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QuAdro Periodico d’Informazione di Idea Civica Periodico d’Informazione di Idea Civica Nr. 2 - 2015 Nr. 2 - 2015

Il Quadro n.2 - 2015

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Secondo appuntamento editoriale del 2015 con Il Quadro, periodico di Idea Civica Adro e Torbiato interamente auto finanziato. Denunce, spunti amministrativi, resoconto della nostra attività amministrativa, proposte per una Adro e una Torbiato migliori. Insomma, buona lettura.

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Buone Feste

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EditorialeJe Suis Charlie ---------------------------------------------------------------------------------------- pag. 4di Giordano Colleoni e Giulia Traversi

Chiedere è lecito, rispondere è cortesia (ma non sempre)Elenco di alcune mozioni, interpellanze e interrogazioni fatte da Idea Civica ------------ pag.10di Idea Civica

Osservatorio FranciacortaParco Agricolo Franciacorta ------------------------------------------------------------------------ pag.16di Franco Gafforelli

Curiosità

Viabilità e sicurezza - Un parcheggio fuori dalla Parrocchiale di Torbiato? Si può fare --- pag. 9di Idea Civica

Le nostre proposte

Viabilità e sicurezza - Stop alle code per andare a scuola ------------------------------------- pag. 8di Idea Civica

Incontri

Diritto e Rovescio - Uno sguardo sul mondo della disabilità ---------------------------------- pag.12di Teresa Ferrari

Come eravamo --------------------------------------------------------------------------------------- pag.19fotografie di Claudio Sosio

disegno di Marco Belotti

Ambiente

Laudato Sì - Enciclica sulla cura della casa comune ------------------------------------------- pag.14di Enrico Capoferri

In copertina: Silos - località Bolesina - Adro - foto di Luigi Lancini

Il QuAdro - nr.2 - 2015 - Edito in proprio da Idea Civica - Organizzazione Politica di Adro e Torbiato(ai sensi degli articoli 19 e 20 della legge 5 agosto 1981 nr.416)Redazione: Giordano Colleoni, Franco Gafforelli, Maria Teresa Ferrari, Sabrina Rinaldi - Fotografie di: Luigi Lancini, aa.vv.

La sede di Idea Civica - Un nuovo concetto di spazio sociale --------------------------------- pag. 6di Idea Civica

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Nel gennaio del 2015 la redazione del giornalesatirico francese Charlie Hebdo venne attaccata daun commando terroristico, che uccise il direttore enumerosi collaboratori della testata.A seguito dell'attentato tutto il mondo occidentale sischierò dalla parte del giornale, in difesa dellalibertà di parola e di pensiero, principi fondanti delledemocrazie liberali, di cui la RepubblicaDemocratica Italiana fa parte.La frase usata a livello mediatico per rappresentareil diritto delle persone alla LIBERTÀ DI PAROLA E DIPENSIERO, fu: "JE SUIS CHARLIE".

Je suis CharlieE’ questa la libertà di parola?di Giordano Colleoni e Giulia Traversi

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La frase ha anche campeggiato sulla vetrina della sezione della Lega Nord di Adro, oltre che sulla bacheca degliavvisi comunali di Palazzo Dandolo, nonché sulle pagine Facebook di molti degli esponenti e dei simpatizzantidella Lega Nord, alcuni dei quali si sono fatti ritrarre in almeno una occasione con in mano un foglietto che lariportava. Il vice sindaco Danilo Oscar Lancini è stato uno di quelli.

Ci chiediamo allora che cosa pensasse della NOSTRALIBERTÀ DI PAROLA, quando ha deciso di denunciarciper diffamazione, per la lettera che nel novembre del2014 inviammo a tutti voi cittadini di Adro e Torbiato,nella quale spiegavamo le ragioni della nostraautosospensione dal consiglio comunale.

Abbiamo deciso di mettere di nuovo a vostradisposizione la lettera nella pagina accanto a questoeditoriale, per permettere anche a voi di valutare inquale passaggio noi avremmo diffamato il vice sindaco,dato che né noi, né il pubblico ministero, né tantomeno il nostro avvocato e infine nemmeno il giudice(che infatti ci ha dato ragione) lo abbiamo trovato!

fonte: www.bresciaoggi.it

Concludiamo invitandovi a guardare ancora una volta la fotografia di Oscar Lancini (e di Paolo Rosa) mentreposano sorridenti "a sostegno della LIBERTÀ DI PAROLA", chiedendovi se questa vada difesa solo quando riguardala propria parte politica, il proprio interesse propagandistico o, in quanto principio irrinunciabile, se essa VADADIFESA SEMPRE E COMUNQUE (a patto che non tracimi in falsità, offese, invenzioni e reali diffamazioni, questesì da perseguire a norma di legge).

