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1 IL PROGETTO “ACQUISTI PUBBLICI ECOLOGICI” della Provincia di Torino Valeria Veglia - Provincia di Torino IV Forum Interregionale sul compostaggio 5 marzo 2008

IL PROGETTO “ACQUISTI PUBBLICI ECOLOGICI” … Verdi_APE.pdf · “prodotti verdi ” Favorisce la collocazione di ... dei target definiti nel gruppo di lavoro. 18 Protocollo d’Intesa

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IL PROGETTO “ACQUISTI PUBBLICI

ECOLOGICI”della Provincia di Torino

Valeria Veglia - Provincia di Torino

IV Forum Interregionale sul compostaggio

5 marzo 2008

2

IN GENERALE PERCHE’…

Il settore degli approvvigionamenti pubblici rappresenta mediamente il 16% del PIL dell'UE

Le amministrazioni pubbliche quindi…

…con le loro spese, possono contribuire in modo sostanziale ad uno sviluppo sostenibile, svolgendo una funzione di esempio e di stimoloparticolarmente significativo:

� sia nei confronti dei loro utenti, i cittadini,

� sia nel rapporto con le imprese, riuscendo ad orientare il mercato verso la produzione di beni a minor impatto ambientale.

PERCHE’IL GPP

3

IN QUESTO MODO LA PA

� Minimizza i propri impatti ambientali

� Favorisce l’apertura e la stabilizzazione di un mercato di “prodotti verdi”

� Favorisce la collocazione di materiali derivanti dal riciclo dei rifiuti

� E’ coerente con gli impegni presi in termini di sostenibilità

� Ha una funzione di esempio

PERCHE’IL GPP

4

Effettuando una gestione ecologica degli acquisti pubblici (il cosiddetto

““““Green Public

Procurement””””)

COME ADEMPIERE A TALE FUNZIONE?

inserendo criteri di inserendo criteri di inserendo criteri di inserendo criteri di

qualificazione ambientale qualificazione ambientale qualificazione ambientale qualificazione ambientale

nelle ordinarie procedure nelle ordinarie procedure nelle ordinarie procedure nelle ordinarie procedure

di acquisto di beni e di acquisto di beni e di acquisto di beni e di acquisto di beni e

serviziserviziserviziservizi

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FAVORIRE LA MINIMIZZAZIONE DEI RIFIUTI E IL RISPARMIO ENERGETICO

FAVORIRE LE TECNOLOGIE PULITE, L’ECOLABEL ED I SISTEMI EMAS

RIDURRE LA PERICOLOSITA’ DEI PRODOTTI

TENERE CONTO DEL LIFE-COSTING

PO

LIT

ICA

, P

RIN

CIP

I E

OB

IET

TIV

I

Acquistare prodotti e servizi che

hanno un ridotto effetto sulla salute

umana e sull'ambiente rispetto ad

altri prodotti e servizi utilizzati allo

stesso scopo

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Alcuni riferimenti al GPP nei documenti UE

� VI Programma d’Azione Ambientale

� Libro Verde sulla politica integrata dei prodotti

� Buying green! green! green! green! A handbook on environmental public procurement: manuale utile all’interpretazione della normativa comunitaria per l’introduzione di criteri ambientali negli appalti

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Alcuni riferimenti normativi del GPP

EUROPA:

�La versione consolidata del Trattato che istituisce la Comunità

Europea (G.U.C.E. C 325 del 24/12/02), art. 6.

� La Comunicazione della Commissione Europea "Sul diritto

comunitario degli appalti pubblici e le possibilità di integrare

considerazioni di carattere ambientale …" COM (2001) 274 del

4.7.2001.

� La Corte di Giustizia Europea, nella causa C513/99, sentenza del

17.9.2002.

� Direttiva Europea n.18 del 31 marzo 2004 sul coordinamento

delle procedure di appalti pubblici di lavori, fornitura e servizi.

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Art. 23 Le specifiche tecniche

possono essere formulate in termini di prestazioni o

di requisiti funzionali, che possono includere caratteristiche ambientali. Devono tuttavia essere

sufficientemente precisi da consentire agli offerenti di

determinare l'oggetto dell'appalto e alle amministrazioni aggiudicatrici di aggiudicare

l'appalto.

