illustrated by the Th1 and Th2 clones ai either ends of the diagram are unlikely to occur frequently in patient populations. The relative positions of human immunodeficiency virus (HlV)-infected term non-progressors and rapid progressors are shovn on the scale.
■.- ;■
INFEZIONE DA HIV
ALTERAZIONI DEI LINFONODI
a) Fase precoce- iperplasia follicolare- presenza di CD4 infettati e producenti virus- virioni liberi nei centri germinativi
(attorno alle cellule follicoli dendritiche)
b) Fase intermedia- notevoli quantità di virus libero (nei centri germinativi)
c) Fase tardiva- scomparsa dei centri germinativi- degenerazione e scomparsa cellule follicolari
dendritiche
- notevole aumento di cellule producenti virus