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IN QUESTO NUMERO In primo piano Perugia. Angeletti, Italia unico paese in cui dipendenti pagano più tasse datori (Ansa) p. 1 Firenze. Proietti, arrabbiati non rassegnati. Legge stabilità non corrisponde a reali esigenze del nostro Paese (Adnkronos/Labitalia) p. 1 On air Tgr Toscana p. 2 Toscana Media Channel p. 2 Toscana lavoro p. 2 Radio Rai 1 p. 2 Sulla stampa In quindicimila per lavoro e dignità (La Repubblica-Firenze) p. 3 Posti e cassa in deroga, il lavoro in piazza (Qn La Nazione Firenze) p. 4 Spending review Proietti, Letta sia credibile, altrimenti ennesimo annuncio (Adnkronos) p. 5 Proietti, se governo fa sul serio vincoli gettito a taglio tasse (Adnkronos) p. 5 Cosa c’è da tagliare p. 5 DallEuropa Proietti, ennesimo richiamo Ue: ridurre tasse a lavoratori e pensionati (Il Sole 24 Ore Radiocor) p. 6 Commissione europea. In Italia tassazione sul lavoro resta alta p. 6 Banca mondiale, Ifc e Pwc. Paying taxes, Italia fanalino di coda in Ue per carico su imprese p. 6 O SSERVATORIO F I S C O Anno V – n. 12 22 NOVEMBRE 2013 In primo piano PERUGIA Angeletti, Italia unico paese in cui dipendenti pagano più tasse datori - 15 NOV - "Noi siamo l'unico Paese al mondo, non succede infatti da nes- sun'altra parte, in cui i ricchi sono i lavoratori dipendenti perché pagano più tasse del datore di lavoro": lo ha gridato dal palco della manife- stazione di Perugia il segretario nazionale della Uil, Luigi Angeletti, secondo il quale "la legge di stabilità era l'unica occasione per invertire questa tendenza ma il Governo non l'ha raccol- ta". Angeletti ha ricordato le proposte dei sindacati per uscire da questa "drammatica situazione": "Ridurre le tasse sul lavoro vuol dire produrre due effetti importanti, la diminuzione del costo del lavoro e l'aumento dei redditi di chi con- suma". "L'economia e le imprese - ha concluso il segretario Uil - funzionano se c'è qualcuno che compra quello che si produce, ma se il red- dito dei cittadini scende non c'è salvezza e le aziende chiudono e se ne vanno all'estero". FIRENZE Proietti, arrabbiati, non rassegnati. Legge stabilità non corrisponde a reali esigenze del nostro Paese 14 nov. "Siamo arrabbiati ma non rassegnati. Anzi, siamo determinati perchè questa legge di stabilità così com'è non va e non corrisponde alle reali esigenze del nostro Paese". Con queste parole Domenico Proietti, membro della segreteria nazionale della Uil, ha concluso il corteo unitario a Firenze, in occasione dello sciopero nazionale per chiedere al governo di modifi- care la legge di stabilità.

IN QUESTO NUMERO In n pprriimmoo ppiiaanoo 12_2013.pdf · per pezzo". Più in generale rileva che sebbene lo sforzo di consolidamento dal 2011 abbia porta-to alla correzione del deficit

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IN QUESTO NUMERO

IInn pprriimmoo ppiiaannoo ► Perugia. Angeletti, Italia unico paese

in cui dipendenti pagano più tasse datori

(Ansa) p. 1

► Firenze. Proietti, arrabbiati non rassegnati.

