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Il pensiero modernoIl pensiero modernoL’empirismo ingleseL’empirismo inglese
Prof. Daniele PeliniProf. Daniele PeliniEmail: Email:
[email protected]@yahoo.it
John Locke (1632-1704)John Locke (1632-1704)
“Niente può fare la
ragione, questa potente
facoltà di argomentare, se
qualcosa non è prima
posta e concessa. La
ragione fa uso dei principi
del sapere per costruire
qualcosa di più grande e
di più alto ma non pone
questi principi. Essa non
pone il fondamento,
sebbene frequentemente
eriga una costruzione
maestosa e sollevi fino al
cielo la sommità del
sapere”
(Saggi sul diritto di
natura, II)
Saggio sull’intelletto umanoSaggio sull’intelletto umano (1690) (1690)
Idea centrale del Saggio è quella di operare una ricognizione storico-genetica della capacità conoscitiva dell’intelletto umano al fine di stabilirne i limiti: occorre accertare “l’origine, la certezza e l’estensione della conoscenza umana”, ossia definire “quali oggetti siano alla nostra portata e quali invece siano superiori alla nostra comprensione”. La pietra di paragone in base a cui condurre l’esame è l’esperienza: il termine «empirismo» pone un accento sull’esperienza, nel senso che questa è vista come la fonte originaria di tutto il sapere umano
Saggio sull’intelletto umanoSaggio sull’intelletto umano (1690) (1690)
Idea centrale del Saggio è quella di operare una ricognizione storico-genetica della capacità conoscitiva dell’intelletto umano al fine di stabilirne i limiti: occorre accertare “l’origine, la certezza e l’estensione della conoscenza umana”, ossia definire “quali oggetti siano alla nostra portata e quali invece siano superiori alla nostra comprensione”. La pietra di paragone in base a cui condurre l’esame è l’esperienza: il termine «empirismo» pone un accento sull’esperienza, nel senso che questa è vista come la fonte originaria di tutto il sapere umano
L’esperienza costituisce “il fondamento di tutte le nostre conoscenze; da
qui esse traggono la loro prima origine. Le osservazioni che facciamo sia
intorno agli oggetti esteriori e sensibili, sia intorno alle operazioni interiori
della nostra mente, che percepiamo e sulle quali noi stessi riflettiamo,
forniscono alla nostra intelligenza tutti i materiali del pensiero. Sono
queste le due sorgenti da cui discendono tutte le idee che abbiamo”
(Saggio sull’intelletto umano, I)
Saggio sull’intelletto umanoSaggio sull’intelletto umano (1690) (1690)
Idea centrale del Saggio è quella di operare una ricognizione storico-genetica della capacità conoscitiva dell’intelletto umano al fine di stabilirne i limiti: occorre accertare “l’origine, la certezza e l’estensione della conoscenza umana”, ossia definire “quali oggetti siano alla nostra portata e quali invece siano superiori alla nostra comprensione”. La pietra di paragone in base a cui condurre l’esame è l’esperienza: il termine «empirismo» pone un accento sull’esperienza, nel senso che questa è vista come la fonte originaria di tutto il sapere umano
EsperienzaEsperienza
RagioneRagione
Saggio sull’intelletto umanoSaggio sull’intelletto umano (1690) (1690)
