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Mensile di cultura, spettacolo, cronaca, sport, economia del Vomero e dintorni
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il Vomeroe dintorni
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Sfida antiracket al viaaiuti per chi denuncia
Metro, disagi e corsoper dipendenti educati
Boom di firme on-lineper riavere la palma
Negozi
Trasporti
Ambiente
Equitalia rincorre i piccoli commercianti
ma dimenticagli “squali” dell'evasione
Multe e tasse
parcheggi,ganascee benzina:la dura vitadi chi guida
parcheggi,ganascee benzina:la dura vitadi chi guida
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Caffè “Salvo”di Gennaro Romano
via E. Alvino, 73 - Vomerotel. 0815563845
sommario
Solo due carri attrezzi ed è boom di ganasce a pag. 4
Equitalia rincorre i piccoli evasori... a pag. 5
La sfida antiracket, aiuti per chi si ribella a pag. 6
Arrivano i “Temporary store” a pag. 7
I parcheggi, le minacce e i “guardamacchine” a pag. 9
L'importanza di associazioni e comitati civici a pag. 10
La metro è senza soldi ma si assume ancora a pag. 11
Gasometro, il progetto dimenticato a pag. 12
La canfora non piace: “Ridateci la palma” a pag. 13
Caos Rione Alto: risveglio tra code e clacson a pag. 14
Il Nobel per l'Economia? Non esiste a pag. 17
Benzina sempre più su, al Vomero è più cara a pag. 19
il Vomeroanno 1 numero 0marzo 2011
mensile d'informazione sui quartieri Vomero e Arenella
Direttore EditorialeAlessandro Migliaccio
Direttore responsabileStefano Esposito
RedattoriPaola Di Matteo, Riccardo Rosa, Davide
Schiavon, Cesare Schiattarella
Progetto e realizzazione graficaAlessandro Migliaccio
Edito da“Polibio - Centro studi giuridico”
Tiratura: 20.000 copie
Stampa“Graficasud Srl”- Via Nazionale delle
Puglie - Casalnuovo
In attesa di registrazione presso il Tribunale di Napoli
Un giornale che manca da anniVoluto e scritto dai cittadiniUn giornale del Vomero fatto dai vomeresi e per i vomeresi. L'idea di realizzare questo progetto mi è stata sussurrata più volte all'orecchio ngli ultimi anni da rappresentanti delle associazioni o dei comitati civici di quartiere, da negozianti, da colleghi giornalisti e da personaggi più o meno famosi che hanno in qualche modo un legame con il Vomero e l'Arenella. E' come se la gente avvertisse il bisogno di una rivista che analizzasse in maniera specifica ed approfondita la realtà vomerese, come anni fa accadeva, per esempio, con l'esperienza di “Vomero news”. Ed è condivisa - credo - da tutti coloro che vogliono “avere voce in capitolo”, ovvero che desiderano avere a disposizione uno spazio in cui poter esprimere le loro opinioni, le critiche ed i suggerimenti in merito alla vita cittadina ed alle scelte che compie chi governa Napoli ed in particolare la quinta Municipalità. Su questo giornale, infatti, saranno sempre ben accetti gli articoli e le lettere di tutti i cittadini e non solo di quelli più famosi che di volta in volta interverranno. “Il Vomero e dintorni”, dunque, nasce da una precisa volontà ed inoltre nasce con un preciso obiettivo: creare uno strumento per la comunità vomerese, un luogo di confronto e di denuncia, uno spazio in cui sarà possibile avere chiara la “fotografia” di quello che accade ma anche avanzare proposte costruttive oppure semplicemente sfogarsi per i disservizi e le ingiustizie di tutti i giorni. Ovviamente, per essere incisivi, bisogna dare a questa iniziativa la dovuta visibilità. Come? Innanzitutto distribuendo ogni mese migliaia di copie gratuite e diffondendo i contenuti del giornale anche sul web. In secondo luogo, poi, “Il Vomero e dintorni” è inserito nel circuito della rassegna stampa del Comune di Napoli e di altri importanti enti locali e nazionali. E allora non ci resta che avviare questa nuova avventura sperando di riuscire nel nostro intento. * giornalista de “Le Iene”
L'editorialedi Alessandro Migliaccio *
e dintorni
piazza Vanvitelli, 6 - Vomerotel.0815565725
il Vomeroe dintorni
Ogni volta che ci sono interruzioni del servizio sulle funicolari e sulla Linea 1 c’è la possibilità di essere informati on-line da Metronapoli
con un sms. Per ricevere il servizio di sms -
che è gratis - chiamare il n° verde 800 568 866
e lasciare tutti i dati che verranno registrati in un database ed
utilizzati nel rispetto della legge sulla privacy
info utili
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il Vomero
“Non possiamo provvedere alla rimozione forzata delle auto che occupano abusivamente gli stalli per disabili”. E' la risposta contenuta in una lettera inviata dall'assessore comunale alla Legalità, Luigi Scotti ad un dipendente di Palazzo San Giacomo che segna lava la p r e s e n z a d e l l ' a u t o d i u n consigliere comunale in un posto riservato ai disabili in piazza Municipio. Lui - il denunciante - si chiama Gianluca Attanasio ed è un campione paralimpico e referente per l'handicap della Uil-Flp del Comune. Qualche giorno fa ha scritto all'assessore Scotti per denunciare che “i posti riservati ai dipendenti disabili del Comune sono sempre occupati da auto non autorizzate, in spregio all'ordinanza sindacale n.170” e che “la vettura di un consigliere comunale è parcheggiata in uno degli stalli”. “Già
l'anno scorso Scotti mi rispose di aver predisposto controlli da parte della polizia municipale per provvedere alla contravvenzione ed alla rimozione forzata con carro attrezzi delle auto che occupavano abusivamente i posti dei
disabili”. Secca la nuova risposta dell'assessore alla Legalità: “può capitare che alcune auto occupino abusivamente i posti per disabili ma non possiamo provvedere alla rimozione delle auto”. La verità? Al momento ci sono solo due carri attrezzi che girano in città e quasi sempre sono uno dietro
all'altro. Ecco perché, anche al Vomero, si registra un boom di ganasce alle auto che non fa altro che arricchire le casse della Napolpark. Se le auto intralciano la viabilità, infatti, vanno rimosse con il carro attrezzi per liberare la carreggiata e non bloccate con le ganasce.
