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Il cuore d’Italia, Milano Milano, vista da differenti prospettive: tre sguardi diversi su una delle città più belle al mondo Simona Nicoló, Valeria Pasetto & Kathleen Stadelmann Anno scolastico 2014/15 Giugno 2015

Il cuore d’Italia, Milano - didacgallery.ch · Penso che il nostro progetto avrà bisogno di tanto tempo. Dobbiamo fare tanto e senza ... A Milano ci sono tante bellezze diverse

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Il cuore d’Italia, Milano Milano, vista da differenti prospettive: tre sguardi diversi

su una delle città più belle al mondo

Simona Nicoló, Valeria Pasetto & Kathleen Stadelmann

Anno scolastico 2014/15

Giugno 2015

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Indice

La nostra introduzione 3

Come sarà il nostro progetto 4

Milano 5

La storia di Milano 6

Il Duomo di Milano 7

San Siro 8

FC Internazionale 9

AC Milan 11

Castello Sforzesco 13

Ippodromo Milano 14

Expo 2015 16

Gli artisti, venditori di strada 17

Le interviste su Milano 18

Galleria Vittorio Emanuele ll 20

Milano – Un viaggio per se stessi 21

La fine 25

Bibliografia 26

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La nostra introduzione

Milano è una città che tutti conoscono ma che a tutti fa pensare alla moda, alle bellezze

da visitare e al calcio; tuttavia esistono, come in ogni altra grande metropoli, la ricchezza

e la povertà. Milano è una città interessante su cui c’è tanto da dire. Non vogliamo solo

divertirci facendo delle foto o dello shopping, invece siamo anche interessate a conoscere

la storia della città. Vogliamo guardare ‘il dietro le quinte’ di Milano. Un’altra ragione che

ci ha spinto a scegliere questo titolo, è che guardando e confrontando lo Stivale con un

corpo umano, la posizione di Milano si trova esattamente al posto del cuore. Ci

divertiamo non solo a scuola, anche fuori dalla scuola facciamo tante cose insieme. Non

abbiamo solo un progetto insieme, ma abbiamo anche un obiettivo che vogliamo

raggiungere! La motivazione per fare un buon progetto esiste.

Nelle prossime pagine, vedrete che abbiamo scelto tre bellezze: il Duomo di Milano, il

Castello Sforzesco e il San Siro. Siamo andate a Milano per vederle e per scoprire di più

sulla città. Durante il viaggio, abbiamo visto delle altre bellezze o delle altre cose

interessanti e abbiamo scritto anche su queste cose alcune frasi o pagine. Su queste

pagine abbiamo scritto le nostre esperienze, le nostre impressioni, cos’era bello o brutto,

cosa ci è piaciuto o non piaciuto e anche cosa abbiamo sentito, quando eravamo a

Milano, davanti al Duomo, al Castello o al San Siro (Valeria si sentiva sicuramente come

a casa e anch’io sono rimasta un attimo senza parole perché una costruzione così bella

non si vede tutti i giorni).

Ma non solo la nostra opinione è importante! Per quello siamo uscite durante la lezione

per fare delle interviste. Eravamo interessate a cosa pensano altre persone su Milano,

come si sentono nella città della moda. Per esempio, abbiamo chiesto a un uomo: Le

piace Milano?

C’erano due possibili risposte: sì o no. Ma quest’uomo era così affascinato da Milano che

ci ha raccontato tutta una storia solo per dire che gli piace.

Era un viaggio che mi è piaciuto davvero molto! Sono sicura che questo viaggio con

questo gruppo era il primo, ma non l’ultimo.

Speriamo che il nostro progetto vi piaccia!

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Come sarà il nostro progetto?

Penso che il nostro progetto avrà bisogno di tanto tempo. Dobbiamo fare tanto e senza

voglia non possiamo farlo. Sono contenta di essere in un gruppo che lavora parecchio per

avere un voto buonissimo ma non solo per quello, anche per sapere di più su una città

del mondo. Io non sono mai andata a Milano e quindi per me il nostro progetto,

soprattutto il nostro viaggio a Milano, è speciale perché Simona e Valeria sono già andate

alcune volte, mentre io no. Non ho sentito ancora tanto su Milano. So che è la città della

moda e che c’è il duomo, ma non di più…Oggi è il 9 maggio e abbiamo già scritto diverse

pagine e per quello so già un po’ di più. Ora ho voglia di andare a Milano e ho voglia di

fare un progetto perfetto con il gruppo migliore.

- Kathleen

Fortunatamente l’idea per un progetto ci è arrivata subito, senza dubbi. Ero entusiasta,

perché secondo me abbiamo scelto un tema molto versatile su cui possiamo scrivere

tantissimo. Però penso che non sia una cosa facile, poiché dovremo scrivere tanto e ci

vuole sicuramente tanto impegno. Sicuramene dobbiamo andare a Milano per raccogliere

delle informazioni. Però la nostra meta non è solo divertirci facendo delle foto o dello

shopping, dobbiamo trovare il punto di incontro tra il divertimento e il lavoro. Io

personalmente ho tanta voglia di fare un bel progetto ma credo che non sia facile. Ma

soprattutto sono contenta di farlo e sono sicura che andrà bene, perché ci capiamo bene.

