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IL RUOLO DELLE VILLE VENETE NELLA GRANDE GUERRA Proposta di iniziative per le celebrazioni del Centenario della Grande Guerra Regione del Veneto Progetto di Fondazione Aida ideato da Gianni Moriani Responsabile di progetto Meri Malaguti, Direttore Organizzativo Tel. +39 045.800.14.71/045.59.52.84 E-mail: [email protected] 1

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IL RUOLO DELLE VILLE VENETE NELLA GRANDE GUERRAProposta di iniziative per le celebrazioni del Centenario della Grande Guerra

Regione del Veneto

Progetto di Fondazione Aidaideato da Gianni Moriani

Responsabile di progettoMeri Malaguti, Direttore Organizzativo

Tel. +39 045.800.14.71/045.59.52.84 E-mail: [email protected]

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Indice generalePremessa...............................................................................................................................................3Il progetto.............................................................................................................................................4

Obiettivi ..........................................................................................................................................4Struttura e contenuti del percorso culturale.....................................................................................4Soggetto promotore........................................................................................................................11Partenariati.....................................................................................................................................11Risorse e costi ...............................................................................................................................12Comunicazione..............................................................................................................................16Risultati attesi................................................................................................................................17Proprietà intellettuale ....................................................................................................................18

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Premessa

Il presente progetto intende proporre un contributo alla realizzazione delle celebrazioni

per il centenario della Grande Guerra, in un'ottica di conoscenza storica e di

promozione/valorizzazione del territorio, facendo rivivere il ruolo che hanno avuto le Ville

Venete nell'ambito del primo conflitto mondiale.

Dopo essere state centri amministrativi della produzione agricola e residenze estive della

nobiltà veneta tra il XV ed il XIX secolo, moltissime Ville acquisirono nuove funzioni nel corso

della Prima Guerra Mondiale, divenendo sedi di comando di corpi d'armata sia dell'esercito

italiano, sia di truppe inglesi e cecoslovacchi, nonché ospedali militari e luoghi di ricovero.

Appare interessante, in questo quadro, approfondire l'indagine relativamente al nuovo

ruolo assunto dalle Ville nell'ambito del conflitto, anche nell'ottica di una armoniosa e

trasversale integrazione del circuito delle ville venete nella realizzazione

dell'ecomuseo diffuso della Grande Guerra definito nel Masterplan approvato dal

Comitato Regionale del Veneto.

Sono state quindi individuate, sulla base dei dati storici noti, le Ville che potrebbero

essere coinvolte nel progetto, di cui si fornisce un breve elenco:1

• Cà Marcello - Levada di Pimbino Dese (PD)• Castello di San pelagio - Terradura di Due Carrare (PD)• Villa Fracanzan Piovene - Orgiano (VI)• Villa Toderini - De Gajardis, Ferracini, Jelmoni Ton Bonicelli – Codognè(TV)• Villa Marchesi - Mogliano (TV)• Frassanelle - Rovolon (PD)• Villa Italia, detta castello di Lispida – Monselice• Villa Bembiana - Abano Terme• Villa Giusti – Mandria• Villa Molin• Villa Barbarigo, Selvatico, dell’Orso - Biancade (TV)• Villa Da Porto, Balbi, Ziggiotti, Manin, Milan Massari, Da Porto Barbaran, della Parrocchia e

altri, Immobiliare Monte Bolca Srl - Sartori, detta La Favorita• Monticello di Fara• Villa Giustinian, Ciani Bassetti, detta Castello di Roncade (TV)• Villa Morosini Lucheschi - Colle Umberto (TV)• Villa Bianchini – Lanzago• Villa Mocenigo Soranzo Conestabile della Staffa - Scorzè (VE)• Villa Manolesso Ferro Levi Folco Zambelli Ferro Chiozzi Sorgato - Ponzano Veneto (TV)• Villa Godi, Porto, Piovene, Valmarana, Malinverni, Immobiliare Laguna Veneta• Lonedo (VI)• Ca’ Erizzo - Bassano del Grappa• Villa Barbaro – Maser• La villa Corner – Cavasagra• Villa Emo – Fanzolo• Villa Zanga - Mogliano Veneto• Villa Spandri e Villa Marcello – Preganziol• Villa Berchet – Mestre• Villa Da Porto – Montorso• Villa Sandi - Crocetta del Montello

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Il progetto

Obiettivi

Primario obiettivo dell'iniziativa è quello di indagare il ruolo delle Ville Venete come

scenario delle strategie militari del primo conflitto mondiale, inserendole nel più ampio

contesto dell'ecomuseo diffuso della Grande Guerra.

L'iniziativa si propone quindi di indagare, attraverso un percorso itinerante nelle Ville

Venete, una serie di aspetti poco noti della Prima Guerra Mondiale, di seguito brevemente

sintetizzati:

• la Prima Guerra Mondiale, la cultura del machismo e l'allenamento alla violenza

• l'influenza dell'esperienza veneta di guerra nella produzione letteraria. I casi di

Hemingway e Dos Passos

• il cibo negli anni della Grande Guerra

• il Veneto prima e dopo la Guerra

• lo scambio iniquo: la vita per l'eroismo. Il ricordo dei caduti

• l'abbigliamento militare durante la guerra

• le comunicazioni e la gestione degli affetti

Oltre all'obiettivo culturale intrinseco nelle attività proposte, si ravvisa altresì

un'importante opportunità di valorizzazione del circuito delle Ville, nell'ambito dei

percorsi turistici dedicati alla Grande Guerra.

Struttura e contenuti del percorso culturale

Il percorso proposto si sviluppa per tappe corrispondenti al centenario di ciascuna

fase della guerra, pertanto:

• nel 2014 saranno proposte iniziative volte a ripercorrere la situazione del Veneto prima

dell'ingresso italiano nel conflitto,

• tra il 2015 e il 2017 il programma prevederà eventi volti a riproporre i temi centrali, fra

quelli sopra elencati,

• nel 2018 saranno previsti appuntamenti che richiameranno la memoria delle ultime fasi

del conflitto in Veneto e del processo di pacificazione.