Legge stabilità non corrisponde a reali esigenze

del nostro Paese (Adnkronos/Labitalia) p. 1

OOnn aaiirr ► Tgr Toscana p. 2

► Toscana Media Channel p. 2

► Toscana lavoro p. 2

► Radio Rai 1 p. 2

SSuullllaa ssttaammppaa ► In quindicimila per lavoro e dignità

(La Repubblica-Firenze) p. 3

► Posti e cassa in deroga, il lavoro in piazza

(Qn – La Nazione Firenze) p. 4

SSppeennddiinngg rreevviieeww ► Proietti, Letta sia credibile, altrimenti

ennesimo annuncio (Adnkronos) p. 5

► Proietti, se governo fa sul serio vincoli

gettito a taglio tasse (Adnkronos) p. 5

► Cosa c’è da tagliare p. 5

DDaallll’’EEuurrooppaa ► Proietti, ennesimo richiamo Ue: ridurre

tasse a lavoratori e pensionati

(Il Sole 24 Ore Radiocor) p. 6

► Commissione europea. In Italia

tassazione sul lavoro resta alta p. 6

► Banca mondiale, Ifc e Pwc.

Paying taxes, Italia fanalino di coda

in Ue per carico su imprese p. 6

OSSERVATORIO F I S C O Anno V – n. 12

22 NOVEMBRE 2013

IInn pprriimmoo ppiiaannoo PERUGIA Angeletti, Italia unico paese in cui dipendenti pagano più tasse datori

- 15 NOV - "Noi siamo l'unico Paese al mondo, non succede infatti da nes-sun'altra parte, in cui i ricchi sono i lavoratori dipendenti perché pagano più tasse del datore di lavoro": lo ha gridato dal palco della manife-stazione di Perugia il segretario nazionale della Uil, Luigi Angeletti, secondo il quale "la legge di stabilità era l'unica occasione per invertire questa tendenza ma il Governo non l'ha raccol-ta". Angeletti ha ricordato le proposte dei sindacati per uscire da questa "drammatica situazione": "Ridurre le tasse sul lavoro vuol dire produrre due effetti importanti, la diminuzione del costo del lavoro e l'aumento dei redditi di chi con-suma". "L'economia e le imprese - ha concluso il segretario Uil - funzionano se c'è qualcuno che compra quello che si produce, ma se il red-dito dei cittadini scende non c'è salvezza e le aziende chiudono e se ne vanno all'estero".

FIRENZE Proietti, arrabbiati, non rassegnati. Legge stabilità non corrisponde a reali esigenze del nostro Paese

14 nov. "Siamo arrabbiati ma non rassegnati. Anzi, siamo determinati perchè questa legge di stabilità così com'è non va e non corrisponde alle reali esigenze del nostro Paese". Con queste parole Domenico Proietti, membro della segreteria nazionale della Uil, ha concluso il corteo unitario a Firenze, in occasione dello sciopero nazionale per chiedere al governo di modifi-care la legge di stabilità.

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"Occorre innanzitutto finanziare la Cig in deroga senza alcuna esitazione -ha aggiunto - deve esse-re garantito il sostegno a migliaia di lavoratori in difficoltà. Chiediamo anche che il governo affronti finalmente il tema degli esodati: dobbiamo dare certezze alle persone che ad oggi si trovano senza lavoro e senza pensione". "Accanto a questo, noi della Uil, insieme a Cgil e Cisl - è il pensiero di Proietti - proponiamo che ci sia una significativa riduzione delle tasse per i lavoratori, pensionati e aziende virtuose.

La legge di stabilità fa solo finta di ridurre le tasse. Questo è l'unico modo per rispondere alle esigenze delle persone e per sostenere la domanda interna con la ripresa dei consumi e innescando benefici per le attività produttive. Occorre anche rivalutare le pensioni - sostiene il sindacalista - al tasso di inflazione e riprendere contrattazione per i lavoratori pubblici che sono stati penalizzati in questi anni". "Già nel 2014 si potrebbero trovare risorse importanti - conclude Proietti - per sostenere le famiglie e diminuire le tasse. Come? Con un

taglio deciso alle spese improduttive e agli sprechi. Anche da qui passa il profondo rinnovamento della politica. Accorpando le municipalizzate, ad esempio, e riducendo le consulenze nel settore pubblico. Ma anche tassando le rendite finanziarie. Non e' possibile che il lavoro sia più tassato delle rendite finanziarie. Non dimenticando il recupe-ro dalla lotta all'evasione fiscale".

