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1 News n. 119 maggio - giugno 2016 N. 119 MAGGIO / GIUGNO 2016 2016 IL NUOVO CODICE DEGLI APPALTI E LE LINEE GUIDA PER LA COOPERAZIONE SOCIALE. NUOVE REGOLE PER LA LEGALITA’ E LA CONCORRENZA (editoriale del Presidente, dottor Giuseppe Possagnolo) Ne sentivamo il bisogno e ravvisavamo la necessità. Siamo stati vittime diretti di appalti e gare la cui modalità e assegnazione strideva con molte delle regole e leggi dello Stato. Le gare al massimo ribasso all'assegnazione dicevano, tutti, anche a quelli che l'avevano ideata e assegnata, che c'era una violazione contrattuale evidente. Il compenso non permettendo il rispetto dei contratti sindacali per i dipendenti, aveva (ed ha) un vizio palese nella fornitura di servizi. Per l'area "delicata" nei quali questo avveniva era anche evidente che si faceva (e si fa) un sorpruso a chi beneficia dei servizi di assistenza ed accudimento. Oltre a questo si è aggiunta la politica della spending review indiscriminato che ha fatto altri danni, senza risolvere il problema degli sprechi. Siamo vittime indirette di questo sistema di (non)regole. Ha questo nociuto, e nuocerà per molto tempo ancora, anche all'identità della cooperazione sociale e al mondo del non profit. La cosa più seria è quella che ci ha impedito, prima di tutto, di sviluppare la nostra identità ed operativa imprenditoriale. Noi siamo, non dimentichiamolo mai, un'impresa sociale, non un ente benefico. Ci ha nociuto sull'immagine. Ha sporcato il nostro lavoro e la nostra professionalità. Oggi nell'immaginario identificativo delle persone la cooperazione sociale è qualcosa di "poco trasparente", di gente che approfitta dei propri legami (sudditanza) con la politica per fare i soldi. Ora per fortuna, almeno nelle intenzioni si dovrebbe cambiare. Due atti importanti, uno legislativo e uno normativo, sono stati predisposti e dovrebbero dare ai cittadini, nella loro doppia veste: di cittadini prima, ed usufruitori poi, delle certezze nuove sulla qualità e giustezza di diverse NEWS “centrati su di te” INFORMAZIONE PERMANENTE AL SOCIO SU APPARTENENZA E RESPONSABILITA’

IL NUOVO CODICE DEGLI APPALTI E LE LINEE GUIDA PER LA ... maggio_giugno 2016.pdf · 2016” con queste intende regolamentare il ruolo e la funzione della cooperazione nell'area degli

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N. 119 – MAGGIO / GIUGNO 2016

2016

IL NUOVO CODICE DEGLI APPALTI E LE LINEE GUIDA PER

LA COOPERAZIONE SOCIALE.

NUOVE REGOLE PER LA LEGALITA’ E LA CONCORRENZA

(editoriale del Presidente, dottor Giuseppe Possagnolo)

Ne sentivamo il bisogno e ravvisavamo la necessità.

Siamo stati vittime diretti di appalti e gare la cui modalità e assegnazione strideva con molte delle

regole e leggi dello Stato. Le gare al massimo ribasso all'assegnazione dicevano, tutti, anche a quelli

che l'avevano ideata e assegnata, che c'era una violazione contrattuale evidente. Il compenso non

permettendo il rispetto dei contratti sindacali per i dipendenti, aveva (ed ha) un vizio palese nella

fornitura di servizi. Per l'area "delicata" nei quali questo avveniva era anche evidente che si faceva

(e si fa) un sorpruso a chi beneficia dei servizi di assistenza ed accudimento.

Oltre a questo si è aggiunta la politica della spending review indiscriminato che ha fatto altri danni,

senza risolvere il problema degli sprechi.

Siamo vittime indirette di questo sistema di (non)regole. Ha questo nociuto, e nuocerà per molto

tempo ancora, anche all'identità della cooperazione sociale e al mondo del non profit. La cosa più

seria è quella che ci ha impedito, prima di tutto, di sviluppare la nostra identità ed operativa

imprenditoriale. Noi siamo, non dimentichiamolo mai, un'impresa sociale, non un ente benefico. Ci

ha nociuto sull'immagine. Ha sporcato il nostro lavoro e la nostra professionalità. Oggi

nell'immaginario identificativo delle persone la cooperazione sociale è qualcosa di "poco

trasparente", di gente che approfitta dei propri legami (sudditanza) con la politica per fare i soldi.

Ora per fortuna, almeno nelle intenzioni si dovrebbe cambiare. Due atti importanti, uno legislativo e

uno normativo, sono stati predisposti e dovrebbero dare ai cittadini, nella loro doppia veste: di

cittadini prima, ed usufruitori poi, delle certezze nuove sulla qualità e giustezza di diverse

NEWS “centrati su di te”

INFORMAZIONE PERMANENTE AL SOCIO SU APPARTENENZA E RESPONSABILITA’

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prestazioni, che hanno attinenza con il sistema pubblico che sovraintende al "diritto di cittadinanza"

delle persone.

Parliamo del nuovo Codice degli Appalti" (decreto Legislativo 50, del 18 aprile 2016) e della delibera

32 del 20 gennaio 2016, dal titolo: " Determinazione, linee guida per affidamento dei servizi a enti

del terzo settore e alle cooperative sociali", emanata dall'ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione).

