Upload
truongkhuong
View
213
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
INDICE
Introduzione 4
PARTE PRIMA: premesse
Relazioni tra macrocosmo e microcosmo nella MTC. 7
Qi Gong La preparazione dell’operatore di MTC 21
Sul concetto del Biao e del Li 25
PARTE SECONDA: corpo
Cielo Anteriore e Cielo Posteriore, Yuan Qi e meridiani straordinari 28
Energie Wei e Rong 33
Yang Ming 39
Meridiani tendino muscolari e luo 40
PARTE TERZA: conclusioni
Diagnosi 47
Trattamento 57
Per i termini in cinese si usa il sistema PINYIN con l’eccezione di titoli e
citazioni di testi che utilizzano un altro sistema di trascrizione. Le sigle dei
meridiani sono quelle dell’OMS tranne che per i meridiani straordinari Vaso
Concezione e Vaso Governatore per i quali si usano le sigle Ren e Du.
4
Perché la nostra tesi….
[…Esaminare ciò che è profondo e intimo significa (esaminare) il corpo ed il
respiro, ma il sangue e le essenze vitali non sono apparenti alla superficie del
corpo. Soltanto coloro che sono esperti nell’arte dell’esaminare posseggono
la conoscenza (del decadimento e della prosperità del corpo).] Huangdi
Neijing Su Wèn, capitolo 26. Nei Ching canone di medicina interna
dell’imperatore Giallo. Edizioni Mediterranee Roma 1976. Ristampa 1995.
[L’essenziale per lo Yin Yang si riassume in questo: la solidità dipende dal
fatto che gli Yang siano ben stretti. Un’assenza di composizione armoniosa
tra i due sarebbe come una primavera senza autunno, un inverno senza
estate. Questa è la regola santa. Perciò, se uno Yang, troppo potente non può
mantenere stretto, i soffi Yin si interrompono. Quando lo Yin è in pieno
equilibrio e lo Yang ben stretto, essenze e spiriti governano come si deve;
mentre la dissociazione e la separazione tra Yin e Yang porta all’interruzione
delle essenze e dei soffi.] Huangdi Neijing Suwen capitolo terzo; a cura di E.
De La Vallée e C. Larre, Jaca Book Milano 1993
INTRODUZIONE
La pratica della MTC ci ha portati, nella nostra piccola e breve esperienza a
contatto con persone le cui problematiche, nel mantenimento dello stato di
salute, risultavano essere diverse e differenziate. Ci siamo resi conto però nel
corso di questi trattamenti, che esisteva un trades union che li accomunava : la
5
capacità dell’operatore di conoscere l’identità energetica di ogni paziente di
cui la disarmonia non può essere altro che un riflesso. Spesso infatti, se
l’operatore si limita alla sola conoscenza del riflesso, quello visibile in prima
istanza, l’atto curativo risulterà parziale e incompleto. Sappiamo infatti che la
MTC è una medicina olistica che ha la peculiarità di occuparsi dei tre tesori
dell’uomo Jing, Qi e Shen; così come è nella parabola dei tre talenti in cui
Cristo insegna che è compito di ogni uomo prendersi cura di essi.
Secondo ciò che più ci ha colpito, è indispensabile per noi che l’operatore di
MTC sia sempre consapevole del rapporto inscindibile tra BiaoLi e le molte
relazioni che essi hanno sia nel macrocosmo che nel microcosmo. In tal modo
infatti siamo in grado di prendere in considerazione l’individuo in maniera
globale per renderlo cosciente delle proprie potenzialità affinché abbia la
consapevolezza necessaria per compiere il suo mandato.
Concretamente, è nostro intento quello di dare le spiegazioni teoriche ed
energetiche necessarie alla diagnosi, così che l’uomo, letto come un libro di
carne, da insegnamenti orali del dott. Cracolici, possa ricevere il trattamento
adeguato nel tempo e nello spazio.
Abbiamo strutturato questa tesi in tre parti;
la prima è dedicata alle premesse teorichefilosofiche del rapporto tra
macrocosmo e microcosmo;
la seconda parte è dedicata ad uno spaccato specifico di fisiologia energetica
che evidenzia il rapporto BiaoLi tra diverse strutture dell’uomo;
la terza parte è dedicata alla diagnosi e quindi all’aspetto operativo delle
questioni presentate.
6
Alla Maestra…
… cogliamo qui l’occasione per esprimere, per quanto lo permettano le
parole, la nostra più profonda e sincera gratitudine alla Maestra Susanna
Taccola per averci trasmesso, nel Cielo Posteriore che ci è stato dato di
vivere, la passione profonda che condividiamo per questa medicina, così
come lei ci ha donato.
Ed è proprio per questo, che le nostre fatiche sono a lei dedicate, come
piccolo ringraziamento per i suoi insegnamenti impagabili…
7
Relazioni tra macrocosmo e microcosmo nella MTC
[(Di tutte le creature che) si muovono e respirano nessuna è maggiormente
onorata dell’uomo. Gli orifizi del corpo, le membra ed il tronco sono tutte
penetrate dal cielo. Il cielo ha nove strati e l’uomo ha nove orifizi; il cielo ha
quattro stagioni che regolano i dodici mesi; l’uomo ha quattro membra che
regolano le dodici articolazioni. Il cielo ha dodici mesi per regolare i
trecentosessanta giorni, l’uomo ha dodici giunture per regolare le
trecentosessanta ossa. Per questo occuparsi dei propri affari in maniera non
armonica rispetto al cielo significa ribellarsi alla propria natura.] da Giulia
Boschi la Medicina Cinese: la radice ed i fiori, edizioni C.E.A. Casa Editrice
Ambrosiana maggio 2003, Huainanzi capitolo 3.
Sempre nello stesso testo si legge:
[…Il modo in cui ogni diverso tipo di territorio dà nascita è in accordo con la
categoria cui appartiene; di conseguenza, presso le montagne nascono molti
maschi e presso i laghi molte femmine. Il Qi dell’acqua è la causa di molti
casi di mutismo, quello del vento di molti casi di sordità; il Qi delle foreste
induce molti casi di disuria e quello del legno molti casi di gobba. Il Qi che
scende dalle scogliere provoca rigonfiamenti degli arti inferiori mentre il Qi
della roccia dà robustezza. Il Qi dei passi impervi produce molti casi di
gotta, mentre il Qi Caldo molti casi di morte prematura. Il Qi freddo provoca
longevità il Qi delle valli molti reumatismi, il Qi delle colline molti casi di
rachitismo, il Qi delle pianure produce benevolenza e rettitudine, quello delle
colline molta povertà. Dove la terra è leggera è frequente la dissenteria, dove
8
la terra è pesante si tende alla lentezza; dove l’acqua è limpida si parla
piano, dove è fangosa ad alta voce; dove l’acqua scorre tumultuosa le
persone sono leggere, dove scorre lenta sono pesanti, la terra del centro
produce molti saggi. Ogni cosa è a immagine del proprio Qi, ognuna viene
influenzata da una determinata categoria. Per questo motivo, al sud ci sono
erbe che non muoiono mai e al nord c’è ghiaccio che non si scioglie mai; ad
oriente c’è uno stato governato da uomini civili, ad occidente si trovano
cadaveri decapitati e uomini che vivono in uno stato di semi incoscienza
come se stessero sognando. Queste persone quando muoiono diventano
spettri.] Huainanzi, capitolo 4.
Se ne deduce la fondamentale relazione inscindibile tra macrocosmo e
microcosmo per la tradizione filosofica cinese, e quindi per l’MTC.
Per rimanere in tema con l’oggetto di questa tesi è opportuno fare un cenno
alla cosmologia cinese, per il cui studio si rimanda a testi specifici.
Parlare di cosmologia cinese è complesso, poiché è necessario parlare di
filosofia, di numerologia, di medicina, di astrologia e molte altre discipline
ancora, e percorrere un cammino che si perde nella notte dei tempi.
Inoltre, vale la pena ricordare che tutte queste teorie che si sono evolute nel
tempo, sono state scritte con gli ideogrammi, quindi con una scrittura antica e
simbolica di difficile interpretazione.
Facendo una sorta di sintesi enorme di queste teorie, si può parlare di
cosmologia cinese così:
[…l Tao che può essere detto non è l'eterno Tao,…] Lao Tze Dao de Jing,
capitolo1(http://www.liberliber.it/biblioteca/l/lao_tzu/tao_te_ching/html/01.ht
m) al giorno 22/2/08
9
L’universo intero non è altro che la manifestazione materiale ed energetica di
un’unica “corrente”, di una legge, di un idea, che i cinesi chiamarono Dao o
Tao. Tantissimi i testi ed i classici che ne parlano, sebbene esso sia
indefinibile, lo possiamo definire ricorrendo all’ausilio della numerologia.
[Trenta raggi si uniscono in un solo mozzo e nel suo nonessere si ha l'utilità
del carro, s'impasta l'argilla per fare un vaso e nel suo nonessere si ha
l'utilità del vaso, s'aprono porte e finestre per fare una casa e nel suo non
essere si ha l'utilità della casa. Perciò l'essere costituisce l'oggetto e il non
essere costituisce l'utilità.] Versione internet libera da diritti d’autore del Dao
de Jing, capitolo11(http://www.liberliber.it/biblioteca/l/lao_tzu/tao_te_ching/
html/11.htm) al giorno 22/2/08.
Con Wu, si intende il vuoto, ovvero il principio dell’esistenza poiché esso è
necessario, come spiega padre Larre nei commenti al Tao te King [ovunque in
Cielo, in Terra, nell’Uomo, il pieno costituisce il visibile della struttura, ma il
vuoto permette l’uso.]
Il Dao quindi necessita della disponibilità offerta da Wu alla sua
manifestazione.
Questo concetto viene ben spiegato dalla dottoressa Giulia Boschi nell’opera
Medicina cinese: la radice ed i fiori a pagina 114 (Casa Editrice Ambrosiana),
che parla del Tao così:
[…il manifesto o “essere”, che per comodità definiamo Dao natura naturans
e il “non manifesto” o “non essere” che convenzionalmente chiamiamo Dao
matrix…]
Sempre nello stesso passo si legge una citazione di Lao Tze:
[… le diecimila cose sono nate dall’essere, l’essere deriva dal non essere. ].
Quindi da questo potenziale non essere si è generato il tutto e continua a
generarsi costantemente. Questo non essere quindi si perpetua e coesiste, se
1
così si può dire, all’essere e in esso risiedono le energie in perfetto equilibrio
del Cielo Anteriore, argomento che successivamente tratteremo.
[l’universo è un grande uno.] Houi Che, da Insegnamenti del Dr. Nguyen van
Nghi, dispensa rossa della scuola d’agopuntura tradizionale della città di
Firenze, pg 24.
Anche l’1 esprime secondo la dott.ssa Boschi il Tao. Si tratta di un Tao
latente e manifesto che esprime in sè tutte le potenzialità dell’essere possibile.
Da questa espressione del Tao nasceranno le regole del cielo e della terra,
mediante la polarizzazione in due sistemi (Yin e Yang), di cui il Qi esprime il
flusso perpetuo di trasformazioni continue e contrapposte che sebbene ancora
inespresse costituiranno le leggi del Cielo Posteriore.
Dicevamo appunto che si tratta di concetti astratti e complicati.
Siamo al 2. Esso esprime un concetto di dualità, che si riscontra
concretamente molte volte nella realtà che ci circonda. Si assimila al due, il
due volte uno, per dirla alla cinese. Un aspetto è quello del cielo, cioè dello
Yang, l’altro è legato alla terra, cioè allo Yin, quindi il luminoso e il torbido,
il duro e il molle ecc.
[Tre e si completa il cielo, tre e si completa la terra, tre e si completa
l’uomo…] Huang ti nei ching su wèn, capitolo 9.
Il 3 esprime concettualmente l’avvento della vita. I due Jing, le due polarità si
uniscono e generano un nuovo essere, che tradizionalmente si identifica
nell’uomo, compimento del cielo e della terra.
[Il Tao generò l’uno, l’uno generò il due, il due generò il tre, il tre generò le
diecimila creature.] Versione internet libera da diritti d’autore del Dao de
Jing,
capitolo42(http://www.liberliber.it/biblioteca/l/lao_tzu/tao_te_ching/html/42.
htm) al giorno 22/2/08.
1
La numerologia ha specifici significati sia nei numeri primi fino al dieci, sia
nella distinzione tra pari e dispari ecc, e rimandiamo a testi specifici per
trattare l’argomento. A noi interessa qui, capire come si sia giunti alla
generazione dell’uomo e al suo rapporto col macrocosmo.