Idea centrale del Saggio è quella di operare una ricognizione storico-genetica della capacità conoscitiva dell’intelletto umano al fine di stabilirne i limiti: occorre accertare “l’origine, la certezza e l’estensione della conoscenza umana”, ossia definire “quali oggetti siano alla nostra portata e quali invece siano superiori alla nostra comprensione”. La pietra di paragone in base a cui condurre l’esame è l’esperienza: il termine «empirismo» pone un accento sull’esperienza, nel senso che questa è vista come la fonte originaria di tutto il sapere umano
EsperienzaEsperienza
RagioneRagione
Rifiuto dell’innatismoRifiuto dell’innatismo
Saggio sull’intelletto umano Saggio sull’intelletto umano (I): la critica dell’innatismo(I): la critica dell’innatismo
Locke definisce cartesianamente l’idea come “qualsiasi oggetto dell’attività intellettuale umana”
Saggio sull’intelletto umano Saggio sull’intelletto umano (I): la critica dell’innatismo(I): la critica dell’innatismo
Locke definisce cartesianamente l’idea come “qualsiasi oggetto dell’attività intellettuale umana”
Se vi fossero idee innate circa Dio, i principi logici e morali esse dovrebbero essere sempre presenti al pensiero di ogni essere umano. Invece:
a) non tutti gli uomini riconoscono l’esistenza di Dio, né fra quelli che l’ammettono vi è accordo su cosa sia Dio
b) i bambini e gli idioti non hanno consapevolezza dei principi logici e morali
c) i diversi popoli hanno diversi principi morali
Saggio sull’intelletto umanoSaggio sull’intelletto umano (I): la critica dell’innatismo (I): la critica dell’innatismo
L’intelletto è come “un foglio bianco, privo di ogni carattere”: tutta la nostra conoscenza deriva dall’esperienza
Locke definisce cartesianamente l’idea come “qualsiasi oggetto dell’attività intellettuale umana”
Se vi fossero idee innate circa Dio, i principi logici e morali esse dovrebbero essere sempre presenti al pensiero di ogni essere umano. Invece:
a) non tutti gli uomini riconoscono l’esistenza di Dio, né fra quelli che l’ammettono vi è accordo su cosa sia Dio
b) i bambini e gli idioti non hanno consapevolezza dei principi logici e morali
c) i diversi popoli hanno diversi principi morali
Saggio sull’intelletto umanoSaggio sull’intelletto umano (II): la classificazione delle idee (II): la classificazione delle idee
SensibilitàSensibilità idee sempliciidee semplici (phantasms)
di sensazione (esperienza esterna)
qualità primarie
qualità secondarie
Le qualità primarie, che sono originarie dei corpi e inseparabili da essi, si riconoscono perché sono oggetto di più sensazioni e producono in noi le idee semplici di solidità, estensione, figura, movimento, quiete e numero. Le qualità secondarie, che non esistono negli oggetti ma sono prodotte in noi da varie combinazioni di qualità primarie, producono in noi le idee semplici dei meri dati sensoriali (tattili, visivi, uditivi, olfattivi, gustativi)
MindMind
Saggio sull’intelletto umano Saggio sull’intelletto umano (II): la classificazione delle idee(II): la classificazione delle idee
SensibilitàSensibilità idee sempliciidee semplici (phantasms)
di sensazione (esperienza esterna)
di riflessione(esperienza interna)
qualità primarie
qualità secondarie
Le idee semplici di riflessione sorgono nella mente allorché riflettiamo sul flusso dei nostri atti spirituali elementari (desiderare, immaginare, ricordare, ecc.)
