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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 1

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 2

IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI

di Francesco Mancini

Ed. prima, 2012

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Dedica

IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI

Con tanto amore per, mia moglie Paola, i

miei figli Giovanna, Paolo, Costante,

Amerigo,mio padre Giuseppe,mia madre

Giannina,mio fratello Totò, la mia anima

alchemica, e tutti quelli che sino ad ora ho

conosciuto e che ancora conoscerò.

Francesco Mancini

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 4

Prefazione di Giacomo

Prefazione di un’amico

Francesco Mancini è una grande anima.

Una vita passata a vendere sogni dice di lui

chi lo ha conosciuto da vicino, una delle

poche anime che ti insegnano a rischiare.

Artista, scrittore, studioso e uomo d’affari,

Francesco Mancini ha creato nella sua

carriera numerose opere in frangenti e

ambiti apparentemente opposti. Finanza,

arte, consulenza, scrittura, alchimia,

strategia, psicologia e antropologia,

trovano finalmente un ingrediente

comune nella figura dell’autore che non ha

mai smesso di appassionare chiunque lo

circondasse.

Eccellente uomo di famiglia, incredibile

marito e padre, inesauribile fonte di

ispirazione per professionisti e studiosi,

Francesco Mancini non ha mai smesso di

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vivere al cento per cento tutto ciò che

poteva.

E’, con infinito piacere che introduco voi

lettori al primo scritto, quasi una bozza,

che ho l’onore di presentare qui su questo

foglio per voi.

La seguente opera è divisa in due grandi

sezioni.

La prima è la raccolta di ventiquattro

idee, ventiquattro semplici spunti filosofici

la cui applicazione pratica alla vostra vita

di tutti i giorni, rigenererà la vostra vita,

facendo tornare nelle vostre bocche e sulla

vostra pelle, quella fragranza di innocenza

che alcune volte, immersi nella frenesia

appassionata dell’azione, possiamo

momentaneamente perdere.

La seconda sezione è un compendio

quasi enciclopedico che ci terrei a mettere

in luce come le basi per qualsiasi

costruzione solida per chiunque abbia

apprezzato la prima parte. Se hai tra le

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mani questo libro, sei sicuramente

un’appassionato di filosofia o di strategie

di vita o, per meglio dire, arti di vivere.

Questa seconda parte è una collezione

compatta per introdurti agli studi della

scienza del mondo interiore. Divisa in

categorie secche, questa seconda parte ha

un’inestimabile valore formativo.

Mi è stato difficile trovare sul mercato

prima di questo momento, una così ben

coesa sintesi e panoramica generale, delle

discipline olistiche, pratiche magiche,

scuole di pensiero nell’ambito delle

scienze sociali e medicina alternativa.

Se sei alle prime armi nella scienza dello

studio interiore o se sei gia uno scafato,

questa seconda sezione del libro, che di

per se è indipendente, ti sarà di

inestimabile supporto nel guidare i tuoi

prossimi passi.

Anche se questo libro rappresenta una

forma embrionale della produzione più

completa che mi auguro Francesco

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Mancini riesca a completare, sono sicuro

che ne apprezzerete i contenuti.

Ti auguro una buona lettura e un leggero

completamento di giornata.

Che il sole ti sorrida!

Giangiacomo da Gubbio

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 9

INDICE DEI CONTENUTI NDR. Ci scusiamo per eventuali ripetizioni

nel testo o eventuali violazioni di copyright

provenienti da piccoli copia e incolla in

alcune parti periferiche dell’opera. La

seconda edizione, in corso di stampa,

conterrà una selezione integrale del

materiale dell’autore. Buona lettura.

PRIMA PARTE

Le 24 credenze ......................................... 17

1.Nel posto fisso .................................. 20

2.Nella pericolosita’ del rischio........... 27

3.Che una cosa fatta sia meglio di mille

cose da fare ......................................... 32

4.Che il bene ed il male siano cose

diverse ................................................. 38

5.Che solo cio’ che si vede sia vero .... 46

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6. Che il tutto sia diverso dall’uno Ho

provato a prendere un bicchiere di

acqua dal mare. ................................... 50

7.Che la materia sia immobile ............. 56

8.Nei legami familiari ........................... 60

9.Nel principio di causa ed effetto* .... 73

10.Nella limitatezza delle mie capacita’

............................................................. 78

11.Che imprenditori si nasce ............... 80

12.Sia bene pensare in piccolo ............ 96

13. Che bisogna reprimere la propria

sessualità ........................................... 102

14.Che se espongo la mia diversità sarò

isolato ................................................ 112

15.Chesiste la malattia ...................... 117

16.Che serva andare a scuola ............ 120

17.Che esista la crisi economica ........ 122

18.Che è possibile amare una sola

persona .............................................. 128

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19.Che l’amore sia una cosa

meravigliosa ....................................... 132

20.Che il corpo è sano se la mente è

sana.................................................... 135

21.Che il cambiamento sia frutto della

ragione ............................................... 137

22. Che quelli che hanno fatto della

spiritualità una professione siano buoni

........................................................... 145

23.Che bisogna essere una brava

persona .............................................. 153

24.Che bisogna fidarsi dei consigli degli

adulti .................................................. 157

Inpubblicate ....................................... 165

Altri sistemi di codificazione .............. 167

SECONDA PARTE

Confusione 17 ........................................ 168

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 12

PREMESSA.......................................... 169

LA TAVOLA DI SMERALDO (Ermete

Trismegisto) ....................................... 172

00.PENSIERI NOTTURNI .................... 177

LA TAVOLA DI SMERALDO PRIMA DI

TUTTO ................................................ 212

STRUMENTI DELLA CONSULENZA

ESOTERICA ......................................... 248

01.I TAROCCHI ................................... 249

02.IL LIBRO DEI MUTAMENTI ............ 345

03.IL LIBRO TIBETANO DEI MORTI ..... 346

04.LE CARTE DI LORENZO OSTUNI ..... 353

05.IL TAO ........................................... 354

06.LA MEDITAZIONE .......................... 355

07.IL CAMMINARE ............................. 359

08.L'IMMAGINAZIONE ....................... 360

09.LA TELEURGIA ............................... 362

10.I DIKSHA ........................................ 364

11.IL PENDOLO .................................. 365

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12.GLI SPECCHI ESSENI ...................... 376

13.LA CLAVICOLA DI SALOMONE ....... 379

14.IL KIBALION ................................... 381

15.L'ENCHIRIDION ............................. 384

16.IL LEMEGETON .............................. 387

17.LO SFIDANTE ................................. 388

18.LA FORZA DELL'AMORE ................ 393

19.LA LEGGE DELL'ILLUMINAZIONE ... 395

20.LA LEGGE DELL 'ATTRAZIONE ....... 408

21.IL POTERE DEI SALMI .................... 413

22.LA FUNZIONE DELLE PIETRE.......... 424

23.L'USO DEGLI INCENSI E DELLE

CANDELE ............................................ 428

24.LE PIRAMIDI ED IL LORO USO ....... 430

25.LO SGUARDO E L'IRIDOLOGIA ....... 431

26.LA RIFLESSOLOGIA ........................ 435

27.IL SOFFIO ED IL DOLORE ............... 446

28.CHIROMANZIA ED ALTRO ............. 447

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29.IL TANTRA ..................................... 457

30.LA KUNDALINI ............................... 462

31.L'OTTUPLICE SENTIERO ................ 465

32.LO SCIOGLIMENTO DEI LEGAMI ... 480

33.CATENA E CERCHIO MAGICO ........ 482

34.REBIRTHING .................................. 484

35.L'ENNEAGRAMMA ........................ 485

36.VIAGGIARE NEL MONDO DEI MORTI

........................................................... 486

37.IL SATOR ....................................... 488

38.LE INVOCAZIONI ........................... 490

39.L'ESOTERISMO DI DANTE .............. 493

40.IL GRIMORIO DI PAPA ONORIO .... 494

41.LA SFERA DI CRISTALLO ................ 498

42.LA SCRITTURA TERAPIA................ 500

43.LA MUSICOTERAPIA ...................... 501

44.SCRITTI DAL BLOG ......................... 502

45. IL LINGUAGGIO DELL'OCCULTO ... 503

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46.IL MUTUS LIBER ............................ 505

47. LA FORZA DEBOLE DI "GIULIANA

CONFORTO" ....................................... 533

48.SCIENTOLOGY ............................... 535

49.LE COSTELLAZIONI FAMILIARI ...... 539

50.LA TEOSOFIA ................................. 547

51. LA PSICOANALISI .......................... 556

52.PENSIERI ESOTERICI ...................... 582

53.L'ACQUA ....................................... 615

54.LA TERAPIA RADIANTE .................. 616

55.LA PRATICA ................................... 618

56 LA NUMEROLOGIA ........................ 619

57. Il VOLO ......................................... 622

58.CONCLUSIONI ............................... 624

Dedica ................................................ 630

Redazionale ........................................... 631

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 17

Le 24 credenze

NDR. Una prima edizione artigianale

riporta il numero di 30, come il numero

esatto di credenze contenute nel prototipo

del libro. Nell’appendice Inpubblicate e

Altri sistemi di codifica, trovi alcune

spiegazioni a riguardo.

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NDR. Questo è una prima versione della copertina progettata dall’autore che si nascondeva sotto il nome di Frabilion

LE 30 CREDENZE CANCEROGENE

Io guardo Gigi e Michele. Gigi dice a Michele: “perché credi di non potercela fare?”. Michele dice: “Perché io…”

CON QUESTO LIBRO SCOPIRAI LE SPECIFICHE CREDENZE CHE

DA ANNI DISTRUGGONO LA TUA VITA

C R E D O :

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 19

LE 24 CREDENZE

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1.Nel posto fisso

Questo e’ il primo argomento

che ho voluto affrontare in

quanto la credenza nel posto

fisso e’ cio’ che sta facendo

scoppiare l’umanita’.

La tecnologia che si evolve

sempre piu’ velocemente ,fra

poco dimostrera’ che il lavoro

come lo si intendeva un

tempo,non ha piu’ motivo di

esistere.

Piano piano le macchine stanno

prendendo il sopravvento

sull’uomo e fra un po’

arriveranno a dominarlo

completamente.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 21

Agli inizi del secolo scorso

quando cominciarono a

funzionare i primi trattori si

penso’ che l’opera dell’uomo in

agricoltura,come quella di chi

arava la terra con i buoi,o faceva

tanti altri lavori,sarebbe

terminata.

Invece la storia ha dimostrato

che tutti coloro che prima

lavoravano nelle campagne ora

si dedicano ad altro eppure

l’agricoltura continua ad

espandersi ed a produrre

abbondantemente cio’ di cui

l’umanita’ ha necessita’.

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Senza voler rinunciare al piacere

del cibo,dovremmo soffermarci

a pensare a quante risorse

ancora vengono sprecate,ad

esempio per la produzione della

carne e che potrebbero meglio

essere spese in altro.

Ma il lavoro fisso e ripetitivo

,fortunatamente si avvia al suo

termine.

Pensiamo gia’ a quante

operazioni chirurgiche vengon

gia’ effettuate tramite robot ed

immaginiamo quanto la

robotizzazione

eliminera’,finalmente,il lavoro

fisico.

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Modificandosi’ percio’ il tipo di

lavoro,in futuro ci sara’ sempre

più bisogno di menti creative che

di braccia.

Basterebbe rileggere quel

meraviglioso libro di Rifkin:” La

fine del lavoro” per

Comprendere lo scenario che ci

attende.

Imperterriti continuiamo a

lottare per il lavoro e non

voltiamo definitivamente

pagina,pensando invece ad

aggiornarci con la tecnologia e a

diventare imprenditori.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 24

Il mondo che ci attende e’

meraviglioso.

Attraverso la rete siamo tutti

interconnessi e possiamo

davvero pensare in grande e

scoprire quanto c’e’ da fare

creativamente,ed

indipendentemente dal

“padrone”.

Invece continuiamo a rinnegare

la ricchezza disponibile,pronti a

venderci per un posto che

garantisca un salario sicuro.

In una vita ormai dominata dalla

turbolenza dei mercati,dalla

variabilita’ delle situazioni

economiche nei vari

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paesi,dall’arrivo di valanghe di

persone in attesa di raggiungere

i livelli di benessere che noi

abbiamo già

raggiunto,continuiamo a credere

che servano persone con voglia

di lavorare e basta.

La voglia di lavorare dovra’

essere sostituita dalla voglia di

creare e di intraprendere.

Percio’ dovremo puntare in

futuro sull’innovazione e la

ricerca e proseguire nello studio

di cio’ che realmente occorre per

il futuro e non ancora oggi nello

studio di tante materie che

formano soltanto

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 26

avvocati,commercialisti,ragionie

ri,ovvero travet.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 27

2.Nella pericolosita’ del rischio

Collegato all’argomento prima

affrontato,il concetto di rischio.

Purtroppo il vero rischio e quello

di non rischiare.

La differnza tra un imprenditore

ed un impiegato e’ questa:

L’impiegato non rischia mai e gli

dicono quel che deve fare.

Alla fine del mese la paga

sempre la stessa,lo stress che gli

viene costantemente

trasmesso,l’identicita’ della vita.

La non evoluzione.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 28

Nasce facendo un lavoro e

muore facendo sempre lo stesso

lavoro.

L’imprenditore invece rischia

continuamente ma sa che ogni

caduta e’ un anno di “universita”

Così si evolve di continuo ed alla

fine si è divertito molto di piu’

ed ha vissuto molto meglio.

Questo concetto se pur semplice

smonta competamente una

cultura imperante per la quale

il”lavoro” e’ la cosa piu’

importante.

La vita,purtroppo ,e’ cosa assai

breve e non viverla a pieno

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 29

cercando di far coincidere il

vivere con il piacere di fare ciò

che si desidera e’ molto triste.

Smontare letteralmente la

mentalita’ del posto fisso e’ cosa

ingrata in quanto se non ci fosse

stata la paura di rischiare forse

non ci sarebbero stati tanti

morti,ma non ci sarebbero stati

neppure tanti ricchi alle spalle di

chi lavorava.

La mancanza di rischio

appiattisce completamente la

volonta’ di progredire

paralizzando completamente il

sistema e privandolo di tutta la

sua creativita’.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 30

La creatività è però la vita e se

non ci fosse creatività non ci

sarebbe la vita.

Perche’ nasca un bambino

devono partire centinaia di

milioni di spermatozoi che si

devono fare strada sino alla

fecondazione.

Così nasce la vita.

Se però i centinaia di milioni di

spermatozoi non partissero tutti

all’attacco rischiando di

morire,rimarrebbero al loro

posto,morirebbero ugualmente

perché l’organismo si rigenera di

continuo ,ma non avrebbero

nessuna speranz di generare un

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 31

altro essere vivente e così

riprodursi.

Quindi apparentemente non

rischierebbero mentre di fatto

rischiano egualmente senza

neppure la speranza.

E’ questo perciò un invito a

combattere per le proprie idee e

per i propri progetti.

La vittoria non e’ certo

assicurata ma per lo meno la

speranza di farcela sì.

Almeno quella.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 32

3.Che una cosa fatta sia meglio

di mille cose da fare

E’ questo un detto che mi ha

perseguitato una vita.

Ma sono convinto del contrario.

Mi sono sempre scontrato con

persone che si mettevano con

tenacia e caparbieta’ a lavorare

su una singola cosa arrivando

poi al risultato.

Un bel giorno pero’ ho scoperto

che non e’ importante il risultato

e che il “ricercatore”

Quale io mi ritengo,sia più

soddisfatto di intraprendere

molte cose che non fossilizzarsi

su di una singola cosa.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 33

Voglio spiegarmi meglio.

Il fare e’ sempre consegueza del

pensare ed il pensare e’ sempre

la conseguenza di programmi

che immettiamo nel nostro

cervello o che ci immettono sin

dalla nascita.

Io dico pure che lo stesso

pensare e’ comunque un

apprendere perche’ quando si fa

da un lato si mettono in atto le

cose che si sono apprese

dall’altro si apprendono altre

cose proprio nel fare.

Bene.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 34

Allora dico che le tre fasi

dell’innovazione,obietivo del

nostro scritto,sono esatamente

queste:

1.Accumulare

2.Elaborare

3.Risolvere

Se intendo pero’ il fare nella sua

duplicita’ da un lato nel mettere

in atto ciò che si è appreso e

dall’altro apprendere mentre si

fa,ci ritroviamo sempre nella

prima fase.

Perciò e’ vero che la prima fase

quella dell’accumulo per

intenderci ,sembrerebbe una

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 35

fase di solo studio,io invece

ritengo che più cose si fanno

anche contemporaneamente,più

cose si apprendono e più

materiale da elaborare si da al

cervello .

Bene.

Dopo tutto questo apprendere

,se pur facendo mille cose,si

lascia al cervello la possibilita’ di

elaborare il tutto,si perviene alla

terza fase che e’ quella della

risoluzione.

Ma la risoluzione di cui sto

parlando non è il risultato bensì

il processo.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 36

Il risultato,nei tempi correnti e’

normalmente il denaro che si

consegue attraverso una

determinata serie di azioni.

Non e’ quello che mi

interessa,mi interessa invece

capire quali processi si sono

instaurati e del tutto secondario

il risultato.

La storia scientifica ha sempre

dimostrato che mai e poi mai

andar dritti ha portato ad una

soluzione.

La soluzione o la risoluzione è

sempre giunta in maniera

inaspettata,inattesa,fortuita.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 37

Questa la verità.

Allora più andrò ad apprendere

più avrò la possibilità di

pervenire a risoluzioni.

Sotto questo punto di vista,più

cose intraprendo più sperimento

metodologie e più attivo

processi.

All’attivazione del processo mi

fermo ed il resto arriva da solo.

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4.Che il bene ed il male siano

cose diverse

Qui si sta entrando in un altro

campo minato.

Molti dicono che il bene stia da

una parte ed il male stia da

un’altra parte.

Vhe il positivo sia da una parte

ed il negativo da un’altra parte.

Sarebbe come dire che una

lampadina e’ fatta solo di un

polo positivo e che con il solo

polo positivo si accende.

Sarebbe come dire che un filo

elettrico e’ fatto di un solo cavo.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 39

Ben sappiamo che invece così

non è.

Una lampadina per accendersi

ha bisogno di un polo positivo e

di un polo negativo.

I due poli sono poi collegati da

un filo di tungsteno e quando si

fa pervenire la corrente si

accende il filo di tungsteno che

diviene incandescente erogando

la luce.

Così nella vita.

Non è possibile pensare che vi

sia sempre e solo il bene senza

che colletaralmente non sia

presente anche il male.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 40

E’ proprio la contrapposizione

degli opposti che genera

l’energia.

Tutta la politica e tutte le

organizzazioni e tutta la nostra

dinamica mentale è orientata a

scinder il bene dal male e quindi

a spegnere qualunque forma di

energia le due cose insieme

riescono a sprigionare.

Non vogliamo invece renderci

conto che le due cose sono

imprescindibili.

Voglio qui fare un esempio per

approfondire questo concetto

che forse è uno dei più difficili a

comprendersi.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 41

Diceva un grande filosofo di

nome Gesù:

Guardi la pagliuzza nell’occhio

altrui e non guardi la trave che

hai nel tuo.

L’interpretazione più semplice di

questa affermazione è nel fatto

che bisognerebbe sempre

pensare a quel che ognuno di noi

pensa e poi invece rivolgerci a

guardare gli altri.

Io vorrei suggerire invece una

interpretazione un po’ più

profonda.

Fino a che io daro’ agli altri la

colpa di quel che mi accade,nel

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 42

dare la colpa agli altri di quel che

mi accade,conferisco loro un

potere enorme.

Il potere che conferisco agli

altri,se da un lato mi libera del

senso di colpa che avrei se mi

dovessi assumere io la

responsabilità della mia

vita,dall’altro non mi consente

neppure di prendermi i meriti di

ciò che ho fatto oppure ho

pensato in vita mia.

Così a via di dare sempre la colpa

agli altri del mio vivere,dicendo

quello è cattivo,quello non mi

capisce,quello non mi ama,

eccetera eccetera,nello stesso

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 43

tempo rinuncio a prendermi tutti

i meriti del successo che

conseguo o che conseguirò.

Quindi l’operazione che compio

e’ appunto quella di scindere il

bene dal male.

Il male è fuori di me,ilbene è in

me.

Gli altri sono cattivi,io sono

buono ma al contempo rimango

“paralizzato” nel mio narcisismo

attribuendo a tutti gli altri il

potere di fare quello che

credono.

La depressione,la paralisi

psichica,l’infelicita’.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 44

Il momento invece che sento che

tutto il bene che posso

desiderare entra in me nella

stessa misura di come entra il

male,ecco che in quel momento

come per miracolo divento

davvero il padrone di me stesso.

In quell’esatto momento mi

riapproprio della mia persona

nella sua gòobalità.

Gesù disse una cosa che

purtroppo ancora pochi hanno

compreso.

Se lo avvessero fatto non ci

sarebbero più guerre e

vivremmo felicemente sulla

faccia della terra collaborando

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 45

alla produzione ed alla

distribuzione di tutte le risorse.

E’ pur chiaro che fino a che io mi

dedico alla’affermazione del

bene dentro di me e del male al

di fuori di me,nello stesso

istante ritengo che cercherò di

accaparrare più risorso che

posso soprafacendo tutti coloro

che reputo conservino dentro di

loro il male.

Da qui,dalla considerazione

appunto che bene e male siano

divisi l’uno dall’altro,deriva

tutto.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 46

5.Che solo cio’ che si vede sia

vero

Ci sono molte cose che la nostra

ragione non riesce a vedere.

Proviamo a comprendere cosa

significa.

La mente ,cerca sempre di

spiegare tutto e di scavare in

ogni avvenimento della vita

cercando di dare una

spiegazione.

Molti però sono disposti a

pensare che avvengano molte

cose sulla terra per

imprescrutabili ragioni.

Altri, viceversa,ritengono che sia

tutto affidato al caso e che quel

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 47

che avviene sulla faccia della

terra è davvero casuale.

Qi si apre un dibattito

interminabile tra scienza e fede.

Quando parlo di fede,non mi

riferisco semplicemente alla

fede religiosa,ma anche alla

credenza che ci sono tantissime

cose che la nostra ragione non è

in grado né di prevedere né di

contollare.

Quale la ragione per la quale si

incontrano due persone e si

innamorano?

Tanto per fare un esempio.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 48

Quale spiegazione dietro il

principio Juinghiano della

sincronicità?.

Principio secondo il quale

tantissimi fatti avvengono

contemporaneamente senza che

tra loro esista alcuna

connessione logica,mentre in

effetti esistono delle connessioni

non logiche.

Tutto questo articolato

ragionamento ci dovrebbe

portare ad ammettere la

presenza della “fortuna “.

La “ fortuna “ può essere avversa

o non avversa ma se ne

ammettiamo l’esistenza

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 49

,apriamo di diritto le porte alla

Magia.

IL momento in cui credo alle

forze occulte che governano

l’umanità,in quello stesso

momento posso pensare che

interessarmi delle

strumentazioni che mi mettono

in contatto con l’occulto abbia

senso.

Se esiste “la fortuna”,allora

prende piede la possibilità di

poterla invocare.

Allora può aver senso mettersi in

contatto con tutto quanto

riportato negli appunti di

CONFUSIONE 17.

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6. Che il tutto sia

diverso dall’uno

Ho provato a prendere un

bicchiere di acqua dal mare.

L’ho sottoposto ad una

temperatura di granlunga

inferiore a 0 gradi.

Si è traformato in un ghiacciolo.

Il mare da una parte,il ghiacciolo

dall’altra.

Apparentemente due entità

completamente separate e

distinte.

Falso.

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Solo la loro apparenza è

differente.

Rimettendo quel ghiacciolo nel

mare dopo un po’ si è sciolto e si

è nuovamente confuso nel mare.

Questa metafora mostra

significativamente come anche

se apparentemente

diversi,ghiacciolo e mare sono la

medesima cosa.

Così l’umanità.

Proveniamo tutti da una stessa

parte,penetriamo in uno

spermatozoo,combattiamo per

andare a fecondare un ovulo e ci

riproduciamo.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 52

Dopo un certo periodo di

tempo,dopo che abbiamo

assolto al nostro compito di

favorire altre riproduzioni,ci

dissolviamo lentamente ed

uscendo dal corpo ricominciamo

a vagare alla ricerca di un nuovo

ovulo o di un nuovo

spermatozoo per immergerci

nuovamente e per riprodurci.

Così all’infinito.

Nessuno può dire che sia così ma

nessuno può neppure dire che

non sia così

Sia in un caso che nell’altro,mare

e ghiacciolo sono la stessa cosa

con forma diversa.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 53

Riflettendo ancora su questa

metafora e pensando che le

differenze che c i

contraddistinguono sono

soltanto apparenti,arriviamo ad

ammettere che non vi è alcuna

differenza tra ciascuno di noi e

che la differenza è solo una

mutazione di forma.

Ritornando al

ghiacciolo,potremmo pensare

che cambiando il bicchiere nel

quale andiamo a porre

l’acqua,cambia la forma del

ghiacciolo ,ma rimettendo i

differenti ghiaccioli nell’acqua il

mare è sempre lo stesso.

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Quindi l’uno è il tutto ed il tutto

è l’uno.

Questo pensiero un po’ come gli

altri tende a modificare la

credenza che siamo gli uni

diversi dagli altri.

Tutto il razzismo e gli eccidi ad

esso connessi,tendono invece a

dimostrare la diversità degli

esseri umani fra di loro.

Hitler nella sua mente portava

avanti il mito della razza ariana e

sappiamo quello che ha fatto.

E’ come se avesse fabbricato un

bellissimo bicchiere e ,preteso di

fare tanti ghiaccioli bellisimi

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 55

però diversi dagli altri ghiaccioli

esistenti sulla terra.

Così non era.

Se allora siamo il

mare,comportiamoci da mare e

non da ghiaccioli,presuntuosi ma

che basta davvero poco per

vederli scomparire.

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7.Che la materia sia immobile

Sempre a proposito del

ghiacciolo di cui al paragrafo

precedente,è veramente difficile

convincersi pure che il ghiacciolo

,solido, è fatto di atomi come

quelli di cui è fatta l’acqua e di

atomi come quelli di cui è fatta

la pietra.

La differenza fra i vari elementi è

data dalla diversa composizione

delle molecole atomiche e dalla

diversa velocità degli atomi

all’interno delle molecole.

Sempre di atomi si tratta.

Con parole davvero povere sto

affrontando un altro paragrafo

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di questo libro per smontare

un’altra credenza ,

che la materia si immobile.

Il pensare che la materia sia

immobile ci porta a credere alla

possibilità del tenere le cose allo

satus quo.

Nulla si crea,nulla si

distrugge,tutto si trasforma.

Il cambiamento è perciò un fatto

davvero imprescindibile dalla

natura.

Basta pensare che tutte le cellule

del nostro corpo nel giro di un

breve periodo di tempo vengono

a mutarsi e le nuove cellule

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acquisiscono dalle vecchie

cellule le informazioni su come

comportarsi in quel determinato

corpo ed in quei determinati

organi.

Che meraviglioso movimento!

Visto che le cose stanno così è

bene condividere il pensiero che

tenere le cose ferme al loro

posto è pura utopia.

Tutto è

movimento,cambiamento

eterno,alternarsi di vita e di

morte.

Anche lo spazio ed il tempo sono

relativi.

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Essi sono dimensioni del nostro

pensiero ma non rispondono alla

nostra vita.

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8.Nei legami familiari

Il numero otto è un numero

davvero simpatico.

Ho voluto dirlo prima di

affrontare questo capitolo in

quanto le cose che andrò a dire

sono per lo meno alquanto

piccanti.

La famiglia infatti è una delle più

grandi beffe che l’umanità possa

avere ideato.

Quando si leggono alcuni passi

della bibbia ci si può rendere

conto di quanti misfatti

accadevano nelle famiglie di un

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tempo e quanti ne accadono

tuttora nelle famiglie di oggi.

La cronaca nera è rigurgitante di

omicidi che avvengono nelle

famiglie.

Di padri che uccidono i figli,di

figli che uccidono i padri,di

incesti,di delitti i più efferati che

l’immaginazione possa creare.

Per cui forse è necessario ripulire

il cervello di tutto quanto i

romanzi rosa scrivono sulla

famiglia o di quanto viene

raccontato da una certa cultura

sulla famiglia.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 62

La famiglia è spesso uno dei più

efferati luoghi di tortura dove i

cervelli vengono stritolati ed

incapsulati in vere e proprie

gabbie psichiche.

Nella famiglia si creano i primi

traumi che influenzeranno

l’intera vita e dai quali si

cercherà spesso inutilmente di

liberarsi.

L’errore più grande che si

compie è quello di pensare che

la famiglia è stritolata in quanto

luogo fisico all’interno del quale

si vive.

Non è così.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 63

La famiglia è prima di ogni cosa

un luogo dell’anima.

Si può vivere in luoghi diversi

anzi diversissimi sulla terra ed

essere comunque legati e

stritolati dai legami famigliari.

Quindi non il luogo fisico bensì il

luogo psichico.

Le dinamiche che si sviluppano

in famiglia viaggiano

indipendentemente dai singoli

attori che ne sono solo vittima.

Nella famiglia si è tutti attori ma

il regista non ne fa parte.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 64

Padre,madre,partner,figli,zii,cugi

ni,nonni,nipoti,suoceri,nuore,ge

neri,cognati.

Quante figure e quanti ruoli.

Ognuno di questi ruoli un

particolare atteggiamento

culturale,un particolare

legame,una particolare storia.

La famiglia che poi si allarga sino

a diventare

società,paese,città,regione,

nazione,continenente,mondo.

Già,proprio così:mondo.

Voglio però ritornare al concetto

di legame ed a ciò che comporta

il legame a livello esistenziale.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 65

Il legame ,lo dice la stessa parola

è qualcosa che non ci lascia

liberi.

I miei cani,ad esempio,non li ho

mai tenuti legati con il guinzaglio

in quanto ho sempre pensato

che è vero che un cane viene

tenuto al guinzaglio dal padrone

perché non debba scappare,ma

è pur vero che anche il padrone

rimane legato al cane e non può

scappare.

Pur lasciando liberi i cani essi mi

hanno sempre seguito anche

senza che gli avessi messo il

guinzaglio.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 66

Né sarebbe potuto essere

differentemente.

Attraverso di me,la casa,il cibo,le

cure.

Attraverso loro tutti i feedbk

immaginabili.

Pensare di rompere un legame è

perciò impensabile.

La cosa che invece si può e si

deve fare è prima di tutto averne

consapevolezza.

Avere consapevolezza che una

volta nato un legame esso

rimarrà collegato con noi finchè

vivremo ed indipendentemente

dal fatto che lui viva o meno.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 67

Sono passati molti anni da chè

ho perso persone

care,amatissime e non ho

smesso neppure per un attimo di

continuare a pensarle e

continuare ad amarle.

I legami sono come gli

incantesimi:una volta costituiti

non si sciolgono più o per

scioglierli bisogna andare dal

mago.

Il vero punto non è quello di

sciorglieli ,bensì di accettarli e

tentare di non farci fare male.

Non è facile, in quanto riuscire a

non soffrire in una qualunque

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 68

relazione,vuol dire non avere

relazione.

Se non vi è relazione non vi è

legame mentre se vi è relazione

esiste il legame e tutto ciò che vi

è connesso.

Una prima cosa che ci fa soffrire

terribilmente è la delusione

dell’aspettativa.

Infatti quello che si dovrebbe

fare in qualunque relazione è di

non crearsi aspettativa.

Quel che viene viene e

benedetto se viene e quando

viene.

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Quindi quando nasce una

qualunque relazione occorre

davvero cercare di deprivarla di

qualunque aspettativa ben

sapendo che se si collega questa

relazione ad una aspettativa

questa verrà prima o dopo

disattesa e lì cominceranno le

lancinanti sofferenze.

L’amore,quello vero,è quello

dove non ci sono aspettative di

nessun genere.

Mi piacerebbe dire quello della

madre o quello del padre ed

invece non posso farlo perché il

più delle volte i genitori anche se

inconsciamente si creano delle

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aspettative sui figli e quando

questi non

riescono,indipendentemente

dalla loro volontà a

soddisfarle,ai genitori arriva la

sofferenza.

La stessa cosa dicasi dei figli nei

confronti dei genitori.

Modificato l’ordine degli

addendi,il prodotto non cambia.

Mi si potrà chiede allora se sia

possibile amare senza crearsi

aspettative.

La risposta è:l’unica forma

dell’amore è quello senza

aspettative.

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Il resto è

possessività,narcisismo,gelosia,i

nteresse,sesso e tante altre cose

ancora.

Non è amore.

Se invece parliamo d’amore

dobbiamo imparare prima di

ogni cosa che l’amore è prima di

tutto rispetto dell’altro.

Rispetto per i suoi pensieri,per la

sua vita,per i suoi

atteggiamenti,per tutto ciò che

l’altro rappresenta,è ,o vuol

rappresentare.

Se si riesce ad entrare in questa

dimensione ,dimenticando tutto

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ciò che ci si aspetta

normalmente nelle

relazioni,forse è possibile

rompere il legame.

Rompere il legame non è

allontanarsi fisicamente o

psichicamente dall’altro bensì

desiderare per l’altro ciò che

l’altro desiderara e non ciò che

noi desideriamo.

Per arrivare a ciò spesso non

bastano dieci vite ,ma la srtrada

è unica ed è quella:

l’AMORE.

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9.Nel principio di causa ed effetto*

Il principio di causa effetto e'

davvero interessante.

Se vogliamo credere all'esistenza

di questo principio,dobbiamo

ammettere che tutto cio' ch

avviene sulla terra,a noi come

agli altri

e' concatenato.

Famoso l'esempio: un battito

d'ali di farfalla in Arizona

scatena un

uragano nel Colorado.

Bello.

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Ma se cosi' e' la nostra vita

diviene una cosa gia' scritta da

qualche

parte e non e' possibile variarla

in alcun modo.

Se poi crediamo all'esistenza

della reincarnazione,il tutto

diviene

ancora piu' "simpatico";

Personalmente sono molto in

conflitto circa questa credenza.

Questa credenza mi mette una

tristezza infinita.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 75

Il pensare che tutto e'

concatenato blocca totalmente

la mia creativita'.

Penso invece che la vita, ce la

costruiamo da soli giorno per

giorno,andando a sbattere

contro il muro ed essendo

regolarmente

rimbalzati verso le direzioni piu'

imprevedibili.

Percio' tutto non e' concatenato

ma si concatena secondo quelli

che

sono i nostri desideri profondi e

le nostre volonta'.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 76

Hanno ad esempio sperimentato

che ,disperdendo delle monete

lungo un

sentiero percorso da un gruppo

di persone,selezionate in

relazione

alle loro credenze e divisi in

pessimisti ed ottimisti,

accade che le monete vengono

trovate molto piu' dagli ottimisti

che

dai pessimisti.

Se tutto fosse concatenato e non

esistesse la soggettivita',le

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percentuali di ritrovamento

dovrebbero essere identiche.

Non voglio dedicare ulteriore

attenzione a questa credenza

che serve

solo a fabbricare tristezza.

* *

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 78

10.Nella limitatezza delle mie

capacita’

Pensiamo che nel nostro cervello

esistono centinaia di milioni di

neuroni e miliardi di sinapsi.

Pensiamo pure che e' stato

dimostrato che utilizziamo a

malapena il

cinque per cento delle nostre

potenzialita' cerebrali e diamoci

cosi' la risposta.

Rispetto al nostro potenziale

non esprimiamo che quantita'

residuali

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 79

di risultati rispetto a quelli che

potremmo esprimere se

abbandonassimo la credenza sui

test dei quozienti di intelligenza.

Siamo davvero cosi' poco capaci

di comprendere sin dove

possiamo

arrivare e paradossalmente

crediamo alla misurazione di una

cosi'

immensa come la nostra mente.

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11.Che imprenditori si nasce

Questa e' una credenza terribile

perchè paralizza tutti coloro che

aspirano alla

libertà.

Già da quando si nasce è tutto

un comprimere la libertà.

La programmazione alla

schiavitù ha inizio con l'asilo,il

grembiale,gli orari

ossessivamente monotoni,le

prime regole del non fare.

Poi la scuola con il banco di

costrizione,i maestri e le maestre

con tutto lo

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 81

stress che loro deriva dal non

essere riconosciuti per il grande

lavoro che

svolgono.

Pensare che sono i

programmatori che hanno i

migliori software a disposizione

e vengono pagati assai poco.

Quindi arrivano in classe pieni di

problemi che naturalmente

vengono scaricati

senza pietà sugli alunni.

Poi arriva l'esercito dei ministri

del culto.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 82

Lì la libertà residua viene

completamente impacchettata e

depositata non si

sa dove.

Tra famiglia,scuola e chiesa la

testa di un povero bambino

viene

letteralmente lobotomizzata.

Ma stiamo parlando di

"educazione" certo.

Ma quale tipo di educazione?

Certamente quella occorrente a

fabbricare i Robot di carne ed

ossa.

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Le regole,i dieci

comandamenti,gli orari,......la

camicia di forza per chi deroga.

Mi si dirà quale può essere

l'alternativa.

La risposta è assai semplice:

Fare arrivare tutte le

informazioni in maniera non

costrittiva e fare arrivare

davvero le informazioni che

possono servire nel futuro.

Non è qui il caso di andare nel

dettaglio ma ritornando al tema

di fondo

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 84

ben si comprende che alla fine di

un periodo fitto di

programmazione

cerebrale,andare a trovare la

forza e l'energia per mettersi in

proprio,per

diventare imprenditori,è un

compito quasi sovrumano.

Mancano i modelli prima di

tutto.

La cultura che viene ancora

trasmessa è quella del posto

fisso,quella di

andare lì dove ti dicono quel che

devi fare e tu lo fai.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 85

L'imprenditore invece è colui che

intraprende anzi è forse colui

che è

cresciuto in modo più libero

rispetto agli altri.

Colui al quale non sono state

inculcate le paure che

normalmente vengono

trasmesse.

Le paure che servono a

robotizzare la società.

Ecco allora la falsità insita nella

affermazione che imprenditori si

nasce.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 86

Nasciamo tutti imprenditori ma

lungo il percorso veniamo

bloccati ed

incapsulati.

Non parliamo poi di quanto

avviene sistematicamente per

controllare

il tempo libero.

Ai romani si diceva : panem et

circenses e ricordiamo ancora il

culto tribale

del circo oppure della corrida.

Oggi del calcio o delle corse

automobilistiche.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 87

Tutto ciò per controllare il

tempo delle persone,per evitare

loro di pensare

ma più che altro per evitare che

pensino e si realizzino.

L'intraprendere è un vero e

proprio istinto come quello di

mangiare,di bere,

di amare.

È un istinto in quanto da che si

nasce a sin che si muore vi è

l'insopprimibile

voglia di creare.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 88

La donna soddisfa questa voglia

facendo figli appena può,l'uomo

manifestando

la sua creatività in mille modi.

È ormai acclarato che una delle

poche possibilità di aiuto per

coloro che

soffrono,sia avvicinarli all'arte.

Perchè?

Proprio perchè l'arte soddisfa la

voglia di creare.

Ma l'intraprendere considerato

in maniera creativa può passare

anche

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 89

attraverso altre forme che non

siano solo l'arte.

Per diventare imprenditori

occorre prima di tutto resettare

il proprio cervello

penetrando una cultura di non

paure,di libertà,di possibilità

reale di realizzare

i propri sogni.

Questo è però un lungo percorso

in quanto si rema contro un

sistema che

non gradisce persone

autonome,persone che non

consumano i prodotti che

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il sistema imporre di realizzare a

coloro i quali sono poi destinati

a consumarli.

Come ben si vede,i vampiri che

ci circondano hanno bisogno

continuo di

sangue e devono

necessariamente creare i

produttori di sangue senza se e

senza ma.

Chi intraprende è difficilmente

condizionabile,quindi non fa al

caso.

Ma tutto ciò é davvero pura

follia.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 91

Più volte mi sono chiesto quale sia la

differenza tra tra la Cappella Sistina e

la creazione della Fiat da parte di

Giovanni Agnelli all'iniziomdel 900.

La risposta è: nessuna.

Tutte e due sono frutto di intrapresa

,difficili e fortemente innovative.

L'impresa è pertanto un piano

predeterminato,prima pensato e poi

realizzato e per la cui esecuzione

occorrel al collaborazione di divere

persone.

L'intraprendere contraddistingue un

enorme campo dell'attività umana e

non si limita al solo,campo economico

che forse,addirittura potreimarrivare a

definire una sottospecie della,stessa

impresa in senso lato.

Per meglio definire il concetto di

impresa è però necessario connettersi

al concetto di Rischio.

Rischioso è tutto ciò che richiede

fatica,abilità,coraggio in funzione

dell'esistenza di pericoli,ostacoli e

disagi.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 92

Tutto ciò provoca

ansia,preocupazioni,prevedibili

complicanze e quindi imprevedibili

effetti.

La paura della perdita induce perciò le

persone a non intraprendere.

La duplice visione (rischio/non rischio)

ha bloccato le energie tutte in quanto fa

dimenticare che qualunque sia la scelta

ogni azione dell'umano esistere ha

sempre effetti positivi ed effetti negativi.

La vita è

movimento,trasformazione,rinnovamen

to,la stasi invece porta sempre alla

morte.

Il vero rischio è perciò quello di non

intraprendere.

Occorre riconciliare gli opposti:

Persistenza/Cambiamento

Per far ciò bisogna ricorrere a fonti

energetiche sempre nuove.

La caratteristica dell'energia è che

essa è in continua evoluzione.

Non c'è alcun momento in cui è

possibile fissarla.

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Come se volessimo fermare l'energia

che ci proviene dal sole o dal vento.

Il sole è una forma inesauribile di

energia ed a noi non resta che esporci

ad essa e cercare di coglierne il piû

possibile.

Non posso fermare i raggi solari ma

posso far si che esponendomi ad essi

ne tragga vantaggio,calore e

quant'altro.

Non è come andare a prendere acqua

da un pozzo dove la stessa si è

raccolta ma è come mettersi sotto una

cascata e lasciarsi appunto scorrere

sul corpo l'acqua.

La metafora fa riflettere su quanto

voglio trasmettere.

Fino a a che non individuiamo la fonte

energeticano e ce ne serviamo così

come quando ci esponiamo al sole od

al vento,non riusciremo a risolvere il

prolema più grosso che ,cioè,per

intraprendere occorre energia.

E qui si arriva al punto.

I grandi fatti della storia hanno sempre

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dimostrato che quando l'uomo è uscito

dal nichilismo ed ha cominciato a

combattere per qualche cosa,allora e

solo allora,sono avvenuti i grandi

cambiamenti.

In questi tempi ,purtroppo,non vi è più

nulla per cui combattere e la vita

diventa spesso una cosa noiosa ed

inutile.

Non vi è una patria da conquistare,una

religione da diffondere,una filosofia per

cui combattere.

Quindi è tutto fermo.

Le regole hanno letteralmente

paralizzato il sistema che non è più in

grado di evolvere.

La veritá è che le condizioni

dell'umanità sono cambiate

enormemente negli ultimi cento anni.

Siamo diventati sette miliardi ed il

pianeta è diventato piccolo e non più

sufficiente ad ospitarci.

Abbiamo distrutto l'ecosistema e

stiamo lottando contro la natura

pensando in questo modo di

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 95

sopravvivere senza sapere che ci

stiamo dirigendo direttamente verso il

baratro.

Le abitudini esistenziali nelle quali

siamo stati catapultati non fanno altro

che drenare energia e prosciugare le

fonti della stessa.

Incapsulati nei pregiudizi,nella

formalità,nella necessità di acquistare

cose inutili,stiamo come paralizzati ed

alla ricerca di una nuova identità.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 96

12.Sia bene pensare in piccolo

Ritengo che questo capitolo sia

proprio quello giusto dopo aver

trattato

quello sull'intraprendere.

Ci abituano a pensare in

piccolo,in miniatura,per un

mondo fatto da poche

decine di persone.

Oggi non è più così.

L'esistenza della rete ci consente

di ave accesso a migliaia di

relazioni nel

giro di pochi istanti.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 97

Siamo nell'era in cui è possibile

dialogare con tutto il mondo e

proporre a tutto

il mondo le proprie idee ed i

proprirogetti.

Sette miliardi di persone che

possiama ormai raggiungere in

mille modi.

Cosa vuol dire pensare in

poccolo e cosa vuol dire pensare

in grande.

Pensare in piccolo vuol dire

considerare le nostre risorse

limitate.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 98

Non è una questione di soldi.

Potrei essere ricchissimo e

vivere in un universo fatto di

poche centinaia di

persone.

Potrei invece essere poverissimo

e contattare via internet il resto

del mondo.

Pensare in grande vuol dire

appunto ideare e creare pensieri

che poi possano

essere mutuati al resto del

mondo.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 99

Continuiamo ancora a leggere

giornali di carta quando esistono

pubblicazioni

on line che riguardano l'intero

globo.

Continuiamo ancora a formarci

le nostre opinioni politiche sul

cartaceo

nostrano.

Essere cittadini planetari e

pensare in grande vuol dir

conoscere bene

l'inglese,ma anche il

cinese,l'indiano.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 100

Mentre nelle nostre scuole si

insegna per tredici anni l'italiano

basterebbe

comprendere l'importanza della

formazione per il cittadino

planetario e

insegnare nell'eta' formativa le

lingue che si parlano di più al

mondo.

Solo questo scatenerebbe dei

cambiamenti sociali rilevanti.

Solo attraverso la conoscenza

delle altre culture potremmo

accumulare

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 101

quello che necessità per

diventare maggiormente

creativi.

Continuiamo ad avere una

visione del mondo microscopica.

Diceva Albert Camus:

" Quando non si ha carattere,è il caso

di darsi un metodo"

Diceva Wallance Stevens :

" Sotto ogni no cova una passione per

il si non spenta.

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13. Che bisogna reprimere la

propria sessualità NDR. Questa in alcuni manostritti, risulta

essere la credenza numero 6

Si apre qui uno dei lati più oscuri della

personalità umana: la sessualità.

Dico subito che per poter ben

comprendere la credenza e modificare

l’approccio culturale alla

sessualità,bisognerebbe parlare non

della sessualità bensì dell’affettività.

Ogni atto sessuale nasconde un vuoto

affettivo non colmato.

Purtroppo non si sta quì parlando di

dati oggettivi bensì di soggettività a

tutto campo.

Il vero nocciolo della questione credo

che sia infatti da ricercarsi nella

percezione di ciascuno di noi

dell’affettività che si riceve e non di

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 103

quella che in qualche modo sembra

pervenire dall’esterno.

Posso apparentemente essere

circondato da persone che affermano

di amarmi ma sentire profondamente

una enorme solitudine interiore.

Allora la sessualità è lo strumento che

ho a disposizione per colmare questa

solitudine sconfinata.

L’atto sessuale che si estrinseca

spesso nelle perversioni più sfrenate

ha come unico obiettivo quello di

colmare il vuoto.

Siamo fatti in maniera tale che

dobbiamo riprodurci e la

programmazione neuropsichica pone

l’orgasmo come finale di qualunque

atto sessuale.

L’orgasmo provoca piacere ed il

raggiungimento di questo piacere

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 104

sembra poter coprire per un pò il vuoto.

L’inganno anche se scoperto continua

ad operare e tutto il sistema è

organizzato per creare sempre più

vuoto e spingerci sempre di più verso

l’inganno della così detta sessualità.

Qualora questo vuoto non esistesse la

sessualità si estrinsecherebbe in tutta

altra cosa.

Parliamo ad esempio di tantissimi

rapporti di coppia completamente

inesistenti sotto il profilo affettivo ma

che trovano nel rapporto sessuale una

tacita e reciproca sistemazione del

vuoto che pervade detta relazione.

Qualcuno diceva: l’amor che move il

mondo e le altre stelle.

Non so se sia totalmente vero in

quanto quel che muove il mondo è la

necessità di riempire il vuoto ed il

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 105

sesso con tutto ciò che ad esso è

connesso è una medicina quasi

insostituibile.

Il sesso acquista sempre di più valore

di strumento compensativo ma accade

che il piacere che provoca ha

brevissima durata e quindi diventa

necessaria la ripetizione e poi ancora

la ripetizione ed ancora la ripetizione.

La repressione della sessualità serve

pertanto a mantenere al massimo il

vuoto

sino a che la spinta al riempimento

dello stesso non diventa ancora più

forte.

Dietro la sessualità la società dei

consumi che ne ha fatto un vessillo in

tutti i sensi.

Dietro un qualunque oggetto che il

consumatore deve acquistare vi è

l’associazione dello stesso alla

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 106

possibilitá che attraverso di esso si

può conquistare la persona che si

desidera.

Compro la macchina di prestigio non

perchè essa è realmente comoda o

necessaria ma perchè essa mi

consente di sedurre chi mi pare e

attraverso questo o altri migliaia di altri

oggetti posso pervenire all’atto

sessuale e quindi….colmare il vuoto

affettivo nel quale sono immerso.

Più mi spingono a reprimere la

sessualità,più me la vietano,più il vuoto

diventa doloroso e più sono costretto

ad utilizzare gli oggetti che la società

produce.

Il gioco non si limita solo agli

oggetti ma si insinua sottilmente in

tutto ed in tutte le età.

Dico che si insinua in tutto in quanto

dietro la stessa spiritualità mi viene

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 107

consentito di colmare il vuoto e la

stessa religione diviene come il mezzo

offerto dalla società dei consumi per

raggiungere la sessualità e

compensare il vuoto interiore.

Cercando ancora di approfondire il

concetto:

Siamo esseri che per vivere oltre che

del cibo e più del cibo ,abbiamo

bisogno di affetto.

L’affetto passa attraverso il darsi

reciproco.

Il darsi reciproco è cosa assai difficile e

quindi il vuoto non si colma.

Per colmare il vuoto il sistema mette a

disposizione strumenti materiali ed

immateriali finalizzati attraverso il loro

consumo al raggiungimento della

sesualità.

Si ” consuma ” per poter far sesso

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 108

cadendo nel tranello.

Il far sessso direttamente senza ”

consumare ” è vietato.

Più viene vietato più il vuoto aumenta

,e più il vuoto aumenta più devo

ricorrere ai mille strumenti che il

sistema frappone fra me e gli altri per

poter far sesso che poi mi serve a

colmare il vuoto.

Bisognerebbe però comprendere

questi sottili meccanismi e

comprendere quanto

inconsapevolmente operiamo dalla

mattina alla sera per colmare il vuoto e

quanto la repressione della sessualità

sia organica alla estrinsecazione della

pressione che poi spinge alla

produzione ed a tutto il resto che non

serve a nulla se non a dare l’illusione di

poter colmare il vuoto.

Tutto ciò serve a spiegare come la

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 109

credenza che bisogna reprimere la

sessualità sia fallace ,quanto tutta la

cosi detta morale sia da millenni utile

allo scopo e quanto sia stato il tutto

costruito in tal modo da creare una

gabbia dalla quale è poi difficile uscire.

Uno dei dieci comandamenti dice : Non

desiderare la donna d’altri.

Non sono ancora riuscito a

comprendere, quando cammino per

strada ,quale donna posso desiderare

perchè è lecito che io lo faccia e quale

donna non devo desiderarla perchè è

di “altri”.

La società è invece da millenni

costruita in maniera tale che ciascuna

donna,prescindendo se libera o no , si

costruisce una immagine per piacere

agli uomini.

Il tutto è terribilmente complicato.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 110

Di fatto le donne continuano a fare di

tutto per piacere agli uomini e gli

uomini continuano a fare di tutto per

poterle conquistare.

La complicatezza del sistema è tale

che siamo davvero ciechi e non ci

accorgiamo che se non ci fossero tutti

questi alambicchi cerebrali vi sarebbe

molto più bennessere.

Per conquistare una relazione la strada

non è quella diretta dell’accoppiamento

come aviene in natura ma quella molto

più complessa della conquista di beni e

della sopraffazione altrui per il

possesso della donna.

Mi si potrà dire che anche in natura le

cose non stanno in maniera così

semplice stante il fatto che l’animale

più forte conquista la femmina dopo il

combattimento.

Pero’ se ci fosse cibo in quantità il tutto

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 111

potrebbe essere molto più semplice in

quanto non essendoci il problema della

sopravvivenza,non vi sarebbe da parte

della donna la necessità di scegliere

l’animale più forte per garantirsi il

futuro.

Il problema delle risorse e della

apparente limitatezza delle risorse.

Insomma per dare una conclusione a

questo capitolo che rischierebbe di

diventare infinitamente lungo,la

credenza che bisogna reprimere la

sessualità è. davvero FALLACE.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 112

14.Che se espongo la mia

diversità sarò isolato Sisifo,come ricordiamo dalla

mitologia,era stato condannato a

portare su per una montagna un

grande masso.

Quando era arrivato lassù purtroppo

però il masso veniva ricatapultato alla

base della montagna e Sisifo era

costretto a scende per riprenderlo.

Così la nostra vita.

Pensare che possa andare

diversamente è pura utopia.

La forza sta nel sapere che così è e

prepararsi in tal modo alla discesa

sapendo che poi viene la risalita ed alla

risalita sapendo che poi si riscende.

Questa modalità di pensiero

chiaramente ,in qualche modo ,finisce

con il differenziarci dagli altri e spesso

può farci sentire una sensazione di

isolamento.

Ma è solo una sensazione in quanto

come ben sappiamo nessuno di noi è

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 113

isolato dall'altro bensî

interconnesso.Sempre.

Sappiamo che la costruzione della

propria identità deve passare sempre

per queste fasi ed addorittura la morte

o la sofferenza rappresenta una delle

fasi di discesa tra le più complesse e

difficili ma,per chi riesce a

comprenderne il significato e ad

inserire l'evento al di fuori del tempo e

dello spazio in una dimensione diversa

da quelle che conosciamo,si rende

conto del meraviglioso congegno che

costituisce il nascere,il morire ed il

rivivere .

A tal proposito sappiamo pure che gli

ostacoli non esistono mentre siamo

sempre noi non sufficientemente

attrezzati a superarli.

Gli ostacoli sonomdelle opportunità

dicono i cinesi e nulla è più vero di tutto

ciò.

Continuare a piangersi addosso e non

cogliere l'opportunità che ci è data di

misurarci in questo grande gioco che è

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 114

la vita,significa abdicare.

È vero,il confronto temporale o

spaziale ci fa star male se non viene

calibrato dal confronto non solo con chi

si trova in situazioni migliori delle

nostre bensì con chi,e

sonomtantissimi,per un motivo o per

l'altro si trova in condizioni peggiori

delle nostre.

Siamo costantemente in guerra e

questa è l'unica verità che ciaccomuna

tutti.

Dire che siamo continuamente in

guerra significa prepararci

continuamente al combattimento e non

rinunciare chiudendoci in trincea.

A volte abdichiamo ritenendo di aver

esaurito il nostro progetto personale.

Ma non è così.

È insito in ciascuno di noi un istinto

fortissimo ad andare avanti.

Siamo costruiti geneticamente per

crescere e riprodurci infinitamente ed i

nostri geni sono i registi unici ed

incontrastati di questa storia infinita.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 115

L'esperienza che abbiamo conosciuta

dei campi di concentramento è perciò

illuminante.

Sono diverso dagli altri e me ne vanto.

Una volta ho incontrato a Parigi un

medico molto ma molto importante.

Oltre a fare il medico dipingeva.Così mi

raccontò che anni addietro i suoi dipinti

venivano apprezzati dalle persone del

suo tempo e riceveva molte richieste

degli stessi.Fu così che un bel giorno si

rese conto che ogni volta che gli

perveniva l’apprezzamento di qualcuno

era come se gli si dicesse che la sua

arte era superata.Fu così che smise di

dipingere.

Di fatto quando gli altri capiscono

perfettamente quel che dici o quel che

fai,vuol dire che non fai nulla di

nuovo.Anzi,percorri strade già

percorse.La creatività purtroppo passa

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 116

per la incomprensione in quanto

spesso antici pa i tempi.Anticipare i

tempi vuol dire essere profondamente

soli in quanto se ci si imbatte in

persone che dicono delle cose di

difficile intellegibilità,si è propensi a

credere che queste persone sono al di

fuori della realtà e quindi ci se ne

allontana.

L’innovazione ,per essere condivisa ,ha

bisogno di tempo ed il tempo è un

nemico in quanto viene sempre a

prevalere il concetto che, il tempo ,ha

un suo valore intrinseco.

Quando sento qualcuno che dice :” Il

tempo è denaro” fuggo a gambe levate.

Dalla Bibbia Ecclesiasiaste 3

1 Per ogni cosa c’è il suo momento,il

suo tempo per ogni faccenda sotto il

cielo.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 117

15.Che esiste la malattia Nell'istante in cui parliamo di quanto ci

accade,quanto ci accade non lo

possediamo più.

Comincio con il dire che la parola

malattia è stata coniata per fare stare

male le persone.Nella mia visione non

vi è mala ttia che non sia

accompagnata dalla bene ttia.

Non a caso le parole della tavola

Smaralgdina mai sufficientemente

approfondite.

Tanto per ricordare la natura umana ha

circa sessantamilioni di anni,si dice che

la cellula per diventare poi persona

abbia impiegato tutto questo tempo.

Se questo è condiviso,non si può non

tener conto che al confronto la

medicina occidentale ha appena

trecento anni e non di piú.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 118

Nella bibbia si legge di persone che

campavano sino ad ottocento anni ma

crediamo che ciò non sia vero.

Secondo Hamer,famoso medico

chirurgo tedesco le cui teorie si trovano

ampiamente divulgate in rete,quella

che noi chiamiamo malattia è in effetti

la fase finale in cui il corpo ha risolto i

problemi che avevano generato la

malattia stessa e sta guarendo.

Vi sono opinioni molto contrastanti su

Hamer come in genere ve ne sono su

tutti coloro che si occupano di medicina

in modo non tradizionale.

Non intendo qui esprimere pareri

medici,sia perchè non sono un medico

sia perchè ogni persona sulla faccia

della terra è arbitra della propria vita e

di porre la propria vita nelle mani di chi

gli pare.

Non intendo neppure riportare

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esperienze personali anche se ne

avrei tante da raccontare.

Di fatto però, per amor di conoscenza

,vale la pena studiare tutto quel che c’è

da sapere che non sia la medicina

ufficiale.

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16.Che serva andare a scuola La scuola.Le istituzioni,le trappole,le

gabbie.

Italiano,latino,greco,filosofia,scienze,m

atematica.Quante di queste materie

oggi con internet,facebook,twitter e via

dicendo,possono ancora aver senso ?

È in corso una vera e propria

rivoluzione culturale i cui confini non

sono visibili.Il mondo della scuola è

invece rimasto completamente

immobile ancorato a vecchi schemi di

comportamento non più coerenti con le

attuali esigenze di cultura.

Oggi è possibile connettersi con il

mondo intero,sapere tutto quel che si

desidera sapere,porre un quesito tra i

più complessi ed avere la soluzione nel

giro di pochissimi secondi.A scuola

invece si continua come cento anni fa a

studiare con metodi completamente

obsoleti e superati.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 121

La stessa università salvo alcune isole

di eccellenza è la fabbrica del nulla.Il

posto dove forse una minoranza

ristrettissima impara qualcosa mentre il

resto delle persone che la frequentano

rimangono marginali a qualunque reale

evoluzione.Il titolo di studio ha anche

fortunatamente perso valore ed oggi

chi non sa fare,laureato o non,non va

da nessuna parte.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 122

17.Che esista la crisi economica Stamattina mi sono riunito con degli

altri amici in un ufficio.

Eravamo in tre e due di loro stanche e

trafelati si lamentavano del caldo e

dell’afa.

Mi hanno raccontato di come hanno

trascorso la notte e di tutti gli

stratagemmi adoperati per difendersi

da questo caldo.

Uno di loro addirittura si era fatto per

tutta la notte abluzioni con l’acqua

fredda e l’altro si era posto di fronte

all’apparecchio dell’aria condizionata

procurandosi una bella cervicale che lo

aveva completamente bloccato.

Io li guardavo meravigliato in quanto

non avevo sentito alcun caldo.

Avevo dormito benissimo addirittura

coprendomi con una copertina leggera.

L’arcano è che ho smesso di vedere la

televisione e quindi non rimango più

influenzato dal variare delle

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 123

temperature.

Dietro il tempo la società ha costruito

moltissimi strumenti di consumo di

massa.

Dalla necessità di tutti quegli strumenti

che sono necessari al di la degli

indumenti per aumentare o diminuire la

percezione della temperatura esterna.

Avendo memoria dei tempi passati

ricordo che quando ero piccolo l’estate

e l’inverno non venivono percepiti con

la stessa angoscia di come vengono

oggi percepiti con tutti i meteorologi

che hanno fatto dello studio del tempo

la loro professione.

D’estate una leggerissima e poco

costosa maglietta di cotone e d’inverno

la maglia di lana ed i maglioni.

Basta.

Non condizionatori d’aria,non

ventilatori,non consumo di bevande

ghiacciate e zuccherate,non viaggi alla

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 124

conquista di mondi sempre uguali ma

apparentemente diversi e tali da

costringere a sacrifici enormi per poche

ore di vacanza alla ricerca di

fantomatiche e mitiche temperature.

Quanto allora il caldo ed il freddo sono

dati oggettivi e quanto invece in essi è

procurato dalla nostra fantasia o dalle

idee che gli altri ci trasmettono.

Tutto quanto detto sul tempo si adatta

benissimo alla cosìdetta “crisi

economica”.

Sempre per tenere l’umanità sotto

controllo bisogna che essa viva

costantemente e continuamente

connpaure ed angoscie incredibili.

Voglio solo ricordare che 100 grammi

di pasta costano circa 20

centesimi,cinquanta centesimi per la

dose di frutta giornaliera e circa 80

centesimi di euro per acqua ed altro.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 125

In tutto 1.80 /2.00 euro giornalieri per

procurarsi il cibo.

Quindi circa 60 euro al mese.

Circa 3.600.000.000 il fabbisogno per

un paese come l’italia.

La cifra è minima rispetto a quanto

invece è il prodotto interno lordo

dell’Italia.

Allora quale è il vero problema?

Il vero problema è che siamo messi sin

da che nasciamo nella situazione di

dover consumare molto più di quanto

produciamo procurandoci tra l’altro

ogni sorta di malattia.