Su entrambe vi è stato un giudizio positivo, in quanto, oltre a regolare, forse in modo preciso e

quindi evitare le tante e ultime fenomeni distorsivi sul ruolo e sull'utilizzo del mondo del non profit,

è in linea con la nuova domanda di accudimento che viene dai cittadini. Oggi l'area dei servizi

sociali, di welfare e di sussidiarietà sociale si è ampliamente espansa. I bisogni aumentano mentre

diminuiscono, sia la capacità di programmazione e controllo dell'ente pubblico, sia le disponibilità

individuali delle famiglie. Peraltro, nelle "relazioni" tra il committente ed esecutore, si sono

sviluppate estese "zone grigie", dove si sono create condizioni di illecito, spreco e mala gestione.

Le normative ANAC e la legge sugli Appalti, non negate le specificità del ruolo e funzione del non

profit, riferito in particolare sui bisogni delle persone prova a mettere ordine.

Su queste novità prendiamo a prestito le considerazioni del Ministro delle Infrastrutture e dei

Trasporti, Graziano Del Rio che, nel commentare, in modo positivo, l'approvazione del

provvedimento ha sintetizzato i suo valori in tre concetti importanti: la fine della gare al massimo

ribasso; una semplificazione e chiarezza sulle normative, e quindi maggiore trasparenza ed un

controllo attento dell'autorità ANAC sulla correttezza dell'applicazione delle regole.

Su questo è d’accordo anche Giuseppe Guerrini (Presidente di FEDERSOLIDARIETA’) che dice: "il

nuovo Codice degli e della concessioni può segnare una svolta importante in tre grandi direzioni:

semplificazione, trasparenza, innovazione. Queste tre direzioni, riguardano gli aspetti generali del

sistema di acquisti della pubblica amministrazione, sia le parti più direttamente legate alla

sostenibilità e alla dimensione sociale" ( dal giornale VITA del 5 marzo 2016). Insieme a questo va

detto anche legge nuova delega sul terzo settore è stata anche approvata la nuova normativa sul

non profit e cooperazione. Una legge anche questa che definisce il ruolo dell' impresa e delle realtà

sociale, che sempre più sono un'ossatura di inclusione sociale e di benessere, diffusa ed importante.

Le ricerche sin qui fatte, quelle che hanno esaminato le luci e ombre, e non quelle scandalistiche,

dimostrano che la domanda di welfare e sussidiarietà sociale dei cittadini, possono trovare valide

risposte, anche se non esclusive, nel mondo del non profit. Occorre però che il sistema pubblico, da

sempre e si spera in futuro ancora, deve avere un ruolo di programmatore e controllore, lasciando

più spazio al ruolo e la funzione del non profit. L'importante però è che l'ente erogatore, nel suo

sistema complessivo, abbia la funzione di arbitro e nello stesso tempo elimini la molte "zone grigie"

legate a sistema di piccola ed estesa corruzione, ma anche creata dalla paura di sbagliare e di fare

cose diverse dalla legge (queste si possono leggere nei reati contestati come omissione di atti di

ufficio o turbativa d'asta)”.

Il nuovo Codice inoltre può favorire, sempre nel rispetto delle leggi, nuovi e importanti percorsi per

l'inserimento lavorativo di persone svantaggiate e disabili. Un'interessante innovazione sociale, che

può dare una risposta alla diminuzione di inserimento di questi lavoratori. Altre sono le novità sulle

quali occorre avere attenzione. Ad esempio la concentrazione e riduzioni delle stazioni appaltanti.

Insomma ci sono nuove condizioni per cercare di mettere ordine. Ce lo auguriamo e ci speriamo.

Noi comunque ci siamo, e in qualche modo ci speriamo!

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LA LEGALITA’ CERTIFICATA DELLA CASTEL MONTE

L' Autorità Garante della Concorrenza del Mercato, nella sua seduta del 6 luglio 2016. ha

riconosciuto alla nostra cooperativa la prima stella ( )della certificazione del “Rating di legalità”,

aggiungendovi due più ( + +) per requisiti premiali relativi all'impegno verso e sulla legalità della

cooperativa.

Il “Rating di Legalità”, ai sensi dell'articolo 2 ( e successive modifiche ed integrazioni) del

Regolamento dell'Autorità, ha l'obiettivo di introdurre dei principi etici nei comportamenti aziendali.

Ora è in fase di avvio l'adesione alla "white list" (la certificazione della filiale dei fornitori antimafia)

ed è in via di adozioni le procedure operative ai sensi della legge 231/2001 quella sulla

Responsabilità Amministrativa.

Sono tutti questi atti di legalità, a carattere volontario, ai sensi della lotta antimafia e

anticorruzione. Fanno parte integrante del progetto di "Responsabilità Sociale d'Impresa" (RSI),

insieme ai fatti concreti come quelli della collaborazione con l'Associazione Libera (nomi e numeri

contro le mafie); e con Cittadinanzattiva (per le politiche dei diritti). L'adesione ad UNINDUSTRIA

Treviso con l'accettazione delle regole sulla legalità (Protocollo di Legalità e Codice Etico).

LE LINEE GUIDA PER GLI AFFIDAMENTI ALLE

COOPERATIVE SOCIALI

L'ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) ha

emanato “le Linee Guida per affidamento di

servizi a enti del terzo Settore e alle

Cooperative Sociali- numero 32 del 20 gennaio

2016” con queste intende regolamentare il

ruolo e la funzione della cooperazione

nell'area degli appalti e del lavoro erogato

dalla Pubblica Amministrazione, C'è da

ritenere che queste linee guida, emesse

recentemente siano anche, per il futuro, la

deliberazione che conferma e precisa gli

articoli del nuovo Codice degli Appalti.

Nella sua pronuncia il Presidente, il giudice Raffaele Cantone riconosce al mondo del non profit, in

particolare della cooperazione, il ruolo di impresa sociale di grande valore etico, imprenditoriale e di

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legalità. Ci riconosce e ci fa credito di fiducia e affidabilità , forse al di là della tante, e troppe zone

oscure, molto importante.