MindMind
Saggio sull’intelletto umano Saggio sull’intelletto umano (II): la classificazione delle idee(II): la classificazione delle idee
SensibilitàSensibilità idee sempliciidee semplici (phantasms)
di sensazione (esperienza esterna)
di riflessione(esperienza interna)
X²(realtà corporea)
X¹(realtà pensante)
MindMind
Saggio sull’intelletto umano Saggio sull’intelletto umano (II): la classificazione delle idee(II): la classificazione delle idee
MindMind
SensibilitàSensibilità idee sempliciidee semplici (phantasms)
di sensazione (esperienza esterna)
di riflessione(esperienza interna)
X²(realtà corporea)
X¹(realtà pensante)
Intelletto Intelletto
idee generaliidee generali (concetti astratti) linguaggio (notions)
Saggio sull’intelletto umano Saggio sull’intelletto umano (II): la classificazione delle idee(II): la classificazione delle idee
MindMind
SensibilitàSensibilità idee sempliciidee semplici (phantasms)
di sensazione (esperienza esterna)
di riflessione(esperienza interna)
X²(realtà corporea)
X¹(realtà pensante)
IntellettoIntelletto
a) Sostanze (pensante, corporea)
b) Modi (inerenze delle sostanze)
c) Relazioni(causa-effetto, identità-diversità)
idee complesseidee complesse
idee generaliidee generali (concetti astratti) linguaggio (notions)
Saggio sull’intelletto umano Saggio sull’intelletto umano (II): l’idea(II): l’idea di sostanzadi sostanza
L’idea di sostanza è un’idea complessa che sorge spontaneamente nell’intelletto dalla riunione di una molteplicità di idee semplici che si presentano costantemente insieme (es: quest’uomo, questa pecora). In essa è rappresentato in modo oscuro e confuso il “supposto ma sconosciuto sostegno delle qualità effettivamente esistenti” e più precisamente:Res corporeaa) l’esistenza indeterminata del sostrato non empirico (= X²) delle qualità
primarie date nella sensazione attualeb) l’unità semplice ma indeterminabile delle qualità primarie di un corpo
(= essenza reale), quell’unità che si annuncia nella definizione nominale di esso
Saggio sull’intelletto umano Saggio sull’intelletto umano (II): l’idea(II): l’idea di sostanzadi sostanza
L’idea di sostanza è un’idea complessa che sorge spontaneamente nell’intelletto dalla riunione di una molteplicità di idee semplici che si presentano costantemente insieme (es: quest’uomo, questa pecora). In essa è rappresentato in modo oscuro e confuso il “supposto ma sconosciuto sostegno delle qualità effettivamente esistenti” e più precisamente:Res corporeaa) l’esistenza indeterminata del sostrato non empirico (= X²) delle qualità
primarie date nella sensazione attualeb) l’unità semplice ma indeterminabile delle qualità primarie di un corpo
(= essenza reale), quell’unità che si annuncia nella definizione nominale di esso
Res cogitansa) l’esistenza indeterminata del sostrato non empirico (= X¹) dei miei atti
spirituali dati nella riflessioneb) l’unità semplice ma indeterminabile degli atti di pensiero del mio Io
(= essenza reale), quell’unità che vive in ogni operazione spirituale e che si annuncia nella definizione nominale di esso
Saggio sull’intelletto umano Saggio sull’intelletto umano (IV): la conoscenza(IV): la conoscenza
La genealogia degli oggetti immediatamente percepiti dallo spirito (= idee) costituisce la base della questione circa la certezza e l’estensione della conoscenza, la quale consiste nella percezione di un accordo o di un disaccordo delle idee fra di loro. Lo svolgimento di questo problema conduce al risultato che “noi abbiamo la conoscenza della nostra propria esistenza per mezzo dell’intuizione; dell’esistenza di Dio per mezzo della dimostrazione; e delle altre cose per mezzo della sensazione”
Saggio sull’intelletto umano Saggio sull’intelletto umano (IV): la conoscenza(IV): la conoscenza
La sostanza pensante La sostanza pensante (idea oscura e confusa)La conoscenza intuitiva dell’esistenza del mio pensiero costituisce l’evidenza originaria: la percezione immediata delle idee da parte dell’intelletto è la stessa affermazione immediata dell’esistenza del sostrato non empirico dei miei atti spirituali; sono immediatamente certo dell’esistenza del mio io ma ignoro in cosa consista
La genealogia degli oggetti immediatamente percepiti dallo spirito (= idee) costituisce la base della questione circa la certezza e l’estensione della conoscenza, la quale consiste nella percezione di un accordo o di un disaccordo delle idee fra di loro. Lo svolgimento di questo problema conduce al risultato che “noi abbiamo la conoscenza della nostra propria esistenza per mezzo dell’intuizione; dell’esistenza di Dio per mezzo della dimostrazione; e delle altre cose per mezzo della sensazione”
Saggio sull’intelletto umano Saggio sull’intelletto umano (IV): la conoscenza(IV): la conoscenza
La sostanza corporea La sostanza corporea (idea oscura e confusa) La conoscenza intuitiva dell’esistenza della realtà extramentale si estende tanto quanto il raggio della sensazione attuale: la passività dell’intelletto nel ricevere le idee di sensazione conduce immediatamente all’affermazione dell’esistenza extramentale delle qualità primarie e, in virtù del principio di causalità, all’affermazione del sostrato non empirico cui esse si riferiscono. Sono ragionevolmente certo dell’esistenza effettiva di qualcosa le cui qualità producono attualmente un gruppo di convergenti e concomitanti idee di sensazione; ma ignoro che cosa sia questo qualcosa e cosa gli accada nel momento in cui smetto di esperire in me i suoi effetti.
