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Supplemento al n. 14/2010 de "Il Settimanale di Padre Pio " Poste Italiane S.p.A. - Sped. Abb. Post. D.L.353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art.1 comma 2 DCB Roma Il nuovo e inedito film di Duns Scoto “Un’arma più potente della bomba atomica...” L’aborto: un delitto... E tu credi negli Angeli? Il mistero della scala di San Giuseppe Il Respiro dell’Anima: Le distrazioni volontarie Problemi di oggi: Attenti alla TV! Testimonianze e vite esemplari: San Lucifero - Vescovo di Cagliari - Le preghiere del trimestre: Aprile-Maggio-Giugno

Il Crociato Dell'Immacolata Aprile Maggio Giugno 2010

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Page 1: Il Crociato Dell'Immacolata Aprile Maggio Giugno 2010

Supplemento al n. 14/2010 de "Il Settimanale di Padre Pio " Poste Italiane S.p.A. - Sped. Abb. Post. D.L.353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art.1 comma 2 DCB Roma

Il nuovo e

inedito film di

Duns Scoto

“Un’arma più

potente della

bomba atomica...”

L’aborto: un

delitto...E tu credi negli

Angeli?

Il mistero della scala di

San Giuseppe

Il Respiro dell’Anima:

Le distrazioni volontarie

Problemi di oggi:

Attenti alla TV!

Testimonianze e vite

esemplari:

San Lucifero

- Vescovo di Cagliari -

Le preghiere del

trimestre:

Aprile-Maggio-Giugno

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SommarioTestimonianze e vite esemplari“San Lucifero Vescovo di Cagliari” 1

Catechesi, opere, vita di Don Dolindo“Chi conosce tutta la scienza del mondo...” 2

Meditiamo Insieme“Grazia e Bellezza” 3“Il nuovo e inedito film di Duns Scoto” 4-5

Angeli & Diavoli“L’esistenza degli Angeli” 6-7

Questioni di morale“L’aborto: abominevole delitto” 8-9

Errare è umano, perseverare è diabolico“Le malvagità dell’uomo” 10-11

I problemi di oggi“Attenti alla TV” 12-13

L’Angolo di San Giuseppe“Il mistero della scala di San Giuseppe” 14-15

Insieme con Maria“La fede di Maria” - ”Mi illumino di Maria” 16-17

Fede & Ragione“L’arma più potente della bomba atomica...” 18-19

Pillole di saggezza 20

Il Respiro dell’Anima“Le distrazioni volontarie” 21

La Crociata del Rosario per le famigliein difficoltà 22-23

LE PREGHIERE DEL TRIMESTRE*Aprile* 24- Novena alla Madonna di Castelmonte- Triduo a Santa Gemma Galgani- Corona delle 63 giaculatorie alla Vergine Santa- Preghiera a Maria Santissima Mediatrice- Novena a S.Luigi M. Grignion De Montfort- Preghiera alla Mamma Celeste

*Maggio* 29- Atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria- A S.Giuseppe, patrono dei lavoratori- Novena alla Madonna di Pompei- Invocazione per la completa libertà- Novena a San Leopoldo Mandic- Preghiera a Dio Padre

- La Corona Angelica- Novena a Santa Rita- Invocazione a San Michele Arcangelo

*Giugno* 36- Preghiera al Sacro Cuore di Gesù- Triduo a S.Giovanni Battista- Preghiera per le donne in attesa- Lodi in riparazione delle bestemmie- Invocazione al Sacro Cuore di NostroSignore Gesù Cristo

- Coroncina alla Divina Misericordia 38ROSARIO MEDITATO- Misteri Gaudiosi 39- Misteri Dolorosi 41- Misteri Gloriosi 42- Misteri Luminosi 43- Litanie alla Madonna del Buon Consiglio 45

Il Crociato dell’Immacolata

Supervisore DottrinalePadre Massimiliano Maria Pio Maffei (FI)AmministrazionePadre Raimondo Igbalie (FI)ResponsabiliSimone Iuliano - Gennaro Lombardi -Giancarlo PreziusoImpaginazioneJessica Mauta

Hanno collaboratoPadre Alfonso Maria Bruno (FI)Madre Maria Gabriella Iannelli (FI)Antonio MautaLuisa LombardiLuca FareseAlfonsina DesideratoAndrea Maria LabrunaBruna Iorizzo

Stampa“Poligrafica Ruggiero”EditoreCenacolo Giovani/Adulti M.I.M. Avellino

Sito-webwww.mimavellino.altervista.orgIndirizzo [email protected]

**Se vuoi ricevere la rivista de “Il Crociatodell’Immacolata”, ogni trimestre, invia un’offerta sulC/C n.79048898 intestato a: MISSIO IMMACULATAE INTERNA-TIONAL ONLUScausale: gradirei ricevere la rivista “Il Crociatodell’Immacolata”Ti arriverà immediatamente!**

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San Lucifero - Vescovo di Cagliari - a cura di Andrea Maria Labruna

Santo e Vescovo di Cagliari, venerato dalla ChiesaCattolica. Nasce a Cagliari alla fine del III secolo. Nel 321 un prete di nome Ario diffonde la dottrina cheGesù non avesse una natura divina ed una umana,bensì solo quella umana, in quanto creato da DioPadre, ed era stato perciò condannato dal Concilio diNicea del 325. La dottrina ariana, da quest' ultima for-mata, era però stata appoggiata dall'imperatoreCostanzo II. Molti vescovi aderirono all'Arianesimo, Atanasio,vescovo di Alessandria, invece, decise di restare fede-le al dogma originario e fu per questo accusato di ere-sia. Dopo il Concilio di Arles del 353, in cui venne riba-dita la condanna di Atanasio, condanna a cui Luciferosi oppose, nel 354, fu inviato dal papa Liberio adArelate presso l'imperatore Costanzo II con l'incarico diprotestare contro la sua politica pro-arianesimo. Vennequindi inviato, al Concilio di Milano del 355, in cui l'im-peratore riuscì a far sanzionare la condanna ed il con-seguente esilio di Atanasio. La maggior parte dei vescovi decise di appoggiare lacondanna, Lucifero, invece, insieme ad Eusebio, aDionigi vescovo di Milano e allo stesso papa Liberio,rifiutò di sottoscrivere la condanna di Atanasio.L'imperatore lo mandò quindi in esilio in vari luoghi tracui l' Egitto. Durante il suo esilio Lucifero esortò l'impe-

ratore a rinnegare l'arianesimo, purtroppo senza risul-tati. Alla morte di Costanzo II, (361), l'imperatore Giulianopromulgò un editto (362) che consentiva a tutti i vesco-vi esiliati di rientrare nelle loro diocesi. Atanasio imme-diatamente indisse un sinodo ad Alessandria d'Egittoper porre fine alle dispute dogmatiche, ed invitò adandarvi anche Lucifero, il quale però si fece rappresen-tare dai suoi diaconi, preferendo andare, invece, adAntiochia, dove, in contrapposizione al vescovoMelezio, che aveva aderito all'eresia ariana, consacròVescovo, il diacono Paolino, il quale appoggiavaEustazio, uno dei difensori dell'ortodossia al concilio diNicea. Rientrato a Cagliari, egli si oppose alle risoluzio-ni del concilio di Alessandria,, di reintegrare i vescoviche avevano aderito all'arianesimo, nella dignità epi-scopale, benché ritenesse giusto concedere loro il per-dono, attirò molti seguaci, provocando così lo scismaluciferiano. Lucifero morì nel 370 a Cagliari; la festaliturgica viene celebrata il 20 maggio. S. Lucifero è il Patrono di Vallermosa (CA).

San Lucifero è una chiesa di Cagliari, sede

della parrocchia Beata Vergine del

Rimedio.Il tempio sorge in via San Lucifero,

a breve distanza dalla basilica di San

Saturnino, nel quartiere Villanova.

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“Chi conosce tutta la scienza del mondo enon conosce Dio è sempre un ignorante”.

<<...Un signore chiama una persona di servizio e dice:“Come vi chiamate voi?”. Ed essa: “Mi chiamo Teresa”.“Bene volete voi servirmi?” Sapete voi fare ciò cheserve in famiglia?”. “Si, sò lavorare molto bene”. “Vidarò cento lire al mese e tutto il trattamento, siete con-tenta?”. “Contentissima”. Entra in casa la serva e deve cucinare; il padrone le haordinato i maccheroni alla genovese, ma essa si fermavicino al focolare e si mette a fare tranquillamente unmerletto. Entra il padrone in cucina e sorpreso le dice:“Che cosa è mai, Teresa, voi non lavorate?”. “Signore,i maccheroni alla genovese sono pietanze che non sòcucinare; però sò fare qualcosa di meglio: se voleteappronto subito una cassata alla siciliana”. “Ma a meche importa della cassata? Questa sarebbe buona, madopo del pranzo; quando voi non sapevate fare nullaperchè non me lo dicevate?”. “Come signore non sòfare nulla? Vi ho detto che so fare la cassata e - comevedete - so lavorare anche il merletto”. Ragazzini mieicari, questa buona serva crede di sapere di più ed inrealtà non sa nulla, perchè non sa fare la serva. Cisono tante persone che pretendono di sapere le cosepiù belle del mondo: sanno qual è il corso delle stelle,sanno vedere come è fatta una pianta, sanno parlarein latino ed in greco, ma poi ignorano la verità della fedee non sanno vivere da cristiani. Ora sulla terra ci sonoprima per conoscere Dio e poi per compiere i doveri delloro stato particolare; se manca loro la coscienza dellecose celesti, sono dei poveri ignoranti, che non cono-scono niente. Ricordatevi della serva Teresa; che cosale giova che sa fare il dolce e poi non sa cucinare?Apparentemente sembra più bello un dolce che unpezzo di carne ma in realtà è più salutare la carne. Sevoi andate a scuola ed imparate l’ultima pagina dellibro, senza sapere la prima che vi ha assegnata ilmaestro, siete sempre fanciulli ignoranti. Un professo-re di università che sa tante cose ed ignora Dio è unpovero ignorante, perchè la sua scienza terrena ètanto povera cosa, che con la sua morte non le rimane

nulla! La fede è come l’occhio di tutta la nostra vita: chila conosce sa tutto bene, perchè vede bene in tutto; machi non la conosce manca degli occhi. Un ragazzo si èmesso a studiare, e per farsi vedere dai compagni hapreso il libro più grosso della libreria del padre e se lo èmesso davanti! Chi lo vede dice: “Guarda come studiaNicolino; chissà domani a scuola che bel punto avrà!”.Ma il povero Nicolino tiene il libro a rovescio, e siccomenon se ne accorge, non arriva a computare le sillabe.Annoiato dice: “Chi ha scritto questo libro deve essereun asino; io lo dicevo che lo studio era inutile! A checosa serve perdere il tempo così, quando i miei com-pagni si stanno divertendo?”. O povero Nicolino, l’asino sei tu, perchè se avessi stu-diato meglio il sillabario e non avessi voluto fare loscienziato, ti sarestiaccorto che il libro lotenevi a rovescio! Chimanca di fede, guar-da a rovescio tutto ciòche ha fatto Dio: noncapisce nulla dellecose divine perchè leignora, e non capiscenulla delle cose create perchè le guarda a rovescio! Uno scienziato che manca di fede è come un cieconato: è giorno e crede che sia notte, perchè non vede;il colore lo immagina come il vento, gli alberi li credecolonne etc.. Il cieco potrà capire ciò che tocca con lemani e lo potrà capire anche imperfettamente; ma fuoridi questo non potrà farsi un idea precisa di niente, per-chè gli mancano gli occhi fin dalla nascita. Se voi stu-diate bene il catechismo sarete nella vita più dotti di unprofessore di università che lo ignora; voi vi sapretespiegare tutto senza studiare molto, perchè vi spieghe-rete tutto con la infinita sapienza di Dio...>>

(NOTE: Cfr. “La Dottrina Cattolica” - Sac.DolindoRuotolo - Edizioni Segno)

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Meditiamo insieme“Grazia e Bellezza” di Suor Maria Gabriella Iannelli (FI)

La grazia è sinonimo di bellezza, mentre il peccato hacome conseguenza l'assenza di Dio dall'anima e quindila privazione di quella Bellezza che è propria di Dio.Il peccato è la morte dell'anima, è l'abbruttimento, ladegradazione, la schiavitù dell'anima. È il frutto dell'egoismo, della superbia, della cattiveria,della sensualità, della ricerca smodata di piacere e soddi-sfazione; asservisce l'anima e crea in essa disordine edisarmonia. Secondo sant'Agostino, il bello è l'ordine, l'ar-monia delle parti; ciò significa che l'anima in peccato,piena di disordine e squilibrio è abbruttita e questa brut-tezza si riverbera anche esteriormente.La grazia invece è la vita dell'anima, è la vita divina parte-cipata all'anima. La vita divina è essenzialmente vita diAmore, perché Dio è Amore. La grazia quindi donaall'anima una partecipazione alla Bellezza di Dio cheabita realmente nell'anima. Se l'anima corrisponde allagrazia riesce ad elevarsi al di sopra dell'egoismo, dellasuperbia, della sensualità e vive una vita ordinata. Ellaquindi si riveste di bellezza interiore ed anche esteriore.C'è un aneddoto della vita di Leonardo da Vinci che con-ferma questa verità. Quando Leonardo da Vinci dipinge-va "L'ultima Cena" su una parete del refettorio del con-vento di S. Maria delle Grazie a Milano, cercò un model-lo adatto che potesse rappresentare la sublime figura diGesù, e lo trovò in Pietro Bandinelli, giovane chierichettodi bellissimo aspetto. Passarono anni e Leonardo andòin cerca di un altro modello che, esprimendo nei suoi trat-ti malignità e infamia, potesse rappresentare Giuda, ecosì completare il suo lavoro.Dopo tante ricerche, si incontrò con un giovanotto dal-l'aspetto invecchiato prima del tempo i cui lineamentiinducevano a pensare a un'anima depravata. Accompagnato quello sconosciuto davanti al quadro

dell'Ultima Cena, l'Artista si accin-se a dipingere Giuda. Ad un trat-to il giovanotto si accasciò su sestesso, singhiozzando violente-mente. Era Pietro Bandinelli, ilquale, datosi interamente al vizio,aveva cambiato il suo volto da

Cristo nella faccia di Giuda. Anche nella nostra esperienza quotidiana ci è sicuramen-te capitato di vedere persone, e anche giovani e giova-nissimi, abbruttiti dai peccati, dai vizi, che assumonoall'esterno un sembiante non piacevole, fosse pure sol-tanto nell'atteggiamento e nell'espressione del volto onelle parole (volgari e stomachevoli) con cui si esprime.

Quindi possiamo enunciare questaequazione: Peccato = Bruttezza, Grazia= Bellezza.Un esempio fulgido di questa realtà lovediamo nell'Immacolata, Colei che fusempre senza peccato né originale, néattuale, la Piena di grazia e di amore, ilvertice della santità e della perfezione.

Ella è la Tutta Bella per eccellenza, perché l'assenza di pec-cato e la pienezza di grazia rendono la Madonna Bellissima,anzi la Bellezza di ogni bellezza. I Santi che hanno avuto lagrazia di vederla hanno sempre confermato ciò, affermandoche è impossibile descrivere la sua bellezza radiosa. Perconservare la Bellezza dell'anima dobbiamo dunque contutte le forze custodire la vita di grazia. Come fare?La via più semplice è quella di creare con Gesù un rapportodi sincera amicizia , nella consapevolezza che Gesù ci amainfinitamente, ci ama sempre, è sempre disposto ad acco-glierci, a perdonarci se abbiamo peccato e siamo pentiti deinostri peccati. Bisogna aver queste convinzioni profonde eforti:1. Gesù mi ama, in maniera unica e irripetibile.2. Gesù, attraverso i comandamenti, mi indica come rimane-re nella sua volontà, nel suo amore, nell'ordine, nella bellez-za.3. In caso di cadute, di peccati e con i quali io offendo ilSignore, rifiuto il suo amore, e preferisco prendere le distan-ze da lui e fare ciò che mi è più comodo, posso sempre ritor-nare a Lui, chiedere perdono attraverso il Sacramento dellaconfessione. Verifiche e propositi per vivere la vita di grazia:1. Ho incontrato veramente Gesù, l'ho fatto entrare nella miavita? Ho con Lui un rapporto sincero di amicizia? So rivolger-mi a lui nella preghiera? Lo incontro ogni domenica parteci-pando alla S. Messa e facendo la Comunione?2. Mi propongo di fare un'analisi della mia vita e vedere qualisono quegli ostacoli, o meglio, i peccati che non mi permet-tono di vivere questa amicizia con Gesù, che non mi fannoessere fedele al suo amore.3. Propongo di fare una buona confessione, per far ritornare(se l'ho perduta) o accrescere la grazia nella mia anima erenderla così davvero bella, ricordandomi di quel pensiero diun santo sacerdote secondo il quale mai un'anima è più belladi quando esce dal confessionale, purificata dal Sangue diCristo e dalla Lagrime della Madonna.

