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Il giardino segreto
Progetto grafco di Mariagrazia Rocchetti
Titolo originale: The Secret GardenTraduzione di Angela Restelli Fondelli
© 1956 Fratelli Fabbri Editori, Milano© 2000 RCS Libri S.p.A., Milano
Prima edizione Rizzoli novembre 2014Tutti i diritti riservati
ISBN 978-88-17-07775-0
Finito di stampare nel mese di ottobre 2014presso Errestampa srl, Orio al Serio (BG)
frances h. Burnettillustrazioni di vanna vinci Il
giardino segreto
Capitolouno
Quando Mary Lennox giunse nella grande proprietà di Misselthwaite per viverci con suo zio, tutti la trovarono poco simpatica. Ed era anche vero. Il suo corpicino magrissimo, i capelli più gialli che biondi e l’espressione stizzosa del suo visino smunto non facevano certamente di lei una bella bambina. Lasuacarnagioneeragiallaquasicomeicapelli,perchéeranatain
Indiaederasemprestatapiuttostogracile.Suopadreavevaoccupato
un posto importante nel corpo diplomatico inglese e, oltre a essere
statomoltoindafarato,nonavevamaigodutodiun’ottimasalute;sua
madre,unasignoramoltobella,sieraoccupatasolodifesteedirice-
vimenti,edidivertirsiinmezzoagenteallegra.Forseperquestonon
avevamaidesideratodiavereunabambina,tantoche,quandoMary
nacque,l’afdòsubitoaunabaliaindianacolprecisoincaricoditener-
lailpiùlontanopossibiledalei.CosìMaryerarimastacostantemente
“allalarga”,fndaquando,ancorainfasce,altrononeracheunadeli-
cataenoiosacreaturina.
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Lapiccinanonricordavadiavermaivistoaltrivoltiintornoasé,se
nonquellidellasuabaliaedeglialtriserviindiani;questil’obbedivano
intuttoeassecondavanoognisuocapriccio,perchésapevanochela
padronasarebbeandatasututtelefuriesel’avessesentitapiangere.
Così,aseianni,labimbaeragiàunapiccolatiranna.Perinsegnarlea
leggereeascrivereavevanopresounasignorinainglese,chenonera
rimastapiùditremesi;tuttavia,delle istitutricicheavevanoavutoa
chefareconlei,eraquellacheavevaresistitodipiù.Esenonfosse
statocheMaryavevaveramentedecisodiimpararealeggere,sarebbe
cresciutaancheignorante.
Maryavevanoveanni,quando,inunmattinocaldoeafososveglian-
dosi più chemai dimalumore, non vide vicino al suo lettino la sua
balia,maunanuovacameriera.
«Checosafaiqui?»strillòsubito.«Va’via,tu,emandamilabalia.»
Ladonnalaguardòspaventata,eriuscìamalapenaabalbettareche
la balia non poteva venire: e quandoMary, come una piccola furia
inviperita, la prese a pugni e a calci, non reagì neppure: si limitò a
guardarlaancorapiùspaventataearipeterlechelabalianonpoteva
proprioveniredallasignorina.
C’era un’atmosfera misteriosa nel-la casa, quella mattina: tuttoprocedevadiver-
samentedalsolito.Moltideiserviindianimancavano,equeipochiche
ancorasiaggiravanonellestanzeavevanoun’espressionediterroresui
voltipallidi.Nessunodicevanienteallapiccina,elabalianonveniva.
PraticamenteMaryfulasciatasoladurantetuttalamattinata.Gironzolò
unpo’perilgiardinopoicominciòagiocaredasolaall’ombradiunal-
bero,vicinoallaveranda:giocòacostruireaiuoleecominciòapiantare
forisutantipiccolimucchiettiditerra.Eintantos’inquietavasempredi
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Il giardino segreto
piùeborbottavatraséesétutteleinsolenzeconcuiavrebbeapostro-fatolabaliaalsuoritorno.Estavaperurlaredallastizza,quandoudìsuamadreusciredallaverandaeparlareconqualcunoabassavoce.Guardòversodiloroericonobbenelgiovanealtoebiondochestavaconsuamadreunufcialeappenagiuntodall’Inghilterra.Loguardòunmomento,masubitos’incantòafssareilbelvoltodisuamadre,comefacevasemprelerarevoltecheavevailpiacerediincontrarla.Com’eragiovane,bellaepienadigrazia,coisuoicapellibiondi,ilnasinoall’insùegliocchigrandieridenti;echebegliabiticheindossava,cosìvaporosietuttiguarnitidipizzi!Anchequellamattinaeramoltoelegante,maisuoiocchinonridevano,anzifssavanol’ufcialeconun’espressionedisgomentoedipaura. «Èunacosatantograve,dunque?»chiedevaansiosa. «Più che grave, signora Lennox!» rispose lui con un tremito nellavoce.«Avrestedovutopartireduesettimanefa.» LamammadiMarysitormentavanervosamentelemani. «Loso,purtroppo,cheavreidovutoandarmenediqui!»risposeconlavocerottadalpianto.«Epensarechesonorimastasoloperquellastupidafesta!Sonostataunasciocca!» Unlugubrelamentogiunseimprovvisoedisperatodallecapannedeiservi,elasignoras’aferròalbracciodell’ufciale,mentreMarycomin-ciòatremaredallatestaaipiedi. Intantoillamentosifacevasemprepiùinsistente. «Checos’è?Checos’è?»chieselasignoraLennox. «Dev’esseremortoqualcuno»risposel’ufciale.«Nonmiavevatedet-tocheunodeivostriservieramalato?» «Non loso,nonricordo!Veniteconme,presto!»Escappò incasapiangendo. Accadderopoicoseterribili,efnalmenteilmisterodiquellamattina
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Capitolo uno