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Il giardino che ci piace Colorato, sano e pieno di vita. E i parassiti? Combattiamoli in modo naturale

Il giardino - Agricoltura, caccia e pesca... · I nemici delle piante 14 Cimici: ospiti indesiderati in casa e giardino 34 Vita e colore in giardino 38 L'orto-giardino 42 Fai da te:

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Il giardinoche ci piace

Colorato, sano e pieno di vita.E i parassiti? Combattiamoli in modo naturale

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Agenda stagionale 4I nemici delle piante 14Cimici: ospiti indesideratiin casa e giardino 34Vita e colore in giardino 38L'orto-giardino 42Fai da te: il compost 45Prodotti biologici e naturali 47

Indice

Direzione generale Agricoltura, economia ittica,attivita' faunistico-venatorie

Servizio fitosanitario

via di Saliceto, 81 - 40128 Bolognatel. 051.527.8111/8221/8222 fax

051.353.809 - 051.370.285e-mail:

sito internet:[email protected]

agricoltura.regione.emilia-romagna.it/fitosanitario

con la collaborazione di:

Centro Agricoltura Ambiente Giorgio Nicoli s.r.l.

Via Argini Nord, 3351 - 40014 CREVALCORE - BOtel. 051.680.2211 fax 051.981.908

e-mail: [email protected] - sito internet: www.caa.it

Testi: N. Vai, M. Bariselli, R. Ferrari, L. BorianiFoto: archivio Servizio fitosanitario Regione Emilia-Romagna, S. Bontempi, G. Gatti, F. Santi (Università di Bologna)

Coordinamento: P. Cavanni, grafica: S. Candini

Stampa: Centro stampa Regione Emilia-Romagna

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Q

l'agenda stagionale degli interventi

le schede descrittive dei nemici delle piante

alcuni spunti per uno spazio secondo natura

uesto opuscolo è dedicato a chi ha un giardino e ha acuore la salute delle sue piante nel rispetto della natura e

dell'ambiente. Abbiamo voluto fornire in queste poche pagineinformazioni sui più comuni nemici delle piante e sui metodiper combatterli, facendo ricorso a tecniche e mezziesclusivamente biologici e naturali. Ma parliamo anche diinsetti poco conosciuti, perchè arrivati da molto lontano, per iquali dobbiamo prestare tutti particolare attenzione.

Uno spazio verde è un luogo prezioso, dove la vita si esprimein tante forme e secondo schemi ed equilibri molto fragili chepossono essere facilmente alterati, non solo dai parassitidelle piante ma anche da nostri comportamenti non accorti.Evitiamo tutto ciò che inquina e arreca danni all'ambiente.E impariamo dalla natura: facciamo in modo che uno spazioverde, anche in città, diventi un luogo speciale, frequentatoda passeri, cinciallegre e farfalle e tanti altri piccoli amici.Il giardino che ci piace è un giardino sano, che appaga i nostrisensi con i suoi colori, i suoi profumi e i suoi sapori.Perchè insieme ai fiori, non devono mancare insalate, pomo-dori e altre piante utili al nostro benessere!

Gli argomenti trattati sono suddivisi in tre parti:

per sapere cosafare nei diversi periodi dell'anno

dai piùcomuni ai meno noti per imparare a riconoscerli, e iprodotti naturali e biologici per combatterli

: comeattirare farfalle e insetti utili, come creare un orto-giardino e utilizzare gli scarti verdi per nutrire le piante.

,

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ALL'INIZIO DEL PERIODO PRIMAVERILE (marzo-aprile)

Verifichiamo la ripresa dell'attività delle controllando le piante chesono più soggette agli attacchi di questi insetti, quali ad esempio albero diGiuda, albizia, alloro. In questo periodo possiamo effettuare i primi lancidel predatore . L'antocoride è commercializzatosotto forma di adulto, in confezioni contenenti 200 individui insieme amateriale disperdente. Spargiamo il prodotto sulla vegetazione, oppureinseriamo una parte del contenuto del flacone in contenitori di cartaappesi sulle piante, dai quali gli adulti fuoriescono per diffondersi nellavegetazione circostante. Le dosi consigliate vanno da 3 a 5individui/pianta in via preventiva, fino ad arrivare a 10-15individui/pianta in caso di infestazioni importanti.

Per il controllo degli , nei piccoli giardini possiamo effettuare già dalmese di aprile introduzioni localizzate di ausiliari (adulti o larve dicoccinella, larve di crisopa, imenotteri parassitoidi). I lanci delle coccinelle(ad esempio ) vanno eseguiti con infestazioni in atto diafidi; in commercio sono disponibili confezioni contenenti 80 o 250 larve.Il numero di individui da liberare va valutato a seconda delle situazioni: inassenza di predatori selvatici, si possono introdurre fino a 2-3 larve perogni rametto infestato.Gli adulti di coccinella (commercializzati in confezioni da 16 oppure da100 esemplari) sono più mobili e meno delicati delle larve, ma tendonospesso a disperdersi nell'ambiente.

Se in questo periodo sono presenti infestazioni di interve-niamo con 1- 2 trattamenti a base di oli minerali.

su platani di norma soggetti a questainfezione, effettuiamo un trattamento alla chioma con prodotti rameicidurante la fase di apertura gemme.

in presenza di sintomi della malattia intervenia-mo con un trattamento a base di prodotti rameici. Il trattamento deveessere preceduto dal taglio di tutte le parti infette.

Anthocoris nemoralis

Adalia 2-punctata

alla comparsa delle larve si può intervenire conpreparati a base di var. ( ), avendo curadi bagnare bene tutta la chioma. Se l' infestazione è limitata a pochepiante isolate o in vaso, è sufficiente effettuare un lavaggio a forte pres-sione d’acqua in modo da far cadere a terra le larve per poi eliminarle.

Bacillus thuringiensis kurstaki B.t.k.

:

:

:

psille

afidi

cocciniglie

Antracnosi del platano

Cancro del cipresso

Piralide del bosso

Agenda stagionale

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ALL’INIZIO DI MAGGIOVerifichiamo le infestazioni di e Se è presente melatasulla vegetazione delle piante, eseguiamo lavaggi con acqua etensioattivi autorizzati. Eventuali distribuzioni fogliari di sali dipotassio (400-450 g/hl) da effettuarsi con abbondanti irrorazionial momento delle infestazioni, hanno un effetto collateraledilavante sulla melata. I lavaggi devono essere eseguititempestivamente per prevenire la formazione di fumaggini, piùdifficili da asportare della semplice melata.

In presenza di forti infestazioni di (e di psilla in particolare sualbizia) e in assenza di nemici naturali, interveniamo con piretronaturale. Il prodotto non è selettivo ed è caratterizzato dabassissima persistenza nell'ambiente.Il suo impiego è particolarmente consigliato all'avvio dellastagione, quando le popolazioni degli ausiliari sono ancoradisperse nell'ambiente e possono colonizzare nuovamente lepiante trattate qualche giorno dopo la distribuzione del formulato.

In presenza di infestazioni consistenti di e ai primisintomi di danno (inizio disseccamenti delle piante), interveniamocon oli minerali autorizzati per l'impiego in vegetazione.I trattamenti vanno indirizzati contro le forme giovanili (neanidi) edevono essere eseguiti tempestivamente per prevenire laformazione di fumaggini. Nel caso della cocciniglia del tiglio,posizioniamo gli eventuali trattamenti soltanto al termine dellafioritura delle piante.

se notiamo fori diinfestazione su tronchi e rami, installiamo entro la prima metà delmese di maggio le trappole per la cattura massale dei maschiadulti. In caso di infestazione di rodilegno rosso ( ), letrappole vanno posizionate a circa 180 cm da terra; vanno invececollocate sopra chioma per la cattura del rodilegno giallo (

).Per la cattura contemporanea di entrambi i rodilegno, posizionia-mo la trappola sopra-chioma sistemando gli erogatori nella stessatrappola.Sostituiamo gli erogatori ogni 4-5 settimane.

Cossus cossus

Zeuzerapyrina

.

:

afidi psille

afidi

cocciniglie

Rodilegno rosso e rodilegno gialloP

rim

avera

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Agenda stagionale

DALLA SECONDA METÀ DI MAGGIO

Verifichiamo la presenza di larve di sulle foglie di quercia.E' possibile intervenire con preparati a base di nematodientomoparassiti applicati al terreno per colpire le larve che si lascianocadere al suolo, prima del passaggio alla generazione successiva.Manteniamo il terreno umido anche dopo il trattamento, per favorire imovimenti dei nematodi verso le larve.

In aiuole fiorite di particolare pregio o in giardini con finalitàdidattiche, effettuiamo lanci dei predatori fitoseidi ai primi segni diripresa dell'attività del I fitoseidi

vengono commercializzati in confezioni contenenti 2.000individui dispersi in materiale inerte e devono essere impiegati alla

dose di 5-10 individui/m utilizzando fino a 20-25 individui/ se illancio viene effettuato su piante isolate. Se possibile, è benemantenere una certa umidità nell'ambiente attraverso irrigazionisopra chioma, al fine di favorire l'azione del predatore a scapito diquella del ragnetto rosso.

controlliamo sulle parti più basse dellachioma dei platani la ripresa di attività dell'insetto (presenza sullapagina inferiore delle foglie di adulti e neanidi). In caso di lamentatifastidi per le persone, dovuti anche alla posizione delle pianteinfestate, possiamo effettuare un trattamento a base di piretronaturale contro la prima generazione dell'insetto.

controlliamo la vegetazione perverificare l'eventuale presenza di defogliatori. Tra maggio e giugno gliadulti di Cantaride si radunano in massa sulle foglie. Sempre aprimavera inoltrata possono manifestarsi sui frassini le larve dellaTentredine. Un controllo diretto di questi insetti è difficile ma, se lepiante sono in buone condizioni, potranno dare origine ad una nuovafogliazione.

tra la fine di maggio e l'inizio di giugno sulla pagina infe-riore delle foglie compaiono le forme giovanili, che sono poco mobili.Possiamo irrorare le piante infestate con acqua e tensioattivi autoriz-

(Phytoseiuluspersimilis)

2m

2

:

.

