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INDIA TRANS-HIMALAYA Punjab-Himachal-Ladakh-Zanskar Da Amritsar alla remota Valle dello Zanskar tra montagne, monasteri e villaggi 20 giorni - in hotel, resort e campo tendato 3 passeggeri per auto Un insolito itinerario dal Punjab all’Himachal Pradesh e al Ladakh, che consente di avvicinarsi alle variegate etnie e religioni dell’India del Nord e soprattutto ai superbi panorami dell’Himalaya in zone poco frequentate dal turismo di massa. Dal meraviglioso Tempio d’Oro di Amritsar, il luogo di culto più sacro della religione sikh, all’interessante Dharamshala, la sede del governo tibetano in esilio e la residenza ufficiale del Dalai Lama. Da Manali a Leh attraverso gli alti passi, le valli, gli ampi altipiani, le cime, i ghiacciai, i laghi e i villaggi della stupenda catena himalayana. Si prosegue poi verso ovest, lungo il corso dell’Indo, per Lamayuru con l’antico monastero appollaiato sulla cima di un torreggiante sperone roccioso nel bel mezzo di un bizzarro paesaggio lunare. Quindi da Kargil verso sud lungo il corso del fiume Suru per fare ingresso nella remota e aspra valle dello Zanskar, costellata di piccoli villaggi e monasteri: Rangdum, Dzongkhul, Sani, Padum, Karsha, Stongdey, Zangla… la valle ha persino il suo Re, sebbene tale carica oggi sia puramente formale e simbolica. Ritornando verso Leh si segue un percorso poco battuto per visitare i villaggi di Dah e Hanu dove vive una sparuta comunità di Dardi, probabilmente discendenti delle milizie erranti di Alessandro Magno…senza dimenticare però i meravigliosi affreschi e le antiche sculture del Monastero di Alchi.

INDIA TRANS-HIMALAYA - Punjab-Himachal-Ladakh-Zanskar, 20 gg, 3 … · 2020. 2. 18. · 3° giorno / Amritsar – Dharamshala (circa 210 km) Il luogo di culto più sacro della religione

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INDIA TRANS-HIMALAYA Punjab-Himachal-Ladakh-Zanskar

Da Amritsar alla remota Valle dello Zanskar tra montagne, monasteri e villaggi 20 giorni - in hotel, resort e campo tendato

3 passeggeri per auto

Un insolito itinerario dal Punjab all’Himachal Pradesh e al Ladakh, che

consente di avvicinarsi alle variegate etnie e religioni dell’India del Nord e

soprattutto ai superbi panorami dell’Himalaya in zone poco frequentate dal

turismo di massa. Dal meraviglioso Tempio d’Oro di Amritsar, il luogo di culto

più sacro della religione sikh, all’interessante Dharamshala, la sede del governo

tibetano in esilio e la residenza ufficiale del Dalai Lama. Da Manali a Leh

attraverso gli alti passi, le valli, gli ampi altipiani, le cime, i ghiacciai, i laghi e i

villaggi della stupenda catena himalayana. Si prosegue poi verso ovest, lungo il

corso dell’Indo, per Lamayuru con l’antico monastero appollaiato sulla cima di

un torreggiante sperone roccioso nel bel mezzo di un bizzarro paesaggio lunare.

Quindi da Kargil verso sud lungo il corso del fiume Suru per fare ingresso nella

remota e aspra valle dello Zanskar, costellata di piccoli villaggi e monasteri:

Rangdum, Dzongkhul, Sani, Padum, Karsha, Stongdey, Zangla… la valle ha

persino il suo Re, sebbene tale carica oggi sia puramente formale e simbolica.

Ritornando verso Leh si segue un percorso poco battuto per visitare i villaggi di

Dah e Hanu dove vive una sparuta comunità di Dardi, probabilmente discendenti

delle milizie erranti di Alessandro Magno…senza dimenticare però i meravigliosi

affreschi e le antiche sculture del Monastero di Alchi.

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PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenza Unica del 3 Agosto 2020

1° giorno / Partenza dall’Italia Partenza in serata da Milano Malpensa con volo di linea Air India diretto su Delhi. Pernottamento a bordo. Pasti: cena a bordo.

2° giorno / Arrivo a Delhi – volo per Amritsar (circa 80 km)

La scenografica chiusura giornaliera del confine India-Pakistan e la

suggestiva cerimonia notturna nel Tempio d’Oro Arrivo a Delhi al mattino, espletamento delle formalità d’ingresso, e proseguimento con volo in coincidenza per Amritsar (218 m). Arrivo nella capitale del Punjab, patria del popolo Sikh, in tarda mattinata. Nel pomeriggio escursione all’Attari/Wagah Border, la frontiera con il Pakistan, dove si assiste alla coloratissima e scenografica cerimonia della chiusura del confine. In serata prima visita del Tempio d’Oro per assistere alla suggestiva Night Palki Ceremony, la cerimonia della chiusura del “libro sacro”. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione a bordo, pranzo e cena liberi.