Alessandro Migliaccio
Solo due carri attrezzi ed è boom di ganasce
Le automobili in divieto di sosta che bloccano la circolazione non vengono rimosse a causa dell'assenza di mezzi gru. E la Napolipark incassa di più con i bloccaruote.
L'amara ammissione dell'assessore Scotti: “Non possiamo prelevare le automobili”
in foto un automobilista alle prese con le ganasce
La risposta di Scotti arriva dopo l'appello di un dipendente comunale che chiede il rispetto
dell'ordinanza sui posti “H” in piazza Municipio
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Equitalia : la “croce nera” dei contribuenti napoletani. Le rivolte contro il sistema di riscossione stanno diventando sempre più diffuse a Napoli, come del resto in tutt’italia. Operai, impiegati, negozianti, artigiani, imprenditori tartassati si uniscono sotto un’unica voce: giustizia. Perché? L’Agente della Riscossione - nei cui consigli di amministrazione siedono rappresentati indicati dai partiti politici - nasce per colpire e far pagare i grandi evasori fiscali ed è stato reclutato nel 2006 dal Governo per costringere chi evade a restituire il dovuto. Fin qui tutto bene. Sotto l’occhio del ciclone, invece, finisce la metodologia con cui la società Equitalia riscuote tasse, contributi, multe e spese non dovutegli come nel caso delle ipoteche illegittime. Con procedure spesso discutibili, infatti, come dimostrano le tante sentenze che da anni annullano le procedure esattoriali, Equitalia sembra accanirsi maggiormente contro i piccoli contribuenti: artigiani senza commesse, commercianti già indebitati ed in difficoltà - spesso perché è lo stesso Stato a
ritardare i pagamenti loro dovuti - e famiglie monoreddito. Ovvero cittadini, che rispetto ai grandi evasori, hanno magari colpe più giustificabili e che sono pure pronti a pagare. Si arriva persino ad ipotecare case senza motivazione e per poche centinaia di euro. Non pochi nella città partenopea, ad esempio, sono i casi di
ipoteca sulle abitazioni per non aver pagato la Tarsu, ossia un tributo per la raccolta rifiuti
che da oltre 15 anni non viene regolarmente eseguita sfociando nella ben nota emergenza “monnezza”, o il canone Rai oppure ancora vecchie multe prescritte e mai notificate. Equitalia, per far cassa, ultimamente si sta concentrando sempre più sui ritardi o presunti mancati pagamenti dei cittadini o sui piccoli imprenditori già soffocati dalla recessione. E qui c'è l’inghippo. A queste piccole realtà, infatti, l’ente statale applica le stesse procedure di ipoteca e pignoramento esercitate per i veri evasori, quelli che posseggono capitali all’estero che però giovano di condoni e sconti riservati solo ai grandi imbroglioni, quelli che non s’intestano case ed auto per farla franca. In poche
parole, se un povero lavoratore in cassa integrazione non arriva a fine mese e non riesce a pagare il canore Rai o la Tarsu, verrà trattato come il ladro del fisco di professione. Così, il cittadino si vede spogliato ingiustamente, e spesso senza possibilità di difendersi, di tutti i suoi averi per poche centinaia di euro non saldate. E non finisce qui. Meritano un commento a parte le questioni delle famose “cartelle pazze” e del “condono beffa” che, in special modo a Napoli, stanno registrando un boom di ricorsi e di proteste. “Vengono ancora attuati illegittimi fermi, pignoramenti e sequestri sulla base di presunte cartelle inesistenti o già annullate da sentenze ma nonostante ciò il concessionario ritenta l’incasso - spiega l’avvocato Angelo Pisani, Presidente dell’associazione NoiConsumatori.it -. I cittadini continuano a dover far fronte a multe mai ricevute che riappaiono a distanza di anni con importi quadruplicati ed interessi enormi, a contravvenzioni annullate dal Giudice di Pace ma che continuano il loro iter di riscossione, a multe pagate che non risultano tali”. “Inoltre -
continua Pisani, uno dei pochi che in queste anni ha più volte messo con le spalle al muro la società Equitalia Polis Spa - sono migliaia le case ipotecate per presunti debiti inferiori agli ottomila euro e gli utenti, vessati ed esclusi dal circuito finanziario perché risultanti cattivi pagatori, spesso sono costretti a rivolgersi all'usuraio per evitare l'esproprio essendo a volte negate le giuste e previste rateizzazioni ed impossibilitati a beneficiare di un finanziamento”. La Cassazione, infatti, ha dichiarato illegittima l’ipoteca sulla casa per meno di ottomila euro ma, aggiunge Pisani, “nonostante Equitalia abbia preso atto anche di questa
sentenza promettendo di cancellare tutte le cartelle irregolari, ancora nulla è stato fatto e molti contribuenti
continuano a pagare”. A farne le spese sono sempre i cittadini e gli imprenditori che dichiarano i redditi e cercano di andare avanti nonostante la crisi economica, rischiando di essere messi ko da un sistema di riscossione informatico e “medievale” allo stesso tempo, senza freni e senz’alcuna umanità. I grandi evasori, invece, troppo spesso, restano impuniti e la fanno franca.