Nella "Premessa" l' ANAC scrive: " il terzo settore rappresenta un importante realtà nel Paese, sia

sotto il profilo sociale, che per la natura dei servizi svolti, che sotto il profilo occupazionale. Le

amministrazioni pubbliche ricorrono frequentemente agli organismi del non profit per l'acquisto o

affidamento di servizi alla persona. Tale scelta organizzativa ha il vantaggio di promuovere un

modello economico socialmente responsabile in grado di conciliare la crescita economica con il

raggiungimento di specifici obiettivi sociali, quali, ad esempio, l'incremento occupazionale e

l'inclusione e integrazione sociale".

Continua (nel punto 1. titolo: "sistema integrato di interventi e servizi sociali. Il ruolo degli organismi

non profit") scrive: " Ai sensi dell'art.129 del d.lgs 112/1998, per "servizi sociali" si intendono tutte

le attività relative alla predisposizione ed erogazione di servizi, gratuiti e a pagamento, o di

prestazioni economiche destinate a rimuovere e superare le situazioni di bisogno e di difficoltà che

la persona incontra nel corso della propria vita, escluse soltanto quelle assicurate dal sistema

previdenziale e da quello sanitario, nonché quelle assicurate in sede di amministrazione della

giustizia." .

Sul contenuto delle linee guida: esse definiscono meglio il concetto di concorrenza; istituiscono un

livello di programmazione coinvolgente le parti interessate sull'analisi della domanda e della

risposta; paventano come utile la coo-progettazione per favorire la partecipazione attiva; danno

maggiore attenzione alle procedure di accreditamento con riferimento ai diritti dell'utenza;

regolano le convenzioni con le associazioni del volontariato (ai sensi delle legge 266/91) per le

prestazioni delle stesse a titolo gratuito e si occupano degli acquisti dal non profit, anche in deroga

al codice dei contratti purché ci sia adeguata informazione. Pone anche l'obiettivo, nel garantire i

livelli essenziali e delle chiare le economie di gestione, che la gestione dei servizi alla persona,

possono essere riservate alla cooperative di tipo B) con palese evidenza al vantaggio pubblico e

senza produrre effetti distorsivi della concorrenza. Inoltre, in generale, raccomanda una maggiore

attenzione ai controlli, anche del rispetto della contrattualista nazionale e la diffusione nel lavoro e

delle prestazione di persone svantaggiate.

Si segnala anche che, il 24 maggio 2016, il Senato ha approvato in via definitiva la "Delega al

Governo per la riforma del Terzo Settore, dell'Impresa Sociale e per la disciplina del Servizio Civile

universale". Gli obiettivi sono quelli della ricostruzione e ridefinizione delle fonti giuridiche;

valorizzazione del principio di sussidiarietà, per realizzare un nuovo welfare partecipativo e per

valorizzare le potenzialità di crescita del non profit; far decollare l'impresa sociale e dare stabilità

allo sviluppo di questo settore con forme di sostegno privato e pubblico.

Per quest'ultimo obiettivo verrà istituita una "Fondazione Italia per il Sociale" (ed è incomprensibile

la banalizzazione fatta, nel considerarla in senso dispregiativo: una nuova IRI per il non profit). Avrà

il compito di sostenere progetti innovativi, ad elevato impatto sociale e occupazionale. Gestirà un

mix di fondi pubblici e privati.

Oggi ci sono nuove condizioni per realizzare alleanze tra il non profit, la Pubblica Amministrazione e

il for profit, questo serve per aumentare la risposta alla domanda di welfare e di gestione di beni

comuni.

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SI FA PRESTO A DIRE : FATTORIA SOCIALE IN

AGRICOLTURA

Capita sempre più spesso di sentire "pontificare sulla cooperazione sociale in agricoltura".

Molto si chiacchiera, specie oggi che il "sociale e l'etico" sta entrando di prepotenza negli stili

salutistici delle persone. C'è una nuova attenzione alla qualità dei prodotti alimentari, da dove

nascono e che storia hanno, con la diffusione di nuove diete alimentari, per esempio,che creano

anche forte tensione, anche fisica, tra le varie fazioni.

C'è la diffusione della dieta vegetariana, e anche del consumo di rimedi fitoterapici, a discapito

dell'omeopatia. Si diffonde la dieta vegana e il suo stile di vita, molto forte e deciso, anche negli stili

di vita e di relazioni sociali.

Meno attenta è invece la grande distribuzione su questo tema. Anche perché "la produzione

vegana" ha tempi di lavoro diversi da quelli veloci e industriali dell'industria agro alimentare. Però in

diversi luoghi della grande distribuzione, specie la cooperazione di consumo, grandi novità e scelte

ci sono.

La scelta sugli stili di vita salutista incide anche, e per fortuna, nella produzione agricola e nelle

industrie di trasformazione. Sempre di più il marchio "made in Italy", che mette insieme cultura,

etica e produzione, tende a valorizzare questa filiera, lunga, della produzione italiana.

Sugli stili di vita e sulla prevenzione, abbiamo lavorato molto, connessa alla cultura e alla storia

territoriale , con "Castel Monte Salute", nella sanità, e con la fattoria sociale "el contadin",

entrambe di Castelfranco Veneto. Nella fattoria, oltre alla nostra produzione agricola dove abbiamo

da sempre sostenuto che era una "produzione orticola e agricola" fatta da tanto sudore e lavoro,

messa insieme dai mestieri dei nostri collaboratori, più che dalle macchine. La nostra fattoria è

anche un modello di inclusione sociale che si basa sulla cultura dei mestieri, che diventa lavoro,

sulla solidarietà e sul rispetto di tutti, a prescindere dalla loro posizione sociale o sanitaria.