Saggio sull’intelletto umano Saggio sull’intelletto umano (IV): la conoscenza(IV): la conoscenza
La sostanza corporea La sostanza corporea (idea oscura e confusa) La conoscenza intuitiva dell’esistenza della realtà extramentale si estende tanto quanto il raggio della sensazione attuale: la passività dell’intelletto nel ricevere le idee di sensazione conduce immediatamente all’affermazione dell’esistenza extramentale delle qualità primarie e, in virtù del principio di causalità, all’affermazione del sostrato non empirico cui esse si riferiscono. Sono ragionevolmente certo dell’esistenza effettiva di qualcosa le cui qualità producono attualmente un gruppo di convergenti e concomitanti idee di sensazione; ma ignoro che cosa sia questo qualcosa e cosa gli accada nel momento in cui smetto di esperire in me i suoi effetti.
Questo implica che è impossibile una scienza rigorosa delle proprietà universali e necessarie dei corpi innanzitutto perché le qualità primarie non esprimo l’essenza reale della realtà extramentale (che resta inconoscibile); in secondo luogo giacché la natura, quale oggetto della fisica (= indefinita serie causale della totalità dei fenomeni), è un’idea complessa inverificabile. La nostra conoscenza dell’insieme del mondo è soltanto opinione fondata sulla probabilità: possiamo affermare con certezza e conoscere con qualche esattezza soltanto quella parte del mondo di cui abbiamo una percezione attuale
Saggio sull’intelletto umano Saggio sull’intelletto umano (IV): la conoscenza(IV): la conoscenza
La sostanza divina La sostanza divina (idea oscura e confusa)Poiché sono intuitivamente certo della mia esistenza e ragionevolmente certo dell’esistenza di molteplici corpi fuori di me sono anche dimostrativamente certo, in virtù del principio di causalità e dell’impossibilità di un regresso infinito nella serie delle cause, dell’esistenza della causa eterna e non empirica di tutta la realtà non eterna. A giudicare dagli effetti questa causa è una sostanza onnisciente e onnipotente; tuttavia, non essendo in alcun modo oggetto di esperienza, sulla sua natura regna la più assoluta ignoranza (“absolute ignorance”).
Occorre rilevare che questa dimostrazione non è un’inferenza deduttiva che conclude dall’universale al particolare, bensì un’inferenza induttiva che conclude dal particolare all’universale. Essa non è cioè il tipo di dimostrazione della quale si avvale la matematica
Saggio sull’intelletto umano Saggio sull’intelletto umano (1690): la ragione e i suoi limiti(1690): la ragione e i suoi limiti
Scienza empiricaScienza empiricadell’intelligenza umanadell’intelligenza umana
ConoscenzaConoscenza(certa e probabile)(certa e probabile)
Saggio sull’intelletto umano Saggio sull’intelletto umano (1690): la ragione e i suoi limiti(1690): la ragione e i suoi limiti
Scienza empiricaScienza empiricadell’intelligenza umanadell’intelligenza umana
PsicologiaPsicologia: il suo oggetto è affermato intuitivamente ma l’essenza reale di esso è inaccessibile al pensiero
ConoscenzaConoscenza(certa e probabile)(certa e probabile)
Saggio sull’intelletto umano Saggio sull’intelletto umano (1690): la ragione e i suoi limiti(1690): la ragione e i suoi limiti
Scienza empiricaScienza empiricadell’intelligenza umanadell’intelligenza umana
MatematicaMatematica: conoscenza intuitiva e dimostrativa che non riguarda la realtà extramentale