Le amministrazioni aggiudicatrici, quando

prescrivono caratteristiche ambientali in termini di prestazioni o di requisiti funzionali, possono utilizzare

le specifiche dettagliate o, all'occorrenza, parti di queste, quali sono definite dalle ecoetichettature

europee (multi)nazionali ……

Direttiva Europea n.18 (31/03/04)

Direttiva Europea n.18 (31/03/04)

Direttiva Europea n.18 (31/03/04)

Direttiva Europea n.18 (31/03/04)

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Art. 53 Criteri di aggiudicazione dell’appalto

L'appalto può essere aggiudicato all'offerta

economicamente più vantaggiosa dal punto di vista dell'amministrazione aggiudicatrice, su diversi criteri

collegati all'oggetto dell'appalto pubblico in questione,

quali, ad esempio, la qualità, il prezzo, il pregio tecnico, le caratteristiche estetiche e funzionali, le

caratteristiche ambientali, il costo d'utilizzazione, la redditività, il servizio successivo alla vendita e

l'assistenza tecnica, la data di consegna e il termine di consegna o di esecuzione.

Direttiva Europea n.18 (31/03/04)

Direttiva Europea n.18 (31/03/04)

Direttiva Europea n.18 (31/03/04)

Direttiva Europea n.18 (31/03/04)

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Alcuni riferimenti normativi del GPP

ITALIA:� Deliberazione del CIPE n. 57/2002 su “Strategia d'azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia”.

� Il D. Lgs. n. 22/97 (“Decreto Ronchi”), art.3, art. 4 e art. 19 comma 4 (con il decreto attuativo 203/2003), abrogato dal D. Lgs. 152 n. 152/2006.

� Il decreto interministeriale sulla Mobilità sostenibile del 27/03/98.

�Il decreto ministeriale 203/2003, sull’obbligo da parte di enti pubblici (e società a prevalente capitale pubblico) di coprire con almeno il 30% di prodotti riciclati il proprio fabbisogno annuale di beni, e relative circolari.

� D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163, Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture

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LA LEGITTIMAZIONE NEL PIANO DLA LEGITTIMAZIONE NEL PIANO DLA LEGITTIMAZIONE NEL PIANO DLA LEGITTIMAZIONE NEL PIANO D’’’’AZIONE PER LA AZIONE PER LA AZIONE PER LA AZIONE PER LA

SOSTENIBILITASOSTENIBILITASOSTENIBILITASOSTENIBILITA’’’’ DELLA PROVINCIA DI TORINODELLA PROVINCIA DI TORINODELLA PROVINCIA DI TORINODELLA PROVINCIA DI TORINO

SCHEDA 37 Riduzione dei consumi degli enti pubblici e più efficace e capillare applicazione degli ACQUISTI PUBBLICI ECOLOGICIP

ERCHE’IL GPP nella Provincia di Torino

LA LEGITTIMAZIONE NEL PIANO STRATEGICO LA LEGITTIMAZIONE NEL PIANO STRATEGICO LA LEGITTIMAZIONE NEL PIANO STRATEGICO LA LEGITTIMAZIONE NEL PIANO STRATEGICO

PROVINCIALE PER LA SOSTENIBILITAPROVINCIALE PER LA SOSTENIBILITAPROVINCIALE PER LA SOSTENIBILITAPROVINCIALE PER LA SOSTENIBILITA’’’’

SCHEDA AF5 Acquisti Pubblici Ecologici

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IL PROGETTO DI AGENDA21: ACQUISTI PUBBLICI ECOLOGICI

L’azione è stata progettata, in collaborazione con ARPA

Piemonte, al fine di:

�ottenere un miglioramento della qualità ambientale

dei consumi pubblici

�sostenere il mercato dei prodotti ecologici

attraverso l’introduzione di criteri di preferibilità

ambientale all’interno delle procedure di

acquisto di beni e servizi.