Paola Di Matteo
Equitalia rincorre i piccoli evasorie dimentica gli “squali”
A Napoli crescono le proteste per le severe
modalità di riscossione delle tasse
Troppo spesso le cartelle di Equitalia
sono illegittime o per multe mai notificate
il Vomero
La società di riscossione di multe e tributi sembra accanirsi sui piccoli commercianti. Ma non sui professionisti della frode fiscale
5
il Vomero
Aiuto e sostegno a chi denuncia il racket . E’ l’iniziativa del Comune di Napoli a supporto delle imprese più coraggiose. Palazzo San Giacomo pagherà le tasse a tutti i commercianti che denunceranno l’usura grazie ad uno stanziamento di centomila euro pensato ad hoc. Sgravi fiscali a t u t t i g l i e f f e t t i c h e alleggeriranno il pagamento Ici, Tarsu, Cosap, Icp, e concessioni per aree mercatali. Sull’argomento si è espresso anche Vincenzo Perrotta, Presidente del Centro Commerciale Vomero/Arenella che proprio un anno fa al Vomero ha inaugurato lo sportello SosUsuraCredito affermando che: “la crisi economica non affievolisce i comportamenti rigidi delle banche che tendono a divenire talmente vessatori da spingere verso l’usura”. L’ente è strutturato su un sistema di denunce e segnalazioni che possono essere
inviate tramite e-mail per garantire la rintracciabilità e la privacy di chi denuncia. Ma come evidenzia ancora Vincenzo Perrotta “la premialità non è abbastanza da sola per vincere questa battaglia di legalità”. “E’ necessario -
aggiunge Perrotta - un continuo monitoraggio territoriale per battere la piaga del racket a Napoli”. Una p i a g a c h e s e m b r a c o l p i r e particolarmente la zona collinare della città. Non a caso, infatti, soltanto nel quartiere Vomero, i n f a t t i , s o n o n u m e r o s i i commercianti che rischiano di
chiudere o di finire nel vortice dei “cravattari” per gli aumenti dei costi di gestione e dei fitti e per le difficoltà creditizie con le banche. L’obiettivo è bloccare la devastante crisi che mette in ginocchio il commercio locale.
Paola Di Matteo
Iniziativa del Comune di Napoli per dare un aiuto concreto a chi non paga il racket: previsti sgravi fiscali per le attività commerciali che dicono “no” al pizzo. L'elogio di
Enzo Perrotta (Ascom Vomero): “Solo così si riesce a vincere questa battaglia”
La sfida antiracketaiuti per chi si ribella
Al Vomero sono numerosi i commercianti che rischiano di
chiudere i battenti dei loro negozi a causa delle spese che aumentano mese dopo mese
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Commercio
I nuovi negozi si insediano per un periodo di tempo limitato
L'ultimo Temporary store ha aperto i battenti in via Scarlatti
La previsione di vendita per il nuovo negozio è di dieci giorni
Furto alla Coinprese tre donneI grandi magazzini presi di
mira dai ladri ma l'intervento della vigilanza
fa scattare gli arresti.Gli agenti del Commissariato di Polizia “Vomero” hanno arrestato, il 4 marzo, in due
circostanze diverse e a distanza di 20 minuti, tre
donne che stavano rubando all’interno nei grandi
magazzini Coin nel quartiere Vomero. Il personale addetto alla vigilanza ha chiamato la Polizia. Gli agenti, giunti sul posto, nel mentre stavano per
condurre le due ladre al Commissariato, hanno
notato ed arrestato anche una cittadina russa che,
approfittando della confusione, si stava
impossessando di due confezioni di profumo del
valore di € 183.
Le attività di ultima generazione s'insediano in zone d'eliteAnche al Vomero impazza la moda del Temporary Store. L’ultimo, in ordine di tempo, ha aperto i battenti in questi giorni nell’isola pedonale della centralissima via Scarlatti. Il fenomeno è abbastanza recente, nascendo a Londra nel 2003 con i “Guerrilla stores”, negozi sorti per
eliminare le scorte di magazzino ed è stato poi esportato anche a New York, che di recente ha dedicato una vera e propria fiera ai cosiddetti Pop-up store. In Italia questo modello di shopping occasionale ha visto la luce per la prima volta nel febbraio 2005 a Milano. I Temporary Stores sono negozi che s’insediano per un periodo di tempo predeterminato e, in genere, limitato, in un’area posta in zone esclusive e alla moda, come gallerie d'arte, spazi abbandonati o
sulle strade dello shopping delle principali città. L'innovativa tendenza di marketing mira a catturare l'attenzione del pubblico con veri e propri happening, focalizzando l’interesse dei potenziali clienti su alcuni aspetti tra i quali appunto la durata limitata di questa presenza.
Gennaro Capodanno
Arrivano i “Temporary store”
Negozi flash
tutti i mercoledì
Contattaci al n° 0815561930oppure al 3337176353
il Vomero
I parcheggi, le minaccee i “guardamacchine”
Nella zona collinare si concentrano gli interessi di chi vuole speculare sull'assenza di posti auto. I garage sotterranei spuntano come funghi. Ma in strada, come accade fuori
al Santobono, regnano gli aubivi ed il traffico. Intimidito il presidente Coppeto
in foto un parcheggio sotterraneo
I cantieri per la costruzione di parcheggi, al Vomero a all'Arenella, spuntano come funghi. Ogni posto è buono per costruire box pertinenziali. Ogni posto è buono per fare affari. E alla fine poco importa che si risolvano davvero i problemi di viabilità o di assenza di posti auto per i residenti: l'unica cosa che conta è battere cassa. E il più in fretta poss ib i le. E ' accaduto, per esempio, a largo Celebrano, a ridosso dell'ingresso dell'ospedale pediatrico “Santobono”, dove sarebbe servita una struttura in grado di contenere le auto di chi si reca in ospedale. Un piano del parcheggio interrato poteva essere destinato proprio alla sosta temporanea delle vetture dei familiari dei piccoli pazienti del “Santobono” ma così non è stato. Ed ora, mentre si fatica a piazzare ai residenti i box pertinenziali costruiti e rimasti vuoti con continue
telefonate in cui si ricorda che “ci sono ancora posti auto disponibili nella struttura”, in strada regnano incontrastati i parcheggiatori abusivi che impongono il pizzo sulla sosta all'ingresso dell'ospedale nonostante la presenza dei vigili
urbani. In piazza Muzii, invece, il traffico è paralizzato da quando c'è il cantiere per i box sotterranei. Un altro garage sotterraneo che poteva snellire il traffico diretto alla zona ospedaliera ma invece, così come progettato, farà solo gli interessi di pochi, ovvero di chi vende e di chi ha le possobilità di comprare i box.