In altre parole l’uomo in MTC è quello che, poiché eretto, collega il cielo e la
terra. Egli li deve integrare ed assimilare; l’uomo è colui che porta a
compimento. Come il dott. Kespi e il dott. Rempp hanno esposto in un
seminario presso la scuola di agopuntura della città di Firenze, dobbiamo
innanzi tutto capire che la MTC si esprime mediante i simboli, cioè, in base
alle teorie fin qui esposte, i medici antichi, ritenendo che l’uomo funzionasse
a immagine e somiglianza del creato, si sono impegnati nel trovare
espressione simbolica di tutto ciò nel corpo. E questi simbolismi,
anatomofunzionali sono ancora oggi il mezzo che ci permette di capire la
persona che abbiamo di fronte e di interpretarne le necessità terapeutiche.
I dottori durante l’esposizione affermano, riguardo l’importanza dei simboli,
che essi sono l’incarnazione di un archetipo cioè di una legge che media il
visibile e l’invisibile e pertanto nel corpo umano troviamo di sovente
espressione concreta di ciò. Addirittura si può sostenere che l’essere umano in
quanto tale è l’incarnazione di questi archetipi, della relazione tra cielo e
terra.
Un operatore di MTC deve imparare per cui a ricercare i simboli di ciò che
appartiene al sistema di Tian o cielo, a quello Ren o uomo e a quello Di o
terra.
Nella relatività su cui si fondano le leggi di Osaka dello Yin e dello Yang, si
indicano come appartenenti a Tian, tutti quei meccanismi che diversificano
differenziano, distinguono; la regola, la legge.
Come appartenenti a Ren tutti quei meccanismi che portano a compimento il
cielo e la terra, collegandoli e incarnandoli; relazione.
1
come appartenente a Di tutti quei meccanismi che producono, sostengono e
riuniscono le molteplicità; nutrimento.
In ogni funzione o segmento corporeo ad esempio esiste sempre la relazione
cielo, terra e uomo: [C’è una regione inferiore, una regione intermedia, ed
una regione superiore. Ciascuna di queste regioni ha tre suddivisioni; ed in
ciascuna di queste suddivisioni sono contenuti alcuni elementi del cielo,
alcuni elementi della terra, ed alcuni elementi dell’uomo. È quanto va messo
in evidenza ed insegnato per poter giungere alla verità.] Huang ti nei ching
su wèn, libro sesto, capitolo 20 Edizioni Mediterranee, Roma 1976. Ristampa
1995.
I dottori Kespi e Rempp inoltre precisano che nei rapporti tra due elementi
quindi tra lo Yin e lo Yang, non sono importanti i due termini del rapporto,
ma la natura della loro relazione. Quindi anche a livello del corpo è
fondamentale la relazione tra fuoco ed acqua più che la loro singolare
funzionalità.
Questo concetto, molto bello per altro, ci introduce alla teoria della relatività
che domina lo scenario della MTC.
Tutto è definito solamente in base ad un termine di paragone, ed ogni cosa,
sia essa uno stato funzionale che uno patologico, è espressione momentanea
di una relazione complessa, ma riducibile all’acqua ed al fuoco sulla terra,
allo Yin e Yang nel cielo.
Per leggere correttamente i simboli, cioè segni e sintomi, in termini di
relatività l’operatore deve conoscere bene le regole che governano tanto il
macrocosmo quanto il microcosmo nel divenire energetico del Cielo
Posteriore.
Le quattro stagioni.
1
Esse sono espressioni cicliche annuali del perpetuo divenire dell’energia.
Questo movimento è facilmente riconoscibile poiché esso si ripete con
costanza nel tempo.
[Il Cielo ha Quattro stagioni … per generare, far crescere, raccogliere e
seppellire, per produrre il freddo (…inverno), il calore (…estate), il secco (…
autunno), l’umidità (…quinta stagione) ed il vento (primavera)…] Huangdi
Neijing Suwen, capitolo 5, a cura di E. Rochat de la Vallé e C. Larre.
[ I tre mesi della primavera sono detti periodo dell’inizio e dello sviluppo
della vita. Il Qi del Cielo e della Terra sono pronti a generare; quindi tutto si
sviluppa ed è fiorente.] Huang ti nei ching su wèn, capitolo 2 Edizioni
Mediterranee Roma 1976. Ristampa 1995
Nel macrocosmo il vento si associa all’est, al sorgere del sole quindi
alla nascita dello Yang, il suo sapore è l’acido. Ciò determina la natura
primaverile, come una natura dalla grande potenzialità espressiva, di
movimento, di spinta verso la rinascita della vita vegetale. Nel microcosmo il
vento e l’elemento ad esso associato cioè il legno, prendono forma nel fegato.
L’energia di questo organo pertanto ha le stesse caratteristiche della
primavera, così come tutte le strutture anatomiche ad esso connesse. Il fegato
viene perciò detto l’organo imperatore della primavera, quello cioè che deve
sostenere lo sforzo energetico del movimento, della rinascita e di tutto ciò che
la primavera simboleggia.
[I tre mesi dell’Estate sono detti periodo della crescita lussureggiante. I soffi
del Cielo e della Terra si mescolano e sono benefici. Tutto è fiorente ed inizia
a produrre il frutto.] Huang ti nei ching su wèn, capitolo 2 Edizioni
Mediterranee Roma 1976. Ristampa 1995.
Nel macrocosmo il caldo si associa all’estate, al sud, al mezzogiorno,
quindi alla massima espressione dello Yang; il suo sapore è l’amaro. Ciò
determina la natura estiva, come natura di massima esteriorizzazione delle
1
potenzialità. Nel microcosmo, l’estate e l’elemento ad esso associato cioè il
fuoco, prendono forma nel cuore, che per i cinesi rappresenta l’imperatore tra
gli organi. La sua energia pertanto, in quanto manifestazione estrema delle
potenzialità è legata allo Yang del cielo. Ciò si concretizza nell’uomo
nell’energia Shen, detta del mentale, quindi delle facoltà intellettive ed
emotive, che risiede nel cuore.
[I tre mesi dell’Autunno sono detti il periodo della tranquillità del
comportamento. L’atmosfera del Cielo è rapida e l’atmosfera della Terra è
limpida.] Huang ti nei ching su wèn, capitolo 2 Edizioni Mediterranee Roma
1976. Ristampa 1995.
Nel macrocosmo la secchezza si associa all’autunno, all’ovest, al
tramonto, quindi al passaggio dallo Yang allo Yin; il suo sapore è il piccante.
Ciò determina la natura autunnale, come natura di raccoglimento, di
preparazione ad uno stato profondo, quindi al portare a termine le attività. Nel
microcosmo l’autunno e l’elemento ad esso associato, cioè il metallo,
prendono forma nell’organo polmone. La sua energia pertanto presiederà alla
raccolta, alla preparazione, cioè esso raccoglie i grandi movimenti energetici
dell’organismo dando ad essi un compimento automatico e non cosciente.
[I tre mesi dell’Inverno sono detti periodo del chiudere e conservare. L’acqua
gela ed i crepacci della Terra si aprono. Non si dovrebbe disturbare il
proprio Yang.] Huang ti nei ching su wèn, capitolo 2 Edizioni Mediterranee
Roma 1976. Ristampa 1995
Nel macrocosmo il freddo si associa all’inverno, al nord, alla
mezzanotte, quindi alla massima espressione dello Yin; il suo sapore è il
salato. Ciò determina la natura invernale, come natura di profonda
interiorizzazione, di un’apparente morte fredda. Nel microcosmo l’inverno e
l’elemento ad esso associato cioè l’acqua, prendono forma nei reni. La loro
energia pertanto è deputata a tesaurizzare nel profondo quell’energia che sarà
necessaria alla vita.
1
Ma poiché l’impianto della filosofia e della MTC prevedeva l’inserimento in
questo modello descrittivo del cosmo di un ulteriore punto di riferimento
associato al centro, cioè all’espressione della terra su cui l’individuo si radica,
ecco che fece la sua comparsa la quinta stagione che alternativamente, in base
ai presupposti teorici, venne posta o dopo l’estate, tarda estate, o ripartita fra
le altre quattro stagioni, interstagione. Le cinque stagioni, avevano quindi una
durata di 72 gg l’una, per un totale di 360 gg (l’anno rituale di cui parla la
Dott.ssa Boschi) e l’interstagione era costituita dal periodo di 18 giorni
interconnesso tra la fine della vecchia e l’inizio della nuova stagione.
[La terra è al centro e perciò viene detta “ricchezza celeste”. Il suo potere è
buono e abbondante e non può essere assegnato alle questioni di una sola
stagione, quindi riguardo ai cinque Xing e le quattro stagioni, la terra tutti li
comprende…] Chunqiu Fanlu, capitolo 42, da Giulia Boschi la Medicina
Cinese: la radice ed i fiori, edizioni C.E.A. Casa Editrice Ambrosiana maggio
2003.
Nel macrocosmo l’umidità si associa alla quinta stagione, al centro, al
passaggio tra una stagione e l’altra, tra una direzione e l’altra. Non è quindi
definita come Yang né Yin, ma include entrambe le polarità. La sua energia
pertanto nutre, sostiene, trasforma, porta, collega; il suo sapore è il dolce. Nel
microcosmo la quinta stagione e l’elemento ad essa associato, cioè la terra,
prendono forma nel sistema milzapancreas. La sua energia pertanto nutre e
trasforma, e si dice che sostiene il Cielo Posteriore.
Il computo del tempo
Anche riguardo al computo del tempo la tradizione cinese ha generato una
teoria articolata come di seguito:
Essi basavano il computo del tempo su calendari di tipo diverso, uno solare,
l’altro lunare. L’anno solare (che avevano stabilito della durata di 366 gg
1
circa) veniva calcolato in base all’alternanza di solstizi (o equinozi), per cui
l’anno risultava quadripartito in stagioni fisse della durata di 90 giorni l’una
circa. Perciò, ad esempio, la primavera aveva inizio invariabilmente il 4 di
febbraio. L’anno lunare invece, di certa tradizione agricola, era costituito di
dodici mesi (ai quali corrispondono i 12 rami terrestri), di 29 giorni l’uno. Per
la tradizione cinese, ancora oggi, l’anno nuovo comincia invariabilmente con
la luna nuova del primo mese, cioè tra il 21 gennaio e il 20 febbraio.
Ma i 12 mesi lunari generano un anno “solare” di 348 giorni. Per cui, per far
tornare i conti (come ad esempio facciamo col Calendario Gregoriano con
l’anno bisestile) decisero quindi di considerare sei mesi lunari di 29 gg e sei
mesi lunari di 30 gg, per un totale di 354 gg. Si trattava di una modificazione
ancora insufficiente per consentire la congruenza tra i due tipi di calendari. I
cinesi realizzarono quindi un sistema quinquennale che facesse tornare i conti.
Il terzo ed il quinto anno avevano infatti entrambi tredici mensilità lunari
anziché dodici, e questo mese in più era di 30 gg. Il risultato totale così
ottenuto:
[(29.6)+(30.6)].5+(30.2)=x
dà
x= 366
L’insieme di queste teorie non esaurisce però l’argomento del computo del
tempo. Oltre al calcolo del calendario lunare, su base dodici, aveva un ruolo
anche simbolico il calcolo del computo su base decimale. Dieci sono infatti i
tronchi celesti, relativi all’influsso dei dieci pianeti, per cui fu costituito un
sistema basato sulla diecimana, cioè un periodo di dieci gg a ciascuno dei
quali corrispondeva uno dei tronchi celesti. Per cui l’anno sarebbe stato
ripartito in 36 diecimane di cui 9 per stagione e ogni stagione sarebbe stata
della durata di 90 gg.
1
I tronchi celesti ed i rami terrestri furono associati non solo a giorni e mesi,
ma anche agli anni. Il dott. De Bernardinis dice che i tronchi simboleggiano
l’influsso sul microcosmo dei dieci pianeti mentre i rami simboleggiano
l’influsso delle dodici costellazioni dello zodiaco cinese. Queste influenze
sono chiaramente simultanee. Poiché una è a base 10, l’altra a base 12, si
genera una discrepanza che spiega la mancata ciclicità annuale di questa
influenza, che fuoriesce per tanto delle disquisizioni tipiche dei testi antichi
riguardo l’influenza delle stagioni sull’uomo. Ma genera bensì un ciclo dal
computo sessagimale, per cui ogni sessant’anni avremo la ricomparsa
dell’accoppiamento troncoramo che abbiamo in un determinato momento.
[…Qualsiasi metodo si segua per l’applicazione degli aghi bisogna prima
considerare la posizione di sole e luna rispetto alle costellazioni, la stagione
ed il Qi relativo alle otto direzioni. Una volta stabilito il Qi si procede con la
terapia…] Huang ti nei ching su wèn, capitolo 26, Edizioni Mediterranee
Roma 1976. Ristampa 1995.
Tutto ciò interessa l’operatore di MTC poiché ha effetti sul corpo dell’uomo.