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I promotori del progetto APE

•supporto tecnico per la realizzazione del progetto

•organizzazione delle riunioni e predisposizione del materiale informativo

•coinvolgimento dei propri servizi

• coordinamento delle attivitàdel progetto

• finanziamento del progetto

• individuazione degli Enti invitati a partecipare e costituzione del gruppo di lavoro

• coinvolgimento dei propri servizi

•Collegamento con le altre iniziative di gpp nazionali e internazionali

•Promozione di APE sul territorio provinciale

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A.P.E.: GLI EFFETTI INDOTTI

1. Segnale concreto di coerenza interna degli enti

pubblici con gli obiettivi di politica ambientale

2. Sensibilizzazione dei consumatori

3. Indicazione ai fornitori di un percorso di

miglioramento ambientale

4. Incremento della domanda di prodotti con

basso impatto ambientale

5. Promozione della certificazione ambientale

dei prodotti e dei sistemi produttivi

6. Agevolazione delle imprese eco-efficienti

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A.P.E.: IL METODO

ASPETTI LEGALI

PARITA’ DI TRATTAMENTO

NON DISCRIMINAZIONE

TRASPARENZA

ASPETTI ECONOMICI

PREZZI

ANALISI DI MERCATO

(FORNITORI/PRODUTTORI)

ASPETTI AMBIENTALI

ANALISI DI PRODOTTO (1)

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A.P.E.: IL METODO

ANALISI DI PRODOTTO ANALISI DI PRODOTTO ANALISI DI PRODOTTO ANALISI DI PRODOTTO (2)(2)(2)(2)

1. ESAME NORMATIVA DI RIFERIMENTO SUL SETTORE

2. ANALISI DEGLI IMPATTI AMBIENTALI NEL CICLO DI

VITA3. CONFRONTO DEI CRITERI DI PREFERIBILITA’ TRA I

MARCHI ECOLOGICI EUROPEI4. VALUTAZIONE DEL MERCATO DEI PRODOTTI ECO-

ETICHETTATI5. PROPOSTE OPERATIVE DI REQUISITI AMBIENTALI

NEGLI ACQUISTI PUBBLICI

6. SUGGERIMENTI PRATICI E SENSIBILIZZAZIONE

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A.P.E.: IL METODO

Costituzione di un gruppo di lavoro fratutti i partner di progetto

Definizione di una politica di acquistocomune che tenga conto di criteri di

preferibilità ambientale

La politica confluisce all'interno di un protocollo d'intesa che impegna i partecipanti al rispetto

dei target definiti nel gruppo di lavoro

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Protocollo d’Intesa per la promozione degli acquisti pubblici ecologici

•La presa in considerazione degli aspetti ambientali legati agli acquisti viene integrata tra le attività di routine che conducono all’acquisto

•Le priorità ambientali dell’Ente sono definite chiaramente sia a livello di politica generale che a livello operativo

•L’impegno del vertice politico fornisce un supporto che permette di dissipare le incertezze degli uffici acquisti, che sono maggiormente tutelati nella sperimentazione

•Con l’istituzione di un Comitato di Monitoraggiol’azione di GPP è resa trasparente e verificabile

Il Protocollo APE è sempre aperto a nuove sottoscrizioni

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Comuni di

• Avigliana (11’070 ab.)

• Bardonecchia (3’038 ab.)

• Cesana Torinese (928 ab.)

• Chiomonte (1’016 ab.)

• Poirino (8’787 ab.)

• Chieri (31’123 ab.)

• Grugliasco (40’575 ab.)

• Collegno (47’192 ab.)

• Moncalieri (53’120 ab.)

• Torino (961’916 ab.)

• Comunità Montana Bassa Val di Susa

• Ente Parco La Mandria

• Parco Nazionale del Gran Paradiso

• Associazione Torino Internazionale• Consorzio Pracatinat di educazione ambientale

• Consorzio Socio Assistenziale del Chierese

• Camera di Commercio di Torino

• Environment Park Spa

• Cinemambiente

• Agenzia Energia e Ambiente di Torino

• ITC G.Galilei di Avigliana

• ACEA Pinerolese Industriale S.p.A.

• CIDIU S.p.A.

I PARTNER DI A.P.E.

e

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ALCUNI OBIETTIVI DEL PROTOCOLLO D’INTESA (1)

1. Limitare, sostituire o ridurre l'acquisto di prodotti

tossici, pericolosi, difficilmente smaltibili o comunque

a significativo impatto ambientale;

2. Preferire prodotti/servizi a più lunga durata,

facilmente smontabili e riparabili, ad alta efficienza

energetica, ottenuti con materiali riciclati/riciclabili,

recuperati o da materie prime rinnovabili, e che

minimizzano la produzione di rifiuti;

21

ALCUNI OBIETTIVI DEL PROTOCOLLO D’INTESA (2)

3. Promuovere nelle proprie scelte di acquisto la

diffusione di tecnologie ecologicamente compatibili,

tecniche di bio-edilizia, sistemi di produzione a

ridotto impatto ambientale e sistemi pubblici di

etichettatura ecologica dei prodotti (es.

