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IL CONTRATTO DI FIUME DEL BACINO DEL SANGONE: una nuova esperienza per progettare il territorio partendo dai fiumi. Il 14 giugno la sessione plenaria a Rivalta di Torino. I Contratti di fiume sono strumenti di programmazione negoziata, profondamente interrelati ai processi di pianificazione strategica rivolti alla riqualificazione dei bacini fluviali. Il processo che caratterizza i Contratti di Fiume si basa sulla co-pianificazione, ovvero su di un percorso che vede un concreto coinvolgimento e una sostanziale condivisione da parte di tutti gli attori. Questo approccio, fondato sul consenso e sulla partecipazione, permette di concretizzare scenari di sviluppo durevole dei bacini. Il concetto di "riqualificazione dei bacini", nell'ambito dei Contratti di Fiume, è inteso nella sua accezione più ampia e riguarda tutti gli aspetti paesistico-ambientali del territorio. Esso include quindi processi di natura idrogeologica e geomorfologica, di evoluzione degli ecosistemi naturali e antropici ed ha inziato ad avere una serie di prime esperienze a livello italiano. Il Contratto di Fiume del torrente Sangone è stato il primo a livello regionale (e fra i primi a livello nazionale) a raggiungere l'importante fase della sottoscrizione alla quale stanno seguendo le diverse linee di azione per la cui verifica è appunto indetta la sessioenj plenaria del prossimo 14 giugno a Rivalta di Torino. La sua origine sta nell'avvio del programma voluto dalla Regione Piemonte che nel 2008 ha adottato le direttive per l'avvio dell'utilizzo di questo strumento sul territorio regionale con la specifica DGR quadro (http://www.regione.piemonte.it/montagna/idraulica/contratti.htm ). Un Contratto di Fiume è un accordo (ad esempio nel sitema della Regione Lombardia - http://www.contrattidifiume.it/ - sottoforma dell'Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale - AQST) la cui sottoscrizione porta, nell'ambito di un percorso di riqualificazione fluviale, all'adozione di un sistema di regole caratterizzato da una serie di criteri: utilità pubblica, rendimento economico, valore sociale e sostenibilità ambientale. Gli elementi che entrano in gioco in questo accordo sono: una comunità (Comuni, Province, ATO, Regione, imprese, cittadini, associazioni, ecc.); un territorio (suoli, acque, insediamenti, aria, ecc.); un insieme di politiche e di progetti a diverse scale/livelli. Gli obiettivi del Contratto di Fiume si possono riassumere nella riduzione dell'inquinamento delle acque, nella riduzione del rischio idraulico, nella riqualificazione dei sistemi ambientali e paesistici e dei sistemi insediativi afferenti ai corridoi fluviali e nella condivisione delle informazioni e diffusione della cultura dell'acqua.Il Contratto di Fiume è quindi un accordo volontario fra soggetti pubblici e privati, portatori di interesse nella gestione e nell'utilizzo della risorsa acqua, basato sul confronto e la negoziazione e finalizzato ad azioni di riqualificazione e valorizzazione ambientale del fiume e del suo territorio. Il percorso che ha condotto alla definizione dei contenuti del Contratto di Fiume del Sangone, si è articolato in diverse fasi che si possono così riassumere. Innanzi tutto la costruzione del quadro conoscitivo con, in una sua prima fase, l'individuazione delle principali criticità ambientali attraverso i progetti "Sangone per tutti" e il progetto n° 33. Tali iniziative hanno avviato un processo di coinvolgimento e confronto con i soggetti portatori di interesse locali finalizzato alla condivisione di alcuni interventi di riqualificazione. La successiva fase di attivazione ha condotto all'approvazione, in data 22 gennaio 2007 del Protocollo d'Intesa ( http://www.provincia.torino.it/ambiente/file- storage/download/ris_idriche/pdf/protocollo_intesa_sangone.pdf ) tra la Provincia di Torino, l'Ente di gestione del sistema delle aree protette della fascia fluviale del Po - tratto Torinese, la Comunità Montana Val Sangone e ASSOT - Agenzia per lo Sviluppo del Sud-ovest di Torino, per la sottoscrizione del Contratto di Fiume. Il documento impegna i 4 soggetti firmatari, che costituiscono la Cabina di Regia provvisoria, ad accompagnare il territorio nel processo verso la sottoscrizione del Contratto di Fiume. Inoltre la fase di coinvolgimento ha rappresentato il momento di dialogo e confronto con il territorio, finalizzato a registrare e condividere le proposte di miglioramento ambientale, promozione e valorizzazione dell'area. Nell'ambito di tale percorso, la Provincia di Torino ha organizzato il workshop di progettazione partecipata "Verso il Contratto di Fiume sul Bacino del torrente Sangone" in data 10 maggio 2007, i cui lavori si sono svolti in una sessione plenaria e in 3 tavoli tematici (report di sintesi delle discussioni reperibili nella sezione dedicata del FORUM DI DISCUSSIONE AMBIENTALE in cui è possibile, previa registrazione,