Il Tempio d’Oro Questo gurdwara (tempio) laminato d’oro si erge splendente al centro del suo lago sacro, offrendo uno spettacolo che alcuni visitatori paragonano alla vista del Taj Mahal. Lo stile architettonico della struttura, come del resto la religione sikh, è una mescolanza di elementi hindu e islamici, ma il risultato è assolutamente originale. La cupola dorata, che si dice sia stata rivestita con 750 kg di oro puro, rappresenta un fiore di loto rovesciato, simbolo della purezza cui aspirano i sikh. In conformità con lo spirito di accoglienza senza discriminazioni del sikhismo, tutti sono ben accetti nel più sacro dei templi. L’atmosfera è autenticamente spirituale, i fedeli pregano e si bagnano nella vasca sacra, non c’è nulla che incuta timore reverenziale. Durante il giorno il Guru Granth Sahib, la copia originale del testo sacro, viene custodita nell’Harmandir Sahib, il tempio di marmo che sorge nel centro della vasca. All’interno del tempio quattro sacerdoti declamano senza sosta i brani del testo sacro, a ritmo di musica in un ambiente di grande suggestione e religiosità. Ogni sera il Guru Grant Sahib viene trasferito con grande solennità in un altro edificio, l’Akal Takhat, per trascorrervi la notte.

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3° giorno / Amritsar – Dharamshala (circa 210 km)

Il luogo di culto più sacro della religione sikh, partenza per l’Himachal Pradesh occidentale Dopo la prima colazione visita del Golden Temple (Tempio d’Oro), il luogo di culto più sacro della religione sikh, che si trova nel cuore della vecchia Amritsar, fondata nel 1577 dal quarto guru Ram Das. Nel pomeriggio partenza verso nord-est per Dharamshala (1.250 m) che si trova nello stato dell’Himachal Pradesh. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel, pranzo in ristorante locale, cena in hotel.

4° giorno / Dharamshala

La sede del governo tibetano in esilio e la residenza del Dalai Lama Dopo la prima colazione si raggiunge la vicina McLeod Ganj, la sede del governo tibetano in esilio e la residenza di Sua Santità il XIV Dalai Lama, fondata come presidio britannico intorno al 1850, che funse da centro amministrativo del governo coloniale fino al disastroso terremoto del 1905. La cittadina poi languì fino al 1960, quando il Dalai Lama e il suo seguito chiesero asilo politico in seguito all’invasione cinese del Tibet. Visita del Tsuglagkhang Complex, dove si trovano la residenza ufficiale del Dalai Lama, il Namgyal Gompa, il Tibet Museum e la Cappella Centrale. Visita del Secretariat of Tibetan Government in

Exile (la sede del governo tibetano in esilio), con una biblioteca che conserva i testi tibetani sottratti alla distruzione durante la rivoluzione culturale, e dell’Istituto Tibetano di medicina e Astrologia, fondato per preservare le antiche arti dell’amchi (medicina tibetana tradizionale) e dell’astrologia. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione, pranzo e cena in hotel.

Gli esuli dal Tibet Fino al Maggio del 1949 il Tibet era un regno autonomo, governato dalla dinastia religiosa dei Dalai Lama, considerati incarnazioni viventi di Avalokitesvara, la divinità buddhista (o “bodhisattva”) della compassione. Poi l’esercito l’esercito popolare di liberazione cinese marciò su Lhasa per “liberare” il popolo tibetano dalla sua terra e dalla sua cultura. Da allora, circa 1.200.000 tibetani sono stati uccisi e il 90% del patrimonio culturale del Tibet è stato distrutto. Sottoposti a inimmaginabili forme di persecuzione, più di 250.000 tibetani hanno preso la decisione di fuggire dalla loro patria a piedi, attraversando l’Himalaya, per cercare rifugio in India sulle orme di Sua Santità il XIV Dalai Lama, Tenzin Gyatso, al quale fu concesso asilo a Dharamsala nel 1959. Il villaggio di Gangchen

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Kyishong, sotto McLeod Ganj, è adesso la sede ufficiale del governo tibetano in esilio, con un team di politici ed esperti legali dediti alla causa che si battono per la liberazione del Tibet e per i diritti di coloro che nel paese sono ancora oppressi. 5° giorno / Dharamshala – Mandi – Manali (circa 230 km)

Verso est alle pendici dell’Himalaya, i templi shivaiti di Mandi e la Valle di

Kullu Presto al mattino, dopo la prima colazione, partenza verso sud-est per la cittadina di Mandi, attraverso una zona di media montagna caratterizzata da una lussureggiante vegetazione dovuta alle piogge del periodo monsonico. Già importante nodo della Via del Sale verso il Tibet, Mandi è la via d’accesso alla Valle di Kullu. La cittadina, che ha un’atmosfera più punjabi che himalayana, si estende attorno alla confluenza del fiume Beas e del torrente Suketi Khad, ed è costellata di templi shivaiti. Al termine della visita si prosegue verso nord-est lungo la Valle di Kullu. Arrivo a Manali (2.050 m) in serata. Pernottamento in hotel Pasti: colazione in hotel, pranzo in ristorante locale, cena in hotel.