PsicologiaPsicologia: il suo oggetto è affermato intuitivamente ma l’essenza reale di esso è inaccessibile al pensiero
ConoscenzaConoscenza(certa e probabile)(certa e probabile)
Saggio sull’intelletto umano Saggio sull’intelletto umano (1690): la ragione e i suoi limiti(1690): la ragione e i suoi limiti
Scienza empiricaScienza empiricadell’intelligenza umanadell’intelligenza umana
MatematicaMatematica: conoscenza intuitiva e dimostrativa che non riguarda la realtà extramentale
FisicaFisica: la conoscenza delle proprietà dei corpi è sempre solo ipotetica e provvisoria giacché la realtà extramentale, pur localmente accertabile, è impenetrabile al pensiero
PsicologiaPsicologia: il suo oggetto è affermato intuitivamente ma l’essenza reale di esso è inaccessibile al pensiero
ConoscenzaConoscenza(certa e probabile)(certa e probabile)
Saggio sull’intelletto umano Saggio sull’intelletto umano (1690): la ragione e i suoi limiti(1690): la ragione e i suoi limiti
Scienza empiricaScienza empiricadell’intelligenza umanadell’intelligenza umana
MatematicaMatematica: conoscenza intuitiva e dimostrativa che non riguarda la realtà extramentale
FisicaFisica: la conoscenza delle proprietà dei corpi è sempre solo ipotetica e provvisoria giacché la realtà extramentale, pur localmente accertabile, è impenetrabile al pensiero
TeologiaTeologia: il suo oggetto è dimostrabile ma l’essenza reale di esso è inaccessibile al pensiero
PsicologiaPsicologia: il suo oggetto è affermato intuitivamente ma l’essenza reale di esso è inaccessibile al pensiero
ConoscenzaConoscenza(certa e probabile)(certa e probabile)
David Hume (1711-1776)David Hume (1711-1776)
“Il solo mezzo per ottenere
dalle nostre ricerche
filosofiche l’esito che ne
speriamo è di abbandonare
il tedioso, estenuante
metodo seguito fino ad oggi:
e invece d’impadronirci, di
tanto in tanto, d’un castello
o d’un villaggio alla
frontiera, muovere
direttamente alla capitale,
al centro di queste scienze,
ossia alla stessa natura
umana: padroni di esso,
potremo sperare di ottener
ovunque una facile vittoria”
Trattato sulla natura umana Trattato sulla natura umana (1739)(1739)
L’idea centrale del Trattato è del tutto simile a quella del Saggio di Locke: istituire una analisi concreta (empirico-osservativa) della natura umana volta a sondare “la portata e la forza dell’intelletto umano”, nonché “la natura delle idee” e “delle operazioni che compiamo nei nostri ragionamenti”; in altri termini, la “scienza della natura umana” costituisce la base e il centro di tutto il sapere
Trattato sulla natura umana Trattato sulla natura umana (1739)(1739)
L’idea centrale del Trattato è del tutto simile a quella del Saggio di Locke: istituire una analisi concreta (empirico-osservativa) della natura umana volta a sondare “la portata e la forza dell’intelletto umano”, nonché “la natura delle idee” e “delle operazioni che compiamo nei nostri ragionamenti”; in altri termini, la “scienza della natura umana” costituisce la base e il centro di tutto il sapere
“Non c’è questione di qualche importanza la cui
soluzione non sia compresa nella scienza dell’uomo,
e non c’è nessuna che possa essere risolta con
certezza se prima non ci rendiamo padroni di quella
scienza. Accingendoci, quindi, a spiegare i principi
della natura umana, noi in realtà miriamo a un
sistema di tutte le scienze costruito su di una base