Ovviamente siamo consapevoli che quanto successo a Parigi non siaparagonabile a quanto accaduto a noi, che per poter vederetutelato il nostro diritto alla LIBERTÀ DI PAROLA abbiamo dovuto"solo" mettere mano al portafogli per difenderci da una infondataaccusa di diffamazione; ma è anche vero che noi non abbiamo maidenunciato chi ci ha insultato nelle occasioni in cui abbiamoesercitato il nostro diritto e il nostro dovere di critica; così come èvero che non lo fecero nemmeno i consiglieri della lista che ci hapreceduto sui tavoli del consiglio comunale, che in un volantinoscritto dalla sezione della Lega Nord di Adro furono definiti infamiper aver fatto il loro lavoro di controllo dell'attivitàamministrativa, depositando alla Procura della Repubblical'esposto che portò agli arresti domiciliari anche del vice sindaco –

per altro ancora a processo per i presunti reati legati allacostruzione dell'Area Feste e del Teatro Mucchetti.Un processo per la cui difesa, nel caso in cui venisse assolto, dovràpoi pagare il Comune di Adro. Ovvero tutti voi, cittadini di Adro eTorbiato.E anche noi consiglieri di minoranza di Idea Civica, che – loripetiamo - abbiamo già pagato le spese legali per difendercidall'accusa (infondata) di diffamazione sporta dal vice sindacostesso.

Alla faccia del “Je Suis Charlie”!

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La sede di Idea CivicaUn nuovo concetto di spazio socialedi Idea civica

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Il 18Aprile 2015, Idea Civica ha aperto la propria sede.

“Questa è una tappa speciale nella quale si concretizza uno degliobiettivi che il nostro gruppo si era prefissato nel costituirsi comemovimento politico-culturale: l'apertura di una sede dove potesserotrovare spazio le idee e le azioni di coloro che hanno a cuore valori che, adispetto dei tempi, non passano di moda, come il rispetto, lademocrazia, la politica intesa come servizio nei confronti deiconcittadini, l'onestà e la giustizia.Viviamo in un'epoca complicata e confusa dove il confine tra il lecito el'illecito, l'etica e l'immoralità, la giustizia e la parzialità vengonoconfuse e travisate dai giochi di parole e dalla convenienza;

Questo è un sogno e una speranza che abbiamo condiviso con un amicoche ci ha lasciato troppo presto lasciando un vuoto grande e non solonella sua famiglia.Con noi ha percorso un breve tratto di strada, ma ci ha lasciato un grandeesempio di umanità, di onestà e di coerenza. Ha vissuto mettendo inpratica i valori che ho poc'anzi citato, ci ha sempre creduto e, fosse statoancora con noi, sono sicura che queste cose le avrebbe dette lui.Per questo dedichiamo ad Attilio Breda, stimato amico, questo spazioaugurandoci che il suo esempio non venga disperso.”

cipiacerebbe che questa sede potesse diventare il luogo di riferimentoper tutti coloro che non accettano questa confusione, per coloro chehanno ancora una speranza per il futuro e quindi, ovviamente, pertutte quelle iniziative di tipo sociale e culturale che favoriscano lacrescita di una comunità, la nostra, al di là dell'appartenenza politica,al di là delle strumentalizzazioni che ad ogni occasione tanti sonopurtroppo portati a fare, al di là di tutte le divisioni e i distinguo chehanno compromesso il nostro già abbastanza disgregato tessutosociale.

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[...] In passato, interessarsi di politica era una cosa normale, perché considerata lo strumento per partecipareal mutamento del paese. Oggi invece, i giovani che si avvicinano ad essa sono sempre meno e vengonoconsiderati delle “mosche bianche”, in una società dominata da valori preconfezionati [...]. I giovani d'oggi,disinformati, distaccati e lontani dal tema politico, preferiscono occuparsi d'altro. E' cresciuto un senso disfiducia: “i politici sono dei corrotti, dei ladri”, “la politica è una cosa sporca”. Come si può spiegare questodisinteresse? La risposta è molto semplice e va ricercata all'interno dei partiti, considerati un tempo luoghi didiscussione e formazione, officine per forgiare i dirigenti del futuro. Attualmente sono luoghi incapaci dicreare passione, dove a prevalere sono gli interessi personali.