Qui abbiamo attivato e resa concreta una nostra collaborazione con l' associazione Libera (nomi e

numeri per la legalità, presieduta da don luigi Ciotti). Qui si trova la produzione agricola del

progetto "Libera Terra", con i prodotti fatte dal lavoro delle cooperative sociali che operano nelle

terre confiscate alle mafie. Qui c'è il lavoro artigianale fatto dai soci della Castel Monte (lavoratori

svantaggiati). Qui si possono trovare "bomboniere solidali", fatte a mano individualmente con i

nostri prodotti. Qui ci si può sposare, in mondo da favola agricolo. Nel tunnel si possono fare

riunioni sociali e anche dei pranzi ad alto contenuto di "vitamine L-Legalità e S-salutiste).

Però per fare "la fattoria sociale" bisogna metterci molto olio di gomito e volontà.

Abbiamo nel mese di maggio fatto la valutazione di cosa si è fatto e cosa ha prodotto la nostra terra

e a cosa serve.

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In questo mese si sono raccolti i fagiolini nella serra. Contengono antiossidanti (betacarotene e

lutenia)e vitamine, sali minerali (potassio, ferro, fosforo e calcio). I pomodorini, che sono ricchi di

vitamina A, e in misura minore di B1, B2 e C. Contengono anche loro sali minerali: potassio, calcio,

fosforo, ferro, sodio e zinco. Le zucchine ad azione diuretica e di poche calorie e le Melanzane, che

contengono vitamine (A, B, C e K), ricchissime di acqua e quindi depurative. Sul piano salutare

stimolano la produzione della bile e tengono sotto controllo il colesterolo. Le coste, anche loro

ricche di sali minerali ( sodio, magnesio, potassio e calcio). Hanno vitamina A . Sempre a maggio ci si

è occupati delle galline, che fanno le uova della fattoria. A loro si è provveduto a costruire la

"residenza estiva" nel pollaio.

Insomma la quiete campagna è molto laboriosa. Per concludere per avere altre notizie e

informazioni di dettaglio, anche su come si cucina e si mangiano i prodotti agricoli basta consultare,

gratis: https//elcontadinblog.wordpress.com e www.elcontadinfattoriasociale.com

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LA BANDIERA VERDE ALLA FATTORIA SOCIALE “EL

CONTADIN”

Nel 2011 la fattoria sociale "el contadin" della Castel Monte ha

ricevuto il riconoscimento "Bandiera Verde Agricoltura" della

Confederazione Italiana Agricoltura (CIA), premio che l'associazione

degli agricoltori, gestisce a livello nazionale dal 2006, ed ha

l'obiettivo di premiare aziende agricole, Amministrazioni Pubbliche

(regioni, provincie, Comunità Montane, Comuni e parchi) che si sono

particolarmente distinti nelle politiche di tutela dell'ambiente e del

paesaggio anche a fini turistici, nell'uso razionale del suolo, nella valorizzazione dei prodotti tipici

legati al territorio. Le loro azioni devono migliorare le condizioni di vita ed economiche degli

operatori agricoli e più in generale dei cittadini. Un riconoscimento che evidenzia l'impegno verso la

qualità e il rispetto dell'ambiente naturale.

La CIA è un importante associazione imprenditoriale del mondo agricolo, associa imprese e persone

che operano in agricoltura, ed ha una particolare attenzione ai temi dell'ambiente e della sicurezza

alimentare. Il 13 maggio 2016, ha fatto una manifestazione nazionale con i premiati di "Bandiera

Verde Agricoltura" (Senigallia- Ancona, presso la Rotonda sul Mare). Alla manifestazione ha

partecipato anche una delegazione della fattoria sociale, accompagnati dal Presidente, dottor

Giuseppe Possagnolo e dalla coordinatrice operativa della fattoria, dottoressa Nazzarena Bolzonella.

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IL FARE DELLA CASTEL MONTE

Nell'assemblea del 28 aprile si è discusso e approvato il bilancio dell'anno 2015.

I dati più significativi sono : un portafoglio ordini di 9.107.000; gli occupati sono: 306, di cui 266

donne.

Abbiamo mantenuti i livelli occupazionali, malgrado la crisi del welfare e della sussidiarietà sociale

degli ultimi anni. Siamo una cooperativa al femminile per la presenza maggioritaria di collaboratrici

donne. Aumenta la nostra capacità professionale complessiva e resta forte anche la dedizione al

nostro lavoro.

Dati questi molto utili, non solo a noi, ma anche dei nostri accuditi che hanno bisogno di rispetto e

di aiuto di qualità .

Temi questi che stiamo provando a descrivere nella nostra Rendicontazione Sociale 2014/2015.

Abbiamo, come ha detto il Presidente, operato per il risanamento aziendale della Castel Monte, che

si è concentrato sulla riduzione delle spese e l'aumento della produttiva aziendale, questa legata in

modo particolare, alle forti tensioni che si sono avute con il mondo degli appaltatori pubblici, sia

nella sanità che nel sociale. Abbiamo anche attivato una serie di nuove iniziative, alcune di queste

solo nella fase elaborativa, che ci dovrebbero consentire di conservare un ruolo attivo nella nuova

dimensione del welfare e della sussidiarietà sociale, che si dovrà delineare ( o imporre, a forza di

non decisioni) nel mondo del welfare e della sussidiarietà sociale.

Nel 2016, si è avviato, dopo un periodo di progettazione la nuova "Casa del Campo". Una struttura,

unica, al servizio delle persone autistiche adulte. Attorno ad essa stiamo costruendo un progetto di

assistenza domiciliare alle famiglie e alle persone affette da questo disturbo. Stiamo ragionando su

un nuovo progetto di ospitalità a persone anziane auto sufficienti, che sia diverso, sia

nell'ubicazione che nelle modalità, alle "case di riposo". In questi luoghi va preservata la personalità

dell'anziano e la sua inclusione nel sociale abitudinario. A Preganziol dobbiamo, a seguito di una

donazione, attivare un centro anziani diurno. Anche questo nuovo nella concezione e nella

progettualità.