quasi del tutto nuova, e la sola su cui possiamo
poggiare con sicurezza. E come la scienza dell’uomo
è la sola base solida per le altre scienze, così la sola
base solida per le scienze dell’uomo deve essere
l’esperienza e l’osservazione”
Trattato sulla natura umana Trattato sulla natura umana (1739)(1739)
EsperienzaEsperienza
Scienza della Scienza della natura umananatura umana
Trattato sulla natura umana Trattato sulla natura umana (1739)(1739)
EsperienzaEsperienza
Scienza della Scienza della natura umananatura umana
Sistema delle scienzeSistema delle scienze
Trattato sulla natura umana Trattato sulla natura umana (1739)(1739)
EsperienzaEsperienza
Scienza della Scienza della natura umananatura umana
Sistema delle scienzeSistema delle scienze
MoraleMorale
PoliticaPolitica
EsteticaEstetica
MatematicaMatematica
Filosofia naturaleFilosofia naturale
Religione naturaleReligione naturale
Trattato sulla natura umana Trattato sulla natura umana (1739)(1739)
PercezioniPercezioni(perceptions)
“tutto ciò che può essere presente alla mente, sia che esercitiamo i nostri sensi, sia che siamo mossi dalla passione e che esercitiamo il pensiero e la riflessione”
=
Trattato sulla natura umana Trattato sulla natura umana (1739)(1739)
PercezioniPercezioni(perceptions)
SensibilitàSensibilità ImpressioniImpressioni(sensazione) (impressions)
semplicisemplici
complesscomplessee
Le impressioni sono quelle percezioni che si presentano alla nostra mente “con maggior forza e violenza” e che per questo sono “chiare ed evidenti”: comprendono tutte le sensazioni, le emozioni e le passioni “quando fanno la loro prima apparizione nella nostra anima”. Si ha un’impressione “quando proviamo una passione o un’emozione di qualsiasi specie o i sensi ci trasmettono le immagini degli oggetti esterni”
Trattato sulla natura umana Trattato sulla natura umana (1739)(1739)
PercezioniPercezioni(perceptions)
SensibilitàSensibilità ImpressioniImpressioni(sensazione) (impressions)
semplicisemplici
complesscomplessee
Idee Idee
(ideas)
semplicisemplici
complesse complesse
Le idee invece sono invece percezioni che rappresentano “immagini illanguidite” e copie più o meno adeguate delle corrispondenti impressioni. Si ha un’idea “quando riflettiamo su una passione o su un oggetto che non è presente”. Pertanto, “le nostre impressioni sono causa delle nostre idee e non viceversa”; “le impressioni semplici precedono sempre le idee corrispondenti: il contrario non ha mai luogo”
IntellettoIntelletto (riflessione)
Trattato sulla natura umana Trattato sulla natura umana (1739)(1739)
PercezioniPercezioni(perceptions)
SensibilitàSensibilità ImpressioniImpressioni(sensazione) (impressions)
IntellettoIntelletto (riflessione)
semplicisemplici
complesscomplessee
MemoriaMemoria Idee Idee (ideas)
semplicisemplici (riprodotte)
complesse complesse (riprodotte)
La memoria è la facoltà essenzialmente passiva che provvede a riprodurre l’ordine e la forma con cui le impressioni si presentano alla mente, ossia a tradurre un’impressione in un’idea corrispondente (semplice o complessa)
Trattato sulla natura umana Trattato sulla natura umana (1739)(1739)
PercezioniPercezioni(perceptions)
SensibilitàSensibilità ImpressioniImpressioni(sensazione) (impressions)
IntellettoIntelletto (riflessione)
semplicisemplici
complesscomplessee
MemoriaMemoria Idee Idee (ideas)
