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Si è passati da 162.203 a 167.170 e le prospettive di rientro per i nuovi emigrati sono inferiori rispetto ad anni fa Emigrazione in continuo aumento In Regione FVG gli iscritti all’AIRE sono aumentati di 4.967 IL RAPPORTO apporto Italiani nel Mondo: don Luigi era entusiasta di questo pro- getto e l’ha sostenuto, com’era nel suo carattere, con forza e determinazione fino alla fine. «La chiesa - pensava e scri- veva don Luigi - in quanto tale non ha ti- tolo per dire una sua parola in merito a discipline come la demografia e l’econo- mia che hanno un campo di competenza tecnica e scientifica tutto proprio. Però anche queste discipline fanno riferimen- to all’uomo che è punto di convergenza di valori, esigenze, progettazioni cui sono interessate anche altre discipline e forze sociali e religiose. Qui si inserisce la Chie- sa; essa guarda con estremo interesse al lavoro degli esperti, degli scienziati e si domanda come tale lavoro possa servire alla causa dell’uomo e specificatamente dell’uomo migrante». EMIGRAZIONE EGIONALE IN AUMENTO Il Rapporto Italiani nel Mondo è diventa- to in questi anni un appuntamento au- tunnale atteso non solo per conoscere i dati più aggiornati della mobilità italiana ma anche e soprattutto per condividere una riflessione sul tema. In questa decima edizione, partendo dai dati oggettivi forniti dall’Istat e rielabo- rati da Migrantes, traspare, senza ombra di dubbio, che la tendenza all’emigrazio- ne, sia a livello nazionale che regionale, è in continuo aumento. Nel corso del 2014 infatti gli italiani iscritti all’AIRE (Anagra- fe Italiani Residenti all’Estero) sono pas- sati da 4.482.115 a 4.636.647 con un au- mento di 154.532 unità. Anche in Regione FVG si è passati da 162.203 a 167.170 con un aumento di 4.967 unità. RIENTRI: SPERANZE RIDOTTE Non sono ancora i numeri della grande emigrazione del secolo scorso ma sicura- mente sono dati che devono far riflettere. E una prima seria riflessione da fare ri- guarda le speranze di rientro. Mentre ne- gli anni della Grande emigrazione circa il 30% degli espatriati dopo un certo nu- mero di anni trascorsi all’estero rientrava in Patria, le prospettive di rientro per i nuovi emigrati sono decisamente infe- riori. (vedi grafico a lato). Con tutte le eccezioni del caso lo studio si spinge anche a tracciare una sorta di identikit dell’odierno migrante italiano: uomo, celibe tra i 18-34 anni, partito dal Nord Italia (con ogni probabilità dalla Lombardia ) e trasferito in Europa (con ogni probabilità in Germania o Regno Unito). R La banca degli emigranti Sono stato a trovare don Luigi, in ospedale a Tolmezzo, pochi mesi prima della sua scomparsa. Nonostante fos- se ormai provato dal male che lo stava consumando, era ancora animato da un forte spirito combattivo, sorretto da una grande forza di volontà che lo spingeva a conti- nuare fino alla fine nel suo rigoroso ed esemplare impe- gno che lo aveva contraddistinto per tutta la sua vita. «Spero tanto che nostro Signore mi conceda giusto il tempo di portare a termine i lavori che ho intrapreso - mi confidò lucidamente consapevole di essere affetto da un male che non perdona -, poi sia fatta la sua volontà». Allora non lo sapevo, ma evidentemente il progetto del Rapporto Italiani nel Mondo faceva parte di quei lavori di cui lui purtroppo non ha mai visto la luce. Anche se l’ha seguito fino al 21 dicembre 2005, quando è stato chiamato alla casa del Padre. Michele Bernardon Presidente Efasce «FINO ALLA FINE ERA SORRETTO DA UN FORTE SPIRITO COMBATTIVO» PORDENONE via Revedole, 1 tel. 0434 29715 - fax 0434 240507 [email protected] - www.efasce.it www.pordenonesinelmondo.com servizio corregionali all’estero e integrazione degli immigrati P ORDENONESI NEL M ONDO 45 22 novembre 2015 30 Era dir. gen. della Fondazione Migrantes In 500 pagine testimonianze e statistiche Il progetto era stato fortemente voluto da mons. Luigi Petris RAPPORTO ITALIANI NEL MONDO 2015 ecima edizione del Rapporto Italiani nel Mondo 2015: un vo- lume di quasi 500 pagine che raccoglie testimonianze, ta- belle statistiche e studi mol- to approfonditi sul mondo dell’emigrazione. Un proget- to fortemente voluto da monsignor Luigi Petris, allo- ra Direttore Generale della Fondazione Migrantes che nell’autunno del 2005 diede ufficialmente il via alla sua realizzazione: uno degli ulti- mi atti prima che un male in- curabile stroncasse la sua in- tensa operosità a favore dei migranti. CHI ERA MONSIGNOR PE- TRIS Nella ricorrenza dei dieci an- ni dalla sua scomparsa, il presidente dell’Efasce Mi- chele Bernardon, che lo ha D conosciuto personalmente quando, tra gli anni anni ’60 e ’70, si trovava a sua volta emigrante in Germania, ha tracciato un breve profilo di questo instancabile missio- nario dei migranti, figlio di una terra, la Carnia, che ha sofferto profondamente il dramma dell’emigrazione dei suoi figli. IN GERMANIA PER 15 ANNI Nato ad Ampezzo nel 1939, dopo appena tre anni di mi- nistero parrocchiale svolto nella sua diocesi viene invia- to dal suo Vescovo fra gli ita- liani che a grandi ondate in quegli anni emigravano ver- so la Germania. Come prima destinazione gli viene asse- gnata la direzione della Mis- sione Cattolica Italiana di Saarbrücken. Per quindici anni don Luigi ha lavorato in quella missione fino a quan- do, nel 1981, la conferenza Episcopale Tedesca l’ha no- minato Delegato Nazionale di tutti i 130 sacerdoti italiani che allora erano impegnati in 90 Missioni Cattoliche in Ger- mania e Scandinavia. DIRETTORE MIGRANTES Un ulteriore passo avanti nel servizio alla Chiesa italiana e alle migrazioni lo fa nel 1991 quando viene chiamato a Ro- ma quale Direttore Nazionale per la pastorale degli emigra- ti italiani nella Fondazione Migrantes: il suo raggio di azione si allarga oltre la Ger- mania, oltre l’Europa, in ogni continente dove è ancora viva la presenza Italiana. Il suo di- namismo apostolico ha qui libero sfogo e in cinque anni di servizio visita, stimola, so- stiene centinaia di missionari italiani impegnati nei più sva- riati campi di azione. Nel 1996 lo attende un ultimo passo, perché la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana lo nomina Direttore Generale della Fondazione Migrantes. St. Ingbert Saar nel 1970: don Petris celebra il matrimonio di Michele Bernardon, presidente dell’Efasce, con Adriana Lovisa; a destra è il secondo da sinistra attorniato dai suoi ex compagni di scuola IL RICORDO DI BERNARDON