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La Prima Guerra mondiale, la cultura del machismo e l'allenamento alla violenza

Con la Prima Guerra Mondiale l’esercizio della violenza diviene dilagante come mai prima.

“Il fenomeno non si spiega solo con l’aumentata potenza delle armi, ma risiede nello scatenarsi

degli istinti più reconditi dell’uomo contro i propri simili, le cui cause sono state studiate, senza

peraltro arrivare sempre ad una comprensione abbastanza completa di quei fatti. Nazioni

apparentemente civili si abbandonano per la prima volta a condotte bellicoso-criminali che non

si erano mai osservate in associazione a eventi militari regolati da patti scritti e non si dalla più

lontana antichità. La violenza e l’odio si abbattono sugli eserciti, sui singoli, e per la prima

volta su vasta scala, anche sui civili con episodi non del tutto conosciuti ancora oggi e ciò

accade oltre ogni ragionevole necessità strategica” 2

Alla diffusione della cultura del machismo, sicuramente ha contribuito parte del mondo

intellettuale dell'epoca, attraverso una volgarizzazione del pensiero di Nietsche, che poi ha così

gravemente influito anche sull'evolversi degli eventi che hanno condotto al secondo conflitto

mondiale. Il mito del superuomo è stato diffuso nella cultura italiana soprattutto da Gabriele

D’Annunzio, che tentò in qualche modo di incarnarne la figura negli anni della prima guerra

mondiale: uomo superiore e capo naturale delle masse, al di sopra di ogni legge e di ogni

morale, per il quale la violenza, anche estrema, è vincente e assolutamente legittima, anzi

segno di di speranza del mondo.

Nell'ambito delle celebrazioni, si propone di affrontare il tema attraverso:

• la realizzazione di un convegno sull'argomento che veda protagonisti studiosi della

materia di rilievo internazionale, esperti in letteratura e filosofia con particolare riferimento alle

figure di D'Annunzio e Hemingway;

• l'organizzazione di una messa in scena presso Villa Barbarigo (Biancade TV) della

manifestazione che si tenne in questa sede il 26 giugno 1918, descritta da Hemingway

in “Di là dal fiume e tra gli alberi”.

L'influenza dell'esperienza veneta di guerra nella produzione letteraria. I casi di

Hemingway e Dos Passos

Come è noto, l'esperienza della guerra ha significativamente influenzato la produzione

letteraria del tempo e la presenza dei Poeti Americani in terra veneta. A Ca' Erizzo prestarono

servizio Dos Passos, John Howard Lawson, Sidney Fairbank e naturalmente Ernest Hemingway.

Ci si propone quindi di indagare quanto ha influito l'esperienza di guerra in Veneto nella

produzione di questi autori, attraverso iniziative da realizzare in collaborazione con il museo

“Hemingway, Americani e volontari in Italia nella Grande Guerra”. In particolare:

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• un percorso letterario teatrale presso le scuole che prevederà la lettura e la messa

in scena da parte degli allievi di testi scelti nella letteratura di riferimento. Saranno quindi

organizzati veri e propri percorsi in collaborazione con le scuole che prevederanno anzitutto la

lettura critica dei testi e, in secondo luogo, percorsi di formazione rivolti a trasferire elementi di

recitazione, con l’obiettivo di costruire insieme uno spettacolo corale conclusivo fra le diverse

scuole coinvolte.

• Un percorso turistico di visita ai luoghi che Hemingway ha vissuto, in

collaborazione con uno o più operatori di settore, prevedendo, quando possibile, pernottamenti

nelle ville che oggi sono adibite a funzione ricettiva.

Il cibo negli anni della Grande Guerra

Gli anni del conflitto rappresentano la prima vera occasione in cui gli italiani del nord e

del sud Italia incontrano le reciproche abitudini alimentari, semplicemente perché fu la prima

volta che significativi spostamenti di massa della popolazione si verificavano. Prima di allora il

cibo delle zone lontane era appannaggio di pochi.

Naturalmente la guerra rese difficoltoso l'approvvigionamento alimentare: le famiglie

furono vittime di carestie e di malattie dovute a carenze alimentari mentre il rancio dei soldati

diventava ogni giorno più esiguo e scadente.

I pasti per la trincea erano preparati nelle retrovie e trasportati a dorso di mulo con le

casse di cottura. Le razioni variavano da fronte a retrovia. Qui si consumava la razione

territoriale modificata, meno corposa, mentre al fronte venivano distribuite la razione normale

e quella invernale di guerra. In alta montagna i soldati potevano avere supplementi di lardo,

pancetta e latte condensato, mentre al servizio di trincea erano contemplati anche alcolici (in

occasione di un imminente assalto soprattutto). Nel dicembre 1916 la razione diminuì per i

problemi alimentari di cui soffriva l'Italia. All'inizio del conflitto comunque l'esercito dava ogni

giorno ai suoi soldati 600 grammi di pane, 100 grammi di carne e pasta o riso, a volte frutta e

verdura, un quarto di vino e del caffè. L'acqua potabile invece era difficilmente reperibile e

raramente superava il mezzo litro al giorno.

Oggi in diversi musei si possono ancora osservare i contenitori di metallo che custodivano

la carne, decorati con con motti come "Savoia!" o "Antipasto finissimo Trento e Trieste".3

Tra l'altro, per offrire ulteriori stimoli alla battaglia, furono predisposte vere e proprie

cartografie alimentari nelle quali si definivano i prodotti della terra che necessitavano di essere

difesi o riconquistati. Diverse sono le testimonianze in materia, sebbene pochi gli studi

sistematici.

In collaborazione con le strutture museali e i centri di ricerca veneti, si propone:

• la realizzazione di uno studio sistematico in materia con la riproposizione della

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cartografia alimentare bellica e l'allestimento di una mostra documentaria sul tema

che possa essere itinerante fra diverse Ville;

• la predisposizione di un ricettario enogastronomico costruito sulla base della

cartografia culinaria elaborata dai comandi italiani;

• l'organizzazione, presso le Ville coinvolte, di un percorso enogastronomico fatto di

serate durante la quale il pubblico possa degustare i piatti tradizionali del territorio Veneto del

periodo.

