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Mercato rionale Ostiense, inaugurato il nuovo parcheggio riservato agli operatori ed ai clienti pagina 6 il Periodico di cultura, politica ed informazione del municipio Roma XI Marzo 2011 Anno XI - numero 81 copia gratutita Chiude il Pronto soccorso del CTO. Un presidio per difendere l’Ospedale Non si ferma l’attuazione del Piano di riordino della sanità regionale. Rimangono inascoltate le proteste dei cittadini e gli allarmi del Municipio. I tagli colpiscono duramente anche la Fondazione Santa Lucia Per le scuole del quartiere San Paolo un Carnevale dedicato alla festa dei 150 anni dell’Unità d’Italia pagina 8 pagina 3 E’ stata realizzata l’autorimessa che potrà dare maggiore competi- tività al mercato di via Corinto Colorata dal bianco, rosso e verde della bandiera italiana la tradizionale sfilata organizzata dalla “Leonardo da Vinci” Quartiere CTO Andrea Alesini alla Garbatella, i cittadini presidiano l’ingresso per protestare contro lo smantellamento dell’Ospedale il Quartiere XI 81_il Quartiere nuova ed 21/03/11 20.15 Pagina 1

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Mercato rionaleOstiense, inauguratoil nuovo parcheggio riservato agli operatori ed ai clienti

pagina 6

ilPeriodico di cultura, politica ed informazione del municipio Roma XI Marzo 2011

Anno XI - numero 81 copia gratutita

Chiude il Pronto soccorso del CTO.Un presidio per difendere l’OspedaleNon si ferma l’attuazione del Piano di riordino della sanità regionale. Rimangono inascoltate le proteste

dei cittadini e gli allarmi del Municipio. I tagli colpiscono duramente anche la Fondazione Santa Lucia

Per le scuole del quartiere San Paolo un Carnevale dedicato allafesta dei 150 anni dell’Unità d’Italia

pagina 8

pagina 3

E’ stata realizzata l’autorimessache potrà dare maggiore competi-tività al mercato di via Corinto

Colorata dal bianco, rosso e verde dellabandiera italiana la tradizionale sfilataorganizzata dalla “Leonardo da Vinci”

Quartiere

CTO Andrea Alesini alla Garbatella, i cittadini presidiano l’ingresso per protestare contro lo smantellamento dell’Ospedale

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A volte le date, gli anniversari servono a rifletteresu ciò che è stato, sulla storia, sul passato, proprioper capire meglio il nostro presente e soprattutto ilnostro futuro.Indubbiamente l’anniversario della proclamazionedell’Unità d’Italia, il fatidico marzo 1861, rappre-senta uno di queste date che sono servite e servonoal nostro Paese per capirci un po’ meglio, per com-prendere più a fondo il nostro cammino e soprat-tutto la nostra direzione.Non ci ha sorpreso che anche in questa occasionenon siano mancate le polemiche in nome di un fe-deralismo che in questa dimensione sapeva più dinostalgie separatiste a favore della presunta superio-rità delle regioni del Nord.Non so se è capitato anche a voi, ma proprio questoatteggiamento e i comportamenti conseguenti di di-sconoscimento dei valori e della storia di un Paeseche attraverso il sacrificio di singoli e di un’interacollettività ha raggiunto e difeso la propria indipen-denza e libertà mi ha spinto ha manifestare la miapartecipazione in modo più evidente, anche attra-verso l’esposizione alla finestra della bandiera tri-colore. Come per rendere pubblico l’attaccamentoa questo nostro Paese, che pure nelle difficoltà delpresente è animato dalle diversità e della ricchezzadella sua storia e che vorremmo proiettato in unadimensione di globalizzazione di diritti di principi.Non è senza significato che in questo clima di pole-miche, anche di ripicche alimentate da bassi inte-ressi, una figura istituzionale si sia ancora elevata aldi sopra delle altre assumendo quel ruolo di puntodi riferimento nazionale ed internazionale: il Presi-dente Giorgio Napolitano.

Le sue profonde parole, il suo monito per superarele piccole faziosità e andare oltre la retorica di que-sto avvenimento, hanno reso il senso vero della ce-lebrazione dell’Unità d’Italia. Proprio perché ilprocesso unitario ha permesso al nostro paese diavere un ruolo significativo nel panorama europeoe mondiale.E’ stato uno di quei momenti in cui finalmente i cit-tadini si sono sentiti vicini e in sintonia con l’Istitu-zione, e questo grazie al nostro Presidente che saascoltare e parlare al cuore ed alla mente del Paese.Faremmo un grave errore se pensassimo che questecelebrazioni, una volta passato il 17 marzo, non ab-biamo più significato. E’ proprio nella quotidianità,nel nostro lavoro di tutti i giorni, negli ambienti incui viviamo ed operiamo, che dobbiamo portare etestimoniare il senso più profondo di essere cittadinidi questo Paese, cioè titolari di diritti ma anche diprecisi doveri nei confronti della società. Non è giu-sto pensare solo a se stessi perché solo nella condi-visione dell’impegno per il raggiungimento del benecollettivo si realizza il futuro di ognuno. La felicitàsi costruisce insieme.In questi giornate di festeggiamenti per l’Unitàd’Italia si è manifestata in modo eclatante la diffe-renza tra il messaggio del Presidente della Repub-blica, che si è più volte riferito al senso dellacomunità e dell’uguaglianza, ed il messaggio el’esempio del Presidente del consiglio e della suamaggioranza il cui impegno è soprattutto speso alladifesa di propri particolari interessi e di posizioni dipotere.E quindi è stata una bella e rassicurante esperienzagirare per le strade della città colorata di bandieretricolori e vedere le piazze piene di cittadini in festa.Tante donne e uomini, ed anche bambine e bambini,che questo evento lo hanno sentito come la loro festada vivere tutti insieme, e non solo come un’anni-versario segnato sul calendario.E allora: Viva l’Italia!