- Valeria

Io penso che il nostro progetto sarà bello e che tutte ci sforzeremo. Ho un po’ paura

perché siamo tre persone diverse e penso che abbiamo tutte delle idee differenti sul

progetto. Tuttavia, spero che andremo d’accordo e che potremo imparare un sacco di

cose nuove. Ho anche un po’ paura perché non so parlare bene l’italiano e quindi sarò un

peso per le altre due, così vorrò provare a fare del mio meglio. Credo che il nostro tema

che abbiamo scelto, è bellissimo perché su Milano ci sono molte cose da raccontare ed è

anche una bella città! Così non dobbiamo avere timore di non avere abbastanza da

scrivere e da raccontare. Io sono già stata a Milano da piccola e così non ho tanti ricordi.

Però l’estate scorsa sono stata per una settimana un po’ fuori dalla città. Dormivamo in

campeggio e durante il giorno guardavamo il campionato europeo del nostro sport

(agility). Due o tre volte sono uscita dal campeggio e ho visto qualche posto della città.

Non era molto bella ma mi sentivo bene. Gli edifici e le case erano un po’ antiche e c’era

un grande parco. Sul ritorno a casa ho visto la città dal finestrino della macchina. La città

era grande e c’era la nebbia grigia. Adoro vedere la città da vicino. Spero di ricordarmi di

alcune cose e che mi piaccia la città.

- Simona

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Milano

Milano è con 1,3 (milanesi o meneghini) milioni di abitanti, la seconda città più grande in

Italia e la capitale della regione Lombardia e della provincia di Milano. La regione

metropolitana era nel 2006 con 7,4 milioni di abitanti la più grande area metropolitana

italiana. La superficie è di 182 km². Per mandare una cartolina a Milano, si deve usare il

codice di avviamento postale 20100.

Era fondata da coloni, influenzata da imperatori tedeschi, francesi e austriaci, è

comunque diventata la più grande città industriale in Italia. Ora è il leader culturale, dei

media e della moda capitale d'Italia. C’è un patrimonio culturale, delle bellezze storiche e

molti tesori d’arte che attirano ogni anno parecchi milioni di turisti.

La città è un punto di congiunzione perché ha una rete stradale molto importante per le

autostrade e per i treni. Anche la via aerea è molto importante perché a Milano ci sono

tre aeroporti internazionali!

Milano si trova in un umido clima sub-continentale subtropicale. Le Alpi e l'Appennino

formano una barriera naturale contro le influenze climatiche del nord dell’Europa e del

Mediterraneo. Come in molte parti del nord Italia fa molto caldo in estate e in inverno fa

freddo e piove spesso. L’alta umidità tutto l'anno è tipica per Milano.

Milano è divisa in nove distretti. Gli originali venti distretti sono stati ridotti nel 1999.

Oggi, Zona 1 comprende il centro storico della città, tutti i rimanenti otto distretti sono

organizzati come segmenti di un cerchio in senso orario attorno.

A Milano ci sono tante bellezze diverse con stili architettonici diversi. Davvero vale la

pena quando si va a vederla. C’è anche un bel po’ d’arte e di musei. Milano è con Parigi,

New York e Londra uno delle capitali della moda. Molti famosi marchi di moda italiani,

come Valentino, Gucci, Versace, Prada, Armani e Dolce & Gabbana si trovano in città.

Due volte l'anno c’è la settimana della Moda di Milano, che è un evento espressivo della

moda internazionale.

Milano è anche il leader dell’economia italiana. Con un prodotto interno lordo di €

132.000.000.000, la città contribuisce con il 9% della produzione economica nazionale.

Delle 200 più grandi aziende in Italia circa la metà hanno sede a Milano. Un contributo

rilevante per l'economia è fornito anche dal turismo. Nel 2010 la città ha registrato oltre

2,3 milioni di visitatori internazionali.

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La storia di Milano

Milano, una città diversa dalle altre. Oltre all’arte, alla

moda o alla cultura, anche la sua storia è differente. Il

capoluogo della Lombardia è con i suoi 1.3 milioni di

abitanti, la seconda città per grandezza.

La metropoli ha una storia molto antica che risale al 400 prima di Cristo. Mediolanum era

il suo nome latino, ma prima dell’arrivo dei Romani nel 222 circa. Dal 1914 invece hanno

eletto un sindaco.

Milano era una città, che è stata conquistata da tante persone nella storia. Per esempio

Napoleone l’ha eletta come capitale dell’Italia fino al 1814. Poi la capitale è diventata

Roma.

Un altro edificio che è ritornato nella storia di Milano è la stazione; Milano Centrale che

ha costruito Mussolini dal 1913 ed era finita nel 1931 ed è oggi ancora presente.

Già quando si arriva alla stazione centrale, non ci sono più dubbi sulla storicità della città:

una stazione sontuosa, importante, che ispira ammirazione, un po’ come la città stessa.

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Il Duomo di Milano

Il Duomo di Milano è una delle chiese più famose d’Italia. Nel 1388 sono state poste le

fondamenta. E’ stato costruito dal 1388 al 1965. La costruzione della cattedrale è iniziata

su iniziativa del vescovo Antonio Saluzzo. Il Duomo è stato costruito al contrario, significa

che hanno fatto la facciata alla fine. La facciata è stata completata da Napoleone.

La misura di superficie del Duomo è la terza più grande del mondo. La cattedrale ha

cinque navate, è lunga 157 m, larga 109 m e alta 106.5 m.