Per il resto “arrangiatevi”. Intanto, in via Morghen spuntano scritte intimidatorie rivolte al presidente della V Municipalità, Mario Coppeto: “Lascia stare i parcheggi”. Tra pochi mesi ci sono le elezioni e, con o senza Coppeto, l'affare-parcheggi è destinato a non fermarsi.
Alessandro Migliaccio
In piazza Muzii il traffico è paralizzato da quando c'è il
cantiere per i box sotterranei. I nuovi garage faranno gli interessi di poche persone
9
Guardia giurata mette in fuga i rapinatoriattimi di panico in via MorghenHanno tentato l'assalto ad un'agenzia bancaria di via Morghen ma sono stati messi in fuga dall'intervento di un coraggioso vigilantes. E' accaduto il 4 febbraio scorso al Vomero, quartiere in cui i controlli per prevenire scippi e rapine, purtroppo, non bastano mai. In tre hanno rinchiuso il vigilantes in un guardiola ma la guardia giurata è riuscita ugualmente a far scattare l'allarme. Sul posto è giunta immediatamente la polizia e i tre malviventi che stavano per accedere all'interno della banca hanno dovuto rinunciare al colpo, allontanandosi precipitosamente. In zona sono giunte numerose pattuglie della polizia mentre un elicottero ha sorvolato diverse volte le strade della zona collinare di Napoli.
Riccardo Rosa
Dall'Assoutenti guidata da Antonio Di Gennaro e Sabino Genovese (anche portavoce dei residenti di via Santa Maria della Libera) al Comitato Valori Collinari di Gennaro Capodanno, dal movimento Verdecologista di Carmine Attanasio a NoiConsumatori di Angelo Pisani: sono tante le associazioni di “cittadini attivi” presenti nei quartieri Vomero e Arenella. L'elenco è lungo. Per fortuna. Sono loro il cuore pulsante di una zona di Napoli, quella collinare, che non ci sta a subire passivamente ingiustizie, disservizi e sprechi di denaro pubblico. Le associazioni di cittadini
impegnati per migliorare la realtà della nostra città ed in particolare dei quartieri Vomero e Arenella hanno il grande merito di tentare di svegliare le coscienze degli altri residenti e di fornire un insegnamento necessario ai più giovani: quello di lottare per ciò in cui credono senza mezzi termini. Per i valori in cui credono. Come la giustizia e l'onestà. Come il diritto ad avere più servizi che disservizi.
(ale. mig.)
L'importanzadi associazionie comitati civici
il Vomero
10
in libreria
GIU' LE MANI DAL VOMERO!NO SPECULAZIONI!BASTA DISSERVIZI!
il Vomero
I servizi offerti nelle stazioni della metropolitana collinare di Napoli sono sempre più scadenti (corse dei treni a rilento, lunghe attese, monitor che non funzionano da mesi, scarsa pulizia) ma i dipendenti, presto, potrebbero essere più gentili con i passeggeri. E' il p a r a d o s s o c h e a r r i v a d a Metronapoli, società che di recente si è accorta che “bisogna far leva su professionalità, garbo, a c c o g l i e n z a e d i a l o g o c o l viaggiatore” decidendo di avviare un corso per i dipendenti. Per realizzare il suo intento, l’Amministratore delegato di Metronapol i , Antonie t ta Sannino - in una comunicazione del 31 gennaio 2011 - ha annunciato al personale la nomina di una collaboratrice esterna per migliorare, attraverso gli approcci comportamentali del personale, il servizio all’utenza. Un corso di buone
maniere, insomma, dovrebbe risolvere i problemi? Tanto è bastato ai sindacati di categoria per sollevare la polemica e porre una domanda: “Ma i soldi ci sono oppure no? Come mai si spendono in collaborazioni esterne?”. Il
segretario provinciale della Ugl Trasporti, Luigi Cestari definisce l’iniziativa di Metronapoli “contro o g n i l o g i c a d i b u o n a amministrazione”. “Fino a ieri si minacciavano licenziamenti e tagli al servizio perché non c’erano risorse - spiega Cestari - ed oggi scopriamo che l’azienda trova i denari per
assumere una collaboratrice esterna: dobbiamo pensare che l’Amministratore delegato abbia un salvadanaio nascosto visto e considerato che va raccontando che non ci sono fondi per i servizi all’utenza ma poi li trova per insegnare le buone maniere ai lavoratori”.
Alessandro Migliaccio
La metro è senza soldima si assume ancora
Il servizio per l'utenza della metropolitana collinare peggiora di giorno in giorno, Metronapoli pensa a tagli e licenziamenti ma poi viene annunciato un corso di buone
maniere per i dipendenti da affidare ad una nuova collaboratrice esterna
in foto un treno della metropolitana
Nelle stazioni i treni arrivano sempre più a rilento e non
funzionano i servizi di intrattenimento con i monitor
spenti ormai da mesi
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Ambiente
Il Parco urbano nell'area dell'ex gasometro fu annunciato dal Comune
La zona a disposizione per il progetto è di 14mila mq ma è di un privato
Alla base del mancato avvio dei lavori c'è il nodo della cessione dei suoli
Il piano per trasformare l'area in un parco urbano non è mai decollatoMentre il medico studia, il malato muore. Stiamo parlando del presunto e tanto pubblicizzato dal Comune e dalla V municipalità, parco urbano dell'ex area del gasometro,ubicata tra vico Cacciottoli e viale Raffaello,nel nostro quartiere. L'area, di circa 14.000 mq, è di proprietà di una famiglia napoletana la quale, nel 2001propose, al Comune di Napoli, la cessione del suolo in cambio di una concessione per la costruzione di un parcheggio interrato (Legge Tognoli) di 150 auto su un lotto di 3.000 mq dei 14.000 totali. A quanto pare questa diatriba sinallagmatica è naufragata ed il Comune nel 2008 ha espropriato l'area con il fine di adoperarsi per la
riqualificazione della stessa. Siamo nel 2011 e nulla è cambiato tranne una delimitazione provvisoria in rete rossa da cantiere ed un arrangiatissimo cancello posto all'ingresso, dal lato di viale Raffaello. Solo per progettare di sfruttare al meglio tale area, l'Amministrazione comunale ha impiegato quasi dieci anni. I cittadini sperano di poter usufruire di tali spazi in tempi brevi, forse ricordando la massima mazziniana “pensiero e azione” ma si teme che per la realizzazione di tale parco,passino un altro paio di lustri poichè l'organizzazione del Comune è rinomata per la sua lentezza. Allo stato attuale delle cose tutto sembra essere in alto mare e non si intravede neppure il faro di questo nuovo porto che potrebbe aiutare a riqualificare un'intera zona urbanizzata, forse anche
selvaggiamente negli anni 60 e caotica. Speriamo che l'ennesimo “degente”, abbandonato nella corsia della burocrazia, resista almeno fino alla designazione della prossima classe dirigente. Se così non dovesse essere, come, purtroppo, è facile ipotizzare, tale area fino ad ora indenne dalla cementificazione potrebbe divenire una discarica a cielo aperto o, peggio ancora, un centro di aggregazione di tossicodipendenti.