Continuiamo ad aver attenzione al mondo dell'infanzia con gli asili nido, l'organizzazione di centri

estivi ed un nuovo progetto di servizio alla famiglia, con minori e anziani.

La fattoria sociale "el contadin", è luogo aggregativo e punto verde per eccellenza. Continua nella

sua produzione e vendita di prodotti agricoli locali e quelli delle cooperative sociali di giovani, del

progetto "Libera Terra", che coltivano biologicamente nei terreni confiscati alla grande criminalità.

Una delegazione della fattoria è andata a Senigallia (Rotonda sul Mare- 13-14 maggio 2016) per

rinnovare il patto di impegno verde collegato al premio "Bandiera Verde" ( premio della

Confederazione Italiana Agricoltori, per la sostenibilità e per la valorizzazione dell'agricoltura).

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Nell'area dell'avvio al lavoro, tipico di una cooperativa sociale di tipo A) e B), e di quest'ultima in

particolare, continuiamo nel nostro impegno con la ciclo factory e della sartoria. esaltiamo con la

nostra esperienza, il valore dei mestieri e del lavoro, come momento determinante per l'inclusione

sociale delle persone.

Stiamo cercando di rivedere la nostra proposta, anche con nuove alleanze, nel settore della sanità.

Manteniamo gli impegni con i poliambulatori di Castel Monte Salute ( a Castelfranco Veneto e

Casale sul Sile). Stiamo lavorando per creare una "rete si servizio"(formale o informale) di operatori

for e non profit, ad integrazione e supporto all'offerta pubblica di sanità. Vogliamo riprendere

nostra proposta di una collaborazione con il mondo del volontariato e del non profit, per una rete di

assistenza, che operi nel principio del "welfare generativo". Dobbiamo qui, da una parte diffondere

il nostro ruolo di cooperativa di servizio nelle assistenze domiciliari pubbliche, dare una proposta

alla domanda di privato che sta emergendo con il welfare aziendale e territoriale integrativo. Dall'

altra salvaguardare il nostro spazio di fornitori delle USLL territoriali oggi, e dal primo luglio, quella

provinciale.

Infine, e non ultimo, anche per rispondere ad una nuova domanda di trasparenza e di

appropriatezza della medicina e del sociale verso la vera, e non supposta, domanda di salute e

assistenza, dobbiamo dare spessore e ruolo alla nostra idea sui "distretti del welfare e della

sussidiarietà" ( sono previsti tre). Dobbiamo mettere insieme l'organizzazione della domanda alla

risposta. La nuova sanità e il sociale, collegato, sono oramai, troppo distanti dalla conoscenza dei

reali bisogni delle persone. Questi ovviamente, mentre non hanno inciso nel contenimento e

riqualificazione della spesa, fanno solo imbestialire i cittadini.

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LA BICI PER ANDARE ALLA SCOPERTA DEL

TERRITORIO

“Spazio giovani di Altivole” è una realtà gestita dalla Castel Monte, sotto la direzione delle Divisione Educazione & Famiglia nell'ambito delle sue attività informative. Ha organizzato, con la collaborazione della "ciclo factory" di Montebelluna un incontro sui temi della bicicletta. La bici in questa realtà e in quella della marca ha un ruolo sociale molto forte. Non è un semplice ed importante mezzo di trasporto e di mobilità, ma è parte integrante della storia locale. E uno dei mezzi più diffusi e presente nella famiglie del territorio.

Per questo l'iniziativa della Castel Monte è stata molto seguita e gradita dai partecipanti. L'occasione era dotta tant'è che oltre agli abituali ragazzi "clienti" dello spazio, vi erano diverse persone anziane. Il maestro artigiano Elvio Simonato è riuscito a trasmettere la sua passione e conoscenza della bici. I temi dell'incontro sono stati l'educazione stradale e il comportamento nelle strade, anche quelle meno affollate, dei ciclisti. Il rispetto del Codice della Strada è importante per garantire la propriaincolumità ed evitare inconvenienti o incidenti ad altri. Il ciclista è il pedone sono delle categoria a rischio nelle strade attuali, ma anche loro spesso sono causa di incidenti, anche propri, come le cadute fortuite e da soli. Quindi l'educazione stradale è importante anche per i ciclisti. Oltre a questo il maestro Simonato ha illustrato "il mezzo meccanico bici". La necessaria e indispensabile manutenzione, ma anche i piccoli interventi meccanici ( sistemare la catena, la manutenzione dei freni, il bilanciamento manubrio ruote, la funzionalità dei pedali, la comodità della sella e la manutenzione dei pneumatici). Ha detto però che per le riparazioni più consistenti occorre andare dal "meccanico" di fiducia. Oltre all'illustrazione teorica, sono state provate concretamente alcune indicazioni fatte dal maestro. Molte le domande e le curiosità e a tutte è stata data risposta.

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… CON CASTEL MONTE SALUTE SI PUO’

Da lunedì 4 luglio 2016 al poliambulatorio "Castel Monte Salute" è attivo il nuovo punto prelievi per

il sangue e urine. E' un iniziativa di Castel Monte, tramite il suo poliambulatorio di Castelfranco

Veneto, in un accordo di collaborazione con il Centro di Medicina ( grande e importante network

per la salute). Due importanti organizzazioni,con consolidate esperienze nella medicina integrativa,

insieme per dare un nuovo servizio al territorio.