Regolamento CE 1980/2000) che tengono conto

dell'intero ciclo di vita dei prodotti/servizi che si

intende acquistare;

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ALCUNI IMPEGNI NEL PROTOCOLLO D’INTESA (1)

A. inserire nelle procedure di acquisto di beni e servizi almeno i criteri ambientali di minima contenuti negli allegati;

C. continuare la ricerca di criteri di preferibilitàambientale da inserire nelle procedure di acquisto (anche relativamente a nuove tipologie di prodotti e servizi) e mettere a disposizione degli altri enti le esperienze acquisite;

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ALCUNI IMPEGNI NEL PROTOCOLLO D’INTESA (2)

G. prevedere momenti di sensibilizzazione del propriopersonale in particolare degli uffici acquisti sugli impattiambientali dei prodotti maggiormente utilizzati;

H. condividere e promuovere forme centralizzate di acquisto che tengano conto dei criteri ambientali;

I. promuovere le buone prassi di acquisti pubbliciecologici sul territorio di competenza;

K. richiedere di recepire i criteri anche ai beneficiari deitrasferimenti/contributi elargiti dagli entisottoscrittori.

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LE TIPOLOGIE DI PRODOTTO INDAGATE

CRITERI

(allegati al

protocollo)

LINEE

GUIDA

• Prodotti in carta

• Apparecchiature elettroniche per ufficio

• Arredi per ufficio

• Autoveicoli

• Servizi di pulizia

• Edifici

• Alimenti e servizi di ristorazione

Organizzazione di eventi e seminari

Per ogni categoria di prodotto sono disponibili le “linee guida per l’integrazione dei requisiti ambientali negli acquisti”http://www.provincia.torino.it/ambiente/agenda21/acquisti_ecologici/index

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FUTURI PRODOTTI/SERVIZI ESAMINATI NEL 2007-2008

•Energia elettrica

•Ammendanti

compostati

•Prodotti stampati

•Inerti da costruzione

e demolizione

•Prodotti tessili

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ALLEGATO TECNICO AL PROTOCOLLO: alcune specifiche di

minimaPRODOTTOPRODOTTOPRODOTTOPRODOTTO SPECIFICHE TECNICHESPECIFICHE TECNICHESPECIFICHE TECNICHESPECIFICHE TECNICHE

di MINIMAdi MINIMAdi MINIMAdi MINIMA

CARTA PER COPIECARTA PER COPIEE CARTA PER PUBBLICAZIONIE CARTA PER PUBBLICAZIONI

75% fibre riciclate di cui almeno il 65% da post consumo; imballaggi riciclabili

MOBILI PER UFFICOMOBILI PER UFFICO

Possibile sostituzione di ogni pezzo, emissioni minime di formaldeide, lampade predisposte per lampadine a basso consumo

ATTREZZATURE INFORMATICHEATTREZZATURE INFORMATICHE

Rispetto dei criteri Energy Star e TCO 03, compatibilità con uso di carta riciclata

AUTOVEICOLIAUTOVEICOLI

Motori Euro IV o ibridi (elettrico, gpl, metano)

ORGANIZZAZIONE SEMINARICriteri di minimizzazione rifiuti, consumo energia, riduzione traffico e promozione produzioni eco-sostenibili

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ALLEGATI TECNICI AL PROTOCOLLO: alcunespecifiche di minima

PRODOTTOPRODOTTOPRODOTTOPRODOTTO SPECIFICHE TECNICHESPECIFICHE TECNICHESPECIFICHE TECNICHESPECIFICHE TECNICHE

di MINIMAdi MINIMAdi MINIMAdi MINIMA

SERVIZI DI PULIZIASERVIZI DI PULIZIA

• Esclusione di prodotti e ingredienti pericolosi (Tossici, Corrosivi, Nocivi, …);• Tensioattivi rapidamente biodegradabili