Ogni tronco trova corrispondenza ad un movimento energetico ogni ramo in
un livello energetico, ecc (per più specifiche indicazioni si rimanda ad altri
testi).
Esistono pertanto una lunga serie di citazioni e teorie riguardanti i punti da
pungere e la modalità, in base all’ora, al giorno, al mese, all’anno, il tutto in
relazione alle considerazioni fin’ora enumerate. A noi preme considerare
soprattutto ciò che ha insegnato il prof. dott. Maestro Jeffrey Yuen nel
seminario “le porte della Terra”, Roma, giugno 2002 (calcolate pure se vi va
di che tronco e ramo si trattava).
Il dott. Yuen insegna che i rami terrestri sono in relazione alla pelvi,
rappresentano lo spazio, quindi la terra. I dieci tronchi sono in relazione col
collo e rappresentano il tempo, quindi il cielo.
1
Parlando di collo si intende parlare dei punti finestra del cielo che il dott.
Yuen raggruppa in zone energetiche pertinenti ai tre livelli Yang (perché
chiaramente il cielo rappresenta il polo Yang nella dualità).
Tae Yang: 10BL per le gambe 16 SI braccia
Chao Yang: 17SI 16 TH
Yang Ming: 9 ST 18 LI
Abbiamo altre quattro finestre del cielo, che rispettivamente si legano:
Yang: 16DM
Yin: 22 RM
Qi: 3 LU
Xue: 1 PC
Questi punti si possono indicare come orifizi del cielo, poiché sono i punti in
cui il corpo trae energia celeste attraverso gli organi di senso.
Analogamente i punti della zona pelvica, che il dottor Yuen chiama punti
porte della terra, rispecchiano i dodici rami terrestri, pertinenti ai meridiani
distinti. Essendo veicoli dell’energia della terra, più Yin, necessitano
dell’accoppiamento tra punti a livello di uno stesso movimento energetico:
BL+KL 40 BL 11 KL
GB+LR 30 GB 12 LR
ST+MP 30 ST 12 MP
Inoltre esistono altri sei punti nella zona pelvica:
1 RM il punto più Yin
35BL Il punto più Yang
4DM porta lo Yang dei reni
4RM porta lo Yin dei reni
1
1DM punto inferiore della colonna
6RM mare del Qi.
Sia le energie celesti che quelle terrestri devono sempre e comunque
raggiungere il centro, quindi la funzione dei punti finestra cielo e porta della
terra è quella di controllare la comunicazione tra l’alto ed il basso.
Le sei energie celesti
[L’esaurirsi dello Yin (Jue Yin) è governato dal vento; lo Yin minore (Shao
Yin)dal calore; l’estremo Yin (Tae Yin) dall’umido; Lo Yang minore (Shao
Yang) dal fuoco ministro; la luce dello Yang (Yang Ming) è governata dal
secco; l’estremo Yang (Tae Yang) dal freddo. Quando si parla di radice
(della malattia) s‘intende riferirsi a questi sei fattori primari. ] Huang ti nei
ching su wèn, capitolo 66, , Edizioni Mediterranee Roma 1976. Ristampa
1995.
La tradizione della MTC assegnò alle sei energie celesti, o climatiche, una
corrispondenza con i sei livelli energetici, basando la struttura eziologica della
malattia proprio su questa corrispondenza. Un’aggressione esterna di uno di
queste energie infatti andrà a colpire il livello energetico ad essa correlato
così come una disarmonia interna di un organo produrrà l’insorgere nel corpo
della corrispettiva energia celeste.
Le sei energie celesti sono:
[Quindi il vento è causa di cento malattie] Huang ti nei ching su wèn, capitolo
3 Edizioni Mediterranee Roma 1976. Ristampa 1995.
Vento. Considerato di natura Yang, un attacco di vento genera dolori
migranti che si concentrano alla parte alta del corpo ed è il vettore principe di
tutte le aggressioni esterne, veicolando cioè una delle altre cinque energie
celesti. Penetra nel corpo attraverso i punti vento ed i pori della pelle.
2
È associato al livello Jue Yin.
Freddo. Ha una natura Yin ed ha la virtù di rallentare tutti i movimenti e le
circolazioni pertanto provoca in genere stasi, contratture, costrizioni.
È associato al livello Tae Yang e penetra nel corpo lungo il percorso dei
relativi meridiani, bloccando la Wei Qi e quindi la sudorazione.
Calore. Di natura Yang, scalda e fa salire, fa diffondere con rapidità, tende ad
esaurire i liquidi fisiologici; spesso associato ad umidità colpisce in genere il
cuore quindi il mentale.
È associato al livello Shao Yin e determina un eccesso di sudorazione.
Fuoco. Di natura Yang, è assimilabile per natura alla descrizione del calore
ma specifica, per la Dott.ssa Boschi (Medicina cinese: la radice ei fiori), con
maggior forza l’origine interna della disarmonia. Per il prof. dott. Maestro
Yuen il fuoco è relativo al calore negli organi Yang, il calore negli organi Yin
(Conferenza AMSA, aprile 2003).
È associato al livello Shao Yang e spesso è concomitante a vento interno.
Umidità. Di natura Yin, attacca la Yang Qi di milza. Tende a scendere e a
stagnare in basso generando dolori fissi, gonfiori, pesantezza, escrementi
purulenti.
È associato al livello Tae Yin e penetra nel corpo in genere dai meridiani Yin
del basso.
Secchezza. Di natura Yin, penetra in genere attraverso gli orifizi superiori,
danneggiando i liquidi e quindi inficiando il trofismo soprattutto della loggia
del metallo.
È associata al livello Yang Ming.
2
Qi Gong
La preparazione dell’operatore MTC
[coloro che abitualmente sono privi di malattie aiutano ad educare e a
riequilibrare coloro che sono malati, poiché coloro che curano dovrebbero
essere liberi da ogni malattia. Quindi essi allenano il paziente a regolare la
propria respirazione, e per far questo danno l’esempio.] Huang ti nei ching
su wèn, capitolo 18, Edizioni Mediterranee Roma 1976. Ristampa 1995.
Il massaggio tradizionale cinese è una pratica medica energetica. Ciò significa
che l’indagine ed il trattamento riguardano l’assetto energetico del paziente e
le relative disarmonie. Il lavoro in MTC vede per tanto energeticamente
coinvolti sia operatore che paziente. C’è un passaggio di energia nei due
sensi, per cui sia di informazioni energetiche corrette dall’operatore al
paziente, ma anche e soprattutto di informazioni disarmoniche dal paziente
all’operatore. Risulta pertanto evidente, anche dalla lettura dei classici,
l’importanza di uno stato energetico sano e forte per l’operatore.
Nel Ling Shu, capitolo ottavo, questo stato energetico salutare, viene definito
come il radicamento agli spiriti ed indica la capacità dell’individuo di non
separarsi dagli influssi vitali del cielo indicati appunto come spiriti. In ambito
occidentale ciò si può indicare con l’importanza del radicamento, quindi della
capacità di mantenere la relazione tra cielo e terra dentro di noi.
2
I classici definiscono le virtù del radicamento con termini molto precisi.
L’operatore di MTC, volendo elencarne le qualità necessarie è:
a) Un uomo di Cuore.
b) Saggio, vale a dire, non dimentica mai che per rimanere
tale deve essere benefico.
c) Con o senza massaggi, con o senza aghi, con o senza
pozioni egli entra in voi, penetra il vostro sguardo dove
si legge tutto e conosce come si esprime il vostro corpo
in ogni espressione in movimento e a riposo e prendendo
la vostra mano vi porterà là dove regna l’Armonia e la
Pace.
“ gli Spiriti dimorano nella loro casa”.
(Tesi di Marco Forcellini, anno 2006/7, fondazione Ricci: Preservare la salute
Fisica e Mentale dell’Operatore di Massaggio Tradizionale Cinese
nell’esercizio della professione).
Se questo radicamento non viene realizzato o è inefficiente, innanzitutto il
nostro lavoro avrà effetti meno evidenti e efficaci, ma soprattutto ne va della
salute dell’operatore stesso. Per cui vogliamo in questo breve capitolo
affrontare alcuni metodi e alcune tecniche con cui l’operatore si può preparare
e preservare.
Per la nostra esperienza personale, grazie agli insegnamenti del nostro
Maestro, il simpatico e bello Antonio Peis, insegnante presso la Fondazione
Ricci, citiamo alcuni esercizi pratici e basilari del Qi Gong terapeutico, che
facciamo con costanza tutti i giorni che Dio manda in terra.
Esercizio del palo eretto.
2
Si tratta di una pratica estremamente semplice da un punto di vista di capacità
neuromotorie, ed anche logisticamente praticabile in un luogo dove potersi
raccogliere.
È l’esercizio principe del radicamento alla terra, per cui è sempre
somministrabile in soggetti in vuoto di Yin e in coloro che hanno delle turbe
dello Shen. Tutto ciò considerando che:
1) Il cuore per la sua funzione di imperatore, e quindi come sede del mentale,
è sottoposto continuamente ad un superlavoro sia energetico che emotivo. Ciò
determina stati di stress, di affaticamento e a lungo andare di vuoto. È quindi
necessario ricercare uno stato mentale armonioso e rilassato che prende il
nome di stato di quiete (Ru Jing)
2) Incrementa l’attività cardiaca e rende libera la circolazione del sangue e
dell’energia in tutto l’organismo.
3) Secondo gi insegnamenti orali della Maestra, che ci ha tramandato come si
debba praticare il movimento nella quiete e la quiete nel movimento nella
pratica della MTC, ricordiamo come questo esercizio, rispondendo al concetto
di BiaoLi, preveda una forma statica posturale “stato di quiete” ed un
movimento energetico degli organi che corrisponde allo stato di “movimento”
Proprio per tutte le ragioni fin qui esposte cogliamo nuovamente l’occasione
per ringraziare il Maestro Antonio Peis, per averci messo a conoscenza di
questa pratica “unica” nel preservare la salute dell’operatore di MTC. Il
Maestro inoltre ci ha consigliato, quando possibile, di praticarlo prima di ogni
trattamento al fine di rendere più potente la nostra azione terapeutica.
La pratica del palo eretto prevede chiaramente una preparazione iniziale di
rilassamento, e concentrazione, come ogni forma di Qi Gong, tipica della fase
del radicamento agli spiriti.
2
Si comincia quindi stando a piedi uniti una fase iniziale chiamata “assenza di
polarità”. In questa posizione si deve ricercare uno stato di quiete nella quale
il praticante pone attenzione a:
a) respirazione rilassata, addominale, lenta ma libera, che influenza la
quiete mentale.
b) il punto 1 Kl il punto 20 Du, come punti di unione dell’uomo al cielo
e alla terra.
c) le mani, nella fattispecie il dito medio, che sono abbandonate ai lati
del corpo con l’intenzione però di radicarsi, con la punta delle dita al
suolo.
Dopo aver mantenuto per un periodo di tempo la posizione dell’assenza di
polarità si passa alla fase successiva.
Si apre con la gamba sinistra e si posiziona il piede circa alla larghezza delle
spalle, parallelo all’altro, in una sorta di posizione del cavaliere, tipica delle
arti marziali orientali. Quindi inspirando si portano i polsi verso l’alto, con il
braccio però completamente rilassato, ed espirando ci si piega sulle ginocchia
abbassando il baricentro e le mani fino all’altezza del punto 17 Ren. Si
ruotano i palmi verso l’interno, ad una distanza di circa 20/30 centimetri dal
torace, immaginando di abbracciare qualcosa di sferico o almeno di rotondo.
Mantenendo questa posizione il praticante deve porre attenzione a liberare le
anche da tensioni che impedirebbero lo scorrere del Qi. Si continua quindi a
respirare rilassatamente mantenendo questa posizione. Non appena mente e
corpo sono calmi e rilassati, il sangue accelera il suo flusso.
Dopo un periodo di tempo ragionevole, ci alziamo, stendendo le ginocchia ed
abbassando le braccia, per tornare a piedi uniti.
L’esercizio del palo eretto in realtà prevede anche altri movimenti, ma la
pratica base ed iniziale può essere svolta come sopra descritto.
2
Tante altre sono le tecniche di Qi Gong terapeutico, e altri ancora gli stili
definiti interni; noi riteniamo estremamente efficaci, per la nostra esperienza,
l’esercizio dei sei suoni e quello degli otto pezzi di broccato, per la cui
spiegazione si rimanda ad altri contesti.
2
Sul concetto del Biao e del Li
[Osservando me stesso conosco gli altri e le loro malattie mi sono rivelate, ed
osservando i sintomi esterni si raccolgono informazioni sui disturbi interni.]
Huang ti nei ching su wèn, capitolo 5, Edizioni Mediterranee Roma 1976.
Ristampa 1995.