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SSuullllaa ssttaammppaa

14.11.2013

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14.11.2013

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SSppeennddiinngg rreevviieeww Proietti, Letta sia credibile, altrimenti ennesimo annuncio

Roma, 21 nov. - "Per dare credibilità alle proprie affermazioni il Presidente Let-ta introduca, già nella Legge di Stabilità 2014, una norma che vincoli la destinazione automatica delle risorse recuperate con la spending review alla riduzione delle tasse sul lavoro". Così il segre-tario confederale della Uil Domenico Proietti che aggiunge: "diversamente e in assenza di questo provvedimento ci troveremmo di fronte soltanto all'ennesimo annuncio che viene però poi pun-tualmente disatteso".

VAI AL SOMMARIO Proietti, se governo fa sul serio vincoli gettito a taglio tasse

Roma, 18 nov. - "Se il governo vuole finalmente fare sul serio preveda già, nella legge di stabilità 2014, un provvedimento che vincoli e destini automaticamente alla riduzione del-le tasse sul lavoro i proventi della spending review". E' Domenico Proietti, segretario confederale Uil a commentare il piano del Commissario per la spending review, Carlo Cottarelli, presentato og-gi a palazzo Chigi. "Questo è l'unico modo per passare dalle parole ai fatti e ridare fiducia agli ita-liani sul futuro della nostra economia", prosegue.

VAI AL SOMMARIO COSA C’È DA TAGLIARE - Le aree di intervento

È molto vasto l'ambito della spesa pubblica da tagliare al vaglio del governo: un lavoro a 360 gradi. Dalle pensioni, all'incentivazione della mobilità nel pubblico impiego. Dalle intercettazioni, ai costi della politica in Regioni, Province e Co-muni fino ai contributi all'editoria. È quanto emerge dal documento sulla revi-sione della spesa pubblicato sul sito del ministero dell'Economia. Di seguito i temi e gruppi orizzontali riguardano:

- Beni e servizi: prezzi di acquisto beni e servizi - Immobili: razionalizzazione utilizzo immobili - Organizzazione amministrativa, con il pieno utilizzo dei benefici del completamento dell'Agenda Digitale - Pubblico impiego: mobilità del lavoro e armonizzazione del sistema retributivo e contrattualisti-co nel pubblico impiego, anche al fine di incentivare la mobilità tra amministrazioni e funzioni - Fabbisogni e costi standard: promozione nel completamento e applicazione - Costi della politica - Qualità spese di investimento - Società partecipate pubbliche: criteri per affidamento, razionalizzazione, vincolo di bilancio, di-smissione, riduzione numero. Tra i temi e gruppi verticali invece la figurano la Presidenza del Consiglio dei Ministri con la razio-nalizzazione dipartimenti e dirigenti; Protezione civile; Scuole di formazione; Contributi all'edito-ria; Enti vigilati. Ci sono poi i ministeri e tra i punti la revisione dei trasferimenti alle imprese ma anche la revisione del sistema di internazionalizzazione. Attenzione anche sulle prestazioni sociali e previdenziali: il piano Cottarelli indica le "pensioni d'o-ro" e pensioni di reversibilità in relazione al passaggio al contributivo. Per la Giustizia si parla di riorganizzazione degli istituti penitenziari, del superamento gestione commissariale Piano carceri e della razionalizzazione della gestione del servizio intercettazioni telefoniche, telematiche ed am-bientali. Agli Affari esteri si parla di indennità del personale diplomatico e tra i temi della Scuola, tra gli altri si citano, oltre la rivisitazione della dimensione delle scuole, gli insegnanti di sostegno e i docenti inidonei.