:

limacina

ragnetto rosso

Tingide del platano

Defogliatori del frassino

Metcalfa:

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Prim

avera

zati, in modo da far cadere il maggior numero possibile di insettied ostacolare il loro ritorno sulle piante ospiti. I risultati migliorisi ottengono dirigendo il getto dal basso verso l'alto e ripetendopiù volte l'operazione, in modo da bagnare efficacemente tuttele parti verdi. E' fondamentale intervenire tempestivamente,dato che la mobilità degli stadi dell'insetto (e quindi la lorocapacità di sfuggire al getto d'acqua e risalire sulla vegetazione)aumenta con il passare del tempo. Eventuali lavaggi effettuati inpiena estate possono dilavare l'abbondante melata e prevenirele fumaggini, ma non hanno alcun effetto diretto sugli insetti.Per il controllo della metcalfa, possiamo introdurre i bozzoli di

negli ambienti dove questo parassitoi-de non è insediato o è presente in quantità modesta.L'introduzione di in ambienti in cui non si ese-guono interventi con prodotti insetticidi viene effettuata appen-dendo sulla vegetazione dei contenitori di rete di plastica cheracchiudono porzioni di foglie con i bozzoli del parassitoide.

tra maggio e giugno supalme che manifestano deperimenti e disseccamenti, verifichia-mo la presenza di erosioni sul lembo fogliare e la presenza difori e rosura larvale. Per essere certi della diagnosi occorretagliare longitudinalmente il fusto o la parte apicale delle palmee cercare le larve all’interno. Possiamo tenere sotto controllo lelarve con 1-2 trattamenti a base di .L'infestazione di va comunque segnalata al Serviziofitosanitario.

ai primi sintomi della malattia interveniamotempestivamente con zolfo bagnabile. Al perdurare dicondizioni ambientali favorevoli e in presenza di sintomi,continueremo i trattamenti ad intervalli di 8-10 giorni l'unodall'altro. Evitiamo di distribuire lo zolfo durante le ore più caldedella giornata.

Neodryinus typhlocybae

N. typhlocybae

Bacillus thuringiensisPaysandisia

Minatore fogliare delle palme

Oidio

:

:

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Anche nei mesi estivi non abbassiamo la guardia!

Contro le infestazioni di quando l'attacco ètale da imbrattare la vegetazione di melata, eseguiamo lavaggi conacqua e tensioattivi autorizzati alle dosi indicate in etichetta.

Ai primi sintomi di danno da (inizio disseccamenti)eliminiamo, per quanto possibile, le parti infestate completamentedisseccate.

tra maggio e giugno, specialmente supiante giovani, controlliamo i getti ed eliminiamo quelli infestati,riconoscibili dalla presenza di larve sulla pagina inferiore delle foglie edalle caratteristiche erosioni fogliari.

durante il mese di giugno gli adulti di questoinsetto “migrano” all’interno delle abitazioni. Evitiamo di utilizzareinsetticidi negli ambienti domestici. Teniamo le zanzariere abbassate eraccogliamo gli insetti con l’aspirapolvere più volte al giorno nelperiodo di massima presenza. In estate, tra luglio e agosto, è possibileosservare la presenza di crisalidi o di esuvie abbandonate nella parteesterna delle piante.

Controlliamo gli alberi sui quali possono essere presenti fori o adulti di(aceri, pioppi, salici, platani). Questo insetto è molto

pericoloso: segnaliamo tutti i casi sospetti al Servizio fitosanitario dellaRegione.

in luglio o agosto, su platani dove non èancora stato eseguito alcun trattamento e qualora la presenzadell'insetto rappresenti un fastidio per le persone, interveniamo conun trattamento a base di piretro naturale contro le neanidi di secondagenerazione.

:

:Bacillus thuringiensis kurstaki B.t.k.

eliminiamo tutte le parti infestati dalle larve.

n caso di forti infestazioni ripetere i trattamenticon preparati a base di var. ( ),avendo cura di bagnare bene tutta la chioma. Se l' infestazione èlimitata a poche piante isolate o in vaso, è sufficiente effettuare unlavaggio a forte pressione d’acqua in modo da far cadere a terra lelarve per poi eliminarle.

i

:

:

:

afidi, psille o metcalfa

cocciniglie

Limacina della quercia

Cimice dell’olmo

tarlo asiatico

Tingide del platano

Licenide del geranio

Piralide del bosso

,

Agenda stagionale

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ATTIRIAMO GLI INSETTI AMICI DELLE PIANTEPer il benessere del giardino è importante la presen-za degli insetti utili (coccinelle, sirfidi, crisope) che ciaiutano a proteggere le nostre piante dall'attacco dispecie parassite. Non devono mancare neppurefarfalle, api e bombi che con il loro prezioso lavoro diimpollinatori ci regalano fiori, frutti e semi abbon-danti. Impariamo a riconoscere le specie “buone” ecreiamo per loro un ambiente ospitale, dove posso-no nutrirsi e riprodursi.Ecco qualche consiglio per attirare gli insetti amici.

Utilizziamo a loroparticolarmente gradite:

erbe aromatiche e da fiore

Aromatiche e officinali Erbacee da fiore

BorragineCoriandoloTimoMalvaMentaMelissa

CoreopsisFaceliaLupinoPisello odorosoCalendulaMorella comune

In commercio si possono trovare miscugli già pronti per la semi-na in vaso o nel terreno di piante a funzione attrattiva. E' consi-gliabile coltivare piante con epoca di fioritura diversa, in mododa avere una fioritura prolungata nel tempo.

Se la superficie del giardino è ampia, creiamo una, con specie spontanee particolarmente apprezza-

te da coccinelle e altri insetti utili, quali ad esempio: finocchioselvatico, achillea, tarassaco, veronica, pratolina, papavero,fiordaliso.

Infine, se la manualità non ci manca, costruiamo e posizio-niamo in giardino una : nel web cisono diversi esempi ai quali ispirarci per far sì che queste crea-ture abbiano fissa dimora nel nostro angolo verde.

zona aprato fiorito

casetta per gli insetti utili

Estate

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Cameraria dell'ippocastano

Processionaria del pino

Rodilegno

cocciniglia del tiglio

Antracnosi del platano

Cancro del cipresso

Piralide del bosso

:

:Bacillus thuringiensis kurstaki B.

thuringiensis aizawai

:

:

:

raccogliamo e bruciamo le foglie diippocastano cadute a terra, nelle quali si conservano le crisalididell'insetto. In alternativa, possiamo conservare le foglie cadute insacchi di rete a maglia fine per consentire, all'inizio della stagionesuccessiva, l'uscita dei parassitoidi ma non quella degli adulti dicameraria.

effettuiamo 1 - 2 trattamenti a distanzadi 10 giorni l'uno dall'altro con ssp. o

ssp. contro le larve neonate (a secondadell'andamento stagionale, indicativamente dalla metà del mese disettembre in avanti).

su piante giovani con infestazioni in atto (evidenziatedalla fuoriuscita di rosura dai fori), interveniamo contro le larveinfilando un filo metallico all'interno delle gallerie per trafiggerle.

, se l'infestazione si è manifestata inprimavera, effettuiamo subito dopo la caduta delle foglie un tratta-mento nei confronti delle forme giovanili svernanti.

sulle piante che in primavera hannomanifestato i sintomi dell'infezione, effettuiamo un trattamento conprodotti rameici prima della caduta delle foglie.

se notiamo i sintomi della malattia, interve-niamo con un trattamento a base di prodotti rameici.

Gran parte degli uccelli presenti in città (cinciarella, cinciallegra,codirosso, passero, ecc.) si nutrono prevalentemente di insetti, inclu-dendo tra le loro prede abituali numerosi parassiti delle piante. La loroattività deve essere quindi salvaguardata e potenziata perché contri-buisce a combattere in maniera naturale gli insetti dannosi alle piante

con oli minerali

elle piante oggetto di attacchi utilizziamopreparati a base di nematodi entomopatogeni per colpire le larvesvernanti all'interno dei loro bozzoletti. Interveniamo in presenza dipioggia effettuiamo una intensa bagnatura.

: n

Contro la

UCCELLI INSETTIVORI, I NOSTRI ALLEATI IN GIARDINO

Agenda stagionale

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ornamentali. La collocazionedi nidi artificiali sugli alberi dimaggiori dimensioni contri-buisce a favorire l'insedia-mento stabile di consistentipopolazioni di uccelli che nontrovano nei giardini urbaniidonei siti di riproduzione.Esistono diversi tipi di nidoartificiale, differenti per mate-riale, forma e dimensioni delforo d'ingresso, per consenti-re la nidificazione delle diver-se specie, ciascuna con leproprie abitudini ed esigenze.In genere i nidi con forod'ingresso di diametro compreso fra 26 e 40 mm consentonola nidificazione della maggior parte delle specie di passerifor-mi, impedendo allo stesso tempo l'ingresso di specie più gros-se e più invadenti. I nidi artificiali vanno collocati nel periodoautunno-invernale, ad un'altezza di almeno 3-4 metri da ter-ra. Il foro d'ingresso va orientato al riparo dall'insolazionediretta, dagli agenti atmosferici (piogge e venti dominanti) edalle correnti d'aria. La densità ottimale è influenzata dadiversi fattori, tra cui caratteristiche della specie, ambiente edisponibilità di cibo. In generale, per i piccoli passeriformi, gliuccelli più comuni in parchi e giardini, la densità ottimaledovrebbe essere di 8-10 nidi per ettaro, arrivando anche a 15nidi in totale assenza di cavità naturali in loco e in presenza dibuona disponibilità di cibo.Le mangiatoie vanno poste ad un'altezza minima di 2 metri (omaggiore in presenza di gatti o altri predatori), in luoghi ripa-rati dal sole e dai venti freddi, e in prossimità di cespugli oalberi, in modo da fornire agli uccelli un punto d'appoggio dacui ispezionare l'ambiente prima di posarsi, o dove rifugiarsiin caso di pericolo.