Ci siamo chiesti quale fosse l’atteggiamento corretto da avere nella pratica del
Tuina, e questo passo del Neijng ci è sembrato estremamente esaustivo.
[… La conoscenza usuale è un fiore superficiale della Via, e il principio vero
della stoltezza. Perciò l’uomo crescendo in saggezza si attiene al più
profondo e non al futile e apparente, bada al frutto e non si ferma al fiore,
rifiuta questo e prende quello.] Tao Te King il libro della via e della virtù
commentato da Claude Larre – di Lao Tseu, Jaca Book Milano 1993, capitolo
38.
Ci siamo chiesti ancora perché valutare il Li, perché nella pratica del Tui Na
non accontentarsi del Biao.
[… il saggio veste abiti modesti ma porta giada nel suo petto.] Tao Te King il
libro della via e della virtù commentato da Claude Larre – di Lao Tseu, Jaca
Book Milano 1993, capitolo 70.
Questa ci è sembrata essere la risposta adeguata.
[Il sovrano I (Ttang il completatore) diede in sposa sua figlia.
2
Le vesti ricamate della principessa non erano così sfarzose
come quelle dell’ancella.
La luna quasi piena reca salute.]
Esagramma 54 Kui Me la ragazza che va in sposa, commento alle singole
linee 6 al quinto posto, I King il libro dei mutamenti – a cura di R. Wilhelm,
edizioni Astrolabio, Roma 1955.
Se avevamo ancora dei dubbi, la consultazione dell’oracolo ce li ha chiariti.
Dallo studio pertanto è emersa la complessità del rapporto del BiaoLi che in
MTC prende forma in specifiche relazioni.
All’interno della diagnostica tradizionale, cioè in quell’ambito dell’MTC che
prende il nome di otto regole diagnostiche, si parla di BiaoLi, in relazione
alla localizzazione della malattia, come esterna o interna. Ciò è imputabile sia
alla sintomatologia che all’eziologia della patologia.
[Il colore della vita manifestato dal cuore è come il rosso cinabro della
fodera d’un vestito di seta bianca; il colore della vita mostrato dai polmoni è
come il rosso chiaro della fodera d’un vestito di seta bianca; il colore della
vita mostrato dal fegato è come il violetto della fodera d’un vestito di seta
bianca; il colore della vita mostrato dallo stomaco è come la fodera colorata
come la bacca di ginepro d’un vestito di seta bianca; il colore della vita
mostrato dai reni è come la fodera porpora d’un vestito di seta bianca. Tali
sono i segni esteriori, ricchi di colori e magnifici, della vita dei cinque
visceri.] Huang ti nei ching su wèn, capitolo 10. Edizioni Mediterranee Roma
1976. Ristampa 1995.
2
[…Esaminare ciò che è profondo e intimo significa (esaminare) il corpo ed il
respiro, ma il sangue e le essenze vitali non sono apparenti alla superficie del
corpo. Soltanto coloro che sono esperti nell’arte dell’esaminare posseggono
la conoscenza (del decadimento e della prosperità del corpo).]
Huang ti nei ching su wèn, capitolo 26. Edizioni Mediterranee Roma 1976.
Ristampa 1995.
Più in senso lato ci preme sottolineare un aspetto del BiaoLi, che anima il
lavoro di questa tesi. Il Biao infatti, che si può associare all’aspetto esteriore
di una persona, non è altro che uno specchio di ciò che accade ed anima il
profondo del suo essere. Per cui, sapendo leggere i simboli presenti sul Biao,
conosciamo lo stato del Li.
2
Cielo Anteriore e Cielo Posteriore
Yuan Qi
Meridiani straordinari
[… le diecimila cose sono nate dall’essere, l’essere deriva dal non essere. ]
da Medicina cinese: la radice ed i fiori, Giulia Boschi, a pagina 114.
In questa citazione di Lao Tze è espresso sinteticamente il corpo teorico della
tradizione taoista che prende il nome di Cielo Anteriore e Cielo Posteriore.
Con Cielo Anteriore si indica quel non essere che si trova prima della nascita
e dopo la morte di un individuo, con Cielo Posteriore tutto ciò che sta in
questo intervallo di tempo. Questi due aspetti esistono contemporaneamente
in un rapporto che esula dalle leggi del tempo e dello spazio; è una
convivenza tra atto e potenza. Le leggi del Cielo Posteriore sono quelle che
abbiamo esaminato nel primo capitolo, pertanto quelle che regolano la vita
manifesta così come noi la possiamo indagare. La norma sovrannaturale del
Cielo Anteriore,.che viene anche chiamato il cielo che non opera, poiché in
esso i soffi sono in perfetto equilibrio, ha comunque una profonda influenza
sul manifesto, così come si evince dalla suddetta citazione
3
Si indica col termine Yuan Qi, quell’energia definita ancestrale, legata per
tanto al Cielo Anteriore, che preesiste all’individuo e che si lega
all’ereditarietà [Alla sorgente che sottolinea la presenza di un’acqua
profonda non visibile] da la Maestra Susanna Taccola insegnamenti orali.
Al concepimento di ciascun individuo, si determina un quid energetico che lo
accompagnerà per tutta l’esistenza, senza la possibilità di essere ricostituito ed
il suo esaurirsi corrisponde alla morte.
Il dott Massimo Selmi nella sua lezione sui meridiani curiosi di prima
generazione presso la scuola di agopuntura tradizionale della città di Firenze
ci ha parlato in termini specifici proprio dell’Applicazione della visione
cosmologica dell’esistenza all’uomo. Il dott. Selmi ha inserito tutta la vicenda
umana nel rapporto tra Cielo Anteriore e Cielo Posteriore, indicando le varie
energie che di volta in volta sono coinvolte.
Egli ha individuato nel Cielo Anteriore un aspetto di vera e propria anteriorità
ed uno di posteriorità. Quello di anteriorità è costituito dalla presenza di Shen,
Yuan Qi e Yuanjing. Nella costituzione dell’uomo, queste tre energie
appartenenti quindi esclusivamente al Cielo Anteriore, per cui al Dao matrix,
si fondono con un aspetto più legato al Cielo Posteriore, in quanto, sebbene si
tratti di un’esperienza prenatale essa è costituita dalla vita vissuta dagli
antenati e costituisce quindi la linea di sangue nel tempo, cioè la Zong Qi,
definita appunto energia degli antenati. Questa pone in relazione l’energia
respiratoria e quella alimentare; come specificato in Giulia Boschi (op. cit.
nota 65 pagina 193) il carattere Zong significa ancestrale e per estensione
unire, mettere insieme.
Il dottor Selmi spiega che il Cielo Anteriore così composto si in vagina quindi
in quello Posteriore. Ciò avviene al momento del concepimento. Da questo
momento si parla di Cielo Posteriore, costituito a sua volta da un aspetto di
anteriorità e da uno di posteriorità. Il primo corrisponde alla gravidanza, cioè
a quel periodo in cui i vasi straordinari coordinati dall’attività del triplice
3
riscaldatore costituiscono e formano l’individuo. Quindi alla nascita, una sorta
di secondo invaginamento, l’individuo esce al Cielo Posteriore vero e proprio.
Il Maestro professor Yuen insegna che la Yuan Qi è costituita da due
componenti: il fato ed il destino.
Il fato, è definito come energia potenziale che non è soggetta a
trasformazioni, e quindi all’informazione genetica che plasma la nostra
costituzione; questa definizione si lega pertanto al concetto di funzione
straordinaria dell’energia Yuan.
Il destino, è invece definito come energia cinetica, in grado di trasformarsi e
che quindi determina la possibilità di modificare ciò che ci è stato donato alla
nascita. Si tratta di un processo del quale ogni uomo è responsabile, durante
tutta l’esperienza della vita; questo concetto si lega pertanto alla funzione di
rinascita quotidiana dell’individuo propria dell’energia Yuan.
Ciò si lega alla teoria del Dao natura naturans e del Dao matrix esposta dalla
dottoressa Boschi (vedi il capitolo micro e macrocosmo), e viene spiegato
anche dai Dottori Kespi e Rempp quando introducono il valore del libero
arbitrio come mezzo dell’uomo per poter modificare il proprio destino.
Secondo la MTC il funzionamento dei meridiani curiosi è responsabile
proprio di questa capacità di cambiare il destino in virtù della rinascita
quotidiana.
Come sopra indicato il momento del concepimento vede l’invaginazione del
Cielo Anteriore in quello Posteriore. A ciò si associa l’offerta all’individuo di
un patrimonio genetico che ha già di per sé un’impronta sovrannaturale e che
rappresenta le potenzialità che l’individuo può esprimere. Responsabili di
questa espressione, in particolar modo in fase uterina, sono i meridiani
straordinari, che infatti si realizzano immediatamente al momento del
concepimento. Essi organizzano a partire dai soffi presenti al momento, ciò
3
che La Maestra Susanna Taccola definisce struttura portante. Ciò significa
che su questi meridiani si sviluppa l’embriogenesi e l’organogenesi. I
meridiani straordinari, che il dottor Selmi paragona ad angeli Luciferi, cioè ai
portatori della luce della norma sovrannaturale, là fin dove è possibile…,
svolgono tre funzioni:
a) Straordinaria, cioè sono collegati alla nascita e rinascita dell’uomo, come
insegna la maestra Susanna Taccola;
b) Regolazione o funzione ordinaria, cioè fungono da mediatori fra i
meridiani per ristabilire un equilibrio sistemico.
c) Riserva; nella MTC essi sono paragonati a laghi mentre i meridiani
principali sono paragonati a fiumi che da questi laghi attingono, nei momenti
di bisogno.
La Yuan Qi ha sede nell’uomo nei reni e come spiega il dottor Tosini, essa
circola nell’organismo soprattutto nei meridiani straordinari. Il suo ciclo è
caratterizzato da due fasi, una di distribuzione ed una di recupero.
La prima fase vede protagonisti i meridiani straordinari di prima
generazione Ren, Du ed in particolar modo il Chong Mai. Questi meridiani
conducono la Yuan Qi dai reni verso l’alto e la portano al punto 1 BL, Jing
Ming. Da qui mediante i due meridiani straordinari Yang di seconda e
terza generazione raggiunge i punti 62 e 63 BL, Shen Mai e Shen Men.
Quindi l’energia passa al meridiano del rene che la riporta in alto ai punti 6
KL, Zhao Hae e 9 KL, Zu Bin, da dove la Yuan Qi risale attraverso i due
meridiani straordinari Yin di seconda e terza generazione, incrociando nel
tragitto il meridiano Ren Mai ai punti 22 e 23, per portarsi infine di nuovo
a 1 BL, punto di grande penetrazione energetica nel cervello.
La seconda fase invece si caratterizza per il recupero energetico della
Yuan Qi principalmente mediante le ramificazioni superficiali del
meridiano straordinario Chong Mai. Esse permettono alla Yuan di
3
percorrere lo strato superficiale di competenza Wei e da questa zona
superficiale di portarsi verso tutti i punti ting. Nei meridiani principali
quindi, assieme alla Rong, la Yuan Qi giunge fino al punto yuan e al punto
luo, attraverso i quali torna nei meridiani straordinari ricominciando il
ciclo.
.
So wen capitolo 5 [… coloro che sanno rimangono in piena forza, coloro che
ignorano invecchiano…l’età non intacca il vigore di chi sa amministrarsi. È
così che i saggi si astenevano da ciò che è nocivo o non vantaggioso,
soddisfatti nella loro serenità,guardandosi dalle passioni e dagli appetiti
delle vanità. Vivevano quanto l’universo…] da Le energie – dispense del Dott.
Sergio Tosini, Scuola di agopuntura tradizionale della città di Firenze.
3
Rong Qi
Wei Qi
Terra e nutrimento
Fuoco e rapidità
Si deve innanzi tutto tenere presente che, nonostante il Qi sia considerato
come unica manifestazione energetica universale, esso viene differenziato in
varie energie con diverse funzioni e specificità a seconda della propria natura
per una necessità didattica.
[L’uomo trae la sua energia dai grani… I grani penetrano nello stomaco per
essere trasmessi al polmone, ai cinque organi e ai sei visceri. Tutti ricevono
il Qi… Ciò che è puro è chiamato Ying… ciò che è impuro è chiamato
Wei… ] Ling Shu capitolo 18, da le Energie – Dott. Sergio Tosini, scuola di
agopuntura tradizionale della città di Firenze.
[Il Rong è l’energia degli alimenti…Lo Wei è l’ardore degli alimenti ] So
Wen, capitolo 43, da Dott. Sergio Tosini, le energie, scuola di agopuntura
tradizionale della città di Firenze.