EDIFICIEDIFICI

• Limiti sui consumi massimi energetici o sui valori di trasmittanza dei componenti edilizi;• Illuminazione naturale;• Divieto uso sostanze pericolose;• Corpi illuminanti e generatori di calore ad elevata efficienza;• Uso di fonti energetiche rinnovabili;• Risparmio idrico

ALIMENTI E SERVIZI DI RISTORAZIONEALIMENTI E SERVIZI DI RISTORAZIONE

• Prodotti biologici;• Menù vegetariano;• Stoviglie e vasellame pluriuso;• Distribuzione agli indigenti delle eccedenze alimentari;• Acqua di rete

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ALLEGATO TECNICO AL PROTOCOLLO: alcuni criteri

offerta economic. più vantaggiosa

PRODOTTOPRODOTTOPRODOTTOPRODOTTO CRITERI OFFERTA ECON. CRITERI OFFERTA ECON. CRITERI OFFERTA ECON. CRITERI OFFERTA ECON. PIUPIUPIUPIU’’’’

VANTAGGIOSAVANTAGGIOSAVANTAGGIOSAVANTAGGIOSA

CARTA PER COPIECARTA PER COPIEE CARTA PER PUBBLICAZIONIE CARTA PER PUBBLICAZIONI

Possesso marchio pubblico di certificazione ambientale (es. Ecolabel europeo, Nordic Swan…)

MOBILI PER UFFICOMOBILI PER UFFICO

Prodotti che utilizzano legno proveniente da foreste gestite in modo sostenibile (es. FSC)

ATTREZZATURE INFORMATICHEATTREZZATURE INFORMATICHE

Possesso marchio pubblico di certificazione ambientale (es. Ecolabel europeo, Nordic Swan…)

AUTOVEICOLIAUTOVEICOLI

Prodotti che utilizzano come materia prima materiali riciclati

ORGANIZZAZIONE SEMINARICriteri di informazione e sensibilizzazione

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ALLEGATI TECNICIAL PROTOCOLLO: alcuni criteri

offerta economic. più vantaggiosaPRODOTTOPRODOTTOPRODOTTOPRODOTTO CRITERI OFFERTA ECON. CRITERI OFFERTA ECON. CRITERI OFFERTA ECON. CRITERI OFFERTA ECON. PIUPIUPIUPIU’’’’

VANTAGGIOSAVANTAGGIOSAVANTAGGIOSAVANTAGGIOSA

SERVIZI DI PULIZIASERVIZI DI PULIZIA

Possesso marchio pubblico di certificazione ambientale (es. Ecolabel europeo, Nordic Swan…), contenitori riutilizzabili, materiali e attrezzi non usa e getta

EDIFICIEDIFICI

• regolazione del flusso luminoso e sensori di presenza;• risparmio idrico, recupero e riutilizzo della acque piovane e grigie;• legno coltivato in maniera sostenibile;• prodotti con etichetta ambientale;• materiali della “Sezione Bioedilizia” del Prezziario regionale;

ALIMENTI E SERVIZI DI RISTORAZIONEALIMENTI E SERVIZI DI RISTORAZIONE

• Maggiore quota di prodotti biologici;• Soluzioni per la riduzione dei rifiuti;• Prodotti con etichetta ambientale (es. detersivi, carta tessuto, …);• Trasporto su mezzi a basso impatto ambientale;• Prodotti del commercio equo e solidale;

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IL COMITATO DI MONITORAGGIO

� per la verifica dell’attività svolta e degli obiettivi conseguiti

� per la condivisione di nuovi criteri di preferibilità ambientale da inserire nelle procedure di acquisto, o relativi a nuove tipologie di prodotti e servizi

� pubblica un rapporto periodico in cui sono evidenziati i risultati concreti raggiunti da ciascun sottoscrittore in merito agli impegni presi

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IL MONITORAGGIO APE

Su base annuale gli Enti sottoscrittori trasmettono i dati relativi a:

� spesa complessiva nelle categorie di prodotti del Protocollo APE

� spesa secondo criteri APE

� fornitori APE e prodotti forniti

� benefici e criticità riscontrati

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MONITORAGGIO APEeffettuato nel 2007