6° giorno / Manali

I villaggi di Old Manali e Vashisht, l’antico mandir in legno e pietra La leggenda vuole che Manu, l’equivalente hindu di Noè, sia sbarcato in questo luogo per rigenerare l’umanità dopo il diluvio universale: il nome Manali significa infatti “Casa di Manu”. Dopo la prima colazione intera giornata dedicata a Manali, costituita da un’insieme di piccoli villaggi, caratterizzati da vecchie case in pietra, immersi in una paradisiaca atmosfera di tipo alpino. I villaggi di Old

Manali e Vashisht sono i più tranquilli. Visita del tempio induista principale della città, il Dhungri Van Vihar Mandir, costruito nel 1553. L’edificio vanta quattro piani in legno e pietra decorati con statue di danzatori ed eroi della mitologa indù. Tempo a disposizione per visitare il mercato e i piccoli negozietti di artigianato del centro. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel, pranzo in ristorante locale, cena in hotel.

7° giorno / Manali – Keylong – Sarchu (circa 220 km)

Il Passo Rothang (3.978 m), la Valle di Lahul e il Passo Baralacha (4.950 m) Dopo la prima colazione partenza verso nord. Si inizia la traversata dell’Himalaya in direzione di Sarchu con una tappa lunga e faticosa, lungo una strada che fino ad alcuni anni fa era utilizzata esclusivamente per motivi militari. Da Manali si sale vertiginosamente con numerosi tornanti attraverso le pinete fino ai brulli pendii rocciosi sotto il Rothang-La (3.978 metri). Il nome del valico significa letteralmente “mucchio di cadaveri”, in riferimento alle centinaia di viaggiatori che vi sono morti assiderati nel corso dei secoli. Superato il passo, la strada scende a precipizio verso la verde Valle di Lahul, un paesaggio rilassante fatto di contrafforti rocciosi e rigogliosi prati d’alta quota. Arrivo a Keylong, il capoluogo del Lahaul, un’accogliente cittadina adagiata lungo un fianco della verdeggiante Valle di Bhaga. Si prosegue verso nord, attraverso spettacolari paesaggi che con l’aumento della quota altimetrica diventano sempre più desertici e rocciosi, fino al Baralacha-La, alla quota mozzafiato di 4.950 metri. Superato il valico si deve affrontare ancora un ultimo tratto di strada, ridiscendendo leggermente di quota, prima di giungere a Sarchu (4.280 m), tappa obbligata per i viaggiatori che si

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avventurano in Ladakh via terra. Pernottamento in semplice campo tendato. Pasti: colazione in hotel, pranzo in ristorante locale, cena in campo tendato.

N.B. I campi tendati in questa regione sono allestiti per la stagione estiva. E’

richiesto un buon spirito di adattamento perché i servizi sono essenziali. Le tende

sono dotate di due letti, ciascuno fornito di materasso, cuscino, lenzuola e

coperte. I servizi igienici sono annessi alla tenda ma è disponibile solo acqua

fredda. L’elettricità viene erogata da un gruppo elettrogeno e una grande tenda

funge da mensa per i pasti.

8° giorno / Sarchu – Lago Tso Moriri (circa 230 km) Ingresso in Ladakh, il Passo Lachlung (5,060 m) e il lago turchese al confine

con la Cina Dopo la prima colazione partenza in direzione nord verso Tso Moriri per un’altra tappa lunga e faticosa. Si lascia l’Himachal Pradesh per fare ingresso nel Ladakh. L’ambiente continua ad essere aspro e brullo, a volte incassato tra ripide pareti di roccia. A tratti si costeggiano dei nevai e non lontano si possono vedere anche ghiacciai perenni. Si supera il Lachlung-La (5.060 metri), in uno scenario di valli, ampi altipiani e catene montuose di oltre 7.000 metri e si procede per il lago turchese di Tso Moriri, il “lago delle montagne”, che si trova a 4.530 metri di altitudine ed è attraversato dal confine con la Cina. Pernottamento in semplice campo tendato. Pasti: colazione in campo tendato, pranzo con lunch-box, cena in campo tendato.

N.B. Anche per la sistemazione nel campo tendato di Tso Moriri è necessario un

buon spirito di adattamento, poiché i servizi sono davvero essenziali.