Le alte finestre colorate del coro sono tra le più grandi del mondo e anche loro sono delle

vere bellezze. Lo stile dell’architettura è il gotico ed è quindi un'eccezione dell'architettura

italiana. E’ stato battezzato con il nome di Santa Maria Nascente nel 1572, perché ha il

marmo chiaro e quasi 4000 statue.

Il primo organo è stato collocato nel 1397. La piazza del Duomo è stata costruita dal

1865 al 1873.

Davanti al Duomo ci sono sempre tante persone. È sempre molto rumoroso. Ci vengono

persone da tutto il mondo, parlano lingue diverse e hanno degli interessi diversi, ma

quando si va dentro il duomo tutto cambia. L’atmosfera dentro è diversa. Nel duomo tutti

si sentono bene.

Si può accendere una candela per 1 euro o dopo si può pregare sulle panche davanti alle

candele. Non ci sono tante luci nel duomo, quindi si vedono quasi solo i lumi delle

candele e la luce che viene dentro delle finestre colorate.

Una caratteristica speciale è il tetto del Duomo dove si può (a pagamento) salire (con

l’ascensore o a piedi.) Da lí si gode di una straordinaria vista sui dettagli della muratura

del Duomo e il panorama è meraviglioso.

Nel film “Rocco e i suoi fratelli” (1960) una scena è stata girata proprio su quel tetto.

Nella Swissminiatur a Melide, in Svizzera, c’è un modello nel formato 1:25, dove si può

entrare.

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San Siro

San Siro, lo stadio di Milano che è anche

conosciuto come Giuseppe Meazza, in

memoria del grande calciatore che ha

vinto due volte i Mondiali iniziando la

carriera prima nell’Inter per poi passare al

Milan. San Siro è lo stadio di entrambe le squadre milanesi (Associazione Calcio Milan e

Football Club Internazionale Milano). L’apertura è stata il 19 settembre 1929. Lo stadio è costato più di 250 milioni di euro ed

in particolare c’è spazio per più di 83'000 persone.

Però non è stato sempre così. All’inizio hanno costruito uno stadio con due anelli e c’era

solo posto per 26.000 persone, ma complessivamente l’hanno restaurato 9 volte ad oggi.

In particolar modo, in occasione della Coppa del Mondo di calcio del 1990, dopo aver

accantonato l’idea della costruzione di un nuovo impianto, il Comune di Milano decide di

dare inizio a un profondo rinnovamento dello stadio. Si opta per la progettazione di una

soluzione architettonicamente sorprendente, attraverso la costruzione di un terzo anello.

San Siro è costruito a tre anelli di quattro colori, uno rosso, uno arancione, uno verde e

un altro blu.

Oltretutto ci sono due curve: la curva nord e la curva sud. La prima è occupata dai tifosi

dell’Inter, mentre la seconda, invece, che si trova sul secondo anello blu, appartiene agli

ultras del Milan.

Quando gioca l’Inter lo stadio si chiama Giuseppe Meazza e quando gioca il Milan lo

stadio è chiamato San Siro.

Non ci sono i posti in piedi neanche nei settori degli ultras, però i tifosi non si siedono mai

sulle sedie, poiché restano in piedi per tutta la partita.

Chiunque (tifoso o meno) entri a San Siro per la prima volta, prova un’emozione intensa

che non dimenticherà mai.

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FC Internazionale

Storia

Il Football Club Internazionale Milano, si chiama anche Internazionale o è meglio

conosciuto come Inter. Hanno scelto questo nome perché vogliono dimostrare la

franchezza delle tutte squadre nazionali. I calciatori dell’Inter diventano chiamare anche

“biscioni”.

Il club era fondato il 9 marzo 1908. Il primo capitano dell’Inter era lo svizzero Hernst

Manktl. I colori della squadra erano già prima azzurro e nero fino ad oggi.

Inter è l'ultima squadra che è rimasta nella serie A ma tutti gli inizi sono difficili, così

anche all’Inter. Primo tutti calciatori hanno dovuto pagare per se stessa le loro cose per

giocare. Tuttavia hanno vinto un titolo due anni fa e nel 1910 hanno vinto accanto

dell'allenatore Virgilio Fossati il titolo di campione. Nel 1929/30 è diventato il campione

del Campionato Italia. Ha vinto tre volte di fila la campionessa e una volta era la vincitore

di coppa. In questi anni era il suo principale rivale, lo Juventus Turin (Juve) fino a oggi.

Ogni partita tra le due squadre è chiamata "Derby d'Italia".

Derby d’Italia

L’Italia va pazza per i Derby. I grandi classici sono quei duelli in cui si incontrano due

squadre di una stessa città o regione. Ma ci sono anche i Derby, risalenti a una rivalità

storica, come il Derby d’Italia tra la Juve e l’Inter. Questo duello attira la massima

attenzione.

Il giornalista di sport italiano Gianni Brera ha usato per la prima volta questo titolo nella

stagione 1967/68 ed è anche scelto perché queste due squadre sono le ultime squadre

che sono rimaste nella Seria A, fino alla retrocessione della Juventus, a seguito dello

scandalo di manipolazione del 2006.

Non ci sono mai stati incidenti particolarmente gravi, ma si ricorda quando il 16 aprile

1961 il gioco è stato interrotto per colpa dei tifosi; il 3 giugno l’associazione ha deciso di

ripetere la partita dopo un appello della Juventus e solo un giorno prima della fine del

campionato. Così alla fine la Juventus ha vinto.