I l Veneto prima e dopo la Guerra

Sin dalla fine dell'Ottocento il Veneto subì una profonda crisi economica, che diede l'inizio

alla grande emigrazione, protrattasi sin dopo la prima guerra mondiale. Una quota significativa

della popolazione si trovò costretta a migrare verso Paesi più ricchi, registrando il record di

esodi a partire dal 1876. E mentre all'inizio del '900 altre Regioni conoscevano una ripresa, il

Veneto continuava a fare i conti con una forte arretratezza agricola, dalla quale la gente

fuggiva, anche incentivata dalle “promesse” del Nuovo Mondo. Gli abitanti del Veneto si

spostarono particolarmente verso l'Argentina, l'Uruguay e il Brasile.4

Sulla popolazione si abbatté anche la piaga della pellagra (causata da una dieta

prevalentemente basata sul mais), che colpì a fine Ottocento tutta la penisola, ma che proprio

in Veneto ebbe i suoi picchi, imperversando più a lungo che altrove.5

A tutto questo si sommarono i gravi danni lasciati sul territorio dalla prima guerra

mondiale, dal momento che, insieme al Friuli e al Trentino si trattò dell'unica area

effettivamente trasformata in campo di battaglia.

Interi paesi vennero cancellati lungo la linea del Piave, mentre le campagne risultavano

incolte e spopolate. L'agricoltura, a seguito della guerra, si trovò a fare i conti con il

dimezzamento della superficie coltivabile, mentre l'industria dovette fronteggiare un tentativo

di riconversione delle economie di guerra (nacque da queste premesse il polo industriale di

Porto Marghera).

L'enorme povertà lasciata dalle macerie della guerra favorì una nuova massiccia

emigrazione, diretta soprattutto verso i paesi dell'America latina e le altre regioni d'Italia.

Per la rappresentazione di questi contesti, si propone la realizzazione di due mostre

documentarie nelle ville, aperte dalla presentazione di studi sulle condizioni del pre e

dopoguerra condotti da esperti della materia, da svolgersi rispettivamente nel 2014 e nel

2018.

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Lo scambio iniquo: la vita per l'eroismo. Il ricordo dei caduti

Il primo conflitto mondiale fu caratterizzato, fra le altre cose da una forte retorica

dell'eroismo, che andava a braccetto con la diffusione della volgarizzazione dell'idea del

superuomo: il soldato immolatosi per la patria diveniva eroe, in uno scambio iniquo di valori,

dove la vita e la dignità umana non venivano al primo posto.

In questo contesto il lutto e la memoria assumono una significativa rilevanza. Mai prima

di allora si ebbe una così massiccia costruzione di cimiteri di guerra e di monumenti ai caduti.

La necessità di trovare delle forme di commemorazione assunse un carattere politico, con il

fine di mantenere unito il Paese attraverso la condivisione del lutto e l'encomio ai defunti. E'

durante la prima guerra che nasce il monumento al Milite Ignoto, celebrazione sui generis che

ben rappresenta il contesto di riferimento.6

Appare quindi interessante approfondire questo particolare aspetto, promuovendo studi

specifici che possano dar luogo a:

• una riproposizione teatrale di un madley di arringhe di comandanti famosi nella

storia, che ripercorra la retorica dell'eroismo dall'antica Grecia ad oggi;

• un percorso didattico specifico per gli allievi delle scuole elementari e medie inferiori

da attuarsi con una serie di visite guidate delle classi coinvolte, finalizzate alla raccolta

delle iscrizioni presenti sui diversi monumenti e alla riflessione intorno al concetto di

“guerra”.

Si propone inoltre la realizzazione, presso una delle Ville coinvolte, di uno spettacolo

teatrale che metta in scena un “Processo alla Grande Guerra”.

L'abbigliamento militare durante la guerra

L'uniforme con cui il soldato italiano affrontò la Grande Guerra, era il frutto degli

esperimenti condotti ai primi novecento con le prime divise grigio-verdi. Entrò ufficialmente in

uso nel dicembre 1908 ed era composta da una giubba ed un pantalone di panno pesante, con

piccole differenze se destinata ad Armi a Piedi o Armi a Cavallo e subì costanti modifiche per

essere meglio adattata alla vita di trincea.

Differente fu la divisa degli Arditi, corpo speciale costituito nel 1917: giubba da ciclista

aperta e pantaloni corti da alpino, fasce mollettiere o calzettoni, sotto la giacca un maglione

grigio verde a collo rovesciato, copricapo di provenienza e in azione l'elmetto.

Su questo tema si propone di realizzare una mostra, ancora una volta nelle Ville

Venete, dedicata all'abbigliamento militare, in collaborazione con il Ministero della Difesa

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e con i musei della grande Guerra già presenti sul territorio.

Di particolare interesse è indagare l'evoluzione delle divise nel tempo, in base anche alle

necessità radicalmente mutate rispetto ai tempi della trincea.

L e comunicazioni e la gestione degli affetti

Sono note le lettere dal fronte con le quali i soldati, comunicavano con i propri cari

durante la Grande Guerra.

Nell'ultimo secolo molto è cambiato sul fronte della comunicazione fra le persone, anche

in relazione agli impegni militari nelle zone del pianeta in situazione di guerra, con l'invenzione

epocale del telefono prima e del web negli ultimi decenni, mutando radicalmente le dinamiche

di gestione degli affetti.

Si propone quindi un'attività di ricerca d'archivio ed una conseguente mostra

documentaria relativamente alle comunicazioni personali dei soldati veneti. Nell'ambito

della mostra potranno essere riproposte letture interpretate delle lettere, con

l'accompagnamento di musiche d'epoca.