Cesare Schiattarella
Ex Gasometroil progetto dimenticato
il Vomero
A quasi un anno di distanza non accennano a placarsi le proteste e le polemiche al Vomero per l’alberello piantato al centro di piazza Vanvitelli al posto della palma morta dopo l’attacco dell'ormai famigerato “punteruolo rosso”. Promotore d e l l a p ro t e s t a è G e n n a ro Capodanno, pres idente de l Comitato Valori collinari ed ex numero uno della Circoscrizione Vomero. Capodanno, che da anni porta avanti battaglie per la tutela delle origini storiche e culturali del Vomero, ha fondato un gruppo su Facebook dal titolo “Ridateci la palma di piazza Vanvitelli e riprendetevi il bonsai”, che ha già ricevuto 800 adesioni. “L’aberello che fu piantato nell’aprile scorso - spiega Gennaro Capodanno - che non somiglia neppure lontanamente, se non per il fatto che appartiene alla stessa famiglia, a quello che fu
pubblicizzato sul sito internet del Comune di Napoli all’epoca del sondaggio, non è idoneo a rappresentare una piazza storica e dell’importanza, anche dal punto di vista architettonico, di piazza Vanvitelli. Ci vorranno decenni
prima che attecchisca e cresca a d e g u a t a m e n t e . Pe r q u e s t o c h i e d i a m o c h e s i p rov ve d a i m m e d i a t a m e n t e a l l a s u a sostituzione con una palma, anche, se del caso, di specie differente da quella originaria”. La palma di p i a z z a Va n v i t e l l i , i n f a t t i , rappresentava i l s imbolo del
Vomero. “Tra l'altro - aggiunge Capodanno - studi recenti hanno dimostrato che anche le piante attaccate dal punteruolo rosso, possono essere curate, se s’interviene in tempo. In piazza Vanvitelli va piantata una nuova palma che rappresenti degnamente la più bella e antica piazza del Vomero”.
La canfora non piace: “Ridateci la palma”
Ottocento firme raccolte su internet per chiedere al Comune di piantare un albero degno del precedente in piazza Vanvitelli. A guidare la petizione on-line è Gennaro Capodanno: “Ci vuole una pianta adeguata alla bellezza e alla storia del quartiere”
in foto a sinistra la palma morta, a destra la canfora
Studi recenti hanno dimostrato che anche le piante attaccate
dal “punteruolo rosso”, possono essere curate
se s’interviene in tempo
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Viabilità
I clacson suonano allʼimpazzata, fino a quando qualche pedone inizia ad urlare
Macchine in doppia fila ostacolano la circolazione: fino alle 14 è un gran caos
La presenza di una pasticceria attira più automobili la domenica mattina
Domeniche nel caos per chi abita in via FragnitoAlle 9 di ogni domenica i condomini dei palazzi di via Fragnito, al Rione Alto, si svegliano per il frastuono. I clacson suonano all’impazzata, fino a quando qualche pedone particolarmente irritabile urla fino a zittirli. Lo schiamazzo della domenica mattina è oramai un fatto accertato al Rione Alto. A contribuire ad attirare un numero incontrollato di auto è una nota pasticceria, una delle più famose in città. Per comprare i dolci qui c’è chi proviene dal Vomero, dai Camaldoli o persino da Chiaiano. E il Rione Alto non è una zona che permette di parcheggiare agevolmente, tutt’altro. Chi ci abita, durante i giorni feriali, impiega solitamente quindici minuti per trovare un
posteggio di sera. La domenica mattina, invece, è praticamente impossibile reperirne uno disponibile. Scatta la sosta selvaggia. Una vera e propria giungla in cui è contemplato ogni mezzo per raggiungere un solo scopo: portare una guantiera di paste a casa. Macchine in doppia fila fanno bella mostra di sé in entrambe le direzioni di marcia, impedendo il normale doppio senso alle auto in transito, rendendo la strada, fino alle 14, un doppio senso alternato. Ci si ferma, si attende il proprio turno e, quando la strada sembra libera, molto cautamente, si cerca di passare. Se qualcosa va storto, però, l’ira degli automobilisti non ha fine. Sui clacson ci si appoggia per lunghi minuti. Tutti si affacciano ai balconi ancora in pigiama. L’unica soluzione all’ingorgo è che esca il
golosone di turno dalla pasticceria per rimuovere l’auto in seconda fila che crea problemi. A quel punto non si contano più bestemmie, imprecazioni e maledizioni. E pensare che la pasticceria offre anche un’ora di parcheggio gratuito ai suoi clienti, e soprattutto che di fronte c’è la sede della polizia municipale che fa orecchie (e occhi) da mercante.
Davide Schiavon
Caos Rione altorisveglio tra code e clacson
il Vomero
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Degrado urbano
Dal 1995, nel quartiere collinare di Napoli, ci sono le “campane”
La raccolta dei rifiuti, negli ultimi anni, è stata a singhiozzo
Nonostante il servizio scadente, la tassa è sempre più “salata”
Il rincaro?“E' illegale”
La decisione della Corte dei Conti a dicembre: Niente rincaro se il servizio di
raccolta è scadenteLa notizia è dello scorso mese di dicembre. Il 2010, infatti, si
è concluso con una buona notizia per i napoletani. La Corte dei Conti ha bocciato
l’aumento del 10% della TARSU perchè deciso fuori
tempo massimo. La decisione dell’aumento era stata presa
dopo l’approvazione del bilancio di previsione degli enti locali. Il verdetto della Corte dei Conti permetterà alle famiglie napoletane di risparmiare in media circa
50,00 €. Si prevedono quindi numerosissimi ricorsi da
parte dei contribuenti napoletani.