Autunno

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Durante i mesi freddi, quando le piante sono a riposo anche i parassitiinterrompono la loro attività. Alcuni di essi costruiscono struttureadatte a ripararli dai rigori invernali nelle quali si nascondono finoall'arrivo della primavera. Con un po' di attenzione, possiamo scoprirequesti ripari ed eliminarli in modo da preservare la salute delle nostrepiante.

E' il caso della che in inverno si rifugiaall'interno di nidi localizzati nella chioma di pini e cedri. Controlliamo irami più esterni e soleggiati di queste piante per verificare se sonopresenti nidi dell'insetto, che andranno raccolti e bruciati in modo dadistruggere le larve presenti al loro interno.L'operazione va effettuata con la massima cautela, adottando tutte leprotezioni individuali indispensabili per evitare il contatto con i peliurticanti delle larve. Questo intervento è efficace, in quanto eliminadall'ambiente non solo le larve, ma anche il pericoloso carico di peliurticanti contenuti nei nidi. Il periodo migliore per la raccolta dei nidi èda novembre a gennaio. Se non è stato possibile intervenire prima,facciamolo comunque entro la prima metà di febbraio, verificandoche i nidi siano ancora chiusi.

Dal mese di febbraio controlliamo l'eventuale presenza disulle piante maggiormente soggette agli attacchi di

questi insetti (alloro, evonimo giapponese, ortensia, pittosporo, tiglio).Osserviamo attentamente gli organi legnosi alla

ricerca di colonie svernanti. Quandopossibile, eliminiamo manualmente le

cocciniglie, negli altri casi tagliamoed allontaniamo tutte le parti

legnose infestate.

processionaria del pino

cocciniglie

Agenda stagionale

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DIAMO RIFUGIO E CIBO AGLI UCCELLIL'inverno rappresenta un momento criticoper molti uccelli a causa del freddo e soprat-tutto della scarsa disponibilità di cibo.La collocazione di mangiatoie nei punti ripara-ti del giardino è in grado di garantire lasopravvivenza di molti individui, senza costrin-gerli ad affrontare lunghi e rischiosi sposta-menti. Le mangiatoie che abbiamo installatonell'autunno vanno periodicamente rifornite(senza eccedere nella quantità) durante tutto ilperiodo invernale, ripulendole regolarmentedai rifiuti e sostituendo i cibi deperibili e/oricchi di grassi. Il rifornimento va sospesogradualmente all'arrivo della stagione riproduttiva, quando gliuccelli trovano agevolmente cibo in natura, anche per evitare

l'instaurarsi di dipendenze troppo strette con l'uomo

Ecco qualche esempio di cibo che possiamo mettere adisposizione dei nostri piccoli amici:

briciole di biscotti, dolci o pane secco

emi di vario genere: molto usati sono quelli di miglio,girasole, canapa, panico (anche in pighe), avena,ravizzone

miscele di semi e grasso o lardo macinato, pezzi di lardonon salato con la cotica

rachidi non salate e altra frutta secca

bacche (da arbusti selvatici o coltivati) e frutta matura(mele, pere, uva, cachi)

larve delle tarme della farina (tenebrione) reperibili neinegozi di animali

avanzi di cibo, polenta e carne macinata.

.

s

s

a

Inverno

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AFIDI

Afide della rosa

Afide del tiglio

Afide nero dei Prunus

Fillossera del leccio e della quercia

Sono certamente gli insetti più diffusi e conosciuti nei giardini. Gli afidi sono dipiccolissime dimensioni, hanno un apparato boccale perforante-succhiatorecon il quale pungono le parti verdi infestate e ne succhiano la linfa.Si riconoscono abbastanza facilmente perché si manifestano sulla vegetazio-ne in colonie formate da numerosi individui e producono abbondante melata,sostanza zuccherina che imbratta foglie, fiori, germogli.Il periodo critico per queste infestazioni va da aprile a giugno; le infestazioni diafidi sono in genere favorite da primavere calde easciutte. Con il progredire dell'estate gli attacchidiminuiscono, grazie anche all'azione di controlloesercitata dai numerosi nemici naturali di questiinsetti (predatori e parassitoidi).Ecco alcuni tra gli afidi più comuni:

(Macrosiphum rosae)

Eucallipterus tiliae)

(Myzus cerasi)

Phylloxera quercus

le colonie invadono i germogli ed i boccioli

fiorali Le infestazioni maggiori si verificanoalla comparsa dei bottoni fiorali.

infesta le foglie producendo abbondantemelata che spesso ricopre tutto ciò che si trovasotto la chioma degli alberi colpiti.

infesta i ciliegi da fiore sviluppandosi su fiori efoglie. In seguito all'attacco i fiori avvizziscono,mentre le foglie si accartocciano e cadono.

le punture che l'afide compie sulle foglieprovocano la formazione di decolorazionipuntiformi che successivamente disseccano. Incaso di forti attacchi le foglie colpite cadono.

.

( )

(

I nemici delle piante

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PSILLE

Psilla dell'albero di Giuda

Psilla dell'albizia

Psilla dell’alloro

Anche le psille sono insetti provvisti di apparato boccale perforante- succhia-tore. Analogamente agli afidi pungono la vegetazione, ne sottraggono la linfae producono abbondante melata.Hanno dimensioni piccolissime e generalmente ci accorgiamo della loropresenza quando l'infestazione è già in atto, perchè le foglie e tutte le partiverdi sono appiccicose e coperte da questo liquido zuccherino.Le psille si manifestano all'inizio della primavera e sono favorite daandamento stagionale caldo e asciutto. Tra quelle maggiormente diffuse neigiardini ricordiamo:

(Cacopsylla pulchella)

(Acizzia jamatonica)

infesta foglie, fiori e frutti provocando punteg-giature necrotiche.Le piante si ricoprono di melata, sulla qualefacilmente si forma la fumaggine (funghisaprofiti che imbrattano la vegetazione dipolvere nerastra).

questa psilla è di recente introduzione neinostri ambienti, ma si è subito manifestata conattacchi molto forti che in certi casi hannodeterminato diffusi disseccamenti dellachioma. Oltre alla sottrazione di linfa (da partedelle forme giovanili e da parte degli adulti), lapsilla produce abbondante melata.

provoca arrotolamenti di porzioni del lembofogliare verso la pagina inferiore. A questedeformazioni seguono ingiallimenti edisseccamenti. I germogli colpiti arrestano illoro sviluppo. Il danno provocato da questoinsetto è prevalentemente di tipo estetico.

( )Trioza alacris

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COCCINIGLIE

Pulvinaria dell'ortensia e del tiglio

Ceroplasti

Sono piccolissimi insetti, molto comuni su diverse piante ornamentali, arbustiin particolare. Il danno è determinato dal fatto che sottraggono la linfa eirritano i tessuti vegetali con la loro saliva.I sintomi che si manifestano sulla vegetazione consistono in ingiallimenti,riduzione dello sviluppo e diffusi disseccamenti della chioma. Moltecocciniglie producono abbondante melata che imbratta la vegetazione ecostituisce il substrato ideale per lo sviluppo di fumaggini. Una caratteristicadelle cocciniglie è il dimorfismo sessuale, vale a dire maschi e femmine sonodiversi fra loro. I maschi sono piccoli, mobili e non si nutrono; le femmine,invece, sono generalmente immobili e in molti casi protette da secrezioni dicera, seta o lacca. Analoghe secrezioni vengono prodotte per proteggere leuova, le quali si trovano così contenute all'interno di ripari chiamati ovisacchi.Gli stadi giovanili di questi insetti sono mobili, pertanto sono quelli piùsensibili ai trattamenti con prodotti biologici. Al contrario, a sviluppo ultimato,molte specie producono un doppio rivestimento rigido (scudetto o follicolo)che le protegge dai trattamenti.Tra le cocciniglie più diffuse sulle piante ornamentali vanno ricordate:

(Eupulvinaria hydrangeae)

( Ceroplastes)

le infestazioni si manifestano con evidenzanel mese di maggio, quando sulla paginainferiore delle foglie si concentrano lefemmine mature, facilmente riconoscibiliper il loro ovisacco bianco. Nonostante siacosì appariscente, i danni determinati daquesto insetto sono del tutto trascurabili.

infestano con facilità alloro, agrifoglio,edera. Sono cocciniglie molto invadentiche colonizzano foglie e rami, provocandodeperimenti vegetativi ed ingiallimenti.Producono inoltre abbondante melata.

genere

I nemici delle piante

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Iceria

Cocciniglia fioccosa

Cocciniglia dell'evonimo

(Icerya purchasi)

(Chloropulvinaria floccifera)

(Chionaspis euonymi)

si sviluppa su pittosporo, mimose elatifoglie ad alto fusto. Questa cocci-niglia colonizza la pagina inferioredelle foglie, i rami e il fusto. Quandocompare con forti infestazioni deter-mina il deperimento e disseccamentodella vegetazione, mentre sullamelata prodotta si sviluppa la fumag-gine. E' facilmente riconoscibile, inquanto le femmine presentano uncaratteristico ovisacco bianco.

infesta pittosporo, piracanta,evonimo, ortensia, maonia, gelso,tasso. Si localizza sulla paginainferiore delle foglie ed è facilmenteindividuabile quando sono presenti lefemmine dotate, anche in questocaso, di ovisacco bianco.

infesta foglie, fusto e rami, sui qualispesso forma vere e proprie incrosta-zioni.Ripetute infestazioni possono deter-minare la morte delle piante colpite.