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Meditiamo insieme

“Il nuovo e inedito film di Duns Scoto”di Raffaele Iaria

Venerdi 19 febbraio 2010

Inizia il montaggio di post produzione delnuovo e inedito film "Duns Scoto", dopo l'ul-timo ciak a Montelabate di Perugia. Si tratta di una produzione dei FratiFrancescani dell'Immacolata - TVCO con laregia di Fernando Muraca. Nel cast Alessandro Braidotti nel ruolo diprotagonista, Raffaele Proietti, SebastianoColla, Alessandro Chini, Camilla Diana eEmanuele Maria Gamboni nel ruolo del pic-colo Giovanni Duns Scoto.Terminate le riprese del film "Duns Scoto"sulla figura del filosofo e teologo francesca-no di origine scozzese, inizia la fase di postproduzione.Si tratta di un lungometraggio di 90 minuti inalta definizione girato nell'abbazia e nellatenuta di Montelabate di Perugia e sulla costaanconetana.E' una novità nell'attività di un istituto religiosocome i Frati Francescani dell'Immacolata che purimpegnati nell'apostolato dei mass media, infedeltà al loro carisma che si ispira da vicino a S.Massimiliano Maria Kolbe, si cimentano adesso

nel cinema dopo qualche produzione documenta-ristica. Scritto e diretto da Fernando Muraca, apartire dal libro di P. Stefano Maria Manelli, "BeatoGiovanni Duns Scoto" pubblicato da Casa MarianaEditrice, il film esordisce con il drammaticomomento nel quale il giovane professore france-scano, fedele al Papa e integro di coscienza, siallontana dalla Sorbona per aver rinunciato a sot-toscrivere il libello del re Filippo il Bello controBonifacio VIII. Il suo andare verso Oxford non è solo un viaggionello spazio, ma anche nel tempo poiché confide-rà a un giovane novizio che lo accompagna, la sto-ria della sua vocazione. Nei flashback il ruolo di Duns Scoto bambino èinterpretato dal piccolo Emanuele Maria Gamboniche già ha recitato accanto a Gigi Proietti nel filmRai fiction - Lux Vide "Voglio andare in Paradiso".Duns Scoto rientrerà pochi anni dopo a Parigi oveproseguirà il suo insegnamento di alto livelloinstaurando un ottimo rapporto con i suoi studenti,ma anche suscitando gelosie. Gli sarà lanciato il guanto di sfida dai professoridomenicani sulla dimostrabilità dell'ImmacolataConcezione di Maria, teoria all'epoca ancora con-troversa. A modo di contro trama, la storia del nobile Luis(Sebastiano Colla), studente della Sorbona, ches'innamora di Maria una umile, ma bella e pia fan-ciulla, interpretata da Camilla Diana (S. Agnese diAssisi nel film Chiara e Francesco di FabrizioCosta) alterna drammaticità e speculazione a

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Meditiamo insieme

momenti di umanitàal quotidiano. Interessanti i dubbi ele idee eterodossedel giovane fraGuglielmo (diOccam) interpretatoda Alessandro Chini,amorevolmente epuntualmente corret-to proprio dal suomaestro Scoto.Il film si conclude nel-l'apoteosi della vitto-ria di Duns Scotoriconosciuta dai lega-ti papali nel corsodella disputa teologica della Sorbona. Durante le riprese e per le scene della disputa si èarrivati fino a cento comparse con altrettante ripro-duzioni di abiti medievali curati da Angelo Poretti eMonica Sarracchini. La direzione della fotografia è stata affidata aMassimo Lupi (Il commissario Rex) che ha bensaputo avvalorare esteticamente le scene che sisusseguono in interni ed esterni, di notte e di gior-no con l'uso di numerosi e suggestivi piani sequen-za. "L'ispirazione è nata - spiega P. Alfonso M. Bruno,direttore di produzione - dallo spontaneo desideriodegli alunni dello Studio Teologico ImmacolataMediatrice (STIM) in occasione del settimo cente-nario dalla morte del beato nel 2008. Lo scopo del film è duplice. Il primo è quello di ren-dere più popolare la figura del b. Giovanni DunsScoto in vista di una sua canonizzazione che lo

renderebbe can-didato al titolo didottore dellaChiesa. Il secondo è dareun contributo allaChiesa nel patro-cinio dell'arte inun ambiente post-cristiano. Il cinema è infattiuno strumentosensibilissimo,che può contribui-re alla crescita diun vero umanesi-mo e, in definitiva,

alla lode che dal creato si eleva verso il Creatore. E' necessario umanizzarlo attraverso la spiritualitàe l'ingresso dei cristiani, un tempo leaders dell'in-novazione artistica, che oggi si trovano ai marginidell'ambiente culturale".

Sopra: Padre Alfonso MariaBruno insieme ad EmanueleMaria Gamboni interprete diDuns Scoto bambino.

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Angeli & Diavoli

“L’esistenza degli Angeli”

di Suor Maria Francesca Perillo

1. La Chiesa Cattolica insegna con la Bibbia cheGesù Cristo è il nostro unico Redentore. Abbiamo bisogno di credere anche negli Angeli?

La Chiesa Cattolica crede in Gesù Cristo come unicoRedentore secondo l'insegnamento di san Paolo: "Unosolo, infatti, è Dio e uno solo il mediatore fra Dio e gliuomini, l'uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso inriscatto per tutti" (1Tm 2,5-6). Ma la Chiesa riconoscee crede anche che Dio ha creato gli Angeli e ha volutoservirsi di loro, perché la Rivelazione divina nella Bibbiae nella Tradizione parla degli Angeli e della loro missio-ne nella vita di Gesù Cristo e di tutti gli uomini: "Nonsono essi tutti spiriti incaricati di un ministero, inviati perservire coloro che devono entrare in possesso dellasalvezza?" (Eb 1,14).

2. Nel Concilio Ecumenico Vaticano II la Chiesa hadato qualche insegnamento sugli Angeli?

Nel Concilio Ecumenico Vaticano II la Chiesa ha affer-mato di aver sempre "venerato i Santi con particolare

affetto, insiemealla Beata sem-pre VergineMaria e ai SantiAngeli, e ha pia-mente implora-to l'aiuto dellaloro intercessio-ne" (LG 50).Inoltre, permezzo dellaLiturgia, "insie-me con tutte leschiere delle

milizie celesti cantiamo al Signore un inno di gloria" (SC8).Il Vaticano II mette pure in guardia gli uomini nei con-fronti del combattimento con gli Angeli decaduti. "Tuttaintera la storia umana è pervasa da una lotta tremen-da contro le potenze delle tenebre; lotta cominciata sindall'origine del mondo, che durerà, come dice ilSignore, fino all'ultimo giorno. Inserito in questa batta-glia, l'uomo deve combattere senza soste per poter

restare unito al bene […]" (GS 37).

3. Dopo il Concilio Vaticano II la Chiesa non hacambiato il credo sugli Angeli?

Dopo il Vaticano II la Chiesa non ha cambiato la suafede negli Angeli. Il papa Paolo VI nel credo del Popolodi Dio ha insegnato che dobbiamo credere nell'esisten-za degli Angeli: "Credo in un solo Dio, Padre, Figlio eSpirito Santo, Creatore delle cose visibili […] e invisibi-li, come gli spiriti puri che chiamiamo Angeli". Egli harichiamato l'attenzione di tutto il mondo sull'esistenzadegli angeli decaduti o demoni in varie catechesi dicen-do: "Una delle maggiori necessità della Chiesa è ladifesa da quel male che chiamiamo demonio". Egli è"un essere vivo, spirituale, pervertito e pervertitore. Sitratta di una realtà terribile, misteriosa e spaventosa".

4. Anche Giovanni Paolo II confessa la fede neglispiriti puri?

Giovanni Paolo II è uno dei Papi che ha dato maggioriinsegnamenti riguardo agli Angeli. Le sue omelie tenu-te nei santuari di San Michele e in occasioni simili met-tono in rilievo la sua catechesi sugli Angeli e i demoni.Anche il Catechismo della Chiesa Cattolica affermachiaramente che "l'esistenza degli esseri spirituali,incorporei, che la Sacra Scrittura chiama abitualmenteAngeli, è una verità di fede" (CCC 328).

5. Chi sono gli Angeli?

Riguardo agli Angeli, la Chiesa oggi insegna con tuttachiarezza quanto segue: "In quanto creature puramen-te spirituali, essi (gli Angeli) hanno intelligenza e volon-tà: sono creature personali e immortali. Superano inperfezione tutte le creature visibili. Lo testimonia il fulgo-re della loro gloria" (CCC 330).

6. Il Catechismo si limita a confermare l'esistenzadegli Angeli?

Il Catechismo della Chiesa Cattolica insegna molto dipiù della sola esistenza degli Angeli. Descrive gliAngeli come persone che "in tutto il loro essere, sono

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servitori e messaggeri diDio" (CCC 329). "Cristo èil centro del mondo ange-lico. Essi sono i suoiAngeli […] suoi perchécreati per mezzo di Lui ein vista di Lui" (CCC 331)."Essi, fin dalla creazionee lungo tutta la storiadella salvezza, annuncia-no da lontano o da vicinoquesta salvezza e servo-no la realizzazione deldisegno salvifico di Dio"(CCC 331). "La Chiesavenera gli angeli che l'aiu-

tano nel suo pellegrinaggio terreno, e che proteggonoogni essere umano" (CCC 352). "Al ritorno di Cristo,che essi annunziano, saranno là al servizio del suogiudizio" (CCC 333) e formeranno parte del "cielo"che è "vita perfetta, comunione di vita e di amore conla Santissima Trinità, con la Vergine Maria, gli angeli etutti i beati" (cf CCC 1024).

7. Credere negli Angeli influenza la vita dell'uomo?

La fede, anche la fede negli Angeli, è una forza cheinfluenza la vita dell'uomo. Inoltre, "gli angeli sono crea-ture spirituali" che non solo glorificano Dio incessante-mente, ma servono anche i suoi disegni salvifici neiconfronti delle altre creature. "Gli angeli cooperano adogni nostro bene" (CCC 350) e l'uomo non può acqui-star meriti senza l'aiuto divino per mezzo del serviziodegli Angeli.

8. Si è sempre creduto agli Angeli?

Nella storia dell'umanità sono sempre esistiti gruppi,credenze o religioni primitive, che affermavano l'esi-stenza degli Angeli; questi ultimi erano chiamati connomi diversi: spiriti, demoni, geni, dèi, ecc. Per alcuni,questi nomi indicavano, propriamente, gli Angeli buoni;per altri, angeli buoni e decaduti, senza distinzione; peraltri ancora, che persero la fede nel Dio unico (mono-teismo), gli spiriti erano propriamente considerati dèi(politeismo). Sono sempre esistiti anche gruppi chenegavano l'esistenza degli Angeli; per esempio, altempo di Gesù v'erano i Sadducei (cf At 23,8); ai nostritempi vi sono i materialisti, cioè coloro che credono soloin ciò che possono vedere, misurare o sperimentare, ei razionalisti, che accettano solo l'esistenza di ciò che sipuò comprendere. Pio XII, nella Lettera EnciclicaHumani generis, ha messo in guardia circa la dottrinafalsa di alcuni teologi che negavano agli Angeli il carat-tere di persona. Alcuni, infatti, affermano che gli Angeli

sono soltanto uno stato psicologico dell'uomo.

9. Esistono gli Angeli secondo la Sacra Scrittura?

Sappiamo dell'esistenza degli Angeli dalla Rivelazionedivina, che è approvata come autentica per la sapien-za, i miracoli e, principalmente, per la Risurrezione diCristo. Gesù Cristo ci dà la prima certezza sull'esisten-za degli Angeli. Egli insegna che gli Angeli esistono esperimentò, personalmente, la loro attività.Dell'esistenza degli Angeli parla quasi tutta la SacraScrittura, dalla narrazione del Paradiso (cf Gn 3,24),fino alla descrizione della Gerusalemme celeste (cf Ap21,12).Riferendosi a coloro che furono presenti nella vita diGesù, il Catechismo dice: "Dall'Incarnazione all'Ascensione, la vita del Verboincarnato è circondata dall'adorazione e dal serviziodegli Angeli" (CCC 333): annunciarono la sua nascita,cantarono alla sua nascita "Gloria a Dio..." (cf Lc 2,14);lo protessero nella sua infanzia, lo servirono nel deser-to, lo confortarono nell'agonia (cf Lc 22,43); annuncia-rono la sua Risurrezione (cf Mc 16,5-7) e saranno pre-senti al suo ritorno, che Essi hanno annunciato (cf At1,10-11), e saranno a servizio del giudizio che lo stes-so Cristo pronuncerà.

(FINE PRIMA PARTE)

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Questioni di morale- L’aborto: abominevole delitto -

a cura di Jessica Mauta

« La vita umana è sacra perché, fin dal suoinizio, comporta l'azione creatrice di Dio erimane per sempre in una relazione specialecon il Creatore, suo unico fine. Solo Dio è ilSignore della vita dal suo inizio alla sua fine:nessuno, in nessuna circostanza, può riven-dicare a sé il diritto di distruggere diretta-mente un essere umano innocente » (*)

La vita umana deve essere rispettata e protettain modo assoluto fin dal momento del concepi-mento. Dal primo istante della sua esistenza,l'essere umano deve vedersi riconosciuti i dirittidella persona, tra i quali il diritto inviolabile diogni essere innocente alla vita. «Prima di formarti nel grembo materno, ti cono-scevo, prima che tu uscissi alla luce, ti avevoconsacrato» (Ger 1,5).«Non ti erano nascoste le mie ossa quandovenivo formato nel segreto, intessuto nelle pro-fondità della terra» (Sal 139,15).Fin dal primo secolo, la Chiesa ha dichiarato lamalizia morale di ogni aborto provocato. Questoinsegnamento non è mutato. Rimane invariabile. L'aborto diretto, cioè volutocome un fine o come un mezzo, è gravemente

contrario alla leggemorale: «Non uccidere ilbimbo con l'aborto, enon sopprimerlodopo la nascita». «Dio, padrone dellavita, ha affidato agliuomini l'altissimamissione di proteg-gere la vita, missio-ne che deve essereadempiuta in mododegno dell'uomo.Perciò la vita, una

volta concepita, deve essere protetta con lamassima cura; e l'aborto come pure l'infanticidiosono abominevoli delitti».

La cooperazione formale a un aborto costituisceuna colpa grave. La Chiesa sanziona con unapenacanonicadi scomu-nica que-sto delittocontro lavitaumana.«Chi pro-cural'aborto,se ne consegue l'effetto, incorre nella scomuni-ca latae sententiae», «per il fatto stesso d'avercommesso il delitto» e alle condizioni previstedal diritto. La Chiesa non intende in tal modorestringere il campo della misericordia. Essamette in evidenza la gravità del crimine com-messo, il danno irreparabile causato all'innocen-te ucciso, ai suoi genitori e a tutta la società.Il diritto inalienabile alla vita di ogni individuoumano innocente rappresenta un elementocostitutivo della società civile e della sua legisla-zione:«I diritti inalienabili della persona dovrannoessere riconosciuti e rispettati da parte dellasocietà civile e dell'autorità politica; tali diritti del-l'uomo non dipendono né dai singoli individui, nédai genitori e neppure rappresentano una con-cessione della società e dello Stato: apparten-gono alla natura umana e sono inerenti alla per-sona in forza dell'atto creativo da cui ha presoorigine. Tra questi diritti fondamentali bisogna, aquesto proposito, ricordare: il diritto alla vita eall'integrità fisica di ogni essere umano dal con-cepimento alla morte». «Nel momento in cui una legge positiva privauna categoria di esseri umani della protezioneche la legislazione civile deve loro accordare, loStato viene a negare l'uguaglianza di tuttidavanti alla legge. Quando lo Stato non pone lasua forza al servizio dei diritti di ciascun cittadi-no, e in particolare di chi è più debole, vengonominati i fondamenti stessi di uno Stato di diritto.

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“Se una mamma uccide il frutto del suo grembocosa può impedire agli uomini di uccidersi avicenda”. Santa Teresa di Calcutta offre di sè ilprofilo di santità unito ad un elevato profilo intel-lettuale. Nella sua semplice concretezza il pen-siero di Madre Teresa riesce a penetrare nelprofondo della questione esistenziale legataall’aborto. ECCO LA REALTÀ. ECCO UNA

MOSTRUOSITÀINDESCRIVIBI-LE. ECCO COS'ÈREALMENTEL'ABORTO: UNOMICIDIOVOLONTARIOATROCE DI UNBIMBO, CHEVIENE SPEZ-ZETTATO, SMI-NUZZATO,SMEMBRATO,

DILANIATO, DISARTICOLATO, STRITOLATOE DISTRUTTO PER POI ESSERE BUTTATONEI RIFIUTI!!!! L’eliminazione della vita del nascituro è oggi,purtroppo, un fenomeno assai diffuso nelmondo. Finanziato col contributo del denaropubblico, è facilitato dalle leggi umane con uninsieme di argomentazioni, di cui in verità, nonè facile vagliare l’inconsistenza e la capziosità.In realtà l’aborto è una grave sconfitta dell’uo-mo e della società civile. Con esso si sacrificala vita di un essere umano a beni di valoreinferiore. Il cuore della donna deve sapersiaprire in un spazio di carità senza confini. (**)

(*) Crf. “Catechismo dellaChiesa Cattolica” Libreria edi-trice Vaticana - Edizioni SanPaolo - Copyright 2005 -ART.5 “Il QuintoComandamento - NonUccidere - note: 2270-2271/2272-2273-2274-2275

(**) Cfr. “Giovanni Paolo II,Parole sull’uomo - FabbriEditori - 1995 R.C.S. Libri &Grandi Opere S.p.A sullaCollana “La Biblioteca delCorriere della Sera” - Cap.“Aborto” pag.33-34

[...] Comeconseguen-za delrispetto edella prote-zione chevannoaccordati alnascituro, apartire dalmomentodel suo concepimento, la legge dovrà prevede-re appropriate sanzioni penali per ogni delibera-ta violazione dei suoi diritti». L'embrione, poiché fin dal concepimento deveessere trattato come una persona, dovrà esseredifeso nella sua integrità, curato e guarito, perquanto è possibile, come ogni altro essereumano!La diagnosi prenatale è moralmente lecita, se«rispetta la vita e l'integrità dell'embrione e delfeto umano ed è orientata alla sua salvaguardiao alla sua guarigione individuale [...]. Ma essa ègravemente in contrasto con la legge moralequando contempla l'eventualità, in dipendenzadai risultati, di provocare un aborto: una diagno-si [...] non deve equivalere a una sentenza dimorte». «Si devono ritenere leciti gli interventi sull'em-brione umano a patto che rispettino la vita e l'in-tegrità dell'embrione, non comportino per luirischi sproporzionati, ma siano finalizzati allasua guarigione, al miglioramento delle sue con-dizioni di salute o alla sua sopravvivenza indivi-duale». «È immorale produrre embrioni umani destinatia essere sfruttati come "materiale biologico"disponibile». «Alcuni tentativi d'intervento sul patrimonio cro-mosomico o geneticonon sono terapeutici, mamirano alla produzionedi esseri umani selezio-nati secondo il sesso oaltre qualità prestabilite. Queste manipolazionisono contrarie alla digni-tà personale dell'essereumano, alla sua integritàe alla sua identità»unica, irrepetibile.(*)L’aborto nel pensiero diMadre Teresa diCalcutta:

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“Errare è umano, perseverare è diabolico”- Le malvagità dell’uomo -

a cura di Gennaro Lombardi

Non ci resta che umiliarci tutti al cospetto diDio perché tutti abbiamo peccato, e ripetere,con i tre giovani nella fornace nell'esilio diBabilonia: "A causa nostra, dei nostri peccati la

Chiesa di Dioè devastata; ilaicisti, i mas-soni, i comuni-sti, i Testimonidi Geova, tuttele specie disette e di reli-gioni, i mafiosi,i boss delladroga, dellamala vita

l'hanno saccheggiata, hanno fatto loro servi isuoi figli, ed ora siamo sul punto di venire total-mente distrutti. Poiché noi abbiamo peccato,abbiamo agito da iniqui, allontanandoci da te,abbiamo mancato in ogni modo. (*)Non abbiamo obbedito ai tuoi comandamenti,non li abbiamo osservati, non abbiamo fattoquanto ci avevi ordinato per il nostro bene. Oraquanto hai fatto ricadere su di noi, tutto ciò chehai fatto, l'hai fatto con retto giudizio: ci haidato in potere dei nostri nemici, ingiusti, ipeggiori fra gli empi, e di un re iniquo, il piùmalvagio su tutta la terra". "Ora non osia-mo aprire la bocca: disonore e disprezzosono toccati ai tuoi servi, ai tuoi adoratori.Non ci abbandonare fino in fondo, peramore del tuo nome, non rompere la tuaalleanza; (non ritirare da noi la tua miseri-cordia per amore di Gesù tuo Figlio e diMaria sua e nostra madre). Potessimoessere accolti con il cuore contrito e con lospirito umiliato, come olocausti di montonie di tori, come migliaia di grassi agnelli.Tale sia oggi il nostro sacrificio davanti a tee ti sia gradito, perché non c'è confusioneper coloro che confidano in te. Ora tiseguiamo con tutto il cuore, ti temiamo e cer-chiamo il tuo volto. Fa' con noi secondo la tuaclemenza, trattaci secondo la tua benevolenza,secondo la grandezza della tua misericordia.