Si parla di Rong Qi, come ben evidenziato nel So Wen, per indicare il
prodotto energetico ottenuto dalla digestione degli alimenti, la cui funzione è
quella di nutrire il corpo. Le informazioni esterne però influenzano
quest’energia mediante l’azione specifica dei meridiani luo, che hanno la
3
caratteristica di governare la coscienza, e per questo vengono definiti
esperienziali. Per tanto la Rong Qi viene considerata, come somma di
nutrimento ed esperienza, la più profonda delle energie acquisite nel Cielo
Posteriore.
[L’energia Rong è l’energia pura degli alimenti; preparata dai visceri è
distribuita dagli organi prima di essere introdotta nei vasi. Attraversa i
visceri ed interessa gli organi. ] So Wen capitolo 43, da Dott. Sergio Tosini,
le energie, scuola di agopuntura tradizionale della città di Firenze.
Si parla di Wei Qi per indicare l’energia più Yang dell’uomo, la più istintiva e
superficiale anch’essa prodotta dalla digestione alimentare, la cui funzione è
principalmente quella di difesa.
Queste energie, come sopra accennato, sono entrambe elaborate dalla
digestione degli alimenti. La loro produzione però, è stata descritta sin
dall’antichità secondo vie energetiche diverse.
[L’energia nutritiva esce dal riscaldatore medio, lo Wei difensivo nasce nel
riscaldatore inferiore. ] Ling Shu, capitolo 18, da Dott. Sergio Tosini, le
energie, scuola di agopuntura tradizionale della città di Firenze.
A livello fisiologico la digestione è sostenuta in primo luogo nel riscaldatore
medio e soprattutto dall’attività dello stomaco, che viene infatti classicamente
definito:
[… il mare delle acque e dei grani si trova nello stomaco. Il suo punto di
trasmissione è localizzato in alto al punto… Qi Chong … in baso raggiunge il
San Li… ] Ling Shu, capitolo 33, da Dott. Sergio Tosini, fisiologia dei cinque
organi e sei visceri, scuola di agopuntura tradizionale della città di Firenze.
Dopo l’attività metabolica dello stomaco sul cibo, si manifesta una prima
separazione tra ciò che viene definito puro ed impuro. Il puro ha
3
caratteristiche Yin e andrà a costituire l’energia nutritiva, mentre l’impuro che
ha caratteristiche Yang andrà a costituire quella difensiva.
Si osserva quindi a questo punto un duplice aspetto fondamentale, che
determinerà la natura diversa tra Rong e Wei.
Il primo aspetto riguarda la qualità energetica dei due prodotti, Yin o Yang;
Il secondo aspetto riguarda la via di produzione e distribuzione che qui
diverge.
Infatti, la via pura conduce l’energia più Yin al riscaldatore superiore, dove
combinandosi con i soffi celesti diventa energia Rong e viene esteriorizzata
dall’impulso polmonare che la fa circolare in tutto il corpo.
la via impura più Yang, invece conduce al riscaldatore inferiore. Qui sarà
ulteriormente purificata per ottenere un prodotto finale di scarto, che sarà
evacuato dal grosso intestino, ed un prodotto purificato che viene condotto nel
riscaldatore superiore, al polmone, per esplodere all’esterno, alla superficie
(territorio energeticamente sotto il dominio del polmone).
[… l’energia Wei riscalda le demarcazioni tra i muscoli, riempie
l’epidermide, lubrifica le giunzioni tra pelle e muscoli, controlla la chiusura
ed apertura dei pori. ] Ling Shu capitolo 47, da Dott. Sergio Tosini, le
energie, scuola di agopuntura tradizionale della città di Firenze.
Questi due diversi percorsi formativi dell’energia Rong e Wei, ci parlano
della loro natura.
La produzione dell’energia nutritiva è fondamentalmente a carico dello
stomaco, ma la sua raccolta e la sua distribuzione agli organi, è legata
all’attività della milza e si evidenzia in tal modo la fondamentale importanza
del centro, quindi della terra, nei meccanismi di nutrimento.
La produzione dell’energia difensiva invece deve passare dal riscaldatore
inferiore e nella fattispecie dal rene Yang che le dà la natura del fuoco e dalla
3
vescica biliare, espressione suprema del movimento della massima rapidità e,
come asserisce il pensiero cinese, il motore inesauribile che perpetua
all’infinito il ciclo dei cinque movimenti (da Dott. Sergio Tosini, le energie,
scuola di agopuntura tradizionale della città di Firenze). Come Chao Yang,
assommando le caratteristiche qualitative dei tre Yang, non può non
partecipare alla costituzione dell’energia più Yang dell’organismo.
Una volta ricevuta la propulsione dall’organo polmone, la Rong circola
prevalentemente nei meridiani principali, di cui il più esterno è il Tae Yang,
l’acqua, che per natura è offesa dal freddo, per cui l’energia Rong subisce
l’attacco delle patologie da freddo.
L’energia Wei invece circola prevalentemente nei meridiani superficiali
(tendino muscolari) e nei 4 strati energetici. Come insegna il dott. N. van
Nghi
Il primo è costituito dal livello dell’energia Wei;
Il secondo è costituito dal livello misto di energie Wei e Rong;
Il terzo è costituito dal livello dell’energia Rong;
il Quarto, il più profondo è costituito dal livello del sangue.
La Wei Qi quindi; data la sua natura Yang, di calore, subisce l’attacco delle
patologie da calore.
Dopo lo start polmonare circolatorio, le due energie compiono ciascuna
cinquanta volte il giro del corpo al giorno, ognuna secondo vie e modalità
diverse.
L’energia Rong segue la via dei dodici meridiani principali in quella che noi
chiamiamo circolazione nictoemeriale. Percorre pertanto 25 volte i dodici
meridiani in sequenza fissa di giorno e altre 25 di notte, determinando così
l’orario di magnitudo energetica che è legato al periodico prevalere di ogni
3
entità viscerale secondo un ritmo che richiama le dominanze stagionali,
annuali dei sei Qi, (da Dott. Sergio Tosini, le energie, scuola di agopuntura
tradizionale della città di Firenze) con una velocità di circolazione calcolata in
6 cun ad ogni atto respiratorio.
La Wei Qi compie un movimento circolatorio ciclico, che si regola con
l’apparente movimento rotatorio del sole (da Dott. Sergio Tosini, le energie,
scuola di agopuntura tradizionale della città di Firenze).
È chiaro che l’apparente movimento del sole varia durante il corso dell’anno,
per cui l’energia Wei si troverà a variare la velocità con cui compie i 25 giri
diurni ed i 25 giri notturni, su due circuiti distinti.
Durante il giorno lo Wei Qi affiora al risveglio all’occhio e partendo
alternativamente dal punto 1 BL ed 1 GB, segue grossomodo il percorso dei
tre Yang: Tae Yang dell’alto e del basso, Chao Yang dell’alto e del basso,
Yang Ming dell’alto e del basso. Penetra poi nello Yin, nel livello Chao Yin,
e poi attraverso il meridiano straordinario Yin Quiao, torna al punto 1 BL.
Il circuito notturno invece penetra nel livello Chao Yin, quindi raggiunge il
rene e segue per venticinque volte il ciclo inibitorio dei cinque organi.
Secondo Ngujeun Van nghi invece alla sera lo Wei raggiunge gli Yin del
basso e risale verso il punto 6 Sp. Da qui penetra all’interno e raggiunge il
fegato, da cui partono i 25 giri notturni, secondo la legge di generazione in
assenza di malattie, e secondo il ciclo inibitorio in presenza di patologie.
La Rong Qi che come insegna il Maestro Jeffrey Yuen è energia di tipo
esperienziale poiché coinvolge la coscienza dell’individuo, è tesaurizzata
dagli organi ma nutre tutto il corpo; la Wei Qi, che invece è definita come
energia istintuale legata agli automatismi cioè inconscia, è aggressiva e
potente sia nei confronti degli xie esterni, sia nei confronti delle aggressioni
3
interne, quindi di organoviscere o psichiche. Circola assieme all’acqua
rispettando la relazione inscindibile Yin Yang e la potenza e la sua rapidità le
impediscono di essere costretta nei meridiani, pertanto come un fiume in
piena travasa.
[…Lo Wei è di natura troppo fluida per essere contenuto nei vasi, così circola
nella pelle e tra le fibre della carne, si sublima nella membrana del
diaframma per espandersi nelle cavità toraciche ed addominali…] Nei King
so Wen, capitolo 43, da Dott. Sergio Tosini, le energie, scuola di agopuntura
tradizionale della città di Firenze.
Per finire ci preme sottolineare due aspetti importanti legati a queste due
energie.
Riguardo alla Wei il Maestro Jeffrey Yuen dice che essendo essa l’energia più
Yang dell’individuo, è inevitabilmente legata al meridiano curioso Du Mai,
cioè il mare degli Yang, e quindi strutturalmente alla colonna vertebrale e alla
muscolatura paravertebrale, cosa questa estremamente utile in fase
diagnostica, soprattutto per i massaggiatori.
4
Yang Ming
La radice del Cielo Posteriore
[Una sottoveste gialla reca suprema salute.]
Esagramma numero 2 Kunn il ricettivo, commento alle singole linee 6 al
quinto posto. I King il libro dei mutamenti – a cura di R. Wilhelm, edizioni
Astrolabio, Roma 1955.
Giallo è il colore della terra, colei che rappresenta il centro. Yang Ming è il
livello energetico che rappresenta il centro e quindi la suprema salute. Ciò lo
si evince anche analizzando il suo ideogramma. Come ha spiegato la
dottoressa Giulia Boschi nel seminario sullo Yang Ming del 30/09/2000, in
esso sono presenti i due luminari, il sole e la luna, che simboleggiano la
contemporanea presenza di Yin e Yang. In esso infatti si compie la relazione
tra sangue ed energia poiché è l’unico tra i livelli energetici ricco di entrambe.
Proprio per questa sua caratteristica di centro, lo Yang Ming si pone come
cerniera tra lo Yin e lo Yang, portando nello specifico la luce dello Yang in
basso e all’interno, e disponendosi a protezione dello Yin, in un rapporto di
BiaoLi, in caso di aggressioni esterne. È la sede delle trasformazioni che
reggono il Cielo Posteriore, poiché esso accoglie e distilla, sia il materiale che
l’immateriale, discriminando il puro dall’impuro ed effettuando le
trasformazioni incarna la funzione alchemica della vita; è la radice delle
energie acquisite del sangue e dei liquidi. Yang Ming è pertanto livello
cerniera anche tra il Cielo Posteriore e quello Anteriore. poichè il Jing
4
acquisito e il sangue, come insegna il Maestro professor Yuen (seminario
tenuto a Roma, Aprile 2000), sostengono il Jing innato.
4
Meridiani tendino muscolari
[…Lo Wei è di natura troppo fluida per essere contenuto nei vasi …] Nei
King so Wen, capitolo 43, da Dott. Sergio Tosini, le energie, scuola di
agopuntura tradizionale della città di Firenze.
Da questa citazione si capisce come la parola meridiano tendino muscolare in
realtà non sia letteralmente espressione dei Jing Jin. Si indica infatti con il
termine Jing Jin una fascia superficiale che nasce dai meridiani principali, al
loro punto shu antico jing distale e seguendo grossomodo il decorso dei
meridiani principali coinvolti si dirige verso il centro. Essi convergono al
diaframma e per questo si dice che 17 Ren è la dimora della Wei Qi.
[Il fegato ha l’incarico di comandante dell’esercito, emana l’analisi della
situazione e la progettazione dei piani.]Huangdi Neijing Suwen, capitolo 8,
da Elisabeth Rochat de la Vallée e Claude Larre.
I testi classici indicano chiaramente l’intenso rapporto che sussiste tra
l’energia Wei ed il fegato. Sappiamo bene che quest’organo svolge un
fondamentale ruolo anche nella conservazione, ripartizione e produzione del
sangue, per cui ha una importanza centrale in tutti i casi di perturbazioni dello
Shen. Proprio per questa natura del fegato, organo che per altro prende parte
alla costituzione del riscaldatore inferiore, fucina della Wei Qi, si comprende
4
il ruolo attivo dei meridiani tendino muscolari nel trattamento delle turbe
emotive.
Ritornando ai tendino muscolari, si individuano quattro zone, nelle quali
scorre la Wei Qi, distinte in Yin e Yang, relativamente dell’arto inferiore e
dell’arto superiore.
La Wei Qi circola in questi meridiani seguendo un ordine preciso: essa parte
dallo Yang del basso, come indica il Maestro Jeffrey Yuen i fenomeni Yang
iniziano sempre dallo Yin, giunge allo Yang dell’alto, dallo Yin del basso allo
Yin dell’alto.
Per cui la circolazione fisiologica della Wei Qi nei tendino muscolari segue la
seguente progressione, sempre tenendo in considerazione le lezioni di Jeffrey
Yuen:
Shao Yang, Tae Yang, Yang Ming. Quindi la Wei Qi passa nei meridiani
tendino muscolari Yin con la progressione Shao, Tae, Jue.