Massimo Moratti parla di una rivalità in questo sport, che è sempre presente e lo sarà. La

sua definizione dello scontro di questi due giganti del calcio è: "Il Derby, che è il calcio, i

ricordi, emozioni e paure, la gioia e il dolore. È una magia e uno spettacolo. Tutto questo

è il Derby".

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Tifosi

I tifosi dell’Internazionale si trovano nella “Curva Nord” del loro stadio Giuseppe-Meazza-

Stadio. L'associazione "Curva Nord Milano" è una fusione dei gruppi ultra di Inter Milan

per essere raggruppati in un solo Club anche per apparire forti davanti ai media,

nonostante ogni gruppo continui ad esistere.

Il gruppo ultra di inter probabilmente più famoso sono i “Boys S. A. N. (Squadra d'Azione

Nerazzurre)”. I Boys sono stati fondati nel 1969 e quindi sono uno dei più antichi gruppi

ultra in Italia.

Un altro gruppo conosciuto è gli Irriducibili, era fondato nel 1988. Questo gruppo, nella

partita di ritorno della Coppa dei Campioni – quarti di finale della stagione 2004\05

contro AC Milan, ha causato la cancellazione della partita, perciò aveva lanciato dei corpi

di luce sul campo da gioco e così ha ferito il portiere del Milan, Dida.

I più famosi gruppi dell’Inter sono gli Ultras (fondati nel 1975), il raggruppamento di

Viking (1984) e la Brianza Alcoolica (1985).

Comunque l’Inter può vantare 49 milioni di tifosi nel mondo.

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AC Milan

Storia:

L'Associazione Calcio Milan, nota semplicemente come Milan, è una società calcistica

italiana con sede nella città di Milano, fondata il 16 dicembre 1899. Con la vincita di 18

scudetti, cioè, Campionati di calcio italiano, 5 coppe Europee, 4 Coppe mondiali e 7

Coppe UEFA Champions League, è una delle maggiori squadre di successo al mondo.

L’inglese Herbert Kilpin, nato il 24 gennaio 1870 a Nottingham è stato un giocatore ed

allenatore inglese che assieme ad Alfred Edwarts ha fondato l’associazione calcio Milan.

Già 17 mesi dopo la fondazione, esattamente il 5 maggio 1901, hanno vinto il

campionato dell’Italia contro CFC Genoa.

Nel frattempo, fino al 1908 ne hanno vinte altre due, mentre qualche affiliato

abbandonava il Milan per fondare una seconda squadra della Lombardia, FC

Internazionale Milano.

La più grande rivale del Milan è l'altra squadra milanese, l'Inter. Il derby tra le due

squadre milanesi viene detto Derby della Madonnina per la statua della Madonna

(appunto Madonnina) in cima al Duomo di Milano.

Derby della Madonnina:

Il derby di Milano è la stracittadina calcistica che mette di fronte le due squadre di

Milano, i nerazzurri dell'Internazionale e i rossoneri del Milan.

Questo derby è uno dei più famosi del mondo.

È una di quelle partite, che si vivono sia in curva che a casa, è una di quelle partite per

cui si aspetta tutto l’anno, è una di quelle partite che sono importanti per l’esito della

stagione, che sia un derby tra prima e seconda o tra due di metà classifica. È una di

quelle partite per cui si ‘dimenticano’ le amicizie, perché il tifo per la propria squadra ci

prende troppo ed è una di quelle che dividono una città intera in un mondo intero, è una

di quelle partite in cui non basta un pareggio perché si DEVE vincere, è una di quelle

partite in cui le curve, Nord o Sud che siano, esprimono il loro tifo con coreografie

mozzafiato.

È una di quelle partite che ti fanno arrabbiare come non mai.

È una di quelle partite che non si vede l’ora che inizi, indipendentemente da quale sarà il

risultare finale. L’attesa è tanta, le ore cominciano a passare, velocissime ma lentissime.

Ed ecco, la scala del Calcio si riempie poco a poco, tifosi di due squadre diverse ma con la

stessa passione per la propria prendono i posto sugli spalti. Le squadre escono dagli

spogliatoi, tra applausi e fischi, l’arbitro porta il fischietto alla bocca, soffia…

La partita più bella del mondo, il derby della Madonnina inizia..

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Tifosi:

La Fossa dei Leoni è stata un'associazione di tifosi del Milan, nata nel 1968. Era il primo

gruppo ultras vero e proprio nato in Italia, ed è stata chiamata ‘La Madre degli ultras’.

Nacque quando un gruppo di ragazzini iniziò a ritrovarsi presso la rampa 18 dei settori

popolari dello Stadio di San Siro, indossando la maglia del Milan e portando le bandiere

rossonere.

Anno dopo anno sono nate altre associazioni come le brigate Rossonere e Commandos

Tigre che hanno costituito l'asse portante della curva sud rossonera per più di 30 anni.

Fin’oggi esistevano più di 100 gruppi di ultras. Ma in fin dei conti siamo tutti una grande

famiglia – La curva sud Milano.

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Castello Sforzesco

Il castello Sforzesco è un famoso e importante monumento di Milano. Questo castello è

nel nord-ovest della città vecchia ed è lontano cinque o dieci minuti dal famoso Duomo. È

molto antico ed è stato costruito nella seconda metà del Quattrocento su incarico di

Galeazzo II Visconti, ma il nome deriva dall'epoca di Francesco Sforza nel 1450. Può

anche essere chiamato il Castello di Porta Giovia.