Iniziative trasversali

Trasversalmente alle tematiche sopra indicate, saranno realizzati:

• un catalogo di fotografie e documenti che testimoniano la presenza delle

truppe presso le Ville Venete;

• un programma di visite guidate con letture animate di documenti storici delle

ville nell'ambito del percorso dell'ecomuseo della Grande Guerra;

• un progetto didattico nelle scuole, condotto prevalentemente attraverso letture

animate e animazioni teatrali, per far conoscere agli allievi e diverse fasi della guerra e gli

impatti sul territorio veneto. Nell'ambito di questo percorso sarà predisposta una cartografia

apposita e saranno condotte attività in loco sui luoghi del conflitto;

• un programma di proiezioni cinematografiche presso le ville con pellicole

dell'epoca e sul tema della Grande Guerra;

• uno spettacolo teatrale presso Villa Giusti che riproponga la giornata

dell'armistizio.

• Un concerto di musiche dell'epoca presso una villa prescelta per l'occasione

Di seguito forniamo una prima ipotesi di cronoprogramma per la realizzazione delle

iniziative proposte:

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Aree tematicheAnnualità

2014 2015 2016 2017 2018

periodo di ricerca e convegno conclusivo

percorso letterario teatrale presso le scuole e spettacolo conclusivo

percorso turistico di visita ai luoghi di Hemingway

mostra documentaria

percorso enogastronomico nelle ville

percorso didattico sulla memoria dei caduti

letture interpretate delle lettere

Iniziative trasversali

visite guidate nelle Ville

percorso didattico nelle scuole con animazioni teatrali

ciclo di proiezioni cinematografiche nelle Ville

La Prima Guerra mondiale, la cultura del machismo e l'allenamento alla violenza

26 giugno: messa in scena presso Villa Barbarigo

L'influenza dell'esperienza veneta di guerra nella produzione letteraria. I casi di Hemingway e Dos Passos

Il cibo negli anni della Grande Guerra

realizzazione studi su cartografia alimentare

Formulazione e diffusione ricettario enogastronomico

Il Veneto prima e dopo la Guerra

mostra documentaria sul periodo prebellico

mostra documentaria sul periodo postbellico

Lo scambio iniquo: la vita per l'eroismo. Il ricordo dei caduti

rappresentazioni teatrali delle arringhe dei comandanti

spettacolo “Processo alla Grande Guerra”

L'abbigliamento militare durante la guerra

Preparazione e realizzazione mostra

Le comunicazioni e la gestione degli affetti

ricerche di archivio delle lettere dal fronte e mostra conclusiva

rappresentazione teatrale sull'armistizio

concerto con musiche dell'epoca

realizzazione di catalogo di fotografie e documenti che testimoniano la presenza delle truppe presso le Ville Venete con mostra conclusiva

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Soggetto promotore

Fondazione Aida nasce a Verona nel 1983 da un gruppo di artisti e professionisti teatrali

che decidono di riunirsi per promuovere il teatro per ragazzi. Sin dall’inizio si configura come

uno spazio aperto in cui artisti con background diversi possono confrontarsi, collaborare e far

nascere nuove creazioni. Nel 1987 l’associazione AIDA (Associazione Italiana Diffusione

Artistica) ottiene dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali il riconoscimento di teatro stabile

di innovazione per ragazzi e nel 1996 diviene una fondazione.

Aida si occupa di molteplici attività in ambito culturale, spaziando dalla produzione

teatrale, all'organizzazione di eventi culturali di interesse turistico nazionale ed

internazionale, alla formazione in materia teatrale.

Gestisce inoltre alcuni spazi teatrali, in Veneto, Trentino e Lombardia e la Biblioteca

Teatrale Beni Montresor, inserita nell’OPAC di Ateneo dell’Università di Verona, riconosciuta

dalla Regione del Veneto come biblioteca di interesse locale ai sensi della L.R. 50/1984, art.

27.

Nel corso degli anni, Aida ha ottenuto numerosi riconoscimenti e accreditamenti ufficiali e

ha avviato collaborazioni a lungo termine con altre organizzazioni ed istituzioni:

• Riconoscimento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali come Teatro Stabile di

Innovazione per Ragazzi e Giovani 1987;

• Accreditamento e qualificazione presso il Ministero dell’Istruzione quale centro per

l’aggiornamento degli insegnanti (2001);

• Convenzione quadro con l’Università di Verona per la collaborazione didattico-scientifica

nell’ambito delle discipline artistiche e dello spettacolo;

• Accreditamento presso la Regione del Veneto quale centro di formazione continua e

superiore (2003) ;

• Convenzione con la Fondazione Arena di Verona nell’ambito della formazione

professionale dello spettacolo;

• Convenzione con l'Università di Mantova per attività di ricerca socio-culturale.

Partenariati

Il presente progetto, ideato da Gianni Moriani ed elaborato da Fondazione Aida, intende

inserirsi nel quadro delle celebrazioni per il centenario della grande guerra e, più nello

specifico, nell'ambito dell'ecomuseo diffuso della Grande Guerra che per l'occasione sarà

istituito.

In questo quadro si cercherà quindi di attivare tutti i possibili canali di partenariato

istituzionale, tra cui ricordiamo:

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• Regione del Veneto

• Istituto Regionale delle Ville Venete

• Associazione Ville Venete

• Università di Padova

• Università Ca' Foscari di Venezia

• Università degli Studi di Verona

• Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio

• Ministero della Difesa

• Comuni e Province dove hanno sede le ville coinvolte nel percorso

• Scuole del territorio veneto

Saranno inoltre richieste collaborazioni ulteriori -anche a livello di sponsorizzazione-

nell'ambito di ciascun singolo evento proposto alle realtà economiche del territorio:

• aziende di moda che commercializzano per abbigliamento civile il marchio delle Forze

Armate italiane (per esempio Cristiano di Thiene, L'Officina della Moda, ICCAB...), che

potrebbero essere interessate a promuovere gli eventi connessi con l'abbigliamento militare;

• imprese che oggi producono le divise militari (es. Sartori di Milano, ecc);

• tessuto della produzione enogastronomica e della ristorazione del Veneto, per gli eventi

connessi al percorso sul cibo;

• Case editrici, per quanto concerne il percorso letterario (in particolare realtà

specializzate e sulla grande guerra e sugli autori);

• aziende che offrono servizi di telefonia e/o web, per il percorso sulle comunicazioni;

• tour operator eventualmente interessati a promuovere pacchetti di visita culturale nel

circuito delle Ville Venete in connessione con gli eventi connessi alle celebrazioni della Grande

Guerra.