2 il [email protected]

Marzo 2011

l’Editoriale

Dino Gasparri

Viva l’Italia!Tutti i giorni

il Quartiere Periodico di cultura, politica ed informazione

del municipio Roma XI

Direttore editoriale: Fabrizio Fagiani

Direttore responsabile: Gabriele Bonincontro

Editore: Associazione culturale e di

promozione sociale “Viva il Quartiere” Via Giustiniano Imperatore, 45 - 00145 Roma

[email protected]

Pubblicità e distribuzione: Vito [email protected]

Stampa: Grafica GiorgettiVia di Cervara,10 - 00155 Roma

Registrazione Tribunale di Roma n. 34 del 30/01/2001

Finito di stampare il 15 marzo

le altre notizie del mese

Cartelloni pubblicitari, la Giunta

approva il Piano regolatore.

I Comitati ne contestano l’efficacia

Accolta la denuncia del

Municipio XI  contro il “palazzo

fantasma” a San Paolo

Crolla una cisterna romana nel parco dell’Appia antica. I fondi per il restauro non sono stati utilizzati

pagina 4

pagina 5

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il Quartiere XI 81_il Quartiere nuova ed 21/03/11 20.15 Pagina 2

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Fabrizio Fagiani

Le numerose manifestazioni di protestadei cittadini, dei sindacati e delle istitu-zioni locali non hanno per adesso pro-dotto l’effetto voluto. Il Piano diriordino della Sanità del Lazio elaboratodalla presidente Renata Polverini con-tinua la sua marcia inesorabile, igno-rando gli allarmi degli amministratorilocali e dei sindacati della sanità.«Con la sciagurata chiusura del Prontosoccorso del CTO ai 140mila cittadinidel nostro municipio viene tolto un es-senziale servizio di tutela della salute»ha detto il presidente dell’XI, AndreaCatarci «chi avrà bisogno di assistenzasi ritroverà ammassato nelle già conge-stionate strutture del San Giovanni e delSant’Eugenio. Nonostante manifesta-zioni, richieste di incontri, lettere istitu-zionali e lettere aperte la Giuntaregionale di centro destra procede adapplicare il suo Piano di riordino».Il Centro Traumatologico Ortopedicointitolato ad Andrea Alesini è stato co-struito negli anni ‘80 come presidioInail. Poi si è sviluppato fino a diventareun grande ospedale gestito dalla ASLRoma C. La specializzazione di eccel-lenza è quella traumatologica-ortope-dica, ma sono diventati di alto livellopure i reparti di Neurochirurgia, di Mi-crochirurgia della mano, di Urologia, diCardiologia, di Oculistica. All’avan-guardia è poi il reparto di Unità spinaleper la cura delle persone mielolese. In-dispensabile per tutto l’XI municipio èstato naturalmente il Pronto soccorso.Da alcuni anni è in funzione anche uneliporto (da poco ristrutturato ed inau-gurato proprio dalla presidente Polve-rini appena eletta).Ma con l’attuazione del Piano di rior-dino della Sanità del Lazio c’è il ri-schio concreto che il CTO vengachiuso o trasformato in qualcosa dinon ben definito. Tra gli accorpamentidi reparti, i trasferimenti di funzioni ele riduzioni di posti letto previsti neidecreti regionali il ridimensionamentodel CTO potrebbe significare la so-stanziale chiusura dell’unico ospedaleattivo nel municipio XI.E i cittadini continuano a manife-stare per difendere il loro ospedale.Con un presidio hanno occupatol’ingresso del CTO sostenuti dalle