Si mettono insieme, per garantire la massima efficienza e sicurezza, grazie alla professionalità del

personale qualificato e delle attrezzature all'avanguardia, in una delle più diffuse e delicate pratiche

di sanità.

Viene garantito un servizio rapido, che si può anche prenotare, ma che ha comunque tempi di

attesa veloci . Conveniente nel prezzo e con la possibilità di avere referti on line. Un servizio

pensato ed organizzato per rispondere alla domanda e alle esigenze delle persone. Il nostro

poliambulatorio (ricordiamo è in Borgo Treviso 164- a Castelfranco Veneto) è facilmente

raggiungibile, con un ampio e disponibile parcheggio, gratuito. Per informazioni e per richiedere il

preventivo basta telefonare allo 0423-723327 o scrivere un'e-mail [email protected].

Sempre “Castel Monte Salute” è stato partner del progetto "Galileo Tour 2016" (nella piazza

Giorgione) di una giornata di prevenzione visiva (25 giugno 2016). Quella di Castelfranco Veneto, fa

seguito ad analoghe dieci città italiane (Milano, Bari, Napoli, Palermo, Roma, Pescara, Firenze,

Riccione, Padova, Torino). E' stata organizzata dall’ azienda ottica "Galileo". Nella piazza locale con il

contributo e partecipazione dell' Ottica Vascellari e della Castel Monte, erano presenti alla

manifestazione la dottoressa Paola Zanco e dal dottor Giorgio Capovilla, oculista e direttore

sanitario di Castel Monte Salute

Sono stati fatte, nell'ambito delle politiche della prevenzione delle malattie della retina e contro il

glaucoma (che dà risultati importanti con l'aumento della prevenzione): 168 controlli visivi

personalizzati, in modo gratuito. Nella nostra politica della prevenzione, anche in questa occasione

abbiamo ripreso la cultura e la diffusione degli stili di vita e della dieta equilibrata.

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CORSO DI FORMAZIONE PER ASSISTENTI FAMILIARI

13 donne, hanno partecipato al corso di formazione 2016 sulla nuova figura professionale: assistenti familiari, ideata e organizzata dalla Castel Monte in collaborazione con Emerform. Le partecipanti, in questo corso, di fatto multietnico, erano: 6 italiane, 2 moldave, 1 venezuelana, 1 ucraina, 2 marocchine e 1 rumena.

Le persone partecipanti erano tutte in cerca di impiego o di un diverso utilizzo professionale, per superare situazioni di lavoro precario. Sono state selezionate su circa 100 curriculum pervenuti alla Cooperativa. In età compresa tra i 30 e 48 anni. Il corso è stato di 150 ore, delle quali 110 di teoria e 40 di tirocinio.

Le "assistenti familiari" sono una nuova figura professionale della Castel Monte, operative dal 2015, ed hanno lo scopo di aumentare la quantità e la qualità dei servizi di accudimento della nostra cooperativa. E' una figura professionale, di qualità e competenza operativa, ma anche una forte sensibilità sociale, dovendo per lo più occuparsi di persone che hanno sia difficoltà di accudimento che necessità di avere un minimo di assistenza sanitaria, già prescritta e decisa, dalle persone e autorità competenti. Insomma un valido supporto alle famiglie e alle persone che hanno questa necessità ( e obbligo) di aiuto.

Le materia del corso sono state: ruolo e etica dell'assistente familiare; la comunicazione e le relazioni con l'assistito e la gestione della casa e del vivere della persona accudita (cura della casa, degli animali, del giardino e verde dell' abitazione, piccoli lavori di sartoria). Oltre a queste ci si è occupati della sicurezza in ambiente domestico, informazione e formazione sull'assistenza sociale di base e di primo soccorso, informazioni sugli stili di vita (alimentazione, dieta e regola culinarie). Attenzione specifica alla relazione complessiva (umana e professionale) con persone disabili o in difficoltà, le relazioni ad evitare i fenomeni, su questo lavoro, del cosiddetto "burn-out" .

Il corso per la parte teorica si è svolto nella sede della cooperativa, a Montebelluna. Mentre la parte di tirocinio pratico nelle strutture della cooperativa che si occupano di accudimento. I docenti del corso, per le loro competenze, sono stati: Silvano Possagnolo (tutor d’aula), Rosanna Menini (psicologa), Carmelo Gagliano (Consigliere Delegato Sanità della Castel Monte), Michele Bittante (insegnante Istituto Alberghiero), Paola Zanco (dietista di Castel Monte Salute), Valentina Gnocato (OSS Castel Monte), Arianna Brunello (educatrice Castel Monte), Giorgia Tagliapietra (educatrice Castel Monte ), Matjia Greif (Coordinatore infermieri della Castel Monte), Ernesto Zeppa (Professore esperto di corsi Oss), Mariella Vettoretto (OSS Castel Monte Salute), Nazzarena Bolzonella (responsabile Azienda Agricola El Contadin), Romina Secco (addestratrice cani), Valeria Cadamuro (sarta). Direttore scientifico del Corso è stato il Dott. Roberto Rodio. Coordinatrice operativa la dottoressa Barbara Chiesurin.

Il corso si è avvalso anche della collaborazione della cooperativa "EMERFOM" referente della Castel Monte in materia di formazione.

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CORSO DI FORMAZIONE SULLA SINDROME AUTISTICA

Sabato 2 luglio 2016, si è concluso il primo corso di formazione sulla sindrome autistica (“Percorso

formativo per operatori dell'educazione ed abilitazione di persone autistiche”), organizzato dalla

Castel Monte in collaborazione con la Fondazione Istituto "Sacra Famiglia" di Milano. Questa attività

formativa è uno degli impegni assunta nella "giornata dell'autismo 2016", organizzata dalla Castel

Monte nel mese di gennaio.