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METCALFA(Metcalfa pruinosa)

Questo insetto vive su molte piante ornamentali, anche spontanee,soprattutto arbustive ed erbacee, ed è da tutti conosciuto per la suainvadenza e la densità delle popolazioni con cui si presenta.Di solito le maggiori infestazioni si verifi-cano nelle zone ombreggiate del giardi-no, ricche di alberi e sottobosco.La metcalfa si sviluppa su tutte le partidella pianta, imbrattandole con abbon-dante melata, una secrezione zuccherinasulla quale si possono sviluppare funghisaprofiti agenti di fumaggine.L'insetto trascorre l'inverno allo stadio diuovo, riparato sotto la corteccia dei rami.In primavera (aprile o maggio, a secondadell'andamento stagionale) sono visibiligli stadi giovanili e le nascite continuanoscalarmente per tutta la primavera.In giugno compaiono i primi adulti chesono molto mobili e si distribuisconosulla vegetazione circostante; la loropresenza si intensifica inluglio, quando è facileosservarli allineati lungo irami.Tutti gli stadi dell'insettopungono la vegetazione ene succhiano la linfa,determinando ingiallimen-ti e decolorazioni. Il dannomaggiore, comunque, èdato dalla melata la cuipresenza rende le zoneinfestate da metcalfadifficilmente fruibili.

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TINGIDE DEL PLATANO( )Corythucha ciliata

E' l'insetto più comune del platano. Compie tre generazioni all'anno etrascorre l'inverno come adulto, prevalentemente nascosto sotto le

placche della corteccia deltronco e delle grossebranche.A partire dal mese di mag-gio gli adulti si portano sullefoglie dei rami più bassidove iniziano a nutrirsi,depongono le uova edanno avvio alle nuovegenerazioni.Tutti gli stadi dell'insettopungono e succhiano la

vegetazione, determinando delle decolorazioni sulla lamina fogliareche si possono estendere all'intera superficie.La chioma dei platani infestati appare gialla in piena estate e la cadutadelle foglie inizia in anticipo. Per verificare la presenza dell'insetto èimportante osservare la pagina inferioredelle foglie, soprattutto la zonadelle nervature.La tingide può occasio-nalmente pungere lepersone con l'apparatoboccale, per cui le infe-stazioni sono partico-larmente fastidiosequando i platani sitrovano in prossimitàdi abitazioni, oppurese sotto di essi sonoposizionati giochi perbambini o aree di sosta.

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CAMERARIA DELL'IPPOCASTANO( )Cameraria ohridella

E' un lepidottero minatore fogliare che sisviluppa sugli ippocastani, prevalente-mente su quelli a fiori bianchi; menocolpiti dall'insetto risultano gli ippocasta-ni a fiori rosa.

L’insetto trascorre l'inverno sotto forma dicrisalide nelle foglie infestate cadute alsuolo.Gli adulti, piccolissime farfalle che sioriginano dalle crisalidi svernanti,iniziano a volare già nella prima decadedi aprile; le popolazioni dell’insettoaumentano però in modo rilevante apartire dalla seconda generazione.Il danno diretto è determinato dalle larveche scavano gallerie sulle foglie (mine).Le mine, spesso molto numerose, conflui-scono tra loro e si estendono progressiva-mente all’ intera lamina. Le foglie colpitedisseccano e cadono anticipatamente,per cui gli ippocastani possono essereparzialmente defogliati già in pienaestate.

La cameraria svolge quattro generazioniin un anno; l'infestazione interessainizialmente i rami più bassi, poi saleverso l'alto fino a coinvolgere l'interachioma.

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DEFOGLIATORI DEL FRASSINO

Cantaride

Tentredine nera

Sono due le specie di insetti che si nutrono della vegetazione dei frassini, suiquali provocano vistose defogliazioni a fine primavera – inizio estate. Spesso ifrassini sono in grado di dare origine ad una nuova emissione di foglie.E' importante distinguere le due specie, perchè tra loro sono molto diverse,anche dal punto di vista sistematico.

(Lytta vesicatoria)

Tomostethus nigritus

E' un coleottero facilmente riconosci-bile in quanto gli adulti sono dicolore verde metallico dorato.Compie una sola generazioneall'anno. Tra maggio e giugno gliadulti si radunano in massa suifrassini, dove divorano le foglielasciando intatta solo la nervaturacentrale.

E' un imenottero che svolge sulfrassino una sola generazione,perfettamente sincronizzata con ilciclo della pianta. Il volo degli adulti,che sono di colore nero uniforme e sinutrono di polline e liquidi zuccheri-ni, coincide con la germogliazionedelle foglie. Dalle uova deposte dagliadulti nascono larve di colore verde,molto voraci. Le larve si nutrono delle foglie, sulle quali provocanoinizialmente dei buchi distribuiti irregolarmente sulla lamina.Le foglie poi vengono divorate per intero, tranne le nervature principa-li. Le defogliazioni provocate da questo insetto sono quindi improvvisee molto veloci.

( )

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PROCESSIONARIA DEL PINO(Thaumetopoea pityocampa)

Può colpire tutte le specie di pino, main città può infestare anche i cedri.Compie una generazione all'anno.Gli adulti sono farfalle che volano nelperiodo estivo (luglio-agosto) e ingenere non ci si accorge della loropresenza in quanto hanno vita brevee notturna. Le uova vengono depostea manicotto intorno a due o più aghi.Le larve sgusciano di solito tra la finedi agosto e settembre e comincianosubito a nutrirsi degli aghi. Una lorocaratteristica è quella di tessere nidisericei chiari all'interno dei quali siriparano dal freddo invernale. I nidisono posizionati in genere nelle partiesterne e più soleggiate dellachioma; spesso ci si accorge dellaloro presenza solo in pieno inverno.Durante tutto l'inverno le larve sinutrono della vegetazione e cresco-no; in primavera, quando sono matu-re, cessano di nutrirsi, abbandonanoi nidi invernali e scendono in proces-sione lungo i tronchi degli alberi, e

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poi al suolo alla ricerca di unpunto del terreno in cui incrisali-darsi.Durante questa fase, che puòprotrarsi anche per oltre unmese in base all'andamentostagionale, è molto importanteevitare il contatto diretto con lelarve. Il loro corpo infatti è prov-visto di una doppia fila di pelialtamente urticanti per l'uomo eper gli animali domestici, che possono determinare irritazioni cutanee,oculari ed allergiche.

( )Caliroa varipes

Il danno diretto alle piante è determinatodalle larve che, con il loro apparatoboccale masticatore, si alimentano dellavegetazione, scheletrizzandola.Gli adulti si nutrono di polline eliquidi zuccherini.

è un imenottero che neinostri ambienti svolge sullaquercia 3-4 generazioni.L'insetto trascorre l'inverno nelterreno, allo stadio di larva protettadentro un bozzolo. All'inizio di maggiole femmine depongono le uova sulle foglie; da queste nascono lelarve, che vivono in gruppi sulla pagina inferiore delle foglie e lì sinutrono, lasciando intatte le nervature e l'epidermide inferiore.Le larve sono facilmente distinguibili, in quanto ricoperte da unasostanza fluida mucosa

Caliroavaripes

LIMACINA DELLA QUERCIA

.

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RODILEGNO

Rodilegno giallo

Rodilegno rosso

Sono lepidotteri xilofagi, cioè insetti che allo stadio di larva vivono all'internodel tronco e delle branche delle piante arboree. Durante il loro sviluppoqueste larve scavano gallerie nel legno più o meno grandi a seconda dellaspecie, determinando il deperimento delle piante e l'indebolimento degliorgani legnosi, che possono rompersi più facilmente a causa del vento, dellaneve o sotto il peso della chioma. Per prevenire le infestazioni è molto impor-tante mantenere le piante in un buono stato vegetativo, con concimazioni e

irrigazioni razionali, in quanto alcune specie attacca-no di preferenza le piante deperite.Nel caso di forti attacchi è opportuno procedereall'abbattimento delle specie colpite e al successivoincenerimento delle parti legnose per evitare perico-losi focolai di infestazione. Sono maggiormentesoggetti ad attacchi di rodilegno i pioppi, i salici, gliaceri saccarini, i noci e i tigli.

(Zeuzera pyrina)

(Cossus cossus)

Le larve sono gialle, con verruche di colore nerolucido e

maturità arrivano amisurare fino a 6 centimetri. Gli adulti volano dafine maggio a tutto agosto.

Le larve hanno un caratteristico colore rossointenso e misurano, a maturità, fino a 10centimetri.Gli attacchi di questo pericoloso xilofago sipossono riconoscere dalla presenza di fori dipenetrazione dai quali fuoriesce linfa di colorescuro e odore intenso. Le larve scavano galleriein genere nella zona del colletto e nella partebassa del tronco.

scavano gallerie ascendenti nei rami enei germogli con fuoriuscita di rosura giallastradi consistenza granulosa. A

Gli adulti volano dai primi dimaggio a fine agosto.

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LICENIDE DEI GERANI( )Cacyreus marshalli

Le larve di questa farfalla diurna infestano i gerani, provocandodefogliazioni e disseccamenti delle piante. Alla schiusura delle uova, legiovani larve minano le foglie,nutrendosi del mesofillo. In questafase della loro vita sono dei bruchi dicolore verde con bande dorsali dicolore lilla.

In seguito penetrano all'interno deifusti, scavando gallerie che sidirigono verso il basso e infine,all'approssimarsi della maturità,compiono erosioni sul lembofogliare o sui fiori.

Le crisalidi si possono osservareappese alle parti verdi o fissate allefoglie rinsecchite alla base dellepiante di geranio. L'insetto puòcompiere più generazioni nel corsodell'anno; essendo di dimensioniridotte può essere ospitato in grannumero anche in piccoli vasi digeranio.

L’adulto non è un gran volatore enon ha abitudini migratorie; la suaattività è diurna, vola intorno allepiante che ospitano le larve estaziona preferibilmente nei luoghipiù assolati.Nel suo paese di origine ilnon è considerato pericoloso, ma inItalia è estremamente dannosoanche per la mancanza di specificipredatori in grado di contrastarne losviluppo.