Basta guardare all’America dove il 50%

della popolazione è obesa per

eccessiva alimentazione.

La presenza di questa malformazione

provoca a cascata la necessità di

farmaci,la presenza di medici di tutte le

razze e di tutte le specie,la necessità

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 126

della diffusione delle droghe per

diminuire le ansie generate e così

all’infinito.

Intanto il pianeta si popola sempre di

più producendo sempre più

inquinamento e creando sempre più le

condizioni di una grande infelicità

provocata dagli squilibri sempre più

notevoli che si vanno creando tra chi

Sto arrivando! e chi non sa.

È vero che nel Sud vi è molta

disoccupazione ma è anche vero che

nel Sud vi è molto più tempo libero per

dedicarsi ad altri tipi di piacere.

Se riuscissimo a tenere sempre

presente la regola della tavola

Smaralgdina,non diremmo piû che vi è

la crisi economica ma diremmo che per

alcuni vi è più abbondanza di alcuni

beni e per altri vi è più abbondanza di

altri beni.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 127

Un tramonto ed un bagno notturno

d’estate non sono meno belli di una

quantità di soldi che dovrebbero

servire ma che poi non servono a farci

godere della natura.

Se vogliamo vivere felici dobbiamo

davvero cercare quel che da felicità e

quel che invece non la da.

Esiste la crisi economica bene ed

allora esiste la crisi esistenziale.

Ma per la crisi esistenziale non vi sono

le borse nè la misurazione dello

spread.

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18.Che è possibile amare una

sola persona NDR. In alcuni manostritti questa

credenza risulta codificata con il

numero 7

Collegata alla credenza prima trattata

quella della monogamia.

Anche in questo caso il sistema è

organizzato per imporre una regola

drammatica che serve solo a costruire

deviazioni.

La società è piena di straripamenti

rispetto a questa regola in quanto non

è possibile amare una sola persona.

Se si è in grado di amare,si ama

l’umanità intera.

Del resto Gesù diceva : Ama il

prossimo tuo come te stesso.

Come si concilia questa affermazione

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 129

con la momogamia?

Se accetto la regola di amare una sola

persona come mi devo comportare con

tutte le altre?

Una piccola digressione per poi tornare

a riflettere su quanto prima richiesto.

È molto difficile che un genitore soffra

quando un proprio figlio o una propria

figlia si innamora di qualche altra

persona.

Anzi.

Perchè invece non si consente al

proprio coniuge di amare altre

persone?

Perchè non si consente al proprio

partner d amare altre persone?

La risposta è nella domanda.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 130

Il concetto di “proprio” limita la propria

e l’altrui libertà.

Non è certo il fatto che il partner si

innamori di un altro che fa male,bensì

che sia il “proprio” partner ad essersi

innamorato o innamorata.

Il momento in cui annetto all’altro il

concetto di proprietà,il gioco è fatto.

Nel concetto di proprietà è insito il

concetto di territorio e qui scattano

comportamenti analoghi a quelli del

mondo animale.

Basta pensare ai felini che

circoscrivono il loro territorio ed a tanti

altri esempi in cui il possesso segna il

limite dell’amore.

In una società evoluta,in una società

dove l’amore non è sesso necessario a

colmare il vuoto affettivo.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 131

In una società dove gli istinti vengono

elaborati dalla ragione e si scopra la

necessità di evolversi.

Bene in queste future forme sociali

tantissimi concetti dovranno essere

completamente rivisti.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 132

19.Che l’amore sia una cosa

meravigliosa Che cosa è l’amor ? dice una

bellissima canzone.

Mi viene subito da dire che anche

questa è una credenza ovvero un mito

da sfatare.

Mi viene da dire che l’amore non è altro

che il replicarsi di una dinamica

familiare.

La proiezione della figura materna su

una donna che non è la madre per i

maschi e la proiezione di una figura

paterna su un uomo che non è il padre

per le donne.

Ritira la proiezione ed hai risolto il

problema.

Poi il bisogno istintivo della

riproduzione.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 133

Per caso un leone che si accoppia con

una leonessa è innamorato?

O una tartaruga che si sovrappone ad

un’altra tartaruga sempre per

accoppiarsi sono innamorati?

O un serpente che si intorciglia con un

altro serpente sono innamorati?

Perchè allora bisogna parlare d’amore

di fronte alla semplice necessità di

riprodursi che deriva dalla nostra

struttura?

Dante e Beatrice,Paolo e Francesca ,e

via all’infinito.

Stiamo parlando o di riproduzione di

dinamiche psichiche di carattere

proiettivo oppure di attrazioni chimiche

anche qui di carattere edipico.

L’archetipo della madre o l’archetipo

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 134

del padre di cui andiamo alla ricerca

sin da che nasciamo sino alla morte

non sono altro che salvifiche necessità

di riproduzione a cui diamo il nome di

amore.

Nasciamo con il compito di riprodurci e

tutto serve a questa causa .

Il seme che si trasforma in pianta

quindi in albero e poi da frutti che

danno altri semi.

Il ciclo della vita e niente di più.

Poi tutte le parole che vogliamo dare a

tutto ciò tra cui la parola “amore”.

Mi chiedo: l’amore è una cosa

meravigliosa?

o un tremendo inganno che serve

come tante altre cose a sottometterci

ed a costringerci a fare tutto quel che

non vogliamo?

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20.Che il corpo è sano se la

mente è sana Invece è proprio l’inverso:

Se il corpo è sano anche la mente è

sana.

Tenere in ordine il corpo significa

tenere in ordine anche la mente e per

farlo bisogna iniziare

dall’alimentazione.

Chi si nutre di frutta e di verura ha la

possibilità di stare molto meglio di chi si

riempie di proteine e carboidrati.

Chi fa lunghe passeggiate,ha la

possibilità di tenere in esercizio anche

la mente e non rimanere vittima delle

varie fantasie che essa produce per

tenere sotto controllo le persone.

Camminare molto vuol dire poter

cacciare letteralmente dalla testa i

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 136

fantasmi che si formano e che si

riuniscono per creare mille paure alla

persona.

Camminare vuol dire avere la

possibilità di scaricare l’enorme inutile

fardello che ci portiamo dentro e del

quale non riusciamo molto spesso a

liberarci.

Camminare vuol dire al proprio corpo

che lo si ama e che ci si preoccupa di

lui.

Il corpo ha un enorme bisogno di

questa attenzione e sommessamente e

silenziosamente fa sempre

comprendere attraverso la

malattia quanto queste attenzioni gli

manchino.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 137

21.Che il cambiamento sia

frutto della ragione Il cambiamento è sempre il risultato per

così dire fortuito e mai della ragione.

Vediamo allora come funziona.

Un esempio indimenticabile: una

coppia aveva smesso da tempo di fare

l’amore e si trascinava come tante altre

coppie in un regime di silenzio e di

apparente non belligeranza.

La sera continuavano ad andare a

dormire insieme ma nè lui chiedeva a

lei

nulla nè lei faceva avances per

dimostrare la sua disponibilità.

Era in pratica la così definita posizione

di stallo.

Ma una sera accadde qualcosa di

diverso ed inaspettato.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 138

Lui aveva l’abitudine di portarsi sempre

a letto un bicchiere d’acqua e di

mettere questo bicchiere sul suo

comodino vicino al letto.

A lei,quella sera venne irovvisamente

sete e non avendo voglia di

alzarsi,pensando che il marito

dormisse,si spostò passando con il

proprio corpo su quello del marito

apparentemente dormiente ,al fine di

prendere il

bicchiere d’acqua.

Fu così che improvvisamente i due

corpi si sfiorarono ed il marito non

seppe

trattenersi dall’abbracciarla e di

stringerla a sè.

Il resto è intuibile.

La fase di stallo era rotta ed il rapporto

cominciò a fluire come e meglio di

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 139

prima.

Il tutto avvenne senza ragione e senza

premeditazione alcuna che se così non

fosse stato,le cose sarebbero andate

diversamente.

Qualcosa di nuovo era accaduto e

nessuno dei due era riuscito a

prevederlo.

Questo il cambiamento.

In effetti siamo tutti alla continua

ricerca del piacere e questa ricerca è

incredibilmente non soddisfacente.

Più si ha e più si vorrebbe,senza mai

fermarsi.

Quanto poi alle relazioni umane la cosa

si complica in quanto anche in una

coppia ciascuno è sempre concentrato

su ciò che fa ritenendo quello che

l’altro fa di nessuna importanza e

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disattendendo qualunque aspettativa.

I conflitti di potere divengono perciò il

campo nel quale la coppia conduce la

sua vita e ,ovviamente,i conflitti di

potere finiscono con il corodere la

relazione che piano piano si modifica

sino a smettere spesso anche in

maniera tragica.

Quando la moglie si dedica ai figli ,in

questo frangente il marito,invece di

collaborare fornendo tutta la sua

energia al fine del miglior risultato

conseguibile,finisce con il diventare ”

marito assente”.

Le strade si disgiungono e le due vite

cominciano a viaggiare su binari che

non s icontreranno mai più.

Nasce la ” lotta per il controllo “.

Solo lasciandoci andare alle

coincidenze della vita,senza

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 141

contrastarle ma accettandole con

entusiasmo,potrà avvenire il reale

cambiamento.

Vi sono una serie di percorsi che non

riusciamo a vedere,come delle strade

misteriose che scorrono sotto i nostri

piedi e che ci conducono in luoghi che

non avremmo mai pensato di visitare.

Se accettiamo l’esistenza di questo

mistero smettendola di pensare che

tutto è affidato al caso,solo in questo

caso le cose si metteranno in maniera

diversa e riusciremo ad evolverci.

Per meglio orientarci abbiamo però

bisogno di conoscere profondamente la

storia e la cultura di chi ci ha

preceduto.

Ad iniziare dai nostri genitori e ad

iniziare dallo studio del contesto nel

quale siamo vissuti da piccoli.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 142

Solo capendo le angosce che hanno

caratterizzato il nostro passato,potremo

capire quello che ci aspetta per il

futuro,salvo che non intervengano dei

cambiamenti.

Un tempo abbiamo creduto che tutto

dipendeva dalla volontà di Dio ma

questa certezza nel corso degli ultimi

400 anni si è andata a perdere

completamente sostituita invece dalla

necessità di vivere al meglio così come

siamo abituati ormai a fare

enfatizzando le risorse del pianeta.

Ma pur continuando a migliorare la

qualità della nostra vita,non ci riesce di

comprendere ancora oggi il senso della

vita stessa.

Ma la vita ha un senso e se ce l’ha

quale è.

Dice qualcuno che è davvero difficile

pensare che la vita non abbia senso e

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 143

questo pensiero quando giunge ,ci

travolge senza pietà facendo del nostro

pensiero un mucchio di cenere.

Ma la vita ha senso,la vita ha dei

percorsi sotterranei che piano piano

dobbiamo riuscire a scoprire.

Solo in questo modo possiamo andare

avanti e rivisitando la nostra vita

passata possiamo tutti constatare

quante coincidenze inspiegabili hanno

caratterizzato la nostra vita e quante

storie si sono consumate quando noi

pensavamo ad esserne al di fuori.

Perchè gli avvenimenti non previsti si

verifichino con sempre maggior

frequenza,è necessario essere in

grado di raccogliere il massimo

dell’energia

che ci è possibile assorbire.

In effetti siamo noi ad influenzare con il

nostro pensiero la realtà che ci

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 144

circonda.

Siamo noi a creare l’energia e a

direzionarla lì dove desideriamo che

essa arrivi.

Questa è davvero magia.

L’esperimento delle due particelle

infinitesimali che si muovono nella

stessa direzione se pur distanti migliaia

di chilometri,dimostra come siamo

completamente immersi in campi

energetici di dimensioni incalcolabili.

Siamo collegati gli uni agli altri e non

vediamo che la minima parte della

realtá offuscati come siamo dai nostri

limiti.

Come pure non ci rendiamo conto che

alcuni luoghi ed alcune persone

rappresentano potenti forme di energia

in grado di poter pure modificare la

nostra stessa vita.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 145

22. Che quelli che hanno fatto

della spiritualità una

professione siano buoni Chi non ha mai desideri ha la

possibilità di vedere l’eterno divenire

delle cose

È questo un mistero ma è solo

attraverso questo mistero che si può

comprendere la profondità dell’essere.

Gli opposti vivono costantemente e

continuamente ,il bene partorisce il

male e viceversa e così per ogni cosa

che esoste sulla terra.

Il momento in cui ci concentriamo su

un solo aspetto ,in quell’esatto

momento ,stiamo firmando la nostra

condanna ,in quanto,accettiamo di

essere ciechi ed i non vedenti

purtroppo non vivono bene.

Accettare l’esistenza contemporanea

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 146

del bene e del male significa invece

vedere.

Da questa affermazione la filosofia del

“non agire”.

L’azione è infatti la conseguenza del

fatto che si è individuata la

convenienza a seguire una strada

piuttosto che un’altra.

Se è vero che bene e male sono i due

aspetti di ciascun accadimento,tanto

vale non agire.

Dal non agire il massimo ordine.

Se penso al gioco del poker devo

ricordare che non c’è mai a poker chi

ha il punto piu’ alto in assoluto in

quanto la scala reale minima batte la

massima ed i punti si inseguono fra di

loronsenza mai ne’ principio nè fine.

Così perveniamo al concetto del vuoto.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 147

Parlare è inutile se quello che si dice

non ha una perfetta corrispondenza

con quanto c’è nell’anima e poichè quel

che c’è nell’anima difficilmente lo si

mette fuori,tanto vale rimanere in

silenzio.

Chi vuol comprendere comprenda.

L’intima ragione che ci spinge verso il

futuro è il non vivere per sè stessi.

Il momento in cuisi accetta di vivere per

gli altri,si rinuncia in maniera

automatica a qualunque desiderio e se

nulla si desidera,nulla ci può essere

dato ma anche nulla ci può essere

tolto,quindi viviamo la libertà.

Questa la vera formula per ricuperare

l’energia di cui abbiamo bisogno.

Come diceva Eistein,siamo delle

masse energetiche e ci differenziamo

solo per la maggiore o minor velocità

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 148

con la quale gli atomi si muovono al

nostro interno.

Qualunque pensiero non in equilibrio ci

tira verso parti sconosciute e così

l’energia viene distolta per recuperare

tali parti.

Il non agire è il massimo di ricarica

energetica che vi possa essere.

Ma cosa vuol dire davvero non agire?

Non agire non vuol dire non ricercare

anzi l’opposto.

Quando si comincia a ricercare e si

smette di agire,si entra a piè pari nel

processo e ci si allontana dalla

necessità di conseguire un risultato.

Così come le maree vengono a variare

in relazione alla vicinanza o alla

lontananza della luna,così forze enormi

ci attraggono e ci respingono.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 149

Forsze che ci portano da una parte

all’altra senza che neppure noi

riusciamo a percepire.

Allora il non agire,significa rimanere a

galla nell’acqua,così come quando si

assume la postura del “morto”.

Per assumere questa postura bisogna

però conoscere la legge per la quale si

galleggia e non farsi prendere dal

panico di poter sprofondare nell’acqua.

Pochi in acqua accettano di non agire

senza rendersi però conto che l’acqua

se si rende conto che ti vuoi mettere in

contrasto,ti succhia.

Lo spazio di tempo tra quella che noi

chiamiamo vita e quella che noi

chiamiamo morte è molto breve e vale

la pena di viverlo al meglio.

E qui il problema.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 150

Cosa vuol dire viverlo al meglio?

Se lo chiediamo ad un manager che la

vora a Wall street ci dirà che viverla al

meglio significa incassare molti soldi e

comprare tanti oggetti.

Se lo chiediamo ad un bambino

malnutrito del Biafra,ci dirà che viverla

al meglio significa poter bere un pò

d’acqua ed avere un pò di cibo per

vivere un pò di più.

Nè l’uno nè l’altro si rendono conto che

la differenza tra i due non esiste se si

pensa che sia cinque anni che cento

anni sono pezzi infinitesimi di tempo se

rapportati all’eternità.

Si perchè, solo l’eternità , ha valore e

che si nasca formica o che si nasca

elefante la differenza è una briciola di

secondi.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 151

So che accettare questo concetto è

molto difficile ma chi ha visto la morte

Sa benissimo cosa significa.

Una vera e propria briciola di secondi.

Mi viene così in mente il perno di una

ruota.

Se non ci fosse il perno la ruota non

potrebbe girare e così non potrebbe far

muovere il mezzo che è sopra di lei,sia

esso carro,bicicletta,macchina o altro.

Eppure il perno è fermo.

Tutto gira attorno al perno ma il perno

rimane immobile.

Il perno non agisce ma nel non agire

tiene tutti al loro posto.

Per essere perno ed apparentemente

rimanere fermo è però necessario

non tenere a sè stessi e tenere agli

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altri.

Solo chi tiene agli altri ed ama gli

altri,potrà divenire perno e tutti gli si

affideranno.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 153

23.Che bisogna essere una

brava persona Il più grande desiderio di ognuno di noi

è quello di prevalere dialetticamente e

non solo sugli altri.

Avere il controllo sull’altro, significa

prenderne totalmente l’energia e

goderne i frutti.

Essere quello che gli altri definiscono ”

una brava persona “, significa cedere

agli altri la propria energia e quindi

lentamente abdicare alla vita.

Questo è quel che accade

normalmente in ogni momento quando

chi cede il proprio punto di vista all’altro

nello stesso istante sta pure cedendo

la propria energia.

Povere le ” brave persone”

Quelle ,insomma,che abdicano

continuamente accettando l’altrui punto

di vista.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 154

I politici sono l’esempio più

rappresentativo di quanta energia

assumono dagli altri iponendo sempre

le proprie idee e rinvigorendosi sempre

di più.

La vita dei politici è appunto sempre

dedicata al depauperamento delle altrui

energie e così i preti,i filosofi e gli

uomini d’affari.

Quando qualcuno ci domina dal punto

di vista psichico,in effetti ci sta

derubando della nostra mente.

La storia nei millenni ha sempre

dimostrato questa propensione dei più

forti a prendere l’energia dai più deboli

e così sopravvivere.

Questo è quanto sino ad ora abbiamo

fatto,ignorando invece la possibilità di

prendere energia da altro che non sia

la sopraffazione ed il potere.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 155

MA quel che si è detto ha valore solo

per un brevissimo spazio di tempo.

Una volta presa l’energia altrui stiamo

bene ma è come se avessimo assunto

una droga.

Finito l’effetto abbiamo ancora bisogno

di approvvigionarci dell’energia

esauurita e così il gioco ricomincia.

Non ci rendiamo peró conto

che,paradossalmente,proprio nel

momento in cui abbiamo privato l’altro

o gli altri della loro energia,proprio in

quel momento ci stiamo preparando ad

altre azioni che come ben si Sto

arrivando! spesso non vanno bene.

Bisognerebbe invece smettere questa

ripetizione mortale,per entrare in

contatto con la vera energia disponibile

che perô non riusciamo ancora a

vedere.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 156

Questa enorme massa di energia è

totalmente a nostra disposizione ma

non passa per l’appropriazione

dell’energia dai nostri diretti partner,ma

è in mosura enorme presente

nell’universo e bisogna riuscire a

comprendere come si fa per

appropriarsene.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 157

24.Che bisogna fidarsi dei

consigli degli adulti E quì viene il bello.

Non bisogna fidarsi dei consigli degli

adulti perchè essi sono obsoleti e quasi

sempre frutto di culture in via di

superamento.

Cosa ben diversa,invece,studiare il

nostro mondo passato sapendo che in

questo mondo troveremo la risposta

alle nostre domande e comprenderemo

molti dei nostri comportamenti.

Ognuno di noi recita un personaggio,lo

costruisce mentalmente,lo immagina e

lo rappresenta al meglio che può ma

non è lui.

Costruendo questo personaggio ripete

sempre la parte al fine di coinvolgere

gli altri e catturarne così l’attenzione.

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In questo modo ha acquisito l’energia

che gli è necessaria per andare avanti.

La vita di ciascuno di noi non è altro

che una rappresentazione teatrale il cui

regista è la cultura nella quale siamo

vissuti .

Sin da piccoli ci viene assegnata una

parte che il più delle volte non ci è

neppure congeniale ma che dobbiamo

assolutamente recitare pena la perdita

degli affetti.

Essere quello che si è e non quello che

gli altri vorrebbero che noi si sia è una

cosa davvero difficile a realizzarsi.

Bisogna però cercare di capire

realmente la parte che ci è stata

affidata ed una volta che la si è

individuata,sarebbe opportuno

abbandonarla lasciando che vengano

fuori le nostre reali caratteristiche.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 159

Se si riesce a seguire questo

processo,la vita cambia totalmente

colore.

Riepilogando per un momento il tutto

vediamo i vari passaggi della

formazione della personalità.

L’obiettivo di tutti è quello di assumere

quantità sempre più elevate di energia.

Per realizzare questo obbiettivo è

necessario raccogliere il massimo della

altrui attenzione su sè stessi.

l’attenzione la si può raccogliere in

molti modi diversi ,come ad esempio

facendo molte domande all’altro sino a

scavare sui suoi comportamenti da

criticare.

A quel punto l’energia passa

dall’inquisito all’inquisitore.

Oppure recitando il ruolo di vittima ed

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 160

incompreso,il ruolo di chi non è stato

capito,amato ed accettato.

Anche in questa maniera il gioco è fatto

in quanto così si è catturato il massimo

dell’attenzione e quindi il massimo

dell’energia.

Guardando a questi giochi nelle

relazioni si possono fare molti passi

avanti.

Capendo come ci è stata tolta l’energia

di cui avevamo bisogno,come l’altro o

gli altri si sono insinuati nella nostra

vita attribuendoci una parte che spesso

non ci era congeniale e come

costantemente l’energia è stata

letteralmente succhiata ed assorbita

senza che noi potessimo far nulla.

Quando si studiava e ci dicevano che

non studiavamo abastanza o che

eravamo indisciplinati.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 161

Sul lavoro cercando costantemente di

dimostrare la nostra incapacità.

Nella vita presentandosi a noi come

bisognosi del nostro aiuto.

In tutti questi casi l’energia si spostava

da noi agli altri.

Credevamo di regolare noi il gioco ed

invece eravamo regolati,usati,spesso

anche abusati.

L’abuso al quale mi riferisco è

ovviamente quello di chi travestendosi

da vittima,malgrado anche

inconsapevolmente,effettuava un vero

e proprio drenaggio delle nostre

risorse.

Solo ripescando nel nostro

passato,nella nostra infanzia,nei vissuti

che hanno caratterizzato la nostra

fanciullezza,potremo intercettare il

ruolo che ci hanno attribuito,le modalità

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 162

con le quali hanno provveduto a

prendere la nostra energia,siano stati i

genitori,gli amici,gli insegnanti.

Siamo stati tutti attraversati da queste

problematiche e la maggioranza di noi

non solo non se ne è mai resa conto

ovvero ,pur rendendosene conto,non è

riuscita a sottrarsi.

Un ruolo molto importante quale

divoratrice lo ha avuto e lo ha la

religione.

Tutti i divieti e tutte le indicazioni che

non si riescono a rispettare,creano

appunto i presupposti per il transito

dell’energia ai ministri del culto

qualunque esso sia.

Non è questo un invito al non rispetto

delle regole quanto invece un invito ad

una presa di consapevolezza di come

la nostra energia è sempre preda di

mire altrui.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 163

Possono essere i nostri famigliari,i

nostri amici e conoscenti ,i nostri

parenti,

i religiosi che ci accompagnano nelle

varie fasi della vita ivi compresi tutti

coloro che hanno come obiettivo quello

di saperne più di noi per un motivo o

per un altro.

L’unica mira è l’assorbimento

dell’energia.

Terribile la situazione per gli amanti.

L’amante vive consapevolmente il

tradimento e quindi consciamente ed

inconsciamente si sente sempre in

colpa.

Questo comporta automaticamente il

transito dell’energia dal “carnefice” alla

“vittima”.

Se si riesce a comprendere il sottile

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 164

inganno del marito o della moglie che

fanno finta di non accorgersi del

tradimento,si riesce a vedere l’idrovora

energetica alla quale siamo collegati.

Il tradimento è lo strumento più

sottile per prosciugare letteralmente il

traditore da parte del tradito.

Fa finta di non saperlo e gestisce i

flussi energetici.

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 165

Inpubblicate **13.Al mio quoziente di

intelligenza

**14 14.Puoi produrre il suono di

due mani che battono insieme.

NDR. Di questa credenza ci è

pervenuto da un manoscritto

soltanto l’inizio. Del resto non si sa

nulla ho è stato nascosto

dall’autore o magari disperso. Ecco

l’inizio

Ma che cosa è il suono di una

mano sola?

**18 nella crisi energetica

**20 nelle diete

**21 di essere insostituibile

**22che il cambiamento provochi

stress

24 che i sogni non siano realtà

25 che chi fa da se fa per tre

26l’italiano sia una lingua

bellissima

27 che la ragione domini la realtà

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 166

28 di non dover guardare l’erba

del vicino

30 che tutto quello che ho scritto

abbia senso

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Altri sistemi di codificazione 8 ---/ 20

11 /// 21

18 //// 22

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Confusione 17

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IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 169

PREMESSA ------------- A me piace molto scrivere. Tanti e tanti anni fa quando frequentavo il liceo un pomeriggio di una torrida estate mio Padre,nel vedere quello che avevo scritto mi costrinse a sedermi sulla scrivania e ricopiare piu' volte su di un quaderno ,delle pagine da un libro. Lo fece affinche' migliorassi la mia grafia che lui riteneva assolutamente brutta. Lui in effetti scriveva come si scriveva a quei tempi con la grafia fortemente inclinata verso destra. Era davvero un piacere vederlo scrivere. Una volta gli regalai una penna a sfera: una Ballograf. Penna svedese di quei tempi,anni 50, di caldo legno colore marro'. L'ha poi usata per tanti anni. Di fatto devo a questa esperienza giovanile la mia passione per la scrittura e cosi' in tutti questi anni ,dall'universita' quando sintetizzavo i libri, per meglio impararli ,sino ad oggi ho scritto tantissimo. Ho scritto per il gusto di scrivere,di vedere la penna scorrere su di un foglio di carta,di narrare quel che mi passava per la mente.

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Non ho mai pubblicato nulla di cio' che ho scritto in quanto l'ho fatto sempre per me stesso. Scrivere e' meglio che andare da uno psicoterapeuta,non costa nulla ed hai qualcuno che ti scolta sul serio,anzi,di piu'. Questa ,in poche parole, parte della storia,l'altra parte e' che mi sono sempre interessato di tutto quel che ha a che fare con la mente piu' che con il fisico, che far camminare meglio la mente significasse far stare bene anche il fisico. All'universita' invece di andare in biblioteca a studiare i testi di economia ,facolta' alla quale ero iscritto,andavo a prendermi i libri di Jung e parlavo sino al mattino con un mio amico che poi è diventato un importante neurologo. Dopo sposato invece il mio migliore amico era un cardiochirurgo ora diventato filosofo. Anche con lui sino a notte alta a parlare di psicologia,etologia,comportamentismo e chi piu' ne ha piu' ne metta. Da un bel po' di anni mi interesso di esoterismo ed ho scoperto un mondo immenso ed immensamente affascinante. In maniera davvero confusa quel che si trova piu' avanti scritto. Un po' ci sono dei miei pensieri,un po' pensieri di altri,un po' descrizioni ed esperienze mie ed un po' esperienze di

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altri,wikipedia mi ha molto aiutato ma piu' d'ogni cosa il dolore ed il piacere. Ringrazio sia l'uno che l'altro per cio' che mi han dato e cio' che mi daranno sino a quando non diverro' da solido liquido,gassoso,etereo e staro' anche io con i miei cari. Cenere ero e cenere tornero' ad essere insieme con chi mi ha preceduto e con chi mi seguira'.

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LA TAVOLA DI SMERALDO

(Ermete Trismegisto) ______________________

NDR. Questo pezzo è anche intitolato in altri manoscritti LA TAVOLA DI SMERALDO PRIMA DI TUTTO Poco piu sotto troverete una ripetizione I. Invero, è senz'inganno certo e verissimo. II. Ciò che è in basso è come ciò che è in alto, e ciò che è in alto è come ciò che è in basso, per adempiere i miracoli della cosa una. III. E siccome tutte le cose prendono esistenza dall'uno, per la meditazione dell'uno: così tutte le cose sono nate da questa unica cosa, per adattamento. IV. Il sole ne è il padre, la luna ne è la madre, il vento l'ha portata nel suo grembo; la terra è la sua nutrice. V. Il padre di ogni perfezione di tutto il mondo è qui. La sua forza o potenza è intera, VI. Se essa viene convertita in terra.

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VII. Tu separerai la terra dal fuoco, il sottile dallo spesso dolcemente, con grande industria. VIII. Sale dalla terra al cielo, e nuovamente discende in terra, e riceve la forza dalle cose superiori e inferiori. Così avrai la gloria di tutto il mondo, perciò fugga da te ogni oscurità. IX. È la forza forte di ogni forza: perché vincerà ogni cosa sottile, e penetrerà in ogni cosa solida. X. Così fu creato il mondo. XI. Di qui prenderanno esistenza adattamenti mirabili, il cui metodo è qui. XII. Perciò sono stato chiamato Ermete Trismegisto, possessore delle tre parti della filosofia di tutto il mondo. È stato compiuto e terminato ciò che dissi sull'operazione del sole. Ho voluto riportare per primo il testo della Tavola di Smeraldo scritto da Ermete Trismegisto: Il tre volte grande in quanto la filosofia in esso contenuta ha segnato una svolta nella mia vita.

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Ê giá un atto magico riuscire a penetrare i misteri della tavola Smaralgdina. Qualunque avvenimento,dal più gioiso al più triste ,contiene il suo opposto. La difficoltà è intercettare ambedue i lati. Quando c'e' da gioire penso a quando ci sara' da soffrire e viceversa. Se ognuno si fermasse a valutare con questo criterio la propria esistenza si renderebbe conto di quanto, bene e male ,siano fortemente connessi e di quanto l'uno segua all'altro cosi' come il giorno segue alla notte e viceversa. Non e' possibile razionalizzare il testo dellaTavola di Smeraldo ma certamente esso lavorera' con noi giorno dopo giorno apportandoci molti benefici. Si potrebbe obiettare che questo pensiero sia quanto mai discutibile quando per esempio ci si trova di fronte ad avvenimenti che provocano la morte e la disperazione d una o piu' persone,oppure quando calamita' enormi si abattono sull'umanita'.

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Ci si chiedera' subito che senso puo' avere un terremoto,ad esempio,e quanto in esso ci potrebbe essere di positivo. Bene,un terremoto e' un evento tragico e drammatico e da esso non sono molti quelli che ne escono indenni. Eppure non e' proprio cosi' ,se guardato con un'altra prospettiva. Un terremoto e' come la morte: un passaggio trasformativo . La morte e' un passaggio trasformativo per una persona mentre un terremoto e' un passaggio trasformativo per tantissime persone. Se si accetta l'idea , condivisa da Einstein,che tutta la materia si differenzia soltanto per la velocita' delle sue vibrazioni,si deve pure accettare che non esiste la morte ma che ogni morte non e' altro che una modifica della velocita' delle vibrazioni dei suoi atomi. Il mago,che ha compiuto in maniera esaustiva il suo percorso ,ben lo sa e, quindi ,e' in grado di percepire il concetto di "immortalita",

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Tutto il percorso piu' avanti descritto va appunto valutato condividendo questo principio. Il difficile e' portare ad interiorita' questi concetti. L'Apocalisse di Giovanni prevede cose terribili ma ,poi, verra' il regno di Dio. LA TAVOLA DI SMERALDO PRIMA DI TUTT

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00.PENSIERI NOTTURNI ---------------------------- I pensieri "notturni" piu' avanti esposti,non vanno letti con mente razionale . Essi vanno letti in sequenza o a salti,come si preferisce. La loro missione e' quella di muovere immagini in chi li legge. L'immaginazione ed il processo ad essa connesso e' di fondamentale importanza per tutto il cammino magico: DA LEGGERE UNO AD UNO,CHIUDERE GLI OCCHI VOLTA PER VOLTA E VEDERE LE IMMAGINI CHE SI PRESENTANO * La vita e' un sogno,e' davvero solo, soltanto ed unicamente un sogno. * Si accetta di vivere la meta' della propria vita in sogno ma ,quando siamo svegli ,siamo pronti a pensare che quel che vediamo sia reale e non frutto della nostra immaginazione.Questo perche' ci hanno insegnato che esiste solo tutto cio' che si

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vede, e che cio' che non si vede ,non esiste. Le leggi della fisica quantistica stanno realmente dimostrando che, le stesse invenzioni ,sono frutto di una volonta' dello scienziato il quale nel suo laboratorio determina inconsciamente il processo trasformativo degli elementi che osserva e che la realta' e' creata dall'osservatore e non viceversa. Mentre sto scrivendo, una radio o la televisione riescono a captare miliardi di onde elettromagnetiche che si muovono attorno a me. Piu' lo strumento a mia disposizione sara' sofisticato,piu' riusciro' a captarne le onde emesse ed a trasformarle in suoni,colori,emozioni,sentimenti. Eppure ad occhio nudo non vedo nulla. Secondo la tesi di una nota astrofisica "Giuliana. Conforto" lo stesso sistema solare e' frutto della nostra immaginazione in quanto viviamo in un mondo olografico. Ed ancora l'aria che respiriamo e che e' per noi vitale,non la vediamo eppure c'e'. Ed ancora, come vedremo piu' avanti ,le mille forze che regolano la nostra vita ,non si vedono eppure ci sono. Esse Sono di una potenza inaudita e sono in grado di tenerci immobili per questa e per altre vite.

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Una fra queste la "Simbiosi" che tra tutte le forze e' quella piu' perniciosa e che ci tiene davvero immobili ed incapaci di reagire sino a che non ne prendiamo coscienza. La simbiosi è una vera e propria malattia e su di essa si possono scrivere interi trattati senza riuscire a non prenderla. **Per fare un sogno servono: Un’anima da sognare Il tempo per sognare Il profumo da sognare La musica da sognare Il posto per sognare I colori da sognare La storia da sognare La solitudine per sognare L’abbandono delle difese L’abbandono delle resistenze L’abbandono delle proiezioni L’abbandono delle rimozioni L’abbandono delle catene La sicurezza che nessuno scopra il sogno La possibilità che il sogno ci riporti nei luoghi più antichi,caldi e remoti La mano da tenere mentre si sogna Il bacio che Ti fa sognare Gli occhi che Ti parlano Un sorriso Un leggero stato confusionale

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Una poesia L’adrenalina che ti pervade A quel punto arriva il sogno Ti entra dentro Ti pervade Ti inonda Non ti abbandona Ti trattiene dentro di sè Ti avvolge Ti riscalda ** “Nel profondissimo lago dei tuoi occhi si scioglie e fonde il mio povero cuore, lo disperdono laggiù nell’acqua dell’amore e della follia **“Quando due nobili cuori si sono veramente amati il loro amore è più forte della morte stessa, cogliamo i ricordi che abbiamo seminato e l’assenza dopo tutto non è nulla per gli amanti”

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**“Gioia e profumo della vita mi è la memoria delle ore in cui ho incontrato e posseduto la voluttà come la desiderai. Gioia e profumo della vita per me che ho sdegnato ogni piacere d’amori consueti”(Kafavis) **“Coscienza è liberazione:questa è la parola d’ordine inscritta in tutti gli sforzi dell’uomo per sciogliersi dalla stretta del drago uroborico primordiale. ***Quando l’Io pone sè stesso al centro e si consolida autonomamente come coscienza di sè,la situazione originaria è necessariamente spezzata. **In origine l’umanità possedeva un’immagine del mondo che preservava l’unità del mondo stesso. In tutto viveva l’Uroboros. Con il sorgere del sole o,come dice il mito egizio,con la creazione dello spazio atmosferico,che separa il sopra dal sotto,comincia il giorno dell’umanità,e

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l’universo diviene visibile con tutti i suoi contenuti.” ***“Chi guarda fuori sogna,chi guarda dentro si risveglia “Jung ***“Tutte le verità sono facili da comprendere una volta che sono state scoperte;il punto è scoprirle” Galileo ***“Un codardo è incapace di mostrare amore; quella è la prerogativa del coraggioso” Gandhi". ***“Ogni volta che la gente è d’accordo con me ho come la sensazione di aver torto”Oscar Wilde" **“Tutta la matematica è energia e tutta l’energia è materia” **“Le società libere non sono altro che dei GULAG. Debito significa controllo da parte del sistema. L’istruzione ha lo scopo di diffondere convincimenti del collettivo. La maggior parte della gente si illude di esere libera.

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Un solo uomo non può cambiare il mondo ,ma un uomo può comunicare il messaggio che cambierà il mondo. Il peggior incubo dei dittatori sono i diversi. Chi controlla le monete delle nazioni governa le nazioni. La vita è ciò che ti capita quando sei indaffarato a fare altri progetti. Gli esseri umani condividono un unico inconscio Universale. Le particelle sub atomiche posono comunicare istantaneamente le une con le altre ad incredibili distanze perchè le particelle sono lo stesso UNO. ***“La relatività generale ha rivoluzionato le teorie sull’origine e il destino dell’universo. Un universo statico può esistere da sempre o essere stato creato nella sua forma attuale in un preciso momento del passato. Invece,se è vero che le galassie si stanno allontanando l’una dall’altra,in passato devono essere state più vicine. Circa quindici miliardi di anni fa formavano un’unica massa dalla densità elevatissima,che fu chiamata”atomo primordiale”.(bing Bang) ***” La seduzione non si basa sul desiderio o sull’attrazione:tutto questo è volgare

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meccanica e fisica carnale,nulla di interessante. Certo,il fascino della seduzione passa attraverso l’attrattiva del sesso. Ma propriamente ,vi passa attraverso,la trascende. Per la seduzione,infatti,il sesso il desiderio non è un fine,ma un’ipotetica posta in gioco. Anzi la posta in gioco è provocare e deludere il desiderio , la cui unica verità è brillare e restare deluso”.J.B ***“Non è necessario che esca dalla tua stanza. Resta seduto alla scrivania ed ascolta. Puoi anche non ascoltare,aspetta semplicemente. Puoi anche non aspettare,soltanto impara ad essere calmo,tranquillo e solitario. Il mondo Ti si offrirà spontaneamente ,per farsi scoprire. Non ha scelta; rotolerà in estasi ai tuoi piedi”.

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****Le immagini sono il punto di incontro tra conscio ed inconscio. Per questa ragione il mondo dei sogni come qualunque opera artistica, e' una delle fonti di informazione inesauribile per chi faccia ricerca. Un opera d’arte altro non è che il mondo visto con gli occhi dell’anima. Ma è anche qualcosa di più se si accetta il concetto che la creatività come la natura inventano in ogni momento qualcosa di nuovo. Così come non vi è una creatura sulla faccia della terra ,simile completamente ad un’altra,così non vi è opera artistica simile ad altra. La soggettività impera. La persona creativa è perciò in grado di trasformare la realtà. Ogni persona pur vivendo la propria vita secondo la volontà del destino,ha la possibilità di utilizzare l’istinto creativo per tessere la trama che gli appartiene. Dice Jung: “L’anima contiene non meno enigmi di quanti ne abbia l’universo con le sue galassie,di fronte al cui sublime aspetto

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soltanto uno spirito privo di fantasia può non riconoscere la sua insufficienza”. E’ però un atto trasgressivo quello che fa nascere la creatività. La paura di compiere un ‘atto trasgressivo è la paura della creatività. L’alternativa è purtroppo porsi nei confronti della vita in maniera perdente. Se ciascuno riuscisse a confessare i propri desideri più remoti,saprebbe che dovrebbe affrontare la non accettazione degli altri e questo è per quasi tutti inaccettabile. Quindi , la rimozione della propria creatività ,per quel minimo di approvazione di cui abbiamo bisogno. Però anche questa volta non viene fuori l’arte. E’vero ,.riappropiarsi della propria creatività ,vuole il passaggio dal dolore e dalla sofferenza,in alternativa non rimane che ammalarsi per poter esprimere la propria vita interiore.

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***Entrare nel mondo delle proprie ombre fa paura proprio come fa paura tutto ciò che è sconosciuto. Quando però si riesce a far luce non c’è più l’oscurità e viene fuori l’arte. E’ quello posto un bel dilemma che si schiude ad infinite ipotesi. ****La geometria simbolica è un vero e proprio linguaggio ma è proprio tale lingua quella che si scopre nella ricerca interiore. Non a caso molte rappresentazioni di Dio sono il TRIANGOLO. In questo pensiero forse si riconciliano matematica e filosofia. ****Che cosa è una lingua se non una sequenza di immagini? Che cosa è un alfabeto se non una sequenza di simboli? Il segno, allora,invece di significare qualcosa diviene contenitore di significati al fine di formare un processo in continuo divenire.

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Il segno diventa allora duplice come la luce che può comparire come un’onda oppure come una particella. Il mito allora diviene significante del significato. ****L’esperienza, ormai è acclarato , promuove un cambiamento negli oggetti osservati e così avviene per tutto ciò che viviamo : Tutto muta in relazione alla nostra osservazione ed in relazione alle nostre credenze. E’ davvero facile comprendere che più camminiamo dando le spalle al sole meglio vediamo l’ombra del nostro corpo per terra. Il contrario succede di notte quando non c’è luce. Connettendoci con il mondo Junghiano ,vuol dire che , meno abbiamo coscienza della nostra “ombra” tanto più essa è grande e ci sovrasta. ***Nel mondo delle ombre abitano i fatti del passato,i mostri dell’infanzia,e tutto il

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mondo degli istinti primitivi che, se non fosse imprigionato dalla morale comune,sarebbe davvero bello da viversi e forse ci renderebbe felici. La nostra ombra allora è la nostra amica,l’anima gemella che gli altri non vedono ma che esiste e freme insieme con noi. Demonizzarla significa viaggiare verso la scissione. Accettarla invece vuol dire vivere una vita spensierata con una compagna sbarazzina ed impertinente che se amata ed accolta finisce con il darci tanta energia. Ma noi non facciamo altro che maltrattarla ,allontanarla da noi,odiarla,demonizzarla fino alla operazione più esecrabile che ci sia che è quella di proiettarla sugli altri. Di quì le guerre ,i massacri,l’infelicità umana. Purtroppo è la parte nascosta del nostro inconscio che noi identifichiamo spesso con l’ombra.

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Da questo punto di vista la continua ricerca all’interno della nostra interiorità,ci aiuta a vederla e quindi ad accettarla ad amarla,a perdonarLa ed a non scaraventarla sugli altri. L’esercizio continuo da fare è perciò il seguente: OGNI VOLTA CHE SENTO UN MALE DENTRO VEDENDO UNA PERSONA E LIQUIDANDOLA CON LA FRASE: “QUANTO MI E’ ANTIPATICA”, DOBBIAMO CHIUDERE GLI OCCHI E PENSARE: “QUALE PARTE DI ME RAPPRESENTA QUELLA PERSONA?” Questo è un esercizio da fare in ogni momento. Questo esercizio difficilissimo è il procedimento di ricognizione dell’ombra inconscia. L’ombra è perciò quello che di negativo è in noi ed è cosa assolutamente differente dal “MALE”.

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***E’stato appena toccato il tema dell’ombra e non è stato neppure sfiorato il tema cosmico del “MALE”. Un piccolo passo per volerci un pò più di bene. ***Se si scinde in due una particella atomica ed in seguito si devia una delle sotto-particelle,per esempio con una calamita,si scopre che devia anche l’altra sotto-particella,come se esse comunicasserro telepaticamente. “Come nel paradosso eleatico,un sogno si disgrega in un’altro ancora,e poi in altri che tessono oziosi un labirinto ” (Jorge Luis Borges) ESPLORA IL DOLORE ACCETTA IL DOLORE DA QUALUNQUE PARTE PROVENGA LASCIA CHE IL TUO CORPO ACCETTI IL DOLORE LASCIA CHE LA TUA CARNE SI AMMORBIDISCA

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LASCIA ARRIVARE I VECCHI PENSIERI LASCIA CHE L’ATTENZIONE SI FONDI CON LA SENSAZIONE ABBANDONATI AL DOLORE E FA CHE ESSO TI POSSEGGA AMA IL TUO DOLORE E PROTEGGILO SOLO IL DOLORE TI RENDE VIVO *****Perchè ci sentiamo tanto attratti dalla luna piena? Perchè la luna piena stimola la creatività,la sessualità,l’inquietudine? Perchè quando si guarda la luna piena si assume un’aspetto trasognato? Forse perchè guardare la luna piena è come guardare dentro le proprie profondità. Forse perchè ci rendiamo conto di far parte di qualcosa più grande di noi e

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questo”tutto”esercita su di noi un immenso fascino. *****Quando ho mal di testa: Il medico dice che c’è una causa nell’alimentazione Il filosofo dice che c’è una causa nell’anima Potrebbe però non esserci nesun rapporto di causa effetto ed invece il mio mal di testa è il mal di testa del mondo. L’eterno dilemma tra casualità e causalità trova solo e soltanto spiegazione quando si accetta di vedere l’immensità di cui facciamo parte. La deformazione gravitazionale dello spazio e del tempo di cui si parla nella teoria della relatività apre con grande generosità a tutto il mondo dell’inconscio.

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Perchè non credere all magia ed alla possibilità che essa ci da di agire a distanza? Essa agisce al di là dello spazio e del tempo. Agisce attraverso collegamenti tra strutture simboliche. Quindi è trasferimento di energia dall’uno all’altro secondo il principio dell’entropia. L’energia contenuta in ciascuno di noi il più delle volte non riesce ad uscire e rimane imprigionata dagli schemi che ci hanno inculcato sin da piccoli. Quell’energia dell’uomo che ha consentito la costruzione delle chiese e delle cattedrali. Ogni chiesa rappresenta la figura umana,dove l’altare corrisponde alla testa, il transetto alle braccia e le navate al resto del corpo.

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Ogni chiesa diviene perciò la riproduzione di una centrale energetica come l’uomo ed ogni meditazione che si esegue in una chiesa è straordinariamente profonda. E NELLA CHIESA “LA MADRE” Sulla figura della madre e quindi della donna in rapporto con l’energia non si dirà ma abbastanza. Dal punto di vista biologico il feto, anche quello del maschio,è in primo luogo femminile. La natura primaria dell’essere umano è femminile. Il cromosoma y,che contiene il codice genetico maschile,è il più debole, e deve continuamente lottare per la propria sopravvivenza. Il codice umano fondamentale consiste in due X, QUINDI DI DUE CROMOSOMI FEMMINILI.

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LA Y è L’ALTERAZIONE, LA DEVIAZIONE; DA SOLO NON PUò SOPRAVVIVERE MA HA BISOGNO DEL CROMOSOMA X, QUELLO FEMMINILE, PER COMPLETARSI, ALTRIMENTI MUORE. INVECE IL CROMOSOMA X è CAPACE DI ESISTERE DA SOLO: E’perciò l’uomo che ha avuto origine dalla donna e non viceversa ********“salute a te,o tempio tutto dello spirito dell’aria! salute a te,o spirito che penetri dal cielo sinio alla terra,e dalla terra che si trova nel mezzo del Tutto,sino ai confini dell’abisso! Salute a te ,o spirito che penetri in me e mi scuoti,e da me ti diparti in buon accordo con la volontà di dio! Salute a te,o inizio e fine della natura inamovibile!

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Salute a te che rivolgi gli elementi ,animato da infaticabile voglia di servire! Salute a te o sole che servi con i tuoi raggi a rischiarare il mondo| Salute a te o luna che brilli la notte ,di mutevole splendore! Salute a voi tutti,spiriti dei demoni dell’aria! Salute a voi fratelli e sorelle,uomini e donne devoti ,cui il saluto è tributato in lode! O grande immensa incomprensibile fabbrica del mondo tutta tonda! O(spirito )celeste,che ti trovi in cielo,etereo,che dimori nell’etere,che ti mostri in forma d’acqua,di terra,di fuoco,di vento,di luce,di buio,lucente come stella,spirito umido-igneo-freddo:io ti prego,tu Dio di tutti gli dei,che hai ordinato il, mondo,stabilito le profondità sull’invisibile supporto delle sue salde fondamenta,separato cielo e terra e velato i cieli di eterne ali d’oro,fondato la terra su pilastri perenni,sospeso alto sopra la terra l’etere che ha distribuito l’aria mediante

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venti turbinosi,fatto scorrere intorno le acque,scatenato le tempeste,che tuona,lampeggia,fa piovere,fa tremare la terra,produce gli esseri viventi,Dio degli eoni! Tu sei grande,Signore,Dio,sovrano d’ogni cosa” Questa preghiera piena di magia e di formule ,dimostra che la natura è la trasformazione stessa. Essa non tende all’isolamento bensì alla coniunctio il cui simbolo è rappresentato dalla festa per le nozze a cui fan seguito morte e rinascita. Attraverso la congiunzione tra il sole e la luna avviene il ricongiungimento degli opposti che la luce proveniente dall’alto aveva separato. E’ perciò questo l’obiettivo del percorso magico:la fine delle scissioni ed il trionfo dell’unione “Lodate il signore del cosmo l’universo è il suo santuario

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ed ha un raggio di centomila milioni di anni luce. Lodatelo, il signore delle stelle e degli spazi interstellari. lodatelo, il signore delle galassie e degli spazi intergalattici. lodatelo, il signore degli atomi e del vuoto fra gli atomi. Lodatelo, con violini,con flauti e con sasofoni. Lodatelo, con clarinetti e corni inglesi,

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con corni da caccia e con tromboni, con flicorni e con trombe. lodatelo, con viole e violoncelli, con pianoforti e pianole. Lodatelo,con il blues e con il jazz e con le orchestre sinfoniche, con gli spiritual dei negri e con la Quinta di Beethoven, con chitarre e xilofoni. Lodatelo, con giradischi e registratori. Tutto quello che respira loda il Signore, ogni cellula vivente

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Alleluia! (Ernesto cardenal) “L’intero universo è il tuo occhio. L’intero universo è la tua fonte di luce L’intero universo è dentro la tua fonte di luce Nell’intero universo non c’è nessuno che non sia il tuo proprio se' (Ch'san sha ching ts’en) Nell’universo esiste un solo elettrone all’interno del quale sono contenuti tutti gli altri elettroni. Dice Bohm che un sistema multicorporeo di quanti non può essere realmente scomposto in parti indipendenti l’una dall’altra. L’idea per cui scomponiamo il mondo, in varie parti ,e' il vero pericolo per il progresso. Sempre Bohm dice che se potessimo comprendere una sola cellula di un essere umano ,probabilmente potremmo

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identificare tutta la natura su questo pianeta E Scarfati: Un solo elettrone potrebbe essere sufficiente a far rinascere l’intero pianeta. L’amore è un processo che crea ottave. La separazione è l’ottava discendente. L’unione,il raddoppio,è l’ottava ascendente. L’ottava insegna beatitudine a tutti i santi. Il Sole e la Luna si esprimono e vibrano in toni ottavizzati La frequenza più importante sulla terra è quella del giorno.86164 secondi in tutto. Questa frequenza permea in vari modi la nostra esistenza.Essa è molto al di sotto della sfera uditiva. Ottavizzandola 24 volte si può udire e si ottiene un Sol di quasi 195 Hz Non a caso la parola Sol la si ritrova pure nel verbo solfeggiare

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Ed ancora il sol(ve) et coagula della carta dei Tarocchi che rappresenta il diavolo . Rosso arancio è il colore del vestito del sannyasin da circa tremila anni Il tono della Luna scandisce il mese. costituisce la terza frequenza per importanza. Il mese sinodico è il tempo intercorrente tra due fasi lunari La sua durata è di 45.524 minuti Trasformando la vibrazione in musica si perviene al Sol diesis I diapason di Mozart,Handel,Bach avevano circa 421 Hz più del doppio della frequenza ottavizzata del sole. E’ pure sorprendente che anche il tono della Luna se implementato di quaranta ottave nella settantesima ottava del mese sinodico raggiunge l’arancione colore dei sannyasin Il DNA è come Internet

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Chiaroveggenza,intuizione,cura a distanza,autoguarigione,luci o auree, influenze sui mutamenti climatici: E S I S T O N O secondo la SCIENZA Il DNA è un magazzino dove si raccolgono tutte le informazioni. Il DNA reagisce ai RAGGI LASER del linguaggio e della musica. Ecco perchè funzionano le orazioni e le invocazioni. Embrioni di rana sono stati trasformati in embrioni di salamandra trasmettendo le informazioni del DNA dell'una al DNA dell'altra. Tutto ciò applocando soltanto la VIBRAZIONE ed Il LINGUAGGIO. Immenso è il potere della genetica delle onde. Il nostro corpo si può programmare semplicemente con il linguaggio. Stress,preoccupazione ed intelletto iperattivo distorcono la informazione rendendola completamente inutile. bisogna ad esempio riflettere sul fatto che sinoma che l'aper regina è viva in un alveare va tutto bene e tutte le api fanno quel che si sono programmate di fare anche se l'aper regina è lontana. Cosa diversa accade se l'ape regina muore. Allora caos e disordine.

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Così nell'uomo esiste la coscienza del gruppo e funziona l'ipercomunicazione anche perchè esiste il famoso mondo delle idee di antica memoria. Se pensiamo perciò che siamo tutti davvero collegati basterebbe prenderne coscienza ed arrivare in questo modo a pensare davvero all'unisono per poi giungere a riuscire a portare quei cambiamenti necessari allo star bene di tutti e non di pochi. Se l'umanità affrontasse la possibilità di una meditazione inversale per la pace,questo si che porterebbe a dei cambiamenti davvero epocali. La donna è in grado di ricevere una quantità di energia e di forza generativa assai superiore a quella che un qualsiasi uomo può offrirle. Su questo assunto occorre riflettere a lungo se non si vuol cadere in un errore banale. Una radio ricevente può ricevere migliaia di programmi viceversa una stazione emittente può mandare in onda un programma alla volta.

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Questa la differenza tra il maschio e la femmina e questo il limite insito in ogni relazione etero. Solo quando il maschile è in grado di divenire “femminile” solo allora è possibile che un uomo sia in grado di ascoltare realmente. Allora vediamo la nostra reazione alla lettura di questo esercizio di addestramento proposto da Berendt: abbaiare, balbettare,barbagliare,barrire,battere,belare,biascicare,bisbigliare,blaterare,bofonchiare,bruire,bubbolare,bucinare, cianciare,cigolare,crepitare,crocchiare, echeggiare, fischiare,fremere,frignare,frinire,frusciare, gagnolare,garrire,gemere,gorgheggiare,gorgogliare,gracchiare,gracidare,gridare,grignare,gruire,guaire infrangere,intonare,

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latrare, miagolare,mormarare,mugghiare,mugire,mugolare ninnare,nitrire pigolare ragliare,raspare,rimbombare,ringhiare,rintronare,ombare,ronzarerugghiare,ruggire,rullare, sbraitare,sbuffare,scalpicciare,schiamazzare,schioccare,scoppiare,scricchiare,scricchiolare,scrosciare, sfrigolare,sibilare,singhiozzare,soffiare,sospirare,squassare,squillare,squittire,stormire,strepitare,strider strimpellare,sussurrare tintinnare,toneggiare,tuonare, ululare, vibrare, zufolare

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questo elenco dimostra quanto sono numerosi i suoni che l’orecchio è in grado di ricevere. Il numero di queste parole è pressochè inesauribile e dimostra la potenzialità dell’udito. Dice appunto Max Picard che il silenzio è il centro dell’uomo…..Oggi ilsilenzio è solo un rumore che non funziona. m e d i t a z i on e da fare ad esempio in una chiesa quando non c’è messa o in un luogo silenzioso: PENSARE A TUTTI I RUMORI POSSIBILI E PROVARE AD ELENCARLI **** Il potere risiede nel tipo di sapere che possediamo.Che senso avrebbe conoscere cose inutili?Esse non ci possono preparare all’inevitabile incontro con l’ignoto

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******In questo mondo nulla ci viene regalato.Tutto ciò che è da imparare va imparato con fatica. *****Soffermarsi troppo sull’io causa una terribile stanchezza.Un uomo in questa condizione è sordo e cieco a tutto il resto:è la stanchezza A FARE Sì CHE NON VEDA PIù LE MERAVIGLIE CHE LO CIRCONDANO. *******Arrabbiarsi con gli altri vuol dire dare importanza alle loro azioni ed è imperativo porre fine a questo modo di sentire. Le azioni degli uomini non possono essere così importanti da mettere in secondo piano la scelta sola possibile:il nostro inevitabile incontro con l’infinito. *******Sentirsi importanti rende pesanti,goffi e vani.Per essere un guerriero un uomo deve essere leggero e fluido. *********Colui che vede ,vede che ogni uomo è in contatto con il resto del mondo,non attraverso le mani ma tramite un fascio di fibre che si estendono in tutte le direzioni partendo dal centro dell’addome.Sono queste fibre a collegarlo

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all’ambiente circostante;esse mantengono il suo equilibrio,gli danno stabilità. *****Un guerriero non si cura delle proprie paure. Pensa invece al prodigio di vedere il flusso di energia! Il resto non conta. *******Quando un uomo non si preoccupa di vedere,ogni volta che guarda il mondo tutto gli sembra più o meno uguale.Quando impara a vedere ,invece,tutto è uguale ed al tempo stesso non lo è.Agli occhi di colui che vede,un uomo appare come un uovo:Ogni volta che vede quell’uomo vede un uovo che non è mai lo stesso uovo Ermete da Carlos Castagneda ****L’udito è il più spirituale dei nostri sensi. “Chi ha orecchi per sentire senta”diceva Gesù Nei salmi la parola ascoltare è molto ricorrente. Nelle Upanishad c’è scritto:”L’orecchio è la Via”

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In tutte le tradizioni spirituali si dice ” Ascolta la voce Divina” “Prestate ascolto con gli orecchi dell’anima agli innumerevoli suoni…………….”(Rumi) “Pregare non è tacere ma ascoltare”(Kirkegaard) “Il pensiero è disponibilità ad ascoltare”(Hidegger) Si apre perciò una grande riflessione sull’organo dell’udito. Riflessione e studio che ci condurrà ad aver più fede in ciò che sentiamo che in ciò che vediamo.

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LA TAVOLA DI SMERALDO

PRIMA DI TUTTO _____________________________________ _____________________________________ I. Invero, è senz'inganno certo e verissimo. II. Ciò che è in basso è come ciò che è in alto, e ciò che è in alto è come ciò che è in basso, per adempiere i miracoli della cosa una. III. E siccome tutte le cose prendono esistenza dall'uno, per la meditazione dell'uno: così tutte le cose sono nate da questa unica cosa, per adattamento. IV. Il sole ne è il padre, la luna ne è la madre, il vento l'ha portata nel suo grembo; la terra è la sua nutrice. V. Il padre di ogni perfezione di tutto il mondo è qui. La sua forza o potenza è intera, VI. Se essa viene convertita in terra.

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VII. Tu separerai la terra dal fuoco, il sottile dallo spesso dolcemente, con grande industria. VIII. Sale dalla terra al cielo, e nuovamente discende in terra, e riceve la forza dalle cose superiori e inferiori. Così avrai la gloria di tutto il mondo, perciò fugga da te ogni oscurità. IX. È la forza forte di ogni forza: perché vincerà ogni cosa sottile, e penetrerà in ogni cosa solida. X. Così fu creato il mondo. XI. Di qui prenderanno esistenza adattamenti mirabili, il cui metodo è qui. XII. Perciò sono stato chiamato Ermete Trismegisto, possessore delle tre parti della filosofia di tutto il mondo. È stato compiuto e terminato ciò che dissi sull'operazione del sole. Ho voluto riportare per primo il testo della Tavola di Smeraldo scritto da Ermete Trismegisto: Il tre volte grande in quanto la filosofia in esso contenuta ha segnato una svolta nella mia vita.

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Il fatto che ogni accadimento della vita debba essere sempre valutato nella sua interezza e non parzialmente,ha letteralmente modificato il mio vivere. Non ci sono piu' stati momenti solo tristi o solo allegri nella mia vita ma ogni volta sono andato e vado a ricercare gli aspetti opposti di quelli visibili a prima osservazione. Se ognuno si fermasse a valutare con questo criterio la propria esistenza si renderebbe conto di quanto bene e male siano fortemente connessi e di quanto l'uno segua all'altro cosi' come il giorno segue alla notte e viceversa. Non e' possibile trasmettere la condivisione per i concetti contenuti nella Tavola di Smeraldo e continueremo,salvo a non volerlo veramente,a lasciarci trasportare nella interpretazione unilaterale dei fenomeni che giornalmente si verificano. Si potrebbe obiettare che questo pensiero sia quanto mai discutibile quando per esempio ci si trova di fronte ad avvenimenti che provocano la morte e la disperazione di una o piu' persone,oppure quando calamita' enormi si abattono sull'umanita'.

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Ci si chiedera' subito che senso puo' avere un terremoto,ad esempio,e quanto in esso ci potrebbe essere di positivo. Bene,un terremoto e' un evento tragico e drammatico e da esso non sono molti quelli che ne escono indenni. Eppure non e' proprio cosi' se guardato con un'altra prospettiva. Un terremoto e' come la morte: un passaggio trasformativo . La morte e' un passaggio trasformativo per una persona mentre un terremoto e' un passaggio trasformativo per tantissime persone. Se si accetta l'idea , condivisa da Einstein,che tutta la materia si differenzia soltanto per la velocita' delle sue vibrazioni,si deve pure accettare che non esiste la morte ma che ogni morte non e' altro che una trasformazione. Siamo noi e soltanto noi la causa della nostra felicita' o della nostra infelicita'. Cio' non vuol dire che se c'e'una crisi economica ed io mi trovo in difficolta' questo lo potrei o non lo potrei evitare.

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Significa invece che il mio stato d'animo e' funzione della mia capacita' di distaccarmi dalla errata interpretazione della realta'. C'e' la crisi,sono nato a New York nella quinta strada,sono nato a Bombay li' dove tutti muoino di fame,sono bianco,sono giallo,sono nero. Questo il mio essere. Questo non dipende da me. Dipende invece da me essere o non essere felice. Anche nei campi di concentramento al tempo dello sterminio degli ebrei vi erano persone felici o persone infelici. Perche'? Quest e' la domanda che attende una risposta. Nella consulenza esoterica ,attraverso la delega agli strumenti che essa offre,si apprende che la ragione della felicita' dipende solo dalla possibilita' di elaborare le parti positive che ci sono in ogni accadimento della vita. Nella tavola di smeraldo Ermete Trismegisto afferma che tutto quello che e' sopra e' anche sotto. Questo vuol dire che il positivo ed il negativo sono sempre collegati fra di loro e che a ben studiare ogni evento ,anche il piu' drammatico,avra' delle parti positive.