9° giorno / Lago Tso Moriri – Leh (circa 210 km)

Il Monastero di Korzok e la terra dei nomadi Khampa Fino a pochi anni fa questa regione era chiusa agli stranieri data la disputa di confine con la Cina. Il lago Tso Moriri, uno dei più alti laghi del mondo (4.530 m di altitudine per una superficie di 120 kmq, lungo 28 chilometri e largo fino a 8), è leggermente salino e fa parte di un ecosistema protetto molto sensibile dato che nella sua area vivono alcune specie di uccelli rari (gru dal collo nero, anatra moretta, svasso collo nero) e una fauna varia (la capra tibetana, la gazzella tibetana, la volpe rossa, l’asino selvatico, una specie rara di marmotta himalayana, ecc.). Dopo la prima colazione visita del piccolo Monastero di Korzok, vecchio di oltre 350 anni, nei pressi del minuscolo villaggio omonimo. E’ l’unico insediamento umano permanente dato che la regione è frequentata, per i pochi mesi all’anno in cui è accessibile, solo dai pastori nomadi Khampa, di origine

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tibetana, che migrano attraverso le vallate himalayane in cerca di pascoli per le loro mandrie di yak e capre pashmina. Si prosegue verso Leh, lungo un percorso che attraversa la bella zona del Rupsu, dove i Khampa per secoli hanno estratto il sale dai bacini lacustri della regione per usarlo come merce di scambio in Ladakh. Arrivo a Leh, capoluogo del Ladakh, situato a 3.500 metri d’altitudine nella Valle dell’Indo. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in campo tendato, pranzo con lunch-box, cena in hotel.

10° giorno / Leh

Il Leh Palace, lo Shanti Stupa e il bazar Dopo la prima colazione intera giornata dedicata alla visita di Leh dove le costruzioni moderne si fondono con i fatiscenti edifici della città vecchia fatti di legno e mattoni di fango. Il decrepito Leh Palace, fatto costruire nel XVII secolo dal re buddhista del Ladakh, presenta più di qualche somiglianza con il Potala di Lhasa e le vedute che si godono dal suo tetto sono veramente mozzafiato. Lo scintillante Shanti Stupa, fatto costruire dai monaci giapponesi per promuovere un mondo di pace. Il caratteristico bazar dove si trovano interessanti oggetti di artigianato. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel, pranzo in ristorante locale, cena in hotel.

11° giorno / Leh – Lamayuru – Kargil (circa 220 km)

Gli aspri paesaggi della Valle dell’Indo e il monastero più antico del Ladakh Dopo la prima colazione partenza verso ovest lungo la Valle dell’Indo. Il Ladakh è fatto di montagne ed è circondato da montagne. Pareti a strapiombo di roccia e ghiaccio formano un confine naturale tra la Valle dell’Indo e il Tibet, il Kashmir e l’Himachal Pradesh, e gli insediamenti umani sono ridotti a strette strisce di vegetazione avvinghiate ai fiumi che scendono direttamente dai ghiacciai. Lungo il percorso sosta per la visita di Lamayuru (3.390 m), che sorge in mezzo a calanchi erosi dagli agenti atmosferici all’imboccatura di una stretta gola. Secondo la leggenda, un tempo quest’area era il fondo di un lago molto profondo, ma un santo buddhista rivolse una preghiera agli spiriti guardiani e miracolosamente le acque si prosciugarono. I depositi geologici intorno a Lamayuru starebbero di fatto a dimostrare la presenza di un bacino idrico in tempi remoti, forse prosciugato a causa della recessione di un ghiacciaio. I sedimenti rimasti sono stati scolpiti dal vento e dalla pioggia in un bizzarro paesaggio lunare di torri e calanchi. La principale attrazione di Lamayuru è costituita dal Lamayuru

Gompa, il più antico del Ladakh, che risale almeno al X secolo. Appollaiato sulla cima di un torreggiante sperone roccioso, butterato di grotte artificiali, il gompa presenta alcuni affreschi, mentre le sale di preghiera contengono chorten decorati

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con pietre preziose, statue di bodhisattva e antiche maschere cham. Al termine della visita si prosegue per la città di Kargil (2.817 m). Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel, pranzo in ristorante locale, cena in hotel.