Risorse e costi

Il progetto prevede l'impegno di un elevato numero di risorse umane, sia per la gestione

degli aspetti organizzativi, sia per quanto concerne le iniziative che prevedono studio,

approfondimento e il coinvolgimento di esperti della materia.

Le diverse iniziative presentano inoltre un importante impegno tecnico logistico.

Oltre alle ipotesi di contributo e sponsorizzazione è possibile che, per alcune tipologie di

attività (ad esempio gli spettacoli teatrali) venga previsto un costo, seppur simbolico, di

partecipazione, al fine di ammortizzare i costi di gestione delle iniziative.

Di seguito si dettagliano quindi le spese indicative previste per ciascuna iniziativa

proposta:

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* si calcolano 4 giornate di aggiornamento su diverse sedi** costi per circa 2 mesi di apertura della mostra*** calcolato su circa 15 serata complessive per max 50 persone ciascuna

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Aree tematiche Attività Voci di costo

Convegno

compenso ricercatori € 3.000

€ 11.000

staff organizzativo convegno € 1.500coordinamento generale € 500relatori convegno € 3.000ospitalità relatori € 2.500logistica sede € 500

attori € 3.000

€ 9.400

staff tecnico € 900musiche € 500direzione artisitca € 500regia € 2.000costumi e scene € 1.000segreteria di produzione € 1.500

animatori teatrali € 8.000

€ 16.500

coordinamento didattico € 1.500spese di trasferta € 4.000staff tecnico € 500regia € 1.500costumi e scene € 1.000

compenso esperti € 2.500

€ 16.000pubblicazione guida/mappa € 3.000realizzazione video esplicativo/DVD € 5.000coordinamento € 1.500percorso di formazione per guide turistiche* € 4.000

compenso studiosi € 3.000€ 6.000coordinamento € 500

spese di pubblicazione e diffusione on line € 2.500

Formulazione ricettario enogastronomico € 3.000€ 8.500coordinamento € 500

Pubblicazione ricettario € 5.000

mostra documentaria**

staff organizzativo mostra € 3.500

€ 24.000

coordinamento generale € 500spese amministrative (assicurative ecc...) € 5.000compenso curatori € 3.000costi logistici € 3.000personale di custodia e accoglienza € 6.000allestimento/disallestimento € 3.000

degustazioni € 18.750

€ 47.850

coordinamento generale € 1.500catering € 12.000personale accoglienza € 4.500staff organizzativo € 3.600compensi chef € 7.500

Costi unitari

Costi totali per

iniziativa

La Prima Guerra mondiale, la cultura del machismo e l'allenamento alla violenza Messa in scena presso

Villa Barbarigo

L'influenza dell'esperienza veneta di guerra nella produzione letteraria. I casi di Hemingway e Dos Passos

percorso letterario teatrale presso le scuole e spettacolo conclusivo

percorso turistico di visita ai luoghi di Hemingway

Il cibo negli anni della Grande Guerra

realizzazione studi su cartografia alimentare

Formulazione e diffusione ricettario enogastronomico

percorso enogastronomico nelle ville***

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° costo indicativo per un mese di apertura per ciascuna mostra°° costi calcolati su due mesi di mostra

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Aree tematiche Attività Voci di costo

mostre documentarie°

staff organizzativo mostre € 5.000

€ 35.500

coordinamento generale € 500spese amministrative (assicurative ecc...) € 8.000compenso curatori € 5.000costi logistici € 6.000personale di custodia e accoglienza € 6.000allestimento/disallestimento € 5.000

attori € 3.000

€ 8.900

staff tecnico € 900direzione artisitca € 500regia € 2.000costumi e scene € 1.000segreteria di produzione € 1.500

animatori teatrali € 8.000

€ 16.000spese di trasferta € 4.000coordinamento didattico € 3.500pubblicazione on line risultati € 500

attori € 3.000

€ 8.800

direzione artistica € 500staff tecnico € 800regia € 2.000costumi e scene € 1.000segreteria di produzione € 1.500

staff organizzativo mostra € 3.500

€ 27.500

coordinamento € 500spese amministrative (assicurative ecc...) € 8.000compenso curatori € 1.500costi logistici € 5.000personale di custodia e accoglienza € 6.000allestimento/disallestimento € 3.000

staff organizzativo mostra € 2.500

€ 23.000

coordinamento € 500spese amministrative (assicurative ecc...) € 5.000

compenso staff scientifico € 3.000costi logistici € 3.000personale di custodia e accoglienza € 6.000allestimento/disallestimento € 3.000

animatori teatrali € 3.000

€ 11.000musicisti € 6.000staff tecnico € 1.000staff organizzativo € 1.000

Costi unitari

Costi totali per

iniziativa

Il Veneto prima e dopo la Guerra

Lo scambio iniquo: la vita per l'eroismo. Il ricordo dei caduti

rappresentazioni teatrali delle arringhe dei comandanti

percorso didattico sulla memoria dei caduti

spettacolo “Processo alla Grande Guerra”

L'abbigliamento militare durante la guerra

Preparazione e realizzazione mostra°°

Le comunicazioni e la gestione degli affetti

ricerche di archivio delle lettere dal fronte e mostra conclusiva°°

letture interpretate delle lettere

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°°° sono esclusi i compensi delle guide (a discrezione delle proprietà della villa)