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Il consulente esoterico interviene in questa indagine e consente la visibilita' di questa grande verita'. Non a caso ogni carta dei tarocchi ha un significato sia positivo che negativo ed e' la conoscenza dell'uno e dell'altro che ci conducono poi all'equilibrio. Solo kche le persone tendono ad identificarsi con una sola parte e non con tutte e due le parti di ogni cosa. Approfondisco meglio: Quella donna mi fa impazzire di piacere,quando mi trovo con lei non riesco piu' a connettere,come fa l'amore quella donna non lo fa nessuno. Ma quando penso a tutte queste bellissime cose che mi legano indissolubilmente a questa magnifica donna,dimentico immediatamente tutto cio' che di negativo c'e' e sicuramente c'e' in quel determinato rapporto. Legandomi solo al positivo,mi identifico e rimango letteralmente incastrato. Se invece in ogni momento della mia vita cerco di pensare al piu' ed al meno di quanto accade,lo accetto,mi pongo con esso in sintonia,ecco che tutto comincia a scorrere liscio. Ogni legame,sia a cose che a persone significa condanna certa alla sofferenza.

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Il non legarsi,il vivere l'attimo sapendo che tutto puo' improvvisamente cambiare,significa non legarsi e quindi non soffrire. Amare non vuol dire ne' legarsi ne' farsi legare. Amare vuol dire desiderare il proprio bene ed il bene per chi ci sta vicino. Solo questo. Sembra semplice ma la consulenza esoterica e' mirata fondamentamentalmente all'affermazione di questo principio. Ogni atto dettato dalla strumentazione esoterica serve appunto a cio': evocare ed invocare il bene per se' e per gli altri pur sapendo che c'e' il male. Nel corso della lettura andremo a comprendere come questi concetti di portata universale trovino poi pratica applicazione nella consulenza esoterica. La verita' e' che cio' che avviene e' solo una proiezione cinematografica dove dobbiamo continuamente porci come spettatori e non come protagonisti. Il momento in cui riusciamo a non identificarci con i personaggi che vediamo muoversi nel nostro film quotidiano ,teniamo lontano la sofferenza. Ritorno all'amore ed alle tribolazioni ed ai piaceri che l'amore comporta.

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Amor che a nullo amato amar perdona diceva Dante nella Divina Commedia. Ma si riferiva esattamente all'amore che lega e non all'amore che libera. Paolo e Francesca vivevano la loro storia simbiotica ed escludente il resto del mondo ,estremamente legati fra di loro. Quel legame, non scioglibile , fu la causa della loro morte. E' questo il legame a cui il consulente esoterico si riferisce sempre nelle varie sedute. Sia che adoperi i Tarocchi,sia che adoperi il messaggio sincronico del libro dei mutamenti,sia che spinga alla elaborazione di uno dei salmi della bibbia,che adoperi il pendolino magico,che rielabori i pensieri di Lao Tsu,sempre,dico sempre , valuta l'interno delle cose e non l'esterno. Le stesse connessioni con il mondo dei demoni collegate con le connessioni con il mondo degli angeli ,non sfuggono ai principi fondamentali del tutto cio' che e'in basso e' anche in alto. La consulenza esoterica ha percio' carattere propiziatore e non realizzativo. Il consulente aiuta a guardare meglio e da diverse prospettive cio' che accade.

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Aiuta il consultante a identificare e chiarire le proprie emozioni,a riconoscere i salti delle astrazioni e delle ipotesi,ad aiutare il consultante nell'arte della vita chiarendone ruoli e responsabilita',a decodificare le ingannevoli comunicazioni che provengono dall'esterno,a costruire una narrazione della vita in linea con i valori e gli obiettivi del consultante,ad esaminare criticamente le convinzioni del consultante. Essa e' percio' adatta come assistenza a chi si deve sposare,ad elaborare il lutto,nella soluzione di problemi,nello sviluppo dell'autostima,al comprendere il senso della vita. Utile ad affrontare sensi di colpa,depressione,vergogna rabbia. E' la cura esoterica del se'. Il consulente esoterico non tende in alcun modo a dare risposte quanto a fornire prospettive di analisi e di inquadramento dei fenomeni piu' ampie. La consulenza esoterica e' una relazione reciproca in cui vengono sviluppati il pensiero esoterico e la liberta' di pensiero. Gli esseri umani sono per natura animali sociali. Questo vuol dire che e' possibile prosperare solo se si e' in relazione congli altri.

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Una persona in isolamento perde qualunque identita' in quanto la propria identita' si definisce solo in relazione ad altri. Gli altri percio' ci aiutano a decidere chi siamo cosi' come noi aiutiamo gli altri a definirsi. Il consulente esoterico non vive questo ruolo di reciprocita' in quanto e' solo lui che aiuta l'altro a meglio conoscersi ed a meglio definirsi. Per questa ragione i paradigmi culturali che orientano un consulente esoterico, non devono mai influenzare la cultura del consultante bensi' divenire strumento euristico per l'approfondimento di se' stesso da parte del consultante stesso. A questo proposito il consulente esoterico fornisce al consultante strumenti che gli consentono di esaminare credenze,valori ed assunzioni che non erano mai stati esaminati. Fornisce altresi' la possibilita' di diminuire lo stress emotivo proprio perche' e' un nuovo approccio alle tematiche esistenziali. Accetta sempre e comunque i modelli di vita del consultante non pensando mai di porli al di fuori della norma e quindi non definisce mai il consultante come un anormale.

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Al massimo riconosce, senza difficolta' ,che alcuni stil di vita possano rendere difficile la vita ed altri stili no. Ritiene che l'utilizzo di farmaci per drenare l'ansia abbia efficacia solo come effetto autosuggestorio e placebo,condividendo gli studi scientifici che tendono appunto a dimostrare l'inefficacia dei farmaci proposti senza adeguato sostegno psicologico. In tal senso l'atteggiamento del consulente esoterico e' sempre di reciprocita'e di collaborativita' teso solo ad aiutare il consultante ad orientare meglio i suoi comportamenti. Il consulente esoterico non accetta in alcun modo il rapporto di dipendenza che rischia ,invece ,di instaurarsi in altri tipi di relazione d'aiuto. Noi vediamo solo la punta di un iceberg,quello della meccanica quantistica,tanto per capirci. Se il cervello elabora 400 miliardi di informazioni e noi ne vediamo solo 2000,vuol dire che noi ne vediamo ben poche anzi pochissime. Il nastro che vede davvero e' quello che abbiamo di dietro e si chiama corteccia visiva. Nel cervello vi e' proiettato solo quel che riusciamo a vedere.

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I nostri occhi vedono molto di piu' e noi vediamo solo cio' crediamo sia possibile ,corrispondendo a degli scopi che sono dentro di noi. Tutti influenziamo la realta' e se decidiamo che sia nera essa diventa nera. Se invece la vediamo rosa essa diventa rosa. Quindi : la paura. La paura e' un sentimento che prende colui il cui pensiero divaga, che non ha abbandonato la convinzione che esista il bene ed il male, colui che non e' vigile. Percio' il cuore entra in fibrillazione anche con piccoli pensieri. Non comprendendo l'importanza che i pensieri hanno sul cuore,corriamo confusamente di qua' e di la' mentre bisognerebbe lasciarli andare senza dar loro iportanza. Laetus in praesens diceva Seneca e con lui Osho e tanti tanti altri ancora. Va colto l'attimo,non il passato neppure il futuro ma solo il presente con tutta la fragranza del suo essere. Per cogliere la fragranza dell'essere e' necessaria la massima attenzione a tutto cio' che si fa e che si dice. Altro non c'e' da fare e tutto scorre.

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Si dice di una persona che e' ricca e di un'altra persona che e' povera. Nulla di piu' errato. E' solo un illusione dire ricco o povero. Puo' essere ricco un cassiere di una banca che conta ogni giorno miliardi? O conta invece il suo compenso annuo. Cosi' spesso ci mettiamo a giudicare di ricchezza e di poverta' senza tener conto realmente di tutti i costi correlati ai ricavi ad essi conseguenti. La vera ricchezza non e' nei ricavi ne' la poverta' nei costi. Tutto e' correlato ma alla fine quel che conta e' cio' che resta. Purtroppo cio' che resta a tutti indistintamente e' ben poco anzi nulla. La vita e' percio' solo una grande sala da giochi dove l'unico che vince e' il banco . Nessuno mai e' riuscito a portare nell'al di la' neppure una briciola di quel che ha guadagnato o messo da parte durante la vita. Ci provavano gli antichi faraoni ma ben sappiamo che tutti gli averi che seppelivano con i loro corpi mummificati,ornano solo le sale dei musei o le case E adesso un po' di storia: "Con il termine magia molto spesso si tende a indicare tutto ciò che non è

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scientificamente spiegabile. Basti pensare cosa sarebbe capitato andando per esempio 2000 anni nel passato, e una persona fosse stata vista girare in una normalissima automobile, le persone non sapendo spiegare quel fenomeno con la propria conoscenza, lo avrebbero attribuito alla magia. O ancora andare nella preistoria con una torcia, i nostri antenati ci avrebbero presi per dei in grado di manipolare il giorno e la notte, o qualcosa di simile. Dalla maggior parte delle persone però la magia viene vista come una cosa distinta e separata dalla scienza quindi tende ad attribuirvi tutti i fenomeni di cui non riesce a capacitarsi. Una prima distinzione che viene generalmente fatta è quella tra magia bianca e magia nera, a seconda che i fini dell'operatore siano benefici o malvagi, e se nella sua pratica possono essere coinvolte delle entità positive (angeli, divinità, spiriti degli antenati, animali totemici) o negative (demoni); questa distinzione non viene però accettata da tutti, infatti alcuni operatori considerano la magia neutra in se' stessa, da questi infatti essa viene considerata come il fuoco che a seconda di come viene usato può risultare molto utile e benefico, oppure altamente distruttivo.

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Esiste inoltre un insieme di nozioni e pratiche facenti capo ad una categoria intermedia denominata magia rossa che non può essere definita ne buona né cattiva, ma indirizzata ad ottenere uno scopo personale, il più delle volte a carattere sentimentale. La scienza magica agisce in genere attraverso simboli, siano essi parole, pensieri, figure, gesti, danza o suoni, e strumenti vari. Solitamente viene però sottolineato che lo strumento primario della magia è la mente dell'operatore e tutto il resto gli serve per focalizzare meglio il suo intento. Le tecniche magiche possono essere raggruppate convenzionalmente in cinque categorie: La cosiddetta magia simpatica o d'incanalamento, in cui l'effetto magico è perseguito tramite l'utilizzo di immagini od oggetti che possono essere usati, ad esempio come rappresentazione simbolica della persona cui si vuole fare del bene o si vuole nuocere, oppure per rappresentare lo scopo che ci si prefigge (ad esempio con l'uso di amuleti e talismani). La magia da contatto è caratterizzata dalla preparazione di pozioni e filtri magici, sacchettini da indossare, talismani o

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amuleti da portare con se', creati utilizzando oggetti ed ingredienti più o meno naturali. La terza forma di pratica magica è l'incantesimo, che agisce tramite parole (un esempio tipico è abracadabra) o formule magiche. La quarta categoria è quella della divinazione, utilizzata per ricevere informazioni attraverso varie arti mantiche (come l'astrologia, la cartomanzia, la chiromanzia) oppure attraverso dei talenti propri dell'operatore (come ad esempio attraverso i presagi, o nella preveggenza e nella medianicità). La quinta categoria è quella di similitudine: il simile produce il simile, un esempio può essere quello rappresentato da alcuni popoli primitivi, i quali, prima di andare a cacciare, imitano i movimenti, i versi ed i comportamenti in genere dell'animale che desiderano catturare. Solitamente i riti magici utilizzano una combinazione tra le diverse tecniche. Nei casi in cui il mago durante una pratica rituale ricorre all'intervento di un'entità

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soprannaturale, a seconda delle entità in questione, si entra nei campi della negromanzia, dello spiritismo e della demonologia, mentre l'arte di evocare potenze sovrumane benefiche (angeli, divinità, ecc.) è più propriamente chiamata teurgia. Storia della magia nella cultura occidentale Nella maggior parte delle culture antiche e moderne, fin dagli albori della civiltà, sono esistite credenze e pratiche magiche, con caratteristiche sostanzialmente simili anche se formalmente diverse, che si possono trovare in relazione ad aspetti tipici dell'occultismo, della superstizione e della stregoneria. Alcune scene di pitture del paleolitico superiore trovate nelle caverne francesi sono state interpretate come aventi finalità magiche (ad esempio l'ottenere successo nella caccia). Nell`antichità si credeva anche che la magia si potesse relazionare alla varie fasi lunari: luna piena = magia nera, mezza luna = magia bianca. La magia in Egitto

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La società dell'Antico Egitto è fortemente intrisa di credenze occulte. Nel pantheon egizio, oltre a Weret-Hekau ed Heka, Neter della magia, anche Iside e Thot, da cui derivò l'ermetismo, sono caratterizzati da poteri magici. Sono stati trovati molti papiri magici, scritti in greco, copto e demotico, che contengono formule ritenute capaci di prolungare la vita, fornire aiuto in questioni amorose e combattere i mali. È attestata anche la credenza nella cerimonia magica dell'apertura della bocca per mezzo della quale si riteneva possibile conferire un'anima a statuette, utilizzate come controfigure magiche dei defunti. Il cosiddetto "libro dei morti degli antichi egiziani" (che in origine era definito: "incantesimi che narrano l'uscita dell'Anima Verso la piena Luce del Giorno"[1]), scritto su papiri, muri tombali e sarcofagi, è l'insieme di incantesimi da pronunciarsi per la "resurrezione dello spirito e il suo ingresso nelle Regioni dell'Al di là"[2]. Per gli antichi egizi tutto è animato, per loro lo spirituale non impone leggi al fisico, ma, per analogia, così come il volto di una persona è considerato come espressione dell'anima, lo spirituale si esprime tramite il mondo fisico. La natura non è inanimata e non sottostà a "leggi", bensì l'espressione della vita passa attraverso varie fasi

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spirituali che, in questo mondo, vengono rappresentate dalle esperienze fisiche vissute direttamente dall'uomo. Tutto è animato e vivente, ogni fenomeno, per analogia, esprime la manifestazione di un piano spirituale nel piano fisico. L'analogia è applicata alla posizione degli astri, al simbolismo del colore, alle forme geometriche (ad esempio la figura geometrica della piramide), alle caratteristiche degli animali (zoolatria) e così via ad ogni espressione della vita. Questa civiltà, oltre cinquemila anni fa, è stata quindi crogiolo per la nascita e la codifica dell'astrologia, della teurgia e della negromanzia. La magia in Medio Oriente In Mesopotamia, nelle culture sumera, accadica e caldea, come anche in Persia, la terra d'origine dei Magi, si trovano numerose attestazioni di rituali di magia cerimoniale. Tutte le fonti antiche riportano esempi di pratiche magiche, come: l'utilizzo di "parole magiche" che hanno il potere di comandare gli spiriti; l'uso di bacchette ed altri oggetti rituali; il ricorrere a un cerchio magico per difendere il mago contro gli spiriti invocati;

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l'utilizzo di simboli misteriosi o sigilli per invocare gli spiriti; l'uso di amuleti che rappresentano l'immagine del demone per esorcizzarlo. Comunque il più grande apporto culturale del Medio Oriente consisté nell'astrologia: l'osservazione degli astri era non solo magicamente inscindibile dal computo del tempo, ma anche strettamente legata ad ogni evento naturale. La magia nel mondo greco-romano In Grecia fu Erodoto a coniare il termine "mago" per indicare un sacerdote di una tribù della Persia antica. Dal IV secolo a.C. il vocabolo "mageia" cominciò ad essere utilizzato per indicare un insieme di dottrine nate dalla commistione di tradizioni arcaiche e le pratiche rituali ereditate dai Persiani. Fu comunque nella koinè culturale ellenistica che ebbe luogo quella fusione dei riti magici con elementi astrologici e alchimistici, che sarà alla base di tutta la speculazione magica dei secoli successivi. Nella tarda antichità troviamo numerose testimonianze riguardo a rituali di teurgia la cui provenienza è spesso attribuita, dagli stessi teurghi, all'antico Egitto. Verso il III IV secolo della nostra era compaiono anche trattazioni filosofiche a

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favore di tale pratica, in particolare per opera del filosofo neoplatonico Giamblico. Nella letteratura latina si trovano numerose testimonianze relative a tutta una serie di attività occulte. Esperimenti di negromanzia, uccisioni a distanza, animali parlanti, statue che camminano, filtri d'amore, metamorfosi, divinazioni, talismani che curano le malattie, sono solamente alcuni degli oggetti e dei rituali magici adoperati dai maghi che compaiono nelle opere di Orazio, Porfirio, Plinio il Vecchio e Virgilio. Nel panorama letterario di magia latina un posto di prim'ordine spetta a Le metamorfosi (anche conosciuto come L'asino d'oro) di Apuleio. L'opera, l'unico romanzo della letteratura latina pervenutoci intero, si compone di undici libri, nei quali viene narrata la storia di Lucio, un giovane trasformato per magia in asino, che, dopo varie peripezie, ritorna uomo per intercessione della dea Iside. Da ricordare che lo stesso Apuleio fu processato per aver costretto con la magia una ricca vedova a sposarlo per impadronirsi della dote. Tuttavia riuscì a scagionarsi dall'accusa presentando il testamento della vedova, in cui la donna (dietro consiglio dello stesso Apuleio) lasciava tutto al figlio piccolo. Del resto, nel diritto romano le leggi antiche prevedevano

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pene severe per quanti utilizzavano mezzi magici per conseguire scopi criminali. La magia nell'Islam La magia è riconosciuta dall'Islam. Essa è considerata tuttavia come una "tecnica", rispondente a precise leggi, agenti per preciso disposto divino. Si condanna tuttavia la "magia nera" o saḥr shayṭānī (magia diabolica). [modifica] La magia nel Medioevo Nonostante la polemica antimagica di alcuni scrittori cristiani, come Origene, Sant'Agostino e Tommaso d'Aquino, e l'ostilità della Chiesa nei riguardi delle arti occulte, il substrato culturale della magia medievale ebbe una certa rilevanza. Persino il mondo religioso germanico fu prodigo di divinità intrise di doti magiche, come Thor e Odino; anzi lo scopo della magia era quello di liberare le forze occulte possedute dalle potenze superiori. La produzione letteraria di carattere magico, soprattutto in età umanistica, fu molto ricca, grazie anche alla mediazione di scrittori arabi. Alcune opere astrologiche, come il Tetrabiblos di Claudio Tolomeo, l'Introductiorum di Albumasar, il Liber Vaccae (o Libro degli esperimenti) ed il famoso Picatrix, ebbero una enorme

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influenza sulla speculazione magica dell'età rinascimentale. Anche se alcuni autori, come Isidoro da Siviglia e più tardi Ugo da San Vittore, accomunano la magia all'idolatria, in quanto scienza conferita dai demoni, è nel XIII secolo con Guglielmo d'Alvernia e Alberto Magno, che si iniziò a porre l'accento sulla categoria della magia naturale, che tanta fortuna ebbe nei secoli immediatamente successivi. Sempre nel XIII secolo, torna in auge anche l'astrologia, con autori allora famosissimi come il forlivese Guido Bonatti, la cui influenza sarà notevole ancora nel XVI secolo. La magia nel Rinascimento « Troverete persino gente che scrive del XVI secolo come se la Magia fosse una sopravvivenza medioevale, e la scienza la novità venuta a spazzarla via. Coloro che hanno studiato l'epoca sono più informati. Si praticava pochissima magia nel Medioevo: XVI e XVII secolo rappresentano l'apice della magia. La seria pratica magica e la seria pratica scientifica sono gemelle. » (C.S. Lewis, L'abolizione dell'uomo, in «L'Umana avventura», n. 6, Jaca Book, Aprile 1979, pag. 44, trad. di F. Marano)

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Illustrazione dal Cantus Circaeus di Giordano Bruno Il periodo che va dal XV agli inizi del XVII secolo segna la grande rinascita della magia, in sostanziale parallelismo, come fa notare anche C. S. Lewis, con il crescere degli interessi scientifici. L'inizio di questa rivoluzione magica può essere considerata l'opera di traduzione che alcuni umanisti, il più importante dei quali fu Marsilio Ficino, fecero delle quattordici opere che formavano il cosiddetto Corpus Hermeticum, degli "Oracoli Caldaici" e degli "Inni Orfici". Queste opere, attribuite dagli studiosi rinascimentali rispettivamente ad Ermes Trismegisto, Zoroastro ed Orfeo, erano in realtà raccolte di testi ,nate in età imperiale romana, che combinavano elementi neoplatonici, concetti ricavati dal Cristianesimo, dottrine magico-teurgiche e forme di gnosi mistico-magica. Nel Rinascimento sul substrato colto di dottrine neoplatoniche, neopitagoriche ed ermetiche si incardinò la riflessione speculativa magico-astrologica-alchemica, arricchita da idee derivanti dalla Cabala ebraica, come testimoniano emblematicamente le figure di Pico della

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Mirandola e Giordano Bruno. Il compendio forse più interessante per la magia rinascimentale è il De occulta philosophia di Cornelio Agrippa von Nettesheim. In questa opera il medico, astrologo, filosofo e alchimista tedesco definisce la magia "la scienza più perfetta", e la divide in tre tipi: naturale, celeste e cerimoniale, dove i primi due rappresentano la magia bianca, ed il terzo quella nera o negromantica. Queste argomentazioni saranno riprese più tardi nel Magia naturalis sive de miraculis rerum naturalium del napoletano Giovanni Battista Della Porta, il quale vede nella magia naturale il culmine della filosofia naturale, e nel Del senso delle cose e della magia di Tommaso Campanella. Altra importante figura nel contesto magico-alchemico rinascimentale è quella di Paracelso, la cui iatrochimica risente della simbiosi tra magia naturale e scienza sperimentale, tipica del XVI secolo. Declino della magia Proprio mentre la tradizione magica è al suo culmine, nel XVII secolo si iniziano a vedere le avvisaglie della polemica contro la cultura magico-alchimistica, che caratterizzerà maggiormente il secolo dei lumi. Il precursore della condanna delle

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varie dottrine magiche in nome del sapere scientifico è da considerarsi Francesco Bacone. A partire da questo momento la magia inizierà un lento declino, favorito da pensatori come Cartesio e Hobbes e dallo sviluppo delle correnti filosofiche del meccanicismo, del razionalismo e dell'empirismo. Nel XVIII secolo, con l'avvento dell'Illuminismo, la magia, definitivamente sconfitta nell'ambito della cultura dominante, venne relegata in un limbo, nel quale tuttavia riuscì in qualche modo a sopravvivere. La magia nel XIX secolo La seconda metà dell'Ottocento è caratterizzata da un rinnovato interesse nei confronti dell'occultismo e dell'esoterismo magico. La figura che meglio incarna il revival delle scienze occulte nel XIX secolo è il mago Eliphas Lévi, nato Alphonse Louis Constant. La sua ricca produzione letteraria ,influenzò grandemente la speculazione occultista del secolo successivo. L'ultimo scorcio del secolo vide anche il sorgere di numerose organizzazioni e società segrete nelle quali la magia aveva un ruolo significativo, come l'Ordre Kabbalistique de la Rose+Croix fondato in Francia da Stanislas De Guaita, l'Hermetic Order of the Golden Dawn fondato in Inghilterra da Samuel Liddell

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Mathers, l'Ordo Templi Orientis fondato in Germania da Franz Hartmann. Anche nella Società Teosofica, fondata negli Stati Uniti d'America da Helena Petrovna Blavatsky, esistono alcuni elementi che rimandano a una concezione magica dell'esistenza e dei rapporti con i mondi ultraterreni. La magia oggi Il panorama della magia dei nostri giorni è molto variegato e di difficile analisi sistematica, soprattutto a causa del coacervo sincretistico che caratterizza la maggior parte delle odierne dottrine magiche, esoteriche e occultistiche. In genere il substrato comune è costituito da alcune teorie che si riallacciano alle tradizioni neoplatoniche, gnostiche, ermetiche, cabalistiche, astrologiche, alchimistiche e mitologiche antiche. Su queste e sul pensiero dei moderni occultisti, da Madame Blavatsky a Gérard Encausse, da Samuel Liddell Mathers ad Aleister Crowley, da G. I. Gurdjieff a Gerald Gardner, a Dion Fortune, a Eusapia Palladino, a Gustavo Rol sono nate tutta una serie di associazioni e gruppi esoterici, più o meno influenzati dalle nuove correnti della New Age, della Wicca e del Neopaganesimo. In Italia uno degli ultimi

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celebri rappresentanti e divulgatori della teoria e della prassi magica fu Giuliano Kremmerz. Interpretazioni della magia La magia, in quanto fenomeno ubiquitario che ha accompagnato la civiltà umana dagli albori, è stata ed è oggetto di studio da parte delle scienze sociali, prime fra tutte l'antropologia culturale, l'etnologia e la psicologia. Le tematiche affrontate nello studio della magia solitamente riguardano la sua relazione con la scienza e la religione, la sua funzione sociali e la natura del suo pensiero. Evoluzionismo Nel 1871 Edward Tylor nella Cultura dei primitivi arrivò alla conclusione che la magia fosse una «scienza sbagliata» in quanto non in grado di distinguere i rapporti causa-effetto da quelli propriamente temporali. Vicino alla posizione tyloriana fu James George Frazer, il quale, nel Ramo d'oro, pur considerando la magia un primo stadio nello sviluppo della civiltà, ebbe il merito di fornire una prima classificazione della magia. Egli distinse i processi magici in

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simpatetici/imitativi, basati sulla credenza che il simile agisca sul simile (es. travestirsi da animale per augurarne la caccia) e contigui/contagiosi, basati sulla credenza che le cose che sono state in contatto possono continuare a interagire anche se distanti (es. ciocche di capelli, oggetti appartenenti alla persona su cui gettare il malocchio). Scuola sociologica francese L'etnologo francese Lucien Lévy-Bruhl considerò le culture cosiddette primitive come guidate esclusivamente da una visione magico-mistica del mondo, quindi prescientifica, nella quale ogni cosa si può trasformare in qualsiasi momento in un'altra. Agli inizi del XX secolo Henri Hubert e Marcel Mauss pubblicarono Teoria generale della magia. In quest'opera i due etnologi francesi assunsero un orientamento più sociologico rispetto al passato rivolgendo la loro attenzione non tanto alla struttura dei riti magici, quanto al contesto sociale nel quale essi si svolgono. Hubert e Mauss studiarono anche i rapporti della magia con la scienza e la religione, giungendo alla conclusione che queste posseggono delle analogie con la magia in quanto hanno terreni comuni di intervento:

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la natura (scienza e magia) e il sacro (religione e magia). Anche Emile Durkheim (1858-1913) intervenne nella discussione dei rapporti tra magia e religione. Nel suo Le forme elementari della religione afferma che la magia essendo per sua natura una pratica privata e quasi segreta, non può essere paragonata alla religione, che è un fenomeno sociale e prettamente collettivo. L'attenzione degli studi antropologici sul fenomeno magico si è basato fondamentalmente su due costanti interagenti e soggiacenti il rituale magico ed interagenti: sistema di simboli e comunicazione sociale. Un notevole contributo in questa direzione è venuto da Claude Lévi-Strauss. In Antropologia strutturale lo studioso dedica un saggio dal titolo Lo stregone e la sua magia all'universo simbolico della magia. La funzione semantica del concetto magico è alla base dell'esempio riportato da Levi-Strauss sulla base di un racconto di Franz Boas. I casi di guarigione magica per opera dello sciamano Quesalid dimostrano, secondo l'antropologo francese, che ogni atto magico presuppone l'esistenza di un rituale basato su segni, che abbiano un significato per la collettività che partecipa

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all'esperimento magico e ne condivide la speranza di riuscita. Scuola inglese All'antropologo inglese Alfred Reginald Radcliffe-Brown si deve la prima disamina seria del concetto di mana, utilizzato per la prima volta dall'etnologo R. Codrington. Questa forza non individualizzata insita in tutte le cose permea l'atto magico (il rituale), chi lo compie (lo sciamano), quanti vi assistono (la società) e l'ambiente in cui viene svolta l'azione (la natura). L'accento posto dal Brown sul valore rituale e sociale della magia, contrapposto al presupposto legame magia-scienza condizionò la successiva discussione sull'argomento. Un'altra opera che ebbe una considerevole risonanza fu Stregoneria, oracoli e magia tra gli Azande, scritta nel 1937 da Edgar E. Evans-Pritchard. La ricerca da lui effettuata nel Sudan sud-occidentale lo portò a conclusioni vicine a quelle del Radcliffe-Brown. Anche l'Evans-Pritchard teorizzò la centralità del contesto sociale nel quale la magia si esplica e l'assenza di un legame tra scienza e magia, in quanto l'obiettivo finale del rituale magico non consisterebbe nel modificare la natura, ma nel contrastare i poteri di streghe o maghi.

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Funzionalismo Un contributo fondamentale alla interpretazione della magia dal punto di vista antropologico lo diede Bronislaw Malinowski. Nel suo Magia, scienza, religione, lo studioso polacco nega qualsiasi contatto della magia con la pratica empirica, che vede come entità separate. Famoso l'esempio della canoa, durante la costruzione della quale l'artefice non ha bisogno della magia per l'esecuzione tecnica del natante, che reggerebbe il mare comunque, ma il rituale magico interviene durante il lavoro come sussidio rassicurante. L'atto magico sarebbe quindi l'espressione simbolica di un desiderio, completamente slegato dal rapporto causa-effetto, che è comunque tenuto ben presente. Sulla scia di Malinowski, gli antropologi successivi hanno sottolineato che il ricorso alla magia si ha solitamente in presenza di fenomeni inesplicabili, davanti ai quali le pratiche empiriche sono considerate impotenti. La Magia secondo De Martino Una posizione interessante e diversa rispetto a quella del funzionalismo è quella

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dell'antropologo Ernesto de Martino che sosteneva che l'universo magico facesse da mediatore con la concezione dell'aldilà e con la paura delle persone di perdere la presenza. Nei suoi studi nel Mezzogiorno d'Italia nel 1948 egli rivelò come davanti ad una grave crisi, come la morte di una persona cara, la magia, assieme ad una buona pianificazione sociale consentisse di incanalare il dolore per riscattarsi dagli istinti animali. Psicologia La natura della magia è stata studiata anche dal punto di vista psicologico. Basandosi sulle teorie evoluzioniste del Frazer, studiosi come Wilhelm Wundt, Gerardus van der Leeuw e soprattutto Sigmund Freud accostarono il pensiero magico dell'uomo primitivo a quello del bambino, il quale ritiene che la realtà è influenzabile secondo i suoi pensieri ed i suoi desideri. Più recentemente anche Ernesto De Martino ne Il mondo magico pone l'accento su alcuni fenomeni tipici di pratiche sciamaniche, quali la spersonalizzazione e lo scatenamento di impulsi incontrollabili. Magia e religione

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Secondo alcuni anche la Magia si può in un certo senso considerare religione. La magia è concettualmente diversa dalla religione? Nella magia l'uomo cerca di far sì che la divinità faccia ciò che l'uomo vuole, o è nella religione, che di solito l'uomo cerca di fare ciò che la divinità vuole? Probabilmente entrambe si pongono di fronte al mistero della creazione e della esistenza di uno o più esseri divini o creatori ma essendo spesso confusa la parola magia con setta occulta, viene considerata spesso solo nell'accezione negativa, cioè quella in cui si cerca di risolvere problemi terreni (soldi, amore, successo) con una pozione o formula e essere felici senza sforzi come per magia. "La magia riguarda la sfera pratica dell'agire, conscio o inconscio che sia" si sente dire come non ci fosse nulla di spirituale, solo formule ripetute a memoria, ma al contrario molti si avvicinano alla magia spinti dal desiderio di capire, di conoscere, ciò che ci è oscuro e occulto, spinti dalla curiosità. A seconda dell'uso che se ne fa, viene distinta in magia bianca, magia rossa o magia nera. L'unione tra magia e religione è rappresentata dalla medianità, ossia da una forma di esoterismo che esula dai

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comuni maghi e stregoni e si propone, attraverso l'azione di un Medium e l'evocazione di entità superiori di sommo livello, di intervenire unicamente in magia positiva per recare beneficio ad un individuo. Chi opera per il flusso regolare della natura, e per districare le situazioni riguardanti le persone attua magia bianca (alcuni esempi riguardano togliere negatività e malefici quali fatture e malocchio oppure propiziare la fortuna, gli affari e la riuscita personale) o magia rossa (in caso di legamenti d'amore e ritorni d'amore, legature e fatture d'amore e rituali d'amore per risolvere questioni sentimentali). Chi, al contrario, tende a dividere, creare conflitti, imporre il proprio volere ad altri (in maniera palese oppure occulta), e perciò tende a distorcere il normale corso degli eventi, attua magia nera. Magia e monoteismo Ufficialmente, Ebraismo, Cristianesimo e Islamismo considerano la magia una cosa proibita (stregoneria) ed hanno spesso perseguitato i presunti praticanti secondo diversi gradi di punizione. Altre tendenze nel pensiero monoteiste hanno respinto tutte le tendenze come l'inganno e

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l'illusione, ritenendoli niente di più che espedienti disonesti. Alcuni ritengono che la recente popolarità del Vangelo della prosperità costituisce un ritorno al pensiero magico all'interno del Cristianesimo. Si noti inoltre che il Cristianesimo gnostico ha una forte corrente mistica, ma evita la pratica della magia e si concentra maggiormente sulla theurgia. Nel Cristianesimo La magia era vista con sospetto dal Cristianesimo sin dal tempo dei Padri della Chiesa, anche se vi potevano essere pratiche ammesse, come l'utilizzo di reliquie o acqua benedetta in opposizione alla "blasfema" negromanzia (nigromantia) che coinvolgono l'invocazione dei demoni (goetia). La distinzione divenne particolarmente acuta e controversa durante l'età moderna della caccia alle streghe. L'attuale Catechismo della Chiesa cattolica tratta della divinazione e della magia nella parte terza, sezione seconda.[3] Benché sia prevista la possibilità dell'ispirazione della divina profezia, in esso si rifiutano "tutte le forme di divinazione". Nella sezione "pratiche di magia e stregoneria" le pratiche "di

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dominare i poteri occulti" al fine di "avere un potere soprannaturale sugli altri" sono denunciate come "gravemente contrarie alle virtù della religione". Alcune domande del consulente: Fai mai domande che avresti gia' potuto fare? Sai che il vero potere e' la conoscenza? Sai che Trasmettere agli altri la propria conoscenza aiuta a crescere? Sai che non importa cio' che accade ma come noi lo percepiamo? Sai che Vince chi ha la passione per cio' che fa? SAi che vince chi ha fede in cio' che fa? Hai formulato la scala dei tuoi valori? Sai che il pensiero crea la realta'? Sai che il mondo in cui viviamo e' quello da noi scelto?

STRUMENTI DELLA

CONSULENZA ESOTERICA

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01.I TAROCCHI ---------------- L'intera vita delle persone è una lotta. L'umanità intera nel corso degli ultimi cento anni,in virtù del così detto benessere è riuscita a creare i presupposti della sua autodistruzione. Siamo già avviati verso l'era della fine dell'acqua e della fine del petrolio. Già da ora a settembre la produzione mondiale non riesce a soddisfare i bisogni alimentari necessari alla sopravvivenza. Altro che esseri intelligenti. Quel che siamo riusciti a fare noi umani contro noi stessi non sono riusciti nei millenni a farlo le così definite bestie. Le bestie amano mangiare,dormire,riprodursi. Così vivono spensieratamente sino al giorno della morte. Morte che peraltro non le angoscia in quanto ,fortunatamente per loro,non essendo esseri pensanti,non ne hanno consapevolezza. Non hanno nessuno che gli sussurra nelle orecchie che dovranno morire e tutto si svolge secondo natura. NOI no. Per noi la vita gira intorno alla morte che è divenuta l'unica cosa certa ed inevitabile.

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Quindi già da solo,il pensiero della nostra morte e di quella dei nostri cari,ha preso gran parte della nostra vita e dei nostri sogni. Gli scienziati hanno sezionato ,analizzato,radiografato il corpo umano in ogni sua parte eppure ancora oggi non sono riusciti a spiegare il mistero di una patologia. Il mistero del perchè un farmaco su una persona ha un risultato benefico e su di un altra persona no. Ancora oggi vien fuori che molti degli esperimenti scientifici sono il frutto dell'osservazione dello scienziato che li ha posti in essere. Le conseguenze di alcuni farmaci sul corpo son di gran lunga più dolorose dei vantaggi che arrecano. L'industria del farmaco a livello mondiale è detenuta da pochissime persone in grado di sollecitare, attraverso i media ,l'uso dei farmaci prodotti sino all'inverosimile. La medicina ufficiale spesso ascrive a sè i risultati di longevità frutto invece ,in alcuni casi,di migliori condizioni di vita,di maggiore igiene e di maggiore attenzione per sè stessi. Si dice che ormai l'uso di alcuni farmaci sia paragonabile all'uso della bomba atomica contro delle mosche.

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Le malattie iatrogene rappresentano forse più del 30 % delle comuni malattie. La restante parte dipende da disturbi psichici. Tutto dipende dalla perdita dell'equilibrio energetico. L'equilibrio energetico è estremamente fragile in quanto soggetto a numerose variazioni durante il corso della vita. A via di accettare i principi della medicina occidentale abbiamo cominciato a pensare al corpo come ad una macchina che possiamo sottoporre a qualunque sforzo tanto poi se si guasta lo si può riparare. Il cuore,può essere trapiantato e così il fegato,i reni sino alle gambe ed alle bracce che possono essere sostituite da protesi perfezionatissime. Ma un corpo dopo qualunque tipo di intervento non è più lo stesso corpo e la persona non è più la stessa persona. Nessun medico, quando lo si va a trovare e gli si riporta il sintomo,si chiede e chiede al paziente: Perchè? Il non chiedere il perchè significa non ricercare la causa della malattia e quindi procedere alla semplice cura del sintomo. Poi però curato quel sintomo,se ne presenta un altro.

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..............Ma sì , il corpo è fatto in questa maniera,è una combinazione lo star bene quanto lo star male. Questo è quello che normalmente si pensa. Invece non è assolutamente così. Quando qualcosa non funziona nel corpo umano è l'intero corpo che non funziona in quanto tutti gli organi sono profondamente collegati l'uni agli altri. Prova ne sia che un organo ,distaccato dal corpo che lo ospita, ha pochissime ore di sopravvivenza. Ed allora arriviamo ai pensieri. Se si guasta qualcosa nei " pensieri " è come se si stesse guastando una parte del corpo e per la proprietà dell'interconnessione degli organi è evidente che, sta per guastarsi l'intero corpo. Da qui la speranza che facendo buoni pensieri ed imparando a non farsi catturare dai cattivi si possa tenere in salute anche il corpo. Gli antichi dicevano infatti "mens sana in corpore sano " che può essere interpretato come "fai buoni pensieri e camperai a lungo." Poi però va anche detto che alla base di tutto ci sono le relazioni.

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Le relazioni sono la linfa vitale per una persona. È la solitudine ,una delle peggiori malattie dei nostri giorni. La solitudine è la privazione delle relazioni e quindi l'impossibilità di comunicare. Senza comunicare la vita potrebbe non avere più senso. Un tempo il rapporto medico paziente era molto diverso da quello che è oggi. Il rapporto medico paziente ,un tempo ,era un momento di accoglimento da parte del medico nei confronti del paziente. Questo semplice incontro fra i due consentiva al cinquanta per cento di produrre benefici. Il medico aiutava il paziente a guarire solo per il fatto che lo ascoltasse. Dico "aiutare " in quanto un paziente che non vuol guarire è inguaribile. Ciò vuol dire che l'equilibrio di una persona si può ristabilire anche attraverso dei meccanismi alternativi alla medicina ufficiale. Parliamo perciò del cancro. Dice Claude Bernard : " Tutti i meccanismi vitali,seppur svariati,si prefiggono un unico scopo,quello di mantenere l'unità delle condizioni di vita nell'ambiente interno". A questa regola non sfugge il cancro,ed ancora Hamer il famoso medico tedesco

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che ha consumato la propria vita a dimostrare che il cancro altro non è che un programma salvifico del corpo. Individuando la causa che ha procurato il trauma biologico di cui il cancro è il programma salvifico,si possono recuperare le energie necessarie alla guarigione. Ma ritornando al biologo Bernard,dando per accettato che il cancro altro non è che un agente ausiliario,esso diventa esiziale in quanto ,lungo il percorso ,il corpo non interviene a bloccare questo agente preso come è da altro. Questa di sopra è una banalizzazione del concetto di cancro e rinvio agli studi di Bernard,di Oberling o ancor meglio di Hamer per approfondire tale materia. Ho voluto toccare l'argomento sia pure in forma così fugace e superficiale per sottolineare quanto alla base del benessere vi sia l'equilibrio energetico di una persona e quanto importante sia mantenere preventivamente questo equilibrio. A tal proposito ,è inutile rimarcare ,quanto io sia propenso a prendere in considerazione la medicina naturale rispetto alla medicina tradizionale e questo perchè ,rendersi edotti sulla medicina naturale ,significa inserire una serie di

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pensieri che apportano al fisico l'equilibrio di cui esso ha bisogno. Alla base di tutto ,però,vi è l'inesauribile bisogno di amore che ognuno di noi porta sin dalla sua nascita. Il bisogno d'amore è qualcosa di enorme e non misurabile. È il bisogno d'amore che ha generato e continua a generare i più grandi avvenimenti della storia. Purtroppo non ci sarà alcuno al mondo ,in grado di soddisfare l'immenso bisogno d'amore di cui siamo portatori spesso inconsapevoli. Non è vero che gli altri non ci amano. È invece vero che gli altri ,presi a loro volta dalla continua ricerca d'amore ,non trovano spazio per le nostre esigenze " infinite ". L'amore è qualcosa che non è possibile comprare da nessuna parte. L'amore è come una pianta il cui seme è portato dal vento. Improvvisamente nasce e cresce. Sta a ciascuno di noi annaffiare costantemente e continuamente la terra cogliendo la nostra vera ricchezza che non sta nei beni da noi posseduti bensì nelle relazioni che abbiamo la fortuna di incontrare.

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La provvidenza è fede nella vita e certezza che ,ciò di cui abbiamo bisogno,arriverà spontaneamente. Restare perennemente in attesa che giunga l'amore ,significa non voler guarire le nostre ferite interne. L'unica strada è l'accettazione di noi stessi,l'autostima . Nell'autostima si crea lo spazio necessario ad accogliere l'altro ma l'autostima è frutto solo delle nostre cariche interne e del nostro equilibrio. Per agevolare il processo di autostima ,dovremmo cominciare a pensare che,dalla mattina alla sera,qualunque cosa noi facciamo o pensiamo genera e genererà sempre ,reazioni opposte tra di loro in ragione del cinquanta per cento di reazioni positive e del cinquanta per cento di reazioni negative. Se partiamo da questo presupposto potremo giungere ad accettare maggiormente la nostra vita. Sapere che non c'è mai alcuna strada che metta tutti d'accordo significa accettare le contrapposizioni degli altri non come dei sentimenti negativi verso di noi ,bensì come l'attuarsi di una legge fisica,la legge fisica degli opposti. Anche l'uomo e la donna sono diversi ma non per questo non possono amarsi.

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Ognuno di noi è a suo modo un contadino che lavora la terra. La terra di cui stiamo parlando è appunto la mente ed è questa terra che va coltivata e seguita. Per cui: Verrà un giorno in cui impareremo ad essere immortali. È la morte che muore e non noi che crediamo di essere mortali. In natura vi è una forza che non muore mai e che trasforma continuamente ciascuno di noi per l'eternità. Noi siamo stelle,eravamo stelle e saremo sempre stelle. il vero problema è che non vogliamo togliere tutti i veli che coprono la bellezza della vita eterna dove in fin dei conti la morte ha solo la funzione di effettuare le varie trasformazioni che servono a rinnovarci. La verità è il pensiero in essa contenuto e che disse : Fiat LUX ,da qui Lucifero. A che servirebbe altrimenti il sole che da una eternità illumina la terra ed illumina la Luna quando questa deve illuminare la terra? Verrà un giorno in cui scienza e fede non saranno che una sola cosa e si comprenderanno tutti i misteri che al momento non riusciamo a comprendere.

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Il diavolo altro non è che un angelo. A noi sembra che il sole sorga al mattino e tramonti alla sera ed invece questo è un inganno perchè siamo noi a girare perennemente attorno a lui. Giorno e notte sono perciò due parole che rappresentano la stessa realtà che si presenta in maniera diversa pur essendo sempre la stessa. Se riuscissimo a comprendere questo ,riusciremmo pure a comprendere che anche vita e morte sono una maniera diversa di rappresentare la stessa realtà. La magia è perciò la capacità di accettare questo principio che Ermete Trismegisto comunicò tanti millenni fa ovvero che tutto quello che c'è sotto c'è anche sopra e viceversa. Chi sa osa e se non si osa non si può volere. Per avere però l'imperio è necessario volere e poi per regnare: tacere Così egli sa ,osa,vuole,tace. Ogni intenzione che non viene seguita da una azione rimane solo una intenzione. È l'azione che da la prova della vita ed è pure l'azione che da pure la prova della nostra volontà. Allora Pensa, Vuoi, Agisci Per poterci essere è necessario operare.

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Chi però fa l'alchimista non potrà mai volgere a proprio uso i poteri di cui è dotato. L'alchimista riesce ad operare in maniera direttamente proporzionale alla sua capacità di privarsi di tutto e di reggere tali privazioni. Per potersi avvicinare al potere vero bisogna essere in grado di non desiderare nulla. Anche questa verità è difficile da digerire in quanto, chi si avvicina all'alchimia, il più delle volte lo fa per raggiungere obiettivi personali. La prima capacità di un alchimista è quella di astenersi. Per non essere colpiti dagli strali che si è in grado di costruire è necessario trasformare in azione la volontà. Bisogna assolutamente imparare a volere. Per imparare a volere bisogna praticare l'ora et labora. Solvitur deambulando dicevano gli antichi in quanto il camminare è comunque un dispendio energetico. Come pure il fare è un dispendio energetico. Mai pigrizia ed oblio hanno caratterizzato un percorso alchemico.

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Il camminare anche all'alba ed in solitudine consente di conoscere mondi inesplorati e meravigliosi. La fede e la fiducia di riuscire è la certezza della riuscita. Riusciremo a fare ciò che desideriamo solo se lo facciamo e solo se ci crediamo e proviamo a farlo. Qualunque cosa si desideri fare ha un percorso che bisogna preliminarmente conoscere e quindi percorrerlo. Non vi sono limiti al percorso purchè lo si conosca e la conoscenza arriva da sola purchè la si voglia. Leopardi e gli altri grandi sono diventati quel che son diventati perchè hanno compiuto il percorso che si erano determinati. Per molti invece la vita altro non è che la ricerca della pensione e di quando finiranno finalmente di lavorare. Così si costruiscono nella mente umana le mille angoscie e le mille paure. Paura della morte,paura della miseria,paura della vecchiaia,paura delle malattie. In questo modo il gioco è fatto. Liberare le persone dalla paure,significa non poterle piû controllare per fare di loro ciò che si desidera.

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L'alchimista ha invece imparato a liberarsi dalle paure prima fra tutte quella della morte,quindi della malattia,quindi della miseria,quindi della follia. L'alchimista è assolutamente indifferente al successo ed a ciò che gli altri possono pensare di lui. Non ha quindi freni di sorta. La famiglia quando si è piccoli è il primo legame che ci tiene vincolati,poi tutte le altre doverizzazioni sino a quella derivante dall'obbligo di occupare con Hobby il tempo libero. Per via del tempo libero la nostra vita si divide in due. La nostra vita dovrebbe essere sempre tempo libero e dovremmo poter fare quello che ci piace fare e non quello che ci obbligano a fare. Quando si fa ciò che si desidera non c'è più bisogno del tempo libero in quanto è tutto tempo libero. L'equilibrio si ottiene attraverso la moderazione. Dicevano : est modus in rebus e nulla è più vero di tutto ciô. L'equilibrio è il risultato delle due forze con il prevalere alterno dell'una o dell'altra. Aspirare e respirare,questo determina la vita ed il movimento. La società ci possiede con i media.

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L'inoculazione ha inizio al mattino con il racconto mistificato e prefigurato delle notizie riguardanti gli avvenimenti del mondo. L'attento osservatore non potrà fare a meno di notare che ,di qualunque notizia si parli ,se ne coglie sempre l'aspetto negativo e mai quello positivo che peraltro c'è sempre. Dopo le notizie ed i programmi si entra nel campo della pubblictà dove il condizionamento è particolarmente visibile. Attualmente sembra che il mondo sia fatto di automobili superaccessoriate e di gestori telefonici i quali ,apparentemente ,fanno a gara a chi offre le tariffe piû basse. mdmdmdmdmdmdmdmdmdmdmdmdmdmdmd,sllalwpwsososksmsodosksospspalaksksososksksososososososeoepprpepeprppowowowowkkwoskekeodkke Mai una pubblicità che promuova il trasporto publico o analoghi tipi di consumi. Un teatro insomma dove noi siamo i burattini manipolati da uno sparuto numero di burrattinai. In effetti la natura nella sua complessità èbisessuale ed è il movimento a dare le

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continue apparenze della morte e della vita, è solo una continua generazione. Ogni cosa ama il suo opposto verso cui è poi diretta. Se non ci fosse il bene non ci sarebbe il male ed il male viene poi misurato dal bene e vicecersa. Perciò il corpo umano da un lato attira ma dall'altro lato irradia. L'anima ha invece due potenze: una intellettuale e l'altra sensitiva. " I complessi liberati nel linguaggio compaiono fisicamente nei nostri sintomi e si aggirano di notte fra i sogni. Possiamo sopravvivere solo quando veniamo a contatto con la nostra natura e non in altra maniera. Il mondo notturno è fondamentalmente immerso nella realtà psichica dei complessi inconsci. Il concetto di sè ,proprio mentre afferma l'esistenza di un astratto principio formale che agisce in tutti gli esseri umani,allo stesso tempo insiste sulla peculiarità di ciascuna esistenza. Ogni volta che la peculiarità unica del sè in ciascun individuo da luogo a simboli stereotipati,a emozioni o a formulazioni astratte,si presenta la patologia,la

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possessione o identificazione con il Se cioè la psicosi. Sono i sintomi, in poche parole, che ci curano che se non ci fossero avremmo dei problemi ancora più importanti. La individuazione è pertanto la percezione dell'innata diversità. L'individuazione è il modo attraverso il quale viviamo i nostri stati morbosi. Pensiamo ad una prigione,le sue pareti sono bianche e comunque su di esse non vi è alcun oggetto proprio per spingere il malcapitato a riflettere su sè stesso. Cosa ben diversa la ricchezza simbolica rappresentata dal mondo dei tarocchi che ci consente di aprire l'immaginazione a mille mondi . La guarigione della psicosi un tempo passava per i rituali magici che operavano attraverso la trance. L'arte del magnetizzatore è quella di conoscere le due potenze ,quella maschile e quella femminile ed il loro movimento alternato. Il maschile è proiettato integralmente verso la riproduzione ed è perciò che la direzione del maschile è sempre verso il suo opposto. Questo comportamento perdura tutta la vita.

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Il ruolo della natura maschile è solo quello del fecondatore e questo ruolo non ha nulla di intellettuale ma è solo di natura chimica,esso è attratto dal femminile con una potenza non controllabile. Da ciò i più grandi accadimenti della storia dell'umanità. Uscendo da sè stesso il mago sa che è in balia della donna e che questo lo domina facendone ciô che vuole. Bisogna interrompere questa unidirezionalità di movimento e questo comporta necessariamente una razionalizzazione del rapporto e quindi la fine dello stesso. A questo punto: volere,osare,reagire. L'amore dopo la collera è il segreto del moto perpetuo e del perpetuarsi del potere. Agire sempre nello stesso senso e nella stessa maniera è come mettere tutta la forza da una sola parte della corda facendo cosî venir meno l'equilibrio. Stiamo cosí penetrando la difficoltà maggiore ovvero la paura di rischiare per non perdere ed alla fine ci si ritrova ad aver perso molto più di quel che si credeva di guadagnare. Ogni operazione magica deve essere seguita da un riposo uguale alla sua durata e da una distrazione analoga ma contraria almsuo oggetto.

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Nulla più del dolore predispone alla gioia. Petrucciani ne è il simbolo fra i massimi. La sua musica ed il suo suono erano concepiti totalmente nel dolore. Lui si che era un vero mago. Iniziare un percorso alchemico è molto più difficile che iniziare un percorso psicanalitico. Attraverso il percorso analitico il sorgere del transfert e quindi del controtransfert è la possibilità di recuperare i traumi che hanno generato la nevrosi. Nel percorso alchemico nessuno viene considerato nevrotico. Sotto il profilo psichico il rapporto alchimista cliente è un percorso alla pari dove l'alchimista fornisce al cliente determinate strumentazioni ed il cliente dona all'alchimista alcuni elementi da mettere nell'atanor al fine di passare dalla fase di semina a quella di raccolta come avviene in natura. Quasi si potrebbe dire che l'alchimista fornisce il terreno dove il cliente semina la sua storia per lasciarla crescere e germogliare sino al frutto finale. Cosí per l'incontro con il mondo degli spiriti. Ogni relazione con un proprio congiunto o con un amico o con una persona cara non è solo un incontro di corpi ma fondamentalmente un incontro di anime.

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Partiamo da qui. Quando l'altro non c'è più non si è certo portato via il suo pensiero,il suo modo di reagire,il suo modo di guardare. Basta chiudere gli occhi alla presenza dell'alchimista e rievocarlo come se stesse di fronte. Il bravo alchimista finisce con il diventare quel corpo e per esprimere quei pensieri che hanno caratterizzato la vita della persona con la quale si desidera entrare nuovamente in contatto. E poi il mondo dei sogni che volendo si può attivare in qualunque momento. Diceva Jung che i cinque istinti che abitano l'essere umano sono: la fame,la sessualità,l'attività,la riflessione e la creatività. Premesso quanto sopra continuo queste mie riflessioni entrando nel mondo dei tarocchi. Si dice che conoscere i tarocchi significa conoscere tutta la filosofia. I tarocchi con le loro immagini sono attivatori di pensieri oltre che di immagini ed in questi appunti ho provato a collegare ogni segno dei tarocchi ad un determinato pensiero. Non solo, ho pure creato un collegamento col mondo del libro dei mutamenti e con il mondo del Tao.

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Ne è venuto un bel miscuglio che poi ho messo in questa bottiglia rappresentata appunto dai miei appunti. Ho agitato il tutto senza dimenticare di collegare ad ogni carta alcuni dei più significativi salmi bibblici. Sto parlando ,in effetti,di sistemi magici. Essi rappresentano appunto il tentativo di creare un ponte tra emisfero sinistro ed emisfero destro del cervello. Non sono utili per la divinazione o predizione,sarebbe veramente riduttivo nei confronti della loro potenza relegarli in questo se pur nobile spazio. Essi son un mezzo di introspezione e meditazione. Prendi una carta dal mazzo. Guardala con molta attenzione. Chiudi gli occhi e cerca di immaginarla e di ricostruirla dentro di te con tutti i suoi dettagli. Concentrati su ogni simbolo in essa contenuto. Cerca contestualmente di vedere tutte le immagini che ti stanno passando in testa mentre con gli occhi chiusi hai memorizzato la carta. Descrivi quindi al consulente tutto il mondo a cui la carta ti ha fatto pensare.

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Con calma,senza fretta,completamente rilassato. Questo tipo di meditazione puo' aiutare a sbloccare gli ingorghi che si formano al tuo interno. Il tarocco funge da specchio della tua situazione ed estrae dal tuo inconscio le cose nascoste. Il tuo inconscio sara' costretto a rivelare i suoi segreti e ad affrontare la realta' cambiando atteggiamento. La composizione dei Trionfi marsigliesi È questa forse la principale forma definitiva che attualmente usiamo per la divinazione. Molti tarocchi fantastici si ispirano a quelli marsigliesi. Vale quindi la pena di darne una descrizione più accurata: I - Il Bagatto (le Bateleur). La parola ha origini latine e sta ad indicare "figura da poco", "bagatella", cosa di nessun conto. Rappresenta un giovane uomo con un grande cappello e abiti vistosi, posto in piedi davanti a un tavolo, su cui figurano monete, vasetti, dadi, coltelli, una borsa. L'uomo regge nella mano sinistra un bastone dorato.

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I IL BAGATTO Aleph Nella notte beata in segreto - nessuno mi vedeva nè io guardavo cosa - senza guida e luce fuori di quella che nel mio cuore ardeva ( San Juan de la Cruz,Canzoni dell'anima,Notte Oscura,strofa III ) Il bagatto è la chiave di tutti gli altri arcani maggiori. La frase citata serve a predisporre l'anima a ricevere ciò che ogni Arcano vuol dire. Gli Arcani tutti svegliano emozioni in chi si mette con loro in contatto. Tale contatto va attuato in perfetta solitudine e possibilmente di notte. Solo chi ama la solitudine ama gli Arcani. Gli Arcani maggiori sono dei simboli autentici. Ogni Arcano è come una cara di credito: una volta inserito nella mente e nell'anima genera nuove idee e nuove immagini.

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Quello che conta quindi non è tanto la carta ma ciò che essa suscita in chi la guarda. Essi perciò rappresentano una vera e propria scuola per chi ha voglia di apprendere. Il Bagatto cosí come lo si vede di fronte ad un tavolino a tre gambe e con un cappello in testa simbolo dell'infinito è quello del rapporto tra lo sforzo personale e la realtà spirituale. " Il Tao che può essere detto non è l'eterno Tao, il nome che può essere nominato non è l'eterno nome, senza nome è il principio del cielo e della terra, quando ha nome è la madre delle diecimila creature. Perciò chi non ha mai desideri ne contempli l'arcano, chi sempre desidera ne contempli il termine. Quei due hanno la stessa estrazione anche se diversamente ed insieme sono detti mistero, porta di tutti gli arcani" ( I - TAO) Il Bagatto insegna che bisogna intraprendere,affrontare il rischio connesso con ciascuna intrapresa e dimostra pure che solo la capacità di intraprendere

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garantisce che il lavoro va inteso come gioco. E quale lavoro può piacere come gioco se non quello che si è scelto seguendo le proprie vocazioni. Purtroppo questo non è facile in quanto non vengono forniti glinstrumenti per mettersi in proprio. Colui che intraprende viene sempre confuso con colui che ha soldi da investire e noncome colui che ha idee ed è in grado di dimostrare la validità delle sue idee. Pertanto cosí come il bagatto ha di fronte un tavolino con diversi attrezzi,cosí colui che desidera intraprendere una attività deve innanzitutto imparare le regole fondamentali e gli attrezzi che sono sul tavolino del Bagatto simboleggiano appunto tale concetto. Prima fra queste quella di impegnarsi massimmente su ogni più piccolo particolare. L'arte della concentrazione innanzi tutto,ma la stessa si ottiene con la calma e con l'esercizio interiore. Il silenzio è perciò alla base della concentrazione e la capacità di ascoltare gli altri per apprendere e per interconnettersi è fondamentale. Il Bagatto quindi suggerisce un periodo di gran silenzio,di grande ascolto e di grande

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concentrazione al fine di individuare le proprie vocazioni. Il silenzio diviene cosí la fucina delle nuove idee,il luogo sacro dove il lavoro si trasforma in gioco ed esplode la creatività. Questa l'indicazione del Bagatto. Trasforma il lavoro in gioco. A questo punto Ermete Trismegisto si erge sovrano con le sue leggi sull'analogia: Tutto ciò che è in alto è pure in basso e quel che è avvenuto in passato segnerà ciô che avverrà in futuro. La famose croce con la quale poi alcuni lavorano per l'interpretazione dei tarocchi. Ed ancora come si dice in India: ciò che è quí e anche là e ciò che non è là non è neppure quí. Ed ancora il Bagatto ha raggiunto l'armonia tra la profondità dell'inconscio e l'azione voluta dal conscio. Il pensiero viene generato come diceva Platone nel mondo delle idee ovvero in quello che chiameremo meglio inconscio per poi essere attuato nella realtà. Questo il Bagatto ben lo sa ed in tal senso pur concentrandosi senza sforzo trasforma il suo lavoro in gioco. Non vi è nulla più serio del gioco diceva Eric Berne In definitiva Tutto è contenuto in tutto.