Salvaci con i tuoi prodigi, da' gloria, Signore, altuo nome" (Dan. 3,29,34 e 39-43). Se facessimo questa preghiera con sincerità econ tutto il cuore, il Signore restaurerebbe pre-sto la Chiesa nel mondo intero, come allorarestaurò Gerusalemme e il suo tempio. IlSignore aspetta dall'eternità questo momentodella nostra conversione per perdonarci, farciricostruire la Chiesa ed estenderla nel mondointero.Tutti i progetti di Dio sono progetti dipace e di bene. Egli ci vuole felici e profonda-mente si addolora quando ci allontaniamo dalui che è la verità, la vita, la gioia. Come unamadre cerca di far guarire il figlio ammalatocon cure mediche e ricorre malvolentieri, comea ultimo rimedio, all'operazione per salvargli lavita, quando vede che le cure mediche sonoinefficaci; così Dio non ha piacere di castigarci,ma cerca di farci guarire perché siamo figli suoie della Madre sua, Maria SS., e ricorre malvo-lentieri ai castighi per salvarci dall'inferno,quando vede inutili tutti i suoi rimedi: le divineapparizioni, i divini prodigi, messaggi e miraco-li. E' l'ora di svegliarci. E' l'ora di convincerci,che siamo in guerra, che in guerra si fanno

sacrifici enormi e tutto viene coordinato esubordinato alla vittoria; è l'ora che ci dedichia-mo a scendere in combattimento con tutte le

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nostre risorse: intelligenza, energie, tempo,amicizie,denaro. (*) Tutti abbia-mo peccato,tutti siamovissuti in unborghesepiccolo para-diso, tuttiabbiamobisogno dipentimento,di misericor-

dia di Dio; tutti abbiamo bisogno di convertirci, dicambiare mentalità e cuore, mettere in secondoordine, i nostri interessi terreni e anzi, subordi-narli alla costruzione del regno di Dio. E' questala conversione, tantissime volte, raccomandatadalla Madonna nelle apparizioni. S. Paolo scrive:"La nostra lotta non è contro la carne e il san-gue, ma contro i Principati e le Potestà, contro idominatori di questo mondo di tenebre, controgli spiriti del male sparsi nell’aria. State dunqueben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti conla corazza della giustizia, e avendo come calza-tura ai piedi lo zelo per propagare il vangelodella pace. (*)Tenete sempre in mano lo scudo della fede, conil quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati delmaligno; prendete anche l'elmo della salvezza ela spada dello Spirito, cioè la parola di Dio" (Ef.6,14-18).Questo stato di lotta continua oggi èdivenuto un vero stato di guerra all'ultimo san-gue contro satana e il suo regno. Il curato d'Arsche confessava tutto il giorno, che pregava tuttala notte dormendo sì e no un'ora o un'ora emezzo, che mangiava solo una patata al giorno,ha fatto da solo più che un esercito di pretimediocri, alpunto che sata-na ebbe a direun giorno perbocca di unossesso: "Se cifossero nelmondo tre comete, perderei tuttoil mio poteresulla terra".Padre Pio all'ini-zio della sua ascesi spirituale ebbe questa visio-ne: vide il diavolo a forma di un gigante immen-so, terribile e minaccioso che dalla terra arrivava

alle nubi. P. Pio si vedeva piccolo, piccolo epauroso dinanzi al diavolo. L'Angelo gli disse"Bisogna che tu lotti contro di lui". P. Pio fupreso dal terrore. L'Angelo gli disse: "nontemere. Lo vincerai". E così fu. (*)Tutti sappiamo con quali armi vinse satana esalvò milioni di anime: con una vita di continuapreghiera e di continue e terribili sofferenze, divita passata al confessionale. Altrettanto SanLeopoldo Mandic. Non c'è altra via per vinceresatana e salvare le anime al di fuori della santi-tà. Per questo Gesù ebbe a dire: "Per essi san-tifico me stesso" (Gv. 17,19). Giustamente S.Pietro d'Alcantara disse un giorno a un genti-luomo che deprecava la corruzione della cortespagnola: "Vogliamo portarvi un rimedio?Facciamoci santi tutti e due. Vi saranno duecanaglie di meno e due giusti di più. E non èpoco, ed è l'unica cosa utile che possiamofare". Per questo un giorno S. MassimilianoKolbe confidò a Padre Pellegrino Haczela:"Non ho paura di quello che fanno gli altri;temo soltanto che la mia pigrizia e il mio quieti-smo egoistico mi facciano trascurare qualcosache è nelle mie possibilità da compiere in talecircostanza e che l'Immacolata desidera dame; gli altri, in effetti, non faranno altro che ciòche Ella stessa permetterà". (*)

(*) Padre Ildebrando Antonino Santangelo - L'ULTIMA BATTAGLIA - Comunità editrice Adrano(Catania) Cfr. 95031 note: Cap.pag.54-55-56-57

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problemi di oggiAttenti alla TV!

di Luca Farese

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Basta accendere la Televisione per capire in chemondo viviamo: violenza a tutte le ore, linguaggi eimmagini oscene, trasmissioni, come i reality, chenon fanno che mettere in risalto tutto, tranne che iveri valori, e si potrebbe continuare. Cosa potranno mai apprendere le nostre giovanigenerazioni dopo tante ore giornaliere trascorsedavanti alla Tv? Di sicuro non la fede in Dio. Da alcune ricerche emerge che, in Italia, i bambiniguardano la televisione in media circa tre al giorno.A queste si devono aggiungere le ore che i bam-bini trascorrono davanti ai videogiochi. Ma la cosa peggiore è che i bambini guardano latelevisione da soli e fino a tarda ora addormentan-dosi con il telecomando tra le mani e dedicandopoco tempo allo studio. Anche sul piano educativoci sono problemi, quali la diminuzione di momentidedicati alla comunicazione e all'ascolto, alloscambio di opinioni e di idee, e alla presentazionedei problemi personali tra i membri di una famiglia. In moltissime famiglie ci si ritrova riuniti solo a pran-zo e a cena e in compagnia della televisione:dopodiché i genitori, stanchi della lunga giornata lavorati-va, hanno il desiderio di rilassarsi, di ascoltare le notizie delgiorno al telegiornale mentre i figli corrono a chiudersi nelleloro stanze per vedere programmi adatti a loro. Nei bambini che passano molte ore davanti alla televisio-ne, sono stati rilevati gravi diminuzioni delle capacità dimemorizzazione, notevoli difficoltà ad associare immagi-ni, idee e parole e disturbi all'intelligenza. La passività, che consiste nel ricevere un'informazionepreconfezionata, non permette un ulteriore sviluppo di unospirito critico e di ricerca personale della conoscenza, cheinvece fornisce la lettura di un libro. E ciò perché la televisione è troppo veloce e non c'è il

tempo per riflettere. Secondo alcuni studi, in Tv vengono trasmessi circa 25 attidi violenza all'ora senza contare i vari messaggi sublimina-li diretti al nostro inconscio, che influiscono sul comporta-mento, dato che l'inconscio non ha come il conscio lacapacità di analizzare un messaggio e di accettarlo o rifiu-tarlo, ma può solo ascoltarlo e passarlo in memoria. Tra i programmi televisivi più seguiti dai bambini ci sonosicuramente i cartoni animati, creduti molte volte sicuri einnocui...ma le cose non stanno sempre così. Un successo strepitoso stanno riscuotendo ormai da diver-si anni, le varie serie di Dragon Ball. Il cartone è prodotto da un setta satanica giapponese, la

stessa che ha realizzato i cartoni della seriePokemon, Digimon, Sailor Moon e altri. Nel novanta per cento dei casi i bambini cheguardano questa "specie" di cartoni animatidiventano molto rapidamente violenti, aggres-sivi, ribelli, perdono attenzione a scuola edesiderano sempre più combattere con i coe-tanei, imitando i loro eroi specialisti in arti mar-ziali. Dragon Ball, trasmesso giornalmente dipomeriggio e, per il notevole record di ascolti,anche la sera, è ricco di personaggi mostruo-si e violenti che spingono gli spettatori ad un

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tipo di comportamento pericoloso. Da notare l'espressione degli occhi dei vari perso-naggi che, mandata in onda a tutto schermo,quasi come se lo spettatore avesse azionato iltasto pausa, e accompagnata da grida assordan-ti, riesce a conquistare tutta l'attenzione dei bam-bini che restano come incantati, ipnotizzati e pos-seduti dalla forza del cartone animato. I personaggi di questo cartone animato hannonomi un po' esoterici, primo tra tutti Mr.Satan e“satan” in ebraico significa “satana”. Questo personaggio che ogni tanto spunta fuori,è fatto passare come ingenuo e innocente. Reca il nome scritto a caratteri cubitali sulla suaauto, sul suo vestito e, nientedimeno, vieneannunciato da uno speaker, durante gli incontri dicombattimento, con grande gioia ed animosità. Come dire, cari bambini è arrivato vostro padre,voletegli bene perché è buono. In alcuni paesi invece, inclusi gli Stati Uniti, il per-sonaggio è stato rinominato Hercule per le pre-sunte implicazioni "sataniche" del suo nome (Mr.Satan era anche uno degli appellativi di CharlesManson famoso satanista degli anni '60); e ilnome di sua figlia, Videl, è l'anagramma di devil(diavolo). Mr. Satan è uno dei pochi personaggi diDragon Ball che non muore mai. Altri personaggi come Barbula che vuol dire “for-mula magica”, Baba che sta per “strega”, Chicchiche significa “capezzoli”, e così via continuano afarcire di contenuto occulto il cartone animato. Cosa può e deve fare un genitore se ha un figlioche trascorre troppe ore dinanzi alla Tv? Impossibile risolvere la questione vietando lavisione di questi cartoni ai nostri bambini: per lorocostituiscono il pane quotidiano, la loro vita! Purtroppo ci troviamo in piena emergenza edu-cativa, è inutile negarlo!Occorre allora mettersi accanto ai nostri bambiniper spiegare ciò che non devono emulare oprendere sul serio, giocando anche con loro,cercando di trasmettergli una cultura della vitafatta di piccoli gesti quotidiani che li spinga a rag-giungere una visione più giusta e reale dell'esi-stenza ed a viverla in una dimensione piùumana e cristiana.

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dell’Immacolata” e quello di “Radio Buon Consiglio”!

Insieme faremo apostolato tra i giovani e inviteremo tutti a seguire la tramissione

“SPAZIO GIOVANI” in diretta ogni martedì dalle ore 16:00 alle ore 17:00.

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L’angolo di San Giuseppe “Il mistero della scala di San Giuseppe

a cura di Giancarlo Preziuso

Nel settembre 1852, alcune Suore di Lorette(Loreto) andarono ad installarsi nel Sud-Ovest degliStati Uniti, tra il Kentucky, il Missouri ed il Kansas.Un viaggio difficile e ad alto rischio nel corso delquale la superiora, Madre Mathilde, morì di colera.Esse si fermarono a Santa Fe, nel Nuovo Messico(altra terra strappata al Messico dagli americani).Suor Madeleine (nominata superiora da Mons.Lamy), Suor Catherine, Suor Hilaire e Suor Robertsi installarono in una casetta, in mezzo ad unapopolazione composta principalmente da messica-ni e da indiani. La loro prima preoccupazione fuquella di costruire un convento e una cappella.Esse fecero dunque venire alcuni carpentieri mes-sicani e, ben presto, una scuola venne edificata: ilCollegio di Lorette. La costruzione della cappella ini-ziò il 25 luglio 1873, secondo il progetto dell'architet-to Mouly, che aveva disegnato la cattedrale diSanta Fe. Mons. Lamy, che era francese, nutrival'idea di costruire "qualcosa di simile" alla Saint-Chapelle di Parigi! Questa cappella fu dunque laprima costruzione gotica ad Ovest del Mississippi.L'edificio doveva essere di 8 metri di larghezza, 23metri di lunghezza e 26 metri di altezza. Essavenne posta sotto il patronato di San Giuseppe. Acappella finita, le Suore si accorsero che se da unlato la realizzazione era notevole, tuttavia era statofatto un errore grossolano: nessun collegamentoera stato previsto tra la tribuna ed il coro. Nessunatromba di scale e, tenuto conto dell'altezza della tri-buna, era impossibile installarne una! SuorMadeleine fece venire numerosi carpentieri per pro-vare a risolvere il problema ma invano. Certi propo-sero di mettere una scala, altri di radere al suolo l'in-tero edificio per ricostruirlo. Le Suore preferirono fare una novena, e di stare avedere. L'ultimo giorno della novena, un uomoanziano, che spingeva un asino carico di attrezzi,propose di costruire una scala, cosa che gli venneaccordata, naturalmente. In fatto di attrezzi, l'uomone possedeva solamente tre: una sega, un martel-

lo e una squadra a T. Dopo sei mesi, il lavoro fu fini-to. E l'uomo sparì dall'oggi al domani. Senza lascia-re tracce. E senza aver chiesto nemmeno un soldo.Madre Madeleine, preoccupata di assolvere il suodebito, andò alla segheria per pagare il discreto car-pentiere e il legno. Ma ecco la sorpresa: nessunoconosceva l'uomo e nessun documento riguardavaun acquisto di legno per la cappella. Primo mistero.Il secondo, non certamente da meno, riguarda lascala. È un vero capolavoro composto da due spi-rali complete(2 x 360°), susé stesse. Adifferenzadella maggiorparte dellescale a chioc-ciola, essanon ha nes-sun pilastrocentrale persostenerla. Il che vuol dire che è sospesa senzanessun supporto. Tutto il suo peso grava sul primoscalino. Suor Florian, che ha lasciato un racconto diquesta storia "miracolosa" (cfr. rivista Saint-Joseph,aprile 1960), scrive: "Parecchi architetti hanno affer-mato che questa scala sarebbe dovuta crollare alsuolo nel momento stesso in cui la prima personasi fosse azzardata sul primo scalino. E tuttavia essaè stata utilizzata quotidianamente per oltre centoanni. La scala è stata assemblata esclusivamentecon perni di legno: non c'è un solo chiodo.Attualmente, la parte localizzata sotto gli scalini trail montante e la cremagliera assomiglia al legno leg-gero. In realtà, si tratta di gesso mescolato al crinedi cavallo, destinato a dare rigidità.Troppo numero-si sono i visitatori che si sono lasciati prendere dallatentazione di portarsi a casa un souvenir, e che per-ciò hanno strappato dalla scala dei pezzi di gesso.Nel 1952, quando le Suore hanno festeggiato ilcentenario del loro arrivo a Santa Fe, hanno

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sostituito il gesso, e l'hanno dipinto in modo da dar-gli l'aspetto di smalto color legno. All'epoca dellasua costruzione, la scala non aveva ringhiere. Esse furono aggiunte cinque anni più tardi. Una delle ragazze che si trovava allora nel collegioaveva 13 anni. Più tardi, divenne Suor Marie pres-so le Suore di Lorette. Essa ha spiegato come lei e le sue compagne furo-no probabilmente le prima ad utilizzare la scala:"Avevamo talmente paura a salire sulla tribuna chene ridiscendevamo sulle mani e sulle ginocchia".Migliaia di visitatori sono venuti - dal mondo intero -per esaminare questa scala misteriosa. Tra essi,numerosissimi architetti. Tutti hanno ammesso che non comprendevanoassolutamente come la scala sia stata costruita. Nécome abbia potuto rimanere in buono stato dopodecine di anni di utilizzo. Spiega ancora SuorFlorian: "Ho parlato della scala con Urban C.Weidner, architetto della regione di Santa Fe e peri-to di rivestimenti in legno. Mi ha detto che nonaveva visto mai una scala a chiocciola su 360° chenon fosse sostenuta da un pilastro centrale. Una delle cose più sorprendenti a proposito di que-sta scala, secondo Weidner, è la perfezione dellecurve dei montanti. Egli mi ha spiegato che il legnoè raccordato (nel gergo della falegnameria si dice"innestato") sui lati dei montanti da nove spacchi di

innesto sull'esterno, e da sette sull'interno. La cur-vatura di ogni pezzo è perfetta. Come può essere stata realizzata una scala similenel 1870, da un uomo che ha lavorato da solo, inun luogo isolato, con degli attrezzi più che rudimen-tali? Questo fatto non è mai stato spiegato". Numerosi periti del legno hanno tentato di identifi-care il tipo di legname utilizzato, in modo da indivi-duare la sua origine. Senza trovare risposte.Gli scalini, instancabilmente utilizzati per più di un

secolo, non presentano segni di usura che sulbordo. Uno di questi periti pensa di avere identifica-

to questo legno come "un tipo di pino granuloso suibordi". Resta il fatto che questo legno duro nonviene dal Nuovo Messico. "Nostra Madre, la Santa

Chiesa è sempre molto circospetta quando si trat-ta di giudicare sulle cose soprannaturali. Ecco per-ché le Suore e i sacerdoti della regione di Santa Féhanno evitato, nello stesso spirito, di dire qualcosadi definitivo a proposito della scala. Le Suore del Collegio di Nostro Signora di Lorettesanno oggi, come dicevano già Suor Madeleine ela sua comunità, che la scala era stata la risposta diSan Giuseppe alle loro preghiere. Molti amano pensare che il carpentiere era SanGiuseppe stesso. Tuttavia, gli annali della comunità, come gli archividiocesani, sono silenziosi sull'argomento: gli anna-li ci dicono solamente che la cappella di NostraSignora della Luce è stata dedicata a SanGiuseppe il 25 aprile 1878", ricorda Suor Florian.