forze politiche del centro sinistra delMunicipio XI, della Provincia diRoma e della Regione Lazio.«La chiusura del Pronto soccorso delCTO è solo il primo passo verso losmantellamento dell’Ospedale» ha de-nunciato Enzo Foschi, consigliere re-gionale del Partito Democratico, «lescelte sbagliate della presidente Polve-rini stanno producendo effetti dramma-tici sulla Sanità pubblica. Dopo leproteste che sono salite da tutte le am-ministrazioni locali della regione Re-nata Polverini aveva preso l’impegnodi rimodulare il Piano di riordino con-siderando le esigenze reali dei territori,ma fino ad oggi le promesse sono ri-maste solo parole smentite dai fatti».E quello che potrà succedere nel muni-cipio XI, dicono in tanti, sarà una mi-grazione dei malati verso il CampusBiomedico di Trigoria, di proprietàdell’Opus Dei, che dal Piano di riordinoha ottenuto un incremento di 22 postiletto e la costituzione del Pronto soc-corso.«Non c’è stata la necessaria analisi deibisogni né il richiesto confronto conl’amministrazione municipale» ha di-chiarato Antonio Bertolini, consiglieremunicipale delegato alla Sanità «nonc’è stato il potenziamento dei serviziterritoriali della ASL Roma C indispen-sabile per affrontare la già disperata si-

tuazione e l’allarmante contrazionedelle risorse sanitarie pubbliche. E no-nostante queste gravi inadempienze laGiunta di destra della Regione Lazio di-sattiva una risorsa insostituibile come ilPronto soccorso del CTO negando, so-prattutto alla numerosa popolazione an-ziana, la possibilità di essere curata inuna Breve osservazione».E la situazione drammatica di tutta laSanità del Lazio è stata efficacementeraccontata in un’inchiesta della trasmis-sione televisiva “Presa diretta”, che hafatto vedere le strutture dei Pronto soc-corso al collasso ed ha dato voce allarabbia impotente di malati, familiari,operatori e medici.

Anche l’Ospedale Santa Lucia, l’istitutodi alta specializzazione che ha realizzatoun complesso ospedaliero all’avanguar-dia sulla via Ardeatina, sarà colpito inmodo drammatico dai tagli.I lavoratori ed i pazienti hanno costituitoil Coordinamento Salviamo l’OspedaleSanta Lucia. Il presidente del MunicipioXI ne ha sostenuto la nascita dichia-rando: «La Polverini non perda l’occa-sione di ascoltare questo Coordinamento,potrebbe ricavarne qualche indica-zione per la rivisitazione radicale diquel Piano di riordino che anzichérazionalizzare taglia in modo sel-vaggio e colpisce il diritto alla salutedei cittadini».

3il Quartieretel. redazione: 06.43405600

Marzo 2011 IN PRIMO PIANO

Ospedale CTO: la manifestazione organizzata dal Municipio XI contro la chiusura del Pronto Soccorso.

Chiude il Pronto soccorso del CTO. Anche l’ospedaleSanta Lucia colpito dai tagli rischia la chiusuraNon si ferma l’attuazione del Piano di riordino della sanità regionale voluto dalla presidente Polverini.

Il San Giovanni ed il Sant’Eugenio non riescono più ad assorbire le urgenze e utilizzano le barelle delle ambulanze

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Dopo le sempre più forti proteste deicittadini e dei comitati contro il de-grado provocato alla città dall’inva-sione dei grandi cartellonipubblicitari la Giunta Alemanno hadunque emanato il tanto atteso Pianoregolatore degli impianti pubblicitari.Ma i commenti non sono stati tuttipositivi.«Finché si continuerà a sanare loscempio dei cartelloni abusivi non sirisolverà mai nulla. Bisogna ripartireda zero ed annullare tutte le autoriz-zazioni concesse» hanno dichiaratodal Comitato Basta Cartelloni.E’ stato sempre molto difficile il rap-porto tra la città e le numeroseaziende che operano nel molto reddi-tizio settore dell’affissione pubblici-taria. Anche a causa di una

regolamentazione carente e di proce-dure nient’affatto trasparenti. Unalegge era stata in effetti approvataverso la fine della passata ammini-strazione Veltroni (che era statoanche minacciato di morte dai titolaridi alcune ditte di affissione poi finitiin galera). La conseguente campagnadi abbattimento di circa 15.000 im-pianti abusivi qualche risultato loaveva dato: oltre a scatenare la rab-biosa reazione di alcuni imprenditorisenza scrupoli aveva anche indiriz-zato le società di pubblicità versocomportamenti più responsabili. Macon il cambio della Giunta comunalela degradante proliferazione dei car-telloni pubblicitari ha ripreso vigoreed ha raggiunto livelli mai visti.Sotto accusa è finita la delibera co-

munale 37/2009 voluta dell’assessoreal commercio Davide Bordoni cheavrebbe dovuto dare ordine alla ma-teria, ma che ha invece portato aduna sostanziale sanatoria degli im-pianti abusivi ed alla incontrollatamoltiplicazione dei cartelloni in tuttala città.«Con l’approvazione di questo Pianoregolatore» ha detto però il sindacoAlemanno «dimostriamo di non avereun atteggiamento flessibile rispetto al-l’attacco delle associazioni criminaliche gestiscono un vero e proprio rac-ket della affissioni abusive».Ma ecco quali dovrebbero essere lenovità del nuovo Piano regolatoredelle affissioni pubblicitarie: quellapiù rilevante è di sicuro il divieto as-soluto di cartelloni nel centro storico