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Accettando questo principio può regnare sovrana la pace e si può serenamente intraprendere dopo che il pensiero proveniente dall'inconscio si è materializzato in progetto e l'attuazione del progetto trasforma la realtà. Questo segno è davvero un invito al rischio dove il vero rischio è quello di non rischiare. Mettersi in gioco,esporsi,non aver paura del successo,non far vincere l'invidia che abbiamo noi stessi per noi stessi. Salmo 2 Il re Messia Salvami,Signore! Non vi è più un uomo fedele è scomparsa la fedeltà tra i figli dell'uomo. Si dicono menzogne l'uno all'altro, labra bugiarde parlano con cuore doppio. Recida il Signore le labra bugiarde, la lingua che dice parole arroganti, quanti dicono: " Per la nostra lingua siamo forti, ci difendiamo con le nostre labbra: chi sarà il nostro padrone?" " Per l'oppressione dei miseri ed il gemito dei poveri,io sorgerò - dice il Signore - metterò in salvo chi è disprezzato". I detti del Signore sono puri, argento raffinato nel crogiuolo,

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purificato nel fuoco sette volte. Tu,o Signore,ci custodirai, ci guarderai da questa gente per sempre. Mentre gli empi si aggirano intorno, emergono i peggiori fra gli uomini. II - La Papessa (La Papesse). È forse una delle figure che ha dato luogo a maggiori discussioni, dal momento che nessuna donna ha mai avuto accesso al soglio di Pietro. In taluni mazzi è stata sostituita da Divinità o altre carte. La donna ha un triregno in capo, è seduta su un trono ricoperto da un velo e ha in mano un libro aperto. II LA PAPESSA Beth E' una figura femminile importante anzi di più. Parlare della papessa sinifica parlare dell'anima. Anima per l'uomo o per il maschile. Ma dall'anima il traghetto nell'inconscio è immediato. Cosí come nel Bagatto l'invito è ad intraprendere,npin questo Arcano vi è una forte spinta ad entrare nella propria interiorità. Ella è seduta su di un trono ed ha nella manomsinistra delle chiavi mentre nella

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destra un libro sulla cui copertina è disegnata la medaglia dello Jn e dello Jan Il viso è pensieroso ed al,contempo enigmatico. " Lo spirito della valle non muore, è la misteriosa femmina, la porta della misteriosa femmina è la scaturigine del cielo e della terra. Perennemente interrotto come se esistesse viene usato ma non simstanca" ( VI - TAO) Il mondo sommerso è immensamente più grande di quello che siamo in grado di vedere e la Papessa esprime un monito,un indicazione a non tirarsi indietro ed a entrare in contatto con la propria interiorità. Questa è la chiave sulla via della verità. In un famoso film giapponese si raccontava la storia di un delitto con cinque persone indiziate per aver commesso il crimine. Ascoltando la versione di uno qualunque dei singoli personaggi si rimaneva estremamente convinti che il colpevole non fosse lui. Incredibile. Dove è la verità? Diceva Pirandello in una sua bellissima commedia," uno,nessuno e centomila"

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L'impalcatura psichica è quella che riceviamo i primi anni di vita e la persona che se ne fa carico è di norma la madre. Una colonna pertanto della nostra formazione è la figura materna. Ma essa agisce non solo a livello razionale bensí profondamente ed incisivamente. L'immensa sete d'amore che un bimbo o una bimba richiede ad una madre è davvero inesauribile. La fusione con la madre è il vero obiettivo di ogni coppia madre figlia o figlio. Questa fusione è talmente forte che non basta una sola vita per allentare. Si rimane legati al messaggio materno anche dopo la morte della stessa e nulla riesce a scalfirlo. Neppure cento anni di analisi. L'estrazione di questo Arcano segna perciò il conferimento di una grande attenzione alla figura materna che tra l'altro è dotata delle chiavi che ci possono consentire l'accesso alle profondità della nostra anima. Si parla d'amore e l'amore è come una catena. La catena ha il vantaggio di essere visibile e quindi vi può essere la speranza di poterla recidere. L'amore invece ,essendo invisibile materialmente ma più forte di una catena

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sul lato reale,è praticamente non disgiungibile. Il libro nelle mani della Papessa indica una via d'uscita. La via d'uscita è la cultura,ma questo solo a livello superficiale. La cultura al massimo può rendere consapevole dellamdinamica psichica che soggiace ad unnrapporto d'amore. Il Kremmerz dice che l'amore è tangibile come l'energia elettrica che non ha spessore materiale eppure è alla base della nostra società. O ancora, l'amore è una forza magnetica che irradia la persona possedendodola totalmente. E' una forza assolutamente non controllabile che agisce per suo conto. È come la luce del sole,illumina la terra prescindendo dalla nostra volontà. Dovremmo tutti porci in maniera più umile rispetto all'amore sapendo che esso sovrasta la nostra volontà cosciente. Se decide di attraversarci,ci attraversa incuranti della nostra decisione. Se poi ci si oppone porta al completo squilibrio dell'anima e del corpo. L'amore come la morfina crea dipendenzaed assuefazione.

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Se ne vuole sempre di più e si ritiene di averne sempre meno di quanto si crede di meritarne. Quando piove si usa l'ombrello,quando fa caldo si usano i condizionatori,quando fa freddo si accendono le stufe. Quando arriva l'amore bisogna inchinarsi ad esso ed averne il massimo rispetto come di fronte alla Papessa ,appunto. Ecco perchè ritengo che l'indicazione per questa carta,ovvero recuperare le proprie parti più profonde sia l'unica che si possa seguire. Scendendo più in profondità possiamo comprendere meglio la natura dell'amore che ci ha preso. Tanto non per difendercene quanto per meglio accettarlo ed evitare di combatterlo. Salmo 19 Preghiera per il Re Ti ascolti il Signore nel giorno della prova, ti protegga il nome di Dio di Giacobbe, ti mandi l'aiuto dal suo santuario e dall'alto di Sion ti sostenga. Ricordi tutti i tuoi sacrifici e gradisca i tuoi olocausti. Ti conceda secondo il tuo cuore, faccia riuscire ogni tuo progetto. Esulteremo per la tua vittoria,

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spiegheremo i vessilli in nome del nostro Dio; adempia il Signore tutte le tue domande. Ora so che il Signore salva il suo consacrato; gli ha risposto dal suo cielo santo con la forza vittoriosa della sua destra. Chi si vanta dei carri e chi dei cavalli, noi siamo forti nel nome del Signore nostro Dio. Quelli si poegano e cadono, ma noi restiamo in piedi e siamo saldi. Salva il re,o signore,rispondici , quando Ti invochiamo III - L'Imperatrice (L'Imperatrice). Una donna in trono, con la corona in testa, ha in mano uno scettro col globo sormontato dalla croce (da sempre simbolo di impero). Regge con la mano destra uno scudo con un'aquila araldica, e ha due ali aperte sulla schiena. III L'IMPERATRICE Ghimel Il terzo Arcano è quello della magia sacra. Nella magia sacra il mago è strumento del cosmo. Strumento del cosmo o dell'incoscio individuale o dell'inconscio collettivo.

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Quando un pittore dipinge è lui che dipinge,oppure è lo strumento dell'inconscio che fa venir fuori il quadro? Ancora quando viene fuori una grande musica da dove proviene? Tutte le più grande invenzioni da dove sono derivate? Certo verrebbe di dire che sono derivate dall'inventore come il quadro lo ha fatto il pittore. Non è cosí. Noi siamo solamente gli strumenti dell'inconscio. XI - TAO : L'utilità del non essere " Trenta raggi si uniscono in un solo mozzo e nel suo non - essere si ha l'utilità del carro, si impasta l'argilla per fare un vaso e nel suo non - essere si ha l'utilità del vaso S'aprono porte e finestre per fare una casa e nel suo non-essere si ha l'utilità della casa. Perciò L'essere costituisce l'oggetto il non - essere costituisce l'utilità." È lui . il cervello,che governa tutti i processi.

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Una volta che i dati sono stati immessi in quella meravigliosa macchina ,questi ha bisogno di elaborare tutto il materiale inserito. Poi un bel giorno quando meno ce lo si aspetta,ecco comparire l'intuizione. La soluzione di un problema. Nessuno con la ragione ha inventato mai nulla,scritto mai una poesia che valga la pena di essere chiamata tale,dipinto un quadro di quelli che ti lasciano il segno dentro e cosí per tutto il resto. L'Imperatrice sta punto a ricordare con tutto il suo armamentario che per arrivare ad una soluzione dobbiamo mettercela tutta sotto un profilo culturale. Accumulare tutti i dati necessari. Il resto il cervello lo fa da solo. Certo Leopardi non ha deciso un bel giorno di scrivere " L'infinito ". Ma di certo se non avesse letto tutti quei libri che si ammirano ancora ogggi nella sua casa a Recanati,non avrebbe avuto mai la possibilità di scrivere quella meravigliosa poesia. La poesia è di certo sgorgata in maniera spontanea ed improvvisamente. Salmo 25 Invocazione dell'innocente Signore fammi giustizia:

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nell'integrità ho camminato, confido nel Signore,non potrò vacillare. Scrutami,Signore,e mettimi alla prova, raffinami al fuoco il cuore e la mente. La tua bontà è davanti ai miei occhi e nella tua verità dirigo i miei passi. Non siedo con gli uomini falsi e non frequento i simulatori. Odio l'alleanza dei malvagi e non mi associo agli empi. Lavo nell'innocenza le mie mani e giro attorno al tuo altare ,Signore, per far risonare voci di lode e per narrare tutte le tue meraviglie. Signore,amo la casa dove dimori ed il luogo dove abita la tua gloria. Non travolgermi assieme ai peccatori, con gli uominimdi sangue non perdere la mia vita, perchè nelle loro mani è la perfidia, la loro destra è poena di regali. Integro è invece il mio cammino; riscattami ed abbi misericordia. Il mio piede sta su terra piana; nelle assemblee benedirò il Signore IV - L'Imperatore (L'Empereur). Un uomo barbuto, seduto in trono di profilo, con una gamba incrociata sull'altra, regge uno scettro con la destra. Sotto al Trono è appoggiato uno scudo con un'aquila

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araldica.La carta è evidentemente collegata col potere terreno. IV L'IMPERATORE DAleth L'autorità deriva ad una persona se E' qualcosa Sa qualcosa Può qualcosa Dice il TAO al capitolo XXII: "Se ti pieghi ti conservi, se ti curvi ti raddrizzi, se ti incavi ti riempi, se ti logori rinnovi, se miri al poco ottieni, se miri al molto resti deluso, per questo il santo preserva l'uno, e diviene modello per il mondo. Non da sè vede perciò è illuminato, non da sè s'approva perciò splende, non da sè si gloria perciò ha merito, non da sè si esalta perciò a lungo dura. Proprio perchè non contende nessuno al mondo può movergli contesa. Quel che dicevano gli antichi: Se ti pieghi ti conservi Erano forse parole vuote?".

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Pertanto è con l'autorità che si può governare e non con la forza. Per far sí che le leggi vengano rispettate,chi le emette deve necessariamente avere l'autorità per farlo e solo in questa maniera potrà pensare che quanto indicato possa essere rispettato. Non a caso i primi tre versi del Padre Nostro: Sia santificato il tuo nome, Venga il Tuo regno Sia fatta la tua volontà come in cielo cosí in terra, mostrano l'unica strada percorribile. L'imperatore allora è colui che riesce a farsi seguire in virtù della sua autorità. L 'autorità deriva dall'avere eliminato dal proprio interno il negativo che di momento in momento fabbrichiamo inconsapevolmente e senza pausa. In ognuno di noi si annida infatti un nemico che rappresenta una parte del nostro essere. Questo nemico che riceve linfa vitale dal nostro pensiero,cerca di possederci e ci possiede ,alcune volte,totalmente. Siamo portato a credere che gli ostacoli che si frappongono tra noi e la felicità siano all'esterno di noi. Cosí attribuiamo agli altri la responsabilità di tutto ciò che accade.

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Gli altri siamo noi,la nostra propensione a dividere il tutto e l'unità alla quale dovremmo fare sempre riferimento. I romani dicevano : Divide et impera e cosí facciamo noi continuamente ed inconsapevolmente quando proiettiamo la causa dei nostri dispiaceri e delle nostre insufficienze agli altri. Dare ad altri la responsabilità di quanto cinaccade significa appunto DIVIDERE in due gli accadimenti. Non facciamo altro che dimenticare che quando compiamo questa operazione di carattere divisorio rinunciamo pure a prenderci i meriti dei nostri successi. Nella teoria degli specchi esseni questo concetto ritorna continuamente. Più proiettiamo sugli altri la nostra inadeguatezza ,più consentiamo di dare linfa vitale a questo nemico dentro di noi che si alimenta della nostra sofferenza. L'Imperatore è perciò la carta che ci indica la via da seguire: l'assunzione completa di responsabilità per tutti gli avvenimenti che ci caratterizzano. Il principio del libero arbitrio è quello che ci fa comprendere che se vogliamo superare le difficoltà e compiere il viaggio solitario verso la consapevolezza,dobbiamo sconfiggere l'idea che il male sia da larra parte che da noi.

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L'intera vita degli uomini prosegue con la negazione di questo principio e continuiamo imperterriti ad autodistruggerci. Fra un pò la vita sul pianeta terra,sarà divenuta impossibile a causa dello inquinamento e non riusciamo ad accettare che l'inquinamento lo produciamo noi e soltanto noi,abbiamo superato il numero di sette miliardi di persone e continuiamo a dire che la popolazione aumenta senza dire che siamo noi a fare aumentare la popolazione senza intervenire in alcun modo su quanto necessario compiere per limitate l'aumento esponenziale della popolazione e la distruzione inarrestabile dell'inquinamento. Cosí come continuiamoma dare la colpa ai politici di quanto avviene come se gli stessi fossero imposti da altri che non siamo noi e da leggi che non siamo noi a volere. Coascuno di noi non parla mai di ciò che dovrebbe fare ma solo di ciò che altri dovrebbero fare. Il piccolo ciuffo d'erba che si vede ai piedi dell'imperatore sta appunto a mostrare che l'imperatore sta all'aperto senza nessuno vicino. Il processo di eliminazione del nemico interno ,è un processo assolutamente solitario e che non può essere compiuto

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alla presenza di nessuno in quanto attiene ,prima di tutto,la consapevolezza di essere gli unici artefici del nostro destino. Ed infine cerchiamo di memorizzare questi tre versi: Bussate e vi sarà aperto, Chiedere e vi sará dato, Cercate e troverete. In questi tre versi una forza incredibile e più d'ogni altra cosa la forza necessaria ad eliminare il nemico interno che ci rode. Forse tutta la teoria di Freud potrebbe essere più apprezzata quando ci si convincesse circa il significato dell'Imperatore. Nessun figlio potrebbe rimproverare nulla al padre in quanto si renderebbe conto che il padre ha dato lui la vita e poi gli ha concesso il libero arbitrio che è il dono più grande che si possa ricevere. Salmo 42 Elegia nazionale Fammi giustizia ,o Dio, difendi la mia causa contro gente spietata, liberami dall'uomo iniquo e fallace. Tu sei il Dio della mia difesa; perchè mi respingi, perchè triste me ne vado, oppresso dal nemico?

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Manda la tua verità e la tua luce; siano esse a guidarmi, mi portino al tuo monte santo alle tue dimore. Verrò all'altare di Dio, al Dio della mia gioia,del mio giubilo. A te canterò con la cetra,Dio,Dio mio. Perchè ti rattristi,anima mia, perchè su di me gemi? Spera in Dio:ancora potrò lodarlo,lui, salvezza del mio volto e mio Dio. V - Il Papa (Le Pape). Seduto in posizione frontale, il Pontefice col Triregno regge un pastorale a croce con tre traverse. Ai suoi piedi, di statura notevolmente inferiore, sono inginocchiati due chierici. Il Papa ha la barba canuta, probabile allusione alla sua saggezza. V IL PAPA He Io sono la via,la verità e la vita. Nessuno va al Padre se non attraverso di me. Questa carta ,come le altre dei tarocchi ,segna al consultante la strada per la guarigione spirituale.

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La simbiosi ed in genere tutti i legami sono causa di sofferenza qualora si intenda mantenerli in vita mentre qualora si riesca a rompere o a separarvisi,sono causa di liberazione. Va pur detto che tutto ciò che è composto di aggregati fisici o psichici,è soggetto a nascita,crescita,morte. Tutto e nulla escluso. La causa della sofferenza esistenziale è l'illusione. La carta del Papa,ovvero del Pontefice raffigura la possibilità che ci viene offerta di limitare e contenere questa sofferenza. Premesso che la ricerca interiore è alla base di tutto il discorso iniziatico, bisogna trovare il ponte verso la propria interiorità. Papa,ponte-fice,ovvero ponte che mette in comunicazione l'interno con l'esterno. Di questo si tratta . La carta pertanto ci dice che è necessario ricorrere alla meditazione per risolvere la conflittualità interna. Meditare significa consentire alla mente di allontanarsi dai pensieri negativi ed affrontare altre dimensioni. Vi sono tanti modi per attivare questo processo, ad esempio scrivere,leggere,

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fare meditazione come insegnano i maestri yoga. Poi vi è un modo molto semplice che è quello di iniziare a camminare senza meta. Bisogna attendere dai 45 ai 50 minuti di camminata perchè la mente inizi il suo distacco dai pensieri che la circondano come dei fantasmi persecutori. TAO XIX Tornare alla purezza Trascura la santità e ripudia la sapienza, ed il popolo si avvantaggerà di cento doppie. Tralascia la,carità e ripudia la giustizia ed esso ritornerà alla pietà filiale ed alla clemenza paterna. Tralascia l'abilità e ripudia il lucro più non vi saranno ladri e briganti. Quelle tre reputa formali ed insufficienti, perciò insegna che vi è altro a cui attenersi: Mostrati semplice e mantieniti grezzo Abbi poco egoismo e scarse brame. Poi c'è la PREGHIERA. La Preghiera è forse la piû importante delle forme di meditazione. Si dice che la preghiera salga verso l'alto per poi ridiscendere verso il basso sotto forma di pioggia benefica. Il Papa ci indica appunto questa strada.

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La carta del Papa è una grande spinta verso l'amore, amore per la natura, amore per il prossimo, amore per gli esseri delle gerarchie dello spirito Dice San Paolo che " la sapienza di questo mondo è follia davanti a Dio. Il Papa allora è in grado di filtrare la follia di questo mondo e migliorare la sua presentabilità in " alto loco ". La funzione di questa carta è inoltre quella di consentire al consultante di attingere attraverso questa carta quelle forze che gli permetteranno di Salmo 35 Malvagità umana e bontà divina Nel cuore dell'empio parla il peccato, davanti ai suoi occhi non c'è timor di Dio. Poichè egli si illude con sè stesso nel ricercare la sua colpa e detestarla. Inique e fallaci sono le sue parole, rifiuta di capire,di compiere il bene. Iniquità trama sul suo giaciglio, si ostina su vie non buone, via da sè non respinge il male. Signore,la tua grazia è nel cielo, la tua fedeltà sino alle nubi; la tua giustizia è come i monti più alti, il tuo giudizio come il grande abisso:

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uomini e bestie tu salvi,Signore. Quanto è preziosa la tua grazia,o Dio! Si rifugiano gli uomini all'ombra delle tue ali, si saziano dell'abbondanza della tua casa e li disseti al torrente delle tue delizie. È in te la sorgente della vita, alla tua luce vediamo la luce. Concedi la tua grazia a chi ti conosce, la tua giustizia ai retti di cuore. Non mi raggiunga il piede dei superbi, non mi disperda la manomdegli empi. Ecco , sono caduti i malfattori , abattuti , non possono rialzarsi. VI - L'innamorato (L'Amoreux). Sotto a un grande cupido alato, pronto a scoccare la sua freccia, un giovane sta in piedi tra due figure femminili, una vestita più poveramente dell'altra. I critici sono concordi nell'identificare questa lama col mito di Ercole, che dovette scegliere tra Vizio e Virtù. VI L'INNAMORATO Vau Lo tira a sè,lo stringe; con un fare sfrontato gli dice: "Avevo da far dei sacrifici; proprio oggi ho adempiuto i miei voti;

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per questo ti sono uscita incontro, per cercarti e ti ho trovato (proverbi 7:13 - 15 ) La carta dell'Innamorato ci pone di fronte ad un bivio. La scelta dell'altro oppure la non scelta. Tanto una cosa che l'altra hanno risvolti sia positivi che negativi. Felici dunque in tutti e due i casi. Ma ,resta ben chiaro,non siamo noi a ascegliere. Vi è qualcuno che regola il gioco. Questo qualcheduno manco a dirlo si muove in maniera completamente autonoma dalle nostre decisioni razionali. Funziona sempre nello stesso modo. Prima la serie infinita di possibilità reali o immaginarie. Giorno dopo giorno l'incameramento di figure archetipiche. Poi ,improvvisamente,per miracolo,si presenta da sola la scelta. E' chimica allo stato primordiale. È come il brodo che ospitò la prima cellula. In quel momento le due correnti energetiche cominciano a trasfondersi l'una nell'altra. Fusione,simbiosi,aspettative,tutto. Poi quando il corpo è diventato unico,ma proprio quando è diventato unico,

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allora si ricomincia con le dinamiche di sempre. Il nemico si infila e bisogna gestirlo. Il desiderio sessuale è una parte dell'amore,non il tutto. Si oppone all'amore il desiderio di potere di Adleriana memoria. Sino a Jung che distaccandosi da Freud ( sesso) , Adler ( potere), individuò nella profondità dell'anima la chiave di interpretazione della realtà e quindi dell'amore stesso. Così come lo speleologo scende nelle profondità della terra per cercare l'origine dell'uomo,così Jung spinge a scendere nelle proprie profondità per comprendere le spinte che poi regolano la nostra vita. L'emendamento delle cose guaste ,dicono i King,porta alla riuscita. Prima però occorre conoscere le cause che hanno determinato qualunque fenomeno. Così l'apparente indecisione dell'Innamorato viene risolta attraverso lo studio del perchè degli accadimenti. Per ogni accadimento vi è un perchè o lo si veda o non lo si veda. Anzi il più delle volte è proprio ciò che no si vede che costituisce la causa prima

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XXIV - Tao La penosa benignità "Chi sta sulla punta dei piedi non si tiene ritto Chi sta a agambe larghe non cammina Chi da sè vede non è illuminato Chi da sè si approva non splende Chi da sè si gloria non ha merito Chi da sè si esalta non dura a lungo Nel Tao queste cose sono avanzumi ed escrescenze Che le creature hanno sempre detestato Per questo non rimane chi pratica il Tao" Quell'angelo che in alto sta per scoccare l'arco e spingere in una direzione o in un'altra l'Innamorato, non si trova in alto bensì in basso e molto in profondità,sotto tantissimi strati che sono i mattoni della nostra personalità. Ma.......per consentire alle profondità dell'anima di emergere e di fare scoccare il dardo all'angelo è necessario porre l'anima nelle condizioni giuste. È così che la carta indica un Innamorato dinfonte ad un bivio che attende. Attendere vuol dire porsi in condizione di totale disponibilità quindi di candore e di massima apertura quindi di castità. La carta dell'innamorato è la carta della castità.

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La castità alla quale mi sto riferendo non è quella che comunemente si intende ovvero " non rapporto ". La castità è invece la capacità di cogliere la giusta coniunctio e questa perviene solo dalla profondita' dell'anima. La sposa cerca lo sposo ( Cantico dei cantici ) Sul mio giaciglio,lungo la notte,ho cercato l'amato del mio cuore; l'ho cercato ma non l'ho trovato. " Mi alzerò e farò il giro della città; per le strade e per le piazze; voglio cercare l'amato del mio cuore ". L 'ho cercato ma non l'ho trovato. Mi hanno incontrato le guardie che fanno la ronda: " Avete visto l'amato del mio cuore?" Da poco le,avevo oltrepassate quando trovai l'amato del mio cuore. Lo strinsi fortemente e non lo lascerô finchè non l'abbia condotto in casa da mia madre, nella stanza della mia genitrice. Io vi scongiuro,figlie di Gerusalemme, e per le cerve dei campi: non destate,non scuotete dal sonno l'amata finchè essa non lo voglia

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VII - Il Carro (Le Chariot). Un carro visto in modo rigidamente frontale, è condotto da un giovane guerriero incoronato, mentre trattiene saldamente due cavalli, uno blu ed uno rosso, che tendono a scartare in posizioni opposte. VII IL CARRO Zain Questo Arcano è il completamento di un primo gruppo di Arcani. Prendendo spunto da Elipas Levi: Aleph. Vede Dio faccia a faccia,senza morire,e conversa amabilmente con i sette geni che comandano la milizia celeste. Beth. È al di sopra di ogni pena ed ogni timore Ghimel. Regna con tutto il cielo e simfa servire dall'inferno Daleth. Dispone della sua salute,della sua vita e di quella degli altri Hè. Non può essere sorpreso da infortunio,nè annientato da disastri, nè vinto dai suoi nemici. Vau. Conosce presente,passato e futuro Zain. Possiede il segreto della risurrezione dei morti e la chiave della

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immortalità. Il suo incedere è trionfale. Ma su cosa ha trionfato? Questo è su quanto dobbiamo riflettere quando leggiamo questa carta. Prima d'ogni cosa sul rischio enorme che ciascuno di noi corre,ovvero quello di ritenersi onnipotente. L'Arcano suggerisce perciò massima umiltà. Giunge trionfalmente proprio perchè ha superato una serie di prove. Quella della astinenza ma più ancora quella della presunzione. Il non credersi onnipotenti significa accettare la vita così come ogni giorno si presenta. Con i suoi giorni encon le sue notti. XXVIII Tao Tornare alla semplicità "Chi sa d'esser maschio e si mantiene femmina , è la forza del mondo, essendo la forza del mondo la virtù non si separà mai da lui ed ei torna ad essere un pargolo. Chi sa di esser candido e si mantiene oscuro è il modello del mondo,

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Essendo il modello del mondo la virtù non si discosta da lui, ed ei ritorna all'infinito. Chi sa d'esser glorioso e si mantiene nella ignominia è la valle del mondo, essendo la valle del mondo la virtù sempre si ferma in lui, ed ei ritorna ad esser grezzo. Quando quel che è grezzo vien tagliato, allora se ne fanno strumenti. Quando l'uomo santo ne usa , allora ne fa i primi tra i ministri per questo il gran governo non danneggia. Ogni Arcano è un ammonimento e questo Arcano ci indica con chiarezza la strada. Dopo che ci siam resi conto delle cause che hanno generato gli accadimenti dobbiamo governarli con fierezza. Ma la fierezza la si può manifestare solo se si è in pace con sè stessi. Quindi l'equilibrio,l'equa distribuzione dei carichi. Da un lato il bastone e dall'altro la carota. Un condottiero,forse ma fondamentalmente la strada verso l'UNO. Basterebbe capire che non vi è nessuna distinzione tra noi e gli altri. Facciamo parte di un unica rete. Basta pensare a facebook.

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Recentemente è stato festeggiato il miliardesimo collegamento in rete. Questo vuol dire che l'uno si è ormai trasformato nel tutto. Salmo 59 È Dio che dá la vittoria Dio,tu ci hai respinti,ci hai dispersi; ti sei sdegnato:ritorna a noi. Hai scosso la terra ,l 'hai squarciata, risana le sue fratture,perchè crolla. Hai inflitto al tuo popolo dure prove, ci hai fatto bere vino da vertigini. Hai dato un segnale ai tuoi fedeli perchè fugissero lontano dagli archi. Perchè i tuoi amici sono liberati, salvaci con la destra ed a noi rispondi. Dio ha parlato nel suo tempio: "Esulto e divido Sichem misuro la valle di Succot. Mio è Galaad,mio è Manasse, Efraim è la difesa del mio capo, guida lo scettro del mio comando. Moab è il bacinoper lavarmi, sull'Idumea getterò i miei sandali, sulla Filostea canterò vittoria". Chi mi condurreà alla città fortificata, chi potrà guidarmi fino all'Idumea? Non forse Tu,omDio ,che ci hai respinti, e più non esci,o Dio,con le nostre schiere? Nell'oppressione vieni in nostro aiuto

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perchè vana è la salvezza dell'uomo. Con Dio noi faremo prodigi: egli calpesterà i nostri nemici. VIII - La Giustizia (la Justice). È questa una delle tre Virtù cardinali citate nel mazzo, da cui manca la Prudenza. Una donna in trono regge con la mano sinistra una bilancia dai piatti allineati, e con la destra una spada. Questo Trionfo contiene in sé l'idea di equilibrio e di punizione. VIII LA GIUSTIZIA Hethp XXIV TAO LA VIRTÙ DEL SANTO Il tao in eterno è senza nome, è grezzo per quanto minimo sia, nessuno al mondo è capace di fargli da ministro. Se principi e sovrani fossero capaci di attenervisi, le diecimila creature da sè si sottometterebbero, il cielo in mutuo accordo con la terra farebbe discendere soave rugiada ed il popolo,senza alcuno che lo comandi, da sè troverebbe il giusto assetto. Quando si cominciò ad intagliare

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si ebbero i nomi. Tutto quello che ha nome viene trattato come proprio, perciò sappi contenerti. Chi sa contenersi può non correre pericolo, paragona la presenza del Tao nel mondo ai fiumi ed ai mari cui accorrono rivi e valli. La vita è sofferenza e dolore. Questo il punto di partenza,questo il concetto che deve ispirare il nostro orientamento. È sofferenza perchè sin da che nasciamo non facciamo altro che desiderare e non guardiamo mai a chi sta indietro ma sempre a chi sta avanti. Mi spiego meglio: Già al momento della nascita dovremmo essere felicissimi in quanto abbiamo vinto una battaglia difficilissima per la conquista della fecondazione dell'ovulo. Al momento di una eiaculazione gli spermatozoi che partono sonomcirca 600 milioni. Di questi 600 milioni uno solo riesce a fecondare l'ovulo e si riproduce. Poi ci sono tutti gli aborti spontanei e quindi un'altro ostacolo da superare.

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Non è ancora finita in quanto ci sono diverse probabilità del rifiuto da parte della madre che viene sempre attuato con il procurato aborto. Se poi,dopo tutte queste traversie riusciamo a venire al mondo ed a vedere la luce,dovremmo essere felici perchè abbiamo la possibilità di respirare,vedere il cielo il sole il mare la terra. La visione di tutto ciò potrebbe essere già ,se pur per un solo giorno,sufficiente a farci dire che siamo stati fortunati. Come pure,affrontando la questione da un punto di vista Leopardiano,la visione di tutto ciò potrebbe considerarsi di una drammaticità inaudita. Leopardi,il senso della vita,chi più ne ha più ne metta. Così, ancora una volta il bivio: vogliamo guardare il bicchiere di acqua e dire che esso è mezzo pieno oppure mezzo vuoto. Questo dipende solo da ciascuno di noi e da nessun altro. La decisione è a monte e non a valle. Tutto dipende dall'energia disponibile e l'energia dipende da una serie di fattori primo fra tutti quello fisico. Mi sto riferendo in questo momento all'energia che fa sî che ci siano uomini che pur senza gambe come Pistorius,riescono a compiere dei record incredibili.

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Certo che tali persone,non si pongono la domanda sul senso della vita e cose di questo genere ma crecano di allenarsi continuamente e di perseguire lo scopo che si sono prefissi. Ritorniamo all'arcano. La giustizia sembra volerci suggerire la strada dell'ottuplice sentiero: Retta comprensione Retta motivazione Retta parola Retta azione Retta vita Retto sforzo Retta consapevolezza Retta concentrazione Questi otto fattori costituiscono un vero e proprio programma operativo. Non sono delle stazioni di un percorso da raggiungersi una dopo l'altra,ma rappresentano i punti disposti sulla linea di una circonferenza che si possono anzi si devono raggiungere tutti l'uno indipendentemente dall'altro. Cominciamo a parlare della retta comprensione. Comprendere correttamente, significa conoscere il significato della sofferenza,l'origine della sofferenza,la fine della sofferenza e la strada da compiere per uscirne.

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Riflettendo attentamente su questi quattro concetti ci si può impossessare in qualche modo di un tesoro immenso. Questo tesoro appunto datoci dalla possibilità di conoscere in tutti imsuoi aspetti la sofferenza senza pregiudizi insomma. Quindi la retta motivazione. Essa si realizza quandomal nostro interno emergono spinte positive ovvero non-attacamento amorevolezza non violenza Viceversa, bramosia, inimicizia, violenza, bloccheranno la strada verso la retta motivazione. Si sta arrivando alla meditazione che è propedeutica alla realizzazione di quanto sopra. Retta Parola Retta Azione Retta Vita in uno LA DISCIPLINA MORALE Detta disciplina non deriva dall'obbedienza a regole leggi o quant'altro ,bensì dall'amore che porta poi all'armonia fra tutti glimesseri viventi.

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Anche qui l'astenersi dalle false parole,dalle calunnie,da parole aspre o anche da parole oziose,diventa davvero predominante. Il retto agire ovvero l'agire con rettitudine non vuol dire solamente seguire dei percorsi dimgrande linearità ma anche rispettare sommamente sia sè stessi che gli altri. Rispettare il proprio corpo,i bisogni che esso manifesta,i bisognimche glialtri esprimono nei nostri confronti. tLa Quarta Nobile Verità afferma: "C'è la via che porta alla cessazione della sofferenza" Qual'è la Nobile Verità del Sentiero che conduce alla cessazione di DUKKHA? E' il Nobile Ottuplice Sentiero e cioè: Retta Comprensione (samma ditthi) Retta Motivazione (samma sankappa) Retta Parola (samma vaca) Retta Azione (samma kammanta) Retta Vita (samma ajiva) Retto Sforzo (samma vayama) Retta Consapevolezza (samma sati)

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Retta Concentrazione (samma samadhi) Questi otto fattori costituiscono l'essenza dell'ideale di vita buddhista. Sono un programma attentamente considerato di purificazione del pensiero, della parola e delle azioni che ha come risultato finale la totale cessazione dell'avidità e il conseguente sorgere dell'Illuminazione, la Perfetta Saggezza. Gli otto fattori non sono tappe da percorrere in sequenza, una dopo l'altra, bensì rappresentano una sinergia di elementi paragonabili ai fili attorcigliati che formano un'unica fune. E' tuttavia inevitabile presentarli in sequenza, sebbene praticare l'Ottuplice Sentiero non deve essere confuso con il semplice apprendimento teorico del medesimo. Retta Comprensione (samma ditthi) La Retta Comprensione ci accompagna per tutto il cammino dell'Ottuplice Sentiero. Le convinzioni condizionano le azioni, ma anche il modo di percepire. Comprendere rettamente è molto di più di un semplice sapere.

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Comprendere significa che dobbiamo lasciar andare il nostro istintivo attaccamento a noi stessi, alle cose e alle persone, la passato, al presente e al futuro, al desiderio e a tutti i nostri presunti bisogni. Comprendere significa capire che l'avidità è sofferenza, l'attaccamento è sofferenza, il desiderio egoistico è sofferenza. Il Buddha disse: "Che cos'è la Retta Comprensione? La comprensione della sofferenza, la comprensione dell'origine della sofferenza, la comprensione della cessazione della sofferenza, la comprensione della via che conduce alla cessazione della sofferenza". Comprendere significa dunque abbracciare le quattro Nobili Verità e fare di loro lo strumento del nostro risveglio interiore, che ci consentirà di vedere in modo completamente diverso tutte le cose, e cioè "semplicemente come esse sono", senza il velo delle nostre illusorie percezioni. Retta Motivazione (samma sankappa)

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Questo fattore è anche tradotto con "Retto Pensiero". Si tratta degli aspetti intenzionali e decisionali della mente, fermo restando che quelli cognitivi appartengono al primo fattore, cioè alla Retta Comprensione. La diversificazione, come detto, è puramente concettuale, perché non si dà intenzione senza una chiara visione. Tuttavia se la comprensione non è "retta", nessun pensiero decisionale potrà essere efficace. L'insegnamento buddista precisa che la motivazione è "retta" quando realizza spinte positive consistenti nel non-attaccamento, nell'amorevolezza e alla non violenza. Analogamente, bramosia, inimicizia e violenza impediranno lo sviluppo del Retto Pensiero. "Chi abbia compreso la giustizia distributiva del KARMA, ovvero l'armoniosa Legge di causa-effetto, perseguirà scopi in accordo con tale Legge, e le sue motivazioni diverranno "rette" proprio perché scaturiranno da una mente rinnovata, che spontaneamente tenderà sempre più a

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sviluppare atteggiamenti benevoli verso tutto e tutti. Attraverso le pratiche meditative, viene facilitata l'acquisizione del giusto atteggiamento mentale che, indipendentemente dalla nostra volontà cosciente, potrà ribaltare la nostra istintiva avidità, trasformandola in tranquilla rinuncia, in non-desiderio, in non-azione. Al tempo stesso, anche la nostra istintiva avversione, o fuga dalla realtà, troverà un opportuno "antidoto" nell'atteggiamento di benevolenza universale, che sostituirà alla paura un "andare verso" le cose senza alcun timore. Retta Parola (samma vaca) Retta Azione (samma kammanta) Retta Vita (samma ajiva) Unifichiamo in una sola trattazione i tre fattori suddetti perché essi nel loro insieme formano la prima ripartizione dell'Ottuplice Sentiero, ovvero la disciplina morale (Silakkhandha). Nel Buddismo non esistono norme vere e proprie, fini a sé stesse o che impongono obbedienza. E allora perché si parla di disciplina morale? Le intenzioni non sono

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etiche, ma puramente spirituali, sebbene indirettamente producano ANCHE un notevole risultato etico. Il Dharma si occupa molto di benessere sociale e di compassione per tutti gli esseri viventi, tuttavia nell'ottuplice Sentiero le intenzioni sono interamente dedicate alla liberazione individuale ed interiore da DUKKHA. Il termine pali SILA, tradotto con "etica", implica una sovrapposizione di significati: una condotta conforme ai principi morali, i principi stessi, le virtù che scaturiscono dalla "retta vita". A differenza delle religioni monoteistiche, che concettualizzando un dio paternalistico sono costrette a sviluppare etiche di obbedienza, magari all'insegna del timore, il Buddismo punta piuttosto ad una idea di ARMONIA fra tutti gli esseri viventi e tutte le cose. Quindi nessuna indicazione andrà vissuta come rigidamente normativa, perché si tratta di fattori che ci aiutano a liberarci da DUKKHA. Ecco perché non ci interessa la semplice osservanza formale o l'applicazione troppo letterale: piuttosto

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dobbiamo scavare con la mente dentro questi principi per assaporarne il piacevole e benefico apporto. Detto questo, passiamo a commentare i tre passi che caratterizzano Silakkhandha. Retta Parola: sia la forma verbale che scritta della comunicazione possono avere enormi conseguenze. La parola può spezzare vite, creare nemici, ma anche infondere saggezza e fondare la pace Il Budda espone quattro tipi di retta parola: astensione da parola falsa, da parola che calunnia, da parola aspra e da parola oziosa. Con Retta Azione si intende, in generale, un uso appropriato di noi stessi e del nostro corpo. Ovviamente l'aspetto principale della retta azione riguarda il non nuocere agli altri, ma anche non prendere ciò che non è dato. Si noti che non ci si limita all'astensione dal furto, ma anche da un possesso troppo bramoso. Nella retta azione va considerato anche un sano atteggiamento nei confronti della sessualità, rispettoso delle esigenze, dei ruoli e degli impegni di ciascuno.

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Con Retta Vita si intende infine il guadagnare appropriatamente i mezzi di sussistenza. Questo fattore è anche detto "Retti Mezzi". Tra i mezzi di sussistenza nocivi a sé e agli altri, il Budda ne elenca almeno cinque: commercio di armi, di esseri umani (ovviamente all'epoca del Budda esisteva lo schiavismo), di carne, di veleni e di sostanze comunque nocive alla salute. In generale, qualsiasi mezzo di sussistenza che dovesse implicare danno o sofferenza negli altri va evitato. Questo è il corretto atteggiamento buddista, indipendentemente dalla mera osservanza formale di regole. Retto Sforzo (samma vayama) La purificazione della condotta attraverso i 3 precedenti fattori prepara alla seconda partizione del sentiero: quella della Concentrazione (Samadhikkhanda). Attraverso l'atteggiamento mentale etico di Silakkhandha (Parola - Azione - Mezzi di vita) giungiamo cosi all'educazione mentale vera e propria, costituita da: Retto Sforzo, Retta Consapevolezza, e Retta Concentrazione.

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Lo scopo ultimo dell'ottuplice Sentiero è quello di produrre lo stato di visione profonda (saggezza) che sarà lo strumento principale della liberazione da DUKKHA. Questo non vuol dire che coloro che praticano l'ottuplice sentiero non possano provare stati di dolore sia fisico che morale, ma certamente l'atteggiamento con cui potranno affrontare tutte le cose sarà sempre immune da illusioni, angosce, timori, preoccupazioni, a patto che si realizzi correttamente la giusta visione di saggezza. Tornando a Samadhikkhanda (ovvero Sforzo - Consapevolezza - Concentrazione) un esempio molto semplice illustra l'interazione di questi 3 fattori, e di come essi concorrano insieme nel realizzare la Concentrazione. Tre bambini giocano in giardino, e decidono di cogliere i fiori di un albero, che però è troppo alto. Allora, il primo bambino piega la schiena per far salire il secondo, che però in una simile posizione precaria barcolla, quindi il terzo bambino gli offre come appoggio la propria spalla. Finalmente, grazie allo sforzo del primo

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bambino e all'appoggio del terzo, il secondo bambino riesce a raggiungere i fiori. Il bambino che, sollevato, arriva ai fiori rappresenta la Concentrazione, la cui funzione è quella di unificare la mente. Per farlo, ha bisogno delle energie del retto sforzo (simboleggiato dal bambino che lo regge sulla schiena) ma anche della stabile consapevolezza fornita dall'attenzione, simboleggiata dal terzo bambino. Il termine "sforzo" non deve indurre a pensare che debba trattarsi di una fatica mentale, in realtà si tratta di lasciar fluire la nostra energia che richiede indubbiamente costanza e applicazione, tuttavia senza eccedere. Si può pensare ad uno "sforzo senza sforzo". O anche, con le dovute distinzioni, alla "forza della non-azione". Resta il fatto che ognuno è direttamente responsabile della propria liberazione. Che il Buddismo produca personalità passive come vorrebbero alcuni pregiudizi è totalmente inesatto, al contrario il cammino buddista non aspetta miracoli dal Cielo, ma punta sull'educazione della mente, chiave di volta dell'intero Sentiero.

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L'inizio del cammino dell'ottuplice Sentiero è infatti una mente inquinata, contaminata e confusa; la realizzazione è la mente liberata, purificata e illuminata dalla saggezza. Questo stato, oltre ad una corretta visione, crea una condizione particolarmente favorevole a modificare il proprio karma, ottenendo facilmente dei benefici di ogni tipo che ogni persona anche semplicemente incamminata su questo Sentiero sperimenta innumerevoli volte, attraverso la realizzazione di obiettivi, la significatività delle sincronicità temporali, l'elevazione del proprio stato vitale. Le tecniche di meditazione e la recitazione dei mantra sono la "palestra mentale" che facilita il raggiungimento di questi risultati e costituisce un ottimo metodo per realizzare correttamente il Retto Sforzo. Retta Consapevolezza (samma sati) Il Buddha afferma che il DHAMMA (Darma in sanscrito), la vera natura delle cose, è direttamente conoscibile, senza tempo, e chiede di essere toccato e visto, sebbene tale esperienza sia inesprimibile.

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La verità ultima è dunque dentro di noi, ma affinché divenga liberante, deve essere vissuta. Non serve accettarla per fede, in virtù dell'autorità dei testi o del maestro, né comprenderla intellettualmente. La si deve conoscere personalmente attraverso la visione profonda, la si deve interiorizzare e fare propria, perché è un conoscere ma allo stesso tempo un immediato vedere. La parola in lingua pali SATI viene tradotta con "consapevolezza", tuttavia un significato più completo è "facoltà mentale che consente una visione profonda e panoramica, centrata sul presente, emotivamente neutra e distaccata". La retta Consapevolezza non è dunque il semplice "stato cosciente" bensì è una coscienza portata ad un'intensità particolare in cui la mente è mantenuta in uno stato di nuda attenzione, ovvero osservazione distaccata di quanto sta accadendo dentro di noi e attorno a noi "qui ed ora". Consapevolezza "senza scelta e senza giudizi", che osserva senza selezionare e

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senza afferrare, e che non cede nella rete dei pensieri discriminanti. nella pratica della retta Consapevolezza, la mente viene educata a rimnanere nel momento presente, aperta, calma e sollecita, tutta intesa all'esperienza dell'evento attuale. Giudizi e interpretazioni sono sospesi o, se si presentano, vengono registrati e subito abbandonati. L'obiettivo è la pura osservazione di tutto ciò che si produce nel momento in cui si produce, cavalcando l'incalzare degli eventi come un abile surfista cavalca le onde dell'oceano. Ecco perché molti maestri, specialmente nello Zen, istruiscono i loro discepoli con affermazioni apparentemente enigmatiche del tipo: "quando mangi, mangia; quando cammini, cammina..." La mente consapevole non oscilla tra passato e futuro ma resta ancorata nel presente. Tale forza mentale può essere efficacemente utilizzata sia in modo indirizzato sull'oggetto (obiettivo) che per produrre la visione profonda di saggezza.

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La retta Consapevolezza viene anche coltivata mediante una pratica insegnata dal BUDDHA stesso, chiamata "le quattro basi della presenza mentale", che consiste nella contemplazione consapevole delle quattro sfere della percezione: il corpo, le sensazioni, gli stati mentali e i fenomeni. Retta Concentrazione (samma samadhi) Lo stato di SAMADHI (tradotto con Concentrazione) è il risultato di una costante PRATICA MEDITATIVA. Esso è caratterizzato da un atteggiamento mentale "unificante", ovvero che indirizza le energie mentali in una chiara direzione, senza dispersioni o confusione. Il SAMADHI non è realizzabile in presenza di contenuti distruttivi, come ad esempio l'aggressività. La mente concentrata ha due caratteristiche specifiche: l'incrollabile attenzione verso un oggetto e la conseguente calma delle funzioni mentali. Qualità che la differenziano nettamente dalla mente non concentrata, la quale produce fatica mentale nel caso

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dell'attenzione, che sarà poi inevitabilmente discontinua e inefficace. SAGGEZZA o ILLUMINAZIONE Benché la Retta Concentrazione occupi l'ultimo posto fra i fattori del Nobile Ottuplice Sentiero, non rappresenta il culmine del cammino. La Concentrazione rende la mente salda e ferma, ne unifica i componenti, spalanca paesaggi di beatitudine, forza e serenità. Ma, da sola, non basta a raggiungere il fine più alto: la liberazione dalle catene di DUKKHA per mezzo della saggezza, ovvero della mente finalmente illuminata. Per mettere fine a DUKKHA occorre fare dell'Ottuplice Sentiero uno strumento di elevazione spirituale e utilizzarlo per sviluppare la visione profonda capace di svelare la verità ultima delle cose che, come detto precedentemente, può realizzarsi solo attraverso l'esperienza personale, secondo modalità particolari che sono specifiche di ognuno." SALMO 66 Lode a Dio Dio abbia pietà di noi e ci benedica, su di noi faccia splendere il suo volto;

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perchè si conosca sulla terra la tua via, fra tutte lemgenti la tua salvezza. Ti lodino i popoli ,Dio , Ti lodino i popoli tutti. Esultino le genti e si rallegrino, perchè giudichi i popoli con giustizia, governi le azioni sulla terra. Ti lodino i popoli,Dio, ti lodino i popoli tutti. La terra ha dato il suo frutto. Ci benedica Dio,il nostro Dio, ci benedica Dio, e lo temano tutti i confini della terra VIIII - L'Eremita (L'Hermite). Un vecchio barbuto, appoggiandosi ad un bastone, avanza reggendo una lampada. Non si può fare a meno di pensare a Diogene che, reggendo una lampada affermava di cercare l'uomo. VIIII L'EREMITA Teth Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce all vita! E pochi sono quelli che la trovano ( Mt 7:14 ) Che bella figura quella dell'eremita! Misteriosa,vestita di rosso che mostra una lampada come fosse un vesillo.

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Un padre come lo vorremmo tutti,un padre che dia il buon esempio e indichi la strada da seguire. Un guru. Dice Eliphas Levi: L'iniziato è colui che possiede la lampada di Trismegisto,il mantello di Apollonio, il bastone dei patriarchi. Ma quante separazioni ha dovuto compiere l'eremita per giungere ad essere quello che è! Ci affatichiamo disperatamente a creare chi ha creato l'universo. Però non vogliamo accettare il fatto che se occorresse determinare con certezza chi ha creatomche cosa,dovremmo poi andare alla ricerca di chi ha creato Chi. Quindi la necessità di continuare a pensare a qualcunomche crea ed al creato è un pensiero infinito. Conviene invece pensare ,una volta per tutte ,che l'universo è sempre esistito e sempre esisterà. Noi siamo l'universo che costantemente si trasforma ,si è sempre trasformato e sempre si trasformerà. Ma perchè non rinunciamo una volta per tutte a pensare come diceva quel grandissimo filosofo: NULLA SI CREA ,NULLA SI DISTRUGGE,TUTTO SI TRASFORMA.

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In questo momento sono un uomo,prima ero uno spermatozoo,poi sarò un composto inorganico,poi ancora fra millenni qualcosa d'altro. Salmo 62 Sete di Dio "O Dio,tu sei il mio Dio,all'aurora ti cerco, di te ha sete l'anima mia, a te anela la mia carne, come terra deserta, arida senz'acqua. Così nel santuario ti ho cercato, per contemplare la tua potenza e la tua gloria. Poichè la tua grazia vale più della vita, le mie labbra diranno la tua lode. Così ti benedirò finchè io viva, nel tuo nome alzerô le mie mani. Mi sazierò come a lauto convito, e con voci di gioia ti loderà la mia bocca. Nel mio giaciglio di te mi ricordo, penso a te nelle veglie notturne, a te che sei stato il mio aiuto, esulto di gioia all'ombra delle tue ali. A te si stringe l'anima mia e la forza della tuamdestra mimsostiene. Ma quelli che attentano alla mia vita scenderanno nel profondo della terra, saranno dati in potere alla spada, diverranno preda di sciacalli.

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Il re gioirà in Dio, si glorierà chimgiura per lui, perchè ai mentitori verrà chiusa la bocca." Scienza e fede,non rimangono in questa visione scisse. Così intelletto ed amore non sono cose separate. Non si vive di solo amore e non si vive di solo intelletto. Amore ed intelletto,nominalismo e realismo,bene e male sono sempre insieme malgrado tutti gli sforzi che eternamente si son fattime che si continuano a fare per scinderli. L'atomo è un essere dove coesistono il positivo ed il negativo. L'aggettivazione del bene e del male sono solo punti di vista. Quel che per alcuni è bene per altri è male. Ciò che li differenzia è solo una diversa prospettiva. Se accettiamo questa filosofia,non si dovrà più parlare come Darwin di lotta per l'esistenza ma di cooperazione per l'esistenza. La cooperazione fra umani produce l'evoluzione e Null'altro. Va inoltre detto che in qualunque intrapresa vi è una grandissima differenza tra un professionista ed un imprenditore.

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Il professionista non ha alcun interesse al risultato dell'iniziativa mentre diversamente per l'imprenditore quelmche conta è il risultato. Al professionista invece interessa soltanto il processo che si sviluppa attorno all'intrapresa. Dice ISAIA ( 11:6) "Un giorno il lupo abiterà insieme all'agnello e la pantera giacerà insieme con il capretto;il vitello ed il,leone pascoleranno insieme,un bimbo li guiderà." Ma siamo ancora lontani da questo giorno in quanto non riusciamo a soatituire alla vocale "o" tra scienza e fede,la vocale " e". L'Arcano che stiamo esaminando,porta il mantello della religiosità ma anche il bastone che deve toccare il terreno su cui cammina. Porta però pure la lampada che lo aiuta ovvero lo fa dubitare e quindi evolvere proprio perchè deve risolvere i dilemmi che il dubbio gli pone. La solitudine è però proprio la salvezza ma anche la condanna dell'Eremita. L'Eremita non sceglie mai di stare da una sola parte. Chi cerca la pace,non si schiera mai.

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Chi invece sceglie di schierarsi ha la possibilità di stare con quelli che la vedono come lui. Mai sarà concesso ad un eremita di far parte di un qualunque collettivo. Non potrà mai dire "noi" questo o "noi" quello. Egli dovrà necessariamente essere solo. Chi segue la pace finisce con lo sposare la solitudine. L 'unica possibilità per un eremita è quella di incontrarne un altro. Il suo vivere è C A M M I N A R E. Camminare,sempre e continuamente incurante di ciò che gli altri pensano di lui. È colui che in sè ha realizzato sapere-volere ovvero azione e contemplazione. XXXVI Tao - L'occulto ed il palese Quel che vuoinche si contragga devi farlomespandere, quel che vuoi che si indebolisca devi farlo rafforzare, quel che vuoi che rovini devi farlo prosperare, a quel che vuoi sia tolto devi dare. Questo è l'occulto ed il palese. Mollezza e debolezza vincono durezza e forza.

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Al pesce non conviene abbandonare l'abisso, gli strumenti profittevoli al regno non conviene mostrarli al popol X - La Ruota della fortuna (La Roue de Fortune). Questa immagine, largamente conosciuta e rappresentata nel Medioevo, raffigura una ruota sormontata da una sfinge alata con corona e spada, con due esseri mezzo uomo e mezzo animale arrampicati ai suoi lati. Già in epoca medievale la Ruota era usata per ricordare la vanità delle conquiste e dei beni terreni. X LA RUOTA DELLA FORTUNA Yod Salmo 69 INVOCAZIONE "Vieni a salvarmi, o Dio, vieni presto,Signore,in mio aiuto. Siano confusi ed arrossiscano quantimattentano alla mia vita. Retrocedano e siano svergognati quanti vogliono la mia rovina. Per la vergogna si volgano indietro quelli che mimderidono. Gioia ed allegrezza grande per quelli che ti cercano;

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dicano sempre:"Dio è grande" quelli che amano la tua salvezza. Ma io sono povero ed infelice, vieni presto,mio Dio; tu sei mio aiuto e mio salvatore; Signore,non tardare." La ruota della fortuna esprime in una sintesi esasperata la colomba ed il serpente del vangelo con tutto ciò che questi due simboli vogliono significare. Quando si va in aereo,ad esempio, sembra di stare tutti da una stessa parte ed invece non è assolutamente così. Vi sono i passeggeri con le loro storie individuali che però quando entrano nell'aereo dimenticano qualunque responsabilità personale in merito al viaggio delegandola completamente all'equipaggio ed al suo pilota. Il pilota e l'equipaggio nel contempo appena entrano nell'aereo si caricano totalmente della responsabilità del volo assumendo un carico del tutto diverso. Entrambi,equipaggio e passeggeri ,entrano insieme e visti dall'esterno potrebbero sembrare sullo stesso piano psicihico. Appena entrati le loro rispettive posizioni mutano radicalmente. Così nella vita .

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Piace a tutti essere passeggeri e nessuno sceglierebbe di essere pilota se solo lo potesse. Invece siamo tutti piloti che lo vogliamo o no della nostra vita. Così nella ruota ,mentre la sfinge guarda ,i due soggetti si muovono in direzioni diverse ed opposte. Ma la ruota segna pure il principio che ogni cosa ritorna sempre al punto da cui era partita. La vita parte dal non essere per ritornare nell'essere e nessuno ancora ha inventato un qualche strumento perchè ciò non avvenga. Il tre volte grande Ermete Trismegisto nella Tavola Smaralgdina diceva che tutto ciò che è in alto è anche in basso. Questo concetto è di fondamentale importanza per l'esistenza umana e può servire da guida per l'intero arco della vita. Ci dice semplicemente che qualunque cosa avvenga darà luogo al formarsi di un positivo e di un negativo. Mi piacerbbe in questo momento riflettere insieme su quanto sopra e meditare sulla realtà di quanto avviene. Persino la morte,nella sua drammaticità è per chi muore un momento terribile in quanto rappresenta la fine della vita ma anche un momento meraviglioso in quanto

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rappresenta la fine della sofferenza,della vecchiaia,della malattia. Per chi vive la morte dell'altro è la stessa cosa. Da un lato il grande vuoto rappresentato dalla morte del proprio caro,dall'altro la fine di una condivisione di una sofferenza. Di quella soffernza che ha portato alla morte del proprio caro. La morte non è nulla di terribile,è il giudizio che la vuole terribile. Quando subiamo un impedimento,non dobbiamo accusare nessun altro tranne noi stessi ed i nostri giudizi. Incolpare gli altri dei propri mali è tipico di chi non ha una educazione filosofica. Chi l'ha intrapresa incolpa sè stesso,chi l' ha contemplata non incolpa nessuno,nè gli altri nè sè stesso. Tutto accade e tanto vale accettarlo. Le emozioni sono risposte fisiologiche che mirano ad ottimizzare le azioni intraprese nell'organismo nel mondo che lo circonda. La cosienza fa quindi parte della nostra biologia. Quale è il percorso dell'acqua? Essa sgorga dalla montagna e scende verso il mare prendendo la forma di in

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fiume,quindi si sperde nel mare dove poi di nuovo evapora per poi rientrare di nuovo nella montagna sotto forma di pioggia e ricominciare il ciclo. Ecco la ruota che gira perennemente. Questo principio ritorna ancora costantemente e continuamente anche nell'esistenza. Anche l'amore è una ruota che gira. All'inizio l'innamoramento,le palpitazioni incontrollate,l'ansia degli incontri,poi lentamente il rallentamento del rapporto,la caduta della tensione sino alla vera e propria fine della relazione. Scegliere inconsapevolmente questo Arcano,significa di fatto dover accettare l'alternanza delle vita. Tre volte nella polvere,tre volte sull'altare,diceva il Manzoni nel 5 maggio di Napoleone Buonaparte. La ruota gira da che si nasci a che si muore XL TAO Dove andare e che adoperare Il tornare è il movimento del Tao La debolezza è quel che adopera il Tao. Le diecimila creature che sono sotto il cielo hanno vita dall'essere,

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l'essere ha vita dal non essere XI - La Forza (La Force). Una donna con un ampio cappello in testa chiude le fauci di un leone. È una delle tre Virtù cardinali raffigurata nel mazzo XI LA FORZA Caph Hamer la paurafe TAO Questo Arcano mostra come il debole può vincere il forte La solidità è l'esperienza dell'ostacolo alla libertà dei nostri movimenti. L'aria certamente non lo è,ma un muro di pietra di sì. Così la sfiducia verso se stessi può alzare un muro psichico che può essere un ostacolo insormontabile ai propri movimenti volti ad uno scopo ed alla comunicazione delle idee. Nello stesso modo un sistema intellettuale ben definito e rigido può renderci muti nei confronti di chi è tenuto sotto la sua potenza. Come regolarsi? È semplice ed è il ritornello che in questi appunti sempre propongo e che è ben rappresentato da questo arcano: L'attesa del passaggio delle nuvole.

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Si proprio così. Se pretendo di uscire quando piove certamente mi bagnerò ma se attendo pazientemente che la pioggia cessi,allora non mi bagnerò. Purtroppo siamo sempre estremamente precipitosi e difficilmente riusciamo ad attendere il giusto tempo prima di reagire. Quella donna che apre con gentilezza la bocca del leone ,sta a significare proprio questo: quanto il debole vinca il forte se applica le sue vere armi che nel caso dellArcano in questione sono la gentilezza e la femminilità. Ma qui si entra anche in un altro campo che è quello della medicina naturale. Se è vero come dice l'Arcano che la naturale gentilezza può vincere la forza bruta del leone ,è anche vero che l'unico sistema per battere il male è nel comprenderne la causa e poi nel lasciare che sia la stessa natura a prendersene cura. Quì si comincia a camminare su di un terreno minato in quanto la nostra razionalità non accetta la grandezza della natura. Ho visto le piante del mio giardino morire letteralmente di dispiacere per avvenimenti luttuosi e riprendersi e ripartire dopo

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l'elaborazione del lutto e dopo che l'amore ha ricominciato a fluire verso di loro. Ho assistito malati gravi a cui la medicina ufficiale aveva pronosticato pochi mesi di vita e che invece sono vissuti tantissimi anni e morti poi quasi di morte naturale. Se crediamo alle leggi sulla evoluzione che comunque sono una interpretazione della realtà e non la verità della realtà,dobbiamo anche prendere in considerazione che il nostro corpo ha circa sessantamilioni di anni di evoluzione e che a via di modificarsi per adeguarsi al bisogno di sopravvivenza ha messo a punto le basi per l'autoguarigione. XII - L'Appeso (Le Pendu). Un uomo è appeso per un piede a un palo retto da nodose travi di legno. La gamba libera è piegata verso l'interno. La carta raffigura una pena praticata realmente durante il Medioevo, sia dal vero sia in effigie, a chi si rendeva reo di tradimento. Questo tipo di pittura, detta infamante, era solitamente affidata a mestieranti, ma a volte ad artisti di rilievo, come Sandro Botticelli e Andrea del Sarto. XIII - La Morte (a volte lasciata senza scritta) - Uno scheletro con una falce cammina in un campo cosparso di mani e

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di teste. La figura è collegata con l'iconografia medievale del Trionfo della Morte molto diffusa nel Medioevo e nel Rinascimento, in cui uno o più scheletri si trascinano, in fila o in una danza macabra, regnanti, Papi e altri soggetti solitamente di alto livello sociale. Sei forte come l'amore Mi hai fatto rinascere Le tue nude membra e l'affilato rasoio su quegli esangui corpi mi proiettano nel futuro. Grazie di esistere perche' cosi' esisto anche io. Il paliido tuo colore e' pwr me divina luce e speranza,dopo di te,di essere compreso ed amato. Eterno sogno mi richiami e non riesco a resisterti. Enigma perenne sei femmina perche' crei. Prima ti temevo perche' non ti capivo. Ora mi sei amica e ti attendo Sento il mio corpo vibrare in attesa del ritorno alla sua antica casa. Tutto galleggia ed andar mi lascio nell'immensa luce. Non dentro ,non fuori ma sconfinato. La mia ruvida lingua passa su di te e non provano paura i miei occhi che in te si specchiano e trovano finalmente il calore del senza inganno.

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Son pronto,prendimi,avvolgimi e scaldami provandomi che ho vissuto. Arriva lentamente con passo felpato e soave, fammi soffrire le torture piu' atroci cosi' potro' toccare la mia nascosta arte. Fai crescere dentro di me cio' che vuoi e dove vuoi sara' per me rosa ed orchidea. Desiderio di te mi possiede lama che si conficca dentro di me giungi sempre di sorpresa ed in modo sempre nuoco. Il tuo profumo e' denso. Baciami,incendiami,bagnati su di me. Ti aspetto XIV - La Temperanza (La Temperance). Altra virtù cardinale. Un Angelo con la veste bipartita in due zone di colore blu e rosso, versa un liquido da un'anfora all'altra reggendole entrambe con le mani. XV - Il Diavolo (Le Diable) . Un essere cornuto dal viso sghignazzante, le ali di pipistrello, i seni femminili, i genitali maschili, le gambe caprine, sta in cima a un piccolo ceppo a

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cui sono legati due diavoletti. Gli zoccoli e il ghigno osceno sono mutuati dalle classiche immagini greche del dio Pan. Allo specchio di fronte a me forza che trasformi,intelligente,emotiva. Crei e distruggi con piacere. Affascinante e seducente sei la mia salvezza. Un turbinio negli amori di persone e cose. Mi hai buttato nell'oceano tutte le mie credenze ed ora devo nuotare. Alla luce lunare si placano le ansie. Voci,gabbie,immagini archetipiche,la terribile forza del destino. Ti immagino di continuo un po' umano ed un po' animale. Non riesco ad incontrare ne' te ne' me. Vorrei conoscerti,parlarti, chiederti il senso della vita. Vorrei che portassi via dalla mia testa tutti i miei cancri. Vorrei essere posseduto da te e vorrei soffrire del dolore che sai procurare. Purtroppo sei solo una stupida costruzione, se tu esistessi esisterebbe Dio, se tu fossi il male esistwrebbe il bene, se esistesse l'inferno esisterebbe il paradiso. Maledetto Asmodeo,fatti vedere . Sei solo un'illusione come la vita. Puoi servire a chi ha bisogno di illudersi.