• 2006: circa 4,6 M€ di spesa per prodotti conformi ai

criteri APE su un totale di 6,9 M€ di spesa per i prodotti

considerati (quota APE pari al 66%)

• 2005: 6,8 M€ spesi per prodotti APE nel 2005 su un totale

di 10 milioni di euro (quota APE pari al 68%)

• 2004: circa 4,5 M€ di spesa per prodotti conformi ai criteri del

Protocollo d’Intesa APE su un totale di 9 milioni di spesa per i

prodotti considerati (quindi circa il 50%) nel 2004

• Inserimento degli APE all’interno degli strumenti di

programmazione della Provincia di Torino (Relazione

Previsionale e Programmatica - RPP e Piano Esecutivo di

Gestione – PEG)

• Inserimento degli APE tra gli obiettivi aziendali Arpa

Piemonte

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MONITORAGGIO APE

Percentuale acquisti APE su totale acquisti

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

CO

M T

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P

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ZIA E

NERG

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2004

2005

2006

34

MONITORAGGIO APE

0%

20%

40%

60%

80%

100%

Car

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2004

2005

2006

35

MONITORAGGIO APE

Contributo percentuale al totale della spesa APE (2006)

COM TO

56%

CHIERI

5%

CCIAA

5%AVIGLIANA

1%CSSAC

1%TO INT

1%

COLLEGNO

2%

ENVIPARK

1%

PROV TO

17%

ARPA

11%

36

MONITORAGGIO APE

AUTOVEICOLI

46,1%

EVENTI E

SEMINARI

0,44%

MOBILI PER

UFFICIO

18,5%

STAMPATI

5,9%

COMPUTER E

MONITOR

21,2%

STAMPANTI

2,8%

FOTOCOPIATR

ICI E MFD

1,3%

CARTA PER

COPIE

3,9%

37

Sviluppi futuri e approfondimenti degli APE

• Valutazione e quantificazione degli effetti

ambientali ed economici

• Oltre l’eco-efficienza: l’eco-sufficienza e la

riduzione dei consumi

• Acquisti centralizzati a livello locale (es.

regionale?)

• Maggiore coinvolgimento del settore

produttivo e collaborazione con i fornitori

• Maggiore integrazione all’interno delle normali

attività svolte dall’ente (es. tra gli strumenti per

il controllo di gestione)

• Elaborazione di criteri di preferibilità ambientale

per nuovi prodotti/servizi e di ulteriori criteri per i

prodotti già indagati

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Aspetti rilevanti per il successo degli APE

• Materia interdisciplinare: è necessaria la

stretta collaborazione tra esperti in campi diversi

(es. ambiente e appalti pubblici)

• Formazione e sensibilizzazione

• Comunicazione con i fornitori

• Preparare per tempo ogni acquisto

• Criteri ambientali omogenei e condivisi tra più

Enti permettono di raggiungere una massa

critica d’acquisto e fornire indicazioni

univoche al mercato

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PAN – Piano d’Azione Nazionale - sul GPP

La strategia sull’IPP incoraggia gli Stati membri a dotarsi entro il 2006di un piano d’azione per l'integrazione delle esigenze ambientali negli appalti pubblici, al fine di:

� Promuovere la diffusione del GPP presso tutte le PA

� Aiutare nell’applicazione attraverso strumenti pratici: il

Piano contiene una sezione composta da allegati relativi ai singoli settori che contengono:

· criteri ambientali “minimi” per classificare come

“verde” l’acquisto o l’affidamento · obiettivi quantitativi specifici per settori

La proposta di PAN (in attuazione della Legge finanziaria per il 2007), ha ottenuto il consenso delle Regioni ed è ora alla firma dei Ministri

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LA CAMPAGNA EUROPEA

“Procuro+”

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Gruppo di lavoro nazionale

http://www.compraverde.it/gruppolavoro/inizio.html

All'interno del Coordinamento Nazionale

delle Agende 21 locali italiane è stato istituito

ufficialmente il gruppo di lavoro sugli acquisti verdi

aperto ad enti locali membri del Coordinamento e non che mira a creare un

nuovo luogo di discussione e confronto sulle tematiche del GPP

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PER SAPERNE DI PIU’

http://www.provincia.torino.it/ambiente/agenda21/acquisti_ecologici/index

[email protected]

[email protected]