Cacyreus

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INSETTI DANNOSI ALLE PALME

Minatore fogliare delle palme

Certamente le palme non fanno parte della flora tipica dell’Emilia-Romagna, tuttavialungo il nostro litorale, nelle aree costiere e in molti giardini urbani sono assai diffuseed apprezzate. , in particolare, è la specie più utilizzata.Per decenni le palme hanno avuto pochissimi problemi fitosanitari, ma negli ultimitempi la situazione è radicalmente cambiata. In Italia, infatti, hanno fatto il loroingresso due insetti in grado di attaccare tutte le specie di palme coltivate portandolepersino alla morte: il punteruolo rosso e il minatoredelle foglie . Attualmente in Emilia-Romagna sono presentialcuni focolai di , mentre il punteruolo è stato rinvenuto in un focolaio aRiccione che, al momento, sembra eradicato.

Phoenix canariensis

(Rhynchophorus ferrugineus)(Paysandisia archon)

Paysandisia

(Paysandisia archon)

Paysandisia archon è un lepidottero originario del Sud America, digrosse dimensioni (l’adulto è una farfalla con apertura alare di 9-11cm), che vive e si riproduce su varie specie di palme. Segnalato inSpagna e in Francia nel 2001, in Emilia-Romagna l’insetto è presentedal 2007, sia in vivaio sia su piante coltivate in aiuole ornamentali.Il danno diretto è determinato dalle larve, che per nutrirsi scavanogallerie all’interno delle foglie e del fusto delle palme. Spesso lepiante infestate non mostrano sintomi esterni caratteristici, ma ungenerale deperimento, con diffusi ingiallimenti fogliari.

Ad un’osservazione più attenta, la presenza dellelarve del minatore è segnalata dalla comparsa dierosioni sul lembo fogliare. Un altro sintomocaratteristico è dato dalla presenza di residui dellecrisalidi nella parte esterna delle piante, spesso incorrispondenza del tronco.Il danno può essere più o meno grave in funzionedella specie colpita, dell'età della pianta e delle suecondizioni di sviluppo.L'insetto compie generalmente una generazioneall'anno, tuttavia in alcuni casi possono occorrereanche due anni perché completi il suo ciclobiologico. Gli adulti sfarfallano in estate, da finegiugno a settembre. Dopo l'accoppiamento le

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femmine depongono le uova in piccoli gruppiall'inserzione del rachide fogliare oppure sulgermoglio apicale.Le larve neonate penetrano all'interno dellostipite della foglia, dove scavano gallerielongitudinali, in genere rettilinee.Queste gallerie, approfondendosi nel fusto,aumentano progressivamente di diametro.La presenza delle larve nel tronco è resavisibile da abbondante rosura che fuoriescedai fori di alimentazione. Le larve mature sonodi colore bianco-crema, con il capo marrone e possono arrivare fino a8 cm di lunghezza. Raggiunta la maturità, esse si portano all'esternoper incrisalidarsi; la crisalide è di colore marrone-giallastro.

È un coleottero Curculionide, originariodell’Asia meridionale, estremamente perico-loso per diverse specie di palma.Da qualche anno è presente nelle nostreregioni centro-meridionali, dove ha distruttoesemplari di palma di grandi dimensioni enotevole pregio paesaggistico. Nei paesi incui questo insetto si è acclimatato, le infesta-zioni hanno assunto i connotati di una vera epropria emergenza fitosanitaria.Il punteruolo rosso si sviluppa all'interno dellepalme e si nutre dei tessuti del fusto, che si svuota progressivamente esviluppa un forte odore di vino in fermentazione. In genere si osserva-no sintomi esterni solo quando le larve sono già ampiamente diffuseall’interno della pianta. In 20-30 giorni un attacco di punteruolo puòportare alla morte una palma di ragguardevoli dimensioni e le nume-rose gallerie larvali possono anche compromettere la stabilità dellapianta, causandone la caduta.

( )Rhynchophorus ferrugineus

Punteruolo rosso

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I sintomi iniziali dell’infestazione sono a caricodelle foglie apicali: vista in lontananza lapalma mostra una perdita di vigore della cima,la chioma è completamente divaricata eassume un aspetto “ad ombrello aperto”.Nei casi più gravi l’intera cima si affloscia sullefoglie inferiori e, vista a distanza, la piantasembra capitozzata. Osservandola da vicino lacima appare fortemente danneggiata e inavanzato stato di marcescenza o completa-mente disseccata.

compie l’intero ciclo vitaleall’interno della palma. Gli adulti prediligonopalme danneggiate o sofferenti, ma è possibileanche l’infestazione di piante sane.Generalmente il punteruolo non migra in una

nuova palma finché non ha completamente distrutto quella su cuivive. È comunque in grado di volare e può spostarsi anche per distanzedi oltre 1 km.L’adulto è facilmente riconoscibile, ha un caratteristico colore rosso-

bruno ed è di grosse dimensioni (la sualunghezza può variare dai 20 ai 40 mm).Come tutti i curculionidi, possiede un lungorostro ricurvo, che nel maschio è più accen-tuato.

R.ferrugineus

La lotta al punteruolo rosso è regolamentatadal“Disposizioni sulla lotta obbligatoria contro ilpunteruolo rosso della palma

”, il quale stabilisce le misure diprevenzione e di eradicazione dell’insetto.

Decreto Ministeriale 9 novembre 2007

Rynchophorusferrugineus

La presenza di palme con sintomi sospetti di infestazione vaobbligatoriamente segnalata al Servizio fitosanitario

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PIRALIDE DEL BOSSO(Cydalima perspectalis)

E' un lepidottero di origine asiatica, arrivatodi recente in Italia che danneggia in modograve le piante di bosso ( spp.).In poco tempo le sue larve sono in grado didefogliare completamente le piante. Ildanno è evidente soprattutto sui bossi chevengono potati con regolarità (ad esempio,nelle siepi), sui lati e sui rami più bassi dellachioma. Le larve erodono non solo foglie egermogli, ma anche la corteccia verde deinuovi rami. Sulle piante infestate è presenteun caratteristico intreccio di fili sericei trafoglie e rametti.Nei nostri ambienti l'insetto compie da 2 a 4generazioni all'anno e sverna come larva inun bozzolo tessuto in autunno tra le foglie.Con l’arrivo della primavera, la larva com-pleta il suo sviluppo e, dopo circa 4 settimanedi alimentazione, si impupa nasco-sta nella vegetazione.A maturità sfarfallano gli adulti che,dopo l’accoppiamento, danno inizioalle generazioni primaverili-estive.L’adulto ha un’apertura alare dicirca 4 cm., la forma tipica è biancacon ali orlate in marrone, ma puòesistere anche una forma scura.Le larve mature, lunghe fino a 4-5cm, hanno capo nero, torace eaddome verde giallastro con puntineri. Le larve sono ben visibili sullasuperficie delle foglie e, poichéaccumulano importanti quantità di alcaloidi, sono poco appetite dagliuccelli e da altri predatori.

Buxus

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ATTENZIONE AL TAATTENZIONE AL TARLOTra i nuovi insetti arrivati da paesi lontani uno dei più pericolosi è

, un coleottero cerambicide di origine asiatica,dichiarato da quarantena per l’Unione europea. In Italia è stato già

trovato in Lombardia e nel Lazio.Si tratta di un insetto assolutamente

innocuo per l’uomo, ma moltopericoloso per numerose specie

ornamentali molto comuni neinostri giardini, come aceri,ippocastani, betulle, noccioli,

faggi, platani, querce, lagerstroemie,cotoneaster, laurocerasi.

Le larve scavano gallerie nelle radici e nellaparte basale delle piante, determinando un gene-

rale stato di sofferenza con crescita rallentata e ingialli-menti delle foglie. In breve tempo l’infestazione può

compromettere la stabilità delle specie arboree colpite, provo-cando schianti improvvisi. Inoltre, i fori di sfarfallamento da cui

fuoriescono gli adulti possono fungere da via di penetrazione di funghiin grado di provocare marciumi secondari.Al momento non si conoscono antagonisti naturali in grado di controlla-

re le infestazioni di , pertanto

Per essere certi della presenza diquesto insetto è molto importantericercare gli adulti sulle piante ospiti:dalla fine di maggio fino a metàagosto possono essere osservatilungo i tronchi o sulla vegetazione.Gli adulti del tarlo asiatico sonofacilmente riconoscibili dai cerambi-cidi indigeni per le grandi dimensio-ni (25 mm il maschio e 35 mm lafemmina) e per la caratteristica livrea

Anoplophora chinensis

A. chinensis è fondamentale prevenire ilsuo ingresso in Emilia-Romagna.

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nera picchiettata di bianco.Sono inoltre provvisti diantenne a bande bianche enere lunghe due volte ilcorpo, possono volare e sidiffondono con estremarapidità. Segno della presenzadell’insetto sono anche igrossi fori di sfarfallamento(1,5-2 cm) alla base dellepiante e la presenza di muc-chietti di segatura prodottiall’interno delle galleriedall’attività delle larve .Il tarlo asiatico rappresentaun potenziale pericolo per leproduzioni vivaistiche orna-mentali e per le piante presen-ti nei parchi e nei giardinidell’Emilia-Romagna.La tempestività degli eventualiinterventi di controllo èfondamentale per evitare chequesto organismo nocivo sidiffonda in Emilia-Romagna,con grave danno per l’ambiente.

Anoplophora chinensis

In tutto il territorio nazionale è in vigore il(Misure di emergenza per impedire l'introduzione e la diffusione di

nel territorio della Repubblica italiana)

D.M. 12 ottobre 2012

.

La presenza di adulti o di piante con sintomi di attacco

deve essere segnalata al Servizio fitosanitario.

ARLO ASIATICOTARLO ASIATICO

sostituire

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CARIE DEL LEGNOLa carie è un processo patologico

che si sviluppa a carico del legno.Le carie possono essere di vario tipo e causare sugli alberi colpiti effettidiversi in funzione delle caratteristiche del patogeno e della capacitàdella pianta di difendersi.