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Ho provato il bianco ed il nero ma poi sono sempre finito nel grigio Il tuo rosso se fosse rosso sarebbe come il vino Sei tu che tieni legati l'uomo e la donna o son loro che ti tirano? Il nulla il mare oscuro ed il cielo. Non riesco a sentire il tuomodore e non riescona vedere le le tue unghie. Sei solo uno dei mille spaventapasseri per i semplici. Anzi mi fai anche tenerezza, tu,la tua roboante voce,la tua statura imponente. Ma hai le corna, quindi anche tu sei stato tradito e marchiato dalle corna. Corna lunghe e robuste che denotano la voglia di tradorti. Tradito per la tua cocciutaghine e per la tua stupidita'. Se davvero vuoi esistere,svincolati ,affronta la tua solitusine,abatti le stesse paure che vuoi inculcare negli altri ma che ti atterriscono, ritrova la storia che ti hanno affibiato: diventa un angelo. La carica energetica naturale che si trova in ciascuno di noi deve sempre essere scaricata.

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L'orgasmo genitale ovvero eiaculazione ed orgasmo sessuale ovvero la scarica di energia in eccesso. La pratica dell'amplesso porta al raggiungimento dell'acme sessuale e quindi dopo l'orgasmo alla distensione. La scarica di energia sessuale è perciò una necessità improcastinabile della persona al fine di preservare le funzioni biologiche di un organismo. La nevrosi è appunto la conseguenza di una energia sessuale non completamente scaricata. Carica = tensione Scarica = distensione A fronte di questo meccanismo ,il più complesso meccanismo della CORAZZA CARATTERIALE. Essa viene costruita sin dall'infanzia per proteggersi dal dolore. Poi però diviene così spessa da non consentire più la scarica energetica che serve a distendere la persona. A questo punto il CANCRO. Il cancro è appunto la conseguenza di un ristagno dell'energia orgonica in eccesso. Quindi per ridurre la patologia è necessario liberarsi sessualmente. Questa la profonda indicazione della carta del diavolo

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XVI - La casa di Dio (La Maison Dieu) . Una torre che ha come tetto una corona, viene scoperchiata da una lingua di fuoco, mentre due figure umane cadono al suolo e piccole sfere riempiono l'aria. La costruzione evoca la Biblica torre di Babele, talmente alta che Dio punì gli uomini confondendo il loro linguaggio. Sei cresciuta come un cancro fatto di cellule pazze. ti sei conficcata nel mezzo del mio cervello, Il tuo tetto e' rosso come un glande violento ed aggressivo. Ti ho laaciato fare. Ti ho lasciato riprodurre come dove e quando hai voluto. Sei solo una mia fantasia ec allora ti lascio spezzare in due e ti faccio frantumare al suolo senza consistenza. Con te sono cadute in cerca di un'ultima salvezza le mie parti degeneri. Nel cadere fuoco e fiamme hanno devastato il cielo,ma sole e luna si guardano, tenedosi teneramente per mano. Con te cado e mi rialzo per poi ricadere ancora e rialzarmi ancora ed ancora in una danza senza fine. Fuoco che brucia continuamente nutrendosi di carne e sangue ,

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continuo perennemente a d amare e lancio i miei raggi che sconquassano la terra. Fisicamente franata. Intellettualmente incestuosa. Spiritualmente splendida. Sei pure arrogante e presuntuosa ma sei come la vita. Ti amo. La terra ,finalmente fertile,viene da te irrogata, con l'amore di tutti e di quelle gocce che cadono segno del tuo fertilizzante potere. Nel dolore il piacere,nella morte la dolcezza. Mi hai aiutato a capire che il mondo va guardato all'inverso di quel che appare. Mi guardi con quegli occhi neri e grandi . Assorbi tutta la mia energia per restituirmela poi decuplicata. Ti ho capito,capricorno, ho capito di che materia sei fatta non lasciandomi ingannare dalle apparenze e dai tuoi travestimenti. Ti ho domato e ti tengo in pugno solo perche' ti amo con tutto il mio essere. Tu che noti la mia ambiguita',tu con le tue certezze,tu fragile e scarna sei la mia vita e sei la mia morte. XVII - La Stella (L'etoile). Con questa carta si abbandona il mondo umano e si entra in

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quello spiritualmente superiore. Otto stelle, di cui la centrale molto più grande, sormontano una donna nuda che versa per terra acqua da due anfore. Sul fondo, un minuscolo albero su cui canta un piccolo uccello. XVIII - La Luna (La Lune). Seconda lama della serie degli astri la Luna splende rotonda in cielo ma con il volto raffigurato di profilo, mentre gocce colorate partono dalla terra verso di essa. In primo piano un Gambero, legato zodiacalmente al segno del Cancro, esce da una pozza d'acqua. Due cani ululano e due torri sullo sfondo sembrano custodire il paesaggio. XIX - Il Sole (Le Soleil). Un grande sole radiante sparge gocce su due gemelli ritti in piedi vicino a un basso muretto in mattoni. XX - Il Giudizio (Le Jujement). Un angelo esce da un nembo colorato suonando la tromba, mentre tre piccoli corpi sorgono da un avello Anche questa immagine, frequentissima nel Medioevo, può farsi risalire ai numerosi miti sulla fine del mondo presenti in molte religioni antiche. Il più importante riferimento è certamente l'Apocalisse di San Giovanni, ultimo libro

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del Nuovo Testamento. Questa carta corrisponde all'Angelo di altri mazzi da gioco. XXI - Il Mondo (Le Monde). La carta rappresenta una donna seminuda che regge due bastoncini nelle mani. Essa è circondata da una mandorla di foglie, mentre ai quattro lati della carta compaiono i simboli Tetramorfi degli Evangelisti: un Angelo (San Matteo) un'Aquila (San Giovanni) un Toro (San Luca) e un Leone (San Marco). La carta compendia, se pur in forma elementare due figure geometriche, il cerchio e il quadrato, che erano considerate il simbolo della perfezione. XXIlMatto (Le Fou). La lama non è numerata e può essere inserita sia all'inizio sia alla fine del mazzo. Un giullare girovago, col cappello a sonagli, che regge su una spalla un fagottino con le sue poche cose, si avvia verso una strada non meglio identificata, rincorso da un cane che gli sta lacerando una calza. Una figura analoga si trova nel tarocco del Mantegna, ma è chiamato il Misero.p

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02.IL LIBRO DEI MUTAMENTI -------------------------------- Il libro dei mutamenti e' stato spesso considerato un libro di formule magiche indecifrabili. In esso ci si preocupa fondamentalmente dell'aspetto accidentale di quanto accade in quanto nulla e' affidato al caso ma ogni accadimento e' centrale e sincronico rispetto a cio' che si vive. Il caso e' percio' estremamente importante. Un istante puo' lasciare tracce che durano a lungo. Il libro dei mutamenti si basa percio' sul principio della sincronicita'. L'esagramma scelto illustra la situazione psichica e fisica di colui che in quel momento lo ha scelto ed e' la risposta alla domanda posta , in quell'esatto istante. Il libro contiene nutrimento spirituale e gli esagrammi sembra che vengano scelti da un'agente spirituale che agisce attraverso il consulente esoterico. Bisogna porgli una domanda per volta e riflettere sul risultato connesso alla domanda fatta.

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03.IL LIBRO TIBETANO DEI

MORTI --------------------------------------- Poiche' giunta e' la mia vita al suo termine e solo vago nello stato del Bardo, separato ormai dagli amici e dai parenti di questo mondo, che piu' non possono accompagnarmi, possano allora i Grandi Compassionevoli, con l'energia della loro compassione, schiarire le fitte tenebre dell'oscura ignoranza. Ahime',quando separato dagli amici del cuore vago in solitudine e da me spontanee appaiono le vacue forme, possa la paura dello spaventoso Bardo non manifestarsi per l'intervento del potere di compassione di tutti i Buddha. Quando le Cinque Luci della Chiara Saggezza sorgono, possa io,senza paura e terrore, riconoscerle come mia essenza. Quando le divinita' pacifiche e feroci

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manifestano le loro forme, possa io con ferma fiducia,libero da paura, riconoscere lo stato del Bardo Quando soffro per il potente peso del mio karma negativo, posano i Grandi Compassionevoli allontanare ogni sofferenza. Quando i suoni del Dharmata rimbombano in mille tuoni possano questi trasformarsi nel canto delle sei sillabe. Quando senza rifugio vago dietro il mio karma possano le divinita' e gli Yidam allontanare ogni soferenza. Quando nel Bardo dell'esistenza mi affaccio alla miracolosa nascita, possa io non essere preda dei falsi insegnamenti dei demoni. Quando con il miracoloso potere raggiungo qualsiasi luogo, possano non sorgere le terrificanti illusioni del karma negativo. Quando il ruggito degli animali feroci risuona spaventoso,

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possa questo trasformarsi nel Dharma delle Sei Sillabe. Quando neve,pioggia,vento e oscurita' incalzano il mio vagare, possa io ottenere il Divino Occhio della Chiara Saggezza. Che gli esseri aventi la stessa condizione ed origine del Bardo possano nascere senza gelosia in uno stato superiore. Quando a causa delle passioni patisco i tormenti della fame e della sete, possa non esserci piu' sofferenza per la fame,per la sete,per il caldo e per il freddo. Quando vedo congiunti i miei futuri genitori, possa io riconoscere in loro il Grande Compassionevole con la sua compagna. Che per il beneficio degli altri esseri possa liberamente scegliere il luogo della mia nascita, possa io conquistare un luogo eccellente,completo dei segni del buon auspicio. Avendo ottenuto il prezioso corpo umano, che tutti gli esseri al solo vedermi ed udirmi

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possano essere immediatamente loberati. Possa io non dover portare l'intero peso del mio Karma negativo ma moltiplicare infinitamente i miei meriti proseguendo sulla Via. Che proprio la'ovunque io nasca, possa incontrare lo Yidam di questa vita. Potendo appena nato gia' parlare e capire, possa io ricordare le precedenti nascite e non dimenticarle. Possa io al solo udire,pensare,vedere, comprendere le infinite conoscenze superiori,medie,inferiori. Possa il paese in cui io nasco essere benedetto,e tutti gli esservi dimorarvi felici. O vittoriosi,pacifici e feroci, che io e gli altri esseri possiamo diventare proprio cosi'come voi siete, con le vostre corti,con la lunghezza della vostra vita, nelle pure dimensioni,con gli augurali segni della perfetta Eccellenza.

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questa e' l' invocazione del Bardo che difende dalla paura. Tutte le nostre visioni sono illusorie e provocate dall'attaccamento. Non esiste percio' nulla di concreto e di reale se non cio' che fabbrica la nostra mente. E' questo uno dei pensieri di piu' difficile apprendimento in quanto il nostro emisfero sinistro,quello dedito alla ragione ,tanto per intenderci,non vuole assolutamente accettare che la realta'nella quale noi viviamo e'quella che noi abbiamo creato. La percezione di ogni oggetto,cosa e persono varia in relazione al singolo soggetto. Quello che per me e' rosso per un altro potrebbe essere di un altro colore. Colui che per me e' buono potrebbe essere per un altro tremendamente perfido. Siamo noi a proiettare sugli altri le nostre idee ed i nostri pregiudizi e preconcetti. Il libro Tibetano dei morti affronta il drammatico tema della morte proponendo soluzioni che leniscano il terrore e

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rassicurino il vivente nel suo ignoto destino. Il morente,assistito dal monaco recitante,ascolta le invocazioni e si prepara,con le immagini che il monaco gli propone ,al trapasso finale. In questa maniera accede ad una perfetta conoscenza liberatoria del se' e puo'realizzare la rinascita. Il consulente esoterico dispone percio' di questo potente strumento da utilizzare in maniera assolutamente rielaborata in particolari momenti della vita ed in prossimita' di eventi tragici. Anche qui il solo titolo del libro evoca immagini e pone il lettore in uno stato quasi ipnotico di ascolto consentendo allo stesso di entrare in contatto con i fantasmi che di continuo la mente tende a fabbricare. E' chiaro che il solo riuscire a contattare queste figure detensiona di molto lo stato d'ansia collegato alla morte e la possibilita' di propiziare una nuova reincarnazione influenza positivamente l'intera vicenda.

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Chi viene colpito dalla notizia della propria morte ,secondo studi estremamente approfonditi,attraversa tre fasi: Prima fase: incredulita' e per quanto comunicatogli o percepito e ricerca di alternative terapeutiche Seconda fase: Rabbia, rabbia,rabbia Terza fase:Rassegnazione Il libro tibetano dei morti diviene cosi' una compagnia davvero insostituibile nell'approssimarsi dell'ultimo viaggio. Compagnia sia per chi lo legge che per chi lo ascolta

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04.LE CARTE DI LORENZO

OSTUNI --------------------------------------- E" un oracolo permanente su amore,lavoro,trasformazione. Il suo studio consente di prendersi cura dell'anima fino al suo fondersi con la mente ed il corpo. Un codice di luce per ciascuno di noi,,un sistema aperto ed attivo di valori che emerge dalla turbolenza della nostra epoca La visione delle carte,a luce soffusa,all'ombra della immancabile candela,con gli incensi sapientemente accesi,e' un vero e proprio tuffo dentro di se'. Il disegno di ogni carta viene direttamente dalle profondita' dell'anima e si colloca in prossimita' del cratere dell'inconscio consentendoci di entrare senza farci travolgere dalla lava incandescente in esso contenuto.

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05.IL TAO ------------ Il Tao rappresenta l'universo. Il bianco rappresenta il principio maschile / positivo Il nero rappresenta il principio femminile/ negativo E' una risonanza che risiede nell spazio vuoto lasciato dagli oggetti solidi. La conoscenza del Tao permette al consulente di comprendere come tutto accade e che va solo cercato il significato di quanto accade e non gia' la causa. Se questo principio e' condiviso allora cio' che accade non accade al soggetto bensi sta accadendo e basta. Cosi' non si puo' dare alcuna colpa alle circostanze avverse ne' che cio' che sta accadendo sia l'effetto di un evento passato. Chi segue il Tao impara a disimparare ogni giorno qualcosa.

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06.LA MEDITAZIONE ----------------------- Diciamo innanzitutto che per meditazione intendiamo una serie di pratiche contemplative che mirano a sviluppare una maggiore concentrazione e consapevolezza su se'stessi. La meditazione e' analitica e contemplativa. La meditazione analitica consiste in una profonda ed attenta analisi dei pensieri e delle credenze che orientano i nostri comportamenti ,filtrata da momenti di grande concentrazione su se'setessi. La meditazione concentrativa e' invece quella consistente nel fissare la propria attenzione su una cosa ben precisa quale il respiro,un certo punto,una preghiera ripetuta molte volte. La meditazione concentrativa e' propedeutica alla meditazione analitica . E' la nostra osservazione nel tempo e nello spazio in cui viviamo che ci puo' consentire di evolverci. Proposte su come dove e quando meditare sono ormai ovunque. Cio' non toglie che il tempo della meditazione e' pero' sempre piu' limitato in quanto la pressione culturale a consumare

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e produrre per consumare e'sempre piu' intensa. Respirazione in un rifugio sicuro e tranquillo seduti comodamente su di una sedia con la schiena dritta incanala l'aria contando lentamente sino ad otto espira tutta l'aria contando sino ad otto non respirare contando mentalmente e lentamente sino ad otto ripeti frequentemente Concentrazione Concentrarsi significa focalizzare l'attenzione su di un oggetto e trattenere solo quei pensieri ad esso relativi,evitando che la mente divaghi. La concentrazione e' il risultato di: - attenzione a fissare lo spirito sull'oggetto desiderato - perseveranza a mantenere ferma l'attenzione - padronananza di se' ed impendimento al pensiero di staccarsi e di divagare Esempio: Concentrarsi su di un qualunque oggetto Cercare di eliminare tutti i pensieri che non sono ad essso connessi

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Cercare di percepirlo sia dall'interno che dall'esterno come se fosse isolato dall'ambiente circostante Studiarlo profondamente in tutti i suoi asppetti ,forma,colore,consistenza,sostanza,sensazioni,emozioni. Quest'esercizio va ripetuto numerose volte Rafforzamento della volonta' E' la capacita' di mettere in atto quanto si e' deciso perseverando e giungendo quindi alla sua realizzazione. Visualizzare l'oggetto del desiderio con tutta l'intensita' possibile. Ripetersi a voce alta quanto si desidera quell' "oggetto" Desiderare sempre cose che non siano in contrasto con la volonta' altrui. Potenziamento della memoria E' un esercizio utile ed indispensabile al processo immaginativo. Il potere della suggestione e' davvero grande e bisogna assumerne consapevolezza ed impararlo a sfruttare.

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Per esercitarsi occorre focalizzare la propria attenzione su un immagine e quindi cercare di riprodurla dentro di se'.

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07.IL CAMMINARE --------------------- Ho voluto mettere in evidenza questo strumento a disposizione del consulente esoterico in quanto come forma di meditazione ,il camminare,fornisce una serie di benefici non solo alla mente ma anche al corpo. Il camminare al mattino per 60/90 minuti elimina letteralmente tutti i fantasmi che nella notte assediano la mente. Quando si e' in stato di dormiveglia si affollano tutti senza ordine ed in maniera aggressiva. Allora bisogna sapere che basta il camminare per eliminarli tutti indistintamente. Il camminare con il proprio consulente e' poi una opportunita' doppia in quanto la camminata silenziosa in due ha degli effetti lenitivi la cui portata e' strordinaria.

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08.L'IMMAGINAZIONE ------------------------- E' stato studiato che le reazioni di determinate aree cerebrali non sono in connessione con quanto si vede bensi' con quanto si pensa. Si vede percio' con il pensiero e non con gli occhi. Quindi chi non pensa e' come fosse cieco ma chi e' cieco e pensa riesce anche a vedere sia il visibile che l'invisibile. Partendo da questo presupposto il consulente esoterico aiuta il consultante a creare le immagini che gli consentono di approfondire le parti piu' profonde di se' stesso. Per Giordano Bruno la teoria dell'immaginazione si collega alla mnemonica: un sapere universale. dove tutte le particolari nozioni fanno capo ad idee,cioe' a delle immagini che rimandano ad altre idee che l'immaginazione ha il potere di cogliere nella loro assomiglianza ed affinita'. Ecco allora che la pratica esoterica con i suoi simbolismi e con le sue immagini aiuta la formazione di nuove idee facendole scaturire dalle profondita' della persona.

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L'immaginario e' percio' il luogo psicologico di quanto andiamo a pensare sulla base di cio' che vorremmo essere e non di cio' che siamo. Attraverso il processo immaginativo si possono curare tantissime ferite che nella vita ci hanno colpito. Quelle ferite indelebili che solo se vissute e rivissute piu' volte in compagnia del proprio consulente esoterico.

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09.LA TELEURGIA --------------------- E' la possibilita' di arrecare beneficio alle persone con il pensiero ed a distanza. Basta pensare a come si puo' ai tempi di oggi essere espansa tale pratica. Basta pensare ai potenti mezzi offerti da facebok o altri simili interconnettitori di pensiero. Forse ai giorni d'oggi ,come non mai, il solo vedere l'immagine di una persona che necessita di sostegno e concentrarsi su questa immagine per indurre positivita',puo' essere possibile e praticabile. Certo che perche' cio' abbia possibilita' di verificarsi sono necessari due presupposti: a) che la persona che richiede abbia "fede" nella persona disposta a dare b) che la persona disposta a dare si impegni davvero con tutto il suo pensiero sulla persona che ha richiesto il suo intervento. Alla base di tutto ,il possesso di una immagine del richiedente ,da parte del consulente esoterico. Il resto viene da solo. Il consulente programmera' una serie di sedute dedicate al consultante e cosi' dopo ogni quattro sedute di forte concentrazione

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di pensiero' potra' verificare direttamente con il consultantei benefici dell'intervento.

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10.I DIKSHA -------------- L'illuminazione e' la capacita' di vedere la realta' cosi' come e',senza l'influenza della mente. La mente mente. Il posare lievemente sul capo di una persona il palmo delle due mani consente una trasmissione energetica di grande portata. L'apposizione delle mani consente percio' di penetrare fino in fondo la vera natura delle percezioni personali non influenzata dalla cultura e dalla razionalita'. Il consulente che esercita tale pratica deve a sua volta aver percorso un cammino di consapevoleza tale da consentirgli di erogare il suo calore nell'altro. La meditazione e la purificazione ben si coniugano con l'esercizio di questa pratica esoterica. L'amore e' la materia sottile che si trasferisce attraverso questa pratica che pero' non e' assolutamente un fatto meccanico bensi' un fatto psichico. Per poter esercitare tale pratica bisogna a propria volta averla ricevuta ed in tal senso aver vissuto gli esercizi spirituali che consentono di riceverla

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11.IL PENDOLO ---------------- L'uso del pendolo nella consulenza esoterica e' una delle pratiche piu' antiche e piu' conosciute. Il pendolo viene maldestramente ritenuto strumento tecnico a disposizione di chiunque per poter valutare la positivita' o la negativita' di determinate situazioni o di determinati oggetti. La piu' giista teoria e' invece che il pendolo altro non e' che uno dei tanti simboli che consentono al consulente di mettere a proprio agio il consultante fornendogli l'opportunita' di accettare di abbandonarsi per un po' al proprio pensiero piu' profondo. L'orientamento del pendolo e' senpre in relazione con la domanda che il consultante pone. Ben si sa che in ogni domanda vi e' la risposta e la possibilita' di pensare che il pendolo abbia capacita' straordinarie,fa si che il consultante pone al consulente le domande relative alle emozioni che piu' lo assillano. In questo modo il gioco e' fatto. Il momento in cui pongo la domanda che piu' mi assilla mi apro e consento all'altro di porsi in mio aiuto e sostenermi nel difficile

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momento che sto affrontando.Il Pendolo o Pendolino Secondo alcuni studiosi: "A volte abbiamo bisogno di risposte alle cose. Un pendolino di solito è preciso, facile da usare e richiede poco tempo. Il pendolo risponde alle leggi della radioestesia, dal latino RADIUS=RAGGIO e dal greco AISTHESIS=SENSIBILITA’: “sensibilità alle radiazioni”. Ci sono innumerevoli teorie su questo fenomeno, quelle che emergono maggiormente sono la radioestesia fisica e la radioestesia mentale: - La linea di pensiero fisicista si basa sul principio che ogni corpo, oltre ad emettere le proprie radiazioni, viene colpito da tutte quelle emesse dai corpi che lo circondano, inoltre, il pendolo deve avere certe caratteristiche predefinite e precise per funzionare nel modo migliore. - La teoria della Radioestesia mentale, invece, presuppone che l’operatore abbia un’attività dell’inconscio che lo aiuta a conoscere tutto ciò che gli interessa ma che, per vari motivi, non è ancora in grado di sapere, in questo caso tutte le operazioni meccaniche riguardanti il

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pendolo passano in secondo piano, in quanto l’elemento primario è la capacità mentale dell’operatore. In poche parole il pendolo viene considerato come un mezzo utile a far emergere nella persona le facoltà paranormali. Sempre seguendo le indicazioni della seconda teoria, il pendolo non deve essere di un materiale specifico, ma deve essere il più personale possibile. Cominciamo usando qualcosa come un piccolo cristallo, pendente, anello o altri oggetti piccoli e leggeri ed attaccandoli ad una catenina, laccio, stringa o qualcosa di simile. Si dovrebbe usare solamente per scopi divinatori e non per altri usi. Possiamo comprarlo seguendo le corrispondenze delle pietre, ma per quanto riguarda il dialogo radioestetico potremmo utilizzare anche un tappo di sughero appeso ad un filo, l’importante è che sia ben centrato in modo da non pendere da nessuna parte. Il pendolo, come tutti gli strumenti divinatori, deve essere purificato e consacrato con i 4 elementi in luna piena. La prima cosa da fare per utilizzare il pendolo è stabilire un contatto personale e privato con esso. Per questo si consiglia di tenerlo a contatto con la propria pelle e di farsi accompagnare nella quotidianità.

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Va conservato in un sacchetto di tessuto naturale, preferibilmente scuro (per non far passare la luce). Per un ciclo lunare intero (da luna piena a luna piena) è bene anche tenerlo nel letto durante la notte, il periodo nel quale l’inconscio è più attivo. Le condizioni fisiche per utilizzare il pendolo devono essere di pulizia totale, è sempre bene purificarsi prima di cominciare la seduta, come per la meditazione, è bene non avere nessun restringimento o costrizione (reggiseno che tira, scarpe strette.. ) i capelli devono essere sciolti, è necessario togliersi oggetti metallici (anelli, orologi….) A livello psichico, invece, è bene che non ci siano influenze derivate dal coinvolgimento emotivo, per riuscire è necessario acquisire una disciplina che consenta di arrivare al rilassamento fino a raggiungere il vuoto mentale. CONSIGLI PER LA LETTURA Non mettersi mai vicini a specchi che riflettono verso di voi. Sedersi ad un tavolo, con i piedi appoggiati bene a terra e vicini, (mai accavallare le gambe) appoggiare sopra il gomito del braccio destro (o sinistro se si è mancini),

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l’altra mano chiusa a pugno senza stringere, prendere il filo del pendolo fra il pollice e l’indice (o il medio), stringere leggermente (mai nervosamente) il filo. (la figura deve ricordare una gru) La lunghezza ideale del filo è quella che vi consente di tenere il pendolo a 3-4 cm di distanza dal tavolo. Ci sono degli orari favorevoli, l'alba e il tramonto in generale sono le migliori. Il cielo non deve mai essere limpido. Fare attenzione al vento e gli spifferi di aria Le persone avverse sono refrattarie e influenzano negativamente la riuscita. La tensione prima del movimento arriverà dalla spalla, assecondare le vibrazioni e rimanere in attesa della risposta guardando il pendolo. Il dialogo con il pendolo è personalissimo, bisogna stabilire un codice personale che permetta di interpretare le rotazioni o i movimenti lineari come risposte negative o positive. (Senso orario destrorso, senso antiorario sinistrorso, trasversali e longitudinali). In seguito si procederà attenendosi sempre al proprio codice. Per fare questo dobbiamo chiedere al pendolo stesso di indicarci la risposta positiva, quella negativa e l’incertezza. E’ utilissimo tenere un diario dove si annoteranno tutte le domande e le risposte

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ottenute, per confrontarle in futuro. Per poter comunicare in maniera corretta dal pendolo e per ottenere risultati soddisfacenti bisogna imparare a porre al pendolo le domande giuste. Mai fare domande che possono avere più risposte o che possono lasciare dubbi, non fare mai due domande in una sola frase (Domani ci sarà il sole o pioverà?). Anche nell’uso stesso dei verbi bisogna fare attenzione a ciò che si esprime nella domanda. Per imparare a fidarsi del pendolino, una volta stabilito il codice, dobbiamo porgli domande delle quali conosciamo esattamente la riposta, oppure domande delle quali possiamo in futuro verificare la risposta esattamente. Utilizzo del pendolo per: L’etica ci impone di non utilizzare il pendolo per ledere gli interessi altrui o violare i diritti della loro intimità. I pendolini sono un mezzo eccellente per comunicare con il mondo degli spiriti, controllare l’accuratezza di altre letture o divinazioni e molte altre cose diverse. 1)Trovare oggetti in un ambiente circoscritto: con il pendolo in mano

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concentrarsi sull’oggetto da cercare, mettersi in un angolo della stanza e aspettare l’oscillazione, mettersi in un altro angolo e attendere l’oscillazione, le due linee rette si incontrano dove è l’oggetto nascosto. 2)Trovare oggetti all’esterno: il pendolo indicherà la direzione con i movimenti lineari, mentre a con la rotazione ellittica indicherà la distanza, più giri compie più ciò che si cerca è lontano. 3)Chiedere consigli su incantesimi e sui rituali: Chiedere al pendolo se gli ingredienti e gli strumenti sono quelli giusti da utilizzare, se il momento è adatto, in questo caso rispettare sempre la risposta, se capirà che non avete considerazione di lui non risponderà più nella maniera corretta. 4) Come oracolo: Un oracolo non è una predizione del futuro, ma un mezzo per chiedere consiglio al subconscio, per conoscersi e per sapere come vivere nel miglior modo possibile. 5) Vite Passate : Potete scrivere delle date su pezzi di carta piccoli, separati, e distanziarli, anche su un tavolo. Chiedete

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delle vostre vite passate ed il pendolo si orienterà nella direzione del foglio con la data accurata. Potete andare indietro nel tempo in questo modo. Potete fare lo stesso con i continenti, fino al paese in cui vivevate. Le persone che conoscete e le loro relazioni con voi in vite passate. Scrivete su fogli di carta separati : amante, amico/a, sposo/a , familiare e così via. Nominate la persona e fate la domanda. 6) Salute : Chiedete di ogni area del vostro corpo o dell’aura di qualcuno di cui volete sapere qualcosa. Continuate ad approfondire le domande dopo ogni risposta che ricevete. 7) Scommesse / Gioco d’azzardo : (anche se a parer mio non sarebbe molto corretto) Siate cauti, perché gli errori possono essere costosi, ma potete portare il pendolo al casinò e chiedere se c’è un tavolo o una slot machine, con cui potete vincere facilmente. Lo stesso si può fare scommettendo sii cavalli e così via. *E’ molto utile essere davvero esperti prima di orientarsi al danaro. 8 ) Relazioni: (non è giusto entrare nella privacy altrui) Un pendolo può dirvi ogni sorta di cosa delle altre persone. Una foto

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o un oggetto personale della persona è un grosso aiuto, ma non è necessario. Tenete solo il pendolo sull’oggetto e fate domande. 9) Luoghi dove poter acquistare oggetti o ottenere riparazioni : Aprite l’elenco telefonico e chiedete dove sia il meno caro e di miglior qualità . Dite il nome del posto e il pendolo dirà si o no . Un pendolo può servire anche per diagnosticare problemi meccanici prima di smontare un pezzo o portarlo dal meccanico. 10) Demoni : (anche se non è sempre bene sconfinare nella medianità) Per un contatto semplice con un Demone, ponete il pendolo sul suo Sigillo e cominciate a fare domande. 11) Carte del tarocco : Disponete diverse Carte del Tarocco secondo quante sono le possibili risposte a una domanda. Fate la domanda e il pendolo comincerà a orientarsi nella direzione della carta con la risposta, finchè non si ottiene un si con il pendolo direttamente sopra la carta. Ogni domanda “si o no” può essere risposta con precisione con un pendolo. Piccoli cartoncini o carta con nome di

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persone, posti o cose, possono essere disposti da destra verso sinistra e il pendolo si orienterà nella direzione del cartoncino con la risposta. Strumenti che si possono usare: 1)Quadranti: Si possono usare anche delle tavole radiestetiche, quadranti che riguardano vari argomenti per ottenere delle risposte a domande più ampie. Il quadrante è un cerchio diviso in spicchi dove verranno indicate le varie caratteristiche (tendenze caratteriali, lettere dell’alfabeto, mesi dell’anno….), si posiziona il pendolo al centro e si formula la domanda. Il pendolo non si fermerà su uno spicchio ma oscillerà verso quello giusto partendo dal centro. 2)Cartine geografiche o elenchi telefonici: Sono molto utili per i rintracci. 3) Testimoni: Sono campioni di un oggetto che ci si propone di cercare. E’ un punto di riferimento che serve per sensibilizzare il pendolo e farlo entrare in sintonia con l’oggetto che si cerca. Dopo ogni seduta va lavato con acqua e sapone neutro, visualizzando l’energia e la sporcizia che se ne vanno.

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Non far toccare mai il pendolo da nessuno, si deve caricare solo di noi stessi. Quando verifichiamo che la risposta non è esatta, dobbiamo interrogarci per prima cosa sulla correttezza della domanda posta, e riprovare, cercare di capire il motivo della risposta errata, se i motivi della richiesta sono onesti, forse dipende dal nostro stato fisico: eravamo forse stanchi? Abbiamo in qualche modo influito nella risposta? Forse è meglio riprovare quando saremo in condizioni di farlo".

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12.GLI SPECCHI ESSENI -------------------------- Gli esseni ci ricordano che ogni momento della nostra vita la nostra realta' interiore ci viene rispecchiata dalle azioni,dalle scelte e dal linguaggio di coloro che ci circondano. 1. lo specchio del presente Chi ci e' piu' vicino in questo momento rappresenta quello che noi pensiamo nel presente con le nostre cose postitive econ le nostre cose negative. 2.Lo specchio della pagliuzza e della trave Ogni persona che abbiamo davanti e che giudichiamo non fa altro che ripetere dei nostri comportamenti. Ogni giudizio che emettiamo sugli altri e' un giudizio che dobbiamo emettere solo su noi stessi. 3. Lo specchio della mancanza Quando una persona che incontriamo ci attrae fortemente bisogna pensare che stiamo proiettando su di lei tutte le parti

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che abbiamo trascurato ma che fanno intrinsecamente parte di noi. 4.Lo specchio dei costi Non ci sono ricavi se non ci sono pure i costi per conseguirli. Non e' una legge economica bensi' una legge esistenziale. Tutti i ricavi sono sempre proporzionali ai costi che si devono sostenere per conseguirli. Fra questi costi essenzialmente anche quello di privarsi di una serie di sentimenti che fanno star bene e sostituirli con la spietatezza e la scarnificazione dei valori di bonta' e solidarieta'. 5.Lo specchio dei genitori Questo e' lo specchio piu' importante in quanto attraverso l'indagine sui nostri genitori forse capiremo qualcosa di piu' sui nostri comportamenti. E' questo uno specchio tragico in quanto a livello profondo la vita dei nostri genitori ha influenzato profondamente la nostra sia perche' essi hanno per noi costituito un modello e sia per tutte le comunicazioni subliminali che ci hanno inviato.

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Non verbalizzando e dicendo quel che dovevamo fare ma vivendo in un certo modo e pensando in una certa maniera. 6.Lo specchio dell'equilibrio Nulla accade nella vita di ciascuno di noi se non siamo in grado di sopportarlo. Nessun accadimento e' possibile quando non c'e' l' equilibrio per sostenerlo 7.Lo specchio della perfezione Questo specchio riflette i modelli dimcomportamento che ci orientano. Spesso l'attenersi scrupolosamente agli standard che gli altri ci impongono ci mette in situazioni dinnegativita' irreversibile. Il porsi degli elevati standard da conseguire puo' indubbiamente essere di stimolo ma puo' creare stress emotivo a non finireme generare poi patologie difficili da curare. Perfezionisti si ma con giudizio.

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13.LA CLAVICOLA DI SALOMONE ----------------------------------- La Clavicula Salomonis E' sicuramente il trattato magico più diffuso e conosciuto di tutta l'area mediterranea. La sua popolarità è dovuta anche al fatto che esso è un vero e proprio manuale pratico di magia che accompagna passo per passo l'aspirante mago: descrivere come preparare se stesso e gli strumenti per le operazioni di magia, quali formule impiegare, di quali simboli e sigilli munirsi per difesa, come conversare con gli spirirti evocati, ed infine cosa chiedere. Le origini della Clavicula sono di certo molto antiche. Molte delle cerimonie e dei rituali descritti sono molto simili a quelli utilizzati dai, caldei, dai babilonesi e dagli ebrei. Tuttavia l'atrribuzione del testo al re Salomone è da considerarsi senza dubbio leggendaria. La prima citazione storica certa della Clavicula risale allo storico ebreo Giuseppe Flavio, vissuto nel primo secolo d.C. Successivamente fu citato dallo storico bizantino Michele Psello, e poi ancora ne Le Grand Albert, attribuito ad Alberto Magno, in cui sono riportate delle formule attribuite ad un certo Aronne Isacco,mago

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di corte dell'imperatore di Bisanzio Manuele I Comneno, che le aveva tratte a sua volta da un testo antichissimo, che con tutta probabilità era proprio il testo che oggi va sotto il nome di Clavicula Salomonis. Della Clavicula esistono, proprio per la sua grande diffusione, copie in differenti lingue, dal francese all'italiano, dal'inglese al tedesco. La maggior parte di questi manoscritti è custodita nel British Museum di Londra o nella Biblioteca dell'Arsenale a Parigi; altri invece fanno parte di collezioni private o di biblioteche sparse un pò in tutto il mondo. Per il suo carattere evocatorio e diabolico, la Clavicula venne proibita nel 1559 dall'Inquisizione come opera pericolosa. Nonostante questo, però, la prima copia stampata fece la sua apparizione a Roma nel 1629.

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14.IL KIBALION ---------------- I sette principi: Ciascuno dei sette capitoli del volume è dedicato a un principio, o assioma: Principio del mentalismo, ovvero "tutto è mente". Principio di corrispondenza: c'è sempre una corrispondenza tra i fenomeni dei vari piani di esistenza (piano fisico, piano mentale, piano spirituale), in ossequio al principio "come in alto così in basso". Principio di vibrazione: niente è fermo, tutto è in movimento e in vibrazione. Le differenze tra la materia, l'energia, la mente e lo spirito sono riconducibili a differenze vibrazionali: più alto è il livello evolutivo, più alta è la frequenza vibrazionale. Il Tutto (l'Assoluto, la Mente Suprema) ha un livello vibrazionale infinitamente alto. L'arte della trasmutazione mentale consiste appunto nell'arte di modificare lo stato vibrazionale, risultato raggiungibile attraverso uno sforzo di volontà.

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Principio di polarità: tutto è duale, tutto ha due poli, ogni cosa ha il suo opposto. Ogni cosa "è" e "non è" allo stesso tempo, ogni verità non è che una mezza verità e al contempo una mezza falsità. Gli opposti condividono la stessa natura in gradi diversi, gli estremi si toccano, tutti i paradossi possono essere riconciliati. Principio di ritmo: in ogni cosa c'è un movimento simile a quello di un pendolo. Questo principio spiega come vi sia un ritmo in ogni coppia di opposti, o poli, ed è quindi strettamente collegato al Principio di polarità. Principio di causa ed effetto: c'è una causa per ogni effetto e un effetto per ogni causa. Il caso non esiste: "il caso" è solo il nome che si dà a cause non identificate o percepibili. Principio di genere: ogni cosa ha un genere, maschile o femminile . Questo concetto non ha a che fare con il genere sessuale. Il genere mentale è infatti slegato e indipendente dal genere fisico, o sessuale, di una persona. Il genere maschile è attivo, proiettato verso l'esterno, e la sua parola chiave è "Volontà". Il genere femminile è ricettivo, crea nuovi

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pensieri e idee, e la sua parola chiave è "Immaginazione". Tra i due generi deve esserci equilibrio: il maschile infatti, se non è bilanciato dal femminile, agisce indiscriminatamente tendendo al caos, così come il femminile, se non bilanciato dal maschile, tende viceversa alla stagnazione. Il maschile e il femminile insieme portano a un'azione ragionata, la quale conduce al successo. La conoscenza e l'approfondimento del Kibalion e' un elemento ridondante per chi vuole esercitare la oconsulenza esoterica

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15.L'ENCHIRIDION -------------------- Gli Enchiridion furono famosi nell'Antichità; erano considerati santi manuali, raccolte incantatorie; allora erano attribuiti ad iniziati ed a religiosi di chiara fama e qualche volta perfino alle più illuminate gerarchie della Chiesa, le quali, del resto, se non li avevano materialmente compilati, probabilmente li avevano ispirati, o non ne ostacolavano troppo la diffusione, forse per impedire che il popolo, bisognoso dì alleviare le sue pene, non ricorresse a pratiche di magia nera o, comunque molto lontane dall'ortodossia. Questi preziosi manuali furono di gran voga nel Medio Evo, ma soprattutto nel Rinascimento, dovunque facendo del bene e apportando sollievo alle sofferenze del popolo, che allora doveva affrontare situazioni di grandi difficoltà: invasioni barbariche, interventi fanatici di predicatori e di confessori, vessazioni di potenti, sopraffazioni violente, spoliazioni e sfruttamento, come narrano i più famosi romanzi storici dell'ottocento. Di seguito daremo alcuni di questi ' efficienti mezzi di protezione ' come le preghiere, invocazioni, pentacoli ecc. , che sono state adoperati come armi difensive

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da tutti i popoli della terra fin dalle epoche primordiali dell'umanità. Ogni preghiera sintonizza una particolare onda eterica, capace di contrastare un male provocato da un determinato « blocco » della energia vitale e parimenti, i « pentacoli » e i talismani sono « proiezioni » immediate sul piano umano di particolari forze spirituali e vitali, come l'elettricità proietta il fulmine col suo caratteristico serpeggiamento di fuoco. Bisogna dunque che coloro i quali pensano di poter trarre vantaggio da questi aiuti mistici, sappiano giudiziosamente scegliere le preghiere, i pentacoli e i talismani qui citati o tra i molti riportati sul CD, optando fra quelli più adatti al loro caso, lasciandosi guidare dall'intuito. E' naturalmente preferibile adoperare insieme preghiere, pentacoli e talismani per la risoluzione di una situazione umana particolarmente allarmante, scegliendo le formule e i pentacoli adatti a vincere uno stesso male o un medesimo pericolo. Vale la pena ripetere ancora una volta che qualsiasi pratica magica deve essere

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supportata da coscienza di causa ed un minimo di esercizio spirituale!

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16.IL LEMEGETON ------------------- Chiamato anche piccola chiave (in riferimento alla Clavicula Salomonis,perche' attribuito anche esso a Salomone),fu compilato nel secolo XVI . E' ritenuto un impareggiabile grimorio per quanto riguarda invocazioni demoniache,contiene infatti moltissime informazioni sui 72 spiriti Demoniaci

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17.LO SFIDANTE ------------------ Lo sfidante e' quel pericolosissimo personaggio che si annida in ciascuno di noi. Sembra uno scherzo a dirlo ma non bisogna sottovalutarne la ferocia e la sua avidita' di possesso. Quando si parla del diavolo si sta parlando esattamente di lui. Si ciba del nostro dolore e della nostra sofferenza. Beve letteralmente le lacrime interne che ci fa versare. E' tenace nella sua capacita' persecutoria,abilissimo nel creare immagini illusorie,fantasmi. E' assai bravo a creare trappole mentali dalle quali e' poi difficilissimo uscire. Non nasce da solo dentro di noi ma e' un programma che viene lentamente ma con pervicacia installato dal sistema e tende totalmente a divorarci. Quando viene praticato l'esorcismo si lavora essenzialmente per farlo uscire dal nostro corpo. Ma non e' cosa facile in quanto la sua specificita' come quella di tutte le "larve" e' quella di avere filamenti enormi che poi

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tendono a farlo ricostituire al nostro interno ed a riprendere il controllo della situazione. E' come il lievito per i panettoni. "La madre" non finisce mai. Come nell'aceto: la madre. Il lavoro di una vita su se' stessi puo' non bastare in quanto si traveste infinite volte con abiti uno diverso dall'altro. Il suo vestito preferito e' il PIACERE. Sa benissimo che una volta procurato il piacere si e' instaurato nella persona un rito e che questo rito poi crea dipendenza. Vedi l'alcol,il fumo,la droga,il sesso e tantissime altre forme sotto le quali si inserisce sino a consumarci e portarci alla morte. Si ciba del dolore e vive della nostra sofferenza. Il consulente esoterico non riesce ad individuarlo con facilita' in quanto si nasconde molto attentamente nelle profondita' dell'anima e quando il consulente prova a cercarlo non lo individua con facilita'. Il piu' delle volte siamo suoi complici e siamo noi stessi che gli forniamo abili rifugi per lasciare che ci consumi lentamente ma inesorabilmente. Ci sono una serie di segnali che ne denotano la presenza ma spesso il consulente esoterico deve far finta di non

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accorgersene in quanto questo nemico ci tiene continuamente sotto minnaccia e se scoperto improvvisamente senza che il suo portatore sia stato degnamente fortificato e preparato,diviene ancora piu' persecutorio ed ingannevole. Una delle forme preferite e' il denaro. Ad esso non e' facile sottrarsi in quanto viene presentato come energia,forza,potere. Il possesso del denaro diviene cosi' un arma micidiale per farci fare le cose piu' impensate ed anche irragionevoli. Basta pensare alla droga,alle guerre,al consumismo sfrenato. Dietro ognuna di queste cose si cela la potenza distruttrice dello sfidante. Il suo travestimento e' perfetto: una macchina splendida e lucida e veloce,una casa con ogni dovizia di particolari,una villa ,una tavola sempre apparecchiata con tanto ben di Dio e poi sesso a volonta'. Donne e uomini che si mescolano fra di loro alla ricerca di infiniti orgasmi,luci,musiche ................. E poi? Poi il nulla,la morte ed il trionfo dello sfidante. I simboli che lui adopera sono abilmente costruiti e rafforzati al nostro interno in maniera subliminale.

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Non vi e' bisogno di una penetrazione palese e manifesta,lo sfidante sa entrare come gli pare attraverso miliardi di porte chiudere le quali e' la cosa piu' difficile del mondo. Il compito del consulente esoterico e' allora quello di rompere i tentacoli che lo sfidante ha posto al nostro interno ,tranciarli con coltelli affilati e possibilmente estirparli sin dalle radici. Lavoro davvero difficile ed improbo in quanto si lotta di lottare contro il piacere intenso,contro il lusso,contro il consumismo,contro il materialismo. Non e' facile sostituire al piacere l'odore di ozono dopo la pioggia nell'aria,il profumo mattutino dei fiori,i vari colori del cielo,la lunamisteriosa ma sempre presente,il sole caldo e rigenerante. Non e' facile privare una persona di un'auto costosa,veloce e fiammante e consegnargli il "pensare", il ballare ,il comunicare. Non e' facile sostituire il piacere del perdere il cervello con l'alcol con il sogno di un paradiso che e' a portata di mano e che ci viene di continuo nascosto. Da sempre chi fa questi pensieri viene preso in giro ed il consulente esoterico deve stare assolutamente attentoa non lasciarsi coinvolgere e trascinare nel disattendere la retta strada.

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Solo la consapevolezza puo' porre un freno allo sfidante che con mille artifizi si innesta nelle coscienze e da li' non si muove. Le forbici e l'accetta a disposizione del consulente non sono altro che le parole. Le parole che curano,che alleviano,che ascoltano che leniscono.

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18.LA FORZA DELL'AMORE ------------------------------ L'amore e' materia come il calore,il magnete,la luce,l'elettricita',la radioattivita'. Piu' forte di tutti questi esponenti della materia nel moto,la materia amore sara' lo stato di essenza del moto verso l'enigma della creazione e della distruzione. La legge della creativita' e della contemporanea distruttivita' e' fondamentale. La sorgente pura della magia e' nell'amore verso i propri simili. Nel sacrificio di se' stesso per i propri simili,nel sacrificio delle proprie cose al fine di redimere gli altri. L'amore si colloca sempre tra Mercurio con i suoi voli verso l'infinito e Saturno che ci tiene legati alle necessita' dell'esistenza. Chi dice di amare senza donare il proprio IO all'amato,non ama. La gelosia ,sentimento restrittivo dell'amore al possesso,non e' testimone d'amore,perche' desidera il contrario dell'amore:immola cioe' al proprio desiderio la liberta' di affetto della persona che si ama. Nella profonda poesia dell'amore senza aspettative e del dolore senza speranza di

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solievo,il consulente esoterico trova la leva per procurare beneficio agli altri.

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19.LA LEGGE

DELL'ILLUMINAZIONE ------------------------------------- Nella pittura Buddhista Zen, Enso simboleggia un momento in cui la mente è libera di lasciare che l'insieme corpo-spirito sia creativo. La pennellata d'inchiostro che disegna il cerchio viene tracciata su seta o carta di riso in un unico gesto, senza alcuna possibilità di cambiamento o correzione: mostra quindi l'espressivo movimento dello spirito, in quel preciso momento. Nel Buddhismo Zen, quindi, si pensa che il carattere dell'artista e la sua indole siano pienamente rivelati dal modo in cui disegna un Enso. Solo una persona che è mentalmente e spiritualmente completa può disegnare un vero Ensō. Alcuni artisti praticano il disegno quotidiano di Enso, non solo come esercizio ma pure come diario spirituale.

Ensō (円相) in giapponese

significa cerchio.

E' il soggetto più comune

della calligrafia giapponese,

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simboleggia l'illuminazione, la forza,

l'universo.

Alcuni lo disegnano con un'apertura

nel cerchio, mentre altri lo chiudono.

L'apertura potrebbe simboleggiare che

questo cerchio non è separato dal

resto delle cose, ma fa parte di

qualcosa di più grande.

L'Ensō è simbolo sacro nel Buddhismo Zen

ed è spesso usato dai maestri come firma nelle loro opere. L'arte Zen resta una tradizione viva ancora oggi, pur avendo forti e profonde radici nel passato. L'Enso è metafora dello Zen assoluto, la vera natura dell'esistenza e dell'illuminazione, si tratta di un simbolo che unisce il visibile e il nascosto, il semplice e il profondo, il vuoto e il pieno. Come espressione di infinito ha collegamenti con il lemniscata occidentale (immagine a sinistra) che simboleggia, appunto, questo concetto Come già accennato può essere dipinto in modo che vi sia una leggera apertura in qualche parte del cerchio, mostrando che

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non si contiene in sè, ma che si apre all'infinito. Quindi non solo un semplice cerchio disegnato con un'unica, ampia, pennellata, ma il simbolo dell'infinito, vuoto, la 'non-cosa', il perfetto stato meditativo Satori (l'esperienza del risveglio, inteso in senso spirituale, nel quale non ci sarebbe più alcuna differenza tra colui che si "rende conto" e l'oggetto dell'osservazione). Nel 1707, un giovane monaco di nome Hakuin si commosse alla vista della grezza calligrafia di un vecchio maestro Zen. Si rese conto che al confronto le sue pennallate, anche se sembravano più nette e lucide, non riflettevano la stessa realizzazione interiore di quelle del vecchio monaco. Comprese, quindi, che: "La virtù splende, l'abilità non è importante". Per questo raddoppiò i suoi sforzi nella pratica Zen per altri quarant'anni. La sua arte così nacque da anni di disciplina e meditazione, dalla lunga ricerca del risveglio e dell'illuminazione. Un giorno un samurai andò dal maestro spirituale Hakuin e chiese: "Esiste un inferno? Esiste un paradiso? Se esistono da dove si entra?".

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Era un semplice guerriero. I guerrieri sono privi di astuzia nelle mente. I guerrieri conoscono solo due cose: la vita e la morte. Il samurai non era venuto per imparare una dottrina, voleva sapere dov'erano le porte, per evitare l'inferno ed entrare in paradiso. Hakuin chiese: "Chi sei tu?". Il guerriero rispose: "Sono un samurai". In Giappone essere un samurai è motivo di grande orgoglio. Significa essere un guerriero perfetto. Uno che non esiterebbe un attimo a dare la vita."Sono un grande guerriero, anche l'imperatore mi rispetta". Hakuin rise e disse:"Tu, un samurai? Sembri un mendicante!" L'uomo si sentì ferito nell'orgoglio. Sfoderò la spada, con l'intenzione di uccidere Hakuin. Il maestro rise: "Questa è la porta dell'inferno - disse - con questa spada, con questa collera, con questo ego, si apre quella porta". Questo un guerriero lo può comprendere, così il samurai rinfoderò la spada... e Hakuin disse: "Qui si apre la porta del paradiso". L'inferno e il paradiso sono dentro di te. Entrambe le porte sono in te. Quando ti comporti in modo inconsapevole, si apre la porta dell'inferno;

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quando sei attento e consapevole, si apre la porta del paradiso. La mente è sia paradiso che l'inferno, perchè la mente ha la capacità di diventare sia l'uno che l'altro. Ma la gente continua a pensare che tutto esista in un luogo imprecisato all'esterno... L'Enso non ha regole formali: può essere perfettamente simmetrico o completamente sbilanciato, tracciato con pennellata sottilie e delicata o spessa e massiccia. La maggior parte dei dipinti hanno una scritta di accompagnamento, che propone allo spettatore un "suggerimento" per quanto riguarda il senso ultimo di un cerchio Zen. I tipi principali di Enso sono: (1) Enso specchio: un semplice cerchio, libero di una iscrizione di accompagnamento, lasciando tutto alla comprensione dello spettatore. (2) Enso Universo: un cerchio che rappresenta il cosmo (anche la fisica moderna, postula una curva spazio). (3) Enso Luna: la luna piena, chiara e luminosa, in silenzio, illumina tutti gli esseri, senza discriminazioni, simboleggia l'illuminazione buddhista.

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(4) Zero Enso: oltre ad essere curvo, il tempo e lo spazio sono "vuoti", ma danno vita alla pienezza dell'esistenza. (5) Enso Ruota: tutto è soggetto a modifiche, tutta la vita gira in tondo. (6) Enso torta dolce: i cerchi Zen sono profondi, ma non sono astratti, e quando l'illuminazione e gli atti della vita quotidiana come "sorseggiare tè mangiando dolci di riso" sono la stessa cosa, questo è il vero Buddhismo. (7) Enso "Che cosa è questo?": è la scritta usata più frequentemente, è metafora di: "Non lasciare che gli altri ti riempiano la testa con le teorie sullo Zen; scopri il significato da te!" Alcuni lo chiamano"Il cerchio dell'Illuminazione". Altri lo definiscono il "Cerchio Infinito". Se si si traducono letteralmente i due ideogrammi Kanji che compongono la parola "Enso", si potrebbe leggere "Cerchio reciproco" o "Cerchio di vicinanza". Enso può semplicemente significare cose diverse per persone diverse, pertanto, si dovrebbe lasciare il significato che si percepisce. L'Enso ha molte similitudini con l'Uroboro un antico simbolo che raffigura un serpente

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o un drago che inghiotte la propria coda formando un cerchio. Rappresenta (similmente alla Fenice) auto-riflessività o ciclicità, in particolare nel senso di qualcosa in continua auorigenerazione, l'eterno ritorno, e cicli che iniziano di nuovo non appena finiscono. Può anche rappresentare l'idea di primordiale unità relativa a qualcosa di già esistente fin dall'inizio con la forza o la qualità che non può essere spenta. L'Uroboro è importante nel simbolismo religioso e mitologico, ma è stato anche frequentemente utilizzato nelle illustrazioni alchemiche, dove simboleggia la natura circolare dell'opera dell'alchimista. E' inoltre spesso associato con lo gnosticismo e l'ermetismo. Carl Jung ha interpretato l'Uroboro come un archetipo importante per la psiche umana. Lo psicologo junghiano Erich Neumann lo descrive come una rappresentazione del pre-ego , quando l'Io è ancora contenuto nell'inconscio ed è quindi totalmente indifferenziato. E' interessante notare che questa simbologia era presente anche in altre culture: a sinistra vediamo un esempio atzeco, mentre nel testo Hieroglyphica

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di Orapollo riferendosi all'equivalente geroglifico egiziano si trova questa descrizione: "Quando vogliono scrivere il Mondo, pingono un Serpente che divora la sua coda, figurato di varie squamme, per le quali figurano le Stelle del Mondo". Pare che l'Uroboro si ispiri alla forma della Via Lattea, dal momento che in alcuni antichi testi era considerata un enorme serpente di luce che risiedeva nel cielo e circondava tutta la Terra. Gli atomi che compongono il nostro corpo sono per lo più vuoti. Lo spazio vuoto pervade il mondo materiale e ogni particella sub-atomica è l'eccitazione, o la vibrazione, di un vuoto-vuoto. Il fisico Stephen Hawkings dice: "Nel caso di tutto l'universo, si può dimostrare che l'energia negativa gravitazionale annulla esattamente l'energia positiva. Quindi l'energia totale dell'universo è zero". L'universo della fisica quantistica moderna è un Enso gigante ? A prescindere da come lo si interpreta, l'Enso è soprattutto un'espressione della mente di chi lo dipinge. E' come un occhio

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che ci permette di guardare nell'animo dell'esecutore. Il testo dice: "in cielo e sulla terra, io solo sono degno di onore " riferito alla nascita del Buddha. All'interno gli Enso sono spesso vuoti. Per questo motivo, il messaggio all'interno di questo esempio, di Nantembo (1839-1925), sembra risaltare ancora di più. Il testo dice: "Siamo nati all'interno del cerchio rotante della vita. Anche il cuore umano dovrebbero essere sempre tenuto rotondo e completo". Kanshu Sojun, meglio conosciuto come Deiryu (1895-1954) aveva una larga cerchia, monastica e laica, di discepoli. E' stato molto amato, la sua pennellata è morbida, ricca di pienezza e rende il suo lavoro molto accessibile e coinvolgente.

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Qui Deiryu ha scritto 'vecchio pino, libera nuvola', in grassetto, all'interno di un cerchio di inchiostro grigio punteggiato da alcuni sprazzi di 'bianco volante'. L'inchiostro grigio dà un senso di radianza, rafforzata dalle schegge di inchiostro più scuro lungo il bordo esterno sinistro dell'unica pennellata che descrive il cerchio. "La forma è vuoto e il vuoto è forma". Si può vedere in questi Enso, che forma e vuoto sono interdipendenti. La maggior parte degli Enso hanno anche una scritta calligrafica, che fornisce indicazioni e precisazioni sul significato. Questo, di Yamada Reirin (morto nel 1970),recita: "Un cerchio diventa come l'Universo!" Ranzan Shoryu (1718-1797), fin da giovanissimo aveva un forte desiderio di diventare monaco, e per questo ha studiato con alcuni dei maestri più influenti del suo tempo. Ranzan era noto per il suo insegnamento e la compassione. Fu di grande aiuto alla gente durante la carestia Temmei. Il suo Enso riporta: "L'Universo indugia;

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Chino il capo". Non tutti i lavori interessanti sono prodotti da artisti noti. In questo esempio, di un monaco sconosciuto, l'autore come spesso avveniva, scrive anche il nome e la sua età. Un sistema utile agli studiosi e all'artista stesso, per verificare i progressi e i cambiamenti nel corso degli anni. Toya (probabilmente nel 1860) scrive: "Qui ci sono tutte e dieci le sagge direzioni" Dipinto dal 76enne Toya, Una tecnica di meditazione è: sedere, guardare i propri pensieri e poi, quando il rilassamento del corpo e la mente tranquillizata li hanno allontanati, guardare il vuoto. "Innalza la mente, non lasciarla fermare in nessun posto" Questo è il testo di questo Enso di Kankei Jomin (1876-1934) Questi dipinti sono una sorta di meditazione in movimento: a differenza degli artisti convenzionali che cercano varietà e originalità, si disegnano gli stessi soggetti più e più volte, usando le

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medesime pennellate. I dipinti mostrano non solo la qualità spirituale dell'artista, come pure l'unicità del tempo in ogni momento. Così ognuno è diverso, anche se fatto dalla stessa persona. L'Enso è un soggetto molto utilizzato nell'arte moderna Un proverbio cinese dice che "lo Spirito si muove in cerchio", e il cerchio è simbolo del Cielo. Questa è la comprensione che deve guidare interiormente la mano del pittore, senza nessuna enfasi sulla perizia costruttiva geometrica, privilegiando solo la capacità di disporsi meditativamente in una "attitudine circolare", divenendo una sola cosa con il flusso universale del Tao. Anche nello Zen non viene data alcuna importanza alla perfezione formale di un Enso, essendo essenziali la risonanza spirituale e l'energia, che il pittore è in grado di evocare nella propria opera, dipinta con un movimento unico, in un'immedesimazione istantanea e totale nel qui-e-ora. Poichè rappresenta la mente indifferenziata (mushin) dello Zen, la metodologia dell'esecuzione è quasi

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irrilevante. Infatti nell'illuminazione della coscienza si trascende ogni illusione qualitativa. L'Enso è l'emblema del più profondo mistero esistenziale, il nostro "volto originale", di ciò che eravamo prima della nascita di nostro padre e di nostra madre. Per questo, nello Zen l'enso gode della più alta considerazione, sia come fonte d'ispirazione e meditazione che come veicolo di trasmissione spirituale.

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20.LA LEGGE DELL

'ATTRAZIONE -------------------------------------- Chiunque abbia sentito parlare almeno qualche volta di Legge dell'Attrazione,sa che la manifestazione avviene tramite la visualizzazione accompagnata da emozioni. Sappiamo inoltre che per molte persone questo avviene inconsciamente la maggior parte delle volte. Visto che così tanti individui hanno una serie di questionipiù o meno negative che affliggono le loro esistenze,questo dovrebbe servirci come un avvertimento per capire che i nostri pensieri/emozioni quotidiani,non sono così positivi e in linea con i nostri desideri. Quindi,per cambiare le nostre esistenze in meglio,è necessario cominciare ad acquisire un po' più di controllo sulle nostre menti. Fortunatamente,non è così difficile da fare. La chiave dell'intero processo è quella di acquisire consapevolezza delle emozioni che proviamo in ogni momento della giornata. Ti senti bene o male? In definitiva è questo il metodo attraverso il quale è possibile calibrare i propri pensieri. Quando ti senti bene,prova a prendere nota delle

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tue sensazioni. Diventerai così consapevole del tipo di pensieri e di processi mentali che stai portando avanti e che ti fanno stare bene. Comunque,il nostro obiettivo è quello di cambiare le cose in meglio,quindi i pensieri che ci fanno stare bene sono esattamente quello che stiamo cercando, e possiamo metterli un attimo da parte. Allora comincia a concentrarti sui tuoi pensieri quando inizi a stare male. Quando ti senti infelice,triste,depresso,arrabbiato,impaurito… fai immediatamente un bilancio di tutto quello al quale stai pensando. Fai un passo indietro per un attimo e nota quali sono i tuoi pensieri in quel momento,ricordando che i pensieri sono la causa delle emozioni. Anche se nel mondo fisico sta accadendo qualcosa e tu stai reagendo a questo,ricorda che quella reazione comincia prima di tutto a livello mentale.Inizia a renderti conto di tutti i momenti in cui ti accorgi che ti stai lasciando sopraffare da pensieri negativi,e immediatamente sposta i tuoi pensieri verso qualcosa di più costruttivo e positivo. Per me il momento peggiore,in cui mi lasciavo sopraffare dalla negatività era

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mentre stavo guidando. Potevano essere anche giornate in cui niente sembrava andare storto,semplicemente ero in macchina e stavo andando da qualche parte.Per chissà quale motivo la mia mente cominciava a creare una storia,nella quale mi facevo coinvolgere profondamente. Tutto questo succede a una mente in pausa,inattiva,che deve trovare qualcosa da fare in un modo o nell'altro,ed ha quindi bisogno di una direzione quanto al tipo di attività nelle quali impegnarsi. La mia era decisamente una attività da evitare. Di solito cominciava in modo abbastanza innocuo solo un banale sogno ad occhi aperti che però mi provocava una reazione negativa. Per esempio cominciavo a pensare ad un possibile litigio con il fidanzato,o a amici che discutono,qualcuno che entra in casa di nascosto… Il mio cervello cominciava a chiedersi " e se succedesse quella certa cosa?" e quello che è sicuro è che per i 15 minuti successivi ero coinvolta in pieno in un sogno ad occhi aperti terribile. Tutto questo influenzava il mio stato emotivo? Sicuramente!E sono sicura che ci sono molte altre persone che si fanno prendere da tutta questa negatività nei momenti di pausa della propria mente.