Il castello ha vissuto lunghe vicende costruttive, brutali demolizioni, ricostruzioni,

abbellimenti e restauri.

Oggi ci sono alcuni musei, come il Museo d’Arte Antica e il Museo della Preistoria in

questo castello.

Nel 2012 sono stati trovati circa cento dipinti e disegni di Simone Peterzano.

I giardini del castello sono disposti secondo lo stile del giardino all'inglese. Si trovano

anche altre cose, come un'arena, una torre di osservazione e il neoclassico Arco della

pace degli anni 1807-1838.

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Ippodromo Milano

Quando abbiamo cercato San Siro, abbiamo salito le scale della metropolitana e non

avevamo idea di dov’era. Un uomo ci ha indicato la direzione di San Siro e io ho visto

dalla fermata che noi dovevamo camminare lungo un muro molto lungo e dopo noi

abbiamo visto San Siro a destra. Il muro aveva dei disegni belli, strani e divertenti.

Mentre camminavamo lungo il muro, abbiamo voluto sapere cosa c’era dietro… Dopo che

abbiamo visto lo stadio, abbiamo notato anche un’entrata e abbiamo visto che c’era un

ippodromo. All’entrata c’era un cavallo meraviglioso che ha costruito Leonardo da Vinci.

L’Ippodromo di San Siro

L’Ippodromo di San Siro è uno dei più famosi ippodromi d’Italia. L’Ippodromo e le stalle

sono state progettate da Paolo Vietti Violi e sono state inaugurate nel 1925. È costruito

nel quartiere di città di San Siro. Ci sono una pista al galoppo, una pista al trotto e due

formazioni piste (Trenno e Maura) e contiene 560 scuderie. Ci sono anche i maniscalchi, i

veterinari e altre cose. In seguito all’illuminazione si possono fare le corse di notte.

Siccome hanno le ricevitorie, si può puntare sui cavalli e si possono guardare le corse

sullo schermo. Ci volevano proprio 20’000 posti per gli spettatori della pista al galoppo,

ma nel 1999 hanno trasformato la parte accanto alla tribuna per il cavallo di Leonardo da

Vinci. La pista al trotto ha due tribune e così c’è posto per 6'000 spettatori.

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Il Cavallo di Leonardo

Questo Cavallo di Leonardo ha molto importanza per l’ippodromo.

Una statua equestre in bronzo è stata costruita in memoria del principe Francesco Forza,

morto nel 1466. Leonardo Vinci ha proposto di creare la più grande statua equestre del

mondo, dietro incarico di Ludovico il Moro nel 1482.

Leonardo studiava anatomia e movimento dei cavalli nelle stalle del principe e così voleva

costruire il cavallo ideale. In questo campo, soprattutto nella realizzazione di una statua

di grandi dimensioni, non c'erano esempi o esperienze.

La statua doveva essere alta 7 metri ed eclissare tutto quello che è stato finora.

Siccome Leonardo da Vinci faceva principalmente l’"Event manager", le sue opere erano

interrotte da matrimoni nel 1494.

Nel 1493, un modello del cavallo era finito. Nel modello avrebbero colato il bronzo, ma in

questo periodo il bronzo non era più disponibile, perché serviva per i cannoni a difesa di

Milano contro il re francese Luigi XII.

Leonardo ha lasciato Milano e il suo progetto è rimasto incompiuto.

Le truppe francesi hanno preso Milano e il modello di Leonardo, che è rimasto del

Castello Sforzesco, è servito come bersaglio per gli arcieri.

Nel 1504, Leonardo è ritornato a Milano e ha ancora ripreso il progetto, ma questo non

sarà mai realizzato.

Quasi cinque secoli più tardi, il collezionista d'arte americano Charles Dent voleva

realizzare il sogno di Leonardo e ha raccolto diversi milioni di dollari per la costruzione

della statua equestre su quel modello.

Dopo la morte di Charles Dent nel 1994, questo progetto finanziato stava per fallire.

Finalmente a luglio del 1999, hanno potuto comporre e mettere al posto giusto il cavallo

meraviglioso, che è l’emblema dell’ippodromo fino ad oggi.

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Expo 2015

Ma noi, cosa faremo all’expo?

“Incontreremo più di 150 paesi, in un unico luogo, scopriremo un ristorante più

grande del mondo e assaggeremmo piatti mai assaggiati prima, ci perderemo in

parchi pazzeschi, riscopriremo le bellezze italiane, faremo la spesa nel

supermercato del futuro, parteciperemo a mostre con dibattiti sui vini. A expo ci

faremo molte domande ed ascolteremo le risposte delle migliori menti del

pianeta. Osserveremo i bambini divertirsi come pazzi, ad annusare campagne

profumate, a correre nel parco interattivo che expo ha progettato per loro, ci

emozioneremmo con spettacoli meravigliosi in un teatro sotto le stelle. E poi

avremo voglia di gridare che il cibo è gioia, e deve esserlo per tutti, perché il cibo

è vita’’.

Expo Milano 2015 è l’Esposizione Universale che l’Italia ospiterà dal primo

maggio al 31 ottobre 2015 e sarà il più grande evento mai realizzato

sull’alimentazione e la nutrizione.

Per sei mesi Milano diventerà una vetrina mondiale in cui i Paesi mostreranno il

meglio delle proprie tecnologie per dare una risposta concreta a un’esigenza

vitale: riuscire a garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli, nel

rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri. “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” è il

tema al centro della manifestazione, il filo logico che attraversa tutti gli eventi

organizzati sia all’interno, sia all’esterno dello Sito Espositivo.