e nei luoghi dichiarati patrimonio del-l’umanità dall’UNESCO come l’areaintorno alla basilica di San Paolo.E da quanto ha dichiarato l’assessoreal commercio Davide Bordoni ilPiano dovrebbe diventare immediata-mente operativo proprio all’internodelle mura Aureliane e nelle aree ex-traterritoriali del Vaticano portandoalla rimozione di tutti i cartelloni pub-blicitari. In queste zone saranno auto-rizzati solo gli impianti di pubblicautilità, cioè gli orologi, e le affissionigestite direttamente del comune con ipannelli marcati Spqr.La città è stata poi divisa in altre duezone: una extraurbana, dove ci sarà ildivieto di istallazione, ed una urbana(all’interno dell’anello ferroviario)dove sarà regolamentata l’istalla-zione di 162mila metri quarati di car-telloni pubblicitari. La riduzionerispetto alla superficie oggi censitadovrebbe ammontare a circa 60milametri quadrati.Il nuovo Piano dovrà adesso passareil vaglio dei Municipi e, dopo 40giorni, arriverà in Consiglio comu-nale per l’approvazione definitiva.Intanto i Comitati promotori dellaDelibera di iniziativa popolare per ilripristino del decoro della città chie-dono che la loro proposta venga por-tata nell’Aula Giulio Cesare.«Perché questo Piano regolatore» di-chiara Massimiliano Tonelli, ideatoredel blog Cartellopoli.com «lascerà tuttocom’è adesso, visto che non è stata ac-colta la nostra proposta di assegnare conbando pubblico gli spazi pubblicitari».

4 il [email protected]

Marzo 2011COMUNE DI ROMA

Cartelloni pubblicitari, la Giunta approva il pianoregolatore. I Comitati ne contestano l’efficaciaSaranno vietati gli impianti intorno alla basilica di San Paolo, nelle aree extraterritoriali del Vaticano e nel centro

storico. Il consigliere Valeriani: «sono ancora troppi i cartelloni previsti, non è così che si ferma lo scempio»

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Della Basilica di San Paolo, percorrendovia Ferdinando Baldelli, ormai si scorgesolo la sommità del caratteristico campa-nile, alto 65 metri, eretto intorno al 1860da Luigi Poletti.E sì perché nell’area dove fino al 1972c’era il vecchio oratorio, poi demolito ericostruito al di là di viale San Paolo, oggiè in costruzione una enorme struttura de-stinata a diventare la nuova sede di tuttigli ambulatori dell’ospedale pediatricoBambino Gesù, di un centro congressi edi un parcheggio interrato contenente piùdi 200 posti auto. Ma, con il procedere della costruzione, sisono sempre di più consolidati i dubbisulla regolarità di questa imponente edi-ficazione.E allora alla Procura della Repubblica diRoma sono arrivati gli esposti di MarioStaderini, segretario nazionale dei Radi-cali italiani, e del presidente del Munici-pio Roma XI, Andrea Catarci.«Le costruzioni» ci ha detto proprio ilpresidente Catarci «hanno un’altezza chearriva fino a quattro piani fuori terra esono realizzate senza nessuna attenzioneal contesto in cui vanno ad inserirsi, igno-rando gli Uffici tecnici competenti di Re-gione, Comune e Municipio. Non è statoavanzata alcuna richiesta per ottenere ilnecessario permesso a costruire e poiquesti edifici stanno occupando un suolodi inestimabile rilevanza storica ed ar-cheologica, protetto da vincoli ambientalie paesaggistici».Anche la trasmissione televisiva “Le

Iene” si è occupata della vicenda, realiz-zando un servizio che ha raccontato dellediverse inadempienze e della ostilità chele autorità vaticane hanno opposto allerichieste di chiarimenti.«Il Concordato tra Stato e Chiesa» speci-fica Catarci «prevede la facoltà del Vati-cano di dare ai propri immobili l’assettoche ritiene opportuno, ma di certo nonpuò accordare la facoltà di costruire a pia-cimento, ignorando le leggi urbanistichee, in questo caso, stravolgendo gli equi-libri di un quartiere densamente popolatoe vissuto come San Paolo».Il progetto è stato preparato dallo StudioCarrara che ha messo a punto anche lemodifiche in corso d’opera necessarie allarealizzazione del centro congressi con l’auditorium, non previsti nella prima ela-borazione. Si tratta in totale di 23.000metri cubi, sviluppati su quattro piani. Ma l’area scelta per la realizzazione diquesto imponente complesso edilizio èsottoposta ad un vincolo conseguente dal-l’essere stata dichiarata patrimonio del-l’umanità dall’UNESCO proprio per lapresenza, oltre alla grande Basilica pao-lina, del cimitero paleocristiano dove fuposta la sepoltura di San Paolo. Durantei lavori di scavo del cantiere sono poi stateportati alla luce numerosi reperti di unavilla della Roma imperiale.E lo sconcerto di tanti cittadini è statoespresso durante un affollato incontropubblico nell’aula del consiglio del Mu-nicipio XI. Il titolo del convegno era:“San Paolo patrimonio dell’umanità o