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I sogni ad occhi aperti non sono altro che sogni! Generano emozione che a sua volta è energia,che mette in moto il processo di attrazione. Per esempio,se ti immagini cose del tipo " e se non arrivo in quel posto prima che chiuda?” o “e se mio figlio non arriva a casa in orario?” o “e se non riesco a finire il mio progetto entro la scadenza?” ti accorgerai presto che tutta questa energia negativa avrà un effetto deleterio sulla realtà. La paura,lo stress,la preoccupazione spesso giocano il loro ruolo in queste attività mentali dannose,e lavorano tutte insieme per soffocare le emozioni positive.Ma la bella notizia è che non sono altro che abitudini e schemi mentali. Possono essere cambiate,prima di tutto diventandone consapevoli,cercando di cogliere il momento in cui cominciano i pensieri negativi e cercare di spostare la propria mente verso qualcosa di più positivo. Le prime volte sembra difficile,ma dopo poco tempo di pratica ti accorgerai che ti sei completamente liberato dalle brutte abitudini mentali,come se una grossa nuvola si fosse dissolta dalla tua vita. E' stupefacente rendersi conto del come eliminare gli schemi di pensiero negativi sia

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potente. La vita di tutti i giorni diventa più leggera,più facile,più positiva. Ti sentirai meglio dal punto di vista fisico,mentale,emotivo. E sarai così consapevole di avere il controllo della tua mente. Controllare i propri pensieri in modo che siano positivi fa diventare automaticamente positive anche le emozioni,e questo fa si che a loro volta anche le tue parole e azioni siano positive.Il risultato finale sarà quello di manifestare risultati soddisfacenti nella tua vita.

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21.IL POTERE DEI SALMI --------------------------- Tutti i salmi sono stati scritti sotto possente ispirazione e sono caricati di un potere magico. Ognuno dei 150 salmi e' associato ad un angelo e la famosa filastrocca: 150 la gallina canta ...... si riferisce proprio a questo. Tutti i salmi se recitati con fervore creano protezione attraverso il verbo e consentono di ottenere energia a dismisura. Ogni salmo ha pero' una sua precisa destinazione: 1. Per la terra e per l'onesta'. 2.Per la pace e contro la guerra 3. Contro emicranie,mal di gola e mal di denti 4.Per diminuire le lotte ,contro la calunnia e per ottenere fortuna 5.Contro la pigrizia,la cattiveria ,la furberia,l'ipocrisia 6.Contro qualunque infermita'

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7.Contro la collera e contro l' emicrania 8.Per trovare grazia 9.Per un giovane malato 10. Per allontanare l'odio 11.Per allontanare i nemici 12.Contro la debolezza 13.Per sfuggire la morte violenta 14.Contro la paura 15.Per annientare un demone 16.Per smascherare un ladro 17.Prima di mettersi in viaggio 18.Per sfuggire alla cattiveria 19.Per acquisire saggezza 20.Prima di andare in giudizio 21.Prima di intraprendere 22.Contro il dolore

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23.Per capire un sogno 24.Per sfuggire ad una inodazione 25.Per allontanare l'infelicita' 26.Per prevenire un pericolo 27.Contro gli animali feroci 28.Per far si' che una preghiera sia esaudita 29.Per allontanare un cattivo stato d'animo 30.Contro tutte le brutte cose 31.Per allontanare il malocchio 32.Per avere misericordia 33.Per una madre che ha perso i figli 34.Quando si intraprende un viaggio di lavoro 35.Per sfuggire all'odio dei rivali 36.Per eliminare i malvagi

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37.Per trovare casa 38.Per chi e' colpito da sventure 39.Per chi soffre 40.Per allontanare un brutto pensiero 41.Per conservare il lavoro 42.Prima di edificare una casa 43.Prima di abitare una casa 44.Per sfuggire ad un nemico 45.Per chi ha una moglie cattiva 46.Se un uomo odia sua moglie 47.Per fare penitenza 48.Per infondere timore nel nemico 49.Contro la febbre 50.Per sfuggire ai briganti 51.Per una persona corrotta 52.Contro la tentazione e la maldicenza

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53.Per spaventare i nemici 54.Per vendicarsi dei nemici 55.Per allontanare l'infelicita' 56.Per un detenuto 57.Per avere successo 58.Per difendersi da un cane rabbioso 59.Contro l'inclinazione al male 60.Prima di andare in guerra 61. Per chi ha paura di rimanere in casa 62.Dopo le preghiere d'aiuto 63.Per riuscire negli affari 64.Prima di attraversare un fiume 65.Per avere qualcosa da qualcuno 66.Per chi e' posseduto dal diavolo 67.Contro una febbre forte

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68.Contro i cattivi pensieri 69.Per chi e' avido 70.In caso di guerra 71.Per trovare grazia 72.Per trovare bonta' 73.Per allontanare la paura 74.Per chi tiene i nemici 75.Per ridurre l'orgoglio 76.Per sfuggire al fuoco 77.Per resistere alla disgrazia 78.Per trovare grazia davanti l'autorita' 79.Per vincere i nemici 80.Per proteggerci dall'idolatria 81.Idem 82.Per riuscire in una missione 83.In caso di guerra

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84.Per un malato che dimagrisce 85.Per accontentare un nemico 86.Per liberarsi da un demone 87.Per la salvezza della citta' 88.Idem 89.Per chi perde un arto 90.Per sfuggire ad un animale feroce 91.Per liberarsi da uno spirito cattivo 92.Per vedere grandi miracoli 93.Per vincere un processo 94.In caso di persecuzione del nemico 95.Per non subire abusi dalle persone 96.Per rallegrare la propria famiglia 97.I d e m 98.Per far pace con il prossimo

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99.Per essere devoto e caritatevole 100.Per vincere i nemici 101.Per liberarsi da un demone 102.Per una donna sterile 103.I d e m 104.Per allontanare le cose nocive 105.Se la malattia e' recidiva per la quarta volta 106.Se la malattia e' recidiva per la terza volta 107.Contro una malattia persistente 108.Per avere successo 109.In caso di persecuzione del nemico 110.Per riconciliarsi con i nemici 111.Per farsi degli amici 112.Per assicurarsi forza e potenza 113.Contro l'eresia

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114.Prima di fare affari 115.Prima di discutere 116.Per sfuggire alla morte 117.Se si e' denunciati ingiustamente 118.Prima di rispondere ad un miscredente 119.Per non perdere la memoria 120.Per fare la pace 121.Prima di uscire da soli 122.Prima di incontrare una persona importante 123.Per uno schiavo in fuga 124.Prima di salire su di una barca 125.Per proteggersi dai nemici 126.Per una donna che ha perso i figli 127.Per un bambino appena nato 128.Per una donna in cinta

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129.Prima di compiere un'azione 131.Per un orgoglioso 132.Per mantenere un giuramento 133.Per ispirare amicizia 134.Per studiare il talmud 135.Contro i pensieri eretici 136.Per confessare le proprie colpe 137.Per scongiurare l'odio 138.Per eliminare l'orgoglio 139.Per riportare amore in una coppia 140.Per allontanare l'odio 141.Contro i dolori al cuore 142. Per chi soffre molto 143.Per chi e' seguito da nemici 144.Per chi si e' fratturato una mano

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145.Per allontanare la paura 146.Per difendersi dalla spada 147.Contro il morso del serpente 148.Per sfuggire ad un incendio 149.Contro la preparazione ad un incendio 150.Per lodare il Signore

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22.LA FUNZIONE DELLE PIETRE ----------------------------------- Dalla preistoria l'uomo ha sempre attribuito alle pietre ed in modo particolare alle gemme,significati occulti. Acqua marina: e' la pietra dei viaggiatori e protegge dalle malattie dell'apparato orofaringeo. Protegge anche dal tradimento. Agata: da forza e coraggio allontanando la negativita' Ambra: protegge dagli incantesimi e dai malefici Ametista: aiuta l'elevazione spirituale,protegge dai danni dell'alcol Calamita: favorisce la procreazione e l'amore Cammeo: porta fortuna per i primi sette anni poi non piu' Corallo:

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impallidisce quando muore una persona amata. possiede tutte le virtu' magiche Cristallo: Infonde calma ed equilibrio interiore. E' simbolo di vittoria Diamante: difende dai demoni e dagli spiriti del male Simbolo di fedelta' favorisce l'amore ed il matrimonio Giada: protegge nelle malattie renali e dona integrita' e rettitudine Granata: favorisce i legami duraturi Opale: pietra che porta male Perla: portatrice di lacrime per eccellenza Rubino: Rende audace chi lo indossa allontanando la tristezza ed i dispiaceri amorosi Smeraldo:

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Guarisce molti mali,procura benessere e ricchezza Topazio: Simboleggia l'ardore ed e' efficace contro l'odio e la vendetta. Questi i significati di alcune pietre ma cercando di valutare con maggiore profondita' questi significati in connessione con la consulenza esoterica,diciamo subito che basta analizzare la relazione tra il consultante e le pietre per avere moltissime informazioni. Di solito la storia delle relazioni tra pietra e persona e' legata sia all'uomo che alla donna. All'uomo il momento in cui regala una pietra ad una donna e ad una donna per l'uso che poi nella vita ne fa. Le pietre se non vengono perse,si tramandano di generazione in generazione e anche se non vanno piu' di moda sono portatrici di storie. Storie un po' allegre ma alcune anche un po' tristi. Nel raccontare la storia delle sue pietre,il consultante sta spesso raccontando la sua storia ed il piu' delle volte e' possibile comprendere molto della sua vita proprio analizzando il suo rapporto con le pietre.

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23.L'USO DEGLI INCENSI E

DELLE CANDELE ------------------------------------------------ Gli incensi venivano utilizzati in epoche remote per ottenere l'aiuto delle divinita' Le fumigazioni preparatorie,vengono fatte all'alba,al tramonto o alla mezza. Comunque prima di effettuare ogni rito magico. Per favorire l'attivita' culturale : l'incenso di Mercurio Per spezzare la negativita' : l'incenso di Marte Per problemi derivanti dalle relazioni sociali : l'incenso di Saturno Per l'amore : l'incenso di Venere La candela rappresenta l'uomo. La cera e' il corpo,lo stoppino l'anima e la luce che emana lo spirito. Ogni candela ha un inizio ed ha una fine Quando si nasce e sino a quando si muore la candela e' sempre presente,dopo la morte continua a farci compagnia.

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Ogni rituale del consulente esoterico vede la presenza di una o piu'candele a volte profumate ed a volte variamente colorate. La candela e' musica,armonia,concentrazione,tempo,spazio,universo. La stanza del consulente Un piatto d'argento Tre candele bianche posate su di esso in modo da dormare un triangolo Tutto buio La musica di sottofondo Tutti seduti attorno in profondo silenzio sino a che tutto si realizza

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24.LE PIRAMIDI ED IL LORO

USO ----------------------------------- Qualunque contenitore realizzato a forma di Piramide ha particolari vocazioni. Ad esempio puo' essere usato per conservare e migliorare le qualita' di liquidi e di solidi commestibili. Puo' essere realizzato per ospitare persone al suo interno. Sviluppa al suo interno in connessione con lo spazio cosmico,particolari energie. Qualunque lavoro alchemico e qualunque rito di particolare rilevanza puo' essere realizzato con l'aiuto di un contenitore fatto a forma di piramide. La conservazione consentita dal contenitore aiuta magicamente ad ottenere successo. I trulli della Valle d'Itria a forma conica,ad esempio,sono un esempio di luoghi capaci di attivare energie ed e' proprio al loro interno che si realizzano i fenomeni piu' impensati non ultimo le evocazioni delle anome che non ci sono piu'.

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25.LO SGUARDO E

L'IRIDOLOGIA ------------------------------------ Ti posso incenerire con uno sguardo, abassa lo sguardo chi e' piu' debole, dimmi come guardi e ti diro' chi sei, il primo sguardo e' verso gli occhi della madre, i tuo occhi sono comeun lago, questa sequenza di frasi potrebbe continuar a lungo. Di fatto quando si dice che gli occhi son lo specchio dell'anima,si dice cosa verissima. La scienza che studia gli occhi e' l'iridologia. La prima cosa che ci ha indicato è che le tracce della struttura dell’iride possono continuamente aggiungersi, ma mai cancellarsi. In altre parole, una volta che si sviluppa un determinato tratto questo compare per rimanere. Sappiamo che tutti i parametri di tipo “fiore” che appariranno nell’iride sono già presenti alla nascita o subito dopo. Non ci sono verifiche fotografiche che le peculiarità di un tipo “fiore” siano cambiate durante la

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vita di una persona. Ci sono, al contrario, prove fotografiche della formazione di alcuni tratti salienti “gemma” negli occhi dei bimbi che non avevano queste peculiarità durante il loro primo anno di sviluppo. Le teorie correnti suggeriscono che le tipologie “gemma” sono latenti dentro il codice genetico e sono pre-programmate per emergere in epoche specifiche. Una statistica del 90% delle “gemme” testimonia come i tratti peculiari di questa tipologia dell’iride appaiano tra il terzo e l’ottavo anno di età, nonostante ci siano esempi fotografici di “gemme” che si formano in persone fino a 40 anni. Fino a questo momento non abbiamo riscontri consistenti che ci possano confermare che la struttura dell’iride possa modificarsi in qualche maniera nella persona adulta. Nonostante una “gemma” o un anello possano occasionalmente svilupparsi più tardi nella vita, questo non è mai sufficiente per cambiare la struttura costituzionale fondamentale. Ecco qui di seguito le varie tipologie, con le rispettive “qualità” connesse:

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FIORE Sentimentale emozionale e comunicazione visuale. Apprendimento uditivo. Postura e gesti animati e spontanei Imprinting di visione sociale Modalità di vivere la vita in seconda persona (TU) Direzione circolare Sentimento di pace GEMMA Pensiero analitico e comunicazione verbale. Apprendimento visuale Postura e gesti controllati e spigolosi Imprinting da leader Osservazione ed analisi dei dettagli Modalità di vivere in prima persona (IO) Direzione in avanti Conoscenza lineare. AGITATORE Movimento incessante e comunicazione gestuale. Apprendimento cinestesico attraverso le sensazioni del corpo Postura e gesti dinamici Imprinting da leader e di originalità

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Modalità di vita in terza persona plurale (loro). Direzione fuori e in cima Vitalità e celebrazione. CORRENTE O FLUSSO Intuitivo ed amabile comunica attraverso la postura del corpo Apprendimento attraverso l’azione Postura e gesti sottili Imprinting di appoggio e di aiuto Modalità di vita prima persona plurale (NOI) Direzione verso il basso Connessione e quiete.

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26.LA RIFLESSOLOGIA ------------------------- Soffrite d’insonnia e passate le notti a rigirarvi nel letto, a contare le pecore, e siete stufe di prendere sonniferi? Oltre al controllo della cena, cibi gustosi e leggeri di facile digestione e alla doverosa rinuncia al caffè, fate una cosa molto semplice: massaggiatevi le mani. Sì, avete letto bene, proprio le mani che, opportunamente stimolate su punti definiti, vi faciliteranno un dolce e languido ingresso nel regno di Morfeo. Ma come è possibile? Anche questo è semplice. Palmo, dorso e dita sono una mappa completa di tutto il corpo umano: massaggiando i punti che corrispondono ad organi malati o adibiti a determinate funzioni, (nel caso specifico l’ipofisi, i punti della testa sulla falange del pollice e il plesso solare) si interviene per riflesso sugli organi stessi stimolandoli a reagire, e la parola magica è proprio riflesso. Riflessologia La riflessologia, è una terapia naturale che cura secondo lo stesso principio utilizzato dall’agopuntura e dallo shiatsu: ogni organo ha un suo punto corrispondente in

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altre zone del corpo che, opportunamente sollecitate, agiscono sull’organo stesso spingendolo a reagire con una risposta automatica e involontaria. Sappiamo che il corpo ricerca naturalmente l’equilibrio attraverso le sue capacità auto curative: la semplice pressione e il massaggio in determinati punti facilitano e accelerano questo processo, in quanto lo stimolano a cercare in se stesso la forza e l’energia da distribuire agli organi e alle strutture più deboli per migliorarne l’efficienza. E’ una terapia curativa, ma la sua funzionalità principale rimane quella preventiva: massaggiando quotidianamente i punti che riflettono il nostro “tallone d’Achille”, punto debole che anche il più sano possiede, e quelli momentaneamente dolorosi si possono parare i vari disturbi perché si risveglia la vitalità e si mette in moto la forza dell’intero organismo. Come funzioni non è ancora certo, qualcuno parla di canali attraverso i quali scorre l’energia, per altri si tratta dell’azione di milioni di terminazioni nervose, per altri ancora le onde generate dal massaggio provocano una reazione chimica sugli organi corrispondenti al punto massaggiato: le opinioni sono varie, non

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sappiamo esattamente come, ma il fatto è che funziona. La mano non è certamente l’unica mappa del corpo, anche l’orecchio e il piede ne sono un esempio, anzi, la riflessologia plantare è più conosciuta e praticata rispetto a quella della mano. Ha infatti il vantaggio di procurare miglioramenti più stabili e duraturi anche se più lenti da costruire, però richiede necessariamente la presenza di un altro: infatti, provare per credere, l’auto massaggio del piede comporta contorcimenti, forzature e tensioni del corpo che mal si conciliano con il regolare flusso dell’energia, condizione fondamentale per un buon esito. Il massaggio della mano può invece essere praticato facilmente da soli, ha un risultato più immediato, bastano pochi minuti al semaforo rosso o seduti sull’autobus o in ufficio prima di una riunione importante per ottenere risultati a volte sorprendenti. Come si massaggia E’ molto semplice: una volta individuato il punto, dovete esercitare con il pollice, o con le altre dita, una pressione decisa ed energica accompagnata da una rotazione lenta e profonda, regolare e costante, in senso orario sulla mano destra e antiorario sulla sinistra; la pressione da esercitare è

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soggettiva e, in caso di dolore, dipende dalla personale capacità di sopportazione. Se il punto fa male, bene! vuol dire che state toccando la zona giusta, e che l’azione del massaggio comincia a fare effetto: dovete insistere fino a quando il dolore si attenua. Tenete presente, comunque, che si tratta di una tecnica non violenta quindi il punto non deve essere aggredito perché, per sua natura, il trattamento richiede lentezza d’azione e un approccio dolce ed amorevole: evitate le parti irritate da tagli o abrasioni e lo sfregamento che serve solo ad arrossare la pelle. Nell’ordine massaggiate prima la mano sinistra, poi la destra. ALCUNI ESEMPI ansia artrite artrosi artrosi cervicale cellulite cistite crampi alle gambe pipì a letto rabbia repressa sciatica stitichezza stress La Cellulite vi angoscia? Aiutatevi a scioglierla agendo sulla milza, presente solo sulla mano sinistra, sull’ipofisi, sulle ghiandole toraciche e della testa pizzicando le lunette fra le dita e, per ultimo, sui reni.

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E’ certamente il problema estetico più diffuso, un nemico subdolo che lentamente si insinua, fin dalla pubertà, all’inizio in forma leggera con una lieve ritenzione idrica nei tessuti sottocutanei accompagnata da sensazioni di gonfiore. Poi i cuscinetti diventano sempre più evidenti, il sistema venoso e quello linfatico drenano con sempre maggior difficoltà i liquidi che continuano a ristagnare, il processo di smaltimento di grassi e scorie diventa sempre più lento e la cellulite si assesta. Trattamento Per aiutare il corpo a “smuovere le acque” e stimolare la circolazione sanguigna e linfatica, si agisce per alcuni minuti al giorno sui punti della milza, presente solo sulla mano sinistra, sulle ghiandole toraciche e, una per una ripartendo più volte da capo, su quelle della testa dove il massaggio si attua pizzicando le lunette fra le dita, i cosiddetti “otto demoni” in quanto spesso molto dolorosi. Infine, tornando alla rotazione lenta e regolare, il plesso solare ed il rene. G Avete della rabbia repressa? Liberatevene agendo su testa, fegato e, a lungo, sulla cistifellea.

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Potete lenire l’artrite lavorando i reni, le surrenali, che vanno artigliate verso l’alto, la milza e la zona corrispondente alla parte colpita. Siete stressate ed ansiose? Lavorate i punti dell’ipofisi e del plesso solare. Se il malessere si accompagna ad emicrania, aggiungete quelli della testa, del fegato e delle vertebre cervicali. La sciatica vi obbliga a trascorrere lunghe giornate a letto bloccate dal dolore? Agite su rene, vescica, vertebre lombari e sacrali oltre che sul punto dello sciatico che individuate facilmente in quanto molto doloroso. Vi disturba la stitichezza? I punti da lavorare sono stomaco ed intestino. Vi colpiscono spesso i crampi alle gambe? Massaggiate il punto del fegato, presente solo sulla mano destra, entrambi i reni e il punto corrispondente della gamba. La cistite vi tormenta? Massaggiate regolarmente le zone di rene, uretere e vescica insistendo su quest’ultima.

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Il vostro bimbo fa la pipì a letto? Stimolate gli stessi punti (rene, uretere e vescica). Per i bambini il trattamento è particolarmente efficace dato che sono più sensibili al massaggio: sedetevi di fronte a lui, prendetegli le mani e, indipendentemente da un problema specifico sui cui punti dovete insistere, massaggiategli i diversi punti dalla testa ai piedi con una pressione leggera, parlando dolcemente. E’ una buona garanzia per la sua tranquillità, equilibrio e salute. Artrosi Consiste nella consumazione dello strato di cartilagine presente sui due capi dell’articolazione con il conseguente aumento dell’attrito al movimento e l’instaurarsi di fenomeni cronici di infiammazione che portano progressivamente alla perdita di possibilità di movimento con dolori spesso lancinanti. E’ un fenomeno per certi aspetti fisiologico, un logoramento conseguente all’invecchiamento dei tessuti anche se in molti casi esce dalla normalità per precocità di intervento. Il massaggio aiuta a rallentare i processi degenerativi e a prevenire quelli precoci. Trattamento

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Si agisce sulla colonna vertebrale con il pollice che la percorre interamente avanti e indietro con un movimento forte e deciso che assomiglia al cammino del bruco. Successivamente sul punto corrispondente all’articolazione ammalata, quindi, le surrenali che vengono stimolate a produrre cortisone con una pressione ancora del pollice che le artiglia verso l’alto. Per ultimo reni, uretere e vescica. Artrosi cervicale Fra le varie forme di artrosi precoci, la cervicale è la più diffusa ed è quella in cui, spesso, il controllo delle pulsioni e delle emozioni è la causa scatenante. La malattia alla nuca è infatti causata dalle prime due vertebre cervicali, l’atlante e l’epistrofeo, quelle del si e del no, che esprimono la resistenza alle cose che arrivano dall’esterno. Trattamento Si segue quello generale dell’artrosi e in più si agisce a lungo sul punto interno del pollice, dove c’è la piega fra le due falangi, artigliando a fondo dal basso verso l’alto. Un paio di suggerimenti RENE

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Ogni tipo di massaggio mette in circolazione le tossine che l’organo stimolato produce. E’ consigliabile, quindi, concludere ogni trattamento agendo a lungo sui punti dei reni, gli organi che hanno, fra le altre, la funzione di depurare il sangue dalle sostanze di rifiuto che qui vengono raccolte. IPOFISI Il nostro organismo è la somma di diversi apparati legati fra loro da un’armonica correlazione funzionale, e l’attività di ognuno di essi è coordinata e dipendente da quella di tutti gli altri, ma ce ne sono alcuni il cui compito è “più importante e responsabile” in quanto dirigono e governano. Questa è la funzione dell’ipofisi, una ghiandola endocrina della forma e dimensione di un cece, situata nella scatola cranica e appesa al cervello per mezzo di un peduncolo nervoso. E’ il cosiddetto “terzo occhio” che, oltre produrre gli ormoni della crescita, ha il compito di controllare l’attività delle altre ghiandole endocrine, di vedere le loro carenze, di stimolarne la produzione ormonale. E’ quindi da inserire in ogni trattamento che coinvolge le altre ghiandole endocrine.

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Curiosità Secondo il dottor Fitzgerald, un medico statunitense d’inizio secolo considerato il padre della riflessologia moderna, strofinando energicamente fra loro le unghie delle dita come se volessimo lucidarle, si rinforzano i capelli e si blocca la loro caduta. Pinzando la punta delle dita con mollette da bucato, si attenua il mal di denti… del resto, chi, seduto sulla poltrona del dentista, non stringe violentemente ed automaticamente i braccioli? E’ un modo per combattere dolore e paura esercitando una forma istintiva di riflessologia: la pressione stimola la produzione di endorfine, che sono analgesici naturali, e che aiutano a calmare la sofferenza. Intrecciando le mani e stringendole fra di loro con molta pressione, si combattono nervosismo e ansia, nell’atteggiamento altrettanto naturale ed istintivo che ognuno di noi assume in particolari momenti difficili e importanti. Per combattere disturbi visivi, o più in generale i problemi degli occhi, avvolgere degli elastici ben stretti attorno alla punta dell’indice e del medio per qualche minuto più volte al giorno togliendoli,

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naturalmente, quando si nota che impediscono la circolazione. Per un miglioramento dell’udito o problemi legati comunque alla sordità, si usa ancora il metodo degli elastici, in questo caso però attorno all’anulare e al mignolo usando gli stessi accorgimenti.

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27.IL SOFFIO ED IL DOLORE ----------------------------- Tra le pratiche indicate per produrre cambiamento negli stati emotivi di una persona vi e' quella del soffio dell'energia sulle parti dolenti.

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28.CHIROMANZIA ED ALTRO -------------------------------- La Chiromanzia è una fra le pratiche magiche più antiche di tutti i tempi, ma soprattutto è fra le più praticate perché veloce e facile a tramandarsi. Oggi mi piacerebbe condividere con voi quanto so sulla lettura delle mani, così che per gioco o per curiosità potrete leggere il vostro palmo o quello di qualche amico. Prima di cominciare credo che però siano utili alcune indicazioni: La lettura della mano, che pare aver avuto origine in India è usata non solo per comprendere meglio la propria personalità ma anche per prevedere il destino attraverso lo studio dei palmi. Forse non lo sapevate, ma le linee delle nostre mani cambiano molte volte nel corso della nostra vita. Vanno lette entrambe le mani, anche se quella che più può raccontarci di noi stessi e aiutarci a capire meglio il futuro è la destra e questo vale anche per i mancini.

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Iniziamo. Prima di tutto esistono delle linee maggiori e linee inferiori. Quelle maggiori sono quelle della Vita, della Testa e del Cuore. Quelle minori invece sono la linea del Destino ed i Monti di Venere, di Marte e della Luna. Linea della Vita La linea della vita va letta dal basso verso l’alto. Molti di voi penseranno o avranno sentito dire che chi ha una linea della vita breve avrà molto probabilmente un’esistenza altrettanto corta. Non è vero. La lunghezza di questa linea non ha alcun collegamento con la longevità dell’esistenza dell’individuo. E’ importante piuttosto analizzare le interruzioni, simbolo di probabili ostacoli, traumi affettivi o problemi (è in ogni caso difficile trovare linee che non abbiano nemmeno una ramificazione). Invece, una linea della Vita profonda, con poche ramificazioni o comunque ben visibile può essere simbolo di un’esistenza felice e piena di successi. Linea della Testa e del Cuore

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La linea della Testa non va confusa con una ramificazione della Linea della Vita. Se fate attenzione vi accorgerete che è più profonda di queste altre. In questo caso la lunghezza della Linea può aiutarci a capire quanto la persona sia giudiziosa, caparbia e leale. Infatti una linea corta denota una personalità frivola, dedita alla mondanità e probabilmente poco incline al dialogo ed al confronto. Una linea lunga invece è indice di una mente aperta, di una grande forza di volontà e di una spiccata intelligenza. Ma la cosa più importante è l’analisi della curvatura della Linea. Una linea particolarmente curva ci fa capire che la persona della quale stiamo leggendo il palmo è furba, intuitiva e scaltra. Una linea molto retta invece è sintomo di grande capacità di memoria e determinatezza, ma anche di una predisposizione alla gelosia e all’avarizia. La linea del Cuore ci parla del modo che abbiamo di relazionarci con il partner e con gli amici. Una linea molto marcata indica una personalità passionale e sempre in cerca di nuove amicizie o magari…anche nuovi partner! (e quindi può anche essere un campanello d’allarme d’infedeltà). Come per la linea della Vita, se sono presenti delle ramificazioni è probabile che ci siano

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problemi nel manifestare i propri sentimenti o i propri pensieri o che si avranno relazioni poco durature e dolorose. Se la linea del Cuore è molto vicina alle dita, la persona in questione è troppo sicura di sé, ha una grande propensione all’avidità e all’egocentrismo e controlla freddamente i suoi sentimenti. La linea del Destino La linea del Destino è la linea che più ci aiuta a capire il futuro. Rappresenta il successo che otterremo nella vita, la nostra professionalità e quanto siamo disposti a metterci in gioco per la nostra carriera. Se la linea del destino ha inizio sulla linea della testa è probabile che il successo arriverà ma dopo moltissimi sforzi e sacrifici. Non in tutte le mani c’è una linea del destino, ma questo non vuol dire che chi non ce l’ha avrà una vita di stenti! Piuttosto, sarà probabilmente oggetto di alcune avversità in campo lavorativo ma chi non lo è al giorno d’oggi? Monte di Venere

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Il Monte di Venere ci indica invece il rapporto con la nostra sessualità. Un monte di Venere molto carnoso o particolarmente rigonfio, oltre ad indicarvi che avete bisogno di una manicure, ci fa pensare ad una persona piuttosto ossessionata dal sesso, forse persino rozza e brutale. Un monte evidentemente troppo poco carnoso indica, logicamente, un problema nell’esercitare “l’ars amatoria”, probabilmente dovuta a shock emotivi. Monte di Marte Quanto siete ostinati? Ce lo dice il Monte di Marte che nonostante sia piccolino è da analizzare in due parti. La parte inferiore, tendente verso il polso ci parla di quanto siete aperti e di quanta confidenza avete con voi stessi. Se è particolarmente sviluppato, probabilmente siete degli avventurieri, sempre pronti alle sfide, forse anche un po’ troppo sconsiderati ed aggressivi. Se invece è un po’ infossato, forse avete bisogno di una bella botta di autostima perché magari non avete troppa confidenza con voi stessi e con gli altri. La parte superiore, se molto carnosa indica testardaggine, caparbietà e ostinatezza

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eccessivi. Al contrario, indica una personalità paurosa, incline a fobie e a manie di persecuzione. Monte della Luna E per finire, il Monte della Luna. Siete attori, cantanti, scrittori o poeti? In ogni nuvola che passa vedete un animale diverso o qualche immagine michelangiolesca? Allora il vostro monte lunare sarà molto sviluppato: siete dei creativi, dotati di grande immaginazione e talento artistico. Ma attenti a non fantasticare troppo o inizierete a vedere fantasmi dove non ci sono e a popolare il vostro mondo di strane e very gothic creature! O magari di finire a leggere libri sulla Chiromanzia invece di studiare penale… .............ALTRO Acutomanzia 25 aghi in un piatto posti a caso l'acqua per coprirli quelli che si incroceranno fra loro indicano i nemici Areomanzia

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Guarda le nuvole e poi chiudi gli occhi Cosa ti compare? Alettriomanzia disegna un cerchi per terra e scomponilo in 21 parti Una lettera dell'alfabeto in ogni parte con un chicco di grano Quelle che un gallo becchera' formera' la risposta che si desidera ricevere Aleuromanzia Un pugno di farina in un bicchiere d'acqua Girare con un cuchiaino la farina che s ende nell'acqua e pronunciare: ABI AD INCATEMENTE VENEFICI Versa la farina senza l'acqua su un piatto Ripeti la formula Quel che ti appare e' la rispota. Anemomanzia osserva l'effetto del ventomsugli alberi esso ti parlera' Alomanzia Poni nelle mani del consultante un pizzico di sale grosso Lascialo nelle sue mani chiuse qualche minuto Fa che lo riversi in un piatto Interpreta il risultato

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Aspodomamzia Un serpente I suoi movimenti nella teca di cristallo. .........Capirai da solo Bibliomanzia Un libro importantesacro o magico Aprilo a caso Leggi le prime parole della pagina di destra Da li' il resto Ceromanzia Fondi la cera Falla cadere in un piatto Osserva l'immagine Interpreta Cleromanzia Scrivi le possibili rsposte alle domande su un foglietto di carta Metti i foglietti in una ciotola Estraine uno Quella e' la risposta giusta Idromanzia Pronuncia questa frase: Aniel,vehuel,vevahlia,danaiel,omnes occurite

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Lascia cadere una goccia di olio in un piatto pieno di acqua Quel che appare e' la risposta al quesito Interpretala Litomanzia Fai scegliere una delle tue pietre Fagliela tenere fra le mani per qualche minuto Prendila poi tu tra le mani La pietra ti parlera' Nechiomanzia Un oggetto legato ad un defunto con cui si vuole entrare in contatto Tieni lo per un giorno tra le mani in un luogo dedicato Il giorno dopo saprai cosa dire Spodomanzia In una notte di plenilunio Accendi un fuoco Spandi la cenere su di un piatto Scrivi la domanda a cui vuoi risposta Il mattino dopo guarda nel piatto ed interpreta Teratomanzia

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Analizza l'evento straordinario che il consultante ti racconta Sentilo,pensalo,immaginalo Il resto vien da se'z Capnomanzia Poni sul fuoco un pezzo di incenso ed invita gli spiriti a palesarsi Nel fumo leggerai i loro messaggi

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29.IL TANTRA ---------------- Un grande medico del 900 " reich " ha teorizzato che molte anzi quasi tutte le patologie dalle qualo siamo afflitti,derivino dalla costruzione di una corazza che irrigidisce tutti i nostri comportamenti. La costruzione di questa corazza caratteriale ci impedisce di abbandonarci all'amore e a prediligere all'amore il sesso. l'amore ,come si sa e' cosa ben diversa dal sesso anzi l'uno e' la negazione dell'altro. Il tantra ,invece ,e' quel complesso di pratiche,idee,manipolazioni,che aiutano a mettere in contatto il macrocosmo con il microcosmo. Attraverso le pratiche tantriche vi e' una vera e propria sublimazione dell'amore che trascende completamente il sesso ponendo la coppia su un livello di potenziali di conoscenza assolutamente imprevedibili. Qui di seguito alcune posizioni Tantriche che un consulente esoterico deve necessariamente conoscere : Posizione dello sbadiglio

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E' uno dei Mudra che permettono piu' agevolmente il controllo del respiro e ,quindi ,dell'orgasmo. La donna si mette a schiena a terra ,le gambe sulle spalle dell'uomo. E' sopratutto il ritmo del respiro a essere al centro di questa tecnica:dapprima con nove penetrazioni ed una superficiale e lenta,poi passando ad otto del primo tipo e due del secondo,quindi a sette e tre,e cosi' via. L' intera fisiologia del rapporto erotico condotto in questa maniera verra' esaltata,sotto ogni aspetto. Posizione della farfalla L'uomo si mette disteso con la schiena a terra,le gambe non piegate ne' flesse; la donna si mette sopra l'uomo ,circondando ,con le sue,le gambe del partner; e' lei che si muove e controlla il ritmo della penetrazione,aiutandosi con le mani e piegandosi,con il suo volto,verso il volto dell'uomo. Posizione Yab Yum Significa "madre-padre" ed e' uno dei mudra tantrici fondamentali

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Consiste in una posizione di Fiore di Loto incrociata: l'uomo incrocia le sue gambe sostenendo la donna ,che a sua volta incrocia le gambe intorno all'uomo; i due amanti sono faccia a faccia,mani nelle mani,ed il circolo della potenza e' al suo moassimo. I due partner sono uno di fronte all'altro: l'uomo nella posizione del loto,la donna seduta sul suo grembo con le gambe che circondano il bacino dell'amato e le braccia in uno stato d'abbandono estatico. La coppia deve rimanere immobile e prolungare l'abbraccio cosi' che lo scambio di energia sia passivo e ricettivo piuttosto che attivo e di attesa. Nulla viene fatto per far sorgere l'energia sessuale: si deve seguire solo il suo flusso naturale,senza forzature. La sensazione che si ha di solito e' quella di una fusione di corpi,come se i due partner trascendessero le loro limitazioni fisiche e psichiche per raggiungere una felicita' senza confini. La respirazione Grande rilievo nel Tantra viene dato al controllo della respirazione:questa viene rallentata fino ad un livello tale che i

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movimenti respiratori sono quasi impercettibili,"immobili". L 'immobilita' della inspirazione e della espirazione aiuta a liberarsi da tutte le inibizioni e le tensioni,presenti nei modelli mentali umani,e conduce all'arresto dell'orgasmo. Percio' mentre la respirazione raggiunge la quasi fissita',l'atto d'amore viene sospeso in un orgasmo senza fine. Nella preparazione all'estasi tantrica ha un ruolo predominante il massaggio che deve scorrere dalla parte interna del corpo(l'interno delle gambe,delle braccia,il busto ,il viso), salire e poi ridiscendere sulle parti esterne(la nuca,il dorso,i glutei,l'esterno delle gambe e delle braccia) Un massaggio che segue questo percorso,partendo daipiedi per risalire lungo le gambe ed il busto,girare dietro la nuca e ridiscendere,serve ad eliminare le tensioni. Nel senso inverso,partendo dalla nuca,scendendo fino ai piedi per raggiungere la parte anterio del corpo,aiuta a raccogliere e concentrare l'energia. Il massaggio puo' essere costituito anche da carezze e sfioramenti eseguiti dal partner lungo tutto il corpo con tocco leggero,volendo anche l'aiuto di un'olio.

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Il consulente esoterico lo utilizza per donare piacere,per alleviare le tensioni,per lenire i dolori,per far espandere i muscoli sciogliendone i nodi. Solo rilassamento e raggiungimento dell'equilibrio. Riflessioni sulla magia sessuale Tutti gli esseri viventi sono ,senza eccezione alcuna,retti dal principio di due forze contrarie esercitanti la propria attenzione l'una sull'altra,due forze di cui una positiva e l'altra negativa. Esse si ritrovano nel bene e nel male,nell'emissione e nella ricezione,nella vita e nella morte,nell'uomo e nella donna . Il contatto tra i due poli risied nell'unione sessuale ed e' da questo contatto che scaturisce l'energia. Questo contatto si stabilisce fisicamente ma anche mentalmente secondo il noto principio ermetico che tutto cio' che e' in alto e' anche in basso.

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30.LA KUNDALINI -------------------- Una vecchia leggenda indu' racconta che vi fu un tempo in cui tutti gli uomini erano dei. Essi pero' abusarono talmente della loro potenza che il signore degli dei decise di privarli del potere divinoe di nasconderlo in un posto dove fose impossibile trovarlo. Fra le tante scelte suggerite si penso' di nascondere la divinita' all' interno della persona in quanto soltanto in quel posto nessuno mai avra' in mente di cercare la divinita'. Da quell' antico tempo la persona va ancora alla ricerca di quel qualcosa che si trova solo al suo interno. In ogni cultura primitiva e' il cielo che crea l'umanita'. La prima cosa che venne creata fu la terra,quindi la natura e quindi gli animali sino alla creazione dell'uomo. Oltre il libero arbitrio fu anche donata agli esseri umani la ricerca. Alla base della spina dorsale vi e' un ossotriangolare in xui resiste il potere spirituale. Dopo la realizzazione del se' e' possibile sentire questa energia sui polpastrelli o al centro del palmo della mano o al di sopra dell'osso della fontanella sotto forma di brezza.

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L'antico nome di Dio e' appunto soffio. Lo spirito santo e' di natura femminile. Quando il feto di un bambino e' di due o tre mesi l' amore divino passa attttraverso il suo cervello e lo illumina. Poiche' poi il cervello ha la forma di un prisma il fascio di luce si rinfrange verso le quattro parti che costituiscono il sistema nervoso. Quindi scende attraverso la fontanella si arresta in un filocome energia fliforme. Quando pero' il bambino nasce si crea una frattura e da quel momento le cose si complicano. Formandosi la personalita' ed i ricordi l' ego ed il superego si gonfiano come dei palloncini pertanto si genera una interruzione della corrente che viaggia lingo il canale centrale. Quando la fontanella si calcifica il canale di colegamento con l'inconscio universale si interrompe e tutto viene regolato dall'ego. La conoscenza di questo potere e' millenariamente conosciuta. Un'energia che puo' far si che ogni essere umano possa dirsi completo e la rappresentazione di questa forza e' quella del serpente. In molte antiche culture il serpente dona la conoscenza apparendo in sogno ed il culto

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del serpente piumato ha fatto sempre star bene l'umanita'. In ucraina circa seimila anni fa siconosceva questa energia. Il serpente e' l'unione tra il divino e l'umano. Esso in tutte le civilta' e' stato simbolo di potere e di conoscenza. Con i cristiani il serpemte diventa simbolo del male mentre nei circoli esoterici il serpente continua a svolgere il suo ruolo di simbolo di potere e di conoscenza. La realizzazione del se' si puo' ottenere con la meditazione. In questo modo la Kundalini,ovvero la brezza fresca ,l'energia cosmica puo' salire ed uscire dalla fontanella.

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31.L'OTTUPLICE SENTIERO ------------------------------ La Quarta Nobile Verità afferma: "C'è la via che porta alla cessazione della sofferenza" Qual'è la Nobile Verità del Sentiero che conduce alla cessazione di DUKKHA? E' il Nobile Ottuplice Sentiero e cioè: Retta Comprensione (samma ditthi) Retta Motivazione (samma sankappa) Retta Parola (samma vaca) Retta Azione (samma kammanta) Retta Vita (samma ajiva) Retto Sforzo (samma vayama) Retta Consapevolezza (samma sati) Retta Concentrazione (samma samadhi) Questi otto fattori costituiscono l'essenza dell'ideale di vita buddhista. Sono un programma attentamente considerato di purificazione del pensiero, della parola e delle azioni che ha come risultato finale la totale cessazione dell'avidità e il conseguente sorgere dell'Illuminazione, la Perfetta Saggezza.

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Gli otto fattori non sono tappe da percorrere in sequenza, una dopo l'altra, bensì rappresentano una sinergia di elementi paragonabili ai fili attorcigliati che formano un'unica fune. E' tuttavia inevitabile presentarli in sequenza, sebbene praticare l'Ottuplice Sentiero non deve essere confuso con il semplice apprendimento teorico del medesimo. Retta Comprensione (samma ditthi) La Retta Comprensione ci accompagna per tutto il cammino dell'Ottuplice Sentiero. Le convinzioni condizionano le azioni, ma anche il modo di percepire. Comprendere rettamente è molto di più di un semplice sapere. Comprendere significa che dobbiamo lasciar andare il nostro istintivo attaccamento a noi stessi, alle cose e alle persone, la passato, al presente e al futuro, al desiderio e a tutti i nostri presunti bisogni. Comprendere significa capire che l'avidità è sofferenza, l'attaccamento è sofferenza, il desiderio egoistico è sofferenza.

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Il Buddha disse: "Che cos'è la Retta Comprensione? La comprensione della sofferenza, la comprensione dell'origine della sofferenza, la comprensione della cessazione della sofferenza, la comprensione della via che conduce alla cessazione della sofferenza". Comprendere significa dunque abbracciare le quattro Nobili Verità e fare di loro lo strumento del nostro risveglio interiore, che ci consentirà di vedere in modo completamente diverso tutte le cose, e cioè "semplicemente come esse sono", senza il velo delle nostre illusorie percezioni. Retta Motivazione (samma sankappa) Questo fattore è anche tradotto con "Retto Pensiero". Si tratta degli aspetti intenzionali e decisionali della mente, fermo restando che quelli cognitivi appartengono al primo fattore, cioè alla Retta Comprensione. La diversificazione, come detto, è puramente concettuale, perché non si dà intenzione senza una chiara visione. Tuttavia se la comprensione non è "retta",

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nessun pensiero decisionale potrà essere efficace. L'insegnamento buddista precisa che la motivazione è "retta" quando realizza spinte positive consistenti nel non-attaccamento, nell'amorevolezza e alla non violenza. Analogamente, bramosia, inimicizia e violenza impediranno lo sviluppo del Retto Pensiero. Chi abbia compreso la giustizia distributiva del KARMA, ovvero l'armoniosa Legge di causa-effetto, perseguirà scopi in accordo con tale Legge, e le sue motivazioni diverranno "rette" proprio perché scaturiranno da una mente rinnovata, che spontaneamente tenderà sempre più a sviluppare atteggiamenti benevoli verso tutto e tutti. Attraverso le pratiche meditative, viene facilitata l'acquisizione del giusto atteggiamento mentale che, indipendentemente dalla nostra volontà cosciente, potrà ribaltare la nostra istintiva avidità, trasformandola in tranquilla rinuncia, in non-desiderio, in non-azione. Al tempo stesso, anche la nostra istintiva

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avversione, o fuga dalla realtà, troverà un opportuno "antidoto" nell'atteggiamento di benevolenza universale, che sostituirà alla paura un "andare verso" le cose senza alcun timore. Retta Parola (samma vaca) Retta Azione (samma kammanta) Retta Vita (samma ajiva) Unifichiamo in una sola trattazione i tre fattori suddetti perché essi nel loro insieme formano la prima ripartizione dell'Ottuplice Sentiero, ovvero la disciplina morale (Silakkhandha). Nel Buddismo non esistono norme vere e proprie, fini a sé stesse o che impongono obbedienza. E allora perché si parla di disciplina morale? Le intenzioni non sono etiche, ma puramente spirituali, sebbene indirettamente producano ANCHE un notevole risultato etico. Il Dharma si occupa molto di benessere sociale e di compassione per tutti gli esseri viventi, tuttavia nell'ottuplice Sentiero le intenzioni sono interamente dedicate alla liberazione individuale ed interiore da DUKKHA.

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Il termine pali SILA, tradotto con "etica", implica una sovrapposizione di significati: una condotta conforme ai principi morali, i principi stessi, le virtù che scaturiscono dalla "retta vita". A differenza delle religioni monoteistiche, che concettualizzando un dio paternalistico sono costrette a sviluppare etiche di obbedienza, magari all'insegna del timore, il Buddismo punta piuttosto ad una idea di ARMONIA fra tutti gli esseri viventi e tutte le cose. Quindi nessuna indicazione andrà vissuta come rigidamente normativa, perché si tratta di fattori che ci aiutano a liberarci da DUKKHA. Ecco perché non ci interessa la semplice osservanza formale o l'applicazione troppo letterale: piuttosto dobbiamo scavare con la mente dentro questi principi per assaporarne il piacevole e benefico apporto. Detto questo, passiamo a commentare i tre passi che caratterizzano Silakkhandha. Retta Parola: sia la forma verbale che scritta della comunicazione possono avere enormi conseguenze. La parola può spezzare vite, creare nemici, ma anche infondere saggezza e fondare la pace

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Il Budda espone quattro tipi di retta parola: astensione da parola falsa, da parola che calunnia, da parola aspra e da parola oziosa. Con Retta Azione si intende, in generale, un uso appropriato di noi stessi e del nostro corpo. Ovviamente l'aspetto principale della retta azione riguarda il non nuocere agli altri, ma anche non prendere ciò che non è dato. Si noti che non ci si limita all'astensione dal furto, ma anche da un possesso troppo bramoso. Nella retta azione va considerato anche un sano atteggiamento nei confronti della sessualità, rispettoso delle esigenze, dei ruoli e degli impegni di ciascuno. Con Retta Vita si intende infine il guadagnare appropriatamente i mezzi di sussistenza. Questo fattore è anche detto "Retti Mezzi". Tra i mezzi di sussistenza nocivi a sé e agli altri, il Budda ne elenca almeno cinque: commercio di armi, di esseri umani (ovviamente all'epoca del Budda esisteva lo schiavismo), di carne, di veleni e di sostanze comunque nocive alla salute.

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In generale, qualsiasi mezzo di sussistenza che dovesse implicare danno o sofferenza negli altri va evitato. Questo è il corretto atteggiamento buddista, indipendentemente dalla mera osservanza formale di regole. Retto Sforzo (samma vayama) La purificazione della condotta attraverso i 3 precedenti fattori prepara alla seconda partizione del sentiero: quella della Concentrazione (Samadhikkhanda). Attraverso l'atteggiamento mentale etico di Silakkhandha (Parola - Azione - Mezzi di vita) giungiamo cosi all'educazione mentale vera e propria, costituita da: Retto Sforzo, Retta Consapevolezza, e Retta Concentrazione. Lo scopo ultimo dell'ottuplice Sentiero è quello di produrre lo stato di visione profonda (saggezza) che sarà lo strumento principale della liberazione da DUKKHA. Questo non vuol dire che coloro che praticano l'ottuplice sentiero non possano provare stati di dolore sia fisico che morale, ma certamente l'atteggiamento con cui potranno affrontare tutte le cose sarà

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sempre immune da illusioni, angosce, timori, preoccupazioni, a patto che si realizzi correttamente la giusta visione di saggezza. Tornando a Samadhikkhanda (ovvero Sforzo - Consapevolezza - Concentrazione) un esempio molto semplice illustra l'interazione di questi 3 fattori, e di come essi concorrano insieme nel realizzare la Concentrazione. Tre bambini giocano in giardino, e decidono di cogliere i fiori di un albero, che però è troppo alto. Allora, il primo bambino piega la schiena per far salire il secondo, che però in una simile posizione precaria barcolla, quindi il terzo bambino gli offre come appoggio la propria spalla. Finalmente, grazie allo sforzo del primo bambino e all'appoggio del terzo, il secondo bambino riesce a raggiungere i fiori. Il bambino che, sollevato, arriva ai fiori rappresenta la Concentrazione, la cui funzione è quella di unificare la mente. Per farlo, ha bisogno delle energie del retto sforzo (simboleggiato dal bambino che lo regge sulla schiena) ma anche della stabile

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consapevolezza fornita dall'attenzione, simboleggiata dal terzo bambino. Il termine "sforzo" non deve indurre a pensare che debba trattarsi di una fatica mentale, in realtà si tratta di lasciar fluire la nostra energia che richiede indubbiamente costanza e applicazione, tuttavia senza eccedere. Si può pensare ad uno "sforzo senza sforzo". O anche, con le dovute distinzioni, alla "forza della non-azione". Resta il fatto che ognuno è direttamente responsabile della propria liberazione. Che il Buddismo produca personalità passive come vorrebbero alcuni pregiudizi è totalmente inesatto, al contrario il cammino buddista non aspetta miracoli dal Cielo, ma punta sull'educazione della mente, chiave di volta dell'intero Sentiero. L'inizio del cammino dell'ottuplice Sentiero è infatti una mente inquinata, contaminata e confusa; la realizzazione è la mente liberata, purificata e illuminata dalla saggezza. Questo stato, oltre ad una corretta visione, crea una condizione particolarmente favorevole a modificare il proprio karma, ottenendo facilmente dei benefici di ogni

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tipo che ogni persona anche semplicemente incamminata su questo Sentiero sperimenta innumerevoli volte, attraverso la realizzazione di obiettivi, la significatività delle sincronicità temporali, l'elevazione del proprio stato vitale. Le tecniche di meditazione e la recitazione dei mantra sono la "palestra mentale" che facilita il raggiungimento di questi risultati e costituisce un ottimo metodo per realizzare correttamente il Retto Sforzo. Retta Consapevolezza (samma sati) Il Buddha afferma che il DHAMMA (Darma in sanscrito), la vera natura delle cose, è direttamente conoscibile, senza tempo, e chiede di essere toccato e visto, sebbene tale esperienza sia inesprimibile. La verità ultima è dunque dentro di noi, ma affinché divenga liberante, deve essere vissuta. Non serve accettarla per fede, in virtù dell'autorità dei testi o del maestro, né comprenderla intellettualmente. La si deve conoscere personalmente attraverso la visione profonda, la si deve interiorizzare e fare propria, perché è un

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conoscere ma allo stesso tempo un immediato vedere. La parola in lingua pali SATI viene tradotta con "consapevolezza", tuttavia un significato più completo è "facoltà mentale che consente una visione profonda e panoramica, centrata sul presente, emotivamente neutra e distaccata". La retta Consapevolezza non è dunque il semplice "stato cosciente" bensì è una coscienza portata ad un'intensità particolare in cui la mente è mantenuta in uno stato di nuda attenzione, ovvero osservazione distaccata di quanto sta accadendo dentro di noi e attorno a noi "qui ed ora". Consapevolezza "senza scelta e senza giudizi", che osserva senza selezionare e senza afferrare, e che non cede nella rete dei pensieri discriminanti. nella pratica della retta Consapevolezza, la mente viene educata a rimnanere nel momento presente, aperta, calma e sollecita, tutta intesa all'esperienza dell'evento attuale.

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Giudizi e interpretazioni sono sospesi o, se si presentano, vengono registrati e subito abbandonati. L'obiettivo è la pura osservazione di tutto ciò che si produce nel momento in cui si produce, cavalcando l'incalzare degli eventi come un abile surfista cavalca le onde dell'oceano. Ecco perché molti maestri, specialmente nello Zen, istruiscono i loro discepoli con affermazioni apparentemente enigmatiche del tipo: "quando mangi, mangia; quando cammini, cammina..." La mente consapevole non oscilla tra passato e futuro ma resta ancorata nel presente. Tale forza mentale può essere efficacemente utilizzata sia in modo indirizzato sull'oggetto (obiettivo) che per produrre la visione profonda di saggezza. La retta Consapevolezza viene anche coltivata mediante una pratica insegnata dal BUDDHA stesso, chiamata "le quattro basi della presenza mentale", che consiste nella contemplazione consapevole delle quattro sfere della percezione: il corpo, le sensazioni, gli stati mentali e i fenomeni.

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Retta Concentrazione (samma samadhi) Lo stato di SAMADHI (tradotto con Concentrazione) è il risultato di una costante PRATICA MEDITATIVA. Esso è caratterizzato da un atteggiamento mentale "unificante", ovvero che indirizza le energie mentali in una chiara direzione, senza dispersioni o confusione. Il SAMADHI non è realizzabile in presenza di contenuti distruttivi, come ad esempio l'aggressività. La mente concentrata ha due caratteristiche specifiche: l'incrollabile attenzione verso un oggetto e la conseguente calma delle funzioni mentali. Qualità che la differenziano nettamente dalla mente non concentrata, la quale produce fatica mentale nel caso dell'attenzione, che sarà poi inevitabilmente discontinua e inefficace. SAGGEZZA o ILLUMINAZIONE ---------------------------------

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Benché la Retta Concentrazione occupi l'ultimo posto fra i fattori del Nobile Ottuplice Sentiero, non rappresenta il culmine del cammino. La Concentrazione rende la mente salda e ferma, ne unifica i componenti, spalanca paesaggi di beatitudine, forza e serenità. Ma, da sola, non basta a raggiungere il fine più alto: la liberazione dalle catene di DUKKHA per mezzo della saggezza, ovvero della mente finalmente illuminata. Per mettere fine a DUKKHA occorre fare dell'Ottuplice Sentiero uno strumento di elevazione spirituale e utilizzarlo per sviluppare la visione profonda capace di svelare la verità ultima delle cose che, come detto precedentemente, può realizzarsi solo attraverso l'esperienza personale, secondo modalità particolari che sono specifiche di ognuno.

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32.LO SCIOGLIMENTO DEI

LEGAMI --------------------------------------- Fra i compiti del consulente esoterico quello piu' importante e' quello di ail consultante a sciogliere i legami che lo tengono bloccato ed immobile. Il padre con tutte le indicazioni del percorso da compiere, la madre con l'affetto ed il possesso psichico sempre esplicito, i fratelli e le sorelle con tutta la consaguineita' che agisce subdolamente, gli amici,le amiche,i partner con contratto ed i partner senza contratto. L'elenco lentamente si estende anche al luogo in cui si vive alle persone che giornalmente si vedono e quindi al lavoro ed alle abitudini commerciali. Siamo talmente ma invisibilmente legati a questa composita rete che distaccarcene e' assai difficile. Il primo passaggio da fare a questo punto e' la presa di consapevolezza. Quindi l'altro passaggio quello di elaborare psichicamente ma con estrema attenzione,fermezza e senza sconti,tutte le sofferenza che ognuno di questi legami ci hanno procurato.

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Non si sta qui suggerendo di rompere e tagliare i mille legami che ci tengono fermi,ma solo di osservarli con la massima attenzione e cercare per ognuno di essi i vari momenti di sofferenza che ci hanno procurato. Certamente questi momenti saranno molto piu' numerosi di quelli che ci hanno procurato gioia. Non c'e' amore senza sofferenza e piu' si desidera possedere l'altro piu' e' la sofferenza che l'altro ci procura il momento in cui vogliamo porre un freno alla sua liberta'. Liberarsi dai legami come per qualunque altra cosa comporta percio' averne consapevolezza. Non c'e' bisogno di dirsi addio,non c'e' bisogno di non parlarsi piu'. Si puo' invece trasformare il rapporto da un rapporto di possesso ad un rapporto di reciproco sostegno

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33.CATENA E CERCHIO MAGICO ------------------------------------- Il cerchio magico e' un solco ,che serve a separare cio' che e' dentro da cio' che e' fuori. Il consulente esoterico traccia il cerchio prima di ogni operazione:dopo aver creato il silenzio ed attivato la sua potenza medianica. E' necessaria tale operazione per isolare il mondo esterno e lasciare spazio alle cose del mondo interno. La modalita' piu' giusta per dare spazio al cerchi magico e' quella di tracciarlomavvalendosi di una bacchetta di legno. Cerchio magico e' pure quello formato da una "catena" di individualita' unite dal rito la quale catena diviene anche essa individualita' e svolge il compito di riequilibrare le energie all'interno di un gruppo Nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma. Questa potente affermazione e' contenuta nella forza che promana dal cerchio magico o dalla catena al fine di ricondurre il tutto all'Uno e l'Uno al tutto. Quando si traccia il cerchio bisogna lasciare un piccolo spazio per entrare ,

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quindi cospargere il cerchio possibilmente di sale. Compiuta l'operazione di tracciamento sino a che non si e' completato il rituale bisogna rimanere attentamente al suo interno ed uscire solo dallo spazio preliminarmente costruito Cosi' come in natura anche nel rituale vanno rispettate le tre fasi: Apertura,Opera,Chiusura Una volta creato il cerchio e fattivi entrare il o i consultanti introdursi cautamente sempre per lo stesso spazio non coperto di sale ed iniziare ad aprire i contatti con le parti profonde. La respirazione,una candela al centro,i mantra tutto e' connesso e l'immaginazione lentamente si va a porre sui giusti canali operativi. Il resto viene da solo nel tempo strutturato adeguatamente. L' ora propizia e' quella successiva alle 24 l'ora di completamento delle operazioni non deve superare le 1.30

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34.REBIRTHING ------------------- Il cerchio che il consulente puo' disegnare con un gesso per terra oppure segnare con la bacchetta magica,serve a separare cio' che e' fuori da cio' che e' dentro. Esso e' anche assimilabile al numero 0 da cui poi dopo scaturiscono l'1 ed il 2. Lo zero sdoppiato segna anche il simbolo dell'infinito Il consulente dopo aver instaurato qualche minuto di silenzio e prima di ciascuna operazione,traccia il cerchio. In questa maniera attiva la sua potenza mercuriale che serve ad isolarlo dal mondo terreno. Tale operazione puo' anche essere compiuta quando vi e' un gruppo che si riunisce e serve ad equidistribuire l'energia.

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35.L'ENNEAGRAMMA ------------------------ E' un antico strumento per conoscersi meglio. Ci consente di comprendere quanto la nostra unicita' alla fin fine faccia parte di una delle nove categorie in cui ci si puo' riconoscere. Il consulente esoterico puo' utilizzare le domande che definiscono le varie personalita' e collocare il consultante in una delle nove ipotesi delineate. Una personalita' non si puo' certo definire attraverso uno strumento cosi' semplice ma e' possibile con questo strumento creare uno spazio aperto ma esclusivo per ciascuno di noi.

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36.VIAGGIARE NEL MONDO DEI

MORTI ------------------------------------------- Viaggiare nel mondo dei morti vuol dire fondamentalmente fare un viaggio dentro le proprie profondita'. Le persone care che nella vita ci sono venute meno,in effetti sono tutte nella nostra parte profonda ed e' sufficiente riconettersi con loro per sentirle e continuare il dialogo di quando erano in vita. Per fare cio' e' necessario sempre farsi accompagnare dal consulente esoterico che guidera' il viaggio. L'aiuto della meditazione,le candele sempre accese,il luogo dove siopera aitualmente,la musica ed inizia il viaggio. Non serve molto tempo per il contatto ma serve una grande preparazione del consulente in grado di accompagnarvi e farvi poi ritornare. Il viaggio nel mondo dei morti ci consente di riabbracciare i nostri cari anche se non fisicamente almeno spiritualmente. Basta ripensare ai contatti che si sono avuti che essi vengono nuovamente a ripetersi come per incanto.