Via Ribera resta una pattumiera a cielo apertoIl Vomero, e più in generale tutta l’area collinare della città, è stato tra i primi quartieri in cui è partita la sfida per avere una raccolta differenziata sul modello dei grandi centri urbani europei. L’installazione delle campane per il vetro e per la plastica nel “quartiere dei broccoli” risale,
infatti, al 1995 e per questo si può sostenere che i vomeresi sono tra i più abituati a differenziare i loro rifiuti. Anni di emergenze hanno influito anche sul nostro quartiere, che si ritrova completamente trascurato. Le colpe? Sempre le stesse: un sistema di raccolta che non funziona e l’inciviltà di qualcuno. Intanto, ogni anno la tassa dei rifiuti è sempre più salata per i contribuenti, costretti a sborsare addirittura tra i trecento e i
cinquecento euro annui. Ci auguriamo che questo sforzo economico migliori le condizioni di alcune zone del quartiere: via Ribera e le adiacenze dello stadio Collana rimangono tuttora pattumiere a cielo aperto. Una strada dimenticata.
Lorenzo Davì
la tassa aumenta semprema la raccolta continua a singhiozzo
Rifiutiamoci
Il riconoscimento non era previsto da Alfred Nobel ma fu introdotto dalla Banca di Svezia suscitando polemiche e richieste di chiarezza sulla sua natura Capita spesso che supposte verità non riescano a superare il banale ostacolo di una semplice verifica.L’intero mondo economico è afflitto da una crisi mondiale devastante ed ancora oggi non è chiaro che cosa sia davvero successo. È strano altresì come in pochi si interroghino sul perché nessuno dei “Premi Nobel per
l’Economia” l’avesse prevista. Molte cause pare siano da attribuire alla finanza dei “derivati” e dei collaterali sui quali gli economisti Myron Scholes e Robert Merton avevano vinto il “Premio Nobel per l’Economia” nel 1997 con la motivazione: “Per un nuovo metodo nella determinazione del valore
dei prodotti derivati”. Avevano elaborato un modello matematico per predire perfettamente il valore futuro di un titolo derivato: la formula di Black Sholes; che diede grande spinta al mercato dei futures, cioè quei contratti a scadenza che, non impegnando il capitale consentono di acquistare o alienare a un prezzo prestabilito. L’idea fu fatta presto passare per la “scoperta economica del secolo”. Analizziamo i risultati di quella scoperta.Il crac di Wall Street del 1987 fu proprio causato da quell’equazione; dieci anni dopo ci fu il fallimento per l’Hedge Fund LCTM (con una perdita di 2mld di dollari)
del quale i due matematici erano diventati soci. Paradossalmente - o forse no - proprio nelle settimane in cui il fondo (poi fallito) cominciava a scricchiolare, i “luminari dell’economia” furono insigniti del Premio Nobel.Ma arriviamo alla sostanza. Il Premio Nobel per l’Economia che non esiste! I Premi Nobel, come nelle intenzioni di Alfred Nobel, ogni anno vengono finanziati dalla Fondazione Nobel ed assegnati dall’Accademia Reale delle Scienze di Svezia; che insignisce unicamente i luminari della Matematica, della Chimica, della Medicina, della Fisica e della Pace. Il “Premio Nobel per l’economia” è dunque un “Premio Nobel Pizzotto” finanziato dalla Banca Centrale Svedese e non dalla Fondazione Nobel. Il suo vero nome è: <<Bank of Sweden Price in Economic Sciences in memory of Alfred Nobel>> e viene consegnato, creando ulteriore equivoco, egualmente il 10 dicembre di ogni anno.In Svezia, da qualche anno, si è creato un movimento di opinione di economisti e politici, capeggiato da Peter Nobel, il discendente di Alfred, che chiede di fare chiarezza sull’argomento. Da idea nasce idea …. Tra “Premi Nobel” pizzotti, la futura amministrazione della città di Napoli potrebbe farsi promotore di un pizzotto “Premio Nobel per l’Ambiente”. Potrebbe crearsi così un movimento di opinione che candidi alla vittoria la sindaca Rosa Russo Iervolino con la seguente motivazione: “Per la sapiente gestione della vicenda rifiuti”. Se hanno vinto quello dell’economia i due matematici di Harvard, poi falliti, perché lei non potrebbe vincere quello dell’ambiente?
Gerardo Antelmogiornalista Radiorai
Il premio Nobel per l'Economia?L'equivoco si ripete ogni anno il 10 dicembre
Non esiste!
Banda del buco in azione in via Gigantema la polizia sventa il “colpo”Una rapina della «banda del buco» all' agenzia del Banco di Napoli di via Giacinto Gigante è stata sventata dalla polizia, che ha scoperto un tunnel praticato dai malviventi. Nel pomeriggio gli agenti dell'Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Napoli hanno eseguito un'ispezione fognaria nella zona dell' Arenella. Qui è stato scoperto un tunnel del diametro di circa 40 centimetri profondo circa due metri. La mini galleria partiva da un tombino adiacente e si dirigeva verso l'agenzia dell'istituto bancario di Via Giacinto Gigante. Gli autori dello scavo sono probabilmente riusciti a dileguarsi poco prima dell'arrivo dei poliziotti e sono riusciti a portarsi via gli attrezzi per lo scavo e per lo scasso. Sul luogo è stato trovato materiale di risulta smosso da poco.
(r. r.)