area edificabile?” Erano presenti e sonointervenuti il presidente del Municipio,Andrea Catarci, l’assessore municipaleai Lavori pubblici, Alberto Attanasio, ilprofessor Giorgio Muratore, docentenella facoltà di architettura della “Sa-pienza”, il rappresentante della Comunitàdi base di San Paolo, Livio Lucarini, el’avvocato Perticaro, che ha redattol’esposto e la denuncia. «Dopo il rigetto della denuncia da partedel Giudice che aveva ritenuto di assimi-lare gli edifici ai terreni di proprietà Vati-cana abbiamo richiesto il rinvio degli attial Pubblico ministero» ci ha raccontatol’avvocato «ed in seguito la nostra istanzadi sollecito per la fissazione dell’udienzala Procura ha nominato il Giudice per leindagini preliminari. Quindi si è avviatoil procedimento necessario ad accertare

le violazioni delle norme che segnaliamonella denuncia».Intanto si va diradando la nebbia che av-volgeva il progetto dopo che le caratteri-stiche del nuovo complesso sanitariopediatrico sono state illustrate durante ilavori degli Stati generali per definire ilfuturo di Roma organizzati dal sindacoAlemanno.«E’ chiaro che ospitare sul proprio terri-torio una struttura sanitaria di qualità è unvalore aggiunto» ha detto il presidenteCatarci «ma non si comprende la ragioneper cui il Vaticano ed il Sindaco non ab-biano voluto trovare un posto alternativoa quello dell’area intorno alla Basilica diSan Paolo, come ad esempio il grandeedificio di via Baldelli. Perchè ci si ostinaa devastare un luogo unico al mondo econsiderare ciò una cosa normale?»

5il Quartieretel. redazione: 06.43405600

Marzo 2011 CRONACA DAI QUARTIERI

Accolta la denuncia del Municipio contro lacostruzione del “palazzo fantasma” a San PaoloNon si ferma l’edificazione della nuova struttura ospedaliera nell’area tutelata dall’UNESCO di proprietà del Vaticano accanto alla

Basilica di San Paolo. La Procura di Roma dispone l’avvio delle indagini preliminari dopo l’esposto firmato dal presidente Catarci.

Area della Basilica di San Paolo, continua la costruzione del grande complesso ospedaliero e convegnistico realizzato dall’ospedale Bambino Gesù

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Marzo 2011CRONACA DAI QUARTIERI

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Era del 2004 la delibera dellaGiunta comunale che dava il vialibera alla realizzazione del par-cheggio per i clienti del mercatorionale di via Corinto. Quindil’attesa è stata piuttosto lunga,ma finalmente, dopo un po’ piùdi sei anni, anche lo storico mer-cato rionale di San Paolo avrà indotazione il suo parcheggio. Per il taglio del nastro c’erano ilpresidente del Municipio XI, An-drea Catarci, con l’assessore aiLavori Pubblici, Alberto Attana-sio e l’assessore al Commercio,Nicola Cefali. Poi, naturalmente,i rappresentanti dell’AGS Mer-cato Ostiense, di cui è presidenteMariano Pietrostefano.Il mercato rionale di via Corintoè stato aperto nel 1963, quandoil quartiere San Paolo era ancorain gran parte un progetto sullacarta del Piano regolatore dellacittà. Poi, con la veloce espan-sione edilizia, la popolazione siè moltiplicata ed il mercato è di-ventato un punto centrale dellavita sociale ed economica delquartiere.«Ma con la proliferazione deicentri commerciali» dice ValterPapetti, presidente di coordina-mento delle AGS romane «e conla crisi economica che colpiscegravemente i bilanci delle fami-glie, la capacità imprenditorialedegli operatori dei mercati rio-nali non sempre è sufficiente afronteggiare le difficoltà conti-

nuamente crescenti ed è in au-mento il numero della forzatachiusura di piccole aziende».E tra le richieste che arrivanodalle associazione che gesti-scono in proprio i mercati rio-nali, la prima è quella dellariqualificazione ed dell’ammo-dernamento delle strutture.«La tanto attesa apertura delparcheggio riservato al Mercatodi via Corinto» ha dichiarato ilpresidente Catarci «migliorandol’accessibilità alla struttura,darà un ulteriore e prezioso so-stegno alla competitività deglioperatori, mentre è quasi ulti-mato il restauro della facciatarealizzato con la collaborazionedell’assessorato comunale alCommercio nel comune obbiet-tivo del rilancio di questo impor-tante mercato rionale».Il nuovo parcheggio sarà custo-dito ed a pagamento e potrà ospi-tare 40 auto. Sarà gestito dalla“Edera cooperativa sociale”, cheha già in corso l’affidamento deiservizi di pulizia. Quindi sarà più facile fare laspesa tra i 70 banchi e negozi delMercato Ostiense, che ha pureaderito all’apertura pomeridianadel martedì e del venerdì, diven-tati giorni con orario di venditanostop dalla 7 alle 19,30.E lunedì, mercoledì e venerdì,dalle 8,30 alle 12,30 è attivoanche lo sportello anagrafico de-centrato del Municipio Roma XI.