12° giorno / Kargil – Sanku – Panikhar – Rangdum (circa 130 km)

Le imponenti vette del Nun e del Kun, il gompa appollaiato sulla cima della

collina

Dopo la prima colazione partenza verso sud lungo la strada carrozzabile che segue la valle di Suru, verdeggiante e fertile, fino al villaggio di Sanku. Si prosegue per il villaggio di Panikhar, situato all’ombra delle imponenti vette del Nun (7.135 m) e del Kun (7.087 m). Più a est il ghiacciaio Parkachik precipita nel fiume Suru dando origine a un paesaggio mozzafiato. Il panorama diventa più selvaggio e aspro man mano che la strada si addentra nell’arida pianura di Rangdum, battuta dai venti. La valle di Suru è abitata ancora da musulmani e il confine religioso lo si raggiunge nel villaggio di Rangdum (3.650 m), un piccolo agglomerato di case in stile tibetano, stupa e bandiere di preghiera. Le stratificazioni rocciose ai margini della valle sono state ritorte e attorcigliate, dalla tettonica a zolle, in un astratto dipinto tridimensionale. Visita del Rangdum Gompa, circa 5 km a sud del villaggio, appollaiato sulla cima di una bassa collina sovrastante la pianura, le cui sale di preghiera contengono alcuni pregevoli affreschi. in campo tendato fisso. Pasti: colazione in hotel, pranzo con lunch-box, cena in campo tendato.

N.B. Anche per la sistemazione nel campo tendato di Tso Moriri è necessario un

buon spirito di adattamento, poiché i servizi sono davvero essenziali.

13° giorno / Rangdum – Padum (circa 110 km)

La Valle dello Zanskar: un vasto lenzuolo di terra agricola circondato da

ripide pareti rocciose Dopo la prima colazione si continua verso sud-est sulla polverosa strada carrozzabile e si supera l’aspro passo Pensi-La (4.400 m), valico che segna l’ingresso nel bacino idrografico dello Zanskar. Le marmotte abbondano sulle chiazze erbose tra le rocce e il passo offre vedute mozzafiato del ghiacciaio Drang Drung, una perfetta lingua di ghiaccio di un bianco scintillante che scende serpeggiando in mezzo a morene color grigio acciaio. Sul lato più ampio del passo, la valle si apre in una vasta e piatta pianura all’incrocio dei fiumi Zanskar e Stod. Questa è una caratteristica peculiare dello Zanskar: un vasto lenzuolo di

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terra agricola circondato da ripide pareti rocciose. Con la discesa finale si raggiunge la cittadina di Padum (3.670 m), la capitale dello Zanskar. Nei suoi dintorni gli Yak pascolano placidamente nei campi e la pianura è costellata di piccole fattorie e villaggi. Padum ha una piccola moschea che serve una ridotta comunità di mussulmani e due gompa in rovina. Percorrendo una breve distanza a piedi attraverso la valle sui può raggiungere il monastero medievale di Pibiting, coronato da un imponente chorten con vedute sulla pianura. Pernottamento in semplice hotel. Pasti: colazione in campo tendato, pranzo con lunch-box, cena in hotel.

14° giorno / Padum – Zangla - Stongdey – Karsha – Padum (circa 90 km) La residenza abbandonata dei sovrani dello Zanskar, l’impronta del piede di

Marpa, il più antico monastero dello Zanskar Dopo la prima colazione partenza verso nord-est, lungo la riva orientale del fiume Zanskar, per la visita del villaggio di Zangla, caratterizzato dal vecchio palazzo reale in rovina che domina la valle dalla cima di una collina. Residenza dei sovrani dello Zanskar, i Gyalpo, dal XVI secolo, il palazzo e stato abitato saltuariamente, dai discendenti della famiglia reale, fino a pochi anni fa. Nelle vicinanze si trova un vecchio convento di monache buddhiste che merita una visita per osservarne l’austero stile di vita. Sulla via del ritorno a Padum sosta per la visita del Gompa di Stongdey costruito nell’XI secolo nel luogo in cui il Traduttore Marpa lasciò un’impronta del suo piede. Marpa (1012-1096) è famoso per aver fondato il lignaggio di trasmissione Kagyu, o della “trasmissione orale”, una delle quattro principali scuole del buddhismo tibetano assieme a quelle Nyingmapa, Sakyapa e Gelugpa. Situato sulle pendici di una montagna, il gompa offre uno dei punti panoramici più belli di tutto lo Zanskar. Rientrati a Padum si procede verso nord per il Gompa di Karsha, il più grande e più antico monastero buddhista dello Zanskar, che si staglia come una macchia di calce

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bianca sul versante della montagna. Fondato nel X secolo da Phagspa

Sherab dell’ordine dei Gelug-Pa (Berretti Gialli), il complesso monastico comprende otto templi impreziositi da mirabili affreschi, chorten, sale di preghiera dove vivono circa 150 monaci. Pernottamento in semplice hotel. Pasti: colazione in hotel, pranzo con lunch-box, cena in hotel.