I meridiani tendino muscolari si distinguono per non seguire l’alternanza Yin
e Yang e durante il loro percorso non raggiungono mai la profondità (zang
fu). La loro funzione principale infatti è quella di costituire la difesa esterna
dell’organismo a protezione degli attacchi di energie perverse esterne e
vengono per questo paragonati alla corazza. Nel loro decorso i tendino
muscolari si dirigono in zone dette di riunione. Si distinguono quattro diverse
zone:
a) 18 SI Quanliao depressione dell’osso zigomatico; è al centro della zona di
riunione dei tre meridiani tendino muscolari Yang del basso. È una zona in
stretta connessione con gli organi di senso del volto, che ci guidano nel
mondo verso ciò che ci attrae.
b) 13 GB Benshen attività mentali; è al centro della zona di riunione dei tre
meridiani tendino muscolari Yang dell’alto. Come indica il nome si tratta di
una zona che mette in relazione mediante l’attività intellettiva cosciente, il
vissuto sensoriale con l’esperienza fatta; tale esperienza non rimane però
4
soltanto legata all’attività cognitiva ma, raggiungendo il petto, influenzerà
tutto l’organismo attraverso il triplice riscaldatore. Jeffrey Yuen spiega bene
come la caratteristica dei tendino muscolari dell’alto sia quella di manipolare
ciò con cui vengo a contatto, per tanto si denota il carattere centrale della
scelta legata alla vescica biliare che non a caso fornisce il punto di riunione
Benshen.
c) 22 GB Yuanye abisso dell’ascella; è al centro della zona di riunione dei tre
meridiani tendino muscolari Yin dell’alto; rappresenta quindi l’effetto che
l’esperienza sensoriale determina a livello muscolare e in modo
particolarmente evidente sul respiro. Il Maestro Yuen riferisce inoltre che
mediante questo punto l’energia Wei rientra nel petto.
d) 3 Ren Zhongji polo centrale; è al centro della zona di riunione dei tre
meridiani tendino muscolari Yin del basso. L’esperienza sensoriale raggiunge
la zona urogenitale con particolare rilievo dell’attività degli sfinteri, che come
orifizi del basso chiudono l’esperienza nata dagli organi di senso del volto. Il
Maestro Yuen riferisce inoltre che mediante questo punto avviene il ritorno
del sangue al fegato.
I meridiani tendino muscolari, per la loro qualità Wei, rappresentano la nostra
corazza. Ciò è dovuto alla loro connessione con l’aspetto muscolare e
scheletrico dell’individuo. Tutto ciò è materia d’indagine della posturologia,
che in MTC ci rivela la sincronia tra attività muscolare ed emotività, e
rappresenta per tanto la relazione tra noi ed il mondo in cui siamo. La postura,
che va valutata in modo dinamico e non presa come parametro di un
equilibrio statico tra i segmenti del corpo, è una manifestazione inconscia del
nostro corpo. Un conflitto tra i due termini di questa relazione si traduce in
una tensione muscolare inconsapevole, che se permane nel tempo può
generare degli squilibri.
4
Un operatore è tenuto ad indagare l’eventuale presenza di questi squilibri in
particolar modo a livello della colonna vertebrale. Qui infatti scorre il
meridiano straordinario Du, chiamato mare dello Yang, quindi in diretta
connessione con la nostra energia più Yang, la Wei Qi. In questo modo si
possono individuare i punti ashi o di tensione muscolare, che si legano
all’esperienza individuale dalla nascita all’oggi, interpretando la colonna
vertebrale come scala della vita. Bisogna diventare consapevoli di questi
squilibri per superare non solo il dolore, ma per cambiare punto di vista,
adottando strategie più funzionali al proprio benessere.
In base al vissuto e alle caratteristiche costituzionali, ogni persona traduce
posturalmente le proprie esperienze emozionali generando un riflesso che può
essere indagato in fase diagnostica:
Tae Yang dell’andare avanti.
Yang Ming dell’arresto.
Shao Yang della scelta.
Quando si decide di lavorare mediante i meridiani tendino muscolari si deve
aver chiaro che la loro peculiarità principale è quella di determinare un
rilassamento generale delle fibre muscolari sia lisce che scheletriche.
Si capisce pertanto il loro impiego nel trattamento di svariate patologie:
traumi muscoloscheletrici;
malattie neurologiche;
affezioni acute delle vie respiratorie alte e basse;
affezioni acute di orecchio naso gola occhi;
malattie dermatologiche;
turbe emotive.
4
Luo mai
In MTC si indica col nome di luo mai quei vasi secondari posti all’interno nei
quali circola principalmente l’energia Rong. Nel sistema dei luo, che
costituiscono la rete profonda di nutrimento e collegamento, si riconoscono
più tipologie:
a) Sun luo, fu luo e xue luo, che originano tutti dal riscaldatore medio e
costituiscono la trama che dal profondo risale verso la superficie per
distribuire la Rong Qi, là dove non arrivano i meridiani principali.
b) Luo trasversali, che sono principalmente implicati nel meccanismo di
comunicazione tra esterno ed interno.
c) Luo longitudinali collegati al cuore ed al sangue.
I dodici luo trasversali sono dei canali che collegano i due meridiani
principali di uno stesso elemento portandosi dal punto luo di uno al punto
yuan dell’altro. Questa loro disposizione tra interno ed esterno, ci permette di
svolgere la funzione che il Maestro professor Yuen chiama Adjusting upright
Qi (raddrizzamento del Qi).
Si indica con adjusting upright Qi la capacità dei luo di armonizzare la Wei e
la Rong Qi, trasformando qualitativamente l’una nell’altra e indirizzandola là
dove necessaria, asseconda della provenienza del fattore patogeno. Ad
esempio, in una penetrazione esterna con una Wei Qi insufficiente, i luo mai
apporteranno al sistema nuova energia Wei ottenuta dalla trasformazione
della Rong Qi; lo stesso principio è applicabile ad uno squilibrio interno che
4
intacca la Rong Qi. Le patologie interne sono fondamentalmente legate a
problemi emotivi o a fattori alimentari.
Qualora il processo di adjusting upright Qi sia inefficace, il dottor professor
Maestro Yuen sottolinea, come altri Maestri insegnano, l’importanza
dell’utilizzo dei punti yuan, che attivano l’energia ancestrale.
Nonostante questo meccanismo di armonizzazione e di protezione, un fattore
patogeno che non venga sconfitto, può penetrare all’interno dell’organismo. Il
punto di penetrazione è il 17 Ren, Shanzhong. Qui avviene la trasformazione
del patogeno, da parte del Qi, in calore.
Questo è un ulteriore meccanismo di difesa, poiché l’organismo cerca così di
liberare l’aggressore verso l’esterno, sfruttando la naturale virtù del fuoco che
è quella di far salire e diffondere verso l’esterno. A questo meccanismo
energetico si associa un sintomo caratteristico, quello dell’irrequietezza. Se
invece il patogeno non viene liberato, esso si porterà al livello degli zang fu,
determinando irritabilità.
I luo longitudinali sono sedici ed hanno un proprio percorso autonomo.
Non prendono contatto con gli zang fu ad eccezione del longitudinale di
milza, che arriva agli intestini e allo stomaco, e soprattutto quelli di cuore e
pericardio, che raggiungono entrambe il cuore; ciò simboleggia il rapporto
profondo che i luo stabiliscono col sangue e quindi con lo Shen. I luo
longitudinali si portano tutti verso il centro, al petto ed all’addome, ad
eccezione di quegli di polmone e vescica biliare, e per tanto essi sono sempre
implicati nei problemi cardiovascolari, in quegli ematologici e digestivi e
nelle turbe dello Shen.
Hanno una caratteristica peculiare: la visibilità. Sul loro decorso infatti si
possono trovare dei capillari o dei noduli; difendendo infatti gli zang fu, i luo
imprigionano i fattori patogeni nel sangue o nei liquidi, e li inviano verso la
superficie, determinando la comparsa di macchie, capillari, voglie noduli, ecc.
4
A livello terapeutico in MTC i luo longitudinali vengono impiegati per i
trattamenti delle sindromi bi, per problemi gastrointestinali, per il Qini e per
le problematiche del sangue e delle emozioni.
I luo longitudinali rappresentano inoltre il modo in cui l’individuo si rapporta
al mondo, ed in particolar modo essi rappresentano la capacità di relazione. Il
professor Maestro dottor Yuen nel seminario sui meridiani luo tenuto a Roma
nell’Aprile del 2000 individua
“Tre livelli che rappresentano delle tappe evolutive dell’uomo nella sua
crescita.”
Il primo, che raggruppa i primi quattro meridiani luo longitudinali LU, LI,
ST, SP, rappresenta la sopravvivenza emotiva fondamentale; il secondo, HT,
SI, BL,KL, rappresenta le abilità sociali; il terzo PC, TH, GB, LV,
rappresenta la solidificazione della personalità
Concludendo, i luo Mai svolgono sia una funzione di comunicazione BiaoLi,
cioè microcosmo macrocosmo, sia una funzione di comunicazione interna
all’uomo, quindi, come insegna la Maestra Susanna Taccola nel seminario
relativo ai luo presso la scuola di agopuntura tradizionale della città di
Firenze, fanno dialogare l’energia Wei con la Rong ed il sangue,
trasformando le sensazioni in emozioni (dalla pelle al sangue). Sono quindi
incaricati della nutrizione immateriale dell’uomo e per tanto, partecipando
alla ricreazione costante del sangue, si legano all’identità.
4
Diagnostica
[ Il corpo che contiene i tre tesori (emozioni dal cielo Shen, terra Jing, vuoto
mediano Qi) è testimone permanente dello scambio tra Cielo Anteriore e
Cielo Posteriore; … ciò è evidente proprio nel suo Xing (nella forma), cioè
forma unica ed individuale, sia fisica che mentale.] Dalle dispense della
Maestra Susanna Taccola.
Sempre sullo stesso testo la Maestra ci spiega che nella simbologia corporea
essi possono essere ricercati:
il Qi nella fronte, lo Shen negli occhi, il Jing nei padiglioni auricolari.
Si evince che il simbolismo di cui abbiamo già parlato nel primo capitolo,
cioè quello che lega le strutture e le funzioni del corpo alla triade cielo terra
uomo, sono riconoscibili ed indagabili da parte dell’operatore di MTC.
Nel Ling Shu capitolo 2, si legge:
[ si guarda l’esterno per capire l’interno]
Il dott. Professor Franco Cracolici, nella sua lezione sulla semeiotica, tenuta
presso la scuola di agopuntura tradizionale della città di Firenze, nell’AD
2007, ha insegnato che:
[l’uomo è una miscela armonica dei cinque suoni, dei cinque colori, dove la
salute non fa rumore. Se affiora una pigmentazione, un neo, un tremore, vuol
dire che c’è una spia lampeggiante di quel sistema, che qualcosa non va.
Dome e come? Queste sono le domande da porre.]
La MTC ha sviluppato un complesso di tecniche diagnostiche estremamente
efficaci e precise che consentono di leggere un quadro clinico a partire dai
segni più evidenti, quindi del Biao, che caratterizzano una disarmonia. Il
5
modo per indagare le caratteristiche peculiari dell’individuo e della
disarmonia che egli esprime, viene definito dai quattro metodi d’indagine.
Analizziamo qui di seguito brevemente questi metodi.
a) Osservazione
[E’ possibile determinare e classificare l’immagine dei cinque organi yin; i
cinque organi yin corrispondono … ai cinque colori che è possibile
osservare. La combinazione di polso (immagine) e colori ci fornisce un
quadro completo,] Haungdi neijing su wèn, capitolo 10, di E. De La Vallée e
C. Larre, Jaca Book Milano 1993
L’osservazione è uno dei metodi più antichi ed importanti, e si incentra, come
indica la citazione, sulla corrispondenza dei cinque zang ai colori e a
fenomeni visibili all’osservazione dell’operatore.
Si pone innanzi tutto attenzione all’aspetto generale del paziente, e cioè la sua
costituzione, la postura, alla quale è legato il Jing, la gestualità,
l’atteggiamento, l’incarnato, il colorito ecc. Ciò ci dà informazioni preziose
relative alla tipologia Yin o Yang.
Una tipologia Yang è definita in genere:
soggetti di grande corporatura, atletici con muscoli tonici, torace ampio, mani
e piedi ampi, busto iperesteso, movimenti rapidi e precisi, deambulazione
veloce e viva. Sono estroversi, irrequieti e audaci, dotati di minore sensibilità
affettiva, scarsa emotività.