(*) Pubblicato da Rev. Joseph Dwight - “IlTimone” - 06/2009.“Gesù lo chiamò padre” Stramare Tarcisio -Libreria Editrice Vaticana 1997/ Pastorale eSpiritualità - Cfr. note:pag.216“San Giuseppe il custode del Redentore e l’identi-tà della Chiesa” Stramare Tarcisio - San PaoloEdizioni 2005 -Cfr. note:pag.96“Padre Sposo Amico” Meditazioni su SanGiuseppe Jonah Lynch - Editore EFFATA 2004 -Cfr.note: pag.80

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Insieme con Maria“La fede di Maria”

di Bruna Iorizzo

Maria, Madre di Dio, è, secondo un antico autore, il“Libro della fede, che Dio Figlio dette a leggere almondo”. Nel Nuovo Testamento la fede consiste nel-l’adesione totale a Cristo, unigenito Figlio di Dio, mortoe risorto, unico redentore dell’uomo. E chi più di Mariaha potuto e saputo “aderire” a Cristo se non lei che neè stata la genitrice umana, l’anima che, preredenta, hapotuto accogliere il Figlio dell’Altissimo perchè pronta afare la volontà di Dio, e a vivere la Sua Parola? Nelmomento della visitazione, Elisabetta disse allaVergine Maria: “Beata colei che ha creduto nell’adem-pimento della Parola del Signore” (Lc 1,45). Questeparole dimostrano che Maria è diventata veramentepresente nel mistero di Cristo proprio perchè ha credu-to! Nell’Annunciazione, infatti, Maria si è abbandonataa Dio completamente, con tutto il suo essere ha dato ilproprio assenso a Dio che le rivelava di volerla “grem-

bo” del Messia, manifestando, così, “l’obbedienza dellafede” alla volontà di Dio. “Eccomi, sono la serva delSignore, avvenga di me quello che hai detto” (Lc 1,38).In tale risposta era contenuta sia una perfetta coopera-zione con la grazia di Dio che previene e soccorre e siauna perfetta disponibilità all’azione dello Spirito Santo, ilquale “perfeziona continuamente la fede mediante isuoi doni” (Dei Verbum, 5). Con queste poche e sem-plici parole si è consumato il più grande e decisivo attodi fede nella storia del mondo. Maria si offre a Dio comeuna pagina bianca, sulla quale Egli può scrivere tuttociò che vuole. Le basta sapere solo come eseguire lavolontà di Dio per dire col cuore il suo sì pieno e incon-dizionato che principia l’opera della redenzione. Il “fiat”di Maria ha deciso dal lato umano il concepimento delmistero divino. Maria ha pronunciato il suo “fiat”

mediante la fede e, ancora mediante la fede, si èabbandonata a Dio senza riserve, esitazioni, timore ed“ha consacrato totalmente sè stessa, quale ancella delSignore, alla persona e all’opera del Figlio suo” (LumenGentium, 56). La fede di Maria quale Madre delRedentore, diventa principio della Nuova Alleanza,accoglienza delle prove e delle croci senza cedere unistante all’obbedienza della fede e rimanendo, finoall’eroismo, obbediente nella fede, “stava presso lacroce di Gesù sua madre” (Gv 19,25). Eccelso esem-pio di fede e fedeltà. Gli uomini fuggono, la Donna rima-ne incrollabilmente fiduciosa nella divinità del Figlio chevedeva morto, nell’Amore che non risparmia di “farpagare” anche all’Ancella e Madre e Sposa il prezzodel “riscatto”. E lei, la Vergine Madre, la più bellaespressione di una creazione che attende, che ascol-ta, spera, ubbidisce ed ama, si erge a vessillo di fedel-tà per ciascuno di noi: fedeltà alla Parola dell’AnticoTestamento; fedeltà al suo Figlio, non tenuto per sè madonato al mondo; fedeltà al suo popolo, che ammazzail più bello tra i figli dell’uomo, il suo Figlio; fedeltà allaChiesa nascente, con la quale spera, adora, attende loSpirito; fedeltà a quest’umanità che tarda a nascere ead accettare lei come Madre. Maria, la prima redenta,la prima fedele, grande perchè ascolta, medita e custo-disce ciò che non comprende, dà fiducia a Dio e in luiriceve la forza di credere in questa umanità, accettan-do come suoi figli coloro che le ammazzano il Figlio. Lafedeltà è frutto della fede. La fede pure di notte lascia socchiusa la porta al soffiodello Spirito. Se la fede di Abramo fu provata, molto dipiù lo fu quello della Vergine Maria. Tutta la vita della Madre di Dio è stata un pellegrinag-gio nell’oscurità della fede e non vi è stato un solo istan-te in cui lo slancio della sua anima, totalmente e sem-pre aperta ai disegni di Dio, sia venuto meno. La Vergine umile e discreta attraversa quasi di nasco-sto le pagine dei Vangeli, perchè in esse è necessarioche brillino la persona e la parola del Figlio.Chi si affida a Maria non perde la fede.

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“Mi illumino di Maria...Luce dell’Universo”

di Antonio Mauta

Dio ha tanto amato l’uomo, da donare il SuoFiglio Unigenito; ma non solo, gli ha anchedonato una Madre.Se ci soffermassimo un pò sulla figura di Mariaresteremmo, certamente, abbagliati dal suosplendore; cosa poteva mai avere questa crea-tura per essere scelta, come Madre di SuoFiglio, da Nostro Padre Dio Onnipotente?I più grandi Santi sono stati definiti anime pre-scelte per attuare i disegni divini, realizzandocosì grandiose opere da farle passare alla sto-ria; ma se ponessimo quest’ultimi al cospetto diMaria, resterebbero, sicuramente, nell’ombra.Anche i Serafini e i Cherubini che hanno il piùalto grado tra gli Angeli, non hanno avuto cosìgrande privilegio; cosa potrà mai essere Coleinella quale si è plasmato il Figlio di Dio? Maria, la tutta pura, l’Immacolata, Reginadell’Universo, è Colei che ha pronunciato il suosì con l’umiltà più profonda, l’unica donnadegna di così tanta grazia da poter divenire laMadre di Dio e di tutti gli uomini.Dio Padre, donandoLe un titolo così alto esublime, l’ha rivestita di un ruolo, certamente,importante, se non determinante, nell’operadella salvezza umana;

creatura come ogni essere umano, Maria,è Colei che “tutte le generazioni chiame-ranno beata” (Lc 1,48). Di tutte le creatureLei è quella che i Padri e i Dottori dellaChiesa hanno definito “il capolavoro diDio” o ancora “il segreto del Re”. E’ rifugiodi tenerezza, di compassione e di miseri-cordia che ci introduce alla vita divina; Ellaè la stella del mattino nella quale prendevita tutta la nostra speranza.Dunque, se l’Onnipotente, ci ha donatouna Madre così, a noi non resta cheaccoglierLa nel nostro cuore, affidarci eabbandonarci, completamente, nelle Suetenere braccia; d’altronde, Maria, Madredella nostra anima, non desidera altro cheil bene per noi, indegni suoi figli.

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Fede & Ragione“L’arma più potente della bomba atomica: il Santo Rosario”

di Simone Iuliano

Su Hiroshima è caduta una bomba atomica. Loscopo era di annientare Hiroshima per distrug-gere il potere militare giapponese. Ma la Madonna, la Regina del Rosario, ha pro-tetto miracolosamente una piccola comunità diquattro padri gesuiti, che vivevano nella casaparrocchiale, a soltanto otto isolati dal centrodell'esplosione. Padre Hubert Schiffer aveva 30anni elavorava nella parrocchia dell'Assunzionedi Maria, a Hiroshima. Ha dato la suatestimonianzadavanti a decine dimigliaia di persone:"Attorno a me c'erasoltanto una luceabbagliante. Tuttoa un tratto, tutto siriempì istantanea-mente da unaesplosione terribile.Sono stato scara-ventato nell'aria.Poi si è fatto tuttobuio, silenzio, nien-te. Mi sono trovatosu una trave dilegno spaccata,con la faccia versoil basso. Il sangue scorreva sulla guancia. Nonho visto niente, non ho sentito niente.Ho creduto di essere morto. Poi ho sentito lamia propria voce. Questo è stato il più terribiledi tutti quegli eventi. Mi ha fatto capire che eroancora vivo e ho cominciato a rendermi contoche c'era stata una terribile catastrofe! Per ungiorno intero i miei tre confratelli ed io siamostati in questo inferno di fuoco, di fumo e radia-zioni, finché siamo stati trovati ed aiutati dasoccorritori. Tutti eravamo feriti, ma con la grazia di Diosiamo sopravvissuti". Nessuno sa spiegare con

logica umana, perché questi quattro padrigesuiti furono i soli sopravvissuti entro un rag-gio di 1.500 metri. Per tutti gli esperti rimane unenigma, perché nessuno dei quattro padri èrimasto contaminato dalla radiazione atomica,e perché la loro casa, la casa parrocchiale, eraancora in piedi, mentre tutte le altre case intor-no erano state distrutte e bruciate. Anche i 200medici americani e giapponesi che, secondo leloro stesse testimonianze, hanno esaminato

padre Schiffer,non hanno tro-vato nessunaspiegazione aperché mai,dopo 33 annidallo scoppio, ilpadre non soffri-va nessuna con-seguenza del-l'esplosione ato-mica e continua-va a vivere inbuona salute.Perplessi, hannoavuto tutti sem-pre la stessarisposta alletante loro

domande: "Come missionari abbiamo volutovivere nel nostro paese il messaggio dellaMadonna di Fatima e perciò abbiamo pregatotutti i giorni il Rosario." Ecco il messaggio pienodi speranza di Hiroshima: La preghiera delRosario è più forte della bomba atomica! Oggi,nel centro della città ricostruita di Hiroshima, sitrova una chiesa dedicata alla Madonna. Le 15 vetrate mostrano i 15 misteri delRosario, che si prega in questa chiesa giorno enotte. Un altro racconto di padre Schifferaggiunge che avevano appena finito di direMessa, e si erano recati a fare colazione,

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quando la bomba cadde: "Improvvisamente,una terrificante esplosione riempì l'aria come diuna tempesta di fuoco. Una forza invisibile mitolse dalla sedia, mi scagliò attraverso l'aria, misbalzò, mi buttò, mi fece volteggiare come unafoglia in una raffica di vento d'autunno."Quando riaprì gli occhi, egli, guardandosi intor-no, vide che non vi erano più edifici in piedi,fatta eccezione per la casa parrocchiale. Tutti gli altri in un raggio di circa 1,5 chilometri,si racconta, morirono immediatamente, e quellipiù distanti morirono in pochi giorni per leradiazioni gamma. Tuttavia, il solo danno fisico che padre Schifferaccusò, fu quello di sentire alcuni pezzi di vetrodietro il collo. Dopo la resa del Giappone, imedici dell'esercito americano gli spiegaronoche il suo corpo avrebbe potuto iniziare a dete-riorarsi a causa delle radiazioni. Con stuporedei medici, il corpo di padre Schiffer sembravanon contenere radiazioni o effetti dannosi dellabomba. In realtà, egli visse per altri 33 anni inbuona salute, e partecipò al CongressoEucaristico tenutosi a Philadelphia nel 1976. Inquella data, tutti gli otto membri della comunitàdei Gesuiti di Hiroshima erano ancora in vita.Questi sono i nomi degli altri sacerdoti gesuitiche sopravvissero all'esplosione: Fr. HugoLassalle, Fr. Kleinsorge, Fr. Cieslik. Un miraco-lo simile avvenne anche a Nagasaki, dove unconvento francescano - "Mugenzai no Sono"("Giardino dell'Immacolata") - fondato da SanMassimiliano Kolbe rimase illeso come aHiroshima. Dal giorno in cui le bombe caddero,i gesuiti superstiti furono esaminati più di 200volte dagli scienziati senza giungere ad alcunaconclusione, se non che la sopravvivenza degliotto gesuiti all'esplosione fu un evento inspie-gabile per la scienza umana. Sapevate che nel1945 il 70% dei cattolici giapponesiviveva a Nagasaki? Era "la città cat-tolica del Giappone". Testimonianzadel prof. Hikoka Vanamuri - soprav-vissuto di Hiroshima nel 6 agosto1945 (tratto da: nelcuoredimaria ):Hikoka Vanamuri, già professoreall'Università di Tokio in filosofia, èstato intervistato in occasione delsuo pellegrinaggio a Fatima, e cosìha risposto: "Non tornerò inGiappone. Dopo anni di studi, dopo anni dimeditazione ho compreso che la vitanell'atmosfera viziata di Buddha èrimasta un'inacidita testimonianza

storica di paganesimo vociferante e mi sonoconvertito alla religione cattolica. La decisionel'ho presa dopo lo scoppio della bomba atomi-ca su Hiroshima. Ero a Hiroshima per unaricerca storica. Lo scoppio della bomba mi trovò in biblioteca.Consultavo un libro portoghese e mi venne sot-t'occhio l'immagine della Madonna di Fatima.Mi sembra che questa si muovesse, dicessequalcosa. All'improvviso una luce abbagliante,vivissima mi ferì le pupille. Rimasi impietrito.

Era accaduto il cataclisma. Il cielo si era oscu-rato, una nuvola di polvere bruna aveva coper-to la città. La biblioteca bruciava. Gli uominibruciavano. I bambini bruciavano. L'aria stessa bruciava. Io non avevo portato laminima scalfittura. Il segno del miracolo eraevidente. Non riuscivo tuttavia a spiegare quel-lo che era successo. Ma il miracolo ha unaspiegazione? Non riuscivo nemmeno a pensa-re. Solo l'immagine della Madonna di Fatimami splendeva su tutti i fuochi, sugli incendi,sulla barbarie degli uomini. Senza dubbio erostato salvato perché portassi la testimonianzadella Vergine su tutta la terra. Il dott. KeiaMujnuri, un amico dal quale mi recai quindicigiorni dopo stabilì attraverso i raggi X che il

mio corpo non aveva soffertoscottature. La barriera del mistero si fran-tumava. Cominciavo a crederenella bellezza dell'amore.Imparai il catechismo ma sulcuore tenevo l'immagine di Lei,il canto soave di Fatima. Desideravo il Signore per con-fessarmi, ma lo desideravo permezzo di Sua Madre".

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Pillole di Saggezzaa cura di Luisa Lombardi

“Con l’orazione domandiamo aDio le Grazie, nella Santa Messa

lo costringiamo adarcele.”

San Filippo Neri

“Accettare le occasionidi disprezzo e di umi-liazione prima conpazienza, poi volentie-ri, senza difficoltà, allafine con gioia: è umiltàperfetta.”

San Massimiliano Maria Kolbe

“Al Signore non siamo ancora arrivati,ma il prossimo lo abbia-mo sempre con noi.Prendi su di te il pesodi chi cammina con te earriverai a colui con ilquale vuoi rimanere.”

Sant’Agostino

“In qualsiasi prova,non incolpare nes-suno, ma soltanto testesso. Dì: <<que-sto mi accade per imiei peccati>>”.

I Padri del deserto

“Oh se capissimo quale tesoro è la SantaMessa! Le chiesesarebbero semprezeppe. Benedetto chiascolta la SantaMessa!”

San Leonardo daPorto Maurizio

“Non sapremo maiquanto bene può fareun semplice sorriso”.

Beata Madre Teresa di Calcutta

“Quando Maria getta lesue radici inun’anima viproducemeraviglie digrazie possi-bili a Lei sol-tanto.”

