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IL DIO DEL MASSACRO

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analisi dei personaggi

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Alain Reille

Dal testo:AvvocatoSostiene una causa alla corte internazionaleDa ragazzo era un capobandaHa un istinto provocatorio.Ha poca stima del proprio figlio.Ha poca stima del proprio figlio.Crede nel dio del massacro.Non è coinvolto nell’incontro, è più interessato a rispondere alle chiamate dell’ assistente.Non è capace di staccarsi dal suo incarico elevato di avvocato.

Impressioni personali:

Alain invece incarna il personaggio cinico della situazione. Alain invece incarna il personaggio cinico della situazione. Egli viene rappresentato nel testo come la classica figura stereotipata di avvocato manager che deve mantenere il suo status quo.Sa che non esiste distinzione tra bene e male, perchè vige solo la legge del più forte.Afferma in fatti nel testo che lui crede unicamente al dio del Afferma in fatti nel testo che lui crede unicamente al dio del massacro, il dio che governa indiscusso sin dalla notte dei tempi.L’altra particolare arma che Alain sfodera in questa commedia è una tagliente ironia unita al tono sprezzante con cui si rap-porta agli altri.Alla figura di cinico avvocato si intravede anche la figura di un padre menefreghista, che non adempie al suo dovere di padre e che è assente da tutto cio che non lo riguarda di primapersona.

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Annette Reille

Dal testo:

Amabile, riservata, dalle maniere gentililavora come consulente patrimoniale Anche lei adora l’arte e BaconViene chiamata chips dal maritoLei è una donna falsa per VeroniqueLei è una donna falsa per Veronique

Impressioni personali:

il personaggio di Annette è a mio parere il più complesso perché lascia traspirare poco della sua vera natura.Essa si presenta gentile e amabile, anche lei vuole arrivare a Essa si presenta gentile e amabile, anche lei vuole arrivare a capo della situazione creatasi, è consapevole che questo incon-tro sia inutile e nel testo si intuisce la sua insofferenza ogni volta che cerca di andarsene dal salotto.Più degli altri personaggi Annette cerca di contenere il suo carattere e il rapporto negativo con il marito che è sempre assente, ciò causa di conseguenza la nausea e il vomito.Il vomito è secondo me il simbolo della sua esternazioneimprovvisa del disgusto che prova e che non riesce più a contenere ed è anche il simbolo della discrepanza tra ciò che veramente vorrebbe fare e il ruolo che è costretta ad assumere davanti agli Houlliè.

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Michel Houlliè

Dal testo:

Tra i quaranta e i cinquant’anniÈ grossista di articoli casalinghi È fiero del suo lavoroGli fanno ribrezzo le bestie come i criceti, è terrorizzato dai Gli fanno ribrezzo le bestie come i criceti, è terrorizzato dai rettili.Gli fa schifo tutto ciò che striscia per terraÈ ancora legato alla madreÈ generosoDa ragazzo era un capobandaVende pentole, maniglie, dispositivi per gabinetti e altre cose.È del tutto privo di controllo, è uno che va fuori di testaÈ del tutto privo di controllo, è uno che va fuori di testaÈ vestito da uomo politicamente correttoVa fiero della sua collezione di sigariCi tiene a dare il peggio di sé,

Impressioni personali:

Michel Houllie a mio parere durante l’inizio della commedia è Michel Houllie a mio parere durante l’inizio della commedia è il classico marito succube della moglie, accondiscente e ben disposto, che fa di tutto per esaltare le doti della moglie e che vuole anche lui apparire agli occhi dell’ altra coppia ben dis-posto e gentile, offrendo da buon padrone di casa il caffe e la torta.Vuole chiarire la vicenda secondo le normali regole di con-vivenza, assumendo quindi un ruolo di mediatore tra la moglie e gli altri due genitori.Ma quando la situazione si ribalta egli si trasforma in ciò che veramente è: un uomo insoddisfatto di sé, un personaggio rozzo e menefreghista del giudizio altrui, cerca di dare il peggio di sé come lui stesso afferma nell’ opera.Quando la lite esplode esplode in lui anche il falso rapporto che ha con la moglie, e invece di difenderla dalle accuse dell’altra coppia diventa pure lui aggressivo nei confronti di Veronique, di cui evidentemente è stufo e da cui si sente op-presso.Egli trova nella situazione di crisi un motivo per esprimere a pieno il suo carattere.

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Vèronique Houlliè

Dal testo:

Tra i quaranta e i cinquant’anniScrittriceLavora part-time in una libreria di storiaAmabile, riservata, dalle maniere gentiliHa partecipato a un’ opera collettiva sulla civiltà sabea, sulla Ha partecipato a un’ opera collettiva sulla civiltà sabea, sulla base degli scavi ripresi alla fine della guerra fra l’Etiopia e L’EritreaHa scritto un libro sulla tragedia del DarfurÈ brava a cucinare, perché gli piace farlo.Appassionata di pittura e di fotografia Apprezza molto la pittura di BaconTenta di compensare le carenze dei figli portandoli a mostre e Tenta di compensare le carenze dei figli portandoli a mostre e spettacoliÈ animata da ambizioni pedagogicheViene chiamata darjeeling dal marito michelPensa solo all’ apparenzaDonna impegnata e risoluta nelle cause civiliMilita per i rapporti civili

Impressioni personali:Impressioni personali:

Veronique Houlliè rappresenta la classica madre amorevole e premurosa per il proprio figlio, che si impegna e si batte per esso ma in realtà il suo atteggiamento benevolo è solo una maschera.Il motivo del suo muoversi per cause e rapporti civili (come ad Il motivo del suo muoversi per cause e rapporti civili (come ad esempio la scrittura del libro sul Darfur) è dovuto dal suo senso di colpa per essere così, e proprio per attutire questo si nasconde sempre di più dietro il suo falso buonismo. In realtà a mio parere a Veronique non interessano per niente In realtà a mio parere a Veronique non interessano per niente tutte le sue azioni rivolte verso le grandi cause. ma siccome è legata più al fatto di dover apparire come vuole il mondo es-terno invece di come è veramente rimane incastrata ancora di più nei suoi schemi.Essa è il primo personaggio che perde la propria maschera be-nevola perché sa in fondo che la sua figura di buon samaritano è anche la più effimera.