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Aree tematiche Attività Voci di costo

animatori teatrali € 5.000

€ 13.500segreteria organizzativa € 2.500formazione guide* € 4.000costi di trasferta € 2.000

animatori teatrali € 8.000

€ 16.000spese di trasferta € 4.000coordinamento didattico € 3.500pubblicazione on line risultati € 500

costi personale tecnico € 5.000

€ 23.000

costi trasferte € 3.000costi strumentazione tecnica € 8.000compenso esperti € 1.000costi amministrativi (SIAE, ecc) € 3.000personale accoglienza € 3.000

attori € 4.000

€ 10.400

staff tecnico € 900direzione artisitca € 500musiche € 500regia € 1.500costumi e scene € 1.500segreteria di produzione € 1.500

staff scientifico € 5.000

€ 39.000

coordinamento generale € 1.000staff redazionale € 3.000adempimenti amministrativi (diritti ecc) € 2.500pubblicazione catalogo (on line) € 2.000staff organizzativo mostra € 3.500spese amministrative (assicurative ecc...) € 8.000costi logistici € 5.000personale di custodia e accoglienza € 6.000allestimento/disallestimento € 3.000

musicisti € 4.000

€ 10.400

staff tecnico € 900direzione artistica € 500adempimenti amministrativi (SIAE ecc) € 500strumentazione audio € 3.000segreteria organizzativa € 1.500

Costi unitari

Costi totali per

iniziativa

Iniziative trasversali

visite guidate nelle Ville °°°

percorso didattico nelle scuole con animazioni teatrali

ciclo di proiezioni cinematografiche nelle Ville

rappresentazione teatrale sull'armistizio

realizzazione di catalogo di fotografie e documenti che testimoniano la presenza delle truppe presso le Ville Venete con mostra conclusiva

concerto con musiche dell'epoca

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Comunicazione

Per ogni evento sarà impostato uno specifico piano di comunicazione trattandosi di un

programma di iniziative molto differenti fra loro per target di riferimento.

Lo schema che segue illustra la segmentazione di massima prevista, suscettibile di una

migliore definizione in fase operativa:

1) SEGMENTAZIONE SOCIODEMOGRAFICA/GEOGRAFICASEGMENTO MEDIAResidenti in Veneto e zone limitrofe

Cartellonistica, stampa e tv locale, associazionismo, siti web istituzioni locali, materiale promozionale nei luoghi istituzionali, librerie, biblioteche

Cittadini italiani Stampa nazionale, stampa on line, informazioni inviate a strutture ricettive, collegamento con altre iniziative sulla Grande Guerra, materiale presso musei ed altri loghi turistici, apt

Turisti europei Informazioni inviate a tour operator e alberghi, strutture ricettive, stampa on line (siti dedicati agli eventi ecc), materiale informativo nei luoghi di ricezione turistica, inserimento in pacchetti collegati alle Ville e alla Grande Guerra

2)SEGMENTAZIONE SOCIODEMOGRAFICA/LIVELLO ISTRUZIONESEGMENTO MEDIALaureati e diplomati Riviste letterarie, materiale informativo presso musei, biblioteche, teatri, librerie, campagne

e-mail marketing, Social networkAllievi della scuola elementare e media inferiore

Comunicazione istituzionale nelle scuole per la promozione di percorsi ad hoc

Allievi delle scuole superiori

Comunicazione istituzionale nelle scuole per la promozione di percorsi ad hoc, social network

Altri Materiali distribuiti, stampa e tv locale

4)SEGMENTAZIONE SOCIODEMOGRAFICA/AMBITO ANAGRAFICOSEGMENTO MEDIA

Pubblico adulto (oltre i 35 anni)

Stampa locale, radio e tv locale, associazionismo, materiale promozionale nei luoghi istituzionali, librerie, biblioteche, e-mail marketing, social network

Pubblico giovane (18-35)

E-mail marketing, social network, siti web di comunicazione eventi, associazionismo, distribuzione materiali presso Università

Pubblico giovane e giovanissimo

Comunicazione istituzionale nelle scuole per la promozione di percorsi ad hoc, social network

5)SEGMENTAZIONE VALORIALE/INTERESSI CULTURALISEGMENTO MEDIAInteressati alla letteratura

Brochures presso biblioteche e librerie, riviste specializzate on line, campagne e-mail marketing, Social network, e-mailing alle associazioni

Interessati alla storia

Brochures presso biblioteche e librerie, riviste specializzate on line, campagne e-mail marketing, Social network, e-mailing alle associazioni

Interessati all'arte e all'architettura

Informazioni presso musei e siti internet specializzati, campagne e-mail marketing, Social network, e-mailing alle associazioni

6) SEGMENTAZIONE TURISTICASEGMENTO MEDIATurismo italiano in Veneto

Invio info a tour operator, inserimento in pacchetti, siti turistici

Turismo città d'arte Materiali presso strutture ricettive, aeroporti, informazioni turistiche, siti di prenotazione turistica

Turismo agronaturalistico

Brochures e materiale presso tutte le strutture agrituristiche, creazione pacchetti in convenzione

Gite fuori porta Cartellonistica, stampa e tv locale, associazionismo, siti web istituzioni locali, materiale promozionale nei luoghi istituzionali, librerie, biblioteche

Come è evidente, quanto sopra non può che costituire una prima ipotesi di lavoro,

essendo necessario correlare il target anche all'offerta culturale proposta, che potrà solo

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successivamente esser definita nel dettaglio

Risultati attesi

Poiché l’evento si svolge per la prima volta non è possibile in questa sede fare riferimento

a risultati certi, pertanto si individua l’aspettativa di risultato nel raggiungimento degli obiettivi

strategici ed operativi inizialmente stabiliti.

Se questi saranno stati raggiunti, potranno dare luogo ad alcune ipotesi di sviluppo

significative, che costituiscono poi il fine ultimo dell’iniziativa, in una prospettiva di evento in

progress, capace di divenire punto di partenza di una catena di miglioramenti dell’offerta

culturale della Regione.

Per stabilire a posteriori se le attese saranno state soddisfatte, in modo da verificare

l’opportunità di procedere alle proposte successive o, in alternativa, da correggere eventuali

malfunzionamenti, ma anche per monitorare l’andamento dell’evento in corso d’opera, si

ritiene opportuno predisporre dei criteri per la misurazione della performance.