Ci sono giovani che credono ancora in valori sani, nella politica pulita, vera e bella. In quella che ascolta lagente e i suoi problemi. Pertini sosteneva che bisogna lottare per la pace, per la libertà e per la giustiziasociale. La libertà senza giustizia sociale non è che una conquista fragile, le due infatti costituiscono unbinomio inscindibile. Bisogna essere tolleranti, ma lottare con fermezza e passione. I giovani non hannobisogno di sermoni, ma di esempi di onestà, coerenza ed altruismo.In realtà piccole come la nostra, c'è molta paura. Paura, dubbi e tentennamenti. Pare che crescere e lavorareper la propria comunità sia un peccato e un difetto.

" [...]

Oggi, in un paese come Adro, si deve ripartire dall'impegno civico, da un'idea comune di territorio e dicomunità. Oggi, ad Adro, come in tutti i piccoli paesi che compongono il puzzle d'Italia si deve ripartiredalla lista civica come elemento politico.

A volte mi chiedo come sia possibile passeggiare per lestrade del proprio paese ed essere perseguitati da un senso profondo di angoscia, come sia possibilevedersi negato il saluto da qualcuno che la pensa diversamente da te!

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Sono passati più di cinque anni dallo spostamento dell'attività scolastica nel nuovo polo di via Nigoline.In tutto questo tempo non si è riusciti a pensare e attuare una soluzione, provvisoria o definitiva per affrontareil quotidiano problema d’intasamento di automobili che si crea nelle ore di entrata e di uscita degli alunni.Il progetto originale avrebbe dovuto prevedere l'accesso principale alle scuole dal lato sud, ma non è mai statoportato a termine, anzi, sembra ormai "consolidato" l'ingresso dal retro del polo scolastico.

L'amministrazione si è completamente disinteressata al problema, così come a quello costituito dallo stato diabbandono delle scuole vecchie, dimostrando scarsa attenzione e capacità di programmazione.

Noi, fin dai primi mesi della nostra attività abbiamo provato a ipotizzare alcune soluzioni, dal carattere più omeno temporaneo, ma che potrebbero costituire un significativo miglioramento della situazione viabilisticaattorno al nuovo polo scolastico.

Ecco, schematicamente, due delle possibili proposte:

Le riproponiamo oggi, a distanza di anni, perchè riteniamo che il problema sia tutt'altro che risolto...

Viabilità e sicurezzaStop alle code per andare a scuoladi Idea Civica

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Viabilità e sicurezzaUn parcheggio fuori dalla Parrocchiale di Torbiato? Si può fare...di Idea Civica

La proposta di intervento illustrata nell'immagine sopra riportata nasce dalla esigenza di dotare la ChiesaParrocchiale di Torbiato di uno spazio di pertinenza dove possano sostare alcune automobili in particolar modoin concomitanza con alcune celebrazioni liturgiche.E' noto come sia le automobili degli sposi in occasione della celebrazione del matrimonio sia il carro funebrenella circostanza del funerale debbano fermarsi lungo la strada: con gli interventi proposti si potrà avere unidoneo spazio per dette funzioni, nonché prevedere la sosta di alcune automobili di persone anziane o portatoridi handicap.

La proposta dovrà chiaramente ottenere anche le autorizzazioni della soprintendenza, ma dato il suo modestoimpatto ambientale si può già presupporre un parere favorevole.Nella elaborazione della proposta di intervento si è cercato di limitare il più possibile le alterazionidell'esistente e pertanto si potrebbe intervenire senza particolari spostamenti sia delle reti tecnologiche siadelle alberature esistenti.

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Chiedere è lecito, rispondere è cortesia (ma non sempre)Elenco di alcune mozioni, interpellanze e interrogazioni fatte da Idea Civica all’attuale Amministrazione

Abbiamo chiesto:Ci hanno risposto:

Abbiamo chiesto: Ci hanno risposto:

Abbiamo chiesto: Ci hanno risposto:

Delucidazioni in merito al"Piano Territoriale di Area diFranciacorta".