ImmaginazioneImmaginazione Idee complesse Idee complesse (prodotte)
semplicisemplici (riprodotte)
complesse complesse (riprodotte)
L’immaginazione è la facoltà libera e attiva in cui risiede “il potere creativo della mente”. Essa provvede a mescolare, trasporre e comporre le idee, guidata dal principio di associazione: una “dolce forza (gentle force) che comunemente s’impone, facendo che la mente venga trasportata da un’idea all’altra”; una “dolce forza di attrazione” “che opera tra le idee analogamente alla forza di gravitazione nei corpi fisici”
Le idee complesse prodotte dall’immaginazioneLe idee complesse prodotte dall’immaginazione
Principio di associazionePrincipio di associazione
a) rassomiglianza
b) contiguità nel tempo e nello spazio
c) causa ed effetto
a) Tendiamo in primo luogo ad associare le idee simili: ad esempio l’idea di una fotografia può evocare l’idea del soggetto in essa rappresentato
Le idee complesse prodotte dall’immaginazioneLe idee complesse prodotte dall’immaginazione
Principio di associazionePrincipio di associazione
a) rassomiglianza
b) contiguità nel tempo e nello spazio
c) causa ed effetto
a) Tendiamo in primo luogo ad associare le idee simili: ad esempio l’idea di una fotografia può evocare l’idea del soggetto in essa rappresentato
b) Tendiamo poi ad associare le idee in base alla loro vicinanza nel tempo e nello spazio: ad esempio, l’idea della mia casa può evocare l’idea della strada in cui essa è situata
Le idee complesse prodotte dall’immaginazioneLe idee complesse prodotte dall’immaginazione
Principio di associazionePrincipio di associazione
a) rassomiglianza
b) contiguità nel tempo e nello spazio
c) causa ed effetto
a) Tendiamo in primo luogo ad associare le idee simili: ad esempio l’idea di una fotografia può evocare l’idea del soggetto in essa rappresentato
b) Tendiamo poi ad associare le idee in base alla loro vicinanza nel tempo e nello spazio: ad esempio, l’idea della mia casa può evocare l’idea della strada in cui essa è situata
c) Tendiamo infine ad associare le idee in base a rapporti causali: ad esempio, l’idea del fumo può evocare l’idea del fuoco
Le idee complesse prodotte dall’immaginazioneLe idee complesse prodotte dall’immaginazione
Principio di associazionePrincipio di associazione
a) rassomiglianza
b) contiguità nel tempo e nello spazio
c) causa ed effetto
ImmaginazioneImmaginazione
“l’immaginazione non è tenuta al medesimo ordine e alla medesima forma
delle impressioni originarie: la memoria, invece, è in certo modo in
condizione d’inferiorità, in quanto non ha il potere di far cambiamenti”
(Trattato sulla natura umana, I, I, III)
Le idee complesse prodotte dall’immaginazioneLe idee complesse prodotte dall’immaginazione
Principio di associazionePrincipio di associazione
a) rassomiglianza
b) contiguità nel tempo e nello spazio
c) causa ed effetto
ImmaginazioneImmaginazione
Idee complesseIdee complesse
a) relazione di causa-effetto
b) sostanza (materiale, spirituale)
c) spazio
d) tempo
e) forza
Le idee complesse prodotte dall’immaginazioneLe idee complesse prodotte dall’immaginazione
Principio di associazionePrincipio di associazione
a) rassomiglianza
b) contiguità nel tempo e nello spazio
c) causa ed effetto
ImmaginazioneImmaginazione
Idee complesseIdee complesse
Questione fondamentale: le idee complesse prodotte dall’immaginazione hanno senso? Corrispondono alla realtà esterna alla mente?