Tutte le carie provocano una degene-razione dei tessuti legnosi, che neltempo può compromettere la tenutastatica di parti dell'albero odell'intera pianta.In presenza di queste alterazioni sipossono osservare rotture e schiantiimprovvisi di rami e branche o, neicasi più gravi, la caduta a terradell'albero colpito.

I funghi responsabili di carie dellegno sono patogeni da ferita, quindi penetrano nell'ospite attraversoferite provocate al colletto, altronco, ai rami (per esempioattraverso le potature).Spesso, in condizioni favore-voli, il patogeno agente dicarie è in grado di produrreun carpoforo, cioè un fungo ilcui riconoscimento è fonda-mentale per diagnosticare iltipo di carie e valutarne lapericolosità.I corpi fruttiferi si possonomanifestare tutto l'anno op-pure solo in certe stagioni,quando le condizioni am-bientali sono favorevoli allaloro fruttificazione.Se in giardino si notano

determinato da vari microrganismifungini

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alberi che manifestano questi corpi fruttiferi (al colletto, sul tronco o suirami), è indispensabile rivolgersi a personale specializzato nellavalutazione fitostatica di esemplari arborei per potere intervenire contempestive operazioni arboricolturali di conservazione.

Con questo termine si intende una malattia di origine fungina assaicomune su molte pianteornamentali, arbustive edarboree.I sintomi si manifestano sututte le parti verdi e consistonoin una caratteristica muffabianca dall'aspetto farinoso.Le foglie colpite spesso siaccartocciano, disseccano ecadono anticipatamente.Primavere ed estati con elevatilivelli di umidità favorisconol’infezione.Sono particolarmente suscetti-bili a questa malattia: rosa,lagerstroemia, maonia, evoni-mo giapponese, lauroceraso. Su quest'ultimo il mal bianco determinacaratteristiche perforazioni del lembo fogliare, per cui il margine dellefoglie appare profondamente frastagliato.Tra le specie arboree più comuni, sono soggette ad attacchi di oidiofrassino, quercia, platano, aceri.

OIDIO O MAL BIANCO

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CIMICIC imici fanno il loro ingresso nelle abitazioni.Il fenomeno è aumentato negli ultimi anni tanto da diventare unproblema, non solo nelle zone extraurbane limitrofe ad aree agricole oincolte, ma anche in città, laddove gli edifici si affacciano su alberatestradali. Le cimici in genere sono mal tollerate dalle persone, ancheperché hanno un’enorme capacità invasiva.Non bisogna però generalizzare: sono diverse le specie e diverso è illoro comportamento. Impariamo a riconoscere le più comuni.

on i primi caldi estivi le c

(Arocatus melanocephalus)

Questa cimice compie una sola generazione l’anno e trascorrel'inverno allo stadio di adulto, nascosto negli anfratti delle cortecce disvariate latifoglie oppure negli edifici, nei manufatti e negli ammassi

di materiali (inerti, legna, ecc.).A fine marzo, quando gli olmicominciano a fruttificare (cioèquando sugli alberi sono visibilile samare), gli adulti escono dailoro ricoveri e salgono sugli olmiper accoppiarsi.Le femmine depongono le uovasingolarmente o a piccoli gruppinei calici fiorali degli olmi.Alla schiusa delle uova fa segui-

to la comparsa delle forme giovanili (neanidi e ninfe), in genere apartire dalla prima metà di maggio. I nuovi adulti iniziano a compariredalla fine di maggio.A partire dall’inizio di giugno avvengono i primi voli verso gli edifici,posti non troppo lontano dai siti di sviluppo, e la colonizzazione di altrespecie botaniche (in particolare platano, tiglio e conifere) nei quali lecimici tendono ad aggregarsi per ripararsi dal caldo estivo. Questepiante non sono ospiti dell’insetto ma un ricovero temporaneo perulteriori invasioni estive delle abitazioni. Una parte minoritaria dellapopolazione trascorre i mesi estivi allo stadio di ninfa sull’olmo per

Cimice dell’olmo

OSPITI INDESIDERATI IN CASA E IN GIARDINO

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divenire adulta tra agosto e settembre.La cimice è completamente innocua per l'uomo e gli animali (nonpunge e non trasmette malattie). Non attacca altre piante coltivate eornamentali e non è dannosa per l'olmo (si nutre a spese dei frutti, mail danno alla pianta è trascurabile).I problemi sono dovuti alla presenza di un gran numero di individui inprossimità delle abitazioni: in genere li troviamo raggruppati su infissi,bancali, zanzariere ecc. Gli insetti possono penetrare anche all'internodegli edifici per andare ad ammassarsi dentro mobili e arredi. Sevengono schiacciati o molestati emettono un odore sgradevole .

In città, ma soprattutto in campagna, è facile imbattersi in adulti diche entrano nelle case con un volo pesante ed

irregolare, sbattono contro le pareti dei locali e contro le lampadeaccese. La cimice verdastra è forse la più comune e nota delle cimiciperché capace di danneggiare con le sue punture un gran numero dipiante, in particolare il pomodoro. E' frequente quindi il suo ingressonelle case se all'esterno, oltre al giardino, si trova anche l'orto.

è grossa cimice di colore verde intenso con tre piccolemacchie chiare. Tradizionalmente è la cimice che siamo abituati adintercettare mentre entra nelle nostre abitazioni, un’entrata chedifficilmente passa inosservata, per quel ronzio utilizzato anche comestrumento per “colloquiare” con altri individuidella specie.

, inoltre, è ben conosciuta perl’odore sgradevole che emana se disturbata ose inavvertitamente schiacciata.

E’ una grossa cimice originaria del continenteamericano, di recente introduzione in Italia.

si sviluppa su variespecie di conifere, tra cui

e e utilizza glistiletti del suo apparato boccale per perforare

(Nezara viridula)

(Leptoglossus occidentalis)

Nezara viridula

Nezara viridula

Nezara viridula

Leptoglossus occidentalisPinus sylvestris, Pinus

nigra, Pinus pinea Pinus pinaster

Cimice verdastra

Cimicione delle conifere

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le squame delle pigne e succhiarne i semi.Le punture causano l’aborto delle parti colpite durante la fiorituraoppure l’avvizzimento dei tessuti danneggiati.La veloce naturalizzazione e diffusione del cimicione crea soprattuttofastidi alle persone per la propensione ad invadere giardini e alberiornamentali, anche vicini alle abitazioni. Inoltre in autunno, la cimiceha la tendenza a costituire gruppi numerosi che cercano rifugio per losvernamento, privilegiando le abitazioni in prossimità delle pinete.Gli adulti in genere sono attratti dalle pareti rivolte a sud, doverimangono esposti agli ultimi raggi del sole prima di cercare unricovero per i mesi freddi.

Segnalata da qualche anno in Emilia-Romagna, è una cimice marmo-rizzata grigio-marrone, nativa dell'Asia orientale, ma diffusa anche

negli Stati Uniti ed in Europa. Quest'insettosi nutre su un'ampia varietà di piante colti-vate e spontanee, prevalentemente appar-tenenti alle famiglie delle Rosacee e delleFabacee. Per il momento nella nostraregione non ha determinato danni allepiante, è invece conosciuto come insettofastidioso a causa della sua abitudine diradunarsi nelle case durante i mesi invernaliper ripararsi dal freddo.

(Halyomorpha halys)

Cimice dei frutteti

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Semplici accorgimenti per....resistere

Inizio estate(da metà giugno)

Singoli esemplari di adulti diuna grossa cimice di coloreverde

Fine estate-autunno

Gestione degli incolti.Impedire l'entrata degli insettinelle abitazioni (chiusura difessure, schermature difinestre, camini e sottotetti,zanzariere).Utilizzare l'aspirapolvere sugliadulti

Arocatus melanocephalus( )Cimice dell'olmo

Piccola cimice nera e rossa lunga6-7 mm

Grossa cimice di colore marronemarmorizzato, lunga 12–17mm e con una tipica forma ascudo del corpo

A l lon tanare g l i adu l t imanualmente

Nezara viridula

( )Cimice verdastra

Impedire l'entrata degli insettinelle abitazioni (chiusura difessure, schermature difinestre, camini e sottotetti,zanzariere).Utilizzare l'aspirapolvere sugliadulti che di norma siaggregano

Halymorpha halys

( )Cimice asiatica

Impedire l'entrata degli insettiLeptoglossus occidentalis(

)Cimicione delle

conifere

Grosse cimici allungate di colorebruno-rossiccio con evidentemotivo a zig-zag sulle alianteriori.Le tibie posteriori hanno carat-teristiche espansioni a forma difoglia

Cosa fareQuando SpecieDescrizionedell’insetto

37

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Le farfalle sono sicuramente tra gli insetti più conosciuti e ammirati, grazie aicolori vivaci e al volo aggraziato. Oltre ad essere belle da vedere, sono utili

perché svolgono l'importante funzione di impollinatori, visitandodiverse decine di fiori al giorno in cerca di nettare.

L'impiego di piante esotiche e di fiori appari-scenti ma poveri di nettare, la rasatura

troppo frequente dei prati el'impiego generalizzato

di insetticidi ed erbi-cidi rendono in gene-re il giardino pocoospitale per questiinsetti.Con semplici accorgi-

menti possiamo attira-re un gran numero di farfalle nel nostro giardino, anche se è di piccoledimensioni. L'importante è creare un habitat a loro congeniale, e non solo ren-deremo più gradevole, colorato e animato il nostro angolo verde, ma daremoanche un contributo alla salvaguardia di questi insetti che sono oggi semprepiù rari.

Coltiviamo piante che producono , conepoca di fioritura ben differenziata nei diversi mesi dell'anno, in gradodi offrire cibo per lunghi periodi (le farfalle sono attive da marzo aottobre). Scegliamo preferibilmente specie con fiori a strutturasemplice, dove il nettare è più facile da raggiungere. Le diversetonalità di rosso, violetto e giallo sono particolarmente apprezzatedalle farfalle, che vengono attratte anche dalla presenza di profumo.Posizioniamo le piante nettarifere in zone ben soleggiate e al riparodal vento. Per le farfalle che passano l'inverno come adulti, come leVanesse, è molto importante che nel giardino ci siano piante afioritura precoce (primo nutrimento dopo il riposo invernale) e tardiva(ultime occasioni per rifornirsi prima dell'inverno).