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Gli artisti, venditori di strada La prima bellezza che siamo andate a vedere era il Duomo di Milano. Siamo uscite dal

metrò e abbiamo salito le scale e l’abbiamo visto. La piazza del Duomo è grande e

c’erano tante persone che facevano delle foto. Quasi tutti vogliono fare una foto con il

Duomo alle spalle, ma per fare queste foto non ci sono tante possibilità. Si può dare il

cellulare/la macchina fotografica a qualcuno o si può fare un selfie. Non è facile fare i

selfie perché di solito non ci stanno tutte le persone e i “venditori” lo sanno. Vendono i

bastoni per i selfie che sicuramente si rompono dopo alcuni tentativi. “Usano” anche i

bambini per i loro trucchi! Vendono delle cose attraenti per i piccoli, come ad esempio le

pistole per fare le bolle di sapone. E’ chiaro che i

bambini vogliono avere tutto quello che vedono e

cominciano a piangere quando non ricevono niente. I

genitori si sentono a disagio quando sono in pubblico e

i bambini fanno i capricci e per quello gli comprano

queste stupidate così torna il silenzio. Ma fanno anche

altri trucchi sporchi per vendere qualcosa. Fanno dei

braccialetti di filo e vengono da de per parlarti, dopo ti

legano un braccialetto senza che tu te ne accorga e

vogliono dei soldi. Se non glieli dai, t’inseguirono e ti

sgridano. Lo sappiamo per esperienza. C’è ancora

un’altra cosa; sulla piazza ci sono tanti piccioni e ti danno della mollica di pane così i

piccioni vengono verso di te e tu puoi fare una foto. Quando l’hai fatta i “venditori“

vogliono dei soldi.

Per fortuna che ci sono anche gli artisti e non solo i truffatori. Abbiamo visto tanti bei

giochi di prestigio. Abbiamo visto ragazzi che facevano giochi di destrezza, ballerini,

cantanti, delle band e tante altre cose.

Ma non abbiamo solo visto cose belle…ho capito che il mondo è terribile…tante persone

dormivano per strada..davanti a loro c’era un cartello dove c’era scritto: “ho fame”. E’

possibile che sia stato solo un trucco per guadagnare soldi, ma sono sicura che la povertà

sia sicuramente presente nella città della moda. In tutte le città del mondo esiste la

povertà.

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Le Interviste su Milano

Abbiamo voluto sapere che cosa pensa la gente di Milano e così abbiamo fatto delle

interviste. Kathleen ha preparato le interviste lunghe e Simona ha preparato le interviste

brevi. Dato che abbiamo preparato le interviste, abbiamo chiesto a tante persone. A

persone che conosciamo e a persone sconosciute. Le interviste lunghe le abbiamo fatte

per compito e per fare le interviste brevi siamo uscite durante la lezione e abbiamo

chiesto alle persone più simpatiche di Lugano. In fondo volevamo chiedere anche alle persone di Milano, ma dopo che abbiamo fatto le

interviste in Svizzera, ci siamo consultate e abbiamo deliberato che non faremo le

interviste a Milano perché molte persone in Svizzera erano antipatiche e non avevano

tempo. Era molto difficile trovare delle persone che hanno dato le risposte. Perciò

abbiamo detto che vorremo goderci la gita a Milano e non le faremo.

Riassunto delle interviste brevi:

Per le interviste brevi siamo andate fuori a Lugano e abbiamo fatto a tante persone delle

domande su Milano. Abbiamo chiesto da sole, anche alle persone della Svizzera tedesca.

Molte persone non hanno potuto decidere una parola sola e così ci hanno detto diverse

cose. Ma quasi sempre le prime famose parole, che la gente ha pensato su Milano, sono:

il duomo, la moda, grande e bella.

Le risposte su “le piace Milano?” erano di solito sì, perché per esempio, qualcuno è nato

a Milano o qualcuno trova che Milano sia una città speciale con i suoi musei o

monumenti. Solo poche persone hanno detto di no. Perché a una persona non piace una

città così grande o a un’altra non piace la città perché è molto industriale.

A Lugano quasi tutta la gente è andata spesso a Milano, invece nella Svizzera tedesca

alcune persone non ci sono mai andate. Tante persone sono andate per le vacanze, per la

famiglia o per il passatempo. Di solito la gente ha visto il Duomo di Milano e un po’ di

meno ha visto San Siro e il Castello Sforzesco. Alcuni ci hanno raccontato del museo

d’arte o dell’Expo, che aprirà a maggio.

Le persone che non sono andate, è perché loro non avevano tempo o non avevano

voglia. Ma il Duomo o Casa Milan/San Siro sono i motivi per andarci e anche per fare

shopping.

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Riassunto delle interviste lunghe:

Abbiamo chiesto a sei persone che cosa pensano di Milano. Queste persone per le

interviste lunghe erano conosciute, perché abbiamo pensato che non potevamo chiedere

cento cose a qualcuno per la strada, perché qui a Lugano quasi tutti sono sempre così

stressati. Per quello abbiamo chiesto per esempio alle nostre famiglie o ai nostri amici.