Che la questione è in fase distudio e alle domande diinformazione epartecipazione degli adrensinon hanno risposto.

(Interrogazione a risposta scrittadel 17/10/2015).

La pubblicazione sull'albopretorio di documentirelativi a permessi dicostruzione menzionatinell'albo stesso, ma nonscaricabili.

e-mail protocollata

che li avrebbero residisponibili.

Di rinviare l'approvazione delBilancio Consuntivo 2014 permancata consegna delladocumentazione completanei tempi previsti dalregolamento di contabilità.

richiesta scritta e protocollata

che non lo avrebberorinviato.

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Abbiamo chiesto: Ci hanno risposto:

Abbiamo chiesto: Ci hanno risposto:

Abbiamo chiesto: Ci hanno risposto:

Di aggiornarci sulla questione“Ronde Padane” (per laquale esprimiamo profondaperplessità).

che non hanno ancora fattoil Regolamento.

Abbiamo sollecitato, in data19/03/2015, una rispostaalla nostra interrogazionedel 17/11/2014 riguardantela situazione post incendiodell'ex polo scolastico.(degrado dell'immobile,inventario del materialepresente).

che mancano ancora deid o c u m e n t i , t r a c u il’inventario (dopo ben 5anni!).

Visti i disagi alla circolazionee alla chiusura delle scuoledel 6 e 7 febbraio 2015imposta dal sindaco e, allaluce del fatto chel'amministrazione non avesseprovveduto per tempo adaffidare l'appalto perspazzamento neve,(nonostante l’eccezionaleondata di maltempo fossestata preannunciata daimetereologi) abbiamochiesto il 26/11/2015 se si èprovveduto per l'inverno2015/2016 ad affidarel'appalto per spazzamentoneve.

Al momento in cui andiamoin stampa non ci risultaancora affidato l'appaltoper spazzamento neve.

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Giovedì 24 settembre, presso la sala convegnidell'Oratorio F: Redolfi di Adro si è tenuto il primoincontro sulle tematiche della disabilità.Si è trattato di un approccio esplorativo chevoleva sondare la risposta dell'utenza e delpubblico su una tematica non propriamentefacile.

Diritto e RovescioUno sguardo sul mondo della disabilitàdi Teresa Ferrari

La risposta che ne abbiamo avuto è stata molto positiva: il pubblico, assai numeroso, è intervenuto e hapartecipato con grande interesse.

Naturalmente verranno trattati temi più specifici e maggiormente mirati in base alle indicazioni che il pubblicoha gentilmente accettato di segnalarci mediante il questionario che è stato distribuito all'ingresso della sala.Consideriamo anche questo un successo in quanto su più di cento presenze, considerati i gruppi familiari, quasitutti ci hanno fatto pervenire il loro parere che ci sarà utilissimo nel progettare i temi dei prossimi lavori.

Questo ci ha permesso di pensare almeno ad altri due incontri che stiamo progettando per il mese difebbraio o marzo 2016, compatibilmente con la disponibilità dei relatori.

Ma partiamo dall'inizio, cioé dalle richieste di alcuni genitori che, tramite l'amico Marcello Rinaldi, ci hannofatto pervenire il loro bisogno di informazione rispetto ai diritti, alle tutele, ai bisogni e alle aspettative digenitori e famiglie che si trovano ogni giorno ad affrontare i problemi legati alla disabilità di un loro congiunto.Abbiamo così contattato, con lo stesso Marcello e con Nicola Naboni, tramite il dott. Cesare Bonassi dellaCooperativa “La Scotta”, il dott. Giovanni Merlo, direttore di LEDHA, la lega di tutte le associazioni che sioccupano di persone con disabilità.

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In particolare ha insistito sulla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità(Adottata il 13 dicembre 2006, durante la 61 sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite e recepitadal Parlamento italiano il 3 marzo 2009 con Legge n. 3), che sancisce, tra le altre cose, “il rispetto per la dignitàintrinseca, l'autonomia individuale, compresa la libertà di compiere le proprie scelte, e l'indipendenza dellepersone; la non discriminazione; la piena ed effettiva partecipazione e inclusione nella società” Tutti concettispesso disattesi e ignorati.