Cinque utili consiglifiori ricchi di nettare

&

1.

Benvenute farfalle

VITA COL

38

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Con le loro vivaci fioriture, le piante cheattirano le farfalle hanno un elevato valoreanche per noi, da un punto di vistaornamentale. Le piante nettarifere offrononutrimento non solo alle farfalle ma anchead altre categorie d'insetti impollinatori,quali falene, api, bombi, api selvatiche esirfidi.

con diser-banti o insetticidi di sintesi, incompatibilicon la gestione biologica del giardino. Per ilcontrollo delle avversità privilegiamotecniche di lotta agronomica o biologica.Anche i trattamenti con prodotti di originenaturale, ammessi in agricoltura biologica,possono avere effetti negativi se eseguiti inmodo indiscriminato o nei periodi sbagliati.Lo stesso discorso vale per i trattamentimicrobiologici con ssp.

: poiché sono attivi nei confronti ditutti i lepidotteri, dannosi e innocui, interve-niamo in maniera localizzata solo sullepiante infestate.

Destiniamo anche solo un piccolo spaziodel nostro giardino a , ricco dispecie spontanee: esistono in commerciodiversi miscugli fioriferi (indicati con itermini di “nettarifere”, “prato fiorito”,“miscela per farfalle” ecc.) da seminaredirettamente. I tagli dell'erba andrannolimitati a non più di 2-3 all'anno, inprimavera e in autunno. Il prato non andrà

Bacillus thuringiensiskurstaki

Evitiamo i trattamenti

prato fiorito

3.

2.

ORE in giardino

39

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mai tagliato durante la fioritura, ma solo quando l'erba inizia adisseccarsi. L'erba andrà tagliata a non meno di 5 cm da terra e senzaricorrere alla triturazione.Molto utile risulta anche la pratica del cosiddetto sfalcio alternato, checonsiste nel taglio delle diverse aree del giardino in tempi successivi.Limitiamo il più possibile la somministrazione di azoto, anche seorganico, ed evitiamo le concimazioni con fertilizzanti chimici e leirrigazioni frequenti.

Per consentire alle farfalle di passaggio di riprodursi, coltiviamo(bruchi).

Queste specie nutrici sono spesso considerate erbacce infestanti, sitrovano frequentemente in prati e incolti delle nostre zone: è il caso diortica e cardi per le Vanesse, della carota selvatica per il Macaone e diromici, trifoglio ed erba medica per molte specie di Licenidi.Coltiviamo le piante nutrici in un angolo appartato del giardino,magari nelle vicinanze di una siepe, oppure in contenitori a parte(vasi, mastelli ecc.).Tranne rari casi (come ad es. la Cavolaia e la Licena dei gerani,recentemente introdotta) l'attività alimentare dei bruchi delle farfallediurne non provoca danni significativi alle piante coltivate o diinteresse ornamentale.

Molte farfalle gradiscono trovare

(pozze, vasche, piccoli stagni ecc.)dove abbeverarsi soprattutto nei mesipiù caldi.

piante idonee a nutrire le larve

piccole raccolte d’acqua ferma

4.

5.

Benvenute farfalle

40

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Le piante amiche delle farfalle

AlissoArabisArmeriaAubretiaAstroBorracinaBuglossaBugolaCanapa acquaticaEchinopsEliotropioErba dei gattiErba viperinaIberideLavandaLunariaMentaOriganoPotentillaPrimuleRosmarinoRudbeckiaSaponariaSalcerellaSalviaTageteTimoValeriana rossaVerga d’oroViolacciocca

BuddleiaCaprifoglioEderaIbiscoLigustroLillàPrugnoloRovoSaliconeSanguinelloSpireaTiglio

Alyssum spp.Arabis spp.Armeria maritimaAubretia deltoideaAster spp.Sedum spp.Echium spp.Ajuga reptansEupatorium cannabinumEchinops spp.Heliotropium spp.Nepeta catariaEchium vulgareIberis spp.Lavandula officinalisLunaria annuaMentha spp.Origanum vulgarisPotentilla spp.Primula spp.Rosmarinus officinalisRudbeckia spp.Saponaria officinalisLythrum salicariaSalvia spp.Tagetes spp.Thymus spp.Centranthus ruberSolidago canadensisCheiranthus spp.

Buddleia davidiiLonicera .sppHedera helixHibiscus syriacusLigustrum vulgareSyringa vulgarisPrunus spinosaRubus spp.Salix capreaCornus sanguineaSpiraea spp.Tilia spp.

maggio - settembremarzo - giugnomarzo - settembremarzo giugno-settembre - ottobresettembre ottobre-giugno - agostomaggio - luglioluglio - settembreluglio agosto-giugno ottobre-maggio - settembreaprile - settembreaprile giugno-luglio - settembreaprile - giugnoluglio - settembremaggio - settembreaprile agosto-febbraio - maggiogiugno luglio-giugno - ottobreluglio ottobre-giugno - settembremaggio - settembregiugno - ottobregiugno - agostogiugno - agostoluglio - ottobreaprile luglio-

giugno - ottobregiugno - ottobreottobre - novembreluglio - settembremaggio - lugliomaggio - giugnomarzo - maggiomaggio - settembrefebbraio - aprilemaggio - giugnomaggio - settembregiugno luglio-

Nome comune Nome scientifico Epoca di fioritura

Spec

ieer

bace

eSp

ecie

erba

cee

Spec

iele

gnos

eSp

ecie

legn

ose

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Un miscuglio di erbe, fiori, ortaggi traloro in armonia: è l'orto-giardino, unospazio che sempre più spesso troviamonei giardini di campagna e di città. Leragioni per realizzare un orto-giardinosono tante: riannodare il legame con laterra per gustare ortaggi auto prodotti,contribuire, attraverso una sapienteassociazione tra le diverse piante, atenere lontani gli insetti indesiderati e afavorire la presenza di farfalle,api e altri insetti utili.Non occorrono progetti compli-cati o ampie superfici; si puòrealizzare un orto-giardino inpiccole aiuole e in spazi limitati,purchè possano godere di unabuona esposizione al sole.L'orto-giardino soddisfa dueobiettivi: coltivare pomodori,insalate, piselli da portare intavola e, nello stesso tempo, disporre diuno spazio esteticamente gradevole esano. E' ovvio, infatti, che insetticidi efungicidi chimici devono essere banditi;possiamo coltivare queste piante inmodo completamente biologico enaturale.Un orto-giardino è un piccolo ecosiste-ma abitato da organismi animali evegetali che stabiliscono tra loro delleinterazioni. Mondo animale e vegetalesono inscindibili e un giardino (o un orto), per essere sano, deve esserepopolato anche da insetti. Sono gli insetti, infatti, ad essere spesso mal

Profumi e sapori L’ORTO-Gnon solo

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tollerati e a generare allarmi quandosono presenti sulle nostre piante. Gliinsetti, però, sono indispensabili sottovari aspetti: per l'impollinazione dimolte specie, perchè si nutrono diinsetti dannosi, perchè costituiscono ilnutrimento di tanti uccelli e piccolimammiferi la cui presenza è importan-te anche nei piccoli spazi verdi fuori

casa.Diversità quindi deve essere laparola d'ordine di un orto-giardino: piante ornamentali,aromatiche, spontanee eortaggi vivono bene tra lorovicini.Vediamo dunque alcune regolebase per progettare un orto-giardino:

(per esempio il carciofo) earbustive o semi arbustive (alcune aromati-che, come lavanda o rosmarino): la loropresenza è fondamentale perchè fornisco-no rifugio agli insetti utili durante l'inverno;

, anche piccola: oltreche essere un importante elemento decora-tivo, è visitato da tanti insetti utili, da impol-

linatori e farfalle. In commercio sono in vendita miscugli di erbe adhoc, ma anche lasciare crescere (ovviamente sotto il nostro controllo)alcune piante spontanee (ortica compresa), è molto utile per consenti-re ai nostri alleati del mondo animale di sopravvivere;

prevedere uno spazio perpiante perenni

vicino all'orto-giardino prevedere unazona a prato fiorito

GIARDINOlo fiori...

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scegliere le piante in funzione dello spazio di cui si dispone

utilizzare qua e là specie che attirano gli insetti utili

scegliere le piante in funzione del colore dei fiori

la presenza di impollinatori è indispensabile

meglio in compagnia

: alcuniortaggi (per esempio zucchini) richiedono aiuole ampie, non è così peraltri (cipolle, sedano, carote, ravanelli, spinaci, radicchi).Nella destinazione degli spazi prevedere anche alcune piantearomatiche e da fiore;

: il timo, lamelissa, diversi tipi di menta, il finocchio selvatico ,la potentilla, il prezzemolo selvatico , l'artemisia

, l'aneto .Ma anche fiori come la calendula e il tagete che con le loro corolle giallo-arancioni rendono più bello l'orto-giardino e in più tengono lontani gliinsetti terricoli;

: è un metodopratico, ma efficace, per privilegiare specie gradite agli insetti utili.Gli imenotteri (gruppo al quale appartengono gli impollinatori, come apie bombi) sono ciechi al rosso e preferiscono fiori azzurri o bianchi (peresempio i capolini delle composite). I fiori nelle diverse tonalità di rosso,giallo e violetto sono invece apprezzati dalle farfalle;

per alcuni ortaggiquali pomodoro, zucchino, melanzana. I principali impollinatori dell'ortosono le api da miele, le osmie e altre api solitarie, alcuni ditteri quali isirfidi (simili a piccole vespe ma con un caratteristico “volo da fermo”);

: le piante non amano la solitudine, anzi più sonovicine, prima ricoprono il terreno e impediscono la crescita di erbespontanee indesiderate. Nel mettere a dimora fiori e ortaggi teniamopresente questo aspetto e non lasciamo ampi spazi vuoti.Evitiamo di disporre le piante “a file continue” ma disponiamo gli ortaggia piccoli gruppi tra loro alternati e vicini a fiori ed erbe aromatiche.La diversità e l'apparente”disordine” impediranno agli insetti indesidera-ti (gli afidi per esempio) di prendere il sopravvento ed essere troppoaggressivi su una specie.