IL Si è passati da 162.203 a 167.170 e le prospettive di ... · RAPPORTO ITALIANI NEL MONDO 2015 ecima edizione del Rapporto Italiani nel Mondo 2015: un vo-lume di quasi 500 pagine

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Page 1: IL Si è passati da 162.203 a 167.170 e le prospettive di ... · RAPPORTO ITALIANI NEL MONDO 2015 ecima edizione del Rapporto Italiani nel Mondo 2015: un vo-lume di quasi 500 pagine

Si è passati da 162.203 a 167.170 e le prospettive di rientroper i nuovi emigrati sono inferiori rispetto ad anni fa

Emigrazione in continuo aumentoIn Regione FVG gli iscritti all’AIRE sono aumentati di 4.967

ILRAPPORTO

apporto Italiani nel Mondo: donLuigi era entusiasta di questo pro-getto e l’ha sostenuto, com’era nel

suo carattere, con forza e determinazionefino alla fine. «La chiesa - pensava e scri-veva don Luigi - in quanto tale non ha ti-tolo per dire una sua parola in merito adiscipline come la demografia e l’econo-mia che hanno un campo di competenzatecnica e scientifica tutto proprio. Peròanche queste discipline fanno riferimen-to all’uomo che è punto di convergenzadi valori, esigenze, progettazioni cui sonointeressate anche altre discipline e forzesociali e religiose. Qui si inserisce la Chie-sa; essa guarda con estremo interesse allavoro degli esperti, degli scienziati e sidomanda come tale lavoro possa servirealla causa dell’uomo e specificatamentedell’uomo migrante».

EMIGRAZIONE EGIONALE IN AUMENTOIl Rapporto Italiani nel Mondo è diventa-to in questi anni un appuntamento au-tunnale atteso non solo per conoscere idati più aggiornati della mobilità italianama anche e soprattutto per condividereuna riflessione sul tema.In questa decima edizione, partendo daidati oggettivi forniti dall’Istat e rielabo-rati da Migrantes, traspare, senza ombradi dubbio, che la tendenza all’emigrazio-ne, sia a livello nazionale che regionale, èin continuo aumento. Nel corso del 2014infatti gli italiani iscritti all’AIRE (Anagra-fe Italiani Residenti all’Estero) sono pas-sati da 4.482.115 a 4.636.647 con un au-mento di 154.532 unità.Anche in Regione FVG si è passati da162.203 a 167.170 con un aumento di4.967 unità.