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Il suo approccio ai temi richiesti è stato ad un tempo spiazzante e, percerti versi, scomodo, abituati come siamo a considerare con un certopaternalismo le persone disabili.

Sollecitando il pubblico ad intervenire ha messo in luce alcuni aspettidissonanti del rapporto del mondo “normale” con il disabile,ribadendo, tra gli altri, il concetto secondo il quale esiste un Dirittoquando esiste un Rovescio, cioè una legge che lo garantisca.

Ha inoltre evidenziato l'importanza dell'associazionismo che negli anniha permesso le conquiste sociali e la costituzione di servizi sempre piùqualificati e mirati per i disabili, anche se la strada da fare in tal sensoè ancora tanta.

Dott. Giovanni Merlo - Direttore di Ledha

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Nel ringraziare ancora unavolta tutti coloro che hannocontribuito in vario modoa l l a b u o n a r i u s c i t adell'evento, ci auguriamoche il gradimento e lapartecipazione ai prossimiincontri sia la medesima diquesto primo approccio.

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Laudato SìL’Enciclica sulla cura della casa comunedi Enrico Capoferri

Il presente vuole essere un invito alla letturadell’enciclica Laudato Si’ pubblicata nel giugno diquest’anno e reperibile in libreria, o consultabilegratuitamente sul web digitando:

Trattandosi di un’enciclica trovano spazio in piùparti diverse considerazioni in ambito religioso: dalaico lascio rispettosamente che queste venganoillustrate altrove da chi ne ha più titolo, tentandoinvece di approfondire l’aspetto ecologista.

http://download.repubblica.it/pdf/2015/esteri/Laudato%20Si’_italiano.pdf

Viene evidenziato che l’attuale “

” (161), indicando come possibile rimedio l’adozione di un modello produttivo di tipocircolare: “

”. (22).Un esempio di modello circolare è fornito dal funzionamento degli ecosistemi, i quali “

” (140)

Il capitolo quinto s’intitola “ ” e scardina con forza un caposaldo della comunepercezione dell’ambiente: tutti noi tendiamo spesso a considerarlo un bene ereditato dalle precedentigenerazioni di cui poter disporre oggi a nostro piacimento.Questa concezione viene ribaltata da Bergoglio che ne fa “

». (159)

ritmo di consumo, di spreco e di alterazione dell’ambiente ha superato lepossibilità del pianeta

il sistema industriale, alla fine del ciclo di produzione e di consumo, non ha sviluppato lacapacità di assorbire e riutilizzare rifiuti e scorie. Non si è ancora riusciti ad adottare un modello circolaredi produzione che assicuri risorse per tutti e per le generazioni future, e che richiede di limitare almassimo l’uso delle risorse non rinnovabili, moderare il consumo, massimizzare l’efficienza dellosfruttamento, riutilizzare e riciclare.

intervengono nelsequestro dell’anidride carbonica, nella purificazione dell’acqua, nel contrasto di malattie e infestazioni,nella composizione del suolo, nella decomposizione dei rifiuti e in moltissimi altri servizi chedimentichiamo o ignoriamo. […] quando si parla di “uso sostenibile” bisogna sempre introdurre unaconsiderazione sulla capacità di rigenerazione di ogni ecosistema nei suoi diversi settori e aspetti.

Giustizia tra le generazioni

una questione essenziale di giustizia […] la terrache abbiamo ricevuto appartiene anche a coloro che verranno. […]« L’ambiente si situa nella logica delricevere. un prestito che ogni generazione riceve e deve trasmettere alla generazione successiva

Considero questo scritto tra i più efficaci saggi in materia ambientale, frutto di una lucida analisi del mondocontemporaneo e, a differenza di altri autorevoli testi scientifici o divulgativi, la lettura molto scorrevole e lasemplicità del linguaggio rendono il messaggio davvero alla portata di tutti.

Per comodità del lettore indicherò tra parentesi il passo dell’enciclica riferito a ciascuna delle citazioniriportate di seguito.

Nel capitolo primo Papa Francesco rivolge il propriomessaggio non soltanto al mondo cattolico, ma ad“ ” (3),illustrando uno spaccato molto dettagliato di comel’azione dell’uomo abbia deturpato gravemente ilpianeta in cui viviamo: “

” (53).