Il Corso è, quindi, una la realizzazione dell’impegno preso ( oltre a quelli della gestione di "Casa del Campo a Cavaso del Tomba, una residenza specifica per persone autistiche adulte e quella di un progetto di assistenza socio sanitaria territoriale di supporto e aiuto alle famiglie e alle persone affette dalla sindrome) e cerca di dare risposte concrete alla gestione e presa in carico di persone che presentano questa problematica.

Tutti quelli che operano nel settore dicono che il problema della professionalità e dedizione dell'assistenza è il valore fondante e vincente per una cura concreta della sindrome. Con questa primo corso Castel Monte, non solo mantiene la parola data, ma anche apre un percorso importante che dà risposte, anche se parziali ad una domanda vera. Il percorso formativo è stato fatto con due specificità. Una quella del corso base di 32 ore (organizzati in 8 moduli operativi) e uno con quello di perfezionamento di 20 ore ( gestito in 5 moduli).

Si è svolto a "Villa Emo" di Fanzolo di Vedelago.

Direttore scientifico il prof. Lucio Moderato (psicologo e ideatore del modello specifico per l'autismo Superability), che si occupa anche, nello stesso incarico, del "progetto autismo Castel Monte". I docenti sono stati: Irene Fusaro e Cecilia Carenti (psicologi della Fondazione Sacra Famiglia). Per la Castel Monte il programma del corso è stato seguito dal dottor Roberto Rodio (Consigliere Delegato della Divisione Assistenza Castel Monte) e dalla dottoressa Barbara Chiesurin (Divisione Assistenza). Molta attenzione ha dedicato all'iniziativa anche il Presidente: dottor Giuseppe Possagnolo.

Le persone partecipanti sono state 30. Tra questi degli operatori della nostra cooperativa, interessati loro e noi ad una formazione specifica, genitori di persone autistiche, insegnanti della scuola primaria, educatori operanti in cooperative della marca psicologi delle ULSS della zona.

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LA FINESTRA DELLA CASTEL MONTE

Italia Loves Sicurezza (28 aprile 2016) la VECON S.p.A, importante società che gestisce uno dei due terminal container del Porto di Venezia. Fa parte del gruppo internazionale PSA di Singapore. L'identità sociale del porto dice che "il porto di Venezia è il luogo dove la terra gira intorno al mare. La VECON molto attenta alla sicurezza e al lavoro e gestione sicura dello spazio, ha organizzato in concomitanza con la "giornata mondiale della sicurezza" una manifestazione sulla sicurezza sul tema: " il percorso che ti salva la vita".

Alla manifestazione ha partecipato anche la Castel Monte, con un gruppo capitanato dal dottor Grejif Mattia. Ci è arrivato un ringraziamento per la fattiva collaborazione, con il riconoscimento della nostra professionalità e dedizione. Il 30 aprile 2016, al Teatro Accademico di Castelfranco Veneto, don Luigi Ciotti, presidente dell'Associazione Libera, nomi e numeri contro le mafie, ha incontrato, gli studenti del Liceo Giorgione di Castelfranco Veneto, sul tema "La speranza siamo noi". Un incontro sui temi della legalità, della lotta alle mafie e per la trasparenza della vita. Alla manifestazione, molto partecipata, era presente anche il dottor Giuseppe Possagnolo, presidente della Castel Monte. La nostra presenza è anche a testimonianza della collaborazione tra Castel Monte/Libera, proprio a Castelfranco Veneto, nella gestione della "bottega dei sapori e dei saperi", e nella fattoria sociale "el contadin" che è stata spesso luogo d'incontro sui temi della legalità, con iniziative legate alla Carovana Internazionale Antimafie e alla giornata della memoria e del ricordo delle vittime di mafie, del 21 marzo di ogni anno.

"Comprendere per cambiare", è un progetto di formazione e di informazione sui temi sociali ed economici della marca trevigiana. Organizzata da Unindustria Treviso, si snoda e si articola in diverse iniziative. Il 16 maggio 2016, all'Auditorium, c'è stato l'incontro con lo scrittore Alessandro Baricco sul tema dello story telling. Il titolo dell'incontro è stato: " C'è un nuovo linguaggio più semplice ed efficace, chiamiamolo Storytelling".

Ha detto Baricco che : "lo storytelling è il regista della realtà. E' quello che è lì per far funzionare le cose. Tutti noi lo facciamo già nella realtà e cerchiamo di equilibrare i diversi storytelling di tutti i personaggi della nostra famiglia e della nostra vita. In un famiglia questo equilibrio si trasforma in forza, in un' impresa si trasforma in profitto". Alla manifestazione, molto partecipata e seguita, era presente anche il vice presidente della Castel Monte, Giancarlo Brunello.

il 22 maggio 2016, organizzata da "Casa Codato" c'è stata la festa del territorio, dal titolo significativo: "NOIVOI". Una festa di ringraziamento in onore e per ringraziare i volontari, le associazioni del territorio e gli amici, che dimostrano la propria vicinanza e solidarietà sociale nei confronti degli ospiti di Casa Codato. Oltre ai operatori, agli ospiti e ai molti invitati era presente anche il dottor Roberto Rodio, consigliere delegato Area Assistenza della Castel Monte, che è stato anche tra gli ideatori della stessa.

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LE DUE SANITA’

Una delle tradizioni italiche è

quello di legiferare, diciamo, alla

svedese (avanzata e moderna,

se questo vale ancora per i

popoli nordici, che stanno

dimostrando nelle politiche

migratorie di essere da quarto

mondo) ed operare invece da

terzomondisti e pressapochisti.

Un'altra delle abitudini è quella

di occuparsi dei problemi

guardando il dito che indica la

luna, e non capendo che il

soggetto vero è la luna.

Questo per esempio è evidente nelle questioni della sanità.