IL CONTRATTO DI FIUME DEL BACINO DEL SANGONE:

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IL CONTRATTO DI FIUME DEL BACINO DEL SANGONE: una nuova esperienza per progettare il territorio partendo dai fiumi. Il 14 giugno la sessione plenaria a Rivalta di Torino.

I Contratti di fiume sono strumenti di programmazione negoziata, profondamente interrelati ai processi di pianificazione strategica rivolti alla riqualificazione dei bacini fluviali. Il processo che caratterizza i Contratti di Fiume si basa sulla co-pianificazione, ovvero su di un percorso che vede un concreto coinvolgimento e una sostanziale condivisione da parte di tutti gli attori. Questo approccio, fondato sul consenso e sulla partecipazione, permette di concretizzare scenari di sviluppo durevole dei bacini. Il concetto di "riqualificazione dei bacini", nell'ambito dei Contratti di Fiume, è inteso nella sua accezione più ampia e riguarda tutti gli aspetti paesistico-ambientali del territorio. Esso include quindi processi di natura idrogeologica e geomorfologica, di evoluzione degli ecosistemi naturali e antropici ed ha inziato ad avere una serie di prime esperienze a livello italiano. Il Contratto di Fiume del torrente Sangone è stato il primo a livello regionale (e fra i primi a livello nazionale) a raggiungere l'importante fase della sottoscrizione alla quale stanno seguendo le diverse linee di azione per la cui verifica è appunto indetta la sessioenj plenaria del prossimo 14 giugno a Rivalta di Torino. La sua origine sta nell'avvio del programma voluto dalla Regione Piemonte che nel 2008 ha adottato le direttive per l'avvio dell'utilizzo di questo strumento sul territorio regionale con la specifica DGR quadro (http://www.regione.piemonte.it/montagna/idraulica/contratti.htm).Un Contratto di Fiume è un accordo (ad esempio nel sitema della Regione Lombardia - http://www.contrattidifiume.it/ - sottoforma dell'Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale - AQST) la cui sottoscrizione porta, nell'ambito di un percorso di riqualificazione fluviale, all'adozione di un sistema di regole caratterizzato da una serie di criteri: utilità pubblica, rendimento economico, valore sociale e sostenibilità ambientale. Gli elementi che entrano in gioco in questo accordo sono:

• una comunità (Comuni, Province, ATO, Regione, imprese, cittadini, associazioni, ecc.); • un territorio (suoli, acque, insediamenti, aria, ecc.); • un insieme di politiche e di progetti a diverse scale/livelli.