San Luigi MariaGrignion de Montfort

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Il respiro dell’anima“Le distrazioni volontarie”

di Alfonsina Desiderato

Uno degli elementi più significativi per la nostra vita cri-stiana è senza discussione la "preghiera". Come idiscepoli, anche noi sentiamo il bisogno di dire a Gesù:"Signore insegnaci a pregare", ma il problema sta pro-

prio nel fatto che "pregare" è molto difficile e senzala preghiera non si potrà mai raggiungere la perfezio-ne e la santità. Purtroppo oggi si è perso il senso vero

e profondo della preghiera e lo si può constatare pro-prio con noi cristiani nel momento in cui entrando inChiesa non ci si fa più neanche il segno della croce oun atto di genuflessione davanti al SS. Sacramento,non considerando il luogo sacro in cui siamo entrati,restando così indifferenti alla realtà più significativa,cioè, la presenza di Gesù vivo e vero. Io penso e credo,fermamente, che la preghiera è la conseguenza delrispetto verso Colui, che per noi, ha dato la vita, donan-do fino all'ultima stilla, il Suo Sangue Prezioso per laredenzione di tutta l'umanità, poiché l'uomo non è solospirito ma anche corpo e quindi è in grado di rivelareall'esterno anche i sentimenti più nascosti e profondi.Quando si prega, non devono esserci distrazioni, per-ché nell'anima ci deve essere il pensiero costante di

Dio che proprionel momento incui ci raccogliamoin preghiera abitain noi, opera in noi,ci ascolta e ciama. E' inconcepi-bile che si pregaguardando la tele-visione, ascoltan-do la musica!Come si puòdonare il cuore,essere in sintoniacon l'Amore vero

che ci ha redenti, se ci creiamo distrazioni volontarie! E' una vera e propria offesa al Cuore di Dio! Ormai latelevisione, la radio, il computer sono la corruzione del-l'anima! Sono bombe che uccidono l'anima lasciandointatto il corpo e conducono in schiavitù tutta l'umanitàattraverso immagini indecorose, violente e diaboliche!Quindi, cari fratelli e sorelle, cerchiamo di non toglieremai l'attenzione del cuore con la preghiera a GesùCristo, Nostro Dio, perché "il vostro nemico, il diavolo,

va in giro come leone ruggente, cercando chi divorare"(1 Pt 5,8). La preghiera purifica la nostra anima da tuttociò che la rende tenebrosa, come le preoccupazioni, lemalattie, i travagli della vita di ogni giorno e una voltapurificata, non puòche accendersi ladivina luce di Gesùche non ti fa smet-tere più di invocareil Suo Nome, riem-piendo l'anima digioia. In qualsiasimomento dellagiornata, quandolavoriamo, cucinia-mo, mangiamo, dormiamo, viaggiamo, cerchiamo diavere in noi una preghiera "inesauribile" che resta atti-va sempre di giorno e di notte, perché, se fissiamo allapreghiera ore, momenti e luoghi, il tempo che rima-ne sarà perduto in occupazioni vane.Il Signore conosce i pensieri e le intenzioni del cuoredi ognuno di noi e beato colui alla cui porta bussa Cristoe la nostra porta non è altro che la fede e solo attraver-so di essa Cristo entra e Vi dimora, operando in silen-zio, ascoltando ciò che dal nostro cuore fuoriesce,anche le più piccole giaculatorie e richieste. Quando si ha Cristo si è ricchi e tutto questo basta allanostra anima! Poniamo dunque la nostra totale fiduciain Lui e solo Lui sia il nostro timore e il nostro amore.Immergiamoci nella preghiera e preghiamo sempre,anche in mezzo alle più grandi difficoltà e soprattuttoquando la preghiera sembra inutile è proprio lì che nondobbiamo soccombere. Padre Pio diceva: "Prego di continuo; non appena mipongo a pregare, subito sento che l'anima incominciaa raccogliersi in una pace e tranquillità da nonpotersi esprimere con le parole".La nostra forza è la "preghiera" che ci aiuta a com-piere la volontà di Dio ma la preghiera deve essere benfatta - ci insegna Padre Pio - evitando "irriverenze edistrazioni" e ancora "tutto il tuo esteriore sia una vivaimmagine della compostezza della tua anima".Ricordiamo sempre: preghiera e amore per Cristo eper il prossimo, preghiera e vita, preghiera e fede!

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In data 23 Gennaio 2008 siamostati ricevuti dal nostro VescovoFrancesco Marino, il quale, haapprovato e benedetto la nostrainiziativa invocando dal Signorecopiosi frutti apostolici, e proprioin questo giorno, senza nessu-na premeditazione da partenostra, ricorreva la Festa dello“Sposalizio di Maria eGiuseppe”,che è un espressio-

ne del senso della fede del popolodi Dio che ha visto in questo matri-monio un fatto importante dellastoria della Salvezza.Ebbene il Salvatore ha iniziatol’opera della Salvezza con l’unioneverginale e santa, di Maria eGiuseppe, nella quale si manifestala sua onnipotente volontà di purifi-care e santificare la famiglia.

CROCIATA DEL ROSARIO PER LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’

Ave Maria

Imploriamo Maria Santissima, la nostra Mamma Celeste, recitando ogni giorno una corona delSanto Rosario (i misteri del giorno), affinchè Ella venga in soccorso delle famiglie in difficoltà.Formeremo così una crociata di preghiere che non si fermerà mai, per impetrare da Dio, nostroPadre Celeste, con l’intercessione dell’Immacolata, la conversione dei cuori, il superamento ditutte le difficoltà, presenti e future, delle famiglie, qualunque esse siano, per riparare a tutto ilmale, di coloro che lavorano contro la famiglia per distruggerla.

NON RIFIUTATE L’INVITO CHE VI FA LA MADONNA!

Unitevi a noi, nell’amore che lega a Maria, segnalando per telefono o per e-mail il vostro Nome eCognome e il vostro indirizzo completo di CAP.I vostri nomi saranno segnati in un libro speciale, che sarà deposto ai piedi dell’Immacolata, ogniqualvolta ci sarà un incontro di preghiera con la Madonna pellegrina di Fatima e con l’icona diGesù Misericordioso.

Maria SS. ci chiama ad essere suoi ardenti apostoli per portare, attraverso la crociata delSanto Rosario, la pace nelle famiglie.

Per tutti coloro che aderiranno a questa gara di amore e di generosità sarà celebrata una SantaMessa il primo Lunedì di ogni mese.La “Crociata del Rosario per le famiglie in difficoltà” è iniziata nel mese del Sacro Cuore diGesù, mercoledì 20 giugno 2007, giorno della ricorrenza della “Madonna della Consolata”, e del“Castissimo Cuore di San Giuseppe”, con l’autorizzazione e la benedizione dell’AssistenteNazionale della M.I.M. (Missione dell’Immacolata Mediatrice) e con l’approvazione e la benedizio-ne di Padre Stefano Maria Manelli, fondatore della famiglia religiosa dei Francescanidell’Immacolata e figlio spirituale di San Pio da Pietrelcina.La Madonna ti chiama; diventa anche tu un “Crociato dell’Immacolata”. Questo sarà il tuoimpegno: recitare ogni giorno una corona del Santo Rosario per le famiglie in difficoltà ed

invitare gli altri a questa Crociata.

I dati personali raccolti verranno trattati con la massima riservatezza e non potranno essere ceduti a terzi outilizzati per finalità diverse senza il preventivo consenso degli interessati, in piena conformità del D.LGS. n°

196/2003.

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Per aderire alla “Crociata del Rosario per le famiglie in difficoltà”, invia i tuoi datiai seguenti recapiti telefonici o al seguente indirizzo e-mail:

[email protected] Alfonsina Desiderato cell. 340-0626196Luisa Lombardi cell. 340-0641518

Bruna Iorizzo cell. 340-5557637

E VISITA ANCHE IL NOSTRO SITO INTERNET PER VISUALIZZARE L’ELENCO DEI CRO-CIATI NEL MONDO:

www.mimavellino.altervista.org

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Le preghiere di questo trimestre*Aprile*

NOVENA ALLA MADONNA DICASTELMONTE

1° GIORNOO Vergine di Castelmonte, che fin dai primitempi della Chiesa da questa cima hai diffu-so la luce del Vangelo, rendici, come Te,fedeli ascoltatori della Parola di Cristo e aiu-taci a metterla in pratica. Ave Maria

2° GIORNOO Vergine gloriosa di Castelmonte, Tu haidifeso la nostra gente contro le ricorrentiinvasioni che hanno tormentato e insangui-nato queste terre; togli dal nostro cuore ogniegoismo che ci divide e fa' che ci sentiamotutti fratelli e figli tuoi. Ave Maria

3° GIORNOO Vergine santa, Tu che rispondendo al salu-to dell’angelo nello stupore di tutto il creato,diventasti Madre di Cristo e della Chiesa, fa'che guardando continuamente a Te, nostroamabile modello, riusciamo ad essere in tuttodisponibili alla volontà di Dio e al servizio deifratelli. Ave Maria

4° GIORNOO Vergine potente di Castelmonte, Tu haisalvato miracolosamente dalla peste i nostripaesi, liberaci dalle malattie e dai dolori checi affliggono e liberaci dal peccato, affinchévivendo come veri tuoi figli, possiamo rag-giungerti e godere con Te la beatitudine diDio. Ave Maria

5° GIORNOO Vergine bella di Castelmonte, ai ciechi cheti pregavano con fiducia, donasti la vista e lagioia della fede, ottieni a noi la grazia di con-templare il Creatore nelle bellezze del creatoe di non perdere mai di vista il Cristo, veraluce del mondo. Ave Maria

6° GIORNOO Vergine benedetta di Castelmonte, che

agli infermi sorretti da mani amorose chegiunsero pellegrini al tuo santuario facesti lagrazia della guarigione, fa' che sappiamoessere forti nella sofferenza, fiduciosi nellapotenza del Signore, e come Te capaci diunirci nel dolore a Gesù Crocifisso. Ave

Maria

7° GIORNOO Vergine buona, Madre nostra, che spessonel tuo santuario di Castelmonte toccasti ilcuore ai peccatori, donando loro la graziadella conversione e il conforto della preghie-ra, noi ci riconosciamo davanti a Te creaturefragili e bisognose di aiuto: vieni Tu in nostrosoccorso quando siamo tentati dall'orgoglio odalla viltà, e donaci sempre la grazia del per-dono di Dio. Ave Maria

8° GIORNOO Vergine amabi-le, Tu che haisempre visto aituoi piedi, folleinstancabili di pel-legrini, ottienianche a noi la gra-zia di nutrire sem-pre una vera devo-zione per Te e divenire al tuo san-tuario con spirito difede per implorare e ottenere la tua protezio-ne. Ave Maria

9° GIORNOO Vergine di Castelmonte, tanto dolce nellatua immagine, Tu sei amore, Tu sei forza, Tusei invocazione, Tu sei perdono! Nei tuoiocchi, velati di soave commozione, brilla latenerezza che hai per il tuo Bambino e pernoi. Da questo tuo trono di bontà, o Maria,accogli la confidenza che ti facciamo: chiedial tuo Figlio la grazia che ci sta tanto acuore. Ave Maria

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TRIDUO A SANTA GEMMA GALGANI

1° GIORNO

O gloriosa, S. Gemma, specchio tersissimodi virtù che nei brevi giorni della vostra vitaterrena, quale vergine prudente, disprezzan-do le caducità della terra, vi consacraste uni-camente agli interessi del cielo, i soli che val-gano a renderci davvero felici, quanto non cidobbiamo confondere innanzi a voi! Attrattidalle lunsinghe e dalle bugiarde promesse diquesto mondo fallace, noi abbiamo troppevolte dimenticati i beni del cielo e ci siamoperduti in quelli della terra, collocando in essile nostre speranze e la nostra felicità. Deh! OS. Gemma, ottenete che un raggio di quellaluce divina che tanto vi inondò l'anima, abbiaa discendere su di noi che purtroppo ci tro-viamo tra tante tenebre; e da quel trono digloria cui vi hanno sublimato le vostre eroi-che virtù, abbassate sopra di noi il vostrosguardo e non disdegnate la nostra umilepreghiera. Il mondo ci aggira di continuo conle sue astuzie, e il demonio e i nemici del-l'anima nostra cercano di farci dimenticare ilvero scopo della vita ed immergerci semprepiù nelle vanità della terra. O ardentissimaamante di Gesù Crocifisso, S. Gemma,destateci dal nostro torpore e fate che pos-siamo ben comprendere quella massima chefin dai primi anni vi proponeste quale pro-gramma di vostra vita. "Tutta di Gesù solo "onde disingannati pienamente della terra,abbiamo d'ora innanzi ad applicarci ancor noia realizzare nella nostra condotta questostesso programma di perfezione e di santità.Pater, Ave, Gloria.

2° GIORNO

O gloriosa S. Gemma, che foste così devotadel Redentor Crocifisso e che con tanto ardo-re amaste lo sposo divino delle anime nostre;o voi, che ben potevate ripetere conl'Apostolo, e con tutta verità "Vivo io, non piùio, vive in me Cristo Gesù ", e quest'amoreandaste alimentando ogni giorno più nelvostro cuore con la contemplazione della suapassione e con la partecipazione copiosa aisuoi dolori, fate che abbiamo noi pure adardere dello stesso incendio di tanta carità.Oh! quanto purtroppo, o S. Gemma nonabbiamo noi a confonderci alla presenzavostra nel vederci da voi così dissimili! Oh!perchè al ricordo della dolorosissima passio-ne del divin Redentore Gesù e alla vista di luiCrocifisso, le anime nostre rimangono sìfredde, mentre la vostra si accendeva ditanta fiamma di santo amore? Deh! Scuotete,o S. Gemma, questi nostri cuori così misera-bili, che insensibili purtroppo al pensiero deidolori di Cristo, gli rinnovano bene spesso colpeccato la sua dolorosissima passione; efate che d'ora innanzi la passione di Gesù e idolori della Vergine Madre abbiano ad impri-mersi davvero nelle anime nostre e rimanerviprofondamente scolpiti, a ritegno dalla colpae come sigillo indelebile di amore. Pater, Ave,Gloria.

3° GIORNO

O gloriosa S. Gemma, che foste così presadagl'interessi della divina gloria e che unica-mente sospiraste che lo Sposo divino del-l'anima vostra fosse da tutti conosciuto e datutti amato, non dimenticate la vostra missio-ne ora che vi trovate in cielo presso il tronodel vostro Gesù. Il peccato continua purtrop-po a regnare nel mondo e vi fa ogni giorno lesue vittime. Deh! voi che nel vostro silenzio-so e benefico apostolato, strappaste con levostre preghiere, con le vostre lacrime, coivostri sacrifici, innumerevoli anime all'inferno,venite in soccorso a tanti infelici che traggo-no la loro vita nel peccato. Oggi ancoral'amore di Gesù non è compreso; e gli uomi-ni, lungi dal ricambiare le sue tenerezze,rispondono invece con ingratitudini e conpeccati. Deh! Continuate a zelare l'onore delvostro Gesù, e a questi infelici ottenete il rav-

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vedimento e il perdono. E a noi pure, voi chevi offriste a Dio vittima di carità per la salvezzadelle anime, impetrate il più vivo dolore per lecolpe che abbiamo commesse, e il più efficaceproposito di guardarcene per l'avvenire. Pater,Ave, Gloria.Santa Gemma prega con noi e per noi!

PreghieraO Santa Gemma, quanto pietoso era il tuoamore per i miseri, quanto grande il tuo zeloper aiutarli! Vieni anche in mio aiuto, nei mieipresenti bisogni, ed ottienimi la grazia... se èprofittevole all'anima mia. I numerosi miracoli,le meravigliose grazie attribuite alla tua inter-cessione infondono in me la fiducia che tu mipotrai aiutare. Prega Gesù, il tuo SposoCeleste, per me: mostrandoGli le stigmate cheil suo Amore ti ha donato, ricordandoGli il san-gue che da esse stillavi, gli spasimi che tu haisopportato, le lacrime che tu hai versato per lasalvezza delle anime, poni tutto questo tuotesoro prezioso come in una coppa d'amore, eGesù ti esaudirà. Amen. Padre, Ave, Gloria.

"Io vorrei avere in questo istante, o eternoPadre, il cuore di tutti gli Angeli, il cuore di tuttii Santi, di tutti gli eletti, e persino della miaMadre celeste; anzi vorrei avere quello del tuofiglio, per offrirteli tutti in tua gloria e onore"."Gesù, non vi facciano paura i miei peccati,non vi faccia ribrezzo la mia freddezza; riguar-date, mio Gesù, all'affetto di questa vostraindegna figlia da voi redenta. Ricorro a Voisolo, Gesù, per sempre più piacervi, per farela vostra santissima volontà, e per darvi mag-gior gloria". Se tutti gli uomini si studiassero diamare il vero Iddio, questo mondo si cange-rebbe in Paradiso". "Che bisogno ha Gesùdel mio languido amore, che è amato sì fortedagli Angeli, dalla sua Mamma e dal suoPadre Celeste? E, lo so, lo so: Gesù chiede ame amore; Gesù mi riempie di favori e graziesì costanti, perché vuole spandere in tutto ilmondo la generosità del Suo Cuore. Quanto è buono Gesù e quanto ha fatto perme!"

CORONA DELLE 63 GIACULATORIE ALLAVERGINE SANTA

Nel nome del Padre, del Figlio e dello SpiritoSanto. Amen.

- O Dio, vieni a salvarmi.- Signore, vieni presto in mio aiuto.

- Gloria al Padre...

1° MISTERO o INTENZIONE: In onore del pri-vilegio della tua Immacolata Concezione.

- 10 volte la giaculatoria: " O Maria concepitasenza peccato, prega per noi che ricorriamo aTe ".

- Gloria al Padre...

2° MISTERO o INTENZIONE: In onore del pri-vilegio della tua Divina Maternità.

- 10 volte la giaculatoria: " O Maria concepitasenza peccato, prega per noi che ricorriamo aTe ".

- Gloria al Padre...

3° MISTERO o INTENZIONE: In onore del pri-

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vilegio della tua Perpetua Verginità.

- 10 volte la giaculatoria: " O Maria concepitasenza peccato, prega per noi che ricorriamo aTe ".

- Gloria al Padre...

4° MISTERO o INTENZIONE: In onore del pri-vilegio della tua Corporea Assunzione.

- 10 volte la giaculatoria: " O Maria concepitasenza peccato, prega per noi che ricorriamo aTe ".

- Gloria al Padre...

5° MISTERO o INTENZIONE: In onore del pri-vilegio della tua Universale Mediazione.

- 10 volte la giaculatoria: " O Maria concepitasenza peccato, prega per noi che ricorriamo aTe ".

- Gloria al Padre...

6° MISTERO o INTENZIONE: In onore del pri-vilegio della tua Universale Regalità.

- 10 volte la giaculatoria: " O Maria concepitasenza peccato, prega per noi che ricorriamo aTe ".

- Gloria al Padre...

Si conclude con:

Ricordati, piissima Vergine Madre, che non si

è mai inteso al mondo che qualcuno abbia

fatto ricorso a Te per implorare il tuo aiuto e

sia stato abbandonato. Anch'io, animato da

tale fiducia a Te ricorro, Vergine Madre purissi-

ma, e vengo a mettermi davanti a Te, peccato-

re avvilito ed affranto. Tu che sei la Madre del

Verbo, non respingere la mia povera voce, ma

ascoltala benevola ed esaudiscimi.