Quando sentono la parola Milano gli vengono in mente tante cose. Tutti hanno detto il

famoso Duomo di Milano, ma hanno detto anche delle altre cose: si può fare shopping,

Milano è una bella città, che la gente è sempre felice, ci sono due squadre di calcio con

grandi tradizioni, la moda e l’infanzia (perché un’intervistata è cresciuta a Milano). Ma

non sono venute in mente solo delle cose belle. Come in tutte le città ci sono “dei brutti

aspetti.” I nostri intervistati hanno anche detto che c’è caos perché ci sono tante persone

e anche il traffico è terribile.

Loro hanno già sentito tante cose. Le cose più importanti sono che ci sono le droghe

come in tutte le altre città. Ma la risposta più strana che qualcuno ha dato era che Milano

è bella ma dopo 1 km dal centro non è più come nei nostri sogni. E quello è vero..

Tutti gli intervistati sono già andati a Milano e a tutti è piaciuta, gli sono piaciute tutte le

cose che hanno visto e tutti ci sono andati più di una volta.

Quando vai a Milano, deve assolutamente vedere il Duomo, San Siro (anche senza partita

è una bellezza), il museo d’arte, la scala, la galleria, il Castello sforzesco e l’Expo. Sono

tante cose ma ne vale davvero la pena!

Per noi era davvero importante sapere cosa pensano gli altri, perché tutte le persone

hanno un’opinione diversa e a questo punto vogliamo dire grazie ai nostri intervistati

delle interviste brevi e lunghe per le quali hanno trovato tempo per noi.

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Galleria Vittorio Emanuele II La Galleria Vittorio Emanuele II è una Galleria dedicata allo shopping, in memoria del Re

Vittorio Emanuele II che l’ha fatta costruire, dall’architetto Giuseppe Megnoni, nel 19°

secolo. L’edifico è decorata con stucchi, affreschi e marmi. L’apertura è stata il 15

settembre 1867 dal Re.

Tra l’altro è chiamata anche ‘Il salotto’, siccome si trova vicino alla famosa Piazza del

Duomo che si collega con la Piazza della Scala, un’altra galleria dedicata allo shopping,

che è stata costruita 20 anni dopo, assieme alla Galleria Umberto I a Napoli, la città della

scienza.

Nel 1877 hanno costruito carissimi negozi d’alta moda, di stilisti famosi e marche

prestigiose, tipo Prada, Louis Vuitton, Armani, Gucci, Versace, che esistono ancora oggi.

Pure la famosa gastronomia di Milano, è presente in questa galleria meravigliosa.

Il passaggio è formato da due braccia che si incrociano e che sono esaltate da un tetto di

vetro. In mezzo alla galleria c’è una piccola Piazza di 39 m2 di diametro dove c’è un

pavimento di mosaico con gli stemmi di Roma, Firenze, Torino e Milano.

Da queste due foto si vede che la galleria non è cambiata tanto in questi anni. Ed è per

ognuno che ci va uno piccolo spettacolo passarci. C’era già anni fa e ci sarà per sempre.

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Milano – Un viaggio per se

stessi

Era il 14 di marzo, quando siamo andate a Milano. Per una di noi era la prima

volta, per un’altra la seconda o anche di più. Ci siamo incontrate alla stazione di

Lugano alle 10. Con un programma in testa, soldi nel borsellino, uno di più ed

uno di meno- ed un sorriso sulle labbra siamo salite sul treno.

Dopo un’ora in treno, finalmente siamo arrivate. E già la vita di Milano ci ha

“acchiappate”. La gente milanese; sia le persone che stavano correndo come

matte per non perdere i loro treni o che ci voleva vendere qualcosa o gli annunci

che nessuno capisce.

La prima meta; Il Duomo. Arrivate sulla Piazza meravigliosa, il caos ha

continuato. Persone che ci volevano vendere ‘’il mondo’’, turisti di varie

nazionalità ovunque e gli artisti della strada.

Tante lingue diverse, musica ed urli che ci inondavano. Quindi abbiamo fatto un

sacco di ‘’selfies’’, finalmente potevamo entrarci, nel famoso Duomo di Milano.

E l’atmosfera è cambiata da un secondo

all’altro. Nessun urlo o nessuna musica.

C’era un’atmosfera indescrivibile. Ci si

sentiva bene, non solo perché non c’era

nessun pericolo, ci si sentiva bene perché

l’atmosfera era molto spirituale e ci ha

permesso di avvicinarsi a Dio, nonostante

non siamo particolarmente religiose.

Crediamo in un Dio, senza farci troppe

domande.

Dopo aver fatto un po’ di shopping la

seconda meta era il castello Sforzesco, che si trova vicino al duomo. Passando

verso la direzione Castello Sforzesco si costeggia direttamente l’expo. L’expo e

un evento che comincia il 1 maggio e finisce il 31 ottobre.

Davanti al Castello Sforzesco c’è una fontana che è attiva per tutto l’anno.

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Simona, che ha scritto un suo testo sul Castello Sforzesco, era più curiosa di noi,

su come sarà il castello che di tutti ammirano. Prima di entrare nel castello

meraviglioso, avevamo già visto un fossato che oggi è pieno d’erba, ma anni fa

era pieno d’acqua perché era una difesa contro gli aggressori.

Però anche nel Castello Sforzesco non eravamo salve da quelli che ci volevano

vendere qualcosa. Comunque abbiamo fatto un bel giro e un sacco di foto. Ed era

bella vedere dal vivo come è grande questo castello. Con le sue torri e le sue

mura grandissime.

