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Enrico Linaria cambiare una lettera del titolo di un libro o un film dei

Il gioco dei titoli

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Il vecchio gioco di cambiare una lettera del titolo di un libro o un film ottenendo tutt'altra cosa

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TITOLIEnrico Linaria

cambiare una lettera del titolo di un libro o un film

IL GIOCOdei

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Mary Pompins la succhia rapitadi Enrico Linaria

All’indomani dell’uscita in Italia del film Mary Poppins di Robert Stevenson con Julie Andrews e Dyck van Dyke nel 1965, in altre sale (quelle vietate ai minori di diciotto specializzate in porno e horror trash) uscì Mary Pompins. Non era una parodia tipo Ultimo tango a Zagarol (1973) di Nando Cicero con Franco Franchi, memorabile rilettura casareccia del celebre film di Bertolucci basata sulla teoria dei bisogni. Come si può immaginare, la vicenda aveva poco o nulla a che fare con il libro della Travers. Riguardava una governante assai propensa al sesso orale. Mary Pompins non è certo entrato negli an-nali del cinema. È però entrato nella storia dei giochi di parole. In particolare nella storia di quel vecchio gioco di cambiare una lettera, una sola, del titolo di un film o di un libro ottenendone tutt’altri significati. È un gioco che, tra goliardia e intellettualismi, ogni tanto torna in auge.

Sfiga all’O.K. CorralDa noi riesplose sul finire degli anni Novanta con l’uscita di quel diverten-te libro che fu Sfiga all’O.K. Corral (Einaudi 1998, tascabili stile libero, lire 15.000) dove erano raccolte, sotto la regia di Stefano Bartezzaghi, variazioni di titoli di celebri film ottenute modificando una sola lettera. Autori di queste modifiche Roberto Benigni, Umberto Eco e tanti navigatori capitati sulla rivi-sta web (allora si diceva telematica) Golem.Alcuni esempi:

Inciampa e cade nel letame in scuderia: Sfiga all’O.K. CorralEssere un fan di Ombre rosse: Amar FordFila di paparazzi: Processione: reporterStupido d’un felino!: Il gatto tardoBianchi e Legnano: Padri di bicicletteIl flagello della mucca pazza: Apocalypse cowFine stagione: A qualcuno piace saldoPedofilia estrema: Attrazione fetaleMorte di una scintosa: La mossa è finita...

Esauriti i film, Benigni, Eco & company, erano passati ai libri. Queste alcune delle variazioni.

Indigestione di Calvino: Le cosmicolicheMiseria e nobiltà: Il barone campanteIndagine comunale a Palermo: L’Orlando curiosoMerola: De bello fallicoAntibagno kafkiano: Il precessoRitratto dell’omosessuale da giovane: PedalusSpedizione Nobile al Polo: Sei personaggi in cerca di auroreSilvio Berlusconi rivuole i soldi dati a suo fratello: Paolo, il saldo!Sistema PAL: La cognizione del coloreDenigrazione colombiana: L’uovo senza qualità

Belle. Con la possibilità di ulteriori elaborazioni frutto delle nostre diverse formae mentis. A proposito di Brancati e Calvino ad esempio, subito me ne frullarono per la mente due che ovviamente erano di tutt’altro genere:

Paolo dopo il climaterio: Paolo il calmoUn grosso baco emulo di Cosimo: Il bacone rampante

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Ventimila seghe sotto i mari

Sul sito www.eseresi.it nato sul finire del 1998 da un’idea di Francesco Vara-nini e del sottoscritto dedicammo un certo spazio a quel libro. Ovviamente, a proposito di titoli di libri, dovetti dire le mie.

Jacques decide le candidature: Jacques il fa la listaSpecificità botanica: Il meraviglioso mugo di OzLa “ti” scritta con grande cura: Ti con zeloAmmissione di colpevolezza: Il ladrone sono meIn relazione a pesi e misure curiali: La stazza del vescovoDa alpino a marinaio: Il sergente nella naveVersione apocrifa francese del libro sacro dell’Islam: Corano de BergeracGuerra tra allevatori di mitili: Cozze di sangueInsuccesso fotografico: La camera mossaMasturbazioni di massa in fondo agli abissi: Ventimila seghe sotto i mariUna porcona davanti alla fava: La succhia rapita

Mi rendevo conto di rischiare. Con le ultime due variazioni, “omaggi” spor-caccioni a Jules Verne e ad Alessandro Tassoni, mi precludevo gli ambiti scolastici dove i giochi di parole (dopo il grande successo del libro I draghi locopei di Ersilia Zamponi) andavano per la maggiore. Ma non osai fino in fondo. Ce l’avevo e come in mente – passando dalla letteratura al cinema – quel Mary Pompins. Invece neanche lo nominai. Non perché non fosse farina del mio sacco. Lo sarebbe diventata a tutti gli effetti con

Julie Andrews lo prende in bocca: Mary Pompins.