- 3 volte: " O Maria concepita senza peccato,prega per noi che ricorriamo a Te ".

PREGHIERA A MARIA SANTISSIMAMEDIATRICE

Ricorrerò all'intercessione della tua SantaMadre, che mi hai assegnata comeMediatrice presso di te: per mezzo suo sperodi ottenere da te la contrizione e il perdonodei miei peccati, l'acquisto e la conservazio-ne della sapienza.Ti saluto, dunque, o Maria Immacolata,tabernacolo vivente della Divinità, in cuinascosta la Sapienza eterna vuol essereadorata dagli angeli e dagli uomini. Io ti saluto, Regina del cielo e della terra, alcui impero è sottomesso ogni suddito di Dio. Ti saluto, rifugio sicuro dei peccatori, la cuimisericordia non mancò mai a nessuno.Esaudisci i desideri che ho della divinaSapienza e ricevi i voti e le offerte che la miapochezza ti presenta.

San Luigi Maria Grignon de Montfort

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NOVENA A SAN LUIGI MARIA GRIGNIONDE MONTFORT

1. O grande apostolo del regno di Gesù perMaria, tu che indicasti alle anime i sentieridella vita cristiana suggerendo l'osservanzadelle promesse battesimali e insegnasti comeun segreto di santità la via soave e perfetta diMaria, la via stessa voluta da Dio per venirea noi e ricondurci a Lui, ottieni anche a noi lagrazia di comprendere e praticare la veraDevozione alla Madonna, affinché guidati esorretti dalla nostra Celeste Madre eMediatrice, possiamo crescere nella virtù enella fede per raggiungere la salvezza. - Gloria al Padre- San Luigi de Montfort, devoto schiavo diGesù in Maria, prega per noi.

2. Apostolo della Croce che con la parola el'esempio predicasti il mistero di GesùCrocifisso e confessasti che il non aver crociera per te la croce maggiore, ispira anche anoi la rassegnazione nelle nostre tribolazioni,l'amore alle mortificazioni ed alle sofferenze,lo spirito di sacrificio e d'immolazione che cirendono simili a Gesù Crocifisso. - Gloria al Padre- San Luigi de Montfort, devoto schiavo diGesù in Maria, prega per noi.

3. O zelatore infaticabile della gloria di Dio edella salvezza delle anime che imitasti la virtùe lo zelo degli Apostoli e acceso dal desideriodella salvezza delle anime avresti volutorecarti tra gli infedeli, infondi anche in noiquesto spirito missionario che ci inciti a lavo-rare per gli interessi di Dio e della sua gloria,pregando per i poveri peccatori, per la con-

versione degli infedeli, perché il Signore diaalla sua Chiesa santi Sacerdoti e zelantiMissionari. - Gloria al Padre- San Luigi de Montfort, devoto schiavo diGesù in Maria, prega per noi.

4. O Padre dei Poveri, degli infermi e deidiseredati, che vedesti negli uni e negli altril'immagine di Gesù Cristo, concedi la graziache desideriamo… e soprattutto ottienici lavera carità verso il prossimo affinché possia-mo sopportarne i difetti, i torti e soccorrere inostri fratelli nelle loro difficoltà. -Gloria al Padre- San Luigi de Montfort, devoto schiavo diGesù in Maria, prega per noi.

PREGHIERA ALLA MAMMA CELESTE

Amata mia Signora e Salvatrice, agirò confiducia e nulla temerò perchè mia forza e mialode nel Signore sei tu! Sono tutto tuo e tuttociò che è mio ti appartiene. O Vergine glorifi-cata e benedetta al di sopra di ogni creatura!Ti voglio mettere come sigillo nel mio cuore,perchè forte come la morte è il tuo amore.

San Bonavetura*Con questa preghiera Karol Wojtyla, da gio-

vane, si consacrò alla Madonna*

28 - Il Crociato dell’Immacolata -

Page 31: Il Crociato Dell'Immacolata Aprile Maggio Giugno 2010

*Maggio*ATTO DI CONSACRAZIONE AL CUORE

IMMACOLATO DI MARIA

O Vergine di Fatima, Madre di Misericordia,Regina del Cielo e della Terra,

rifugio dei peccatori, io mi consacro al Tuo Cuore Immacolato.Ti consacro il mio cuore, la mia famiglia,

tutte le mie cose.E affinché questa consacrazione

sia veramente efficace e duratura,rinnovo oggi le promesse del mio Battesimo

e della Cresima,impegnandomi a vivere da buon cristiano,

fedele a Dio, alla Chiesa, al Papa.Voglio recitare il Santo Rosario,

prendere parte all'Eucaristia,dare importanza al primo sabato del mesee operare per la conversione dei peccatori.Ti prometto ancora, o Vergine Santissima,

di zelare il Tuo culto benedetto,per affrettare con la mia consacrazione

al Tuo Cuore Immacolatoe mediante la Tua intercessione,

l'avvento del Regno di Gesù nel mondo. Amen.

A SAN GIUSEPPE, PATRONO DEILAVORATORI

Glorioso S. Giuseppe, che pur essendo ilPadre nutrizio di Gesù e sposo della Madredi Dio, esercitasti la pesante professione delfalegname nell'oscura bottega di Nazareth,insegnaci ad accettare serenamente dallemani di Dio la nostra dura condizione dilavoratori.

Noi ti onoriamo come esemplare perfetto ditutte le virtù e come protettore pietoso di tutticoloro che guadagnano il pane col sudoredella loro fronte.

Ottieni a noi la grazia d'imitare i tuoi mirabiliesempi di umiltà, di sacrificio, di fiduciosoabbandono al volere di Dio, nostro Padreamoroso e provvido. Fa che anche noi,come Te, possiamo elevare e santificare ilnostro quotidiano lavoro offrendolo a Diocome un atto incessante di amore, di espia-zione e di santificazione.

Fa che nell'odierna società, lacerata da tantelotte di classe, trionfino i principi di carità, digiustizia e di pace, insegnati da Colui, che ti

fu Discepolonella bottega diNazareth.

Illumina i nostricompagni dilavoro, che sisono allontanatida Cristo nellasperanza falla-ce di trovarealtrove unmigliore avveni-re, e fa cheessi, ritornandosui loro passi,

ritrovino nella fede e nella pratica cristianal'unica garanzia di ogni vero bene, per laterra e per il cielo. Così sia.

29- Il Crociato dell’Immacolata -

Page 32: Il Crociato Dell'Immacolata Aprile Maggio Giugno 2010

NOVENA ALLA MADONNA DI POMPEI

Prima di cominciare la Novena, pregare

Santa Caterina da Siena che si degni di reci-

tarla insieme con noi. O Santa Caterina da Siena, mia Protettrice eMaestra, tu che assisti dal cielo i tuoi devotiallorché recitano il Rosario di Maria, assistimiin questo momento e degnati di recitareinsieme con me la Novena alla Regina delRosario che ha posto il trono delle sue grazienella Valle di Pompei, affinché per tua inter-cessione io ottenga la desiderata grazia.Amen. O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni prestoin mio aiuto. Gloria al Padre…

I.O Vergine Immacolata e Regina del Santo

Rosario, Tu, in questi tempi di morta fede edi empietà trionfante hai voluto piantare il tuoseggio di Regina e di Madre sull'antica terradi Pompei soggiorno di morti pagani. Da quelluogo dove erano adorati gli idoli e i demoni,Tu oggi, come Madre della divina grazia,spargi dappertutto i tesori delle celesti miseri-cordie. Deh! Da quel trono ove regni pietosa,rivolgi, o Maria, anche sopra di me gli occhituoi benigni, ed abbi pietà di me che hotanto bisogno del tuo soccorso. Mòstratianche a me, come a tanti altri ti sei dimo-strata, vera Madre di misericordia: mentre iocon tutto il cuore Ti saluto e Ti invoco miaRegina del Santo Rosario. Salve Regina…

II.Prostrata ai piedi del tuo trono, o grande e

gloriosa Signora, l'anima mia Ti venera tragemiti ed affanni ond'è oppressa oltre misu-ra. In queste angustie ed agitazioni in cui mitrovo, io alzo confidente gli occhi a Te, che Tisei degnata di eleggere per tua dimora lecampagne di poveri e abbandonati contadini.E là, di fronte alla città ed all'anfiteatro overegna silenzio e rovina, Tu come Reginadelle Vittorie, levasti la tua voce potente perchiamare d'ogni parte d'Italia e del mondocattolico i devoti tuoi figli ad erigerti unTempio. Deh! Ti muovi alfine a pietà di que-st'anima mia che giace avvilita nel fango.Pietà di me, o Signora, pietà di me che sonooltremodo ripieno di miseria e di umiliazioni.Tu che sei lo sterminio dei demoni difendimida questi nemici che mi assediano. Tu chesei l'Aiuto dei cristiani , traimi da queste tri-bolazioni in cui verso miserevolmente.Tu chesei la Vita nostra, trionfa della morte cheminaccia l'anima mia in questi pericoli in cuitrovasi esposta; ridonami la pace, la tranquil-lità, l'amore, la salute. Amen. Salve Regina…

III. Ah! Il sentire che tanti sono stati da Te bene-ficati solo perché ricorsi a Te con fede, m'in-fonde novella lena e coraggio d'invocarti inmio soccorso. Tu già promettesti a S.Domenico che chi vuole le grazie con il tuoRosario le ottiene; ed io col tuo Rosario inmano oso ricordarti , o Madre, le tue santepromesse. Anzi Tu stessa ai dì nostri opericontinui prodigi per chiamare i tuoi figli aonorarti nel Tempio di Pompei. Tu dunquevuoi tergere le nostre lacrime, vuoi lenire inostri affanni! Ed io col cuore sulle labbra,con viva fede Ti chiamo e T'invoco: Madremia!…Madre cara!…Madre bella!…Madredolcissima, aiutami! Madre e Regina delSanto Rosario di Pompei, non più tardare astendermi la mano tua potente per salvarmi:chè il ritardo, come vedi, mi porterebbe allarovina. Salve Regina…

IV. E a chi altri mai ho io dovrò ricorrere, se nona Te che sei il Sollievo dei miserabili,Conforto degli abbandonati, la Consolazionedegli afflitti? Oh, io te lo confesso, l'animamia è miserabile, gravata da enormi colpe,meritevole di ardere nell'inferno, indegna diricevere grazie! Ma non sei Tu la Speranzadi chi dispera, la Madre di Gesù, unico

30 - Il Crociato dell’Immacolata -

Page 33: Il Crociato Dell'Immacolata Aprile Maggio Giugno 2010

mediatore tra l'uomo e Dio, la potente nostraAvvocata presso il trono dell'Altissimo, ilRifugio dei peccatori? Deh! Solo che tu dì unaparola in mio favore al tuo Figlio, ed Egli miesaudirà. Chiedigli, dunque, o Madre, questagrazia di cui tanto io ho bisogno. (Si domandila grazia che si vuole). Tu sola puoi ottener-mela: Tu che sei l'unica speranza mia, la miaconsolazione, la mia dolcezza, la vita mia.Così spero. Amen. Salve Regina…

V. O Vergine e Regina del santo Rosario, Tu chesei la Figlia del Padre Celeste, la Madre delFigliuol divino, la Sposa dello Spirito Santo; Tuche tutto puoi presso la Santissima Trinità,devi impetrarmi questa grazia tanto a menecessaria, purché non sia di ostacolo allamia salvezza eterna. (Si ripeta la grazia che sidesidera). Te la domando per la tuaImmacolata Concezione, per la tua divinaMaternità, per i tuoi gaudi, per i tuoi dolori, peri tuoi trionfi. Te la domando per il Cuore deltuo amoroso Gesù, per quei nove mesi che loportasti nel seno, per gli stenti della sua vita,per l'acerba sua Passione, per la sua morte inCroce, per il Nome suo santissimo, per il suoPreziosissimo Sangue. Te la domando per ilCuore tuo dolcissimo, nel Nome tuo glorioso,o Maria, che sei Stella del mare, Signorapotente, Madre di dolore, Porta del Paradisoe Madre di ogni grazia. In Te confido, da Tetutto spero. Tu mi hai da salvare. Amen. SalveRegina…

Regina del Santo Rosario, prega per noi.Affinché siamo resi degni delle promesse diCristo.

PREGHIAMOO Dio, il tuo unico Figlio ci ha acquistato con

la sua vita, morte e risurrezione i beni dellasalvezza eterna: concedi anche a noi che,venerando questi misteri del Santo Rosariodella Vergine Maria, imitiamo ciò che conten-gono e otteniamo ciò che promettono. PerCristo Nostro Signore. Amen. ORAZIONE a S. Domenico e a S. Caterinada Siena per ottenere le grazie dalla S.Vergine di Pompei. O Santo sacerdote di Dio e glorioso PatriarcaSan Domenico, che fosti l'amico, il figliuoloprediletto e il confidente della celeste Regina,e tanti prodigi operasti per virtù del S. Rosario;

e tu, Santa Caterina da Siena, figliuola pri-maria di quest'ordine del Rosario e potentemediatrice presso il trono di Maria e presso ilCuore di Gesù, da cui avesti cambiato ilcuore: voi, Santi miei cari, guardate le mienecessità e abbiate pietà dello stato in cui mitrovo. Voi aveste in terra il cuore aperto adogni altrui miseria e la mano potente a sovvenirla, ora in Cielo non è venuta meno né lavostra carità, né la vostra potenza. Pregateper me la madre del Rosario ed il FigliuoloDivino, giacchè ho gran fiducia che permezzo vostro ho da conseguire la grazia chetanto desidero. Amen. Tre Gloria al Padre…Salve, Regina, madre di misericordia, vita,

dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricor-

riamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo

gementi e piangenti in questa valle di lacri-

me. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a

noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci,

dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto

del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce

Vergine Maria.

Gloria al Padre e al Figlio e allo SpiritoSanto. Come era nel principio, e ora e sem-pre nei secoli dei secoli. Amen.

INVOCAZIONE PER LA COMPLETALIBERTA’

Signore Gesù,se del male è stato fatto su di me,

sulla mia anima,sul mio corpo,sul mio lavoro,

sulla mia famiglia,con la tua potenza,

per la tua Misericordia,per tuo volere,

fà che io da questo momentopossa ritornare in piena grazia,

in completa salute e in perfetta unioneal volere della Santissima Trinità.

Te lo chiedo, o Gesù, per i tuoi meriti,per il tuo Sangue prezioso, sparso sulla

croce,per i dolori della Vergine Madre

e per l’intercessione del PatriarcaS.Giuseppe,

a gloria della Santissima Trinità.

*Suggerita da Don Raul Salvucci nei suoi

libri*

31- Il Crociato dell’Immacolata -

Page 34: Il Crociato Dell'Immacolata Aprile Maggio Giugno 2010

NOVENA A SAN LEOPOLDO MANDIC

O San Leopoldo, arricchito dall'Eterno divinPadre di tanti tesori di grazia a favore di quantia te ricorrono, ti preghiamo di ottenerci unaviva fede e una ardente carità, per cui ci tenia-mo sempre uniti aDio nella suasanta grazia.

Gloria al Padre...

O San Leopoldo,fatto dal divinSalvatore stru-mento perfettodella sua infinitamisericordia nelsacramento dellapenitenza, ti pre-ghiamo di ottener-ci la grazia di con-fessarci spesso ebene, per poteravere semprel'anima nostra monda da ogni colpa e realizza-re in noi la perfezione alla quale Egli ci chia-ma.

Gloria al Padre...

O San Leopoldo, vaso eletto dei doni delloSpirito Santo, da te abbondantemente trasfusiin tante anime, ti preghiamo di ottenerci diessere liberati da tante pene e afflizioni che ciopprimono, o di avere la forza di sopportaretutto con pazienza per acquistarci meriti per ilcielo.

Gloria al Padre...

O San Leopoldo, che durante la tua vita mor-tale nutristi un tenerissimo amore allaMadonna, nostra dolce madre, e ne fostiricambiato con tanti favori, ora che sei felicevicino a Lei, pregala per noi affinché guardialle nostre miserie e si mostri sempre nostramadre misericordiosa.

Ave Maria...

O San Leopoldo, che avesti sempre tantacompassione per le umane sofferenze e con-solasti tanti afflitti, vieni in nostro aiuto; nella

tua bontà non ci abbandonare, ma consolaanche noi concedendoci la grazia chedomandiamo. Così sia.

PREGHIERA A DIO PADRE

Ti adoro, mio Dio, e ti amo con tutto il cuore.

Ti ringrazio di avermi creato, fatto cristiano e

conservato in questa notte. Ti offro le azioni

della giornata: fa che siano tutte secondo la

tua santa volontà per la maggior tua gloria.

Preservami dal peccato e da ogni male. La

tua grazia sia sempre con me e con tutti i

miei cari. Amen.

Ti benedico o Padre, all'inizio di questo

nuovo giorno. Accogli la mia lode e il mio

grazie per il dono della vita e della fede. Con

la forza del tuo Spirito guida i miei progetti e

le mie azioni: fa che siano secondo la tua

volontà. Liberami dallo scoraggiamento

davanti alle difficoltà e da ogni male.

Rendimi attento alle esigenze degli altri.

Proteggi con il tuo amore la mia famiglia.

Così sia.

Padre mio, io mi abbandono a te: fa di me

ciò che ti piacerà. Qualunque cosa tu faccia,

io ti ringrazio. Sono pronto a tutto, accetto

tutto, purchè la tua volontà si faccia in me, in

tutte le tue creature. Non desidero altro, o

mio Dio. Rimetto la mia anima nelle tue

mani. Te la dono, o mio Dio, con tutto l'amo-

re del mio cuore, perché ti amo ed è per me

un bisogno d'amore il donarmi, il rimettermi

senza misura tra le tue mani, con infinita

fiducia, perché tu sei mio Padre. Amen.

32 - Il Crociato dell’Immacolata -

Page 35: Il Crociato Dell'Immacolata Aprile Maggio Giugno 2010

LA CORONA ANGELICA

Forma della corona angelicaLa corona usata per recitare la "CoroncinaAngelica" è formata da nove parti, ciascuna ditre grani per le Ave Maria, preceduti da ungrano per il Padre nostro. I quattro grani cheprecedono la medaglia con l'effigie di SanMichele Arcangelo, ricordano che dopo l'invo-cazione ai nove Cori angelici bisogna recitareancora quattro Padre nostro in onore dei SantiArcangeli Michele, Gabriele e Raffaele e delSanto Angelo custode.