15° giorno / Padum – Bardan – Muney – Sani – Padum (circa 70 km)

Il gompa dell’ordine monacale Drukpa-Kagyu, il gompa della setta Gelug-Pa,

lo stupa con i resti di Kanishka Dopo la prima colazione partenza verso sud, lungo la strada per Ruru, per la visita del Bardan Gompa, posto in posizione spettacolare su uno sperone di roccia lungo le rive del fiume Tsarap. Appartenente all’ordine monacale dei Drukpa-Kagyu, il monastero, tra i primissimi di questo lignaggio in Zanskar, fu fondato nel XVII secolo. L’interno si concentra tutto intorno alla grande sala delle preghiere, il Dukhang, dove sono custoditi importanti statue di divinità buddhiste e piccoli stupa fatti in creta, rame, bronzo e legno. Il Gompa è anche famoso per le antiche maschere cham e le ruote di preghiera in rame. Si prosegue verso sud per il Gompa di Muney, appartenente alla setta dei Gelug-Pa (i “Virtuosi”), noti anche come Berretti Gialli, che considerano il Dalai Lama come un’emanazione di Avalokitesvara, il Bodhisattva della Compassione. Rientro a Padum e proseguimento verso nord-ovest per il villaggio di Sani dove si trova un antico monastero costruito su un tratto pianeggiante della valle, lungo le rive del fiume Doda, secondo la consuetudine dei luoghi di culto più antichi di queste regioni (come Alchi o Tabo nella Valle dello Spiti). Il sito è molto venerato nella tradizione del buddhismo vajrayana perché custodisce una statua del famoso predicatore Naropa e lo stupa con i resti di Kanishka, un maestro che visse intorno all’anno mille. Alcuni degli affreschi che emergono dalla mistica penombra degli interni di questo tempio sono attribuiti a Zadpa Dorje celebre pittore dello Zanskar nel XVIII secolo. Pernottamento in semplice hotel. Pasti: colazione in hotel, pranzo con lunch-box, cena in hotel.

16° giorno / Padum – Dzongkhul – Kargil (circa 240 km)

Le grotte in cui meditò il predicatore Naropa) Dopo la prima colazione partenza per una lunga e faticosa tappa verso nord per Kargil. Si percorre a ritroso il tratto di strada che pian piano ci porta fuori dalla magica valle dello Zanskar. Lungo il percorso sosta per la visita del Monastero di

Dzongkhul, costruito intorno a due grotte che la leggenda vuole siano state il luogo di meditazione del famoso predicatore Naropa. Le pareti delle grotte

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conservano antichi dipinti attribuiti a Zadpa Dorje.. Arrivo a Kargil nel tardo pomeriggio. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel, pranzo con lunch-box, cena in hotel.

17° giorno / Kargil – Batalik – Dha-Hanu – Uley Tokpo (circa 160 km)

Il principale campo di battaglia durante la guerra Indo-Pakistana, lungo il

corso dell’Indo, il popolo dei Brokpa o Dardi Dopo la prima colazione partenza verso nord-est lungo un entusiasmante percorso poco battuto per Batalik. Si sale rapidamente verso l’Hamboting-La (4.056 m) per scendere altrettanto rapidamente verso la Valle dell’Indo e la località di Batalik, il principale campo di battaglia durante la guerra Indo-Pakistana. Si prosegue verso sud-est lungo l’Indo per i villaggi di Dha e Hanu per entrare in contatto con la comunità dei Brokpa, noti anche come Drokpa o Dardi. Le origini di questa etnia si perdono nella memoria, ma i tratti ariani e la carnagione chiara hanno portato in molti a concludere che questo popolo discenda dalle milizie erranti di Alessandro Magno. La maggior parte dei Brokpa segue l’antica religione animista Bon che gettò le basi del buddhismo tibetano. Si prosegue verso sud-est, lungo il corso dell’Indo, fino a raggiungere la località di Uley Tokpo (3.050 m). Pernottamento in resort. Pasti: colazione in hotel, pranzo con lunch-box, cena in resort.

18° giorno / Uley Tokpo – Mangyu – Alchi – Leh (circa 80 km)

Il villaggio tradizionale e il monastero-fortezza con gli affreschi murali e le

antiche sculture lignee di grande valore Dopo la prima colazione partenza verso est. Lungo il percorso sosta per la visita del piccolo e grazioso villaggio tradizionale di Mangyu. Si continua con la visita del monastero-fortezza di Alchi, abbarbicato all’estremità di una stretta gola. Il complesso fu fondato nell’XI secolo dal grande traduttore Ring-chen Zangpo, che vi portò artisti provenienti da vari monasteri del Kashmir, al fine di dare vita ad affreschi murali e antiche sculture lignee che oggi sono considerati i tesori artistici più importanti della cultura buddhista in Ladakh. Si prosegue per Leh con arrivo nel pomeriggio. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in resort, pranzo in ristorante locale, cena in hotel.