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Se in qualche maniera la telepatia e' ormai fenomeno ampiamente accettato e' chiaro che anche il collegamento con il mondo dei morti e' possibile. Bisogna accettare queste affermazioni con l'emisfero destro ,quello della fantasia,tanto per intenderci ,in quanto l'emisfero sinistro non e' assolutamente attrezzato a condividere questa esperienza.

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37.IL SATOR ------------- Sator arepo tenet opera rotas questo il meraviglioso oggetto nelle mani del consulente esoterico La varia composizione delle infinite combinazioni possibile e' davvero una porta di ingresso in un altra dimensione. Tutti gli sforzi che la mente razionale puo' fare per individuare il significato razionale di questo palindromo,sono vani. Non ha infatti alcun senso cercare il significato delle parole cosi' come esse vengono presentate. Ha invece senso,utilizzando le stesse,o nella loro interezza o frazionate in gruppi di tre,quattro, cinque, lettere,andare a comporre delle frasi. Il consultante si trovera' cosi' calato in una nuova terra,fertile di significati i piu' disparati ma tutti tremendamente corrispondenti al suo stato psichico. Tutta la consulenza esoterica si anima sul presupposto della pochezza della mente

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razionale e sulla immensa ricchezza della non mente. La famosa parte dell'universo che non riusciamo ne' a sentire,ne' a vedere,ne' a toccare ma che pure e' li' che ci avvolge ,ci struttura,ci trasforma. Il quadrato magico e' percio' sega,tenaglia,martello,giravite,lima, sempre a nostra disposizione per dirci tutto cio' che nessuno e' disposto a dirci perche' privo di senso.

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38.LE INVOCAZIONI ---------------------- La pratica delle invocazioni consiste nell'imprimere nella mente una determinata immagine di una persona o di un santo o di una divinita' e richiamarla chiedendole aiuto. L'invocazione si accompagna sempre alla visualizzazione del soggetto scelto ed il suo nome va articolato con voce profonda chiara e vibrante. L'invocazione e' percio' un vero e proprio mantra dove il tono della voce ha la funzione di liberare la coscienza dagli influssi negativi. Esse spesso sono implorazioni di demoni e spiriti chiamati dal consulente esoterico in suo aiuto. La parte fondamentale delle invocazioni e' la visualizzazione del soggetto evocato e del suo nome. FORMULE MAGICHE PER I SOLDI Invocazione alla triade dell'abbondanza Rituale occulto caldeo Incantesimo della semina magica Rituale della fortuna alata

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Invocazione dello scrigno segreto FORMULE MAGICHE PER IL LAVORO Il grande incantesimo di Ezra Simh Rituale della difesa occulta La preghiera dell'apostolo Taddeo L'eterna "magica" Evocazione per la giustizia FORMULE MAGICHE PER LA SALUTE Orazione misteriosa di Baloth Formula di Kibur Orazione dei tre arcangeli Orazione di San Pietro Orazione di San Paolo FORMULE MAGICHE PER L'AMORE Incantesimo d'amore sumero

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Rituale magico dell'amore Invocazione d'amore Pratica di scongiuro Formula di Venere

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39.L'ESOTERISMO DI DANTE -------------------------------- Pare che la Divina Commedia sia un testo in codice per comunicare agli iniziati verita' nascoste. L'uso da parte del consulente esoterico della Divina Commedia comporta risultati davvero eccezionali in quanto ativa nell'ascoltatore incredibili fantasie. Basta provare ad ascoltare il racconto che chiunque fa dopo aver letto un passaggio dell'Inferno,del Paradiso o del Purgatorio. La sola immagine dei vari gironi ha perseguitato i sogni di molti ed i simbolismi occulti in essa contenuti sono in vero e proprio percorso iniziatico. Del resto lo stesso viaggio nei tre mondi altro non e' che un crescndo di incontri di persone luoghi ,angeli e demoni. Praticamente in essa c'e' tutto. Basta cercarlo.

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40.IL GRIMORIO DI PAPA

ONORIO -------------------------------------- Il grimorio e' un testo nel quale vengono riportate formule magiche,sacrifici di sangue ,digiuni,purificazioni,confessioni,lettura dei salmi ed invocazioni. In esso si ritrovano contenuti di magia nera. Dopo tutta l'attivita' preparatoria come sopra accennato,si e' pronti per la grande invocazione degli spiriti. Gli spiriti invocati sono specificatamente angeli ribelli al volere di Dio. L'attenta lettura di questo Grimorio,da effettuarsi solo alla presenza del consulente esoterico,evoca immagini terribili e suscita incubi. L' effetto a distanza e' comunque catartico. E' un rituale complesso ed articolato pieno di riti sanguinari ma anche di attenta elaborazione di alcuni salmi bibblici di grande importanza. l'ingresso nel Grimorio non e' mai da proporre a chi e' all'inizio del cammino iniziatico ed e' di complessa digeribilita'. Nell'ambito di un percorso formativo di consulenza esoterica esso va approfondito

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e ne vanno studiati con attenzione i simbolismi in esso contenuti. Il consulente sa bene quanto profondamente questo Grimorio incida nella immaginazione del consultante e con quanta cautela debba essere proposto a chi si trova in formazione. Tutti i grimori hanno in se' formule magiche e servono fondamentalmente a concentrare la mente su determinati obiettivi specifici. Di fatto questo Grimorio viene usato per scacciare il male e solo in questo caso e' giusto debba trovare utilizzo. Ma ben sappiamo che male e bene vanno sempre assieme e nell'utilizzo di questo strumento bisogna tenerne davvero conto. E adesso la lettura del grande esorcismo,dedicato a purgare le cose ,gli animali e le persone dagli spiriti immondi: Si prenda una manciata di sale e si dica: "Demone,esci dal corpo di..... per comando del Dio che adoriamo, e fai posto allo Spirito Santo. Ecco su questa fronte traccio il segno di nostro Signore Gesu' Cristo. In nome del Padre,del Figlio e dello Spirito Santo. E su questo petto traccio il segno della Santa Croce.

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In nome del Padre,del Figlio e dello Spirito Santo. Dio onnipotente ed eterno;Padre di Nostro Signore Gesu' Cristo,volgi l' occhio della tua misericordia sul Tuo Servo,che ti sei degnato di guidare sulla via delle fede e della verita';purifica il suo cuore da ogni maligno influsso,spezza le catene ed i legami dell'inferno. Apri o Signore,la porta della tua gloria,segna il tuo servo con il siggillo della tua saggezza,liberalo dai tormenti e dalla corruzione dello spirito immondo,rischiaralo con la luce della tua grazia e bonta',cosi' che intraveda lo splendore della tua chiesa,ne osservi i comandamentie,acquisendo ohni giorno nuove perfezioni,pervenga ad essere degno del rimedio salutare alle sue colpe,che ha ricevuto con il Santo Battesimo e per i meriti del Nostro Signore Gesu'Cristo." E' evidente che quanto sopra riportato e' un invito ben preciso al male presente all'interno di ohnuno di noi ad uscire dal nostro corpo. Purtroppo siamo abituati ad autoesorgizzarci scatenando il male al nostro interno sugli altri. E' percio' molto piu' facile dire xhe il tale ha sbagloato o l'altro tale non ha capito.

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Ma questo e' solo il discorso di volere attribuire potere agli altri pensando che sono in grado di procurarci negativita',la storia e' invece diversa e l'esorcismo non serve a togliere il negativo su di noi e scatenarlo sull'altro bensi' solo l'aiuto del signore a togliere il male da noi.

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41.LA SFERA DI CRISTALLO ------------------------------- E' uno strumento particolarmente sensibile alla energia del consultante. Di fatto la sua funzione e' quella di attivare un vero e proprio campo relazionale magnetico tra consulente e consultante. Per ottenere il massimo di espansione del campo che poi e' quello che aiuta la sintonia fra i due,e' necessario stare in una stanza completamente buia illuminata dalla sola luce di una candela posta vicino alla sfera. Le mani del consulente poste attorno alla sfera devono poter consentire al consultante una completamente identificazione con la sfera e sentire percio' l' energia del consulente proiettata sulla sfera come fosse proiettatasu di se'. E' uno strumento che lavoroa sui meccanismi proiettivi della mente dando la tranquillita' al consultante di liberarsi dei pensieri piu' scuri che lo assillano. L'uso corretto di questo strumento non e' percio' quello di intravedere presente passato o futuro in quanto queste sono solo ciarlatanerie. La sua funzione e' quella di raccogliere il massimo dell'attenzione da parte del consultante e metterlo in condizione di

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totale fiducia nell'esprimere le sue parti piu' nascoste ed innominabili. Alla base del successo dell'utilizzo di questo strumento vi E' percio' la reale volonta' del consultante di lasciarsi andare in piena fiducia e liberta' come se le cose che racconta in effetti siano ascoltate soltanto dalla sfera e da nessun'altro. In alcuni casiil consultante puo' addirittura indossare una mascherina sugli occhi al fine di non turbare neppure con il suo sguardo il libero fluire del pensiero del consultante.

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42.LA SCRITTURA TERAPIA ---------------------------------- Attraverso la scrittura terapia,il consulente esoterico cerca di ridestare la coscienza sopita ed orientare al meglio le energie. Attraverso la scrittura si e' disposti a dire di se' cose impensabili e che non si avrebbe mai il coraggio di raccontare a nessuno. Lo scrivere e' a volte molto meglio che andare in analisi. Si ha l'opportunita' di raccontare la propria storia ad un ascoltatore davvero silenzioso,che non giudica e non commenta ma accoglie e contiene. Si dice che la scrittura abbia un anima e mille volti per cui la scoperta di quanto si scrive puo' aiutarci a conoscerci di piu' e meglio. Un foglio di carta rigorosamente bianco,una penna biro rigorosamente blu' e via a raccontare tutto cio' che passa per la testa.

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43.LA MUSICOTERAPIA -------------------------- E' l'uso della musica al fine di facilitare la comunicazione. Produce effetti regressivi e crea le condizioni per aprire canali di comunicazione finalizzati al recupero delle energie. Il consultante partecipa attivamente al processo riparatorio attuato dalla musica entrando in sintonia con il consulente attribuendo alla musica la capacita' di coinvolgerlo su tutte le sue emozioni .

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44.SCRITTI DAL BLOG ------------------------ Sono pensieri e riflesioni riportate sul blog ermete.blog.com molte di queste sono anche riportate in questo scritto basta leggerle,rileggerle,poi leggerle ancora ed ancora praticamente dei Mantra

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45. IL LINGUAGGIO

DELL'OCCULTO -------------------------------------- Prendi la Bibbia ed aprila a caso riferendoti solo al pentateuco Crea una sequenza di numeri su di un foglio di carta Minimo 17 oppure 47 oppure 127 Intercetta sul libro della bibbia in tuo posseso le parole ogni 17 ogni 47 Ogni 127 scriva la sequenza di parole estratte dalla Bibbia Al lume di candela ,in un posto appartato,nel massimo silenzio La sequenza di parole estratte introiettata e recitata minimo tre volte ti raccontera' cose mai udite Buon viaggio Questo un rituale di consulenza esoterica estremamente complesso ma estremamente benefico. La sequenza scelta casualmente si andra' ad allineare ai pensieri piu' reconditi e piu' profondi che in quel momento si muovono al nostro interno creando un vero e proprio terremoto all'interno di chi pratica questo rituale

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46.IL MUTUS LIBER --------------------- Il Mutus Liber - "Libro Muto" in quanto sprovvisto di testo - rappresenta forse il più famoso ed enigmatico testo alchemico. In sole 15 tavole, sono illustrate tutte le operazioni fondamentali della Grande Opera attraverso un insieme di immagini allegoriche, ricche di dettagli, il cui simbolismo il lettore è chiamato ad interpretare. Il linguaggio iconografico è considerato sufficiente di per sé a comunicare quei segreti che è vietato esprimere per mezzo della parola. Le uniche frasi scritte si trovano nella prima, nella penultima e nell'ultima tavola. Nella prima tavola leggiamo: "MUTUS LIBER, IN QUO TAMEN tota Philosophia hermetica, figuris hieroglyphicis depingitur, ter optimo maximo Deo misericordi consecratus, solisque filiis artis dedicatus, authore cuius nomen est Altus. 21.11.82. Neg: 93.82.72. Neg: 82.31.33. Tued." Ovvero: "Il Libro Muto, nel quale l'intera filosofia ermetica viene rappresentata in forma di figure geroglifiche, consacrato a Dio misericordioso, tre volte massimo

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ottimo, e dedicato ai soli figli dell'Arte, da un autore il cui nome è Altus". Le enigmatiche serie di numeri e di sigle che seguono vanno lette al contrario (da destra a sinistra) e si rivelano essere dei riferimenti a specifici versetti biblici: Gen. 28.12-12, Gen. 27.28-39, Deut. 33.13-28. La prima citazione descrive il sogno di Giacobbe, che è appunto illustrato sulla prima tavola; la seconda e la terza citazione fanno riferimento alla "rugiada celeste", la cui raccolta è illustrata nella tavola 4. Nella penultima tavola, in fondo, leggiamo: "Ora Lege Lege Lege Relege labora et invenies". Cioè: "Prega, leggi, leggi, leggi, rileggi, lavora e troverai": consiglio singolare per un libro in cui non c'è praticamente nulla da "leggere" in senso stretto, eppure è un invito prezioso a ricavare dalle immagini quegli insegnamenti che la parola non potrebbe comunicare. Nell'ultima tavola, i due filatteri che escono dalla bocca dell'uomo e della donna inginocchiati di fronte alla gloria dell'alchimista recano le parole: "Oculatus

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abis", ovvero: "Dotato di occhi (chiaroveggente) te ne vai". E' quasi certo che l'autore del Mutus Liber, celato dallo pseudonimo "Altus", sia Jacob Sulat o Saulat, dato che il suo nome appare nel Privilége du Roi che accompagna l'edizione originale. Come dimostrò Canseliet, la scritta "Oculatus abis" che appare nell'ultima tavola forma appunto l'anagramma: "Jacobus Sulat". La prima edizione del Mutus Liber fu pubblicata a La Rochelle nel 1677. Le tavole, ridisegnate e migliorate dal punto di vista grafico, furono poi incluse nella monumentale Biblioteca chemica curiosa di Manget (Genève, 1702). Seguirono quindi varie riedizioni del libro, tra le quali merita una menzione particolare una versione a colori, ritrovata in un manoscritto della fine del XVIII secolo custodito alla "Library of Congress" di Washington. Questa versione fu pubblicata nel 1979 dalle edizioni Archè con il commentario di Jean Laplace. Abbiamo qui voluto riprodurre tutte e tre le versioni principali del libro, dato che un confronto tra i piccoli particolari che mutano nelle immagini si rivela particolarmente interessante. Per ogni

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tavola sono riportate quindi, da sinistra a destra: 1. la versione originale del 1677, 2. la versione del 1702 di Manget, 3. la versione a colori di Washington. A partire dalla celebre Ipotiposi di Magophon molti sono stati i commentari al Mutus Liber, tra i quali quello di Eugène Canseliet è senza dubbio il migliore e il più completo, nonché il più "caritatevole" per le sue preziose rivelazioni (E. Canseliet, L'Alchimie et son livre muet; trad. italiana: E. Canseliet, Mutus Liber, ed. Arkeios, Roma 1995). Col proposito di dedicarci in futuro ad una dettagliata analisi del commentario di Canseliet, vogliamo qui offrire al lettore la nostra traduzione del commentario originale di Jean Laplace che accompagnava l'edizione a colori del 1979 sopraccitata, in quanto prezioso sebbene poco noto al pubblico italiano. Si tenga conto che il testo di Laplace si riferisce in particolare alle tavole colorate. Un ultimo avvertimento: come hanno fatto spesso rilevare tutti i migliori commentatori, le quindici tavole, nonostante l'apparenza,

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non seguono il corretto ordine delle operazioni: solo la prima e l'ultima si trovano realmente al loro posto. Ciò costituisce un'ulteriore prova di pazienza per il lettore che è chiamato a ricostruire, come in un puzzle, la giusta sequenza delle immagini. Per raggiungere questo scopo, il commento di Canseliet offre degli aiuti indispensabili: avremo occasione di riparlarne. (N.B. - cliccando su ciascuna immagine in piccolo si accede alle Tavole ad alta risoluzione) TAVOLA I Commento di Laplace Chiaramente questa prima tavola è l'illustrazione del Sogno di Giacobbe, in cui gli angeli salgono e scendono da una scala che collega il cielo e la terra. L'allusione è facilmente comprensibile: essa si riferisce a questa "forza forte di ogni forza" che la coppia di angeli permette di afferrare.

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L'editio princeps de La Rochelle, che ha riprodotto Jean Jacques Pauvert [immagine a sinistra. N.d.T.], aumentata dal prezioso commentario di Eugène Canseliet, ci mostra una scena un po' differente da questa [immagine a colori a destra. N.d.T.]. Il lettore si potrà riferire con profitto alle note di Canseliet, che non mancò di rilevare alcune anomalie evidenti. Da parte nostra, constateremo che lo schema che formano i due rami del roseto e la scala è quasi circolare nella prima edizione, mentre lo vediamo qui fortemente schiacciato in larghezza. La nostra opinione è che, in origine, scala e roseto formassero il simbolo del sale mentre gli angeli ne precisassero al contempo la sua qualità doppia. Le trombe, strumenti di rame, sono un'allusione a Venere, cioè alla vibrazione celeste chiamata anche Verbo. La parola si rivolge al soggetto dell'Opera, a Giacobbe, fisso nel suo letargo. Questa terra dei filosofi di un blu profondo è chiamata a divenire la terra filosofale, il cui rossore presagisce il prossimo levarsi dell'astro. Forniremo anche la nostra opinione in merito all'inversione dell'immagine ed alla posizione contraddittoria della luna. Come

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per il frontespizio del Trionfo Ermetico, non pensiamo che l'errore sia involontario; giammai, soprattutto in quest'epoca, un incisore si sarebbe permesso una tale sbadataggine, ed è impensabile che l'autore non abbia corretto un errore così evidente. Preferiamo intendere, per mezzo di questo ribaltamento, che ci troviamo in presenza dello Specchio della Natura. Ecco anche perché i tre riferimenti alla Bibbia devono essere letti da destra a sinistra... o in uno specchio. TAVOLA II Commento di Laplace Non è certo originale constatare che l'impaginazione delle tavole non rappresenta l'ordine reale del messaggio che sono chiamate a rappresentare. La prima si trova sicuramente al suo posto, che è il frontespizio, cioè l'ingresso dell'Opera. Non abbiamo l'intenzione di rimettere le immagini nella loro reale successione ma ci sembra giusto segnalare che non c'è veramente un ordine

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lineare da seguire. Ci sembra che il Mutus Liber sia costituito da più raggruppamenti di figure attorno ad un'idea centrale. Alla tavola quattro daremo la prova, con un esempio, di ciò che abbiamo anticipato. I due angeli in volo che tengono l'ampolla filosofica avrebbero guadagnato in precisione se fossero stati dipinti in modo dissimile [nella tavola a colori. N.d.T.]. Questa era l'intenzione originale di Altus che disegnò, sulla coscia ed il braccio sinistro di uno dei due, il segno dell'oro, mentre l'altro ne è sprovvisto. La forma incurvata a mezzaluna del mare bruno non appare più qui [nella tavola a colori, mentre è evidente nell'ampolla dell'edizione originale. N.d.T.]. La superficie piatta del bagno contrasta con la realtà operatoria in cui la convessità del mercurio si nota anche in alto [alla superficie. N.d.T.], a causa della sorprendente ed ordinata animazione delle particelle in rotazione. All'interno dell'ampolla ci sono tre personaggi che rappresentano le parti costitutive del Rebis qui in formazione: sale, zolfo, mercurio; cioè Nettuno, Apollo e Diana. Il tridente del re delle acque, nonostante le tre punte di ferro, ci sembra un'indicazione dei pesi dell'arte e ci

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sarebbe piaciuto vederlo dipinto di rosso e di blu. Nella parte inferiore si vede l'athanor (da athanatos = immortale). E' evidente il riferimento a Filalete che vuole che il forno filosofico sia una torre con un nido. Questo forno possiede tre camini benché si noti uscirne una sola fumata: quella della fiamma che si trova in basso. La coppia di alchimisti attorno all'athanor simboleggia lo zolfo e il mercurio. E' degno di nota il fatto che l'uomo si raccolga [in preghiera. N.d.T.] mentre la donna si agita. Il personaggio di sinistra è dipinto con i tre colori dell'opera che sono il blu, il bianco e il rosso: colori che contrassegnano gli stadi successivi che lo zolfo assume durante la sua ascesa al supremo stato di porpora filosofale. TAVOLA III Commento di Laplace

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Questa tavola [a colori. N.d.T.] possiede, in rapporto alle edizioni della Rochelle e di Manget [rispettivamente la prima e la seconda figura da sinistra. N.d.T.], una singolare particolarità: è invertita. Ciò ci permette di affermare la totale identità tra il manoscritto di Washington qui riprodotto e l'edizione detta del 1760 (?), rieditata da Archè nel 1974. Questa figura potrebbe quasi essere considerata come il riassunto del Mutus Liber. Non analizzeremo le scene che si trovano anche altrove nell'opera; solo alcuni punti particolari di questa terza tavola attireranno la nostra attenzione. Giove domina la composizione con il suo attributo: l'aquila. Aquila si dice in latino aquila, termine simile ad aquilone o vento del nord. Dalla lettura di Fulcanelli si sarà appreso che il vento, o veicolo [ma anche vaglio o crivello in francese. N.d.T.], è un simbolo del vitriol. Giove, o il vitriol, domina dunque l'opera, così come comanda dall'alto dell'Olimpo. Sotto Giove si vede la sua sposa con il pavone. Quest'ultimo, il cui grido annuncia la venuta dello zolfo, fa vibrare la sua ruota. Da questa rotazione nascono i

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differenti fiori che una giovane donna tiene nel cerchio inferiore. Policromia che Eugène Canseliet paragona alle vetrate delle cattedrali. La poesia, in alchimia ed anche altrove, non è inutile: è una vera chiave che permette l'accesso ai più profondi misteri. Le immagini fiammeggianti che possono evocare l'idea di una vetrata di cattedrale permettono, a colui che non ha ancora operato al laboratorio, l'accesso alla comprensione filosofica della rotazione. E questa non è un'osservazione inutile quando si sa che i migliori autori raccomandano di vedere l'opera in spirito prima di praticarla... Chi ha dipinto i colori non ha trascurato di situare le scene di pesca all'alba ed è proprio il sole che bisogna prendere nel seno del mare dei Saggi. L'alba macrocosmica è del tutto identica al sorgere dell'astro microcosmico, che si conclude con la venuta totale del giorno. TAVOLA IV Commento di Laplace

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Il colore apporta un certo splendore alla scena di questa quarta tavola che ne inaugura una serie di tre, di cui le altre due sono la IX e la XII. Un dettaglio che non appare se non nell'edizione della Rochelle [la prima da sinistra. N.d.T.] ci permette di controllare l'ordine successivo di queste tre immagini. Allineando il bordo esterno di queste incisioni la luna si ingrandisce: la più piccola è nella IV e la più grande nella XII. In questo modo la potenza dell'astro va aumentando, per raggiungere la sua forza completa nella tavola XII. E' banale constatare che assistiamo qui alla raccolta della rugiada. Il fluido che discende in un triangolo igneo tra il sole e la luna porta, nelle immagini in bianco e nero, l'indicazione araldica di ciò che possiamo qui ammirare a colori: l'oro e il rosso araldico [gueule]. L'influsso proveniente dai due luminari cade all'orizzonte sulla terra; l'acqua raccolta dalla coppia di alchimisti è fatta defluire in un semplice recipiente. Ci sembra opportuno consigliare all'Amante della Dottrina di osservare bene questa scena di strizzatura nelle edizioni di Manget e della Rochelle [rispettivamente la seconda e la prima figura da sinistra. N.d.T.]: vi troverà

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un'indicazione, qui non riprodotta [nell'immagine a colori. N.d.T.], che ha molta importanza. L'ariete e il toro, ai due lati dei cinque teli che captano la rugiada, rappresentano le stagioni zodiacali proprie all'opera, tuttavia possiedono anche la loro corrispondenza terrestre con la sostanza solforosa e mercuriale. Nella disposizione di questa tavola possiamo osservare la rappresentazione dei tre piani della creazione: il superiore, il mediano, l'inferiore, ovvero: il sole e la luna, l'ariete e il toro, il maschio e la femmina. TAVOLA V Commento di Laplace Le tavole V, VI e VII costituiscono un gioco di assemblaggio i cui differenti pezzi sono, paradossalmente, indipendenti. Certamente il "tour de main" fondamentale, insegnato in queste immagini, è all'origine

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di questo rimescolamento e noi non dissiperemo le precauzioni che Altus ha preso nel comunicare il suo messaggio, visto che nessuno dei nostri predecessori ha osato farlo. Terminata la raccolta della rugiada, la coppia di alchimisti la travasa in una cucurbita e ne opera la distillazione. Al termine di questa, l'operatrice mercuriale screma quattro particelle, poi, separandosi dal suo sposo, le offre al personaggio contrassegnato dalla luna, cioè al vulcano lunatico di Limoion de Saint Disdier, ma anche a Saturno. Il suo colore rosso proviene senza dubbio dal blasone rosso araldico [gueule] a fianco; secondo la nostra opinione avremmo anche potuto immaginarlo colorato di verde. Il blasone parla: il rosso araldico [gueule] esprime il fuoco (vulcano) e la luna la qualità di questo fuoco (lunatico). La terza striscia in basso ci presenta un forno nel quale arde un fuoco vivo; forse un po' troppo vivo. Quattro recipienti contengono un liquido e l'evidenza ci porta a pensare che esso provenga dalla distillazione precedente. Il numero sopra al ceneratoio è un numero mistico, ma è possibile che faccia anche capire che il

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fuoco deve essere mantenuto per quaranta giorni affinché i materiali in assazione acquisiscano le qualità richieste per l'opera alchemica. Anche se un buon numero dei nostri fratelli ci disapproverebbero su questo punto, non temiamo di dichiarare che bisogna saper ben distinguere la via umida dalla via secca, che la prima è detta anche lunga e la seconda breve. TAVOLA VI Commento di Laplace Il fuoco nel forno è spento, il contenuto dei quattro vasi è riunito nella cucurbita e si opera una seconda distillazione. Secondo noi, solo il risultato conta qui ed è il fiore inserito prima nella sua terra rossa e, in seguito, racchiuso nel vetro. Nella striscia in basso, il pallone contenente la sostanza solforosa, oro dei Saggi, è offerto dall'operatore al sole Apollo che, come sottolinea Eugène

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Canseliet, "porta la corazza di Marte". Nella quinta immagine, abbiamo visto offrire al vulcano lunatico una sostanza che non può che essere di natura femminile, e potremmo immaginare questo filatterio che esce dalla bocca della sposa: "purificami ed io ti arricchirò". Qui ci piacerebbe udire l'alchimista confidare al dio solare: "Vedi, Signore, tu non sei più del tutto lo stesso, ma non sei ancora l'altro". L'ultima scena ci mostra la coppia di alchimisti che sottomette di nuovo all'azione del fuoco i quattro fiocchi della tavola V. Immagine curiosa che troviamo un po' fuori posto. TAVOLA VII Commento di Laplace Non è facile commentare un'opera come il Mutus Liber dove si affiancano la cruda espressione della verità e l'immagine fallace di un nonsenso che non è sempre evidente. Le prime quattro scene conducono all'acquisizione del sale

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d'armonia che Fulcanelli afferma essere d'Ammone cioè, anche, dell'ariete. Secondo noi, solo la quarta manipolazione è effettivamente realizzabile e realizzata al laboratorio. Dalle quattro particelle bianche sono nate quattro stelle saline; non è che esse si siano trasmutate, questo quaternario indica solamente la loro rispettiva simpatia. In basso, vediamo Saturno che subisce la doppia purificazione per mezzo del fuoco e dell'acqua, o meglio per mezzo del fuoco-acqua. Il colore rosso del dio può permetterci di supporre che le fiamme del rogo siano quelle della calcinazione. E' al termine delle calcinazioni che la terra filosofale abbandona il nero putrido per acquisire il rosso premonitore. Ne L'Alchimia spiegata sui suoi testi classici di Eugène Canseliet [trad. italiana: E. Canseliet, L'Alchimia, vol. 2, ed. Mediterranee, Roma 1985. N.d.T.], il discepolo ha potuto apprendere che lo scopo delle sublimazioni è la completa purificazione della terra filosofale. Ecco perché il dio che subisce il lavaggio per mezzo delle acque del diluvio, doppiamente attive, è adesso sbiancato.

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L'ultima scena è, in qualche modo, un ritorno indietro rispetto al dio dei lavaggi acquatici. Saturno è ancora dipinto di rosso araldico [gueule], come all'uscita dalla prima opera. Portando l'infante chimico, egli è di fronte a Diana purificata che tiene in mano il sale che permetterà al bambino di compiere il suo celeste volo. Fine della prima opera che presagisce già la seconda in cui i due attori, qui faccia a faccia, si trovano pronti per la loro miracolosa unione. TAVOLA VIII Commento di Laplace Assistiamo qui alle sublimazioni del mercurio o aquile e i dieci uccelli corrispondono ai dieci serpenti del caduceo di Hermes. Questa sublimazione si fa in un'ampolla di vetro che rappresenta il vitriol. In questo olio di vetro si forma il rebis che è qui in potenza, ovvero il sole e la luna sono ancora racchiusi nella terra residua. Il gruppo di uccelli, dal lato solare, porta il tartaro vegetante che raffigura ad

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un tempo il sale e lo zolfo; dal lato lunare, il sale d'armonia completa il simbolo del tartaro. Tutti e due si riuniranno quando il giorno spunterà. In basso, l'athanor sviluppa il fuoco di ruota. Attorno al forno, la coppia di alchimisti ci offre una preziosa indicazione, ovvero che, in questo periodo dell'Opera, lo zolfo è passivo; solo il mercurio si anima, si attiva. TAVOLA IX Commento di Laplace Rieccoci nel contesto della tavola IV. I picchetti che reggevano i teli sono rimpiazzati da sei piatti contenenti la rugiada strizzata nella quarta figura. Ariete e toro sono attratti dal prezioso liquido e ci sarebbe molto da dire sull'identità di questi due animali. Se essi rappresentano le stagioni propizie per l'opera e le due nature, ciascuno ha anche il suo corrispondente nell'influsso celeste che discende fra il sole e la luna: il rosso

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araldico [gueule] per il toro, l'oro per l'ariete. Con questo desidereremmo suscitare nell'Amante della Dottrina la riflessione che potrebbe condurlo alla comprensione di questo doppio mistero, e forse non è inutile ripetere questa classica sentenza: " Il simile attira il suo simile". In basso, la sposa travasa la rugiada in un recipiente di vetro e la offre al mercurio delle sublimazioni. Ciò parla agli occhi dello spirito perché la condensazione notturna che si può raccogliere nei campi non potrebbe in alcun modo essere utile alle sublimazioni, se non altro per l'intensità del calore che la volatilizzerebbe immediatamente. Si comprende quindi che questa rugiada è la "forza forte di ogni forza", dal greco rosis = forza, e che è quest'ultima l'elemento indispensabile alla realizzazione alchemica delle sublimazioni. TAVOLA X Commento di Laplace

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Ecco le manipolazioni utili alla preparazione dell'uovo filosofale. Di questa terza Opera abbiamo già avuto occasione di parlare nei nostri commentari sui Viaggi in Caleidoscopio. Anche se, rispetto a quel periodo, la nostra conoscenza filosofica di quest'ultimo stadio si è evoluta, dobbiamo comunque avvertire il lettore che non ne abbiamo praticato la benché minima operazione. Conseguentemente, tutto ciò che ne diremo dovrà essere preso con molta prudenza perché è possibile che il nostro commentario sia intriso di errori. La pesata che si effettua in alto nell'illustrazione ci sembra ingannevole e ciò a maggior ragione se teniamo conto che Eugène Canseliet ci segnala che la coppia si impegna a realizzare al meglio i pesi di Natura. Senza dubbio è grande il segreto dell'enigma RER - RERE, che il filosofo di Savignies risolve con un'aritmetica delle proporzioni: RERE = 4, RER = 3. Evidentemente il fiore rappresenta il rebis, cioè RERE; ma il RE di RER non indica obbligatoriamente la metà di questo rebis. E' una cosa (RE); rimane da sapere quale. La striscia mediana ci mostra l'attività del soffiatore. L'equivoco è impossibile e

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l'immagine ci sottolinea bene cosa bisogna pensare dell'ampolla di vetro apparsa per tutto il corso dell'opera. L'ultima parte di questa tavola X ci indica l'attività finale della Grande Opera. I cerchi concentrici che scorgiamo a sinistra dell'athanor potrebbero rappresentare altrettanto bene sia un uovo tagliato a metà che la successione cromatica dei fiori del compost. Il nero [color sabbia] è alla periferia e il rosso araldico [gueule] al centro. TAVOLA XI Commento di Laplace Eccoci di nuovo allo stadio delle sublimazioni ma si tratta della fase finale, in cui il simbolo del tartaro porta quello del suo accesso alla luce dal seno delle tenebre [il simbolo del tartaro a sinistra porta infatti il segno della sublimazione. N.d.T.].

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L'ampolla sorretta dai due angioletti racchiude ora lo zolfo e il mercurio nella loro composizione di natura. L'artista aveva precedentemente disposto la sua opera secondo l'arte, temperandone, con la scienza, la forza solforosa. La terra nella quale erano contenuti il sole e la luna nell'uovo della tavola VIII è ora scomparsa. Così liberato dal suo corpo terrestre, il composto si è elevato al grado mediano di purezza, che è quello della bianchezza. Succedendo alla putrefazione, la resurrezione si è realizzata nel fragore di una doppia catastrofe. TAVOLA XII Commento di Laplace Per la terza volta, Altus ci presenta la raccolta di questa rugiada indispensabile all'Opera. Attraverso una lenta e dolce cozione, il terrestre si ricolma del celeste. Attraverso la sua virtù arricchente, la rugiada procura all'ariete e al toro le virtù

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occulte che sono loro necessarie. Grande è la sorpresa per l'artista di constatare allora la trasformazione fisica dell'ariete mentre il toro contempla la sua apparenza primitiva sul fondo dei piatti che osserviamo in questa immagine. Per coloro che sanno di quale "rugiada" intendiamo parlare, sembrerà forse che ci siamo spinti troppo lontano nella divulgazione; che essi considerino bene allora ciò che abbiamo appena scritto e vedranno che il nostro testo rispetta l'obbedienza tradizionale. "La lettera uccide e lo Spirito vivifica". La scena in basso ci mostra la sposa che offre al mercurio il contenuto dei sei piatti della parte superiore. Senza alcun dubbio, Mercurio contribuisce a procurare, al liquido misterioso, una virtù magica e divina. In questo momento, l'artista entrerà in possesso del fare che lo renderà demiurgo onnipotente nel suo microcosmo filosofico. TAVOLA XIII

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Commento di Laplace Il fiore sulla bilancia della tavola X è ora rimpiazzato da un piccolo sole: ciò ci induce fortemente a pensare che RERE si è mutato in RE. Nel vaso viene di nuovo realizzata la mescolanza e, per chi ha una conoscenza teorica dell'Opera, non è più così difficile scoprire ciò che rappresenta RER, constatandone la sua utilità qui. Sarebbe molto difficile per l'uomo, se non impossibile, realizzare l'uovo della terza opera se l'intelligenza della Natura non gli venisse in aiuto. Quando i filosofi dicono di formare un uovo, l'immaginazione del discepolo si raffigura spesso che sia necessario prendere il giallo, inserirlo bene al centro del bianco, ricoprirlo con la vescicola e chiuderlo con un guscio. La verità operatoria è più semplice in un lavoro dell'Arte e della Natura, il quale spiega allora chiaramente il RERE-RER. In basso, l'Opera è allo stadio finale delle moltiplicazioni, come suggeriscono i numeri. TAVOLA XIV

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Commento di Laplace Siamo costretti a basarci completamente sul commentario che ci ha fornito Eugène Canseliet, in quanto questa tavola ci è incomprensibile. In alchimia, può comprendere colui che sa già. Non possiamo parlare di ciò che ignoriamo; è per questo che invitiamo il lettore a fare riferimento al testo di Eugène Canseliet, al quale non siamo in grado di aggiungere nulla. Facciamo notare tuttavia che, se i sei colori si sviluppano nel nero al quale succede la bianchezza, non è privo di utilità, nella costruzione del forno, provvedere ad uno spioncino allo scopo di poter seguire le metamorfosi esteriori della crosta. E' anche importante trovare i gradi termometrici di questa cottura, soprattutto quelli dell'inizio e della fine. Inoltre, non è forse inutile pensare al fatto che sia come minimo necessario che i materiali possano agire gli uni sugli altri.

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TAVOLA XV Commento di Laplace Quest'ultima tavola ci mostra l'ascesa dell'Adepto che abbandona il piano terrestre. L'Adeptato... Chi, tra coloro che sono affascinati dall'alchimia, non desidererebbe raggiungere questo stato? Per questo la volontà di possedere la Pietra ci sembra talvolta un ostacolo al suo conseguimento. La volontà di potenza, che sia o meno desiderio di ricchezza, non è la volontà di Saggezza; ed è necessario, per l'Amante della Dottrina, sapere ciò che desidera. Bisogna essere ben chiaroveggenti verso se stessi. Ci si può raccontare che si ricerca la saggezza quando invece questo pensiero cela dei sentimenti più profondi che sono molto meno elevati. Non bisogna aver paura di portare allo scoperto ciò che è nascosto. Una volta che è stata identificata, la volontà di potenza si può sconfiggere in modo che non persista.

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Chi può dissertare con sicurezza sull'Adeptato ad eccezione degli stessi Adepti? Che cosa sappiamo di loro? Ben poche cose e solo la fede ci può mantenere sulla via che conduce a loro. Oculatus abis. Te ne vai chiaroveggente. A questo stato, l'Amante della Scienza accede via via che procedono i suoi studi. Ogni giorno gli apporta un po' più di Luce e, per colui che non raggiunge lo stadio finale della Pietra Filosofale, il cammino che vi conduce è sufficientemente appagante per compiacersene, e ciò è tanto evidente che per nessuno il tempo dedicato alla ricerca sarebbe sprecato.

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47. LA FORZA DEBOLE DI

"GIULIANA CONFORTO" ------------------------------------------------------- " Il mondo sta per cambiare. Le navicelle a suo tempo lanciate nel sistema solare appena arrivano ai suoi confini,vengono tirate indietro da una forza misteriosa. Questa forza non e' spiegabile con nessuna delle teorie attualmente a nostra disposizione. A questa forza si aggiungono tanti altri fenomeni altrettanto importanti e signifivativi di "forze" presenti nel sistema la cui origine rimane sconosciuta ma che influenzano i movimenti cosmici nel loro complesso. Come diceva Giordano Bruno la forza e' la vita che da vita e provoca l'evoluzione della specie. L'attuale sistema socio politico religioso che governa l'umanita' tende a combattere l'affermazione dell'esistenza di questa forza misteriosa a nostra disposizione capace di portare benessere a tutti,di farci evolvere velocemente e di farci vivere felocemente. Il tempo della consapevolezza e' ormai vicino e stiamo assistendo giorno dopo

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giorno ad una serie di fenomeni,di rivolte di intere nazioni e di modifiche nei comportamenti delle masse che si tanno cominciando a rendere conto del loro potere e stanno cercando di appropriarsene. Questa forza da un nuovo impulso al modello di vivere ed agire. Essa puo' letteralmente provocare il collasso di tutto il castello di carte creato dalee relogioni e dalla politica fondata sul controllo ed il presunto "libero " mercato. Si puo' solo che lo si voglia sconfiggere completamente la poberta'. I beni sulla favcia della terra se ben distribuiti sono sufficienti per far stare bene l'umanita' nella sua interezza.

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48.SCIENTOLOGY -------------------- Essenzialmente, Scientology afferma che le reali potenzialità dell'essere umano (visto come un essere spirituale immortale che, continuamente, dopo ogni morte si trova forzato a prendere possesso di un nuovo corpo), sarebbero molto superiori a quelle che normalmente usa, e comprenderebbero il potere di guarire dalle malattie con la sola forza del pensiero (poiché il 90% di esse sarebbe solo psicosomatico), il controllo cosciente di ogni parte del corpo e la facoltà di abbandonare il corpo fisico per vagare nello spazio in forma incorporea. Gli esseri umani non avrebbero normalmente accesso a queste facoltà a causa di crimini commessi (gli atti overt) o di traumi fisici e mentali subiti sia nella vita attuale che in quelle precedenti; questi andrebbero ad immagazzinarsi in una parte della mente denominata "mente reattiva", una raccolta di ricordi, sotto il livello di consapevolezza di una persona, che influenza negativamente la sua "mente cosciente". Questa "mente reattiva" in situazioni di dolore, incoscienza o forti stress negativi, memorizzerebbe la sensazione provata insieme ad una

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rappresentazione totalmente dettagliata del luogo e della situazione in cui si trova, creando un tipo di ricordo inconscio chiamato engram. L'engram resterebbe intatto e latente nella "mente reattiva" attraverso tutte le reincarnazioni, finché non si presenta una situazione (o non ci si reca in un luogo) i cui contenuti siano simili a quelli fissati nell'engram: allora l'engram verrebbe ristimolato nella mente reattiva e darebbe luogo a una serie di patologie o di complessi psicologici. Scientology definisce "Clear" l'essere umano libero dai suoi traumi (privo di engram) e cosciente della sua "mente reattiva" e di tutte le sue reali capacità. In effetti, mancando a Scientology una teologia e un concetto di dio definito, e non richiedendo di aver fede in esso, secondo alcuni non potrebbe essere definita a rigor di termini una religione, bensì un culto o un sistema di auto miglioramento. Il cammino verso lo stato di "Clear" ("ripulito", in italiano), che significa privo di "mente reattiva", passa tra l'altro attraverso diversi corsi e livelli di "auditing", una tecnica uno-a-uno tra un praticante (detto auditor) che pone domande e un "paziente" (detto preclear) che cerca nella sua mente e fornisce risposte. Questi livelli di auditing,

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detti "Gradi", come tutti i corsi e i servizi di Scientology sono a pagamento. L'assistenza viene venduta a pacchetti di 12 ore e mezza, con prezzi che nel 1998 si attestavano da un minimo di 125.000 a 3 milioni e mezzo di lire a seconda del livello dell'auditor, se si ha un compagno che compie gli stessi studi è possibile "auditarsi" a vicenda (in questo caso gratuitamente). Non è dato sapere quanti di tali pacchetti siano necessari per raggiungere "Clear", ma, si ipotizza, non un numero contenuto. Dopo aver ottenuto lo "stato di Clear" si presume che l'individuo possa ulteriormente innalzarsi attraverso altri 8 livelli spirituali, chiamati livelli OT (in italiano Thetan Operante), da OT I a OT VIII. Scientology rifiuta di divulgare il contenuto di tali livelli avanzati perché L. Ron Hubbard sosteneva che chiunque ne fosse venuto a conoscenza senza l'adeguata preparazione avrebbe rischiato di morire, così come egli stesso avrebbe rischiato la vita durante la ricerca che aveva portato alle sue presunte scoperte (Rif. Ron's Journal, 67). Tuttavia alcuni di quei contenuti sono stati resi noti da ex-membri che hanno abbandonato l'organizzazione, e sono in circolazione a partire dagli anni

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settanta, con una diffusione particolare su Internet in tempi recenti. Questo materiale è stato oggetto di varie speculazioni.

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49.LE COSTELLAZIONI

FAMILIARI ---------------------------------------- Cosa sono: Le Costellazioni Familiari, messe a punto da Bert Hellinger consentono di scoprire, portare alla luce e sciogliere "irretimenti" familiari che si trasmettono di generazione in generazione e che sono causa di malattie e disturbi psichici e fisici. Rappresentano dunque un valido contributo per affrontare varie problematiche, siano esse relazionali, professionali o legate a malattie. Per cogliere appieno il significato di questo approccio è importante assumere una prospettiva sistemica. In un sistema il singolo non è importante di per sé ma in funzione di qualcosa di più grande, il sistema appunto. Esistono tanti sistemi, quello che ci viene in mente subito è l'ecosistema, di cui si parla molto, c'è anche un sistema azienda, un sistema famiglia e così via.

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Sembra che in ogni sistema ci siano delle forze assai potenti per cui il singolo è per così dire responsabile per la parte che gli compete, spesso a sua insaputa, del funzionamento del tutto. Un altro esempio è il sistema assai complesso dell'organismo vivente. E' abbastanza intuitivo pensare che da certi sistemi si possa uscire, per esempio da una associazione sportiva e da altri no, primo fra tutti l'ecosistema ma anche il sistema familiare. Nella terapia familiare l'individuo allora non è mai preso come elemento isolato ma inserito in un determinato contesto di relazioni, questo permette di trovare legami e connessioni quasi sempre inconsci, con destini difficili nel sistema-famiglia. Attraverso il metodo delle Costellazioni Familiari possiamo allora rendere consapevoli certi processi destinati normalmente a restare e agire nell'oscurità e nello stesso tempo ristabilire il collegamento con le forze vitali delle origini, in accordo e all'unisono con gli "ordini dell'Amore".

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Gli "ordini dell'Amore": Nella pratica delle Costellazioni Familiari è emerso che esistono in ogni sistema familiare degli ordini strutturali fissi per mantenere in equilibrio il sistema e provvedere alla sua sopravvivenza. Bert Hellinger ha dato loro il nome di "Ordini dell'Amore" ovvero ciò che crea l'appartenenza al clan e ne garantisce la sopravvivenza dei suoi membri. Si tratta di una componente arcaica della struttura familiare tanto potente da indirizzare i destini dei singoli e influire in modo incisivo nella vita di tutti noi. Questi ordini sono dati, così come esiste un ordine, seppure in continua trasformazione, nel sistema stellare, così esiste un ordine nel sistema familiare. Da qui il termine Costellazioni Familiari. Nel sistema familiare vige un senso dell'ordine e dell'equilibrio, la coscienza del clan, per cui ogni torto fatto ad un predecessore deve essere compensato da un successore. Questa coscienza si fa carico delle persone escluse e dimenticate dalla nostra anima e non si arrende fino a che non viene ridato, all'escluso, un posto e la dignità nel nostro cuore.

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Quindi, finchè una persona è esclusa o dimenticata, nel sistema agisce una pressione affinché un successore in qualche maniera ne difenda i diritti, identificandosi con lui, a volte imitandone il destino negativo come una malattia o la morte precoce. Si parla allora di "irretimento". Senza elencare tutti gli Ordini dell'Amore, ci limitiamo qui a fare alcuni esempi che riguardano questa "Coscienza familiare cieca" che regola l'equilibrio di compensazione fra i vari membri. Una signora in un seminario racconta la sua ansia per via delle tendenze suicide della figlia che da qualche settimana si fanno sempre più frequenti, nella rappresentazione del sistema familiare emerge che la prima moglie del nonno della signora è morta di parto. Questo avvenimento in una famiglia è vissuto con tale drammaticità che si tende a rimuovere i sentimenti e la consapevolezza ad esso collegati, così la donna viene dimenticata, anche se proprio con la sua morte ha fatto posto ad un'altra persona(la seconda moglie). Non viene però dimenticata dall'istanza interiore della famiglia per cui risulta che la signora e la

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figlia sono identificate con questa donna morta di parto di cui magari non hanno mai saputo nulla. La figlia inoltre, con i suoi tentativi di suicidio, sembra portare in atto , per amore, la tendenza "lo faccio al posto tuo", per trattenere la madre in vita. La soluzione è possibile quando la prima moglie viene rimessa in scena e onorata nel suo sacrificio e quando la figlia non cerca più di sostituirsi alla madre e al suo destino. Un'altra signora racconta di incidenti continui del giovane figlio, nella messa in scena della costellazione familiare emerge che la donna è stata precedentemente fidanzata ad un giovane scomparso in guerra e dimenticato, così il figlio tenta inconsciamente di seguirlo nel suo destino, la soluzione in questo caso è molto chiara, ci si inchina profondamente davanti al rappresentante del fidanzato dicendo: "Tu hai un posto nel mio cuore, e rimani il primo, mi sono sposata e ho questo figlio, guardaci benevolmente".Queste si chiamano Frasi risolutrici.

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Quindi, per amore ci si ammala e spesso si muore anche, un amore cieco e arcaico che colpisce, è il caso di dirlo, proprio i membri più fragili, i bambini. I bambini non possono sottrarsi a questa istanza, loro farebbero tutto per i genitori e la coesione del nucleo familiare. In un libro curato da Gunthard Weber, uno dei più noti terapeuti di Costellazioni in Germania, che ha seguito passo passo il lavoro di Bert Hellinger, si racconta di un padre affranto dalla disperazione per aver una volta rimproverato il figlio che poi si impicca la notte seguente. A distanza di anni il padre ricorda improvvisamente che, prima del rimprovero, un giorno a pranzo aveva annunciato l'arrivo di un fratellino e il figlio aveva esclamato preoccupatissimo: "ma non c'è abbastanza posto", quindi si era ucciso per far posto. Le Violazioni agli Ordini dell'Amore: Finchè gli Ordini dell'Amore vengono rispettati e seguiti , possiamo vivere con serenità le nostre relazioni e la vita sarà senza gravi difficoltà o problemi.

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Se gli Ordini dell'Amore non vengono rispettati, ci saranno conflitti e problemi nelle relazioni, ci potranno essere anche conseguenze molto gravi come malattie fisiche e psichiche e la morte. I Bambini: I bambini sono i più colpiti dalle violazioni degli Ordini dell'Amore, essi non si possono difendere; nei sistemi familiari i bambini sono quelli che amano di più: pur di mantenere l'appartenenza e la coesione del nucleo, sono pronti a sacrificare tutto, compresa la vita. Spesso si ritrovano immischiati in una situazione di arroganza e superiorità, lo fanno per amore quando cercano di riappacificare i genitori o sostituirsi ad uno di loro. Spesso credendo di far bene si mettono dalla parte di uno dei genitori o addirittura svolgono il ruolo di amici e confidenti. L'Ordine però non può essere violato, nemmeno per amore. Il senso di equilibrio che abbiamo nell'anima è più forte di questo amore , l'equilibrio si mette dalla parte dell'ordine, anche a costo della felicità e della vita. La soluzione allora è prendere coscienza dell'Ordine e seguirlo con amore e umiltà.

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La coscienza del sistema familiare pretende un equilibrio e i bambini sono legati a ciascuno dei suoi membri. Essi provano un profondo senso e bisogno di appartenenza al proprio sistema familiare. Cercando di salvare qualcuno, si sentono in armonia con se stessi e la famiglia. Credono di realizzare qualcosa di utile e si sentono così in diritto di mantenere la propria appartenenza. Poco importa poi se questo processo procura loro un danno o mette in pericolo la loro vita. La convinzione inconscia di poter guarire una persona amata sacrificando la propria salute o di poter restituire la vita offrendo la propria trova la sua origine nel pensiero magico che fa parte della nostra evoluzione. Se poi questo processo verrà smascherato, se la persona prende coscienza dell'irretimento, non potrà più agire come prima, comprendendo che il proprio sacrificio non porterà alcun vantaggio, anzi aggiungerà altro dolore al dolore.

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50.LA TEOSOFIA ------------------ La Teosofia, per me, rappresenta una… “bussola” per orientarmi nei fatti dello spirito e, di conseguenza, nei fatti quotidiani, che derivano dall’essenza spirituale di tutto quanto esiste. A volte, mi accorgo che alcuni associano la Teosofia con pratiche poco chiare, se non addirittura immorali! Per mettere chiarezza a riguardo, ti voglio presentare la Teosofia per come io la conosco e pratico, ossia come un riferimento luminoso, puro, etico, senza doppi fini. Quello che la Teosofia costituisce per me è scritto qui sotto, e non vi è altro, tanto meno occulto. E aggiungo: non considero la Teosofia un… “rispettabile biglietto da visita” che nasconde chissà quale inganno. Quindi, per dirla ancora più chiaramente, la Teosofia che io conosco, dalla A alla Z, è tutta racchiusa qui, in questa pagina. Io mi occupo di cose belle, vitali, solari: dalle arti all’etica, da Reiki alla meditazione, dalla consapevolezza alla razionalità, e svolgo ogni mia attività alla

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luce del Sole, in armonia, in nome di Amore, Verità, e Bellezza. Chiarito questo aspetto, sono lieto di presentarti, con parole umane, l’essenza della vera Teosofia. Una breve definizione La Teosofia è una corrente di pensiero composta di persone che cercano la verità. Obiettivi Gli obiettivi della Teosofia sono tre: 1. Formare un nucleo di fratellanza universale, senza distinzione di razza, di credo religioso, di filosofia, di sesso, di casta o di colore. 2. Incoraggiare lo studio che armoniosamente mette in luce i punti di contatto e di sviluppo tra tutte le religioni, le filosofie e le scienze.

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3. Indagare per comprendere e rispettare quanto ci circonda, ed in particolar modo i poteri dell’essere umano, sino ad oggi ancora ignorati. Una definizione più estesa Alla base della Teosofia c’è la convinzione che tutti hanno il diritto di conoscere la verità. Inoltre, la Teosofia spiega come tutto sia governato dall’Amore: persino la morte, persino il dolore e le ingiustizie sono interpretati in modo ottimistico. La Teosofia si impegna a spiegare e diffondere questa meravigliosa consapevolezza perché ognuno ha il diritto di vivere felice e pienamente realizzato. Secondo la Teosofia, nell’antichità queste luminose certezze erano conosciute, ma nel corso dei millenni sono state dimenticate: noi tutti possiamo renderci conto di come sono andate le cose, insegna la Teosofia, studiando in modo comparato le religioni, le filosofie e le scienze.

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Oggi la Teosofia vuole riportare alla luce il senso dimenticato dell’esistenza umana. Per recuperare il sapere antico la Teosofia procede alla luce del sole e ci invita a fare altrettanto, nel modo più autonomo e responsabile: la Teosofia ci invita ad avanzare in modo intelligente, lucido, coerente, obiettivo, senza pregiudizi. La verità, come s’è detto, è un diritto di tutti e tutti devono – e possono – conoscerla. Origini I princìpi della Teosofia furono espressi, in una forma già compiuta ed articolata come li conosciamo oggi, dalla Società Teosofica, fondata a New York il 17 novembre 1875 da Helena Petrovna Blavatsky e Henry Steel Olcott; il 3 aprile 1905 la Società Teosofica fu costituita in ente morale a Madras, in India, e là, ancora oggi, ha sede il Quartier Generale. Rapporti tra Teosofia e Società Teosofica

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La Società Teosofica è un’associazione umana. La Teosofia è una ricerca della verità, che manifesta una delle espressioni della Causa Prima da cui ha avuto origine l’Universo. La Società Teosofica esprime la Teosofia, ma la Teosofia è svincolata dalla Società Teosofica. Se all’interno della Società Teosofica si creano delle correnti, ciò dipende dalla natura umana dei Teosofi, anch’essi in crescita spirituale come tutti: ma non dipende dalla Teosofia, la quale rimane il principio ispiratore indissolubile, unitario, disponibile a tutti a chiunque si senta motivato a cercare la verità. Per esprimere questo concetto, la Società Teosofica ha coniato il motto: «Non vi è religione più alta della Verità». Nessun vincolo imposto La Società Teosofica non ha dogmi, non domanda quali opinioni abbia chi desidera condividerne gli scopi, rispetta le

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convinzioni di ognuno, non pretende di condannare, né di giudicare, non esclude chi non crede alla Teosofia: si limita a sottolineare l’importanza di coltivare un sentimento di fratellanza universale, di comprensione, di tolleranza costruttiva. Chi sono i Teosofi La Società Teosofica si compone di studiosi appartenenti a qualsiasi religione, filosofia, scienza, oppure a nessuna: l’importante è sentirsi uniti nel raggiungimento degli obiettivi indicati. La Società Teosofica è stata concepita per eliminare gli antagonismi tra religioni, filosofie e scienze: lo scopo è di cercare, tutti insieme, la verità e di mettere in comune i risultati. Come si comportano i Teosofi I Teosofi conducono la ricerca della verità attraverso lo studio, la riflessione, una condotta di vita pura che esprima la loro aspirazione interiore verso alti ideali

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riassumibili in cinque concetti: fratellanza, comprensione, costruzione, integrazione, amore universale. Un atteggiamento fiducioso e costruttivo Per i Teosofi persino in un errore c’è un nucleo di verità, da scoprire e da valorizzare: credono che ogni religione, ogni filosofia, ogni scienza sia un’espressione della Causa Prima. I Teosofi sono convinti che nessuna espressione di tale Causa Prima sia superiore ad un’altra e che nessuno possa dichiararsi “proprietario della verità”. Metodi per trovare la verità Per i Teosofi la verità è suprema: vi credono al punto che non impongono alcun metodo, alcun rito, alcun dovere, alcuna formula magica, proprio per evitare che qualcosa possa apparire un mezzo che controlla l’accesso alla verità.

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Inoltre, i Teosofi non insegnano che cosa è la verità e come si scopre: infatti, i Teosofi sono convinti che la verità si trova quando non ci si vincola a dogmi, quando non si stabilisce che esiste un metodo migliore di un altro, perché, di fatto, un tale atteggiamento categorico limita l’intelletto ed opprime i sentimenti. I Teosofi invitano chiunque voglia trovare la verità a cercarla con un atteggiamento di apertura totale, pronti a rimettere in discussione, se fosse necessario, quello che il buon senso comune comunemente crede, senza tuttavia averlo dimostrato. Requisiti per diventare Teosofi I Teosofi ritengono che non bisogna imporsi di credere per forza in qualche religione, filosofia o scienza: piuttosto, consigliano di studiare, di riflettere, di cercare costantemente la verità. E soprattutto di viverla. Maturando questo atteggiamento, dicono i Teosofi, si sviluppa un profondo rispetto per la vita: si smette di criticare, di giudicare e di punire; si apprezzano gli altri

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anche se sono diversi da noi; si impara a capire che tutto è un’espressione di quella Causa Prima che è oggetto della ricerca della verità. È ben accetto dalla Società Teosofica chiunque abbia voglia di studiare con mente davvero aperta e senza pregiudizi; chi pratichi la tolleranza; chi miri verso valori elevati; chi s’impegni con perseveranza in tutto questo. Per diventare Teosofi basta ispirarsi a questi tre princìpi universali: Pace, Verità e, soprattutto, Amore.