Una tipologia Yin è definita in genere:
soggetti di corporatura piccola, con parte inferiore molto sviluppata, corpo
pesante e rotondeggiante, muscolatura ipotonica, adipe abbondante, mani e
5
piedi piccoli postura flessa, spalle curve deambulazione lenta e non
armoniosa. Sono introversi, cupi, indolenti, paurosi, timidi, fantasiosi, poco
concreti e bisognosi di protezione.
Si passa quindi ad una osservazione specifica di alcune zone che ci forniscono
indicazioni relative all’attività energetica degli zang che dovremo integrare
con quelle già acquisite senza fossilizzarsi su ogni singola manifestazione.
Sappiamo infatti dal Ling Shu che il Qi degli zang modella il corpo in questo
modo:
l’ampiezza del dorso e delle spalle appartiene al Qi del polmone;
la robustezza della regione lombare appartiene al Qi del rene;
la tonicità dell’addome appartiene al Qi della milza;
la tonicità delle clavicole e del petto, la lunghezza e l’ampiezza dello sterno
appartengono al Qi del cuore;
la tonicità delle zone mediane, degli ipocondri e dei fianchi appartengono al
Qi del fegato.
Sappiamo inoltre che la lettura fisionomica del volto è assai importante
poiché rivela informazioni a riguardo dei movimenti e dei cinque Shen:
La fronte ed il naso appartengono al polmone;
gli occhi, che illuminati da Jing e Shen ci informano dello stato di benessere
generale, e la zona tra le sopracciglia appartengono al cuore;
la zona zigomatica appartiene agli intestini;
l’arcata zigomatica appartiene allo stomaco;
la punta del naso appartiene alla milza;
la cute tra il solco nasogenieno ed il mento appartiene al sistema del rene;
le orecchie appartengono al rene.
A livello dell’occhio, in particolare, si indaga lo Shen poiché negli occhi si
riflettono gli zang, ed in particolare:
la pupilla appartiene al rene;
5
l’iride appartiene al fegato;
la sclera appartiene al polmone;
il cristallino appartiene alla milza;
i capillari dell’occhio appartengono al cuore.
Si indaga anche il triplice riscaldatore; il superiore si valuta alla zona tra le
sopracciglia, il medio si valuta mediante l’indagine della capacità di
coordinamento e della motricità, l’inferiore indagando la postura e la mobilità
del bacino e degli arti inferiori.
Si indagano infine segni particolari che possono influenzare molto l’assetto
energetico dell’individuo, come le cicatrici, le linee e le macchie cutanee, i
nei… e la presenza di segni patognomici:
Patologicamente, il colore verde del fegato lo possiamo ritrovare, nelle feci,
nelle perdite come la leucorrea, nel muco, nella sclera, sulla patina della
lingua, sulle unghie, soprattutto su quella dell’alluce;
Il bianco si trova fisiologicamente nelle semilune delle dita la cui scomparsa è
indice di vuoto di Qi; la semiluna del pollice appartiene al polmone e la sua
scomparsa è indice di grande vuoto. Anche la sclera oculare, fisiologicamente
bianca, può assumere una colorazione verdastra, in caso di anemia
sideropenica. Anche la vitiligine è un segno di interessamento del metallo;
Il giallo è il colore evidenziato da vuoto di Qi della milza, lo si ritrova nelle
feci con cibi parzialmente digeriti. Quando appare sulla patina della lingua
indica calore di stomaco;
I nei sono le urla del rene. La presenza di colore nero è sempre segno
prognostico negativo, ad eccezione delle occhiaie che indicano stanchezza
generale. L’affiorare del nero a livello della fronte, o al mento e alle labbra
indica un vuoto grave di Jing; patina linguale nera è segno prognostico
infausto. Anche nelle secrezioni e nelle feci l’affiorare del nero corrisponde a
patologia grave.
5
In caso di fuoco di cuore si osserva il colorito rosso a livello degli zigomi e
della zona tra le sopracciglia. Si evidenziano anche iperemie del collo.
Si può, in base a tutti gli elementi fin qui raccolti stabilire quale è l’elemento
fra i cinque, che ha maggiormente influenzato la costituzione della persona.
Si definisce una persona di tipo:
Legno: sfumatura verde o blu dell’incarnato la testa risulta essere piccola ed il
volto allungato. La schiena è dritta le spalle larghe, il corpo è alto e la
struttura muscolare è trofica e nodosa, le mani ed i piedi eleganti. Spicca per
l’intelligenza e lo stacanovismo sul lavoro; è riflessivo.
[Le persone di tipo Legno hanno un corpo dritto proprio come il tronco di un
albero. Possiedono quelli che vengono chiamati i cinque tipi di piccolezza,
cioè testa piccola, mani e piedi piccoli come i ramoscelli di un albero.
Possiedono quelli che vengono chiamati i cinque tipi di snellezza e lunghezza
che significa un tronco e gli arti lunghi e sottili come i rami di un albero.
Così come il Legno… sono versatili e adatti al lavoro intellettuale. Così come
il Legno è raramente quieto, dal momento che si muove sempre con il vento e
la brezza, le persone di tipo Legno tendono a preoccuparsi e sono spesso
esauste a causa di quello che fanno. Se il Legno non è dritto, ma contorto e
morbido non è un buon legname da usare.] Yi Zong Jin Jian, capitolo Chiavi
per i quattro metodi diagnostici, citazione da Giovanni Maciocia, la diagnosi
in medicina cinese.
Fuoco: incarnato di tipo rosso denti grossi testa appuntita e piccola. I capelli
sono scarsi o ricci. I muscoli della schiena delle spalle e dei fianchi sono ben
sviluppati. Le mani ed i piedi sono piuttosto piccoli ma affusolati e belli. Sono
acuti pensatori, energici, attivi, irascibili, buoni osservatori.
[Le persone di tipo Fuoco hanno un incarnato rosso, che è al suo massimo
quando è anche brillante. Hanno quelli che vengono chiamate le cinque
5
strutture a punta, cioè la testa, la fronte il naso, il viso e la bocca a punta:
sono simili ad una fiamma appuntita quando divampa (…) Le persone di tipo
Fuoco sono audaci ed ardite, perché il Fuoco è di natura Yang e ricco di
Qi… si muovono costantemente proprio come si muove sempre il Fuoco.
Sono irascibili, simili, nella velocità e nell’essere improvvisi al Fuoco.] Yi
Zong Jin Jian, capitolo Chiavi per i quattro metodi diagnostici, citazione da
Giovanni Maciocia, la diagnosi in medicina cinese.
Terra: incarnato giallognolo viso pingue, rotondeggiante, la testa è piuttosto
grande con la bocca carnosa, spalle e schiena di bell’aspetto, l’addome è
ampio, i muscoli delle gambe sono forti, mani e piedi piccoli e armoniosi
nella muscolatura. È calmo e generoso, sicuro ed ama aiutare il prossimo.
Non è ambizioso né esoso.
[Le persone di tipo Terra hanno un incarnato di colore giallo, che è al meglio
quando è anche lucido. Possiedono quelli che vengono chiamati i cinque tipi
di rotondità, simili alla rotondità della forma della Terra. Hanno quelli che
vengono chiamati i cinque tipi di solidità e di spessore, che ricorda in natura
la solida Terra. Hanno i cinque tipi di brevità, che è simile all’aspetto della
Terra di essere solida e corta… il viso rotondo, la testa grande, l’addome
prominente e le spalle e le gambe ben definite ricordano l’aspetto solido e
denso della Terra… Sono sincere ed affidabili, calme nel profondo. Tutte
queste caratteristiche rispecchiano la natura della Terra onesta ed
affidabile.] Yi Zong Jin Jian, capitolo Chiavi per i quattro metodi diagnostici,
citazione da Giovanni Maciocia, la diagnosi in medicina cinese.
Metallo: incarnato pallido, il viso è tagliente, spigoloso, le spalle e il torace
piuttosto piccoli, l’addome è piatto le mani ed i piedi piccoli. La voce è
sonora, ed è onesto e retto, ha buone capacità di raziocinio. In genere è
tranquillo e calmo, può agire in caso di necessità con estrema decisione.
[Le persone di tipo Metallo corrispondono al colore bianco ed il loro
incarnato è al meglio quando è puro. Possiedono quelli che sono chiamati i
5
cinque tipi di quadratezza, simili alla struttura quadrata del Metallo. Hanno i
cinque tipi di Umidità, simili alla qualità del Metallo sott’acqua… le persone
di tipo metallo sono calme e tranquille quando sono ferme, ma fiere quando
entrano in azione. Questo rispecchia la natura del Metallo, che è silenziosa
ed elastica… sono oneste e rette… come ufficiali … sono imponenti e piene di
dignità quanto il Metallo è solenne.] Yi Zong Jin Jian, capitolo Chiavi per i
quattro metodi diagnostici, citazione da Giovanni Maciocia, la diagnosi in
medicina cinese.
Acqua: incarnato piuttosto scuro, con rughe evidenti, la testa è in genere
grande il viso ed il corpo sono rotondeggianti, di statura bassa, spalle strette e
piccole, addome ampio, ha una lunga spina dorsale ed è comprensivo e
rilassato, consapevole e sensibile.
[Le persone di tipo Acqua corrispondono al colore di tipo porpora ed il loro
incarnato è al meglio quando è luminoso. Il loro viso è grasso ed irregolare
così come la superficie del mare è grande e mossa dalle onde. Possiedono i
così detti cinque tipi di grassezza, così come l’Acqua è vasta. Possiedono i
cinque tipi di morbidezza, che rispecchiano l’Umidità dell’Acqua. Hanno i
così detti cinque tipi di levigatezza, rassomigliando alla natura trasparente
dell’Acqua. Con una corporatura grassa… hanno il corpo tremate quando
camminano, rispecchiando il fluire dei movimenti dell’Acqua. Questo tipo di
perone non ha rispetto per nessuno e non ha paura… fingono di essere umili,
ma tendono invece ad essere ingannevoli; come l’Acqua che sembra vuota ed
è priva di una struttura solida.] Yi Zong Jin Jian, capitolo Chiavi per i quattro
metodi diagnostici, citazione da Giovanni Maciocia, la diagnosi in medicina
cinese.
Fa parte dell’osservazione anche l’indagine visiva dei meridiani luo che come
abbiamo già sopra specificato hanno la peculiarità di essere visibili mediante
noduli o capillari.
5
Ha un’importanza fondamentale infine a livello diagnostico l’osservazione
della lingua, per la quale rimandiamo a testi specifici, poiché sarebbe un
argomento di eccessiva vastità per questa tesi.
b) Anamnesi
L’anamnesi ci permette di capire la problematica della persona che abbiamo
di fronte.
Si parla di un interrogatorio generale, quando si indaga la storia remota del
paziente, il suo stile di vita, l’ambito lavorativo e familiare, la sfera emotiva,
ecc. Grazie alle informazioni così raccolte possiamo individuare la causa della
malattia. Si definisce invece interrogatorio specifico, quello che indaga le
manifestazioni cliniche ed ha lo scopo di identificare il quadro di disequilibrio
energetico prevalente.
Per evitare di dilungarsi nell’interrogazione col rischio di far confusione, è in
genere consigliato di integrare le domande con l’osservazione di ciò che
abbiamo già avuto modo di vedere e quindi con ciò che ha bisogno di essere
confermato.
c) Palpazione
Per i massaggiatori la palpazione risulta uno dei metodi elettivi, poiché
attraverso le mani noi siamo in grado di percepire molte informazioni. Si
indaga la temperatura del corpo, l’umidità della cute, la consistenza dei
tessuti, la tonicità muscolare e quindi la presenza di vuoti e di pieni.
Si può indagare su tutta la superficie del corpo, e su delle zone particolari, ad
esempio sui punti dolorosi ashi, gli agopunti ed i decorsi dei meridiani. Di
5
particolare interesse è la palpazione dei punti shu del dorso poiché essi sono
la manifestazione della quinta essenza energetica degli organi ed essendo a
loro direttamente connessi, come i punti mo, hanno un grande valore
diagnostico.
Si palpano anche i punti Yuan dei meridiani principali.
Nell’MTC lo studio del polso mediante la palpazione è così importante e
sviluppato che esistono una moltitudine di testi classici tra i quali si ricorda il
Nan Jing e a questi testi si rimanda per uno studio appropriato.
Ci interessa qui invece parlare della palpazione dell’addome secondo la
tecnica chiamata Baqua. Si individuano attorno all’ombelico, che è il punto di
connessione tra il Cielo Anteriore e quello Posteriore, otto zone che
corrispondono simbolicamente agli otto esagrammi del Baqua, ovvero alla
simbolizzazione, mediante disposizione spaziale ad ottagono degli otto
esagrammi corrispondenti alle Immagini, dell’organizzazione del cosmo.