Paradossi napoletani. I vigili urbani che vestono “alla cinese” con abbigliamento realizzato in Cina. Giubbotti e cappellini che indossano gli agenti della Polizia Municipale di Napoli lasciano perplessi i sindacati di categoria. A condannare la scelta operata dal Comando dei vigili urbani è il Lipol, sindacato autonomo di polizia locale, attraverso una nota del segretario
generale Daniele Minichini, il quale denuncia che “a fronte delle migliaia di euro spese per sensibilizzare i cittadini sulla sicurezza sul lavoro, non si fornisce gli agenti di vestiario adeguato, come i dispositivi antiaggressione individuale e anti aggressione, ancora per mancanza di fondi, ma ricevono giubbotti e cappellini, ovvero l'uniforme made in China”. Per Minichini, inoltre, il look cinese è considerato di “brutta vestibilità”. Calpestare la dignità dei lavoratori non deve essere consentito quando in gioco è poi anche la salute degli stessi lavoratori”. Sull'argomento è intervenuto anche l’ex consigliere comunale Carmine Attanasio, che dopo aver raccolto le lamentele di molti agenti della Polizia Municipale, chiede un’inchiesta interna sulle gare di appalto per le divise dei vigili urbani c h e , s p i e g a A t t a n a s i o , “ s o n o palesemente di dubbia qualità”.
Vigili, cappellie giubbotti made in China
il Vomero
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il Vomero
Benzina alle stelle. Gli eventi tragici che si stanno verificando in Libia si sono fatti sentire anche in Italia e tra le città più colpite dal caro-benzina c'è Napoli. Le pompe di benzina di San Giovanni a Teduccio hanno fatto registrare il picco più alto del prezzo della benzina in tutta la Penisola: 1.648 euro al litro. Ma anche i distributori del quartiere Vomero, in questi giorni, risultano essere tra i più cari della città. In viale Michelangelo, ad esempio, la diesel costa 1,408 al litro, in via Iannelli invece la acquisterete addirittura a 1,564 euro. Stessa circostanza in piazza Leonardo dove un litro di verde equivale a 1,575 euro ed il diesel a 1,544. Inutile utilizzare motorini, cambiare benzinaio o fare il giro della città: i prezzi sono destinati a salire. I vomeresi chiedono l’intervento delle istituzioni affinchè si possa fermare quest’ennesimo
salasso. “Troppe sono le spese che gravano su noi automoblisti - spiega Antonio Esposito, abitante del Vomero - . Se alle spese della benzina, che devo fronteggiare quotidianamente dato che lavoro fuori
Napoli, aggiungo anche i continui ed i n g i u s t i fi c a t i a u m e n t i d e l l a t a n g e n z i a l e e d e i p e d a g g i autostradali, alla fine del mese mi ritrovo con un terzo dello stipendio in meno”. Tra i c i t tadini insoddisfatti c’è anche chi chiede l’installazione di pompe “bianche” in città. “Se questo aumento della
benzina non può essere frenato - spiega un tassista - almeno che venga data la possibilità agli automobilisti di scegliere le pompe che non appartengono a nessuna grande marca petrolifera e per questo hanno benzina più economica”.
Paola Di Matteo
Benzina sempre più su al Vomero è più cara
Il caos in Libia sta provocando un sostanziale aumento del prezzo della benzina in tutta Napoli: il record è a San Giovanni a Teduccio. Ma anche nella zona collinare si registra un rincaro che non soddisfa gli automobilisti: “Dateci le pompe bianche”
in foto un benzinaio ed un automobilista
Il nuovo rincaro si registra in tutta la città. E chi guida chiede di poter “scegliere distributori
che non appartengono alle grandi marche petrolifere”
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Risate ed emozioni con “Manuale d'amore 3”Manuale d’amore 3: siamo giunti al terzo capitolo della nuova commedia all’italiana. A sei anni di distanza dal primo film che ebbe un gran successo di pubblico, quest’anno il regista Veronesi si gioca la carta della star internazionale Robert de Niro. L’attore americano veste i panni di un anziano professore deluso dall’amore e dalla vita che si innamora di una sensuale e disincantata Monica Bellucci la quale porterà passione e scompiglio nella sua esistenza. Il tutto contornato da un improbabile Michele Placido napoletano nel ruolo del padre geloso. Ma il sodalizio De
Laurentiis-Veronesi non si fa mancare la sferzante e spiccata comicità del grande Carlo Verdone alle prese con un fugace tradimento “mordi e fuggi” che gli darà del filo da torcere. Dulcis in fundo non poteva non esserci l’amore da favola dei due belli: Laura Chiatti e Riccardo Scamarcio, troppo smielato e già visto. Trama assolutamente prevedibile, dunque, ma che tuttavia trae giovamento dalla durata dei tre episodi: tutti più brevi rispetto alle pellicole precedenti. Nel complesso il film costituisce un intrattenimento piacevole e spensierato, ideale per chi vuole godersi una serata di relax e allontanarsi dal tram tram quotidiano. Una full immersion comica e romantica nel mondo dell’amore e delle sue tante sfaccettature. Notevole è la colonna sonora: le scene si susseguono con bellissime canzoni di Morgan e Tenco che enfatizzano ed emozionano lo spettatore in una perfetta alchimia di sentimenti, suoni ed immagini.