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito

Santo. Amen.

O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni prestoin mio aiuto. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.Come era nel principio ora e sempre, neisecoli dei secoli. Amen.S. Michele Arcangelo, difendici nella lotta, peressere salvati nell'estremo giudizio1a InvocazioneAd intercessione di S. Michele e del celestecoro dei Serafini, ci renda il Signore degnidella fiamma di perfetta carità. Pater, tre Aveal 1° Coro Angelico.

2a invocazioneAd intercessione di S. Michele Arcangelo edel Coro celeste dei Cherubini, voglia ilSignore darci la grazia di abbandonare la vitadel peccato e correre in quella della cristianaperfezione. Pater, tre Ave al 2° CoroAngelico. 3a invocazione Ad intercessione di S. Michele Arcangelo edel sacro Coro dei Troni, infonda il Signorenei nostri cuori lo spirito di vera e sinceraumiltà. Pater, tre Ave al 3° Coro Angelico. 4a invocazione Ad intercessione di S. Michele Arcangelo edel coro celeste delle Dominazioni, ci diagrazia il Signore di dominare i nostri sensi ecorreggere le corrotte passioni. Pater, tre Aveal 4° Coro Angelico. 5a invocazione Ad intercessione di S. Michele e del celesteCoro delle Potestà, il Signore si degni di pro-teggere le anime nostre dalle insidie e tenta-zioni del demonio. Pater, tre Ave al 5° CoroAngelico. 6a invocazioneAd intercessione di S. Michele e del Corodelle ammirabili Virtù celesti, non permetta ilSignore che cadiamo nelle tentazioni, ma ciliberi dal male. Pater, tre Ave al 6° CoroAngelico. 7a invocazioneAd intercessione di S. Michele e del Coroceleste dei Principati, riempia Dio le animenostre dello spirito di vera e sincera obbe-dienza. Pater, tre Ave al 7° Coro Angelico. 8a invocazione Ad intercessione di S. Michele e del Coroceleste degli Arcangeli, ci conceda il Signoreil dono della perseveranza nella fede e nelleopere buone. Pater, tre Ave al 8° CoroAngelico. 9a invocazione Ad intercessione di S. Michele e del Coroceleste di tutti gli Angeli, si degni il Signore diconcederci di essere da essi custoditi nellavita presente e poi introdotti nella gloria deicieli. Pater, tre Ave al 9° Coro Angelico. Un Padre nostro a San Michele. Un Padre nostro a San Gabriele. Un Padre nostro a San Raffaele. Un Padre nostro allAngelo Custode.

PreghiamoOnnipotente, sempiterno Dio, che con prodi-

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gio di bontà e misericordia, per la salvezzadegli uomini hai eletto a Principe della tuaChiesa il glorioso San Michele, concedici,mediante la sua benefica protezione, di esse-re liberi da tutti i nostri spirituali nemici.Nell'ora della nostra morte non ci molesti l'an-tico avversario, ma sia il tuo ArcangeloMichele a condurci alla presenza della tuadivina Maestà. Amen.

NOVENA A SANTA RITA

PRIMO GIORNO

O santa Rita, noi vogliamo unirci a Te nellodare Dio con spirito di riconoscenza per tuttii benefici che ci ha dato: la vita naturale perla quale siamo uniti a tutte le creature chemagnificano il Signore; la vita soprannaturaleper la quale siamo figli di Dio e fratelli diGesù nella santa Chiesa.Lo vogliamo lodare nella gioia e nella soffe-renza, perché siamo certi che Egli ci dà tuttocon amore e per il nostro bene. Lo vogliamolodare anche per la nostra morte corporaleche ci apre le porte della partecipazione eter-na alla sua felicità insieme con Te e con tutti iBeati. Amen.Padre nostro. . . Ave Maria. . . Gloria alPadre. . .

SECONDO GIORNO

O santa Rita, aiutaci ad essere fedeli ai nostridoveri quotidiani: al dovere della adorazioneche è la prima necessità per la nostra vitaspirituale; al dovere che ci unisce agli altri, ai

doveri particolari della nostra vocazione, aldovere della carità materiale e spirituale,consapevoli che il dialogo con Dio è soprat-tutto nel fare la sua volontà e che il dialogocon il prossimo è soprattutto nel compimentodei nostri doveri quotidiani con spirito di fedee di carità. Amen.Padre nostro. . .Ave Maria. . . Gloria alPadre. . .

TERZO GIORNO

O santa Rita, che hai affrontato con coraggiocristiano e con perseverante fiducia nellaProvvidenza, gli impegni, le incomprensioni ele sofferenze di sposa e di madre, mante-nendoti sempre fedele alle tue promesse e altuo dovere di amore, prega il Signore cheprotegga gli sposi cristiani e dia loro la forzadi mantenersi fedeli al Sacramento del matri-monio per il quale si sono uniti come Gesù èunito alla Chiesa e siano esempio costantedi vita cristiana per i figli del loro amore san-tificato. Amen.Padre nostro. . .Ave Maria. . . Gloria alPadre. . . .

QUARTO GIORNO

O santa Rita, noi ammiriamo il tuo coraggioe la tua costanza nell’ imitare Gesù nellatestimonianza della fede e della carità, siaassolvendo fedelmente i tuoi impegni quoti-diani sia affrontando con fede e speranzaanche le situazioni più difficili; e sentiamovergogna per le nostre frequenti incertezze,per la nostra pigrizia e per la nostra incoe-renza: aiutaci a diventare pienamenteresponsabili del dono della fede e quindi adoperare sempre il bene con lo spirito cristia-no, affinchè il nostro prossimo possa piùfacilmente unirsi a noi nel lodare il Padre.Amen.Padre nostro. . . Ave Maria. . . Gloria alPadre. .

QUINTO GIORNO

O santa Rita, tu hai amato Gesù da chiedereed ottenere la partecipazione ai dolori dellasua Passione: aiutaci a capire che nel miste-ro della nostra salvezza è essenziale la sof-ferenza e che lo sforzo per stare bene e persfuggire ai dolori ci impedisce di seguire

34 - Il Crociato dell’Immacolata -

Page 37: Il Crociato Dell'Immacolata Aprile Maggio Giugno 2010

Gesù e quindi di entrare nella gloria che hapromesso a chi prende la sua croce e losegue: aiutaci a superare la inquietudine dellegioie cercate senza Gesù e a vincere l’egoi-smo che rende anche insensibili alle sofferen-ze degli altri. Amen.Padre nostro. . . Ave Maria. . .Gloria al Padre..

SESTO GIORNO

O santa Rita, che hai imitato Gesù nel perdo-nare gli assassini del tuo sposo, aiutaci a vin-cere l’orgoglio che ci fa deboli e vili, fino a ren-derci impossibile il perdono: insegnaci a cer-care la vera giustizia e a voler essere simili alPadre del cielo che ama e aiuta anche i pec-catori, che ama e aiuta anche noi che lo offen-diamo tanto spesso con la nostra indifferenzae con la nostra ingratitudine: insegnaci che ilperdonare le offese non è un sopra più, ma undovere cristiano che ci rende degni della mise-ricordia di Dio; insegnaci a pregare per chi cioffende e a fare del bene ai nostri nemici.Amen.Padre nostro. . .Ave Maria. . .Gloria al Padre. .

SETTIMO GIORNO

O santa Rita, che, seguendo l’esempio dei tuoigenitori, sei sempre vissuta in pace con Dio ehai operato per la pace nella tua famiglia e tracoloro che seguivano l’abitudine dell’odio edella vendetta e solo dopo aver persuaso alvicendevole perdono le famiglie divise dall’assassinio del tuo sposo, sei entrata in mona-stero: aiutaci a custodire la pace del Signore,a essere tolleranti ed in pace con tutti, affinchèla nostra preghiera e la nostra partecipazioneal sacrificio Eucaristico siano gradite a Dio e ciottengano anche quei beni che senza la paceinteriore ed esteriore non si possono ricevere.Amen.Padre nostro. . Ave Maria. . . Gloria al Padre. .

OTTAVO GIORNO

O santa Rita, tu hai sempre unito la preghieraalla carità e, prima di partecipare allaPassione di Gesù, hai imparato pazientementea portare la tua croce e a partecipare alla pas-sione del tuo prossimo, attuando sempre, conspirito di carità, le opere di misericordia: inve-

ce noi pensiamo molto al nostro benessere,a stare bene più che fare bene e così siamoindifferenti ai bisogni ed alle sofferenze altrui.Aiutaci ad essere cristiani coerenti e decisi,imploraci il coraggio e conforto nelle tribola-zioni; implora per tutti i sofferenti piena fidu-cia al Padre celeste che li unisce allaPassione del suo Figlio per la salvezza delmondo. Amen.Padre nostro. . .Ave Maria. . . Gloria alPadre. . .

NONO GIORNO

O santa Rita, che hai vissuto intensamente latua vocazione cristiana anche nella praticadella povertà, della obbedienza e della casti-tà nell’ Ordine Agostiniano e hai sempre lavo-rato per il Regno di Dio, unisci le tue suppli-che alle nostre, affinchè il Padre celeste, peri meriti del Signore Gesù, chiami molti cristia-ni alla vita sacerdotale e religiosa; dia aichiamati il perseverante coraggio di unarisposta generosa e fedele; benedica i sacrifi-ci dei missionari e di tutti coloro che sonogenerosi testimoni della fede e della carità,così che possa giungere a tutti gli uomini, maspecialmente ai piccoli e ai poveri in spirito,la Parola salvatrice di Gesù e della suaChiesa. Amen.Padre nostro. . Ave Maria. . Gloria al Padre. .

INVOCAZIONE A SAN MICHELEARCANGELO

Gloriosissimo Principe delle celesti milizieArcangelo Michele, difendici nella battagliacontro le potenze delle tenebre e la loro spiri-tuale malizia. Vieni in aiuto di noi, che fummocreati da Dio e riscattati con il Sangue diCristo Gesù, suo Figlio, dalla tirannia deldemonio. Tu sei venerato dalla Chiesa, qualesuo custode e Patrono. A Te il Signore haaffidato le anime che un giorno occuperannole sedi celesti. Prega, dunque, il Dio dellaPace a tenere schiacciato Satana sotto inostri piedi, affinchè esso non valga nè afare schiavi di sè gli uomini, nè a recaredanni alla Chiesa. Presenta all’Altissimo, conle tue, le nostre preghiere, perchè discenda-no su di noi le Sue divine misericordie.Incatena Satana e ricaccialo negli abissi, dadove non possa più sedurre le anime. Amen

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*Giugno*PREGHIERA AL SACRO CUORE DI GESU’

O Cuore divino, carne della carne immacola-ta della Vergine Santissima; Cuore ricco

delle Sue virtù e delle potenze del Padre;Cuore, tesoro inesauribile di speranze, il cuifuoco proietta su tutti i cuori del mondo, di

questo mondo così pieno di fango e di super-bia, guardami: sono un povero peccatore. Dolce Cuore, ricco di amore e di speranza,

concedi carità a chi è freddo, a chi è tiepido,a chi dubita sulla Tua presenza, a chi adora

altri dèi all'infuori di Te, unico e vero Dio.Aiuta le sterili a partorire, le vedove a trovareun nuovo sposo fedele, ai separati e ai divor-ziati ad osservare la Tua legge affinché i figlisiano formati dal proprio Padre e dalla pro-

pria Madre.O Cuore adorabile di Gesù, effondi le fiammedel Tuo amore suquanti ancora nonTi conoscono e su

quanti che, puravendoTi cono-sciuto, Ti hanno

abbandonato, suipassionali, sui

vendicativi, sul-l'omicida e sul sui-

cida. Abbi pietàquando li incontri

a giudizio.Manda la Tua

potente benedizio-ne sui capi delgoverno perchécambino la lotta

nella pace.Soccorri, come unfratello amoroso, Figlio di una Madre miseri-cordiosa, tutti quei figli e quelle figlie che sitrovano in quelle terre invase dalla guerra edalla distruzione. Ricevi quei figli ingiusta-

mente colpiti dalla morte nella larghezza delTuo Cuore con il perdono delle loro colpe.O Cuore adorabile del mio Gesù, fa che Ti

ami ogni giorno sempre di più. Dammi la Tuasanta benedizione, e Tu, che tutto vedi e atutto provvedi, risolvimi quello di cui ora ho

tanto bisogno. Amen.

TRIDUO A SAN GIOVANNI BATTISTA

O Glorioso S. Giovanni, che ancor bambinovi ritiraste nel deserto a menar la vita la piùaustera e la più santa, otteneteci, vi preghia-mo, la grazia di vivere sempre, se non colcorpo, almeno col cuore, staccati da questomondo, e in continuo esercizio di mortifica-zione e di penitenza. Pater, Ave e Gloria O Glorioso S.Giovanni che foste il primo ariconosce e a proclamar Gesù Cristo pervero Agnello di Dio che toglie i peccati delmondo, otteneteci, vi preghiamo che il princi-pale nostro studio sia quello di glorificarGesù Cristo nostro Redentore, e di seguirefedelmente tutto ciò che egli si è degnatoinsegnarci. Pater, Ave e Gloria O glorioso S.Giovanni, che aveste la gloria diessere il primo martire della nuova alleanza,sottoponendo con la maggior allegrezza ilvostro capo al taglio micidiale, otteneteci, vipreghiamo, di essere sempre come voidisposti a sacrificare anche la vita per la dife-sa della verità e per la gloria di Gesù Cristo,affinché spezzando questa vita fragile edinfelice, ci assicuriamo dopo la morte la vitaeterna e beata in compagnia di voi oPrecursore beatissimo del Messia, non chedi tutti gli Angeli e di tutti i Santi nella gloriadel Paradiso. Pater, Ave e Gloria

PREGHIERA PER LE DONNE IN ATTESA

O Signore, per intercessione

di S.Anna, madre della Madonna,

ti chiedo di accompagnarmi in questo tempo

di gestazione della creatura che hai

voluto far vivere nel mio seno.

Grazie, perchè mi hai scelta

per questo compito così importante:

essere madre di una nuova creatura,

e così collaborare

con te, Creatore.

O Signore, per intercessione

di S.Anna, fa che la creatura che è in me,

sia un dono che renda più unita la

mia famiglia e una benedizione per tutti.

Fà che l'attesa della nascita ci aiuti ad

essere

generosi e perseveranti

nella fede e nella carità.

AMEN

36 - Il Crociato dell’Immacolata -

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LODI IN RIPARAZIONE DELLE BESTEMMIE

Gesù rivelò alla Serva di Dio Suor Saint-Pierre, carmelitana di Tours (1843), l'Apostoladella Riparazione:Il mio Nome è da tutti bestemmiato: gli stessi

fanciulli bestemmiano e l'orribile peccato feri-

sce apertamente il mio Cuore. Il peccatore con

la bestemmia maledice Dio, lo sfida aperta-

mente, annienta la Redenzione, pronuncia da

sé la propria condanna. La bestemmia è una

freccia avvelenata che mi penetra nel Cuore.

Io ti darò una freccia d'oro per cicatrizzarmi la

ferita dei peccatori, ed è questa:

SEMPRE SIA LODATO,BENEDETTO, AMATO, ADORATO,GLORIFICATO, IL SANTISSIMO,

IL SACRATISSIMO, L'ADORABILISSIMO- EPPURE INCOMPRENSIBILE-

NOME DI DIOIN CIELO, IN TERRA O NEGLI INFERI,

DA TUTTE LE CREATUREUSCITE DALLE MANI DI DIO.

PER IL SACRO CUOREDI NOSTRO SIGNORE GESU' CRISTO

NEL SANTISSIMO SACRAMENTO DELL'ALTARE.AMEN.

Ogni volta che ripeterai questa formula ferirai ilmio Cuore d'amore.

Tu non puoi comprendere la malizia e l'orrore

della bestemmia. Se la mia Giustizia non

fosse trattenuta dalla Misericordia, schiacce-

rebbe il colpevole verso il quale le stesse

creature inanimate si vendicherebbero, ma io

ho l'eternità per punirlo! Oh, se sapessi quale

grado di gloria ti darà il Cielo dicendo una sola

volta: O ammirabile Nome di Dio!

INVOCAZIONI AL SACRO CUORE DINOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO

1. Io ti saluto, Cuore di Gesù, salvami.2. Io ti saluto, Cuore del Creatore, perfezio-

nami.3. Io ti saluto, Cuore del Salvatore, liberami.4. Io ti saluto, Cuore del mio Giudice, perdo-

nami.5. Io ti saluto, Cuore del Padre mio, guida-

mi.6. Io ti saluto, Cuore del mio Sposo, amami.7. Io ti saluto, Cuore del mio Maestro, inse-

gnami.8. Io ti saluto, Cuore del mio Re, incorona-

mi.9. Io ti saluto, Cuore del mio Benefattore,

arricchiscimi.10. Io ti saluto, Cuore del mio Pastore,

custodiscimi.11. Io ti saluto, Cuore del mio Amico, acca-

rezzami.12. Io ti saluto, Cuore di Gesù Bambino, atti-

rami.13. Io ti saluto, Cuore di Gesù morente in

Croce, soddisfa per me.14. Io ti saluto, Cuore di Gesù in tutti i tuoi

stati, donati a me.15. Io ti saluto, Cuore del mio Fratello, resta

con me.16. Io ti saluto, Cuore d'incomparabile

bontà, perdonami.17. Io ti saluto, Cuore magnifico, risplendi in

me.

18. Io ti saluto, Cuore amabilissimo, abbrac-

ciami.

19. Io ti saluto, Cuore Caritatevole, opera inme.20. Io ti saluto, Cuore Misericordioso,

rispondi per me.21. Io ti saluto, Cuore umilissimo, riposa in

me.22. Io ti saluto, Cuore pazientissimo, sop-

portami.23. Io ti saluto, Cuore fedelissimo, paga per

me.24. Io ti saluto, Cuore ammirabile e degnis-

simo, benedicimi.