Si tratta della teoria dei cinque movimenti applicata alle aree di diagnosi
addominale legata agli zang fu. La terra è posta al centro, tutt’intorno
all’ombelico. Il fuoco che sale per natura, è quindi in alto, mentre l’acqua che
per natura scende la si trova sotto. Il legno è Yang e si trova per tanto a
sinistra, il metallo Yin a destra. La palpazione di questi punti valuta la
temperatura, l’idratazione, la consistenza e la forma, e per la loro
corrispondenza ai cinque movimenti, ci svela del coinvolgimento di un
organo specifico e sull’origine e sull’evoluzione di una malattia.
d) Auscultazione e olfattazione
Rivestono un ruolo importante soprattutto nella conferma del quadro
energetico rilevato mediante i metodi precedenti. Si indaga mediante
5
l’ascoltazione il suono della voce, che è indice del Qi del polmone e del
mentale, quindi di cuore. Si ascolta il respiro, la tosse ed il russare.
Con l’olfattazione infine si indagano i cinque odori:
fetido per il fegato;
bruciato per il cuore;
dolciastro per la milza;
nauseabondo per il polmone;
umido, come la muffa, per il rene.
Gli operatori di MTC che si impegnano nella rilevazione di informazioni
energetiche utili alla formulazione di una corretta diagnosi, applicheranno
all’indagine i precetti che prendono il nome di otto regole diagnostiche. Esse
sono quattro coppie di aggettivi che indicano qualitativamente la disarmonia
energetica:
vuoto e pieno, indicano la manifestazione della disarmonia;
esterno e interno, indicano la sede della disarmonia;
caldo e freddo, indicano la qualità della disarmonia;
Yin e Yang, indicano in sostanza la natura della disarmonia.
L’applicazione delle otto regole diagnostiche in fase di diagnosi ha un suo
retroterra teorico. Le otto regole diagnostiche infatti sono anche le leggi fisse
che stabiliscono la messa in forma dei fenomeni, del manifesto, secondo la
virtù di Ti, il principio ordinatore.
Per concludere:
[Colui che eccelle nella diagnosi, esamina il colorito e prende i polsi per
distinguere innanzi tutto tra lo Yin e lo Yang; attraverso la distinzione del
chiaro e del torbido, percepisce la localizzazione; attraverso la
considerazione della difficoltà a respirare e attraverso l’ascolto dei suoni e
5
dei rumori, percepisce dove risiede il male; attraverso l’osservazione della
potenza e dell’equilibrio, del rotondo e del quadrato, percepisce ciò che
comanda la malattia; attraverso la presa dei polsi al piede e al pollice,
osservando se sono superficiali o profondi, scivolosi o rugosi, percepisce ciò
che ha prodotto la malattia; il suo trattamento è allora impeccabile, perché
la sua diagnosi non sbaglia mai.] Huangdi Neijing Suwen, capitolo quinto, a
cura di E. De La Vallée e C. Larre, Jaca Book Milano 1993.
6
TRATTAMENTI
Annalaura B.
Casalinga di 37 anni nata a Sesto Fiorentino dove tutt’ora vive. Ha un figlio di
tredici anni, fa vita piuttosto ritirata e abitudinaria. Si presenta in ambulatorio
per dolorabilità lombare, gambe gonfie e pese.
I genitori sono entrambe vivi ed in buona salute, compatibilmente con l’età;
fanno vita umile e frequentano assiduamente la parrocchia. È una tipologia
Yin, di incarnato pallido, timida e poco comunicativa in fase anamnestica.
Ciò nonostante rivela, in terza seduta, di aver superato in gioventù quattordici
anni, una crisi di immagine di sé soprattutto nelle relazioni con gli altri. Il
menarca è stato leggermente ritardato rispetto ai parametri dei classici, ha
avuto fino alla gravidanza una sindrome premestruale caratterizzata da forte
dolore addominale e lombare. La gravidanza è stata difficoltosa, soprattutto
nel primo trimestre, con un episodio di vomito coercitivo. Il parto è stato
comunque fisiologico e l’allattamento buono. Dopo la gravidanza è molto
migliorata la sindrome premestruale.
Presenta i seguenti segni:
Labbra carnose e leggermente pallide. Riferisce una predilezione per i cibi
dolci e si idrata poco. L’intestino è regolare ma spesso le feci sono
malformate. Il sonno è buono. Tende a lamentarsi, presenta cellulite e
capillari visibili sui meridiani di milza e rene, con particolare rilievo
all’altezza del punto 4 rene. Ha frequente tosse. La lingua è pallida e larga
con impronte dentali; le vene sublinguali sono ben visibili. Il polso di barriera
di destra è in vuoto e teso; vuoti i polsi di radice.
Si ipotizza la seguente diagnosi energetica: vuoto di Qi di milza e di rene
Yang, con vuoto dei luo longitudinali di milza e rene con stagnazione di Qi e
sangue.
6
Trattamento: Tonificazione del Qi di milza e rene; armonizzazione del centro;
pulizia dei meridiani con rimozione della stasi locale (4 Rene).
Ad ogni seduta si selezionano i punti sui meridiani scegliendo quelli sensibili
alla palpazione.
Si effettua il seguente trattamento con cadenza settimanale:
• Si aprono i meridiani luo longitudinali di rene e milza trattando con
tecnica di sanguinamento sui punti 4 Sp e 4 Kl; si apre il meridiano luo
longitudinale di polmone tonificando il punto 7 Lu.
• Si tratta Yang Ming con tecniche Tui Fa, An e An Rou 36 ST, 40 ST 41
ST 42 ST.
• Si tratta la stagnazione di liquidi agli arti inferiori mediante il
meridiano principale della vescica biliare con tecniche Tui Fa An rou e
Gun Fa applicate in modo dinamico rapido, soffermandoci in particolar
modo sui punti 34 GB, 37 GB, 39 GB.
• Si tratta il meridiano principale di milza con tecniche profonde e lente
di Tui Fa An fa, soffermandoci particolarmente sul 6 SP. 8 SP 9 SP e
10 SP.
• Si tratta il meridiano principale di Vescica con manovre Tui fa e Gun
fa, soffermandoci ai punti 25 Bl, 26 Bl, 31 Bl, 32 Bl, 33 Bl, 34 Bl. Si fa
poi sanguinare la zona sacrale ed infine tonifichiamo con Moxa i punti
20 Bl, 23 Bl, 4 Du.
Al quinto trattamento la paziente riferisce di aver superato la dolorabilità
lombare egli atri inferiori sono meno edematosi. La lingua è più stretta e
umida; scomparse le impronte dentali. Il polso di barriera destra comincia a
riempirsi e anche le radici sono più evidenti.
6
Angelo D.
Impiegato quarantasett’enne originario di Catanzaro; è scapolo e vive a
Firenze da trent’anni (zona Firenze nuova). La madre di sessantanove anni è
in buona salute, il padre, età settante è iperteso sotto terapia e dieta
ipocalorica. Ama lo sport ed i viaggi. È estroverso e dinamico, la sua
tipologia è Yang.
All’esame del volto si osserva: fronte ampia; labbra piccole; leggero edema
sott’oculare; lo sguardo è vivo, il mento è rivolto leggermente in alto.
Le curve fisiologiche del rachide sono ridotte in ampiezza.
Rari episodi di stipsi.
Si presenta in ambulatorio per dolore acromio claveare acuto alla spalla
sinistra scatenato giocando in notturna a tennis (in inverno); arriva in
ambulatorio a dieci gg dall’evento traumatico.
Presenta i seguenti sintomi:
Brividi generalizzati con diarrea, dolore alla palpazione dei punti 10 Si, 11 Si
e 8 TH, che si caratterizza per essere acuto e circoscritto. All’esame motorio il
dolore si esacerba alla flesso estensione a gomito esteso. La lingua è alta e
morbida, con induito biancastro e schiumoso. I polsi di Si e TH sono tesi.
Si ipotizza la seguente diagnosi energetica: Penetrazione di energia perversa
esterna con aggressione da freddo ai meridiani tendino muscolari di intestino
tenue e triplice riscaldatore.
Trattamento: dispersione dei punti ashi; tonificare la Wei Qi.
Si effettua il seguente trattamento con cadenza settimanale:
• Si trattano i punti dolenti 10 Si, 8 TH, con tecniche di dispersione
Itzicheng e 11 Si con Moxa.
• Si trattano i punti ting 1 Si e 1 TH con tecniche An Fa e An Rou.
• Si trattano i punti yu 3 Si e 3 TH con An Fa, An Rou e Sheng.
• Si tratta il punto 8 TH con An Fa e An Rou.
6
• Si trattano i meridiani tendino muscolari di Si e TH con tecniche
mobilizzanti Tui Fa e Gun Fa.
• Si fanno le Bien Fa con Gun fa sulla zona scapolare.
• Si tratta il punto 13 GB.
• Si tratta il meridiano della vescica urinaria, con tecniche Tui Fa An
Rou, Mo Fa e Gun Fa soffermandoci in particolar modo sui punti 13 Bl
in Moxa, e 60 Bl con An Rou.
Dopo due trattamenti i sontomi dolorosi sono scomparsi. È passata la diarrea
e i brividi; la lingua risulta leggermente più bassa e l’induito è roseo. Il
paziente non ha più avuto la necessità di essere trattato.
6
BIBLIOGRAFIA
Medicina Cinese: la radice ed i fiori – Di Giulia Boschi, Edizioni C.E.A.
Casa Editrice Ambrosiana Milano 2003.
Fisiologia dei cinque organi e dei sei visceri – dispense del Dott. Sergio
Tosini, Scuola di agopuntura tradizionale della città di Firenze.
J.M. Kespi. L’uomo tra cielo e terra – dispense a cura di R. Tuci e M. Selmi,
Scuola di agopuntura tradizionale della città di Firenze, giugno del 1999.
Le energie – dispense del Dott. Sergio Tosini, Scuola di agopuntura
tradizionale della città di Firenze.
Nei.Ching canone di medicina interna dell’imperatore Giallo – di Ilza Veith,
Edizioni Mediterranee Roma 1976. Ristampa 1995.
Tao Te King il libro della via e della virtù commentato da Claude Larre – di
Lao Tseu, Jaca Book Milano 1993.
Lezioni di J. Yuen. I meridiani tendino muscolari. I meridiani distiniti – a cura
di E. Simongini e L. Bultrini, Edizione A.M.S.A. Roma 1998.
Lezioni di J. Yuen. I meridiani Luo – a cura di E. Simongini e L. Bultrini,
Edizione A.M.S.A. Roma 2000.
Lezioni di J. Yuen. I visceri curiosi, le porte della terra, l’invecchiamento – a
cura di E. Simongini e L. Bultrini, Edizione A.M.S.A. Roma 2002.
6
Lezioni di J. Yuen. La camera del sangue – a cura di E. Simongini e L.
Bultrini, Edizione A.M.S.A. Roma 2007.
La diagnosi in medicina cinese – G. Maciocia, edizioni C.E.A. Casa Editrice
Ambrosiana, Milano 2005.
Haungdi Neijing Suwen le domande semplici dell’imperatore giallo – a cura
di E. De La Vallée e C. Larre, Jaca Book Milano 1993
I King il libro dei mutamenti – a cura di R. Wilhelm, edizioni Astrolabio,
Roma 1955.
Seminari svolti presso la Scuola di agopuntura tradizionale della città di
Firenze, nell’anno 20062007:
I quattro metodi diagnostici – a cura del Dott. Franco Cracolici.
Qi Jing Ba Mai – a cura del Dott. Massimo Selmi.
Insegnamenti orali e pratici di MTC e Tuina – a cura di Susanna Taccola.
6
RINGRAZIAMENTI:
Gli autori di questa tesi ringraziano qui di seguito in modo del tutto casuale
gli amici e tutti coloro che in qualche modo li hanno sostenuti durante la
stesura del lavoro.
Il Maestro Antonio Peis, Il Dottor Postiglione per l’umiltà dei suoi utili
insegnamenti, il Dottor Brambilla Giuseppe, la simpatica Sandra che ci ha
accompagnato in questi tre anni con la sua complicità, Lauro, uomo d’onore,
l’Antonella Bella, il collega Gibabyte, la dottoressa Isabella Tarquini, la
nostra coordinatrice Elisa Batistoni e famiglia, i pazienti simpatici e soltanto
loro del centro La Tenda, le colleghe di lavoro, R. Wood e C. Gomez per
Dago, la coordinatrice della residenza psichiatrica Chiara per l’angolo di
Paradiso, Marghi e la famiglia Ridolfi, i nostri pazienti, Ela e Maria Sole…, i
compagni di corso Tuina e Gaia per le lacrime e l’amore, la Carolina indomita
piratessa e le nostre famiglie. Un vero e sentito grazie per tutti voi e per tutti
coloro che nonostante lo meritassero ci siamo scordati qui di ricordare
6