Acaciavia Raffaele Tarantino, 10 tel.: 081.556.39.99 botteghino
Cileavia San Domenico, 11tel.: 081.714.18.01 botteghino
Dianavia Luca Giordano, 64tel.: 081.556.75.27 botteghino
Teatri
CinemaAmerica hallvia Tito Angelini, 21 tel.: 081.557.89.82 botteghino
Arcobalenovia Consalvo Carelli, 7tel.: 081.578.26.12 botteghino
Plazavia Kerbaker, 85tel.: 081.556.35.55 botteghino
Vittoriavia Maurizio Piscicelli, 8tel.: 081.579.57.96 botteghino
MuseiCertosa e Museo di San Martinolargo San Martino, 5 tel.: 081.578.17.69
Museo della CeramicaDuca di Martina - Villa Floridianavia Domenico Cimarosa, 77via Aniello Falcone, 171tel.: 081.578.84.18
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La V MunicipalitàLa sede della V Municipalità, Vomero-Arenella è ubicata in via Morghen, 84, dove ci sono i seguenti uffici:Presidenza (tel. 081/7952728 - 081/5584897 - 081/7952726 fax 081/7952734)Consiglio, Giunta della Municipalità e Commissioni Consiliari (tel. 081/7952721 - 2722 - 2723 fax 081/7952734)Direzione della Municipalità (tel.081/7952701 - 2732 - fax 081/7952702). I servizi si trovano presso la sede Municipale di via Giacinto Gigante, 242 e sono:Manutenzione Urbana (tel. 081/7950101 fax 081/7950102), Gestione del territorio e attività economiche (tel. 081/7950153 fax 081/7950102), Attività sociali ed educative (tel. 081/7950133 -50121 fax 081/5568573).Le sedute del Consiglio della Municipalità si tengono nell'aula "Silvia Ruotolo" (2 piano) di via Morghen, 84, sono pubbliche e vengono pubblicizzate attraverso l'affissione di manifesti sul territorio della Municipalità ed indicate sul sito www.comune.napoli.it/municipalita5. Il Consiglio si articola in 8 Commissioni Consiliari Permanenti (Scuola-Sport, Bilancio-Fondo Economale, Manutenzione Urbana, Ambiente-Protezione Civile, Immagine-Politiche Giovanili, Politiche Socio-Assistenziali, Commercio e Mercati, Cultura-Eventi e Turismo) oltre la Commissione Trasparenza e la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi Consiliari.
Asl Napoli 1 - Distretto 27Piazzetta A. Belvedere, 113 - 80127 Napoli Telefono: 081/2549900/9932 - fax 081 2549933Guardia Medica Vomero e Arenella 081 5780760, 0812549764
Numeri UtiliEmergenza: Carabinieri: 112, Polizia: 113Antiracket Polizia: 081 7941544, Polizia Stradale: 081 5954111/081 2208311, Vigili del Fuoco: 115, Guardia di Finanza: 117, Polizia Municipale: 081 7513177, Furto d'auto: 081 7941435, Guardia Costiera: 1530. Trasporti: Ferrovie dello Stato (informazioni) 892 021, Trenitalia - Call Center: 199 303060, Circumvesuviana (informazioni viagg.): 081 7722444, Sepsa 800 001616, Sita (informazioni dalle 7,30 alle 20,30): 199 730749 3, Metronapoli (informazioni): 800 568866, Capitaneria di Porto: 081 206133, Aeroporto Capodichino Call Center: 848 88773; da cellulare o estero: 081 7515471, Tirrenia 081 7201111, Metrò del Mare (dalle 9 alle 19): 199600700, ACI (informazioni): 803 116, ANM (uff. clienti, informazioni e reclami): 800 639525, CTP: 800482644. Servizi vari: Acquedotto (guasti): 081 265681/081 284696, Acquedotto: 081 7818111, Gas (informazioni utenti): 800 010066, Gas (guasti e dispersioni): 800 553000, Gas (autolettura consumi): 800 900133, Enel (segnalazione guasti): 800 900800, Poste (informazioni): 160, Igiene e sanità: 081 5514996/ 081 2514134, N.U. (raccolta e smaltimento siringhe): 081 5510599. Radiotaxi: Centralini: Vomero: via Cilea: 081 5605280 piazza Medaglie d'Oro: 081 5563841, Arenella: piazzale Cardarelli: 081 5461000. 21
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Le seconde uscite delle stazioni della metroMetronapoli continua a non ascoltare le richieste degli u tent i d i Sa lvator Rosa , Montedonzelli e Rione Alto.C o s ì c o m e o r m a i è consuetudine da anni dette uscite vengono puntulamente chiuse per tutto il mese di Agosto, a Pasqua e a Natale.Non ancora si è capito il motivo, dicono mancanza di personale ma non è affatto così. Qualcuno ci dovrebbe spiegare per quale motivo ad esempio la seconda uscita di Sa lvator Rosa /Bat t i s te l lo Caracciolo è aperta sempre pu r non e s s endoc i ma i p r e s e n t e p e r s o n a l e d i Metronapoli nel casotto di vigililanza.
Sabino Genovese
Topi e blatte, allarme in piazza Medaglie d'oroSiamo stanchi di vedere topi e blatte sui marciapiedi e nelle strade di piazza Medaglie d'oro Siamo stanchi di vedere che q u e s t i a n i m a l i ro d i t o r i s'arrampicano fin sopra agli a l b e r i . I l C o mu n e e l a Municipalità non fanno niente, aiutateci.
Lucio Carannante
B u c h e e d i s s e s t i , pericolo in via CaldieriSono ormai mesi che le strade circostanti lo stadio Collana rappresentano un vero e proprio percorso a ostacoli per tutti i cittadini, vomeresi e non, che ogni giorno sono costretti ad una gimkana da pi loti professionisti , o a prepararsi a saltellare da una buca all’altra, neanche stessero correndo la Parigi-Dakar. Il tutto è iniziato quando a causa d e l l e f o r t i p i o g g e d i quest’inverno, una serie di b u c h e ( ve re e p ro p r i e voragini) si sono create, nei pressi della stazione della metro di Quattro Giornate, di f ron te a l l i ceo Pans in i , all’angolo con via Caldieri e così via. Intervenite!
Riccardo Ferrario
San Martino, dopo i lavori area abbandonataGent. le redazione de " I l Vomero", vorrei sottoporVi una questione annosa che riguarda largo San Martino: da quando sono terminati i lavori di rifacimento del piazzale, la zona è stata abbandonata e di conseguenza sta tornando nello stesso stato di degrado di prima. Che senso ha fare i lavori e poi dimenticarsi di una zona che, tra l'altro, è un punto d'arrivo per molti turisti che visitano la nostra bella Napoli. Vorrei aggiungere che anche le strade che si trovano nelle immediate vicinanze di San Martino sono ridotte in uno stato di incuria preoccupante che fa pensare che nessuno s ' i n t e r e s s i d e l l a l o r o manutenzione . Oltre a l la spazzatura, non mancano le siringhe dei drogati.
Stefano Giaquinto
scriveteci [email protected]
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La storica pizzeria Acunzo si trova in via Domenico Cimarosa, 60 a Napoli - tel. 081 5785362