Mercato rionale Ostiense,inaugurato il nuovo parcheggioriservato ad operatori e clienti

Via Galba: la riqualificazione inun progetto dei ragazzi dellascuola “Alessandro Severo”

Claudio Alberti

La “buca” di via Galba, un’areaverde del quartiere degradata e ab-bandonata, spesso usata come disca-rica abusiva, si trasformerà neiprossimi mesi in un giardino pub-blico attrezzato e in un centro spor-tivo polivalente. Sarà così possibilerestituire ai cittadini questa parte dicittà per tanto tempo inutilizzata edinaccessibile. La realizzazione delgiardino è stata finanziata con100mila euro dalla precedente Am-ministrazione della Regione Lazio,mentre il campo sportivo sarà co-struito grazie ad una convenzionestipulata tra il Municipio XI e la So-cietà Sportiva Lazio Baseball & Soft-ball, che costruirà con fondi propri ilcentro sportivo per una spesa com-plessiva di 75mila euro.L’area tornerà dunque ad ospitare in-contri di baseball, come nella sua“vita” precedente, ma sarà arricchitaanche con uno spazio polivalente peril tennis, la pallavolo, la pallacane-stro, il calcetto, la pallamano, il pingpong e pure per lo skateboard. La so-cietà sportiva avrà anche l’oneredella manutenzione quotidiana ditutta l’area. È facile comprendere la soddisfa-zione del Municipio XI per l’accordoe per l’avvio dell’operazione di recu-pero di un’area strategica per il quar-tiere San Paolo ascoltando le paroledel presidente Andrea Catarci, che,comunicando l’avvio dell’intervento,l’ha definito come la dimostrazioneche «è davvero possibile dar vita aforme di collaborazione tra pubblico

e privato in cui a prevalere sia l’inte-resse collettivo e non il profitto e ilbusiness».Il finanziamento regionale che ren-derà possibile la realizzazione dellaparte destinata a diventare un giar-dino pubblico, è inserito nell’ambitodel progetto “Sicurete XI”, ideato dalMunicipio XI, con l’assistenza tec-nica di Ecosfera, per la creazione diun sistema integrato di sicurezza nelterritorio municipale. Il progetto haprevisto, nella sua prima edizione dapoco conclusa, la realizzazione di unlaboratorio di progettazione parteci-pata con gli studenti della ScuolaMedia “Alessandro Severo”, del-l’ICS “Salvatore Pincherle” direttodal professor Pietro Aceto, la cui sedesi trova a poca distanza dalla “buca”:sono stati quindi gli studenti della 3-C e della 3-I a progettare il nuovo as-setto dell’area, a scegliere i serviziche avrebbe dovuto comprendere e laloro articolazione. Durante il labora-torio coordinato da tecnici del Muni-cipio e della società Ecosfera insiemealle loro insegnanti di tecnologiaLina De Luca e Maria Rita Censi i ra-gazzi stessi hanno definito le recin-zioni, l’illuminazione, i percorsiinterni, ed anche il nome e il logo delnuovo parco. L’intervento rientraquindi tra le azioni previste dal Mu-nicipio per l’attuazione di un pianoper la sicurezza. Perché ci sono tantimodi per affrontare il problema dellasicurezza nei quartieri della città. IlMunicipio XI ha scelto quello dellapartecipazione e del coinvolgimentodei cittadini, in particolar modo deipiù giovani.

E’ stata realizzata nel grande locale seminterrato

l’autorimessa sorvegliata a pagamento che potrà dare

maggiore competitività al mercato coperto di via Corinto.

Con l’attuazione di Sicurete XI iniziano i lavori per la

trasformazione dell’area abbandonata in un giardino pubblico.

Un centro sportivo sarà costruito dalla S. S. Lazio baseball

Centro Multimediale Manuzio

La “buca di via Galba”. L’area incolta che diventerà un parco pubblico

il Quartiere XI 81_il Quartiere nuova ed 21/03/11 20.15 Pagina 6

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Marcello Zalonis

E’ durante la notte che si è sbriciolatouno degli antichi monumenti delParco dell’Appia, nell’area della Caf-farella, dalla parte di largo Tacchi Ven-turi. Di una delle più vecchie cisternedi Roma è rimasta una sola parete edil bordo della volta, di tutto il resto c’èsolo un cumulo di macerie. La storicacisterna di epoca romana è costituitada un basamento in lava basaltica edurante i secoli il resto della struttura,come le mura perimetrali e la volta,hanno subito dei cambiamenti. La ci-sterna è stata recuperata durante la finedell’ottocento da parte dei Torlonia,ultimi proprietari della struttura, el’ambiente restaurato per essere utiliz-zato come fienile, come riportato daCaterina Rossetti, l’archeologa delparco. Durante il mese di settembrel’edificio era stato monitorato e le in-dagini geologiche svolte dall’archi-tetto del parco Gloria Marconi,avevano rilevato due pericolose le-sioni: la prima partiva dall’imposta