RIENTRI: SPERANZE RIDOTTENon sono ancora i numeri della grandeemigrazione del secolo scorso ma sicura-mente sono dati che devono far riflettere.E una prima seria riflessione da fare ri-guarda le speranze di rientro. Mentre ne-gli anni della Grande emigrazione circa il30% degli espatriati dopo un certo nu-mero di anni trascorsi all’estero rientravain Patria, le prospettive di rientro per inuovi emigrati sono decisamente infe-riori. (vedi grafico a lato).Con tutte le eccezioni del caso lo studio sispinge anche a tracciare una sorta diidentikit dell’odierno migrante italiano:uomo, celibe tra i 18-34 anni, partito dalNord Italia (con ogni probabilità dallaLombardia ) e trasferito in Europa (conogni probabilità in Germania o RegnoUnito).

R

La banca degli emigranti

Sono stato a trovare don Luigi, in ospedale a Tolmezzo,pochi mesi prima della sua scomparsa. Nonostante fos-se ormai provato dal male che lo stava consumando, eraancora animato da un forte spirito combattivo, sorrettoda una grande forza di volontà che lo spingeva a conti-nuare fino alla fine nel suo rigoroso ed esemplare impe-gno che lo aveva contraddistinto per tutta la sua vita.«Spero tanto che nostro Signore mi conceda giusto iltempo di portare a termine i lavori che ho intrapreso - miconfidò lucidamente consapevole di essere affetto da unmale che non perdona -, poi sia fatta la sua volontà».Allora non lo sapevo, ma evidentemente il progetto delRapporto Italiani nel Mondo faceva parte di quei lavoridi cui lui purtroppo non ha mai visto la luce. Anche sel’ha seguito fino al 21 dicembre 2005, quando è statochiamato alla casa del Padre.

Michele Bernardon Presidente Efasce

«FINO ALLA FINE ERA SORRETTODA UN FORTE SPIRITO COMBATTIVO»

PORDENONE via Revedole, 1tel. 0434 29715 - fax 0434 [email protected] - www.efasce.it

www.pordenonesinelmondo.com

servizio corregionali all’esteroe integrazione degli immigrati

PORDENONESI NEL MONDO 4522 novembre 201530

Era dir. gen. della Fondazione Migrantes

In 500 pagine testimonianze e statisticheIl progetto era stato fortemente voluto da mons. Luigi Petris

RAPPORTO ITALIANI NEL MONDO 2015

ecima edizione delRapporto Italiani nelMondo 2015: un vo-

lume di quasi 500 pagine cheraccoglie testimonianze, ta-belle statistiche e studi mol-to approfonditi sul mondodell’emigrazione. Un proget-to fortemente voluto da monsignor Luigi Petris, allo-ra Direttore Generale dellaFondazione Migrantes chenell’autunno del 2005 diedeufficialmente il via alla suarealizzazione: uno degli ulti-mi atti prima che un male in-curabile stroncasse la sua in-tensa operosità a favore deimigranti.

CHI ERA MONSIGNOR PE-TRISNella ricorrenza dei dieci an-ni dalla sua scomparsa, ilpresidente dell’Efasce Mi-chele Bernardon, che lo ha

D conosciuto personalmentequando, tra gli anni anni ’60e ’70, si trovava a sua voltaemigrante in Germania, hatracciato un breve profilo diquesto instancabile missio-nario dei migranti, figlio diuna terra, la Carnia, che hasofferto profondamente ildramma dell’emigrazionedei suoi figli.

IN GERMANIA PER 15 ANNINato ad Ampezzo nel 1939,dopo appena tre anni di mi-nistero parrocchiale svoltonella sua diocesi viene invia-to dal suo Vescovo fra gli ita-liani che a grandi ondate inquegli anni emigravano ver-so la Germania. Come primadestinazione gli viene asse-gnata la direzione della Mis-sione Cattolica Italiana diSaarbrücken. Per quindicianni don Luigi ha lavorato in

quella missione fino a quan-do, nel 1981, la conferenzaEpiscopale Tedesca l’ha no-minato Delegato Nazionale ditutti i 130 sacerdoti italianiche allora erano impegnati in90 Missioni Cattoliche in Ger-mania e Scandinavia.

DIRETTORE MIGRANTESUn ulteriore passo avanti nelservizio alla Chiesa italiana ealle migrazioni lo fa nel 1991quando viene chiamato a Ro-ma quale Direttore Nazionaleper la pastorale degli emigra-ti italiani nella FondazioneMigrantes: il suo raggio diazione si allarga oltre la Ger-mania, oltre l’Europa, in ognicontinente dove è ancora vivala presenza Italiana. Il suo di-namismo apostolico ha quilibero sfogo e in cinque annidi servizio visita, stimola, so-stiene centinaia di missionariitaliani impegnati nei più sva-riati campi di azione. Nel 1996 lo attende un ultimopasso, perché la Presidenzadella Conferenza EpiscopaleItaliana lo nomina Direttore Generaledella Fondazione Migrantes.

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IL RICORDO DI BERNARDON