Con il passare del tempo, abbiamo dimenticato anche il nostro sforzo di

camminare e di stare sempre in piedi, quindi ci siamo sedute su una piccola

panchina vicino al Castello Sforzesco con un cornetto ed un bel cappuccino. Si

vedeva che avevamo bisogno di una piccola pausa. Sedendoci sulla panchina,

abbiamo osservato la gente di Milano. Ed era stranissimo vedere com’è diversa la

gente di questa bella città.

Simona e Kathleen erano prontissime a continuare il nostro programma, ma non

avevano fatto i conti con me, perché volevo andare al Milan Megastore, che si

trova dall’altra parte della strada dello shopping e rompevo tutto il tempo poiché

ci volevo passare per comprarmi una bella borsa o una nuova felpa di Stephan El

Shaarawy, il mio giocatore preferito.

E siccome Kathleen e Simona sono

gentilissime, ci siamo passate e

finalmente ho potuto spendere tutti i miei

soldi per una borsa, una maglietta e una

sciarpa del Milan.

In quel momento ero così felice che

potevamo fare quello che volevano loro,

perché mi sono comprata quello che

volevo.

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Simona con la macchina fotografica, Kathleen con il programma in testa ed io

con il Milan nel cuore e la sua borsa in mano, siamo andate a visitare lo stadio

meraviglioso di Milano – SAN SIRO.

Quindi ci siamo incamminate, ma avevamo solo un problema; non sapevamo

dove si trovava, poiché quando io ci vado, vado sempre in macchina ed è per

quello che abbiamo dovuto chiedere di nuovo a qualcuno…uno più strano

dell’altro! Per fortuna, prima di chiedere, Kathleen ha visto un cartello, dove c’era

scritto che San Siro distava 3 minuti a piedi. Quindi ci siamo dirette allo stadio,

ma come ci potevamo già immaginare, le indicazione italiane non sono così

precise, di conseguenza dovevamo veramente chiedere alla fine; e siccome

Kathleen e Simona non avevano il coraggio di chiedere, dovevo farlo io. Senza

dubbio.

L’uomo che ci ha dato una spiegazione un po’ curiosa, diceva che ci si mette tra

10 e 15 minuti a piedi. E dopo una passeggiata di più di 20 minuti, finalmente,

l’abbiamo trovato, ed eravamo per un minuto senza parole, poiché per Simona e

Kathleen era la prima volta che hanno visto lo stadio dal vero e per me invece,

ogni volta che ci vado è un’emozione speciale.

Dopo aver fatto un sacco di foto ed una scappata al MC, volevamo tornare

tranquillamente alla stazione di Milano, ma eravamo così affascinate dallo stadio,

che ci siamo dimenticate completamente dal tempo. Ed era veramente

tardissimo, quindi eravamo consapevoli che dovevamo correre per non perdere

l’ultimo treno che riparte per la Svizzera.

Con le ultime forze che avevamo nelle gambe, siamo corse dallo stadio fino alla

fermata della metropolitana, passando dal duomo e fino alla stazione Milano

Centrale.

Appena siamo salite sul treno, è partito. Per una volta almeno abbiamo avuto un

po’ di fortuna.

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Durante il viaggio di ritorno, eravamo veramente cotte e stanche, ma almeno ci

siamo divertite con un giocattolo dell’Uovo Kinder, Hello Kitty, che avevo

comprato in edicola per cambiare 100 euro.

Che viaggio…

Arrivate a Lugano, siamo tornate subito tutte a casa nostra e ci siamo

addormentate immediatamente. Senza dubbio.

Malgrado tutto, era un viaggio indimenticabile con dei ricordi stupendi e delle

foto meravigliose.

Il momento in cui mi sentivo veramente a mio agio era quando stavo davanti a

San Siro, mi sentivo proprio ‘a casa mia’.

Milano come città ci è piaciuta un sacco e siamo contentissime di aver fatto

questo viaggio che ci fatto parecchio ridere, tanto correre e purtroppo anche

tanto spendere tutti i nostri soldi.

Sono sicura che abbiamo fatto un buon lavoro con dei ricordi bellissimi che ci

accompagneranno per sempre.

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La fine

Il nostro progetto ci è piaciuto davvero tanto. Era stressante fare tutto in questo periodo,

ma quando tutti lavorano allo stesso obiettivo il lavoro si fa con piacere. All’inizio non potevamo scrivere così tanto, perché senza fare il viaggio non era possibile

scrivere, ad esempio, il testo sul riassunto e delle altre cose e prima del viaggio non

avevamo un’idea uniforme di Milano. Un problema era anche scrivere in italiano, perché,

sebbene possa sembrare strano, quando non si parla bene una lingua e si devono

scrivere 20 pagine si è un attimo scioccati.

Era una buona scelta quella di fare il progetto insieme. Ci siamo messe di solito d’accordo

e non abbiamo litigato mai. Durante le lezioni abbiamo lavorato sempre al progetto e

anche a casa non abbiamo smesso di lavorarci.

La cosa che ci è piaciuta di più era fare il viaggio, mentre scrivere è sicuramente risultato

più laborioso, ma comunque soddisfacente.

Adesso alla fine siamo davvero contente perché quando pensiamo a questi ricordi, ci

viene sempre da sorridere.

Speriamo che il nostro progetto vi sia piaciuto.

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Bibliografia:

https://de.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Hauptseite http://www.milano24ore.de/

http://www.turismo.milano.it/wps/portal/tur/it