Si parla della salute degli italiani e del welfare sociale e della sussidiarietà, in un modo, che è quello

che malgrado le difficoltà del momento ( e futuro) non ci sono problemi. Mentre nella realtà siamo

a livello di dramma, sia per le visite, specialistiche, per i ricoveri e per la farmacologia.

Impedimenti vari. Le difficoltà di accesso alle prestazioni sono tante, troppe, e quindi impediscono

della prevenzione ma anche delle cure tempestive. I costi individuali, ossia i ticket, portano di fatto

ad un uso massiccio della medicina convenzionata, cosa questa non disdicevole per principio, ma

inaccettabile nella sua diffusione indistinta. Aumenta in modo spaventoso la burocrazia (inutile visto

i risultati) del controllo della spesa, ma di fatto delegittima ogni responsabilità individuale degli

operatori e dei servizi pubblici e quindi depaupera ancora di più la qualità e la quantità delle

prestazioni. Il buon senso e la solidarietà sociale, molto in uso nel settore, è persa, quasi del

tutto, per paura delle ripercussioni. In questo contesto va anche la denuncia della Castel Monte,

quando afferma che il peggioramento del sistema del welfare e della sussidiarietà pubblica" inquina

e condiziona, direttamente e indirettamente, anche il livello delle prestazioni e forniture di terzi ,

specie quelle di servizio diretto ai cittadini. La spendig review e il controllo della spesa, in appalti

dove la manodopera è la parte assolutamente maggioritaria, condiziona la qualità delle prestazioni

e aumenta la " zona grigia", palude delle piccole e grandi illegalità.

Già alcuni anni fa avevamo suggerito, non tanto perché siamo degli scenaristi di fama mondiale, ma

perché ci occupiamo da anni di persone che hanno estremo bisogno di accudimento, che è

necessario per disegnare il nuovo welfare, partire dai bisogni della gente (persone ammalate e loro

parenti) e non dagli operatori del sistema, siano essi i diretti dipendenti pubblici e parapubblici, che

i fornitori e il mondo del sociale attorno e inserito in questo contesto. Loro, tutti, nessuno escluso

sono interessati e quindi "conservatori" della loro fetta di potere.

E' allora perché, non si fa qualcosa?

Perché forse alla fine a chi decide va bene così?

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AGGREGAZIONE DEI MEDICI DI MEDICINA GENERALE Da molto tempo la nostra cooperativa è impegnata nell'elaborazione di idee progettuali capaci di dare risposte organizzative, a quello che dovrebbe essere il fulcro del nuovo ordinamento della sanita: le aggregazioni dei medici di medicina generale ( nella vulgata i medici di base).

Siamo da anni aderenti alla Federazione Sanicoop (Federazione tra cooperative di medici ed operatori sanitari, aderente alla Legacoop. Il vice presidente di Castel Monte è anche membro della Presidenza Nazionale). Abbiamo attivato collaborazioni e collegamenti con le organizzazioni sindacali dei medici, e in modo più specifico e particolare anche con le Associazioni dei malati, e in primis con Cittadinanzattiva. Tutto questo in coerenza con quanto deciso nel nostro piano di lavoro e nella missione e identità sociale sanitaria. Crediamo ad una sanità, che si occupi della salute delle persone, che sia organizzata attorno a un sistema pubblico efficiente e forte che abbia, nella gestione della sua programmazione nazionale e locale, una rete di strutture, ad una forte presenza del non profit e volontariato, nella sua gestione quotidiana.

In questo contesto va anche la nostra attenzione alle tematiche delle strutture sanitarie, e in questo caso quella dei medici di famiglia, riprogettate in modo innovativo dalla riforma sanitaria Balduzzi applicata dalla Giunta Regionale Veneto con la DGR 751, si definisce un nuovo ruolo dei medici di famiglia, aggregati (medicine di gruppo integrate) per garantire una continuità di servizio più estesa e distribuita sul territorio (maggior accessibilità con apertura di 12, 16 o 24 ore e riduzione dell'affluenza ai Pronti Soccorsi e/o al ricorso delle strutture ospedaliere).

La realizzazione di queste strutture renderebbe molto più efficiente in termini di tempo e qualità di accesso alle cure e riduzione dei tempi di attesa.

Di questo prossima riorganizzazione, condivisa da un numero di attori sempre più numeroso, si è iniziato il percorso di implementazione nonostante vi siano ancora resistenze di vario genere, normali (forse) all'avvio di esperienze fortemente innovative.

La nostra cooperativa, per dare un contributo operativo concreto a questo processo ha messo a disposizione, della sanità trevigiana, una progettualità operativa di servizi che coniuga, esaltandone e rafforzandone ruolo e competenze, sia il mondo della medicina generale che il mondo della cooperazione sociale in una reciproca sinergia operativa.

In questo orizzonte Castel Monte, ha stretto anche una rapporto di collaborazione con la società "AZALEA.net" di Verona, una struttura operativa dell'omonima cooperativa sociale con la quale da tempo intratteniamo rapporti di collaborazione.

"AZALEA net, una società di assistenza e di soluzioni informatiche per il medico, rappresenta un importante tassello operativo, nel progetto più ampio di miglioramento dell'efficienza operativa del nuovo sistema delle medicine di gruppo integrate.

CASTEL MONTE soc.coop.soc. onlus

31044 Montebelluna (TV) - Piazza Parigi, 7

Tel. 0423.302922 - Fax 0423.609375

[email protected] - www.castelmonteonlus.it

News “Centrati su di te"

Notiziario ad uso interno della cooperativa

sociale onlus Castel Monte

Direttore editoriale Giancarlo Brunello

A cura di Giancarlo Brunello

Segreteria di redazione: 3bis service group sas