19° giorno / Leh – volo per Delhi

Uno splendido esempio dell’architettura moghul Dopo la prima colazione trasferimento all’aeroporto per il volo per Delhi. Arrivo a Delhi nel primo pomeriggio e partenza immediata per la visita della Tomba di

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Humayun (Patrimonio dell’Umanità UNESCO), uno splendido esempio di architettura moghul, fatta costruire a metà del XVI secolo dalla prima moglie dell’imperatore Humayun. Si prosegue con un giro panoramico in bus nella zona della Porta dell’India con la Residenza Presidenziale e il Palazzo del Parlamento. Pernottamento in hotel. Pasti: colazione in hotel, pranzo e cena liberi

20° giorno / Partenza e arrivo in Italia Dopo la prima colazione un paio d’ore di tempo a disposizione per relax o per gli ultimi acquisti nella zona di Connaught Place. In tarda mattinata trasferimento all’aeroporto per il volo di linea Air India diretto per l’Italia. Arrivo a Milano Malpensa nel tardo pomeriggio. Pasti: colazione in hotel, pranzo libero, cena a bordo.

Sistemazioni previste:

Amritsar: HyattRegency Hotel, 5* o similare (1 notte) Dharamshala: WelcomHeritage Grace Cottage o similare (2 notti) Manali: White Meadows Resort by Mahindra, 4* o similare (2 notti) Sarchu: Adventure Camp o similare (1 notte) Tso Moriri: Tso Moriri Camp o similare (1 notte) Leh: Tsokar Retreat Hotel, 3* o similare (2 notti) Kargil: The Kargil Hotel, 3* o similare (1 notte) Rangdum: Nun Kun Camp o similare (1 notte) Padum: Omasila Hotel o similare (3 notti) Kargil: The Kargil Hotel, 3* o similare (1 notte) Uley Tokpo: Ule Ethnic Resort o similare (1 notte) Leh: Tsokar Retreat Hotel, 3* o similare (2 notti) Delhi: The Lalit Hotel, 5* o similare (1 notte)

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Altre informazioni: Organizzazione e trasporti – Da Amritsar a Kargil (2°-11° giorno) e da Kargil a Leh (17°-18° giorno) si utilizzano autovetture tipo Toyota Innova Crysta, per la Valle dello Zanskar (12°-16° giorno) si utilizzato autovetture tipo Mahindra Xylo, in tutti i casi con max 3 passeggeri + autista per auto (un veicolo potrebbe avere 4 passeggeri). Per la visita di Amritsar e Delhi si utilizza un minivan. Guide locali di lingua inglese, accompagnatore italiano a partire da un minimo di 8 partecipanti. Pernottamenti e pasti – Hotel 5* a Amritsar e Delhi, 4* a Dharamsala e Manali, 3* a Leh, Kargil e Uley Tokpo. Semplice hotel a Padum. Tre notti in spartani campi tendati fissi a Sarchu, Tso Moriri e Rangdum. Trattamento di pensione completa (eccetto i pasti a Amritsar e Delhi): i pasti vengono consumati in ristoranti locali o nei ristoranti delle strutture dove sono previsti i pernottamenti. Alcuni pranzi con lunch-box. Altimetria – Come specificato nel programma 6 pernottamenti (a Sarchu, Tso Moriri, Rangdum e Padum) vengono effettuati a più di 3.500 metri di altitudine. E’ quindi necessario essere in buone condizioni di salute. Si consiglia una visita medica preventiva. Mal di testa e sensazioni di malessere sono abbastanza frequenti durante i primi due giorni di viaggio in alta quota. Clima – Nella regione himalayana clima soleggiato secco e temperato con temperature diurne attorno ai 25°C-30°C nelle valli (minore sui passi) e notturne tra i 10°C-15°C. A Amritsar e Delhi clima caldo umido con elevato rischio di piogge monsoniche nei mesi estivi. Disposizioni sanitarie – Non è richiesta alcuna vaccinazione obbligatoria. Formalità burocratiche – È richiesto il visto consolare ottenibile personalmente via internet (la procedura deve essere attivata almeno un mese prima della partenza, l’importo pari a USD 80 + 2,5% di spese bancarie deve essere versato con la propria carta di credito). È anche possibile ottenere il visto tramite la nostra intermediazione (al costo di € 95). Il passaporto deve avere una validità di almeno 6 mesi dalla data di partenza del viaggio e 2 pagine libere. Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà – Viaggio fisicamente impegnativo per le elevate altitudini e alcuni lunghi trasferimenti su strade carrozzabili e/o dissestate. Mezzi di trasporto buoni e confortevoli. Per le sistemazione nei campi tendato di Sarchu, Tso Moriri e Rangdum è necessario un buon spirito di adattamento perché i servizi sono davvero essenziali. Alimentazione discreta, di qualità appena sufficiente i picnic con lunch-box e i pasti nei ristorantini locali di mezzogiorno.