Definito “ ” (23), ilPontefice si poggia su autorevoli studi scientifici peraffermare che i comportamenti dell’uomo sulpianeta, quali l’emissione di gas serra e ladeforestazione, siano ormai riconosciuti tra imaggiori responsabili del riscaldamento globale e delconseguente innalzamento del livello degli oceani: ilsolo fatto che un quarto della popolazione mondialeviva in zone costiere (24) ci dovrebbe spingere aoperare un cambiamento radicale nei nostri stili divita.

ogni persona che abita questo pianeta

Mai abbiamo maltrattato eoffeso la nostra casa comune come negli ultimi duesecoli

il clima come bene comune

Papa Francesco

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In più punti il Papa esorta ad abbracciare un’ecologia integrale, che comprenda le dimensioni umane e sociali.E alla domanda retorica “

” (190) risponde ipotizzandouno stimolo dal basso, da parte di cittadini coscienti e responsabili:“

” (206)

È realistico aspettarsi che chi è ossessionato dalla massimizzazione dei profitti sifermi a pensare agli effetti ambientali che lascerà alle prossime generazioni?

Un cambiamento negli stili di vita potrebbe arrivare ad esercitare una sana pressione su coloro chedetengono il potere politico, economico e sociale.

Nella speranza che l’articolo abbia stimolato qualche lettore a visionare il testo integrale, o ancora meglio adadottare uno stile di vita più sostenibile, faccio mia l’ennesima citazione:

” (165)

Come non augurarselo?

mentre l’umanità del periodo post-industriale sarà forse ricordata come una delle più irresponsabili dellastoria, c’è da augurarsi che l’umanità degli inizi del XXI secolo possa essere ricordata per aver assunto congenerosità le proprie gravi responsabilità.

Anche il singolo individuo può quindi essereparte del cambiamento adottando “

”.(211)

varicomportamenti che hanno un’incidenzadiretta e importante nella cura perl’ambiente, come evitare l’uso di materialeplastico o di carta, ridurre il consumo di acqua,differenziare i rifiuti, cucinare solo quantoragionevolmente si potrà mangiare, trattarecon cura gli altri esseri viventi, utilizzare iltrasporto pubblico o condividere un medesimoveicolo tra varie persone, piantare alberi,spegnere le luci inutili, e così via. Tutto ciò faparte di una creatività generosa e dignitosa,che mostra il meglio dell’essere umano.

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Parco Agricolo FranciacortaDal Piano Strategico Terre di Franciacorta al Piano Territoriale Regionale d’Area della Franciacortadi Franco Gafforelli

In primavera si è ufficialmente costituita l'Associazione Parco Agricolo Franciacorta onlus, di cui si era giàparlato nel numero precedente de il QuAdro, e il primo vero e proprio atto di visibilità al pubblico si è avuto inun convegno organizzato il 23 giugno dal titolo “un Parco agricolo per la Franciacorta: perchè e per fare cosa”.

Il convegno ha visto la partecipazione di numerosi relatori, sia di livello locale che regionale, ed ha permesso diporre le basi al lavoro dell’Associazione partendo da esperienze concrete di “Comunità Parco” e dal sostegno didiverse personalità ed amministratori locali.Ci preme segnalare tra gli interventi di interesse generale quelli della dottoressa Gioia Gibelli dell'associazioneitaliana ecologia del paesaggio, della agronoma-filosofa Donatella Petegolli e l'esperienza del Parco AgricoloSud Milano. Sono in seguito intervenuti a sostegno dell'iniziativa del Parco Agricolo Franciacorta, il ProfessorTino Bino editorialista del Corriere della Sera, la Dottoressa Emma Soncini, responsabile regionale politicheagricole di Forza Italia, il dottor Riccardo Venchiarutti, sindaco di Iseo e presidente AGT Franciacorta Lagod'Iseo, il professor Gabriele Archetti presidente di Fondazione Cogeme, la Dottoressa Anna Patrizia Ucci dellacondotta Slow Food Franciacorta Lago d'Iseo.Dal convegno sono scaturite alcune proposte concrete per il futuro lavoro dell'associazione: la costituzione diquattro gruppi di lavoro su specifiche tematiche, la proposta “Parco Subito” ed il progetto-concorso Un logo perla Franciacorta.