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51. LA PSICOANALISI ----------------------- Fu lo stesso Sigmund Freud (1856 - 1939) a dare, nel 1922, quando fu chiamato a scrivere la voce "psicoanalisi" per il Dizionario di sessuologia, una definizione della disciplina che aveva iniziato. La psicoanalisi è 1) un procedimento per l'indagine dei processi psichici cui altrimenti sarebbe pressochè impossibile accedere; 2) un metodo terapeutico (basato su tale indagine) per il trattamento dei disturbi nevrotici; 3) una serie di conoscenze psicologiche acquisite per questa via che gradualmente si assommano e convergono in una nuova disciplina scientifica. Credo che neppure Freud ritenesse soddisfacente tale definizione, specie per quanto attiene il terzo punto. Tuttavia potremmo prenderla per buona come introduzione alla" cosa" di cui ci stiamo occupando e poi verificarla via che approfondiremo determinati aspetti. Per intanto potremmo osservare che nella definizione non compare la parola sessualità, che riveste invece una importanza centrale nella teoria psicoanalitica. Ma se poniamo attenzione al fatto che questa definizione fu redatta

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appositamente per un dizionario che trattava problemi sessuali, questa omissione non ha allora una grandissima importanza, non fu uno dei tanti lapsus "freudiani" :-))) La centralità del sesso nella teoria psicoanalitica si spiega facilmente. Freud visse in un epoca definibile come "vittoriana", dove il massimo del perbenismo borghese si sposava con il massimo di ipocrisia e di frustrazioni. Per una ragazza bene delle famiglie bene di Vienna come di Berlino, di Praga come di Londra o Parigi era "sconveniente" qualsiasi rapporto con coetanei o giovanotti che non fossero educati, presuntuosi e socialmente posizionati. Il sentimento di attrazione prima ancora della stessa sessualità era negato, rimosso, considerato come l'ultimo valore. Con la rivoluzione francese non era morto soltanto qualcosa di odioso, come la nobità ereditaria ed il vivere nel dolce far niente a spese del popolo ridotto alla fame: era morto anche il mondo delle "relazioni pericolose" , della giocosa sessualità delle puttane di corte e delle varie Madames che rendeva gaia e leggera la vita dei nobili. Puritanesimo e romanticismo avevano distrutto il bel mondo dell'altro ieri. La

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borghesia non sapeva vivere allo stesso modo della nobiltà festosa. Classe grigia, meschina, ipocrita e complessata esprimeva campioni di perbenismo e professava il perbenismo istituzionalizzato e ritualizzato. Dalla Ginevra di Calvino alla Vienna cattolicissima una sola ed unica costante: ricchezza materiale e miseria morale. Unica consolazione i valzer di Strauss, i cavalli bianchi (vero tormentone della psicoanalisi da salotto letterario) e le feste delle debuttanti. Al di fuori di questo quadro diventerebbe difficile comprendere l'isteria precoce di Anna O. , il caso trattato da Breuer e indirettamente da Freud, il primo vero "scandalo" della psiconalisi ed insieme il suo inizio, ovvero il punto di partenza per il cammino di una lunga riflessione. Scandalo e psicoanalisi in realtà non sono facilmente scindibili. L'oggetto stesso della psicoanalisi è lo scandaloso, l'inaccettabile. Per questo fu essa stessa scandalosa. Se abbiamo presente che significa vivere in camicia inamidata, portare un cilindro sulla testa ed inchinarsi ad ogni incontro, anche quando ti verrebbe di mandarli "a fan culo", abbiamo compreso tanto "disagio da civiltà", altro tormentone della teoria freudiana, che spiegherebbe il perchè delle

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nevrosi attraverso l'opposizione di "cultura" e "natura", di "spirito" e "materialità", di "dovere" e "piacere". Già da questo il lettore dovrebbe intendere che la produzione freudiana non fu solo una psicologia diversa, ma anche un modello culturale, un'antropologia, per tanti aspetti una filosofia. Questo spiega sia la sua influenza sulla cultura del '900, sia l'estensione e la qualità dei suoi critici e dei suoi oppositori, opposizione che non investe solo alcuni settori della psicologia ma, comprende filosofi e letterati, religiosi e studiosi di molte discipline. In questo file ci occuperemo tuttavia solo di psicoanalisi. Rinviamo ai file su Freud gli approfondimenti sulla cultura psicoanalitica. Il primo elemento che differenzia la psicoanalisi da tutti gli studi psicologici precedenti consiste, dunque, nel riconoscere che l'attività psichica non ha origine ( e quindi non può trovare spiegazioni) solo nelle sensazioni studiate dalla fisiologia e dalla neurologia. Pensieri e soprattutto sentimenti sono ritenuti come dotati di relativa autonomia. Pertanto le cause dei malesseri psichici trovano una localizzazione diversa da quella semplicemente fisica o nervosa, ad

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esempio nell'interpretazione che ognuno da alle proprie esperienze ed al proprio vissuto, anche se, sovente, essi si convertono in sintomi fisici. Si pensi, ad esempio, all'isteria[isteria] già menzionata, uno dei primi casi clinici con cui Freud ebbe a che fare. Una certa medicina dell'ottocento aveva ipotizzato che essa fosse una malattia di tipo schiettamente femminile e che fosse dovuta a malformazioni uterine. Lo stesso termine, isteria, è di origine greca e deriva dalla parola che significa "utero". Oggi si preferisce distinguere tra diverse categorie diagnostiche ed è improprio parlare di isteria. Abbiamo così tra le altre: i disturbi di conversione, i disturbi di dissociazione, i disturbi di somatizzazione, le malattie immaginarie e dunque l'ipocondria. La conversione, ad esempio, trasforma, secondo teorie che non sono più strettamente psicoanalitiche, ma devono alla psicoanalisi molte ipotesi fondamentali, un malessere psichico in un malanno fisico. Represse sul piano psichico, alcune emozioni negative che procurano angoscia e sensi di colpa sia razionali, (ho fatto davvero qualcosa di male!) sia irrazionali (ho fatto qualcosa che la cultura dominante

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giudica "male", ad esempio, mi sono masturbato) sfociano in una paralisi d'organo, in una forma di mutismo e così via. La conversione dovrebbe servire a placare l'ansia ed in generale l'individuo colpito dalla patologia potrebbe anche trarne beneficio in quanto ogni lesione procura, o dovrebbe procurare (al giorno d'oggi non si sa mai), comprensione e cura da parte degli altri ed una diminuzione delle responsabilità. Sarebbe interessante ad esempio fare una statistica di donne che hanno abortito non per motivi terapeutici, ma sociali, familiari od egoistici, e vedere in quale misura si è instaurato un senso di colpa e quali effetti ha prodotto. Ma queste statistiche non si fanno per l'ovvio motivo che sono al di là della cultura e della sensibilità degli antiabortisti ed allo stesso tempo procurano qualche problema di coscienza agli stessi sostenitori del "meglio un aborto, che è pur sempre una cosa sbagliata, che una vita d'inferno". Prima Breuer e poi Freud, che collaborò per qualche tempo con Breuer, compresero che l'isteria aveva cause di tutt'altra natura e che questa andava indagata specificamente. Non solo, lo

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stesso Freud dimostrò più tardi che esiste un'isteria maschile. Sarebbe tuttavia sbagliato vedere in questa posizione, che trae sicuramente ispirazione dalle idee del filosofo Franz Brentano, le cui lezioni Freud seguì a Vienna, una sorta di fondazione "idealistica" della psicoanalisi. A mio avviso la fondazione della psicoanalisi è tipo medico perchè Freud era soprattutto un medico fortemente impressionato dal carattere anomalo di patologie psichiche con una eziologia che, rimanendo all'interno del quadro teorico dell'ottocento, non riusciva a dar conto delle cause inafferrabili della patologia stessa. In realtà tutta la teoria della sessualità infantile si basa, ad esempio, sulla individuazione delle zone erogene del corpo del bambino che, come vedremo, passa attraverso diverse fasi di sessualità. Disturbo psichico e immaturità sono spesso alla base di ogni patologia: la nevrosi è sintomo di immaturità come mancato sviluppo di una fase particolare. Inoltre non può sfuggire, ancora ad esempio, che una semplice depressione non passeggera, ma costante nel tempo, non possa essere riportata semplicemente

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a sensazioni contingenti ma, affondi le proprie radici in qualche evento passato di importanza fondamentale per il soggetto depresso. Il secondo elemento caratterizzante consiste nel fatto che la ricerca delle cause del malessere psichico non si limita ai processi coscienti, ma si rivolge ad interrogare l'inconscio individuale, dunque le esperienze fondamentali di un singolo individuo, a partire però dal riconoscimento che queste stesse esperienze non sono presenti nella loro profondità e nella loro complessità alla coscienza normale dello stesso, come del resto non sono presenti nella coscienza normale degli individui che hanno rapporti con quello considerato. Far emergere questi contenuti costituisce dunque il compito specifico della psicoanalisi. Gli strumenti via via adottati da Freud, che ha proceduto per esperienze e tentativi, sono stati in primo luogo l'ipnosi, poi la libera associazione di parole e di pensieri, consistente nel vedere quali parole e quali pensieri venivano spontaneamente al paziente stimolato dallo psicoanalista, ed infine l'interpretazione dei sogni.

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Non a caso uno delle opere più importanti di Freud rimane "L'interpretazione dei sogni". Per la verità, come sottolineò Freud, l'inizio della psicoanalisi coincise con l'abbandono dell'ipnosi. Ma non si trattò di un ripudio esplicito ed è per questo che nel file su Freud avanzo alcune ipotesi. Fu l'interpretazione in generale, quindi non solo quella ristretta alle fantasie oniriche, ma estesa a tutte le dichiarazioni del paziente, che venne a costituire in certo senso l'arte e la scienza dell'analista. Freud, in una suggestiva metafora, richiamò l'archeologia come modello. La psicoanalisi è un lavoro di scavo negli strati della psiche. Riaffiorano reperti. Ma qual'è il loro il loro significato, a quale epoca risalgono? L'importanza centrale che viene data al vissuto infantile è persino ovvia. Noi siamo quello che siamo in virtù di uno sviluppo che è stato facile, difficile, controverso, negato, bloccato, incoraggiato o gravemente osteggiato. Dal vissuto infantile possiamo pescare qualunque tipo di animale sottomarino, qualsiasi mostruosità abissale, come pure qualsiasi bellezza celestiale. Nel modello esplicativo dell'isteria si afferma che le isteriche hanno sofferto di

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un trauma di natura sessuale, spesso un tentativo di seduzione da parte del padre. Ma il trauma è così precoce che il soggetto non è in grado di recepirlo e rappresentarlo. Rimane sul fondo, come evento difficilmente verificabile, incorporato in mezzo a mille altri ricordi, nascosto. Avviene così, talvolta, che durante la pubertà si verifichino eventi che immediatamente riportano ad associare il presente al passato remoto. In tal caso le reazioni energetiche al trauma infantile riaffiorano e rientrano in circolo, dando luogo a manifestazioni neurotiche la cui causa rimane inconscia. Il problema, tuttavia, è che di ciò che emerge dal racconto frammentario possiamo non fidarci. La menzogna del paziente è una forma di difesa, un modo di attirare l'attenzione, un espediente per mostrare l'unicità della propria esperienza. Non tutti mentono, ma moltissimi mentono, o cominciano a sparare "cazzate" da un certo momento in poi, alternando verità e fantasie, mescolando verità e fantasie. In Freud la fantasia assume comunque una realtà, che è come dire che " a forza di parlarne, anche un evento mai accaduto è accaduto sul serio, quantomeno nella psiche del paziente."

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Seguire il paziente anche su questo piano può essere importante. L'affermazione diviene il sintomo della negazione, cioè di cosa non si è verificato, ma ci sarebbe piaciuto un sacco. Se non si sospetta l'inganno non si può nemmeno interpretare. Ma come destreggiarsi? Come non vedere che l'incoerenza è dovuta sia a dati oggettivi (una mente disturbata da fobie non può mai essere totalmente lucida) sia a fattori soggettivi, alle intenzioni ed ai propositi. Alcune fobie, poi, potrebbero essere state inventate di sana pianta. Conosco una persona che disse di avere il terrore dell'ascensore. Fu con grande sorpresa che dopo pochi giorni la vidi uscire dall'ascensore di un edificio pubblico come se nulla fosse. Un'amica psicoanalista mi ha candidamente confessato che quando la psicoanalisi era una moda e le signore bene andavano a farsi analizzare per non essere da meno delle altre, esse finivano per "giocare". Gioco dispendioso, e gli analisti facevano bene a farsi pagare profumatamente in questi casi. Ma dietro al gioco c'è sempre qualcosa ed in tal caso l'insoddisfazione per il partner, ed anche per l'amante, per Ambrogio l'autista, per

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Richard Gere che sostituisce l'autista ma solo nella fantasia. Se il sospetto è una componente essenziale dell'interpretazione più smaliziata, anche il suo opposto viene ad assumere una importanza decisiva. Si deve credere a quello che emerge tutte le volte che si prova la sensazione di avere a che fare con persone che sono veramente al collasso. Attualmente lo stress è uno dei fattori che contribuiscono maggiormente ad alterare lo stato psichico di un individuo. Non è assolutamente vero che faccia bene, come ho letto da qualche parte, svolazzando sui siti medici del web. Accettare sfide è un conto; caricarsi di sfide, sentirsi sfidati ad ogni piè sospinto dalla catena di disfunzioni, di illogicità, di irrazionalità che presiedono all'organizzazione del lavoro e dei servizi nella società italiana attuale, specie nelle istituzioni che avevano un carattere totale fino a poco tempo fa (vedi sanità, ferrovie, poste, uffici pubblici) è tutt'altro. La ricerca dell'efficienza a tutti i costi, anche quando i materiali sono scadenti e le procedure richieste continuano ad essere burocratiche; la "tolleranza zero" con gli errori degli altri, quando è manifesto che vi

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una tolleranza mille nell'indulgere a considerare il proprio atteggiamento come "rigoroso" ed "esigente", quando è solo distante dalla realtà, diventano coefficienti di stress che moltiplicano all'infinito le penalizzazioni ed inducono a perdere quella poca autostima che l'individuo è riuscito a costruirsi nel tempo. Sembrerebbe che il numero di "inadeguati" ai nuovi modelli sia destinato a salire, anche grazie alle tecniche di mobbing, brillantemente descritte da Doriana. L'interpretazione non è quindi solo un'arte, e nemmeno risponde semplicemente a modelli "neutrali" di pretesa scientificità, ma è politica, sociologica, culturale, umana, oltre che, ovviamente, medica e psicoanalitica. L'analista dovrebbe sapere che la sua analisi deve essere concreta e riferirsi ad una situazione concreta. Ma questo non sempre può accadere, sia perchè l'analista è impreparato a sostenere l'urto del nuovo e del paradossale, sia perchè la manifestazione di nuove anomalie psichiche è sempre in anticipo su qualsiasi modello teorico. Poichè in nessun caso un buon analista potrebbe e dovrebbe presumere di avere in mano la verità ma, solo una ipotesi più

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plausibile e più fondata di altre, è anche evidente che la terapia psiconalitica, esattamente come aveva prescritto Freud, è dall'inizio e per lungo tempo non-interventista, passiva, una forma di paziente attesa, interrotta solo da qualche stimolo o da qualche domanda non sempre diretta. Il rituale di un tempo, che oggi è sempre meno impiegato, prevedeva che il paziente si sdraiasse sul lettino e che l'analista si mettesse alle spalle, onde evitare che gli sguardi si incrociassero, che l'occhio penetrasse il cuore o tradisse qualche emozione. Quello che deve accadere, la guarigione, o meglio l'inconscio che affiora all'attenzione del conscio del paziente stesso, non può essere suggerito, o mostrato, o indicato, quindi in nessun caso dettato, dall'analista, nemmeno da una mimica facciale. L'analista ascolta, il paziente parla. Il discorso del paziente prima o poi finirà con l'arrivare al punto decisivo. Tra paziente ed analista non c'è una vera dialettica, l'analista non si può permettere di obiettare, insinuare, dare consigli non richiesti. In definitiva egli "sa", o comunque possiede supposizioni vicine alla verità, ma deve deontologicamente tacere e mostrarsi ignaro.

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E' questo silenzio che provoca la parola. Non resta che attendere. L'ideale sarebbe un risveglio di consapevolezza da parte dello stesso paziente. Ma qui è il difficile. Difficilissmo che accada qualcosa del genere perchè il paziente si aspetta che le soluzioni arrivino dall'analista mentre questi si aspetta che arrivino dal paziente e dal suo dire frammentario. Nel quadro del rapporto tra paziente ed analista va data grande importanza al transfert, ovvero alla relazione speciale che viene a stabilirsi tra paziente ed analista , specie se le sedute sono frequenti e sono di tipo individuale, a tu per tu. Esso sorge oggettivamente. Durante le sedute, o anche prima, infatti, il paziente comincia a formarsi delle aspettative, non sempre irrazionali per la verità, sul conto dello stesso analista, e spesso queste stesse si tingono di emotività. L'analista diviene il padre, la madre, il professore, l'autorità e, come vedremo studiando la seconda topica, una sorta di super -ego. Nel silenzio del super-ego si legge spesso, per usare una metafora, lo stesso silenzio che sconvolge il credente che ha posto una domanda a Dio e non ha ancora ricevuto una risposta. L'equivalenza analista - Dio non è affatto blasfema.

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Andare dall'analista è un po' come rimettersi totalmente nelle mani di Dio quando non si hanno più risorse, non si sa più che fare, non si cerca altro che un qualcuno che si occupi finalmente di noi. A costo di pagarlo, cioè di fare sacrifici. Attualmente assistiamo alla tendenza di sostituire la terapia con gli psicofarmaciia per ragioni di tempo, sia per motivi di risparmio, sia perchè ingenuamente si crede al potere miracoloso della chimica farmaceutica. Ciò mi sembra sbagliato per diversi motivi, non ultimo quello che essi, oltre a provocare scompensi di altra natura, non vanno alla radice del problema; semplicemente lo allontanano per un po'. Si può inoltre stabilire un'assuefazione che provoca dipendenza e, dunque decadenza fisica. Se somministrato con cautela lo psicofarmaco può aiutare all'inizio a debellare gli stati d'ansia. Ma poi dobbiamo mettere immediatamente in atto misure diverse. Nell'impossibilità economica o pratica (mancanza di tempo, orari impossibili) di rivolgersi ad un'analista, che ci farebbe parlare, credo potrebbe essere un buon sistema scrivere od anche registrare su

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cassetta tutto quello che ci viene in mente procedendo noi stessi con il metodo delle libere associazioni, od anche con quello della scrittura automatica, cioè immediata, non ragionata. Questa pratica, lungi dal metterci in contatto con entità astrali e spiriti di chissà quale provenienza, è un buon sistema per liberare, scaricare emotivamente quello che abbiamo dentro. Unico consiglio: cerchiamo di considerare anche il prodotto della scrittura automatica con razionalità e distacco. Cerchiamo semmai di provare, in un secondo tempo, un approccio letterario alla nostra vita, anche solo tenendo un diario. La scrittura è una medicina ineguagliabile sotto diversi aspetti e se, impiegata per ricordare, può portarci a rivivere momenti focali della nostra infanzia o della nostra adolescenza, momenti nei quali si è verificato il blocco. Per questo credo "nel fai da te", anche se, purtroppo, in molti casi, potrebbe essere illusorio pensare di farcela da soli. Comunque sarebbe sempre meglio un tentativo di questo genere piuttosto che la terapia basata su psicofarmaci. Spesso si stabilisce un transfert senza nemmeno entrare in rapporto di analisi.

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Io non ho i titoli per fare l'analista e quindi non faccio analisi. Mi occupo di antropologia ed etnologia nel tempo libero e tutto quello che so in chiave psicologica è frutto di un esame all'università preceduto e seguito da letture e studi privati. Per diversi motivi finisco spesso con l'entrare in rapporto con persone che soffrono la loro solitudine. Ecco allora che lentamente si realizza un transfert non voluto; ecco che la mia comprensione, il mio non giudizio, il mio silenzio, diventano stimoli per le confessioni più singolari; verità e menzogna si confondono, inevitabile sospettare, ma il filo del racconto si snoda ed ogni passaggio è sintomo. La vita è un sintomo di carenze, mancanze, vuoti, che spesso sono riconducibili a quella mancanza di autenticità che pare essere la piaga più grande del nostro tempo. E' qui che l'opposizione classica di natura e cultura, spiegata da Freud come causa fondamentale del disagio da civiltà, si potrebbe forse risolvere in modo del tutto differente da un semplicistico ritorno alla natura, ai tarzanismi ed alle comuni di nudisti. Tornare ad essere un filo più naturali non implica necessariamente nemmeno il libero amore od il seguire a tutti i costi tutte le

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pulsioni momentanee. E' una rinuncia all'ipocrisia che potrebbe esprimersi nel silenzio. A volte non possiamo dire tutto quello che pensiamo per evitare di risultare sgradevoli, o farci dei "nemici" rancorosi per nulla. Benissimo: taciamo, prendiamo le distanze, leviamo le suole. Ma non fingiamo più. Non siamo autentici, ma cerchiamo l'autentico nell'altro, che non si trova mai. Dietro a quella folle rincorsa all'identità che caratterizza le masse c'è spesso il rifiuto di essere quello che si è, non persone, cioè non maschere, personaggi per una recita, ma individui, semplicemente esseri umani. Va da sè che si danno diversi livelli di questa ricerca di identità. Dalla ragazza che si trucca secondo uno standard dettata dalla star di turno al filosofo che non si sente bene se non si definisce "heideggeriano", o "decostruzionista", o "poststrutturalista", all'impegnato che deve definirsi "verde", ma liberal, non fanatico, non "animalista", non vegetariano, non fondamentalista, insomma chi se ne frega!!! Io ti valuto per i tuoi comportamenti non per quello in cui dici di credere, non per come declini il resto delle tue presunte generalità.

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La tua fede ed il tuo credo non mi interessano, o meglio, mi interessano fino ad un certo punto, mi interessa infatti capire se tu hai visto anche i limiti ed il marcio che c'è in quello in cui credi. Devo dire che queste cose sono note all'inconscio, sia collettivo (in senso junghiano) che individuale. La gente sa che c'è del marcio in igni ismo, ma l'ha rimosso e nel rimosso c'è la difesa di sè stessi. Ammettere che ogni medaglia ha un'altra faccia come Giano bifronte è come ammettere di aver cercato un'identità sballata, priva di senso, quando il senso vero è che non c'è alcun piacere che non comporti un dolore ed alcun bene che non porti con sè qualche male. Più difficile vedere che non c'è male che non rechi qualche bene, ma chi ha davvero vissuto e non solo "dormito" potrà ben raccontarlo. In questo marasma, allora, la psicoanalisi, deve aggiornarsi, deve capire perchè il bisogno del travestimento, della metamorfosi, del cercare una nuova definizione od un nuovo look sia così importante e vitale per tanta gente. Deve capire quali problemi comporta e da cosa derivi l'insoddisfazione di sé. Essere semplicemente se stessi comporta il rischio di passare inosservati. Ciò che ad una persona realmente matura potrebbe

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apparire un bene inestimabile, la tranquillità, diviene in una persona affamata di mondanità e riconoscimenti, un male, un handicap dovuto sia insicurezza (ma è la spiegazione più banale) sia ad un bisogno reale ed urgente di stima da parte degli altri come premessa ad ogni relazione. Credere che la relazione sia superflua è sbagliato. Bisognerebbe distinguere tra diversi tipi di relazione, da quella strumentale ( ad esempio: io ed il mio barbiere) che pure non sarà mai esclusivamente strumentale, perchè io ed il mio barbiere dialoghiamo spesso in modo profondo, reciprocamente utile, piacevole, a quella di amicizia, a quella d'amore. Anche l'inserimento in un gruppo, che spesso ostenta caratteri distintivi forti come l'abbigliamento, il piercing, i gusti musicali, oppure l'attività (sportiva, culturale, ludico-dopolavoristica, religiosa o spiritualistica, politica) presenta diversi ostacoli. E' pressochè impossibile che nel gruppo stesso non vi siano, per così dire, personaggi irritanti o sgradevoli, pettegoli, intrusivi, autoritari o persino violenti. Una figura particolarmente fastidiosa è quella del predicatore. Difficile accostarsi ad un gruppo di tipo religioso o spiritualista senza imbattersi in quello che "ha capito

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tutto" ed interviene a sproposito per spiegarti in modo totalmente acritico, spesso confusionario, sovente ai limiti del ridicolo, come funziona il mondo ed anche l'altro mondo. Tutto questo pone problemi di inserimento che a torto vengono giudicati come "disadattamento". Vi sono individui ipersensibili che piuttosto che digerire certi rospi, dal predicatore all'energumeno che ti da pacche sulle spalle, o sbraita come il Gabibbo, oppure ulula nella notte, o ti insidia la ragazza, preferiscono appartarsi, cercarsi amicizie elettive e selettive, attendere che accada qualcosa. Aperta e chiusa questa parentesi sul disagio da civiltà, che io ritengo di interpretare in modo più attuale, ed anche meno astratto, come disagio da ipocrisia, torniamo all'analisi. Il problema più consistente che lo psicoanalista deve affrontare ad un certo punto del trattamento analitico è quello della trasmissione della sua interpretazione al paziente. Se, come accade nella stragrande maggioranza dei casi, il paziente non arriva da sè al nocciolo del suo problema, si arriva ad un punto in cui

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diviene insistente, urgente, indispensabile una spiegazione. Non sempre è chiaro come, e, soprattutto, come finirà se... Tuttavia bisogna sbloccare la porta chiusa. Fornire almeno una soluzione provvisoria. Freud stesso descrisse due situazioni: 1) quella del paziente che di fronte all'interpretazione dice: <<No, non è questo che intendevo dire.>> 2) quella del paziente che dice: <<Sì, è vero, è questo che intendevo dire.>> In entrambi i casi, commenta Freud, dobbiamo pensare negativo. Nel primo caso siamo probabilmente ancora lontani dall'aver compreso il problema. Oppure l'abbiamo compreso, ma il paziente è refrattario ad ammetterlo. Nel secondo caso è molto probabile che il paziente stia giocando a nascondino. Ammette per evitare di arrivare al cuore del problema, sostanzialmente perchè ha timore di arrivarci sul serio. L'analista rischia di fornire, egli stesso, ulteriori meccanismi di difesa e di copertura con la sua intrusione interpretativa. A ben guardare non ci sono regole. Ogni situazione è un caso a sè. Ogni passo in avanti rischia di mutarsi in un passo indietro.

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Ciò porta ad un altro problema ancora: quando finisce l'analisi e perchè possiamo dichiararla finita. Non è semplice rispondere. In teoria l'analisi dovrebbe terminare con la guarigione del paziente, il suo reinserimento in una normalità esistenziale che ammetta comunque qualche particolarità non del tutto "normale". Ma questo non solo non accade sempre, ma non accade che sporadicamente, per miracolo:-))) Nella maggioranza dei casi il paziente è solo leggermente migliorato, più consapevole, meno insicuro. Conosce l'interpretazione che l'analista gli ha porto, e noi non possiamo realmente sapere se egli l'abbia accettata oppure no. Possiamo allora dire che l'analista può cominciare a comprendere qualcosa in più scandagliando il tipo di investimento affettivo che il paziente sta attuando o si propone di attuare. Si tratta di verificare su quale figura, quale settore, quale interesse, richiama ora la sua attenzione. Constatare, ad esempio, che egli o ella non fanno che ritornare sui loro passi, che in nuovi legami affettivi essi cercano solo un sostituto dell'oggetto di delusione che tuttavia rassomigli il più possibile

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all'oggetto originario, può voler dire che il paziente non è guarito affatto, si sente solo un po' meglio, ma prima o poi ricadrà in depressione. Se al contrario constaterà una forma di superiore realismo, ecco che potrebbe decidere, se non per una guarigione, quanto meno per una lunga e redditizia fase di convalescenza. Bene: siamo alla fine. Quella finora descritta è, in soldoni, e piuttosto all'ingrosso, la psicoanalisi classica, quella avviata da Freud e standardizzata dagli ortodossi. Spero che il lettore apprezzi lo sforzo di aggiornamento critico, frutto delle mie esperienze, e parimenti, lo specialista apprezzi l'obiettività dell'esposizione, oltre che le proposte "sul fai da te" per metterci una pezza. In generale consiglierei chiunque senta il bisogno di un trattamento analitico di rivolgersi al miglior analista in circolazione e non badare a spese. Oppure di rivolgersi allo psicologo della mutua, accettando quello che passa il convento. Ovviamente c'è differenza, ma io non credo che i poveri, per intenderci, abbiano davvero bisogno dello psicoanalista,

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perchè l'indigenza che costringe a lavorare è di per s la miglior cura per rimanere coi piedi per terra. Tuttavia noi abbiamo un fondamentale bisogno di tempo libero dal lavoro, per utilizzarlo sia in senso ricreativo che culturale, insomma per goderci davvero la vita. Leggere questa necessità semplicemente come conflittuale tra principio di piacere e principio di realtà è ormai inattuale. Il piacere di vivere è una realtà ed il dispiacere di non vivere altrettanto. Forse è su questo che dovremmo spostare l'attenzione.

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52.PENSIERI ESOTERICI --------------------------- per chi crede che i sogni si avverino per chi non ha ancora perso la fede, per chi sa che vige sempre il principio dell’impermanenza, per chi ogni tanto si affaccia e mi viene a far visita, per chi e’ riiscito a frantumare il suo io, per chi sa che prima o dopo tutto cambiera’, per chi sa che tutto cio’ che accade lo determiniamo noi, per chi continua a ricercare al suo interno le meraviglie del mondo, per chi vuol trasformare i legami in musica celestiale, per chi non si annoia mai, per chi ha voglia di raggiungere l’uno, per chi e’ in contatto con il cosmo: Diem ex facultatem sentiendi augeo et veneficium penitus didico Gratias ago robori telluris,robori aereis robori flammae et robori aque auxilio inkantamentis Pulizia reddo

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carminem reprimo et tollo carmine sanitate frango atque reprimo ecce crucem domini,fugite partes adversae ex domo. Vicit leo,de tribu juda,radix david. Ennergo Skudo Deus tectus et familiam adsit et protegit Nusquam appareo In lucem profero Cospicuum largior In prospera valetudo sum et egregie defendo ab morbis Risano Anxietate animo tollo Properantem remisionem facio Celeriter kontagionem domo

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Principem animae agnosco Ammorvampa Amore caperis Sexualem potentiam elargio Impetum amori renovo Ab negativa vi partner sekludo Partner dilektum defendo Facile vinkulum amoris rescindo e cosi’ ballerai la sua musica e farai tutto cio’ che si vorra’ che tu faccia. poi cercherai ancora chi ti dica cose belle ed affettuose. in questo esatto momento l’attenzione deve essere massima e allora rifletti,rifletti,rifletti. questo l’arcano che bisogna indagare. quel famoso personaggio non faceva altro che guardarsi nell’acqua del lago e nel guardarsi si compiaceva della sua bellezza.

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D’un tratto pero’ qualcuno butto’ un sasso nell’acqua e quella bellissima immagine svani’. Tutto e’ percio’ cosi’ evanescente e non duraturo, Ma la corazza che ci e’ sapientemente stata cucita e’ di ferro e non e’ facilmente distruggibile. Ci e’ stata addiritura saldata tanto che per distruggerla servirebbe la fiamma ossidrica. Come si fa a modificare improvvisamente il personaggio che tutti ci hanno affibiato? Questo il vero e di difficile soluzione problema. In quel personaggio siamo cresciuti,ci siamo alimentati,abbiamo provato piacere. E’ l’unico personaggio che conosciamo e che ci e’ consentito di frequentare. Ha mille difetti,incoerente,incongruente,non concludente ma e’ pur sempre il personaggio in cui ci hanno posto. Dalla credenza del segno zodiacale,al nome,al colore dei capelli,al sesso,all’anno di nascita,al luogo di nascita,ai suoi genitori,fratelli,sorelle,amici. E’ impressionante pensare di dovere modificare il personaggio nel quale ci troviamo da che siamo nati. Ci sembra di morire al pensiero di doverlo cambiare.

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Eppure sarebbe bellissimo non dover piu’ fingere di essere quello che vogliono gli altri ed essere se’ stessi. Fare dalla mattina alla sera quel che si desidera realmente fare senza dover rendere conto a nessuno di quel che si fa. Mangiare,non mangiare,lavarsi,non lavarsi,dormire,non dormire. Per arrivare a questo punto bisogna davvero compiere degli sforzi straordinari di destrutturazione della propria personalita’. Operazione molto difficile anzi difficilissima. Infatti immaginiamo di aver preso un pezzo di cera nelle mani quando eso era caldo. In quel momento abbiamo cominciato a lavorarlo e gli abbiamo dato la forma che desideravamo. Dopo ancora caldo e semilavorato lo abbiamo portato in piazza ed abbiamo lasciato che tutti gli altri vi lavorassero e lo modellassero a loro piacimento. Poi ancora abbiamo fatto si che passasse del tempo e lo abbiamo fatto indurire con tutta la capacita’ a nostra disposizione. Di quel pezzo di cera iniziale non e’ rimasto che il ricordo. Il tempo,le varie mani da cui e’ passato,i successivi indurimenti,ne hanno fatto uno strano oggetto completamente diverso

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dalla morbida cera che si presentava all’origine. Cosi’ ognuno di noi,attimo dopo attimo e’ diventato cio’ che e’ diventato. Un po’ perche’ lo ha voluto lui ma anche perche’ lo hanno voluto gli altri. Mi chiedo cosi’ come puo’ quel pezzo di cera morbida che avevamo all’inizio a nostra disposizione ridiventare tale quale era all’origine? La risposta e’ semplice anche se non immediatamente percepibile. Basta riprendere a dare calore al pezzo di cera trasformato e cosi' le forme che gli sono state date ,spariranno. Sapendo sapientemente dare calore,la cera diverra’ come all’inizio. Ma questo processo che e’ possibile praticare ad un pezzo di cera ,uscendo di metafora ,e’ davvero difficile applicare a noi stessi. Si tratta infatti di cominciare davvero ad usare gli occhi,le orecchie,le mani,per vedere,capire,sentire chi realmente siamo. Il vedere puo’ essere operazione dolorosisima in quanto non sempre l’immagine che ne vien fuori sara’ quella che ci aspettiamo. ” arrampicati sempre più in alto,la tua meta il cielo,il tuo obiettivo la stella”

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“SVEGLIA IL GIGANTE CHE C’E’ IN TE. NEL PROFONDO DELL’UOMO ALBERGANO SOPITI POTERI, POTERI CHE LO STUPIREBBERO E CHE EGLI NON HA MAI SOGNATO DI POSSEDERE; FORZE CHE RIVOLUZIONEREBBERO LA SUA VITA, SE DESTATE E MESSE IN AZIONE ” “L’UOMO COERENTE CREDE NEL PROPRIO DESTINO, L’UOMO INSTABILE NEL CASO” “L’UOMO E’ NATO PER VIVERE , NON PER PREPARARSI A VIVERE” “L’UOMO NON E’ LA CREATURA DELLE CIRCOSTANZE; SONO LE CIRCOSTANZE ,LE CREATURE DELL’UOMO”

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“NIENTE PUO’ RESISTERE ALLA VOLONTA’ UMANA, CHE METTERA’ IN GIOCO ANCHE LA SUA STESSA ESISTENZA SULLA PROPRIA DICHIARATA INTENZIONE” “RIGUARDO A LE AZIONI DI INZIATIVA E DI CREAZIONE, C’E’ UNA VERITA’ ELEMENTARE:APPENA UNO SI IMPEGNA A FONDO, ANCHE LA PROVVIDENZA SI MUOVE.” “E’ NELLE DECISIONI CHE SI FORGIA IL DESTINO DELLE PERSONE” “NON CONOSCO NIENTE DI PIù INCORAGGIANTE CHE L’INNEGABILE CAPACITA’ DELL’UOMO AD ELEVARE LA SUA VITA CON UNO SFORZO NOTEVOLE”

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“NON MI SCORAGGIO,PERCHE’ OGNI TENTATIVO SBAGLIATO SCARTATO E’ UN ALTRO PASSO AVANTI”. “O TROVEREMO UNA VITA O LA COSTRUIREMO”. “LA VITA O E’ UN’AUDACE AVVENTURA O NON E’ NIENTE”. “NEGLI INTERVALLI DELLA RAGIONE,LE PERSONE VIVONO SOTTO LA SOVRANITA’ DELL’UMORE E DELLA PASSIONE”. “UNA PERSONA CHE SOFFRE PRIMA DEL NECESSARIO, SOFFRE PIU’ DEL NECESSARIO”. “IL SEGRETO DEL SUCCESSO E’ IMPARARE AD USARE IL PIACERE E IL DOLORE,INVECE CHE LASCIARSI USARE DAL PIACERE E DAL DOLORE. CHI CI RIESCE CONTROLLA LA PROPRIA VITA:

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CHI NON CI RIESCE E’ CONTROLLATO DALLA VITA”. “SE SI E’ AFFLITTI DA QUALCOSA DI ESTERNO, IL DOLORE NON E’ DOVUTO ALLA COSA IN SE’, MA ALLA PERCEZIONE CHE SE NE HA; TALE PERCEZIONE PUO’ ESSERE MODIFICATA IN OGNI MOMENTO”. “Quando fai del bene con tutta la tua persona,come espressione naturale del tuo essere,non ne sei cosciente. Quando sei cosciente e ne vai orgoglioso,significa che dentro di te e’ entrato l’”Io” che complica ogni cosa ,e cio’ ti induce a crederti superiore agli altri. La cosa peggiore di tutte e’ l’ipocrisia dei genitori e dei maestri che si propongono come un modello che non sono in grado di mettere in pratica.

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Così, quando l’idolo risulta sminuito,emergono lo sconcerto e la sfiducia dei piccoli. Più tardi da questa disillusione dei bambini deriverà l’odio. L’amore è l’unica necessità dell’essere umano. Amare ed essere se stessi. La sessualità non e’ amore tuttavia l’amore si esprime attraverso la sessualità;la sessualità è una manifestazione della sensibilità dell’amore,che coinvolge tutto il corpo in questa impressione. E’ un errore reprimere tale manifestazione relegandola esclusivamente all’amore erotico,perchè,così facendo,impoveriremo le manifestazioni spontanee del sentimento affettivo. Il sentimento amoroso deve essere libero ed espresso liberamente,in caso contrario sarà un amore molto povero dal punto di vista della comunicazione. 1)”Quale vantaggio avranno le persone se guadagneranno il mondo intero per poi perdere la propria anima?” Mt 16,26

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2)”Se uno viene a me e non odia suo padre,sua madre,la moglie ,i figli,i fratelli , le sorelle e perfino la propria vita,non potra’ essere mio discepolo”. Lc 14,26 3)”A chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica,tu lascia andare anche il mantello.E se uno ti costringerà a fare un miglio,tu fanne con lui due”. Mt 5,40-41 4)”Il giovane se ne andò afflitto perché aveva molti beni”. Mc 10,22 5)” E’ più facile che un cammello entri nella cruna di un ago che un ricco entri nel regno di Dio”.Mc 10,25 6)” Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo il loro nido,ma il figlio dell’Uomo non ha dove posare il capo”. Mt 8,20 7)” Il padrone di casa ,irritato,disse al servo:”Esci subito per le piazze e per le case e conduci qui poveri, storpi, ciechi e zoppi” “. Lc 14,21

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Che vantaggio guadagnare tutto cio’ che e’ possibile immaginare per poi perdere l’anima? Un complimento da una parte ed un tramonto dall’altra. Cosa e’ piu’ bello? Senza dubbio il tramonto perche’ tocca l’anima. Da una parte un’attimo d’amore con la persona che ami e dall’altra l’esercizio del potere sugli altri. Cosa e’ piu’ gratificante? Senza dubbio un’attimo d’amore. In effetti tutte le sensazioni che vengono realizzate in ossequio alla cultura del profitto sono nulla se confrontate con le emozioni create dalla cultura dell’essere. L’inverno con le sue giornate di pioggia,la primavera con il sole che compare e scompare ,l’estate con i suoi tramonti,l’autunno languido ed intenso che accende le speranze.

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La persona che deve produrre non riesce a godere di nessuna di queste ricchezze e continua a rimanere nascosto nella sua caverna senza riuscire a vedere l’immensa ricchezza che lo circonda. E’ totalmente ceca,sorda e muta. Siamo tremendamente ricchi e non lo sappiamo. Continuiamo a sognare senza rendercene conto. La macchina,i vestiti,il cibo che ci riempie smisuratamente gonfiandoci come oche ,i vestiti firmati,la televisione che ci irretisce presentandoci una realta’ olografica,la pressione per la competizione a tutti i costi,gli oggetti insulsi che ci attraggono nelle vetrine di negozi sempre piu’ attrezzati. L’elenco potrebbe continuare all’infinito anzi :e’ infinito. Ma alla fine un vuoto enorme che non e’ possibile riempire con nulla se non con una profonda infelicita alla quale l’unico rimedio finisce con l’essere l’uso degli psicofarmaci.

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Poi vengono le malattie ed i venditori di speranze sempre piu’ agguerriti,ricchi,ma anche loro terribilmente infelici. Siamo disperatamente alla ricerca di cio’ che non abbiamo e non siamo mai in grado di vedere cio’ che abbiamo. Cio’ che e’ un bene immenso e che e’ la vita stessa nei suoi multiformi aspetti. Pensiamo sempre al futuro ed alla felicita’ che costruiremo per il nostro futuro e per il futuro dei nostri figli. Con estrema presunzione pensiamo di essere in grado di stabilire cio’ che e’ giusto e cio’ che non e’ giusto,cio’ che e’ bene e cio’ che e’ male. Non riusciamo a vedere il momento nel quale ci troviamo e ,premuti dai condizionamenti ,andiamo sempre avanti per costruire ipotesi di paesaggi che non esistono. Castelli di sabbia che una volta raggiunti si sfaldano come neve al sole. Non riusciamo ad accettare il fatto che cio’ che ci rende felici o infelici non sono gli

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oggetti e la gente esterna a noi ,bensi’ solo unicamente e soltanto i pensieri che minuto dopo minuto fabbrichiamo. L’unica felicita’ e’ quella che riusciamo a costruire al nostro interno. Impresa estremamente difficile . E’ la presenza dentro di me di tutti i desideri che non riesco a soddisfare a rendermi infelice. La felicita’ non la si puo’ descrivere cosi’ come e’ impossibile descrivere la luce. Solo uscendo dalle tenebre si puo’ vedere la luce ma mai desriverla. Solo abbandonando l’infelicita’ si puo sentire la felicita’,ma non la si puo’ descrivere. Siamo sovrastati dal mondo dei desideri,dei legami,delle paure,delle pressioni sociali,delle tensioni,delle ambizioni,delle ansie ,delle colpe, L’unico mondo che conosciamo e’ questo e queste sono le nostre certezze.

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Abbandonare le proprie certezze e’ come fare un salto nel vuoto. Si ha il terrore di finire chi sa dove. Il passaggio consiste allora in una profonda meditazione su tutto cio’ che ci circonda. Dovremo riuscire a comprendere che, solo distaccandoci psichicamente da tutti i nostri idoli,siano essi persone o cose , potremo essere felici; Questo significa uscire dalle dinamiche e fare come fece Ulisse sulla nave di fronte alle sirene. Sapendo come fosse illusorio il loro richiamo,si fece legare al palo e fece mettere i tappi di cera ai suoi marinai. E’palesemente ed inizialmente solo una teorizzazione ma se lentamente cominciamo il cammino del comprendere che tutto che ci lega e ,lentamente,proviamo a distaccarcene ,arriveremo a vivere in un’altra dimensione. Questo non significa non amare anzi,questo porci di fronte a cose e persone con grande disponibilita’ ma

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sapendo che non dipendiamo da loro,allora potremo manifestare realmente una diversa capacita’ d’amare. Vedremo le altre persone e le altre cose quali esse sono realmente. Senza nulla attenderci ma pronti a donare tutto noi stessi,certi che il lasciare liberi gli altri significa liberare prima di tutto noi stessi. Un po’ come con i cani. Portare a guinzaglio i cani indubbiamente li si controlla ed essi non scappano. Il tutto e’ pero’ illusorio perche’ se proviamo a lasciarli senza guinzaglio prima di tutto siamo piu’ liberi noi e poi potremo osservare che se vogliono scappare e’ giusto che scappino e se invece ci vogliono restare vicini,ci resteranno comunque vicini. Provare per credere. Dobbiamo prendere atto che cio’ che ci spinge a comportarci in un certo modo e’ la nostra programmazione interiore.

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Si’ parlo di programmazione perche’ di tanto si tratta. Perche’ tutto sia tranquillo e sotto controllo e’ necessario che in ognuno di noi operi il software che ci e’ stato costruito sin dalla nascita e che viene continuamente aggiornato con i programmi sociali. La famiglia,le relazioni,i comportamenti,l’allegria e la tristezza,sono tutte cose costruite meticolosamente nella nostra testa. Guai a non prenderne atto ed a non rendersi conto della loro precisa finalita’:la nostro sottomissione e la nostra fabbrica di continua infelicita’ con il precipuo compito di creare continuamente dei tragurdi da raggiungere e dopo che li si e’ raggiunti,proporne subito degli altri e cosi’ di continuo sino all’ultimo giorno di vita. Allora e’ necessario conoscere questi programmi e studiarli con attenzione. Prima di ogni cosa ci hanno insegnato che se non abbiamo certe cose non saremo mai felici.

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Quindi la necessita’ di raggiungere degli obiettivi quali denaro,potere,successo,approvazione,buona fama,amore,amicizie,spiritualita’,Dio. Una volta inserito il programma si comincia a lavorare per gli obiettivi che ci sono stati inculcati. I figli ad esempio. Tutto si fa per loro e poi si ha paura di perderli e poi la dipendenza reciproca dei figli dai genitori e dei genitori dai figli. Quando per qualunque ragione tale relazione viene toccata allora apriti cielo. E pensare che la nostra capacita’ di essere felici e’ enorme come si puo’ evincere dal fatto che anche persone nei campi di concentramento riuscivano ad essere felici. Ma quanta forza ci vuole per mantenere tutto sotto controllo. Gli amici,i parenti,le cose,quanti sforzi perche’ tutto rimanga al loro posto. Poi giungono le malattie,le disavventure economiche,l’incedere degli anni,le

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angosce che vengono dal di fuori e tutto crolla e noi crolliamo. STESSO DICASI PER LA GELOSIA Che cosa e’ in fin dei conti la gelosia se non la paura di perdere qualcosa che si sente erroneamente propria? E’ capitato a ciascuno di noi di doversi separare da qualcosa o da qualcuno da cui sembrava impossibile potersi separare. Po ,piano piano ,il miracolo e’ riuscito e la vita ha continuato a fluire e quel qualcosa o quel qualcuno del quale sembrava non si potesse fare a meno,si sono lentamente allontanati dal nostro pensare e sono diventati puntini nello spazio stellare. E’ solo una questione di riprogrammazione di schemi mentali. Basterbbe ripetersi infinite volte di non essere legati agli altri che lentamente si finirebbe con l’amarli davvero senza nulla attenderci ma con una gran capacita’ di donarsi a loro. La soluzione per la gelosia e’ ripetersi che si puo’ assolutamente fare a meno della

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persona che si crede di amare ma che si desidera soltanto tenere legata; Il vero amore passa per la donazione della liberta’ ,ma la donazione della liberta’ e’ un programma che non ci e’ stato inculcato pena la perdita del controllo sugli altri. A questo punto bisogna dire che nulla si puo’ fare per raggiungere la felicita’ in quanto siamo gia’ felici. Il punto e’ che non ne siamo consapevoli. Non ne siamo consapevoli in quanto viviamo all’ombra del concetto dell’attacamento. L’attaccamento e’ appunto la convinzione di non poter fare a meno di quella persona o di quella cosa. Questa e’ una delle piu’ grandi menzogne installate nella nostra programmazione. Pensiamo e ripensiamo a tutte quelle cose di cui siamo stati privati e che pensavamo di non poter perdere e vedremo che siamo riusciti a sopravvivere malgrado la perdita voluta o non voluta di quelle cose o di quelle persone.

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La vita e’ una continua separazione sin da che si nasce sino alla morte . L’ultima delle separazioni e’ appunto la morte. Altro passaggio e’ sciogliere i legami che ci vincolano operando sulla possessivita’. Se si comincia a pensare che ogni cosa che si possiede e’ causa di infelicita’ proprio perche’ si ha paura di perderla,forse si fa un passo avanti. Pensare percio’ alla fortuna che si e’ avuti nel potere usufruire, per un certo periodo di tempo ,dei benefici della vicinanza di quella persona o di quella cosa ,senza necessariamente sentirsene i possessori ,e’ senza dubbio un passo avanti. E’ il senso del possesso che crea il legame e quindi l’attaccamento e quindi l’infelicita’. Bisogna porsi percio’ nella condizione di non possedere nulla ma di poter godere delle mille cose che la vita ci offre senza necessariamente offrircene la proprieta’.

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Sapendo che nessuno potra’ portarci via l’aria che respiriamo perche’ non e’ nostra,ci consente di godere della stessa. Cosi’ per tantissime altre cose. Il concetto di proprieta’ e’ la fabbrica dell’infelicita’. Proprieta’ uguale attaccamento,legame,possessivita’,gelosia. L’attaccamento prospera nel buio delle illusioni. Il vero amante cerca il bene dell’amato il che richiede come elemento principale la liberazione dell’amato dall’amante. Il porsi in maniera esclusiva di fronte all’amato/a finisce con il costituire un legame da cui non c’e’ piu’ via di uscita. Il vero amore puo’ esistere solo nella liberta’. “Adesione a se’. Ricordi precisi di momenti di pienezza.

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L’entrata in acqua con il piacere fisico di essere al mondo. Esiste un modo di coincidere con il proprio destino,una maniera di rassicurarsi: e’ la mia vita e l’amo. Questo pensare ci fa risparmiare molte energie,dispensa da tanti combattimenti contro di se’ e contro le proprie condizioni di vita piu’ o meno soddisfacenti,ma dalle quali si puo’ sempre trarre profitto. Non sprecare nulla,in un volgare voler godere ad ogni costo,e vivere nella massima coscienza. Colgo a piene mani l’istante che mi e’ dato di vivere. Il suo particolare profumo inebria le mie azioni molto quotidiane. Senza temere i momenti di solitudine, 52.Le undici meditazioni __________________ 1. Che la mente galleggi:

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Pensa a qualche tuo segreto Lascialo galleggiare liberamente Portalo giu' nel cuore Accompagna il trasferimento lungo il percorso giu' per la gola e per il corpo Lascia che affondi nell'immensita' del cuore dove e' accolto con calore e pazienza Guarda a lungo mentre galleggia Incontrerai cosi' il senza morte 2.Perdonati Porta nella mente il tuo peggior nemico Trasferiscilo al centro del petto nel cuore Ripeti dentro di te : io ti perdono Accoglilo nel tuo cuore Lascia che il cuore si apra a cio' Pensa ad una persona a cui vuoi chiedere perdono

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Ripeti dentro di te : ti chiedo perdono Pronuncoando il tuo nome di: ------------io ti perdono Lascia crescere la luce e la premura per te stesso Senti l'amore penetrare in te 3.Apriti al dolore Porta nel centro del petto l'attenzione. Posa li' l' indice Apriti completamente a questa grande paura Spingi il tuo indice sentendo il disagio ed il dolore Consenti al dolore di entrare nel cuore Vivi cosi' il lutto di chi ami Medita cosi' a lungo Togli la pressione dell'indice e comincia ad inspirare e a respirare

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Ad occhi chiusi a lungo, Vedrai che la consapevolezza guarisce 4.Il tuo dolore fisico Individua il tuo dolore fisico o psichico Concentrati a lungo sullo stesso Cerca di concemtrarlo nel pugno della tua mano e fai aprire il tuo essere attorno a questa sensazione Lentamente dischiudi il pugno e lascia andare il dolore.......lentamente Fai camminare quel dolore che aveva preso il pugno attorno,dentro e fuori del tuo corpo 5.Riempiti di silenzio Porta l'attenzione sulla sommita' della testa Fai emergere tutto cio' che passa

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Fai passare la consapevolezza per il tuo corpo Detensiona tutto Il rilassamento deve toccare tutte le parti del corpo Nel silenzio infinito deve entrare ogni parte del corpo Lascia che il corpo si riempia di silenzio Resta seduto a lungo nel silenzio 6.Esplora il dolore Accetta il dolore da qualunque parte esso provenga Lascia che il tuo corpo accetti il dolore Lascia che la tua carne si ammorbidisca Lascia arrivare i vecchi pensieri Lascia che l'attenzione si fondi con la sensazione Abbandonati al dolore e fa che esso ti possegga

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Ama il tuo dolore e proteggilo Solo il dolore ti rende vivo 7.Al di la' del dolore Fondi il tuocorpo con il suo punto d'appoggio Nessun attaccamento Lascia che la consapevolezza raggiunga i confini del corpo Dentro di te la luna,il sole,le stelle Lascia che la consapevolezza si estenda all'infinito Ogni tuo respiro attraversa il tuo corpo sino all'infinito Senti gli occhi quando si chiudono Il mondo sei tu 8.Lascia che tutto flutti Poni attenzione al dolore

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Lascia schiudere il pugno che serra il dolore Ammorbidisci i legamenti della carne Qualunque pensiero sorga,lascialo andare Corpo morbido e mente chiara Nuvole in perpetuo movimento L'intera mente dissota nella vasta apertura Solo spazio Solo pace 9.Lasciarsi andare Porta l'attenzione sul respiro Metti in contatto respiro e consapevolezza Lascia andare il respiro come una marea Lascia che il respiro respiri se' stesso Non controllare nulla

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Sensazioni del corpo Sensazioni del respiro Senza giudizio Senza interferenza Rimani in silenzio Siamo dappertutto 10.Muori Senti il tuo corpo Senti il peso della massa Accogli le sensazioni in arrivo Formicolii,Vibrazioni, Tremiti Pensa che sei gia' materia inerte Ogni respiro e' l'ultimo Lascia che tutto galleggi Abbandona i pensieri

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Lasciati andare nella luce Abbandona la conoscenza e la non conoscenza Interamente andato Andato oltre Non dentro- Non fuori- Sconfinato 11.Dopo la morte Sei gia' materia inerte Ti stai dissolvendo Si dissolve la materia Si dissolve l'acqua Solo spazio nello spazio Non vi sono piu' contorni Sei nella luce e sei la luce Luminosita' da sempre e per sempre

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53.L'ACQUA Lo scienziato Masaru Emoto ha dimostrato che la struttura dell'acqua viene modificata dai nostri pensieri,dalla musica,dai rumori,dai nostri stati d'animo. Basta pensare che siamo fatti per la gran parte di acqua per comprendere l'enorme importanza di queste scoperte. E' sufficiente pensare a cio' per comprendere il peso delle informazioni che ci pervengono dall'esterno e che ci modificano continuamente. Prendere una bacinella e riempirla di acqua. Porsi di fronte a questa bacinella piena d'acqua e chiudere gli occhi. Cercare di andare lentamente all'indietro con la memoria e ritovare quei momenti che piu' ci hanno provocato sofferenza. Immaginare di poter rivivere quei momenti ed in quello stesso istante porre le mani all'interno della bacinella. Come per incanto il dolore provato sparira' del tutto e si trasferira' all'acqua che successivamente verra' buttata nel lavandino per ritornare li' dove proveniva.

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54.LA TERAPIA RADIANTE Mettiti seduta comodamente su una poltrona e poni i palmi delle mani l'uno di fronte all'altro. I gomiti devono trovarsi lontano dal corpo e gli avambracci lontano lontano dai fianchi. Avvicina i palmi senza che si tocchino e quindi allontanali ripetendo questo movimento piu' volte. Rimani sempre concentrato sulle mani. Ad un tratto sentirai una sensazione di calore intenso o di formicolio oppure di aumento delle pulsazioni. Potresti avere anche la sensazione che tra le mani si e' materializzata una sostanza di consistenza elastica: il flusso bioenergetico. Una mano funziona da ricevente e l'altra da emittente energetica. L'applicazione non deve superare i 15 minuti . Il consultante pone la parte dolente tra le mani del consulente e si lascia penetrare dalle onde energetiche. Il flusso bioenergetico opera lentamente ma costantemente sino a completa soluzione del problema fisico o psichico. Qualora il problema e' psichico l'applicazione del flusso va fatta prima sulla testa e poi sulla pancia del consultante.

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55.LA PRATICA Il consulente tende a conseguire finalità tanto propiziatorie quanto conoscitive. E' strumento di approfondimento e di conoscenza del profondo. L'analisi delle difese ,con la strumentazione disponibile,permetterebbe al consultante di comprendere meglio la natura della propria esperienza psichica,consentendo al soggetto la "sostituzione di atti psichici inconsci con atti psichici cosci". Una migliore padronanza degli aspetti della vita psichica inconscia costituirebbe di per sé il fattore principale di evoluzione personale.

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56 LA NUMEROLOGIA 1........a, i, q, j, y 2......b, k, r 3......c, g, l, s 4......d, m, t 5.......e, h, n 6.......u, v, w, x 7........o, z 8........f, p Si sommano i numeri che definiscono nome e cognome sino ad ottenere un numero da 1 a 9 UNO Spontaneo,ambizioso,amante del potere Leader senza molti amici ed alleati Generoso ma anche spietato DUE Opposto del numero uno Non leader e facile alla depressione Ambiguo ed indeciso

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TRE VErsatile e tradizionalmente fortunato Gaie,affascinanti,adattabili,ricche di talento Tengono all'altrui approvazione QUATTRO Resistenza,fermezza di carattere,calma CINQUE Magia,pentagono, Amanti dell'avventura Volubili e amanti del sesso SEI Leali,armonici, Gentili,pacifisti,tutta casa e famiglia Affini un po' al due ed un po' al tre SETTE Numero magico e del mistero Dotato di qualità telepatiche e medianiche Introversi e dignitosi OTTO Con ottime capacità di iniziativa e di successo Capaci dimsforzi prolungati e di concentrazione affini al quattro ed al,due Se si intestardiscono possono però finir male

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NOVE Spirituali e creativi, Veggenti e poeti A volte volubili e romanticis

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57. Il VOLO Qui ci stiamo spostando totalmente di dimensione. La proposta è quella di fare un esperimento Le probabilità di riuscita sono nulle Le emozioni sono invece garantite L'operazione va compiuta in una stanza molto grande possibilmente senza molti mobili. L'unica luce deve essere quella di una candela. Non deve mancare l'incenso e la musica (Mozarth) Prima dell'operazione occorre digiunare completamente per un giorno intero. È consentito bere acqua. L'esperimento va compiuto a mezzanotte in punto,non prima nè dopo. Trovare un tappeto il piû morbido possibile oppure una bella coperta magari anche grande. Bere a distanza di cinque minuti uno dall'altro due bicchierini di cognac o di wisky Spogliarsi completamente nudi. Quindi chiudere gli occhi ed aprire le braccia. L'esperimento ha avuto inizio.

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Compiere 3 o cinque giravolte su sè stessi sempre ad occhi chiusi. Recitare questa invocazione: "Spiriti del volo,apponete sulle mie spalle le ali dell'aquila, datemi la forza di un leone, datemi l'agilità di una tigre, fateeeeeeeeeeemi volaaaaaare. Ora ,sempre ad occhi chiusi, AGITARE LE BRACCIA SEMPRE PIÙ VELOCEMENTE. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Questo. IL VOLO. Prima di riaprire gli occhi,bisogna chiedere agli spiriti di accompagnarci di nuovo a terra e planare lentamente. Chiaramente questo esperimento coinvolge totalmente l'immaginazione e l'elaborazione psichica dello stesso ne diviene il vero obiettivo.

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58.CONCLUSIONI ---------------- Questo breve viaggio nell'esoterism parte da un unico presupposto: il mondo che noi vediamo con la ragione rappresenta a mala pena il 5% della realta' percepibile. Il vero mistero che ci domina e ci sovrasta e' contenuto nel 95% che non riusciamo a percepire con la ragione. Abbandonarsi alla magia puo' aiutarci in questo mondo misterioso che regola davvero la nostra vita. Questo mondo nel quale ,alcune persone sono infelici pur avendo tutto ed altre che non hanno nulla sono felici. Felicita' ed infelicita' dipendono solo da noi e non dall'esterno. Continuando a delegare questo potere di renderci o non renderci felici a chi e' diverso da noi e' davvero cio' che provoca l'infelicita'. P.S? Chiedo scusa per i tanti errori,per la brevita' con cui sono stati trattati gli importanti argomenti esposti, il tempo che ho preso a chi si e' avventurato in questa lettura ed infine di tutto il tempo che questa lettura prendera' in futuro a chi vorra'

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approfondire questo meraviglioso mondo dell'esoterismo. Ricordo che la Bibbia e' un pozzo senza fondo per chi vuole evolversi e cercare di comprendere qualcosa di piu' di se' stesso e degli altri. Se sei arrivato fin qui adesso viene il bello: Che cosa è la magia Se ti fermi a pensare ed attendi che i pensieri che hai in testa si sviluppino, se sei capace di sfidare il silenzio che spesso ti circonda,se sei convinto che il pensiero alla fine crea la realtà allora vuol dire che sai cosa è la magia. Perciò ti accorgerai di essere anche tu un mago perchè ti renderai conto di come si trasforma la realtà che ti circonda Il potere della parolai . . . . . . . . Gli elementi del cosmo . . . . . . . . La negatività . . . . . . . . Connesioni con i vari pianeti che ruotano attorno al sole . . . . . . . . Come potersi servire delle forze dei pianeti . . . . . . .

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Dei legamenti in genere . . . . . . . Degli anelli e dei modi di prepararli . . . . . . . Delle predizioni tratte dai fenomeni atmosferici . . . . . . . Geomanzia . . . . . . . Idromanzia . . . . . . . . Aereomanzia . . . . . . . . . Piromanzia . . . . . . . . . Come far rivivere i morti . . . . . . . . Il sottile gioco delle passioni . . . . . . . . Degli incantesimi . . . . . . . . BIBLIOGRAFIA Meditazioni sui Tarocchi ( Viaggio nell'ermetismo cristiano ) Anonimo Io e i tarocchi - Alejandro Jodorowsky La via dei tarocchi - Alejandro Jodorowsky La rota magica dei tarocchi - Mouni Sadhu Manuale dei tarocchi - Colette H. Silvestre

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L'eredità demonica di Jung - James Hilman Depressione della coscienza - Niel Micklem La cura delle cose -Robert Sardello Gelosia - Thomas Moore Fallimento - Rafael López - Pedraza Possessione - Luciano Perez Nostalgia - Carla Stroppa Testamento per una Nuova Medicina - Ryke Geerd Hamer ......................Rudolf Steiner ......................Peladon ......................Philippe de Lyon Cosí parlò Zaratustra - Friederich Nietzche La divina commedia - Dante Alighieri Il libro dei mutamenti Il libro tibetano dei morti ............Soloviev Baudelaire La bibbia The greater Trumps - Charles Williams Trattato di scienza occulta -Papus A che gioco giochiamo - Eric Berne Le tarot - M.Haven Il potere del serpente - Artur Avalon De trinitate. - Sant Agostino Il dogma dell'alta magia - Eliphas Levi Materia e memoria H.Bergson Necronomicon La notte ti parlerò d'amore - Khalil Gibran La tossiemia

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La teoria del tutto - Stephen Hawking I have a dream - Martin Luther King Magia teurgica - Mouni Sadhu Genitalità - Wilelm Reich Il destino dell'uomo nel mondo contemporaneo - N. Berdjaev Principi della terapia di gruppo - E.Berne Magick - Aleister Crowley L'occulto - Colin Wilson Autoanalisi - K.Horney Morte,vita e malattia -I.Maiore La realtà della realtà -Paul Watzlawick Psicologia del profondo - A.Farau Paura di vivere - Alexander Lowen Carattere e nevrosi - Claudio Narnjo La terapia cognitiva - Trower Storia delle origini della coscienza - E. Neumann Guida per il profano di psichiatria e psicoanalisi - E.Berne Ragione ed emozione in psicoterapia - Ellis Chi sono i vostri amici psicoanalisti - Alain Miller Frammenti di un insegnamento di uno sconosciuto - Ouspensky Iniziazione all'ermetica - Bardon Guida alla terapia - Kovel Il labirinto verticale - A.Carotenuto Astrologia e mito - Sicuteri Il test dei colori - Luscher Il rilassamento - M.Sapir

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Il piacere - Lowen Psicodramma - Yablonsky Heinz Kouth Biografia di uno psicoanalista - Strozier Terapie non comuni - Haley Psicosintesi terapeutica - Assagioli Il terapeuta e la sua vittima - Haley Il figlicidio - Rascosky L'oggetto cattivo - Senfield Il linguaggio del comportamento - Senfield Lilith - La luna nera - Sicuteri Psicosoma - Dychtwald I meccanismi di difesa - Robert B.Withe Il cammino dell'uomo - Martin Buber Il fenomeno umano - P.Teilhard de Chardin Francesco Mancini

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Dedica NDR. Alcuni lettori ci tengono a far

pubblicare sulla seguente edizione la

speranza che l’autore crei nuovi contenuti.

A nome di tutti i lettori, nelle prossime

edizioni ci auguriamo che l’autore riesca a

creare una seconda versione di confuzione

17 inserendo:

- Per ogni sezione, una bibliografia e

alcuni spunti per approfondire gli

argomenti che altrimenti

rimangono acerbi - Alcune lettere e corrispondenze

personali scritte dall’autore a

familiari e colleghi - Alcuni disegni e rappresentazioni

grafiche dei suoi concetti

Ringraziamo vivamente Francesco Mancini

per l’opera che ci ha regalato,

Con cortesia e gioia,

I tuoi lettori!

Page 631: IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 1 · IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 4 Prefazione di Giacomo Prefazione di un’ami o Francesco Mancini è una grande anima. Una vita passata a vendere sogni

IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI 631

Redazionale

Ci teniamo qui ad indicare che l’autore ha

in corso di pubblicazione altre tre opere:

1) Il libro rosso

2) Corrispondenze

3) Diari e disegni