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QUOTAZIONI PER PERSONA da Milano:

€ 3.900 base 10-14 partecipanti con accompagnatore italiano € 4.050 base 8-9 partecipanti con accompagnatore italiano Da aggiungere:

- partenze da altre città su richiesta

- supplemento singola € 640

- supplemento alta stagione aerea incluso

- tasse aereoportuali, security e fuel surcharge € 340 (circa) - copertura assicurativa di viaggio vedi tabella sotto

- costo individuale gestione pratica € 90

- visto consolare richiesto tramite nostra intermediazione € 95 N.B. Il supplemento singola è eliminabile in caso di condivisione camera doppia

con altro partecipante, previa verifica disponibilità.

Data di partenza: - (a) da lunedì 3 a sabato 22 Agosto 2020 (alta stagione aerea)

OPERATIVO VOLI: AI 138 03 AUG MILANO MALPENSA – DELHI 21:00-08:25+1

AI 117 04 AUG DELHI – AMRITSAR 11:20-12:25

AI 446 21 AUG LEH – DELHI 11:55-13:30 AI 137 22 AUG DELHI – MILANO MALPENSA 14:15-19:20

Promozione “Prenota Prima”

Prenotate il vostro viaggio con un anticipo di almeno 90 giorni dalla partenza e

otterrete uno sconto del 50% sul costo della copertura assicurativa “all

inclusive”. Le quotazioni includono: Voli intercontinentali di linea in classe economica, voli domestici Delhi-Amritsar e Leh-Delhi, accoglienza e trasferimenti aeroporto/hotel e viceversa, trasporti con autovetture, pernottamenti, tutti i pasti (eccetto quelli a Amritsar e Delhi), guide locali di lingua inglese, accompagnatore italiano a partire da un minimo di 8 partecipanti, gli ingressi ai monasteri e ai siti d’interesse, l’assicurazione come specificato, guida/dossier informativo sul paese. Le quotazioni non includono: I pasti a Amritsar e Delhi, le bevande, le mance, l’assicurazione integrativa (facoltativa), il visto consolare, le spese personali, gli extra e quant’altro non espressamente indicato.

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La nostra nuova ed esclusiva copertura assicurativa “all inclusive”

- Annullamento del viaggio prima della partenza - Interruzione viaggio (con rimborso dei giorni persi fino a € 5.000) - Assistenza sanitaria tramite centrale operativa h24 - Spese mediche in viaggio fino a € 20.000 (di cui € 5.000 fino a 45 gg dal rientro) - Bagaglio fino a € 750 - Viaggi Rischio Zero per eventi fortuiti e casi di forza maggiore in corso di

viaggio - Indennizzo fino a € 150.000 per infortunio che causi decesso o invalidità

permanente Il costo a passeggero del pacchetto assicurativo è da aggiungere alle spese accessorie e da versare al momento dell’iscrizione al viaggio. Il calcolo dell’importo si evince dalla tabella che segue:

Quota totale fino a: Costo a passeggero*

€ 1.000,00 € 50 € 2.000,00 € 90 € 3.000,00 € 130 € 4.000,00 € 165 € 5.000,00 € 190

€ 10.000,00 € 200

NB: il conteggio del totale assicurabile non deve includere visto e spese

gestione pratica. *comprensivo di imposte di assicurazione e diritti di agenzia.

Copertura Integrativa E’ possibile estendere la copertura delle spese mediche in viaggio fino a € 120.000 stipulando una polizza facoltativa con premio lordo per passeggero di € 55,00, da specificare espressamente all’operatore. Le condizioni dettagliate delle coperture assicurative sono consultabili sul nostro

sito www.viaggilevi.com.

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NOTE IMPORTANTI

• I servizi locali sono quotati in Euro. I prezzi non sono quindi soggetti ad adeguamenti valutari. • Per ragioni tecnico-organizzative in fase di prenotazione o in corso di viaggio l’itinerario potrebbe subire delle modifiche, mantenendo invariate quanto più possibile le visite e le escursioni programmate. • Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a disponibilità limitata di posti. Al momento della prenotazione, in caso di non confermabilità della tariffa utilizzata per la costruzione del prezzo del viaggio, comunicheremo il supplemento. • Molte compagnie aeree prevedono l’emissione immediata del biglietto. In tal caso vi informeremo all'atto della vostra conferma e procederemo alla emissione. L'acconto dovrà includere anche l'importo intero del biglietto, che non sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in questione derogheranno dalle nostre pubblicate. • L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo del petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto dell’emissione dei biglietti aerei. • Per lo svolgimento di alcuni nostri programmi è necessario l’utilizzo di voli interni operati da compagnie locali non conformi ai requisiti della Comunità Europea, indicate all’interno di un elenco comunitario. Le assicurazioni europee non coprono i disservizi a esse correlati.

Milano, 30.01.2020 n. 1

Organizzazione tecnica:

I Viaggi di Maurizio Levi Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italy)

Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595 E-Mail: [email protected] – Web site: www.viaggilevi.com