Al lavoro dunque, l'orto-giardino può regalare grandi soddisfazioni.Colori, profumi, sapori: questi sono gli ingredienti fondamentali!

(Foeniculum vulgare)(Petroselinum crispum)

(Anthemis tinctoria) (Anethum graveolens)

Profumi e sapori

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IL COMPOST

la scelta del luogo

a corretta miscelazionel

I materiali organici di scarto che vengono prodotti a livello domestico,sia come residui di cucina che nella gestione del giardino, possonotrovare nuova vita attraverso il processo di compostaggio.Il compostaggio imita infatti, in maniera controllata e accelerata, iprocessi che in natura trasfor-mano le sostanze organiche discarto in humus, vero eproprio serbatoio di fertilitàper il terreno e di nutrimentoper le piante.Per il compostaggio possiamoutilizzare gli appositi conteni-tori che si trovano in commer-cio oppure limitarci ad am-massare gli scarti formandoun cumulo in una posizioneriparata del nostro giardino.Per garantire il correttosvolgimento del processo dicompostaggio, facciamoattenzione ad alcuni elementi di fondamentale importanza:

, che deve essere facilmente accessibile in ogni periodo

dell'anno e possibilmente all'ombra di un albero che in inverno perdele foglie, per riparare il cumulo dall'essiccamento provocato dal soleestivo e consentire invece in inverno che i raggi solari riscaldino ilmateriale accumulato;

tra materiali di caratteristiche diverse: mescolia-

mo tra loro scarti umidi, come sfalci d'erba e avanzi di ortaggi e verdu-re, con altri a bassa umidità, come scarti di potature, paglie, fogliesecche e segatura, nella proporzione di 2-3 parti a 1.Utilizziamo sempre materiali “di struttura”, come frascami e potatureper garantire alla massa la giusta porosità e consentire il ricambiod'aria al suo interno;

Imitiamo la natura

Fai da te:

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il contenuto di umidità

la temperatura e l'ossigenazione

, che non deve

essere né troppo elevato né insuffi-ciente: dopo periodi di siccità inter-veniamo bagnando il cumulo, o alcontrario dopo periodi prolungati dipioggia rivoltiamo frequentementela massa per favorire l'evapora-zione;

della

massa, importanti per stimolarel'attività dei microrganismi. Perregolare entrambi i fattori rivoltiamoperiodicamente la massa, almeno 2-3 volte nei primi 30-40 giorni e unavolta al mese nei successivi 4-5 mesi.Seguendo queste semplici indicazio-ni, dopo 6-7 mesi avremo a disposi-zione il compost maturo che potre-mo utilizzare per la fertilizzazionedel giardino e dell'orto o per lapreparazione di terriccio per lepiante in vaso.

cosa riciclare

avanzi di cucina

scarti dell'orto e del giardino

altri materiali biodegradabili

Il processo di compostaggio si attiva ad opera di microrganismi che agiscono inpresenza di ossigeno e degradano le molecole complesse della sostanza organicafresca, trasformandole in composti più semplici che poi vengono riaggregati perdare origine alle molecole umiche. Numerosi sono gli scarti organici biodegrada-bili che possiamo destinare al compostaggio domestico:

, come ad esempio i residui di pulizia delle verdure e dellafrutta, i fondi di the e caffè ecc. I cibi cotti e gli alimenti di origine animale sono dautilizzare con moderazione, per il richiamo che possono esercitare su animaliindesiderati

: legno di potatura, sfalci di prato, foglie secche,fiori appassiti ecc.

: carta non patinata, cartone, segatura, truciolidi legno non trattato.

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PRODOTTI BIOLOGICI E NATURALIDiverse Società producono e distribuiscono prodotti per la difesa biologicae naturale delle piante da giardino. Nelle tabelle seguenti trovate elencati iprincipali prodotti a base di sostanze naturali o organismi “utili” registrati inItalia per il controllo dei parassiti delle piante ornamentali e floreali.Modalità e dosi di impiego sono riportate in etichetta.

PRODOTTI A BASE DI PIRETRO NATURALE

Formulatocommerciale

Societàdistributrice

Impieghi autorizzati in etichetta

Colture Avversità

BIOPIREN PLUS Copyr Floreali eOrnamentali

cicaline, afidi, aleurodidi, tripidi, tingidi(Corythucha ciliata), coleotterie lepidotteri defogliatori

KENYATOXVERDE

Copyr Floreali eOrnamentali

cicaline, afidi, aleurodidi, tripidi, tingidi

cicaline, afidi, aleurodidi, tripidi, tingidi

cicaline, afidi, aleurodidi, tripidi, tingidi

cicaline, afidi, aleurodidi, tripidi, tingidi

cicaline, afidi, aleurodidi, tripidi, tingidi

PIRESAN PLUS Copyr Floreali eOrnamentali

PIRETRO VERDE Copyr Floreali eOrnamentali

PIRETRUM 40 Copyr Floreali eOrnamentali

PYROS Serbios Floreali,Ornamentali,Forestali

FLORAPIR Cerrus Floricoltura,Ornamentali

afidi, cicaline, tingidi, coleotteri, lepidotteridefogliatori, aleurodidi, tentredini

PIRETRONATURA

Cerrus Floricoltura,Ornamentali

afidi, cicaline, tingidi, coleotteri, lepidotteridefogliatori, aleurodidi, tentredini

PIRET Zapi IndustrieChimiche,Agribiotec

Floreali eOrnamentali

afidi e tripidi

PIREFLOR Terranalisi Floricoltura,Ornamentali

afidi, cicaline, tingidi, coleotteri, lepidotteridefogliatori, aleurodidi, tentredini

BIOPIREN PLUS Intrachem Floreali eOrnamentali

(Corythucha ciliata), coleotteri

(Corythucha ciliata), coleotteri

(Corythucha ciliata), coleotteri

(Corythucha ciliata), coleotteri

(Corythucha ciliata), coleotteri

e lepidotteri defogliatori

e lepidotteri defogliatori

e lepidotteri defogliatori

e lepidotteri defogliatori

e lepidotteri defogliatori

afidi, tingidi, aleurodidi, cicaline, tentredini,tripidi,coleotteri e lepidotteri defogliatori, metcalfa

Corythucha ciliata, Galerucella luteola

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PRODOTTI A BASE DI BACILLUS TURINGENSIS

Formulatocommerciale

Societàdistributrice

Impieghi autorizzati in etichetta

Colture Avversità

LEPINOX Intrachem floreali e ornamentali nottue

nottueRAPAX Intrachem floreali e ornamentali

larve di lepidotteri defogliatori

DIPEL HPWP

XENI TARI

ENCORE

Bayer

Isagro

Intertec

floreali e ornamentali,

floreali e ornamentali,

floreali e ornamentali,

tappeti erbosi

tappeti erbosi

tappeti erbosi

BTK32 Agribiotec floreali e ornamentali

BIOBIT HPWP Scam

TUREX Scam floreali e ornamentali

ASTREL Sipcam floreali e ornamentali larve di lepidotteri, ifantria

BOLAS B.T. Sipcam floreali e ornamentali larve di lepidotteri, ifantria

KRISTAL 32 Sipcam floreali e ornamentali larve di lepidotteri, ifantria

AGREE Suneco floreali e ornamentali larve di lepidotteri

FORAY 48 B Scae tortrice verde delle querce, falena defogliatrice

, bombicedal ventre bruno

, bombice dispari, stilpnozia del

salice , ifantriaamericana ,limantria ,processionaria della quercia

,dasichira ,processionaria del pino

(Tortrixviridana)(Operophtera brumata)

(Euproctischrysorrhoea)(Lymantria dispar)

(Stilpnotia salicis)(Hyphantria cunea)

(Lymantria monacha)

(Thaumetopoea processionea)(Dasychira pudibunda)

(Thaumetopoea pityocampa)

larve di lepidotteri defogliatori,ifantria

larve di lepidotteri defogliatori,ifantria

nottue, defogliatori,

floreali e ornamentali,tappeti erbosi

larve di lepidotteri defogliatori,ifantria

larve di lepidotteri

forestali di latifoglie eaghifoglie

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INSETTI E ALTRI ORGANISMI “UTILI” PRESENTI IN COMMERCIO

Ausiliare

Neodryinus typhlocybae NEODRYINUS Bioplanet

psille ANTHOPAK 200 Bioplanet

psille ANTHOCORIS SYSTEM Intrachem

afidi ADALIA SYSTEM Intrachem

afidi ADALIA SYSTEM PLUS Intrachem

afidi Eugea

afidi Eugea

Phytoseiulus persimilis ragnetto rosso FITOPAK 2000 Bioplanet

Phytoseiulus persimilis ragnetto rosso SPIDEX Koppert Italia

Phytoseiulus persimilis ragnetto rosso SPIDEX – T Koppert Italia

Phytoseiulus persimilis ragnetto rosso PHYTOSEIULUS T SYSTEM Intrachem

Phytoseiulus persimilis ragnetto rosso FITOSISTEM Scam

Insetto

controllato

Nome

Commerciale

Società

distributrice

Metcalfa

pruinosa

Antocoride

(Anthocoris nemoralis )

Antocoride

(Anthocoris nemoralis )

Coleotteri coccinellidi

(Adalia 2-punctata )

Coleotteri Coccinellidi

(Adalia 2-punctata )

Coleotteri Coccinellidi

(Adalia 2-punctata )

NATURA AL CUBO ADULTI DI

COCCINELLE

Coleotteri Coccinellidi

(Adalia 2-punctata )

NATURA AL CUBO UOVA DI

COCCINELLE

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