25. Io ti saluto, Cuore pacifico, rasserenami.

AMEN

37- Il Crociato dell’Immacolata -

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*La Coroncina alla Divina Misericordia*

"La Mia misericordia avvolgerà in vita e specialmente nell'ora della

morte le anime che reciteranno questa coroncina...Con essa otter-

rai tutto, se quello che chiedi è conforme alla Mia volontà…

Quando verrà recitata vicino agli agonizzanti, mi metterò fra il

Padre e l'anima agonizzante non come giusto Giudice, ma come

Salvatore Misericordioso".(Gesù a Santa Maria Faustina Kowalska)

Si recita con la corona del Rosario.

All'inizio si dice un Padre Nostro, un'Ave Maria e il Credo.

Sui grani del Padre Nostro si dice:Eterno Padre, Ti offro il Corpo e il Sangue, l'Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio enostro Signore Gesù Cristo, in espiazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero.

Sui grani dell'Ave Maria si dice:Per la Sua dolorosa Passione abbi misericordia di noi e del mondo intero.

Alla fine si dice tre volte:Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi e del mondo intero.

38 - Il Crociato dell’Immacolata -

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Il Santo Rosario

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

O Dio vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen

"Mio Dio, io credo, Ti adoro, spero e Ti amo. Ti chiedo perdono per tutti quelli che non

credono, non Ti adorano, non sperano e non Ti amano"

Misteri Gaudiosi

1° Mistero Gaudioso

L'annunciazione dell'angelo Gabriele a Maria VergineQuando l'Angelo venne da Lei, Le portò il messaggio della divinavolontà: la "servitù d'amore". "Ecce Ancilla Domini, fiat mihi secun-dum verbum tuum" (Lc 1,38). Servizio d'amore: l'Angelo ha chiesto aMaria di diventare la Madre del Signore. La Sua risposta di adesionenon ebbe ragionamento: fu cieca. Maria è perciò la Madre dello spi-rito di abbandono. La vita ci chiede tanti sacrifici che possono sem-brare anche impossibili ai nostri occhi, ma siccome sono mossi dalloSpirito divino, devono essere accettati in pieno servizio d'amore. Chi

ama vede sin da questa terra il frutto dell'amore divino. Maria ha visto Gesù.

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2° Mistero Gaudioso

La visita di Maria Vergine a Santa ElisabettaElisabetta, anch'essa investita di una missione particolare, che dovevaessere quella di portare alle genti l'annunciatore di Cristo, Giovanni ilBattista, fu visitata dalla piena di grazia, la Madre di Gesù. Grazia congrazia producono fiamma, e il figlio balzò in grembo ad Elisabetta suaMadre. Se vivrai in grazia produrrai, a contatto con l'amore, grazia infini-ta nell'umile visita di una tua preghiera, vita delle anime, per le qualimuoverai il tuo cuore a pietà.

3° Mistero Gaudioso

La nascita di Gesù nella grotta di BetlemmeL'obbedienza di Maria al Padre, e la Sua carità verso i fratelli, le fannomeritare un compagno santo per costumi: Giuseppe. E questo sposo,nel suo silenzio e nel suo spirito di fede, meritò agli uomini il Redentore.GuardiamoLo questo Bimbo, Lui, il Re dei re, piccolo e povero in unamangiatoia, venuto al mondo per insegnarci che tutto è vanità, che pol-vere siamo e che polvere diventeremo.

4° Mistero Gaudioso

La presentazione di Gesù al tempioMaria si sottomette alla legge delle povere donne di quel tempo. Il suospirito di adattamento Le fa conoscere che una spada Le avrebbe ungiorno trapassato il Cuore. Non cercare di fuggire alla legge della vita,sii madre, e se anche i tuoi figli ti trapasseranno il cuore, sarai incorona-ta regina dell'amore.

5° Mistero Gaudioso

Maria e Giuseppe ritrovano Gesù nel tempioMaria fu Madre di un Uomo-Dio. Quest'uomo, per fare la volontà delPadre, sempre Dio, rimase nel tempio per predicare ai dottori dellalegge alla tenera età di dodici anni. La Sua missione era di essere ilprimo Sacerdote in eterno. Tu, madre di figli, perché vuoi strappare tuofiglio dalle mani di Dio Padre, che lo chiama a diventare Sacerdote ineterno al posto di Cristo, figlio di Maria?

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Misteri Dolorosi

1° Mistero Doloroso

L’ agonia di Gesù nell'orto del GetsemaniGesù è chiamato dal Padre nella via della sofferenza. Sua Madre soffre,ma accetta il distacco dal Figlio, rispettando la volontà del Padre. Gesùci insegna a pregare per ricevere la forza di sopportare ogni giorno i tra-vagli della vita.

2° Mistero Doloroso

La flagellazione di Gesù alla colonnaLa colonna di Cristo è la Chiesa. Gesù è martoriato e suda sangue,mentre paga i delitti degli uomini che nella Chiesa dovrebbero essere lecolonne per quella umanità che non ha avuto la fortuna di conoscerLo,la gioia di viverLo e la soddisfazione di comunicarLo ai fratelli.

3° Mistero Doloroso

L'incoronazione di spine del SalvatorePerché nella Chiesa spuntassero le rose che sono la Sua gloria, i Santi,Gesù paga per i Suoi crocefissori e ci insegna a vivere secondo lavolontà del Padre.

4° Mistero Doloroso

Il viaggio al Calvario di Gesù carico della croceGesù porta la croce mentre sale; anche tu, se porterai la croce e saliraiin cima al monte, ti incontrerai con Cristo che si trasfigurerà e ti aprirà laporta del Paradiso eterno.

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5° Mistero Doloroso

La crocifissione e morte di GesùQuesto ci dimostra come Cristo non volle abbandonare la croce finoall'ultimo respiro, mentre tu tante volte ti lamenti e la butti dietro allespalle sperando di perderla, mentre invece te se ne presenta una piùpesante. Sia che tu vada a destra o che tu vada a sinistra, che tu scel-ga una via o che ne scelga un'altra, sempre troverai la croce. La croceè l'eredità di Cristo per il Regno dei Cieli.

Misteri Gloriosi

1° Mistero Glorioso

La resurrezione di GesùGesù si umilia sino alla sepoltura, e per dimostrarti che la fede operamiracoli, dopo tre giorni risorge dai morti. Se crederai nella potenzadella croce e del martirio di Gesù, vedrai anche tu come per prima videla Maddalena peccatrice. Gesù le dimostrò d'aver largamente perdona-to, perché molto Lo aveva amato.

2° Mistero Glorioso

L'ascensione di Gesù al cieloGesù, prima di ascendere al cielo saluta i Suoi fratelli, lasciando lorol'augurio della pace. Se morirai alla tua volontà risorgerai nello spirito econtemplerai l'Amore, gustandoLo come vita della tua vita.

3° Mistero Glorioso

La discesa dello Spirito Santo sopra Maria Vergine e gli ApostoliVenne lo Spirito Santo mentre gli Apostoli erano congregati con Marialoro Madre. La Chiesa vivente ebbe e continua ad avere vitalità dai fruttidella morte di Cristo. Questi frutti sono stati seme di molte congregazioninella Chiesa, maschili e femminili: congregazioni femminili fondate dauna Madre e congregazioni maschili fondate da una Padre, o da unPadre e da una Madre insieme. Lo Spirito Santo, fonte di vita, emana iSuoi raggi sulla terra, e l'umile, in preghiera e in ascolto, viene rapito econdotto a piantare la casa sulla roccia, ove Cristo, come una chioccia

con i suoi pulcini, lo trasporta in pascoli erbosi anche in terra arida e senz'acqua.

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4° Mistero Glorioso

L'assunzione di Maria Vergine al cieloLa Piena di Grazia non ebbe peccato e il Suo corpo, integro da colpa,venne assunto con Lei in cielo. Le anime in grazia migliorano il loro statodi grazia in modo tale che il corpo non si fa più sentire sulla terra, ma siinnalza nell'ebbrezza dell'Amato in profondi rapimenti d'amore. La viadella perfezione ha degli stadi meravigliosi dominati da potenze divine.Cristo ai Suoi santi si rivela nella pienezza della Sua essenza, della Suabontà e delle Sue opere.

5° Mistero Glorioso

L´incoronazione di Maria SS.ma, Regina del Cielo e della Terra, e lagloria degli Angeli e dei SantiI meriti di Maria ci onorano sulla terra come figli Suoi e ci impegnano amigliorare ogni giorno la nostra vita non spendendo inutilmente i nostrigiorni, ma diretti verso una mèta che è eterna, possiamo esserLe final-mente vicini per sempre.

Misteri Luminosi

1° Mistero Luminoso

Il Battesimo di Gesù al GiordanoFacciamo il nostro pellegrinaggio dentro i Misteri della luce.Il primo Mistero luminoso ci fa contemplare Gesù, mite agnello di Dioche toglie i peccati del mondo, immerso nei flutti del fiume Giordano.Egli è lì come qualsiasi peccatore eppure è Lui che affoga il peccatodistruggendolo nelle acque del Giordano.È Lui che, immergendosi nel fiume, santifica la natura delle acque. È nelGiordano che si rivela, nella luce della conoscenza, la Persona delVerbo incarnato e la Santissima Trinità! Il Padre afferma che quell'uomo,

Gesù di Nazareth, è suo Figlio, il Diletto.Lo Spirito Santo conferma la Parola del Padre discendendo su Cristo e trovando in Lui rifugio,come la colomba del Cantico trova il rifugio nelle fenditure della roccia.L'umanità di Cristo, ripiena dello Spirito Santo, inizia la sua missione di rivelatore del Padre.Seguiamolo!

2° Mistero Luminoso

Le nozze di CanaMaria con la sua fede anticipa l'ora di Gesù! Lei, la donna attenta e intui-tiva, richiama l'attenzione del Figlio su un evento che potrebbe trasfor-marsi in tragedia in un contesto orientale di nozze: non hanno più vino!E Gesù, vista la fede della Madre, trasforma l'acqua in vino, costituendoMaria mediatrice della effusione dello Spirito Santo e dunque mediatricedi tutte le grazie.

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3° Mistero Luminoso

L'annuncio del regno di DioIl terzo Mistero luminoso ci fa contemplare Gesù che inizia ad operarepredicando l'avvento del Regno di Dio e il perdono dei peccati e confer-mando la sua predicazione con i miracoli.Con Gesù il Dio lontano è ormai l'Emmanuele: il Dio con noi, il Dio pernoi.Siamo chiamati ad accogliere e accettare questo Dio vicino e dunque aconvertirci a questa nuova realtà di un Dio che si fa prossimo a noi, pre-dicatoci da Gesù e rivelatoci in Gesù.

4° Mistero Luminoso

La Trasfigurazione di Gesù sul monte TaborSul monte i discepoli percepiscono la divinità del loro Maestro e la divi-nizzazione dell'intera umanità in Lui, e ne sono rapiti. Vorrebbero viveresempre nella contemplazione, in Cristo, della Divinità, poiché solo inCristo è possibile contemplarla.

5° Mistero Luminoso

L'istituzione dell'EucaristiaPrima della sua consegna nelle mani di coloro che lo uccideranno, Eglisi consegna nelle mani dei sacerdoti che lo offriranno al Padre per lasalvezza del mondo e ai fedeli in cibo divinizzante.L'Eucaristia è il sacramento che più esprime l'amore di Gesù per noiperché si consegna a noi come nostro nutrimento, come nostro maestro,come nostro medico, come nostro tutto.Per questo motivo i santi martiri di Abitene, costretti a rinunziare allaComunione, dicevano a coloro che li accusavano: "Sine dominico vivere

non possumus!". Non possiamo vivere senza il giorno del Signore, cioè senza l'Eucaristia!No! Senza l'Eucaristia non si può vivere, si è morti. E Gesù ce lo dice: "Se non mangiate lacarne del Figlio dell'uomo, non avrete in voi la vita!".Grazie Gesù per il dono del tuo Corpo e del tuo Sangue!

Salve, Regina, Mater misericordiae, vita, dulcedo, et spes nostra, salve. Ad te clama-mus, exsules filii Evae, ad te suspiramus, gementes et flentes in hac lacrimarum valle.Eia ergo, advocata nostra, illos tuos misericordes oculos ad nos converte. Et Iesum,benedictum fructum ventris tui, nobis, post hoc exilium, ostende.O clemens, O pia, O dulcis Virgo Maria. In taluni casi viene aggiunto: Ora pro nobis

sancta Dei Genetrix. Ut digni efficiamur promissionibus Christi.

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LITANIE ALLA MADONNA DEL BUON CONSIGLIO

Signore, pietà Signore, pietàCristo, pietà Cristo, pietàSignore, pietà Signore, pietà

Santa MariaSanta Madre di Dio proteggi e consigliaciSanta Vergine delle vergini //Santa Maria Vergine nostra Madre //Figlia dilettissima dell'Eterno PadreMadre augusta del Figlio di DioDivina sposa dello Spirito SantoTempio vivente della SS.ma TrinitàRegina del cielo e della terraSede della divina sapienzaDepositaria dei segreti dell'AltissimoVergine prudentissimaNelle nostre perplessità e nei nostri dubbiNelle nostre angosce e nelle nostre tribolazioniNei nostri affari e nelle nostre impreseNei pericoli e nelle tentazioniNei combattimenti contro il demonio, il mondo e la carneNei nostri scoraggiamentiIn tutti i nostri bisogniNell'ora della nostra mortePer la tua immacolata concezione e felice nativitàPer la tua benedetta visitazione e divina maternitàPer la tua santa purificazione e i dolori e le angosce del tuo maternoCuorePer la tua preziosa morte e trionfale Assunzione

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, perdonaci, o Signore

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, esaudiscici, o Signore

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.

Prega per noi, santa Madre di Dio e ottienici il dono del BuonConsiglio. Preghiamo: O Dio, che ci hai dato per Madre la Madre del tuo dilettis-simo Figlio e ti sei degnato di glorificare l'immagine di lei medianteun'apparizione miracolosa, accordaci ti supplichiamo che seguendosempre i suoi consigli, possiamo vivere secondo il tuo Cuore e rag-giungere la celeste Patria.Per lo stesso Cristo nostro Signore. Amen

Preghiera a SanGiuseppeA te, o beatoGiuseppe, stretti dallatribolazione, ricorria-mo,e fiduciosi invo-chiamo il tuo patroci-nio,insieme a quellodella tua SantissimaSposa.Per quel sacrovincolo di carità, che tistrinse all'ImmacolataVergine Madre di Dio,eper l'amore paternoche portasti al fanciulloGesù,riguarda te nepreghiamo, conocchio benigno la caraeredità che GesùCristo acquistò col suoSangue,e con il tuopotere ed aiuto soc-corri ai nostribisogni.Proteggi, oprovvido Custodedella DivinaFamiglia,l'eletta proledi Gesù Cristo;allonta-na da noi, o Padreamantissimo,la pestedi errori e di vizi cheammorba ilmondo,assistici propi-zio dal cielo in questalotta contro il poteredelle tenebre,o nostrofortissimo protettore;ecome un tempo salva-sti dalla morte laminacciata vita delbambino Gesù,cosìora difendi la SantaChiesa di Dio dalleostili insidie e da ogniavversità,e copri cia-scuno di noi con il tuopatrocinio,affinchè coltuo esempio e median-te il tuo soccorso pos-siamo virtuosamentevivere, piamente mori-re e conseguire l'eter-na beatitudine in Cielo.Amen.

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DECRETO DI APPROVAZIONE DEGLI STATUTI MISSIONE DELL’ IMMACOLATA MEDIATRICE M . I . M .

Art. primo — DENOMINAZIONELa Missione dell’Immacolata Mediatrice ( sigla M.I.M.) è l’Associazione pubblica di fedeli appartenentie agliIstituti religiosi dei Frati e Suore Francescani dell’ Immacolata, a norma dei cc. 303, 312—320 C. J. C.. L’Associazione è stata approvata canonicamente la prima volta dall’ Arcivescovo di Benevento il 6.01.91; laseconda volta con decreto proprio dall’ Arcivescovo Mons. Serafino Sprovieri il 24.05.1997.Approviamo gli Statuti dell’ Associazione Pubblica dei fedeli, appartenenti all’ Istituto dei Francescani dell’Immacolata. Denominata: Missione dell’ Immacolata Mediatrice.Benevento, dal Palazzo Arcivescovile il 24 Maggio 1997

Il Cancelliere Serafino Sprovieri

(mons. Antonio Raviele) Arcivescovo Metropolita

DECRETO DI EREZIONE DEI FRATI FRANCESCANI DELL’ IMMACOLATAIN ISTITUTO RELIGIOSO DI DIRITTO PONTIFICIO

Sua Santità Papa Giovanni Paolo II, udito il parere favorevole della Congregazione per gli istituti di vita con-sacrata e le Società di vita apostolica, si degnò di dare il suo assenso alla supplica rivoltagli dall’ Arcivescovodi Benevento. Pertanto, la stessa Congregazione, con il presente Decreto dichiara l’Istituto dei FratiFrancescani dell’ Immacolata Istituto Religioso di diritto Pontificio, e stabilisce che venga riconosciu-to come tale da tutti. Nonostante qualsiasi disposizione in contrario.

Dal Vaticano, 1 Gennaio 1998, solennità di Maria Santissima Madre di Dio.

PIERGIORGIO SILVANO NESTI, C.P. EDUARDO CARD. MARTINEZ SOMALO

Segretario Prefetto

LA RIVISTA: “IL CROCIATO DELL’ IMMACOLA-TA” E’ STATA BENEDETTA DAL NOSTRO REV.MO MINISTRO GENERALE DEI F.I. PADRE STE-FANO MARIA MANELLI, IL 07/DICEMBRE/2008NELL’ OASI DI PADRE PIO FRIGENTO (AV) AIPRIMI VESPRI DELLA SOLENNITA’ DELL’IMMA-COLATA CONCEZIONE DELLA B.V. MARIA. CONAMORE ARDENTE E GIOIA INFINITA RINGRA-ZIAMO IL SIGNORE GESU’ E LA MAMMA CELE-STE PER QUESTO GRANDE DONO. Ave Maria

sito-web: www.mimavellino.altervista.org

e-mail: [email protected]