della volta e si sviluppava su uno deilati lunghi della cisterna e la secondasi svolgeva su uno dei lati minori. Siera reso necessario per prima cosa rea-lizzare una sottofondazione per potereconsolidare il terreno troppo tenero edelastico per la presenza di una faldaacquifera a soli 80 centimetri di pro-fondità. Purtroppo le lesioni hannocontinuato a camminare e la fonda-menta ha ceduto facendo crollarequasi tutto l’edificio. Ora se si perdetroppo tempo per prendere dei seriprovvedimenti, ricostruendo la partamancante, verrà giù anche il restodell’edificio. Il comitato per il parcodella Caffarella è rimasto sconfortatoperché il 28 luglio 2008, su richiestadell’Ente del Parco Appia Antica, laRegione aveva già stanziati 323.413 €per il restauro della cisterne minori e319.317€ per quelle monumentalicome quella crollata. La presidente delcomitato Rossana de Stefani non rie-sce a spiegare la ragione per la qualeil commissario Federico Berardi nonabbia speso la somma a disposizione.

Anche se a settembre l’associazionedel Parco aveva chiesto al commissa-rio un incontro per discutere della si-tuazione dei casali e cisterne cheversavano in gravi condizioni, la ri-chiesta era stata disattesa. L’archeologa Caterina Rossetti ha af-fermato che effettivamente i soldi perquesti lavori erano stati stanziati, solosulla base di un’idea progettuale dasviluppare in seguito in un progettoesecutivo, che ha richiesto moltotempo come quello di dimostrare chel’area era pubblica, superare l’iter deivari servizi ed ottenere il benestaredelle sovrintendenze. Purtroppo tuttequeste lungaggini amministrative ri-schiano di fare crollare molti monu-menti del Parco dell’Appia Antica,molti dei quali ancora più importantidella cisterna. Come si può dedurre daquesta spiacevole situazione, moltimonumenti storici di Roma rischianodi crollare come è successo ultima-mente a Pompei non soltanto per lamancanza di fondi, ma anche per lapoca importanza che le amministra-

zioni governative danno ai tesori delnostro patrimonio archeologico, senzadimenticare che oltre essere nostro ap-partiene anche a tutto il mondo civile.Siamo stati informati che numerosipersonaggi della finanza italiana edanche straniera, si sono offerti di spon-sorizzare i monumenti più importantidi Roma come il Colosseo ed anche laPiramide Cestia che versano in bruttecondizioni e per risanare l’AnfiteatroFlavio, la Casa di Nerone , il Foro Ro-mano, ed il Palatino perché le sommemodeste messe a disposizione dallagestione commissariale non bastano acoprire le spese urgenti per recuperarequesti monumenti. Come ci ha infor-mati Rita Paris, responsabile della So-printendenza Archeologica della zonadell’Appia, sono stati già finanziati 2milioni per la riqualificazione della te-nuta di Santa Maria Nova, ma servi-rebbero atri 2 milioni per completare ilrestauro del Casale Grande che do-vrebbe diventare un centro di studiodella Storia della trasformazione delvasto Territorio. Ma l’archeologaParis, desidera presentare per L’AppiaAntica, una nuova proposta ai proba-bili futuri sponsor: quella di sostenereil Progetto dell’acquisto dei monu-menti privati da restituire al pubblico,come il Sepolcro degli Equinozi del Isecolo a.C., trattabile con circa 1 mi-lione. Oppure l’acquisto del Com-plesso di Sant’Urbano, anche questoper la somma di 1 milione, e oltrequei monumenti ci sono tante altre of-ferte da presentare agli sponsor privaticome dichiara il sovrintendente co-munale ai Beni Culturali, UmbertoBroccoli. Restaurare tutti i monumenti storicidella città rappresenterebbe unagrande opera di mecenatismo pe unvalore che sfiora i 100 milioni. Federica Galloni, direttore regionaledel Lazio e la Soprintendente al PoloMuseale Romano si uniscono allaproposta di Rita Paris, per cercare direcuperare numerose opere in de-grado in varie zone della città.

7il Quartieretel. redazione: 06.43405600

Marzo 2011 CULTURA

Crolla una cisterna romana nel parco dell’Appia antica. I fondi per il restauro non sono stati utilizzati

La cisterna romana dopo il crollo. E’ rimasta in piedi una sola parete.