Gli obiettivi del Contratto di Fiume si possono riassumere nella riduzione dell'inquinamento delle acque, nella riduzione del rischio idraulico, nella riqualificazione dei sistemi ambientali e paesistici e dei sistemi insediativi afferenti ai corridoi fluviali e nella condivisione delle informazioni e diffusione della cultura dell'acqua.Il Contratto di Fiume è quindi un accordo volontario fra soggetti pubblici e privati, portatori di interesse nella gestione e nell'utilizzo della risorsa acqua, basato sul confronto e la negoziazione e finalizzato ad azioni di riqualificazione e valorizzazione ambientale del fiume e del suo territorio.Il percorso che ha condotto alla definizione dei contenuti del Contratto di Fiume del Sangone, si è articolato in diverse fasi che si possono così riassumere. Innanzi tutto la costruzione del quadro conoscitivo con, in una sua prima fase, l'individuazione delle principali criticità ambientali attraverso i progetti "Sangone per tutti" e il progetto n° 33. Tali iniziative hanno avviato un processo di coinvolgimento e confronto con i soggetti portatori di interesse locali finalizzato alla condivisione di alcuni interventi di riqualificazione. La successiva fase di attivazione ha condotto all'approvazione, in data 22 gennaio 2007 del Protocollo d'Intesa ( http://www.provincia.torino.it/ambiente/file- storage/download/ris_idriche/pdf/protocollo_intesa_sangone.pdf ) tra la Provincia di Torino, l'Ente di gestione del sistema delle aree protette della fascia fluviale del Po - tratto Torinese, la Comunità Montana Val Sangone e ASSOT - Agenzia per lo Sviluppo del Sud-ovest di Torino, per la sottoscrizione del Contratto di Fiume. Il documento impegna i 4 soggetti firmatari, che costituiscono la Cabina di Regia provvisoria, ad accompagnare il territorio nel processo verso la sottoscrizione del Contratto di Fiume. Inoltre la fase di coinvolgimento ha rappresentato il momento di dialogo e confronto con il territorio, finalizzato a registrare e condividere le proposte di miglioramento ambientale, promozione e valorizzazione dell'area. Nell'ambito di tale percorso, la Provincia di Torino ha organizzato il workshop di progettazione partecipata "Verso il Contratto di Fiume sul Bacino del torrente Sangone" in data 10 maggio 2007, i cui lavori si sono svolti in una sessione plenaria e in 3 tavoli tematici (report di sintesi delle discussioni reperibili nella sezione dedicata del FORUM DI DISCUSSIONE AMBIENTALE in cui è possibile, previa registrazione,

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apportare contributi agli argomenti trattati). Sono stati individuati cinque Focus Group di discussione relativi agli ambiti tematici di interesse emersi durante il workshop e dall'analisi del territorio (qualità ambientale del corso d'acqua; portata idrica in alveo; difesa idraulica; recupero della qualità ambientale del bacino; promozione integrata di iniziative di fruizione ed eventi di sensibilizzazione), con la partecipazione di soggetti istituzionali, privati, associazioni e cittadini oltre al Progetto di sensibilizzazione "I.D.R.A. - Immaginare, Decidere, Riqualificare, Agire" - prima edizione 2007-2008, rivolto alla cittadinanza e al mondo scolastico.La fase di attuazione del Contratto ha portato alla definizione del Piano d'Azione (formato pdf 47 KB), che raccoglie le azioni condivise dal territorio, e alla verifica della loro reale fattibilità in relazione alle pianificazioni, programmazioni e progettualità già esistenti. In data 1 dicembre 2008 si è tenuta la riunione conclusiva per la presentazione del testo dell'Accordo di Programma, con la partecipazione di soggetti pubblici e privati che hanno potuto presentare le proprie considerazioni finali sul testo dell'Accordo.La firma del Contratto di Fiume ha avuto luogo in data 11 marzo 2009, nell'ambito del Convegno Internazionale sui Contratti di Fiume. In seguito alla sottoscrizione del Contratto di Fiume sono stati attivati tavoli tecnici mirati ad affrontare le priorità inserite nel Piano d'Azione. I tavoli avviati a tutt'oggi sono relativi a:

1. aggiornamento del quadro conoscitivo degli scarichi di competenza dei Comuni di Giaveno, Moncalieri e Nichelino;

2. interventi di compensazione ambientale del valorizzatore del Gerbido previsti dal Piano Strategico di Azione Ambientale;

3. osservatorio sulla modificazione della forma degli alvei e sulla mobilità dei sedimenti; 4. attivazione di un percorso di Valutazione Ambientale Strategica (VAS).

In programma l'attivazione del tavolo tecnico relativo all'agricoltura nell'ambito delle fasce di competenza fluviale. Per ciascuna azione del Piano presa in esame si stanno predisponendo schede di fattibilità aggiornabili in base all'avanzamento dell'azione stessa. Parallelamente, la Cabina di Regia si riunisce periodicamente in incontri di coordinamento al fine di monitorare il processo, condividere le metodologie di lavoro e seguire gli indirizzi strategici del Contratto di Fiume.Progetto "I.D.R.A. - Immaginare, Decidere, Riqualificare, Agire" - seconda edizione 2008-2009, rivolto al mondo accademico.