La conoscenzaLa conoscenza
ConoscenzaConoscenzaa) Astratta: riguarda la relation of ideas ed è certa
b) Empirica: riguarda i matters of fact ed è probabile
“Tutti gli oggetti sui quali l’uomo ragiona e investiga possono dividersi
naturalmente in due classi, cioè in relazioni di idee e materia di fatto”
La conoscenzaLa conoscenza
ConoscenzaConoscenzaa) Astratta: riguarda la relation of ideas ed è certa
b) Empirica: riguarda i matters of fact ed è probabile
a) Le idee della matematica hanno come tutte le idee un’origine empirica: tuttavia, la matematica scopre le proprie proposizioni “per mezzo della sola operazione del pensiero, indipendentemente da ciò che è realmente esistente in una qualsiasi parte dell’universo” (ossia, basandosi solo sul principio di non-contraddizione)
“Tutti gli oggetti sui quali l’uomo ragiona e investiga possono dividersi
naturalmente in due classi, cioè in relazioni di idee e materia di fatto”
La conoscenzaLa conoscenza
ConoscenzaConoscenzaa) Astratta: riguarda la relation of ideas ed è certa
b) Empirica: riguarda i matters of fact ed è probabile
“Tutti gli oggetti sui quali l’uomo ragiona e investiga possono dividersi
naturalmente in due classi, cioè in relazioni di idee e materia di fatto”
b) Le idee complesse che fondano la conoscenza delle “questioni di fatto e di esistenza”, in quanto sono il semplice frutto della libera composizione di copie di rappresentazioni “chiare ed evidenti”, risultano prive di significato:“Quando noi abbiamo, perciò, qualche sospetto che un termine filosofico sia impiegato senza alcun significato ed idea (come è purtroppo frequente), bisogna soltanto che ci domandiamo: da quale impressione è derivata quella supposta idea? E se è impossibile assegnarne alcuna, questo servirà per confermare il nostro sospetto”
La conoscenza e la credenzaLa conoscenza e la credenza
L’esame del principio di causalità, ossia di quella legge che fonda tutti i nostri asserti sui matters of fact e il nostro concreto agire, dimostra che il nesso tra causa e effetto non può essere attribuito alla realtà extramentale in se stessa ma solo alla “natura umana”: la nostra credenza (belief) nella necessità oggettiva della relazione causale è solo il frutto dell’abitudine, che ci spinge – necessariamente ma illegittimamente – ad estendere all’esperienza futura quanto abbiamo sperimentato in passato; noi non vediamo propriamente cause ed effetti, ma solo successioni di eventi, ai quali per abitudine attribuiamo un carattere di necessità
“Solo l’abitudine ci induce a supporre che il futuro sia conforme al
passato. Quando vedo una palla da biliardo che si muove verso un’altra,
la mia mente è immediatamente spinta dall’abitudine verso il consueto
effetto ed anticipa la mia vista concependo la seconda palla in
movimento”
La conoscenza e la credenzaLa conoscenza e la credenza
L’esame del principio di causalità, ossia di quella legge che fonda tutti i nostri asserti sui matters of fact e il nostro concreto agire, dimostra che il nesso tra causa e effetto non può essere attribuito alla realtà extramentale in se stessa ma solo alla “natura umana”: la nostra credenza (belief) nella necessità oggettiva della relazione causale è solo il frutto dell’abitudine, che ci spinge – necessariamente ma illegittimamente – ad estendere all’esperienza futura quanto abbiamo sperimentato in passato; noi non vediamo propriamente cause ed effetti, ma solo successioni di eventi, ai quali per abitudine attribuiamo un carattere di necessità
Se il principio di causalità è privo di necessità oggettiva, allora anche la nostra persuasione dell’esistenza della nostra mente (quale sostanza spirituale) e di una pluralità di sostanze corporee ad essa esterne risulta una credenza fondata sull’abitudine e l’immaginazione (giacché nulla può essere inferito dalla datità dell’impressione)
La natura umana e l’impossibilità del sistemaLa natura umana e l’impossibilità del sistema
Scienza della natura umanaScienza della natura umana
Scetticismo metafisicoScetticismo metafisico(la realtà in sé è impenetrabile al pensiero)
La natura umana e l’impossibilità del sistemaLa natura umana e l’impossibilità del sistema
Scienza della natura umanaScienza della natura umana
Scetticismo metafisicoScetticismo metafisico(la realtà in sé è impenetrabile al pensiero)
Indagine storico-genetica Indagine storico-genetica del comportamento umanodel comportamento umano
a) etico
b) politico
c) estetico
d) religioso
Il sentimento quale principio dell’agire umanoIl sentimento quale principio dell’agire umano
SentimentoSentimentosimpatiasimpatia morale morale politica politica
speranza e timoresperanza e timore religione religione
senso comunesenso comune estetica estetica
credenzacredenza conoscenza naturale e psicologica conoscenza naturale e psicologica