Gli indicatori dunque potranno essere:

• Il numero dei visitatori relativamente al periodo degli eventi in ciascuna villa coinvolta,

rapportati alle medie periodiche della Villa nel corso di altri eventi ospitati

• Il numero delle proposte di finanziamento privato andate a buon fine in rapporto al

numero delle proposte inoltrate;

• La qualità dei partenariati costituiti

• Numero e qualità di recensioni e notizie comparse sui media

Alcune informazioni saranno dedotte dalla somministrazione di questionari di valutazione

al pubblico che dovranno consentire di verificare:

• Numero di visitatori veneti sul totale (scuole coinvolte nel percorso escluse)

• Numero di visitatori provenienti da turismo diverso

• Numero di visitatori provenienti da fuori zona che vengono appositamente per l’evento,

sul numero totale di visitatori provenienti da fuori

• Numero di scuole aderenti a progetto

• Indice di gradimento generale calcolato sulla media di parametri di valutazione proposti,

su scala da 1 a 10

• Numero di critiche sul totale dei questionari pervenuti

• Numero e tipologia degli eventi a cui il visitatore prende parte, tra quelli compresi nel

programma della manifestazione

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Il questionario di valutazione degli enti aderenti all'iniziativa (Ville, scuole, eventuali

sponsor) dovrà rispondere alle aspettative degli enti stessi rispetto all’evento, pertanto saranno

concordati con essi i parametri di valutazione. In particolare dovrà emergere:

• il numero delle risposte positive ad un’ipotesi di consolidamento della forma gestionale

sperimentata

• il grado di apprezzamento generale in una scala da 1 a 10

• la corrispondenza con le aspettative iniziali

Proprietà intellettuale

Il presente progetto è da considerarsi di proprietà esclusiva di Fondazione Aida.

I contenuti sopra esposti, anche parziali, non potranno essere utilizzati senza previo

accordo formale.

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1 Di seguito proponiamo quindi un breve excursus relativo alle Ville coinvolte nel conflitto finalizzato all'individuazione delle location coinvolte nel progetto (fonte: Associazione Ville Venete, Schede di presentazione delle Ville Venete. Proposte per l'inserimento negli itinerari di visita culturale, Allegato alla Relazione dell’Associazione Ville Venete alla Direzione Regionale del Turismo, dicembre 2008):

Cà Marcello - Levada di Pimbino Dese (PD). Fu sede di diversi comandi italiani di Corpo d’Armata e del Comando Supremo delle truppe inglesi in Italia. Il Re Vittorio Emanuele III vi pernottò all’epoca della battaglia del Piave, nel Giugno 1918.

Castello di San pelagio - Terradura di Due Carrare (PD). Famoso per il volo su Vienna compiuto da Gabriele D'Annunzio del 9 Agosto 1918, che ebbe nel castello la base operativa dal 1917 al 1918, assieme ai piloti della” Serenissima”. Per questo motivo è oggi sede di un museo che illustra un interessante percorso sulla storia del volo, dalla mitologia al volo degli uccelli, da Leonardo da Vinci alle conquiste spaziali.

Villa Fracanzan Piovene - Orgiano (VI). La villa fu occupata dai comandi italiani nel 1918.Villa Toderini - De Gajardis, Ferracini, Jelmoni Ton Bonicelli – Codognè(TV). Fu sede del comando

austriaco durante la prima guerra mondiale.Villa Marchesi - Mogliano (TV). E' qui che si insediarono i volontari cecoslovacchi che appoggiavano e

aiutavano l'ItaliaFrassanelle - Rovolon (PD). Durante la prima guerra mondiale il parco e le dimore d'epoca di Frassanelle

furono messe a disposizione dei comandi militari per l'addestramento delle truppe. Qui venne fondato il 52° Artiglieria da Campagna e celebrata la cerimonia di presentazione delle prime formazioni del "Corpo d'Armata d'Assalto" i cui soldati sfilarono a torso nudo allineati in squadroni davanti al Re Vittorio Emanuele III.

Villa Italia, detta castello di Lispida – Monselice. La celebrità e il nome della villa vanno ricondotti alla presenza del re Vittorio Emanuele III, che ne fece il proprio quartier generale durante il primo conflitto mondiale.

Villa Bembiana - Abano Terme. Qui, nel 1918, ebbe sede l'Ufficio stampa del Comando Supremo e, come ricorda una lapide che dice: "In questa villa - fu redatto - il supremo Bollettino di guerra - 4 novembre 1918 - che riepilogava scultorio immortale - sentenza di Nemesi - il trionfo d'Italia - su l'Austria distrutta".

Villa Giusti – Mandria. Deve la sua fama ai negoziati che vi furono condotti nell'ottobre del 1918 tra le autorità militari italiane e i plenipotenziari austriaci e che nella serata del 3 novembre 1918 portarono alla firma presso la villa stessa dell'armistizio che pone fine alla prima guerra mondiale. Era di proprietà del conte Vettor Giusti del Giardino, sindaco di Padova e senatore del Regno d'Italia. Prima dell'Armistizio, la villa era stata residenza di re Vittorio Emanuele III. La sala dove furono condotti i negoziati e firmato l'armistizio è tuttora intatta e il mobilio è ancora lo stesso di quella storica giornata.

Villa Molin. Durante la Prima Guerra Mondiale villa Molin fu sede di alti comandi militari ed in essa furono studiati i piani dell'Armistizio firmato il 3 novembre 1918 presso villa Giusti.

Villa Barbarigo, Selvatico, dell’Orso - Biancade (TV). Durante la Prima Guerra Mondiale nella villa ha sede il Comando Tattico del XXVIII Corpo d’Armata della terza armata ed il Genio militare sottopone la struttura a importanti trasformazioni. Alla fine del conflitto vi si insedia invece l’artiglieria inglese e per qualche tempo, anche un ospedale da campo.

Il 26 giugno 1918, sui prati della villa, si tenne una manifestazione patriottico-religiosa per commemorare i caduti nella battaglia, presenti il direttore generale dei reparti d’assalto col. G: Pavone, ufficiali superiori, una rappresentanza della croce rossa americana, e una moltitudine di Arditi, fanti, bersaglieri. Celebrò la messa il cappellano degli Arditi, il domenicano p. Reginaldo Giuliani, e al termine del rito parlò il tenente colonnello “poeta ed eroe nazionale” Gabriele D’Annunzio. Evento ricordato da Hemingway in “Di là dal fiume e tra gli alberi”.