Dopo l'estate possiamo segnalare l'avvio degli incontri dei gruppi di lavoro per specifiche macro aree:Agricoltura, Paesaggio, Mobilità ed Economia, l'avvio del progetto Parco Subito e la proposta alle scuole delleFranciacorta del progetto -concorso.Nei prossimi numeri speriamo di potervi aggiornare sui progressi di queste numerose iniziative.

Il futuro della Franciacorta non può certoessere rappresentato da un mero strumentourbanistico , ma da un progetto strategico chesi ponga l'obiettivo di costituire la “Comunità”

di Franciacorta.

Il 2015 è stato probabilmente il più proficuodegli ultimi cinque in quanto finalmente dalleparole si è passati ai fatti. Certo ancoradobbiamo parlare di “fatti di carta” e non diconcrete azioni di sviluppo territoriale, ma sitratta comunque di presupposti che hannoassunto forme concrete e non più aleatorieipotesi sul futuro.

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Ma anche su fronte più strettamente istituzionale il 2015 è stato anno fertile: la Regione Lombardia preso attodella situazione di “stallo” del progetto Terre della Franciacorta, ha deciso di dare il via al Piano TerritorialeRegionale d'Area della Franciacorta.Si tratta di uno strumento urbanistico di carattere sovracomunale che dovrebbe delineare i criteri di indirizzodello sviluppo futuro del nostro territorio.

Dopo alcuni incontri preliminari la proposta di PTRA è stata illustrata, anche se in forma ancora solo dienunciazioni di principi, alla conferenza di Valutazione ambientale Strategica tenutasi il 12 ottobre presso ilmonastero di san Pietro in Lamosa in comune di Provaglio d'Iseo.

La Franciacorta è un'area territoriale di assoluto pregio ambientale e culturale, in cui la coltura del vignetocostituisce uno dei più importanti elementi connotativi del paesaggio collinare e pedecollinare e, insieme, unindiscutibile fattore identitario.Nonostante questa forte vocazione agricola la Franciacorta oggi si presenta nel complesso come un territoriomolto antropizzato, oggetto di intensa trasformazione, dove la presenza di attività produttive e commerciali ènotevole.Regione Lombardia, raccogliendo un'istanza del territorio, intende avviare una pianificazione orientata allasostenibilità, che presuppone una forte azione di coordinamento nei programmi e nei processi dei soggettipresenti sul territorio, per dare vita ad un percorso condiviso di sviluppo socio-economico e di qualificazionedel territorio che sappia valorizzare l'identità del “Sistema Franciacorta”.Obiettivo del piano è proporre soluzioni di sviluppo del territorio innovative, capaci di coniugare le esigenze diattrattività e di competitività dell'area con scenari di razionalizzazione nell'uso del territorio attraversoiniziative di:

Non potendo in questa sede esprimere delle considerazioni su uno strumento urbanistico ancora del tutto daredigersi ci permettiamo di segnalare che il PTRA non interesserà solo i 18 storici comuni della cosiddettafranciacorta dei vini, ma coinvolgerà anche altri territori: se inglobare alcune realtà che con la Franciacortasono in stretta simbiosi ci pare assolutamente indispensabile, ad esempio il comune di Palazzolo sull'Oglio,qualche perplessità la dobbiamo manifestare al coinvolgimento di diversi comuni della Valtrompia.

Il lavoro è all'inizio staremo a vedere, ma il vero futuro è rappresentato dalla costituzione di una vera realtàterritoriale omogenea che possa chiamarsi a tutti gli effetti FRANCIACORTA.

C'è bisogno di un'ente sovracomunale che possa gestire e coordinare tutte le azioni sul territorio e che abbia ilvalore giuridico ed identitario del territorio stesso.

Probabilmente nell'attuale assetto normativo nazionale e regionale una realtà come la Franciacorta non ècontemplata: non siamo Comunità Montata, néArea Metropolitana né tantomeno Provincia.

Restano aperte due vie: istituire l'Ente Parco Franciacorta o la “Città di Franciacorta”.Nel primo caso la normativa esiste già ed è il percorso intrapreso dell'Associazione Parco Agricolo Franciacorta,nel secondo caso si tratta di un'IDEA, forse di un sogno, tutta da inventare.

• minimizzazione del consumo di suolo e rigenerazione urbana• valorizzazione delle identità culturali e potenzialità turistiche• sostenibilità ambientale (risorse energetiche, qualificazione paesaggistica, mobilità sostenibile).

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