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DDaallll’’EEuurrooppaa

FISCO Proietti, ennesimo richiamo UE: ridurre le tasse a lavoratori e pensionati

- Roma, 13 nov. - "Dopo le indicazioni dell'Ocse e del Fondo Monetario Internazionale, quello odierno della Commissione Europea è l'ennesimo richiamo all'Italia per l'ec-cessiva tassazione sui redditi da lavoro. Che altro deve succedere?" Lo afferma il segretario confe-derale della Uil Domenico Proietti. "Il Governo e il Parlamento aspettano forse un pronunciamento dell'Onu per realizzare questa svolta nella politica economica del Paese? Non si perda ulteriore tempo - aggiunge - e si abbia il coraggio di abbassare significativamente le tasse a lavoratori di-pendenti e pensionati per rilanciare i consumi, riavviare la crescita economica e ridurre i livelli di disoccupazione attuali".

COMMISSIONE EUROPEA Ue, in Italia tassazione sul lavoro resta alta Per la Commissione alta anche la tassazione sul capitale

"Nonostante le azioni prese e quelle annunciate per il 2014, la tassazione sul lavoro in Italia resta alta". Lo afferma la Commissione europea nel rapporto in cui analizza i progressi compiuti nell'attuazione delle raccomandazioni nel quadro della valutazione annuale della crescita in Eu-ropa. La Commissione ritiene che sia alta anche la tassazione sul capitale, così come cruciale è anche la revisione dei valori catastali. Secondo la Commissione il disegno della nuova tassa locale sui servizi locali che sostituirà l'Imu dal 2014 deve essere "appropriato" e la revisione dei valori catastali sarà cruciale per la correttezza della tassazione della proprietà immobiliare e per l'effi-cienza del sistema fiscale. Per la Commissione europea la riforma del sistema fiscale italiano riflette un approccio "pezzo per pezzo". Più in generale rileva che sebbene lo sforzo di consolidamento dal 2011 abbia porta-to alla correzione del deficit eccessivo,"il debito pubblico resta un peso principale" per l'econo-mia. Di qui la necessità di "un monitoraggio stretto degli sviluppi del bilancio per assicurare il rigoroso rispetto del patto di stabilità". Monitoraggio che resta "giustificato".

BANCA MONDIALE, IFC E PWC Paying Taxes, Italia fanalino di coda in Ue per carico su imprese

L'Italia si conferma fanalino di coda in Europa per carico fiscale sulle imprese (Total Tax Rate) e si colloca al 138mo posto (131mo lo scorso anno) su 189 Paesi interessati dall'indagine nel mondo. È quanto emerge dal Rapporto Paying Taxes 2014, diffuso dalla Banca Mondiale, IFC e PwC, che esamina i costi per imposte e tasse in capo a un'impresa e il connesso carico ammini-strativo per versamenti d'imposta e adempimenti vari. Per gli adempimenti fiscali in Italia le so-cietà impiegano 269 ore all'anno contro le 179 ore impiegate in media da un'impresa europea e le 268 ore l'anno della media mondiale. In Italia le imprese effettuano 15 pagamenti contro i 13,1 europei e i 26,7 richiesti mediamente a livello globale. Il carico fiscale complessivo nel nostro Paese si conferma il più alto d'Europa, pari al 65,8% dei profitti commerciali, in miglioramento rispetto al 2012 (68,3%) contro una media Eu&Efta scesa a 41,1% dal 42,6% del 2012 e una media mondiale del 43,1%, in miglioramento rispetto al 44,7% dello scorso anno. A breve distanza dall'Italia si posiziona la Francia con un indice di Total Tax rate di 64,7%, seguita dalla Spagna (58,6%). Il minor carico fiscale in assoluto in Europa è invece quello della Croazia (19,8%) meno di un terzo rispetto a quello italiano, seguito dal Lus-semburgo (20,7%) e da Cipro (22,5%). VAI AL SOMMARIO