Villa Da Porto, Balbi, Ziggiotti, Manin, Milan Massari, Da Porto Barbaran, della Parrocchia e altri, Immobiliare Monte Bolca Srl - Sartori, detta La Favorita

Monticello di Fara. Fu adattata a caserma durante la prima guerra mondiale.Villa Giustinian, Ciani Bassetti, detta Castello di Roncade (TV). Il complesso fu sede del comando

italiano. Qui trovarono ospitalità Filiberto duca d'Aosta e Gabriele D'Annunzio.Villa Morosini Lucheschi - Colle Umberto (TV). Durante la prima guerra mondiale, la villa fu sede del

comando supremo austriaco dell'aviazione e nella seconda diventò un centro di accoglienza per sfollati. Qui furono ospitati due illustri personaggi: Vittorio Emanuele II e Carlo I d'Asburgo.

Villa Bianchini – Lanzago. Sede del XI corpo d’Armata durante la prima guerra mondiale, che vide ospiti Vittorio Emanuele III° e il Duca d’Aosta.

Villa Mocenigo Soranzo Conestabile della Staffa - Scorzè (VE). Durante la prima Guerra Mondiale nella villa venne allestito un ospedale militare.

Villa Manolesso Ferro Levi Folco Zambelli Ferro Chiozzi Sorgato - Ponzano Veneto (TV). Fu sede del comando dell'VIII Corpo d'Armata, qui il generale Gandolfo era solito dimorare. Testimonianze storiche tramandano che in più di un'occasione Villa Sorgato ospitò il re Vittorio Emanuele III e il Generale Cadorna.

Villa Godi, Porto, Piovene, Valmarana, Malinverni, Immobiliare Laguna VenetaLonedo (VI). Durante la prima guerra mondiale Lord Caravan insediò nella villa il comando dello stato

maggiore britannico, di cui faceva parte, con il grado di capitano, anche il principe di Galles, futuro re Giorgio VI.Ca’ Erizzo - Bassano del Grappa. Nel 1918, Ca' Erizzo fu residenza della Sezione Uno delle ambulanze della

Croce Rossa Americana. E tra quei volontari c' erano pure i futuri scrittori John Dos Passos, John Howard Lawson, Sidney Fairbank. Oltre a Hemingway che passò di qui dopo la sua lunga degenza in un ospedale milanese a seguito delle ferite riportate sul Basso Piave.

E’ sede del Museo intitolato a “Hemingway, Americani e volontari in Italia nella Grande Guerra”: raccolta prevalentemente fotografica che racconta l’interessante memoria del coinvolgimento di Bassano del Grappa nella Grande Guerra con particolari riferimenti alla presenza dei volontari americani

Villa Barbaro – Maser. Qui aveva sede il Comando Generale, capeggiato dal Generale Squillaci.La villa Corner – Cavasagra. Fu sede di comando della Terza Armata italiana. A rimembranza dell'episodio

storico rimangono da un lato i cannoni che tutt'ora adornano il viale d'ingresso, dall'altro la denominazione della piazza principale del paese, che porta il nome del generale che comandava la Terza Armata: Enrico Caviglia.

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Villa Emo – Fanzolo. Occupata dalle truppe austriache durante la prima guerra mondialeSuccessivamente sede della sezione 5 della Croce rossa Americana, che operò anche dalle vicine case di

Fanzolo. Questa sezione intervenne dal giugno 1918 nella zona di sutura tra la Quarta armata del Grappa e l’Ottava del Montello (notizie da verificare).

Villa Zanga - Mogliano Veneto. Durante la prima guerra mondiale vi fu allestita la Casa del Soldato.Villa Spandri e Villa Marcello – Preganziol. Nel novembre del 1917, dopo la ritirata di Caporetto, essendo

spostato il fronte sul Piave,il comune di Preganziol è dichiarato "zona di guerra": il Terraglio diventa strada privilegiata di passaggio dei convogli militari; il telefono pubblico viene requisito; viene innalzato, ad ovest della ferrovia, un pallone frenato per spiare i movimenti degli austriaci; villa Spandri diventa ospedale militare e a villa Marcello si insedia il comando alleato.

Villa Berchet – Mestre. Durante la prima guerra mondiale, fu adibita ad ospedale della Croce Rossa Americana.

Villa Da Porto – Montorso. Convertita ad accampamento militare da parte degli Inglesi, che distrussero e saccheggiarono gli interni, e bruciarono con un grande falò tutti gli immobili.

Villa Sandi - Crocetta del Montello. Durante la Prima Guerra Mondiale, la villa era sede del Comando Italiano; le gallerie servivano da deposito di munizioni e, data la vicinanza con la linea del fronte sul Montello (in linea d'aria poche centinaia di metri), fungevano anche da collegamento diretto con il fronte.

2 Francesco Costantini, Il processo di totalizzazione della violenza nella Prima Guerra Mondiale, 2009. Si veda anche Oswald Überegger, Le atrocità nella prima guerra mondiale, in “Deportate, Esuli, profughe”, n. 7/2007

3 Angelo Nataloni, Forchette e gavette: storie di guerra, uomini e marmitte, n.d

4 Imelde Rosa Pellegrini e Ugo Perissinotto, L’emigrazione dal Veneto orientale tra ‘800 e ‘900. Storia e antologia, Città di Portogruaro, 2010

5 Galliano Rosset, I lavori e le stagioni nel vento di inizio '900, Vicenza 2012

6 Vittorio Simonelli, Il lutto, la memoria e il dramma sociale della prima guerra mondiale, 2013. Sul tema si vedano:Stefano Malatesta, Il valore dei soldati e la retorica dei capi, Fondazione R.ranceschi 2013Giovanna Bruno Sunseri, Le arringhe dei generali alle truppe fra retorica e realtà, in “Ricerche di storia antica”

n. 2/2010