Neanche lo nominai perché mi frullò nella testa, mettendo assieme una va-riaziane cinematografica e una letteraria, un abbinamento niente male:

Mary Pompins la succhia rapita.

Ero certo che sarei incappato in consistenti perdite di tempo per risponde-re a quanti si sarebbero scatenati nel nome della sacralità della cosiddetta cultura. E lasciai lì la cosa. In quel 1998, quando la rete rassomigliava poco al mondo, anzi se ne distingueva parecchio, e non era sovraccarica come adesso, tantissimi navigatori mandarono delle belle variazioni. Facevamo così “concorrenza” a www.rivistagolem.com.

Specificità di sartoria: L’asola di Arturo (Giovanna Fumanelli)

Com’era verde la mia calle

Notevole fu il contributo di Giulia Dagradi e di Riccardo Bocci che ne inviaro-no parecchie. Eccone alcune:

Aerofagia turbolenta: Aria letaleArroganza ortodossa: Bulli e popePrete del porto: Don CamalloAutunno automatizzato: Ascensore per l’invernoNostalgie veneziane: Com’era verde la mia calleBisboccia infrasettimanale: Un mercoledì da beoniEpico serial killer acheo: Omerican PsychoLe vacche, l’amore, la morte: Rodeo e GiuliettaJames Stewart inebriato: La vite è una cosa meravigliosaSpionaggio sicuro: I tre giorni del condomMonasteri di montagna: Dove orano le aquileMegalomania agricola: Quarto podereInnate doti marinaresche: Il senso di Smilla per la nave

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Sulla scia di Giulia e Riccardo, Corrado rimase nell’ambito dei film:

Forcipe assasino: Arma fetale

Se questo è un uovoMauro riportò invece il gioco sulla letteratura:

Imparando a fare il meccanico: La vite, istruzioni per l’usoScultore in pensione: Addio alle artiIl primo viaggio del mozzo: Il secchio e il mareRiposo della carovaniera: La duna e i falòCoccodè: Se questo è un uovoA fari spenti nella notte: Muore di tenebra

Patrimonio all’italiana Grazie a Timoteo Motta tornammo al cinema:

L’impero di Berlusconi: Patrimonio all’italianaSilvio Berlusconi: Quanto potereGiuliano Ferrara: Ciccia tragicaIl cavallo del mio vicino: Il baio oltre la siepeTutto esaurito al Cairo: Pienone d’EgittoFurto al caseificio: Caci rubati Dolci siciliani in Grecia: I cannoli di NavaroneManiaco uccide nella capitale cubana: Il mostro agente all’HavanaSicura parata di Toldo: La magnifica presaFiglia di pirata rovinata dal gioco: La figlia del corsaro perdeEra allergico all’albume e non lo sapeva: Bianco fataleL’universo è meraviglioso: Dio BravoAlla Caritas: C’è pasto per tuttiSottana riciclata: La gonna che visse due volteMici dell’alta società: Gatti di gente perbeneAperto calzaturificio in Umbria: Tacchi a SpelloIncertezze geometriche: I solidi sospettiEminenza compra supermercato: La Standa del vescovoDopo i saldi: La ressa è finitaIl nonno surgelato: Avo sodo

Entusiasmato dal gioco, Timoteo Motta ce ne mandò altri: cambiando una lettera, sì, ma anche con sottrazioni (vedi A qualcuno piace Aldo e Sandalo al sole) e con aggiunte, vedi I magnifici setter.

Istituto di credito introvabile: La banca degli onestiLa prima goccia di pioggia: È nata una stillaLettere anonime: I fogli di nessunoAdolescenti innamorati a Rimini: Gioventù, amore e sabbiaIn sala parto: Ecce bimboPranzo dietetico: Il pastinoAllenamento della Roma: Palla coi lupiDieta monocorde: Un uovo per tutte le stagioniEsibizionista olandese: Pene e tulipaniAldo Busi: Il grande ano rossoPeriodico malanno degli avvocati: Febbre da cavilloUbriaco nella bufera: Il vento e il beonePesca miracolosa: I quattrocento polpiDue con sottrazione di una lettera:Biscardi ha ancora dei fans: A qualcuno piace Aldo

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Calzatura dimenticata sulla spiaggia: Sandalo al soleE uno con l’aggiunta di una lettera:

Bellisimi cani da caccia: I magnifici setter

Il sesso di Smilla per la neveGuido Lion a cui era sempre piaciuto il gioco dei titoli, ci ricondusse a un libro e al film:

Quella ragazza nordica che si prostituiva per andare a sciare:Il sesso di Smilla per la neve

Viti da cani

Si fece avanti anche Giulio Ascanio Perini che, ci confessò, “era da quando aveva sedici anni che andava pazzo per ‘sto gioco” e ci mandò quelli che si ricordava:

Materiale scadente in una ferramenta: Viti da caniTossica a rischio: La fatta sul tetto che scottaBattezzato nel fiume fiorentino: Nell’Arno del signoreAttricetta si aggiunge al cast di un film porno: La nona porca Goniometria onirica: La vita sognata degli angoli Prostituta riceve fiumi di clienti in albergo: Camera con listaRicordi di agricoltori nostalgici: Come aravamoCorso di mineralogia per principianti: Tutto quello che avreste volu-to sapere sul sasso ma non avete mai osato chiedereCi si coglie l’uva fragola: La dolce viteGnocche in Friuli: Il tempo delle muleStagione di mostre pittoriche: Il tempo delle teleScrivania ad elle: Un angolo alla mia tavola Prova esperienze omosessuali: Training gay Incendio in una balera: Brucio nel lentoLeghisti ripristinano la vecchia politica: Ritorno al fu duroEnergia dei pannelli solari: Potere assolato Il destino di una spirale: Vivere in f igaMendicante ubriacone: Prendi i soldi e stappa Furto durante una svendita: Prendi i saldi e scappa

Avviso di chiavata

Altri titoli arrivarono da Giorgia Tarascio, dal suo bellissimo indirizzo e-mail che era l’anagramma del suo nome e cognome. Giorgia disobbediva spes-so alle regole canoniche del gioco dei titoli. Era il il caso di Lezioni di ano dove, anziché cambiare una lettera, ne toglieva due. In altre occasioni ne aggiungeva. Ma andava benissimo. Nel caso poi dell’Ultimo bacio: Fronte del morto c’era un titolo vero e uno storpiato: una nuova frontiera per que-sto gioco?

Cellulare ninfomane: Avviso di chiavataImparare dal basso: Lezioni di anoDostoevskij razzista: Le fotti bianchePene di un povero morto: Il glande freddoL’ultimo bacio: Fronte del mortoScivolone francese: Ultimo fango a ParigiIl retto racconta: Retti selvaggi (questo con due titoli variati)

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Francis, il muto parlante

A distanza di tempo, nel riprendere in mano questo gioco, mi piace rispolve-rare qualche variazione cinematografica venuta fuori negli anni:

Scelta naturalista: Vado nudoOssimoro estremo: Francis, il muto parlanteAmbito primo premio alla lotteria di Porky’s: F iga per la vittoriaBella signora borghese balla la lap-dance dalle 14 alle 17in un locale parigino: Balla di giornoEccedere nel bere a mezzodì: Balla di giornoRogne grosse per la chiesa: Il prete bulloSorta di bordello a cielo aperto: Il posto delle fregoleNessuna specialità e calorie nella norma: Un pasto tranquilloDall’antipasto al dolce, tutto a base di mitili: Pranzo di cozzeMeglio che una gallina domani: Un uovo, oggiIn cucina con un debole per il cianuro: Cuoco assassinoDiscutibile scelta culinaria: Niente lesso, siamo inglesiFarla bucolicamente nei campi: Niente cesso, siamo inglesiManiaco del travesti: L’uomo che amava le gonneConsiderazione non proprio poetica: Il favoloso fondo di AmelieGeologia impazzita: SassomattoAspirazione agricolo-floreale: Serra promessaRegola pedagogica: Mai gridare al pupoCosmesi naturale: La maschera di farroProblemi grossi in quel di Los Angeles: Cazzi a Beverly HillsIl cane Peter sa volare: Peter CanPlagiato in Per un pugno di dollari: La sfiga del samuraiPassatempo prediletto da Penelope: Il gioco della telaCommento di una sorella puritana: Porco mio fratello a fare sessoAbissi che fanno paura: Il mare oscuroNon rispetto della fisiologia sudoripara: Oltraggio al sudoreI piraña e l’orca che si era smarrita: I predatori dell’orca perdutaNon di solo pane vive l’uomo: Marcellino rane e vinoRitorno alla calma: La ressa è finitaResidue speranze maschiliste: L’ultima f igaConfusione in geografia: La monaca di PonzaGenitori con la divisa: Guardie e padriI golpisti riconoscenti: Grazie CiaUrologo & sessuologo: Il medico dei cazziÈ il momento dell’aperitivo: I due campariFurto dal ferramenta: Viti rubateStallone che la tira per le lunghe: Fotte senza fineEnsemble vocale fuori controllo: Coro scatenatoNuova frontiera leghista: Oltre il duroQuella sì che era una signora resina: L’ambra del passatoNon volere proprio sentire ragioni: Sordi a ogni costoAttilio Regolo s’illude: Tenera è la botteAttilio Regolo realista: Una botte per morireAttilio Regolo, l’epilogo: La botte assassinaVent’anni dopo: Paolo il calvo