Via Alessandro Severo, 177 • tel/fax 06.59.43.119

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Marzo 2011POLITICASCUOLA

Per le scuole del quartiere San Paoloun Carnevale dedicato alla festa dei150 anni dell’Unità d’Italia

Cambi di partito nel Municipio XI:costituito il gruppo consigliare di API-Alleanza per l’Italia

C’erano proprio tutti, nella piazzache da il nome alla loro scuola, ibambini e le bambine della prima-ria “Leonardo da Vinci”.Già prima del suono della campa-nella della seconda ora, tutti prontiper dare inizio alla sfilata del Car-nevale 2011. Quest’anno partico-larmente ricca di significato perchéil tema scelto è stato quello dellafesta per i 150 anni dalla proclama-zione dell’Unità d’Italia.E allora i bambini hanno attesol’arrivo dei loro amici della “Prin-cipe di Piemonte” e della “Alessan-dro Malaspina”, dei più piccoli del“Gelsomino” e dei ragazzi dellamedia “Alessandro Severo”, e poila sfilata ha riempito le strade delquartiere con i tre colori della ban-diera italiana e con le musiche delRisorgimento, eseguite dallaBanda.L’organizzazione della sfilata èstata come sempre curata dallascuola primaria “Leonardo daVinci” con la collaborazione del-l’Associazione culturale “RomAn-tica”.Apriva il corteo la tradizionale “pu-pazza” realizzata dai bambini, chequesta volta ha raffigurato l’Italiaturrita, avvolta nel tricolore ed

eretta su un piccolo carro simbolodella Costituzione.Le maschere erano tutte ispiratealla storia risorgimentale ed allospirito patriottico trasmesso aibambini durante la lunga ed impe-gnativa preparazione della manife-stazione.«Il progetto educativo che abbiamosviluppato quest’anno» ci ha rac-contato l’insegnante Cristina Priore«è stato molto coinvolgente pertutti. C’è stato un significativo rap-porto con il quartiere ed approfon-dendo il significato storico epolitico dell’Unità d’Italia abbiamodato un forte stimolo per svilupparenei bambini quel senso civico ne-cessario alla formazione della con-sapevolezza dei diritti e dei doveridi ogni cittadino». E tutta l’Italia è stata rappresentatalungo il percorso del corteo condei grandi cartelli dov’erano dise-gnate le 20 regioni, identificatepure dai costumi caratteristici diognuna indossati dai bambini.«Così abbiamo voluto ricordare comeil nostro Paese sia costituito da milleidentità diverse» specifica CristinaPriore «ma che poi tutti insiemesiamo diventati un Popolo quando siè realizzata l’Unità d’Italia».

Colorata dal bianco, rosso e verde della bandiera italiana la

sfilata di carnevale organizzata dalla “Leonardo da Vinci”.

Intensa la partecipazione di bambini, ragazzi, insegnati e genitori

In testa alla sfilata la “signora” Italia, trainata dal carro della Costituzione

Provengono dal PD e dalla Lista civica i due consiglieri che hanno

aderito alla nuova formazione politica guidata da Francesco Rutelli.

Anche l’assessore municipale alle Politiche scolastiche passa all’API

Cresce il numero dei partiti nel Parla-mento nazionale e, di conseguenza, si vaarticolando anche la composizione delConsiglio comunale e dei Parlamentinimunicipali. Nell’XI si è infatti costituitoun nuovo gruppo consigliare: è quellodell’API-Alleanza per l’Italia. Ne fannoparte il consigliere Andrea Mocciaro,che era il capogruppo del Partito Demo-cratico, ed il consigliere Bernardo Cam-pitiello, unico rappresentante della Listacivica per Rutelli.«La mia scelta è maturata dopo un’ana-lisi critica della linea politica del PartitoDemocratico sia a livello locale sia na-zionale» ha dichiarato Andrea Mocciaro«ma confermo che il gruppo dell’API re-sterà all’interno della maggioranza dicentro-sinistra che governa l’XI munici-pio, mantenendo assoluta fedeltà aglielettori che nel 2008 hanno contribuitoalla nostra elezione nel consiglio muni-cipale».Nello stesso momento anche l’assessoremunicipale Nicola Cefali annuncia la

propria adesione al nuovo progettodell’Api seguendo così il percorso delsenatore Riccardo Milana, suo riferi-mento politico da oltre dieci anni.«Ribadisco il pieno appoggio all’attualegiunta municipale» ha dichiarato l’asses-sore Cefali «nella certezza di poter con-tinuare quella fattiva e positivacollaborazione che ha caratterizzato finoad oggi il mio impegno».Quale posizione ha preso il Partito De-mocratico di fronte alla nuova colloca-zione del suo ex capogruppo edell’assessore? «Ritengo che sia stata una scelta leggit-tima» ha detto il consigliere Antonio Ber-tolini, che nell’immediato ha presol’incarico di capogruppo del PD «ma vo-glio anche ribadire che i nostri otto con-siglieri, al di là del consistente pesonumerico all’interno della maggioranza,rappresentano la garanzia di un coerenteimpegno politico per chi ci ha votato econtinua a credere nel valore e nelle po-tenzialità del Partito Democratico».

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